Trofarello, 22 Maggio 2015 Doppia diagnosi: un’esperienza di integrazione fra i Servizi Dott.ssa M. C. Vespucci, Dott.ssa D. Bracco ASL TO5 COMORBILITÀ O DOPPIA DIAGNOSI “coesistenza nel medesimo individuo di un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive e di un altro disturbo psichiatrico” (OMS, 1995) “persona cui è stato diagnosticato un problema per abuso di alcol o di altre sostanze stupefacenti in aggiunta ad un altro problema solitamente di natura psichiatrica …” (UNODCCP - United Nations Office for Drug Control and Crime Prevention, 2000) “per comorbilità si intende la coesistenza temporale di due o più disturbi uno dei quali è il consumo problematico di alcol e/o sostanze stupefacenti” (tratto da: OEDT- Relazione annuale 2004-evoluzione del fenomeno della droga nell’UE e Norvegia, 2004) Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco COMPLESSITÀ Nell’esperienza clinica si rileva che le varie condizioni psicopatologiche si influenzano reciprocamente e i quadri risultano molto complessi difficoltà nel porre diagnosi Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco CLASSIFICAZIONE: la gerarchia diagnostica Un’ipotesi è quella che individua tre tipologie di relazione fra dipendenza e disturbo psichiatrico 1. disturbo psichiatrico secondaria primario 2. dipendenza secondario e primaria 3. disturbo psichiatrico primaria e dipendenza disturbo psichiatrico primario e dipendenza (Solomon, Zimberg,. e Shollar:. Dual Diagnosis, New York, 1993) Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco LA GERARCHIA DIAGNOSTICA 1. disturbo psichiatrico primario > recettività e vulnerabilità all’assunzione di sostanze Il tipo e la disponibilità della “sostanza” possono indurre successivamente la comparsa di una dipendenza che frequentemente rappresenta un modello di auto-medicazione Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco dal punto di vista terapeutico cura del disturbo psichiatrico primario remissione del disturbo psichiatrico regressione dipendenza patologica Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco LA GERARCHIA DIAGNOSTICA 2.Dipendenza patologica primaria rapporto di causalità accertato tra dipendenza patologica e comparsa di un quadro psicopatologico determinante principale: azione della “sostanza” sul SNC meccanismi alla base del disturbo psicopatologico: attivati in via secondaria Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco dal punto di vista terapeutico intervento principale: intervento collaterale: trattamento dipendenza stabilizzazione quadro psicopatologico non sempre la sospensione della sostanza porta con se la remissione del quadro psicopatologico Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco LA GERARCHIA DIAGNOSTICA 3. disturbo psichiatrico primario dipendenza primaria La contemporaneità è un evento casuale le due classi di disturbo hanno determinanti diverse ed indipendenti Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco dal punto di vista terapeutico ognuno dei due disturbi sarà trattato in modo specifico e differenziato, senza gerarchia di priorità e di emergenza Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco DOPPIA DIAGNOSI Il termine “doppia diagnosi” evoca un’idea di separatezza tra due fenomeni clinici Tale concezione dicotomica evidenzia a vari livelli: • clinico, • socio-culturale, • legislativo-istituzionale •… si in Italia questa separatezza è stata in qualche modo ratificata dalla Legge 685/75 che sanciva una distinzione di fatto tra i soggetti tossicodipendenti e quelli con disturbi psichiatrici e, successivamente, dalla Legge 162/90, istitutiva dei SERT, che separava chiaramente queste due categorie di pazienti. Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco CO-MORBILITÀ • pone un problema, oltre che clinico, anche operativo e politico-istituzionale, obbligando ad una integrazione fra i DPD e DSM • è necessario che i servizi mettano in comune conoscenze e competenze per migliorare la qualità dell’assistenza e dell’utilizzo delle risorse Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco ASL TO5: UNITÀ VALUTATIVA DELLA CONDIZIONE DI COMORBILITÀ PSICHIATRICA ED ABUSO DI SOSTANZE • costituita nel gennaio 2003 su Determinazione del Commissario ASL 8 • in linea con l’obiettivo aziendale 2001-2002 “Costituzione del Gruppo Interservizi per la salute mentale” • successiva all’accordo di programma firmato dai Direttori dei due Dipartimenti Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco ASL TO5: la nostra esperienza si è preferito l’uso del termine “comorbilità” che meglio rappresenta la co-presenza di più di disturbi, in una stessa persona, in un certo intervallo di tempo Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco UNITÀ VALUTATIVA COMORBILITÀ Il progetto faceva seguito all’aumento progressivo di incidenza dei casi di “doppia diagnosi” nasceva dalla volontà di formalizzare una procedura condivisa dai due Dipartimenti per la valutazione dei progetti di presa