XVIII CONGRESSO NAZIONALE AIDAA 19-22 settembre 2005 VOLTERRA (PI) PROGETTO DEL SISTEMA DI POTENZA ELETTRICA DEL MICROSATELLITE PALAMEDE F.MALNATI, M.PESCO, F.BERNELLI-ZAZZERA Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale, Politecnico di Milano, Milano SOMMARIO Palamede è un microsatellite progettato dagli studenti del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale del “Politecnico di Milano”, che sarà lanciato in un orbita bassa terrestre eliosincrona. I suoi obiettivi principali sono: osservare la Terra mediante una CCD camera e valutare un nuovo tipo di cella solare a tripla giunzione. E’ stato costruito utilizzando componenti sia terrestri sia qualificati per lo spazio, preferendo i primi quando possibile. Di conseguenza, un fine secondario è stato valutare la possibilità dell’utilizzo di componenti comuni terrestri in applicazioni spaziali a basso costo. Inoltre, questo progetto è un’importante ed eccitante esperienza di studio per gli studenti coinvolti. Il Sistema di Potenza Elettrica (EPS) di Palamede è stato progettato da zero al fine di soddisfare un insieme di specifiche di sistema ed è costituito da cinque pannelli solari body-mounted, una batteria agli ioni di litio (Li-Ion), un caricabatteria, ed un convertitore DC-DC. I pannelli solari sono stati progettati e realizzati con due tipi di celle solari: quattro di questi (pannelli LAT) sono stati costruiti con celle solari a tripla giunzione qualificate per lo spazio, mentre l’ultimo pannello (pannello TOP) è stato costruito con un nuovo tipo di cella solare che non ha mai volato. La batteria è stata progettata utilizzando celle Li-Ion commerciali, selezionate per il loro minor peso, per l’alta densità di potenza e per il maggiore numero di cicli di carica e scarica ottenibili. Questa scelta ha richiesto il progetto e lo sviluppo di un caricabatteria specifico. L’architettura dell’EPS è non regolata al fine di ridurre la massa e la complessità del sistema. Fra il main bus non regolato e i carichi è collocato un convertitore DC-DC terrestre, costruito nello standard industriale PC-104, che regola la tensione del bus al fine di soddisfare le specifiche sulle tensioni di alimentazione dei carichi. L’EPS deve garantire durante tutta la durata della missione, tutta la potenza richiesta dai carichi durante l’esposizione al Sole e nella fase di eclissi. La telemetria conterrà i dati sul comportamento dell’EPS con particolare attenzione al pannello solare TOP (potenza in uscita e temperatura) e alla batteria agli ioni di litio. ABSTRACT Palamede is a microsatellite designed by students of Aerospace Engineering Department of “Politecnico di Milano”. It will be launched into a sun-synchronous low earth orbit. The main scientific purposes are observing the Earth with a CCD camera and testing a new type of triple junction solar cell. It is built using both terrestrial and space-qualified components, preferring the first one if possible. As a consequence, a secondary purpose is testing the possibility of using common terrestrial components in low-cost space applications. In addition, this project is an important and exciting training experience for involved students. The Electrical Power System (EPS) of Palamede has been designed from scratch in order to satisfy a set of system specifications and it is composed of five body-mounted solar arrays, a Li-Ion battery, a battery charge regulator and a DC-DC converter. The Solar Arrays were designed and realized with two different kinds of solar cells: four solar arrays are made by triple junction space-qualified cells but the last one (top panel) is built with a new kind of triple junction solar cell that has never flown. The battery is designed using Li-Ion commercial cells, selected for their light-weight, higher power-density and high cycling capacity. This choice has required designing and developing a specific battery charge regulator. The EPS architecture is a non regulated one, in order to reduce mass and complexity. Between the non regulated bus and loads there is a terrestrial DC-DC converter, built in the PC-104 industrial standard, which regulates the bus voltage in order to satisfy loads input voltage specifications. The EPS must provide, during all mission time, all power required by loads during the sunlight and eclipse phase. The telemetry will contain data about the behavior of EPS with particular attention to the top panel (power output and temperature) and Li-Ion battery. 