Bilancio d’esercizio di UBI Banca Spa al 31 dicembre 2016 RELAZIONE SULLA GESTIONE UBI Banca: principali dati e indicatori1 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008 46,8% 59,0% 79,3% 10,5% 30,9% 61,6% 50,2% 12,4% 31,5% 58,8% 53,5% 11,5% 34,1% 50,6% 67,2% 12,5% 30,8% 42,7% 72,1% 11,7% 22,1% 49,7% 44,6% 10,7% 20,5% 49,1% 41,8% 14,6% 19,8% 33,5% 59,0% 16,8% 16,9% 32,2% 52,4% 16,7% n.s. 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,7% 3,8% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale attivo ) Cost/income (oneri / proventi operativi ) Spese per il personale / proventi operativi Dividendi / proventi operativi Risultato netto dell'attività finanziaria / proventi operativi n.s. n.s. 74,5% 35,6% 19,5% 12,9% 1,4% 0,17% 59,8% 25,2% 37,1% 41,4% 4,0% 0,47% 49,2% 22,3% 40,2% 25,9% 0,8% 0,10% 47,9% 21,5% 34,7% 32,7% 2,6% 0,30% 48,1% 19,5% 51,0% 37,3% 4,2% 0,45% 96,9% 43,7% 135,2% -2,1% 2,9% 0,40% 59,5% 28,1% 64,6% 27,8% 4,0% 0,64% 39,4% 18,0% 78,0% 17,9% 0,2% 0,04% 58,9% 24,8% 141,3% -30,1% INDICI DI RISCHIOSITÀ Sofferenze nette / crediti netti verso clientela 2,85% 1,46% 1,36% 1,18% 1,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 50,08% 6,60% 54,75% 5,55% 55,08% 5,49% 60,13% 5,54% 61,25% 2,29% 94,94% 0,00% 94,82% 0,00% 94,51% 0,00% 85,44% 0,01% 1,40% 0,48% 0,50% 0,75% 0,30% 0,01% 0,00% 0,00% 0,04% INDICI DI STRUTTURA Crediti netti verso clientela / totale attivo Raccolta diretta da clientela / totale passivo Crediti netti verso clientela / raccolta diretta da clientela Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio ) / totale passivo INDICI DI REDDITIVITÀ ROE (Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio ) ROTE (Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio al netto delle immobilizzazioni immateriali ) Rettifiche di valore su sofferenze / sofferenze lorde (grado di copertura) Crediti deteriorati netti /crediti netti verso clientela Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti / crediti netti verso clientela 2 COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 3 dal 31 marzo 2014 Tier 1 ratio Total capital ratio (Totale Fondi propri / attività di rischio ponderate ) Totale Fondi propri (dati in migliaia di euro) di cui: Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni Attività di rischio ponderate 22,50% 27,36% 9.208.347 7.570.638 35,87% 42,16% 9.725.315 8.272.455 34,60% 43,82% 10.509.912 8.297.667 50,36% 71,22% 13.707.454 9.693.641 56,23% 84,49% 14.194.716 9.447.070 59,23% 85,62% 12.972.683 8.973.902 67,64% 90,42% 13.713.202 10.258.059 67,04% 95,15% 14.285.982 10.064.763 45,89% 64,25% 13.655.979 9.753.795 33.650.531 23.065.310 23.985.029 19.247.607 16.799.510 15.151.704 15.165.464 15.013.954 21.253.805 DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro) OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero) Utile (perdita) d'esercizio Utile (perdita) d'esercizio ante impatto Piano Industriale ed altri Utile d'esercizio normalizzato Proventi operativi Oneri operativi Crediti netti verso clientela di cui: sofferenze nette crediti deteriorati netti (493.425) (185.042) (108.622) 1.134.506 (845.528) 37.111.384 1.058.109 2.449.646 123.423 132.580 115.930 672.508 (401.845) 21.901.390 319.461 1.214.834 (918.437) 345.452 207.687 687.772 (338.670) 23.330.321 317.590 1.280.777 71.340 382.601 137.718 713.096 (341.302) 25.168.913 295.805 1.393.606 223.496 304.265 266.742 664.554 (319.622) 22.584.747 227.442 516.918 (2.713.054) 316.723 70.124 262.202 (254.048) 15.692.663 280 280 283.720 302.156 195.474 465.070 (276.650) 14.536.121 277 277 406.317 452.430 388.152 708.460 (278.852) 12.560.060 272 272 23.886 27.444 441.574 640.100 (376.816) 10.446.768 849 849 Raccolta diretta da clientela Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio ) Attività immateriali Totale attivo Sportelli in Italia 46.814.745 8.329.654 343.636 79.297.708 396 43.622.826 8.758.946 410 70.767.330 4 43.610.938 8.566.696 410 74.171.865 4 37.435.005 9.231.816 410 73.914.645 4 31.302.960 8.607.721 410 73.336.254 3 35.223.005 7.609.829 448 70.895.253 2 34.790.516 10.328.266 542.792 70.897.601 2 21.277.596 10.662.230 545.893 63.450.192 2 19.942.079 10.358.682 596.756 61.983.318 2 5.006 1.730 1.675 1.588 1.412 1.250 1.380 1.405 1.566 4.636 1.612 1.579 1.569 1.393 1.212 1.349 1.451 1.509 (Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni / attività di rischio ponderate ) Forza lavoro a fine esercizio (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione ) Forza lavoro media (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione ) (*) 1. Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo”. I dati riportati in tabella relativi all’esercizio 2015 non sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione della ex BRE e della ex BPCI, ma sono stati mantenuti coerenti con quanto pubblicato nel Bilancio 2015, in modo da conservare l’evoluzione storica di UBI Banca. Con riferimento agli Indicatori Alternativi di Performance, si è tenuto conto degli orientamenti emessi dall’ESMA il 5 ottobre 2015 ed in vigore dal 3 luglio 2016. Le informazioni relative al titolo azionario sono contenute nello specifico capitolo della presente Relazione sulla Gestione. Relativamente all’esercizio 2016, stante la perdita registrata, gli indici di redditività non vengono esposti in quanto scarsamente significativi. Con riguardo agli esercizi 2011 e 2014, gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile d’esercizio ante oneri per esodi anticipati e impairment. 2. I dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 erano stati calcolati secondo la metodologia Basilea 2 AIRB e si riferiscono rispettivamente agli indicatori: Tier1 (patrimonio di base/attività di rischio ponderate), Core Tier1 dopo le deduzioni specifiche dal patrimonio di base (patrimonio di base al netto delle preference shares e azioni di risparmio o privilegiate di terzi/attività di rischio ponderate) e Total capital ratio ((patrimonio di vigilanza + Tier 3)/attività di rischio ponderate). Per i periodi precedenti i dati erano stati calcolati secondo il metodo Basilea 2 Standard. (*) Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%. 2* La struttura organizzativa di UBI Banca Unione di Banche Italiane dal 12 ottobre 2015 è una Società per azioni1. Quotata alla Borsa di Milano, UBI Banca è a capo dell’omonimo Gruppo bancario. In qualità di Capogruppo, svolge funzioni di indirizzo strategico (definendo il disegno imprenditoriale del Gruppo), di presidio delle funzioni di business (attraverso il supporto ed il coordinamento delle attività commerciali delle Società Prodotto), di monitoraggio dei rischi, nonché di fornitura di servizi accentrati (direttamente o attraverso Società controllate). Sotto il profilo della governance, UBI Banca adotta il sistema dualistico, nel pieno rispetto delle prerogative e delle specificità dei due organi sociali cui sono in capo le responsabilità, distinte, di sorveglianza e di gestione. *** In seguito all’annuncio del Piano Industriale 2019/2020, la struttura organizzativa di UBI Banca – della quale si rappresenta l’organigramma di primo livello – è stata oggetto di revisione in vista di un rafforzamento complessivo del modello di business ed operativo e di una semplificazione dell’assetto del Gruppo mediante l’abbandono del modello federale e la progressiva incorporazione delle Banche Rete in UBI Banca con il Progetto Banca Unica che si completerà nel febbraio 2017. Relativamente alla configurazione operativa, con decorrenza 1° agosto 2016, sono stati realizzati alcuni primi interventi che hanno riguardato la struttura facente capo al Chief Business Officer, riorganizzata nei seguenti due macro ambiti: “Chief Commercial Officer” e “Chief Wealth and Welfare Officer”. In concomitanza con l’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria, divenuta efficace a partire dal 21 novembre 2016, la configurazione della Capogruppo ha subito un’ulteriore evoluzione. Di seguito si elencano i principali ambiti interessati. Chief Commercial Officer • è stata operata una trasformazione da struttura di coordinamento a struttura di gestione diretta dell’attività commerciale attraverso l’istituzione di una filiera di business specializzata su segmenti di clientela specifici quali Top Private Banking, Corporate & Investment Banking nonché Associazioni non profit ed Enti (UBI Comunità); • sono state attivate due filiere dedicate ai Canali Remoti (telefonico, vendita a distanza e siti internet commerciali) e all’ambito internazionale; • è stata istituita un’unica Rete Commerciale organizzata in Macroaree Territoriali a diretto riporto del Chief; • accanto alla già presente Area Customer Satisfaction, sono state istituite in staff due nuove Aree dedicate al Marketing e al Coordinamento Commerciale. In capo al Chief Commercial Officer è stata prevista anche un’attività di coordinamento commerciale delle Società del Gruppo: IW Bank, Prestitalia, UBI Factor e UBI Leasing, nonché della controllata UBI Trustee. Chief Wealth and Welfare Officer • sono state create l’Area Welfare e Protezione dedicata all’offerta assicurativa e di altri servizi quali ad esempio quelli assistenziali, sanitari, sociali (erogati anche attraverso piattaforme di welfare aziendale) e l’Area Investimento e Previdenza atta alla definizione di strategie di asset allocation, all’individuazione di nuovi prodotti negli ambiti di competenza ed al complessivo presidio delle piattaforme di consulenza e negoziazione; 1 La trasformazione da Società cooperativa per azioni a Società per azioni è avvenuta in ottemperanza alle previsioni del Decreto Legge 3/2015, convertito nella Legge 33/2015, che ha stabilito, per le banche popolari con un attivo superiore agli 8 miliardi di euro, l’obbligo di conformarsi al nuovo assetto legislativo entro 18 mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni di attuazione da parte di Banca d’Italia (disposizioni emanate il 9 giugno ed entrate in vigore il 27 giugno 2015). 3* • in staff al Chief sono state inoltre istituite: una struttura di coordinamento e supporto dedicata al presidio degli obiettivi di business e di redditività, nonché al supporto sulle tematiche di sviluppo strategico di competenza e sulla governance con le Società Prodotto del Gruppo e Società terze; una struttura preposta al supporto quantitativo e di modelling nell’ideazione dei prodotti di competenza e all’analisi quantitativa e attuariale. Al Chief Wealth and Welfare Officer spetta il coordinamento commerciale delle joint venture in ambito asset management di UBI Pramerica SGR e Zhong Ou Asset Management Co., nonché il presidio di quelle in ambito assicurativo in essere con Aviva Assicurazioni Vita, Lombarda Vita, Aviva e Cargeas Assicurazioni. Nell’ambito della riorganizzazione è stata anche rivista la configurazione organizzativa dell’Area Finanza, finalizzata a una maggiore focalizzazione sulle attività di investimento proprietario e di prestazione dei servizi di investimento per la clientela. Chief Lending Officer • è stato avviato il progressivo accentramento gerarchico dei presidi di gestione del credito anomalo presenti nelle ex Banche Rete con la costituzione di una nuova Area Credito Anomalo a riporto diretto del Chief e separata dall’Area Recupero Crediti, dedicata invece al recupero delle sofferenze; • il governo del credito è stato rafforzato grazie ad una visione integrata del processo di erogazione e ad una semplificazione della filiera deliberativa. Chief Financial Officer • è stata rafforzata l’Area Corporate Strategy per potenziare il supporto agli organi di governo del Gruppo nella definizione: (i) degli obiettivi, sia strategici pluriennali sia del budget annuale e del relativo monitoraggio, coordinando le strutture di business nella declinazione delle iniziative necessarie; (ii) della strategia di ottimizzazione del capitale e liquidità e di evoluzione della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo al fine di garantirne l’adeguatezza; (iii) della strategia di allocazione del capitale alle aree di business, alla ricerca della migliore combinazione rischio/rendimento, garantendo anche un’adeguata diversificazione del portafoglio di attività del Gruppo. Nell’ambito dell’Area Controllo di Gestione, preposta al presidio unitario delle metodologie e delle metriche di misurazione delle performance e del loro allineamento con le metodologie di misurazione del rischio, è stato altresì accentrato il Controllo di Gestione di UBI Sistemi e Servizi. Si segnala inoltre che con decorrenza: 1° agosto 2016 l’Area Operazioni Straordinarie e Partecipazioni è stata riallocata a diretto riporto del Chief Financial Officer; 30 giugno 2016 le attività in staff al Chief erano state oggetto di un intervento di revisione che ha portato, tra l’altro, alla costituzione della funzione Corporate Social Responsibility. Chief General Counsel (ex Direttore Affari Generali e Legali) Sono state attivate nuove strutture dedicate: • al rafforzamento del presidio strutturale in ambito di risoluzione stragiudiziale delle controversie; • alla gestione delle attività di consulenza legale nei confronti della Rete e di gestione dei pignoramenti, delle successioni e delle attestazioni, progressivamente accentrate in concomitanza con le migrazioni informatiche. Al Chief General Counsel sono stati confermati i riporti funzionali al Consiglio di Sorveglianza ed al Consiglio di Gestione. Si rammenta inoltre che con decorrenza: 18 aprile 2016 è divenuto operativo l’accentramento presso l’Area Affari Legali e Contenzioso di alcune attività precedentemente svolte dalle Banche Rete, quali: - la gestione del contenzioso; - la gestione dei ricorsi all’Arbitro Bancario e Finanziario e agli altri organismi di risoluzione stragiudiziale delle controversie; 1° maggio 2016 il Servizio Supporto al Consiglio di Gestione è stato riallocato direttamente in staff al Chief General Counsel. 4* Chief Operating Officer • è stata attuata una revisione complessiva dell’Area Risorse Umane a fronte della semplificazione dell’assetto del Gruppo mediante la progressiva incorporazione delle Banche Rete in UBI Banca. Il Chief Operating Officer esercita anche il coordinamento operativo nei confronti delle Società UBI Sistemi e Servizi ed UBI Academy assicurando il necessario raccordo tra il disegno imprenditoriale individuato da UBI Banca, delineato principalmente attraverso il Piano Industriale e il Budget annuale, e l’operatività svolta dalle Società consortili del Gruppo per le quali il Chief rappresenta l’interlocutore di riferimento con la Capogruppo. *** Si ricorda infine che con decorrenza 30 giugno 2016 è divenuta operativa la revisione degli assetti delle strutture del Chief Risk Officer e di Compliance. In coerenza con le indicazioni di Banca d’Italia in tema di riporto delle funzioni aziendali di controllo (Circolare 285, Sistema dei Controlli Interni) e con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea contenute nel “Thematic review on risk governance and appetite”, è stato previsto il riporto diretto del Chief Risk Officer e dell’Area Compliance al Consiglio di Gestione (in precedenza allocate in staff al Consigliere Delegato)2. Nel contempo l’Area Compliance è stata oggetto di una parziale riconfigurazione in coerenza con il nuovo modello di compliance, volto a migliorare il presidio del rischio di non conformità, a rafforzare i presidi specialistici e a razionalizzare le attività di coordinamento con le altre funzioni aziendali di controllo3. L’organigramma aggiornato della Capogruppo, relativamente al primo ambito, è disponibile sul sito ufficiale www.ubibanca.it, nella sezione Corporate Governance. 2 Al fine di adottare un modello omogeneo a livello di Gruppo e dare seguito al provvedimento di Banca d’Italia pervenuto contestualmente all’autorizzazione all’iscrizione all’Albo ai sensi dell’art. 106 del TUB, è stata prevista l’estensione di tale approccio anche a Prestitalia, UBI Leasing e UBI Factor riallocando il Servizio Controllo Rischi a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione (anziché del Direttore Generale). 3 Come già riportato nella precedente informativa di Bilancio, con decorrenza 1° febbraio 2016 erano state ricondotte all’interno dell’Area le attività di compliance IT, in adeguamento alle indicazioni espresse da Banca d’Italia con la nota di chiarimenti del 22 luglio 2015. 5* Organigramma di UBI Banca Spa Organi di Gestione e Controllo AREA Servizio CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA Funzione SUPPORTO AL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA CHIEF AUDIT EXECUTIVE CONSIGLIO DI GESTIONE AUDIT DI PROCESSO E RISCHI AUDIT GOVERNANCE & METHODOLOGIES AUDIT RETI DI VENDITA Aree, Servizi e Funzioni di Staff Società in coordinamento operativo Società in coordinamento commerciale CHIEF RISK OFFICER COMPLIANCE Risk Data Management CONSIGLIERE DELEGATO CHIEF FINANCIAL OFFICER Informativa Finanziaria, Principi e Contr.Contabili INVESTOR E MEDIA RELATIONS Consulenza e Compliance Fiscale CREDIT RISK MANAGEMENT CAPITAL & LIQUIDITY RISK MANAGEMENT ANTI-MONEY LAUNDERING & CLAIMS RISK GOVERNANCE CHIEF GENERAL COUNSEL* AMMINISTRAZIONE E ADEMPIMENTI FISCALI CORPORATE STRATEGY CONTROLLO DI GESTIONE Supporto al Consiglio di Gestione OPERAZIONI STRAORDINARIE E PARTECIPAZIONI AFFARI SOCIETARI E RAPPORTI CON LE AUTHORITIES CHIEF LENDING OFFICER CHIEF COMMERCIAL OFFICER MARKETING CUSTOMER SATISFACTION CREDITI CREDITO ANOMALO POLITICHE E RECUPERO MONITORAGGIO CREDITI CREDITI AFFARI LEGALI E CONTENZIOSO CHIEF OPERATING OFFICER CHIEF WEALTH AND WELFARE OFFICER COORDINAMENTO COMMERCIALE Modelli Finanziari e Attuariali Coord. e Supporto Wealth e Welfare COMPANY MULTICHANNEL EXPERIENCE Prevenzione e Protezione sul Lavoro Operations Commerciale UBISS RESPONSABILE GLOBAL RESPONSABILI RESPONSABILE UBI REMOTE CORPORATE & TRANSACTION MACROAREE TOP PRIVATE INVESTMENT COMUNITA’ CHANNELS BANKING TERRITORIALI BANKING BANKING FINANZA IW Bank Prestitalia UBI Factor UBI Leasing UBI Trustee INVESTIMENTO E PREVIDENZA WELFARE E PROTEZIONE ORGANIZZAZIONE Aviva Assicurazioni Vita Lombarda Vita UBI Pramerica SGR Zhong Ou Asset Management Co. Aviva Cargeas Assicurazioni * Il Chief General Counsel riporta funzionalmente al Consiglio di Sorveglianza ed al Consiglio di Gestione. La Funzione “Corporate Social Responsibility” è allocata alle dipendenze del Servizio “Informativa Finanziaria, Principi e Controlli Contabili” in staff al Chief Financial Officer. 6* RISORSE UMANE OTTIMIZZAZIONE COSTI UBI ACADEMY Premessa Per quanto concerne i seguenti aspetti dell’informativa sull’attività di UBI Banca nel 2016: - lo SCENARIO DI RIFERIMENTO; gli EVENTI RILEVANTI DELL’ESERCIZIO; l’ATTIVITÀ COMMERCIALE; l’ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO; la RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE il SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI; gli ACCERTAMENTI ISPETTIVI; le NOVITÀ FISCALI, si fa rinvio alle specifiche parti della Relazione sulla gestione consolidata. Le risorse umane Composizione dell'organico di UBI Banca per forza lavoro 31.12.2016 Numero 31.12.2015* Variazione Dipendenti a libro matricola di UBI Banca Dipendenti distaccati presso altre Società del Gruppo di cui: presso UBI Sistemi e Servizi Dipendenti distaccati da altre Società del Gruppo Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca 5.977 -1.418 -925 447 5.006 6.016 -1.461 -951 392 4.947 -39 -43 -26 55 59 Forza lavoro 5.006 4.947 59 Composizione dell'organico per qualifica 31.12.2016 Numero Dirigenti Quadri Direttivi 3º e 4º livello Quadri Direttivi 1º e 2º livello 3ª Area Professionale (impiegati) 1ª e 2ª Area Professionale (altro personale) Dipendenti a libro matricola di UBI Banca Incidenza % 31.12.2015* Incidenza % 217 1.166 1.429 3.121 44 3,6% 19,5% 23,9% 52,2% 0,8% 209 1.168 1.361 3.231 47 3,5% 19,4% 22,6% 53,7% 0,8% 5.977 100,0% 6.016 100,0% * Al fine di consentire un raffronto andamentale in termini omogenei, i dati relativi al 31 dicembre 2015 sono stati ricostruiti per tenere conto sia degli organici delle prime due Banche Rete (Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria) incorporate da UBI Banca con efficacia 21 novembre 2016 (complessivamente 3.212 dipendenti in forza e 3.528 dipendenti a libro matricola al dicembre 2015), sia dell’incorporazione di S.B.I.M. e di UBI Fiduciaria, perfezionata il 28 settembre 2016 (5 dipendenti a libro paga e 2 a libro matricola a fine 2015). Al 31 dicembre 2016 i lavoratori dipendenti a libro matricola UBI Banca erano 5.977, in diminuzione di 39 risorse rispetto al dato dell’anno precedente, ricostruito per tener conto delle Società nel frattempo incorporate. In termini di personale effettivamente impiegato dalla Capogruppo, l’organico si presentava costituito da 5.006 risorse, con un incremento, nei dodici mesi, di 59 unità, sostanzialmente riconducibile a: 7* • interventi di accentramento, che hanno interessato sia attività di UBI.S (Compliance IT e Controllo di Gestione), sia attività precedentemente svolte nelle Banche Rete (Gestione Contenzioso), alimentati tramite mobilità infragruppo; • il potenziamento di ambiti quali “Specialista Remoto Mutui” e “Servizio Clienti” (Area Canali Remoti), anche in questo caso tramite il ricorso a risorse interne al Gruppo. In dettaglio, con riferimento alla sola incorporante UBI Banca, nell’esercizio si sono registrati 75 inserimenti (al netto di n. 8 passaggi infragruppo) con contratto a tempo indeterminato e 39 con contratto flessibile a fronte di complessive 161 uscite (delle quali 104 riferite agli Accordi relativi al piano di esodi incentivati, 10 per passaggi ad altre Società del Gruppo, 6 per termine di contratti flessibili e la restante parte per motivazioni a diverso titolo riconducibili alla “natural attrition” aziendale). Come emerge dalla tabella di dettaglio, i dipendenti distaccati da UBI Banca presso altre Società del Gruppo a fine 2016 risultavano scesi a 1.418: di questi 925 erano in servizio presso UBI Sistemi e Servizi (in diminuzione di 26 unità principalmente per effetto degli esodi incentivati). Si è contestualmente rilevato un incremento di 55 unità delle risorse distaccate da altre Società del Gruppo, riconducibile ai sopra citati processi di accentramento/potenziamento. Quale effetto dell’incorporazione delle prime due Banche Rete, nel quarto trimestre i dipendenti effettivi in servizio sono cresciuti di 3.192 unità (dai 1.814 di fine settembre ai 5.006 di dicembre). Nei tre mesi si sono inoltre registrate: 18 assunzioni, 13 cessazioni, un aumento netto di 15 unità delle risorse distaccate presso la Capogruppo, mentre la mobilità infragruppo ha interessato 44 persone. In considerazione delle peculiarità operative di Capogruppo, la composizione dell’organico per qualifica continua ad evidenziare, rispetto al dato consolidato, un maggior peso relativo delle fasce di inquadramento più elevate. Non si rilevano sostanziali variazioni rispetto al dato di fine 2015 ricostruito in termini omogenei. Con riferimento alle previsioni dell’Accordo Quadro del 26 novembre 2014, nel 2016 sono state concesse 41.347 1 giornate di congedo straordinario, fruite tenuto conto delle esigenze produttive e organizzative delle singole strutture. Sono state altresì usufruite 8.4831 giornate di congedo parentale. Per quanto riguarda la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, sono state presentate 50 domande, accettate per la quasi totalità, aventi decorrenza principalmente a partire dai mesi di febbraio e settembre 2016. A dicembre l’età media dei dipendenti a libro matricola di UBI Banca si attestava a 47 anni e 4 mesi mentre l’anzianità media risultava di 19 anni e 8 mesi. L’incidenza del personale femminile era pari al 42%. *** In merito alle politiche di remunerazione ed incentivazione si rinvia alla Relazione sulla remunerazione che viene presentata in altra parte del presente fascicolo, redatta ai sensi degli artt. 123 ter del TUF e 84 quater del Regolamento Emittenti, nonché ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione per le banche e i gruppi bancari emanate il 18 novembre 2014. Ulteriori elementi informativi sul tema sono riportati nella Relazione sul governo societario di UBI Banca, sempre in allegato al presente fascicolo. Per quanto riguarda, infine, le relazioni sindacali, la formazione, la comunicazione interna, l’ambiente di lavoro e le iniziative di welfare, trattandosi di attività coordinate a livello di Gruppo, si rimanda agli specifici paragrafi contenuti nella Relazione sulla gestione consolidata. 1 Il dato esposto rappresenta la somma delle giornate concesse e fruite in UBI Banca e nelle aziende oggetto di fusione. 8* Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo Stato patrimoniale riclassificato 31.12.2016 Importi in migliaia di euro 31.12.2015 pro-forma Variazioni Variazioni % ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 204.188 226.673 -22.485 -9,9% 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 808.081 1.072.136 -264.055 -24,6% 30. Attività finanziarie valutate al fair value 188.449 196.034 -7.585 -3,9% 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.447.492 15.407.443 -5.959.951 -38,7% 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 7.327.544 3.494.547 3.832.997 109,7% 60. Crediti verso banche 12.254.559 11.307.287 947.272 8,4% 70. Crediti verso clientela 37.111.384 39.034.437 -1.923.053 -4,9% 80. 433.489 592.411 -158.922 -26,8% 90. Derivati di copertura Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 944.989 968.670 -23.681 -2,4% 120. Attività immateriali 343.636 371.715 -28.079 -7,6% 130. Attività fiscali 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150. Altre attività di cui: avviamento Totale dell'attivo 1.631 16.667 -15.036 -90,2% 7.322.989 7.593.914 -270.925 -3,6% 315.815 315.815 - 2.055.015 1.776.302 278.713 15,7% - 2.657 2.032 625 30,8% 851.605 1.006.320 -154.715 -15,4% 79.297.708 83.066.588 -3.768.880 -4,5% 21.415.235 15.820.292 5.594.943 35,4% PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 10. Debiti verso banche 20. Debiti verso clientela 16.247.370 18.130.085 -1.882.715 -10,4% 30. Titoli in circolazione 30.567.375 36.660.974 -6.093.599 -16,6% 40. Passività finanziarie di negoziazione 881.981 608.568 273.413 44,9% 60. Derivati di copertura 178.200 700.872 -522.672 -74,6% 80. Passività fiscali 127.320 295.071 -167.751 -56,9% 100. Altre passività 1.304.128 1.215.902 88.226 7,3% 110. Trattamento di fine rapporto del personale 111.973 111.830 143 0,1% 120. Fondi per rischi e oneri: 134.472 86.927 47.545 54,7% 23.536 22.925 611 2,7% 110.936 64.002 46.934 73,3% 8.823.079 9.325.400 -502.321 -5,4% -493.425 110.667 -604.092 n.s. 79.297.708 83.066.588 -3.768.880 -4,5% a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130.+160. +170.+180.+190. 200. Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie Utile (perdita) d'esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto I dati riferiti al 31 dicembre 2015 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria. 9* Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali riclassificati 31.12.2016 Importi in migliaia di euro 30.9.2016 pro-forma 30.6.2016 pro-forma 31.3.2016 pro-forma 31.12.2015 pro-forma 30.9.2015 pro-forma 30.6.2015 pro-forma 31.3.2015 pro-forma ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 204.188 184.479 186.604 201.295 226.673 217.291 191.606 192.227 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 808.081 741.986 740.990 1.042.420 1.072.136 744.044 1.446.906 1.635.905 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 7.327.544 3.403.798 3.452.886 3.445.469 3.494.547 3.486.873 3.535.692 3.528.010 60. Crediti verso banche 12.254.559 12.575.089 11.597.908 11.432.255 11.307.287 12.142.960 10.994.020 11.111.436 70. Crediti verso clientela 37.111.384 37.219.743 38.114.324 38.352.307 39.034.437 37.939.224 38.993.778 39.465.013 80. Derivati di copertura 433.489 788.921 783.965 712.627 592.411 612.002 544.210 673.993 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 1.631 14.299 13.114 12.845 16.667 17.000 16.808 18.970 100. Partecipazioni 7.322.989 7.527.518 7.594.519 7.594.149 7.593.914 7.592.800 7.562.393 7.563.750 110. Attività materiali 944.989 951.398 897.208 903.794 968.670 967.750 973.195 920.363 120. Attività immateriali di cui: avviamento 343.636 315.815 344.568 315.815 345.260 315.815 370.546 315.815 371.715 315.815 372.821 315.815 373.929 315.815 375.037 315.815 130. Attività fiscali 2.055.015 1.980.618 1.992.625 1.771.933 1.776.302 1.740.848 1.776.167 1.878.901 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività 2.657 851.605 61.444 758.475 61.352 1.310.194 61.352 876.845 2.032 1.006.320 2.036 886.943 2.036 1.099.749 62.272 1.038.133 79.297.708 80.737.254 82.565.219 82.524.527 83.066.588 81.735.628 84.066.285 86.117.975 150. Totale dell'attivo 188.449 189.638 188.641 194.738 196.034 195.490 197.223 198.365 9.447.492 13.995.280 15.285.629 15.551.952 15.407.443 14.817.546 16.358.573 17.455.600 PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 10. Debiti verso banche 21.415.235 20.195.071 18.467.789 16.907.278 15.820.292 14.650.036 13.157.939 17.736.465 20. Debiti verso clientela 16.247.370 15.458.670 17.572.521 19.080.512 18.130.085 16.560.812 20.591.659 16.809.075 30. Titoli in circolazione 30.567.375 32.894.213 33.881.529 33.900.590 36.660.974 38.085.195 37.703.267 38.070.893 40. Passività finanziarie di negoziazione 881.981 657.859 671.669 685.945 608.568 614.732 753.955 844.771 60. Derivati di copertura 178.200 1.027.757 1.058.006 942.825 700.872 820.186 736.209 1.163.274 80. Passività fiscali 100. Altre passività 127.320 126.217 136.701 250.872 295.071 330.143 276.165 497.031 1.304.128 1.152.489 1.544.678 1.067.882 1.215.902 955.523 1.257.000 1.131.123 110. 120. Trattamento di fine rapporto del personale 111.973 115.649 113.991 112.995 111.830 109.977 110.917 120.227 Fondi per rischi e oneri: 134.472 185.070 186.296 77.564 86.927 104.359 102.930 96.467 23.536 24.683 24.985 22.614 22.925 23.577 23.891 28.435 a) quiescenza e obblighi simili 130.+160. +170.+180.+190. 200. b) altri fondi Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie Utile (perdita) del periodo 110.936 160.387 161.311 54.950 64.002 80.782 79.039 68.032 8.823.079 -493.425 9.103.276 -179.017 9.091.843 -159.804 9.336.880 161.184 9.325.400 110.667 9.364.907 139.758 9.207.553 168.691 9.466.862 181.787 Totale del passivo e del patrimonio netto 79.297.708 80.737.254 82.565.219 82.524.527 83.066.588 81.735.628 84.066.285 86.117.975 I dati riferiti ai periodi intermedi sia dell’esercizio 2015 sia del 2016 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria. 10* Conto economico riclassificato 70. 40.-50. IV trimestre 2015 pro-forma Variazioni Variazioni % C D C-D C/D 31.12.2016 Variazioni Variazioni % A B A-B A/B Margine d'interesse 321.073 306.713 14.360 4,7% 83.338 69.323 14.015 20,2% Dividendi e proventi simili 221.676 211.366 10.310 4,9% 10.785 1.573 9.212 585,6% Commissioni nette 333.417 319.319 14.098 4,4% 80.654 72.117 8.537 11,8% Importi in migliaia di euro 10.-20. IV trimestre 2016 31.12.2015 pro-forma Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle 80.+90. +100.+110. attività/passività valutate al fair value 145.819 280.622 (134.803) (48,0%) 46.537 160.625 (114.088) 112.521 109.946 2.575 2,3% 25.601 25.393 208 Proventi operativi 1.134.506 1.227.966 (93.460) (7,6%) 246.915 329.031 (82.116) (25,0%) 150.a Spese per il personale (403.920) (397.207) 6.713 1,7% (110.979) (101.572) 9.407 9,3% 150.b Altre spese amministrative (405.060) (371.162) 33.898 9,1% (146.183) (140.302) 5.881 (36.548) (40.249) (3.701) (9,2%) (10.107) (11.039) (932) (8,4%) Oneri operativi (845.528) (808.618) 36.910 4,6% (267.269) (252.913) 14.356 5,7% Risultato della gestione operativa Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti 288.978 (517.981) 419.348 (237.288) (130.370) 280.693 (31,1%) 118,3% (20.354) (78.959) 76.118 (71.932) 96.472 7.027 n.s. 9,8% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (105.098) (15.431) 89.667 n.s. (74.938) (8.550) 66.388 n.s. (818) 5.137 (5.955) n.s. 161 27.881 (27.720) (99,4%) 190. 170.+180. 130.a 130.b+c+d 160. 210.+240. Altri oneri/proventi di gestione Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 280. Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (perdita) del periodo ante impatto Piano Industriale ed altri (71,0%) 0,8% 4,2% 20.793 1.889 18.904 n.s. 20.730 1.422 19.308 n.s. (314.126) 173.655 (487.781) n.s. (153.360) 24.939 (178.299) n.s. 129.084 (45.309) 174.393 n.s. 48.126 (36.643) 84.769 n.s. - - - - - - - (185.042) 128.346 (313.388) n.s. (105.234) (11.704) 93.530 799,1% 311,2% 2.218 (17.387) (19.605) n.s. (7.509) - 7.509 - - - - - 150.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte (72.693) (17.679) 55.014 150.b Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte (15.688) - 15.688 - 180. Impairment marchio al netto delle imposte (16.119) - 16.119 - 210. Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte (203.883) - 203.883 - (203.883) - 203.883 - 290. Utile (perdita) del periodo (493.425) 110.667 (604.092) n.s. (314.408) (29.091) 285.317 n.s. - I dati riferiti sia all’esercizio 2015 sia al quarto trimestre 2015 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria. 11* Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato 2016 III trimestre pro-forma IV trimestre Importi in migliaia di euro 10.-20. 70. 40.-50. 80.+90. +100.+110. 190. 2015 II trimestre pro-forma I trimestre pro-forma IV trimestre pro-forma III trimestre pro-forma II trimestre pro-forma I trimestre pro-forma Margine d'interesse 83.338 74.955 82.119 80.661 69.323 64.691 78.544 94.155 Dividendi e proventi simili 10.785 (1.141) 20.107 191.925 1.573 3.451 14.895 191.447 Commissioni nette 80.654 81.123 80.590 91.050 72.117 75.751 83.174 88.277 Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 46.537 30.896 56.498 11.888 160.625 22.622 45.050 52.325 Altri oneri/proventi di gestione 25.601 29.977 27.870 29.073 25.393 27.702 28.299 28.552 246.915 215.810 267.184 404.597 329.031 194.217 249.962 454.756 150.a Proventi operativi Spese per il personale (110.979) (97.459) (98.059) (97.423) (101.572) (95.943) (98.487) (101.205) 150.b Altre spese amministrative (146.183) (79.658) (84.755) (94.464) (140.302) (71.986) (82.124) (76.750) (10.107) (8.759) (8.787) (8.895) (11.039) (9.177) (10.902) (9.131) (187.086) 170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Oneri operativi 130.a 130.b+c+d 160. 210.+240. (267.269) (185.876) (191.601) (200.782) (252.913) (177.106) (191.513) Risultato della gestione operativa (20.354) 29.934 75.583 203.815 76.118 17.111 58.449 267.670 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (78.959) (44.554) (350.919) (43.549) (71.932) (46.172) (58.839) (60.345) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (74.938) (1.706) (31.994) 3.540 (8.550) (3.781) (1.728) (1.372) 161 (334) 290 (935) 27.881 (5.737) (15.472) (1.535) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 280. Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (perdita) del periodo ante impatto Piano Industriale ed altri 20.730 29 (74) 108 1.422 253 229 (15) (153.360) (16.631) (307.114) 162.979 24.939 (38.326) (17.361) 204.403 48.126 2.320 81.229 (2.591) (36.643) 9.393 4.265 (22.324) - - - - - - - - (105.234) (14.311) (225.885) 160.388 (11.704) (28.933) (13.096) 182.079 (292) 150.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte 150.b Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte 2.218 (264) (75.443) 796 (17.387) - - (7.509) (4.638) (3.541) - - - - 180. Impairment marchio al netto delle imposte - - - (16.119) - - - - - 210. Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte (203.883) - - - - - - - 290. Utile (perdita) del periodo (314.408) (19.213) (320.988) 161.184 (29.091) (28.933) (13.096) 181.787 I dati riferiti ai periodi intermedi sia dell’esercizio 2015 sia del 2016 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria. 12* Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti Importi in migliaia di euro 31.12.2016 al netto delle componenti non ricorrenti 31.12.2015 pro-forma al netto delle componenti non ricorrenti Variazioni Variazioni % Margine d'interesse 321.073 306.713 14.360 4,7% Dividendi e proventi simili 221.676 211.366 10.310 4,9% Commissioni nette 333.417 319.319 14.098 4,4% Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 145.819 280.622 (134.803) (48,0%) Altri oneri/proventi di gestione 112.521 109.946 2.575 2,3% Proventi operativi 1.134.506 1.227.966 (93.460) (7,6%) Spese per il personale (403.920) (397.207) 6.713 1,7% Altre spese amministrative (351.881) (331.663) 20.218 6,1% (35.401) (38.333) (2.932) (7,6%) (791.202) (767.203) 23.999 3,1% Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Oneri operativi Risultato della gestione operativa 343.304 460.763 (117.459) (25,5%) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (517.981) (237.288) 280.693 118,3% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (31.170) (15.431) 15.739 102,0% (818) 5.137 (5.955) n.s. 113 1.702 (1.589) (93,4%) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente Utile (perdita) d'esercizio ante impatto Piano Industriale ed altri Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte Utile (perdita) d'esercizio (206.552) 214.883 (421.435) n.s. 97.930 (33.092) (131.022) n.s. (108.622) 181.791 (290.413) n.s. - (17.679) (17.679) (100,0%) (108.622) 164.112 (272.734) n.s. I dati riferiti al 31 dicembre 2015 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria. In seguito all’approvazione delle nuove linee guida del Gruppo UBI Banca in materia di identificazione delle poste non ricorrenti, avvenuta in data 18 ottobre 2016, il prospetto è stato rivisto (sia per gli elementi già individuati in precedenza, sia per il periodo comparativo al 31 dicembre 2015), pertanto differisce da quanto pubblicato nel Bilancio 2015. 13* Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti: dettagli Piano Industriale 2019/2020 31.12.2016 Oneri per esodi anticipati (ex Accordo 11 12 2016) Oneri Progetto Banca Unica Altre componenti non ricorrenti Impairment marchio Rettifiche di valore (impairment) del Fondo Atlante Contributo addizionale al Fondo di Risoluzione Componenti non ricorrenti Impairment Rettifiche di Rettifiche di valore sui titoli AFS valore su dello Schema (Impairment) partecipazioni Volontario su immobili di del Gruppo proprietà FITD 31.12.2016 al netto delle componenti non ricorrenti Utile dalla cessione di immobili 31.12.2015 pro-forma Contributo straordinario al Fondo di Risoluzione Rettifiche di Chiusura valore (impairment) contenziosi fiscali su immobili di proprietà Utile dalla cessione di immobili 31.12.2015 pro-forma al netto delle componenti non ricorrenti Margine d'interesse 321.073 321.073 306.713 306.713 Dividendi e proventi simili 221.676 221.676 211.366 211.366 Commissioni nette 333.417 333.417 319.319 319.319 Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 145.819 145.819 280.622 280.622 Altri oneri/proventi di gestione 112.521 112.521 109.946 1.134.506 1.227.966 (403.920) (397.207) (351.881) (371.162) Proventi operativi 1.134.506 Spese per il personale (403.920) Altre spese amministrative (405.060) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Oneri operativi Risultato della gestione operativa Utile (perdita) d'esercizio ante impatto Piano Industriale ed altri - - - - - 53.179 1.147 - - - 53.179 - 1.147 - - 288.978 - - - - 53.179 - 1.147 - - (105.098) Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte - - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente - (36.548) (517.981) Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni - (845.528) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - 73.030 (314.126) - - - 129.084 (185.042) - Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte (72.693) 72.693 Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte (15.688) Impairment marchio al netto delle imposte (16.119) Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte (203.883) Utile (perdita) d'esercizio (493.425) - - 73.030 53.179 898 1.147 (17.290) (247) (373) 52.947 35.889 651 774 - - 52.947 35.889 651 774 203.883 (397.207) 39.499 (331.663) (35.401) (40.249) (791.202) (808.618) 39.499 - 1.916 1.916 - (38.333) 39.499 - 1.916 - (767.203) (237.288) (31.170) (15.431) (15.431) (818) 5.137 (20.680) 113 1.889 (20.680) (206.552) 173.655 39.499 (187) 1.916 - 214.883 6.839 97.930 (45.309) (12.842) 62 (631) 25.628 (33.092) (13.841) (108.622) 128.346 26.657 (125) 1.285 25.628 - (17.679) (17.679) - - - - - - - - (108.622) 110.667 203.883 16.119 1.227.966 419.348 16.119 15.688 - (237.288) 15.688 72.693 - 343.304 898 (20.083) - (517.981) (818) 20.793 109.946 - (13.841) 460.763 5.137 (187) 1.702 181.791 26.657 (125) 1.285 25.628 164.112 I dati riferiti al 31 dicembre 2015 sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria. In seguito all’approvazione delle nuove linee guida del Gruppo UBI Banca in materia di identificazione delle poste non ricorrenti, avvenuta in data 18 ottobre 2016, il prospetto di dettaglio è stato rivisto (sia per gli elementi già individuati in precedenza, sia per il periodo comparativo al 31 dicembre 2015), pertanto differisce da quanto pubblicato nel Bilancio 2015. 14* Prospetto di raccordo 31 dicembre 2016 CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO Riclassifiche 31.12.2016 Voci Schema del bilancio dell'impresa Rettifiche di Amm. per Recupero valore su migliorie su imposte partecipazioni beni di terzi del Gruppo 31.12.2016 Oneri progetto Banca Unica Oneri per esodi anticipati (ex Accordo 11 12 2016) 70. 321.073 321.073 Dividendi e proventi simili 221.676 221.676 333.417 333.417 Commissioni nette 80.+90.+ Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, 100.+110. cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 190. Altri oneri/proventi di gestione 150.a 150.b 145.819 (56.731) 1.671 Proventi operativi Spese per il personale 1.189.566 (512.531) (56.731) 1.671 Altre spese amministrative (485.037) 56.731 (58.989) Oneri operativi 160. 145.819 167.581 170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali 130. b+c+d Prospetto riclassificato Margine d'interesse 40.-50. 130.a (Piano Industriale 2019/2020) (Piano Industriale 2019/2020) Importi in migliaia di euro 10.-20. Impairment marchi Risultato della gestione operativa Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 112.521 - 108.611 - - 23.246 1.134.506 (403.920) (405.060) (1.671) 24.112 (36.548) (1.056.557) 56.731 (1.671) - 108.611 23.246 24.112 (845.528) 133.009 (517.981) - - - 108.611 23.246 24.112 288.978 (517.981) (105.098) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (105.098) (818) 210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (818) (185.933) 206.726 20.793 Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente (676.821) 183.396 - - 260. 206.726 (2.843) 108.611 (35.918) 23.246 (7.558) 24.112 (7.993) (314.126) 129.084 Utile (perdita) d'esercizio ante impatto Piano Industriale Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte (493.425) - - - 203.883 72.693 (72.693) 15.688 16.119 150.a (185.042) (72.693) 150.b Oneri progetto Banca Unica al netto delle imposte - 180. Impairment marchio al netto delle imposte - (16.119) (16.119) 210. Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte 290. Utile (perdita) d'esercizio - (493.425) 250. (15.688) - (15.688) (203.883) (493.425) - - (203.883) - - - Prospetto di raccordo 31 dicembre 2015 CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO Voci 31.12.2015 pro-forma Schema del bilancio dell'impresa Recupero imposte Amm. per migliorie su beni di terzi Importi in migliaia di euro 10.-20. 70. 306.713 211.366 211.366 319.319 319.319 Altri oneri/proventi di gestione 280.622 280.622 167.384 (58.404) 966 1.285.404 (423.621) (58.404) 966 150.a Proventi operativi Spese per il personale 150.b Altre spese amministrative (429.566) 58.404 170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (39.283) 109.946 26.414 1.227.966 (397.207) (371.162) (966) (40.249) Oneri operativi (892.470) 58.404 (966) 26.414 (808.618) Risultato della gestione operativa Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 392.934 (237.288) - - 26.414 419.348 (237.288) (15.431) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 250. Prospetto riclassificato 306.713 190. 160. (ex Accordi del 4 2 2015 e del 23 12 2015) Dividendi e proventi simili Commissioni nette 80.+90.+ Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, 100.+110. cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 130. b+c+d Oneri per esodi anticipati Margine d'interesse 40.-50. 130.a 31.12.2015 pro-forma Riclassifiche (15.431) 5.137 5.137 1.889 1.889 Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente 147.241 (36.574) - - 260. 26.414 (8.735) 173.655 (45.309) Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte 110.667 - - - 150.a 17.679 (17.679) 128.346 (17.679) 290. Utile (perdita) d'esercizio 110.667 - - - 110.667 I dati sono stati pro-formati per tenere conto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria. 15* Note esplicative alla redazione dei prospetti Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, pertanto, ai fini della redazione della presente Relazione, sono state osservate le previsioni di cui al 4° Aggiornamento del 15 dicembre 2015. Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale UBI Banca redige i prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti regole: - - i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative; la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile, nonché le quote di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190; *** gli oneri derivanti dall’approvazione del nuovo Piano Industriale 2019/2020 sono stati isolati e ricondotti in apposite righe (al netto delle imposte) in calce ai prospetti: • gli oneri per esodi anticipati includono un parziale della voce 150a dello schema contabile; • gli oneri conseguenti al progetto Banca Unica evidenziano un parziale della voce 150b dello schema contabile; • l’impairment sui marchi recepisce un parziale della voce 180 dello schema contabile; i recuperi e gli oneri per esodi anticipati (al netto delle imposte) presenti nel 1° e nel 4° trimestre 2015, nonché nel 1° trimestre 2016, costituiscono un parziale della voce 150a dello schema contabile; le rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo rappresentano un di cui della voce 210 Utili (Perdite) delle partecipazioni. La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e, dall’altro, con la predisposizione di specifici prospetti di raccordo. Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nella presente Relazione. In seguito alla fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria 1 , che ha modificato il profilo economico-finanziario della Capogruppo, sono stati prodotti all’interno della Relazione sulla gestione i prospetti comparativi pro-forma 2 per l’esercizio 2015 (e per i precedenti periodi intermedi del 2016), sia con riferimento allo Stato patrimoniale (inclusa l’evoluzione trimestrale) che al Conto economico (inclusa l’evoluzione trimestrale, i dati normalizzati ed il prospetto di raccordo al 31 dicembre 2015). Le tabelle riportate nei capitoli di commento (se non diversamente indicato) sono state parimenti pro-formate. Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 20063, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il primo di sintesi, che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati, il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti – essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi – che così si riassumono: Esercizio 2016: - oneri connessi alla realizzazione del Piano Industriale 2019/2020 (incentivi all’esodo, oneri di Esercizio 2015: natura informatica, legale e societaria legati al Progetto di Banca Unica e impairment sui marchi); impatto della valutazione del Fondo Atlante, contributo addizionale al Fondo di Risoluzione, rettifica dello Schema Volontario del FITD (Cassa di Risparmio di Cesena); rettifiche di valore su attività materiali (immobiliari di proprietà); rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo (impairment Banco di Brescia); utile dalla cessione di immobili di proprietà (ex sede di BPCI in via Moscova a Milano). - contributo straordinario al Fondo di Risoluzione; - utile dalla cessione di cespiti immobiliari; rettifiche di valore su attività materiali (immobili di proprietà); chiusura di contenziosi fiscali. 1 Si veda quanto riportato nel capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016” della Relazione sulla gestione consolidata. 2 Tali prospetti sono stati costruiti con modalità analoghe a quelle applicate in sede di contabilizzazione delle operazioni di fusione avvenute nel corso del 2016. 3 In seguito all’entrata in vigore (dal 3 luglio 2016) degli Orientamenti ESMA/2015/1415, le cui linee guida la Consob ha incorporato nelle proprie prassi di vigilanza e monitoraggio degli emittenti, i criteri del Gruppo UBI Banca in materia di identificazione delle poste non ricorrenti (evidenziate nei Prospetti normalizzati) sono stati oggetto di revisione. I nuovi criteri di determinazione, che circoscrivono il carattere di non ricorrenza a ben specifici proventi ed oneri (connessi ad esempio all’adozione di un Piano Industriale, oppure agli impatti valutativi e realizzativi su immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie e titoli HTM, agli effetti di modifiche normative e metodologiche, nonché ad eventi straordinari, anche di natura sistemica) sono stati approvati dal Consiglio di Gestione del 18 ottobre 2016. 16* Il conto economico I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto economico al netto delle principali componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) – riportati nello specifico capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che i dati comparativi sono stati tutti riesposti pro-forma per tenere conto della fusione per incorporazione in Capogruppo di BPCI e di BRE; il commento proposto esamina pertanto essenzialmente le dinamiche che hanno caratterizzato l’esercizio 2016 rispetto ai precedenti dodici mesi, facendo solo riferimento ai principali aggregati su base trimestrale (evidenziato da un leggero sfondo). Il 2016 si è concluso per UBI Banca con un risultato netto negativo per 493,4 milioni di euro, che si confronta con l’utile di 110,7 milioni pro-forma conseguito nel precedente esercizio. In termini normalizzati, la perdita dell’anno si ridimensiona a 108,6 milioni1, avendo recepito circa 385 milioni di impatti negativi netti legati da un lato all’iscrizione a conto economico di una serie di fattori abilitanti alla realizzazione del Piano Industriale e dall’altro lato gli impairment sulle partecipazioni, unitamente agli oneri comuni al sistema bancario italiano (contributi addizionali al Fondo di Risoluzione e svalutazione dell’investimento complessivo nel Fondo Atlante e della quota di partecipazione allo Schema Volontario del FITD). Per quanto riguarda l’evoluzione infra-annuale, il quarto trimestre dell’anno ha evidenziato un risultato di -314,4 milioni (effetto dell’impairment sulle partecipazioni del Gruppo e degli impegni istituzionali sopra richiamati, nonostante l’andamento incoraggiante dei proventi operativi), rispetto ai -19,2 milioni pro-forma del periodo luglio-settembre (che pure aveva incorporato alcuni fattori stagionali). Gli ultimi tre mesi del 2015 si erano chiusi con una perdita pro-forma di 29,1 milioni (condizionata dalla chiusura di un contenzioso fiscale con l’Autorità tributaria e dagli oneri per esodi incentivati iscritti a margine della sottoscrizione dell’Accordo Sindacale del 23 dicembre 2015, ancorché in presenza di una dinamica positiva della gestione operativa). In termini progressivi, i proventi operativi realizzati nell’anno – espressione della gestione bancaria caratteristica 2 – si sono attestati a 1.134,5 milioni, contro i 1.228 milioni dell’esercizio di raffronto, per effetto delle seguenti determinanti. Il margine d’interesse3 - influenzato dai movimenti della struttura dei tassi, divenuti negativi sulle scadenze a più breve termine4 - è salito a 321,1 milioni (di cui 83,3 milioni realizzati nel quarto trimestre) dai 306,7 milioni del 20155, grazie agli apporti6 qui evidenziati: - l’attività con la clientela ha mostrato un risultato di 77,8 milioni, rispetto ai -0,2 milioni del 2015. Pur risentendo dei minori interessi sull’attività di impiego (-117 milioni), il risultato ha più che beneficiato del calo degli interessi passivi sui titoli in circolazione (-171,3 milioni, pari 1 In seguito all’adozione delle nuove linee guida per la definizione degli elementi non ricorrenti approvate dal Consiglio di Gestione nell’ottobre 2016 (si veda il precedente capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo”) sono stati rivisti gli elementi già individuati sia nella prima parte dell’esercizio sia quelli inclusi nel prospetto comparativo al 31 dicembre 2015. L’esercizio 2015 evidenziava componenti non ricorrenti negative per 53,4 milioni (rivenienti prevalentemente dai contributi straordinari al Fondo di Risoluzione e dalla chiusura di un contenzioso fiscale), escludendo le quali l’utile dell’anno saliva a 164,1 milioni. 2 Benché l’incorporazione delle prime due Banche Rete abbia significativamente modificato il profilo economico e finanziario della Capogruppo, che vedrà crescere l’attività di intermediazione con la clientela, caratteristica della Banca commerciale, è sempre opportuno ricordare il ruolo di holding che UBI Banca tuttora svolge, da un lato gestendo i flussi di liquidità di tutte le Banche/Società del Gruppo, a cui garantisce funzionalmente i finanziamenti necessari e la possibilità di investimento degli eccessi accumulati, e dall’altro agendo quale gestore unico del portafoglio delle attività finanziarie. Stante tale ruolo di coordinamento e di indirizzo, conseguente alla stessa configurazione organizzativa del Gruppo, UBI Banca detiene partecipazioni in tutte le principali Società consolidate e gli utili da queste distribuiti ne costituiscono un’importante fonte reddituale. 3 L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività della Capogruppo continua ad essere influenzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto). 4 La media del tasso Euribor a 1 mese è divenuta negativa a partire dal secondo trimestre 2015, attestandosi nel 2016 a -0,341%, rispetto al -0,071% del 2015. 5 Grazie alla fusione delle Banche Rete il margine d’interesse ha assunto una dimensione più rilevante, incorporando comunque il costo finanziario che UBI Banca sostiene a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi finanziari alimentano la voce dividendi. 6 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura, nonché gli interessi passivi sulle passività finanziarie di negoziazione all’interno delle diverse aree di attività (con clientela, finanziaria, con banche). 17* - - al -20,5%, in presenza di una riduzione degli stock outstanding di 6,1 miliardi nei dodici mesi). Il saldo netto ha inoltre beneficiato dei differenziali incassati sulla copertura dei prestiti obbligazionari di propria emissione che, in virtù delle condizioni di tasso sopra descritte, sono saliti a 194,2 milioni (dai precedenti 169,6 milioni); il portafoglio titoli di proprietà ha generato un flusso di interessi pari a 224,5 milioni (285,7 milioni nel 2015), in presenza di investimenti in titoli di debito scesi nei dodici mesi di 2,5 miliardi. A fronte della sostanziale stabilità dei contributi forniti dai portafogli di negoziazione (ormai esiguo) e Held To Maturity, si evidenzia la riduzione dell’apporto dei titoli iscritti ad AFS (-67,2 milioni rispetto al 2015), conseguenza anche delle prese di valore realizzate nel tempo. Il comparto incorpora i costi degli scoperti (-2,6 milioni, in linea con il precedente esercizio) e della copertura delle obbligazioni a tasso fisso (differenziali corrisposti sui derivati per 121,2 milioni, in marginale riduzione); l’attività sul mercato interbancario, focalizzata ancora in gran parte sull’intermediazione infragruppo, ha dato luogo ad un saldo positivo di 18,9 milioni, dai 21,3 milioni dei dodici mesi di raffronto. L’andamento trova giustificazione nella crescita della raccolta da banche (+5,6 miliardi nell’anno), quale effetto anche delle modifiche che stanno interessando la struttura della provvista in titoli, in un contesto di flessione dei tassi interbancari. La BCE dal 16 marzo 2016 ha infatti azzerato il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale, dal precedente 0,05% in vigore dal 10 settembre 2014. Interessi attivi e proventi assimilati: composizione Titoli di debito Importi in migliaia di euro 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Derivati di copertura 8. Altre attività Totale 2.685 299.830 45.773 42.121 2.463 X X 392.872 Finanziamenti 18.469 569.429 X X 587.898 Altre operazioni 72.632 167 72.799 31.12.2016 2.685 299.830 45.773 60.590 571.892 72.632 167 1.053.569 31.12.2015 pro-forma 2.650 367.024 45.809 65.306 688.886 42.014 151 1.211.840 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione Debiti Titoli Importi in migliaia di euro 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 3. Debiti verso clientela 4. Titoli in circolazione 5. Passività finanziarie di negoziazione 6. Passività finanziarie valutate al fair value 7. Altre passività e fondi 8. Derivati di copertura (3.648) (37.690) (22.958) X (2.593) - Totale X X (66.889) X X X (665.358) X X (665.358) Altre Passività (249) (249) Margine d'interesse 31.12.2016 31.12.2015 pro-forma (3.648) (37.690) (22.958) (665.358) (2.593) (249) (732.496) (7.110) (36.850) (22.033) (836.618) (2.199) (317) (905.127) 321.073 306.713 Le commissioni nette hanno totalizzato 333,4 milioni (+14,1 milioni rispetto al 2015), grazie alla dinamica dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza, nonostante la tuttora debole congiuntura economica. Complessivamente l’attività legata al comparto “titoli”7 è salita a 144 milioni (+18,6 milioni), beneficiando dei collocamenti (+16,7 milioni) e della distribuzione di servizi di terzi (+4,1 milioni), soprattutto i prodotti assicurativi. La voce ha peraltro tratto vantaggio dal significativo ridimensionamento che ha interessato l’offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (-5,2 milioni, in gran parte riconducibili alle carte di credito offerte dalle Banche Rete). Quale riflesso all’evoluzione dei mercati finanziari e alla convergenza delle preferenze dei risparmiatori sui prodotti del risparmio gestito, la negoziazione e la ricezione/trasmissione ordini hanno mostrato un’evoluzione negativa (-7 milioni); va peraltro ricordato che le 7 L’importo è formato dai servizi di gestione, intermediazione e consulenza al netto delle corrispettive voci passive ed è calcolato escludendo la negoziazione di valute. 