Breve storia del Convegno Internazionale e Inter

Breve storia del Convegno Internazionale e Inter-Mediterraneo sulla Centralità del Mediterraneo
dopo la crisi del Sistema Bipolare
La VI Sessione del Convegno L’Europa e il Mondo Arabo: quali riforme nei tempi della transizione?
si inserisce nel quadro del programma del Convegno itinerante sul tema La Centralità del
Mediterraneo dopo la crisi del Sistema Bipolare, le cui precedenti sessioni hanno avuto luogo nelle
Università di Napoli (2000), Salerno (2001 e 2003), Mohammed V - Agdal di Rabat (2006) e
Pontificia Università San Bonaventura di Roma (2010).
Il Convegno itinerante ha costituito una delle attività del Programma Strategico del CNR: Il Sistema
Mediterraneo, ed è stata prodotta dall’Unità Operativa n°18 - Formazione delle identità e
integrazione nel Sud del Mediterraneo, diretta, dal 1996 al 2000, dal Prof. Raoul Dominique BendoSoupou dell’Università di Salerno.
Tra il 2005 e il 2009, le Edizioni L’Harmattan di Parigi e di Torino hanno pubblicato gli Atti delle
sessioni itineranti svoltesi nelle università indicate, a cura di Dominique Bendo-Soupou. Il quarto
volume sul tema Il Mondo Arabo e l’Europa tra conflitti e pace, che raccoglie gli Atti della sessione
del 2010, è in corso di stampa presso le edizioni de L’Harmattan di Parigi, con il contributo
economico dell’Istituto di Studi sulle Società Mediterranee del Consiglio Nazionale delle Ricerche
(CNR-ISSM) di Napoli.
La VI Sessione è dedicata ai rapporti tra L’Europa e il Mondo Arabo e in particolare alle questioni
riguardanti questi due mondi nella fase storica attuale caratterizzata dallo scoppio della crisi
economica e finanziaria globale, dalle cosiddette Primavere Arabe e dalle Rivolte degli Indignati.
Gli interventi sono focalizzati sull’analisi dei cambiamenti riguardanti i paesi delle due rive del
Mediterraneo e sull’urgenza di riforme nella fase di transizione.
Testo di riflessione
La VI Sessione del 2013, si occupa dei principali temi legati alle grandi questioni contemporanee
che riguardano sia le relazioni euro-arabe, sia la situazione di queste due realtà alla luce delle
cosiddette Primavere Arabe, segnate dal paradosso per cui l’evidente implosione in atto è
percepita come fenomeno riguardante esclusivamente il Mondo Arabo. Un’attenzione particolare
sarà rivolta alle nuove relazioni e alleanze strategiche euro-arabe determinate non solo dalle
guerre, dai conflitti, dalle crisi economico-finanziarie, socio-politiche e culturali che attanagliano i
due mondi in questione, ma anche dalla loro stessa implosione, inesorabilmente consumatasi a
partire dalla crisi del Sistema Bipolare e dal collasso del blocco orientale, nonché dal trionfo del
liberalismo, attualmente in crisi. Alleanze strutturatesi in funzione del perdurante conflitto araboisraeliano, divenuto un problema che riguarda non solo il mondo arabo/islamico ma il mondo
intero, in quanto una delle principali cause della conflittualità globale e, in particolare, di quella tra
Nord e Sud.
Questo incontro tenta di affrontare una serie di questioni.
Com’è percepita questa implosione nei due mondi in oggetto? Come si manifestano le crisi
politiche, culturali, sociali ed economico-finanziarie che hanno innescato rivolte e/o rivoluzioni nei
due mondi considerati? Quale impatto esse hanno sui Paesi interessati, che si confrontano e si
affrontano anche in campo religioso? Come incide tale implosione nell’attuale crisi della
cooperazione e del partenariato strategico tra queste due realtà? Le rivolte e/o rivoluzioni,
divenute guerre civili in Paesi come Libia, Siria o Yemen, sono causa e conseguenza di
un’accelerazione della loro Storia politica e sociale e dei flussi e riflussi migratori attraverso le due
rive bagnate dal Mediterraneo? Sono, dunque, da considerarsi un fattore di contagio e/o
destabilizzazione politica, economica, culturale e sociale, di rovesciamento dei rapporti di forza e
di sconvolgimento degli equilibri demografici dei due mondi? Quali nessi si possono individuare tra
l’implosione globale e le grandi piaghe come la fame, la povertà, l’analfabetismo, le guerre di
occupazione e riconquista innescate da Europei e Arabi, in difesa degli spazi strategici? Forti o
meno forti che siano, nel Mondo Arabo come in Europa, quali prospettive offrono tali implosioni
agli scenari specifici, autentici e inediti nell’immediato avvenire delle due realtà considerate?
Quale ruolo hanno avuto e avranno i vari media nel complesso cambiamento in corso nell’area
mediterranea?
Obiettivi del Convegno
Lo scopo principale di questa sessione è promuovere la collaborazione culturale tra docenti,
ricercatori, operatori culturali e della cooperazione, diplomatici, rappresentanti dei media delle
due realtà, che conoscono e studiano le crisi da un punto di vista sociale, politico, economico e
finanziario; crisi determinate, tra l’altro, dalla distribuzione ineguale delle risorse globali. Tale
collaborazione, che si vuole rafforzare attraverso il convegno, appare particolarmente necessaria
in un momento di progressiva demarcazione di un mondo rispetto all’altro, nonostante la
dichiarata loro aspirazione ad instaurare una nuova coesistenza pacifica.
L’obiettivo è dunque quello di contribuire a costruire tale pacifica convivenza, instaurando un
dialogo permanente tra queste due realtà, tappa obbligata per raggiungere quella coesistenza
ostacolata da crisi, conflitti e guerre che questi due mondi oggi vivono con angoscia soprattutto
per le loro popolazioni.
Attraverso la cultura della cooperazione, del partenariato, del dialogo e della pace che si propone
di promuovere, la VI sessione del Convegno farà il punto sul potenziale politico, culturale ed
economico di due mondi in implosione, un potenziale che dovrebbe invece essere utilizzato e
valorizzato per nuove riforme e nuovi scenari nell’attuale epoca di transizione. Ciò perché gli stati
nazionali, - in crisi e sempre minati da conflitti che perdurano ormai da decenni nei due mondi -,
non sono più percepiti dai cittadini come punti di riferimento credibili.
Altro obiettivo è la pubblicazione degli Atti in arabo, inglese, francese e/o italiano per una
diffusione il più ampia possibile dei risultati raggiunti al Convegno.