Bilancio d`esercizio al 31 dicembre 2016

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Bilancio
d’esercizio
di UBI Banca Spa
al 31 dicembre 2016
RELAZIONE
SULLA GESTIONE
UBI Banca: principali dati e indicatori1
31.12.2016
31.12.2015
31.12.2014
31.12.2013
31.12.2012
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
46,8%
59,0%
79,3%
10,5%
30,9%
61,6%
50,2%
12,4%
31,5%
58,8%
53,5%
11,5%
34,1%
50,6%
67,2%
12,5%
30,8%
42,7%
72,1%
11,7%
22,1%
49,7%
44,6%
10,7%
20,5%
49,1%
41,8%
14,6%
19,8%
33,5%
59,0%
16,8%
16,9%
32,2%
52,4%
16,7%
n.s.
1,4%
4,0%
0,8%
2,6%
4,2%
2,7%
3,8%
0,2%
ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale attivo )
Cost/income (oneri / proventi operativi )
Spese per il personale / proventi operativi
Dividendi / proventi operativi
Risultato netto dell'attività finanziaria / proventi operativi
n.s.
n.s.
74,5%
35,6%
19,5%
12,9%
1,4%
0,17%
59,8%
25,2%
37,1%
41,4%
4,0%
0,47%
49,2%
22,3%
40,2%
25,9%
0,8%
0,10%
47,9%
21,5%
34,7%
32,7%
2,6%
0,30%
48,1%
19,5%
51,0%
37,3%
4,2%
0,45%
96,9%
43,7%
135,2%
-2,1%
2,9%
0,40%
59,5%
28,1%
64,6%
27,8%
4,0%
0,64%
39,4%
18,0%
78,0%
17,9%
0,2%
0,04%
58,9%
24,8%
141,3%
-30,1%
INDICI DI RISCHIOSITÀ
Sofferenze nette / crediti netti verso clientela
2,85%
1,46%
1,36%
1,18%
1,01%
0,00%
0,00%
0,00%
0,01%
50,08%
6,60%
54,75%
5,55%
55,08%
5,49%
60,13%
5,54%
61,25%
2,29%
94,94%
0,00%
94,82%
0,00%
94,51%
0,00%
85,44%
0,01%
1,40%
0,48%
0,50%
0,75%
0,30%
0,01%
0,00%
0,00%
0,04%
INDICI DI STRUTTURA
Crediti netti verso clientela / totale attivo
Raccolta diretta da clientela / totale passivo
Crediti netti verso clientela / raccolta diretta da clientela
Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio ) / totale passivo
INDICI DI REDDITIVITÀ
ROE
(Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio )
ROTE
(Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio al netto delle
immobilizzazioni immateriali )
Rettifiche di valore su sofferenze / sofferenze lorde
(grado di copertura)
Crediti deteriorati netti /crediti netti verso clientela
Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti / crediti netti
verso clientela
2
COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 3 dal 31 marzo 2014
Tier 1 ratio
Total capital ratio (Totale Fondi propri / attività di rischio ponderate )
Totale Fondi propri (dati in migliaia di euro)
di cui: Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni
Attività di rischio ponderate
22,50%
27,36%
9.208.347
7.570.638
35,87%
42,16%
9.725.315
8.272.455
34,60%
43,82%
10.509.912
8.297.667
50,36%
71,22%
13.707.454
9.693.641
56,23%
84,49%
14.194.716
9.447.070
59,23%
85,62%
12.972.683
8.973.902
67,64%
90,42%
13.713.202
10.258.059
67,04%
95,15%
14.285.982
10.064.763
45,89%
64,25%
13.655.979
9.753.795
33.650.531
23.065.310
23.985.029
19.247.607
16.799.510
15.151.704
15.165.464
15.013.954
21.253.805
DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro)
OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero)
Utile (perdita) d'esercizio
Utile (perdita) d'esercizio ante impatto Piano Industriale ed altri
Utile d'esercizio normalizzato
Proventi operativi
Oneri operativi
Crediti netti verso clientela
di cui: sofferenze nette
crediti deteriorati netti
(493.425)
(185.042)
(108.622)
1.134.506
(845.528)
37.111.384
1.058.109
2.449.646
123.423
132.580
115.930
672.508
(401.845)
21.901.390
319.461
1.214.834
(918.437)
345.452
207.687
687.772
(338.670)
23.330.321
317.590
1.280.777
71.340
382.601
137.718
713.096
(341.302)
25.168.913
295.805
1.393.606
223.496
304.265
266.742
664.554
(319.622)
22.584.747
227.442
516.918
(2.713.054)
316.723
70.124
262.202
(254.048)
15.692.663
280
280
283.720
302.156
195.474
465.070
(276.650)
14.536.121
277
277
406.317
452.430
388.152
708.460
(278.852)
12.560.060
272
272
23.886
27.444
441.574
640.100
(376.816)
10.446.768
849
849
Raccolta diretta da clientela
Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio )
Attività immateriali
Totale attivo
Sportelli in Italia
46.814.745
8.329.654
343.636
79.297.708
396
43.622.826
8.758.946
410
70.767.330
4
43.610.938
8.566.696
410
74.171.865
4
37.435.005
9.231.816
410
73.914.645
4
31.302.960
8.607.721
410
73.336.254
3
35.223.005
7.609.829
448
70.895.253
2
34.790.516
10.328.266
542.792
70.897.601
2
21.277.596
10.662.230
545.893
63.450.192
2
19.942.079
10.358.682
596.756
61.983.318
2
5.006
1.730
1.675
1.588
1.412
1.250
1.380
1.405
1.566
4.636
1.612
1.579
1.569
1.393
1.212
1.349
1.451
1.509
(Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni / attività di rischio ponderate )
Forza lavoro a fine esercizio (dipendenti effettivi in servizio +
collaboratori con contratto di somministrazione )
Forza lavoro media (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori
con contratto di somministrazione ) (*)
1. Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più
significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo”.
I dati riportati in tabella relativi all’esercizio 2015 non sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione della ex BRE e della ex BPCI, ma sono stati mantenuti
coerenti con quanto pubblicato nel Bilancio 2015, in modo da conservare l’evoluzione storica di UBI Banca.
Con riferimento agli Indicatori Alternativi di Performance, si è tenuto conto degli orientamenti emessi dall’ESMA il 5 ottobre 2015 ed in vigore dal 3 luglio 2016.
Le informazioni relative al titolo azionario sono contenute nello specifico capitolo della presente Relazione sulla Gestione.
Relativamente all’esercizio 2016, stante la perdita registrata, gli indici di redditività non vengono esposti in quanto scarsamente significativi.
Con riguardo agli esercizi 2011 e 2014, gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile d’esercizio ante oneri per esodi anticipati e impairment.
2. I dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 erano stati calcolati secondo la metodologia Basilea 2 AIRB e si riferiscono rispettivamente agli indicatori: Tier1
(patrimonio di base/attività di rischio ponderate), Core Tier1 dopo le deduzioni specifiche dal patrimonio di base (patrimonio di base al netto delle preference shares
e azioni di risparmio o privilegiate di terzi/attività di rischio ponderate) e Total capital ratio ((patrimonio di vigilanza + Tier 3)/attività di rischio ponderate).
Per i periodi precedenti i dati erano stati calcolati secondo il metodo Basilea 2 Standard.
(*) Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%.
2*
La struttura organizzativa di UBI Banca
Unione di Banche Italiane dal 12 ottobre 2015 è una Società per azioni1.
Quotata alla Borsa di Milano, UBI Banca è a capo dell’omonimo Gruppo bancario.
In qualità di Capogruppo, svolge funzioni di indirizzo strategico (definendo il disegno
imprenditoriale del Gruppo), di presidio delle funzioni di business (attraverso il supporto ed il
coordinamento delle attività commerciali delle Società Prodotto), di monitoraggio dei rischi,
nonché di fornitura di servizi accentrati (direttamente o attraverso Società controllate).
Sotto il profilo della governance, UBI Banca adotta il sistema dualistico, nel pieno rispetto delle
prerogative e delle specificità dei due organi sociali cui sono in capo le responsabilità, distinte,
di sorveglianza e di gestione.
***
In seguito all’annuncio del Piano Industriale 2019/2020, la struttura organizzativa di UBI Banca
– della quale si rappresenta l’organigramma di primo livello – è stata oggetto di revisione in vista
di un rafforzamento complessivo del modello di business ed operativo e di una semplificazione
dell’assetto del Gruppo mediante l’abbandono del modello federale e la progressiva
incorporazione delle Banche Rete in UBI Banca con il Progetto Banca Unica che si completerà nel
febbraio 2017.
Relativamente alla configurazione operativa, con decorrenza 1° agosto 2016, sono stati
realizzati alcuni primi interventi che hanno riguardato la struttura facente capo al Chief
Business Officer, riorganizzata nei seguenti due macro ambiti: “Chief Commercial Officer” e
“Chief Wealth and Welfare Officer”.
In concomitanza con l’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare
Commercio e Industria, divenuta efficace a partire dal 21 novembre 2016, la configurazione
della Capogruppo ha subito un’ulteriore evoluzione.
Di seguito si elencano i principali ambiti interessati.
Chief Commercial Officer
• è stata operata una trasformazione da struttura di coordinamento a struttura di gestione
diretta dell’attività commerciale attraverso l’istituzione di una filiera di business
specializzata su segmenti di clientela specifici quali Top Private Banking, Corporate &
Investment Banking nonché Associazioni non profit ed Enti (UBI Comunità);
• sono state attivate due filiere dedicate ai Canali Remoti (telefonico, vendita a distanza e siti
internet commerciali) e all’ambito internazionale;
• è stata istituita un’unica Rete Commerciale organizzata in Macroaree Territoriali a diretto
riporto del Chief;
• accanto alla già presente Area Customer Satisfaction, sono state istituite in staff due nuove
Aree dedicate al Marketing e al Coordinamento Commerciale.
In capo al Chief Commercial Officer è stata prevista anche un’attività di coordinamento
commerciale delle Società del Gruppo: IW Bank, Prestitalia, UBI Factor e UBI Leasing, nonché
della controllata UBI Trustee.
Chief Wealth and Welfare Officer
• sono state create l’Area Welfare e Protezione dedicata all’offerta assicurativa e di altri servizi
quali ad esempio quelli assistenziali, sanitari, sociali (erogati anche attraverso piattaforme
di welfare aziendale) e l’Area Investimento e Previdenza atta alla definizione di strategie di
asset allocation, all’individuazione di nuovi prodotti negli ambiti di competenza ed al
complessivo presidio delle piattaforme di consulenza e negoziazione;
1 La trasformazione da Società cooperativa per azioni a Società per azioni è avvenuta in ottemperanza alle previsioni del Decreto Legge
3/2015, convertito nella Legge 33/2015, che ha stabilito, per le banche popolari con un attivo superiore agli 8 miliardi di euro,
l’obbligo di conformarsi al nuovo assetto legislativo entro 18 mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni di attuazione da parte di
Banca d’Italia (disposizioni emanate il 9 giugno ed entrate in vigore il 27 giugno 2015).
3*
• in staff al Chief sono state inoltre istituite: una struttura di coordinamento e supporto
dedicata al presidio degli obiettivi di business e di redditività, nonché al supporto sulle
tematiche di sviluppo strategico di competenza e sulla governance con le Società Prodotto
del Gruppo e Società terze; una struttura preposta al supporto quantitativo e di modelling
nell’ideazione dei prodotti di competenza e all’analisi quantitativa e attuariale.
Al Chief Wealth and Welfare Officer spetta il coordinamento commerciale delle joint venture in
ambito asset management di UBI Pramerica SGR e Zhong Ou Asset Management Co., nonché il
presidio di quelle in ambito assicurativo in essere con Aviva Assicurazioni Vita, Lombarda Vita,
Aviva e Cargeas Assicurazioni.
Nell’ambito della riorganizzazione è stata anche rivista la configurazione organizzativa dell’Area Finanza,
finalizzata a una maggiore focalizzazione sulle attività di investimento proprietario e di prestazione dei
servizi di investimento per la clientela.
Chief Lending Officer
• è stato avviato il progressivo accentramento gerarchico dei presidi di gestione del credito
anomalo presenti nelle ex Banche Rete con la costituzione di una nuova Area Credito
Anomalo a riporto diretto del Chief e separata dall’Area Recupero Crediti, dedicata invece al
recupero delle sofferenze;
• il governo del credito è stato rafforzato grazie ad una visione integrata del processo di
erogazione e ad una semplificazione della filiera deliberativa.
Chief Financial Officer
• è stata rafforzata l’Area Corporate Strategy per potenziare il supporto agli organi di governo
del Gruppo nella definizione:
(i) degli obiettivi, sia strategici pluriennali sia del budget annuale e del relativo
monitoraggio, coordinando le strutture di business nella declinazione delle iniziative
necessarie;
(ii) della strategia di ottimizzazione del capitale e liquidità e di evoluzione della struttura
patrimoniale e finanziaria del Gruppo al fine di garantirne l’adeguatezza;
(iii) della strategia di allocazione del capitale alle aree di business, alla ricerca della migliore
combinazione rischio/rendimento, garantendo anche un’adeguata diversificazione del
portafoglio di attività del Gruppo.
Nell’ambito dell’Area Controllo di Gestione, preposta al presidio unitario delle metodologie e delle
metriche di misurazione delle performance e del loro allineamento con le metodologie di
misurazione del rischio, è stato altresì accentrato il Controllo di Gestione di UBI Sistemi e Servizi.
Si segnala inoltre che con decorrenza:
 1° agosto 2016 l’Area Operazioni Straordinarie e Partecipazioni è stata riallocata a diretto riporto del Chief
Financial Officer;
 30 giugno 2016 le attività in staff al Chief erano state oggetto di un intervento di revisione che ha portato, tra
l’altro, alla costituzione della funzione Corporate Social Responsibility.
Chief General Counsel (ex Direttore Affari Generali e Legali)
Sono state attivate nuove strutture dedicate:
• al rafforzamento del presidio strutturale in ambito di risoluzione stragiudiziale delle
controversie;
• alla gestione delle attività di consulenza legale nei confronti della Rete e di gestione dei
pignoramenti, delle successioni e delle attestazioni, progressivamente accentrate in
concomitanza con le migrazioni informatiche.
Al Chief General Counsel sono stati confermati i riporti funzionali al Consiglio di Sorveglianza
ed al Consiglio di Gestione.
Si rammenta inoltre che con decorrenza:
 18 aprile 2016 è divenuto operativo l’accentramento presso l’Area Affari Legali e Contenzioso di alcune
attività precedentemente svolte dalle Banche Rete, quali:
- la gestione del contenzioso;
- la gestione dei ricorsi all’Arbitro Bancario e Finanziario e agli altri organismi di risoluzione stragiudiziale
delle controversie;
 1° maggio 2016 il Servizio Supporto al Consiglio di Gestione è stato riallocato direttamente in staff al Chief
General Counsel.
4*
Chief Operating Officer
• è stata attuata una revisione complessiva dell’Area Risorse Umane a fronte della
semplificazione dell’assetto del Gruppo mediante la progressiva incorporazione delle Banche
Rete in UBI Banca.
Il Chief Operating Officer esercita anche il coordinamento operativo nei confronti delle Società
UBI Sistemi e Servizi ed UBI Academy assicurando il necessario raccordo tra il disegno
imprenditoriale individuato da UBI Banca, delineato principalmente attraverso il Piano
Industriale e il Budget annuale, e l’operatività svolta dalle Società consortili del Gruppo per le
quali il Chief rappresenta l’interlocutore di riferimento con la Capogruppo.
***
Si ricorda infine che con decorrenza 30 giugno 2016 è divenuta operativa la revisione degli
assetti delle strutture del Chief Risk Officer e di Compliance. In coerenza con le indicazioni di
Banca d’Italia in tema di riporto delle funzioni aziendali di controllo (Circolare 285, Sistema dei
Controlli Interni) e con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea contenute nel
“Thematic review on risk governance and appetite”, è stato previsto il riporto diretto del Chief
Risk Officer e dell’Area Compliance al Consiglio di Gestione (in precedenza allocate in staff al
Consigliere Delegato)2.
Nel contempo l’Area Compliance è stata oggetto di una parziale riconfigurazione in coerenza
con il nuovo modello di compliance, volto a migliorare il presidio del rischio di non conformità,
a rafforzare i presidi specialistici e a razionalizzare le attività di coordinamento con le altre
funzioni aziendali di controllo3.
L’organigramma aggiornato della Capogruppo, relativamente al primo ambito, è disponibile sul
sito ufficiale www.ubibanca.it, nella sezione Corporate Governance.
2 Al fine di adottare un modello omogeneo a livello di Gruppo e dare seguito al provvedimento di Banca d’Italia pervenuto
contestualmente all’autorizzazione all’iscrizione all’Albo ai sensi dell’art. 106 del TUB, è stata prevista l’estensione di tale approccio
anche a Prestitalia, UBI Leasing e UBI Factor riallocando il Servizio Controllo Rischi a diretto riporto del Consiglio di
Amministrazione (anziché del Direttore Generale).
3 Come già riportato nella precedente informativa di Bilancio, con decorrenza 1° febbraio 2016 erano state ricondotte all’interno
dell’Area le attività di compliance IT, in adeguamento alle indicazioni espresse da Banca d’Italia con la nota di chiarimenti del 22
luglio 2015.
5*
Organigramma di UBI Banca Spa
Organi di Gestione e Controllo
AREA
Servizio
CONSIGLIO DI
SORVEGLIANZA
Funzione
SUPPORTO AL
CONSIGLIO DI
SORVEGLIANZA
CHIEF AUDIT
EXECUTIVE
CONSIGLIO DI
GESTIONE
AUDIT DI
PROCESSO E
RISCHI
AUDIT
GOVERNANCE &
METHODOLOGIES
AUDIT RETI DI
VENDITA
Aree, Servizi e Funzioni di Staff
Società in coordinamento operativo
Società in coordinamento commerciale
CHIEF RISK OFFICER
COMPLIANCE
Risk Data Management
CONSIGLIERE
DELEGATO
CHIEF FINANCIAL
OFFICER
Informativa Finanziaria,
Principi e Contr.Contabili
INVESTOR E
MEDIA
RELATIONS
Consulenza e
Compliance Fiscale
CREDIT RISK
MANAGEMENT
CAPITAL &
LIQUIDITY RISK
MANAGEMENT
ANTI-MONEY
LAUNDERING &
CLAIMS
RISK
GOVERNANCE
CHIEF GENERAL
COUNSEL*
AMMINISTRAZIONE
E ADEMPIMENTI
FISCALI
CORPORATE
STRATEGY
CONTROLLO DI
GESTIONE
Supporto al Consiglio di
Gestione
OPERAZIONI
STRAORDINARIE E
PARTECIPAZIONI
AFFARI SOCIETARI
E RAPPORTI CON
LE AUTHORITIES
CHIEF LENDING
OFFICER
CHIEF COMMERCIAL
OFFICER
MARKETING
CUSTOMER
SATISFACTION
CREDITI
CREDITO
ANOMALO
POLITICHE E
RECUPERO
MONITORAGGIO
CREDITI
CREDITI
AFFARI LEGALI E
CONTENZIOSO
CHIEF OPERATING
OFFICER
CHIEF WEALTH AND
WELFARE OFFICER
COORDINAMENTO
COMMERCIALE
Modelli Finanziari
e Attuariali
Coord. e Supporto
Wealth e Welfare
COMPANY
MULTICHANNEL
EXPERIENCE
Prevenzione e
Protezione sul Lavoro
Operations
Commerciale
UBISS
RESPONSABILE
GLOBAL
RESPONSABILI RESPONSABILE
UBI
REMOTE
CORPORATE &
TRANSACTION MACROAREE
TOP PRIVATE
INVESTMENT
COMUNITA’ CHANNELS
BANKING
TERRITORIALI
BANKING
BANKING
FINANZA
IW Bank
Prestitalia
UBI Factor
UBI Leasing
UBI Trustee
INVESTIMENTO
E PREVIDENZA
WELFARE E
PROTEZIONE
ORGANIZZAZIONE
Aviva Assicurazioni Vita
Lombarda Vita
UBI Pramerica SGR
Zhong Ou Asset Management Co.
Aviva
Cargeas Assicurazioni
* Il Chief General Counsel riporta funzionalmente al Consiglio di Sorveglianza ed al Consiglio di Gestione.
La Funzione “Corporate Social Responsibility” è allocata alle dipendenze del Servizio “Informativa Finanziaria, Principi e Controlli Contabili” in staff al Chief Financial Officer.
6*
RISORSE
UMANE
OTTIMIZZAZIONE
COSTI
UBI
ACADEMY
Premessa
Per quanto concerne i seguenti aspetti dell’informativa sull’attività di UBI Banca nel 2016:
-
lo SCENARIO DI RIFERIMENTO;
gli EVENTI RILEVANTI DELL’ESERCIZIO;
l’ATTIVITÀ COMMERCIALE;
l’ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO;
la RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE
il SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI;
gli ACCERTAMENTI ISPETTIVI;
le NOVITÀ FISCALI,
si fa rinvio alle specifiche parti della Relazione sulla gestione consolidata.
Le risorse umane
Composizione dell'organico di UBI Banca per forza lavoro
31.12.2016
Numero
31.12.2015*
Variazione
Dipendenti a libro matricola di UBI Banca
Dipendenti distaccati presso altre Società del Gruppo
di cui: presso UBI Sistemi e Servizi
Dipendenti distaccati da altre Società del Gruppo
Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca
5.977
-1.418
-925
447
5.006
6.016
-1.461
-951
392
4.947
-39
-43
-26
55
59
Forza lavoro
5.006
4.947
59
Composizione dell'organico per qualifica
31.12.2016
Numero
Dirigenti
Quadri Direttivi 3º e 4º livello
Quadri Direttivi 1º e 2º livello
3ª Area Professionale (impiegati)
1ª e 2ª Area Professionale (altro personale)
Dipendenti a libro matricola di UBI Banca
Incidenza
%
31.12.2015*
Incidenza
%
217
1.166
1.429
3.121
44
3,6%
19,5%
23,9%
52,2%
0,8%
209
1.168
1.361
3.231
47
3,5%
19,4%
22,6%
53,7%
0,8%
5.977
100,0%
6.016
100,0%
* Al fine di consentire un raffronto andamentale in termini omogenei, i dati relativi al 31 dicembre 2015 sono stati ricostruiti per tenere
conto sia degli organici delle prime due Banche Rete (Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria) incorporate
da UBI Banca con efficacia 21 novembre 2016 (complessivamente 3.212 dipendenti in forza e 3.528 dipendenti a libro matricola al
dicembre 2015), sia dell’incorporazione di S.B.I.M. e di UBI Fiduciaria, perfezionata il 28 settembre 2016 (5 dipendenti a libro paga e 2
a libro matricola a fine 2015).
Al 31 dicembre 2016 i lavoratori dipendenti a libro matricola UBI Banca erano 5.977, in
diminuzione di 39 risorse rispetto al dato dell’anno precedente, ricostruito per tener conto delle
Società nel frattempo incorporate.
In termini di personale effettivamente impiegato dalla Capogruppo, l’organico si presentava
costituito da 5.006 risorse, con un incremento, nei dodici mesi, di 59 unità, sostanzialmente
riconducibile a:
7*
• interventi di accentramento, che hanno interessato sia attività di UBI.S (Compliance IT e
Controllo di Gestione), sia attività precedentemente svolte nelle Banche Rete (Gestione
Contenzioso), alimentati tramite mobilità infragruppo;
• il potenziamento di ambiti quali “Specialista Remoto Mutui” e “Servizio Clienti” (Area Canali
Remoti), anche in questo caso tramite il ricorso a risorse interne al Gruppo.
In dettaglio, con riferimento alla sola incorporante UBI Banca, nell’esercizio si sono registrati 75
inserimenti (al netto di n. 8 passaggi infragruppo) con contratto a tempo indeterminato e 39 con
contratto flessibile a fronte di complessive 161 uscite (delle quali 104 riferite agli Accordi relativi
al piano di esodi incentivati, 10 per passaggi ad altre Società del Gruppo, 6 per termine di
contratti flessibili e la restante parte per motivazioni a diverso titolo riconducibili alla “natural
attrition” aziendale).
Come emerge dalla tabella di dettaglio, i dipendenti distaccati da UBI Banca presso altre
Società del Gruppo a fine 2016 risultavano scesi a 1.418: di questi 925 erano in servizio
presso UBI Sistemi e Servizi (in diminuzione di 26 unità principalmente per effetto degli esodi
incentivati).
Si è contestualmente rilevato un incremento di 55 unità delle risorse distaccate da altre Società
del Gruppo, riconducibile ai sopra citati processi di accentramento/potenziamento.
Quale effetto dell’incorporazione delle prime due Banche Rete, nel quarto trimestre i
dipendenti effettivi in servizio sono cresciuti di 3.192 unità (dai 1.814 di fine settembre ai
5.006 di dicembre). Nei tre mesi si sono inoltre registrate: 18 assunzioni, 13 cessazioni, un
aumento netto di 15 unità delle risorse distaccate presso la Capogruppo, mentre la mobilità
infragruppo ha interessato 44 persone.
In considerazione delle peculiarità operative di Capogruppo, la composizione dell’organico per
qualifica continua ad evidenziare, rispetto al dato consolidato, un maggior peso relativo delle
fasce di inquadramento più elevate. Non si rilevano sostanziali variazioni rispetto al dato di fine
2015 ricostruito in termini omogenei.
Con riferimento alle previsioni dell’Accordo Quadro del 26 novembre 2014, nel 2016 sono state
concesse 41.347 1 giornate di congedo straordinario, fruite tenuto conto delle esigenze
produttive e organizzative delle singole strutture.
Sono state altresì usufruite 8.4831 giornate di congedo parentale.
Per quanto riguarda la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale,
sono state presentate 50 domande, accettate per la quasi totalità, aventi decorrenza
principalmente a partire dai mesi di febbraio e settembre 2016.
A dicembre l’età media dei dipendenti a libro matricola di UBI Banca si attestava a 47 anni e 4
mesi mentre l’anzianità media risultava di 19 anni e 8 mesi. L’incidenza del personale
femminile era pari al 42%.
***
In merito alle politiche di remunerazione ed incentivazione si rinvia alla Relazione sulla remunerazione che
viene presentata in altra parte del presente fascicolo, redatta ai sensi degli artt. 123 ter del TUF e 84 quater
del Regolamento Emittenti, nonché ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza in materia di politiche e prassi di
remunerazione e incentivazione per le banche e i gruppi bancari emanate il 18 novembre 2014.
Ulteriori elementi informativi sul tema sono riportati nella Relazione sul governo societario di UBI Banca,
sempre in allegato al presente fascicolo.
Per quanto riguarda, infine, le relazioni sindacali, la formazione, la comunicazione interna, l’ambiente di
lavoro e le iniziative di welfare, trattandosi di attività coordinate a livello di Gruppo, si rimanda agli specifici
paragrafi contenuti nella Relazione sulla gestione consolidata.
1 Il dato esposto rappresenta la somma delle giornate concesse e fruite in UBI Banca e nelle aziende oggetto di fusione.
8*
Prospetti riclassificati, prospetti di conto
economico al netto delle più significative
componenti non ricorrenti e prospetti di
raccordo
Stato patrimoniale riclassificato
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
pro-forma
Variazioni
Variazioni %
ATTIVO
10.
Cassa e disponibilità liquide
204.188
226.673
-22.485
-9,9%
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
808.081
1.072.136
-264.055
-24,6%
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
188.449
196.034
-7.585
-3,9%
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
9.447.492
15.407.443
-5.959.951
-38,7%
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
7.327.544
3.494.547
3.832.997
109,7%
60.
Crediti verso banche
12.254.559
11.307.287
947.272
8,4%
70.
Crediti verso clientela
37.111.384
39.034.437
-1.923.053
-4,9%
80.
433.489
592.411
-158.922
-26,8%
90.
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
100.
Partecipazioni
110.
Attività materiali
944.989
968.670
-23.681
-2,4%
120.
Attività immateriali
343.636
371.715
-28.079
-7,6%
130.
Attività fiscali
140.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150.
Altre attività
di cui: avviamento
Totale dell'attivo
1.631
16.667
-15.036
-90,2%
7.322.989
7.593.914
-270.925
-3,6%
315.815
315.815
-
2.055.015
1.776.302
278.713
15,7%
-
2.657
2.032
625
30,8%
851.605
1.006.320
-154.715
-15,4%
79.297.708
83.066.588
-3.768.880
-4,5%
21.415.235
15.820.292
5.594.943
35,4%
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10.
Debiti verso banche
20.
Debiti verso clientela
16.247.370
18.130.085
-1.882.715
-10,4%
30.
Titoli in circolazione
30.567.375
36.660.974
-6.093.599
-16,6%
40.
Passività finanziarie di negoziazione
881.981
608.568
273.413
44,9%
60.
Derivati di copertura
178.200
700.872
-522.672
-74,6%
80.
Passività fiscali
127.320
295.071
-167.751
-56,9%
100.
Altre passività
1.304.128
1.215.902
88.226
7,3%
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
111.973
111.830
143
0,1%
120.
Fondi per rischi e oneri:
134.472
86.927
47.545
54,7%
23.536
22.925
611
2,7%
110.936
64.002
46.934
73,3%
8.823.079
9.325.400
-502.321
-5,4%
-493.425
110.667
-604.092
n.s.
79.297.708
83.066.588
-3.768.880
-4,5%
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130.+160.
+170.+180.+190.
200.
Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve,
riserve da valutazione e azioni proprie
Utile (perdita) d'esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
I dati riferiti al 31 dicembre 2015 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e
Industria.
9*
Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali riclassificati
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
30.9.2016
pro-forma
30.6.2016
pro-forma
31.3.2016
pro-forma
31.12.2015
pro-forma
30.9.2015
pro-forma
30.6.2015
pro-forma
31.3.2015
pro-forma
ATTIVO
10.
Cassa e disponibilità liquide
204.188
184.479
186.604
201.295
226.673
217.291
191.606
192.227
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
808.081
741.986
740.990
1.042.420
1.072.136
744.044
1.446.906
1.635.905
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
7.327.544
3.403.798
3.452.886
3.445.469
3.494.547
3.486.873
3.535.692
3.528.010
60.
Crediti verso banche
12.254.559
12.575.089
11.597.908
11.432.255
11.307.287
12.142.960
10.994.020
11.111.436
70.
Crediti verso clientela
37.111.384
37.219.743
38.114.324
38.352.307
39.034.437
37.939.224
38.993.778
39.465.013
80.
Derivati di copertura
433.489
788.921
783.965
712.627
592.411
612.002
544.210
673.993
90.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
1.631
14.299
13.114
12.845
16.667
17.000
16.808
18.970
100.
Partecipazioni
7.322.989
7.527.518
7.594.519
7.594.149
7.593.914
7.592.800
7.562.393
7.563.750
110.
Attività materiali
944.989
951.398
897.208
903.794
968.670
967.750
973.195
920.363
120.
Attività immateriali
di cui: avviamento
343.636
315.815
344.568
315.815
345.260
315.815
370.546
315.815
371.715
315.815
372.821
315.815
373.929
315.815
375.037
315.815
130.
Attività fiscali
2.055.015
1.980.618
1.992.625
1.771.933
1.776.302
1.740.848
1.776.167
1.878.901
140.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre attività
2.657
851.605
61.444
758.475
61.352
1.310.194
61.352
876.845
2.032
1.006.320
2.036
886.943
2.036
1.099.749
62.272
1.038.133
79.297.708
80.737.254
82.565.219
82.524.527
83.066.588
81.735.628
84.066.285
86.117.975
150.
Totale dell'attivo
188.449
189.638
188.641
194.738
196.034
195.490
197.223
198.365
9.447.492
13.995.280
15.285.629
15.551.952
15.407.443
14.817.546
16.358.573
17.455.600
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10.
Debiti verso banche
21.415.235
20.195.071
18.467.789
16.907.278
15.820.292
14.650.036
13.157.939
17.736.465
20.
Debiti verso clientela
16.247.370
15.458.670
17.572.521
19.080.512
18.130.085
16.560.812
20.591.659
16.809.075
30.
Titoli in circolazione
30.567.375
32.894.213
33.881.529
33.900.590
36.660.974
38.085.195
37.703.267
38.070.893
40.
Passività finanziarie di negoziazione
881.981
657.859
671.669
685.945
608.568
614.732
753.955
844.771
60.
Derivati di copertura
178.200
1.027.757
1.058.006
942.825
700.872
820.186
736.209
1.163.274
80.
Passività fiscali
100.
Altre passività
127.320
126.217
136.701
250.872
295.071
330.143
276.165
497.031
1.304.128
1.152.489
1.544.678
1.067.882
1.215.902
955.523
1.257.000
1.131.123
110.
120.
Trattamento di fine rapporto del personale
111.973
115.649
113.991
112.995
111.830
109.977
110.917
120.227
Fondi per rischi e oneri:
134.472
185.070
186.296
77.564
86.927
104.359
102.930
96.467
23.536
24.683
24.985
22.614
22.925
23.577
23.891
28.435
a) quiescenza e obblighi simili
130.+160.
+170.+180.+190.
200.
b) altri fondi
Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve,
riserve da valutazione e azioni proprie
Utile (perdita) del periodo
110.936
160.387
161.311
54.950
64.002
80.782
79.039
68.032
8.823.079
-493.425
9.103.276
-179.017
9.091.843
-159.804
9.336.880
161.184
9.325.400
110.667
9.364.907
139.758
9.207.553
168.691
9.466.862
181.787
Totale del passivo e del patrimonio netto
79.297.708
80.737.254
82.565.219
82.524.527
83.066.588
81.735.628
84.066.285
86.117.975
I dati riferiti ai periodi intermedi sia dell’esercizio 2015 sia del 2016 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria.
10*
Conto economico riclassificato
70.
40.-50.
IV trimestre
2015
pro-forma
Variazioni
Variazioni %
C
D
C-D
C/D
31.12.2016
Variazioni
Variazioni %
A
B
A-B
A/B
Margine d'interesse
321.073
306.713
14.360
4,7%
83.338
69.323
14.015
20,2%
Dividendi e proventi simili
221.676
211.366
10.310
4,9%
10.785
1.573
9.212
585,6%
Commissioni nette
333.417
319.319
14.098
4,4%
80.654
72.117
8.537
11,8%
Importi in migliaia di euro
10.-20.
IV trimestre
2016
31.12.2015
pro-forma
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle
80.+90.
+100.+110. attività/passività valutate al fair value
145.819
280.622
(134.803)
(48,0%)
46.537
160.625
(114.088)
112.521
109.946
2.575
2,3%
25.601
25.393
208
Proventi operativi
1.134.506
1.227.966
(93.460)
(7,6%)
246.915
329.031
(82.116)
(25,0%)
150.a
Spese per il personale
(403.920)
(397.207)
6.713
1,7%
(110.979)
(101.572)
9.407
9,3%
150.b
Altre spese amministrative
(405.060)
(371.162)
33.898
9,1%
(146.183)
(140.302)
5.881
(36.548)
(40.249)
(3.701)
(9,2%)
(10.107)
(11.039)
(932)
(8,4%)
Oneri operativi
(845.528)
(808.618)
36.910
4,6%
(267.269)
(252.913)
14.356
5,7%
Risultato della gestione operativa
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
288.978
(517.981)
419.348
(237.288)
(130.370)
280.693
(31,1%)
118,3%
(20.354)
(78.959)
76.118
(71.932)
96.472
7.027
n.s.
9,8%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie
(105.098)
(15.431)
89.667
n.s.
(74.938)
(8.550)
66.388
n.s.
(818)
5.137
(5.955)
n.s.
161
27.881
(27.720)
(99,4%)
190.
170.+180.
130.a
130.b+c+d
160.
210.+240.
Altri oneri/proventi di gestione
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
250.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
260.
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente
280.
Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
Utile (perdita) del periodo ante impatto Piano Industriale ed altri
(71,0%)
0,8%
4,2%
20.793
1.889
18.904
n.s.
20.730
1.422
19.308
n.s.
(314.126)
173.655
(487.781)
n.s.
(153.360)
24.939
(178.299)
n.s.
129.084
(45.309)
174.393
n.s.
48.126
(36.643)
84.769
n.s.
-
-
-
-
-
-
-
(185.042)
128.346
(313.388)
n.s.
(105.234)
(11.704)
93.530
799,1%
311,2%
2.218
(17.387)
(19.605)
n.s.
(7.509)
-
7.509
-
-
-
-
-
150.a
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
(72.693)
(17.679)
55.014
150.b
Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte
(15.688)
-
15.688
-
180.
Impairment marchio al netto delle imposte
(16.119)
-
16.119
-
210.
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
(203.883)
-
203.883
-
(203.883)
-
203.883
-
290.
Utile (perdita) del periodo
(493.425)
110.667
(604.092)
n.s.
(314.408)
(29.091)
285.317
n.s.
-
I dati riferiti sia all’esercizio 2015 sia al quarto trimestre 2015 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria.
11*
Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato
2016
III trimestre
pro-forma
IV trimestre
Importi in migliaia di euro
10.-20.
70.
40.-50.
80.+90.
+100.+110.
190.
2015
II trimestre
pro-forma
I trimestre
pro-forma
IV trimestre
pro-forma
III trimestre
pro-forma
II trimestre
pro-forma
I trimestre
pro-forma
Margine d'interesse
83.338
74.955
82.119
80.661
69.323
64.691
78.544
94.155
Dividendi e proventi simili
10.785
(1.141)
20.107
191.925
1.573
3.451
14.895
191.447
Commissioni nette
80.654
81.123
80.590
91.050
72.117
75.751
83.174
88.277
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle
attività/passività valutate al fair value
46.537
30.896
56.498
11.888
160.625
22.622
45.050
52.325
Altri oneri/proventi di gestione
25.601
29.977
27.870
29.073
25.393
27.702
28.299
28.552
246.915
215.810
267.184
404.597
329.031
194.217
249.962
454.756
150.a
Proventi operativi
Spese per il personale
(110.979)
(97.459)
(98.059)
(97.423)
(101.572)
(95.943)
(98.487)
(101.205)
150.b
Altre spese amministrative
(146.183)
(79.658)
(84.755)
(94.464)
(140.302)
(71.986)
(82.124)
(76.750)
(10.107)
(8.759)
(8.787)
(8.895)
(11.039)
(9.177)
(10.902)
(9.131)
(187.086)
170.+180.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
130.a
130.b+c+d
160.
210.+240.
(267.269)
(185.876)
(191.601)
(200.782)
(252.913)
(177.106)
(191.513)
Risultato della gestione operativa
(20.354)
29.934
75.583
203.815
76.118
17.111
58.449
267.670
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
(78.959)
(44.554)
(350.919)
(43.549)
(71.932)
(46.172)
(58.839)
(60.345)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie
(74.938)
(1.706)
(31.994)
3.540
(8.550)
(3.781)
(1.728)
(1.372)
161
(334)
290
(935)
27.881
(5.737)
(15.472)
(1.535)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
250.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
260.
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente
280.
Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
Utile (perdita) del periodo ante impatto Piano Industriale ed altri
20.730
29
(74)
108
1.422
253
229
(15)
(153.360)
(16.631)
(307.114)
162.979
24.939
(38.326)
(17.361)
204.403
48.126
2.320
81.229
(2.591)
(36.643)
9.393
4.265
(22.324)
-
-
-
-
-
-
-
-
(105.234)
(14.311)
(225.885)
160.388
(11.704)
(28.933)
(13.096)
182.079
(292)
150.a
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
150.b
Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte
2.218
(264)
(75.443)
796
(17.387)
-
-
(7.509)
(4.638)
(3.541)
-
-
-
-
180.
Impairment marchio al netto delle imposte
-
-
-
(16.119)
-
-
-
-
-
210.
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
(203.883)
-
-
-
-
-
-
-
290.
Utile (perdita) del periodo
(314.408)
(19.213)
(320.988)
161.184
(29.091)
(28.933)
(13.096)
181.787
I dati riferiti ai periodi intermedi sia dell’esercizio 2015 sia del 2016 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria.
12*
Conto economico riclassificato al netto delle più significative
componenti non ricorrenti
Importi in migliaia di euro
31.12.2016
al netto delle
componenti non
ricorrenti
31.12.2015
pro-forma
al netto delle
componenti non
ricorrenti
Variazioni
Variazioni %
Margine d'interesse
321.073
306.713
14.360
4,7%
Dividendi e proventi simili
221.676
211.366
10.310
4,9%
Commissioni nette
333.417
319.319
14.098
4,4%
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura,
cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value
145.819
280.622
(134.803)
(48,0%)
Altri oneri/proventi di gestione
112.521
109.946
2.575
2,3%
Proventi operativi
1.134.506
1.227.966
(93.460)
(7,6%)
Spese per il personale
(403.920)
(397.207)
6.713
1,7%
Altre spese amministrative
(351.881)
(331.663)
20.218
6,1%
(35.401)
(38.333)
(2.932)
(7,6%)
(791.202)
(767.203)
23.999
3,1%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
343.304
460.763
(117.459)
(25,5%)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
(517.981)
(237.288)
280.693
118,3%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie
(31.170)
(15.431)
15.739
102,0%
(818)
5.137
(5.955)
n.s.
113
1.702
(1.589)
(93,4%)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) d'esercizio ante impatto Piano Industriale ed altri
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio
(206.552)
214.883
(421.435)
n.s.
97.930
(33.092)
(131.022)
n.s.
(108.622)
181.791
(290.413)
n.s.
-
(17.679)
(17.679)
(100,0%)
(108.622)
164.112
(272.734)
n.s.
I dati riferiti al 31 dicembre 2015 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e
Industria.
In seguito all’approvazione delle nuove linee guida del Gruppo UBI Banca in materia di identificazione delle poste non ricorrenti, avvenuta in data 18 ottobre
2016, il prospetto è stato rivisto (sia per gli elementi già individuati in precedenza, sia per il periodo comparativo al 31 dicembre 2015), pertanto differisce da
quanto pubblicato nel Bilancio 2015.
13*
Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti: dettagli
Piano Industriale 2019/2020
31.12.2016
Oneri per
esodi
anticipati
(ex Accordo
11 12 2016)
Oneri
Progetto
Banca
Unica
Altre componenti non ricorrenti
Impairment
marchio
Rettifiche di
valore
(impairment)
del Fondo
Atlante
Contributo
addizionale
al Fondo di
Risoluzione
Componenti non ricorrenti
Impairment Rettifiche di
Rettifiche di
valore
sui titoli AFS
valore su
dello Schema (Impairment)
partecipazioni
Volontario su immobili di del Gruppo
proprietà
FITD
31.12.2016
al netto delle
componenti
non ricorrenti
Utile dalla
cessione di
immobili
31.12.2015
pro-forma
Contributo
straordinario al
Fondo di
Risoluzione
Rettifiche di
Chiusura
valore
(impairment) contenziosi
fiscali
su immobili di
proprietà
Utile dalla
cessione di
immobili
31.12.2015
pro-forma
al netto delle
componenti
non ricorrenti
Margine d'interesse
321.073
321.073
306.713
306.713
Dividendi e proventi simili
221.676
221.676
211.366
211.366
Commissioni nette
333.417
333.417
319.319
319.319
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto
e delle attività/passività valutate al fair value
145.819
145.819
280.622
280.622
Altri oneri/proventi di gestione
112.521
112.521
109.946
1.134.506
1.227.966
(403.920)
(397.207)
(351.881)
(371.162)
Proventi operativi
1.134.506
Spese per il personale
(403.920)
Altre spese amministrative
(405.060)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
Utile (perdita) d'esercizio ante impatto Piano Industriale ed altri
-
-
-
-
-
53.179
1.147
-
-
-
53.179
-
1.147
-
-
288.978
-
-
-
-
53.179
-
1.147
-
-
(105.098)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
-
-
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
-
(36.548)
(517.981)
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
-
(845.528)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
-
73.030
(314.126)
-
-
-
129.084
(185.042)
-
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
(72.693)
72.693
Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte
(15.688)
Impairment marchio al netto delle imposte
(16.119)
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
(203.883)
Utile (perdita) d'esercizio
(493.425)
-
-
73.030
53.179
898
1.147
(17.290)
(247)
(373)
52.947
35.889
651
774
-
-
52.947
35.889
651
774
203.883
(397.207)
39.499
(331.663)
(35.401)
(40.249)
(791.202)
(808.618)
39.499
-
1.916
1.916
-
(38.333)
39.499
-
1.916
-
(767.203)
(237.288)
(31.170)
(15.431)
(15.431)
(818)
5.137
(20.680)
113
1.889
(20.680)
(206.552)
173.655
39.499
(187)
1.916
-
214.883
6.839
97.930
(45.309)
(12.842)
62
(631)
25.628
(33.092)
(13.841)
(108.622)
128.346
26.657
(125)
1.285
25.628
-
(17.679)
(17.679)
-
-
-
-
-
-
-
-
(108.622)
110.667
203.883
16.119
1.227.966
419.348
16.119
15.688
-
(237.288)
15.688
72.693
-
343.304
898
(20.083)
-
(517.981)
(818)
20.793
109.946
-
(13.841)
460.763
5.137
(187)
1.702
181.791
26.657
(125)
1.285
25.628
164.112
I dati riferiti al 31 dicembre 2015 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria.
In seguito all’approvazione delle nuove linee guida del Gruppo UBI Banca in materia di identificazione delle poste non ricorrenti, avvenuta in data 18 ottobre 2016, il prospetto di dettaglio è stato rivisto (sia per gli elementi già individuati in precedenza, sia per il
periodo comparativo al 31 dicembre 2015), pertanto differisce da quanto pubblicato nel Bilancio 2015.
14*
Prospetto di raccordo 31 dicembre 2016
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
Riclassifiche
31.12.2016
Voci
Schema del
bilancio
dell'impresa
Rettifiche di
Amm. per
Recupero
valore su
migliorie su
imposte
partecipazioni
beni di terzi
del Gruppo
31.12.2016
Oneri
progetto
Banca Unica
Oneri per esodi
anticipati
(ex Accordo
11 12 2016)
70.
321.073
321.073
Dividendi e proventi simili
221.676
221.676
333.417
333.417
Commissioni nette
80.+90.+ Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura,
100.+110. cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value
190.
Altri oneri/proventi di gestione
150.a
150.b
145.819
(56.731)
1.671
Proventi operativi
Spese per il personale
1.189.566
(512.531)
(56.731)
1.671
Altre spese amministrative
(485.037)
56.731
(58.989)
Oneri operativi
160.
145.819
167.581
170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
130.
b+c+d
Prospetto
riclassificato
Margine d'interesse
40.-50.
130.a
(Piano
Industriale
2019/2020)
(Piano
Industriale
2019/2020)
Importi in migliaia di euro
10.-20.
Impairment
marchi
Risultato della gestione operativa
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie
112.521
-
108.611
-
-
23.246
1.134.506
(403.920)
(405.060)
(1.671)
24.112
(36.548)
(1.056.557)
56.731
(1.671)
-
108.611
23.246
24.112
(845.528)
133.009
(517.981)
-
-
-
108.611
23.246
24.112
288.978
(517.981)
(105.098)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(105.098)
(818)
210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
(818)
(185.933)
206.726
20.793
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
(676.821)
183.396
-
-
260.
206.726
(2.843)
108.611
(35.918)
23.246
(7.558)
24.112
(7.993)
(314.126)
129.084
Utile (perdita) d'esercizio ante impatto Piano Industriale
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
(493.425)
-
-
-
203.883
72.693
(72.693)
15.688
16.119
150.a
(185.042)
(72.693)
150.b
Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte
-
180.
Impairment marchio al netto delle imposte
-
(16.119)
(16.119)
210.
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
290.
Utile (perdita) d'esercizio
-
(493.425)
250.
(15.688)
-
(15.688)
(203.883)
(493.425)
-
-
(203.883)
-
-
-
Prospetto di raccordo 31 dicembre 2015
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
Voci
31.12.2015
pro-forma
Schema del
bilancio
dell'impresa
Recupero
imposte
Amm. per
migliorie su
beni di terzi
Importi in migliaia di euro
10.-20.
70.
306.713
211.366
211.366
319.319
319.319
Altri oneri/proventi di gestione
280.622
280.622
167.384
(58.404)
966
1.285.404
(423.621)
(58.404)
966
150.a
Proventi operativi
Spese per il personale
150.b
Altre spese amministrative
(429.566)
58.404
170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
(39.283)
109.946
26.414
1.227.966
(397.207)
(371.162)
(966)
(40.249)
Oneri operativi
(892.470)
58.404
(966)
26.414
(808.618)
Risultato della gestione operativa
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie
392.934
(237.288)
-
-
26.414
419.348
(237.288)
(15.431)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
250.
Prospetto
riclassificato
306.713
190.
160.
(ex Accordi
del 4 2 2015
e del 23 12 2015)
Dividendi e proventi simili
Commissioni nette
80.+90.+ Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura,
100.+110. cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value
130.
b+c+d
Oneri per esodi
anticipati
Margine d'interesse
40.-50.
130.a
31.12.2015
pro-forma
Riclassifiche
(15.431)
5.137
5.137
1.889
1.889
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
147.241
(36.574)
-
-
260.
26.414
(8.735)
173.655
(45.309)
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
110.667
-
-
-
150.a
17.679
(17.679)
128.346
(17.679)
290.
Utile (perdita) d'esercizio
110.667
-
-
-
110.667
I dati sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria.
15*
Note esplicative alla redazione dei prospetti
Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22
dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, pertanto, ai fini della redazione della presente Relazione, sono
state osservate le previsioni di cui al 4° Aggiornamento del 15 dicembre 2015.
Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale UBI Banca redige i prospetti riclassificati,
in applicazione delle seguenti regole:
-
-
i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono
riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative;
la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile,
nonché le quote di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190;
***
gli oneri derivanti dall’approvazione del nuovo Piano Industriale 2019/2020 sono stati isolati e ricondotti in
apposite righe (al netto delle imposte) in calce ai prospetti:
• gli oneri per esodi anticipati includono un parziale della voce 150a dello schema contabile;
• gli oneri conseguenti al progetto Banca Unica evidenziano un parziale della voce 150b dello schema contabile;
• l’impairment sui marchi recepisce un parziale della voce 180 dello schema contabile;
i recuperi e gli oneri per esodi anticipati (al netto delle imposte) presenti nel 1° e nel 4° trimestre 2015, nonché nel
1° trimestre 2016, costituiscono un parziale della voce 150a dello schema contabile;
le rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo rappresentano un di cui della voce 210 Utili (Perdite) delle
partecipazioni.
La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un
lato con l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema
obbligatorio ivi ricondotta e, dall’altro, con la predisposizione di specifici prospetti di raccordo.
Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici
vengono effettuati sulla base dei prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi
di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nella presente Relazione.
In seguito alla fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e
Industria 1 , che ha modificato il profilo economico-finanziario della Capogruppo, sono stati prodotti
all’interno della Relazione sulla gestione i prospetti comparativi pro-forma 2 per l’esercizio 2015 (e per i
precedenti periodi intermedi del 2016), sia con riferimento allo Stato patrimoniale (inclusa l’evoluzione
trimestrale) che al Conto economico (inclusa l’evoluzione trimestrale, i dati normalizzati ed il prospetto di
raccordo al 31 dicembre 2015). Le tabelle riportate nei capitoli di commento (se non diversamente indicato)
sono state parimenti pro-formate.
Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla
Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 20063, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il
primo di sintesi, che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati, il
secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non
ricorrenti – essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non
significativi – che così si riassumono:
Esercizio 2016:
- oneri connessi alla realizzazione del Piano Industriale 2019/2020 (incentivi all’esodo, oneri di
Esercizio 2015:
natura informatica, legale e societaria legati al Progetto di Banca Unica e impairment sui marchi);
impatto della valutazione del Fondo Atlante, contributo addizionale al Fondo di Risoluzione,
rettifica dello Schema Volontario del FITD (Cassa di Risparmio di Cesena);
rettifiche di valore su attività materiali (immobiliari di proprietà);
rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo (impairment Banco di Brescia);
utile dalla cessione di immobili di proprietà (ex sede di BPCI in via Moscova a Milano).
- contributo straordinario al Fondo di Risoluzione;
-
utile dalla cessione di cespiti immobiliari;
rettifiche di valore su attività materiali (immobili di proprietà);
chiusura di contenziosi fiscali.
1 Si veda quanto riportato nel capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016” della Relazione sulla gestione consolidata.
2 Tali prospetti sono stati costruiti con modalità analoghe a quelle applicate in sede di contabilizzazione delle operazioni di fusione
avvenute nel corso del 2016.
3 In seguito all’entrata in vigore (dal 3 luglio 2016) degli Orientamenti ESMA/2015/1415, le cui linee guida la Consob ha incorporato
nelle proprie prassi di vigilanza e monitoraggio degli emittenti, i criteri del Gruppo UBI Banca in materia di identificazione delle poste
non ricorrenti (evidenziate nei Prospetti normalizzati) sono stati oggetto di revisione.
I nuovi criteri di determinazione, che circoscrivono il carattere di non ricorrenza a ben specifici proventi ed oneri (connessi ad
esempio all’adozione di un Piano Industriale, oppure agli impatti valutativi e realizzativi su immobilizzazioni materiali, immateriali,
finanziarie e titoli HTM, agli effetti di modifiche normative e metodologiche, nonché ad eventi straordinari, anche di natura sistemica)
sono stati approvati dal Consiglio di Gestione del 18 ottobre 2016.
16*
Il conto economico
I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti riclassificati – conto economico, evoluzione
trimestrale e conto economico al netto delle principali componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) –
riportati nello specifico capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state
uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti
riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che i dati comparativi sono stati tutti
riesposti pro-forma per tenere conto della fusione per incorporazione in Capogruppo di BPCI e di BRE; il
commento proposto esamina pertanto essenzialmente le dinamiche che hanno caratterizzato l’esercizio
2016 rispetto ai precedenti dodici mesi, facendo solo riferimento ai principali aggregati su base trimestrale
(evidenziato da un leggero sfondo).
Il 2016 si è concluso per UBI Banca con un risultato netto negativo per 493,4 milioni di euro,
che si confronta con l’utile di 110,7 milioni pro-forma conseguito nel precedente esercizio.
In termini normalizzati, la perdita dell’anno si ridimensiona a 108,6 milioni1, avendo recepito
circa 385 milioni di impatti negativi netti legati da un lato all’iscrizione a conto economico di una
serie di fattori abilitanti alla realizzazione del Piano Industriale e dall’altro lato gli impairment
sulle partecipazioni, unitamente agli oneri comuni al sistema bancario italiano (contributi
addizionali al Fondo di Risoluzione e svalutazione dell’investimento complessivo nel Fondo
Atlante e della quota di partecipazione allo Schema Volontario del FITD).
Per quanto riguarda l’evoluzione infra-annuale, il quarto trimestre dell’anno ha evidenziato un
risultato di -314,4 milioni (effetto dell’impairment sulle partecipazioni del Gruppo e degli impegni
istituzionali sopra richiamati, nonostante l’andamento incoraggiante dei proventi operativi),
rispetto ai -19,2 milioni pro-forma del periodo luglio-settembre (che pure aveva incorporato
alcuni fattori stagionali). Gli ultimi tre mesi del 2015 si erano chiusi con una perdita pro-forma
di 29,1 milioni (condizionata dalla chiusura di un contenzioso fiscale con l’Autorità tributaria e
dagli oneri per esodi incentivati iscritti a margine della sottoscrizione dell’Accordo Sindacale del
23 dicembre 2015, ancorché in presenza di una dinamica positiva della gestione operativa).
In termini progressivi, i proventi operativi realizzati nell’anno – espressione della gestione
bancaria caratteristica 2 – si sono attestati a 1.134,5 milioni, contro i 1.228 milioni
dell’esercizio di raffronto, per effetto delle seguenti determinanti.
Il margine d’interesse3 - influenzato dai movimenti della struttura dei tassi, divenuti negativi
sulle scadenze a più breve termine4 - è salito a 321,1 milioni (di cui 83,3 milioni realizzati nel
quarto trimestre) dai 306,7 milioni del 20155, grazie agli apporti6 qui evidenziati:
- l’attività con la clientela ha mostrato un risultato di 77,8 milioni, rispetto ai -0,2 milioni del
2015. Pur risentendo dei minori interessi sull’attività di impiego (-117 milioni), il risultato ha
più che beneficiato del calo degli interessi passivi sui titoli in circolazione (-171,3 milioni, pari
1 In seguito all’adozione delle nuove linee guida per la definizione degli elementi non ricorrenti approvate dal Consiglio di Gestione
nell’ottobre 2016 (si veda il precedente capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative
componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo”) sono stati rivisti gli elementi già individuati sia nella prima parte dell’esercizio sia
quelli inclusi nel prospetto comparativo al 31 dicembre 2015.
L’esercizio 2015 evidenziava componenti non ricorrenti negative per 53,4 milioni (rivenienti prevalentemente dai contributi straordinari al
Fondo di Risoluzione e dalla chiusura di un contenzioso fiscale), escludendo le quali l’utile dell’anno saliva a 164,1 milioni.
2 Benché l’incorporazione delle prime due Banche Rete abbia significativamente modificato il profilo economico e finanziario della
Capogruppo, che vedrà crescere l’attività di intermediazione con la clientela, caratteristica della Banca commerciale, è sempre
opportuno ricordare il ruolo di holding che UBI Banca tuttora svolge, da un lato gestendo i flussi di liquidità di tutte le Banche/Società
del Gruppo, a cui garantisce funzionalmente i finanziamenti necessari e la possibilità di investimento degli eccessi accumulati, e
dall’altro agendo quale gestore unico del portafoglio delle attività finanziarie. Stante tale ruolo di coordinamento e di indirizzo,
conseguente alla stessa configurazione organizzativa del Gruppo, UBI Banca detiene partecipazioni in tutte le principali Società
consolidate e gli utili da queste distribuiti ne costituiscono un’importante fonte reddituale.
3 L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che
l’operatività della Capogruppo continua ad essere influenzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela
ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto).
4 La media del tasso Euribor a 1 mese è divenuta negativa a partire dal secondo trimestre 2015, attestandosi nel 2016 a -0,341%,
rispetto al -0,071% del 2015.
5 Grazie alla fusione delle Banche Rete il margine d’interesse ha assunto una dimensione più rilevante, incorporando comunque il
costo finanziario che UBI Banca sostiene a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi
finanziari alimentano la voce dividendi.
6 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura, nonché gli interessi passivi
sulle passività finanziarie di negoziazione all’interno delle diverse aree di attività (con clientela, finanziaria, con banche).
17*
-
-
al -20,5%, in presenza di una riduzione degli stock outstanding di 6,1 miliardi nei dodici
mesi). Il saldo netto ha inoltre beneficiato dei differenziali incassati sulla copertura dei prestiti
obbligazionari di propria emissione che, in virtù delle condizioni di tasso sopra descritte, sono
saliti a 194,2 milioni (dai precedenti 169,6 milioni);
il portafoglio titoli di proprietà ha generato un flusso di interessi pari a 224,5 milioni (285,7
milioni nel 2015), in presenza di investimenti in titoli di debito scesi nei dodici mesi di 2,5
miliardi. A fronte della sostanziale stabilità dei contributi forniti dai portafogli di negoziazione
(ormai esiguo) e Held To Maturity, si evidenzia la riduzione dell’apporto dei titoli iscritti ad
AFS (-67,2 milioni rispetto al 2015), conseguenza anche delle prese di valore realizzate nel
tempo. Il comparto incorpora i costi degli scoperti (-2,6 milioni, in linea con il precedente
esercizio) e della copertura delle obbligazioni a tasso fisso (differenziali corrisposti sui derivati
per 121,2 milioni, in marginale riduzione);
l’attività sul mercato interbancario, focalizzata ancora in gran parte sull’intermediazione
infragruppo, ha dato luogo ad un saldo positivo di 18,9 milioni, dai 21,3 milioni dei dodici
mesi di raffronto. L’andamento trova giustificazione nella crescita della raccolta da banche
(+5,6 miliardi nell’anno), quale effetto anche delle modifiche che stanno interessando la
struttura della provvista in titoli, in un contesto di flessione dei tassi interbancari. La BCE
dal 16 marzo 2016 ha infatti azzerato il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale,
dal precedente 0,05% in vigore dal 10 settembre 2014.
Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Titoli
di debito
Importi in migliaia di euro
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Derivati di copertura
8. Altre attività
Totale
2.685
299.830
45.773
42.121
2.463
X
X
392.872
Finanziamenti
18.469
569.429
X
X
587.898
Altre
operazioni
72.632
167
72.799
31.12.2016
2.685
299.830
45.773
60.590
571.892
72.632
167
1.053.569
31.12.2015
pro-forma
2.650
367.024
45.809
65.306
688.886
42.014
151
1.211.840
Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Debiti
Titoli
Importi in migliaia di euro
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
3. Debiti verso clientela
4. Titoli in circolazione
5. Passività finanziarie di negoziazione
6. Passività finanziarie valutate al fair value
7. Altre passività e fondi
8. Derivati di copertura
(3.648)
(37.690)
(22.958)
X
(2.593)
-
Totale
X
X
(66.889)
X
X
X
(665.358)
X
X
(665.358)
Altre
Passività
(249)
(249)
Margine d'interesse
31.12.2016
31.12.2015
pro-forma
(3.648)
(37.690)
(22.958)
(665.358)
(2.593)
(249)
(732.496)
(7.110)
(36.850)
(22.033)
(836.618)
(2.199)
(317)
(905.127)
321.073
306.713
Le commissioni nette hanno totalizzato 333,4 milioni (+14,1 milioni rispetto al 2015), grazie
alla dinamica dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza, nonostante la tuttora
debole congiuntura economica.
Complessivamente l’attività legata al comparto “titoli”7 è salita a 144 milioni (+18,6 milioni),
beneficiando dei collocamenti (+16,7 milioni) e della distribuzione di servizi di terzi (+4,1
milioni), soprattutto i prodotti assicurativi. La voce ha peraltro tratto vantaggio dal significativo
ridimensionamento che ha interessato l’offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e
servizi (-5,2 milioni, in gran parte riconducibili alle carte di credito offerte dalle Banche Rete).
Quale riflesso all’evoluzione dei mercati finanziari e alla convergenza delle preferenze dei
risparmiatori sui prodotti del risparmio gestito, la negoziazione e la ricezione/trasmissione
ordini hanno mostrato un’evoluzione negativa (-7 milioni); va peraltro ricordato che le
7 L’importo è formato dai servizi di gestione, intermediazione e consulenza al netto delle corrispettive voci passive ed è calcolato
escludendo la negoziazione di valute.
18*
commissioni passive di negoziazione si riferiscono prevalentemente alle spese riconosciute agli
intermediari istituzionali per l'attività in derivati quotati e titoli sui diversi mercati.
L’attività bancaria è per contro scesa a 189,4 milioni (-4,5 milioni), risentendo dell’andamento
dei servizi di incasso e pagamento (-7,6 milioni) principalmente per i diminuiti volumi operativi
in ambito “monetica” (in presenza di una crescita dei ricavi da acquiring POS esercenti), pur a
fronte dell’evoluzione positiva degli altri servizi (+3,4 milioni), alimentati anche dall’attività di
finanziamento corporate a valere sul perimetro operativo della ex Centrobanca e delle ex
Banche Rete incorporate, nonché dai ritorni sulle carte di credito (che hanno contribuito alla
composizione della voce rispettivamente con 61,2 milioni e 19,1 milioni).
Commissioni attive: composizione
Commissioni passive: composizione
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
a) garanzie rilasciate
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
18.169
165.494
31.12.2015
pro-forma
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
18.222
148.934
a) garanzie ricevute
c) servizi di gestione e intermediazione:
(624)
(19.446)
(649)
(21.431)
(7.444)
(4.929)
(36)
(1)
1. negoziazione di strumenti finanziari
4.761
7.174
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
2.086
2.140
2. negoziazione di valute
-
-
3.427
-
3.008
-
3. gestioni di portafogli
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
31.12.2015
pro-forma
3. gestioni di portafogli
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
-
(3.147)
-
(2.514)
-
(8.819)
(13.987)
87.872
71.179
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
7.229
9.286
d) servizi di incasso e pagamento
(13.934)
(14.548)
8. attività di consulenza
5.760
5.889
e) altri servizi
(12.507)
(15.389)
5.760
54.359
5.889
50.258
(46.511)
(52.017)
333.417
319.319
8.1 in materia di investimenti
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1. gestioni di portafogli
8.759
8.986
9.2. prodotti assicurativi
32.634
29.524
12.966
45.494
11.748
53.672
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
Totale
44.808
45.028
105.963
105.480
379.928
371.336
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
-
Totale
Commissioni nette
I dividendi e proventi simili incassati nell’anno sono stati 221,7 milioni e derivano quasi
totalmente dalle partecipazioni del Gruppo: 136,4 milioni dalle Banche Rete, 52,8 milioni dalle
Società Prodotto e 23,6 milioni dal comparto assicurativo. La variazione rispetto all’esercizio di
raffronto (+10,3 milioni) è da attribuirsi:
- alla diminuzione (-13 milioni) delle
Banche Rete, in seguito ai risultati Dividendi e proventi simili
dell’esercizio 2015;
31.12.2015
- all’incremento (+13,4 milioni) delle
31.12.2016
pro-forma
“Fabbriche”,
principalmente
UBI Importi in migliaia di euro
Banca Popolare di Bergamo Spa
118.359
133.512
Pramerica SGR e Zhong Ou Fund
UBI Pramerica SGR Spa
41.274
28.199
Management;
Banca Popolare di Ancona Spa
15.251
7.467
- all’aumento
(+13
milioni)
delle
Banca di Valle Camonica Spa
2.809
Assicurazioni, per l’apporto di Aviva
Banco di Brescia Spa
8.411
Vita e la maggior distribuzione di
UBI Factor Spa
2.486
5.722
IWBank Spa
5.492
Lombarda Vita;
Zhong Ou Fund Management Co
9.019
- alla riduzione (-0,9 milioni) degli
Lombarda Vita Spa
12.600
8.598
incassi dai titoli, nonostante il
Altre partecipazioni (voce 100)
11.000
4.221
dividendo straordinario, 2,5 milioni, Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni
212.798
201.622
di una società di Private Equity del Dividendi percepiti da voce 40 AFS
4.590
6.690
portafoglio FVO;
Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione
4.288
3.054
- al venir meno dei contributi di altre e voce 30 Fair Value Option
Totale
221.676
211.366
partecipazioni
(-2,3
milioni),
prevalentemente
di
natura
immobiliare.
Il risultato netto dell’attività finanziaria, pur continuando a risentire dell’incertezza che
caratterizza l’operatività sui mercati, si è attestato a 145,8 milioni (di cui 46,5 milioni realizzati
nell’ultimo trimestre) rispetto ai precedenti 280,6 milioni, incorporando le seguenti
contribuzioni:
19*
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Utile da
negoziazione
(B)
Plusvalenze
(A)
Importi in migliaia di euro
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio
4. Strumenti derivati
602
116
481
5
X
187.924
4.1 Derivati finanziari
- su titoli di debito e tassi di interesse
[(A+B)-(C+D)]
(6.141)
(1.466)
(12)
(4.663)
(1.836)
(1.836)
X
(231.335)
31.12.2015
pro-forma
28.363
3.468
(112)
(409)
25.416
1.596
1.596
(4.283)
21.627
23.052
9.916
(664)
(34)
13.834
(70)
(70)
423
12.099
187.924
274.150
(204.610)
(231.335)
21.627
12.099
246.844
(200.856)
(206.650)
22.974
3.314
541
9.378
(29)
(6.849)
3.041
3.479
X
X
X
X
(4.502)
5.150
3.747
188.526
17.928
312.807
(3.725)
(205.933)
(17.836)
(239.312)
114
47.303
156
35.504
- su valute e oro
Totale
(1.323)
(17)
(682)
(624)
X
(204.610)
Risultato netto
31.12.2016
Perdite da
negoziazione
(D)
183.636
- su titoli di capitale e indici azionari
- altri
4.2 Derivati su crediti
35.225
4.835
101
210
30.079
3.432
3.432
X
274.150
Minusvalenze
(C)
Risultato netto dell'attività di copertura
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
Risultato netto dell'attività di copertura
(2.244)
31.12.2015
pro-forma
11.053
Utili (perdite) da cessione/riacquisto
Utili
Risultato netto
31.12.2016
Perdite
Importi in migliaia di euro
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.1 Titoli di debito
31.12.2015
pro-forma
647
143.524
(9.842)
(356)
(9.195)
143.168
(11.641)
257.146
121.166
(352)
120.814
168.045
3.2 Titoli di capitale
11.075
(4)
11.071
82.233
3.3 Quote di O.I.C.R.
11.283
-
11.283
6.868
Totale attività
144.171
(10.198)
133.973
245.505
Totale passività
Totale
183
183
144.354
(24.975)
(24.975)
(35.173)
(24.792)
(24.792)
109.181
(15.796)
(15.796)
229.709
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
Risultato netto dell'attività di negoziazione, di copertura, di cessione/riacquisto
e delle attività/passività valutate al fair value

31.12.2015
pro-forma
(8.421)
4.356
145.819
280.622
+47,3 milioni dalla negoziazione (35,5 milioni nel 2015), derivanti per +5,1 milioni dai titoli di
debito (dei quali 3,5 milioni utili da trading e 1,6 milioni utili netti sulla chiusura di posizioni
scoperte, avvenuta a fine settembre), per +2,9 milioni dai titoli di capitale e soprattutto dalla
chiusura dei relativi derivati (per la quasi totalità quotati sui mercati regolamentati e riferiti a
indici azionari), per -0,4 milioni dalle quote O.I.C.R., per +16,6 milioni dall’attività in valuta8,
nonché per +23 milioni dai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (utili/perdite,
plus/minusvalenze e ratei). Questi ultimi sono prevalentemente da collegarsi alla manovra di
rimodulazione del rischio tasso sul portafoglio AFS e sui prestiti obbligazionari di propria
8 Non ponendo in essere operazioni speculative, gli importi evidenziati in tabella alle voci 1.5, 3 e 4.1 devono essere letti
congiuntamente, essendo riferiti ai risultati della negoziazione in cambi a pronti e a termine svolta dalla Capogruppo per conto
proprio o della clientela e pareggiata gestionalmente sul mercato. Dopo le ampie oscillazioni valutarie verificatesi nel 2015, che
avevano guidato l’intensificarsi dell’operatività con la clientela, anche il corrente esercizio si è confermato estremamente volatile.
20*


emissione realizzata all’inizio del mese di dicembre con la chiusura (unwinding) degli IRS
utilizzati per la copertura del rischio tasso, ripristinati su data “forward”. Nella voce sono
peraltro inclusi sia la valutazione dei derivati stessi, conseguente alla dinamica dei tassi
d’interesse in corso d’anno, sia i relativi differenziali maturati;
-2,2 milioni dalla copertura, che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle poste
coperte, riferita prevalentemente agli effetti negativi che hanno interessato le poste attive
(stante la discesa più marcata dei tassi swap sulle scadenze a 15-20 anni), in particolare
mutui e finanziamenti, benché parzialmente compensati dalla valutazione dei prestiti
obbligazionari (+11,1 milioni nel 2015 da collegarsi principalmente ai derivati AFS);
+109,2 milioni dalla cessione/riacquisto di attività/passività finanziarie, di cui:

+134 milioni dalla vendita di attività finanziarie (+117,1 milioni dai titoli di Stato italiani,
+3,7 milioni dalle cessioni totali/parziali di obbligazioni corporate, bancarie ed
emergenti, +3,3 milioni dalle azioni Visa Europe Ltd, +7,3 milioni dall’adeguamento di
prezzo sulla vendita di ICBPI del dicembre 2015, +11,3 milioni dagli O.I.C.R., dei quali
+9,2 milioni dal rimborso di quote del Fondo Sviluppo Impresa, gestito da Centrobanca
Sviluppo Impresa SGR, liquidato il 16 agosto 2016, nonché -9,2 milioni derivanti dalla
cessione di sofferenze, relative soprattutto alle ex Banche incorporate (Centrobanca, BRE
e B@nca 24-7), concentrata nei mesi di novembre e dicembre);

-24,8 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito dell’operatività in
contropartita con la clientela, in un contesto di prezzi sopra la parità.
Nel 2015 erano stati conseguiti 229,7 milioni: +82,2 milioni dalla vendita (parziale) della partecipazione detenuta
in ICBPI, +165,2 milioni dalla vendita di titoli di Stato italiani, +2,8 milioni da obbligazioni (principalmente di
emittenti bancari), +6,9 milioni dalla cessione di quote O.I.C.R. (ETF), -11,6 milioni dalla cessione di sofferenze e
-15,8 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione in contropartita con la clientela;

-8,4 milioni dalla valutazione al fair value degli investimenti in fondi Tages, della residuale
posizione in hedge fund diversi dai fondi Tages (completamente svalutata per 5 milioni nel
secondo trimestre dell’anno), solo marginalmente compensati dall’effetto cambio su
quest’ultima maturato, nonché dalle partecipazioni di Private Equity (+4,3 milioni il risultato del
2015 sostenuto ampiamente dagli investimenti in fondi Tages e dalle partecipazioni di PE della ex Centrobanca).
Gli altri proventi e oneri di gestione si Altri proventi e oneri di gestione
sono portati a 112,5 milioni (+2,6
31.12.2015
31.12.2016
milioni), riassumendo la favorevole Importi in migliaia di euro
pro-forma
evoluzione dei proventi, ed in particolare Altri proventi di gestione
129.735
122.340
degli “altri proventi e sopravvenienze Recupero spese e altri ricavi su c/c
4.772
4.894
14.344
14.682
attive” (+8,3 milioni), legati anche a Recupero altre spese
56.731
58.404
rimborsi rivenienti dalla conclusione a Recuperi di imposte
Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili
30.665
31.070
favore della Banca di contenziosi fiscali Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo
51.515
51.551
pregressi, a recuperi su pratiche in Altri proventi e sopravvenienze attive
28.439
20.143
contenzioso, all’estinzione anticipata di Riclassifica "recuperi di imposte"
(56.731)
(58.404)
finanziamenti, come pure alla chiusura, Altri oneri di gestione
(17.214)
(12.394)
nel secondo trimestre, di partite Ammortamento migliorie su beni di terzi
(1.671)
(966)
(7)
debitorie non più dovute relative ad una Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria
(17.207)
(12.394)
partecipazione nel frattempo dismessa. Altri oneri e sopravvenienze passive
Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi
L’evoluzione
dei
ricavi
è
stata per cespiti in affitto
1.671
966
parzialmente attenuata dalla crescita
Totale
112.521
109.946
della corrispondente voce passiva (+4,8
milioni), nella quale sono inclusi oneri riferiti ad accordi transattivi per cause e perdite
operative con clientela.
I “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo” pur non mostrando variazioni nel confronto su
base annua sintetizzano: da un lato un incremento dovuto all'accentramento di attività in
service e al potenziamento di alcune strutture specialistiche, ma dall’altro lato, una riduzione
dei volumi in ambito finanza e la minore incidenza di alcuni service (in particolare del servizio
audit, il cui numero di giornate di attività ispettiva risulta in diminuzione rispetto al 2015).
Dal punto di vista congiunturale i proventi operativi del quarto trimestre si sono attestati a
246,9 milioni (329 milioni nei tre mesi corrispondenti del 2015) mostrando un deciso
incremento rispetto ai 215,8 milioni del terzo trimestre, spiegato per lo più dagli utili
conseguiti dalla negoziazione, dai dividendi su una partnership assicurativa e
dall’intermediazione con clientela.
21*
Sul versante dei costi, gli oneri operativi hanno totalizzato 845,5 milioni (808,6 milioni nel
2015), con un incremento di 36,9 milioni che deriva in realtà dalla contabilizzazione, nel mese
di dicembre, del contributo addizionale al Fondo di Risoluzione (53,2 milioni normalizzati).
La Banca aveva già iscritto dal primo
trimestre (sempre fra i contributi Spese per il personale: composizione
associativi) la quota ordinaria per l’anno
31.12.2015
31.12.2016
2016 destinata al Fondo, pari a 22,5 Importi in migliaia di euro
pro-forma
9
milioni .
1) Personale dipendente
(465.518)
(462.906)
Le spese per il personale (esclusi gli
oneri per uscite anticipate) sono salite a
403,9 milioni. La variazione (+6,7
milioni) sintetizza, da un lato, la crescita
del costo del Personale dipendente (+2,6
milioni), in gran parte motivata dai
nuovi valori tabellari previsti dal
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
con decorrenza 1° ottobre 2016 (in
presenza di una diminuzione di 39
risorse a libro matricola nei dodici mesi)
e, dall’altro lato, l’aumento dei rimborsi
per i dipendenti distaccati presso la
Capogruppo (+4,3 milioni, conseguenza
dei citati accentramenti e potenziamenti
di ambiti specialistici, che hanno
determinato un aumento su base
annua, da 392 a 447, del numero di
risorse distaccate).
Le altre spese amministrative sono
cresciute a 405,1 milioni, con un
incremento di circa 34 milioni, di cui
4,7 milioni riconducibili all’imposizione
fiscale indiretta (anche per effetto
dell’IMU conseguente alla fusione di
S.B.I.M. in Capogruppo nel mese di
settembre) e 29,2 milioni alle uscite
correnti (inclusi i contributi ordinari e
non al Fondo di Risoluzione e al DGS,
complessivamente 81,5 milioni rispetto
ai precedenti 55,2 milioni, allocati fra i
contributi
associativi).
Senza
considerare tali esborsi, le spese,
continuando a recepire le severe azioni
di monitoraggio in atto, si presentano
sostanzialmente stabili (+3 milioni).
L’aggregato, come si osserva in tabella,
ha peraltro incorporato alcuni aumenti
(+3,6 milioni per consulenze a supporto del
Piano Industriale e in ambito innovazione
digitale, ma anche +15,9 milioni spiegati dal
canone di service per la realizzazione della
Banca Unica e dai maggiori esborsi
riconosciuti ad UBI.S in relazione alle
a) Salari e Stipendi
b) Oneri sociali
c) Indennità di fine rapporto
d) Spese previdenziali
e) Accantonamento al TFR
f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescienza
e obblighi simili:
- a benefici definiti
g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
i) Altri benefici a favore di dipendenti
2) Altro personale in attività
- Spese per collaboratori con contratto di somministrazione
- Altre spese
3) Amministratori
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre
aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati
presso la Società
Totale
(330.092)
(87.798)
(17.883)
(165)
(325.241)
(87.507)
(17.699)
(1.285)
(491)
(491)
(14.071)
(14.071)
(15.018)
(489)
(489)
(7.466)
-
(387)
(387)
(13.845)
(13.845)
(16.942)
(574)
(574)
(7.989)
-
103.937
104.349
(34.384)
(30.087)
(403.920)
(397.207)
Altre spese amministrative: composizione
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
A. Altre spese amministrative
Affitti passivi
Servizi professionali e consulenze
Canoni locazione hardware, software ed altri beni
Manutenzioni hardware, software ed altri beni
Conduzione immobili
Manutenzione immobili e impianti
Contazione, trasporto e gestione valori
Contributi associativi
Informazioni e visure
Periodici e volumi
Postali
Premi assicurativi
Pubblicità e promozione
Rappresentanza
Telefoniche e trasmissione dati
Servizi in outsourcing
Spese di viaggio
Canoni per servizi resi dalle Società del Gruppo (UBI.S)
Spese per recupero crediti
Stampati, cancelleria e materiale di consumo
Trasporti e traslochi
Vigilanza
Altre spese
B. Imposte indirette
Imposte indirette e tasse
Imposte di bollo
IMU / ICI
Altre imposte
Riclassifica "recuperi di imposte"
Totale
(385.917)
(17.765)
(35.754)
(4.642)
(2.816)
(13.968)
(7.161)
(2.351)
(88.098)
(2.333)
(567)
(2.561)
(8.098)
(7.089)
(966)
(14.480)
(12.649)
(5.416)
(139.973)
(13.363)
(1.185)
(1.716)
(2.312)
(654)
(19.143)
(5.725)
(52.842)
(10.395)
(6.912)
56.731
(405.060)
31.12.2015
pro-forma
(356.705)
(22.483)
(32.204)
(5.060)
(3.145)
(15.815)
(8.643)
(2.460)
(62.284)
(2.598)
(614)
(2.998)
(9.174)
(6.985)
(1.259)
(14.926)
(14.633)
(5.782)
(124.108)
(14.924)
(1.125)
(1.718)
(2.398)
(1.369)
(14.457)
(2.309)
(54.629)
(9.523)
(6.400)
58.404
(371.162)
9 Trattasi dell’85% del contributo ordinario, mentre per il rimanente 15% la Banca ha sottoscritto un impegno irrevocabile (si veda in
dettaglio quanto riportato in Nota Integrativa, Parte A – Politiche contabili).
Nel secondo trimestre dell’anno è stata inserita fra le Altre spese amministrative la quota ordinaria dovuta per il 2016 (UBI Banca +
ex BPCI + ex BRE) pari a 26.515 mila euro.
La stima della quota annua dovuta per il 2015 (11,8 milioni per UBI Banca senza le Banche Rete incorporate nel novembre 2016) era
stata contabilizzata nel secondo trimestre 2015 fra gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri; il contributo definitivo era poi
stato di 13.167 mila euro (UBI Banca + ex BPCI + ex BRE).
Il contributo allo Schema di Garanzia dei Depositi (DGS) per il 2016 è stato di 5.758 euro, mentre nel 2015 la quota semestrale
spesata era stata di 2.548 euro.
22*
incentivazioni all’esodo della Società di servizi, posti, pro-quota, a carico delle Società partecipanti al
Consorzio) e numerose riduzioni, fra le quali si citano per gli importi più significativi: gli affitti
passivi (-4,7 milioni, scaturiti dall’incorporazione di S.B.I.M. proprietaria della sede operativa di UBI
Banca a Brescia, nonché dalle chiusure massive di sportelli), i servizi in outsourcing (-2 milioni, per i
minori costi assembleari del 2016 e sui servizi legati a prodotti commerciali), le spese per recupero
crediti (-1,6 milioni per i minori oneri corrisposti a Società esterne e minori spese per esecuzioni
immobiliari), nonché la conduzione e manutenzione immobili (-3,3 milioni, da ricondurre
all’incorporazione della citata Società immobiliare, ma anche alle progressive chiusure di sportelli con il
venir meno delle spese ad essi relative).
Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali si sono ridimensionate a 36,5
milioni (-3,7 milioni rispetto al 2015).
La voce include una componente non ricorrente di 1,1 milioni relativa all’impairment di alcuni
immobili di proprietà (rettifiche su beni immobiliari erano state effettuate anche nel 2015 per
1,9 milioni, normalizzati).
Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato della gestione operativa si è attestato a
289 milioni, dai 419,3 milioni di raffronto.
Su base congiunturale la gestione operativa è risultata negativa per 20,4 milioni (dai +76,1
milioni dell’analogo trimestre 2015) in contrapposizione ai +29,9 milioni conseguiti nel terzo
trimestre del corrente esercizio.
Nel corso dell’anno sono stati inoltre contabilizzati:

518 milioni (a fronte dei 237,3 milioni del 2015) quali rettifiche di valore nette per deterioramento
crediti riferibili ai portafogli retail e corporate delle Banche negli anni incorporate. Come si può
notare dalla tabella, 520,6 milioni derivano da svalutazioni specifiche nette (che hanno beneficiato
di riprese di valore – diverse dal
time reversal – per 77,6 milioni) Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione
e 2,6 milioni da riprese sul
Rettifiche /riprese di valore nette
portafoglio
in
bonis.
La
31.12.2016
variazione complessiva, spiegata
Specifiche
Di portafoglio
Importi in migliaia di euro
dalla dinamica delle svalutazioni
Crediti verso banche
(127)
(127)
specifiche,
incorpora
un
Crediti verso clientela
(520.501)
2.647
(517.854)
significativo incremento delle
Totale
(520.628)
2.647
(517.981)
coperture dei crediti deteriorati
classificati a sofferenza e a
inadempienza probabile operato
Rettifiche /riprese di valore nette
31.12.2015
nel
secondo
trimestre
in
pro-forma
Specifiche
Di portafoglio
coerenza con le previsioni del Importi in migliaia di euro
Piano Industriale 2019/2020.
Crediti verso banche
Conseguentemente il costo del
Crediti verso clientela
(262.110)
24.822
(237.288)
Totale
(262.110)
24.822
(237.288)
credito del 2016 si è attestato
all’1,40% rispetto allo 0,61% del
2015;

105,1 milioni quali rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie (15,4 milioni nell’esercizio di raffronto10).
L’importo si riferisce per 73 milioni non ricorrenti [di cui 53,6 milioni iscritti alla voce 130b) e
19,4 milioni alla voce 130d)] alla svalutazione della quota detenuta e dell’impegno al versamento
(avvenuto in gennaio) nel Fondo Atlante; per 29 milioni, contabilizzati nel secondo trimestre, alle
rettifiche su titoli obbligazionari e strumenti finanziari partecipativi rivenienti da posizioni di
credito deteriorato; per 0,9 milioni alla svalutazione nel quarto trimestre delle azioni iscritte in
seguito all’intervento (Schema Volontario) del FITD su CariCesena (non ricorrente); nonché per
la parte rimanente a svalutazioni su fondi e partecipazioni, ma anche a riprese su crediti di
firma e su impegni diversi;

0,8 milioni quali accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri, relativi principalmente a cause
passive (-0,7 milioni) con diverse tipologie di controparti, a rischi su revocatorie (-0,4 milioni),
10 L’aggregato era stato alimentato principalmente dalle svalutazioni durevoli di strumenti detenuti nel portafoglio AFS: 13,6 milioni
sulle obbligazioni bancarie subordinate della Popolare dell’Etruria e di Banca Marche sottoscritte negli anni 2005/2006; 1,5 milioni
sulle quote O.I.C.R.; 0,4 milioni sulle azioni.
23*
nonché a rilasci effettuati sulla base del
venir meno del rischio che a suo tempo
ne aveva determinato l’accantonamento
(+0,3 milioni)11;

20,8 milioni quale utile netto dalla
cessione di investimenti conseguito per
20,7 milioni (non ricorrenti) dalla
dismissione dell’immobile storico sito a
Milano in via della Moscova, un tempo
sede della ex BPCI12.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
Accantonamenti netti ai fondi per rischi su revocatorie
Accantonamenti netti ai fondi per bond in default
Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali
Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Totale
(384)
31.12.2015
pro-forma
(925)
(53)
-
(645)
7.032
264
(970)
(818)
5.137
L’operatività corrente al lordo delle imposte ha pertanto dato luogo ad una perdita di 314,1
milioni, contro l’utile di 173,7 milioni conseguito nel 2015.
Su base congiunturale, l’operatività corrente al lordo delle imposte ha avuto un risultato
negativo di 153,4 milioni (+24,9 milioni nel corrispondente trimestre 2015), che si raffronta
con i -16,6 milioni del periodo luglio-settembre 2016.
L’esercizio evidenzia imposte positive sul reddito dell’operatività corrente per 129,1 milioni13, da
ricondurre alla perdita lorda di esercizio, che include la voce dividendi parzialmente detassata
ai fini fiscali.
Al netto di tale componente, il carico fiscale è condizionato, ai fini IRES, dalla parziale indeducibilità degli
interessi passivi (4%) e dalle spese, svalutazioni e accantonamenti fiscalmente indeducibili; impatti in parte
mitigati dall’agevolazione ACE (“Aiuto alla Crescita Economica”) e dall’effetto dell’affrancamento fiscale della
PPA allocata sul comparto crediti verso clientela in sede di fusione di BRE e BPCI in Capogruppo.
L’incidenza dell’IRAP, ancorché la base imponibile dell’esercizio si sia attestata su valori negativi e
l’ordinamento tributario italiano non consenta il riporto a nuovo delle perdite fiscali ai fini del tributo
regionale, è risultata leggermente positiva per effetto dello stanziamento della fiscalità anticipata su
accantonamenti operati sul personale in esodo, che diverranno fiscalmente rilevanti negli esercizi successivi.
Infine in voci separate, presentate al netto delle imposte, vengono riepilogati gli impatti sul
conto economico del Piano Industriale 2019/2020 (tutti oggetto di normalizzazione).
Si ricorda che la crescita degli importi rispetto a quanto evidenziato in corso d’anno è da ricondurre all’incorporazione in
Capogruppo delle prime due Banche Rete. In dettaglio:
- oneri per esodi anticipati (72,7 milioni al netto di imposte per 35,9 milioni) riferiti agli esodi
incentivati definiti con l’Accordo Sindacale dell’11 dicembre 2016. L’importo si riferisce a n. 209
dipendenti a libro matricola di UBI Banca, di cui 64 distaccati presso altre Società del Gruppo;
- altre spese amministrative (15,7 milioni al netto di imposte per 7,6 milioni) per spese progettuali
connesse allo sviluppo e alla realizzazione della Banca Unica;
- impairment marchi (16,1 milioni al netto di imposte per 8 milioni) relativi ai marchi delle Banche Rete
incorporate (il cui utilizzo potrà comunque avvenire in via opportunistica sulla Rete di punti operativi).
Sulla base degli esiti dei periodici test di impairment condotti a fine esercizio, sono state
inoltre operate rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo per 203,9 milioni (206,7 milioni
lordi), riferite alla partecipazione nel Banco di Brescia.
I dati pro-forma del 2015 evidenziavano 17,7 milioni 14 (al netto di 8,7 milioni di imposte) quali oneri per esodi
anticipati iscritti a margine della sottoscrizione dell’Accordo Sindacale del 23 dicembre 2015. Della cifra complessiva
facevano parte anche gli 0,3 milioni netti (0,4 milioni lordi) spesati a margine dell’Accordo Sindacale sottoscritto il 4
febbraio 2015 e relativo alla fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment. L’importo era
stato contabilizzato dalla Capogruppo in quanto riferito a personale a libro matricola di UBI Banca e “distaccato”
presso le Società coinvolte nell’operazione.
11 I rilasci netti iscritti nel 2015 per complessivi 5,1 milioni derivavano: per 1,1 milioni dalla ex B@nca 24-7 per il venir meno della
casistica di rischio a cui erano associati e per circa 10 milioni alla ex Centrobanca, in relazione ad una causa passiva i cui
presupposti si sono nel frattempo estinti; la voce accoglieva contestualmente gli accantonamenti destinati a fronteggiare eventuali
cause passive di natura eterogenea con svariate tipologie di controparti.
12 Gli utili conseguiti nel 2015, pari a 1,9 milioni, si riferivano per 0,3 milioni all’adeguamento di prezzo intervenuto sulla cessione
della ex UBI Assicurazioni (ora Cargeas Assicurazioni) del dicembre 2014, per 1,3 milioni ai residui della procedura di liquidazione
volontaria della partecipata Coralis Rent e per 0,2 milioni (non ricorrenti) a plusvalenze sulla cessione di immobili.
13 Nel 2015 il prelievo impositivo era stato di 45,3 milioni e conteneva una componente non ricorrente di 25,6 milioni. UBI Banca era
infatti addivenuta ad una transazione con l’Agenzia delle Entrate in merito a due filoni di contenzioso: le “preference shares” (il
maggior rischio fiscale potenziale del Gruppo) e le operazioni cosiddette di “switch sportelli”. L’accordo transattivo, stipulato il 4
febbraio 2016, aveva previsto la chiusura di tutte le controversie in questione per tutte le annualità già accertate ed in corso di
accertamento, tramite il pagamento delle imposte nella misura rideterminata dall’AdE e dei correlati interessi. L’impatto nel conto
economico era stato calcolato una volta dedotti gli accantonamenti a presidio del rischio fiscale tempo per tempo stanziati in
bilancio.
14 Benché tali oneri non siano più inclusi fra le componenti non ricorrenti, continuano ad essere evidenziati in una riga separata del
conto economico al fine di consentire la continuità nell’analisi gestionale.
24*
L’attività di intermediazione
Al fine di consentire un confronto omogeneo, laddove possibile, la situazione al 31 dicembre 2015 riportata nelle tabelle è
stata ricostruita per tenere conto dei volumi relativi a Banca Popolare Commercio e Industria e a Banca Regionale Europea.
La raccolta
Al 31 dicembre 2016, la raccolta diretta da clientela di UBI Banca totalizzava 46,8 miliardi, in
contrazione del 14,6% rispetto ai 54,8 miliardi di fine 2015, mostrando un trend che ha
contraddistinto tutto l’esercizio e che ha visto crescere solo i volumi retail a breve termine.
Dai dettagli riportati nella tabella, emergono debiti verso la clientela pari a 16,2 miliardi dai
precedenti 18,1 miliardi (-1,9 miliardi). A livello di singole forme tecniche, si evidenzia:
•
•
•
un aumento di 1,8 miliardi circa dei conti correnti e depositi liberi, per effetto del fenomeno
generalizzato di crescita dei volumi di liquidità lasciata in giacenza, in un contesto di timore diffuso ad
investire anche alla luce di remunerazioni molto contenute di alcuni prodotti storicamente alternativi
al c/c e dei rischi percepiti relativamente al nuovo quadro normativo di tutela dei depositi;
una diminuzione di 3,8 miliardi dei pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia
in quanto fonte di approvvigionamento flessibile legata sia alla dimensione dei portafogli titoli sia alla
liquidità disponibile, mantenutasi abbondante nel corso del 2016. A fine esercizio risultavano peraltro
in essere operazioni di pronti contro termine con clientela ordinaria per 289 milioni (2,1 milioni a
dicembre 2015);
una riduzione di 0,1 miliardi dei finanziamenti-altri, principalmente costituiti dai fondi messi a
disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito degli interventi a sostegno delle PMI.
Raccolta diretta da clientela
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
Conti correnti e depositi liberi
Incidenza
%
31.12.2015
pro-forma
Incidenza
%
Variazioni
in valore
in %
15,3%
13.236.046
28,3%
11.481.361
21,0%
1.754.685
13.424
0,0%
9.195
0,0%
4.229
46,0%
2.853.108
6,1%
6.500.490
11,9%
-3.647.382
-56,1%
2.564.250
5,5%
6.109.840
11,2%
-3.545.590
-58,0%
2.268.259
4,8%
6.107.667
11,1%
-3.839.408
-62,9%
- altri
288.858
0,6%
390.650
0,7%
-101.792
-26,1%
Altri debiti
144.792
0,3%
139.039
0,2%
5.753
4,1%
Depositi vincolati
Finanziamenti
- pronti contro termine passivi
di cui: pct passivi con la CCG
Totale debiti verso clientela (Voce 20 Passivo)
16.247.370
34,7%
18.130.085
33,1%
-1.882.715
-10,4%
Obbligazioni
30.554.714
65,3%
36.631.010
66,9%
-6.076.296
-16,6%
13.727.318
29,3%
12.444.968
22,7%
1.282.350
10,3%
4.298.583
9,2%
2.539.326
4,6%
1.759.257
69,3%
9.428.735
20,1%
9.905.642
18,1%
-476.907
-4,8%
14.173.290
30,3%
21.232.437
38,8%
-7.059.147
-33,2%
474.275
1,0%
2.771.202
5,1%
-2.296.927
-82,9%
2.654.106
5,7%
2.953.605
5,4%
-299.499
-10,1%
12.661
0,0%
29.964
0,0%
-17.303
-57,7%
30.567.375
65,3%
36.660.974
66,9%
-6.093.599
-16,6%
46.814.745
100,0%
54.791.059
100,0%
-7.976.314
-14,6%
- obbligazioni sottoscritte da clientela istituzionale
di cui: EMTN (*)
Covered Bond
- obbligazioni sottoscritte da clientela ordinaria
di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca)
- obbligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo
(infragruppo)
Altri titoli
Totale titoli in circolazione (Voce 30 Passivo)
Totale raccolta da clientela
di cui:
passività subordinate
di cui: titoli subordinati
di cui: EMTN subordinati
3.011.606
6,4%
2.851.838
5,2%
159.768
5,6%
2.243.191
4,8%
2.851.838
5,2%
-608.647
-21,3%
768.415
1,6%
-
-
768.415
-
(*) I corrispondenti valori nominali ammontano a 4.212 milioni al 31 dicembre 2016 (di cui 750 milioni nominali subordinati) e a 2.464
milioni al 31 dicembre 2015.
25*
I titoli in circolazione sono scesi a 30,6 miliardi dai 36,7 miliardi di un anno prima, presentandosi
costituiti da:

Titoli EMTN (Euro Medium Term Notes) per 4,3 miliardi (+1,8 miliardi nell’anno), quotati sulla piazza
di Dublino ed emessi da UBI Banca nell’ambito di un Programma con massimale di 15 miliardi di
euro. Nel corso dei dodici mesi si sono registrate emissioni di “private placement” per complessivi
1.409 milioni nominali ed un’emissione pubblica di tipo subordinato per 750 milioni nominali
(realizzata nel maggio 2016), a fronte di scadenze per 170 milioni nominali e riacquisti totali per 241
milioni nominali). Nel solo quarto trimestre, sempre in termini nominali, sono state collocate
obbligazioni per 910 milioni a fronte di scadenze e riacquisti per 73 milioni complessivi. Lo stock in
essere incorpora anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli;

Obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) per 9,4 miliardi (-0,5 miliardi): nell’anno sono stati
effettuati collocamenti per 1,5 miliardi nominali totali1, a fronte di scadenze per 1,94 miliardi nominali
(1,75 miliardi riferiti a titoli giunti a maturazione, 138,8 milioni relativi al richiamo, il 22 novembre, di
una delle due emissioni di tipo “amortising” stipulate con la BEI, mentre i rimanenti 50,5 milioni si
riferiscono alle quote di ammortamento complessivamente maturate dai suddetti due titoli “amortising”
(inclusa anche la quota riferita all’emissione richiamata, maturata il 19 novembre). Si ricorda che lo
stock in essere incorpora anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli.
Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”, garantito da mutui residenziali, di massimi 15
miliardi, UBI Banca ha attualmente in essere 9 Covered Bond per un valore nominale di 8,9 miliardi (al
netto di ammortamenti per complessivi 236,2 milioni nominali)2 a fronte di un portafoglio segregato pari a
14,1 miliardi3. I titoli sono negoziati a Dublino.
È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre “multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro,
garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel Primo Programma (3,1 miliardi il
portafoglio segregato a fine esercizio). Ad oggi il Programma, quotato sulla Borsa di Dublino, è stato
utilizzato soltanto per emissioni self-retained4.
La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria – per lo più obbligazioni destinate alla clientela
delle Banche Rete, la cui emissione dal 2013 è stata accentrata in Capogruppo totalizzava 14,2
miliardi (-7,1 miliardi), presentandosi così composta:


per 13,7 miliardi (18,5 miliardi a fine 2015, con un calo di 4,8 miliardi) da titoli emessi da UBI Banca:
nei dodici mesi sono state realizzate emissioni per 2,5 miliardi nominali a fronte di scadenze per 6,1
miliardi nominali e da riacquisti per 1,3 miliardi nominali (dati comprensivi dell’operatività ex BPCI ed
ex BRE). L’attività di collocamento, in rallentamento durante tutto l’esercizio e pressoché azzeratasi nel
quarto trimestre, ha riflesso fattori di domanda, legati ai rendimenti storicamente al minimo (in un
contesto di tassi interbancari negativi e rendimenti dei titoli governativi a breve/medio termine quasi nulli
o negativi) che hanno reso meno appetibile per i clienti questa forma di investimento, ma anche una
diversa offerta da parte della Banca in coerenza con gli orientamenti strategici del Piano 2019/2020;
per 474 milioni dallo stock residuo di obbligazioni emesse dalla ex Centrobanca, in riduzione di 2,3
miliardi per effetto delle scadenze intercorse (i riacquisti sono ammontati a soli 2 milioni nominali).
La raccolta obbligazionaria infragruppo, costituita dai prestiti sottoscritti da alcune Banche/Società
del Gruppo a titolo di investimento della liquidità, si è attestata a circa 2,7 miliardi, in calo di 0,3
miliardi, includendo emissioni per 1,2 miliardi nominali e scadenze per 1,49 miliardi nominali.
Relativamente infine alle passività subordinate, cresciute da 2,9 a 3 miliardi, si ricorda che nel
maggio 2016 è stato emesso un titolo subordinato EMTN del valore nominale di 750 milioni
nominali; nell’esercizio sono maturate quote di ammortamento per oltre 500 milioni e si sono
registrate scadenze per 73,8 milioni di euro.
1 1 miliardo ad inizio settembre e due riaperture, per 0,25 miliardi ciascuna, in giugno ed in ottobre, dell’emissione da 750 milioni
realizzata nell’ottobre 2015.
2 L’elenco è riportato nella Nota Integrativa, Parte E, Sezione 1. A valere sul medesimo Programma sono inoltre in essere tre emissioni
self-retained per 2,25 miliardi nominali: una da 0,5 miliardi realizzata nel dicembre 2015, una seconda, da 1 miliardo, perfezionata a
fine marzo 2016 ed una terza, da 750 milioni, conclusa nel giugno 2016. Il Covered Bond da 700 milioni emesso nel marzo 2014, con
scadenza originaria nel marzo 2019, è stato cancellato nel mese di novembre. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai
principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.
3 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella
Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda.
4 Complessivamente 2,19 miliardi: due emissioni effettuate nel 2012 per 1,04 miliardi nominali totali (al netto delle quote di
ammortamento nel frattempo maturate), un’emissione da 200 milioni realizzata nel marzo 2014, una quarta da 650 milioni
finalizzata nel luglio 2015 e una quinta da 300 milioni conclusa nel giugno 2016. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in
base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. Le informazioni relative alla composizione del portafoglio
segregato presso UBI Finance CB 2 sono riportate nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda.
26*
Nella tabella sono riepilogate le scadenze dei titoli obbligazionari in essere a fine esercizio.
Scadenze dei titoli obbligazionari di UBI Banca in essere al 31 dicembre 2016
2017
Importi nominali in milioni di euro
Obbligazioni clientela ordinaria
Obbligazioni clientela istituzionale
di cui: EMTN
Covered bond
Totale
3.314
2.086
1.063
1.023
5.400
2018
2019
5.161
1.397
1.374
23
6.558
4.574
2.023
1.000
1.023
6.597
2020
723
1.548
25
1.523
2.271
2021
114
1.023
1.023
1.137
Anni
successivi
5.010
750
4.260
5.010
Totale
13.886
13.087
4.212
8.875
26.973
La raccolta indiretta e il risparmio gestito
Raccolta indiretta da clientela ordinaria
Incidenza
%
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
pro-forma
Incidenza
%
Variazioni
in valore
in %
In amministrazione
6.124.013
33,3%
6.542.768
37,4%
-418.755
-6,4%
Risparmio gestito
12.250.894
66,7%
10.935.330
62,6%
1.315.564
12,0%
1.422.771
7,7%
1.448.424
8,3%
-25.653
-1,8%
291.157
1,6%
311.175
1,8%
-20.018
-6,4%
Gestioni di Patrimoni Mobiliari
di cui: GPF
Fondi Comuni di Investimento e Sicav
7.012.910
38,2%
6.077.454
34,8%
935.456
15,4%
Polizze assicurative e fondi pensione
3.815.213
20,8%
3.409.452
19,5%
405.761
11,9%
3.815.213
20,8%
3.377.888
19,3%
437.325
12,9%
18.374.907
100,0%
17.478.098
100,0%
896.809
5,1%
di cui: Polizze assicurative
Totale
A fine anno la raccolta indiretta di UBI Banca si attestava a 18,4 miliardi di euro, in aumento
di 0,9 miliardi nei dodici mesi.
Come si evince dalla tabella, nel 2016 la dinamica della raccolta indiretta è stata alimentata
principalmente dal risparmio gestito. In coerenza con le previsioni strategiche di progressiva
conversione della raccolta obbligazionaria in prodotti di investimento e assicurativi, il relativo
stock ha sfiorato i 12,3 miliardi – equivalenti al 66,7% dell’aggregato totale – evidenziando una
crescita di 1,3 miliardi su base annua.
Tale progresso è stato sostenuto in primis dai Fondi Comuni di Investimento e Sicav, saliti a 7
miliardi (+0,9 miliardi), grazie anche agli esiti dei collocamenti di alcuni nuovi prodotti di UBI
Pramerica e UBI Sicav effettuati nel corso dell’anno 5 . Alla positiva evoluzione hanno
contribuito anche le Polizze assicurative, in aumento a 3,8 miliardi di euro (+0,4 miliardi), in
linea con il favorevole trend del comparto assicurativo. Per contro, le Gestioni di Patrimoni
Mobiliari si sono mantenute sostanzialmente stabili a 1,4 miliardi.
La raccolta in amministrazione – pari a 6,1 miliardi (-0,4 miliardi nei dodici mesi) – ha risentito
degli effetti delle quotazioni, ma anche dei movimenti di ricomposizione dei portafogli della
clientela verso gli strumenti di risparmio gestito.
5 Per maggiori dettagli relativi ai collocamenti complessivamente effettuati dal Gruppo si veda il capitolo “La raccolta indiretta e il
risparmio gestito” della Relazione sulla gestione consolidata.
27*
Gli impieghi
L’evoluzione del portafoglio crediti
Composizione dei crediti verso clientela
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
Incidenza
%
31.12.2015
pro-forma
di cui
deteriorate
Incidenza
%
Variazioni
di cui
deteriorate
in valore
in %
Conti correnti
3.457.680
9,3%
282.728
3.415.207
8,8%
392.345
42.473
1,2%
Pronti contro termine attivi
Mutui ipotecari e altri finanziamenti
a medio/lungo termine
Carte di credito, prestiti personali
e cessioni del quinto
1.878.364
5,1%
-
1.169.090
3,0%
-
709.274
60,7%
23.343.482
62,9%
1.962.381
22.339.256
57,2%
2.261.159
1.004.226
4,5%
693.125
1,9%
51.135
837.885
2,1%
91.326
-144.760
-17,3%
29
0,0%
-
6.054
0,0%
-
-6.025
-99,5%
7.627.364
20,5%
153.402
11.155.601
28,6%
216.571
-3.528.237
-31,6%
Factoring
Altre operazioni
Titoli di debito
di cui: titoli strutturati
altri titoli di debito
Totale crediti verso clientela
di cui: infragruppo
verso controparti esterne al Gruppo
111.340
0,3%
-
111.344
0,3%
-
-4
0,0%
110.086
0,3%
-
110.091
0,3%
-
-5
0,0%
1.254
0,0%
-
1.253
0,0%
-
1
0,1%
2.961.401
2.449.646
37.111.384
100,0%
39.034.437
100,0%
-1.923.053
-4,9%
10.137.153
27,3%
10.362.915
26,5%
-225.762
-2,2%
26.974.231
72,7%
28.671.522
73,5%
-1.697.291
-5,9%
A fine 2016, gli impieghi della Capogruppo si attestavano a 37,1 miliardi di euro, in flessione
di 1,9 miliardi rispetto ai 39 miliardi di fine 2015 (-4,9%).
L’evoluzione del portafoglio riflette:

una contrazione dei finanziamenti verso le Società del Gruppo (-0,2 miliardi), integralmente
riferibile al primo semestre a fronte di un parziale recupero nella seconda parte dell’anno.
In dettaglio, a fine dicembre UBI Leasing e UBI Factor erano destinatarie di crediti rispettivamente
per 6,1 miliardi e 2,4 miliardi6, equivalenti al 22,9% degli impieghi, con un incremento complessivo
nell’anno di 0,3 miliardi, sintesi di una sostanziale stabilità per UBI Leasing e di una modesta
ripresa per UBI Factor nell’ultima parte dell’anno (+0,3 miliardi nei dodici mesi; +0,2 miliardi nel
quarto trimestre). A dicembre 2015 verso le due Società erano in essere crediti rispettivamente per
6,1 miliardi e 2,1 miliardi, equivalenti al 21,1% del totale.
In chiusura d’anno i prestiti concessi a Prestitalia – Società specializzata nell’attività di
finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio/pensione (CQS) – erano pari a 1,1 miliardi,
rappresentati per 0,7 miliardi da “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” e per
0,4 miliardi da operazioni a breve termine. L’esposizione risulta in calo di 0,4 miliardi nei dodici
mesi, quale effetto di una ricomposizione dei finanziamenti, dalle forme a m/l termine verso quelle a
più breve scadenza, operata nel secondo trimestre in coerenza con l’evoluzione attesa per gli
impieghi verso la clientela della Società;

il trend di alcune esposizioni di origine tecnica, quali quelle nei confronti della CCG,
soggette per loro natura ad una certa variabilità nel corso dell’anno.
A fine esercizio, l’operatività ordinaria con la CCG totalizzava 269 milioni, in riduzione di 965
milioni nei dodici mesi per effetto di significative flessioni nel primo e nel terzo trimestre, a fronte di
una sostanziale stabilità negli ultimi mesi dell’anno. In termini di forme tecniche, la dinamica
annua è stata determinata sia dalla riduzione dei p/t attivi (in essere per 121 milioni a dicembre
2016 e per 770 milioni a fine 2015), sia dal calo delle marginazioni richieste a garanzia dei p/t
passivi su titoli di Stato italiani 7 incluse tra le “Altre operazioni” (- 316 milioni). Considerando
invece il solo quarto trimestre, si è rilevata una modesta ripresa dei p/t attivi (+115 milioni) –
azzeratisi a settembre – che ha più che compensato la riduzione delle marginazioni (-88 milioni).
6 Il sostegno ad UBI Leasing viene fornito principalmente nella forma tecnica dei mutui, delle altre operazioni a breve termine e dei
pronti contro termine attivi, mentre in via residuale viene finanziata anche attraverso aperture di credito in c/c. Il finanziamento ad
UBI Factor è tutto a breve termine (c/c e altre operazioni).
7 Le marginazioni richieste sono correlate all’andamento medio dei volumi dei p/t di finanziamento.
28*
Dal punto di vista delle forme tecniche la tabella mostra le seguenti principali evidenze:
• i pronti contro termine, pari a 1,9 miliardi, hanno registrato una variazione di +0,7 miliardi
nei dodici mesi quale riflesso dell’andamento contrapposto tra la diminuita operatività con
la CCG (-0,65 miliardi) e l’incremento di 1,35 miliardi ascrivibile ad UBI Leasing. Nel terzo
trimestre la Società ha infatti stipulato nuove operazioni per 1,75 miliardi aventi quale
sottostante i titoli stanziabili emessi nell’ambito della cartolarizzazione interna UBI SPV
Lease 2016, dopo l’azzeramento dell’attività nel secondo trimestre in seguito all’estinzione
anticipata della cartolarizzazione interna precedentemente in essere;
• i mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine, sono saliti a 23,3 miliardi,
con un aumento di 1 miliardo su base annua che incorpora: una ristrutturazione degli
impieghi di UBI Leasing dalle forme a breve termine verso quelle a più lunga scadenza (+2
miliardi); una riduzione dei prestiti concessi a Prestitalia per la già citata ricomposizione
(-0,8 miliardi); la progressiva contrazione del portafoglio della ex B@nca 24-7, stante il
carattere di residualità dell’attività; un andamento marginalmente positivo degli impieghi
verso la clientela dell’ex Centrobanca e delle due Banche Rete incorporate;
• le altre operazioni, scese a 7,6 miliardi, risultano in contrazione di 3,5 miliardi, risentendo
in via prioritaria della sopra indicata rimodulazione dei finanziamenti di UBI Leasing.
Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”, la segnalazione di
dicembre 2016 redatta in base alle disposizioni previste dalla
disciplina di Basilea 38 in vigore dal 1° gennaio 2014, evidenziava
per UBI Banca 4 esposizioni, per cassa e firma, d’importo pari o
superiore al 10% del capitale ammissibile per complessivi 66,5
miliardi di euro.
In dettaglio:
•
•
•
•
Grandi esposizioni
Importi in migliaia di euro
Numero posizioni
Esposizione
di cui infragruppo
Posizioni di rischio
31.12.2016
4
66.451.402
46.739.281
2.399
1.746
46,8 miliardi verso Società consolidate;
15,2 miliardi nei confronti del Ministero dell’Economia e delle
Finanze principalmente per gli investimenti in titoli di Stato della Capogruppo ed in via
residuale per le attività fiscali correnti ed anticipate;
3 miliardi riferibili all’operatività complessiva con la CCG;
1,5 miliardi attinenti ai nuovi investimenti in titoli del Tesoro degli Stati Uniti d’America.
di cui infragruppo
Anche in ragione dell’applicazione di un fattore di ponderazione pari a zero ai rapporti con lo
Stato valorizzati in euro, l’effettiva esposizione al rischio della Capogruppo dopo le
ponderazioni risultava pari a 2,4 milioni e con un’incidenza sul capitale ammissibile del tutto
marginale (le banche appartenenti ai gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale
pari al 25% del capitale ammissibile).
Per quanto riguarda infine le garanzie rilasciate alla clientela, in chiusura d’anno esse
ammontavano a 4,12 miliardi di euro e si presentavano costituite da:
• fidejussioni di natura finanziaria per 2,64 miliardi, destinate per circa il 54% alle Società
del Gruppo e il restante 46% alla clientela ordinaria;
• garanzie di natura commerciale per 1,48 miliardi.
La rischiosità
A fine anno le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni – pari a 3,9 miliardi – si presentavano
in flessione rispetto ai 4,2 miliardi di dicembre 2015 (-263,1 milioni; -6,3%), avendo beneficiato, da
un lato, delle cessioni di crediti deteriorati effettuate in corso d’anno (per un valore contabile lordo
di circa 66 milioni) e, dall’altro, degli stralci relativi a procedure concorsuali ancora aperte (c.d.
write-off) effettuati in coerenza con le policy adottate negli anni dal Gruppo e confermate dalle
linee guida elaborate dalla BCE9.
Al netto delle rettifiche di valore, i crediti deteriorati – riferibili per oltre l’80% ai “Mutui
ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” – ammontavano a 2,5 miliardi di euro,
8 Circolari Banca d’Italia 285 e 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
9 “Draft guidance to banks on non performing loans” settembre 2016.
29*
in riduzione di 511,8 milioni rispetto a dicembre 2015 (-17,3%). Tale evoluzione si è resa
possibile in virtù della flessione degli stock lordi, ma anche delle significative rettifiche
contabilizzate nel secondo trimestre, in linea con le previsioni del Piano Industriale
2019/2020.
Nonostante l’andamento riflessivo del portafoglio prestiti, l’incidenza delle esposizioni
deteriorate rispetto al totale dei crediti è scesa al 10,15% in termini lordi (10,38% a fine 2015)
e al 6,60% in termini netti (7,59%).
Quale effetto delle maggiori rettifiche operate nell’esercizio, il grado di copertura dei crediti
deteriorati è migliorato nei dodici mesi dal 29,33% al 37,63%, riflettendo un generalizzato
aumento per tutte le categorie (in primis sofferenze ed inadempienze probabili), mentre la
copertura dei bonis, strutturalmente inferiore al dato medio di Gruppo per le peculiarità
operative di UBI Banca, è rimasta stabile allo 0,33% (0,34% a fine 2015).
Crediti verso clientela al 31 dicembre 2016
Esposizione lorda
Importi in migliaia di euro
Crediti deteriorati
- Sofferenze
- Inadempienze probabili
- Esposizioni scadute/sconfinate
Crediti in bonis
(10,15%)
(5,48%)
(4,59%)
(0,08%)
3.927.470
2.119.766
1.774.867
32.837
(89,85%)
Totale
Rettifiche
di valore
Valore di bilancio
Grado di
copertura (*)
1.477.824
1.061.657
413.912
2.255
(6,60%)
(2,85%)
(3,67%)
(0,08%)
2.449.646
1.058.109
1.360.955
30.582
37,63%
50,08%
23,32%
6,87%
34.775.806
114.068
(93,40%)
34.661.738
0,33%
38.703.276
1.591.892
37.111.384
4,11%
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
Crediti verso clientela al 31 dicembre 2015 pro-forma
Esposizione lorda
Importi in migliaia di euro
Crediti deteriorati
- Sofferenze
- Inadempienze probabili
- Esposizioni scadute/sconfinate
Crediti in bonis
(10,38%)
(4,95%)
(5,22%)
(0,21%)
4.190.535
2.001.023
2.106.825
82.687
(89,62%)
Totale
Rettifiche
di valore
Valore di bilancio
Grado di
copertura (*)
1.229.134
856.661
367.466
5.007
(7,59%)
(2,93%)
(4,46%)
(0,20%)
2.961.401
1.144.362
1.739.359
77.680
29,33%
42,81%
17,44%
6,06%
36.195.918
122.882
(92,41%)
36.073.036
0,34%
40.386.453
1.352.016
39.034.437
3,35%
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda.
Limitatamente alle sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale.
Nelle tabelle che seguono si riportano le esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2016 e la
dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel corso dell’esercizio.
Esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2016 (Forbearance)
Esposizione lorda
Importi in migliaia di euro
Esposizioni Deteriorate
- Sofferenze
- Inadempienze probabili
- Esposizioni scadute/sconfinate
(61,04%)
(10,83%)
(49,71%)
(0,50%)
Esposizioni non Deteriorate
(38,96%)
Totale
1.271.464
225.645
1.035.286
10.533
Rettifiche
di valore
Valore di bilancio
313.768
82.410
230.685
673
(54,54%)
(8,16%)
(45,82%)
(0,56%)
811.390
13.138
(45,46%)
2.082.854
326.906
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda.
30*
957.696
143.235
804.601
9.860
Grado di
copertura (*)
24,68%
36,52%
22,28%
6,39%
798.252
1,62%
1.755.948
15,70%
Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2016
Inadempienze
Sofferenze
Importi in migliaia di euro
Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2016
probabili
Esposizioni
scadute
Totale
2.001.023
2.106.825
82.687
4.190.535
Variazioni in aumento
ingressi da esposizioni in bonis
trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in aumento
549.537
15.265
472.604
61.668
588.519
268.324
122.069
198.126
108.949
103.567
96
5.286
1.247.005
387.156
594.769
265.080
Variazioni in diminuzione
uscite verso esposizioni in bonis
cancellazioni
incassi
realizzi per cessioni
perdite da cessione
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in diminuzione
-430.794
-992
-271.954
-134.445
-7.656
-8.623
-7.124
-
-920.477
-75.375
-15.609
-364.069
-465.424
-
-158.799
-18.291
-18.287
-122.221
-
-1.510.070
-94.658
-287.563
-516.801
-7.656
-8.623
-594.769
-
2.119.766
1.774.867
32.837
3.927.470
Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2016
L’operatività sul mercato interbancario
La posizione interbancaria netta di UBI Banca al 31 dicembre 2016 si presentava negativa
per 9,2 miliardi, rispetto ai -4,5 miliardi dell’esercizio precedente, scontando, da un lato,
l’effetto del ridimensionamento del saldo positivo infragruppo, sceso a 1,8 miliardi, anche per il
venir meno dell’operatività precedentemente in essere con le due Banche Rete incorporate,
dall’altro lato, un ampliamento del saldo negativo verso controparti esterne, salito a -10,9
miliardi (comprensivo delle operazioni di finanziamento TLTRO II per 10 miliardi) dai
precedenti -7,9 miliardi.
Mercato interbancario
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
Crediti verso banche
di cui:
- crediti verso Banche Centrali
- infragruppo
di cui: titoli infragruppo
31.12.2015
pro-forma
Variazioni
in valore
in %
12.254.559
11.307.287
947.272
8,4%
667.144
10.446.424
4.615.575
375.735
9.757.566
4.731.861
291.409
688.858
-116.286
77,6%
7,1%
-2,5%
Debiti verso banche
di cui:
- debiti verso Banche Centrali
- infragruppo
21.415.235
15.820.292
5.594.943
35,4%
9.993.625
8.657.799
8.106.441
6.336.081
1.887.184
2.321.718
23,3%
36,6%
Posizione interbancaria netta
-9.160.676
-4.513.005
4.647.671
103,0%
1.788.625
-10.949.301
3.421.485
-7.934.490
-1.632.860
3.014.811
-47,7%
38,0%
-1.622.820
-203.784
1.419.036
n.s.
di cui: infragruppo
banche esterne al Gruppo
Posizione interbancaria netta escluse
Banche Centrali e operatività infragruppo
Come si evince dalla tabella, non considerando i saldi verso la Banca Centrale Europea e le
Banche controllate, la posizione interbancaria netta di UBI Banca si confermava negativa e in
crescita a -1,6 miliardi, dai -0,2 miliardi di fine 2015.
In base alla configurazione organizzativa che vede UBI Banca svolgere un ruolo di indirizzo e di coordinamento per
l’intero Gruppo bancario, l’operatività infragruppo ha sempre avuto una rilevanza strategica nell’ambito dell’attività
complessiva, assicurata proprio dalla gestione accentrata della liquidità, nonché dalla regolazione dei flussi
intercompany. Il regolamento attuativo del documento di Policy a presidio dei Rischi Finanziari prevede che la
composizione dell’attivo e del passivo con controparti bancarie delle Banche/Società del Gruppo sia costituita
esclusivamente da rapporti con la Capogruppo; solo quest’ultima può effettuare collocamenti sul mercato con controparti
istituzionali. In deroga a tale principio, non è prevista la gestione della liquidità in esclusiva con la Capogruppo per UBI
Leasing, UBI Factor e per UBI Banca International (della quale peraltro è stata annunciata la cessione). Al Consiglio di
31*
Gestione della Capogruppo spetta la definizione delle specifiche modalità di gestione della liquidità per le Società
sopracitate.
Con la finalizzazione della Banca Unica tale ruolo non si esaurirà, ma si ridimensioneranno fortemente i volumi interessati.
I crediti verso banche a fine anno totalizzavano 12,3 miliardi costituiti per 0,7 miliardi dalle
disponibilità verso Banche Centrali per il conto accentrato della Riserva Obbligatoria (+0,3
miliardi 10 ) e da esposizioni verso altre banche per 11,6 miliardi (dei quali 10,4 miliardi
infragruppo).
A livello di forme tecniche, si sono registrate le seguenti dinamiche:
- un incremento (+1,9 miliardi) degli “altri finanziamenti” a 5,7 miliardi, principalmente riconducibile
all’aumento della voce “altri” (+1,4 miliardi) a 4,6 miliardi (di cui 4,1 miliardi infragruppo) che riflette
l’attività svolta dalla Capogruppo a favore delle Banche Rete con riguardo alle erogazioni alla clientela
a valere sul plafond TLTRO; la voce relativa ai pronti contro termine, totalmente di natura
infragruppo, risulta aumentata a 1,1 miliardi (+0,5 miliardi) e si riferisce ai titoli emessi nell’ambito
della nuova cartolarizzazione interna multioriginator, UBI SPV Group 2016, che ha coinvolto le
Banche Rete del Gruppo;
-
una modesta contrazione (-0,1 miliardi) dei titoli di debito, totalmente di natura infragruppo, scesi a
4,6 miliardi: sono qui contabilizzati i prestiti delle Banche Rete sottoscritti dalla Capogruppo per
veicolare la liquidità raccolta tramite l’accentramento delle emissioni obbligazionarie;
-
un drastico calo (-1,2 miliardi) dell’aggregato dei conti correnti e dei depositi vincolati,
complessivamente pari a 1,3 miliardi: mentre i primi, scesi a 0,7 miliardi dai precedenti 1,3 miliardi,
comprendono per la quasi totalità rapporti con controparti terze, i secondi, pari a 0,6 miliardi (1,2
miliardi a fine 2015) risultano essenzialmente composti da depositi intercompany.
Crediti verso banche: composizione
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
Incidenza
%
31.12.2015
pro-forma
Incidenza
%
Variazioni
in valore
in %
Crediti verso Banche Centrali
Riserva obbligatoria
667.144
667.144
5,4%
5,4%
375.735
375.735
3,3%
3,3%
291.409
291.409
77,6%
77,6%
Crediti verso banche
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Altri finanziamenti
11.587.415
681.966
604.726
5.685.148
1.079.846
4.605.302
4.615.575
94,6%
5,6%
4,9%
46,4%
8,8%
37,6%
37,7%
10.931.552
1.255.220
1.192.168
3.752.303
553.405
3.198.898
4.731.861
96,7%
11,2%
10,5%
33,2%
4,9%
28,3%
41,8%
6,0%
-45,7%
-49,3%
51,5%
95,1%
45.026
4.570.549
0,4%
37,3%
45.025
4.686.836
0,4%
41,4%
655.863
-573.254
-587.442
1.932.845
526.441
1.406.404
-116.286
1
-116.287
12.254.559
100,0%
11.307.287
100,0%
947.272
8,4%
- pronti contro termine attivi
- altri
Titoli di debito
- titoli strutturati (*)
- altri titoli di debito
Totale
44,0%
-2,5%
0,0%
-2,5%
(*) Trattasi di titoli aventi nella maggior parte dei casi un'opzione call di rimborso anticipato
La raccolta da banche, salita a 21,4 miliardi, è rappresentata per 10 miliardi circa11 dal debito
con la Banca Centrale Europea, unicamente costituito dal finanziamento TLTRO II assegnato
ad UBI nell’asta del 29 giugno 2016 e avente scadenza il 24 giugno 2020. A fine 2015 erano
invece presenti 8,1 miliardi acquisiti nelle aste TLTRO del 17 dicembre 2014 (3,2 miliardi), del
25 marzo 2015 (2,9 miliardi) e del 24 settembre 2015 (2 miliardi), rimborsati anticipatamente
in data 29 giugno 2016.
I debiti verso altre banche si sono portati a 11,4 miliardi con una variazione nell’anno di +3,7
miliardi, così originata:
- un aumento di circa 1 miliardo dei conti correnti e depositi liberi a 3,1 miliardi, di cui 2,5 miliardi
riferiti alle giacenze intercompany in relazione, da un lato, alla già citata cartolarizzazione interna
multioriginator (a fronte della cessione dei titoli senior da parte delle Banche Rete UBI infatti versa la
corrispettiva liquidità sui conti correnti intercompany) e, dall’altro lato, all’eccesso di liquidità
presente nelle Società stesse (riveniente dal rinnovo parziale delle obbligazioni in scadenza sottoscritte
dalla clientela);
10 Si ricorda che le variazioni del dato puntuale sono fisiologiche e dipendenti dalle strategie di gestione del saldo, tenuto conto dei
vincoli relativi alla giacenza media da rispettare nel periodo di riferimento. Il Gruppo mantiene di norma una giacenza media in
linea con quella dovuta.
11 Il dato contabile è comprensivo del rateo interessi e dell’eventuale costo della copertura.
32*
-
una crescita di 1,5 miliardi dei depositi vincolati, quasi totalmente riconducibili alle controparti
interne al Gruppo: la liquidità delle Banche Rete viene in parte impiegata su questa forma tecnica, in
quanto offre una remunerazione maggiore rispetto al conto corrente;
un significativo incremento (+1,3 miliardi) dei finanziamenti, saliti a 2,4 miliardi e costituiti per 1,7
miliardi da pronti contro termine passivi (per 1,4 miliardi stipulati con controparti esterne e per 0,3
miliardi con controparti interne): si ricorda che a partire da inizio anno UBI Banca ha fatto crescente
ricorso ai p/t per la strutturazione di alcune operazioni aventi come sottostante gli investimenti in US
Treasury e titoli governativi dei Paesi emergenti effettuati nel corso dell’esercizio. I restanti 661
milioni, al netto delle quote di ammortamento maturate nell’anno, sono riferiti per la quasi totalità a
finanziamenti in essere con la BEI (655 milioni) destinati al sostegno a medio/lungo termine delle
PMI.
Debiti verso banche: composizione
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
Incidenza
%
31.12.2015
pro-forma
Incidenza
%
Variazioni
in valore
in %
Debiti verso Banche Centrali
9.993.625
46,7%
8.106.441
51,2%
1.887.184
23,3%
Debiti verso Banche
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti:
- pronti contro termine passivi
- altri
Altri debiti
11.421.610
3.122.504
5.842.964
2.407.723
1.746.904
660.819
53,3%
14,6%
27,3%
11,2%
8,2%
3,0%
7.713.851
2.167.776
4.357.717
1.127.543
387.291
740.252
48,8%
13,7%
27,5%
7,1%
2,4%
4,7%
3.707.759
954.728
1.485.247
1.280.180
1.359.613
-79.433
48,1%
44,0%
34,1%
113,5%
351,1%
-10,7%
48.419
0,2%
60.815
0,5%
-12.396
-20,4%
21.415.235
100,0%
15.820.292
100,0%
5.594.943
35,4%
Totale
***
Il prospetto “Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo
congiunto e influenza notevole”, riportato nella Parte H della Nota Integrativa, evidenzia il
ruolo di UBI Banca quale datore netto ovvero prenditore netto di fondi nei confronti delle
Banche del Gruppo, tenuto conto anche dell’eventuale sottoscrizione di titoli infragruppo.
Al 31 dicembre 2016 il saldo interbancario netto della Capogruppo è risultato positivo verso:
Banco di Brescia (2,3 miliardi), Banca Popolare di Ancona (1,8 miliardi), Banca di Valle
Camonica (0,6 miliardi) e Banca Popolare di Bergamo (0,4 miliardi).
Si presentava invece negativo nei confronti di: UBI Banca International (-1,1 miliardi), IW
Bank12 (-0,7 miliardi), Banca Carime12 (-1,5 miliardi).
***
Per quanto riguarda la riserva di liquidità rappresentata dai titoli rifinanziabili presso la Banca Centrale
Europea, il relativo dettaglio trova illustrazione nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale
pertanto si rimanda.
Per ulteriori informazioni in merito alla gestione del rischio liquidità si veda anche la Nota Integrativa
Consolidata, Parte E, Sezione 3.
12 Al 31 dicembre 2016, l’esposizione debitoria di UBI Banca verso IW Bank e Banca Carime era inoltre costituita da titoli in
circolazione sottoscritti dalle due Banche rispettivamente per 1,6 miliardi e per 1,1 miliardi.
33*
L’attività finanziaria
Al fine di consentire un confronto omogeneo, laddove possibile, la situazione al 31 dicembre 2015 riportata nelle tabelle è
stata ricostruita per tenere conto dei volumi relativi a Banca Popolare Commercio e Industria e a Banca Regionale Europea.
Al 31 dicembre 2016 le attività finanziarie di UBI Banca totalizzavano 17,8 miliardi di euro,
dai 20,2 miliardi a fine 2015. Escludendo le passività finanziarie, pari a 0,9 miliardi, le attività
finanziarie nette si attestavano a 16,9 miliardi (19,6 miliardi un anno prima).
Dalla tabella di dettaglio emergono, anno su anno, le seguenti variazioni di rilievo:
una diminuzione del 38,7% a 9,4 miliardi del portafoglio AFS;
una consistenza del portafoglio HTM più che raddoppiata a 7,3 miliardi;
una significativa riduzione dell’incidenza dei titoli di Stato italiani che, al 31 dicembre 2016,
rappresentavano il 73,7% delle attività finanziarie per un importo pari a 13,1 miliardi.



