Choralia
Nativitas 2006
Alle stampe
l’annuario dei cori
Intervista a
Aldo Policardi
Il coro della radio svedese
al Comunale di Monfalcone
Spedizione in A.P. - art. 2 comma 20/c - Legge 662/96- dci PN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a sostenere le tariffe previste
Periodico di informazione corale dell’U.S.C.I. Friuli Venezia Giulia - aderente alla FE.N.I.A.R.CO.
marzo 2007
(47)
DIRETTORE RESPONSABILE
Lucia Vinzi
Via Del Carso, 15 - 34078 Poggio Terza Armata (GO)
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Gorizia
Spedizione in a.p. art . 2 comma 20/c legge 662/96
ISCRITTO AL REGISTRO PERIODICI AL N° 410
CON AUTORIZZAZIONE DEL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE
DI PORDENONE IN DATA 30/06/1995
Pordenone
ANNO XII - N. 47 - MARZO 2007
VARIANTE DI LUNENBURG:
21 LA
UN’EMOZIONE STRAORDINARIA
23 CORO S. IGNAZIO: RIPRESA E RICORDI
CORO DEL LICEO SCIENTIFICO “M.BUONARROTI”
25 ILCOMPIE
DIECI ANNI
27 RIPARTE IL CORSO USCI-PN PER DIRETTORI
29 IL BILANCIO ARTISTICO DI UN DECENNIO
CORALE “GIALUTH”
32 GRUPPO
GOLIARDIA, PASSIONE, STORIA
34 NOTE DI… SOLIDARIETÀ
Trieste
PERIODICO DI INFORMAZIONE CORALE A CURA
DELL’USCI FRIULI VENEZIA GIULIA
36 PALIO IN CORO
37 TRENT’ANNI DI “CANTORI”
39 IL CORO CLARA SCHUMANN
42 PIACENZA 2006
Udine
(47)
Choralia
46 LASSE THORESEN MASTERCLASS
48 NATALE CON “I PICCOLI MUSICI” DI CASAZZA
50 MAGISTRALIS
52 PEROSI E RESPIGHI
ZSKD-UCCS
Fornasier
INDICE
PRESIDENTE: Sante
3 NATIVITAS 2006
9 ANNUARIO ILLUSTRATO
10 E ANCORA SI PUÒ LAVORARE!
14 TÕNU KALJUSTE
17 QUANDO A UDINE VENNERO MORAVI E COSACCHI…
DAN,LA GIORNATA
55 PREŠERNOV
DELLA CULTURA SLOVENA
56 UBALD VRABEC
COMITATO DI REDAZIONE
Carlo Berlese
Via Tagliamento, 3 - 33077 Sacile (PN)
tel. 0434 734810 - [email protected]
Luisa Antoni
Via di Noghere, 27/b - 34015 Muggia (TS)
tel. 040 231022 - [email protected]
Fabio Nesbeda
Via Boccaccio, 19 - 34135 Trieste
tel. 040 417914 - [email protected]
Andrea Venturini
Via Villa, 115 - 33011 Artegna (Ud)
tel. 0432 987988 - [email protected]
Hanno collaborato
Lorenzo Benedet, Roberto Brisotto, Matej Caharija,
Mariachiara Carpenetti, Vanni Feresin, Roberto Frisano,
Alma Kufhal, Denis Marson, Claudia Mattiotto,
Andrea Mistaro, Giuseppe Panunto, Pio Pradolin,
Cristina Scuderi, Carlo Tommasi, Teodora Tommasi,
Erika Villi.
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Numero chiuso il 27/2/2007
59 LA FINESTRA SUL CORTILE
62 CONCORSI
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NATIVITAS 2006
s
ubito salta agli occhi il numero:
importante ed efficace con l’obiettivo, si
48 concerti in un arco di tempo
legge nella presentazione “di offrire un
relativamente breve, che va dalla prima
momento privilegiato di riflessione su uno
domenica di Avvento all’Epifania. Tutti
dei momenti più forti e sentiti della
racchiusi nel calendario di Nativitas 2007.
cultura cristiana” che, via via, è stato
Un fermento e una vitalità che nel periodo
defraudato del suo significato profondo e
natalizio era tangibile: un appassionato
ridotto più che mai a strumento di
occasionale, “in viaggio” dal Veneto
propaganda commerciale. In un panorama
all’Austria, sostando in diverse località
avvilente e sempre più standardizzato,
della nostra regione ci ha segnalato di
con improbabili babbi natale che
aver percepito questa ricchezza di
quest’anno inflazionavano ogni casa e
concerti non riscontrabile altrove,
ogni terrazzo, con luminarie sempre più
ricchezza valorizzata da una campagna
vistose in barba ad ogni emergenza
promozionale attenta e capillare che ha
energetica, Nativitas ha riproposto, nelle
raccolto sotto un’unica ed efficace
peculiarità di ogni progetto, riti e momenti
immagine i concerti natalizi dei nostri
che fanno parte del nostro più profondo
cori. Una ricchezza di iniziative che ha
sentire questo periodo dell’anno,
fatto crescere sempre di più Nativitas
dall’Avvento all’Epifania. E l’Avvento inizia
ponendo il progetto all’attenzione
appunto con la prima domenica
nazionale e alla considerazione crescente
d’Avvento. E Natale inizia con la Vigilia e
delle Istituzioni regionali. Ma non è solo la
non il 3 novembre, quando panettoni e
quantità a caratterizzarne il tratto:
presepi di cioccolata hanno sostituito
Nativitas non è un contenitore ma uno
nelle vetrine le zucche di Hallowen. Anche
strumento di promozione culturale e uno
in questo, a nostro parere, sta
stimolo alla ricerca di nuovi e antichi
l’importanza di un progetto come
repertori e alla programmazione di un
Nativitas che, si legge sempre nella
lavoro serio e qualificato. È un messaggio
presentazione, si propone di “raccontare il
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Natale attraverso il canto corale” e di
Ivan Portelli e, nuovo arrivato, il coro
Vienna. Di tutt’altra ispirazione il
restituire ricchezza e calore a un
di voci bianche “Io tu noi” di Villesse
programma del coro “La Foiarola”
preciso periodo dell’anno che da
diretto da Laura Belviso. Dedicato ai
che si è ispirato a canti e riti delle
sempre, anche da prima del Natale
cori giovanili anche il concerto
festività legate al solstizio d’inverno
cristiano, è pregno di significati.
promosso dall’Associazione Corale
che anticamente celebrava la festa
“Vox Julia” di Ronchi dei Legionari
pagana del sole nascente (Dies
In provincia di Gorizia quattro i
che ha ospitato a Ronchi il coro
natalis solis invicti) alla quale si è
progetti dedicati alle voci bianche e
giovanile “Euterpe” di Gradisca di
successivamente sostituita la festa
ai cori giovanili a partire dall’Incontro
Sedegliano e il coro del Liceo
cristiana del Natale. In un lavoro di
di cori per il Natale promosso
Scientifico “M. Buonarroti” di
ricerca sono stati presentati canti e
dall’USCI Gorizia il 6 gennaio a
Monfalcone in un concerto dedicato
filastrocche legati da letture e
Monfalcone presso il Teatro
al Natale nel tempo in una
piccole drammatizzazioni. Il concerto
Comunale con la collaborazione ed il
panoramica di canti natalizi dal
si è tenuto il 22 dicembre a Sagrado.
patrocinio del Comune. Sei i gruppi
gregoriano ai giorni nostri. Con
Altri tre i progetti presentati dai cori
partecipanti equamente divisi tra
programmi più specifici invece gli
dell’USCI Gorizia: La luce della fede,
voci bianche e cori giovanili: il
altri due concerti promossi dai cori di
un itinerario corale in un millennio
Gruppo Vocale “Polymnia” di Turriaco
voci bianche: “Audite Nova” di
della corale “Renato Portelli” di
diretto da Dorino Fabris, il coro
Staranzano e Gruppo Vocale e
Mariano del Friuli in collaborazione
giovanile “Arcobaleno” di Mossa
Strumentale “La Foiarola” di Poggio
con il coro “Obala” di Capodistria, e
diretto da Anita Persoglia, il coro del
T.A. Il primo, ha proposto il progetto
Cantan gli angeli promosso
Liceo Scientifico “M. Buonarroti” di
Dedicato a Gesù bambino, a partire
congiuntamente dal coro “Ars
Monfalcone diretto da Gianna
da Praetorius spaziando per diversi
Musica” di Gorizia e dal “Coro
Visintin che ha anche diretto il coro
autori come Mozart, Rutter, Willcocks
polifonico caprivese” di Capriva, Con
di voci bianche “Audite Nova” di
e Knoles e il francese Tomasi. Il coro
il canto un augurio di pace rassegna
Staranzano, il coro di voci bianche
ha presentato il vasto programma il
promossa dal coro “Aesontium” di
“Aesontium” di San Pier diretto da
9 dicembre presso il Municipio di
San Pier d’Isonzo.
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Coro e orchestra della Polifonica “Tomadini”.
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Coro di voci bianche “Audite nova” a Vienna.
L’avvio ai concerti di Nativitas a
vocale e strumentale “Gruppo
diretto da Francesca Fuga.
Trieste è stato dato proprio all’inizio
Incontro”, diretto da Rita Susovsky,
La chiusura di Nativitas a Trieste è
dell’Avvento dalla “Società Polifonica
ha proposto CantaNatale,
stata segnata dal tradizionale
Santa Maria Maggiore”, che, sotto la
percorrendo le strade di un ideale
concerto dell’Epifania del Gruppo
direzione di Vincenzo Ninci, si è
itinerario musicale natalizio dal
vocale e strumentale “Cantaré”,
proposta come guida musicale Tra
Medioevo al Novecento, nello spirito
diretto in tutte le sue componenti da
Salmi e Cantici in cammino verso il
che caratterizza da sempre le scelte
Luciano De Nardi e Barbara Crapaz. Il
Natale. Gli “Amici del Canto
interpretative del gruppo stesso. Un
“Cantaré” ha proposto un itinerario
Gregoriano”, diretti da Paolo Loss,
omaggio a Johann Michael Haydn nel
natalizio improntato alle parole del
hanno portato nel Duomo di Gorizia i
bicentenario della morte è stato reso
Vangelo di Giovanni: “E il Verbo si
canti gregoriani d’Avvento, intesi
dal coro “Hortus Musicus”, diretto da
fece carne e abitò fra noi”.
come Veglia nella Santa Notte. Di
Fabio Nesbeda e accompagnato
notevole interesse è risultata la
all’organo da Alessandra Esposito,
L’Oratorio di Natale di Johann
proposta dei Corali bachiani di
con l’esecuzione della Messa
Sebastian Bach è stato presentato
Avvento e Natale, eseguiti in alcune
tedesca (Deutsches Hochamt) e di
per la prima volta nel territorio
chiese nella versione vocale dal Coro
alcuni Graduali per l’Avvento
regionale, in due concerti a
“Montasio” e, nell’elaborazione
dell’insigne compositore austriaco.
Pordenone e a Udine nella sua
organistica, dallo stesso direttore del
L’Ensemble vocale femminile “Il
versione integrale, cioè con tutte e
coro, l’organista Riccardo Cossi.
Focolare”, diretto da Giampaolo
sei le parti scritte dal Kantor di
Il 17 dicembre, forse la domenica più
Sion, ha festeggiato l’antivigilia di
Lipsia. Protagonisti dell’ambiziosa
densa di iniziative concertistiche
Natale con la tradizionale rassegna
produzione, l’Ensemble Orologio (su
corali in ambito cittadino e
Atmosfere di Natale, coinvolgendo
strumenti antichi, sempre nel pieno
provinciale, dal momento che
nella festa anche due gruppi ospiti, il
rispetto della prassi esecutiva del
l’ultima domenica d’Avvento
gruppo vocale gospel “Costellazione
tempo), il Coro Barocco Tiepolo, i
coincideva in realtà, quest’anno, con
vocale” di Trieste e il coro “Musicalia
cantanti Bernd Lambauer, Barbara
la Vigilia di Natale, il Complesso
Fragmenta” di Scorzè (Venezia),
Fink, Markus Forster, Mario
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per l’atteso concerto organistico che
Lorenzo Ghielmi ha tenuto a
Rauscedo il 10 dicembre. Sull’organo
costruito da Francesco Zanin nel
1996, il noto organista milanese ha
proposto un programma di ottimo
livello e molto piacevole all’ascolto,
evidenziando inoltre le eccellenti
qualità timbriche dello strumento,
passando dai pianissimi con soli
registri di 8 piedi, allo spiccato
timbro del cornetto, suono
particolarmente adatto al repertorio
natalizio, all’incisività dei registri di
Omaggio al Buranello. Coro e orchestra “Tiepolo” e coro “Officium Consort”.
terza. Per concludere, in “organo
pleno”, la toccata e fuga in re.
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Cecchetti e Ulfried Staber, con la
come la disposizione della schola
minore di J.S. Bach, brano
direzione di Davide De Lucia. Il
gregoriana in cantoria, sia
conosciutissimo anche ai meno
concerto è stato senza dubbio
nell’esecuzione di Pordenone il
addetti, ma in grado di suscitare
l’evento più interessante di Nativitas
7 dicembre che nella “replica” di
sempre un fascino molto particolare
nella provincia di Pordenone.
Muzzana del Turgnano.
e un’intensa partecipazione emotiva
Calorosissimo successo in entrambe
Oltre 300 persone hanno decretato il
per gli ascoltatori.
le serate per una proposta audace e
grande successo del Concerto di
L’Associazione per la musica sacra
coraggiosa al tempo stesso.
Natale che la “Polifonica Friulana
“Vincenzo Colombo” ha proposto,
Molto favorevole anche il consenso
Jacopo Tomadini” ha organizzato ed
oltre a quello citato, anche “Notte di
per il concerto che proponeva i
eseguito alla direzione di Massimo
Natale” concerto per organo,
Vespri della beata Vergine di
Gattullo, lo scorso 23 dicembre in
clarinetto e tromba.
Baldassarre Galuppi presentati per la
collaborazione con la comunità dei
Numerosissimi ancora i concerti
prima volta in ambito nazionale dopo
Frati Francescani presso il Santuario
natalizi proposti nella provincia di
l’esecuzione nel mese di giugno nel
di Madonna di Rosa a San Vito al
Pordenone con titoli e progetti
festival barocco di Melk dal Coro e
Tagliamento. Dopo una pausa di
accattivanti: In Natale Domini con il
Orchestra Barocchi Tiepolo e
alcuni anni il coro sanvitese ha
Coro Polifonico “S. Antonio Abate”
dall’Officium Consort, impegnato
proposto ancora una volta un
Cordenons (Pn) e il Coro di Voci
nell’esecuzione delle antifone
percorso dedicato alle musiche del
Bianche del Garda Trentino; Gaudete
gregoriane ai salmi. Efficace la
Natale.
Christus est natus coro Officium
soluzione a doppio coro, con il
Nativitas nella provincia di
Consort di Pordenone, Prime Voci in
raddoppio costante degli archi, così
Pordenone si è caratterizzato anche
Coro- Rassegna natalizia di voci
bianche a cui hanno partecipato le
tradizioni musicali: da quella
Voci Bianche del Contrà di Camolli-
popolare a quella colta e sacra della
Casut (Pn), il coro “C. Eccher” di Cles
Spagna del ‘500, mettendo in
(Trento) e il “Chorus angelicus” di
evidenza il messaggio sempre
Tamai. Dedicato a Mozart il progetto
severo e moraleggiante di Flecha,
La musica di Mozart nell’Europa del
nelle cui Ensaladas è sempre
’700 con il coro e l’orchestra della
presente il riferimento alla natività.
scuola media dell’Istituto
Sempre a Manzano, l’8 dicembre, tre
Comprensivo di Montereale
cori hanno tracciato un immaginario
Valcellina e la Corale Polifonica di
viaggio all’interno del territorio
Montereale Valcellina.
mitteleuropeo, unendo Friuli e
Altri progetti sono stati il Concerto di
Boemia grazie a due autori, Vittorio
Natale della Corale di Rauscedo,
Franz e Anton Dvorak, che, seppur
Inseguendo una stella con i Pueri
con esiti diversi, hanno fortemente
Cantores “Maestro Onofrio Crosato”
risentito della corrente romantica
di Pordenone, Venite pastori con i
dell’epoca. Nel concerto il coro “Bepi
cori “Alleluja” di Vigonovo e
Avian” di Torviscosa, il “S. Maria” di S.
“Risultive” di Fontanafredda.
Maria la Longa ed il coro “Arrigo
celebri carols di Benjamin Britten.
Suggestivo il concerto in costume
Tavagnacco” di Manzano, hanno
Il 17 a Pavia di Udine ed il 23
per le vie di Poffabro del coro
proposto il Responsorio per la
dicembre a Torviscosa è stato
“Livenza” di Sacile.
novena di Natale, Tantum Ergo
proposto il Missus di Giuliano Fabbro
op.13°, Missus op.29 e Magnificat
La Nunsiade, opera che rinverdisce
Anche in provincia di Udine
op.24 di Franz, parti della Messa
una tradizione molto radicata e
l’edizione del 2006 di Nativitas ha
op.86 di Dvorak ed altri brani della
sentita in Friuli. Un grande ensemble
proposto una nutrita serie di concerti
tradizione natalizia.
corale e strumentale è stato
sul territorio, che hanno coinvolto
A Ceremony of Carols il titolo del
protagonista dell’opera tratta dai
molti cori, proponendo programmi di
concerto che la “Corale Synphònia”
testi della Bibbia in friulano, in cui un
interesse ed originalità. Il cartellone
di Grîs-Cuccana ha realizzato il 16
ruolo rilevante hanno avuto il
è stato aperto il 30 novembre a
dicembre a Mortegliano ed il 23 a
“Piccolo Coro Artemìa” ed il coro
Manzinello dal gruppo vocale
Paluzza. Diretto da Devis Formentin,
“Sot la piargule” ai quali è stato
“Dumblis e Puemas” con il progetto
con Paolo Tassi al pianoforte e Marta
affidato rispettivamente il ruolo
Canti popolari natalizi nelle
Vigna all’arpa, il concerto ha
dell’angelo e del narratore, mentre la
“Ensaladas” di Mateo Flecha el Viejo.
proposto brani di musica sacra, dal
parte di Maria è stata affidata al
Diretto con sapienza da Sandro
rinascimento alla musica
soprano solo. Alcuni canti
Bergamo, il gruppo vocale ha
contemporanea, di Poulenc,
dell’Avvento hanno completato le
proposto, con estremo rigore, un
Monteverdi, Faurè, Sofianopulo,
serate.
repertorio in cui confluiscono diverse
riservando la parte centrale alle
Sempre il 23 dicembre, nella Chiesa
Lorenzo Ghielmi.
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facendo da collante agli interventi
dei cori e generando contaminazioni
di gran fascino ed interesse.
Ancora il 26 dicembre, a S. Vito al
Torre, il coro “Castions delle mura”,
nel concerto intitolato Il Natale è un
canto di gioia, ha proposto il primo
dei quattro oratori composti da
Camille Saint-Saens e precisamente
l’Oratorio de Noel op.12, eseguito
con un organico che, oltre al coro,
prevede un quintetto vocale, organo,
Il coro Glemonensis e Glauco Venier in concerto.
arpa e quintetto d’archi.
Il coro femminile “Multifariam” della
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di S. Stefano di Ruda, “Il Polifonico”
popolare regionale, mentre il gruppo
Scuola Comunale di Musica di Ruda,
diretto da Fabiana Noro ha proposto
“Mezzo sotto” di Celle Ligure (Sv),
diretto da Gianna Visintin, ha chiuso
una carrellata di brani sacri e natalizi
una delle realtà più interessanti nel
la programmazione di Nativitas 2006
nel concerto intitolato Canta Natale.
panorama della musica vocal jazz
in provincia di Udine. Il 6 gennaio a
Molto valida la proposta del coro
italiana, ha deliziato il pubblico con
Tapogliano, il coro ha presentato una
“Glemonensis” con il concerto
ottimi arrangiamenti di classici
carrellata di carols della tradizione
Laudi… & Christmas Standards,
natalizi. Un tocco di originalità è
inglese, esplorando un panorama il
realizzata il 26 dicembre nel Duomo
stato dato dalla presenza del noto
più completo possibile attraverso la
di Gemona. Il coro di casa, diretto da
pianista jazz Glauco Venier che, con
scelta di brani universalmente
Roberto Frisano, ha eseguito alcune
le sue improvvisazioni, ha
conosciuti ed altri meno noti,
laudi e canti natalizi della tradizione
accompagnato parte dei brani,
radunati nel concerto Nativity Carols.
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ANNUARIO
ILLUSTRATO
n
ato da un accurato lavoro di selezione e
essa possono trovare un
controllo durato oltre un anno, è uscito
interlocutore attento,
alle stampe l’Annuario dei cori del Friuli
disponibile e ben
Venezia Giulia.
organizzato.
Quasi trecento pagine in cui ritrovare i
Il volume è dedicato a
dati che caratterizzano tutte le formazioni
loro, ai cori, i protagonisti
corali che hanno ritenuto di aderire
diretti. Da un lato esso
all’USCI regionale.
costituisce infatti un utile
Una realtà culturale estremamente ricca e
strumento di
variegata è quella che, insieme a poche
consultazione per
altre regioni italiane, contraddistingue il
attingere ai dati
Friuli Venezia Giulia, terra di confine e
anagrafici, offrendo un
dunque punto privilegiato di confluenza
canale privilegiato per
tra le culture latina, germanica e slava.
stabilire nuovi contatti e
Consapevole di agire su un patrimonio di
possibili collaborazioni; dall’altro vuole
rara conformazione, l’USCI Friuli Venezia
fornire una galleria fotografica e storica
Giulia si è fatta carico della salvaguardia,
sull’attività corale della nostra Regione, per
valorizzazione e promozione della musica
valorizzare l’impegno e la dedizione con
corale della nostra regione, ottenendo
cui i nostri cori da sempre operano per la
risultati che nell’ultimo decennio hanno
diffusione di un patrimonio musicale e
assunto sempre maggiore evidenza.
culturale quanto mai ampio ed eterogeneo,
Un forte motivo di orgoglio e al tempo
nel segno di una passione - quella per il
stesso un riconoscimento tangibile
canto corale - che per la sua stessa natura
dell’importanza del lavoro svolto dall’USCI
di attività “di gruppo” rappresenta un
regionale è dato dalla crescente adesione
importante momento musicale, culturale e
delle formazioni corali - oltre 270 - che si
sociale di coesione, dialogo e confronto tra
riconoscono nell’Associazione e che in
realtà vicine e lontane.
