Tecnologia: 8 consigli per usarla correttamente

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Tecnologia: 8 consigli per
usarla correttamente
Boston, 22 ottobre 2016 –
Secondo vari studi recenti la
presenza sempre più pervasiva
della tecnologia nelle nostre
vite può influire sulla postura,
sulla vista, sui tendini, ma
anche sulla nostra salute
intima. Ad esempio, le troppe
ore trascorse seduti davanti al monitor del PC, ha ricadute
negative sul benessere della prostata. La continua attenzione
rivolta ai contenuti virtuali, invece, influisce sulla vita
sessuale, poiché la vita intima ha bisogno di serenità, di
vivere il momento, di nascere all’interno di una atmosfera
piacevole.
Da queste premesse arrivano i nostri 8 consigli per una serena
convivenza quotidiana tra uomini e tecnologia:
1) Il cellulare lontano dai genitali
Le ricerche sono controverse ma alcuni studi dimostrerebbero
che le onde elettromagnetiche emesse dai cellulari possano
interferire con il DNA delle cellule: per questo è una buona
regola non tenere il cellulare in tasca o attaccato alla
cintura.
2) No all’e-shopping di farmaci
Non comprare nessun tipo di farmaci su internet; in
particolare quelli per favorire l’erezione. Per quel tipo di
farmaco serve infatti una ricetta medica, perché può avere
effetti collaterali importanti e comunque serve una diagnosi
dello specialista prima di qualsiasi utilizzo.
3) Digerire bene
Durante i pasti togliete la suoneria del cellulare, non
guardare le mail e concentratevi su ciò che si sta gustando,
meglio se in compagnia.
4) Sesso consapevole
Un momento così intimo e coinvolgente non vuole distrazioni,
quindi spegnete il cellulare almeno mezz’ora prima…
5) I social deprimono
Una ricerca appena pubblicata dalla University of Pittsburgh
ha dimostrato che “vivere” costantemente sui social network
provoca ansia e depressione.
6) Sì al sexting ma…
Più di 80 maschi su 100, nelle società informatizzate, pratica
il sexting (sesso su internet e attraverso messaggi/videochat)
e questo può essere utile per mantenere sana la prostata… (uno
studio condotto dalla Boston University of Public Health ha
dimostrato che eiaculando ogni giorno, si taglia del 22% il
rischio di sviluppare un tumore alla prostata). Però
attenzione: il sexting, dal punto di visto psichico, può
diventare un’ossessione e trasformarsi in una dipendenza
esattamemente come quella del gioco d’azzardo, degli alcolici
e delle sigarette.
7) Occhio alla postura
Uno studio pubblicato sull’European Journal of Cancer
Prevention ha dimostrato che passare molte ore seduti aumenta
il rischio del 30% di disturbi alla prostata, perché il peso
del corpo grava sulla zona pelvica, rallentando così il
corretto flusso sanguigno. Il consiglio è semplicemente di
alzarsi dalla scrivania ogni tanto…
8) La luce blu
Niente tecnologia a letto: la luce blu emessa dal display
impedisce al cervello di predisporsi per il sonno, perché quel
tipo di luce interferisce con la melatonina, l’ormone del
sonno.
Ecco, ora non potete dire che non vi abbiamo avvisato…
di Emanuele Bazzichi
Samsung presenta
Galaxy Note 7
il
nuovo
Suwon, 18 agosto 2016 – Samsung
ha finalmente presentato il
nuovo Galaxy Note 7. Il nuovo
modello ha un look raffinato, è
realizzato con materiali di
prestigio ed ha un esclusivo
design a bordi simmetrici. È
dotato di scocca resistente all’acqua, funzioni di sicurezza
avanzate con autenticazione biometrica (la nuova funzione di
scansione dell’iride) e funzioni di intrattenimento
coinvolgenti. Il telefono, per le sue caratteristiche, è la
soluzione perfetta sia per la vita privata, sia per quella
professionale. La vita scorre più veloce che mai, per questo
motivo Samsung ha creato Galaxy Note 7: affinché l’utente
possa svolgere le proprie attività quotidiane più facilmente,
ovunque, e in qualunque momento.”
La nuova S Pen del Note 7 è molto più di un semplice strumento
di scrittura: è la via per fare tutto in maniera efficiente e
precisa. L’utente può dare vita alle proprie idee nel momento
esatto in cui avverte l’ispirazione, semplicemente appuntando
le informazioni utili sul display in stand by con la S Pen.
