Svolta nell`health software Il paziente si fa parte attiva

N°07. 6aprile2009
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PROGETTI
MEF E CONSIP PREMIANO LE AZIENDE «VERDI»
I
mprese Ict e green tech, un binomio che va alla grande. A
dimostrarlo anche i premi della prima edizione di “Progetti sostenibili
e green public procurement (Gpp)
2009” di Mef e Consip, assegnati
a ben quattro aziende del mondo
del’Information & communcations
technology. La giuria composta da
Ministero dell’Economia, Consip,
Ministero dell’Ambiente, Ministero
dello Sviluppo Economico e Confindustria, ha consegnato il primo
premio a Cisco Systems Italy per
l’adozione di un Eco-board aziendale e per la sua politica “green
oriented”.
“La Commissione di valutazione
assegna il premio a Cisco Systems
Italy per l’approccio organizzativo innovativo e per la continua
ricerca ed innovazione di prodotto
e di processo volta al risparmio e
all’efficienza energetica - spiegano
A Cisco Systems Italia
il primo premio
i giudici in una nota - promuovendo la responsabilità sociale come
ulteriore elemento di integrazione
della sostenibilità nelle strategie
aziendali”.
Menzione speciale, invece, per
Xerox, 3M Italia e Palm Italia. “Xerox ha fatto da 30 anni dell’ambiente uno dei punti chiave delle proprie
strategie, iniziando a progettare per
l’ambiente”, continua la nota. Basti
pensare alla soluzione delle stampanti per la riduzione dei rifiuti di
toner e di consumabili o al software
STEFANO VENTURI Ad di Cisco
Svolta nell’health software
Il paziente si fa parte attiva
L’accordo Ibm-Google apre nuovi scenari nel mercato dei servizi sanitari
PATRIZIALICATA
I
l futuro della sanità informatizzata
si chiama patient empowerment.
Ovvero: è il paziente che controlla i
suoi dati medici, in prima persona. Questa
la direzione indicata dalla recente allenza
annunciata tra Ibm e Google, il cui scopo,
spiega Giovanna Camorali, responsabile
mercato Sanità ed enti locali di Ibm Italia, è sviluppare software che permettano
l’integrazione dei dati medici: “La tecnologia ha l’obiettivo di dare vita a un fascicolo
sanitario unico facendo comunicare i dati
prodotti in ambienti disparati e anche con
apparecchi medicali diversi”.
Negli Usa la cartella sanitaria online
è già realtà grazie a Google Health. Ma
quali sono le prospettive per l’Italia? “Le
Asl sono interessate a questa evoluzione:
la cartella elettronica permette maggiore
efficienza e risparmi netti”, risponde Camorali. Tanti i progetti avviati da Ibm con
le aziende sanitarie italiane: per l’ospedale
Miulli di Bari Big Blue ha realizzato una
rete di comunicazione Lan wireless che
copre tutti i reparti e per il Centro riabilitativo Villa Beretta dell’Ospedale Valduce, insieme a Lenovo e Intel, ha messo a
punto un sistema di accesso “senza fili”
alle informazioni contenute nei sistemi
informatici per avere a disposizione,
ovunque nell’ospedale, i video che identificano i problemi motòri dei pazienti e i
loro successivi progressi.
Da parte sua, Intel ha ribadito l’interesse per il mercato dei servizi di assistenza
sanitaria a domicilio: Intel Health Guide
PHS6000 è un mini-Pc progettato per i
malati cronici. Collegato a Internet in
banda larga, invia al medico i parametri
vitali del paziente. Oltre al computer,
Intel ha sviluppato la Health Care Management Suite, un’avanzata applicazione
web-based che permette ai professionisti
della sanità di connettersi con i pazienti
che hanno a casa l’Intel Health Guide
PHS6000, di gestire i dati che ricevono
e di fornire assistenza a distanza. Anche
in questo caso l’obiettivo è definire una
piattaforma comune nell’emergente settore dell’assistenza sanitaria da remoto che
secondo Forrester Research raggiungerà
un valore di 5 miliardi di dollari nel 2010 e
addirittura di 34 nel 2015. “Intel investe da
’
Intel
L’azienda propone
un mini-pc progettato
per i malati cronici
e connesso a banda larga
alcuni anni attivamente nel settore sanità
dove vede grandi potenzialità di mercato”,
dichiara Luca Romani, Large accounts
& healthcare director Italy-Switzerland
di Intel. “Con il progressivo invecchiamento della popolazione, un fenomeno
che interessa l’Italia da vicino è indispensabile rendere disponibili servizi che da un
lato migliorano la qualità della vita degli
anziani, dall’altro riducono i costi per le
strutture sanitarie”. Ma non si tratta solo
di risparmiare. “La vera novità è che per
la prima volta la tecnologia viene usata
per rafforzare il coinvolgimento attivo
del paziente”, afferma Luca Buccoliero,
responsabile del settore e-health di
Cergas (Università Bocconi). È questo
il patient empowerment e rappresenta “la
nuova frontiera dell’innovazione tecnologica per la sanità: anche in Italia si stanno
muovendo i primi passi con la carta elettronica dei servizi in Lombardia o il conto
corrente sanitario alla Asl di Chiavari, un
vero home banking dei dati medici”.