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E ANCORA SI PUÒ
LAVORARE!
UNA CHIACCHIERATA CON IL MAESTRO
ALDO POLICARDI
a cura di Lucia Vinzi
Mi
l premio “Una vita per la direzione corale”
chiaramente: per chi fa coro, e non
consegnato al maestro Aldo Policardi
solo a livello regionale, il nome
nell’ambito della 45° edizione edizione del
Policardi significa qualche cosa!
Concorso Corale Internazionale “C.A.
E significa prima di tutto la nascita
Seghizzi” è stata l’occasione per una
dell’associazionismo corale regionale,
chiacchierata con il maestro Policardi che
prima le province e poi la regione.
ci ha accolti nella sua casa di Monfalcone
È vero, e ritengo senza falsa modestia di
con la consueta cortesia.
poter prendermi il merito di questo.
Quando l’ ENAL (Ente Nazionale
10
Allora maestro, un premio per una vita
Assistenza Lavoratori) ha lanciato l’idea di
passata con i cori. Una bella
una federazione dei cori, la provincia di
soddisfazione.
Gorizia, per merito di Graniti, allora
Sì, posso dirlo. È stata una gradita
presidente dell’ENAL e del mio contributo,
sorpresa. Montiglio (presidente
fu una delle prime province in assoluto ad
dell’Associazione Corale Goriziana “C.A.
associare i suoi cori nel 1968 in ENAL
Seghizzi” n.d.r.) mi ha un giorno chiesto
USCI. L’Associazione era su base
un curriculum dicendomi
provinciale: le regioni allora ancora non
amichevolmente: “fidite de mi!” E poi
esistevano. Ne facevano parte alcuni cori
l’annuncio del premio.
che ancora sono in attività: il coro “S.
Una sorpresa fino ad un certo punto:
Ignazio” di Gorizia, il coro “S. Ambrogio” di
dal suo curriculum ma anche
Monfalcone, il coro “Solvay” poi “E. Grion”
dall’esperienza vissuta risulta
di Monfalcone.
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Nella prima assemblea dell’USCI
un mago nella polifonia antica:
Nello stesso clima culturale e
nazionale poi, sono stato eletto
eseguiva Monteverdi con 80 cantori!
musicale è cresciuto Orlando
subito al direttivo nazionale
Cosa adesso impensabile. Ma lui
Dipiazza se pur più giovane di tutti
nonostante rappresentassi una
diceva: “Esiste questa musica, è
noi.
piccolissima provincia. Il gruppo era
meravigliosa, perché non posso dare
Eravamo animati da una grande
formato da persone autorevoli che,
a tutti la possibilità di cantarla?”
passione, non bastava mai il tempo
nell’ambiente musicale dell’epoca
L’Italia del dopoguerra ha scoperto in
per fare tutto, anche perché il lavoro
avevano significato qualcosa: Efrem
ritardo la musica corale e la sua
con il quale vivevo non era la musica
Casagrande, Lavinio Virgili, Domenico
importanza mentre dalle nostre parti
ma l’insegnamento.
Bartolucci sotto la presidenza di
c’è sempre stata una continuità.
Un fertile ambiente culturale
Adone Zecchi.
I primi distintisi ad Arezzo come
quindi che ha portato la coralità
La provincia di Gorizia quindi,
italiani sono stati i nostri cori. Fu una
regionale a distinguersi ai
prima in regione, rappresentata a
grande fortuna per i giovani musicisti
concorsi nazionali.
livello nazionale.
che allora si occupavano di cori,
Esatto. La nomina improvvisa, già nel
È proprio così. Nella nostra regione, e
assieme a me Kirschner, Macchi,
‘69 a consigliere nazionale
soprattutto nelle province di Gorizia e
Lucio Gagliardi (che fu il primo
dipendeva dal fatto che mi fossi
Trieste, abbiamo un indubbio
direttore del coro Illersberg), Luigi
messo in risalto molto con il mio
vantaggio per la tradizione lasciata
Toffolo, aver avuto contatti con
coro, quello della “Solvay” al
dall’impero austorungarico la cui
musicisti e compositori di valore
Concorso di Arezzo, principalmente
struttura scolastica curava
quali Vito Levi, Giulio Viozzi che non
nel ’61 dove ci classificammo
moltissimo i cori. Oltre a questo,
hanno mai snobbato i cori ma hanno
secondi in polifonia e canto
l’importanza culturale delle due città
trascritto e scritto e armonizzato per
popolare. Era la prima volta che un
sempre nel periodo austroungarico,
coro. Non possiamo dimenticare poi
coro italiano otteneva i vertici della
ha fatto emergere grosse personalità
il ruolo di Claudio Noliani nel
classifica in una e nell’altra
culturali e musicali sin dall’Ottocento.
recupero dei canti popolari. Lui non
categoria.
Ricordiamo i Bartoli padre e figlio,
era direttore di coro ma di coro ne
Ma già nel ’52 Mario Macchi
napoletani, direttori entrambi della
sapeva moltissimo ed eccelleva nel
partecipò al Concorso di Arezzo e la
Cappella Civica di San Giusto, altra
recupero dei canti popolari triestini,
cosa mi incuriosì.
istituzione importante per la vita
friulani e carnici.
Nel ’57 partecipai come cantore con
musicale triestina.
Noi giovani eravamo una carta
il Coro “Costanza e Concordia” (ora
Altro grosso nome, (grosso anche
assorbente rispetto a questi
Polifonico di Ruda) diretto da Tullio
anche fisicamente!) fu Antonio
personaggi che non erano tanto più
Pinat, violinista di Perteole.
Illersberg che faceva cose che oggi
anziani ma abbastanza per suscitare
Suonavamo assieme in leggio
possono essere considerate “fuori
quel rispetto che però non
nell’”Orchestra Goriziana” e mi
stile” ma all’epoca era considerato
ostacolava la confidenza.
propose di cantare. Sempre come
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cantore partecipai nel ’58 e ’59 con il
partecipato ben 14 volte al Seghizzi!
umanità. Poi, andando fuori regione
coro “Montasio” di Trieste diretto da
Ci furono sì anche altre importanti
Bruno Pasut prima di tutti e subito
Mario Macchi. Nel ’60 inizò la mia
momenti: nel ‘57, ‘59 e ’60 ci fu a
dopo Adone Zecchi.
partecipazione come direttore. Da
Trieste il concorso “Illersberg”
Ho avuto poi una frequentazione
allora partecipai sette volte con il
promosso dalla sede RAI di Trieste
piuttosto assidua con Jürgen Jürgens
coro “Solvay” che, dal 1963 si
che, per la particolare situazione
allora direttore del Coro
chiamò poi “E. Grion”.
politica, aveva una certa autonomia
“Monteverdi” dell’Istituto Italiano di
Ad Arezzo ora ci vado ancora ma…
dalla sede centrale. Grazie agli sforzi
Cultura di Amburgo. Coro che era un
come ospite d’onore!
di Vidusso, allora presidente e di
riferimento anche per noi italiani. Ho
Ho sempre trovato stimolante
Claudio Noliani è stato organizzato
sentito da loro il primo Dallapiccola!
partecipare ai concorsi ed ero
un concorso a livello regionale di
Altro grande che ho frequentato fu
sempre tranquillo. Non avevo proprio
polifonia e canto popolare per cori
Robert Pappert di Hausen-
paura di perdere niente: un concorso
misti e a voci pari. La giuria era
Francoforte.
è un grande banco di prova, un
composta da grossi nomi e fu uno
Devo dire la verità, sono stato molto
impegno di studio che fa comunque
stimolo fondamentale per la coralità
“ladro” ho preso tutto quello che
fare un salto di qualità. Bisogna
regionale.
potevo. In tutti i sensi.
convincere i coristi di questo, del
Sentirla parlare è interessantissimo
Samuel Vidas altro grande, tutte le
fatto che è una grande esperienza
maestro, lei è la memoria storica
volte che passava in regione, non
purché la si viva non con la frenesia
del mondo corale regionale del
mancava di pranzare o cenare
di vincere a tutti i costi ma sapendo
dopoguerra. Ma per il Policardi
almeno una volta in casa nostra.
accettare anche le prestazioni
musicista, maestro di coro, quali
Uomo di una gentilezza estrema nei
modeste.
sono stati i riferimenti importanti,
rapporti umani e di una onestà
Anche il Concorso “Seghizzi”, che
come ha vissuto la sua
intellettuale ammirevole. Ricordo che
da anni oramai eguaglia Arezzo
“formazione” musicale?
riconosceva, nella sua grandezza:
per importanza internazionale, è
Sono stato fortunato, il mio lavoro di
“Purtroppo non siamo preparati in
stato uno stimolo importante per
“organizzatore” mi ha sempre messo
polifonia antica”.
la cultura corale in regione. Ci
in contatto con i più grandi nomi
Un altro italiano con il quale ebbi
furono però anche altre
della cultura musicale e corale
moltissimi contatti fu Fosco Corti.
manifestazioni fondamentali in
europea, in un’epoca storica in cui
Leggendo il libro recentemente
questo senso.
l’Europa era ben divisa! Ma è dalle
pubblicato da FENIARCO mi sono
Il Concorso “Seghizzi” è stato
amicizie con i “nostri” maestri che
accorto quanto noi eravamo avanti.
fondamentale per i nostri cori nei
ho tratto i miei primi riferimenti:
Certe cose le sapevamo già 20 anni
primi anni. Quando è divenuto
Mario Macchi, Claudio Noliani, tanto
fa!
troppo importante i nostri cori non
bravi artisticamente e preparati
In effetti la nostra regione si trova
hanno più partecipato. Io ho
culturalmente quanto ricchi di
ora in una posizione piuttosto
R
avanzata rispetto ad altre realtà.
avanti con grande intelligenza e
Siamo ai vertici della coralità
lungimiranza.
nazionale e questo, abbiamo già
E i nostri cori, come li vede?
avuto occasione di dirlo, oltre ad
Proprio ieri sera ho partecipato alla
essere un indubbio riconoscimento
rassegna del coro “Audite Nova” di
è anche una responsabilità.
Staranzano. È stato meraviglioso
Organizzare, essere presente, tenere
vedere i bambini delle voci bianche
le fila, proporre, reggere insomma
cantare in quel modo. I segnali
un’associazione come può essere
positivi ci sono eccome e bisogna
l’USCI regionale o FENIARCO, costa
continuare a lavorare in tutti i sensi.
fatica e ci vuole tanta costanza.
Bisogna saper rinnovarsi, se un coro
Io ho sempre sostenuto che fosse
non riesce a rinnovare il materiale
fondamentale il rapporto con ogni
umano cambi almeno repertorio!
singolo coro, con ogni singolo
Per quel che mi riguarda non mi
maestro. I cori hanno bisogno di
fermo, guardo nuove musiche, anche
sentire la presenza di chi li segue e li
cose che vanno al di fuori delle mie
“protegge”.
possibilità. È per me un obbligo
Già dall’inizio, quando nacque l’USCI
tenermi aggiornato per andare in
Friuli Venezia Giulia per volontà delle
giuria.
quattro Associazioni provinciali, alle
Continuo a lavorare per i cori, sono
Assemblee nazionali c’era sempre
uno dei fondatori del concorso
grande rispetto per il lavoro del Friuli
“Orlando di Lasso” di Roma e ho
Venezia Giulia e mi pare che tutto
diretto fino al 2005 il coro “E. Grion”.
questo continui.
Poi ho dovuto lasciare, per problemi
Posso dire con serenità e affetto, che
famigliari.
Paolin, uomo di spinta e cantore
Ma non c’è dubbio, si può lavorare
entusiasta, ha messo le fondamenta,
ancora!
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Policardi ha contribuito alla
costruzione di una casa ben fatta.
E ora, da quando alla guida c’è Sante
Fornasier, si lavora ad un
meraviglioso arredamento! L’opera di
Fornasier è fondamentale, ha
trasmesso a tutti un modo di
pensare che guarda lontano e in
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TÕNU KALJUSTE
TÕNU KALJUSTE DIRIGE IL CORO DELLA
RADIO SVEDESE ALLA STAGIONE DEL
TEATRO DI MONFALCONE
Andrea Mistaro
Mi
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l Coro della Radio Svedese divenne
volge subito al repertorio baltico
famoso negli anni ’50 grazie alla sinergia
contemporaneo con l’insolito Dopo la
di più componenti: una realtà corale
vittoria, cantata commissionata nel 1997
nazionale di alto livello, un geniale
al compositore estone Arvo Pärt dal
direttore principale (Eric Ericson) ed una
Comune di Milano, basata su un testo in
generazione di compositori dalle idee
prosa (da segnalare l’ineccepibile
innovatrici che trovarono nel Coro e nel
pronuncia italiana del coro) inerente la
suo formidabile direttore un ottimo
nascita del canto del Te Deum; la
veicolo per i loro progetti. Quando (negli
composizione rivela l’evoluzione del
anni ’90 saltuariamente e poi stabilmente)
linguaggio compositivo del Pärt più noto
Tõnu Kaljuste divenne il primo direttore
(quello della poetica “tintinnabuli” del
principale straniero, il repertorio del coro
Magnificat, ad esempio) verso un
si aprì verso altre esperienze musicali che
recupero di una dimensione più
nel frattempo avevano cominciato a
discorsiva della comunicazione musicale,
rubare un po’ la scena alla “storica”
in sostituzione di quella mistico-
qualità corale scandinava: complice anche
contemplativa, senza però rinunciare a
la caduta dell’Unione Sovietica, la coralità
quanto acquisito dal compositore nei
ed i compositori baltici avevano
decenni di maturazione precedenti, a
cominciato a diffondersi nel mondo
livello di sintesi di linguaggi modali e
occidentale.
tonali spazianti dal medioevo alla musica
Il concerto del 20 dicembre al Teatro di
del Novecento.
Monfalcone presenta una valida
Dopo i natalizi O magnum mysterium di
retrospettiva di questi eventi, visti
Giovanni Gabrieli e due Motets pour le
dall’ottica di un Coro che ne è stato tra i
temps de Noël di Poulenc, il Coro ha dato
principali attori. Dopo il bachiano Lobet
la sua massima prova nei pezzi di due
den Herrn, il programma del concerto
notissimi compositori contemporanei
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Il coro della Radio Svedese.
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Tõnu Kaljuste.
svedesi, i quasi omonimi Jan e Sven-
Sven-David Sandström –
precisa ed attenta, forse un po’
David Sandström. Del primo il Coro
elegantissimo “speculare”
carente dei grandi e spettacolari
ha interpretato magistralmente il
dell’iniziale Lobet bachiano, di cui va
effetti dinamici e delle imponenti
pezzo più noto, la rivisitazione del
a costituire una sorta di alter ego
sonorità cui ci hanno abituato le
motetto di Praetorius Es ist ein Ros
contemporaneo: nella sezione
esecuzioni russe di questo
entsprungen, nel quale la citazione
iniziale della composizione il
capolavoro, ma capace di creare
del corale originale si dissolve come
compositore “gioca” con gli effetti
magici momenti di raccoglimento e
un cristallo di sale in acqua,
ritmici che le “t” finali della parola
concentrazione, in linea con la acuta
liquefacendosi in evanescenti e
“Lobet”, opportunamente ripartite
descrizione dell’opera che Clara
complesse sonorità dalle immobili ed
tra le sezioni del doppio coro,
Giangaspero propone sul programma
al contempo mutevolissime
riescono a generare, con un effetto
di sala, descrivendo “l’intimità virile e
trasparenze, mentre reminescenze
velatamente swing, stemperato poi
nostalgica di questi Vespri, che
del corale originario di tanto in tanto
nella più cantabile sezione centrale,
dipingono paesaggi interiori di
riemergono, pur offuscate dalle
seguita da un breve finale sereno e
inaudita profondità, in cui gioia e
liquide, emozionanti sonorità.
composto ma ancora memore, fino
tenerezza, letizia e malinconia sono
Se la riuscita di Es ist ein Ros
alle ultime battute, dello humour
alla ricerca di una completa
entsprungen mette in luce la
iniziale.
manifestazione”.
perfetta omogeneità vocale del coro,
L’intera seconda parte del concerto è
Concludiamo segnalando alcuni
la grande professionalità dei coristi e
stata dedicata ai Vespri op. 37 di
messaggi particolarmente lodevoli
l’assoluta padronanza della
Sergej Rachmaninoff, eseguiti quasi
lanciati implicitamente (o forse no?)
compagine da parte di Kaljuste è
integralmente (elisi gli ultimi 3
dalla stagione del Teatro di
stata esibita nel Lobet den Herrn di
numeri) e proposti in una lettura
Monfalcone con questo concerto: il
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messaggio che la musica corale,
esistono molti altri), universalmente
pubblico italiano – sì, anche quello
opportunamente selezionata e
stimati dal pubblico per i loro lavori
dei teatri, che a volte si è portati a
propriamente eseguita, ha tutta la
pianistici o sinfonici, hanno dedicato
pensare essere poco incline ad
dignità per rientrare in una stagione
alcuni dei migliori lavori del loro
uscire dal repertorio e dagli organici
teatrale, normalmente appannaggio
catalogo al coro, non destinando ad
usuali – è pronto per capire ed
di famosi solisti o ensemble
esso - come a volte si crede - un
apprezzare la ricchezza del buon
strumentali; che alcuni compositori
sotto-repertorio di composizioni di
repertorio corale e la bellezza sonora
(Rachmaninoff è uno di essi, ma ne
seconda scelta; ed infine, che il
di queste “orchestre di voci”.
Due parole con
Tõnu Kaliuste
Nel breve intervallo tra le
prove ed il concerto, Tõnu
Kaliuste ha accettato una
piccola intervista per
Choralia. Dato il poco tempo
a disposizione abbiamo
pensato di focalizzare la
chiacchierata non tanto sul
concerto quanto piuttosto
su ciò che può interessare
maggiormente il mondo
della nostra coralità,
cercando di investigare le
ragioni della grande qualità
e del successo
internazionale della coralità
estone, nella speranza che
la maggiore conoscenza di
questa realtà possa fornire a
tutti gli operatori del settore
spunti di riflessione.
Quale è secondo lei la
ragione di fondo
dell’ottimo livello della
coralità estone?
Tutto parte dalla scuola.
Nelle scuole ci sono lezioni
di canto, ed ogni scuola ha
un coro di bambini.Vi è un
concetto di istruzione
secondo cui la gente deve
saper leggere musica come
legge il giornale, o la
letteratura nazionale.
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Oltre al sistema
educativo, quanto pensa
che possa aver
contribuito alla qualità
della coralità “d’arte” un
folklore corale molto
sentito e vissuto dalla
popolazione come è il
caso di quello estone?
Credo che ci siano altre due
ragioni per cui la coralità
estone è molto avanzata. La
prima è una ragione politicosociale: in una nazione
piccola con alle spalle una
nazione molto grande, il
popolo ha trovato da
sempre la propria forza nel
riunirsi per cantare assieme.
La seconda è invece di tipo
culturale: l’Estonia è sempre
stata al confine tra il mondo
orientale e quello
occidentale; in questo
contesto, compositori e
direttori di coro hanno
potuto conoscere diverse
scuole, diverse influenze, e
cogliere ciò che di
importante proveniva sia da
est che da ovest, creando la
base della propria
educazione attraverso un
“mix” dei due apporti; poi ci
sono stati 50 anni di strada
a senso unico, ma negli
ultimi anni la privilegiata
situazione preesistente si
sta ricomponendo.
Dalle nostre parti è molto
nota la grande qualità
della “coralità baltica” e
della produzione dei locali
compositori, ma sono
forse meno note le
caratteristiche proprie
della musica di ciascuna
delle tre repubbliche. Ci
può aiutare a capire
queste differenze, o a
delineare alcuni tratti che
lei giudica peculiari della
musica corale estone?
Se ci riferiamo alla musica
contemporanea, oggi la
globalizzazione è ovunque,
ed è arrivata anche nelle
partiture dei compositori
delle giovani generazioni. Se
invece parliamo della nostra
produzione storica,
dobbiamo tener presente
che la nostra cultura è
molto giovane (risale
all’epoca del nostro risveglio
nazionale, alla fine del 19°
secolo – i musicisti
andavano a studiare a S.
Pietroburgo o a Lipsia…):
una situazione non
comparabile con la
maggioranza di quelle
europee, caratterizzate da
secoli di tradizione colta. In
entrambi i contesti, quindi, è
difficile individuare nella
nostra produzione colta che
cosa sia tipicamente
“estone”. Viceversa, molto
più caratterizzato è il nostro
folklore, che è
estremamente antico
(secondo alcuni, addirittura
millenario); ma è stato
sempre trasmesso
oralmente, è una potenza di
diverso tipo, più legata alla
memoria…
Il compositore estone più
noto all’estero è
sicuramente Arvo Pärt;
sente il desiderio di
valorizzare all’estero, con
la sua attività, qualche
altro compositore estone
che secondo lei è
decisamente
“sottoquotato”?
È difficile fare un nome solo,
preferirei fare più nomi…
Direi però che Cyrillus Creek
ha finalmente cominciato ad
ottenere l’onore che si
merita, avendo avuto da noi
il ruolo che in Ungheria
hanno avuto Kodaly e Bartók
nella riscoperta “sul campo”
dei nostri canti popolari.
Per finire, una domanda
più personale. Se lei
dovesse motivare a
qualcuno il “perché” lei
dirige…
È un’ottima domanda: forse
perché cerco sempre di fare
ciò che mi piace!