Con la funzione Selezione Intelligente S Pen consente inoltre
di creare GIF e condividerle con facilità.
E’ possibile zoomare lo schermo o convertire contenuti nella
lingua desiderata con un semplice movimento. La nuova “penna”
riproduce in modo efficace la facilità d’uso e la precisione
di una vera penna. Grazie al design con una punta di 0,7 mm,
migliorie in fatto di sensibilità alla pressione, assicura
un’esperienza d’uso molto realistica. Anche S Pen è resistente
all’acqua, consentendo all’utente di annotare i propri
pensieri senza interruzioni, anche sott’acqua.
Samsung ha prestato particolare attenzione alle misure di
sicurezza: oltre alla scansione delle impronte digitali, il
telefono è dotato della nuova tecnologia di riconoscimento
dell’iride, un sistema di autenticazione biometrica
estremamente sicuro, utilizzabile per sbloccare la schermata
home e per accedere in totale sicurezza ai propri contenuti.
Dotato di schermo QHD Super AMOLED da 5.7 pollici, lo
smartphone è predisposto per lo streaming video HD, grazie a
colori più brillanti e a un nero più intenso, offre infatti
un’esperienza cinematografica senza precedenti. Inoltre,
abbinando Galaxy Note7 al nuovo Gear VR (occhiali per la
realtà virtuale) si può vivere un’esperienza ancora più
immersiva ed estremamente coinvolgente. L’incredibile schermo
Super AMOLED e il potente processore di Galaxy Note7, uniti ad
un catalogo sempre più ampio di app, foto, giochi e molto
altro, pongono l’utente sempre più al centro dell’azione.
Galaxy Note 7 è inoltre compatibile con l’ innovativa
videocamera Gear 360.
Estremamente sottile e leggero, con l’esclusiva curvatura
dual-edge gli dona l’aspetto prezioso tipico della serie
Galaxy. L’esperienza d’uso semplificata e raffinata, associata
all’interfaccia utente grafica, consente quindi un’interazione
continua tra l’utente e il device. Il dispositivo vanta la
stessa fotocamera avanzata lanciata con l’S7 e l’S7 edge. La
tecnologia Dual Pixel, l’ampia apertura e l’auto focus veloce
funzionano insieme per scattare foto brillanti, nitide anche
in condizioni di scarsa luminosità. Oltre alla memoria interna
da 64GB, il cellulare offre una memoria espandibile fino a
256GB. È inoltre dotato di batteria da 3.500 mAh, e una porta
micro-USB.
Galaxy Note 7 sarà disponibile a partire dal 2 Settembre nei
colori Blue Coral, Silver Titanium e Black Onyx al prezzo
consigliato di 879 euro. Infine, tutti coloro che lo
prenoteranno presso i punti vendita aderenti e lo
registreranno su Samsung People, riceveranno il nuovo Gear VR,
per provare l’esperienza della realtà virtuale.
di Emanuele Bazzichi
Pokemon Go: l’app per trovare
i pokemon
San Francisco, 21, luglio 2016 –
Come sicuramente saprete negli
ultimi giorni è scoppiata la
nuova moda dell’estate per
quanto riguarda le app per
cellulare: si tratta ovviamente
di Pokemon Go. Per chi non lo
sapesse, si tratta di un applicazione con cui è possibile
“andare a caccia” di pokemon, proprio come nel noto cartone
animato, utilizzando la funzione di geolocalizzazione e la
fotocamera presente sugli smartphone.
E’ ancora presto per capire se questo grande successo sarà
l’alba di un nuovo modo di giocare con lo smartphone o solo
uno dei tanti fenomeni passeggeri. Intanto, sicuramente, la
grande diffusione dell’app a livello globale sta sensibilmente
incrementando l’utilizzo dei GPS dei nostri cellulari.
Infatti, fino ad ora, il GPS era utilizzata solitamente in
viaggio, per trovare il giusto percorso con la funzione di
navigazione.
Sempre in questi giorni, parallelamente alla diffusione di
Pokemon Go, è uscita l’app complementare Poke Radar. Questa
app è stata sviluppata per aiutare gli appassionati di Pokemon
a progredire nel gioco, aiutandosi a vicenda. Uno degli
obiettivi di chi gioca, infatti, è catturare quanti più
Pokémon possibile; con Pokemon Radar si può cercare un tipo di
Pokemon specifico sulla mappa, oppure vedere tutti quelli che
sono stati segnalati nello stesso momento in un certo posto.