Attività/passività finanziarie
31.12.2015
pro-forma
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Valore di
bilancio
Incidenza
%
Valore di
bilancio
Variazioni
Incidenza
%
in valore
in %
808.081
4,5%
1.072.136
5,3%
-264.055
-24,6%
di cui: contratti derivati finanziari
695.953
3,9%
600.951
3,0%
95.002
15,8%
Attività finanziarie valutate al fair value
188.449
1,1%
196.034
1,0%
-7.585
-3,9%
9.447.492
53,2%
15.407.443
76,5%
-5.959.951
-38,7%
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Attività finanziarie (a)
di cui:
- titoli di debito
di cui: titoli di Stato italiani
7.327.544
41,2%
3.494.547
17,2%
3.832.997
109,7%
17.771.566
100,0%
20.170.160
100,0%
-2.398.594
-11,9%
16.615.667
93,5%
19.154.978
95,0%
-2.539.311
-13,3%
13.103.926
73,7%
18.257.130
90,5%
-5.153.204
-28,2%
- titoli di capitale
226.743
1,3%
241.801
1,2%
-15.058
-6,2%
- quote O.I.C.R.
233.203
1,3%
172.430
0,8%
60.773
35,2%
Passività finanziarie di negoziazione (b)
di cui: contratti derivati finanziari
Attività finanziarie nette (a-b)
881.981
100,0%
608.568
100,0%
273.413
44,9%
881.981
100,0%
608.568
100,0%
273.413
44,9%
16.889.585
19.561.592
-2.672.007
-13,7%
L’esercizio si è contraddistinto per l’esecuzione della manovra, avviata sul finire del 2015, di
progressivo alleggerimento dei governativi italiani – pur mantenendo una consistenza ottimale ai
fini della gestione della liquidità – nell’ambito di una più ampia ricomposizione e diversificazione
degli investimenti. Questi i principali interventi realizzati nel corso del 2016:
Portafoglio AFS:
 una riduzione netta dei titoli di Stato italiani per circa 4,3 miliardi di euro nominali;
 il passaggio, intervenuto nel quarto trimestre, di 3,3 miliardi di euro nominali di BTP al portafoglio HTM;
 l’acquisto di Treasury americani per 1,6 miliardi di dollari nominali;
 l’investimento netto in titoli di debito Corporate per 200 milioni di euro nominali;
 l’acquisto, al netto delle vendite, di titoli governativi dei Paesi emergenti per 200 milioni di dollari
nominali;
 l’assunzione di una posizione in Bonos spagnoli per 750 milioni di euro nominali;
Portafoglio HFT:
una diminuzione netta dei titoli di Stato italiani per 295 milioni di euro nominali;

Portafoglio HTM:
il passaggio, sopra citato, di 3,3 miliardi di euro nominali di BTP dal portafoglio AFS nell’ambito di
una riqualificazione gestionale nonché contabile di parte del portafoglio stesso al fine di ridurre la
volatilità della riserva patrimoniale, in ottica di contenimento della credit sensitivity.