18* commissioni passive di negoziazione si riferiscono prevalentemente alle spese riconosciute agli intermediari istituzionali per l'attività in derivati quotati e titoli sui diversi mercati. L’attività bancaria è per contro scesa a 189,4 milioni (-4,5 milioni), risentendo dell’andamento dei servizi di incasso e pagamento (-7,6 milioni) principalmente per i diminuiti volumi operativi in ambito “monetica” (in presenza di una crescita dei ricavi da acquiring POS esercenti), pur a fronte dell’evoluzione positiva degli altri servizi (+3,4 milioni), alimentati anche dall’attività di finanziamento corporate a valere sul perimetro operativo della ex Centrobanca e delle ex Banche Rete incorporate, nonché dai ritorni sulle carte di credito (che hanno contribuito alla composizione della voce rispettivamente con 61,2 milioni e 19,1 milioni). Commissioni attive: composizione Commissioni passive: composizione 31.12.2016 Importi in migliaia di euro a) garanzie rilasciate c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 18.169 165.494 31.12.2015 pro-forma 31.12.2016 Importi in migliaia di euro 18.222 148.934 a) garanzie ricevute c) servizi di gestione e intermediazione: (624) (19.446) (649) (21.431) (7.444) (4.929) (36) (1) 1. negoziazione di strumenti finanziari 4.761 7.174 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 2.086 2.140 2. negoziazione di valute - - 3.427 - 3.008 - 3. gestioni di portafogli 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 31.12.2015 pro-forma 3. gestioni di portafogli 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari - (3.147) - (2.514) - (8.819) (13.987) 87.872 71.179 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 7.229 9.286 d) servizi di incasso e pagamento (13.934) (14.548) 8. attività di consulenza 5.760 5.889 e) altri servizi (12.507) (15.389) 5.760 54.359 5.889 50.258 (46.511) (52.017) 333.417 319.319 8.1 in materia di investimenti 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1. gestioni di portafogli 8.759 8.986 9.2. prodotti assicurativi 32.634 29.524 12.966 45.494 11.748 53.672 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi Totale 44.808 45.028 105.963 105.480 379.928 371.336 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - Totale Commissioni nette I dividendi e proventi simili incassati nell’anno sono stati 221,7 milioni e derivano quasi totalmente dalle partecipazioni del Gruppo: 136,4 milioni dalle Banche Rete, 52,8 milioni dalle Società Prodotto e 23,6 milioni dal comparto assicurativo. La variazione rispetto all’esercizio di raffronto (+10,3 milioni) è da attribuirsi: - alla diminuzione (-13 milioni) delle Banche Rete, in seguito ai risultati Dividendi e proventi simili dell’esercizio 2015; 31.12.2015 - all’incremento (+13,4 milioni) delle 31.12.2016 pro-forma “Fabbriche”, principalmente UBI Importi in migliaia di euro Banca Popolare di Bergamo Spa 118.359 133.512 Pramerica SGR e Zhong Ou Fund UBI Pramerica SGR Spa 41.274 28.199 Management; Banca Popolare di Ancona Spa 15.251 7.467 - all’aumento (+13 milioni) delle Banca di Valle Camonica Spa 2.809 Assicurazioni, per l’apporto di Aviva Banco di Brescia Spa 8.411 Vita e la maggior distribuzione di UBI Factor Spa 2.486 5.722 IWBank Spa 5.492 Lombarda Vita; Zhong Ou Fund Management Co 9.019 - alla riduzione (-0,9 milioni) degli Lombarda Vita Spa 12.600 8.598 incassi dai titoli, nonostante il Altre partecipazioni (voce 100) 11.000 4.221 dividendo straordinario, 2,5 milioni, Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni 212.798 201.622 di una società di Private Equity del Dividendi percepiti da voce 40 AFS 4.590 6.690 portafoglio FVO; Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione 4.288 3.054 - al venir meno dei contributi di altre e voce 30 Fair Value Option Totale 221.676 211.366 partecipazioni (-2,3 milioni), prevalentemente di natura immobiliare. Il risultato netto dell’attività finanziaria, pur continuando a risentire dell’incertezza che caratterizza l’operatività sui mercati, si è attestato a 145,8 milioni (di cui 46,5 milioni realizzati nell’ultimo trimestre) rispetto ai precedenti 280,6 milioni, incorporando le seguenti contribuzioni: 19* Risultato netto dell'attività di negoziazione Utile da negoziazione (B) Plusvalenze (A) Importi in migliaia di euro 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti 2.3 Altre 3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio 4. Strumenti derivati 602 116 481 5 X 187.924 4.1 Derivati finanziari - su titoli di debito e tassi di interesse [(A+B)-(C+D)] (6.141) (1.466) (12) (4.663) (1.836) (1.836) X (231.335) 31.12.2015 pro-forma 28.363 3.468 (112) (409) 25.416 1.596 1.596 (4.283) 21.627 23.052 9.916 (664) (34) 13.834 (70) (70) 423 12.099 187.924 274.150 (204.610) (231.335) 21.627 12.099 246.844 (200.856) (206.650) 22.974 3.314 541 9.378 (29) (6.849) 3.041 3.479 X X X X (4.502) 5.150 3.747 188.526 17.928 312.807 (3.725) (205.933) (17.836) (239.312) 114 47.303 156 35.504 - su valute e oro Totale (1.323) (17) (682) (624) X (204.610) Risultato netto 31.12.2016 Perdite da negoziazione (D) 183.636 - su titoli di capitale e indici azionari - altri 4.2 Derivati su crediti 35.225 4.835 101 210 30.079 3.432 3.432 X 274.150 Minusvalenze (C) Risultato netto dell'attività di copertura 31.12.2016 Importi in migliaia di euro Risultato netto dell'attività di copertura (2.244) 31.12.2015 pro-forma 11.053 Utili (perdite) da cessione/riacquisto Utili Risultato netto 31.12.2016 Perdite Importi in migliaia di euro Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.1 Titoli di debito 31.12.2015 pro-forma 647 143.524 (9.842) (356) (9.195) 143.168 (11.641) 257.146 121.166 (352) 120.814 168.045 3.2 Titoli di capitale 11.075 (4) 11.071 82.233 3.3 Quote di O.I.C.R. 11.283 - 11.283 6.868 Totale attività 144.171 (10.198) 133.973 245.505 Totale passività Totale 183 183 144.354 (24.975) (24.975) (35.173) (24.792) (24.792) 109.181 (15.796) (15.796) 229.709 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli in circolazione Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 31.12.2016 Importi in migliaia di euro Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Risultato netto dell'attività di negoziazione, di copertura, di cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 31.12.2015 pro-forma (8.421) 4.356 145.819 280.622 +47,3 milioni dalla negoziazione (35,5 milioni nel 2015), derivanti per +5,1 milioni dai titoli di debito (dei quali 3,5 milioni utili da trading e 1,6 milioni utili netti sulla chiusura di posizioni scoperte, avvenuta a fine settembre), per +2,9 milioni dai titoli di capitale e soprattutto dalla chiusura dei relativi derivati (per la quasi totalità quotati sui mercati regolamentati e riferiti a indici azionari), per -0,4 milioni dalle quote O.I.C.R., per +16,6 milioni dall’attività in valuta8, nonché per +23 milioni dai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (utili/perdite, plus/minusvalenze e ratei). Questi ultimi sono prevalentemente da collegarsi alla manovra di rimodulazione del rischio tasso sul portafoglio AFS e sui prestiti obbligazionari di propria 8 Non ponendo in essere operazioni speculative, gli importi evidenziati in tabella alle voci 1.5, 3 e 4.1 devono essere letti congiuntamente, essendo riferiti ai risultati della negoziazione in cambi a pronti e a termine svolta dalla Capogruppo per conto proprio o della clientela e pareggiata gestionalmente sul mercato. Dopo le ampie oscillazioni valutarie verificatesi nel 2015, che avevano guidato l’intensificarsi dell’operatività con la clientela, anche il corrente esercizio si è confermato estremamente volatile. 20* emissione realizzata all’inizio del mese di dicembre con la chiusura (unwinding) degli IRS utilizzati per la copertura del rischio tasso, ripristinati su data “forward”. Nella voce sono peraltro inclusi sia la valutazione dei derivati stessi, conseguente alla dinamica dei tassi d’interesse in corso d’anno, sia i relativi differenziali maturati; -2,2 milioni dalla copertura, che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle poste coperte, riferita prevalentemente agli effetti negativi che hanno interessato le poste attive (stante la discesa più marcata dei tassi swap sulle scadenze a 15-20 anni), in particolare mutui e finanziamenti, benché parzialmente compensati dalla valutazione dei prestiti obbligazionari (+11,1 milioni nel 2015 da collegarsi principalmente ai derivati AFS); +109,2 milioni dalla cessione/riacquisto di attività/passività finanziarie, di cui: +134 milioni dalla vendita di attività finanziarie (+117,1 milioni dai titoli di Stato italiani, +3,7 milioni dalle cessioni totali/parziali di obbligazioni corporate, bancarie ed emergenti, +3,3 milioni dalle azioni Visa Europe Ltd, +7,3 milioni dall’adeguamento di prezzo sulla vendita di ICBPI del dicembre 2015, +11,3 milioni dagli O.I.C.R., dei quali +9,2 milioni dal rimborso di quote del Fondo Sviluppo Impresa, gestito da Centrobanca Sviluppo Impresa SGR, liquidato il 16 agosto 2016, nonché -9,2 milioni derivanti dalla cessione di sofferenze, relative soprattutto alle ex Banche incorporate (Centrobanca, BRE e B@nca 24-7), concentrata nei mesi di novembre e dicembre); -24,8 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito dell’operatività in contropartita con la clientela, in un contesto di prezzi sopra la parità. Nel 2015 erano stati conseguiti 229,7 milioni: +82,2 milioni dalla vendita (parziale) della partecipazione detenuta in ICBPI, +165,2 milioni dalla vendita di titoli di Stato italiani, +2,8 milioni da obbligazioni (principalmente di emittenti bancari), +6,9 milioni dalla cessione di quote O.I.C.R. (ETF), -11,6 milioni dalla cessione di sofferenze e -15,8 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione in contropartita con la clientela; -8,4 milioni dalla valutazione al fair value degli investimenti in fondi Tages, della residuale posizione in hedge fund diversi dai fondi Tages (completamente svalutata per 5 milioni nel secondo trimestre dell’anno), solo marginalmente compensati dall’effetto cambio su quest’ultima maturato, nonché dalle partecipazioni di Private Equity (+4,3 milioni il risultato del 2015 sostenuto ampiamente dagli investimenti in fondi Tages e dalle partecipazioni di PE della ex Centrobanca). Gli altri proventi e oneri di gestione si Altri proventi e oneri di gestione sono portati a 112,5 milioni (+2,6 31.12.2015 31.12.2016 milioni), riassumendo la favorevole Importi in migliaia di euro pro-forma evoluzione dei proventi, ed in particolare Altri proventi di gestione 129.735 122.340 degli “altri proventi e sopravvenienze Recupero spese e altri ricavi su c/c 4.772 4.894 14.344 14.682 attive” (+8,3 milioni), legati anche a Recupero altre spese 56.731 58.404 rimborsi rivenienti dalla conclusione a Recuperi di imposte Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 30.665 31.070 favore della Banca di contenziosi fiscali Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 51.515 51.551 pregressi, a recuperi su pratiche in Altri proventi e sopravvenienze attive 28.439 20.143 contenzioso, all’estinzione anticipata di Riclassifica "recuperi di imposte" (56.731) (58.404) finanziamenti, come pure alla chiusura, Altri oneri di gestione (17.214) (12.394) nel secondo trimestre, di partite Ammortamento migliorie su beni di terzi (1.671) (966) (7) debitorie non più dovute relative ad una Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria (17.207) (12.394) partecipazione nel frattempo dismessa. Altri oneri e sopravvenienze passive Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi L’evoluzione dei ricavi è stata per cespiti in affitto 1.671 966 parzialmente attenuata dalla crescita Totale 112.521 109.946 della corrispondente voce passiva (+4,8 milioni), nella quale sono inclusi oneri riferiti ad accordi transattivi per cause e perdite operative con clientela. I “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo” pur non mostrando variazioni nel confronto su base annua sintetizzano: da un lato un incremento dovuto all'accentramento di attività in service e al potenziamento di alcune strutture specialistiche, ma dall’altro lato, una riduzione dei volumi in ambito finanza e la minore incidenza di alcuni service (in particolare del servizio audit, il cui numero di giornate di attività ispettiva risulta in diminuzione rispetto al 2015). Dal punto di vista congiunturale i proventi operativi del quarto trimestre si sono attestati a 246,9 milioni (329 milioni nei tre mesi corrispondenti del 2015) mostrando un deciso incremento rispetto ai 215,8 milioni del terzo trimestre, spiegato per lo più dagli utili conseguiti dalla negoziazione, dai dividendi su una partnership assicurativa e dall’intermediazione con clientela. 21* Sul versante dei costi, gli oneri operativi hanno totalizzato 845,5 milioni (808,6 milioni nel 2015), con un incremento di 36,9 milioni che deriva in realtà dalla contabilizzazione, nel mese di dicembre, del contributo addizionale al Fondo di Risoluzione (53,2 milioni normalizzati). La Banca aveva già iscritto dal primo trimestre (sempre fra i contributi Spese per il personale: composizione associativi) la quota ordinaria per l’anno 31.12.2015 31.12.2016 2016 destinata al Fondo, pari a 22,5 Importi in migliaia di euro pro-forma 9 milioni . 1) Personale dipendente (465.518) (462.906) Le spese per il personale (esclusi gli oneri per uscite anticipate) sono salite a 403,9 milioni. La variazione (+6,7 milioni) sintetizza, da un lato, la crescita del costo del Personale dipendente (+2,6 milioni), in gran parte motivata dai nuovi valori tabellari previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro con decorrenza 1° ottobre 2016 (in presenza di una diminuzione di 39 risorse a libro matricola nei dodici mesi) e, dall’altro lato, l’aumento dei rimborsi per i dipendenti distaccati presso la Capogruppo (+4,3 milioni, conseguenza dei citati accentramenti e potenziamenti di ambiti specialistici, che hanno determinato un aumento su base annua, da 392 a 447, del numero di risorse distaccate). Le altre spese amministrative sono cresciute a 405,1 milioni, con un incremento di circa 34 milioni, di cui 4,7 milioni riconducibili all’imposizione fiscale indiretta (anche per effetto dell’IMU conseguente alla fusione di S.B.I.M. in Capogruppo nel mese di settembre) e 29,2 milioni alle uscite correnti (inclusi i contributi ordinari e non al Fondo di Risoluzione e al DGS, complessivamente 81,5 milioni rispetto ai precedenti 55,2 milioni, allocati fra i contributi associativi). Senza considerare tali esborsi, le spese, continuando a recepire le severe azioni di monitoraggio in atto, si presentano sostanzialmente stabili (+3 milioni). L’aggregato, come si osserva in tabella, ha peraltro incorporato alcuni aumenti (+3,6 milioni per consulenze a supporto del Piano Industriale e in ambito innovazione digitale, ma anche +15,9 milioni spiegati dal canone di service per la realizzazione della Banca Unica e dai maggiori esborsi riconosciuti ad UBI.S in relazione alle a) Salari e Stipendi b) Oneri sociali c) Indennità di fine rapporto d) Spese previdenziali e) Accantonamento al TFR f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescienza e obblighi simili: - a benefici definiti g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita i) Altri benefici a favore di dipendenti 2) Altro personale in attività - Spese per collaboratori con contratto di somministrazione - Altre spese 3) Amministratori 4) Personale collocato a riposo 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la Società Totale (330.092) (87.798) (17.883) (165) (325.241) (87.507) (17.699) (1.285) (491) (491) (14.071) (14.071) (15.018) (489) (489) (7.466) - (387) (387) (13.845) (13.845) (16.942) (574) (574) (7.989) - 103.937 104.349 (34.384) (30.087) (403.920) (397.207) Altre spese amministrative: composizione 31.12.2016 Importi in migliaia di euro A. Altre spese amministrative Affitti passivi Servizi professionali e consulenze Canoni locazione hardware, software ed altri beni Manutenzioni hardware, software ed altri beni Conduzione immobili Manutenzione immobili e impianti Contazione, trasporto e gestione valori Contributi associativi Informazioni e visure Periodici e volumi Postali Premi assicurativi Pubblicità e promozione Rappresentanza Telefoniche e trasmissione dati Servizi in outsourcing Spese di viaggio Canoni per servizi resi dalle Società del Gruppo (UBI.S) Spese per recupero crediti Stampati, cancelleria e materiale di consumo Trasporti e traslochi Vigilanza Altre spese B. Imposte indirette Imposte indirette e tasse Imposte di bollo IMU / ICI Altre imposte Riclassifica "recuperi di imposte" Totale (385.917) (17.765) (35.754) (4.642) (2.816) (13.968) (7.161) (2.351) (88.098) (2.333) (567) (2.561) (8.098) (7.089) (966) (14.480) (12.649) (5.416) (139.973) (13.363) (1.185) (1.716) (2.312) (654) (19.143) (5.725) (52.842) (10.395) (6.912) 56.731 (405.060) 31.12.2015 pro-forma (356.705) (22.483) (32.204) (5.060) (3.145) (15.815) (8.643) (2.460) (62.284) (2.598) (614) (2.998) (9.174) (6.985) (1.259) (14.926) (14.633) (5.782) (124.108) (14.924) (1.125) (1.718) (2.398) (1.369) (14.457) (2.309) (54.629) (9.523) (6.400) 58.404 (371.162) 9 Trattasi dell’85% del contributo ordinario, mentre per il rimanente 15% la Banca ha sottoscritto un impegno irrevocabile (si veda in dettaglio quanto riportato in Nota Integrativa, Parte A – Politiche contabili). Nel secondo trimestre dell’anno è stata inserita fra le Altre spese amministrative la quota ordinaria dovuta per il 2016 (UBI Banca + ex BPCI + ex BRE) pari a 26.515 mila euro. La stima della quota annua dovuta per il 2015 (11,8 milioni per UBI Banca senza le Banche Rete incorporate nel novembre 2016) era stata contabilizzata nel secondo trimestre 2015 fra gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri; il contributo definitivo era poi stato di 13.167 mila euro (UBI Banca + ex BPCI + ex BRE). Il contributo allo Schema di Garanzia dei Depositi (DGS) per il 2016 è stato di 5.758 euro, mentre nel 2015 la quota semestrale spesata era stata di 2.548 euro. 22* incentivazioni all’esodo della Società di servizi, posti, pro-quota, a carico delle Società partecipanti al Consorzio) e numerose riduzioni, fra le quali si citano per gli importi più significativi: gli affitti passivi (-4,7 milioni, scaturiti dall’incorporazione di S.B.I.M. proprietaria della sede operativa di UBI Banca a Brescia, nonché dalle chiusure massive di sportelli), i servizi in outsourcing (-2 milioni, per i minori costi assembleari del 2016 e sui servizi legati a prodotti commerciali), le spese per recupero crediti (-1,6 milioni per i minori oneri corrisposti a Società esterne e minori spese per esecuzioni immobiliari), nonché la conduzione e manutenzione immobili (-3,3 milioni, da ricondurre all’incorporazione della citata Società immobiliare, ma anche alle progressive chiusure di sportelli con il venir meno delle spese ad essi relative). Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali si sono ridimensionate a 36,5 milioni (-3,7 milioni rispetto al 2015). La voce include una componente non ricorrente di 1,1 milioni relativa all’impairment di alcuni immobili di proprietà (rettifiche su beni immobiliari erano state effettuate anche nel 2015 per 1,9 milioni, normalizzati). Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato della gestione operativa si è attestato a 289 milioni, dai 419,3 milioni di raffronto. Su base congiunturale la gestione operativa è risultata negativa per 20,4 milioni (dai +76,1 milioni dell’analogo trimestre 2015) in contrapposizione ai +29,9 milioni conseguiti nel terzo trimestre del corrente esercizio. Nel corso dell’anno sono stati inoltre contabilizzati: 518 milioni (a fronte dei 237,3 milioni del 2015) quali rettifiche di valore nette per deterioramento crediti riferibili ai portafogli retail e corporate delle Banche negli anni incorporate. Come si può notare dalla tabella, 520,6 milioni derivano da svalutazioni specifiche nette (che hanno beneficiato di riprese di valore – diverse dal time reversal – per 77,6 milioni) Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione e 2,6 milioni da riprese sul Rettifiche /riprese di valore nette portafoglio in bonis. La 31.12.2016 variazione complessiva, spiegata Specifiche Di portafoglio Importi in migliaia di euro dalla dinamica delle svalutazioni Crediti verso banche (127) (127) specifiche, incorpora un Crediti verso clientela (520.501) 2.647 (517.854) significativo incremento delle Totale (520.628) 2.647 (517.981) coperture dei crediti deteriorati classificati a sofferenza e a inadempienza probabile operato Rettifiche /riprese di valore nette 31.12.2015 nel secondo trimestre in pro-forma Specifiche Di portafoglio coerenza con le previsioni del Importi in migliaia di euro Piano Industriale 2019/2020. Crediti verso banche Conseguentemente il costo del Crediti verso clientela (262.110) 24.822 (237.288) Totale (262.110) 24.822 (237.288) credito del 2016 si è attestato all’1,40% rispetto allo 0,61% del 2015; 105,1 milioni quali rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (15,4 milioni nell’esercizio di raffronto10). L’importo si riferisce per 73 milioni non ricorrenti [di cui 53,6 milioni iscritti alla voce 130b) e 19,4 milioni alla voce 130d)] alla svalutazione della quota detenuta e dell’impegno al versamento (avvenuto in gennaio) nel Fondo Atlante; per 29 milioni, contabilizzati nel secondo trimestre, alle rettifiche su titoli obbligazionari e strumenti finanziari partecipativi rivenienti da posizioni di credito deteriorato; per 0,9 milioni alla svalutazione nel quarto trimestre delle azioni iscritte in seguito all’intervento (Schema Volontario) del FITD su CariCesena (non ricorrente); nonché per la parte rimanente a svalutazioni su fondi e partecipazioni, ma anche a riprese su crediti di firma e su impegni diversi; 0,8 milioni quali accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri, relativi principalmente a cause passive (-0,7 milioni) con diverse tipologie di controparti, a rischi su revocatorie (-0,4 milioni), 10 L’aggregato era stato alimentato principalmente dalle svalutazioni durevoli di strumenti detenuti nel portafoglio AFS: 13,6 milioni sulle obbligazioni bancarie subordinate della Popolare dell’Etruria e di Banca Marche sottoscritte negli anni 2005/2006; 1,5 milioni sulle quote O.I.C.R.; 0,4 milioni sulle azioni. 23* nonché a rilasci effettuati sulla base del venir meno del rischio che a suo tempo ne aveva determinato l’accantonamento (+0,3 milioni)11; 20,8 milioni quale utile netto dalla cessione di investimenti conseguito per 20,7 milioni (non ricorrenti) dalla dismissione dell’immobile storico sito a Milano in via della Moscova, un tempo sede della ex BPCI12. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 31.12.2016 Importi in migliaia di euro Accantonamenti netti ai fondi per rischi su revocatorie Accantonamenti netti ai fondi per bond in default Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Totale (384) 31.12.2015 pro-forma (925) (53) - (645) 7.032 264 (970) (818) 5.137 L’operatività corrente al lordo delle imposte ha pertanto dato luogo ad una perdita di 314,1 milioni, contro l’utile di 173,7 milioni conseguito nel 2015. Su base congiunturale, l’operatività corrente al lordo delle imposte ha avuto un risultato negativo di 153,4 milioni (+24,9 milioni nel corrispondente trimestre 2015), che si raffronta con i -16,6 milioni del periodo luglio-settembre 2016. L’esercizio evidenzia imposte positive sul reddito dell’operatività corrente per 129,1 milioni13, da ricondurre alla perdita lorda di esercizio, che include la voce dividendi parzialmente detassata ai fini fiscali. Al netto di tale componente, il carico fiscale è condizionato, ai fini IRES, dalla parziale indeducibilità degli interessi passivi (4%) e dalle spese, svalutazioni e accantonamenti fiscalmente indeducibili; impatti in parte mitigati dall’agevolazione ACE (“Aiuto alla Crescita Economica”) e dall’effetto dell’affrancamento fiscale della PPA allocata sul comparto crediti verso clientela in sede di fusione di BRE e BPCI in Capogruppo. L’incidenza dell’IRAP, ancorché la base imponibile dell’esercizio si sia attestata su valori negativi e l’ordinamento tributario italiano non consenta il riporto a nuovo delle perdite fiscali ai fini del tributo regionale, è risultata leggermente positiva per effetto dello stanziamento della fiscalità anticipata su accantonamenti operati sul personale in esodo, che diverranno fiscalmente rilevanti negli esercizi successivi. Infine in voci separate, presentate al netto delle imposte, vengono riepilogati gli impatti sul conto economico del Piano Industriale 2019/2020 (tutti oggetto di normalizzazione). Si ricorda che la crescita degli importi rispetto a quanto evidenziato in corso d’anno è da ricondurre all’incorporazione in Capogruppo delle prime due Banche Rete. In dettaglio: - oneri per esodi anticipati (72,7 milioni al netto di imposte per 35,9 milioni) riferiti agli esodi incentivati definiti con l’Accordo Sindacale dell’11 dicembre 2016. L’importo si riferisce a n. 209 dipendenti a libro matricola di UBI Banca, di cui 64 distaccati presso altre Società del Gruppo; - altre spese amministrative (15,7 milioni al netto di imposte per 7,6 milioni) per spese progettuali connesse allo sviluppo e alla realizzazione della Banca Unica; - impairment marchi (16,1 milioni al netto di imposte per 8 milioni) relativi ai marchi delle Banche Rete incorporate (il cui utilizzo potrà comunque avvenire in via opportunistica sulla Rete di punti operativi). Sulla base degli esiti dei periodici test di impairment condotti a fine esercizio, sono state inoltre operate rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo per 203,9 milioni (206,7 milioni lordi), riferite alla partecipazione nel Banco di Brescia. I dati pro-forma del 2015 evidenziavano 17,7 milioni 14 (al netto di 8,7 milioni di imposte) quali oneri per esodi anticipati iscritti a margine della sottoscrizione dell’Accordo Sindacale del 23 dicembre 2015. Della cifra complessiva facevano parte anche gli 0,3 milioni netti (0,4 milioni lordi) spesati a margine dell’Accordo Sindacale sottoscritto il 4 febbraio 2015 e relativo alla fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment. L’importo era stato contabilizzato dalla Capogruppo in quanto riferito a personale a libro matricola di UBI Banca e “distaccato” presso le Società coinvolte nell’operazione. 11 I rilasci netti iscritti nel 2015 per complessivi 5,1 milioni derivavano: per 1,1 milioni dalla ex B@nca 24-7 per il venir meno della casistica di rischio a cui erano associati e per circa 10 milioni alla ex Centrobanca, in relazione ad una causa passiva i cui presupposti si sono nel frattempo estinti; la voce accoglieva contestualmente gli accantonamenti destinati a fronteggiare eventuali cause passive di natura eterogenea con svariate tipologie di controparti. 12 Gli utili conseguiti nel 2015, pari a 1,9 milioni, si riferivano per 0,3 milioni all’adeguamento di prezzo intervenuto sulla cessione della ex UBI Assicurazioni (ora Cargeas Assicurazioni) del dicembre 2014, per 1,3 milioni ai residui della procedura di liquidazione volontaria della partecipata Coralis Rent e per 0,2 milioni (non ricorrenti) a plusvalenze sulla cessione di immobili. 13 Nel 2015 il prelievo impositivo era stato di 45,3 milioni e conteneva una componente non ricorrente di 25,6 milioni. UBI Banca era infatti addivenuta ad una transazione con l’Agenzia delle Entrate in merito a due filoni di contenzioso: le “preference shares” (il maggior rischio fiscale potenziale del Gruppo) e le operazioni cosiddette di “switch sportelli”. L’accordo transattivo, stipulato il 4 febbraio 2016, aveva previsto la chiusura di tutte le controversie in questione per tutte le annualità già accertate ed in corso di accertamento, tramite il pagamento delle imposte nella misura rideterminata dall’AdE e dei correlati interessi. L’impatto nel conto economico era stato calcolato una volta dedotti gli accantonamenti a presidio del rischio fiscale tempo per tempo stanziati in bilancio. 14 Benché tali oneri non siano più inclusi fra le componenti non ricorrenti, continuano ad essere evidenziati in una riga separata del conto economico al fine di consentire la continuità nell’analisi gestionale. 24* L’attività di intermediazione Al fine di consentire un confronto omogeneo, laddove possibile, la situazione al 31 dicembre 2015 riportata nelle tabelle è stata ricostruita per tenere conto dei volumi relativi a Banca Popolare Commercio e Industria e a Banca Regionale Europea. La raccolta Al 31 dicembre 2016, la raccolta diretta da clientela di UBI Banca totalizzava 46,8 miliardi, in contrazione del 14,6% rispetto ai 54,8 miliardi di fine 2015, mostrando un trend che ha contraddistinto tutto l’esercizio e che ha visto crescere solo i volumi retail a breve termine. Dai dettagli riportati nella tabella, emergono debiti verso la clientela pari a 16,2 miliardi dai precedenti 18,1 miliardi (-1,9 miliardi). A livello di singole forme tecniche, si evidenzia: • • • un aumento di 1,8 miliardi circa dei conti correnti e depositi liberi, per effetto del fenomeno generalizzato di crescita dei volumi di liquidità lasciata in giacenza, in un contesto di timore diffuso ad investire anche alla luce di remunerazioni molto contenute di alcuni prodotti storicamente alternativi al c/c e dei rischi percepiti relativamente al nuovo quadro normativo di tutela dei depositi; una diminuzione di 3,8 miliardi dei pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia in quanto fonte di approvvigionamento flessibile legata sia alla dimensione dei portafogli titoli sia alla liquidità disponibile, mantenutasi abbondante nel corso del 2016. A fine esercizio risultavano peraltro in essere operazioni di pronti contro termine con clientela ordinaria per 289 milioni (2,1 milioni a dicembre 2015); una riduzione di 0,1 miliardi dei finanziamenti-altri, principalmente costituiti dai fondi messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito degli interventi a sostegno delle PMI. Raccolta diretta da clientela 31.12.2016 Importi in migliaia di euro Conti correnti e depositi liberi Incidenza % 31.12.2015 pro-forma Incidenza % Variazioni in valore in % 15,3% 13.236.046 28,3% 11.481.361 21,0% 1.754.685 13.424 0,0% 9.195 0,0% 4.229 46,0% 2.853.108 6,1% 6.500.490 11,9% -3.647.382 -56,1% 2.564.250 5,5% 6.109.840 11,2% -3.545.590 -58,0% 2.268.259 4,8% 6.107.667 11,1% -3.839.408 -62,9% - altri 288.858 0,6% 390.650 0,7% -101.792 -26,1% Altri debiti 144.792 0,3% 139.039 0,2% 5.753 4,1% Depositi vincolati Finanziamenti - pronti contro termine passivi di cui: pct passivi con la CCG Totale debiti verso clientela (Voce 20 Passivo) 16.247.370 34,7% 18.130.085 33,1% -1.882.715 -10,4% Obbligazioni 30.554.714 65,3% 36.631.010 66,9% -6.076.296 -16,6% 13.727.318 29,3% 12.444.968 22,7% 1.282.350 10,3% 4.298.583 9,2% 2.539.326 4,6% 1.759.257 69,3% 9.428.735 20,1% 9.905.642 18,1% -476.907 -4,8% 14.173.290 30,3% 21.232.437 38,8% -7.059.147 -33,2% 474.275 1,0% 2.771.202 5,1% -2.296.927 -82,9% 2.654.106 5,7% 2.953.605 5,4% -299.499 -10,1% 12.661 0,0% 29.964 0,0% -17.303 -57,7% 30.567.375 65,3% 36.660.974 66,9% -6.093.599 -16,6% 46.814.745 100,0% 54.791.059 100,0% -7.976.314 -14,6% - obbligazioni sottoscritte da clientela istituzionale di cui: EMTN (*) Covered Bond - obbligazioni sottoscritte da clientela ordinaria di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca) - obbligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo (infragruppo) Altri titoli Totale titoli in circolazione (Voce 30 Passivo) Totale raccolta da clientela di cui: passività subordinate di cui: titoli subordinati di cui: EMTN subordinati 3.011.606 6,4% 2.851.838 5,2% 159.768 5,6% 2.243.191 4,8% 2.851.838 5,2% -608.647 -21,3% 768.415 1,6% - - 768.415 - (*) I corrispondenti valori nominali ammontano a 4.212 milioni al 31 dicembre 2016 (di cui 750 milioni nominali subordinati) e a 2.464 milioni al 31 dicembre 2015. 25* I titoli in circolazione sono scesi a 30,6 miliardi dai 36,7 miliardi di un anno prima, presentandosi costituiti da: Titoli EMTN (Euro Medium Term Notes) per 4,3 miliardi (+1,8 miliardi nell’anno), quotati sulla piazza di Dublino ed emessi da UBI Banca nell’ambito di un Programma con massimale di 15 miliardi di euro. Nel corso dei dodici mesi si sono registrate emissioni di “private placement” per complessivi 1.409 milioni nominali ed un’emissione pubblica di tipo subordinato per 750 milioni nominali (realizzata nel maggio 2016), a fronte di scadenze per 170 milioni nominali e riacquisti totali per 241 milioni nominali). Nel solo quarto trimestre, sempre in termini nominali, sono state collocate obbligazioni per 910 milioni a fronte di scadenze e riacquisti per 73 milioni complessivi. Lo stock in essere incorpora anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli; Obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) per 9,4 miliardi (-0,5 miliardi): nell’anno sono stati effettuati collocamenti per 1,5 miliardi nominali totali1, a fronte di scadenze per 1,94 miliardi nominali (1,75 miliardi riferiti a titoli giunti a maturazione, 138,8 milioni relativi al richiamo, il 22 novembre, di una delle due emissioni di tipo “amortising” stipulate con la BEI, mentre i rimanenti 50,5 milioni si riferiscono alle quote di ammortamento complessivamente maturate dai suddetti due titoli “amortising” (inclusa anche la quota riferita all’emissione richiamata, maturata il 19 novembre). Si ricorda che lo stock in essere incorpora anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli. Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”, garantito da mutui residenziali, di massimi 15 miliardi, UBI Banca ha attualmente in essere 9 Covered Bond per un valore nominale di 8,9 miliardi (al netto di ammortamenti per complessivi 236,2 milioni nominali)2 a fronte di un portafoglio segregato pari a 14,1 miliardi3. I titoli sono negoziati a Dublino. È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre “multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel Primo Programma (3,1 miliardi il portafoglio segregato a fine esercizio). Ad oggi il Programma, quotato sulla Borsa di Dublino, è stato utilizzato soltanto per emissioni self-retained4. La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria – per lo più obbligazioni destinate alla clientela delle Banche Rete, la cui emissione dal 2013 è stata accentrata in Capogruppo totalizzava 14,2 miliardi (-7,1 miliardi), presentandosi così composta: per 13,7 miliardi (18,5 miliardi a fine 2015, con un calo di 4,8 miliardi) da titoli emessi da UBI Banca: nei dodici mesi sono state realizzate emissioni per 2,5 miliardi nominali a fronte di scadenze per 6,1 miliardi nominali e da riacquisti per 1,3 miliardi nominali (dati comprensivi dell’operatività ex BPCI ed ex BRE). L’attività di collocamento, in rallentamento durante tutto l’esercizio e pressoché azzeratasi nel quarto trimestre, ha riflesso fattori di domanda, legati ai rendimenti storicamente al minimo (in un contesto di tassi interbancari negativi e rendimenti dei titoli governativi a breve/medio termine quasi nulli o negativi) che hanno reso meno appetibile per i clienti questa forma di investimento, ma anche una diversa offerta da parte della Banca in coerenza con gli orientamenti strategici del Piano 2019/2020; per 474 milioni dallo stock residuo di obbligazioni emesse dalla ex Centrobanca, in riduzione di 2,3 miliardi per effetto delle scadenze intercorse (i riacquisti sono ammontati a soli 2 milioni nominali). La raccolta obbligazionaria infragruppo, costituita dai prestiti sottoscritti da alcune Banche/Società del Gruppo a titolo di investimento della liquidità, si è attestata a circa 2,7 miliardi, in calo di 0,3 miliardi, includendo emissioni per 1,2 miliardi nominali e scadenze per 1,49 miliardi nominali. Relativamente infine alle passività subordinate, cresciute da 2,9 a 3 miliardi, si ricorda che nel maggio 2016 è stato emesso un titolo subordinato EMTN del valore nominale di 750 milioni nominali; nell’esercizio sono maturate quote di ammortamento per oltre 500 milioni e si sono registrate scadenze per 73,8 milioni di euro. 1 1 miliardo ad inizio settembre e due riaperture, per 0,25 miliardi ciascuna, in giugno ed in ottobre, dell’emissione da 750 milioni realizzata nell’ottobre 2015. 2 L’elenco è riportato nella Nota Integrativa, Parte E, Sezione 1. A valere sul medesimo Programma sono inoltre in essere tre emissioni self-retained per 2,25 miliardi nominali: una da 0,5 miliardi realizzata nel dicembre 2015, una seconda, da 1 miliardo, perfezionata a fine marzo 2016 ed una terza, da 750 milioni, conclusa nel giugno 2016. Il Covered Bond da 700 milioni emesso nel marzo 2014, con scadenza originaria nel marzo 2019, è stato cancellato nel mese di novembre. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. 3 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda. 4 Complessivamente 2,19 miliardi: due emissioni effettuate nel 2012 per 1,04 miliardi nominali totali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo maturate), un’emissione da 200 milioni realizzata nel marzo 2014, una quarta da 650 milioni finalizzata nel luglio 2015 e una quinta da 300 milioni conclusa nel giugno 2016. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. Le informazioni relative alla composizione del portafoglio segregato presso UBI Finance CB 2 sono riportate nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda. 26* Nella tabella sono riepilogate le scadenze dei titoli obbligazionari in essere a fine esercizio. Scadenze dei titoli obbligazionari di UBI Banca in essere al 31 dicembre 2016 2017 Importi nominali in milioni di euro Obbligazioni clientela ordinaria Obbligazioni clientela istituzionale di cui: EMTN Covered bond Totale 3.314 2.086 1.063 1.023 5.400 2018 2019 5.161 1.397 1.374 23 6.558 4.574 2.023 1.000 1.023 6.597 2020 723 1.548 25 1.523 2.271 2021 114 1.023 1.023 1.137 Anni successivi 5.010 750 4.260 5.010 Totale 13.886 13.087 4.212 8.875 26.973 La raccolta indiretta e il risparmio gestito Raccolta indiretta da clientela ordinaria Incidenza % 31.12.2016 Importi in migliaia di euro 31.12.2015 pro-forma Incidenza % Variazioni in valore in % In amministrazione 6.124.013 33,3% 6.542.768 37,4% -418.755 -6,4% Risparmio gestito 12.250.894 66,7% 10.935.330 62,6% 1.315.564 12,0% 1.422.771 7,7% 1.448.424 8,3% -25.653 -1,8% 291.157 1,6% 311.175 1,8% -20.018 -6,4% Gestioni di Patrimoni Mobiliari di cui: GPF Fondi Comuni di Investimento e Sicav 7.012.910 38,2% 6.077.454 34,8% 935.456 15,4% Polizze assicurative e fondi pensione 3.815.213 20,8% 3.409.452 19,5% 405.761 11,9% 3.815.213 20,8% 3.377.888 19,3% 437.325 12,9% 18.374.907 100,0% 17.478.098 100,0% 896.809 5,1% di cui: Polizze assicurative Totale A fine anno la raccolta indiretta di UBI Banca si attestava a 18,4 miliardi di euro, in aumento di 0,9 miliardi nei dodici mesi. Come si evince dalla tabella, nel 2016 la dinamica della raccolta indiretta è stata alimentata principalmente dal risparmio gestito. In coerenza con le previsioni strategiche di progressiva conversione della raccolta obbligazionaria in prodotti di investimento e assicurativi, il relativo stock ha sfiorato i 12,3 miliardi – equivalenti al 66,7% dell’aggregato totale – evidenziando una crescita di 1,3 miliardi su base annua. Tale progresso è stato sostenuto in primis dai Fondi Comuni di Investimento e Sicav, saliti a 7 miliardi (+0,9 miliardi), grazie anche agli esiti dei collocamenti di alcuni nuovi prodotti di UBI Pramerica e UBI Sicav effettuati nel corso dell’anno 5 . Alla positiva evoluzione hanno contribuito anche le Polizze assicurative, in aumento a 3,8 miliardi di euro (+0,4 miliardi), in linea con il favorevole trend del comparto assicurativo. Per contro, le Gestioni di Patrimoni Mobiliari si sono mantenute sostanzialmente stabili a 1,4 miliardi. La raccolta in amministrazione – pari a 6,1 miliardi (-0,4 miliardi nei dodici mesi) – ha risentito degli effetti delle quotazioni, ma anche dei movimenti di ricomposizione dei portafogli della clientela verso gli strumenti di risparmio gestito. 5 Per maggiori dettagli relativi ai collocamenti complessivamente effettuati dal Gruppo si veda il capitolo “La raccolta indiretta e il risparmio gestito” della Relazione sulla gestione consolidata. 27* Gli impieghi L’evoluzione del portafoglio crediti Composizione dei crediti verso clientela 31.12.2016 Importi in migliaia di euro Incidenza % 31.12.2015 pro-forma di cui deteriorate Incidenza % Variazioni di cui deteriorate in valore in % Conti correnti 3.457.680 9,3% 282.728 3.415.207 8,8% 392.345 42.473 1,2% Pronti contro termine attivi Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 1.878.364 5,1% - 1.169.090 3,0% - 709.274 60,7% 23.343.482 62,9% 1.962.381 22.339.256 57,2% 2.261.159 1.004.226 4,5% 693.125 1,9% 51.135 837.885 2,1% 91.326 -144.760 -17,3% 29 0,0% - 6.054 0,0% - -6.025 -99,5% 7.627.364 20,5% 153.402 11.155.601 28,6% 216.571 -3.528.237 -31,6% Factoring Altre operazioni Titoli di debito di cui: titoli strutturati altri titoli di debito Totale crediti verso clientela di cui: infragruppo verso controparti esterne al Gruppo 111.340 0,3% - 111.344 0,3% - -4 0,0% 110.086 0,3% - 110.091 0,3% - -5 0,0% 1.254 0,0% - 1.253 0,0% - 1 0,1% 2.961.401 2.449.646 37.111.384 100,0% 39.034.437 100,0% -1.923.053 -4,9% 10.137.153 27,3% 10.362.915 26,5% -225.762 -2,2% 26.974.231 72,7% 28.671.522 73,5% -1.697.291 -5,9% A fine 2016, gli impieghi della Capogruppo si attestavano a 37,1 miliardi di euro, in flessione di 1,9 miliardi rispetto ai 39 miliardi di fine 2015 (-4,9%). L’evoluzione del portafoglio riflette: una contrazione dei finanziamenti verso le Società del Gruppo (-0,2 miliardi), integralmente riferibile al primo semestre a fronte di un parziale recupero nella seconda parte dell’anno. In dettaglio, a fine dicembre UBI Leasing e UBI Factor erano destinatarie di crediti rispettivamente per 6,1 miliardi e 2,4 miliardi6, equivalenti al 22,9% degli impieghi, con un incremento complessivo nell’anno di 0,3 miliardi, sintesi di una sostanziale stabilità per UBI Leasing e di una modesta ripresa per UBI Factor nell’ultima parte dell’anno (+0,3 miliardi nei dodici mesi; +0,2 miliardi nel quarto trimestre). A dicembre 2015 verso le due Società erano in essere crediti rispettivamente per 6,1 miliardi e 2,1 miliardi, equivalenti al 21,1% del totale. In chiusura d’anno i prestiti concessi a Prestitalia – Società specializzata nell’attività di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio/pensione (CQS) – erano pari a 1,1 miliardi, rappresentati per 0,7 miliardi da “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” e per 0,4 miliardi da operazioni a breve termine. L’esposizione risulta in calo di 0,4 miliardi nei dodici mesi, quale effetto di una ricomposizione dei finanziamenti, dalle forme a m/l termine verso quelle a più breve scadenza, operata nel secondo trimestre in coerenza con l’evoluzione attesa per gli impieghi verso la clientela della Società; il trend di alcune esposizioni di origine tecnica, quali quelle nei confronti della CCG, soggette per loro natura ad una certa variabilità nel corso dell’anno. A fine esercizio, l’operatività ordinaria con la CCG totalizzava 269 milioni, in riduzione di 965 milioni nei dodici mesi per effetto di significative flessioni nel primo e nel terzo trimestre, a fronte di una sostanziale stabilità negli ultimi mesi dell’anno. In termini di forme tecniche, la dinamica annua è stata determinata sia dalla riduzione dei p/t attivi (in essere per 121 milioni a dicembre 2016 e per 770 milioni a fine 2015), sia dal calo delle marginazioni richieste a garanzia dei p/t passivi su titoli di Stato italiani 7 incluse tra le “Altre operazioni” (- 316 milioni). Considerando invece il solo quarto trimestre, si è rilevata una modesta ripresa dei p/t attivi (+115 milioni) – azzeratisi a settembre – che ha più che compensato la riduzione delle marginazioni (-88 milioni). 6 Il sostegno ad UBI Leasing viene fornito principalmente nella forma tecnica dei mutui, delle altre operazioni a breve termine e dei pronti contro termine attivi, mentre in via residuale viene finanziata anche attraverso aperture di credito in c/c. Il finanziamento ad UBI Factor è tutto a breve termine (c/c e altre operazioni). 7 Le marginazioni richieste sono correlate all’andamento medio dei volumi dei p/t di finanziamento. 28* Dal punto di vista delle forme tecniche la tabella mostra le seguenti principali evidenze: • i pronti contro termine, pari a 1,9 miliardi, hanno registrato una variazione di +0,7 miliardi nei dodici mesi quale riflesso dell’andamento contrapposto tra la diminuita operatività con la CCG (-0,65 miliardi) e l’incremento di 1,35 miliardi ascrivibile ad UBI Leasing. Nel terzo trimestre la Società ha infatti stipulato nuove operazioni per 1,75 miliardi aventi quale sottostante i titoli stanziabili emessi nell’ambito della cartolarizzazione interna UBI SPV Lease 2016, dopo l’azzeramento dell’attività nel secondo trimestre in seguito all’estinzione anticipata della cartolarizzazione interna precedentemente in essere; • i mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine, sono saliti a 23,3 miliardi, con un aumento di 1 miliardo su base annua che incorpora: una ristrutturazione degli impieghi di UBI Leasing dalle forme a breve termine verso quelle a più lunga scadenza (+2 miliardi); una riduzione dei prestiti concessi a Prestitalia per la già citata ricomposizione (-0,8 miliardi); la progressiva contrazione del portafoglio della ex B@nca 24-7, stante il carattere di residualità dell’attività; un andamento marginalmente positivo degli impieghi verso la clientela dell’ex Centrobanca e delle due Banche Rete incorporate; • le altre operazioni, scese a 7,6 miliardi, risultano in contrazione di 3,5 miliardi, risentendo in via prioritaria della sopra indicata rimodulazione dei finanziamenti di UBI Leasing. Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”, la segnalazione di dicembre 2016 redatta in base alle disposizioni previste dalla disciplina di Basilea 38 in vigore dal 1° gennaio 2014, evidenziava per UBI Banca 4 esposizioni, per cassa e firma, d’importo pari o superiore al 10% del capitale ammissibile per complessivi 66,5 miliardi di euro. In dettaglio: • • • • Grandi esposizioni Importi in migliaia di euro Numero posizioni Esposizione di cui infragruppo Posizioni di rischio 31.12.2016 4 66.451.402 46.739.281 2.399 1.746 46,8 miliardi verso Società consolidate; 15,2 miliardi nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze principalmente per gli investimenti in titoli di Stato della Capogruppo ed in via residuale per le attività fiscali correnti ed anticipate; 3 miliardi riferibili all’operatività complessiva con la CCG; 1,5 miliardi attinenti ai nuovi investimenti in titoli del Tesoro degli Stati Uniti d’America. di cui infragruppo Anche in ragione dell’applicazione di un fattore di ponderazione pari a zero ai rapporti con lo Stato valorizzati in euro, l’effettiva esposizione al rischio della Capogruppo dopo le ponderazioni risultava pari a 2,4 milioni e con un’incidenza sul capitale ammissibile del tutto marginale (le banche appartenenti ai gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del capitale ammissibile). Per quanto riguarda infine le garanzie rilasciate alla clientela, in chiusura d’anno esse ammontavano a 4,12 miliardi di euro e si presentavano costituite da: • fidejussioni di natura finanziaria per 2,64 miliardi, destinate per circa il 54% alle Società del Gruppo e il restante 46% alla clientela ordinaria; • garanzie di natura commerciale per 1,48 miliardi. La rischiosità A fine anno le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni – pari a 3,9 miliardi – si presentavano in flessione rispetto ai 4,2 miliardi di dicembre 2015 (-263,1 milioni; -6,3%), avendo beneficiato, da un lato, delle cessioni di crediti deteriorati effettuate in corso d’anno (per un valore contabile lordo di circa 66 milioni) e, dall’altro, degli stralci relativi a procedure concorsuali ancora aperte (c.d. write-off) effettuati in coerenza con le policy adottate negli anni dal Gruppo e confermate dalle linee guida elaborate dalla BCE9. Al netto delle rettifiche di valore, i crediti deteriorati – riferibili per oltre l’80% ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” – ammontavano a 2,5 miliardi di euro, 8 Circolari Banca d’Italia 285 e 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti. 9 “Draft guidance to banks on non performing loans” settembre 2016. 29* in riduzione di 511,8 milioni rispetto a dicembre 2015 (-17,3%). Tale evoluzione si è resa possibile in virtù della flessione degli stock lordi, ma anche delle significative rettifiche contabilizzate nel secondo trimestre, in linea con le previsioni del Piano Industriale 2019/2020. Nonostante l’andamento riflessivo del portafoglio prestiti, l’incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale dei crediti è scesa al 10,15% in termini lordi (10,38% a fine 2015) e al 6,60% in termini netti (7,59%). Quale effetto delle maggiori rettifiche operate nell’esercizio, il grado di copertura dei crediti deteriorati è migliorato nei dodici mesi dal 29,33% al 37,63%, riflettendo un generalizzato aumento per tutte le categorie (in primis sofferenze ed inadempienze probabili), mentre la copertura dei bonis, strutturalmente inferiore al dato medio di Gruppo per le peculiarità operative di UBI Banca, è rimasta stabile allo 0,33% (0,34% a fine 2015). Crediti verso clientela al 31 dicembre 2016 Esposizione lorda Importi in migliaia di euro Crediti deteriorati - Sofferenze - Inadempienze probabili - Esposizioni scadute/sconfinate Crediti in bonis (10,15%) (5,48%) (4,59%) (0,08%) 3.927.470 2.119.766 1.774.867 32.837 (89,85%) Totale Rettifiche di valore Valore di bilancio Grado di copertura (*) 1.477.824 1.061.657 413.912 2.255 (6,60%) (2,85%) (3,67%) (0,08%) 2.449.646 1.058.109 1.360.955 30.582 37,63% 50,08% 23,32% 6,87% 34.775.806 114.068 (93,40%) 34.661.738 0,33% 38.703.276 1.591.892 37.111.384 4,11% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale. Crediti verso clientela al 31 dicembre 2015 pro-forma Esposizione lorda Importi in migliaia di euro Crediti deteriorati - Sofferenze - Inadempienze probabili - Esposizioni scadute/sconfinate Crediti in bonis (10,38%) (4,95%) (5,22%) (0,21%) 4.190.535 2.001.023 2.106.825 82.687 (89,62%) Totale Rettifiche di valore Valore di bilancio Grado di copertura (*) 1.229.134 856.661 367.466 5.007 (7,59%) (2,93%) (4,46%) (0,20%) 2.961.401 1.144.362 1.739.359 77.680 29,33% 42,81% 17,44% 6,06% 36.195.918 122.882 (92,41%) 36.073.036 0,34% 40.386.453 1.352.016 39.034.437 3,35% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale. (*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Limitatamente alle sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale. Nelle tabelle che seguono si riportano le esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2016 e la dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel corso dell’esercizio. Esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2016 (Forbearance) Esposizione lorda Importi in migliaia di euro Esposizioni Deteriorate - Sofferenze - Inadempienze probabili - Esposizioni scadute/sconfinate (61,04%) (10,83%) (49,71%) (0,50%) Esposizioni non Deteriorate (38,96%) Totale 1.271.464 225.645 1.035.286 10.533 Rettifiche di valore Valore di bilancio 313.768 82.410 230.685 673 (54,54%) (8,16%) (45,82%) (0,56%) 811.390 13.138 (45,46%) 2.082.854 326.906 Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale. (*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. 30* 957.696 143.235 804.601 9.860 Grado di copertura (*) 24,68% 36,52% 22,28% 6,39% 798.252 1,62% 1.755.948 15,70% Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2016 Inadempienze Sofferenze Importi in migliaia di euro Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2016 probabili Esposizioni scadute Totale 2.001.023 2.106.825 82.687 4.190.535 Variazioni in aumento ingressi da esposizioni in bonis trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate altre variazioni in aumento 549.537 15.265 472.604 61.668 588.519 268.324 122.069 198.126 108.949 103.567 96 5.286 1.247.005 387.156 594.769 265.080 Variazioni in diminuzione uscite verso esposizioni in bonis cancellazioni incassi realizzi per cessioni perdite da cessione trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate altre variazioni in diminuzione -430.794 -992 -271.954 -134.445 -7.656 -8.623 -7.124 - -920.477 -75.375 -15.609 -364.069 -465.424 - -158.799 -18.291 -18.287 -122.221 - -1.510.070 -94.658 -287.563 -516.801 -7.656 -8.623 -594.769 - 2.119.766 1.774.867 32.837 3.927.470 Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2016 L’operatività sul mercato interbancario La posizione interbancaria netta di UBI Banca al 31 dicembre 2016 si presentava negativa per 9,2 miliardi, rispetto ai -4,5 miliardi dell’esercizio precedente, scontando, da un lato, l’effetto del ridimensionamento del saldo positivo infragruppo, sceso a 1,8 miliardi, anche per il venir meno dell’operatività precedentemente in essere con le due Banche Rete incorporate, dall’altro lato, un ampliamento del saldo negativo verso controparti esterne, salito a -10,9 miliardi (comprensivo delle operazioni di finanziamento TLTRO II per 10 miliardi) dai precedenti -7,9 miliardi. Mercato interbancario 31.12.2016 Importi in migliaia di euro Crediti verso banche di cui: - crediti verso Banche Centrali - infragruppo di cui: titoli infragruppo 31.12.2015 pro-forma Variazioni in valore in % 12.254.559 11.307.287 947.272 8,4% 667.144 10.446.424 4.615.575 375.735 9.757.566 4.731.861 291.409 688.858 -116.286 77,6% 7,1% -2,5% Debiti verso banche di cui: - debiti verso Banche Centrali - infragruppo 21.415.235 15.820.292 5.594.943 35,4% 9.993.625 8.657.799 8.106.441 6.336.081 1.887.184 2.321.718 23,3% 36,6% Posizione interbancaria netta -9.160.676 -4.513.005 4.647.671 103,0% 1.788.625 -10.949.301 3.421.485 -7.934.490 -1.632.860 3.014.811 -47,7% 38,0% -1.622.820 -203.784 1.419.036 n.s. di cui: infragruppo banche esterne al Gruppo Posizione interbancaria netta escluse Banche Centrali e operatività infragruppo Come si evince dalla tabella, non considerando i saldi verso la Banca Centrale Europea e le Banche controllate, la posizione interbancaria netta di UBI Banca si confermava negativa e in crescita a -1,6 miliardi, dai -0,2 miliardi di fine 2015. In base alla configurazione organizzativa che vede UBI Banca svolgere un ruolo di indirizzo e di coordinamento per l’intero Gruppo bancario, l’operatività infragruppo ha sempre avuto una rilevanza strategica nell’ambito dell’attività complessiva, assicurata proprio dalla gestione accentrata della liquidità, nonché dalla regolazione dei flussi intercompany. Il regolamento attuativo del documento di Policy a presidio dei Rischi Finanziari prevede che la composizione dell’attivo e del passivo con controparti bancarie delle Banche/Società del Gruppo sia costituita esclusivamente da rapporti con la Capogruppo; solo quest’ultima può effettuare collocamenti sul mercato con controparti istituzionali. In deroga a tale principio, non è prevista la gestione della liquidità in esclusiva con la Capogruppo per UBI Leasing, UBI Factor e per UBI Banca International (della quale peraltro è stata annunciata la cessione). Al Consiglio di 31* Gestione della Capogruppo spetta la definizione delle specifiche modalità di gestione della liquidità per le Società sopracitate. Con la finalizzazione della Banca Unica tale ruolo non si esaurirà, ma si ridimensioneranno fortemente i volumi interessati. I crediti verso banche a fine anno totalizzavano 12,3 miliardi costituiti per 0,7 miliardi dalle disponibilità verso Banche Centrali per il conto accentrato della Riserva Obbligatoria (+0,3 miliardi 10 ) e da esposizioni verso altre banche per 11,6 miliardi (dei quali 10,4 miliardi infragruppo). A livello di forme tecniche, si sono registrate le seguenti dinamiche: - un incremento (+1,9 miliardi) degli “altri finanziamenti” a 5,7 miliardi, principalmente riconducibile all’aumento della voce “altri” (+1,4 miliardi) a 4,6 miliardi (di cui 4,1 miliardi infragruppo) che riflette l’attività svolta dalla Capogruppo a favore delle Banche Rete con riguardo alle erogazioni alla clientela a valere sul plafond TLTRO; la voce relativa ai pronti contro termine, totalmente di natura infragruppo, risulta aumentata a 1,1 miliardi (+0,5 miliardi) e si riferisce ai titoli emessi nell’ambito della nuova cartolarizzazione interna multioriginator, UBI SPV Group 2016, che ha coinvolto le Banche Rete del Gruppo; - una modesta contrazione (-0,1 miliardi) dei titoli di debito, totalmente di natura infragruppo, scesi a 4,6 miliardi: sono qui contabilizzati i prestiti delle Banche Rete sottoscritti dalla Capogruppo per veicolare la liquidità raccolta tramite l’accentramento delle emissioni obbligazionarie; - un drastico calo (-1,2 miliardi) dell’aggregato dei conti correnti e dei depositi vincolati, complessivamente pari a 1,3 miliardi: mentre i primi, scesi a 0,7 miliardi dai precedenti 1,3 miliardi, comprendono per la quasi totalità rapporti con controparti terze, i secondi, pari a 0,6 miliardi (1,2 miliardi a fine 2015) risultano essenzialmente composti da depositi intercompany. Crediti verso banche: composizione 31.12.2016 Importi in migliaia di euro Incidenza % 31.12.2015 pro-forma Incidenza % Variazioni in valore in % Crediti verso Banche Centrali Riserva obbligatoria 667.144 667.144 5,4% 5,4% 375.735 375.735 3,3% 3,3% 291.409 291.409 77,6% 77,6% Crediti verso banche Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Altri finanziamenti 11.587.415 681.966 604.726 5.685.148 1.079.846 4.605.302 4.615.575 94,6% 5,6% 4,9% 46,4% 8,8% 37,6% 37,7% 10.931.552 1.255.220 1.192.168 3.752.303 553.405 3.198.898 4.731.861 96,7% 11,2% 10,5% 33,2% 4,9% 28,3% 41,8% 6,0% -45,7% -49,3% 51,5% 95,1% 45.026 4.570.549 0,4% 37,3% 45.025 4.686.836 0,4% 41,4% 655.863 -573.254 -587.442 1.932.845 526.441 1.406.404 -116.286 1 -116.287 12.254.559 100,0% 11.307.287 100,0% 947.272 8,4% - pronti contro termine attivi - altri Titoli di debito - titoli strutturati (*) - altri titoli di debito Totale 44,0% -2,5% 0,0% -2,5% (*) Trattasi di titoli aventi nella maggior parte dei casi un'opzione call di rimborso anticipato La raccolta da banche, salita a 21,4 miliardi, è rappresentata per 10 miliardi circa11 dal debito con la Banca Centrale Europea, unicamente costituito dal finanziamento TLTRO II assegnato ad UBI nell’asta del 29 giugno 2016 e avente scadenza il 24 giugno 2020. A fine 2015 erano invece presenti 8,1 miliardi acquisiti nelle aste TLTRO del 17 dicembre 2014 (3,2 miliardi), del 25 marzo 2015 (2,9 miliardi) e del 24 settembre 2015 (2 miliardi), rimborsati anticipatamente in data 29 giugno 2016. I debiti verso altre banche si sono portati a 11,4 miliardi con una variazione nell’anno di +3,7 miliardi, così originata: - un aumento di circa 1 miliardo dei conti correnti e depositi liberi a 3,1 miliardi, di cui 2,5 miliardi riferiti alle giacenze intercompany in relazione, da un lato, alla già citata cartolarizzazione interna multioriginator (a fronte della cessione dei titoli senior da parte delle Banche Rete UBI infatti versa la corrispettiva liquidità sui conti correnti intercompany) e, dall’altro lato, all’eccesso di liquidità presente nelle Società stesse (riveniente dal rinnovo parziale delle obbligazioni in scadenza sottoscritte dalla clientela); 10 Si ricorda che le variazioni del dato puntuale sono fisiologiche e dipendenti dalle strategie di gestione del saldo, tenuto conto dei vincoli relativi alla giacenza media da rispettare nel periodo di riferimento. Il Gruppo mantiene di norma una giacenza media in linea con quella dovuta. 11 Il dato contabile è comprensivo del rateo interessi e dell’eventuale costo della copertura. 32* - una crescita di 1,5 miliardi dei depositi vincolati, quasi totalmente riconducibili alle controparti interne al Gruppo: la liquidità delle Banche Rete viene in parte impiegata su questa forma tecnica, in quanto offre una remunerazione maggiore rispetto al conto corrente; un significativo incremento (+1,3 miliardi) dei finanziamenti, saliti a 2,4 miliardi e costituiti per 1,7 miliardi da pronti contro termine passivi (per 1,4 miliardi stipulati con controparti esterne e per 0,3 miliardi con controparti interne): si ricorda che a partire da inizio anno UBI Banca ha fatto crescente ricorso ai p/t per la strutturazione di alcune operazioni aventi come sottostante gli investimenti in US Treasury e titoli governativi dei Paesi emergenti effettuati nel corso dell’esercizio. I restanti 661 milioni, al netto delle quote di ammortamento maturate nell’anno, sono riferiti per la quasi totalità a finanziamenti in essere con la BEI (655 milioni) destinati al sostegno a medio/lungo termine delle PMI. Debiti verso banche: composizione 31.12.2016 Importi in migliaia di euro Incidenza % 31.12.2015 pro-forma Incidenza % Variazioni in valore in % Debiti verso Banche Centrali 9.993.625 46,7% 8.106.441 51,2% 1.887.184 23,3% Debiti verso Banche Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Finanziamenti: - pronti contro termine passivi - altri Altri debiti 11.421.610 3.122.504 5.842.964 2.407.723 1.746.904 660.819 53,3% 14,6% 27,3% 11,2% 8,2% 3,0% 7.713.851 2.167.776 4.357.717 1.127.543 387.291 740.252 48,8% 13,7% 27,5% 7,1% 2,4% 4,7% 3.707.759 954.728 1.485.247 1.280.180 1.359.613 -79.433 48,1% 44,0% 34,1% 113,5% 351,1% -10,7% 48.419 0,2% 60.815 0,5% -12.396 -20,4% 21.415.235 100,0% 15.820.292 100,0% 5.594.943 35,4% Totale *** Il prospetto “Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole”, riportato nella Parte H della Nota Integrativa, evidenzia il ruolo di UBI Banca quale datore netto ovvero prenditore netto di fondi nei confronti delle Banche del Gruppo, tenuto conto anche dell’eventuale sottoscrizione di titoli infragruppo. Al 31 dicembre 2016 il saldo interbancario netto della Capogruppo è risultato positivo verso: Banco di Brescia (2,3 miliardi), Banca Popolare di Ancona (1,8 miliardi), Banca di Valle Camonica (0,6 miliardi) e Banca Popolare di Bergamo (0,4 miliardi). Si presentava invece negativo nei confronti di: UBI Banca International (-1,1 miliardi), IW Bank12 (-0,7 miliardi), Banca Carime12 (-1,5 miliardi). *** Per quanto riguarda la riserva di liquidità rappresentata dai titoli rifinanziabili presso la Banca Centrale Europea, il relativo dettaglio trova illustrazione nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale pertanto si rimanda. Per ulteriori informazioni in merito alla gestione del rischio liquidità si veda anche la Nota Integrativa Consolidata, Parte E, Sezione 3. 12 Al 31 dicembre 2016, l’esposizione debitoria di UBI Banca verso IW Bank e Banca Carime era inoltre costituita da titoli in circolazione sottoscritti dalle due Banche rispettivamente per 1,6 miliardi e per 1,1 miliardi. 33* L’attività finanziaria Al fine di consentire un confronto omogeneo, laddove possibile, la situazione al 31 dicembre 2015 riportata nelle tabelle è stata ricostruita per tenere conto dei volumi relativi a Banca Popolare Commercio e Industria e a Banca Regionale Europea. Al 31 dicembre 2016 le attività finanziarie di UBI Banca totalizzavano 17,8 miliardi di euro, dai 20,2 miliardi a fine 2015. Escludendo le passività finanziarie, pari a 0,9 miliardi, le attività finanziarie nette si attestavano a 16,9 miliardi (19,6 miliardi un anno prima). Dalla tabella di dettaglio emergono, anno su anno, le seguenti variazioni di rilievo: una diminuzione del 38,7% a 9,4 miliardi del portafoglio AFS; una consistenza del portafoglio HTM più che raddoppiata a 7,3 miliardi; una significativa riduzione dell’incidenza dei titoli di Stato italiani che, al 31 dicembre 2016, rappresentavano il 73,7% delle attività finanziarie per un importo pari a 13,1 miliardi. Attività/passività finanziarie 31.12.2015 pro-forma 31.12.2016 Importi in migliaia di euro Attività finanziarie detenute per la negoziazione Valore di bilancio Incidenza % Valore di bilancio Variazioni Incidenza % in valore in % 808.081 4,5% 1.072.136 5,3% -264.055 -24,6% di cui: contratti derivati finanziari 695.953 3,9% 600.951 3,0% 95.002 15,8% Attività finanziarie valutate al fair value 188.449 1,1% 196.034 1,0% -7.585 -3,9% 9.447.492 53,2% 15.407.443 76,5% -5.959.951 -38,7% Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Attività finanziarie (a) di cui: - titoli di debito di cui: titoli di Stato italiani 7.327.544 41,2% 3.494.547 17,2% 3.832.997 109,7% 17.771.566 100,0% 20.170.160 100,0% -2.398.594 -11,9% 16.615.667 93,5% 19.154.978 95,0% -2.539.311 -13,3% 13.103.926 73,7% 18.257.130 90,5% -5.153.204 -28,2% - titoli di capitale 226.743 1,3% 241.801 1,2% -15.058 -6,2% - quote O.I.C.R. 233.203 1,3% 172.430 0,8% 60.773 35,2% Passività finanziarie di negoziazione (b) di cui: contratti derivati finanziari Attività finanziarie nette (a-b) 881.981 100,0% 608.568 100,0% 273.413 44,9% 881.981 100,0% 608.568 100,0% 273.413 44,9% 16.889.585 19.561.592 -2.672.007 -13,7% L’esercizio si è contraddistinto per l’esecuzione della manovra, avviata sul finire del 2015, di progressivo alleggerimento dei governativi italiani – pur mantenendo una consistenza ottimale ai fini della gestione della liquidità – nell’ambito di una più ampia ricomposizione e diversificazione degli investimenti. Questi i principali interventi realizzati nel corso del 2016: Portafoglio AFS: una riduzione netta dei titoli di Stato italiani per circa 4,3 miliardi di euro nominali; il passaggio, intervenuto nel quarto trimestre, di 3,3 miliardi di euro nominali di BTP al portafoglio HTM; l’acquisto di Treasury americani per 1,6 miliardi di dollari nominali; l’investimento netto in titoli di debito Corporate per 200 milioni di euro nominali; l’acquisto, al netto delle vendite, di titoli governativi dei Paesi emergenti per 200 milioni di dollari nominali; l’assunzione di una posizione in Bonos spagnoli per 750 milioni di euro nominali; Portafoglio HFT: una diminuzione netta dei titoli di Stato italiani per 295 milioni di euro nominali; Portafoglio HTM: il passaggio, sopra citato, di 3,3 miliardi di euro nominali di BTP dal portafoglio AFS nell’ambito di una riqualificazione gestionale nonché contabile di parte del portafoglio stesso al fine di ridurre la volatilità della riserva patrimoniale, in ottica di contenimento della credit sensitivity. 