Ogni segnalazione mostra il nome dell’utente che l’ha fatta e
l’ora del giorno in cui è stato avvistato il Pokémon. Ogni
altro utente può votare la segnalazione positivamente, se ha
trovato il Pokémon segnalato in quel punto, o negativamente se
invece non l’ha trovato.
Poke Radar si può usare scaricando la app gratuita per i
dispositivi iOS, oppure da browser. Secondo quanto annunciato
dalla pagina Facebook della app a breve dovrebbe essere
disponibile anche la versione per Android.
L’applicazione però è ancora molto giovane ed ha alcuni
difetti: in primo luogo può esaurire velocemente la batteria
dello smartphone, soprattutto se viene usata in contemporanea
a Pokémon Go. Inoltre c’è il problema delle false
segnalazioni: gli sviluppatori dell’app hanno costruito il
meccanismo di votazione delle segnalazioni per verificarne
l’affidabilità, ma fin’ora sono ancora poche le persone che
usano l’app e per questo la maggior parte delle segnalazioni
ha solo 1 voto di conferma. Seguiremo sicuramente gli sviluppi
di questo fenomeno in continuo mutamento.
Continuate a seguirci e… buona caccia.
di Emanuele Bazzichi
Dilagano i servizi “truffa”
non richiesti
Roma, 14 luglio 2016 – Nuove
grane per chi usa internet dallo
smartphone; il rischio questa
volta è di ritrovarsi col
credito prosciugato da un
momento all’altro. Ciò può
accadere a causa dell’attivazione di servizi sms a pagamento o
di abbonamenti a siti sconosciuti, ma dai costi esorbitanti.
Per evitare di rimanere senza soldi sul cellulare, la polizia
postale consiglia di richiedere al proprio operatore il
“Barring Sms“: ovvero lo sbarramento totale degli sms a
pagamento non richiesti.
Ecco nel dettaglio cosa succede: si tratta spesso di un minimo
di 5 euro a sms, o a settimana nel caso degli abbonamenti, per
oroscopi, immagini, suonerie che vengono attivati a nostra
insaputa, spiega la polizia; accade che il malcapitato si
imbatta in una pubblicità mentre sta normalmente navigando su
internet, clicchi su “leggi”, e subito gli arrivi la richiesta
di abbonamento ad un servizio truffaldino, notificato
dall’arrivo di un sms.
Solitamente questi abbonamenti si chiamano sms o servizi a
sovrapprezzo o sms premium e contengono loghi, wallpaper,
suonerie e videosuonerie, screensaver, giochi, applicazioni,
chat/community, news e servizi informativi, voting. L’unica
cosa sicura è che non sono stati richiesti dall’utente. Basta
un attimo e ci si ritrova abbonati a un servizio a pagamento
senza averlo richiesto. In questi casi bisogna contattare il
centro assistenza del proprio operatore per chiedere il blocco
dell’attivazione di servizi in abbonamento da parte di terzi.
Potete richiedere gratuitamente il Barring (sbarramento) o il
blocco degli sms premium (è la stessa cosa) al vostro
operatore; i numeri da chiamare del servizio clienti per il
proprio operatore sono: Tim 119, Vodafone 190, Wind 155, Tre
133.
di Emanuele Bazzichi
Hello Jeans: i pantaloni che
caricano lo smartphone
Santa Monica, 23 giugno 2016 –
Quante volte vi sarà capitato di
avere il 2% di batteria
dopo
una giornata in cui non avete
avuto modo di poter caricare il
vostro smartphone? Il problema
della batteria scarica affligge
praticamente tutti gli utilizzatori di smartphone e tablet del
mondo. In soccorso degli utenti sono arrivati una serie di
caricabatterie portatili dalle forme più disparate. Il
problema è che molto spesso questi caricabatterie portabili
sono decisamente ingombranti e poco pratici. Il marchio
specializzato in denim Joe’s Jeans ha tentato di risolvere il
problema creando gli Hello Jeans: pantaloni capaci di
ricaricare i vostri smartphone.
Questi particolari jeans tecnologici non ricaricano
direttamente il vostro iPhone, ma hanno due scompartimenti in
cui inserire cellulare e batteria. All’Altezza della cintura è
posizionata in orizzontale una tasca in cui inserire il
caricatore. Subito sotto c’è una seconda tasca verticale in
cui inserire lo smartphone. Smartphone e batteria vengono
collegatitramite in piccolo cavo USB.