34*
Con un’accelerazione rispetto agli obiettivi del Piano Industriale (portafoglio gestionale totale,
escluse partecipazioni e derivati di copertura, a 13 miliardi nel 2020, con un’incidenza dei titoli
di Stato italiani del 46%), il peso dei titoli governativi italiani continuerà a ridursi nei prossimi
esercizi: già a gennaio/inizio febbraio 2017 si sono perfezionate vendite di BTP per 680 milioni
nominali e un nuovo investimento in Bonos spagnoli per 300 milioni di euro nominali.
Le Attività finanziarie disponibili per la vendita
Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available For Sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair
value con iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, ad eccezione delle perdite
per riduzione di valore ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore intervenuta nel periodo viene
rilevata a conto economico con rigiro contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente iscritta a
patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva
da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a conto economico se riferiti a titoli di debito. Le
eventuali riduzioni al di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto economico.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche
contabili della Nota Integrativa.
Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
31.12.2015
pro-forma
31.12.2016
L1
Importi in migliaia di euro
Titoli di debito
L2
Valore di
bilancio
L3
L1
L2
Variazioni
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
9.014.846
157.437
8.912
9.181.195
14.863.755
313.310
17.640
15.194.705
-6.013.510
-39,6%
5.671.259
-
-
5.671.259
14.189.211
154.582
-
14.343.793
-8.672.534
-60,5%
Titoli di capitale
12.091
-
137.228
149.319
2.345
-
163.301
165.646
-16.327
-9,9%
Quote O.I.C.R.
25.841
25.608
65.529
116.978
12.406
34.686
-
47.092
69.886
148,4%
di cui: titoli di Stato italiani
Finanziamenti
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
9.052.778
183.045
211.669
9.447.492
14.878.506
347.996
180.941
15.407.443
-5.959.951
-38,7%
La voce presenta a fine 2016 un saldo di 9,5 miliardi, in diminuzione di quasi 6 miliardi nei
dodici mesi.
La tabella mostra come il decremento intervenuto sia pressoché totalmente riconducibile alla
dinamica dei titoli di debito, scesi a 9,2 miliardi dai precedenti 15,2 miliardi (-6 miliardi).
Nello specifico, i titoli di Stato italiani (5,7 miliardi) sono stati interessati nell’esercizio da una
riduzione di 8,7 miliardi, in seguito a vendite/rimborsi netti per 4,3 miliardi nominali e al
passaggio al portafoglio HTM di BTP per 3,3 miliardi nominali, così riassumibili per trimestre:
-
-
nel primo trimestre, vendite per 650 milioni nominali alle quali si è accompagnata una manovra di
switch che ha riguardato titoli per un valore nominale di 1 miliardo (cessione di BTP scadenza
2021/2022 e acquisto di titoli della medesima tipologia con maturazione nel 2023);
nel secondo trimestre, una diminuzione netta di 1,3 miliardi nominali (in seguito a vendite per 1,7
miliardi nominali e acquisti per 400 milioni nominali);
nel terzo trimestre, vendite/rimborsi per 950 milioni nominali derivanti dalla cessione di un BTP del
valore nominale di 800 milioni e dalla scadenza di un altro BTP del valore nominale di 150 milioni;
nel quarto trimestre, vendite di BTP per 1,355 miliardi nominali ed il passaggio di BTP per 3,335
miliardi nominali al portafoglio HTM.
Si precisa che le variazioni espresse nelle tabelle tengono conto delle valorizzazioni contabili di fine periodo.
Gli altri titoli di debito, pari a 3,5 miliardi, risultano invece incrementati su base annua di 2,7
miliardi, in seguito all’acquisto di Treasury americani per nominali 1,6 miliardi di dollari1, di
titoli corporate investment grade per nominali 200 milioni di euro netti2, di titoli governativi dei
Paesi emergenti per nominali 200 milioni di dollari netti, diversificati e frammentati a livello di
1 600 milioni di dollari nel primo trimestre, 500 milioni nel secondo trimestre ed ulteriori 500 milioni nel quarto trimestre.
2 350 milioni acquistati nel secondo trimestre, 150 milioni venduti nel terzo trimestre.
35*
importo (investimento del secondo trimestre), nonché di Bonos spagnoli per 750 milioni di euro
nominali, contabilizzati nell’ultimo trimestre. In contropartita, si sono registrate vendite/rimborsi
marginali, pari a 0,1 miliardi, di titoli Corporate relativi al portafoglio della ex Centrobanca.
I titoli di capitale si sono attestati a 149,3 milioni dai 165,6 milioni di fine 2015: nella Nota
Integrativa, Parte A.4.5 “Gerarchia del fair value” e Parte B, Attivo patrimoniale, viene riportato il
dettaglio dei principali titoli classificati al livello 3 di fair value, che rappresentano oltre il 90% del
totale, unitamente alla descrizione delle relative movimentazioni. In questa sede si ricorda che nel
primo semestre i titoli L3 avevano incorporato la svalutazione riferita al sostanziale azzeramento
del rischio di credito residuo legato a strumenti partecipativi rivenienti da posizioni di credito
deteriorato, mentre nel terzo trimestre è stato iscritto un titolo di capitale relativo al contributo allo
Schema Volontario del FITD per l’intervento di sostegno a Cassa di Risparmio di Cesena3 che a
fine anno risultava contabilizzato per 2,8 milioni. Infine si segnala la contabilizzazione di circa 19
milioni di euro relativi alle quote in Banca d’Italia di pertinenza delle due ex Banche Rete
incorporate.
Le quote O.I.C.R. sono cresciute a circa 117 milioni dai 47,1 milioni di un anno prima. Nel
secondo trimestre erano state registrate al livello L3 per 119,1 milioni 4 le quote del Fondo
Atlante sottoscritte dalla Capogruppo, svalutate a fine anno a 65,5 milioni. Nell’esercizio sono
stati inoltre rilevati l’acquisto di un ETF per 10,4 milioni e la liquidazione per 850 mila euro del
Fondo Centrobanca Sviluppo Impresa (entrambi nel terzo trimestre) nonché rimborsi netti su
alcuni fondi (6,9 milioni l’importo riferito alle movimentazioni di maggior rilievo, tra i quali il
Fondo Polis) e variazioni legate al delta NAV.
Restano iscritti fondi immobiliari per 16,5 milioni (17,8 milioni a dicembre 2015), tra i quali il più rilevante è il Fondo Polis,
classificato a livello 1 di fair value per 11,3 milioni (12,4 milioni).
Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” (Held To Maturity – HTM) comprende gli strumenti
finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza.
Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a conto economico delle eventuali perdite durevoli di
valore o delle eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle motivazioni che le avevano determinate.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione
31.12.2015
pro-forma
31.12.2016
Fair Value
Valore di
bilancio
Importi in migliaia di euro
Titoli di debito
di cui: titoli di Stato italiani
Finanziamenti
Totale
L1
L2
Totale
L3
Variazioni
Fair Value
Valore di
bilancio
L1
L2
Totale
L3
in valore
in %
7.327.544
7.440.786
-
-
7.440.786
3.494.547
3.599.957
-
-
3.599.957
3.832.997
109,7%
7.327.544
7.440.786
-
-
7.440.786
3.494.547
3.599.957
-
-
3.599.957
3.832.997
109,7%
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
7.327.544
7.440.786
-
-
7.440.786
3.494.547
3.599.957
-
-
3.599.957
3.832.997
109,7%
Il portafoglio, fino al 30 settembre 2016 costituito da BTP per nominali 3,05 miliardi aventi
scadenze comprese tra il 2020 ed il 2022, in seguito al passaggio dal portafoglio AFS di BTP per
3,335 miliardi di euro nominali (maturazione 2022/2023) evidenzia un valore nominale di 6,385
miliardi ed un controvalore contabile di 7,3 miliardi.
3 Si veda il capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016” per ulteriori dettagli.
4 Livello 3 di fair value della scala gerarchica ai sensi delle previsioni dell’IFRS 13. Per ulteriori informazioni, si rimanda al capitolo “Gli
eventi rilevanti del 2016”della Relazione sulla gestione consolidata.
36*
Gli strumenti finanziari di negoziazione
Le Attività finanziarie di negoziazione
La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (Held For Trading – HFT) comprende gli strumenti
finanziari di trading “utilizzati al fine di generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine”. Essi vengono valutati
al fair value rilevato a conto economico – Fair Value Through Profit or Loss – FVPL.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche
contabili della Nota Integrativa.
A fine 2016 le attività finanziarie detenute per la negoziazione totalizzavano 808 milioni dagli 1,1
miliardi del 2015 e risultavano costituite da attività per cassa per 112 milioni e da strumenti
derivati, totalmente di natura finanziaria, per 696 milioni (la cui dinamica e consistenza vanno
lette in correlazione con la corrispondente voce iscritta fra le passività finanziarie di negoziazione).
Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione
31.12.2015
pro-forma
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
L1
L2
Valore di
bilancio
L3
L1
L2
Variazioni
Valore di
bilancio
L3
in valore
in %
A. Attività per cassa
Titoli di debito
106.822
6
100
106.928
465.609
17
100
465.726
-358.798
-77,0%
di cui: titoli di Stato italiani
105.123
-
-
105.123
418.790
-
-
418.790
-313.667
-74,9%
Titoli di capitale
4.918
-
2
4.920
4.601
-
2
4.603
317
6,9%
Quote O.I.C.R.
280
-
-
280
275
-
581
856
-576
-67,3%
Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
112.020
6
102
112.128
470.485
17
683
471.185
-359.057
-76,2%
Derivati finanziari
1.257
683.153
11.543
695.953
647
588.472
11.832
600.951
95.002
15,8%
Derivati su crediti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale (b)
1.257
683.153
11.543
695.953
647
588.472
11.832
600.951
95.002
15,8%
Totale (a+b)
113.277
683.159
11.645
808.081
471.132
588.489
12.515
1.072.136
-264.055
-24,6%
Totale (a)
-
B. Strumenti derivati
-
Come si può notare dalla tabella, i titoli di debito rappresentano la voce principale tra le attività
per cassa ed includono, per 105 milioni, titoli di Stato italiani. Quest’ultimi nei dodici mesi hanno
registrato una significativa contrazione dovuta alle seguenti movimentazioni:
- acquisti per 170 milioni nominali a fronte di vendite/rimborsi per 350 milioni nominali nel
primo trimestre;
- vendite e rimborsi di BTP e BOT per 100 milioni nominali nel secondo trimestre;
- rimborso di un BOT per 15 milioni nominali nel quarto trimestre.
A fine 2015, negli altri titoli di debito era iscritto un Treasury per 50 milioni di dollari nominali:
tale posizione, incrementata nel primo trimestre di ulteriori 150 milioni nominali, è stata poi
oggetto di realizzo nel secondo trimestre.
I titoli di capitale, che totalizzano un importo marginale di circa 5 milioni, risultano stabili.
Infine le quote O.I.C.R., pari a 280 mila euro, mostrano una riduzione di 576 mila euro, per effetto
della svalutazione integrale, nel secondo trimestre, di due investimenti residuali in fondi hedge.
Le Passività finanziarie di negoziazione
Le passività finanziarie di negoziazione, pari a 882 milioni, si confermano rappresentate
unicamente da derivati finanziari, la cui evoluzione deve essere interpretata in coerenza con
quella della corrispondente voce iscritta tra le attività finanziarie.
37*
Ancorché le relative passività non emergano in chiusura d’anno, UBI Banca ha comunque dato
luogo, durante l’esercizio, ad una contenuta operatività in scoperti su titoli di Stato italiani e
su titoli governativi europei.
Passività finanziarie di negoziazione: composizione
31.12.2015
pro-forma
31.12.2016
L1
Importi in migliaia di euro
L2
Valore di
bilancio
L3
L1
L2
Variazioni
Valore di
bilancio
L3
in valore
in %
A. Passività per cassa
Debiti verso banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Derivati finanziari
76
881.896
9
881.981
7
608.544
17
608.568
273.413
Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale (b)
76
881.896
9
881.981
7
608.544
17
608.568
273.413
44,9%
Totale (a+b)
76
881.896
9
881.981
7
608.544
17
608.568
273.413
44,9%
Totale (a)
B. Strumenti derivati
44,9%
-
Le Attività finanziarie valutate al fair value
La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli strumenti finanziari classificati in tale categoria in
applicazione della Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value con imputazione delle variazioni a
conto economico.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche
contabili della Nota Integrativa.
Attività finanziarie valutate al fair value: composizione
31.12.2015
pro-forma
31.12.2016
L1
Importi in migliaia di euro
Titoli di debito
L2
Valore di
bilancio
L3
L1
L2
Variazioni
Valore di
bilancio
L3
in valore
in %
-
-
-
-
-
-
-
-
Titoli di capitale
1.555
3.000
67.949
72.504
1.700
3.000
66.852
71.552
952
1,3%
Quote O.I.C.R.
115.945
-
-
115.945
119.082
-
5.400
124.482
-8.537
-6,9%
-
-
-
-
-
-
-
-
117.500
3.000
67.949
188.449
120.782
3.000
72.252
196.034
Finanziamenti
Totale
-
-7.585
-
-3,9%
Le attività finanziarie valutate al fair value ammontano a 188 milioni, senza variazioni di
rilievo rispetto ai 196 milioni di dicembre.
Come si evince in tabella, l’aggregato si presenta composto da:
- titoli di capitale per 72 milioni, detenuti nell’ambito delle attività di merchant banking e di
Private Equity;
- quote O.I.C.R. per 116 milioni, esclusivamente costituite dai fondi Tages iscritti a livello 1 di fair
value, suscettibili di variazioni legate alla valorizzazione di mercato. Lo stock marginale
classificato in precedenza al livello 3, riferito ad investimenti residuali in fondi hedge diversi dai
fondi Tages, è stato completamente svalutato nel secondo trimestre del 2016.
Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione consolidata per quanto riguarda i contenziosi in
essere (vicenda Madoff e fondo Dynamic Decisions Growth).
38*
L’esposizione al rischio sovrano
UBI Banca: esposizioni al rischio sovrano
importi in migliaia di euro
- Italia
attività e passività finanziarie detenute per la
negoziazione (esposizione netta)
attività finanziarie disponibili per la vendita*
attività finanziarie detenute sino alla scadenza
crediti
- Stati Uniti
attività e passività finanziarie detenute per la
negoziazione (esposizione netta)
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Olanda
crediti
- Colombia
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Filippine
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Indonesia
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Kazakistan
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Marocco
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Messico
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Panama
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Perù
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Polonia
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Romania
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Spagna
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Sud Africa
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Turchia
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Uruguay
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Argentina
attività e passività finanziarie detenute per la
negoziazione (esposizione netta)
Totale esposizioni per cassa
31.12.2015
pro-forma
31.12.2016
Paese / portafoglio di classificazione
Valore
nominale
Valore
di bilancio
Valore
nominale
Fair Value
Valore
di bilancio
Fair Value
11.235.872
13.174.871
13.288.113
15.953.350
18.495.747
18.601.159
105.000
4.682.505
6.385.000
63.367
1.517.883
105.123
5.676.596
7.327.544
65.608
1.533.693
105.123
5.676.596
7.440.786
65.608
1.533.693
400.000
12.279.655
3.050.000
223.695
50.000
418.790
14.356.400
3.494.547
226.010
44.990
418.790
14.356.400
3.599.957
226.012
44.990
1.517.883
10
10
19.922
19.922
14.230
14.230
28.935
28.935
9.487
9.487
9.487
9.487
27.986
27.986
11.384
11.384
11.384
11.384
4.743
4.743
19.448
19.448
750.000
750.000
14.230
14.230
7.115
7.115
11.384
11.384
25
1.533.693
10
10
23.359
23.359
18.936
18.936
31.008
31.008
10.115
10.115
9.715
9.715
28.011
28.011
12.091
12.091
15.006
15.006
5.233
5.233
21.466
21.466
809.995
809.995
15.471
15.471
7.746
7.746
12.067
12.067
3
1.533.693
10
10
23.359
23.359
18.936
18.936
31.008
31.008
10.115
10.115
9.715
9.715
28.011
28.011
12.091
12.091
15.006
15.006
5.233
5.233
21.466
21.466
809.995
809.995
15.471
15.471
7.746
7.746
12.067
12.067
3
50.000
10
10
-
44.990
10
10
-
44.990
10
10
-
2
1
1
25
3
3
2
1
1
13.693.525
15.728.796
15.842.038
16.003.362
18.540.748
18.646.160
* Il valore di bilancio differisce rispetto a quello riportato nella riga "titoli di Stato italiani" della tabella relativa alle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” per la
presenza, in questa tabella, di obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti (emittente statale) per 5,3 milioni al 31 dicembre 2016 e per 12,6 milioni al 31 dicembre 2015.
Il dettaglio delle esposizioni di UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets
Authority, ESMA), per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati.
Al 31 dicembre 2016 il valore di bilancio delle esposizioni al rischio sovrano di UBI Banca
ammontava a 15,7 miliardi di euro, in calo di 2,8 miliardi nel confronto annuo.
Il peso prevalente continua ad essere rappresentato dal rischio Italia, in relazione agli
investimenti presenti nei portafogli finanziari già descritti: le manovre eseguite nell’anno
hanno determinato una riduzione di ben 5,2 miliardi, al netto dei crediti. La variazione più
rilevante è imputabile al portafoglio AFS che ha incorporato sia vendite/rimborsi sia il
passaggio, nel quarto trimestre, di 3,3 miliardi nominali di euro nel portafoglio HTM.
Quest’ultimo portafoglio, di conseguenza, ha registrato un incremento speculare.
39*
Quale conseguenza della manovra di diversificazione dell’esposizione al rischio sovrano sono
emerse:
 una crescita di circa 1,5 miliardi nei confronti degli Stati Uniti (Treasury);
 nuove posizioni in capo a diversi Paesi emergenti e non, per complessivi 210 milioni, relative ad
investimenti molto frazionati;
 un investimento in Bonos spagnoli per 810 milioni.
***
Dalla tabella sulla distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio, emerge:
- una minor incidenza della fascia temporale “da un anno fino a 3 anni” (14,4% del totale
rispetto al 26,6%), in seguito alle vendite che hanno interessato il portafoglio AFS,
nell’ambito della manovra di alleggerimento dello stock di titoli domestici;
- un incremento della fascia “da 5 anni fino a 10 anni” (49,4% dal 41,7% precedente),
nonostante la riduzione dei relativi stock, quale conseguenza della significativa flessione
che ha interessato il totale degli investimenti: in particolare, si evidenzia il passaggio di 3,3
miliardi dal portafoglio AFS al portafoglio HTM, in precedenza illustrato.
Al 31 dicembre 2016 il portafoglio di negoziazione aveva una vita media di 0,17 anni (4,5 anni
a fine 2015), il portafoglio AFS di 8,2 anni (6,2 anni) ed il portafoglio HTM di 4,9 anni (4,8 anni).
UBI Banca: maturity dei titoli di Stato italiani
31.12.2015
pro-forma
31.12.2016
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
Attività
finanziarie
detenute sino
alla scadenza
Valore di
bilancio
Incidenza
%
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
Attività
finanziarie
detenute sino
alla scadenza
Valore di
bilancio
Incidenza
%
Importi in migliaia di euro
105.122
-
-
105.122
0,8%
100.029
-
-
100.029
Da 6 mesi fino a un anno
Fino a 6 mesi
-
256.031
-
256.031
2,0%
-
155.670
-
155.670
0,9%
Da un anno fino a 3 anni
-
1.881.807
-
1.881.807
14,4%
50.226
4.798.702
-
4.848.928
26,6%
Da 3 anni fino a 5 anni
-
-
2.637.845
2.637.845
20,1%
-
1.405.203
2.336.591
3.741.794
20,5%
Da 5 anni fino a 10 anni
-
1.789.459
4.689.699
6.479.158
49,4%
268.535
6.187.391
1.157.956
7.613.882
41,7%
Oltre 10 anni
1
1.743.962
-
1.743.963
13,3%
-
1.796.827
-
1.796.827
9,8%
105.123
5.671.259
7.327.544
13.103.926
100,0%
418.790
14.343.793
3.494.547
18.257.130
100,0%
Totale
0,5%
***
Nell’ottica di una maggiore trasparenza sulle esposizioni al rischio di credito rappresentate da
titoli di debito diversi dal debito sovrano – così come sollecitato dalla European Securities and
Markets Authority (ESMA) nel documento n. 725/2012 del 12 novembre 2012 – viene proposta
una tabella riepilogativa dei titoli di debito diversi dal debito sovrano complessivamente iscritti
nell’attivo patrimoniale di UBI Banca (Attività finanziarie disponibili per la vendita, Attività
finanziarie detenute per la negoziazione, Crediti verso banche e Crediti verso clientela).
Il valore di bilancio di tali investimenti totalizzava 5,7 miliardi, in linea con il dato 2015. La
manovra di diversificazione del portafoglio AFS realizzata nell'esercizio (nuovi investimenti in
titoli Corporate per 200 milioni di euro nominali) ha accentuato la distribuzione geografica
degli investimenti soprattutto con riferimento agli emittenti non bancari. I titoli bancari in
portafoglio, al contrario, confermano un’elevata concentrazione su emittenti italiani (4,9
miliardi a fine 2016), per 4,6 miliardi riferibili a obbligazioni delle Banche Rete sottoscritte da
UBI Banca nell’ambito dell’attività infragruppo.
40*
Titoli di debito diversi dai titoli di Stato iscritti nell'attivo di bilancio
31.12.2015
pro-forma
31.12.2016
A
completamento
dell’informativa
richiesta dall’ESMA, si
precisa infine che a
dicembre 2016 (così
come
a
dicembre
2015), UBI Banca non
aveva
in
essere
contratti derivati su
credito (Credit Default
product)
–
né
tantomeno ha operato
su tali strumenti nel
corso
dell’esercizio,
per incrementare la
propria
esposizione
ovvero per acquisire
protezione.
Importi in migliaia di euro
Emittente
Valore di
bilancio
Nazionalità
Fair Value
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Fair Value
Valore
Nominale
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Italia
Francia
Lussemburgo
Olanda
Regno Unito
Spagna
Stati Uniti
Australia
Danimarca
Finlandia
Germania
Irlanda
Messico
Argentina
Belgio
Jersey C.I.
Panama
Svezia
Norvegia
182.009
46.654
2.067
103.326
134.874
26.401
89.521
14.577
24.392
11.014
15.660
31.029
13.469
13.265
10.483
9.037
1.347
9.697
175.763
46.654
2.067
103.326
134.874
26.401
89.521
14.577
24.392
11.014
15.660
31.029
13.469
13.265
10.483
9.037
1.347
9.697
196.046
42.500
2.152
97.288
129.184
24.500
83.572
13.000
22.500
9.900
14.500
30.100
12.000
12.900
10.000
8.500
1.100
9.000
205.078
70.787
1
112.899
76.663
41.522
77.262
15.725
8.075
2.033
26.690
20.297
8.325
119
9.626
199.741
70.787
1
112.899
76.663
41.522
77.262
15.725
8.075
2.033
26.690
20.297
8.325
119
9.626
209.679
66.000
198
106.727
74.037
37.900
72.872
14.500
7.500
2.000
25.500
20.100
7.500
126
9.000
Totale Corporate
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Germania
Italia
Lussemburgo
Regno Unito
Austria
Finlandia
Francia
Irlanda
Olanda
Spagna
Svezia
Stati Uniti
Cipro
738.822
15.863
4.801.594
38.565
16.547
3.279
12.656
14.586
15.603
13.288
8.605
-
732.576
15.863
4.865.250
38.565
16.547
3.279
12.656
14.586
15.603
13.288
8.605
-
718.742
15.003
4.802.523
36.500
15.700
3.000
12.500
13.000
15.000
12.500
8.000
9.500
675.102
5.760
4.904.584
27.738
15.228
7.012
8.083
5.088
7.565
19.111
8.118
64
669.765
5.760
4.980.328
27.738
15.228
7.012
8.083
5.088
7.565
19.111
8.118
64
653.639
5.003
4.902.168
27.000
14.500
6.500
8.000
5.000
7.515
19.000
7.500
9.500
4.940.586
5.004.242
4.943.226
5.008.351
5.084.095
5.011.686
5.679.408
5.736.818
5.661.968
5.683.453
5.753.860
5.665.325
Totale Bancario
Totale Titoli di debito
41*
Il patrimonio netto e l’adeguatezza
patrimoniale
Al fine di consentire un raffronto in termini omogenei, le riserve da valutazione al 31 dicembre 2015 sono state
ricostruite per tenere conto delle prime due Banche Rete (Banca Regionale Europea e Banca Popolare
Commercio e Industria) incorporate da UBI Banca con efficacia 21 novembre 2016.
Al
31
dicembre
2016
il
patrimonio netto contabile di
UBI Banca, comprensivo del
risultato di esercizio, si attestava
a 8.329,6 milioni di euro che si
raffrontano agli 8.758,9 milioni di
fine 2015.
Riserve da valutazione: composizione
Importi in migliaia di euro
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Copertura dei flussi finanziari
Differenze di cambio
Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali
a benefici definiti
Leggi speciali di rivalutazione
31.12.2016
31.12.2015
31.12.2015
pro-forma
-27.530
330
281.294
-101
282.123
-102
-243
-243
-243
-33.749
33.389
-7.554
30.993
-27.685
33.390
Come si può evincere dal
Totale
-27.803
304.389
287.483
Prospetto delle variazioni del
patrimonio netto e dal Prospetto
della redditività complessiva riportati tra gli Schemi del bilancio dell’impresa, la flessione di
429,3 milioni intervenuta nei dodici mesi può essere ricondotta a:
 l’attribuzione di 100,6 milioni a dividendi ed altre destinazioni;
 una variazione negativa delle riserve da valutazione per -332,2 milioni, generata per -301,7
milioni dalla redditività complessiva, di cui: -296 milioni inerenti alle attività finanziarie
disponibili per la vendita, -6,1 milioni a perdite attuariali su piani a benefici definiti, +0,4
milioni alla copertura dei flussi finanziari. I restanti -30,5 milioni sono ascrivibili per -13,6
milioni al rigiro della riserva per il passaggio, intervenuto nel quarto trimestre, di titoli di
Stato dal portafoglio AFS a quello HTM e per -16,9 milioni all’effetto della ricostruzione dei
dati pro-forma;
 una variazione positiva per 186,4 milioni ascrivibile all’emissione di n. 74.551.823 azioni
ordinarie rivenienti dalla fusione per incorporazione nella Capogruppo di Banca Popolare
Commercio Industria e Banca Regionale Europea;
 una variazione positiva per 0,8 milioni in seguito all’assegnazione di stock options al
“Personale più rilevante” del Gruppo nell’ambito del piano di incentivazione 2011 e 2013
per un totale di n. 208.636 azioni;
 una variazione complessivamente positiva per 315,2 milioni delle altre riserve, riconducibile
in via prioritaria al disavanzo di fusione in seguito alle incorporazioni di Banca Popolare
Commercio Industria e Banca Regionale Europea. Si ricorda inoltre che 7,7 milioni derivano
dall’iscrizione di una riserva negativa a fronte della valorizzazione delle n. 1.807.220 azioni
oggetto di recesso che UBI Banca è stata autorizzata a riacquistare [corrispondente alla
differenza fra il prezzo di rimborso (7,288 euro per azione) e il valore di mercato alla data di
regolamento del rimborso (3,0215 euro)]1.
 una variazione negativa per -5,5 milioni che riflette la contabilizzazione (al valore di 3,0215
euro per azione) dell’acquisto delle sopracitate n. 1.807.220 azioni proprie oggetto di
recesso, oltre all’effetto netto dell’acquisto di n. 347.000 azioni ordinarie UBI Banca
(n. 274.000 a settembre al prezzo medio di 2,5165 euro per azione e n. 73.000 a dicembre
al prezzo medio di 2,5 euro per azione) a servizio del premio di produttività per l’anno 2015
e delle assegnazioni effettuate negli ultimi mesi dell’anno (n. 191.657 azioni a settembre,
n. 4.565 ad ottobre e n. 149.217 a dicembre);
 l’appostazione della perdita d’esercizio per 493,4 milioni.
Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la variazione di -309,6 milioni complessivamente
evidenziata dalle “Riserve da valutazione delle attività disponibili per la vendita” è integralmente
riconducibile ai titoli di debito in portafoglio (al netto dell’effetto fiscale). In particolare la riserva
1 Si veda in proposito quanto riportato nella Relazione sulla gestione consolidata al capitolo ”Gli eventi rilevanti del 2016”.
42*
relativa a tale categoria, è passata da un valore positivo di 215,8 milioni ad un saldo negativo di
-90 milioni, evidenziando decrementi di fair value per 171,5 milioni, per circa l’80% su titoli di
Stato italiani, e rigiri a conto economico di riserve positive da realizzo per -127,3 milioni, quasi
totalmente per cessione di titoli di Stato italiani. La riserva sui governativi italiani è così divenuta
negativa attestandosi a -65,2 milioni in chiusura d’esercizio.
Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
Importi in migliaia di euro
1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2016 pro-forma
Titoli di capitale
Quote di
O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
215.756
53.997
12.370
-
282.123
2. Variazioni positive
2.1 Incrementi di fair value
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
6.672
6.173
499
499
1.089
1.071
18
18
-
4.656
4.653
3
3
-
-
12.417
11.897
520
21
499
-
3. Variazioni negative
3.1 Riduzione di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive
3.4 Altre variazioni
-312.423
-171.531
-127.290
-13.602
-2.947
-334
-304
-2.309
-
-6.700
-619
-188
-5.893
-
-
-322.070
-172.484
-492
-135.492
-13.602
-89.995
52.139
10.326
-
-27.530
4. Rimanenze finali al 31 dicembre 2016
Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
31.12.2015
pro-forma
31.12.2016
Riserva positiva
Importi in migliaia di euro
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
Riserva negativa
Totale
Riserva positiva
Riserva negativa
Totale
62.280
52.645
10.457
-
-152.275
-506
-131
-
-89.995
52.139
10.326
-
228.756
54.206
12.373
-
-13.000
-209
-3
-
215.756
53.997
12.370
-
125.382
-152.912
-27.530
295.335
-13.212
282.123
Dalla tabella emergono anche altre variazioni negative per 13,6 milioni inerenti al già citato
rigiro ad altre riserve correlato al passaggio, intervenuto nel quarto trimestre, di 3,3 miliardi
nominali di BTP dal portafoglio AFS a quello HTM.
Tra le variazioni positive si rilevano incrementi di fair value per 6,2 milioni, nonché un “Rigiro
a conto economico di riserve negative da realizzo” per 0,5 milioni, in entrambi i casi
integralmente riferibili a titoli di debito diversi dai governativi italiani.
Per quanto attiene ai titoli di capitale (al netto dell’effetto fiscale), la tabella mostra incrementi
di fair value per 1,1 milioni principalmente riferibili alla partecipazione in S.A.C.B.O., e
decrementi per “Rigiri a conto economico da riserve positive” pari a 2,3 milioni, essenzialmente
attribuibili alla vendita delle azioni Visa Europe Ltd.
In merito alle quote O.I.C.R., la relativa riserva ha registrato incrementi di fair value per 4,7
milioni, la metà dei quali ascrivibili al Fondo Polis. Tra le variazioni negative, emergono “Rigiri
a conto economico da riserve positive” per 5,9 milioni riferibili in via prioritaria al Fondo
Sviluppo Impresa, liquidato nell’agosto 2016.
Come evidenziato nella Sezione 2, Parte F della Nota Integrativa, il totale fondi propri di UBI
Banca – calcolato secondo la nuova disciplina prudenziale per le banche e per le imprese di
investimento entrata in vigore il 1° gennaio 2014 (c.d. Basilea 3) – a fine 2016 era pari a 9.208
milioni di euro, dei quali 7.571 milioni rappresentati da capitale primario (Common Equity
Tier 1 capital).
I requisiti prudenziali per rischio di credito, di aggiustamento della valutazione del credito, per
rischi di mercato e rischio operativo – dettagliati nella medesima Sezione della Parte F –
totalizzavano 2.692 milioni di euro, determinando un Common Equity Tier 1 capital ratio pari
al 22,50%, un Tier 1 capital ratio del 22,50% ed un Total capital ratio del 27,36%.
43*
I rapporti verso le imprese del Gruppo
I rapporti verso le Società del Gruppo, distinguendo fra imprese controllate (consolidate
integralmente) e imprese collegate (consolidate con il metodo del patrimonio netto), sono
dettagliatamente riportati nella Parte H della Nota Integrativa, nell’ambito dell’informativa sui
rapporti con le parti correlate.
Le operazioni con parti correlate
e con soggetti collegati
Parti correlate
Con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 – modificata con successiva Delibera n. 17389 del
23 giugno 2010 – la Consob ha approvato un Regolamento recante disposizioni in materia di
operazioni con parti correlate. La normativa disciplina le procedure da seguire per
l’approvazione delle operazioni poste in essere dalle società quotate – quale è UBI Banca – con
i soggetti in potenziale conflitto d’interesse, tra cui azionisti di riferimento o di controllo,
componenti degli organi amministrativi e di controllo e alti dirigenti, inclusi i loro stretti
familiari.
L’informativa ai sensi dell’articolo 5, comma 8 della suddetta Delibera Consob 17221/2010, ed
in particolare quella sulle operazioni di maggiore rilevanza concluse da UBI Banca con parti
correlate nel corso del 2016, è riportata nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si
rimanda.
Nella Nota Integrativa, Parte H, vengono inoltre fornite le informazioni, ai sensi dello IAS 24,
sui rapporti patrimoniali ed economici che UBI Banca intrattiene con le sue parti correlate,
nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del proprio bilancio.
Soggetti collegati
In attuazione dell’articolo 53, commi 4 e seguenti del TUB e della Deliberazione del CICR del
29 luglio 2008, n. 277, il 12 dicembre 2011 Banca d’Italia ha emanato il 9° aggiornamento
delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” (pubblicate nella Gazzetta
Ufficiale del 16 gennaio 2012) in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei
confronti di soggetti collegati alla banca o al gruppo bancario, dove per soggetti collegati deve
intendersi l’insieme costituito da una parte correlata e da tutti i soggetti ad essa connessi.
La nuova disciplina mira a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri
decisionali possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle deliberazioni relative a
finanziamenti e/o altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti.
Il primo presidio riguarda pertanto l’introduzione di limiti prudenziali per le attività di rischio
(della Banca e/o del Gruppo) verso i soggetti collegati. I limiti si presentano differenziati in
funzione delle diverse tipologie di parti correlate, con livelli più stringenti nel caso di relazioni
banca-industria.
Ad integrazione dei limiti prudenziali la normativa prevede apposite procedure deliberative,
unitamente a specifiche indicazioni in merito ad assetti organizzativi e controlli interni.
44*
In ragione di quanto previsto dal Titolo V, Capitolo 5, della Circolare n. 263 del 27 dicembre
2006, UBI Banca ha adottato uno specifico “Regolamento per la disciplina delle operazioni con
Soggetti Collegati del Gruppo” recante disposizioni in materia di “attività di rischio e conflitti di
interesse nei confronti di soggetti collegati”, che disciplina le procedure dirette a preservare
l’integrità dei processi decisionali riguardanti le operazioni con soggetti collegati poste in
essere da UBI Banca.
Il Consiglio di Sorveglianza in data 15 maggio 2012 ha deliberato che in UBI Banca il nuovo
“Comitato Soggetti Collegati” coincida con il già vigente “Comitato Parti Correlate”, istituito ai
sensi delle disposizioni Consob e del Regolamento che disciplina le operazioni con Parti
Correlate (con delibera del medesimo Consiglio di Sorveglianza in data 24 novembre 2010), che
ha assunto pertanto la denominazione di “Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati”.
In tutte le segnalazioni trimestrali all’Organo di Vigilanza effettuate a partire dal 31 marzo 2016
e fino al 31 dicembre 2016, UBI Banca è sempre risultata nei limiti indicati dalla normativa
prudenziale.
***
Ulteriori informazioni sul Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati sono contenute nella
“Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di UBI Banca Spa”, riportata in altra
parte nel presente fascicolo, nella quale trova peraltro esposizione l’informativa relativa alle
politiche interne in materia di controlli a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di
interesse nei confronti dei soggetti collegati.
45*
Il titolo azionario e la compagine sociale
Il titolo azionario
Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa
Italiana, segmento Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib Index.
Performance comparata del titolo azionario Unione di Banche Italiane
Impo rti in euro
30.12.2016
A
30.9.2016
B
30.6.2016
C
31.3.2016 30.12.2015
D
E
Var. %
A/E
18.7.2011*
F
Var. %
A/F
Azioni Unione di Banche Italiane
- prezzo ufficiale
2,607
1,978
2,432
3,263
6,246
-58,3%
3,351
-22,2%
- prezzo di riferimento
2,612
2,050
2,474
3,252
6,200
-57,9%
3,278
-20,3%
20.936
18.033
17.775
19.787
23.236
-9,9%
18.628
12,4%
9.511
7.653
7.178
10.471
15.388
-38,2%
12.647
-24,8%
Indice FTSE Italia All-Share
Indice FTSE Italia Banche
* Data di perfezionamento dell’aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro.
Fonte Datastream.
A livello mondiale, l’esercizio 2016 ha avuto un inizio difficile a causa della crisi cinese e
petrolifera come pure per gli iniziali timori sulle possibili ripercussioni della Brexit, mostrando
invece uno sviluppo positivo nella seconda parte dell’anno che ha portato a recuperi
significativi, con la miglior performance segnata proprio dalla Borsa londinese.
La Borsa italiana, al contrario, trainata dalla performance del settore bancario, ha evidenziato
un anno fortemente critico e soggetto ad elevata volatilità.
Il mercato finanziario nazionale ha risentito di una serie di shock, già emersi a fine 2015
quando, proprio per gestire la crisi di quattro Istituti (Banca delle Marche, Banca Popolare
dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Chieti e Cassa di Risparmio di Ferrara), il
Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva emanato il D.L. n. 183 recante disposizioni
urgenti per il settore creditizio.
Le problematiche relativamente al sistema bancario italiano sono andate ampliandosi
coinvolgendo, tra l’altro, la banca più antica, MPS, e due istituti veneti: Veneto Banca e la
Banca Popolare di Vicenza.
Il timore sul destino di questi istituti, e quindi sulla necessità di ingenti aumenti di capitale
destinati a coprire le perdite, nonché sulla presenza elevata di crediti deteriorati a livello di
sistema, hanno innestato spinte speculative talvolta molto aggressive che hanno causato
ingenti ribassi borsistici, succedutisi a più riprese.
Come emerge dalla tabella, nel 2016 i principali indici borsistici italiani hanno registrato
andamenti riflessivi (-9,9% il FTSE Italia-All Share e -38,2% il FTSE Italia Banche): nel
movimentato panorama bancario nazionale, il titolo UBI Banca ha evidenziato una
diminuzione del 58,3% risentendo anche delle notizie sull’acquisizione di alcune delle banche
in crisi sopra citate.
Successivamente alla chiusura dell’esercizio, ed in particolare dal 12 gennaio 2017, giorno di presentazione
dell’Offerta vincolante per l’acquisto delle tre Banche Ponte, il titolo ha mostrato un recupero superando
quota 3 euro.
Nei dodici mesi gli scambi di azioni UBI Banca al mercato telematico hanno riguardato circa 3,5
miliardi di titoli per un controvalore di oltre 10 miliardi di euro. Nel 2015 erano stati scambiati
quasi 2 miliardi di titoli per un controvalore di 13,5 miliardi di euro.
46*
La capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale) era pari a 2,5 miliardi, rispetto ai
5,6 miliardi di fine 2015, posizionando UBI Banca al 3° posto tra i gruppi bancari commerciali
italiani quotati1.
A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI nell’European Banking Report –
comprendente i Paesi EU15 più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le prime 50
istituzioni (EBR International Flash, dicembre 2016).
Il picco registrato a livello di volumi in data 30 novembre 2016 si è verificato in asta di chiusura.
Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del
titolo azionario UBI Banca dal 18 luglio 2011 (*)
250
240
230
220
210
200
190
180
170
160
150
140
130
120
110
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
UBI Banca
FTSE Italia All-Share
FTSE Italia Banche
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
l a s o n d g f m am g l a s o n d g fm am g l a s o n d g fm am g l a s o n d g fm am g l a s o n d g f m am g l a s o n d g
prezzi di riferimento in euro
(*) Data di perfezionamento dell’aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro, con la sottoscrizione delle marginali azioni residuali da parte del
Consorzio di Garanzia.
1 Il Gruppo si posizionava al 5° posto considerando tutti i Gruppi bancari quotati. Si ricorda che al 31 dicembre 2016 risultava
sospeso dalle contrattazioni il titolo Monte dei Paschi di Siena (e quindi con capitalizzazione nulla a fine anno) mentre i Gruppi
bancari Banco Popolare e Banca Popolare di Milano erano ancora considerati quali entità distinte.
47*
Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al titolo azionario UBI Banca, nonché i più
importanti indicatori di Borsa che, per una migliore significatività, sono stati costruiti utilizzando grandezze
consolidate.
Titolo azionario UBI Banca e principali indicatori di Borsa
Anno 2016
Numero di azioni in essere a fine esercizio
Anno 2015
976.300.395
901.748.572
Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro
3,029
6,887
Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro
1,903
5,180
Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro
6,150
7,880
Dividendo unitario - in euro
Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio)
Dividendi totali - in euro (*)
Book Value [Patrimonio netto consolidato del Gruppo (inclusa perdita/escluso utile d'esercizio) / n. azioni] - in euro
Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro
Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio (prezzi ufficiali) - in milioni di euro
Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile d'esercizio) ]
0,11
0,11
3,63%
1,60%
107.162.538
99.034.842
9,21
10,94
7,48
9,06
2.545
5.632
0,28
0,57
Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo
0,34
0,67
Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato le attività immateriali di pertinenza del Gruppo
0,35
0,69
-0,9148
0,1251
EPS - Earning per share (utile / perdita netta consolidata per azione ai sensi dello IAS 33) - in euro
(*) Il monte dividendi relativo al 2016 è stato calcolato sulle n. 974.204.888 azioni in circolazione alla data del 20 febbraio 2017 (data di efficacia
dell’incorporazione del secondo gruppo di Banche Rete); tale numero non include le n. 3.031.974 azioni proprie in portafoglio.
Il monte dividendi relativo al 2015 era stato calcolato su n. 900.316.743 azioni (al netto di n. 1.431.829 azioni proprie).
Ai fini di una più corretta quantificazione del valore patrimoniale del titolo e del price/book value, gli indicatori riferiti al 2016 sono stati calcolati utilizzando il
patrimonio consolidato rettificato per tenere conto della perdita d’esercizio.
Investor Relations: i rapporti con analisti ed investitori
istituzionali
Nel corso del 2016 l’interesse per il Gruppo da parte dei mercati finanziari si è particolarmente
intensificato, sia in ragione del fermento esistente sulle tematiche di sistema del contesto bancario,
italiano ed europeo, sia, soprattutto, per gli avvenimenti che hanno riguardato il Gruppo.
Dopo la trasformazione della Capogruppo da Società cooperativa in Società per Azioni avvenuta nell’ottobre
del 2015, nell’aprile 2016 sono stati rispettivamente eletti e nominati i componenti del nuovo Consiglio di
Sorveglianza e del nuovo Consiglio di Gestione. Nel successivo mese di giugno è stato deliberato e presentato
il nuovo Piano Industriale 2019/2020 che delinea gli obiettivi economico-finanziari del Gruppo nell’ambito di
un’ampia revisione strutturale, organizzativa e societaria, che include, tra le altre cose, la fusione per
incorporazione delle Banche Rete nella Capogruppo.
L’attività di Investor Relations è stata, quindi, caratterizzata dal moltiplicarsi di occasioni di
incontro con la comunità finanziaria, coinvolta e raggiunta attraverso gli strumenti classici di
comunicazione quali i comunicati stampa, le conference call e le presentazioni con analisti
finanziari e investitori professionali, ma anche attraverso una più intensa frequenza di incontri
con gli investitori stessi, soprattutto internazionali.
Ad oggi il Gruppo UBI Banca è seguito attivamente da 22 case di brokeraggio (c.d. “sell side”),
delle quali 16 internazionali e le restanti italiane, e da una moltitudine di analisti “buy side”
appartenenti alle case di investimento.
Per quanto riguarda l’attività con gli investitori, nei dodici mesi i vertici aziendali e/o il team di
Investor Relations hanno incontrato circa 400 investitori istituzionali (equity e debito) in
incontri “one-on-one” o in “group meeting”. Tali operatori vengono generalmente incontrati più
volte durante l’anno, anche in relazione al succedersi degli eventi societari. Inoltre, la
partecipazione a diverse conference internazionali ha consentito un’ulteriore diffusione
dell’informazione ad ampie platee.
48*
Anche grazie a tale intensa attività, secondo i risultati della più recente indagine sull’azionariato
riferita ad ottobre 2016, la quota di capitale detenuta da investitori istituzionali identificati
nominalmente rappresenta oltre il 45% del capitale sociale di UBI Banca.
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
Alla data del 31 dicembre 2016 il capitale sociale di UBI Banca risultava pari a
2.440.750.987,50 euro, costituito da n. 976.300.395 azioni prive di valore nominale.
Si rammenta che l’articolo 10 dello Statuto, così come previsto dalla Legge 33/2015 di conversione del D.L.
3/2015 sulla riforma delle banche popolari, stabilisce che sino al 26 marzo 2017 (ossia per 24 mesi dalla
data di entrata in vigore della legge di conversione) “nessun soggetto avente diritto al voto può esercitarlo,
ad alcun titolo, per un quantitativo di azioni superiore al 5% del capitale sociale avente diritto al voto. ....... le
partecipazioni detenute da organismi di investimento collettivo del risparmio, italiani o esteri, non sono mai
computate ai fini del limite....”.
In base alle comunicazioni ricevute ai sensi dell’art. 120, comma 2, del Testo Unico della
Finanza (TUF, D.Lgs. 58/1998), alla data della presente Relazione tre investitori istituzionali
risultano detenere una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale di UBI Banca2:
 Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con una quota del 5,910% (comunicazione del 22
novembre 2016)3;
 Fondazione Banca del Monte di Lombardia con una quota del 5,208% (comunicazione del
24 novembre 2016)4;
 Silchester International Investors LLP con una quota del 5,123% (comunicazione del 4
novembre 2015)5.
Va in ogni caso tenuto presente che le percentuali di partecipazione indicate potrebbero non essere più
quelle effettive qualora fosse nel frattempo intervenuta una modifica che non comporta obblighi di
comunicazione ai sensi della disciplina applicabile.
In base alle segnalazioni fornite dagli intermediari finanziari, alla data di stacco del dividendo
gli azionisti UBI Banca risultavano pari a circa 150 mila unità.
Si ricorda inoltre, come già indicato nel paragrafo precedente, che la quota di capitale detenuta
da investitori istituzionali identificati nominalmente rappresenta oltre il 45% del capitale
sociale di UBI Banca.
Per quanto riguarda infine le altre informazioni previste dall’articolo 123-bis del TUF, tra le
quali l’adesione al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate promosso da Borsa Italiana e
l’accessibilità al pubblico delle relative informazioni, si rimanda alla Relazione sul Governo
Societario e gli Assetti Proprietari riportata in allegato al presente fascicolo ed altresì
consultabile sul sito istituzionale www.ubibanca.it (sezione Corporate Governance, Documenti
societari), dove trovano illustrazione anche le principali caratteristiche dei sistemi di gestione
dei rischi e di controllo interno relativi al processo di informativa finanziaria.
2 In coerenza con le evidenze del sito Consob, la partecipazione detenuta da Blackrock Inc. (4,987% come da comunicazione dell’11
luglio 2016) non viene più rilevata.
3 Comunicazione effettuata a margine della fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea in UBI Banca.
4 Comunicazione effettuata a margine della fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria in UBI Banca.
5 4,732% ricalcolata sul capitale sociale attuale (post aumento del 21 novembre 2016).
49*
Azioni proprie
Al 31 dicembre 2016 UBI Banca deteneva n. 3.031.974 azioni proprie prive di valore nominale
(n. 1.431.829 a fine 2015), equivalenti allo 0,311% del capitale sociale, delle quali:
- n. 1.807.220 azioni derivanti dall’esercizio del diritto di recesso, acquistate con valuta 8
aprile 2016 sulla base dell’autorizzazione rilasciata dalla BCE il 31 marzo 2016;
- n. 1.223.193 azioni a servizio dei piani incentivanti e n. 1.561 azioni a servizio del premio di
produttività.
Nell’esercizio sono state effettuate le seguenti movimentazioni:
l’assegnazione, in data 1° luglio 2016 di n. 131.277 azioni proprie riferite alla quota differita
del piano di incentivazione a breve termine 2011 (essendo terminato il periodo di retention
sul differimento) e di n. 77.359 azioni relative alla componente “up front” da erogare in
strumenti finanziari nell’ambito del piano di incentivazione 2013, essendo giunto a
maturazione il periodo di retention di 2 anni;
l’acquisto, in esecuzione della delibera assembleare del 2 aprile 2016 6 , nei mesi di
settembre e di dicembre, di complessive n. 347.000 azioni ordinarie UBI Banca a servizio
del premio di produttività per l’anno 2015.
Successivamente, sono state effettuate le seguenti assegnazioni:
- n. 191.657 azioni in settembre;
- n.
4.565 azioni in ottobre;
- n. 149.217 azioni in dicembre.
Per quanto riguarda invece le n. 1.223.193 azioni proprie in essere a fine esercizio a servizio
dei piani incentivanti, n. 646.483 azioni risultano già impegnate a favore del “Personale più
rilevante” come segue:
 n. 34.242 azioni per la quota differita del piano a breve termine 2012;
 n. 22.153 azioni per la quota differita del piano a breve termine 2013;
 n. 259.708 azioni per il piano a breve termine 2014;
 n. 242.200 azioni per il piano a breve termine 2015;
 n.
88.180 azioni, stimate sulla base dei dati di pre-consuntivo e suscettibili di eventuali
modifiche, in relazione al piano di incentivazione a breve termine 2016.
Poteri degli organi societari e deleghe loro attribuite
L’informativa sulle deleghe conferite ai componenti degli organi societari di Unione di Banche
Italiane Spa, prevista dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con
Raccomandazione n. 97001574 del 20 febbraio 1997, è contenuta nella “Relazione sul Governo
Societario e gli Assetti Proprietari di UBI Banca” allegata al presente fascicolo.
6 Si rammenta che l’Assemblea dei Soci del 2 aprile 2016 ha autorizzato il Consiglio di Gestione, e per esso il Presidente, il Vice
Presidente ed il Consigliere Delegato, in via tra loro disgiunta, ad acquistare: massime n. 6.300.000 azioni ordinarie di UBI Banca,
per un controvalore complessivo massimo di 18.500.000 euro, da destinare, nell’ambito del Piano di incentivazione 2016, alla
valorizzazione di componenti della remunerazione variabile del personale e massime n. 10.200.000 azioni, per un controvalore
complessivo massimo di 30.000.000 di euro, a copertura del Premio di Produttività per gli anni 2015 e 2016 del personale. Acquisti
da effettuarsi entro 18 mesi dalla data dell’autorizzazione assembleare, ad un prezzo unitario non inferiore a 2,5 euro per azione e
non superiore al 5% del prezzo ufficiale rilevato nella seduta di mercato precedente ogni singola operazione.
Nell’ambito del suddetto Programma complessivo, relativamente al Premio aziendale riferito al 2015, sulla base delle richieste
esercitate dai dipendenti del Gruppo interessati al riconoscimento del premio in azioni, con valuta 13 settembre UBI Banca ha
proceduto ad un primo acquisto di n. 274.000 azioni ad un prezzo medio unitario di 2,5165 euro. A dicembre sono state acquistate
ulteriori n. 73.000 azioni ad un prezzo medio unitario di 2,5 euro.
50*
Altre informazioni
Informativa sul contenzioso
Nella Nota Integrativa Parte B – Sezione 12 del Passivo patrimoniale è riportata l’informativa
sul contenzioso fiscale di UBI Banca. Per quanto riguarda invece il contenzioso legale si
rimanda alla Parte E della Nota Integrativa.
La gestione delle controversie
Il modello organizzativo adottato dal Gruppo UBI Banca in materia di gestione delle controversie
attribuisce alla Capogruppo la gestione diretta delle contestazioni riguardanti UBI Banca e le
Banche Rete. Con riferimento al segmento carte di pagamento, per cui UBI Banca risulta
emittente, la Capogruppo si avvale della partnership specialistica di CartaSi per la gestione dei
reclami e dei disconoscimenti di prima istanza.
Per quanto attiene le Società Prodotto, la Capogruppo svolge un ruolo di indirizzo,
coordinamento e supporto delle strutture dedicate alla gestione dei reclami.
I reclami formalizzati pervenuti nel 2016 a UBI Banca sono stati 10.051 (+43% rispetto
all’esercizio precedente) ed hanno principalmente coinvolto il segmento carte di pagamento, con
6.701 reclami gestiti in prima istanza dal service CartaSi, ed il comparto finanziamenti, con
2.642 contestazioni di prima istanza di cui 2.206 da ricondurre al fenomeno (peraltro sempre
molto significativo anche a livello di sistema) delle richieste di “ristoro” su commissioni
finanziarie ed oneri assicurativi relativi ai finanziamenti contro cessione del quinto dello
stipendio estinti anticipatamente negli ultimi 10 anni e basati su impianti contrattuali ormai
superati.
Nel corso dell’esercizio UBI Banca ha evaso complessivamente 10.048 reclami, pari a circa il
97% delle contestazioni in gestione, con soluzioni a favore della clientela reclamante pari al
71% (65% nel 2015) ed un importo liquidato complessivo che risulta in aumento rispetto
all’esercizio precedente solo a causa dell’evoluzione delle controversie aventi per oggetto carte
di pagamento e finanziamenti contro cessione del quinto.
I tempi di risposta ai reclami, pur già ampiamente all’interno delle previsioni della vigente
normativa, sono migliorati ulteriormente scendendo da 15 a 14 giorni medi.
La struttura dei reclami in base al prodotto e/o servizio rispecchia chiaramente le principali
aree di business della Capogruppo con la concentrazione sui due raggruppamenti sopra citati.
La contenuta parte residuale è relativa a conti correnti ed altri prodotti e servizi riferibili alle due
banche recentemente incorporate.
51*
2016: Reclami per Prodotto/Servizio
Prodotti assicurativi
0%
Altro
0%
Titoli e servizi di investimento
1%
Aspetti generali
1%
Servizi di incasso e pagamento
1%
Conti correnti e D/R
4%
Finanziamenti e mutui
26%
Carte di credito e debito
67%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Analizzando inoltre le motivazioni sottostanti alle controversie, emerge un quadro di
riferimento sintetizzato dal grafico esposto, dove la voce “altro” è composta, per la quasi
totalità, da contestazioni su carte di pagamento non riconducibili a frodi o smarrimenti.
In particolare, per quanto riguarda le controversie rivenienti dal perimetro relativo alle due ex
Banche Rete, le principali motivazioni si concentrano, oltre che sulle frodi delle carte di debito
anche sull’esecuzione operazioni e sulle condizioni. Risultano contenuti ed in flessione i
reclami inerenti l’anatocismo.
2016: Reclami per Motivazione
Personale
0%
Merito del credito o simili
0%
Disfunzioni apparecchiature
1%
Aspetti organizzativi
1%
Anatocismo
1%
Comunicazione ed informazione al cliente
1%
Segnalazione a centrale rischi
1%
Condizioni
2%
Esecuzione operazioni
5%
Altro
16%
Applicazione delle condizioni
22%
Frodi e smarrimenti
50%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
Oltre ai reclami di prima istanza, la gestione delle controversie è stata interessata dalle
pratiche di reiterazione pervenute nel periodo di riferimento: 470 repliche (+2%) e 396 ricorsi
all’Arbitro Bancario Finanziario (-3%) prevalentemente inerenti richieste di “ristoro” su
finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio estinti anticipatamente.
A fronte degli stock in essere sono state evase complessivamente 821 reiterazioni, pari al 95%
del totale in gestione, con l’accoglimento di 208 repliche e 288 ricorsi.
UBI Banca ha ricevuto 395 istanze di mediazione, contro le 476 del 2015 (-17%), a fronte delle
quali sono state effettuate 80 liquidazioni a favore della clientela istante.
Gli esposti alle Autorità di Vigilanza (Banca d’Italia e Consob) sono infine stati 48 rispetto ai 67
dell’anno precedente (-28%).
52*
Principali rischi e incertezze cui è esposta
UBI Banca
A UBI Banca, in qualità di Capogruppo, fa capo la responsabilità del processo di misurazione,
gestione e controllo dei rischi, attraverso un sistema di governo e di presidio coerente con la
regolamentazione e con le strategie del Gruppo, che si è evoluto nel corso degli anni in
ottemperanza agli sviluppi della normativa di riferimento. Tale framework contempla l’ambito
organizzativo, regolamentare e metodologico, per garantire la coerenza dell’operatività con la
propensione al rischio definita (Risk Appetite Framework – RAF).
In conformità con il “Processo di revisione e valutazione prudenziale” (Supervisory Review and
Evaluation Process – SREP), UBI Banca gestisce i processi interni di determinazione e
valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (Internal Capital Adequacy Assessment Process –
ICAAP) e della liquidità (Internal Liquidity Adequacy Assessment Process – ILAAP) che
contribuiscono in maniera notevole alla determinazione dei requisiti di capitale e di liquidità,
nell’ambito del citato processo di competenza dell’Autorità di Vigilanza.
Si rimanda al corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata, per una
descrizione puntuale dei rischi oggetto di analisi, nonché delle principali incertezze.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura
dell’esercizio e prevedibile evoluzione della
gestione
I principali fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio sono riportati nella Nota
Integrativa, Parte A – Politiche contabili, in conformità a quanto previsto dalla Circolare della
Banca d’Italia n. 262 del dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.
Con riferimento invece alla prevedibile evoluzione della gestione, si rimanda a quanto illustrato
nel corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata.
53*
Proposta di copertura della perdita
d’esercizio e di distribuzione del dividendo
Signori Azionisti,
ai fini della copertura della perdita d’esercizio – pari a 493.425.486,00 euro – sono state prese
in considerazione le riserve di patrimonio netto, così come riportate nella Nota Integrativa,
Parte B, sezione 14.4 del Passivo Patrimoniale1, e segnatamente i criteri di utilizzabilità delle
stesse.
La quota disponibile di tali riserve ammonta complessivamente a 5.666.060.842,72 euro ed
include la Riserva sovrapprezzo azioni per 3.798.429.612,02 euro, le Riserve di utili per
1.589.956.153,43 euro e altre riserve per 277.675.077,27 euro.
Il Consiglio di Gestione, conformemente a quanto previsto dall’art. 2364 bis del Codice Civile e
dall’art. 44 dello Statuto Sociale, propone la copertura della perdita d’esercizio mediante
imputazione della stessa, per 493.425.486,00 euro, alla Riserva sovrapprezzo azioni.
Il Consiglio di Gestione, inoltre, in considerazione dell’adeguata patrimonializzazione della
Capogruppo e del Gruppo secondo i parametri stabiliti dalle Regole di Basilea 3 e in conformità
alla Comunicazione della Banca Centrale Europea del 13 dicembre 2016 in tema di politiche di
distribuzione del dividendo, ritiene di proporre all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un
dividendo unitario di 0,11 euro alle 974.204.888 azioni ordinarie che saranno in circolazione al
20 febbraio 2017 (data di efficacia dell’incorporazione di Banca Popolare di Bergamo, Banco di
Brescia, Banca Popolare di Ancona, Banca Carime, Banca di Valle Camonica), al netto delle
azioni proprie riacquistate, pari a un monte dividendi di massimi 107.162.537,68 euro,
prelevato dalla Riserva Straordinaria.
Il numero delle azioni non considera eventuali arrotondamenti derivanti dalle operazioni di
concambio delle azioni di Banca Popolare di Ancona, Banca Carime e Banca di Valle Camonica
con azioni UBI Banca conseguenti al perfezionamento dell’operazione di fusione per
incorporazione in Capogruppo delle medesime.
Il pagamento del dividendo, se deliberato, avrà luogo a partire dal 24 maggio 2017 – contro stacco
della cedola n. 19 – con data di stacco il 22 maggio 2017 e record date il 23 maggio 2017.
Secondo la normativa fiscale attualmente in vigore, al dividendo non compete alcun credito di
imposta. A seconda della tipologia di percettori, il dividendo può concorrere limitatamente alla
formazione del reddito imponibile nella misura prevista dalla legge ovvero essere assoggettato
a ritenuta alla fonte a titolo di imposta con l'aliquota pro tempore vigente.
Bergamo, 9 febbraio 2017
IL CONSIGLIO DI GESTIONE
1 Prospetto di riepilogo delle voci di patrimonio netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e della
quota distribuibile, ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7 bis del Codice Civile.
54*
Attestazione
del Consigliere
Delegato e del
Dirigente Preposto
alla redazione
dei documenti
contabili societari
56*
58*
Relazione della
Società di Revisione
62*
Schemi del Bilancio dell’Impresa
Stato Patrimoniale
(Importi in unità di euro)
ATTIVO
10. Cassa e disponibilità liquide
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
60. Crediti verso banche
70. Crediti verso clientela
80. Deriva ti di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
100. Partecipazioni
110. Attività materiali
120. Attività immateriali
di cui Avviamento
130. Attività fiscali:
a) correnti
b) anticipate
b1) di cui alla Legge 214/2011
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150. Altre attività
Totale dell'attivo
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10. Debiti verso banche
20. Debiti verso clientela
30. Titoli in circo lazione
40. Passività finanziarie di negoziazione
60. Derivati di copertura
80. Passività fiscali:
a) correnti
b) differite
100. Altre passività
110. Trattamento di fine rapporto del personale
120. Fondi per rischi e oneri:
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130. Riserve da valutazione
160. Riserve
170. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale
190. Azioni proprie
200. Utile (perdita) d'esercizio
Totale del passivo e del patrimonio nett o
64*
31.12.2016
204.187.680
808.080.765
188.449.402
9.447.492.345
7.327.543.934
31.12.2015
138.226.024
1.088.262.365
196.034.459
15.357.571.120
3.494.547.116
12.254.558.567
37.111.384.379
433.489.060
1.631.419
7.322.989.254
944.988.549
343.635.567
315.815.096
2.055.015.016
305.840.725
1.749.174.291
15.489.215.471
21.901.389.590
592.409.422
4.637.297
9.657.400.663
615.660.596
409.807
1.529.552.973
364.733.642
1.164.819.331
1.306.636.981
2.657.320
851.604.937
79.297.708.194
1.127.174.370
2.032.444
699.981.137
70.767.330.484
31.12.2016
21.415.234.602
16.247.370.376
30.567.374.640
881.980.703
178.199.940
31.12.2015
15.845.353.703
7.357.585.578
36.265.239.590
608.599.720
700.870.505
127.320.375
8.009.248
119.311.127
1.304.129.390
111.972.595
134.472.375
23.536.229
110.936.146
(27.803.342)
2.621.569.946
3.798.429.612
265.926.172
93.132.370
172.793.802
881.277.802
39.974.753
43.556.905
1.034.898
42.522.007
304.388.565
2.283.488.140
3.798.429.612
2.440.750.987
(9.868.519)
(493.425.486)
79.297.708.194
2.254.371.430
(5.155.293)
123.423.302
70.767.330.484
Nota Integrativa
Conto Economico
(Importi in unità di euro)
31.12.2016
31.12.2015
10. Interessi attivi e proventi assimilati
1.053.569.166
874.726.213
20. Interessi passivi e oneri assimilati
(732.496.386)
(888.319.337)
30. Margine di interesse
321.072.780
(13.593.124)
40. Commissio ni attive
379.927.947
93.412.001
50. Commissio ni passive
(46.510.999)
(44.432.562)
60. Commissioni nette
333.416.948
48.979.439
221.675.656
249.430.480
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
47.302.553
25.902.404
90. Risultato netto dell'attività di copertura
(2.244.355)
11.077.673
109.181.677
237.268.980
70. Dividendi e proventi simili
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) a ttività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività passività finanziarie valutate al fair value
120. Margine di intermediazione
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
(9.194.686)
(4.250.058)
143.168.360
257.102.458
-
-
(24.791.997)
(15.583.420)
(8.421.152)
4.355.600
1.021.984.107
563.421.452
(623.078.757)
(120.013.371)
(517.980.712)
(104.165.922)
b) a ttività finanziarie disponibili per la vendita
(89.282.447)
(15.556.314)
d) a ltre operazioni finanziarie
(15.815.598)
(291.135)
a) crediti
140. Risultato netto della gestione finanziaria
398.905.350
443.408.081
150. Spese amministrative
(997.568.505)
(402.575.970)
(512.531.166)
(183.099.081)
(485.037.339)
(219.476.889)
a) spese per il personale
b) a ltre spese amministrative
160. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri
(818.208)
6.955.464
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(30.766.299)
(21.453.802)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(28.222.659)
-
190. Altri oneri/proventi di gestione
167.582.017
117.589.578
(889.793.654)
(299.484.730)
(206.725.999)
1.551.054
200. Cost i operativi
210. Utili (perdite) delle partecipazioni
240. Utili (perdite) della cessione di investimenti
250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
270. Utile (perdita) della operatività corrente al net to delle imposte
290. Utile (Perdita) d'ese rcizio
65*
20.793.366
43.194
(676.820.937)
183.395.451
145.517.599
(22.094.297)
(493.425.486)
(493.425.486)
123.423.302
123.423.302
Nota Integrativa
Prospetto della redditività complessiva
(Importi in unità di euro)
31.12.2016
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Altre componenti re ddituali al netto del le imposte senza rigir o a
co nto eco nomico
40 . Piani a benefici definiti
Altre componenti re ddituali al netto del le imposte con rigiro a conto
econo mico
90 . Copertura dei f lussi finanz iari
10 0. Attività f inanziarie disponibili per la vendita
31.12.2015
(493.425.486)
123. 423.302
(6.036.402)
1. 290. 592
431.816
(101. 894 )
(296.051.236)
138 .248.616
130. Totale altre c omponenti re ddituali al netto del le imposte
(301.655.822)
139. 437.314
140. Redditività complessiva ( Voce 10 + 130)
(795.081.308)
262. 860.616
La redditività complessiva dell’esercizio non riflette gli effetti derivanti dal trasferimento di titoli
dalla categoria AFS al portafoglio HTM, nonché quelli rivenienti dalla fusione per incorporazione
delle banche rete in Capogruppo, complessivamente pari a euro -30,5 milioni, come riportato tra
le Variazioni di riserve nel prospetto di variazione del Patrimonio Netto.
Il risultato delle “Altre componenti reddituali” è da ascrivere essenzialmente alle riserve da
valutazione su titoli di debito classificati nella voce 40 – Attività finanziarie disponibili per la
vendita. Per quanto concerne il dettaglio delle diverse componenti si rimanda a quanto descritto in
calce al prospetto analitico riportato nella parte D – Redditività Complessiva.
66*
Nota Integrativa
Prospetto di variazione del Patrimonio Netto
Movimentazione al 31 dicembre 2016
V ariazioni dell'esercizio
Allocazione risultato esercizio preced en te
Operazion i sul patrimonio netto
Modifica saldi
ap ertura
Esistenze al 31.12.2015
Esisten ze al 01.01.2016
Variazioni di riserve
D ividend i e altre
d est inazioni
Riserve
Acquis to vend ite azioni
prop rie
Emiss ioni nu ove
azioni
Importi in unità di euro
Capitale:
2.254.371.430
2.254.371.430
Distribuzione
straordinaria
divid endi
V ariazione
s trumenti di
capitale
Derivati su
proprie azioni
Patrimonio netto al
31.12.2016
Redditvità
comples siva
Stock
options
186.379.557
2.440.750.987
2.254.371.430
-
2.254.371.430
-
-
-
186.379.557
-
-
-
-
-
-
2.440.750.987
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Sovrapprezzi di emissione
3.798.429.612
-
3.798.429.612
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Riserve:
2.283.488.140
2.283.488.140
22.840.745
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
a) di utili
b) altre
Riserve d a valutazione
Strumenti d i capitale
Azion i proprie
Utile (perdita) di esercizio
Patrimonio Netto
315.240.998
-
63
3.798.429.612
2.621.569.946
1.606.028.427
-
1.606.028.427
22.840.745
-
-7.710.504
-
-
-
-
-
-
-
1.621.158.668
677.459.713
-
677.459.713
-
-
322.951.502
-
63
-
-
-
-
-
1.000.411.278
-301.655.822
-27.803.342
304.388.565
304.388.565
-30.536.085
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-5.155.293
-
-5.155.293
-
-
7.710.504
-
-13.174.922
-
-
-
751.192
-
-9.868.519
123.423.302
-
123.423.302
-22.840.745
-100.582.557
-
-
-
-
-
-
-
-493.425.486
-493.425.486
8.758.945.756
-
8.758.945.756
-
-100.582.557
292.415.417
186.379.557
-13.174.859
-
-
-
751.192
-795.081.308
8.329.653.198
67*
Nota Integrativa
Prospetto di variazione del Patrimonio Netto
Movimentazione al 31 dicembre 2015
Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato esercizio precedente
Esistenze al 31.12.20 14
Modifica saldi
apertura
Operazioni sul pa trimo nio netto
Esistenze al 01.01.20 15
Riserve
Importi in u nità di euro
Capitale:
2.25 4.371 .430
Variazioni di ris erve
Dividendi e altre
destinazioni
Emissioni nuove
azioni
Acquisto azioni
proprie
D istribuzione
stra ordina ria
dividendi
Variazione
strumenti di
capitale
Derivati su
pro prie a zio ni
P atrimonio netto al
3 1.12.2015
Redditvità
complessiva
Stock
options
2. 254.3 71.4 30
2.254.37 1.430
2.25 4.371 .430
-
2. 254.3 71.4 30
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.254.37 1.430
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
So vrapprezzi di emis sione
4.71 6.866 .301
-
4. 716.8 66.3 01
-918.4 36.689
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.798.42 9.612
Riserve:
2.35 4.284 .675
2. 354.2 84.6 75
-
-72.021. 230
1.224 .695
1. 678.0 49.6 57
-
-72.021. 230
-
-
-
-
-
-
-
-
1.606.02 8.427
676.2 35.018
-
-
1.224 .695
-
-
-
-
-
-
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazio ne
Strumenti di ca pitale
Azioni proprie
Utile (perdita) di esercizio
Patrimonio N etto
1.67 8.049 .657
-
67 6.235 .018
-
16 4.951 .251
-
164.9 51.251
2.283.48 8.140
-
677.45 9.713
139 .437. 314
304.38 8.565
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-5.340 .225
-
-5.3 40.225
-
-
184 .932
-
-
-
-
-
-
-
-5.15 5.293
-91 8.436 .689
-
-918.4 36.6 89
918.4 36.689
-
-
-
-
-
-
-
-
123 .423. 302
123.42 3.302
8.56 6.696 .743
-
8. 566.6 96.7 43
-
-72.021. 230
1.409 .627
-
-
-
-
-
-
262 .860. 616
8.758.94 5.756
68*
Nota Integrativa
Rendiconto Finanziario (metodo indiretto)
31.12.2016
31.12.2015
importi in unità di euro
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
- risultato d'esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su att.pass.finanziarie al FV (-/+)
-416.472.604
-185.251.239
-493.425.486
123.423.302
30.020.540
9.389.275
2.244.355
-11.077.673
623.078.757
120.013.371
58.988.958
21.453.802
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-)
- imposte e tass e non liquidate (+)
818.208
-183.395.451
-6.955.464
22.094.297
- rettifiche/riprese di valore nette gruppi di attività in via di dismis sione al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su partecipazioni (+/-)
206.726.000
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanz iarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
-
-661.528.485
-463.592.149
3.071.136.375
3.330.278.760
247.226.594
443.324.620
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
-962.942
2.259.048.739
-
836.030
2.849.733.672
-
- crediti verso banche: altri crediti
- crediti verso clientela
-954.772.560
1.399.973.271
-1.433.265.442
1.321.407.400
120.623.273
-2.646.837.461
148.242.480
-3.298.271.704
5.601.953.490
-3.190.247.762
-1.886.440.386
-6.085.611.828
292.047.689
-165.824.553
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti v/banche a vista
- debiti v/banche altri debiti
- debiti v/clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
273.412.781
-113.580.790
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità generata/assorbita dall'attività operativa
-550.151.518
7.826.310
-120.666.288
-153.244.183
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
213.868.477
240.951.451
- vendite di partecipazioni
-
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
401.000
212.799.261
-
240.546.702
-
1.069.216
-
3.749
-
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
-315.933.606
-37.789.719
- acquisti di partec ipazioni
-309.879.160
-35.454.150
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
0
-5.911.088
-143.358
-2.335.569
-
-102.065.129
203.161.732
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/ac quisti di azioni proprie
172.336.517
- emissioni/ac quisti di strumenti di capitale
-
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
-
-100.582.557
-72.021.230
71.753.960
-22.484.859
-72.021.230
-22.103.681
Legenda: (+) Generata (-) Assorbita
69*
Nota Integrativa
Riconciliazione rendiconto finanziario
Voci di bilancio
31.12.2016
31.12.2015
Cass a e disponibilità liquide all'inizio dell'anno
138.226.024
160.329.705
Liquidità totale generata / assorbita nell'esercizio
-22.484.859
-22.103.681
Operazioni di aggregazione aziendale
88.446.515
Cass a e disponibilità liquide: effetto delle variazioni dei cambi
Cass a e disponibilità liquide alla chiusura dell'es ercizio
204.187.680
70*
138.226.024
Nota Integrativa
Parte A – Politiche contabili
A.1 - Parte generale
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
A.3 - Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie
A.4 - Informativa sul Fair Value
A.5 - Informativa sul c.d. “Day one profit/loss”
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Attivo
Passivo
Altre informazioni
Parte C – Informazioni sul Conto Economico
Parte D – Redditività complessiva
Nota
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Integrativa
Parte F – Informazioni sul patrimonio
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda
Parte H – Operazioni con parti correlate
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L - Informativa di settore
I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi,
ove non diversamente segnalato, in migliaia di euro.
71*
Nota Integrativa
Parte A - Politiche Contabili
A.1 – PARTE GENERALE
Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio di Unione di Banche Italiane Spa è redatto in conformità ai principi contabili
IAS/IFRS1 emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative
interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) omologati
dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2016, recepiti dal nostro ordinamento dal
D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE n. 1606/2002 in
materia di principi contabili internazionali.
Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
Il bilancio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività
Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto di variazione del Patrimonio Netto, e dalla Nota
Integrativa e corredato dalla Relazione sull’andamento della gestione.
Nella Relazione sull’andamento della gestione e nella Nota Integrativa sono fornite le
informazioni richieste dai principi contabili internazionali, dalle Leggi, dalla Banca d’Italia e dalla
Commissione Nazionale per le Società e la Borsa – Consob, oltre ad altre informazioni non
obbligatorie ma ritenute ugualmente necessarie ai fini di una rappresentazione corretta e veritiera
della situazione della Banca.
Il progetto di bilancio, approvato dal Consiglio di Gestione del 9 febbraio 2017 e sottoposto
all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza del 7 marzo 2017 è corredato dall’Attestazione del
Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/1998 e
sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche Spa.
Sezione 2 Principi generali di redazione
La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione, adottati nell’ottica della
continuità aziendale ed in ossequio ai principi di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché
di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione
patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico dell’esercizio, la variazione del
patrimonio netto ed i flussi di cassa.
Le informazioni riportate nel presente fascicolo di bilancio, se non diversamente specificato, sono
espresse in euro quale moneta di conto e le situazioni finanziarie, patrimoniali, economiche, le
note informative di commento e le tabelle esplicative sono esposte in migliaia di euro. I relativi
arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d’Italia.
Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla
Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005 e successive modifiche e integrazioni.
Detti schemi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2016, l’analoga informazione
comparativa al 31 dicembre 2015 (che non ha necessitato di modifiche rispetto ai dati pubblicati
in tale bilancio) e non riportano le voci non valorizzate per l’esercizio corrente e precedente.
1
Tali principi, nonché le relative Interpretazioni, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati a far tempo dalla
data di applicazione obbligatoria dei medesimi, se non diversamente specificato. Per completezza informativa si veda, in proposito,
l’“Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea”.
72*
Nota Integrativa
Per completezza si segnala che nella redazione del presente fascicolo di bilancio si è inoltre preso
atto dei seguenti documenti:
documento congiunto Banca d’Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010 si rimanda a
quanto riportato successivamente al paragrafo “Altri aspetti” relativamente all’impairment degli
avviamenti e delle attività disponibili per la vendita;
documento ESMA2 del 5 ottobre 2015 “Orientamenti – Indicatori alternativi di performance”
volto a promuovere l’utilità e la trasparenza degli Indicatori Alternativi di Performance3 inclusi nei
prospetti informativi o nelle informazioni regolamentate4;
documento ESMA del 28 ottobre 2016, “European common enforcement priorities for 2016
financial statements” volto a promuovere un'applicazione omogenea dei principi contabili
IAS/IFRS, per assicurare la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari,
individuando talune tematiche ritenute particolarmente significative per i bilanci al 31 dicembre
2016 delle società quotate europee, anche in considerazione delle attuali condizioni di mercato5;
documento ESMA del 20 luglio 2016, “Issues for consideration in implementing IFRS 15:
Revenue from Contracts with Customers” volto, tra l’altro, a disciplinare l’informativa da fornire in
bilancio nonché nel bilancio intermedio relativamente al processo di implementazione di tale
principio contabile;
documento ESMA del 10 novembre 2016, “Issues for consideration in implementino IFRS 9:
Financial Instruments” anch’esso sostanzialmente volto a disciplinare l’informativa da fornire in
bilancio nonché nel bilancio intermedio relativamente al processo di implementazione dell’IFRS 9.
Principi contabili
I principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione e
cancellazione, sono i medesimi adottati per la redazione del bilancio relativo all’esercizio 2015.
In conformità alle previsioni dello IAS 32, a partire dall’esercizio 2016, il fair value degli
strumenti finanziari derivati, i cui valori correnti positivi e negativi sono in essere con la
medesima controparte sono oggetto di compensazione in bilancio, qualora si abbia correntemente
il diritto legale a compensare tali valori e si proceda al regolamento dei medesimi su base netta.
L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di
bilancio, comporta talora l’adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere anche
significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico.
Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del
bilancio, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime
ed assunzioni:
valutazione dei crediti;
valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi;
valutazione di attività immateriali a vita utile indefinita e di partecipazioni;
quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri;
quantificazione della fiscalità differita;
definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita
utile definita;
valutazione del fondo trattamento di fine rapporto.
Si evidenzia come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle
circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di
maggiore esperienza.
2
European Securities Market Authority.
Il documento in parola definisce un Indicatore Alternativo di Performance quale “un indicatore finanziario di performance finanziaria,
posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina
applicabile sull’informativa finanziaria”.
4
A eseguito della pubblicazione del documento in parola il Gruppo UBI ha aggiornato la definizione di eventi non ricorrenti utilizzata al fine
di redigere il prospetto del “Conto economico consolidato al netto delle più significative componenti non ricorrenti”, per i cui dettagli si
rimanda al capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e
prospetti di raccordo” del presente fascicolo.
5
Le priorità individuate per l’esercizio 2016 sono di seguito elencate:
a. presentazione e informativa sulle performance dell’emittente;
b. strumenti finanziari: distinzione tra strumenti di patrimonio netto e passività finanziarie; e
c. informativa in merito agli impatti relativi alla futura introduzione di nuovi principi contabili.
3
73*
Nota Integrativa
L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul
conto economico dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli
esercizi futuri.
A tal proposito si segnala che l’esercizio 2016 non è stato caratterizzato da mutamenti nei criteri
di stima già applicati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, eccezion fatta per quanto
descritto nel successivo paragrafo “Altri aspetti” con riferimento alle rettifiche di valore sui Crediti
Non Performing.
*******
Con particolare riguardo all’evoluzione normativa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS
si segnala quanto segue.
Principi contabili internazionali in vigore dal 2016
Nell’esercizio 2016 sono entrate in vigore le previsioni di cui a taluni Regolamenti comunitari
relativamente ai quali, di seguito, si riportano gli aspetti di maggior rilevanza.
In data 17 dicembre 2014 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti:
n. 28/2015 che introduce il Ciclo annuale di miglioramenti 2010-2012 dei principi contabili
internazionali, sviluppati nel contesto dell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento
dei principi contabili internazionali.
Le principali modifiche riguardano:
IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni”
Nel principio sono apportate modifiche alle definizioni di “vesting condition” (leggasi condizioni di
maturazione) e di “market condition” ed aggiunte le ulteriori definizioni di “performance condition”
(condizioni di conseguimento di risultati) e “service condition” (condizioni di permanenza in
servizio) in precedenza incluse nella definizione di “vesting condition”;
IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”
La modifica chiarisce che un “corrispettivo potenziale” ex IFRS 3 rilevato come un’attività o una
passività finanziaria (ai sensi dello IAS 39/IFRS 9) deve essere soggetto a valutazione successiva al
fair value, ad ogni data di chiusura dell’esercizio, e le variazioni di fair value sono rilevate nel conto
economico o nel prospetto OCI sulla base dei requisiti dello IAS 39 (o IFRS 9);
IFRS 8 “Settori operativi”
Le modifiche richiedono ad un’entità di dare informativa in merito alle valutazioni fatte dal
management nell’applicazione dei criteri di aggregazione dei segmenti operativi, inclusa una
descrizione dei segmenti operativi aggregati e degli indicatori economici considerati nel
determinare se tali segmenti operativi abbiano “caratteristiche economiche simili”.
Ulteriormente, viene specificato che la riconciliazione tra il totale delle attività dei settori oggetto
di informativa e le attività dell’entità deve essere presentata se le attività di settore sono presentate
periodicamente al più alto livello decisionale operativo;
IAS 16 “Immobili, Impianti e Macchinari” e IAS 38 “Attività immateriali”
Le modifiche hanno eliminato le incoerenze nella rilevazione dei fondi ammortamento quando
un’attività materiale o immateriale è oggetto di rivalutazione (ovvero nel caso in cui non si opti per
la valutazione al costo bensì per il modello alternativo che prevede la valutazione al fair value). I
nuovi requisiti chiariscono che il valore di carico lordo deve essere adeguato in misura consistente
con la rivalutazione del valore di carico dell’attività e che il fondo ammortamento deve pertanto
risultare pari alla differenza tra il valore di carico lordo e il valore di carico al netto delle perdite di
valore contabilizzate;
IAS 24 “Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate”
Le nuove previsioni chiariscono che qualora i servizi di direzione con responsabilità strategiche
siano forniti da un’entità tale entità sia da considerare una parte correlata;
n. 29/2015 che emenda lo IAS 19 “Benefici per i dipendenti”.
Le modifiche sono volte a disciplinare la contabilizzazione dei contributi dei dipendenti (o di terzi)
nei casi in cui i piani a benefici definiti impongano ad essi di contribuire al costo del piano; in
alcuni paesi, infatti, i piani pensionistici richiedono ai dipendenti (o a terzi) di contribuire al piano
pensione.
74*
Nota Integrativa
L’emendamento consente di detrarre dal costo del personale solo i contributi che sono legati al
servizio, nel periodo in cui il servizio è prestato6. I contributi che sono legati al servizio, ma
variano in base alla durata della prestazione resa, devono essere ripartiti nel periodo di servizio,
utilizzando lo stesso metodo di attribuzione applicato ai benefici.
In data 23 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n.
2113/2015 che omologa gli emendamenti, pubblicati dallo IASB in data 30 giugno 2014, ai
principi contabili IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” e IAS 41 “Agricoltura”.
Per quanto tale emendamento sia di scarsissima rilevanza per un’impresa bancaria si segnala
che la modifica apportata consiste nel parificare il trattamento contabile da riservare alle piante
che sono utilizzate per la coltivazione di prodotti agricoli nel corso di vari esercizi, note come
piante fruttifere, a quello riservato alle attività materiali di cui allo IAS 16 “Immobili, impianti e
macchinari”.
In data 24 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n.
2173/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 6 maggio 2014, al
principio contabile IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto”.
Tale emendamento prevede nuovi orientamenti in merito alla contabilizzazione delle acquisizioni
di interessenze in attività a controllo congiunto (joint operation) che costituiscono un business
(leggasi un’attività aziendale).
In altri termini, il principio così modificato richiede l’applicazione delle previsioni dell’IFRS 3, in
termini di purchase method, per la rilevazione dell’acquisto della joint operation, in misura
naturalmente della quota acquisita. In base al “metodo dell’acquisizione” (c.d. “purchase method”)
le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non
rilevate dall’impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali)
devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.
In data 2 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n.
2231/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 12 maggio 2014, ai
principi contabili IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” e IAS 38 “Attività immateriali”.
L’emendamento in parola chiarisce quando possa essere appropriato un metodo di
ammortamento basato sui ricavi, ovvero sulla base di un piano che ammortizzi le attività
materiali/immateriali sulla base dei ricavi generati dall’utilizzo delle medesime.
In data 15 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n.
2343/2015 che introduce il Ciclo annuale di miglioramenti 2012-2014 dei principi contabili
internazionali e le cui principali modifiche riguardano:
IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate
La modifica introduce guidance specifiche all’IFRS 5 nel caso in cui un’entità riclassifichi un
asset dalla categoria held-for-sale alla categoria held-for-distribution (o viceversa), o quando
vengano meno i requisiti di classificazione di un’attività come held-for-distribution.
Le modifiche definiscono che:
o
tali riclassifiche non costituiscono una variazione ad un piano (di vendita o di distribuzione)
e pertanto restano validi i criteri di classificazione e valutazione;
o
le attività che non rispettano più i criteri di classificazione previsti per l’held-for-distribution
dovrebbero essere trattate allo stesso modo di un’attività che cessa di essere classificata come
held for sale.
IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative
L’emendamento disciplina l’introduzione di ulteriore guidance per chiarire se un servicing contract
costituisce un coinvolgimento residuo in un’attività trasferita ai fini dell’informativa richiesta in
relazione alle attività trasferite.
Ulteriormente chiarisce che l’informativa sulla compensazione di attività e passività finanziarie
non è esplicitamente richiesta per tutti i bilanci intermedi, tuttavia tale informativa potrebbe
essere necessaria per rispettare i requisiti previsti dallo IAS 34, nel caso si tratti di
un’informazione significativa.
IAS 19 Benefici per i dipendenti
6
Nella versione attuale del principio i contributi sono portati in diminuzione del costo del personale nell’esercizio nel quale i medesimi sono versati.
75*
Nota Integrativa
Il documento chiarisce che per determinare il tasso di sconto dei post-employment benefits ci si
deve riferire ad high quality corporate bonds emessi nella stessa valuta utilizzata per il pagamento
dei benefits e che l’ampiezza del mercato di riferimento va pertanto definita in termini di valuta.
IAS 34 Bilanci intermedi
Il documento introduce delle modifiche al fine di chiarire che talune informazioni richieste
devono essere inserite nel Bilancio intermedio (leggasi nell’interim financial statements) o, al limite,
in altre parti del fascicolo quali la Relazione (leggasi interim financial report), ma con la cautela di
inserire nel Bilancio intermedio delle cross reference a tale altra sezione. In tale ultimo caso la
Relazione deve essere resa disponibile ai lettori del bilancio nella stessa modalità e con gli stessi
tempi del Bilancio intermedio, altrimenti quest’ultimo è da ritenersi incompleto.
In data 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti:
n. 2406/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 18 dicembre
2014, al principio contabile IAS 1 “Presentazione del bilancio”. Nel più ampio processo di
miglioramento della disclosure di bilancio, l’emendamento in parola apporta limitate modifiche
allo IAS 1 volte a fornire chiarimenti in merito ad elementi che possono essere percepiti come
impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci;
n. 2441/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 12 agosto 2014,
al principio contabile IAS 27 “Bilancio separato”. L’emendamento in parola introduce la possibilità
di valutare, nel bilancio separato dell’investitore, le partecipazioni in società controllate,
controllate congiuntamente o sottoposte a influenza notevole utilizzando il metodo del patrimonio
netto.
In data 23 settembre 2016 la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento (UE) n.
1703/2016 omologando l’emendamento “Investment entities: applying the consolidation exception”,
pubblicato dallo IASB in data 18 dicembre 2014, ai principi contabili IFRS 10 “Bilancio
consolidato”, IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni in altre entità” e IAS 28 “Partecipazioni in
società collegate e joint venture” volto a disciplinare i casi di esenzione dal consolidamento previsti
per le c.d. “Investment entities”.
L’adozione dei succitati provvedimenti non ha comportato effetti apprezzabili sul bilancio del
Gruppo UBI.
Principi contabili internazionali con applicazione successiva al 2016
In data 29 ottobre 2016 la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento (UE) n.
1905/2016 che omologa il principio IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con i clienti”,
pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2014.
In data 22 novembre 2016 la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento (UE) n.
2067/2016 che omologa il principio IFRS 9 “Strumenti Finanziari”, pubblicato dallo IASB in data
24 luglio 2014.
Per dettagli relativi alle previsioni di tali principi si rimanda a quanto descritto successivamente
nel presente capitolo.
76*
Nota Integrativa
Principi contabili internazionali non omologati al 31 dicembre 2016
Principio (IAS/IFRS)
Interpretazione (SIC/IFRIC)
IFRS 14
Modifiche
Data di pubblicazione
Regulatory deferral accounts
30/01/2014
IFRS 10, IAS 28
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale contribution of assets
between an investor and its Associate or Joint Venture
11/09/2014
IFRS 16
Leases
13/01/2016
IAS 12
Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred Tax Assets for
Unrealised Losses
19/01/2016
IAS 7
Amendments to IAS 7: Disclosure initiative
29/01/2016
IFRS 15
Clarification to IFRS 15 Revenue Contracts with Customers
12/04/2016
IFRS 2
Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Sharebased Payment Transaction
20/06/2016
IFRS 4
Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with
IFRS 4 Insurance Contracts
12/09/2016
IFRS 1, IFRS 12, IAS 28
Annual improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle
08/12/2016
IFRIC 22
IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transaction and Advance
Consideration
08/12/2016
IAS 40
Amendment to IAS 40: Transfers of Investment property
08/12/2016
I principi sopra elencati non rilevano ai fini della redazione del bilancio al 31 dicembre 2016
posto che lo loro applicazione è subordinata all’omologazione, da parte della Commissione
Europea, mediante emissione di appositi Regolamenti comunitari.
***
Le modifiche dello IAS 39
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, n. 323 del 29 novembre 2016,
del Regolamento UE 2016/2067 della Commissione Europea, è giunto al termine il processo di
omologazione del principio contabile IFRS 9 “Financial Instruments”7 che, a far tempo dal 1°
gennaio 2018, sostituirà lo IAS 39 “Financial Instruments: Recognition and Measurement”.
Il principio in parola fissa le nuove previsioni in materia di:
“Classification and Measurement”;
“Impairment;” e
“General Hedge Accounting”.
Di seguito si riportano, sinteticamente, le principali previsioni del nuovo principio.
Iscrizione e cancellazione
Con riferimento ai criteri di iscrizione iniziale e cancellazione di attività e passività finanziarie,
l’IFRS 9 ha sostanzialmente confermato l’impostazione definita dallo IAS39.
Classificazione e valutazione
L’IFRS 9 prevede i seguenti criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie8:
a) il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; e
b) le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie,
ed in funzione di ciò prevede le seguenti tre categorie di classificazione e valutazione delle attività
finanziarie:
“Amortised Cost” (AC);
“Fair value through other comprehensive income (FVOCI)";
“Fair value through profit or loss (FVPL)”.
7
Emesso dallo IASB in data 24 luglio 2014.
Le attività finanziarie sono classificate nella loro interezza e, pertanto, quelle che contengono derivati incorporati non sono soggette
a regole di biforcazione.
8
77*
Nota Integrativa
Categoria “Amortised Cost”
Secondo tale criterio sono classificate e valutate le attività finanziarie i cui flussi di cassa
contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi
detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali.
Il verificarsi di una vendita non è necessariamente incoerente con la definizione del modello di
business previsto per la valutazione al “Costo ammortizzato”. Per esempio, vendite infrequenti o di
modesto importo possono essere realizzate nell’ambito di tale modello di business; non rilevano
inoltre cessioni realizzate a fronte di incrementi del rischio di credito9 nelle attività finanziarie
oggetto di cessione.
Categoria “Fair value through other comprehensive income (FVOCI)"
Tale categoria è deputata ad accogliere le attività finanziarie:
i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del
capitale e degli interessi;
detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali nonché i flussi derivanti dalla
vendita delle attività. Tale modello di business può comportare un’attività di vendita più rilevante
rispetto a quella prevista per il modello di business associato alla categoria “Costo ammortizzato”.
Gli interessi attivi, gli utili e perdite da differenze di cambio, le rettifiche di valore dovute
all’impairment degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVOCI, e le correlate riprese di
valore sono contabilizzati in conto economico, le altre variazioni di fair value sono contabilizzate
tra le altre componenti del conto economico complessivo (OCI).
Al momento della vendita (o dell’eventuale riclassifica in altre categorie a causa del cambiamento
del modello di business), gli utili o le perdite cumulati rilevati in OCI sono riclassificati in conto
economico.
Categoria “Fair value through profit or loss”
Secondo tale criterio sono classificate e valutate le attività finanziarie che non sono gestite in
base ai due modelli di business previsti per le categorie “Amortised Cost” e “Fair value through
other comprehensive income”.
Con riguardo unicamente ai titoli equity, in sede di prima iscrizione è possibile esercitare
un’opzione irrevocabile per la classificazione e misurazione delle attività finanziarie a FVOCI;
l’esercizio di tale opzione comporta la contabilizzazione tra le altre componenti del conto
economico complessivo (OCI) di tutte le variazioni di fair value, senza possibilità di
riclassificazione a conto economico (né per impairment né per successiva vendita). I dividendi sono
generalmente iscritti a conto economico.
Per ciò che concerne le passività finanziarie le disposizioni dello IAS 39 sono state quasi
interamente trasposte nell’IFRS 9. Tale principio consente, come previsto dallo IAS 39, di optare,
in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al
criterio del "Fair value through profit or loss” (c.d. Fair value option), prevedendo tuttavia che le
variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio
dell’emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico
complessivo (OCI) e non più a conto economico.
Impairment
L’IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la
rilevazione immediata delle perdite su crediti anche se solo previste, contrariamente a quanto
previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle
derivanti da eventi passati e condizioni attuali.
Il modello di impairment definito dall’IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga
effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che
includano dati storici, attuali e prospettici10.
9
Tuttavia, se le vendite realizzate dall’impresa non sono infrequenti e di importo insignificante, è necessario valutare entro quali limiti tale
attività di vendita è coerente con un modello di business consistente principalmente nell’incasso dei flussi di cassa contrattuali.
Il principio definisce le perdite su crediti attese come “la media ponderata delle perdite su crediti sulla base delle probabilità che si
verifichi un default”. La stima della perdita attesa deve essere effettuata considerando gli scenari possibili, tenendo pertanto in
considerazione le migliori informazioni disponibili su: eventi passati, condizioni correnti, previsioni supportabili su eventi futuri (cosiddetto
“forward looking approach”).
10
78*
Nota Integrativa
Diversamente dallo IAS 39, l’IFRS 9 prevede un unico modello di impairment da applicare alle
attività finanziarie valutate a costo ammortizzato e a quelle valutate a fair value through other
comprehensive income.
In particolare, con riferimento alle attività finanziarie che non siano impaired al momento
dell’acquisto (ovvero all’origine), la rilevazione di rettifiche su crediti attese deve essere
determinata in base a uno dei seguenti metodi:
commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa nei successivi 12 mesi (perdita
attesa che risulti da eventi di default sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili entro 12
mesi dalla data di chiusura dell’esercizio). Tale metodo deve essere applicato quando, alla data di
bilancio, il rischio di credito sia ritenuto basso o non sia incrementato significativamente rispetto
alla rilevazione iniziale; o,
commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa su tutta la vita dello strumento
(perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili
lungo l’intera vita dell’attività finanziaria). Tale metodo deve essere applicato in caso di incremento
significativo del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale.
Sulla base del rischio di credito specifico di ciascun rapporto il principio prevede la suddivisione
delle attività finanziarie in tre stage:
Stage 1: attività finanziarie performing per cui non si è rilevato un incremento significativo
del rischio di credito. Il calcolo della perdita attesa è effettuato su un orizzonte temporale di 12
mesi;
Stage 2: attività finanziarie performing per cui si è rilevato un incremento significativo del
rischio di credito. Il calcolo della perdita attesa è effettuato su tutta la vita dello strumento;
Stage 3: attività finanziarie non performing. Il calcolo della perdita è effettuato su tutta la
vita dello strumento.
Hedge accounting
L’IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto “general hedge accounting model” volte a
meglio riflettere nella reportistica finanziaria le politiche di gestione del rischio adottate dal
management.
A titolo esemplificativo e non esaustivo il principio, pertanto, amplia il perimetro dei rischi per i
quali può essere applicato l’hedge accounting di elementi non finanziari, elimina l’obbligatorietà
del test d’efficacia di natura quantitativa, non richiede più la valutazione retrospettiva
dell’efficacia della copertura e non prevede più la possibilità di revocare volontariamente
l’applicazione dell’hedge accounting una volta designato.
A fronte della maggior flessibilità introdotta, il nuovo principio prevede un’informativa ancor più
dettagliata relativamente all’attività di gestione dei rischi da parte del Risk Management.
Il principio non contempla il modello contabile previsto per le relazioni di copertura collettive di
portafogli di crediti (c.d. Macro Hedging). A tal proposito nel mese di aprile 2014 lo IASB ha
pubblicato il Discussion Paper “Accounting for Dynamic Risk Management: a Portfolio Revaluation
Approach to Macro Hedging” che, in linea con le modalità di gestione dinamica del rischio di tasso
adottate dalle banche, delinea un possibile approccio contabile (c.d. Portfolio Revaluation
Approach) mirante a rispecchiare meglio, nel bilancio dell’entità, la natura dinamica di gestione
del rischio da parte del Risk Management.
A seguito delle osservazioni ricevute durante la fase di consultazione, nel mese di luglio 2015 il
Board dello IASB ha deciso di destinare il progetto relativo al c.d. “Macrohedging” al programma di
ricerca, rinviando la predisposizione dell’Exposure Draft solo successivamente all’elaborazione di
un ulteriore Discussion Paper.
Il Progetto IFRS 9 nel Gruppo UBI Banca
Come anticipato nell’informativa del Bilancio al 31 dicembre 2015 nonché nella Relazione
finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, in funzione della rilevanza dei cambiamenti prospettici11
introdotti dal nuovo principio contabile IFRS 9 il Gruppo UBI Banca, oltre ad aver preso parte sin
dall’origine alle attività progettuali in sede di Associazione Bancaria Italiana (ABI), ha avviato, nel
11
In particolare, con riguardo all’ambito del modello expected loss applicabile nella stima delle valutazioni degli strumenti finanziari,
nonché tenuto conto della conseguente complessità implementativa del principio in parola
79*
Nota Integrativa
corso del secondo semestre 2015, il proprio progetto di transizione la cui architettura è articolata
nei tre seguenti filoni di attività:
1. Assessment;
2. Design;
3. Implementation.
Fase di Assessment
Nel corso del 2015 ha preso avvio la fase di Assessment, conclusasi nel primo trimestre 2016,
volta a valutare i potenziali impatti del nuovo principio con riferimento agli aspetti regolamentari,
modelli di rischio, amministrazione, organizzazione, applicazioni IT e business.
Le risultanze principali dell’attività preliminare sono di seguito riassunte:
identificazione delle modifiche regolamentari e contabili e conseguente preliminare
definizione degli orientamenti contabili per gli aspetti necessari;
identificazione degli impatti preliminari in termini di business, modelli di rischio,
organizzazione e sistemi IT;
definizione dei criteri per l’iscrizione ed il trasferimento degli strumenti finanziari, in
particolare dei crediti, tra i tre diversi stage previsti dall’IFRS 9 sulla base della qualità creditizia,
con conseguente diversa stima dei rispettivi valori di bilancio (12 month expected credit loss vs.
lifetime expected credit loss).
L’analisi di dettaglio, condotta nel primo trimestre del 2016, relativamente alle succitate
risultanze preliminari ha confermato la significatività dei cambiamenti introdotti dal nuovo
principio, in particolare in relazione al modello di impairment applicabile alla totalità delle attività
finanziarie (ad esclusione di Fair Value through Profit or Loss o FVTPL), avvalorando di
conseguenza l’aspettativa, propria dell’intero sistema bancario nazionale e internazionale, di un
aumento della misura delle svalutazioni rispetto a quelle stimate con il modello attualmente in
uso, specificamente con riguardo alle attività finanziarie diverse da quelle classificate in “Default”,
ovvero quelle che si collocheranno negli stage 1 e 2 definiti dal principio.
Fase di Design
L’attività di design, che ha preso avvio nel corso del primo trimestre 2016 e si é ulteriormente
sviluppata nel corso dell’esercizio, è allo stato attuale sostanzialmente conclusa. Tale fase era
finalizzata allo sviluppo delle seguenti attività:
definizione di dettaglio delle policy contabili;
predisposizione dei modelli di rischio;
definizione delle specifiche tecniche per sistemi IT e processi;
gestione degli aggiornamenti normativi e specifiche richieste dei Regulator;
definizione delle specifiche di dettaglio in ambito organizzazione.
Per quanto attiene le più significative evidenze di dettaglio emerse dalle fasi di Assessment e
Design che costituiscono le linee guida sulle quali sviluppare la terza fase progettuale di
implementazione, si rimanda alla Sezione 2 della Parte A – Politiche contabili della Nota
Integrativa Consolidata.
Fase di Implementation
L’architettura del progetto prevede, nel corso dell’esercizio 2017, l’attività di c.d. Implementation
finalizzata alla pianificazione ed esecuzione degli interventi individuati e definiti nelle precedenti
fasi progettuali.
La fase di Implementation, in corso di avvio, sarà pertanto volta a:
condividere, con l’insieme delle strutture operative coinvolte, le analisi e le risultanze emerse
durante la fase di Design;
implementare nei processi aziendali le scelte e le interpretazioni di principio operate nelle
fasi di Assessment e Design;
attuare le attività propedeutiche alla First Time Application (FTA) del principio in parola.
80*
Nota Integrativa
In occasione dei prossimi Resoconti intermedi di gestione/Relazioni finanziarie semestrali,
nonché del Bilancio al 31 dicembre 2017, verranno forniti i relativi aggiornamenti nonché
informazioni di ulteriore e maggiore dettaglio.
Per completezza informativa si segnala che, a far tempo dal 2 gennaio 2017, il Gruppo UBI è
interessato da una c.d. “Thematic review” promossa dalla BCE. Tale review, il cui intero
svolgimento è previsto nel corso del primo trimestre 2017, é volta a conoscere lo stato dell’arte del
processo di adozione del nuovo principio contabile, nonché le connesse analisi e gli aspetti di
maggior difficoltà relativa all’applicazione del medesimo, con particolare riguardo al nuovo modello
contabile di calcolo dell’expected credit losses, attraverso una raccolta documentale (suddivisa per
aree tematiche rilevanti) e un impact assessment.
L’IFRS 15 “Revenue from Contracts with Customers”
Come già anticipato, in data 29 ottobre 2016, la Commissione Europea ha omologato il principio
IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con i clienti”, pubblicato dallo IASB in data 28 maggio
2014 che, a far tempo dal 1° gennaio 2018, sostituirà i principi IAS 18 “Ricavi” e IAS 11 “Lavori su
ordinazione”, nonché le interpretazioni IFRIC 13 “Programmi di fidelizzazione della clientela”, IFRIC
15 “Accordi per la costruzione di immobili”, IFRIC 18 “Cessioni di attività da parte della clientela” e
SIC 31 “Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitaria”.
Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i
contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di
altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d’assicurazione e gli strumenti finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
l’identificazione del contratto con il cliente;
l’identificazione delle performance obligations del contratto;
la determinazione del prezzo;
l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation.
Le principali componenti reddituali del Gruppo non rientrano nell’ambito di applicazione
dell’IFRS 15 in quanto regolate dalle previsioni dello IAS 39 (e dell’IFRS 9).
Per quanto attiene le componenti reddituali di natura commissionale non rientranti nell’ambito
di applicazione dello IAS 39/IFRS 9, in sede di prima applicazione dell’IFRS 15 dovranno essere
effettuate valutazioni per determinare:
i prezzi delle relative transazioni, incluse le componenti variabili, che devono essere allocati
ad una o più performance obligation; e
se le performance obligations sono soddisfatte “over time” o “point in time”.
Inoltre, la presentazione del ricavo su base lorda o netta dipenderà da un'analisi del ruolo di
“principal” o di “agent” svolto dall'entità nella transazione.
Allo stato attuale, sulla base dell’analisi preliminare del principio, ci si attende che gli impatti
derivanti dalla sua applicazione. Ciò prioritariamente in considerazione del fatto che le principali
componenti reddituali del Gruppo non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IFRS 15 in quanto
regolate dalle previsioni dell’attuale IAS 39 nonché dell’IFRS 9 di prossima applicazione. Nel corso
del primo semestre 2017 verrà avviata l’analisi di impatto di dettaglio a valle della quale sarà
possibile fornire un’indicazione quantitativa più precisa.
L’IFRS 16 “Leases”
Nel novero dei nuovi principi contabili già emessi dallo IASB e ad oggi ancora soggetti al processo
di omologazione della Commissione Europea, il principio IFRS 16 “Leases”, destinato a sostituire a
far tempo dal 1° gennaio 2019 l’attuale IAS 17 “Leasing” riveste grande importanza.
In particolare, il principio, introduce nuove previsioni in materia di contabilizzazione dei
contratti di leasing da parte dei locatari (leggasi gli utilizzatori dei beni oggetto di contratti di
leasing) che si fondano sulla definizione di contratto di leasing inteso come un contratto che
81*
Nota Integrativa
conferisce al locatario il diritto all’utilizzo di un bene identificato per un determinato periodo di
tempo in cambio di un corrispettivo.
In funzione di ciò, il locatario provvede ad iscrivere tra le attività patrimoniali il diritto d’uso (del
bene sottostante il contratto), successivamente oggetto di ammortamento, a fronte dell’iscrizione
di una passività finanziaria pari al valore attuale dei c.d. “lease payments” ovvero di tutti i
pagamenti fissi e attesi da corrispondere al locatore durante la vita residua del contratto.
Il Gruppo procederà all’analisi di dettaglio dei contratti stipulati in qualità di locatore/locatario,
che possono configurare un “Lease” ai sensi delle previsioni dell’IFRS 16, nel corso dell’esercizio
2017. A valle di tale analisi, sarà possibile fornire un’indicazione quantitativa di impatto più
precisa.
Sezione 3 Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente al 31 dicembre
2016, data di riferimento del bilancio e fino al 9 febbraio 2017, data in cui il progetto di bilancio è
stato autorizzato dal Consiglio di Gestione alla presentazione al Consiglio di Sorveglianza, non
sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.
A titolo informativo si segnalano i seguenti eventi:
acquisizione delle “Target Bridge Institutions”:
il 12 gennaio 2017 il Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca ha deliberato un’Offerta
vincolante per l’acquisto del 100% del capitale di Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca
dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti (le “Target Bridge Institutions”);
il 18 gennaio 2017, dopo l’accoglimento favorevole dell’Offerta da parte del Direttorio della
Banca d’Italia, UBI Banca ha sottoscritto il contratto di compravendita, il cui perfezionamento è
atteso indicativamente nel primo semestre 2017, una volta soddisfatte le necessarie condizioni e
ottenute le autorizzazioni prescritte (per i dettagli dell’operazione si rinvia alla Relazione sulla
gestione consolidata, capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016”);
dimissioni e nomine all’interno del Consiglio di Sorveglianza:
il 2 febbraio 2017, in seguito alle dimissioni per motivi personali del Consigliere Gian Luigi
Gola, il Consiglio di Sorveglianza ha proceduto alle nomine di Letizia Bellini Cavalletti quale
componente del Comitato Nomine e di Sergio Pivato quale componente del Comitato Rischi (si
veda per una trattazione più ampia del rinnovo delle cariche sociali il capitolo “Gli eventi rilevanti
del 2016” all’interno della Relazione sulla gestione consolidata”).
Sezione 4 Altri aspetti
In data 21 novembre 2016, con effetti contabili e fiscali far tempo dal 1 gennaio 2016 è divenuta
efficace la fusione per incorporazione delle banche controllate Banca Popolare Commercio e
Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa. Per il confronto omogeneo delle risultanze
economiche e patrimoniali al 31 dicembre 2016 con quelle pro-forma dell’esercizio precedente si
rimanda ai prospetti predisposti nella Relazione sulla gestione.
Nella Nota integrativa ove necessario, in calce alle tabelle, viene indicato l’effetto della richiamata
fusione nelle componenti di riferimento.
82*
Nota Integrativa
Rettifiche di valore sui Crediti Non Performing
Il Piano Industriale 2019/2020 si pone tra i principali obiettivi il perseguimento di un Texas
ratio12, finalizzato a valutare la quota di crediti deteriorati fronteggiabili dal patrimonio
immediatamente disponibile dalla Banca, a termine del Piano stesso, inferiore al 100%.
Per poter conseguire tale risultato, data la dimensione attuale dello stock di crediti deteriorati sul quale peraltro impattano marginalmente i recenti provvedimenti normativi volti a velocizzare
nel breve termine i tempi di recupero – il Gruppo UBI Banca ha definito l’adozione di un approccio
ulteriormente prudenziale nella valutazione di tali crediti, al fine di contrarre i tempi di recupero e
di agevolare quindi un piano di riduzione del portafoglio nell’orizzonte temporale del Piano
Industriale.
Il bilancio 2016 è stato quindi caratterizzato, come già anticipato nell’informativa della Relazione
finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, da significative rettifiche di valore su crediti e
conseguenti incrementi dei fondi di rettifica analitica a copertura delle esposizioni classificate
negli stati di “Default”, quali “Inadempienze Probabili” e “Sofferenze”, già contabilizzate al 30
giugno 2016.
Tali rettifiche di valore derivano da nuove informazioni acquisite, riferite a fatti ed eventi
verificatisi successivamente al 31 dicembre 2015, in un contesto di riferimento che ha
determinato un progressivo deterioramento di posizioni già classificate a credito deteriorato,
tenendo altresì conto della progressiva riduzione dei valori peritali degli asset a garanzia.
Ai sensi dello IAS 8 “Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori”, le rettifiche
di valore rilevate in parola sono interamente riconducibili alla fattispecie dei “cambiamenti di
stima”, in quanto non è cambiata la base di misurazione, rappresentata dal costo ammortizzato.
Incentivi all’esodo
Come già descritto nell’informativa della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, il
Piano Industriale 2019/2020 prevede un forte ricambio generazionale da attuarsi mediante
l’uscita di circa 2.750 risorse e l’ingresso di 1.100 risorse per lo sviluppo di nuove competenze e
professionalità, consentendo quindi di conseguire, tra le altre, significative sinergie in termini di
dimensionamento degli organici.
Una quota parte di tali efficientamenti - riferibili a circa 1.300 risorse per tutto il gruppo prevede il ricorso al Fondo solidarietà di settore e saranno conseguiti mediante un piano di
incentivazione all’esodo su base volontaria.
Per quanto concerne il bilancio separato di UBI Banca, con riferimento al 31 dicembre 2016 tale
onere è pari a 108,6 milioni di euro iscritto:
per 53 milioni di euro in contropartita alla voce “Fondi per rischi e oneri”, in funzione della
non definitività dell’importo;
per 55,6 milioni di euro in contropartita alla voce “Altre passività”, in quanto riconducibile
a risorse la cui domanda è stata presentata entro i termini previsti dall’accordo siglato con le
OO.SS. in data 11 dicembre 2016.
Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/EU)
- Contabilizzazione del contributo al Single Resolution Fund
Come ampiamente descritto nell’informativa di cui alla Nota Integrativa al 31 dicembre 2015, la
Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/EU) definisce le nuove regole
di risoluzione, applicabili dal 1° gennaio 2015 a tutte le banche dell’Unione Europea, le cui misure
previste sono finanziate, a decorrere dal 1° gennaio 2015 dal Fondo nazionale per la risoluzione
che, dal 1° gennaio 2016, é confluito nel Fondo di Risoluzione unico (Single Resolution Fund SRF).
Il Fondo di Risoluzione unico deve raggiungere il livello target dei mezzi finanziari entro il 31
dicembre 2023 mediante il versamento di un contributo annuale ex ante che, in circostanze
normali, ai sensi del Regolamento Delegato della Commissione Europea n. 2015/81, può essere
corrisposto anche mediante la sottoscrizione di impegni di pagamento irrevocabili nella misura
minima del 15%.
La Banca d’Italia, in qualità di autorità di risoluzione, a partire dal 29 aprile 2016 ha reso
destinatarie le banche italiane, assoggettate alla predetta normativa, della comunicazione con cui
12
Il Texas ratio è il rapporto tra Crediti Deteriorati Netti e Patrimonio Netto tangibile (esclusi gli utili dell’anno e incluso il patrimonio di
terzi).
83*
Nota Integrativa
viene indicato il contributo ordinario dovuto per l’esercizio 201613. La comunicazione prevedeva la
possibilità di poter optare per la contribuzione sotto forma di liquidità in ragione dell’85% del
contributo e, nella misura del restante 15%, mediante la sottoscrizione di un impegno irrevocabile
garantito mediante cash collateral.
In data 19 maggio 2016 il Gruppo UBI Banca ha confermato di optare per la contribuzione sotto
forma di liquidità in ragione dell’85% e, per il restante 15%, mediante impegno; il successivo 14
giugno ha provveduto al versamento integrale del contributo dovuto.
Stante quanto sopra, già a valere sul Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016, UBI
Banca in applicazione dell’IFRIC 21 “Tributi”14, ha contabilizzato il contributo complessivo, pari a
26,5 milioni di euro15.
In particolare, nel rispetto di quanto disposto all’art. 8 del Regolamento Delegato della
Commissione Europea n. 2015/81, è stato imputato a conto economico, alla voce “Altre spese
amministrative”, l’onere pari a 22,4 milioni di euro.
Relativamente all’impegno sulla quota restante del contributo, pari a 4 milioni di euro, in
ottemperanza alle previsioni contenute nella predetta comunicazione di Banca d’Italia e nelle more
di eventuali pronunciamenti da parte delle Autorità di Vigilanza competenti nonché del
consolidamento di prassi di settore, il medesimo risulta iscritto “sotto la riga” tra gli impegni di
pagamento irrevocabili interamente garantiti da cash collateral.
- Contabilizzazione del contributo al Fondo Nazionale di Risoluzione
La legge di Stabilità 201616 prevede, nel caso in cui la dotazione finanziaria del Fondo Nazionale
di Risoluzione (c.d. FNR) non sia sufficiente a sostenere nel tempo gli interventi di risoluzione
effettuati che le banche versino:
a) contributi addizionali al FNR stesso, entro il limite complessivo, inclusivo delle contribuzioni
ordinarie e straordinarie versate al SRF, previsto dagli artt. 70 e 71 del Regolamento
UE/2014/80617;
b) per il solo 2016, due ulteriori quote annuali rispetto alla contribuzione ordinaria dovuta al
SRF.
A tal proposito, il Decreto Legge n. 237 del 23 dicembre 2016 specifica, all’art. 25, che le
contribuzioni addizionali di cui sopra sono versate per la copertura di qualsiasi obbligazione,
perdita, costo e qualsivoglia onere o passività a carico del Fondo di risoluzione nazionale
comunque derivanti o connesse con l’esecuzione dei Provvedimenti di avvio delle risoluzioni e con
l’esigenza di assicurarne l’efficacia, anche in conseguenza delle eventuali modifiche ad essi
apportate.
In funzione di quanto sopra, tenuto conto delle prossime esigenze finanziarie del Fondo in
relazione al programma di risoluzione delle quattro “Bridge Institutios”, in data 27 dicembre la
Banca d’Italia, in qualità di ente di risoluzione nazionale, ha provveduto a richiamare, con
apposita comunicazione, le due annualità della contribuzione di cui al precedente punto b) pari,
per UBI Banca, a complessivi 53,2 milioni di euro.
Successivamente, in data 25 gennaio 2017, l’Organo di Vigilanza ha emesso la comunicazione
“Contribuzioni addizionali al Fondo di risoluzione nazionale: trattamento in bilancio e nelle
segnalazioni di vigilanza” nella quale chiarisce che “gli obblighi di contribuzione al Fondo di
risoluzione nazionale ricadono nella nozione di ‘Tributi’ di cui all’interpretazione IFRIC 21”; da ciò ne
consegue che la contabilizzazione dell’onere in parola deve avvenire, come per i contributi ordinari
al SRF e al DGS, in funzione dell’esistenza del c.d. “fatto vincolante che dà origine a una passività
13
Tale contributo, calcolato ai sensi dei Regolamenti Delegati della Commissione Europea n. 2015/63 e 2015/81, è stato determinato dal
Single Resolution Board in collaborazione con Banca d’Italia.
14
Il “fatto vincolate”, di cui alle previsioni del principio contabile IFRIC 21, è identificato nella condizione di essere ente assoggettato alle
previsioni normative il 1° gennaio di ogni anno e, pertanto, l’onere è di competenza del primo trimestre.
15
Il significativo incremento del contributo dovuto per il 2016 rispetto all’esercizio precedente è dato da una pluralità di concause tra
cui le più evidenti sono ascrivibili a:
• la riduzione dell’orizzonte temporale, pari a 8 anni, con cui il Fondo di Risoluzione unico deve raggiungere il livello target di risorse
disponibili rispetto all’orizzonte temporale di raccolta delle risorse da parte del Fondo nazionale per la risoluzione, pari a 10 anni;
• l’incremento della contribuzione del Gruppo UBI Banca all’ammontare dei depositi protetti sul quale commisurare il livello
obiettivo dei mezzi finanziari di cui il Fondo deve disporre;
• l’attribuzione di un fattore di correzione per il rischio anche sulla base del posizionamento europeo.
16
Cfr. art. 1, comma 848, Legge n. 208/2015 del 28 dicembre 2015.
17
Pari ad un massimo di tre volte il contributo ordinario.
84*
Nota Integrativa
relativa al pagamento di un tributo”18 da ritenersi, nel caso di specie, soddisfatta “in quanto la
Comunicazione del 27 dicembre u.s. ha effetto vincolante e incondizionato”.
In considerazione di quanto sopra, nel quarto trimestre il Gruppo UBI ha contabilizzato gli oneri
in parola nel conto economico alla voce “Altre spese amministrative” in contropartita alla voce
“Altre passività”19.
Direttiva DGS (Deposit Guarantee Scheme Directive – 2014/49/EU)
- Contabilizzazione del contributo al DGS
In data 13 dicembre 2016 il Gruppo UBI ha ricevuto la comunicazione del Fondo Interbancario
Tutela dei Depositi con la quantificazione definitiva del contributo dovuto per l’esercizio 2016. In
funzione di ciò, nel conto economico del bilancio al 31 dicembre 2016, alla voce “Altre spese
amministrative”, è stato rilevato per UBI Banca un onere pari a 5,8 milioni di euro. La miglior
stima della quota annuale del contributo dovuto, pari a 6,1 milioni di euro, era già stata rilevata,
in ossequio alle previsioni del già citato IFRIC 21, nel conto economico del Resoconto intermedio
al 30 settembre 201620.
Adesione allo “Schema Volontario” del Fondo Interbancario Tutela dei Depositi
Rimandando per dettagli relativi alle previsioni dell’istituto in parola al capitolo “Gli eventi
rilevanti dell’esercizio”, di seguito si fornisce una sintetica descrizione in merito alla
contabilizzazione dei contributi versati allo Schema Volontario per gli interventi di sostegno a
Banca Tercas e a CariCesena.
- Sostegno a Banca Tercas
Il primo impegno sottoscritto da parte del Gruppo UBI, con l’adesione allo Schema Volontario, è
stato richiamato stante la qualifica, da parte della Commissione Europea, di “aiuto di stato”
dell’intervento promosso negli esercizi 2013-2014 a sostegno di Banca Tercas.
In data 26 aprile 2016, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha quindi comunicato la
restituzione del contributo precedentemente versato nonché il contestuale addebito di un onere
non significativo per il bilancio separato di UBI Banca (si rimanda all’analogo punto per la
specifica dei dati consolidati).
- Sostegno a CariCesena
La realizzazione dell’operazione di ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio di Cesena è stata
posta in essere da parte dello Schema Volontario, istituito presso il FITD al fine di effettuare
interventi in favore delle banche in stato di dissesto.
A fronte del versamento richiesto il 20 settembre u.s. dal FITD per complessivi 3,7 milioni di
euro (comprensivi anche della quota parte delle spese connesse all’intervento e al funzionamento
dello Schema Volontario21), si è provveduto a iscrivere “Attività finanziarie disponibili per la
vendita” nei confronti dello Schema Volontario, per un importo pari a circa 3,7 milioni di euro;
In sede di rilevazione iniziale dell’investimento il valore di prima iscrizione è stato posto pari al
corrispettivo pagato, ritenendo che quest’ultimo corrispondesse al fair value a tale data.
Al 31 dicembre 2016, la valutazione delle quote AFS iscritte è stata espressa sulla base del
rischio equità attribuito a CariCesena. Al riguardo, lo Schema Volontario, con l’obiettivo di fornire
a tutte le banche aderenti elementi da assumere a riferimento comune per la valutazione al fair
value delle attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento, ha richiesto apposita perizia ad
un valutatore terzo indipendente.
Da tale perizia, il valore della quota detenuta da UBI Banca, determinato applicando la quota di
contribuzione del Gruppo allo Schema Volontario (pari al 1,32%), è risultato complessivamente
pari a 2,8 milioni di euro.
18
Il riferimento è, come per i contributi al Single Resolution Fund, “la qualifica di Banca alla data di riferimento individuata anno per anno
dal Comitato di risoluzione unico”.
19
In linea con le previsioni della già citata comunicazione del 25 gennaio 2017.
20
Il “fatto vincolate”, da cui origina l’obbligazione, è identificato nell’essere banca aderente al sistema di garanzia dei depositi al 30
settembre, data di riferimento per il calcolo del contributo che avviene, appunto, sulla base della consistenza dei depositi protetti.
21
Complessivamente pari a euro 1 milione.
85*
Nota Integrativa
In funzione di ciò, UBI Banca ha rilevato, nel conto economico alla voce “Rettifiche di valore nette
per deterioramento di attività disponibili per la vendita”, rettifiche di valore per complessivi 0,9
milioni di euro.
La contabilizzazione della rettifica di valore a conto economico è stata operata in considerazione
del fatto che, nel caso di specie, si è ritenuto sussistessero le condizioni, di cui alle previsioni dello
IAS 39, per la rilevazione di una rettifica da impairment.
Sottoscrizione quote Fondo Atlante
A fronte dei versamenti operati dal Gruppo UBI nel corso del 2016, per i cui dettagli si rinvia al
capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio” della Relazione sulla Gestione consolidata, sono state
iscritte “Attività finanziarie disponibili per la vendita” per complessivi euro 119,1 milioni22.
In applicazione dei criteri di determinazione del fair value espressi nel paragrafo “Informativa sul
fair value”, le quote di fondi di investimento, non quotate su alcun mercato regolamentato, sono di
norma valutate assumendo il NAV quale miglior approssimazione del fair value.
Al 31 gennaio 2017, Quaestio Capital Management SGR ha comunicato un valore del NAV della
singola quota del Fondo Atlante, riferito al 31 dicembre 2016, pari a euro 0,819 milioni che
conferma il valore iniziale dell’investimento. Ciò, tenuto conto che gli ultimi bilanci disponibili
risalgono al 30 giugno 2016 e che il patrimonio netto delle banche a tale data era
significativamente superiore al valore dell’investimento complessivo effettuato, anche
considerando l’ultimo versamento in conto futuro aumento di capitale del dicembre 2016, e della
breve durata trascorsa dall’effettuazione dell’investimento.
La SGR ha reso inoltre noto che la valutazione redatta dal valutatore indipendente relativamente
a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca porterebbe all’espressione di un valore inferiore di
circa il 24% e quindi alla determinazione di un NAV pari a Euro 0,620 milioni.
Il Gruppo UBI ha attentamente considerato tutti gli elementi informativi utili alla stima del
valore dell’investimento al 31 dicembre 2016, e gli eventi significativi che hanno interessato le due
banche anche nel secondo semestre 2016. Tenuto conto di tutto quanto precede, UBI Banca ha
iscritto una rettifica di valore da impairment per 73 milioni di euro.
Trasformazione di UBI Banca in Società per azioni
- Impatti contabili derivanti dall’esercizio del diritto di recesso
Come descritto nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata23, in seguito alla
trasformazione di UBI Banca da Società cooperativa per azioni in Società per azioni, i titolari di
azioni UBI Banca, nonché i soci di UBI Banca che non abbiano concorso all’approvazione della
deliberazione di trasformazione, hanno potuto esercitare il diritto di recesso.
Il valore di liquidazione delle azioni oggetto di recesso era stato determinato in 7,2880 euro per
ciascuna azione UBI Banca e il succitato diritto era stato validamente esercitato per n. 35.409.477
azioni, per un controvalore complessivo pari a circa 258 milioni di euro. A fronte di tali richieste
per n. 1.807.220 azioni sono state riscontrate le effettive condizioni per dare seguito alle stesse, in
conformità a quanto previsto dalla Relazione Illustrativa all’Assemblea degli azionisti del 10
ottobre 2015, pubblicata in data 9 settembre 2015.
In data 31 marzo 2016 la Banca Centrale Europea ha rilasciato a UBI Banca l’autorizzazione24 a
procedere al rimborso di n. 1.807.220 azioni.
Al 30 giugno 2016 UBI Banca ha provveduto ad estinguere il debito, iscritto in accordo alle
previsioni dello IAS 32, per l’importo liquidabile pari a 13,2 milioni di euro e a rilevare una
corrispondente riduzione del Patrimonio netto. Il debito nei confronti degli azionisti è stato estinto
in data 8 aprile 2016 mediante regolamento del rimborso avvenuto al sopracitato valore di
liquidazione (7,2880 euro per azione25).
22
Al 31 dicembre 2016 residua pertanto un impegno, rispetto a quello sottoscritto il 18/4/2016, pari a Euro 80,8 milioni. Per completezza d’informazione, in data
3/1/2017 si è provveduto al versamento di Euro 43,1 milioni. Pertanto a tale data l’impegno residuo risulta essere Euro 37,7 milioni.
23
Si veda, in proposito, il capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio”.
Ai sensi degli artt. 77 e 78 del Regolamento (UE) n. 575/2013.
Le azioni rimborsate sono state iscritte nel portafoglio azioni proprie di UBI Banca; il relativo acquisto è stato effettuata utilizzato riserve
disponibili.
86*
Nota Integrativa
24
25
Impairment dei marchi delle Banche Rete
A seguito dell’operazione di fusione di Banca Lombarda e Piemontese in BPU Banca – data di
efficacia 1° aprile 2007 – e del relativo processo di allocazione del costo dell’acquisizione (c.d.
Purchase Price Allocation), nel bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca erano emerse attività
immateriali identificabili, precedentemente non iscritte nella situazione patrimoniale dell’entità
acquisita, tra le quali i marchi delle banche dell’ex Gruppo Banca Lombarda e Piemontese26.
Ai sensi delle previsioni dello IAS 36, gli intangibili a vita utile definita sono soggetti all’ordinario
processo di ammortamento, nonché sottoposti a impairment test qualora si ravvisino trigger event
che possano far presumere la non congruità del valore di iscrizione.
La realizzazione della c.d. “Banca Unica”, mediante fusione per incorporazione delle Banche Rete
nella Capogruppo UBI Banca, comporta - come descritto nel Piano Industriale 2019/2020 - la
cessazione dell’utilizzo dei marchi delle singole Banche, che continueranno a essere utilizzati solo
in via opportunistica sulla Rete e, pertanto, il venir meno dei benefici economici attesi dall’utilizzo
degli stessi.
Conseguentemente, alla voce “Rettifiche/Riprese nette per deterioramento di attività
immateriali”, sono state rilevate rettifiche di valore pari a 24,1 milioni di euro (al lordo dell’effetto
fiscale) relative all’azzeramento del valore dei beni intangibili riferibili ai marchi.
Opzione per il consolidato fiscale
Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti
ad uno stesso gruppo, di determinare un unico reddito complessivo globale corrispondente, in
linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società (controllante e società
direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e,
conseguentemente, di determinare un’unica imposta sul reddito delle società del gruppo (c.d.
“consolidato fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR).
In virtù di questa opzione, le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale
nazionale della capogruppo UBI Banca e determinano l’onere fiscale di propria pertinenza
trasferendo il corrispondente reddito imponibile alla capogruppo.
Impairment titoli Available For Sale
Nel bilancio al 31 dicembre 2016 la valutazione al fair value dei titoli AFS ha comportato
rettifiche di valore iscritte a conto economico per 89,3 milioni.
Le rettifiche sono esclusivamente ascrivibili:
per 25 milioni di euro a titoli azionari;
per 9,7 milioni di euro a titoli di debito;
per 54,6 milioni di euro a investimenti in quote di OICR di cui 53,6 milioni di euro relativi al
Fondo Atlante.
Un’eventuale ripresa di valore oggettivamente attribuibile ad un evento manifestatosi
successivamente alla contabilizzazione dell’impairment, e strettamente connesso alla causa che
ha generato l’impairment stesso, verrà iscritta a conto economico se riferita a strumenti di debito,
ovvero in apposita riserva di patrimonio netto se riferita a strumenti di capitale.
26
A tal proposito si ricorda che, a far tempo dall’esercizio 2010 la rilevazione di rettifiche configuranti impairment hanno comportato il
cambiamento della loro vita utile da durata indefinita a durata definita.
87*
Nota Integrativa
A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
1.
Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione e Attività
e Passività finanziarie valutate al Fair Value
La categoria comprende:
1.1.
Definizione Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione
Un’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione (c.d. Fair
Value Through Profit or Loss – FVPL), ed iscritta nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la
negoziazione” o voce “40 Passività finanziarie di negoziazione”, se è:
acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve;
parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente
e per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un
profitto nel breve periodo;
un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia designato ed efficace strumento di
copertura – vedasi successivo specifico paragrafo).
1.1.1. Strumenti finanziari derivati
Si definisce “derivato” uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche:
il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di
uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un
indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile prestabilita;
non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale
minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta
simile a cambiamenti di fattori di mercato;
è regolato a data futura.
La Banca detiene strumenti finanziari derivati sia per finalità di negoziazione che per finalità di
copertura (per questi ultimi si veda successivo specifico paragrafo).
1.1.2. Strumenti finanziari derivati incorporati
Si definisce “strumento finanziario derivato incorporato” la componente di uno strumento ibrido
(combinato) che include anche un contratto primario non derivato, con l’effetto che alcuni dei
flussi finanziari dello strumento combinato variano in maniera similare a quelli del derivato preso
a sé stante. Il derivato implicito viene separato dal contratto primario e contabilizzato come un
derivato a sé stante se e soltanto se:
le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non sono strettamente
correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario;
uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe
la definizione di derivato;
lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto fra le attività o passività finanziarie
detenute per la negoziazione.
1.2.
Definizione Attività e Passività finanziarie valutate al fair value
Un’attività e passività finanziaria può essere designata all’atto della rilevazione iniziale tra le
“Attività e passività finanziarie valutate al fair value” ed iscritta rispettivamente nella voce 30
“Attività finanziarie valutate al fair value” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”
Un’attività/passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede
di rilevazione iniziale solo quando:
88*
Nota Integrativa
a) si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato
incorporato modifica significativamente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal
contratto;
b) la designazione al fair value rilevato a conto economico consente di fornire una migliore
informativa in quanto:
elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella
rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione
dei relativi utili e perdite su basi diverse;
un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo
andamento viene valutato in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o
strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai
dirigenti con responsabilità strategiche.
1.3.
Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e
passività finanziarie valutate al fair value” sono iscritti rispettivamente:
al momento di regolamento, se titoli di debito o di capitale; o
alla data di sottoscrizione, se contratti derivati.
Il valore di prima iscrizione è pari al costo inteso come il fair value dello strumento, senza
considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi.
Con specifico riferimento agli strumenti finanziari derivati, sono oggetto di compensazione in
bilancio i valori correnti positivi e negativi in essere con la medesima controparte, qualora si abbia
correntemente il diritto legale a compensare tali valori e si proceda al regolamento dei medesimi
su base netta.
1.4.
Criteri di valutazione
Successivamente all’iscrizione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valutati al fair
value con imputazione delle variazioni riscontrate a conto economico, per quanto attiene alle
attività/passività di negoziazione, nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione” e, per
quanto riguarda le attività/passività valutate al fair value, nella voce “110 Risultato netto delle
attività e passività finanziarie valutate al fair value”. La determinazione del fair value delle attività
o passività in parola è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di valutazione
generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte
A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata.
1.5.
Criteri di cancellazione
Le “Attività e Passività finanziarie detenute per negoziazione e le attività e passività finanziarie
valutate al fair value” vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui
flussi finanziari derivanti dalle attività o passività finanziarie o quando l’attività o passività
finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla
proprietà delle stesse. Il risultato della cessione di attività o passività finanziarie detenute per la
negoziazione è imputato a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di
negoziazione”, diversamente il risultato della cessione di attività o passività finanziarie valutate al
fair value è imputato a conto economico nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value”.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2.1. Definizione
Si definiscono disponibili per la vendita (c.d. Available for Sale – AFS) quelle attività finanziarie
non derivate che sono designate come tali o non sono classificate come:
89*
Nota Integrativa
(1)
crediti e finanziamenti (vedasi successivo paragrafo);
(2)
attività finanziarie detenute sino alla scadenza (vedasi successivo paragrafo);
(3)
attività finanziarie detenute per la negoziazione e valutate al fair value rilevato a conto
economico (vedasi paragrafo precedente).
Tali attività finanziarie sono iscritte nella voce “40 Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
2.2. Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente quando, e solo
quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del
regolamento, ad un valore pari al fair value generalmente coincidente con il costo degli stessi. Tale
valore include i costi o i proventi direttamente connessi agli strumenti stessi.
L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da
riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” oppure, solo e
soltanto in rare circostanze e comunque solamente qualora l’attività non sia più posseduta al fine
di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività finanziarie detenute per la
negoziazione”; in tali circostanze il valore di iscrizione è pari al fair value dell’attività al momento
del trasferimento.
2.3. Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita
continuano ad essere valutate al fair value con imputazione a conto economico della quota
interessi (come risultante dall’applicazione del costo ammortizzato) e con imputazione a
patrimonio netto nella voce “140 Riserve da valutazione” delle variazioni di fair value, ad eccezione
delle perdite per riduzione di valore, fino a quando l’attività finanziaria è eliminata, momento in
cui l’utile o la perdita complessiva rilevata precedentemente nel patrimonio netto deve essere
rilevata a conto economico. I titoli di capitale per cui non può essere definito in maniera
attendibile il fair value sono iscritti al costo.
La determinazione del fair value delle attività disponibili per la vendita è basata su prezzi rilevati
in mercati attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria
come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota
Integrativa consolidata.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza
di obiettive evidenze di riduzione di valore che, nel caso di titoli di capitale, si ritengano inoltre
significative o prolungate.
Con riferimento alla significatività della riduzione di valore, si è in presenza di significativi
segnali di impairment nel caso in cui il valore di mercato del titolo azionario risulti inferiore di più
del 35% rispetto al costo storico di acquisto. In questo caso si procede, senza ulteriori analisi, alla
contabilizzazione dell’impairment a conto economico. Nel caso di riduzione di valore di entità
inferiore, si contabilizza l’impairment solo se la valutazione del titolo effettuata sulla base dei suoi
fondamentali non confermi la solidità dell’azienda ovvero delle sue prospettive reddituali.
Con riferimento alla durevolezza della riduzione di valore, questa è definita come prolungata
qualora il fair value permanga continuativamente al di sotto del valore del costo storico di
acquisto per un periodo superiore a 18 mesi: in tal caso si procede alla contabilizzazione
dell’impairment a conto economico senza ulteriori analisi. Nel caso di permanenza continuativa
del fair value al di sotto del valore del costo storico di acquisto per periodi di durata inferiore a 18
mesi, l’eventuale impairment da imputare a conto economico viene individuato anche in
considerazione del fatto che la riduzione di valore sia imputabile ad un generalizzato andamento
negativo di borsa piuttosto che allo specifico andamento della singola controparte.
In presenza di perdite di valore, la variazione cumulata, inclusa quella precedentemente iscritta
a Patrimonio nella voce anzidetta, è imputata direttamente a conto economico nella voce “130
90*
Nota Integrativa
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la
vendita”.
La perdita di valore è registrata nel momento in cui il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi
rimborso di capitale e ammortamento) di un’attività finanziaria disponibile per la vendita eccede il
suo valore recuperabile. Eventuali riprese di valore, possibili solo a seguito della rimozione dei
motivi che avevano originato la perdita di valore, sono così contabilizzate:
se riferite a investimenti in strumenti azionari, con contropartita diretta a riserva di
patrimonio;
se riferite a investimenti in strumenti di debito, sono contabilizzate a conto economico
nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie
disponibili per la vendita”.
In ogni caso, l’entità della ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo
strumento, in assenza di precedenti rettifiche, avrebbe avuto a quel momento.
In funzione del fatto che UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle relazioni finanziarie
semestrali, con conseguente identificazione di un “interim period” semestrale, le eventuali
riduzioni di valore registrate vengono storicizzate in sede di chiusura del semestre.
2.4. Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate dal bilancio quando scadono i
diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività
finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla
proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie disponibili per la
vendita è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di b)
attività finanziarie disponibili per la vendita”. In occasione della cancellazione si procede inoltre
all’azzeramento, contro conto economico, per la quota eventualmente corrispondente, di quanto in
precedenza imputato nella riserva di patrimonio “140 Riserve da valutazione”.
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3.1. Definizione
Si definiscono detenute sino alla scadenza (c.d. Held to maturity - HTM) le attività finanziarie
non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa che si ha l’oggettiva
intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Fanno eccezione quelle:
(a)
detenute per la negoziazione e quelle designate al momento della rilevazione iniziale al
fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente);
(b)
designate come disponibili per la vendita (vedasi paragrafo precedente);
(c)
che soddisfano la definizione di crediti e finanziamenti (vedasi paragrafo successivo).
In occasione della redazione del bilancio o di situazioni contabili infrannuali, vengono valutate
l’intenzione e la capacità di detenere l’attività finanziaria sino alla scadenza.
Le attività in parola sono iscritte nella voce “50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
3.2. Criteri di iscrizione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente quando, e solo
quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del
regolamento, ad un valore pari al costo, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente
attribuibili. Qualora l’iscrizione delle attività in questa categoria derivi da riclassificazione dal
comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze
qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività
91*
Nota Integrativa
finanziarie detenute per la negoziazione”, il fair value dell’attività, rilevato al momento del
trasferimento, è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa.
3.3. Criteri di valutazione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato
utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (per la definizione si rinvia al successivo
paragrafo “Crediti e Finanziamenti”). Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è
imputato a conto economico nella voce “10 Interessi attivi e proventi assimilati”.
In sede di redazione di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica
dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore dell’attività. In presenza di perdite di
valore, la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari futuri
stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario, è imputata a conto economico alla voce
“130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di c) attività finanziarie detenute sino
alla scadenza”. Nella stessa voce di conto economico sono iscritte le eventuali riprese di valore
registrate a seguito del venir meno dei motivi che hanno originato le precedenti rettifiche di valore.
Il fair value delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza è determinato per finalità
informative ovvero nel caso di coperture efficaci per il rischio di cambio e rischio di credito (in
relazione al rischio oggetto di copertura) ed è stimato come più dettagliatamente descritto nella
Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata.
3.4. Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti
contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è
ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà
dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza è
imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di c) attività
finanziarie detenute sino alla scadenza”.
4. Crediti e Finanziamenti
4.1. Definizione
Si definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie
non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili, che non sono state quotate in un mercato
attivo. Fanno eccezione:
(a)
quelle che si intendono vendere immediatamente o a breve, che vengono classificate
come possedute per la negoziazione, e quelle eventualmente iscritte al momento della rilevazione
iniziale al fair value rilevato a conto economico;
(b)
quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita;
(c)
quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento
iniziale per cause diverse dal deterioramento del credito; in tal caso sono classificate come
disponibili per la vendita.
I Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso
clientela”.
4.2. Criteri di iscrizione
I crediti e finanziamenti sono iscritti in bilancio inizialmente quando l’azienda diviene parte di un
contratto di finanziamento ossia quando il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle somme
contrattualmente pattuite. Tale momento corrisponde alla data di erogazione del finanziamento.
92*
Nota Integrativa
L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività
finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività
non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie
detenute per la negoziazione”.
Il valore di iscrizione iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario che corrisponde
all’ammontare erogato comprensivo dei costi o proventi direttamente riconducibili allo stesso e
determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono
inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della
controparte debitrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.
Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al momento del
trasferimento è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa.
Nel caso di crediti e finanziamenti erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è
calcolato mediante l’applicazione di apposite tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali
circostanze, la differenza tra il fair value così determinato e l’importo erogato è imputata
direttamente a conto economico nella voce interessi.
I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di
rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le
operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per
l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono
rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti.
4.3. Criteri di valutazione
I crediti e finanziamenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse
effettivo.
Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata
misurata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o
diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi
differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una
riduzione di valore o di irrecuperabilità).
Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o
passività finanziaria (o gruppo di attività e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi
attivi o passivi lungo la relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza
esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario.
Al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari
tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio, il
pagamento anticipato, un’opzione all’acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future
su crediti. Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto
che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri
premi o sconti.
Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza
che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore.
Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere
l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in
presenza:
(a)
di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore;
(b)
di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli
interessi o del capitale;
(c)
del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà
finanziaria del beneficiario, estende al beneficiario una concessione che il finanziatore non
avrebbe altrimenti preso in considerazione;
(d)
della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria;
(e)
della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà
finanziarie;
(f)
di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi
finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della rilevazione
93*
Nota Integrativa
iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le
singole attività finanziarie nel gruppo.
La valutazione dei crediti non performing (ai sensi delle definizioni previste dalla vigente
normativa di vigilanza della Banca d’Italia suddivisi in: sofferenze, inadempienze probabili,
esposizioni scadute) avviene secondo modalità analitiche.
La valutazione dei restanti crediti avviene secondo tecniche collettive, mediante raggruppamenti
in classi omogenee di rischio.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti non performing si basano
sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle
eventuali garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini della
determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati
dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da
applicare. L’entità della perdita risulta pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il
valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario.
La valutazione dei crediti performing riguarda portafogli di attività per le quali non sono
riscontrati elementi oggettivi di perdita e che pertanto vengono assoggettati ad una valutazione
collettiva. Ai flussi di cassa stimati delle attività, aggregate in classi omogenee con caratteristiche
simili in termini di rischio di credito, vengono applicate le percentuali di perdita desumibili dalle
serie storico-statistiche stimate secondo la metodologia valutativa basata sulla normativa di
Basilea 2, cui vengono opportunamente applicati fattori correttivi al fine di esprimere una
valutazione coerente con quanto richiesto dal principio contabile di riferimento.
Se un credito assoggettato a valutazione analitica non evidenzia obiettive riduzioni di valore, lo
stesso è inserito in una categoria di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di
credito e quindi sottoposto a valutazione collettiva.
Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a conto economico nella voce “130
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o
tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di
una migliorata qualità del credito tale da far sorgere la ragionevole certezza del recupero
tempestivo del capitale e degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a
fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione della
rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di
valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento a ciascun credito in bonis alla
data di valutazione.
Le modalità di determinazione del fair value dei crediti e dei finanziamenti sono descritte nella
Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. Il Fair Value è determinato per tutti i
crediti ai soli fini di informativa. Nel caso di crediti e finanziamenti oggetto di coperture efficaci,
viene calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di copertura per fini valutativi.
4.4. Criteri di cancellazione
I crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui
flussi finanziari dagli stessi derivanti, quando tali attività finanziarie sono cedute con
trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà, nonché in
dipendenza di eventi estintivi secondo la definizione fornita dalla vigente normativa di vigilanza.
In caso contrario i crediti e finanziamenti continuano ad essere rilevati in bilancio, sebbene la loro
titolarità giuridica sia trasferita ad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento residuo.
Le attività in parola sono cancellate dal bilancio anche quando la banca mantiene il diritto
contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume
l’obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo.
Il risultato economico della cancellazione di crediti e finanziamenti, qualora derivante da
operazioni di cessione, è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o
riacquisto di a) crediti” ovvero, in occasione dei succitati eventi estintivi, nella voce “130
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti”. In tale ultimo caso gli eventi
94*
Nota Integrativa
estintivi sono contraddistinti da atti formali assunti dai competenti organi aziendali dai quali
risulta la definitiva irrecuperabilità totale o parziale dell’attività finanziaria oppure la rinuncia
all’attività di recupero per motivi di convenienza economica.
5. Derivati di copertura
5.1. Definizione
Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite rilevabili su un determinato
elemento (o gruppo di elementi) attribuibili ad un determinato rischio tramite gli utili rilevabili su
un diverso elemento (o gruppo di elementi) nel caso in cui quel particolare rischio dovesse
effettivamente manifestarsi.
La Banca pone in essere le seguenti relazioni di copertura, che trovano coerente
rappresentazione contabile, e che sono descritte nel prosieguo:
Fair Value Hedge: l’obiettivo è quello di contrastare variazioni avverse del fair value
dell’attività o passività oggetto di copertura;
Cash Flow Hedge: l’obiettivo perseguito è quello di contrastare il rischio di variabilità dei
flussi finanziari attesi rispetto alle ipotesi iniziali.
I prodotti derivati stipulati con controparti esterne all’azienda sono designati come strumenti di
copertura.
5.2. Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e
successivamente misurati al fair value e sono classificati nella voce di bilancio di attivo
patrimoniale “80 Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale “60 Derivati di copertura”.
Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, se e
soltanto se tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte:
all’inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione
di copertura, degli obiettivi della società nella gestione del rischio e della strategia nell’effettuare la
copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, l’elemento
o l’operazione coperta, la natura del rischio coperto e come l’impresa valuta l’efficacia dello
strumento di copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni di fair value dell’elemento
coperto o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto;
la copertura è attesa altamente efficace;
la programmata operazione oggetto di copertura, per le coperture di flussi finanziari, è
altamente probabile e presenta un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe
incidere sul conto economico;
l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata;
la copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità ed è considerata altamente
efficace per tutti gli esercizi di riferimento per cui la copertura era designata.
5.2.1. Metodologie di esecuzione test efficacia
La relazione di copertura è giudicata efficace, e come tale trova coerente rappresentazione
contabile, se all’inizio e durante la sua vita i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa
dell’elemento coperto, riferiti al rischio oggetto di copertura, sono quasi completamente
compensati dai cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa del derivato di copertura. Tale
conclusione è raggiunta qualora il risultato effettivo si colloca all’interno di un intervallo compreso
tra 80% e 125%.
La verifica dell’efficacia della copertura avviene in fase iniziale, e ad ogni data di reporting,
mediante l’esecuzione del test prospettico volto a dimostrare l’attesa efficacia della copertura
durante la vita della stessa.
95*
Nota Integrativa
Ulteriormente, con cadenza mensile, viene inoltre condotto il test retrospettivo su base cumulata
che si pone l’obiettivo di misurare il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo di
riferimento e quindi verificare che nel periodo trascorso la relazione di copertura sia stata
effettivamente efficace.
Gli strumenti finanziari derivati che sono considerati di copertura dal punto di vista economico,
ma che non soddisfano i requisiti per essere considerati efficaci strumenti di copertura, sono
registrati nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” ovvero “40 Passività
finanziarie detenute per la negoziazione” e gli effetti economici nella corrispondente voce “80
Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
Se i succitati test non confermano l’efficacia della copertura, il contratto derivato, se non oggetto
di cancellazione, viene riclassificato tra i derivati di negoziazione e lo strumento coperto
riacquisisce il criterio di valutazione di cui alla sua classificazione di bilancio.
5.3. Criteri di valutazione
5.3.1. Copertura di Fair Value
La copertura di fair value è contabilizzata come segue:
l’utile o la perdita risultante dalla misurazione dello strumento di copertura al fair value
è iscritto a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”;
l’utile o la perdita sull’elemento coperto attribuibile al rischio coperto rettifica il valore
contabile dell’elemento coperto ed è rilevato immediatamente, a prescindere dalla categoria di
appartenenza dell’attività o passività coperta, a conto economico nella voce anzidetta.
La contabilizzazione della copertura cessa prospetticamente nei seguenti casi:
1.
2.
3.
lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato;
la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti;
l’impresa revoca la designazione.
Qualora l’attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore
valore derivante dalla valutazione della stessa a fair value per effetto della copertura divenuta
inefficace viene imputato a conto economico secondo il metodo del tasso di interesse effettivo,
ovvero in caso di copertura di portafogli di attività e passività a quote costanti qualora tale metodo
non sia praticabile, oppure in un’unica soluzione qualora la posta coperta sia oggetto di
cancellazione.
Le metodologie utilizzate al fine della determinazione del fair value del rischio coperto nelle
attività o passività oggetto di copertura sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul fair value”
della Nota Integrativa consolidata.
5.3.2. Copertura di flussi finanziari
Quando uno strumento finanziario derivato è designato a copertura della variabilità dei flussi
finanziari attesi da una attività o passività iscritta in bilancio o di una transazione futura ritenuta
altamente probabile, la contabilizzazione della copertura avviene nel seguente modo:
gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte
efficace della copertura sono registrate nell’apposita riserva di patrimonio denominata “130
Riserve da valutazione”;
gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte
inefficace della copertura sono registrate direttamente a conto economico nella voce “90 Risultato
netto dell’attività di copertura”;
l’attività o passività coperta è valutata secondo i criteri propri della categoria di
appartenenza.
Se una transazione futura si verifica comportando l’iscrizione di una attività o passività non
finanziaria, i corrispondenti utili o perdite imputati inizialmente nella voce “130 Riserve da
valutazione” sono contestualmente stornati da tale riserva ed imputati quale costo iniziale
all’attività o passività oggetto di rilevazione. Qualora la transazione futura oggetto di copertura
96*
Nota Integrativa
comporti successivamente l’iscrizione di una attività o passività finanziaria, gli utili o perdite
associati che erano stati inizialmente rilevati direttamente nella voce “130 Riserve da valutazione”
sono riclassificati a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi durante i quali l’attività
acquistata o passività assunta ha un effetto sul conto economico. Qualora una parte degli utili o
perdite imputati alla predetta Riserva non sia considerata recuperabile, è riclassificata a conto
economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
In tutti i casi diversi da quelli descritti in precedenza, gli utili o le perdite inizialmente imputati
nella voce “130 Riserve da valutazione” sono stornati ed imputati a conto economico con le stesse
modalità ed alle stesse scadenze con cui la transazione futura incide sul conto economico.
In ciascuna delle seguenti
contabilizzazione di copertura:
circostanze
un’impresa
deve
cessare
prospetticamente
la
(a)
lo strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, cessato o esercitato (a questo
scopo, la sostituzione o il riporto di uno strumento di copertura con un altro strumento di
copertura non è una conclusione o una cessazione se tale sostituzione o riporto è parte della
documentata strategia di copertura dell’impresa). In tal caso, l’utile (o perdita) complessivo dello
strumento di copertura rimane rilevato direttamente nel patrimonio netto fino all’esercizio in cui
la copertura era efficace e resta separatamente iscritto nel patrimonio netto sino a quando la
programmata operazione, oggetto di copertura, si verifica;
(b)
la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura. In tal caso,
l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio
netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel
patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica;
(c)
non si ritiene più che la programmata operazione debba accadere, nel qual caso
qualsiasi correlato utile o perdita complessiva sullo strumento di copertura rilevata direttamente
nel patrimonio netto dall’esercizio in cui la copertura era efficace va rilevata a conto economico;
(d)
l’impresa revoca la designazione. Per le coperture di una programmata operazione, l’utile
o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a
partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio
netto sino a quando la programmata operazione si verifica o ci si attende non debba più accadere.
Se ci si attende che l’operazione non debba più accadere, l’utile (o la perdita) complessivo che era
stato rilevato direttamente nel patrimonio netto è stornato a conto economico.
5.3.3. Copertura di portafogli di attività e passività
La copertura di portafogli di attività e passività (c.d. “macrohedging”) e la coerente
rappresentazione contabile è possibile previa:
- identificazione del portafoglio oggetto di copertura e suddivisione dello stesso per scadenze;
- designazione dell’oggetto della copertura;
- identificazione del rischio di tasso di interesse oggetto di copertura;
- designazione degli strumenti di copertura;
- determinazione dell’efficacia.
Il portafoglio oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse può contenere sia attività che
passività. Tale portafoglio è suddiviso sulla base delle scadenze previste di incasso o di
“riprezzamento” del tasso previa analisi della struttura dei flussi di cassa.
Le variazioni di fair value registrate sullo strumento coperto sono imputate a conto economico
nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale nella voce “90
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” oppure “70
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”.
Le variazioni di fair value registrate sullo strumento di copertura sono imputate a conto
economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale attivo
97*
Nota Integrativa
nella voce “80 Derivati di copertura” oppure nella voce di stato patrimoniale passivo “60 Derivati
di copertura”.
6. Partecipazioni
6.1. Definizione
6.1.1. Partecipazione controllata
Si definisce “controllata” la società su cui la Capogruppo esercita il controllo. Tale condizione si
configura quando quest’ultima è esposta ai rendimenti variabili, o detiene diritti su tali
rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la controllata e nel contempo ha la capacità di
incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Per determinare la presenza del controllo è valutata anche la presenza di diritti di voto
potenziali e diritti contrattuali che attribuiscano al possessore il potere di influenzare
significativamente i rendimenti della controllata.
6.1.2. Partecipazione controllata congiuntamente
Si definisce “controllata congiuntamente” la società regolata da un accordo contrattuale con il
quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo.
Il controllo congiunto presuppone la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un
accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto
il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
6.1.3. Partecipazione collegata
Si definisce “collegata” la società in cui la partecipante esercita un’influenza notevole. L’influenza
notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della
partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
6.2. Criteri di iscrizione
Le partecipazioni sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto comprensivo, eccezion fatta per le
partecipazioni di controllo acquisite in operazioni di aggregazione aziendale, degli eventuali oneri
accessori.
6.3. Criteri di valutazione
Le partecipazioni sono valutate al costo. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene
accertata l’eventuale obiettiva evidenza che la partecipazione abbia subito una riduzione di valore.
Si procede quindi al calcolo del valore recuperabile tenendo conto del valore attuale dei flussi
finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale
dell’investimento. L’eventuale minor valore, rispetto al valore contabile, così determinato viene
imputato nell’esercizio stesso a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle
partecipazioni”. In tale voce confluiscono anche le eventuali future riprese di valore laddove siano
venuti meno i motivi che hanno originato le precedenti svalutazioni.
6.4. Criteri di cancellazione
Le partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di
tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà. Il risultato della cessione di partecipazioni
valutate al Patrimonio Netto è imputato a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle
98*
Nota Integrativa
partecipazioni”.
7. Attività Materiali
7.1. Definizione attività ad uso funzionale
Sono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai
fini dell’espletamento dell’attività sociale ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale
maggiore dell’esercizio.
Sono ricompresi anche gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi
nonché le opere d’arte.
7.2. Definizione attività detenute a scopo di investimento
Sono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità di
percepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un
investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del proprietario per il fatto che
origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca.
Sono ricomprese tra le attività materiali (ad uso funzionale e detenute a scopo di investimento)
anche quelle iscritte a seguito di contratti di leasing finanziario sebbene la titolarità giuridica delle
stesse rimanga in capo all’azienda locatrice.
7.3. Criteri di iscrizione
Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo
(nella voce “110 Attività Materiali”), comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa
in funzione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili. Tale valore è
successivamente incrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici
futuri. I costi di manutenzione ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel
momento in cui si verificano di contro le spese di manutenzione straordinaria (migliorie) da cui
sono attesi benefici economici futuri sono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti cui si
riferiscono.
Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi dalle quali si attendono benefici
futuri sono iscritte:
se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”,
nella categoria più idonea, sia che si riferiscano a beni di terzi utilizzati in forza di un contratto di
locazione che a beni detenuti in forza di un contratto di leasing finanziario;
se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività
materiali”, ad incremento dell’attività cui si riferiscono, se utilizzate in forza di un contratto di
leasing finanziario ovvero nella voce “150 Altre attività” qualora riferite a beni utilizzati per effetto
di un contratto di locazione.
Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se:
è probabile che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’azienda;
il costo del bene può essere attendibilmente determinato.
7.4. Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo,
come sopra definito, al netto degli ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore
cumulata. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia l’ammontare
previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se
l’attività fosse già nelle condizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è
ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale adottando come criterio di
99*
Nota Integrativa
ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di
rilevare eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come:
il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o,
la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di ottenere dall’utilizzo
dell’attività stessa.
In considerazione della circostanza che le attività materiali possono ricomprendere componenti
di diversa vita utile, i terreni, siano essi a sé stanti o inclusi nel valore del fabbricato, non sono
soggetti ad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile indefinita. Lo
scorporo del valore attribuibile al terreno dal valore complessivo dell’immobile avviene, per tutti i
fabbricati, in proporzione alla percentuale di possesso. I fabbricati sono per contro ammortizzati
secondo i criteri sopra esposti.
Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente
destinato ad aumentare con il trascorrere del tempo.
L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando
l’attività è eliminata contabilmente momento corrispondente alla data più recente tra quella in cui
l’attività è classificata per la vendita e la data di eliminazione contabile. Di conseguenza,
l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno
che l’attività non sia completamente ammortizzata.
Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate:
–
se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta come
sopra descritta;
–
se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in
forza di un contratto di locazione, secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le
spese possono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione tenendo anche conto di
un eventuale singolo rinnovo ovvero, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di leasing
finanziario, secondo la vita utile attesa dell’attività cui si riferiscono.
L’ammortamento delle migliorie e delle spese incrementative su beni di terzi rilevate alla voce
“150 Altre Attività” è iscritto alla voce “190 Altri oneri/proventi di gestione”.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’eventuale
esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita di valore subita da un’attività. La perdita risulta
dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero.
Quest’ultimo è il maggior valore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il
relativo valore d’uso inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. La perdita
viene iscritta immediatamente a conto economico nella voce “170 Rettifiche/Riprese di valore
nette su attività materiali”; in tale voce confluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore
qualora vengano meno i motivi che hanno originato la precedente svalutazione.
7.4.1. Definizione e determinazione del fair value
7.4.1.1.
Immobili
Le modalità di determinazione del fair value degli immobili sono descritte nella Parte A.4
“Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.
7.4.1.2.
Determinazione valore terreno
Le modalità di determinazione del fair value dei terreni sono descritte nella Parte A.4
“Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.
7.5. Attività materiali acquisite in leasing finanziario
Il leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici
derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine del
contratto.
100*
Nota Integrativa
L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del
suo diritto all’utilizzo del bene locato e corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del
leasing.
Al momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario
come attività e passività nel proprio bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se
inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore attuale dei
pagamenti minimi dovuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale
implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanziamento
marginale del locatario. Eventuali costi diretti iniziali sostenuti dal locatario sono aggiunti
all’importo rilevato come attività.
I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito residuo. I
primi sono ripartiti lungo la durata contrattuale in modo da determinare un tasso d’interesse
costante sulla passività residua.
Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività
oggetto di contratto e degli oneri finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento
utilizzato per i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i beni di proprietà al
cui paragrafo si rinvia per una descrizione più dettagliata.
7.6. Criteri di cancellazione
L’attività materiale è eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è
permanentemente ritirata dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici
futuri. Le eventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione
dell’attività materiale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile
dell’attività, sono rilevate a conto economico nella voce “240 Utili (Perdite) da cessione di
investimenti”.
8. Attività immateriali
8.1. Definizione
E’ definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed
utilizzata nell’espletamento dell’attività sociale.
L’attività è identificabile quando:
è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in
licenza, locata o scambiata;
deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali
diritti siano trasferibili o separabili da altri diritti e obbligazioni.
L’attività si caratterizza per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di
eventi passati e nel presupposto che tramite il suo utilizzo affluiranno benefici economici
all’impresa. L’impresa ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici
economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici
da parte di terzi.
I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi
originati dalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi di costo od altri benefici derivanti
dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa.
Un’attività immateriale è rilevata come tale se, e solo se:
(a)
è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili
all’attività;
(b)
il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente.
La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata usando presupposti
ragionevoli e sostenibili che rappresentano la migliore stima dell’insieme di condizioni economiche
101*
Nota Integrativa
che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività.
Il grado di probabilità connesso al flusso di benefici economici attribuibili all’utilizzo dell’attività
è valutato sulla base delle fonti d’informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale,
dando un maggior peso alle fonti d’informazione esterne.
Sono considerate attività immateriali prevalentemente l’avviamento, il software acquisito da
terzi, oppure generato internamente, ad utilità pluriennale nonché le customer relationship
derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati.
8.1.1. Attività immateriale a vita utile definita
E’ definita a vita utile definita l’attività per cui è possibile stimare il limite temporale entro il
quale ci si attende la produzione dei correlati benefici economici.
Tra le attività intangibili iscritte sono considerate a vita utile definita il software e le customer
relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati.
8.1.2. Attività immateriale a vita utile indefinita
E’ definita a vita utile indefinita l’attività per cui non è possibile stimare un limite prevedibile al
periodo durante il quale ci si attende che l’attività generi benefici economici per l’azienda.
L’attribuzione di vita utile indefinita del bene non deriva dall’aver già programmato spese future
che nel corso del tempo vadano a ripristinare il livello di performance standard dell’attività,
prolungando la vita utile.
8.2. Criteri di iscrizione
L’attività, esposta nella voce di stato patrimoniale “120 Attività immateriali”, è iscritta al costo ed
eventuali spese successive all’iscrizione iniziale sono capitalizzate solo se in grado di generare
benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite all’attività in
modo attendibile.
Il costo di un’attività immateriale include:
il prezzo di acquisto incluse eventuali imposte e tasse su acquisti non recuperabili dopo
aver dedotto sconti commerciali e abbuoni;
qualunque costo diretto per predisporre l’attività all’utilizzo.
8.3. Criteri di valutazione
Successivamente all’iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al
costo al netto degli ammortamenti complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi.
L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile
dell’immobilizzazione (vedasi definizione inclusa nel paragrafo “Attività Materiali”) utilizzando il
metodo di ripartizione a quote costanti per tutte le attività immateriali eccezion fatta per le
customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati il cui
processo di ammortamento è calcolato sulla base della vita media di tali relazioni ossia del
portafoglio crediti erogati.
Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cui
l’attività è eliminata contabilmente.
Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (vedasi avviamento, così come definito nel
paragrafo successivo qualora positivo) sono iscritte al costo al netto delle eventuali perdite di
valore riscontrate periodicamente in applicazione del test condotto per la verifica dell’adeguatezza
del valore di carico dell’attività (vedasi paragrafo successivo). Per tali attività, di conseguenza, non
si procede al calcolo dell’ammortamento.
102*
Nota Integrativa
Nessuna attività immateriale derivante da ricerca (o dalla fase di ricerca di un progetto interno) è
oggetto di rilevazione. Le spese di ricerca (o della fase di ricerca di un progetto interno) sono
rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute.
Un’attività immateriale derivante dallo sviluppo (o dalla fase di sviluppo di un progetto interno) è
rilevata se, e solo se, può essere dimostrato quanto segue:
(a)
la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per
l’uso o la vendita;
(b)
l’intenzione aziendale di completare l’attività immateriale per usarla o venderla;
(c)
la capacità aziendale di usare o vendere l’attività immateriale.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’esistenza
eventuale di perdite di valore relative ad attività immateriali. Tali perdite risultano dalla differenza
tra il valore d’iscrizione delle attività ed il valore recuperabile e sono iscritte, come le eventuali
riprese di valore, nella voce “180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” ad
esclusione delle perdite di valore relative all’avviamento che sono iscritte nella voce “230 Rettifiche
di valore dell’avviamento”.
8.4. Avviamento
Si definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e
passività acquisite nell’ambito di una aggregazione aziendale che consiste nell’unione di imprese o
attività aziendali distinte in un’unica impresa tenuta alla redazione del bilancio. Il risultato di
quasi tutte le aggregazioni aziendali è costituito dal fatto che una sola impresa, l’acquirente,
ottiene il controllo di una o più attività aziendali distinte riferibili all’acquisito. Quando un’impresa
acquisisce un gruppo di attività o di attivi netti che non costituiscono un’attività aziendale, questa
alloca il costo dell’assieme alle singole attività e passività identificabili in base ai relativi fair value
alla data di acquisizione.
Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo e
controllata nel quale l’acquirente è la controllante e l’acquisito una controllata dell’acquirente.
Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto
(c.d. purchase method).
Il metodo dell’acquisto prevede le seguenti fasi:
(a)
identificazione dell’acquirente (l’acquirente è l’impresa aggregante che ottiene il controllo
delle altre imprese o attività aziendali aggregate);
(b)
determinazione della data di acquisizione;
(c)
determinazione del costo dell’aggregazione aziendale inteso come il “corrispettivo”
trasferito dall’acquirente ai socie dell’acquisita;
(d)
allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale mediante
rilevazione, classificazione e valutazione delle attività identificabili acquisite nonché delle passività
identificabili assunte;
(e)
rilevazione dell’eventuale avviamento.
Le operazioni di aggregazione realizzate con società controllate o appartenenti allo stesso gruppo
sono contabilizzate in coerenza al riscontro della significativa sostanza economica delle stesse.
In applicazione di tale principio, l’avviamento derivante da tali operazioni, è iscritto:
(a)
a voce 120 dell’attivo di stato patrimoniale nell’ipotesi di riscontro della significativa
sostanza economica;
(b)
a deduzione del patrimonio netto in caso contrario.
103*
Nota Integrativa
8.4.1. Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle
passività e passività potenziali assunte
L’acquirente:
(a)
rileva l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività;
(b)
misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo
dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle
attività, passività e passività potenziali identificabili.
L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato
dall’acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono
essere identificate individualmente e rilevate separatamente.
Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente valuta l’avviamento acquisito in un’aggregazione
aziendale al relativo costo, al netto delle perdite di valore accumulate.
L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. L’acquirente,
invece, verifica annualmente se abbia subìto riduzioni di valore, o più frequentemente se specifici
eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di
valore, secondo quanto previsto dall’apposito principio contabile.
Il principio stabilisce che un’attività (ivi incluso l’avviamento) ha subito una riduzione di valore
quando il relativo valore contabile supera il valore recuperabile, quest’ultimo inteso come il
maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, definito dal par. 6 dello IAS
36.
Ai fini della verifica di impairment l’avviamento deve essere allocato ad unità generatrici di flussi
finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può
superare il segmento di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8.
8.4.2. Avviamento negativo
Se la quota di interessenza dell’acquirente nel fair value (valore equo) netto delle attività,
passività e passività potenziali identificabili eccede il costo dell’aggregazione aziendale,
l’acquirente:
(a)
rivede l’identificazione e la misurazione delle attività, passività e passività potenziali
identificabili dell’acquisito e la determinazione del costo dell’aggregazione;
(b)
rileva immediatamente a conto economico l’eventuale eccedenza residua dopo la nuova
misurazione.
8.5. Criteri di cancellazione
L’attività immateriale è cancellata dal bilancio a seguito di dismissione ovvero quando
nessun beneficio economico futuro è atteso per il suo utilizzo o dismissione.
9. Debiti, titoli in circolazione (e passività subordinate)
Le varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di bilancio
“10 Debiti verso banche”, “20 Debiti verso clientela”, “30 Titoli in circolazione”. In tali voci sono
ricompresi anche i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario.
9.1. Criteri di iscrizione
Le passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della
ricezione delle somme raccolte o all’emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte è pari
al relativo fair value, di norma pari al corrispettivo ricevuto o al prezzo di emissione, comprensivo
degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’operazione e determinabili sin
dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore
104*
Nota Integrativa
di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte
creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.
9.2. Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie a medio/lungo termine sono valutate al costo
ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo così come definito nei paragrafi
precedenti.
Le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta non significativo, sono
valutate al costo.
Le modalità di determinazione del fair value dei debiti e dei titoli in circolazione, operata per soli
fini di informativa, sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota
Integrativa.
9.3. Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute.
Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con
conseguente ridefinizione del debito per titoli in circolazione. L’eventuale differenza tra il valore di
riacquisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a
conto economico nella voce “100 Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”.
L’eventuale successivo ricollocamento dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile,
costituisce, contabilmente, una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo prezzo di
collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
10. Attività e passività fiscali
Le attività e le passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale nelle voci “130 Attività
fiscali” e “80 Passività fiscali”.
10.1
Attività e passività fiscali correnti
Le imposte correnti dell’esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state
pagate, sono rilevate come passività; l’eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come
attività.
Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelli precedenti, sono
determinate al valore che si prevede di versare/recuperare nei confronti delle autorità fiscali,
applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti.
Le attività e passività fiscali correnti vengono cancellate nell’esercizio in cui le attività vengono
realizzate o le passività risultano estinte.
10.2
Attività e passività fiscali differite
Per tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita, a meno che
la passività fiscale differita derivi:
da avviamento il cui ammortamento non sia fiscalmente deducibile o
dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
−
−
non sia un’aggregazione di imprese e
al momento dell’operazione non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile.
Non sono calcolate imposte differite con riguardo a maggiori valori dell’attivo in sospensione
d’imposta relativi a partecipazioni e a riserve in sospensione d’imposta in quanto si ritiene, allo
stato, ragionevole che non sussistano i presupposti per la loro futura tassazione.
105*
Nota Integrativa
Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “80 Passività fiscali b)
differite”.
Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà
probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la
differenza temporanea deducibile, a meno che l’attività fiscale differita derivi da:
avviamento negativo che è trattato come ricavo differito;
rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
−
−
non rappresenta una aggregazione di imprese e
al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile.
Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “130 Attività fiscali b)
anticipate”.
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e
sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel
quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto conto della
normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore.
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui:
la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle
passività fiscali differite o deducibile con riferimento alle attività fiscali anticipate;
la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale.
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite non vengono attualizzate e neppure, di
norma, tra loro compensate.
11. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione –
Passività associate ad attività in via di dismissione
Le attività e passività non correnti ed i gruppi di attività e passività non correnti per le quali il
valore contabile sarà recuperato presumibilmente tramite la vendita piuttosto che attraverso l’uso
continuativo sono classificate, rispettivamente, nelle voci di stato patrimoniale “140 Attività non
correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e “90 Passività associate ad attività in via di
dismissione”.
Per essere classificate nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in
dismissione) devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati
programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro il breve
termine.
Tali attività o passività sono valutate al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto
dei costi di cessione.
Gli utili e le perdite riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione sono esposti
nel conto economico nella voce “280 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte”.
Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce
più idonea di conto economico.
12. Accantonamenti a fondi per rischi ed oneri
12.1 Definizione
L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti.
Per contro, si definisce passività potenziale:
106*
Nota Integrativa
un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà
confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il
controllo dell’azienda;
un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:
−
non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse
finanziarie;
−
l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità.
Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno
che siano giudicate remote.
12.2 Criteri di iscrizione e valutazione
L’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se:
vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e
è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse
atte a produrre benefici economici; e
può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento
dell’obbligazione.
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per
adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed
incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo
dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno
necessarie per estinguere l’obbligazione laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I
fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono
tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.
Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono il rischio derivante dall’eventuale
contenzioso tributario.
12.3 Criteri di cancellazione
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre
benefici economici per adempiere l’obbligazione.
13. Operazioni in valuta estera
13.1 Definizione
La valuta estera è una valuta differente dalla valuta funzionale dell’impresa, che a sua volta è la
valuta dell’ambiente economico prevalente in cui l’impresa stessa opera.
13.2 Criteri di iscrizione
Un’operazione in valuta estera è registrata, al momento della rilevazione iniziale, nella valuta
funzionale applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio a pronti tra la valuta
funzionale e la valuta estera in vigore alla data dell’operazione.
107*
Nota Integrativa
13.3 Criteri di valutazione
A ogni data di riferimento del bilancio:
(a)
gli elementi monetari27 in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;
(b)
gli elementi non monetari28 che sono valutati al costo storico in valuta estera sono
convertiti usando il tasso di cambio in essere alla data dell’operazione;
(c)
gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono
convertiti utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value è determinato.
Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari o dalla conversione di
elementi monetari a tassi differenti da quelli ai quali erano stati convertiti al momento della
rilevazione iniziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto economico
dell’esercizio in cui hanno origine.
Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che fa parte di un investimento netto
in una gestione estera di un’impresa che redige il bilancio sono rilevate nel conto economico del
bilancio individuale dell’impresa che redige il bilancio o del bilancio individuale della gestione
estera.
Quando un utile o una perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel
patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita è rilevato direttamente nel
patrimonio netto. Viceversa, quando un utile o una perdita di un elemento non monetario è
rilevato nel conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita è rilevata nel
conto economico.
14. Altre informazioni
- Azioni proprie
Le azioni proprie in portafoglio sono dedotte dal patrimonio netto. Nessun utile o perdita
derivante da acquisto, vendita, emissione o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto
economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali transazioni sono
registrate tra le riserve del patrimonio netto.
- Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni
Gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi
all’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono
determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti.
Tali accantonamenti sono rilevati nella voce 100 “Altre passività” in contropartita alla voce di
conto economico 130d “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni
finanziarie”.
- Benefici ai dipendenti
Definizione
Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda in cambio
dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra:
27
Si definiscono “monetari” gli elementi rappresentati da importi determinati di valuta ovvero da attività e passività che devono essere
incassate o pagate per un importo determinato di valuta. La caratteristica di un elemento monetario è quindi il diritto a ricevere o
un’obbligazione a pagare un numero fisso o determinabile di unità di valuta.
28
Vedasi, a contrario, quanto detto per gli elementi “monetari”.
108*
Nota Integrativa
benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del
rapporto di lavoro) che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine
dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa;
benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto
di lavoro;
benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro;
altri benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti
interamente entro i dodici mesi dal temine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto la relativa
attività lavorativa.
Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita
Criteri di iscrizione
A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di
trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 configurano
un “piano a contribuzione definita”.
L’onere relativo alle quote è determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di
alcuna metodologia di natura attuariale.
Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006
continua a configurare un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” della serie “piano a benefici
definiti” e, come tale, richiede la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi
attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto
significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa.
L’importo contabilizzato come passività è pari a:
(a)
il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio;
(b)
più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita
riserva di patrimonio netto;
(c)
meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a
servizio del piano.
Criteri di valutazione
Gli “Utili/perdite attuariali”, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto,
comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti dalla riformulazione di precedenti ipotesi
attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi.
Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che
considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR
misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale unità
addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal
momento dell’assunzione alla data attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede
la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica
e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso
utilizzato ai fini dell’attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati alla
data di bilancio di “high quality corporate bonds” ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un
profilo di rischio di credito contenuto.
Stock Option/Stock Granting
Si definiscono piani di stock option/stock granting i piani di remunerazione del personale ove la
prestazione di un’attività da parte di un dipendente o di un terzo viene remunerata tramite
strumenti rappresentativi di capitale (incluse opzioni su azioni).
Il costo di tali operazioni è valutato al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale
assegnati ed è imputato nella voce di conto economico “150 Spese Amministrative a) spese per il
personale” in quote costanti lungo il periodo di cui alle condizioni di maturazione del piano. Il fair
value determinato è riferito agli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di
assegnazione e tiene conto dei prezzi di mercato, se disponibili, dei termini e delle condizioni in
base ai quali tali strumenti sono stati assegnati.
109*
Nota Integrativa
- Informativa di Settore
Con il termine informativa di settore si definisce la modalità di rappresentazione dell’informativa
economico finanziaria dell’azienda per settore operativo.
Nel presente documento non viene fornita evidenza dell’informativa di settore in quanto il
bilancio separato di UBI Banca è pubblicato congiuntamente al bilancio consolidato del Gruppo
UBI Banca che riporta tale informativa a livello di gruppo.
- Ricavi
Definizione
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria
dell’impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli
incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti.
Criteri di iscrizione
I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in
contabilità quando possono essere attendibilmente stimati.
Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando
sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato;
è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società;
lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere
attendibilmente misurato;
i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere
attendibilmente calcolati.
I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di
completamento dell’operazione.
I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione
saranno fruiti dalla società. Tuttavia quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei
ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non è più
probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato.
I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o
dividendi sono rilevati quando:
è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa;
l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato.
Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene.
In particolare:
gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o
altre differenze tra il valore contabile iniziale per un titolo e il suo valore alla scadenza. Le
componenti negative di reddito maturate su attività finanziarie sono rilevate alla voce “Interessi
passivi e oneri assimilati”; le componenti economiche positive maturate su passività finanziarie
sono rilevate alla voce “Interessi attivi e proventi assimilati”;
gli interessi di mora sono contabilizzati nella voce 10 “Interessi attivi e proventi
assimilati” per la parte ritenuta recuperabile.
I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il
pagamento.
Gli eventuali costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati
dalla differenza tra corrispettivo pagato o incassato della transazione ed il fair value dello
strumento sono iscritti a conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario
solamente quando il fair value è determinato:
110*
Nota Integrativa
facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili del medesimo
strumento;
attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti
da mercati osservabili.
- Costi
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio
della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime
operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente
nel conto economico.
I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e
determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati,
affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la
definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.
111*
Nota Integrativa
A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI
ATTIVITA’ FINANZIARIE
Le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo
IASB nel 2008 permettono, successivamente all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di
determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per
la vendita”.
Nella tabella seguente sono riportati, il valore di bilancio ed il fair value al 31 dicembre 2016 delle
attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2016. Sono inoltre riportate le
componenti reddituali relative a tali attività, distinguendo fra quelle che si sarebbero registrate se
il trasferimento non fosse stato effettuato e quelle effettivamente registrate, nel conto economico o
nel patrimonio netto.
Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle
“valutative” e le “altre”, queste ultime comprensive degli interessi generati dalle attività trasferite.
L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico o nel patrimonio 2016 se non si
fosse proceduto alle riclassificazioni sarebbe stato positivo per 669 migliaia di euro, mentre quello
effettivamente rilevato è stato positivo per 905 migliaia di euro.
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla
redditività complessiva
Com ponen ti r edditu ali in assenza
del tr asferimen to (an te impo ste)
Tipologia di
strumento finanziario
Portafoglio di
provenienza
Portafoglio di
destinazione
Valore contabile
Fair Value
Valutative
A. Titoli di debito
Compon enti reddit uali regist rate
n ell'esercizio (ante imposte)
Altre
Valutative
Altre
3.916.341
3.915.985
(1.302)
1.971
-
905
Attività finanziarie
Attivit à detenute sino alla
disponibili per la vendita
scadenza
3.916.341
3.915.985
(1.302)
1.971
-
905
Totale
3.916.341
3.915.985
(1.302)
1.971
-
905
Si precisa che le componenti reddituali delle attività trasferite nel portafoglio “Attività detenute
sino alla scadenza” sono relative a titoli di debito emessi dallo Stato Italiano.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima
del trasferimento
Plus/Minusvalenze in conto economico
Ti pologia di strumento
finanziario
Portafoglio di provenienza
Portafoglio di destinazione
Attività finanziarie dispo nibili
per la vendita
Att ività detenute sino alla
scadenza
31.12.2016
A. Titoli di de bito
Totale
31.12.2015
Plus/minusvalenze nel patrimonio netto
31.12.2016
31.12.2015
36.611
(37.425)
(46.957)
(39.017)
36.611
(37.425)
(46.957)
(39.017)
36.611
(37.425)
(46.957)
(39.017)
A.3.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione
Non si segnalano trasferimenti di attività finanziarie detenute per la negoziazione.
112*
Nota Integrativa
A.3.4 Tasso
riclassificate
di
interesse
Descrizione titolo
effettivo
Tasso Interesse effettivo
e
flussi
finanziari
attesi
flussi finanziari in conto interessi
dalle
attività
flussi finanziari in conto capitale
Btp scadenza novembre 2023 9%
0,98%
267.750
425.000
Btp scadenza novembre 2022 5,5%
0,86%
363.000
1.100.000
Btp scadenza settembre 2022 1,45%
0,77%
157.470
1.810.000
113*
Nota Integrativa
A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informativa di natura qualitativa
L’IFRS 13 – “Fair Value Measurement” definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe
per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una
regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore si configura
quindi come un c.d. “exit price” che riflette le caratteristiche proprie dell’attività o della passività
oggetto di valutazione che sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market
participant view).
La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i
partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende:
il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per
l’attività o la passività in questione al quale la Banca ha accesso;
o, in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è
possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita di un’attività o il prezzo di acquisto più basso
per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto.
Con l’intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e
della relativa informativa, l’IFRS 13 statuisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre
livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value.
Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value
in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all’utilizzo di parametri
osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero
nella valutazione delle attività e passività.
La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine,
tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli
valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1.
Fair value determinato sulla base di input di livello1
Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per
lo strumento finanziario, ai quali l’entità può accedere alla data di valutazione dello strumento.
L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del fair value e
pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo
valutativo.
Ai sensi dell’IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle
transazioni per un’attività/passività è tale da garantire, su base continuativa, le informazioni
necessarie per la sua valutazione.
In particolare sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari
quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS) e quelli non quotati su mercati regolamentati per
i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che
rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato.
Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di
riferimento rilevato all’ultimo giorno lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di
quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è rappresentato dal prezzo
dell’ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne.
Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati,
exchange trade fund, fondi immobiliari quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura
rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione oppure, nel caso di quote di OICR, Fondi Comuni,
SICAV e Hedge Funds, dal NAV (Net Asset Value) ufficiale se ritenuto rappresentativo secondo
policy interne.
114*
Nota Integrativa
Fair value determinato sulla base di input di livello 2
Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato mediante
l’utilizzo di prezzi rilevati su mercati non attivi oppure tramite modelli valutativi che adottano
input di mercato.
La valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di parametri che siano osservabili,
direttamente o indirettamente, quali ad esempio:
prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite,
rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità.
In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede
un’incidenza marginale di input non osservabili in quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la
sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo utilizzate
replicano quotazioni presenti su mercati attivi.
Sono inclusi nel livello 2:
derivati OTC;
titoli di capitale;
titoli obbligazionari;
quote di fondi (es. fondi di Private Equity)29.
Le attività e passività valutate al costo o al costo ammortizzato per cui il fair value viene fornito
in nota integrativa solo ai fini di informativa, sono classificate nel livello 2 solo se gli input non
osservabili non influenzano in maniera significativa gli esiti valutativi. Diversamente sono
classificate nel livello 3.
Fair value determinato sulla base di input di livello 3
La valutazione viene determinata attraverso l’impiego di input significativi non desumibili dal
mercato che pertanto comportano l’adozione di stime ed assunzioni interne.
Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value:
derivati OTC
titoli di capitale valutati:
a. con utilizzo di significativi input non osservabili;
b. attraverso metodi basati sull’analisi dei fondamentali della società partecipata;
c. al costo.
gli Hedge Funds, per i quali si è tenuto in considerazione oltre ai NAV ufficiali il rischio di
liquidità e/o di controparte;
opzioni con sottostante partecipazioni finanziarie;
titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti.
Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall’utilizzo di
parametri di mercato significativamente rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello
strumento oggetto di valutazione.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli
input utilizzati ai fini della determinazione del fair value per quanto riguarda le attività e passività
oggetto di valutazione al fair value in bilancio e quelle per le quali il fair value viene fornito solo ai
fini di informativa.
29
Per i quali il fair value è rappresentato dal NAV
115*
Nota Integrativa
Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value
Derivati OTC
La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l’utilizzo di modelli
a formula chiusa. In particolare, i principali modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono:
Black Yield, Black Fwd, Black Swap Yield, Cox Fwd, Trinomial, Lnormal, Normal e CMS Convexity
Analytical.
Gli strumenti derivati non gestiti negli applicativi target, riferibili a strumenti posti a copertura
di alcune tipologie di opzioni implicite nei prestiti obbligazionari strutturati emessi, vengono
valutati con modelli interni (modelli stocastici con simulazioni MonteCarlo).
I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono
soggetti a verifiche periodiche volte a valutarne la consistenza nel tempo.
I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro
disponibilità, in:
prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o
sulle principali piattaforme di data providing;
parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur
non quotati su un mercato ufficiale, sono prontamente disponibili presso circuiti di info providing,
attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/market maker.
Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati OTC le curve di tasso
e le volatilità dei Cap&Floor delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), i principali
tassi di cambio con le relative volatilità e gli FX swap point. Come successivamente meglio
dettagliato, il fair value di alcune tipologie di derivati OTC tiene conto della rischiosità della
controparte; il calcolo di questa componente avviene tramite l’utilizzo delle probabilità di default e
della percentuale di recupero dei crediti della controparte.
Con riferimento al rischio di credito, si segnala che la prassi di mercato si è orientata verso
l’adozione di due misure in grado di cogliere e imputare a fair value gli impatti generati da
eventuali variazioni nel merito creditizio delle controparti: il Credit Value Adjustment (nonperformance risk della controparte) e il Debt Value Adjustment (non-performance risk proprio).
L’approccio adottato dal Gruppo per il calcolo di queste misure, definito “metodologia spreaded
curve”, prevede l’utilizzo di curve con spread di credito per il calcolo delle due componenti. In
particolare sono previsti i seguenti passaggi:
stima dei flussi futuri del derivato OTC utilizzando le curve risk free. Il flusso netto così
calcolato viene poi scontato utilizzando le curve di credito delle controparti (in caso di flussi
positivi) o la curva di credito di UBI Banca (in caso di flussi negativi) descritte nei punti
successivi;
creazione della curva “rettificata” per la controparte, ottenuta applicando alla curva di
discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento;
creazione della curva “rettificata” per UBI Banca, ottenuta applicando alla curva di
discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento.
La metodologia implementata dal Gruppo si applica ai derivati OTC presenti nei portafogli del
Gruppo, stipulati con controparti esterne e per i quali non siano presenti accordi di CSA con
marginazione giornaliera o settimanale completa.
Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value dei derivati OTC viene
classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei derivati dove il CVA (stimato
internamente) risulti rilevante ai fini della determinazione del fair value; per tali strumenti il fair
value è classificato nel livello 3 della gerarchia.
La policy del Gruppo UBI Banca prevede, per le opzioni su partecipazione, la valorizzazione del
fair value tenendo conto della probabilità di esercizio stante la natura peculiare delle opzioni in
parola. Il fair value così determinato risulta classificato nel livello 3 della gerarchia.
116*
Nota Integrativa
Titoli di capitale
Per quanto concerne i metodi di valutazione da utilizzare per la determinazione del fair value dei
titoli di capitale non quotati su un mercato attivo, il Gruppo UBI ha individuato il seguente ordine
gerarchico di tecniche di valutazione:
1)
Metodo delle transazioni dirette;
2)
Metodo delle transazioni comparabili;
3)
Metodo dei multipli di borsa;
4)
Metodi finanziari e reddituali;
5)
Metodi patrimoniali.
Per la valutazione dei titoli di capitale si procede valutando l’applicabilità dei metodi nell’ordine
sopra esposto. In ultima istanza, nell’impossibilità di utilizzare le predette tecniche, tali titoli sono
valutati al costo.
Si forniscono di seguito le caratteristiche delle tecniche valutative utilizzate al 31 dicembre 2016.
Metodo delle transazioni dirette
L’applicazione del metodo delle transazioni dirette comporta l’applicazione della valorizzazione
implicita derivante dalla più recente transazione significativa registrata su quote del capitale
sociale della partecipata. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato
nel livello 2 della gerarchia.
Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il
controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è
possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato
attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del
capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35%. Tale rettifica,
derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair
value nel livello 3 della gerarchia.
Metodo delle transazioni comparabili
L’applicazione del metodo delle transazioni comparabili comporta l’analisi delle operazioni di
acquisto di quote di aziende con caratteristiche economico-patrimoniali omogenee a quelle della
partecipata e successivamente la determinazione del multiplo implicito espresso dal prezzo della
transazione. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2
della gerarchia.
Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il
controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è
possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato
attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del
capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35% per riflettere
la mancanza di poteri all’interno della partecipata. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input
non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della
gerarchia.
Metodo dei multipli di Borsa
Tale metodo consente di valutare una società in base ai dati derivanti dalle quotazioni di società
comparabili (in termini di fatturato, patrimonio netto, leverage), rilevate, sul mercato azionario di
riferimento, in periodo compreso tra gli ultimi 30 giorni e l’ultimo anno a partire dalla data di
riferimento della valutazione, attraverso l’elaborazione dei moltiplicatori più significativi (multipli
di Borsa) risultanti dal rapporto esistente tra il valore che il mercato azionario attribuisce a queste
società ed i loro indicatori economico-patrimoniali ritenuti maggiormente significativi. Utilizzando
input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia.
Nel caso, non infrequente, in cui si presenti la necessità di rettificare le valutazioni ottenute
applicando il metodo dei multipli di Borsa per considerare possibili differenze nella comparabilità
delle società utilizzate e nelle liquidità dei titoli oggetto di valutazione, il valore pro quota del
117*
Nota Integrativa
capitale economico aziendale viene generalmente abbattuto in misura variabile tra il 10% e il 40%
per riflettere, ad esempio, la limitata liquidabilità dell’investimento e/o le significative differenze
dimensionali tra la partecipata e le società inserite nel campione Tale rettifica, derivando
dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel
livello 3 della gerarchia.
Metodi patrimoniali
I metodi patrimoniali forniscono una determinazione del fair value della partecipata a partire dal
dato patrimoniale di bilancio, rettificato alla luce delle plusvalenze e minusvalenze implicite
nell’attivo e nel passivo della partecipata e dell’eventuale valorizzazione delle componenti
immateriali. Il fair value determinato dall’utilizzo di tali metodi, basandosi su input non
osservabili, è classificato nel livello 3 della gerarchia.
Titoli obbligazionari
La procedura di stima del fair value adottata dal Gruppo UBI Banca per i titoli obbligazionari
prevede l’utilizzo di un modello valutativo specifico, il discounted cash flow model. Il processo di
valutazione in oggetto è sintetizzabile nei seguenti step operativi:
stima dei flussi di cassa pagati dal titolo, sia per quanto riguarda la parte interessi che il
rimborso del capitale;
stima di uno spread rappresentativo del merito creditizio dell'emittente del titolo;
stima di uno spread rappresentativo dell'illiquidità del titolo al fine di tener conto della
scarsa liquidità che caratterizza il pricing di un titolo non contribuito.
Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value così determinato viene
classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei titoli dove la componente dello
spread rappresentativo dell’illiquidità risulti essere rilevante ai fini della determinazione del fair
value e per alcuni titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti che sono classificati nel
livello 3 della gerarchia.
Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei titoli obbligazionari le curve
di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), gli spread di credito degli
emittenti di cui si sta valutando il titolo (desunti da titoli quotati su mercati considerati attivi) e
uno spread rappresentativo dell’illiquidità del titolo valutato, calcolato in ragione dello spread di
credito dell’emittente.
Quote di fondi di Private Equity
Il fair value delle quote di Fondi di Private Equity è determinato partendo dall'ultimo NAV
disponibile e considerando le varie comunicazioni ricevute dal Fondo (es. rimborsi, distribuzioni di
dividendi), dalla data dell’ultimo NAV disponibile alla data di valutazione ed eventualmente
rettificando il NAV per tenere in considerazione situazioni di particolare rischio e non performance
associato all’investimento.
Quote di Hedge Funds
Il fair value delle quote di Hedge Funds classificate nel livello 3 della gerarchia viene determinato
partendo dal NAV ufficiale ed è rettificato con una percentuale pari ad almeno il 20% per tenere
conto dei rischi di liquidità e/o di controparte.
Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa
Crediti
La determinazione del fair value per i crediti verso la clientela, elaborato ai fini della
presentazione dell’informativa della nota integrativa, avviene mediante l’utilizzo di tecniche
valutative fatta eccezione per quei crediti per i quali il valore contabile è ritenuto essere
un’adeguata rappresentazione del fair value quali, ad esempio, i finanziamenti in default, le
operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma) e i finanziamenti con scadenza inferiore
all’anno, classificati per tale motivo nel livello 3 della gerarchia.
118*
Nota Integrativa
La metodologia adottata dal Gruppo UBI per la stima del fair value dei crediti prevede
l'attualizzazione dei cash flow, intesi come somma di capitale e interessi derivanti dalle diverse
scadenze del piano di ammortamento, ridotti per la componente di perdita attesa e scontati a un
tasso che incorpora la componente risk free e uno spread rappresentativo del costo del capitale e
del funding.
Sono in particolare utilizzati i seguenti input:
discount rate base, riconducibile alla curva dei tassi Euribor;
rischio di default e della potenziale perdita, attesa e inattesa, riscontrabile sullo specifico
credito durante l’intera vita del finanziamento. Tali dimensioni vengono rappresentate dai
parametri interni di misurazione del rischio di credito quali il Rating, la PD e la LGD differenziati
per segmento di clientela. La PD associata a ciascun rating è su base pluriennale. Infine, per la
componente di perdita inattesa si tiene conto del costo del capitale del Gruppo;
componenti di funding del Gruppo UBI. Tali componenti sono riconducibili al costo medio di
finanziamento sostenuto dal Gruppo per gli ambiti Wholesale, Retail e Covered Bond con cap a 10
anni.
Ai fini dell’individuazione del corretto livello gerarchico del fair value ottenuto tramite la predetta
tecnica di valutazione, deve essere opportunamente valutato il livello di significatività degli input
non osservabili utilizzati.
A tal proposito, il fair value risultante dall’applicazione della metodologia sopra descritta viene
confrontato con un’elaborazione “benchmark” che adotta una curva di sconto composta da dati
osservabili di mercato.
Se dal confronto il fair value si discosta in maniera significativa dalla succitata elaborazione
“benchmark” il fair value viene classificato nel livello 3; diversamente si provvede a classificare il
fair value nel livello 2.
Il fair value dei crediti verso banche viene di norma calcolato ai fini della presentazione
dell’informativa in nota integrativa per le operazioni per cassa a scadenza con orizzonte temporale
superiore all’anno.
La metodologia adottata prevede la determinazione del Net Present Value dei flussi finanziari di
tali strumenti sulla base di un tasso corrente di mercato per operazioni di pari durata e inclusivo
degli elementi di rischio impliciti nell’operazione; basandosi su input rilevabili sul mercato di
riferimento, tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia.
Per le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma), per eventuali crediti in default e
per operazioni con scadenza inferiore all’anno, il valore contabile è ritenuto un’adeguata
approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della
gerarchia.
Attività materiali detenute a scopo di investimento
Ai fini della determinazione del fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento viene
fatto riferimento al valore di mercato, prevalentemente determinato attraverso perizie esterne,
inteso come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà ragionevolmente
ritenersi come incondizionatamente conclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della
valutazione, tra controparti indipendenti.
Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti
metodi:
metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in
oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su
piazze concorrenziali. Le quotazioni ricavate sono sottoposte a rettifiche volte a recepire le
particolari caratteristiche del cespite; in particolare il valore attribuito al bene tiene conto
dell’ubicazione, dell’accessibilità, della qualità e dell’eventuale presenza di elementi di unicità;
metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una
proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato; tale metodo si basa
sull’esistenza di una relazione diretta tra il valore di un bene e il reddito che il bene stesso è in
grado di generare. Ai fini dell’individuazione del reddito, viene fatto generalmente riferimento al
119*
Nota Integrativa
reddito medio ordinario lordo annuo calcolato riferendosi alla complessiva superficie lorda
commerciale.
I metodi di cui sopra vengono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente
mediati.
Con riferimento ai terreni, la metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del
valore di mercato attribuibile ai medesimi è basata sull’analisi della localizzazione dell’immobile,
tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di ricostruzione a
nuovo dell’intero immobile.
I fair value così determinati vengono classificati nel livello 3 della gerarchia per l’assenza nel
mercato italiano di indici di riferimento che possano confortare l’affidabilità della valutazione,
aspetto che non consente di considerare gli input utilizzati come di livello 2.
Debiti
Il fair value dei debiti verso banche e clientela viene di norma calcolato ai fini della presentazione
dell’informativa in nota integrativa per le passività con scadenza superiore all’anno.
La valutazione viene effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri scontati con
un tasso di interesse che incorpora la componente relativa al proprio rischio di credito; basandosi
su input rilevabili sul mercato di riferimento tale metodologia comporta la classificazione del fair
value nel livello 2 della gerarchia.
Nel caso di passività con scadenza inferiore all’anno o indeterminata, il valore contabile di
iscrizione può essere considerato un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che
comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia.
Tale classificazione viene adottata anche per l’indebitamento con la Banca Centrale Europea.
Titoli emessi
Trattandosi di passività emesse detenute nell’attivo di soggetti terzi, le tecniche valutative
utilizzate sono sviluppate dal punto di vista del market participant che detiene i titoli di debito nel
proprio attivo. Nel caso specifico le componenti di cui si tiene conto sono le seguenti:
il valore temporale del denaro, misurato dalla curva dei tassi risk free;
il rischio di inadempimento alle proprie obbligazioni, misurato dal proprio spread di credito.
Gli input utilizzati ai fini della misurazione del fair value includono le curve di tasso delle
principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF) e gli spread di emissione di UBI Banca,
rilevabili dalle condizioni di raccolta riscontrabili alla data di reporting, distinti per tipologia di
controparte cui il titolo emesso è destinato.
Gli input utilizzati sono osservabili e comportano la classificazione nel livello 2 della gerarchia ad
eccezione dei casi in cui non siano disponibili spread di emissione di UBI Banca, aspetto che
comporta una stima interna dei medesimi e una classificazione dei titoli nel livello 3 della
gerarchia, e dei titoli obbligazionari emessi dalla banca collegati a finanziamenti concessi alla
clientela, il cui Fair Value è determinato con gli stessi parametri del credito; in tal caso entrambi
gli strumenti sono classificati nel livello 3 della gerarchia.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Il Gruppo UBI si è dotato di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value
che hanno trovato formalizzazione in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei
compenti Organi aziendali. Tali policy hanno la finalità di garantire un’applicazione corretta e
coerente nel tempo delle previsioni dell’IFRS 13.
Si riporta di seguito l’analisi di sensitività relativa ai titoli di capitale la cui valutazione al fair
value è classificata nel livello 3 della gerarchia a seguito dell’utilizzo di significativi input non
osservabili.
120*
Nota Integrativa
Tale analisi è stata condotta sviluppando, sugli input in parola, uno “stress test” che tiene conto
del valore minimo e massimo che tali parametri possono assumere esplicitato, per ogni tecnica di
valutazione utilizzata, nel precedente paragrafo A.4.1 “Livelli di fair value 2 e 3”.
Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS per i quali è possibile, stante il modello
valutativo utilizzato, effettuare un’analisi di sensitività, in caso di utilizzo del valore di rettifica
massimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in
bilancio, un minor valore lordo della riserva da valutazione per euro 4,3 milioni senza l’emersione
di ulteriori situazioni di impairment; diversamente in caso di utilizzo del valore di rettifica minimo
si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore lordo della riserva da
valutazione per euro 3,3 milioni.
Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio FVO per i quali è possibile, stante il modello
valutativo utilizzato, effettuare l’analisi di sensitività in caso di utilizzo del valore di rettifica
minimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio,
un maggior valore della voce di conto economico 110 ”Risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value” per euro 2,1 milioni; l’utilizzo del valore massimo di rettifica non
comporterebbe, al contrario, impatti.
Con riferimento agli altri strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel
livello 3 della gerarchia del fair value (derivati OTC, hedge funds, titoli obbligazionari rivenienti da
conversione crediti e opzioni su partecipazioni), non viene prodotta l’analisi di sensitività perché le
modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in
merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti
derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Con riferimento alle attività e passività oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la
classificazione nel corretto livello di gerarchia del fair value viene effettuata facendo riferimento
alle regole e metodologie previste nei regolamenti aziendali. Eventuali trasferimenti ad un diverso
livello di gerarchia sono identificati con periodicità mensile. Si rileva, a titolo esemplificativo, come
tali trasferimenti possono derivare dalla “scomparsa” del mercato attivo di quotazione o
dall’utilizzo di un diverso metodo di valutazione in precedenza non applicabile.
A.4.4 Altre informazioni
Non sono presenti all’interno del Gruppo UBI situazioni in cui il massimo e migliore utilizzo di
un’attività non finanziaria differisce dal suo utilizzo corrente.
Non si riscontrano inoltre situazioni in cui attività e passività finanziarie gestite su base netta
relativamente ai rischi di mercato o al rischio di credito sono oggetto di valutazioni al fair value
sulla base del prezzo che si percepirebbe dalla vendita di una posizione netta lunga o dal
trasferimento di una posizione netta corta.
121*
Nota Integrativa
Informativa di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di
fair value.
Attività/Passiv ità misurate al fair va lue
31.12.2016
Livello 1
31.12.2015
Livell o 2
Livello 3
Liv ello 1
Livell o 2
Liv ello 3
1. Attività finanziarie detenute per la negoziaz ione
113. 277
683.159
11.645
470.999
612.464
4. 799
2. Attività finanziarie val utate a l fair value
117. 500
3.000
67.949
120.782
3.000
72. 252
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
9.052. 778
183.045
211.669
14.855.619
347.987
153. 965
4. Derivati di copertura
-
433.489
-
-
592.046
363
5. Attività materiali
-
-
-
-
-
-
6. Attività immateriali
-
-
-
-
-
-
Total e
9. 283.555
1. 302.693
291.263
15.447.400
1.555.497
231.379
1. Passività f inanziarie d etenute per la negoziazi one
11
76
881.896
9
7
608.582
2. Passività f inanziarie valuta te al f air value
-
-
-
-
-
-
3. Derivati di copertura
-
177.913
287
-
700.871
-
76
1. 059.809
296
7
1.309.453
11
Total e
Nella Relazione sulla Gestione e nelle tabelle di Nota Integrativa sono riportate le principali
informazioni relative alle consistenze ed alle movimentazioni delle esposizioni rispetto all’esercizio
precedente; di seguito si fornisce un dettaglio circa le principali consistenze del Livello 3:
- Attività finanziarie di negoziazione:
Principalmente derivati di negoziazione per 11,5 milioni di euro; tali derivati sono classificati a
livello 3 in quanto la valutazione del rischio di credito di controparte è risultato superiore alle
soglie identificate dalla Policy della Banca.
- Attività finanziarie valutate al fair value:
Immobiliare Mirasole Spa per 41,8 milioni di euro;
Humanitas Spa per 20,5 milioni di euro;
E.C.A.S. Spa per 2,8 milioni di euro;
Car Testing Srl per 1,7 milioni di euro.
- Attività finanziarie disponibili per la vendita, principalmente:
Fondo Atlante 65,5 per milioni di euro;
Azioni Società Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio Spa per 51,9 milioni di euro;
Azioni Istituto Centrale Banche Popolari Italiane Spa per 21,6 milioni di euro;
Azioni Banca d’Italia Spa per 19 milioni di euro;
Azioni Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 8 milioni di euro;
Attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario – Fondo
Interbancario di Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena per 2,8 milioni di
euro.
L’impatto del CVA e del DVA sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati
risulta rispettivamente pari a 10,424 milioni di euro e 83 mila euro.
122*
Nota Integrativa
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Attività
finanziarie
detenut e pe r la
nego ziazio ne
Attiv ità
A ttività finanziarie
finanziarie
v alutate al fair
dispo nibili per
value
la ve ndita
Derivat i di
c oper tur a
Att ività
ma teriali
Attivit à
immateriali
1. Esist enze iniziali
4.799
72.252
153.965
363
-
-
2. Aumenti
8.948
2.863
164.534
-
-
-
-
873
123.8 31
-
-
-
2. 2. Profitti imp utati a:
32 3
1. 739
8.7 10
-
-
-
2. 2.1. Conto Economico
32 3
1. 739
7.7 37
-
-
-
-
1. 708
-
-
-
-
9 73
-
-
-
2. 1. Acquisti
- di cui plusva lenze
2. 2.2. Pa trimonio netto
X
X
2. 3. Trasferimenti d a altri livelli
89 0
-
-
-
-
-
2. 4. Altre variazioni in aumento
7 .73 5
251
31.9 93
-
-
-
-
- di cui operazioni di aggregazione a zienda le
7 .71 5
-
26.9 75
(2.102)
(7.166)
(106.830)
( 363)
-
-
-
(5.2 01)
-
-
-
(205)
(37)
-
-
-
-
3. 3. Per dite imputate a:
(1.807)
(7. 005)
(8 8.8 79)
(363)
-
-
3. 3.1. Conto Economico
(1.807)
(7. 005)
(8 8.2 95)
(363)
-
-
(1.625)
(7. 001)
(8 8.2 84)
(363)
-
-
(5 84)
-
-
-
3. Diminuzio ni
3. 1.Vendite
3. 2. Rimb orsi
- di cui minusvalenza
3. 3.2. Pa trimonio netto
X
X
3. 4. Trasferimenti ad altri livelli
(90)
-
(4.9 25)
-
-
-
-
(124)
(7.8 25)
-
-
-
11.645
67.949
211.669
-
-
-
3. 5. Altre variazioni in diminuzi one
4. Rimanenze finali
Le principali voci di movimentazione riguardano:
Attività finanziare di negoziazione
I movimenti più significativi in aumento si riferiscono a derivati OTC stipulati con clientela,
rivenienti dalla fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria Spa e di
Banca Regionale Europea Spa (per 7,7 milioni di euro) e al trasferimento a livello 3 dei derivati
(0,9 milioni di euro) per i quali la valutazione del rischio di credito controparte è risultato
superiore alle soglie identificate dalla Policy della Banca.
I profitti registrati a conto economico si riferiscono principalmente ad un rimborso dell’Hedge
Fund Fairfield (205 mila euro) oggetto di svalutazione negli anni precedenti ed a chiusure di altre
posizioni su derivati per 118 mila euro.
Le principali perdite registrate a conto economico si riferiscono a svalutazioni di Hedge Fund per
0,6 milioni di euro ed a contratti derivati per 1 milione di euro.
Attività finanziare valutate al fair value:
L’importo di 1,7 milioni relativo alle plusvalenze a conto economico riguarda principalmente la
valutazione dell’investimento in Immobiliare Mirasole Spa per 1,2 milioni di euro.
Le minusvalenze registrate a conto economico riguardano sostanzialmente la svalutazione delle
posizioni su Hedge Fund per 5,5 milioni di euro e della partecipazione CAR TESTING per 1,3
milioni di euro.
123*
Nota Integrativa
Attività finanziare disponibili per la vendita:
Fra le movimentazioni in aumento si evidenziano le sottoscrizioni del FONDO ATLANTE per 119,1
milioni di euro e le attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario –
Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena per 3,7
milioni di euro.
I profitti più rilevanti riguardano:
Istituto Centrale delle Banche Popolari (earn out correlato alla di cessione di VISA Europe) per
7,3 milioni di euro e la valutazione a fair value delle quote detenute nella società SACBO Spa per
916 mila euro.
Tra le altre variazioni in aumento sono inclusi 3,9 milioni euro circa di Strumenti Finanziari
Partecipativi derivanti dalla ristrutturazione di posizioni creditizie.
Inoltre sono ricompresi titoli di Stato rivenienti dall’operazione di fusione per incorporazione delle
banche del gruppo già citata per 27 milioni di euro.
Fra le movimentazioni in diminuzione si segnalano le vendite di VISA Europe per 3,3 milioni di
euro e di Banca Emilveneta per 1,5 milioni di euro.
Le perdite imputate a conto economico per 88,3 milioni di euro si riferiscono principalmente alla
svalutazione del Fondo Atlante (53,6 milioni di euro), all’impairment delle attività finanziarie
acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario – Fondo Interbancario di Tutela dei
Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena (0,9 milioni di euro), nonché al sostanziale
azzeramento del rischio di credito residuo legato a strumenti finanziari rivenienti da posizioni di
credito deteriorato.
Per quanto riguarda il trasferimento ad altri livelli si segnala il possesso azionario in Capital For
Progress Spa passato, a seguito della quotazione del titolo stesso, a livello 1, per 4,9 milioni di
euro.
Derivati di copertura di livello 3
La movimentazione in diminuzione rappresenta la variazione negativa di fair value di un derivato
di copertura di un finanziamento in valuta AED che nell’esercizio precedente presentava un valore
positivo.
124*
Nota Integrativa
A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)
Passività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Passività finanziarie
valutate al fair value
Derivati di copertura
1. Esistenze iniziali
11
-
-
2. Aumenti
16
-
-
-
-
-
2.2.1. Conto Economico
-
-
-
- di cui minusvalenze
-
-
-
X
X
-
2.3. Trasferimenti da altri livelli
8
-
-
2.4. Altre variazioni in aumento
8
-
-
3. Diminuzioni
(18)
-
-
3.1. Rimborsi
-
-
-
3.2. Riacquisti
-
-
-
3.3. Profitti imputati a:
3.3.1. Conto Economico
(1)
(1)
-
-
- di cui plusvalenze
3.3.2. Patrimonio Netto
X
X
-
2.1. Emissioni
2.2. Perdite imputate a:
2.2.2. Patrimonio Netto
3.4. Trasferimento ad altri livelli
(17)
-
-
-
-
-
9
-
-
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non
ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.
Attività/Passività finanziari e misurate al
f air value
31.12.2016
VB
VB
L1
7.327.544
7.440.786
-
-
3.494.5 47
3.599.957
-
-
2. Crediti verso banche
12.254.559
-
8.824.517
3.394.442
15.489.2 15
-
6.389.2 49
9.091.175
3. Crediti verso cli entela
37.111.384
-
12.021.976
25.661.894
21.901.3 90
-
4.530.7 84
17.676.016
486.476
-
-
659.958
496.4 33
-
-
665.869
2.657
-
-
-
2.0 32
-
-
-
57.18 2.620
7.44 0.78 6
20 .8 46.49 3
29 .7 16.29 4
4 1.38 3.617
3 .5 99.95 7
1 0.92 0.033
27 .4 33.06 0
1. A tti vità fi nanz iari e detenute sino alla scaden za
4. A tti vità material i detenute a scopo di i nvestimento
5. A tti vità n on corren ti e grupp i di attività in via di di smi ssion e
Tot ale
L1
31.12.2015
L2
L3
L2
L3
1. Debiti verso ban ch e
21.415.235
-
-
21.430.221
15.845.3 54
-
-
15.805.892
2. Debiti verso clientela
16.247.370
-
-
16.248.705
7.357.5 86
-
-
7.357.688
3. Ti tol i in circolazione
30.567.375
15.069.835
4.619.524
11.342.591
36.265.2 40
15.426.790
21.404.0 87
-
-
-
-
-
-
-
-
-
68.22 9.980
15.06 9.83 5
4 .6 19.52 4
49 .0 21.51 7
5 9.46 8.180
15 .4 26.79 0
2 1.40 4.087
23 .1 63.58 0
4. Passività associ ate ad attività in via di dismissi one
Tot ale
125*
Nota Integrativa
A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
L’informativa fa riferimento al paragrafo 43 dello IAS 39 che tratta le eventuali differenze tra il
prezzo della transazione ed il valore ottenuto attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione, che
emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non sono rilevate
immediatamente a Conto Economico, in base a quanto previsto dal paragrafo AG76 del citato
principio.
Laddove si dovesse presentare tale fattispecie devono essere indicate le politiche contabili adottate
dalla banca per imputare a Conto Economico, successivamente alla prima iscrizione dello
strumento, le differenze così determinate.
UBI Banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima
iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore dello
strumento ottenuto attraverso tecniche di valutazione interna.
126*
Nota Integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
ATTIVO
Sezione 1
Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 -
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
31.12.2016
a) C assa
31.12.2015
204.188
b) Depositi liberi presso Ba nche Centrali
Tot ale
138. 226
-
-
204.188
138.226
La consistenza delle disponibilità liquide in cassa è relativa all’attività, accentrata presso la
Capogruppo, del servizio di cassa centrale per tutte le Banche del Gruppo, nonché alla giacenza
di cassa delle filiali acquisite con le fusioni della Banca Regionale Europea e della Banca
Popolare Commercio Industria.
127*
Nota Integrativa
Sezione 2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Vo ci / Valori
31.12.2016
Liv ello 1
31.12.2015
Liv ello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
A. Att ività per cassa
1. Titoli di debito
1 .1 Titoli strutturati
1 .2 Altri titoli di deb ito
10 6.8 22
6
100
4 65. 497
3
100
1.6 97
3
100
1. 714
1
100
10 5.1 25
3
-
4 63. 783
2
-
2. Titoli di capital e
4.9 18
-
2
4. 580
-
-
3. Quote d i O.I. C.R
2 80
-
-
275
-
581
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
4 .1. Pronti contro termine
-
-
-
-
-
-
4 .2 Altri
-
-
-
-
-
-
112.020
6
102
470.352
3
681
Tot ale A
B. Strument i derivati
1. Derivati finanz iari:
1.2 57
6 83.1 53
11. 543
647
612.461
4 .118
1.2 57
6 83.1 53
11. 543
647
612.461
4 .118
1 .2. connessi con la fair val ue op tion
-
-
-
-
-
-
1 .3 altri
-
-
-
-
-
-
1 .1 di negozi azione
2. Derivati cred itizi:
-
-
-
-
-
-
2 .1 di negoziazione
-
-
-
-
-
-
2 .2 connessi con la fa ir value option
-
-
-
-
-
-
2 .3 altri
-
-
-
-
-
-
1.257
683.153
11.543
647
612.461
4.118
113.277
683.159
11.645
470.999
612.464
4.799
Tot ale B
Tot ale ( A+B)
I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di
negoziazione e sono composti prevalentemente da IRS per 636,1 milioni di euro, a opzioni per
19,8 milioni di euro, da forward per 23,7 milioni di euro e da swap su Commodities per 3,4
milioni di euro.
128*
Nota Integrativa
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
31.12.2016
31.12.2015
A. ATTIVITA' PER CASSA
1.Titoli di debito
a) Gover ni e Banche Centrali
106.928
465.600
105.1 26
463 .782
b) Altri enti pubbl ici
1
-
c) Banche
1
2
d) Altri emittenti
1.8 00
1 .816
2. Tito li di capit ale
4.920
4.580
-
-
4.9 20
4 .580
-
-
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazioni
- società fina nzia rie
8 20
609
4.0 68
3 .971
32
-
280
856
-
-
a) Gover ni e Banche centr ali
-
-
b) Altri enti pubbl ici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
112.128
471.036
344. 321
369.748
351. 632
247.478
- imprese non f inanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziament i
Tot ale A
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Banche
- fa ir valu e
b) Clientela
- fa ir valu e
Tot ale B
Tota le ( A+B)
129*
695.953
617.226
808.081
1.088.262
Nota Integrativa
Sezione 3 Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
Voci/Valori
31.12.2016
Livello 1
1. Titoli di debito
1 .1 Titoli strutturati
1 .2 Altri titoli di d ebito
2. Titoli di capital e
3. Quote di O.I. C.R.
31.12.2015
Live llo 2
Liv ello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.555
3.000
6 7.949
1. 700
3. 000
66.852
11 5.945
-
-
1 19. 082
-
5.400
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
4 .1 Struttur ati
-
-
-
-
-
-
4 .2 Altri
-
-
-
-
-
-
Totale
117.500
3.000
67.949
120.782
3.000
72.252
Costo
117.088
2.481
84.941
117.088
2.481
83.907
Gli investimenti in quote di O.I.C.R. di cui al Livello 1 sono costituiti da quote di hedge fund
gestite della società Tages Capital Sgr.
La Banca ha classificato nei titoli di capitale livello 3 principalmente le interessenze partecipative
detenute in società che svolgono attività di merchant banking.
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
31.12.2016
31.12.2015
Voci/Valori
1.Titoli di debito
-
-
a) Gover ni e Banche Centrali
-
-
b) Altri enti pubbl ici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri emittenti
-
-
72.504
71.552
2. Titoli di capit ale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazioni
- società fina nzia rie
- imprese non f inanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziament i
-
-
72.504
71. 552
-
-
2.850
23. 982
69.654
47. 570
-
-
115.945
124.482
-
-
a) Gover ni e Banche centr ali
-
-
b) Altri enti pubbl ici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
188.449
196.034
Tot ale
130*
Nota Integrativa
Sezione 4
Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 -
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Voci/Valo ri
31.12.2016
Liv ello 1
1. Titoli di debito
1 .1 Titoli strutturati
1 .2 Altri titoli di d eb ito
2. Titoli di cap ital e
2 .1 Va lutati al f air value
2 .2 Va lutati al costo
3. Quote d i O.I. C.R.
4. Finanziamenti
Tot ale
31.12.2015
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
9. 014 .846
157 .43 7
8.91 2
1 4.840.9 00
3 13. 310
17. 640
307 .439
157 .43 7
8.91 2
168.6 69
3 13. 310
17. 640
8. 707 .407
-
-
1 4.672.2 31
-
-
12 .091
-
13 7.22 8
2.3 13
-
1 36. 325
12 .091
-
11 1.72 2
2.3 13
-
1 07. 083
-
-
2 5.50 6
-
-
29. 242
25 .841
25 .60 8
6 5.52 9
12.4 06
34. 677
-
-
-
-
-
-
-
9.052.778
183.045
211.669
14.855.619
347. 987
153.965
La voce 1. Titoli di debito è composta da:
- investimenti in titoli di Stato Italiani per 5,7 miliardi, titoli di stato esteri per 2,5 miliardi, altre
obbligazioni di primarie istituzioni bancarie, finanziarie e corporate nazionali e internazionali per
0,8 miliardi, classificati a livello 1;
- investimenti in obbligazioni di primari istituti bancari italiani per 157,4 milioni di euro,
classificati a livello 2;
- un titolo obbligazionario emesso da Sorgenia Spa per euro 8,9 milioni di euro, classificato a
livello 3.
I titoli di capitale e le quote di OICR - livello 3: valutati al fair value si riferiscono
principalmente ad investimenti nelle seguenti società:
Fondo Atlante per 65,5 milioni di euro;
Azioni Società Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio Spa per 51,9 milioni di euro;
Azioni Istituto Centrale Banche Popolari Italiane Spa per 21,6 milioni di euro;
Azioni Banca d’Italia Spa per 19 milioni di euro;
Attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario - Fondo
Interbancario Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena per 2,8 milioni di
euro.
Fra i titoli valutati al costo si evidenziano le Azioni Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 8
milioni di euro.
131*
Nota Integrativa
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
31.12.2016
Voci / Valor i
1.Titoli di debito
a) Gover ni e Banche Centrali
b) Altri enti pubbl ici
c) Banche
31.12.2015
9.181.195
15.171.850
8.225. 171
14.32 0.938
-
-
325. 008
26 2.488
d) Altri emittenti
631. 016
58 8.424
2. Tito li di capit ale
149.319
138.638
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
40. 632
2 3.080
108. 687
11 5.558
2. 825
2.825
- società fina nzia rie
13. 186
1 2.136
- imprese non f inanziarie
92. 425
10 0.346
251
251
116.978
47.083
-
-
a) Gover ni e Banche centr ali
-
-
b) Altri enti pubbl ici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
9.447.492
15.357.571
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziament i
Totale
132*
Nota Integrativa
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica
Voci/Valori
31.12.2016
1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di inter esse
31.12.2015
8.542.745
12.530.669
8.542.745
12.530.669
b) rischio di prezzo
-
-
c) rischio di cambio
-
-
d) rischio di credito
-
-
e) più rischi
-
-
2. Attività f inanziari e oggetto di copertura specifica dei f lussi finanziari
-
-
a) rischio di tasso di inter esse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
8.542.745
12.530.669
Tot ale
Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono
costituite prevalentemente da titoli di Stato e da titoli di debito emessi da primari istituti di
credito. La valutazione dei titoli in questione e dei relativi contratti di copertura viene registrata
nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto dell’attività di copertura.
Sezione 5
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza- Voce 50 –
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
31.12.2016
Fair v alue
Valore di
bilancio
1. Titoli di debito
- struttura ti
- altri
2. Finanziamenti
31.12.2015
Liv ello 1
Livello 2
Fair value
Valore di
bilancio
Live llo 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
7.327.544
7.440.786
-
-
3.494.547
3.599.957
-
-
-
-
-
-
-
-
-
7.327.544
7.440.786
-
-
3.494.547
3.599.957
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
La voce si compone di Titoli di Stato italiani acquisiti nell’ottica di sostenere il contributo al
margine di interesse.
Si evidenzia che nel secondo semestre 2016 sono stati riclassificati nelle attività finanziarie
detenute sino alla scadenza, titoli di Stato Italiani per un valore nominale di 3,3 miliardi, prima
classificati nelle attività finanziarie disponibili per la vendita.
133*
Nota Integrativa
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti
Tipologia operazioni / Valori
31.12.2016
1.Titoli di debito
31.12.2015
7.327.544
3.494.547
7.327. 544
3.494.547
b) Altri enti pubbl ici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri emittenti
-
-
2. Finanziament i
a) Gover ni e Banche Centrali
-
-
a) Gover ni e banche centrali
-
-
b) Altri enti pubbl ici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
Totale
7.327.544
3.494.547
Totale fair value
7.440.786
3.599.957
5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica
Non esistono attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica.
Sezione 6
Crediti verso banche - Voce 60 -
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
31.12.2016
31.12.2015
Tipologia operazioni/Valori
VB
FV
FV
FV
Livello 1
Livello 2
Livello 3
-
-
X
X
X
6 67.1 44
X
X
X
375.735
X
X
X
3. Pronti contro termine
-
X
X
X
-
X
X
X
4. Altri
-
X
X
X
-
X
X
X
-
8.824 .5 17
2.72 7.298
15.11 3.48 0
-
6.38 9.24 9
8.71 5.440
4.145 .285
2.727.2 98
8.811.154
-
-
8.715.4 40
1 1.58 7.415
6.9 71.8 40
1. Finanziamenti
-
37 5.73 5
3 75.73 5
-
X
B. Crediti verso banche
6 67.14 4
Livello 3
X
2. Riserva obbligatoria
-
FV
Livello 2
X
1. Depositi vincolati
-
FV
Livello 1
-
A. Crediti verso banche centrali
66 7.144
VB
FV
1.1. Conti correnti e depositi liberi
6 81.9 66
X
X
X
2.026.466
X
X
X
1.2. Depositi vincolati
6 04.7 26
X
X
X
1.681.145
X
X
X
5.6 85.1 48
X
X
X
5.103.543
X
X
X
1.0 79.8 46
X
X
X
687.358
X
X
X
-
X
X
X
-
X
X
X
- Altri
4.6 05.3 02
X
X
X
4.416.185
X
X
X
2. Titoli di debito
4.6 15.5 75
4.679 .232
-
6.302.326
X
X
1.3. Altri finanziamenti:
- Pronti co ntro t ermine attivi
- Leasing finanziario
2.1. Tit oli strutturati
2.2. Altri titoli di debito
Totale
-
45.0 26
X
4.5 70.5 49
X
1 2.25 4.559
X
-
8.824 .5 17
X
3.39 4.442
134*
-
6.389.249
-
45.025
X
X
X
6.257.301
X
15.48 9.21 5
-
X
X
6.389 .2 49
9.09 1.175
Nota Integrativa
La voce A.2 rappresenta il deposito presso Banca d’Italia relativo alla riserva obbligatoria.
UBI Banca effettua la propria attività di finanziamento prevalentemente nei confronti di Banche
del Gruppo.
Nell’ambito delle voci specifiche si evidenziano le seguenti componenti principali:
conti correnti e depositi liberi infragruppo per 43 milioni di euro e non infragruppo per 639
milioni di euro;
depositi vincolati per posizioni infragruppo per 583 milioni di euro e non infragruppo per 21
milioni di euro;
altri finanziamenti infragruppo per 5,2 miliardi di euro di cui 1,1 miliardi di euro in pronti
contro termine attivi e altri finanziamenti a banche esterne al Gruppo per 481 milioni di
euro;
i titoli di debito emessi da banche del gruppo per 4,6 miliardi di euro.
6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specifica
La Banca non ha in essere relazioni di copertura specifica relative a crediti verso banche.
6.3 Leasing finanziario
La Banca non ha in essere crediti per locazione finanziaria.
135*
Nota Integrativa
Sezione 7
Crediti verso clientela - Voce 70 -
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
31.12.2016
31.12.2015
Valore di bilancio
Tipologia operazioni/Valori
Fair Value
Valore di bilancio
Deteri orati
Non
dete riorati
L1
Acquistati
Fair Value
De teriorati
L2
L3
Non
deteriorati
L1
Altri
Ac quistati
L3
34.55 0.39 8
-
2 .4 49.6 46
-
1 1.918 .0 39
2 0.575 .2 12
-
1.214 .8 34
-
4.425 .8 64
17 .6 74 .9 29
1. Conti correnti
3.174.952
-
282.728
X
X
X
83 3.118
-
46 4
X
X
X
2. Pronti contro termine a ttivi
1.878.364
-
-
X
X
X
1.16 9.090
-
-
X
X
X
21.381.101
-
1 .962.381
X
X
X
9.22 4.609
-
1.0 98.68 9
X
X
X
641.990
-
51.135
X
X
X
57 6.377
-
85.90 7
X
X
X
Fina nzi ame nti
3. Mutui
4. Carte di credito, prestiti
persona li e cessioni del quinto
5. Leasing finanziario
6. Fa ctoring
7. Altri fina nziamenti
Titoli di debito
8. Titoli strutturati
9. Altri titoli di debito
Totale
2 5.660 .737
L2
Altri
-
-
-
X
X
X
-
-
-
X
X
X
29
-
-
X
X
X
6.054
-
-
X
X
X
7.473.962
-
153.402
X
X
X
8.76 5.964
-
29.77 4
X
X
X
11 1.34 0
-
-
-
1 03.9 37
1.15 7
111 .3 44
-
-
-
10 4.92 0
1.087
110.086
-
-
X
X
X
11 0.091
-
-
X
X
X
1.254
-
-
X
X
X
1.253
-
-
X
X
34.66 1.73 8
-
2 .4 49.6 46
2 0.686 .5 56
-
1.214 .8 34
-
12 .0 21.9 76
2 5.661 .8 94
-
4.5 30.78 4
X
17 .6 76 .0 16
I rapporti con la clientela comprendono anche le posizioni rivenienti dalla fusione per
incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa; di
seguito si espone il dettaglio delle posizioni più rilevanti:
- i conti correnti sono costituiti da operazioni infragruppo per 0,9 miliardi di euro. I rapporti
di conto corrente con la clientela ammontano a 2,6 miliardi di euro;
- i pronti contro termine attivi sono relativi a rapporti con UBI Leasing Spa per 1,8 miliardi di
euro ed a 121 milioni di euro con la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa nell’ambito della
gestione della posizione di liquidità;
- i mutui si riferiscono ad operazioni infragruppo per 2,9 miliardi di euro e, ad operazioni non
infragruppo con clientela per 20,4 miliardi di euro;
- le altre operazioni riguardano finanziamenti a Società del Gruppo per 4,4 miliardi di euro.
Le posizioni non infragruppo con clientela retail ed istituzionale ammontano a 3,2 miliardi di
euro.
- i titoli di debito sono relativi prevalentemente a sottoscrizione di emissioni obbligazionarie
infragruppo per 110 milioni di euro e sono soggetti al vincolo di subordinazione.
136*
Nota Integrativa
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipo log ia oper azioni/Valo ri
31.12.2016
31.12.2015
Deter ior ati
Deteriorat i
N on det eriorati
Non deteriora ti
Acq uist ati
Alt ri
Acquistat i
Altri
111 .34 0
-
-
111 .34 4
-
-
a) Governi
-
-
-
-
-
-
b) Altri Enti pubb lici
-
-
-
-
-
-
111 .34 0
-
-
111 .34 4
-
-
1. Tito li di debit o
c) Altri emittenti
- imp rese non finanziarie
1 .257
-
-
1 .25 6
-
-
110 .08 3
-
-
110 .08 8
-
-
- assicuraz ioni
-
-
-
-
-
-
- altr i
-
-
-
-
-
-
34 .550 .39 8
-
2.4 49. 646
20. 575 .21 2
-
1. 214 .83 4
-
- imp rese finanziarie
2. Finanziament i v erso:
a) Governi
16 .730
-
-
3 .97 3
-
147 .96 7
-
3
21 .56 4
-
-
34 .385 .70 1
-
2.4 49. 643
20. 549 .67 5
-
1. 214 .83 4
- imp rese non finanziarie
11 .224 .76 0
-
1.4 81. 044
3. 709 .32 6
-
544 .46 6
- imp rese finanziarie
12 .662 .71 3
-
53. 504
12. 478 .92 9
-
27 .29 5
95 .026
-
-
98 .03 8
-
-
10 .403 .20 2
-
9 15. 095
4. 263 .38 2
-
643 .07 3
34.661.738
-
2.449.646
20.686.556
-
1.214.834
b) Altri Enti pubb lici
c) Altri soggetti
- assicuraz ioni
- altr i
To tale
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2016
1. Crediti oggetto di copertura specif ica del fair value:
31.12.2015
22.261
28. 264
22.261
28. 264
b) rischio di cambio
-
-
c) rischio di credito
-
-
d) più rischi
-
-
-
-
a) rischio di tasso di inter esse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
22.261
28.264
a) rischio di tasso di inter esse
2. Crediti oggetto di copertura specif ica dei flussi f inanziar i:
Totale
Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono
costituite da finanziamenti concessi a clientela non infragruppo la cui valutazione unitamente a
quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico –
Risultato netto dell’attività di copertura.
7.4 Leasing finanziario
Non sono state poste in essere locazioni finanziarie con clientela.
137*
Nota Integrativa
Sezione 8
Derivati di copertura - Voce 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
VN
31.12.2016
FV 31.12.2016
L1
L2
A. Der iva ti fina nziari
VN
31.12.2015
FV 31.12.2015
L3
L1
L2
L3
-
433.489
-
14.901.124
-
592.046
363
20.163.247
1) Fai r value
-
433.489
-
14.901.124
-
592.046
-
20.135.5 73
2) Flussi fina nzi ari
-
-
-
-
-
-
363
27.674
3) Investi menti esteri
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1) Fai r value
-
-
-
-
-
-
-
-
2) Flussi fina nzi ari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
433.489
-
14.901.124
-
592.046
363
20.163.247
B. Der iva ti creditizi
Tot ale
Legenda
VN = valore nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
I derivati finanziari si riferiscono quasi esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo
Interest Rate Swap su titoli obbligazionari emessi. Il risultato della valutazione viene registrato
nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto dell’attività di copertura.
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazi oni / Ti po di
copertura
Fair Value
Specif ica
Rischio
di tasso
1. A ttività finanziarie disponibili
per la vendit a
2. C rediti
3. A ttività finanziarie detenu te
sino alla scadenza
x
4. Po rtafoglio
x
5, A lt re o pe razio ni
Generica
Ri schio
di credito
Rischio
di prezz o
Speci fica
Generi ca
Più ri schi
4.081
-
-
-
x
-
x
-
-
-
x
-
x
-
x
x
-
-
x
-
x
-
x
x
x
x
-
x
x
-
x
x
-
-
-
-
-
-
x
-
x
4.081
-
-
-
-
-
-
-
429.408
-
-
Totale Attivi tà
1. Passività finanziarie
Ri schio
di cambio
Investi menti
esteri
Fluss i Finanziari
x
x
x
-
2. Po rtafoglio
x
Totale Passi vità
429.408
1. Transazio ni attes e
x
x
x
x
x
2. Po rtafoglio di at tività e
passività finanziarie
x
x
x
x
x
-
x
-
x
x
-
138*
-
-
x
x
-
-
-
-
-
x
x
-
x
x
x
x
x
-
-
Nota Integrativa
Sezione 9 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica - Voce 90 9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
Ade guamento di va lor e de lle attività copert e / Valo ri
31.12.2016
31.12.2015
1. Adeguament o posit ivo
11.754
4.637
1. 1 di specifici por tafogli:
11. 754
4.637
11. 754
4.637
-
-
-
-
2. Adeguament o negat ivo
(10.123)
-
2. 1 di specifici por tafogli
(10.123)
-
(10.123)
-
-
-
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
1. 2 comp lessivo
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
2. 2 comp lessivo
Tota le
-
-
1.631
4.637
9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse
Att ività coper te
31.12.2016
1. Crediti
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Portafoglio
Tot ale
31.12.2015
775. 073
81.731
-
-
-
-
775.073
81.731
Complessivamente le attività oggetto di copertura generica del fair value sul rischio di tasso di
interesse sono costituite da finanziamenti la cui valutazione unitamente a quella dei relativi
contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto
dell’attività di copertura.
139*
Nota Integrativa
Sezione 10
Le partecipazioni - Voce 100 -
10.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi
Denom in azione
Sede legale
Sede operativa
Quo ta di
partecipazione
%
Disponibilità voti
%
A. Imprese controllate in via esclusiva
Banca C arime Spa
Cosenza
Cosenza
99,99%
99,99%
Breno (Bs)
Breno (Bs)
89,89%
98,73%
Banca Popolare di Ancona Spa
Jesi (An)
Jesi (An)
99,58%
99,58%
Banca Popolare di Bergamo Spa
Bergamo
Bergamo
100,00%
100,00%
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
Bergamo
Bergamo
100,00%
100,00%
Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa
Milano
Milano
100,00%
100,00%
IW Bank Spa
Milano
Milano
100,00%
100,00%
Kedomus Srl
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
Bergamo
Bergamo
100,00%
100,00%
100,00%
Banca di Valle Camonica Spa
Banco di Brescia San Paolo CAB Spa
BPB Immobiliare Srl
Prestitalia Spa
UBI Academy Scrl
Bergamo
Bergamo
74,50%
Lussemburgo
Lussemburgo
91,36%
100,00%
UBI Factor Spa
Milano
Milano
100,00%
100,00%
UBI Finance CB 2 Srl
Milano
Milano
60,00%
60,00%
UBI Finance Srl
Milano
Milano
60,00%
60,00%
UBI Finance 2 Srl
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
UBI Finance 3 Srl
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI Banca International Sa
UBI Lease Finance 5 Srl
UBI Leasing Spa
UBI Pramerica SGR Spa
UBI Sistemi e Servizi SCpA
Brescia
Brescia
99,62%
99,62%
Bergamo
Milano
65,00%
65,00%
Brescia
Brescia
79,06%
98,56%
UBI SPV BBS 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI SPV BPA 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI SPV BPCI 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI SPV GROUP 2016 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI SPV LEASE 2016 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
Lussemburgo
Lussemburgo
100,00%
100,00%
20,00%
24-7 Finance Srl
UBI Trustee Sa
B. Imprese controllate in modo con giunto
C. Imprese sottoposte a influ enza notevole
Aviva Vita Spa
Milano
Milano
20,00%
Lombarda Vita Spa
Brescia
Brescia
40,00%
40,00%
Polis Fondi SGRpA
Milano
Milano
19,60%
19,60%
Bergamo
Mantova
35,00%
35,00%
Shanghai (Cina)
Shanghai (Cina)
35,00%
35,00%
SF Consulting Srl
Zhong Ou Fund Management Co.
La percentuale di disponibilità dei voti tiene conto anche delle quote di partecipazione detenute dalle società
controllate dalla Banca.
140*
Nota Integrativa
10.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti
Denominazione
Valore di bilancio
Dividendi
percepiti
Fair value (*)
B. Imprese sottoposte a influenza notevole
1. Lombarda Vita Spa
164.755
12.600
2. Aviv a Vita Spa
54.709
TOTALE
219.464
(*) Il fair value non viene riportato in quanto trattasi di società non quotate.
11.000
23.600
-
Si segnala che la società Aviva Assicurazioni Vita Spa è stata incorporata in Aviva Vita Spa in data
12 dicembre 2016.
Util e (Perdita) dei gruppi di
attività in via di
dismissione al netto delle
imposte
Utile (Perdita) della
operatività corrente al
netto delle imposte
Utile (Perdita) del la
operatività corrente al
l ordo delle imposte
Rettifiche e riprese di
valore su attività materiali
e immateriali
Margi ne di interesse
Ricavi totali
Passività non finanzi arie
Passività finan ziarie
Attivi tà non finan ziarie
Attivi tà finan ziarie
Denomin azione
Cassa e disponibilità liquide
10.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili
Utile
(Perdita)
d'eserci zio
(1)
Altre
componenti
reddituali al
netto delle
imposte
(2)
Redditività
complessiva
(3) = (1) + (2)
B. Imprese sottoposte a in fluenza
notevole
1. Lombarda Vita Spa (*)
X
7.078.610
2. Aviva Vita Spa (*)
X
11.252.100
324.599
6.894.956
197.108 1.566.843
X
X
45.379
28.813
-
28.813
(202)
28.611
194.700 10.535.100
545.600 2.317.000
X
X
45.900
27.300
-
27.300
-
27.300
(*) Utile (perdita) dell'esercizio come da Reporting Package predisposto dalle compagnie ai fini della predisposizione del Bilancio Consolidato del Gruppo UBI e sottoposto a revisione contabile
10.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili
Deno minazione
Imprese controllate in modo
congiunto
Imprese sottopos te a influenza
notevole
Valore di
bilancio delle
p artecipazioni
-
6.225
Totale
attivo
-
221.643
Totale
passività
-
108.8 61
Ricavi totali
Utile (Perdita) della
operatività corrente
al netto delle
imposte
-
160.907
Utile (Perdita) d ei
gruppi d i attività in
via di dis mis sione al
netto delle imposte
Utile
(Perdita)
d'esercizio
(1)
Altre componenti
reddituali al netto
delle impos te
(2)
-
-
-
-
30.189
-
30.189
-
Redditività
complessiva
(3) = (1) + (2)
-
3 0.189
Le informazioni contabili fanno capo alle partecipate:
- Zhong Ou Fund Management Co.
- Polis Fondi SGRpA
- SF Consulting Srl
141*
Nota Integrativa
10.5 Partecipazioni: variazioni annue
31.12.2016
A. Esistenze iniziali
31.12.2015
9.657.401
9.624.011
B. Aument i
314.484
83.214
B.1 Acquisti
313 .152
35 .454
4 .022
-
B.2 Ripr ese di valore
-
-
B.3 Rivalutazioni
-
-
1 .332
47 .760
C. Diminuzioni
(2.648.896)
(49.824)
C.1 Vendi te
(2.441.741)
-
(2.441.741)
-
d i cui op erazioni di aggregazione aziendale
B.4 Altr e variazioni
d i cui op erazioni di aggregazione aziendale
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altr e variazioni
D. Rimanenze finali
E. Rivalutazioni tot ali
F. Rett ifiche t otali
(206.726)
-
(429)
(49. 824 )
7.322.989
9.657.401
-
-
(3.259.229)
( 3.652.641)
Nell’ambito delle partecipazioni la movimentazione in diminuzione più significativa riguarda
l’annullamento delle azioni relative alle Banche oggetto della già citata operazione di fusione per
incorporazione.
Il valore indicato alla voce acquisti ricomprende l'acquisizione, avvenuta in fase di aggregazione
aziendale del 21 novembre 2016, delle quote partecipative di Banca Regionale Europea Spa e di
Banca Popolare Commercio Industria Spa per il raggiungimento del 100% della proprietà. Tale
acquisizione è avvenuta sia con pagamento che con conversione in azioni UBI BANCA Spa.
Il Valore di vendita rappresenta lo scarico per aggregazione aziendale delle società stesse avvenuto
durante l'anno.
Come riportato nella relazione sulla gestione il valore iscritto in bilancio delle partecipazioni, è
soggetto a verifica sistematica di congruità. Il risultato dell’impairment test alla data del 31
dicembre 2016 ha comportato la svalutazione della partecipazione detenuta nella società Banco
di Brescia Spa per l’importo di euro 206,7 milioni di euro iscritto nelle rettifiche di valore.
Per quanto concerne gli elementi alla base delle proiezioni effettuate e le assunzioni sottostanti, si
rimanda a quanto riportato nella Nota Integrativa consolidata al paragrafo 13.3 Altre informazioni
della Sezione Attivo.
10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto
Non si segnalano impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto.
10.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole
Per tale informativa si rimanda a quanto descritto nell’analoga voce del Bilancio Consolidato
10.8 Restrizioni significative
Non sono presenti posizioni oggetto di restrizioni.
142*
Nota Integrativa
10.9 Altre informazioni
Non esistono altre informazioni da segnalare.
Sezione 11
Attività materiali - Voce 110 -
11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
31.12.2016
1.1 At tiv ità di propriet à
31.12.2015
457.787
119.228
a) terreni
277. 374
73 .258
b) f abbricati
161. 639
38 .309
6. 815
2 .197
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 At tiv ità acquisit e in leasing fina nziario
442
170
11. 517
5 .294
726
-
a) terreni
201
-
b) f abbricati
525
-
c) mobili
-
-
d) impianti elettronici
-
-
e) altre
-
-
458.513
119.228
Tot ale
11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività
valutate al costo
31.12.2016
Attività/Valori
31.12.2015
Fair v alue
Valore di bilancio
1. Attività di proprietà
L1
L2
L3
Valor e di
b ilancio
Fair va lue
L1
L2
L3
460.201
-
-
633.602
469.753
-
-
638.763
a) terreni
268. 759
-
-
261.171
252. 896
-
-
249. 821
b) f abbricati
191. 442
-
-
372.431
216. 857
-
-
388. 942
26.275
-
-
26.356
26.680
-
-
27.106
a) terreni
15. 074
-
-
13.178
15. 075
-
-
13. 553
b) f abbricati
11. 201
-
-
13.178
11. 605
-
-
13. 553
486.476
-
-
659.958
496.433
-
-
665.869
2. Attività acquisite in leasing finanziario
Tot ale
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
In UBI Banca non si segnalano attività materiali ad uso funzionale rivalutate.
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività
valutate al fair value
Non si segnalano attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value.
143*
Nota Integrativa
11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Ter reni
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di val ore tota li nette
A.2 Esist enze iniziali nette
Fab bricati
Impiant i
elettr onici
Mobili
Altr e
Tot ale
86.952
99.031
68.423
160.421
148.148
562.975
(13.694)
(60.722)
(66.225)
(160.251)
(142.855)
(443.747)
73.258
38.309
2.198
170
5.293
119.228
B. Aument i
251.776
230.437
44.301
32.996
89.260
648.770
B.1 Acquisti
180.540
171.668
43.299
32.996
87.245
515.748
180.540
169.738
42.297
32.996
84.266
509.837
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
-
-
-
-
-
-
B.3 Ripr ese di valore
-
-
-
-
-
-
B.4 Variazioni positive di fai r value imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
44.733
10.164
-
-
-
54.897
di cui operazioni di aggregazione aziendale
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Tr asferimenti da immobili detenuti a scopo di
investimento
26.503
48.605
1.002
-
2.015
78.125
C. Diminuzioni
( 47.459)
(106.581)
(39.683)
(32.724)
(83.038)
(309.485)
C.1 Vendite
(28.914)
(73.761)
(37.194)
(31.981)
(76.639)
(248.489)
(28.846)
(73.746)
(37.178)
(31.969)
(76.570)
(248.309)
-
(8.307)
(1.485)
(743)
(4.373)
(14.908)
B.7 Altr e variazioni
di cui operazioni di aggregazione aziendale
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputa te a:
(162)
(71)
-
-
-
( 233)
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
(162)
(71)
-
-
-
(233)
C.4 Variazioni negative di f air value i mputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.6 Tr asferimenti a:
(7.315)
-
-
-
-
(7.315)
a) attività mater iali detenute a scopo di
investimento
(7. 315)
-
C.5 Differenze negative di cambio
b) attività in via di dismissione
-
-
-
( 7.315)
-
-
-
-
-
-
C.7 Altr e variazioni
(11.068)
(24.442)
(1.004)
-
(2.026)
(38.540)
D. Rimanenze finali nett e
277.575
162.165
6.816
442
11.515
458.513
D.1 Riduzioni di valore totali nette
(53.577)
(167.202)
(103.932)
(165.284)
(221.092)
(711.087)
D.2 Rimanenze fina li lorde
331.152
329.367
110.748
165.726
232.607
1.169.600
-
-
-
-
-
-
E. Va lutazione al costo
144*
Nota Integrativa
11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
31.12.2016
Terr eni
Fabbr icat i
A. Esistenze iniziali
284.426
568.333
A.1 Riduzione di valore totali nette
(16 .455)
( 339. 871 )
A.2 Esist enze iniziali nette
267.971
228.462
B. Aument i
137.321
56. 228
B.1 Acquisti
113 .69 7
38 .266
113 .69 7
38 .266
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
-
874
B.3 Variazioni p ositive d i fa ir valu e
-
-
B.4 Ripr ese di valore
-
-
B.5 Differenze d i cambio positive
-
-
10 .42 9
659
d i cui op erazioni di aggregazione aziendale
B.6 Tr asferimenti da immobili ad uso f unzionale
B.7 Altr e variazioni
13 .19 5
16 .429
( 121.459)
(82.047)
(22 .685)
(16. 602 )
(22 .353)
(16. 044 )
C.2 Ammortamenti
-
(14. 712 )
C.3 Variazioni negative di fair va lue
-
-
(816)
(97 )
C. Diminuzioni
C.1 Vend ite
d i cui op erazione di aggregazione azienda le
C.4 Rettifiche d i valore da d eterioramento
C.5 Differenze d i cambio negative
C.6 Tr asferimenti ad altri portafogli di attività:
a) immobili a d uso funzionale
b ) attività non correnti in via di dismissione
-
-
(47 .847)
(10. 823 )
(47 .847)
(10. 823 )
-
-
C.7 Altr e variazioni
(50 .111)
(39. 813 )
D. Rimanenze finali
283.833
202.643
D.1 Ri duzione di valor e totali nette
(28 .456)
( 323. 210 )
D.2 Rimanenze fina li lo rde
E. Va lutazione al fair value
312.289
525.853
274 .34 9
385 .609
Per effetto dell’operazione di aggregazione inoltre, è stata registrata nelle altre variazioni la quota
complessiva di 27,2 milioni di euro (comprensiva di terreni e fabbricati) riveniente dalla purchase
price allocation in precedenza registrata nel bilancio consolidato ed ora di pertinenza di UBI Banca
Spa.
Ai fini della verifica dell’impairment, sull’intero patrimonio immobiliare è stata effettuata una
perizia da parte di consulenti esterni dalla quale è emersa la congruità dei valori iscritti in
bilancio. In tale contesto la determinazione del fair value degli immobili è avvenuta in base a
metodi e principi valutativi di generale accettazione, applicando i seguenti criteri di valutazione:
- metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto tra il bene in oggetto ed
altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze
concorrenziali;
- metodo reddituale, basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una
proprietà, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato.
Il risultato del metodo valutativo descritto ha comportato una svalutazione di posizioni
immobiliari per circa 1,1 milioni di euro.
145*
Nota Integrativa
Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di
entrata in funzione.
La vita utile stimata in mesi per le principali classi di cespiti è riportata nella tabella seguente
Descrizione
Ammortamento
Vita utile
Terreni relativi ad immobili
I mmobili - Immobili in leasing
I mpianti di sollevamento e pesatura
Costruzioni leggere e scaffalature
Mobili e arredi diversi
NO
SI
SI
SI
SI
Non ammortizzati
Sulla base di perizia
160 mesi
120 mesi
120 mesi
Mobili e macchine ordinarie d'ufficio
Apparecchiature ATM
Mezzi forti e blindature prefabbricate
Macchinari, apparecchi e attrezzature varie
I mpianti antincendio
Macchinari vari, mobili ed arredi
Banconi blindati o con cristalli blindati
Personal Computer
Attrezzatura mensa
I mpianti interni speciali di comunicazione
I mpianti di allarme
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
100 mesi
96 mesi
80 mesi
80 mesi
40 mesi
80 mesi
60 mesi
60 mesi
48 mesi
48 mesi
40 mesi
Macchine Ufficio elettriche-elettroniche
Autoveicoli da trasporto
Autovetture
Autovetture in leasing
SI
SI
SI
SI
30 mesi
30 mesi
24 mesi
Sulla base della durata del contratto
11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)
At tiv ità/ Valor i
31/12/2016
31/12/2015
A. Attività ad uso funzionale
2.444
-
-
233
-
601
-
-
1.610
7
-
7
-
-
-
-
-
2.451
-
2.1 di proprie tà:
- terreni
-
-
-
-
- fabbricati
2.2 in leasing finanziario:
- terreni
-
-
-
-
-
-
1.1 di proprie tà:
- terreni
- fabbricati
- mobili
- impianti e lettronici
- altre
1.2 in leasing finanziario:
- terreni
- fabbricati
- mobili
- impianti e lettronici
- altre
Totale A
B. Attività detenute a scopo d'investimento
- fabbricati
Totale B
-
-
Totale (A+B)
2.451
-
146*
Nota Integrativa
Sezione 12
Attività immateriali - Voce 120 -
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Attività/Valori
31.12.2016
Durata definita
Dur ata indefinit a
X
A.1 Avviamento
31.12.2015
Durat a definita
315.815
Durata inde finita
X
-
A.2 Altre attività immateriali
27.784
37
373
37
A.2. 1 Attività valutate al costo:
27. 784
37
373
37
-
-
-
-
27. 784
37
373
37
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Attività immateriali generate internamente
b ) Altre attività
A.2. 2 Attività valutate al fair valu e
a) Attività immateriali generate internamente
b ) Altre attività
Tot ale
-
-
-
-
27.784
315.852
373
37
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
Alt re at tiv ità immateriali: gene rate
inter namente
Avv iamento
Durat a definita
Al tre attivit à immateriali: altre
Durata indefinita Dur ata definit a
31.12.2016
Dur ata
indefinita
A. Esistenze iniziali
569.694
-
-
90.756
37
660.487
A.1 Riduzione di valore totali nette
(569.6 94)
-
-
(90.3 83)
-
(660.077)
A. 2 Esist enze iniziali nette
-
-
-
373
37
410
B. Aument i
315.815
-
-
55.634
-
371.449
B.1 Acquisti
162. 728
-
-
8. 294
-
171.022
162. 728
-
-
8. 150
-
170.878
di cui op erazioni di aggregazione aziendale
B.2 Incrementi di attività immater iali interne
x
-
-
-
-
-
B.3 Ripr ese di valore
x
-
-
-
-
-
B.4 Variazioni p ositive d i f air val ue
-
-
-
-
-
-
- a patrimonio netto
x
-
-
-
-
-
- a conto economi co
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
153. 087
-
-
47. 340
-
200.427
(28.223)
B.5 Differenze d i cambio positive
B.6 Altr e variazioni
C. Diminuzioni
-
-
-
(28.223)
-
C.1 Vend ite
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(28.223)
di cui op erazioni di aggregazione aziendale
C.2 Rettifiche d i valore
- Ammortamenti
x
- Svalutazi oni
+ patrimonio netto
x
+ conto economico
C.3 Variazioni negative di f air value
- a patrimonio netto
- a conto economi co
C.4 Tr asferimenti alle attività non correnti in
via di dismissione
C.5 Differenze d i cambio negative
-
-
-
(28.2 23)
-
-
-
(3.7 38)
-
( 3.738)
-
-
(24.4 85)
-
(24.485)
-
-
-
-
-
-
-
(24.4 85)
-
(24.485)
-
-
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
D. Rimanenze finali nett e
315.815
-
-
27.784
37
343.636
D.1 Rettif iche di valore totali nette
(569.6 94)
-
-
(118.6 06)
-
(688.300)
E. Rimanenze finali lo rde
885.509
-
-
146.390
37
1.031.936
-
-
-
-
-
-
C.6 Altr e variazioni
F. Valutazione al costo
147*
Nota Integrativa
UBI Banca non presentava nel proprio bilancio separato avviamento alla data del 31.12.2015.
Al 31.12.2016, per effetto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare
Commercio e Industria, UBI Banca ha registrato nel individuale bilancio separato l’avviamento
precedentemente iscritto nel bilancio delle due banche rete incorporate per complessivi 315,8
milioni di euro.
Poiché Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria a livello di bilancio
consolidato sono testate come CGU autonome, l’impairment test dell’avviamento nel bilancio
separato della capogruppo UBI Banca è assolto in trasparenza, confrontando il valore delle CGU
stimato ai fini dell’impairment test nel bilancio consolidato con il valore di carico all’ultima data
disponibile antecedente la fusione (consuntivo al 31.10.2016).
Rimandando, per dettagli relativi alla metodologia di impairment test, alla nota integrativa
consolidata si segnala, con specifico riferimento alla verifica della congruità del valore di iscrizione
delle partecipazioni nel bilancio separato di UBI Banca, che la medesima ha evidenziato una
impairment loss con riferimento alla partecipazione detenuta nel Banco di Brescia, il cui value in
use è risultato inferiore al valore di carico per euro 206,7 milioni; il valore contabile di tale
partecipazione è stata pertanto oggetto di rettifica di valore.
Le attività immateriali legate agli asset under management ed al risparmio amministrato, non
sono state sottoposte ad impairment test in quanto le masse relative, che determinano il valore delle
attività immateriali ad esse legate, non hanno subito variazioni (a parità di perimetro di PPA)
superiori al tasso di ammortamento annuo e non vi sono stati mutamenti in termini di redditività
delle masse.
Relativamente ai marchi, si evidenzia che la realizzazione della c.d. “Banca Unica”, mediante
fusione per incorporazione delle Banche Rete nella Capogruppo UBI Banca, ha in parte già
comportato e comporterà - come descritto nel Piano Industriale 2019/2020 - la cessazione
dell’utilizzo dei marchi delle singole Banche, e, pertanto, il venir meno dei benefici economici attesi
dall’utilizzo degli stessi.
Conseguentemente, a seguito della fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea in UBI
Banca e dell’impairment test, il valore del marchio relativo a Banca Regionale Europea pari a 24,5
milioni è stato completamente azzerato.
12.3 Altre informazioni
Non esistono impegni contrattuali per l’acquisto di attività immateriali.
148*
Nota Integrativa
Sezione 13
Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell’attivo
e Voce 80 del passivo 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
31.12.2016
31.12.2015
Avviamento da f usione ria llineato
990.1 76
977.397
Svalutazione crediti ver so clientela
316.4 61
149.777
Svalutazione titoli AFS e HT M
82.2 34
4.402
Attività materiali - maggiori ammortamenti IAS
15.5 43
11.312
Svalutazione crediti non b ancari e crediti di firma non d edotti
12.8 92
7.216
Fondi oneri personale
34.6 41
6.381
7.4 07
6.519
-
1.182
Fondi oneri e rischi non d edotti
Avviamento ramo banca depositaria da società del gruppo
PP A fusione B RE e BPCI
5.5 34
-
2 20
220
2 32
232
Riserva matematica Fondo Pensione Gestione separata ex Acc. 21.03 .89
Oneri str aor dina ri non dedotti
Perdita f iscale 20 16
283.5 43
-
2 91
181
1.749.174
1.164.819
Altr e minor i
Tot ale
13.2 Passività per imposte differite: composizione
31.12.2016
31.12.2015
Rivalutazione titoli AFS
38. 920
1 24.506
Purchase price allocation
47. 962
41.128
Avviamenti
20. 025
-
7. 782
4.509
Attività materiali - eccedenza ammortamenti ded otti extra contab ilmente
Immob ili in leasing rileva ti al fair va lue
1. 358
1.358
Valutazione Titoli FVO
1. 378
1.038
255
Valutazione TFR
875
Cash flow hedge
163
-
Altr e
848
-
119.311
172. 794
Tot ale
149*
Nota Integrativa
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
31.12.2016
1. Importo iniziale
31.12.2015
1.158.048
1.267.287
2. Aumenti
534.494
16.601
2. 1 Imposte a nticipate ri levate nell'esercizio
320. 184
1 6.601
a) relative a precedenti esercizi
-
-
b) dovute al mutamento dei criter i conta bili
-
-
c) riprese di valor e
-
-
320. 184
1 6.601
-
-
214. 310
-
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote f iscali
2.3 Altri aumenti
di cui operazioni di aggregazione a zienda le
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'eserci zio
a) rigiri
202. 608
-
(31.044)
(125.840)
(31. 044)
(6.290)
(31. 044)
(6.290)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
-
-
c) mutamento dei criteri contabili
-
-
d) altre
-
-
3.2 Riduzioni di aliq uote fiscali
-
-
3.3 Altre diminuzioni
-
(119.550)
a) trasf ormazione in cr ed iti d'imposta di cui alla L. 214/2011
-
(119.550)
b) altre
-
-
di cui operazioni di aggregazione a zienda le
4. Importo finale
-
-
1.661.498
1.158.048
Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali
futuri, tenuto anche conto del regime di consolidato fiscale adottato ai sensi degli artt. 117 e
seguenti del D.P.R. n. 917/86 e dalla possibilità di operare, a determinate condizioni, la
conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio relativamente a
svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e
delle altre attività immateriali.
A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione
in crediti di imposta delle imposte anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali
derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle rettifiche di valore dei
crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225,
introdotto dall’art. 9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013,
analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP emerga un valore della
produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle
suddette differenze temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della
produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dalla
L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in
cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n.
225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013) - hanno introdotto una modalità di
recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte
anticipate in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa.
Le imposte anticipate sulle perdite fiscali non utilizzate sono rilevate secondo i medesimi criteri
previsti per la rilevazione delle imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili: esse
sono pertanto iscritte soltanto nella misura in cui esista la probabilità del loro recupero, sulla
base della capacità di generare nel futuro redditi imponibili positivi, tenendo in considerazione
che la vigente normativa fiscale italiana consente il riporto a nuovo illimitato nel tempo delle
150*
Nota Integrativa
perdite IRES (art. 84, comma 1 del TUIR).
La valorizzazione delle imposte anticipate è stata operata ai fini dell’IRES con aliquota pari al
27,5% e ai fini IRAP con aliquota pari al 5.57%.
A tal fine si ricorda che con la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (“Legge di Stabilità 2016”) è stata
prevista la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dall’esercizio 2017. Per i soli
enti creditizi e finanziari, tuttavia, la riduzione dell’aliquota IRES è stata “neutralizzata”
dall’introduzione di un’addizionale IRES con aliquota pari al 3,5%, sempre applicabile a far tempo
dall’esercizio 2017 (cd. Addizionale IRES).
Per effetto dell’introduzione dell’Addizionale IRES, l’aliquota IRES sul reddito per gli enti creditizi
e finanziari permane sostanzialmente invariata al 27,5% anche per gli anni a venire.
Il rilevante incremento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio, pari a 320,2 milioni di
euro, è conseguenza principalmente delle rilevanti rettifiche di valore su crediti operate dal
Gruppo UBI in coerenza con gli obiettivi del Piano Industriale approvato nel 2016.
Tali rettifiche, fiscalmente deducibili nell’esercizio, hanno concorso alla formazione di una
perdita fiscale di esercizio, riferita al consolidato fiscale del Gruppo UBI, con iscrizione della
relativa fiscalità anticipata per complessivi 283,5 milioni di euro.
La restante quota pari a 36,6 milioni di euro è riferita per 29,6 milioni ad accantonamenti per
fondi rischi non deducibili, prevalentemente in relazione all’esodo del personale, per 5,3 milioni a
svalutazioni di impegni e crediti di firma, per 1,4 milioni ad ammortamenti non deducibili e per
316 mila euro ad oneri rilevati nel corrente esercizio ma deducibili nel successivo.
Gli altri aumenti pari a 11,7 milioni di euro si riferiscono alle imposte anticipate corrispondenti
alla quota deducibile nel periodo di avviamenti e rettifiche su crediti di precedenti esercizi che,
concorrendo a formare la perdita fiscale di periodo, sono convertite in crediti di imposta nel corso
del 2017.
Gli aumenti connessi alle operazioni di aggregazione aziendale pari a 202,6 milioni di euro sono
prevalentemente rappresentati dalle imposte anticipate di Banca Regionale Europea e Banca
Popolare Commercio Industria acquisite da UBI Banca per effetto delle operazioni di fusione per
incorporazione che si sono concluse nell’esercizio.
Le imposte anticipate annullate nell'esercizio per 31 milioni di euro sono costituite per 11,7
milioni dal reversal delle imposte anticipate sulla quota deducibile nel periodo di avviamenti e
rettifiche su crediti di precedenti esercizi.
La restante quota, pari a 19,3 milioni di euro, è sostanzialmente dovuta per 13,5 milioni di euro
all'utilizzo/scioglimento di fondi tassati, per 990 mila euro da riprese di valore su crediti di firma,
per 2,6 milioni di euro da oneri pagati nell’esercizio, per 1,256 milioni euro da ammortamenti su
beni materiali e altri oneri divenuti deducibili nell’esercizio e per 521 mila euro da recuperi
conseguenti ad erogazioni del Fondo Pensione.
151*
Nota Integrativa
13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del
conto economico)
31.12.2016
1. Importo iniziale
2. Aumenti
di cui operazioni di aggregazione a zienda le
3. Diminuzio ni
3 .1 Rigiri
31.12.2015
1.127.174
1.234.949
191.727
11.775
18 0.0 25
(12.264)
( 119.550)
(12.26 4)
-
3 .2 Trasforma zione in cred iti d'imposta
-
(119 .550)
a) derivante da perdite di esercizio
-
(119 .550)
b) d erivante da perdite fiscali
-
-
3 .3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
-
-
1.306.637
1.127.174
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
31.12.2016
31.12.2015
1. Importo iniziale
48.288
48.043
2. Aumenti
53.426
393
3. 654
393
-
-
2. 1 Imposte differite rilevate nell'eser cizi o
a) rela tive a pr ecedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2. 2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2. 3 Altri aumenti
di cui operazioni di aggregazione aziendale
-
-
3. 654
393
-
-
49. 772
-
49. 772
-
3. Diminuzioni
(21.502)
(148)
3. 1 Imposte differite annullate nell'esercizio
(21.502)
(148)
(21.502)
(148)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
c) altre
-
-
3. 2 Riduzioni di aliquote f iscali
-
-
3. 3 Altre diminuzioni
-
-
80.212
48.288
a) rigiri
4. Importo finale
Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una
attività o di una passività ed il suo valore fiscale.
In relazione alle rivalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la participation exemption le
imposte differite sono state rilevate sulla quota imponibile del 5%.
Non sono state rilevate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta poichè non sono
previsti eventi che ne facciano venire meno il regime di non tassabilità.
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle imposte differite createsi sino all'anno 2015 in
152*
Nota Integrativa
effettiva contropartita al conto economico.
Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 3,654 milioni di euro sono imputabili per 2,298
milioni all’ammortamento operato solo ai fini fiscali di avviamenti riconosciuti e per 1,356 milioni
alla rivalutazione di titoli azionari classificati nel comparto fair value option.
Gli altri aumenti pari a 49,771 milioni di euro sono rappresentati per 22,208 milioni di euro
dalle imposte differite di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria e per
27,563 milioni di euro dalla imposte differite relative alla “purchse price allocation” allocata su
asset materiali e immateriali per effetto delle operazioni di fusione concluse nell’esercizio.
Le imposte differite annullate nell'esercizio per 21,502 milioni di euro sono rappresentate per
9,647 milioni di euro da ammortamenti e svalutazioni su beni materiali e immateriali operati in
bilancio ma non riconosciuti ai fini fiscali, per 2,843 dalla fiscalità sulla “purchase price
allocation” scaricata per effetto dell’impairment di partecipazioni e per 9,012 milioni di euro dallo
scarico della fiscalità differita per effetto dell’affrancamento della PPA allocata sul comparto crediti
verso la clientela in sede di fusione di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio
Industria.
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
31.12.2016
1. Importo iniziale
31.12.2015
6.771
90.281
2. Aumenti
83.104
420
2.1 Imp oste a nticipate ri levate nell'esercizio
80. 085
4 20
a) rela tive a pr eced enti esercizi
-
-
b) dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
80. 085
4 20
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
di cui op erazioni di aggregazione aziendale
-
-
3. 019
-
3. 019
-
3. Diminuzioni
(2.199)
( 83.930)
3.1 Imp oste a nticipate annullate nell'eser cizio
(2. 199 )
(83.930)
(2. 199 )
(83.930)
b) svalutazioni per sopravvenuta ir recuper abilità
-
-
c) dovute al mutamento d ei criter i conta bili
-
-
d) altre
-
-
3.2 Riduzioni di aliquote f iscali
-
-
3.3 Altre diminuzioni
-
-
87.676
6.771
a) rigiri
4. Importo finale
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino
all'anno 2015 in contropartita al patrimonio netto.
Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio per 80,085 milioni di euro sono imputabili per
78,231 milioni alla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS, per 1,854
milioni all’adeguamento della riserva actual gain and losses per TFR e fondi pensione interni.
Gli altri aumenti pari a 3,019 milioni di euro sono rappresentati dalle imposte anticipate di
Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria acquisite da UBI Banca per
effetto delle operazioni di fusione concluse nell’esercizio.
Le imposte annullate per 2,199 milioni sono imputabili per 400 mila euro alla valutazione di
titoli AFS, per 1,799 milioni all’adeguamento di imposte anticipate di precedenti esercizi.
153*
Nota Integrativa
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
31.12.2016
1. Importo iniziale
31.12.2015
124.506
135.443
2. Aumenti
5.737
42. 604
2. 1 I mposte differite rilevate nell'eser cizi o
5.41 8
42 .604
-
-
a) rela tive a pr ecedenti esercizi
b) dovute al mutamento dei criteri contab ili
c) altre
-
-
5.41 8
42 .604
2. 2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
-
31 9
-
31 9
-
3. Diminuzioni
(91.144)
(53.541)
3. 1 I mposte differite annullate nell'esercizio
(91 .144)
(53. 541 )
2. 3 Altri aumenti
di cui op erazioni di aggregazione aziendale
a) rigiri
(91 .144)
(53. 541 )
b) dovute al mutamento dei criteri contab ili
-
-
c) altre
-
-
3. 2 Rid uzione di aliquote fiscal i
-
-
3. 3 Altre diminuzioni
-
-
39.099
124.506
4. Importo finale
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle passività per imposte differite createsi sino
all'anno 2015 in contropartita al patrimonio netto.
Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 5,418 milioni di euro, così come quelle annullate
pari a 91,144 milioni, sono costituite dalla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel
portafoglio AFS a fine esercizio.
13.7 Altre informazioni
Attività fiscali correnti
Nella tabella si evidenziano le consistenze delle attività fiscali correnti
31.12.2016
31.12.2015
101. 647
164.421
962
1.006
-
98.750
64. 948
63.340
Altr i cr edi ti verso erar io
138. 284
37.217
Tot ale
305.841
364.734
Acconti versati al Fisco
Ritenute alla fonte
Crediti di imposta per trasformazione DTA in crediti di imposta ex L. 214/ 2011
Crediti verso erario per istanze irap
154*
Nota Integrativa
Passività fiscali correnti
Nella tabella si evidenziano le variazioni delle passività fiscali correnti
Esistenze iniziali
Accantonamento imposte
Utilizzi per pagamento imposte
Altr e variaz ioni
Rimanenze finali
31.12.2016
31.12.2015
93.132
169. 396
3.488
90. 640
(97.180)
(166.90 4)
8.569
8.009
93.132
Probability Test sulle fiscalità differite
Come riportato nella Parte A – Politiche contabili della presente Nota Integrativa - la rilevazione
delle passività e delle attività fiscali differite avviene, in aderenza ai criteri previsti dal principio
IAS 12, rispettivamente:
– per le passività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee imponibili,
salve alcune specifiche fattispecie;
– per le attività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee deducibili se è
probabile che sarà realizzato nel futuro un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere
utilizzata tale differenza temporanea. Per la determinazione del reddito imponibile sono presi in
considerazione anche gli effetti derivanti dall’articoli 117 e segg. TUIR (Consolidato fiscale).
Le attività fiscali – come noto - sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno
applicabili nell’esercizio nel quale le stesse si realizzeranno; sono periodicamente sottoposte a
verifica al fine di riscontrare il grado di recuperabilità e il livello di aliquote applicabili nonché
l’eventuale obbligo di rilevazione, c.d. reassessment, di attività non iscritte o cancellate per la
mancanza dei requisiti nei precedenti esercizi.
A tal fine si ricorda che, a decorrere dall’esercizio 2017, a fronte della riduzione dell’aliquota IRES
dal 27,5% al 24% è stata introdotta – per gli enti creditizi - un’addizionale IRES con aliquota pari
al 3,5%, che di fatto neutralizza la predetta riduzione (v. legge n. 208/2015; c.d. “legge di stabilità
2016”) .
Per effetto dell’introduzione dell’Addizionale IRES, l’aliquota IRES sul reddito per gli enti creditizi
permane sostanzialmente invariata al 27,5% anche per gli anni a venire; ne consegue pertanto
che in base al principio IAS 12, par. 46, il valore delle DTA mantiene il livello di imposizione
complessiva al 27,5%, cosicché non è necessaria la “svalutazione” delle attività per imposte
anticipate precedentemente iscritte in bilancio.
Alla data del 31 dicembre 2016 le imposte anticipate iscritte da UBI Banca Spa alla voce “130
Attività fiscali b) anticipate” recepiscono anche lo stock di imposte anticipate riferite alle ex Banca
Popolare Commercio & Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa, a seguito della fusione per
incorporazione delle stesse in UBI Banca Spa a far data dal 21 novembre 2016 con effetto
contabile e fiscale retroattivo al 1° gennaio 2016.
Le imposte anticipate ammontano complessivamente a Euro 1.749,2 milioni di Euro e sono
riferibili ai seguenti eventi generatori:
• eccedenza rettifiche di valore crediti di cui all’art. 106, comma 3, TUIR: Euro 316,5 milioni
(di cui Euro 23,5 milioni iscritte ai fini IRAP ai sensi del nuovo regime fiscale introdotto dall’art. 1,
comma 158, della Legge Stabilità 2014, che ne ha disposto la deducibilità ai fini del tributo
regionale a decorrere dal 2013);
• avviamenti ed altre attività immateriali, anche oggetto di affrancamento ai sensi di legge, i
cui ammortamenti sono deducibili in esercizi successivi: 990,2 milioni di euro, ciò con riguardo
155*
Nota Integrativa
sia ai valori riportati nel bilancio separato che nel bilancio consolidato (articolo 15 c. 10 bis D.L.
n. 185/2008 introdotto dal D.L. n. 98/2011 conv. Legge n. 111/2011);
• svalutazioni Titoli Portafoglio AFS, accantonamenti e spese non deducibili per ragioni di
competenza ai sensi del TUIR, per 159 milioni di Euro;