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QUANDO A UDINE
VENNERO MORAVI
E COSACCHI…
CONCERTI CORALI NEL FRIULI DEGLI
ANNI VENTI
Cristina Scuderi
i
l 15 gennaio 1923 al Teatro Sociale di
nelle sale della loggia municipale. Erano
Udine la neonata Società cittadina degli
presenti molti assessori, consiglieri,
“Amici della Musica” inaugurò la lunga serie
avvocati, il prefetto, il questore, il generale
dei suoi concerti con una esecuzione
Berardi, vari commendatori. In
vocale da parte del coro dei “Maestri
rappresentanza della Società Orchestrale
Cantori Moravi”. Fu un avvenimento
cittadina era presente il maestro Zanini.
artistico di eccezionale importanza per la
Presenziarono tutti gli insegnanti
città. I cantori vennero accolti
dell’istituto musicale “J. Tomadini”.
calorosamente e da lì iniziarono un giro
L’assessore Marcovic portò il saluto della
trionfale nei maggiori centri artistici d’Italia.
città di Udine ai cantori che venendo in
Arrivati col treno alla stazione di Udine,
Italia per una tournee artistica rinsaldarono
ebbero un benvenuto davvero sbalorditivo:
fortemente “l’amicizia contratta sulle
furono ricevuti da moltissime autorità e, tra
sponde del Piave e sul Monte Grappa,
gli altri, da Enrico Morpurgo (presidente,
mentre cecoslovacchi ed italiani
all’epoca, della Società “Amici della
combattevano contro il comune
Musica”) e da Mario Mascagni, cugino del
oppressore”. Il prefetto ricordò di essere
più celebre Pietro, nonché direttore
stato presente il 24 maggio 1918 alla
dell’istituto “J. Tomadini”. Dopo una breve
cerimonia svoltasi sull’altare della Patria a
sosta all’albergo Italia (l’attuale Astoria),
Roma, quando la legione cecoslovacca
accompagnati dall’assessore Del Piero e
giurò fedeltà alla propria bandiera
dal Morpurgo i cantori visitarono il castello,
nazionale. Quindi presentò il distintivo che
il suo museo e i principali monumenti
egli portava in quel giorno, facendone dono
cittadini. Furono portati anche a Tricesimo
alla Società dei Maestri Moravi. Dal canto
per poi rientrare in città ed essere ricevuti
suo il presidente della società morava
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Mario Mascagni.
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sottolineò come non era
monito contro gli udinesi diffidenti: “Eppoi si dica pure da
sconosciuta in
parte di inutili scettici che a Udine non è possibile fare
Cecoslovacchia l’arte
delle belle e buone cose. Per quanto riguarda l’arte
italiana e come fossero
musicale ecco una sonorissima smentita, e non sarà
amati Dante, Petrarca,
l’ultima”.
Michelangelo, Leonardo e
In Duomo ebbe luogo due anni dopo il concerto della
Verdi. Quindi salutò l’Italia
Società Polifonica Romana diretta da Raffaele Casimiri. Il
come madre dell’arte e
maestro Adelchi Cremaschi, che firmò la recensione sul
della scienza, ricordando
giornale, rimase profondamente colpito dall’evento: “parmi
che il popolo ceco ebbe
di non riuscire a descrivere degnamente le profonde
della nazione italiana il
impressioni riportate dall’affollatissimo pubblico
giusto ed elevato concetto che essa meritava.
intervenuto nella nostra massima chiesa. Le sensazioni
Alle 21 precise di quella sera il direttore del coro, maestro
provate oltrepassano il limite di quelle che comunemente
Ferdinando Vach, iniziò l’esecuzione del programma con gli
si provano”. E sui coristi: “Quanta disciplina, quanto ordine,
Improperia di Palestrina, seguiti dall’Inno dei contadini di
quanta sottomissione e deferenza verso il maestro
Smetana e da composizioni di Dvorak, Thomas, Janacek,
direttore! Quanto delicato pensiero nel rivolgere un saluto
Foeroter, Krijkovsky. In conclusione, tre canzoni nazionali
al capo della nostra chiesa udinese ed alla popolazione!
cecoslovacche come L’acqua scorre, Un fiore e Balla, balla.
Quale fremito di commozione non si impossessò di tutti
Mario Mascagni diede relazione del concerto il giorno
noi in questo momento solenne!”. Furono eseguiti
seguente in un lungo articolo sul “Giornale del Friuli”: “La
Palestrina, Orlando Di Lasso, Firmin Le Bel, Josquin des
fusione mirabile dei 55 soci, l’intonazione perfetta, il sobrio
Pres e Da Victoria. Il maestro Casimiri apparve sereno e
colorito adatto alle composizioni eseguite, e la bellezza
calmo; “col suo gesto espressivo egli sapeva portare la
delle voci che il coro compongono” scrisse, “prendono
massa corale ad effetti mai sino ad ora conosciuti né
immediatamente il pubblico e lo trascinano in una
apprezzati. In lui si riscontra il più completo svisceramento
atmosfera alta, tal che alla fine una ovazione imponente di
di una musica nella quale ben pochi sanno e possono
ammirazione schietta saluta l’eletta schiera dei Maestri
cimentarsi; in lui sta una potente profondità di concezione
Moravi ed il suo direttore”.
ed una cultura musicale veramente smisurata”.
Il ricordo della guerra era ancora vicino e Mascagni
Di nuovo al Teatro Sociale si esibì anche il coro “Euterpe”
sottolineava anche il significato di profonda fratellanza che
diretto da quel Guglielmo Russo che tanti onori raccolse
sottendeva alla manifestazione. “La gloriosa accademia di
grazie anche alla sua attività di compositore (la sua musica
Santa Cecilia di Roma è la organizzatrice del giro, che non
era eseguita dal “Quartetto Veneziano”, poi “del Vittoriale”,
servirà soltanto a dire agli italiani di quali manifestazioni
del quale faceva parte anche Vittorio Fael. Il quartetto era
artistiche sono capaci i Maestri Moravi, ma altresì a
patrocinato da D’Annunzio). La Società “Euterpe” era
rinsaldare quei vincoli di fraterna amicizia fra i due popoli
composta da operai e gondolieri che vinsero vari premi in
che insieme hanno combattuto contro il comune
concorsi regionali e nazionali di canto. Il coro rivelò
oppressore. E giova, a questo proposito, il ricordare che
un’ottima preparazione eseguendo la Leggenda Bretone di
molti dei Maestri Moravi furono già compagni gloriosi dei
Gounod: emerse in pieno il contenuto popolaresco del
nostri soldati nella guerra contro l’Austria”. L’articolo si
canto e risaltò la tecnica del pizzicato
chiudeva con palese soddisfazione per l’evento e con un
d’accompagnamento. Tra le altre composizioni, Ninna
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nanna di Pratella e Pasqua di Resurrezione dello Zanella;
convinzione che le nostre belle villotte sono del tipo di quei
dello stesso Russo furono eseguiti Luna di maggio e
canti popolari e che anche fra noi esistano voci e cori
Vendemmiale. Ciò che portò il pubblico al più alto
capaci di darne colori e proprietà degne”. L’articolo era
entusiasmo fu Mattinata del Veneziani, maestro del coro
firmato da Luigi Garzoni: si spiega dunque la chiusa finale
della Scala, per il quale brano si scrisse che l’esecuzione fu
dello scritto, volto a valorizzare la realtà corale del
perfetta: “apparve in esso tutto lo splendore di un’alba
territorio. Garzoni firmerà anche la recensione del “Coro
marina, il risveglio della terra, la luce che a poco a poco
Sardo”, ospite degli “Amici della Musica” sette mesi dopo. Il
cresce e si diffonde, finché appare il sole” si commentò
concerto si svolse nella palestra del Liceo Scientifico
poeticamente sul “Giornale del Friuli”. Furono richiesti
cittadino: “cinque cantori nel loro costume tradizionale,
numerosi bis.
giubba nera, camicia e calzoni bianchi, gambali e scarpe
Nel 1927 sempre al Teatro Sociale, sarebbe toccato ai
nere, fez nero, cantavano seduti, immobili e beati”
“Cosacchi del Kubany”, reduci da un successo triestino,
racconta Garzoni; “cantavano come fossero stati nel loro
regalare uno spettacolo davvero grandioso, accolto
paesello di Agius, come avevano cantato i loro bisnonni,
anch’esso da un grande plauso di pubblico. In costume
con la stessa semplicità di ritmo e di figurazione,
cosacco, severi e gravi, i quaranta cantori immobili e
polifonicamente, ora con canti ritmici, ora con canti
statuari, diretti con precisione militare dal valente maestro
spianati. Non era un concerto il loro, ma un ricercare
Semjon Ignatioff, prima di svolgere il loro programma
indefinito pastorale. Vedemmo anche due saggi delle loro
eseguirono con vigoroso slancio l’inno fascista Giovinezza,
danze accompagnate da una nenia ritmica, che ci fece
ridotto a quattro voci. “Il simpatico omaggio conquistò fin
immaginare una di quelle cerimonie religiose che i primi
da principio l’uditorio” ci racconta il critico. “Nella prima
sacerdoti delle divinità preistoriche compivano in mezzo al
parte del programma un largo periodare, melodie possenti,
gregge o alla mandria, fra i monti o nelle vergini vallate”. Il
di colossale quadratura, modulazioni vaste, d’ampio
direttore del coro, Gavino Gabriel, intercalava i brani con
respiro, fecero gustare solenni composizioni […]”. Furono
chiare ed eloquenti spiegazioni. La serata fu dunque un
eseguite musiche di Bortniasky, Turtschaninoff,
tuffo nei paesaggi della Gallura, nella primitiva semplicità
Archangelschy, Tschesnokoff. Non mancarono gli obbligati
del vero popolo sardo.
di tenore e baritono sullo sfondo di armonie a bocca
Nessun concerto di corali extraregionali negli anni Venti in
chiusa, in brani come Antica canzone popolare ucraina e
realtà, riuscì a superare l’importanza di quello dei “Maestri
La tinozza d’acqua di Dawidswsky. Nella seconda parte del
Cantori Moravi”. Per essi si era mobilitata l’intera città
concerto si proseguì con brani popolari come La canzone
perché, come si ebbe a dire in precedenza, vi era anche
del Volga, Il cosacco prigioniero o Scampanio serale che
una volontà di esprimere solidarietà ad un popolo che
piacque talmente da essere ripetuto come bis. “Richiesti
aveva combattuto a fianco di quello italiano contro lo
della replica” continuava il cronista “i cantori regalarono un
stesso nemico.
pittoresco loro canto popolare chiassosissimo, con urli,
Gli anni seguenti videro la partecipazione di altre
fischi, grida, convergenti singolarmente alla tonalità di
importanti compagini corali nella città di Udine, accolte
base, e lasciarono il pubblico entusiasta”. I Cosacchi
sempre con entusiasmo e con grande concorso di
diedero in brevissimo tempo altri due concerti, con un
pubblico. Solo la seconda guerra mondiale rappresentò una
crescente successo di spettatori, esibendosi anche nella
brusca interruzione alla programmazione concertistica,
loro tipica Danza dei pugnali. “L’audizione di ieri sera”
interruzione dalla quale ci si riprese con grande sforzo ma,
commentava il quotidiano “per noi friulani lasciò la
per fortuna, anche con rinnovato entusiasmo.
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Unione Società Corali
del Friuli Venezia Giulia
VERBUM RESONANS
Seminari Internazionali di Canto Gregoriano
anno XIII
16-21 luglio 2007
Abbazia di Rosazzo (Ud)
Direttore dei corsi: Nino Albarosa
Coordinatore: Franco Colussi
Docenti:
Corso preparatorio: Paolo Loss
Primo corso: Nino Albarosa
Secondo corso: Bruna Caruso
Terzo corso: Alexander Schweitzer
Esercitazioni d’assieme: Alexander Schweitzer
Vocalità gregoriana: Paolo Loss
Liturgia: don Alessandro Tracanelli
Sabato 21 luglio 2007
Chiesa dell’Abbazia, ore 18.00
MESSA IN CANTO GREGORIANO
cantata dalla schola formata dai corsisti diretta da Alexander Schweitzer
CONCERTI
CALENDARIO DEI SEMINARI
Venerdì 20 luglio
ABBAZIA DI ROSAZZO (UD)
Chiesa di San Pietro, ore 20.45
I corsi si svolgeranno da lunedì 16 a sabato 21 luglio
2007 con il seguente programma:
Sabato 21 luglio
AQUILEIA (UD)
Basilica, ore 20.45
8.30
9.30
11.30
15.30
17.30
GRUPPO VOCALE “LAETETUR COR”
La mattinata di lunedì 16 luglio avrà invece il seguente orario:
di Schio (Vr)
direttore: Ermanno Cocco
CONCERTI E MESSE SUL TERRITORIO
CORI dell’USCI Friuli Venezia Giulia
-
9.30
11.30
12.30
17.30
18.30
8.30
9.00 - 10.30
10.30 - 11.30
11.30 - 12.30
vocalità
corsi
esercitazioni d’assieme
corsi
esercitazioni d’assieme
arrivo dei corsisti e presentazione dei corsi
liturgia
corsi
esercitazioni d’assieme
Sede dei seminari:
Abbazia di Rosazzo in Comune di Manzano (Ud)
Per informazioni e adesioni contattare la Segreteria:
tel. 0434 875167 - fax 0434 877547 - e-mail [email protected]
VERBUM RESONANS
Incontri Gregoriani 2007
10-11 febbraio
24-25 marzo
Abbazia di Rosazzo (Ud)
Analisi ed interpretazione di brani tratti dal
repertorio dell’Avvento
Docente: Nino Albarosa
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in collaborazione con:
Università degli Studi di Udine
Dipartimento di scienze storiche e documentarie
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Feniarco
Fondazione CRUP
Aiscgre - Associazione Internazionale
Studi di Canto Gregoriano
Abbazia di Rosazzo
Provincia di Pordenone
Provincia di Udine
USCI Gorizia
USCI Pordenone
USCI Trieste
USCF Udine
UCCS ZSKD Trieste
Fondazione per la Conservazione della Basilica di Aquileia
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LA VARIANTE DI
LUNENBURG:
UN’EMOZIONE
STRAORDINARIA
Mariachiara Carpenetti
l’
USCI Gorizia ha partecipato al progetto
“Signori, un quarto d’ora”... all’annuncio
teatrale ideato da Walter Mramor e Valter
dello speaker dagli altoparlanti, la
Sivilotti per il “Teatro Verdi” di Gorizia con
tensione si fa tangibile nei camerini e in
la collaborazione del Kulturni Dom Gorica
sala prove dove con il maestro Hilarij
che prevedeva la messa in scena, in forma
Lavren≥i≥ stiamo riscaldando la voce
musicale e teatrale, del romanzo di Paolo
prima dello spettacolo: le risate cessano,
Maurensig “La variante di Lunenburg”.
il vociare si smorza e tutti terminano i
Presenza d’eccezione la cantante Milva
loro preparativi, chi con un vocalizzo
che, assieme al coro formato per
all’ultimo minuto, chi con un sorso
l’occasione, ha sostenuto la parte
d’acqua. All’annuncio successivo “coro e
musicale della rappresentazione. La
orchestra sul palco” siamo già
partecipazione del’USCI Gorizia deriva
incamminati e dopo un attimo ci
anche da una proficua collaborazione già
ritroviamo sul palcoscenico illuminato
avuta per altri progetti sia con il maestro
dalle fioche luci dei leggii: tutti sono al
Sivilotti sia con il Kulturni Dom Gorica che
loro posto, gli occhi fissi sul direttore
hanno evidenziato la capacità
Valter Sivilotti e il fiato un po’ corto per
dell’Associazione di rispondere
l’emozione...
positivamente sia dal punto di vista
... si fa buio e oltre il sipario tirato la voce
musicale che organizzativo. È stata una
di Paolo Maurensig inizia a leggere le
bella occasione anche per valorizzare i
prime righe del suo famosissimo romanzo
cori associati, soprattutto quelli che
d’esordio La Variante di Luneburg. Vi si
affrontano un certo tipo di repertorio.
narra di una partita di scacchi giocata
Un’esperienza nata semplicemente, da
durante un intero inverno nel campo di
rapporti già collaudati, che si è poi
sterminio di Bergen Belsen tra l’ebreo
trasformata in qualche cosa di importante.
Tabori e il suo rivale ufficiale delle S.S.
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un’altra orrenda esecuzione:
vengono uccise a colpi di fucile quasi
si trattasse appunto di una caccia
alle allodole.
Sul “buio” il pubblico esplode in
applausi meritati e liberatori, ma non
è ancora finita: c’è l’ultima canzone
di Milva, un altro episodio di
eccezionale perizia compositiva del
maestro Sivilotti ed esecutiva della
grande interprete.
La “fabula” termina con Milva e
Walter Mramor abbracciati al centro
della scena con il sottofondo della
musica della Scacchiera di pezza,
una “ballata di morte”... si fa buio e
Cantori, maestro e Milva.
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iniziano gli applausi (accompagnati
Frisch, dove la posta in gioco è la
altamente drammatica dell’intera
da momenti musicali di orchestra e
vita dei prigionieri. L’autore inizia
rappresentazione.
coro): gli interpreti vanno numerose
raccontando la leggenda
Uno dopo l’altro si dipanano i diversi
volte alla ribalta, chiamati da un
dell’invenzione del gioco degli
momenti musicali e narrativi di cui è
pubblico entusiasta; molti in sala
scacchi, commentato musicalmente
composta questa “fabula in musica”
hanno ancora gli occhi lucidi: non è
dall’orchestra. Dopo un attimo si
e mai per un solo istante cala la
stato possibile trattenere questa
apre il sipario ed entra Walter
tensione che ha i suoi picchi
grande emozione: in tutti - pubblico
Mramor, attore e voce narrante, che
drammatici in due episodi: il treno,
ed esecutori - questa
con magistrale bravura introduce lo
“reso mirabilmente dagli archi che
rappresentazione ha suscitato una
spettatore nella complessa vicenda
imitano lo stridore dello sferragliare
fortissima tensione emotiva.
narrata nel libro, che attraverso gli
sulle rotaie fino all’imperioso “Arbeit
Terminiamo quindi con il bis
scacchi racconta il dramma
macht frei” in cui esplode il coro con
(richiesto a gran voce dal pubblico in
dell’Olocausto.
autoritario monito di morte,
sala): un’altra volta si sentono
“Questa è la storia dei due sovrani (il
sottolineando tutto l’orrore
nell’aria le terzine del pianoforte e
re bianco e quello nero degli scacchi
dell’inferno che si spalanca all’arrivo
l’attacco del soprano solista Franca
appunto) che andrò a narrarvi per
nel campo di concentramento; le
Drioli con il coro nel tema di Allodole
intero”: entra Milva con la prima di
allodole, quattro donne che vengono
e Milva: “anche se il cielo vi chiama
otto bellissime canzoni - composte
condotte nella brughiera alle prime
in alto, il vostro sguardo resta
per lei da Valter Sivilotti - che con la
luci dell’alba, slegate e cacciate via
incantato da ciò che
sua grinta e gran classe rende
facendo loro credere di essere
avete amato”....
ancora più toccanti nell’atmosfera
libere, mentre si tratta solo di
È davvero finita e già resta un senso
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di nostalgia che non avrei
Ensemble Polivox, Dramsam, Pevska
finalmente la prima prova con Milva.
immaginato quando a dicembre
skupina Musicum, Polifonico
La sensazione è di aver preso parte a
siamo stati contattati (tramite l’USCI
Caprivese, Mpz Lojze Bratu∑) siamo
qualcosa di straordinario,
della Provincia di Gorizia) per questa
stati preparati da Hilarij Lavren≥i≥ e
confrontandoci con una realtà
“avventura”: abbiamo aderito in
da Valter Sivilotti per queste
professionale dello spettacolo di alto
massa e con entusiasmo, come è
esecuzioni al teatro “Verdi” di
livello. Resta la speranza che ci
nello stile del Gruppo Vocale Ansibs.
Gorizia: il 2 febbraio in prima
saranno altre occasione di eseguire
Nel mese di gennaio assieme ad altri
nazionale e il 3 in replica. Abbiamo
questa Variante di Luneburg: opera
11 colleghi italiani e sloveni di
lavorato intensamente e con molto
degna pur nella sua essenzialità e
diverse associazioni della provincia
impegno per quattro settimane e il
semplicità, dei teatri più importanti e
(Centro Musicale Emil Komel,
28 gennaio al teatro di Cormons
del pubblico più esigente.
CORO S. IGNAZIO:
RIPRESA E RICORDI
È SCOMPARSO DON STAKO JERICIJO,
FONDATORE E DIRETTORE DEL CORO
“S. IGNAZIO” DI GORIZIA CHE, DA UN
ANNO, HA RIPRESO LA SUA ATTIVITÀ
Alma Kufahl
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M
ggi è il 29 gennaio del 2007 e proprio un
appoggiato, dato fiducia. In pochi mesi,
anno fa stavamo festeggiando il
grazie alla pazienza del maestro Liviano
cinquantesimo anno di attività del coro
Brumat ed al suo particolare modo di farci
“S. Ignazio” di Gorizia e, per molti, doveva
capire i nostri errori, con ironia e amicizia,
essere anche l’ultima tappa di un lungo
siamo stati in grado di raggiungere
cammino. Ma un gruppetto di coristi, ha
obbiettivi importanti, non ultimo quello di
deciso che non si potevano cancellare
riuscire a riorganizzare la rassegna di
così cinquant’anni di storia, di sacrifici, di
“Santa Cecilia” che, il 24 novembre scorso,
impegno. Così si è aperta una nuova
ha visto nuovamente riuniti ben otto cori
pagina, un nuovo inizio… a distanza di un
goriziani, nella Chiesa di S. Ignazio gremita
anno vorrei ringraziare tutti quelli che
da un pubblico entusiasta.
hanno creduto in noi che ci hanno
È stata una bellissima festa della musica!
