Choralia Nativitas 2006 Alle stampe l’annuario dei cori Intervista a Aldo Policardi Il coro della radio svedese al Comunale di Monfalcone Spedizione in A.P. - art. 2 comma 20/c - Legge 662/96- dci PN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a sostenere le tariffe previste Periodico di informazione corale dell’U.S.C.I. Friuli Venezia Giulia - aderente alla FE.N.I.A.R.CO. marzo 2007 (47) DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Vinzi Via Del Carso, 15 - 34078 Poggio Terza Armata (GO) tel. 0481 960669 - [email protected] Regione Editore amministrazione pubblicità USCI Friuli Venezia Giulia 33078 San Vito al Tagliamento (PN) Via Altan, 39 tel. 0434 875167 - fax 0434 877547 e-mail: [email protected] - www.uscifvg.it Gorizia Spedizione in a.p. art . 2 comma 20/c legge 662/96 ISCRITTO AL REGISTRO PERIODICI AL N° 410 CON AUTORIZZAZIONE DEL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI PORDENONE IN DATA 30/06/1995 Pordenone ANNO XII - N. 47 - MARZO 2007 VARIANTE DI LUNENBURG: 21 LA UN’EMOZIONE STRAORDINARIA 23 CORO S. IGNAZIO: RIPRESA E RICORDI CORO DEL LICEO SCIENTIFICO “M.BUONARROTI” 25 ILCOMPIE DIECI ANNI 27 RIPARTE IL CORSO USCI-PN PER DIRETTORI 29 IL BILANCIO ARTISTICO DI UN DECENNIO CORALE “GIALUTH” 32 GRUPPO GOLIARDIA, PASSIONE, STORIA 34 NOTE DI… SOLIDARIETÀ Trieste PERIODICO DI INFORMAZIONE CORALE A CURA DELL’USCI FRIULI VENEZIA GIULIA 36 PALIO IN CORO 37 TRENT’ANNI DI “CANTORI” 39 IL CORO CLARA SCHUMANN 42 PIACENZA 2006 Udine (47) Choralia 46 LASSE THORESEN MASTERCLASS 48 NATALE CON “I PICCOLI MUSICI” DI CASAZZA 50 MAGISTRALIS 52 PEROSI E RESPIGHI ZSKD-UCCS Fornasier INDICE PRESIDENTE: Sante 3 NATIVITAS 2006 9 ANNUARIO ILLUSTRATO 10 E ANCORA SI PUÒ LAVORARE! 14 TÕNU KALJUSTE 17 QUANDO A UDINE VENNERO MORAVI E COSACCHI… DAN,LA GIORNATA 55 PREŠERNOV DELLA CULTURA SLOVENA 56 UBALD VRABEC COMITATO DI REDAZIONE Carlo Berlese Via Tagliamento, 3 - 33077 Sacile (PN) tel. 0434 734810 - [email protected] Luisa Antoni Via di Noghere, 27/b - 34015 Muggia (TS) tel. 040 231022 - [email protected] Fabio Nesbeda Via Boccaccio, 19 - 34135 Trieste tel. 040 417914 - [email protected] Andrea Venturini Via Villa, 115 - 33011 Artegna (Ud) tel. 0432 987988 - [email protected] Hanno collaborato Lorenzo Benedet, Roberto Brisotto, Matej Caharija, Mariachiara Carpenetti, Vanni Feresin, Roberto Frisano, Alma Kufhal, Denis Marson, Claudia Mattiotto, Andrea Mistaro, Giuseppe Panunto, Pio Pradolin, Cristina Scuderi, Carlo Tommasi, Teodora Tommasi, Erika Villi. Progetto grafico Carlo Del Sal design Stampa Poligrafiche San Marco - Cormons (GO) INVIO FOTO PER LA PUBBLICAZIONE Per motivi tecnici e di qualità della pubblicazione, è necessario che le foto che pervengono alla redazione siano corrispondenti ad alcuni parametri che permettono la buona qualità della stampa delle stesse. Invitiamo pertanto tutti coloro che inviano le foto ad attenersi a quanto segue: Foto in dimensione reale (100%) Risoluzione: 300 pixel/pollice oppure 120 pixel/cm Il peso finale di un’immagine con metodo colore RGB di dimensioni 15x10 cm dovrà essere di 6 mb; il peso di un'immagine con metodo colore SCALA DI GRIGIO di dimensioni 15x10 cm sarà di 2 mb. In caso di invii non rispondenti a questi parametri la redazione non potrà garantire la stampa ottimale delle foto. Numero chiuso il 27/2/2007 59 LA FINESTRA SUL CORTILE 62 CONCORSI R E G I O N E Choralia NATIVITAS 2006 s ubito salta agli occhi il numero: importante ed efficace con l’obiettivo, si 48 concerti in un arco di tempo legge nella presentazione “di offrire un relativamente breve, che va dalla prima momento privilegiato di riflessione su uno domenica di Avvento all’Epifania. Tutti dei momenti più forti e sentiti della racchiusi nel calendario di Nativitas 2007. cultura cristiana” che, via via, è stato Un fermento e una vitalità che nel periodo defraudato del suo significato profondo e natalizio era tangibile: un appassionato ridotto più che mai a strumento di occasionale, “in viaggio” dal Veneto propaganda commerciale. In un panorama all’Austria, sostando in diverse località avvilente e sempre più standardizzato, della nostra regione ci ha segnalato di con improbabili babbi natale che aver percepito questa ricchezza di quest’anno inflazionavano ogni casa e concerti non riscontrabile altrove, ogni terrazzo, con luminarie sempre più ricchezza valorizzata da una campagna vistose in barba ad ogni emergenza promozionale attenta e capillare che ha energetica, Nativitas ha riproposto, nelle raccolto sotto un’unica ed efficace peculiarità di ogni progetto, riti e momenti immagine i concerti natalizi dei nostri che fanno parte del nostro più profondo cori. Una ricchezza di iniziative che ha sentire questo periodo dell’anno, fatto crescere sempre di più Nativitas dall’Avvento all’Epifania. E l’Avvento inizia ponendo il progetto all’attenzione appunto con la prima domenica nazionale e alla considerazione crescente d’Avvento. E Natale inizia con la Vigilia e delle Istituzioni regionali. Ma non è solo la non il 3 novembre, quando panettoni e quantità a caratterizzarne il tratto: presepi di cioccolata hanno sostituito Nativitas non è un contenitore ma uno nelle vetrine le zucche di Hallowen. Anche strumento di promozione culturale e uno in questo, a nostro parere, sta stimolo alla ricerca di nuovi e antichi l’importanza di un progetto come repertori e alla programmazione di un Nativitas che, si legge sempre nella lavoro serio e qualificato. È un messaggio presentazione, si propone di “raccontare il 3 Choralia 4 R E G I O N E Natale attraverso il canto corale” e di Ivan Portelli e, nuovo arrivato, il coro Vienna. Di tutt’altra ispirazione il restituire ricchezza e calore a un di voci bianche “Io tu noi” di Villesse programma del coro “La Foiarola” preciso periodo dell’anno che da diretto da Laura Belviso. Dedicato ai che si è ispirato a canti e riti delle sempre, anche da prima del Natale cori giovanili anche il concerto festività legate al solstizio d’inverno cristiano, è pregno di significati. promosso dall’Associazione Corale che anticamente celebrava la festa “Vox Julia” di Ronchi dei Legionari pagana del sole nascente (Dies In provincia di Gorizia quattro i che ha ospitato a Ronchi il coro natalis solis invicti) alla quale si è progetti dedicati alle voci bianche e giovanile “Euterpe” di Gradisca di successivamente sostituita la festa ai cori giovanili a partire dall’Incontro Sedegliano e il coro del Liceo cristiana del Natale. In un lavoro di di cori per il Natale promosso Scientifico “M. Buonarroti” di ricerca sono stati presentati canti e dall’USCI Gorizia il 6 gennaio a Monfalcone in un concerto dedicato filastrocche legati da letture e Monfalcone presso il Teatro al Natale nel tempo in una piccole drammatizzazioni. Il concerto Comunale con la collaborazione ed il panoramica di canti natalizi dal si è tenuto il 22 dicembre a Sagrado. patrocinio del Comune. Sei i gruppi gregoriano ai giorni nostri. Con Altri tre i progetti presentati dai cori partecipanti equamente divisi tra programmi più specifici invece gli dell’USCI Gorizia: La luce della fede, voci bianche e cori giovanili: il altri due concerti promossi dai cori di un itinerario corale in un millennio Gruppo Vocale “Polymnia” di Turriaco voci bianche: “Audite Nova” di della corale “Renato Portelli” di diretto da Dorino Fabris, il coro Staranzano e Gruppo Vocale e Mariano del Friuli in collaborazione giovanile “Arcobaleno” di Mossa Strumentale “La Foiarola” di Poggio con il coro “Obala” di Capodistria, e diretto da Anita Persoglia, il coro del T.A. Il primo, ha proposto il progetto Cantan gli angeli promosso Liceo Scientifico “M. Buonarroti” di Dedicato a Gesù bambino, a partire congiuntamente dal coro “Ars Monfalcone diretto da Gianna da Praetorius spaziando per diversi Musica” di Gorizia e dal “Coro Visintin che ha anche diretto il coro autori come Mozart, Rutter, Willcocks polifonico caprivese” di Capriva, Con di voci bianche “Audite Nova” di e Knoles e il francese Tomasi. Il coro il canto un augurio di pace rassegna Staranzano, il coro di voci bianche ha presentato il vasto programma il promossa dal coro “Aesontium” di “Aesontium” di San Pier diretto da 9 dicembre presso il Municipio di San Pier d’Isonzo. R Coro e orchestra della Polifonica “Tomadini”. E G I O N E Choralia Coro di voci bianche “Audite nova” a Vienna. L’avvio ai concerti di Nativitas a vocale e strumentale “Gruppo diretto da Francesca Fuga. Trieste è stato dato proprio all’inizio Incontro”, diretto da Rita Susovsky, La chiusura di Nativitas a Trieste è dell’Avvento dalla “Società Polifonica ha proposto CantaNatale, stata segnata dal tradizionale Santa Maria Maggiore”, che, sotto la percorrendo le strade di un ideale concerto dell’Epifania del Gruppo direzione di Vincenzo Ninci, si è itinerario musicale natalizio dal vocale e strumentale “Cantaré”, proposta come guida musicale Tra Medioevo al Novecento, nello spirito diretto in tutte le sue componenti da Salmi e Cantici in cammino verso il che caratterizza da sempre le scelte Luciano De Nardi e Barbara Crapaz. Il Natale. Gli “Amici del Canto interpretative del gruppo stesso. Un “Cantaré” ha proposto un itinerario Gregoriano”, diretti da Paolo Loss, omaggio a Johann Michael Haydn nel natalizio improntato alle parole del hanno portato nel Duomo di Gorizia i bicentenario della morte è stato reso Vangelo di Giovanni: “E il Verbo si canti gregoriani d’Avvento, intesi dal coro “Hortus Musicus”, diretto da fece carne e abitò fra noi”. come Veglia nella Santa Notte. Di Fabio Nesbeda e accompagnato notevole interesse è risultata la all’organo da Alessandra Esposito, L’Oratorio di Natale di Johann proposta dei Corali bachiani di con l’esecuzione della Messa Sebastian Bach è stato presentato Avvento e Natale, eseguiti in alcune tedesca (Deutsches Hochamt) e di per la prima volta nel territorio chiese nella versione vocale dal Coro alcuni Graduali per l’Avvento regionale, in due concerti a “Montasio” e, nell’elaborazione dell’insigne compositore austriaco. Pordenone e a Udine nella sua organistica, dallo stesso direttore del L’Ensemble vocale femminile “Il versione integrale, cioè con tutte e coro, l’organista Riccardo Cossi. Focolare”, diretto da Giampaolo sei le parti scritte dal Kantor di Il 17 dicembre, forse la domenica più Sion, ha festeggiato l’antivigilia di Lipsia. Protagonisti dell’ambiziosa densa di iniziative concertistiche Natale con la tradizionale rassegna produzione, l’Ensemble Orologio (su corali in ambito cittadino e Atmosfere di Natale, coinvolgendo strumenti antichi, sempre nel pieno provinciale, dal momento che nella festa anche due gruppi ospiti, il rispetto della prassi esecutiva del l’ultima domenica d’Avvento gruppo vocale gospel “Costellazione tempo), il Coro Barocco Tiepolo, i coincideva in realtà, quest’anno, con vocale” di Trieste e il coro “Musicalia cantanti Bernd Lambauer, Barbara la Vigilia di Natale, il Complesso Fragmenta” di Scorzè (Venezia), Fink, Markus Forster, Mario 5 Choralia R E G I O N E per l’atteso concerto organistico che Lorenzo Ghielmi ha tenuto a Rauscedo il 10 dicembre. Sull’organo costruito da Francesco Zanin nel 1996, il noto organista milanese ha proposto un programma di ottimo livello e molto piacevole all’ascolto, evidenziando inoltre le eccellenti qualità timbriche dello strumento, passando dai pianissimi con soli registri di 8 piedi, allo spiccato timbro del cornetto, suono particolarmente adatto al repertorio natalizio, all’incisività dei registri di Omaggio al Buranello. Coro e orchestra “Tiepolo” e coro “Officium Consort”. terza. Per concludere, in “organo pleno”, la toccata e fuga in re. 6 Cecchetti e Ulfried Staber, con la come la disposizione della schola minore di J.S. Bach, brano direzione di Davide De Lucia. Il gregoriana in cantoria, sia conosciutissimo anche ai meno concerto è stato senza dubbio nell’esecuzione di Pordenone il addetti, ma in grado di suscitare l’evento più interessante di Nativitas 7 dicembre che nella “replica” di sempre un fascino molto particolare nella provincia di Pordenone. Muzzana del Turgnano. e un’intensa partecipazione emotiva Calorosissimo successo in entrambe Oltre 300 persone hanno decretato il per gli ascoltatori. le serate per una proposta audace e grande successo del Concerto di L’Associazione per la musica sacra coraggiosa al tempo stesso. Natale che la “Polifonica Friulana “Vincenzo Colombo” ha proposto, Molto favorevole anche il consenso Jacopo Tomadini” ha organizzato ed oltre a quello citato, anche “Notte di per il concerto che proponeva i eseguito alla direzione di Massimo Natale” concerto per organo, Vespri della beata Vergine di Gattullo, lo scorso 23 dicembre in clarinetto e tromba. Baldassarre Galuppi presentati per la collaborazione con la comunità dei Numerosissimi ancora i concerti prima volta in ambito nazionale dopo Frati Francescani presso il Santuario natalizi proposti nella provincia di l’esecuzione nel mese di giugno nel di Madonna di Rosa a San Vito al Pordenone con titoli e progetti festival barocco di Melk dal Coro e Tagliamento. Dopo una pausa di accattivanti: In Natale Domini con il Orchestra Barocchi Tiepolo e alcuni anni il coro sanvitese ha Coro Polifonico “S. Antonio Abate” dall’Officium Consort, impegnato proposto ancora una volta un Cordenons (Pn) e il Coro di Voci nell’esecuzione delle antifone percorso dedicato alle musiche del Bianche del Garda Trentino; Gaudete gregoriane ai salmi. Efficace la Natale. Christus est natus coro Officium soluzione a doppio coro, con il Nativitas nella provincia di Consort di Pordenone, Prime Voci in raddoppio costante degli archi, così Pordenone si è caratterizzato anche Coro- Rassegna natalizia di voci bianche a cui hanno partecipato le tradizioni musicali: da quella Voci Bianche del Contrà di Camolli- popolare a quella colta e sacra della Casut (Pn), il coro “C. Eccher” di Cles Spagna del ‘500, mettendo in (Trento) e il “Chorus angelicus” di evidenza il messaggio sempre Tamai. Dedicato a Mozart il progetto severo e moraleggiante di Flecha, La musica di Mozart nell’Europa del nelle cui Ensaladas è sempre ’700 con il coro e l’orchestra della presente il riferimento alla natività. scuola media dell’Istituto Sempre a Manzano, l’8 dicembre, tre Comprensivo di Montereale cori hanno tracciato un immaginario Valcellina e la Corale Polifonica di viaggio all’interno del territorio Montereale Valcellina. mitteleuropeo, unendo Friuli e Altri progetti sono stati il Concerto di Boemia grazie a due autori, Vittorio Natale della Corale di Rauscedo, Franz e Anton Dvorak, che, seppur Inseguendo una stella con i Pueri con esiti diversi, hanno fortemente Cantores “Maestro Onofrio Crosato” risentito della corrente romantica di Pordenone, Venite pastori con i dell’epoca. Nel concerto il coro “Bepi cori “Alleluja” di Vigonovo e Avian” di Torviscosa, il “S. Maria” di S. “Risultive” di Fontanafredda. Maria la Longa ed il coro “Arrigo celebri carols di Benjamin Britten. Suggestivo il concerto in costume Tavagnacco” di Manzano, hanno Il 17 a Pavia di Udine ed il 23 per le vie di Poffabro del coro proposto il Responsorio per la dicembre a Torviscosa è stato “Livenza” di Sacile. novena di Natale, Tantum Ergo proposto il Missus di Giuliano Fabbro op.13°, Missus op.29 e Magnificat La Nunsiade, opera che rinverdisce Anche in provincia di Udine op.24 di Franz, parti della Messa una tradizione molto radicata e l’edizione del 2006 di Nativitas ha op.86 di Dvorak ed altri brani della sentita in Friuli. Un grande ensemble proposto una nutrita serie di concerti tradizione natalizia. corale e strumentale è stato sul territorio, che hanno coinvolto A Ceremony of Carols il titolo del protagonista dell’opera tratta dai molti cori, proponendo programmi di concerto che la “Corale Synphònia” testi della Bibbia in friulano, in cui un interesse ed originalità. Il cartellone di Grîs-Cuccana ha realizzato il 16 ruolo rilevante hanno avuto il è stato aperto il 30 novembre a dicembre a Mortegliano ed il 23 a “Piccolo Coro Artemìa” ed il coro Manzinello dal gruppo vocale Paluzza. Diretto da Devis Formentin, “Sot la piargule” ai quali è stato “Dumblis e Puemas” con il progetto con Paolo Tassi al pianoforte e Marta affidato rispettivamente il ruolo Canti popolari natalizi nelle Vigna all’arpa, il concerto ha dell’angelo e del narratore, mentre la “Ensaladas” di Mateo Flecha el Viejo. proposto brani di musica sacra, dal parte di Maria è stata affidata al Diretto con sapienza da Sandro rinascimento alla musica soprano solo. Alcuni canti Bergamo, il gruppo vocale ha contemporanea, di Poulenc, dell’Avvento hanno completato le proposto, con estremo rigore, un Monteverdi, Faurè, Sofianopulo, serate. repertorio in cui confluiscono diverse riservando la parte centrale alle Sempre il 23 dicembre, nella Chiesa Lorenzo Ghielmi. 7 Choralia R E G I O N E facendo da collante agli interventi dei cori e generando contaminazioni di gran fascino ed interesse. Ancora il 26 dicembre, a S. Vito al Torre, il coro “Castions delle mura”, nel concerto intitolato Il Natale è un canto di gioia, ha proposto il primo dei quattro oratori composti da Camille Saint-Saens e precisamente l’Oratorio de Noel op.12, eseguito con un organico che, oltre al coro, prevede un quintetto vocale, organo, Il coro Glemonensis e Glauco Venier in concerto. arpa e quintetto d’archi. Il coro femminile “Multifariam” della 8 di S. Stefano di Ruda, “Il Polifonico” popolare regionale, mentre il gruppo Scuola Comunale di Musica di Ruda, diretto da Fabiana Noro ha proposto “Mezzo sotto” di Celle Ligure (Sv), diretto da Gianna Visintin, ha chiuso una carrellata di brani sacri e natalizi una delle realtà più interessanti nel la programmazione di Nativitas 2006 nel concerto intitolato Canta Natale. panorama della musica vocal jazz in provincia di Udine. Il 6 gennaio a Molto valida la proposta del coro italiana, ha deliziato il pubblico con Tapogliano, il coro ha presentato una “Glemonensis” con il concerto ottimi arrangiamenti di classici carrellata di carols della tradizione Laudi… & Christmas Standards, natalizi. Un tocco di originalità è inglese, esplorando un panorama il realizzata il 26 dicembre nel Duomo stato dato dalla presenza del noto più completo possibile attraverso la di Gemona. Il coro di casa, diretto da pianista jazz Glauco Venier che, con scelta di brani universalmente Roberto Frisano, ha eseguito alcune le sue improvvisazioni, ha conosciuti ed altri meno noti, laudi e canti natalizi della tradizione accompagnato parte dei brani, radunati nel concerto Nativity Carols. R E G I O N E Choralia ANNUARIO ILLUSTRATO n ato da un accurato lavoro di selezione e essa possono trovare un controllo durato oltre un anno, è uscito interlocutore attento, alle stampe l’Annuario dei cori del Friuli disponibile e ben Venezia Giulia. organizzato. Quasi trecento pagine in cui ritrovare i Il volume è dedicato a dati che caratterizzano tutte le formazioni loro, ai cori, i protagonisti corali che hanno ritenuto di aderire diretti. Da un lato esso all’USCI regionale. costituisce infatti un utile Una realtà culturale estremamente ricca e strumento di variegata è quella che, insieme a poche consultazione per altre regioni italiane, contraddistingue il attingere ai dati Friuli Venezia Giulia, terra di confine e anagrafici, offrendo un dunque punto privilegiato di confluenza canale privilegiato per tra le culture latina, germanica e slava. stabilire nuovi contatti e Consapevole di agire su un patrimonio di possibili collaborazioni; dall’altro vuole rara conformazione, l’USCI Friuli Venezia fornire una galleria fotografica e storica Giulia si è fatta carico della salvaguardia, sull’attività corale della nostra Regione, per valorizzazione e promozione della musica valorizzare l’impegno e la dedizione con corale della nostra regione, ottenendo cui i nostri cori da sempre operano per la risultati che nell’ultimo decennio hanno diffusione di un patrimonio musicale e assunto sempre maggiore evidenza. culturale quanto mai ampio ed eterogeneo, Un forte motivo di orgoglio e al tempo nel segno di una passione - quella per il stesso un riconoscimento tangibile canto corale - che per la sua stessa natura dell’importanza del lavoro svolto dall’USCI di attività “di gruppo” rappresenta un regionale è dato dalla crescente adesione importante momento musicale, culturale e delle formazioni corali - oltre 270 - che si sociale di coesione, dialogo e confronto tra riconoscono nell’Associazione e che in realtà vicine e lontane. 