Lo studio dei moti Appunti di Cinematica Prof.ssa Tiziana Superchi Dobbiamo conoscere Alcune definizioni Sistema di riferimento Traiettoria Punto materiale e punto mobile Alcune grandezze Tempo Spazio Velocità Accelerazione Dobbiamo saper descrivere Il moto rettilineo Uniforme Uniformemente accelerato I moti nel piano Circolare uniforme Parabolico Armonico Sistemi di Riferimento Il moto è relativo Ogni moto va studiato dopo avere fissato un sistema di riferimento, cioè un punto di vista da cui osservare il fenomeno Un sistema di riferimento è rappresentato da una terna di assi cartesiani In genere noi studiamo i fenomeni prendendo come sistema di riferimento la Terra L’insieme di tutti i corpi rispetto ai quali valutiamo se un oggetto è fermo o in movimento è detto Sistema di riferimento. La traiettoria descritta da un corpo in movimento è l’insieme delle successive posizioni da esso occupate Si parla di punto materiale quando il corpo in questione è dotato di dimensioni così piccole da poter essere considerato un punto. In generale un corpo in movimento si può trattare come punto materiale quando gli spostamenti che esso effettua sono di gran lunga superiori rispetto alle sue dimensioni. Un corpo puntiforme in movimento si definisce punto mobile. La Velocità La velocità è una grandezza vettoriale definita come rapporto tra spazio percorso e tempo impiegato a percorrerlo v = ∆s/∆t = (s – s0)/(t – t0) Dove s0 è lo spazio percorso all’istante t0 ed s lo spazio percorso all’istante t. L’unità di misura nel S.I. è il m/s Il moto Rettilineo Uniforme Un moto si dice rettilineo uniforme quando il corpo percorre spazi uguali in uguali intervalli di tempo, muovendosi in linea retta. In questo caso la velocità è costante. L’equazione oraria di questo tipo di moto, cioè la relazione esistente tra spazio e tempo, è del tipo: s = so +vt è stata ottenuta dalla: v = ∆s/∆t = (s – s0)/(t – t0) ricavando: (s-s0)=v(t- t0) e quindi: s= s0+v(t-t0) e ponendo infine: t0=0 Se in particolare poniamo anche s0 =0, cioè la posizione iniziale del punto materiale coincide con l’origine del sistema di riferimento, otteniamo: s = vt Il grafico spazio-tempo è, quindi, una retta. Dalla pendenza del grafico si può risalire al valore della velocità, basta infatti determinare il coefficiente angolare della retta. Moto vario Un moto è vario se la velocità non è costante. In questo caso parliamo di velocità media come rapporto tra lo spazio percorso e l’intervallo di tempo impiegato a percorrerlo: vm = ∆ s/∆ t Il diagramma s-t non sarà chiaramente una retta ma una curva. Considerando la pendenza della secante la curva nei vari intervalli di tempo potremo determinare la velocità media. Se consideriamo un intervallo di tempo tendente a zero potremo determinare la velocità istantanea come: v = lim ∆t →0 ∆s ∆t La pendenza della tangente alla curva nel punto (P) corrispondente all’istante considerato (tP) ci darà il valore della velocità istantanea, vi s La pendenza della tangente in P fornisce la sB velocità istantanea in P, vi B P La pendenza della secante passante per A e B fornisce la velocità media tra A e B, vm sA A tA tP tB t Accelerazione L’accelerazione è una grandezza vettoriale definita come la variazione di velocità in un certo intervallo di tempo: a = ∆ v/∆ t (1) L’unità di misura nel S.I. è il m/s2 Ricorda che: spostamento, velocità ed accelerazione hanno solo nel moto rettilineo la stessa direzione: s v a Dalla relazione (1) ricaviamo: v = vo + at (dove abbiamo posto t0=0) se la velocità anziché aumentare diminuisce, l’accelerazione sarà negativa e quindi: v = vo – at Un’applicazione è il moto di caduta dei gravi ad esempio quello di una mela che cade da un albero, con v0=0: a=g=9,8 m/s2 È l’accelerazione di gravità Moto Uniformemente Accelerato Un moto si dice uniformemente accelerato se l’accelerazione è costante La velocità è direttamente proporzionale al tempo Il grafico velocità-tempo sarà una retta : v v0 t L’equazione oraria del moto uniformemente accelerato è: s =so +vo t + ½a t 2 se poniamo s0 e v0 uguali a zero si ottiene: s = ½a t 2 Il grafico spazio-tempo sarà rappresentato da un arco di parabola Un esempio……un treno che si muove di moto uniformemente accelerato: Caduta libera La caduta libera di un grave, cioè in assenza di attrito, come già detto, è un esempio particolare di moto uniformemente accelerato in cui l’accelerazione è quella di gravità: g = 9,81 m/s2 Le equazioni di tale moto sono: v = gt ; s = ½g t 2 Nel caso di un corpo lanciato verso l’alto: v = vo- gt ; s = vo t – ½gt 2 Moto Circolare Uniforme Il vettore velocità nel moto circolare uniforme è costante in modulo; v La sua direzione è tangente alla traiettoria; ac v v v Il suo modulo è dato da: 2π r v= T Dove T è il periodo, ed r è il raggio della traiettoria. Si può anche scrivere: v =2πrf Dove f è la frequenza, che si misura in Hertz, Hz ed è data da: f = 1/T La velocità angolare è definita come: ω= α t Dove α è l’angolo spazzato dal raggio vettore nel tempo t. Quindi possiamo scrivere: 2π ω= = 2π f T r α O r La velocità angolare è un vettore perpendicolare al piano della traiettoria e verso testa-punta di una vite destrorsa che si avvita nel verso del moto v=ωr ω v ac L’accelerazione centripeta è diretta verso il centro del moto ed è data da: ac = ω2r =v2/r Moto Parabolico v0 E’ la composizione di un moto rettilineo uniforme orizzontale e di un moto uniformemente accelerato verticale; La sua equazione oraria è g 2 y= x 2 2v0 v0y v0 v0x v0x Se il lancio avviene con una velocità iniziale obliqua , il moto orizzontale sarà rettilineo uniforme con velocità v0x costante e quello verticale sarà uniformemente decelerato con v0x accelerazione -g costante e velocità v0y iniziale v0y Se vx e vy sono le componenti della velocità in un generico istante t: v x = v0 x v y = v 0 y − gt Le componenti dello spazio lungo gli assi saranno: x = v0 xt 1 y = v 0 y t − 2 gt 2 Ricavando t dalla prima e sostituendo nella seconda si ottiene l’equazione oraria del moto : y= v0 y v0 x x− g 2 x 2v02x Che rappresenta l’equazione di una parabola; ponendo y = 0 si ottiene la distanza tra il punto di lancio e quello di arrivo, cioè la gittata: G= 2v0 x v0 y g