• perdita fiscale maturata nel 2016 riferita al consolidato fiscale del Gruppo UBI per 283,5
milioni di Euro.
Nello svolgimento del Probability Test sulle imposte anticipate iscritte nel bilancio al 31 dicembre
2016, sono state separatamente considerate quelle derivanti da differenze temporanee deducibili
relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita
(cd. “imposte anticipate qualificate”), pari a 1.306,7 milioni di Euro.
A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in
crediti di imposta delle imposte anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali
derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle citate rettifiche di valore
dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n.
225, introdotto dall’art. 9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013,
analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP emerga un valore della
produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle
suddette differenze temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della
produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dalla
L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in
cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n.
225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013) - hanno introdotto una modalità di
recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte
anticipate in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa.
La convertibilità delle imposte anticipate su perdite fiscali IRES e sul valore della produzione netta
negativo, ai fini IRAP che siano determinate da differenze temporanee qualificate si configura
pertanto quale sufficiente presupposto per l’iscrizione in bilancio delle suddette imposte
anticipate, rendendo implicitamente superato il relativo Probability Test. Tale impostazione trova
peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio
2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli
IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla Legge
214/2011”, e nel successivo documento IAS ABI n. 112 del 31 maggio 2012 (“Credito d’imposta
derivante dalla trasformazione delle attività per imposte anticipate: chiarimenti della Banca
d’Italia Consob ed ISVAP in materia di applicazione degli IAS/IFRS).
Sulla base di tali presupposti la Banca ha effettuato le seguenti verifiche:
– individuazione delle imposte anticipate, diverse da quelle relative a svalutazioni e perdite su
crediti, avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita, iscritte nel bilancio, pari a 442,5
milioni di Euro;
– analisi di tali imposte anticipate non qualificate e suddivisione tra:
o quelle che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze
temporanee (c.d. DTA non qualificate residuali) che, contestualmente alle
imposte differite iscritte in bilancio, sono state distinte per tipologia
prevedibile e timing di riassorbimento;
o quelle che dipendono dalla redditività futura ma non derivano da differenze
temporanee (c.d. DTA da perdita fiscale IRES);
- quantificazione previsionale della redditività futura, tesa a verificare la capacità di
assorbimento delle imposte anticipate di cui ai punti precedenti.
La loro iscrivibilità infatti è strettamente dipendente dalla capacità del gruppo di generare redditi
imponibili futuri capienti, tenendo conto, per quanto concerne la perdita fiscale IRES che la
vigente normativa ne consente il riporto a nuovo illimitato nel tempo (ex art. 84, comma 1 del
TUIR).
156*
Nota Integrativa
L’analisi svolta, ha evidenziato come a livello IRES, le prospettive reddituali del piano industriale
consolidato 2017/2020 siano tali da permettere in futuro che i redditi imponibili IRES consentano
il pieno recupero delle DTA residue.
A livello IRAP, le operazioni di fusione per incorporazione rientranti nel progetto Banca Unica che
verrà completato entro il 2017 comportano un incremento del reddito imponibile del Gruppo UBI
tale da garantire il completo recupero delle DTA residue.
157*
Nota Integrativa
Sezione 14
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del
passivo -
14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per
tipologia di attività
31.12.2016
31.12.2015
A. Singole attività
A.1 Attività finanziarie
A.2 Partecipazioni
A.3 Attività materiali
A.4 Attività immateriali
2.032
625
-
2.032
-
Totale A
2.657
2.032
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
2.657
-
2.032
-
di cui valutate al fair value livello 3
B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)
-
-
B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
-
-
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value
B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita
B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
B.5 Crediti verso banche
B.6 Crediti verso clientela
-
-
B.7 Partecipazioni
B.8 Attività materiali
-
-
B.9 Attività immateriali
-
-
B.10 Altre attività
Totale B
-
-
A.5 Altre attività non correnti
di cui valutate al costo
-
-
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
-
-
di cui valutate al fair value livello 3
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione
-
-
C.1 Debiti
C.2 Titoli
C.3 Altre passività
-
-
Totale C
-
-
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
-
-
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
-
-
D.1 Debiti verso banche
-
-
D.2 Debiti verso clientela
D.3 Titoli in circolazione
-
-
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
D.6 Fondi
-
-
-
-
-
-
D.7 Altre passività
Totale D
di cui valutate
di cui valutate al fair value
di cui valutate al fair value
di cui valutate al fair value
al costo
livello 1
livello 2
livello 3
158*
Nota Integrativa
14.2 Altre informazioni
Non si segnalano altre informazioni rilevanti.
14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non
valutate al patrimonio netto
Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole fra le attività non correnti e
gruppi di attività in via di dismissione.
Sezione 15
Altre attività - Voce 150 -
15.1 Altre attività: composizione
Descr izione/Valori
31.12.2016
Altr e attività per consolidato fiscale
31.12.2015
4.707
107.531
Par tite vi aggianti attive
173.084
140.875
Apposta zioni debitori e in sospeso presso ser vizi e sportelli
157.892
240.954
Clienti e corrispondenti per effetto titoli, cedole e competenze da addebitare
132.079
39.106
115
3.360
Scarti valuta su operazioni i n cambi
Assegni di c/ c propri
2.720
4.592
89.477
8.233
Volumi e scorte
3.895
3.567
Migliorie su beni di terz i
6.895
277
237.039
127.582
Crediti di imposte per ritenute subite
Par tite connesse ad oper azioni Covered Bond e C artolariz zazione
Par tite debitor ie residuali
Tot ale
159*
43.702
23.904
851.605
699.981
Nota Integrativa
PASSIVO
Sezione 1
Debiti verso banche - Voce 10 -
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2016
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.2 Depositi vincolati
2.3 Finanziamenti
2.3.1 Pronti contro termine passivi
2.3.2 Altri
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5 Altri debiti
Totale
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2
Fair value - livello 3
Totale Fair value
9.993.625
11.421.610
3.122.504
5.842.964
2.407.723
1.746.904
660.819
48.419
21.415.235
21.430.221
21.430.221
31.12.2015
8.106.441
7.738.913
2.253.790
4.460.255
960.674
389.462
571.212
64.194
15.845.354
15.805.892
15.805.892
La voce Debiti verso banche centrali contiene il valore di bilancio del finanziamento TLTRO II
ottenuto dalla BCE per 10 miliardi di euro.
Nell’ambito della voce Debiti verso banche – Conti correnti e depositi liberi si segnalano rapporti
infragruppo per 2,5 miliardi di euro e posizioni debitorie verso altri istituti di credito per 588
milioni di euro.
Nei Depositi vincolati sono compresi finanziamenti da Banche del Gruppo per 5,8 miliardi di euro
e finanziamenti da altre banche per 64 milioni di euro.
I Pronti contro termine riguardano rapporti con controparti del Gruppo per 326 milioni di euro e
per 1,4 miliardi di euro attengono a posizioni aperte con altre istituzioni creditizie.
I Finanziamenti - altri sono riferiti per la quasi totalità a posizioni in essere con la BEI per 661
milioni di euro.
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
Non sono presenti Debiti verso banche con clausole di subordinazione.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso debiti strutturati verso altre istituzioni creditizie.
160*
Nota Integrativa
1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
31.12.2016
1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) più rischi
3.253.625
-
3.253.625
-
-
-
-
3.253.625
-
2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) altro
Totale
31.12.2015
1.5 Debiti per leasing finanziario
Non si rilevano debiti verso banche per leasing finanziario.
Sezione 2
Debiti verso clientela - Voce 20 -
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2016
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Finanziamenti
3.1 Pronti contro termine passivi
3.2 Altri
31.12.2015
13.236.046
13.424
2.853.108
2.564.250
288.858
850.206
6.496.627
6.107.667
388.960
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale
144.792
16.247.370
10.753
7.357.586
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2
Fair value - livello 3
Fair value
16.248.705
16.248.705
7.357.688
7.357.688
Nella voce Conti correnti e depositi liberi, la quota preponderante attiene ai rapporti con la
clientela rivenienti dalla fusione per incorporazione delle banche del gruppo più volte citata; sono
presenti operazioni infragruppo e/o con società veicolo per complessivi 689 milioni di euro.
Fra i Pronti contro termine passivi sono presenti 2,3 miliardi di euro per operazioni di
finanziamento con la Cassa di Compensazione e Garanzia.
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
Non si segnalano Debiti verso clientela subordinati.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso debiti strutturati sottoscritti da clientela.
161*
Nota Integrativa
2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica
Non vi sono operazioni in essere verso clientela oggetto di copertura specifica.
2.5 Debiti per leasing finanziario
31.12.2016
31.12.2015
Debit o r esiduo v erso società di lea sing
- entro 1 anno
1 .200
- tra 1 e 5 anni
5 .545
5. 049
16 .168
17. 280
- oltre 5 a nni
162*
1. 085
Nota Integrativa
Sezione 3
Titoli in circolazione - Voce 30 -
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
31.12.2016
Tipologia titoli/Valori
31.12.2015
Fair Value
Valore
Bilancio
Livello 1
Livello 2
Fair Value
Valor e
Bilancio
Livello 3
Livello 1
Live llo 2
Liv ello 3
A. Titoli
1. obbligazioni
30.5 54. 714
15.069.835
4.60 6.863
1 1.342. 591
36. 250.05 4
15.426.79 0
21.388.901
-
3.5 19. 903
1.725.747
1.64 1.251
149. 616
3. 496.66 8
950.10 7
2.515.407
-
1. 2 altre
27.0 34. 811
13.344.088
2.96 5.612
1 1.192. 975
32. 753.38 6
14.476.68 3
18.873.494
-
2. a ltri titoli
12. 661
-
1 2.661
-
15.18 6
-
15.186
-
1. 1 str utturate
2. 1 stutturati
-
-
-
-
-
-
-
-
12. 661
-
1 2.661
-
15.18 6
-
15.186
-
30.567.375
15.069.835
4.619.524
11.342.591
36.265.240
15.426.790
21.404.087
-
2. 2 altri
Totale
Alla fine dell’esercizio i prestiti obbligazionari emessi in relazione ad operazioni di covered bond
ammontano a nominali 8,9 miliardi di euro (il controvalore di bilancio comprensivo del costo
ammortizzato e del delta fair value di copertura è pari a 9,4 miliardi di euro).
Il valore di bilancio delle emissioni obbligazionarie sul mercato EMTN ammonta complessivamente
a 4,3 miliardi di euro.
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
Descr izione / V alor i
31.12.2016
31.12.2015
Titoli in circolazione
Titoli in circolazione - Subordinati
3. 011.606
2.851. 838
L’elenco delle singole emissioni obbligazionarie è riportato nella Sezione 2 – parte F del presente
bilancio, relativa alle informazioni sul capitale.
3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica
31.12.2016
1. Titoli oggetto di copertura specif ica del fair value:
31.12.2015
12.822.678
19. 476.916
12.822.678
19. 476.916
b) rischio di cambio
-
-
c) più rischi
-
-
-
-
a) rischio di tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
a) rischio di tasso di interesse
2. Titoli oggetto di copertura specif ica dei flussi f inanziar i:
La valutazione delle obbligazioni sottostanti e dei relativi contratti di copertura ha generato un
risultato netto contabilizzato nella voce 90 di Conto Economico – risultato netto delle operazioni di
copertura.
163*
Nota Integrativa
Sezione 4
Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 -
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
31.12. 2016
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2015
FV
VN
L1
FV*
L2
FV
VN
L3
L1
FV*
L2
L3
A. Passiv ità per cassa
1. Debiti verso banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre obbl igazioni
3.2 Al tri titoli
3.2.1 Strutturati
3.2.2 Altri
Totale A
-
-
-
-
-
-
-
-
x
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
-
B. Strument i derivati
1. Derivati fi nanziari
x
76
8 81. 896
9
x
x
7
608.582
11
x
1.1 Di negoziazione
x
76
8 81. 896
9
x
x
7
608.582
11
x
1.2 Connessi con la fair
value op tion
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
1.3 Al tri
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.1 Di negoziazione
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.2 Connessi con la fair
value op tion
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.3 Al tri
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
x
76
881.896
9
x
x
7
608.582
11
x
76
881.896
9
7
608.582
11
2. Derivati creditizi
Totale B
Totale ( A+B)
-
-
-
-
Legenda
FV = fair value
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente
rispetto alla data di emissione
VN = valore nominale o nozionale
I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di
negoziazione e sono composti prevalentemente da interest rate swap per 835,8 milioni di euro, da
opzioni per 15,2 milioni di euro, da forward per 27,5 milioni di euro e da swap su commodities per
3,4 milioni di euro.
La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le Attività
finanziarie di negoziazione.
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione strutturate.
164*
Nota Integrativa
Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 -
Sezione 5
La Banca non ha in essere alcuna passività finanziaria valutata al fair value.
Sezione 6
Derivati di copertura - Voce 60 -
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici
VN
31. 12.2016
Fair Value 31.12.2016
L1
L2
A. Der iva ti fina nziari
VN
31.12.2015
Fair Va lue 31.12.2015
L3
L1
L2
L3
-
177.913
287
8.950.609
-
700.871
-
13.591.479
1 ) Fai r value
-
177 .91 3
-
8.921.8 98
-
700.871
-
13 .591.479
2 ) Flussi fina nzi ari
-
-
287
28.7 11
-
-
-
-
3 ) Investi menti esteri
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1 ) Fai r value
-
-
-
-
-
-
-
-
2 ) Flussi fina nzi ari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
177.913
287
8.950.609
-
700.871
-
13.591.479
B. Der iva ti creditizi
Totale
Legenda
VN = valore nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest
Rate Swap.
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazi oni / Ti po di
copertura
Fair Value
Specifica
Rischio
di tasso
1. A ttività finanziarie disponibili
per la vendit a
Generi ca
Ris chio
di credito
Rischio
di prezzo
146.104
-
-
1.548
-
-
2. Crediti
3. A ttività finanziarie detenu te
sino alla scadenza
x
4. Po rtafoglio
x
5. A lt re o pe razio ni
Totale Attivi tà
Ris chio
di cambio
x
x
Specif ica
x
x
x
-
x
-
x
x
-
x
287
x
x
-
x
-
x
x
-
-
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
2. Po rtafoglio
Totale Passi vità
Generica
Più ri schi
147.652
1. Passività finanziarie
Investimenti
esteri
Flussi Finanziari
x
-
x
-
-
30.260
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
30.260
-
-
-
-
-
-
-
1. Transazio ni attes e
x
x
x
x
x
x
2. Po rtafoglio di at tività e
passività finanziarie
x
x
x
x
x
-
-
x
x
x
287
x
x
-
x
x
x
x
x
-
-
Relativamente alle operazioni di copertura specifica, il controvalore dei derivati di copertura su
attività disponibili per la vendita si riferisce in prevalenza a posizioni su Titoli di Stato italiani.
165*
Nota Integrativa
Sezione 7 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica -Voce 70 La Banca non ha posto in essere contratti derivati per copertura generica di passività finanziarie.
Sezione 8
Passività fiscali -Voce 80 -
Vedi sezione 13 dell’attivo.
Sezione 9 Passività associate ad attività in via di dismissione -Voce 90 Vedi sezione 14 dell’attivo.
Sezione 10 Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione
Descrizione/ Valori
31.12.2016
Saldo partite illiquide d i portafoglio
31.12.2015
12.358
72.664
Altre passività per consolidato fiscale
252.489
231.802
Appostazioni cr editorie in sospeso c/o servizi e sportelli
378.449
333.096
Parti te viaggianti passive
46.035
55.103
Ritenute su redditi riconosci uti a terzi
60.498
8.144
Imposte indi rette da ver sare
24.406
3.025
Dividendi e somme a disposizione dei soci
260
26
Sca rti valuta su oper azioni in cambi
350
868
130.840
45.266
Debiti verso fornitori
Debiti per scopi di istruzioni culturali, benefici, sociali
5.653
5.627
42.971
21.747
Debiti inerenti al per sonale
100.857
27.583
Parti te creditorie residuali
248.963
76.327
1.304.129
881.278
Debiti derivanti da garanzie e impegni
Totale
166*
Nota Integrativa
Sezione 11
Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 -
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
31.12.2016
31.12.2015
A. Esistenze iniziali
39.975
45.443
B. Aument i
78.464
63
63
58
78. 401
5
71. 785
-
(6.466)
(5.531)
(6. 466)
(3.804)
B. 1 Accantonamento dell'esercizio
B. 2 Altre var iazioni
di cui operazioni di aggrega zione az iendale
C. Diminuzioni
C. 1 L iquid azioni ef fettuate
C. 2 Altre var iazioni
D. Rimanenze finali
-
(1.727)
111.973
39.975
11.2 Altre informazioni
Ipotesi demografiche ed attuariali adottate per la valutazione del fondo TFR e dei premi
d’anzianità
Metodologia utilizzata al 31.12.2016
Tasso di mortalità
Anticipazioni di TFR
Tassi di inflazione
Tassi di attualizzazione
Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2014
La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta
al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo
disponibile.
Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato
ad utilizzare il tasso del 1,5%
E’ stato utilizzato un tasso pari al 1,0892%, ricavato come media ponderata dei tassi della
curva EUR Composite AA al 31.12.2016, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo
pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino
all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far
riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai
rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo
riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale
se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di
considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating,
col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito
dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più
rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico
settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse
quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da
società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial.
Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro.
167*
Nota Integrativa
Metodologia utilizzata al 31.12.2015
Tasso di mortalità
Anticipazioni di TFR
Tassi di inflazione
Tassi di attualizzazione
Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2013.
La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al
2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile.
Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad
utilizzare il tasso del 1,5%.
E’ stato utilizzato un tasso pari al 1,6968%, ricavato come media ponderata dei tassi della
curva EUR Composite AA al 31.12.2015, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo
pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino
all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far
riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai
rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo
riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se
ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i
soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto
che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli
“Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo
IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato
per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in
essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra
cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato
fatto riferimento all’area Euro.
168*
Nota Integrativa
Sezione 12
Fondi per rischi e oneri - Voce 120 -
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
Voci / Valori
31.12.2016
31.12.2015
23.536
1.035
110.936
42.522
2.1 controver sie legal i
22. 632
18.426
2.2 oneri per il personale
84. 309
17.718
1. Fondi di quiescenza a zienda li
2. Altri fondi rischi e oneri
2.3 altri
Tot ale
3. 995
6.378
134.472
43.557
I fondi oneri per il personale sono costituiti prevalentemente dagli accantonamenti per incentivi
all’esodo e fondi per accordi sindacali.
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
Fondi di quiesc enza
A. Esistenze iniziali
Altri fondi
Totale
1.035
42.522
43.557
24.257
116.432
140.689
77
93.303
93.380
414
1
415
-
31
31
23.766
23.097
46.863
21.890
21.738
43.628
C. Diminuzioni
(1.756)
( 48.018)
(49.774)
C.1 Utilizzo dell'eser cizio
(1. 756)
(27.456)
(29.212)
-
-
-
B. Aument i
B.1 Accantonamento d ell'esercizio
B.2 Variazioni d ovute a l passa re del tempo
B.3 Variazioni d ovute a modifiche del tasso di sconto
B.4 Altr e variazioni
di cui operazioni di aggrega zione aziendale
C.2 Variazioni d ovute a modifiche del tasso di sconto
C.3 Altr e variazioni
D. Rimanenze finali
-
(20.562)
(20.562)
23.536
110.936
134.472
169*
Nota Integrativa
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
Con riferimento ai fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita, il saldo di bilancio risulta
composto dai fondi della ex Banca Regionale Europea Spa per 22,5 milioni di euro e dai fondi ex
Centrobanca per 1 milione di euro.
Illustrazione dei fondi
EX CENTROBANCA
Si tratta di un fondo di previdenza integrativo al quale risultano iscritti, ormai in forma
residuale, 8 pensionati di Centrobanca.
La contribuzione per l’anno 2016, così come stabilita dal “Regolamento del fondo”, è stata
determinata in funzione del tasso medio ponderato dedotto dalla curva adottata nella valutazione
svolta (pari al 1,08%).
In contropartita a tale contributo, la banca ha beneficiato dei frutti derivanti dall’impiego del
patrimonio del fondo. Le consistenze del fondo non risultano investite in specifiche attività.
Salvo l’importo di cui alla voce 120 a) del passivo, non risultano iscritte nel bilancio della banca
altre passività e/o attività.
Le principali ipotesi attuariali alla base della valutazione del fondo al 31.12.2016 sono costituite
da:
per le probabilità di morte dei pensionati e del coniuge sono state utilizzate le tavole
SI2014, opportunamente modificate per tener conto dell’aggancio al progressivo della speranza di
vita;
per le probabilità di lasciare famiglia quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS.
- tasso di attualizzazione determinato come media ponderata dei tassi della curva EUR
Composite AA al 31.12.2016, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato per ciascuna
scadenza e l’importo totale da pagare fino all’estinzione della popolazione.
Il valore attuale del fondo, determinato sulla base di dette ipotesi, ha messo in evidenza una
“perdita attuariale” di 38 mila euro (punto C.3).
EX BANCA REGIONALE EUROPEA SPA
Al 31.12.2016 è presente un Fondo di Integrazione dell’Assicurazione Obbligatoria Invalidità
Vecchiaia e Superstiti per il personale della Banca Regionale Europea proveniente dalla ex Banca
del Monte di Lombardia e dalla ex Cassa di Risparmio di Cuneo.
Il fondo eroga i seguenti trattamenti previdenziali a titolo di pensione diretta per:
• vecchiaia, quando gli iscritti abbiano maturato i limiti contrattuali di età tempo per tempo
vigenti purché siano trascorsi almeno 15 anni di iscrizione al Fondo;
• anzianità, quando gli iscritti abbiano maturato i limiti minimi di servizio tempo per tempo
vigenti previsti dal contratto;
• invalidità, quando, ottenuto il riconoscimento dello stato di invalidità e qualunque sia l’età, sia
maturata una anzianità computabile per la prestazione di almeno cinque anni o qualunque sia
l’anzianità se l’invalidità è permanente e dipendente da cause di servizio.
Inoltre, ai superstiti dell’iscritto spetta una pensione indiretta in caso di morte in attività di
servizio dopo un anno di iscrizione al Fondo o dopo qualunque periodo se la morte è dipesa da
cause di servizio ed una pensione di reversibilità in caso di morte, purché sia stata liquidata la
pensione diretta.
Descrizione delle principali ipotesi attuariali
Il descritto Fondo di quiescenza a prestazione definita è stato sottoposto alla valutazione
attuariale che nel bilancio tecnico ha determinato al 31.12.2016 l’importo della Riserva
Matematica che permette in media, nel senso attuariale, il pagamento delle pensioni assegnate ai
pensionati ed ai loro superstiti.
170*
Nota Integrativa
Le valutazioni effettuate sono coerenti a quanto normato dal principio contabile IAS 19 e sono
conformi a quanto stabilito dalle leggi che regolano il sistema previdenziale di riferimento e dalle
norme del regolamento aziendale. In particolare, il criterio utilizzato per il calcolo della passività
risulta in linea con la metodologia denominata Projected Unit Credit Method imposta dallo IAS 19.
Le ipotesi demografiche che sono state assunte nelle elaborazioni sono le seguenti:
per le probabilità annue di eliminazione per morte del personale in servizio, è stata utilizzata
la tavola SI2014, distinta per sesso, opportunamente modificata sulla base dell’esperienza di
società operanti nel settore bancario;
per le probabilità annue di eliminazione per morte dei pensionati e dei superstiti sono state
utilizzate le tavole SI2014, opportunamente modificate per tener conto dell’aggancio al progressivo
della speranza di vita;
per le probabilità di lasciare famiglia quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS.
Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate nella valutazione attuariale sono:
• tasso di sconto 1,34%
• tasso atteso di rivalutazione delle pensioni 1,20%
• tasso annuo di inflazione 1,50%
Valutazioni attuariali
Nella tabella che segue sono riportati i risultati delle valutazioni attuariali eseguite al 31
dicembre 2016 in relazione ai diversi collettivi.
Movimentazione ai fini Ias 19 delle passività dell’anno 2016
Fondo Pensione Fondo Pensione Fondo Pens ione
ex Centrobanca
ex B.M.L.
ex C.R.C.
A
ESISTENZE INIZIALI
B
AUMENTI
1.035
-
-
54
10.860
13.343
B1
Interessi passi vi
16
179
2 19
B2
Actuar ial losses
38
821
1.0 17
B3
Accantonamenti
-
77
-
B4
Altr e variazioni
-
9.783
12.1 07
di cui op erazioni di aggregazione aziendale
-
9.783
12.1 07
(63)
(610)
(1.083)
(63)
(610)
(1. 083)
C
D
DIMINUZIONI
C1
B enef it paid
C2
Actuarial gains
-
-
-
C3
Altr e variazioni
-
-
-
RIMANENZE FINALI
N. ISCRITTI
di cui ATTIVI
1.026
10.250
12.260
8
78
79
0
15
0
Quali impegni economici a carico del fondo al 31 dicembre 2016, è stato individuato il valore
attuale medio delle pensioni in corso di godimento (oneri immediati).
E’ stato adottato un sistema finanziario di capitalizzazione sufficientemente cautelativo, capace in
ogni istante di garantire, con le riserve accumulate, la copertura piena delle prestazioni da erogare al
gruppo dei pensionati esistenti al 31 dicembre 2016.
171*
Nota Integrativa
12.4 Fondi per rischi e oneri - altri fondi
Voci/C omponenti
31.12.2016
31.12.2015
Altri fondi per risc hi e oneri
1. Fondo per rischi su revoca torie
1.121
2. Fondo r ettif iche interessi commissioni e spese
3. Fondo per bond in default
4. Altri fondi p er rischi e oneri
Tot ale
2. 500
-
-
439
-
2.435
3. 878
3.995
6.378
Passività potenziali
Pa ssività pot enziale
Per contenzioso fiscale
61. 556
Per altre controversie legali
211. 995
Tot ale
273.551
Le passività disciplinate dallo IAS 37, caratterizzate dall’assenza di certezza in merito alla
scadenza o all’importo della spesa futura richiesta per l’adempimento di debiti presunti, sono
riconducibili alle seguenti tipologie:
passività probabili;
passività potenziali (possibili o remote).
La corretta identificazione della natura delle passività è di assoluta importanza perché determina
l’obbligo o meno di iscrizione a bilancio del rischio derivante dall’obbligazione.
L’appostazione a fondo rischi di un accantonamento è rappresentativo di una passività probabile
con scadenza o ammontare incerti30 il cui importo rilevato in bilancio rappresenta la migliore
stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del
bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e
circostanze.
L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone
saranno necessarie per estinguere l’obbligazione, laddove l’effetto dell’attualizzazione è
significativo.
I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono
tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.
Periodicamente viene rivista la misura dell’accantonamento in modo da verificarne la congruità.
Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di
attualizzazione degli accantonamenti, che viene condotto con riferimento a ciascuna singola
controversia passiva ed alla durata residua della stessa.
30
Per i criteri di rilevazione degli accantonamenti si rinvia alla Parte A.2 della Nota Integrativa “Parte relativa alle
principali voci di bilancio”, par. 12 “Accantonamenti a fondi per rischi e oneri”.
172*
Nota Integrativa
• tipologia/natura della controversia, da determinarsi alla luce del petitum, cioè delle richieste
formulate dalla controparte. A tal fine potranno essere individuate delle “macro-famiglie” quali, ad
esempio, controversie societarie, controversie giuslavoristiche, controversie in materia di
intermediazione finanziaria, controversie genericamente definibili come di risarcimento danni
(derivanti da inadempimento contrattuale, da fatto illecito, da violazione di norme imperative) etc.;
• grado di “innovatività” della controversia, da determinarsi tenendo conto del fatto che
l’oggetto della stessa verta su materie già conosciute e opportunamente “ponderate” dalla Banca
ovvero su materie assolutamente nuove e quindi bisognose di approfondimento (ad esempio
perché scaturite da un mutamento della normativa o degli orientamenti giurisprudenziali);
• grado di strategicità della controversia per la Banca: la Banca, per ragioni di opportunità
commerciale potrebbe ad esempio decidere di definire la vertenza in modo rapido anche in
presenza di argomenti difensivi che consentirebbero di resistere a lungo in giudizio;
• durata media della vertenza, da ponderare tenendo conto anche del dato geografico, cioè della
localizzazione del foro presso il quale la causa è radicata e dello stadio evolutivo del processo. A
tal riguardo si dovrà naturalmente operare una scelta della fonte statistica dalla quale ricavare i
dati e ci si potrà avvalere dell’ausilio dei legali che assistono la Banca nella vertenza e che hanno
una conoscenza diretta del foro di volta in volta interessato;
• “natura” della controparte (ad esempio, persona fisica o giuridica, operatore qualificato o
meno, consumatore o meno, etc.).
Si definisce passività potenziale:
un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà
confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il
controllo dell’azienda;
un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:
−
non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse
finanziarie;
−
l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinato con sufficiente attendibilità.
Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile bensì, qualora ritenute ‘possibili’
sono unicamente oggetto di informativa. Diversamente, le passività potenziali ritenute ‘remote’
non richiedono, in ossequio alle previsioni dello IAS 37, alcuna informativa a riguardo.
Analogamente agli importi relativi ad accantonamenti (per passività probabili), anche l’importo
delle passività potenziali è soggetto a periodica verifica perché è possibile che le stesse, con la
successione degli eventi, diventino remote oppure probabili con la necessità, in quest’ultimo caso,
di provvedere eventualmente ad un accantonamento.
Si riporta di seguito un elenco di passività potenziali di carattere fiscale.
Atti di accertamento
FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE
- IMPOSTA SOSTITUTIVA EX D.P.R. 601/1973
La vicenda riguarda il presunto omesso versamento dell’imposta sostitutiva su finanziamenti
stipulati all’estero ed é conclusa per il Gruppo UBI Banca in quanto l’Agenzia delle Entrate ha
abbandonato del tutto la prosecuzione del contenzioso annullando gli avvisi di liquidazione
mediante autotutela. Tutti gli avvisi di liquidazione notificati alla società del Gruppo UBI
interessate, tra cui UBI Banca, sono stati annullati con sentenze passate in giudicato ovvero
mediante atti di autotutela da parte dei competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Prosegue l’attività di recupero delle imposte versate in via provvisoria nel corso dei procedimenti
conclusi a favore delle citate banche del Gruppo UBI.
173*
Nota Integrativa
PREFERENCE SHARES - UBI BANCA E BANCO DI BRESCIA - E IMPOSTA DI REGISTRO OPERAZIONI DI
CONFERIMENTO SPORTELLI - UBI BANCA, BANCA POPOLARE DI BERGAMO, BANCO DI BRESCIA, UBI BANCA EX
BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA, UBI BANCA EX BANCA REGIONALE EUROPEA
La vicenda contenziosa è sostanzialmente conclusa, posto che le commissioni tributarie
competenti e la Corte di Cassazione hanno emesso provvedimenti di estinzione del giudizio per
cessata materia del contendere, con le sola eccezione del contenzioso switch sportelli relativo a
UBI Banca (per sé e in qualità di incorporante della Banca Popolare Commercio Industria) per cui
si attende la fissazione dell'udienza da parte della Commissione Tributaria Regionale della
Lombardia.
In particolare, successivamente alla stipula dell’accordo transattivo del 4 febbraio 2016 a
chiusura di tutte le controversie relative alla vicenda Preference Shares ed alla vicenda Switch
Sportelli, sono stati perfezionati gli accordi conciliativi relativi ai singoli atti di accertamento e di
liquidazione. Tutti i versamenti dovuti all’Agenzia delle Entrate in dipendenza dei singoli accordi
conciliativi sono stati effettuati entro il 31 marzo 2016.
Prosegue, nel frattempo, l’attività di recupero delle imposte e delle sanzioni versate in via
provvisoria nel corso dei procedimenti e non dovute alla luce degli accordi conciliativi.
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO
FINANCE
-
COMMISSIONI DI GESTIONE E INCASSO CREDITI: BANCHE RETE E UBI
La vicenda prende le mosse da una serie di questionari inviati alle Banche Rete a partire
dall’esercizio 2014, i quali si sono successivamente tradotti in altrettanti avvisi di accertamento:
l’amministrazione finanziaria aveva contestato il mancato assoggettamento ad IVA delle
commissioni relative alla gestione ed all’incasso di crediti ceduti dalle Banche Rete alle società di
cartolarizzazione nell’ambito di operazioni di cui alla Legge n. 130 del 30 aprile 1999.
Per quanto attiene UBI Banca, le contestazioni si riferivano alle società incorporate Banca
Regionale Europea (annualità 2009 oltre all'annualità 2010 contestata all'incorporata Banco di
San Giorgio) e Banca Popolare Commercio Industria (annualità 2010).
Con la Risoluzione n. 106 del 17 novembre 2016 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le
prestazioni di servicing poste in essere nell’ambito di operazioni disciplinate dalla Legge n. 130 del
30 aprile 1999 sono esenti da IVA qualora svolte dal soggetto che ha concesso il credito. La
ragione di tale intepretazione deriva dal fatto che tale attività deve intendersi ricompresa tra i
“servizi di gestione dei crediti da parte dei concedenti”. Posto che, secondo l’opinione delle società
del Gruppo UBI Banca, la posizione espressa dalla prassi amministrativa trova perfetta
corrispondenza nel comportamento tenuto dalla Banche Rete poi oggetto di censura da parte
dell’amministrazione finanziaria, nel mese di dicembre sono state presentate apposite istanze di
autotutela ai vari uffici dell’Agenzia delle Entrate che hanno notificato gli avvisi di accertamento e
successive memorie alle competenti Commissioni Tributarie.
Alla data di riferimento della presente relazione:
- è stata emessa una sentenza favorevole per l'incorporata Banca Regionale Europea da parte
della Commissione Tributaria Provinciale di Torino, divenuta definitiva in quanto passata in
giudicato senza appello da parte dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale delle Entrate per
il Piemonte;
- é pervenuto l'atto di annullamento totale in autotutela dell'avviso notificato alla Banca
Regionale Europea (in qualità di incorporante del Banco di San Giorgio). In data 31 gennaio 2017
si é tenuta la relativa udienza di trattazione presso la Commissione Tributaria Provinciale di
Genova, ove i giudici hanno decretato la cessata materia del contendere;
- l'udienza di trattazione presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano della
controversia relativa all'incorporata Banca Popolare Commercio Industria si terrà in data 27
febbraio 2017: il relativo atto di annullamento totale in autotutela è stato notificato dal
competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate in data 8 febbraio 2017.
UBI BANCA: IRPEG
Nel novembre 2011 UBI Banca (già BPU Banca) era stata destinataria di un avviso di
accertamento in merito al trattamento fiscale ai fini IRPEG applicato sul conferimento di azienda
bancaria effettuato il 1° luglio 2003 a favore delle allora neo costituite Banca Popolare di Bergamo
e Banca Popolare Commercio e Industria. In particolare, veniva contestata la deduzione integrale
operata dalla conferente BPU Banca di fondi rischi tassati costituiti in precedenti esercizi.
174*
Nota Integrativa
Nel 2015 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha accolto il ricorso di UBI Banca,
riconoscendo come l’avviso di accertamento fosse stato notificato oltre il termine ordinario di
decadenza ed in difetto dei presupposti di legge per l’accertamento integrativo. In esito a tale
sentenza l’Agenzia delle Entrate ha comunicato provvedimento di sgravio della cartella di
pagamento di 8,3 milioni di euro notificata nel 2014 ad UBI Banca, già oggetto di sospensiva da
parte della Commissione Tributaria.
L’Agenzia delle Entrate ha proposto appello il 19 ottobre 2015 alla Commissione Tributaria
Regionale di Milano in relazione al quale la Banca ha presentato proprie tempestive
controdeduzioni. La relativa udienza di trattazione si è tenuta il 30 gennaio 2017 e si resta in
attesa del deposito della relativa sentenza.
UBI BANCA (GIÀ BANCA REGIONALE EUROPEA): OMESSO VERSAMENTO ACCONTO IRPEG
2003
La vicenda si è conclusa a seguito della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione.
Nel 2007 Equitalia Cuneo ha notificato un cartella di pagamento per euro 1,3 milioni (di cui euro
1,25 milioni quale sanzione, oltre interessi di mora e compenso di riscossione) per presunto
parziale omesso versamento del primo acconto IRPEG dell’anno 2003.
La vicenda trae origine da un errore materiale commesso da Banca Regionale Europea, che in
sede di redazione della dichiarazione IRPEG per l’anno 2003 indicava come acconto versato un
ammontare di circa euro 8,4 milioni in luogo di quello, corretto, di circa euro 15,4 milioni. A
seguito di comunicazione a mezzo fax del dicembre 2006 dell’Agenzia delle Entrate di Cuneo,
Banca Regionale Europea provvedeva a rettificare tale errore materiale presentando dichiarazione
integrativa ove veniva esposto l’ammontare corretto, quale acconto versato (tramite utilizzo in
compensazione di eccedenza IRPEG), di euro 15,4 milioni. Nonostante il fatto che la dichiarazione
integrativa fosse stata emessa su specifica richiesta dell’Agenzia delle Entrate di Cuneo, questa
irrogava a Banca Regionale Europea la sanzione per omesso versamento dell’acconto.
Banca Regionale Europea ha proposto ricorso contro la cartella di pagamento. In riforma della
sentenza negativa resa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Cuneo, la Commissione
Tributaria Regionale di Torino ha accolto l’appello di Banca Regionale Europea annullando la
cartella sulla base del fatto che nel caso ricorreva la buona fede del contribuente a fronte di un
mero errore materiale, da cui l’inapplicabilità della sanzione in forza delle norme dello Statuto del
Contribuente.
L’Agenzia delle Entrate ha impugnato la sentenza con ricorso alla Corte di Cassazione nel
dicembre 2009. Con sentenza depositata il 15 gennaio 2016, a seguito di udienza del 26
novembre 2015, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate ritenendo
che l’erronea indicazione dell’acconto IRPEG 2003 in misura inferiore al dovuto fosse da
qualificare come violazione sostanziale e non formale e senza attribuire alcun rilievo alla buona
fede del contribuente. In conseguenza di tale sentenza, non essendo la stessa ulteriormente
impugnabile, il 30 maggio è stata notificata una cartella di pagamento per un ammontare di 1,3
milioni di euro, che Banca Regionale Europea ha versato il 27 luglio 2016.
UBI BANCA (GIÀ BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA): TARI
2014
In data 6 luglio 2016 il Comune di Milano ha notificato a Banca Popolare Commercio e Industria
un avviso di pagamento TARI per l’anno 2014 per un ammontare complessivo di 234 mila euro.
Sulla base di una valutazione effettuata dalla Banca, l’atto impositivo sarebbe infondato per circa
114 mila euro. Di conseguenza, Banca Popolare Commercio e Industria ha proposto impugnativa
parziale tramite ricorso depositato il 16 settembre 2016 presso la Commissione Tributaria
Provinciale di Milano. L’udienza per la trattazione del ricorso non è stata ancora fissata.
Sezione 13
Azioni Rimborsabili
Non sono state emesse azioni con diritto di rimborso.
175*
Nota Integrativa
Sezione 14
200 -
Patrimonio d’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e
14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
31.12.2016
Nr azioni ORDINARIE
31.12.2015
976.300.3 95
901.748.572
3.031.9 74
1.431.829
Nr azioni PROPRIE in portafoglio
Il capitale sociale di UBI Banca alla data del 31 dicembre 2016 risulta pari a euro 2.440.750.987
suddiviso in numero 976.300.395 azioni nominative.
14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
Voci/ Tipologie
Ordinarie
A. Azioni esistenti all'inizio dell'eser cizio
- interamente liberate
- non inter amente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in c ircolazione: esiste nze iniziali
Alt re
901.748.572
-
901.748.572
-
-
-
(1.431.829)
-
900.316.743
-
B. Aument i
75.105.898
-
B.1 Nuove emissioni
74.551.823
-
- a pagamento:
74.551.823
-
74.551.823
-
- conversione di obbligazioni
-
-
- esercizio di warrant
-
-
- altre
-
-
-
-
- a f avore dei dipendenti
-
-
- a f avore degli amministra tori
-
-
- altre
-
-
554.075
-
- operazioni di aggregazioni di imprese
- a titolo gratuito:
B.2 Vendi ta di azioni proprie
B.3 Altr e variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di az ioni proprie
-
-
(2.154.220)
-
-
-
(2.154.220)
-
C.3 Operazioni di cessione di imprese
-
-
C. 4 Altre var iazioni
-
-
973.268.421
-
3.031.974
-
976.300.395
-
976.300.395
-
-
-
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azi oni proprie (+)
D.2 Azi oni esistenti alla f ine dell'eser cizio
- interamente liberate
- non inter amente liberate
176*
Nota Integrativa
14.3 Capitale: altre informazioni
Nel corso dell’esercizio sono state assegnate 554.075 azioni proprie, nell’ambito delle politiche di
remunerazione e incentivazione per il ‘personale più rilevante’ come descritto nella parte I della
presente nota.
Sono state altresì acquistate 1.807.220 azioni proprie a seguito del recesso degli azionisti aventi
diritto, nonché 347.000 azioni destinate al sistema incentivante del personale.
Complessivamente, al 31.12.2016 le azioni proprie in portafoglio sono pari a 3.031.974 per un
controvalore pari a euro 9.868.519.
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
31.12.2016
Riserva legale
31.12.2015
586.254
Riserva ex art. 22 D.L gs. N . 153/1999
Riserva straordinaria
Riserva acquisto az ioni proprie
Riserva tassata di util i
Riserva ex art. 13 c.6 D.Lgs n. 124/1993
Riserva ex art. 6 D.Lgs n. 38/2005
Riserva di util i per ACT - polizz a sanitaria
Utili p ortati a nuovo
Riser ve di utili
573.912
36.494
36.494
966.347
970.870
9.869
5.155
4
4
762
762
19.067
16.515
2.267
2.267
95
49
1.621.159
1.606.028
31. 12.2016
31.12. 2015
Riserva val. partecip azioni a pa trimonio netto
12.1 53
1 2.153
Riserva da storno ammortamenti pregr essi
61.6 49
6 1.649
Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 2 18/1 990
75.2 13
7 5.213
Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 2 18/1 990
Riserva da operazi oni sottoposte a controllo comune
Riserva da rif or ma previd enza complementare
Riserva titoli trasf eriti d a portafoglio AFS a HTM
71.8 85
7 1.885
777.4 89
43 7.854
-3.6 18
-3.618
-17.7 45
Altr e r iserve
Riserv e al tre
177*
-
23.3 85
2 2.324
1. 000.411
677.460
Nota Integrativa
Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile si riporta di seguito il prospetto di
riepilogo delle voci di Patrimonio Netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della
possibilità di utilizzo e di quota distribuibile (importi al centesimo di euro):
Valore al 31 .12.2016
Quota disponibile
Possibilità
Utiliz zo
Vincolo fiscale (1 )
Ulilizzi negli ultimi 3
esercizi
A) CAPITALE
Capitale so ciale
B) RI SERVE DI CAPITALE
2.440.750.987 ,50
Riserva da sovrapprezzo Azioni
B) RI SERVE DI UTILI
Riserva legale
3.798.429.612 ,02
3.798.429. 612,02
AB (2)(3)
586.254.202 ,09
966.346.992 ,98
586.254. 202,09
966.346. 992,98
B (4)
ABC
36.494.083 ,45
9.868.518 ,89
36.494. 083,45
-
ABC
ABC
762.160 ,51
19.067.130 ,14
2.266.865 ,22
762. 160,51
ABC
98.714 ,40
98. 714,40
ABC
Riserva straordinaria
Riserva ex art. 22 D.Lgs . n. 1 53/1999
Riserva acq uisto azion i proprie
Riserva ex art. 13 C. 6 D. Lgs. 124/ 93
Riserva indisponibile ex art. 6 D. Lgs . 38 /2005
Riserva di Utili per ACT - polizza sanitaria
Altre riserve d i utili e utili portati a nuovo
C) RISERVE ALTRE
607.860.76 4,43 (7)
142.676.30 7,98
72.021 .230,40
762.16 0,51
Riserva val. partecipazioni a p atrimon io netto
Riserva da storno ammortamenti pregressi (5)
12.152.680 ,05
12.152. 680,05
AB
12.152.68 0,05
61.649.339 ,66
61.649. 339,66
ABC (6)
61.649.33 9,66
Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218 /1990 (5)
Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218 /1990
Riserva da operazioni under common control
75.213.372 ,10
71.884.949 ,60
75.213. 372,10
71.884. 949,60
AB (5) (6)
AB (5)
65.769.61 8,41
71.884.94 9,60
AB (7)
185.959.31 8,00
7 77.489.138,73
-3.618.366,73
Riserva da riforma previd enza complementare
Riserva tito li trasferiti d a po rtafoglio AFS a HTM
Altre riserve
918.436 .688,78
-17.745.469,50
23.385.634 ,17
23.385. 634,17
ABC
3.265.575 ,47
3.265. 575,47
AB (5)
3.264.57 5,47
30.123. 526,22
AB (6)
27.453.13 7,73
D) RISERVE DA VALUTAZIONE
Riserva di rivalutazio ne Legge n . 34 2/2000 e ss.
Riserva da valutazione - attività finanziarie d isp onibili per
la vendita
Riserva da valutazione – adozione del fair valu e in
sostituzione del costo (5)
-27.529.907,08
Riserva da utili/p erd ite attuariali fond o TFR
Altre riserve d a valutazione
-33.749.913,93
87.377,14
E) Azioni Proprie
TOTALE
Utile netto
30.123.526 ,22
-9.868.518,89
8.8 23.078.684 ,21
Totale patrimonio netto al 31 dicembre 2016
5 .666.060. 842,72
1. 179.432.85 1,84
-493. 425.486,00
8.3 29.653.198 ,21
A = per aumento di capitale
B = per copertura perdite
C = per distribuzione ai soci
(1) Importi in sospensione d'imposta.
(2) La riserva sovrapprezzo azioni è stata utilizzata nel 2015 a copertura della perdita di esercizio 2014 per un importo pari a 918.436.688,78.
(3) Si veda nel dettaglio la movimentazione della riserva avvenuta nel corso degli anni:
anno
riserva distribuibile (*)
rise rva non distribuibile
1.310.245.8 25,91
2007
2011
2012
2013
2015
-918.436.688,78
2.158.641.579,47
3.798.429.612,02
5.790.132.233,70
329.528.5 73,34
-2.713.053.965,45
13.6 33,30
1.639.788.032,55
totale
1.310.245.825,91
7.100.378.059,61
7.429.906.632,95
4.716.852.667,50
4.716.866.300,80
3.798.429.612,02
descrizione
Riserve a l 31.12.2006
aumento per effetto fusione con Banca Lomb arda
aumento di capitale
utilizzo p er copertura perdite (**)
conversioni PO ed aumento capitale
utilizzo p er copertura perdite (**)
(*) In considerazione del non chiaro contesto legislativo in merito alla distribuibilità agli azionisti di una riserva emersa a seguito di operazioni di
fusione contabilizzate secondo i criteri previsti dal principio IFRS 3, si ritiene distribuibile la quota preesistente e i successivi movimenti di aumento di
capitale.
(**) La copertura delle perdite è stata operata attingendo alla quota parte dell’incremento avvenuto per effetto della fusione relativo alla
rivalutazione dei valori contabili dell’incorporata ed alla rilevazione di avviamento a seguito dell’allocazione del prezzo di acquisto (“Purchase Price
Allocation”) pari a 4.096.625.123 euro. Per effetto delle perdite citate tale incremento si è ridotto a 465.134.468,77 euro.
(4)
La riserva è disponibile, anche per aumento di capitale e distribuzione, solo per la parte che eccede il quinto del capitale sociale (art. 2430,
comma 1, C.C.).
178*
Nota Integrativa
(5)
La distribuibilità ai soci è prevista con l'osservanza delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2445 c.c.. In caso di utilizzo per copertura
perdite non si può fare luogo a distribuzione fino a quando la riserva non è reintegrata.
(6)
La Riserva da riallineamento ex Legge 266/2005 in sospensione d'imposta per complessivi euro 90.607.559,00 risulta individuata per euro
27.453.137,73 nella "Riserva da valutazione - adozione del Fair Value in sostituzione del costo", per euro 61.649.339,66 nella "Riserva da storno
ammortamenti pregressi" e per euro 1.505.081,61 nella "Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/90".
(7)
La riserva da operazioni under common control (già fiscalmente vincolata per euro 39.114.523 in forza del rinvio dell’art.1, comma 473
L.266/2005 all’art. 13 della L. 342/2000 e per euro 10.786 ai sensi dell’art 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993 per effetto della fusione di Centrobanca Spa
perfezionata nel 2013), si è incrementata nel corso dell’esercizio per effetto delle operazioni di fusione per incorporazione che hanno interessato le
società Banca Regionale Europea Spa e Banca Popolare Commercio Industria Spa rispettivamente per euro 106.702.011 e per euro 238.443.566,
mentre si è decrementata per effetto delle operazioni di fusione di SBIM e UBI Fiduciaria rispettivamente per euro 4.059.573 e euro 1.450.645. Per
effetto delle operazioni di concambio delle fusioni di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria, inoltre, il capitale sociale si è
rispettivamente incrementato per euro 95.300.942 e per euro 91.078.615. A fronte e nei limiti dei sopracitati incrementi, le riserve tassabili in ogni
caso e quelle tassabili soltanto in caso di distribuzione della società incorporata vengono ricostituite presso l’incorporante in base all’art. 172, comma
5 del TUIR come segue: - sulla riserva under common control per complessivi euro 146.834.009 (di cui euro 36.680.208 ai sensi della L. 266/2005, euro
289.566 dell’art. 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993, euro 21.919.145 della L. 350/2003, euro 51.645.690 della L. 408/90, euro 26.688.547 della L. 218/90
e euro 9.610.853 da Leggi di rivalutazione ante 1987); - sull’incremento di capitale sociale che si è originato dalla fusione di Banca Regionale Europea
Spa per euro 95.300.942 ai sensi della L. 350/2003. In occasione della distribuzione del dividendo per l’esercizio 2008 è stata utilizzata la riserva
straordinaria per l’importo di 273.579.193,83 euro, in occasione della distribuzione del dividendo 2011 per 45.027.337,95 euro e del dividendo 2014
per euro 72.021.230,40.
Come già riportato il sistema di incentivazione 2011 dedicato al Top Management del Gruppo UBI
prevede che la controllante UBI Banca consegni proprie azioni a propri dipendenti ed assegni
azioni ai dipendenti delle sue controllate.
Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” tale piano configura
un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti
rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel
conto economico sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione
corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate
coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese
amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto
mediante valorizzazione di un apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo
all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione
sarà in ogni caso regolata da UBI Banca.
In tale contesto, nella voce Riserve - altre sono ricomprese anche le riserve di stock granting
relative alla componente azionaria del piano di incentivazione, del personale di UBI Banca, per
l’importo di 2,51 milioni di euro e, del personale delle società del gruppo, per 1,01 milioni di euro.
14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
La Banca non ha in essere strumenti di capitale.
14.6 Altre informazioni
Non vi sono altre informazioni da segnalare.
179*
Nota Integrativa
Altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni
31.12.2016
1) Garanzie rila sciate d i natura f inanziar ia
31.12.2015
4 .559.064
4. 624 .707
a) Banche
1 .921.095
2. 891 .231
b ) Clientela
2 .637.969
1. 733 .476
2) Garanzie rila sciate d i natura commercia le
a) Banche
b ) Clientela
3) Impegni irrevocab ili ad erogare fondi
a) Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incer to
b ) Clientela
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incer to
1 .747.082
567 .138
266.654
388 .944
1 .480.428
178 .194
2 .874.802
1. 672 .692
55.679
201 .789
10.990
70 .419
44.689
131 .370
2 .819.123
1. 470 .903
510.571
27 .605
2 .308.552
1. 443 .298
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
-
-
5) Attività costituite in garanzia d i obbligaz ioni d i terz i
-
-
6) Altri i mpegni
10 .905.270
10. 127 .437
Tot ale
20.086.218
16.991.974
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Port afogli
31.12.2016
31.12.2015
59. 258
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie val utate a l fair value
419.262
-
-
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. 167. 691
8.053.685
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3. 712. 757
2.644.892
5. Crediti verso banche
-
-
6. Crediti ver so clientela
8. 310. 569
3.611.189
-
-
7. Attività materiali
180*
Nota Integrativa
Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono a titoli di proprietà posti a garanzia di
passività e impegni posti in essere dalla Banca secondo il seguente dettaglio riepilogativo:
Portafogli
A garanzia di
Titoli di Proprietà
Passività o Impegni
Attività finanziarie per la negoziazione:
PCT Passivi
Attività finanziarie per la vendita:
Antic ipazioni Banca d'Italia
emessi da terzi
emess i da società d el
gruppo
59.258
702.482
PCT Passivi
3.311.444
Finanziamenti BEI
69.896
Altre operazioni
83.869
4.167.691
Attività finanziarie detenute fino alla scdenza:
Antic ipazioni Banca d'Italia
2.911.013
PCT Passivi
801.744
3.712.757
Crediti verso clientela:
Finanziamenti BEI
615.289
Emissione Covered Bond
166.398
5.591.787
Antic ipazioni Banca d'Italia
1.937.095
8.144.171
166.398
Nella tabella non sono ricompresi i finanziamenti posti a garanzia delle operazioni di
cartolarizzazione in cui UBI Banca partecipa in qualità di cedente, in quanto le obbligazioni
sottostanti non sono emesse da UBI Banca ma dalle Società Veicolo preposte.
In particolare trattasi di :
- cartolarizzazione 24-7 Finance: 1.177,6 milioni di euro a fronte di titoli emessi da 24-7
Finance Srl;
- cartolarizzazione UBI SPV Group 2016: 1.102,3 milioni di euro a fronte di titoli emessi da
UBI SPV Group 2016 Srl.
Unitamente alle attività sopra riportate, sono stati costituiti in garanzia anche titoli secondo il
seguente dettaglio:
A garanzia di
Pass ività o Impegni
Anticipazioni Banca d'Italia
Valore nominale titoli
emessi da società SPV
titoli di propria emissione
riacqu is tati
4.981.179
4.440.000
4.981 .179
4.440 .0 00
I titoli – tranche senior – acquisiti per il tramite di operazioni di pronti contro termine attivi, sono
emessi dai veicoli (SPV) relativi alle cartolarizzazioni:
UBI SPV Lease 2016, per 2,1 miliardi di euro, acquisiti dall’originator UBI Leasing spa e
UBI SPV Group 2016, per 1.243,8 miliardi di euro di cui agli originator:
•
•
•
•
Banca Popolare di Ancona Spa per un valore nominale di 171,8 milioni di euro;
Banco di Brescia Spa per un valore nominale di 261,9 milioni di euro;
Banca Popolare di Bergamo Spa per un valore nominale di 670,3 milioni di euro;
Banca Carime Spa per un valore nominale di 139,8 milioni di euro.
181*
Nota Integrativa
Inoltre fra i titoli emessi nell’ambito dello operazione di cartolarizzazione UBI Banca sono stati
posti a garanzia di anticipazioni presso la Banca d’Italia titoli di proprietà relativi alle seguenti
operazioni:
• 24-7 Finance, per 795,6 milioni di euro
• UBI SPV Group 2016, per 841,8 milioni di euro
I titoli emessi da UBI Banca e riacquistati sono costituiti da obbligazioni covered bond a tasso
variabile per un valore nominale di 4,4 miliardi di euro.
3. Informazioni sul leasing operativo
Non sono presenti operazioni di leasing operativo.
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia serv izi
31.12.2016
31.12.2015
1. Esecuzione di or dini per cont o della clientela
a) Acquisti
1. R egolati
2. N on regolati
2. 725 .804
3.148.2 82
2. 658 .574
3.140.4 55
67 .230
7.8 27
2. 901 .255
4.066.3 76
2. 804 .394
4.058.8 64
96 .861
7.5 12
a) individual i
-
-
b ) collettive
-
-
-
-
-
-
b ) Vendite
1. R egolate
2. N on regolate
2. Gestioni di por tafogli
3. Custodia e amministrazione di t itoli
a) titoli di terzi in deposito : connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni
d i portafogli)
1. titoli emessi d alla ba nca che redige il bila ncio
2. a ltri titoli
b ) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni d i portafogli): altr i
-
-
60. 909 .368
60.818.2 09
1. titoli emessi d alla ba nca che redige il bila ncio
17. 046 .439
22.492.7 02
2. a ltri titoli
43. 862 .929
38.325.5 07
c) titoli di terzi depositati presso ter zi
57. 594 .438
60.679.8 99
d ) titoli di pr oprietà depositati presso ter zi
24. 300 .737
27.338.0 46
11. 480 .129
12.717.0 58
4. Altre operazioni
182*
Nota Integrativa
5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordiquadro di compensazione o ad accordi similari
Ammon tari co rrelati n on oggetto di
compensazione in Bilancio
F orme tecniche
Ammont are lord o
d elle at tivit à
finan ziar ie (a)
1. Derivati
746.750
2. Pron ti contr o termine
Ammo ntare delle
passività fin an ziar ie
compensato in
bilan cio (b)
Ammon tare netto
delle attività
finan ziarie riport ato
in bilancio (c=a-b)
Ammon tare nett o
37.1 50
709.600
377.4 76
315.763
16.3 61
2.820
Deposit i di
con tan te r icevu ti
in gar anzia (e)
S trumen ti
finanziari (d )
3 1.12 .2 016
Am montar e n etto
(f=c-d-e)
3 1.12.20 15
120.991
-
120.991
119.4 98
-
1.4 93
758
3. Prestito ti toli
-
-
-
-
-
-
-
4. A ltri
-
-
-
-
-
-
T otale 3 1.12.20 16
8 67.74 1
3 7.150
8 30.59 1
49 6.974
3 15.76 3
1 7.854
T otale 3 1.12.20 15
1 .5 28.93 8
-
1 .5 28.93 8
1.20 1.004
3 24.35 6
x
x
3.5 78
6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordiquadro di compensazione o ad accordi similari
Amm ontar i corr elati non ogget to di
comp en sazion e in Bilan cio
Fo rme t ecn iche
Ammon tare delle
att ività finan ziarie
comp ensato in
bilancio (b)
Ammon tare lor do
delle passività
fin an ziar ie (a)
Ammont are n etto delle
passività fin anziarie
ripo rtato in bilan cio
(c=a-b)
S tru menti
finan ziari (d)
Ammont ar e n etto
Deposit i di cont ante
posti a garan zia (e)
31 .1 2.20 16
Ammon tare netto
(f=c-d -e)
31.12 .2 015
1. Derivati
1.044.773
37.149
1 .007 .624
377.476
616.572
13.576
3.14 9
2. Pron ti contr o termi ne
3.985.495
-
3 .985 .495
3.936.857
45.802
2.836
-
3. Prestito ti toli
-
-
-
-
-
-
-
4. A ltre operaz ioni
-
-
-
-
-
-
Totale 3 1.12.20 16
5.0 30.26 8
37.14 9
4 .9 93 .1 19
4.31 4.333
66 2.37 4
16.41 2
Totale 3 1.12.20 15
7.3 39.87 4
-
7 .3 39 .8 74
6.53 1.307
80 5.41 8
x
x
3 .1 49
Per quanto concerne i derivati, sono state poste in essere compensazioni in bilancio fra le
medesime controparti per un controvalore di 37,1 milioni di euro, laddove presenti tutti i criteri
stabiliti dallo IAS 32.
Trattasi di compensazioni che interessano talune classi di derivati OTC (Irs Plain Vanilla) in linea
con quanto previsto dal Regolamento Europeo n. 648/2012 (European Market Infrastructure
Regulation – c.d. EMIR).
Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati
inseriti: fra gli strumenti finanziari, il valore del derivato correlato per singola controparte fino a
capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti o concessi sono riportate fino a capienza le
marginazioni, anch’esse correlate per singola controparte.
Di conseguenza, poste le partite correlate di derivati attivi e passivi e l’ammontare dei rispettivi
depositi di marginazione ricevuti o effettuati, la colonna dell’ammontare netto (tabella 5)
rappresenta l’esposizione residua per controparte a carico di UBI Banca per 16,4 milioni di euro
mentre l’esposizione residua a carico di terzi (tabella 6) è pari a 13,6 milioni di euro.
Per i pronti contro termine non sono state rilevate le condizioni previste dallo IAS 32 tali da porre
in essere compensazioni delle posizioni attive e passive con le medesime controparti nelle voci di
bilancio.
Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati
inseriti: fra gli strumenti finanziari, il fair value del titolo sottostante per singola controparte fino a
183*
Nota Integrativa
capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti vengono indicate le marginazioni anch’esse
correlate per singola controparte fino a capienza (tabella 5, importo a credito per 1,5 milioni di
euro, mentre tabella 6 a debito per 2,8 milioni di euro).
7. Operazioni di prestito titoli
Non si segnalano operazioni di prestito titoli.
8. Informativa sulle attività a controllo congiunto
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
184*
Nota Integrativa
Parte C - Informazioni sul conto economico
Sezione 1
Gli interessi - Voci 10 e 20 -
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Voci / Forme tecnic he
Titoli di Debito
Altr e operazioni
31.12.2016
31.12.2015
2. 685
-
-
2.685
2.638
299. 830
-
-
299.830
366.506
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Finanziamenti
3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
45. 773
-
-
45.773
45.809
4. Crediti ver so banche
42. 121
18.469
-
60.590
85.299
5. Crediti ver so clientela
2. 463
569.429
-
571.892
330.355
-
-
-
-
-
72. 632
72.632
43.968
6. Attività finanziarie val utate a l fair value
7. Derivati di copertura
X
X
8. Altre attività
X
X
Totale
392.872
587.898
167
167
151
72.799
1.053.569
874.726
La voce 5. Interessi attivi su crediti verso clientela – finanziamenti – comprende gli interessi su
operazioni con clientela rivenienti dalla fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio
e Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa.
L’ammontare degli interessi su attività deteriorate è pari a 61,716 milioni di euro (al 31 dicembre
2015 era pari a 39,289 milioni).
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci
31.12.2016
31.12.2015
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
237.2 59
2 65. 882
B. Dif fer enziali nega tivi relativi a operazioni di cop ertura
(16 4.627)
(2 21. 914)
72.632
43.968
C. Saldo ( A-B)
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Voci
31.12.2016
Interessi a ttivi su a ttività fina nzi arie in valuta
3 3.6 82
31.12.2015
11 .999
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
Non vi sono interessi attivi su operazioni di leasing finanziario.
185*
Nota Integrativa
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voc i/For me tecniche
Debiti
1. Debiti verso b anche centrali
2. Debiti verso b anche
3. Debiti verso clientela
4. Titoli in circolazione
Titoli
6. Passività f inanziarie valuta te al f air value
7. Altre p assività e fondi
X
-
( 3. 648)
(7.110)
X
-
(37. 690)
( 37.448)
(22. 958 )
X
(665 .35 8)
-
(22. 958)
( 11.853)
-
( 665. 358)
(829.393)
(2.199)
(2. 593 )
-
-
( 2. 593)
-
-
-
-
-
(24 9)
( 249)
(316)
X
X
To tale
31.12.2015
(3. 648 )
X
8. Derivati di copertura
31.12.2016
(37. 690 )
X
5. Passività f inanziarie di negoziazione
Altr e operazioni
X
(66.889)
( 665.358)
-
-
-
(249)
( 732. 496)
(888.319)
La voce interessi passivi verso banche centrali è costituita dagli oneri maturati in corso d’anno sui
finanziamenti ottenuti dalla BCE.
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Negli interessi passivi non si rilevano differenziali relativi alle operazioni di copertura (si veda
paragrafo 1.2 della presente sezione).
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
Voci
31.12.2016
Interessi passivi su passività in valuta
(14.296)
31.12.2015
(5.759)
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
Voci
31.12.2016
Interessi p assivi su passività per operaz ioni di locazione f inanziaria
31.12.2015
(2 49)
186*
(31 6)
Nota Integrativa
Sezione 2
Le commissioni - Voci 40 e 50 -
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia serv izi/ Valori
31.12.2016
a) garanzie rilasciate
31. 12.2015
18. 169
b) derivati su crediti
7.572
-
-
1 65. 494
18.607
1 . negoziazione d i strumenti finanziari
4. 761
9.342
2 . negoziazione d i valute
2. 086
229
-
-
c) servizi d i gestione, intermed iazione e consulenza:
3 . gestioni di portaf ogli
3.1 .
individuali
-
-
3.2 .
collettive
-
-
3. 427
1.198
-
-
4 . custodia e amministrazione di titoli
5 . banca deposita ria
6 . collocamento di titoli
87. 872
620
7 . attività d i ricezione e trasmissione d i ordini
7. 229
(1)
8 . attività d i consulenza
5. 760
5.935
5. 760
5.935
-
-
54. 359
1.284
8. 759
-
8. 759
-
-
-
9.2 . prodotti assicurativi
32. 634
301
9.3 . altri prodotti
12. 966
983
8.1
in materia d i investimenti
8.2
in materia d i struttura f inanziaria
9 . distribuzione di ser vizi di terzi
9.1 . Gestioni d i portafogli
9. 1.1 .
individuali
9. 1.2 .
col lettive
d) servizi di incasso e pagamento
45. 494
18.925
e) ser vizi di servicing per operazioni d i ca rtolarizzazione
-
-
f) ser vizi per operazioni di factor ing
-
-
g) esercizio di esattor ie e ri cevitorie
-
-
h) attività d i gestione di sistemi multilaterali di negozi azione
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altr i servizi
k) oper azioni di p restito titoli
Total e
-
-
44. 808
21
1 05. 963
48.287
-
-
379.928
93.412
La significativa variazione delle commissioni attive riviene dall’apporto relativo alla fusione per
incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa. Il
confronto omogeneo con i dati pro forma del 2015 è riportato nelle relative tabelle della Relazione
sulla Gestione.
La voce “collocamento di titoli” è costituita da commissioni per il collocamento ed il mantenimento
di Fondi e Sicav.
187*
Nota Integrativa
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
C anali/ Valor i
31.12.2016
a) Pr esso propri sportelli:
31.12.2015
142.231
1.904
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. C ol locamento di titoli
87.872
620
3. Servizi e prodotti di terzi
54.359
1.284
b) Offerta fuor i sede:
-
-
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. C ol locamento di titoli
-
-
3. Servizi e prodotti di terzi
-
-
c) Alt ri canali distribut ivi:
-
-
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. C ol locamento di titoli
-
-
3. Servizi e prodotti di terzi
-
-
2.3 Commissioni passive: composizione
Ser vizi/Valori
31.12.2016
a) garanzie ricevute
31.12.2015
(624)
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e inter mediazione:
1. negoziazione di str umenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
3.1. proprie
3.2. delegate da terzi
(392)
-
-
(19.446)
(26. 183)
(7.444)
(4. 907)
(36)
(1)
-
-
-
-
-
-
4. custodia e amministrazione di titol i
(3.147)
(2. 020)
5. collocamento di strumenti f inanziari
-
-
(8.819)
(19. 255)
(13.934)
(3. 279)
6. of fer ta fuori sede di strumenti fina nzia ri, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
Tota le
188*
(12.507)
(14. 579)
( 46.511)
(44.433)
Nota Integrativa
Sezione 3
Dividendi e proventi simili - Voce 70 -
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
ERRORE!
Voci/ Proventi
ERRORE!
31.12.2016
Prov ent i da quo te
O.I.C .R.
Dividendi
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B. Attivi tà finanziar ie disponibili per la vendita
C. Attivi tà finanziar ie valutate al fair value
31.12.2015
Pro venti da quote
O.I.C.R.
Dividendi
89
-
39
2
2. 831
1. 759
1.706
4.123
4. 199
D. Pa rteci pazioni
212. 798
Tot ale
219.917
X
3.013
-
240.547
1.759
X
245.305
4.125
Di seguito si fornisce il dettaglio dei dividendi percepiti dalle partecipazioni in Società controllate e
sottoposte a influenza notevole.
31.12.20 16
31.12. 2015
Su partecipazioni in Societa' controllate
Banca di Valle Camonica Spa
180.179
2.809
229.843
-
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
-
28.221
Banca Popolare di Ancona Sp a
15.251
7.467
118.359
133.512
Banca Re gionale Europe a Spa
-
10.704
Banco di Bresc ia San Paolo CAB Spa
-
8.411
BPB Immobiliare Srl
-
260
Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa
-
1.855
IW Bank Spa
-
5.492
Banca Popolare di Bergamo Spa
U BI Factor Spa
2.486
5.722
U BI Pramerica SGR Spa
41.274
28.199
Su partecipazioni in Societa' sottoposte a influenza notevole
Aviv a As sicurazioni Vita Sp a (*)
32.619
-
10.704
1.960
Aviv a Vita Spa
11.000
-
Lombarda Vita Spa
12.600
8.598
Polis Fondi SGRpA
-
146
9.019
-
212.798
240.547
Zhong Ou Fund Management Co.
Totale
(*) Si segnala che la società Aviva Assicurazioni Vita Spa è stata incorporata in Aviva Vita Spa in
data 12 dicembre 2016.
189*
Nota Integrativa
Sezione 4
Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 -
4.1 Il risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Utile da
negoziazione
(B)
Plusvalenze
(A)
1. Attività finanziarie di negoziazione
Perdite da
negoziazione
(D)
Minusvalenze
(C)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
602
35.225
(1.3 23)
(6.141)
28.363
1.1 Titoli di debito
116
4.835
(17)
(1.466)
3.468
1.2 Titoli di capitale
481
101
(6 82)
(12)
(112)
1.3 Quote di O.I.C.R.
5
210
(6 24)
-
(409)
1.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
1.5 Altre
-
30.079
-
(4.663)
25.416
-
3.432
3.432
-
(1.836)
(1.836)
1.596
1.596
2.2 Deb iti
-
-
-
-
-
2.3 Altre
-
-
-
-
-
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
3. Attività e pass ività finanziarie: differenze
di cambio
x
x
4. Strumenti derivati
187.924
274.150
(204.610)
(231.335)
21.627
187.924
274.150
(204.6 10)
(231.335)
21.627
183.636
246.844
(200.8 56)
(206.650)
22.974
541
9.378
(29)
(6.849)
4.1 Deriv ati finanziari:
- Su titoli di deb ito e tassi di inte re sse
- Su titoli di capitale e indic i azionari
- Su valute e oro
- Altri
x
x
x
x
(4.283)
x
3.041
(4.502)
3.747
17.928
(3.7 25)
(17.836)
-
-
-
-
-
188.526
312.807
(205.933)
(239.312)
47.303
4.2 Deriv ati su c rediti
Totale
x
114
Fra le posizioni più significative si evidenzia:
- per le attività finanziarie di negoziazione, il risultato netto positivo di 3,5 milioni di euro su titoli
di debito (al quale deve essere sommato gestionalmente il risultato netto positivo delle vendite allo
scoperto per 1,6 milioni di euro registrato nella voce Passività di negoziazione - titoli di debito), e il
risultato netto negativo di 0,5 milioni di euro su titoli di capitale e fondi.
La voce 1.5 Altre, comprende la rivalutazione sui certificati di deposito in yen per 1,2 milioni di
euro (gestionalmente connessa con la relativa copertura di pari importo riportata nella voce
derivati su valute e oro) e il risultato delle operazioni in cambi chiuse per 24,2 milioni di euro.
- Le differenze di cambio risultano negative per 4,3 milioni di euro.
- Il risultato dei derivati su titoli di debito è positivo per complessivi 23 milioni di euro.
- La voce derivati finanziari su valute ed oro, oltre ai già citati derivati connessi con il certificati di
deposito in yen comprende il risultato sulle operazioni Forex negativo per 3,3 milioni di euro.
190*
Nota Integrativa
Sezione 5
Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 -
5.1 Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/ Valor i
31.12.2016
31.12.2015
A. Proventi re lativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
242. 330
268.402
A.2 Attività f inanziarie coperte (fair value )
338. 317
115.464
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value )
120. 729
112.005
-
-
A.4 Derivati fina nzi ari di copertur a dei flussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta
-
-
701.376
495.871
B.1 Derivati di copertura del fair value
(456. 451)
(226.425)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
(154. 816)
(248.853)
(92. 353)
(9.515)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
-
-
B.5 Attività e passività in valuta
-
-
(703.620)
(484.793)
(2.244)
11.078
Tot ale proventi dell'attivit à di coper tur a (A )
B. Oner i r elativi a:
B.3 Passività f inanziar ie coperte ( fair value )
Tot ale oneri dell'attività di copertura ( B)
C. Risul tato netto dell'attività di cope rtura ( A-B)
Di seguito si riporta il dettaglio del risultato delle operazioni di copertura in relazione alle
rispettive posizioni sottostanti:
Descrizione
risultato netto
Attività:
T itoli di debito disponibil i per la vendita
C rediti verso clientela
-859
-10.408
Passività:
T itoli obbligazionari in circol azione
D eposito T LTR O
R isultato della copertura
9.104
-81
-2.244
191*
Nota Integrativa
Sezione 6
Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 -
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Voci/ Component i r eddituali
31.12.2016
U tili
31.12. 2015
Risultat o
net to
Per dit e
U til i
Risultat o
nett o
Perdite
Att ività Fina nziarie
1. Crediti ver so b anche
2. Crediti ver so clientela
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
-
-
-
-
647
(9 .842 )
(9.195)
3 .914
(8 .16 4)
(4. 250 )
143 .524
(356 )
143 .16 8
257 .701
(59 9)
257. 102
121 .166
(352 )
120 .81 4
168 .620
(57 5)
168. 045
3.2 Titoli di cap itale
11 .075
(4 )
11 .07 1
82 .196
(7)
82. 189
3.3 Quote di O. I.C .R
11 .283
-
11 .28 3
6 .885
(1 7)
6. 868
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
144.171
(10. 198)
133.973
261.615
( 8.763)
252.852
1. Debiti verso b anche
-
-
-
-
-
-
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
-
3. Titoli di circolazione
183
(24 .975 )
(24.792)
164
(15 .74 7)
(15. 583 )
Tot ale passività
183
(24. 975)
(24.792)
164
(15.747)
(15.583)
3.1 Titoli di debito
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Tot ale attivit à
Passività finanziarie
Il risultato netto della cessione dei crediti verso la clientela, negativo per 9,2 milioni di euro
attiene all’operazione di cessione di crediti che si inserisce in un quadro operativo inteso a ridurre
l’impatto di posizioni di difficile realizzo e con ingenti costi di gestione.
Relativamente alle Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di debito, gli utili netti sono
imputabili a cessioni di titoli di stato per 117 milioni di euro ed obbligazioni corporate per 3,8
milioni di euro.
Per i titoli di capitale la componente più rilevante riguarda l’utile relativo alla cessione dei titoli
Visa Europe per 3,3 milioni di euro e l’adeguamento prezzo per la cessione di ICBPI per 7,3
milioni di euro.
Per le quote OICR la componente più significativa attiene al rimborso di quote del fondo
Centrobanca Sviluppo Impresa.
Il riacquisto di prestiti obbligazionari sottoscritti da controparti istituzionali e da clientela retail
ha generato un risultato netto negativo di 24,8 milioni di euro.
192*
Nota Integrativa
Sezione 7
Il risultato netto delle attività e passività valutate al fair value
- Voce 110 –
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value:
composizione
Operazioni/ Compo nenti r eddituali
Plusvalenze (A)
1. Attivit à finanziarie
U tile da realizzo (B)
Perdit e da realizzo
( D)
Minusvale nze (C)
Risultato netto
[(A+B) -(C+ D)]
1.708
31
(10.283)
(4)
-
-
-
-
-
1.7 08
-
(1. 629)
-
79
1 .3 Quote di O.I.C. R.
-
31
(8. 654)
(4)
(8 .62 7)
1 .4 Finanz iamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2 .1 Titoli in circolazione
-
-
-
-
-
2 .2 Debiti verso banche
-
-
-
-
-
2 .3 Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
1 .1 Titoli di d eb ito
1 .2 Titoli di capitale
2. Passività finanziar ie
3. Altre attività e passività finanziarie in v aluta:
differ enze di cambio
x
4. Derivati cre ditizi e finanzia ri
Tot ale
x
x
( 8.548)
x
127
-
-
-
-
-
1.708
31
(10.283)
(4)
( 8.421)
Le minusvalenze su OICR si riferiscono alle svalutazioni su quote di fondi Tages per 3,1 milioni di
euro ed altri Hedge Fund per 5,5 milioni di euro.
193*
Nota Integrativa
Sezione 8 Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce
130 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/C ompo nenti
re ddituali
Rett ifiche di valo re
Di
por tafoglio
Specific he
Cancellazioni
Riprese di valore
Specifiche
Altre
Da interessi
31.12.2016
31.12. 2015
Di port afoglio
Altr e ripr ese
Da int eressi
Altr e ripr ese
A. Credit i verso b anche
-
(127)
-
-
-
-
-
(127)
-
- Finanziamenti
-
(127)
-
-
-
-
-
(127)
-
- Titol i di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(143.394)
(492.129)
-
37. 456
77. 566
-
2.647
(517.854)
(104.166)
B. Credit i verso clientel a
Cr editi deteriorati acq uistati
- Finanziamenti
- Titol i di debito
-
-
-
-
x
x
-
-
-
-
x
x
x
-
-
-
-
-
-
-
(143. 394)
(492.129)
-
37. 456
77.566
-
2. 647
(51 7.854)
(104.1 66)
- Finanziamenti
(143. 394)
(492.129)
-
37. 456
77.566
-
2. 647
(51 7.854)
(104.1 66)
- Titol i di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(143.394)
(492.129)
-
37. 456
77. 566
-
2.647
(517.981)
(104.166)
Altri crediti
C. Tot ale
x
-
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la
vendita: composizione
Rett ifiche di valore
Operazio ni/Co mponenti
reddituali
Riprese di val ore
Specifiche
C ance llazioni
Specifiche
Alt re
da inter essi
31.12.2016
31.12.2015
altre r iprese
-
-
( 9.675)
(13.645)
A. T itoli d i debito
-
(9.675)
B. Titoli di cap itale
-
(2 5.042)
-
-
(25.042)
( 375)
C. Quote O.I. C.R.
-
(5 4.565)
x
x
(54.565)
( 1.536)
D. Finanziamenti a b anche
-
-
x
-
-
-
E. Finanziamenti a clientela
-
-
-
-
-
-
Tot ale
-
(89.282)
-
-
(89.282)
(15.556)
Le rettifiche di valore su titoli di debito riguardano principalmente titoli obbligazionari rivenienti
da operazioni di ristrutturazione di posizioni creditizie.
Le rettifiche di valore su titoli di capitale si riferiscono in prevalenza all’impairment delle attività
finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario – Fondo Interbancario di
Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena (0,9 milioni di euro), nonché al
sostanziale azzeramento del rischio di credito residuo legato a strumenti finanziari rivenienti da
posizioni di credito deteriorato.
Le rettifiche su O.I.C.R. riguardano la svalutazione del Fondo Atlante per 53,6 milioni di euro,
nonché svalutazioni durature di fondi di private equity per un valore complessivo di 1 milione di
euro.
194*
Nota Integrativa
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla
scadenza: composizione
Non sono presenti rettifiche di valore di attività finanziarie detenute fino a scadenza.
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie:
composizione
Ope razio ni/Componenti
reddit uali
Rettifiche di v alor e
Specifiche
Cancellazioni
Ripr ese di valore
Di portafoglio
Altre
Spe cifiche
Da interessi
31.12.2016
31.12.2015
Di po rtafoglio
Alt re ripr ese
Da intere ssi
Altr e ripre se
A. Garanzie rilasciate
(36 7)
(4.403 )
(1. 458)
-
8. 258
-
-
2. 030
B. Derivati su crediti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C. Impegni ad erogare f ondi
-
(19.416 )
-
-
-
-
1.552
(17.864)
( 1.894)
D. Altr e op erazioni
E. Tota le
1.603
-
-
-
-
18
-
-
18
-
(367)
(23.819)
(1.458)
-
8.276
-
1.552
(15.816)
( 291)
L’importo di euro 19,4 milioni nelle rettifiche di valore specifiche è relativo alla svalutazione
dell’impegno verso il Fondo Atlante.
Le rettifiche di valore specifiche – Altre, si riferiscono a svalutazioni su esposizioni specifiche di
garanzie prestate, mentre le rettifiche di portafoglio sono determinate secondo il metodo di calcolo
adottato per determinare le svalutazioni collettive del Gruppo UBI.
Sezione 9 Le spese amministrative - Voce 150 9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/ Valori
31.12.2016
1) Personale dipendente
31.12.2015
( 574.129)
(227.728)
(330.092)
(149. 901)
b) Oneri sociali
(87.798)
(39. 923)
c) Indennità di fine rapporto
(17.883)
(8. 144)
a) Salar i e Stipendi
d) Spese previdenz iali
-
-
e) Accantonamento al tr attamento di fine rapporto del personale
(165)
(790)
f ) Accantona mento al f ondo di trattamento di quescienz a e obblighi simili:
(491)
(12)
- a contribuzione definita
- a benef ici def initi
g) Versamenti ai fondi di previ denza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benef ici def initi
h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patr imoniali
i) Altri benefici a favore dei dipendenti
2) Altro pe rsonale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale collocat o a riposo
5) Recuperi di spese per dipende nti distaccat i presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di ter zi distacca ti presso la società
Tot ale
195*
-
-
(491)
(12)
(14.071)
(6. 789)
(14.071)
(6. 789)
-
-
-
-
(123.629)
(22. 169)
( 489)
(328)
( 7.466)
(6.502)
-
-
103.937
86.934
(34.384)
(35.475)
( 512.531)
(183.099)
Nota Integrativa
L’analisi delle variazioni intervenute rispetto all’esercizio precedente sono riportate nella sezione ‘Il
conto economico’ della Relazione sulla Gestione.
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
31.12.2016
1) PERSON ALE DIPENDENTE
31.12.2015
4.636
1.613
183
138
b. numero quadri direttivi
2.261
900
c. restante personale dipendente
2.192
575
a. numero dirigenti
2) ALTRO PERSONALE
TOTALE
25
32
4.661
1.645
Nella voce ‘Altro personale’ sono ricompresi gli Amministratori di UBI Banca.
9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi
Per le specifiche in merito a tale punto si rimanda a quanto scritto nella Sezione 12, paragrafo
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti, dello Stato Patrimoniale passivo.
9.4 Altri benefici a favore di dipendenti
Di seguito si riporta un dettaglio degli altri benefici a favore dei dipendenti.
31.12.2016
Incentivazione all'esodo
31.12.2015
(107. 677)
(13.920)
Spese relati ve ai buoni pasto
(5. 726)
(2.3 33)
Spese assicurative
(6. 447)
(3.0 37)
-
-
(463)
(9 78)
Spese per Comunicazione interna e convention
(1. 347)
(1.1 05)
Altr e spese
(1. 969)
(7 96)
(123.629)
(22.169)
Spese per visite mediche
Spese per partecipazione a corsi di f ormazi one del personale
Tot ale
La voce “Altri benefici a favore dei dipendenti” comprende principalmente le spese relative al piano
di incentivazione all'esodo per 107,7 milioni di euro. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto
riportato nella Relazione sulla Gestione.
196*
Nota Integrativa
9.5 Altre spese amministrative: composizione
Tipologia ser vizi/Valori
31.12.2016
A. Altre spese amministr ativ e
31.12.2015
( 409.163)
(203.707)
Aff itti passivi
(17. 765)
(7.584)
Ser vizi prof essionali e consulenze
(38. 606)
(28.583)
Ca noni locazione hardware, sof tware ed altri beni
(4. 642)
(3.257)
Manutenzioni ha rdwar e, softwa re ed altr i beni
(2. 953)
(530)
(13. 973)
(7.039)
(7. 298)
(2.757)
Conduzione immobili
Manutenzione immobili e impianti
Contazione, trasporto e gestione va lor i
(2. 365)
(8)
Contributi associativi
(88. 098)
(47.489)
Inf or mazioni e visure
(2. 333)
(511)
(567)
(415)
Postali
(2. 888)
(587)
Premi assicurativi
(8. 104)
(4.267)
Pubblicità e promozione
(7. 089)
(4.285)
Periodici e volumi
(981)
(973)
Telefoniche e trasmissione dati
Rappresentanza
(14. 512)
(10.386)
Ser vizi di outsourcing
(13. 237)
(9.528)
Spese d i viaggio
Ca noni service resi da società del Grupp o
Spese p er recuper o crediti
(5. 417)
(3.395)
(158. 581)
(62.075)
(13. 363)
(7.217)
Stampati, cancelleria e mat. consumo
(1. 559)
(289)
Trasp orti e traslochi
(1. 729)
(259)
Vigilanza
(2. 312)
(1.365)
Altre sp ese
(791)
(908)
(75.874)
(15.770)
(5. 725)
(606)
- Imposte di bollo
(52. 842)
(7.262)
- IMU / ICI
(10. 395)
(6.099)
B. Impo st e indire tte
- Imposte indirette e tasse
- Altre imposte
Totale
(6. 912)
(1.803)
( 485.037)
(219.477)
Si segnala che la voce ‘Contributi associativi’ comprende il contributo ordinario di 22,5 milioni di
euro e straordinario di 53,2 milioni di euro al Fondo di Risoluzione Nazionale.
Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione in Relazione
sulla Gestione.
197*
Nota Integrativa
Sezione 10
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
- Voce 160 -
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
Acc ant onament i
Acc ant onament i
net ti al:
Riatt ribuzioni
Accantonamenti
Accant onament i
netti al:
Riatt ribuzioni
31.12.2016
Fondi rischi su revocatorie
Oneri per i l personale
Fondi per bond in default
Accantonamenti netti ai fondi per
controversie legali
Fondi per rischi ed oneri
Tot ale
Sezione 11
31.12.2015
(594)
210
(384)
-
-
-
-
-
-
-
-
(277)
224
(53)
-
-
-
(6.622)
5.977
(645)
(4.127)
12.406
8.279
(243)
507
264
(2.429)
1.105
(1. 324)
(7.736)
6.918
(818)
(6.556)
13.511
6.955
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
- Voce 170 -
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Attività/Componente reddituale
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà
- Ad uso funzionale
- Per investimento
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- Ad uso funzionale
- Per investimento
Totale
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c )
(29.103)
(14.887)
(14.216)
(516)
(1.147)
(234)
(913)
-
-
(20)
(496)
(29.619)
(1.147)
-
Risultato netto
(a+b-c)
31.12.2015
(30.250)
(15.121)
(15.129)
(20.958)
(4.694)
(16.264)
(516)
(20)
(496)
(30.766)
(496)
(496)
(21.454)
Tra le rettifiche di valore su attività materiali si segnala un impairment su immobili pari a 1,1
milioni di euro. A tale proposito si rimanda a quanto esposto al paragrafo 11.6 della Parte B della
presente Nota Integrativa
198*
Nota Integrativa
Sezione 12
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
- Voce 180 -
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Ris ul tato ne tto
Attività/Compon ente redditua le
Ammortamento
Rettifi che di valore per
deterioramento
Ripre se di valore
(a)
(b)
(c )
(a + b - c)
31.12.2015
A. Attività immat eria li
A.1 Di propriet à
(3.738)
(24.485)
-
(28.223)
-
-
-
-
-
(3.738)
(24.485)
-
(28.223)
-
-
-
-
-
-
(3.738)
(24.485)
-
(28.223)
-
- Generate internamente dall’ azienda
- Altre
A.2 Acquis it e in leasing fina nziario
Totale
-
La rettifica di valore di 24,5 milioni di euro si riferisce alla svalutazione del valore residuo del
marchio relativo a Banca Regionale Europea Spa.
Sezione 13
Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 -
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
31.12.2016
Altri oneri di gest ione
31.12.2015
(18.884)
( 3.477)
Ammortamento su migliorie beni di terzi
(1.6 71)
(127)
Oneri da operazioni Cartolarizzazione/C over Bond
(2.9 69)
(444)
(4 28)
(277)
(1 3.8 16)
(2.629)
Oneri di gestione Social Bond
Altr i oneri e sopravvenienze pa ssive
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
31.12.2016
Altri pr oventi di g estione
186.466
31.12.2015
121.067
Recuperi di imposte
56.731
8.630
Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo
51.515
65.334
Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c
4.772
2
Recupero pr emi assicurati vi
7.162
4.866
28.760
31.682
Altr i proventi per af fitti e gestione immobili infragruppo
Fi tti e canoni attivi -altri
Altr i proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive
1.905
1.546
35.621
9.007
La voce “Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive” comprende:
− recuperi di spese per operatività in carte di credito per 2,7 milioni di euro,
− incassi di spese connesse alla gestione di finanziamenti con la clientela per 11,9 milioni di
euro;
− rimborsi su posizioni fiscali di anni precedenti per 4,8 milioni;
− recuperi di spesa su estinzioni di finanziamenti infragruppo per 4 milioni;
199*
Nota Integrativa
− recuperi su pratiche in contenzioso per 3,8 milioni di euro;
− recupero compensi amministratori per 263 mila euro;
− altre sopravvenienze attive per 8,2 milioni di euro.
Sezione 14
Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210 –
14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione
Co mponente r eddituale/ Valor i
31.12.2016
A. Proventi
31.12.2015
-
1.598
1 . Rivalutazioni
-
-
2 . Utili da cessione
-
289
3 . Riprese di valore
-
-
4 . Altri proventi
-
1.309
(206.726)
(47)
B. Oner i
1 . Sva lutazioni
-
-
(2 06. 726 )
-
3 . Perdite da cessione
-
(10)
4 . Altri oneri
-
(37)
(206.726)
1.551
2 . Rettifiche di valore da deterioramento
Risultato netto
Come riportato nella Sezione A.2 della Nota Integrativa del Bilancio “Parte relativa alle principali
voci di bilancio”, il valore delle partecipazioni è soggetto a verifica sistematica della congruità dello
stesso, attraverso lo svolgimento del test di impairment, al fine di verificare l’eventuale evidenza di
riduzioni di valore.
Tale test di impairment si basa sulla verifica che il valore contabile a cui è iscritta la singola
partecipazione non sia superiore al maggiore tra il valore in uso ed il fair value dedotti i costi di
vendita (valore recuperabile).
L’impairment test effettuato al 31.12.2016 ha determinato l’esigenza di procedere alla rilevazione
di rettifiche di valore della partecipazione in Banco di Brescia Spa per un importo pari a 206,7
milioni di euro.
Per quanto concerne gli elementi alla base delle proiezioni effettuate e le assunzioni sottostanti, si
rimanda a quanto riportato nella Nota Integrativa consolidata al paragrafo 13.3 Altre informazioni
della Sezione Attivo.
Sezione 15
Risultato netto delle valutazioni al fair value delle attività
materiali e immateriali - Voce 220 –
Per la Banca non esiste tale fattispecie.
Sezione 16
Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230 –
Non sono state effettuate rettifiche di valore sull’avviamento. Per quanto concerne le relative note
metodologiche per l’imparment test si rimanda a quanto riportato nel Bilancio Consolidato.
200*
Nota Integrativa
Sezione 17
Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 -
17.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componente reddit uale/Valori
31.12.2016
A. Immobili
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
B. Altre atti vità
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
Risultato netto
31.12.2015
20.882
42
20.894
42
( 12)
-
( 89)
1
7
2
( 96)
(1)
20.793
43
Negli utili da cessione è ricompresa la plusvalenza di 20,7 milioni di euro relativa alla cessione
dell’immobile situato a Milano in via Moscova 33 (già sede della Banca Popolare Commercio e
Industria).
201*
Nota Integrativa
Sezione 18
Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
– Voce 260 -
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
Component i r eddituali/Valori
31.12.2016
1. Imposte correnti (-)
31.12.2015
1 60.057
(4. 699)
(106)
(27. 461)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'eserciz io (+)
-
-
3. bis Riduzione delle i mposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla
Legge n. 214/2011 (+)
-
119. 550
5.596
(1 09. 239)
2. Variazione delle imp oste correnti dei precedenti esercizi (+/-)
4. Variazione delle imp oste anticipate (+ /-)
5. Variazione delle imp oste diff erite (+/-)
6. Imposte di compe tenza dell'esercizio (-) (-1+ /-2+3+3b is+/-4+/-5)
17.848
(245)
183.395
(22.094)
Le imposte correnti positive per 160,057 milioni di euro, sono sostanzialmente costituite dalla
rilevazione della fiscalità anticipata sulla perdita fiscale IRES accumulata nell’esercizio e dalle
componenti positive derivanti dall’adesione al consolidato fiscale, assunte al netto
dell’accantonamento dell’imposta sostitutiva relativa all’opzione per il riallineamento della
“purchse price allocation” allocata in sede di fusione sul comparto crediti verso la clientela pari a
5,45 milioni di euro.
La variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi, pari a 106 mila euro, è costituita
dall’aggiustamento della fiscalità corrente dell’anno precedente che ha trovato contropartita nella
variazione delle imposte anticipate.
La variazione delle imposte anticipate pari a 5,596 milioni di euro è costituita dalla differenza tra
il saldo dall’incremento e decremento delle differenze temporanee deducibili.
La variazione delle imposte differite, per 17,848 milioni di euro, è costituita dal saldo degli
aumenti e diminuzioni di cui alla tabella 13.4 (punti 2.1.c e 3.1.a).
202*
Nota Integrativa
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
IRES
Imponibile
Onere fiscale IRES teorico
IR ES
(67 6.821 )
%
186.126
27,50%
26.291
(7.230)
-1,07%
8.407
(2.312)
-0,34%
13.095
(3.601)
-0,53%
V ariazioni in aumento per mamenti
- interessi passivi non de duc ibili
- imposte sugli immobili
- altri one ri non deducibili
- spe se immobili non strumentali
- spe se per mezzi di trasporto non deduc ibili
- sopravve nie nze, sv alutazioni e minus valenze non deducibili
373
(102)
-0,02%
1.993
(548)
-0,08%
-9,10%
224.033
(61.609)
- spe se tele fonic he
447
(123)
-0,02%
- erogazioni libe rali
1.055
(290)
-0,04%
V ariazioni in diminuzione permamenti
- div idendi non tassati
- aiuto alla Cresc ita Economic a D.L. 201/2 011 art.1 c onv . L.214/2011
(208.296)
57.281
8,46%
(27.600)
7.590
1,12%
- affrancamento ppa allocata su crediti fusione BRE-BPCI
-
Onere fiscale IRES effettivo
(63 7.023 )
IRAP
Imponibile
Onere fiscale IRAP teorico
2.043
0,30%
177.225
26,18%
IR AP
%
(67 6.821 )
37.699
5,57%
512.531
(28.548)
-4,22%
818
(46)
-0,01%
21.408
(1.193)
-0,18%
V ariazioni in aumento per mamenti
- costi del pe rsonale non deducibili ai fini IRAP
- accantonamenti netti a fondo rischi e oneri
- ammortamenti inde ducibili
- interessi passivi inde duc ibili
29.300
(1.632)
-0,24%
- 10% spese amministrative
48.504
(2.702)
-0,40%
- imposte sugli immobili
- altri costi indeducibili
9.102
(507)
-0,07%
55.290
(3.080)
-0,46%
- impairment su p artecipazioni
206.726
(11.515)
-1,70%
- perdita fis cale IRAP n on re cup erabile
268.108
(14.934)
-2,21%
V ariazioni in diminuzione permamenti
- prove nti di ges tione non tassati
(28.676)
1.597
0,24%
- div idendi
(108.664)
6.053
0,89%
- deduzioni Cuneo fiscale
(421.161)
- affrancamento ppa allocata su crediti fusione BRE-BPCI
Onere fiscale IRAP effettivo
Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP
Sezione 19
23.459
3,47%
-
1.519
0,22%
(8 3.535 )
6.170
0,91%
(67 6.821 )
183.395
27,10%
Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte - Voce 280 -
Non si rilevano utili o perdite su gruppi di attività in via di dismissione.
Sezione 20
Altre informazioni
Non si rilevano ulteriori informazioni di particolare interesse.
203*
Nota Integrativa
Sezione 21
Utile per azione
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
Le previsioni dei principi contabili internazionali, di cui allo IAS 33, forniscono una specifica
metodologia di calcolo dell’utile per azione (earning per share - EPS), e prevedono una doppia
formulazione: l’utile base per azione e l’utile diluito per azione.
L’EPS “base” è stato calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di azioni
ordinarie della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante
l’esercizio.
21.2 Altre informazioni
Di seguito si riportano i valori dell’EPS “base” e dell’EPS “diluito” relativi al Bilancio Individuale di
UBI Banca, mentre per maggiori approfondimenti circa le metodologie di calcolo e per i risultati a
livello di Gruppo, si rimanda alla specifica sezione del Bilancio Consolidato.
31.12.2016
EPS base
EPS diluito
31.12.2015
Risultato "attribuibile"
(migliaia di euro)
Media ponderata
azi oni ordinarie
Risultato per
azione
-493.425
-493.425
907.428.838
907.428.838
-0,5438
-0,5438
204*
Risultato "attribuibile" Media ponderata azi oni
(migliai a di euro)
ordinarie
119.324
119.324
900.287.051
900.287.051
Risultato per
azi one
0,13254
0,13254
Nota Integrativa
Parte D – Redditività complessiva
Prospetto analitico della redditività complessiva
31. 12.2016
Voci
10.
Importo Lor do
Impo st a sul
re ddito
X
X
Ut ile (Perdita) d'esercizio
Import o Ne tto
(493.425)
Altre componenti r eddituali senza rigiro a conto economico
20 .
Attività materiali
30 .
Attività immateri ali
40 .
Pia ni a benefici definiti
50 .
Attività non cor renti in via di d ismissione
60 .
Quote delle r iserve da valutaz ione delle par tecip azioni valutate a
patrimonio netto
(8.326)
2. 290
(6.0 36)
Altre componenti r eddituali co n rigiro a c onto e conomico
70.
Co pert ura investiment i est eri:
a) vari azioni di fair value
b ) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80.
Differ enze di cambio:
a) vari azioni di valore
b ) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90.
Co pert ura dei flussi finanziari
5 95
a) vari azioni di fair value
(1 63)
432
b ) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
100. Att ività fina nziarie disponib ili per la v endit a:
a) vari azioni di fair value
(240.194)
79. 608
(16 0.5 86)
b ) rigiro a conto economico
- r etti fiche da deterioramento
- utili/perdi te da rea lizzo
(585)
113
(4 72)
(201.577)
66. 583
(13 4.9 94)
(450.087)
148.431
c) altre variazioni
110. Att ività no n corr ent i in via di dismissio ne:
a) vari azioni di fair value
b ) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Quo te delle rise rve da v alutazio ne delle part ecipazioni
120.
val ut ate a pat rimo nio net to:
a) vari azioni di fair value
b ) rigiro a conto economico
- r etti fiche da deterioramento
- utili e perdite da real izzo
c) altre variazioni
130. Tot ale altr e componenti reddit uali
140. Redditività co mple ssiva (Vo ce 10 + 130)
(301.656)
(795.081)
205*
Nota Integrativa
Di seguito si fornisce il dettaglio relativo alle principali variazioni di fair value e di rigiro a Conto
Economico (rettifiche da deterioramento):
a) variazioni di fair value
Titoli di Stato
Altri Titoli di debito
Altri Titoli
Variazione
di riserva
-203.679
-43.382
6.867
-240.194
effetto
Variazione
fiscale
di riserva
67.357
-136.322
14.346
-29.036
-2.095
4.772
79.608 -160.586
La variazione della riserva dei Titoli di Stato e titoli di debito è determinata dalla componente
rischio di credito insita nel prezzo di mercato dei titoli, mentre la componente rischio di tasso per i
titoli oggetto di copertura viene rilevata a Conto Economico nella voce 90- Risultato netto
dell’attività di copertura.
b) rigiro a conto economico (rettifiche da deterioramento)
Ver Capital Mezz. PAR
Ver Capital Mezz. PAR - B
Banca Cooperativa Valsabbina Scrl
Earchimede
Gabetti prop Sol.
Variazione
di riserva
lorda
-282
5
19
-302
-25
-585
effetto
fiscale
93
-2
-1
21
2
113
Variazione
di riserva
netta
-189
3
18
-281
-23
-472
c) rigiro a conto economico (utile e perdita da cessione)
BTP-01MZ22 5,00%
BTP-01NV17 3,50%
BTP-01MG19 2,50%
BTP-01DC18 3,50%
BTP-15DC21 2,15%
BTP-01GN18 3,50%
BTP-01GN17 4,75%
BTP-01MG17 4,75%
Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr
BTP-01FB17 4%
BTP-01ST19 4,25%
BTP-010818 4,5%
REP. ITALY 04/19 TV
VISA EUROPE LIMITED
BTP-01FB19 4,25%
BTP-01AG16 3,75%
ALTRI TITOLI
Variazione
di riserva
lorda
-39.454
-26.035
-22.668
-20.219
-17.778
-17.448
-11.716
-8.927
-6.945
-6.460
-5.278
-4.774
-3.879
-3.035
-2.507
-2.401
-2.053
-201.577
206*
effetto
fiscale
13.047
8.610
7.496
6.686
5.879
5.770
3.874
2.952
2.298
2.136
1.745
1.579
1.283
1.004
829
794
601
66.583
Variazione
di riserva
netta
-26.407
-17.425
-15.172
-13.533
-11.899
-11.678
-7.842
-5.975
-4.647
-4.324
-3.533
-3.195
-2.596
-2.031
-1.678
-1.607
-1.452
-134.994
Nota Integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura
Premessa
Nel rispetto delle vigenti previsioni normative, il Gruppo UBI si è dotato di un sistema di
controllo dei rischi che regola in modo integrato le linee guida del Sistema dei Controlli Interni, da
intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico a cui tutte le Società del
Gruppo devono attenersi al fine di consentire alla Capogruppo di poter esercitare, in modo efficace
ed economico, le attività d’indirizzo e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo.
La Banca collabora pro-attivamente all’individuazione dei rischi cui è soggetta e alla definizione
dei relativi criteri di misurazione, gestione e controllo.
I principi cardine ai quali fanno riferimento l’analisi e la gestione dei rischi del Gruppo, al fine di
perseguire una sempre più consapevole ed efficiente allocazione del capitale economico e
regolamentare, sono:
rigoroso contenimento dei rischi finanziari e creditizi e forte presidio su tutte le tipologie di
rischio;
utilizzo di logiche di sostenibile creazione del valore nel processo di definizione della
propensione al rischio ed allocazione del capitale;
declinazione della propensione al rischio del Gruppo con riferimento alle specifiche
fattispecie di rischio e/o specifiche attività in un corpo normativo di policy a livello di Gruppo e di
singola entità.
Nella presente Parte sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio di seguito indicati,
le relative politiche di gestione e copertura messe in atto dalla Banca, l’operatività in strumenti
finanziari derivati:
a) rischio di credito;
b) rischi di mercato:
di tasso di interesse,
di prezzo,
di cambio,
c) rischio di liquidità;
d) rischi operativi.
Per un quadro complessivo dei rischi e delle incertezze che gravano sulla Banca, si rimanda allo
specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione, redatto in ottemperanza a quanto previsto dal
Decreto Legislativo n. 32 del 2 febbraio 2007, di attuazione della direttiva 2003/51/CE.
Sezione 1 Rischio di credito
Informazioni di natura qualitativa
1. Aspetti generali
Le linee strategiche, le policy e gli strumenti per l’assunzione e per la gestione del rischio di
credito sono definiti, nell’ambito della Capogruppo, dal Chief Risk Officer di concerto con il Chief
Lending Officer e con il supporto e la condivisione delle strutture specialistiche preposte.
207*
Nota Integrativa
Nell’elaborazione delle politiche a presidio dei rischi creditizi viene posta particolare attenzione al
mantenimento di un adeguato profilo rischio/rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con
la propensione al rischio definita dall’Alta Direzione e, più in generale, con la mission del Gruppo
UBI.
Le politiche a presidio dei rischi creditizi sono prioritariamente orientate al sostegno delle
economie locali, delle famiglie, degli imprenditori, dei professionisti e delle piccole-medie imprese.
La particolare attenzione posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al
loro sviluppo nel tempo rappresentano un punto di forza del Gruppo, favorendo l’abbattimento di
asimmetrie informative e offrendo continuità di rapporto e supporto alla clientela stessa, in una
prospettiva di lungo periodo.
Anche nella perdurante e complessa fase congiunturale in atto, la Banca assicura un’adeguata
disponibilità di credito all’economia, aderendo fra l’altro agli “Accordi” stipulati fra l’Associazione
Bancaria Italiana, il Ministero delle Finanze e le Associazioni di categoria, pur preservando la
qualità degli attivi ed in particolare agendo con estrema selettività per quanto riguarda le
esposizioni “non core”.
Con specifico riferimento alla clientela “imprese” sono declinate e adottate regole creditizie
inerenti l’erogazione e la gestione del credito, che si traducono operativamente in interventi che
vanno dallo sviluppo al contenimento delle esposizioni. Tali regole si basano su una pluralità di
driver rappresentati da:
•
rating interno della controparte (rating medio ponderato in caso di gruppo economico),
abbinato al grado di protezione fornito da eventuali garanzie accessorie;
•
quota di inserimento del Gruppo UBI sulla controparte / gruppo economico;
•
settore di attività economica di appartenenza della controparte / gruppo economico in ottica
di:
−
livello di rischiosità del settore;
−
livello di concentrazione complessivo del Gruppo UBI nel singolo settore economico
(con verifica anche della concentrazione a livello di singola Banca31/Società).
Infine, viene prestata particolare attenzione alla definizione delle linee di trattamento dei nuovi
prodotti, elaborando adeguata informativa ai vertici aziendali circa il rispetto degli obiettivi
rischio/rendimento, calcolo dei tassi minimi di erogazione, qualità del prenditore, garanzie
ricevute e tassi di recupero attesi in caso di insolvenza.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1
Aspetti organizzativi
Nello svolgimento dell’attività tradizionale di intermediazione creditizia, la Banca è esposta al
rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere
parzialmente o integralmente svalutati. Più in dettaglio, il profilo di rischio degli impieghi è
sensibile all’andamento dell’economia nel suo complesso, al deteriorarsi delle condizioni
finanziarie delle controparti (mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) o al mutamento della loro
posizione competitiva, ai cambiamenti strutturali o tecnologici delle imprese debitrici, e ad altri
fattori esterni (es. modifiche normative, deterioramento del valore delle garanzie finanziarie ed
ipotecarie legato all’andamento dei mercati). Un ulteriore elemento di rischio cui si presta
particolare attenzione, è il livello di diversificazione del portafoglio impieghi fra i diversi prenditori
e fra i diversi settori in cui essi operano.
31
Con il rilascio (in data 30 agosto 2016) dell’autorizzazione di Banca d’Italia, il Gruppo UBI, secondo quanto previsto dal Piano
Industriale ed esplicitato più dettagliatamente nel c.d. Trasformation Plan, ha proseguito l’iter societario per giungere alla creazione della
Banca Unica. Il progetto d’integrazione delle Banche Rete sarà attuato in più fasi e si concluderà entro il primo semestre 2017.
208*
Nota Integrativa
Il modello organizzativo in base al quale sono state strutturate le unità che presiedono all’attività
creditizia, presenta la seguente articolazione:
•
Strutture della Capogruppo di controllo accentrato e coordinamento delle altre
Banche/Società Prodotto;
•
Strutture centrali preposte alla concessione e al Monitoraggio del Credito di UBI Banca;
•
Direzioni Generali delle Banche32 e delle Società controllate, dalle quali dipendono:
Direzioni Crediti,
Crediti territoriali,
Filiali,
Private & Corporate Unity.
Nel complesso le caratteristiche di tale modello organizzativo consentono una forte omogeneità
tra la struttura Crediti Centrali e le analoghe strutture delle Banche Rete33, con conseguente
linearità dei processi ed ottimizzazione dei flussi informativi. La concessione del credito risulta
inoltre differenziata, a livello territoriale, per segmento di clientela (Retail/Private/Corporate e
Istituzionale) e specializzata per stato dello stesso: “in bonis” (gestito dalle Unità Crediti Retail,
Private e Corporate) e a default (gestito dalle Unità di Credito Anomalo).
La Capogruppo, attraverso le strutture riferite al Chief Lending Officer, Credit Risk Management,
Pianificazione Strategica e all’Audit di Capogruppo e di Gruppo, presiede alla gestione delle
politiche, al monitoraggio complessivo del portafoglio, all’affinamento dei sistemi di valutazione,
alla gestione del credito problematico ed al rispetto delle norme.
Per tutti i soggetti (singoli o gruppi economici) con affidamenti in essere presso le Banche e
Società del Gruppo (comprese le attività di rischio riconducibili al rischio emittente ed al rischio
derivati) complessivamente superiori ad euro 50 Milioni (25 milioni nel caso di soggetti singoli o
gruppi economici classificati a “rischio alto” e 35 milioni nel caso di soggetti singoli o gruppi
economici classificati a “rischio medio”), la Capogruppo deve deliberare un Limite Operativo da
intendersi come limite massimo di affidabilità della controparte stessa a livello di Gruppo UBI.
Le Banche e le Società del Gruppo, inoltre, devono richiedere alla Capogruppo l’espressione di
un Parere preventivo consultivo non vincolante a fronte di combinazioni di: a) importi di
affidamento e b) determinate classi di rating interno.
Le strutture attraverso le quali si articolano le Banche e le Società prodotto assumono
competenze di ordine creditizio e commerciale, nonché responsabilità di controllo sull’attività
svolta direttamente e su quella posta in essere dalle unità gerarchicamente dipendenti. In
particolare la responsabilità della gestione e del monitoraggio del credito in bonis è attribuita, in
prima istanza, ai Gestori di Relazione che intrattengono quotidianamente il rapporto con la
Clientela e che hanno l’immediata percezione di eventuali segnali di difficoltà o di deterioramento
della qualità del credito. Tuttavia, tutti i dipendenti delle Società del Gruppo sono chiamati a
segnalare tempestivamente tutte le informazioni che possano consentire il riconoscimento precoce
di difficoltà o possano consigliare diverse modalità di gestione dei rapporti, partecipando - di fatto
- al processo di monitoraggio.
In seconda istanza l’unità organizzativa preposta al monitoraggio del rischio di credito svolge
attività di controllo, supervisione ed analisi delle posizioni “in bonis” sia in termini analitici che
aggregati, con intensità e profondità graduate in funzione delle fasce di rischio attribuite alle
32
In parallelo con la realizzazione della Banca Unica, è stato avviato un rilevante progetto di evoluzione organizzativa di UBI Banca che
prevede: una revisione dell’assetto di presidio territoriale del Gruppo (5 Macroaree Territoriali come evoluzione delle 7 Banche Rete), la
creazione di filiere di business specializzate su segmenti di clientela specifici (quali Top Private Banking, Corporate & Investment Banking
nonché Associazioni no profit ed Enti), il rafforzamento dei presidi di particolari aree di business (quali Canali Remoti e Global Transaction
Banking) ed il mantenimento di Società Prodotto specializzate in specifici ambiti di business.
33
MAT/Filiere di business a conclusione del progetto d’integrazione nella c.d. Banca Unica.
209*
Nota Integrativa
controparti e della gravità delle anomalie andamentali rilevate avvalendosi della collaborazione
delle strutture Crediti Territoriali. La struttura - non coinvolta nell’iter deliberativo degli
affidamenti - di propria iniziativa o su proposta, valuta e dispone (o propone agli Organi decisori
superiori quando la decisione eccede le proprie competenze) idonea classificazione peggiorativa di
controparti “in bonis” chiedendo all’Area Crediti di UBI Banca, nei casi previsti dal Regolamento
Fidi, il rilascio di parere preventivo non vincolante.
L’Area Politiche e Monitoraggio Crediti di UBI Banca ha compiti di coordinamento e definizione
delle linee guida per il monitoraggio del portafoglio crediti, di presidio nello sviluppo degli
strumenti di monitoraggio, di controllo delle policies crediti e di predisposizione della reportistica
direzionale.
La gestione delle posizioni a “sofferenza” di tutte le Banche Rete del Gruppo UBI risulta affidata
all’Area Recupero Crediti di UBI Banca, all’interno della struttura riferita al Chief Lending Officer.
Tale struttura è stata oggetto, nel corso degli ultimi anni di un importante intervento
organizzativo ed è caratterizzata da:
–
logiche di segmentazione e portafogliazione delle pratiche a sofferenza, in funzione della
dimensione e della complessità del credito;
–
specializzazione dei processi di recupero e delle strutture preposte, coerentemente con i
segmenti ed i portafogli individuati;
–
monitoraggio dei processi di gestione delle pratiche;
–
assegnazione di obiettivi di recupero ai gestori e la valutazione dei risultati conseguiti;
–
attivazione di strategie mirate ad ottimizzare il recupero su specifici portafogli, quali, per
esempio, il ricorso a operatori immobiliari per la valorizzazione degli immobili a garanzia dei
finanziamenti ipotecari.
L’Area Recupero Crediti è costituita da servizi specializzati su segmenti specifici:
–
Servizio Recupero Piccoli Tagli, preposto alla gestione crediti in sofferenza chirografari
relativi a privati di importo inferiore ai 25.000 Euro;
–
Servizio Recupero Crediti Rilevanti, specializzato nella gestione dei crediti in sofferenza sia
privati che imprese, di importo superiore a un milione di euro, o con valore netto di bilancio
superiore a 500.000 Euro. Sono ricondotte a tale servizio anche specifiche tipologie di pratiche di
particolare complessità (es. finanziamenti in pool, ecc.);
–
Servizio Recupero Crediti Privati e Aziende, preposto alla gestione delle altre tipologie di
crediti che non risultano incluse nel perimetro dei due servizi di cui sopra. Tale struttura risulta
articolata in 6 Funzioni specializzate con criterio territoriale.
Inoltre le controparti in corso di ristrutturazione o classificate ad Inadempienze Probabili
Ristrutturate (classificazione gestionale) delle Banche, di UBI Banca e di UBI Leasing sono gestite
direttamente dal Servizio Ristrutturazioni ed Esposizioni Rilevanti dell’Area Credito Anomalo di
UBI.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
L’Area Credit Risk Management della Capogruppo è responsabile della produzione
dell’informativa sui rischi di credito della Banca, volta a monitorare l’andamento della rischiosità
degli impieghi. I report - sottoposti trimestralmente all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
della Banca - illustrano le distribuzioni per portafoglio regolamentare, per classi di rating interno
e parametri di rischiosità. Viene inoltre rappresentato l’andamento della rischiosità media del
portafoglio crediti, con particolare focus sul Mercato Corporate (portafoglio Core e Large) e sul
Mercato Retail (portafoglio Imprese e Privati); l’andamento dei tassi di decadimento degli impieghi
210*
Nota Integrativa
e una sezione dedicata al monitoraggio trimestrale delle policy di concentrazione e di qualità del
credito.
Il complesso dei modelli che costituisce il Sistema di Rating Interni del Gruppo è gestito dalla
struttura riferita al Chief Risk Officer con il supporto dell’Area Crediti.
Allo stato attuale la struttura prevede l’utilizzo di modelli automatici per le imprese mediograndi, per i privati e per le imprese di minori dimensioni
Il rating viene calcolato secondo un approccio per controparte ed è rivisto e aggiornato – di
norma - almeno una volta l’anno. Per il portafoglio regolamentare “esposizioni verso Imprese”, i
modelli di PD sviluppati dal Gruppo UBI esprimono una valutazione complessiva del rischio delle
controparti attraverso la combinazione di una componente quantitativa e una componente
qualitativa. La componente quantitativa è sviluppata e integrata statisticamente: la tecnica scelta
è quella della regressione logistica, tipicamente utilizzata per valutare i casi in cui la variabile
dipendente (target) risulta essere di tipo dicotomico default/bonis. La componente qualitativa del
modello di rating, basata su informazioni raccolte dal Gestore della relazione o da una struttura
centrale34 di UBI Banca per le posizioni Large Corporate, risponde all’esigenza di incorporare nello
stesso aspetti qualitativi e informazioni sulla clientela che affianchino e completino le analisi
quantitative per meglio intercettare le tendenze evolutive e la solidità creditizia delle controparti.
Per le classi di Esposizioni al Dettaglio (per Imprese Retail e Privati), valgono le stesse
considerazioni di cui sopra, fatto salvo che non viene considerata la componente qualitativa. La
componente quantitativa di monitoraggio ed erogazione valuta il merito creditizio delle imprese di
minori dimensioni integrando valutazioni di tipo geosettoriale, economico-finanziarie, andamentali
esterne ed interne; la componente quantitativa di monitoraggio dei mutui ai privati valuta il
merito creditizio integrando informazioni di tipo anagrafico e andamentale esterne ed interne; la
componente quantitativa di erogazione dei mutui ai privati valuta la rischiosità della controparte
integrando informazioni di tipo anagrafico e di prodotto.
L’output dei modelli è rappresentato da 9 classi di rating a cui corrispondono le relative PD,
aggiornate comprendendo i default fino a dicembre 2014.
Con riferimento alla LGD i parametri determinanti sono: 1) LGD Sofferenza 2) LGD Downturn 3)
Danger Rate.
1) LGD Sofferenza, è calcolata come complemento ad uno del rapporto tra flussi di recupero
netti osservati durante la vita della sofferenza ed esposizione al passaggio a sofferenza
comprensiva del capitale girato a sofferenza e della quota di interessi capitalizzati. In allineamento
alla definizione di LGD economica indicata in normativa, i flussi di recupero sono attualizzati ad
un tasso risk-adjusted che riflette il valore monetario del tempo ed un premio al rischio
determinato sulla base della volatilità dei recuperi osservata rispetto ad un indice di mercato
prescelto.
2) LGD Downturn, è stato adottato un approccio idoneo a dar conto degli effetti di condizioni
economiche avverse sulle aspettative di recupero, partendo dall’identificazione del periodo
recessivo, considerando lo scenario economico corrente e incorporando dinamiche
macroeconomiche storiche e prospettiche.
34
Tale soluzione è stata adottata per garantire un presidio accentrato da parte di specialisti nella valutazione di posizioni di grandi
dimensioni, con uniformità di valutazioni all’interno del Gruppo.
211*
Nota Integrativa
3) Danger Rate, tale parametro corregge la LGD stimata sulle sole sofferenze in considerazione
di alcuni precisi elementi: 1) composizione del default: non tutti i nuovi default attesi sono
sofferenze che provengono direttamente dallo stato di bonis; 2) migrazione fra stati di default: non
tutti i default diversi dalla sofferenza arriveranno sino allo stato più grave ed assorbente di
sofferenza; 3) variazione dell’esposizione: per i default che migrano sino a sofferenza l’esposizione
nel tempo può cambiare.
All’interno del Gruppo, i processi del credito si articolano sulle informazioni veicolate dal
sistema di rating, come sotto dettagliato.
Le unità operative coinvolte nel processo di erogazione e rinnovo del credito utilizzano i rating
interni, che costituiscono elementi essenziali e imprescindibili delle valutazioni formulate in sede
di istruttoria e revisione dei fidi; l’articolazione delle deleghe è definita tenendo conto del profilo di
rischio del cliente e della transazione così come rappresentato dal rating e dalla Perdita Attesa, e
gestita tramite l’applicativo della Pratica Elettronica di Fido (PEF). I rating sono utilizzati anche
nel monitoraggio del credito e nell’ambito sia del sistema di reporting direzionale, sia dei flussi
informativi resi disponibili alle strutture coinvolte nel processo del credito.
L'attribuzione di una classe di rating diversa da quella calcolata dal Sistema di Rating Interno in
base ai modelli adottati avviene attraverso la proposta di un override sul rating. Tali variazioni
sono motivate dalla valutazione di informazioni non già considerate dal modello di rating, non
adeguatamente pesate dal modello o la cui influenza futura si intende anticipare.
Per il processo di calcolo dell’impairment collettivo sui crediti – coerentemente con le
determinazioni prese dalla Capogruppo - viene utilizzata una metodologia basata sui rating interni
e sulle stime interne di perdita in caso di insolvenza (LGD).
Costantemente prosegue inoltre l’attività di revisione, aggiornamento e adozione di policy e di
regolamenti per la gestione del rischio di credito.
Di seguito vengono elencate le policy35 in essere, con un cenno ai principali contenuti.
–
Policy a presidio dei Rischi Creditizi, che disciplina in un unico testo, le disposizioni relative al
presidio di fattispecie di rischio di credito in precedenza trattate in diverse policy. In questa policy
vengono normate le seguenti fattispecie:
- clientela ordinaria, che stabilisce norme, principi e limiti per la gestione del credito a
clientela ordinaria sulla base della disponibilità dei rating interni. L’articolazione dei limiti si
sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, valori massimi di
rischiosità (intesa come perdita attesa massima e target), limiti di assunzione dei rischi in termini
di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e in presidi qualitativi;
- controparti istituzionali e ordinarie residenti in Paesi a rischio, per le quali la policy a
presidio dei rischi e i relativi regolamenti attuativi e documenti di declinazione limiti stabiliscono
norme e principi per la gestione del credito concesso a clientela istituzionale residente e non
residente, nonché a clientela ordinaria residente in Paesi a rischio. Come nel caso della clientela
ordinaria, l’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di:
allocazione di capitale, limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni
per classi di rating e Paese e in presidi qualitativi;
35
Alla luce del progetto d’integrazione delle Banche Rete nella c.d. Banca Unica e dell’evoluzione organizzativa di UBI Banca, si
provvederà, in occasione dell’aggiornamento delle policy per l’anno 2017, alla revisione dei “driver” di monitoraggio (allo stato attuale
declinati a livello di Gruppo e per singola Banca Rete e Società). Inoltre con l’aggiornamento del Risk Appetite Framework 2017 si
provvederà ad integrare la “Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni” e la “Policy sul rischio residuo” in specifici capitoli all’interno
della “Policy a presidio dei rischi creditizi”.
212*
Nota Integrativa
-
rischio di concentrazione single name, che stabilisce limiti massimi di esposizione sulla
singola controparte, al fine di limitare i rischi di instabilità che deriverebbero da elevati tassi di
concentrazione degli impieghi sui grandi prenditori nel caso di un eventuale default degli stessi;
–
Policy di offerta di mutui tramite intermediari, che disciplina le modalità di ricorso a reti
esterne per l’offerta di mutui a clientela non captive, al fine di contenere potenziali rischi di credito,
rischi operativi e rischi reputazionali;
–
Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui della
clientela diretta delle banche reti, che fornisce le linee guida del Gruppo UBI per la realizzazione
delle operazioni di portabilità attiva e passiva, di rinegoziazione, di sostituzione e di estinzione
anticipata (parziale o totale) dei mutui, nell’ottica di garantire (anche attraverso la definizione di
livelli minimi di servizio) la massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi,
nonché di dotare il Gruppo degli opportuni processi e strumenti per il presidio dei rischi relativi (di
credito, operativi e reputazionali);
–
Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui
intermediati, con riferimento all’operatività sui mutui intermediati sulla base di convenzioni tra le
società/ banche del Gruppo e specifiche reti distributive;
–
Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni, che definisce le linee guida che il Gruppo si
pone con riferimento alla gestione del rischio derivante dalle attività di cartolarizzazione;
–
Policy sul rischio residuo, che definisce gli orientamenti strategici relativi alla gestione del
“rischio residuo” definendo il processo di controllo sull’acquisizione e utilizzo delle tecniche di
attenuazione del rischio di credito per la mitigazione del rischio in oggetto.
–
Policy in materia di controlli interni a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse
nei confronti di soggetti collegati, che recepisce le disposizioni emanate da Banca d’Italia. La policy
definisce le linee guida e i criteri per l’adozione da parte del Gruppo nel suo complesso e delle
singole banche e società del Gruppo di opportuni assetti organizzativi, sistemi di controlli interni e
specifiche politiche interne a presidio di tale rischio nei due ambiti definiti dalla normativa: limiti
prudenziali e procedure deliberative.
–
Policy a presidio del rischio partecipativo che definisce opportuni presidi diretti a: contenere
il rischio di un eccessivo immobilizzo dell’attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese
finanziarie e non finanziarie e, con specifico riferimento alle imprese non finanziarie, promuovere
una gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente
gestione.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
La Banca impiega tecniche di mitigazione del rischio tipiche dell’attività bancaria acquisendo
dalla controparte, per talune tipologie di affidamenti, garanzie reali, immobiliari e finanziarie, e
garanzie personali. La determinazione dell’ammontare complessivo degli affidamenti concedibili
allo stesso cliente e/o gruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la
ponderazione delle diverse categorie di rischio e delle garanzie. In particolare, al valore di stima
delle garanzie reali vengono applicati “scarti” prudenziali, differenziati per tipologia di garanzia.
Le principali tipologie di garanzie reali accettate dal Gruppo sono rappresentate da:
ipoteca reale;
pegno.
213*
Nota Integrativa
Al fine di assicurare la sussistenza dei requisiti generali e specifici richiesti per il riconoscimento
a fini prudenziali delle garanzie reali, annoverate fra le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) –
secondo quanto previsto dalla Normativa di Vigilanza - il Gruppo UBI ha:
ridefinito i processi del credito relativi alla raccolta e gestione delle garanzie. Con particolare
riferimento alle garanzie ipotecarie, nelle Banche Rete è previsto l’obbligo di inserimento,
nell’apposito applicativo informatico a disposizione dei gestori, di tutti i dati relativi all’immobile
necessari a rendere la garanzia eligible. Particolare attenzione è stata posta all’obbligatorietà della
perizia ed alla tempestività di recupero delle informazioni ad essa inerenti, ivi comprese quelle
notarili (estremi di registrazione notarili), elementi determinanti per il perfezionamento della
garanzia.
recuperato per le garanzie ipotecarie in essere tutte le informazioni necessarie ad
assicurarne l’ammissibilità in linea con le disposizioni di Basilea 2 in termini di requisiti specifici.
2.4
Attività finanziarie deteriorate
La classificazione del portafoglio problematico coincide con quanto disposto dalla normativa e
può essere così sintetizzata:
•
crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa,
•
inadempienze probabili,
•
sofferenze.
Tale classificazione è stato oggetto di revisione ad inizio 2015 per disposizione normativa.
Oltre alle suddette classi, permane la fattispecie dei crediti problematici relativi al “rischio paese”
per esposizioni non garantite verso la clientela, istituzionale ed ordinaria, appartenente a paesi
definiti “a rischio” come definito dall’Organo di Vigilanza.
Nella categoria delle inadempienze probabili sono confluiti i precedenti stati di classificazione
“incagli” e “crediti ristrutturati”. Tali suddivisioni tuttavia permangono a livello gestionale.
In particolare, per quanto riguarda le inadempienze probabili (ex-incagli), al fine di ottimizzarne
il presidio se ne effettua, ad esclusivo fine gestionale, una suddivisione fra le posizioni in cui la
temporanea situazione di obiettiva difficoltà si ritenga risolvibile in brevissimo tempo, e le restanti
posizioni, per le quali si ritenga opportuno il disimpegno dalla relazione con un recupero
extragiudiziale entro un periodo di tempo superiore. Inoltre i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via
continuativa” sono oggetto di controlli per determinarne, entro un limite massimo gestionale di
180 giorni, il rientro “in bonis” ovvero il passaggio ad altri stati di credito anomalo.
La gestione dei crediti problematici è presidiata in funzione del relativo livello di rischiosità ed è
in carico alle strutture organizzative preposte alla gestione del Credito Anomalo della Banca. Per
quanto riguarda le posizioni a “sofferenza” e le posizioni Ristrutturate/In corso di
Ristrutturazione, la gestione è in carico alla Capogruppo.
La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola
posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste.
L’analisi delle esposizioni deteriorate viene costantemente effettuata dalle singole unità operative
che ne presidiano i rischi e dalla Capogruppo.
La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il
rientro delle posizioni ”in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con
“crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle classificate ad “Inadempienze
Probabili”.
214*
Nota Integrativa
Informazioni di natura quantitativa
A. QUALITÀ DEL CREDITO
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze,
rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori di bilancio)
Po rtafogli/q ualit à
Esposizioni
scadute
deteriorat e
Inade mpie nze
pr obabili
Soffere nze
Esposizioni
scadute non
deteriorat e
Totale
9.172 .283
9.181.195
-
7.327 .544
7.327.544
101.4 55
12.153 .102
12.254.559
1 .661.2 92
33.000 .446
37.111.384
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.058.109
1.369.869
30.582
1.762.747
61.653.375
65.874.682
319.461
889.278
23.671
1.412.524
53.412.069
56.057.003
1. Attività finanziarie disponib ili per la vendita
-
2. Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
-
-
-
3. Crediti ver so banche
-
2
-
1 .058.10 9
1. 360.95 5
30 .582
5. Attività finanziarie val utate a l fair value
-
-
6. Attività finanziarie in corso di d ismissione
-
To tale 31.12.2016
To tale 31.12.2015
4. Crediti ver so clientela
At tiv ità non
deteriorat e
8.91 2
-
-
Nella seguente tabella si presenta un’analisi dell’anzianità dei crediti verso clientela scaduti non
deteriorati:
Esposizion i oggetto di concession i
P ortafogli/Qualit à del credito
S cad uti fin o a 3
mesi
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
Totale
3 1.12.20 16
S caduti da
olt re 3 m esi
fino a 6 mesi
Alt re Esposizion i
Scadut i da
oltre 6 mesi
fino a 1 ann o
Scadu ti da
oltre 1 ann o
S cad uti fin o a
3 mesi
S cad uti da
o ltr e 3 mesi
fino a 6 mesi
S cad uti da olt re
Scadu ti d a oltr e
6 mesi fin o a 1
1 ann o
an no
To tale
(Esp osizione
Netta)
-
-
-
-
10 1.455
-
-
-
1 01.45 5
153.852
25.576
7.9 22
-
1.42 4.144
2 9.26 4
2 0.534
-
1 .6 61.29 2
15 3.85 2
25.57 6
7.922
-
1.525 .5 99
29 .2 64
20 .5 34
-
1 .7 62.74 7
215*
Nota Integrativa
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori lordi e netti)
Attività deterior ate
Po rtafogli/Qualit à
Esposizio ne
Lorda
1. Attività finanz iarie disponib ili per la vendita
2. Attività finanz iarie detenute sino alla
scad enza
Rett ifiche
specific he
18 .53 8
3. Crediti ver so b anche
4. Crediti ver so clientela
Att ività no n det eriorate
Esposizione
Net ta
(9.6 26)
Esposizione
Lorda
8 .912
Rettifiche di
port afo glio
9 .172.283
Tot ale
(Esposizione
netta)
Esposizione
Net ta
-
9. 172.283
9.181.195
-
-
-
7 .327.544
-
7. 327.544
7.327.544
12 9
(1 27)
2
12 .254.557
-
12. 254.557
12.254.559
34 .775.806
(114.0 68)
34. 661.738
37.111.384
3. 927 .47 0
(1 .47 7.8 24)
2.449 .646
5. Attività finanz iarie val utate a l fair value
-
-
-
6. Attività finanz iarie in corso di d ismissione
-
-
-
-
To tale 31.12.2016
3.946.137
(1.487.577)
2.458.560
To tale 31.12.2015
1.855.939
(623.529)
1.232.410
X
X
-
-
-
-
-
63.530.190
(114.068)
63.416.122
65.874.682
54.872.366
( 47.773)
54.824.593
56.057.003
Per le cancellazioni operate nel corso dell’esercizio sui diversi portafogli di attività deteriorate si
rimanda ai dettagli forniti nella tabella A.1.7.
Port afogli/Qualità
Attivit à di ev ident e scarsa qualità creditizia
Minusvalenze cumula te
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Esposizione nett a
Esposizione net ta
2.257
8.177
-
-
433.489
2.257
8.177
1.228.193
2. Derivati di copertura
Totale 31.12.2016
Alt re at tiv ità
216*
794.704
Nota Integrativa
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e
fasce di scaduto
Esposizione
Tipolog ie esposizioni/valori
lorda
Rett ifiche di valore
specifiche
Attività deterior ate
Rettifiche di valore
di por tafoglio
Esposizione
Netta
A ttività non
deteriora te
Da olt re 3
mesi fino a 6
mesi
Da olt re 6
mesi fino a 1
anno
-
-
-
-
X
-
X
-
-
-
-
X
-
X
-
129
-
-
-
X
(127)
X
2
-
-
-
-
X
-
X
-
-
-
-
-
X
-
X
-
-
X
Fino a 3 mesi
Oltr e 1 anno
A. Esposizione per c assa
a) Sofferenze
di c ui: esposizioni oggetto di concessioni
b) Inadempi enze probabili
di c ui: esposizioni oggetto di concessioni
c) Esposizioni scadute deteriorate
di c ui: esposizioni oggetto di concessioni
-
d) Esposizioni scadute non deteriorate
-
-
X
X
X
X
di c ui: esposizioni oggetto di concessioni
X
X
X
e) Altre esposiz ioni non deteriorate
X
X
X
di c ui: esposizioni oggetto di concessioni
X
Totale A
X
129
X
-
-
X
101. 455
X
-
X
-
X
-
X
1 2.478. 111
X
-
X
X
-
-
12. 579.566
-
101.455
-
(127)
12. 478.111
-
-
-
12.579.568
(42)
13. 431.208
B. Esposizioni fuor i b ilancio
a) Deteriorate
-
-
-
-
b) Non deteriorate
X
X
X
X
X
-
1 3.431. 250
X
X
-
Totale B
-
-
-
-
13. 431.250
-
(42)
13.431.208
Totale A+B
129
-
-
-
26. 010.816
(127)
(42)
26.010.776
Non si segnalano posizioni verso banche oggetto di concessioni.
A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate
lorde
Causali/Categorie
Inadempienze
probabili
Soffer enze
A. Esposizione lorda iniziale
Esposizioni
scadute dete riorate
-
-
-
-
-
-
B. Variazioni in aumento
-
129
-
B.1 ingr essi da esposizioni in bonis
-
129
-
B.2 trasfer imenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
-
-
-
B.3 altre variazioni in aumento
-
-
-
C. Variazioni in diminuzione
-
-
-
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
-
-
-
C.2 cancellazioni
-
-
-
C.3 incassi
-
-
-
C.4 realizz i per cessioni
-
-
-
C.5 perdite da cessione
-
-
-
C.6 trasfer imenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
-
-
-
C.7 altre variazioni in diminuzione
-
-
-
D. Esposizione lor da finale
-
129
-
-
-
-
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
217*
Nota Integrativa
A.1.4bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni oggetto
di concessioni lorde distinte per qualità creditizia
Non si segnalano esposizioni creditizie per cassa verso banche oggetto di concessione.
A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche deteriorate: dinamica delle rettifiche di
valore complessive
Soffer enze
Di cui:
esposizioni
ogg etto di
concessioni
Causali/Cat egorie
Di cui: esposizioni
ogg etto di concessioni
Totale
A. Ret tifiche complessive iniziali
- d i cui: esposizioni cedute non cancellate
Espo sizioni scadute
det eriorate
Inadempienze prob abili
Totale
Di cui:
espo sizioni
ogge tto di
co ncessioni
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Variazio ni in aumento
-
-
127
-
-
-
B. 1 rettif iche di valore
-
-
127
-
-
-
B. 2 p erd ite d a cessione
-
-
-
-
-
-
B. 3 trasferimenti da altre categor ie d i esp osizioni
d eter ior ate
B. 4 altre variazi oni in aumento
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C. 1 ri prese di valore d a valutazione
-
-
-
-
-
-
C. 2 ri prese di valore d a incasso
-
-
-
-
-
-
C. 3 utili da cessione
-
-
-
-
-
-
C. 4 cancellazioni
-
-
-
-
-
-
C. 5 trasferimenti ad altre categor ie d i esp osizioni
d eter ior ate
- op er azioni di aggregazione azi endale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C. 6 altre variazi oni in diminuzione
-
-
-
-
-
-
-
-
127
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- op er azioni di aggregazione azi endale
C. Variazio ni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- d i cui: esposizioni cedute non cancellate
218*
Nota Integrativa
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e
fasce di scaduto
Esposizione
l orda
Rettifiche di v alor e
specifiche
At tiv ità det eriorate
Tipologie espo sizioni/valori
Ret tifiche di val ore
di portafoglio
Esposizione
Netta
Attività no n
det eriorate
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da ol tre 6
mesi fino a 1
anno
1 1.714
271
2.947
2 .104.834
X
(1. 061.657)
X
8.571
10
1.587
215.478
X
(82.410)
X
1 43.236
63 4.064
71. 507
196.439
891.395
X
(423.538)
X
1.3 69.867
52 6.761
29. 141
102.620
395.302
X
(240.310)
X
8 13.514
3.203
12. 386
16.593
655
X
(2.255)
X
30.582
408
3. 419
6.324
382
X
(674)
X
Fino a 3 mesi
Oltre 1 anno
A. Esposizione per c assa
a) Sofferenze
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
b) Inadempi enze prob abili
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
c) Esp osizioni scadute deteriorate
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
d) Esposizioni scadute non deteriorate
X
X
X
X
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
X
X
X
e) Altre esp osizioni non deteriorate
X
X
X
X
X
648.981
84.164
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
To tale A
X
9. 859
1.675.86 1
X
X
191.79 9
X
(3.127 )
1 88.672
X
49.381.69 0
X
(99.499 )
49.2 82.191
X
215.979
1.0 58.109
619.59 1
2.996.884
51.057.551
(14.569 )
X
(1. 487.450)
1.6 61.292
(10.012 )
6 09.579
(114.068)
53. 402.041
B. Esposizioni fuor i b ilancio
a) Deteriorate
5 8.249
b) Non deteriorate
X
-
-
-
X
X
X
X
7.368.86 8
(1.496)
X
X
56.753
(41.432 )
7.3 27.436
To tale B
58.249
-
-
-
7.368.868
(1.496)
(41.432)
7. 384.189
Tot ale A+B
707.230
84.164
215.979
2.996.884
58.426.419
(1. 488.946)
(155.500)
60. 786.230
219*
Nota Integrativa
A.1.7
Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni
deteriorate lorde
Causali/Cat egorie
A. Esposizione lorda iniziale
706.017
1.124.916
25.006
-
-
-
1.844.543
1.588.966
166.630
- di cui esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
Esposizioni
scadute
de teriorat e
Inadmpienze
probab ili
Soffer enze
B.1 ingressi da esposizioni in boni s
B.2 trasferimenti da a ltre categorie di esposizioni
deteriorate
B.3 Altre variazioni in aumento
- altre va riazioni
- operazioni di aggregazione a ziendale
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
15 .26 5
2 68.324
103.56 7
472 .60 4
1 22.069
96
1.356 .67 4
1.1 98. 573
62.96 7
61 .66 8
1 98.026
5.28 5
1.295 .00 6
1.0 00. 547
57.68 2
( 430.794)
(920.477)
(158.799)
(99 2)
(75.375 )
(18.29 1)
C.2 cancellazioni
(271 .95 4)
(15.609 )
-
C.3 incassi
(134 .44 5)
(3 64.069 )
(18.28 7)
(7 .65 6)
-
-
(8 .62 3)
-
-
(7 .12 4)
(4 65.424 )
(122.22 1)
C.4 realizzi p er cessioni
C.5 perdite da cessione
C.6 trasferimenti ad a ltre categorie di esposizioni
deteriorate
C.7 altre variazioni i n diminuzione
D. Espo sizio ne lor da finale
-
-
-
2.119.766
1.793.405
32.837
-
-
-
- di cui esposizioni cedute non cancellate
A.1.7bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto
di concessioni lorde distinte per qualità creditizia
Esposizioni ogget to di
concessioni: non
de teriorate
Esposizioni ogget to di
co ncessio ni: deter ior ate
C ausali/Cat egorie
A. Esposizione lorda iniziale
503.001
- d i cui: esposizioni cedute non cancellate
227.575
-
-
1.105.603
906.455
B. 1 ingressi da esposizioni in bonis non oggetto di concessioni
1 36. 775
334 .949
B. 2 ingressi da esposizioni in bonis oggetto d i concessi oni
1 01. 159 X
B. Variazio ni in aumento
B. 3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate
X
33 .945
B. 4 altre variazi oni in aumento
8 67. 669
- di cui operazioni di aggregazione aziendale
C. Variazio ni in diminuzione
C. 1 uscite verso esposizioni in bonis non oggetto di concessioni
6 12. 813
532 .941
(318.601)
( 322.640)
X
(120 .075)
C. 2 uscite verso esposizioni in bonis oggetto di concessioni
C. 3 uscite verso esposizioni oggetto d i concessioni deteriorate
537 .561
(33. 945) X
X
(101 .159)
C. 4 cancellazioni
(39. 404)
-
(245. 252 )
(101 .406)
C. 6 realizzi p er cessioni
-
-
C. 7 p erdite d a cessione
-
-
C. 8 altre variazi oni in diminuzione
-
-
1.290.003
811.390
-
-
C. 5 incassi
D. Espo sizio ne lor da finale
- d i cui: esposizioni cedute non cancellate
220*
Nota Integrativa
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela deteriorate: dinamica delle rettifiche
di valore complessive
So fferenze
Causali/C ategor ie
Di cui:
espo sizioni
ogget to di
concessioni
Totale
A.Rett ifiche c omplessiv e iniziali
- di cui: esposizi oni ced ute non cancellate
B. Variazio ni in aumento
B.1 rettifiche di valore
B.2 perdite da cessione
B.3 trasfer imenti da altre categorie di esposizione
deteriorate
B.4 altre variazioni in aumento
- altr e variazioni
- oper azioni di aggregazione azi endale
C.Variazioni in diminuzione
Esposizioni
deter iorate
Inadempienze probabili
Di cui:
esposizioni
ogget to di
concessioni
Totale
scadut e
Di cui:
esposizioni
ogget to di
concessioni
Tot ale
( 386.556)
(9.317)
(235.638)
(101.880)
(1.335)
-
-
-
-
-
(212)
-
(1.020.268)
(81.575)
(331.104)
(179.290)
(6.114)
(1.738)
(455.610 )
(34.59 4)
(190.217)
(112.9 31)
(1.962)
(526)
(8.623 )
-
-
-
-
-
(77.087 )
(23.20 2)
( 3.483)
(1.0 15)
(66)
-
(478.948 )
(23.77 9)
(137.404)
(65.3 44)
(4.086)
(1. 212 )
(397.393 )
(34 3)
( 4.513)
(2.7 71)
(414)
(148)
(81.555 )
(23.43 6)
(132.891)
(62.5 73)
(3.672)
(1. 064 )
345.167
8.482
143.204
40.860
5.194
1.276
C.1 rip rese di valore da va lutazione
39.571
8.343
12.24 1
12.889
24
21
C.2 rip rese di valore da incasso
24.283
139
39.36 6
4.928
60 0
81
647
-
-
-
-
-
271.954
-
15.60 9
-
-
-
1. 174
C.3 utili da cessione
C.4 cancellazioni
C.5 trasfer imenti ad altre categorie di esposizione
deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizi oni ced ute non cancellate
78
-
75.98 8
23.043
4.57 0
8.634
-
-
-
-
-
(1.061.657)
(82.410)
(423.538)
(240.310)
(2.255)
(674)
-
-
-
-
-
-
Crediti verso clientela: valori lordi e netti
31.12.2016
Esposizione lorda
- Finanziamenti
- Titoli
Rettifiche di valore specifiche
- Finanziamenti
- Titoli
Rettifiche di valore di portafoglio
- Finanziamenti
- Titoli
Totale
Esposizioni
scadute
deteriorate
Inadempienze
probabili
Sofferenze
Cred iti in bonis
2.119.766
2 .119.766
-
1.774.867
1.774.867
-
32.837
32.837
-
(1.061.657)
(1.061.657)
(413.912)
(413.912)
(2.255)
(2.255)
-
-
-
X
(114.068)
(114.068)
(114.068)
(114.068)
1.058.109
1.360.955
30.582
34.661.738
37.111.384
221*
34.775.806
34.664.466
111.340
Totale
X
X
38.703.276
38.591.936
111.340
(1.477.824)
(1.477.824)
Nota Integrativa
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni
Cla ssi di rat ing esterni
Esposizioni
C lasse 1
A. Esposizioni creditizie per cassa
B. Der iva ti
Classe 2
Classe 3
Senza rating
Classe 4
1.579.805
7.919.007
14.573.017
34.657
Classe 5
Totale
Classe 6
3
-
42.108.324
66.214.813
-
264.589
-
-
-
-
469.913
734.502
B.1 Derivati finanziari
-
264.589
-
-
-
-
469.913
7 34.502
B.2 Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
C. Garanzie r ilasciate
-
400.734
-
-
-
-
5.905.412
6.306.146
D. Impegni a eroga re fondi
-
43.262
12.531
-
-
-
13.718.954
13.774.747
E. Alt re
-
-
-
-
-
-
-
-
1.579.805
8.627.592
14.585.548
34.657
3
-
62.202.603
87.030.208
Totale
Nella seguente legenda si espone la corrispondenza tra le classi di rating esterne indicate in tabella e le classi dalla società di riferimento
Moody’s.
Classe
Rating Moody's
1
Aaa,Aa,Aa1,Aa2,Aa3
2
A,A1,A2,A3
3
Baa,Baa1,Baa2,Baa3
4
5
Ba,Ba1,Ba2,Ba3
B,B1,B2,B3
Caa,Caa1,Caa2,Caa3,C
a,C,DDD,DD,D
6
222*
Nota Integrativa
A.2.2
Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
Classi di r ating interni
Esposizioni
A. Esposizioni per cassa
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati creditizi
Senza rating
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
493.198
3.210.413
3.342.658
2.098.403
5.977.877
334.814
2.522.618
1.991.625
459.316
960.096
163
27.157
1.992
15.134
32.392
5.188
121.501
9.646
4.326
10.852
163
27.1 57
1. 992
15. 134
32.39 2
5. 188
121.501
9.646
4 .326
10. 852
11
Totale
12
13
14
535.151
170.200
187.068
118.096
43.580.077
422
30
42
2.349
503.308
734.502
42 2
30
42
2.349
503.308
734.502
65.981.610
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C. Garanzie rilasciat e
49.609
1.112.323
22.827
354.367
548.371
11.140
146.246
57.321
6.838
209.666
4.870
396
697
274
3. 781.201
6.306.146
D. Impegni a ero gare fondi
18.453
308.566
20.044
710.822
412.362
10.865
189.561
44.268
5.679
21.878
926
465
62
513
12.030.283
13.774.747
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
561.423
4.658.459
3.387.521
3.178.726
6.971.002
362.007
2.979.926
2.102.860
476.159
1.202.492
541.369
171.091
187.869
121.232
59.894.869
86.797.005
E. Altre
Tot ale
223*
Nota Integrativa
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia
A.3.1
Esposizioni creditizie verso banche garantite
Garanzie r eali (1)
Garanzie per sonali (2)
Derivati su crediti
Immob ili
Valor e
esposizione
nett a
Altre
garanzie
rea li
Titoli
Ipoteche
Totale ( 1)+ (2)
Leasing
finanziar io
Credit i di firma
Altr i derivati
C LN
Governi e
banche
cent rali
Altri Enti
pubblici
Banche
Gov erni e
banche
centrali
Alt ri
soggetti
Altri Enti
pubblici
Banche
Altri
soggetti
1. Esposizioni cr editizie
per cassa gar ant ite
1.088.649
1.1. totalmente gara ntite
1.092.020
12.172
-
1.076.475
-
-
-
-
-
-
-
-
2
-
- di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5
-
5
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1. totalmente gara ntite
67.515
-
-
-
67. 515
-
-
-
-
-
-
-
-
-
67.515
- di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
60.259
-
-
-
45. 215
-
-
-
-
-
-
-
-
-
45.215
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2. par zialmente garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni cr editizie
"fuori bilancio" garantite
2.2. par zialmente garantite
- di cui deteriorate
224*
Nota Integrativa
A.3.2
Esposizioni creditizie verso clientela garantite
Garanzie personali ( 2)
Gar anzie rea li (1)
Valore
esposizione
netta
Der ivat i su cre diti
Immobili
Leasing
fina nziario
Crediti di firma
Altr i derivati
CLN
Altre
garanzie
reali
Titoli
Ipoteche
Totale ( 1)+ (2)
Gov erni e
ba nche
centrali
Altri Ent i
pubblici
Alt ri
soggetti
Banche
Gov erni e
b anche
centrali
Altri Enti
pubblici
Banc he
Altri
sogget ti
1. Esposizioni creditizie
per cassa garantite
1.1. totalmente gara ntite
20.709.313
14.527.115
-
3.052.354
156. 348
-
-
-
-
-
42. 101
19.957
151.350
1.806.494
19.755.719
- di cui deteriorate
2.040.122
1.807.190
-
4.289
4. 228
-
-
-
-
-
1. 583
4.786
3.125
159.625
1.984.826
1.257.426
12.996
-
116.992
8. 232
-
-
-
-
-
51. 520
7.227
159.710
244.537
601.214
46.883
7.134
-
3.361
191
-
-
-
-
-
922
1.636
454
13.906
27.604
1.674.058
157.715
-
520.589
187. 019
-
-
-
-
-
8. 021
-
47.871
691.717
1.612.932
1.2. par zialmente garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite
2.1. totalmente gara ntite
- di cui deteriorate
2.2. par zialmente garantite
- di cui deteriorate
-
33.383
19.888
-
757
1. 268
-
-
-
-
-
-
-
-
5.267
27.180
186.350
-
-
10.434
7. 736
-
-
-
-
-
55. 409
-
2.396
7.421
83.396
260
-
-
38
77
-
-
-
-
-
-
-
-
31
146
225*
Nota Integrativa
B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
Rett ifiche v alor e
di portafoglio
Rettifiche v alor e
specific he
Esposizione net ta
Al tri soggett i
Rettifiche valore
di por tafoglio
Ret tifiche valore
specifiche
Esposizione netta
Impre se non fina nziarie
Ret tific he valore
di port afoglio
Ret tifiche valore
specifiche
Rettifiche v alor e
di portafoglio
Rett ifiche v alor e
specifiche
Esposizione net ta
Società di
assicur azione
Società finanziarie
Esposizione nett a
Rettifiche valore
di por tafoglio
Ret tifiche valore
specifiche
Esposizione nett a
Ret tifiche valore
di port afoglio
Altr i ent i pub blici
Rettifiche va lore
specifiche
Esposizioni/ Contropart i
Esposizione netta
Gover ni
A. Esposizioni per cassa
A.1 Soff erenze
-
-
x
-
-
x
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
A.2 Inadempienze proba bili
-
-
x
3
(4)
x
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
-
-
x
-
-
x
27.964
(24. 478)
4.561
(4. 696)
25.492
(11. 897)
16.952
(6. 604)
48
(3)
x
x
x
-
-
-
-
-
-
x
x
x
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
A.4 Esposizioni non deter ior ate
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
Tot ale A
15.674.570
x
-
147.967
x
(150)
12. 981.547
-
147.970
(4)
(150)
13. 035.051
72
x
(11. 492)
(36.378)
(11. 492)
128
106.848
x
-
619.181
(486.603)
103.346
(51.995)
855.840
(311.059)
543.650
(192.224)
14.935
(1.373)
5.192
(426)
x
x
-
(550.575)
35.328
(25.719)
488.531
(100.578)
252.911
(41.482)
15.599
(879)
4.667
(248)
(69.741)
(8.694)
456.239
- 13.119.305
(799.035)
(69.741)
11.318.297
341.813
106.848
410.965
x
(5)
11. 629.349
x
10.403.202
x
x
-
x
(32. 685)
( 652.032)
(32.685)
(4. 439)
15.674.570
-
B.1 Sof ferenze
-
-
x
-
-
x
-
-
x
-
-
x
12.442
(1.289)
x
10
(6)
x
B.2 Inadempienze probabili
-
-
x
-
-
x
6
-
x
-
-
x
43.461
(195)
x
476
(1)
x
-
x
-
x
B. Esposizioni "fuori b ila ncio"
B.3 Altr e a ttività deteriorate
B.4 Esposizioni non deteriorate
6.555
x
-
624.049
x
x
(180)
3. 111.203
x
(35. 536)
941
x
319
(4)
3. 298.091
(5)
x
x
(4.619)
38
286.597
(1)
x
x
(1. 094)
6.555
-
-
624.049
-
(180)
3. 111.209
-
(35. 536)
941
-
( 4)
3.354.313
(1.489)
(4.619)
287.121
(8)
(1.094)
Total e (A+B) 31.12.2016
15.681.125
-
-
772.019
(4)
(330)
16. 146.260
(36.378)
(47. 028)
107.789
-
( 4) 16.473.618
(800.524)
(74.360)
11.605.418
( 652.040)
(33.779)
Total e (A+B) 31.12.2015
18.347.788
-
-
111.486
-
( 90)
14. 091.122
(24.397)
(15. 901)
148.855
-
(219.014)
(23.296)
5.115.620
( 381.596)
(28.637)
Tot ale B
226*
(57)
6.807.404
Nota Integrativa
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
ITALIA
Espo sizioni/Aree geografiche
Esposizione
nett a
ALTRI PAESI EUROPEI
Ret tific he valo re
complessiv e
Esposizio ne
netta
AMERICA
Rett ifiche valore
co mplessive
Espo sizione
netta
ASIA
Rett ifiche valo re
co mple ssive
Esposizio ne
nett a
RESTO DEL MONDO
Rett ifiche
valo re
complessive
Espo sizione
netta
Rettifiche
v alor e
co mple ssive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Soff erenz e
1 .056 .83 5
(1. 058.58 4)
1 .275
(3. 073 )
-
-
-
-
-
-
A.2 Inadempienze proba bili
1 .353 .40 6
(407.38 0)
16 .460
(16. 158 )
-
-
-
-
1
-
30 .58 2
(2.25 5)
-
-
-
-
-
-
-
-
A.4 Esposizioni non deter ior ate
47 .005 .85 5
(107.83 2)
2. 042 .506
(6. 212 )
1. 764.403
(1 6)
9 0.8 29
(8 )
39.890
-
TOTALE A
49.446.678
( 1.576.051)
2.060.241
(25.443)
1.764.403
(16)
90.829
( 8)
39.891
-
B.1 Sof ferenze
12 .45 3
(1.29 5)
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Inadempienze probabili
43 .94 3
(19 6)
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3 Esposizioni scad ute deteriorate
B. Esposizioni "fuori b ila ncio"
B.3 Altr e a ttività deteriorate
35 6
( 5)
-
-
-
-
-
-
-
-
B.4 Esposizioni non deteriorate
7 .067 .75 4
(41.39 2)
236 .463
(40 )
23 .124
-
94
-
-
-
TOTALE B
7.124.506
(42.888)
236.463
(40)
23.124
-
94
-
-
-
Totale ( A+B) 31.12.2016
56.571.184
( 1.618.939)
2.296.704
(25.483)
1.787.527
(16)
90.923
( 8)
39.891
-
Totale ( A+B) 31.12.2015
43.510.168
( 664.548)
884.218
(28.434)
184.373
(5)
27.780
-
15.738
-
227*
Nota Integrativa
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio)
Esposizioni/Are e geografiche
ITALIA
ALTRI PAESI E UROPEI
Rettifiche va lore
complessive
Esposizione
net ta
Esposizione
net ta
AMERICA
Rettifiche v alor e
complessive
ASIA
Rettifiche valore
comple ssive
Esposizione
net ta
Esposizione
net ta
RESTO DEL MONDO
Rettifiche va lore
complessive
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
net ta
A. Esposizioni per cassa
A.1 Soff erenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Inadempienze proba bili
-
-
2
(127)
-
-
-
-
-
-
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.4 Esposizioni non deter ior ate
11.707.316
-
788.843
-
25.705
-
45.848
-
11.855
-
TOTALE A
11.707.316
-
788.845
(127)
25.705
-
45.848
-
11.855
-
B.1 Sof ferenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Inadempienze probabili
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altr e a ttività deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.139.579
-
11. 274.883
(33)
1.446
(1)
10.041
(6)
5.258
(3)
B. Esposizioni "fuori b ila ncio"
B.4 Esposizioni non deteriorate
TOTALE B
2.139.579
-
11.274.883
(33)
1.446
(1)
10.041
( 6)
5.258
(3)
Totale ( A+B) 31.12.2016
13.846.895
-
12.063.728
(160)
27.151
(1)
55.889
( 6)
17.113
(3)
Totale ( A+B) 31.12.2015
17.223.227
(57)
12.428.766
(4)
13.960
-
4.338
( 1)
1.611
-
228*
Nota Integrativa
B.4 Grandi esposizioni