9 Choralia R E G I O N E E ANCORA SI PUÒ LAVORARE! UNA CHIACCHIERATA CON IL MAESTRO ALDO POLICARDI a cura di Lucia Vinzi Mi l premio “Una vita per la direzione corale” chiaramente: per chi fa coro, e non consegnato al maestro Aldo Policardi solo a livello regionale, il nome nell’ambito della 45° edizione edizione del Policardi significa qualche cosa! Concorso Corale Internazionale “C.A. E significa prima di tutto la nascita Seghizzi” è stata l’occasione per una dell’associazionismo corale regionale, chiacchierata con il maestro Policardi che prima le province e poi la regione. ci ha accolti nella sua casa di Monfalcone È vero, e ritengo senza falsa modestia di con la consueta cortesia. poter prendermi il merito di questo. Quando l’ ENAL (Ente Nazionale 10 Allora maestro, un premio per una vita Assistenza Lavoratori) ha lanciato l’idea di passata con i cori. Una bella una federazione dei cori, la provincia di soddisfazione. Gorizia, per merito di Graniti, allora Sì, posso dirlo. È stata una gradita presidente dell’ENAL e del mio contributo, sorpresa. Montiglio (presidente fu una delle prime province in assoluto ad dell’Associazione Corale Goriziana “C.A. associare i suoi cori nel 1968 in ENAL Seghizzi” n.d.r.) mi ha un giorno chiesto USCI. L’Associazione era su base un curriculum dicendomi provinciale: le regioni allora ancora non amichevolmente: “fidite de mi!” E poi esistevano. Ne facevano parte alcuni cori l’annuncio del premio. che ancora sono in attività: il coro “S. Una sorpresa fino ad un certo punto: Ignazio” di Gorizia, il coro “S. Ambrogio” di dal suo curriculum ma anche Monfalcone, il coro “Solvay” poi “E. Grion” dall’esperienza vissuta risulta di Monfalcone. R E G I O N E Choralia Nella prima assemblea dell’USCI un mago nella polifonia antica: Nello stesso clima culturale e nazionale poi, sono stato eletto eseguiva Monteverdi con 80 cantori! musicale è cresciuto Orlando subito al direttivo nazionale Cosa adesso impensabile. Ma lui Dipiazza se pur più giovane di tutti nonostante rappresentassi una diceva: “Esiste questa musica, è noi. piccolissima provincia. Il gruppo era meravigliosa, perché non posso dare Eravamo animati da una grande formato da persone autorevoli che, a tutti la possibilità di cantarla?” passione, non bastava mai il tempo nell’ambiente musicale dell’epoca L’Italia del dopoguerra ha scoperto in per fare tutto, anche perché il lavoro avevano significato qualcosa: Efrem ritardo la musica corale e la sua con il quale vivevo non era la musica Casagrande, Lavinio Virgili, Domenico importanza mentre dalle nostre parti ma l’insegnamento. Bartolucci sotto la presidenza di c’è sempre stata una continuità. Un fertile ambiente culturale Adone Zecchi. I primi distintisi ad Arezzo come quindi che ha portato la coralità La provincia di Gorizia quindi, italiani sono stati i nostri cori. Fu una regionale a distinguersi ai prima in regione, rappresentata a grande fortuna per i giovani musicisti concorsi nazionali. livello nazionale. che allora si occupavano di cori, Esatto. La nomina improvvisa, già nel È proprio così. Nella nostra regione, e assieme a me Kirschner, Macchi, ‘69 a consigliere nazionale soprattutto nelle province di Gorizia e Lucio Gagliardi (che fu il primo dipendeva dal fatto che mi fossi Trieste, abbiamo un indubbio direttore del coro Illersberg), Luigi messo in risalto molto con il mio vantaggio per la tradizione lasciata Toffolo, aver avuto contatti con coro, quello della “Solvay” al dall’impero austorungarico la cui musicisti e compositori di valore Concorso di Arezzo, principalmente struttura scolastica curava quali Vito Levi, Giulio Viozzi che non nel ’61 dove ci classificammo moltissimo i cori. Oltre a questo, hanno mai snobbato i cori ma hanno secondi in polifonia e canto l’importanza culturale delle due città trascritto e scritto e armonizzato per popolare. Era la prima volta che un sempre nel periodo austroungarico, coro. Non possiamo dimenticare poi coro italiano otteneva i vertici della ha fatto emergere grosse personalità il ruolo di Claudio Noliani nel classifica in una e nell’altra culturali e musicali sin dall’Ottocento. recupero dei canti popolari. Lui non categoria. Ricordiamo i Bartoli padre e figlio, era direttore di coro ma di coro ne Ma già nel ’52 Mario Macchi napoletani, direttori entrambi della sapeva moltissimo ed eccelleva nel partecipò al Concorso di Arezzo e la Cappella Civica di San Giusto, altra recupero dei canti popolari triestini, cosa mi incuriosì. istituzione importante per la vita friulani e carnici. Nel ’57 partecipai come cantore con musicale triestina. Noi giovani eravamo una carta il Coro “Costanza e Concordia” (ora Altro grosso nome, (grosso anche assorbente rispetto a questi Polifonico di Ruda) diretto da Tullio anche fisicamente!) fu Antonio personaggi che non erano tanto più Pinat, violinista di Perteole. Illersberg che faceva cose che oggi anziani ma abbastanza per suscitare Suonavamo assieme in leggio possono essere considerate “fuori quel rispetto che però non nell’”Orchestra Goriziana” e mi stile” ma all’epoca era considerato ostacolava la confidenza. propose di cantare. Sempre come 11 Choralia 12 R E G I O N E cantore partecipai nel ’58 e ’59 con il partecipato ben 14 volte al Seghizzi! umanità. Poi, andando fuori regione coro “Montasio” di Trieste diretto da Ci furono sì anche altre importanti Bruno Pasut prima di tutti e subito Mario Macchi. Nel ’60 inizò la mia momenti: nel ‘57, ‘59 e ’60 ci fu a dopo Adone Zecchi. partecipazione come direttore. Da Trieste il concorso “Illersberg” Ho avuto poi una frequentazione allora partecipai sette volte con il promosso dalla sede RAI di Trieste piuttosto assidua con Jürgen Jürgens coro “Solvay” che, dal 1963 si che, per la particolare situazione allora direttore del Coro chiamò poi “E. Grion”. politica, aveva una certa autonomia “Monteverdi” dell’Istituto Italiano di Ad Arezzo ora ci vado ancora ma… dalla sede centrale. Grazie agli sforzi Cultura di Amburgo. Coro che era un come ospite d’onore! di Vidusso, allora presidente e di riferimento anche per noi italiani. Ho Ho sempre trovato stimolante Claudio Noliani è stato organizzato sentito da loro il primo Dallapiccola! partecipare ai concorsi ed ero un concorso a livello regionale di Altro grande che ho frequentato fu sempre tranquillo. Non avevo proprio polifonia e canto popolare per cori Robert Pappert di Hausen- paura di perdere niente: un concorso misti e a voci pari. La giuria era Francoforte. è un grande banco di prova, un composta da grossi nomi e fu uno Devo dire la verità, sono stato molto impegno di studio che fa comunque stimolo fondamentale per la coralità “ladro” ho preso tutto quello che fare un salto di qualità. Bisogna regionale. potevo. In tutti i sensi. convincere i coristi di questo, del Sentirla parlare è interessantissimo Samuel Vidas altro grande, tutte le fatto che è una grande esperienza maestro, lei è la memoria storica volte che passava in regione, non purché la si viva non con la frenesia del mondo corale regionale del mancava di pranzare o cenare di vincere a tutti i costi ma sapendo dopoguerra. Ma per il Policardi almeno una volta in casa nostra. accettare anche le prestazioni musicista, maestro di coro, quali Uomo di una gentilezza estrema nei modeste. sono stati i riferimenti importanti, rapporti umani e di una onestà Anche il Concorso “Seghizzi”, che come ha vissuto la sua intellettuale ammirevole. Ricordo che da anni oramai eguaglia Arezzo “formazione” musicale? riconosceva, nella sua grandezza: per importanza internazionale, è Sono stato fortunato, il mio lavoro di “Purtroppo non siamo preparati in stato uno stimolo importante per “organizzatore” mi ha sempre messo polifonia antica”. la cultura corale in regione. Ci in contatto con i più grandi nomi Un altro italiano con il quale ebbi furono però anche altre della cultura musicale e corale moltissimi contatti fu Fosco Corti. manifestazioni fondamentali in europea, in un’epoca storica in cui Leggendo il libro recentemente questo senso. l’Europa era ben divisa! Ma è dalle pubblicato da FENIARCO mi sono Il Concorso “Seghizzi” è stato amicizie con i “nostri” maestri che accorto quanto noi eravamo avanti. fondamentale per i nostri cori nei ho tratto i miei primi riferimenti: Certe cose le sapevamo già 20 anni primi anni. Quando è divenuto Mario Macchi, Claudio Noliani, tanto fa! troppo importante i nostri cori non bravi artisticamente e preparati In effetti la nostra regione si trova hanno più partecipato. Io ho culturalmente quanto ricchi di ora in una posizione piuttosto R avanzata rispetto ad altre realtà. avanti con grande intelligenza e Siamo ai vertici della coralità lungimiranza. nazionale e questo, abbiamo già E i nostri cori, come li vede? avuto occasione di dirlo, oltre ad Proprio ieri sera ho partecipato alla essere un indubbio riconoscimento rassegna del coro “Audite Nova” di è anche una responsabilità. Staranzano. È stato meraviglioso Organizzare, essere presente, tenere vedere i bambini delle voci bianche le fila, proporre, reggere insomma cantare in quel modo. I segnali un’associazione come può essere positivi ci sono eccome e bisogna l’USCI regionale o FENIARCO, costa continuare a lavorare in tutti i sensi. fatica e ci vuole tanta costanza. Bisogna saper rinnovarsi, se un coro Io ho sempre sostenuto che fosse non riesce a rinnovare il materiale fondamentale il rapporto con ogni umano cambi almeno repertorio! singolo coro, con ogni singolo Per quel che mi riguarda non mi maestro. I cori hanno bisogno di fermo, guardo nuove musiche, anche sentire la presenza di chi li segue e li cose che vanno al di fuori delle mie “protegge”. possibilità. È per me un obbligo Già dall’inizio, quando nacque l’USCI tenermi aggiornato per andare in Friuli Venezia Giulia per volontà delle giuria. quattro Associazioni provinciali, alle Continuo a lavorare per i cori, sono Assemblee nazionali c’era sempre uno dei fondatori del concorso grande rispetto per il lavoro del Friuli “Orlando di Lasso” di Roma e ho Venezia Giulia e mi pare che tutto diretto fino al 2005 il coro “E. Grion”. questo continui. Poi ho dovuto lasciare, per problemi Posso dire con serenità e affetto, che famigliari. Paolin, uomo di spinta e cantore Ma non c’è dubbio, si può lavorare entusiasta, ha messo le fondamenta, ancora! E G I O N E Choralia Policardi ha contribuito alla costruzione di una casa ben fatta. E ora, da quando alla guida c’è Sante Fornasier, si lavora ad un meraviglioso arredamento! L’opera di Fornasier è fondamentale, ha trasmesso a tutti un modo di pensare che guarda lontano e in 13 Choralia R E G I O N E TÕNU KALJUSTE TÕNU KALJUSTE DIRIGE IL CORO DELLA RADIO SVEDESE ALLA STAGIONE DEL TEATRO DI MONFALCONE Andrea Mistaro Mi 14 l Coro della Radio Svedese divenne volge subito al repertorio baltico famoso negli anni ’50 grazie alla sinergia contemporaneo con l’insolito Dopo la di più componenti: una realtà corale vittoria, cantata commissionata nel 1997 nazionale di alto livello, un geniale al compositore estone Arvo Pärt dal direttore principale (Eric Ericson) ed una Comune di Milano, basata su un testo in generazione di compositori dalle idee prosa (da segnalare l’ineccepibile innovatrici che trovarono nel Coro e nel pronuncia italiana del coro) inerente la suo formidabile direttore un ottimo nascita del canto del Te Deum; la veicolo per i loro progetti. Quando (negli composizione rivela l’evoluzione del anni ’90 saltuariamente e poi stabilmente) linguaggio compositivo del Pärt più noto Tõnu Kaljuste divenne il primo direttore (quello della poetica “tintinnabuli” del principale straniero, il repertorio del coro Magnificat, ad esempio) verso un si aprì verso altre esperienze musicali che recupero di una dimensione più nel frattempo avevano cominciato a discorsiva della comunicazione musicale, rubare un po’ la scena alla “storica” in sostituzione di quella mistico- qualità corale scandinava: complice anche contemplativa, senza però rinunciare a la caduta dell’Unione Sovietica, la coralità quanto acquisito dal compositore nei ed i compositori baltici avevano decenni di maturazione precedenti, a cominciato a diffondersi nel mondo livello di sintesi di linguaggi modali e occidentale. tonali spazianti dal medioevo alla musica Il concerto del 20 dicembre al Teatro di del Novecento. Monfalcone presenta una valida Dopo i natalizi O magnum mysterium di retrospettiva di questi eventi, visti Giovanni Gabrieli e due Motets pour le dall’ottica di un Coro che ne è stato tra i temps de Noël di Poulenc, il Coro ha dato principali attori. Dopo il bachiano Lobet la sua massima prova nei pezzi di due den Herrn, il programma del concerto notissimi compositori contemporanei R Il coro della Radio Svedese. E G I O N E Choralia Tõnu Kaljuste. svedesi, i quasi omonimi Jan e Sven- Sven-David Sandström – precisa ed attenta, forse un po’ David Sandström. Del primo il Coro elegantissimo “speculare” carente dei grandi e spettacolari ha interpretato magistralmente il dell’iniziale Lobet bachiano, di cui va effetti dinamici e delle imponenti pezzo più noto, la rivisitazione del a costituire una sorta di alter ego sonorità cui ci hanno abituato le motetto di Praetorius Es ist ein Ros contemporaneo: nella sezione esecuzioni russe di questo entsprungen, nel quale la citazione iniziale della composizione il capolavoro, ma capace di creare del corale originale si dissolve come compositore “gioca” con gli effetti magici momenti di raccoglimento e un cristallo di sale in acqua, ritmici che le “t” finali della parola concentrazione, in linea con la acuta liquefacendosi in evanescenti e “Lobet”, opportunamente ripartite descrizione dell’opera che Clara complesse sonorità dalle immobili ed tra le sezioni del doppio coro, Giangaspero propone sul programma al contempo mutevolissime riescono a generare, con un effetto di sala, descrivendo “l’intimità virile e trasparenze, mentre reminescenze velatamente swing, stemperato poi nostalgica di questi Vespri, che del corale originario di tanto in tanto nella più cantabile sezione centrale, dipingono paesaggi interiori di riemergono, pur offuscate dalle seguita da un breve finale sereno e inaudita profondità, in cui gioia e liquide, emozionanti sonorità. composto ma ancora memore, fino tenerezza, letizia e malinconia sono Se la riuscita di Es ist ein Ros alle ultime battute, dello humour alla ricerca di una completa entsprungen mette in luce la iniziale. manifestazione”. perfetta omogeneità vocale del coro, L’intera seconda parte del concerto è Concludiamo segnalando alcuni la grande professionalità dei coristi e stata dedicata ai Vespri op. 37 di messaggi particolarmente lodevoli l’assoluta padronanza della Sergej Rachmaninoff, eseguiti quasi lanciati implicitamente (o forse no?) compagine da parte di Kaljuste è integralmente (elisi gli ultimi 3 dalla stagione del Teatro di stata esibita nel Lobet den Herrn di numeri) e proposti in una lettura Monfalcone con questo concerto: il 15 Choralia R E G I O E messaggio che la musica corale, esistono molti altri), universalmente pubblico italiano – sì, anche quello opportunamente selezionata e stimati dal pubblico per i loro lavori dei teatri, che a volte si è portati a propriamente eseguita, ha tutta la pianistici o sinfonici, hanno dedicato pensare essere poco incline ad dignità per rientrare in una stagione alcuni dei migliori lavori del loro uscire dal repertorio e dagli organici teatrale, normalmente appannaggio catalogo al coro, non destinando ad usuali – è pronto per capire ed di famosi solisti o ensemble esso - come a volte si crede - un apprezzare la ricchezza del buon strumentali; che alcuni compositori sotto-repertorio di composizioni di repertorio corale e la bellezza sonora (Rachmaninoff è uno di essi, ma ne seconda scelta; ed infine, che il di queste “orchestre di voci”. Due parole con Tõnu Kaliuste Nel breve intervallo tra le prove ed il concerto, Tõnu Kaliuste ha accettato una piccola intervista per Choralia. Dato il poco tempo a disposizione abbiamo pensato di focalizzare la chiacchierata non tanto sul concerto quanto piuttosto su ciò che può interessare maggiormente il mondo della nostra coralità, cercando di investigare le ragioni della grande qualità e del successo internazionale della coralità estone, nella speranza che la maggiore conoscenza di questa realtà possa fornire a tutti gli operatori del settore spunti di riflessione. Quale è secondo lei la ragione di fondo dell’ottimo livello della coralità estone? Tutto parte dalla scuola. Nelle scuole ci sono lezioni di canto, ed ogni scuola ha un coro di bambini.Vi è un concetto di istruzione secondo cui la gente deve saper leggere musica come legge il giornale, o la letteratura nazionale. 16 N Oltre al sistema educativo, quanto pensa che possa aver contribuito alla qualità della coralità “d’arte” un folklore corale molto sentito e vissuto dalla popolazione come è il caso di quello estone? Credo che ci siano altre due ragioni per cui la coralità estone è molto avanzata. La prima è una ragione politicosociale: in una nazione piccola con alle spalle una nazione molto grande, il popolo ha trovato da sempre la propria forza nel riunirsi per cantare assieme. La seconda è invece di tipo culturale: l’Estonia è sempre stata al confine tra il mondo orientale e quello occidentale; in questo contesto, compositori e direttori di coro hanno potuto conoscere diverse scuole, diverse influenze, e cogliere ciò che di importante proveniva sia da est che da ovest, creando la base della propria educazione attraverso un “mix” dei due apporti; poi ci sono stati 50 anni di strada a senso unico, ma negli ultimi anni la privilegiata situazione preesistente si sta ricomponendo. Dalle nostre parti è molto nota la grande qualità della “coralità baltica” e della produzione dei locali compositori, ma sono forse meno note le caratteristiche proprie della musica di ciascuna delle tre repubbliche. Ci può aiutare a capire queste differenze, o a delineare alcuni tratti che lei giudica peculiari della musica corale estone? Se ci riferiamo alla musica contemporanea, oggi la globalizzazione è ovunque, ed è arrivata anche nelle partiture dei compositori delle giovani generazioni. Se invece parliamo della nostra produzione storica, dobbiamo tener presente che la nostra cultura è molto giovane (risale all’epoca del nostro risveglio nazionale, alla fine del 19° secolo – i musicisti andavano a studiare a S. Pietroburgo o a Lipsia…): una situazione non comparabile con la maggioranza di quelle europee, caratterizzate da secoli di tradizione colta. In entrambi i contesti, quindi, è difficile individuare nella nostra produzione colta che cosa sia tipicamente “estone”. Viceversa, molto più caratterizzato è il nostro folklore, che è estremamente antico (secondo alcuni, addirittura millenario); ma è stato sempre trasmesso oralmente, è una potenza di diverso tipo, più legata alla memoria… Il compositore estone più noto all’estero è sicuramente Arvo Pärt; sente il desiderio di valorizzare all’estero, con la sua attività, qualche altro compositore estone che secondo lei è decisamente “sottoquotato”? È difficile fare un nome solo, preferirei fare più nomi… Direi però che Cyrillus Creek ha finalmente cominciato ad ottenere l’onore che si merita, avendo avuto da noi il ruolo che in Ungheria hanno avuto Kodaly e Bartók nella riscoperta “sul campo” dei nostri canti popolari. Per finire, una domanda più personale. Se lei dovesse motivare a qualcuno il “perché” lei dirige… È un’ottima domanda: forse perché cerco sempre di fare ciò che mi piace! R E G I O N E Choralia QUANDO A UDINE VENNERO MORAVI E COSACCHI… CONCERTI CORALI NEL FRIULI DEGLI ANNI VENTI Cristina Scuderi i l 15 gennaio 1923 al Teatro Sociale di nelle sale della loggia municipale. Erano Udine la neonata Società cittadina degli presenti molti assessori, consiglieri, “Amici della Musica” inaugurò la lunga serie avvocati, il prefetto, il questore, il generale dei suoi concerti con una esecuzione Berardi, vari commendatori. In vocale da parte del coro dei “Maestri rappresentanza della Società Orchestrale Cantori Moravi”. Fu un avvenimento cittadina era presente il maestro Zanini. artistico di eccezionale importanza per la Presenziarono tutti gli insegnanti città. I cantori vennero accolti dell’istituto musicale “J. Tomadini”. calorosamente e da lì iniziarono un giro L’assessore Marcovic portò il saluto della trionfale nei maggiori centri artistici d’Italia. città di Udine ai cantori che venendo in Arrivati col treno alla stazione di Udine, Italia per una tournee artistica rinsaldarono ebbero un benvenuto davvero sbalorditivo: fortemente “l’amicizia contratta sulle furono ricevuti da moltissime autorità e, tra sponde del Piave e sul Monte Grappa, gli altri, da Enrico Morpurgo (presidente, mentre cecoslovacchi ed italiani all’epoca, della Società “Amici della combattevano contro il comune Musica”) e da Mario Mascagni, cugino del oppressore”. Il prefetto ricordò di essere più celebre Pietro, nonché direttore stato presente il 24 maggio 1918 alla dell’istituto “J. Tomadini”. Dopo una breve cerimonia svoltasi sull’altare della Patria a sosta all’albergo Italia (l’attuale Astoria), Roma, quando la legione cecoslovacca accompagnati dall’assessore Del Piero e giurò fedeltà alla propria bandiera dal Morpurgo i cantori visitarono il castello, nazionale. Quindi presentò il distintivo che il suo museo e i principali monumenti egli portava in quel giorno, facendone dono cittadini. Furono portati anche a Tricesimo alla Società dei Maestri Moravi. Dal canto per poi rientrare in città ed essere ricevuti suo il presidente della società morava 17 Choralia R E G I Mario Mascagni. 