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Avrei voluto anche far un po’ di sana autocelebrazione,
suo coro. Abbiamo dimostrato che essere un coro è
perché nel mondo frenetico di oggi non è facile ottenere
molto di più che mettere insieme estemporaneamente
consensi e soddisfazioni, ma, oggi, noi del coro “S.
delle voci e cantare; siamo, infatti, un gruppo di amici
Ignazio” non riusciremo a festeggiare; dobbiamo infatti
che hanno trovato nel canto il modo più bello di stare
accompagnare il nostro Don Stanko Jericijo nella Sua
assieme, di costruire qualcosa assieme, di comunicare
ultima tappa terrena e salutarlo per un’ultima volta. Ci
delle emozioni e tutto questo grazie proprio a Don
sentiamo, però, ancora più orgogliosi dei risultati
Stanko. Stima, affezione e riconoscenza saranno i
raggiunti, così facendo abbiamo potuto dare seguito con
sentimenti che noi tutti proveremo per sempre nei Suoi
tenacia e commozione agli insegnamenti umani e canori
confronti Don Stanko, GRAZIE.
di un uomo che ha dedicato la sua vita alla musica, al
Il maestro don Stanislao
Jericijo è da annoverarsi tra i
più importanti direttori di coro
e compositori goriziani al pari
di Corrado Bartolomeo
Cartocci, Augusto Cesare
Seghizzi, Emil Komel, Cecilia
innumerevoli brani per coro su
parole di poeti locali ricordo
tra tutti Biei tre morars su
testo di Anna Bombig e i
numerosi brani in lingua
slovena. Questo suo lavoro di
ricerca, di elaborazione e
500 anni dalla morte del Conte
Leonardo e il passaggio della
Principesca Contea agli
Asburgo, o ancora la Messa in
Do Maggiore di Schubert per
coro, solisti e orchestra
Seghizzi e Rodolfo Lipizer. La
sua opera conta un numero
considerevole di mottetti, di
messe, di composizioni per
organo, per solisti, per ottoni e
creazione musicale non può
essere scisso dall’impegno
che profuse, per più di
eseguita nel grande santuario
di Mariazell in Austria alla
presenza del Cardinal Franz
quarant’anni, come direttore
del coro “Sant’Ignazio”.
L’attenzione particolare e
peculiare per la musica
polifonica cinquecentesca
(Palestrina, Gallus, Croce) ha
da sempre caratterizzato la
scelta del repertorio, senza
tralasciare naturalmente le
König o ancora la celebrazione
a Sant’Ignazio, di
orchestra d’archi o sinfonica.
Posso ricordare, in questa
circostanza, il Tu es Petrus
composto per la visita di
Giovanni Paolo II a Gorizia, lo
Stabat Mater, il Magnificat, la
Missa Solemnis tutte
composizioni di grande effetto
e di difficilissima esecuzione,
Passio per coro, solisti, organo
e quintetto d’ottoni, la Missa
in Simplicitate Cordis, la
tessitura molto semplice e la
brevità permettevano di
eseguirla spesso: a questa
messa era molto legato e la
volle cantata anche per il suo
giubileo sacerdotale. È da
ricordare il suo lavoro di
compositore anche per ciò
che concerne la musica
popolare dove ritroviamo
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eucaristica, in Cattedrale, per i
riappacificazione tra Austria e
Italia a ottant’anni dall’inizio
della prima guerra mondiale,
dove si incontrarono i due
Presidenti della Repubblica,
Scalfaro per l’Italia e Klestil
per l’Austria. Fanno parte del
altre epoche storiche. Il suo
interesse per la polifonia
classica era dettato
suo curriculum le numerose
partecipazioni a concorsi
corali nazionali e
dall’importanza di formare il
coro a un tipo di musica che
richiede rigore, impegno e
internazionali con ottimi
risultati e grandi soddisfazioni.
Fu capace, grazie alla tenacia
particolare concentrazione.
Non si possono dimenticare le
varie esecuzioni della
e alla grande pazienza che lo
contraddistinguevano, di
Krönungsmesse di Mozart per
coro, solisti e orchestra che
venne cantata anche per la
solenne celebrazione dei 250
anni dell’Arcidiocesi di Gorizia
o la concelebrazione
fondare un coro di voci
bianche che avvicinava al coro
“grande” in numerose
occasioni: già dopo pochi mesi
di prove fece eseguire al
piccolo coro l’Ave Maria di
Schubert” insieme alla
“Villachersinphonie Orchester”
con grande stupore di tutti.
Per comprendere
completamente la sua figura
non è possibile dimenticare il
suo impegno profuso nella
parrocchia di Sant’Ignazio per
quarant’anni come vicario
parrocchiale e naturalmente la
pluridecennale attività di
professore di religione e
musica nelle Scuole Medie. Si
può affermare che don Stanko
è stato veramente un
testimone eccezionale dei
maggiori avvenimenti che si
sono susseguiti nella città di
Gorizia negli ultimi decenni.
Sono certo e auspico che la
sua personalità e l’enorme
mole di composizioni saranno
meta di studi approfonditi nei
prossimi anni, ma ciò che
conta più d’ogni altra cosa è il
ricordo che ognuno di noi
porterà per sempre con se, di
un uomo, di un sacerdote
umile, semplice, cordiale,
intelligente, sempre disposto
ad ascoltare e pronto a
sacrificarsi.
Vanni Feresin
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IL CORO DEL LICEO SCIENTIFICO
“M.BUONARROTI”
COMPIE DIECI ANNI
Claudia Mattiotto
è
stata una scommessa: oggi, dopo dieci
studio personale, al di fuori della scuola.
anni, possiamo dire vinta alla grande!
Era stato fin troppo facile notare come la
A settembre saranno infatti dieci gli anni
musica costituisse un canale
di attività del Coro del Liceo Scientifico
comunicativo ed aggregante quasi
“M.Buonarroti” di Monfalcone, un
naturale per i ragazzi, da qui l’idea:
traguardo importante, frutto di un
perché non fare musica a scuola?
cammino impegnativo, talvolta faticoso,
L’educazione musicale era, ed è ancora
premiato però dai risultati ottenuti, non
purtroppo, la grande assente negli istituti
solo sul piano musicale, ma anche su
superiori, ma in quegli anni facevano la
quello umano ed educativo: l’impegno,
loro comparsa nelle scuole superiori le
l’entusiasmo, il senso di appartenenza, il
cosidette attività extracurricolari, attività
senso di responsabilità, la gioia del fare
cioè promosse ed organizzate dalla
insieme costituiscono degli obiettivi
scuola al di fuori dell’orario delle lezioni,
importanti, raggiunti da questi nostri
che consentissero agli studenti che le
ragazzi che, anno dopo anno, hanno ri-
avessero liberamente scelte, di esprimere
formato il coro, lo hanno consolidato, lo
le abilità, gli interessi, le doti naturali che
hanno migliorato, lo hanno fatto
nel normale lavoro scolastico non
conoscere ed apprezzare.
potevano emergere.
L’idea ci è venuta dieci anni fa in
Naturalmente il nostro asso nella manica
occasione di un incontro del nostro liceo
fu la maestra Gianna Visintin, non solo per
con un istituto di Capodistria: in
le sue doti professionali, ma per la sua
quell’occasione i ragazzi avevano animato
innata capacità di motivare,
l’incontro con esibizioni musicali,
entusiasmare, “catturare” gli studenti.
strumentali e di gruppo, che però i nostri
E così, una trentina di ragazzi risposero
studenti avevano preparato con uno
allora all’invito e si presentarono alla
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prova della voce, molti di loro
naturalmente tener conto delle
preparati, a conoscenza del
assolutamente sconcertati dai primi
tappe che scandiscono l’anno
repertorio, esperti, corrisponda
vocalizzi ed assolutamente
scolastico: ci sono periodi molto
l’entrata dei “primini”, che il
“analfabeti” dal punto di vista
impegnativi per lo studio, duranti i
percorso lo dovono iniziare. La
musicale. Eppure, in modo che
quali la presenza alle prove non può
straordinaria bravura della maestra
considero ancora miracoloso, furono
essere assicurata, e l’attività annuale
Gianna consente ogni volta di essere
pronti a metà dicembre dello stesso
non può prolungarsi oltre la metà di
preparati e pronti a nuovi impegni.
anno ad affrontare la prima
maggio per l’avvicinarsi degli esami
Abbiamo dunque fatto tanta strada,
impegnativa trasferta, a Budapest,
conclusivi. Riprende ad anno
ci siamo esibiti in concerti,
ospiti di un coro giovanile.
scolastico iniziato e non è quindi
partecipato a concorsi (e vinto), il
È così cominciata la nostra
possibile nessun tipo di attività
pubblico ci ha sempre apprezzato e
avventura, che ci ha riservato tante
estiva. Strutturalmente è evidente il
sempre ha sottolineato la
soddisfazioni, ma che ovviamente
problema dell’organico: esso muta
freschezza, la vivacità, la gioia con
necessita di tanto impegno per i
ogni anno ed è quindi necessario
cui i ragazzi cantano.
ragazzi, per i responsabili, necessita
riprendere un po’ tutto daccapo:
E noi responsabili assaporiamo come
di tanto lavoro e soprattutto di tanta
normalmente i ragazzi che entrano
i più bei complimenti le parole che
creatività da parte della maestra: il
nel coro vi rimangono fino alla quinta
sempre gli spettatori dicono, mentre
coro è attualmente composto da una
ed alcuni assicurano la loro
i coristi sfilano interminabilmente
cinquantina di studenti, molti dei
partecipazione anche nel loro primo
per sitemarsi sul palco, “... ma quanti
quali non leggono la musica e si
anno di università, fin quando gli
sono?” ed alla fine “come è bello
sono avvicinati per la prima volta ad
orari e gli esami glielo consentono; è
sentir cantare i giovani...”.
un’esperienza musicale rigorosa; la
comunque inevitabile che all’uscita
programmazione artistica deve
degli studenti di quinta, ormai
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RIPARTE IL CORSO
USCI-PN PER DIRETTORI
Roberto Brisotto
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opo il positivo incontro della scorsa
analizzata nei suoi aspetti essenziali ed è
stagione, l’USCI Pordenone ripropone
affidato a Adriano Martinolli d’Arcy.
quest’anno il corso di formazione per
Ciascun modulo comprende un ciclo di
direttori di coro e, forte dell’esperienza
tre incontri articolati in weekend (sabato
fatta, lo ripresenta in una veste più
pomeriggio e domenica mattina) tra
articolata e varia. Gli obbiettivi rimangono
gennaio e giugno e prevede la possibilità
i medesimi, quelli cioè di fornire una
di frequenza come allievo attivo od
stimolante possibilità di approfondimento
uditore. Due gruppi corali hanno dato la
del ruolo del direttore da vari punti di
loro preziosa disponibilità a collaborare
vista, promuovendo così un percorso
nelle vesti di coro laboratorio ed a fornire
formativo che arricchisca i musicisti e gli
le sedi per lo svolgimento delle lezioni: il
appassionati che si dedicano a questa
coro “Sant’Antonio Abate” di Cordenons e
attività ed i cori con i quali abitualmente
l’Ensemble vocale “inContràppunto” di
lavorano. Quest’anno il corso è stato
Camolli-Casut (Associazione Coro Contrà
diviso in tre moduli, tematicamente
Camolli). La nuova articolazione che l’USCI
distinti ed affidati a docenti importanti e
Pordenone ha dato alla propria proposta
di indiscusso prestigio musicale. Il primo
didattica è stata premiata dal numero
modulo, affidato a Marco Berrini, affronta
sorprendentemente alto di iscrizioni
le problematiche legate all’aspetto
raccolte (32 effettivi e 12 uditori),
interpretativo, musicale e stilistico
provenienti da tutta la regione, segno
inerente al repertorio polifonico sacro; il
chiarissimo che questa iniziativa risponde
secondo è rivolto all’approfondimento
ad un’esigenza fortemente sentita presso
delle questioni riguardanti la vocalità e
gli operatori del settore. Un dato
l’espressione corporea in relazione al
interessante è la presenza, tra gli iscritti,
canto ed è affidato a Vera Marenco. Il
di parecchi coristi: aspetto importante
terzo modulo, infine, ha come tema
perché dimostra da un lato la volontà da
principale la tecnica di direzione
parte di quest’ultimi di curare la propria
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Momento di studio del primo week-end di lavoro con il maestro Martinolli.
formazione in maniera da svolgere il
Questa dimostrazione di interesse, di
Per informazioni sul corso, sulle date
proprio ruolo con coscienza
disponibilità ad intraprendere nuovi
delle lezioni e sui docenti:
musicale e non solo come semplici
percorsi e di apertura a nuove
www.uscipordenone.it
“esecutori”, dall’altro dimostra che le
suggestioni testimonia una vitalità ed
Associazioni Corali stanno entrando
un fermento dell’ambiente corale
nell’ottica di favorire la nascita di
che rincuora e incoraggia quanti
figure come quelle dell’assistente o
amano la coralità e si adoperano per
del vice direttore, utili per la gestione
la sua crescita ed il suo
attuale del coro ed importanti
potenziamento.
assicurazioni per l’attività futura.
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IL BILANCIO ARTISTICO DI
UN DECENNIO
PRIMI DUE CD DELL’OFFICIUM CONSORT
Pio Pradolin
a
distanza di quasi tredici anni dalla
base del progetto dell’allora “Coro
fondazione, dopo aver conseguito
laboratorio dell’USCI Pordenone” di cui
prestigiosi riconoscimenti in concorsi e
l’Officium è una “costola”. La cura per il
manifestazioni importanti, forse era
testo, l’importanza fondamentale
arrivato il momento per l’ “Officium
dell’articolazione verbale e dell’agogica
Consort” di costruire una testimonianza
nell’esecuzione (da qui le sottolineature
permanente, qualcosa che costituisse
puntuali sull’efficacia del dato testuale dal
sintesi delle proprie scelte artistiche,
punto di vista poetico e retorico),
succo di tutta l’attività portata avanti in
l’attenzione alle leggi principali del canto
questi anni. Era giunto il tempo per una
corale direttamente mutuate e
scelta matura e consapevole, insomma,
intimamente condizionate dallo studio del
atta a lasciare una traccia qualificata.
Gregoriano, con costante senso
L’idea di registrare un compact disc in cui
esegetico, cura paziente non per il suono
fossero presenti, in sintesi, le scelte
in sé – elemento del tutto trascurabile se
repertoriali rivolte per gran parte al canto
non “contestualizzato” – ma per
monodico e alla polifonia sacra
l’articolazione e la sua musicalità, per
cinquecentesca, significava ribadire
l’efficacia nel porre un testo, per la
un’identità, quasi dichiarare il proprio
precisione articolatoria, giammai
DNA artistico. Non è un caso, poi, che
mensurale, per la diligenza nella chiusura
gregoriano e polifonia siano state motivo
della parola e della frase, per la logica
di predilezione da parte del gruppo se
interpretativa imposta dalle figure
pensiamo alle idee fondanti che il
retoriche racchiuse nella composizione.
compianto Piergiorgio Righele pose alla
Sono queste, in estrema sintesi, le idee
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monodico che polifonico. Ma la
traccia, comunque, resta! E dà conto
di un lavoro profondo, di costante e
coerente ricerca e crescita, protratte
lungo più di un decennio.
Adoramus te, Domine Jesu Christe,
oltre che quello del brano
introduttivo di Matteo Asola, sarà il
titolo del lavoro che l’Officium si
appresta a concludere, ripercorrendo
su repertori impegnativi e di
contenuto che il gruppo ha più volte
indagato. L’attenzione si è rivolta in
particolare al Triduo pasquale che
L’ “Officium Consort” durante le registrazioni presso l’antica Pieve di San Martino d’Asio.
rappresenta il centro del Mistero
della Salvezza cristiana, tutto
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fondanti del gruppo. Ma anche le
punto in cui era arrivato, al coro non
racchiuso nelle celebrazioni che la
caratteristiche naturali della vocalità
rimaneva altro da fare – affrontando
Chiesa ha profondamente mutato
maschile risultano particolarmente
con coraggio, ma anche con matura
nel tempo; in particolare dopo gli
adatte al repertorio gregoriano ed
consapevolezza, la sfida e la fatica di
interventi “riformatori” successivi al
alla polifonia antica, in virtù della
una registrazione – che affidarsi alla
Concilio Vaticano II, causa di
ricchezza di armonici e delle tipiche
moderna tecnologia; l’unica che
un’autentica “deforestazione”
coloriture forti e intense, a tutto
assicura la “scrittura” delle idee di
verificatasi con l’abrogazione del
vantaggio dell’espressività e della
cui si diceva e che conferisce loro la
Latino come lingua liturgica ed in
chiarezza verbale, attraverso una
concretezza e la fissità necessaria a
seguito al sostanziale
migliore definizione e nitidezza del
resistere all’effimero e
accantonamento della tradizione
processo articolatorio sillabico e
all’implacabile scorrere del tempo.
gregoriana e polifonica dai riti e dalle
verbale del testo. Tali idee vennero
Le registrazioni, anche più curate ed
celebrazioni. Già da qualche
riprese ed ampliate da Giorgio
eccellenti, non rendono che un’idea
decennio, infatti, i riti della Settimana
Mazzucato durante il quinquennio
parziale di un insieme complesso
Santa hanno subito uno
della sua direzione ed infine sposate
formato da elementi ambientali,
“sfoltimento” sostanziale del
definitivamente da Danilo Zeni,
timbrici, armonici; ma anche emotivi,
repertorio, ormai ridotto all’osso a
attuale direttore, massima
affettivi, poetico-retorici in
causa di rivisitazioni e
espressione della storia del gruppo e
un’esecuzione. Ciò è particolarmente
semplificazioni anche musicali,
autentico epigone. Esse, oggi
vero quando parliamo di musica
indotte da urgenze riformatrici, che
possiamo affermarlo, hanno
vocale! Lo diventa ancor più se ci
sono parse a molti un po’ troppo
registrato un buon successo. Al
rivolgiamo al repertorio antico sia
orientate ad una disinvolta radicalità.
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Il canto antico sia monodico che
i maggiori polifonisti a cavallo tra il
lezione, ha prodotto autentici
polifonico, appartiene invece alla
Cinque e Seicento quali Asola, Porta,
capolavori anche nell’età
migliore tradizione musicale della
Gallus, Corteccia, Ingegneri, De
contemporanea. Alla proposta
Chiesa, in particolare quello dedicato
Victoria, e Viadana. L’ “Officium
cantata del coro, incentrata
al periodo centrale dell’anno liturgico
Consort” per un progetto tanto
soprattutto sull’innodia, ma senza
cristiano: la Passione, la Morte e la
impegnativo non poteva affidarsi a
trascurare brani tratti dal repertorio
Resurrezione di Cristo. Lungi dal
mani migliori di quelle di Giampaolo
della messa, si alternano le piece
voler proporre nostalgiche ed
Fagotto, che, oltre ad essere un
organistiche di autori quali Bach,
anacronistiche restaurazioni, con
valente ingegnere del suono e
Liszt e Duprè, che, ispirati dal cantus
questo progetto musicale l’ “Officium
direttore di produzione, è anche
planus, fanno trasparire echi
Consort” intende accompagnare chi
celebre cantante e direttore di
monodici nelle loro composizioni,
ascolta in un’operazione di recupero,
gruppi vocali. Inoltre vanno
quasi avessero gradito un arcano
pur parziale, degli splendori musicali
sicuramente ricordati anche i
suggerimento giunto dal passato più
legati in particolare all’Ufficio del
collaboratori esterni. Nè possiamo
profondo e lontano: il risultato,
Triduo, proponendo frammenti
certo dimenticare il luogo della
accanto alle suggestioni e ai sapori
rilevanti relativi alla scansione
registrazione, lo splendido sito
forti, di contrasto sonoro tra la levità
temporale che parte simbolicamente
perfettamente isolato e dell’acustica
del canto liturgico e la potenza del
dall’Exaltatione Sanctae Crucis,
eccellente dell’antica Pieve di San
grand’organo, pare indurre in alcuni
tocca la Dominica in Palmis e,
Martino d’Asio.
tratti un sentimento ambivalente tra
attraverso il Giovedì, Venerdì e
Profondamente diverso – per stile e
riflessione esitenziale e trasporto
Sabato Santo, giunge alla gloria finale
contenuti – ma non certo meno
ascetico.
del Surrexi della Pasqua. Si è voluto
interessante é il lavoro costruito in
Il CD termina con un tipico esempio
caratterizzare questo percorso con il
collaborazione con l’organista
di contaminazione contemporanea,
canto del repertorio parte in
Francesco Finotti dal titolo
dalle caratteristiche compositive
versione monodica, parte polifonica.
Concordia discors – echi gregoriani
spiccatamente “modali”, quali il Kirie
Il risultato é un esempio significativo
nella musica per organo. Qui si è
dalla Messe du pauvres di Erik Satie,
di repertorio risalente all’epoca tardo
trattato di mettere nero su bianco un
con il sostegno del grand’organo del
rinascimentale, che rispetta la
originale allestimento proposto in
Duomo di Abano Terme, alla cui
tradizione abbastanza diffusa
concerto più volte, con buon
tastiera siede un sommo organista
all’epoca dell’esecuzione alternata,
successo di pubblico e di critica. Il
qual’è Francesco Finotti.
con delle scelte non certo
progetto musicale vuole proporre
Ringraziamenti particolari vanno alla
strettamente filologiche, ma dettate
esempi significativi del rapporto fra
Fondazione CRUP e alla Regione
da ragioni logiche ed estetiche - tra
tradizione monodica e letteratura
Autonoma Friuli Venezia Giulia che
polifonia e tradizione gregoriana, tra
organistica, toccando le corde forti di
hanno colto con sensibilità e
lamentationes e meditationes.
un repertorio organistico che – nel
disponibilità la proposta dell’
Il percorso musicale è peraltro
tempo – ha trovato ispirazione nel
“Officium Consort” e hanno reso
nobilitato dalla presenza di alcuni tra
canto gregoriano e, recependone la
possibile queste iniziative.
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GRUPPO CORALE
“GIALUTH”
GOLIARDIA, PASSIONE, STORIA
Lorenzo Benedet
l’
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importanza del “Morar”
Allora cerchiamo di cominciare con un
1986 - Una sera di fine estate, di quelle
repertorio di brani a tre voci. Così poche
che si possono godere perché finalmente
le donne? Vabbé, intanto partiamo. Cosa
sono finite le vacanze e si ritorna alla vita
cantiamo. Imprescindibile il “Signore delle
normale. Di quelle che però l’estate non è
cime”; Ferruccio (il sagrestano, un tenore
finita e ci si trova ancora con gli amici,
un po’ irascibile) è categorico. Quanti
all’ombra del “morar” (gelso) per far onore
sanno leggere un po’ di musica? “Mi sóno
ad un altro tipo di “ombra”. Insomma, una
el clarin in banda, ma no l’è la stessa
di quelle sere dove tutto sembra facile
roba”. Cominciamo bene! A fine serata
come le parole che escono eccitate dalla
sentimenti contrastanti. “È andata bene
bocca di ognuno e lasciano presagire ad
come prima volta, no maestro?”.
un obiettivo ben delineato e preciso ed
seconda
alla chiara possibilità di una sua
“Ma… e quelli che mancano?”. “Non ci
immediata realizzazione. Un momento nel
sono maestro”. Prima prova 40 persone.
quale tutto sembra possibile. Così, senza
Seconda prova 25, bel risultato.
nulla in più, nascono i presupposti per la
terza
fondazione di un nuovo coro. Queste sono
16, soltanto 16. Risparmiamo - per
state le premesse, il resto è ormai …
decenza e rispetto del lettore - i
storia!
commenti dei presenti che comunque
sono decisi a proseguire nell’esperienza.