B A C K S T A G E
China Telecom
balla da sola
C
hina Telecom ha annunciato un crollo dell’utile netto del 96%. Le cause? Una drastica
svalutazione degli asset e la scarsa redditività
del servizio wireless low cost. China Telecom, il maggiore operatore cinese su rete fissa, è diventato un
operatore fisso, mobile e broadband in seguito alla
riforma del mercato delle telecomunicazioni decisa
dal governo cinese e che ha portato alla creazione
di sei grandi player nazionali. Proprio la decisione di
aggredire il mercato mobile con il lancio di personal
handyphone, a basso prezzo ma di tecnologia superata e capaci di servire solo aree limitate, è costata
cara alla compagnia guidata da Wang Xiaochu. Il
governo cinese ha infatti ordinato la sospensione
del servizio, offerto su frequenze che interferivano
con il nascente 3G cinese. Di qui il write-off degli
asset legati al servizio di personal handyphone. Con
due conseguenze: drastico taglio degli investimenti e
rinvio a data da destinarsi del progetto di far entrare
nel capitale un investitore strategico. Per ora China
Telecom continua a ballare da sola.
CHE BROADBAND FA?
Il credit crunch fa male
all’esternalizzazione
Banda larga e concorrenza infrastrutturale
Telecom Italia
E
Operatori alternativi
100%
50%
0%
Fino a 10.000
(abitanti)
Da 10.001
a 30.000
(abitanti)
Da 30.001
a 100.000
(abitanti)
Da 100.001
a 250.000
(abitanti)
Oltre
250.000
(abitanti)
Fonte: Osservatorio Banda larga Between
Le due Italie della concorrenza
Cercasi un tecno-Garibaldi
Lo sviluppo della banda larga
negli ultimi due anni è stato strettamente legato al rafforzamento
della concorrenza infrastrutturale. Gli operatori alternativi hanno
concentrato i propri investimenti
nelle aree a maggiore potenziale
di mercato alla ricerca di economie di scala e scopo, offrendo
una gamma sempre più articolata di servizi in bundling, che oggi
consente di disporre di offerte
Triple Play (telefonia, Internet
e TV) in un numero crescente
di città italiane. Di fatto, poco
meno del 60% della popolazione
italiana è raggiunta da almeno
uno degli operatori alternativi che
affittano il doppino (unbundling
del local loop) da Telecom Italia
per creare i propri servizi. Questo
ha fatto sì che nell’ultimo anno
il 55% dei nuovi collegamenti
complessivi a banda larga sia
basato sull’unbundling, valore
GreenPrint per l’eliminazione degli
sprechi in fase di pre-stampa.
3M Italia è stata premiata per la
migliore politica aziendale coniugata all’innovazione di processo e
di prodotto: l’azienda è dotata di
un sistema di gestione dei criteri di
tutela ambientale, salute e sicurezza (Ehs, Environmental, Health and
Safety Management System). Palm
ha ricevuto la menzione speciale
per l’implementazione di tecniche
di ecodesign nella produzione italiana dei pallet.
che rappresenta i 3/4 dei nuovi
collegamenti degli operatori
alternativi. La conseguenza è
stata la polarizzazione del livello
concorrenziale tra le aree dove
appunto è disponibile l’unbundling e le rimanenti aree del
Paese. A un estremo troviamo le
aree metropolitane dove la quota
dell’operatore storico è pari a
circa il 40%, mentre nei comuni
di meno di 10.000 abitanti tale
quota sale oltre il 70%.
Questo forte differenziale solleva
naturalmente una serie di quesiti
sull’effettiva omogeneità territoriale della competizione e sui
possibili rimedi da adottare per
stimolare uno sviluppo omogeneo dei servizi e della concorrenza, che dovranno sicuramente
essere posti all’attenzione
dell’Autorità di settore.
Cristoforo Morandini
Associated Partner Between
sternalizzare? Per lungo tempo è stata una
parola d’ordine assai appetibile. Non perché,
a conti fatti, l’esternalizzazione convenisse veramente sul piano economico. Anzi, a volte risultava
più costosa che non tenersi in casa il servizio.Tuttavia, esternalizzare ha significato per molte aziende
la possibilità di dotarsi di strutture più leggere concentrando gli sforzi organizzativi sugli obiettivi del
core business. Oltre alla possibilità di approfittare
delle opportunità di ingegneria finanziaria concesse dai contratti di outsoursing. Come, ad esempio,
ricorrere a contratti a lunga scadenza con offerte
strutturate in maniera crescente, che consentivano
nel primo anno sconti, rispetto al costo interno dei
servizi, sino al 30%, recuperati negli anni successivi
con canoni maggiorati. Adesso però, come risulta da
uno studio di Compass Management Consulting su
125 contratti di outsourcing, gli sconti dei primi anni
sono spariti dalle offerte. Sempre meno fornitori
sono disponibili a sostenere i flussi di cassa negativi
causati dai contratti a sconto. Il credit crunch fa male
anche all’outsourcing.
Smart phone?
No, smart tutto
L
i hanno chiamati smart perché oltre a telefonare fanno tante altre cose. Hanno iniziato
con fotografie e piccoli filmati. Ora gli smart
phone continuano sì a fare foto, ma con risoluzioni
e risultati simili a molte macchine fotografiche digitali. Col telefonino si vede la tv, si guardano film, si
scaricano file musicali, si utilizza la posta elettronica,
si naviga su Internet, si guardano le mappe. Tante
cose, per molte delle quali sino a poco tempo fa era
necessario comperare device ad hoc. Per i consumatori si è aperta l’occasione del “compri uno e prendi
tutto”. Significa risparmiare sui costi di acquisto e
semplificarsi la vita.“Tutto quel che vuoi in una unica
device” è diventato lo slogan vincente per i produttori di smart phone che vedono moltiplicarsi le
vendite. Un po’ meno per i gadget elettronici stand
alone.Vita mea, mors tua…
B A C K S T A G E