34* Con un’accelerazione rispetto agli obiettivi del Piano Industriale (portafoglio gestionale totale, escluse partecipazioni e derivati di copertura, a 13 miliardi nel 2020, con un’incidenza dei titoli di Stato italiani del 46%), il peso dei titoli governativi italiani continuerà a ridursi nei prossimi esercizi: già a gennaio/inizio febbraio 2017 si sono perfezionate vendite di BTP per 680 milioni nominali e un nuovo investimento in Bonos spagnoli per 300 milioni di euro nominali. Le Attività finanziarie disponibili per la vendita Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available For Sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore intervenuta nel periodo viene rilevata a conto economico con rigiro contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente iscritta a patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a conto economico se riferiti a titoli di debito. Le eventuali riduzioni al di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione 31.12.2015 pro-forma 31.12.2016 L1 Importi in migliaia di euro Titoli di debito L2 Valore di bilancio L3 L1 L2 Variazioni L3 Valore di bilancio in valore in % 9.014.846 157.437 8.912 9.181.195 14.863.755 313.310 17.640 15.194.705 -6.013.510 -39,6% 5.671.259 - - 5.671.259 14.189.211 154.582 - 14.343.793 -8.672.534 -60,5% Titoli di capitale 12.091 - 137.228 149.319 2.345 - 163.301 165.646 -16.327 -9,9% Quote O.I.C.R. 25.841 25.608 65.529 116.978 12.406 34.686 - 47.092 69.886 148,4% di cui: titoli di Stato italiani Finanziamenti Totale - - - - - - - - - 9.052.778 183.045 211.669 9.447.492 14.878.506 347.996 180.941 15.407.443 -5.959.951 -38,7% La voce presenta a fine 2016 un saldo di 9,5 miliardi, in diminuzione di quasi 6 miliardi nei dodici mesi. La tabella mostra come il decremento intervenuto sia pressoché totalmente riconducibile alla dinamica dei titoli di debito, scesi a 9,2 miliardi dai precedenti 15,2 miliardi (-6 miliardi). Nello specifico, i titoli di Stato italiani (5,7 miliardi) sono stati interessati nell’esercizio da una riduzione di 8,7 miliardi, in seguito a vendite/rimborsi netti per 4,3 miliardi nominali e al passaggio al portafoglio HTM di BTP per 3,3 miliardi nominali, così riassumibili per trimestre: - - nel primo trimestre, vendite per 650 milioni nominali alle quali si è accompagnata una manovra di switch che ha riguardato titoli per un valore nominale di 1 miliardo (cessione di BTP scadenza 2021/2022 e acquisto di titoli della medesima tipologia con maturazione nel 2023); nel secondo trimestre, una diminuzione netta di 1,3 miliardi nominali (in seguito a vendite per 1,7 miliardi nominali e acquisti per 400 milioni nominali); nel terzo trimestre, vendite/rimborsi per 950 milioni nominali derivanti dalla cessione di un BTP del valore nominale di 800 milioni e dalla scadenza di un altro BTP del valore nominale di 150 milioni; nel quarto trimestre, vendite di BTP per 1,355 miliardi nominali ed il passaggio di BTP per 3,335 miliardi nominali al portafoglio HTM. Si precisa che le variazioni espresse nelle tabelle tengono conto delle valorizzazioni contabili di fine periodo. Gli altri titoli di debito, pari a 3,5 miliardi, risultano invece incrementati su base annua di 2,7 miliardi, in seguito all’acquisto di Treasury americani per nominali 1,6 miliardi di dollari1, di titoli corporate investment grade per nominali 200 milioni di euro netti2, di titoli governativi dei Paesi emergenti per nominali 200 milioni di dollari netti, diversificati e frammentati a livello di 1 600 milioni di dollari nel primo trimestre, 500 milioni nel secondo trimestre ed ulteriori 500 milioni nel quarto trimestre. 2 350 milioni acquistati nel secondo trimestre, 150 milioni venduti nel terzo trimestre. 35* importo (investimento del secondo trimestre), nonché di Bonos spagnoli per 750 milioni di euro nominali, contabilizzati nell’ultimo trimestre. In contropartita, si sono registrate vendite/rimborsi marginali, pari a 0,1 miliardi, di titoli Corporate relativi al portafoglio della ex Centrobanca. I titoli di capitale si sono attestati a 149,3 milioni dai 165,6 milioni di fine 2015: nella Nota Integrativa, Parte A.4.5 “Gerarchia del fair value” e Parte B, Attivo patrimoniale, viene riportato il dettaglio dei principali titoli classificati al livello 3 di fair value, che rappresentano oltre il 90% del totale, unitamente alla descrizione delle relative movimentazioni. In questa sede si ricorda che nel primo semestre i titoli L3 avevano incorporato la svalutazione riferita al sostanziale azzeramento del rischio di credito residuo legato a strumenti partecipativi rivenienti da posizioni di credito deteriorato, mentre nel terzo trimestre è stato iscritto un titolo di capitale relativo al contributo allo Schema Volontario del FITD per l’intervento di sostegno a Cassa di Risparmio di Cesena3 che a fine anno risultava contabilizzato per 2,8 milioni. Infine si segnala la contabilizzazione di circa 19 milioni di euro relativi alle quote in Banca d’Italia di pertinenza delle due ex Banche Rete incorporate. Le quote O.I.C.R. sono cresciute a circa 117 milioni dai 47,1 milioni di un anno prima. Nel secondo trimestre erano state registrate al livello L3 per 119,1 milioni 4 le quote del Fondo Atlante sottoscritte dalla Capogruppo, svalutate a fine anno a 65,5 milioni. Nell’esercizio sono stati inoltre rilevati l’acquisto di un ETF per 10,4 milioni e la liquidazione per 850 mila euro del Fondo Centrobanca Sviluppo Impresa (entrambi nel terzo trimestre) nonché rimborsi netti su alcuni fondi (6,9 milioni l’importo riferito alle movimentazioni di maggior rilievo, tra i quali il Fondo Polis) e variazioni legate al delta NAV. Restano iscritti fondi immobiliari per 16,5 milioni (17,8 milioni a dicembre 2015), tra i quali il più rilevante è il Fondo Polis, classificato a livello 1 di fair value per 11,3 milioni (12,4 milioni). Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” (Held To Maturity – HTM) comprende gli strumenti finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a conto economico delle eventuali perdite durevoli di valore o delle eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle motivazioni che le avevano determinate. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione 31.12.2015 pro-forma 31.12.2016 Fair Value Valore di bilancio Importi in migliaia di euro Titoli di debito di cui: titoli di Stato italiani Finanziamenti Totale L1 L2 Totale L3 Variazioni Fair Value Valore di bilancio L1 L2 Totale L3 in valore in % 7.327.544 7.440.786 - - 7.440.786 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 3.832.997 109,7% 7.327.544 7.440.786 - - 7.440.786 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 3.832.997 109,7% - - - - - - - - - - 7.327.544 7.440.786 - - 7.440.786 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 3.832.997 109,7% Il portafoglio, fino al 30 settembre 2016 costituito da BTP per nominali 3,05 miliardi aventi scadenze comprese tra il 2020 ed il 2022, in seguito al passaggio dal portafoglio AFS di BTP per 3,335 miliardi di euro nominali (maturazione 2022/2023) evidenzia un valore nominale di 6,385 miliardi ed un controvalore contabile di 7,3 miliardi. 3 Si veda il capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016” per ulteriori dettagli. 4 Livello 3 di fair value della scala gerarchica ai sensi delle previsioni dell’IFRS 13. Per ulteriori informazioni, si rimanda al capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016”della Relazione sulla gestione consolidata. 36* Gli strumenti finanziari di negoziazione Le Attività finanziarie di negoziazione La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (Held For Trading – HFT) comprende gli strumenti finanziari di trading “utilizzati al fine di generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine”. Essi vengono valutati al fair value rilevato a conto economico – Fair Value Through Profit or Loss – FVPL. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. A fine 2016 le attività finanziarie detenute per la negoziazione totalizzavano 808 milioni dagli 1,1 miliardi del 2015 e risultavano costituite da attività per cassa per 112 milioni e da strumenti derivati, totalmente di natura finanziaria, per 696 milioni (la cui dinamica e consistenza vanno lette in correlazione con la corrispondente voce iscritta fra le passività finanziarie di negoziazione). Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione 31.12.2015 pro-forma 31.12.2016 Importi in migliaia di euro L1 L2 Valore di bilancio L3 L1 L2 Variazioni Valore di bilancio L3 in valore in % A. Attività per cassa Titoli di debito 106.822 6 100 106.928 465.609 17 100 465.726 -358.798 -77,0% di cui: titoli di Stato italiani 105.123 - - 105.123 418.790 - - 418.790 -313.667 -74,9% Titoli di capitale 4.918 - 2 4.920 4.601 - 2 4.603 317 6,9% Quote O.I.C.R. 280 - - 280 275 - 581 856 -576 -67,3% Finanziamenti - - - - - - - - - 112.020 6 102 112.128 470.485 17 683 471.185 -359.057 -76,2% Derivati finanziari 1.257 683.153 11.543 695.953 647 588.472 11.832 600.951 95.002 15,8% Derivati su crediti - - - - - - - - - Totale (b) 1.257 683.153 11.543 695.953 647 588.472 11.832 600.951 95.002 15,8% Totale (a+b) 113.277 683.159 11.645 808.081 471.132 588.489 12.515 1.072.136 -264.055 -24,6% Totale (a) - B. Strumenti derivati - Come si può notare dalla tabella, i titoli di debito rappresentano la voce principale tra le attività per cassa ed includono, per 105 milioni, titoli di Stato italiani. Quest’ultimi nei dodici mesi hanno registrato una significativa contrazione dovuta alle seguenti movimentazioni: - acquisti per 170 milioni nominali a fronte di vendite/rimborsi per 350 milioni nominali nel primo trimestre; - vendite e rimborsi di BTP e BOT per 100 milioni nominali nel secondo trimestre; - rimborso di un BOT per 15 milioni nominali nel quarto trimestre. A fine 2015, negli altri titoli di debito era iscritto un Treasury per 50 milioni di dollari nominali: tale posizione, incrementata nel primo trimestre di ulteriori 150 milioni nominali, è stata poi oggetto di realizzo nel secondo trimestre. I titoli di capitale, che totalizzano un importo marginale di circa 5 milioni, risultano stabili. Infine le quote O.I.C.R., pari a 280 mila euro, mostrano una riduzione di 576 mila euro, per effetto della svalutazione integrale, nel secondo trimestre, di due investimenti residuali in fondi hedge. Le Passività finanziarie di negoziazione Le passività finanziarie di negoziazione, pari a 882 milioni, si confermano rappresentate unicamente da derivati finanziari, la cui evoluzione deve essere interpretata in coerenza con quella della corrispondente voce iscritta tra le attività finanziarie. 37* Ancorché le relative passività non emergano in chiusura d’anno, UBI Banca ha comunque dato luogo, durante l’esercizio, ad una contenuta operatività in scoperti su titoli di Stato italiani e su titoli governativi europei. Passività finanziarie di negoziazione: composizione 31.12.2015 pro-forma 31.12.2016 L1 Importi in migliaia di euro L2 Valore di bilancio L3 L1 L2 Variazioni Valore di bilancio L3 in valore in % A. Passività per cassa Debiti verso banche - - - - - - - - - - Debiti verso clientela - - - - - - - - - - Titoli di debito - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Derivati finanziari 76 881.896 9 881.981 7 608.544 17 608.568 273.413 Derivati creditizi - - - - - - - - - Totale (b) 76 881.896 9 881.981 7 608.544 17 608.568 273.413 44,9% Totale (a+b) 76 881.896 9 881.981 7 608.544 17 608.568 273.413 44,9% Totale (a) B. Strumenti derivati 44,9% - Le Attività finanziarie valutate al fair value La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli strumenti finanziari classificati in tale categoria in applicazione della Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value con imputazione delle variazioni a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. Attività finanziarie valutate al fair value: composizione 31.12.2015 pro-forma 31.12.2016 L1 Importi in migliaia di euro Titoli di debito L2 Valore di bilancio L3 L1 L2 Variazioni Valore di bilancio L3 in valore in % - - - - - - - - Titoli di capitale 1.555 3.000 67.949 72.504 1.700 3.000 66.852 71.552 952 1,3% Quote O.I.C.R. 115.945 - - 115.945 119.082 - 5.400 124.482 -8.537 -6,9% - - - - - - - - 117.500 3.000 67.949 188.449 120.782 3.000 72.252 196.034 Finanziamenti Totale - -7.585 - -3,9% Le attività finanziarie valutate al fair value ammontano a 188 milioni, senza variazioni di rilievo rispetto ai 196 milioni di dicembre. Come si evince in tabella, l’aggregato si presenta composto da: - titoli di capitale per 72 milioni, detenuti nell’ambito delle attività di merchant banking e di Private Equity; - quote O.I.C.R. per 116 milioni, esclusivamente costituite dai fondi Tages iscritti a livello 1 di fair value, suscettibili di variazioni legate alla valorizzazione di mercato. Lo stock marginale classificato in precedenza al livello 3, riferito ad investimenti residuali in fondi hedge diversi dai fondi Tages, è stato completamente svalutato nel secondo trimestre del 2016. Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione consolidata per quanto riguarda i contenziosi in essere (vicenda Madoff e fondo Dynamic Decisions Growth). 38* L’esposizione al rischio sovrano UBI Banca: esposizioni al rischio sovrano importi in migliaia di euro - Italia attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) attività finanziarie disponibili per la vendita* attività finanziarie detenute sino alla scadenza crediti - Stati Uniti attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) attività finanziarie disponibili per la vendita - Olanda crediti - Colombia attività finanziarie disponibili per la vendita - Filippine attività finanziarie disponibili per la vendita - Indonesia attività finanziarie disponibili per la vendita - Kazakistan attività finanziarie disponibili per la vendita - Marocco attività finanziarie disponibili per la vendita - Messico attività finanziarie disponibili per la vendita - Panama attività finanziarie disponibili per la vendita - Perù attività finanziarie disponibili per la vendita - Polonia attività finanziarie disponibili per la vendita - Romania attività finanziarie disponibili per la vendita - Spagna attività finanziarie disponibili per la vendita - Sud Africa attività finanziarie disponibili per la vendita - Turchia attività finanziarie disponibili per la vendita - Uruguay attività finanziarie disponibili per la vendita - Argentina attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) Totale esposizioni per cassa 31.12.2015 pro-forma 31.12.2016 Paese / portafoglio di classificazione Valore nominale Valore di bilancio Valore nominale Fair Value Valore di bilancio Fair Value 11.235.872 13.174.871 13.288.113 15.953.350 18.495.747 18.601.159 105.000 4.682.505 6.385.000 63.367 1.517.883 105.123 5.676.596 7.327.544 65.608 1.533.693 105.123 5.676.596 7.440.786 65.608 1.533.693 400.000 12.279.655 3.050.000 223.695 50.000 418.790 14.356.400 3.494.547 226.010 44.990 418.790 14.356.400 3.599.957 226.012 44.990 1.517.883 10 10 19.922 19.922 14.230 14.230 28.935 28.935 9.487 9.487 9.487 9.487 27.986 27.986 11.384 11.384 11.384 11.384 4.743 4.743 19.448 19.448 750.000 750.000 14.230 14.230 7.115 7.115 11.384 11.384 25 1.533.693 10 10 23.359 23.359 18.936 18.936 31.008 31.008 10.115 10.115 9.715 9.715 28.011 28.011 12.091 12.091 15.006 15.006 5.233 5.233 21.466 21.466 809.995 809.995 15.471 15.471 7.746 7.746 12.067 12.067 3 1.533.693 10 10 23.359 23.359 18.936 18.936 31.008 31.008 10.115 10.115 9.715 9.715 28.011 28.011 12.091 12.091 15.006 15.006 5.233 5.233 21.466 21.466 809.995 809.995 15.471 15.471 7.746 7.746 12.067 12.067 3 50.000 10 10 - 44.990 10 10 - 44.990 10 10 - 2 1 1 25 3 3 2 1 1 13.693.525 15.728.796 15.842.038 16.003.362 18.540.748 18.646.160 * Il valore di bilancio differisce rispetto a quello riportato nella riga "titoli di Stato italiani" della tabella relativa alle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” per la presenza, in questa tabella, di obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti (emittente statale) per 5,3 milioni al 31 dicembre 2016 e per 12,6 milioni al 31 dicembre 2015. Il dettaglio delle esposizioni di UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets Authority, ESMA), per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati. Al 31 dicembre 2016 il valore di bilancio delle esposizioni al rischio sovrano di UBI Banca ammontava a 15,7 miliardi di euro, in calo di 2,8 miliardi nel confronto annuo. Il peso prevalente continua ad essere rappresentato dal rischio Italia, in relazione agli investimenti presenti nei portafogli finanziari già descritti: le manovre eseguite nell’anno hanno determinato una riduzione di ben 5,2 miliardi, al netto dei crediti. La variazione più rilevante è imputabile al portafoglio AFS che ha incorporato sia vendite/rimborsi sia il passaggio, nel quarto trimestre, di 3,3 miliardi nominali di euro nel portafoglio HTM. Quest’ultimo portafoglio, di conseguenza, ha registrato un incremento speculare. 39* Quale conseguenza della manovra di diversificazione dell’esposizione al rischio sovrano sono emerse: una crescita di circa 1,5 miliardi nei confronti degli Stati Uniti (Treasury); nuove posizioni in capo a diversi Paesi emergenti e non, per complessivi 210 milioni, relative ad investimenti molto frazionati; un investimento in Bonos spagnoli per 810 milioni. *** Dalla tabella sulla distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio, emerge: - una minor incidenza della fascia temporale “da un anno fino a 3 anni” (14,4% del totale rispetto al 26,6%), in seguito alle vendite che hanno interessato il portafoglio AFS, nell’ambito della manovra di alleggerimento dello stock di titoli domestici; - un incremento della fascia “da 5 anni fino a 10 anni” (49,4% dal 41,7% precedente), nonostante la riduzione dei relativi stock, quale conseguenza della significativa flessione che ha interessato il totale degli investimenti: in particolare, si evidenzia il passaggio di 3,3 miliardi dal portafoglio AFS al portafoglio HTM, in precedenza illustrato. Al 31 dicembre 2016 il portafoglio di negoziazione aveva una vita media di 0,17 anni (4,5 anni a fine 2015), il portafoglio AFS di 8,2 anni (6,2 anni) ed il portafoglio HTM di 4,9 anni (4,8 anni). UBI Banca: maturity dei titoli di Stato italiani 31.12.2015 pro-forma 31.12.2016 Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Valore di bilancio Incidenza % Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Valore di bilancio Incidenza % Importi in migliaia di euro 105.122 - - 105.122 0,8% 100.029 - - 100.029 Da 6 mesi fino a un anno Fino a 6 mesi - 256.031 - 256.031 2,0% - 155.670 - 155.670 0,9% Da un anno fino a 3 anni - 1.881.807 - 1.881.807 14,4% 50.226 4.798.702 - 4.848.928 26,6% Da 3 anni fino a 5 anni - - 2.637.845 2.637.845 20,1% - 1.405.203 2.336.591 3.741.794 20,5% Da 5 anni fino a 10 anni - 1.789.459 4.689.699 6.479.158 49,4% 268.535 6.187.391 1.157.956 7.613.882 41,7% Oltre 10 anni 1 1.743.962 - 1.743.963 13,3% - 1.796.827 - 1.796.827 9,8% 105.123 5.671.259 7.327.544 13.103.926 100,0% 418.790 14.343.793 3.494.547 18.257.130 100,0% Totale 0,5% *** Nell’ottica di una maggiore trasparenza sulle esposizioni al rischio di credito rappresentate da titoli di debito diversi dal debito sovrano – così come sollecitato dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) nel documento n. 725/2012 del 12 novembre 2012 – viene proposta una tabella riepilogativa dei titoli di debito diversi dal debito sovrano complessivamente iscritti nell’attivo patrimoniale di UBI Banca (Attività finanziarie disponibili per la vendita, Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Crediti verso banche e Crediti verso clientela). Il valore di bilancio di tali investimenti totalizzava 5,7 miliardi, in linea con il dato 2015. La manovra di diversificazione del portafoglio AFS realizzata nell'esercizio (nuovi investimenti in titoli Corporate per 200 milioni di euro nominali) ha accentuato la distribuzione geografica degli investimenti soprattutto con riferimento agli emittenti non bancari. I titoli bancari in portafoglio, al contrario, confermano un’elevata concentrazione su emittenti italiani (4,9 miliardi a fine 2016), per 4,6 miliardi riferibili a obbligazioni delle Banche Rete sottoscritte da UBI Banca nell’ambito dell’attività infragruppo. 40* Titoli di debito diversi dai titoli di Stato iscritti nell'attivo di bilancio 31.12.2015 pro-forma 31.12.2016 A completamento dell’informativa richiesta dall’ESMA, si precisa infine che a dicembre 2016 (così come a dicembre 2015), UBI Banca non aveva in essere contratti derivati su credito (Credit Default product) – né tantomeno ha operato su tali strumenti nel corso dell’esercizio, per incrementare la propria esposizione ovvero per acquisire protezione. Importi in migliaia di euro Emittente Valore di bilancio Nazionalità Fair Value Valore Nominale Valore di bilancio Fair Value Valore Nominale Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Italia Francia Lussemburgo Olanda Regno Unito Spagna Stati Uniti Australia Danimarca Finlandia Germania Irlanda Messico Argentina Belgio Jersey C.I. Panama Svezia Norvegia 182.009 46.654 2.067 103.326 134.874 26.401 89.521 14.577 24.392 11.014 15.660 31.029 13.469 13.265 10.483 9.037 1.347 9.697 175.763 46.654 2.067 103.326 134.874 26.401 89.521 14.577 24.392 11.014 15.660 31.029 13.469 13.265 10.483 9.037 1.347 9.697 196.046 42.500 2.152 97.288 129.184 24.500 83.572 13.000 22.500 9.900 14.500 30.100 12.000 12.900 10.000 8.500 1.100 9.000 205.078 70.787 1 112.899 76.663 41.522 77.262 15.725 8.075 2.033 26.690 20.297 8.325 119 9.626 199.741 70.787 1 112.899 76.663 41.522 77.262 15.725 8.075 2.033 26.690 20.297 8.325 119 9.626 209.679 66.000 198 106.727 74.037 37.900 72.872 14.500 7.500 2.000 25.500 20.100 7.500 126 9.000 Totale Corporate Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Germania Italia Lussemburgo Regno Unito Austria Finlandia Francia Irlanda Olanda Spagna Svezia Stati Uniti Cipro 738.822 15.863 4.801.594 38.565 16.547 3.279 12.656 14.586 15.603 13.288 8.605 - 732.576 15.863 4.865.250 38.565 16.547 3.279 12.656 14.586 15.603 13.288 8.605 - 718.742 15.003 4.802.523 36.500 15.700 3.000 12.500 13.000 15.000 12.500 8.000 9.500 675.102 5.760 4.904.584 27.738 15.228 7.012 8.083 5.088 7.565 19.111 8.118 64 669.765 5.760 4.980.328 27.738 15.228 7.012 8.083 5.088 7.565 19.111 8.118 64 653.639 5.003 4.902.168 27.000 14.500 6.500 8.000 5.000 7.515 19.000 7.500 9.500 4.940.586 5.004.242 4.943.226 5.008.351 5.084.095 5.011.686 5.679.408 5.736.818 5.661.968 5.683.453 5.753.860 5.665.325 Totale Bancario Totale Titoli di debito 41* Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale Al fine di consentire un raffronto in termini omogenei, le riserve da valutazione al 31 dicembre 2015 sono state ricostruite per tenere conto delle prime due Banche Rete (Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria) incorporate da UBI Banca con efficacia 21 novembre 2016. Al 31 dicembre 2016 il patrimonio netto contabile di UBI Banca, comprensivo del risultato di esercizio, si attestava a 8.329,6 milioni di euro che si raffrontano agli 8.758,9 milioni di fine 2015. Riserve da valutazione: composizione Importi in migliaia di euro Attività finanziarie disponibili per la vendita Copertura dei flussi finanziari Differenze di cambio Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti Leggi speciali di rivalutazione 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2015 pro-forma -27.530 330 281.294 -101 282.123 -102 -243 -243 -243 -33.749 33.389 -7.554 30.993 -27.685 33.390 Come si può evincere dal Totale -27.803 304.389 287.483 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal Prospetto della redditività complessiva riportati tra gli Schemi del bilancio dell’impresa, la flessione di 429,3 milioni intervenuta nei dodici mesi può essere ricondotta a: l’attribuzione di 100,6 milioni a dividendi ed altre destinazioni; una variazione negativa delle riserve da valutazione per -332,2 milioni, generata per -301,7 milioni dalla redditività complessiva, di cui: -296 milioni inerenti alle attività finanziarie disponibili per la vendita, -6,1 milioni a perdite attuariali su piani a benefici definiti, +0,4 milioni alla copertura dei flussi finanziari. I restanti -30,5 milioni sono ascrivibili per -13,6 milioni al rigiro della riserva per il passaggio, intervenuto nel quarto trimestre, di titoli di Stato dal portafoglio AFS a quello HTM e per -16,9 milioni all’effetto della ricostruzione dei dati pro-forma; una variazione positiva per 186,4 milioni ascrivibile all’emissione di n. 74.551.823 azioni ordinarie rivenienti dalla fusione per incorporazione nella Capogruppo di Banca Popolare Commercio Industria e Banca Regionale Europea; una variazione positiva per 0,8 milioni in seguito all’assegnazione di stock options al “Personale più rilevante” del Gruppo nell’ambito del piano di incentivazione 2011 e 2013 per un totale di n. 208.636 azioni; una variazione complessivamente positiva per 315,2 milioni delle altre riserve, riconducibile in via prioritaria al disavanzo di fusione in seguito alle incorporazioni di Banca Popolare Commercio Industria e Banca Regionale Europea. Si ricorda inoltre che 7,7 milioni derivano dall’iscrizione di una riserva negativa a fronte della valorizzazione delle n. 1.807.220 azioni oggetto di recesso che UBI Banca è stata autorizzata a riacquistare [corrispondente alla differenza fra il prezzo di rimborso (7,288 euro per azione) e il valore di mercato alla data di regolamento del rimborso (3,0215 euro)]1. una variazione negativa per -5,5 milioni che riflette la contabilizzazione (al valore di 3,0215 euro per azione) dell’acquisto delle sopracitate n. 1.807.220 azioni proprie oggetto di recesso, oltre all’effetto netto dell’acquisto di n. 347.000 azioni ordinarie UBI Banca (n. 274.000 a settembre al prezzo medio di 2,5165 euro per azione e n. 73.000 a dicembre al prezzo medio di 2,5 euro per azione) a servizio del premio di produttività per l’anno 2015 e delle assegnazioni effettuate negli ultimi mesi dell’anno (n. 191.657 azioni a settembre, n. 4.565 ad ottobre e n. 149.217 a dicembre); l’appostazione della perdita d’esercizio per 493,4 milioni. Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la variazione di -309,6 milioni complessivamente evidenziata dalle “Riserve da valutazione delle attività disponibili per la vendita” è integralmente riconducibile ai titoli di debito in portafoglio (al netto dell’effetto fiscale). In particolare la riserva 1 Si veda in proposito quanto riportato nella Relazione sulla gestione consolidata al capitolo ”Gli eventi rilevanti del 2016”. 42* relativa a tale categoria, è passata da un valore positivo di 215,8 milioni ad un saldo negativo di -90 milioni, evidenziando decrementi di fair value per 171,5 milioni, per circa l’80% su titoli di Stato italiani, e rigiri a conto economico di riserve positive da realizzo per -127,3 milioni, quasi totalmente per cessione di titoli di Stato italiani. La riserva sui governativi italiani è così divenuta negativa attestandosi a -65,2 milioni in chiusura d’esercizio. Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito Importi in migliaia di euro 1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2016 pro-forma Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Totale 215.756 53.997 12.370 - 282.123 2. Variazioni positive 2.1 Incrementi di fair value 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - da deterioramento - da realizzo 2.3 Altre variazioni 6.672 6.173 499 499 1.089 1.071 18 18 - 4.656 4.653 3 3 - - 12.417 11.897 520 21 499 - 3. Variazioni negative 3.1 Riduzione di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive 3.4 Altre variazioni -312.423 -171.531 -127.290 -13.602 -2.947 -334 -304 -2.309 - -6.700 -619 -188 -5.893 - - -322.070 -172.484 -492 -135.492 -13.602 -89.995 52.139 10.326 - -27.530 4. Rimanenze finali al 31 dicembre 2016 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione 31.12.2015 pro-forma 31.12.2016 Riserva positiva Importi in migliaia di euro 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale Riserva negativa Totale Riserva positiva Riserva negativa Totale 62.280 52.645 10.457 - -152.275 -506 -131 - -89.995 52.139 10.326 - 228.756 54.206 12.373 - -13.000 -209 -3 - 215.756 53.997 12.370 - 125.382 -152.912 -27.530 295.335 -13.212 282.123 Dalla tabella emergono anche altre variazioni negative per 13,6 milioni inerenti al già citato rigiro ad altre riserve correlato al passaggio, intervenuto nel quarto trimestre, di 3,3 miliardi nominali di BTP dal portafoglio AFS a quello HTM. Tra le variazioni positive si rilevano incrementi di fair value per 6,2 milioni, nonché un “Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo” per 0,5 milioni, in entrambi i casi integralmente riferibili a titoli di debito diversi dai governativi italiani. Per quanto attiene ai titoli di capitale (al netto dell’effetto fiscale), la tabella mostra incrementi di fair value per 1,1 milioni principalmente riferibili alla partecipazione in S.A.C.B.O., e decrementi per “Rigiri a conto economico da riserve positive” pari a 2,3 milioni, essenzialmente attribuibili alla vendita delle azioni Visa Europe Ltd. In merito alle quote O.I.C.R., la relativa riserva ha registrato incrementi di fair value per 4,7 milioni, la metà dei quali ascrivibili al Fondo Polis. Tra le variazioni negative, emergono “Rigiri a conto economico da riserve positive” per 5,9 milioni riferibili in via prioritaria al Fondo Sviluppo Impresa, liquidato nell’agosto 2016. Come evidenziato nella Sezione 2, Parte F della Nota Integrativa, il totale fondi propri di UBI Banca – calcolato secondo la nuova disciplina prudenziale per le banche e per le imprese di investimento entrata in vigore il 1° gennaio 2014 (c.d. Basilea 3) – a fine 2016 era pari a 9.208 milioni di euro, dei quali 7.571 milioni rappresentati da capitale primario (Common Equity Tier 1 capital). I requisiti prudenziali per rischio di credito, di aggiustamento della valutazione del credito, per rischi di mercato e rischio operativo – dettagliati nella medesima Sezione della Parte F – totalizzavano 2.692 milioni di euro, determinando un Common Equity Tier 1 capital ratio pari al 22,50%, un Tier 1 capital ratio del 22,50% ed un Total capital ratio del 27,36%. 43* I rapporti verso le imprese del Gruppo I rapporti verso le Società del Gruppo, distinguendo fra imprese controllate (consolidate integralmente) e imprese collegate (consolidate con il metodo del patrimonio netto), sono dettagliatamente riportati nella Parte H della Nota Integrativa, nell’ambito dell’informativa sui rapporti con le parti correlate. Le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati Parti correlate Con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 – modificata con successiva Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 – la Consob ha approvato un Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate. La normativa disciplina le procedure da seguire per l’approvazione delle operazioni poste in essere dalle società quotate – quale è UBI Banca – con i soggetti in potenziale conflitto d’interesse, tra cui azionisti di riferimento o di controllo, componenti degli organi amministrativi e di controllo e alti dirigenti, inclusi i loro stretti familiari. L’informativa ai sensi dell’articolo 5, comma 8 della suddetta Delibera Consob 17221/2010, ed in particolare quella sulle operazioni di maggiore rilevanza concluse da UBI Banca con parti correlate nel corso del 2016, è riportata nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si rimanda. Nella Nota Integrativa, Parte H, vengono inoltre fornite le informazioni, ai sensi dello IAS 24, sui rapporti patrimoniali ed economici che UBI Banca intrattiene con le sue parti correlate, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del proprio bilancio. Soggetti collegati In attuazione dell’articolo 53, commi 4 e seguenti del TUB e della Deliberazione del CICR del 29 luglio 2008, n. 277, il 12 dicembre 2011 Banca d’Italia ha emanato il 9° aggiornamento delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” (pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio 2012) in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati alla banca o al gruppo bancario, dove per soggetti collegati deve intendersi l’insieme costituito da una parte correlata e da tutti i soggetti ad essa connessi. La nuova disciplina mira a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle deliberazioni relative a finanziamenti e/o altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti. Il primo presidio riguarda pertanto l’introduzione di limiti prudenziali per le attività di rischio (della Banca e/o del Gruppo) verso i soggetti collegati. I limiti si presentano differenziati in funzione delle diverse tipologie di parti correlate, con livelli più stringenti nel caso di relazioni banca-industria. Ad integrazione dei limiti prudenziali la normativa prevede apposite procedure deliberative, unitamente a specifiche indicazioni in merito ad assetti organizzativi e controlli interni. 44* In ragione di quanto previsto dal Titolo V, Capitolo 5, della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006, UBI Banca ha adottato uno specifico “Regolamento per la disciplina delle operazioni con Soggetti Collegati del Gruppo” recante disposizioni in materia di “attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati”, che disciplina le procedure dirette a preservare l’integrità dei processi decisionali riguardanti le operazioni con soggetti collegati poste in essere da UBI Banca. Il Consiglio di Sorveglianza in data 15 maggio 2012 ha deliberato che in UBI Banca il nuovo “Comitato Soggetti Collegati” coincida con il già vigente “Comitato Parti Correlate”, istituito ai sensi delle disposizioni Consob e del Regolamento che disciplina le operazioni con Parti Correlate (con delibera del medesimo Consiglio di Sorveglianza in data 24 novembre 2010), che ha assunto pertanto la denominazione di “Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati”. In tutte le segnalazioni trimestrali all’Organo di Vigilanza effettuate a partire dal 31 marzo 2016 e fino al 31 dicembre 2016, UBI Banca è sempre risultata nei limiti indicati dalla normativa prudenziale. *** Ulteriori informazioni sul Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati sono contenute nella “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di UBI Banca Spa”, riportata in altra parte nel presente fascicolo, nella quale trova peraltro esposizione l’informativa relativa alle politiche interne in materia di controlli a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti dei soggetti collegati. 45* Il titolo azionario e la compagine sociale Il titolo azionario Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana, segmento Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib Index. Performance comparata del titolo azionario Unione di Banche Italiane Impo rti in euro 30.12.2016 A 30.9.2016 B 30.6.2016 C 31.3.2016 30.12.2015 D E Var. % A/E 18.7.2011* F Var. % A/F Azioni Unione di Banche Italiane - prezzo ufficiale 2,607 1,978 2,432 3,263 6,246 -58,3% 3,351 -22,2% - prezzo di riferimento 2,612 2,050 2,474 3,252 6,200 -57,9% 3,278 -20,3% 20.936 18.033 17.775 19.787 23.236 -9,9% 18.628 12,4% 9.511 7.653 7.178 10.471 15.388 -38,2% 12.647 -24,8% Indice FTSE Italia All-Share Indice FTSE Italia Banche * Data di perfezionamento dell’aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro. Fonte Datastream. A livello mondiale, l’esercizio 2016 ha avuto un inizio difficile a causa della crisi cinese e petrolifera come pure per gli iniziali timori sulle possibili ripercussioni della Brexit, mostrando invece uno sviluppo positivo nella seconda parte dell’anno che ha portato a recuperi significativi, con la miglior performance segnata proprio dalla Borsa londinese. La Borsa italiana, al contrario, trainata dalla performance del settore bancario, ha evidenziato un anno fortemente critico e soggetto ad elevata volatilità. Il mercato finanziario nazionale ha risentito di una serie di shock, già emersi a fine 2015 quando, proprio per gestire la crisi di quattro Istituti (Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Chieti e Cassa di Risparmio di Ferrara), il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva emanato il D.L. n. 183 recante disposizioni urgenti per il settore creditizio. Le problematiche relativamente al sistema bancario italiano sono andate ampliandosi coinvolgendo, tra l’altro, la banca più antica, MPS, e due istituti veneti: Veneto Banca e la Banca Popolare di Vicenza. Il timore sul destino di questi istituti, e quindi sulla necessità di ingenti aumenti di capitale destinati a coprire le perdite, nonché sulla presenza elevata di crediti deteriorati a livello di sistema, hanno innestato spinte speculative talvolta molto aggressive che hanno causato ingenti ribassi borsistici, succedutisi a più riprese. Come emerge dalla tabella, nel 2016 i principali indici borsistici italiani hanno registrato andamenti riflessivi (-9,9% il FTSE Italia-All Share e -38,2% il FTSE Italia Banche): nel movimentato panorama bancario nazionale, il titolo UBI Banca ha evidenziato una diminuzione del 58,3% risentendo anche delle notizie sull’acquisizione di alcune delle banche in crisi sopra citate. Successivamente alla chiusura dell’esercizio, ed in particolare dal 12 gennaio 2017, giorno di presentazione dell’Offerta vincolante per l’acquisto delle tre Banche Ponte, il titolo ha mostrato un recupero superando quota 3 euro. Nei dodici mesi gli scambi di azioni UBI Banca al mercato telematico hanno riguardato circa 3,5 miliardi di titoli per un controvalore di oltre 10 miliardi di euro. Nel 2015 erano stati scambiati quasi 2 miliardi di titoli per un controvalore di 13,5 miliardi di euro. 46* La capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale) era pari a 2,5 miliardi, rispetto ai 5,6 miliardi di fine 2015, posizionando UBI Banca al 3° posto tra i gruppi bancari commerciali italiani quotati1. A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI nell’European Banking Report – comprendente i Paesi EU15 più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le prime 50 istituzioni (EBR International Flash, dicembre 2016). Il picco registrato a livello di volumi in data 30 novembre 2016 si è verificato in asta di chiusura. Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del titolo azionario UBI Banca dal 18 luglio 2011 (*) 250 240 230 220 210 200 190 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 UBI Banca FTSE Italia All-Share FTSE Italia Banche 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 l a s o n d g f m am g l a s o n d g fm am g l a s o n d g fm am g l a s o n d g fm am g l a s o n d g f m am g l a s o n d g prezzi di riferimento in euro (*) Data di perfezionamento dell’aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro, con la sottoscrizione delle marginali azioni residuali da parte del Consorzio di Garanzia. 1 Il Gruppo si posizionava al 5° posto considerando tutti i Gruppi bancari quotati. Si ricorda che al 31 dicembre 2016 risultava sospeso dalle contrattazioni il titolo Monte dei Paschi di Siena (e quindi con capitalizzazione nulla a fine anno) mentre i Gruppi bancari Banco Popolare e Banca Popolare di Milano erano ancora considerati quali entità distinte. 47* Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al titolo azionario UBI Banca, nonché i più importanti indicatori di Borsa che, per una migliore significatività, sono stati costruiti utilizzando grandezze consolidate. Titolo azionario UBI Banca e principali indicatori di Borsa Anno 2016 Numero di azioni in essere a fine esercizio Anno 2015 976.300.395 901.748.572 Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro 3,029 6,887 Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 1,903 5,180 Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 6,150 7,880 Dividendo unitario - in euro Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio) Dividendi totali - in euro (*) Book Value [Patrimonio netto consolidato del Gruppo (inclusa perdita/escluso utile d'esercizio) / n. azioni] - in euro Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio (prezzi ufficiali) - in milioni di euro Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile d'esercizio) ] 0,11 0,11 3,63% 1,60% 107.162.538 99.034.842 9,21 10,94 7,48 9,06 2.545 5.632 0,28 0,57 Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo 0,34 0,67 Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato le attività immateriali di pertinenza del Gruppo 0,35 0,69 -0,9148 0,1251 EPS - Earning per share (utile / perdita netta consolidata per azione ai sensi dello IAS 33) - in euro (*) Il monte dividendi relativo al 2016 è stato calcolato sulle n. 974.204.888 azioni in circolazione alla data del 20 febbraio 2017 (data di efficacia dell’incorporazione del secondo gruppo di Banche Rete); tale numero non include le n. 3.031.974 azioni proprie in portafoglio. Il monte dividendi relativo al 2015 era stato calcolato su n. 900.316.743 azioni (al netto di n. 1.431.829 azioni proprie). Ai fini di una più corretta quantificazione del valore patrimoniale del titolo e del price/book value, gli indicatori riferiti al 2016 sono stati calcolati utilizzando il patrimonio consolidato rettificato per tenere conto della perdita d’esercizio. Investor Relations: i rapporti con analisti ed investitori istituzionali Nel corso del 2016 l’interesse per il Gruppo da parte dei mercati finanziari si è particolarmente intensificato, sia in ragione del fermento esistente sulle tematiche di sistema del contesto bancario, italiano ed europeo, sia, soprattutto, per gli avvenimenti che hanno riguardato il Gruppo. Dopo la trasformazione della Capogruppo da Società cooperativa in Società per Azioni avvenuta nell’ottobre del 2015, nell’aprile 2016 sono stati rispettivamente eletti e nominati i componenti del nuovo Consiglio di Sorveglianza e del nuovo Consiglio di Gestione. Nel successivo mese di giugno è stato deliberato e presentato il nuovo Piano Industriale 2019/2020 che delinea gli obiettivi economico-finanziari del Gruppo nell’ambito di un’ampia revisione strutturale, organizzativa e societaria, che include, tra le altre cose, la fusione per incorporazione delle Banche Rete nella Capogruppo. L’attività di Investor Relations è stata, quindi, caratterizzata dal moltiplicarsi di occasioni di incontro con la comunità finanziaria, coinvolta e raggiunta attraverso gli strumenti classici di comunicazione quali i comunicati stampa, le conference call e le presentazioni con analisti finanziari e investitori professionali, ma anche attraverso una più intensa frequenza di incontri con gli investitori stessi, soprattutto internazionali. Ad oggi il Gruppo UBI Banca è seguito attivamente da 22 case di brokeraggio (c.d. “sell side”), delle quali 16 internazionali e le restanti italiane, e da una moltitudine di analisti “buy side” appartenenti alle case di investimento. Per quanto riguarda l’attività con gli investitori, nei dodici mesi i vertici aziendali e/o il team di Investor Relations hanno incontrato circa 400 investitori istituzionali (equity e debito) in incontri “one-on-one” o in “group meeting”. Tali operatori vengono generalmente incontrati più volte durante l’anno, anche in relazione al succedersi degli eventi societari. Inoltre, la partecipazione a diverse conference internazionali ha consentito un’ulteriore diffusione dell’informazione ad ampie platee. 48* Anche grazie a tale intensa attività, secondo i risultati della più recente indagine sull’azionariato riferita ad ottobre 2016, la quota di capitale detenuta da investitori istituzionali identificati nominalmente rappresenta oltre il 45% del capitale sociale di UBI Banca. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari Alla data del 31 dicembre 2016 il capitale sociale di UBI Banca risultava pari a 2.440.750.987,50 euro, costituito da n. 976.300.395 azioni prive di valore nominale. Si rammenta che l’articolo 10 dello Statuto, così come previsto dalla Legge 33/2015 di conversione del D.L. 3/2015 sulla riforma delle banche popolari, stabilisce che sino al 26 marzo 2017 (ossia per 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione) “nessun soggetto avente diritto al voto può esercitarlo, ad alcun titolo, per un quantitativo di azioni superiore al 5% del capitale sociale avente diritto al voto. ....... le partecipazioni detenute da organismi di investimento collettivo del risparmio, italiani o esteri, non sono mai computate ai fini del limite....”. In base alle comunicazioni ricevute ai sensi dell’art. 120, comma 2, del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 58/1998), alla data della presente Relazione tre investitori istituzionali risultano detenere una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale di UBI Banca2: Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con una quota del 5,910% (comunicazione del 22 novembre 2016)3; Fondazione Banca del Monte di Lombardia con una quota del 5,208% (comunicazione del 24 novembre 2016)4; Silchester International Investors LLP con una quota del 5,123% (comunicazione del 4 novembre 2015)5. Va in ogni caso tenuto presente che le percentuali di partecipazione indicate potrebbero non essere più quelle effettive qualora fosse nel frattempo intervenuta una modifica che non comporta obblighi di comunicazione ai sensi della disciplina applicabile. In base alle segnalazioni fornite dagli intermediari finanziari, alla data di stacco del dividendo gli azionisti UBI Banca risultavano pari a circa 150 mila unità. Si ricorda inoltre, come già indicato nel paragrafo precedente, che la quota di capitale detenuta da investitori istituzionali identificati nominalmente rappresenta oltre il 45% del capitale sociale di UBI Banca. Per quanto riguarda infine le altre informazioni previste dall’articolo 123-bis del TUF, tra le quali l’adesione al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate promosso da Borsa Italiana e l’accessibilità al pubblico delle relative informazioni, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari riportata in allegato al presente fascicolo ed altresì consultabile sul sito istituzionale www.ubibanca.it (sezione Corporate Governance, Documenti societari), dove trovano illustrazione anche le principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno relativi al processo di informativa finanziaria. 2 In coerenza con le evidenze del sito Consob, la partecipazione detenuta da Blackrock Inc. (4,987% come da comunicazione dell’11 luglio 2016) non viene più rilevata. 3 Comunicazione effettuata a margine della fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea in UBI Banca. 4 Comunicazione effettuata a margine della fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria in UBI Banca. 5 4,732% ricalcolata sul capitale sociale attuale (post aumento del 21 novembre 2016). 49* Azioni proprie Al 31 dicembre 2016 UBI Banca deteneva n. 3.031.974 azioni proprie prive di valore nominale (n. 1.431.829 a fine 2015), equivalenti allo 0,311% del capitale sociale, delle quali: - n. 1.807.220 azioni derivanti dall’esercizio del diritto di recesso, acquistate con valuta 8 aprile 2016 sulla base dell’autorizzazione rilasciata dalla BCE il 31 marzo 2016; - n. 1.223.193 azioni a servizio dei piani incentivanti e n. 1.561 azioni a servizio del premio di produttività. Nell’esercizio sono state effettuate le seguenti movimentazioni: l’assegnazione, in data 1° luglio 2016 di n. 131.277 azioni proprie riferite alla quota differita del piano di incentivazione a breve termine 2011 (essendo terminato il periodo di retention sul differimento) e di n. 77.359 azioni relative alla componente “up front” da erogare in strumenti finanziari nell’ambito del piano di incentivazione 2013, essendo giunto a maturazione il periodo di retention di 2 anni; l’acquisto, in esecuzione della delibera assembleare del 2 aprile 2016 6 , nei mesi di settembre e di dicembre, di complessive n. 347.000 azioni ordinarie UBI Banca a servizio del premio di produttività per l’anno 2015. Successivamente, sono state effettuate le seguenti assegnazioni: - n. 191.657 azioni in settembre; - n. 4.565 azioni in ottobre; - n. 149.217 azioni in dicembre. Per quanto riguarda invece le n. 1.223.193 azioni proprie in essere a fine esercizio a servizio dei piani incentivanti, n. 646.483 azioni risultano già impegnate a favore del “Personale più rilevante” come segue: n. 34.242 azioni per la quota differita del piano a breve termine 2012; n. 22.153 azioni per la quota differita del piano a breve termine 2013; n. 259.708 azioni per il piano a breve termine 2014; n. 242.200 azioni per il piano a breve termine 2015; n. 88.180 azioni, stimate sulla base dei dati di pre-consuntivo e suscettibili di eventuali modifiche, in relazione al piano di incentivazione a breve termine 2016. Poteri degli organi societari e deleghe loro attribuite L’informativa sulle deleghe conferite ai componenti degli organi societari di Unione di Banche Italiane Spa, prevista dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con Raccomandazione n. 97001574 del 20 febbraio 1997, è contenuta nella “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di UBI Banca” allegata al presente fascicolo. 6 Si rammenta che l’Assemblea dei Soci del 2 aprile 2016 ha autorizzato il Consiglio di Gestione, e per esso il Presidente, il Vice Presidente ed il Consigliere Delegato, in via tra loro disgiunta, ad acquistare: massime n. 6.300.000 azioni ordinarie di UBI Banca, per un controvalore complessivo massimo di 18.500.000 euro, da destinare, nell’ambito del Piano di incentivazione 2016, alla valorizzazione di componenti della remunerazione variabile del personale e massime n. 10.200.000 azioni, per un controvalore complessivo massimo di 30.000.000 di euro, a copertura del Premio di Produttività per gli anni 2015 e 2016 del personale. Acquisti da effettuarsi entro 18 mesi dalla data dell’autorizzazione assembleare, ad un prezzo unitario non inferiore a 2,5 euro per azione e non superiore al 5% del prezzo ufficiale rilevato nella seduta di mercato precedente ogni singola operazione. Nell’ambito del suddetto Programma complessivo, relativamente al Premio aziendale riferito al 2015, sulla base delle richieste esercitate dai dipendenti del Gruppo interessati al riconoscimento del premio in azioni, con valuta 13 settembre UBI Banca ha proceduto ad un primo acquisto di n. 274.000 azioni ad un prezzo medio unitario di 2,5165 euro. A dicembre sono state acquistate ulteriori n. 73.000 azioni ad un prezzo medio unitario di 2,5 euro. 50* Altre informazioni Informativa sul contenzioso Nella Nota Integrativa Parte B – Sezione 12 del Passivo patrimoniale è riportata l’informativa sul contenzioso fiscale di UBI Banca. Per quanto riguarda invece il contenzioso legale si rimanda alla Parte E della Nota Integrativa. La gestione delle controversie Il modello organizzativo adottato dal Gruppo UBI Banca in materia di gestione delle controversie attribuisce alla Capogruppo la gestione diretta delle contestazioni riguardanti UBI Banca e le Banche Rete. Con riferimento al segmento carte di pagamento, per cui UBI Banca risulta emittente, la Capogruppo si avvale della partnership specialistica di CartaSi per la gestione dei reclami e dei disconoscimenti di prima istanza. Per quanto attiene le Società Prodotto, la Capogruppo svolge un ruolo di indirizzo, coordinamento e supporto delle strutture dedicate alla gestione dei reclami. I reclami formalizzati pervenuti nel 2016 a UBI Banca sono stati 10.051 (+43% rispetto all’esercizio precedente) ed hanno principalmente coinvolto il segmento carte di pagamento, con 6.701 reclami gestiti in prima istanza dal service CartaSi, ed il comparto finanziamenti, con 2.642 contestazioni di prima istanza di cui 2.206 da ricondurre al fenomeno (peraltro sempre molto significativo anche a livello di sistema) delle richieste di “ristoro” su commissioni finanziarie ed oneri assicurativi relativi ai finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio estinti anticipatamente negli ultimi 10 anni e basati su impianti contrattuali ormai superati. Nel corso dell’esercizio UBI Banca ha evaso complessivamente 10.048 reclami, pari a circa il 97% delle contestazioni in gestione, con soluzioni a favore della clientela reclamante pari al 71% (65% nel 2015) ed un importo liquidato complessivo che risulta in aumento rispetto all’esercizio precedente solo a causa dell’evoluzione delle controversie aventi per oggetto carte di pagamento e finanziamenti contro cessione del quinto. I tempi di risposta ai reclami, pur già ampiamente all’interno delle previsioni della vigente normativa, sono migliorati ulteriormente scendendo da 15 a 14 giorni medi. La struttura dei reclami in base al prodotto e/o servizio rispecchia chiaramente le principali aree di business della Capogruppo con la concentrazione sui due raggruppamenti sopra citati. La contenuta parte residuale è relativa a conti correnti ed altri prodotti e servizi riferibili alle due banche recentemente incorporate. 51* 2016: Reclami per Prodotto/Servizio Prodotti assicurativi 0% Altro 0% Titoli e servizi di investimento 1% Aspetti generali 1% Servizi di incasso e pagamento 1% Conti correnti e D/R 4% Finanziamenti e mutui 26% Carte di credito e debito 67% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Analizzando inoltre le motivazioni sottostanti alle controversie, emerge un quadro di riferimento sintetizzato dal grafico esposto, dove la voce “altro” è composta, per la quasi totalità, da contestazioni su carte di pagamento non riconducibili a frodi o smarrimenti. In particolare, per quanto riguarda le controversie rivenienti dal perimetro relativo alle due ex Banche Rete, le principali motivazioni si concentrano, oltre che sulle frodi delle carte di debito anche sull’esecuzione operazioni e sulle condizioni. Risultano contenuti ed in flessione i reclami inerenti l’anatocismo. 2016: Reclami per Motivazione Personale 0% Merito del credito o simili 0% Disfunzioni apparecchiature 1% Aspetti organizzativi 1% Anatocismo 1% Comunicazione ed informazione al cliente 1% Segnalazione a centrale rischi 1% Condizioni 2% Esecuzione operazioni 5% Altro 16% Applicazione delle condizioni 22% Frodi e smarrimenti 50% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Oltre ai reclami di prima istanza, la gestione delle controversie è stata interessata dalle pratiche di reiterazione pervenute nel periodo di riferimento: 470 repliche (+2%) e 396 ricorsi all’Arbitro Bancario Finanziario (-3%) prevalentemente inerenti richieste di “ristoro” su finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio estinti anticipatamente. A fronte degli stock in essere sono state evase complessivamente 821 reiterazioni, pari al 95% del totale in gestione, con l’accoglimento di 208 repliche e 288 ricorsi. UBI Banca ha ricevuto 395 istanze di mediazione, contro le 476 del 2015 (-17%), a fronte delle quali sono state effettuate 80 liquidazioni a favore della clientela istante. Gli esposti alle Autorità di Vigilanza (Banca d’Italia e Consob) sono infine stati 48 rispetto ai 67 dell’anno precedente (-28%). 52* Principali rischi e incertezze cui è esposta UBI Banca A UBI Banca, in qualità di Capogruppo, fa capo la responsabilità del processo di misurazione, gestione e controllo dei rischi, attraverso un sistema di governo e di presidio coerente con la regolamentazione e con le strategie del Gruppo, che si è evoluto nel corso degli anni in ottemperanza agli sviluppi della normativa di riferimento. Tale framework contempla l’ambito organizzativo, regolamentare e metodologico, per garantire la coerenza dell’operatività con la propensione al rischio definita (Risk Appetite Framework – RAF). In conformità con il “Processo di revisione e valutazione prudenziale” (Supervisory Review and Evaluation Process – SREP), UBI Banca gestisce i processi interni di determinazione e valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (Internal Capital Adequacy Assessment Process – ICAAP) e della liquidità (Internal Liquidity Adequacy Assessment Process – ILAAP) che contribuiscono in maniera notevole alla determinazione dei requisiti di capitale e di liquidità, nell’ambito del citato processo di competenza dell’Autorità di Vigilanza. Si rimanda al corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata, per una descrizione puntuale dei rischi oggetto di analisi, nonché delle principali incertezze. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione I principali fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio sono riportati nella Nota Integrativa, Parte A – Politiche contabili, in conformità a quanto previsto dalla Circolare della Banca d’Italia n. 262 del dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. Con riferimento invece alla prevedibile evoluzione della gestione, si rimanda a quanto illustrato nel corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata. 53* Proposta di copertura della perdita d’esercizio e di distribuzione del dividendo Signori Azionisti, ai fini della copertura della perdita d’esercizio – pari a 493.425.486,00 euro – sono state prese in considerazione le riserve di patrimonio netto, così come riportate nella Nota Integrativa, Parte B, sezione 14.4 del Passivo Patrimoniale1, e segnatamente i criteri di utilizzabilità delle stesse. La quota disponibile di tali riserve ammonta complessivamente a 5.666.060.842,72 euro ed include la Riserva sovrapprezzo azioni per 3.798.429.612,02 euro, le Riserve di utili per 1.589.956.153,43 euro e altre riserve per 277.675.077,27 euro. Il Consiglio di Gestione, conformemente a quanto previsto dall’art. 2364 bis del Codice Civile e dall’art. 44 dello Statuto Sociale, propone la copertura della perdita d’esercizio mediante imputazione della stessa, per 493.425.486,00 euro, alla Riserva sovrapprezzo azioni. Il Consiglio di Gestione, inoltre, in considerazione dell’adeguata patrimonializzazione della Capogruppo e del Gruppo secondo i parametri stabiliti dalle Regole di Basilea 3 e in conformità alla Comunicazione della Banca Centrale Europea del 13 dicembre 2016 in tema di politiche di distribuzione del dividendo, ritiene di proporre all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo unitario di 0,11 euro alle 974.204.888 azioni ordinarie che saranno in circolazione al 20 febbraio 2017 (data di efficacia dell’incorporazione di Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banca Popolare di Ancona, Banca Carime, Banca di Valle Camonica), al netto delle azioni proprie riacquistate, pari a un monte dividendi di massimi 107.162.537,68 euro, prelevato dalla Riserva Straordinaria. Il numero delle azioni non considera eventuali arrotondamenti derivanti dalle operazioni di concambio delle azioni di Banca Popolare di Ancona, Banca Carime e Banca di Valle Camonica con azioni UBI Banca conseguenti al perfezionamento dell’operazione di fusione per incorporazione in Capogruppo delle medesime. Il pagamento del dividendo, se deliberato, avrà luogo a partire dal 24 maggio 2017 – contro stacco della cedola n. 19 – con data di stacco il 22 maggio 2017 e record date il 23 maggio 2017. Secondo la normativa fiscale attualmente in vigore, al dividendo non compete alcun credito di imposta. A seconda della tipologia di percettori, il dividendo può concorrere limitatamente alla formazione del reddito imponibile nella misura prevista dalla legge ovvero essere assoggettato a ritenuta alla fonte a titolo di imposta con l'aliquota pro tempore vigente. Bergamo, 9 febbraio 2017 IL CONSIGLIO DI GESTIONE 1 Prospetto di riepilogo delle voci di patrimonio netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e della quota distribuibile, ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7 bis del Codice Civile. 54* Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari 56* 58* Relazione della Società di Revisione 62* Schemi del Bilancio dell’Impresa Stato Patrimoniale (Importi in unità di euro) ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 60. Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 80. Deriva ti di copertura 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali di cui Avviamento 130. Attività fiscali: a) correnti b) anticipate b1) di cui alla Legge 214/2011 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150. Altre attività Totale dell'attivo PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 10. Debiti verso banche 20. Debiti verso clientela 30. Titoli in circo lazione 40. Passività finanziarie di negoziazione 60. Derivati di copertura 80. Passività fiscali: a) correnti b) differite 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale 120. Fondi per rischi e oneri: a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130. Riserve da valutazione 160. Riserve 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale 190. Azioni proprie 200. Utile (perdita) d'esercizio Totale del passivo e del patrimonio nett o 64* 31.12.2016 204.187.680 808.080.765 188.449.402 9.447.492.345 7.327.543.934 31.12.2015 138.226.024 1.088.262.365 196.034.459 15.357.571.120 3.494.547.116 12.254.558.567 37.111.384.379 433.489.060 1.631.419 7.322.989.254 944.988.549 343.635.567 315.815.096 2.055.015.016 305.840.725 1.749.174.291 15.489.215.471 21.901.389.590 592.409.422 4.637.297 9.657.400.663 615.660.596 409.807 1.529.552.973 364.733.642 1.164.819.331 1.306.636.981 2.657.320 851.604.937 79.297.708.194 1.127.174.370 2.032.444 699.981.137 70.767.330.484 31.12.2016 21.415.234.602 16.247.370.376 30.567.374.640 881.980.703 178.199.940 31.12.2015 15.845.353.703 7.357.585.578 36.265.239.590 608.599.720 700.870.505 127.320.375 8.009.248 119.311.127 1.304.129.390 111.972.595 134.472.375 23.536.229 110.936.146 (27.803.342) 2.621.569.946 3.798.429.612 265.926.172 93.132.370 172.793.802 881.277.802 39.974.753 43.556.905 1.034.898 42.522.007 304.388.565 2.283.488.140 3.798.429.612 2.440.750.987 (9.868.519) (493.425.486) 79.297.708.194 2.254.371.430 (5.155.293) 123.423.302 70.767.330.484 Nota Integrativa Conto Economico (Importi in unità di euro) 31.12.2016 31.12.2015 10. Interessi attivi e proventi assimilati 1.053.569.166 874.726.213 20. Interessi passivi e oneri assimilati (732.496.386) (888.319.337) 30. Margine di interesse 321.072.780 (13.593.124) 40. Commissio ni attive 379.927.947 93.412.001 50. Commissio ni passive (46.510.999) (44.432.562) 60. Commissioni nette 333.416.948 48.979.439 221.675.656 249.430.480 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 47.302.553 25.902.404 90. Risultato netto dell'attività di copertura (2.244.355) 11.077.673 109.181.677 237.268.980 70. Dividendi e proventi simili 100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) a ttività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività passività finanziarie valutate al fair value 120. Margine di intermediazione 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (9.194.686) (4.250.058) 143.168.360 257.102.458 - - (24.791.997) (15.583.420) (8.421.152) 4.355.600 1.021.984.107 563.421.452 (623.078.757) (120.013.371) (517.980.712) (104.165.922) b) a ttività finanziarie disponibili per la vendita (89.282.447) (15.556.314) d) a ltre operazioni finanziarie (15.815.598) (291.135) a) crediti 140. Risultato netto della gestione finanziaria 398.905.350 443.408.081 150. Spese amministrative (997.568.505) (402.575.970) (512.531.166) (183.099.081) (485.037.339) (219.476.889) a) spese per il personale b) a ltre spese amministrative 160. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri (818.208) 6.955.464 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (30.766.299) (21.453.802) 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (28.222.659) - 190. Altri oneri/proventi di gestione 167.582.017 117.589.578 (889.793.654) (299.484.730) (206.725.999) 1.551.054 200. Cost i operativi 210. Utili (perdite) delle partecipazioni 240. Utili (perdite) della cessione di investimenti 250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 270. Utile (perdita) della operatività corrente al net to delle imposte 290. Utile (Perdita) d'ese rcizio 65* 20.793.366 43.194 (676.820.937) 183.395.451 145.517.599 (22.094.297) (493.425.486) (493.425.486) 123.423.302 123.423.302 Nota Integrativa Prospetto della redditività complessiva (Importi in unità di euro) 31.12.2016 10. Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti re ddituali al netto del le imposte senza rigir o a co nto eco nomico 40 . Piani a benefici definiti Altre componenti re ddituali al netto del le imposte con rigiro a conto econo mico 90 . Copertura dei f lussi finanz iari 10 0. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 31.12.2015 (493.425.486) 123. 423.302 (6.036.402) 1. 290. 592 431.816 (101. 894 ) (296.051.236) 138 .248.616 130. Totale altre c omponenti re ddituali al netto del le imposte (301.655.822) 139. 437.314 140. Redditività complessiva ( Voce 10 + 130) (795.081.308) 262. 860.616 La redditività complessiva dell’esercizio non riflette gli effetti derivanti dal trasferimento di titoli dalla categoria AFS al portafoglio HTM, nonché quelli rivenienti dalla fusione per incorporazione delle banche rete in Capogruppo, complessivamente pari a euro -30,5 milioni, come riportato tra le Variazioni di riserve nel prospetto di variazione del Patrimonio Netto. Il risultato delle “Altre componenti reddituali” è da ascrivere essenzialmente alle riserve da valutazione su titoli di debito classificati nella voce 40 – Attività finanziarie disponibili per la vendita. Per quanto concerne il dettaglio delle diverse componenti si rimanda a quanto descritto in calce al prospetto analitico riportato nella parte D – Redditività Complessiva. 66* Nota Integrativa Prospetto di variazione del Patrimonio Netto Movimentazione al 31 dicembre 2016 V ariazioni dell'esercizio Allocazione risultato esercizio preced en te Operazion i sul patrimonio netto Modifica saldi ap ertura Esistenze al 31.12.2015 Esisten ze al 01.01.2016 Variazioni di riserve D ividend i e altre d est inazioni Riserve Acquis to vend ite azioni prop rie Emiss ioni nu ove azioni Importi in unità di euro Capitale: 2.254.371.430 2.254.371.430 Distribuzione straordinaria divid endi V ariazione s trumenti di capitale Derivati su proprie azioni Patrimonio netto al 31.12.2016 Redditvità comples siva Stock options 186.379.557 2.440.750.987 2.254.371.430 - 2.254.371.430 - - - 186.379.557 - - - - - - 2.440.750.987 - - - - - - - - - - - - - - Sovrapprezzi di emissione 3.798.429.612 - 3.798.429.612 - - - - - - - - - - Riserve: 2.283.488.140 2.283.488.140 22.840.745 a) azioni ordinarie b) altre azioni a) di utili b) altre Riserve d a valutazione Strumenti d i capitale Azion i proprie Utile (perdita) di esercizio Patrimonio Netto 315.240.998 - 63 3.798.429.612 2.621.569.946 1.606.028.427 - 1.606.028.427 22.840.745 - -7.710.504 - - - - - - - 1.621.158.668 677.459.713 - 677.459.713 - - 322.951.502 - 63 - - - - - 1.000.411.278 -301.655.822 -27.803.342 304.388.565 304.388.565 -30.536.085 - - - - - - - - - - - - - - -5.155.293 - -5.155.293 - - 7.710.504 - -13.174.922 - - - 751.192 - -9.868.519 123.423.302 - 123.423.302 -22.840.745 -100.582.557 - - - - - - - -493.425.486 -493.425.486 8.758.945.756 - 8.758.945.756 - -100.582.557 292.415.417 186.379.557 -13.174.859 - - - 751.192 -795.081.308 8.329.653.198 67* Nota Integrativa Prospetto di variazione del Patrimonio Netto Movimentazione al 31 dicembre 2015 Variazioni dell'esercizio Allocazione risultato esercizio precedente Esistenze al 31.12.20 14 Modifica saldi apertura Operazioni sul pa trimo nio netto Esistenze al 01.01.20 15 Riserve Importi in u nità di euro Capitale: 2.25 4.371 .430 Variazioni di ris erve Dividendi e altre destinazioni Emissioni nuove azioni Acquisto azioni proprie D istribuzione stra ordina ria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su pro prie a zio ni P atrimonio netto al 3 1.12.2015 Redditvità complessiva Stock options 2. 254.3 71.4 30 2.254.37 1.430 2.25 4.371 .430 - 2. 254.3 71.4 30 - - - - - - - - - - 2.254.37 1.430 - - - - - - - - - - - - - - So vrapprezzi di emis sione 4.71 6.866 .301 - 4. 716.8 66.3 01 -918.4 36.689 - - - - - - - - - 3.798.42 9.612 Riserve: 2.35 4.284 .675 2. 354.2 84.6 75 - -72.021. 230 1.224 .695 1. 678.0 49.6 57 - -72.021. 230 - - - - - - - - 1.606.02 8.427 676.2 35.018 - - 1.224 .695 - - - - - - a) azioni ordinarie b) altre azioni a) di utili b) altre Riserve da valutazio ne Strumenti di ca pitale Azioni proprie Utile (perdita) di esercizio Patrimonio N etto 1.67 8.049 .657 - 67 6.235 .018 - 16 4.951 .251 - 164.9 51.251 2.283.48 8.140 - 677.45 9.713 139 .437. 314 304.38 8.565 - - - - - - - - - - - - - - -5.340 .225 - -5.3 40.225 - - 184 .932 - - - - - - - -5.15 5.293 -91 8.436 .689 - -918.4 36.6 89 918.4 36.689 - - - - - - - - 123 .423. 302 123.42 3.302 8.56 6.696 .743 - 8. 566.6 96.7 43 - -72.021. 230 1.409 .627 - - - - - - 262 .860. 616 8.758.94 5.756 68* Nota Integrativa Rendiconto Finanziario (metodo indiretto) 31.12.2016 31.12.2015 importi in unità di euro A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione - risultato d'esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su att.pass.finanziarie al FV (-/+) -416.472.604 -185.251.239 -493.425.486 123.423.302 30.020.540 9.389.275 2.244.355 -11.077.673 623.078.757 120.013.371 58.988.958 21.453.802 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) - imposte e tass e non liquidate (+) 818.208 -183.395.451 -6.955.464 22.094.297 - rettifiche/riprese di valore nette gruppi di attività in via di dismis sione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su partecipazioni (+/-) 206.726.000 - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanz iarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - -661.528.485 -463.592.149 3.071.136.375 3.330.278.760 247.226.594 443.324.620 - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche: a vista -962.942 2.259.048.739 - 836.030 2.849.733.672 - - crediti verso banche: altri crediti - crediti verso clientela -954.772.560 1.399.973.271 -1.433.265.442 1.321.407.400 120.623.273 -2.646.837.461 148.242.480 -3.298.271.704 5.601.953.490 -3.190.247.762 -1.886.440.386 -6.085.611.828 292.047.689 -165.824.553 - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti v/banche a vista - debiti v/banche altri debiti - debiti v/clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione 273.412.781 -113.580.790 - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità generata/assorbita dall'attività operativa -550.151.518 7.826.310 -120.666.288 -153.244.183 B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da 213.868.477 240.951.451 - vendite di partecipazioni - - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 401.000 212.799.261 - 240.546.702 - 1.069.216 - 3.749 - - vendite di rami d'azienda 2. Liquidità assorbita da -315.933.606 -37.789.719 - acquisti di partec ipazioni -309.879.160 -35.454.150 - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d'azienda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 0 -5.911.088 -143.358 -2.335.569 - -102.065.129 203.161.732 C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissioni/ac quisti di azioni proprie 172.336.517 - emissioni/ac quisti di strumenti di capitale - - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO - -100.582.557 -72.021.230 71.753.960 -22.484.859 -72.021.230 -22.103.681 Legenda: (+) Generata (-) Assorbita 69* Nota Integrativa Riconciliazione rendiconto finanziario Voci di bilancio 31.12.2016 31.12.2015 Cass a e disponibilità liquide all'inizio dell'anno 138.226.024 160.329.705 Liquidità totale generata / assorbita nell'esercizio -22.484.859 -22.103.681 Operazioni di aggregazione aziendale 88.446.515 Cass a e disponibilità liquide: effetto delle variazioni dei cambi Cass a e disponibilità liquide alla chiusura dell'es ercizio 204.187.680 70* 138.226.024 Nota Integrativa Parte A – Politiche contabili A.1 - Parte generale A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio A.3 - Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie A.4 - Informativa sul Fair Value A.5 - Informativa sul c.d. “Day one profit/loss” Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale Attivo Passivo Altre informazioni Parte C – Informazioni sul Conto Economico Parte D – Redditività complessiva Nota Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Integrativa Parte F – Informazioni sul patrimonio Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H – Operazioni con parti correlate Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Parte L - Informativa di settore I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi, ove non diversamente segnalato, in migliaia di euro. 71* Nota Integrativa Parte A - Politiche Contabili A.1 – PARTE GENERALE Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il bilancio di Unione di Banche Italiane Spa è redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS1 emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2016, recepiti dal nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS. Il bilancio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto di variazione del Patrimonio Netto, e dalla Nota Integrativa e corredato dalla Relazione sull’andamento della gestione. Nella Relazione sull’andamento della gestione e nella Nota Integrativa sono fornite le informazioni richieste dai principi contabili internazionali, dalle Leggi, dalla Banca d’Italia e dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa – Consob, oltre ad altre informazioni non obbligatorie ma ritenute ugualmente necessarie ai fini di una rappresentazione corretta e veritiera della situazione della Banca. Il progetto di bilancio, approvato dal Consiglio di Gestione del 9 febbraio 2017 e sottoposto all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza del 7 marzo 2017 è corredato dall’Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/1998 e sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche Spa. Sezione 2 Principi generali di redazione La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione, adottati nell’ottica della continuità aziendale ed in ossequio ai principi di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico dell’esercizio, la variazione del patrimonio netto ed i flussi di cassa. Le informazioni riportate nel presente fascicolo di bilancio, se non diversamente specificato, sono espresse in euro quale moneta di conto e le situazioni finanziarie, patrimoniali, economiche, le note informative di commento e le tabelle esplicative sono esposte in migliaia di euro. I relativi arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d’Italia. Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005 e successive modifiche e integrazioni. Detti schemi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2016, l’analoga informazione comparativa al 31 dicembre 2015 (che non ha necessitato di modifiche rispetto ai dati pubblicati in tale bilancio) e non riportano le voci non valorizzate per l’esercizio corrente e precedente. 1 Tali principi, nonché le relative Interpretazioni, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria dei medesimi, se non diversamente specificato. Per completezza informativa si veda, in proposito, l’“Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea”. 72* Nota Integrativa Per completezza si segnala che nella redazione del presente fascicolo di bilancio si è inoltre preso atto dei seguenti documenti: documento congiunto Banca d’Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010 si rimanda a quanto riportato successivamente al paragrafo “Altri aspetti” relativamente all’impairment degli avviamenti e delle attività disponibili per la vendita; documento ESMA2 del 5 ottobre 2015 “Orientamenti – Indicatori alternativi di performance” volto a promuovere l’utilità e la trasparenza degli Indicatori Alternativi di Performance3 inclusi nei prospetti informativi o nelle informazioni regolamentate4; documento ESMA del 28 ottobre 2016, “European common enforcement priorities for 2016 financial statements” volto a promuovere un'applicazione omogenea dei principi contabili IAS/IFRS, per assicurare la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari, individuando talune tematiche ritenute particolarmente significative per i bilanci al 31 dicembre 2016 delle società quotate europee, anche in considerazione delle attuali condizioni di mercato5; documento ESMA del 20 luglio 2016, “Issues for consideration in implementing IFRS 15: Revenue from Contracts with Customers” volto, tra l’altro, a disciplinare l’informativa da fornire in bilancio nonché nel bilancio intermedio relativamente al processo di implementazione di tale principio contabile; documento ESMA del 10 novembre 2016, “Issues for consideration in implementino IFRS 9: Financial Instruments” anch’esso sostanzialmente volto a disciplinare l’informativa da fornire in bilancio nonché nel bilancio intermedio relativamente al processo di implementazione dell’IFRS 9. Principi contabili I principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione e cancellazione, sono i medesimi adottati per la redazione del bilancio relativo all’esercizio 2015. In conformità alle previsioni dello IAS 32, a partire dall’esercizio 2016, il fair value degli strumenti finanziari derivati, i cui valori correnti positivi e negativi sono in essere con la medesima controparte sono oggetto di compensazione in bilancio, qualora si abbia correntemente il diritto legale a compensare tali valori e si proceda al regolamento dei medesimi su base netta. L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora l’adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere anche significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico. Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed assunzioni: valutazione dei crediti; valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi; valutazione di attività immateriali a vita utile indefinita e di partecipazioni; quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri; quantificazione della fiscalità differita; definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita utile definita; valutazione del fondo trattamento di fine rapporto. Si evidenzia come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza. 2 European Securities Market Authority. Il documento in parola definisce un Indicatore Alternativo di Performance quale “un indicatore finanziario di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull’informativa finanziaria”. 4 A eseguito della pubblicazione del documento in parola il Gruppo UBI ha aggiornato la definizione di eventi non ricorrenti utilizzata al fine di redigere il prospetto del “Conto economico consolidato al netto delle più significative componenti non ricorrenti”, per i cui dettagli si rimanda al capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo” del presente fascicolo. 5 Le priorità individuate per l’esercizio 2016 sono di seguito elencate: a. presentazione e informativa sulle performance dell’emittente; b. strumenti finanziari: distinzione tra strumenti di patrimonio netto e passività finanziarie; e c. informativa in merito agli impatti relativi alla futura introduzione di nuovi principi contabili. 3 73* Nota Integrativa L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri. A tal proposito si segnala che l’esercizio 2016 non è stato caratterizzato da mutamenti nei criteri di stima già applicati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, eccezion fatta per quanto descritto nel successivo paragrafo “Altri aspetti” con riferimento alle rettifiche di valore sui Crediti Non Performing. ******* Con particolare riguardo all’evoluzione normativa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS si segnala quanto segue. Principi contabili internazionali in vigore dal 2016 Nell’esercizio 2016 sono entrate in vigore le previsioni di cui a taluni Regolamenti comunitari relativamente ai quali, di seguito, si riportano gli aspetti di maggior rilevanza. In data 17 dicembre 2014 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti: n. 28/2015 che introduce il Ciclo annuale di miglioramenti 2010-2012 dei principi contabili internazionali, sviluppati nel contesto dell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali. Le principali modifiche riguardano: IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” Nel principio sono apportate modifiche alle definizioni di “vesting condition” (leggasi condizioni di maturazione) e di “market condition” ed aggiunte le ulteriori definizioni di “performance condition” (condizioni di conseguimento di risultati) e “service condition” (condizioni di permanenza in servizio) in precedenza incluse nella definizione di “vesting condition”; IFRS 3 “Aggregazioni aziendali” La modifica chiarisce che un “corrispettivo potenziale” ex IFRS 3 rilevato come un’attività o una passività finanziaria (ai sensi dello IAS 39/IFRS 9) deve essere soggetto a valutazione successiva al fair value, ad ogni data di chiusura dell’esercizio, e le variazioni di fair value sono rilevate nel conto economico o nel prospetto OCI sulla base dei requisiti dello IAS 39 (o IFRS 9); IFRS 8 “Settori operativi” Le modifiche richiedono ad un’entità di dare informativa in merito alle valutazioni fatte dal management nell’applicazione dei criteri di aggregazione dei segmenti operativi, inclusa una descrizione dei segmenti operativi aggregati e degli indicatori economici considerati nel determinare se tali segmenti operativi abbiano “caratteristiche economiche simili”. Ulteriormente, viene specificato che la riconciliazione tra il totale delle attività dei settori oggetto di informativa e le attività dell’entità deve essere presentata se le attività di settore sono presentate periodicamente al più alto livello decisionale operativo; IAS 16 “Immobili, Impianti e Macchinari” e IAS 38 “Attività immateriali” Le modifiche hanno eliminato le incoerenze nella rilevazione dei fondi ammortamento quando un’attività materiale o immateriale è oggetto di rivalutazione (ovvero nel caso in cui non si opti per la valutazione al costo bensì per il modello alternativo che prevede la valutazione al fair value). I nuovi requisiti chiariscono che il valore di carico lordo deve essere adeguato in misura consistente con la rivalutazione del valore di carico dell’attività e che il fondo ammortamento deve pertanto risultare pari alla differenza tra il valore di carico lordo e il valore di carico al netto delle perdite di valore contabilizzate; IAS 24 “Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate” Le nuove previsioni chiariscono che qualora i servizi di direzione con responsabilità strategiche siano forniti da un’entità tale entità sia da considerare una parte correlata; n. 29/2015 che emenda lo IAS 19 “Benefici per i dipendenti”. Le modifiche sono volte a disciplinare la contabilizzazione dei contributi dei dipendenti (o di terzi) nei casi in cui i piani a benefici definiti impongano ad essi di contribuire al costo del piano; in alcuni paesi, infatti, i piani pensionistici richiedono ai dipendenti (o a terzi) di contribuire al piano pensione. 74* Nota Integrativa L’emendamento consente di detrarre dal costo del personale solo i contributi che sono legati al servizio, nel periodo in cui il servizio è prestato6. I contributi che sono legati al servizio, ma variano in base alla durata della prestazione resa, devono essere ripartiti nel periodo di servizio, utilizzando lo stesso metodo di attribuzione applicato ai benefici. In data 23 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2113/2015 che omologa gli emendamenti, pubblicati dallo IASB in data 30 giugno 2014, ai principi contabili IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” e IAS 41 “Agricoltura”. Per quanto tale emendamento sia di scarsissima rilevanza per un’impresa bancaria si segnala che la modifica apportata consiste nel parificare il trattamento contabile da riservare alle piante che sono utilizzate per la coltivazione di prodotti agricoli nel corso di vari esercizi, note come piante fruttifere, a quello riservato alle attività materiali di cui allo IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari”. In data 24 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2173/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 6 maggio 2014, al principio contabile IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto”. Tale emendamento prevede nuovi orientamenti in merito alla contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto (joint operation) che costituiscono un business (leggasi un’attività aziendale). In altri termini, il principio così modificato richiede l’applicazione delle previsioni dell’IFRS 3, in termini di purchase method, per la rilevazione dell’acquisto della joint operation, in misura naturalmente della quota acquisita. In base al “metodo dell’acquisizione” (c.d. “purchase method”) le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall’impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. In data 2 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2231/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 12 maggio 2014, ai principi contabili IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” e IAS 38 “Attività immateriali”. L’emendamento in parola chiarisce quando possa essere appropriato un metodo di ammortamento basato sui ricavi, ovvero sulla base di un piano che ammortizzi le attività materiali/immateriali sulla base dei ricavi generati dall’utilizzo delle medesime. In data 15 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2343/2015 che introduce il Ciclo annuale di miglioramenti 2012-2014 dei principi contabili internazionali e le cui principali modifiche riguardano: IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate La modifica introduce guidance specifiche all’IFRS 5 nel caso in cui un’entità riclassifichi un asset dalla categoria held-for-sale alla categoria held-for-distribution (o viceversa), o quando vengano meno i requisiti di classificazione di un’attività come held-for-distribution. Le modifiche definiscono che: o tali riclassifiche non costituiscono una variazione ad un piano (di vendita o di distribuzione) e pertanto restano validi i criteri di classificazione e valutazione; o le attività che non rispettano più i criteri di classificazione previsti per l’held-for-distribution dovrebbero essere trattate allo stesso modo di un’attività che cessa di essere classificata come held for sale. IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative L’emendamento disciplina l’introduzione di ulteriore guidance per chiarire se un servicing contract costituisce un coinvolgimento residuo in un’attività trasferita ai fini dell’informativa richiesta in relazione alle attività trasferite. Ulteriormente chiarisce che l’informativa sulla compensazione di attività e passività finanziarie non è esplicitamente richiesta per tutti i bilanci intermedi, tuttavia tale informativa potrebbe essere necessaria per rispettare i requisiti previsti dallo IAS 34, nel caso si tratti di un’informazione significativa. IAS 19 Benefici per i dipendenti 6 Nella versione attuale del principio i contributi sono portati in diminuzione del costo del personale nell’esercizio nel quale i medesimi sono versati. 75* Nota Integrativa Il documento chiarisce che per determinare il tasso di sconto dei post-employment benefits ci si deve riferire ad high quality corporate bonds emessi nella stessa valuta utilizzata per il pagamento dei benefits e che l’ampiezza del mercato di riferimento va pertanto definita in termini di valuta. IAS 34 Bilanci intermedi Il documento introduce delle modifiche al fine di chiarire che talune informazioni richieste devono essere inserite nel Bilancio intermedio (leggasi nell’interim financial statements) o, al limite, in altre parti del fascicolo quali la Relazione (leggasi interim financial report), ma con la cautela di inserire nel Bilancio intermedio delle cross reference a tale altra sezione. In tale ultimo caso la Relazione deve essere resa disponibile ai lettori del bilancio nella stessa modalità e con gli stessi tempi del Bilancio intermedio, altrimenti quest’ultimo è da ritenersi incompleto. In data 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti: n. 2406/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 18 dicembre 2014, al principio contabile IAS 1 “Presentazione del bilancio”. Nel più ampio processo di miglioramento della disclosure di bilancio, l’emendamento in parola apporta limitate modifiche allo IAS 1 volte a fornire chiarimenti in merito ad elementi che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci; n. 2441/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 12 agosto 2014, al principio contabile IAS 27 “Bilancio separato”. L’emendamento in parola introduce la possibilità di valutare, nel bilancio separato dell’investitore, le partecipazioni in società controllate, controllate congiuntamente o sottoposte a influenza notevole utilizzando il metodo del patrimonio netto. In data 23 settembre 2016 la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento (UE) n. 1703/2016 omologando l’emendamento “Investment entities: applying the consolidation exception”, pubblicato dallo IASB in data 18 dicembre 2014, ai principi contabili IFRS 10 “Bilancio consolidato”, IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni in altre entità” e IAS 28 “Partecipazioni in società collegate e joint venture” volto a disciplinare i casi di esenzione dal consolidamento previsti per le c.d. “Investment entities”. L’adozione dei succitati provvedimenti non ha comportato effetti apprezzabili sul bilancio del Gruppo UBI. Principi contabili internazionali con applicazione successiva al 2016 In data 29 ottobre 2016 la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento (UE) n. 1905/2016 che omologa il principio IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con i clienti”, pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2014. In data 22 novembre 2016 la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento (UE) n. 2067/2016 che omologa il principio IFRS 9 “Strumenti Finanziari”, pubblicato dallo IASB in data 24 luglio 2014. Per dettagli relativi alle previsioni di tali principi si rimanda a quanto descritto successivamente nel presente capitolo. 76* Nota Integrativa Principi contabili internazionali non omologati al 31 dicembre 2016 Principio (IAS/IFRS) Interpretazione (SIC/IFRIC) IFRS 14 Modifiche Data di pubblicazione Regulatory deferral accounts 30/01/2014 IFRS 10, IAS 28 Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale contribution of assets between an investor and its Associate or Joint Venture 11/09/2014 IFRS 16 Leases 13/01/2016 IAS 12 Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses 19/01/2016 IAS 7 Amendments to IAS 7: Disclosure initiative 29/01/2016 IFRS 15 Clarification to IFRS 15 Revenue Contracts with Customers 12/04/2016 IFRS 2 Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Sharebased Payment Transaction 20/06/2016 IFRS 4 Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts 12/09/2016 IFRS 1, IFRS 12, IAS 28 Annual improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle 08/12/2016 IFRIC 22 IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transaction and Advance Consideration 08/12/2016 IAS 40 Amendment to IAS 40: Transfers of Investment property 08/12/2016 I principi sopra elencati non rilevano ai fini della redazione del bilancio al 31 dicembre 2016 posto che lo loro applicazione è subordinata all’omologazione, da parte della Commissione Europea, mediante emissione di appositi Regolamenti comunitari. *** Le modifiche dello IAS 39 Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, n. 323 del 29 novembre 2016, del Regolamento UE 2016/2067 della Commissione Europea, è giunto al termine il processo di omologazione del principio contabile IFRS 9 “Financial Instruments”7 che, a far tempo dal 1° gennaio 2018, sostituirà lo IAS 39 “Financial Instruments: Recognition and Measurement”. Il principio in parola fissa le nuove previsioni in materia di: “Classification and Measurement”; “Impairment;” e “General Hedge Accounting”. Di seguito si riportano, sinteticamente, le principali previsioni del nuovo principio. Iscrizione e cancellazione Con riferimento ai criteri di iscrizione iniziale e cancellazione di attività e passività finanziarie, l’IFRS 9 ha sostanzialmente confermato l’impostazione definita dallo IAS39. Classificazione e valutazione L’IFRS 9 prevede i seguenti criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie8: a) il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; e b) le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie, ed in funzione di ciò prevede le seguenti tre categorie di classificazione e valutazione delle attività finanziarie: “Amortised Cost” (AC); “Fair value through other comprehensive income (FVOCI)"; “Fair value through profit or loss (FVPL)”. 7 Emesso dallo IASB in data 24 luglio 2014. Le attività finanziarie sono classificate nella loro interezza e, pertanto, quelle che contengono derivati incorporati non sono soggette a regole di biforcazione. 8 77* Nota Integrativa Categoria “Amortised Cost” Secondo tale criterio sono classificate e valutate le attività finanziarie i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali. Il verificarsi di una vendita non è necessariamente incoerente con la definizione del modello di business previsto per la valutazione al “Costo ammortizzato”. Per esempio, vendite infrequenti o di modesto importo possono essere realizzate nell’ambito di tale modello di business; non rilevano inoltre cessioni realizzate a fronte di incrementi del rischio di credito9 nelle attività finanziarie oggetto di cessione. Categoria “Fair value through other comprehensive income (FVOCI)" Tale categoria è deputata ad accogliere le attività finanziarie: i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi; detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali nonché i flussi derivanti dalla vendita delle attività. Tale modello di business può comportare un’attività di vendita più rilevante rispetto a quella prevista per il modello di business associato alla categoria “Costo ammortizzato”. Gli interessi attivi, gli utili e perdite da differenze di cambio, le rettifiche di valore dovute all’impairment degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVOCI, e le correlate riprese di valore sono contabilizzati in conto economico, le altre variazioni di fair value sono contabilizzate tra le altre componenti del conto economico complessivo (OCI). Al momento della vendita (o dell’eventuale riclassifica in altre categorie a causa del cambiamento del modello di business), gli utili o le perdite cumulati rilevati in OCI sono riclassificati in conto economico. Categoria “Fair value through profit or loss” Secondo tale criterio sono classificate e valutate le attività finanziarie che non sono gestite in base ai due modelli di business previsti per le categorie “Amortised Cost” e “Fair value through other comprehensive income”. Con riguardo unicamente ai titoli equity, in sede di prima iscrizione è possibile esercitare un’opzione irrevocabile per la classificazione e misurazione delle attività finanziarie a FVOCI; l’esercizio di tale opzione comporta la contabilizzazione tra le altre componenti del conto economico complessivo (OCI) di tutte le variazioni di fair value, senza possibilità di riclassificazione a conto economico (né per impairment né per successiva vendita). I dividendi sono generalmente iscritti a conto economico. Per ciò che concerne le passività finanziarie le disposizioni dello IAS 39 sono state quasi interamente trasposte nell’IFRS 9. Tale principio consente, come previsto dallo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss” (c.d. Fair value option), prevedendo tuttavia che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell’emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) e non più a conto economico. Impairment L’IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti anche se solo previste, contrariamente a quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali. Il modello di impairment definito dall’IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici10. 9 Tuttavia, se le vendite realizzate dall’impresa non sono infrequenti e di importo insignificante, è necessario valutare entro quali limiti tale attività di vendita è coerente con un modello di business consistente principalmente nell’incasso dei flussi di cassa contrattuali. Il principio definisce le perdite su crediti attese come “la media ponderata delle perdite su crediti sulla base delle probabilità che si verifichi un default”. La stima della perdita attesa deve essere effettuata considerando gli scenari possibili, tenendo pertanto in considerazione le migliori informazioni disponibili su: eventi passati, condizioni correnti, previsioni supportabili su eventi futuri (cosiddetto “forward looking approach”). 10 78* Nota Integrativa Diversamente dallo IAS 39, l’IFRS 9 prevede un unico modello di impairment da applicare alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato e a quelle valutate a fair value through other comprehensive income. In particolare, con riferimento alle attività finanziarie che non siano impaired al momento dell’acquisto (ovvero all’origine), la rilevazione di rettifiche su crediti attese deve essere determinata in base a uno dei seguenti metodi: commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa nei successivi 12 mesi (perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili entro 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio). Tale metodo deve essere applicato quando, alla data di bilancio, il rischio di credito sia ritenuto basso o non sia incrementato significativamente rispetto alla rilevazione iniziale; o, commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa su tutta la vita dello strumento (perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili lungo l’intera vita dell’attività finanziaria). Tale metodo deve essere applicato in caso di incremento significativo del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale. Sulla base del rischio di credito specifico di ciascun rapporto il principio prevede la suddivisione delle attività finanziarie in tre stage: Stage 1: attività finanziarie performing per cui non si è rilevato un incremento significativo del rischio di credito. Il calcolo della perdita attesa è effettuato su un orizzonte temporale di 12 mesi; Stage 2: attività finanziarie performing per cui si è rilevato un incremento significativo del rischio di credito. Il calcolo della perdita attesa è effettuato su tutta la vita dello strumento; Stage 3: attività finanziarie non performing. Il calcolo della perdita è effettuato su tutta la vita dello strumento. Hedge accounting L’IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto “general hedge accounting model” volte a meglio riflettere nella reportistica finanziaria le politiche di gestione del rischio adottate dal management. A titolo esemplificativo e non esaustivo il principio, pertanto, amplia il perimetro dei rischi per i quali può essere applicato l’hedge accounting di elementi non finanziari, elimina l’obbligatorietà del test d’efficacia di natura quantitativa, non richiede più la valutazione retrospettiva dell’efficacia della copertura e non prevede più la possibilità di revocare volontariamente l’applicazione dell’hedge accounting una volta designato. A fronte della maggior flessibilità introdotta, il nuovo principio prevede un’informativa ancor più dettagliata relativamente all’attività di gestione dei rischi da parte del Risk Management. Il principio non contempla il modello contabile previsto per le relazioni di copertura collettive di portafogli di crediti (c.d. Macro Hedging). A tal proposito nel mese di aprile 2014 lo IASB ha pubblicato il Discussion Paper “Accounting for Dynamic Risk Management: a Portfolio Revaluation Approach to Macro Hedging” che, in linea con le modalità di gestione dinamica del rischio di tasso adottate dalle banche, delinea un possibile approccio contabile (c.d. Portfolio Revaluation Approach) mirante a rispecchiare meglio, nel bilancio dell’entità, la natura dinamica di gestione del rischio da parte del Risk Management. A seguito delle osservazioni ricevute durante la fase di consultazione, nel mese di luglio 2015 il Board dello IASB ha deciso di destinare il progetto relativo al c.d. “Macrohedging” al programma di ricerca, rinviando la predisposizione dell’Exposure Draft solo successivamente all’elaborazione di un ulteriore Discussion Paper. Il Progetto IFRS 9 nel Gruppo UBI Banca Come anticipato nell’informativa del Bilancio al 31 dicembre 2015 nonché nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, in funzione della rilevanza dei cambiamenti prospettici11 introdotti dal nuovo principio contabile IFRS 9 il Gruppo UBI Banca, oltre ad aver preso parte sin dall’origine alle attività progettuali in sede di Associazione Bancaria Italiana (ABI), ha avviato, nel 11 In particolare, con riguardo all’ambito del modello expected loss applicabile nella stima delle valutazioni degli strumenti finanziari, nonché tenuto conto della conseguente complessità implementativa del principio in parola 79* Nota Integrativa corso del secondo semestre 2015, il proprio progetto di transizione la cui architettura è articolata nei tre seguenti filoni di attività: 1. Assessment; 2. Design; 3. Implementation. Fase di Assessment Nel corso del 2015 ha preso avvio la fase di Assessment, conclusasi nel primo trimestre 2016, volta a valutare i potenziali impatti del nuovo principio con riferimento agli aspetti regolamentari, modelli di rischio, amministrazione, organizzazione, applicazioni IT e business. Le risultanze principali dell’attività preliminare sono di seguito riassunte: identificazione delle modifiche regolamentari e contabili e conseguente preliminare definizione degli orientamenti contabili per gli aspetti necessari; identificazione degli impatti preliminari in termini di business, modelli di rischio, organizzazione e sistemi IT; definizione dei criteri per l’iscrizione ed il trasferimento degli strumenti finanziari, in particolare dei crediti, tra i tre diversi stage previsti dall’IFRS 9 sulla base della qualità creditizia, con conseguente diversa stima dei rispettivi valori di bilancio (12 month expected credit loss vs. lifetime expected credit loss). L’analisi di dettaglio, condotta nel primo trimestre del 2016, relativamente alle succitate risultanze preliminari ha confermato la significatività dei cambiamenti introdotti dal nuovo principio, in particolare in relazione al modello di impairment applicabile alla totalità delle attività finanziarie (ad esclusione di Fair Value through Profit or Loss o FVTPL), avvalorando di conseguenza l’aspettativa, propria dell’intero sistema bancario nazionale e internazionale, di un aumento della misura delle svalutazioni rispetto a quelle stimate con il modello attualmente in uso, specificamente con riguardo alle attività finanziarie diverse da quelle classificate in “Default”, ovvero quelle che si collocheranno negli stage 1 e 2 definiti dal principio. Fase di Design L’attività di design, che ha preso avvio nel corso del primo trimestre 2016 e si é ulteriormente sviluppata nel corso dell’esercizio, è allo stato attuale sostanzialmente conclusa. Tale fase era finalizzata allo sviluppo delle seguenti attività: definizione di dettaglio delle policy contabili; predisposizione dei modelli di rischio; definizione delle specifiche tecniche per sistemi IT e processi; gestione degli aggiornamenti normativi e specifiche richieste dei Regulator; definizione delle specifiche di dettaglio in ambito organizzazione. Per quanto attiene le più significative evidenze di dettaglio emerse dalle fasi di Assessment e Design che costituiscono le linee guida sulle quali sviluppare la terza fase progettuale di implementazione, si rimanda alla Sezione 2 della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa Consolidata. Fase di Implementation L’architettura del progetto prevede, nel corso dell’esercizio 2017, l’attività di c.d. Implementation finalizzata alla pianificazione ed esecuzione degli interventi individuati e definiti nelle precedenti fasi progettuali. La fase di Implementation, in corso di avvio, sarà pertanto volta a: condividere, con l’insieme delle strutture operative coinvolte, le analisi e le risultanze emerse durante la fase di Design; implementare nei processi aziendali le scelte e le interpretazioni di principio operate nelle fasi di Assessment e Design; attuare le attività propedeutiche alla First Time Application (FTA) del principio in parola. 80* Nota Integrativa In occasione dei prossimi Resoconti intermedi di gestione/Relazioni finanziarie semestrali, nonché del Bilancio al 31 dicembre 2017, verranno forniti i relativi aggiornamenti nonché informazioni di ulteriore e maggiore dettaglio. Per completezza informativa si segnala che, a far tempo dal 2 gennaio 2017, il Gruppo UBI è interessato da una c.d. “Thematic review” promossa dalla BCE. Tale review, il cui intero svolgimento è previsto nel corso del primo trimestre 2017, é volta a conoscere lo stato dell’arte del processo di adozione del nuovo principio contabile, nonché le connesse analisi e gli aspetti di maggior difficoltà relativa all’applicazione del medesimo, con particolare riguardo al nuovo modello contabile di calcolo dell’expected credit losses, attraverso una raccolta documentale (suddivisa per aree tematiche rilevanti) e un impact assessment. L’IFRS 15 “Revenue from Contracts with Customers” Come già anticipato, in data 29 ottobre 2016, la Commissione Europea ha omologato il principio IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con i clienti”, pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2014 che, a far tempo dal 1° gennaio 2018, sostituirà i principi IAS 18 “Ricavi” e IAS 11 “Lavori su ordinazione”, nonché le interpretazioni IFRIC 13 “Programmi di fidelizzazione della clientela”, IFRIC 15 “Accordi per la costruzione di immobili”, IFRIC 18 “Cessioni di attività da parte della clientela” e SIC 31 “Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitaria”. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d’assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono: l’identificazione del contratto con il cliente; l’identificazione delle performance obligations del contratto; la determinazione del prezzo; l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto; i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation. Le principali componenti reddituali del Gruppo non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IFRS 15 in quanto regolate dalle previsioni dello IAS 39 (e dell’IFRS 9). Per quanto attiene le componenti reddituali di natura commissionale non rientranti nell’ambito di applicazione dello IAS 39/IFRS 9, in sede di prima applicazione dell’IFRS 15 dovranno essere effettuate valutazioni per determinare: i prezzi delle relative transazioni, incluse le componenti variabili, che devono essere allocati ad una o più performance obligation; e se le performance obligations sono soddisfatte “over time” o “point in time”. Inoltre, la presentazione del ricavo su base lorda o netta dipenderà da un'analisi del ruolo di “principal” o di “agent” svolto dall'entità nella transazione. Allo stato attuale, sulla base dell’analisi preliminare del principio, ci si attende che gli impatti derivanti dalla sua applicazione. Ciò prioritariamente in considerazione del fatto che le principali componenti reddituali del Gruppo non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IFRS 15 in quanto regolate dalle previsioni dell’attuale IAS 39 nonché dell’IFRS 9 di prossima applicazione. Nel corso del primo semestre 2017 verrà avviata l’analisi di impatto di dettaglio a valle della quale sarà possibile fornire un’indicazione quantitativa più precisa. L’IFRS 16 “Leases” Nel novero dei nuovi principi contabili già emessi dallo IASB e ad oggi ancora soggetti al processo di omologazione della Commissione Europea, il principio IFRS 16 “Leases”, destinato a sostituire a far tempo dal 1° gennaio 2019 l’attuale IAS 17 “Leasing” riveste grande importanza. In particolare, il principio, introduce nuove previsioni in materia di contabilizzazione dei contratti di leasing da parte dei locatari (leggasi gli utilizzatori dei beni oggetto di contratti di leasing) che si fondano sulla definizione di contratto di leasing inteso come un contratto che 81* Nota Integrativa conferisce al locatario il diritto all’utilizzo di un bene identificato per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. In funzione di ciò, il locatario provvede ad iscrivere tra le attività patrimoniali il diritto d’uso (del bene sottostante il contratto), successivamente oggetto di ammortamento, a fronte dell’iscrizione di una passività finanziaria pari al valore attuale dei c.d. “lease payments” ovvero di tutti i pagamenti fissi e attesi da corrispondere al locatore durante la vita residua del contratto. Il Gruppo procederà all’analisi di dettaglio dei contratti stipulati in qualità di locatore/locatario, che possono configurare un “Lease” ai sensi delle previsioni dell’IFRS 16, nel corso dell’esercizio 2017. A valle di tale analisi, sarà possibile fornire un’indicazione quantitativa di impatto più precisa. Sezione 3 Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente al 31 dicembre 2016, data di riferimento del bilancio e fino al 9 febbraio 2017, data in cui il progetto di bilancio è stato autorizzato dal Consiglio di Gestione alla presentazione al Consiglio di Sorveglianza, non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio. A titolo informativo si segnalano i seguenti eventi: acquisizione delle “Target Bridge Institutions”: il 12 gennaio 2017 il Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca ha deliberato un’Offerta vincolante per l’acquisto del 100% del capitale di Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti (le “Target Bridge Institutions”); il 18 gennaio 2017, dopo l’accoglimento favorevole dell’Offerta da parte del Direttorio della Banca d’Italia, UBI Banca ha sottoscritto il contratto di compravendita, il cui perfezionamento è atteso indicativamente nel primo semestre 2017, una volta soddisfatte le necessarie condizioni e ottenute le autorizzazioni prescritte (per i dettagli dell’operazione si rinvia alla Relazione sulla gestione consolidata, capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016”); dimissioni e nomine all’interno del Consiglio di Sorveglianza: il 2 febbraio 2017, in seguito alle dimissioni per motivi personali del Consigliere Gian Luigi Gola, il Consiglio di Sorveglianza ha proceduto alle nomine di Letizia Bellini Cavalletti quale componente del Comitato Nomine e di Sergio Pivato quale componente del Comitato Rischi (si veda per una trattazione più ampia del rinnovo delle cariche sociali il capitolo “Gli eventi rilevanti del 2016” all’interno della Relazione sulla gestione consolidata”). Sezione 4 Altri aspetti In data 21 novembre 2016, con effetti contabili e fiscali far tempo dal 1 gennaio 2016 è divenuta efficace la fusione per incorporazione delle banche controllate Banca Popolare Commercio e Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa. Per il confronto omogeneo delle risultanze economiche e patrimoniali al 31 dicembre 2016 con quelle pro-forma dell’esercizio precedente si rimanda ai prospetti predisposti nella Relazione sulla gestione. Nella Nota integrativa ove necessario, in calce alle tabelle, viene indicato l’effetto della richiamata fusione nelle componenti di riferimento. 82* Nota Integrativa Rettifiche di valore sui Crediti Non Performing Il Piano Industriale 2019/2020 si pone tra i principali obiettivi il perseguimento di un Texas ratio12, finalizzato a valutare la quota di crediti deteriorati fronteggiabili dal patrimonio immediatamente disponibile dalla Banca, a termine del Piano stesso, inferiore al 100%. Per poter conseguire tale risultato, data la dimensione attuale dello stock di crediti deteriorati sul quale peraltro impattano marginalmente i recenti provvedimenti normativi volti a velocizzare nel breve termine i tempi di recupero – il Gruppo UBI Banca ha definito l’adozione di un approccio ulteriormente prudenziale nella valutazione di tali crediti, al fine di contrarre i tempi di recupero e di agevolare quindi un piano di riduzione del portafoglio nell’orizzonte temporale del Piano Industriale. Il bilancio 2016 è stato quindi caratterizzato, come già anticipato nell’informativa della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, da significative rettifiche di valore su crediti e conseguenti incrementi dei fondi di rettifica analitica a copertura delle esposizioni classificate negli stati di “Default”, quali “Inadempienze Probabili” e “Sofferenze”, già contabilizzate al 30 giugno 2016. Tali rettifiche di valore derivano da nuove informazioni acquisite, riferite a fatti ed eventi verificatisi successivamente al 31 dicembre 2015, in un contesto di riferimento che ha determinato un progressivo deterioramento di posizioni già classificate a credito deteriorato, tenendo altresì conto della progressiva riduzione dei valori peritali degli asset a garanzia. Ai sensi dello IAS 8 “Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori”, le rettifiche di valore rilevate in parola sono interamente riconducibili alla fattispecie dei “cambiamenti di stima”, in quanto non è cambiata la base di misurazione, rappresentata dal costo ammortizzato. Incentivi all’esodo Come già descritto nell’informativa della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, il Piano Industriale 2019/2020 prevede un forte ricambio generazionale da attuarsi mediante l’uscita di circa 2.750 risorse e l’ingresso di 1.100 risorse per lo sviluppo di nuove competenze e professionalità, consentendo quindi di conseguire, tra le altre, significative sinergie in termini di dimensionamento degli organici. Una quota parte di tali efficientamenti - riferibili a circa 1.300 risorse per tutto il gruppo prevede il ricorso al Fondo solidarietà di settore e saranno conseguiti mediante un piano di incentivazione all’esodo su base volontaria. Per quanto concerne il bilancio separato di UBI Banca, con riferimento al 31 dicembre 2016 tale onere è pari a 108,6 milioni di euro iscritto: per 53 milioni di euro in contropartita alla voce “Fondi per rischi e oneri”, in funzione della non definitività dell’importo; per 55,6 milioni di euro in contropartita alla voce “Altre passività”, in quanto riconducibile a risorse la cui domanda è stata presentata entro i termini previsti dall’accordo siglato con le OO.SS. in data 11 dicembre 2016. Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/EU) - Contabilizzazione del contributo al Single Resolution Fund Come ampiamente descritto nell’informativa di cui alla Nota Integrativa al 31 dicembre 2015, la Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/EU) definisce le nuove regole di risoluzione, applicabili dal 1° gennaio 2015 a tutte le banche dell’Unione Europea, le cui misure previste sono finanziate, a decorrere dal 1° gennaio 2015 dal Fondo nazionale per la risoluzione che, dal 1° gennaio 2016, é confluito nel Fondo di Risoluzione unico (Single Resolution Fund SRF). Il Fondo di Risoluzione unico deve raggiungere il livello target dei mezzi finanziari entro il 31 dicembre 2023 mediante il versamento di un contributo annuale ex ante che, in circostanze normali, ai sensi del Regolamento Delegato della Commissione Europea n. 2015/81, può essere corrisposto anche mediante la sottoscrizione di impegni di pagamento irrevocabili nella misura minima del 15%. La Banca d’Italia, in qualità di autorità di risoluzione, a partire dal 29 aprile 2016 ha reso destinatarie le banche italiane, assoggettate alla predetta normativa, della comunicazione con cui 12 Il Texas ratio è il rapporto tra Crediti Deteriorati Netti e Patrimonio Netto tangibile (esclusi gli utili dell’anno e incluso il patrimonio di terzi). 83* Nota Integrativa viene indicato il contributo ordinario dovuto per l’esercizio 201613. La comunicazione prevedeva la possibilità di poter optare per la contribuzione sotto forma di liquidità in ragione dell’85% del contributo e, nella misura del restante 15%, mediante la sottoscrizione di un impegno irrevocabile garantito mediante cash collateral. In data 19 maggio 2016 il Gruppo UBI Banca ha confermato di optare per la contribuzione sotto forma di liquidità in ragione dell’85% e, per il restante 15%, mediante impegno; il successivo 14 giugno ha provveduto al versamento integrale del contributo dovuto. Stante quanto sopra, già a valere sul Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016, UBI Banca in applicazione dell’IFRIC 21 “Tributi”14, ha contabilizzato il contributo complessivo, pari a 26,5 milioni di euro15. In particolare, nel rispetto di quanto disposto all’art. 8 del Regolamento Delegato della Commissione Europea n. 2015/81, è stato imputato a conto economico, alla voce “Altre spese amministrative”, l’onere pari a 22,4 milioni di euro. Relativamente all’impegno sulla quota restante del contributo, pari a 4 milioni di euro, in ottemperanza alle previsioni contenute nella predetta comunicazione di Banca d’Italia e nelle more di eventuali pronunciamenti da parte delle Autorità di Vigilanza competenti nonché del consolidamento di prassi di settore, il medesimo risulta iscritto “sotto la riga” tra gli impegni di pagamento irrevocabili interamente garantiti da cash collateral. - Contabilizzazione del contributo al Fondo Nazionale di Risoluzione La legge di Stabilità 201616 prevede, nel caso in cui la dotazione finanziaria del Fondo Nazionale di Risoluzione (c.d. FNR) non sia sufficiente a sostenere nel tempo gli interventi di risoluzione effettuati che le banche versino: a) contributi addizionali al FNR stesso, entro il limite complessivo, inclusivo delle contribuzioni ordinarie e straordinarie versate al SRF, previsto dagli artt. 70 e 71 del Regolamento UE/2014/80617; b) per il solo 2016, due ulteriori quote annuali rispetto alla contribuzione ordinaria dovuta al SRF. A tal proposito, il Decreto Legge n. 237 del 23 dicembre 2016 specifica, all’art. 25, che le contribuzioni addizionali di cui sopra sono versate per la copertura di qualsiasi obbligazione, perdita, costo e qualsivoglia onere o passività a carico del Fondo di risoluzione nazionale comunque derivanti o connesse con l’esecuzione dei Provvedimenti di avvio delle risoluzioni e con l’esigenza di assicurarne l’efficacia, anche in conseguenza delle eventuali modifiche ad essi apportate. In funzione di quanto sopra, tenuto conto delle prossime esigenze finanziarie del Fondo in relazione al programma di risoluzione delle quattro “Bridge Institutios”, in data 27 dicembre la Banca d’Italia, in qualità di ente di risoluzione nazionale, ha provveduto a richiamare, con apposita comunicazione, le due annualità della contribuzione di cui al precedente punto b) pari, per UBI Banca, a complessivi 53,2 milioni di euro. Successivamente, in data 25 gennaio 2017, l’Organo di Vigilanza ha emesso la comunicazione “Contribuzioni addizionali al Fondo di risoluzione nazionale: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza” nella quale chiarisce che “gli obblighi di contribuzione al Fondo di risoluzione nazionale ricadono nella nozione di ‘Tributi’ di cui all’interpretazione IFRIC 21”; da ciò ne consegue che la contabilizzazione dell’onere in parola deve avvenire, come per i contributi ordinari al SRF e al DGS, in funzione dell’esistenza del c.d. “fatto vincolante che dà origine a una passività 13 Tale contributo, calcolato ai sensi dei Regolamenti Delegati della Commissione Europea n. 2015/63 e 2015/81, è stato determinato dal Single Resolution Board in collaborazione con Banca d’Italia. 14 Il “fatto vincolate”, di cui alle previsioni del principio contabile IFRIC 21, è identificato nella condizione di essere ente assoggettato alle previsioni normative il 1° gennaio di ogni anno e, pertanto, l’onere è di competenza del primo trimestre. 15 Il significativo incremento del contributo dovuto per il 2016 rispetto all’esercizio precedente è dato da una pluralità di concause tra cui le più evidenti sono ascrivibili a: • la riduzione dell’orizzonte temporale, pari a 8 anni, con cui il Fondo di Risoluzione unico deve raggiungere il livello target di risorse disponibili rispetto all’orizzonte temporale di raccolta delle risorse da parte del Fondo nazionale per la risoluzione, pari a 10 anni; • l’incremento della contribuzione del Gruppo UBI Banca all’ammontare dei depositi protetti sul quale commisurare il livello obiettivo dei mezzi finanziari di cui il Fondo deve disporre; • l’attribuzione di un fattore di correzione per il rischio anche sulla base del posizionamento europeo. 16 Cfr. art. 1, comma 848, Legge n. 208/2015 del 28 dicembre 2015. 17 Pari ad un massimo di tre volte il contributo ordinario. 84* Nota Integrativa relativa al pagamento di un tributo”18 da ritenersi, nel caso di specie, soddisfatta “in quanto la Comunicazione del 27 dicembre u.s. ha effetto vincolante e incondizionato”. In considerazione di quanto sopra, nel quarto trimestre il Gruppo UBI ha contabilizzato gli oneri in parola nel conto economico alla voce “Altre spese amministrative” in contropartita alla voce “Altre passività”19. Direttiva DGS (Deposit Guarantee Scheme Directive – 2014/49/EU) - Contabilizzazione del contributo al DGS In data 13 dicembre 2016 il Gruppo UBI ha ricevuto la comunicazione del Fondo Interbancario Tutela dei Depositi con la quantificazione definitiva del contributo dovuto per l’esercizio 2016. In funzione di ciò, nel conto economico del bilancio al 31 dicembre 2016, alla voce “Altre spese amministrative”, è stato rilevato per UBI Banca un onere pari a 5,8 milioni di euro. La miglior stima della quota annuale del contributo dovuto, pari a 6,1 milioni di euro, era già stata rilevata, in ossequio alle previsioni del già citato IFRIC 21, nel conto economico del Resoconto intermedio al 30 settembre 201620. Adesione allo “Schema Volontario” del Fondo Interbancario Tutela dei Depositi Rimandando per dettagli relativi alle previsioni dell’istituto in parola al capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio”, di seguito si fornisce una sintetica descrizione in merito alla contabilizzazione dei contributi versati allo Schema Volontario per gli interventi di sostegno a Banca Tercas e a CariCesena. - Sostegno a Banca Tercas Il primo impegno sottoscritto da parte del Gruppo UBI, con l’adesione allo Schema Volontario, è stato richiamato stante la qualifica, da parte della Commissione Europea, di “aiuto di stato” dell’intervento promosso negli esercizi 2013-2014 a sostegno di Banca Tercas. In data 26 aprile 2016, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha quindi comunicato la restituzione del contributo precedentemente versato nonché il contestuale addebito di un onere non significativo per il bilancio separato di UBI Banca (si rimanda all’analogo punto per la specifica dei dati consolidati). - Sostegno a CariCesena La realizzazione dell’operazione di ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio di Cesena è stata posta in essere da parte dello Schema Volontario, istituito presso il FITD al fine di effettuare interventi in favore delle banche in stato di dissesto. A fronte del versamento richiesto il 20 settembre u.s. dal FITD per complessivi 3,7 milioni di euro (comprensivi anche della quota parte delle spese connesse all’intervento e al funzionamento dello Schema Volontario21), si è provveduto a iscrivere “Attività finanziarie disponibili per la vendita” nei confronti dello Schema Volontario, per un importo pari a circa 3,7 milioni di euro; In sede di rilevazione iniziale dell’investimento il valore di prima iscrizione è stato posto pari al corrispettivo pagato, ritenendo che quest’ultimo corrispondesse al fair value a tale data. Al 31 dicembre 2016, la valutazione delle quote AFS iscritte è stata espressa sulla base del rischio equità attribuito a CariCesena. Al riguardo, lo Schema Volontario, con l’obiettivo di fornire a tutte le banche aderenti elementi da assumere a riferimento comune per la valutazione al fair value delle attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento, ha richiesto apposita perizia ad un valutatore terzo indipendente. Da tale perizia, il valore della quota detenuta da UBI Banca, determinato applicando la quota di contribuzione del Gruppo allo Schema Volontario (pari al 1,32%), è risultato complessivamente pari a 2,8 milioni di euro. 18 Il riferimento è, come per i contributi al Single Resolution Fund, “la qualifica di Banca alla data di riferimento individuata anno per anno dal Comitato di risoluzione unico”. 