1. INTRODUZIONE Dal 1997 è attivo, in seno al Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Milano, un programma scientifico e educativo, che si propone di progettare e realizzare un microsatellite terrestre di nome Palamede. La maggior parte delle fasi di progetto e della realizzazione di questo microsatellite sono state affidate fin dall’inizio agli studenti afferenti al dipartimento, che in questo modo hanno avuto la possibilità di mettere in pratica le conoscenze teoriche apprese. Le specifiche di progetto di Palamede impongono che esso sia progettato in modo da essere facilmente riutilizzabile per diversi carichi paganti e da utilizzare, quando possibile, componenti commerciali non qualificati per l’uso spaziale, in inglese Common Off-The-Shelf (COTS) components. Il programma Palamede si inquadra, quindi, nella continua ricerca del mondo scientifico aerospaziale di rendere il costo di accesso allo spazio il più basso possibile, anche in considerazione del fatto che oggi sono disponibili soluzioni di lancio, come carico pagante secondario, relativamente economiche e che possono essere sfruttate ogni volta che le specifiche di missione possono tollerare alcune limitazioni sulle orbite accessibili, sul peso e sul volume al lancio. 1.1 Il satellite Palamede Palamede è un microsatellite di circa 30 Kg di forma cubica di lato 40 cm, che sarà posizionato, dal lanciatore DNEPR, in un’orbita bassa eliosincrona di quota compresa fra 490 e 650 Km, di inclinazione intorno ai 98 gradi e la cui ora locale del nodo ascendente sarà pari alle 11.25 AM. In tale orbita esso sarà quindi sottoposto ad un lungo periodo di eclissi di circa 35 minuti. Cinque delle sue sei facce sono ricoperte da pannelli solari bodymounted, mentre la sesta faccia (base plate) alloggia il payload, le antenne e l’interfaccia con il lanciatore. L’assetto è acquisito da un sistema sei sensori di sole e un magnetometro a tre assi ed è controllato mediante attuatori magnetici. Per il dimensionamento dell’EPS è stato considerato un assetto nominale nadir pointing che permette alla CCD camera di puntare la Terra. Infatti, l’obiettivo principale di Palamede è fotografare la superficie terrestre ed inviare alla stazione di Terra le fotografie giudicate migliori da un opportuno algoritmo sviluppato appositamente per la missione Palamede. Inoltre, durante la missione si dovrà verificare un nuovo tipo di cella solare a tripla giunzione costruita per uso spaziale, ma che non ha mai volato e valutare il comportamento dei componenti commerciali con cui è stata costruita la maggior parte dei sottosistemi del microsatellite con particolare attenzione al comportamento della batteria agli ioni di litio. La durata prevista per la missione Palamede è un anno. 2. IL SISTEMA POTENZA ELETTRICA DI PALAMEDE Il sistema Potenza Elettrica (Electrical Power System, EPS) è sicuramente uno dei sistemi vitali del microsatellite Palamede. Le sue funzioni principali sono la produzione, l’accumulo e il condizionamento dell’energia elettrica necessaria al funzionamento di ogni componente elettrico ed elettronico del microsatellite. Tutta la produzione dell’energia è ottenuta mediante cinque pannelli solari fotovoltaici, mentre per garantire il funzionamento di tutti i sottosistemi anche durante il lungo periodo di eclissi (circa un terzo dell’orbita) è stato previsto un sistema di accumulo di energia, costituito da una batteria agli ioni di litio e