Il marchio Joe’s Jeans ha da poco lanciato il modello
feminile, che è in vendita sul sito del brand. Il costo non è
propriamente economico, dato che parliamo di 238 dollari (218
euro). Nel costo però è compreso il caricabatterie e il cavo
per collegarlo allo smartphone. Inoltre, a differenza di altri
abiti hi-tech lanciati in passato, l’Hello Jeans è un capo
decisamente trendy e alla moda; sono infatti disponibili jeans
femminili sdruciti in differenti stili. La maggior parte dei
modelli sono skinny e sono in vendita in differenti colori,
dal nero, al grigio, all’azzurro, al classico denim scuro.
di Emanuele Bazzichi
Google presenta Ara: il primo
telefono montabile
Montain View, 11 giugno 2016 –
Google decide di seguire una
strada fortemente innovativa
per il suo ingresso nel mercato
degli smartphone: parliamo
infatti della creazione di un
nuovo smartpone completamente
modulare.
Gli studi per questo telefono, denominato da Google “Project
Ara“, sono iniziati alcuni anni fa. Il progetto mostrava uno
smartphone rivoluzionario, assemblato con componenti che gli
stessi proprietari potevano comodamente scollegare e
sostituire. La struttura era formata da una base universale
dotata di connettori magnetici e alloggiamenti per tutti i
componenti essenziali del telefono: dallo schermo frontale,
alla parte posteriore a cui si collegava la maggior parte
dell’hardware. In questo modo, hanno spiegato gli
sviluppatori, chiunque avrebbe potuto comporre il proprio
smartphone personalizzato, a seconda delle proprie esigenze di
budget e della preferenza su determinate caratteristiche: chi
ad esempio preferisce uno schermo ampio, chi di una fotocamera
ad alte prestazioni, chi una memoria di archiviazione
particolarmente capiente.
Lo sviluppo di questo particolare progetto ha incontrato però
diversi ostacoli sul proprio percorso, costringendo Google a
perdere terreno rispetto alla tabella di marcia. Quest’anno
però, in occasione dell’evento Google più importante
dell’anno: il Google I/O, a sorpresa si è tornato a parlare di
Ara, annunciando addirittura come data di immissione nel
mercato il 2017. Si tratterà del primo telefono che Google
abbia mai costruito completamente in casa.
Aimé,
le
prime
dichiarazioni
ufficiali
purtroppo
hanno
ridimensionato le potenzialità del telefono: sembra infatti
che, almeno nei primi modelli, la personalizzazione sarà
possibile soltanto per quanto riguarda alcuni componenti, non
sfruttando a pieno la modularità prevista inizialmente.
di Emanuele Bazzichi
Smartphone: usarlo prima di
dormire fa ingrassare
Illinois, 26 maggio 2016 –
Secondo una ricerca, guardare
la luce dello schermo di uno
smartphone, prima di dormire,
causa un aumento di peso e
disordini nella regolazione dei
livelli di glucosio nel sangue.
Questa notizia è preoccupante
veramente per la maggior parte delle persone. Non è una novità
che molti di noi concludano la giornata con in mano il proprio
smartphone, ma questo è un vizio che è eglio perdere perché ne
va della nostra salute.
Un team di ricercatori della Northwestern University
dell’Illinois ha condotto un esperimento su alcuni volontari
per valutare gli effetti della luce blu emessa dai nostri
smartphone, sull’organismo umano; i dati sono stati pubblicati
sulla rivista Plos One.
A finire sotto esame non è stata direttamente la luce blu del
cellulare, ma una lunghezza d’onda dello spettro visibile
(cioè la luce che vediamo a occhio nudo) che cade nel colore
del blu. Era già risaputo che questo tipo di luce avesse degli
effetti negativi sul nostro organismo, ma mai nessuno si
sarebbe immaginato tanto.
Gli scienziati hanno preso 19 volontari e li hanno tenuti
sotto osservazione per quattro giorni. Le cavie sono state
sottoposte alla stessa dieta, ma sono stati tenuti in luoghi
più o meno illuminati dalla luce blu. Nei primi due giorni
tutti gli individui sono stati tenuti nella penombra nel corso
delle ore di veglia, mentre a partire dal terzo giorno i
partecipanti sono stati divisi casualmente in due gruppi: uno
è stato esposto a 3 ore di luce blu prima di mezzogiorno,
mentre l’altro ha subito lo stesso trattamento di sera. I
risultati hanno mostrato che nel sangue dei soggetti
illuminati di sera l’insulina (l’ormone che riduce la
glicemia) non era in grado di riportare i livelli di glucosio
a un livello normale dopo i pasti.
