Giuseppe (Joseph) SGALLARI (1868-1926)
MANDOLINISTA E COMPOSITORE EUROPEO
Sgallari Giuseppe, nacque a Spilamberto (Modena) il 17 dicembre 1868 da fu Giovanni e da
Fontoni Luigia, ebbe due sorelle di nome Eletta ed Aldegonda.
Ha ricevuto una prima formazione musicale in Spilamberto, presso la scuola della Banda
Municipale, e i primi rudimenti mandolinistici a Spilamberto e/o a Modena. Entrato a 17/18
anni al servizio della Marina Militare “ha studiato armonia e contrappunto sotto il Maestro
Fedeli, direttore della musica dei reali equipaggi di Spezia”.
Sul finire degli anni ‘80 entra a far parte del Circolo Filodrammatico, La Giovane Lerici,
diventando direttore della sezione mandolinistica. Nel 1892, rispondendo all’invito della
Direzione de Il Mandolino di Torino, primo giornale italiano di musica mandolinistica,
pubblica la composizione Fata Bruna. Tale invito dimostra che in quell’anno era noto ed
apprezzato per l’attività compositiva e la direzione musicale. Sue composizioni, numerose,
abbastanza popolari e godibili, compariranno su Il Mandolino e Il Mandolinista di Torino, Il
Concerto e l’Armonia di Bologna, oltre che su riviste in lingua francese e inglese.
Notevole e documentata la sua attività al servizio della comunità, quale insegnante di musica,
direttore ed organizzatore di avvenimenti musicali in tutti i Paesi che lo hanno visto attore.
L’8/11/1894 sposa Hawefkins Caterina Isabella, e pone la sua residenza a Spilamberto in via
Obici, n.2. continuando la sua attività musicale in Lerici.
Rapidamente la sua popolarità raggiunge molti Paesi europei e le due Americhe.
Nel 1897 lascia l’Italia e si trasferisce in Belgio. Qui entra in contatto con l’acerba scuola
belga, cui apporta un grande contributo di conoscenze. Sparks scrive: “A Bruxelles, lo
strumento (il mandolino) incominciò a raggiungere una popolarità notevole solo a partire dal
1897 con l'arrivo di Giuseppe Sgallari” . I giornali incominciano a parlare di lui e delle sue
composizione. Qui rimase per 6 anni. Nonostante i successi e gli onori ricevuti in Belgio e nei
diversi Paesi che aveva visitato (Francia, Svizzera, Alsazia e Lorena, Lussemburgo e
Hollande), il suo obiettivo era l’Inghilterra.
Nel 1903 partì per Londra ove iniziò subito la sua attività di insegnante, di direttore e di
collaboratore per il giornale musicale BMG (Benjo, Guitar, Mandoline) della Clifford Essex;
insegnò tecnica ed arte dell’arrangiamento orchestrale per mandolini, e diresse “Li
Gondolieri”, una troupe di suonatori, cantanti e danzatori che si vestivano in costume
nazionale. Era tuttavia un uomo in continua ricerca di novità e diversità: Dopo tre anni (fine
1905/6) ritorna in Italia ove ricopre alcuni incarichi ne’ Il Concerto di Bologna.
Il migliore ritratto di Sgallari di questo periodo fu tracciato da Primo Silvestri: “Lo Sgallari, è
il vero tipo di Bohemienne e siamo certi che forse l’Australia, il Giappone e anche la China
l’avrebbero attirato, se le grazie di una gentil Londinese, che à sposato 6 mesi or sono, non
l’avessero trattenuto a Londra.” (da Il Concerto 1905). Queste poche righe gettano un raggio di
luce quanto scritto sulla lapide sepolcrale: “la figlioletta” deve essere la figlia della moglie
londinese e la “riconquistata prosperità” il frutto di una attività che lo ha portato sovente e
per lungo tempo a Londra per continuare la sua attività artistica ed economica.
Il 18 ottobre 1925 trasferisce l’abitazione a Modena, ove si spegne il 17 febbraio 1926.
P. Pecorari – M.C. Vaccari
Piccola Orchestra Mutinae Plectri di Modena: Affonda le radici nel “Circolo Chitarristico
Mandolinistico Romolo Ferrari’ di Modena (fine 1980), con sede presso la celebre Liuteria F.lli
Masetti. Diventato Gruppo Mandolinistico Modenese e successivamente Gruppo Mandolinistico
“Primo Silvestri”, dopo alterne vicende, nel 2003 si ricostituisce come Quintetto a Plettro
“Agostino Malagoli di Modena”. Nel 2010 il Quintetto, aumentato di organico, si trasforma in
“Piccola Orchestra Mutinae Plectri”, oggi composta da 11 esecutori (2 mandolini I°, 2 mandolini
II°, 2 mandole, 2 chitarre, 2 chitarre basso, contrabbasso). Il quintetto prima e la Piccola Orchestra
dopo, dedicatisi al recupero storico-musicale del periodo d’oro del mandolinismo modenese (1880 –
1940), e recuperati documenti originali, testimonianze, manoscritti, fotografie, lettere ed infine il
gagliardetto del Circolo Mandolinistico Modena O.N.D. (data di presentazione 1927) hanno portato
alla luce diversi compositori, mandolinisti e chitarristi, modenesi. L’aggancio dei più anziani alla
scuola del mandolinismo modenese del secondo dopoguerra fanno sì che la Piccola Orchestra
Mutinae Plencri possa legittimamente considerarsi la continuazione ideale dei gruppi mandolinistici
e della Orchestra Mandolinistica modenesi che hanno in Lodovico Selmi e Primo Silvestri i
precursori, in Marino Bertuzzi il continuatore ed in Primo Silvestri il più geniale compositore e
direttore di musica a plettro che Modena possa annoverare.
Il Quintetto “Agostino Malagoli” prima e la Piccola Orchestra Mutinae Plectri si sono esibite in
importanti città italiane: Modena, Bologna, Reggio Emilia e provincie, oltre che Roma, Venezia,
Viterbo, Vittorio Veneto. Hanno al loro attivo oltre 80 concerti. La Piccola Orchestra oggi è in
grado di offrire, oltre al frutto delle proprie ricerche, pubblicate sugli Atti dell’Accademia
Nazionale di Sci. Lett. Arti di Modena, diverse interessanti proposte tematiche, per alcune delle
quali si avvale della collaborazione di un arpista e/o cantanti.
Da anni si fa carico della Scuola di Mandolino e Chitarra, tenuta dai Maestri: M Cecilia
Vaccari (mandolino) e Roberto Melangola (chitarra). Sito Internet: www.ottocorde.com. Per ascolto
youtube, digitare mutinae plectri.