18 O N E sottolineò come non era monito contro gli udinesi diffidenti: “Eppoi si dica pure da sconosciuta in parte di inutili scettici che a Udine non è possibile fare Cecoslovacchia l’arte delle belle e buone cose. Per quanto riguarda l’arte italiana e come fossero musicale ecco una sonorissima smentita, e non sarà amati Dante, Petrarca, l’ultima”. Michelangelo, Leonardo e In Duomo ebbe luogo due anni dopo il concerto della Verdi. Quindi salutò l’Italia Società Polifonica Romana diretta da Raffaele Casimiri. Il come madre dell’arte e maestro Adelchi Cremaschi, che firmò la recensione sul della scienza, ricordando giornale, rimase profondamente colpito dall’evento: “parmi che il popolo ceco ebbe di non riuscire a descrivere degnamente le profonde della nazione italiana il impressioni riportate dall’affollatissimo pubblico giusto ed elevato concetto che essa meritava. intervenuto nella nostra massima chiesa. Le sensazioni Alle 21 precise di quella sera il direttore del coro, maestro provate oltrepassano il limite di quelle che comunemente Ferdinando Vach, iniziò l’esecuzione del programma con gli si provano”. E sui coristi: “Quanta disciplina, quanto ordine, Improperia di Palestrina, seguiti dall’Inno dei contadini di quanta sottomissione e deferenza verso il maestro Smetana e da composizioni di Dvorak, Thomas, Janacek, direttore! Quanto delicato pensiero nel rivolgere un saluto Foeroter, Krijkovsky. In conclusione, tre canzoni nazionali al capo della nostra chiesa udinese ed alla popolazione! cecoslovacche come L’acqua scorre, Un fiore e Balla, balla. Quale fremito di commozione non si impossessò di tutti Mario Mascagni diede relazione del concerto il giorno noi in questo momento solenne!”. Furono eseguiti seguente in un lungo articolo sul “Giornale del Friuli”: “La Palestrina, Orlando Di Lasso, Firmin Le Bel, Josquin des fusione mirabile dei 55 soci, l’intonazione perfetta, il sobrio Pres e Da Victoria. Il maestro Casimiri apparve sereno e colorito adatto alle composizioni eseguite, e la bellezza calmo; “col suo gesto espressivo egli sapeva portare la delle voci che il coro compongono” scrisse, “prendono massa corale ad effetti mai sino ad ora conosciuti né immediatamente il pubblico e lo trascinano in una apprezzati. In lui si riscontra il più completo svisceramento atmosfera alta, tal che alla fine una ovazione imponente di di una musica nella quale ben pochi sanno e possono ammirazione schietta saluta l’eletta schiera dei Maestri cimentarsi; in lui sta una potente profondità di concezione Moravi ed il suo direttore”. ed una cultura musicale veramente smisurata”. Il ricordo della guerra era ancora vicino e Mascagni Di nuovo al Teatro Sociale si esibì anche il coro “Euterpe” sottolineava anche il significato di profonda fratellanza che diretto da quel Guglielmo Russo che tanti onori raccolse sottendeva alla manifestazione. “La gloriosa accademia di grazie anche alla sua attività di compositore (la sua musica Santa Cecilia di Roma è la organizzatrice del giro, che non era eseguita dal “Quartetto Veneziano”, poi “del Vittoriale”, servirà soltanto a dire agli italiani di quali manifestazioni del quale faceva parte anche Vittorio Fael. Il quartetto era artistiche sono capaci i Maestri Moravi, ma altresì a patrocinato da D’Annunzio). La Società “Euterpe” era rinsaldare quei vincoli di fraterna amicizia fra i due popoli composta da operai e gondolieri che vinsero vari premi in che insieme hanno combattuto contro il comune concorsi regionali e nazionali di canto. Il coro rivelò oppressore. E giova, a questo proposito, il ricordare che un’ottima preparazione eseguendo la Leggenda Bretone di molti dei Maestri Moravi furono già compagni gloriosi dei Gounod: emerse in pieno il contenuto popolaresco del nostri soldati nella guerra contro l’Austria”. L’articolo si canto e risaltò la tecnica del pizzicato chiudeva con palese soddisfazione per l’evento e con un d’accompagnamento. Tra le altre composizioni, Ninna R E G I O N E Choralia nanna di Pratella e Pasqua di Resurrezione dello Zanella; convinzione che le nostre belle villotte sono del tipo di quei dello stesso Russo furono eseguiti Luna di maggio e canti popolari e che anche fra noi esistano voci e cori Vendemmiale. Ciò che portò il pubblico al più alto capaci di darne colori e proprietà degne”. L’articolo era entusiasmo fu Mattinata del Veneziani, maestro del coro firmato da Luigi Garzoni: si spiega dunque la chiusa finale della Scala, per il quale brano si scrisse che l’esecuzione fu dello scritto, volto a valorizzare la realtà corale del perfetta: “apparve in esso tutto lo splendore di un’alba territorio. Garzoni firmerà anche la recensione del “Coro marina, il risveglio della terra, la luce che a poco a poco Sardo”, ospite degli “Amici della Musica” sette mesi dopo. Il cresce e si diffonde, finché appare il sole” si commentò concerto si svolse nella palestra del Liceo Scientifico poeticamente sul “Giornale del Friuli”. Furono richiesti cittadino: “cinque cantori nel loro costume tradizionale, numerosi bis. giubba nera, camicia e calzoni bianchi, gambali e scarpe Nel 1927 sempre al Teatro Sociale, sarebbe toccato ai nere, fez nero, cantavano seduti, immobili e beati” “Cosacchi del Kubany”, reduci da un successo triestino, racconta Garzoni; “cantavano come fossero stati nel loro regalare uno spettacolo davvero grandioso, accolto paesello di Agius, come avevano cantato i loro bisnonni, anch’esso da un grande plauso di pubblico. In costume con la stessa semplicità di ritmo e di figurazione, cosacco, severi e gravi, i quaranta cantori immobili e polifonicamente, ora con canti ritmici, ora con canti statuari, diretti con precisione militare dal valente maestro spianati. Non era un concerto il loro, ma un ricercare Semjon Ignatioff, prima di svolgere il loro programma indefinito pastorale. Vedemmo anche due saggi delle loro eseguirono con vigoroso slancio l’inno fascista Giovinezza, danze accompagnate da una nenia ritmica, che ci fece ridotto a quattro voci. “Il simpatico omaggio conquistò fin immaginare una di quelle cerimonie religiose che i primi da principio l’uditorio” ci racconta il critico. “Nella prima sacerdoti delle divinità preistoriche compivano in mezzo al parte del programma un largo periodare, melodie possenti, gregge o alla mandria, fra i monti o nelle vergini vallate”. Il di colossale quadratura, modulazioni vaste, d’ampio direttore del coro, Gavino Gabriel, intercalava i brani con respiro, fecero gustare solenni composizioni […]”. Furono chiare ed eloquenti spiegazioni. La serata fu dunque un eseguite musiche di Bortniasky, Turtschaninoff, tuffo nei paesaggi della Gallura, nella primitiva semplicità Archangelschy, Tschesnokoff. Non mancarono gli obbligati del vero popolo sardo. di tenore e baritono sullo sfondo di armonie a bocca Nessun concerto di corali extraregionali negli anni Venti in chiusa, in brani come Antica canzone popolare ucraina e realtà, riuscì a superare l’importanza di quello dei “Maestri La tinozza d’acqua di Dawidswsky. Nella seconda parte del Cantori Moravi”. Per essi si era mobilitata l’intera città concerto si proseguì con brani popolari come La canzone perché, come si ebbe a dire in precedenza, vi era anche del Volga, Il cosacco prigioniero o Scampanio serale che una volontà di esprimere solidarietà ad un popolo che piacque talmente da essere ripetuto come bis. “Richiesti aveva combattuto a fianco di quello italiano contro lo della replica” continuava il cronista “i cantori regalarono un stesso nemico. pittoresco loro canto popolare chiassosissimo, con urli, Gli anni seguenti videro la partecipazione di altre fischi, grida, convergenti singolarmente alla tonalità di importanti compagini corali nella città di Udine, accolte base, e lasciarono il pubblico entusiasta”. I Cosacchi sempre con entusiasmo e con grande concorso di diedero in brevissimo tempo altri due concerti, con un pubblico. Solo la seconda guerra mondiale rappresentò una crescente successo di spettatori, esibendosi anche nella brusca interruzione alla programmazione concertistica, loro tipica Danza dei pugnali. “L’audizione di ieri sera” interruzione dalla quale ci si riprese con grande sforzo ma, commentava il quotidiano “per noi friulani lasciò la per fortuna, anche con rinnovato entusiasmo. 19 Unione Società Corali del Friuli Venezia Giulia VERBUM RESONANS Seminari Internazionali di Canto Gregoriano anno XIII 16-21 luglio 2007 Abbazia di Rosazzo (Ud) Direttore dei corsi: Nino Albarosa Coordinatore: Franco Colussi Docenti: Corso preparatorio: Paolo Loss Primo corso: Nino Albarosa Secondo corso: Bruna Caruso Terzo corso: Alexander Schweitzer Esercitazioni d’assieme: Alexander Schweitzer Vocalità gregoriana: Paolo Loss Liturgia: don Alessandro Tracanelli Sabato 21 luglio 2007 Chiesa dell’Abbazia, ore 18.00 MESSA IN CANTO GREGORIANO cantata dalla schola formata dai corsisti diretta da Alexander Schweitzer CONCERTI CALENDARIO DEI SEMINARI Venerdì 20 luglio ABBAZIA DI ROSAZZO (UD) Chiesa di San Pietro, ore 20.45 I corsi si svolgeranno da lunedì 16 a sabato 21 luglio 2007 con il seguente programma: Sabato 21 luglio AQUILEIA (UD) Basilica, ore 20.45 8.30 9.30 11.30 15.30 17.30 GRUPPO VOCALE “LAETETUR COR” La mattinata di lunedì 16 luglio avrà invece il seguente orario: di Schio (Vr) direttore: Ermanno Cocco CONCERTI E MESSE SUL TERRITORIO CORI dell’USCI Friuli Venezia Giulia - 9.30 11.30 12.30 17.30 18.30 8.30 9.00 - 10.30 10.30 - 11.30 11.30 - 12.30 vocalità corsi esercitazioni d’assieme corsi esercitazioni d’assieme arrivo dei corsisti e presentazione dei corsi liturgia corsi esercitazioni d’assieme Sede dei seminari: Abbazia di Rosazzo in Comune di Manzano (Ud) Per informazioni e adesioni contattare la Segreteria: tel. 0434 875167 - fax 0434 877547 - e-mail [email protected] VERBUM RESONANS Incontri Gregoriani 2007 10-11 febbraio 24-25 marzo Abbazia di Rosazzo (Ud) Analisi ed interpretazione di brani tratti dal repertorio dell’Avvento Docente: Nino Albarosa 20 in collaborazione con: Università degli Studi di Udine Dipartimento di scienze storiche e documentarie Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Feniarco Fondazione CRUP Aiscgre - Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano Abbazia di Rosazzo Provincia di Pordenone Provincia di Udine USCI Gorizia USCI Pordenone USCI Trieste USCF Udine UCCS ZSKD Trieste Fondazione per la Conservazione della Basilica di Aquileia G O R I Z I A Choralia LA VARIANTE DI LUNENBURG: UN’EMOZIONE STRAORDINARIA Mariachiara Carpenetti l’ USCI Gorizia ha partecipato al progetto “Signori, un quarto d’ora”... all’annuncio teatrale ideato da Walter Mramor e Valter dello speaker dagli altoparlanti, la Sivilotti per il “Teatro Verdi” di Gorizia con tensione si fa tangibile nei camerini e in la collaborazione del Kulturni Dom Gorica sala prove dove con il maestro Hilarij che prevedeva la messa in scena, in forma Lavren≥i≥ stiamo riscaldando la voce musicale e teatrale, del romanzo di Paolo prima dello spettacolo: le risate cessano, Maurensig “La variante di Lunenburg”. il vociare si smorza e tutti terminano i Presenza d’eccezione la cantante Milva loro preparativi, chi con un vocalizzo che, assieme al coro formato per all’ultimo minuto, chi con un sorso l’occasione, ha sostenuto la parte d’acqua. All’annuncio successivo “coro e musicale della rappresentazione. La orchestra sul palco” siamo già partecipazione del’USCI Gorizia deriva incamminati e dopo un attimo ci anche da una proficua collaborazione già ritroviamo sul palcoscenico illuminato avuta per altri progetti sia con il maestro dalle fioche luci dei leggii: tutti sono al Sivilotti sia con il Kulturni Dom Gorica che loro posto, gli occhi fissi sul direttore hanno evidenziato la capacità Valter Sivilotti e il fiato un po’ corto per dell’Associazione di rispondere l’emozione... positivamente sia dal punto di vista ... si fa buio e oltre il sipario tirato la voce musicale che organizzativo. È stata una di Paolo Maurensig inizia a leggere le bella occasione anche per valorizzare i prime righe del suo famosissimo romanzo cori associati, soprattutto quelli che d’esordio La Variante di Luneburg. Vi si affrontano un certo tipo di repertorio. narra di una partita di scacchi giocata Un’esperienza nata semplicemente, da durante un intero inverno nel campo di rapporti già collaudati, che si è poi sterminio di Bergen Belsen tra l’ebreo trasformata in qualche cosa di importante. Tabori e il suo rivale ufficiale delle S.S. 21 Choralia G O R I Z I A un’altra orrenda esecuzione: vengono uccise a colpi di fucile quasi si trattasse appunto di una caccia alle allodole. Sul “buio” il pubblico esplode in applausi meritati e liberatori, ma non è ancora finita: c’è l’ultima canzone di Milva, un altro episodio di eccezionale perizia compositiva del maestro Sivilotti ed esecutiva della grande interprete. La “fabula” termina con Milva e Walter Mramor abbracciati al centro della scena con il sottofondo della musica della Scacchiera di pezza, una “ballata di morte”... si fa buio e Cantori, maestro e Milva. 22 iniziano gli applausi (accompagnati Frisch, dove la posta in gioco è la altamente drammatica dell’intera da momenti musicali di orchestra e vita dei prigionieri. L’autore inizia rappresentazione. coro): gli interpreti vanno numerose raccontando la leggenda Uno dopo l’altro si dipanano i diversi volte alla ribalta, chiamati da un dell’invenzione del gioco degli momenti musicali e narrativi di cui è pubblico entusiasta; molti in sala scacchi, commentato musicalmente composta questa “fabula in musica” hanno ancora gli occhi lucidi: non è dall’orchestra. Dopo un attimo si e mai per un solo istante cala la stato possibile trattenere questa apre il sipario ed entra Walter tensione che ha i suoi picchi grande emozione: in tutti - pubblico Mramor, attore e voce narrante, che drammatici in due episodi: il treno, ed esecutori - questa con magistrale bravura introduce lo “reso mirabilmente dagli archi che rappresentazione ha suscitato una spettatore nella complessa vicenda imitano lo stridore dello sferragliare fortissima tensione emotiva. narrata nel libro, che attraverso gli sulle rotaie fino all’imperioso “Arbeit Terminiamo quindi con il bis scacchi racconta il dramma macht frei” in cui esplode il coro con (richiesto a gran voce dal pubblico in dell’Olocausto. autoritario monito di morte, sala): un’altra volta si sentono “Questa è la storia dei due sovrani (il sottolineando tutto l’orrore nell’aria le terzine del pianoforte e re bianco e quello nero degli scacchi dell’inferno che si spalanca all’arrivo l’attacco del soprano solista Franca appunto) che andrò a narrarvi per nel campo di concentramento; le Drioli con il coro nel tema di Allodole intero”: entra Milva con la prima di allodole, quattro donne che vengono e Milva: “anche se il cielo vi chiama otto bellissime canzoni - composte condotte nella brughiera alle prime in alto, il vostro sguardo resta per lei da Valter Sivilotti - che con la luci dell’alba, slegate e cacciate via incantato da ciò che sua grinta e gran classe rende facendo loro credere di essere avete amato”.... ancora più toccanti nell’atmosfera libere, mentre si tratta solo di È davvero finita e già resta un senso G O R I Z I A Choralia di nostalgia che non avrei Ensemble Polivox, Dramsam, Pevska finalmente la prima prova con Milva. immaginato quando a dicembre skupina Musicum, Polifonico La sensazione è di aver preso parte a siamo stati contattati (tramite l’USCI Caprivese, Mpz Lojze Bratu∑) siamo qualcosa di straordinario, della Provincia di Gorizia) per questa stati preparati da Hilarij Lavren≥i≥ e confrontandoci con una realtà “avventura”: abbiamo aderito in da Valter Sivilotti per queste professionale dello spettacolo di alto massa e con entusiasmo, come è esecuzioni al teatro “Verdi” di livello. Resta la speranza che ci nello stile del Gruppo Vocale Ansibs. Gorizia: il 2 febbraio in prima saranno altre occasione di eseguire Nel mese di gennaio assieme ad altri nazionale e il 3 in replica. Abbiamo questa Variante di Luneburg: opera 11 colleghi italiani e sloveni di lavorato intensamente e con molto degna pur nella sua essenzialità e diverse associazioni della provincia impegno per quattro settimane e il semplicità, dei teatri più importanti e (Centro Musicale Emil Komel, 28 gennaio al teatro di Cormons del pubblico più esigente. CORO S. IGNAZIO: RIPRESA E RICORDI È SCOMPARSO DON STAKO JERICIJO, FONDATORE E DIRETTORE DEL CORO “S. IGNAZIO” DI GORIZIA CHE, DA UN ANNO, HA RIPRESO LA SUA ATTIVITÀ Alma Kufahl o M ggi è il 29 gennaio del 2007 e proprio un appoggiato, dato fiducia. In pochi mesi, anno fa stavamo festeggiando il grazie alla pazienza del maestro Liviano cinquantesimo anno di attività del coro Brumat ed al suo particolare modo di farci “S. Ignazio” di Gorizia e, per molti, doveva capire i nostri errori, con ironia e amicizia, essere anche l’ultima tappa di un lungo siamo stati in grado di raggiungere cammino. Ma un gruppetto di coristi, ha obbiettivi importanti, non ultimo quello di deciso che non si potevano cancellare riuscire a riorganizzare la rassegna di così cinquant’anni di storia, di sacrifici, di “Santa Cecilia” che, il 24 novembre scorso, impegno. Così si è aperta una nuova ha visto nuovamente riuniti ben otto cori pagina, un nuovo inizio… a distanza di un goriziani, nella Chiesa di S. Ignazio gremita anno vorrei ringraziare tutti quelli che da un pubblico entusiasta. hanno creduto in noi che ci hanno È stata una bellissima festa della musica! 