32
PRIME PROVE
quarta
prima
12, mai così pochi. Per fortuna in futuro
“Cosa si fa adesso?” Le voci. Quanti
non saranno mai meno e quindi il coro
uomini (tanti), quante donne (poche).
rimane in piedi. Subito quattro brani
Facciamo un coro solo maschile? No!
semplici perché è necessario fare una
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prima uscita nei prossimi mesi allo
scopo di dimostrare convinzione e
richiamare l’attenzione di qualche
altro potenziale cantore.
primo concerto
Maledettamente troppo presto!
Però, tutto sommato non proprio
uno “schifo”. Pieno di gente perché
la serata è stata organizzata dalla
Pro Loco per la consegna dei
Concerto con i Carmina Burana.
riconoscimenti natalizi. Ovviamente il
coro è sbilanciato, manca amalgama,
andato per il meglio: il Maestro
piccolo paese e dirigendo un piccolo
le voci (a parte qualche dote
Eugeniusz Kus si è dimostrato
coro senza grandi ambizioni, mi sono
naturale) ancora da sgrezzare, le
ancora una volta un direttore di
ritrovato a far parte dei vertici della
parti un po’ insicure, la tensione alle
altissimo livello; i percussionisti, i
coralità italiana prima ed europea
stelle. Il caloroso pubblico locale fa di
pianisti ed i solisti, una meraviglia; i
poi. Oggi, e mi rendo conto che le
tutto per incoraggiarci. Dopo
cori poi hanno saputo amalgamarsi
favole esistono. Quando nelle cose
l’esordio, una bella e sana bevuta per
in poco tempo. Tutto ciò ha portato
che fai e nelle quali credi veramente
stemperare gli animi e per aiutare il
un buon risultato artistico e, cosa
ci metti l’anima, tutto diventa
Maestro a riprendersi.
che sicuramente non guasta, la
possibile. Quando trovi persone
cornice offerta da un palazzetto
capaci e cerchi di “rubare” loro il
DALLA PARTE DEL MAESTRO
strapieno di pubblico (circa 800
mestiere e carpire i segreti della
Forse non sarà un evento
persone) ha dato alla serata un gusto
musica corale e della direzione, tutto
eccezionale ma, per me, il capire che
ancora più dolce. Applausi, bis, e
è possibile. Quando, pur non dotato
sono passati vent’anni da quando ho
tanta soddisfazione di tutti, questo è
di una grandissima voce, hai la
deciso di mettermi in gioco, mi lascia
stato il premio per 20 anni di attività.
possibilità di migliorare e cantare ti
quel qualcosa in bocca che
Voglio ringraziare i cori che hanno
diverte, tutto è possibile. Quando ti
difficilmente puoi spiegare. Voglio
festeggiato con noi cantando:
ritrovi un coro che crede in te e che
provarci.
l’Associazione Goriziana “C.A.
ti segue per anni nelle tue scelte e
Alla fine dell’anno (il 29 dicembre)
Seghizzi”, il Coro Lorenzo Perosi di
che condivide con te i momenti belli,
chiudiamo i festeggiamenti con il
Fiumicello ed il Coro della Basilica di
le “figuracce”, i momenti allegri e
clou: i Carmina Burana di Carl Orff.
Aquileia. Un grazie particolare vada
quelli tristi, tutto è possibile. Quando
Una gioia immensa sapere che, dopo
al Italo Montiglio, caro amico e
ti ritrovi coristi che cantano con te
aver partecipato da spettatori prima
maestro sempre disponibile a
da 20 anni e tra questi anche una
e da cantori poi, questa volta siamo
lanciarsi nelle avventure.
moglie che vive con te la passione
gli organizzatori dell’evento. Per un
Tornando a quel “qualcosa in bocca”
del canto e ti segue sempre e
piccolo coro di un piccolo paese
di cui parlavo in apertura, quella
ovunque, tutto è possibile. Quando
questa è una grande sfida. Tutto è
serata mi ha fatto riflettere. Da un
poi ti capita di incontrare una
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persona come Sante Fornasier,
sono certo che tanti maestri che
conoscendo la fatica, se dovessi
condividere con lui tante battaglie,
conosco proveranno o hanno già
ricominciare daccapo rifarei tutti i
“scornarsi” qualche volta salvo poi
provato queste emozioni. Sono certo
sacrifici fatti e spenderei ancora
concentrarsi per raggiungere
che molti maestri sono d’accordo
tutto il tempo che ho speso per il
insieme un unico obiettivo, la
con me e sarebbero disposti a
canto. Credetemi, soprattutto voi
crescita della coralità, tutto è
sottoscrivere queste parole e farle
cantori che leggete questa rivista,
possibile.
proprie. Io oggi mi sento così, pieno
non è stato tempo perso; è stato
Sentimentale, patetico, romanzesco
di tutto quello che la musica corale e
tempo ben investito.
forse o strappalacrime? Sarà ma
la vita di coro mi hanno dato e, pur
NOTE DI…
SOLIDARIETÀ
Denis Marson
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uccede a volte che gli incontri inattesi
(meglio noto come Gutenberg, l’inventore
siano quelli da cui scaturiscono le idee più
della stampa a caratteri mobili) al Festival
stimolanti.
Europa Cantat, dove, tra spazi espositivi
Ed ogni incontro, per quanto fortuito,
delle varie case editrici musicali, era
necessita inevitabilmente di alcuni
esibito un volume dedicato a diverse
requisiti fondamentali: un luogo, un
carole natalizie, sia di origine popolare
tempo, un’occasione; anch’essi non
che d’autore, tutte armonizzate in
necessariamente premeditati.
maniera interessante ed accattivante da
L’occasione avviene l’estate scorsa, in
un giovane musicista tedesco, Carsten
quella città di Mainz (in italiano Magonza)
Gerlitz.
che diede i natali a Johann Gänsfleisch
Capita che, ascoltando la registrazione dei
brani contenuta nel cd allegato alla
assieme agli affetti familiari,
raccolta, alcuni di essi attraggano
nell’intimità della propria casa.
l’attenzione non solo dell’estensore,
E come quattro inediti Babbi Natale
ma anche della propria consorte e
con le casacche ed i cappellini rossi,
degli amici più cari. Nasce così la
realizzati con amabile entusiasmo e
voglia di provare in quattro, suddivisi
precisione dalla signora Concetta, è
per le diverse sezioni che
stato oltremodo emozionante
solitamente compongono l’organico
attraversare i vari reparti, con le
corale misto, a concertare per diletto
nostre estemporanee offerte canore;
(poiché noi siamo cantori dilettanti)
e soffermarsi ad ascoltare chi ci
alcune melodie; in un affiatamento
ascoltava, magari in silenzio; mentre
sempre crescente, fatto di gradevoli
parlava con il linguaggio del cuore,
prove canore - il cui inizio era
con un sorriso o con uno sguardo
necessariamente procrastinato al
lucido di commozione. Nondimeno
fine di poter affidare a Morfeo i
seducente di emozione è stata la
propri pargoli - asserragliati in uno
nostra presenza corale presso
scantinato in ore antilucane, fino alla
l’Istituto della Nostra Famiglia di San
conquista di quel sottile fremito,
Vito al Tagliamento, davanti ad un
privo di alcuna presunzione,
gruppo di vigili bambini stupiti .
conseguente alla consapevolezza
Questo è stato il nostro “vivere il
che l’impegno stava prendendo
Natale”, perché la passione per il
corpo e si stava appropriando di
canto è ancora più profonda ed
consonanze sonore gratificanti.
insostituibile se espressa assieme ai
Logica conseguenza fu la ricerca di
più semplici valori sociali in cui
una denominazione: “Christmas
crediamo.
I “Christmas Singers”.
Singers” (i Cantanti di Natale) fu
ritenuta appropriata, meno per
peculiarità che per unanime
consenso.
Lo scopo spontaneamente
concordato fu di eseguire il
repertorio all’interno dei reparti
dell’Ospedale Civile di Pordenone,
per raggiungere, con un nostro
personale e sincero gesto di
solidarietà, i degenti impossibilitati a
condividere le festività natalizie
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PALIO IN CORO
UN’IDEA NUOVA PER UNA
COMPETIZIONE CORALE CITTADINA
Fabio Nesbeda
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omenica 17 dicembre, ormai in piena
diretto da Francesco Calandra, per Melara,
atmosfera natalizia, si è svolta nella
“I Menestrelli tergestini”, diretti da Paolo
chiesa di San Gerolamo a Trieste,
Voltolini, per Barriera Vecchia, l’Ensemble
affollatissima per l’occasione, una
vocale femminile “Il focolare”, diretto da
competizione corale speciale, il Palio in
Giampaolo Sion, per San Giovanni e il
coro. Organizzata dal comitato “Trieste in
Gruppo vocale e strumentale “Cantaré”,
palio”, che si occupa della valorizzazione
diretto da Barbara Crapaz, per Chiarbola.
delle peculiarità “rionali” nell’ambito della
Come si può vedere, un mosaico piuttosto
cultura e delle attività cittadine, la
variegato di formazioni - e di esperienze -
manifestazione ha coinvolto, questa volta,
corali, che andava dalle voci bianche al
rappresentanze corali dei singoli rioni.
gruppo vocale e al coro femminile e misto,
A giudicare i cori, una commissione di tre
e comprendeva, insieme, derivazione da
esperti, mentre l’organizzazione era
esperienze liturgiche, vocazioni più
coordinata dai “padroni di casa”, i
propriamente concertistiche o educativo-
componenti del gruppo vocale e
sociali. Era comune in tutti i gruppi,
strumentale “Cantaré”.
comunque, l’impegno nella preparazione
A rappresentare altrettanti rioni di Trieste
di un programma di intonazione natalizia,
sono stati chiamati otto cori: il Coro della
sia pure con esiti vocali e interpretativi
Parrocchia di Santa Maria del Carmelo,
differenti.
diretto da Patrizia Coffa, per il rione di
Le proposte di repertorio apparivano in
Roiano, il Coro del Liceo scientifico
diversi casi interessanti e coinvolgenti,
“Galilei”, diretto da Roberta Ghietti, per
particolarmente nel caso dei brani di
Servola, il gruppo vocale gospel
estrazione popolare, degli spiritual e degli
“Costellazione vocale” per San Luigi, il
inserti strumentali.
Coro “Auser - Università Liberetà”, diretto
La commissione giudicatrice, formata da
da Gianna Vascotto Ghietti, per Valmaura,
Alessandro Pace dell’“Accademia di
il Coro del Liceo classico “Petrarca”,
musica e canto corale”, da Donatella
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Deluca, presidente dell’USCI Trieste e da chi scrive,
Terzo classificato un coro scolastico, quello del Liceo
doveva comunque stilare una classifica e attribuire i tre
classico “Petrarca”, diretto da Francesco Calandra, che
premi previsti dal “Palio”, pur riconoscendo anche i
ha dimostrato particolare cura nella scelta del repertorio,
meriti dei non premiati...
soprattutto per quanto riguarda Thou knowest, Lord di
Il primo premio, perciò, è andato all’Ensemble femminile
Purcell e per il noto canto popolare sloveno Pase sliπ .
“Il focolare”, brillantemente diretto da Giampaolo Sion in
Gli altri cori si sono classificati… quarti a pari merito,
un programma che alternava elaborazioni di canti natalizi
come prevedeva il regolamento, ma giova ancora una
inglesi composte dal direttore stesso ad un intenso
volta ricordarne l’impegno e l’entusiasmo, dai
brano di Bepi De Marzi, Notte santa.
giovanissimi cantori del coro di Santa Maria del Carmelo
Il secondo premio è andato, invece, al “coro di casa”, il
alla gioiosa esecuzione dei canti natalizi dei cantori del
Gruppo vocale e strumentale “Cantaré”, diretto da
“Galilei” e dei “Menestrelli tergestini”, dalla ricerca del
Barbara Crapaz, con la collaborazione strumentale del
suono gospel da parte dei quattro solisti della
pianoforte e di un trio d’archi, distintosi in un’esecuzione
“Costellazione vocale” al contributo popolare nostrano
particolarmente interessante di brani come Noite azul,
nella Ninna nanna istriana proposta dal coro Auser.
canto natalizio portoghese, o come il celebre Holy night
Un impegno, dunque, a organizzare la manifestazione e a
di Adam.
proseguire nel confronto anche nel futuro.
TRENT’ANNI DI
“CANTORI”
Carlo Tommasi
“c
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on la musica si cresce…”. Questo il
Sempre molto emozionante e ben curato
motto del Concerto celebrativo per i
nei particolari registici, rispetto a cinque
trent’anni dei “Piccoli Cantori della Città di
anni fa l’evento aveva però un taglio
Trieste”, fondati nel 1976 da Maria
diverso, nel complesso meno legato alla
Susovsky e diretti attualmente dalla
rievocazione storica e più al presente, se
stessa e dalla figlia Cristina Semeraro. Il
non al futuro addirittura. Tant’è vero che il
concerto si è tenuto la sera del 14
concerto iniziava con l’intervento dei…
novembre, con il patrocinio del Comune di
cantori di domani: i “Pulcini” diretti da
Trieste, presso la Sala Tripcovich, anche
Monica Cesar e i “Minicantori” diretti da
stavolta – come nel precedente concerto
Alessandro Pace, entrambi appartenenti,
per i 25 anni – presa d’assalto.
come i “Cantori”, all’”Accademia di
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musica e canto corale” di Trieste. I
come recita il felice slogan - aiutano a
“Verdi”. Nella successiva parte del
primi, bambini di scuola materna,
crescere dal punto di vista umano ed
concerto, intitolata Pennellate
hanno dimostrato di saper già
artistico. Questi valori sono stati ben
d’opera… venivano appunto
affrontare brani di una certa
rimarcati nella breve presentazione a
ripercorse, sempre sul filo della
complessità blues come La canzone
cura di Gianna Fumo, vicepresidente
memoria e dell’emozione, le
del ritmo; i secondi, appartenenti alla
dell’Accademia.
rappresentazioni di tre famose opere
fascia d’età dai 6 agli 8 anni e
Un omaggio al grande Amadeus, il
alle quali i “Piccoli Cantori” più volte
sostenuti da un piccolo gruppo
celebrato per eccellenza del 2006,
hanno preso parte: Turandot,
strumentale, hanno rivelato simpatia
era doveroso e i “Cantori” lo hanno
Carmen e Boheme. Con l’aiuto dei
interpretativa e capacità di
espresso, all’inizio del loro
giochi di luce, il palcoscenico
affrontare già un discorso polifonico
intervento, con due pezzi forti del
sembrava magicamente ampliarsi
sia pure all’interno di un semplice
loro repertorio: Alphabet e Prove per
per accogliere i movimenti scenici
contesto strutturale, come nel
un concerto. La serata continuava
del coro, ieratico e misterioso nei
famoso motivetto The lion sleeps
con dei brani di taglio
brani da Turandot quanto
tonight.
completamente diverso, tratti da un
decisamente più spigliato negli
Dopo questo delizioso preludio sono
recente film molto toccante per le
estratti dalle altre due opere, e
entrati in scena loro, i festeggiati. I
tematiche musicali ed educative
coadiuvato dai giovani cantanti
“Cantori” non hanno, ormai, quasi
affrontate: Les choristes. Qui musica
Valnea Orsini (soprano), Claudia
bisogno di presentazioni: annoverano
significa, infatti, affinamento dei
Vigini (soprano), Bruno Benedetti
un vastissimo repertorio che
sentimenti, riscatto sociale, speranza
(tenore), Giovanni Alberico Spiazzi
comprende polifonia sacra e profana,
in un futuro migliore: la gamma
(basso), Francesco Cortese (tenore).
folklore, brani da film e da musical, e
espressiva è piuttosto vasta e va dal
Di questi, i primi quattro erano… ex
in più molte composizioni
tono leggermente querulo di Vois sur
piccoli cantori che hanno continuato
contemporanee scritte
ton chemin a quello più sognante di
la loro “crescita musicale” con lo
espressamente per loro; hanno
Caresse sur l’ocean, dallo spigliato
studio del canto lirico. Sono solo una
effettuato tournées in tutta Europa e
anelito alla libertà di Cerf-volant alla
piccola parte dei tanti “Cantori” che,
conseguito ottimi risultati a concorsi
mistica, epica inquietudine di In
invogliati dall’esperienza e
nazionali e internazionali come
memoriam, che il coro ha voluto
incoraggiati e sostenuti da Maria,
Arezzo, Prato, Nantes, Neerpelt,
dedicare a quattro suoi membri
hanno intrapreso e portato avanti gli
Bratislava, Llangollen; hanno
prematuramente scomparsi.
studi musicali più vari. Fra questi va
effettuato registrazioni per la RAI e
Accompagnava l’Ensemble
annoverata anche la collaboratrice
altre emittenti radiotelevisive; dal
strumentale dell’Accademia, con la
pianistica Antonella Poli,
1993 collaborano stabilmente con il
sua nutrita compagine di archi, fiati e
brillantemente coinvolta in questa
Teatro Comunale “G. Verdi” per gli
percussioni e con orchestrazioni
rievocazione teatrale.
allestimenti operistici. Chi canta in
sapientemente realizzate dalla
Nel “Gran finale” coro, cantanti e
questo coro, o collabora con esso,
stessa Maria Susovsky.
gruppo orchestrale si ritrovavano
vive dunque delle esperienze e delle
Si era prima accennato
uniti per un metaforico brindisi con
opportunità veramente uniche, che –
all’importante sodalizio con il Teatro
un’accattivante esecuzione del
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Trinkkanon (Canone del vino), altro
Grandi applausi sono stati tributati
stato possibile avviare, nel lontano
omaggio mozartiano; e proponevano
alla maestra fondatrice del coro, a
’76, questa grande avventura.
successivamente al pubblico una
cui è stata consegnata una targa
Presentato con simpatia da Maria
partitura contemporanea scritta per
commemorativa da parte del
Grazia Plos, il concerto devolveva i
l’occasione dal compositore triestino
Comune di Trieste. Maria ha voluto
suoi fondi al progetto “per Maurizio:
Marco Sofianopulo: Il popolo felice,
ringraziare quanti l’hanno aiutata in
Progetto staminali da cordone
le cui atmosfere poetiche e gioiose –
questi anni, citando due persone in
ombelicale” del Lions Club Trieste
giocate su un perfetto equilibrio tra
particolare: Licia Trevisan, al servizio
Miramar in collaborazione con
voci e strumenti – abbiamo volentieri
del gruppo da 30 anni, e Rodolfo
l’associazione per le malattie rare
riascoltato quale fuori programma.
Unterweger Viani, grazie al quale è
dei bambini “Azzurra”.
IL CORO
CLARA SCHUMANN
25 ANNI DI CRESCITA COSTANTE
Erika Villi
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enticinque anni assieme non sono
parrocchia (o dalle iniziative che attorno
pochi…
ad essa gravitano), nel 1997 assume la
È il 31 ottobre 1981 quando Chiara Moro,
denominazione “Coro Clara Schumann” in
una giovane allieva della classe di organo
onore di Clara Wieck, figura di primo
del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste,
piano nel panorama musicale del XIX
riunisce attorno a sé un gruppo di amiche
secolo, pianista, donna dalla grande forza
per cantare durante le celebrazioni
morale, profondamente intrisa di spirito
liturgiche.
romantico, vissuta forse troppo a lungo
Nasce così la “Corale S. Pio X” che inizia a
all’ombra del marito Robert Schumann.
muovere i primi passi nel mondo della
Il repertorio della corale va gradualmente
musica attraverso il folklore nazionale ed
ampliandosi, ripercorrendo il romanticismo
internazionale, affacciandosi poi al
di Robert Schumann, Franz Schubert, Felix
repertorio di polifonia sacra e profana.
Mendelssohn e quello di Anton Bruckner
Staccatosi successivamente dalla
e Max Reger, affrontando poi il grande
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negli anni. La sua presenza diventa
una costante nelle esibizioni e nelle
più importanti manifestazioni cui il
coro prende parte: la classificazione
nella fascia di primo livello nella
categoria “Programma libero” al 42°
Concorso Internazionale “C.A.
Seghizzi” e in quella di “eccellenza”
alla IX Edizione di Corovivo, ne sono
gli esempi.
Vengono avviate, nel corso degli
anni, collaborazioni con orchestre
Il coro “Clara Schumann”.
(l’”Opera Giocosa del Friuli Venezia-
40
repertorio del Novecento (Francis
ed incisivo.
Giulia” e l’”Orchestra Sinfonica
Poulenc e Benjamin Britten), per
Con tanta voglia di mettersi in gioco,
ENFAP”) e altre formazioni corali con
arrivare fino agli autori
il coro partecipa a rassegne e
le quali si affrontano importanti
contemporanei quali Javier Busto e
concorsi nazionali ed internazionali,
pagine della letteratura sinfonico-
Giampaolo Coral.
tra i quali “Guido d’Arezzo”,
corale, come ad esempio lo Stabat
Contemporaneamente, grazie alla
“Rassegna Città di Adria” (3° premio
mater di Giovanni Battista Pergolesi,
formazione vocale della sua
e premio del pubblico nel 1987, 1°
l’oratorio incompiuto Christus di
direttrice, le ragazze
premio nel 1990 e 1991), Vittorio
Felix Mendelssohn, la Chorphantasie
approfondiscono lo studio della
Veneto (3° premio nel 1998), Treviso
op. 80 di Ludwig van Beethoven, il Te
vocalità partecipando come coro
(1° premio nel 1990), Gorizia “C.A.