da un caricabatteria, in grado anche di fornire energia durante la fase di esposizione al sole, quando la potenza fornita dai pannelli solari non è sufficiente a soddisfare le richieste delle utenze. L’energia è successivamente condizionata mediante un convertitore DC-DC [7], che fornisce le tensioni stabilizzate (+5V, +12V e -12V) richieste dalle utenze di Palamede. Complessivamente l’EPS è rappresentato dallo schema di Figura 1, dove si può notare che si è adottato un interruttore di separazione (separation switch) per disinserire le utenze dall’EPS durante la fase di lancio. Inoltre, sono state previste due linee di alimentazione esterna: una per caricare la batteria prima del lancio ed una per alimentare le utenze mediante l’EGSE (Electrical and Electronical Ground Support Equipment), escludendo l’EPS. In Tabella I sono elencate per sottosistema tutte le utenze che l’EPS è tenuto ad alimentare. 2.1. Il bilancio di energia del microsatellite Palamede Il dimensionamento dell’EPS di Palamede ha richiesto la compilazione di un bilancio fra l’energia prodotta dai pannelli solari e quella dissipata dalle utenze elettriche. Inizialmente questo è stato redatto utilizzando i metodi esposti da Larson e Wertz [1], che successivamente sono stati modificati in modo da tenere conto anche dei diversi modi operativi del satellite al fine di evidenziare eventuali picchi di assorbimento delle utenze. Si è visto, infatti, che esistono picchi rilevanti di assorbimento nelle fasi di trasmissione e di acquisizione ma, sebbene i pannelli in questi istanti di maggiore assorbimento non siano in grado di erogare tale potenza, la missione è comunque realizzabile grazie all’intervento della batteria. Inoltre, i vincoli di progetto dei pannelli solari, descritti più avanti, e quelli derivanti dai sottosistemi già realizzati giustificano ancora questo diverso approccio al bilancio di energia, che permette di avere una visione più chiara di come si comportano da un punto di vista energetico tutti i sottosistemi durante i modi operativi previsti. Queste considerazioni hanno portato alla scrittura del bilancio rappresentato in Tabella II, nel quale si è determinata la dissipazione energetica di ogni utenza durante le modalità di funzionamento scelte per soddisfare le specifiche di missione, che impongono che Palamede acquisisca in un’orbita una o più immagini, trasmetta a terra la telemetria e le foto migliori e controlli l’assetto. Come si vede dal bilancio redatto, durante un’orbita operativa si dissipano 24.46 Wh con una potenza media di 15.02 W. Durante un anno di missione i pannelli solari progettati rendono disponibili in media circa 18 W e, di conseguenza, l’energia a disposizione per un’orbita è 29.32 Wh. Alla fine di un orbita la batteria ha, pertanto, lo stato di carica iniziale. Modificando le durate delle fasi di trasmissione e acquisizione ciò potrebbe non avvenire. In tal caso un’orbita operativa dovrebbe essere seguita da orbite a consumi ridotti, dove solo i sistemi di sopravvivenza e la trasmissione della telemetria sono abilitati al funzionamento, fino alla completa ricarica della batteria. Interruttore di separazione Convertitore DC-DC Utenze +5 V Caricabatteria (BCR) Utenze +12 V Utenze -12 V Pannelli solari + - Ingresso di alimentazione al lancio +18 V Batteria Li-Ion 14.4 V + - Ingresso di alimentazione da EGSE +18 V Figura 1: Schema dell’EPS di Palamede Sottosistema Elaborazione dati di bordo (OBDH) Trasmissione & Telecomandi (TM/TC) Determinazione e controllo d’assetto (ADCS) Potenza elettrica (EPS) Carico pagante (P/L) Utenza Scheda computer & disco flash Scheda di acquisizione Scheda relè Scheda sensori Trasmettitore Orbcomm Magnetometro Bobine magnetiche Scheda gestione bobine Convertitore DC-DC Caricabatteria (BCR) Ricevitore GPS CCD Camera Scheda di acquisizione video Tabella I: Utenze dell’EPS di Palamede Rif. [8,9] [10] [11] [5] [12] [13] [7] [14] [15] [16] Utenze disattivabili Utenze sempre