23 Choralia G O R I Z I A Avrei voluto anche far un po’ di sana autocelebrazione, suo coro. Abbiamo dimostrato che essere un coro è perché nel mondo frenetico di oggi non è facile ottenere molto di più che mettere insieme estemporaneamente consensi e soddisfazioni, ma, oggi, noi del coro “S. delle voci e cantare; siamo, infatti, un gruppo di amici Ignazio” non riusciremo a festeggiare; dobbiamo infatti che hanno trovato nel canto il modo più bello di stare accompagnare il nostro Don Stanko Jericijo nella Sua assieme, di costruire qualcosa assieme, di comunicare ultima tappa terrena e salutarlo per un’ultima volta. Ci delle emozioni e tutto questo grazie proprio a Don sentiamo, però, ancora più orgogliosi dei risultati Stanko. Stima, affezione e riconoscenza saranno i raggiunti, così facendo abbiamo potuto dare seguito con sentimenti che noi tutti proveremo per sempre nei Suoi tenacia e commozione agli insegnamenti umani e canori confronti Don Stanko, GRAZIE. di un uomo che ha dedicato la sua vita alla musica, al Il maestro don Stanislao Jericijo è da annoverarsi tra i più importanti direttori di coro e compositori goriziani al pari di Corrado Bartolomeo Cartocci, Augusto Cesare Seghizzi, Emil Komel, Cecilia innumerevoli brani per coro su parole di poeti locali ricordo tra tutti Biei tre morars su testo di Anna Bombig e i numerosi brani in lingua slovena. Questo suo lavoro di ricerca, di elaborazione e 500 anni dalla morte del Conte Leonardo e il passaggio della Principesca Contea agli Asburgo, o ancora la Messa in Do Maggiore di Schubert per coro, solisti e orchestra Seghizzi e Rodolfo Lipizer. La sua opera conta un numero considerevole di mottetti, di messe, di composizioni per organo, per solisti, per ottoni e creazione musicale non può essere scisso dall’impegno che profuse, per più di eseguita nel grande santuario di Mariazell in Austria alla presenza del Cardinal Franz quarant’anni, come direttore del coro “Sant’Ignazio”. L’attenzione particolare e peculiare per la musica polifonica cinquecentesca (Palestrina, Gallus, Croce) ha da sempre caratterizzato la scelta del repertorio, senza tralasciare naturalmente le König o ancora la celebrazione a Sant’Ignazio, di orchestra d’archi o sinfonica. Posso ricordare, in questa circostanza, il Tu es Petrus composto per la visita di Giovanni Paolo II a Gorizia, lo Stabat Mater, il Magnificat, la Missa Solemnis tutte composizioni di grande effetto e di difficilissima esecuzione, Passio per coro, solisti, organo e quintetto d’ottoni, la Missa in Simplicitate Cordis, la tessitura molto semplice e la brevità permettevano di eseguirla spesso: a questa messa era molto legato e la volle cantata anche per il suo giubileo sacerdotale. È da ricordare il suo lavoro di compositore anche per ciò che concerne la musica popolare dove ritroviamo 24 eucaristica, in Cattedrale, per i riappacificazione tra Austria e Italia a ottant’anni dall’inizio della prima guerra mondiale, dove si incontrarono i due Presidenti della Repubblica, Scalfaro per l’Italia e Klestil per l’Austria. Fanno parte del altre epoche storiche. Il suo interesse per la polifonia classica era dettato suo curriculum le numerose partecipazioni a concorsi corali nazionali e dall’importanza di formare il coro a un tipo di musica che richiede rigore, impegno e internazionali con ottimi risultati e grandi soddisfazioni. Fu capace, grazie alla tenacia particolare concentrazione. Non si possono dimenticare le varie esecuzioni della e alla grande pazienza che lo contraddistinguevano, di Krönungsmesse di Mozart per coro, solisti e orchestra che venne cantata anche per la solenne celebrazione dei 250 anni dell’Arcidiocesi di Gorizia o la concelebrazione fondare un coro di voci bianche che avvicinava al coro “grande” in numerose occasioni: già dopo pochi mesi di prove fece eseguire al piccolo coro l’Ave Maria di Schubert” insieme alla “Villachersinphonie Orchester” con grande stupore di tutti. Per comprendere completamente la sua figura non è possibile dimenticare il suo impegno profuso nella parrocchia di Sant’Ignazio per quarant’anni come vicario parrocchiale e naturalmente la pluridecennale attività di professore di religione e musica nelle Scuole Medie. Si può affermare che don Stanko è stato veramente un testimone eccezionale dei maggiori avvenimenti che si sono susseguiti nella città di Gorizia negli ultimi decenni. Sono certo e auspico che la sua personalità e l’enorme mole di composizioni saranno meta di studi approfonditi nei prossimi anni, ma ciò che conta più d’ogni altra cosa è il ricordo che ognuno di noi porterà per sempre con se, di un uomo, di un sacerdote umile, semplice, cordiale, intelligente, sempre disposto ad ascoltare e pronto a sacrificarsi. Vanni Feresin G O R I Z I A Choralia IL CORO DEL LICEO SCIENTIFICO “M.BUONARROTI” COMPIE DIECI ANNI Claudia Mattiotto è stata una scommessa: oggi, dopo dieci studio personale, al di fuori della scuola. anni, possiamo dire vinta alla grande! Era stato fin troppo facile notare come la A settembre saranno infatti dieci gli anni musica costituisse un canale di attività del Coro del Liceo Scientifico comunicativo ed aggregante quasi “M.Buonarroti” di Monfalcone, un naturale per i ragazzi, da qui l’idea: traguardo importante, frutto di un perché non fare musica a scuola? cammino impegnativo, talvolta faticoso, L’educazione musicale era, ed è ancora premiato però dai risultati ottenuti, non purtroppo, la grande assente negli istituti solo sul piano musicale, ma anche su superiori, ma in quegli anni facevano la quello umano ed educativo: l’impegno, loro comparsa nelle scuole superiori le l’entusiasmo, il senso di appartenenza, il cosidette attività extracurricolari, attività senso di responsabilità, la gioia del fare cioè promosse ed organizzate dalla insieme costituiscono degli obiettivi scuola al di fuori dell’orario delle lezioni, importanti, raggiunti da questi nostri che consentissero agli studenti che le ragazzi che, anno dopo anno, hanno ri- avessero liberamente scelte, di esprimere formato il coro, lo hanno consolidato, lo le abilità, gli interessi, le doti naturali che hanno migliorato, lo hanno fatto nel normale lavoro scolastico non conoscere ed apprezzare. potevano emergere. L’idea ci è venuta dieci anni fa in Naturalmente il nostro asso nella manica occasione di un incontro del nostro liceo fu la maestra Gianna Visintin, non solo per con un istituto di Capodistria: in le sue doti professionali, ma per la sua quell’occasione i ragazzi avevano animato innata capacità di motivare, l’incontro con esibizioni musicali, entusiasmare, “catturare” gli studenti. strumentali e di gruppo, che però i nostri E così, una trentina di ragazzi risposero studenti avevano preparato con uno allora all’invito e si presentarono alla 25 Choralia 26 G O R I Z I A prova della voce, molti di loro naturalmente tener conto delle preparati, a conoscenza del assolutamente sconcertati dai primi tappe che scandiscono l’anno repertorio, esperti, corrisponda vocalizzi ed assolutamente scolastico: ci sono periodi molto l’entrata dei “primini”, che il “analfabeti” dal punto di vista impegnativi per lo studio, duranti i percorso lo dovono iniziare. La musicale. Eppure, in modo che quali la presenza alle prove non può straordinaria bravura della maestra considero ancora miracoloso, furono essere assicurata, e l’attività annuale Gianna consente ogni volta di essere pronti a metà dicembre dello stesso non può prolungarsi oltre la metà di preparati e pronti a nuovi impegni. anno ad affrontare la prima maggio per l’avvicinarsi degli esami Abbiamo dunque fatto tanta strada, impegnativa trasferta, a Budapest, conclusivi. Riprende ad anno ci siamo esibiti in concerti, ospiti di un coro giovanile. scolastico iniziato e non è quindi partecipato a concorsi (e vinto), il È così cominciata la nostra possibile nessun tipo di attività pubblico ci ha sempre apprezzato e avventura, che ci ha riservato tante estiva. Strutturalmente è evidente il sempre ha sottolineato la soddisfazioni, ma che ovviamente problema dell’organico: esso muta freschezza, la vivacità, la gioia con necessita di tanto impegno per i ogni anno ed è quindi necessario cui i ragazzi cantano. ragazzi, per i responsabili, necessita riprendere un po’ tutto daccapo: E noi responsabili assaporiamo come di tanto lavoro e soprattutto di tanta normalmente i ragazzi che entrano i più bei complimenti le parole che creatività da parte della maestra: il nel coro vi rimangono fino alla quinta sempre gli spettatori dicono, mentre coro è attualmente composto da una ed alcuni assicurano la loro i coristi sfilano interminabilmente cinquantina di studenti, molti dei partecipazione anche nel loro primo per sitemarsi sul palco, “... ma quanti quali non leggono la musica e si anno di università, fin quando gli sono?” ed alla fine “come è bello sono avvicinati per la prima volta ad orari e gli esami glielo consentono; è sentir cantare i giovani...”. un’esperienza musicale rigorosa; la comunque inevitabile che all’uscita programmazione artistica deve degli studenti di quinta, ormai P O R D E N O N E Choralia RIPARTE IL CORSO USCI-PN PER DIRETTORI Roberto Brisotto d opo il positivo incontro della scorsa analizzata nei suoi aspetti essenziali ed è stagione, l’USCI Pordenone ripropone affidato a Adriano Martinolli d’Arcy. quest’anno il corso di formazione per Ciascun modulo comprende un ciclo di direttori di coro e, forte dell’esperienza tre incontri articolati in weekend (sabato fatta, lo ripresenta in una veste più pomeriggio e domenica mattina) tra articolata e varia. Gli obbiettivi rimangono gennaio e giugno e prevede la possibilità i medesimi, quelli cioè di fornire una di frequenza come allievo attivo od stimolante possibilità di approfondimento uditore. Due gruppi corali hanno dato la del ruolo del direttore da vari punti di loro preziosa disponibilità a collaborare vista, promuovendo così un percorso nelle vesti di coro laboratorio ed a fornire formativo che arricchisca i musicisti e gli le sedi per lo svolgimento delle lezioni: il appassionati che si dedicano a questa coro “Sant’Antonio Abate” di Cordenons e attività ed i cori con i quali abitualmente l’Ensemble vocale “inContràppunto” di lavorano. Quest’anno il corso è stato Camolli-Casut (Associazione Coro Contrà diviso in tre moduli, tematicamente Camolli). La nuova articolazione che l’USCI distinti ed affidati a docenti importanti e Pordenone ha dato alla propria proposta di indiscusso prestigio musicale. Il primo didattica è stata premiata dal numero modulo, affidato a Marco Berrini, affronta sorprendentemente alto di iscrizioni le problematiche legate all’aspetto raccolte (32 effettivi e 12 uditori), interpretativo, musicale e stilistico provenienti da tutta la regione, segno inerente al repertorio polifonico sacro; il chiarissimo che questa iniziativa risponde secondo è rivolto all’approfondimento ad un’esigenza fortemente sentita presso delle questioni riguardanti la vocalità e gli operatori del settore. Un dato l’espressione corporea in relazione al interessante è la presenza, tra gli iscritti, canto ed è affidato a Vera Marenco. Il di parecchi coristi: aspetto importante terzo modulo, infine, ha come tema perché dimostra da un lato la volontà da principale la tecnica di direzione parte di quest’ultimi di curare la propria 27 Choralia P O R D E N O N E Momento di studio del primo week-end di lavoro con il maestro Martinolli. formazione in maniera da svolgere il Questa dimostrazione di interesse, di Per informazioni sul corso, sulle date proprio ruolo con coscienza disponibilità ad intraprendere nuovi delle lezioni e sui docenti: musicale e non solo come semplici percorsi e di apertura a nuove www.uscipordenone.it “esecutori”, dall’altro dimostra che le suggestioni testimonia una vitalità ed Associazioni Corali stanno entrando un fermento dell’ambiente corale nell’ottica di favorire la nascita di che rincuora e incoraggia quanti figure come quelle dell’assistente o amano la coralità e si adoperano per del vice direttore, utili per la gestione la sua crescita ed il suo attuale del coro ed importanti potenziamento. assicurazioni per l’attività futura. 28 P O R D E N O N E Choralia IL BILANCIO ARTISTICO DI UN DECENNIO PRIMI DUE CD DELL’OFFICIUM CONSORT Pio Pradolin a distanza di quasi tredici anni dalla base del progetto dell’allora “Coro fondazione, dopo aver conseguito laboratorio dell’USCI Pordenone” di cui prestigiosi riconoscimenti in concorsi e l’Officium è una “costola”. La cura per il manifestazioni importanti, forse era testo, l’importanza fondamentale arrivato il momento per l’ “Officium dell’articolazione verbale e dell’agogica Consort” di costruire una testimonianza nell’esecuzione (da qui le sottolineature permanente, qualcosa che costituisse puntuali sull’efficacia del dato testuale dal sintesi delle proprie scelte artistiche, punto di vista poetico e retorico), succo di tutta l’attività portata avanti in l’attenzione alle leggi principali del canto questi anni. Era giunto il tempo per una corale direttamente mutuate e scelta matura e consapevole, insomma, intimamente condizionate dallo studio del atta a lasciare una traccia qualificata. Gregoriano, con costante senso L’idea di registrare un compact disc in cui esegetico, cura paziente non per il suono fossero presenti, in sintesi, le scelte in sé – elemento del tutto trascurabile se repertoriali rivolte per gran parte al canto non “contestualizzato” – ma per monodico e alla polifonia sacra l’articolazione e la sua musicalità, per cinquecentesca, significava ribadire l’efficacia nel porre un testo, per la un’identità, quasi dichiarare il proprio precisione articolatoria, giammai DNA artistico. Non è un caso, poi, che mensurale, per la diligenza nella chiusura gregoriano e polifonia siano state motivo della parola e della frase, per la logica di predilezione da parte del gruppo se interpretativa imposta dalle figure pensiamo alle idee fondanti che il retoriche racchiuse nella composizione. compianto Piergiorgio Righele pose alla Sono queste, in estrema sintesi, le idee 29 Choralia P O R D E N O N E monodico che polifonico. Ma la traccia, comunque, resta! E dà conto di un lavoro profondo, di costante e coerente ricerca e crescita, protratte lungo più di un decennio. Adoramus te, Domine Jesu Christe, oltre che quello del brano introduttivo di Matteo Asola, sarà il titolo del lavoro che l’Officium si appresta a concludere, ripercorrendo su repertori impegnativi e di contenuto che il gruppo ha più volte indagato. L’attenzione si è rivolta in particolare al Triduo pasquale che L’ “Officium Consort” durante le registrazioni presso l’antica Pieve di San Martino d’Asio. rappresenta il centro del Mistero della Salvezza cristiana, tutto 30 fondanti del gruppo. Ma anche le punto in cui era arrivato, al coro non racchiuso nelle celebrazioni che la caratteristiche naturali della vocalità rimaneva altro da fare – affrontando Chiesa ha profondamente mutato maschile risultano particolarmente con coraggio, ma anche con matura nel tempo; in particolare dopo gli adatte al repertorio gregoriano ed consapevolezza, la sfida e la fatica di interventi “riformatori” successivi al alla polifonia antica, in virtù della una registrazione – che affidarsi alla Concilio Vaticano II, causa di ricchezza di armonici e delle tipiche moderna tecnologia; l’unica che un’autentica “deforestazione” coloriture forti e intense, a tutto assicura la “scrittura” delle idee di verificatasi con l’abrogazione del vantaggio dell’espressività e della cui si diceva e che conferisce loro la Latino come lingua liturgica ed in chiarezza verbale, attraverso una concretezza e la fissità necessaria a seguito al sostanziale migliore definizione e nitidezza del resistere all’effimero e accantonamento della tradizione processo articolatorio sillabico e all’implacabile scorrere del tempo. gregoriana e polifonica dai riti e dalle verbale del testo. Tali idee vennero Le registrazioni, anche più curate ed celebrazioni. Già da qualche riprese ed ampliate da Giorgio eccellenti, non rendono che un’idea decennio, infatti, i riti della Settimana Mazzucato durante il quinquennio parziale di un insieme complesso Santa hanno subito uno della sua direzione ed infine sposate formato da elementi ambientali, “sfoltimento” sostanziale del definitivamente da Danilo Zeni, timbrici, armonici; ma anche emotivi, repertorio, ormai ridotto all’osso a attuale direttore, massima affettivi, poetico-retorici in causa di rivisitazioni e espressione della storia del gruppo e un’esecuzione. Ciò è particolarmente semplificazioni anche musicali, autentico epigone. Esse, oggi vero quando parliamo di musica indotte da urgenze riformatrici, che possiamo affermarlo, hanno vocale! Lo diventa ancor più se ci sono parse a molti un po’ troppo registrato un buon successo. Al rivolgiamo al repertorio antico sia orientate ad una disinvolta radicalità. P O R D E N O N E Choralia Il canto antico sia monodico che i maggiori polifonisti a cavallo tra il lezione, ha prodotto autentici polifonico, appartiene invece alla Cinque e Seicento quali Asola, Porta, capolavori anche nell’età migliore tradizione musicale della Gallus, Corteccia, Ingegneri, De contemporanea. Alla proposta Chiesa, in particolare quello dedicato Victoria, e Viadana. L’ “Officium cantata del coro, incentrata al periodo centrale dell’anno liturgico Consort” per un progetto tanto soprattutto sull’innodia, ma senza cristiano: la Passione, la Morte e la impegnativo non poteva affidarsi a trascurare brani tratti dal repertorio Resurrezione di Cristo. Lungi dal mani migliori di quelle di Giampaolo della messa, si alternano le piece voler proporre nostalgiche ed Fagotto, che, oltre ad essere un organistiche di autori quali Bach, anacronistiche restaurazioni, con valente ingegnere del suono e Liszt e Duprè, che, ispirati dal cantus questo progetto musicale l’ “Officium direttore di produzione, è anche planus, fanno trasparire echi Consort” intende accompagnare chi celebre cantante e direttore di monodici nelle loro composizioni, ascolta in un’operazione di recupero, gruppi vocali. Inoltre vanno quasi avessero gradito un arcano pur parziale, degli splendori musicali sicuramente ricordati anche i suggerimento giunto dal passato più legati in particolare all’Ufficio del collaboratori esterni. Nè possiamo profondo e lontano: il risultato, Triduo, proponendo frammenti certo dimenticare il luogo della accanto alle suggestioni e ai sapori rilevanti relativi alla scansione registrazione, lo splendido sito forti, di contrasto sonoro tra la levità temporale che parte simbolicamente perfettamente isolato e dell’acustica del canto liturgico e la potenza del dall’Exaltatione Sanctae Crucis, eccellente dell’antica Pieve di San grand’organo, pare indurre in alcuni tocca la Dominica in Palmis e, Martino d’Asio. tratti un sentimento ambivalente tra attraverso il Giovedì, Venerdì e Profondamente diverso – per stile e riflessione esitenziale e trasporto Sabato Santo, giunge alla gloria finale contenuti – ma non certo meno ascetico. del Surrexi della Pasqua. Si è voluto interessante é il lavoro costruito in Il CD termina con un tipico esempio caratterizzare questo percorso con il collaborazione con l’organista di contaminazione contemporanea, canto del repertorio parte in Francesco Finotti dal titolo dalle caratteristiche compositive versione monodica, parte polifonica. Concordia discors – echi gregoriani spiccatamente “modali”, quali il Kirie Il risultato é un esempio significativo nella musica per organo. Qui si è dalla Messe du pauvres di Erik Satie, di repertorio risalente all’epoca tardo trattato di mettere nero su bianco un con il sostegno del grand’organo del rinascimentale, che rispetta la originale allestimento proposto in Duomo di Abano Terme, alla cui tradizione abbastanza diffusa concerto più volte, con buon tastiera siede un sommo organista all’epoca dell’esecuzione alternata, successo di pubblico e di critica. Il qual’è Francesco Finotti. con delle scelte non certo progetto musicale vuole proporre Ringraziamenti particolari vanno alla strettamente filologiche, ma dettate esempi significativi del rapporto fra Fondazione CRUP e alla Regione da ragioni logiche ed estetiche - tra tradizione monodica e letteratura Autonoma Friuli Venezia Giulia che polifonia e tradizione gregoriana, tra organistica, toccando le corde forti di hanno colto con sensibilità e lamentationes e meditationes. un repertorio organistico che – nel disponibilità la proposta dell’ Il percorso musicale è peraltro tempo – ha trovato ispirazione nel “Officium Consort” e hanno reso nobilitato dalla presenza di alcuni tra canto gregoriano e, recependone la possibile queste iniziative. 