19 In linea con le previsioni della già citata comunicazione del 25 gennaio 2017. 20 Il “fatto vincolate”, da cui origina l’obbligazione, è identificato nell’essere banca aderente al sistema di garanzia dei depositi al 30 settembre, data di riferimento per il calcolo del contributo che avviene, appunto, sulla base della consistenza dei depositi protetti. 21 Complessivamente pari a euro 1 milione. 85* Nota Integrativa In funzione di ciò, UBI Banca ha rilevato, nel conto economico alla voce “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività disponibili per la vendita”, rettifiche di valore per complessivi 0,9 milioni di euro. La contabilizzazione della rettifica di valore a conto economico è stata operata in considerazione del fatto che, nel caso di specie, si è ritenuto sussistessero le condizioni, di cui alle previsioni dello IAS 39, per la rilevazione di una rettifica da impairment. Sottoscrizione quote Fondo Atlante A fronte dei versamenti operati dal Gruppo UBI nel corso del 2016, per i cui dettagli si rinvia al capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio” della Relazione sulla Gestione consolidata, sono state iscritte “Attività finanziarie disponibili per la vendita” per complessivi euro 119,1 milioni22. In applicazione dei criteri di determinazione del fair value espressi nel paragrafo “Informativa sul fair value”, le quote di fondi di investimento, non quotate su alcun mercato regolamentato, sono di norma valutate assumendo il NAV quale miglior approssimazione del fair value. Al 31 gennaio 2017, Quaestio Capital Management SGR ha comunicato un valore del NAV della singola quota del Fondo Atlante, riferito al 31 dicembre 2016, pari a euro 0,819 milioni che conferma il valore iniziale dell’investimento. Ciò, tenuto conto che gli ultimi bilanci disponibili risalgono al 30 giugno 2016 e che il patrimonio netto delle banche a tale data era significativamente superiore al valore dell’investimento complessivo effettuato, anche considerando l’ultimo versamento in conto futuro aumento di capitale del dicembre 2016, e della breve durata trascorsa dall’effettuazione dell’investimento. La SGR ha reso inoltre noto che la valutazione redatta dal valutatore indipendente relativamente a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca porterebbe all’espressione di un valore inferiore di circa il 24% e quindi alla determinazione di un NAV pari a Euro 0,620 milioni. Il Gruppo UBI ha attentamente considerato tutti gli elementi informativi utili alla stima del valore dell’investimento al 31 dicembre 2016, e gli eventi significativi che hanno interessato le due banche anche nel secondo semestre 2016. Tenuto conto di tutto quanto precede, UBI Banca ha iscritto una rettifica di valore da impairment per 73 milioni di euro. Trasformazione di UBI Banca in Società per azioni - Impatti contabili derivanti dall’esercizio del diritto di recesso Come descritto nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata23, in seguito alla trasformazione di UBI Banca da Società cooperativa per azioni in Società per azioni, i titolari di azioni UBI Banca, nonché i soci di UBI Banca che non abbiano concorso all’approvazione della deliberazione di trasformazione, hanno potuto esercitare il diritto di recesso. Il valore di liquidazione delle azioni oggetto di recesso era stato determinato in 7,2880 euro per ciascuna azione UBI Banca e il succitato diritto era stato validamente esercitato per n. 35.409.477 azioni, per un controvalore complessivo pari a circa 258 milioni di euro. A fronte di tali richieste per n. 1.807.220 azioni sono state riscontrate le effettive condizioni per dare seguito alle stesse, in conformità a quanto previsto dalla Relazione Illustrativa all’Assemblea degli azionisti del 10 ottobre 2015, pubblicata in data 9 settembre 2015. In data 31 marzo 2016 la Banca Centrale Europea ha rilasciato a UBI Banca l’autorizzazione24 a procedere al rimborso di n. 1.807.220 azioni. Al 30 giugno 2016 UBI Banca ha provveduto ad estinguere il debito, iscritto in accordo alle previsioni dello IAS 32, per l’importo liquidabile pari a 13,2 milioni di euro e a rilevare una corrispondente riduzione del Patrimonio netto. Il debito nei confronti degli azionisti è stato estinto in data 8 aprile 2016 mediante regolamento del rimborso avvenuto al sopracitato valore di liquidazione (7,2880 euro per azione25). 22 Al 31 dicembre 2016 residua pertanto un impegno, rispetto a quello sottoscritto il 18/4/2016, pari a Euro 80,8 milioni. Per completezza d’informazione, in data 3/1/2017 si è provveduto al versamento di Euro 43,1 milioni. Pertanto a tale data l’impegno residuo risulta essere Euro 37,7 milioni. 23 Si veda, in proposito, il capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio”. Ai sensi degli artt. 77 e 78 del Regolamento (UE) n. 575/2013. Le azioni rimborsate sono state iscritte nel portafoglio azioni proprie di UBI Banca; il relativo acquisto è stato effettuata utilizzato riserve disponibili. 86* Nota Integrativa 24 25 Impairment dei marchi delle Banche Rete A seguito dell’operazione di fusione di Banca Lombarda e Piemontese in BPU Banca – data di efficacia 1° aprile 2007 – e del relativo processo di allocazione del costo dell’acquisizione (c.d. Purchase Price Allocation), nel bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca erano emerse attività immateriali identificabili, precedentemente non iscritte nella situazione patrimoniale dell’entità acquisita, tra le quali i marchi delle banche dell’ex Gruppo Banca Lombarda e Piemontese26. Ai sensi delle previsioni dello IAS 36, gli intangibili a vita utile definita sono soggetti all’ordinario processo di ammortamento, nonché sottoposti a impairment test qualora si ravvisino trigger event che possano far presumere la non congruità del valore di iscrizione. La realizzazione della c.d. “Banca Unica”, mediante fusione per incorporazione delle Banche Rete nella Capogruppo UBI Banca, comporta - come descritto nel Piano Industriale 2019/2020 - la cessazione dell’utilizzo dei marchi delle singole Banche, che continueranno a essere utilizzati solo in via opportunistica sulla Rete e, pertanto, il venir meno dei benefici economici attesi dall’utilizzo degli stessi. Conseguentemente, alla voce “Rettifiche/Riprese nette per deterioramento di attività immateriali”, sono state rilevate rettifiche di valore pari a 24,1 milioni di euro (al lordo dell’effetto fiscale) relative all’azzeramento del valore dei beni intangibili riferibili ai marchi. Opzione per il consolidato fiscale Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti ad uno stesso gruppo, di determinare un unico reddito complessivo globale corrispondente, in linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società (controllante e società direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e, conseguentemente, di determinare un’unica imposta sul reddito delle società del gruppo (c.d. “consolidato fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR). In virtù di questa opzione, le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale della capogruppo UBI Banca e determinano l’onere fiscale di propria pertinenza trasferendo il corrispondente reddito imponibile alla capogruppo. Impairment titoli Available For Sale Nel bilancio al 31 dicembre 2016 la valutazione al fair value dei titoli AFS ha comportato rettifiche di valore iscritte a conto economico per 89,3 milioni. Le rettifiche sono esclusivamente ascrivibili: per 25 milioni di euro a titoli azionari; per 9,7 milioni di euro a titoli di debito; per 54,6 milioni di euro a investimenti in quote di OICR di cui 53,6 milioni di euro relativi al Fondo Atlante. Un’eventuale ripresa di valore oggettivamente attribuibile ad un evento manifestatosi successivamente alla contabilizzazione dell’impairment, e strettamente connesso alla causa che ha generato l’impairment stesso, verrà iscritta a conto economico se riferita a strumenti di debito, ovvero in apposita riserva di patrimonio netto se riferita a strumenti di capitale. 26 A tal proposito si ricorda che, a far tempo dall’esercizio 2010 la rilevazione di rettifiche configuranti impairment hanno comportato il cambiamento della loro vita utile da durata indefinita a durata definita. 87* Nota Integrativa A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO 1. Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione e Attività e Passività finanziarie valutate al Fair Value La categoria comprende: 1.1. Definizione Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione Un’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione (c.d. Fair Value Through Profit or Loss – FVPL), ed iscritta nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o voce “40 Passività finanziarie di negoziazione”, se è: acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve; parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nel breve periodo; un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia designato ed efficace strumento di copertura – vedasi successivo specifico paragrafo). 1.1.1. Strumenti finanziari derivati Si definisce “derivato” uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche: il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile prestabilita; non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato; è regolato a data futura. La Banca detiene strumenti finanziari derivati sia per finalità di negoziazione che per finalità di copertura (per questi ultimi si veda successivo specifico paragrafo). 1.1.2. Strumenti finanziari derivati incorporati Si definisce “strumento finanziario derivato incorporato” la componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento combinato variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante. Il derivato implicito viene separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato a sé stante se e soltanto se: le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario; uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto fra le attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione. 1.2. Definizione Attività e Passività finanziarie valutate al fair value Un’attività e passività finanziaria può essere designata all’atto della rilevazione iniziale tra le “Attività e passività finanziarie valutate al fair value” ed iscritta rispettivamente nella voce 30 “Attività finanziarie valutate al fair value” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value” Un’attività/passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede di rilevazione iniziale solo quando: 88* Nota Integrativa a) si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativamente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto; b) la designazione al fair value rilevato a conto economico consente di fornire una migliore informativa in quanto: elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse; un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene valutato in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai dirigenti con responsabilità strategiche. 1.3. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e passività finanziarie valutate al fair value” sono iscritti rispettivamente: al momento di regolamento, se titoli di debito o di capitale; o alla data di sottoscrizione, se contratti derivati. Il valore di prima iscrizione è pari al costo inteso come il fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi. Con specifico riferimento agli strumenti finanziari derivati, sono oggetto di compensazione in bilancio i valori correnti positivi e negativi in essere con la medesima controparte, qualora si abbia correntemente il diritto legale a compensare tali valori e si proceda al regolamento dei medesimi su base netta. 1.4. Criteri di valutazione Successivamente all’iscrizione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valutati al fair value con imputazione delle variazioni riscontrate a conto economico, per quanto attiene alle attività/passività di negoziazione, nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione” e, per quanto riguarda le attività/passività valutate al fair value, nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. La determinazione del fair value delle attività o passività in parola è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata. 1.5. Criteri di cancellazione Le “Attività e Passività finanziarie detenute per negoziazione e le attività e passività finanziarie valutate al fair value” vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività o passività finanziarie o quando l’attività o passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse. Il risultato della cessione di attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione è imputato a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”, diversamente il risultato della cessione di attività o passività finanziarie valutate al fair value è imputato a conto economico nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.1. Definizione Si definiscono disponibili per la vendita (c.d. Available for Sale – AFS) quelle attività finanziarie non derivate che sono designate come tali o non sono classificate come: 89* Nota Integrativa (1) crediti e finanziamenti (vedasi successivo paragrafo); (2) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (vedasi successivo paragrafo); (3) attività finanziarie detenute per la negoziazione e valutate al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente). Tali attività finanziarie sono iscritte nella voce “40 Attività finanziarie disponibili per la vendita”. 2.2. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al fair value generalmente coincidente con il costo degli stessi. Tale valore include i costi o i proventi direttamente connessi agli strumenti stessi. L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze e comunque solamente qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di iscrizione è pari al fair value dell’attività al momento del trasferimento. 2.3. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value con imputazione a conto economico della quota interessi (come risultante dall’applicazione del costo ammortizzato) e con imputazione a patrimonio netto nella voce “140 Riserve da valutazione” delle variazioni di fair value, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore, fino a quando l’attività finanziaria è eliminata, momento in cui l’utile o la perdita complessiva rilevata precedentemente nel patrimonio netto deve essere rilevata a conto economico. I titoli di capitale per cui non può essere definito in maniera attendibile il fair value sono iscritti al costo. La determinazione del fair value delle attività disponibili per la vendita è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore che, nel caso di titoli di capitale, si ritengano inoltre significative o prolungate. Con riferimento alla significatività della riduzione di valore, si è in presenza di significativi segnali di impairment nel caso in cui il valore di mercato del titolo azionario risulti inferiore di più del 35% rispetto al costo storico di acquisto. In questo caso si procede, senza ulteriori analisi, alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico. Nel caso di riduzione di valore di entità inferiore, si contabilizza l’impairment solo se la valutazione del titolo effettuata sulla base dei suoi fondamentali non confermi la solidità dell’azienda ovvero delle sue prospettive reddituali. Con riferimento alla durevolezza della riduzione di valore, questa è definita come prolungata qualora il fair value permanga continuativamente al di sotto del valore del costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi: in tal caso si procede alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico senza ulteriori analisi. Nel caso di permanenza continuativa del fair value al di sotto del valore del costo storico di acquisto per periodi di durata inferiore a 18 mesi, l’eventuale impairment da imputare a conto economico viene individuato anche in considerazione del fatto che la riduzione di valore sia imputabile ad un generalizzato andamento negativo di borsa piuttosto che allo specifico andamento della singola controparte. In presenza di perdite di valore, la variazione cumulata, inclusa quella precedentemente iscritta a Patrimonio nella voce anzidetta, è imputata direttamente a conto economico nella voce “130 90* Nota Integrativa Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. La perdita di valore è registrata nel momento in cui il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso di capitale e ammortamento) di un’attività finanziaria disponibile per la vendita eccede il suo valore recuperabile. Eventuali riprese di valore, possibili solo a seguito della rimozione dei motivi che avevano originato la perdita di valore, sono così contabilizzate: se riferite a investimenti in strumenti azionari, con contropartita diretta a riserva di patrimonio; se riferite a investimenti in strumenti di debito, sono contabilizzate a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. In ogni caso, l’entità della ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento, in assenza di precedenti rettifiche, avrebbe avuto a quel momento. In funzione del fatto che UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle relazioni finanziarie semestrali, con conseguente identificazione di un “interim period” semestrale, le eventuali riduzioni di valore registrate vengono storicizzate in sede di chiusura del semestre. 2.4. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. In occasione della cancellazione si procede inoltre all’azzeramento, contro conto economico, per la quota eventualmente corrispondente, di quanto in precedenza imputato nella riserva di patrimonio “140 Riserve da valutazione”. 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.1. Definizione Si definiscono detenute sino alla scadenza (c.d. Held to maturity - HTM) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa che si ha l’oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Fanno eccezione quelle: (a) detenute per la negoziazione e quelle designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente); (b) designate come disponibili per la vendita (vedasi paragrafo precedente); (c) che soddisfano la definizione di crediti e finanziamenti (vedasi paragrafo successivo). In occasione della redazione del bilancio o di situazioni contabili infrannuali, vengono valutate l’intenzione e la capacità di detenere l’attività finanziaria sino alla scadenza. Le attività in parola sono iscritte nella voce “50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. 3.2. Criteri di iscrizione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al costo, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Qualora l’iscrizione delle attività in questa categoria derivi da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività 91* Nota Integrativa finanziarie detenute per la negoziazione”, il fair value dell’attività, rilevato al momento del trasferimento, è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa. 3.3. Criteri di valutazione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (per la definizione si rinvia al successivo paragrafo “Crediti e Finanziamenti”). Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è imputato a conto economico nella voce “10 Interessi attivi e proventi assimilati”. In sede di redazione di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore dell’attività. In presenza di perdite di valore, la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario, è imputata a conto economico alla voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Nella stessa voce di conto economico sono iscritte le eventuali riprese di valore registrate a seguito del venir meno dei motivi che hanno originato le precedenti rettifiche di valore. Il fair value delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza è determinato per finalità informative ovvero nel caso di coperture efficaci per il rischio di cambio e rischio di credito (in relazione al rischio oggetto di copertura) ed è stimato come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata. 3.4. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. 4. Crediti e Finanziamenti 4.1. Definizione Si definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili, che non sono state quotate in un mercato attivo. Fanno eccezione: (a) quelle che si intendono vendere immediatamente o a breve, che vengono classificate come possedute per la negoziazione, e quelle eventualmente iscritte al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico; (b) quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita; (c) quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento iniziale per cause diverse dal deterioramento del credito; in tal caso sono classificate come disponibili per la vendita. I Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso clientela”. 4.2. Criteri di iscrizione I crediti e finanziamenti sono iscritti in bilancio inizialmente quando l’azienda diviene parte di un contratto di finanziamento ossia quando il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite. Tale momento corrisponde alla data di erogazione del finanziamento. 92* Nota Integrativa L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”. Il valore di iscrizione iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario che corrisponde all’ammontare erogato comprensivo dei costi o proventi direttamente riconducibili allo stesso e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo. Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al momento del trasferimento è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa. Nel caso di crediti e finanziamenti erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è calcolato mediante l’applicazione di apposite tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali circostanze, la differenza tra il fair value così determinato e l’importo erogato è imputata direttamente a conto economico nella voce interessi. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti. 4.3. Criteri di valutazione I crediti e finanziamenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità). Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria (o gruppo di attività e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio, il pagamento anticipato, un’opzione all’acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future su crediti. Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in presenza: (a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore; (b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale; (c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario, estende al beneficiario una concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti preso in considerazione; (d) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria; (e) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; (f) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della rilevazione 93* Nota Integrativa iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo. La valutazione dei crediti non performing (ai sensi delle definizioni previste dalla vigente normativa di vigilanza della Banca d’Italia suddivisi in: sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute) avviene secondo modalità analitiche. La valutazione dei restanti crediti avviene secondo tecniche collettive, mediante raggruppamenti in classi omogenee di rischio. I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti non performing si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’entità della perdita risulta pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario. La valutazione dei crediti performing riguarda portafogli di attività per le quali non sono riscontrati elementi oggettivi di perdita e che pertanto vengono assoggettati ad una valutazione collettiva. Ai flussi di cassa stimati delle attività, aggregate in classi omogenee con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, vengono applicate le percentuali di perdita desumibili dalle serie storico-statistiche stimate secondo la metodologia valutativa basata sulla normativa di Basilea 2, cui vengono opportunamente applicati fattori correttivi al fine di esprimere una valutazione coerente con quanto richiesto dal principio contabile di riferimento. Se un credito assoggettato a valutazione analitica non evidenzia obiettive riduzioni di valore, lo stesso è inserito in una categoria di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e quindi sottoposto a valutazione collettiva. Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito tale da far sorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento a ciascun credito in bonis alla data di valutazione. Le modalità di determinazione del fair value dei crediti e dei finanziamenti sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. Il Fair Value è determinato per tutti i crediti ai soli fini di informativa. Nel caso di crediti e finanziamenti oggetto di coperture efficaci, viene calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di copertura per fini valutativi. 4.4. Criteri di cancellazione I crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dagli stessi derivanti, quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà, nonché in dipendenza di eventi estintivi secondo la definizione fornita dalla vigente normativa di vigilanza. In caso contrario i crediti e finanziamenti continuano ad essere rilevati in bilancio, sebbene la loro titolarità giuridica sia trasferita ad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento residuo. Le attività in parola sono cancellate dal bilancio anche quando la banca mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume l’obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo. Il risultato economico della cancellazione di crediti e finanziamenti, qualora derivante da operazioni di cessione, è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di a) crediti” ovvero, in occasione dei succitati eventi estintivi, nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti”. In tale ultimo caso gli eventi 94* Nota Integrativa estintivi sono contraddistinti da atti formali assunti dai competenti organi aziendali dai quali risulta la definitiva irrecuperabilità totale o parziale dell’attività finanziaria oppure la rinuncia all’attività di recupero per motivi di convenienza economica. 5. Derivati di copertura 5.1. Definizione Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite rilevabili su un determinato elemento (o gruppo di elementi) attribuibili ad un determinato rischio tramite gli utili rilevabili su un diverso elemento (o gruppo di elementi) nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. La Banca pone in essere le seguenti relazioni di copertura, che trovano coerente rappresentazione contabile, e che sono descritte nel prosieguo: Fair Value Hedge: l’obiettivo è quello di contrastare variazioni avverse del fair value dell’attività o passività oggetto di copertura; Cash Flow Hedge: l’obiettivo perseguito è quello di contrastare il rischio di variabilità dei flussi finanziari attesi rispetto alle ipotesi iniziali. I prodotti derivati stipulati con controparti esterne all’azienda sono designati come strumenti di copertura. 5.2. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value e sono classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale “80 Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale “60 Derivati di copertura”. Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, se e soltanto se tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte: all’inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società nella gestione del rischio e della strategia nell’effettuare la copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, l’elemento o l’operazione coperta, la natura del rischio coperto e come l’impresa valuta l’efficacia dello strumento di copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni di fair value dell’elemento coperto o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto; la copertura è attesa altamente efficace; la programmata operazione oggetto di copertura, per le coperture di flussi finanziari, è altamente probabile e presenta un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe incidere sul conto economico; l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata; la copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità ed è considerata altamente efficace per tutti gli esercizi di riferimento per cui la copertura era designata. 5.2.1. Metodologie di esecuzione test efficacia La relazione di copertura è giudicata efficace, e come tale trova coerente rappresentazione contabile, se all’inizio e durante la sua vita i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell’elemento coperto, riferiti al rischio oggetto di copertura, sono quasi completamente compensati dai cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa del derivato di copertura. Tale conclusione è raggiunta qualora il risultato effettivo si colloca all’interno di un intervallo compreso tra 80% e 125%. La verifica dell’efficacia della copertura avviene in fase iniziale, e ad ogni data di reporting, mediante l’esecuzione del test prospettico volto a dimostrare l’attesa efficacia della copertura durante la vita della stessa. 95* Nota Integrativa Ulteriormente, con cadenza mensile, viene inoltre condotto il test retrospettivo su base cumulata che si pone l’obiettivo di misurare il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo di riferimento e quindi verificare che nel periodo trascorso la relazione di copertura sia stata effettivamente efficace. Gli strumenti finanziari derivati che sono considerati di copertura dal punto di vista economico, ma che non soddisfano i requisiti per essere considerati efficaci strumenti di copertura, sono registrati nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” ovvero “40 Passività finanziarie detenute per la negoziazione” e gli effetti economici nella corrispondente voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”. Se i succitati test non confermano l’efficacia della copertura, il contratto derivato, se non oggetto di cancellazione, viene riclassificato tra i derivati di negoziazione e lo strumento coperto riacquisisce il criterio di valutazione di cui alla sua classificazione di bilancio. 5.3. Criteri di valutazione 5.3.1. Copertura di Fair Value La copertura di fair value è contabilizzata come segue: l’utile o la perdita risultante dalla misurazione dello strumento di copertura al fair value è iscritto a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”; l’utile o la perdita sull’elemento coperto attribuibile al rischio coperto rettifica il valore contabile dell’elemento coperto ed è rilevato immediatamente, a prescindere dalla categoria di appartenenza dell’attività o passività coperta, a conto economico nella voce anzidetta. La contabilizzazione della copertura cessa prospetticamente nei seguenti casi: 1. 2. 3. lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato; la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti; l’impresa revoca la designazione. Qualora l’attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore valore derivante dalla valutazione della stessa a fair value per effetto della copertura divenuta inefficace viene imputato a conto economico secondo il metodo del tasso di interesse effettivo, ovvero in caso di copertura di portafogli di attività e passività a quote costanti qualora tale metodo non sia praticabile, oppure in un’unica soluzione qualora la posta coperta sia oggetto di cancellazione. Le metodologie utilizzate al fine della determinazione del fair value del rischio coperto nelle attività o passività oggetto di copertura sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata. 5.3.2. Copertura di flussi finanziari Quando uno strumento finanziario derivato è designato a copertura della variabilità dei flussi finanziari attesi da una attività o passività iscritta in bilancio o di una transazione futura ritenuta altamente probabile, la contabilizzazione della copertura avviene nel seguente modo: gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte efficace della copertura sono registrate nell’apposita riserva di patrimonio denominata “130 Riserve da valutazione”; gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte inefficace della copertura sono registrate direttamente a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”; l’attività o passività coperta è valutata secondo i criteri propri della categoria di appartenenza. Se una transazione futura si verifica comportando l’iscrizione di una attività o passività non finanziaria, i corrispondenti utili o perdite imputati inizialmente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono contestualmente stornati da tale riserva ed imputati quale costo iniziale all’attività o passività oggetto di rilevazione. Qualora la transazione futura oggetto di copertura 96* Nota Integrativa comporti successivamente l’iscrizione di una attività o passività finanziaria, gli utili o perdite associati che erano stati inizialmente rilevati direttamente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono riclassificati a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi durante i quali l’attività acquistata o passività assunta ha un effetto sul conto economico. Qualora una parte degli utili o perdite imputati alla predetta Riserva non sia considerata recuperabile, è riclassificata a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”. In tutti i casi diversi da quelli descritti in precedenza, gli utili o le perdite inizialmente imputati nella voce “130 Riserve da valutazione” sono stornati ed imputati a conto economico con le stesse modalità ed alle stesse scadenze con cui la transazione futura incide sul conto economico. In ciascuna delle seguenti contabilizzazione di copertura: circostanze un’impresa deve cessare prospetticamente la (a) lo strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, cessato o esercitato (a questo scopo, la sostituzione o il riporto di uno strumento di copertura con un altro strumento di copertura non è una conclusione o una cessazione se tale sostituzione o riporto è parte della documentata strategia di copertura dell’impresa). In tal caso, l’utile (o perdita) complessivo dello strumento di copertura rimane rilevato direttamente nel patrimonio netto fino all’esercizio in cui la copertura era efficace e resta separatamente iscritto nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione, oggetto di copertura, si verifica; (b) la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura. In tal caso, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica; (c) non si ritiene più che la programmata operazione debba accadere, nel qual caso qualsiasi correlato utile o perdita complessiva sullo strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto dall’esercizio in cui la copertura era efficace va rilevata a conto economico; (d) l’impresa revoca la designazione. Per le coperture di una programmata operazione, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica o ci si attende non debba più accadere. Se ci si attende che l’operazione non debba più accadere, l’utile (o la perdita) complessivo che era stato rilevato direttamente nel patrimonio netto è stornato a conto economico. 5.3.3. Copertura di portafogli di attività e passività La copertura di portafogli di attività e passività (c.d. “macrohedging”) e la coerente rappresentazione contabile è possibile previa: - identificazione del portafoglio oggetto di copertura e suddivisione dello stesso per scadenze; - designazione dell’oggetto della copertura; - identificazione del rischio di tasso di interesse oggetto di copertura; - designazione degli strumenti di copertura; - determinazione dell’efficacia. Il portafoglio oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse può contenere sia attività che passività. Tale portafoglio è suddiviso sulla base delle scadenze previste di incasso o di “riprezzamento” del tasso previa analisi della struttura dei flussi di cassa. Le variazioni di fair value registrate sullo strumento coperto sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale nella voce “90 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” oppure “70 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”. Le variazioni di fair value registrate sullo strumento di copertura sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale attivo 97* Nota Integrativa nella voce “80 Derivati di copertura” oppure nella voce di stato patrimoniale passivo “60 Derivati di copertura”. 6. Partecipazioni 6.1. Definizione 6.1.1. Partecipazione controllata Si definisce “controllata” la società su cui la Capogruppo esercita il controllo. Tale condizione si configura quando quest’ultima è esposta ai rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la controllata e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. Per determinare la presenza del controllo è valutata anche la presenza di diritti di voto potenziali e diritti contrattuali che attribuiscano al possessore il potere di influenzare significativamente i rendimenti della controllata. 6.1.2. Partecipazione controllata congiuntamente Si definisce “controllata congiuntamente” la società regolata da un accordo contrattuale con il quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo. Il controllo congiunto presuppone la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. 6.1.3. Partecipazione collegata Si definisce “collegata” la società in cui la partecipante esercita un’influenza notevole. L’influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. 6.2. Criteri di iscrizione Le partecipazioni sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto comprensivo, eccezion fatta per le partecipazioni di controllo acquisite in operazioni di aggregazione aziendale, degli eventuali oneri accessori. 6.3. Criteri di valutazione Le partecipazioni sono valutate al costo. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che la partecipazione abbia subito una riduzione di valore. Si procede quindi al calcolo del valore recuperabile tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. L’eventuale minor valore, rispetto al valore contabile, così determinato viene imputato nell’esercizio stesso a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”. In tale voce confluiscono anche le eventuali future riprese di valore laddove siano venuti meno i motivi che hanno originato le precedenti svalutazioni. 6.4. Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà. Il risultato della cessione di partecipazioni valutate al Patrimonio Netto è imputato a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle 98* Nota Integrativa partecipazioni”. 7. Attività Materiali 7.1. Definizione attività ad uso funzionale Sono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini dell’espletamento dell’attività sociale ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio. Sono ricompresi anche gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi nonché le opere d’arte. 7.2. Definizione attività detenute a scopo di investimento Sono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità di percepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del proprietario per il fatto che origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca. Sono ricomprese tra le attività materiali (ad uso funzionale e detenute a scopo di investimento) anche quelle iscritte a seguito di contratti di leasing finanziario sebbene la titolarità giuridica delle stesse rimanga in capo all’azienda locatrice. 7.3. Criteri di iscrizione Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo (nella voce “110 Attività Materiali”), comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa in funzione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili. Tale valore è successivamente incrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici futuri. I costi di manutenzione ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui si verificano di contro le spese di manutenzione straordinaria (migliorie) da cui sono attesi benefici economici futuri sono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti cui si riferiscono. Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte: se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, nella categoria più idonea, sia che si riferiscano a beni di terzi utilizzati in forza di un contratto di locazione che a beni detenuti in forza di un contratto di leasing finanziario; se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, ad incremento dell’attività cui si riferiscono, se utilizzate in forza di un contratto di leasing finanziario ovvero nella voce “150 Altre attività” qualora riferite a beni utilizzati per effetto di un contratto di locazione. Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se: è probabile che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’azienda; il costo del bene può essere attendibilmente determinato. 7.4. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo, come sopra definito, al netto degli ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore cumulata. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia l’ammontare previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se l’attività fosse già nelle condizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale adottando come criterio di 99* Nota Integrativa ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di rilevare eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come: il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o, la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di ottenere dall’utilizzo dell’attività stessa. In considerazione della circostanza che le attività materiali possono ricomprendere componenti di diversa vita utile, i terreni, siano essi a sé stanti o inclusi nel valore del fabbricato, non sono soggetti ad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile indefinita. Lo scorporo del valore attribuibile al terreno dal valore complessivo dell’immobile avviene, per tutti i fabbricati, in proporzione alla percentuale di possesso. I fabbricati sono per contro ammortizzati secondo i criteri sopra esposti. Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente destinato ad aumentare con il trascorrere del tempo. L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando l’attività è eliminata contabilmente momento corrispondente alla data più recente tra quella in cui l’attività è classificata per la vendita e la data di eliminazione contabile. Di conseguenza, l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia completamente ammortizzata. Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate: – se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta come sopra descritta; – se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di locazione, secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione tenendo anche conto di un eventuale singolo rinnovo ovvero, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di leasing finanziario, secondo la vita utile attesa dell’attività cui si riferiscono. L’ammortamento delle migliorie e delle spese incrementative su beni di terzi rilevate alla voce “150 Altre Attività” è iscritto alla voce “190 Altri oneri/proventi di gestione”. Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero. Quest’ultimo è il maggior valore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. La perdita viene iscritta immediatamente a conto economico nella voce “170 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali”; in tale voce confluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore qualora vengano meno i motivi che hanno originato la precedente svalutazione. 7.4.1. Definizione e determinazione del fair value 7.4.1.1. Immobili Le modalità di determinazione del fair value degli immobili sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. 7.4.1.2. Determinazione valore terreno Le modalità di determinazione del fair value dei terreni sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. 7.5. Attività materiali acquisite in leasing finanziario Il leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto. 100* Nota Integrativa L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del suo diritto all’utilizzo del bene locato e corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del leasing. Al momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario come attività e passività nel proprio bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanziamento marginale del locatario. Eventuali costi diretti iniziali sostenuti dal locatario sono aggiunti all’importo rilevato come attività. I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito residuo. I primi sono ripartiti lungo la durata contrattuale in modo da determinare un tasso d’interesse costante sulla passività residua. Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività oggetto di contratto e degli oneri finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento utilizzato per i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i beni di proprietà al cui paragrafo si rinvia per una descrizione più dettagliata. 7.6. Criteri di cancellazione L’attività materiale è eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è permanentemente ritirata dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le eventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione dell’attività materiale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile dell’attività, sono rilevate a conto economico nella voce “240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti”. 8. Attività immateriali 8.1. Definizione E’ definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed utilizzata nell’espletamento dell’attività sociale. L’attività è identificabile quando: è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata; deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili da altri diritti e obbligazioni. L’attività si caratterizza per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di eventi passati e nel presupposto che tramite il suo utilizzo affluiranno benefici economici all’impresa. L’impresa ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici da parte di terzi. I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi di costo od altri benefici derivanti dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa. Un’attività immateriale è rilevata come tale se, e solo se: (a) è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività; (b) il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente. La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata usando presupposti ragionevoli e sostenibili che rappresentano la migliore stima dell’insieme di condizioni economiche 101* Nota Integrativa che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività. Il grado di probabilità connesso al flusso di benefici economici attribuibili all’utilizzo dell’attività è valutato sulla base delle fonti d’informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale, dando un maggior peso alle fonti d’informazione esterne. Sono considerate attività immateriali prevalentemente l’avviamento, il software acquisito da terzi, oppure generato internamente, ad utilità pluriennale nonché le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati. 8.1.1. Attività immateriale a vita utile definita E’ definita a vita utile definita l’attività per cui è possibile stimare il limite temporale entro il quale ci si attende la produzione dei correlati benefici economici. Tra le attività intangibili iscritte sono considerate a vita utile definita il software e le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati. 8.1.2. Attività immateriale a vita utile indefinita E’ definita a vita utile indefinita l’attività per cui non è possibile stimare un limite prevedibile al periodo durante il quale ci si attende che l’attività generi benefici economici per l’azienda. L’attribuzione di vita utile indefinita del bene non deriva dall’aver già programmato spese future che nel corso del tempo vadano a ripristinare il livello di performance standard dell’attività, prolungando la vita utile. 8.2. Criteri di iscrizione L’attività, esposta nella voce di stato patrimoniale “120 Attività immateriali”, è iscritta al costo ed eventuali spese successive all’iscrizione iniziale sono capitalizzate solo se in grado di generare benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite all’attività in modo attendibile. Il costo di un’attività immateriale include: il prezzo di acquisto incluse eventuali imposte e tasse su acquisti non recuperabili dopo aver dedotto sconti commerciali e abbuoni; qualunque costo diretto per predisporre l’attività all’utilizzo. 8.3. Criteri di valutazione Successivamente all’iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi. L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile dell’immobilizzazione (vedasi definizione inclusa nel paragrafo “Attività Materiali”) utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti per tutte le attività immateriali eccezion fatta per le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati il cui processo di ammortamento è calcolato sulla base della vita media di tali relazioni ossia del portafoglio crediti erogati. Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cui l’attività è eliminata contabilmente. Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (vedasi avviamento, così come definito nel paragrafo successivo qualora positivo) sono iscritte al costo al netto delle eventuali perdite di valore riscontrate periodicamente in applicazione del test condotto per la verifica dell’adeguatezza del valore di carico dell’attività (vedasi paragrafo successivo). Per tali attività, di conseguenza, non si procede al calcolo dell’ammortamento. 102* Nota Integrativa Nessuna attività immateriale derivante da ricerca (o dalla fase di ricerca di un progetto interno) è oggetto di rilevazione. Le spese di ricerca (o della fase di ricerca di un progetto interno) sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute. Un’attività immateriale derivante dallo sviluppo (o dalla fase di sviluppo di un progetto interno) è rilevata se, e solo se, può essere dimostrato quanto segue: (a) la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per l’uso o la vendita; (b) l’intenzione aziendale di completare l’attività immateriale per usarla o venderla; (c) la capacità aziendale di usare o vendere l’attività immateriale. Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’esistenza eventuale di perdite di valore relative ad attività immateriali. Tali perdite risultano dalla differenza tra il valore d’iscrizione delle attività ed il valore recuperabile e sono iscritte, come le eventuali riprese di valore, nella voce “180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” ad esclusione delle perdite di valore relative all’avviamento che sono iscritte nella voce “230 Rettifiche di valore dell’avviamento”. 8.4. Avviamento Si definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passività acquisite nell’ambito di una aggregazione aziendale che consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un’unica impresa tenuta alla redazione del bilancio. Il risultato di quasi tutte le aggregazioni aziendali è costituito dal fatto che una sola impresa, l’acquirente, ottiene il controllo di una o più attività aziendali distinte riferibili all’acquisito. Quando un’impresa acquisisce un gruppo di attività o di attivi netti che non costituiscono un’attività aziendale, questa alloca il costo dell’assieme alle singole attività e passività identificabili in base ai relativi fair value alla data di acquisizione. Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo e controllata nel quale l’acquirente è la controllante e l’acquisito una controllata dell’acquirente. Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (c.d. purchase method). Il metodo dell’acquisto prevede le seguenti fasi: (a) identificazione dell’acquirente (l’acquirente è l’impresa aggregante che ottiene il controllo delle altre imprese o attività aziendali aggregate); (b) determinazione della data di acquisizione; (c) determinazione del costo dell’aggregazione aziendale inteso come il “corrispettivo” trasferito dall’acquirente ai socie dell’acquisita; (d) allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale mediante rilevazione, classificazione e valutazione delle attività identificabili acquisite nonché delle passività identificabili assunte; (e) rilevazione dell’eventuale avviamento. Le operazioni di aggregazione realizzate con società controllate o appartenenti allo stesso gruppo sono contabilizzate in coerenza al riscontro della significativa sostanza economica delle stesse. In applicazione di tale principio, l’avviamento derivante da tali operazioni, è iscritto: (a) a voce 120 dell’attivo di stato patrimoniale nell’ipotesi di riscontro della significativa sostanza economica; (b) a deduzione del patrimonio netto in caso contrario. 103* Nota Integrativa 8.4.1. Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte L’acquirente: (a) rileva l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività; (b) misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili. L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato dall’acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente. Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente valuta l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale al relativo costo, al netto delle perdite di valore accumulate. L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. L’acquirente, invece, verifica annualmente se abbia subìto riduzioni di valore, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di valore, secondo quanto previsto dall’apposito principio contabile. Il principio stabilisce che un’attività (ivi incluso l’avviamento) ha subito una riduzione di valore quando il relativo valore contabile supera il valore recuperabile, quest’ultimo inteso come il maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, definito dal par. 6 dello IAS 36. Ai fini della verifica di impairment l’avviamento deve essere allocato ad unità generatrici di flussi finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il segmento di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8. 8.4.2. Avviamento negativo Se la quota di interessenza dell’acquirente nel fair value (valore equo) netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili eccede il costo dell’aggregazione aziendale, l’acquirente: (a) rivede l’identificazione e la misurazione delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell’acquisito e la determinazione del costo dell’aggregazione; (b) rileva immediatamente a conto economico l’eventuale eccedenza residua dopo la nuova misurazione. 8.5. Criteri di cancellazione L’attività immateriale è cancellata dal bilancio a seguito di dismissione ovvero quando nessun beneficio economico futuro è atteso per il suo utilizzo o dismissione. 9. Debiti, titoli in circolazione (e passività subordinate) Le varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di bilancio “10 Debiti verso banche”, “20 Debiti verso clientela”, “30 Titoli in circolazione”. In tali voci sono ricompresi anche i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario. 9.1. Criteri di iscrizione Le passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della ricezione delle somme raccolte o all’emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte è pari al relativo fair value, di norma pari al corrispettivo ricevuto o al prezzo di emissione, comprensivo degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’operazione e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore 104* Nota Integrativa di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo. 9.2. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie a medio/lungo termine sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo così come definito nei paragrafi precedenti. Le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta non significativo, sono valutate al costo. Le modalità di determinazione del fair value dei debiti e dei titoli in circolazione, operata per soli fini di informativa, sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. 9.3. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute. Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con conseguente ridefinizione del debito per titoli in circolazione. L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a conto economico nella voce “100 Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”. L’eventuale successivo ricollocamento dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile, costituisce, contabilmente, una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico. 10. Attività e passività fiscali Le attività e le passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale nelle voci “130 Attività fiscali” e “80 Passività fiscali”. 10.1 Attività e passività fiscali correnti Le imposte correnti dell’esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività; l’eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come attività. Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelli precedenti, sono determinate al valore che si prevede di versare/recuperare nei confronti delle autorità fiscali, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti. Le attività e passività fiscali correnti vengono cancellate nell’esercizio in cui le attività vengono realizzate o le passività risultano estinte. 10.2 Attività e passività fiscali differite Per tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita, a meno che la passività fiscale differita derivi: da avviamento il cui ammortamento non sia fiscalmente deducibile o dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: − − non sia un’aggregazione di imprese e al momento dell’operazione non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile. Non sono calcolate imposte differite con riguardo a maggiori valori dell’attivo in sospensione d’imposta relativi a partecipazioni e a riserve in sospensione d’imposta in quanto si ritiene, allo stato, ragionevole che non sussistano i presupposti per la loro futura tassazione. 105* Nota Integrativa Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “80 Passività fiscali b) differite”. Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, a meno che l’attività fiscale differita derivi da: avviamento negativo che è trattato come ricavo differito; rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: − − non rappresenta una aggregazione di imprese e al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile. Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “130 Attività fiscali b) anticipate”. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto conto della normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui: la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle passività fiscali differite o deducibile con riferimento alle attività fiscali anticipate; la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite non vengono attualizzate e neppure, di norma, tra loro compensate. 11. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione – Passività associate ad attività in via di dismissione Le attività e passività non correnti ed i gruppi di attività e passività non correnti per le quali il valore contabile sarà recuperato presumibilmente tramite la vendita piuttosto che attraverso l’uso continuativo sono classificate, rispettivamente, nelle voci di stato patrimoniale “140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e “90 Passività associate ad attività in via di dismissione”. Per essere classificate nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro il breve termine. Tali attività o passività sono valutate al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di cessione. Gli utili e le perdite riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione sono esposti nel conto economico nella voce “280 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte”. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico. 12. Accantonamenti a fondi per rischi ed oneri 12.1 Definizione L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti. Per contro, si definisce passività potenziale: 106* Nota Integrativa un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda; un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché: − non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie; − l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità. Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote. 12.2 Criteri di iscrizione e valutazione L’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se: vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione. L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno. Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono il rischio derivante dall’eventuale contenzioso tributario. 12.3 Criteri di cancellazione L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione. 13. Operazioni in valuta estera 13.1 Definizione La valuta estera è una valuta differente dalla valuta funzionale dell’impresa, che a sua volta è la valuta dell’ambiente economico prevalente in cui l’impresa stessa opera. 13.2 Criteri di iscrizione Un’operazione in valuta estera è registrata, al momento della rilevazione iniziale, nella valuta funzionale applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio a pronti tra la valuta funzionale e la valuta estera in vigore alla data dell’operazione. 107* Nota Integrativa 13.3 Criteri di valutazione A ogni data di riferimento del bilancio: (a) gli elementi monetari27 in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura; (b) gli elementi non monetari28 che sono valutati al costo storico in valuta estera sono convertiti usando il tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; (c) gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value è determinato. Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi differenti da quelli ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione iniziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto economico dell’esercizio in cui hanno origine. Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che fa parte di un investimento netto in una gestione estera di un’impresa che redige il bilancio sono rilevate nel conto economico del bilancio individuale dell’impresa che redige il bilancio o del bilancio individuale della gestione estera. Quando un utile o una perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita è rilevato direttamente nel patrimonio netto. Viceversa, quando un utile o una perdita di un elemento non monetario è rilevato nel conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita è rilevata nel conto economico. 14. Altre informazioni - Azioni proprie Le azioni proprie in portafoglio sono dedotte dal patrimonio netto. Nessun utile o perdita derivante da acquisto, vendita, emissione o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali transazioni sono registrate tra le riserve del patrimonio netto. - Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni Gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi all’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti. Tali accantonamenti sono rilevati nella voce 100 “Altre passività” in contropartita alla voce di conto economico 130d “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”. - Benefici ai dipendenti Definizione Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda in cambio dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra: 27 Si definiscono “monetari” gli elementi rappresentati da importi determinati di valuta ovvero da attività e passività che devono essere incassate o pagate per un importo determinato di valuta. La caratteristica di un elemento monetario è quindi il diritto a ricevere o un’obbligazione a pagare un numero fisso o determinabile di unità di valuta. 28 Vedasi, a contrario, quanto detto per gli elementi “monetari”. 108* Nota Integrativa benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro) che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa; benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro; benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro; altri benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi dal temine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto la relativa attività lavorativa. Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita Criteri di iscrizione A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 configurano un “piano a contribuzione definita”. L’onere relativo alle quote è determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di alcuna metodologia di natura attuariale. Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006 continua a configurare un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” della serie “piano a benefici definiti” e, come tale, richiede la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa. L’importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto; (c) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano. Criteri di valutazione Gli “Utili/perdite attuariali”, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti dalla riformulazione di precedenti ipotesi attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi. Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell’assunzione alla data attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato ai fini dell’attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati alla data di bilancio di “high quality corporate bonds” ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Stock Option/Stock Granting Si definiscono piani di stock option/stock granting i piani di remunerazione del personale ove la prestazione di un’attività da parte di un dipendente o di un terzo viene remunerata tramite strumenti rappresentativi di capitale (incluse opzioni su azioni). Il costo di tali operazioni è valutato al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è imputato nella voce di conto economico “150 Spese Amministrative a) spese per il personale” in quote costanti lungo il periodo di cui alle condizioni di maturazione del piano. Il fair value determinato è riferito agli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di assegnazione e tiene conto dei prezzi di mercato, se disponibili, dei termini e delle condizioni in base ai quali tali strumenti sono stati assegnati. 109* Nota Integrativa - Informativa di Settore Con il termine informativa di settore si definisce la modalità di rappresentazione dell’informativa economico finanziaria dell’azienda per settore operativo. Nel presente documento non viene fornita evidenza dell’informativa di settore in quanto il bilancio separato di UBI Banca è pubblicato congiuntamente al bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca che riporta tale informativa a livello di gruppo. - Ricavi Definizione I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti. Criteri di iscrizione I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente stimati. Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato; è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società; lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere attendibilmente misurato; i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati. I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell’operazione. I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non è più probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato. I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o dividendi sono rilevati quando: è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa; l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato. Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene. In particolare: gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o altre differenze tra il valore contabile iniziale per un titolo e il suo valore alla scadenza. Le componenti negative di reddito maturate su attività finanziarie sono rilevate alla voce “Interessi passivi e oneri assimilati”; le componenti economiche positive maturate su passività finanziarie sono rilevate alla voce “Interessi attivi e proventi assimilati”; gli interessi di mora sono contabilizzati nella voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” per la parte ritenuta recuperabile. I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento. Gli eventuali costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo pagato o incassato della transazione ed il fair value dello strumento sono iscritti a conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario solamente quando il fair value è determinato: 110* Nota Integrativa facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili del medesimo strumento; attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti da mercati osservabili. - Costi I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel conto economico. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate. 111* Nota Integrativa A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE Le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB nel 2008 permettono, successivamente all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la vendita”. Nella tabella seguente sono riportati, il valore di bilancio ed il fair value al 31 dicembre 2016 delle attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2016. Sono inoltre riportate le componenti reddituali relative a tali attività, distinguendo fra quelle che si sarebbero registrate se il trasferimento non fosse stato effettuato e quelle effettivamente registrate, nel conto economico o nel patrimonio netto. Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative” e le “altre”, queste ultime comprensive degli interessi generati dalle attività trasferite. L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico o nel patrimonio 2016 se non si fosse proceduto alle riclassificazioni sarebbe stato positivo per 669 migliaia di euro, mentre quello effettivamente rilevato è stato positivo per 905 migliaia di euro. A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Com ponen ti r edditu ali in assenza del tr asferimen to (an te impo ste) Tipologia di strumento finanziario Portafoglio di provenienza Portafoglio di destinazione Valore contabile Fair Value Valutative A. Titoli di debito Compon enti reddit uali regist rate n ell'esercizio (ante imposte) Altre Valutative Altre 3.916.341 3.915.985 (1.302) 1.971 - 905 Attività finanziarie Attivit à detenute sino alla disponibili per la vendita scadenza 3.916.341 3.915.985 (1.302) 1.971 - 905 Totale 3.916.341 3.915.985 (1.302) 1.971 - 905 Si precisa che le componenti reddituali delle attività trasferite nel portafoglio “Attività detenute sino alla scadenza” sono relative a titoli di debito emessi dallo Stato Italiano. A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento Plus/Minusvalenze in conto economico Ti pologia di strumento finanziario Portafoglio di provenienza Portafoglio di destinazione Attività finanziarie dispo nibili per la vendita Att ività detenute sino alla scadenza 31.12.2016 A. Titoli di de bito Totale 31.12.2015 Plus/minusvalenze nel patrimonio netto 31.12.2016 31.12.2015 36.611 (37.425) (46.957) (39.017) 36.611 (37.425) (46.957) (39.017) 36.611 (37.425) (46.957) (39.017) A.3.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione Non si segnalano trasferimenti di attività finanziarie detenute per la negoziazione. 112* Nota Integrativa A.3.4 Tasso riclassificate di interesse Descrizione titolo effettivo Tasso Interesse effettivo e flussi finanziari attesi flussi finanziari in conto interessi dalle attività flussi finanziari in conto capitale Btp scadenza novembre 2023 9% 0,98% 267.750 425.000 Btp scadenza novembre 2022 5,5% 0,86% 363.000 1.100.000 Btp scadenza settembre 2022 1,45% 0,77% 157.470 1.810.000 113* Nota Integrativa A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informativa di natura qualitativa L’IFRS 13 – “Fair Value Measurement” definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore si configura quindi come un c.d. “exit price” che riflette le caratteristiche proprie dell’attività o della passività oggetto di valutazione che sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market participant view). La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende: il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività in questione al quale la Banca ha accesso; o, in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita di un’attività o il prezzo di acquisto più basso per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto. Con l’intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l’IFRS 13 statuisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value. Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all’utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività. La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine, tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1. Fair value determinato sulla base di input di livello1 Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l’entità può accedere alla data di valutazione dello strumento. L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo. Ai sensi dell’IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un’attività/passività è tale da garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione. In particolare sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS) e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato. Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all’ultimo giorno lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è rappresentato dal prezzo dell’ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne. Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione oppure, nel caso di quote di OICR, Fondi Comuni, SICAV e Hedge Funds, dal NAV (Net Asset Value) ufficiale se ritenuto rappresentativo secondo policy interne. 114* Nota Integrativa Fair value determinato sulla base di input di livello 2 Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato mediante l’utilizzo di prezzi rilevati su mercati non attivi oppure tramite modelli valutativi che adottano input di mercato. La valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio: prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari; parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità. In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un’incidenza marginale di input non osservabili in quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi. Sono inclusi nel livello 2: derivati OTC; titoli di capitale; titoli obbligazionari; quote di fondi (es. fondi di Private Equity)29. Le attività e passività valutate al costo o al costo ammortizzato per cui il fair value viene fornito in nota integrativa solo ai fini di informativa, sono classificate nel livello 2 solo se gli input non osservabili non influenzano in maniera significativa gli esiti valutativi. Diversamente sono classificate nel livello 3. Fair value determinato sulla base di input di livello 3 La valutazione viene determinata attraverso l’impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l’adozione di stime ed assunzioni interne. Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value: derivati OTC titoli di capitale valutati: a. con utilizzo di significativi input non osservabili; b. attraverso metodi basati sull’analisi dei fondamentali della società partecipata; c. al costo. gli Hedge Funds, per i quali si è tenuto in considerazione oltre ai NAV ufficiali il rischio di liquidità e/o di controparte; opzioni con sottostante partecipazioni finanziarie; titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti. Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall’utilizzo di parametri di mercato significativamente rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione. A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati ai fini della determinazione del fair value per quanto riguarda le attività e passività oggetto di valutazione al fair value in bilancio e quelle per le quali il fair value viene fornito solo ai fini di informativa. 29 Per i quali il fair value è rappresentato dal NAV 115* Nota Integrativa Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value Derivati OTC La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l’utilizzo di modelli a formula chiusa. In particolare, i principali modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono: Black Yield, Black Fwd, Black Swap Yield, Cox Fwd, Trinomial, Lnormal, Normal e CMS Convexity Analytical. Gli strumenti derivati non gestiti negli applicativi target, riferibili a strumenti posti a copertura di alcune tipologie di opzioni implicite nei prestiti obbligazionari strutturati emessi, vengono valutati con modelli interni (modelli stocastici con simulazioni MonteCarlo). I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono soggetti a verifiche periodiche volte a valutarne la consistenza nel tempo. I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro disponibilità, in: prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o sulle principali piattaforme di data providing; parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur non quotati su un mercato ufficiale, sono prontamente disponibili presso circuiti di info providing, attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/market maker. Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati OTC le curve di tasso e le volatilità dei Cap&Floor delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), i principali tassi di cambio con le relative volatilità e gli FX swap point. Come successivamente meglio dettagliato, il fair value di alcune tipologie di derivati OTC tiene conto della rischiosità della controparte; il calcolo di questa componente avviene tramite l’utilizzo delle probabilità di default e della percentuale di recupero dei crediti della controparte. Con riferimento al rischio di credito, si segnala che la prassi di mercato si è orientata verso l’adozione di due misure in grado di cogliere e imputare a fair value gli impatti generati da eventuali variazioni nel merito creditizio delle controparti: il Credit Value Adjustment (nonperformance risk della controparte) e il Debt Value Adjustment (non-performance risk proprio). L’approccio adottato dal Gruppo per il calcolo di queste misure, definito “metodologia spreaded curve”, prevede l’utilizzo di curve con spread di credito per il calcolo delle due componenti. In particolare sono previsti i seguenti passaggi: stima dei flussi futuri del derivato OTC utilizzando le curve risk free. Il flusso netto così calcolato viene poi scontato utilizzando le curve di credito delle controparti (in caso di flussi positivi) o la curva di credito di UBI Banca (in caso di flussi negativi) descritte nei punti successivi; creazione della curva “rettificata” per la controparte, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento; creazione della curva “rettificata” per UBI Banca, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento. La metodologia implementata dal Gruppo si applica ai derivati OTC presenti nei portafogli del Gruppo, stipulati con controparti esterne e per i quali non siano presenti accordi di CSA con marginazione giornaliera o settimanale completa. Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value dei derivati OTC viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei derivati dove il CVA (stimato internamente) risulti rilevante ai fini della determinazione del fair value; per tali strumenti il fair value è classificato nel livello 3 della gerarchia. La policy del Gruppo UBI Banca prevede, per le opzioni su partecipazione, la valorizzazione del fair value tenendo conto della probabilità di esercizio stante la natura peculiare delle opzioni in parola. Il fair value così determinato risulta classificato nel livello 3 della gerarchia. 116* Nota Integrativa Titoli di capitale Per quanto concerne i metodi di valutazione da utilizzare per la determinazione del fair value dei titoli di capitale non quotati su un mercato attivo, il Gruppo UBI ha individuato il seguente ordine gerarchico di tecniche di valutazione: 1) Metodo delle transazioni dirette; 2) Metodo delle transazioni comparabili; 3) Metodo dei multipli di borsa; 4) Metodi finanziari e reddituali; 5) Metodi patrimoniali. Per la valutazione dei titoli di capitale si procede valutando l’applicabilità dei metodi nell’ordine sopra esposto. In ultima istanza, nell’impossibilità di utilizzare le predette tecniche, tali titoli sono valutati al costo. Si forniscono di seguito le caratteristiche delle tecniche valutative utilizzate al 31 dicembre 2016. Metodo delle transazioni dirette L’applicazione del metodo delle transazioni dirette comporta l’applicazione della valorizzazione implicita derivante dalla più recente transazione significativa registrata su quote del capitale sociale della partecipata. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35%. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. Metodo delle transazioni comparabili L’applicazione del metodo delle transazioni comparabili comporta l’analisi delle operazioni di acquisto di quote di aziende con caratteristiche economico-patrimoniali omogenee a quelle della partecipata e successivamente la determinazione del multiplo implicito espresso dal prezzo della transazione. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35% per riflettere la mancanza di poteri all’interno della partecipata. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. Metodo dei multipli di Borsa Tale metodo consente di valutare una società in base ai dati derivanti dalle quotazioni di società comparabili (in termini di fatturato, patrimonio netto, leverage), rilevate, sul mercato azionario di riferimento, in periodo compreso tra gli ultimi 30 giorni e l’ultimo anno a partire dalla data di riferimento della valutazione, attraverso l’elaborazione dei moltiplicatori più significativi (multipli di Borsa) risultanti dal rapporto esistente tra il valore che il mercato azionario attribuisce a queste società ed i loro indicatori economico-patrimoniali ritenuti maggiormente significativi. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Nel caso, non infrequente, in cui si presenti la necessità di rettificare le valutazioni ottenute applicando il metodo dei multipli di Borsa per considerare possibili differenze nella comparabilità delle società utilizzate e nelle liquidità dei titoli oggetto di valutazione, il valore pro quota del 117* Nota Integrativa capitale economico aziendale viene generalmente abbattuto in misura variabile tra il 10% e il 40% per riflettere, ad esempio, la limitata liquidabilità dell’investimento e/o le significative differenze dimensionali tra la partecipata e le società inserite nel campione Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. Metodi patrimoniali I metodi patrimoniali forniscono una determinazione del fair value della partecipata a partire dal dato patrimoniale di bilancio, rettificato alla luce delle plusvalenze e minusvalenze implicite nell’attivo e nel passivo della partecipata e dell’eventuale valorizzazione delle componenti immateriali. Il fair value determinato dall’utilizzo di tali metodi, basandosi su input non osservabili, è classificato nel livello 3 della gerarchia. Titoli obbligazionari La procedura di stima del fair value adottata dal Gruppo UBI Banca per i titoli obbligazionari prevede l’utilizzo di un modello valutativo specifico, il discounted cash flow model. Il processo di valutazione in oggetto è sintetizzabile nei seguenti step operativi: stima dei flussi di cassa pagati dal titolo, sia per quanto riguarda la parte interessi che il rimborso del capitale; stima di uno spread rappresentativo del merito creditizio dell'emittente del titolo; stima di uno spread rappresentativo dell'illiquidità del titolo al fine di tener conto della scarsa liquidità che caratterizza il pricing di un titolo non contribuito. Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value così determinato viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei titoli dove la componente dello spread rappresentativo dell’illiquidità risulti essere rilevante ai fini della determinazione del fair value e per alcuni titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti che sono classificati nel livello 3 della gerarchia. Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei titoli obbligazionari le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), gli spread di credito degli emittenti di cui si sta valutando il titolo (desunti da titoli quotati su mercati considerati attivi) e uno spread rappresentativo dell’illiquidità del titolo valutato, calcolato in ragione dello spread di credito dell’emittente. Quote di fondi di Private Equity Il fair value delle quote di Fondi di Private Equity è determinato partendo dall'ultimo NAV disponibile e considerando le varie comunicazioni ricevute dal Fondo (es. rimborsi, distribuzioni di dividendi), dalla data dell’ultimo NAV disponibile alla data di valutazione ed eventualmente rettificando il NAV per tenere in considerazione situazioni di particolare rischio e non performance associato all’investimento. Quote di Hedge Funds Il fair value delle quote di Hedge Funds classificate nel livello 3 della gerarchia viene determinato partendo dal NAV ufficiale ed è rettificato con una percentuale pari ad almeno il 20% per tenere conto dei rischi di liquidità e/o di controparte. Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa Crediti La determinazione del fair value per i crediti verso la clientela, elaborato ai fini della presentazione dell’informativa della nota integrativa, avviene mediante l’utilizzo di tecniche valutative fatta eccezione per quei crediti per i quali il valore contabile è ritenuto essere un’adeguata rappresentazione del fair value quali, ad esempio, i finanziamenti in default, le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma) e i finanziamenti con scadenza inferiore all’anno, classificati per tale motivo nel livello 3 della gerarchia. 118* Nota Integrativa La metodologia adottata dal Gruppo UBI per la stima del fair value dei crediti prevede l'attualizzazione dei cash flow, intesi come somma di capitale e interessi derivanti dalle diverse scadenze del piano di ammortamento, ridotti per la componente di perdita attesa e scontati a un tasso che incorpora la componente risk free e uno spread rappresentativo del costo del capitale e del funding. Sono in particolare utilizzati i seguenti input: discount rate base, riconducibile alla curva dei tassi Euribor; rischio di default e della potenziale perdita, attesa e inattesa, riscontrabile sullo specifico credito durante l’intera vita del finanziamento. Tali dimensioni vengono rappresentate dai parametri interni di misurazione del rischio di credito quali il Rating, la PD e la LGD differenziati per segmento di clientela. La PD associata a ciascun rating è su base pluriennale. Infine, per la componente di perdita inattesa si tiene conto del costo del capitale del Gruppo; componenti di funding del Gruppo UBI. Tali componenti sono riconducibili al costo medio di finanziamento sostenuto dal Gruppo per gli ambiti Wholesale, Retail e Covered Bond con cap a 10 anni. Ai fini dell’individuazione del corretto livello gerarchico del fair value ottenuto tramite la predetta tecnica di valutazione, deve essere opportunamente valutato il livello di significatività degli input non osservabili utilizzati. A tal proposito, il fair value risultante dall’applicazione della metodologia sopra descritta viene confrontato con un’elaborazione “benchmark” che adotta una curva di sconto composta da dati osservabili di mercato. Se dal confronto il fair value si discosta in maniera significativa dalla succitata elaborazione “benchmark” il fair value viene classificato nel livello 3; diversamente si provvede a classificare il fair value nel livello 2. Il fair value dei crediti verso banche viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le operazioni per cassa a scadenza con orizzonte temporale superiore all’anno. La metodologia adottata prevede la determinazione del Net Present Value dei flussi finanziari di tali strumenti sulla base di un tasso corrente di mercato per operazioni di pari durata e inclusivo degli elementi di rischio impliciti nell’operazione; basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento, tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia. Per le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma), per eventuali crediti in default e per operazioni con scadenza inferiore all’anno, il valore contabile è ritenuto un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia. Attività materiali detenute a scopo di investimento Ai fini della determinazione del fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento viene fatto riferimento al valore di mercato, prevalentemente determinato attraverso perizie esterne, inteso come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà ragionevolmente ritenersi come incondizionatamente conclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della valutazione, tra controparti indipendenti. Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti metodi: metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali. Le quotazioni ricavate sono sottoposte a rettifiche volte a recepire le particolari caratteristiche del cespite; in particolare il valore attribuito al bene tiene conto dell’ubicazione, dell’accessibilità, della qualità e dell’eventuale presenza di elementi di unicità; metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato; tale metodo si basa sull’esistenza di una relazione diretta tra il valore di un bene e il reddito che il bene stesso è in grado di generare. Ai fini dell’individuazione del reddito, viene fatto generalmente riferimento al 119* Nota Integrativa reddito medio ordinario lordo annuo calcolato riferendosi alla complessiva superficie lorda commerciale. I metodi di cui sopra vengono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente mediati. Con riferimento ai terreni, la metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del valore di mercato attribuibile ai medesimi è basata sull’analisi della localizzazione dell’immobile, tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di ricostruzione a nuovo dell’intero immobile. I fair value così determinati vengono classificati nel livello 3 della gerarchia per l’assenza nel mercato italiano di indici di riferimento che possano confortare l’affidabilità della valutazione, aspetto che non consente di considerare gli input utilizzati come di livello 2. Debiti Il fair value dei debiti verso banche e clientela viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le passività con scadenza superiore all’anno. La valutazione viene effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri scontati con un tasso di interesse che incorpora la componente relativa al proprio rischio di credito; basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia. Nel caso di passività con scadenza inferiore all’anno o indeterminata, il valore contabile di iscrizione può essere considerato un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia. Tale classificazione viene adottata anche per l’indebitamento con la Banca Centrale Europea. Titoli emessi Trattandosi di passività emesse detenute nell’attivo di soggetti terzi, le tecniche valutative utilizzate sono sviluppate dal punto di vista del market participant che detiene i titoli di debito nel proprio attivo. Nel caso specifico le componenti di cui si tiene conto sono le seguenti: il valore temporale del denaro, misurato dalla curva dei tassi risk free; il rischio di inadempimento alle proprie obbligazioni, misurato dal proprio spread di credito. Gli input utilizzati ai fini della misurazione del fair value includono le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF) e gli spread di emissione di UBI Banca, rilevabili dalle condizioni di raccolta riscontrabili alla data di reporting, distinti per tipologia di controparte cui il titolo emesso è destinato. Gli input utilizzati sono osservabili e comportano la classificazione nel livello 2 della gerarchia ad eccezione dei casi in cui non siano disponibili spread di emissione di UBI Banca, aspetto che comporta una stima interna dei medesimi e una classificazione dei titoli nel livello 3 della gerarchia, e dei titoli obbligazionari emessi dalla banca collegati a finanziamenti concessi alla clientela, il cui Fair Value è determinato con gli stessi parametri del credito; in tal caso entrambi gli strumenti sono classificati nel livello 3 della gerarchia. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Il Gruppo UBI si è dotato di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value che hanno trovato formalizzazione in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei compenti Organi aziendali. Tali policy hanno la finalità di garantire un’applicazione corretta e coerente nel tempo delle previsioni dell’IFRS 13. Si riporta di seguito l’analisi di sensitività relativa ai titoli di capitale la cui valutazione al fair value è classificata nel livello 3 della gerarchia a seguito dell’utilizzo di significativi input non osservabili. 120* Nota Integrativa Tale analisi è stata condotta sviluppando, sugli input in parola, uno “stress test” che tiene conto del valore minimo e massimo che tali parametri possono assumere esplicitato, per ogni tecnica di valutazione utilizzata, nel precedente paragrafo A.4.1 “Livelli di fair value 2 e 3”. Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, effettuare un’analisi di sensitività, in caso di utilizzo del valore di rettifica massimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un minor valore lordo della riserva da valutazione per euro 4,3 milioni senza l’emersione di ulteriori situazioni di impairment; diversamente in caso di utilizzo del valore di rettifica minimo si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore lordo della riserva da valutazione per euro 3,3 milioni. Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio FVO per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, effettuare l’analisi di sensitività in caso di utilizzo del valore di rettifica minimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore della voce di conto economico 110 ”Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” per euro 2,1 milioni; l’utilizzo del valore massimo di rettifica non comporterebbe, al contrario, impatti. Con riferimento agli altri strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value (derivati OTC, hedge funds, titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti e opzioni su partecipazioni), non viene prodotta l’analisi di sensitività perché le modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti. A.4.3 Gerarchia del fair value Con riferimento alle attività e passività oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la classificazione nel corretto livello di gerarchia del fair value viene effettuata facendo riferimento alle regole e metodologie previste nei regolamenti aziendali. Eventuali trasferimenti ad un diverso livello di gerarchia sono identificati con periodicità mensile. Si rileva, a titolo esemplificativo, come tali trasferimenti possono derivare dalla “scomparsa” del mercato attivo di quotazione o dall’utilizzo di un diverso metodo di valutazione in precedenza non applicabile. A.4.4 Altre informazioni Non sono presenti all’interno del Gruppo UBI situazioni in cui il massimo e migliore utilizzo di un’attività non finanziaria differisce dal suo utilizzo corrente. Non si riscontrano inoltre situazioni in cui attività e passività finanziarie gestite su base netta relativamente ai rischi di mercato o al rischio di credito sono oggetto di valutazioni al fair value sulla base del prezzo che si percepirebbe dalla vendita di una posizione netta lunga o dal trasferimento di una posizione netta corta. 121* Nota Integrativa Informativa di natura quantitativa A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/Passiv ità misurate al fair va lue 31.12.2016 Livello 1 31.12.2015 Livell o 2 Livello 3 Liv ello 1 Livell o 2 Liv ello 3 1. Attività finanziarie detenute per la negoziaz ione 113. 277 683.159 11.645 470.999 612.464 4. 799 2. Attività finanziarie val utate a l fair value 117. 500 3.000 67.949 120.782 3.000 72. 252 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.052. 778 183.045 211.669 14.855.619 347.987 153. 965 4. Derivati di copertura - 433.489 - - 592.046 363 5. Attività materiali - - - - - - 6. Attività immateriali - - - - - - Total e 9. 283.555 1. 302.693 291.263 15.447.400 1.555.497 231.379 1. Passività f inanziarie d etenute per la negoziazi one 11 76 881.896 9 7 608.582 2. Passività f inanziarie valuta te al f air value - - - - - - 3. Derivati di copertura - 177.913 287 - 700.871 - 76 1. 059.809 296 7 1.309.453 11 Total e Nella Relazione sulla Gestione e nelle tabelle di Nota Integrativa sono riportate le principali informazioni relative alle consistenze ed alle movimentazioni delle esposizioni rispetto all’esercizio precedente; di seguito si fornisce un dettaglio circa le principali consistenze del Livello 3: - Attività finanziarie di negoziazione: Principalmente derivati di negoziazione per 11,5 milioni di euro; tali derivati sono classificati a livello 3 in quanto la valutazione del rischio di credito di controparte è risultato superiore alle soglie identificate dalla Policy della Banca. - Attività finanziarie valutate al fair value: Immobiliare Mirasole Spa per 41,8 milioni di euro; Humanitas Spa per 20,5 milioni di euro; E.C.A.S. Spa per 2,8 milioni di euro; Car Testing Srl per 1,7 milioni di euro. - Attività finanziarie disponibili per la vendita, principalmente: Fondo Atlante 65,5 per milioni di euro; Azioni Società Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio Spa per 51,9 milioni di euro; Azioni Istituto Centrale Banche Popolari Italiane Spa per 21,6 milioni di euro; Azioni Banca d’Italia Spa per 19 milioni di euro; Azioni Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 8 milioni di euro; Attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario – Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena per 2,8 milioni di euro. L’impatto del CVA e del DVA sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati risulta rispettivamente pari a 10,424 milioni di euro e 83 mila euro. 122* Nota Integrativa A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Attività finanziarie detenut e pe r la nego ziazio ne Attiv ità A ttività finanziarie finanziarie v alutate al fair dispo nibili per value la ve ndita Derivat i di c oper tur a Att ività ma teriali Attivit à immateriali 1. Esist enze iniziali 4.799 72.252 153.965 363 - - 2. Aumenti 8.948 2.863 164.534 - - - - 873 123.8 31 - - - 2. 2. Profitti imp utati a: 32 3 1. 739 8.7 10 - - - 2. 2.1. Conto Economico 32 3 1. 739 7.7 37 - - - - 1. 708 - - - - 9 73 - - - 2. 1. Acquisti - di cui plusva lenze 2. 2.2. Pa trimonio netto X X 2. 3. Trasferimenti d a altri livelli 89 0 - - - - - 2. 4. Altre variazioni in aumento 7 .73 5 251 31.9 93 - - - - - di cui operazioni di aggregazione a zienda le 7 .71 5 - 26.9 75 (2.102) (7.166) (106.830) ( 363) - - - (5.2 01) - - - (205) (37) - - - - 3. 3. Per dite imputate a: (1.807) (7. 005) (8 8.8 79) (363) - - 3. 3.1. Conto Economico (1.807) (7. 005) (8 8.2 95) (363) - - (1.625) (7. 001) (8 8.2 84) (363) - - (5 84) - - - 3. Diminuzio ni 3. 1.Vendite 3. 2. Rimb orsi - di cui minusvalenza 3. 3.2. Pa trimonio netto X X 3. 4. Trasferimenti ad altri livelli (90) - (4.9 25) - - - - (124) (7.8 25) - - - 11.645 67.949 211.669 - - - 3. 5. Altre variazioni in diminuzi one 4. Rimanenze finali Le principali voci di movimentazione riguardano: Attività finanziare di negoziazione I movimenti più significativi in aumento si riferiscono a derivati OTC stipulati con clientela, rivenienti dalla fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria Spa e di Banca Regionale Europea Spa (per 7,7 milioni di euro) e al trasferimento a livello 3 dei derivati (0,9 milioni di euro) per i quali la valutazione del rischio di credito controparte è risultato superiore alle soglie identificate dalla Policy della Banca. I profitti registrati a conto economico si riferiscono principalmente ad un rimborso dell’Hedge Fund Fairfield (205 mila euro) oggetto di svalutazione negli anni precedenti ed a chiusure di altre posizioni su derivati per 118 mila euro. Le principali perdite registrate a conto economico si riferiscono a svalutazioni di Hedge Fund per 0,6 milioni di euro ed a contratti derivati per 1 milione di euro. Attività finanziare valutate al fair value: L’importo di 1,7 milioni relativo alle plusvalenze a conto economico riguarda principalmente la valutazione dell’investimento in Immobiliare Mirasole Spa per 1,2 milioni di euro. Le minusvalenze registrate a conto economico riguardano sostanzialmente la svalutazione delle posizioni su Hedge Fund per 5,5 milioni di euro e della partecipazione CAR TESTING per 1,3 milioni di euro. 123* Nota Integrativa Attività finanziare disponibili per la vendita: Fra le movimentazioni in aumento si evidenziano le sottoscrizioni del FONDO ATLANTE per 119,1 milioni di euro e le attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario – Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena per 3,7 milioni di euro. I profitti più rilevanti riguardano: Istituto Centrale delle Banche Popolari (earn out correlato alla di cessione di VISA Europe) per 7,3 milioni di euro e la valutazione a fair value delle quote detenute nella società SACBO Spa per 916 mila euro. Tra le altre variazioni in aumento sono inclusi 3,9 milioni euro circa di Strumenti Finanziari Partecipativi derivanti dalla ristrutturazione di posizioni creditizie. Inoltre sono ricompresi titoli di Stato rivenienti dall’operazione di fusione per incorporazione delle banche del gruppo già citata per 27 milioni di euro. Fra le movimentazioni in diminuzione si segnalano le vendite di VISA Europe per 3,3 milioni di euro e di Banca Emilveneta per 1,5 milioni di euro. Le perdite imputate a conto economico per 88,3 milioni di euro si riferiscono principalmente alla svalutazione del Fondo Atlante (53,6 milioni di euro), all’impairment delle attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario – Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena (0,9 milioni di euro), nonché al sostanziale azzeramento del rischio di credito residuo legato a strumenti finanziari rivenienti da posizioni di credito deteriorato. Per quanto riguarda il trasferimento ad altri livelli si segnala il possesso azionario in Capital For Progress Spa passato, a seguito della quotazione del titolo stesso, a livello 1, per 4,9 milioni di euro. Derivati di copertura di livello 3 La movimentazione in diminuzione rappresenta la variazione negativa di fair value di un derivato di copertura di un finanziamento in valuta AED che nell’esercizio precedente presentava un valore positivo. 124* Nota Integrativa A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3) Passività finanziarie detenute per la negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Derivati di copertura 1. Esistenze iniziali 11 - - 2. Aumenti 16 - - - - - 2.2.1. Conto Economico - - - - di cui minusvalenze - - - X X - 2.3. Trasferimenti da altri livelli 8 - - 2.4. Altre variazioni in aumento 8 - - 3. Diminuzioni (18) - - 3.1. Rimborsi - - - 3.2. Riacquisti - - - 3.3. Profitti imputati a: 3.3.1. Conto Economico (1) (1) - - - di cui plusvalenze 3.3.2. Patrimonio Netto X X - 2.1. Emissioni 2.2. Perdite imputate a: 2.2.2. Patrimonio Netto 3.4. Trasferimento ad altri livelli (17) - - - - - 9 - - 3.5. Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/Passività finanziari e misurate al f air value 31.12.2016 VB VB L1 7.327.544 7.440.786 - - 3.494.5 47 3.599.957 - - 2. Crediti verso banche 12.254.559 - 8.824.517 3.394.442 15.489.2 15 - 6.389.2 49 9.091.175 3. Crediti verso cli entela 37.111.384 - 12.021.976 25.661.894 21.901.3 90 - 4.530.7 84 17.676.016 486.476 - - 659.958 496.4 33 - - 665.869 2.657 - - - 2.0 32 - - - 57.18 2.620 7.44 0.78 6 20 .8 46.49 3 29 .7 16.29 4 4 1.38 3.617 3 .5 99.95 7 1 0.92 0.033 27 .4 33.06 0 1. A tti vità fi nanz iari e detenute sino alla scaden za 4. A tti vità material i detenute a scopo di i nvestimento 5. A tti vità n on corren ti e grupp i di attività in via di di smi ssion e Tot ale L1 31.12.2015 L2 L3 L2 L3 1. Debiti verso ban ch e 21.415.235 - - 21.430.221 15.845.3 54 - - 15.805.892 2. Debiti verso clientela 16.247.370 - - 16.248.705 7.357.5 86 - - 7.357.688 3. Ti tol i in circolazione 30.567.375 15.069.835 4.619.524 11.342.591 36.265.2 40 15.426.790 21.404.0 87 - - - - - - - - - 68.22 9.980 15.06 9.83 5 4 .6 19.52 4 49 .0 21.51 7 5 9.46 8.180 15 .4 26.79 0 2 1.40 4.087 23 .1 63.58 0 4. Passività associ ate ad attività in via di dismissi one Tot ale 125* Nota Integrativa A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” L’informativa fa riferimento al paragrafo 43 dello IAS 39 che tratta le eventuali differenze tra il prezzo della transazione ed il valore ottenuto attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione, che emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non sono rilevate immediatamente a Conto Economico, in base a quanto previsto dal paragrafo AG76 del citato principio. Laddove si dovesse presentare tale fattispecie devono essere indicate le politiche contabili adottate dalla banca per imputare a Conto Economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze così determinate. UBI Banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore dello strumento ottenuto attraverso tecniche di valutazione interna. 126* Nota Integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale ATTIVO Sezione 1 Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 - 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione 31.12.2016 a) C assa 31.12.2015 204.188 b) Depositi liberi presso Ba nche Centrali Tot ale 138. 226 - - 204.188 138.226 La consistenza delle disponibilità liquide in cassa è relativa all’attività, accentrata presso la Capogruppo, del servizio di cassa centrale per tutte le Banche del Gruppo, nonché alla giacenza di cassa delle filiali acquisite con le fusioni della Banca Regionale Europea e della Banca Popolare Commercio Industria. 127* Nota Integrativa Sezione 2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Vo ci / Valori 31.12.2016 Liv ello 1 31.12.2015 Liv ello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 A. Att ività per cassa 1. Titoli di debito 1 .1 Titoli strutturati 1 .2 Altri titoli di deb ito 10 6.8 22 6 100 4 65. 497 3 100 1.6 97 3 100 1. 714 1 100 10 5.1 25 3 - 4 63. 783 2 - 2. Titoli di capital e 4.9 18 - 2 4. 580 - - 3. Quote d i O.I. C.R 2 80 - - 275 - 581 - 4. Finanziamenti - - - - - 4 .1. Pronti contro termine - - - - - - 4 .2 Altri - - - - - - 112.020 6 102 470.352 3 681 Tot ale A B. Strument i derivati 1. Derivati finanz iari: 1.2 57 6 83.1 53 11. 543 647 612.461 4 .118 1.2 57 6 83.1 53 11. 543 647 612.461 4 .118 1 .2. connessi con la fair val ue op tion - - - - - - 1 .3 altri - - - - - - 1 .1 di negozi azione 2. Derivati cred itizi: - - - - - - 2 .1 di negoziazione - - - - - - 2 .2 connessi con la fa ir value option - - - - - - 2 .3 altri - - - - - - 1.257 683.153 11.543 647 612.461 4.118 113.277 683.159 11.645 470.999 612.464 4.799 Tot ale B Tot ale ( A+B) I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti prevalentemente da IRS per 636,1 milioni di euro, a opzioni per 19,8 milioni di euro, da forward per 23,7 milioni di euro e da swap su Commodities per 3,4 milioni di euro. 128* Nota Integrativa 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori 31.12.2016 31.12.2015 A. ATTIVITA' PER CASSA 1.Titoli di debito a) Gover ni e Banche Centrali 106.928 465.600 105.1 26 463 .782 b) Altri enti pubbl ici 1 - c) Banche 1 2 d) Altri emittenti 1.8 00 1 .816 2. Tito li di capit ale 4.920 4.580 - - 4.9 20 4 .580 - - a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazioni - società fina nzia rie 8 20 609 4.0 68 3 .971 32 - 280 856 - - a) Gover ni e Banche centr ali - - b) Altri enti pubbl ici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - - 112.128 471.036 344. 321 369.748 351. 632 247.478 - imprese non f inanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziament i Tot ale A B. STRUMENTI DERIVATI a) Banche - fa ir valu e b) Clientela - fa ir valu e Tot ale B Tota le ( A+B) 129* 695.953 617.226 808.081 1.088.262 Nota Integrativa Sezione 3 Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica Voci/Valori 31.12.2016 Livello 1 1. Titoli di debito 1 .1 Titoli strutturati 1 .2 Altri titoli di d ebito 2. Titoli di capital e 3. Quote di O.I. C.R. 31.12.2015 Live llo 2 Liv ello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.555 3.000 6 7.949 1. 700 3. 000 66.852 11 5.945 - - 1 19. 082 - 5.400 4. Finanziamenti - - - - - - 4 .1 Struttur ati - - - - - - 4 .2 Altri - - - - - - Totale 117.500 3.000 67.949 120.782 3.000 72.252 Costo 117.088 2.481 84.941 117.088 2.481 83.907 Gli investimenti in quote di O.I.C.R. di cui al Livello 1 sono costituiti da quote di hedge fund gestite della società Tages Capital Sgr. La Banca ha classificato nei titoli di capitale livello 3 principalmente le interessenze partecipative detenute in società che svolgono attività di merchant banking. 3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti 31.12.2016 31.12.2015 Voci/Valori 1.Titoli di debito - - a) Gover ni e Banche Centrali - - b) Altri enti pubbl ici - - c) Banche - - d) Altri emittenti - - 72.504 71.552 2. Titoli di capit ale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazioni - società fina nzia rie - imprese non f inanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziament i - - 72.504 71. 552 - - 2.850 23. 982 69.654 47. 570 - - 115.945 124.482 - - a) Gover ni e Banche centr ali - - b) Altri enti pubbl ici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - - 188.449 196.034 Tot ale 130* Nota Integrativa Sezione 4 Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 - 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Voci/Valo ri 31.12.2016 Liv ello 1 1. Titoli di debito 1 .1 Titoli strutturati 1 .2 Altri titoli di d eb ito 2. Titoli di cap ital e 2 .1 Va lutati al f air value 2 .2 Va lutati al costo 3. Quote d i O.I. C.R. 4. Finanziamenti Tot ale 31.12.2015 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 9. 014 .846 157 .43 7 8.91 2 1 4.840.9 00 3 13. 310 17. 640 307 .439 157 .43 7 8.91 2 168.6 69 3 13. 310 17. 640 8. 707 .407 - - 1 4.672.2 31 - - 12 .091 - 13 7.22 8 2.3 13 - 1 36. 325 12 .091 - 11 1.72 2 2.3 13 - 1 07. 083 - - 2 5.50 6 - - 29. 242 25 .841 25 .60 8 6 5.52 9 12.4 06 34. 677 - - - - - - - 9.052.778 183.045 211.669 14.855.619 347. 987 153.965 La voce 1. Titoli di debito è composta da: - investimenti in titoli di Stato Italiani per 5,7 miliardi, titoli di stato esteri per 2,5 miliardi, altre obbligazioni di primarie istituzioni bancarie, finanziarie e corporate nazionali e internazionali per 0,8 miliardi, classificati a livello 1; - investimenti in obbligazioni di primari istituti bancari italiani per 157,4 milioni di euro, classificati a livello 2; - un titolo obbligazionario emesso da Sorgenia Spa per euro 8,9 milioni di euro, classificato a livello 3. I titoli di capitale e le quote di OICR - livello 3: valutati al fair value si riferiscono principalmente ad investimenti nelle seguenti società: Fondo Atlante per 65,5 milioni di euro; Azioni Società Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio Spa per 51,9 milioni di euro; Azioni Istituto Centrale Banche Popolari Italiane Spa per 21,6 milioni di euro; Azioni Banca d’Italia Spa per 19 milioni di euro; Attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario - Fondo Interbancario Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena per 2,8 milioni di euro. Fra i titoli valutati al costo si evidenziano le Azioni Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 8 milioni di euro. 131* Nota Integrativa 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti 31.12.2016 Voci / Valor i 1.Titoli di debito a) Gover ni e Banche Centrali b) Altri enti pubbl ici c) Banche 31.12.2015 9.181.195 15.171.850 8.225. 171 14.32 0.938 - - 325. 008 26 2.488 d) Altri emittenti 631. 016 58 8.424 2. Tito li di capit ale 149.319 138.638 a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione 40. 632 2 3.080 108. 687 11 5.558 2. 825 2.825 - società fina nzia rie 13. 186 1 2.136 - imprese non f inanziarie 92. 425 10 0.346 251 251 116.978 47.083 - - a) Gover ni e Banche centr ali - - b) Altri enti pubbl ici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - - 9.447.492 15.357.571 - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziament i Totale 132* Nota Integrativa 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica Voci/Valori 31.12.2016 1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di inter esse 31.12.2015 8.542.745 12.530.669 8.542.745 12.530.669 b) rischio di prezzo - - c) rischio di cambio - - d) rischio di credito - - e) più rischi - - 2. Attività f inanziari e oggetto di copertura specifica dei f lussi finanziari - - a) rischio di tasso di inter esse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - 8.542.745 12.530.669 Tot ale Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite prevalentemente da titoli di Stato e da titoli di debito emessi da primari istituti di credito. La valutazione dei titoli in questione e dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto dell’attività di copertura. Sezione 5 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza- Voce 50 – 5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica 31.12.2016 Fair v alue Valore di bilancio 1. Titoli di debito - struttura ti - altri 2. Finanziamenti 31.12.2015 Liv ello 1 Livello 2 Fair value Valore di bilancio Live llo 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 7.327.544 7.440.786 - - 3.494.547 3.599.957 - - - - - - - - - 7.327.544 7.440.786 - - 3.494.547 3.599.957 - - - - - - - - - - La voce si compone di Titoli di Stato italiani acquisiti nell’ottica di sostenere il contributo al margine di interesse. Si evidenzia che nel secondo semestre 2016 sono stati riclassificati nelle attività finanziarie detenute sino alla scadenza, titoli di Stato Italiani per un valore nominale di 3,3 miliardi, prima classificati nelle attività finanziarie disponibili per la vendita. 133* Nota Integrativa 5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti Tipologia operazioni / Valori 31.12.2016 1.Titoli di debito 31.12.2015 7.327.544 3.494.547 7.327. 544 3.494.547 b) Altri enti pubbl ici - - c) Banche - - d) Altri emittenti - - 2. Finanziament i a) Gover ni e Banche Centrali - - a) Gover ni e banche centrali - - b) Altri enti pubbl ici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - - Totale 7.327.544 3.494.547 Totale fair value 7.440.786 3.599.957 5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica Non esistono attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica. Sezione 6 Crediti verso banche - Voce 60 - 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica 31.12.2016 31.12.2015 Tipologia operazioni/Valori VB FV FV FV Livello 1 Livello 2 Livello 3 - - X X X 6 67.1 44 X X X 375.735 X X X 3. Pronti contro termine - X X X - X X X 4. Altri - X X X - X X X - 8.824 .5 17 2.72 7.298 15.11 3.48 0 - 6.38 9.24 9 8.71 5.440 4.145 .285 2.727.2 98 8.811.154 - - 8.715.4 40 1 1.58 7.415 6.9 71.8 40 1. Finanziamenti - 37 5.73 5 3 75.73 5 - X B. Crediti verso banche 6 67.14 4 Livello 3 X 2. Riserva obbligatoria - FV Livello 2 X 1. Depositi vincolati - FV Livello 1 - A. Crediti verso banche centrali 66 7.144 VB FV 1.1. Conti correnti e depositi liberi 6 81.9 66 X X X 2.026.466 X X X 1.2. Depositi vincolati 6 04.7 26 X X X 1.681.145 X X X 5.6 85.1 48 X X X 5.103.543 X X X 1.0 79.8 46 X X X 687.358 X X X - X X X - X X X - Altri 4.6 05.3 02 X X X 4.416.185 X X X 2. Titoli di debito 4.6 15.5 75 4.679 .232 - 6.302.326 X X 1.3. Altri finanziamenti: - Pronti co ntro t ermine attivi - Leasing finanziario 2.1. Tit oli strutturati 2.2. Altri titoli di debito Totale - 45.0 26 X 4.5 70.5 49 X 1 2.25 4.559 X - 8.824 .5 17 X 3.39 4.442 134* - 6.389.249 - 45.025 X X X 6.257.301 X 15.48 9.21 5 - X X 6.389 .2 49 9.09 1.175 Nota Integrativa La voce A.2 rappresenta il deposito presso Banca d’Italia relativo alla riserva obbligatoria. UBI Banca effettua la propria attività di finanziamento prevalentemente nei confronti di Banche del Gruppo. Nell’ambito delle voci specifiche si evidenziano le seguenti componenti principali: conti correnti e depositi liberi infragruppo per 43 milioni di euro e non infragruppo per 639 milioni di euro; depositi vincolati per posizioni infragruppo per 583 milioni di euro e non infragruppo per 21 milioni di euro; altri finanziamenti infragruppo per 5,2 miliardi di euro di cui 1,1 miliardi di euro in pronti contro termine attivi e altri finanziamenti a banche esterne al Gruppo per 481 milioni di euro; i titoli di debito emessi da banche del gruppo per 4,6 miliardi di euro. 6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specifica La Banca non ha in essere relazioni di copertura specifica relative a crediti verso banche. 6.3 Leasing finanziario La Banca non ha in essere crediti per locazione finanziaria. 135* Nota Integrativa Sezione 7 Crediti verso clientela - Voce 70 - 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica 31.12.2016 31.12.2015 Valore di bilancio Tipologia operazioni/Valori Fair Value Valore di bilancio Deteri orati Non dete riorati L1 Acquistati Fair Value De teriorati L2 L3 Non deteriorati L1 Altri Ac quistati L3 34.55 0.39 8 - 2 .4 49.6 46 - 1 1.918 .0 39 2 0.575 .2 12 - 1.214 .8 34 - 4.425 .8 64 17 .6 74 .9 29 1. Conti correnti 3.174.952 - 282.728 X X X 83 3.118 - 46 4 X X X 2. Pronti contro termine a ttivi 1.878.364 - - X X X 1.16 9.090 - - X X X 21.381.101 - 1 .962.381 X X X 9.22 4.609 - 1.0 98.68 9 X X X 641.990 - 51.135 X X X 57 6.377 - 85.90 7 X X X Fina nzi ame nti 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti persona li e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Fa ctoring 7. Altri fina nziamenti Titoli di debito 8. Titoli strutturati 9. Altri titoli di debito Totale 2 5.660 .737 L2 Altri - - - X X X - - - X X X 29 - - X X X 6.054 - - X X X 7.473.962 - 153.402 X X X 8.76 5.964 - 29.77 4 X X X 11 1.34 0 - - - 1 03.9 37 1.15 7 111 .3 44 - - - 10 4.92 0 1.087 110.086 - - X X X 11 0.091 - - X X X 1.254 - - X X X 1.253 - - X X 34.66 1.73 8 - 2 .4 49.6 46 2 0.686 .5 56 - 1.214 .8 34 - 12 .0 21.9 76 2 5.661 .8 94 - 4.5 30.78 4 X 17 .6 76 .0 16 I rapporti con la clientela comprendono anche le posizioni rivenienti dalla fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa; di seguito si espone il dettaglio delle posizioni più rilevanti: - i conti correnti sono costituiti da operazioni infragruppo per 0,9 miliardi di euro. I rapporti di conto corrente con la clientela ammontano a 2,6 miliardi di euro; - i pronti contro termine attivi sono relativi a rapporti con UBI Leasing Spa per 1,8 miliardi di euro ed a 121 milioni di euro con la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa nell’ambito della gestione della posizione di liquidità; - i mutui si riferiscono ad operazioni infragruppo per 2,9 miliardi di euro e, ad operazioni non infragruppo con clientela per 20,4 miliardi di euro; - le altre operazioni riguardano finanziamenti a Società del Gruppo per 4,4 miliardi di euro. Le posizioni non infragruppo con clientela retail ed istituzionale ammontano a 3,2 miliardi di euro. - i titoli di debito sono relativi prevalentemente a sottoscrizione di emissioni obbligazionarie infragruppo per 110 milioni di euro e sono soggetti al vincolo di subordinazione. 136* Nota Integrativa 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti Tipo log ia oper azioni/Valo ri 31.12.2016 31.12.2015 Deter ior ati Deteriorat i N on det eriorati Non deteriora ti Acq uist ati Alt ri Acquistat i Altri 111 .34 0 - - 111 .34 4 - - a) Governi - - - - - - b) Altri Enti pubb lici - - - - - - 111 .34 0 - - 111 .34 4 - - 1. Tito li di debit o c) Altri emittenti - imp rese non finanziarie 1 .257 - - 1 .25 6 - - 110 .08 3 - - 110 .08 8 - - - assicuraz ioni - - - - - - - altr i - - - - - - 34 .550 .39 8 - 2.4 49. 646 20. 575 .21 2 - 1. 214 .83 4 - - imp rese finanziarie 2. Finanziament i v erso: a) Governi 16 .730 - - 3 .97 3 - 147 .96 7 - 3 21 .56 4 - - 34 .385 .70 1 - 2.4 49. 643 20. 549 .67 5 - 1. 214 .83 4 - imp rese non finanziarie 11 .224 .76 0 - 1.4 81. 044 3. 709 .32 6 - 544 .46 6 - imp rese finanziarie 12 .662 .71 3 - 53. 504 12. 478 .92 9 - 27 .29 5 95 .026 - - 98 .03 8 - - 10 .403 .20 2 - 9 15. 095 4. 263 .38 2 - 643 .07 3 34.661.738 - 2.449.646 20.686.556 - 1.214.834 b) Altri Enti pubb lici c) Altri soggetti - assicuraz ioni - altr i To tale 7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 1. Crediti oggetto di copertura specif ica del fair value: 31.12.2015 22.261 28. 264 22.261 28. 264 b) rischio di cambio - - c) rischio di credito - - d) più rischi - - - - a) rischio di tasso di inter esse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - 22.261 28.264 a) rischio di tasso di inter esse 2. Crediti oggetto di copertura specif ica dei flussi f inanziar i: Totale Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti concessi a clientela non infragruppo la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto dell’attività di copertura. 7.4 Leasing finanziario Non sono state poste in essere locazioni finanziarie con clientela. 137* Nota Integrativa Sezione 8 Derivati di copertura - Voce 80 8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli VN 31.12.2016 FV 31.12.2016 L1 L2 A. Der iva ti fina nziari VN 31.12.2015 FV 31.12.2015 L3 L1 L2 L3 - 433.489 - 14.901.124 - 592.046 363 20.163.247 1) Fai r value - 433.489 - 14.901.124 - 592.046 - 20.135.5 73 2) Flussi fina nzi ari - - - - - - 363 27.674 3) Investi menti esteri - - - - - - - - - - - - - - - - 1) Fai r value - - - - - - - - 2) Flussi fina nzi ari - - - - - - - - - 433.489 - 14.901.124 - 592.046 363 20.163.247 B. Der iva ti creditizi Tot ale Legenda VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 I derivati finanziari si riferiscono quasi esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap su titoli obbligazionari emessi. Il risultato della valutazione viene registrato nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto dell’attività di copertura. 