Deum di Anton Bruckner. Grande
laboratorio a seminari sulla direzione
Seghizzi” (3° miglior coro del Friuli
sforzo organizzativo ha richiesto la
corale e dedicando particolare
Venezia Giulia nel 1993), Tours (F) –
progettazione, nel corso del 2004, di
attenzione alla cura del suono e
“Florilége Vocal Saint Vincent” (3°
una serie di concerti cui hanno
dell’emissione vocale. Approdano, di
premio nel 1997). È ospitato in
partecipato musicisti e cori
conseguenza, allo studio della
numerose rassegne e manifestazioni
provenienti da Italia, Slovenia,
polifonia antica, del repertorio
musicali organizzate dall’USCI e dal
Austria e Repubblica Ceca: la Missa
barocco e classico, pur frequentando
“Festival Trieste Contemporanea”;
Populorum di August Ipavec,
in misura maggiore quello romantico,
Ungheria, Slovenia, Croazia e Francia
protagonista della tournée, è stata
preferibilmente con accompagnamento
lo vedono spesso protagonista di
anche incisa su CD con la direzione
strumentale – repertorio in cui
concerti e di programmi monografici
dello stesso autore.
spicca la grande attenzione che
di notevole interesse artistico.
Al coro “Clara Schumann” rimaneva
Chiara Moro dedica sempre alla
Alle esecuzioni a cappella si affianca
ancora un mondo da esplorare: il
plasticità del colore vocale, di volta
un legame con la pianista Cristina
teatro. Questo vuoto è stato colmato
in volta dolce e morbido o energico
Zonch, che cresce e si consolida
con la partecipazione alla messa in
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scena dell’opera di Kurt Weill e
Dallapiccola (tratto dalla raccolta
giovani donne, affronta con
Bertolt Brecht Der Jasäger, sotto la
Dalla mia terra), per coro e
immutata passione e determinazione
guida del Maestro Adriano Martinolli
pianoforte a quattro mani, e la prima
i concerti e i tanti impegni musicali,
D’Arcy. Nasce, inoltre, la
esecuzione moderna della bellissima
mettendosi ancora in discussione e
collaborazione con l’Orchestra
Ave Maria di Franz von Suppé.
cercando il confronto. Chiara Moro,
dell’”Opera Giocosa del Friuli
Ed è con questo background di tutto
fondatrice e direttrice, da sempre
Venezia-Giulia” e con il Maestro
rispetto che il coro “Clara
pretende la pulizia ed il rigore
Severino Zannerini per la
Schumann” ha coronato il suo 25°
necessari in esecuzioni che lasciano
realizzazione del Singspiel Il Ratto dal
anniversario con un’esibizione nel
il segno e che hanno permesso a
Serraglio di Wolfang Amadeus
palazzo del Ferdinandeo a Trieste il
questo coro di imporsi nel panorama
Mozart e dell’opera Il Sasso pagano
1 dicembre 2006. Il programma del
musicale, dimostrando che il canto e
di Giulio Viozzi. Attraverso
concerto prevedeva un semplice
lo studio non smettono mai di
l’arricchimento di tali esperienze, il
percorso attraverso la storia del
regalare momenti preziosi.
coro ha potuto assistere da “dietro le
coro: i brani scelti, infatti, hanno
quinte” alla genesi di uno spettacolo,
avuto un preciso significato, poiché
dalla nascita del libretto alla sua
si posizionavano nei momenti più
completa realizzazione: il gruppo è
importanti di quella che è stata la
diventato così parte integrante di un
vita corale. Alla festa, perché proprio
complesso meccanismo, formatosi
di questo si è trattato, hanno
prova dopo prova.
partecipato, con grande entusiasmo,
Il coro ha dedicato continua
coriste “vecchie e nuove”: della
attenzione alla riscoperta di
formazione originale ne rimangono
compositori legati alla città di Trieste,
ancora cinque, ma i frequenti ricambi
da sempre punto di incontro tra
sono stati integrati nel gruppo ed il
storia e cultura: musicisti quali Giulio
segreto di tanta costanza e longevità
Viozzi e Luigi Dallapiccola sono stati
risiede sicuramente nella passione
analizzati, studiati, oltre che
per la quale ognuna ha voluto
interpretati e intimamente vissuti, e
ritagliarsi il proprio spazio
come non provare un misto di
nonostante gli impegni familiari e di
commozione e struggimento in quei
lavoro. La non facile realizzazione
tre spaccati di vita triestina dell’800
oggettiva del concerto è stata resa
descritti nel Trittico di Antonio
possibile dalla disponibilità che da
Illersberg…
sempre la VI Circoscrizione di Trieste
Il cammino di rinnovamento e di
offre a questa formazione e da un
crescita procede anche in tempi
contributo dall’USCI regionale.
recenti: basti ricordare l’esecuzione
Dopo questo lungo percorso, il
di Per la sera della Befana di Luigi
gruppo di ragazze, ormai diventate
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Choralia
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PIACENZA 2006
Teodora Tommasi
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ra un giorno di settembre come tanti
dormito: gli altri coristi ci avrebbero
altri… Sembrava tutto come al solito,
ospitati, facendoci respirare un’aria
invece il futuro ci aveva strizzato l’occhio,
veramente Piacentina.
prendendoci di sorpresa.
E così, il 18 di novembre, una data
Carlo, quello… “grande”, ci accolse con
piuttosto pittoresca, partiamo per la
una notizia sorprendente: gli aveva
nostra prima avventura, alla faccia di tutte
telefonato la direttrice di un coro di
le insidie che ci avevano colto al preludio
Piacenza, il Coro Farnesiano, per proporci
di questa nostra tournée: compiti in
una tournée da loro, e lui aveva accettato.
classe, autogrill sforniti, mal di pancia,
Tutti i coristi a quel punto si erano
litigi, tensioni, aspettative.
guardati, sbalorditi. Piacenza? Coro
Finalmente, eccoci arrivare.
Farnesiano?
I nostri ospiti ci prendono subito in
Carlo ci disse che era un coro storico,
custodia; noi ci dividiamo lanciandoci
importante. Ci guardammo ancora.
sguardi smarriti, sentendoci un po’ fuori
Volevano noi? Davvero noi, il mitico
posto, in un ambiente diverso, ma di cui
“Catticoro / Katizbor”, che prova nella
cominciamo a sentirci partecipi.
sperduta chiesetta di Cattinara (che
I coristi ospiti si rivelano molto disponibili:
ancora un po’ e nessuno neanche a
ognuno di noi riceve un trattamento
Trieste sa dov’è)? Piacenza? Era irreale,
gentile, familiare.
come idea, ma di colpo c’innamorammo
Così, chi chiacchierando, chi mangiando,
di quel progetto. I nostri sogni si tinsero di
chi girando la città (in bici), chi giocando
Piacenza, quasi fosse un colore magico e
e, giustamente, rilassandosi, ognuno di
luminoso.
noi si gode il pomeriggio e, dopo un
Così incominciammo a lavorare sodo,
giretto per Piacenza tutti insieme, eccoci
cercando un repertorio adeguato,
arrivare alla chiesa di S. Antonino, sede
organizzando tutto: pulmino, date,
del nostro concerto. Ed ecco cominciare
comunicazioni con l’altro coro.
le prove, estenuanti, lunghe, un po’
L’unica cosa certa era dove avremmo
drammatiche; ma d’altra parte si dice –
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Choralia
no? – che “a uno splendido concerto
precede sempre una prova
orripilante”.
Sfatti e disfatti ancor prima
dell’esecuzione, vediamo sfilarci
davanti il Coro Farnesiano: sono 60,
tutti con le loro cartelline ordinate, la
stessa austera ma perfetta divisa,
tutti concentrati e determinati a dare
il massimo.
Davanti a loro, eccoci a noi: 7 ragazzi
più un Carlo flautista e un Carlo
direttore/pianista.
Il panico sembra prendere il
sopravvento.
Il concerto comincia, la chiesa è
piena, il coro nostro ospite attacca
con serietà una compunta “Ave
Il coro Farnesiano e il Catticoro a Piacenza.
Maria” di Gounod, meravigliosa. Non
un respiro di troppo, una pagina
eguagliare un coro di tanti e seri
Più andavamo avanti con il
frusciante, uno starnuto. Cantano le
elementi? Come potevamo cantare
programma, meno volevamo finire,
loro canzoni con una dolcezza un po’
con quell’unità che deve tenere
sempre più carichi di adrenalina.
seriosa. Nella sagrestia, nascosti a
saldo un coro, dopo aver appena
Le nostre voci rimbalzavano sui muri,
tutti, (per fortuna, visto quello che
litigato?
si mescolavano agli affreschi, e la
stava succedendo), ci siamo noi,
A salvarci fu la musica stessa: nel
nostra semplicità, insieme al nostro
paralizzati dal terrore, affascinati dal
momento in cui attaccammo, le note
piacere di cantare e alla bravura del
Coro Farnesiano. La tensione
ci fecero ripensare a tutte le prove,
maestro, il tutto unito al
scoppia, e ci mettiamo tutti a litigare
tutti i momenti passati insieme. In
divertimento di portare a un tale
come ossessi, confusi e spaventati a
quell’istante ritrovammo la nostra
pubblico anche le nostre canzoni
un punto a cui solo la musica, con il
unione, la nostra identità, di un coro
slovene – certamente mai sentite
suo potere suadente, può farti
orgoglioso, raro, formato da “pochi, e
prima! – raggiunse il cuore degli
arrivare, quando giunge alle tue
scelti per selezione naturale” coristi,
ascoltatori, che ci accolsero
orecchie limpida e cristallina.
un coro di persone diverse ma che,
esattamente come aveva fatto il
Sembrava la fine del mondo.
per varie circostanze, un giorno
Coro Farnesiano: con leggerezza e
Come avremmo mai potuto cantare
hanno provato a cantare insieme.
simpatia.
per un pubblico abituato a un tale
Quella prova ci aveva portato fino a
Alla fine i due cori si unirono e, sotto
livello? Come potevamo, noi solo 7,
Piacenza.
la guida di Carlo, il nostro direttore,
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Choralia
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intonammo tutti insieme l’immortale
Poi, dopo l’ultimo bis, tutti i ricordi si
“goderci” (le virgolette sono per
Ave Verum di Mozart, per rendere
confondono, tra gioia, sollievo e
coloro che soffrono di vertigini) il
onore al grande Wolfi anche noi,
giusta soddisfazione.
panorama. E poi, dopo un pranzo a
piccola parte di un mondo che lo ha
Foto, risate, pizze, ancora canti - altra
base di specialità del luogo (da allora
ampiamente onorato nel suo
sfida con il Coro Farnesiano! -, foto e
alcuni coristi sono diventati
importante anniversario.
filmini assurdi. La sera finisce, la
salame/mortadella-dipendenti), ecco
La fusione riuscì: i contrari si
notte invecchia e, tutto sommato,
che davvero si parte.
attraggono e le nostre diverse
noi siamo stanchi.
Le ore del viaggio scorrono in
esecuzioni (la cantammo altre due
La mattina dopo, lasciamo con po’ di
un’atmosfera di relax, siamo tutti
volte) sprizzarono scintille, regalando
rimpianto i nostri lettini e andiamo a
spensierati e felici, quasi increduli
a tutti i presenti, esecutori e
visitare Castell’Arquato, dove
per come la nostra prima tournée sia
ascoltatori, un incanto unico.
saliamo in cima a una bella torre per
filata così liscia e indolore!
“Cantar
Trieste” 2006
Il giorno 17 febbraio 2007 alle ore 10 si è riunita
la Commissione composta dai maestri:
La Commissione decide anche di segnalare altri
due lavori:
Giampaolo Coral
Antonio Piani
Michele Peguri
Adriano Martinolli D’Arcy
Vincenzo Ninci
“Ne la ciara matina”
per coro a 5 v. miste
su testo di Alfieri Seri
autore: Andrea Baudino
Tra le diciannove partiture pervenute, la
Commissione decide di assegnare il premio
unico e indivisibile alla composizione
“I Matini”
per coro a 4 v. femminili
su testo di Alfieri Seri
autore: Biancamaria Furgeri
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“I Matini”
per coro a 3 v. femminili
su testo di Alfieri Seri
autore: Antonio Scaioli
UNIONE SOCIETÀ CORALI
DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
con il patrocinio di:
FE.N.I.A.R.CO.
Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Corali Regionali
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Provincia di Trieste
Comune di Trieste
COROVIVO
XI edizione
Confronti corali itineranti del Friuli Venezia Giulia
TRIESTE - ottobre 2007
in collaborazione con:
USCI Gorizia
USCI Pordenone
USCI Trieste
USCF Udine
ZSKD UCCS Trieste
Segreteria ed informazioni:
U.S.C.I. Friuli Venezia Giulia
Unione Società Corali
del Friuli Venezia Giulia
33078 S. VITO AL TAGLIAMENTO (PN)
Via Altan, 39
tel. 0434/875167 - fax 0434/877547
e-mail: [email protected]
www.uscifvg.it
Regolamento di partecipazione
L’U.S.C.I. Friuli Venezia Giulia propone per il 2007 la XI edizione di “COROVIVO”.
Con l’espressione “Corovivo” si vuole riferirsi ad una realtà corale in movimento di crescita e maturazione. L’iniziativa intende pertanto
favorire tale processo di sviluppo stimolando e riconoscendo esperienze qualitativamente significative, sia nell’approfondimento dei
repertori tradizionali, colti e d’ispirazione popolare, sia nella ricerca di nuovi repertori e di nuove forme espressive e comunicative.
La manifestazione è a carattere itinerante in modo da coinvolgere l’intera regione e come riconoscimento di fondamentali elementi di identità e
differenziazione.
Regolamento
Art. 1: All’iniziativa, che avrà cadenza biennale, possono partecipare tutti i complessi amatoriali corali e vocali residenti nella regione senza distinzione
di organico e limiti di esecutori. Il requisito della amatorialità non è richiesto per il direttore e per eventuali strumentisti.
Art. 2: Il repertorio dovrà essere presentato in forma di “progetto” focalizzato su un tema omogeneo e artisticamente significativo. Tale progetto dovrà
essere ben articolato, con un titolo che sinteticamente indichi l’omogeneità della proposta.
Art. 3: “COROVIVO” è articolato, rispetto ai contenuti musicali, in due sezioni:
sezione A: repertorio polifonico d’autore e/o canto monodico antico;
sezione B: repertorio di ispirazione etnofonica preferibilmente regionale.
È possibile l’iscrizione ad una sola delle due sezioni.
Art. 4: Il progetto comprenderà un programma musicale della durata complessiva massima di circa 15-20 minuti. Il programma può prevedere anche
un accompagnamento strumentale, purché tale elemento non sia preponderante rispetto a quello vocale.
Art. 5: Il programma dovrà essere accompagnato da una presentazione-motivazione scritta del progetto. Da tale illustrazione dovrà emergere, in
particolare, la connessione tecnico-stilistica della o delle partiture prescelte con il titolo del progetto stesso. La stesura del progetto può essere affidata
a persona non appartenente al complesso che lo presenta. Tale presentazione musicologica, essendo parte caratterizzante dell’iniziativa, sarà
stampata nel programma di “Corovivo” unitamente al nominativo del suo estensore.
Art. 6: L’ammissibilità dei progetti sarà espressa da una commissione artistica che avrà la facoltà di accettare, respingere o chiedere modifiche o
integrazioni dei progetti presentati.
Art. 7: Detta commissione artistica sarà formata da cinque membri, di cui uno in funzione di segretario-coordinatore, designati dall’U.S.C.I. regionale.
Tali membri non potranno far parte della giuria di cui al seguente art. 9.
Art. 8: La commissione artistica propone i nominativi della giuria di cui all’articolo successivo.
La commissione artistica, inoltre, ha la facoltà di:
assegnare con motivazione premi speciali ed eventuali riconoscimenti per autori, partiture e progetti che evidenzino e contribuiscano alla conoscenza,
al rinnovamento ed allo sviluppo della cultura musicale regionale;
b) assegnare con motivazione un premio riservato all’autore del miglior progetto presentato in ciascuna delle due sezioni.
Art. 9: La giuria sarà composta da un presidente e quattro membri, scelti al di fuori della regione, che non si trovino in condizioni di incompatibilità con
le funzioni loro assegnate.
Art. 10: Alla giuria spetta il giudizio sulle esecuzioni dei singoli complessi in base ai consueti elementi valutativi (tecnici ed interpretativi). Tale giudizio
dovrà tenere altresì conto delle finalità peculiari di “Corovivo” citate in premessa e sarà espresso in forma verbale scritta e sintetizzato, alla fine, da una
valutazione complessiva per fasce di eccellenza, di merito e di distinzione. Il giudizio è individuale ed immediato.
Art. 11: Le domande di partecipazione, unitamente al titolo del progetto, alla sua presentazione scritta ed alle relative partiture, dovranno pervenire
alla segreteria di “Corovivo” (33078 San Vito al Tagliamento - Pn, Via Altan 39) in triplice copia, entro e non oltre il 15/06/2007 mediante
raccomandata postale o raccomandata a mano con rilascio di ricevuta. L’accettazione della domanda verrà comunicata entro il 31/07/2007.
Nella domanda dovranno essere indicati:
a. denominazione e indirizzo del coro;
b. cognome, nome, residenza, numero telefonico ed eventuale numero di fax del presidente;
c. cognome, nome, residenza, numero telefonico ed eventuale numero di fax del direttore;
d. organico (misto, femminile, maschile, giovanile, voci bianche) e numero dei componenti del coro.
Art. 12: Sono previsti i seguenti riconoscimenti ai complessi partecipanti per ciascuna delle due sezioni:
a. diploma di ECCELLENZA: diploma e targa con diritto di preferenza per rappresentanza regionale in Italia e all’estero;
b. diploma di MERITO: diploma e targa;
c. diploma di DISTINZIONE: diploma e targa.
Art. 13: L’edizione 2007 di “COROVIVO” avrà luogo a Trieste nel mese di ottobre, secondo la data, l’orario e la sede che saranno comunicati in seguito ai
complessi ammessi.
Art. 14: I complessi dovranno presentarsi nella sede delle esecuzioni almeno trenta minuti prima dell’ora fissata.
Art. 15: A “COROVIVO” saranno ammessi un massimo di sedici complessi scelti dalla commissione artistica in base alla validità dei progetti presentati.
Art. 16: Il comitato organizzatore di “COROVIVO” si riserva ogni diritto di registrazione e trasmissione audiovisiva delle esecuzioni di “COROVIVO”,
senza che ai complessi partecipanti spetti alcun compenso.
Art. 17: Eventuali modifiche al presente regolamento saranno tempestivamente comunicate a tutti gli interessati.
Art. 18: La partecipazione alla manifestazione presuppone la piena conoscenza ed accettazione del presente regolamento
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LASSE THORESEN
MASTERCLASS
CON IL COMPOSITORE NORVEGESE AL
CONSERVATORIO TOMADINI DI UDINE
Andrea Venturini
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i è tenuta il 27, 28 e 29 novembre 2006 la
hanno riservato un pomeriggio rivolto
Masterclass di composizione con il
anche ai maestri di coro.
maestro norvegese Lasse Thoresen,
Durante l’incontro Lasse Thoresen ha
organizzata dal Conservatorio Jacopo
presentato parte delle sue composizioni
Tomadini di Udine, in collaborazione con
per coro, evidenziandone le strutture
l’Accademia Statale Norvegese di Musica
caratterizzate da un sapiente uso dei
e la Pizzicato Verlag Helvetia.
suoni armonici e descrivendo i suoi
Insegnante di composizione presso
processi compositivi ed i modelli ritmici.
l’Accademia Musicale Norvegese ed
Animato da una grande spiritualità
annoverato come uno dei principali
ispirata dalla fede Bahà’ì e dagli scritti di
compositori norvegesi della generazione
Bahá’u’lláh dai quali sono stati tratti la
più giovane, il maestro Thoresen vanta una
quasi totalità dei testi utilizzati nelle sue
consistente produzione musicale,
composizioni, l’ascolto delle sue opere ha
caratterizzata da una grande varietà
reso possibile capire come Thoresen sia
stilistica influenzata dalla musica popolare
stato ugualmente capace di mettere in
norvegese, da quella spettrale francese e
scena tradizioni religioso-musicali
dal sistema tonale di Harry Partch, come
differenti; così risulta chiaro il tributo alla
pure dai suoi studi etnomusicologici sulla
musica vocale francese in Mon Dieu, mon
musica popolare dell’Asia.
adoré (1995) per coro a sei voci, primo
Gli incontri, indirizzati principalmente ai
brano proposto di cui Bruno Rossi, titolare
compositori ed agli allievi di composizione,
delle edizioni Pizzicato, ha gentilmente
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offerto una copia a tutti i convenuti.
Altrettanto inequivocabile è apparso
il tributo alla poesia araba di Yà Kafi,
Yà Shafi (1996) per doppio coro,
mentre omaggio al canto gregoriano
il brano From the Sweet-Scented
Streams of Eternity (1995) per sedici
voci divise in quattro cori a cappella.
Ispirato alla polifonia sacra barocca
The light that is shed from the
heaven of bounty (1995).
Il pomeriggio si è concluso con
l’ascolto di una delle ultime
composizioni per coro del maestro
Thoresen, basata sulla ricerca di
pratiche vocali d’insieme quali il
canto armonico, la microtonalità e
l’improvvisazione.
Nell’ambito della Masterclass,
particolare interesse ha destato la
descrizione del metodo d’analisi
musicale adottato da Lasse
Thoresen e pubblicato in
Spectromorphologic Analysis of
Sound Objects, in cui l’autore,
ispirato dall’opera di Pierre
Schaeffer, unisce all’approccio
fenomenologico un approccio
strutturalista, introducendo simboli
grafici anziché indicazioni verbali per
rappresentare l’analisi, aprendo così
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Choralia
Lasse Thoresen (1949) è docente
di composizione all’Accademia
Statale Norvegese di Musica.
Ha studiato composizione a Oslo
con Finn Mortesen e si è
perfezionato a Utrecht in Musica
Elettroacustica ed in Composizione
con Werner Kaegi. Già resident
composer all’International Music
Festival di Bergen, è attualmente
resident composer al Festival
Presénces, il più importante festival
musicale di Radio France.