31 Choralia P O R D E N O N E GRUPPO CORALE “GIALUTH” GOLIARDIA, PASSIONE, STORIA Lorenzo Benedet l’ M importanza del “Morar” Allora cerchiamo di cominciare con un 1986 - Una sera di fine estate, di quelle repertorio di brani a tre voci. Così poche che si possono godere perché finalmente le donne? Vabbé, intanto partiamo. Cosa sono finite le vacanze e si ritorna alla vita cantiamo. Imprescindibile il “Signore delle normale. Di quelle che però l’estate non è cime”; Ferruccio (il sagrestano, un tenore finita e ci si trova ancora con gli amici, un po’ irascibile) è categorico. Quanti all’ombra del “morar” (gelso) per far onore sanno leggere un po’ di musica? “Mi sóno ad un altro tipo di “ombra”. Insomma, una el clarin in banda, ma no l’è la stessa di quelle sere dove tutto sembra facile roba”. Cominciamo bene! A fine serata come le parole che escono eccitate dalla sentimenti contrastanti. “È andata bene bocca di ognuno e lasciano presagire ad come prima volta, no maestro?”. un obiettivo ben delineato e preciso ed seconda alla chiara possibilità di una sua “Ma… e quelli che mancano?”. “Non ci immediata realizzazione. Un momento nel sono maestro”. Prima prova 40 persone. quale tutto sembra possibile. Così, senza Seconda prova 25, bel risultato. nulla in più, nascono i presupposti per la terza fondazione di un nuovo coro. Queste sono 16, soltanto 16. Risparmiamo - per state le premesse, il resto è ormai … decenza e rispetto del lettore - i storia! commenti dei presenti che comunque sono decisi a proseguire nell’esperienza. 32 PRIME PROVE quarta prima 12, mai così pochi. Per fortuna in futuro “Cosa si fa adesso?” Le voci. Quanti non saranno mai meno e quindi il coro uomini (tanti), quante donne (poche). rimane in piedi. Subito quattro brani Facciamo un coro solo maschile? No! semplici perché è necessario fare una P O R D E N O N E Choralia prima uscita nei prossimi mesi allo scopo di dimostrare convinzione e richiamare l’attenzione di qualche altro potenziale cantore. primo concerto Maledettamente troppo presto! Però, tutto sommato non proprio uno “schifo”. Pieno di gente perché la serata è stata organizzata dalla Pro Loco per la consegna dei Concerto con i Carmina Burana. riconoscimenti natalizi. Ovviamente il coro è sbilanciato, manca amalgama, andato per il meglio: il Maestro piccolo paese e dirigendo un piccolo le voci (a parte qualche dote Eugeniusz Kus si è dimostrato coro senza grandi ambizioni, mi sono naturale) ancora da sgrezzare, le ancora una volta un direttore di ritrovato a far parte dei vertici della parti un po’ insicure, la tensione alle altissimo livello; i percussionisti, i coralità italiana prima ed europea stelle. Il caloroso pubblico locale fa di pianisti ed i solisti, una meraviglia; i poi. Oggi, e mi rendo conto che le tutto per incoraggiarci. Dopo cori poi hanno saputo amalgamarsi favole esistono. Quando nelle cose l’esordio, una bella e sana bevuta per in poco tempo. Tutto ciò ha portato che fai e nelle quali credi veramente stemperare gli animi e per aiutare il un buon risultato artistico e, cosa ci metti l’anima, tutto diventa Maestro a riprendersi. che sicuramente non guasta, la possibile. Quando trovi persone cornice offerta da un palazzetto capaci e cerchi di “rubare” loro il DALLA PARTE DEL MAESTRO strapieno di pubblico (circa 800 mestiere e carpire i segreti della Forse non sarà un evento persone) ha dato alla serata un gusto musica corale e della direzione, tutto eccezionale ma, per me, il capire che ancora più dolce. Applausi, bis, e è possibile. Quando, pur non dotato sono passati vent’anni da quando ho tanta soddisfazione di tutti, questo è di una grandissima voce, hai la deciso di mettermi in gioco, mi lascia stato il premio per 20 anni di attività. possibilità di migliorare e cantare ti quel qualcosa in bocca che Voglio ringraziare i cori che hanno diverte, tutto è possibile. Quando ti difficilmente puoi spiegare. Voglio festeggiato con noi cantando: ritrovi un coro che crede in te e che provarci. l’Associazione Goriziana “C.A. ti segue per anni nelle tue scelte e Alla fine dell’anno (il 29 dicembre) Seghizzi”, il Coro Lorenzo Perosi di che condivide con te i momenti belli, chiudiamo i festeggiamenti con il Fiumicello ed il Coro della Basilica di le “figuracce”, i momenti allegri e clou: i Carmina Burana di Carl Orff. Aquileia. Un grazie particolare vada quelli tristi, tutto è possibile. Quando Una gioia immensa sapere che, dopo al Italo Montiglio, caro amico e ti ritrovi coristi che cantano con te aver partecipato da spettatori prima maestro sempre disponibile a da 20 anni e tra questi anche una e da cantori poi, questa volta siamo lanciarsi nelle avventure. moglie che vive con te la passione gli organizzatori dell’evento. Per un Tornando a quel “qualcosa in bocca” del canto e ti segue sempre e piccolo coro di un piccolo paese di cui parlavo in apertura, quella ovunque, tutto è possibile. Quando questa è una grande sfida. Tutto è serata mi ha fatto riflettere. Da un poi ti capita di incontrare una 33 Choralia P O R D E N O N E persona come Sante Fornasier, sono certo che tanti maestri che conoscendo la fatica, se dovessi condividere con lui tante battaglie, conosco proveranno o hanno già ricominciare daccapo rifarei tutti i “scornarsi” qualche volta salvo poi provato queste emozioni. Sono certo sacrifici fatti e spenderei ancora concentrarsi per raggiungere che molti maestri sono d’accordo tutto il tempo che ho speso per il insieme un unico obiettivo, la con me e sarebbero disposti a canto. Credetemi, soprattutto voi crescita della coralità, tutto è sottoscrivere queste parole e farle cantori che leggete questa rivista, possibile. proprie. Io oggi mi sento così, pieno non è stato tempo perso; è stato Sentimentale, patetico, romanzesco di tutto quello che la musica corale e tempo ben investito. forse o strappalacrime? Sarà ma la vita di coro mi hanno dato e, pur NOTE DI… SOLIDARIETÀ Denis Marson s 34 uccede a volte che gli incontri inattesi (meglio noto come Gutenberg, l’inventore siano quelli da cui scaturiscono le idee più della stampa a caratteri mobili) al Festival stimolanti. Europa Cantat, dove, tra spazi espositivi Ed ogni incontro, per quanto fortuito, delle varie case editrici musicali, era necessita inevitabilmente di alcuni esibito un volume dedicato a diverse requisiti fondamentali: un luogo, un carole natalizie, sia di origine popolare tempo, un’occasione; anch’essi non che d’autore, tutte armonizzate in necessariamente premeditati. maniera interessante ed accattivante da L’occasione avviene l’estate scorsa, in un giovane musicista tedesco, Carsten quella città di Mainz (in italiano Magonza) Gerlitz. che diede i natali a Johann Gänsfleisch Capita che, ascoltando la registrazione dei brani contenuta nel cd allegato alla assieme agli affetti familiari, raccolta, alcuni di essi attraggano nell’intimità della propria casa. l’attenzione non solo dell’estensore, E come quattro inediti Babbi Natale ma anche della propria consorte e con le casacche ed i cappellini rossi, degli amici più cari. Nasce così la realizzati con amabile entusiasmo e voglia di provare in quattro, suddivisi precisione dalla signora Concetta, è per le diverse sezioni che stato oltremodo emozionante solitamente compongono l’organico attraversare i vari reparti, con le corale misto, a concertare per diletto nostre estemporanee offerte canore; (poiché noi siamo cantori dilettanti) e soffermarsi ad ascoltare chi ci alcune melodie; in un affiatamento ascoltava, magari in silenzio; mentre sempre crescente, fatto di gradevoli parlava con il linguaggio del cuore, prove canore - il cui inizio era con un sorriso o con uno sguardo necessariamente procrastinato al lucido di commozione. Nondimeno fine di poter affidare a Morfeo i seducente di emozione è stata la propri pargoli - asserragliati in uno nostra presenza corale presso scantinato in ore antilucane, fino alla l’Istituto della Nostra Famiglia di San conquista di quel sottile fremito, Vito al Tagliamento, davanti ad un privo di alcuna presunzione, gruppo di vigili bambini stupiti . conseguente alla consapevolezza Questo è stato il nostro “vivere il che l’impegno stava prendendo Natale”, perché la passione per il corpo e si stava appropriando di canto è ancora più profonda ed consonanze sonore gratificanti. insostituibile se espressa assieme ai Logica conseguenza fu la ricerca di più semplici valori sociali in cui una denominazione: “Christmas crediamo. I “Christmas Singers”. Singers” (i Cantanti di Natale) fu ritenuta appropriata, meno per peculiarità che per unanime consenso. Lo scopo spontaneamente concordato fu di eseguire il repertorio all’interno dei reparti dell’Ospedale Civile di Pordenone, per raggiungere, con un nostro personale e sincero gesto di solidarietà, i degenti impossibilitati a condividere le festività natalizie 35 Choralia T R I E S T E PALIO IN CORO UN’IDEA NUOVA PER UNA COMPETIZIONE CORALE CITTADINA Fabio Nesbeda d M 36 omenica 17 dicembre, ormai in piena diretto da Francesco Calandra, per Melara, atmosfera natalizia, si è svolta nella “I Menestrelli tergestini”, diretti da Paolo chiesa di San Gerolamo a Trieste, Voltolini, per Barriera Vecchia, l’Ensemble affollatissima per l’occasione, una vocale femminile “Il focolare”, diretto da competizione corale speciale, il Palio in Giampaolo Sion, per San Giovanni e il coro. Organizzata dal comitato “Trieste in Gruppo vocale e strumentale “Cantaré”, palio”, che si occupa della valorizzazione diretto da Barbara Crapaz, per Chiarbola. delle peculiarità “rionali” nell’ambito della Come si può vedere, un mosaico piuttosto cultura e delle attività cittadine, la variegato di formazioni - e di esperienze - manifestazione ha coinvolto, questa volta, corali, che andava dalle voci bianche al rappresentanze corali dei singoli rioni. gruppo vocale e al coro femminile e misto, A giudicare i cori, una commissione di tre e comprendeva, insieme, derivazione da esperti, mentre l’organizzazione era esperienze liturgiche, vocazioni più coordinata dai “padroni di casa”, i propriamente concertistiche o educativo- componenti del gruppo vocale e sociali. Era comune in tutti i gruppi, strumentale “Cantaré”. comunque, l’impegno nella preparazione A rappresentare altrettanti rioni di Trieste di un programma di intonazione natalizia, sono stati chiamati otto cori: il Coro della sia pure con esiti vocali e interpretativi Parrocchia di Santa Maria del Carmelo, differenti. diretto da Patrizia Coffa, per il rione di Le proposte di repertorio apparivano in Roiano, il Coro del Liceo scientifico diversi casi interessanti e coinvolgenti, “Galilei”, diretto da Roberta Ghietti, per particolarmente nel caso dei brani di Servola, il gruppo vocale gospel estrazione popolare, degli spiritual e degli “Costellazione vocale” per San Luigi, il inserti strumentali. Coro “Auser - Università Liberetà”, diretto La commissione giudicatrice, formata da da Gianna Vascotto Ghietti, per Valmaura, Alessandro Pace dell’“Accademia di il Coro del Liceo classico “Petrarca”, musica e canto corale”, da Donatella T R I E S T E Choralia Deluca, presidente dell’USCI Trieste e da chi scrive, Terzo classificato un coro scolastico, quello del Liceo doveva comunque stilare una classifica e attribuire i tre classico “Petrarca”, diretto da Francesco Calandra, che premi previsti dal “Palio”, pur riconoscendo anche i ha dimostrato particolare cura nella scelta del repertorio, meriti dei non premiati... soprattutto per quanto riguarda Thou knowest, Lord di Il primo premio, perciò, è andato all’Ensemble femminile Purcell e per il noto canto popolare sloveno Pase sliπ . “Il focolare”, brillantemente diretto da Giampaolo Sion in Gli altri cori si sono classificati… quarti a pari merito, un programma che alternava elaborazioni di canti natalizi come prevedeva il regolamento, ma giova ancora una inglesi composte dal direttore stesso ad un intenso volta ricordarne l’impegno e l’entusiasmo, dai brano di Bepi De Marzi, Notte santa. giovanissimi cantori del coro di Santa Maria del Carmelo Il secondo premio è andato, invece, al “coro di casa”, il alla gioiosa esecuzione dei canti natalizi dei cantori del Gruppo vocale e strumentale “Cantaré”, diretto da “Galilei” e dei “Menestrelli tergestini”, dalla ricerca del Barbara Crapaz, con la collaborazione strumentale del suono gospel da parte dei quattro solisti della pianoforte e di un trio d’archi, distintosi in un’esecuzione “Costellazione vocale” al contributo popolare nostrano particolarmente interessante di brani come Noite azul, nella Ninna nanna istriana proposta dal coro Auser. canto natalizio portoghese, o come il celebre Holy night Un impegno, dunque, a organizzare la manifestazione e a di Adam. proseguire nel confronto anche nel futuro. TRENT’ANNI DI “CANTORI” Carlo Tommasi “c M on la musica si cresce…”. Questo il Sempre molto emozionante e ben curato motto del Concerto celebrativo per i nei particolari registici, rispetto a cinque trent’anni dei “Piccoli Cantori della Città di anni fa l’evento aveva però un taglio Trieste”, fondati nel 1976 da Maria diverso, nel complesso meno legato alla Susovsky e diretti attualmente dalla rievocazione storica e più al presente, se stessa e dalla figlia Cristina Semeraro. Il non al futuro addirittura. Tant’è vero che il concerto si è tenuto la sera del 14 concerto iniziava con l’intervento dei… novembre, con il patrocinio del Comune di cantori di domani: i “Pulcini” diretti da Trieste, presso la Sala Tripcovich, anche Monica Cesar e i “Minicantori” diretti da stavolta – come nel precedente concerto Alessandro Pace, entrambi appartenenti, per i 25 anni – presa d’assalto. come i “Cantori”, all’”Accademia di 37 Choralia 38 T R I E S T E musica e canto corale” di Trieste. I come recita il felice slogan - aiutano a “Verdi”. Nella successiva parte del primi, bambini di scuola materna, crescere dal punto di vista umano ed concerto, intitolata Pennellate hanno dimostrato di saper già artistico. Questi valori sono stati ben d’opera… venivano appunto affrontare brani di una certa rimarcati nella breve presentazione a ripercorse, sempre sul filo della complessità blues come La canzone cura di Gianna Fumo, vicepresidente memoria e dell’emozione, le del ritmo; i secondi, appartenenti alla dell’Accademia. rappresentazioni di tre famose opere fascia d’età dai 6 agli 8 anni e Un omaggio al grande Amadeus, il alle quali i “Piccoli Cantori” più volte sostenuti da un piccolo gruppo celebrato per eccellenza del 2006, hanno preso parte: Turandot, strumentale, hanno rivelato simpatia era doveroso e i “Cantori” lo hanno Carmen e Boheme. Con l’aiuto dei interpretativa e capacità di espresso, all’inizio del loro giochi di luce, il palcoscenico affrontare già un discorso polifonico intervento, con due pezzi forti del sembrava magicamente ampliarsi sia pure all’interno di un semplice loro repertorio: Alphabet e Prove per per accogliere i movimenti scenici contesto strutturale, come nel un concerto. La serata continuava del coro, ieratico e misterioso nei famoso motivetto The lion sleeps con dei brani di taglio brani da Turandot quanto tonight. completamente diverso, tratti da un decisamente più spigliato negli Dopo questo delizioso preludio sono recente film molto toccante per le estratti dalle altre due opere, e entrati in scena loro, i festeggiati. I tematiche musicali ed educative coadiuvato dai giovani cantanti “Cantori” non hanno, ormai, quasi affrontate: Les choristes. Qui musica Valnea Orsini (soprano), Claudia bisogno di presentazioni: annoverano significa, infatti, affinamento dei Vigini (soprano), Bruno Benedetti un vastissimo repertorio che sentimenti, riscatto sociale, speranza (tenore), Giovanni Alberico Spiazzi comprende polifonia sacra e profana, in un futuro migliore: la gamma (basso), Francesco Cortese (tenore). folklore, brani da film e da musical, e espressiva è piuttosto vasta e va dal Di questi, i primi quattro erano… ex in più molte composizioni tono leggermente querulo di Vois sur piccoli cantori che hanno continuato contemporanee scritte ton chemin a quello più sognante di la loro “crescita musicale” con lo espressamente per loro; hanno Caresse sur l’ocean, dallo spigliato studio del canto lirico. Sono solo una effettuato tournées in tutta Europa e anelito alla libertà di Cerf-volant alla piccola parte dei tanti “Cantori” che, conseguito ottimi risultati a concorsi mistica, epica inquietudine di In invogliati dall’esperienza e nazionali e internazionali come memoriam, che il coro ha voluto incoraggiati e sostenuti da Maria, Arezzo, Prato, Nantes, Neerpelt, dedicare a quattro suoi membri hanno intrapreso e portato avanti gli Bratislava, Llangollen; hanno prematuramente scomparsi. studi musicali più vari. Fra questi va effettuato registrazioni per la RAI e Accompagnava l’Ensemble annoverata anche la collaboratrice altre emittenti radiotelevisive; dal strumentale dell’Accademia, con la pianistica Antonella Poli, 1993 collaborano stabilmente con il sua nutrita compagine di archi, fiati e brillantemente coinvolta in questa Teatro Comunale “G. Verdi” per gli percussioni e con orchestrazioni rievocazione teatrale. allestimenti operistici. Chi canta in sapientemente realizzate dalla Nel “Gran finale” coro, cantanti e questo coro, o collabora con esso, stessa Maria Susovsky. gruppo orchestrale si ritrovavano vive dunque delle esperienze e delle Si era prima accennato uniti per un metaforico brindisi con opportunità veramente uniche, che – all’importante sodalizio con il Teatro un’accattivante esecuzione del T R I E S T E Choralia Trinkkanon (Canone del vino), altro Grandi applausi sono stati tributati stato possibile avviare, nel lontano omaggio mozartiano; e proponevano alla maestra fondatrice del coro, a ’76, questa grande avventura. successivamente al pubblico una cui è stata consegnata una targa Presentato con simpatia da Maria partitura contemporanea scritta per commemorativa da parte del Grazia Plos, il concerto devolveva i l’occasione dal compositore triestino Comune di Trieste. Maria ha voluto suoi fondi al progetto “per Maurizio: Marco Sofianopulo: Il popolo felice, ringraziare quanti l’hanno aiutata in Progetto staminali da cordone le cui atmosfere poetiche e gioiose – questi anni, citando due persone in ombelicale” del Lions Club Trieste giocate su un perfetto equilibrio tra particolare: Licia Trevisan, al servizio Miramar in collaborazione con voci e strumenti – abbiamo volentieri del gruppo da 30 anni, e Rodolfo l’associazione per le malattie rare riascoltato quale fuori programma. Unterweger Viani, grazie al quale è dei bambini “Azzurra”. IL CORO CLARA SCHUMANN 25 ANNI DI CRESCITA COSTANTE Erika Villi v M enticinque anni assieme non sono parrocchia (o dalle iniziative che attorno pochi… ad essa gravitano), nel 1997 assume la È il 31 ottobre 1981 quando Chiara Moro, denominazione “Coro Clara Schumann” in una giovane allieva della classe di organo onore di Clara Wieck, figura di primo del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, piano nel panorama musicale del XIX riunisce attorno a sé un gruppo di amiche secolo, pianista, donna dalla grande forza per cantare durante le celebrazioni morale, profondamente intrisa di spirito liturgiche. romantico, vissuta forse troppo a lungo Nasce così la “Corale S. Pio X” che inizia a all’ombra del marito Robert Schumann. muovere i primi passi nel mondo della Il repertorio della corale va gradualmente musica attraverso il folklore nazionale ed ampliandosi, ripercorrendo il romanticismo internazionale, affacciandosi poi al di Robert Schumann, Franz Schubert, Felix repertorio di polifonia sacra e profana. Mendelssohn e quello di Anton Bruckner Staccatosi successivamente dalla e Max Reger, affrontando poi il grande 39 Choralia T R I E S T E negli anni. La sua presenza diventa una costante nelle esibizioni e nelle più importanti manifestazioni cui il coro prende parte: la classificazione nella fascia di primo livello nella categoria “Programma libero” al 42° Concorso Internazionale “C.A. Seghizzi” e in quella di “eccellenza” alla IX Edizione di Corovivo, ne sono gli esempi. Vengono avviate, nel corso degli anni, collaborazioni