in carico dei soggetti in comorbilità e la conseguente assunzione degli oneri per la loro cura e riabilitazione con particolare riferimento alla residenzialità Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco UNITÀ VALUTATIVA COMORBILITÀ SALUTE MENTALE DIPENDENZE • MEDICO RESPONSABILE CSM • MEDICO RESPONSABILE SERT • MEDICO SPDC • PSICOLOGA RESPONSABILE SERVIZIO ALCOLOGIA • INFERMIERE PROFESSIONALE • EDUCATORE PROFESSIONALE • ASSISTENTE SOCIALE • ASSISTENTE SOCIALE Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco UNITÀ VALUTATIVA COMORBILITÀ L’accordo di programma prevedeva: •che la commissione si riunisse una volta al mese •che venisse costituito un conto economico specifico finanziato dai budget assegnati ai due Dipartimenti Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco UNITÀ VALUTATIVA COMORBILITÀ FUNZIONI 1. Individuare la gerarchia diagnostica anche in funzione dell’assunzione degli oneri di spesa 2. Definire il “Servizio capofila” 3. Valutare la congruità del progetto terapeutico anche avvalendosi della consulenza di altri Servizi (NPI, Psicologia, Servizi Sociali, …) 4. Fornire parere motivato ai Dipartimento per procedure autorizzazione Direttori formali di di Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco UNITÀ VALUTATIVA COMORBILITÀ FUNZIONI 5. Elaborare e condividere paradigmi culturali e clinici (formazione congiunta, convegni, giornate di studio, …) 6. Sensibilizzare i Servizi territoriali per favorire la comunicazione e creare un “pensiero comune” 7. Rilevare dati epidemiologici Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco 31 MARZO 2006 SALA CONFERENZE CONCERIA VIA CONCERIA 1 - CHIERI DOPPIA DIAGNOSI E AUTORI DI REATO p ro g e tt o g ra fi c o : L ab or at o rio g ra f ico d el Ce n tr o Diu rn o “ Il Q u ad ri fo gli o” d el Ce n tr o S alu t e Me n ta le d i Ch ie ri - AS L DIALOGHI TRA SERVIZI SANITARI, ISTITUZIONI E FORZE DELL’ORDINE 8 31 marzo 2006 SALA CONCERIA CHIERI COMUNE DI CHIERI UNITÀ VALUTATIVA COMORBILITÀ L’unità valutativa ha creato il prototipo di uno spazio in cui si cerca di alimentare il confronto e la faticosa costruzione di un senso condiviso dell’agire coordinato fra i due Servizi Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco IL METODO DI LAVORO Richiesta di valutazione da parte dei due Servizi territoriali richiesta di esaustiva documentazione per ricostruzione anamnesi attendibile esame della Paziente) documentazione (NON valutazione diretta del eventuale consulenza di altri Servizi coinvolti analisi delle ipotesi progettuali (possibilmente congiunte); se ipotesi di residenzialità valutazione della idoneità (anche economica) della struttura proposta restituzione ai Servizi invio documentazione approvazione definitiva ai Direttori di Dipartimento per Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco IL MODELLO EMILIANO Sulla base del modello Emiliano, la Commissione aveva ipotizzato percorsi diagnostici che dovevano prevedere: • Contatto del Pz con il primo Servizio dubbio diagnostico • Coinvolgimento/segnalazione al secondo Servizio • Eventuale ricovero presso SPDC, Case di cura neuropsichiatriche o Centri crisi per valutazione diagnostica “drug-free” • Progettazione congiunta • Parere Commissione comorbilità (limitazione di percorsi fallimentari, contenimento spesa, ….) • Attuazione progetto terapeutico Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco UNITÀ VALUTATIVA COMORBILITÀ: conflitti e difficoltà si sono evidenziati • nelle situazioni di emergenza • in presenza di importanti comportamentali alterazioni • in caso di necessità di ricovero in SPDC • nella ricerca di una maggiore continuità e integrazione nella risposta terapeutica • nell’insorgenza di una sempre maggiore difficoltà a perseguire la “mission” iniziale di incremento dell’offerta terapeutica in rapporto al mantenimento degli obiettivi di budget dei singoli Dipartimenti Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco I lavori della commissione si sono “paralizzati” più volte per: • scarsa autonomia decisionale • mancata definizione di un budget dedicato • difficoltà ad integrare le modalità di gestione della residenzialità • difficoltà a superare le rigidità comunicative fra gli operatori dei diversi Servizi e, quindi, dei Servizi stessi • ricorrente ipotesi Dipartimenti politica di unificazione dei I lavori della commissione sono fermi dal 2012… Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco ... E OGGI? • rimane la complessità del problema che va comunque affrontato … e non solo da un punto di vista economico • la discriminante disturbo primario/secondario o, in altre parole “è nato prima l’uovo o la gallina?” non può essere un limite • è necessario che i Servizi trovino il modo per accordarsi e per far emergere le risorse disponibili per quella condizione, in quel paziente, in quel determinato momento Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco Dott.ssa Maria Carla Vespucci, Dott.ssa Daniela Bracco