Questo rappresenta un problema serio perché, sul lungo
periodo, l’accumulo di glucosio nel sangue può causare un
aumento della massa grassa, favorendo lo sviluppo di patologie
quali il diabete.
Quindi, se tenete alla vostra salute, spengete il vostro
smartphone prima di andare a dormire e leggete un bel libro.
di Emanuele Bazzichi
Ti sei mai chiesto quanta
vita ha il tuo smartphone?
Ecco la risposta
Cupertino, 21 aprile 2016
–
Molto
spesso
ci
troviamo a discutere
sulla durata dei nostri
device
elettronici
(smartphone, pc, schermi,
ecc) e sul fatto se sia
più o meno conveniente la
loro
riparazione
o
sostituzione con device
nuovi.
Prima di parlare di questo complesso argomento, occorrere
preliminarmente conoscere un concetto fondamentale nel campo
dell’elettronica: ovvero l’ “obsolescenza programmata“. Può
sembrare anch’esso qualcosa di complicato, ma il senso è
davvero semplice: si tratta della durata di un prodotto decisa
in anticipo dall’azienda che lo produce.
Apple, ad esempio, da anni è al centro di contestazioni da
parte dei clienti sulla definizione, a monte, dei tempi di
vita (e di morte) dei propri prodotti, al fine di indurre
all’acquisto di nuovi modelli. La Rete è andata in subbuglio
quando è stata la stessa azienda di Cupertino a rivelare, in
occasione della campagna per la Giornata della Terra, che la
durata media dei proprio prodotti è tre anni. Ebbene si;
IPhone, iPad, Apple Watch diventano “vecchi” dopo 36 mesi. Più
lunghe di un anno, invece, le aspettative di vita di un Mac e
di Apple Tv che, secondo i dati della “mela morsicata”,
dovrebbero avere fino a 4 anni di “esistenza”.
“Non si tratta di obsolescenza programmata”, fanno sapere
dall’azienda, “bensì della definizione dei termini di utilizzo
medio dei device da parte del primo acquirente, usata per
calcolare il ciclo di vita di un prodotto e, dunque, il suo
impatto ambientale.”
Il documento è stato presentato da Cupertino durante Apple for
Earth: la campagna di comunicazione sugli impatti ambientali
dei propri prodotti svolta in collaborazione con il WWF. Apple
fa sapere che si tratta di stime, e non di una dichiarazione
di intenti da parte dell’azienda. Al limite è la constatazione
del ciclo di vita che gli Apple fan concedono ai propri
gadget: centinaia o anche migliaia di euro per dispositivi che
poi cambieranno tre anni dopo.
Comunque niente di diverso dagli utilizzatori di smartphone
Android; non è dunque il telefono a “scadere“, ma il marketing
a farcelo sentire “vecchio” e da cambiare. Smartphone, tablet,
laptop, in realtà, possono reggere anche fino a 6 o 7 anni in
alcuni casi, con un corretto utilizzo e manutenzione oltre,
ovviamente, a un po’ di fortuna.
Come sottolinea Lisa Jackson, vicepresidente Apple per
l’ambiente: «Un altro modo in cui stiamo cercando di
preservare le risorse del nostro pianeta è attraverso il
programma di riuso e riciclo; ci impegniamo molto per evitare
che i nostri prodotti non finiscano in luoghi come le
discariche abusive e crediamo che il miglior modo per evitarlo
sia di riutilizzarli, ma prima o poi, anche i nostri prodotti
devono essere smaltiti».
di Emanuele Bazzichi
Cellulare, usarlo mentre si
cammina sarà illegale
Anversa, 7 aprile
2016 – Dai rapporti
diffusi da Anci ed
Istat è emerso che
il numero degli
incidenti stradali,
in Italia, è in
crescita e sembra
che
il
20%
di
questi sia provocato da distrazioni al volante dovute agli
smartphone. Infatti, nonostante i tanti spot pubblicitari
televisivi per prevenire questo fenomeno, quello dell’utilizzo
del cellulare, quando si è alla guida dell’auto, rimane una
bruttissima abitudine estremamente diffusa nel nostro paese.