Le sue composizioni sono state
eseguite nelle più prestigiose sale
da concerto, dalla Carnegie Hall di
New York al Musikverein di Vienna,
ed interpretate da solisti ed
orchestre di risonanza
internazionale.
Ha ricevuto riconoscimenti dalla
Lasse Thoresen.
Società Norvegese dei Compositori
nel 1981, nel 1992 e 1993; ha
inoltre ricevuto il Music Critic’s
Award, il premio Lindermann e la
menzione d’onore al Prix Italia nel
1987; lo Spellemanprisen nel 1998;
il Prix Jaques Durand nel 2001; il
premio della Fondazione SamiiHousseinpour (Belgio) nel 2002 e il
premio Edvard nel 2003.
nuovi orizzonti determinati dalla
possibilità di combinare
simultaneamente i diversi simboli
grafici.
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NATALE CON
“I PICCOLI MUSICI”
DI CASAZZA
Andrea Venturini
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on avevo mai avuto la fortuna di
di E. Esposito ed altri brani della tradizione
ascoltare “I Piccoli Musici” di Casazza (Bg)
classica natalizia, tra i quali due brani di
e quindi non ho voluto perdere
John Rutter, Christmas lullaby e Star carol,
l’occasione della seconda visita in
ed una bella rielaborazione di Stille nacht.
provincia del famoso coro (quella
Prima del concerto colpiscono i volti seri
precedente risale a tre anni fa), ospite a
ed attenti di quei circa trentacinque
Torviscosa dell’Associazione Musicale
bambini, avvolti in divise fin troppo severe,
“Artemía”. Diretti fin dalla fondazione,
ma è sul palco che, dopo pochissime note,
avvenuta nel 1988, da Mario Mora,
si rivela in tutta la sua grandezza la vera
“I Piccoli Musici” sono riconosciuti tra i
anima del coro, capace di emozionare
migliori cori polifonici di voci bianche in
come solo chi è capace di emozionarsi sa
Europa e possono vantare un eccezionale
fare. L’impatto è stupefacente, ma lo
curriculum che li ha portati ad esibirsi nei
stupore non è dovuto a doti vocali fuori
più importanti festival internazionali ed a
dal comune, seppur di grande pregio, ma
collaborare con prestigiose orchestre.
ad una musicalità, ad un “senso della
Nel concerto, tenuto sabato 9 dicembre
musica” inaspettato da un coro di voci
nella chiesa di S. Maria Assunta di
bianche. Mi è capitato recentemente di
Torviscosa, “I Piccoli Musici” hanno
ascoltare pueri cantores provenienti
presentato un programma interamente
dall’estero dotati di capacità vocali
natalizio, in cui hanno proposto brani della
talmente esagerate da farli sembrare
tradizione regionale italiana, tra cui il
quasi dei fenomeni da baraccone e dove
friulano Staimi atenz nell’elaborazione di
la musica non poteva che passare in
Orlando Dipiazza del quale sono stati
secondo piano; finalmente musica vera
eseguiti anche Tota pulchra e La notte
invece quella proposta da
Santa, il canto tradizionale abruzzese
“I Piccoli Musici”, carica di passione, dove
Quanno nascette Ninno nell’elaborazione
l’equilibrio di ogni singola nota regna
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Choralia
I “Piccoli Musici” a Torviscosa.
sovrano e dove la sicurezza,
l’intonazione, il fraseggio sono in
grado di nobilitare ogni pagina del
programma proposto.
Un grande plauso va certamente
riservato al direttore Mario Mora,
capace di instillare tanta passione e
tanto sapere in ragazzini che il
comune pensiero immagina solo alle
prese di videofonini e playstation.
Durante il concerto, mentre di brano
in brano i volti dei bambini si
facevano sempre più distesi e le
severe divise erano obnubilate dalla
“Musica”, mi sono reso conto che
non avrei potuto fare scelta più
indovinata per lasciarmi trasportare
nell’atmosfera atta a rievocare in
Nella sua intensa attività artistica il coro de “I Piccoli Musici” ha ottenuto i
seguenti riconoscimenti: 1° classificato ai concorsi di Vittorio Veneto (1994),
Arezzo (1995), Riva del Garda (1998), Vittorio Veneto (2000).
Il coro ha partecipato a concerti trasmessi dalla RAI e da Mediaset.
Nei maggiori teatri lombardi “I Piccoli Musici” hanno preso parte alle opere
Carmen, Bohème, Turandot, Hansel e Gretel, Carmina Burana, il Piccolo
Spazzacamino, L’arca di Noè.
Il coro ha collaborato con l’Ensemble “Elyma” nella Victoria Hall di Ginevra,
con l’Ensemble “Delitiae Musicae” di Verona e collabora costantemente
con l’Orchestra Stabile di Bergamo e con l’Orchestra ed il Coro Sinfonico
“G. Verdi” di Milano.
Per l’ONU ha cantato a Ginevra alla presenza dei rappresentanti di 186
nazioni in occasione del 10° anniversario della Convenzione sui diritti dei
fanciulli e a Milano in occasione della Giornata Nazionale della Pace.
Sue interpretazioni sono state incise dalla Fondazione “G. d’Arezzo”,
Federazione dei Cori del Trentino, Europa Cantat, Sony, Laurus, Decca,
Edizioni Carrara, Stradivarius. Il coro è inoltre Ambasciatore Culturale
dell’Europa per la Federazione dei Cori dell’Unione Europea.
maniera ideale la nascita di Cristo.
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MAGISTRALIS
PERCORSO DI MEMORIA E DI ASCOLTO
a cura del coro “Natissa”
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AGISTRALIS – Memorie sacre e profane
musicale in cui voci e preghiera si
è il titolo del nuovo CD che il coro
fondono in un celeste clima di serenità.
“Natissa”, diretto dal maestro Luca
Un omaggio affettuoso e riconoscente a
Bonutti, ha voluto dedicare all’amico
due autori che hanno contribuito in modo
Renato della Torre, stimato musicologo,
autorevole alla diffusione della letteratura
prematuramente scomparso un anno fa.
musicale “made in Friuli”.
Magistralis nasce come percorso di
Un modo per risalire alla sorgente del
ricerca nel mondo della musica
nostro passato musicale, alle nostre
ecclesiastica dell’Ottocento friulano, in
tradizioni vere.
omaggio a due compositori friulani che
Per la realizzazione dell’incisione, il coro
hanno contribuito a nobilitare la memoria
“Natissa” si è avvalso del contributo di un
della tradizione musicale locale: Giovanni
gruppo di giovani e promettenti musicisti
Battista Candotti e Jacopo Tomadini.
friulani, raggruppati come orchestra da
Del primo si ricordano nell’incisione
camera “Aquileiensis”, che, sotto la guida
alcune composizioni per organo di età
del direttore Luca Bonutti, ha interpretato
giovanile, ispirate ai ritmi rossiniani
con efficacia le partiture.
secondo la moda del periodo.
Le parti organistiche sono state affidate
Di Tomadini, tra l’altro allievo di Candotti,
alle cure del maestro Beppino Delle
seguono cinque sinfonie per archi, organo
Vedove, che ha utilizzato un organo
e timpani (singolare esempio di musica
“Zanin” presso la Pieve di Rosa di Camino
profana di quest’autore) e la Messa di
al Tagliamento dove, tra l’altro, è stata
Santa Cecilia per soli, coro e orchestra,
realizzata la registrazione dell’intero CD.
opera del primo periodo compositivo
La direzione artistica del progetto e quella
dell’autore friulano, dove traspare
musicale alla guida di orchestra e coro
semplice e comunicativo il fraseggio
sono del maestro Luca Bonutti che è
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Choralia
ed alcune celebri carole natalizie.
riuscito, con competenza e
sensibilità, a valorizzare colori,
dinamiche e fraseggio.
La presentazione ufficiale di
Magistralis si è tenuta nella Basilica
di Aquileia il 6 gennaio 2007, con la
presenza delle autorità e di un folto e
caloroso pubblico che ha potuto
apprezzare il concerto.
Oltre ai brani contenuti nell’incisione,
è stato eseguito anche il Magnificat
di Candotti per soli, coro maschile e
organo, il brano Kommt singt dem
Herrn ein neues Lied di David Ayes
Cantanatale
2006
Il coro “Natissa” ad Aquileia.
Mai si era contato un così alto
numero di concerti corali in
provincia come lo scorso
periodo natalizio.
Ai numerosi appuntamenti
proposti dal cartellone di
Nativitas 2006, bisogna infatti
aggiungere le molte occasioni
musicali che ha saputo
proporre Cantanatale,
rassegna dei concerti natalizi
a carattere provinciale,
promossa dall’USCF.
Nell’edizione del 2006 sono
state ben quindici le serate in
programma, che hanno visto il
coinvolgimento di circa
quaranta cori, quasi tutti
regionali, i quali hanno
animato il territorio della
provincia.
Si è iniziato domenica 3
dicembre a Udine con la
rassegna Incanto, per
proseguire con i concerti
tenuti nei comuni di
Trivignano, Muzzana,
Manzano, Mereto, Palmanova,
Premariacco, Majano,
Magnano in Riviera, Pasian di
Prato, Ragogna, Udine,
Ravascletto, Ruda, per
concludere il 7 gennaio con il
Concerto di Buon Anno
tenutosi a Castions delle
Mura.
Nei concerti, oltre alle
classiche melodie natalizie
proposte dai cori, è stato
possibile ascoltare intermezzi
musicali di giovani
strumentisti ed anche
musiche per banda.
Da registrare la presenza di
numerosi cori di voci bianche
e giovanili, che l’USCF ha
pensato di raggruppare, nella
prossima edizione, dedicando
loro il concerto di apertura.
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PEROSI E
RESPIGHI
PROGETTO POLICORALE NEL 50°
DELLA SCOMPARSA DI LORENZO PEROSI
Giuseppe Panunto
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anto è stato scritto su Lorenzo Perosi
a Jacopone da Todi, la Lauda rivela il
(1872-1956), per ricordarlo nel 50° della
profondo senso religioso e umano di
sua scomparsa; il maestro Giuliano
Respighi.
Goruppi ha fatto di più: affiancandolo al
L’impianto prevalentemente corale ed il
suo contemporaneo Ottorino Respighi ha
linguaggio semplice, a tratti ingenuo,
voluto dedicargli un progetto corale molto
servono a descrivere una scena del
importante mettendo insieme più realtà
presepe con i suoi personaggi: i pastori,
corali della regione, voci soliste, strumenti
gli angeli e Maria.
musicali, organo e pianoforte, per
Perosi e Respighi, accomunati in questo
presentarlo durante il periodo
progetto, sono stati due autori che hanno
dell’Avvento.
scritto pagine importanti nella storia della
Di Lorenzo Perosi è stata eseguita la
musica italiana, ognuno nel suo genere, e
Missa Benedicamus Domini, scritta nel
le loro composizioni sono ancora oggi
1899, che trae spunto dall’acclamazione
eseguite e apprezzate da molte
conclusiva della messa gregoriana In
formazioni corali.
Festis Solemnibus, gia adoperata da
Al progetto, patrocinato dall’USCI
Perosi nel coro finale dell’oratorio La
regionale, hanno partecipato la Corale di
resurrezione di Lazzaro.
Buttrio (UD), la corale “Lègris Cantôrs” di
Di Ottorino Respighi (1879-1936), è stata
Percoto (UD), diretti dal maestro Massimo
eseguita la Lauda per la Natività del
De Vitor, le “Voci Bianche del Contrà” di
Signore. Composta nel 1930 per il salone
Camolli-Casut (PN), dirette da Daniela
Chigi-Saracini di Siena, su testo attribuito
Nicodemo, l’”Ensamble Vocale in
U
Contrappunto” di Camolli-Casut
Brisotto, all’organo e pianoforte, e
diretta da Roberto Brisotto e le “Voci
Stefania Milanese, tutti sotto la
Maschili del Contrà”, preparate da
direzione Giuliano Goruppi.
Venanzio Baita, direttore Giuliano
Il concerto è stato eseguito nel
Goruppi.
Duomo di Sacile, nel Duomo di
Molto importante l’apporto delle voci
Oderzo, nella Chiesa di San Martino
soliste di Silvia Frigato, Giovanna
di Percoto, nella Chiesa di Santa
Michelini, Massimo De Vitor e Sergio
Maria Assunta di Buttrio e nella
Emili e dei musicisti Roberto
Chiesa di San Giacomo a Brugnera.
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con il patrocinio e il sostegno di
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA
PROVINCIA DI PORDENONE
FENIARCO
in collaborazione con
ABBAZIA DI ROSAZZO
VOCE E CONSAPEVOLEZZA CORPOREA
seminari di preparazione al canto
edizione 2007
docenti
Paolo Loss
Bettina von Hacke
“Respiro e canto” 28/29 aprile 2007
“Cantare senza sforzo” 2/3 giugno 2007
“Cantare con i piedi per terra” 6/7 ottobre 2007
ABBAZIA DI ROSAZZO
Manzano (Ud)
PROGRAMMA
Durante le LEZIONI FELDENKRAIS saranno focalizzati i seguenti temi:
“Respiro e canto” (28/29 aprile 2007):
usare il diaframma in modo più differenziato
la testa come cassa di risonanza
collegare collo e gabbia toracica
allineare collo e colonna vertebrale
“Cantare senza sforzo” (2/3 giugno 2007):
risvegliare le sensazioni
la schiena, ascolto e suono
far risuonare le mucose
armonizzare le sensazioni
“Cantare senza sforzo” (2/3 giugno 2007):
respirare con la schiena
liberare le spalle
rotolare fianco e schiena
il movimento della medusa
“Cantare con i piedi per terra” (6/7 ottobre 2007):
scendere per salire
dove trovare la risonanza
senza volontarismi
le radici del suono
“Cantare con i piedi per terra” (6/7 ottobre 2007):
piedi e respiro
affinità tra piedi e mani
come avere i piedi per terra
perdere e trovare l’equilibrio
ORARIO delle LEZIONI
per tutti i seminari
9.30-10.45
11.00-12.30
vocalità
metodo Feldenkrais
Durante le LEZIONI DI VOCALITÀ, in tutti e tre i seminari, saranno
affrontati i seguenti problemi:
14.30-15.45
16.00-17.30
vocalità
metodo Feldenkrais
Quale voce usiamo? Cosa ci rivela la nostra voce, di noi stessi?
Qual è la nostra voce? Confrontiamo le nostre molte voci con la nostra
vera voce.
Quali sono gli elementi fondamentali della fonazione corretta? La
respirazione. La verticalità. La risonanza.
La voce e lo spazio esterno ed interno
La voce: un percorso di consapevolezza
I tre seminari NON sono collegati inscindibilmente: per la struttura
autonoma delle lezioni può quindi frequentare un seminario anche
chi non ha frequentato gli altri.
Nei tre seminari saranno svolte le seguenti ESERCITAZIONI:
“Respiro e canto” (28/29 aprile 2007):
approfondimento tecniche di respirazione
attacco e sostegno del suono
postura e suono
sviluppare volume e armonici
OGNI SEMINARIO PREVEDE L’ADESIONE DI UN MASSIMO DI 25
PARTECIPANTI CHE VERRANNO CONSIDERATI SECONDO L’ORDINE DI
ARRIVO DELLE DOMANDE D’ISCRIZIONE
I Seminari sono organizzati in collaborazione con:
U.S.C.I. Gorizia
U.S.C.I. Pordenone
U.S.C.I. Trieste
U.S.C.F. Udine
U.C.C.S. - Z.S.K.D Trieste
Per informazioni e adesioni contattare la Segreteria:
tel. 0434 875167 fax 0434 877547 e-mail [email protected]
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PRESERNOV DAN,
LA GIORNATA DELLA
CULTURA SLOVENA
Matej Caharija e Luisa Antoni
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gni anno l’8 febbraio è per il popolo
Pompe che nella scorsa edizione è stata
sloveno una data importante, una
uno dei commissari del concorso Ignacij
giornata di festa: si celebra infatti la
Ota.
giornata della cultura slovena. In Slovenia
In occasione della giornata della cultura
la vigilia è abitualmente dedicata alla
slovena ogni circolo, ogni città, ogni paese
consegna dei premi che oramai da 60
sente il bisogno di organizzare una
anni prendono il nome da Francé
propria celebrazione. Anche gli sloveni,
Preπeren il maggiore poeta sloveno di
che vivono dalla parte italiana del confine,
tutti i tempi. La premiazione,
da molti anni organizzano le proprie
accompagnata da un programma
celebrazioni di Preπeren. Quest’anno la
artistico, avviene nella prestigiosa sala
celebrazione ha avuto il titolo “Kar se v
“Gallus” del Cankarjev dom di Ljubljana.
prsih skriva... – Ciò che si nasconde nel
Il premio Preπeren è il più alto
petto…” ed ha riempito il Kulturni dom di
riconoscimento dato dalla Repubblica
Trieste e quello di Gorizia. Si è trattato di
slovena per raggiungimenti artistici.
una festa dei giovani e delle loro differenti
Si divide in due premi alla carriera e nei
espressività musicali. Alla realizzazione
premi Preπeren per notevoli
del progetto, hanno collaborato ben 59
raggiungimenti artistici nell’anno appena
giovani artisti, provenienti dalle scuole e
trascorso. Quest’anno la commissione ha
dai circoli culturali goriziani e triestini.
dovuto decidere tra 80 proposte: i due
L’organizzatrice principale è stata
premi alla carriera sono andati all’attore
quest’anno la ZSKD-UCCS.
Polde Bibi≥ e al compositore di fama
La manifestazione della durata di circa 90
internazionale Janez Mati≥i≥.
minuti si è svolta tra esibizioni di giovani
Tra i destinatari dei premi minori anche la
attori, cantanti, strumentisti e ballerini.
giovane compositrice slovena Urπka
Come fil rouge del programma è stato
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scelto l’amore. Come nocciolo dello scenario, arricchito
gruppo, formato da Jari Jarc, Marco Mattietti, Martin
da una colonna sonora di brani d’autore e trascrizioni, la
Rebecchi, Aljoπa Starc, ∏tefan ∏vagelj, Iztok Cergol e Igor
regista Vesna Tomsi≥ ha scelto due ballate di Preπeren
Peric; gli ultimi due hanno elaborato anche lo sfondo
Povodni mo∑ e Turjaπ ka Rozamunda. In esse Preπeren ha
musicale per la lettura dei versi di Preπeren. La parte
descritto la superbia delle donne nelle questioni di cuore.
canora del programma è stata curata dal coro femminile
Nello spettacolo questo tema è stato trattato più
Kraπki slav≥ek e dalla cantante Martina Feri.
approfonditamente ed è stato anche citato dai due
I giovani attori dilettanti hanno perfezionato la dizione
oratori, David Bandelli e Borut Klabjan, cui è stato
con l’aiuto di Gregor Ge≥, alle coreografie hanno
affidato il discorso d’onore.
collaborato Raffaella Petronio ed Elena Husu. I costumi
La presentazione dei versi di Preπeren al pubblico da
sono stati curati da Vesna Tomsi≥ e Betty Starc. Gli inserti
parte dei giovani artisti è stata innovativa. Se non si
video sono stati preparati da Antonio Giacomin. Gli attori
considerano i contenuti, la manifestazione non si è
dilettanti che hanno interpretato diverse parti sono stati
proposta come abitualmente. Sotto molti aspetti è stata
Jernej Bufon, Nikolaj Bukavec, Karolina ≤ernic, Vesna
simpatica e “fresca”, effettivamente un’espressione dei
Hrovatin, Elena Husu, Jara Koπuta, Matija Kralj, Melita
giovani.
Malalan, Loredana Perdec, Pamela Perdec, Raffaella
Ha iniziato una ballerina (Petra Dilli) con un nastro rosso
Petronio, Elija Prin≥i≥, Philip Mueller, Sara Marvin, Peter
che ha presentato diversi momenti musicali e
Lisjak, Niki Meriggioli, Annette Skerlavaj, Deborah Samsa,
coreografici. In scena la musica è stata eseguita dal
Kristjan Kova≥i≥, Ylenia Zobec ed Ingrid Werk.
UBALD VRABEC
UN CENTENARIO, UNA MONOGRAFIA
E UNA PUBBLICAZIONE DI BRANI
Luisa Antoni
d
M
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ue anni fa, esattamente l’11 dicembre
dei circoli culturali del periodo postbellico,
2005, ricorreva il centenario dalla nascita
mi svelano quanto importante sia il suo
di Ubald Vrabec, uno dei fautori della
posto tra le personalità di rilievo del XX
rinascita corale slovena a Trieste dopo la
secolo che hanno in campi diversi
seconda guerra mondiale. Ivo Jeler≥i≥,
arricchito il confine occidentale del
uno dei più attenti e precisi ricercatori
mondo sloveno. Erano i baluardi della
della storia della musica del Litorale, ne
parola e del canto sloveno, qui, da questa
parla così: “Le mie ricerche dell’attività
parte, e là, dall’altra parte, ovunque vi
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fosse anche solo una piccola scintilla
Primo∑ Kuret.
della coscienza nazionale slovena.
Dalla tesi di laurea e dalle
Hanno resistito senza piegarsi a tutte
trasmissioni radiofoniche si è
le tempeste del tempo. Sono stati la
concretizzata l’idea di preparare
luce spirituale della via slovena ed
anche una pubblicazione
accanto a loro e con loro siamo
monografica che ha visto la luce nel
cresciuti in un nuovo tempo e per
dicembre 2005 ad opera della casa
nuove sfide”.
editrice Goriπka Mohorjeva dru∑ba.
Vrabec è stato un personaggio
Nello stesso anno la Kralj, che è
importante, ma in parte anche
attualmente insegnate alle scuole
scomodo, poiché aveva l’abitudine
slovene d’oltreconfine e apprezzata
molto poco gradita dai più di
direttrice di cori, ha curato la
esprimere ad alta voce e coram
pubblicazione di una serie di brani
populo le sue opinioni.
per coro di voci bianche e giovanile
Probabilmente questa sua
Vrab≥kove pesmi (Canzoni del
caratteristica ha posticipato
passerotto), giocando nel titolo con
l’interesse musicologico nei suoi
l’interessante doppio senso del
confronti, anche se non quello
nome Vrabec che significa anche
musicale: tant’è vero che nel 1984 in
passero.
triestino e contemporaneamente
una statistica fatta dagli
La monografia di Bojana Kralj è
studiando alla scuola privata di
organizzatori della rassegna corale
introdotta da due brevi scritti: il
Wram. A quegli anni risale anche il
Primorska poje (Il Litorale canta)
primo è di Boris Pahor, che ricorda la
suo primo incontro con la coralità. Il
Vrabec è risultato essere il
personalità poliedrica di Vrabec,
maestro Venturini lo invitò a dirigere
compositore più eseguito.
mentre l’autore del secondo è il
il coro Kolo del rione triestino di San
Nel decennale della morte, avvenuta
pedagogo e musicologo Ivo Jeler≥i≥.