con orchestre Il coro “Clara Schumann”. (l’”Opera Giocosa del Friuli Venezia- 40 repertorio del Novecento (Francis ed incisivo. Giulia” e l’”Orchestra Sinfonica Poulenc e Benjamin Britten), per Con tanta voglia di mettersi in gioco, ENFAP”) e altre formazioni corali con arrivare fino agli autori il coro partecipa a rassegne e le quali si affrontano importanti contemporanei quali Javier Busto e concorsi nazionali ed internazionali, pagine della letteratura sinfonico- Giampaolo Coral. tra i quali “Guido d’Arezzo”, corale, come ad esempio lo Stabat Contemporaneamente, grazie alla “Rassegna Città di Adria” (3° premio mater di Giovanni Battista Pergolesi, formazione vocale della sua e premio del pubblico nel 1987, 1° l’oratorio incompiuto Christus di direttrice, le ragazze premio nel 1990 e 1991), Vittorio Felix Mendelssohn, la Chorphantasie approfondiscono lo studio della Veneto (3° premio nel 1998), Treviso op. 80 di Ludwig van Beethoven, il Te vocalità partecipando come coro (1° premio nel 1990), Gorizia “C.A. Deum di Anton Bruckner. Grande laboratorio a seminari sulla direzione Seghizzi” (3° miglior coro del Friuli sforzo organizzativo ha richiesto la corale e dedicando particolare Venezia Giulia nel 1993), Tours (F) – progettazione, nel corso del 2004, di attenzione alla cura del suono e “Florilége Vocal Saint Vincent” (3° una serie di concerti cui hanno dell’emissione vocale. Approdano, di premio nel 1997). È ospitato in partecipato musicisti e cori conseguenza, allo studio della numerose rassegne e manifestazioni provenienti da Italia, Slovenia, polifonia antica, del repertorio musicali organizzate dall’USCI e dal Austria e Repubblica Ceca: la Missa barocco e classico, pur frequentando “Festival Trieste Contemporanea”; Populorum di August Ipavec, in misura maggiore quello romantico, Ungheria, Slovenia, Croazia e Francia protagonista della tournée, è stata preferibilmente con accompagnamento lo vedono spesso protagonista di anche incisa su CD con la direzione strumentale – repertorio in cui concerti e di programmi monografici dello stesso autore. spicca la grande attenzione che di notevole interesse artistico. Al coro “Clara Schumann” rimaneva Chiara Moro dedica sempre alla Alle esecuzioni a cappella si affianca ancora un mondo da esplorare: il plasticità del colore vocale, di volta un legame con la pianista Cristina teatro. Questo vuoto è stato colmato in volta dolce e morbido o energico Zonch, che cresce e si consolida con la partecipazione alla messa in T R I E S T E Choralia scena dell’opera di Kurt Weill e Dallapiccola (tratto dalla raccolta giovani donne, affronta con Bertolt Brecht Der Jasäger, sotto la Dalla mia terra), per coro e immutata passione e determinazione guida del Maestro Adriano Martinolli pianoforte a quattro mani, e la prima i concerti e i tanti impegni musicali, D’Arcy. Nasce, inoltre, la esecuzione moderna della bellissima mettendosi ancora in discussione e collaborazione con l’Orchestra Ave Maria di Franz von Suppé. cercando il confronto. Chiara Moro, dell’”Opera Giocosa del Friuli Ed è con questo background di tutto fondatrice e direttrice, da sempre Venezia-Giulia” e con il Maestro rispetto che il coro “Clara pretende la pulizia ed il rigore Severino Zannerini per la Schumann” ha coronato il suo 25° necessari in esecuzioni che lasciano realizzazione del Singspiel Il Ratto dal anniversario con un’esibizione nel il segno e che hanno permesso a Serraglio di Wolfang Amadeus palazzo del Ferdinandeo a Trieste il questo coro di imporsi nel panorama Mozart e dell’opera Il Sasso pagano 1 dicembre 2006. Il programma del musicale, dimostrando che il canto e di Giulio Viozzi. Attraverso concerto prevedeva un semplice lo studio non smettono mai di l’arricchimento di tali esperienze, il percorso attraverso la storia del regalare momenti preziosi. coro ha potuto assistere da “dietro le coro: i brani scelti, infatti, hanno quinte” alla genesi di uno spettacolo, avuto un preciso significato, poiché dalla nascita del libretto alla sua si posizionavano nei momenti più completa realizzazione: il gruppo è importanti di quella che è stata la diventato così parte integrante di un vita corale. Alla festa, perché proprio complesso meccanismo, formatosi di questo si è trattato, hanno prova dopo prova. partecipato, con grande entusiasmo, Il coro ha dedicato continua coriste “vecchie e nuove”: della attenzione alla riscoperta di formazione originale ne rimangono compositori legati alla città di Trieste, ancora cinque, ma i frequenti ricambi da sempre punto di incontro tra sono stati integrati nel gruppo ed il storia e cultura: musicisti quali Giulio segreto di tanta costanza e longevità Viozzi e Luigi Dallapiccola sono stati risiede sicuramente nella passione analizzati, studiati, oltre che per la quale ognuna ha voluto interpretati e intimamente vissuti, e ritagliarsi il proprio spazio come non provare un misto di nonostante gli impegni familiari e di commozione e struggimento in quei lavoro. La non facile realizzazione tre spaccati di vita triestina dell’800 oggettiva del concerto è stata resa descritti nel Trittico di Antonio possibile dalla disponibilità che da Illersberg… sempre la VI Circoscrizione di Trieste Il cammino di rinnovamento e di offre a questa formazione e da un crescita procede anche in tempi contributo dall’USCI regionale. recenti: basti ricordare l’esecuzione Dopo questo lungo percorso, il di Per la sera della Befana di Luigi gruppo di ragazze, ormai diventate 41 Choralia T R I E S T E PIACENZA 2006 Teodora Tommasi e M 42 ra un giorno di settembre come tanti dormito: gli altri coristi ci avrebbero altri… Sembrava tutto come al solito, ospitati, facendoci respirare un’aria invece il futuro ci aveva strizzato l’occhio, veramente Piacentina. prendendoci di sorpresa. E così, il 18 di novembre, una data Carlo, quello… “grande”, ci accolse con piuttosto pittoresca, partiamo per la una notizia sorprendente: gli aveva nostra prima avventura, alla faccia di tutte telefonato la direttrice di un coro di le insidie che ci avevano colto al preludio Piacenza, il Coro Farnesiano, per proporci di questa nostra tournée: compiti in una tournée da loro, e lui aveva accettato. classe, autogrill sforniti, mal di pancia, Tutti i coristi a quel punto si erano litigi, tensioni, aspettative. guardati, sbalorditi. Piacenza? Coro Finalmente, eccoci arrivare. Farnesiano? I nostri ospiti ci prendono subito in Carlo ci disse che era un coro storico, custodia; noi ci dividiamo lanciandoci importante. Ci guardammo ancora. sguardi smarriti, sentendoci un po’ fuori Volevano noi? Davvero noi, il mitico posto, in un ambiente diverso, ma di cui “Catticoro / Katizbor”, che prova nella cominciamo a sentirci partecipi. sperduta chiesetta di Cattinara (che I coristi ospiti si rivelano molto disponibili: ancora un po’ e nessuno neanche a ognuno di noi riceve un trattamento Trieste sa dov’è)? Piacenza? Era irreale, gentile, familiare. come idea, ma di colpo c’innamorammo Così, chi chiacchierando, chi mangiando, di quel progetto. I nostri sogni si tinsero di chi girando la città (in bici), chi giocando Piacenza, quasi fosse un colore magico e e, giustamente, rilassandosi, ognuno di luminoso. noi si gode il pomeriggio e, dopo un Così incominciammo a lavorare sodo, giretto per Piacenza tutti insieme, eccoci cercando un repertorio adeguato, arrivare alla chiesa di S. Antonino, sede organizzando tutto: pulmino, date, del nostro concerto. Ed ecco cominciare comunicazioni con l’altro coro. le prove, estenuanti, lunghe, un po’ L’unica cosa certa era dove avremmo drammatiche; ma d’altra parte si dice – T R I E S T E Choralia no? – che “a uno splendido concerto precede sempre una prova orripilante”. Sfatti e disfatti ancor prima dell’esecuzione, vediamo sfilarci davanti il Coro Farnesiano: sono 60, tutti con le loro cartelline ordinate, la stessa austera ma perfetta divisa, tutti concentrati e determinati a dare il massimo. Davanti a loro, eccoci a noi: 7 ragazzi più un Carlo flautista e un Carlo direttore/pianista. Il panico sembra prendere il sopravvento. Il concerto comincia, la chiesa è piena, il coro nostro ospite attacca con serietà una compunta “Ave Il coro Farnesiano e il Catticoro a Piacenza. Maria” di Gounod, meravigliosa. Non un respiro di troppo, una pagina eguagliare un coro di tanti e seri Più andavamo avanti con il frusciante, uno starnuto. Cantano le elementi? Come potevamo cantare programma, meno volevamo finire, loro canzoni con una dolcezza un po’ con quell’unità che deve tenere sempre più carichi di adrenalina. seriosa. Nella sagrestia, nascosti a saldo un coro, dopo aver appena Le nostre voci rimbalzavano sui muri, tutti, (per fortuna, visto quello che litigato? si mescolavano agli affreschi, e la stava succedendo), ci siamo noi, A salvarci fu la musica stessa: nel nostra semplicità, insieme al nostro paralizzati dal terrore, affascinati dal momento in cui attaccammo, le note piacere di cantare e alla bravura del Coro Farnesiano. La tensione ci fecero ripensare a tutte le prove, maestro, il tutto unito al scoppia, e ci mettiamo tutti a litigare tutti i momenti passati insieme. In divertimento di portare a un tale come ossessi, confusi e spaventati a quell’istante ritrovammo la nostra pubblico anche le nostre canzoni un punto a cui solo la musica, con il unione, la nostra identità, di un coro slovene – certamente mai sentite suo potere suadente, può farti orgoglioso, raro, formato da “pochi, e prima! – raggiunse il cuore degli arrivare, quando giunge alle tue scelti per selezione naturale” coristi, ascoltatori, che ci accolsero orecchie limpida e cristallina. un coro di persone diverse ma che, esattamente come aveva fatto il Sembrava la fine del mondo. per varie circostanze, un giorno Coro Farnesiano: con leggerezza e Come avremmo mai potuto cantare hanno provato a cantare insieme. simpatia. per un pubblico abituato a un tale Quella prova ci aveva portato fino a Alla fine i due cori si unirono e, sotto livello? Come potevamo, noi solo 7, Piacenza. la guida di Carlo, il nostro direttore, 43 Choralia T R I E S T E intonammo tutti insieme l’immortale Poi, dopo l’ultimo bis, tutti i ricordi si “goderci” (le virgolette sono per Ave Verum di Mozart, per rendere confondono, tra gioia, sollievo e coloro che soffrono di vertigini) il onore al grande Wolfi anche noi, giusta soddisfazione. panorama. E poi, dopo un pranzo a piccola parte di un mondo che lo ha Foto, risate, pizze, ancora canti - altra base di specialità del luogo (da allora ampiamente onorato nel suo sfida con il Coro Farnesiano! -, foto e alcuni coristi sono diventati importante anniversario. filmini assurdi. La sera finisce, la salame/mortadella-dipendenti), ecco La fusione riuscì: i contrari si notte invecchia e, tutto sommato, che davvero si parte. attraggono e le nostre diverse noi siamo stanchi. Le ore del viaggio scorrono in esecuzioni (la cantammo altre due La mattina dopo, lasciamo con po’ di un’atmosfera di relax, siamo tutti volte) sprizzarono scintille, regalando rimpianto i nostri lettini e andiamo a spensierati e felici, quasi increduli a tutti i presenti, esecutori e visitare Castell’Arquato, dove per come la nostra prima tournée sia ascoltatori, un incanto unico. saliamo in cima a una bella torre per filata così liscia e indolore! “Cantar Trieste” 2006 Il giorno 17 febbraio 2007 alle ore 10 si è riunita la Commissione composta dai maestri: La Commissione decide anche di segnalare altri due lavori: Giampaolo Coral Antonio Piani Michele Peguri Adriano Martinolli D’Arcy Vincenzo Ninci “Ne la ciara matina” per coro a 5 v. miste su testo di Alfieri Seri autore: Andrea Baudino Tra le diciannove partiture pervenute, la Commissione decide di assegnare il premio unico e indivisibile alla composizione “I Matini” per coro a 4 v. femminili su testo di Alfieri Seri autore: Biancamaria Furgeri 44 “I Matini” per coro a 3 v. femminili su testo di Alfieri Seri autore: Antonio Scaioli UNIONE SOCIETÀ CORALI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA con il patrocinio di: FE.N.I.A.R.CO. Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Corali Regionali Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Provincia di Trieste Comune di Trieste COROVIVO XI edizione Confronti corali itineranti del Friuli Venezia Giulia TRIESTE - ottobre 2007 in collaborazione con: USCI Gorizia USCI Pordenone USCI Trieste USCF Udine ZSKD UCCS Trieste Segreteria ed informazioni: U.S.C.I. Friuli Venezia Giulia Unione Società Corali del Friuli Venezia Giulia 33078 S. VITO AL TAGLIAMENTO (PN) Via Altan, 39 tel. 0434/875167 - fax 0434/877547 e-mail: [email protected] www.uscifvg.it Regolamento di partecipazione L’U.S.C.I. Friuli Venezia Giulia propone per il 2007 la XI edizione di “COROVIVO”. Con l’espressione “Corovivo” si vuole riferirsi ad una realtà corale in movimento di crescita e maturazione. L’iniziativa intende pertanto favorire tale processo di sviluppo stimolando e riconoscendo esperienze qualitativamente significative, sia nell’approfondimento dei repertori tradizionali, colti e d’ispirazione popolare, sia nella ricerca di nuovi repertori e di nuove forme espressive e comunicative. La manifestazione è a carattere itinerante in modo da coinvolgere l’intera regione e come riconoscimento di fondamentali elementi di identità e differenziazione. Regolamento Art. 1: All’iniziativa, che avrà cadenza biennale, possono partecipare tutti i complessi amatoriali corali e vocali residenti nella regione senza distinzione di organico e limiti di esecutori. Il requisito della amatorialità non è richiesto per il direttore e per eventuali strumentisti. Art. 2: Il repertorio dovrà essere presentato in forma di “progetto” focalizzato su un tema omogeneo e artisticamente significativo. Tale progetto dovrà essere ben articolato, con un titolo che sinteticamente indichi l’omogeneità della proposta. Art. 3: “COROVIVO” è articolato, rispetto ai contenuti musicali, in due sezioni: sezione A: repertorio polifonico d’autore e/o canto monodico antico; sezione B: repertorio di ispirazione etnofonica preferibilmente regionale. È possibile l’iscrizione ad una sola delle due sezioni. Art. 4: Il progetto comprenderà un programma musicale della durata complessiva massima di circa 15-20 minuti. Il programma può prevedere anche un accompagnamento strumentale, purché tale elemento non sia preponderante rispetto a quello vocale. Art. 5: Il programma dovrà essere accompagnato da una presentazione-motivazione scritta del progetto. Da tale illustrazione dovrà emergere, in particolare, la connessione tecnico-stilistica della o delle partiture prescelte con il titolo del progetto stesso. La stesura del progetto può essere affidata a persona non appartenente al complesso che lo presenta. Tale presentazione musicologica, essendo parte caratterizzante dell’iniziativa, sarà stampata nel programma di “Corovivo” unitamente al nominativo del suo estensore. Art. 6: L’ammissibilità dei progetti sarà espressa da una commissione artistica che avrà la facoltà di accettare, respingere o chiedere modifiche o integrazioni dei progetti presentati. Art. 7: Detta commissione artistica sarà formata da cinque membri, di cui uno in funzione di segretario-coordinatore, designati dall’U.S.C.I. regionale. Tali membri non potranno far parte della giuria di cui al seguente art. 9. Art. 8: La commissione artistica propone i nominativi della giuria di cui all’articolo successivo. La commissione artistica, inoltre, ha la facoltà di: assegnare con motivazione premi speciali ed eventuali riconoscimenti per autori, partiture e progetti che evidenzino e contribuiscano alla conoscenza, al rinnovamento ed allo sviluppo della cultura musicale regionale; b) assegnare con motivazione un premio riservato all’autore del miglior progetto presentato in ciascuna delle due sezioni. Art. 9: La giuria sarà composta da un presidente e quattro membri, scelti al di fuori della regione, che non si trovino in condizioni di incompatibilità con le funzioni loro assegnate. Art. 10: Alla giuria spetta il giudizio sulle esecuzioni dei singoli complessi in base ai consueti elementi valutativi (tecnici ed interpretativi). Tale giudizio dovrà tenere altresì conto delle finalità peculiari di “Corovivo” citate in premessa e sarà espresso in forma verbale scritta e sintetizzato, alla fine, da una valutazione complessiva per fasce di eccellenza, di merito e di distinzione. Il giudizio è individuale ed immediato. Art. 11: Le domande di partecipazione, unitamente al titolo del progetto, alla sua presentazione scritta ed alle relative partiture, dovranno pervenire alla segreteria di “Corovivo” (33078 San Vito al Tagliamento - Pn, Via Altan 39) in triplice copia, entro e non oltre il 15/06/2007 mediante raccomandata postale o raccomandata a mano con rilascio di ricevuta. L’accettazione della domanda verrà comunicata entro il 31/07/2007. Nella domanda dovranno essere indicati: a. denominazione e indirizzo del coro; b. cognome, nome, residenza, numero telefonico ed eventuale numero di fax del presidente; c. cognome, nome, residenza, numero telefonico ed eventuale numero di fax del direttore; d. organico (misto, femminile, maschile, giovanile, voci bianche) e numero dei componenti del coro. Art. 12: Sono previsti i seguenti riconoscimenti ai complessi partecipanti per ciascuna delle due sezioni: a. diploma di ECCELLENZA: diploma e targa con diritto di preferenza per rappresentanza regionale in Italia e all’estero; b. diploma di MERITO: diploma e targa; c. diploma di DISTINZIONE: diploma e targa. Art. 13: L’edizione 2007 di “COROVIVO” avrà luogo a Trieste nel mese di ottobre, secondo la data, l’orario e la sede che saranno comunicati in seguito ai complessi ammessi. Art. 14: I complessi dovranno presentarsi nella sede delle esecuzioni almeno trenta minuti prima dell’ora fissata. Art. 15: A “COROVIVO” saranno ammessi un massimo di sedici complessi scelti dalla commissione artistica in base alla validità dei progetti presentati. Art. 16: Il comitato organizzatore di “COROVIVO” si riserva ogni diritto di registrazione e trasmissione audiovisiva delle esecuzioni di “COROVIVO”, senza che ai complessi partecipanti spetti alcun compenso. Art. 17: Eventuali modifiche al presente regolamento saranno tempestivamente comunicate a tutti gli interessati. Art. 18: La partecipazione alla manifestazione presuppone la piena conoscenza ed accettazione del presente regolamento 45 Choralia U D I N E LASSE THORESEN MASTERCLASS CON IL COMPOSITORE NORVEGESE AL CONSERVATORIO TOMADINI DI UDINE Andrea Venturini s M 46 i è tenuta il 27, 28 e 29 novembre 2006 la hanno riservato un pomeriggio rivolto Masterclass di composizione con il anche ai maestri di coro. maestro norvegese Lasse Thoresen, Durante l’incontro Lasse Thoresen ha organizzata dal Conservatorio Jacopo presentato parte delle sue composizioni Tomadini di Udine, in collaborazione con per coro, evidenziandone le strutture l’Accademia Statale Norvegese di Musica caratterizzate da un sapiente uso dei e la Pizzicato Verlag Helvetia. suoni armonici e descrivendo i suoi Insegnante di composizione presso processi compositivi ed i modelli ritmici. l’Accademia Musicale Norvegese ed Animato da una grande spiritualità annoverato come uno dei principali ispirata dalla fede Bahà’ì e dagli scritti di compositori norvegesi della generazione Bahá’u’lláh dai quali sono stati tratti la più giovane, il maestro Thoresen vanta una quasi totalità dei testi utilizzati nelle sue consistente produzione musicale, composizioni, l’ascolto delle sue opere ha caratterizzata da una grande varietà reso possibile capire come Thoresen sia stilistica influenzata dalla musica popolare stato ugualmente capace di mettere in norvegese, da quella spettrale francese e scena tradizioni religioso-musicali dal sistema tonale di Harry Partch, come differenti; così risulta chiaro il tributo alla pure dai suoi studi etnomusicologici sulla musica vocale francese in Mon Dieu, mon musica popolare dell’Asia. adoré (1995) per coro a sei voci, primo Gli incontri, indirizzati principalmente ai brano proposto di cui Bruno Rossi, titolare compositori ed agli allievi di composizione, delle edizioni Pizzicato, ha gentilmente U offerto una copia a tutti i convenuti. Altrettanto inequivocabile è apparso il tributo alla poesia araba di Yà Kafi, Yà Shafi (1996) per doppio coro, mentre omaggio al canto gregoriano il brano From the Sweet-Scented Streams of Eternity (1995) per sedici voci divise in quattro cori a cappella. Ispirato alla polifonia sacra barocca The light that is shed from the heaven of bounty (1995). Il pomeriggio si è concluso con l’ascolto di una delle ultime composizioni per coro del maestro Thoresen, basata sulla ricerca di pratiche vocali d’insieme quali il canto armonico, la microtonalità e l’improvvisazione. Nell’ambito della Masterclass, particolare interesse ha destato la descrizione del metodo d’analisi musicale adottato da Lasse Thoresen e pubblicato in Spectromorphologic Analysis of Sound Objects, in cui l’autore, ispirato dall’opera di Pierre Schaeffer, unisce all’approccio fenomenologico un approccio strutturalista, introducendo simboli grafici anziché indicazioni verbali per rappresentare l’analisi, aprendo così D I N E Choralia Lasse Thoresen (1949) è docente di composizione all’Accademia Statale Norvegese di Musica. Ha studiato composizione a Oslo con Finn Mortesen e si è perfezionato a Utrecht in Musica Elettroacustica ed in Composizione con Werner Kaegi. Già resident composer all’International Music Festival di Bergen, è attualmente resident composer al Festival Presénces, il più importante festival musicale di Radio France. Le sue composizioni sono state eseguite nelle più prestigiose sale da concerto, dalla Carnegie Hall di New York al Musikverein di Vienna, ed interpretate da solisti ed orchestre di risonanza internazionale. Ha ricevuto riconoscimenti dalla Lasse Thoresen. Società Norvegese dei Compositori nel 1981, nel 1992 e 1993; ha inoltre ricevuto il Music Critic’s Award, il premio Lindermann e la menzione d’onore al Prix Italia nel 1987; lo Spellemanprisen nel 1998; il Prix Jaques Durand nel 2001; il premio della Fondazione SamiiHousseinpour (Belgio) nel 2002 e il premio Edvard nel 2003. nuovi orizzonti determinati dalla possibilità di combinare simultaneamente i diversi simboli grafici. 