8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Operazi oni / Ti po di copertura Fair Value Specif ica Rischio di tasso 1. A ttività finanziarie disponibili per la vendit a 2. C rediti 3. A ttività finanziarie detenu te sino alla scadenza x 4. Po rtafoglio x 5, A lt re o pe razio ni Generica Ri schio di credito Rischio di prezz o Speci fica Generi ca Più ri schi 4.081 - - - x - x - - - x - x - x x - - x - x - x x x x - x x - x x - - - - - - x - x 4.081 - - - - - - - 429.408 - - Totale Attivi tà 1. Passività finanziarie Ri schio di cambio Investi menti esteri Fluss i Finanziari x x x - 2. Po rtafoglio x Totale Passi vità 429.408 1. Transazio ni attes e x x x x x 2. Po rtafoglio di at tività e passività finanziarie x x x x x - x - x x - 138* - - x x - - - - - x x - x x x x x - - Nota Integrativa Sezione 9 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90 9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti Ade guamento di va lor e de lle attività copert e / Valo ri 31.12.2016 31.12.2015 1. Adeguament o posit ivo 11.754 4.637 1. 1 di specifici por tafogli: 11. 754 4.637 11. 754 4.637 - - - - 2. Adeguament o negat ivo (10.123) - 2. 1 di specifici por tafogli (10.123) - (10.123) - - - a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 1. 2 comp lessivo a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 2. 2 comp lessivo Tota le - - 1.631 4.637 9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse Att ività coper te 31.12.2016 1. Crediti 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Portafoglio Tot ale 31.12.2015 775. 073 81.731 - - - - 775.073 81.731 Complessivamente le attività oggetto di copertura generica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto dell’attività di copertura. 139* Nota Integrativa Sezione 10 Le partecipazioni - Voce 100 - 10.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi Denom in azione Sede legale Sede operativa Quo ta di partecipazione % Disponibilità voti % A. Imprese controllate in via esclusiva Banca C arime Spa Cosenza Cosenza 99,99% 99,99% Breno (Bs) Breno (Bs) 89,89% 98,73% Banca Popolare di Ancona Spa Jesi (An) Jesi (An) 99,58% 99,58% Banca Popolare di Bergamo Spa Bergamo Bergamo 100,00% 100,00% Brescia Brescia 100,00% 100,00% Bergamo Bergamo 100,00% 100,00% Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa Milano Milano 100,00% 100,00% IW Bank Spa Milano Milano 100,00% 100,00% Kedomus Srl Brescia Brescia 100,00% 100,00% Bergamo Bergamo 100,00% 100,00% 100,00% Banca di Valle Camonica Spa Banco di Brescia San Paolo CAB Spa BPB Immobiliare Srl Prestitalia Spa UBI Academy Scrl Bergamo Bergamo 74,50% Lussemburgo Lussemburgo 91,36% 100,00% UBI Factor Spa Milano Milano 100,00% 100,00% UBI Finance CB 2 Srl Milano Milano 60,00% 60,00% UBI Finance Srl Milano Milano 60,00% 60,00% UBI Finance 2 Srl Brescia Brescia 10,00% 10,00% UBI Finance 3 Srl Brescia Brescia 10,00% 10,00% Milano Milano 10,00% 10,00% UBI Banca International Sa UBI Lease Finance 5 Srl UBI Leasing Spa UBI Pramerica SGR Spa UBI Sistemi e Servizi SCpA Brescia Brescia 99,62% 99,62% Bergamo Milano 65,00% 65,00% Brescia Brescia 79,06% 98,56% UBI SPV BBS 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% UBI SPV BPA 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% UBI SPV BPCI 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% UBI SPV GROUP 2016 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% UBI SPV LEASE 2016 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% Brescia Brescia 10,00% 10,00% Lussemburgo Lussemburgo 100,00% 100,00% 20,00% 24-7 Finance Srl UBI Trustee Sa B. Imprese controllate in modo con giunto C. Imprese sottoposte a influ enza notevole Aviva Vita Spa Milano Milano 20,00% Lombarda Vita Spa Brescia Brescia 40,00% 40,00% Polis Fondi SGRpA Milano Milano 19,60% 19,60% Bergamo Mantova 35,00% 35,00% Shanghai (Cina) Shanghai (Cina) 35,00% 35,00% SF Consulting Srl Zhong Ou Fund Management Co. La percentuale di disponibilità dei voti tiene conto anche delle quote di partecipazione detenute dalle società controllate dalla Banca. 140* Nota Integrativa 10.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti Denominazione Valore di bilancio Dividendi percepiti Fair value (*) B. Imprese sottoposte a influenza notevole 1. Lombarda Vita Spa 164.755 12.600 2. Aviv a Vita Spa 54.709 TOTALE 219.464 (*) Il fair value non viene riportato in quanto trattasi di società non quotate. 11.000 23.600 - Si segnala che la società Aviva Assicurazioni Vita Spa è stata incorporata in Aviva Vita Spa in data 12 dicembre 2016. Util e (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) del la operatività corrente al l ordo delle imposte Rettifiche e riprese di valore su attività materiali e immateriali Margi ne di interesse Ricavi totali Passività non finanzi arie Passività finan ziarie Attivi tà non finan ziarie Attivi tà finan ziarie Denomin azione Cassa e disponibilità liquide 10.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili Utile (Perdita) d'eserci zio (1) Altre componenti reddituali al netto delle imposte (2) Redditività complessiva (3) = (1) + (2) B. Imprese sottoposte a in fluenza notevole 1. Lombarda Vita Spa (*) X 7.078.610 2. Aviva Vita Spa (*) X 11.252.100 324.599 6.894.956 197.108 1.566.843 X X 45.379 28.813 - 28.813 (202) 28.611 194.700 10.535.100 545.600 2.317.000 X X 45.900 27.300 - 27.300 - 27.300 (*) Utile (perdita) dell'esercizio come da Reporting Package predisposto dalle compagnie ai fini della predisposizione del Bilancio Consolidato del Gruppo UBI e sottoposto a revisione contabile 10.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili Deno minazione Imprese controllate in modo congiunto Imprese sottopos te a influenza notevole Valore di bilancio delle p artecipazioni - 6.225 Totale attivo - 221.643 Totale passività - 108.8 61 Ricavi totali Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte - 160.907 Utile (Perdita) d ei gruppi d i attività in via di dis mis sione al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio (1) Altre componenti reddituali al netto delle impos te (2) - - - - 30.189 - 30.189 - Redditività complessiva (3) = (1) + (2) - 3 0.189 Le informazioni contabili fanno capo alle partecipate: - Zhong Ou Fund Management Co. - Polis Fondi SGRpA - SF Consulting Srl 141* Nota Integrativa 10.5 Partecipazioni: variazioni annue 31.12.2016 A. Esistenze iniziali 31.12.2015 9.657.401 9.624.011 B. Aument i 314.484 83.214 B.1 Acquisti 313 .152 35 .454 4 .022 - B.2 Ripr ese di valore - - B.3 Rivalutazioni - - 1 .332 47 .760 C. Diminuzioni (2.648.896) (49.824) C.1 Vendi te (2.441.741) - (2.441.741) - d i cui op erazioni di aggregazione aziendale B.4 Altr e variazioni d i cui op erazioni di aggregazione aziendale C.2 Rettifiche di valore C.3 Altr e variazioni D. Rimanenze finali E. Rivalutazioni tot ali F. Rett ifiche t otali (206.726) - (429) (49. 824 ) 7.322.989 9.657.401 - - (3.259.229) ( 3.652.641) Nell’ambito delle partecipazioni la movimentazione in diminuzione più significativa riguarda l’annullamento delle azioni relative alle Banche oggetto della già citata operazione di fusione per incorporazione. Il valore indicato alla voce acquisti ricomprende l'acquisizione, avvenuta in fase di aggregazione aziendale del 21 novembre 2016, delle quote partecipative di Banca Regionale Europea Spa e di Banca Popolare Commercio Industria Spa per il raggiungimento del 100% della proprietà. Tale acquisizione è avvenuta sia con pagamento che con conversione in azioni UBI BANCA Spa. Il Valore di vendita rappresenta lo scarico per aggregazione aziendale delle società stesse avvenuto durante l'anno. Come riportato nella relazione sulla gestione il valore iscritto in bilancio delle partecipazioni, è soggetto a verifica sistematica di congruità. Il risultato dell’impairment test alla data del 31 dicembre 2016 ha comportato la svalutazione della partecipazione detenuta nella società Banco di Brescia Spa per l’importo di euro 206,7 milioni di euro iscritto nelle rettifiche di valore. Per quanto concerne gli elementi alla base delle proiezioni effettuate e le assunzioni sottostanti, si rimanda a quanto riportato nella Nota Integrativa consolidata al paragrafo 13.3 Altre informazioni della Sezione Attivo. 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto Non si segnalano impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto. 10.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole Per tale informativa si rimanda a quanto descritto nell’analoga voce del Bilancio Consolidato 10.8 Restrizioni significative Non sono presenti posizioni oggetto di restrizioni. 142* Nota Integrativa 10.9 Altre informazioni Non esistono altre informazioni da segnalare. Sezione 11 Attività materiali - Voce 110 - 11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori 31.12.2016 1.1 At tiv ità di propriet à 31.12.2015 457.787 119.228 a) terreni 277. 374 73 .258 b) f abbricati 161. 639 38 .309 6. 815 2 .197 c) mobili d) impianti elettronici e) altre 1.2 At tiv ità acquisit e in leasing fina nziario 442 170 11. 517 5 .294 726 - a) terreni 201 - b) f abbricati 525 - c) mobili - - d) impianti elettronici - - e) altre - - 458.513 119.228 Tot ale 11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo 31.12.2016 Attività/Valori 31.12.2015 Fair v alue Valore di bilancio 1. Attività di proprietà L1 L2 L3 Valor e di b ilancio Fair va lue L1 L2 L3 460.201 - - 633.602 469.753 - - 638.763 a) terreni 268. 759 - - 261.171 252. 896 - - 249. 821 b) f abbricati 191. 442 - - 372.431 216. 857 - - 388. 942 26.275 - - 26.356 26.680 - - 27.106 a) terreni 15. 074 - - 13.178 15. 075 - - 13. 553 b) f abbricati 11. 201 - - 13.178 11. 605 - - 13. 553 486.476 - - 659.958 496.433 - - 665.869 2. Attività acquisite in leasing finanziario Tot ale 11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate In UBI Banca non si segnalano attività materiali ad uso funzionale rivalutate. 11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Non si segnalano attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value. 143* Nota Integrativa 11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Ter reni A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di val ore tota li nette A.2 Esist enze iniziali nette Fab bricati Impiant i elettr onici Mobili Altr e Tot ale 86.952 99.031 68.423 160.421 148.148 562.975 (13.694) (60.722) (66.225) (160.251) (142.855) (443.747) 73.258 38.309 2.198 170 5.293 119.228 B. Aument i 251.776 230.437 44.301 32.996 89.260 648.770 B.1 Acquisti 180.540 171.668 43.299 32.996 87.245 515.748 180.540 169.738 42.297 32.996 84.266 509.837 B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - - B.3 Ripr ese di valore - - - - - - B.4 Variazioni positive di fai r value imputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - - - - - - - 44.733 10.164 - - - 54.897 di cui operazioni di aggregazione aziendale B.5 Differenze positive di cambio B.6 Tr asferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento 26.503 48.605 1.002 - 2.015 78.125 C. Diminuzioni ( 47.459) (106.581) (39.683) (32.724) (83.038) (309.485) C.1 Vendite (28.914) (73.761) (37.194) (31.981) (76.639) (248.489) (28.846) (73.746) (37.178) (31.969) (76.570) (248.309) - (8.307) (1.485) (743) (4.373) (14.908) B.7 Altr e variazioni di cui operazioni di aggregazione aziendale C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputa te a: (162) (71) - - - ( 233) a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico (162) (71) - - - (233) C.4 Variazioni negative di f air value i mputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - - - - - - - C.6 Tr asferimenti a: (7.315) - - - - (7.315) a) attività mater iali detenute a scopo di investimento (7. 315) - C.5 Differenze negative di cambio b) attività in via di dismissione - - - ( 7.315) - - - - - - C.7 Altr e variazioni (11.068) (24.442) (1.004) - (2.026) (38.540) D. Rimanenze finali nett e 277.575 162.165 6.816 442 11.515 458.513 D.1 Riduzioni di valore totali nette (53.577) (167.202) (103.932) (165.284) (221.092) (711.087) D.2 Rimanenze fina li lorde 331.152 329.367 110.748 165.726 232.607 1.169.600 - - - - - - E. Va lutazione al costo 144* Nota Integrativa 11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue 31.12.2016 Terr eni Fabbr icat i A. Esistenze iniziali 284.426 568.333 A.1 Riduzione di valore totali nette (16 .455) ( 339. 871 ) A.2 Esist enze iniziali nette 267.971 228.462 B. Aument i 137.321 56. 228 B.1 Acquisti 113 .69 7 38 .266 113 .69 7 38 .266 B.2 Spese per migliorie capitalizzate - 874 B.3 Variazioni p ositive d i fa ir valu e - - B.4 Ripr ese di valore - - B.5 Differenze d i cambio positive - - 10 .42 9 659 d i cui op erazioni di aggregazione aziendale B.6 Tr asferimenti da immobili ad uso f unzionale B.7 Altr e variazioni 13 .19 5 16 .429 ( 121.459) (82.047) (22 .685) (16. 602 ) (22 .353) (16. 044 ) C.2 Ammortamenti - (14. 712 ) C.3 Variazioni negative di fair va lue - - (816) (97 ) C. Diminuzioni C.1 Vend ite d i cui op erazione di aggregazione azienda le C.4 Rettifiche d i valore da d eterioramento C.5 Differenze d i cambio negative C.6 Tr asferimenti ad altri portafogli di attività: a) immobili a d uso funzionale b ) attività non correnti in via di dismissione - - (47 .847) (10. 823 ) (47 .847) (10. 823 ) - - C.7 Altr e variazioni (50 .111) (39. 813 ) D. Rimanenze finali 283.833 202.643 D.1 Ri duzione di valor e totali nette (28 .456) ( 323. 210 ) D.2 Rimanenze fina li lo rde E. Va lutazione al fair value 312.289 525.853 274 .34 9 385 .609 Per effetto dell’operazione di aggregazione inoltre, è stata registrata nelle altre variazioni la quota complessiva di 27,2 milioni di euro (comprensiva di terreni e fabbricati) riveniente dalla purchase price allocation in precedenza registrata nel bilancio consolidato ed ora di pertinenza di UBI Banca Spa. Ai fini della verifica dell’impairment, sull’intero patrimonio immobiliare è stata effettuata una perizia da parte di consulenti esterni dalla quale è emersa la congruità dei valori iscritti in bilancio. In tale contesto la determinazione del fair value degli immobili è avvenuta in base a metodi e principi valutativi di generale accettazione, applicando i seguenti criteri di valutazione: - metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto tra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali; - metodo reddituale, basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato. Il risultato del metodo valutativo descritto ha comportato una svalutazione di posizioni immobiliari per circa 1,1 milioni di euro. 145* Nota Integrativa Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di entrata in funzione. La vita utile stimata in mesi per le principali classi di cespiti è riportata nella tabella seguente Descrizione Ammortamento Vita utile Terreni relativi ad immobili I mmobili - Immobili in leasing I mpianti di sollevamento e pesatura Costruzioni leggere e scaffalature Mobili e arredi diversi NO SI SI SI SI Non ammortizzati Sulla base di perizia 160 mesi 120 mesi 120 mesi Mobili e macchine ordinarie d'ufficio Apparecchiature ATM Mezzi forti e blindature prefabbricate Macchinari, apparecchi e attrezzature varie I mpianti antincendio Macchinari vari, mobili ed arredi Banconi blindati o con cristalli blindati Personal Computer Attrezzatura mensa I mpianti interni speciali di comunicazione I mpianti di allarme SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI 100 mesi 96 mesi 80 mesi 80 mesi 40 mesi 80 mesi 60 mesi 60 mesi 48 mesi 48 mesi 40 mesi Macchine Ufficio elettriche-elettroniche Autoveicoli da trasporto Autovetture Autovetture in leasing SI SI SI SI 30 mesi 30 mesi 24 mesi Sulla base della durata del contratto 11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c) At tiv ità/ Valor i 31/12/2016 31/12/2015 A. Attività ad uso funzionale 2.444 - - 233 - 601 - - 1.610 7 - 7 - - - - - 2.451 - 2.1 di proprie tà: - terreni - - - - - fabbricati 2.2 in leasing finanziario: - terreni - - - - - - 1.1 di proprie tà: - terreni - fabbricati - mobili - impianti e lettronici - altre 1.2 in leasing finanziario: - terreni - fabbricati - mobili - impianti e lettronici - altre Totale A B. Attività detenute a scopo d'investimento - fabbricati Totale B - - Totale (A+B) 2.451 - 146* Nota Integrativa Sezione 12 Attività immateriali - Voce 120 - 12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività Attività/Valori 31.12.2016 Durata definita Dur ata indefinit a X A.1 Avviamento 31.12.2015 Durat a definita 315.815 Durata inde finita X - A.2 Altre attività immateriali 27.784 37 373 37 A.2. 1 Attività valutate al costo: 27. 784 37 373 37 - - - - 27. 784 37 373 37 - - - - - - - - a) Attività immateriali generate internamente b ) Altre attività A.2. 2 Attività valutate al fair valu e a) Attività immateriali generate internamente b ) Altre attività Tot ale - - - - 27.784 315.852 373 37 12.2 Attività immateriali: variazioni annue Alt re at tiv ità immateriali: gene rate inter namente Avv iamento Durat a definita Al tre attivit à immateriali: altre Durata indefinita Dur ata definit a 31.12.2016 Dur ata indefinita A. Esistenze iniziali 569.694 - - 90.756 37 660.487 A.1 Riduzione di valore totali nette (569.6 94) - - (90.3 83) - (660.077) A. 2 Esist enze iniziali nette - - - 373 37 410 B. Aument i 315.815 - - 55.634 - 371.449 B.1 Acquisti 162. 728 - - 8. 294 - 171.022 162. 728 - - 8. 150 - 170.878 di cui op erazioni di aggregazione aziendale B.2 Incrementi di attività immater iali interne x - - - - - B.3 Ripr ese di valore x - - - - - B.4 Variazioni p ositive d i f air val ue - - - - - - - a patrimonio netto x - - - - - - a conto economi co x - - - - - - - - - - - 153. 087 - - 47. 340 - 200.427 (28.223) B.5 Differenze d i cambio positive B.6 Altr e variazioni C. Diminuzioni - - - (28.223) - C.1 Vend ite - - - - - - - - - - - (28.223) di cui op erazioni di aggregazione aziendale C.2 Rettifiche d i valore - Ammortamenti x - Svalutazi oni + patrimonio netto x + conto economico C.3 Variazioni negative di f air value - a patrimonio netto - a conto economi co C.4 Tr asferimenti alle attività non correnti in via di dismissione C.5 Differenze d i cambio negative - - - (28.2 23) - - - (3.7 38) - ( 3.738) - - (24.4 85) - (24.485) - - - - - - - (24.4 85) - (24.485) - - - - - - x - - - - - x - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - D. Rimanenze finali nett e 315.815 - - 27.784 37 343.636 D.1 Rettif iche di valore totali nette (569.6 94) - - (118.6 06) - (688.300) E. Rimanenze finali lo rde 885.509 - - 146.390 37 1.031.936 - - - - - - C.6 Altr e variazioni F. Valutazione al costo 147* Nota Integrativa UBI Banca non presentava nel proprio bilancio separato avviamento alla data del 31.12.2015. Al 31.12.2016, per effetto dell’incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria, UBI Banca ha registrato nel individuale bilancio separato l’avviamento precedentemente iscritto nel bilancio delle due banche rete incorporate per complessivi 315,8 milioni di euro. Poiché Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria a livello di bilancio consolidato sono testate come CGU autonome, l’impairment test dell’avviamento nel bilancio separato della capogruppo UBI Banca è assolto in trasparenza, confrontando il valore delle CGU stimato ai fini dell’impairment test nel bilancio consolidato con il valore di carico all’ultima data disponibile antecedente la fusione (consuntivo al 31.10.2016). Rimandando, per dettagli relativi alla metodologia di impairment test, alla nota integrativa consolidata si segnala, con specifico riferimento alla verifica della congruità del valore di iscrizione delle partecipazioni nel bilancio separato di UBI Banca, che la medesima ha evidenziato una impairment loss con riferimento alla partecipazione detenuta nel Banco di Brescia, il cui value in use è risultato inferiore al valore di carico per euro 206,7 milioni; il valore contabile di tale partecipazione è stata pertanto oggetto di rettifica di valore. Le attività immateriali legate agli asset under management ed al risparmio amministrato, non sono state sottoposte ad impairment test in quanto le masse relative, che determinano il valore delle attività immateriali ad esse legate, non hanno subito variazioni (a parità di perimetro di PPA) superiori al tasso di ammortamento annuo e non vi sono stati mutamenti in termini di redditività delle masse. Relativamente ai marchi, si evidenzia che la realizzazione della c.d. “Banca Unica”, mediante fusione per incorporazione delle Banche Rete nella Capogruppo UBI Banca, ha in parte già comportato e comporterà - come descritto nel Piano Industriale 2019/2020 - la cessazione dell’utilizzo dei marchi delle singole Banche, e, pertanto, il venir meno dei benefici economici attesi dall’utilizzo degli stessi. Conseguentemente, a seguito della fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea in UBI Banca e dell’impairment test, il valore del marchio relativo a Banca Regionale Europea pari a 24,5 milioni è stato completamente azzerato. 12.3 Altre informazioni Non esistono impegni contrattuali per l’acquisto di attività immateriali. 148* Nota Integrativa Sezione 13 Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione 31.12.2016 31.12.2015 Avviamento da f usione ria llineato 990.1 76 977.397 Svalutazione crediti ver so clientela 316.4 61 149.777 Svalutazione titoli AFS e HT M 82.2 34 4.402 Attività materiali - maggiori ammortamenti IAS 15.5 43 11.312 Svalutazione crediti non b ancari e crediti di firma non d edotti 12.8 92 7.216 Fondi oneri personale 34.6 41 6.381 7.4 07 6.519 - 1.182 Fondi oneri e rischi non d edotti Avviamento ramo banca depositaria da società del gruppo PP A fusione B RE e BPCI 5.5 34 - 2 20 220 2 32 232 Riserva matematica Fondo Pensione Gestione separata ex Acc. 21.03 .89 Oneri str aor dina ri non dedotti Perdita f iscale 20 16 283.5 43 - 2 91 181 1.749.174 1.164.819 Altr e minor i Tot ale 13.2 Passività per imposte differite: composizione 31.12.2016 31.12.2015 Rivalutazione titoli AFS 38. 920 1 24.506 Purchase price allocation 47. 962 41.128 Avviamenti 20. 025 - 7. 782 4.509 Attività materiali - eccedenza ammortamenti ded otti extra contab ilmente Immob ili in leasing rileva ti al fair va lue 1. 358 1.358 Valutazione Titoli FVO 1. 378 1.038 255 Valutazione TFR 875 Cash flow hedge 163 - Altr e 848 - 119.311 172. 794 Tot ale 149* Nota Integrativa 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 31.12.2016 1. Importo iniziale 31.12.2015 1.158.048 1.267.287 2. Aumenti 534.494 16.601 2. 1 Imposte a nticipate ri levate nell'esercizio 320. 184 1 6.601 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento dei criter i conta bili - - c) riprese di valor e - - 320. 184 1 6.601 - - 214. 310 - d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote f iscali 2.3 Altri aumenti di cui operazioni di aggregazione a zienda le 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'eserci zio a) rigiri 202. 608 - (31.044) (125.840) (31. 044) (6.290) (31. 044) (6.290) b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - c) mutamento dei criteri contabili - - d) altre - - 3.2 Riduzioni di aliq uote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - (119.550) a) trasf ormazione in cr ed iti d'imposta di cui alla L. 214/2011 - (119.550) b) altre - - di cui operazioni di aggregazione a zienda le 4. Importo finale - - 1.661.498 1.158.048 Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali futuri, tenuto anche conto del regime di consolidato fiscale adottato ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. n. 917/86 e dalla possibilità di operare, a determinate condizioni, la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali. A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle rettifiche di valore dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dall’art. 9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013, analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP emerga un valore della produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle suddette differenze temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dalla L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n. 225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013) - hanno introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. Le imposte anticipate sulle perdite fiscali non utilizzate sono rilevate secondo i medesimi criteri previsti per la rilevazione delle imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili: esse sono pertanto iscritte soltanto nella misura in cui esista la probabilità del loro recupero, sulla base della capacità di generare nel futuro redditi imponibili positivi, tenendo in considerazione che la vigente normativa fiscale italiana consente il riporto a nuovo illimitato nel tempo delle 150* Nota Integrativa perdite IRES (art. 84, comma 1 del TUIR). La valorizzazione delle imposte anticipate è stata operata ai fini dell’IRES con aliquota pari al 27,5% e ai fini IRAP con aliquota pari al 5.57%. A tal fine si ricorda che con la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (“Legge di Stabilità 2016”) è stata prevista la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dall’esercizio 2017. Per i soli enti creditizi e finanziari, tuttavia, la riduzione dell’aliquota IRES è stata “neutralizzata” dall’introduzione di un’addizionale IRES con aliquota pari al 3,5%, sempre applicabile a far tempo dall’esercizio 2017 (cd. Addizionale IRES). Per effetto dell’introduzione dell’Addizionale IRES, l’aliquota IRES sul reddito per gli enti creditizi e finanziari permane sostanzialmente invariata al 27,5% anche per gli anni a venire. Il rilevante incremento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio, pari a 320,2 milioni di euro, è conseguenza principalmente delle rilevanti rettifiche di valore su crediti operate dal Gruppo UBI in coerenza con gli obiettivi del Piano Industriale approvato nel 2016. Tali rettifiche, fiscalmente deducibili nell’esercizio, hanno concorso alla formazione di una perdita fiscale di esercizio, riferita al consolidato fiscale del Gruppo UBI, con iscrizione della relativa fiscalità anticipata per complessivi 283,5 milioni di euro. La restante quota pari a 36,6 milioni di euro è riferita per 29,6 milioni ad accantonamenti per fondi rischi non deducibili, prevalentemente in relazione all’esodo del personale, per 5,3 milioni a svalutazioni di impegni e crediti di firma, per 1,4 milioni ad ammortamenti non deducibili e per 316 mila euro ad oneri rilevati nel corrente esercizio ma deducibili nel successivo. Gli altri aumenti pari a 11,7 milioni di euro si riferiscono alle imposte anticipate corrispondenti alla quota deducibile nel periodo di avviamenti e rettifiche su crediti di precedenti esercizi che, concorrendo a formare la perdita fiscale di periodo, sono convertite in crediti di imposta nel corso del 2017. Gli aumenti connessi alle operazioni di aggregazione aziendale pari a 202,6 milioni di euro sono prevalentemente rappresentati dalle imposte anticipate di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria acquisite da UBI Banca per effetto delle operazioni di fusione per incorporazione che si sono concluse nell’esercizio. Le imposte anticipate annullate nell'esercizio per 31 milioni di euro sono costituite per 11,7 milioni dal reversal delle imposte anticipate sulla quota deducibile nel periodo di avviamenti e rettifiche su crediti di precedenti esercizi. La restante quota, pari a 19,3 milioni di euro, è sostanzialmente dovuta per 13,5 milioni di euro all'utilizzo/scioglimento di fondi tassati, per 990 mila euro da riprese di valore su crediti di firma, per 2,6 milioni di euro da oneri pagati nell’esercizio, per 1,256 milioni euro da ammortamenti su beni materiali e altri oneri divenuti deducibili nell’esercizio e per 521 mila euro da recuperi conseguenti ad erogazioni del Fondo Pensione. 151* Nota Integrativa 13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico) 31.12.2016 1. Importo iniziale 2. Aumenti di cui operazioni di aggregazione a zienda le 3. Diminuzio ni 3 .1 Rigiri 31.12.2015 1.127.174 1.234.949 191.727 11.775 18 0.0 25 (12.264) ( 119.550) (12.26 4) - 3 .2 Trasforma zione in cred iti d'imposta - (119 .550) a) derivante da perdite di esercizio - (119 .550) b) d erivante da perdite fiscali - - 3 .3 Altre diminuzioni 4. Importo finale - - 1.306.637 1.127.174 13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 31.12.2016 31.12.2015 1. Importo iniziale 48.288 48.043 2. Aumenti 53.426 393 3. 654 393 - - 2. 1 Imposte differite rilevate nell'eser cizi o a) rela tive a pr ecedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2. 2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2. 3 Altri aumenti di cui operazioni di aggregazione aziendale - - 3. 654 393 - - 49. 772 - 49. 772 - 3. Diminuzioni (21.502) (148) 3. 1 Imposte differite annullate nell'esercizio (21.502) (148) (21.502) (148) b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre - - 3. 2 Riduzioni di aliquote f iscali - - 3. 3 Altre diminuzioni - - 80.212 48.288 a) rigiri 4. Importo finale Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una attività o di una passività ed il suo valore fiscale. In relazione alle rivalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la participation exemption le imposte differite sono state rilevate sulla quota imponibile del 5%. Non sono state rilevate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta poichè non sono previsti eventi che ne facciano venire meno il regime di non tassabilità. Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle imposte differite createsi sino all'anno 2015 in 152* Nota Integrativa effettiva contropartita al conto economico. Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 3,654 milioni di euro sono imputabili per 2,298 milioni all’ammortamento operato solo ai fini fiscali di avviamenti riconosciuti e per 1,356 milioni alla rivalutazione di titoli azionari classificati nel comparto fair value option. Gli altri aumenti pari a 49,771 milioni di euro sono rappresentati per 22,208 milioni di euro dalle imposte differite di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria e per 27,563 milioni di euro dalla imposte differite relative alla “purchse price allocation” allocata su asset materiali e immateriali per effetto delle operazioni di fusione concluse nell’esercizio. Le imposte differite annullate nell'esercizio per 21,502 milioni di euro sono rappresentate per 9,647 milioni di euro da ammortamenti e svalutazioni su beni materiali e immateriali operati in bilancio ma non riconosciuti ai fini fiscali, per 2,843 dalla fiscalità sulla “purchase price allocation” scaricata per effetto dell’impairment di partecipazioni e per 9,012 milioni di euro dallo scarico della fiscalità differita per effetto dell’affrancamento della PPA allocata sul comparto crediti verso la clientela in sede di fusione di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria. 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 31.12.2016 1. Importo iniziale 31.12.2015 6.771 90.281 2. Aumenti 83.104 420 2.1 Imp oste a nticipate ri levate nell'esercizio 80. 085 4 20 a) rela tive a pr eced enti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - 80. 085 4 20 c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti di cui op erazioni di aggregazione aziendale - - 3. 019 - 3. 019 - 3. Diminuzioni (2.199) ( 83.930) 3.1 Imp oste a nticipate annullate nell'eser cizio (2. 199 ) (83.930) (2. 199 ) (83.930) b) svalutazioni per sopravvenuta ir recuper abilità - - c) dovute al mutamento d ei criter i conta bili - - d) altre - - 3.2 Riduzioni di aliquote f iscali - - 3.3 Altre diminuzioni - - 87.676 6.771 a) rigiri 4. Importo finale Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2015 in contropartita al patrimonio netto. Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio per 80,085 milioni di euro sono imputabili per 78,231 milioni alla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS, per 1,854 milioni all’adeguamento della riserva actual gain and losses per TFR e fondi pensione interni. Gli altri aumenti pari a 3,019 milioni di euro sono rappresentati dalle imposte anticipate di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria acquisite da UBI Banca per effetto delle operazioni di fusione concluse nell’esercizio. Le imposte annullate per 2,199 milioni sono imputabili per 400 mila euro alla valutazione di titoli AFS, per 1,799 milioni all’adeguamento di imposte anticipate di precedenti esercizi. 153* Nota Integrativa 13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 31.12.2016 1. Importo iniziale 31.12.2015 124.506 135.443 2. Aumenti 5.737 42. 604 2. 1 I mposte differite rilevate nell'eser cizi o 5.41 8 42 .604 - - a) rela tive a pr ecedenti esercizi b) dovute al mutamento dei criteri contab ili c) altre - - 5.41 8 42 .604 2. 2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 31 9 - 31 9 - 3. Diminuzioni (91.144) (53.541) 3. 1 I mposte differite annullate nell'esercizio (91 .144) (53. 541 ) 2. 3 Altri aumenti di cui op erazioni di aggregazione aziendale a) rigiri (91 .144) (53. 541 ) b) dovute al mutamento dei criteri contab ili - - c) altre - - 3. 2 Rid uzione di aliquote fiscal i - - 3. 3 Altre diminuzioni - - 39.099 124.506 4. Importo finale Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle passività per imposte differite createsi sino all'anno 2015 in contropartita al patrimonio netto. Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 5,418 milioni di euro, così come quelle annullate pari a 91,144 milioni, sono costituite dalla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel portafoglio AFS a fine esercizio. 13.7 Altre informazioni Attività fiscali correnti Nella tabella si evidenziano le consistenze delle attività fiscali correnti 31.12.2016 31.12.2015 101. 647 164.421 962 1.006 - 98.750 64. 948 63.340 Altr i cr edi ti verso erar io 138. 284 37.217 Tot ale 305.841 364.734 Acconti versati al Fisco Ritenute alla fonte Crediti di imposta per trasformazione DTA in crediti di imposta ex L. 214/ 2011 Crediti verso erario per istanze irap 154* Nota Integrativa Passività fiscali correnti Nella tabella si evidenziano le variazioni delle passività fiscali correnti Esistenze iniziali Accantonamento imposte Utilizzi per pagamento imposte Altr e variaz ioni Rimanenze finali 31.12.2016 31.12.2015 93.132 169. 396 3.488 90. 640 (97.180) (166.90 4) 8.569 8.009 93.132 Probability Test sulle fiscalità differite Come riportato nella Parte A – Politiche contabili della presente Nota Integrativa - la rilevazione delle passività e delle attività fiscali differite avviene, in aderenza ai criteri previsti dal principio IAS 12, rispettivamente: – per le passività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee imponibili, salve alcune specifiche fattispecie; – per le attività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee deducibili se è probabile che sarà realizzato nel futuro un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale differenza temporanea. Per la determinazione del reddito imponibile sono presi in considerazione anche gli effetti derivanti dall’articoli 117 e segg. TUIR (Consolidato fiscale). Le attività fiscali – come noto - sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale le stesse si realizzeranno; sono periodicamente sottoposte a verifica al fine di riscontrare il grado di recuperabilità e il livello di aliquote applicabili nonché l’eventuale obbligo di rilevazione, c.d. reassessment, di attività non iscritte o cancellate per la mancanza dei requisiti nei precedenti esercizi. A tal fine si ricorda che, a decorrere dall’esercizio 2017, a fronte della riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% è stata introdotta – per gli enti creditizi - un’addizionale IRES con aliquota pari al 3,5%, che di fatto neutralizza la predetta riduzione (v. legge n. 208/2015; c.d. “legge di stabilità 2016”) . Per effetto dell’introduzione dell’Addizionale IRES, l’aliquota IRES sul reddito per gli enti creditizi permane sostanzialmente invariata al 27,5% anche per gli anni a venire; ne consegue pertanto che in base al principio IAS 12, par. 46, il valore delle DTA mantiene il livello di imposizione complessiva al 27,5%, cosicché non è necessaria la “svalutazione” delle attività per imposte anticipate precedentemente iscritte in bilancio. Alla data del 31 dicembre 2016 le imposte anticipate iscritte da UBI Banca Spa alla voce “130 Attività fiscali b) anticipate” recepiscono anche lo stock di imposte anticipate riferite alle ex Banca Popolare Commercio & Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa, a seguito della fusione per incorporazione delle stesse in UBI Banca Spa a far data dal 21 novembre 2016 con effetto contabile e fiscale retroattivo al 1° gennaio 2016. Le imposte anticipate ammontano complessivamente a Euro 1.749,2 milioni di Euro e sono riferibili ai seguenti eventi generatori: • eccedenza rettifiche di valore crediti di cui all’art. 106, comma 3, TUIR: Euro 316,5 milioni (di cui Euro 23,5 milioni iscritte ai fini IRAP ai sensi del nuovo regime fiscale introdotto dall’art. 1, comma 158, della Legge Stabilità 2014, che ne ha disposto la deducibilità ai fini del tributo regionale a decorrere dal 2013); • avviamenti ed altre attività immateriali, anche oggetto di affrancamento ai sensi di legge, i cui ammortamenti sono deducibili in esercizi successivi: 990,2 milioni di euro, ciò con riguardo 155* Nota Integrativa sia ai valori riportati nel bilancio separato che nel bilancio consolidato (articolo 15 c. 10 bis D.L. n. 185/2008 introdotto dal D.L. n. 98/2011 conv. Legge n. 111/2011); • svalutazioni Titoli Portafoglio AFS, accantonamenti e spese non deducibili per ragioni di competenza ai sensi del TUIR, per 159 milioni di Euro; • perdita fiscale maturata nel 2016 riferita al consolidato fiscale del Gruppo UBI per 283,5 milioni di Euro. Nello svolgimento del Probability Test sulle imposte anticipate iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2016, sono state separatamente considerate quelle derivanti da differenze temporanee deducibili relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita (cd. “imposte anticipate qualificate”), pari a 1.306,7 milioni di Euro. A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle citate rettifiche di valore dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dall’art. 9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013, analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP emerga un valore della produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle suddette differenze temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dalla L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n. 225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013) - hanno introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. La convertibilità delle imposte anticipate su perdite fiscali IRES e sul valore della produzione netta negativo, ai fini IRAP che siano determinate da differenze temporanee qualificate si configura pertanto quale sufficiente presupposto per l’iscrizione in bilancio delle suddette imposte anticipate, rendendo implicitamente superato il relativo Probability Test. Tale impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla Legge 214/2011”, e nel successivo documento IAS ABI n. 112 del 31 maggio 2012 (“Credito d’imposta derivante dalla trasformazione delle attività per imposte anticipate: chiarimenti della Banca d’Italia Consob ed ISVAP in materia di applicazione degli IAS/IFRS). Sulla base di tali presupposti la Banca ha effettuato le seguenti verifiche: – individuazione delle imposte anticipate, diverse da quelle relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita, iscritte nel bilancio, pari a 442,5 milioni di Euro; – analisi di tali imposte anticipate non qualificate e suddivisione tra: o quelle che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee (c.d. DTA non qualificate residuali) che, contestualmente alle imposte differite iscritte in bilancio, sono state distinte per tipologia prevedibile e timing di riassorbimento; o quelle che dipendono dalla redditività futura ma non derivano da differenze temporanee (c.d. DTA da perdita fiscale IRES); - quantificazione previsionale della redditività futura, tesa a verificare la capacità di assorbimento delle imposte anticipate di cui ai punti precedenti. La loro iscrivibilità infatti è strettamente dipendente dalla capacità del gruppo di generare redditi imponibili futuri capienti, tenendo conto, per quanto concerne la perdita fiscale IRES che la vigente normativa ne consente il riporto a nuovo illimitato nel tempo (ex art. 84, comma 1 del TUIR). 156* Nota Integrativa L’analisi svolta, ha evidenziato come a livello IRES, le prospettive reddituali del piano industriale consolidato 2017/2020 siano tali da permettere in futuro che i redditi imponibili IRES consentano il pieno recupero delle DTA residue. A livello IRAP, le operazioni di fusione per incorporazione rientranti nel progetto Banca Unica che verrà completato entro il 2017 comportano un incremento del reddito imponibile del Gruppo UBI tale da garantire il completo recupero delle DTA residue. 157* Nota Integrativa Sezione 14 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo - 14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività 31.12.2016 31.12.2015 A. Singole attività A.1 Attività finanziarie A.2 Partecipazioni A.3 Attività materiali A.4 Attività immateriali 2.032 625 - 2.032 - Totale A 2.657 2.032 di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 2.657 - 2.032 - di cui valutate al fair value livello 3 B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) - - B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - B.2 Attività finanziarie valutate al fair value B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - B.5 Crediti verso banche B.6 Crediti verso clientela - - B.7 Partecipazioni B.8 Attività materiali - - B.9 Attività immateriali - - B.10 Altre attività Totale B - - A.5 Altre attività non correnti di cui valutate al costo - - di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 - - di cui valutate al fair value livello 3 C. Passività associate a singole attività in via di dismissione - - C.1 Debiti C.2 Titoli C.3 Altre passività - - Totale C - - di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 - - di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione - - D.1 Debiti verso banche - - D.2 Debiti verso clientela D.3 Titoli in circolazione - - D.4 Passività finanziarie di negoziazione D.5 Passività finanziarie valutate al fair value D.6 Fondi - - - - - - D.7 Altre passività Totale D di cui valutate di cui valutate al fair value di cui valutate al fair value di cui valutate al fair value al costo livello 1 livello 2 livello 3 158* Nota Integrativa 14.2 Altre informazioni Non si segnalano altre informazioni rilevanti. 14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole fra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione. Sezione 15 Altre attività - Voce 150 - 15.1 Altre attività: composizione Descr izione/Valori 31.12.2016 Altr e attività per consolidato fiscale 31.12.2015 4.707 107.531 Par tite vi aggianti attive 173.084 140.875 Apposta zioni debitori e in sospeso presso ser vizi e sportelli 157.892 240.954 Clienti e corrispondenti per effetto titoli, cedole e competenze da addebitare 132.079 39.106 115 3.360 Scarti valuta su operazioni i n cambi Assegni di c/ c propri 2.720 4.592 89.477 8.233 Volumi e scorte 3.895 3.567 Migliorie su beni di terz i 6.895 277 237.039 127.582 Crediti di imposte per ritenute subite Par tite connesse ad oper azioni Covered Bond e C artolariz zazione Par tite debitor ie residuali Tot ale 159* 43.702 23.904 851.605 699.981 Nota Integrativa PASSIVO Sezione 1 Debiti verso banche - Voce 10 - 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.2 Depositi vincolati 2.3 Finanziamenti 2.3.1 Pronti contro termine passivi 2.3.2 Altri 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 2.5 Altri debiti Totale Fair value - livello 1 Fair value - livello 2 Fair value - livello 3 Totale Fair value 9.993.625 11.421.610 3.122.504 5.842.964 2.407.723 1.746.904 660.819 48.419 21.415.235 21.430.221 21.430.221 31.12.2015 8.106.441 7.738.913 2.253.790 4.460.255 960.674 389.462 571.212 64.194 15.845.354 15.805.892 15.805.892 La voce Debiti verso banche centrali contiene il valore di bilancio del finanziamento TLTRO II ottenuto dalla BCE per 10 miliardi di euro. Nell’ambito della voce Debiti verso banche – Conti correnti e depositi liberi si segnalano rapporti infragruppo per 2,5 miliardi di euro e posizioni debitorie verso altri istituti di credito per 588 milioni di euro. Nei Depositi vincolati sono compresi finanziamenti da Banche del Gruppo per 5,8 miliardi di euro e finanziamenti da altre banche per 64 milioni di euro. I Pronti contro termine riguardano rapporti con controparti del Gruppo per 326 milioni di euro e per 1,4 miliardi di euro attengono a posizioni aperte con altre istituzioni creditizie. I Finanziamenti - altri sono riferiti per la quasi totalità a posizioni in essere con la BEI per 661 milioni di euro. 1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati Non sono presenti Debiti verso banche con clausole di subordinazione. 1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati La Banca non ha emesso debiti strutturati verso altre istituzioni creditizie. 160* Nota Integrativa 1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica 31.12.2016 1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) più rischi 3.253.625 - 3.253.625 - - - - 3.253.625 - 2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) altro Totale 31.12.2015 1.5 Debiti per leasing finanziario Non si rilevano debiti verso banche per leasing finanziario. Sezione 2 Debiti verso clientela - Voce 20 - 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Finanziamenti 3.1 Pronti contro termine passivi 3.2 Altri 31.12.2015 13.236.046 13.424 2.853.108 2.564.250 288.858 850.206 6.496.627 6.107.667 388.960 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Totale 144.792 16.247.370 10.753 7.357.586 Fair value - livello 1 Fair value - livello 2 Fair value - livello 3 Fair value 16.248.705 16.248.705 7.357.688 7.357.688 Nella voce Conti correnti e depositi liberi, la quota preponderante attiene ai rapporti con la clientela rivenienti dalla fusione per incorporazione delle banche del gruppo più volte citata; sono presenti operazioni infragruppo e/o con società veicolo per complessivi 689 milioni di euro. Fra i Pronti contro termine passivi sono presenti 2,3 miliardi di euro per operazioni di finanziamento con la Cassa di Compensazione e Garanzia. 2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati Non si segnalano Debiti verso clientela subordinati. 2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati La Banca non ha emesso debiti strutturati sottoscritti da clientela. 161* Nota Integrativa 2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica Non vi sono operazioni in essere verso clientela oggetto di copertura specifica. 2.5 Debiti per leasing finanziario 31.12.2016 31.12.2015 Debit o r esiduo v erso società di lea sing - entro 1 anno 1 .200 - tra 1 e 5 anni 5 .545 5. 049 16 .168 17. 280 - oltre 5 a nni 162* 1. 085 Nota Integrativa Sezione 3 Titoli in circolazione - Voce 30 - 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica 31.12.2016 Tipologia titoli/Valori 31.12.2015 Fair Value Valore Bilancio Livello 1 Livello 2 Fair Value Valor e Bilancio Livello 3 Livello 1 Live llo 2 Liv ello 3 A. Titoli 1. obbligazioni 30.5 54. 714 15.069.835 4.60 6.863 1 1.342. 591 36. 250.05 4 15.426.79 0 21.388.901 - 3.5 19. 903 1.725.747 1.64 1.251 149. 616 3. 496.66 8 950.10 7 2.515.407 - 1. 2 altre 27.0 34. 811 13.344.088 2.96 5.612 1 1.192. 975 32. 753.38 6 14.476.68 3 18.873.494 - 2. a ltri titoli 12. 661 - 1 2.661 - 15.18 6 - 15.186 - 1. 1 str utturate 2. 1 stutturati - - - - - - - - 12. 661 - 1 2.661 - 15.18 6 - 15.186 - 30.567.375 15.069.835 4.619.524 11.342.591 36.265.240 15.426.790 21.404.087 - 2. 2 altri Totale Alla fine dell’esercizio i prestiti obbligazionari emessi in relazione ad operazioni di covered bond ammontano a nominali 8,9 miliardi di euro (il controvalore di bilancio comprensivo del costo ammortizzato e del delta fair value di copertura è pari a 9,4 miliardi di euro). Il valore di bilancio delle emissioni obbligazionarie sul mercato EMTN ammonta complessivamente a 4,3 miliardi di euro. 3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati Descr izione / V alor i 31.12.2016 31.12.2015 Titoli in circolazione Titoli in circolazione - Subordinati 3. 011.606 2.851. 838 L’elenco delle singole emissioni obbligazionarie è riportato nella Sezione 2 – parte F del presente bilancio, relativa alle informazioni sul capitale. 3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica 31.12.2016 1. Titoli oggetto di copertura specif ica del fair value: 31.12.2015 12.822.678 19. 476.916 12.822.678 19. 476.916 b) rischio di cambio - - c) più rischi - - - - a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - a) rischio di tasso di interesse 2. Titoli oggetto di copertura specif ica dei flussi f inanziar i: La valutazione delle obbligazioni sottostanti e dei relativi contratti di copertura ha generato un risultato netto contabilizzato nella voce 90 di Conto Economico – risultato netto delle operazioni di copertura. 163* Nota Integrativa Sezione 4 Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 - 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica 31.12. 2016 Tipologia operazioni/Valori 31.12.2015 FV VN L1 FV* L2 FV VN L3 L1 FV* L2 L3 A. Passiv ità per cassa 1. Debiti verso banche - - - - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - - 3. Titoli di debito - - - - - - - - - - 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbl igazioni 3.2 Al tri titoli 3.2.1 Strutturati 3.2.2 Altri Totale A - - - - - - - - x x - - - - - - - - - - - - x x - - - - - - - - - - - - - - - - - - - x x - - - - - - - - - - - - x - - - - x - - - - - - B. Strument i derivati 1. Derivati fi nanziari x 76 8 81. 896 9 x x 7 608.582 11 x 1.1 Di negoziazione x 76 8 81. 896 9 x x 7 608.582 11 x 1.2 Connessi con la fair value op tion x - - - x x - - - x 1.3 Al tri x - - - x x - - - x x - - - x x - - - x 2.1 Di negoziazione x - - - x x - - - x 2.2 Connessi con la fair value op tion x - - - x x - - - x 2.3 Al tri x - - - x x - - - x x 76 881.896 9 x x 7 608.582 11 x 76 881.896 9 7 608.582 11 2. Derivati creditizi Totale B Totale ( A+B) - - - - Legenda FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione VN = valore nominale o nozionale I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti prevalentemente da interest rate swap per 835,8 milioni di euro, da opzioni per 15,2 milioni di euro, da forward per 27,5 milioni di euro e da swap su commodities per 3,4 milioni di euro. La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le Attività finanziarie di negoziazione. 4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione subordinate. 4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione strutturate. 164* Nota Integrativa Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 - Sezione 5 La Banca non ha in essere alcuna passività finanziaria valutata al fair value. Sezione 6 Derivati di copertura - Voce 60 - 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici VN 31. 12.2016 Fair Value 31.12.2016 L1 L2 A. Der iva ti fina nziari VN 31.12.2015 Fair Va lue 31.12.2015 L3 L1 L2 L3 - 177.913 287 8.950.609 - 700.871 - 13.591.479 1 ) Fai r value - 177 .91 3 - 8.921.8 98 - 700.871 - 13 .591.479 2 ) Flussi fina nzi ari - - 287 28.7 11 - - - - 3 ) Investi menti esteri - - - - - - - - - - - - - - - - 1 ) Fai r value - - - - - - - - 2 ) Flussi fina nzi ari - - - - - - - - - 177.913 287 8.950.609 - 700.871 - 13.591.479 B. Der iva ti creditizi Totale Legenda VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap. 6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Operazi oni / Ti po di copertura Fair Value Specifica Rischio di tasso 1. A ttività finanziarie disponibili per la vendit a Generi ca Ris chio di credito Rischio di prezzo 146.104 - - 1.548 - - 2. Crediti 3. A ttività finanziarie detenu te sino alla scadenza x 4. Po rtafoglio x 5. A lt re o pe razio ni Totale Attivi tà Ris chio di cambio x x Specif ica x x x - x - x x - x 287 x x - x - x x - - - - - - x - - - - - 2. Po rtafoglio Totale Passi vità Generica Più ri schi 147.652 1. Passività finanziarie Investimenti esteri Flussi Finanziari x - x - - 30.260 - - - - - - - - - - 30.260 - - - - - - - 1. Transazio ni attes e x x x x x x 2. Po rtafoglio di at tività e passività finanziarie x x x x x - - x x x 287 x x - x x x x x - - Relativamente alle operazioni di copertura specifica, il controvalore dei derivati di copertura su attività disponibili per la vendita si riferisce in prevalenza a posizioni su Titoli di Stato italiani. 165* Nota Integrativa Sezione 7 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica -Voce 70 La Banca non ha posto in essere contratti derivati per copertura generica di passività finanziarie. Sezione 8 Passività fiscali -Voce 80 - Vedi sezione 13 dell’attivo. Sezione 9 Passività associate ad attività in via di dismissione -Voce 90 Vedi sezione 14 dell’attivo. Sezione 10 Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione Descrizione/ Valori 31.12.2016 Saldo partite illiquide d i portafoglio 31.12.2015 12.358 72.664 Altre passività per consolidato fiscale 252.489 231.802 Appostazioni cr editorie in sospeso c/o servizi e sportelli 378.449 333.096 Parti te viaggianti passive 46.035 55.103 Ritenute su redditi riconosci uti a terzi 60.498 8.144 Imposte indi rette da ver sare 24.406 3.025 Dividendi e somme a disposizione dei soci 260 26 Sca rti valuta su oper azioni in cambi 350 868 130.840 45.266 Debiti verso fornitori Debiti per scopi di istruzioni culturali, benefici, sociali 5.653 5.627 42.971 21.747 Debiti inerenti al per sonale 100.857 27.583 Parti te creditorie residuali 248.963 76.327 1.304.129 881.278 Debiti derivanti da garanzie e impegni Totale 166* Nota Integrativa Sezione 11 Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 - 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue 31.12.2016 31.12.2015 A. Esistenze iniziali 39.975 45.443 B. Aument i 78.464 63 63 58 78. 401 5 71. 785 - (6.466) (5.531) (6. 466) (3.804) B. 1 Accantonamento dell'esercizio B. 2 Altre var iazioni di cui operazioni di aggrega zione az iendale C. Diminuzioni C. 1 L iquid azioni ef fettuate C. 2 Altre var iazioni D. Rimanenze finali - (1.727) 111.973 39.975 11.2 Altre informazioni Ipotesi demografiche ed attuariali adottate per la valutazione del fondo TFR e dei premi d’anzianità Metodologia utilizzata al 31.12.2016 Tasso di mortalità Anticipazioni di TFR Tassi di inflazione Tassi di attualizzazione Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2014 La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile. Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 1,5% E’ stato utilizzato un tasso pari al 1,0892%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2016, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro. 167* Nota Integrativa Metodologia utilizzata al 31.12.2015 Tasso di mortalità Anticipazioni di TFR Tassi di inflazione Tassi di attualizzazione Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2013. La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile. Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 1,5%. E’ stato utilizzato un tasso pari al 1,6968%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2015, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro. 168* Nota Integrativa Sezione 12 Fondi per rischi e oneri - Voce 120 - 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione Voci / Valori 31.12.2016 31.12.2015 23.536 1.035 110.936 42.522 2.1 controver sie legal i 22. 632 18.426 2.2 oneri per il personale 84. 309 17.718 1. Fondi di quiescenza a zienda li 2. Altri fondi rischi e oneri 2.3 altri Tot ale 3. 995 6.378 134.472 43.557 I fondi oneri per il personale sono costituiti prevalentemente dagli accantonamenti per incentivi all’esodo e fondi per accordi sindacali. 12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue Fondi di quiesc enza A. Esistenze iniziali Altri fondi Totale 1.035 42.522 43.557 24.257 116.432 140.689 77 93.303 93.380 414 1 415 - 31 31 23.766 23.097 46.863 21.890 21.738 43.628 C. Diminuzioni (1.756) ( 48.018) (49.774) C.1 Utilizzo dell'eser cizio (1. 756) (27.456) (29.212) - - - B. Aument i B.1 Accantonamento d ell'esercizio B.2 Variazioni d ovute a l passa re del tempo B.3 Variazioni d ovute a modifiche del tasso di sconto B.4 Altr e variazioni di cui operazioni di aggrega zione aziendale C.2 Variazioni d ovute a modifiche del tasso di sconto C.3 Altr e variazioni D. Rimanenze finali - (20.562) (20.562) 23.536 110.936 134.472 169* Nota Integrativa 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti Con riferimento ai fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita, il saldo di bilancio risulta composto dai fondi della ex Banca Regionale Europea Spa per 22,5 milioni di euro e dai fondi ex Centrobanca per 1 milione di euro. Illustrazione dei fondi EX CENTROBANCA Si tratta di un fondo di previdenza integrativo al quale risultano iscritti, ormai in forma residuale, 8 pensionati di Centrobanca. La contribuzione per l’anno 2016, così come stabilita dal “Regolamento del fondo”, è stata determinata in funzione del tasso medio ponderato dedotto dalla curva adottata nella valutazione svolta (pari al 1,08%). In contropartita a tale contributo, la banca ha beneficiato dei frutti derivanti dall’impiego del patrimonio del fondo. Le consistenze del fondo non risultano investite in specifiche attività. Salvo l’importo di cui alla voce 120 a) del passivo, non risultano iscritte nel bilancio della banca altre passività e/o attività. Le principali ipotesi attuariali alla base della valutazione del fondo al 31.12.2016 sono costituite da: per le probabilità di morte dei pensionati e del coniuge sono state utilizzate le tavole SI2014, opportunamente modificate per tener conto dell’aggancio al progressivo della speranza di vita; per le probabilità di lasciare famiglia quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS. - tasso di attualizzazione determinato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2016, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare fino all’estinzione della popolazione. Il valore attuale del fondo, determinato sulla base di dette ipotesi, ha messo in evidenza una “perdita attuariale” di 38 mila euro (punto C.3). EX BANCA REGIONALE EUROPEA SPA Al 31.12.2016 è presente un Fondo di Integrazione dell’Assicurazione Obbligatoria Invalidità Vecchiaia e Superstiti per il personale della Banca Regionale Europea proveniente dalla ex Banca del Monte di Lombardia e dalla ex Cassa di Risparmio di Cuneo. Il fondo eroga i seguenti trattamenti previdenziali a titolo di pensione diretta per: • vecchiaia, quando gli iscritti abbiano maturato i limiti contrattuali di età tempo per tempo vigenti purché siano trascorsi almeno 15 anni di iscrizione al Fondo; • anzianità, quando gli iscritti abbiano maturato i limiti minimi di servizio tempo per tempo vigenti previsti dal contratto; • invalidità, quando, ottenuto il riconoscimento dello stato di invalidità e qualunque sia l’età, sia maturata una anzianità computabile per la prestazione di almeno cinque anni o qualunque sia l’anzianità se l’invalidità è permanente e dipendente da cause di servizio. Inoltre, ai superstiti dell’iscritto spetta una pensione indiretta in caso di morte in attività di servizio dopo un anno di iscrizione al Fondo o dopo qualunque periodo se la morte è dipesa da cause di servizio ed una pensione di reversibilità in caso di morte, purché sia stata liquidata la pensione diretta. Descrizione delle principali ipotesi attuariali Il descritto Fondo di quiescenza a prestazione definita è stato sottoposto alla valutazione attuariale che nel bilancio tecnico ha determinato al 31.12.2016 l’importo della Riserva Matematica che permette in media, nel senso attuariale, il pagamento delle pensioni assegnate ai pensionati ed ai loro superstiti. 170* Nota Integrativa Le valutazioni effettuate sono coerenti a quanto normato dal principio contabile IAS 19 e sono conformi a quanto stabilito dalle leggi che regolano il sistema previdenziale di riferimento e dalle norme del regolamento aziendale. In particolare, il criterio utilizzato per il calcolo della passività risulta in linea con la metodologia denominata Projected Unit Credit Method imposta dallo IAS 19. Le ipotesi demografiche che sono state assunte nelle elaborazioni sono le seguenti: per le probabilità annue di eliminazione per morte del personale in servizio, è stata utilizzata la tavola SI2014, distinta per sesso, opportunamente modificata sulla base dell’esperienza di società operanti nel settore bancario; per le probabilità annue di eliminazione per morte dei pensionati e dei superstiti sono state utilizzate le tavole SI2014, opportunamente modificate per tener conto dell’aggancio al progressivo della speranza di vita; per le probabilità di lasciare famiglia quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS. Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate nella valutazione attuariale sono: • tasso di sconto 1,34% • tasso atteso di rivalutazione delle pensioni 1,20% • tasso annuo di inflazione 1,50% Valutazioni attuariali Nella tabella che segue sono riportati i risultati delle valutazioni attuariali eseguite al 31 dicembre 2016 in relazione ai diversi collettivi. Movimentazione ai fini Ias 19 delle passività dell’anno 2016 Fondo Pensione Fondo Pensione Fondo Pens ione ex Centrobanca ex B.M.L. ex C.R.C. A ESISTENZE INIZIALI B AUMENTI 1.035 - - 54 10.860 13.343 B1 Interessi passi vi 16 179 2 19 B2 Actuar ial losses 38 821 1.0 17 B3 Accantonamenti - 77 - B4 Altr e variazioni - 9.783 12.1 07 di cui op erazioni di aggregazione aziendale - 9.783 12.1 07 (63) (610) (1.083) (63) (610) (1. 