Giacomo. A causa della crescente
nel 2002, però qualcosa ha iniziato a
Il lavoro di Bojana Kralj conta ben
pressione del fascismo Vrabec
muoversi. Un giovane musicista
292 pagine, la prima parte delle quali
decise di emigrare in Argentina, dove
Marko Sancin si è occupato
è dedicata alla ricostruzione della
rimase sino al 1931, quando di
approfonditamente di Vrabec nella
vita e dell’attività di Vrabec che lo ha
ritorno nel vecchio continente si
sua tesi di laurea, discussa
visto tra le altre cose anche
trasferì a Maribor, ritornando a
all’Università di Trieste, mentre la
testimone oculare dell’incendio del
Trieste nel 1941. L’anno dopo iniziò a
sede regionale della RAI di Trieste gli
Narodni dom a Trieste, dove aveva
collaborare con il Fronte di
ha dedicato una serie di trasmissioni,
sede la scuola della Glasbena
liberazione. La Kralj segue quindi la
nate dalla tesi di laurea che Bojana
matica. Dopo l’arresto forzato
vita di Vrabec attraverso gli anni di
Kralj ha preparato nel 1984
dell’attività didattica della Glasbena
ricostruzione del secondo
all’Accademia di musica di Lubiana e
matica, Vrabec aveva deciso di
dopoguerra, in cui il Maestro divenne
che ha avuto come relatore il
continuare lo studio musicale,
insegnante di violino alla Glasbena
musicologo di fama internazionale
iscrivendosi al Conservatorio
matica e attivo direttore di diversi
Caricatura di Ubald Vrabec fatta da Borut Pecar.
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gran peso, tanto da dedicarle ben
110 pagine. La restante parte del
libro della Kralj affronta l’attività di
Vrabec come pubblicista ed elenca i
premi ricevuti come compositore e
con i cori diretti (vanno qui segnalate
le lodevoli affermazioni al concorso
Seghizzi). Il libro della Kralj è
ulteriormente arricchito dall’elenco
cronologico di composizioni di
Vrabec che con ulteriori ricerche
potrà essere probabilmente ancora
più completo.
Considerando il fatto che la
pubblicazione Ubald Vrabec 19051992 è stata in parte stimolata dalla
redazione di musica seria della RAI di
Trieste avrebbe potuto essere
corredata anche da un elenco di
esecuzioni e registrazioni che
l’istituzione giuliana conserva nel
proprio archivio.
Un abstract finale in italiano sarebbe
stato forse auspicabile. In generale la
monografia di Bojana Kralj risulta
essere un lavoro preciso e portato
avanti con passione, considerando
che in realtà l’autrice si è trovata a
lavorare direttamente sulle fonti
senza pubblicazioni precedenti di
58
cori; tra di essi anche il coro “Gallus”.
monografia la Kralj prende in esame
rilievo.
Il lavoro di ricostruzione che la Kralj
la produzione compositiva di Vrabec,
Questo tipo di pubblicazioni
porta avanti in queste pagine è
dividendola in musica corale,
contribuisce a completare il quadro
pregevole, mancano però
strumentale, da camera, orchestrale,
della storia della musica triestina che
l’integrazione degli ultimi risultati
poemi sinfonici, cantate, lieder e
non deve e non può ignorare il
della ricerca musicologia slovena.
opera. L’analisi della musica corale
contributo apportato dagli autori
Nella seconda parte della sua
ha nella presente pubblicazione un
sloveni.
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UN PREZIOSO CONTRIBUTO
ALLA CONOSCENZA DEL
CANTO LITURGICO DI
TRADIZIONE ORALE
Il canto patriarchino dell’Istria, del
L’opera costituisce un documento di
Quarnero e della Dalmazia nei riti e
ricerca musicale e storica su quelle
nelle antiche tradizioni religiose
che sono state per secoli le
dell’area veneto-adriatica è il titolo
tradizioni liturgiche e liturgico-
di un interessante lavoro
musicali delle terre istriane,
musicologico uscito nel 2005 ad
quarnerine e dalmate. L’indagine è
opera del compositore, direttore di
stata condotta da Di Paoli con
coro e studioso triestino David Di
passione ed esemplare tenacia nel
Paoli Paulovich.
corso di oltre tredici anni ed ha
Il volume, di 228 pagine, porta una
permesso di raccogliere
prefazione del maestro Marco
informazioni e soprattutto
Sofianopulo e contiene anche un
documenti sonori dalla voce di
breve saggio sui canti patriarchini
sacerdoti e cantori di origine istriana
del ciclo natalizio di Giuseppe
e quarnerina, oltre che da
Radole (di origini istriane, tra i primi
documentazione edita e da
ad interessarsi delle tradizioni
registrazioni effettuate da altri in
musicali della sua terra,
passato.
forzatamente abbandonata dopo la
Allegato al volume è un compact
seconda guerra mondiale).
disc contenente una trentina di
Il lavoro è edito dalle edizioni
esempi (tra cui alcuni provenienti da
Pizzicato ed è compreso nella
Marano Lagunare, Grado, Venezia).
collana Civiltà Musicale Aquileiese
Il canto patriarchino è, in
tra i quaderni dell’Archivio della
un’accezione comune, il repertorio
Cappella Civica di Trieste (numero
musicale-liturgico di quella vasta
tredici).
area accomunata in passato dalla
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dipendenza ecclesiastica da Aquileia
La lettura di questo libro mi
potranno essere forse chiariti solo
(dalla diocesi di Como al Veneto,
suggerisce alcune considerazioni che
con lo studio approfondito dell’intero
dall’Istria alla Dalmazia meridionale).
collegano la ricerca compiuta da Di
repertorio nelle sue molteplici e,
Fino ai primi decenni del Novecento
Paoli alla situazione della nostra
geograficamente distanti, varianti
il canto patriarchino costituiva il
regione.
locali. Se diverse sono le affinità tra
repertorio fondamentale per il
In primo luogo va detto che se la
queste varianti (profili delle melodie,
servizio liturgico nelle chiese che
pratica del canto patriarchino si può
modalità esecutive, pratiche rituali),
non potevano permettersi cori e
purtroppo dare per conclusa nella
tante sono le loro particolarità
solisti “musicalmente istruiti” e
vasta area adriatica oltre confine (nei
specifiche.
complessi strumentali di
territori oggi in Slovenia e Croazia), la
Inoltre, va ricordato che del repertorio
accompagnamento.
sua vitalità è ancora documentabile
liturgico musicale “ufficiale” del
Si trattava di un antico repertorio di
in alcune chiese della montagna
patriarcato di Aquileia (anteriore alla
tradizione orale che accompagnava
friulana, dove l’attaccamento delle
“definitiva” soppressione del rito
tutti i momenti cultuali dell’anno
comunità alle proprie abitudini
patriarchino nel Sinodo di Udine del
liturgico, e benché fosse eseguito
tradizionali e la lungimiranza di
1596) rimane ben poco in forma
principalmente da una ristretta
alcuni sacerdoti hanno permesso la
scritta.
cerchia di cantori (cui si univa spesso
sua continuazione fino ad oggi.
Gli studiosi si sono spesso chiesti se
l’intera assemblea), era sentito come
Certamente, le riforme liturgiche
sia possibile parlare di continuità di
patrimonio collettivo di tutta la
hanno modificato la struttura di
tale repertorio antico nella tradizione
comunità.
alcuni riti e quindi diversi canti
orale documentabile ancora ai nostri
Diverse sono le cause che hanno
hanno perso la propria funzione, ma
giorni .
condotto all’impoverimento o alla
seppur ridotto il repertorio
Nel canto patriarchino di tradizione
definitiva scomparsa della pratica del
tradizionale convive oggi in alcune
orale, infatti, i ricercatori hanno
canto tradizionale nelle chiese: la
chiese carniche con brani sacri di più
rilevato la presenza di un linguaggio
riforma della musica sacra del primo
recente introduzione.
musicale composito: solo per poche
Novecento, l’introduzione del
In secondo luogo, va rimarcata
melodie è stato possibile stabilire una
repertorio gregoriano “restaurato”
l’importanza della ricerca di Di Paoli
derivazione dal repertorio aquileiese
negli anni Venti e Trenta, l’erronea
perché le informazioni e il materiale
scritto (grazie a tardive fonti
interpretazione della riforma liturgica
da lui raccolti potranno essere
cinquecentesche), mentre la maggior
promossa dal Concilio Vaticano II
confrontati con le affini tradizioni
parte dei canti sembra portare i segni
assieme all’abbandono del latino
liturgico musicali del Friuli e del
della commistione tra materiali
quale lingua del rito e la
Veneto in un’indagine a tutto campo.
melodici di varia origine (gregoriano,
conseguente introduzione di nuovi
Lo studio del patriarchino pone
brani d’autore e forse anche canti
prodotti musicali per la liturgia.
ancora diversi interrogativi che
popolari profani), tutti passati
1
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L’opinione dell’unitarietà del repertorio patriarchino di tradizione orale fu sostenuta in particolare da Pellegrino Ernetti.
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attraverso le trasformazioni delle
tradizioni orali locali.
Ora che molto è stato raccolto e
2
documentato , la ricerca in questo
campo si dovrà indirizzare allo studio
e alla comparazione dei modelli
melodici comuni a tutte le aree.
Si potrebbe, forse, ricostruire in
ipotesi una sorta di substrato storico
del repertorio patriarchino.
Accanto a ciò si dovrebbe continuare
l’indagine sulle fonti scritte del
3
patriarcato alla ricerca di documenti
delle tradizioni liturgiche non
romane, o non completamente
romane, da confrontare con le
melodie raccolte dalla tradizione
orale.
Roberto Frisano
David Di Paoli Paulovich, Il canto
patriarchino dell’Istria, del Quarnero
e della Dalmazia nei riti e nelle
antiche tradizioni religiose dell’area
veneto-adriatica, Archivio della
Cappella Civica di Trieste - Quaderno
tredicesimo, Collana Civiltà Musicale
Aquileiese, Udine, Pizzicato Edizioni
Musicali, 2005.
2
3
Ricordo che in Friuli, oltre a occasionali rilievi compiuti da Mario Macchi e Claudio Noliani, don Giuseppe Cargnello registrò un cospicuo numero
di brani negli anni ’70 ed altri continuarono dopo di lui ad interessarsi al repertorio liturgico tradizionale (in particolare Roberto Starec).
Tra i gregorianisti Angelo Rusconi in particolare si occupa di fonti patriarchine relative però all’area comasca.
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CONCORSI
a cura di Carlo
Berlese
Italia > Trieste
ottobre 2007 - scadenza 15/06/2007
Coro Vivo - Confronti corali itineranti del
Friuli Venezia Giulia, XI edizione
www.uscifvg.it
Italia > Arezzo
scadenza 15/03/2007
33° Concorso Internazionale di
Composizione “Guido d'Arezzo”
www.polifonico.org
Italia > Follonica GR
dal 22/03/2007 al 25/03/2007 - scadenza 15/02/2007
Festival di Primavera, incontro rivolto ai cori
delle scuole superiori
www.feniarco.it
Italia > Bologna
scadenza 31/03/2007
50° Zecchino d’oro - Rassegna Internazionali
di canzoni per bambini 2007
www.antoniano.it
Italia
Loreto (AN)
dal 11/04/2007 al 15/04/2007 - scadenza 31/10/2006
Rassegna Internazionale di Musica Sacra
“Virgo Lauretana”
www.rassegnalauretana.it
Italia > Piombino (LI)
dal 20/04/2007 al 29/04/2007 - scadenza 02/04/2007
7° Concorso Nazionale di esecuzione
musicale “Riviera etrusca”
www.comune.piombino.li.it
Italia > Caccamo (PA)
dal 21/04/2007 al 30/04/2007 - scadenza 14/04/2007
11° Concorso nazionale per giovani
musicisti Premio “Benedetto Albanese”
www.benedettoalbanese.it/concorso.html
Italia > Perugia
dal 27/04/2007 al 27/04/2007 - scadenza 15/01/2007
1a Rassegna Premio Nazionale per gruppi
vocali e strumentali delle scuole secondarie
di primo grado - “Musica in…canto”
[email protected]
Italia > Vittorio Veneto (TV)
dal 28/04/2007 al 28/04/2007 - scadenza 25/01/2007
6a Rassegna nazionale di cori scolastici
“Roberto Goitre”
www.comune.vittorio-veneto.tv.it
Italia > Vittorio Veneto (TV)
dal 29/04/2007 al 29/04/2007 - scadenza 25/01/2007
5° Festival Nazionale di cori giovanili e di
scuole superiori
www.comune.vittorio-veneto.tv.it
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Italia > Ercolano NA
dal 04/05/2007 al 06/05/2007 - scadenza 28/02/2007
Festival nazionale di cori scolastici
“Ercolano in…canto”
[email protected] oppure
[email protected]
Italia > Vittorio Veneto (TV)
dal 05/05/2007 al 06/05/2007 - scadenza 25/01/2007
42° Concorso Nazionale Corale trofei “Città
di Vittorio Veneto”
www.comune.vittorio-veneto.tv.it
Italia > Reana del Rojale (UD)
dal 05/05/2007 al 06/05/2007 - scadenza 28/02/2007
5° Concorso Regionale “La Musica nella
Scuola”
www.chorale.it
Italia > Malcesine (VR)
dal 11/05/2007 al 13/05/2007 - scadenza 15/02/2007
IV Concorso Nazionale Corale Voci Bianche
“Il Garda in Coro”
www.ilgardaincoro.it
Italia > Quartiano di Mulazzano (Lodi)
dal 19/05/2007 al 20/05/2007 - scadenza 28/02/2007
XXIV Concorso Nazionale Corale “Franchino
Gaffurio”
digilander.libero.it/proquartiano
Italia > Nuoro
dal 26/05/2007 al 26/05/2007 - scadenza 15/03/2007
1° Concorso Nazionale per cori di voci
bianche “Grazia Deledda”
[email protected] (aspetti musicali);
[email protected] (aspetti logistici)
Italia > Recanati
dal 31/05/2007 al 03/06/2007 - scadenza 15/03/2007
XII Festival Corale Internazionale
“Orlando Di Lasso”
www.amicimusicasacra.com
Italia > Gorizia
scadenza 17/06/2007
5° Concorso internazionale di composizione
corale “C. A. Seghizzi”
www.seghizzi.it
Italia > Trieste, Udine, Gorizia
scadenza 30/06/2007
Concorso di composizione corale “Ignacij
Ota”
Italia > Udine
30/06/2007
Cjantutis pai fruts - II Concorso per
composizioni vocali e strumentali
per bambini
www.filologicafriulana.it
Italia > Gorizia
dal 04/07/2007 al 09/07/2007 - scadenza 28/02/2007
XLVI Concorso Internazionale di canto
corale “C.A. Seghizzi”
www.seghizzi.it
Italia > Roma
dal 10/07/2007 al 15/07/2007 - scadenza 01/03/2007
Musica Sacra a Roma Maestri della Schola Romana
www.musica-mundi.com
Italia > Arezzo
dal 22/08/2007 al 27/08/2007 - scadenza 15/03/2007
55° Concorso Polifonico Internazionale
“Guido d'Arezzo”
www.polifonico.org
Italia > Arezzo
dal 22/08/2007 al 22/08/2007 - scadenza 15/03/2007
23° Concorso Polifonico Nazionale
“Guido d'Arezzo”
www.polifonico.org
Italia > Venezia
dal 18/09/2007 al 23/09/2007
Venezia in Musica, Choir Competition
and Festival
www.musica-mundi.com
Italia > Rimini
dal 12/10/2007 al 14/10/2007 - scadenza 15/09/2007
Concorso Internazionale Corale Città di
Rimini
www.riminichoral.it
Italia > Riva del Garda (TN)
dal 17/10/2007 al 21/10/2007 - scadenza 15/04/2007
7° In...Canto sul Garda
www.musica-mundi.com
Italia > Benevento
dal 26/10/2007 al 26/10/2007
Concorso Nazionale di Benevento
www.concorsobenevento.com
Italia > Riva del Garda (TN)
dal 16/03/2008 al 20/03/2008
10° Concorso Corale Internazionale
www.musica-mundi.com
Europa
dal 08/03/2007 al 20/05/2007 - scadenza 31/01/2007
T.I.M. - Torneo Internazionale di musica
www.timcompetition.org
Austria > Linz
dal 06/06/2007 al 10/06/2007 - scadenza 15/03/2007
1st International Anton Bruckner Choir
Competition
www.musica-mundi.com
C
Austria > Spittal
dal 05/07/2007 al 08/07/2007 - scadenza 31/01/2007
43th International competition for choirs
2006
singkreis-porcia.com/chorb2007.htm
Francia > Amiens Cedex
scadenza 31/03/2007
Concours de Composition pour Choeurs et
Maîtrises - Festival des Cathédrales de
Picardie
www.festivaldescathedrales.com
Austria > Vienna
dal 31/01/2008 al 03/02/2008
International Franz Schubert Choir
Competition
www.musica-mundi.com
Francia > Tour
dal 25/05/2007 al 27/05/2007 - scadenza 15/11/2006
Florilège vocal de Tours
www.florilegevocal.com
Austria > Graz
dal 10/07/2008 al 20/07/2008
5th World Choir Games / Choir Olympics
www.worldchoirgames.com
Francia > Vaison-la-Romaine
dal 01/08/2007 al 10/08/2007
19th Choralies
www.choralies2007.com
Belgio > Neerpelt
dal 02/05/2008 al 05/05/2008 - scadenza 15/10/2007
European music festival for youngsters in
Neerpelt
www.emj.be/E/E_index.html
Germania > Halle (Saale)
dal 03/05/2007 al 06/05/2007 - scadenza 01/10/2006
28th Children’s Choirs Festival “Fröhlich sein
und singen”
www.kinderchorfestival-halle.org
Bulgaria > Varna
dal 16/05/2007 al 19/05/2007 - scadenza 31/01/2007
XIX International May Choir Competition
2007
www.choircomp.org
Germania > Marktoberdorf
dal 24/05/2007 al 30/05/2007 - scadenza 13/10/2006
10th International Chamber-Choir
Competition Marktoberdorf
www.modfestivals.org/iccc/iccc.htm
Bulgaria > Sofia
dal 03/10/2007 al 06/10/2007
3rd International Choir Competition Sofia
2006
www.fcmf.visa.bg
Germania > Wernigerode
dal 18/07/2007 al 22/07/2007 - scadenza 20/01/2007
5th International Johannes Brahms Choir
Festival and Competition
www.musica-mundi.com
Cuba > La Habana
dal 31/03/2007 al 07/04/2007 - scadenza 15/02/2007
5th America Cantat Festival
www.americacantatv.cu
Grecia > Preveza
dal 05/07/2007 al 08/07/2007 - scadenza 28/02/2007
24th International Choral Festival Of Preveza
12th International Choral Competition Of
Sacred Music
www.users.otenet.gr/~armonia4/english/festival1.htm
Danimarca > Copenhagen
dal 19/07/2007 al 26/07/2007 - scadenza 01/11/2006
8th World Symposium for Choral Music
www.choraldenmark.org
Estonia > Tallin
dal 19/04/2007 al 22/04/2007 - scadenza 15/10/2006
10th International Choir Festival “Tallinn
2007”
www.kooriyhing.ee/eng/events/comp
Finlandia > Tampere
dal 07/06/2007 al 10/06/2007 - scadenza 28/02/2007
Tampere vocal music festival
www.tampere.fi/vocal
Finlandia > Helsinki
dal 11/09/2009 al 12/09/2009
II Harald Andersén Chamber Choir
Competition
www2.siba.fi/choircompetition
Irlanda > Cork
dal 02/05/2007 al 06/05/2007 - scadenza 01/11/2006
53rd Cork International Choral Festival
www.corkchoral.ie
O
N
C
O
R
S
I
Choralia
Slovenia > Celje
dal 12/04/2007 al 15/04/2007 - scadenza 26/09/2006
International Youth Choir Festival
www.zkp-celje.si
Slovenia > Maribor
dal 18/04/2008 al 20/04/2008 - scadenza 23/10/2007
9th International Choral Competition
www.jskd.si
Spagna > Barcelona
dal 26/09/2007 al 30/10/2007 - scadenza 15/05/2007
VIII Festival Corale Internazionale di Canto
Popolare “L’Europa e i suoi canti”
www.amicimusicasacra.com/con3.htm
Svizzera > Montreux
dal 10/04/2007 al 14/04/2007 - scadenza 31/10/2006
43rd Montreux Choral Festival
www.choralfestival.ch
Svizzera > Basel
dal 16/05/2007 al 20/05/2007
6th European Festival of Youth Choir Basel
www.ejcf.ch
Taiwan > Yilan e Taipei
dal 28/07/2007 al 05/08/2007
Asia Pacific Cantat
www.apc2007.tw
Ungheria > Budapest
dal 08/03/2007 al 12/03/2007 - scadenza 15/11/2006
4th International Competition for Young
Choral Conductors
www.zeneakademia.hu
Ungheria > Budapest
dal 01/04/2007 al 05/04/2007 - scadenza 30/10/2006
11th International Choir Competition
www.musica-mundi.com
Ungheria > Debrecen
dal 30/07/2008 al 03/08/2008
Béla Bartòk 22nd International choir
competition
www.bbcc.hu
Malta > Malta
dal 01/11/2007 al 05/11/2007
The Malta International Choir Competition
www.musica-mundi.com
Olanda > Utrecht
dal 17/07/2009 al 26/07/2009
XVII Europa Cantat
www.ecu2009.nl
Regno Unito > Llangollen
dal 10/07/2007 al 15/07/2007 - scadenza 01/11/2006
61st Llangollen International Musical
Eisteddfod
www.international-eisteddfod.co.uk
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