accese V [V] I [mA] P [W] OBDH - PC104 CPU Board (100MHz, 32Mb Ram) 5 928 4.64 Flash Disk 5 40 0.20 Acquisition Board 5 410 2.05 Relay Board (Only Board) 5 100 0.50 Sensor Board 12 100 1.20 Frame Grabber (standby) 5 200 1.00 TM/TC Orbcomm SC (Sleep) 12 0.05 0.00 ADCS Magnetometer 12 42 0.50 EPS DC-DC Converter eta= 77% Totali EPS Relay BCR (Norm. Chiuso) 5 20 0.10 DC-DC Converter eta= 77% Totale EPS TM/TC Mail Housekeeping Mail Fotografie 1 Durata picco trasmissione [s] Mail per fotografia 150 Orbite operative necessarie 30 Orbcomm SC (Standby) 12 80 0.96 Orbcomm SC (TM) 12 2000 24.00 Totale TM/TC ADCS Magnetic Torquer (3x) 12 93 3.36 Magnetic Torquer Driver (MTD) 12 21 0.25 Relay MTD (Norm. Chiuso) 5 20 0.10 Totale ADCS PAYLOAD GPS (Receiver + Antenna) 5 420 2.10 Relay GPS (Norm. Aperto) 5 20 0.10 CCD (Camera) 12 100 1.20 Relay CCD (Norm. Aperto) 5 20 0.10 Frame Grabber (acquisition) 5 300 1.50 Totale PAYLOAD Totale utenze (valori medi per fase) Richieste energetiche medie per orbita Energia prodotta (linea Solar Array) BCR energia in BCR dissipation Battery dissipation Batteria energia in PSA = 18 ESA = 29.32 eta= eta= 90% 85% Durata picco di potenza [min] Energia prodotta (linea batteria) Diode loss Batteria energia out Bilancio batteria eta= 95% Modo Nominale 54.8% Modo Trasmissione 5.0% Modo Acquisizione 4.0% Modo Eclisse Durata fase orbita [min] Durata fase orbita [min] Durata fase orbita [min] Durata [min] Pmax [W] Pmedia [W] D/C Durata [min] Pmax [W] Pmedia [W] 3.91 Emedia [Wh] Durata fase orbita [min] D/C 4.89 Emedia [Wh] 36.2% D/C Durata [min] Pmax [W] Pmedia [W] 35.38 Emedia [Wh] D/C Durata [min] Pmax [W] Pmedia [W] 53.55 Emedia [Wh] 90% 90% 100% 100% 100% 100% 48.20 48.20 53.55 53.55 53.55 53.55 4.64 0.20 2.05 0.50 1.20 1.00 4.18 0.18 2.05 0.50 1.20 1.00 3.73 0.16 1.83 0.45 1.07 0.89 90% 90% 100% 100% 100% 100% 48.20 48.20 53.55 53.55 53.55 53.55 4.64 0.20 2.05 0.50 1.20 1.00 4.18 0.18 2.05 0.50 1.20 1.00 0.34 0.01 0.17 0.04 0.10 0.08 90% 90% 100% 100% 100% 50% 48.20 48.20 53.55 53.55 53.55 26.78 4.64 0.20 2.05 0.50 1.20 1.00 4.18 0.18 2.05 0.50 1.20 0.50 0.27 0.01 0.13 0.03 0.08 0.03 80% 80% 100% 100% 100% 100% 42.84 42.84 53.55 53.55 53.55 53.55 4.64 0.20 2.05 0.50 1.20 1.00 3.71 0.16 2.05 0.50 1.20 1.00 2.19 0.09 1.21 0.29 0.71 0.59 100% 53.55 0.00 0.00 0.00 100% 53.55 0.00 0.00 0.00 100% 53.55 0.00 0.00 0.00 100% 53.55 0.00 0.00 0.00 100% 53.55 0.50 0.50 0.45 100% 53.55 0.50 0.50 0.04 100% 53.55 0.50 0.50 0.03 100% 53.55 0.50 0.50 0.29 100% 53.55 2.32 12.41 2.21 11.82 1.97 10.55 100% 53.55 2.32 12.41 2.21 11.82 0.18 0.96 100% 53.55 2.32 12.41 2.09 11.20 0.14 0.73 100% 53.55 2.32 12.41 2.10 11.22 1.24 6.62 0.00% 100% 0.00 53.55 0.10 0.85 0.95 0.00 0.59 0.59 0.00 0.52 0.52 8.53% 100% 0.42 4.89 0.10 6.59 6.69 0.01 1.26 1.26 0.00 0.10 0.10 50.00% 100% 1.95 53.55 0.10 1.43 1.53 0.05 1.13 1.13 0.00 0.07 0.07 0.00% 100% 0.00 53.55 0.10 0.85 0.95 0.00 0.59 0.59 0.00 0.35 0.35 70% 70% 30% 37.49 37.49 16.07 3.36 0.25 0.10 3.61 2.35 0.18 0.03 2.56 0.15 0.01 0.00 0.17 70% 70% 30% 37.49 37.49 16.07 3.36 0.25 0.10 3.61 2.35 0.18 0.03 2.56 1.39 0.10 0.02 1.51 50% 50% 40% 40% 50% 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 2.10 1.05 0.07 0.10 0.05 0.00 1.20 0.48 0.03 0.10 0.04 0.00 1.50 0.75 0.05 2.50 2.37 0.15 20.05 17.26 1.12 Energia media [Wh] 16.97 14.37 24.46 8.47 20 5 TMtime 70% 70% 30% 37.49 37.49 16.07 3.36 0.25 0.10 3.61 2.35 0.18 0.03 2.56 2.10 0.16 0.03 2.28 16.97 14.96 13.35 Potenza media [W] ESA = 25.18 0.42 min 91.47% 8.53% 4.47 0.42 0.96 24.00 24.96 0.88 2.05 2.92 0.07 0.17 0.24 70% 70% 30% 37.49 37.49 16.07 3.36 0.25 0.10 3.61 2.35 0.18 0.03 2.56 0.19 0.01 0.00 0.21 47.68 18.56 15.02 ESA = 1.51 2.30 ESA = 1.84 ESA = 0.00 11.83 1.18 1.60 9.05 0.79 0.08 0.11 0.60 0.71 0.07 0.10 0.55 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 1.22 1.95 0.00 0.00 0.00 0.00 0.38 0.02 0.40 0.56 0.03 0.59 8.47 0.41 8.88 Energia in [Wh] 10.20 Tabella II: Bilancio di potenza