47 Choralia U D I N E NATALE CON “I PICCOLI MUSICI” DI CASAZZA Andrea Venturini n M 48 on avevo mai avuto la fortuna di di E. Esposito ed altri brani della tradizione ascoltare “I Piccoli Musici” di Casazza (Bg) classica natalizia, tra i quali due brani di e quindi non ho voluto perdere John Rutter, Christmas lullaby e Star carol, l’occasione della seconda visita in ed una bella rielaborazione di Stille nacht. provincia del famoso coro (quella Prima del concerto colpiscono i volti seri precedente risale a tre anni fa), ospite a ed attenti di quei circa trentacinque Torviscosa dell’Associazione Musicale bambini, avvolti in divise fin troppo severe, “Artemía”. Diretti fin dalla fondazione, ma è sul palco che, dopo pochissime note, avvenuta nel 1988, da Mario Mora, si rivela in tutta la sua grandezza la vera “I Piccoli Musici” sono riconosciuti tra i anima del coro, capace di emozionare migliori cori polifonici di voci bianche in come solo chi è capace di emozionarsi sa Europa e possono vantare un eccezionale fare. L’impatto è stupefacente, ma lo curriculum che li ha portati ad esibirsi nei stupore non è dovuto a doti vocali fuori più importanti festival internazionali ed a dal comune, seppur di grande pregio, ma collaborare con prestigiose orchestre. ad una musicalità, ad un “senso della Nel concerto, tenuto sabato 9 dicembre musica” inaspettato da un coro di voci nella chiesa di S. Maria Assunta di bianche. Mi è capitato recentemente di Torviscosa, “I Piccoli Musici” hanno ascoltare pueri cantores provenienti presentato un programma interamente dall’estero dotati di capacità vocali natalizio, in cui hanno proposto brani della talmente esagerate da farli sembrare tradizione regionale italiana, tra cui il quasi dei fenomeni da baraccone e dove friulano Staimi atenz nell’elaborazione di la musica non poteva che passare in Orlando Dipiazza del quale sono stati secondo piano; finalmente musica vera eseguiti anche Tota pulchra e La notte invece quella proposta da Santa, il canto tradizionale abruzzese “I Piccoli Musici”, carica di passione, dove Quanno nascette Ninno nell’elaborazione l’equilibrio di ogni singola nota regna U D I N E Choralia I “Piccoli Musici” a Torviscosa. sovrano e dove la sicurezza, l’intonazione, il fraseggio sono in grado di nobilitare ogni pagina del programma proposto. Un grande plauso va certamente riservato al direttore Mario Mora, capace di instillare tanta passione e tanto sapere in ragazzini che il comune pensiero immagina solo alle prese di videofonini e playstation. Durante il concerto, mentre di brano in brano i volti dei bambini si facevano sempre più distesi e le severe divise erano obnubilate dalla “Musica”, mi sono reso conto che non avrei potuto fare scelta più indovinata per lasciarmi trasportare nell’atmosfera atta a rievocare in Nella sua intensa attività artistica il coro de “I Piccoli Musici” ha ottenuto i seguenti riconoscimenti: 1° classificato ai concorsi di Vittorio Veneto (1994), Arezzo (1995), Riva del Garda (1998), Vittorio Veneto (2000). Il coro ha partecipato a concerti trasmessi dalla RAI e da Mediaset. Nei maggiori teatri lombardi “I Piccoli Musici” hanno preso parte alle opere Carmen, Bohème, Turandot, Hansel e Gretel, Carmina Burana, il Piccolo Spazzacamino, L’arca di Noè. Il coro ha collaborato con l’Ensemble “Elyma” nella Victoria Hall di Ginevra, con l’Ensemble “Delitiae Musicae” di Verona e collabora costantemente con l’Orchestra Stabile di Bergamo e con l’Orchestra ed il Coro Sinfonico “G. Verdi” di Milano. Per l’ONU ha cantato a Ginevra alla presenza dei rappresentanti di 186 nazioni in occasione del 10° anniversario della Convenzione sui diritti dei fanciulli e a Milano in occasione della Giornata Nazionale della Pace. Sue interpretazioni sono state incise dalla Fondazione “G. d’Arezzo”, Federazione dei Cori del Trentino, Europa Cantat, Sony, Laurus, Decca, Edizioni Carrara, Stradivarius. Il coro è inoltre Ambasciatore Culturale dell’Europa per la Federazione dei Cori dell’Unione Europea. maniera ideale la nascita di Cristo. 49 Choralia U D I N E MAGISTRALIS PERCORSO DI MEMORIA E DI ASCOLTO a cura del coro “Natissa” m M 50 AGISTRALIS – Memorie sacre e profane musicale in cui voci e preghiera si è il titolo del nuovo CD che il coro fondono in un celeste clima di serenità. “Natissa”, diretto dal maestro Luca Un omaggio affettuoso e riconoscente a Bonutti, ha voluto dedicare all’amico due autori che hanno contribuito in modo Renato della Torre, stimato musicologo, autorevole alla diffusione della letteratura prematuramente scomparso un anno fa. musicale “made in Friuli”. Magistralis nasce come percorso di Un modo per risalire alla sorgente del ricerca nel mondo della musica nostro passato musicale, alle nostre ecclesiastica dell’Ottocento friulano, in tradizioni vere. omaggio a due compositori friulani che Per la realizzazione dell’incisione, il coro hanno contribuito a nobilitare la memoria “Natissa” si è avvalso del contributo di un della tradizione musicale locale: Giovanni gruppo di giovani e promettenti musicisti Battista Candotti e Jacopo Tomadini. friulani, raggruppati come orchestra da Del primo si ricordano nell’incisione camera “Aquileiensis”, che, sotto la guida alcune composizioni per organo di età del direttore Luca Bonutti, ha interpretato giovanile, ispirate ai ritmi rossiniani con efficacia le partiture. secondo la moda del periodo. Le parti organistiche sono state affidate Di Tomadini, tra l’altro allievo di Candotti, alle cure del maestro Beppino Delle seguono cinque sinfonie per archi, organo Vedove, che ha utilizzato un organo e timpani (singolare esempio di musica “Zanin” presso la Pieve di Rosa di Camino profana di quest’autore) e la Messa di al Tagliamento dove, tra l’altro, è stata Santa Cecilia per soli, coro e orchestra, realizzata la registrazione dell’intero CD. opera del primo periodo compositivo La direzione artistica del progetto e quella dell’autore friulano, dove traspare musicale alla guida di orchestra e coro semplice e comunicativo il fraseggio sono del maestro Luca Bonutti che è U D I N E Choralia ed alcune celebri carole natalizie. riuscito, con competenza e sensibilità, a valorizzare colori, dinamiche e fraseggio. La presentazione ufficiale di Magistralis si è tenuta nella Basilica di Aquileia il 6 gennaio 2007, con la presenza delle autorità e di un folto e caloroso pubblico che ha potuto apprezzare il concerto. Oltre ai brani contenuti nell’incisione, è stato eseguito anche il Magnificat di Candotti per soli, coro maschile e organo, il brano Kommt singt dem Herrn ein neues Lied di David Ayes Cantanatale 2006 Il coro “Natissa” ad Aquileia. Mai si era contato un così alto numero di concerti corali in provincia come lo scorso periodo natalizio. Ai numerosi appuntamenti proposti dal cartellone di Nativitas 2006, bisogna infatti aggiungere le molte occasioni musicali che ha saputo proporre Cantanatale, rassegna dei concerti natalizi a carattere provinciale, promossa dall’USCF. Nell’edizione del 2006 sono state ben quindici le serate in programma, che hanno visto il coinvolgimento di circa quaranta cori, quasi tutti regionali, i quali hanno animato il territorio della provincia. Si è iniziato domenica 3 dicembre a Udine con la rassegna Incanto, per proseguire con i concerti tenuti nei comuni di Trivignano, Muzzana, Manzano, Mereto, Palmanova, Premariacco, Majano, Magnano in Riviera, Pasian di Prato, Ragogna, Udine, Ravascletto, Ruda, per concludere il 7 gennaio con il Concerto di Buon Anno tenutosi a Castions delle Mura. Nei concerti, oltre alle classiche melodie natalizie proposte dai cori, è stato possibile ascoltare intermezzi musicali di giovani strumentisti ed anche musiche per banda. Da registrare la presenza di numerosi cori di voci bianche e giovanili, che l’USCF ha pensato di raggruppare, nella prossima edizione, dedicando loro il concerto di apertura. 51 Choralia U D I N E PEROSI E RESPIGHI PROGETTO POLICORALE NEL 50° DELLA SCOMPARSA DI LORENZO PEROSI Giuseppe Panunto Mt 52 anto è stato scritto su Lorenzo Perosi a Jacopone da Todi, la Lauda rivela il (1872-1956), per ricordarlo nel 50° della profondo senso religioso e umano di sua scomparsa; il maestro Giuliano Respighi. Goruppi ha fatto di più: affiancandolo al L’impianto prevalentemente corale ed il suo contemporaneo Ottorino Respighi ha linguaggio semplice, a tratti ingenuo, voluto dedicargli un progetto corale molto servono a descrivere una scena del importante mettendo insieme più realtà presepe con i suoi personaggi: i pastori, corali della regione, voci soliste, strumenti gli angeli e Maria. musicali, organo e pianoforte, per Perosi e Respighi, accomunati in questo presentarlo durante il periodo progetto, sono stati due autori che hanno dell’Avvento. scritto pagine importanti nella storia della Di Lorenzo Perosi è stata eseguita la musica italiana, ognuno nel suo genere, e Missa Benedicamus Domini, scritta nel le loro composizioni sono ancora oggi 1899, che trae spunto dall’acclamazione eseguite e apprezzate da molte conclusiva della messa gregoriana In formazioni corali. Festis Solemnibus, gia adoperata da Al progetto, patrocinato dall’USCI Perosi nel coro finale dell’oratorio La regionale, hanno partecipato la Corale di resurrezione di Lazzaro. Buttrio (UD), la corale “Lègris Cantôrs” di Di Ottorino Respighi (1879-1936), è stata Percoto (UD), diretti dal maestro Massimo eseguita la Lauda per la Natività del De Vitor, le “Voci Bianche del Contrà” di Signore. Composta nel 1930 per il salone Camolli-Casut (PN), dirette da Daniela Chigi-Saracini di Siena, su testo attribuito Nicodemo, l’”Ensamble Vocale in U Contrappunto” di Camolli-Casut Brisotto, all’organo e pianoforte, e diretta da Roberto Brisotto e le “Voci Stefania Milanese, tutti sotto la Maschili del Contrà”, preparate da direzione Giuliano Goruppi. Venanzio Baita, direttore Giuliano Il concerto è stato eseguito nel Goruppi. Duomo di Sacile, nel Duomo di Molto importante l’apporto delle voci Oderzo, nella Chiesa di San Martino soliste di Silvia Frigato, Giovanna di Percoto, nella Chiesa di Santa Michelini, Massimo De Vitor e Sergio Maria Assunta di Buttrio e nella Emili e dei musicisti Roberto Chiesa di San Giacomo a Brugnera. D I N E Choralia 53 con il patrocinio e il sostegno di REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE FENIARCO in collaborazione con ABBAZIA DI ROSAZZO VOCE E CONSAPEVOLEZZA CORPOREA seminari di preparazione al canto edizione 2007 docenti Paolo Loss Bettina von Hacke “Respiro e canto” 28/29 aprile 2007 “Cantare senza sforzo” 2/3 giugno 2007 “Cantare con i piedi per terra” 6/7 ottobre 2007 ABBAZIA DI ROSAZZO Manzano (Ud) PROGRAMMA Durante le LEZIONI FELDENKRAIS saranno focalizzati i seguenti temi: “Respiro e canto” (28/29 aprile 2007): usare il diaframma in modo più differenziato la testa come cassa di risonanza collegare collo e gabbia toracica allineare collo e colonna vertebrale “Cantare senza sforzo” (2/3 giugno 2007): risvegliare le sensazioni la schiena, ascolto e suono far risuonare le mucose armonizzare le sensazioni “Cantare senza sforzo” (2/3 giugno 2007): respirare con la schiena liberare le spalle rotolare fianco e schiena il movimento della medusa “Cantare con i piedi per terra” (6/7 ottobre 2007): scendere per salire dove trovare la risonanza senza volontarismi le radici del suono “Cantare con i piedi per terra” (6/7 ottobre 2007): piedi e respiro affinità tra piedi e mani come avere i piedi per terra perdere e trovare l’equilibrio ORARIO delle LEZIONI per tutti i seminari 9.30-10.45 11.00-12.30 vocalità metodo Feldenkrais Durante le LEZIONI DI VOCALITÀ, in tutti e tre i seminari, saranno affrontati i seguenti problemi: 14.30-15.45 16.00-17.30 vocalità metodo Feldenkrais Quale voce usiamo? Cosa ci rivela la nostra voce, di noi stessi? Qual è la nostra voce? Confrontiamo le nostre molte voci con la nostra vera voce. Quali sono gli elementi fondamentali della fonazione corretta? La respirazione. La verticalità. La risonanza. La voce e lo spazio esterno ed interno La voce: un percorso di consapevolezza I tre seminari NON sono collegati inscindibilmente: per la struttura autonoma delle lezioni può quindi frequentare un seminario anche chi non ha frequentato gli altri. Nei tre seminari saranno svolte le seguenti ESERCITAZIONI: “Respiro e canto” (28/29 aprile 2007): approfondimento tecniche di respirazione attacco e sostegno del suono postura e suono sviluppare volume e armonici OGNI SEMINARIO PREVEDE L’ADESIONE DI UN MASSIMO DI 25 PARTECIPANTI CHE VERRANNO CONSIDERATI SECONDO L’ORDINE DI ARRIVO DELLE DOMANDE D’ISCRIZIONE I Seminari sono organizzati in collaborazione con: U.S.C.I. Gorizia U.S.C.I. Pordenone U.S.C.I. Trieste U.S.C.F. Udine U.C.C.S. - Z.S.K.D Trieste Per informazioni e adesioni contattare la Segreteria: tel. 0434 875167 fax 0434 877547 e-mail [email protected] 54 Z S K D - U C C S Choralia ˇ PRESERNOV DAN, LA GIORNATA DELLA CULTURA SLOVENA Matej Caharija e Luisa Antoni o gni anno l’8 febbraio è per il popolo Pompe che nella scorsa edizione è stata sloveno una data importante, una uno dei commissari del concorso Ignacij giornata di festa: si celebra infatti la Ota. giornata della cultura slovena. In Slovenia In occasione della giornata della cultura la vigilia è abitualmente dedicata alla slovena ogni circolo, ogni città, ogni paese consegna dei premi che oramai da 60 sente il bisogno di organizzare una anni prendono il nome da Francé propria celebrazione. Anche gli sloveni, Preπeren il maggiore poeta sloveno di che vivono dalla parte italiana del confine, tutti i tempi. La premiazione, da molti anni organizzano le proprie accompagnata da un programma celebrazioni di Preπeren. Quest’anno la artistico, avviene nella prestigiosa sala celebrazione ha avuto il titolo “Kar se v “Gallus” del Cankarjev dom di Ljubljana. prsih skriva... – Ciò che si nasconde nel Il premio Preπeren è il più alto petto…” ed ha riempito il Kulturni dom di riconoscimento dato dalla Repubblica Trieste e quello di Gorizia. Si è trattato di slovena per raggiungimenti artistici. una festa dei giovani e delle loro differenti Si divide in due premi alla carriera e nei espressività musicali. Alla realizzazione premi Preπeren per notevoli del progetto, hanno collaborato ben 59 raggiungimenti artistici nell’anno appena giovani artisti, provenienti dalle scuole e trascorso. Quest’anno la commissione ha dai circoli culturali goriziani e triestini. dovuto decidere tra 80 proposte: i due L’organizzatrice principale è stata premi alla carriera sono andati all’attore quest’anno la ZSKD-UCCS. Polde Bibi≥ e al compositore di fama La manifestazione della durata di circa 90 internazionale Janez Mati≥i≥. minuti si è svolta tra esibizioni di giovani Tra i destinatari dei premi minori anche la attori, cantanti, strumentisti e ballerini. giovane compositrice slovena Urπka Come fil rouge del programma è stato 55 Choralia Z S K D - U C C S scelto l’amore. Come nocciolo dello scenario, arricchito gruppo, formato da Jari Jarc, Marco Mattietti, Martin da una colonna sonora di brani d’autore e trascrizioni, la Rebecchi, Aljoπa Starc, ∏tefan ∏vagelj, Iztok Cergol e Igor regista Vesna Tomsi≥ ha scelto due ballate di Preπeren Peric; gli ultimi due hanno elaborato anche lo sfondo Povodni mo∑ e Turjaπ ka Rozamunda. In esse Preπeren ha musicale per la lettura dei versi di Preπeren. La parte descritto la superbia delle donne nelle questioni di cuore. canora del programma è stata curata dal coro femminile Nello spettacolo questo tema è stato trattato più Kraπki slav≥ek e dalla cantante Martina Feri. approfonditamente ed è stato anche citato dai due I giovani attori dilettanti hanno perfezionato la dizione oratori, David Bandelli e Borut Klabjan, cui è stato con l’aiuto di Gregor Ge≥, alle coreografie hanno affidato il discorso d’onore. collaborato Raffaella Petronio ed Elena Husu. I costumi La presentazione dei versi di Preπeren al pubblico da sono stati curati da Vesna Tomsi≥ e Betty Starc. Gli inserti parte dei giovani artisti è stata innovativa. Se non si video sono stati preparati da Antonio Giacomin. Gli attori considerano i contenuti, la manifestazione non si è dilettanti che hanno interpretato diverse parti sono stati proposta come abitualmente. Sotto molti aspetti è stata Jernej Bufon, Nikolaj Bukavec, Karolina ≤ernic, Vesna simpatica e “fresca”, effettivamente un’espressione dei Hrovatin, Elena Husu, Jara Koπuta, Matija Kralj, Melita giovani. Malalan, Loredana Perdec, Pamela Perdec, Raffaella Ha iniziato una ballerina (Petra Dilli) con un nastro rosso Petronio, Elija Prin≥i≥, Philip Mueller, Sara Marvin, Peter che ha presentato diversi momenti musicali e Lisjak, Niki Meriggioli, Annette Skerlavaj, Deborah Samsa, coreografici. In scena la musica è stata eseguita dal Kristjan Kova≥i≥, Ylenia Zobec ed Ingrid Werk. UBALD VRABEC UN CENTENARIO, UNA MONOGRAFIA E UNA PUBBLICAZIONE DI BRANI Luisa Antoni d M 56 ue anni fa, esattamente l’11 dicembre dei circoli culturali del periodo postbellico, 2005, ricorreva il centenario dalla nascita mi svelano quanto importante sia il suo di Ubald Vrabec, uno dei fautori della posto tra le personalità di rilievo del XX rinascita corale slovena a Trieste dopo la secolo che hanno in campi diversi seconda guerra mondiale. Ivo Jeler≥i≥, arricchito il confine occidentale del uno dei più attenti e precisi ricercatori mondo sloveno. Erano i baluardi della della storia della musica del Litorale, ne parola e del canto sloveno, qui, da questa parla così: “Le mie ricerche dell’attività parte, e là, dall’altra parte, ovunque vi Z S K D - U C C S Choralia fosse anche solo una piccola scintilla Primo∑ Kuret. della coscienza nazionale slovena. Dalla tesi di laurea e dalle Hanno resistito senza piegarsi a tutte trasmissioni radiofoniche si è le tempeste del tempo. Sono stati la concretizzata l’idea di preparare luce spirituale della via slovena ed anche una pubblicazione accanto a loro e con loro siamo monografica che ha visto la luce nel cresciuti in un nuovo tempo e per dicembre 2005 ad opera della casa nuove sfide”. editrice Goriπka Mohorjeva dru∑ba. Vrabec è stato un personaggio Nello stesso anno la Kralj, che è importante, ma in parte anche attualmente insegnate alle scuole scomodo, poiché aveva l’abitudine slovene d’oltreconfine e apprezzata molto poco gradita dai più di direttrice di cori, ha curato la esprimere ad alta voce e coram pubblicazione di una serie di brani populo le sue opinioni. per coro di voci bianche e giovanile Probabilmente questa sua Vrab≥kove pesmi (Canzoni del caratteristica ha posticipato passerotto), giocando nel titolo con l’interesse musicologico nei suoi l’interessante doppio senso del confronti, anche se non quello nome Vrabec che significa anche musicale: tant’è vero che nel 1984 in passero. triestino e contemporaneamente una statistica fatta dagli La monografia di Bojana Kralj è studiando alla scuola privata di organizzatori della rassegna corale introdotta da due brevi scritti: il Wram. A quegli anni risale anche il Primorska poje (Il Litorale canta) primo è di Boris Pahor, che ricorda la suo primo incontro con la coralità. Il Vrabec è risultato essere il personalità poliedrica di Vrabec, maestro Venturini lo invitò a dirigere compositore più eseguito. mentre l’autore del secondo è il il coro Kolo del rione triestino di San Nel decennale della morte, avvenuta pedagogo e musicologo Ivo Jeler≥i≥. Giacomo. A causa della crescente nel 2002, però qualcosa ha iniziato a Il lavoro di Bojana Kralj conta ben pressione del fascismo Vrabec muoversi. Un giovane musicista 292 pagine, la prima parte delle quali decise di emigrare in Argentina, dove Marko Sancin si è occupato è dedicata alla ricostruzione della rimase sino al 1931, quando di approfonditamente di Vrabec nella vita e dell’attività di Vrabec che lo ha ritorno nel vecchio continente si sua tesi di laurea, discussa visto tra le altre cose anche trasferì a Maribor, ritornando a all’Università di Trieste, mentre la testimone oculare dell’incendio del Trieste nel 1941. L’anno dopo iniziò a sede regionale della RAI di Trieste gli Narodni dom a Trieste, dove aveva collaborare con il Fronte di ha dedicato una serie di trasmissioni, sede la scuola della Glasbena liberazione. La Kralj segue quindi la nate dalla tesi di laurea che Bojana matica. Dopo l’arresto forzato vita di Vrabec attraverso gli anni di Kralj ha preparato nel 1984 dell’attività didattica della Glasbena ricostruzione del secondo all’Accademia di musica di Lubiana e matica, Vrabec aveva deciso di dopoguerra, in cui il Maestro divenne che ha avuto come relatore il continuare lo studio musicale, insegnante di violino alla Glasbena musicologo di fama internazionale iscrivendosi al Conservatorio matica e attivo direttore di diversi Caricatura di Ubald Vrabec fatta da Borut Pecar. 