Sulla base delle circolari n.285 del 17 dicembre 2013 e n.286 del 17 dicembre 2013, il numero dei
grandi rischi esposto in tabella è stato determinato facendo riferimento alle “esposizioni” non
ponderate, incluse quelle verso controparti del Gruppo, di importo nominale pari o superiore al
10% del Patrimonio di Vigilanza, dove per “esposizioni” si intende la somma delle attività di rischio
per cassa e delle operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal patrimonio di vigilanza) nei
confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi, senza l’applicazione dei fattori di
ponderazione.
Tali criteri espositivi portano a ricomprendere nella tabella di Bilancio relativa ai grandi rischi
anche soggetti che – pur con ponderazione pari allo 0% - presentano un’esposizione non
ponderata pari o superiore al 10% del patrimonio valido ai fini dei grandi rischi.
Le singole banche appartenenti a gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al
25% del proprio Patrimonio di Vigilanza. Quest’ultimo limite è riferito alla “posizione di rischio”
ovvero l’esposizione ponderata secondo le regole previste dalla presente disciplina.
31.12.2016
Numero p osizioni
4
Esposizione
66. 451 .402
di cu i infragrupp o
Posizione di rischio
46.7 39.2 81
2 .399
di cu i infragrupp o
1.7 46
Le esposizioni nei confronti di altre società del Gruppo ammontano a 46,739 miliardi (1,7 milioni
di euro considerando i fattori di ponderazione). Gli altri “grandi rischi” sono rappresentate da
esposizioni verso: il Ministero dell’Economia e delle Finanza per 15,2 miliardi (0,3 milioni di euro
considerando i fattori di ponderazione); Cassa di Compensazione e Garanzia per 3 miliardi (0,4
milioni considerando i fattori di ponderazione); United States of America Bureau per 1,5 miliardi
di euro (0 considerando i fattori di ponderazione).
C. Operazioni di cartolarizzazione
Le operazioni di cartolarizzazione con sottostanti portafogli originati da UBI Banca e da banche
del Gruppo UBI non sono oggetto di trattazione nella presente sezione, in quanto i titoli
cartolarizzati sono stati interamente sottoscritti da ciascun originator all’atto dell’emissione. Come
previsto dalla normativa, non vengono pertanto compilate le relative sezioni della Nota integrativa;
per completezza d’informazione, si riportano comunque di seguito le principali caratteristiche delle
operazioni in essere alla data di redazione della presente nota o estinte nell’esercizio appena
concluso.
Operazioni di Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012, UBI SPV BPCI 2012 e UBI SPV BBS
2012
Nel corso dell’esercizio 2012 è stata completata la contemporanea strutturazione di tre
operazioni di cartolarizzazione, mediante cessione a tre nuove Società Veicolo, denominate UBI
SPV BPA 2012 S.r.l., UBI SPV BPCI 2012 S.r.l. e UBI SPV BBS 2012 Srl36, di finanziamenti a
piccole medie imprese, classificati in bonis e detenuti rispettivamente da Banca Popolare di
Ancona, Banca Popolare Commercio e Industria37 e Banco di Brescia.
36
Le società sono oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti.
37
Per quanto riguarda Banca Popolare Commercio e Industria, come noto tale società è stata incorporata in UBI Banca in data 21 novembre
2016. Per chiarezza espositiva, ed in considerazione del fatto che l’operazione in esame è stata chiusa in data 15 novembre 2016,
precedentemente incorporazione, nelle presenti note si farà riferimento al soggetto partecipante originario, Banca Popolare Commercio e
Industria, e non al soggetto incorporante UBI Banca.
229*
Nota Integrativa
Queste cartolarizzazioni sono state strutturate con l’obiettivo di costituire per il Gruppo poste
stanziabili presso gli Istituti Centrali; a tal fine i titoli emessi dalle tre SPV sono stati interamente
riacquistati dai rispettivi Originator, i quali hanno successivamente messo i titoli classe A a
disposizione della Capogruppo - tramite operazioni di pronti contro termine – per essere utilizzati
in operazioni di rifinanziamento con le Banche Centrali.
Si riportano di seguito, per ciascuna cartolarizzazione, le caratteristiche dei titoli, emessi
contestualmente per tutte e tre le operazioni in data 30 ottobre 2012:
1)
Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012
•
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 709.800.000 a tasso variabile, scadenza
2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
•
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 307.800.000, scadenza 2057, senza rating e
con rendimento pari all’additional return dell’operazione.
2)
Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012
•
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 575.600.000 a tasso variabile, scadenza
2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
•
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 277.100.000, scadenza 2057, senza rating e
con rendimento pari all’additional return dell’operazione.
3)
Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012
•
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 644.600.000 a tasso variabile, scadenza
2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
•
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 244.400.000, scadenza 2057, senza rating e
con rendimento pari all’additional return dell’operazione.
L’ammortamento dei titoli è iniziato alla data di pagamento del 7 luglio 2014; a partire da tale
data sono stati progressivamente rimborsati i titoli Classe A.
Per quanto riguarda il portafoglio originariamente ceduto, esso ammontava complessivamente a
2,76 miliardi di euro, così ripartiti fra le tre Banche Originator: 1,017 miliardi Banca Popolare di
Ancona, 852 milioni Banca Popolare Commercio e Industria e 889 milioni Banco di Brescia.
Era inoltre prevista la possibilità, entro 18 mesi dall’emissione, di ulteriori cessioni di mutui da
parte delle Banche Originator, da finanziarsi da parte delle Società Veicolo con gli incassi generati
da ciascun portafoglio cartolarizzato (c.d. cartolarizzazione “revolving”); pertanto nel primo
trimestre del 2014 è stata perfezionata un’ulteriore cessione di attivi per complessivi 647 milioni
di euro, così ripartiti fra le tre cartolarizzazioni (in termini di debito residuo capitale):
-
Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 317 milioni
-
Banca Popolare Commercio e Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 137 milioni
-
Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 193 milioni
230*
Nota Integrativa
All’interno della struttura delle cartolarizzazioni, le tre Banche Originator hanno assunto inoltre
il ruolo di Subordinated Loan Provider: al fine di costituire una riserva di cassa per fronteggiare
alcuni rischi connessi con le operazioni, sono stati inizialmente erogati da ciascuna Banca
Originator (e incrementati nel corso dell’operazione) dei finanziamenti subordinati, del valore
complessivo di:
- 46,7 milioni di euro da parte di Banca Popolare di Ancona,;
- 31,2 milioni di euro da parte di Banca Popolare Commercio e Industria;
- 29,30 milioni di euro da parte del Banco di Brescia.
Il ruolo di Cash Manager, Paying Agent ed English Account Bank è stato attribuito a The Bank
of New York Mellon. UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ha ricoperto il ruolo di Italian Account
Bank, Calculation Agent e Servicer, mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti
cartolarizzati sono effettuate, sui rispettivi portafogli, dalle tre Banche Originator, in qualità di
Sub-Servicer (con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, gestiti dall’Area Recupero Crediti
della Capogruppo). Inoltre, in linea prudenziale, al fine di rispettare i requisiti di eleggibilità anche
in scenari di stress di mercato, per queste tre operazioni si è proceduto, ad inizio 2015, alla
nomina di un Back up Servicer Facilitator.
Gli incassi percepiti nel corso dell’esercizio 2016 sono rappresentati, per ogni singola Banca
Originator38, nella tabella seguente:
INCASSI
(dati in migliaia di euro)
incassi esercizio 2016
TOTALE
250.853
UBI-SVP 2012 BPA BANCA POP.ANCONA
101.109
UBI-SVP 2012 BPCI - BANCA
POP.COMMERCIO E
INDUSTRIA
70.692
UBI-SVP 2012 BBS
- BANCO DI
BRESCIA
79.052
Il compenso spettante ad UBI Banca per l’esercizio 2016 per le attività di servicing sopra indicate
ammonta in totale ad euro 301 mila, oltre a quanto spettante per le attività di sub-servicing alla
incorporata Banca Popolare Commercio e Industria, pari a 109 mila euro mentre per gli altri due
Sub-Servicer i compensi sono rispettivamente: 156 mila euro per Banca Popolare di Ancona, 116
mila euro per per il Banco di Brescia.
Nel corso del quarto trimestre del 2016, in considerazione del ridotto valore residuo dei titoli
stanziabili e dei portafogli cartolarizzati a garanzia degli stessi, si è proceduto alla chiusura
anticipata delle tre operazioni, secondo l’iter di seguito descritto.
In data 12 ottobre 2016 i titoli classe A sono stati ritirati dal pool di garanzie presso la Banca
d’Italia, mentre il successivo 17 ottobre è stata sottoscritta dalle varie controparti la
documentazione necessaria per procedere al riacquisto dei portafogli da parte dei rispettivi
Originator Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio e Industria e Banco di Brescia
(il riacquisto è stato perfezionato con efficacia economica e contabile a far data dal 1 ottobre
2016). L’estinzione dei titoli cartolarizzati è stata poi portata a termine il successivo mese di
novembre.
Alla data di pagamento straordinaria del 15 novembre 2016, quindi, coerentemente con quanto
previsto dalla contrattualistica delle operazioni, le tre SPV hanno proceduto, ciascuna per quanto
di rispettiva competenza:
- all’integrale rimborso dei titoli Senior emessi;
- alla restituzione agli Originator Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio e
Industria e Banco di Brescia, in qualità di Subordinated Loan Provider, dei finanziamenti a suo
tempo erogati, come sopra indicato;
- al pagamento dell’ excess spread ed all’integrale rimborso dei titoli Junior.
38
Vedi nota precedente.
231*
Nota Integrativa
Nella tabella seguente si riporta, per ciascun Originator, l’ammontare rimborsato per le due
classi di titoli:
Valore
Nominale
all'emissione
ISIN
Class A
IT0004841141
709.800.000
709.800.000
0
100,0%
Class B
IT0004841158
307.800.000
307.800.000
0
100,0%
1.017.600.000
1.017.600.000
0
100,0%
Total
UBI SPV BPCI 2012 SRL - TITOLI
CARTOLARIZZATI
ISIN
Class A
Class B
Valore rimborsato
al 31/12/2016
Valore Nominale
Residuo al
31/12/2016
UBI SPV BPA 2012 SRL - TITOLI
CARTOLARIZZATI
% rimborsata
Valore Nominale
Residuo al
31/12/2016
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato al
31/12/2016
IT0004840994
575.600.000
575.600.000
0
100,0%
IT0004841000
277.100.000
277.100.000
0
100,0%
852.700.000
852.700.000
0
100,0%
Total
Valore rimborsato
al 31/12/2016
Valore Nominale
Residuo al
31/12/2016
UBI SPV BBS 2012 SRL - TITOLI
CARTOLARIZZATI
ISIN
Class A
IT0004841125
644.600.000
644.600.000
0
100,0%
Class B
IT0004841133
244.400.000
244.400.000
0
100,0%
889.000.000
889.000.000
0
100,0%
Total
Valore Nominale
all'emissione
% rimborsata
% rimborsata
Operazione 24-7 Finance
L’operazione di cartolarizzazione 24-7 Finance Srl è stata effettuata nel corso dell’esercizio 2008
con sottostanti attivi detenuti da Banca 24-7 Spa, società come noto incorporata in UBI Banca
nell’esercizio 2012.
Le tipologie di attivi, a suo tempo cartolarizzati mediante cessione ad una unica Società Veicolo
24-7 Finance Srl, erano rappresentate da tre diversi portafogli:
1) Mutui: crediti in bonis derivanti da Mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia,
garantiti da ipoteca di primo grado su beni immobili residenziali situati in Italia ed interamente
edificati;
2) Cessioni del Quinto: crediti in bonis derivanti da Cessioni del Quinto dello stipendio a privati
residenti in Italia, garantiti da clausola “riscosso per non riscosso” e da assicurazione su perdita
di impiego;
3) Prestiti al consumo: crediti in bonis derivanti da Prestiti Personali e Prestiti Finalizzati
rilasciati a privati residenti in Italia;
Su tali attivi erano state strutturate da parte di 24-7 Finance tre diverse emissioni di titoli
cartolarizzati.
L’operazione di cartolarizzazione avente per oggetto Finanziamenti contro Cessione del Quinto
dello stipendio è stata chiusa anticipatamente nel corso dell’esercizio 2011.
Analogamente nel corso dell’esercizio 2012 è stata chiusa anticipatamente anche l’operazione
avente per sottostante il portafoglio di Prestiti al consumo.
Al 31 dicembre 2016 pertanto risulta in essere soltanto l’operazione Mutui, il cui portafoglio
ammonta, a tale data, a 1,2 miliardi di euro (debito residuo capitale). Si ricorda che, in
232*
Nota Integrativa
ottemperanza ai vigenti principi contabili internazionali, gli attivi cartolarizzati rimangono
contabilmente iscritti nei bilanci degli originator.
Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia
qualitativa dei crediti al 31 dicembre 2016 in base alla classificazione nel bilancio dell’originator
(in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della reportistica dell’operazione (in
termini di debito residuo capitale “vista cliente”):
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Valore di bilancio al
31/12/2016
(migliaia di euro)
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini
dell'operazione)
Debito residuo capitale al
31/12/2016
(migliaia di euro)
Esposizioni non deteriorate
880.440
Performing Loans
Esposizioni scadute non
deteriorate
115.050
Arrears Loans
45.022
COLLATERAL
PORTFOLIO
985.158
Esposizioni scadute deteriorate
1.912
Inadempienze probabili
103.825
Sofferenze
Defaulted Loans
214.747
TOTALE PORTAFOGLIO
24-7 FINANCE
76.350
TOTALE Attivi ceduti da UBI
BANCA a 24-7 Finance
940.136
1.199.905
1.177.577
Di seguito si riportano le caratteristiche dei titoli emessi:
•
Titoli di classe A (titoli senior): nominale 2.279.250.000 euro, a tasso variabile, a cui è stato
inizialmente attribuito rating Aaa da parte di Moody’s; nel corso dell’esercizio 2011, per
ottemperare ai requisiti di stanziabilità, è stato inoltre aggiunto un secondo rating, attribuito da
DBRS ed inizialmente pari ad A (high); l’attuale livello di rating è Aa3 per Moody’s e AA(low) per
DBRS.
•
Titoli di classe B (titoli junior): nominale 225.416.196 euro, scadenza 2055, senza rating e
con rendimento pari all’additional return del portafoglio sottostante.
I titoli cartolarizzati sono interamente posseduti da UBI Banca che utilizza le tranche senior,
come per i titoli delle cartolarizzazioni sopra descritte, quale poste stanziabili per il
rifinanziamento presso gli Istituti Centrali.
L’ammortamento dei titoli Classe A è iniziato a partire dal febbraio 2010; si riporta nella tabella
seguente il totale ammortizzato ed il valore residuo dei titoli al 31 dicembre 2016:
24/7 FINANCE SRL TITOLI CARTOLARIZZATI
ISIN
Class A
IT0004376437
Class B
IT0004376445
Total
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato al
31/12/2016
Valore Nominale
Residuo al 31/12/2016
2.279.250.000
1.483.670.562
795.579.438
65,1%
225.416.196
0
225.416.196
0,0%
2.504.666.196
1.483.670.562
1.020.995.634
59,2%
% rimborsata
Nell’ambito dell’operazione, il ruolo di Cash Manager, Calculation Agent e Paying Agent è svolto
da Bank of New York Mellon che agisce anche in qualità di Account Bank.
Banca 24-7, ricopriva, oltre al ruolo di Originator, anche la funzione di Servicer dell’operazione,
ruolo che adesso è svolto da UBI Banca a seguito della intervenuta fusione delle due entità.
233*
Nota Integrativa
Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio
2016, ammonta complessivamente ad euro 437 mila, mentre gli incassi complessivamente
realizzati nell’ambito dell’attività di servicing ammontano, per l’esercizio 2016, a 147,4 milioni di
euro.
Si segnala per completezza che 24-7 Finance svolgeva anche il ruolo di Subordinated Loan
Provider avendo erogato un finanziamento subordinato atto a costituire una riserva iniziale di
cassa destinata a fronteggiare eventuali carenze di liquidità dell’operazione; al momento della
fusione in UBI Banca nel 2012 era in essere un finanziamento subordinato di 24,4 milioni di
euro, incrementato successivamente, nel corso dell’esercizio 2013, di ulteriori 73 milioni di euro.
Il supporto finanziario prestato da UBI Banca alla cartolarizzazione, considerato che dal 2012
non sono stati effettuati rimborsi del finanziamento, ammonta a 97,6 milioni di euro.
Operazione UBI Lease Finance 5
Nell’ambito del processo di accentramento presso la Capogruppo delle attività amministrative e
di controllo delle società del Gruppo, a partire dal 1 novembre 2015 UBI Banca ha assunto anche
il ruolo di Servicer nell’operazione di Cartolarizzazione UBI Lease Finance 5, strutturata nel 2008
con attivi di pertinenza della controllata UBI Leasing. Contestualmente UBI Leasing ha assunto il
ruolo di Sub-Servicer per la gestione dei portafogli cartolarizzati, ivi incluse le pratiche passate a
sofferenza.
Nel corso del primo semestre del 2016, in considerazione del ridotto valore residuo dei titoli
classe A, l’operazione è stata chiusa anticipatamente: in data 28 aprile è stata sottoscritta dalle
varie controparti la documentazione necessaria per procedere al riacquisto del portafoglio da
parte dell’Originator UBI Leasing (perfezionato con data economica e contabile il precedente 31
marzo), alla chiusura dei contratti swap ed alla estinzione dei titoli cartolarizzati avvenuta il
successivo 29 aprile.
Alla data di pagamento straordinaria del 29 aprile, quindi, coerentemente con quanto previsto
dalla contrattualistica dell’operazione, UBI Lease Finance 5 ha proceduto:
- all’integrale rimborso dei titoli Senior;
- al regolamento della chiusura dei contratti di swap;
- alla restituzione ad UBI Leasing della somma di 768,6 milioni di euro dovuti a titolo di prezzo
di acquisto differito, e di 113,3 milioni di euro precedentemente versati a garanzia del c.d. “rischio
di commingling”39;,
- al pagamento dell’ excess spread ed all’integrale rimborso dei titoli Junior.
Nella tabella seguente si riporta l’ammontare rimborsato per le due classi di titoli:
UBI LEASE FINANCE 5
ISIN
Class A
IT0004433253
Class B
IT0004433279
Total
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato al
31.12.2016
Valore Nominale
Residuo al 31.12.2016
Am.to %
3.440.500.000
3.440.500.000
0
100,0%
583.560.000
583.560.000
0
100,0%
4.024.060.000
4.024.060.000
0
100,0%
Per completezza segnaliamo che il compenso spettante ad UBI Banca per l’attività di Servicing
svolta nel corso del 2016 fino alla chiusura dell’operazione ammonta a 28 mila euro, mentre gli
incassi complessivamente realizzati da parte di Servicer e Sub-Servicer nell’ambito delle attività di
rispettiva competenza ammontano, per l’esercizio 2016, a 75,5 milioni di euro.
39
Il rischio di commingling è relativo al ruolo di Account Bank svolto dalla Capogruppo o da Società del Gruppo e rappresenta il rischio che
si verifichi, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV dal Gruppo UBI ad una società terza, il mancato
trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate dal Servicer.
.40 La società è oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti.
234*
Nota Integrativa
Operazione UBI SPV Lease 2016
A seguito della chiusura dell’operazione UBI Lease Finance 5, sopra descritta, si è dato
immediatamente seguito alla strutturazione di una nuova operazione di cartolarizzazione con
sottostanti finanziamenti in leasing erogati da UBI Leasing; anche questa operazione è stata
creata con la finalità di costituire dei titoli stanziabili presso gli Istituti Centrali.
E’ stata pertanto costituita una nuova SPV40, denominata UBI SPV Lease 2016 Srl, a cui sono
stati trasferiti crediti performing e relativi contratti di leasing per 3,065 miliardi di euro (in termini
di credito in linea capitale); la cessione è stata perfezionata in data 23 giugno 2016, con data di
efficacia contabile ed economica il precedente 31 maggio.
Alla data del 31 dicembre 2016 il portafoglio cartolarizzato, che anche in questo caso
contabilmente rimane iscritto negli attivi dell’originator, ammonta ed euro 2,810 miliardi di debito
residuo capitale.
Di seguito si illustra la composizione del portafoglio ceduto ad UBI SPV Lease 2016, in base alla
classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed in termini di
credito in linea capitale, secondo la classificazione adottata nell’operazione:
TIPOLOGIA DI CREDITI
(Classificazione di bilancio)
Crediti in bonis
Crediti dubbi
Valore al
31/12/2016
(migliaia di euro)
2.776.127
5.969
Inadempienze probabili
Sofferenze
Totale Attivi ceduti da
UBI Leasing a UBI SPV
LEASE 2016
Performing Loans
Arrears Loans
COLLATERAL
PORTFOLIO
di cui:
Esposizioni scadute
deteriorate
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini
dell'operazione)
761
4.214
Defaulted Loans
TOTALE PORTAFOGLIO
UBI SPV LEASE 2016
Debito residuo capitale
al 31/12/2016 (migliaia
di euro)
2.787.657
21.499
2.809.156
831
2.809.987
995
2.782.097
Contestualmente alla cessione dei finanziamenti è stato sottoscritto anche il Contratto di
Servicing in virtù del quale UBI Banca, coerentemente con il modello sopra descritto, assume il
ruolo di Servicer ed UBI Leasing quello di Sub-Servicer per la gestione e l’incasso dei
finanziamenti cartolarizzati, ivi inclusi i rapporti passati a sofferenza.
Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio
2016, ammonta complessivamente ad euro 60 mila, mentre gli incassi complessivamente
realizzati da parte di Servicer e Sub-Servicer nell’ambito delle attività di rispettiva competenza
ammontano, per l’esercizio 2016, a 311,8 milioni di euro.
UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre inoltre il ruolo di Cash Manager, Italian Account
Bank e di Calculation Agent, mentre ruolo di Paying Agent ed English Account Bank è svolto da
BNP Paribas Securities Services. Inoltre, in linea prudenziale, al fine di rispettare i requisiti di
eleggibilità anche in scenari di stress di mercato, è stato individuato un Back up Servicer
Facilitator. Tale funzione è ricoperta dalla società Zenith Service Spa, che nell’ambito
dell’operazione svolge anche il ruolo di Rappresentante degli Obbligazionisti.
40
La società è oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti.
235*
Nota Integrativa
L’emissione dei titoli è avvenuta il successivo 28 luglio 2016; riportiamo di seguito le
caratteristiche dei titoli emessi:
•
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 2.100.000.000, a tasso variabile, scadenza
2050, dotati all’emissione di rating A1 da parte di Moody’s e A (low) da parte di DBRS;
•
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 1.000.900.000, scadenza 2050, senza rating e
con rendimento pari all’additional return dell’operazione.
La sottoscrizione del titolo Junior ha inoltre permesso la costituzione, all’interno dell’operazione,
di una Riserva di Cassa di 31,5 milioni di euro, ancora interamente disponibile alla data di
riferimento della presente Nota.
L’ammortamento dei titoli non è ancora iniziato e pertanto la situazione degli stessi al 31
dicembre 2016 è la seguente:
UBI SPV LEASE 2016 TITOLI
CARTOLARIZZATI
ISIN
Class A
IT0005204463
2.100.000.000
0
2.100.000.000
0,0%
Class B
IT0005204471
1.000.900.000
0
1.000.900.000
0,0%
3.100.900.000
0
3.100.900.000
0,0%
Total
Valore Nominale
all'emissione
Valore Nominale
Residuo al
31/12/2016
Valore rimborsato al
31/12/2016
%
rimborsata
L’operazione UBI Lease 2016 è un’operazione “revolving”: è stato previsto un periodo “rotativo”
esteso al massimo fino al mese di maggio 2018, nel quale l’Originator UBI Leasing ha la possibilità
di cedere ulteriori finanziamenti alla Società Veicolo, la quale finanzierà l’acquisto tramite gli
incassi generati dal portafoglio precedentemente cartolarizzato.
Segnaliamo per completezza di informazione che la prima cessione “revolving” è stata
perfezionata nel corso del primo trimestre del 2017 (con data di efficacia giuridica 24 gennaio
2017 e data di efficacia economica e contabile 1 gennaio 2017); la cessione ha interessato un
portafoglio di ammontare complessivo pari 260 milioni di euro (in termini di debito residuo
capitale).
Operazione UBI SPV GROUP 2016
Nel corso del secondo trimestre 2016 è stata inoltre avviata la strutturazione di una nuova
operazione di cartolarizzazione, avente ad oggetto mutui residenziali ipotecari classificati “in
bonis”, finalizzata anch’essa ad emettere titoli stanziabili presso gli Istituti Centrali, in analogia
con le altre operazioni di cartolarizzazione attualmente in essere nel Gruppo UBI e sopra descritte.
L’operazione, denominata UBI SPV Group 2016, è una cartolarizzazione multi-originator a cui
hanno partecipano, in qualità di cedenti, la Capogruppo UBI Banca e sei banche rete del Gruppo:
Banco di Brescia, Banca Popolare di Bergamo, Banca Popolare di Ancona, Banca CARIME, Banca
Regionale Europea, Banca Popolare Commercio e Industria (queste ultime in seguito fuse per
incorporazione in UBI Banca). La società cessionaria è una nuova Società Veicolo, UBI SPV Group
2016 Srl appositamente costituita41.
41
La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti.
236*
Nota Integrativa
Il perfezionamento dell’operazione è avvenuto in due fasi:
1) cessione dei mutui alla Società Veicolo UBI SPV Group 2016 Srl da parte degli Originator,
avvenuta in data 30 giugno 2016 (ma con efficacia economica contabile il precedente 13 giugno),
per un controvalore complessivo di circa 2,748 miliardi di euro; questa la ripartizione degli attivi
ceduti fra i diversi Originator alla data di efficacia contabile:
CESSIONI DI ATTIVI A UBI SPV
GROUP 2016 – ANNO 2016 (dati in
migliaia di euro)
cessione del 13/06/2016
CESSIONE
TOTALE
2.747.838
DI CUI BANCA
CARIME
DI CUI BANCO
DI BRESCIA
183.985
344.951
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI BANCA
POP. BERGAMO
226.136
883.736
DI CUI
UBI
BANCA
1.109.030
(*) Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca
Popolare Commercio e Industria
Secondo quanto previsto dai vigenti principi contabili, tale portafoglio è rimasto contabilmente
iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente.
2) emissione dei titoli da parte di UBI SPV Group 2016 Srl, perfezionatesi in data 11 agosto
2016, e contestuale sottoscrizione degli stessi da parte di ciascun Originator, in proporzione al
relativo portafoglio ceduto.
Si riporta di seguito l’indicazione dei titoli sottoscritti e le relative caratteristiche:
•
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 2.085.600.000, a tasso variabile, scadenza
2070, dotati all’emissione di rating A1 da parte di Moody’s e A (low) da parte di DBRS, e
sottoscritti pro quota da tutte le Banche Originator partecipanti all’operazione. I titoli Classe A
sottoscritti dalle Banche Rete, sono poi stati messi a disposizione della Capogruppo, mediante
operazioni di pronti contro termine, con la finalità di essere utilizzati in operazioni di
rifinanziamenti con le Banche Centrali.
•
Titoli di Classe B (Junior Tranches) con scadenza 2070, senza rating e con rendimento pari
all’additional return dell’operazione, così ripartiti fra le sette Banche Originator:
-
Classe B1 sottoscritto da UBI Banca per nominali 113.800.000 euro;
-
Classe B2 sottoscritto da Banca Popolare di Ancona per nominali 62.700.000 euro;
Classe B3 sottoscritto da Banca Popolare Commercio e Industria per nominali
133.900.000 euro;
-
Classe B4 sottoscritto da Banco di Brescia per nominali 95.400.000 euro;
-
Classe B5 sottoscritto da Banca Popolare di Bergamo per nominali 244.400.000 euro;
-
Classe B6 sottoscritto da Banca CARIME per nominali 51.000.000 euro;
-
Classe B7 sottoscritto da Banca Regionale Europea per nominali 59.100.000 euro.
A seguito della fusione per incorporazione in UBI Banca di Banca Popolare Commercio e
Industria e di Banca Regionale Europea, i titoli classe B3 e classe B7 sottoscritti da queste ultime
sono adesso detenuti nel portafoglio UBI Banca.
La sottoscrizione dei titoli Junior da parte degli Originator ha inoltre permesso la costituzione, di
una Riserva di Cassa di 83,4 milioni di euro complessivi; tale somma non è stata finora utilizzata
ed è interamente nelle disponibilità dell’operazione alla data di riferimento della presente Nota.
237*
Nota Integrativa
Nella tabella seguente si riporta la situazione dei titoli emessi alla data del 31 dicembre 2016
(dati in unità di euro):
UBI SPV GROUP 2016
SRL - TITOLI
CARTOLARIZZATI
SOTTOSCRITTI
DA
ISIN
Valore
Nominale
all'emissione
Valore
rimborsato al
31/12/2016
Valore Nominale
Residuo al
31/12/2016
%
Rimborsata
Class A
Originator pro
quota
IT0005209967
2.085.600.000
0
2.085.600.000
0%
Class B1
UBI
IT0005209983
113.800.000
0
113.800.000
0%
Class B2
BPA
IT0005209975
62.700.000
0
62.700.000
0%
Class B3
UBI
(quota ex BPCI )
(*)
IT0005209991
133.900.000
0
133.900.000
0%
Class B4
BBS
IT0005210007
95.400.000
0
95.400.000
0%
Class B5
BPB
IT0005210015
244.400.000
0
244.400.000
0%
Class B6
BRM
IT0005210130
51.000.000
0
51.000.000
0%
Class B7
UBI
(quota ex BRE )
(**)
IT0005210148
59.100.000
0
59.100.000
0%
2.845.900.000
0
2.845.900.000
0%
TOTALE
(*) La classe B3 è riferita ai titoli sottoscritti originariamente da Banca Popolare Commercio e Industria, società incorporata
da UBI Banca nel 2016.
(**) La classe B7 è riferita ai titoli sottoscritti originariamente da Banca Regionale Europea, società incorporata da UBI Banca nel 2016.
Segnaliamo che al 31 dicembre 2016 il rating assegnato ai titoli di classe A è immutato rispetto
ai livelli attribuiti alla data di emissione.
Contestualmente alla cessione dei mutui sono stati sottoscritti anche il Contratto Quadro di
Servicing ed i Contratti di Sub-servicing in virtù dei quali UBI Banca, in qualità di Capogruppo,
svolge il ruolo di Master Servicer, mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti
cartolarizzati sono state demandate ai diversi Originator in qualità di Sub-Servicer, in relazione al
rispettivo portafoglio ceduto. Coerentemente con l’impostazione di Gruppo, anche per questa
nuova operazione eventuali rapporti passati a sofferenza saranno presi in carico dall’Area
Recupero Crediti della Capogruppo.
Segnaliamo per completezza di informazione che a seguito della fusione per incorporazione di
Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria in UBI Banca, le attività di
sub-servicing sui rispettivi portafogli, inizialmente attribuite a questi due soggetti, sono state
prese in carico da UBI Banca, grazie agli accordi modificativi sottoscritti in data 17 novembre
2016.
Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing correlate alla gestione degli
incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti
passati a sofferenza, per quanto di competenza dell’esercizio 2016, ammonta a 235 mila euro
(incluso quanto relativo alle attività di sub-servicing sui portafogli delle due banche incorporate,
238*
Nota Integrativa
Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria), mentre i compensi percepiti
in qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano a 102 mila euro.
Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è
iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico.
Gli incassi complessivamente realizzati nell’ambito dell’attività di servicing ammontano, per
l’esercizio 2016, a 161,6 milioni di euro, così distribuiti fra i portafogli dei diversi originator:
INCASSI
(dati in migliaia di euro)
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
incassi esercizio 2016 (*)
161.623
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
12.225
20.411
DI CUI
BANCA POP.
ANCONA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
16.814
50.427
DI CUI UBI
BANCA
61.746
(*) Nota: gli incassi del portafoglio ceduto da UBI Banca includono anche gli incassi sui portafogli ceduti dalle società incorporate
Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria
Al momento dell’emissione dei titoli è stata perfezionata anche la restante contrattualistica
dell’operazione, in base alla quale UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre il ruolo di Italian
Account Bank e di Calculation Agent, mentre ruolo di Paying Agent è svolto da The Bank of New
York Mellon. Anche per questa operazione, al fine di rispettare i requisiti di eleggibilità anche in
scenari di stress di mercato, è stato attribuito alla società Zenith Service Spa, il ruolo di Back up
Servicer Facilitator. Per completezza segnaliamo che Zenith Service Spa ricopre anche il ruolo di
Rappresentante degli Obbligazionisti.
L’operazione UBI SPV Group 2016 è un’operazione “revolving”: è stato previsto un periodo
massimo di 36 mesi successivi alla data di emissione dei titoli, nel quale gli Originator possono
cedere alla Società Veicolo ulteriori finanziamenti; la Società Veicolo acquisterà tali crediti e ne
finanzierà l’acquisto mediante gli incassi generati dai portafogli precedentemente cartolarizzati.
Alla data di redazione del presente bilancio non è ancora stata fatta alcuna cessione di portafogli
successivi.
Tenuto conto del naturale ammortamento dei finanziamenti, il portafoglio complessivamente
ceduto dalle Banche Originator – che come già ricordato rimane contabilmente iscritto nei bilanci
degli Originator - si attesta, al 31 dicembre 2016, a 2,617 miliardi di euro di debito residuo
capitale.
Nella tabella sotto riportata si illustra, alla data del 31 dicembre 2016, la composizione per
Banca Originator del portafoglio complessivo ceduto ad UBI SPV Group 2016, per tipologia
qualitativa dei crediti in base alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di
debito residuo capitale):
TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al
31/12/2016
(Debito residuo capitale - in migliaia
di euro)
Performing loans
Arrears loans
Collateral Portfolio
Defaulted Loans
Totale portafoglio UBI SPV Group
2016
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI UBI
BANCA
2.585.894
172.572
322.737
209.342
837.070
1.044.173
13.876
461
1.566
1.083
2.376
8.390
2.599.770
173.033
324.303
210.425
839.446
1.052.563
17.290
1.503
4.116
1.789
2.839
7.043
2.617.060
174.536
328.419
212.214
842.285
1.059.606
239*
Nota Integrativa
e secondo il valore di bilancio esposto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello
Stato Patrimoniale, distinto per tipologia qualitativa dei crediti in base alla classificazione di
bilancio dell’originator:
TIPOLOGIA DI CREDITI
Valore di bilancio al 31/12/2016
(migliaia di euro)
Esposizioni non deteriorate
Esposizioni scadute non
deteriorate
BANCA
POPOLARE DI
ANCONA
BANCA
POPOLARE DI
BERGAMO
UBI BANCA
166.587
288.970
203.515
808.502
984.667
218.011
9.668
41.551
12.874
44.221
109.697
1.609
231
151
163
313
751
15.953
1.282
3.934
1.777
2.192
6.768
921
60
214
0
274
373
2.688.735
177.828
334.820
218.329
855.502
1.102.256
Sofferenze
TOTALE Portafoglio
Cartolarizzato UBI SPV Group
2016
BANCO DI
BRESCIA
2.452.241
Esposizioni scadute deteriorate
Inadempienze probabili
BANCA
CARIME
TOTALE
Informazioni di natura quantitativa
C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite
per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
Non si evidenziano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazioni proprie.
C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite
per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione
Non si rilevano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di “terzi”.
C.3 Società veicolo per la cartolarizzazione
Si segnala la sola operazione di cartolarizzazione legata alla 24-7 Finance, le cui caratteristiche
sono ampiamente descritte in precedenza nella parte relativa alle informazioni di natura
qualitativa
C.4 Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
C.5 Attività di servicer – cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti cartolarizzati e
rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione
Come indicato nella parte C.1, l’operazione è stata chiusa nel corso del mese di aprile del 2013.
D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente
(diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
240*
Nota Integrativa
E. Operazioni di cessione
A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
Informazioni di natura quantitativa
E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero
A
B
Attività finanziar ie
valutat e al fair val ue
C
-
A
-
B
-
C
A
6. 044.731
6. 044.731
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
3. O. I.C .R.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
x
-
x
-
4.172. 446
2. Titoli di capital e
-
-
4.172.446
-
-
-
C
-
-
-
B
3.311.444
-
-
A
-
-
-
C
-
801. 744
-
B
-
-
-
A
-
-
801.744
C
-
-
-
B
59. 258
-
-
A
Tota le
59.258
-
3.311.444
C
Cr editi v/cl ientela
1. Titoli di debito
B. Strument i derivati
-
B
Crediti v/ banc he
A. Att ività per cassa
4. Finanziamenti
-
Att ività finanziarie
detenut e sino alla
scadenza
Attività finanziarie
disponibili per l a ve ndita
31.12.2015
Attivit à finanziarie
dete nute per la
negoziazione
31.12.2016
Forme te cniche/
Por tafoglio
-
x
x
-
-
-
-
Tot ale 31.12.2016
59.258
-
-
-
-
-
3.311. 444
-
-
801.744
-
-
-
-
-
-
-
-
4.172.446
x
di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
Tot ale 31.12.2015
419.262
-
-
-
-
-
3.934. 201
-
-
1.691.268
-
-
-
-
-
-
-
-
x
6. 044.731
di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
-
Legenda:
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
241*
Nota Integrativa
E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio
Passivit à/Portafoglio att ività
A ttività finanziarie
detenute per l a
negoziazione
Attivit à finanziarie
valutate al fa ir
value
At tiv ità finanziarie
disponibili per la
v endit a
At tiv ità finanziarie
detenute sino alla
scadenza
37.208
-
1.929.298
503. 879
-
-
2. 470.385
37.208
-
1.929. 298
503.879
-
-
2. 470.385
-
-
-
-
-
-
-
22.053
-
1.421.405
300. 844
-
-
1. 744.302
22.053
-
1.421. 405
300.844
-
-
1. 744.302
-
-
-
-
-
-
-
1. Debiti verso client ela
a) a fronte di attività rilevate per inter o
b) a f ronte di attività r ilevate parzia lmente
2. Debiti verso banche
a) a fronte di attività rilevate per inter o
b) a f ronte di attività r ilevate parzia lmente
Crediti
v/ banche
Crediti
v /clientela
Totale
Totale 31.12.2016
59.261
-
3.350.703
804. 723
-
-
4. 214.687
Totale 31.12.2015
419.320
-
3.941.281
1.743. 109
-
-
6. 103.710
242*
Nota Integrativa
E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value
Forme tecniche/Portafoglio
Attivit à finanziarie detenut e
per la neg oziazione
Attivit à finanziarie
valutat e al fair value
At tiv ità finanziarie disponibili
per la ve ndita
A
B
A
B
A
B
Attività finanziar ie
det enute sino alla
scadenza
( fair v alue)
A
Cr editi verso banche
( fair value)
B
A
B
Crediti verso clientela
(fair value)
Totale
A
B
31.12.2016
4.179. 073
Totale
31.12.2015
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
59. 258
-
-
-
3.311.444
-
-
-
-
-
-
2. Titoli di capitale
-
-
-
-
-
-
X
X
X
X
X
X
-
-
3. O.I.C.R.
-
-
-
-
-
-
X
X
X
X
X
X
-
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Strumenti der ivati
-
-
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
59.258
-
-
-
3.311.444
-
808.371
-
-
-
-
-
4.179.073
1. Debiti verso clientela
37. 208
-
-
-
1.9 29.298
-
5 03. 879
-
-
-
-
-
2.470.385
5. 957.722
2. Debiti verso banche
22. 053
-
-
-
1.4 21.405
-
3 00. 844
-
-
-
-
-
1.744.302
145. 988
59.261
-
-
-
3.350.703
-
804.723
-
-
-
-
-
4.214.687
Totale attività
8 08. 371
6.095. 650
6.095.650
C. P assività associate
Totale passività
valore netto 31.12.2016
(3)
-
-
-
(39.259)
-
3.648
-
-
-
-
-
( 35.614)
valore netto 31.12.2015
(58)
-
-
-
( 7.080)
-
(922)
-
-
-
-
-
X
Legenda:
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento
Non si rilevano attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento.
243*
Nota Integrativa
6.103.710
X
(8.060)
E.4 Operazioni di covered bond
Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 15 miliardi – “Programma Residenziale”
Gli Obiettivi
Nell’esercizio 2008 il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha deliberato di procedere nella
realizzazione di un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite strutturato,
finalizzato al beneficio in termini di funding contestualmente al contenimento del costo della
raccolta.
In particolare, il Consiglio di Gestione ha:
•
individuato gli obiettivi del programma;
•
individuato la struttura base di un’operazione di emissione di obbligazioni bancarie
garantite alla luce della normativa, enucleando ed esaminando i principali elementi, tra cui il
portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria
dell’operazione ed i test;
•
valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti collegati di natura
organizzativa, informatica e contabile. Tali adeguamenti sono stati realizzati per garantire il
corretto presidio dei rischi anche sulle singole banche partecipanti. Nella predisposizione delle
relative procedure si è altresì tenuto conto dei requisiti fissati dalla normativa emanata dalla
Banca d’Italia;
•
valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite;
•
valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo al fine di verificare che i
documenti contrattuali dell’operazione contenessero clausole atte ad assicurare un regolare ed
efficiente svolgimento delle proprie funzioni da parte della società veicolo stessa;
•
valutato i profili giuridici, attraverso un’approfondita disamina delle strutture e degli
schemi contrattuali impiegati, con particolare attenzione alle caratteristiche della garanzia
prestata dalla società veicolo e al complesso dei rapporti intercorrenti tra la banca emittente, le
banche cedenti e la società veicolo.
Gli obiettivi del programma consistono principalmente:
- nella raccolta istituzionale a lungo termine con costi maggiormente competitivi rispetto alla
raccolta effettuata con strumenti alternativi quali i programmi EMTN o le operazioni di
cartolarizzazione;
-nell’accesso, tramite le emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite, a tipologie di investitori
specializzati che attualmente non investono negli altri strumenti di raccolta utilizzati e utilizzabili
dal Gruppo UBI Banca.
La struttura
La struttura base dell’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite prevede che
vengano realizzate le seguenti attività:
•
Una banca (la Banca Cedente o Originator) trasferisce un insieme di asset aventi
determinate caratteristiche ad un veicolo, formando un patrimonio segregato (cover pool); tale
patrimonio, in virtù dei vigenti principi contabili internazionali, non viene però cancellato dal
bilancio della banca cedente.
•
La stessa banca cedente (qui come Banca Finanziatrice) eroga al veicolo un prestito
subordinato finalizzato a finanziare il pagamento del prezzo di acquisto degli asset da parte del
veicolo.
•
La banca (la Banca Emittente) emette obbligazioni bancarie garantite supportate da una
garanzia primaria, non condizionata e irrevocabile emessa dalla società veicolo ad esclusivo
244*
Nota Integrativa
beneficio degli investitori detentori delle obbligazioni bancarie garantite e delle controparti di
hedging coinvolte nella transazione. La garanzia è supportata da tutti gli asset ceduti al veicolo e
che fanno parte del cover pool.
Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato un programma di
Obbligazioni Bancarie Garantite (di seguito anche OBG o “covered bond”) da dieci miliardi di euro
di emissioni, massimale che nell’esercizio 2014 è stato aumentato a quindici miliardi di euro. La
struttura che è stata adottata prevede peraltro che i portafogli che costituiscono il patrimonio
separato della Società Veicolo siano ceduti da più Banche Originator (le Banche Cedenti) .
A tal fine è stata costituita, ai sensi della legge 130/1999, un’apposita Società Veicolo, UBI
Finance s.r.l., partecipata al 60% da UBI Banca42, che in qualità di garante delle emissioni fatte
da UBI Banca ha assunto un portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduti dalle banche rete
del Gruppo, partecipanti al programma
sia come Banche Originator, che come Banche
Finanziatrici. Ad esse nell’esercizio 2013 si è aggiunta come Banca Cedente e Finanziatrice anche
UBI Banca, che in qualità di Capogruppo, riveste inoltre il ruolo di Master Servicer , Calculation
Agent e Cash Manager dell’operazione.
UBI Banca ha poi delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-Servicer, le attività di
servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio
ceduto da ciascun Originator (con esclusione della gestione dei portafogli di propria pertinenza e
dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo).
Il ruolo di Account Bank e Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon (Luxembourg)
S.A., mentre il Rappresentante degli Obbligazionisti è BNY Mellon Corporate Trustee Services
Limited.
Il ruolo di Asset Monitor, esplicitamente previsto dalla normativa per questo tipo di operazioni, è
svolto da BDO Italia S.p.A.
Il Programma da 15 miliardi è inoltre valutato da parte di due agenzie di rating: Moody’s,
presente fin dalla prima emissione nell’ambito del programma, e DBRS, che ha sostituito Fitch nel
corso dell’ultimo trimestre del 2015.
Si riporta di seguito una sintesi delle principali caratteristiche della struttura del Programma
Covered Bond di UBI Banca:
Coupon (fisso)
annuale
Asset
Monitor
OBG
Accensione
Prestito
Obbligazionario
Interessi Prestito
Obbligazionario
Investitori
OBG
Raccolta da
Emissione
Covered
Bonds
Garanzia
Interessi sul Finanziamento Subordinato
UBI Finance SRL
Sellers
Sellers
SPE
Euribor + spread
variabile
LIABILITY SWAPS
Coupon (fisso)
Accensione Finanziamento
Subordinato
Portafoglio
mutui
Interessi sul portafoglio mutui
42
La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti.
245*
Nota Integrativa
A). Obbligazioni Bancarie Garantite. UBI Banca emette obbligazioni bancarie garantite a valere
sul Programma;
B). Prestito Obbligazionario. Per permettere la retrocessione alle Banche Originator del funding
raccolto sui mercati istituzionali con l’emissione dei Covered Bond, è previsto che le Banche
Cedenti abbiano la facoltà di emettere, nei limiti della propria quota di partecipazione al
Programma, prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI
Banca. Tali prestiti obbligazionari avranno la medesima scadenza delle Obbligazioni Bancarie
Garantite e remunerazione stabilita secondo le politiche di funding aziendale.
C). Finanziamento Subordinato. Le Banche Cedenti, per finanziare l’acquisto dei mutui da parte
della Società Veicolo, erogano a quest’ultima dei prestiti subordinati; la remunerazione di tali
finanziamenti subordinati è calcolata come “Premium” ovvero “Extra-spread” che sarà dato
dall’ammontare degli interessi incassati che rimane nei conti della Società Veicolo una volta
dedotti gli importi previsti come prioritari nella cascata dei pagamenti, relativi ad esempio ai costi
sostenuti dal veicolo, ai pagamenti alle controparti swap ed agli accantonamenti al “reserve
account”.
D). Swap a copertura di rischio di tasso. Qualora l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite
sia a tasso fisso, UBI Banca può provvedere ad effettuare la copertura del rischio tasso con la
stipula di uno swap con controparti di mercato trasformando la sua esposizione a tasso variabile.
Tale swap è al di fuori del perimetro del Programma e la sua eventuale stipula viene decisa in
ottica di gestione del rischio tasso in sede di ALM della Capogruppo.
E). Liability swap: Ad ogni emissione di Covered Bond a tasso fisso inoltre viene stipulato un
contratto di liability swap tra UBI Banca e UBI Finance, finalizzato a proteggere dal rischio di
tasso, che potrebbe interessare i flussi ricevuti dalla Società Veicolo e quanto dovuto dalla stessa
Società Veicolo agli investitori (cedole a tasso fisso sulle obbligazioni bancarie garantite) nel caso
in cui si verifichi un evento di default di UBI Banca e la Società Veicolo debba intervenire per
pagare le cedole agli investitori.
Il notional amount dei liability swap deve essere pari al livello necessario a garantire la copertura
del rischio di tasso correlata alla quota di rendimento a tasso variabile dei portafogli sottostanti il
patrimonio separato di UBI Finance, tenuto conto che la componente di portafoglio mutui a tasso
fisso costituisce di per sé una parziale copertura naturale rispetto alle obbligazioni bancarie
garantite a tasso fisso. La percentuale di copertura richiesta dalle Agenzie di Rating tramite il
liability swap è pari al 70% dei Covered Bond (a tasso fisso) emessi.
La struttura dei liability swap prevede lo scambio di flussi tra UBI Banca e la Società Veicolo
solo al verificarsi di un evento di default di UBI Banca oppure al momento dell’assegnazione dello
swap da UBI Banca ad altra controparte eligible. Per completezza segnaliamo che il Liability swap,
comporta per UBI Banca degli obblighi di marginazione; in un’ottica di diversificazione del rischio
di controparte, il ruolo di Account bank per tale marginazione è stato attribuito a BNP Paribas
Securities Services.
F). Conti correnti. il Programma prevede un’articolata struttura di conti correnti sui quali sono
appoggiati i flussi finanziari dell’operazione. Al riguardo sono aperti una serie di conti intestati
alla Società Veicolo per ciascuna Banca Cedente ed in particolare:
Collection Account presso UBI Banca collegati a ciascuna Banca Cedente sui quali
verranno accreditate le somme incassate, per interesse e capitale, sul portafogli di pertinenza di
ciascun Originator, e - ove applicabile- degli altri asset ceduti alla Società Veicolo nel contesto del
Programma (cd. Eligible Assets e Top-Up Assets);
Interest Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna
Banca Cedente sul quale vengono trasferiti, con cadenza giornaliera, tutti gli importi in linea
246*
Nota Integrativa
interessi accreditati sui Collection Account, nonché tutti gli importi pagati alla Società Veicolo dalle
Controparti dei Contratti di Swap.
Principal Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna
Banca Cedente, sul quale saranno trasferiti giornalmente tutti gli importi in linea capitale
accreditati sui Collection Account;
un Reserve Fund Account, presso Bank of New York Mellon, London Branch sul quale
vengono accreditati mensilmente i ratei di interesse maturati sulle obbligazioni bancarie garantite
emesse, a garanzia del pagamento delle cedole in corso.
un Expense Account, sul quale vengono versate mensilmente, a valere sui fondi
disponibili in linea interessi e proporzionalmente alla quota di partecipazione al Programma di
ogni Banca Cedente, le somme necessarie per le spese della Società Veicolo.
I Test di Efficacia.
Su base mensile vengono eseguiti i Test di Efficacia, sia a livello complessivo che separatamente
in relazione ai portafogli ceduti da ciascun Originator, per determinare la tenuta finanziaria del
portafoglio di ciascuna banca. Come previsto dalla normativa, essendo il Programma multioriginator, caratterizzato da una cross-collateralization dei portafogli delle Banche Cedenti, l’unico
test valido per gli Investitori è il test di tenuta del portafoglio calcolato a livello complessivo,
mentre i test calcolati a livello di singolo portafoglio servono per determinare la tenuta del
portafoglio di pertinenza di ciascun cedente ai fini della cross-collateralization fra le diverse
banche cedenti.
In particolare:
il Nominal Value Test verifica se il Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio
ceduto è maggiore del Valore Nominale delle obbligazioni bancarie garantite emesse; al fine di
assicurare un adeguato livello di overcollateralization nel portafoglio, è disposto che mentre le
obbligazioni sono considerate al loro valore nominale, i crediti in portafoglio sono ponderati con
riferimento al valore della relativa garanzia e l’importo complessivo è ulteriormente ridotto di una
c.d. Asset Percentage. Il calcolo del Nominal Value Test può inoltre tener conto, a seconda delle
situazioni, di potenziali rischi aggiuntivi, quali ad esempio il rischio di compensazione (c.d.
“rischio di set-off”) o il “rischio di commingling”.43
il Net Present Value Test verifica se il valore attuale dei crediti rimanenti nel portafoglio è
maggiore del valore attuale delle obbligazioni bancarie garantite emesse;
l’Interest Cover Test verifica, in un’ottica a 12 mesi, se gli interessi incassati e giacenti sui
conti e i flussi di interessi da incassare, al netto dei costi del veicolo, sono maggiori degli interessi
da riconoscere ai titolari delle obbligazioni bancarie garantite;
l’Amortisation Test (segue logiche analoghe al Nominal Value Test, ma viene fatto soltanto
qualora UBI Banca dovesse subire un downgrade da parte delle Agenzie di Rating);
il Top-up Assets Test verifica se, prima del default di UBI Banca, l’ammontare complessivo
degli attivi integrativi e della liquidità non sia superiore al 15% del Valore Nominale dei crediti
rimanenti nel portafoglio ceduto, in conformità a quanto previsto dal Decreto MEF e dalle
Istruzioni di Banca d’Italia.
Qualora tutti i test44 siano contemporaneamente rispettati, la Società Veicolo può procedere al
pagamento di tutti gli attori del processo, ivi comprese le Banche Originator in qualità di
43
Il calcolo del rischio di commingling può essere richiesto in determinate situazioni o in base alle metodologie applicate dalle società di
Rating che valutano il programma. E’ una fattispecie correlata al ruolo di Account Bank svolto dalla Capogruppo e rappresenta il rischio che
si verifichi - in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV dal Gruppo UBI ad una società terza - il
mancato trasferimento immediato su tali nuovi conti delle somme incassate dal Servicer.
44
Il calcolo dei primi tre Test sopra indicati è coerente con quanto richiesto dalle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia
285/2013) in tema di parziale ponderazione delle posizioni a garanzia che dovessero superare le soglie di Loan to Value previste (80% mutui
residenziali e 60% mutui commerciali). Vedi infra Rischio Garanzie Immobiliare.
247*
Nota Integrativa
prestatrici del Finanziamento Subordinato, secondo l’ordine di priorità indicato nella “cascata dei
pagamenti”.
Diversamente, qualora i test non siano rispettati, la documentazione contrattuale prevede a
carico del Gruppo UBI Banca un obbligo di integrazione della collateralization del portafoglio
attraverso la cessione di nuovi mutui, ovvero di attivi integrativi. Il mancato rispetto dei test, una
volta trascorso il termine concesso al Gruppo per procedere all’integrazione, comporta il verificarsi
di un inadempimento dell’emittente (Issuer Event of Default) con conseguente azionamento della
garanzia rilasciata da UBI Finance; in tal caso le Banche Originator riceverebbero i pagamenti a
valere sul Finanziamento Subordinato solo dopo l’avvenuto rimborso delle obbligazioni bancarie
garantite da parte della Società Veicolo, e nei limiti dei fondi residui.
Come previsto dalla normativa in materia, l’Asset Monitor verifica con cadenza trimestrale la
correttezza ed accuratezza dei calcoli svolti dal Calculation Agent UBI Banca per la
determinazione dei Test di efficacia.
Gli adeguamenti organizzativi e le procedure di controllo
Il sistema organizzativo attualmente adottato nel Gruppo UBI per la strutturazione e gestione dei
Programmi di obbligazioni bancarie garantite è il risultato di una generale revisione organizzativa
attuata nell’esercizio 2013 come frutto della evoluzione dei processi di emissione e gestione
sperimentati nel corso dei primi anni di vita del Programma.
Si distinguono, in tale sistema, due ambiti di attività:
1)
il primo ambito riguarda le attività necessarie per l’allestimento del Programma, che
vengono attuate una tantum nella fase propedeutica all’emissione dei titoli, di cui si fornisce di
seguito una descrizione sintetica: le ipotesi di strutturazione di un nuovo Programma vengono
valutate dai competenti Comitati interni di UBI Banca ed approvate nelle loro linee di indirizzo dal
Consiglio di Gestione; segue l’individuazione dei soggetti esterni che dovranno assistere la
Capogruppo nella strutturazione e l’emissione del Programma (Studi Legali, Arranger, Asset
Monitor, Agenzie di Rating); la definizione degli asset che dovranno far parte del portafoglio e la
definizione della contrattualistica relativa all’operazione da parte di strutture interne ed esterne
alla banca. Successivamente si procede a:
la costituzione della Società Veicolo e le attività necessarie alla cessione degli attivi al veicolo
ed alla corretta segregazione patrimoniale del portafoglio a garanzia;
l’attribuzione del Rating al Programma, inclusa la site visit da parte delle Agenzie di Rating;
la presentazione della Relazione di Compliance del Programma.
2)
il secondo ambito riguarda invece le attività ricorrenti per la gestione, monitoraggio e
controllo, che sono organizzate nei quattro macro processi che si descrivono di seguito:
A. Pianificazione annuale: la definizione delle emissioni di covered bond da effettuarsi nell’anno
viene fatta dalle competenti strutture di UBI Banca nell’ambito della più generale definizione delle
modalità di copertura delle esigenze di liquidità, sulla base degli indirizzi strategici e con gli
obiettivi di crescita e di rischio espressi dai competenti Organi Aziendali. Alla definizione del
planning annuale sulle emissioni segue la fase di analisi annuale volta a definire l’ammontare del
collateral che il Gruppo dovrà essere in grado prospetticamente di assicurare per garantire le
emissioni in essere e quelle future previste. Il Consiglio di Gestione della Capogruppo, previa
verifica da parte dei competenti Comitati interni, è quindi chiamato a deliberare annualmente in
merito a:
Cessioni di nuovi mutui da parte delle Banche Originator partecipanti al Programma ed
eventuali riacquisti;
Nuove emissioni di covered bond.
B. Cessioni periodiche di attivi alla Società Veicolo: in base alle linee guida definite come da
punto precedente, vengono identificati in dettaglio i portafogli di attivi da cedere. Le competenti
strutture della Capogruppo, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger ove necessario,
predispongono quindi la documentazione contrattuale, effettuano i controlli preventivi
e
248*
Nota Integrativa
procedono agli adempimenti tecnici necessari per la segregazione e corretta gestione dei portafogli
da parte dei Servicer e Sub-Servicer. Le Banche Originator inoltre, provvedono ad integrare i
Finanziamenti Subordinati per quanto necessario in relazione all’ammontare dei nuovi portafogli
ceduti.
C. Emissione di nuove obbligazioni bancarie garantite: nell’ambito delle emissioni pianificate
secondo quanto descritto ai punti precedenti, le competenti strutture di UBI Banca definiscono le
caratteristiche dell’ emissione e costituiscono il Sindacato di Banche dealers partecipanti
all’emissione; quindi si dà l’avvio all’emissione con raccolte degli ordini dagli investitori
istituzionali al termine della quale vengono formalizzati quantità e prezzo di emissione. A seguire
si predispone, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger, la documentazione legale che
sarà oggetto di firma fra le parti entro la valuta di decorrenza dell’emissione.
D. Gestione on going del Programma di emissione: questo macro processo regola le attività
necessarie alla gestione nel quotidiano dei portafogli ceduti alla SPV, al regolamento dei flussi
finanziari, all’espletamento dei controlli previsti dalla normativa ed alla produzione
dell’informativa obbligatoria e per i mercati45. Questi i principali sottoprocessi, attuati dalle
competenti strutture della Capogruppo (che agisce in qualità di Master Servicer, Calculation
Agent e Cash Manager del Programma), o delle Banche Rete (in qualità di Sub-Servicer):
Regolamento giornaliero dei flussi finanziari rivenienti dal portafoglio a garanzia;
Determinazione mensile dei Test di Efficacia;
Determinazione della cascata dei pagamenti mensile e gestione della liquidità;
Produzione dell’informativa periodica alle varie controparti, agli investitori (nel rispetto dei
requisiti di disclosure richiesti dalla normativa di vigilanza ai fini del trattamento prudenziale delle
OBG) ed alle Agenzie di Rating;
Regolamento delle cedole delle emissioni in essere (con cadenza annuale o infra-annuale a
seconda dell’emissione);
Determinazione (con cadenza semestrale) dei controlli previsti dalla normativa per
monitorare i requisiti atti a garantire la qualità e l’integrità degli attivi ceduti a garanzia e
valutazione dell’eventuale riacquisto di attivi non più eligible.
I regolamenti e le normative interne di Gruppo disciplinano in dettaglio gli attori e le singole
attività dei processi sopra delineati.
I rischi connessi con l’operazione:
Nel corso degli esercizi 2012 e 2013 la Banca ha provveduto ad una revisione dell’analisi dei
rischi individuati in sede di approvazione del Programma nel giugno 2008, e ha elaborato una
nuova mappatura degli stessi; con cadenza annuale, successivamente, la Banca procede ad una
verifica ed aggiornamento dell’analisi dei rischi, in considerazione anche dell’evoluzione normativa
in materia. L’elenco di rischi qui di seguito individuati è derivato dell’attuale framework
regolamentare (comunitario ed italiano) e fa riferimento alle attuali metodologie delle agenzie di
rating.
Le diverse tipologie di rischio sono ricondotte alle 4 seguenti macro categorie:
Rischio downgrade di UBI Banca, che comprende il rischio relativo ai contratti swap in cui
UBI Banca è controparte ed il rischio relativo alle attività di Account Bank svolte da UBI Banca, in
quanto in entrambi i casi un eventuale downgrade potrebbe comportare per UBI Banca la perdita
della qualità di controparte “eligible” nei ruoli sopra indicati. In particolare, per quanto riguarda il
ruolo di Account Bank, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della
SPV ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate
45
In merito, ricordiamo che le recenti modifiche delle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia 285/2013 citata) hanno esteso i
compiti di controllo, oltre che alle competenti strutture interne di Controllo Rischi dell’Emittente, anche all’Asset Monitor, in termini di
verifica della completezza, veridicità e correttezza delle informazioni messe a disposizione degli investitori e di rispetto dei limiti di Loan to
Value alla cessione e all’atto dell’aggiornamento dei valori immobiliari (vedi infra Rischi Garanzie Immobiliari).
249*
Nota Integrativa
rappresenta il c.d. “commingling risk” di cui si tiene conto, secondo quanto indicato, in sede di
calcolo dei Test Normativi.
Rischio legato ai mutui sottostanti (Collateral): L’emissione di obbligazioni bancarie
garantite poggia le basi del suo rating sul credit enhancement fornito dal portafoglio di mutui
ceduto a garanzia alla Società Veicolo. I criteri delle agenzie di rating prevedono infatti che
l’ammontare del portafoglio mutui a garanzia si mantenga su livelli più alti rispetto al valore delle
obbligazioni emesse (c.d. over collateralization). Una diminuzione del livello di over collateralization
porterebbe in primis a un downgrade dell’operazione e, nei casi più gravi, al default dell’emittente,
nel caso non fosse garantito il livello minimo previsto contrattualmente e/o non fossero superati i
test regolamentari. Per fronteggiare questi rischi sono previsti diversi meccanismi all’interno del
Programma, quali: il Nominal Value Test e vari gradi di over-collateralisation, che mirano ad
assicurare che la Società Veicolo sia in grado di garantire integralmente le obbligazioni bancarie
garantite emesse anche a fronte di alcuni default sugli asset sottostanti; la possibilità di apportare
denaro liquido a garanzia delle emissioni (nei limiti del 15% dell’importo complessivo degli attivi
detenuti dalla Società Veicolo); la possibilità di inserire nel Portafoglio anche asset con rating più
elevato; infine, per quanto riguarda il rimborso del capitale a scadenza da parte della Società
Veicolo (in caso di default di UBI Banca), è stata prevista la possibilità di estendere la scadenza
delle obbligazioni bancarie garantite di un anno (c.d. soft bullet maturity).
In ogni caso è previsto che, con cadenza periodica, le strutture preposte di UBI Banca procedano
alla verifica dell’adeguata disponibilità di mutui negli attivi delle banche del Gruppo per garantire
la dovuta overcollateralisation a fronte delle obbligazioni bancarie garantite già emesse e di quelle
che saranno emesse negli anni a venire.
Rischi connessi con la gestione del Programma nel continuo: il Programma coinvolge alcuni
soggetti terzi (l’Asset Monitor, i Bank Account Providers, i Trustees, eventuali Swap Providers), per
ciascuno dei quali sussiste il rischio che possa divenire inadempiente; al fine di limitare tale
rischio sono state previste regole di sostituzione delle controparti al ricorrere di determinati eventi.
Il Programma richiede poi una gestione nel continuo di tematiche quali l’attività di servicing,
l’attività di investimento, la gestione degli eventuali contratti swap, il calcolo dei test
regolamentari e la produzione di reportistica. L’adozione del modello organizzativo di cui si è dato
conto nelle pagine precedenti ha permesso un ulteriore miglioramento nella gestione dei processi e
dei rischi operativi correlati ed ha incrementato i punti di presidio e controllo grazie ad una più
dettagliata attribuzione di responsabilità formalizzate sulle competenti strutture di Capogruppo.
Rischi legali, fra i quali si segnala, per la particolare struttura multi-originator del Programma
UBI Banca, il Rischio di cross-collateralization: la partecipazione al Programma di più Banche
Originator fa sì infatti che tutte le Banche Cedenti concorrano, pari passu tra loro, quali creditori
subordinati della Società Veicolo e, soprattutto, assumano l’obbligo di ripristinare il portafoglio ai
livelli previsti dai test in caso di violazione degli stessi, anche qualora la violazione non sia dovuta
ad asset di propria pertinenza. Per mitigare tale rischio, la documentazione contrattuale prevede
che, qualora la Banca Cedente tenuta a reintegrare gli attivi non adempia a tale obbligo, sarà
tenuta, in suo luogo, in prima istanza la Capogruppo ad integrare il portafoglio fino al
raggiungimento del livello di over-collateralization richiesto, mentre le altre Banche Cedenti si
troveranno a dover integrare il portafoglio solo qualora anche la Capogruppo non vi provveda.
In sede di Relazione al Programma 2015, tenuto conto anche delle evoluzioni normative
intercorse, sono state formalizzate le due ulteriori categorie di rischio di seguito descritte:
Rischi Fiscali, a loro volta suddivisi in due sottocategorie:
a) impatti fiscali da cessione di asset: la legge istitutiva delle Obbligazioni Bancarie Garantite
(L.130/1999, art. 7 bis) sancisce che le cessioni di asset alla Società Veicolo si considerano come
non effettuate dal punto di vista fiscale laddove si verifichi, fra le altre, la condizione dell’identità
fra il prezzo di cessione e l’ultimo valore di iscrizione degli attivi ceduti nel bilancio della Banca
Cedente. Dal momento che le cessioni di attivi hanno luogo generalmente in un momento
successivo alla data di riferimento dell’ultimo bilancio approvato delle Banche Cedenti, si è
adottata l’interpretazione prevalente secondo cui, per la determinazione del prezzo di cessione,
occorre riferirsi al valore di bilancio, ridotto delle quote capitale medio tempore incassate ed
250*
Nota Integrativa
aumentato dei ratei di interessi maturati alla data di cessione, per tener conto della naturale
dinamica finanziaria degli asset ceduti46.
b) IVA sulle commissioni di servicing: secondo una prima posizione assunta, in talune
occasioni, da parte dell’Agenzia delle Entrate, le commissioni per la gestione e l’incasso dei crediti
(diversi dai crediti a sofferenza) corrisposte dalla Società Veicolo alla Banca Cedente che agisce in
qualità di Servicer o Sub-Servicer del Programma di Covered Bond, dovrebbero essere
assoggettate ad IVA con aliquota ordinaria anziché esenti IVA. Tale interpretazione prendeva le
mosse da una sentenza della Corte di Giustizia Europea secondo la quale l’attività di gestione ed
incasso crediti si qualificherebbe in generale come “attività di recupero crediti” , e come tale
imponibile IVA, a prescindere dal fatto che i crediti gestiti siano a sofferenza o meno, ed ha dato
origine ad alcune contestazioni in capo al Gruppo UBI così come ad altri primari gruppi bancari
che utilizzano i medesimi strumenti con analoghe strutture. Il Gruppo UBI, nella piena
convinzione della correttezza del proprio operato, ha proposto ricorso avverso gli avvisi di
accertamento in merito pervenuti.
Nelle more dei giudizi pendenti, il 17 novembre 2016 l’Agenzia delle Entrate ha emanato la
risoluzione n. 106/E con cui, a fronte di una richiesta di consulenza giuridica presentata dall’ABI,
ha riconosciuto come esenti da IVA le commissioni per la gestione e l’incasso dei crediti (diversi
dai crediti in sofferenza) corrisposte dalla Società Veicolo alla Banca Cedente che agisce in qualità
di Servicer o Sub-Servicer. In virtù di tale documento di prassi, quindi, il Gruppo UBI sta
procedendo ad indirizzare, ai competenti rami dell’Agenzia delle Entrate, apposite istanze di
annullamento in autotutela dei provvedimenti impositivi oggetto dei contenziosi in essere.
Rischio Garanzie Immobiliari:
come previsto normativamente, la banca provvede
all’aggiornamento su base semestrale del valore dei beni a garanzia degli asset ceduti. Il rischio in
esame risiede nel possibile decremento del valore delle garanzie, che può portare ad una
esclusione totale o parziale del finanziamento dal calcolo dei Test. Il valore aggiornato delle
garanzie determina infatti il calcolo del Loan to Value corrente (debito residuo in essere rapportato
al valore corrente della garanzia) e qualora tale indicatore superi la soglia dell’80%, la parte di
finanziamento eccedente tale soglia non può essere ammessa nel calcolo dei Test. Inoltre, nel caso
in cui il rapporto fra valore aggiornato della garanzia e quello della perizia immobiliare più recente
sia inferiore al 70%, il finanziamento deve essere escluso totalmente dal calcolo dei Test, a meno
che non venga effettuata una nuova perizia tecnica entro tre mesi. In merito si segnala che, oltre
ai controlli periodici attribuiti normativamente all’Asset Monitor, le strutture di Controllo di Rischi
del Gruppo UBI procedono ad una verifica con cadenza mensile dei valori di Loan to Value, ed i
processi organizzativi prevedono che le situazioni anomale rilevate vengano tempestivamente
segnalate alle strutture competenti per attuare i necessari interventi correttivi.
Il progetto di fusione “Banca Unica” e le modifiche al Programma.
Il progetto di Fusione in “Banca Unica”, più ampiamente rappresentato nelle altre sezioni del
presente bilancio, comporterà alcune modifiche alla struttura attualmente in essere del
Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite, come sopra descritta.
In particolare, si prevede che al termine del processo di Fusione, continueranno a far parte del
Programma in qualità di Banche Cedenti e Finanziatori Subordinati, soltanto due soggetti, UBI
Banca e IW Bank. Inoltre UBI Banca continuerà a svolgere il ruolo di Master Servicer e IW Bank
di Sub-Servicer ai sensi del Contratto Quadro di Servicing. Pertanto UBI Banca continuerà a
svolgere l’attività di gestione, amministrazione e riscossione dei Crediti inclusi nel portafoglio UBI
Banca (come risultante dall’incorporazione dei portafogli ceduti da ciascuna delle Banche Rete
Incorporate in seguito alla relativa fusione) e IW Bank continuerà a svolgere tali attività in virtù
della delega conferita dal Master Servicer ai sensi del Contratto Quadro di Servicing in relazione ai
portafogli ceduti dalla stessa banca.
In data 15 novembre 2016, preventivamente al perfezionamento della prima fase del progetto
Banca Unica, sono state sottoscritte le modifiche contrattuali necessarie - per quanto riguarda i
portafogli afferenti alle prime due banche oggetto di fusione, Banca Popolare Commercio e
Industria e Banca Regionale Europea - a garantire la continuità nella gestione delle attività di
Servicing, oltre a quanto necessario per regolare i rapporti ed i flussi finanziari fra le Banche
Cedenti (anche nel ruolo di Finanziatori Subordinati) e la Società Veicolo e la produzione
dell’informativa periodica obbligatoria.
46
Cfr. Disposizioni di Vigilanza delle Banche – Circ. 285/2013 – Parte Terza – Cap. 3
251*
Nota Integrativa
Analoghi interventi saranno presi preliminarmente al perfezionamento della seconda fase del
progetto di Fusione per le banche interessate.
L’evoluzione del Programma Residenziale di Covered Bond UBI Banca
Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato il programma da dieci
miliardi di emissioni di obbligazioni bancarie garantite nel luglio 2008 effettuando le prime
cessioni di mutui da parte di due banche del Gruppo, Banco di Brescia e Banca Regionale
Europea, per un valore complessivo, a tale data, di 2 miliardi di euro. Successivamente, nel corso
degli esercizi 2008 – 2010, tutte le banche rete del Gruppo sono entrate a far parte del programma
cedendo progressivamente quote dei propri attivi; ulteriori cessioni di attivi sono state poi
concluse in ciascuno degli esercizi successivi.
In particolare, per quanto riguarda l’esercizio 2016, segnaliamo che in data 29 aprile 2016, con
efficacia contabile ed economica dal successivo 1 maggio, è stata perfezionata una nuova cessione
di attivi, per un ammontare di 1.358 milioni di euro complessivi. . Questa la ripartizione degli
attivi ceduti fra le Banche Originator:
CESSIONI DI ATTIVI A UBI FINANCE – ANNO
2016
(dati in miglia ia di euro)
CESSIONE TOTALE
DI CUI BANCO DI
BRESCIA
DI CUI BANCA POP. DI CUI BANCA POP.
BERGAMO
ANCONA
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONI CA
DI CUI IW
BANK
cessione del 01/05/2016
1.358.217
329.746
369.599
149.034
509.838
-
-
-
totale cessioni 2016
1.358.217
329.746
369.599
149.034
509.838
-
-
-
Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogli ceduti dalle società i ncorporate Banca Regionale Europea
e Banca Popolare Com mercio e Industria per rispettivi 172,5 mil ioni e 337, 3 milioni di euro.
Alla data del 31 dicembre 2016 il portafoglio di mutui ceduto a garanzia delle emissioni, che
contabilmente è rimasto iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava a 14,069
miliardi di euro complessivi in termini di debito residuo capitale.
La tabella seguente espone, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del
portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31 dicembre 2016, secondo
la classificazione utilizzata nella documentazione dell’operazione OBG:
TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al
31/12/2016 (Debito resi duo
capital e - in migliaia di euro)
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI BANCO DI
BRESCIA
DI CUI BANCA
PO P. BERGAMO
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI IW
BANK
Performing loans
12.292.397
2.241. 389
3.103. 021
1. 155.060
4.701.350
751. 794
184. 616
155.167
Arrears loans
1.148.525
320. 393
144. 616
74.623
497.450
48. 066
27. 892
35.485
Collateral Portfolio
13.440.922
2.561.782
3. 247.637
1.229. 683
5. 198.800
799.860
212.508
190. 652
628.244
116. 369
123. 627
43.649
265.174
54. 086
14. 308
11.031
14.069.166
2.678.151
3. 371.264
1.273. 332
5. 463.974
853.946
226.816
201. 683
Defa ulted Loans
Totale portafoglio UBI Finance
Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogl i ceduti dalle soci età i ncorporate Banca Regionlae Europea e Banca Popolare Commercio ed Industria
252*
Nota Integrativa
Nel corso dell’esercizio 2016 tale portafoglio ha generato incassi complessivi per 2,045 miliardi di
euro, così ripartiti fra i portafogli dei diversi Originator:
INCASSI
(dati in migliaia di euro )
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
incassi esercizio 2016
2.045.162
DI CUI BANCO
DI BRESCIA
DI CUI BANCA
DI CUI BANCA
POP.
POP. ANCONA
BERGAMO
368.802
500.597
DI CUI UBI
BANCA
215.200
DI CUI BANCA
CARIME
742.904
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
15 1.868
DI CUI IW BANK
33.823
31.968
Nota: gli incassi del portafogli o ceduto da UBI Banca i ncludono anche gli incassi sui portafogli ceduti dalle società incor porate Banca Regionale Eur opea
e Banca Popolare Com mercio ed Industria
Nell’ambito del plafond di emissioni previste dal Programma, che come già ricordato è stato
innalzato dai dieci miliardi iniziali a quindici miliardi, UBI Banca ha emesso Obbligazioni bancarie
garantite per complessivi 11,125 miliardi di euro (titoli in essere al 31 dicembre 2016); nella
tabella seguente si riportano le caratteristiche delle singole emissioni:
Data di
emissione
Data di
scadenza
UBI BANCA 4,000% CB due 16/12/2019
16/12/2009
16 /12/2019
1.000.000 .000
IT0004 599491
UBI BANCA TV CB due 30/04/202 2
30/04/2010
30 /04/2022
125.000 .004
4
IT0004 619109
UBI BANCA 3,375% CB due 15/09/2017
15/09/2010
15 /09/2017
1.000.000 .000
Investitori istituzionali
6
IT0004 682305
UBI BANCA 5,250% CB due 28/01/2021
28/01/2011
28 /01/2021
1.000.000 .000
Investitori istituzionali
12
IT0004 966195
UBI BANCA 3,125% CB due 14/10/2020
14/10/2013
14 /10/2020
1.500.000 .000
Investitori istituzionali
14
IT0004 992878
UBI BANCA 3,125% CB due 05/02/2024
05/02/2014
05 /02/2024
1.000.000 .000
Investitori istituzionali
N. serie (*)
ISIN
2
IT0004 558794
3
Denominazione
Capita le (**)
Me rcato
Investitori istituzionali
privata - BEI
17
IT0005 067076
UBI BANCA 1,25% CB due 0 7/02/2025
07/11/2014
07 /02/2025
1.000.000 .000
Investitori istituzionali
18
IT0005 140030
UBI BANCA 1% CB due 27/0 1/2023
27/10/2015
27 /01/2023
1.250.000 .000
Investitori istituzionali
19
IT0005 155673
UBI BANCA TV CB due 14/12/2022
14/12/2015
14 /12/2022
500.000 .000
20
IT0005 175465
UBI BANCA TV CB due 31/03/2022
31/03/2016
31 /03/2022
1.000.000 .000
Retained
21
IT0005 202343
UBI BANCA TV CB due 23/12/2018
23/06/2016
23 /12/2018
750.000 .000
Retained
22
IT0005 215147
UBI BANCA 0,375% CB due 14/09/2026
14/09/2016
14 /09/2026
1.000.000 .000
Totale emissioni in essere al 31/12/2016
Retained
Investitori istituzionali
11.125.000 .004
Note: (*) si espongono solo le em issioni in essere alla data di riferimento del bilancio. Per completez za segnal iam o, in meri to alle serie esti nte, che
le emissioni serie n. 9, 10 e 11 (retained) sono state esti nte per naturale scadenza nel febbraio 2014; le emi ssioni n. 13 e 16 (entrambe retained)
sono state estinte anticipatam ente nel corso del 2015, m entre l a emissione n.5 (pubblica) è scaduta natur almente nel l'ottobre 2015.
Nel corso del 2016 scadute le emissi oni n.1 e n. 7 (pubbliche) , mentre sono state estinte anticipatamente l'emi ssione n.8 (Privata BEI) e la n.15 (retained).
(**) per l e obbli gazioni in ammortamento si indica il valore nom inale residuo alla data di riferimento del presente bilancio
Tutte le obbligazioni sopra indicate presentavano, alla data del 31 dicembre 2016, rating
pari ad Aa2 da parte di Moody’s e ad AA (low) da parte di DBRS.
I rapporti con la società veicolo UBI Finance
Come già ricordato più sopra, l’impostazione contabile adottata in osservanza dei principi
contabili internazionali IAS/IFRS, comporta la non cancellazione dall’attivo di bilancio delle
Banche Originator dei finanziamenti ceduti alla Società Veicolo (c.d. “non derecognition” degli
attivi). Parimenti, le componenti economiche e valutative relative ai finanziamenti ceduti ma non
cancellati continuano a figurare nelle specifiche voci di costo e ricavo del conto economico, come
se l’operazione di cessione non fosse stata effettuata.
Coerentemente con tale impostazione contabile, gli altri rapporti attivi/passivi ed economici fra
la Banca e la Società Veicolo vengono esposti, per sbilancio, nelle voci “residuali” di Stato
Patrimoniale e Conto Economico (“150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale” e “190 Altri
253*
Nota Integrativa
oneri e proventi” di Conto Economico), ed il relativo saldo va a rappresentare le componenti nette
di credito/debito e costo/ricavo che la Banca vanta nei confronti della Società Veicolo, ulteriori
rispetto a quanto già rappresentato dai valori relativi ai finanziamenti ceduti e non cancellati,
esposti a voce propria.
Si fa rimando alle apposite sezioni della Nota Integrativa per l’ammontare delle poste di cui
sopra, iscritte fra le Altre Attività e fra gli Altri Oneri e Proventi; nelle pagine seguenti, in
ottemperanza a quanto previsto dalla normativa, si riporta l’informativa di dettaglio sulle
principali interessenze della Banca con la Società Veicolo UBI Finance in relazione al Programma
di Covered Bond da 15 miliardi.
Attivi ceduti – valore di bilancio
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme
delle Banche Originator alla Società Veicolo UBI Finance, secondo il valore di bilancio esposto
nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale di ciascun originator; la
classificazione segue la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio
dell’ originator.
TIPOLOGIA DI CREDITI
Valore di bilancio al
31/12/2016 (migliaia di
euro)
Esposizioni non
deteriorate
BANCO DI
BRESCIA
TOTALE
BANCA
POPOLARE
DI
BERGAMO
BANCA
POPOLARE
DI
ANCONA
UBI
BANCA
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
BANCA
CARIME
IW BANK
12.527.381
2.270.245
3.133.620
1.179.183
4.839.779
760.078
186.115
158.361
Esposizioni scadute
non deteriorate
1.188.174
331.498
147.645
77.620
517.161
49.109
28.131
37.010
Esposizioni scadute
deteriorate
13.033
1.779
2.277
1.473
6.351
425
633
95
Inadempienze probabili
319.345
50.716
44.842
28.660
162.834
20.913
6.921
4.459
Sofferenze
198.958
38.527
53.579
9.443
65.662
23.323
4.813
3.611
14.246.891
2.692.765
3.381.963
1.296.379
5.591.787
853.848
226.613
203.536
TOTALE Attività cedute
ad UBI Finance
Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato nei
paragrafi precedenti.
Finanziamento Subordinato
Come indicato più sopra, ciascuna Banca Cedente – in qualità di Banca Finanziatrice – eroga
alla Società Veicolo, in occasione di ogni cessione di attivi, una quota del prestito subordinato
finalizzato a finanziare il pagamento da parte della stessa SPV del prezzo di acquisto degli asset
ceduti in qualità di Banca Originator.
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle Banche Originator
ad UBI Finance a fronte delle cessioni dell’esercizio 2016:
CESSIONE
TOTALE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
Finanziamento erogato per
cessione del 01/05/2016
1.358.790
329.286
369.759
149.381
510.364
0
0
0
totale erogazioni esercizio 2016
1.358.790
329.286
369.759
149.381
510.364
0
0
0
Finanziamenti Subordinati erogati
nell'esercizio 2015 (dati in
migliaia di euro)
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI CUI IW
BANK
Nota: l'ammontare dei finanziamenti erogati da UBI Banca include i finanziamenti erogati dalle società incorporate Banca Regionale
Europea e Banca Popolare Commercio e Industria
254*
Nota Integrativa
per un ammontare dei Finanziamenti Subordinati vantati al 31 dicembre 2016 da ciascun
Originator nei confronti di UBI Finance pari a (in termini di Debito Residuo Capitale):
Ammontare Finanziamenti
subordinati al 31/12/2016 (dati in
migliaia di euro)
Debito residuo capitale
TOTALE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
2.696.043
3.397.521
14.253.626
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
1.286.421
DI CUI
UBI
BANCA
5.573.920
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
860.939
230.821
DI CUI IW
BANK
207.961
Il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al 31 dicembre 2016 confluisce nel saldo netto
delle poste iscritte a voce “150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale, e rappresenta la
massima esposizione alla perdita derivante dalla partecipazione delle Banche (Originator e
Finanziatrici) al Programma di Covered Bond, nel caso in cui si attivasse la garanzia prestata
dalla società veicolo e i flussi finanziari derivanti dai portafogli ceduti a garanzia venissero
utilizzati per rimborsare gli investitori, e non fossero quindi disponibili, in tutto o in parte, per la
restituzione agli originator dei Finanziamenti Subordinati. La capacità di rimborso di tale
finanziamento dipende dall’incasso dei crediti del portafoglio segregato ceduti alla società veicolo
da ciascuna banca; coerentemente con l’impostazione contabile adottata, nel bilancio delle
banche originator si è proceduto a valutare direttamente il portafoglio sottostante, iscritto nella
voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale, come più sopra indicato.
Allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei rimborsi da parte dell’emittente UBI
Banca non esiste alcun rischio in merito.
Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2016, che come
indicato, sono ricompresi nel saldo della voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico,
ammontano a 281 milioni di euro, complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti al
Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi
capitale a disposizione della Società Veicolo, ammonta complessivamente a 1,737 miliardi di euro.
Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca
Originator:
Finanziamenti Subordinati somme rimborsate
nell'esercizio 2016
(dati in migliaia di euro)
totale rimborsi esercizio
2016 (*)
Finanziamenti Subordinati interessi pagati e maturati
anno 2016
(dati in migliaia di euro)
totale interessi esercizio
2016 (*)
TOTALE
1.737.000
TOTALE
281.374
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
318.800
429.700
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
49.101
63.944
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
178.600
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
29.649
DI CUI
UBI
BANCA
629.600
DI CUI
UBI
BANCA
106.413
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
125.100
27.800
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
24.279
3.969
DI CUI IW
BANK
27.400
DI CUI IW
BANK
4.019
(*) i dati al 31/12/2016 di UBI Banca includono le somme pagate separatamente a Banca Popolare Commercio e Industria ed a Banca
Regionale Europea fino alla data della loro incorporazione in UBI Banca.
Attività di Servicing – Sub-servicing
Per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela
relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha
percepito dalla Società Veicolo UBI Finance, per quanto di competenza dell’esercizio 2016,
255*
Nota Integrativa
compensi pari a 2,872 milioni di euro complessivi (incluso quanto relativo alle attività di subservicing sui portafogli delle due banche incorporate, Banca Regionale Europea e Banca Popolare
Commercio e Industria), mentre i compensi percepiti in qualità di Master Servicer e Calculation
Agent ammontano a mila 619 mila euro.
Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è
iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico.
Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 5 miliardi – “Programma Retained”
Nel corso del primo semestre 2012 è stata perfezionata la strutturazione di un nuovo
programma di obbligazioni bancarie garantite, finalizzato ad emettere nuovi titoli obbligazionari
che saranno “retained”, ovvero saranno sottoscritti dalla stessa UBI Banca e saranno utilizzati per
la stanziabilità in Banca Centrale Europea andando a rafforzare il pool di attivi rifinanziabili a
disposizione del Gruppo.
A tal fine è stata appositamente costituita una nuova Società Veicolo denominata UBI Finance
CB2 S.r.l., anch’essa partecipata al 60% da UBI Banca47, che riveste la funzione di garante delle
emissioni della nuova serie di covered bond. Ad UBI Finance CB2 S.r.l. vengono ceduti dalle
banche del Gruppo principalmente mutui commerciali e, in aggiunta, mutui residenziali eleggibili
per la normativa nazionale ma non contemplati nelle metodologie delle Agenzie di rating per il
primo programma. Infatti, diversamente da quanto effettuato in relazione al Programma
Residenziale, il Programma Retained è stato inizialmente strutturato senza prevedere una
valutazione da parte delle Agenzie di Rating e pertanto ha beneficiato soltanto dei rating senior
della Capogruppo UBI Banca.
L’agenzia Fitch ha attribuito, a fine 2013, un rating anche al Programma da 5 miliardi; il rating
era pari a BBB+.
Nel corso dell’esercizio 2015 si è proceduto alla sostituzione dell’agenzia Fitch con l’agenzia
DBRS, la quale ha attribuito un rating pari ad “A (low)”, innalzato poi nel corso del 2016 al valore
di “A”.
A valere su tale programma, UBI Banca potrà emettere Obbligazioni Bancarie Garantite per un
importo complessivo di tempo in tempo in essere non superiore ad Euro 5 miliardi.
Anche per questo secondo programma, il Consiglio di Gestione ha:
•
individuato gli obiettivi del programma e della prima emissione;
•
individuato la struttura base dell’operazione, esaminando il portafoglio iniziale di
crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test;
•
valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti di natura
organizzativa, informatica, considerando che tali interventi erano già stati realizzati per garantire
il corretto presidio dei rischi relativi al primo programma;
•
valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie
garantite;
•
valutato gli assetti organizzativi e gestionali della Società Veicolo;
•
valutato i profili giuridici del Programma.
Si fa rimando a quanto indicato più sopra in merito al Programma Residenziale per quanto
riguarda gli aspetti strutturali, organizzativi ed i rischi dell’operazione48, mentre ci si limita a
segnalare di seguito i soli punti per i quali il programma da 5 miliardi differisce da quanto
indicato in precedenza:
A. Liability Swap: al momento non sono state fatte emissioni a tasso fisso e non sono presenti
pertanto contratti di liability swap tra la Società Veicolo e controparti terze.
B. Conti correnti: per il secondo programma i conti Interest e Principal Collection sono stati
inizialmente aperti presso UBI Banca International ed a partire dal mese di agosto 2015 sono stati
trasferiti su BNP Paribas Securities Services – London Branch.
47
48
La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti.
Per completezza si ricorda che il limite di Loan to Value per l’amissibilità delle garanzie è, per i mutui commerciali, pari al 60%.
256*
Nota Integrativa
C. La liquidità generata dal Programma:_ in considerazione della tipologia di operazione posta
in essere dal Gruppo con il Programma Retained, funzionale ad aumentare la quantità di attivi
disponibili per operazioni di rifinanziamento con l’Eurosistema, non era stata prevista in questo
caso l’emissione di prestiti obbligazionari per la retrocessione del funding alle banche cedenti.
Qualora invece si dovesse procedere a delle emissioni “pubbliche”, come indicato più sopra, a
ciascuna Banca Originator verrà riconosciuta, nei limiti della propria quota di partecipazione al
Programma, la facoltà di emettere prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione
da parte di UBI Banca, in analogia quanto avviene per il Programma da 15 miliardi.
Il progetto di fusione “Banca Unica” e le modifiche al Programma.
Anche per il Programma “Retained” il progetto di Fusione in “Banca Unica” comporterà alcune
modifiche alla struttura attualmente in essere.
Analogamente a quanto già indicato per il Programma da 15 miliardi, si prevede che al termine
del processo di Fusione, resteranno come Banche Cedenti e Finanziatori Subordinati soltanto UBI
Banca e IW Bank. UBI Banca continuerà a svolgere il ruolo di Master Servicer e IW Bank di SubServicer ai sensi del Contratto Quadro di Servicing, secondo quando già indicato per il Programma
da 15 miliardi.
Anche in questo caso, in data 15 novembre 2016, in occasione della prima fase del progetto
Banca Unica, sono state sottoscritte le modifiche contrattuali necessarie a garantire la continuità
nella gestione delle attività di Servicing per le prime due banche interessate alla fusione, Banca
Popolare Commercio e Industria e Banca Regionale Europea, oltre a quanto necessario per
regolare i rapporti fra le Banche Cedenti / Finanziatori Subordinati) e la Società Veicolo.
Analoghi interventi saranno presi per le banche interessate in occasione della seconda fase del
progetto di Fusione.
L’evoluzione del Programma Retained di Covered Bond UBI Banca
Il portafoglio iniziale a garanzia delle emissioni del Programma Retained è stato ceduto in due
tranches nel corso del primo semestre 2012, ed ha interessato attivi per complessivi 3 miliardi di
euro. Hanno ceduto i propri attivi Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona, Banca
Popolare Commercio e Industria, Banca di Valle Camonica Banca Popolare di Bergamo, Banco di
Brescia, Banco di San Giorgio (poi incorporato in Banca Regionale Europea) e Banca CARIME,
mentre UBI Banca ed IWBank hanno effettuato la prima cessione di propri attivi nel mese di
dicembre 2015.
Nel corso dell’esercizio 2016 si è dato luogo ad una cessione di nuovi portafogli, perfezionata
alla fine del mese di maggio (con efficacia contabile 1 giugno). Tale cessione ha interessato attivi
per 350,6 milioni di euro complessivi.
Nella tabella seguente si riporta il dettaglio degli importi ceduti nel 2016 da ciascun originator:
CESSIONI DI ATTIVITA' UBI FINANCE
CB2 – ANNO 201 6 (dati in miglia ia di
euro)
CESSIONE
TOTALE
DI CUI BANCO
DI BRESCIA
DI CUI BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI IW
BANK
cessione del 01/06/2016
350.654
52.321
206.114
36.596
55.623
-
-
-
totale cessioni 2016
350.654
52.321
206.114
36.59 6
55.623
-
-
-
Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio ed Industria per rispettivi 32,3 e 23,3 milioni d
Il portafoglio ceduto, che – come già per il primo programma - è rimasto contabilmente iscritto
negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava al 31 dicembre 2016 a 3,056miliardi di euro
complessivi.
257*
Nota Integrativa
Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del
portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31 dicembre 2016:
TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al
31/12/2016 (Debito residuo capitale
- in migliaia di euro)
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
2.545.361
473.039
699.992
399.350
669.729
199.411
83.980
19.860
219.743
75.467
35.483
24.529
54.487
17.867
10.033
1.877
2.765.104
548.506
735.475
423.879
724.216
217.278
94.013
21.737
291.272
51.787
37.031
73.550
74.534
42.271
12.093
6
3.056.376
600.293
772.506
497.429
798.750
259.549
106.106
21.743
Performing loans
Arrears loans
Collateral Portfolio
Defaulted Loans
Totale portafoglio UBI Finance Cb
2
DI CUI
IW
BANK
Anche per il portafoglio ceduto a UBI Finance CB2, il Master Servicer UBI Banca ha delegato alle
Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli
incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator, con
esclusione dei crediti del portafoglio di propria pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi
in carico dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo.
Di seguito si riporta l’ammontare delle somme complessivamente incassate su ogni portafoglio
nel’esercizio 2016:
INCASSI
(dati in migliaia di euro)
PORTAFOGLIO DI CUI BANCO DI DI CUI BANCA
BRESCIA
POP. BERGAMO
COMPLESSIVO
incassi esercizio 2016
535.203
128.749
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
120.777
70.041
DI CUI UBI
BANCA
145.925
DI CUI BANCA
CARIME
DI CUI BANCA DI
VALLE
CAMONICA
46.436
DI CUI IW
BANK
19.485
3.790
Nota: gli i ncassi del portafoglio ceduto da UBI Banca includono anche gli incassi sui portafogli ceduti dalle società incor porate Banca Regionale Eur opea
e Banca Popolare Com mercio ed Industria
Nell’ambito del Programma sono state fatte due emissioni di Covered Bond nell’esercizio 2012,
una nell’esercizio 2014, a cui si è aggiunta una quarta emissione nel secondo semestre del 2015;
nel 2016 si è proceduta ad una quinta emissione, perfezionata nel mese di giugno. Alla data di
riferimento della presente nota, pertanto, l’ammontare dei titoli complessivamente emessi è pari a
2,190 miliardi di euro (valore nominale residuo al 31 dicembre 2016). Non sono state fatte, fino ad
ora, emissioni pubbliche e pertanto tutte le emissioni in essere ad oggi sono “retained” nel
portafoglio di UBI Banca.
258*
Nota Integrativa
Si riportano di seguito le caratteristiche delle singole emissioni:
N. serie
ISIN
Denominazione
Data di
emissione
Data di
scadenza
1
IT0004818701
UBI BANCA TV CB2 due 28/05/2018
28/05/2012
28/05/2018
540.000.000
Retained
2
IT0004864663
UBI BANCA TV CB2 due 29/10/2022
29/10/2012
29/10/2022
500.000.000
Retained
3
IT0005002842
UBI BANCA TV CB2 due 05/03/2019
05/03/2014
05/03/2019
200.000.000
Retained
4
IT0005122418
UBI BANCA TV CB2 due 14/07/2021
14/07/2015
14/07/2021
650.000.000
Retained
5
IT0005202400
UBI BANCA TV CB2 due 24/06/2022
24/06/2016
24/06/2022
300.000.000
Retained
Totale emissioni in essere al 31/12/2016
2.190.000.000
Capitale (*)
Mercato
Nota: (*) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio
I rapporti con la società veicolo UBI Finance CB2
Attivi ceduti – valore di bilancio
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme
delle Banche Originator alla società veicolo UBI Finance CB2, secondo il valore di bilancio esposto
nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale; la classificazione segue
la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio di ciascun originator.
TIPOLOGIA DI CREDITI
Valore di bilancio al
31/12/2016 (migliaia di
euro)
Esposizioni non deteriorate
TOTALE
BANCO DI
BRESCIA
BANCA
POPOLARE
DI
BERGAMO
BANCA
POPOLARE
DI
ANCONA
UBI
BANCA
BANCA
CARIME
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
IWBANK
2.565.364
474.206
702.436
411.050
673.120
200.675
83.857
20.020
222.938
76.995
35.681
25.021
55.503
17.854
9.951
1.933
6.548
715
1.112
1.457
2.549
638
71
06
Inadempienze probabili
142.383
25.383
17.129
33.372
39.987
22.079
4.433
00
Sofferenze
102.094
19.635
14.175
27.071
22.824
13.116
5.273
00
3.039.327
596.934
770.533
497.971
793.983
254.362
103.585
21.959
Esposizioni scadute non
deteriorate
Esposizioni scadute
deteriorate
TOTALE Portafoglio
Cartolarizzato UBI Finance
CB2
Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato più sopra.
259*
Nota Integrativa
Finanziamento Subordinato
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle banche originator
ad UBI Finance CB 2 a fronte delle cessioni dell’esercizio 2016:
CESSIONE
TOTALE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
cessione del 01/06/2016
351.880
52.226
207.348
36.635
55.671
0
0
0
totale erogazioni esercizio 2016
351.880
52.226
207.348
36.635
55.671
0
0
0
Finanziamenti Subordinati erogati
nell'esercizio 2016 (dati in migliaia
di euro)
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
Nota: l'ammontare dei finanziamenti erogati da UBI Banca include i finanziamenti erogati dalle società incorporate Banca Regionale
Europea e Banca Popolare Commercio e Industria
per un ammontare dei finanziamenti subordinati vantati al 31 dicembre 2016 da ciascun
originator nei confronti di UBI Finance CB 2 pari a (in termini di Debito Residuo Capitale):
Ammontare Finanziamenti
subordinati al 31/12/2016 (dati in
migliaia di euro)
Debito residuo capitale
TOTALE
3.141.847
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
621.204
787.323
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
511.740
DI CUI
UBI
BANCA
824.128
DI CUI
BANCA
CARIME
263.377
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
111.343
DI CUI
IW
BANK
22.732
Come per il Programma da 15 miliardi, il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al 31
dicembre 2016 confluisce nel saldo netto delle poste iscritte a voce “150 Altre Attività” nell’attivo
di Stato Patrimoniale, e rappresenta la massima esposizione alla perdita derivante dalla
partecipazione delle Banche (Originator e Finanziatrici) al Programma di Covered Bond, nel caso
in cui si attivasse la garanzia prestata dalla società veicolo e i flussi finanziari derivanti dai
portafogli ceduti a garanzia venissero utilizzati per rimborsare gli investitori, e non fossero quindi
disponibili, in tutto o in parte, per la restituzione agli originator dei Finanziamenti Subordinati. La
capacità di rimborso di tale finanziamento dipende dall’incasso dei crediti del portafoglio segregato
ceduti alla società veicolo da ciascuna banca; coerentemente con l’impostazione contabile
adottata, nel bilancio delle banche originator]si è proceduto a valutare direttamente il portafoglio
sottostante, iscritto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale,
come più sopra indicato.
Anche per il Programma “retained”, allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei
rimborsi da parte dell’emittente UBI Banca, non esiste alcun rischio in merito.
Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2016, che come
indicato, sono ricompresi nel saldo della voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico,
ammontano a 50,1 milioni di euro complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti al
Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi
capitale a disposizione della società veicolo, ammonta complessivamente a 455,3 milioni di euro.
260*
Nota Integrativa
Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca
Originator:
Finanziamenti Subordinati somme rimborsate nell'esercizio
2016 (dati in migliaia di euro)
totale rimborsi esercizio 2016 (*)
Finanziamenti Subordinati interessi pagati e maturati anno
2016 (dati in migliaia di euro)
totale interessi esercizio 2016 (*)
TOTALE
455.300
TOTALE
50.128
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
114.500
105.000
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
9.705
11.323
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
58.900
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
8.781
DI CUI
UBI
BANCA
120.600
DI CUI
UBI
BANCA
12.138
DI CUI
BANCA
CARIME
38.100
DI CUI
BANCA
CARIME
6.256
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
15.200
DI CUI
BANCA DI
VALLE
CAMONICA
1.561
DI CUI
IW
BANK
3.000
DI CUI
IW
BANK
364
(*) i dati al 31/12/2016 di UBI Banca includono le somme pagate separatamente a Banca Popolare Commercio ed Industria ed a Banca
Regionale Europea fino alla data della loro incorporazione in UBI Banca.
Attività di Servicing – Sub-servicing
Per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela
relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha
percepito dalla società veicolo UBI Finance CB2, per quanto di competenza dell’esercizio 2016,
compensi pari a542 mila euro complessivi (incluso quanto relativo ai portafogli cedute da Banca
Regionale Europea ed Banca Popolare Commercio e Industria), mentre i compensi percepiti in
qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano 358 mila euro. Contestualmente le
Banche Rete (escluse Banca Regionale Europea ed Banca Popolare Commercio e Industria), per le
attività di sub-servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi ai
rispettivi portafogli ceduti, per quanto di competenza dell’esercizio 2016, hanno percepito dalla
società veicolo UBI Finance CB2 compensi pari a complessivi 856 mila di euro.
Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è
iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico.
F. Modelli per la misurazione del rischio di credito
In merito alla misurazione del rischio di credito, Il Gruppo UBI ha sviluppato un modello di
Portfolio Credit Risk attraverso il motore di calcolo PCRE di Algorithmics: esso considera il rischio
complessivo di un portafoglio di crediti modellizzando e catturando la componente derivante dalla
correlazione dei default delle controparti, calcolando le perdite creditizie e il capitale a rischio di
credito a livello di portafoglio. Il modello annovera, fra i vari input, le variabili di PD e LGD
utilizzate per finalità di vigilanza.
261*
Nota Integrativa
Sezione 2 Rischi di mercato
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di
vigilanza
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali
Per quanto riguarda gli aspetti generali e organizzativi si rimanda alla corrispondente
informativa relativa al “rischio di tasso di interesse-portafoglio di negoziazione” presente nel
bilancio consolidato.
Di seguito si riportano i principali limiti operativi per il 2016 (incluse riallocazioni e eventuali
nuovi limiti definiti nel corso del secondo semestre):
•
•
•
Massima Perdita Accettabile UBI Trading Book
Limite di VaR a 1 giorno UBI Trading Book
Early Warning su ES
Euro 92,5 milioni
Euro 18,5 milioni
80% ES
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del
rischio di prezzo
Si veda il successivo paragrafo A. “Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione
del rischio di tasso di interesse”.
262*
Nota Integrativa
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività
finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione EURO
Tipologia/Durat a residua
A vist a
Da oltre 3 mesi fino Da oltre 6 mesi fino
a 6 mesi
a 1 anno
Fino a 3 mesi
Da olt re 1 anno
fino a 5 anni
Da oltre 5 anni fino
a 10 anni
Durata
indetermina ta
Oltr e 10 anni
1. Attivit à per cassa
105
105.122
-
-
1.684
2
1
1. 1 Titoli di debito
105
105.122
-
-
1.684
2
1
-
-
-
-
-
1.684
-
-
-
- con opzione rimborso a nticipato
- altr i
-
105
105.122
-
-
-
2
1
1. 2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per c assa
-
59.261
-
-
-
-
-
-
2. 1 P.C.T. pa ssivi
-
59.261
-
-
-
-
-
-
2. 2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
(123.544)
599.032
1.042.612
(748.206)
1.469.876
(1.063.803)
(622.027)
-
3. 1 Con titolo sottostante
-
2.672
410
210
2.782
-
-
-
- Opzioni
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.672
410
210
2.782
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
21.344
7. 348
243
3.683
-
-
-
- Posizioni corte
-
18.671
6. 937
33
901
-
-
-
(123.544)
596.360
1.042. 202
(748.415)
1. 467.094
(1.063. 803)
(622.027)
-
-
907.438
66. 303
27.307
(113.530)
(237. 020)
(596.007)
-
-
983.857
139. 003
78.620
33.188
11. 289
-
-
3. Derivati finanziari
- Altr i derivati
3. 2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
-
76.419
72. 700
51.313
146.718
248. 308
596.007
(123.544)
(311.078)
975. 899
(775.722)
1. 580.624
(826. 784)
(26.019)
-
- Posizioni lunghe
141.255
12. 171.198
3.831. 436
2.219.145
9. 897.624
9.790. 281
1.742.067
-
- Posizioni corte
264.799
12. 482.276
2.855. 537
2.994.867
8. 317.000
10.617. 064
1.768.086
-
- Altr i derivati
263*
Nota Integrativa
1.2 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività
finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE
Tipolog ia/Dur ata r esidua
A vist a
Da oltre 3 mesi fino Da oltr e 6 mesi fino Da oltre 1 a nno fino Da oltr e 5 anni fino
a 1 anno
a 5 anni
a 10 anni
a 6 me si
Fino a 3 mesi
Dur ata
indet erminat a
Oltr e 10 anni
1. Attivit à per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1. 1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimb orso a nticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altr i
-
-
-
-
-
-
-
-
1. 2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per c assa
-
-
-
-
-
-
-
-
2. 1 P.C.T. pa ssivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2. 2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(563.140)
4.499
13.514
(9.337)
( 474)
-
-
3. 1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3. 2 Senza titolo sottostante
-
(563. 140)
4.499
13.514
(9.337)
(474)
-
-
- Opzioni
- Altr i derivati
-
(11. 050)
(7.134)
(23.372)
(17.063)
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
74. 272
64.035
54.255
4. 089
-
-
-
- Posizioni corte
-
85. 322
71.169
77.627
21. 152
-
-
-
-
(552. 090)
11.633
36.886
7. 726
(474)
-
-
- Posizioni lunghe
-
2.122. 833
43.902
48.580
150. 054
-
-
-
- Posizioni corte
-
2.674. 923
32.269
11.694
142. 328
474
-
-
- Altr i derivati
264*
Nota Integrativa
2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di
capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione
Quo tati
Non quo tati
Tipolo gia operazioni/Indice quotazione
ITALIA
A. T itoli d i capitale
- p osizioni lunghe
- p osizioni corte
B. Comp ravendite non ancora r egolate su ti toli di capitale
- p osizioni lunghe
- p osizioni corte
GERMANIA
STATI UNITI
4.887
32
-
2
4.887
32
-
2
-
-
-
-
(2)
-
-
-
56
-
-
-
58
-
-
-
420
-
-
-
420
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- p osizioni lunghe
-
-
-
-
- p osizioni corte
-
-
-
-
C. Altri der ivati su titoli d i capitale
- p osizioni lunghe
- p osizioni corte
D. Derivati su ind ici aziona ri
3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi di
sensitività
Il grafico seguente mostra l’andamento dell’Expected Shortfall nel corso del 2016 per i portafogli
di Trading di UBI Banca.
La linea verticale al 2 febbraio 2016 indica il passaggio dalla misura di rischio del Value at Risk
a quella dell’Expected Shorfall.
8,000,000
7,000,000
6,000,000
5,000,000
4,000,000
3,000,000
2,000,000
1,000,000
Si riporta di seguito l’ES distinta per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio di negoziazione
totale di UBI Banca al 31 dicembre 2016.
265*
Nota Integrativa
Portafoglio di Trading di UBI Banca
31.12.2016
Rischio cambio
Rischio tasso
Rischio azionario
Rischio credito
Rischio volatilità
Effetto diversificazione (1)
Totale (2)
Media
Minimo
Massimo
30.6.2016
106,460
2,359,292
310,179
183,196
613,124
(1,040,547)
386,841
1,159,379
1,292,165
1,087,069
340,878
6,812
598,505
72,906
69,962
95,876
1,120,393
2,833,612
4,028,257
3,751,303
769,123
2,531,704
2,857,888
1,025,212
7,167,272
31.12.2015
234,047
896,287
673,096
280,993
118,270
(692,083)
1,510,610
457,013
573,844
909,554
2,736,345
158,995
(1,284,111)
3,551,640
(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.
(2) L'ES massima è stato rilevata il 30 novembre 2016, l'ES minima il 24 giugno 2016.
N.B.: i dati di raffronto relativi a dicembre 2015 sono riferiti al VaR.
.
Analisi di Backtesting
L’analisi di backtesting, finalizzata a verificare la capacità previsionale del modello di ES
adottato, utilizza un Profit & Loss effettivo calcolato sulla base dei rendimenti delle posizioni del
portafoglio alla giornata precedente.
Viene presentata di seguito l’analisi di backtesting sul portafoglio di negoziazione di UBI Banca
per il 2016.
UBI Banca Trading Book: Backtesting 2016
3
Milioni
2
1
0
-1
-2
-3
-4
-5
-6
04/01
25/01
15/02
07/03
28/03
18/04
09/05
30/05
20/06
11/07
266*
01/08
22/08
12/09
03/10
24/10
14/11
05/12
Nota Integrativa
Analisi di Stress Test
Il Gruppo dispone di un programma di stress testing, volto ad analizzare la reazione dei
portafogli a shock dei fattori di rischio, con l’obiettivo di verificare la capacità del patrimonio di
vigilanza di assorbire ingenti perdite potenziali e di individuare le eventuali misure necessarie a
ridurre i rischi e a preservare il patrimonio stesso.
Le prove di stress basate su shock teorici hanno ad oggetto movimenti estremi creati ad hoc
delle curve di tasso (a breve, medio e lungo termine), dei credit spread, dei tassi di cambio, dei
prezzi delle azioni e delle volatilità
Nella tabella sottostante vengono riportati i risultati degli stress test teorici effettuati sui
portafogli di UBI Banca.
Effetto degli shock teorici sui portafogli di Trading e Banking Book UBI Banca
Dati al 31 dicembre 2016
Risk Factors
Shock
IR
Shock +1bp
Risk Factors
Shock
IR
Shock -1bp
Risk Factors
Shock
IR
Bear Steepening
Risk Factors
Shock
IR
Bull steepening
Risk Factors
Shock
UBI Banca
Trading Book Vigilanza
31 dicembre 2016
UBI Banca
Banking Book
31 dicembre 2016
TOTALE
UBI Banca
31 dicembre
Variazione NAV
Variazione NAV
Variazione NAV
6,757
0.02%
-774,041
-0.01%
-767,284
-0.01%
-145,386
-0.38%
773,752
0.01%
628,367
0.01%
17.90% -
33,590,823
-0.37%
-26,756,232
-0.29%
22,213
0.06%
31,792,967
0.35%
31,815,180
0.35%
IR
Bear Flattening
3,196,163
8.37%
-30,524,574
-0.34%
-27,328,411
-0.30%
Risk Factors
Shock
IR
Bull Flattening
-3,738,708
-9.79%
35,425,446
0.39%
31,686,737
0.35%
Risk Factors
Shock
Equity
+10%
590,577
1.55%
4,022,669
0.04%
4,613,246
0.05%
Risk Factors
Shock
Credit Spread
-259,157
-0.68%
-459,517,858
-5.08%
-459,777,016
-5.06%
206,004
0.54%
-419,100,183
-4.63%
-418,894,179
-4.61%
Flight to quality scenario
6,834,591
L’analisi evidenzia una spiccata sensibilità dei portafogli di UBI Banca a shock sui credit spread
(coerentemente con la presenza di titoli governativi italiani e di titoli corporate) e a shock dei tassi
di interesse (coerentemente con la presenza di titoli obbligazionari e derivati su tasso all’interno
dei portafogli di UBI).
Il sistema dei controlli per i portafogli di Trading Book è ripreso anche per alcuni portafogli
appartenenti al Banking Book
Il grafico seguente mostra l’andamento dell’ES nel corso del 2016 per i portafogli di Banking di
UBI Banca.
La linea verticale al 2 febbraio 2016 indica il passaggio dalla misura di rischio del Value at Risk
a quella dell’Expected Shorfall. Il calo registrato a dicembre 2016 è legato alla manovra di
267*
Nota Integrativa
riqualificazione contabile di titoli governativi italiani dal portafoglio Available for Sale al portafoglio
Held to Maturity.
155,000,000
145,000,000
135,000,000
125,000,000
115,000,000
105,000,000
95,000,000
85,000,000
Il market ES non comprende l’ES sui titoli classificati nella categoria contabile Held to Maturity e il VaR
sugli Hedge Fund.
.
Si riporta di seguito l’ES distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio bancario totale di
UBI Banca al 31 dicembre 2016.
Portafoglio di Banking di UBI Banca
31.12.2016
Rischio cambio
Rischio tasso
Rischio azi onario
Rischio credito
Rischio vol atilità
Effetto diversificazione (1)
Totale (2)
21.231
7.754.723
2.010.191
87.580.613
137.132
(8.225.043)
89.278.847
Media
Minimo
Massimo
30.6.2016
50.75 2
8.049.50 8
1.318.65 8
133.315.81 8
134.64 0
12.693
5.796.596
441.235
87.580.613
6
183.916
12.310.641
2.010.191
150.054.475
237.277
136.640.85 9
89.278.847
152.848.642
50.492
7.747.717
1.239.709
142.676.600
125.923
(5.704.244)
146.136.197
31.12.2015
4 5.701
5.80 2.975
44 4.914
108.65 6.152
14 1.049
115.34 7.417
(1) L'effetto di diversi ficazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio de l Gruppo.
(2) L'ES massima è stato rilevato il 14 marzo 2016, l'ES minimo il 30 dicembre 2016.
N.B.: i dati di raffronto relativi a dicembre 2015 sono riferiti al VaR.
2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - Portafoglio bancario
Il portafoglio bancario è costituito da tutti gli strumenti finanziari attivi e passivi non compresi nel
portafoglio di negoziazione di cui alla sezione 2.1.
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di
interesse e del rischio di prezzo
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
•
sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della
banca (cash flow risk);
•
sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale
dei cash flows futuri (fair value risk).
268*
Nota Integrativa
Il controllo e la gestione del rischio di tasso di interesse strutturale - da fair value e da cash
flow - vengono effettuati in modo accentrato dalla Capogruppo, all’interno del framework definito
annualmente della Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca che individua
metodologie e modelli di misurazione, limiti o soglie di attenzione riguardo al margine di interesse
e alla sensitivity del valore economico del Gruppo.
La misurazione, il monitoraggio ed il reporting dell’esposizione al rischio tasso di interesse sono
effettuati a livello consolidato ed individuale dall’Area Capital & Liquidity Risk Management della
Capogruppo, che provvede su base mensile:
•
ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del
valore del patrimonio sulla base di shock paralleli dei livelli dei tassi su tutti i bucket temporali
della curva;
•
ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni
siano costanti nel corso del periodo), una simulazione di impatto sul margine di interesse
dell’esercizio in corso, considerando l’effetto derivante dall’elasticità delle poste a vista;
Sulla base dell’informativa periodicamente prodotta, il servizio ALM della Capogruppo provvede
a porre in essere le opportune manovre al fine di evitare lo sconfinamento dei limiti ed
eventualmente delle soglie di early warning.
L’esposizione al rischio di tasso viene misurata, attraverso modelli di Gap analysis e Sensitivity
analysis, su tutti gli strumenti finanziari, attivi e passivi, non inclusi nel portafoglio di
negoziazione ai sensi della normativa di vigilanza.
L’analisi di sensitivity del valore economico include una stima degli impatti derivanti dal
fenomeno di estinzione anticipata di mutui e prestiti, indipendentemente dalla presenza di opzioni
di rimborso anticipato definite contrattualmente.
Ad essa è affiancata una stima della variazione del margine di interesse. L’analisi di impatto sul
margine di interesse viene sviluppata su un orizzonte temporale di 12 mesi, tenendo in
considerazione sia la variazione del margine sulle poste a vista (comprensiva del fenomeno della
vischiosità), sia quella sulle poste a scadenza. In tale analisi viene inoltre inclusa una stima
dell’effetto reinvestimento/rifinanziamento dei flussi in scadenza.
La Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca 2016 stabilisce, per la
Sensitivity delle poste a scadenza e delle poste a vista rappresentate mediante il modello
comportamentale, un livello Target pari al 7,5% del totale Fondi Propri individuali ed un Early
Warning pari all’10%. Il valore da confrontare con la soglia di attenzione è dato dal valore assoluto
della Sensitivity negativa che deriva dalla applicazione di due scenari distinti di tasso (shock
parallelo di +/-100 b.p. della curva dei tassi). Nello scenario di riduzione dei tassi di interesse, è
stato posto un vincolo alla negatività degli stessi pari a -75 bps.
Nella medesima Policy, inoltre, è stato previsto un limite all’esposizione complessiva, valutata
nello scenario standard pro-tempore vigente definito dalla normativa prudenziale. L’attuale
scenario di riferimento è dato da uno shock istantaneo e parallelo di +/- 200 bps sull’intero
perimetro delle poste di banking book, ipotizzando un vincolo di non negatività sul livello dei tassi
di interesse. Nel caso in cui si determini una riduzione del valore economico della banca superiore
al 20% dei fondi propri, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Italia approfondiscono i risultati,
riservandosi di adottare opportuni interventi.
Il rispetto dei limiti individuali è perseguito dalle Società del Gruppo tramite contratti derivati
di copertura conclusi con la Capogruppo. UBI Banca procede eventualmente alla chiusura delle
posizioni con controparti esterne al Gruppo, operando coerentemente con gli indirizzi strategici e
nell’ambito dei limiti consolidati definiti dagli Organi di Governo societario.
Per ulteriori dettagli, si rimanda al corrispondente paragrafo presente nella Nota Informativa
del Bilancio consolidato.
269*
Nota Integrativa
B. Attività di copertura del fair value
Al fine di ridurre l’esposizione a variazioni avverse di fair value (fair value hedge) dovute al
rischio di tasso di interesse, al 31 dicembre 2016 sono in essere coperture tramite strumenti
finanziari derivati.
Nello specifico sono in essere:
•
coperture specifiche su titoli available for sale a tasso fisso per circa 7,43 miliardi di euro di
nominale;
•
coperture specifiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 11 milioni di euro di nominale;
•
macro coperture generiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 346 milioni di euro di
nominale;
•
macro coperture generiche sui finanziamenti prefix per circa 259 milioni di euro di
nominale;
•
coperture specifiche su titoli obbligazionari per circa 11,64 miliardi di euro di nozionale;
•
coperture specifiche su 3,26 miliardi di euro di finanziamento passivo con Banca Centrale
Europea (programma TLTRO).
I contratti derivati utilizzati sono del tipo Interest Rate Swap e CAP.
L’attività di verifica dell’efficacia delle coperture è svolta dall’Area Capital & Liquidity Risk
Management della Capogruppo. Nel dettaglio, le verifiche di efficacia vengono effettuate secondo
quanto previsto dai Principi contabili internazionali attraverso test prospettici all’attivazione della
copertura, cui seguono test prospettici e retrospettivi svolti con cadenza mensile.
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
Per UBI Banca al 31 dicembre 2016 è in essere una relazione di copertura di flussi finanziari
(Cash Flow Hedge) per un ammontare nominale di circa 29 mln di euro.
270*
Nota Integrativa
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione EURO
Tipologia/ Durata residua
1. Attivit à per cassa
1. 1 Titoli di debito
- con opzione r imborso anti cipa to
- altri
1. 2 Finanziamenti a banche
1. 3 Finanziamenti a clientela
A vist a
Fino a 3 mesi
Da oltr e 3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltr e 6 mesi fino
a 1 anno
Da oltr e 1 anno fino Da oltre 5 anni fino a
a 5 anni
10 anni
Dur ata
indet erminata
Oltr e 10 anni
7.467.562
24.572.096
6.200.375
787.034
11.162.080
9.736.669
2.875.608
-
242.367
3.133.172
1.666.292
232. 029
4.949. 328
7.513.087
1.725.633
-
1.369
163.367
-
-
50. 477
61.640
-
-
240.998
2.969.805
1.666.292
232. 029
4.898. 851
7.451.447
1.725.633
-
729.902
2.147.492
144.180
59. 644
3.909. 461
-
-
-
6. 495.293
19.291.432
4.389.903
495. 361
2.303. 292
2.223.581
1.149.975
-
- c/c
3. 235.256
-
-
-
-
157.071
-
-
- altri finanzia menti
3. 260.037
19.291.432
4.389.903
495. 361
2.303. 292
2.066.511
1.149.975
-
- con opzione di ri mborso anticipato
- altr i
2. Passività per c assa
2. 1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di ri mborso anticipato
- altr i
2. 2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2. 3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. 4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
352.770
10.928.510
790.576
444. 049
1.918. 348
825.179
1.130.857
-
2. 907.266
8.362.922
3.599.327
51. 313
384. 944
1.241.332
19.119
-
16.938.032
8.696.204
6.851.320
5.916.683
22.475.924
4.371.011
4.088
-
13. 232.087
2.457.148
39.597
2. 247
551
350
1.316
-
12. 964.659
-
-
-
-
-
-
-
267.428
2.457.148
39.597
2. 247
551
350
1.316
-
-
-
-
-
-
-
-
-
267.428
2.457.148
39.597
2. 247
551
350
1.316
-
3. 332.478
986.607
1.337.745
3.483. 351
10.097. 826
3.426
2.758
-
2. 879.689
-
-
-
-
-
-
-
452.789
986.607
1.337.745
3.483. 351
10.097. 826
3.426
2.758
-
373.277
5.252.449
5.473.978
2.431. 085
12.377. 547
4.367.235
13
-
21.239
1.607.872
747.470
55
2. 929
1.036
13
-
352.038
3.644.577
4.726.508
2.431. 031
12.374. 618
4.366.199
-
-
190
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
190
-
-
-
-
-
-
-
(33.609)
(14.155.255)
3.715.244
441.253
11.833.068
( 718.310)
(1.356.956)
-
3. 1 Con titolo sottostante
-
-
-
1. 294
(114. 865)
(161.011)
17
-
- Opzioni
-
-
-
1. 294
(114. 865)
(161.011)
17
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
1. 294
85. 618
-
18
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
200. 483
161.011
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3. 2 Senza titolo sottostante
(33.609)
(14.155.255)
3.715.244
439. 959
11.947. 933
(557.299)
(1.356.973)
-
- Opzioni
(15.534)
55.482
(1.522)
(10.958)
(27. 469)
0
0
-
2.466
55.797
629
190. 597
215. 090
0
0
-
- Altr i derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altr i derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
17.999
315
2.151
201. 554
242. 559
-
-
-
(18.075)
(14.210.736)
3.716.766
450. 917
11.975. 402
(557.299)
(1.356.973)
-
-
1.458.790
3.718.095
451. 881
14.188. 651
2.000.000
-
-
18.075
15.669.526
1.329
964
2.213. 249
2.557.299
1.356.973
-
( 1.009.110)
572.110
54.587
3.419
250.872
-
59
-
+ Posizioni lunghe
1. 595.045
572.110
54.587
3. 419
250. 872
-
59
-
+ Posizioni corte
2. 604.154
-
-
-
-
-
-
-
271*
Nota Integrativa
1.2 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione ALTRE VALUTE
Tipologia/Durata r esidua
1. Attivit à per cassa
1. 1 Titoli di debito
- con opzione r imborso anti cipa to
A vist a
Fino a 3 mesi
Da o ltre 3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre 6 mesi fino
a 1 a nno
Da oltr e 1 anno fino Da oltre 5 anni fino a
a 5 anni
10 anni
Durat a
indete rminata
Oltr e 10 anni
169.971
1.031.853
99.370
31.977
1.571.237
167.248
44
-
11.550
-
-
29.311
1.565. 705
167 .180
-
-
581
-
-
29.311
-
5 .795
-
-
10.969
-
-
-
1.565. 705
161 .385
-
-
1. 2 Finanziamenti a banche
61.711
567.295
15.784
2.386
1. 129
-
-
-
1. 3 Finanziamenti a clientela
96.710
464.558
83.585
280
4. 403
68
44
-
- altri
- c/c
65.353
-
-
-
-
-
-
-
- altri finanzia menti
31.358
464.558
83.585
280
4. 403
68
44
-
- con opzione di ri mborso anticipato
- altr i
2. Passività per c assa
2. 1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di ri mborso anticipato
- altr i
2. 2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2. 3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. 4 Altre passività
-
11.335
-
-
-
-
-
-
31.358
453.223
83.585
280
4. 403
68
44
-
356.241
2.126.741
98.813
73
43
-
-
-
130.913
295.413
-
73
43
-
-
-
130.186
-
-
73
43
-
-
-
727
295.413
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
727
295.413
-
-
-
-
-
-
225.213
1. 831.328
98.813
-
-
-
-
-
222.467
-
-
-
-
-
-
-
2.746
1. 831.328
98.813
-
-
-
-
-
116
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
116
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
597.666
142.301
777.915
(1.576.516)
-
-
-
3. 1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
(1. 212 )
-
-
-
- Opzioni
-
-
-
-
(1. 212 )
-
-
-
- Posiz ioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posiz ioni corte
-
-
-
-
1. 212
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3. 2 Senza titolo sottostante
-
597.666
142.301
777.915
(1.5 75. 304 )
-
-
-
- Opzioni
- Altr i derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
597.666
142.301
777.915
(1.5 75. 304 )
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
597.666
142.301
806.375
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
28.460
1.575. 304
-
-
-
47.434
(47.434)
-
-
-
-
-
-
- Altr i derivati
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
47.484
-
-
-
-
-
-
-
50
47.434
-
-
-
-
-
-
272*
Nota Integrativa
2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Per UBI Banca, al 31 dicembre 2016 sono stati rilevati i seguenti livelli di sensitivity:
•
nello scenario di variazione positiva della curva dei tassi (+100 bp), l’esposizione registrata
in termini di sensitivity risulta pari a -16,35 milioni.
•
nello scenario di variazione negativa della curva dei tassi (-100 bp), invece, si evidenzia un
livello di sensitivity pari a +143,32 milioni di euro.
Entrambi i livelli presentati includono, coerentemente con quanto previsto dai documenti di
Policy, la modellizzazione del profilo comportamentale delle poste a vista secondo il modello
interno stimato.
Gli indicatori risentono dell’incorporazione della Banca Popolare Commercio Industria e Banca
Regionale Europea in UBI Banca.
La tabella sottostante riporta le misure di rischio rilevate per UBI Banca nello scenario di
riferimento, che al 31 dicembre 2016 risulta essere lo scenario di variazione parallela dei tassi di
riferimento pari a +200 bp, rapportate al totale Fondi Propri.
Indicatori di rischiosità - valori puntuali
31/12/2016
31/12/2015
shift parallelo di + 200 bp
1.58%
Riduzione del valore economico / Fondi Propri
1.41%
Al 31 dicembre 2016, l’impatto sul margine di interesse, in ipotesi di shift della curva dei tassi di
riferimento pari a +100 basis point, è pari a -22,14 milioni di euro, mentre in ipotesi di riduzione
degli stessi (-100 bp) l’impatto sul margine di interesse è stimato in +5,05 milioni di euro.
Di seguito è riportato il profilo dei capitali per data di repricing in input al modello interno per il
calcolo dell’esposizione al rischio tasso di interesse.
Profilo del GAP di Periodo
Sbilancio Attivo/Passivo
Derivati di copertura
Estinzioni Anticipate
Gap Complessivo
Milioni
15000
10000
5000
0
-5000
-10000
Sbilancio Attivo/Passivo
Derivati di copertura
Estinzioni Anticipate
Gap Complessivo
1M
3M
6M
1Y
3Y
5Y
7Y
10Y
15Y
20Y
Oltre
-5 020.86
VISTA
1 142.32
11 221.96
1 321.02
-4 855.27
-7 158.08
-5 539.89
4 301.29
-2 109.95
793.46
260.80
1 011.08
-
-4 457.82
-7 513.34
997.40
169.15
6 448.26
2 675.55
-55.10
1 926.06
-86.80
-56.45
-46.92
-
9.20
15.49
23.62
40.77
81.06
44.37
25.46
0.84
-52.80
-86.75
-101.25
-5 020.86
-3 315.50
3 708.62
2 318.42
-4 686.12
-709.81
-2 864.34
4 246.19
-183.89
706.66
204.36
964.17
273*
Nota Integrativa
2.3 Rischio di cambio
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
Il rischio di cambio è determinato sulla base della metodologia proposta da Banca Italia ed è
quantificata nell’8% della posizione netta in cambi. Quest’ultima è determinata come la
componente più elevata (in valore assoluto) fra la sommatoria delle posizioni nette lunghe e la
sommatoria delle posizioni nette corte (posizione per singola valuta), cui si aggiunge l’esposizione
al rischio cambio implicita negli investimenti in OICR.
B. Attività di copertura del rischio di cambio
Per quanto attiene l’analisi della copertura del rischio di cambio si rimanda a quanto esposto nel
paragrafo relativo all’analisi del rischio di tasso di interesse.
Informazioni di natura quantitativa
L’assorbimento per il rischio cambio di fine esercizio è nullo.
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati
Valute
Voci
DOLLARI USA
A. Attività finanziarie
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale
STERLINE
DOLLARI
CANADESI
YEN
TOTAL E
FRANCHI
SVIZZ ERI
AL TRE VALUTE
2.319.612
1.773.746
3.552
13.720
-
3.437
-
6.746
-
618.599
-
113.146
-
3.075.260
1.773.746
3.552
183.534
358.780
-
12.339
1.381
-
2.867
570
-
6.591
155
-
42 9.767
18 8.832
-
13.206
99.940
-
648.304
649.658
-
8.764
2.486.135
2.088.397
397.622
3.234
22.594
20.167
2.427
353
4.799
4.595
204
575
7.048
6.461
587
3.764
31.294
2 2.629
8.665
1.186
30.041
13.105
16.936
17.876
2.581.795
2.155.354
426.441
116
-
-
-
-
-
-
116
-
D. Altre pass ività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Pos izioni Lunghe
5
85.606
(60.165)
188.081
2
5.182
4.893
7.204
1.049
(2.525)
82
21
-
(592.342)
5
621
40.396
(83.159)
(826)
701
40.403
(583.643)
(58.618)
196.689
+ Pos izioni Corte
- Altri de rivati
248.246
145.771
2.311
289
2.607
3.574
21
616
(592.347)
1.527
(82.333)
255.307
(525.025)
1.463.145
1.317.374
206.172
205.883
291.017
287.443
4.353
4.332
1 0.002
60 2.349
76.732
159.065
2.051.421
2.576.446
3.979.602
4.051.760
(72.158)
230.330
230.790
(460)
294.889
294.849
40
11.674
11.380
294
632.986
634.259
(1.273)
191.765
231.029
(39.264)
5.341.246
5.454.067
(112.821)
A.3 Finanziamenti a banche
A.4 Finanziamenti a cliente la
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività
C. Passività finanziarie
C.1 Debiti verso banche
C.2 Debiti verso cliente la
C.3 Titoli di d ebito
C.4 Altre passività finanziarie
+ Pos izioni Lunghe
+ Pos izioni Corte
Totale attività
Totale pass ività
Sbilancio (+/-)
2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse e di prezzo”
(sezione 2.1- 2.2).
274*
Nota Integrativa
2.4 Gli strumenti derivati
A. DERIVATI FINANZIARI
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo
Attività sott ostanti/ Tipolog ie derivati
31.12.2016
Over the counter
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
31.12.2015
Contr opa rti Centrali
Ov er t he count er
C ontroparti Ce ntr ali
43. 381.684
-
41.344.443
109.777
5. 781.611
-
6.381.672
4
37. 183.326
-
34.962.771
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futur es
416.747
-
-
109.773
-
-
-
-
a) Opzioni
b) Swap
e) Altri
2. Titoli di capital e e indici azionari
2
-
-
60.270
a) Opzioni
2
-
-
5
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futur es
-
-
-
60.265
e) Altri
-
-
-
-
5. 233.962
-
5.952.132
-
863.762
-
2.231.840
-
-
-
-
-
c) Forward
4. 370.200
-
3.720.292
-
d) Futur es
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
53.567
-
45.391
-
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
4. Merci
5. Altri sottosta nti
Tot ale
-
-
-
-
48.669.215
-
47.341.966
170.047
275*
Nota Integrativa
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo
A.2.1 Di copertura
Attività sott ostanti/ Tipolog ie derivati
31.12.2016
Over the counter
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Op zioni
b) Swap
31.12.2015
Contr opa rti Centrali
Ov er t he count er
C ontroparti Ce ntr ali
23. 823.021
-
33.727.051
-
459.262
-
4.086.274
-
23. 363.759
-
29.640.777
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futur es
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Op zioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futur es
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
28.711
-
27.674
-
2. Titoli di capital e e indici azionari
3. Valute e oro
a) Op zioni
-
-
-
-
28.711
-
27.674
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futur es
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
4. Merci
-
-
-
-
5. Altri sottosta nti
-
-
-
-
23.851.732
-
33.754.725
-
b) Swap
Tot ale
Nella tabella vengono riportati i valori nozionali dei contratti derivati distinti per tipologia
contrattuale. I contratti swap si riferiscono a operazioni derivate per lo scambio di tasso di
interesse effettuate essenzialmente per le coperture di attività disponibili per la vendita e prestiti
obbligazionari di propria emissione.
276*
Nota Integrativa
A.2.2 Altri derivati
Attività sott ostanti/ Tipo log ie derivati
31. 12.2016
Over the co unter
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
31.12.2015
Co ntr opa rti Centrali
Ov er t he count er
C ontroparti Ce ntr ali
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b ) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d ) Futur es
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
562.26 4
-
589.018
-
2. Titoli di capital e e indici azionari
a) Opzioni
562.26 4
-
589.018
-
b ) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d ) Futur es
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
3. Valute e oro
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b ) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d ) Futur es
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
4. Merci
-
-
-
-
5. Altri sottosta nti
-
-
-
-
562.264
-
589.018
-
Tot ale
277*
Nota Integrativa
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
Port afo gli/Tipologie der ivat i
Fair value posit ivo
Fair value positivo
31. 12.2016
31.12.2015
Over the co unter
A. P or taf oglio di negoziazi one di vigilanza
a) Opzioni
b ) Interest ra te swap
Co ntr opa rti Centrali
Ov er t he count er
C ontroparti Ce ntr ali
725.54 9
-
616.579
64 7
19.82 8
-
28.654
45 4
678.49 2
-
548.218
-
c) Cr oss currency swap
-
-
-
-
d ) Equity swap
-
-
-
-
23.73 8
-
34.995
19 3
e) Forward
f ) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancar io - di copertura
a) Opzioni
31
-
-
3.46 0
-
4.712
-
441.04 2
-
592.409
-
-
-
-
-
441.04 2
-
592.046
-
c) Cr oss currency swap
-
-
363
-
d ) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f ) Futures
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b ) Interest ra te swap
-
-
-
-
c) Cr oss currency swap
-
-
-
-
d ) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f ) Futures
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
1. 166.591
-
1.208.988
647
b ) Interest ra te swap
C. Portafoglio bancar io - altr i derivati
Tot ale
278*
Nota Integrativa
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
Port afo gli/Tipologie der ivat i
Fair value negat ivo
Fair va lue negativo
31.12.2016
31.12.2015
Over the counter
A. P or tafoglio di negoziazi one di vigilanza
Contr opa rti Centrali
Ov er t he count er
C ontroparti Ce ntr ali
890.931
-
60 8.593
15.209
-
2 3.369
-
844.782
-
54 6.067
-
c) Cr oss currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
27.471
-
3 4.445
7
a) Opzioni
b) Interest ra te swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancar io - di copertura
a) Opzioni
b) Interest ra te swap
c) Cr oss currency swap
7
32
-
-
3.437
-
4.712
-
206.398
-
70 0.871
-
-
-
-
-
206.111
-
70 0.871
-
287
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Interest ra te swap
-
-
-
-
c) Cr oss currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
1.097.329
-
1.309.464
7
C. Portafoglio bancar io - altr i derivati
Tot ale
279*
Nota Integrativa
A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per
controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contr atti non rientranti in accordi di
compensazione
Gover ni e Banche
Centrali
Altr i ent i pubblici
B anche
Società di
assic urazione
Società finanziarie
Imprese non
fina nziarie
Altr i sog getti
1) Titoli di de bit o e tassi di interesse
- valore noz ionale
-
-
10.56 8.102
6.435.447
-
2.704.806
133.96 2
- f air value positivo
-
-
14 1.404
5.342
-
238.495
2.36 5
- f air value negativo
-
-
2 3.928
18 7
-
1.008
17
- esposizione futura
-
-
7 1.791
58.97 1
-
18.558
19 0
- valore noz ionale
-
-
-
-
-
-
2
- f air value positivo
-
-
-
-
-
-
94 5
- f air value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
- valore noz ionale
-
-
73 6.464
1.570.434
-
168.688
19.34 3
- f air value positivo
-
-
6.232
7.058
-
874
51 0
- f air value negativo
-
-
9.546
11.06 3
-
3.023
24
- esposizione futura
-
-
5.546
15.70 4
-
1.238
19 3
- valore noz ionale
-
-
4 4.576
-
-
8.991
-
- f air value positivo
-
-
3.074
-
-
421
-
- f air value negativo
-
-
3.215
-
-
258
-
- esposizione futura
-
-
4.346
-
-
706
-
2) Titoli di capitale e indici aziona ri
3) Va lut e e oro
4) Altri va lori
280*
Nota Integrativa
A.6 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per
controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione
Contr atti rientranti in accordi di
compensazione
Governi e Banche
Cent rali
Altri enti pubb lici
- valore nozionale
-
-
17. 038.312
6.501.055
-
-
-
- f air value positivo
-
-
176.778
123.318
-
-
-
- f air value negativo
-
-
672.002
150.943
-
-
-
Banc he
Societ à finanziarie
Società di
assicura zione
Impr ese non
finanziar ie
Altr i sogg etti
1) Titoli di de bit o e tassi di interesse
2) Titoli di capitale e indici aziona ri
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- f air value negativo
-
-
-
-
-
-
-
3) Va lut e e oro
- valore nozionale
-
-
2. 522.517
216.518
-
-
- f air value positivo
-
-
16.832
1.902
-
-
-
- f air value negativo
-
-
14.882
835
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- f air valure negativo
-
-
-
-
-
-
-
4) Altri va lori
281*
Nota Integrativa
A.7 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non
rientranti in accordi di compensazione
Co ntr atti non rientranti in accor di di
co mpensazione
Go verni e Banche
Centr ali
Altri enti pubblici
Banche
Società di
assicur azione
Societ à finanziarie
Imprese non
finanziarie
Altri soggett i
1) Titoli di de bit o e tassi di interesse
- valore nozionale
-
-
38.656
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
13.122
-
-
-
-
- f air value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
193
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
2 33.110
25 3.01 9
67 .847
8. 288
- f air value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- f air value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
19.371
2 0.242
58
601
- valore nozionale
-
-
28.711
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- f air value negativo
-
-
287
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
1.436
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- f air value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
2) Titoli di capitale e indici aziona ri
3) Va lute e oro
4) Altri va lori
282*
Nota Integrativa
A.8 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti
rientranti in accordi di compensazione
Contr atti rientranti in accordi di
compensazione
Gover ni e Banc he
Centrali
Altri enti pubblici
Ba nche
Società finanziarie
Società di
assic urazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggett i
1) Titoli di de bit o e tassi di interesse
- valore nozionale
-
-
10.91 3.934
12. 870 .431
-
-
-
- f air value positivo
-
-
245.914
182 .006
-
-
-
- f air value negativo
-
-
128.797
77 .314
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- f air value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- f air value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- f air value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- f air value negativo
-
-
-
-
-
-
-
2) Titoli di capitale e indici aziona ri
3) Va lut e e oro
4) Altri va lori
283*
Nota Integrativa
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sot tostanti/Vit a residua
Olt re 1 anno e
fino a 5 anni
Fino a 1 anno
A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indi ci a zionar i
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
A.4 Derivati finanziari su altri valori
B) Portafoglio bancario
Olt re 5 anni
Totale
10.539.497
14.590.746
23.538.973
48.669.216
5.309.671
14.533.039
23. 538.973
43.381.683
2
1
-
3
5.180.371
53.592
-
5.233.963
49.453
4.114
-
53.567
1.646.528
16.659.185
6.108.284
24.413.997
B. 1 Der ivati f inanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
1.643.465
16.265.284
5. 914.273
23.823.022
B. 2 Der ivati f inanziari su titoli di capi tale e indici azionari
3.063
365.190
194.011
562.264
B. 3 Der ivati f inanziari su tassi di cambio e oro
-
28.711
-
28.711
B. 4 Der ivati f inanziari su altri valori
-
-
-
-
Totale 31.12.2016
12.186.025
31.249.931
29.647.257
73.083.213
Totale 31.12.2015
22.219.242
30.170.061
29.296.406
81.685.709
284*
Nota Integrativa
A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte / rischio finanziario – Modelli interni
UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario di controparte dei
derivati finanziari OTC.
B. DERIVATI CREDITIZI
B.1 Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo
In UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi.
B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti
Non si segnalano derivati creditizi OTC con fair value lordo positivo.
B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti
Non si segnalano Derivati creditizi OTC con fair value lordo negativo.
B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti
non rientranti in accordi di compensazione
Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti non rientranti in accordi di compensazione.
B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti
rientranti in accordi di compensazione
Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione.
B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali
In UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi.
B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario – Modelli interni
UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario e di controparte
dei derivati creditizi.
285*
Nota Integrativa
C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI
C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per
controparti
Gover ni e Banche
Cen tr ali
Altr i ent i pu bblici
S ociet à
fin anziarie
- fair value positivo
-
-
118.321
213.804
-
-
-
- fair value negativo
-
-
494.476
135.671
-
-
-
- espo sizio ne futura
-
-
131.078
89.270
-
-
-
- rischio di controparte netto
-
-
136.189
87.443
-
-
-
Ban che
S ociet à di
assicu razione
I mprese n on
finanziarie
Altri soggett i
1) Accordi bi laterali Derivati Finanziari
2) Accordi bi laterali Derivati Creditizi
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- espo sizio ne futura
-
-
-
-
-
-
-
- rischio di controparte netto
-
-
-
-
-
-
-
3) Accordi "Cross product"
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- espo sizio ne futura
-
-
-
-
-
-
-
- rischio di controparte netto
-
-
-
-
-
-
-
Sezione 3 Rischio di liquidità
Informazioni di natura qualitativa
A.
Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si riferisce alla capacità o meno della Banca di far fronte alle proprie
obbligazioni di pagamento e/o di raccogliere sul mercato fondi addizionali (funding liquidity risk),
oppure alla possibilità che il valore di una eventuale liquidazione di alcune attività differisca
significativamente dai correnti valori di mercato (asset liquidity risk).
A livello consolidato ed individuale il rischio di liquidità è regolato nell’ambito della Policy a
presidio dei Rischi Finanziari che, oltre alla definizione dei limiti di esposizione e delle relative
soglie di early warning, declina anche le regole volte al perseguimento ed al mantenimento,
mediante politiche di raccolta e impiego coordinate ed efficienti, dell’equilibrio strutturale per le
Banche Rete e le Società Prodotto.
La Policy ha infine l’obiettivo di rendere omogenee, per tutte le società del Gruppo, sia le
modalità di intervento che i criteri di identificazione delle condizioni economiche, individuando
eventualmente a priori le specifiche eccezioni.
I presidi del rischio di liquidità per conto delle Banche Rete sono accentrati presso la
Capogruppo e competono:
•
all’Area Finanza (presidio di 1° livello) che provvede al monitoraggio giornaliero della
liquidità e alla gestione del rischio nell’ambito dei limiti definiti;
•
all’Area Capital & Liquidity Risk Management (presidio di 2° livello), cui compete la
misurazione degli indicatori sintetici di rischio e la verifica periodica del rispetto dei limiti
Con particolare riferimento alla posizione in termini di equilibrio strutturale, il rischio di
liquidità è monitorato principalmente attraverso un modello di liquidity gap in cui viene
determinata l’evoluzione temporale dei flussi di cassa netti, allo scopo di evidenziare eventuali
criticità nelle condizioni di liquidità attesa. A livello individuale è stabilito un livello target di
286*
Nota Integrativa
sostanziale equilibrio tra raccolta, valutata in base al grado di stabilità, e impieghi, valutati in
base al grado di liquidabilità.
Ulteriori informazioni, relative all’attività del Gruppo sul mercato interbancario, sono riportate
nella Relazione sulla Gestione, cui si rimanda.
Operazioni di auto cartolarizzazione
Per quanto riguarda le operazioni di “auto cartolarizzazione” nella quali la Banca, in qualità di
Originator, sottoscrive all’atto dell’emissione il complesso delle passività emesse dalla società
veicolo, si rimanda a quanto indicato nella Sezione 1, capitolo 1 – Rischio di Credito, paragrafo C.
Operazioni di cartolarizzazione della presente Nota.
287*
Nota Integrativa
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: EURO
Voci/Sc aglioni temporali
Att ività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di deb ito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- B anche
Da o ltr e 1
gior no a 7
giorni
A vist a
Da oltre 7
gio rno a 15
gior ni
Da oltre 15
g ior ni a 1 mese
Da olt re 1
Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da ol tre 1 a nno
mese fino a 3
fino a 6 mesi
fino a 1 anno
fino a 5 anni
mesi
Ol tre 5 anni
Dur ata
indet erminata
676.056
6.986.214
2.003.757
1.298.148
855.676
1.054.462
2.792.586
4.973.732
22.867.489
18. 004.526
2
-
5.0 02
-
113.243
34. 543
49 1.7 02
4. 155.000
7. 410.000
-
131.1 77
-
-
-
14.586
24. 022
1.89 8.307
2. 779.233
800.212
8.9 12
233.2 03
-
-
-
-
-
-
-
-
-
6.621.833
2.00 3.757
1.2 93.1 46
8 55. 676
926.633
2.7 34. 022
2.58 3.723
15. 933.257
9. 794.313
6 67.1 44
6 67.1 44
729.5 23
316
1.0 31.7 39
5. 079
45.842
90. 997
21 7.4 29
4. 206.287
-
5.892.310
2.00 3.441
2 61.4 07
8 50. 597
880.792
2.6 43. 025
2.36 6.294
11. 726.970
9. 794.313
-
Passività per cassa
16.882.894
2.478.919
6.292
718.284
1.095.356
2.942.336
7.097.057
28.908.585
5. 195.532
-
B.1 Depositi e conti correnti
1 6.391.291
4 0.000
-
1 31. 261
393.635
9 35. 935
3.45 7.492
1.085
-
-
3.283.868
4 0.000
-
1 30. 029
392.006
9 30. 313
3.45 5.315
-
-
-
1 3.107.423
-
-
1. 232
1.630
5. 622
2.1 77
1.085
-
-
- C lientela
- B anche
- C lientela
B.2 Titoli di debito
272.0 82
399
2 18
4 45. 523
670.663
1.8 93. 028
3.51 7.076
18. 423.215
5. 012.946
-
B.3 Altr e passività
219.5 20
2.43 8.521
6.0 74
1 41. 500
31.058
1 13. 373
12 2.4 88
10. 484.284
182.585
-
(2.493.750)
725.018
177.471
(82.968)
225.278
75.513
291.261
1.229.367
(21.404)
-
-
302.521
1 77.4 59
(1 07. 665)
178.679
24. 580
(1 2.2 61)
(102 .844)
(160 .998)
-
-
38 4.019
1 78.9 28
1.6 90. 373
330.318
1 05. 021
8 4.9 69
110.232
18
-
Opera zioni "fuori b ila ncio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di cap ita le
- Posiz ioni lunghe
- Posiz ioni corte
-
8 1.498
1.4 69
1.7 98. 038
151.639
80. 440
9 7.2 30
213.076
161.017
(159.137)
1.665
(0)
(663)
26.169
16. 813
6 7.8 38
-
-
-
- Posiz ioni lunghe
686.2 11
1.869
-
6. 999
33.932
36. 657
9 8.8 64
-
-
-
- Posiz ioni corte
845.3 48
204
0
7. 661
7.762
19. 844
3 1.0 26
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posiz ioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posiz ioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
( 2.336.153)
42 0.832
13
25. 359
20.430
34. 120
23 5.6 34
1. 332.108
139.595
-
C.2 Derivati finanziari senza scambio d i capitale
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
C.4 Impegni irrevocabili ad erogar e f ondi
- Posiz ioni lunghe
268.0 02
42 0.832
13
25. 359
20.430
34. 120
23 5.6 34
1. 332.108
139.595
2.604.154
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.540
-
-
-
-
-
51
103
-
-
C.6 Garanzie finanz iarie ricevute
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.7 Derivati cred itiz i con scambio di capitale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posiz ioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posiz ioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posiz ioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posiz ioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posiz ioni corte
C.5 Garanzie finanz iarie rilasciate
C.8 Derivati cred itiz i senza scamb io di capitale
288*
Nota Integrativa
1.2 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie – Altre valute
Voci/Scaglioni temporali
Att ività per cassa
Da oltre 1 g iorno Da olt re 7 giorno
Da oltre 15
Da oltre 1 me se
a 7 giorni
a 15 giorni
giorni a 1 mese
fino a 3 mesi
A vista
Da olt re 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Durata
indeterminata
129.908
243.472
15.870
151.868
398.204
42.702
66.671
1.699.317
317.843
-
266
-
-
-
1.767
6.179
18.865
1. 555.592
152.026
-
A.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
844
-
29.304
-
0
-
A.3 Quote OICR
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
129.642
243.472
15.870
151.868
395.593
36.523
18.502
143.724
165.817
-
- B anche
61.709
159.402
4.399
23.564
354.756
20.559
2.417
22 .059
-
-
- C lientela
67.933
84.070
11.471
128.305
40.837
15.964
16.084
121.665
165.817
-
355.112
350.938
597.682
970.221
209.073
98.813
102
43
-
-
352.159
251.944
68.861
96.229
94.984
-
102
43
-
-
- B anche
222.860
251.447
68.861
95.868
94.984
-
-
-
-
-
- C lientela
129.299
497
-
360
-
-
102
43
-
-
B.2 Titoli di debito
116
0
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altr e passività
2.837
98.994
528.820
873.992
114.089
98.813
-
-
-
-
46.200
(310.081)
( 178.503)
108.179
(221.282)
(25.902)
11.345
(39.260)
-
-
-
(310. 081)
(178.503)
108.179
(172.838)
(25.782)
13.292
(39.260)
-
-
-
68.954
6.100
1.797.862
153.242
77.272
101.382
11.841
-
-
A.1 Titoli di Stato
A.4 Finanziamenti
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
Opera zioni "fuori b ila ncio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capita le
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
-
379.035
184.603
1.689.683
326.080
103.055
88.090
51.101
-
(1.233)
-
-
-
(1.011)
(120)
(1.947)
-
-
-
5.298
-
-
-
-
76
-
-
-
-
6.532
-
-
-
1.011
196
1.947
-
-
-
47.434
-
-
-
(47.434)
-
-
-
-
-
47.434
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
47.434
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
50
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
50
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogar e f ondi
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
289*
Nota Integrativa
Sezione 4 Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
A.
Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla
disfunzione di processi, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Vi rientrano ad
esempio le perdite derivanti da frodi49, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità
dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi
naturali. Con riferimento alla loro
manifestazione monetaria, tale definizione include il rischio legale50, il rischio modello51, le perdite
operative in sovrapposizione con il rischio di mercato52 e le perdite operative in sovrapposizione
con il rischio di credito53. Dalla definizione di rischio operativo sono esclusi il rischio
reputazionale54 ed il rischio strategico55.
Con il fine di garantire un profilo di rischio coerente con la propensione definita dall’Organo di
supervisione strategica, il Gruppo ha definito un Modello Organizzativo basato sulla combinazione