I dati ci dicono che per inviare un messaggio testuale ci
vogliano “soltanto” 10 secondi, ma in questo lasso di tempo il
conducente dell’automobile perde di vista mediamente 300 metri
del suo percorso. Tragitto nel corso del quale può succedere
di tutto…
Da un sondaggio su 32.650 automobilisti italiani, uno su otto
è stato sorpreso con una mano sul telefonino e l’altra sul
volante, o addirittura sul manubrio dello scooter. Sono più
abituati a mandare sms e a telefonare durante la guida al nord
(42,2%), al centro (29,3%) e al sud (28,5%). Questi i dati
diffusi dall‘ASAPS (associazione della polizia stradale) che
ha avviato un’indagine per capire quanto i cellulari siano
utilizzati mentre si è alla guida.
Il problema è comune anche altrove; in Svizzera, per cercare
di arginare questo fenomeno, la consigliera nazionale Maja
Ingold ha proposto di adottare la stessa iniziativa, già
attuata in Germania, che prevede il sequestro del telefonino
all’automobilista, qualora si sospetti che l’incidente sia
stato causato proprio dall’uso del cellulare. La paura di
vedersi sequestrare lo smartphone e doverlo ricomprare,
dovrebbe spingere molte persone a una maggiore responsabilità
al volante, dato i costi elevati di questi device.
Ma non finisce qua. In alcuni
paesi il pericolo dell’uso del
cellulare viene percepito anche
durante gli spostamenti a piedi.
Ad esempio, ad Anversa, in
Belgio, sono state introdotte,
in alcune strade, delle speciali
corsie text-walking, mentre in
Nevada e New Jersey si discute da anni per rendere tale
pratica illegale. Nel New Jersey è stata presentata anche una
proposta di legge in parlamento; se la proposta diverrà legge,
i cittadini sorpresi ad usare il cellulare durante una
camminata a piedi, potranno scegliere se pagare 50 dollari di
multa o trascorrere 15 giorni in prigione.
Insomma, l’Italia appare ancora ben lontana dall’affrontare
questo probema nella maniera più adatta ed adeguata.
di Emanuele Bazzichi
ViVino, la nuova App che vi
dirà tutto sul vino
San Francisco, 17 marzo 2016 –
Quante volte vi è capitato di
acquistare
un
vino
al
supermercato,
ma
poi
non
rimanerne pienamente soddisfatti
al momento della sulla tavola?
La
cosa
può
diventare
addirittura imbarazzante se il vino deve essere offerto a
degli ospiti, o essere regalato. Ebbene, Vivino è una nuova
App che può risolvere questo problema.
Infatti, è sufficente scattare una foto all’etichetta di un
qualsiasi vino per scoprirne il prezzo medio, il voto dato
dalla community di Vivino (formata da oltre 4 milioni utenti),
recensioni, addirittura consigli sugli abbinamenti più
indicati con il cibo e anche un breve storico sulle varie
annate di produzione.
L’app fornisce tutte queste informazioni in pochi secondi, con
possibilità di segnalare i vini più buoni e quelli meno buoni.
Si può anche condividere la propria esperienza e ricevere
consigli personalizzati su vini particolari. Inoltre è
possibile scoprire dove comprare i vini più votati nei
rivenditori a voi più vicini.
E’ sufficente scattare una foto e l’app riconosce e salva
subito i vini in memoria. Se un vino non è presente nel
database, basta effettuare una segnalazione e verrà caricato
nei giorni successivi. Potete aggiungere i vini ai “Preferiti”
per assicurarvi ottime esperienze future e sapere dove
acquistare i vini con la funzione “Nei dintorni”. Si possono
ottenere anche suggerimenti personalizzati sulla base dei
vostri gusti, condividere tutto questo con gli amici di
Facebook, Twitter e Gmail e conoscere le loro esperienze enogastronomiche.
E’ possibile anche effettuare la scansione offline: la foto
verrà comunque conservata in memoria e caricata appena ci si
connette. Così come si può inserire un potenziale
d’invecchiamento, per sapere dopo quanto tempo il vino avrà
raggiunto il suo stato ottimale per essere degustato.
Vivino è disponibile gratuitamente nei vostri store digitali,
mentre la versione premium, con funzioni potenziate, è
disponibile al prezzo di 4,49 € mensili.
Un saluto e continuate a seguirci.
di Emanuele Bazzichi
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