57 Choralia Z S K D - U C C S gran peso, tanto da dedicarle ben 110 pagine. La restante parte del libro della Kralj affronta l’attività di Vrabec come pubblicista ed elenca i premi ricevuti come compositore e con i cori diretti (vanno qui segnalate le lodevoli affermazioni al concorso Seghizzi). Il libro della Kralj è ulteriormente arricchito dall’elenco cronologico di composizioni di Vrabec che con ulteriori ricerche potrà essere probabilmente ancora più completo. Considerando il fatto che la pubblicazione Ubald Vrabec 19051992 è stata in parte stimolata dalla redazione di musica seria della RAI di Trieste avrebbe potuto essere corredata anche da un elenco di esecuzioni e registrazioni che l’istituzione giuliana conserva nel proprio archivio. Un abstract finale in italiano sarebbe stato forse auspicabile. In generale la monografia di Bojana Kralj risulta essere un lavoro preciso e portato avanti con passione, considerando che in realtà l’autrice si è trovata a lavorare direttamente sulle fonti senza pubblicazioni precedenti di 58 cori; tra di essi anche il coro “Gallus”. monografia la Kralj prende in esame rilievo. Il lavoro di ricostruzione che la Kralj la produzione compositiva di Vrabec, Questo tipo di pubblicazioni porta avanti in queste pagine è dividendola in musica corale, contribuisce a completare il quadro pregevole, mancano però strumentale, da camera, orchestrale, della storia della musica triestina che l’integrazione degli ultimi risultati poemi sinfonici, cantate, lieder e non deve e non può ignorare il della ricerca musicologia slovena. opera. L’analisi della musica corale contributo apportato dagli autori Nella seconda parte della sua ha nella presente pubblicazione un sloveni. L A F I N E S T R A S U L C O R T I L E Choralia UN PREZIOSO CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DEL CANTO LITURGICO DI TRADIZIONE ORALE Il canto patriarchino dell’Istria, del L’opera costituisce un documento di Quarnero e della Dalmazia nei riti e ricerca musicale e storica su quelle nelle antiche tradizioni religiose che sono state per secoli le dell’area veneto-adriatica è il titolo tradizioni liturgiche e liturgico- di un interessante lavoro musicali delle terre istriane, musicologico uscito nel 2005 ad quarnerine e dalmate. L’indagine è opera del compositore, direttore di stata condotta da Di Paoli con coro e studioso triestino David Di passione ed esemplare tenacia nel Paoli Paulovich. corso di oltre tredici anni ed ha Il volume, di 228 pagine, porta una permesso di raccogliere prefazione del maestro Marco informazioni e soprattutto Sofianopulo e contiene anche un documenti sonori dalla voce di breve saggio sui canti patriarchini sacerdoti e cantori di origine istriana del ciclo natalizio di Giuseppe e quarnerina, oltre che da Radole (di origini istriane, tra i primi documentazione edita e da ad interessarsi delle tradizioni registrazioni effettuate da altri in musicali della sua terra, passato. forzatamente abbandonata dopo la Allegato al volume è un compact seconda guerra mondiale). disc contenente una trentina di Il lavoro è edito dalle edizioni esempi (tra cui alcuni provenienti da Pizzicato ed è compreso nella Marano Lagunare, Grado, Venezia). collana Civiltà Musicale Aquileiese Il canto patriarchino è, in tra i quaderni dell’Archivio della un’accezione comune, il repertorio Cappella Civica di Trieste (numero musicale-liturgico di quella vasta tredici). area accomunata in passato dalla 59 Choralia A F I N E S T R A S U L C O R T I L E dipendenza ecclesiastica da Aquileia La lettura di questo libro mi potranno essere forse chiariti solo (dalla diocesi di Como al Veneto, suggerisce alcune considerazioni che con lo studio approfondito dell’intero dall’Istria alla Dalmazia meridionale). collegano la ricerca compiuta da Di repertorio nelle sue molteplici e, Fino ai primi decenni del Novecento Paoli alla situazione della nostra geograficamente distanti, varianti il canto patriarchino costituiva il regione. locali. Se diverse sono le affinità tra repertorio fondamentale per il In primo luogo va detto che se la queste varianti (profili delle melodie, servizio liturgico nelle chiese che pratica del canto patriarchino si può modalità esecutive, pratiche rituali), non potevano permettersi cori e purtroppo dare per conclusa nella tante sono le loro particolarità solisti “musicalmente istruiti” e vasta area adriatica oltre confine (nei specifiche. complessi strumentali di territori oggi in Slovenia e Croazia), la Inoltre, va ricordato che del repertorio accompagnamento. sua vitalità è ancora documentabile liturgico musicale “ufficiale” del Si trattava di un antico repertorio di in alcune chiese della montagna patriarcato di Aquileia (anteriore alla tradizione orale che accompagnava friulana, dove l’attaccamento delle “definitiva” soppressione del rito tutti i momenti cultuali dell’anno comunità alle proprie abitudini patriarchino nel Sinodo di Udine del liturgico, e benché fosse eseguito tradizionali e la lungimiranza di 1596) rimane ben poco in forma principalmente da una ristretta alcuni sacerdoti hanno permesso la scritta. cerchia di cantori (cui si univa spesso sua continuazione fino ad oggi. Gli studiosi si sono spesso chiesti se l’intera assemblea), era sentito come Certamente, le riforme liturgiche sia possibile parlare di continuità di patrimonio collettivo di tutta la hanno modificato la struttura di tale repertorio antico nella tradizione comunità. alcuni riti e quindi diversi canti orale documentabile ancora ai nostri Diverse sono le cause che hanno hanno perso la propria funzione, ma giorni . condotto all’impoverimento o alla seppur ridotto il repertorio Nel canto patriarchino di tradizione definitiva scomparsa della pratica del tradizionale convive oggi in alcune orale, infatti, i ricercatori hanno canto tradizionale nelle chiese: la chiese carniche con brani sacri di più rilevato la presenza di un linguaggio riforma della musica sacra del primo recente introduzione. musicale composito: solo per poche Novecento, l’introduzione del In secondo luogo, va rimarcata melodie è stato possibile stabilire una repertorio gregoriano “restaurato” l’importanza della ricerca di Di Paoli derivazione dal repertorio aquileiese negli anni Venti e Trenta, l’erronea perché le informazioni e il materiale scritto (grazie a tardive fonti interpretazione della riforma liturgica da lui raccolti potranno essere cinquecentesche), mentre la maggior promossa dal Concilio Vaticano II confrontati con le affini tradizioni parte dei canti sembra portare i segni assieme all’abbandono del latino liturgico musicali del Friuli e del della commistione tra materiali quale lingua del rito e la Veneto in un’indagine a tutto campo. melodici di varia origine (gregoriano, conseguente introduzione di nuovi Lo studio del patriarchino pone brani d’autore e forse anche canti prodotti musicali per la liturgia. ancora diversi interrogativi che popolari profani), tutti passati 1 60 L 1 L’opinione dell’unitarietà del repertorio patriarchino di tradizione orale fu sostenuta in particolare da Pellegrino Ernetti. L A F I N E S T R A S U L C O R T I L E Choralia attraverso le trasformazioni delle tradizioni orali locali. Ora che molto è stato raccolto e 2 documentato , la ricerca in questo campo si dovrà indirizzare allo studio e alla comparazione dei modelli melodici comuni a tutte le aree. Si potrebbe, forse, ricostruire in ipotesi una sorta di substrato storico del repertorio patriarchino. Accanto a ciò si dovrebbe continuare l’indagine sulle fonti scritte del 3 patriarcato alla ricerca di documenti delle tradizioni liturgiche non romane, o non completamente romane, da confrontare con le melodie raccolte dalla tradizione orale. Roberto Frisano David Di Paoli Paulovich, Il canto patriarchino dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia nei riti e nelle antiche tradizioni religiose dell’area veneto-adriatica, Archivio della Cappella Civica di Trieste - Quaderno tredicesimo, Collana Civiltà Musicale Aquileiese, Udine, Pizzicato Edizioni Musicali, 2005. 2 3 Ricordo che in Friuli, oltre a occasionali rilievi compiuti da Mario Macchi e Claudio Noliani, don Giuseppe Cargnello registrò un cospicuo numero di brani negli anni ’70 ed altri continuarono dopo di lui ad interessarsi al repertorio liturgico tradizionale (in particolare Roberto Starec). Tra i gregorianisti Angelo Rusconi in particolare si occupa di fonti patriarchine relative però all’area comasca. 61 Choralia C O N C O R S I CONCORSI a cura di Carlo Berlese Italia > Trieste ottobre 2007 - scadenza 15/06/2007 Coro Vivo - Confronti corali itineranti del Friuli Venezia Giulia, XI edizione www.uscifvg.it Italia > Arezzo scadenza 15/03/2007 33° Concorso Internazionale di Composizione “Guido d'Arezzo” www.polifonico.org Italia > Follonica GR dal 22/03/2007 al 25/03/2007 - scadenza 15/02/2007 Festival di Primavera, incontro rivolto ai cori delle scuole superiori www.feniarco.it Italia > Bologna scadenza 31/03/2007 50° Zecchino d’oro - Rassegna Internazionali di canzoni per bambini 2007 www.antoniano.it Italia Loreto (AN) dal 11/04/2007 al 15/04/2007 - scadenza 31/10/2006 Rassegna Internazionale di Musica Sacra “Virgo Lauretana” www.rassegnalauretana.it Italia > Piombino (LI) dal 20/04/2007 al 29/04/2007 - scadenza 02/04/2007 7° Concorso Nazionale di esecuzione musicale “Riviera etrusca” www.comune.piombino.li.it Italia > Caccamo (PA) dal 21/04/2007 al 30/04/2007 - scadenza 14/04/2007 11° Concorso nazionale per giovani musicisti Premio “Benedetto Albanese” www.benedettoalbanese.it/concorso.html Italia > Perugia dal 27/04/2007 al 27/04/2007 - scadenza 15/01/2007 1a Rassegna Premio Nazionale per gruppi vocali e strumentali delle scuole secondarie di primo grado - “Musica in…canto” [email protected] Italia > Vittorio Veneto (TV) dal 28/04/2007 al 28/04/2007 - scadenza 25/01/2007 6a Rassegna nazionale di cori scolastici “Roberto Goitre” www.comune.vittorio-veneto.tv.it Italia > Vittorio Veneto (TV) dal 29/04/2007 al 29/04/2007 - scadenza 25/01/2007 5° Festival Nazionale di cori giovanili e di scuole superiori www.comune.vittorio-veneto.tv.it 62 Italia > Ercolano NA dal 04/05/2007 al 06/05/2007 - scadenza 28/02/2007 Festival nazionale di cori scolastici “Ercolano in…canto” [email protected] oppure [email protected] Italia > Vittorio Veneto (TV) dal 05/05/2007 al 06/05/2007 - scadenza 25/01/2007 42° Concorso Nazionale Corale trofei “Città di Vittorio Veneto” www.comune.vittorio-veneto.tv.it Italia > Reana del Rojale (UD) dal 05/05/2007 al 06/05/2007 - scadenza 28/02/2007 5° Concorso Regionale “La Musica nella Scuola” www.chorale.it Italia > Malcesine (VR) dal 11/05/2007 al 13/05/2007 - scadenza 15/02/2007 IV Concorso Nazionale Corale Voci Bianche “Il Garda in Coro” www.ilgardaincoro.it Italia > Quartiano di Mulazzano (Lodi) dal 19/05/2007 al 20/05/2007 - scadenza 28/02/2007 XXIV Concorso Nazionale Corale “Franchino Gaffurio” digilander.libero.it/proquartiano Italia > Nuoro dal 26/05/2007 al 26/05/2007 - scadenza 15/03/2007 1° Concorso Nazionale per cori di voci bianche “Grazia Deledda” [email protected] (aspetti musicali); [email protected] (aspetti logistici) Italia > Recanati dal 31/05/2007 al 03/06/2007 - scadenza 15/03/2007 XII Festival Corale Internazionale “Orlando Di Lasso” www.amicimusicasacra.com Italia > Gorizia scadenza 17/06/2007 5° Concorso internazionale di composizione corale “C. A. Seghizzi” www.seghizzi.it Italia > Trieste, Udine, Gorizia scadenza 30/06/2007 Concorso di composizione corale “Ignacij Ota” Italia > Udine 30/06/2007 Cjantutis pai fruts - II Concorso per composizioni vocali e strumentali per bambini www.filologicafriulana.it Italia > Gorizia dal 04/07/2007 al 09/07/2007 - scadenza 28/02/2007 XLVI Concorso Internazionale di canto corale “C.A. Seghizzi” www.seghizzi.it Italia > Roma dal 10/07/2007 al 15/07/2007 - scadenza 01/03/2007 Musica Sacra a Roma Maestri della Schola Romana www.musica-mundi.com Italia > Arezzo dal 22/08/2007 al 27/08/2007 - scadenza 15/03/2007 55° Concorso Polifonico Internazionale “Guido d'Arezzo” www.polifonico.org Italia > Arezzo dal 22/08/2007 al 22/08/2007 - scadenza 15/03/2007 23° Concorso Polifonico Nazionale “Guido d'Arezzo” www.polifonico.org Italia > Venezia dal 18/09/2007 al 23/09/2007 Venezia in Musica, Choir Competition and Festival www.musica-mundi.com Italia > Rimini dal 12/10/2007 al 14/10/2007 - scadenza 15/09/2007 Concorso Internazionale Corale Città di Rimini www.riminichoral.it Italia > Riva del Garda (TN) dal 17/10/2007 al 21/10/2007 - scadenza 15/04/2007 7° In...Canto sul Garda www.musica-mundi.com Italia > Benevento dal 26/10/2007 al 26/10/2007 Concorso Nazionale di Benevento www.concorsobenevento.com Italia > Riva del Garda (TN) dal 16/03/2008 al 20/03/2008 10° Concorso Corale Internazionale www.musica-mundi.com Europa dal 08/03/2007 al 20/05/2007 - scadenza 31/01/2007 T.I.M. - Torneo Internazionale di musica www.timcompetition.org Austria > Linz dal 06/06/2007 al 10/06/2007 - scadenza 15/03/2007 1st International Anton Bruckner Choir Competition www.musica-mundi.com C Austria > Spittal dal 05/07/2007 al 08/07/2007 - scadenza 31/01/2007 43th International competition for choirs 2006 singkreis-porcia.com/chorb2007.htm Francia > Amiens Cedex scadenza 31/03/2007 Concours de Composition pour Choeurs et Maîtrises - Festival des Cathédrales de Picardie www.festivaldescathedrales.com Austria > Vienna dal 31/01/2008 al 03/02/2008 International Franz Schubert Choir Competition www.musica-mundi.com Francia > Tour dal 25/05/2007 al 27/05/2007 - scadenza 15/11/2006 Florilège vocal de Tours www.florilegevocal.com Austria > Graz dal 10/07/2008 al 20/07/2008 5th World Choir Games / Choir Olympics www.worldchoirgames.com Francia > Vaison-la-Romaine dal 01/08/2007 al 10/08/2007 19th Choralies www.choralies2007.com Belgio > Neerpelt dal 02/05/2008 al 05/05/2008 - scadenza 15/10/2007 European music festival for youngsters in Neerpelt www.emj.be/E/E_index.html Germania > Halle (Saale) dal 03/05/2007 al 06/05/2007 - scadenza 01/10/2006 28th Children’s Choirs Festival “Fröhlich sein und singen” www.kinderchorfestival-halle.org Bulgaria > Varna dal 16/05/2007 al 19/05/2007 - scadenza 31/01/2007 XIX International May Choir Competition 2007 www.choircomp.org Germania > Marktoberdorf dal 24/05/2007 al 30/05/2007 - scadenza 13/10/2006 10th International Chamber-Choir Competition Marktoberdorf www.modfestivals.org/iccc/iccc.htm Bulgaria > Sofia dal 03/10/2007 al 06/10/2007 3rd International Choir Competition Sofia 2006 www.fcmf.visa.bg Germania > Wernigerode dal 18/07/2007 al 22/07/2007 - scadenza 20/01/2007 5th International Johannes Brahms Choir Festival and Competition www.musica-mundi.com Cuba > La Habana dal 31/03/2007 al 07/04/2007 - scadenza 15/02/2007 5th America Cantat Festival www.americacantatv.cu Grecia > Preveza dal 05/07/2007 al 08/07/2007 - scadenza 28/02/2007 24th International Choral Festival Of Preveza 12th International Choral Competition Of Sacred Music www.users.otenet.gr/~armonia4/english/festival1.htm Danimarca > Copenhagen dal 19/07/2007 al 26/07/2007 - scadenza 01/11/2006 8th World Symposium for Choral Music www.choraldenmark.org Estonia > Tallin dal 19/04/2007 al 22/04/2007 - scadenza 15/10/2006 10th International Choir Festival “Tallinn 2007” www.kooriyhing.ee/eng/events/comp Finlandia > Tampere dal 07/06/2007 al 10/06/2007 - scadenza 28/02/2007 Tampere vocal music festival www.tampere.fi/vocal Finlandia > Helsinki dal 11/09/2009 al 12/09/2009 II Harald Andersén Chamber Choir Competition www2.siba.fi/choircompetition Irlanda > Cork dal 02/05/2007 al 06/05/2007 - scadenza 01/11/2006 53rd Cork International Choral Festival www.corkchoral.ie O N C O R S I Choralia Slovenia > Celje dal 12/04/2007 al 15/04/2007 - scadenza 26/09/2006 International Youth Choir Festival www.zkp-celje.si Slovenia > Maribor dal 18/04/2008 al 20/04/2008 - scadenza 23/10/2007 9th International Choral Competition www.jskd.si Spagna > Barcelona dal 26/09/2007 al 30/10/2007 - scadenza 15/05/2007 VIII Festival Corale Internazionale di Canto Popolare “L’Europa e i suoi canti” www.amicimusicasacra.com/con3.htm Svizzera > Montreux dal 10/04/2007 al 14/04/2007 - scadenza 31/10/2006 43rd Montreux Choral Festival www.choralfestival.ch Svizzera > Basel dal 16/05/2007 al 20/05/2007 6th European Festival of Youth Choir Basel www.ejcf.ch Taiwan > Yilan e Taipei dal 28/07/2007 al 05/08/2007 Asia Pacific Cantat www.apc2007.tw Ungheria > Budapest dal 08/03/2007 al 12/03/2007 - scadenza 15/11/2006 4th International Competition for Young Choral Conductors www.zeneakademia.hu Ungheria > Budapest dal 01/04/2007 al 05/04/2007 - scadenza 30/10/2006 11th International Choir Competition www.musica-mundi.com Ungheria > Debrecen dal 30/07/2008 al 03/08/2008 Béla Bartòk 22nd International choir competition www.bbcc.hu Malta > Malta dal 01/11/2007 al 05/11/2007 The Malta International Choir Competition www.musica-mundi.com Olanda > Utrecht dal 17/07/2009 al 26/07/2009 XVII Europa Cantat www.ecu2009.nl Regno Unito > Llangollen dal 10/07/2007 al 15/07/2007 - scadenza 01/11/2006 61st Llangollen International Musical Eisteddfod www.international-eisteddfod.co.uk 63