di diverse componenti individuate in funzione del ruolo ricoperto e della responsabilità assegnata
dall’organigramma aziendale. Le diverse componenti sono individuate centralmente, presso la
Capogruppo, e localmente, presso le singole entità giuridiche.
Il modello prevede l’accentramento presso la Capogruppo delle funzioni di indirizzo e del sistema
dei controlli di secondo e terzo livello.
In ciascuna entità giuridica sono stati individuati più livelli di responsabilità, di seguito elencati,
attribuiti in funzione dell’ambito di operatività:
Referente Rischi Operativi (RRO): presso la Capogruppo è individuato nella figura del
Consigliere Delegato. Nelle altre entità giuridiche è individuato nella figura dell’Amministratore
Delegato o del Direttore Generale o nella figura aziendale equivalente secondo il proprio
regolamento aziendale. Il Referente Rischi Operativi è il responsabile, nell’ambito della propria
entità giuridica, dell’intero sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo;
Supporto Rischi Operativi Locale (SROL): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile
della struttura preposta al controllo rischi o nella figura aziendale equivalente secondo proprio
regolamento aziendale. Nell’ambito della propria entità giuridica supporta il Referente Rischi
Operativi nella realizzazione e nel coordinamento del sistema di gestione dei rischi operativi
definito dalla Policy di Gruppo. Tenendo conto della sua complessità organizzativa, per la sola
Capogruppo, tale ruolo è suddiviso in due figure:
49
In fase di accertamento dei fatti e delle responsabilità le presunte frodi devono essere equiparate alle frodi accertate.
Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa di violazioni normative, procedimenti legali o azioni
volontarie assunte per evitare il manifestarsi di un rischio legale (la definizione di rischio legale include anche le perdite derivanti da rischi di
riciclaggio, misconduct events ed i rischi di non conformità).
51
Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa dei modelli utilizzati nei processi decisionali (ad
esempio, modelli di pricing, modelli per la valutazione degli strumenti finanziari e/o di copertura, modelli utilizzati per il monitoraggio del
controllo dei limiti dei rischi, ecc.). Sono escluse dalla definizione di rischio modello le perdite sostenute a causa di sottovalutazioni dei
requisiti patrimoniali calcolati utilizzando modelli interni sottoposti all’approvazione delle Autorità di Vigilanza.
52
Definite come le perdite e/o i costi aggiuntivi legati alle transazioni finanziarie, incluse quelle relative alla gestione del rischio di mercato,
causate da inadeguatezza e/o disfunzioni delle procedure, da errori operativi e/o di data entry, carenze dei sistemi di controllo interno,
inadeguatezza dei processi di Data Quality, indisponibilità dei sistemi ICT, comportamenti non autorizzati, colposi e/o dolosi delle persone
e/o da altri eventi esterni.
53
Definite come perdite economiche generatesi in fase di collocamento di un prodotto creditizio e/o nell’ambito del processo del credito,
causate prevalentemente da un rischio operativo.
54
Definito come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della
Banca/Società da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza.
55
Definito come il rischio connesso ad errate decisioni in materia di strategie di business o ad intempestività nel processo decisionale di
adeguamento al mercato.
290*
Nota Integrativa
50
•
Supporto Rischi Operativi Territoriale (SROT): tale ruolo è individuato nella figura
del responsabile del Servizio Supporto e Controlli in staff al Responsabile Macroarea
Territoriale e al Responsabile della Direzione Coordinamento Commerciale in staff al
Responsabile Top Private Banking e Corporate & Investment Banking
•
Supporto Rischi Operativi Centrale (SROC): tale ruolo è individuato nella figura del
Responsabile delle strutture a riporto dei Chief Lending Officer, Chief Commercial Officer,
Chief Wealth and Welfare and Officer e Chief Operating Officer e al Responsabile delle
strutture a cui sono demandate attività specialistiche56
Risk Champion (RC): per la Capogruppo tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture
a diretto riporto dei Responsabili Macroarea Territoriale, Top Private Banking e Corporate &
Investment Banking, ai Responsabili delle Direzioni e ai Responsabili delle strutture a diretto
riporto del Supporto Rischi Operativi Centrale; per le altre società, ai Responsabili delle
strutture a diretto riporto del Consigliere Delegato, della Direzione Generale, ai Responsabili
delle Direzioni57.
Il ruolo di Risk Champion è altresì attribuito, anche in assenza di specifica struttura
organizzativa, ai soggetti cui spettano le responsabilità di attività specialistiche58.
I Risk Champion riferiscono direttamente al Referente Rischi Operativi (RRO) tramite il
Supporto Rischi Operativi Locale (SROL), il Supporto Rischi Operativi Territoriale (SROT) o il
Supporto Rischi Operativi Centrale (SROC). Ad essi è demandata la responsabilità di presidiare
operativamente il corretto svolgimento del processo di gestione dei rischi operativi in relazione
all’attività di competenza e del coordinamento dei Risk Owner di riferimento;
Risk Owner (RO): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture con riporto gerarchico a
un Risk Champion. Ad essi è demandato il compito di riconoscere e segnalare gli eventi di
perdita e/o potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo che si manifestano nel corso
delle attività quotidiane;
Addetto Contabile: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate
nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di contabilità operativa. Ad essi è
demandata la responsabilità di assicurare la corretta e completa contabilizzazione delle perdite
operative;
Funzione Assicurazioni: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate
nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di gestione dei sinistri per i quali è
prevista una copertura assicurativa. Ad essi è demandata la responsabilità del corretto e
completo censimento dei rimborsi assicurativi e di tutte le informazioni di supporto.
Il sistema di misurazione
Il sistema di misurazione tiene conto dei dati di perdita operativa interni, esterni, dei fattori del
contesto operativo e del sistema dei controlli interni, in modo da cogliere le principali determinanti
di rischio (in particolar modo quelle che influiscono sulla coda delle distribuzioni) e da incorporare
i cambiamenti intervenuti nel profilo di rischio.
56
A titolo esemplificativo e non esaustivo, attività per la gestione di: prevenzione e protezione sul lavoro come definita dalla normativa
81/2008, attività di antiriciclaggio e antiterrorismo, controlli contabili come definiti dalla normativa 262/2005, pratiche legali e fiscali, ecc.
57
In considerazione della complessità operativa sottostante agli ambiti di attività da essi presidiati, con il fine di agevolare l'attività di
rilevazione ed aggiornamento del sistema di Loss Data Collection, sono esclusi dall’attribuzione del ruolo di Risk Champion i Chief e i
Condirettori Generali (ove previsti), i quali saranno periodicamente informati dai Risk Champion a proprio riporto gerarchico.
58
A titolo esemplificativo e non esaustivo, attività per la gestione di: reclami, ’intermediazione titoli, sicurezza logica e fisica, disaster
recovery e della continuità operativa ecc.
291*
Nota Integrativa
Per ulteriori dettagli sul funzionamento del modello di calcolo si rimanda al paragrafo dedicato al
requisito patrimoniale.
Il sistema di reporting
Il monitoraggio dei rischi operativi assunti è realizzato mediante un sistema di reporting
standard articolato sui medesimi livelli di responsabilità previsti dal modello organizzativo.
L’attività di reporting direzionale è svolta in service dalla funzione di controllo dei rischi operativi
della Capogruppo che periodicamente predispone:
–
l’analisi andamentale delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data
Collection e dei relativi recuperi realizzati;
–
le analisi di benchmark con i dati di Sistema;
–
la sintesi delle valutazioni dell’esposizione ai rischi potenziali;
–
il dettaglio delle aree di vulnerabilità individuate e degli interventi di mitigazione
intrapresi.
In virtù delle funzioni attribuite dal Regolamento Generale Aziendale, il monitoraggio del profilo di
rischio assunto da ciascuna società del Gruppo, la sua coerenza con gli obiettivi di rischio, nonché
il rispetto dei limiti operativi sono demandati alla struttura di controllo dei rischi della
Capogruppo. A conclusione dell’attività di monitoraggio del profilo di rischio, sono identificati i più
opportuni interventi correttivi, che confluiranno nel Portafoglio Progetti annuale.
Come ulteriore forma di mitigazione, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze
assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti
richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale.
Rischio legale
La Banca è coinvolta in una pluralità di procedimenti legali originati dall’ordinario svolgimento
della propria attività. A fronte delle richieste ricevute, la Banca ha ritenuto di appostare congrui
accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a rischio, alla
valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di “probabilità” e/o “possibilità” così
come definiti dai Principi Contabili-IAS 37 e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza
in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne con certezza l’esito finale, si ritiene
che l’eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che
complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della
Banca.
I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato
un rischio probabile da parte della Banca sono:
•
azione di revocatoria fallimentare, rinveniente dalla ex Banca Popolare Commercio e
Industria, esercitata dalla FDG Spa;
•
un contenzioso per una richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità
contrattuale, derivante dal recesso da un contratto avente ad oggetto la realizzazione di un
software.
I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato
un rischio possibile (o una passività potenziale) da parte della Banca sono:
•
azione di risarcimento, in fase di cassazione, dopo le sentenze favorevoli alla Banca in primo
e secondo grado, riveniente dalla ex Centrobanca, intentata dal liquidatore di una società, per un
292*
Nota Integrativa
presunto danno generato dal contenuto di dichiarazioni rilasciate dalla ex Centrobanca a terzi
circa la disponibilità di titoli depositati dalla società presso la Banca;
•
una causa promossa da un soggetto beneficiario di contribuzioni pubbliche in relazione alle
quali UBI Banca (subentrata alla ex Centrobanca nelle convenzioni da quest’ultima a suo tempo
sottoscritte con gli Enti Agevolanti per la gestione degli adempimenti connessi all’istruttoria delle
pratiche agevolative) è stata citata in solido con l’Ente Agevolante interessato in qualità di Banca
Concessionaria mandataria del medesimo. In particolare trattasi di un giudizio pendente avanti il
Tribunale Civile di Roma in cui la controparte chiede l’annullamento di un provvedimento
ministeriale di revoca delle agevolazioni (disposto per morosità protratta nel rimborso di un
finanziamento concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, in conformità a quanto
espressamente previsto dalla normativa di riferimento) e il conseguente avvio del recupero coattivo
delle medesime, per 4,3 milioni di euro, oltre al risarcimento di asseriti danni da ciò derivanti,
quantificati in 24 milioni di euro, causati dalla revoca di presunti affidamenti bancari concessi
alla società; la pratica agevolativa oggetto di contestazione è stata istruita dalla Banca Popolare
dell’Emilia Romagna, aderente a Raggruppamento Temporaneo di Imprese di cui UBI Banca è
capofila, che dovrà tenere indenne la Banca da ogni spesa e rischio causa;
•
contestazioni inerenti all’operatività in titoli di una controparte corporate, rinvenienti dalla
ex Banca Popolare Commercio e Industria. Causa vinta dalla Banca in primo grado nel corso del
2011; in data 2 aprile 2015, a seguito del ricorso avanzato dalla controparte, la Corte d’Appello ha
disposto il respingimento delle istanze della parte attrice; nel luglio del 2015 la controparte ha
presentato ricorso in Cassazione; si resta in attesa della fissazione dell’udienza;
•
atto di citazione, notificato ad UBI Banca da parte di due fondi, azionisti della Banca,
(all’origine gli attori erano tre ma il maggiore di essi ha rinunciato all’azione) contenente richieste
di risarcimento in relazione all’ammontare del rimborso delle azioni oggetto di recesso a seguito
della trasformazione di UBI Banca in società per azioni, avvenuta nel contesto della c.d. “riforma
delle banche popolari” [di cui all’art. 28, comma 2 ter del Testo Unico Bancario – introdotto con il
D.L. 3/2015, convertito con Legge 33/2015 2015 - il quale stabilisce che “nelle banche popolari
(…) il diritto di rimborso alle azioni nel caso di recesso, anche a seguito di trasformazione (…), è
limitato secondo quanto previsto dalla Banca d’Italia, anche in deroga a norme di legge, laddove
ciò sia necessario ad assicurare la computabilità delle azioni nel patrimonio di vigilanza di qualità
primaria della banca”]. La Banca ritiene che la posizione assunta in tema di rimborso delle azioni
degli azionisti receduti sia solida anche alla luce dei pareri dei legali che l’assistono e si ècostituita
in giudizio chiedendo il rigetto delle domande proposte. Il Consiglio di Stato, in sede di appello
contro sentenze del TAR che avevano rigettato i ricorsi presentati da alcune associazioni di
consumatori e soci di alcune banche popolari, ha successivamente ritenuto non manifestamente
infondati alcuni dubbi di costituzionalità inerenti alla predetta normativa, in particolare sui
seguenti motivi (1) presupposti di necessità ed urgenza legittimanti l’emanazione di un decreto
legge; (2) possibilità che il rimborso dei soci recedenti possa essere limitato/escluso e non invece
solo differito nel tempo, con riconoscimento di un interesse; (3) attribuzione alla Banca d’Italia di
un potere normativo anche in deroga alla legge. Non sono noti i tempi in cui sarà pronunciata la
decisione della Corte Costituzionale; peraltro si registra la sentenza 21 dicembre 2016 della Corte
Costituzionale (emessa nell’ambito di un diverso giudizio promosso dalla Regione Lombardia) di
rigetto, tra l’altro, del primo motivo. Sono in corso approfondimenti funzionali a valutare se e
quale possa essere l’eventuale impatto economico–patrimoniale su UBI Banca delle decisioni del
Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale, anche tenuto conto della normativa comunitaria
applicabile. In particolare, non è possibile stabilire se e di che ammontare potrebbe essere
l’eventuale esborso in capo a UBI, né gli effetti negativi che ne potrebbero derivare sulla situazione
economica e patrimoniale della stessa, sia perché occorre attendere che sia emessa la pronuncia
della Corte Costituzionale e conoscere le relative motivazioni, sia perché la questione di diritto
relativa agli effetti sulla situazione di UBI di un’eventuale sentenza che dichiarasse
l’incostituzionalità della normativa de qua è complessa e non vi sono precedenti. In tale contesto,
293*
Nota Integrativa
verranno altresì considerati gli eventuali interventi normativi che dovessero essere adottati in
proposito;
•
provvedimento del 21 gennaio 2016, con il quale l’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato (“AGCM”) ha avviato, nei confronti dell’Associazione Bancaria Italiana (“ABI”),
un’istruttoria ipotizzando che l’accordo interbancario relativo al servizio SEDA, così come
delineato dalla stessa ABI nel 2013, possa costituire una delibera di associazione di imprese
restrittiva della concorrenza (59). In particolare, l’AGCM – benché la documentazione relativa al
servizio SEDA fosse stata precedentemente presentata dall’ABI all’AGCM stessa – si è concentrata
sul modello di remunerazione delineato dall’ABI che prevede, in luogo dell’applicazione di
multilateral interchange fees (cd. “MIF”, utilizzate prima dell’introduzione di SEDA), il pagamento,
da parte del creditore in favore della banca del debitore, di commissioni negoziate tra questi due
soggetti (nei limiti di importi massimi pubblicizzati). Il 13 aprile 2016 l’AGCM ha ampliato
l’istruttoria ad 11 banche (tra cui UBI). In parallelo al procedimento si è svolto un “tavolo di
confronto” tra le parti coinvolte e l’AGCM volto a declinare un diverso sistema di remunerazione di
SEDA. Il 26 gennaio 2017 l’AGCM ha notificato ad UBI Banca la comunicazione delle risultanze
istruttorie (“CRI”), secondo la quale, tra l’altro, la presunta intesa coinvolgerebbe anche il servizio
SEPA DD. Il 13 aprile 2017 si terrà l’audizione finale, prima della quale UBI Banca presenterà
proprie memorie difensive. UBI Banca intende contestare la CRI producendo evidenze ed
argomentazioni difensive volte a smentire le relative accuse, riservandosi di farle valere anche in
sede giurisdizionale di fronte al TAR Lazio di Roma e al Consiglio di Stato.
Rispetto a quanto commentato nella Nota integrativa al Bilancio al 31 dicembre 2015, si
registrano, quali contenziosi rilevanti conclusi:
•
tre procedimenti avviati nei confronti di UBI Banca (in qualità di incorporante di
Centrobanca) dai Fallimenti delle Società del Gruppo Burani, Burani Designer Holding NV (“BDH”)
e Mariella Burani Family Holding Spa (“MBFH”), tutti instaurati presso il Tribunale di Milano. In
connessione a questi ultimi, si precisa che la Banca ha ricevuto una lettera per conto del
fallimento della Società Mariella Burani Fashion Group con la quale si chiede un risarcimento dei
danni sulla base sostanzialmente di argomentazioni già affrontate nei predetti procedimenti;
•
l’impugnativa assembleare; con sentenza depositata in cancelleria il 20 febbraio 2016, il
Tribunale di Brescia, Sezione Specializzata in materia di Impresa, definitivamente decidendo, ha
respinto l'azione promossa dal Deputato Giorgio Jannone e da altri otto Soci volta
all'annullamento della delibera del 20 aprile 2013 con cui l'Assemblea dei Soci di UBI Banca aveva
nominato il Consiglio di Sorveglianza per il triennio 2013-2014-2015. Con la medesima sentenza
il Tribunale di Brescia ha rigettato la domanda di risarcimento del danno formulata dagli attori e
li ha condannati alla refusione delle spese di lite a favore di UBI Banca;
•
una causa promossa da soggetti beneficiari di contribuzioni pubbliche in relazione alle quali
UBI Banca (subentrata alla ex Centrobanca), in qualità di Banca Concessionaria, è stata citata in
solido con gli Enti Agevolanti interessati, di cui è mandataria, per una posizione agevolativa
istruita da banca terza aderente a proprio RTI.
Rispetto a quanto riportato nell’informativa al 31 dicembre 2015, sono state riclassificate come
rischio remoto le seguenti cause:
•
una causa promossa da soggetti beneficiari di contribuzioni pubbliche in relazione alle quali
UBI Banca (subentrata alla ex Centrobanca), in qualità di Banca Concessionaria, è stata citata in
solido con gli Enti Agevolanti interessati mandataria dei medesimi (categorizzata come rischio
possibile al 31 dicembre 2015);
•
una causa di lavoro avviata nei confronti della ex Centrobanca, vinta in primo e in secondo
grado da UBI Banca (categorizzata come rischio probabile al 31 Dicembre 2015 già riclassificata
come rischio possibile a Settembre 2016).
(59) Il SEDA è un servizio aggiuntivo, offerto facoltativamente alla clientela per colmare alcune limitazioni dei nuovi schemi
di addebito diretto SEPA DD, imposti nell’area SEPA dal febbraio 2014, rispetto al precedente servizio nazionale RID.
294*
Nota Integrativa
Per quanto attiene al contenzioso societario, non direttamente riconducibile allo svolgimento
dell’ordinaria attività, e al contenzioso fiscale si rimanda agli specifici paragrafi.
295*
Nota Integrativa
Informazioni di natura quantitativa
Dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 le principali fonti di manifestazione del rischio
operativo per il Gruppo sono state “Processi” (66% delle frequenze e 77% del totale impatti rilevati)
e “Cause esterne” (33% delle frequenze e 19% del totale impatti rilevati).
Il risk driver “Processi”, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei
processi e la non corretta applicazione della normativa. Il risk driver “Cause esterne”, tra le altre
cose, include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla banca.
Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2012 - 31 dicembre 2016)
Numerosità degli eventi
Impatto economico
0%
Cause esterne
(Contesto Esterno)
33%
0%
19%
4%
Persone (Fattore
Umano)
66%
1%
Processi
77%
Sistemi
Le tipologie di evento60 che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore
concentrazione delle perdite operative sono “Esecuzione, consegna e gestione dei processi (13%
delle frequenze e 44% del totale impatti rilevati), “Clientela, prodotti e prassi professionali” (53%
delle frequenze e 33% del totale impatti rilevati) e “Frode esterna” (26% delle frequenze e 16% del
totale impatti rilevati).
60
Ci si riferisce alle tipologie di evento regolamentari previste dal Regolamento UE n 575/2013 di seguito riepilogate:
Frode interna: perdite dovute ad atti di frode, appropriazione indebita, aggiramento di statuti, leggi, regolamenti o politiche aziendali
(esclusi gli episodi di discriminazione o mancata applicazione di condizioni paritarie), che coinvolgono almeno un membro interno
dell’azienda;
Frode esterna: perdite dovute ad atti di frode, appropriazione indebita, aggiramento di statuti, leggi o politiche aziendali (esclusi gli episodi
di discriminazione) perpetrati da parte di terzi;
Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite dovute ad azioni in contrasto con le leggi o i contratti in materia di lavoro, salute e
sicurezza sul posto di lavoro, e al risarcimento per infortunio, per episodi di discriminazione o per mancata applicazione di condizioni
paritarie;
Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite dovute all’incapacità di realizzare gli impegni professionali con specifici clienti
(compresi i requisiti fiduciari e di adeguata informazione sugli investimenti), oppure alla natura o alle caratteristiche tecniche del prodotto;
Danni da eventi esterni: perdite dovute al danneggiamento, distruzione o smarrimento di beni materiali, perdite umane ed altre perdite
dovute a disastri naturali o altri eventi;
Interruzioni dell’operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute ad avarie e guasti nei sistemi e/o conseguenti interruzioni
dell’operatività;
Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a problemi nel perfezionamento delle transazioni o nella gestione del
processo, e nelle relazioni con controparti commerciali e fornitori.
296*
Nota Integrativa
Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2012 – 31 dicembre 2016)
Numerosità degli eventi
0%
Impatto economico
Clientela, prodotti e prassi
professionali
Danni da eventi esterni
1%
2% 0%
4%
5%
26%
53%
Esecuzione,consegna e gestione dei
processi
Frode esterna
16%
33%
Frode interna
13%
44%
Interruzioni dell'operatività e
disfunzioni deisistemi
Rapporto di impiegoe sicurezza sul
lavoro
2%
1%
Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrate nei fattori di rischio “Processi
(93% delle frequenze e 76% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (7% delle frequenze e 23%
del totale impatti rilevati).
Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2016 – 31 dicembre 2016)
Numerosità degli eventi
0%
7%
Impatto economico
1%
0%
Cause esterne
(Contesto Esterno)
Persone (Fattore
Umano)
Processi
23%
0%
93%
76%
Sistemi
Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano prevalentemente concentrate nelle tipologie di
evento “Clientela, prodotti e prassi professionali” (86% delle frequenze e 40% del totale impatti
rilevati), “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (6% delle frequenze e 36% del totale
impatti rilevati) e “Frode esterna” (4% delle frequenze e 20% del totale impatti rilevati).
Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2016 - 31 dicembre 2016)
Numerosità degli eventi
Impatto economico
Clientela, prodotti e prassi
professionali
Danni da eventi esterni
0%
3%
4%
6%
1%
Esecuzione,consegna e gestione
dei processi
Frode esterna
86%
0% 1% 3%
20%
40%
36%
Frode interna
Interruzioni dell'operatività e
disfunzioni deisistemi
297*
0%
Nota Integrativa
Requisito patrimoniale
Con provvedimento di Banca d’Italia la Banca è stata autorizzata, a far data dalla segnalazione
su dati al 30 giugno 2012, all’utilizzo del modello interno di tipo Avanzato (AMA). La misurazione
del rischio è effettuata con un approccio di tipo Extreme Value Theory (EVT) in funzione delle
perdite operative rilevate internamente (LDC - “Loss Data Collection”), delle evidenze empiriche
rilevate esternamente al Gruppo (DIPO - “Database Italiano delle Perdite Operative”) e delle perdite
potenziali valutate tramite scenari di self risk assessment (SRA - “Self Risk Assessment”). Le
prime due fonti informative rappresentano la componente quantitativa del modello di misurazione
e forniscono una prospettiva storica del profilo di rischio interno e del sistema bancario italiano.
Le analisi di scenario sono invece una componente informativa di tipo quali-quantitativa, poiché
derivano dalle valutazioni di rischiosità fornite nell’ambito del processo interno di Self Risk
Assessment, e hanno lo scopo di fornire una visione prospettica del profilo di rischio interno, dei
fattori di contesto operativo e del sistema dei controlli interni.
Il modello sviluppato è di tipo Loss Distribution Approach e prevede che per ciascuna classe di
rischio la stima delle distribuzioni di severity sia eseguita secondo due componenti distinte: una
Generalized Pareto Distribution (GPD) per la coda e una distribuzione empirica per il corpo. Le
stime di severity ottenute sulle code sono successivamente integrate con le informazioni di
rischiosità valutate dal processo di Self Risk Assessment (SRA). Le probabilità di accadimento
degli eventi sono descritte utilizzando curve Poissoniane. La stima del capitale a rischio è
determinata al 99.9-esimo percentile della curva delle perdite annue risultante dal processo di
convoluzione tra le probabilità di accadimento degli eventi e la curva di severity integrata. Il
requisito patrimoniale consolidato è determinato come somma del capitale a rischio stimato su
ciascuna classe di rischio. La robustezza del modello, e delle ipotesi sottostanti, è verificata
mediante un processo di stress testing che fornisce una stima degli impatti sulle misure di
perdita attesa e di VaR al verificarsi di particolari condizioni di stress.
Il Capitale a Rischio calcolato su base consolidata per ciascuna classe di rischio è allocato alle
diverse entità giuridiche in funzione di un indicatore di sintesi determinato dalla rischiosità
storica e prospettica rilevata
e dal valore del requisito patrimoniale determinato tramite
metodologia Standardizzata.
Come forma di mitigazione del rischio, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze
assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti
richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Si precisa che il Gruppo UBI non si avvale delle
facoltà, previste dalla normativa vigente, di detrarre dal requisito patrimoniale gli effetti delle
polizze assicurative e di altri meccanismi di trasferimento del rischio.
Il requisito patrimoniale al netto delle perdite attese coperte da accantonamenti a Fondo Rischi e
Oneri è pari a 88,0 milioni/€ (+2,6% rispetto ai 85,8 milioni/€ del semestre precedente).
298*
Nota Integrativa
Parte F - Informazioni sul patrimonio
Sezione 1 Il Patrimonio dell’Impresa
A - Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio netto è definito dai principi contabili internazionali in via residuale “ciò che resta
delle attività dell’impresa dopo aver dedotto tutte le passività”. In una logica finanziaria il
patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati
dall’impresa.
Le leve gestionali si sviluppano su un aggregato più ampio, coerente con l’aggregato di vigilanza,
caratterizzato non solo da mezzi propri in senso stretto, ma anche da aggregati intermedi quali
strumenti innovativi, strumenti ibridi e passività subordinate.
In qualità di Capogruppo, UBI Banca esercita un’attività di indirizzo e coordinamento delle Società
appartenenti al Gruppo ed a tal fine, ferma restando l’autonomia statutaria ed imprenditoriale di
ciascuna di esse, impartisce alle stesse opportune linee guida.
Sulla base del piano di sviluppo del Gruppo, dei profili di rischio correlati, e non ultimo, nel
rispetto dei vincoli patrimoniali di vigilanza, la Capogruppo analizza e coordina le esigenze di
patrimonializzazione, prestandosi come controparte privilegiata nell’accesso ai mercati dei capitali,
in un’ ottica integrata di dimensionamento ottimale del patrimonio.
B - Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci / Valori
31.12.2016
31.12.2015
1. Capi tale
2.440.751
2 .254.371
2. Sovrap prezzi di emissione
3.798.430
3 .798.430
3. Riserve
2.621.570
2 .283.488
- di utili
1.621.159
1 .606.028
a) legale
586.254
573.912
b) statutaria
-
-
9.869
5.155
d) altre
1.025.036
1 .026.961
- altre
1.000.411
677.460
c) azioni proprie
4. Strumenti di capitale
-
-
(9. 869)
(5.155)
(27. 803)
304.389
(27. 530)
281.294
- Attività materiali
-
-
- Attività immater iali
-
-
- Copertura di investimenti esteri
-
-
330
(101)
(243)
(243)
5. (Azioni proprie)
6. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Copertura dei f lussi finanziari
- Differenze cambio
- Attività non correnti in via di dismissione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici defi niti
- Quote delle riserve da valutazione relative all e partecipate val utate a l patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile (perdita) d'esercizio
Tot ale
299*
-
-
(33. 749)
(7.554)
-
-
33.389
30.993
(493. 425)
8.329.654
123.423
8.758.946
Nota Integrativa
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
31.12.2016
At tiv ità/ Valor i
Riserva positiv a
31.12.2015
Riserv a negativa
Riserva posit iva
Riserva ne gativ a
1. Titol i di debito
62. 280
(152.275)
228. 218
(13.000)
2. Titoli di capital e
52. 645
(506)
53. 727
(18)
3. Quote di O.I. C.R.
10. 457
(131)
12. 370
(3)
125.382
(152.912)
294.315
(13.021)
4. Finanziamenti
Tota le
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni
annue
Titoli di d ebito
1. Esistenze iniziali
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
2 15.21 8
53.7 09
1 2.367
-
7.21 0
1 .3 77
4.659
-
6 .173
1.071
4.653
-
2.2 Rigiro a conto ec onomico di rise rve ne gative
da deteriorame nto
499
-
18
18
3
3
-
da realizzo
2.3 Altre variazioni
499
538
288
3
-
2. Variazioni positive
2.1 Inc remen ti d i fair value
di cui operazioni di aggregazione aziendale
3. Variazioni negative
3.1 Riduzioni di fair value
538
288
3
-
(31 2.423)
(171.531)
(2.947)
(334)
(6.700)
(619)
-
3.2 Rettifiche da de terioramen to
3.3 Rigiro a conto ec onomico da ris erv e positive : da re alizzo
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali
-
(304)
(188)
-
(127.290)
(13.602)
(2.309)
-
(5.893)
-
-
(8 9.995)
52.1 39
1 0.326
-
Le variazioni di fair value sono indicate al netto del relativo effetto fiscale. Per quanto concerne le
informazioni di dettaglio al lordo della fiscalità si rimanda alle note riportate in calce al prospetto
analitico della Redditività Complessiva.
300*
Nota Integrativa
B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue
31.12.2016
Importi in migliaia di euro
1. Esistenze iniziali
2. Variazioni positive
2.1 In crementi di fair value Actuarial (Gains)/Losses
2.2 Rig iro a conto economico di riserve negative
2.3 Altre va riazioni
3. Variazioni negative
3.1 Rid uzione di fair value Actuarial (Gains)/Losses
3.3 Rig iro a conto economico da riserve positive
3.4 Altre va riazioni
3.5 Operazio ni di aggregazion e aziendale
4. Rimanenze finali
(7.554)
(26.195)
(6.036)
(20.159)
(33.749)
31.12.2015
(8.844)
1.290
1.290
(7.554)
Le voci Incrementi/Riduzione di fair value includono l’effetto fiscale conteggiato sulla variazione
della Riserva attuariale.
301*
Nota Integrativa
Sezione 2 I fondi propri e i coefficienti di vigilanza
2.1 FONDI PROPRI
A - Informazioni di natura qualitativa
Relativamente alla metodologia di determinazione, sulla base della normativa in vigore, del
Patrimonio di Vigilanza, si rimanda alla corrispondente sezione del Bilancio Consolidato.
Nelle tabelle che seguono viene fornita una sintetica descrizione delle principali caratteristiche
contrattuali degli strumenti di debito che compongono il patrimonio di base, il patrimonio
supplementare e il patrimonio di terzo livello. Si segnala che la colonna Valore Nominale esprime
il valore nominale degli stessi al netto dei riacquisti avvenuti nel corso del tempo.
1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)
Il capitale primario di classe 1 è composto come segue:
31.12.2016
2.440.751
3.798.430
1.621.159
-493.425
-27.803
1.000.411
8.339.523
Capitale versato
Sovrapprezzo di emissione
Riserve di utili
Risultato d'esercizio
Altre componenti di conto economico accumulate
Riserve - altre
Totale
2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)
Non si segnala in UBI Banca Capitale aggiuntivo di classe 1.
302*
Nota Integrativa
3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)
Tipo Emissione
Prestiti subordinati
ordinari (Lower Tier II)
Cedola
Data Scadenza
Clausola Rimborso
Anticipato
Valore Nominale
Valore IAS
31.12.2016
2010/2017 - tasso variabile
ISIN IT0004572860
Valuta euro
Semestrale
tasso variabile
Euribor 6 mes i +0,40%
23.02.2017
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote
costanti annuali dal
23.02.2013
30.517
30.518
2010/2017 - tasso fisso
ISIN IT0004572878
Valuta euro
Semestrale
tasso fisso al 3,10%
23.02.2017
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote
costanti annuali dal
23.02.2013
60.000
60.807
2010/2017 - tasso fisso
ISIN IT0004645963
Valuta euro
Semestrale
tasso fisso al 4,30%
05.11.2017
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote
costanti annuali dal
05.11.2013
80.000
81.035
2011/2018 - tasso fisso
ISIN IT0004723489
Valuta euro
Semestrale
tasso fisso al 5,40%
30.06.2018
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote
costanti annuali dal
30.06.2014
160.000
162.883
2009/2019 - tasso misto
ISIN IT0004457070
Valuta euro
Semestrale
13.03.2019
tasso fisso 4,15% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor 6M
+1,85%
Dal 13.03.2014
370.000
369.627
2009/2019 - tasso misto
ISIN IT0004497050
Valuta euro
30.06.2019
Semestrale
tasso fisso 4% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor 6M
+1,85%
Dal 30.06.2014
365.000
362.551
2011/2018 - tasso fisso
ISIN IT0004718489
Valuta euro
Semestrale
tasso fisso al 5,50%
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote
costanti annuali dal
16.06.2014
160.000
163.020
2011/2018 - tasso misto
ISIN IT0004767742
Valuta euro
Trimestrale
18.11.2018
tasso fisso 6,25% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor 3M
+1%
222.339
220.855
2016/2026 - tasso misto
ISIN XS1404902535
Valuta euro
Annuale
tasso fisso 4,25% fino al 2021 e
successivamente variabile Mid-Swap
Rate 5Y +4,182%
750.000
768.415
2012/2019 - tasso misto
ISIN IT0004841778
Valuta euro
Trimestrale
08.10.2019
tasso fisso 7,25% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor 3M
+5%
200.000
201.259
2.397.856
2.420.970
16.06.2018
05.05.2026
Totale
Dal 05.05.2021
Tra i Prestiti obbligazionari subordinati di UBI Banca è presente anche il titolo IT0004842370 per un
nominale di 582,3 milioni di euro e un valore di bilancio pari a 590,6 milioni non computabile nel Patrimonio
di Vigilanza a seguito delle caratteristiche contrattuali del titolo stesso.
303*
Nota Integrativa
B - Informazioni di natura quantitativa
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B)
D. Elementi da dedurre dal CET1
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-)
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E)
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti
del regime transitorio
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie
H. Elementi da dedurre dall'AT1
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-)
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I)
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
N. Elementi da dedurre dal T2
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-)
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O)
Q. Totale fondi propri (F+L+P)
31.12.2016
8.232.462
-7.847
8.224.615
984.627
330.650
7.570.638
31.12.2015
8.663.518
-3.281
8.660.237
150.901
-236.881
8.272.455
211.713
211.713
1.644.659
15.017
8.067
1.637.709
9.208.347
3.555
3.555
1.443.464
15.026
24.422
1.452.860
9.725.315
2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE
A. Informazioni di natura qualitativa
I parametri di adeguatezza patrimoniale sono coerenti con la tipologia di attività effettuata dalla
Banca in qualità di Capogruppo, intrattenendo rapporti in gran parte con controparti
appartenenti al Gruppo stesso.
Nella seguente tabella viene indicato l’assorbimento di patrimonio di vigilanza in funzione del
requisito di adeguatezza patrimoniale complessivo.
A fine anno il rispetto di tale requisito comportava un assorbimento di patrimonio pari a 2.692
milioni di euro.
304*
Nota Integrativa
B. Informazioni di natura quantitativa
Importi non ponderati
31.12.2016
31.12.2015
Importi ponderati
31.12.2016
31.12.2015
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di c ontroparte
1. Metodologia standardizzata
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Bas e
2.2 Avanzata
64.929.442
65.566.219
18.421.371
15.670.524
27.058.399
11.302.512
12.577.867
5.831.530
27.058.399
11.302.512
12.577.867
5.831.530
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
Requisiti
B.1 Rischio di credito e di c ontroparte
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del c redito
B.3 Rischio di regolamento
B.4 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
2.479.939
1.720.164
11.823
15.364
112.257
78.625
88.023
31.071
2.692.042
1.845.225
33.650.531
22,50%
23.065.310
35,87%
22,50%
27,36%
35,87%
42,16%
2. Modelli interni
3. Risc hio di concentrazione
B.5 Rischio operativo
1. Metodo base
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.6 Altri elementi del c alcolo
B.7 Totale requisiti prudenziali
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio)
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
Per le banche che adottano la metodologia standardizzata l’importo non ponderato rappresenta
l’esposizione che tiene conto dei filtri prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei
fattori di conversione del credito.
Si segnala che le attività di rischio ponderate sono rappresentate quale reciproco del requisito
minimo previsto pari all’8%.
305*
Nota Integrativa
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami
d’azienda
Sezione 1 Operazioni realizzate durante l’esercizio
Le operazioni di aggregazione aziendale realizzate con controparti esterne al Gruppo sono
rilevate in base al “purchase method” secondo quanto richiesto dal principio contabile IFRS 3
“Business Combination”, come più ampiamente illustrato nella Parte A.2 della presente Nota
Integrativa.
Nel corso dell’esercizio non è stata posta in essere alcuna operazione di aggregazione aziendale
con controparti esterne.
Per quanto riguarda invece le operazioni di riorganizzazione aziendale fra società appartenenti
allo stesso Gruppo, come descritto nella Relazione sulla Gestione, cui si rimanda per i relativi
dettagli, in data 21 novembre 2016 si è perfezionata la fusione per incorporazione di Banca
Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria nella capogruppo UBI Banca, la
cui data di efficacia contabile è stata stabilita nel 1° gennaio 2016. Inoltre, nella seconda parte
dell’esercizio sono state effettuate le operazioni di fusione per incorporazione di SBIM Spa e UBI
Fiduciaria Spa.
Da un punto di vista contabile l’operazione in parola ricade, ai sensi delle previsioni dei principi
contabili internazionali, tra le c.d. operazioni di “business combination of entities under common
control”, ovvero aggregazioni che coinvolgono società che sono controllate dallo stesso soggetto sia
prima sia dopo l’aggregazione aziendale. Tali operazioni sono, di norma, attuate con finalità di
mera riorganizzazione societaria all’interno di un gruppo e non rientrano, pertanto, nell’ambito di
applicazione del principio contabile IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”.
Nelle more del completamento, da parte dello IASB, del progetto relativo alla definizione delle
regole contabili da applicarsi alle “business combination of entities under common control” e in
ossequio alla prassi del Gruppo UBI per la contabilizzazione delle operazioni della specie, la
rilevazione contabile di tali operazioni nel bilancio separato della capogruppo è avvenuta in base
al principio della continuità dei valori, richiamato anche dalle previsioni degli Orientamenti
Preliminari Interpretativi (OPI)61 emessi da Assirevi62.
Per le fusioni in parola, l’applicazione del sopra richiamato principio della continuità dei valori
ha determinato l’inclusione nel bilancio separato della capogruppo di tutti i saldi dei conti
patrimoniali, economici e di patrimonio netto delle banche incorporate, a far tempo dalla data di
efficacia contabile delle fusioni stesse (1° gennaio 2016).
Ulteriormente si è proceduto a eliminare:
i crediti e debiti reciproci;
i costi e i ricavi scaturenti dalle operazioni compiute, dall’1 gennaio al 21 novembre 2016,
tra l’incorporante UBI Banca e le incorporate Banca Regionale Europea e di Banca Popolare
Commercio e Industria;
il valore delle partecipazioni nel bilancio separato della capogruppo63;
i saldi dei conti di patrimonio netto delle incorporate;
i dividendi infragruppo distribuiti e rilevati nel corso dell’esercizio.
Tali documenti non hanno l’obiettivo di definire principi contabili, né interpretazioni degli stessi, in quanto tale ruolo non compete ad
Assirevi, ma prendono in esame le tematiche applicative più rilevanti e urgenti, ne riassumono gli aspetti principali e propongono, a
beneficio dei revisori che si trovano ad affrontarle in pratica, le soluzioni che al momento riscuotono il maggior consenso, con l’obiettivo
quindi di individuare quale sia il trattamento contabile appropriato secondo gli IFRS.
62
Nel caso di specie il riferimento è, più in dettaglio, all’ OPI n. 2 “Trattamento contabile delle fusioni nel bilancio d’esercizio”.
63
Con effetto dalla data di efficacia delle fusioni, le azioni Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria detenute da
UBI Banca sono state annullate; diversamente tutte le azioni detenute da soci diversi dalla capogruppo sono state annullate e concambiate
con nuove azioni UBI Banca..
306*
Nota Integrativa
61
La differenza fra il valore delle partecipazioni nel bilancio di UBI Banca e il patrimonio netto delle
società incorporate ha generato una riserva di OPI iscritta fra le riserve di patrimonio netto per
l’importo di 132,3 milioni di euro.
Inoltre, in maniera analoga, sono state iscritte a riserva di patrimonio netto le differenze di valore
rivenienti dal bilancio consolidato (PPA) che per effetto della fusione devono essere rilevate nel
bilancio della società incorporante, relative agli attivi di bilancio (avviamento, immobilizzazioni
immateriali, immobili, crediti) per l’importo residuo al 31 dicembre 2016 di 218,3 milioni di euro.
Sezione 2 Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio
Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate dopo la chiusura dell’esercizio.
Sezione 3 Rettifiche retrospettive
Non si segnalano rettifiche retrospettive.
307*
Nota Integrativa
Parte H - Operazioni con parti correlate
1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
Compensi a Consiglieri e Dirigenti
Ben efici a breve termine
13.0 25
- di cui dirigenti con respo nsabilità strategiche
6.9 52
Ben efici successivi alla cessazion e d el rapporto di lavoro
7 50
- di cui dirigenti con respo nsabilità strategiche
7 50
Altri benefici a lu ngo termine
2 05
- di cui dirigenti con respo nsabilità strategiche
2 05
Inden nità per la cess az ione del rapporto di lavoro
-
- di cui dirigenti con respo nsabilità strategiche
-
Pagamenti in Azioni
4 52
- di cui dirigenti con respo nsabilità strategiche
4 52
In ordine ai compensi erogati nel corso dell’esercizio 2016 a Dirigenti con responsabilità
strategiche, compreso il Direttore Generale, si precisa che, in aggiunta alla componente fissa della
retribuzione definita tramite accordi individuali, è presente una componente variabile legata al
raggiungimento di obiettivi strategici di Gruppo.
Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta erogazione
in forma monetaria, di benefit a completamento del pacchetto remunerativo quali il fondo di
previdenza integrativa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni e l’eventuale attribuzione di
autovettura aziendale ad uso promiscuo.
In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia
all’apposito principio contabile):
a)
Benefici a breve termine
Nei benefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità
sostitutive per ex festività non godute, assenze per malattia, permessi retribuiti, benefici quali
assistenza medica ed abitazione.
b)
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Nei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici,
assicurativi nonché il trattamento di fine rapporto.
Nei confronti dei dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenza
complementare con orizzonte temporale anche successivo alla cessazione del rapporto di lavoro
dipendente.
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Conformemente a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si precisa che tutte le operazioni
svolte dalla Capogruppo con le proprie parti correlate sono state effettuate nel rispetto di criteri di
correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni
concluse con soggetti terzi indipendenti.
Ai sensi dello IAS 24, di seguito vengono riportate le informazioni sui rapporti patrimoniali ed
economici che le parti correlate a UBI Banca intrattengono con le Società del Gruppo, nonché le
incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del bilancio.
308*
Nota Integrativa
Secondo il principio contabile internazionale IAS 24, una parte correlata è una persona o un’entità
che è correlata all’entità che redige il bilancio.
(a)
Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un’entità che redige il
bilancio se tale persona:
(i)
ha il controllo o il controllo congiunto dell’entità che redige il bilancio;
(ii)
ha un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio; o
(iii)
è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità che redige il bilancio o di
una sua controllante.
(b)
Un’entità è correlata a un’entità che redige il bilancio se si applica una qualsiasi delle
seguenti condizioni:
(i)
l’entità e l’entità che redige il bilancio fanno parte dello stesso gruppo (il che significa che
ciascuna controllante, controllata e società del gruppo è correlata alle altre);
(ii)
un’entità è una collegata o una joint venture dell’altra entità (o una collegata o una joint
venture facente parte di un gruppo di cui fa parte l’altra entità);
(iii) entrambe le entità sono joint venture di una stessa terza controparte;
(iv) un’entità è una joint venture di una terza entità e l’altra entità è una collegata della terza
entità;
(v)
l’entità è rappresentata da un piano per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro a
favore dei dipendenti dell’entità che redige il bilancio o di un’entità ad essa correlata. Se l’entità
che redige il bilancio è essa stessa un piano di questo tipo, anche i datori di lavoro che la
sponsorizzano sono correlati all’entità che redige il bilancio;
(vi) l’entità è controllata o controllata congiuntamente da una persona identificata al punto (a);
(vii)
una persona identificata al punto (a)(i) ha un’influenza significativa sull’entità o è uno dei
dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità (o di una sua controllante).
(viii) l'entità, o un qualsiasi membro di un gruppo a cui essa appartiene, presta servizi di
direzione con responsabilità strategiche all'entità che redige il bilancio o alla controllante
dell'entità che redige il bilancio.
Per quanto concerne l’effetto prodotto dall’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo,
così come previsto dall’art. 2497 bis del Codice Civile, si segnala che, coerentemente con il
modello organizzativo adottato che prevede l’accentramento presso UBI Banca delle attività di
indirizzo strategico e gestionale, e presso UBI Sistemi e Servizi Scpa delle attività di tipo tecnicooperativo, la Capogruppo e la sua controllata forniscono alle diverse Società del Gruppo una serie
di servizi, regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base dei criteri di congruità,
trasparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti per i servizi resi a norma di tali contratti sono
stati determinati in conformità a condizioni di mercato o, laddove non siano rinvenibili sul
mercato idonei parametri di riferimento anche in relazione alle caratteristiche peculiari dei servizi
resi, sulla base del costo sostenuto.
Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura dell’anno si
segnalano quelli che attuano l’accentramento presso la Capogruppo delle attività nelle Aree di
Governo, di Business e che coinvolgono la Capogruppo e le principali banche del Gruppo come
pure i contratti attuativi del c.d. consolidato fiscale nazionale (di cui gli articoli da 117 a 129 del
D.P.R. n 917/1986 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) conclusi dalla Capogruppo. Sono
inoltre da segnalarsi tutti i contratti infragruppo che attuano l’accentramento presso UBI Sistemi
e Servizi delle attività di supporto di tutte le principali Società del Gruppo UBI.
Ulteriori informazioni in merito alle operazioni con parti correlate sono riportate nelle successive
tabelle.
309*
Nota Integrativa
Sintesi dei principali rapporti patrimoniali con parti correlate
Parte correlata
Controllate dirette
Collegate
Dirigenti
Altre parti correlate
T OTALE
Attività
Attività finanziarie
finanziarie
Crediti verso
deten ute per la
dispo nibili per la
banche
negoziazione
vendita
Crediti verso
clientela
Altre
attività
Debiti verso
banche
Debiti verso
clientela
T itoli in
circolazione
Passività
finanziarie di
negoziazione
Altre
passività
Garanzie
rilasciate
101.356
850
10.446.424
10.137.153
27.230
8.657.799
712.083
2.654.106
21.958
265.959
2.085.713
-
15.186
-
-
15.018
1.443
-
-
53.043
2.477
685
-
-
-
-
-
-
26.389
-
-
139.570
2.252
-
-
-
101.356
16.036
10.446.424
10.180.003
27.230
8.657.799
907.173
2.657.043
21.958
265.959
2.085.713
Altre
passività
Garanzie
rilasciate
Incidenza percentuale dei rapporti patrimoniali con parti correlate nei confronti delle voci di bilancio di UBI Banca
Parte correlata
Con parti correlate (a)
Totale (b)
Incidenza % (a/b*100)
Attività
Attività finanziarie
finanziarie
dete nute per la
disponibili per la
negoziazione
vendita
101.356
808.081
12,54%
16.036
9.447.492
0,17%
Crediti verso
banche
10.446.424
12.254.559
85,25%
Crediti verso
clientela
10.180.003
37.111.384
27,43%
310*
Altre
attività
27.230
851.605
3,20%
Debiti verso
banche
8.657.799
21.415.235
40,43%
Debiti verso
clientela
907.173
16.247.370
5,58%
Titoli in
circolazione
Passività
finanziarie di
negoziazione
2.657.043
30.567.375
8,69%
Nota Integrativa
21.958
881.981
2,49%
265.959
1.304.129
20,39%
2.085.713
6.501.819
32,08%
Sintesi dei principali rapporti economici con parti correlate
Parte correlata
Interessi netti
Controllate dirette
Collegate
Dirigenti
Altre parti correlate
TOTALE
Commissioni
nette
Dividendi e
proventi simili
Risultato netto
dell'attivita' di
negoziazione
Altri oneri e
proventi di
gestione
Spese per il
personale
Altre spese
amministrative
21.879
81
93.805
26.046
180.179
32.619
-
87.735
62
68.387
-
(160.964)
(921)
(9)
647
49
181
-
-
1
(13.980)
-
(3)
22.598
120.081
212.798
-
87.798
54.407
(161.888)
Incidenza percentuale dei rapporti economici con parti correlate nei confronti delle voci di
bilancio di UBI Banca
Parte correlata
Con parti correlate (a)
T otale (b)
Incidenza % (a/b*100)
Interessi netti
Commissioni
nette
Dividendi e
proventi simili
Risultato netto
dell'attivita' di
negoziazio ne
Altri oneri e
proventi di
gestione
Spese per il
personale
22.598
321.073
7,04%
120.081
333.417
36,02%
212.798
221.676
96,00%
47.303
0,00%
87.798
167.582
52,39%
54.407
(512.531)
-10,62%
311*
Altre spese
amministrative
(161.888)
(485.037)
33,38%
Nota Integrativa
Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e
influenza notevole
So cietà consolid ate con il metodo
integrale
A ttiv ita f inanziarie
detenute per la
Attivita fina nzia rie
dis ponibile pe r la
negoziazione
v endita
Cre diti v ers o
a ltr e ba nc he
Cr editi ver so
c lientela
A ltr e attività
Debiti ve rso
banche
Debiti ve rso
clie nt ela
Pa ssività
fina nzia rie di
Titoli in
c ir cola zione
Altre pas sività
negoziazione
Ga ranzie
rilas ciate
101.356
850
10.446.424
10.137.153
27.230
8.657.799
712.083
2.654.106
21.958
265.959
2.085.713
10.301
-
318.020
-
-
1.862.476
-
1.051.558
3.230
23.615
4.315
Banca di Valle Camonica Spa
5.217
-
585.804
-
1
11.374
-
-
1.016
4.457
2.223
IW BANK SPA
1.068
-
61.961
-
-
783.198
-
1.602.548
-
2.475
3.402
43.530
-
2.138.807
-
14
291.469
-
-
9.036
52.948
13.354
Banca Carime Spa
Banca Popolare di Ancona Spa
Banca Popolare di Bergamo Spa
664
-
4.274.282
-
-
3.839.221
-
-
740
60.579
1.677.006
37.982
-
3.051.764
-
2
717.392
-
-
7.936
65.173
220.699
BPB Immobiliare Srl
-
-
-
32
621
-
-
-
-
656
40
UBI Banca International Sa
-
-
15.786
-
-
1.152.669
-
-
-
-
100.144
Banco di Brescia Spa
UBI Leasing Spa
2.594
-
-
6.128.655
2.062
-
25.391
-
-
32.750
64.507
UBI Factor Spa
Centrobanca Sviluppo Impr esa SGR
Spa
-
-
-
2.372.802
589
-
62.094
-
-
2.387
-
-
850
-
18
12
-
-
-
-
-
-
UBI SPV lease 2016 Srl
-
-
-
-
-
-
321.120
-
-
-
-
24- 7 F inance Srl
-
-
-
-
-
-
379
-
-
-
-
UBI SPV Group 2016 Srl
-
-
-
-
-
-
144.882
-
-
-
-
Ubi Lease Finance 5 Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
UBI Management Company Sa
-
-
-
-
39
-
-
-
-
-
-
Ubi Finance 2 Srl in liquidazione
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Prestitalia Spa
-
-
-
1.101.259
1.180
-
1.028
-
-
5.789
-
KEDOMUS Srl
-
-
-
1.623
54
-
-
-
-
260
-
UBI Finance CB2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
10
-
UBI SPV BBS 2012 Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
UBI SPV BPCI 2012 Srl
-
-
-
-
-
-
67
-
-
-
-
UBI SPV BPA 2012 Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
UBI Tr ustee SA
-
-
-
-
53
-
35
-
-
30
-
UBI Finance Srl
-
-
-
455.300
-
-
-
-
-
10
-
UBI Finance 3 Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
UBI Academy Scrl
-
-
-
54
409
-
-
-
-
69
-
UBI Pramerica SGR Spa
-
-
-
27.368
632
-
157.087
-
-
341
-
UBI Sistemi e Servizi Scpa
-
-
-
50.042
21.562
-
-
-
-
14.410
23
312*
Nota Integrativa
(segue)
A ttiv ita f inanziarie
detenute per la
negoziazione
Attivita fina nzia rie
dis ponibile pe r la
v endita
Cre diti v ers o
a ltr e ba nc he
Cr editi ver so
c lientela
A ltr e attività
Debiti ve rso
banche
Debiti ve rso
clie nt ela
Pa ssività
fina nzia rie di
negoziazione
Titoli in
c ir cola zione
Altre pas sività
Ga ranzie
rilas ciate
Soc ie tà cons olidate con il m etodo del
pa trimonio netto
-
15.186
-
15.018
-
-
53.043
-
-
-
-
Aviva Vita SpA
-
-
-
15.018
-
-
52.387
-
-
-
-
Zh ong Ou Fun d Mana gemen t C o.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
SF Co nsul ti ng Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Poli s Fo ndi SGR Spa
-
15.186
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Lomba rda Vi ta SPA
-
-
-
-
-
-
656
-
-
-
-
UFI Servi zi Srl
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
313*
Nota Integrativa
Principali rapporti economici con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e
influenza notevole
Int eres si ne tti
Soc ie tà cons olidate con il m etodo inte gr ale
Banca Carime Spa
Banca di Valle Camonica Spa
IW BANK SPA
Banca Popolare di Ancona Spa
Banca Popolare di Bergamo Spa
Banco di Brescia Spa
BPB Immobiliare Srl
Commiss ioni nette
Ris ulta to netto
de ll'a ttivita di
negoziazione
Dividendi
A ltr i proventi
/oner i di ges tione
Spe se per il
pe rsonale
A lt re spes e
amm inistra tiv e
21.87 9
93 .8 05
180 .1 79
-
8 7.73 5
6 8.38 7
(16 0.96 4)
(25.71 1)
(8 16)
-
-
6.52 4
(2.13 0)
(23 4)
4.16 5
1 13
2 .8 09
-
1.89 8
86 7
(9)
(17.40 7)
(2 .5 78)
-
-
5.62 2
3.15 9
(28 1)
11.73 1
(8 69)
15 .2 51
-
7.28 2
(2.28 6)
(21 5)
(74 3)
(59)
118 .3 59
-
3 0.77 7
(3.09 1)
(22 7)
20.19 1
6 85
-
-
1 0.74 6
(1.25 1)
(34 1)
(1.00 0)
-
-
-
17 0
15 8
UBI Banca International Sa
(3.32 1)
5 94
-
-
89
13 3
5
UBI Leasing Spa
11.83 4
1 .8 28
-
-
2.72 8
(24 7)
(5)
UBI Factor Spa
4
6 .3 41
2 .4 86
-
2.12 5
1.47 1
1
Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa
-
-
-
-
63
53
-
UBI SPV lease 2016 Srl
39 5
-
-
-
61
-
-
24-7 Finance Srl
(3 1)
-
-
-
1
-
-
UBI SPV Group 2016 Srl
17 5
-
-
-
23 3
-
-
Ubi Lease Finance 5 Srl
-
-
-
-
28
-
-
UBI Management Company Sa
-
-
-
-
-
17 3
-
Ubi Finance 2 Srl in liquidazione
-
-
-
-
-
-
-
Prestitalia Spa
20.63 8
1 .1 42
-
-
5.87 1
5.04 0
KEDOMUS Srl
3
-
-
-
18 4
10 5
-
UBI Finance CB2
-
-
-
-
90 2
-
-
UBI SPV BBS 2012 Srl
-
-
-
-
10 6
-
-
UBI SPV BPCI 2012 Srl
-
-
-
-
20 8
-
-
UBI SPV BPA 2012 Srl
-
-
-
-
10 1
-
UBI Trustee SA
-
-
-
-
-
20 8
UBI Finance Srl
-
-
-
-
3.49 3
-
UBI Finance 3 Srl
-
-
-
-
43 7
-
UBI Academy Scrl
-
-
-
-
28 4
1.14 7
87 .4 24
41 .2 74
-
1.31 0
2.66 0
(88 2)
-
-
-
6.49 2
6 2.21 8
(15 6.06 1)
UBI Pramerica SGR Spa
UBI Sistemi e Servizi SCpA
(4 4)
-
314*
(72 5)
(7 3)
(91 7)
Nota Integrativa
(segue)
Int eres si ne tti
Commiss ioni nette
Ris ulta to netto
de ll'a ttivita di
negoziazione
Dividendi
A ltr i proventi
/oner i di ges tione
Spe se per il
pe rsonale
A lt re spes e
amm inistra tiv e
Soc ie tà cons olidate con il m etodo del patr im onio netto
81
26 .0 46
32 .6 19
-
62
-
Aviva Vita SpA
81
13 .0 19
11 .0 00
-
19
-
-
Zh ong Ou Fun d Mana gemen t C o.
-
-
9 .0 19
-
-
-
-
SF Co nsul ti ng Srl
-
2 09
-
-
19
-
-
Poli s Fo ndi SGR Spa
-
-
-
-
-
-
Lomba rda Vi ta SPA
-
12 .8 18
12 .6 00
-
24
-
UFI Servi zi Srl
-
-
-
-
-
-
315*
(92 1)
(92 1)
Nota Integrativa
-
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali
A.
Informazioni di natura qualitativa
In attuazione delle Disposizioni di Vigilanza per le Banche, dal 2011 l’Assemblea degli Azionisti
di UBI Banca ha approvato, per le risorse legate da rapporto di lavoro dipendente ricomprese nel
perimetro del ”Personale più rilevante”, l’erogazione di quote di premio maturate nell’ambito dei
sistemi di incentivazione di breve e lungo termine in strumenti finanziari, nello specifico azioni
ordinarie UBI Banca.
I sistemi di incentivazione, descritti di volta in volta nella Relazione sulla Remunerazione, sono
sottoposti a condizioni di attivazione (“gate”) fissati a livello di Gruppo, che garantiscano il rispetto
degli indici di stabilità patrimoniale e di liquidità definiti nell’ambito della “RAF - Propensione al
rischio” e della “RAF - Policy a presidio dei rischi finanziari”, in particolare, gli indicatori individuati
per il 2016 sono:
•
il Common Equity Tier 1 (“CET 1”);
•
il Net Stable Funding Ratio (“NSFR”);
•
il Liquidity Coverage Ratio (“LCR”);
•
il Leverage Ratio (“LR”).
I valori di tali indicatori sono verificati alla fine del periodo di misurazione di riferimento, al
31.12 di ogni anno per il sistema incentivante di breve termine, e fine periodo per i sistemi
incentivanti di lungo termine.
Oltre a quanto sopra, a partire dal 2015, l’Assemblea dei Soci di UBI Banca ha autorizzato
l’attribuzione di azioni ordinarie UBI Banca nell’ambito del Premio di produttività (cd. Premio
aziendale).
Sistema Incentivante di breve termine
In funzione della performance rispetto al budget annualmente approvato dai Consigli di Gestione
e di Sorveglianza - calcolata a livello di Gruppo sull’indicatore di RORAC e a livello di singola
entità legale sull’indicatore di Utile Netto rettificato per il delta tra il costo del capitale allocato e
del capitale assorbito64 - lo stanziamento economico (cd. “bonus pool”) al servizio dei sistemi
incentivanti potrà incrementarsi, senza pregiudicare la corretta remunerazione del capitale e della
liquidità, fino ad un massimo prestabilito o ridursi fino all’azzeramento (cd. “malus”), sia a livello
complessivo che di singola entità legale, secondo soglie prestabilite. In caso di superamento dello
stanziamento disponibile, è previsto un criterio di ri-proporzionamento dei premi, sino a capienza
dello stanziamento medesimo.
In linea con i principi espressi nelle regolamentazioni normative, la struttura della
corresponsione dei premi (cd “pay-out”) nell’ambito del “Personale più rilevante” prevede che65:
•
una quota pari al 50% del premio é commutata in azioni ordinarie UBI Banca e viene
assoggettata a clausole di retention che allineino gli incentivi con gli interessi di lungo termine
della Banca;
•
una quota pari al 50%/40% del premio è differita a tre anni (per il Consigliere Delegato di
UBI Banca viene differito il 60% per cinque anni a partire dal 2015).
In conseguenza di quanto precede, la prima quota di premio commutato in azioni verrebbe
assegnata nel corso del terzo anno successivo a quello di riferimento, mentre la seconda quota
verrebbe assegnata nel corso del quinto anno successivo a quello di riferimento, ad eccezione del
Consigliere Delegato per il quale la seconda quota, a partire da quest’anno, verrà percepita nel
corso del settimo anno successivo a quello di riferimento.
Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale, la liquidità e la capacità di generare
redditività corretta per il rischio, coerentemente con gli obiettivi strategici di lungo termine della
Banca/Società, la quota differita viene erogata a condizione che siano rispettati a livello di Gruppo
64 Per un ristretto numero di Società a basso assorbimento di capitale l’indicatore utilizzato è l’Utile Netto Normalizzato.
65 Per il sistema incentivante 2015 le risorse appartenenti al perimetro “Altro Personale più Rilevante” le regole di pagamento
prevedevano il differimento di una quota pari al 30% del premio per due anni ad escludendo l’utilizzo di strumenti finanziari
316*
Nota Integrativa
adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”), di liquidità (“Net Stable Funding
Ratio”) e di redditività corretta per il rischio (“RORAC”), come definito nei regolamenti attuativi
aziendali approvati dal Consiglio di Sorveglianza. Il mancato soddisfacimento di dette condizioni
comporta l’azzeramento della quota di premio differita (cd. “malus”).
A partire dal 2015, in caso di maturazione di premi inferiori a 50.000 euro lordi e qualora il
premio maturato individualmente sia inferiore al 15% della retribuzione fissa, la corresponsione
avviene in modalità esclusivamente “up-front”, di cui il 50% “cash” al momento della maturazione
e il restante 50% in azioni ordinarie UBI con una “retention” di 2 anni. Negli anni precedenti il
trattamento precedentemente descritto veniva applicato non considerando l’incidenza sulla
retribuzione, ma qualora il premio maturato fosse stato inferiore ai 50 mila euro.
Sistemi di incentivazione di lungo termine (2015 – 2017)
A partire dal 2015, è stato attivato un sistema di incentivazione a lungo termine su base
triennale, con l’obiettivo di allineare sempre più gli interessi del management con quelli
dell’azionista, oltre che nel breve, in una prospettiva di creazione di valore a lungo termine, in
coerenza con quanto previsto dalle normative vigenti e dalle migliori prassi di mercato.
Ferme restando le condizioni preliminari di accesso (“gate”), sono definiti obiettivi di creazione di
valore che tengono conto delle criticità dell’attuale contesto e valutati sulla base di una matrice di
performance a 2 indicatori:
•
“RORAC” di Gruppo, calcolato a fine triennio e rapportato al rendimento medio del BTP a 3
anni nel periodo di riferimento;
•
Rendimento Complessivo dell’Azionista (“RCA”), che misura l’andamento del titolo azionario
UBI Banca, confrontato in termini di posizionamento sui quartili rispetto alle Banche quotate del
“peer group” di riferimento.
La struttura della corresponsione dei premi (cd “pay-out”) prevede che l’erogazione avvenga:
•
una quota pari al 60% in azioni “up-front”, al termine del periodo triennale di misurazione
della performance (“accrual”), con una retention di due anni;
•
una quota pari al 40% in azioni, differita di due anni e con una retention di 1 anno. In ottica
di adeguatezza alla normativa vigente, la quota è maturata prima del termine del periodo di
differimento, ma sottoposta ad un ulteriore anno di retention per verificarne le effettive condizioni
per il pagamento.
Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale e la liquidità, coerentemente con gli
obiettivi strategici di lungo termine, la quota differita viene erogata qualora siano rispettati
adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”) e di liquidità (“Net Stable Funding
Ratio”) al termine del periodo di differimento, come definito nei regolamenti attuativi aziendali. Il
mancato soddisfacimento di dette condizioni comporta l’azzeramento della quota di premio
differita (cd. “malus”).
Tempistiche assegnazione delle quote di premio da erogare in strumenti finanziari relative
ai sistemi di incentivazione
Per quanto sopra, di seguito si riportano le tempistiche con le quali verranno erogate le quote di
premio da erogare in strumenti finanziari:
●
nell’anno 2016 è stata assegnata la prima quota di azioni riferita al sistema incentivante di
breve termine del 2013 ela seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema
incentivante di breve termine del 2011;
●
nell’anno 2017 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2012 e della prima quota di azioni riferita
al sistema incentivante di breve termine del 2014;
●
nell’anno 2018 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2013 e della prima quota di azioni riferita
ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2015;
●
nell’anno 2019 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2014 e della prima quota di azioni riferita
al sistema incentivante di breve termine del 2016;
317*
Nota Integrativa
●
nell’anno 2020 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2015 e della prima quota di azioni riferita
ai premi maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine 2015-2017;
●
nell’anno 2021 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine 2015-2017 e per il sistema incentivante di
breve termine del 2016;
●
nell’anno 2022 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi
maturati dal Consigliere Delegato per il sistema incentivante di breve termine del 2015.
B.
Informazioni di natura quantitativa
Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” i piani in parola configurano
un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti
rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel
conto economico, sotto forma di spese per il Personale, l’impatto economico della remunerazione
corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate
coinvolte nei piani, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese
amministrative: spese per il Personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto
mediante valorizzazione di un’apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo
all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione
sarà in ogni caso regolata dalla Capogruppo.
Con particolare riguardo alla quantificazione del costo dei piani si specifica che, in ossequio alle
previsioni dell’IFRS 2, nell’impossibilità di quantificare con precisione il valore dei servizi offerti
dai dipendenti, il medesimo è calcolato in funzione del fair value dell’azione UBI alla data di
assegnazione moltiplicato per il numero di azioni che si stima matureranno.
Nel dettaglio, il fair value degli strumenti di patrimonio netto assegnati, è determinato tenendo in
considerazione che la consegna dei medesimi é prevista, in un arco temporale dal 2014 e sino al
2022; tali stime muovono dal prezzo di mercato delle azioni, dedotto il valore attuale dei dividendi
distribuibili dal Gruppo UBI nel periodo immediatamente antecedente l’assegnazione delle azioni,
e, in generale, ponderano adeguatamente i termini e le condizioni in base ai quali gli strumenti
sono assegnati.
Il costo complessivo stimato dei sistemi incentivanti di breve termine relativo alle azioni che
verranno assegnate dal 2016 è pari a 2.628 migliaia di euro, e risulta così ripartito:
●
quote up-front, valorizzate in:
n. 39.777 azioni assegnate nel 2016, equivalente a 185 migliaia di euro;
n. 113.135 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 631 migliaia di euro;
n. 107.343 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 753 migliaia di euro;
●
quote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il
differimento) in:
n. 45.554 azioni assegnate nel 2016, equivalente a 119 migliaia di euro;
n. 5.569 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 18 migliaia di euro;
n. 4.902 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 21 migliaia di euro;
n. 73.271 azioni da assegnare nel 2019, equivalente a 382 migliaia di euro;
n. 60.738 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 403 migliaia di euro;
n. 18.400 azioni da assegnare nel 2022, equivalente a 116 migliaia di euro.
In funzione delle condizioni di maturazione ipotizzate, il predetto costo del piano è ripartito lungo
tutto il periodo di maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota
parte di competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 598 migliaia di euro. Si segnala inoltre
che l’eventuale variazione del costo avverrà solamente in funzione della non maturazione dei
requisiti e conseguente mancata consegna di azioni, per non soddisfacimento delle condizioni di
risultato previste dal piano o in caso di non permanenza in servizio, e non anche in funzione delle
variazioni di fair value delle azioni UBI.
Il costo complessivo stimato dei sistemi di incentivazione di lungo termine attivato nel 2015 è
pari a 2.551 migliaia di euro e, come per il breve termine, è ripartito lungo tutto il periodo di
318*
Nota Integrativa
maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota parte di competenza
che, per l’esercizio in corso, è pari a 436 migliaia di euro, in particolare risulta così ripartito:
●
n. 233.365 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 1.547 migliaia di euro;
●
n. 155.576 azioni da assegnare nel 2021, equivalente a 1.004 migliaia di euro.
Premio di produttività (cd. Premio aziendale)
Nel 2016 è stato erogato il Premio Aziendale riferito all’esercizio 2015, i cui importi sono stati
definiti in coerenza con gli andamenti economici di ciascuna Società di appartenenza e tra le
modalità di corresponsione del premio, tenuto conto delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità
2016, è stata prevista l’assegnazione di azioni UBI Banca.
Per quanto sopra nel corso del 2016 sono state assegnate n. 109.037 azioni per un costo
complessivo equivalente a circa 274 migliaia di euro, sostanzialmente già rilevato per competenza
nel bilancio al 31 dicembre 2015.
Compensi da accordare in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro
Per una risorsa appartenente al perimetro del “Personale più rilevante” e legata da rapporto di
lavoro dipendente in una Banca Rete del Gruppo, , a fronte della cessazione della carica ricoperta
e conseguente cessazione anticipata del rapporto di lavoro, a seguito dell’integrazione delle
Banche Rete in UBI Banca avvenuta a febbraio 2017, è stato definito di assegnare alla stessa il
controvalore di 6 mensilità in azioni UBI Banca in applicazione a quanto previsto dal patto di
stabilità in essere e nel rispetto delle Disposizioni di Vigilanza vigenti in materia.
Il costo complessivo stimato e accantonato nel 2016 è pari a 171 migliaia di euro.
319*
Nota Integrativa
Parte L – Informativa di settore
Per l’informativa di settore si rimanda a quanto riportato sull’argomento nella sezione relativa del
Bilancio Consolidato.
320*
Nota Integrativa
Allegati al Bilancio d’Esercizio
Elenco degli immobili
Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile (Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies)
321*
Nota Integrativa
Elenco degli immobili
(Importi al centesimo di euro)
Prop./
Leasing
Ubicazion e
In vestimenti
Rivalutazioni di
legge
Rivalut azioni da
Fusioni
1.348.370,66
-
840.408,49
657.285,58
6.139,29
478.842,28
-
-
484.981,57
26.488,70 -
210.064,22
301.406,05
3 ALBA-CN -CORSO PIAVE, 74
P
43.151,79
1.263.994,93
-
-
1.307.146,72
863,26 -
514.311,58
793.698,40
4 ALBA-CN -VIA TEOBALD O CALISSANO, 9
P
2.592.112,78
3.809.185,67
-
-
6.401.298,45
1.254.934,67 -
3.024.611,36
4.631.621,76
5 ALBA-CN -VIALE GIOVANNI VICO, 5
P
351.791,98
2.769.268,06
-
-
3.121.060,04
4.469,80 -
1.404.297,52
1.721.232,32
6 ALBANO SANT ALESSANDR O-BG- VIA CAVOUR, 2
P
517.017,94
540.939,12
-
125.049,29
1.183.006,35
-
-
528.382,97
654.623,38
7 ALBINO-BG-VIA MAZZINI, 181
P
912.764,12
671.708,52
-
188.602,42
1.773.075,06
-
-
623.108,90
1.149.966,16
8 ALBISOLA SU PERIORE-SV- CORSO GIUSEPPE MAZZINI, 189
P
1.123.730,60
33.554,73
-
-
1.157.285,33
60.726,04 -
317.019,61
900.991,76
9 ALBUZZANO-PV-VIA GIUSEPPE MAZZINI, 66
P
434.083,85
328.231,29
-
-
762.315,14
63.187,52 -
562.681,95
262.820,71
955.591,35
24.093,90 -
549.587,59
549.177,01
12 ALMENNO SAN SALVAT ORE-BG-VIA MARCONI, 3
P
459.148,82
13 ALZANO LOMBARDO-BG-P.ZZA GARIBALDI, 3
P
1.080.468,91
-
Valori in bilancio
P
P
1.497.694,07
F ondi Ammo rt .
P
P
149.323,41
Altre Movimen tazion i
1 ABBIATEGRASSO-MI- P.ZZ A CAVOUR, 11
11 ALMENNO SAN BART OLOMEO-BG-VIA FALCONE, 2
-
Valori Lordi
2 ALBA-CN -CORSO LANGHE, 8/D
10 ALME-BG- VIA TORRE D' ORO, 2
-
Rivalutazio ni in
sede di F.T.A.
-
147.706,44
1.652.885,38 -
594.941,90
1.033.849,58
-
142.545,15
691.722,16
-
-
243.115,38
448.606,78
524.901,58
-
89.960,32
1.074.010,72
-
-
944.714,17
129.296,55
780.530,73
-
264.470,20
3.034,78 -
906.071,22
1.216.363,84
281.932,63
-
2.125.469,84 -
14 ALZANO LOMBARDO-BG-VIA EUROPA, 67
P
20.382,05
-
-
15 ANDORA-SV-PIAZZ A SANTA MARIA, 7
P
574.302,17
-
-
16 ANGERA-VA- VIA M. GREPPI, 33
P
166.386,85
444.930,52
-
175.948,70
787.266,07
-
-
389.079,12
398.186,95
17 ARCENE-BG-CORSO EUROPA, 7
P
544.716,17
507.105,34
-
86.447,03
1.138.268,54
-
-
1.033.020,07
105.248,47
18 ARCORE-MI-VIA CASAT I, 45
P
977.807,23
242.785,55
-
176.942,62
1.397.535,40
-
-
821.127,05
576.408,35
19 ARDESIO-BG-VIA LOCAT ELLI, 8
P
145.284,01
633.300,47
-
126.889,62
905.474,10
-
-
776.142,85
129.331,25
20 ARLUNO-MI-VIA PIAVE, 5
P
1.260.946,93
781.604,26
-
-
234.396,67
547.207,59
-
-
4.523.658,79
3.594.897,07
39.489,67 -
454.054,84
1.081.051,81
-
-
-
-
479.342,67
-
2.169.504,33
21 ASSAGO-MI-VIALE MILANOFIORI
P
9.917.653,29
370.406,90
-
22 ASTI-AT-C.SO VITTORIO ALF IERI, 137
P
1.027.441,42
468.175,56
-
23 ASTI-AT-CORSO SAVONA, 100/104
P
711.809,35
43.853,31
-
24 AZZANO SAN PAOLO-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 4
P
383.348,91
720.230,46
-
25 AZZATE-VA-VIA V.VENETO, 23
P
950.916,00
181.771,24
26 BAGNASCO-CN- VIA ROMA, 3
P
6.199,21
311.662,31
27 BAGNOLO SAN VIT O-CN -VIA DI VITT ORIO, 35
P
131.968,60
372.581,85
28 BEIN ETT E- CN-VIA VITTORIO VENETO, 4
P
136.531,02
238.687,72
-
495.054,37
-
755.662,66 1.241.488,00
201.911,04
1.829.652,65
82.796,84
-
8.118.555,86
1.495.616,98
137.908,63
-
121.159,50
302.314,68
574.302,17
-
317.861,52
708.506,79
375.218,74
-
124.359,56
177.955,12
100.850,07 -
-
156.458,38
518.693,86
74.832,10 -
293.855,49
386.975,07
1.080.742,04
160.745,96
-
908.126,87
921.525,78
34.729,18 -
188.651,83
163.938,87
-
-
-
-
-
592.368,44
116.138,35
41.836,51 -
191.130,98
225.924,27
29 BELGIOIOSO- PV-VIA UGO DOZZIO, 15
P
408.020,29
-
-
-
408.020,29
64.923,04 -
158.171,40
314.771,93
30 BERBENNO-BG-VIA ANTONIO STOPPANI, 102
P
756.979,09
-
-
-
756.979,09 -
56.054,95 -
129.561,19
571.362,95
2.495.210,02 -
0,15 -
1.191.278,56
1.303.931,31
31 BERGAMO-BG-BORGO PALAZZ O, 51
P
1.121.597,00
1.191.955,96
-
181.657,06
32 BERGAMO-BG-P.LE R ISORGIMENTO, 15
P
1.053.420,36
574.958,09
-
16.438,02
1.644.816,47
-
-
837.116,72
807.699,75
33 BERGAMO-BG-P.ZZA PONTIDA, 36/42
P
2.259.854,24
789.282,49
-
75.595,51
3.124.732,24
-
-
1.520.786,42
1.603.945,82
34 BERGAMO-BG-PIAZZA VITT ORIO - VENETO, 8
P
35.524.038,54
85.664.910,69
2.511.566,91
123.994.905,02
-
-
55.404.944,29
68.589.960,73
35 BERGAMO-BG-VIA BORGO PALAZZ O, 135
P
1.901.500,15
871.879,13
-
93.137,24
2.866.516,52
-
-
1.793.084,53
1.073.431,99
36 BERGAMO-BG-VIA BORGO S.CATERIN A, 6
P
921.346,04
693.858,54
-
86.848,23
1.702.052,81
-
-
647.433,80
1.054.619,01
37 BERGAMO-BG-VIA D.L.PALAZZ OLO 71
P
22.108.728,11
24.996.012,57
38 BERGAMO-BG-VIA F.LLI CALVI, 9
P
16.163.671,59
4.232.571,42
39 BERGAMO-BG-VIA GOMBIT O, 2/C
P
137.366,80
1.059.591,45
40 BERGAMO-BG-VIA LEONE XIII, 2
P
28.537,26
448.491,84
41 BERGAMO-BG-VIA LOCAT ELLI, 37
P
5.640,00
42 BERGAMO-BG-VIA MATTIOLI, 69
P
608.963,45
628.076,80
1.221.161,76
43 BERGAMO-BG-VIA SAN BERNARDINO,96
P
1.955.066,74
44 BERGAMO-BG-VIA TIRABOSCHI, 57
P
4.560,00
45 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 77
P
513.204,39
294.388,88
701.397,15
-
49.513.976,85
-
-
32.594.518,90
16.919.457,95
1.061.498,67
19.357.819,67
-
-
7.554.757,34
11.803.062,33
-
89.643,09
1.286.601,34
-
-
720.699,38
565.901,96
-
43.188,08
520.217,18
-
-
372.431,53
147.785,65
0,06 -
806,52
4.833,42
-
521.638,05
773.096,01
1.178.064,68
-
349.551,60
1.707.839,02
23.075,33 -
-
-
57.693,81
1.294.734,06
-
30.955,49
3.207.183,99
-
-
2.029.119,31
4.560,00
-
-
601,92
3.958,08
111.233,86
1.298.313,86
-
-
1.154.366,25
143.947,61
189.245,32
1.188.387,85
-
-
577.826,48
610.561,37
78.995,63
508.563,81
-
-
226.696,13
281.867,68
175.892,65
686.122,09
-
-
192.665,53
493.456,56
-
-
324.324,01
46 BIELLA-BI-VIA SAURO, 2
P
652.786,99
662.729,30
47 BISU SCHIO-VA-VIA MAZZINI, 28
P
171.346,39
258.221,79
62.116,88 -
48 BOLOGNA-BO-VIA REPUBBLICA, 29
P
840.896,42
21.118,32
-
49 BOLT IERE-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 14
P
287.605,68
158.268,69
-
50 BORGO SAN DALMAZ ZO-CN- PIAZZA LIBERAZIONE, 8- 10
P
23.211,07
593.442,25
-
51 BORZ ONASCA-GE- VIA ANGELO GRILLI, 15
P
363.977,59
533.954,56
52 BOSSOLASCO-CN-CORSO DELLAVALLE, 29
P
9.296,22
103.282,99
72.499,19
-
53 BREMBILLA-BG-VIA LIBERTA', 25
P
648.972,22
361.575,07
-
54 BRESCIA-BS-VIA BREDINA, 2
P
2.685,58
463.764,42
55 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA
P
7.315.461,00
32.789.671,20
-
82.590,04
-
528.464,41 616.653,32
404.611,47
69.436,31
61.142,89
-
976.083,94
92.727,60
124.374,24 -
87.504,11
58.264,25
1.068.811,54
466.450,00 -
13.406.697,93
-
-
-
58 BRESCIA-BS-VIA CIPRO, 54
P
6.760.711,43
-
-
600.663,37
34.843,50 17.999,99 -
7.315.461,00 -
55.671.696,66
348.382,69
489.992,38
970.431,34
-
P
179.022,45
228.264,98
112.579,21
-
P
1.059,27 101.604,04 -
-
-
56 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA, 62
-
-
-
57 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA, 74/76
322*
5.640,00 -
8.176.000,00
-
46.196.369,13
63.847.696,66
6.760.711,43 -
-
434.961,00
-
10.951.720,75 -
254.571,65
6.880.500,00
19.108.931,41
38.039.158,47
-
10.882.372,60
52.965.324,06
5.456,94 -
3.119.537,19
3.635.717,30
-
Nota Integrativa
(segue)
Prop./
Leasing
Ubicazion e
Rivalutazioni di
legge
In vestimenti
Rivalutazioni da
Fusioni
Rivalutazio ni in
sede di F.T.A.
Altre Movim en tazion i
Fondi Ammo rt .
Valori in bilancio
P
3.885.969,63
-
-
60 BRESCIA-BS-VIA CROCIFISSA ROSA, 1
P
7.117,05
-
-
61 BRESCIA-BS-VIA FARFENGO, 65
P
2.369,50
-
-
62 BRESCIA-BS-VIA GABRIELE ROSA, 71
P
154,94
468.576,65
63 BRESCIA-BS-VIA GRAMSCI, 39
P
3.063.806,23
11.030.406,06
64 BRESCIA-BS-VIA SOLDINI, 25
P
41.987,95
1.401.996,05
-
-
1.443.984,00
855.912,55 -
974.120,51
1.325.776,04
65 BRESCIA-BS-VIA TRENTO, 5/7
P
797.240,86
6.950.467,87
-
-
7.747.708,73 -
193.239,03 -
3.156.766,34
4.397.703,36
66 BRESCIA-BS-VIA VITTORIO EMANUELE, 60
P
1.370.137,16
91.200,25
-
35.262,39
1.496.599,80
-
-
523.326,60
973.273,20
67 BRIGNANO GERA D'ADDA-BG-PIAZZA MONSIGNOR DONINI, 1
P
621.767,52
604.977,47
-
220.865,61
1.447.610,60
-
-
936.429,68
511.180,92
68 BRONI- PV-P.ZZA V.VENET O, 2
L
874.494,51
874.494,51
-
-
148.324,99
726.169,52
69 BULCIAGO-LC-VIA DON DAVIDE CANALI, 33/35
P
63.891,84
590.992,54
-
-
275.264,64
315.727,90
-
P
416.062,03
604.939,68
71 BUSTO ARSIZIO-VA-P.Z ZA S.GIOVANNI, 3/A
P
3.364.165,32
5.333.880,25
72 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA FOSCOLO , 10
P
2.116.377,81
703.886,44
73 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA MAGENT A, 64
P
640.220,64
321.366,12
74 BUSTO ARSIZIO-VA-VIALE CADORNA, 4
P
2.228.244,91
775.192,51
75 CABELLA LIGURE-AL-PIAZZA DELLA VITT ORIA, 7
P
81.036,86
48.941,20
76 CAIRATE-VA-VIA MAZZINI, 13
P
142.562,37
244.680,85
-
-
529.561,96
187.376,66
-
353.193,48
-
-
-
545.239,23
1.034.056,62
710.185,73
712.555,23
-
-
304.927,73
407.627,50
209.903,95 -
185.654,69
492.980,85
10.529.208,71
4.228.052,04
14.757.260,75
1.021.001,71
10.870.603,99
-
-
97.690,12 -
654.461,25
464.230,58
-
5.723.422,43
5.147.181,56
273.859,89 -
1.389.134,45
1.382.977,07
-
3.045.971,41 -
143.461,10
856.854,40
-
-
508.712,13
348.142,27
196.879,35
3.200.316,77
-
-
1.909.623,96
1.290.692,81
102.490,01
-
468.731,59
225.707,16
-
316.367,18
1.127.737,41
1.579.295,85
-
-
P
2.178.000,71
1.572.178,80
808.210,12
38.728,74 -
P
1.707.968,92
70.450,65
1.364.348,30
77 CALCIO-BG- VIA P. GIOVANNI XXIII, 153
-
-
-
78 CALOLZIOC ORTE-LC-P.ZZA V.VENETO, 18/A
-
92.247,11
-
456.650,05
3.885.969,63
-
570.801,35
-
70 BUSCA-CN-PIAZZ A SAVOIA, 9
-
Valori Lordi
59 BRESCIA-BS-VIA CODIGNOLE
129.978,06
4.237,05 -
58.014,87
76.200,24
806.100,41
-
659.638,54
146.461,87
-
80.100,81
797.039,43
-
-
425.923,51
371.115,92
309.382,40
1.171.548,49
-
-
477.222,56
694.325,93
1.037.420,65
-
-
465.413,95
572.006,70
148.121,53 -
355.667,73
498.439,29
-
391.648,55
353.812,57
79 CALUSCO D ADDA- BG -VIA V. EMANUELE, 35
P
584.456,68
452.869,26
-
94,71
80 CANALE- CN-VIA ROMA, 72/76
P
94.891,89
611.093,60
-
-
81 CANNOBIO-VB-VIA UMBERT O I, 2
P
112.620,89
241.425,16
-
391.415,07
745.461,12
82 CANTELLO-VA-VIA TUR CONI, 1
P
789.611,84
272.664,26
-
95.806,50
1.158.082,60 -
275.425,14 -
531.988,17
350.669,29
83 CARAGLIO-CN -PIAZZA MADRE TERESA, 8
P
492.838,40
86.368,57
-
579.206,97
75.636,83 -
309.908,28
344.935,52
84 CARAVAGGIO-BG-PIAZZA GARIBALDI, 1
P
672.002,20
1.093.316,87
-
85 CARDANO AL CAMPO-VA-VIA G. DA CARDANO, 19
P
498.905,46
118.232,07
248.746,12
86 CARONN O PERT USELLA-VA-VIA ROMA, 190
P
1.094.866,17
87 CARPANETO PIACENTINO-PC-VIA G. ROSSI, 42
P
359.739,21
88 CARUGATE-MI-VIA TOSCANA, 10
P
512.462,59
89 CARVICO-BG- VIA EUROPA UNITA , 3
P
90 CASAZ ZA- BG-STR.NAZ.DEL T ONALE,92
-
705.985,49
-
178.274,08
1.943.593,15
-
-
1.727.731,11
215.862,04
684.246,62
177.995,50
1.479.379,65
-
-
710.544,36
768.835,29
495.118,52
273.819,79
2.112.550,60
-
-
930.327,84
1.182.222,76
-
-
359.739,21
84.387,34 -
161.657,40
282.469,15
946.983,87
-
-
1.459.446,46
19.159,15 -
627.277,41
851.328,20
1.108.279,50
521.112,70
-
115.687,56
1.745.079,76
-
-
1.322.458,14
422.621,62
P
235.154,76
666.007,04
-
112.689,37
1.013.851,17
-
-
914.851,60
98.999,57
91 CASORATE SEMPIONE-VA-VIA MILANO, 17
P
619.750,32
150.867,79
123.011,05
960.317,37
-
-
543.803,38
416.513,99
92 CASSANO D ADDA-MI-VIA MILANO, 14
P
1.259.734,57
1.083.226,98
-
398.243,13
2.741.204,68
-
-
2.344.924,33
396.280,35
93 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA CARDU CCI, 74
P
3.873,43
6.774,52
-
3.397,03
14.044,98
-
-
11.796,71
2.248,27
94 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA MATT EOTTI, 2/4
P
799.800,49
587.516,32
-
5.038,89
1.392.355,70
-
-
612.620,77
779.734,93
95 CASTEL MELLA-BS-VIA QUINZ ANO, 80/A
P
660.764,26
-
172.730,44
-
-
322.633,93
510.860,77
96 CASTELLETT O STURA-CN-VIA GUGLIELMO MARCONI, 6
P
98.965,83
4.118,27 -
119.480,67
189.997,72
-
66.688,21
214.630,83
-
-
97 CASTIGLIONE TINELLA-CN-VIA CIRCONVALLAZIONE, 12
P
6.740,76
75.066,94
-
98 CASTIONE DELLA PRESOLANA-BG-VIA MANZONI, 20
P
79.418,46
365.664,10
-
67.983,08
99 CASTRONN O-VA-VIA ROMA, 51
P
614.570,96
801.314,36
-
334.085,29
1.749.970,61
-
-
1.245.006,26
504.964,35
P
231.970,33
737.520,91
-
159.197,12
1.128.688,36
-
-
950.431,25
178.257,11
312.228,24
2.933.217,15
-
-
1.944.595,33
988.621,82
294.942,43
610.623,33
-
-
192.149,85
418.473,48
100 CENE-BG-VIA V.VENETO, 9
101 CERMENATE-CO-VIA MAT TEOT TI, 28
P
1.482.116,60
1.138.872,31
-
102 CESANO MADERNO- MI-VIA CONCILIAZIONE, 28
P
813.616,21
91.949,55
-
-
833.494,70
313.596,66 -
-
81.807,70
513.065,64 -
14.943,15 -
48.830,80
47.920,05
53,10 -
457.757,00
55.255,54
103 CHERASCO-CN- VIA MONTE DI PIET A'
P
-
2.000,00
-
-
2.000,00
1.666,91 -
66,91
3.600,00
104 CHERASCO-CN- VIA MONTE DI PIET A, 43
P
-
309.259,65
-
-
309.259,65
152.669,86 -
187.815,28
274.114,23
105 CHIARI-BS-VIA BETTOLINI, 6
P
1.266.771,26
1.885.202,58
-
490.849,50
3.642.823,34
106 CHIUDUNO-BG-VIA C.BATTISTI, 1
P
360.882,78
519.549,12
-
175.302,89
1.055.734,79 -
107 CHIUSA D I PESIO-CN-VIA ROMA, 5
P
177.003,87
231.834,98
-
108 CINISELLO BALSAMO-MI-VIA LIBERTA', 68
P
445.533,64
35.806,58
-
109 CINISELLO BALSAMO-MI-VIALE UMBRIA, 4
P
347.932,42
1.311.364,34
-
110 CISANO BERGAMASCO-BG-VIA PASC OLI, 1
P
200.764,42
1.124.656,71
-
111 CISLAGO-VA-VIA IV NOVEMBRE, 250
P
794.801,88
28.545,63
112 CITT IGLIO-VA-VIA VALCUVIA, 19
P
175.448,37
501.776,79
-
119.189,29
113 CLUSONE-BG- VIA VERDI, 3
P
812.026,26
1.271.882,54
-
256.029,95
114 CODOGNO-LO-VIA VIT TORIO EMANUELE, 35
P
603.971,83
1.514.031,18
-
479.316,49
2.597.319,50
500.822,70 -
33.290,05
-
-
1.635.449,61
2.007.373,73
137.242,00 -
373.409,78
545.083,01
408.838,85
4.536,22 -
251.705,68
161.669,39
514.630,27
-
-
168.361,63
346.268,64
141.799,38 -
749.777,60
767.719,78
1.659.296,76 -
-
192.632,03
1.518.053,16
-
-
1.318.823,36
199.229,80
187.600,37
1.136.569,84
-
-
463.717,94
672.851,90
796.414,45
-
-
549.003,86
247.410,59
2.339.938,75
-
-
2.039.717,92
300.220,83
-
-
2.159.455,98
437.863,52
115 COLERE-BG-VIA GIOVANNI XXIII, 33
P
23.218,93
210.357,59
-
40.918,81
274.495,33
-
-
240.484,05
34.011,28
116 COMERIO- VA-VIA AL LAGO, 2
P
1.243.671,64
675.712,57
-
229.671,70
2.149.055,91
-
-
1.763.181,70
385.874,21
323*
Nota Integrativa
(segue)
Prop./
Leasing
Ubicazione
Rivalut azioni di
legge
Investimenti
Rivalutazion i da
Fusio ni
-
Rivalutazioni in
sede di F.T .A.
-
Valori Lordi
Altre Movimentazioni
117 COMO-CO-VIA ALDO MORO, 46/48
P
758.223,64
118 COMO-CO-VIA CATTANEO, 3
P
465.143,48
2.441.785,01
119 COMO-CO-VIA GIOVIO, 4
P
2.259.909,73
5.116.802,76
120 COMUN NUOVO- BG-VIA C.BATTISTI, 3
P
182.746,11
47.517,62
-
36.807,08
267.070,81
-
121 CONCESIO-BS- VIALE EUROPA, 183
P
1.995.092,87
582.587,76
-
289.026,46
2.866.707,09 -
122 CORNAREDO-MI-PIAZZA LIBERTA', 62
P
856.302,43
17.667,41
-
-
375.797,67
498.172,17
-
123 CORNATE D ADDA-MI-VIA CIRCONVALLAZIONE, 12
P
362.726,51
109.589,60
-
-
9.234,77
463.081,34
-
124 CORNELIANO D ALBA- CN-PIAZZA COTTOLENGO, 42
P
247.770,59
223.653,62
-
125 CORSICO-MI-VIA LIBERAZIONE, 26/28
P
959.229,16
73.217,47
-
126 CORTEMILIA-CN- LOC. CASTELLO
P
239,69
3.007,18
-
-
127 CORTEMILIA-CN- PIAZZA CASTELLO, 1
P
95.788,70
389.859,03
-
-
128 COSSATO-BI-VIA PAJETTA
P
58.454,65
179.362,97
-
53.640,83
291.458,45
-
129 COSTA VOLPINO-BG-VIA NAZIONALE, 150
P
266.835,41
997.084,61
-
191.717,85
1.455.637,87
-
130 CREMA-CR-PIAZZA ALDO MORO
P
-
258.000,00
-
-
131 CREMONA-CR -PIAZZA ROMA, 31
P
-
486.290,31
-
132 CREMONA-CR -VIA FERRANTE APORTI, 8
P
6.972,17
127.643,90
-
133 CREMONA-CR -VIA GIOR DANO, 9/21
P
715.645,83
33.603,51
-
234.382,24
983.631,58
-
134 CUNARD O-VA-VIA LUINESE, 1
P
1.019.742,55
376.413,10
-
299.283,76
1.695.439,41
-
135 CUNEO-CN-C .SO ANTONIO GRAMSCI, 1
P
33.072,16
346.880,80
-
-
136 CUNEO-CN-PIAZZA EUROPA, 1
P
475.402,07
6.320.506,82
-
137 CUNEO-CN-PIAZZA EUROPA, 11
P
155.468,09
570.822,61
138 CUNEO-CN-VIA DELLA BATTAGLIA, 15
P
197.076,42
756.196,12
139 CUNEO-CN-VIA LUIGI GALLO, 1
P
1.779.079,25
140 CUNEO-CN-VIA ROMA, 13/B
P
141 CUNEO-CN-VIA TEATRO TOSELLI
P
142 CURNO-BG-LARGO VITTORIA, 31
Fondi Am mort.
Valo ri in bilancio
320.220,71
1.078.444,35
-
-
395.035,25
247.088,45
2.659.840,04
-
-
1.791.009,92
868.830,12
863.028,37
9.015.039,51 -
2.562,29 -
5.787.131,45
3.225.345,77
-
117.416,52
149.654,29
3.959,24 -
2.141.521,84
721.226,01
-
161.493,99
336.678,18
-
250.885,67
212.195,67
45.198,84 -
215.041,34
211.184,03
-
456.705,57
673.371,31
672,91 -
310,69
2.263,27
75.774,79 -
304.409,16
257.013,36
-
114.637,21
176.821,24
-
1.176.963,95
278.673,92
258.000,00
744.347,71 -
269.509,86
732.837,85
-
486.290,31
68.808,40 -
180.580,02
374.518,69
-
134.616,07
42.319,81 -
38.667,54
138.268,34
-
389.023,52
594.608,06
-
1.151.187,57
544.251,84
379.952,96
83.499,85 -
98.032,22
365.420,59
-
6.795.908,89
563.049,32 -
2.404.800,38
4.954.157,83
-
-
726.290,70
216.559,99 -
309.106,07
633.744,62
-
-
953.272,54
185.614,27 -
564.863,24
574.023,57
4.335.926,05
-
-
6.115.005,30
161.780,12 -
2.798.854,13
3.477.931,29
1.422.639,84
16.746.451,08
-
-
18.169.090,92
1.223.479,50 -
5.455.087,54
13.937.482,88
600.454,11
7.068.180,86
-
-
7.668.634,97
656.723,66 -
3.744.636,88
4.580.721,75
P
797.649,45
85.343,51
-
25.923,20 -
387.650,55
532.742,42
143 CUVEGLIO-VA-VIA BATTAGLIA SAN MARTINO, 50
P
1.025.757,29
618.677,66
-
456.487,89
144 CUVIO-VA-VIA MAGGI, 20
P
342.956,37
18.785,28
145 DALMINE- BG-VIA BUTTARO N .2
P
2.398.327,05
1.211.238,38
146 DARF O BOARIO TERME-BS-PIAZZA LOR ENZINI, 6
P
626.383,13
147 DEMONTE- CN-VIA MAR TIRI E CADUTI DELLA LIBERTA, 1
P
70.406,09
148 DESIO- MI-VIA MATTEOTTI, 10
P
149 DRONERO- CN-PIAZZA SAN SEBASTIANO, 7
150 ENTRACQUE-CN-VIA DELLA RESISTENZA, 5
-
-
775.298,65
97.630,25
63.323,21
-
471.424,21 1.130.076,88
3.246,87 485.647,73
946.316,17 -
-
683.409,10
191.881,54
1.452.553,41
-
-
996.065,52
43.584,53
654.753,41
-
-
311.060,37
343.693,04
-
252.983,38
3.862.548,81
-
-
1.835.281,70
2.027.267,11
1.038.400,90
-
169.024,72
1.833.808,75
-
202.867,65
382.170,47
-
3.950.832,89
408.994,01
-
P
342.093,07
461.908,20
-
-
P
14.342,21
119.227,28
-
-
151 ERBA-CO- VIA LEOPARDI, 7/E
P
1.483.898,86
186.267,51
-
152 FAGNANO OLONA-VA-PIAZZA CAVOUR, 11
P
129.505,30
222.872,16
153 FARIGLIANO-CN-PIAZZA SAN GIOVAN NI, 7
P
37.101,91
337.336,66
154 FERNO-VA-PIAZZA DANTE, 7
P
1.756.904,10
230.927,71
155 FONT ANELLA- BG-VIA CAVOUR, 156
P
2.101,90
-
-
156 FORMIGINE-MO-VIA GIARDINI SUD, 22
P
1.874.321,37
-
-
157 FRUGAROLO-AL- LOC. MOTTA
P
12.911,42
17.088,58
158 GALLARATE-VA-VIA MANZONI N. 12
P
2.619.953,52
1.645.212,28
159 GALLARATE-VA-VIA MARSALA, 34
P
422.744,00
59.140,47
160 GALLARATE-VA-VIA VARESE, 7A
P
342.012,52
97.202,49
161 GANDINO-BG- VIA BATTISTI, 5
P
821.455,12
885.805,14
-
162 GARBAGNA- AL-VIA ROMA, 21
P
23.845,64
169.960,59
-
-
163 GARBAGNATE MILANESE-MI-VIA J. F. KENNEDY, 3
P
1.369.074,76
-
-
164 GAVIRATE-VA-P.Z ZA LIBERTA'
P
300.612,42
1.411.845,75
989.682,45
165 GAZZADA SCHIANNO-VA-VIA ROMA, 47/B
P
832.764,66
719.147,70
178.009,15
166 GAZZANIGA-BG-VIA MARCONI, 14
P
820.947,13
451.394,50
435.364,90
167 GENOVA-GE-VIA C.R. CECCARDI, 1-13-17
P
3.056.961,38
1.305.351,91
5.037.040,48
168 GENOVA-GE-VIA FIESCHI, 11
P
1.994.025,48
4.261.950,88
169 GENOVA-GE-VIA GABRIELE D'ANNUNZIO, 31
P
348.567,40
170 GENOVA-GE-VIA MERANO, 1/A NERO
P
204.642,60
341.265,06
-
171 GIUSSAGO-PV- VIA ROMA, 38
P
625.818,61
442.174,92
-
-
172 GOR GONZOLA- MI-PIAZZA CAGNOLA -VICOLO CORRIDONI
P
1.453.314,91
-
-
-
173 GOR LA MAGGIORE-VA-VIA G.VERDI, 2
P
1.537.138,82
-
-
174 GOR LAGO-BG-PIAZZA GREGIS, 12
P
303.550,52
249.427,23
409.845,70
757.263,46
-
-
239.106,54
354.606,38
3.379,06 -
2.511.078,71
2.255.214,83
804.001,27
160.251,62 -
404.256,14
559.996,75
133.569,49
40.845,69 -
84.551,88
89.863,30
4.769.672,60 -
1.889.959,20
121.805,53
1.231.446,45
-
-
1.047.253,00
842.706,20
-
-
1.057.994,40
173.452,05
374.438,57
24.353,84 -
218.729,55
180.062,86
67.171,24
2.147.523,51 -
760.879,63 -
1.071.808,65
314.835,23
502.170,54
504.272,44 -
42,90 -
234.875,92
269.353,62
1.874.321,37 -
379.546,31 -
242.571,65
1.252.203,41
-
1.342.766,34
1.630.941,10
219.792,83
-
92.520,46
-
141.136,36 -
452.576,56
30.000,00 -
12.285,00
-
17.715,00
528.620,53
6.136.552,67
-
-
2.865.211,77
3.271.340,90
19.507,33
86.736,48
588.128,28
-
-
357.139,99
230.988,29
298.506,02
115.441,18
853.162,21
-
-
360.207,42
492.954,79
242.201,51
1.949.461,77
-
-
1.593.172,59
356.289,18
193.806,23
31.611,13 -
103.564,65
121.852,71
1.369.074,76 -
43.257,09 -
245.954,65
1.079.863,02
293.983,71
2.996.124,33 -
7.545,52 -
1.698.156,82
1.290.421,99
309.902,21
2.039.823,72
-
-
1.387.371,65
652.452,07
156.404,94
1.864.111,47
-
-
1.733.795,10
130.316,37
730.811,62 -
3.617.238,84
6.512.926,55
-
-
-
-
-
456.798,52
-
324*
423.268,23
97.097,39
-
309.773,26
114.232,45
9.399.353,77
5.832.708,13
-
3.194.593,17
2.638.114,96
348.567,40
15.269,56 -
36.789,36
327.047,60
643.005,05 -
11.855,68 -
203.812,94
427.336,43
1.067.993,53
134.240,00 -
533.166,83
669.066,70
1.453.314,91 -
166.994,33 -
264.532,46
1.021.788,12
-
489.945,20
737.420,36
5.552,53 -
400.815,86
468.213,10
1.227.365,56
874.581,49 -
-
-
Nota Integrativa
(segue)
Prop./
Leasing
Ub icazione
Rivalutazioni di
legge
Investimenti
Rivalutazioni da
Fu sio ni
175 GOVO NE- CN-PIAZZA VITTORIO EMANUELE II, 9
P
22.540,41
163.694,70
-
176 GRASSOBBIO-BG- VIALE EUROPA, 8/B
P
40.681,09
281.919,10
-
177 GRINZANE CAVOUR- CN-C.NA GUSTAVA
P
23.154,03
898.694,62
-
178 GRUMELLO DEL MONTE-BG- VIA MARTIRI D. LIB.14
P
261.723,81
923.153,28
-
179 IN DUNO OLONA-VA-VIA PORRO, 46
P
275.273,42
672.530,58
180 ISOLA SANT ANT ONIO- AL-VIA G. MAZZINI, 29
P
1.492,51
30.260,86
181 ISPRA-VA-VIA MAZZINI, 5
P
595.811,07
185.352,30
182 JERAGO CON ORAGO-VA-VIA MATTEOTTI, 15
P
1.806.065,06
183 LAINATE-MI-VIA GARZOLI, 17/19
P
213.013,71
729.733,26
-
184 LANDRIANO-PV-VIA MILANO, 40
P
172.072,95
515.484,25
-
185 LAVENA PONT E T RESA-VA- PIAZZA GRAMSCI, 8
P
479.992,49
686.229,36
-
186 LAVENO-MOMBELLO-VA-VIA LABIENA, 51/53
P
503.572,34
359.912,42
187 LECCO-LC-CORSO MATT EOTTI, 3
P
6.206.082,91
4.274.614,11
-
-
Rivalutazioni in
sede di F.T .A.
69.128,64
-
99.900,50
-
-
-
335.418,52
-
101.142,83
224.934,82
-
166.794,01
921.848,65
4.039,04 -
23.848,65
902.039,04
-
-
724.037,83
655.982,70
-
-
610.004,91
541.201,05
4.324,08 -
19.002,45
17.075,00
-
1.122.564,36
142.113,59
1.806.065,06 -
204.056,83 -
213.115,85
1.388.892,38
1.036.125,43 -
1.712,17 -
550.126,02
484.287,24
189.775,58 -
344.237,63
533.095,15
184.041,24
1.151.205,96
-
Valo ri in bilancio
111.650,01
-
103.501,46
93.378,46
Fond i Am mort.
26.557,73 -
391.728,83
1.380.020,53
89.054,07
Altre Movimentazioni
186.235,11
195.143,44
-
394.460,51
Valori L ordi
31.753,37
1.264.677,95
687.557,20
-
243.450,02
1.409.671,87
-
-
1.225.630,63
116.849,91
1.315.753,19
-
-
991.714,69
324.038,50
2.777.915,51
7.702.781,51
-
-
4.202.709,69
3.500.071,82
188 LEFF E-BG-VIA G. MOSCONI, 1
P
842.808,10
1.218.140,03
-
229.772,41
2.290.720,54
-
-
1.167.422,75
1.123.297,79
189 LEGGIUNO- VA-VIA BERNARDONI, 9
P
113.091,98
382.146,88
-
144.671,95
639.910,81
-
-
574.260,75
65.650,06
190 LEGNANO-MI-VIA TO SELLI, 68
P
49.184,24
6.097,36
-
9.805,63
65.087,23
-
-
29.167,08
35.920,15
191 LEGNANO-MI-VIA TO SELLI, 74
P
1.547.863,61
10.289,21 -
936.041,00
867.694,61
192 LIMONE PIEMONT E-C N-VIA ROMA, 62
P
722.354,98
318.121,64
-
-
1.040.476,62
318.932,20 -
375.267,14
984.141,68
193 LINAROLO-PV- VIA FELICE CAVALLOTT I, 5
P
21.130,85
277.268,20
-
-
298.399,05
55.586,65 -
158.120,42
195.865,28
194 LODI-LO-VIA DALMAZ IA
P
14.107,33
11.551,50
-
195 LODI-LO-VIA INCORONATA, 12
P
657.248,12
2.503.863,52
-
196 LONATE POZZOLO-VA- PIAZZA MAZZINI, 2
P
580.176,48
102.307,16
197 LOVERE-BG- VIA TADINI, 30
P
703.360,10
873.401,42
198 LUGANO PIAZZ A RIFORMA, 2 / 3
P
26.103.661,84
199 LUINO -VA-VIA PIERO CHIARA, 7/9
P
806.712,56
6.827.496,32
200 LUINO -VA-VIA V.VENET O, 6/A-B
P
694.194,68
1.561.186,53
201 LURAT E CACCIVIO-CO-VIA VARESINA, 88
P
354.367,67
427.340,22
202 MADONE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 44
P
517.290,07
203 MAGHERNO-PV-VIA GIACOMO LEOPARDI, 2
P
204 MAGLIANO ALPI-CN-VIA LANGHE, 148
P
205 MALNATE-VA-P.ZZA REPUBBLIC A / ANG. VIA GARIBALDI
P
2.097.965,27
-
92.504,76
173.656,45
2.658,05
23.000,78
-
-
8.820,58
14.180,20
704.483,27
3.865.594,91
-
-
1.463.159,39
2.402.435,52
122.877,00
1.136.814,32 -
520.181,26
599.549,92
269.282,57
1.846.044,09
-
-
1.244.785,86
601.258,23
26.103.661,84
-
-
1.586.256,64
24.517.405,20
699.267,74
8.333.476,62
-
-
7.176.153,97
1.157.322,65
132.928,82
2.597.835,91
-
-
1.348.652,12
1.249.183,79
-
169.535,24
951.243,13
-
-
455.351,25
495.891,88
782.374,32
-
133.981,12
1.433.645,51
-
-
1.257.318,29
176.327,22
269.971,33
215.358,73
-
-
485.330,06
56.121,21 -
194.700,09
346.751,18
64.555,51
226.791,15
-
-
291.346,66
28.596,16 -
221.514,23
98.428,59
-
-
2.097.965,27 -
254.000,70 -
359.039,39
1.484.925,18
-
-
-
1.814.024,82 -
331.453,68
-
-
209.525,88
17.083,14 -
206 MANERBIO -BS-VIA D.ALIGHIERI, 5
P
922.839,19
1.258.583,13
-
276.298,29
2.457.720,61
-
-
1.962.074,84
495.645,77
207 MARCHIROLO-VA-PIAZZA BORASIO, 12
P
189.792,52
155.883,17
-
52.498,93
398.174,62
-
-
234.156,16
164.018,46
208 MARCIGNAGO-PV-VIA UMBERTO I, 46
P
40.167,65
260.735,99
50.674,96 -
138.222,99
213.355,61
209 MARIANO COMENSE-CO-CORSO BRIANZA, 20
P
343.167,69
168.668,17
94.789,87
109.942,77
716.568,50
-
-
365.584,61
350.983,89
210 MARNATE-VA- VIA DIAZ ANGOLO VIA GENOVA
P
541.275,04
481.053,04
476.251,61
231.863,71
1.730.443,40
-
-
801.577,16
928.866,24
211 MARTINENGO-BG-VIA PINETTI, 20
P
757.998,73
409.405,14
-
221.210,88
1.388.614,75
-
-
542.195,41
846.419,34
212 MELEGNANO-MI-VIA CESARE BATT IST I, 37/A
P
1.001.352,02
91.134,70
-
-
1.092.486,72
143.731,38 -
502.779,78
733.438,32
213 MILANO - P.ZZA TOMMASEO
P
70.128,45
-
-
-
70.128,45
-
-
38.186,44
31.942,01
214 MILANO-MI-C.SO LODI,111
P
1.925.773,26
-
-
-
1.925.773,26
-
-
323.373,10
1.602.400,16
215 MILANO-MI-COR SO EUROPA 16
P
4.131.655,19
7.638.500,83
-
20.342.420,20
32.112.576,22
-
-
8.518.016,68
23.594.559,54
216 MILANO-MI-COR SO EUROPA 20
P
2.249.835,90
26.254.884,08
-
22.223.555,42
50.728.275,40
-
-
22.293.799,73
28.434.475,67
217 MILANO-MI-COR SO IT ALIA, 17
P
17.513,79
1.130.221,87
-
228.350,18 -
385.936,09
990.149,75
218 MILANO-MI-COR SO IT ALIA, 20-22
P
4.359.275,73
9.549.009,54
3.586.368,67
7.589.359,25
219 MILANO-MI-COR SO LODI, 78
P
244.576,67
1.016.168,02
-
-
1.260.744,69
210.862,88 -
563.906,83
907.700,74
220 MILANO-MI-COR SO XXII MARZO, 22
P
1.044.940,10
1.473.979,76
-
-
2.518.919,86
443.742,15 -
1.353.631,83
1.609.030,18
221 MILANO-MI-P.LE ZAVAT TARI, 12
L
30.257.244,87
-
30.257.244,87
-
-
3.982.051,21
26.275.193,66
222 MILANO-MI-P.ZZA 5 GIORNATE, 1
P
1.831.351,82
2.752.151,53
-
3.529.112,77
-
-
1.194.026,62
2.335.086,15
223 MILANO-MI-P.ZZA SANTA FRANCESCA ROMANA, 3
P
168.690,47
97.306,15
-
41.791,46 -
121.764,84
186.023,24
224 MILANO-MI-P.ZZA TOMMASEO
P
225 MILANO-MI-PIAZZA GASPARRI, 4
P
463.530,21
226 MILANO-MI-PIAZZA PIOLA, 8
P
822.473,03
227 MILANO-MI-VIA AMPERE, 15
P
470.194,68
603.067,98
228 MILANO-MI-VIA BIONDI, 1
P
513.505,96
306.102,04
229 MILANO-MI-VIA BOCCACCIO, 2
P
3.676.015,70
10.309.603,00
-
230 MILANO-MI-VIA BOCCHETT O, 13/15
P
865.679,05
5.932.491,44
-
231 MILANO-MI-VIA BORGOGNA, 2/4
P
1.207.723,22
5.160.001,56
232 MILANO-MI-VIA BUONARROT I, 22
P
2.732.186,32
7.621.838,92
233 MILANO-MI-VIA CIRO MENOTT I, 21
P
345.373,51
1.260.180,31
-
-
310.929,33
-
-
-
-
24.273,47 -
-
1.054.390,58
-
-
57.699,20
-
2.756.830,82
-
1.147.735,66
11.175.727,92
265.996,62
57.699,20
774.459,54
-
-
-
11.382,52
46.316,68
160.430,21 -
338.003,30
596.886,45
469.850,88
-
133.316,38
180.108,10 -
516.386,48
736.984,28
117.038,27
2.148.948,46
82.710,40 -
682.593,13
1.549.065,73
6.443.734,30
20.429.353,00
-
-
3.712.698,68
16.716.654,32
2.206.788,22
4.591.382,27
-
-
889.492,66
3.701.889,61
-
1.139.105,37
7.506.830,15
-
-
2.165.522,34
5.341.307,81
-
23.105,47
10.377.130,71
-
-
4.822.798,50
5.554.332,21
649.000,47
2.205.382,12
-
-
750.693,16
1.454.688,96
-
1.446.378,73 -
-
1.248.828,77 -
325*
603.167,26
-
1.073.262,66
-
219.305,77
300.903,64
-
Nota Integrativa
(segue)
Prop./
Leasing
Ubicazion e
In vestimenti
Rivalutazioni di
legge
773.378,70
Rivalutazioni da
Fusioni
Altre Movimentazion i
F ondi Ammort .
Valori in bilancio
P
814,79
235 MILANO-MI-VIA DELLA MOSC OVA, 40/1
P
744.949,97
236 MILANO-MI-VIA F. LONDONIO, 29
P
498,26
22.897,12
-
-
23.395,38
22.340,95 -
6.711,43
39.024,90
237 MILANO-MI-VIA FABIO F ILZI, 23
P
1.487.170,54
1.351.070,11
-
-
2.838.240,65
356.809,80 -
1.154.871,85
2.040.178,60
238 MILANO-MI-VIA G.B. GRASSI, 89
P
1.335.715,77
1.003.435,40
-
-
1.499.869,87
1.197.118,90
239 MILANO-MI-VIA LOMELLINA, 50
P
794.563,07
942.344,65
-
210.616,71 -
874.726,42
1.072.798,01
240 MILANO-MI-VIA LOVANIO, 5/A
P
1.041.947,88
1.104.882,62
-
241 MILANO-MI-VIA MANZONI, 7
P
18.244.046,86
7.663.576,59
242 MILANO-MI-VIA MASCAGNI
P
358.038,13
243 MILANO-MI-VIA MEDA
P
1.991.817,52
51.060,05
-
244 MILANO-MI-VIA MONTE DI PIETA, 5/7/9
P
20.664.706,67
105.939.089,80
-
245 MILANO-MI-VIA MONTE SANTO, 2
P
433.495,98
1.348.271,97
-
246 MILANO-MI-VIA PADOVA, 175
P
486.398,29
799.146,73
-
247 MILANO-MI-VIA PADOVA, 97
P
1.475.906,60
248 MILANO-MI-VIA PANIZZI, 15
P
188.270,23
749.193,75
-
249 MILANO-MI-VIA PISANELLO, 2
P
334.535,89
764.412,91
-
250 MILANO-MI-VIA ROSELLINI, 2
P
1.125.877,95
1.457.082,17
-
-
-
-
P
5.245.633,96
94.749,53
-
2.524.472,54
166.836,60
-
253 MILANO-MI-VIA SOLFERINO, 23
P
1.601.524,88
254 MILANO-MI-VIA ST ARO, 1
P
130.223,14
255 MILANO-MI-VIALE CERTOSA, 94
P
256 MILANO-MI-ZURETTI, 1
257 MONCALIERI-TO-STRADA VILLAST ELLONE, 2
-
-
144.455,74
465.133,24
446.501,39
1.191.451,36
-
-
190.439,77
1.001.011,59
1.736.907,72
-
2.172.194,78
-
-
355.110,99
1.817.083,79
2.768.353,06
45.084.102,49
-
-
6.953.675,23
38.130.427,26
-
-
208.240,40
581.627,74
-
2.042.877,57
610.511,11 -
1.016.912,28
1.636.476,40
-
126.603.796,47
28.094.999,36 -
789.868,14
37.186.784,50
117.512.011,33
-
262.696,41
1.674.973,90
1.285.545,02
246.916,56 -
526.700,79
1.005.760,79
1.476.643,87 -
211.219,65 -
387.245,95
878.178,27
-
937.463,98
144.758,48 -
488.378,70
593.843,76
-
1.098.948,80
166.391,52 -
581.167,82
684.172,50
155.902,36
737,27
-
2.696.988,77
25.364,28
431.830,01
-
P
609.588,98
-
-
251 MILANO-MI-VIA SAFF I, 6/5 ANG. VIA MONTI
164.604,51
357.837,60
16.408.125,98
252 MILANO-MI-VIA SECCHI, 2
-
-
Valori Lordi
234 MILANO-MI-VIA DELLA MOSC OVA, 38
-
-
Rivalutazio ni in
sede di F.T.A.
1.937.670,31
-
577.230,31
3.160.190,43
-
-
1.067.948,60
2.092.241,83
44.947,36
5.295.436,13
-
-
1.063.533,99
4.231.902,14
750.318,11
3.441.627,25
-
-
826.114,28
2.615.512,97
-
-
1.601.524,88 -
3.945,68 -
50.102,11
1.547.477,09
325.338,70
-
-
455.561,84
78.550,03 -
204.970,04
329.141,83
230.898,58
455.736,08
-
-
686.634,66
125.983,25 -
291.623,28
520.994,63
P
5.637,45
100.385,65
-
-
106.023,10
35.143,69 -
40.503,40
100.663,39
P
727.294,60
55.323,18
467.040,39
390.377,71
226.056,58 -
151.256,26
857.418,10
-
-
258 MONDOVI-CN-PIAZZA G. MELLANO, 6
P
134.388,18
644.494,96
-
-
778.883,14
110.116,72 -
358.403,26
530.596,60
259 MONDOVI-CN-PIAZZALE ELLERO, 20
P
850.304,95
2.609.138,93
-
-
3.459.443,88
1.452.114,87 -
1.795.759,51
3.115.799,24
260 MONESIGLIO-CN-VIA ROMA, 4
P
62.177,36
137.860,54
-
-
200.037,90
28.437,49 -
158.063,63
70.411,76
261 MONFORTE D ALBA-CN-VIA GIUSEPPE GARIBALDI, 4
P
42.133,17
146.585,55
-
-
188.718,72
69.952,16 -
117.220,96
141.449,92
245.449,59
-
252.131,49
45.622,38 -
262 MONLEALE-AL-CORSO ROMA, 41/43
P
6.681,90
263 MONZA-MI-PIAZ ZA GIUSEPPE CAMBIAGHI, 1
P
3.001.925,00
264 MONZA-MI-VIA BORGAZZI, 83
P
4.882.395,79
3.588.165,85
265 MORNAGO-VA-VIA CELLINI - ANGOLO VIA CAR UGO
P
126.637,16
192.786,22
266 MORTARA-PV-PIAZZ A SILVABELLA, 33
P
368.093,56
267 MURAZZANO-C N-VIA L. BRUNO, 6
P
5.503,55
268 NAPOLI-NA-VIA SANT A BRIGIDA, 62/63
P
1.864.197,10
-
62.024,38
-
434.080,23
-
269 NEIVE-CN -PIAZZA DELLA LIBERTA, 2
P
22.359,25
209.741,22
-
P
2.134.739,10
4.450,27
-
271 NIZZ A-F RANCIA-BOULEVARD VICTOR HUGO 7
P
1.930.000,00
272 NOVA MILANESE-MI-VIA BRODOLINI, 1
P
966.654,63
500.577,80
P
2.216.624,18
688.842,81
-
P
2.170.299,84
16.259,58
-
275 NOVARA-NO-LARGO DON MINZONI, 1
P
3.194.684,75
93.250,95
276 NOVARA-NO-VIA SOLFERINO
P
173.529,51
23.971,12
277 NOVI LIGURE-AL-CORSO MARENCO, 141
P
181.048,02
6.583,40
8.691.006,07 -
99.704,06
853.207,67
331.939,46
-
-
-
497.777,26
206.371,83 -
65.961,35 -
5.276.994,60
3.348.050,12
101.647,07
40.782,01 -
140.152,22
268.723,35
67.527,93
12.326,88 -
1.933.299,36
232.100,47
2.471.128,83
-
2.610.211,45
-
1.536.030,10
368.093,56
295.255,54
66.836,42
174.758,68
541.227,73
751.560,60
2.725.632,41 -
203.461,37
122.995,19
-
-
-
527.419,10
-
152.046,45 -
220.444,43
-
-
273 NOVARA-NO-CORSO DELLA VITTORIA, 1
2.077.257,83
69.102,26
730.980,88
274 NOVARA-NO-LARGO DON LUIGI MINZONI, 5
924.667,17
-
-
270 NEMBRO-BG-PIAZZA DELLA LIBERTA'
-
-
2.186.559,42
3.236.520,78
130.664,21
685.408,68
-
-
-
56.476,41 -
37.283,36
42.571,45
370.553,53
1.562.745,83
127.275,34
161.301,54
1.380.026,31
1.091.102,52
-
-
-
-
57.900,97
1.872.099,03
46.900,36 -
1.032.935,81
1.645.796,24
-
1.263.874,85
1.346.336,60
18.582,33 -
1.049.381,12
1.155.760,63
1.235.736,85
2.000.783,93
-
-
-
-
-
60.079,07
70.585,14
150.637,09 -
293.857,72
542.188,05
597.253,87
278 OLGIAT E OLONA-VA- VIA MAZZINI, 54/56
P
557.367,95
236.897,41
69.769,81
930.867,38
-
-
333.613,51
279 ORIGGIO-VA-VIA REPUBBLICA 10
P
494.816,12
47.520,35
-
71.405,65
613.742,12
-
-
290.459,16
323.282,96
280 ORZINUOVI-BS- P.ZA V.EMANUELE, 31/33
P
681.328,53
307.827,14
-
111.612,08
1.100.767,75
-
-
439.802,69
660.965,06
-
281 OSIO SOTTO-BG-VIA CAVOUR, 2
P
788.885,09
755.038,69
-
266.698,76
1.810.622,54
-
861.158,71
949.463,83
282 OSPITALETTO- BS-VIA M.D.LIBERTA', 27
P
2.085.732,69
768.771,35
-
326.047,27
3.180.551,31 -
1.450,89 -
2.237.117,94
941.982,48
283 PALADINA-BG-VIA IV NOVEMBRE, 13
P
331.135,18
408.403,74
-
73.903,02
813.441,94
-
-
752.335,21
61.106,73
284 PALAZZ OLO SULL OGLIO- BS-PIAZ ZA ROMA, 1
P
350.073,67
1.388.091,49
-
180.356,07
1.918.521,23
-
-
1.057.551,97
860.969,26
285 PAVIA-PV- CORSO ALESSAND RO MANZONI, 17
P
1.495.098,19
759.631,04
-
-
2.254.729,23
218.453,11 -
1.253.544,12
1.219.638,22
286 PAVIA-PV- CORSO STRADA NUOVA, 61/C
P
3.341.414,74
14.312.490,75
-
-
17.653.905,49
2.085.437,78 -
4.685.703,41
15.053.639,86
287 PAVIA-PV- PIAZZA DUOMO, 1
P
446.217,06
588.387,60
-
-
689.585,48
898.312,58
288 PAVIA-PV- PIAZZALE GAFFURIO, 9
P
350.262,66
476.476,31
-
-
826.738,97
139.225,25 -
433.106,17
532.858,05
289 PAVIA-PV- VIA DEI MILLE, 7
P
301.176,79
286.205,58
-
-
587.382,37
111.649,78 -
263.704,95
435.327,20
290 PAVIA-PV- VIA FERRINI, 77
P
1.210,30
43.594,68
-
-
44.804,98
6.507,15 -
16.680,66
34.631,47
291 PAVIA-PV- VIA LAZ ZARO SPALLANZANI, 22
P
20.756,84
761.750,85
-
-
782.507,69
182.579,69 -
249.455,68
715.631,70
326*
553.293,40
1.587.898,06
-
Nota Integrativa
(segue)
Prop./
Leasing
Ubicazion e
Investimenti
Rivalutazioni di
legge
Rivalutazioni da
Fusioni
292 PAVIA-PV-VIA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA, 2
P
444.869,33
955.931,86
-
293 PAVIA-PV-VIA PAVESI, 2
P
135.847,52
402.763,33
-
Rivalutazio ni in
sede di F.T.A.
1.038.088,80
-
Valori Lordi
2.438.889,99
538.610,85
Altre Movim en tazioni
-
Fondi Ammort.
Valori in bilancio
-
1.738.550,45
700.339,54
70.392,90 -
319.684,76
289.318,99
294 PAVIA-PV-VIA SAN PIETRO IN VERZOLO, 4
P
243.133,79
246.598,60
-
-
489.732,39
61.599,88 -
322.178,45
229.153,82
295 PAVIA-PV-VIALE LUDOVICO IL MORO, 51/B
P
738.129,27
167.719,77
-
-
905.849,04
237.062,78 -
472.502,32
670.409,50
296 PERUGIA-PG-VIA DEI FILOSOFI, 36
P
151.589,80
148.860,67
-
297 PEVERAGNO-CN-VIA PIAVE, 1
P
125.368,03
419.791,20
-
6.965,21
-
298 PIAC ENZA-PC-VIA CR ISTOFORO COLOMBO, 19
P
1.689.394,46
42.718,89
-
299 PIAC ENZA-PC-VIA VERDI, 48
P
3.550.621,14
1.730.724,78
-
649.858,93
75.771,40
300 PIAZ ZA BREMBANA-BG-VIA BELOTTI, 10
P
333.259,42
241.400,70
-
301 PINAROLO PO-PV-VIA AGOSTINO DEPRETIS, 84
P
374.366,52
107.174,45
-
-
-
1.070.389,61
37.716,72 -
81.548,92
188.150,04
545.159,23
307.415,68 -
119.377,80 -
280.767,73
383.769,30
1.732.113,35
222.866,73 -
5.931.204,85
650.431,52
-
-
-
739.769,28
1.215.210,80
3.438.102,45
2.493.102,40
-
493.208,34
157.223,18
481.540,97
12.520,40 -
221.146,18
272.915,19
6.863,42 -
2.389.119,42
2.145.226,41
302 POGGIO RUSCO- MN-VIA TRENTO E TRIESTE, 9
P
1.772.102,39
1.314.622,43
384.094,82
4.541.209,25 -
303 PONTE NOSSA-BG-VIA G. FRUA, 24
P
680.063,69
393.984,57
-
132.516,89
1.206.565,15
-
-
938.120,88
268.444,27
304 PONTE SAN PIETRO-BG-P.ZZA SS.PIET RO E PAOLO, 19
P
1.405.541,59
1.561.117,33
-
345.879,38
3.312.538,30
-
-
2.066.733,17
1.245.805,13
305 PONTECUR ONE-AL-PIAZZA GIACOMO MATTEOTTI, 5
P
83.419,53
555.454,49
-
306 PONTERANICA-BG-VIA PON TESECCO, 32
P
371.625,71
317.125,98
-
307 PONTIDA-BG-VIA LEGA LOMBARDA, 161
P
701.416,00
308 PORTO CERESIO-VA-VIA ROMA, 2
P
809.151,79
128.785,36
-
99.863,59
-
-
-
144.061,52
638.874,02
788.615,28
701.416,00
1.081.998,67 -
88.882,25 -
-
-
280.713,01
447.043,26
325.247,69
463.367,59
-
135.053,64
566.362,36
482.929,57 -
193.598,63
405.470,47
185.000,00
309 POZ ZOLO FORMIGAR O-AL-VIA ROMA, 31
P
326.724,26
-
-
326.724,26
84.775,00 -
226.499,26
310 PRADLEVES-CN-VIA IV NOVEMBR E, 108
P
9.501,63
94.418,26
-
-
103.919,89
15.788,45 -
66.962,63
52.745,71
311 RANICA-BG-PIAZ ZA EUROPA, 2
P
79.928,46
726.162,49
-
756.520,76
176.270,21
126.700,02
932.790,97
-
-
312 RAPALLO-GE-VIA DIAZ, 6
P
45.351,56
522.555,39
-
135.054,40
702.961,35
-
-
214.921,76
488.039,59
313 REZZATO-BS-VIA EU ROPA, 5
P
58.757,17
572.633,99
-
139.925,69
771.316,85
-
-
329.522,61
441.794,24
179.079,16
314 ROBBIO-PV-PIAZ ZA LIBERTA, 8
P
233.077,00
4.884,54
-
-
237.961,54
55.374,92 -
114.257,30
315 ROBILANTE-CN-VIA U MBERTO I, 22
P
166.804,01
3.216,57
-
-
170.020,58
5.189,20 -
82.316,87
92.892,91
316 ROCCAVIONE-CN-PIAZZA BIAGIONI, 27
P
49.860,84
517.780,46
-
-
567.641,30
19.207,63 -
241.949,08
344.899,85
180.485,51
317 ROCCHETTA LIGURE-AL-PIAZZA REGINA MARGHERITA
P
103.895,01
76.590,50
-
318 ROMA-RM-CORSO VIT TORIO EMANUELE, 25/27
P
1.542.739,99
1.914.853,11
-
18.111.353,67
-
319 ROMA-RM-VIA DEI CROCIFERI, 44
P
12.160.249,72
320 ROMA-RM-VIALE DELLE PROVINC IE, 34/36
P
1.391.883,25
321 ROMANO DI LOMBARDIA-BG-VIA TADIN I, 2
P
666.927,28
573.922,63
322 ROSASCO-PV-VIA ROMA, 4
P
42.352,68
293.806,91
323 ROVELLASCA-CO-VIA VOLTA, 1
P
2.207,70
324 ROVETT A-BG-VIA TOSI, 13
P
828.169,69
325 ROZZANO-MI-P.ZZA BERLINGUER, 6
P
874.314,34
-
443.574,39
-
3.862.345,24
34.133.948,63
-
-
3.919.628,48
30.214.320,15
356.529,88
1.035.353,37
-
-
139.034,41
896.318,96
192.184,07
1.433.033,98
-
-
626.937,55
806.096,43
-
-
682.815,93
120.641,29
-
-
307.909,62
332.656,28
91,89 -
-
76.516,13
-
281.840,27
-
328 SAN GIOVANNI BIANCO-BG-V MARTIRI DI CANTIGLIO, 19
P
356.940,74
541.085,49
-
-
2.180.296,63
803.457,22
129.697,00
711.924,65
899.232,91
640.565,90
9.657,74
112.239,27
-
467.297,63
851.954,35
1.078.461,33
64.431,64
-
638.358,20
P
P
126.000,33
3.079.529,54
-
P
P
9.946,46 -
378.063,56
-
326 ROZZANO-MI-VIALE LOMBARDIA, 17
329 SAN LAZZARO DI SAVENA-BO-VIA EMILIA, 208
-
-
327 SALICETO-CN-PIAZZA C. GIUST A, 1
330 SAN MARTINO SICCOMARIO-PV-VIA ROMA, 23
-
-
-
-
-
-
334.236,66
125.156,92
-
-
218.375,97
-
1.348.260,21 1.156.154,61
517.717,69
139.354,74
1.023.183,15
860.085,36
824.163,92
331 SAN MICHELE MONDOVI-CN-VIA NIELLI, 15/A
P
14.047,61
189.318,66
-
332 SAN PAOLO-BS-VIA MAZZINI, 60
P
731.503,50
208.477,41
-
40.835,71
203.366,27
333 SAN PELLEGRINO TERME-BG-VIA SAN CARLO, 3
P
306.129,17
310.504,84
-
107.525,92
724.159,93
980.816,62 -
1.220.704,56
127.463,76
-
-
406.026,42
750.128,19
-
-
152.512,42
365.205,27
22.673,06 -
83.313,57
78.714,23
441.312,22
581.870,93
-
-
-
-
267.752,03
592.333,33
82.636,31 -
340.418,15
566.382,08
34.307,71 -
109.673,98
128.000,00
295.448,06 -
654.955,09
30.413,47
-
313.389,25
410.770,68
-
334 SAN ZEN O NAVIGLIO- BS-VIA T ITO SPERI, 1
P
579.452,17
1.020.222,11
-
259.859,00
1.859.533,28
-
-
1.565.546,95
293.986,33
335 SANT OMOBONO TERME-BG-VIA ALLE FONT I, 8
P
281.498,71
405.402,75
-
83.480,52
770.381,98
-
-
607.881,97
162.500,01
27.222,83
936.879,67
-
336 SANTENA-TO-VIA CAVOUR, 43
P
605.388,24
194.215,54
337 SANTO STEFANO BELBO-CN-CORSO PIAVE, 82
P
267.407,92
367.694,42
110.053,06
-
338 SANTO STEFANO D AVET O-GE-VIA RAZ ZET TI, 11
P
67.722,67
176.904,71
339 SAREZZANO-AL-PIAZZ A L. SARZANO, 4
P
2.778,00
98.559,61
-
340 SARNICO-BG-PIAZZA UMBERTO I, 1
P
1.734.688,03
1.600.442,38
-
-
174.270,73
341 SARONNO-VA-VIA PIETRO MICCA, 10
P
3.080.462,42
1.991.266,58
342 SARONNO-VA-VICOLO DEL CALDO, 30
P
85.747,78
28.842,22
1.614.741,58
-
343 SAVIGLIANO-CN-PIAZZA SCHIAPPARELLI N. 10
P
836.740,57
433.971,09
-
-
635.102,34
-
418.933,39
517.946,28
93.333,33 -
344.444,98
383.990,69
203.806,08
-
418.898,11 -
5.130,50 -
209.961,53
-
101.337,61
20.531,27 -
50.603,76
71.265,12
265.926,35
3.069.204,06 -
1.370,15 -
1.232.945,79
1.834.888,12
628.253,71
7.314.724,29
-
-
3.721.519,16
3.593.205,13
19.484,48
134.074,48
-
-
58.870,09
75.204,39
1.270.711,66
29.036,36 -
449.068,39
850.679,63
19.069,20 -
538.363,19
942.177,18
-
344 SCANZOROSCIATE-BG-VIA ROMA, 27
P
797.137,29
448.290,73
-
254.181,55
1.499.609,57 -
345 SCHILPARIO-BG-VIA TORRI, 8
P
138.116,82
208.828,19
-
46.931,33
393.876,34
-
-
298.172,44
95.703,90
346 SERIATE-BG-VIALE ITALIA, 24
P
1.177.828,79
821.983,40
-
267.309,26
2.267.121,45
-
-
1.002.357,41
1.264.764,04
108.172,50
1.548.072,94
-
347 SESTO CALENDE-VA-V. XX SETTEMBRE,35/37
P
748.816,95
270.516,58
-
963.182,24
584.890,70
348 SESTRI LEVANTE-GE-VIA FASCIE, 70
P
676.291,57
251.740,28
420.566,91
-
-
928.031,85
103.850,00 -
309.394,77
722.487,08
349 SIZIANO-PV-VIA ROMA, 22
P
473.599,77
687.342,42
-
-
1.160.942,19
215.689,77 -
696.731,64
679.900,32
327*
Nota Integrativa
(segue)
Prop./
Leasing
Ubicazione
In vestimenti
Rivalutazioni di
legge
-
Rivalutazioni da
Fusioni
Rivalutazio ni in
sede di F.T.A.
350 SOLARO-MI-VIA MAZZINI, 66
P
54.878,25
351 SOLBIAT E ARNO-VA-VIA A.AGNELLI, 7
P
683.021,85
528.794,06
352 SONCINO-CR-VIA IV NOVEMBRE, 25
P
736.252,57
588.843,73
353 SOVERE-BG-VIA BARONI, 5
P
71.367,17
249.196,76
354 SPIR ANO-BG-VIA DANTE ALIGHIERI
P
755.239,07
716.704,44
355 STAZZANO-AL-VIA FOSSAT I, 2/A
P
250.067,18
356 STEZZANO-BG-VIA BERGAMO, 1
P
24.087,68
1.008.464,25
-
357 STRADELLA-PV-VIA TRENTO, 85
P
376.734,95
1.422.523,05
-
358 SUISIO-BG-VIA CARABELLO POMA, 31
P
406.362,37
359 T ALEGGIO-BG-VIA ROMA, 63
P
112.461,72
64.696,88
-
360 T ARANTASCA-CN-VIA CARLET TO MICHELIS, 3
P
19.733,26
229.195,80
-
361 T AVERNOLA BERGAMASCA-BG-VIA ROMA, 12
P
157.047,45
253.070,33
362 T ELGAT E-BG-VIA MORENGHI, 17/ANG. VIA ARICI
P
4.364,00
363 T ORINO-TO-C.SO FRANC IA, 57 ANG. C.SO INGHILT ERRA
P
518.564,04
364 T ORINO-TO-P.ZZ A GRAN MADRE DI DIO, 12/A
P
1.178.105,85
365 T ORINO-TO-VIA LOMBROSO, 10
P
3.054.254,60
366 T ORINO-TO-VIA SANTA TERESA, 9
P
38.234.210,88
367 T ORINO-TO-VIA VITT ORIO ALFIER I, 17
P
3.633.729,18
2.588.920,46
368 T ORREVECCHIA PIA-PV-VIA MOLINO, 9
P
100.297,94
89.849,31
369 T ORTONA-AL-CORSO MONTEBELLO, 62
P
509.771,46
370 T ORTONA-AL-PIAZZA DUOMO, 13
P
441.164,07
5.582.712,48
371 T RADATE-VA-VIA XXV APRILE, 1
P
2.192.198,25
762.038,01
372 T RAVACO SICCOMARIO-PV-PZ CADUTI COMBATTENTI IT, 1
P
667.330,25
4.908,65
-
373 T RAVEDONA-MONATE-VA-VIA ROMA, 1
P
507.774,94
356.284,64
-
117.739,77
374 T RESCORE BALNEARIO-BG-VIA LOCATELLI, 45
P
1.407.196,75
467.598,45
-
95.299,34
375 T REVIGLIO-BG-VIA ALC IDE DE GASPERI, 3 ANG VIA ZARA
P
609.454,26
376 T REVIGLIO-BG-VIALE FILAGNO, 11
P
1.469.373,83
-
-
839.334,40
73.245,04
-
-
2.522.977,97
-
-
Valori Lordi
Altre Movim entazion i
F ondi Ammo rt.
Valori in bilancio
712.670,75
767.549,00
-
-
263.622,52
503.926,48
227.093,53
190.498,99
1.629.408,43
-
-
902.230,23
727.178,20
33.053,24
246.146,92
1.604.296,46 -
557,76 -
914.632,40
689.106,30
-
49.531,64
370.095,57
-
-
175.013,01
195.082,56
-
212.846,87
1.684.790,38 -
673,83 -
1.113.235,46
570.881,09
37.325,00 -
141.027,73
146.364,45
-
-
159.854,99
-
250.067,18
1.192.406,92
1.799.258,00
-
-
629.847,41
562.559,51
39.494,04 -
750.064,70
1.088.687,34
182.083,46
102.674,03
303.688,34
-
-
121.604,88
33.085,92
210.244,52
-
-
135.537,07
74.707,45
18.086,05 -
130.861,11
136.154,00
-
248.929,06
-
70.647,08
480.764,86
-
-
247.841,86
232.923,00
-
637.617,50
641.981,50
-
-
289.817,48
352.164,02
306.978,99 -
408.738,43
1.256.139,00
167.214,92 1.131.012,86 -
33.252,54
1.357.898,44
1.312.068,23
-
3.127.499,64
-
38.234.210,88
954.050,68
6.399.611,82 -
61.796,04
251.943,29
-
-
375.610,44
936.457,79
885.880,63 -
1.822.543,27
2.190.837,00
-
4.947.067,84
33.287.143,04
197.030,99 -
1.777.319,63
4.425.261,20
-
113.661,78
138.281,51
-
-
-
-
509.771,46
112.274,96 -
239.046,42
383.000,00
-
-
6.023.876,55
1.379.268,45 -
3.042.707,14
4.360.437,86
797.883,38
-
283.164,96
-
466.849,13
4.035.284,60
672.238,90
981.799,35 1.970.094,54
609.454,26
-
1.809.749,56
2.225.535,04
38.632,12 -
-
367.248,38
343.622,64
130.584,00 -
371.627,49
479.587,86
-
1.060.965,80
909.128,74
113.583,23 -
201.697,24
521.340,25
2.497.998,79
-
4.459.200,93
-
-
1.961.202,14
377 T REZ ZANO ROSA-MI-VIA RAF FAELLO SANZ IO, 13/S
P
256.033,85
378 T REZ ZO SULL' ADDA-MI-VIA A.SALA, 11
P
934.031,88
874.765,54
379 UBOLDO-VA-VIA R.SANZIO, 46
P
700.119,32
536.698,70
380 URGNAN O-BG-VIA MATT EOTTI, 157
P
22.637,86
372.725,77
-
381 VALDIERI-CN-C .SO CADUT I IN GUERRA, 13
P
57.574,95
304.657,50
-
-
382 VALGRANA-CN-VIA CARAGLIO, 9
P
140.716,92
234.738,91
-
-
383 VARANO BORGHI-VA-VIA V.VENETO, 6
P
853.088,44
91.169,61
384 VARAZ ZE-SV-VIA GIUSEPPE GARIBALDI
P
2.210.182,07
1.087.500,78
385 VARESE-VA-P.ZZ A IV NOVEMBRE, 1
P
672.607,28
178.911,63
386 VARESE-VA-PIAZZA BATT IST ERO, 2
P
3.240.677,41
6.202.412,32
387 VARESE-VA-VIA SAN MIC HELE, 6A
P
170.613,65
29.531,55
31.849,23
6.314,07
238.308,50
388 VARESE-VA-VIA V.VENET O, 2
P
10.548.887,36
9.982.212,99
7.526.419,21
657.192,43
28.714.711,99
389 VARESE-VA-VIA VIRGILIO, 27
P
243.494,88
27.727,21
288.933,92
44.529,15
604.685,16
-
390 VARESE-VA-VIALE BORRI, 155
P
613.259,07
13.123,48
513.063,75
57.651,89
1.197.098,19 -
391 VENEGONO INF ERIOR E-VA-VIA MAU CERI, 16
P
197.216,47
109.441,44
370.764,64
87.417,85
764.840,40
-
-
677.772,33
87.068,07
392 VENEZ IA-VE-VIA CAPPUCCINA, 181
P
11.478,75
232.598,49
-
393 VERCELLI-VC-PIAZ ZA CAVOUR, 23
P
1.975.749,67
33.209,31
-
394 VERDELLO-BG-VIA CASTELLO, 31
P
918.201,39
238.867,12
-
37.285,63
1.194.354,14
-
-
503.844,94
690.509,20
395 VERONA-VR-VIA CITT A' DI NIMES, 4/8
P
1.732.852,18
-
205.281,93
1.938.134,11
-
-
552.711,78
1.385.422,33
396 VERTOVA-BG-VIA S.ROCCO, 37
P
309.206,19
592.575,77
-
106.370,89
1.008.152,85
-
-
920.715,98
87.436,87
397 VERZUOLO-CN-PIAZ ZA MARTIRI DELLA LIBERTA, 13
P
32.941,03
485.988,36
-
-
16.111,25 -
154.555,30
380.485,34
398 VEST ONE-BS-VIA PERLASCA
P
0,02
-
-
0,02
399 VICOFORTE-CN-VIA DI GARIBOGGIO, 43
P
45.893,29
105.243,60
-
-
151.136,89
24.067,30 -
88.489,87
86.714,32
400 VIGEVANO-PV-PIAZZA ALESSANDRO VOLT A, 7
P
423.155,60
19.317,74
-
-
442.473,34 -
11.336,70 -
176.361,52
254.775,12
401 VIGEVANO-PV-VIA DANT E, 39
P
546.572,16
3.767.489,65
-
1.301.707,94
5.615.769,75
-
-
3.236.868,64
2.378.901,11
402 VIGEVANO-PV-VIA DE AMICIS, 5
P
85.401,89
547.550,89
-
156.823,93
789.776,71
-
-
527.589,78
262.186,93
403 VIGEVANO-PV-VIA MADONNA DEGLI ANGELI, 2
P
17.991,11
417.889,31
-
27.743,58
463.624,00
-
-
248.042,81
215.581,19
404 VIGEVANO-PV-VICOLO BARBAVARA, 5/7
P
1.127,43
108.977,93
-
47.002,63
157.107,99
-
-
130.879,74
26.228,25
405 VIGGIU-VA-VIA CASTAGNA, 1
P
190.312,69
102.838,76
64.093,53
674.724,18
-
-
600.140,82
74.583,36
406 VIGNOLE BORBERA-AL-VIA ALESSANDRO MANZ ONI, 8
P
188.399,83
208.278,35
-
28.955,67 -
213.090,30
212.543,55
407 VILLA D ADDA-BG-VIA FOSSA, 8
P
347.286,88
113.881,51
-
272.055,81
259.427,25
-
-
-
76.426,67
332.460,52
-
-
155.725,24
176.735,28
-
261.005,50
2.069.802,92
-
-
982.162,62
1.087.640,30
19.028,67
1.322.625,83
-
-
832.593,23
490.032,60
85.864,76
481.228,39
-
-
157.236,81
323.991,58
362.232,45
24.122,94 -
208.464,52
177.890,87
375.455,83
3.612,33 -
224.023,91
155.044,25
169.070,71 -
563.722,88
681.287,95
91.607,09 -
947.418,76
2.441.871,18
66.779,14
372.728,08
512.895,22
-
317.479,20
328*
97.095,41
86.340,01
2.683.802,46
1.414.081,54 3.297.682,85
1.450.754,14
-
-
734.441,52
716.312,62
12.126.892,19 -
2.250,09 -
5.816.299,24
6.308.342,86
-
124.270,03
114.038,47
26.972,25 -
-
12.113.740,66
16.627.943,58
-
263.454,24
341.230,92
3.337,83 -
506.606,24
687.154,12
-
244.077,24
20.405,27 -
86.336,37
178.146,14
-
2.008.958,98
195.997,92 -
1.192.864,25
1.012.092,65
70.314,67
518.929,39
396.678,18
531.483,06
83.549,99
-
-
-
83.550,01
Nota Integrativa
(segue)
Prop./
Leasing
Ubicazione
Investimenti
Rivalutazioni di
legge
Rivalutazioni da
Fusioni
-
-
Rivalutazioni in
sede di F.T.A.
-
62.406,01
Valori Lordi
528.125,44 -
Altre Movim entazioni
F ondi Ammort.
Valori in bilancio
408 VILLA POMA-MN-PIAZZA MAZZALI, 7
P
590.531,45
1.584,54 -
167.219,39
409 VILLAFALLETTO-CN-VIA VITTORIO VENETO, 24
P
424.547,12
431.624,20
-
-
856.171,32
45.778,32 -
345.917,00
359.321,51
556.032,64
410 VILLALVERNIA-AL-VIA CARBONE, 69
P
198.785,32
203.501,82
-
-
402.287,14
81.238,67 -
203.765,77
279.760,04
277.744,35
411 VILLANOVA MONDOVI-CN-VIA ROMA, 33/A
P
213.368,11
227.246,49
-
-
440.614,60
14.304,92 -
177.175,17
412 VILLAROMAGNANO-AL-VIA DELLA CHIESA, 1
P
9.521,48
130.069,15
-
-
139.590,63
25.055,01 -
75.990,44
88.655,20
413 VILLONGO -BG-VIA BELLINI, 20
P
733.939,16
443.868,55
-
575.614,02
775.637,10
173.443,41
1.351.251,12
-
-
414 VILMINOR E DI SCALVE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 2
P
13.236,10
237.793,28
-
43.752,95
294.782,33
-
-
258.916,24
35.866,09
415 VIMERCATE-MI-VIA B. CR EMAGNANI, 20/A
P
1.593.586,57
746.313,12
-
233.728,54
2.573.628,23
-
-
1.408.207,35
1.165.420,88
-
-
153.034,09
233.005,02
122,36 -
198.073,47
357.840,03
416 VIMERCATE-MI-VIA GARIBALDI, 12
P
383.936,62
-
-
2.102,49
417 VIMERCATE-MI-VIA TORRI BIANCHE, 3
P
518.431,86
-
-
37.604,00
418 VINADIO-CN-VIA ROMA, 11
P
42.435,16
419 VITERBO-VT-P.ZZA MART IRI D'UNGHERIA
P
12.116.947,46
249.944,98
-
386.039,11
556.035,86 -
-
-
292.380,14
54.846,81 -
195.227,04
151.999,91
-
-
12.116.947,46
207.894,43 -
6.770.959,91
5.553.881,98
420 VITERBO-VT-VIA BUSSI, 19-21
P
22.915,22
181.605,46
-
-
204.520,68
29.783,35 -
140.738,07
93.565,96
421 VITTUONE-MI-VIA VILLORESI, 67
P
753.055,32
1.088.044,59
-
-
1.841.099,91 -
310.944,28 -
616.513,88
913.641,75
422 ZOGNO-BG-VIA M.D.LIBERTA', 1
P
798.757,32
1.288.500,95
642.656.179,99
649.730.405,00
55.462.941,12
329*
219.247,85
2.306.506,12
94.196.321,19
1.440.115.847,30
-
1.026.942,46
1.279.563,66
56.615.143,46 -
-
572.445.641,01
926.215.349,75
Nota Integrativa
Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla
revisione a norma del Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies.
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si
riportano, nella tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della
società di revisione Deloitte & Touche SPA ed alle società appartenenti alla stessa rete per i
seguenti servizi:
1)
Servizi di revisione che comprendono:
l'attività
di
controllo
dei
conti
annuali,
finalizzata
all'espressione
di
un
giudizio
professionale;
l'attività di controllo dei conti infrannuali.
2)
Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno
specifico elemento, la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile,
attraverso opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un
grado di affidabilità in relazione a tale specifico elemento.
3)
Servizi di consulenza fiscale.
4)
Altri servizi.
I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2016, sono quelli contrattualizzati,
comprensivi di eventuali indicizzazioni (ma non anche di spese vive, dell’eventuale contributo di
vigilanza ed IVA).
Compensi
(€/migliai
a)
Tipologia di servizio
Soggetto che ha erogato
il servizio
Destinatario
del servizio
Revisione contabile
Deloitte & Touche Spa
(*)
1.637
Servizi di attestazione
Deloitte & Touche Spa
(**)
1.399
Servizi di consulenza fiscale
Altri servizi:
Attività di supporto per le attività di
aggiornamento del sistema di rating
interno per la misurazione del rischio
di credito
Attività di due diligence svolta
nell'ambito della procedura di cessione
di Nuova Banca Marche Spa, Nuova
Banca Etruria Spa e Nuova Cassa di
Risparmio di Chieti Spa
Attività di supporto metodologico in
ambito Direttiva Recovery & Resolution
Plan
Altri servizi
1.235
Deloitte Consulting Srl
UBI Banca
Spa
493
Deloitte & Touche Spa
UBI Banca
Spa
410
UBI Banca
Spa
319
(***)
13
Deloitte Consulting Srl,
Deloitte Financial Advisory
Srl
Deloitte & Touche Spa,
Deloitte ERS Srl
Totale
4.271
330*
Nota Integrativa
(*) UBI Banca Spa, Banca Popolare Commercio e Industria Spa, UBI Fiduciaria Spa, SBIM Spa.
(**) UBI Banca Spa, Banca Popolare Commercio e Industria Spa, SBIM Spa.
(***)UBI Banca Spa, Banca Popolare Commercio e Industria Spa, Banca Regionale Europea Spa.
331*
Nota Integrativa
GLOSSARIO
ABF (Arbitro Bancario Finanziario)
L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un organismo per la risoluzione stragiudiziale delle controversie (ADR
dall’inglese: Alternative Dispute Resolution – cfr. definizione) previsto dall’art. 128-bis del TUB (Testo Unico Bancario),
introdotto dalla Legge sul risparmio (Legge n. 262/2005). L’organizzazione ed il funzionamento dell’ABF sono
disciplinati dalle “Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e
servizi bancari e finanziari” emanate dalla Banca d’Italia il 18 giugno 2009 e successive modifiche ed integrazioni.
L’adesione è obbligatoria da parte di tutte le banche e degli altri intermediari finanziari.
All’ABF, operativo dal 15 ottobre 2009, possono essere sottoposte tutte le controversie, relative a operazioni o
comportamenti non anteriori al 1° gennaio 2009, aventi ad oggetto l’accertamento di diritti, obblighi e facoltà,
indipendentemente dal valore del rapporto al quale si riferiscono. Se la richiesta del ricorrente ha ad oggetto la
corresponsione di una somma di denaro a qualunque titolo, la controversia rientra nella cognizione dell’ABF a
condizione che l’importo richiesto non sia superiore a 100.000 euro.
Sono escluse le controversie attinenti a servizi/attività di investimento e al collocamento di prodotti finanziari nonché
alle operazioni e servizi che siano componenti di prodotti finanziari.
Il ricorso all’ABF soddisfa la condizione di procedibilità per un’eventuale successiva domanda giudiziale, a norma
dell’art. 5, comma 1-bis del D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni (cfr. definizione di
Mediazione).
Ad eccezione dei casi in cui la procedura di ricorso all’ABF è avviata dal Prefetto1, l’espletamento della fase di reclamo
presso l’intermediario costituisce condizione preliminare e necessaria per adire l’ABF2, al quale si può ricorrere nei
casi di esito insoddisfacente del reclamo ovvero di mancato esito del reclamo nel termine dei trenta giorni dalla
ricezione da parte della banca.
Il ricorso è gratuito per il cliente, salvo il versamento di un importo pari a 20 euro per contributo alle spese della
procedura che deve essere rimborsato dalla banca al ricorrente qualora il collegio accolga il ricorso in tutto o in parte.
Tale contributo non è dovuto se la procedura è stata attivata dal Prefetto.
A differenza dello strumento della conciliazione, che mira a favorire il raggiungimento di un accordo fra le parti, l’ABF
esprime una decisione sui ricorsi ricevuti attraverso un apposito collegio giudicante, ferma restando la facoltà delle
parti di ricorrere all’Autorità Giudiziaria o ad ogni altro mezzo previsto dall’ordinamento a tutela dei propri interessi.
L’ABF è costituito da un organo decidente articolato in sette collegi (Milano, Torino, Bologna, Roma, Bari, Napoli e
Palermo) e da una segreteria tecnica svolta dalla Banca d’Italia. In ciascun collegio l’organo decidente è composto da
cinque membri, tre dei quali (compreso il presidente) designati dalla Banca d’Italia, uno dalle associazioni degli
intermediari e uno dalle associazioni che rappresentano i clienti.
ABS (Asset Backed Securities)
Strumenti finanziari emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione (cfr. definizione) il cui rendimento e rimborso
sono garantiti da attivi (crediti) di proprietà della società veicolo ai sensi della Legge n. 130/99 (SPV – cfr. definizione),
destinate in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi. Tecnicamente i
titoli di debito vengono emessi dalla SPV. Il portafoglio sottostante l'operazione di cartolarizzazione può essere
costituito da mutui ipotecari, prestiti, crediti commerciali, crediti derivanti da carte di credito o altro ancora. In
funzione della tipologia di attivo sottostante, gli ABS possono essere classificati in:
- Credit Loan Obligation CLO (il portafoglio è costituito da prestiti bancari);
- Collateralized Bond Obligation CBO (il portafoglio è costituito da titoli obbligazionari);
- Collateralized Debt Obligation CDO (il portafoglio è costituito da obbligazioni, strumenti di debito e titoli in
generale);
- Residential Mortgage Backed Security RMBS (il portafoglio è costituito da mutui ipotecari su immobili residenziali);
- Commercial Mortgage Backed Security CMBS (il portafoglio è costituito da mutui ipotecari su immobili
commerciali).
ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie)
L’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) è un organismo per la risoluzione stragiudiziale delle controversie (ADR
dall’inglese: Alternative Dispute Resolution – cfr. definizione) istituito in forza della Delibera Consob n. 19602 del 4
maggio 2016, nell’ambito della quale la Consob ha adottato anche il relativo Regolamento concernente i criteri di
svolgimento delle procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie presso l’ACF.
L’adesione è obbligatoria da parte di tutti gli intermediari, comprese le banche italiane.
All’ACF, operativo dal 9 gennaio 2017, possono essere sottoposte tutte le controversie fra investitori e intermediari,
relative alla violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza cui gli intermediari sono
tenuti nei loro rapporti con gli investitori nell’esercizio delle attività disciplinate nella parte II del TUF, incluse le
controversie transfrontaliere e le controversie oggetto del Regolamento (UE) n. 524/2013. Sono esclusi dalla
competenza dell’ACF i danni che non sono conseguenza immediata e diretta dell’inadempimento o della violazione da
parte dell’intermediario degli obblighi di cui sopra e quelli che non hanno natura patrimoniale. L’ACF è tenuto a
collaborare con gli altri organismi di risoluzione stragiudiziale delle controversie, anche al fine di delimitare le
reciproche competenze.
Non rientrano nell’ambito di operatività dell’ACF le controversie che implicano la richiesta di somme di denaro per un
importo superiore a 500.000 euro.
Il ricorso all’ACF soddisfa la condizione di procedibilità per un’eventuale successiva domanda giudiziale, a norma
dell’art. 5, comma 1-bis del D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni (cfr. definizione di
Mediazione).
1 Con Provvedimento del 13 novembre 2012, Banca d’Italia – in attuazione di quanto previsto dall’art. 27-bis, comma 1 – quinquies,
del D.L. n.1/2012, convertito con modificazioni dalla Legge n. 27/2012 – ha previsto che la procedura di ricorso all’ABF possa essere
avviata, su istanza del cliente, dai Prefetti, in relazione a contestazioni inerenti alla mancata erogazione, al mancato incremento o
alla revoca di un finanziamento, all’inasprimento delle condizioni applicate ad un contratto di finanziamento o ad altri
comportamenti della banca conseguenti alla valutazione del merito creditizio.
2 A norma delle “Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e
finanziari” (Sez. VI, par. 1, nota 1) sono tuttavia ammissibili i ricorsi proposti in assenza di reclamo all’intermediario relativi alle
controversie pendenti davanti all’autorità giudiziaria per le quali il giudice abbia rilevato il mancato esperimento della condizione di
procedibilità di cui all’art. 5, comma 1, del D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni.
2**
Glossario
La previa presentazione di un reclamo all’intermediario sui medesimi fatti oggetto del ricorso all’ACF costituisce
condizione preliminare e necessaria per adire l’ACF, al quale si può ricorrere nei casi di esito insoddisfacente del
reclamo ovvero di mancato esito del reclamo nel termine dei sessanta giorni dalla sua presentazione, senza che
l’intermediario abbia comunicato all’investitore le proprie determinazioni. Il ricorso all’ACF non può essere proposto
quando, sui medesimi fatti oggetto dello stesso, sono pendenti, anche su iniziativa dell’intermediario a cui l’investitore
ha aderito, altre procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie. Il ricorso all’ACF può essere proposto
esclusivamente dall’investitore, personalmente o per il tramite di un’associazione rappresentativa degli interessi dei
consumatori ovvero di un procuratore.
Il ricorso è gratuito per il cliente. Le spese per l’avvio del procedimento sono poste a carico del fondo di cui all’articolo
8 del Decreto Legislativo n. 179 dell’8 ottobre 2007 e successive modificazioni, nei limiti di capienza del medesimo.
L’ACF è costituito da un collegio decidente e da una segreteria tecnica. Il collegio è composto da cinque membri, tre dei
quali (compreso il presidente) designati dalla Consob, uno dalle associazioni degli intermediari e uno dalle associazioni
che rappresentano i consumatori.
Acquisition finance
Finanziamenti al servizio di operazioni di acquisizione aziendale.
Additional Tier 1 – AT1 (Capitale aggiuntivo di classe 1)
Si veda in proposito la Sezione 2 della Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato contenuta nella Nota
Integrativa Consolidata.
ADR (Alternative Dispute Resolution)
In italiano, “risoluzione alternativa delle controversie”. La sigla indica l’insieme dei metodi, strumenti, tecniche
stragiudiziali di risoluzione delle controversie: una o entrambe le parti si affidano a un terzo imparziale per porre fine a
una lite, senza rivolgersi all’autorità giudiziaria. Le procedure più diffuse sono la conciliazione e l’arbitrato.
ALM (Asset & Liability Management)
Gestione integrata dell’attivo e del passivo finalizzata ad allocare le risorse in un’ottica di ottimizzazione del rapporto
rischio-rendimento.
Alternative Investment
Gamma di forme di investimento che comprende, tra l’altro, gli investimenti di Private Equity (cfr. definizione) e gli
investimenti in hedge fund (cfr. definizione).
Asset Management
Attività di gestione e amministrazione degli investimenti finanziari di terzi.
Ateco
Versione nazionale, sviluppata dall’Istat, della classificazione delle attività economiche definita in ambito europeo e
approvata con Regolamento comunitario. L’ultima classificazione è Ateco 2007, che ha sostituito la precedente Ateco
2002.
ATM (Automated Teller Machine)
Apparecchiatura automatica per l’effettuazione da parte della clientela di operazioni quali ad esempio il prelievo di
contante, il versamento di contante o assegni, la richiesta di informazioni sul conto, il pagamento di utenze, le
ricariche telefoniche, ecc.. Il cliente attiva il terminale introducendo una carta e digitando il codice personale di
identificazione.
Attività intangibile o immateriale
Attività non monetaria identificabile priva di consistenza fisica.
Attività di rischio ponderate (Risk Weighted Assets – RWA)
Attività per cassa e fuori bilancio classificate e ponderate in base a diversi coefficienti legati ai rischi, ai sensi delle
normative bancarie emanate dagli Organi di Vigilanza per il calcolo dei coefficienti patrimoniali.
Audit
Processo di controllo sull’attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit –
cfr. definizione) che da società terze (external audit).
Backtesting
Analisi retrospettiva volta a verificare l’affidabilità delle misurazioni di rischio associate alle posizioni di portafogli di
attività.
Bancassurance
Espressione che indica l’offerta di prodotti tipicamente assicurativi attraverso la rete operativa delle aziende di credito.
Banking book
Solitamente identifica la parte di un portafoglio titoli, o comunque di strumenti finanziari in genere, destinata
all’attività “proprietaria”.
3**
Glossario
Basilea 3
Si veda in proposito la Sezione 2 della Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato contenuta nella Nota
Integrativa Consolidata.
Basis point (punto base)
Corrisponde a un centesimo di punto percentuale (0,01%).
Basis swap
Contratto che prevede lo scambio, tra due controparti, di pagamenti legati a tassi variabili basati su un diverso indice.
Benchmark
Parametro di riferimento degli investimenti finanziari: può essere rappresentato dagli indici di mercato più noti ovvero
da altri ritenuti meglio rappresentativi del profilo rischio/rendimento.
Best practice
Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite
ad un certo ambito tecnico/professionale.
CAGR – Compound Annual Growth Rate (tasso di crescita annuo composto)
Tasso di crescita annuale applicato ad un investimento o ad altre attività per un periodo pluriennale. La formula per
calcolare il CAGR è [(valore attuale/valore base)^(1/n° anni)-1].
Camera di Conciliazione e Arbitrato presso la Consob
Con Delibera n. 16763 del 29 dicembre 2008 la Consob ha approvato il Regolamento di attuazione del D.Lgs. 8 ottobre
2007 n. 179, istituendo la Camera di Conciliazione e di Arbitrato presso la Consob e le relative procedure. La Camera
di Conciliazione e Arbitrato, che ha avviato la propria attività nel corso del 2010, e la cui organizzazione e relative
procedure sono disciplinate dal Regolamento Consob n. 18275 del 18 luglio 2012, amministra i procedimenti di
conciliazione e di arbitrato, attivati solamente su iniziativa degli investitori, in presenza di controversie riguardanti la
violazione da parte degli intermediari delle regole di informazione, correttezza e trasparenza imposte dalla Consob agli
stessi nei rapporti contrattuali con gli investitori in materia di servizi di investimento o di gestione collettiva del
risparmio (fondi comuni), senza limiti di importo.
La Camera di Conciliazione e Arbitrato offre due possibili strumenti di risoluzione stragiudiziale delle controversie: la
Camera di Conciliazione Stragiudiziale e l’Arbitrato ordinario/semplificato.
Il ricorso alla Camera di Conciliazione e Arbitrato soddisfa la condizione di procedibilità per un’eventuale successiva
domanda giudiziale, a norma dell’art. 5, comma 1-bis del D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed
integrazioni.
In forza di quanto previsto dalla Delibera Consob n. 19602 del 4 maggio 2016, la Camera di Conciliazione e Arbitrato
presso la Consob resta in carica per le procedure di conciliazione e arbitrato iniziate e non ancora concluse sino alla
data di avvio dell’operatività dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), vale a dire il 9 gennaio 2017; tali
procedure continueranno a svolgersi secondo le modalità previste dal Regolamento adottato da Consob con Delibera
n. 18275 del 18 luglio 2012. Dal 9 gennaio 2017 non è più possibile presentare alcun procedimento innanzi alla
Camera di Conciliazione e Arbitrato.
Capital allocation
Processo che porta alla decisione di come distribuire l’investimento tra le diverse categorie di attività finanziarie (in
particolare obbligazioni, azioni e liquidità). Le scelte di capital allocation sono determinate dalla necessità di
ottimizzare il rapporto rendimento/rischio in relazione all’orizzonte temporale e alle aspettative dell’investitore.
Captive
Termine genericamente riferito a “reti” o società che operano esclusivamente con clientela dell’azienda o del gruppo.
Cartolarizzazione
Operazione di cessione di crediti o di altre attività finanziarie non negoziabili a una società veicolo (SPV – cfr.
definizione) che ha per oggetto esclusivo la realizzazione di tale operazione e provvede alla conversione di tali crediti o
attività in titoli negoziabili su un mercato secondario. In Italia la materia è regolata principalmente dalla Legge n. 130
del 30 aprile 1999. Novità alla Legge sulla cartolarizzazione sono state introdotte dal Decreto Destinazione Italia (D.L.
145/2013), con riferimento alle macro-aree: (i) attivi cartolarizzabili; (ii) segregazione dei conti correnti; (iii) cessione e
opponibilità nel contesto di operazioni di cartolarizzazione; (iv) cessioni di crediti vantati nei confronti della Pubblica
Amministrazione; (v) potenziali sottoscrittori dei titoli della cartolarizzazione; (vi) cartolarizzazioni effettuate da fondi di
investimento.
Cassa di Compensazione e Garanzia (CCG)
Società per azioni che svolge la funzione di controparte centrale sui mercati azionari a pronti e dei derivati gestiti da
Borsa Italiana nonché sul Mercato Telematico dei titoli di Stato.
Commercial paper
Titoli a breve termine emessi per raccogliere fondi di terzi sottoscrittori in alternativa ad altre forme di indebitamento.
Common Equity Tier 1 – CET 1 (Capitale Primario di classe 1)
Si veda in proposito la Sezione 2 della Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato contenuta nella Nota
Integrativa Consolidata.
4**
Glossario
Conciliatore BancarioFinanziario
Il “Conciliatore BancarioFinanziario – Associazione per la soluzione delle controversie bancarie, finanziarie e societarie
ADR” è un’iniziativa promossa con il patrocinio dell’ABI dai primi dieci gruppi bancari, fra i quali il Gruppo UBI Banca,
per dare alla clientela servizi per la soluzione delle controversie rapidi ed efficienti, alternativi alla procedura
giudiziaria (ADR dall’inglese: Alternative Dispute Resolution – cfr. definizione).
I servizi offerti sono:
 Mediazione (cfr. definizione): la procedura di mediazione presso il Conciliatore BancarioFinanziario è disciplinata
oltre che dal D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni, dal “Regolamento di procedura per
la mediazione” del relativo organismo depositato presso il Ministero della Giustizia. In relazione all’obbligo del
preventivo esperimento della procedura di mediazione, quale condizione di procedibilità dell’eventuale domanda
giudiziale relativa a controversie in materia di contratti bancari e finanziari, i contratti con la clientela individuano
l’organismo di mediazione presso il Conciliatore BancarioFinanziario, quale organismo a cui sottoporre le citate
controversie, in quanto specializzato in tali materie e presente con una propria rete di mediatori diffusa sul
territorio nazionale;
 Arbitrato: procedura in cui le parti – sulla base di una specifica clausola contenuta nel contratto oggetto di
contestazione o, comunque, di comune accordo – sottopongono una controversia ad un arbitro o ad un collegio di
arbitri, esperti in materia bancaria, finanziaria e societaria, riconoscendo loro il potere di decidere in merito;
 Ombudsman-Giurì Bancario: organismo promosso nel 1993 in sede ABI a cui la clientela, rimasta insoddisfatta
delle decisioni dell’ufficio reclami della banca o il cui reclamo non abbia avuto esito nel termine prescritto, può
rivolgersi gratuitamente in seconda istanza. La gestione dell’Ombudsman è stata trasferita al Conciliatore
BancarioFinanziario dal 1° giugno 2007.
All’Ombudsman possono essere sottoposte le controversie in materia di servizi/attività di investimento e altre
tipologie di operazioni non assoggettate al Titolo VI del TUB, aventi ad oggetto l’accertamento di diritti, obblighi e
facoltà, indipendentemente dal valore del rapporto al quale si riferiscono. Se la richiesta ha ad oggetto la
corresponsione di una somma di denaro, la questione rientra nella competenza dell’Ombudsman se l’importo
richiesto non è superiore a 100.000 euro; l’Ombudsman decide entro 90 giorni dalla data di ricezione della
richiesta di intervento. Il ricorso all’Ombudsman non preclude al cliente la facoltà di rivolgersi in qualsiasi
momento all’Autorità giudiziaria, avviare una procedura di mediazione o sottoporre la questione ad un collegio
arbitrale, mentre la decisione è vincolante per l’intermediario.
Ai sensi della delibera Consob n. 19602 del 4 maggio 2016 istitutiva dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie i
procedimenti innanzi all’Ombudsman-Giurì Bancario già avviati e non ancora conclusi alla data di avvio
dell’operatività dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) (i.e. 9 gennaio 2017), continueranno a svolgersi
secondo le modalità previste dal Regolamento adottato da Consob con delibera n. 18275 del 18 luglio 2012.
Dal 9 gennaio 2017 non è più possibile presentare alcun procedimento innanzi all’Ombudsman-Giurì Bancario,
che si limiterà a gestire i ricorsi ricevuti fino all’8 gennaio 2017.
Una volta conclusa la suddetta attività di gestione a stralcio, l’Ombudsman-Giurì Bancario cesserà la propria attività.
Conduit
Si veda in proposito la voce SPE/SPV.
Consumer finance (credito al consumo)
Finanziamenti concessi alle famiglie per fini personali collegati al consumo di beni e di servizi.
Corporate
Tipologia di clientela riconducibile alle imprese di medie e grandi dimensioni (mid-corporate, large corporate).
Corporate governance
Attraverso la composizione ed il funzionamento degli organi societari interni ed esterni, la struttura della corporate
governance definisce la distribuzione dei diritti e delle responsabilità tra i partecipanti alla vita di una società, in
riferimento alla ripartizione dei compiti, all’assunzione di responsabilità e al potere decisionale.
Cost Income Ratio
Indicatore economico definito dal rapporto tra i costi operativi ed il margine di intermediazione.
Covered Bond
Speciale obbligazione bancaria che, oltre alla garanzia della banca emittente, può usufruire anche della garanzia di un
portafoglio di mutui ipotecari o di altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un’apposita società veicolo.
Le banche che intendono emettere Covered Bond devono disporre di Fondi Propri non inferiori a 250 milioni di euro e
di un Total Capital ratio a livello consolidato non inferiore al 9%. Degli attivi potenzialmente utilizzabili a garanzia, la
quota ceduta non potrà superare i seguenti limiti, graduati in funzione del Tier 1 ratio e del Common Equity Tier 1
ratio a livello consolidato:
- 25% nei casi in cui congiuntamente Tier 1 ratio  7% e CET 1  6%;
- 60% nei casi in cui congiuntamente Tier 1 ratio  8% e CET 1  7%;
- nessun limite nei casi in cui congiuntamente Tier 1 ratio  9% e CET 1  8%.
CPI (Credit Protection Insurance)
Polizze assicurative di protezione del credito che possono essere sottoscritte dai debitori di prestiti finanziari (prestiti
personali, mutui e carte di credito) per garantire loro (in qualità di assicurati) di far fronte al pagamento del debito
residuo o di un certo numero di rate nel caso di eventi negativi temporanei o definitivi (perdita involontaria del posto di
lavoro, malattia, infortuni, invalidità permanente o morte). Tali polizze possono essere abbinate anche ai finanziamenti
alle imprese, con una copertura assicurativa degli eventi che possono colpire i soci, gli amministratori o le figure
chiave dell’azienda.
5**
Glossario
Credit crunch (stretta creditizia)
Calo significativo (o inasprimento improvviso delle condizioni) dell’offerta di credito alle imprese al termine di un
prolungato periodo espansivo, in grado di accentuare la fase recessiva.
Credit Default Swap
Contratto col quale un soggetto, dietro pagamento di un premio periodico, trasferisce ad un altro soggetto il rischio
creditizio insito in un prestito o in un titolo, al verificarsi di un determinato evento legato al deterioramento del grado
di solvibilità del debitore.
Credito ristrutturato
Si veda in proposito la voce “Inadempienze probabili”.
Cross selling
Fidelizzazione della clientela tramite la vendita di prodotti e servizi tra loro integrati.
Default
Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.
Derivati OTC negoziati con la clientela
Attività di supporto alla clientela nella gestione dei rischi finanziari, in particolare di quelli derivanti dall’oscillazione
dei tassi di cambio, dei tassi d’interesse e del prezzo delle commodity (materie prime).
Disaster recovery geografico
Insieme di procedure tecniche ed organizzative attivate a fronte di un evento catastrofico che provochi l’indisponibilità
completa del sito di elaborazione dati. L’obiettivo è riattivare le applicazioni vitali per l’azienda in un sito secondario
(detto di recovery). Il sistema di disaster recovery si definisce “geografico” quando è locato ad almeno 50 km dal
sistema di origine. L’obiettivo primario è quello di attenuare i rischi derivanti da eventi disastrosi con possibile impatto
su di un’intera area metropolitana (terremoti, inondazioni, eventi bellici, ecc.) come prescritto dagli standard di
sicurezza internazionali.
Duration
Riferita ad un titolo ovvero ad un portafoglio obbligazionario, è un indicatore solitamente calcolato come media
ponderata delle scadenze dei pagamenti per interessi e capitale associati al titolo stesso.
EAD (Exposure At Default)
Stima del valore futuro di un’esposizione al momento del default (cfr. definizione) del relativo debitore.
EBA (European Banking Authority) – Autorità bancaria europea
Costituita dai rappresentanti delle Autorità di Vigilanza bancaria degli Stati membri dell’Unione Europea, l’EBA ha
iniziato la sua operatività il 1° gennaio 2011, subentrando nei compiti e nelle responsabilità del Comitato delle
Autorità europee di Vigilanza bancaria (Committee of European Banking Supervisors – CEBS) che è stato
contestualmente soppresso. L’EBA tutela la stabilità del sistema bancario, la trasparenza dei mercati e dei prodotti
finanziari e la protezione dei depositanti e degli investitori.
EFSF (European Financial Stability Facility)
Strumento per l’assistenza finanziaria temporanea ai Paesi dell’Area euro in difficoltà istituito in seguito alla decisione
del Consiglio della UE del 9 maggio 2010 e giuridicamente costituito in forma di società per azioni con sede legale in
Lussemburgo. Da ottobre 2012, con la nascita dell’ESM (cfr. definizione), i nuovi programmi di aiuto sono finanziati
direttamente dal meccanismo permanente, mentre l’EFSF dal 1° luglio 2013 ha operato esclusivamente ai fini della
gestione dei rimborsi dei prestiti già concessi prima di tale data a Grecia, Portogallo ed Irlanda. L’ultimo programma di
assistenza (per la Grecia) è terminato il 30 giugno 2015. Da tale data l’EFSF continua comunque ad operare
esclusivamente allo scopo di ricevere i rimborsi dei prestiti dai Paesi beneficiari, rimborsare i detentori delle
obbligazioni emesse per finanziarsi e allineare le scadenze tra finanziamenti concessi e titoli emessi.
EFSM (European Financial Stabilisation Mechanism)
Strumento per l’assistenza finanziaria temporanea ai Paesi dell’Area euro in difficoltà istituito in seguito alla decisione
del Consiglio della UE dell’11 maggio 2010. Amministrato dalla Commissione Europea per conto della UE, l’EFSM può
erogare prestiti fino a un massimo di 60 miliardi di euro. Le operazioni di provvista sono garantite dal bilancio
dell’Unione. L’EFSM sarà operativo finché, nelle valutazioni della Commissione, permarranno le condizioni eccezionali
che ne hanno reso necessaria l’istituzione. L’EFSM è stato finora attivato per programmi di sostegno a Irlanda e
Portogallo (entrambi conclusi nel 2014) nonché per la Grecia (finanziamento pienamente ripagato nell’agosto 2015).
EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority) – Autorità europea delle assicurazioni e
delle pensioni aziendali e professionali
Costituita dai rappresentanti delle Autorità di Vigilanza assicurativa e pensionistica degli Stati membri dell’Unione
Europea, l’EIOPA è stata istituita il 1° gennaio 2011 subentrando nei compiti e nelle responsabilità del Comitato delle
Autorità europee di Vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (Committee of European
Insurance and Occupational Pensions Supervisors – CEIOPS) che è stato contestualmente soppresso. L’EIOPA, come
previsto nel Regolamento n. 1094/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 novembre 2010, contribuisce a:
 migliorare il funzionamento del mercato interno, con particolare riguardo a un livello di regolamentazione e di
vigilanza valido, efficace e uniforme;
 garantire l’integrità, la trasparenza, l’efficienza e il regolare funzionamento dei mercati finanziari;
 rafforzare il coordinamento internazionale in materia di vigilanza;
6**
Glossario