elettrica di Palamede Energia out [Wh] 9.87 3. L’ARCHITETTURA DELL’EPS DI PALAMEDE Il progetto dell’architettura dell’EPS di Palamede (Figura 1) ha voluto essere il più semplice e contemporaneamente il più efficiente possibile. Rispetto ai progetti precedenti si è scelto di non adottare un bus regolato a livello dei pannelli solari, ma di ottenere una regolazione centralizzata delle tensioni a livello delle utenze mediante un convertitore DC-DC [7]. L’unico componente alimentato dal main bus non regolato è il caricabatteria. Il punto critico di questa scelta è la possibilità di non avere a disposizione la massima potenza producibile dai pannelli solari durante la fase di carica della batteria. Durante la scarica, invece, la tensione dei pannelli solari è pari a quella della batteria, posta in parallelo, e la tensione nominale di questa ultima (14.4 V) è stata scelta in modo da far lavorare il pannello solare vicino al suo punto di massima potenza. Come conseguenza di questa scelta la tensione del main bus oscillerà fra un valore minimo, soglia di attivazione della batteria, e uno massimo pari alla massima tensione dei pannelli solari (circa 20 V). Istantaneamente la tensione del main bus dipenderà dall’entità del carico. 4. IL SISTEMA DI GENERAZIONE DI POTENZA Per la generazione della potenza elettrica si è scelto di equipaggiare Palamede con un sistema di pannelli solari fotovoltaici body-mounted. Complessivamente sono stati progettati e costruiti cinque pannelli di cui uno, come già accennato, diverso dagli altri quattro. Il vincolo principale al progetto è stato l’area disponibile. Infatti ogni substrato ha un’area massima di circa 1600 cm2 e delle aree di rispetto sulle quali non è possibile posizionare celle solari. Pertanto, il progetto ha avuto come fine principale la costruzione di pannelli che potessero fornire la massima potenza in funzione dell’area disponibile. Il progetto preliminare è stato svolto seguendo i metodi descritti nei volumi editi da Rauschenbach [3,4] e, in particolare, per determinare la curva caratteristica I-V dei pannelli solari, ovvero le sue prestazioni, si è partiti dalle caratteristiche delle celle solari nude e, per passi successivi, si è traslata la curva di queste introducendo fattori di degrado opportuni per considerare le perdite dovute alla costruzione del pannello. Lo stesso metodo ha permesso successivamente la determinazione delle prestazioni a fine vita dei pannelli introducendo ulteriori fattori di degrado a causa delle condizioni ambientali a fine vita. Le prestazioni previste dei pannelli sono rappresentate in Figura 3 e in Figura 5. Tutti i pannelli solari di Palamede sono stati realizzati da Galileo Avionica S.p.A. utilizzando tecnologie spaziali. 4.1. Il pannello solare superiore Il pannello solare posizionato sulla superficie opposta alla piastra di base (pannello TOP) può essere considerato un ulteriore carico pagante del microsatellite Palamede. Esso è, infatti, costruito utilizzando celle solari denominate CTJH, costruite da CESI S.p.A. su epitassia ENE S.A., che saranno testate per la prima volta nello spazio grazie alla missione Palamede. Di questo pannello saranno monitorati i seguenti parametri: la temperatura, la corrente e la tensione in uscita. La telemetria verrà poi analizzata a Terra per valutare il comportamento elettrico delle celle. Le CTJH (Tabella III) sono celle solari a tripla giunzione InGaP/GaAs/Ge di polarità P/N e dimensioni 41x42.4 mm2 costruite mediante un processo MOCVD (FOTO). Le caratteristiche delle celle costringono l’utente all’utilizzo di un diodo di shunt per evitare il loro funzionamento in polarizzazione inversa, che potrebbe danneggiarle irreparabilmente. Il diodo di shunt (Tabella IV) è di tipo Figura 2: Cella solare CTJH Figura 3: Curva I-V del pannello TOP planare a forma di triangolo isoscele, di lato 4 mm, e viene interconnesso in un angolo della cella solare (Figura 2). La connessione del diodo di shunt