Roma, 23.04.2010 La DIFFICILE gestione di un SEMPLICE caso oncologico M.E. Michelini, M.L. Conighi U.O. Chirurgia Pediatrica Az. Ospedaliera-Universitaria Arcispedale S.Anna, Ferrara Direttore Dott. A. Franchella M.L.B. F Camerunense • a 4 MESI di età I genitori riferiscono la comparsa, a livello del gluteo sin, di una piccola tumefazione sottocutanea rivestita da cute discromica: applicato Gentalyn crema senza miglioramento • ad 1 ANNO di età Riferito arrossamento della lesione con erosione superficiale Valutazione dermatologica: probabile lesione papulosa da sospetta mastocitosi Giunge alla nostra osservazione in Dicembre 2009 (3aa 4mesi) Si conferma la presenza di tumefazione glutea sin localizzata a circa 3 cm dall’orifizio anale a ore 3 in posizione ginecologica. La formazione, di circa 1.5cm di diametro, è apparentemente localizzata nel tessuto sottocutaneo, presenta margini non definiti e si associa a cute sovrastante discromica e con aspetto retraente. IPOTESI DIAGNOSTICHE: processo flogistico cronicizzato? Esito di fistola? • Dicembre 2009 INTERVENTO: asportato tessuto di aspetto fibroso e limiti mal definibili associato alla cute sovrastante. Nel corso dell’exeresi ci si spinge fino a giungere a circa 1.5cm dal retto, senza trovare un eventuale tramite fistoloso Es. Istologico: Reperto compatibile con AMARTOMA FIBROSO dell’INFANZIA (resezione non radicale) • Gennaio 2010 Deiscenza della ferita chirurgica a 20gg dall’intervento Revisione della ferita chirurgica: i margini ed il fondo della ferita presentano tessuto di consistenza solida ma friabile e colorito grigiastro, si esegue ampliamento della precedente exeresi chirurgica di sottocute e cute. Es. Istologico: Reperto compatibile con TUMORE FIBRIOISTIOCITICO PLESSIFORME • Febbraio 2010 Nuova deiscenza della ferita chirurgica i cui margini presentano tessuto di colorito grigiastro e consistenza solida e friabile. RMN dei tessuti molli con e senza mdc Non si dimostrano adenomegalie interaortocavali e lungo il decorso dei vasi iliaci. Non alterazioni a carico degli organi parenchimatosi dell’addome. In corrispondenza della regione postero-mediale del gluteo sin si apprezza area di alterata intensità del segnale che si estende dalla cute nel pannicolo adiposoo sottocutaneo con dimensioni massime di 3x2cm. Tale area, nel suo contesto disomogeneo, presenta edema. La lesione presenta aspetti tralciformi che si dirigono verso il piano fasciale muscolare, pur senza raggiungerlo, e verso la regione perianale arrivando a circa 2cm dal canale anale. INTERVENTO . Allargamento dei margini di resezione (in profondità si asporta la fascia muscolare) . Creazione di lembo miocutaneo di rotazione Exeresi radicale: margini liberi da neoplasia Decorso post-operatorio A causa della sede di intervento e quindi della prossimità del lembo all’orifizio anale il decorso postoperatorio è stato caratterizzato da: • Riposo a letto • Dieta astringente • Evacuazioni favorite da clistere seguite da medicazione in sedazione • Catetere vescicale Si è comunque avuta una deiscenza dell’apice mediale del lembo e di una parte della sutura interglutea con associata sovrainfezione batterica GUARIGIONE per SECONDA INTENZIONE Terapia ATB mirata (Pseudomonas Aeruginosa, diversi ceppi di Bacteroides, Enterococcus Faecalis) • Evacuazioni controllate mediante clisteri • Medicazioni (il più delle volte in sedazione) • Catetere vescicale rimosso in 28^g postoperatoria • Dimissione in 40^g postoperatoria • Revisione Es. Istologico (Dott.ssa Alaggio): Lesione con aspetti misti di FIBROBLASTOMA A CELLULE GIGANTI / DERMATOFIBROSARCOMA PROTUBERANS (resezione radicale) •Proliferazione dermo-ipodermica di elementi fusati disposti in pattern vagamente fascicolare, infiltranti il tessuto adiposo con aspetti a “nido d’ape” disposti parallelamente a setti fibrosi o intorno a vasi ematici con formazioni a protrusione intravascolare; • a livello del derma: elementi fusati immersi in stroma mixoide; • presenti alcuni elementi con nucleo voluminoso, ipercromico, disposti lungo spazi pseudovascolari; • numerosi elementi cellulari CD34+ Fibroblastoma a Cellule Giganti (GCF) e Dermatofibrosarcoma Protuberans (DFSP) Fanno parte dei TUMORI FIBROISTIOCITICI DEI TESSUTI MOLLI A MALIGNITA’ INTERMEDIA •Dermatofibrosarcoma protuberans • fibroblastoma a cellule giganti • fibroistiocitoma angiomatoide • fibroistiocitoma plessiforme • tumori dei tessuti molli a cellule giganti Nel 1989 Shmookler et al proposero che il GCF rappresentasse la forma giovanile del DFSP Questa correlazione era supportata dal riscontro di caratteristiche comuni: • cliniche ( predominanza nei maschi, crescita lenta, massa non dolente, localizzazione più frequente a livello del tronco) • morfologiche ( localizzazione in derma o sottocute, pattern di crescita a “nido d’ape” o parallelo, trasformazione mixoide, presenza di melanina) • immunoistochimiche e citogenetiche (CD34, t(17;22)) • comportamento biologico (frequenti recidive locali, rare metastasi linfonodali o a distanza) Billings SD, Folpe AL. Cutaneous and Subcutaneous Fibrohistiocytic Tumors of Intermediate malignancy, an update. Am J dermopathol, Vol26, Num2, April 2004 Più recenti studi sottolineano come in realtà che le due lesioni possano piuttosto rappresentare due entità di uno stesso spettro di patologia in cui il GCF rappresenti una forma più differenziata del DFSP Prakash J, Moosavi C, Fansburg-Smith J. Giant cell fibroblastoma: an update and addition of 86 new cases from the Armed Forces Institute of Pathology,, in honor of Dr. Franz M. Enzinger. Annals of diagnostic pathology 11(2007) 81-88