impedire l’arbitraggio regolamentare e promuovere pari condizioni di concorrenza;
assicurare che l’assunzione di rischi in relazione ad attività nel settore delle assicurazioni, riassicurazioni e
pensioni aziendali e professionali sia adeguatamente regolamentata e oggetto di opportuna vigilanza;
aumentare la protezione dei consumatori.
Eligible assets (attività stanziabili o rifinanziabili)
Titoli posti a garanzia di operazioni con l'Eurosistema a fronte sia di operazioni di politica monetaria (finalizzate a
immettere liquidità sul mercato) che dell'operatività infragiornaliera.
Ai sensi dell’articolo 18.1 del Sistema Europeo di Banche Centrali (“SEBC”), tutte le operazioni di credito
dell’Eurosistema devono infatti essere effettuate in presenza di adeguate garanzie. Per definire tali garanzie
l’Eurosistema ha elaborato un quadro unico (denominato anche “lista unica”) che descrive le singole attività idonee
alle operazioni di finanziamento ed i relativi haircut (cfr. definizione). La lista distingue attualmente gli strumenti
eligibili fra: attività negoziabili (titoli quotati con adeguati livelli di rating) e attività non negoziabili (prestiti bancari).
e-MID (Mercato Interbancario dei Depositi)
Mercato per la negoziazione di depositi interbancari attraverso il circuito telematico gestito da e-MID Sim Spa.
Eonia (Euro overnight index average)
Tasso di interesse calcolato come media ponderata dei tassi overnight applicati su tutte le operazioni di finanziamento
non garantite concluse sul mercato interbancario dalle banche di riferimento (reference banks).
ESM (European Stability Mechanism)
Meccanismo permanente per la gestione delle crisi la cui costituzione è stata decisa dal Consiglio Europeo a fine 2010.
Il 2 febbraio 2012 gli Stati membri dell’Unione Europea hanno sottoscritto un trattato intergovernativo che ha istituito
l’ESM. Divenuto operativo da ottobre 2012 e ubicato in Lussemburgo, si occupa del finanziamento degli Stati membri
(è stato finora attivato per programmi di sostegno a Spagna, Cipro e Grecia) ed ha una capacità di credito massima
pari a 500 miliardi di euro. L’8 dicembre 2014 il Consiglio dei Governatori dell’ESM ha adottato lo strumento di
ricapitalizzazione diretta per le banche dell’eurozona che consente all’istituzione di ricapitalizzare direttamente una
banca a rilevanza sistemica dell’eurozona solo però se si è già provveduto al coinvolgimento degli investitori privati. La
dotazione delle risorse dell’ESM per il nuovo strumento ammonta a circa 60 miliardi di euro.
ESMA (European Securities and Markets Authority) – Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati
Composta dai rappresentanti delle Autorità di Vigilanza dei partecipanti ai mercati finanziari degli Stati membri
dell’Unione Europea, l’ESMA ha iniziato la sua operatività il 1° gennaio 2011 subentrando nei compiti e nelle
responsabilità del Comitato delle Autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (Committee of European
Securities Regulators – CESR) che è stato contestualmente soppresso. L’ESMA tutela la stabilità del sistema
finanziario, la trasparenza dei mercati e dei prodotti finanziari e la protezione degli investitori.
Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate
Vi rientrano le esposizioni per le quali risultano soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
- il debitore risulta in ritardo su un’obbligazione creditizia rilevante verso la Banca o il Gruppo Bancario da oltre 90
giorni consecutivi;
- la soglia di rilevanza è pari al 5% dell’esposizione, intendendosi per soglia di rilevanza il maggiore fra i due
seguenti valori: media delle quote scadute e/o sconfinanti sull’intera esposizione rilevate su base giornaliera nel
trimestre precedente; quote scadute e/o sconfinanti sull’intera esposizione riferita alla data della segnalazione.
ETC (Exchange Traded Commodity)
Strumenti finanziari emessi a fronte dell’investimento dell’emittente o in materie prime fisiche (in questo caso sono
definiti ETC physically-backed) o in contratti derivati su materie prime. Il prezzo degli ETC è, pertanto, legato
direttamente o indirettamente all’andamento del sottostante. Similarmente agli ETF (cfr. definizione) gli ETC sono
negoziati in Borsa come delle azioni, replicando passivamente la performance della materia prima o degli indici di
materie prime a cui fanno riferimento.
ETF (Exchange Traded Fund)
Particolare tipologia di fondo di investimento negoziato in Borsa come un’azione, avente come unico obiettivo
d’investimento quello di replicare l’indice al quale si riferisce (benchmark) attraverso una gestione totalmente passiva.
L’ETF riassume in sé le caratteristiche proprie di un fondo e di un’azione, consentendo agli investitori di sfruttare i
punti di forza di entrambi gli strumenti attraverso la diversificazione e la riduzione del rischio proprie dei fondi,
garantendo nel contempo la flessibilità e la trasparenza informativa della negoziazione in tempo reale delle azioni.
Euribor (Euro interbank offered rate)
Tasso di interesse interbancario al quale banche primarie si scambiano depositi in euro a varie scadenze. Viene
calcolato giornalmente come media semplice delle quotazioni rilevate alle ore undici su un campione di banche con
elevato merito creditizio selezionato periodicamente dalla European Banking Federation. All’Euribor sono legati vari
contratti di prestito a tasso variabile (ad esempio i mutui casa).
ES (Expected Shortfall)
Misura la massima perdita potenziale, relativa ad uno strumento finanziario ovvero ad un portafoglio, che eccede il VaR (cfr.
definizione).
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Glossario
Factoring
Contratto di cessione, pro soluto (con rischio di credito a carico del cessionario) o pro solvendo (con rischio di credito a
carico del cedente), di crediti commerciali a banche o a società specializzate, ai fini di gestione e di incasso, al quale
può essere associato un finanziamento a favore del cedente.
Fair value
Corrispettivo al quale, in un regime di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra
parti consapevoli e disponibili. Spesso è identico al prezzo di mercato. In base agli IAS (cfr. definizione) le banche
applicano il fair value nella valutazione degli strumenti finanziari (attività e passività) di negoziazione e disponibili per
la vendita, nonché dei derivati, e possono altresì usarlo per la valorizzazione delle partecipazioni e delle
immobilizzazioni materiali e immateriali (con diverse modalità di impatto sul conto economico per le differenti attività
considerate).
Finanziamenti in pool (prestiti sindacati)
Prestiti organizzati e garantiti da un consorzio di banche ed altre istituzioni finanziarie.
Fiscal compact
Parte del Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell’Unione economica e monetaria,
sottoscritto il 2 marzo 2012 da tutti i Paesi della UE con l’eccezione del Regno Unito e della Repubblica Ceca ed
entrato in vigore, a partire dal 1° gennaio 2013, per i Paesi della UE che l’avevano alla data ratificato (dodici Paesi
dell’Eurozona, tra cui l’Italia che lo ha ratificato con la Legge n. 114 del 23 luglio 2012). Il fiscal compact impegna gli
Stati firmatari ad inserire nella legislazione nazionale, preferibilmente a livello costituzionale, una norma che preveda
il raggiungimento e mantenimento del pareggio o di un avanzo di bilancio in termini strutturali e un meccanismo
automatico di correzione in caso di scostamento, elaborato sulla base di principi comuni proposti dalla Commissione.
Il disavanzo in termini strutturali non può essere superiore allo 0,5% del Pil; può raggiungere l’1% solo se il rapporto
tra il debito ed il prodotto è ampiamente inferiore al 60% e se i rischi per la sostenibilità di lungo periodo dei conti
pubblici sono limitati.
Floor
Contratto derivato su tasso d’interesse, negoziato al di fuori dei mercati regolamentati, con il quale viene fissato un
limite minimo alla diminuzione del tasso creditore.
Fondi Propri
Si veda in proposito la Sezione 2 della Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato contenuta nella Nota
Integrativa Consolidata.
Forbearance
Termine utilizzato per indicare situazioni in cui il debitore non è considerato in grado di rispettare le scadenze e le
condizioni contrattuali a causa di difficoltà finanziarie. Sulla scorta di tali difficoltà il creditore decide di modificare la
scadenza e le condizioni del contratto per consentirgli di onorare il debito o di rifinanziarlo, integralmente o parzialmente.
FRA (Forward Rate Agreement)
Contratto con cui le parti si accordano per ricevere (pagare) alla scadenza la differenza fra il valore calcolato
applicando all’ammontare dell’operazione un tasso d’interesse predeterminato e il valore ottenuto sulla base del livello
assunto da un tasso di riferimento prescelto dalle parti.
Funding
Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell’attività aziendale o di particolari
operazioni finanziarie.
Future
Contratti a termine standardizzati, con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data
futura, valori mobiliari o merci. Tali contratti di norma sono negoziati su mercati organizzati dove viene garantita la
loro esecuzione. A differenza delle opzioni (cfr. definizione) che conferiscono il diritto, ma non l’obbligo di comprare, i
future obbligano i due contraenti a vendere o a comprare.
Goodwill
Identifica l’avviamento pagato per l’acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la
corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell’attivo della società acquisita.
Haircut (Scarto di garanzia)
Misura per il controllo dei rischi applicata alle attività stanziabili utilizzate nelle operazioni temporanee. Tale misura
prevede che la banca centrale determini il valore delle attività costituite in garanzia deducendo dal valore di mercato
del titolo una certa percentuale (scarto di garanzia). L’Eurosistema applica tali scarti di garanzia sulla base di
caratteristiche specifiche delle attività.
Hedge fund
Fondo comune di investimento che ha la possibilità – negata ai gestori tradizionali – di usare strumenti o strategie di
investimento sofisticati quali lo “short selling” (vendita allo scoperto), i derivati (opzioni o future, anche oltre il 100%
del patrimonio), l’hedging (copertura del portafoglio dalla volatilità di mercato attraverso vendite allo scoperto ed uso di
derivati) e la leva finanziaria (l’indebitamento allo scopo di investire denaro preso a prestito).
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Glossario
IAS/IFRS
Principi contabili internazionali (International Accounting Standards – IAS) emanati dall’International Accounting
Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell’aprile 2001, al quale partecipano le
professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l’Unione Europea, lo IOSCO (International
Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l’eredità dell’International
Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l’armonizzazione delle regole
per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l’altro, di
denominare i nuovi principi contabili “International Financial Reporting Standards” (IFRS).
A livello internazionale è in corso uno sforzo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli US Gaap (cfr. definizione).
IBAN (International Bank Account Number)
Standard internazionale utilizzato per identificare l’utenza bancaria. Dal 1° luglio 2008 l’uso del codice IBAN composto da 27 caratteri - è obbligatorio non solo per i pagamenti esteri, ma anche per quelli fatti in Italia.
Identity access management
Soluzione tecnico-organizzativa che permette di gestire e controllare l’intero ciclo di vita di assegnazione, gestione e
revoca dei privilegi di accesso alle risorse informatiche e quindi alle informazioni aziendali da parte di ciascun utente.
Inadempienze probabili
Esposizioni creditizie deteriorate per le quali la banca giudichi improbabile che il debitore adempia integralmente (in
linea capitale e/o interessi) alle proprie obbligazioni creditizie, senza che vi sia la necessità di porre in essere azioni
volte a preservare le ragioni di credito quali, ad esempio, l’escussione delle garanzie. Tale valutazione è effettuata dalla
banca indipendentemente dalla presenza di eventuali insoluti laddove sussistano elementi che prefigurano una
situazione di potenziale inadempienza del debitore. Nel gennaio 2015, Banca d’Italia ha recepito le novità
regolamentari imposte dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) in tema di esposizioni deteriorate, andando a modificare
la Circolare n. 272 e n. 217 e facendo altresì confluire nella categoria delle inadempienze probabili i crediti in
precedenza qualificati come:
 crediti ristrutturati: posizioni per la quale la banca ha concordato con il debitore una dilazione di pagamento,
rinegoziando l’esposizione a condizioni di tasso inferiori a quelle di mercato;
 incagli: esposizioni al valore nominale detenute verso soggetti in situazione di obiettiva difficoltà che si ritiene però
superabile in un congruo periodo di tempo.
Incagli
Si veda in proposito la voce “Inadempienze probabili”.
Index linked
Polizza vita la cui prestazione a scadenza dipende dall’andamento di un parametro di riferimento che può essere un
indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.
Indicatori alternativi di performance (IAP)
Ai sensi degli orientamenti ESMA del 5 ottobre 2015 (entrati in vigore il 3 luglio 2016), per indicatori alternativi di
performance devono intendersi quegli indicatori di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa
storici o futuri, diversi da quelli definiti o specificati nella disciplina applicabile sull’informativa finanziaria. Sono
solitamente ricavati o basati sul bilancio redatto conformemente alla disciplina applicabile sull’informativa finanziaria,
il più delle volte mediante l’aggiunta o la sottrazione di importi dai dati presenti nel bilancio. Esempi di IAP sono: gli
utili operativi, gli utili di cassa, gli utili al lordo degli oneri una tantum, etc..
Indice Tankan
Indicatore dell’economia giapponese costruito sulla base dei risultati di un’inchiesta condotta dalla Banca del
Giappone l’ultimo mese di ogni trimestre. Oggetto dell’inchiesta sono sia il settore manifatturiero che quello dei servizi,
con una segmentazione in funzione della grandezza delle imprese (grandi, medie, piccole imprese).
Internal audit
Funzione alla quale è istituzionalmente attribuita l’attività interna di audit (cfr. definizione).
Investimento immobiliare
Immobile detenuto con lo scopo di ricavarne reddito o di beneficiare del relativo incremento di valore.
Investitori istituzionali
Comprendono: le compagnie di assicurazione, i Fondi pensione, gli OICVM (cfr. definizione) e le Gestioni di patrimoni
mobiliari.
Investment banking
L’investment banking costituisce un segmento altamente specializzato della finanza che si occupa in particolare di
assistere società e governi nell’emissione di titoli e più in generale nel reperimento di fondi sul mercato dei capitali.
Investment grade
Titoli obbligazionari di alta qualità che hanno ricevuto un rating (cfr. definizione) medio-alto (ad esempio non inferiore
a BBB- nella scala di Standard & Poor’s).
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Glossario
Investor
Soggetto, diverso dall’originator (cfr. definizione) e dallo sponsor (cfr. definizione), che detiene un’esposizione verso una
cartolarizzazione (cfr. definizione).
IRB (Internal Rating Based) Approach
Approccio dei rating (cfr. definizione) interni: prevede che tutte le stime dei parametri di rischio necessari per il calcolo
del rischio di credito (PD, LGD, EAD, Maturity – cfr. definizioni) vengano realizzate internamente in via progressiva
secondo un piano di roll-out definito con le Autorità di Vigilanza.
Joint venture
Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la
costituzione di una società per azioni.
Junior
In un’operazione di cartolarizzazione (cfr. definizione), è la tranche più subordinata dei titoli emessi, che sopporta per
prima le perdite che possono verificarsi nel corso del recupero delle attività sottostanti.
Leasing
Contratto con il quale una parte (locatore) concede all’altra (locatario) per un tempo determinato il godimento di un
bene, acquistato o fatto costruire dal locatore su scelta e indicazione del locatario, con facoltà per quest’ultimo di
acquistare la proprietà del bene a condizioni prefissate al termine del contratto di locazione.
LCR (Liquidity Coverage Ratio)
L’indicatore esprime il rapporto fra il valore dello stock di attività liquide di elevata qualità in condizioni di stress e il
totale dei deflussi di cassa netti calcolato secondo determinati parametri di scenario. Il valore del rapporto non dovrà
essere inferiore al 100%. Esso mira ad assicurare che una banca mantenga un livello adeguato di attività liquide di
elevata qualità, non vincolate, che possano essere convertite in contanti per fronteggiare il proprio fabbisogno di
liquidità nell’arco di 30 giorni di calendario, in uno scenario di stress.
In base all’accordo raggiunto dal Comitato di Basilea per la supervisione bancaria il 6 gennaio 2013, tale indicatore è
stato introdotto a partire dal 2015 con un livello minimo richiesto inizialmente pari al 60%, in progressivo incremento
fino a raggiungere il 100% il 1° gennaio 2018.
LGD (Loss Given Default)
Tasso di perdita stimato in caso di default (cfr. definizione) del debitore.
Libor (London interbank offered rate)
Tasso d’interesse calcolato, per ogni scadenza prevista, come media aritmetica delle rilevazioni comprese fra i due
quartili centrali dei tassi ai quali un gruppo di banche aderenti alla British Bankers Association (BBA) sono disposte a
concedere depositi nelle principali divise alla clientela primaria.
LTV (Loan To Value)
Rapporto tra l’ammontare del mutuo ed il valore del bene per il quale viene richiesto il finanziamento o il prezzo pagato
dal debitore per acquisire la proprietà. Il ratio LTV misura il peso dei mezzi propri impiegati dal debitore per l’acquisto del
bene rispetto al valore del bene posto a garanzia del finanziamento. Maggiore è il valore del ratio LTV, minori sono i mezzi
propri del debitore impiegati per l’acquisto del bene, minore conseguentemente è la protezione di cui gode il creditore.
Mark to market
Valutazione di un portafoglio titoli e di altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dal mercato.
Mark down
Differenza fra il tasso passivo medio delle forme tecniche di raccolta diretta considerate e l’Euribor.
Mark up
Differenza fra il tasso attivo medio delle forme tecniche di impiego considerate e l’Euribor.
Maturity
Vita residua di un’esposizione, calcolata secondo regole prudenziali.
Mediazione
La procedura di mediazione consiste nel tentativo di risolvere una controversia affidando ad un organismo di
mediazione iscritto nell’apposito registro tenuto presso il Ministero della Giustizia il compito di agevolare il
raggiungimento di un accordo tra le parti in tempi brevi, al massimo entro 3 mesi. La mediazione è disciplinata dal
D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni e richiede per determinate controversie, tra cui
quelle in materia bancaria e finanziaria, l’assistenza di un avvocato. L’esperimento del procedimento di mediazione o,
in alternativa, il ricorso, nell’ambito delle rispettive competenze, all’Arbitro Bancario Finanziario (cfr. definizione) o, nel
rispetto dei relativi limiti temporali di operatività, alla Camera di Conciliazione e Arbitrato/Arbitro per le Controversie
Finanziarie costituiti presso la Consob (cfr. definizione) è condizione di procedibilità per un’eventuale successiva
domanda giudiziale relativa a controversie in materia di contratti bancari e finanziari, oltre che negli altri casi previsti
dal citato decreto. L’eventuale accordo raggiunto tra le parti, se sottoscritto dalle stesse e dai rispettivi avvocati o
omologato, su istanza di parte dal presidente del Tribunale, costituisce titolo esecutivo.
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Glossario
Merchant banking
Sotto questa accezione sono ricomprese le attività di sottoscrizione di titoli – azionari o di debito – della clientela
corporate per il successivo collocamento sul mercato, l’assunzione di partecipazioni azionarie a carattere più
permanente ma sempre con l’obiettivo di una successiva cessione, l’attività di consulenza aziendale ai fini di fusioni e
acquisizioni o di ristrutturazioni.
Mezzanine
In un’operazione di cartolarizzazione (cfr. definizione), è la tranche con grado di subordinazione intermedio tra quello
della tranche junior (cfr. definizione) e quello della tranche senior (cfr. definizione).
Monoline
Compagnie di assicurazione la cui unica linea di business è l’assicurazione finanziaria. All’interno delle loro attività è
compresa l’assicurazione di obbligazioni (del tipo ABS e MBS) aventi come sottostante debiti di privati e mutui
immobiliari. In cambio di una commissione, l’assicurazione garantisce il rimborso dell’obbligazione assumendosi
direttamente il rischio di insolvenza del debitore.
Mutui subprime
Il concetto di subprime non è riferibile all’operazione di mutuo in sé, quanto piuttosto al prenditore (il mutuatario).
Tecnicamente per subprime si intende un mutuatario che non dispone di una “credit history” pienamente positiva, in
quanto caratterizzata da eventi creditizi negativi quali, ad esempio, la presenza di rate non rimborsate su precedenti
prestiti, di assegni impagati e/o protestati e così via. Tali eventi passati sono sintomatici di una maggiore rischiosità
intrinseca della controparte, cui corrisponde una maggiore remunerazione richiesta dall’intermediario che concede il
mutuo.
L’operatività con clientela subprime si è sviluppata nel mercato finanziario americano dove, a fronte della stipulazione
di detti prestiti, solitamente faceva riscontro un’attività di cartolarizzazione ed emissione di titoli.
Vengono definiti mutui ipotecari Alt-A quelli erogati sulla base di documentazione incompleta o inadeguata.
New MIC (Nuovo Mercato Interbancario Collateralizzato)
Segmento di mercato della piattaforma e-MID (cfr. definizione) nel quale vengono scambiati depositi interbancari su
base anonima e garantiti dai rischi di credito, avviato l’11 ottobre 2010 come evoluzione del MIC (Mercato
Interbancario Collateralizzato) che ha contestualmente cessato di operare. Il MIC era stato attivato il 2 febbraio 2009
dalla Banca d’Italia al fine di favorire una ripresa delle contrattazioni sui circuiti interbancari e una più ampia
articolazione delle scadenze dei contratti. Rispetto al MIC, il New MIC si caratterizza – oltre che per il passaggio della
gestione dello schema di garanzia dalla Banca d’Italia alla Cassa di Compensazione e Garanzia (cfr. definizione) – per
un’estensione delle scadenze negoziate, un prolungamento degli orari di contrattazione ed una limitazione dei titoli
accettati in garanzia.
NFC (Near Field Communication)
La tecnologia NFC consente l’accettazione di pagamenti in modalità contactless ossia senza contatto fisico (lettura
della banda magnetica o del microchip) tra la carta ed il terminale. Con tale tecnologia i pagamenti possono essere
effettuati oltreché con carte contactless, anche con altri strumenti – quali smartphone NFC – e per movimenti di
piccolo importo non viene emesso lo scontrino del POS e non è richiesta la digitazione del PIN o l’apposizione di firma
a conferma della transazione.
NSFR (Net Stable Funding Ratio)
L’indicatore esprime il rapporto tra l’ammontare disponibile di provvista stabile e l’ammontare obbligatorio di provvista
stabile. Il coefficiente, una volta entrato in vigore, dovrà essere superiore al 100%.
L'indicatore stabilisce un ammontare minimo accettabile di raccolta stabile basato sulle caratteristiche di liquidità
delle attività e delle operazioni di un’istituzione su un orizzonte temporale di un anno.
Non performing
Termine generalmente riferito ai crediti aventi un andamento non regolare.
NUTS (Nomenclatura delle Unità Territoriali per le Statistiche dell’Italia)
Nomenclatura usata per fini statistici a livello europeo (Eurostat), che prevede la seguente suddivisione:
Italia settentrionale:
Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia
Giulia, Emilia Romagna;
Italia centrale:
Toscana, Umbria, Marche, Lazio;
Italia meridionale:
Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Obbligazioni strutturate
Obbligazioni i cui interessi e/o valore di rimborso dipendono da un parametro di natura reale (collegato al prezzo di
commodity) o dall’andamento di indici. In tali casi l’opzione implicita viene contabilmente scorporata dal contratto
ospite. Nel caso di parametrazione a tassi o all’inflazione (ad esempio i Certificati di Credito del Tesoro) l’opzione
implicita non viene contabilmente scorporata dal contratto ospite.
Option
Rappresenta il diritto, ma non l’impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere
(put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) entro (american option) oppure ad una
data futura (european option) determinata.
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Glossario
OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio)
La voce comprende gli OICVM (cfr. definizione) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento
immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).
OICVM (Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari)
La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a
capitale variabile (Sicav).
Originator
Soggetto che cede il proprio portafoglio di attività a liquidità differita allo SPV (cfr. definizione) affinché venga cartolarizzato.
OTC (Over The Counter)
Operazioni concluse direttamente fra le parti, senza utilizzare un mercato regolamentato.
Outsourcing
Ricorso ad attività di supporto operativo effettuate da società esterne.
Patto di stabilità e crescita (PSC)
Originariamente varato dal Consiglio europeo nel 1997, il Patto è stato modificato dal pacchetto di provvedimenti
entrato in vigore il 13 dicembre 2011, noto con il nome di six-pack, volto a rafforzare i meccanismi di sorveglianza
multilaterale e aumentare gli incentivi alla disciplina di bilancio rafforzando l’automaticità del meccanismo
sanzionatorio. In dettaglio:
- i Paesi dell’Unione Europea si impegnano a convergere verso l’obiettivo del pareggio di bilancio con un
miglioramento annuale del saldo strutturale di almeno lo 0,5% del Pil;
- qualora il rapporto debito/Pil superi il 60%, l’eccedenza deve diminuire di un ventesimo all’anno nei 3 anni che
terminano con quello di valutazione.
Nel 2013 sono state approvate nuove disposizioni, note come two-pack, atte a potenziare il coordinamento economico
tra gli Stati membri e ad introdurre nuovi strumenti di monitoraggio. Nel novembre 2014 un riesame delle norme
six-pack e two-pack, previsto dalla normativa, ha stabilito che esse hanno contribuito al progresso del consolidamento
di bilancio nell’UE. La Commissione Europea ha emanato all’inizio del 2015 delle linee guida relative alle modalità di
applicazione delle norme del PSC, introducendo alcune clausole di flessibilità (in considerazione, ad esempio, delle
riforme strutturali e degli investimenti attuati a sostegno dell’occupazione e della crescita).
Payout ratio
Identifica la percentuale dell’utile netto distribuita dalla società ai propri azionisti.
Plain vanilla swap
Interest rate swap (cfr. definizione), in cui una controparte riceve un pagamento variabile legato al LIBOR (in genere il
tasso LIBOR a sei mesi) e corrisponde all’altra controparte un tasso di interesse fisso, ottenuto aggiungendo uno
spread al rendimento di una tipologia definita di titoli di Stato.
PD (Probability of Default)
Probabilità che il debitore raggiunga la condizione di default (cfr. definizione) nell’ambito di un orizzonte temporale annuale.
POS (Point Of Sale)
Apparecchiatura automatica mediante la quale è possibile effettuare, con carta di debito, di credito o prepagata, il
pagamento di beni o servizi presso il fornitore.
PMI (Piccole e Medie Imprese)
Secondo la definizione della normativa comunitaria, sono considerate piccole e medie imprese le entità che esercitano
un’attività economica, a prescindere dalla forma giuridica, impiegando meno di 250 persone, con fatturato annuo non
superiore ai 50 milioni di euro o con totale di bilancio inferiore ai 43 milioni di euro.
Premio per il rischio Paese (Country Risk Premium)
Rappresenta la componente del costo del capitale destinata a remunerare specificamente il rischio connesso
all’instabilità economico-finanziaria, politica e valutaria di uno specifico Paese.
Prestiti subordinati
Strumenti di finanziamento il cui schema negoziale prevede che i portatori dei documenti rappresentativi del prestito
siano soddisfatti successivamente agli altri creditori in caso di liquidazione dell’ente emittente. La Direttiva BRRD,
all’art. 34 cita “i creditori dell’ente soggetto a risoluzione sostengono le perdite dopo gli azionisti, secondo l’ordine di
priorità delle loro pretese con procedura ordinaria di insolvenza, salvo espresse disposizioni contrarie a norma della
presente direttiva”. Gli obbligazionisti subordinati, nell’ordine di priorità (depositor preference) previsto dal bail-in in
relazione all’assorbimento delle perdite degli enti creditizi soggetti a piano di risoluzione, ricoprono un ranking di terzo
livello, dopo azionisti e detentori di altri strumenti di capitale.
Price sensitive
Termine che viene riferito generalmente ad informazioni o dati non di pubblico dominio, idonei, se resi pubblici, ad
influenzare sensibilmente la quotazione di un titolo.
Pricing
Si riferisce generalmente alle modalità di determinazione dei rendimenti e/o dei costi dei prodotti e servizi offerti dalla Banca.
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Glossario
Private Equity
Attività mirata all’acquisizione di interessenze partecipative ed alla loro successiva cessione a controparti specifiche,
senza collocamento pubblico.
Procedura per i disavanzi eccessivi
In base all’articolo 126 del Trattato di funzionamento dell’Unione Europea, i Paesi dell’Unione Europea devono evitare
disavanzi eccessivi. A tal fine sono chiamati a rispettare due regole di bilancio: il disavanzo deve essere inferiore al 3%
del Pil e il debito deve risultare inferiore al 60% del Pil o, se superiore, deve ridursi ad una velocità adeguata. Qualora
un Paese non rispetti una o entrambe le suddette regole, la Commissione Europea avvia una procedura – denominata
Procedura per i disavanzi eccessivi – volta a far riportare i conti pubblici del Paese in esame in una situazione coerente
con le regole di bilancio del Trattato. La Procedura, i cui tempi e modalità di applicazione sono precisati dal Patto di
stabilità e crescita (cfr. definizione), si articola in varie fasi e prende avvio con un rapporto della Commissione Europea.
Project finance
Finanziamento di progetti sulla base di una previsione dei flussi di cassa generati dagli stessi. Diversamente da
quanto avviene nell’analisi dei rischi creditizi ordinari, la tecnica di project finance prevede, oltre all’analisi dei flussi di
cassa attesi, l’esame di specifici elementi quali le caratteristiche tecniche del progetto, l’idoneità degli sponsor a
realizzarlo, i mercati di collocamento del prodotto.
Rating
Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della
società stessa e delle sue prospettive.
Retail
Tipologia di clientela che include principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.
Reti d’impresa
Imprese che stipulano un contratto di rete con il quale più imprenditori possono perseguire lo scopo di accrescere la
propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato (articolo 42, D.L. 78/2010, convertito con
modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122).
Rischio derivante da cartolarizzazioni
Rischio che la sostanza economica dell’operazione di cartolarizzazione non sia pienamente rispecchiata nelle decisioni
di valutazione e di gestione del rischio.
Rischio di business
Rischio di variazioni avverse e inattese degli utili/margini rispetto ai dati previsti, legati a volatilità dei volumi dovuta a
pressioni competitive e situazioni di mercato.
Rischio di concentrazione
Rischio derivante da esposizioni verso controparti, incluse le controparti centrali, gruppi di controparti connesse e
controparti operanti nel medesimo settore economico, nella medesima regione geografica o che esercitano la stessa
attività o trattano la stessa merce, nonché dall’applicazione di tecniche di attenuazione del rischio di credito, compresi, in
particolare, i rischi derivanti da esposizioni indirette, come, ad esempio, nei confronti di singoli fornitori di garanzie. Il
rischio di concentrazione può essere distinto in due sottotipi: rischio di concentrazione per singole controparti o gruppi di
clienti connessi (single name concentration risk) e rischio di concentrazione settoriale (sector concentration risk).
Rischio di credito
Rischio di subire perdite derivanti dall’inadempienza di una controparte verso la quale esiste un’esposizione creditizia.
Rischio di compliance
Rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in
conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di regolamenti) ovvero di autoregolamentazione (statuti,
codici di condotta, codici di autodisciplina).
Rischio immobiliare
Rischio di variazione di valore delle immobilizzazioni materiali del Gruppo.
Rischio di liquidità
Rischio di inadempimento dei propri impegni di pagamento che può essere causato da incapacità di reperire fondi o di
reperirli a costi superiori a quelli di mercato (funding liquidity risk) o dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle
attività (market liquidity risk) incorrendo in perdite in conto capitale. In particolare, viene definito rischio di liquidità
strutturale il rischio derivante da uno squilibrio tra le fonti di finanziamento ed impiego.
Rischio di mercato
Rischio di variazioni del valore di mercato delle posizioni nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza per
variazioni inattese delle condizioni di mercato e del merito creditizio dell’emittente.
In esso sono inclusi anche i rischi derivanti da variazioni inattese dei tassi di cambio e dei prezzi delle merci che si
riferiscono alle posizioni nell’intero bilancio.
13**
Glossario
Rischio di reputazione
Rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine
della banca da parte di clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o Autorità di Vigilanza.
Rischio di tasso di interesse
Rischio attuale o prospettico di una variazione del valore economico e del margine di interesse della società, a seguito
di variazioni inattese dei tassi d’interesse che impattano il portafoglio bancario.
Rischio operativo
Rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni,
oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni
dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. È compreso il rischio legale.
Rischio partecipativo
Rischio di variazione del valore delle partecipazioni non consolidate integralmente.
Rischio residuo
Rischio che le tecniche riconosciute per l’attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla banca (es. garanzie)
risultino meno efficaci del previsto.
Rischio strategico
Rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da:
- cambiamenti del contesto operativo;
- decisioni aziendali errate;
- attuazione inadeguata di decisioni;
- scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo.
ROE (Return On Equity)
Esprime la redditività del capitale proprio in termini di utile netto. Unitamente al ROTE (cfr. definizione) rappresenta
l’indicatore di maggior interesse per gli azionisti in quanto consente di valutare la redditività del capitale di rischio.
ROTE (Return On Tangible Equity)
Esprime la redditività del capitale proprio considerato al netto degli attivi immateriali.
SCT (SEPA Credit Transfer)
Strumento europeo che consente ad un ordinante di trasferire fondi in euro ad un beneficiario nell’ambito dell’Area
SEPA (cfr. definizione). Il completamento della migrazione verso l’SCT è divenuto obbligatorio dal 1° febbraio 2014.
SDD (SEPA Direct Debit)
Strumento europeo che consente ai creditori di disporre addebiti diretti in euro sul conto dei propri debitori presso
banche di tutti i Paesi SEPA (cfr. definizione). Il completamento della migrazione verso l’SDD è divenuto obbligatorio
dal 1° febbraio 2014.
SEBC (Sistema Europeo di Banche Bentrali)
Il Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC), istituito dal trattato di Maastricht, è costituito dalla Banca Centrale
Europea (BCE) e dalle Banche Centrali Nazionali (BCN) di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea (UE),
indipendentemente dal fatto che abbiano adottato l’euro.
Il SEBC comprende quindi anche le banche centrali nazionali degli Stati membri dell’UE che non hanno ancora
adottato l’euro perché godono di uno status speciale o in virtù di una deroga. Questi Stati membri continuano a
utilizzare le valute nazionali, per le quali gestiscono la politica monetaria, mentre le rispettive banche centrali
mantengono per il momento la sovranità in tale ambito. Naturalmente non sono coinvolti nello svolgimento delle
attività essenziali dell’unione monetaria, quali la conduzione della politica monetaria per l’area dell’euro.
Le BCN dei Paesi non appartenenti all’Area dell’euro si impegnano, tuttavia, a rispettare i principi di una politica
monetaria volta alla stabilità dei prezzi. L’adesione al SEBC comporta, inoltre, diversi gradi di collaborazione attiva con
l’Eurosistema in vari settori.
Senior
In un’operazione di cartolarizzazione (cfr. definizione) è la tranche con il maggior grado di privilegio in termini di
priorità di remunerazione e rimborso.
Sensitivity analysis
Sistema di analisi che ha lo scopo di individuare la sensibilità di determinate attività o passività correlate a variazioni
dei tassi o di altri parametri di riferimento.
SEPA (Single European Payments Area)
Area Unica dei Pagamenti in Euro entrata in vigore dal gennaio 2008 all’interno della quale dal 1° febbraio 2014 si
possono effettuare e ricevere pagamenti in euro con condizioni di base, diritti e obblighi uniformi. Ad essa hanno
aderito 34 Paesi europei (oltre ai 28 Paesi dell’Unione Europea anche Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein,
Principato di Monaco, la Repubblica di San Marino e le Dipendenze della Corona Britannica). Il codice unico bancario
IBAN (cfr. definizione), l’SCT (cfr. definizione) e l’SDD (cfr. definizione) rientrano tra gli strumenti utilizzati per
standardizzare le transazioni bancarie.
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Glossario
Servicer
Nelle operazioni di cartolarizzazione (cfr. definizione) è il soggetto che – sulla base di un apposito contratto di servicing –
continua a gestire i crediti o le attività oggetto di cartolarizzazione dopo che sono state cedute alla società veicolo
incaricata dell’emissione dei titoli.
SGR (Società di Gestione del Risparmio)
Società per azioni alle quali è riservata la possibilità di prestare congiuntamente il servizio di gestione collettiva e
individuale di patrimoni. In particolare, tali società sono autorizzate a istituire fondi comuni di investimento, a gestire
fondi comuni di propria o altrui istruzione, nonché patrimoni di Sicav, e a prestare il servizio di gestione su base
individuale di portafogli di investimento.
Shortfall
Differenza positiva tra perdita attesa e rettifiche di valore iscritte a bilancio, relativamente alle posizioni che rientrano
nel perimetro IRB.
Side pocket
Si tratta di una misura a tutela di tutti i partecipanti ad un fondo hedge (cfr. definizione), che viene attivata solo in
casi eccezionali in cui l’improvvisa riduzione del grado di liquidità delle attività detenute nei portafogli dei fondi,
associata a elevate richieste di rimborso delle quote, può avere conseguenze negative per la gestione dei fondi stessi.
Per non pregiudicare l’interesse dei partecipanti al fondo hedge, nel caso in cui si renda necessario smobilizzare
attività divenute illiquide, in assenza di un mercato che assicuri la formazione di prezzi affidabili, la creazione dei side
pocket consente di trasferire tali attività in un fondo comune d’investimento di tipo chiuso appositamente costituito
(c.d. fondo chiuso di side pocket).
L’operazione si realizza attraverso una scissione parziale del fondo hedge a seguito della quale le attività liquide
continuano ad essere detenute nel fondo stesso, mentre quelle illiquide sono trasferite al fondo chiuso di side pocket.
Il fondo hedge, ridimensionato ma liquido, continua a svolgere la propria attività secondo la politica d’investimento
prevista nel regolamento di gestione, mentre il fondo chiuso di side pocket (che non può emettere nuove quote) è gestito
in un’ottica di smobilizzo delle quote detenute, procedendo ai rimborsi delle quote via via che le attività sono liquidate.
Sofferenze
Crediti nei confronti dei soggetti in stato d’insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni
sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca.
Sponsor
Soggetto, diverso dall’originator (cfr. definizione), che istituisce e gestisce una struttura di conduit (cfr. definizione)
nell’ambito di un’operazione di cartolarizzazione (cfr. definizione).
Spread
Con questo termine di norma si indica:
- la differenza tra due tassi di interesse;
- lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli;
- la maggiorazione che l’emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta a un tasso di riferimento.
SPE/SPV
Le Special Purpose Entity (SPE) o Special Purpose Vehicle (SPV) – detti anche “conduit” – sono soggetti (società, “trust”
o altra entità) che vengono appositamente costituiti per il raggiungimento di un determinato obiettivo, ben definito e
delimitato, o per lo svolgimento di una specifica operazione.
Le SPE/SPV hanno una struttura giuridica indipendente dagli altri soggetti coinvolti nell’operazione e, generalmente,
non hanno strutture operative e gestionali proprie.
Stand-Still
Accordi volti a consentire alla clientela affidata che si trova in situazione di temporanea difficoltà
economico-finanziaria il congelamento transitorio delle linee di credito in essere, nelle more del superamento
dell’originaria condizione di difficoltà ovvero in attesa di definire la complessiva ristrutturazione del debito e la
predisposizione di un nuovo piano industriale.
Stakeholder
Individui o gruppi, portatori di interessi specifici nei confronti di un’impresa o perché dipendono da questa per la
realizzazione di loro obiettivi o perché subiscono in modo rilevante gli effetti positivi o negativi della sua attività.
Stock option
Termine utilizzato per indicare le opzioni offerte a manager di una società, che consentono di acquistare azioni della
società stessa sulla base di un prezzo di esercizio predeterminato.
Stress test
Le tecniche quantitative e qualitative con le quali le banche valutano la propria vulnerabilità ad eventi eccezionali ma
plausibili; esse consistono nel valutare gli effetti sui rischi della banca di eventi specifici (analisi di sensibilità) o di
movimenti congiunti di un insieme di variabili economico-finanziarie in ipotesi di scenari avversi (analisi di scenario).
Surroga
Procedura mediante la quale il mutuatario (cioè chi ha stipulato un mutuo) contrae con un’altra banca un nuovo
mutuo per estinguere il mutuo originario trasferendo alla nuova banca finanziatrice le medesime garanzie (in
particolare l’ipoteca) che già assistevano la banca “originaria”.
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Glossario
Swap (interest rate swap e currency swap)
Operazione consistente nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo determinate modalità contrattuali. Nel
caso di uno swap sui tassi d’interesse (interest rate swap), le controparti si scambiano flussi di pagamento di interessi
calcolati su un capitale nozionale di riferimento in base a criteri differenziati (ad es. una controparte corrisponde un
flusso a tasso fisso, l’altra a tasso variabile). Nel caso di uno swap sulle valute (currency swap), le controparti si
scambiano specifici ammontari di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che
riguardano sia il capitale sia gli interessi.
Tax rate
Aliquota fiscale effettiva, ottenuta rapportando le imposte sul reddito all’utile ante imposte.
Tasso risk free – Risk free rate
Tasso di interesse di un’attività priva di rischio. Si usa nella pratica per indicare il tasso dei titoli di Stato a breve
termine, che pure non possono essere considerati risk free.
Test d’impairment
Il test d’impairment consiste nella stima del valore recuperabile (che è il maggiore fra il suo fair value dedotti i costi di
vendita e il suo valore d’uso) di un’attività o di un gruppo di attività. Ai sensi dello IAS 36, debbono essere sottoposte
annualmente ad impairment test:
- le attività immateriali a vita utile indefinita;
- l’avviamento acquisito in un’operazione di aggregazione aziendale;
- qualsiasi attività, se esiste un’indicazione che possa aver subito una riduzione durevole del valore.
Texas ratio
Indicatore che mette in rapporto i “prestiti non performanti” (i crediti deteriorati considerati al netto delle rettifiche di
valore che nel tempo le banche hanno compiuto per tenere conto dei rischi connessi a eventuali insolvenze) al patrimonio
netto tangibile di una banca (ossia al capitale netto diminuito delle immobilizzazioni immateriali). L’obiettivo è quello di
verificare se il patrimonio ha una consistenza adeguata per permettere alla Banca di far fronte alle eventuali perdite su
questi crediti: più basso è il valore di questo indicatore, tanto maggiore sarà il capitale a disposizione.
Tier 2 – T2 (Capitale di classe 2)
Si veda in proposito la Sezione 2 della Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato contenuta nella Nota
Integrativa Consolidata.
Trading book
Identifica la parte di un portafoglio titoli, o comunque di strumenti finanziari in genere, destinata all’attività di negoziazione.
TLTRO
“Operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine” (con scadenza quadriennale) volte a migliorare il
funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo il processo di erogazione del
credito bancario all’economia reale. Dopo una prima serie introdotta dal Consiglio Direttivo della BCE nella riunione
del 5 giugno 2014, nel marzo 2016 è stato deciso di lanciare un secondo blocco, TLTRO II, con partenza nel giugno
2016 e scadenza nel 2021.
Trading on line
Sistema di compravendita di attività finanziarie in borsa, attuato in via telematica.
Trigger event
Evento contrattualmente predefinito al verificarsi del quale scattano determinate facoltà in capo ai contraenti.
Unione Bancaria
Disegno europeo integrato per la supervisione, la ristrutturazione e la risoluzione delle crisi degli enti creditizi che si
compone di tre pilastri: il Single Supervisory Mechanism (SSM), il Single Resolution Mechanism (SRM) e uno schema
integrato di assicurazione dei depositi.
Unit-linked
Polizze vita con prestazioni collegate al valore di fondi di investimento.
US GAAP (Generally Accepted Accounting Principles)
Principi contabili emessi dal FASB (Financial Accounting Statement Board), generalmente accettati negli U.S.A..
VaR (Value at Risk)
Misura la massima perdita potenziale che uno strumento finanziario ovvero un portafoglio può subire con una probabilità
definita (livello di confidenza) in un determinato orizzonte temporale (periodo di riferimento o holding period).
Warrant
Strumento negoziabile che conferisce al detentore il diritto di acquistare dall’emittente o di vendere a quest’ultimo
titoli a reddito fisso o azioni secondo precise modalità.
Zero-coupon
Obbligazione priva di cedola, il cui rendimento è determinato dalla differenza tra il prezzo di emissione (o di acquisto)
ed il valore di rimborso.
16**
Glossario
Articolazione
territoriale del
Gruppo UBI Banca
Articolazione territoriale del Gruppo UBI Banca (*)
www.ubibanca.it
Bergamo
Via Crispi, 4
Via Stoppani, 15
Brescia Via Cefalonia, 74
Milano Corso Europa, 16
LOMBARDIA
Provincia di Milano
Milano
Via della Moscova - ang. San Marco
Via Salasco, 31
Via Bocchetto, 13
Via Borgogna, 2/4
Via Buonarroti, 22
Via Boccaccio, 2
Via Canonica, 54
Viale Coni Zugna, 71
Corso Lodi, 111
Piazzale de Agostini, 8
Piazza Firenze, 14
Largo Gelsomini, 12
Via G.B. Grassi, 89
Via Gian Galeazzo - ang. Via Aurispa
Corso Indipendenza, 6
Via La Spezia, 1
Viale Lombardia, 14/16
Corso Magenta, 87 - Porta Vercellina
Viale Marche, 40
Via Padova, 21
Corso di Porta Romana, 57
Via del Torchio, 4
Via Eugenio Pellini, 1 - ang. Via Cagliero
Via Vitruvio, 38 - Via Settembrini
Via Solari, 19
Via Spartaco, 12
Viale Monte Santo, 2
Via F. Faruffini, 40N01
Via Pellegrino Rossi, 26
Via Melchiorre Gioia, 45
Piazzale Susa, 2
Via Biondi, 1
Via Friuli, 16/18
Via C. Menotti, 21 - ang. Via G. Modena
Viale L. Sturzo, 33/34
Via A. Trivulzio, 6/8
Via Palestrina, 12 - ang. Viale A. Doria
Via Bignami, 1 (c/o C.T.O.)
Via Macedonio Melloni, 52 (c/o I.O.P.M.)
Via della Commenda, 12 (c/o Istituti Clinici)
Corso Porta Nuova, 23
(c/o Ospedale Fatebenefratelli)
Via Francesco Sforza, 35 (c/o Osp. Maggiore)
Piazza Ospedale Maggiore, 3 (c/o Niguarda)
Via Pio II, 3 (c/o Ospedale San Carlo)
Via Castelvetro, 32 (c/o Ospedale Buzzi)
Corso Italia, 17
Via Lomellina, 50
Via Pisanello, 2
Corso Lodi, 78
Piazza Gasparri, 4
Via dei Missaglia - angolo Via Boifava
Via Secchi, 2
Via Meda, angolo Via Brunacci, 13
Corso XXII Marzo, 22
Via Rosellini, 2
Via Padova, 175
Viale Certosa, 138
Via Monte di Pietà, 7
Abbiategrasso Piazza Cavour, 11
Arluno Via Piave, 7
Assago Milanofiori
Palazzo Wtc Viale Milanofiori
Bellinzago Lombardo Via delle 4 Marie, 8
Binasco Largo Bellini, 16
Bollate Via Giacomo Matteotti, 16
Bresso Via Roma, 16
Carugate Via Toscana, 10
Cassina de’ Pecchi Via Matteotti, 2/4
Cinisello Balsamo Via Casati, 19
Via Massimo Gorki, 50 (c/o Ospedale Bassini)
Cologno Monzese
Via Indipendenza, 32 - ang. P.zza Castello
Corbetta Corso Garibaldi, 14
Cornaredo Piazza Libertà, 62
Via Magenta, 34
Corsico
Via Cavour, 45
Viale Liberazione, 26/28
Garbagnate Milanese
Via Kennedy, 2 (Fraz. S. M. Rossa)
Inveruno Via Magenta, 1
Lainate Via Garzoli, 17
Legnano
Corso Sempione, 221
Corso Sempione - angolo Via Toselli
Via Novara, 8
Magenta Piazza Vittorio Veneto, 11
Melegnano Via Cesare Battisti, 37/a
Melzo Piazza Risorgimento, 2
Novate Milanese Via Amendola, 9
Opera Via Diaz, 2
Paderno Dugnano Via Rotondi, 13/a
Parabiago Via S. Maria, 22
Rho
Corso Europa, 209
Via Meda, 47
Via Pace, 165 (Fraz. Mazzo Milanese)
Rozzano
Viale Lombardia, 17
Piazza Berlinguer, 6 (Fraz. Ponte Sesto)
S. Giuliano Milanese
Via Risorgimento, 3
Via S. Pellico, 9 (Fraz. Sesto Ulteriano)
Segrate Piazza della Chiesa, 4
Senago Piazza Matteotti, 10/a
Sesto San Giovanni Via Casiraghi, 167
Settimo Milanese Piazza della Resistenza, 8
Solaro Via Mazzini, 66
Trezzano Rosa Via Raffaello Sanzio, 13/s
Vittuone Via Villoresi, 67
Provincia di Monza-Brianza
Monza Viale G.B. Stucchi, 110
(c/o Roche Boehringer Spa)
Provincia di Pavia
Pavia
Via Montebello della Battaglia, 2
Corso Strada Nuova, 61/c
Via dei Mille, 7
Viale Ludovico il Moro, 51/b
Via Taramelli, 20
Via Pavesi, 2
Corso Alessandro Manzoni, 17
Piazzale Gaffurio, 9
Via San Pietro in Verzolo, 4
Via Ferrata, 1 (c/o Università)
Albuzzano Via Giuseppe Mazzini, 92/94
Belgioioso Via Ugo Dozzio, 15
Broni Piazza Vittorio Veneto, 52
Casteggio Viale Giuseppe Maria Giulietti, 10 Garlasco Corso C. Cavour, 55
Giussago Via Roma, 38
Godiasco
Piazza Mercato, 19
Viale delle Terme, 44 (Fraz. Salice Terme)
Landriano Via Milano, 40
Linarolo Via Felice Cavallotti, 5
Magherno Via G. Leopardi, 2
Marcignago Via Umberto I, 46
Montebello della Battaglia
Piazza Carlo Barbieri “Ciro”, 1
Mortara Piazza Silvabella, 33
Pinarolo Po Via Agostino Depretis, 84
Rosasco Via Roma, 4
San Martino Siccomario Via Roma, 23
Sannazzaro de’ Burgondi Viale Libertà 3/5
Siziano Via Roma, 22
Stradella Via Trento, 85
Torrevecchia Pia Via Molino, 9
Travacò Siccomario
P.zza Caduti e Combattenti d’Italia, 1
Valle Lomellina Piazza Corte Granda, 4
Varzi Via Pietro Mazza, 52
Vigevano
Via Dante, 39
Via Madonna degli Angeli, 1
Corso Genova, 95
Via de Amicis, 5
Voghera Via Giacomo Matteotti, 33
EMILIA ROMAGNA
Provincia di Bologna
Bologna
Viale della Repubblica, 25/31
Via Murri, 77
Piazza Dè Calderini, 6/a
Via Ercolani, 4/e
Via Lombardia, 7/a
San Lazzaro di Savena Via Emilia, 208/210
Zola Predosa Via Risorgimento, 109
Provincia di Ferrara
Cento Via Ferrarese, 3
Provincia di Modena
Modena
Viale Trento e Trieste - ang. Via Emilia Est
(*) La situazione rappresentata fa riferimento alla data di approvazione del progetto di Bilancio e pertanto non tiene conto delle incorporazioni delle Banche Rete perfezionate il
20 febbraio 2017 e delle chiusure effettuate in pari data.
Carpi Via Baldassarre Peruzzi, 8/b
Sassuolo Viale Crispi, 24
Provincia di Parma
Parma
Via San Leonardo, 4
Via Emilia est, 17
Via Repubblica, 32
Fidenza Piazza G. Garibaldi, 41
Langhirano Via Roma, 25 - Via Ferrari, 17
Provincia di Piacenza
Piacenza
Via Verdi, 48
Via Manfredi, 7
Via Cristoforo Colombo, 19
Caorso Via Roma, 6/a
Carpaneto Piacentino Via G. Rossi, 42
Gragnano Trebbiense Via Roma, 52
Ponte dell’Olio Via Vittorio Veneto, 75
San Nicolò a Trebbia
Via Emilia Est, 48 (Fraz. Rottofreno)
Provincia di Reggio Emilia
Reggio Emilia
V.le dei Mille, 1A
Via Emilia all’Angelo, 35
Rubiera Viale della Resistenza, 7/a
LAZIO
Provincia di Roma
Roma
Corso Vittorio Emanuele II, 25/27
Via Baldovinetti, 106/110
Via Boccea 51, a/b/c
Viale dei Colli Portuensi, 298/302
Via F.S. Nitti, 73/75/77
Via Norcia, 1/3
Via Guidubaldo del Monte, 13/15
Viale delle Provincie, 34/46
Via Nizza, 71
Viale Trastevere, 22
Via Sestio Calvino, 57
Via Tiburtina, 544/546 - ang. Via Galla Placidia
Largo Trionfale, 11/12/13/14
Via Cerveteri, 30
Piazza Vescovio, 3 - 3/a - 3/b
- ang. Via Poggio Moiano, 1
Via dei Castani,133
Via delle Gondole, 90 (Fraz. Ostia)
Via Nomentana, 669/675
TOSCANA
Provincia di Firenze
Firenze Piazza Cesare Beccaria, 21
PIEMONTE
Provincia di Cuneo
Cuneo Piazza Europa, 1
Via Roma, 13/b
Via della Battaglia, 15
(Fraz. Madonna dell’Olmo)
Corso Antonio Gramsci, 1
Via Savona, 8 - ang. Via Bisalta
Via A. Carle, 2 (Fraz. Confreria)
Via Michele Coppino, 16 (c/o Ospedale)
Alba Via Teobaldo Calissano, 9
Viale Giovanni Vico, 5
Corso Piave, 74
Via G. Garibaldi, 180 (Fraz. Gallo d’Alba)
Corso Canale, 98/1 (Fraz. Mussotto)
Bagnasco Via Roma, 3
Bagnolo Piemonte
Via Cavalieri di Vittorio Veneto, 12
Barbaresco Via Torino, 16
Barge Viale Giuseppe Mazzini, 1
Barolo Via Roma, 53
Beinette Via Vittorio Veneto, 4
Borgo San Dalmazzo Piazza Liberazione, 8/10
Bossolasco Corso Della Valle, 29
Boves Piazza dell’Olmo, 2
Bra Piazza Carlo Alberto, 30
Brossasco Via Roma, 11/a
Busca Piazza Savoia, 9
Canale Via Roma, 72
Caraglio Piazza Madre Teresa, 8
Carrù P.za V. Veneto, 2 - ang. Via Benevagienna
Castelletto Stura Via Guglielmo Marconi, 6
Castellinaldo Via Roma, 56
Castiglione Tinella Via Circonvallazione, 12
Castino Via XX Settembre, 1
Centallo Piazza Vittorio Emanuele II, 17
Ceva Via Roma, 40
Cherasco Via Vittorio Emanuele II, 34
Chiusa di Pesio Via Roma, 5
Corneliano d’Alba Piazza Cottolengo, 42
Cortemilia Piazza Castello, 1
Costigliole Saluzzo Via Vittorio Veneto, 94
Cravanzana Via XX Settembre, 1
Demonte Via Martiri e Caduti della Libertà, 1
Dogliani Via Divisione Cuneense, 1
Dronero Piazza San Sebastiano, 7
Entracque Via della Resistenza, 5
Farigliano Piazza San Giovanni, 7
Fossano Via Roma, 3
Frabosa Soprana Piazza Guglielmo Marconi, 1
Garessio Corso Statuto, 15
Genola Via Roma, 32
Govone Piazza Vittorio Emanuele II, 9
Lagnasco Via Roma, 30
La Morra Via Umberto I, 28
Limone Piemonte Via Roma, 62
Magliano Alfieri
Via IV Novembre, 54/a (Fraz. S. Antonio)
Magliano Alpi Via Langhe, 158
Mango Piazza XX Settembre, 6
Monchiero Via Borgonuovo, B/15-1
Mondovì
Piazza G. Mellano, 6
Piazza Maggiore, 8
Piazzale Ellero, 20
Monesiglio Via Roma, 4
Monforte d’Alba Via Giuseppe Garibaldi, 4
Montà Piazza Vittorio Veneto, 31
Monticello d’Alba
Piazza Martiri della Libertà, 2 (Fraz. Borgo)
Moretta Via Torino, 73/bis
Morozzo Via Guglielmo Marconi, 78
Murazzano Via L. Bruno, 6
Murello Via Caduti Murellesi, 39
Narzole Via Pace, 2
Neive Piazza della Libertà, 2
Niella Belbo Piazza Mercato, 12/b
Paesana Via Po, 41
Peveragno Piazza P. Toselli, 1
Piasco Piazza Martiri della Liberazione, 7
Priocca Via Umberto I, 65
Racconigi Piazza Roma, 8
Revello Via Saluzzo, 80
Roccavione Piazza Biagioni, 27
Saliceto Piazza C. Giusta, 1
Saluzzo Via Torino, 38A
Sampeyre Via Vittorio Emanuele II, 22
San Damiano Macra Via Roma, 15
San Michele Mondovì Via Nielli, 15/a
Sanfront Corso Guglielmo Marconi, 14
Santo Stefano Belbo Corso Piave, 82
Savigliano Piazza Schiapparelli, 10
Scarnafigi Piazza Vittorio Emanuele II, 14
Sommariva del Bosco Via Donatori del Sangue, 11/b
Tarantasca Via Carletto Michelis, 3
Valdieri Corso Caduti in Guerra, 13
Valgrana Via Caraglio, 9
Vernante Piazza de l’Ala, 4
Verzuolo Piazza Martiri della Libertà, 13
Vicoforte Via di Gariboggio, 43
Villafalletto Via Vittorio Veneto, 24
Villanova Mondovì Via Roma, 33/a
Vinadio Via Roma, 11
Provincia di Alessandria
Alessandria
Via Dante - ang. Via C. Lamarmora
Via Venezia, 16
(c/o Ospedale Santi Antonio e Biagio)
Acqui Terme Corso Bagni, 54
Arquata Scrivia Via Libarna, 56
Borghetto Borbera Via San Michele, 2
Cabella Ligure Piazza della Vittoria, 7
Casale Monferrato
Viale G. Giolitti, 2 (c/o ASL)
Piazza San Francesco, 10
Casalnoceto Piazza Martiri della Libertà, 10
Castelnuovo Scrivia Via Solferino, 11
Garbagna Via Roma, 21
Isola Sant’Antonio
Piazza del Peso - ang. Via C. Cavour
Monleale Corso Roma, 41/43
Novi Ligure Corso Marenco, 141
Ovada Via Torino, 155
Pontecurone Piazza Giacomo Matteotti, 5
Pozzolo Formigaro Via Roma, 31
Rocchetta Ligure Piazza Regina Margherita
Sale Piazza Giuseppe Garibaldi, 8
Sarezzano Piazza L. Sarzano, 4
Stazzano Via Fossati, 2/a
Tortona Piazza Duomo, 13
Corso della Repubblica, 2/d
P.zza Felice Cavallotti, 1 (c/o ASL)
Valenza Via Dante, 68
Vignole Borbera Via Alessandro Manzoni, 8
Villalvernia Via Carbone, 69
Villaromagnano Via della Chiesa
Provincia di Asti
Asti C.so Vittorio Alfieri, 137
Canelli Corso Libertà, 68
Nizza Monferrato Piazza G. Garibaldi, 70
Provincia di Biella
Biella Via Nazario Sauro, 2
Cossato Via Lamarmora, 9
Provincia di Novara
Novara Largo Don Luigi Minzoni, 1
Arona Corso Liberazione, 39
Borgomanero Via Garibaldi, 92/94
Oleggio Via Mazzini, 15
Trecate Piazza Dolce, 10
Provincia di Verbania
Verbania Piazza Matteotti, 18 (Fraz. Intra)
Cannobio Via Umberto I, 2
Provincia di Vercelli
Vercelli Piazza Cavour, 23
Borgosesia Via Sesone, 36
Provincia di Torino
Torino
Corso Dante, 57/b
Corso Vittorio Emanuele II, 107
Corso Vercelli, 81/b
Corso Unione Sovietica, 503
Via Madama Cristina, 30 - ang. Lombroso
Corso Orbassano, 236
Via Santa Teresa, 9
Corso L. Einaudi, 15/17
Piazza Gran Madre di Dio, 12/a
C.so Inghilterra, 59/g ang. C.so Francia
Corso Francia, 262
Bibiana Via C. Cavour, 25
Bricherasio Piazza Castelvecchio, 17
Chieri Piazza Dante, 10
Chivasso Via Po, 5
Collegno Via XXIV Maggio, 1
Ivrea Via Circonvallazione, 7
Moncalieri Strada Villastellone, 2
Nichelino Via Torino, 172
None Via Roma, 23
Pinerolo Via Savoia - ang. Via Trieste
Rivoli Via Rombò, 25/e
Santena Via Cavour, 43
Settimo Torinese Via Petrarca, 9
Villar Perosa Via Nazionale, 39/a
LIGURIA
Provincia di Genova
Genova
Via C.R. Ceccardi, 13/r
Corso Torino, 61/r
Via Pastorino, 118 (Loc. Bolzaneto)
Via Sestri, 188/190r (Sestri Ponente)
Piazza G. Lerda, 10/r (Loc. Voltri)
Via Cinque Maggio, 101/r (Priaruggia)
Via C. Rolando, 123 (Sampierdarena)
Piazza Leopardi, 6
Borzonasca Via Angelo Grilli, 15
Chiavari Corso Dante Alighieri, 36
Cicagna Via Statale, 8 - angolo Via Dante, 1
Lavagna C.so Buenos Aires, 84 (Fraz. Monleone)
Mezzanego Via Capitan Gandolfo, 138
Rapallo Via A. Diaz, 6
Santo Stefano d’Aveto Via Razzetti, 11
Sestri Levante Via Fascie, 70
Provincia di Imperia
Imperia Viale Giacomo Matteotti, 13
Bordighera
Via Treviso,1 - ang. Via V. Emanuele II
Sanremo Via Escoffier, 3A
Taggia Via Boselli, 62 (Fraz. Arma)
Ventimiglia Via Ruffini, 8/a
Provincia di La Spezia
La Spezia
Via G. Pascoli, 22
Via Chiodo, 115
Via San Bartolomeo (c/o ASW Research)
Via Fiume, 152
Via del Canaletto, 307
Castelnuovo Magra
Via Aurelia, 129 (Fraz. Molicciara)
Lerici Calata G. Mazzini, 1
Sarzana Via Muccini, 48
Provincia di Savona
Savona Via dei Vegerio 27R
Albenga Piazza Petrarca, 6
Albisola Superiore Corso Giuseppe Mazzini, 189
Andora Piazza Santa Maria, 7
Cairo Montenotte
Corso Marconi, 240 (Fraz. S. Giuseppe)
Loano Via Stella, 34
LOMBARDIA
Provincia di Milano
Milano Via Fabio Filzi, 23
TOSCANA
Provincia di Massa - Carrara
Carrara Via Galileo Galilei, 32
VALLE D’AOSTA
Aosta Via Xavier de Maistre, 8
FRANCIA
Nizza 7, Boulevard Victor Hugo
Mentone Avenue de Verdun, 21
Antibes Avenue Robert Soleau, 15
www.bpb.it
LOMBARDIA
Provincia di Bergamo
Bergamo
Piazza Vittorio Veneto, 8
Via dei Caniana, 2 (c/o Università)
Via Borgo Palazzo, 51
Via Borgo Santa Caterina, 6
Via Gombito, 6
Via Borgo Palazzo, 135
Via Mattioli, 69
Piazza Risorgimento, 15
Piazza Pontida, 39
Via Corridoni, 56
Via San Bernardino, 96
Piazzale della Repubblica, 4
Via Stezzano, 87 (c/o Kilometrorosso)
Adrara San Martino Via Madaschi, 103
Adrara San Rocco P.zza Papa Giovanni XXIII, 6
Albano Sant’Alessandro Via Cavour, 2
Albino
Via Mazzini, 181
Via Lunga, 1 (Fraz. Fiobbio)
Almè Via Torre d’Oro, 2
Almenno San Bartolomeo Via Falcone, 2
Almenno San Salvatore Via Marconi, 3
Alzano Lombardo Piazza Garibaldi, 3
Arcene Corso Europa, 7
Ardesio Via Locatelli, 8
Azzano San Paolo Piazza IV Novembre, 4
Bagnatica Via Marconi, 6 E
Bariano Via A. Locatelli, 12
Barzana Via San Rocco
Berbenno
Via Stoppani, 102 (Fraz. Ponte Giurino)
Piazza Roma, 2
Boltiere Piazza IV Novembre, 14
Bonate Sopra Piazza Vittorio Emanuele II, 20
Bossico Via Capitan Rodari, 2
Brignano Gera d’Adda Via Mons. Donini, 2
Calcinate Via Coclino, 8/c
Calcio Via Papa Giovanni XXIII, 153
Calusco d’Adda Via Vittorio Emanuele II, 7
Camerata Cornello Via Orbrembo, 23
Capriate San Gervasio Via Trieste, 46
Caprino Bergamasco Via Roma, 10
Caravaggio Piazza G. Garibaldi, 1
Carvico Via Europa Unita, 3
Casazza Via Nazionale del Tonale, 92
Casirate d’Adda Piazza Papa Giovanni XXIII, 1
Castione della Presolana
Via Donizetti, 2 (Fraz. Bratto - Dorga)
Via A. Manzoni, 20
Cazzano Sant’Andrea Via A. Tacchini, 18
Cenate Sopra Via Giovanni XXIII, 16
Cenate Sotto Via Verdi, 5
Cene Via Vittorio Veneto, 9
Cerete Via Moscheni, 44 (Fraz. Cerete Basso)
Chiuduno Via Cesare Battisti, 1
Cisano Bergamasco Via Pascoli, 1
Ciserano
Via Borgo San Marco ang. Via Garibaldi, 7 (Fraz. Zingonia)
Cividate al Piano Via Papa Giovanni XXIII, 3
Clusone Via Verdi, 3
Colere
Via Tortola, 58
Via Papa Giovanni XXIII, 33
(Fraz. Dezzo di Scalve)
Comun Nuovo Via Cesare Battisti, 5
Costa Volpino Via Nazionale, 150
Curno Largo Vittoria, 31
Dalmine
Via Buttaro, 2
P.zza Caduti 6 luglio 1944 (c/o Tenaris Spa)
Dossena Via Carale, 9
Entratico Piazza Aldo Moro, 18
Fontanella Via Cavour, 156
Foresto Sparso Via Tremellini, 63
Gandino Via C. Battisti, 5
Gazzaniga Via Marconi, 14
Gorlago Piazza Gregis, 12
Gorle Piazzetta del Donatore, 5
Grassobbio Viale Europa, 8/b
Grumello del Monte
Via Martiri della Libertà, 10
Leffe Via Mosconi, 1
Lovere Via Tadini, 30
Lovere-Lovere Sidermeccanica Spa
Via Paglia, 45
Madone Via Papa Giovanni XXIII, 44
Mapello Piazza del Dordo, 5
Martinengo Via Pinetti, 20
Monasterolo del Castello Via Monte Grappa, 27
Nembro Piazza della Libertà
Onore Via Sant’Antonio, 98
Orio al Serio Via Aeroporto, 13
Osio Sopra Via XXV Aprile, 29
Osio Sotto Via Cavour, 2
Paladina Via IV Novembre, 13
Palosco Piazza A. Manzoni, 16
Parre Via Duca d’Aosta, 20/a
Piario Via Mazzini, 1/a
Piazza Brembana Via B. Belotti, 10
Ponte Nossa Via Frua, 24
Ponteranica Via Pontesecco, 32
Ponte San Pietro Piazza SS Pietro e Paolo, 19
Pontida Via Lega Lombarda, 161
Presezzo Via Capersegno, 28
Ranica Piazza Europa, 2
Riva di Solto Via Porto, 24
Romano di Lombardia Via Tadini, 2
Roncola Via Roma, 10
Rota Imagna Via Calchera, 1
Rovetta Via Tosi, 13
San Giovanni Bianco
Via Martiri di Cantiglio, 19
San Pellegrino Terme Via S. Carlo, 3
Sant’Omobono Terme Viale alle Fonti, 8
Sarnico Piazza Umberto I
Scanzorosciate Via Roma, 27
Schilpario Via Torri, 8
Sedrina Via Roma, 14
Selvino Via Monte Rosa - angolo Via Betulle
Seriate Viale Italia, 24
Songavazzo Via Vittorio Veneto
Sovere Via Roma, 36
Spirano Via Dante, 9/b
Stezzano Via Bergamo, 1
Suisio Via Carabello Poma, 31
Taleggio Via Roma, 837 (Fraz. Olda)
Tavernola Bergamasca Via Roma, 12
Telgate Via Morenghi, 17
Torre Boldone Via Carducci, 12
Torre de Roveri Piazza Conte Sforza, 3
Trescore Balneario Via Locatelli, 45
Treviglio Viale Filagno, 11
Ubiale Clanezzo Via Papa Giovanni XXIII, 1
Urgnano Via Matteotti, 157
Val Brembilla Via Libertà, 25
Valbrembo Via J.F.Kennedy, 1B
Verdello Via Castello, 31
Vertova Via S. Rocco, 45
Viadanica Via Pietra, 4
Vigolo Via Roma, 8
Villa d’Adda Via Fossa, 8
Villa d’Almè Via Roma - ang. Via Locatelli, 1
Villongo Via Bellini, 20
Vilminore di Scalve Piazza Giovanni XXIII, 2
Zandobbio Via G. Verdi, 2
Zogno Viale Martiri della Libertà, 1
Milano
Via Manzoni, 7
Piazza Cinque Giornate, 1
Via Foppa, 26
Corso Italia, 22
Assago Via del Mulino, 6 (c/o Nestlè Spa)
Cassano d’Adda Via Milano, 14
Cornaredo
Via Tolomeo, 1
(c/o St Microelectronics Spa)
Grezzago Piazza Aldo Moro
Trezzo sull’Adda Via A. Sala, 11
Vaprio d’Adda Piazza Caduti, 2
Provincia di Brescia
Provincia di Monza-Brianza
Brescia Via Gramsci, 39
Chiari Via Bettolini, 6
Concesio Viale Europa, 183
Darfo Boario Terme Piazza Col. Lorenzini, 6
Desenzano del Garda Viale Andreis, 74
Esine Via Manzoni, 97
Manerbio Via Dante, 5
Orzinuovi Piazza Vittorio Emanuele II, 31/33
Ospitaletto Via Martiri della Libertà, 27
Palazzolo sull’Oglio Piazza Roma, 1
Paratico Via Don G. Moioli, 17
Rezzato Via Europa, 5
San Paolo Via Mazzini, 62
San Zeno Naviglio Via Tito Speri, 1
Provincia di Como
Como
Via Giovio, 4
Via Badone, 48 (Fraz. Camerlata)
Via Gallio - ang. Via Bossi
Via Cattaneo, 3
Viale Giulio Cesare, 26/28
Cantù
Piazza Marconi, 9
Via Enrico Toti, 1/a (Fraz. Vighizzolo)
Casnate con Bernate S.S. dei Giovi, 5
Cermenate Via Matteotti, 28
Erba
Via Leopardi, 7/e
Via Mazzini, 12
Guanzate Via Roma, 24
Lomazzo Via Monte Generoso, 11
Lurago D'Erba Via Manara, 4
Lurate Caccivio Via Varesina, 88
Olgiate Comasco Via Roma, 75
Oltrona San Mamette Piazza Europa, 6
Mariano Comense Corso Brianza, 20
Rovellasca Via Volta, 1
Provincia di Lecco
Lecco
Corso Matteotti, 3
Via Amendola, 6
Bulciago Via Don Canali, 33/35
Calco Via Italia, 8
Calolziocorte Piazza Vittorio Veneto, 18/a
Carenno Via Roma, 36
Casatenovo Via G. Mameli, 16
Cernusco Lombardone Via Spluga, 43
Costa Masnaga Via Cadorna, 18
Erve Via G. Cabaggio, 42
Merate Via Alessandro Manzoni, 56
Monte Marenzo Piazza Municipale, 2
Olginate Via S. Agnese, 38
Valmadrera Via Fatebenefratelli, 23
Provincia di Milano
Monza
Via Borgazzi, 83
Piazza Giuseppe Cambiaghi, 1
Via San Rocco, 44
Via Boito, 70
Via Vittor Pisani, 2
Via Manzoni, 22/30
Via Carlo Rota, 50
Piazza Duomo, 5
Agrate Brianza
Via C. Olivetti, 2 (c/o St Microelectronics Spa)
Via Marco d’Agrate, 61
Arcore Via Casati, 45
Bernareggio Via Prinetti, 43
Biassono Via Libertà, 1
Brugherio Via de Gasperi, 58/62/64
Carate Brianza Via Cusani, 49/51
Carnate Via Don Minzoni
Cesano Maderno
Via Conciliazione, 29 (Fraz. Binzago)
Cornate d’Adda
Via Circonvallazione, 10/12/14
Via Silvio Pellico, 10 (Fraz. Colnago)
Desio Via Matteotti, 10
Giussano Via IV Novembre, 80 (Fraz. Brugazzo)
Limbiate Via dei Mille, 32
Lissone Via San Carlo, 4
Meda Via Indipendenza, 111
Mezzago Via Concordia, 22
Muggiò Via Cavour, 11/15
Nova Milanese Via Brodolini, 1
Seregno
Via S. Vitale, 17
Via Medici da Seregno, 29/31
Sulbiate Via Mattavelli, 2
Vedano al Lambro Largo della Repubblica, 7
Villasanta Via Confalonieri, 1
Vimercate
Via B. Cremagnani, 20/a
Via Garibaldi, 12
Via Energy Park, 14
Provincia di Varese
Varese
Via Vittorio Veneto, 2
Via Dalmazia, 63
Piazza IV Novembre,1 (Fraz. Biumo Inferiore)
Via Valle Venosta, 4
(Fraz. Biumo Inferiore - c/o Ascom Varese)
Viale Luigi Borri, 155
Viale Borri, 237 (c/o Bassani Ticino Spa)
Via Pasubio, 2
Via Caracciolo, 24
Via Virgilio, 27
Piazza Battistero, 2
Via S. Sanvito, 55
Angera Via M. Greppi, 33
Azzate Via Vittorio Veneto, 23
Besozzo Via XXV Aprile, 77
Biandronno Piazza Cavour, snc
Bisuschio Via Mazzini, 28
Bodio Lomnago Via Risorgimento, 23
Busto Arsizio
Piazza S. Giovanni, 3/a
Corso Italia, 54
Via Magenta, 64
Viale Alfieri, 26
Viale Cadorna, 4 - Via Cattaneo, 9
Via Foscolo, 10
Cairate
Via Mazzini, 13
Via Genova, 1 (Fraz. Bolladello)
Cantello Via Turconi, 1
Caravate Via XX Settembre, 22
Cardano al Campo
Via Gerolamo da Cardano, 19
Caronno Pertusella Via Roma, 190
Casale Litta Via Roma, 4
Casorate Sempione Via Milano, 17
Cassano Magnago Via Aldo Moro, 6
Castellanza
Piazza Soldini (c/o Libero Istituto
Universitario Carlo Cattaneo)
Castelseprio Via San Giuseppe, 14
Castiglione Olona
Via Papa Celestino, 22
Via Cesare Battisti, 13
Castronno Via Roma, 51
Cavaria con Premezzo
Via Scipione Ronchetti, 1318
Cislago Via IV Novembre, 250
Cittiglio Via Valcuvia, 19
Clivio Via Ermizada, 10
Comerio Via al Lago, 2
Cunardo Via Luinese, 1/a
Cuveglio Via Battaglia di S. Martino, 50
Daverio Via Giovanni XXIII, 1
Fagnano Olona Piazza Cavour, 11
Ferno Piazza Dante Alighieri, 7
Gallarate
Via A. Manzoni, 12
Via Buonarroti, 20
Via Marsala, 34
Via Varese, 7/a (Fraz. Cascinetta)
Via Raffaello Sanzio, 2
Gavirate Piazza della Libertà, 2
Gazzada Schianno Via Roma, 47/b
Gerenzano Via G.P. Clerici, 124
Germignaga Piazza XX Settembre, 51
Gorla Maggiore Via Verdi, 2
Gornate Olona Piazza Parrocchetti, 1
Induno Olona Via Porro, 46
Ispra Via Mazzini, 59
Jerago con Orago Via Matteotti, 6
Laveno Mombello Via Labiena, 53
Laveno Ponte Tresa
Piazza A. Gramsci, 8 (Fraz. Ponte Tresa)
Leggiuno Via Bernardoni, 9
Lonate Ceppino Via Don Albertario, 3
Lonate Pozzolo Piazza Mazzini, 2
Lozza Piazza Roma, 1
Luino Via Piero Chiara, 7
Malnate P.zza Repubblica - ang. Via Garibaldi
Maccagno Viale Garibaldi, 13
Marchirolo Strada Statale 233, 27
Marnate Via Diaz, 12 - angolo Via Genova
Mercallo Via Prandoni, 1
Mesenzana Via Provinciale, 11
Mornago Via Cellini, 3 - angolo Via Carugo
Olgiate Olona Via G. Mazzini, 56
Origgio Via Repubblica, 10
Porto Ceresio Via Roma, 2
Porto Valtravaglia Piazza Imbarcadero, 17
Saltrio Via Cavour, 27
Samarate Via N. Locarno, 19
(Fraz. Verghera)
Saronno
Via P. Micca, 10
Via Giuseppe Garibaldi, 5
Piazza Borella, 4
Sesto Calende Via XX Settembre, 35
Solbiate Arno Via A. Agnelli, 7
Somma Lombardo
Corso della Repubblica - ang. Via Rebaglia
Sumirago Via Brioschi, 2
Ternate Piazza Libertà, 14
Tradate
Via XXV Aprile, 1
angolo Corso Ing. Bernacchi
Via Vittorio Veneto, 77
(Fraz. Abbiate Guazzone)
Travedona Monate Via Roma, 1
Uboldo Via R. Sanzio, 46
Varano Borghi Via Vittorio Veneto, 6
Vedano Olona Piazza S. Rocco, 8
Venegono Inferiore Via Mauceri, 16
Venegono Superiore Piazza Monte Grappa, 8
Viggiù Via A. Castagna, 1
LAZIO
Provincia di Roma
Roma
Via dei Crociferi, 44
Corso Vittorio Emanuele II, 295
Via Gregorio VII, 289
Largo Salinari, 24 - ang. Via B. Croce 82/84
Viale Gorizia, 34
Via di Porta Castello, 32
Via Val Maira, 125/131
Via Tiburtina, 604
Via dell’Aeroporto, 14/16
Via Pietro Boccanelli, 30
(c/o Sviluppo Italia Spa - Campo Elba)
Via Calabria, 46 (c/o Sviluppo Italia Spa)
Via Gattamelata, 109
Via Donna Olimpia, 128
Largo di Vigna Stelluti, 25
Via dello Statuto, 20
Ciampino Via Kennedy, 163
Monterotondo Via Salaria, 204
Pomezia Via dei Castelli Romani, 22
Velletri Via U. Mattoccia, 6
SARDEGNA
Provincia di Cagliari
Cagliari Via Mameli, 120
www.bancodibrescia.it
LOMBARDIA
Provincia di Brescia
Brescia
Piazza della Loggia, 5
Corso Magenta, 73 - ang. Via Tosio
Via Lecco, 1
Via San Martino, 2 - ang. Corso Zanardelli
Contrada del Carmine, 67
Via Valle Camonica, 6/b
Via Santa Maria Crocifissa di Rosa, 67
Piazzale Spedali Civili, 1
Corso Martiri della Libertà, 13
Via Trieste, 8
Via Vittorio Veneto, 73 - ang. Tofane
Via Bettole, 1 (Fraz. San Polo)
Via Repubblica Argentina, 90
- ang. Via Cremona
Via Masaccio, 29 (Fraz. San Polo)
Via Bissolati, 57
Corso Martiri della Libertà, 45
Via Milano, 21/b
Via Indipendenza, 43
Via Solferino, 30/a
Via Trento, 25/27
Viale Duca d’Aosta, 19
Via Ambaraga, 126
Via Chiusure, 333/a
Via Cefalonia, 76
Via Orzinuovi, 9/11
Via Lamarmora, 230 (c/o A2A)
Via Triumplina, 179/b
Acquafredda Via della Repubblica, 52
Adro Via Roma, 1
Bagnolo Mella Via XXVI Aprile, 69/71
Bagolino Via San Giorgio, 66
Bedizzole Via Trento, 3/5
Borgosatollo Via IV Novembre, 140
Botticino
Via Valverde, 1 (Fraz. Botticino Sera)
Bovegno Via Circonvallazione, 5
Bovezzo Via Dante Alighieri, 8/d
Breno Via Giuseppe Mazzini, 72
Calcinato Via Guglielmo Marconi, 51
Calvisano Via Dante Alighieri, 1
Capriano del Colle Via Morari, 26
Carpenedolo Piazza Martiri della Libertà, 1
Castegnato Piazza Dante Alighieri, 1
Castelcovati Via Alcide De Gasperi, 48
Castel Mella Via Caduti del lavoro, 56/a
Castenedolo Piazza Martiri della Libertà, 4
Castrezzato Piazza Mons. Zammarchi, 1
Cedegolo Via Nazionale, 105
Cellatica Via Padre Cesare Bertulli, 8
Chiari Piazza Giuseppe Zanardelli, 7
Collio Piazza Giuseppe Zanardelli, 32
Comezzano - Cizzago
Via Giuseppe Zanardelli, 31
Concesio
Via Europa, 203
Via Europa, 8 (c/o centro comm. Valtrumpino)
Darfo Boario Terme Via Roma, 2
Dello Piazza Roma, 36
Desenzano del Garda
Via G. Marconi, 18
Via G. Marconi, 97
Via G. Di Vittorio, 17 (Fraz. Rivoltella)
Edolo Via G. Marconi, 36/a
Fiesse Via Antonio Gramsci, 25
Flero Via XXV aprile, 110
Gardone Riviera Via Roma, 8
Gardone Val Trompia Via G. Matteotti, 212
Gargnano Piazza Feltrinelli, 26
Gavardo Via Suor Rivetta, 1
Ghedi Piazza Roma, 1
Gottolengo Piazza XX Settembre, 16
Gussago Via IV Novembre, 112/a
Idro Via Trento, 60
Iseo
Via Dante Alighieri, 10
Via Risorgimento, 51/c (Fraz. Clusane)
Isorella Via A. Zanaboni, 2
Leno Via Dossi, 2
Limone del Garda Via Don Comboni, 24
Lograto Piazza Roma, 11
Lonato Via Guglielmo Marconi
Lumezzane
Via Alcide De Gasperi, 91 (Fraz. Pieve)
Via M. D’Azeglio, 4 (Fraz. S. Sebastiano)
Mairano Piazza Europa, 1
Manerba del Garda Via Vittorio Gassman, 17/19
Manerbio Via XX Settembre, 21
Marone Via Roma, 59
Moniga del Garda Piazza San Martino
Monte Isola Via Peschiera Maraglio, 156
Monticelli Brusati Via IV Novembre, 5/a
Montichiari Via Trieste, 71
Nave Piazza Santa Maria Ausiliatrice, 19
Nuvolento Via Trento, 17
Nuvolera Via Italia, 3/a
Odolo Via Praes, 13/bis
Offlaga Via Giuseppe Mazzini, 2
Orzinuovi Piazza Vittorio Emanuele II, 18
Ospitaletto Via Padana Superiore, 56
Paderno Franciacorta Via Roma, 32
Palazzolo sull’Oglio Via XX Settembre, 22
Passirano Via Libertà, 36
Pavone del Mella Piazza Umberto I, 1
Pisogne Piazza Umberto I, 11
Poncarale Via Fiume, 8/a
Ponte di Legno Corso Milano, 34
Pontevico Piazza Giuseppe Mazzini, 15
Pralboino Via Martiri Libertà, 52
Prevalle Piazza del Comune, 7
Quinzano d’Oglio Via C. Cavour, 29/31
Remedello Via Roma, 60
Rezzato
Via IV Novembre, 98
Via Zanardelli, 5a/b (Fraz. Virle Treponti)
Rodengo Saiano Via Ponte Cigoli, 12
Roè Volciano Via San Pietro, 119
Roncadelle Via Martiri della Libertà, 119/a
Rovato Corso Bonomelli, 52/54
Sabbio Chiese Via XX Settembre, 83
Sale Marasino Via Roma, 23/ Bis
Salò Via Pietro da Salò - Loc. Rive
Piazza Vittorio Emanuele II, 20
San Felice del Benaco Viale Italia, 9
San Gervasio Bresciano Piazza Antica Piazzola, 5
San Paolo Piazza Aldo Moro, 9
Sarezzo
Via Roma, 8
Via G. Carducci, 2 (Fraz. Ponte Zanano)
Seniga Via San Rocco, 15
Sirmione
Via Colombare - ang. Via G. Garibaldi
Piazza Castello, 58
Sulzano Via Cesare Battisti, 85
Tavernole sul Mella Via IV Novembre, 40/42
Tignale Piazzale Francesco d’Assisi
Torbole Casaglia Piazza Caduti, 8
Toscolano Maderno Via Statale Toscolano, 114/a (Fraz. Toscolano)
Travagliato Piazza Libertà
Verolanuova Piazza Libertà, 1
Vestone Via Perlasca, 5
Villa Carcina Via G. Marconi, 39/c
Visano Via Gugliemo Marconi, 11
Vobarno Via Migliorini - ang. Via San Rocco
Zone Via Monte Guglielmo, 44
Provincia di Bergamo
Bergamo Via Palma il Vecchio, 113
Via Tremana, 13
Via Camozzi, 101
Albano Sant’Alessandro Via Tonale, 29
Alzano Lombardo Via Roma, 31
Brembate Sopra
Via B. Locatelli ang. Via Sorte
Cologno al Serio Via San Martino, 2
Grumello del Monte Via Roma, 63
Seriate Via Paderno, 25
Trescore Balneario Via Lorenzo Lotto, 6/a
Treviolo Piazza Mons. Benedetti, 10
Provincia di Cremona
Cremona
Viale Po, 33/35
Via Dante, 241
Piazza Stradivari, 19
Via Mantova, 137
Casalmaggiore Via Porzio - ang. Via Nino Bixio
Crema Viale Repubblica, 79
Soncino Via IV Novembre, 25
Provincia di Lodi
Lodi Via Incoronata, 12
Codogno Via Vittorio Emanuele II, 35
Lodi Vecchio Piazza Vittorio Emanuele, 48
S. Angelo Lodigiano Piazza Libertà, 10
Poggio Rusco Via Trento e Trieste, 9
Quistello Via G. Marconi, 12
Sermide Via Cesare Battisti, 4
Villa Poma Piazza Mazzali, 7
Provincia di Milano
Milano
Piazza XXIV Maggio, 7
Piazza XXV Aprile, 9
Via Antonio Rosmini, 17
Via Ponchielli, 1
Via Giorgio Washington, 96
Via Monte Rosa, 16
Via Mac Mahon, 19
Via Saffi 5/6 - ang. via Monti
Via Silvio Pellico, 10/12
Piazza Sant’Agostino, 7
Via Feltre, 30/32
Via Giovanni da Procida, 8
Piazza Borromeo, 1
Viale Monza, 139/b
Via Lomellina, 14
Via Lecco, 22
Corso Indipendenza, 5
Via Porpora, 65
Largo Scalabrini, 1
Via Bertolazzi, 20 (Zona Lambrate)
Bresso Via Vittorio Veneto, 57
Cernusco sul Naviglio Via Monza, 15
Cologno Monzese Viale Lombardia, 52
Corsico Via G. Di Vittorio, 10
Legnano C.so Magenta,127 - ang. Via Beccaria
Melegnano Viale Predabissi, 12
Melzo Via Antonio Gramsci, 23
Novate Milanese Via G. Di Vittorio, 22
Paderno Dugnano Via Erba, 36/38
Paullo Piazza E. Berlinguer, 14
Pioltello Via Roma, 92
Rho Viale Europa, 190
Trezzano Rosa Piazza San Gottardo, 14
Trezzo sull’Adda Via Bazzoni
FRIULI VENEZIA GIULIA
Provincia di Pordenone
Pordenone Via Santa Caterina, 4
Fiume Veneto Via Piave, 1 (Fraz . Bannia)
Provincia di Udine
Udine Via F. di Toppo, 87
Ampezzo Piazzale ai Caduti, 3
Majano Piazza Italia, 26
Paularo Piazza Nascimbeni, 5
Prato Carnico Via Pieria, 91/d
Sutrio Piazza XXII Luglio 1944, 13
Tolmezzo Piazza XX Settembre, 2
LAZIO
Provincia di Latina
Provincia di Mantova
Latina Via Isonzo, 3
Mantova
V.le Risorgimento, 33 - ang. Valsesia
Via Madonna dell’orto, 6
Piazza Guglielmo Marconi, 7
Bagnolo San Vito
Via Di Vittorio, 35 (Fraz. San Biagio)
Borgofranco sul Po
Via Martiri della Libertà, 64
Castel Goffredo Via Europa, 27
Castiglione delle Stiviere Via C. Cavour, 36
Marmirolo Via Ferrari, 66/d
Moglia Piazza della Libertà, 19
Ostiglia Via Vittorio Veneto, 14
Provincia di Roma
Roma
Via Ferdinando di Savoia, 8
Via Simone Martini, 5
Piazza Eschilo, 67
Via Bevagna, 58/60
Largo Colli Albani, 28
Via Vittorio Veneto, 108/b - Via Emilia
Via Fabio Massimo, 15/17
Via Crescenzio Conte di Sabina, 23
Via Portuense, 718
Via Fucini, 56
Via Boccea, 211/221
Via Camillo Sabatini, 165
Viale Val Padana, 34
Via Ugo Ojetti, 398
Via Aurelia, 701/709
Via A. Pollio, 50 (c/o c.c. Casalbertone)
Viale Guglielmo Marconi, 3/5
Via dei Due Macelli, 50
Piazza dei Tribuni, 58
Provincia di Viterbo
Viterbo Corso Italia, 36
Via Saragat - ang. Via Polidori
Via Monte San Valentino
Acquapendente Via del Rivo, 34
Bolsena Via Antonio Gramsci, 28
Bomarzo Piazza B. Buozzi, 5
Canepina Via Giuseppe Mazzini, 61
Capodimonte Via Guglielmo Marconi, 84
Civita Castellana Via della Repubblica
Corchiano Via Roma, 45
Fabrica di Roma Viale degli Eroi
Gradoli Piazza Vittorio Emanuele II, 10
Marta Via Laertina, 35/39
Montalto di Castro
Via Aurelia Tarquinia, 5/7
P.za delle mimose, 13 (Fraz. Pescia Romana)
Montefiascone Piazzale Roma
Monterosi Via Roma, 36
Orte Via Le Piane
Soriano nel Cimino Piazza XX Settembre, 1/2
Tarquinia Piazzale Europa, 4
Tuscania Via Tarquinia
Vetralla
Via Roma, 21/23
Via Cassia Cura, 223
Vignanello Via Vittorio Olivieri, 1/a
Vitorchiano Via Borgo Cavour, 10
VENETO
Provincia di Padova
Padova Via G. Matteotti, 23
Camposampiero Piazza Castello, 43
Ponte San Nicolò Via Padre M. Kolbe, 1/a
Provincia di Venezia
Mestre Piazza XXVII Ottobre, 29
Mira Via Nazionale, 193
Provincia di Verona
Verona
Via Città di Nimes, 6
Via XXIV Maggio, 16
Via Albere, 18
Via Campagnol di Tombetta, 30
Corte Farina, 4
Via Galvani, 7
Bussolengo Via Verona, 43
Caldiero Via Strà, 114-114/a
Grezzana Viale Europa, 13
Monteforte d’Alpone Viale Europa, 30
Negrar Via Strada Nuova, 17 (Fraz. S. Maria)
Peschiera del Garda Via Venezia, 16
Sant’Ambrogio Valpolicella
Via Giacomo Matteotti, 2
Villafranca di Verona Via della Pace, 58
Provincia di Vicenza
Vicenza
Viale San Lazzaro, 179
Via IV Novembre, 60
Bassano del Grappa Viale San Pio X 85
Schio Via Battaglion Val Leogra, 6
Provincia di Treviso
Treviso Piazza Vittoria, 14
Castelfranco Veneto Via Forche, 2
Conegliano Via XI Febbraio, 1
Montebelluna Via Dante Alighieri
TRENTINO ALTO ADIGE
Provincia di Trento
Massa Fermana Via Ada Natali, 5
Montegranaro Via Fermana Nord
Monte Urano Via Papa Giovanni XXIII, 37
Petritoli Contrada S. Antonio, 217 (Fraz. Valmir)
Porto S. Giorgio Via Tasso
Porto Sant’Elpidio Via Mazzini, 115
Sant’Elpidio a Mare Viale Roma, 1
Pieve di Bono Via Roma, 28
Provincia di Macerata
www.bpa.it
MARCHE
Provincia di Ancona
Ancona
Corso Stamira, 14
Viale C. Colombo, 56
Via Brecce Bianche, 68/i
Via Umani
Agugliano Contrada Gavone, 2/b (c/o Socopad)
Castelfidardo Via C. Battisti, 5
Chiaravalle Via della Repubblica, 83
Cupramontana Piazza Cavour, 11
Fabriano Piazza Miliani, 16
Falconara Via IV Novembre, 8
Filottrano Via Oberdan, 5
Jesi
Corso Matteotti, 1
Via San Giuseppe, 38
Piazza Ricci, 4
Piazza Vesalio, 5
Via Leone XIII (c/o New Holland Fiat Spa)
Jesi Zipa Via Don Battistoni, 4
Loreto Via Bramante
Maiolati Spontini
Via Risorgimento, 52 (Fraz. Moie)
Montemarciano
Piazza Magellano, 15 (Fraz. Marina)
Monterado Via 8 Marzo, 7 (Fraz. Ponte Rio)
Morro d’Alba Via Morganti, 56
Numana Via Pascoli, 1A
Offagna Via dell’Arengo, 38
Osimo
Piazza del Comune, 4
Via Ticino, 1 (Fraz. Padiglione)
Rosora Via Roma, 132 (Fraz. Angeli)
Santa Maria Nuova
Via Risorgimento, 68 (Fraz. Collina)
Sassoferrato Piazza Bartolo, 17
Senigallia
Via Marchetti, 70
Via R. Sanzio, 288 (Fraz. Cesano)
Serra de’ Conti Piazza Leopardi, 2
Provincia di Ascoli Piceno
Ascoli Piceno Viale Indipendenza, 42
Acquasanta Terme Piazza Terme, 6
Castel di Lama Via Salaria, 356
San Benedetto del Tronto Piazza Matteotti, 6
Piazza Setti Carraro (Fraz. Porto d’Ascoli)
Provincia di Fermo
Fermo
Contrada Campiglione, 20
Via Dante Zeppilli, 56
Falerone
Viale della Resistenza, 168 Y (Fraz. Piane)
Macerata
Viale Don Bosco
Corso Cavour, 34
Camerino Piazza Caio Mario, 5
Castelraimondo Piazza della Repubblica, s.n.c.
Civitanova Marche Corso Umberto I, 16
Corridonia Piazzale della Vittoria, 1
Loro Piceno Piazzale G. Leopardi, 8
Matelica Viale Martiri della Libertà, 31
Monte San Giusto Via Verdi, 11
Pollenza Via V. Cento, 6 (Casette Verdini)
Potenza Picena
Piazza Douhet, 23 (Fraz. Porto)
Via Marefoschi, 1
Recanati Via Cesare Battisti, 20
San Ginesio Piazza Gentili, 31
San Severino Marche Viale Europa
Sarnano Piazza della Libertà, 76
Tolentino Piazza dell’Unità
Provincia di Pesaro - Urbino
Pesaro
Piazzale Garibaldi, 22
Via Antonio Fratti, 23
Urbino Viale Comandino
Acqualagna Via Flaminia, 79
Carpegna Via R. Sanzio, 12
Colbordolo Via Nazionale, 143 (Fraz. Morciola)
Fano Via dell’Abbazia, s.n.c.
Fossombrone Piazza Dante, 24
Lunano Corso Roma, 79
Macerata Feltria Via Antini, 22
Montecopiolo
Via Montefeltresca, 37 (Fraz. Villagrande)
Sant’Angelo in Vado Piazza Mar del Plata, 6
Sassofeltrio
Via Risorgimento, 9 (Frazione Fratte)
Urbania Via Roma, 24
ABRUZZO
Provincia di Chieti
Atessa Via Piazzano, 70 (Fraz. Piazzano)
Francavilla al Mare Via della Rinascita, 2
Guardiagrele Via Orientale, 17
Lanciano Viale Rimembranze, 16
San Giovanni Teatino
Via Aldo Moro, 8 (Fraz. Sambuceto)
San Salvo Strada Istonia, 13/15
Vasto Via Giulio Cesare, 5
Provincia di Pescara
Pescara
Via Michelangelo, 2
Via Nazionale Adriatica Nord, 126
Viale Marconi, 21
Provincia di Teramo
Teramo Piazza Garibaldi, 143
Alba Adriatica Via Mazzini, 124
Giulianova Via Orsini, 28 (Fraz. Spiaggia)
Roseto degli Abruzzi Via Nazionale, 286
CAMPANIA
Provincia di Avellino
Avellino Via Dante Alighieri, 20/24
Montoro Inferiore Via Nazionale, 161/167
Provincia di Benevento
Benevento Piazza Risorgimento, 11/12
Buonalbergo Viale Resistenza, 3
San Giorgio la Molara Via S. Ignazio, 7/9
Telese Viale Minieri, 143
Provincia di Caserta
Caserta
Piazza Vanvitelli, 20
Via Douhet, 2/a (c/o Scuola Aeron. Milit.)
Alvignano Corso Umberto I, 287
Aversa Piazza Francesco Crispi
Caiazzo Via Attilio Apulo Caiatino, 23
Piedimonte Matese Via Cesare Battisti
Pietramelara Piazza S. Rocco, 18
Pietravairano Via Padre Cipriani Caruso, s.n.c.
Santa Maria Capua Vetere
Via Pezzella Parco Valentino
Succivo Via De Nicola - ang. via Tinto
Teano Viale Italia
Vairano Patenora
Via della Libertà, 10 (Fraz. Vairano Scalo)
Vitulazio Via Rimembranze, 37
Provincia di Napoli
Napoli
Corso Amedeo di Savoia, 243
Via Mergellina, 33/34
Via dell’Epomeo, 427/431
Via Cesario Console, 3C
Via Crispi, 2 - ang. Piazza Amedeo
Piazza Vittoria, 7
Galleria Vanvitelli, 42
Via Santa Brigida, 36
Via Santo Strato, 20/d
Piazza Garibaldi, 127
Via Caravaggio, 52
Via Giovanni Manna, 11
Piazza Giovanni Bovio, 6
Afragola Corso Garibaldi, 38
Boscoreale Via Papa Giovanni XXIII, 16
Cardito Piazza S. Croce, 71
Casalnuovo di Napoli
Via Arcora Provinciale, 60
Cercola Via Domenico Ricciardi, 284/286
Forio d’Ischia Corso F. Regine, 24/25
Grumo Nevano Via Cirillo, 78
Ischia Porto Via A. de Luca, 113/115
Melito Via Roma, 33/43
Monte di Procida Corso Garibaldi, 20/22
Nola
Via Mario de Sena, 201
Piazza Giordano Bruno, 26/27
Pozzuoli
Corso Vittorio Emanuele, 60
Via Domiziana (c/o Accademia Aeronautica)
Qualiano Via S. Maria a Cubito, 146
Quarto Via Campana, 286
San Giuseppe Vesuviano Via Astalonga, 1
Sant’Antimo Via Cardinale Verde, 31
Torre del Greco Corso Vittorio Emanuele, 77/79
Volla Via Rossi, 94/100
EMILIA ROMAGNA
Provincia di Forlì - Cesena
Forlì Viale Vittorio Veneto, 7D/7E
Cesena Via Piave, 27
Cesenatico Viale Roma, 15
Forlimpopoli Viale Giacomo Matteotti, 37
Provincia di Ravenna
Ravenna Piazza Baracca, 22
Cervia Via G. Di Vittorio, 39
Faenza Via Giuliano da Maiano, 34
Provincia di Rimini
Rimini
Via Flaminia, 175
Via Luigi Poletti, 28
Bellaria - Igea Marina Via Uso, 25/c
Cattolica Via Fiume, 37
Novafeltria Piazza Vittorio Emanuele, 1
Riccione Viale Ceccarini, 207
Sant’Agata Feltria Via Vittorio Emanuele II, 1
Santarcangelo di Romagna Via Braschi, 36
Deruta Via Tiberina, 184/186
Foligno Viale Arcamone
Giano dell’Umbria
Via Roma, 63 (Fraz. Bastardo)
Magione Via della Palazzetta (loc. Bacanella)
Marsciano Via dei Partigiani, 12
Massa Martana Via Roma, 42
Montecastello di Vibio
Piazza Michelotta di Biordo, 10
Todi
Piazza del Popolo, 27
Via Tiberina, 64
Via Tiberina, 194 (Fraz. Pantalla)
Provincia di Terni
Terni Corso del Popolo, 13
Acquasparta Via Cesare Battisti, 5/d
Avigliano Umbro
Corso Roma - ang. Via S. Maria
LAZIO
Provincia di Frosinone
Frosinone
Via Maria, 63
Via Armando Fabi, 192 (c/o Aeronautica Mil.)
www.carime.it
Provincia di Roma
Cosenza
Via Caloprese
Via XXIV Maggio, 45
Corso Mazzini, 117
Via F. Migliori (c/o Ospedale)
Corso Telesio, 1
Acri Via Padula, 95
Amantea Via Elisabetta Noto, 1/3
Aprigliano Via Calvelli, 5
Belvedere Marittimo - Marina Via G. Grossi, 71
Bisignano Via Simone da Bisignano
Cariati Via S. Giovanni, 6
Cassano allo Jonio Corso Garibaldi, 30
Castrovillari Corso Garibaldi, 79/83
Cetraro - Marina Via Lucibello, 10/14
Corigliano Calabro - Scalo
Via Nazionale, 101/103
Crosia Via Nazionale, 74/80 (Fraz. Mirto)
Diamante Via Vittorio Emanuele, 77
Fuscaldo Via Maggiore Vaccari, 14
Lago Via P. Mazzotti, 10/12/14
Lungro Via Skanderberg, 86
Montalto Uffugo
Corso Garibaldi, 25
Via Manzoni, 57 (Fraz. Taverna)
Morano Calabro Via Porto Alegre, 10
Mormanno Via San Biase, 1
Paola Via del Cannone, 34
Praia a Mare Via Telesio, 2
Rende
Via A. Volta, 15 (Fraz. Quattromiglia)
Viale Kennedy, 59/e (Fraz. Roges)
Roggiano Gravina Via Vittorio Emanuele II, 136
Rogliano Via Guarasci, 31
Rossano Via G. Rizzo, 14
Rossano - Scalo Via Nazionale, 9/15
San Demetrio Corone Via D. Alighieri, 10
San Giovanni in Fiore Via Gramsci
Scalea Via M. Bianchi, 2
Spezzano Albanese P.zza della Repubblica, 5/1
Spezzano della Sila
Via del Turismo, 77 (Fraz. Camigliatello Silano)
Roma
Via Nazionale, 256
Viale Buozzi, 78
Via Croce, 10
Via Cipro, 4/a
Via Gasperina, 248
Via L. di Breme, 80
Via Prenestina Polense, 145 (Fraz. Castelverde)
Albano Laziale Via Marconi, 7
Fonte Nuova Via Nomentana, 68
Guidonia Montecelio
Via Nazionale Tiburtina, 122 (Fraz. Villalba)
Via Roma, 26
Marcellina Via Regina Elena, 35/c
Marino Piazzale degli Eroi, 4
Palombara Sabina Via Ungheria, 7
San Polo dei Cavalieri Via Roma, 12
Tivoli
Piazza S. Croce, 15
Via di Villa Adriana
MOLISE
Provincia di Campobasso
Campobasso Via Vittorio Veneto, 86
Bojano Corso Amatuzio, 86
Larino Via Jovine, 12
Termoli Via Abruzzi
Provincia di Isernia
Isernia Via Dante Alighieri, 25
Venafro Via Campania, 69
UMBRIA
Provincia di Perugia
Perugia
Via Settevalli, 133
Via Deruta (Fraz. San Martino in Campo)
Via P. Soriano, 3
(Fraz. Sant’Andrea delle Fratte)
Bastia Umbra
Via Roma, 25 - angolo Via de Gasperi
Città di Castello Via Buozzi, 22
CALABRIA
Provincia di Cosenza
Torano Castello Strada Provinciale Variante, 4
Trebisacce Via Lutri, 146
Provincia di Catanzaro
Catanzaro
Piazza Indipendenza, 44
Corso Mazzini, 177/179
Via Nazario Sauro, 17 (Fraz. Lido)
Via A. Lombardi - Area Metroquadro Chiaravalle Centrale Piazza Dante, 8
Girifalco Via Milano
Lamezia Terme Corso Nicotera, 135
Sersale Via A. Greco
Soverato Corso Umberto I, 167/169
Soveria Mannelli Piazza dei Mille, 2
Provincia di Crotone
Crotone Via Mario Nicoletta, 32
Cirò Marina Via Mazzini, 17/19
Cotronei Via Laghi Silani, 40
Petilia Policastro Via Arringa, 178
Strongoli Corso Biagio Miraglia, 115
Provincia di Reggio Calabria
Reggio Calabria
Corso Garibaldi, 144
Viale Calabria, 197/199
Via Argine Destro Annunziata, 81
Bagnara Calabra
Corso Vittorio Emanuele II, 167
Bianco Via Vittoria, 52
Bova Marina Via Maggiore Pugliatti, 2
Cinquefrondi Via Roma, 24
Cittanova Via Roma, 44
Gioia Tauro Via Roma, 52 - ang. Via Duomo
Laureana di Borrello Via IV Novembre, 9
Locri Via Garibaldi, 71
Melito di Porto Salvo Via Papa Giovanni XXIII
Monasterace Marina
Via Nazionale Jonica, 113/114
Palmi Via Roma, 44
Polistena Piazza Bellavista, 1
Rizziconi Via Capitolo, 13
Roccella Jonica Via XXV Aprile, 16
Rosarno Corso Garibaldi, 28
Sant’Eufemia d’Aspromonte
Via Maggiore Cutrì, 10/a
Siderno C.so Garibaldi (Fraz. Marina)
Taurianova Piazza Garibaldi, 17
Villa S. Giovanni Viale italia, 30
Provincia di Vibo Valentia
Vibo Valentia Viale Matteotti 23/25
Pizzo Calabro Via Nazionale
Serra San Bruno Via de Gasperi, 52
Tropea Viale Stazione
BASILICATA
Provincia di Matera
Matera
Via del Corso, 66
Via Annunziatella, 64/68
Bernalda Corso Umberto, 260
Montalbano Jonico Piazza Vittoria, 3
Pisticci Via M. Pagano, 25
Policoro Via G. Fortunato, 2
Provincia di Potenza
Potenza
Via Pretoria, 3
Via Angilla Vecchia, 5
Via del Gallitello
Genzano di Lucania
Corso Vittorio Emanuele, 180/184
Lagonegro Via Colombo, 25
Lauria Piazza Plebiscito, 72
Marsicovetere Via Nazionale, 53 (Fraz. Villa d’Agri)
Melfi Piazza Mancini Abele
Rionero in Vulture Via Galliano
Rotonda Via dei Rotondesi in Argentina, s.n.c.
San Fele Via Costa, 12
Senise Via Amendola, 33/39
Tito Scalo P.zza Nassirya Rione Mancusi, 20
CAMPANIA
Monopoli Via Marsala, 2
Noci Largo Garibaldi, 51
Noicattaro Corso Roma, 8/10/12
Polignano a Mare Piazza Aldo Moro, 1
Putignano Via Tripoli, 98
Rutigliano Piazza XX Settembre, 8
Ruvo di Puglia Via Monsignor Bruni, 14
Sannicandro di Bari Piazza IV Novembre, 15
Santeramo in Colle Via S. Lucia, 78
Terlizzi Via Gorizia, 86/d
Toritto Piazza Aldo Moro, 48
Triggiano Via Carroccio, 5
Turi Via A. Orlandi, 15
Valenzano Via Aldo Moro
Provincia di Salerno
Salerno
Via S. Margherita, 36
Via G. Cuomo 29
Via Settimio Mobilio, 26
Agropoli Via Risorgimento - ang. Via Bruno
Angri Via Papa Giovanni XXIII, 48
Baronissi Corso Garibaldi, 197
Battipaglia Via Salvator Rosa, 98
Campagna Via Quadrivio Basso (Fraz. Quadrivio)
Castel San Giorgio Via Guerrasio, 42
Cava dei Tirreni Piazza Duomo, 2
Eboli Via Amendola, 86
Marina di Camerota Via Bolivar, 54
Mercato San Severino
Corso Armando Diaz, 130
Minori Via Vittorio Emanuele, 9
Nocera Inferiore Via Barbarulo, 41
Pontecagnano Piazza Risorgimento, 14
Roccapiemonte Piazza Zanardelli, 1
San Cipriano Picentino
Via S. Giovanni, 10 (Fraz. Filetta)
Sant’Egidio del Monte Albino
Via SS. Martiri, 13 (Fraz. San Lorenzo)
Teggiano Via Prov. del Corticato (Fraz. Pantano)
PUGLIA
Provincia di Bari
Bari
Piazza Umberto I, 85 (Fraz. Carbonara)
Via Napoli, 53/55 (Fraz. Santo Spirito)
Via Bari, 27/c (Fraz. Torre a Mare)
Via Toma, 12
Viale Pio XII, 46-46/a
Viale de Blasio, 18
Via Melo, 151
Corso Mazzini, 138/b
Via Tridente, 40/42
Via Calefati, 112
Piazza Cesare Battisti,1 (c/o Università)
Acquaviva delle Fonti Piazza Garibaldi, 49/52
Adelfia Via G. Marconi, 11/a
Altamura Via Maggio 1648, 22/b-22/c
Bitonto Piazza della Noce, 14
Capurso Via Torricelli, 23/25
Casamassima Corso Umberto I, 48
Castellana Grotte Piazza della Repubblica, 2
Corato V.le V. Veneto 160/166
- ang. Via Lega Lombarda
Gioia del Colle Corso Garibaldi, 55
Giovinazzo Via G. Gentile, 1
Gravina in Puglia
Corso Vittorio Emanuele, 30/c
Grumo Appula Via G. d’Erasmo, 12
Modugno Piazza Garibaldi, 109
Mola di Bari Piazza degli Eroi, 31
Molfetta Via Tenente Fiorini, 9
Provincia di Barletta-Andria-Trani
Andria Piazza Marconi, 6/10
Barletta Piazza Caduti, 21
Trani Corso Italia, 17/b
Bisceglie Via Aldo Moro, 5
Canosa di Puglia Via Imbriani, 30/34
Margherita di Savoia Corso V. Emanuele, 23
Provincia di Brindisi
Brindisi Corso Roma, 39
Cisternino Via Roma, 57
Erchie Via Grassi, 19
Fasano Via Forcella, 66
Francavilla Fontana Via Roma, 24
Latiano Via Ercole d’Ippolito, 25
Mesagne Via Melissa Bassi, 1
Oria Via Mario Pagano, 151
Ostuni Via L. Tamborrino, 2
San Vito dei Normanni Piazza Vittoria, 13
Torre Santa Susanna Via Roma, 38
Provincia di Foggia
Foggia
Viale Ofanto, 198/c
Via Salvatore Tugini, 70/74
Cerignola Via Di Vittorio, 83
Ischitella Corso Umberto I, 111/113
Lucera Via IV Novembre, 77
Manfredonia Corso Roma, 22/24
San Giovanni Rotondo Piazza Europa
San Severo Via Carso, 10
Sant’Agata di Puglia Via XXIV Maggio,119/121
Stornarella Corso Garibaldi, 22
Troia Via Vittorio Emanuele, 1
Vico del Gargano Via S. Filippo Neri, 10
Provincia di Lecce
Lecce Viale Lo Re, 48
Campi Salentina Via Garibaldi, 6/8
Casarano Via F. Bottazzi - ang. Via Alto Adige
Galatina Via Roma, 26
Maglie Piazza O. de Donno
Nardò Via Duca degli Abruzzi, 58
Squinzano Via Nuova, 25
Trepuzzi Corso Umberto I, 114
Tricase Via G. Toma, 30
Veglie Via Parco Rimembranze, 30
Provincia di Taranto
Taranto
Corso Umberto I, 71
Corso Italia, 202
Castellaneta Piazza Municipio, 7
Fragagnano Via Garibaldi, 14
Ginosa Corso Vittorio Emanuele, 92
Grottaglie Via Matteotti, 72/78
Laterza Piazzale Saragat, 11
Lizzano Via Dante, 78
Manduria Via per Maruggio, 9
Martina Franca Via D’Annunzio, 34
Massafra Corso Italia, 27/29
Palagianello Via Carducci, 11
San Giorgio Jonico Via Cadorna, 11
www.bancavalle.it
LOMBARDIA
Provincia di Brescia
Brescia
Via Duca degli Abruzzi, 175
Viale Bornata, 2
Angolo Terme Piazza degli Alpini, 4
Artogne Via Geroni, 12
Berzo Demo Via San Zenone, 9
Berzo inferiore Piazza Umberto I, 35/a
Bienno Piazza Liberazione, 2
Borno Piazza Giovanni Paolo II, 13
Breno Piazza della Repubblica, 1/2
Capo di Ponte Viale Stazione, 16
Cazzago S.M. Via del Gallo, 2 (Fraz. Bornato)
Cedegolo Via Roma, 26/28
Ceto Loc. Badetto, 23
Cevo Via Roma, 44
Cividate Camuno Via Cortiglione
Coccaglio Largo Torre Romana, 4
Corte Franca Via Roma, 78
Corteno Golgi Via Roma, 1
Darfo Boario Terme
Via Roma, 12
Viale della Repubblica, 2
Corso Lepetit, 77 (Fraz. Corna)
Edolo Via Porro, 51
Esine Piazza Giuseppe Garibaldi, 4/6
Gianico Via XXV Aprile, 7/9
Malegno Via Lanico, 36
Malonno Via G. Ferraglio, 4
Marone Via Cristini, 49
Niardo Piazza Cappellini, 3
Ome Piazza Aldo Moro, 7
Palazzolo sull’Oglio Via XXV Aprile, 23
Piancogno
Via Vittorio Veneto, 7 (Fraz. Cogno)
Via XI Febbraio, 1 (Fraz. Pianborno)
Pian Camuno Piazza Giuseppe Verdi, 8
Pisogne Via Provinciale, 6 (Fraz. Gratacasolo)
Ponte di Legno Via Cima Cadi, 5/7/9
Provaglio d’Iseo
Via Roma, 12
Via S. Filastro, 18 (Fraz. Provezze)
Rodengo Saiano
Via Guglielmo Marconi, 11/b
Via Moie (c/o Outlet Franciacorta)
Rovato Corso Bonomelli, 13/17
Sonico Via Nazionale (c/o c.c. Italmark)
Temù Via Roma, 71/73
Torbole Casaglia Piazza Repubblica, 25/26
Travagliato Via Brescia, 44
Vezza d’Oglio Via Nazionale, 65
Provincia di Bergamo
Ardesio Piazza Alessandro Volta, 8/9
Casazza Piazza della Pieve, 1
Castione della Presolana
P.zza Martiri di Cafalonia, 1
Clusone Viale Gusmini, 47
Costa Volpino Via Cesare Battisti, 34
Lovere Via Gregorini, 43
Rogno Piazza Druso, 
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