si è rivelata tecnologicamente complessa per le ridotte dimensioni del componente (4x4 mm) e per la fragilità dei componenti da interconnettere. Complessivamente il pannello, costituito da 7 stringhe da 8 celle, ha la curva I-V rappresentata in Figura 3, dove sono confrontate le prestazioni a fine vita (EOL) a 30 e a 70 °C. Inoltre, su questo pannello è istallata l’antenna del ricevitore GPS e un sensore di sole costituito da una cella solare a singola giunzione GaAs di dimensioni 20x20 mm2. Isc 279 mA Voc 2.512 V Pmp 565 mW Imp 260 mA Vmp 2.176 V IL @ 2.00 V 271 V FF 0.80 Efficiency 24.2% Tabella III: Caratteristiche della cella solare CTJH IR @ 2.50 V < 500 µA VF @ 0.5 A < 2.00 V Tabella IV: Caratteristiche del diodo esterno triangolare di shunt 4.2. I pannelli solari laterali I rimanenti quattro pannelli solari di Palamede posizionati sulle superfici laterali sono stati costruiti utilizzando un diverso tipo di cella solare qualificata per lo spazio. Le caratteristiche di questa cella, denominata CTJM lowgrade, sono elencate in Tabella V. Le CTJM (Figura 4) sono celle solari a tripla giunzione InGaP/InGaAs/Ge prodotte da CESI S.p.A. su epitassia EMCORE Photovoltaics di polarità N/P e dimensione 80x40 mm2 costruite mediante un processo MOCVD. La protezione contro il pericolo dell’hot spot è realizzata mediante un diodo integrale di shunt costruito nella cella stessa di caratteristiche elencate in Tabella VI. Complessivamente il pannello, costituito da 4 stringhe da 8 celle, ha la curva I-V rappresentata in Figura 5 , dove sono confrontate le prestazioni a fine vita (EOL) a 30 e a 70 °C. Su ogni pannello è inoltre istallato un sensore di sole costituito da una cella solare a singola giunzione GaAs di dimensioni 20x20 mm2. Uno dei quattro pannelli LAT è rappresentato in Figura 6. Figura 4: Cella solare CTJM Isc 471 mA Voc 2.550 V Figura 5: Curva I-V del pannello LAT Pmp 927 mW Imp 408 mA Vmp 2.271 V IL @ 2.22 V 410 V FF 0.78 Tabella V: Caratteristiche della cella solare CTJM low-grade IR @ 2.50 V < 10 µA VF @ 0.5 A 1.52 V Tabella VI: Caratteristiche del diodo integrale di shunt (cella CTJM) Eff. 22.7% Figura 6: Un pannello solare LAT Figura 7: La cella SAFT MP176065 scelta 5. IL SISTEMA DI ACCUMULO DI ENERGIA ELETTRICA Alcuni sottosistemi, come ad esempio l’OBDH, hanno la necessità di essere alimentati ininterrottamente durante tutta la durata della missione e, quindi, anche in eclisse. Per tali utenze è stato, pertanto, necessario prevedere un sottosistema di accumulo dell’energia. Inoltre poiché in alcuni modi operativi, tipicamente in trasmissione, il satellite richiede una potenza di picco intorno ai 50 W lo stesso sistema è necessario, per coprire le esigenze energetiche non completamente ottenibili dai pannelli solari. Questo sistema di accumulo dell’energia elettrica è stato costruito utilizzando una batteria di celle agli ioni di litio ed un caricabatteria. 5.1. La batteria Le celle selezionate per la realizzazione della batteria di Palamede sono le celle SAFT MP176065 (Figura 7). La scelta di una cella agli ioni di litio è stata svolta considerando la maggiore densità di energia, l’ampio intervallo di temperature operative (-30 / 60°C in scarica e 0 / 45°C in carica), l’assenza di effetto memoria [2]. Inoltre, il basso contenuto di materiali ferromagnetici permette di attenuare gli effetti di interferenza elettromagnetica con i sensori e gli attuatori imbarcati. Nel dimensionamento della batteria è stata considerata la presenza di un circuito elettronico che protegge la stessa da un eventuale overcharge o overdischarge oppure da una eccessiva corrente di scarica [6]. La batteria è composta da quattro celle collegate in serie in modo da fornire una tensione nominale, ai suoi capi, di 14.4 V. La tensione ai capi della batteria potrà variare allora fra 10 e 16.4 V, ossia intorno alla tensione di massima potenza dei pannelli solari. Questa caratteristica è fondamentale perché quando Palamede necessita dell’energia immagazzinata nella batteria, il pannello solare, posto in parallelo a questa, può lavorare intorno al suo punto di massima potenza. Le celle SAFT MP176065 rendono disponibili 86.4 Wh nominali, considerando che la capacità di una cella è di 6 Ah. Durante la missione è prevista una DOD (Depth Of Discharge) di circa il 20% con un picco di circa il 40% durante la LEOP (Launch Early Orbit Phase). 5.2. Il caricabatteria Avere scelto di costruire la batteria di Palamede mediante celle agli ioni di litio ha imposto il progetto, la realizzazione e successivi test di funzionamento di un caricabatteria (Battery Charge Regulator, BCR). Questa è stata sicuramente la fase più critica del progetto dell’EPS. Infatti, rispetto ad altre tipologie di accumulatori, una cella agli ioni di litio richiede un profilo di carica con caratteristiche più stringenti. In particolare è richiesto un profilo di carica CCCV (Constant Current Constant Voltage), ossia un profilo di carica a corrente costante, da definire, seguito da uno a tensione costante pari alla tensione massima tollerata dalla batteria (16.4 V), da realizzare con minimi errori pena il danneggiamento della cella. La fine della fase di carica sarà individuato da un valore di corrente inferiore ad una soglia prefissata (di solito 100 mA). Inoltre, il sistema di carica della batteria deve dare la possibilità di interrompere la carica se il pannello solare non produce la potenza necessaria per alimentare le utenze di Palamede. Infatti, durante la carica la batteria è scollegata dal main bus, in quanto il diodo di scarica è in polarizzazione inversa. In altri termini, la carica della batteria deve interrompersi, anche se la batteria è ancora scarica, ogni volta che, per garantire la corrente richiesta dai carichi, la tensione dei pannelli solari si abbassa sotto la soglia minima accettata dal convertitore DC-DC (6 V). Il diodo di scarica deve essere incluso nella scheda realizzata per il caricabatteria. Il BCR deve infine prevedere un ingresso per la carica della batteria prima della fase di lancio e, preferibilmente, soddisfare i requisiti meccanici ed elettrici relativi allo standard pc104, per conformità alle altre schede elettroniche di Palamede e, comunque, le sue dimensioni non devono eccedere i 160x113mm. 6. CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI L’Electrical Power System progettato per il microsatellite Palamede ha caratteristiche di semplicità ed efficienza. In particolare, la scelta di una architettura non regolata consente la riduzione dei componenti del sistema riducendo le dissipazioni dovute all’EPS e la possibilità di guasti. Di contro il funzionamento del sistema è possibile solo a seguito di una buona gestione, da parte del software di bordo, dei modi operativi di Palamede. Gli elementi dell’EPS da approfondire sono sicuramente quelli che compongono il sistema di accumulo dell’energia. In particolare si dovrà indagare sperimentalmente sulle caratteristiche elettriche della cella agli ioni di litio scelta (infatti la resistenza in vuoto è stata già provata) e si dovrà affrontare lo sviluppo del BCR secondo le specifiche emerse dalle prove sperimentali sulla cella Li-Ion e secondo quelle derivanti dal progetto d’insieme dell’EPS. BIBLIOGRAFIA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. Larson, W. J., e Wertz, J. R., “Space Mission Analysis and Design”, 2nd ed., Microcosm Inc, Torrance California, Kluwer Academic Publishers, Dordrecht, 1992. Linden, D., Reddy, T. B.; “Handbook of Batteries”, 3rd ed., McGraw-Hill, New York, 2002. Rauschenbach, H. S., “Solar Cell Array Design Handbook”, Vol. 1, Jet Propulsion Lab, California Institute of Technology, Pasadena, California, 1976. Rauschenbach, H. S., “Solar Cell Array Design Handbook, The Principle and Technology of Photovoltaic Energy Conversion”, Van Nostrand Reinhold Company, New York, 1980. 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