083) C D DIMINUZIONI C1 B enef it paid C2 Actuarial gains - - - C3 Altr e variazioni - - - RIMANENZE FINALI N. ISCRITTI di cui ATTIVI 1.026 10.250 12.260 8 78 79 0 15 0 Quali impegni economici a carico del fondo al 31 dicembre 2016, è stato individuato il valore attuale medio delle pensioni in corso di godimento (oneri immediati). E’ stato adottato un sistema finanziario di capitalizzazione sufficientemente cautelativo, capace in ogni istante di garantire, con le riserve accumulate, la copertura piena delle prestazioni da erogare al gruppo dei pensionati esistenti al 31 dicembre 2016. 171* Nota Integrativa 12.4 Fondi per rischi e oneri - altri fondi Voci/C omponenti 31.12.2016 31.12.2015 Altri fondi per risc hi e oneri 1. Fondo per rischi su revoca torie 1.121 2. Fondo r ettif iche interessi commissioni e spese 3. Fondo per bond in default 4. Altri fondi p er rischi e oneri Tot ale 2. 500 - - 439 - 2.435 3. 878 3.995 6.378 Passività potenziali Pa ssività pot enziale Per contenzioso fiscale 61. 556 Per altre controversie legali 211. 995 Tot ale 273.551 Le passività disciplinate dallo IAS 37, caratterizzate dall’assenza di certezza in merito alla scadenza o all’importo della spesa futura richiesta per l’adempimento di debiti presunti, sono riconducibili alle seguenti tipologie: passività probabili; passività potenziali (possibili o remote). La corretta identificazione della natura delle passività è di assoluta importanza perché determina l’obbligo o meno di iscrizione a bilancio del rischio derivante dall’obbligazione. L’appostazione a fondo rischi di un accantonamento è rappresentativo di una passività probabile con scadenza o ammontare incerti30 il cui importo rilevato in bilancio rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione, laddove l’effetto dell’attualizzazione è significativo. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno. Periodicamente viene rivista la misura dell’accantonamento in modo da verificarne la congruità. Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di attualizzazione degli accantonamenti, che viene condotto con riferimento a ciascuna singola controversia passiva ed alla durata residua della stessa. 30 Per i criteri di rilevazione degli accantonamenti si rinvia alla Parte A.2 della Nota Integrativa “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, par. 12 “Accantonamenti a fondi per rischi e oneri”. 172* Nota Integrativa • tipologia/natura della controversia, da determinarsi alla luce del petitum, cioè delle richieste formulate dalla controparte. A tal fine potranno essere individuate delle “macro-famiglie” quali, ad esempio, controversie societarie, controversie giuslavoristiche, controversie in materia di intermediazione finanziaria, controversie genericamente definibili come di risarcimento danni (derivanti da inadempimento contrattuale, da fatto illecito, da violazione di norme imperative) etc.; • grado di “innovatività” della controversia, da determinarsi tenendo conto del fatto che l’oggetto della stessa verta su materie già conosciute e opportunamente “ponderate” dalla Banca ovvero su materie assolutamente nuove e quindi bisognose di approfondimento (ad esempio perché scaturite da un mutamento della normativa o degli orientamenti giurisprudenziali); • grado di strategicità della controversia per la Banca: la Banca, per ragioni di opportunità commerciale potrebbe ad esempio decidere di definire la vertenza in modo rapido anche in presenza di argomenti difensivi che consentirebbero di resistere a lungo in giudizio; • durata media della vertenza, da ponderare tenendo conto anche del dato geografico, cioè della localizzazione del foro presso il quale la causa è radicata e dello stadio evolutivo del processo. A tal riguardo si dovrà naturalmente operare una scelta della fonte statistica dalla quale ricavare i dati e ci si potrà avvalere dell’ausilio dei legali che assistono la Banca nella vertenza e che hanno una conoscenza diretta del foro di volta in volta interessato; • “natura” della controparte (ad esempio, persona fisica o giuridica, operatore qualificato o meno, consumatore o meno, etc.). Si definisce passività potenziale: un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda; un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché: − non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie; − l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinato con sufficiente attendibilità. Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile bensì, qualora ritenute ‘possibili’ sono unicamente oggetto di informativa. Diversamente, le passività potenziali ritenute ‘remote’ non richiedono, in ossequio alle previsioni dello IAS 37, alcuna informativa a riguardo. Analogamente agli importi relativi ad accantonamenti (per passività probabili), anche l’importo delle passività potenziali è soggetto a periodica verifica perché è possibile che le stesse, con la successione degli eventi, diventino remote oppure probabili con la necessità, in quest’ultimo caso, di provvedere eventualmente ad un accantonamento. Si riporta di seguito un elenco di passività potenziali di carattere fiscale. Atti di accertamento FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE - IMPOSTA SOSTITUTIVA EX D.P.R. 601/1973 La vicenda riguarda il presunto omesso versamento dell’imposta sostitutiva su finanziamenti stipulati all’estero ed é conclusa per il Gruppo UBI Banca in quanto l’Agenzia delle Entrate ha abbandonato del tutto la prosecuzione del contenzioso annullando gli avvisi di liquidazione mediante autotutela. Tutti gli avvisi di liquidazione notificati alla società del Gruppo UBI interessate, tra cui UBI Banca, sono stati annullati con sentenze passate in giudicato ovvero mediante atti di autotutela da parte dei competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate. Prosegue l’attività di recupero delle imposte versate in via provvisoria nel corso dei procedimenti conclusi a favore delle citate banche del Gruppo UBI. 173* Nota Integrativa PREFERENCE SHARES - UBI BANCA E BANCO DI BRESCIA - E IMPOSTA DI REGISTRO OPERAZIONI DI CONFERIMENTO SPORTELLI - UBI BANCA, BANCA POPOLARE DI BERGAMO, BANCO DI BRESCIA, UBI BANCA EX BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA, UBI BANCA EX BANCA REGIONALE EUROPEA La vicenda contenziosa è sostanzialmente conclusa, posto che le commissioni tributarie competenti e la Corte di Cassazione hanno emesso provvedimenti di estinzione del giudizio per cessata materia del contendere, con le sola eccezione del contenzioso switch sportelli relativo a UBI Banca (per sé e in qualità di incorporante della Banca Popolare Commercio Industria) per cui si attende la fissazione dell'udienza da parte della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia. In particolare, successivamente alla stipula dell’accordo transattivo del 4 febbraio 2016 a chiusura di tutte le controversie relative alla vicenda Preference Shares ed alla vicenda Switch Sportelli, sono stati perfezionati gli accordi conciliativi relativi ai singoli atti di accertamento e di liquidazione. Tutti i versamenti dovuti all’Agenzia delle Entrate in dipendenza dei singoli accordi conciliativi sono stati effettuati entro il 31 marzo 2016. Prosegue, nel frattempo, l’attività di recupero delle imposte e delle sanzioni versate in via provvisoria nel corso dei procedimenti e non dovute alla luce degli accordi conciliativi. IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO FINANCE - COMMISSIONI DI GESTIONE E INCASSO CREDITI: BANCHE RETE E UBI La vicenda prende le mosse da una serie di questionari inviati alle Banche Rete a partire dall’esercizio 2014, i quali si sono successivamente tradotti in altrettanti avvisi di accertamento: l’amministrazione finanziaria aveva contestato il mancato assoggettamento ad IVA delle commissioni relative alla gestione ed all’incasso di crediti ceduti dalle Banche Rete alle società di cartolarizzazione nell’ambito di operazioni di cui alla Legge n. 130 del 30 aprile 1999. Per quanto attiene UBI Banca, le contestazioni si riferivano alle società incorporate Banca Regionale Europea (annualità 2009 oltre all'annualità 2010 contestata all'incorporata Banco di San Giorgio) e Banca Popolare Commercio Industria (annualità 2010). Con la Risoluzione n. 106 del 17 novembre 2016 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le prestazioni di servicing poste in essere nell’ambito di operazioni disciplinate dalla Legge n. 130 del 30 aprile 1999 sono esenti da IVA qualora svolte dal soggetto che ha concesso il credito. La ragione di tale intepretazione deriva dal fatto che tale attività deve intendersi ricompresa tra i “servizi di gestione dei crediti da parte dei concedenti”. Posto che, secondo l’opinione delle società del Gruppo UBI Banca, la posizione espressa dalla prassi amministrativa trova perfetta corrispondenza nel comportamento tenuto dalla Banche Rete poi oggetto di censura da parte dell’amministrazione finanziaria, nel mese di dicembre sono state presentate apposite istanze di autotutela ai vari uffici dell’Agenzia delle Entrate che hanno notificato gli avvisi di accertamento e successive memorie alle competenti Commissioni Tributarie. Alla data di riferimento della presente relazione: - è stata emessa una sentenza favorevole per l'incorporata Banca Regionale Europea da parte della Commissione Tributaria Provinciale di Torino, divenuta definitiva in quanto passata in giudicato senza appello da parte dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale delle Entrate per il Piemonte; - é pervenuto l'atto di annullamento totale in autotutela dell'avviso notificato alla Banca Regionale Europea (in qualità di incorporante del Banco di San Giorgio). In data 31 gennaio 2017 si é tenuta la relativa udienza di trattazione presso la Commissione Tributaria Provinciale di Genova, ove i giudici hanno decretato la cessata materia del contendere; - l'udienza di trattazione presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano della controversia relativa all'incorporata Banca Popolare Commercio Industria si terrà in data 27 febbraio 2017: il relativo atto di annullamento totale in autotutela è stato notificato dal competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate in data 8 febbraio 2017. UBI BANCA: IRPEG Nel novembre 2011 UBI Banca (già BPU Banca) era stata destinataria di un avviso di accertamento in merito al trattamento fiscale ai fini IRPEG applicato sul conferimento di azienda bancaria effettuato il 1° luglio 2003 a favore delle allora neo costituite Banca Popolare di Bergamo e Banca Popolare Commercio e Industria. In particolare, veniva contestata la deduzione integrale operata dalla conferente BPU Banca di fondi rischi tassati costituiti in precedenti esercizi. 174* Nota Integrativa Nel 2015 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha accolto il ricorso di UBI Banca, riconoscendo come l’avviso di accertamento fosse stato notificato oltre il termine ordinario di decadenza ed in difetto dei presupposti di legge per l’accertamento integrativo. In esito a tale sentenza l’Agenzia delle Entrate ha comunicato provvedimento di sgravio della cartella di pagamento di 8,3 milioni di euro notificata nel 2014 ad UBI Banca, già oggetto di sospensiva da parte della Commissione Tributaria. L’Agenzia delle Entrate ha proposto appello il 19 ottobre 2015 alla Commissione Tributaria Regionale di Milano in relazione al quale la Banca ha presentato proprie tempestive controdeduzioni. La relativa udienza di trattazione si è tenuta il 30 gennaio 2017 e si resta in attesa del deposito della relativa sentenza. UBI BANCA (GIÀ BANCA REGIONALE EUROPEA): OMESSO VERSAMENTO ACCONTO IRPEG 2003 La vicenda si è conclusa a seguito della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione. Nel 2007 Equitalia Cuneo ha notificato un cartella di pagamento per euro 1,3 milioni (di cui euro 1,25 milioni quale sanzione, oltre interessi di mora e compenso di riscossione) per presunto parziale omesso versamento del primo acconto IRPEG dell’anno 2003. La vicenda trae origine da un errore materiale commesso da Banca Regionale Europea, che in sede di redazione della dichiarazione IRPEG per l’anno 2003 indicava come acconto versato un ammontare di circa euro 8,4 milioni in luogo di quello, corretto, di circa euro 15,4 milioni. A seguito di comunicazione a mezzo fax del dicembre 2006 dell’Agenzia delle Entrate di Cuneo, Banca Regionale Europea provvedeva a rettificare tale errore materiale presentando dichiarazione integrativa ove veniva esposto l’ammontare corretto, quale acconto versato (tramite utilizzo in compensazione di eccedenza IRPEG), di euro 15,4 milioni. Nonostante il fatto che la dichiarazione integrativa fosse stata emessa su specifica richiesta dell’Agenzia delle Entrate di Cuneo, questa irrogava a Banca Regionale Europea la sanzione per omesso versamento dell’acconto. Banca Regionale Europea ha proposto ricorso contro la cartella di pagamento. In riforma della sentenza negativa resa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Cuneo, la Commissione Tributaria Regionale di Torino ha accolto l’appello di Banca Regionale Europea annullando la cartella sulla base del fatto che nel caso ricorreva la buona fede del contribuente a fronte di un mero errore materiale, da cui l’inapplicabilità della sanzione in forza delle norme dello Statuto del Contribuente. L’Agenzia delle Entrate ha impugnato la sentenza con ricorso alla Corte di Cassazione nel dicembre 2009. Con sentenza depositata il 15 gennaio 2016, a seguito di udienza del 26 novembre 2015, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate ritenendo che l’erronea indicazione dell’acconto IRPEG 2003 in misura inferiore al dovuto fosse da qualificare come violazione sostanziale e non formale e senza attribuire alcun rilievo alla buona fede del contribuente. In conseguenza di tale sentenza, non essendo la stessa ulteriormente impugnabile, il 30 maggio è stata notificata una cartella di pagamento per un ammontare di 1,3 milioni di euro, che Banca Regionale Europea ha versato il 27 luglio 2016. UBI BANCA (GIÀ BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA): TARI 2014 In data 6 luglio 2016 il Comune di Milano ha notificato a Banca Popolare Commercio e Industria un avviso di pagamento TARI per l’anno 2014 per un ammontare complessivo di 234 mila euro. Sulla base di una valutazione effettuata dalla Banca, l’atto impositivo sarebbe infondato per circa 114 mila euro. Di conseguenza, Banca Popolare Commercio e Industria ha proposto impugnativa parziale tramite ricorso depositato il 16 settembre 2016 presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano. L’udienza per la trattazione del ricorso non è stata ancora fissata. Sezione 13 Azioni Rimborsabili Non sono state emesse azioni con diritto di rimborso. 175* Nota Integrativa Sezione 14 200 - Patrimonio d’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione 31.12.2016 Nr azioni ORDINARIE 31.12.2015 976.300.3 95 901.748.572 3.031.9 74 1.431.829 Nr azioni PROPRIE in portafoglio Il capitale sociale di UBI Banca alla data del 31 dicembre 2016 risulta pari a euro 2.440.750.987 suddiviso in numero 976.300.395 azioni nominative. 14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue Voci/ Tipologie Ordinarie A. Azioni esistenti all'inizio dell'eser cizio - interamente liberate - non inter amente liberate A.1 Azioni proprie (-) A.2 Azioni in c ircolazione: esiste nze iniziali Alt re 901.748.572 - 901.748.572 - - - (1.431.829) - 900.316.743 - B. Aument i 75.105.898 - B.1 Nuove emissioni 74.551.823 - - a pagamento: 74.551.823 - 74.551.823 - - conversione di obbligazioni - - - esercizio di warrant - - - altre - - - - - a f avore dei dipendenti - - - a f avore degli amministra tori - - - altre - - 554.075 - - operazioni di aggregazioni di imprese - a titolo gratuito: B.2 Vendi ta di azioni proprie B.3 Altr e variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di az ioni proprie - - (2.154.220) - - - (2.154.220) - C.3 Operazioni di cessione di imprese - - C. 4 Altre var iazioni - - 973.268.421 - 3.031.974 - 976.300.395 - 976.300.395 - - - D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azi oni proprie (+) D.2 Azi oni esistenti alla f ine dell'eser cizio - interamente liberate - non inter amente liberate 176* Nota Integrativa 14.3 Capitale: altre informazioni Nel corso dell’esercizio sono state assegnate 554.075 azioni proprie, nell’ambito delle politiche di remunerazione e incentivazione per il ‘personale più rilevante’ come descritto nella parte I della presente nota. Sono state altresì acquistate 1.807.220 azioni proprie a seguito del recesso degli azionisti aventi diritto, nonché 347.000 azioni destinate al sistema incentivante del personale. Complessivamente, al 31.12.2016 le azioni proprie in portafoglio sono pari a 3.031.974 per un controvalore pari a euro 9.868.519. 14.4 Riserve di utili: altre informazioni 31.12.2016 Riserva legale 31.12.2015 586.254 Riserva ex art. 22 D.L gs. N . 153/1999 Riserva straordinaria Riserva acquisto az ioni proprie Riserva tassata di util i Riserva ex art. 13 c.6 D.Lgs n. 124/1993 Riserva ex art. 6 D.Lgs n. 38/2005 Riserva di util i per ACT - polizz a sanitaria Utili p ortati a nuovo Riser ve di utili 573.912 36.494 36.494 966.347 970.870 9.869 5.155 4 4 762 762 19.067 16.515 2.267 2.267 95 49 1.621.159 1.606.028 31. 12.2016 31.12. 2015 Riserva val. partecip azioni a pa trimonio netto 12.1 53 1 2.153 Riserva da storno ammortamenti pregr essi 61.6 49 6 1.649 Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 2 18/1 990 75.2 13 7 5.213 Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 2 18/1 990 Riserva da operazi oni sottoposte a controllo comune Riserva da rif or ma previd enza complementare Riserva titoli trasf eriti d a portafoglio AFS a HTM 71.8 85 7 1.885 777.4 89 43 7.854 -3.6 18 -3.618 -17.7 45 Altr e r iserve Riserv e al tre 177* - 23.3 85 2 2.324 1. 000.411 677.460 Nota Integrativa Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile si riporta di seguito il prospetto di riepilogo delle voci di Patrimonio Netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e di quota distribuibile (importi al centesimo di euro): Valore al 31 .12.2016 Quota disponibile Possibilità Utiliz zo Vincolo fiscale (1 ) Ulilizzi negli ultimi 3 esercizi A) CAPITALE Capitale so ciale B) RI SERVE DI CAPITALE 2.440.750.987 ,50 Riserva da sovrapprezzo Azioni B) RI SERVE DI UTILI Riserva legale 3.798.429.612 ,02 3.798.429. 612,02 AB (2)(3) 586.254.202 ,09 966.346.992 ,98 586.254. 202,09 966.346. 992,98 B (4) ABC 36.494.083 ,45 9.868.518 ,89 36.494. 083,45 - ABC ABC 762.160 ,51 19.067.130 ,14 2.266.865 ,22 762. 160,51 ABC 98.714 ,40 98. 714,40 ABC Riserva straordinaria Riserva ex art. 22 D.Lgs . n. 1 53/1999 Riserva acq uisto azion i proprie Riserva ex art. 13 C. 6 D. Lgs. 124/ 93 Riserva indisponibile ex art. 6 D. Lgs . 38 /2005 Riserva di Utili per ACT - polizza sanitaria Altre riserve d i utili e utili portati a nuovo C) RISERVE ALTRE 607.860.76 4,43 (7) 142.676.30 7,98 72.021 .230,40 762.16 0,51 Riserva val. partecipazioni a p atrimon io netto Riserva da storno ammortamenti pregressi (5) 12.152.680 ,05 12.152. 680,05 AB 12.152.68 0,05 61.649.339 ,66 61.649. 339,66 ABC (6) 61.649.33 9,66 Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218 /1990 (5) Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218 /1990 Riserva da operazioni under common control 75.213.372 ,10 71.884.949 ,60 75.213. 372,10 71.884. 949,60 AB (5) (6) AB (5) 65.769.61 8,41 71.884.94 9,60 AB (7) 185.959.31 8,00 7 77.489.138,73 -3.618.366,73 Riserva da riforma previd enza complementare Riserva tito li trasferiti d a po rtafoglio AFS a HTM Altre riserve 918.436 .688,78 -17.745.469,50 23.385.634 ,17 23.385. 634,17 ABC 3.265.575 ,47 3.265. 575,47 AB (5) 3.264.57 5,47 30.123. 526,22 AB (6) 27.453.13 7,73 D) RISERVE DA VALUTAZIONE Riserva di rivalutazio ne Legge n . 34 2/2000 e ss. Riserva da valutazione - attività finanziarie d isp onibili per la vendita Riserva da valutazione – adozione del fair valu e in sostituzione del costo (5) -27.529.907,08 Riserva da utili/p erd ite attuariali fond o TFR Altre riserve d a valutazione -33.749.913,93 87.377,14 E) Azioni Proprie TOTALE Utile netto 30.123.526 ,22 -9.868.518,89 8.8 23.078.684 ,21 Totale patrimonio netto al 31 dicembre 2016 5 .666.060. 842,72 1. 179.432.85 1,84 -493. 425.486,00 8.3 29.653.198 ,21 A = per aumento di capitale B = per copertura perdite C = per distribuzione ai soci (1) Importi in sospensione d'imposta. (2) La riserva sovrapprezzo azioni è stata utilizzata nel 2015 a copertura della perdita di esercizio 2014 per un importo pari a 918.436.688,78. (3) Si veda nel dettaglio la movimentazione della riserva avvenuta nel corso degli anni: anno riserva distribuibile (*) rise rva non distribuibile 1.310.245.8 25,91 2007 2011 2012 2013 2015 -918.436.688,78 2.158.641.579,47 3.798.429.612,02 5.790.132.233,70 329.528.5 73,34 -2.713.053.965,45 13.6 33,30 1.639.788.032,55 totale 1.310.245.825,91 7.100.378.059,61 7.429.906.632,95 4.716.852.667,50 4.716.866.300,80 3.798.429.612,02 descrizione Riserve a l 31.12.2006 aumento per effetto fusione con Banca Lomb arda aumento di capitale utilizzo p er copertura perdite (**) conversioni PO ed aumento capitale utilizzo p er copertura perdite (**) (*) In considerazione del non chiaro contesto legislativo in merito alla distribuibilità agli azionisti di una riserva emersa a seguito di operazioni di fusione contabilizzate secondo i criteri previsti dal principio IFRS 3, si ritiene distribuibile la quota preesistente e i successivi movimenti di aumento di capitale. (**) La copertura delle perdite è stata operata attingendo alla quota parte dell’incremento avvenuto per effetto della fusione relativo alla rivalutazione dei valori contabili dell’incorporata ed alla rilevazione di avviamento a seguito dell’allocazione del prezzo di acquisto (“Purchase Price Allocation”) pari a 4.096.625.123 euro. Per effetto delle perdite citate tale incremento si è ridotto a 465.134.468,77 euro. (4) La riserva è disponibile, anche per aumento di capitale e distribuzione, solo per la parte che eccede il quinto del capitale sociale (art. 2430, comma 1, C.C.). 178* Nota Integrativa (5) La distribuibilità ai soci è prevista con l'osservanza delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2445 c.c.. In caso di utilizzo per copertura perdite non si può fare luogo a distribuzione fino a quando la riserva non è reintegrata. (6) La Riserva da riallineamento ex Legge 266/2005 in sospensione d'imposta per complessivi euro 90.607.559,00 risulta individuata per euro 27.453.137,73 nella "Riserva da valutazione - adozione del Fair Value in sostituzione del costo", per euro 61.649.339,66 nella "Riserva da storno ammortamenti pregressi" e per euro 1.505.081,61 nella "Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/90". (7) La riserva da operazioni under common control (già fiscalmente vincolata per euro 39.114.523 in forza del rinvio dell’art.1, comma 473 L.266/2005 all’art. 13 della L. 342/2000 e per euro 10.786 ai sensi dell’art 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993 per effetto della fusione di Centrobanca Spa perfezionata nel 2013), si è incrementata nel corso dell’esercizio per effetto delle operazioni di fusione per incorporazione che hanno interessato le società Banca Regionale Europea Spa e Banca Popolare Commercio Industria Spa rispettivamente per euro 106.702.011 e per euro 238.443.566, mentre si è decrementata per effetto delle operazioni di fusione di SBIM e UBI Fiduciaria rispettivamente per euro 4.059.573 e euro 1.450.645. Per effetto delle operazioni di concambio delle fusioni di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria, inoltre, il capitale sociale si è rispettivamente incrementato per euro 95.300.942 e per euro 91.078.615. A fronte e nei limiti dei sopracitati incrementi, le riserve tassabili in ogni caso e quelle tassabili soltanto in caso di distribuzione della società incorporata vengono ricostituite presso l’incorporante in base all’art. 172, comma 5 del TUIR come segue: - sulla riserva under common control per complessivi euro 146.834.009 (di cui euro 36.680.208 ai sensi della L. 266/2005, euro 289.566 dell’art. 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993, euro 21.919.145 della L. 350/2003, euro 51.645.690 della L. 408/90, euro 26.688.547 della L. 218/90 e euro 9.610.853 da Leggi di rivalutazione ante 1987); - sull’incremento di capitale sociale che si è originato dalla fusione di Banca Regionale Europea Spa per euro 95.300.942 ai sensi della L. 350/2003. In occasione della distribuzione del dividendo per l’esercizio 2008 è stata utilizzata la riserva straordinaria per l’importo di 273.579.193,83 euro, in occasione della distribuzione del dividendo 2011 per 45.027.337,95 euro e del dividendo 2014 per euro 72.021.230,40. Come già riportato il sistema di incentivazione 2011 dedicato al Top Management del Gruppo UBI prevede che la controllante UBI Banca consegni proprie azioni a propri dipendenti ed assegni azioni ai dipendenti delle sue controllate. Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” tale piano configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel conto economico sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata da UBI Banca. In tale contesto, nella voce Riserve - altre sono ricomprese anche le riserve di stock granting relative alla componente azionaria del piano di incentivazione, del personale di UBI Banca, per l’importo di 2,51 milioni di euro e, del personale delle società del gruppo, per 1,01 milioni di euro. 14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue La Banca non ha in essere strumenti di capitale. 14.6 Altre informazioni Non vi sono altre informazioni da segnalare. 179* Nota Integrativa Altre informazioni 1. Garanzie rilasciate e impegni Operazioni 31.12.2016 1) Garanzie rila sciate d i natura f inanziar ia 31.12.2015 4 .559.064 4. 624 .707 a) Banche 1 .921.095 2. 891 .231 b ) Clientela 2 .637.969 1. 733 .476 2) Garanzie rila sciate d i natura commercia le a) Banche b ) Clientela 3) Impegni irrevocab ili ad erogare fondi a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incer to b ) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incer to 1 .747.082 567 .138 266.654 388 .944 1 .480.428 178 .194 2 .874.802 1. 672 .692 55.679 201 .789 10.990 70 .419 44.689 131 .370 2 .819.123 1. 470 .903 510.571 27 .605 2 .308.552 1. 443 .298 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - - 5) Attività costituite in garanzia d i obbligaz ioni d i terz i - - 6) Altri i mpegni 10 .905.270 10. 127 .437 Tot ale 20.086.218 16.991.974 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Port afogli 31.12.2016 31.12.2015 59. 258 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie val utate a l fair value 419.262 - - 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. 167. 691 8.053.685 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3. 712. 757 2.644.892 5. Crediti verso banche - - 6. Crediti ver so clientela 8. 310. 569 3.611.189 - - 7. Attività materiali 180* Nota Integrativa Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono a titoli di proprietà posti a garanzia di passività e impegni posti in essere dalla Banca secondo il seguente dettaglio riepilogativo: Portafogli A garanzia di Titoli di Proprietà Passività o Impegni Attività finanziarie per la negoziazione: PCT Passivi Attività finanziarie per la vendita: Antic ipazioni Banca d'Italia emessi da terzi emess i da società d el gruppo 59.258 702.482 PCT Passivi 3.311.444 Finanziamenti BEI 69.896 Altre operazioni 83.869 4.167.691 Attività finanziarie detenute fino alla scdenza: Antic ipazioni Banca d'Italia 2.911.013 PCT Passivi 801.744 3.712.757 Crediti verso clientela: Finanziamenti BEI 615.289 Emissione Covered Bond 166.398 5.591.787 Antic ipazioni Banca d'Italia 1.937.095 8.144.171 166.398 Nella tabella non sono ricompresi i finanziamenti posti a garanzia delle operazioni di cartolarizzazione in cui UBI Banca partecipa in qualità di cedente, in quanto le obbligazioni sottostanti non sono emesse da UBI Banca ma dalle Società Veicolo preposte. In particolare trattasi di : - cartolarizzazione 24-7 Finance: 1.177,6 milioni di euro a fronte di titoli emessi da 24-7 Finance Srl; - cartolarizzazione UBI SPV Group 2016: 1.102,3 milioni di euro a fronte di titoli emessi da UBI SPV Group 2016 Srl. Unitamente alle attività sopra riportate, sono stati costituiti in garanzia anche titoli secondo il seguente dettaglio: A garanzia di Pass ività o Impegni Anticipazioni Banca d'Italia Valore nominale titoli emessi da società SPV titoli di propria emissione riacqu is tati 4.981.179 4.440.000 4.981 .179 4.440 .0 00 I titoli – tranche senior – acquisiti per il tramite di operazioni di pronti contro termine attivi, sono emessi dai veicoli (SPV) relativi alle cartolarizzazioni: UBI SPV Lease 2016, per 2,1 miliardi di euro, acquisiti dall’originator UBI Leasing spa e UBI SPV Group 2016, per 1.243,8 miliardi di euro di cui agli originator: • • • • Banca Popolare di Ancona Spa per un valore nominale di 171,8 milioni di euro; Banco di Brescia Spa per un valore nominale di 261,9 milioni di euro; Banca Popolare di Bergamo Spa per un valore nominale di 670,3 milioni di euro; Banca Carime Spa per un valore nominale di 139,8 milioni di euro. 181* Nota Integrativa Inoltre fra i titoli emessi nell’ambito dello operazione di cartolarizzazione UBI Banca sono stati posti a garanzia di anticipazioni presso la Banca d’Italia titoli di proprietà relativi alle seguenti operazioni: • 24-7 Finance, per 795,6 milioni di euro • UBI SPV Group 2016, per 841,8 milioni di euro I titoli emessi da UBI Banca e riacquistati sono costituiti da obbligazioni covered bond a tasso variabile per un valore nominale di 4,4 miliardi di euro. 3. Informazioni sul leasing operativo Non sono presenti operazioni di leasing operativo. 4. Gestione e intermediazione per conto terzi Tipologia serv izi 31.12.2016 31.12.2015 1. Esecuzione di or dini per cont o della clientela a) Acquisti 1. R egolati 2. N on regolati 2. 725 .804 3.148.2 82 2. 658 .574 3.140.4 55 67 .230 7.8 27 2. 901 .255 4.066.3 76 2. 804 .394 4.058.8 64 96 .861 7.5 12 a) individual i - - b ) collettive - - - - - - b ) Vendite 1. R egolate 2. N on regolate 2. Gestioni di por tafogli 3. Custodia e amministrazione di t itoli a) titoli di terzi in deposito : connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni d i portafogli) 1. titoli emessi d alla ba nca che redige il bila ncio 2. a ltri titoli b ) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni d i portafogli): altr i - - 60. 909 .368 60.818.2 09 1. titoli emessi d alla ba nca che redige il bila ncio 17. 046 .439 22.492.7 02 2. a ltri titoli 43. 862 .929 38.325.5 07 c) titoli di terzi depositati presso ter zi 57. 594 .438 60.679.8 99 d ) titoli di pr oprietà depositati presso ter zi 24. 300 .737 27.338.0 46 11. 480 .129 12.717.0 58 4. Altre operazioni 182* Nota Integrativa 5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordiquadro di compensazione o ad accordi similari Ammon tari co rrelati n on oggetto di compensazione in Bilancio F orme tecniche Ammont are lord o d elle at tivit à finan ziar ie (a) 1. Derivati 746.750 2. Pron ti contr o termine Ammo ntare delle passività fin an ziar ie compensato in bilan cio (b) Ammon tare netto delle attività finan ziarie riport ato in bilancio (c=a-b) Ammon tare nett o 37.1 50 709.600 377.4 76 315.763 16.3 61 2.820 Deposit i di con tan te r icevu ti in gar anzia (e) S trumen ti finanziari (d ) 3 1.12 .2 016 Am montar e n etto (f=c-d-e) 3 1.12.20 15 120.991 - 120.991 119.4 98 - 1.4 93 758 3. Prestito ti toli - - - - - - - 4. A ltri - - - - - - T otale 3 1.12.20 16 8 67.74 1 3 7.150 8 30.59 1 49 6.974 3 15.76 3 1 7.854 T otale 3 1.12.20 15 1 .5 28.93 8 - 1 .5 28.93 8 1.20 1.004 3 24.35 6 x x 3.5 78 6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordiquadro di compensazione o ad accordi similari Amm ontar i corr elati non ogget to di comp en sazion e in Bilan cio Fo rme t ecn iche Ammon tare delle att ività finan ziarie comp ensato in bilancio (b) Ammon tare lor do delle passività fin an ziar ie (a) Ammont are n etto delle passività fin anziarie ripo rtato in bilan cio (c=a-b) S tru menti finan ziari (d) Ammont ar e n etto Deposit i di cont ante posti a garan zia (e) 31 .1 2.20 16 Ammon tare netto (f=c-d -e) 31.12 .2 015 1. Derivati 1.044.773 37.149 1 .007 .624 377.476 616.572 13.576 3.14 9 2. Pron ti contr o termi ne 3.985.495 - 3 .985 .495 3.936.857 45.802 2.836 - 3. Prestito ti toli - - - - - - - 4. A ltre operaz ioni - - - - - - Totale 3 1.12.20 16 5.0 30.26 8 37.14 9 4 .9 93 .1 19 4.31 4.333 66 2.37 4 16.41 2 Totale 3 1.12.20 15 7.3 39.87 4 - 7 .3 39 .8 74 6.53 1.307 80 5.41 8 x x 3 .1 49 Per quanto concerne i derivati, sono state poste in essere compensazioni in bilancio fra le medesime controparti per un controvalore di 37,1 milioni di euro, laddove presenti tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32. Trattasi di compensazioni che interessano talune classi di derivati OTC (Irs Plain Vanilla) in linea con quanto previsto dal Regolamento Europeo n. 648/2012 (European Market Infrastructure Regulation – c.d. EMIR). Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il valore del derivato correlato per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti o concessi sono riportate fino a capienza le marginazioni, anch’esse correlate per singola controparte. Di conseguenza, poste le partite correlate di derivati attivi e passivi e l’ammontare dei rispettivi depositi di marginazione ricevuti o effettuati, la colonna dell’ammontare netto (tabella 5) rappresenta l’esposizione residua per controparte a carico di UBI Banca per 16,4 milioni di euro mentre l’esposizione residua a carico di terzi (tabella 6) è pari a 13,6 milioni di euro. Per i pronti contro termine non sono state rilevate le condizioni previste dallo IAS 32 tali da porre in essere compensazioni delle posizioni attive e passive con le medesime controparti nelle voci di bilancio. Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il fair value del titolo sottostante per singola controparte fino a 183* Nota Integrativa capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti vengono indicate le marginazioni anch’esse correlate per singola controparte fino a capienza (tabella 5, importo a credito per 1,5 milioni di euro, mentre tabella 6 a debito per 2,8 milioni di euro). 7. Operazioni di prestito titoli Non si segnalano operazioni di prestito titoli. 8. Informativa sulle attività a controllo congiunto Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. 184* Nota Integrativa Parte C - Informazioni sul conto economico Sezione 1 Gli interessi - Voci 10 e 20 - 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione Voci / Forme tecnic he Titoli di Debito Altr e operazioni 31.12.2016 31.12.2015 2. 685 - - 2.685 2.638 299. 830 - - 299.830 366.506 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita Finanziamenti 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 45. 773 - - 45.773 45.809 4. Crediti ver so banche 42. 121 18.469 - 60.590 85.299 5. Crediti ver so clientela 2. 463 569.429 - 571.892 330.355 - - - - - 72. 632 72.632 43.968 6. Attività finanziarie val utate a l fair value 7. Derivati di copertura X X 8. Altre attività X X Totale 392.872 587.898 167 167 151 72.799 1.053.569 874.726 La voce 5. Interessi attivi su crediti verso clientela – finanziamenti – comprende gli interessi su operazioni con clientela rivenienti dalla fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa. L’ammontare degli interessi su attività deteriorate è pari a 61,716 milioni di euro (al 31 dicembre 2015 era pari a 39,289 milioni). 1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Voci 31.12.2016 31.12.2015 A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 237.2 59 2 65. 882 B. Dif fer enziali nega tivi relativi a operazioni di cop ertura (16 4.627) (2 21. 914) 72.632 43.968 C. Saldo ( A-B) 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta Voci 31.12.2016 Interessi a ttivi su a ttività fina nzi arie in valuta 3 3.6 82 31.12.2015 11 .999 1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario Non vi sono interessi attivi su operazioni di leasing finanziario. 185* Nota Integrativa 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione Voc i/For me tecniche Debiti 1. Debiti verso b anche centrali 2. Debiti verso b anche 3. Debiti verso clientela 4. Titoli in circolazione Titoli 6. Passività f inanziarie valuta te al f air value 7. Altre p assività e fondi X - ( 3. 648) (7.110) X - (37. 690) ( 37.448) (22. 958 ) X (665 .35 8) - (22. 958) ( 11.853) - ( 665. 358) (829.393) (2.199) (2. 593 ) - - ( 2. 593) - - - - - (24 9) ( 249) (316) X X To tale 31.12.2015 (3. 648 ) X 8. Derivati di copertura 31.12.2016 (37. 690 ) X 5. Passività f inanziarie di negoziazione Altr e operazioni X (66.889) ( 665.358) - - - (249) ( 732. 496) (888.319) La voce interessi passivi verso banche centrali è costituita dagli oneri maturati in corso d’anno sui finanziamenti ottenuti dalla BCE. 1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Negli interessi passivi non si rilevano differenziali relativi alle operazioni di copertura (si veda paragrafo 1.2 della presente sezione). 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni 1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta Voci 31.12.2016 Interessi passivi su passività in valuta (14.296) 31.12.2015 (5.759) 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario Voci 31.12.2016 Interessi p assivi su passività per operaz ioni di locazione f inanziaria 31.12.2015 (2 49) 186* (31 6) Nota Integrativa Sezione 2 Le commissioni - Voci 40 e 50 - 2.1 Commissioni attive: composizione Tipologia serv izi/ Valori 31.12.2016 a) garanzie rilasciate 31. 12.2015 18. 169 b) derivati su crediti 7.572 - - 1 65. 494 18.607 1 . negoziazione d i strumenti finanziari 4. 761 9.342 2 . negoziazione d i valute 2. 086 229 - - c) servizi d i gestione, intermed iazione e consulenza: 3 . gestioni di portaf ogli 3.1 . individuali - - 3.2 . collettive - - 3. 427 1.198 - - 4 . custodia e amministrazione di titoli 5 . banca deposita ria 6 . collocamento di titoli 87. 872 620 7 . attività d i ricezione e trasmissione d i ordini 7. 229 (1) 8 . attività d i consulenza 5. 760 5.935 5. 760 5.935 - - 54. 359 1.284 8. 759 - 8. 759 - - - 9.2 . prodotti assicurativi 32. 634 301 9.3 . altri prodotti 12. 966 983 8.1 in materia d i investimenti 8.2 in materia d i struttura f inanziaria 9 . distribuzione di ser vizi di terzi 9.1 . Gestioni d i portafogli 9. 1.1 . individuali 9. 1.2 . col lettive d) servizi di incasso e pagamento 45. 494 18.925 e) ser vizi di servicing per operazioni d i ca rtolarizzazione - - f) ser vizi per operazioni di factor ing - - g) esercizio di esattor ie e ri cevitorie - - h) attività d i gestione di sistemi multilaterali di negozi azione i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altr i servizi k) oper azioni di p restito titoli Total e - - 44. 808 21 1 05. 963 48.287 - - 379.928 93.412 La significativa variazione delle commissioni attive riviene dall’apporto relativo alla fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria Spa e Banca Regionale Europea Spa. Il confronto omogeneo con i dati pro forma del 2015 è riportato nelle relative tabelle della Relazione sulla Gestione. La voce “collocamento di titoli” è costituita da commissioni per il collocamento ed il mantenimento di Fondi e Sicav. 187* Nota Integrativa 2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi C anali/ Valor i 31.12.2016 a) Pr esso propri sportelli: 31.12.2015 142.231 1.904 1. Gestioni di portafogli - - 2. C ol locamento di titoli 87.872 620 3. Servizi e prodotti di terzi 54.359 1.284 b) Offerta fuor i sede: - - 1. Gestioni di portafogli - - 2. C ol locamento di titoli - - 3. Servizi e prodotti di terzi - - c) Alt ri canali distribut ivi: - - 1. Gestioni di portafogli - - 2. C ol locamento di titoli - - 3. Servizi e prodotti di terzi - - 2.3 Commissioni passive: composizione Ser vizi/Valori 31.12.2016 a) garanzie ricevute 31.12.2015 (624) b) derivati su crediti c) servizi di gestione e inter mediazione: 1. negoziazione di str umenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli: 3.1. proprie 3.2. delegate da terzi (392) - - (19.446) (26. 183) (7.444) (4. 907) (36) (1) - - - - - - 4. custodia e amministrazione di titol i (3.147) (2. 020) 5. collocamento di strumenti f inanziari - - (8.819) (19. 255) (13.934) (3. 279) 6. of fer ta fuori sede di strumenti fina nzia ri, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi Tota le 188* (12.507) (14. 579) ( 46.511) (44.433) Nota Integrativa Sezione 3 Dividendi e proventi simili - Voce 70 - 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione ERRORE! Voci/ Proventi ERRORE! 31.12.2016 Prov ent i da quo te O.I.C .R. Dividendi A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione B. Attivi tà finanziar ie disponibili per la vendita C. Attivi tà finanziar ie valutate al fair value 31.12.2015 Pro venti da quote O.I.C.R. Dividendi 89 - 39 2 2. 831 1. 759 1.706 4.123 4. 199 D. Pa rteci pazioni 212. 798 Tot ale 219.917 X 3.013 - 240.547 1.759 X 245.305 4.125 Di seguito si fornisce il dettaglio dei dividendi percepiti dalle partecipazioni in Società controllate e sottoposte a influenza notevole. 31.12.20 16 31.12. 2015 Su partecipazioni in Societa' controllate Banca di Valle Camonica Spa 180.179 2.809 229.843 - Banca Popolare Commercio e Industria Spa - 28.221 Banca Popolare di Ancona Sp a 15.251 7.467 118.359 133.512 Banca Re gionale Europe a Spa - 10.704 Banco di Bresc ia San Paolo CAB Spa - 8.411 BPB Immobiliare Srl - 260 Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa - 1.855 IW Bank Spa - 5.492 Banca Popolare di Bergamo Spa U BI Factor Spa 2.486 5.722 U BI Pramerica SGR Spa 41.274 28.199 Su partecipazioni in Societa' sottoposte a influenza notevole Aviv a As sicurazioni Vita Sp a (*) 32.619 - 10.704 1.960 Aviv a Vita Spa 11.000 - Lombarda Vita Spa 12.600 8.598 Polis Fondi SGRpA - 146 9.019 - 212.798 240.547 Zhong Ou Fund Management Co. Totale (*) Si segnala che la società Aviva Assicurazioni Vita Spa è stata incorporata in Aviva Vita Spa in data 12 dicembre 2016. 189* Nota Integrativa Sezione 4 Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 - 4.1 Il risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione Operazioni/Componenti reddituali Utile da negoziazione (B) Plusvalenze (A) 1. Attività finanziarie di negoziazione Perdite da negoziazione (D) Minusvalenze (C) Risultato netto [(A+B)-(C+D)] 602 35.225 (1.3 23) (6.141) 28.363 1.1 Titoli di debito 116 4.835 (17) (1.466) 3.468 1.2 Titoli di capitale 481 101 (6 82) (12) (112) 1.3 Quote di O.I.C.R. 5 210 (6 24) - (409) 1.4 Finanziamenti - - - - - 1.5 Altre - 30.079 - (4.663) 25.416 - 3.432 3.432 - (1.836) (1.836) 1.596 1.596 2.2 Deb iti - - - - - 2.3 Altre - - - - - 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 3. Attività e pass ività finanziarie: differenze di cambio x x 4. Strumenti derivati 187.924 274.150 (204.610) (231.335) 21.627 187.924 274.150 (204.6 10) (231.335) 21.627 183.636 246.844 (200.8 56) (206.650) 22.974 541 9.378 (29) (6.849) 4.1 Deriv ati finanziari: - Su titoli di deb ito e tassi di inte re sse - Su titoli di capitale e indic i azionari - Su valute e oro - Altri x x x x (4.283) x 3.041 (4.502) 3.747 17.928 (3.7 25) (17.836) - - - - - 188.526 312.807 (205.933) (239.312) 47.303 4.2 Deriv ati su c rediti Totale x 114 Fra le posizioni più significative si evidenzia: - per le attività finanziarie di negoziazione, il risultato netto positivo di 3,5 milioni di euro su titoli di debito (al quale deve essere sommato gestionalmente il risultato netto positivo delle vendite allo scoperto per 1,6 milioni di euro registrato nella voce Passività di negoziazione - titoli di debito), e il risultato netto negativo di 0,5 milioni di euro su titoli di capitale e fondi. La voce 1.5 Altre, comprende la rivalutazione sui certificati di deposito in yen per 1,2 milioni di euro (gestionalmente connessa con la relativa copertura di pari importo riportata nella voce derivati su valute e oro) e il risultato delle operazioni in cambi chiuse per 24,2 milioni di euro. - Le differenze di cambio risultano negative per 4,3 milioni di euro. - Il risultato dei derivati su titoli di debito è positivo per complessivi 23 milioni di euro. - La voce derivati finanziari su valute ed oro, oltre ai già citati derivati connessi con il certificati di deposito in yen comprende il risultato sulle operazioni Forex negativo per 3,3 milioni di euro. 190* Nota Integrativa Sezione 5 Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 - 5.1 Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione Componenti reddituali/ Valor i 31.12.2016 31.12.2015 A. Proventi re lativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value 242. 330 268.402 A.2 Attività f inanziarie coperte (fair value ) 338. 317 115.464 A.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) 120. 729 112.005 - - A.4 Derivati fina nzi ari di copertur a dei flussi finanziari A.5 Attività e passività in valuta - - 701.376 495.871 B.1 Derivati di copertura del fair value (456. 451) (226.425) B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (154. 816) (248.853) (92. 353) (9.515) B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - B.5 Attività e passività in valuta - - (703.620) (484.793) (2.244) 11.078 Tot ale proventi dell'attivit à di coper tur a (A ) B. Oner i r elativi a: B.3 Passività f inanziar ie coperte ( fair value ) Tot ale oneri dell'attività di copertura ( B) C. Risul tato netto dell'attività di cope rtura ( A-B) Di seguito si riporta il dettaglio del risultato delle operazioni di copertura in relazione alle rispettive posizioni sottostanti: Descrizione risultato netto Attività: T itoli di debito disponibil i per la vendita C rediti verso clientela -859 -10.408 Passività: T itoli obbligazionari in circol azione D eposito T LTR O R isultato della copertura 9.104 -81 -2.244 191* Nota Integrativa Sezione 6 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 - 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione Voci/ Component i r eddituali 31.12.2016 U tili 31.12. 2015 Risultat o net to Per dit e U til i Risultat o nett o Perdite Att ività Fina nziarie 1. Crediti ver so b anche 2. Crediti ver so clientela 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - 647 (9 .842 ) (9.195) 3 .914 (8 .16 4) (4. 250 ) 143 .524 (356 ) 143 .16 8 257 .701 (59 9) 257. 102 121 .166 (352 ) 120 .81 4 168 .620 (57 5) 168. 045 3.2 Titoli di cap itale 11 .075 (4 ) 11 .07 1 82 .196 (7) 82. 189 3.3 Quote di O. I.C .R 11 .283 - 11 .28 3 6 .885 (1 7) 6. 868 - - - - - - - - - - - - 144.171 (10. 198) 133.973 261.615 ( 8.763) 252.852 1. Debiti verso b anche - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - 3. Titoli di circolazione 183 (24 .975 ) (24.792) 164 (15 .74 7) (15. 583 ) Tot ale passività 183 (24. 975) (24.792) 164 (15.747) (15.583) 3.1 Titoli di debito 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Tot ale attivit à Passività finanziarie Il risultato netto della cessione dei crediti verso la clientela, negativo per 9,2 milioni di euro attiene all’operazione di cessione di crediti che si inserisce in un quadro operativo inteso a ridurre l’impatto di posizioni di difficile realizzo e con ingenti costi di gestione. Relativamente alle Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di debito, gli utili netti sono imputabili a cessioni di titoli di stato per 117 milioni di euro ed obbligazioni corporate per 3,8 milioni di euro. Per i titoli di capitale la componente più rilevante riguarda l’utile relativo alla cessione dei titoli Visa Europe per 3,3 milioni di euro e l’adeguamento prezzo per la cessione di ICBPI per 7,3 milioni di euro. Per le quote OICR la componente più significativa attiene al rimborso di quote del fondo Centrobanca Sviluppo Impresa. Il riacquisto di prestiti obbligazionari sottoscritti da controparti istituzionali e da clientela retail ha generato un risultato netto negativo di 24,8 milioni di euro. 192* Nota Integrativa Sezione 7 Il risultato netto delle attività e passività valutate al fair value - Voce 110 – 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione Operazioni/ Compo nenti r eddituali Plusvalenze (A) 1. Attivit à finanziarie U tile da realizzo (B) Perdit e da realizzo ( D) Minusvale nze (C) Risultato netto [(A+B) -(C+ D)] 1.708 31 (10.283) (4) - - - - - 1.7 08 - (1. 629) - 79 1 .3 Quote di O.I.C. R. - 31 (8. 654) (4) (8 .62 7) 1 .4 Finanz iamenti - - - - - - - - - - 2 .1 Titoli in circolazione - - - - - 2 .2 Debiti verso banche - - - - - 2 .3 Debiti verso clientela - - - - - 1 .1 Titoli di d eb ito 1 .2 Titoli di capitale 2. Passività finanziar ie 3. Altre attività e passività finanziarie in v aluta: differ enze di cambio x 4. Derivati cre ditizi e finanzia ri Tot ale x x ( 8.548) x 127 - - - - - 1.708 31 (10.283) (4) ( 8.421) Le minusvalenze su OICR si riferiscono alle svalutazioni su quote di fondi Tages per 3,1 milioni di euro ed altri Hedge Fund per 5,5 milioni di euro. 193* Nota Integrativa Sezione 8 Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Operazioni/C ompo nenti re ddituali Rett ifiche di valo re Di por tafoglio Specific he Cancellazioni Riprese di valore Specifiche Altre Da interessi 31.12.2016 31.12. 2015 Di port afoglio Altr e ripr ese Da int eressi Altr e ripr ese A. Credit i verso b anche - (127) - - - - - (127) - - Finanziamenti - (127) - - - - - (127) - - Titol i di debito - - - - - - - - - (143.394) (492.129) - 37. 456 77. 566 - 2.647 (517.854) (104.166) B. Credit i verso clientel a Cr editi deteriorati acq uistati - Finanziamenti - Titol i di debito - - - - x x - - - - x x x - - - - - - - (143. 394) (492.129) - 37. 456 77.566 - 2. 647 (51 7.854) (104.1 66) - Finanziamenti (143. 394) (492.129) - 37. 456 77.566 - 2. 647 (51 7.854) (104.1 66) - Titol i di debito - - - - - - - - - (143.394) (492.129) - 37. 456 77. 566 - 2.647 (517.981) (104.166) Altri crediti C. Tot ale x - 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Rett ifiche di valore Operazio ni/Co mponenti reddituali Riprese di val ore Specifiche C ance llazioni Specifiche Alt re da inter essi 31.12.2016 31.12.2015 altre r iprese - - ( 9.675) (13.645) A. T itoli d i debito - (9.675) B. Titoli di cap itale - (2 5.042) - - (25.042) ( 375) C. Quote O.I. C.R. - (5 4.565) x x (54.565) ( 1.536) D. Finanziamenti a b anche - - x - - - E. Finanziamenti a clientela - - - - - - Tot ale - (89.282) - - (89.282) (15.556) Le rettifiche di valore su titoli di debito riguardano principalmente titoli obbligazionari rivenienti da operazioni di ristrutturazione di posizioni creditizie. Le rettifiche di valore su titoli di capitale si riferiscono in prevalenza all’impairment delle attività finanziarie acquisite a seguito dell’intervento dello Schema volontario – Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a favore della Cassa di Risparmio di Cesena (0,9 milioni di euro), nonché al sostanziale azzeramento del rischio di credito residuo legato a strumenti finanziari rivenienti da posizioni di credito deteriorato. Le rettifiche su O.I.C.R. riguardano la svalutazione del Fondo Atlante per 53,6 milioni di euro, nonché svalutazioni durature di fondi di private equity per un valore complessivo di 1 milione di euro. 194* Nota Integrativa 8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione Non sono presenti rettifiche di valore di attività finanziarie detenute fino a scadenza. 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione Ope razio ni/Componenti reddit uali Rettifiche di v alor e Specifiche Cancellazioni Ripr ese di valore Di portafoglio Altre Spe cifiche Da interessi 31.12.2016 31.12.2015 Di po rtafoglio Alt re ripr ese Da intere ssi Altr e ripre se A. Garanzie rilasciate (36 7) (4.403 ) (1. 458) - 8. 258 - - 2. 030 B. Derivati su crediti - - - - - - - - - C. Impegni ad erogare f ondi - (19.416 ) - - - - 1.552 (17.864) ( 1.894) D. Altr e op erazioni E. Tota le 1.603 - - - - 18 - - 18 - (367) (23.819) (1.458) - 8.276 - 1.552 (15.816) ( 291) L’importo di euro 19,4 milioni nelle rettifiche di valore specifiche è relativo alla svalutazione dell’impegno verso il Fondo Atlante. Le rettifiche di valore specifiche – Altre, si riferiscono a svalutazioni su esposizioni specifiche di garanzie prestate, mentre le rettifiche di portafoglio sono determinate secondo il metodo di calcolo adottato per determinare le svalutazioni collettive del Gruppo UBI. Sezione 9 Le spese amministrative - Voce 150 9.1 Spese per il personale: composizione Tipologia di spese/ Valori 31.12.2016 1) Personale dipendente 31.12.2015 ( 574.129) (227.728) (330.092) (149. 901) b) Oneri sociali (87.798) (39. 923) c) Indennità di fine rapporto (17.883) (8. 144) a) Salar i e Stipendi d) Spese previdenz iali - - e) Accantonamento al tr attamento di fine rapporto del personale (165) (790) f ) Accantona mento al f ondo di trattamento di quescienz a e obblighi simili: (491) (12) - a contribuzione definita - a benef ici def initi g) Versamenti ai fondi di previ denza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benef ici def initi h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patr imoniali i) Altri benefici a favore dei dipendenti 2) Altro pe rsonale in attività 3) Amministratori e sindaci 4) Personale collocat o a riposo 5) Recuperi di spese per dipende nti distaccat i presso altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di ter zi distacca ti presso la società Tot ale 195* - - (491) (12) (14.071) (6. 789) (14.071) (6. 789) - - - - (123.629) (22. 169) ( 489) (328) ( 7.466) (6.502) - - 103.937 86.934 (34.384) (35.475) ( 512.531) (183.099) Nota Integrativa L’analisi delle variazioni intervenute rispetto all’esercizio precedente sono riportate nella sezione ‘Il conto economico’ della Relazione sulla Gestione. 9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria 31.12.2016 1) PERSON ALE DIPENDENTE 31.12.2015 4.636 1.613 183 138 b. numero quadri direttivi 2.261 900 c. restante personale dipendente 2.192 575 a. numero dirigenti 2) ALTRO PERSONALE TOTALE 25 32 4.661 1.645 Nella voce ‘Altro personale’ sono ricompresi gli Amministratori di UBI Banca. 9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi Per le specifiche in merito a tale punto si rimanda a quanto scritto nella Sezione 12, paragrafo 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti, dello Stato Patrimoniale passivo. 9.4 Altri benefici a favore di dipendenti Di seguito si riporta un dettaglio degli altri benefici a favore dei dipendenti. 31.12.2016 Incentivazione all'esodo 31.12.2015 (107. 677) (13.920) Spese relati ve ai buoni pasto (5. 726) (2.3 33) Spese assicurative (6. 447) (3.0 37) - - (463) (9 78) Spese per Comunicazione interna e convention (1. 347) (1.1 05) Altr e spese (1. 969) (7 96) (123.629) (22.169) Spese per visite mediche Spese per partecipazione a corsi di f ormazi one del personale Tot ale La voce “Altri benefici a favore dei dipendenti” comprende principalmente le spese relative al piano di incentivazione all'esodo per 107,7 milioni di euro. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione. 196* Nota Integrativa 9.5 Altre spese amministrative: composizione Tipologia ser vizi/Valori 31.12.2016 A. Altre spese amministr ativ e 31.12.2015 ( 409.163) (203.707) Aff itti passivi (17. 765) (7.584) Ser vizi prof essionali e consulenze (38. 606) (28.583) Ca noni locazione hardware, sof tware ed altri beni (4. 642) (3.257) Manutenzioni ha rdwar e, softwa re ed altr i beni (2. 953) (530) (13. 973) (7.039) (7. 298) (2.757) Conduzione immobili Manutenzione immobili e impianti Contazione, trasporto e gestione va lor i (2. 365) (8) Contributi associativi (88. 098) (47.489) Inf or mazioni e visure (2. 333) (511) (567) (415) Postali (2. 888) (587) Premi assicurativi (8. 104) (4.267) Pubblicità e promozione (7. 089) (4.285) Periodici e volumi (981) (973) Telefoniche e trasmissione dati Rappresentanza (14. 512) (10.386) Ser vizi di outsourcing (13. 237) (9.528) Spese d i viaggio Ca noni service resi da società del Grupp o Spese p er recuper o crediti (5. 417) (3.395) (158. 581) (62.075) (13. 363) (7.217) Stampati, cancelleria e mat. consumo (1. 559) (289) Trasp orti e traslochi (1. 729) (259) Vigilanza (2. 312) (1.365) Altre sp ese (791) (908) (75.874) (15.770) (5. 725) (606) - Imposte di bollo (52. 842) (7.262) - IMU / ICI (10. 395) (6.099) B. Impo st e indire tte - Imposte indirette e tasse - Altre imposte Totale (6. 912) (1.803) ( 485.037) (219.477) Si segnala che la voce ‘Contributi associativi’ comprende il contributo ordinario di 22,5 milioni di euro e straordinario di 53,2 milioni di euro al Fondo di Risoluzione Nazionale. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione in Relazione sulla Gestione. 197* Nota Integrativa Sezione 10 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160 - 10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione Acc ant onament i Acc ant onament i net ti al: Riatt ribuzioni Accantonamenti Accant onament i netti al: Riatt ribuzioni 31.12.2016 Fondi rischi su revocatorie Oneri per i l personale Fondi per bond in default Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali Fondi per rischi ed oneri Tot ale Sezione 11 31.12.2015 (594) 210 (384) - - - - - - - - (277) 224 (53) - - - (6.622) 5.977 (645) (4.127) 12.406 8.279 (243) 507 264 (2.429) 1.105 (1. 324) (7.736) 6.918 (818) (6.556) 13.511 6.955 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170 - 11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione Attività/Componente reddituale A. Attività materiali A.1 Di proprietà - Ad uso funzionale - Per investimento A.2 Acquisite in leasing finanziario - Ad uso funzionale - Per investimento Totale Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c ) (29.103) (14.887) (14.216) (516) (1.147) (234) (913) - - (20) (496) (29.619) (1.147) - Risultato netto (a+b-c) 31.12.2015 (30.250) (15.121) (15.129) (20.958) (4.694) (16.264) (516) (20) (496) (30.766) (496) (496) (21.454) Tra le rettifiche di valore su attività materiali si segnala un impairment su immobili pari a 1,1 milioni di euro. A tale proposito si rimanda a quanto esposto al paragrafo 11.6 della Parte B della presente Nota Integrativa 198* Nota Integrativa Sezione 12 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180 - 12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione Ris ul tato ne tto Attività/Compon ente redditua le Ammortamento Rettifi che di valore per deterioramento Ripre se di valore (a) (b) (c ) (a + b - c) 31.12.2015 A. Attività immat eria li A.1 Di propriet à (3.738) (24.485) - (28.223) - - - - - (3.738) (24.485) - (28.223) - - - - - - (3.738) (24.485) - (28.223) - - Generate internamente dall’ azienda - Altre A.2 Acquis it e in leasing fina nziario Totale - La rettifica di valore di 24,5 milioni di euro si riferisce alla svalutazione del valore residuo del marchio relativo a Banca Regionale Europea Spa. Sezione 13 Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 - 13.1 Altri oneri di gestione: composizione 31.12.2016 Altri oneri di gest ione 31.12.2015 (18.884) ( 3.477) Ammortamento su migliorie beni di terzi (1.6 71) (127) Oneri da operazioni Cartolarizzazione/C over Bond (2.9 69) (444) (4 28) (277) (1 3.8 16) (2.629) Oneri di gestione Social Bond Altr i oneri e sopravvenienze pa ssive 13.2 Altri proventi di gestione: composizione 31.12.2016 Altri pr oventi di g estione 186.466 31.12.2015 121.067 Recuperi di imposte 56.731 8.630 Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 51.515 65.334 Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c 4.772 2 Recupero pr emi assicurati vi 7.162 4.866 28.760 31.682 Altr i proventi per af fitti e gestione immobili infragruppo Fi tti e canoni attivi -altri Altr i proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive 1.905 1.546 35.621 9.007 La voce “Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive” comprende: − recuperi di spese per operatività in carte di credito per 2,7 milioni di euro, − incassi di spese connesse alla gestione di finanziamenti con la clientela per 11,9 milioni di euro; − rimborsi su posizioni fiscali di anni precedenti per 4,8 milioni; − recuperi di spesa su estinzioni di finanziamenti infragruppo per 4 milioni; 199* Nota Integrativa − recuperi su pratiche in contenzioso per 3,8 milioni di euro; − recupero compensi amministratori per 263 mila euro; − altre sopravvenienze attive per 8,2 milioni di euro. Sezione 14 Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210 – 14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione Co mponente r eddituale/ Valor i 31.12.2016 A. Proventi 31.12.2015 - 1.598 1 . Rivalutazioni - - 2 . Utili da cessione - 289 3 . Riprese di valore - - 4 . Altri proventi - 1.309 (206.726) (47) B. Oner i 1 . Sva lutazioni - - (2 06. 726 ) - 3 . Perdite da cessione - (10) 4 . Altri oneri - (37) (206.726) 1.551 2 . Rettifiche di valore da deterioramento Risultato netto Come riportato nella Sezione A.2 della Nota Integrativa del Bilancio “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, il valore delle partecipazioni è soggetto a verifica sistematica della congruità dello stesso, attraverso lo svolgimento del test di impairment, al fine di verificare l’eventuale evidenza di riduzioni di valore. Tale test di impairment si basa sulla verifica che il valore contabile a cui è iscritta la singola partecipazione non sia superiore al maggiore tra il valore in uso ed il fair value dedotti i costi di vendita (valore recuperabile). L’impairment test effettuato al 31.12.2016 ha determinato l’esigenza di procedere alla rilevazione di rettifiche di valore della partecipazione in Banco di Brescia Spa per un importo pari a 206,7 milioni di euro. Per quanto concerne gli elementi alla base delle proiezioni effettuate e le assunzioni sottostanti, si rimanda a quanto riportato nella Nota Integrativa consolidata al paragrafo 13.3 Altre informazioni della Sezione Attivo. Sezione 15 Risultato netto delle valutazioni al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 220 – Per la Banca non esiste tale fattispecie. Sezione 16 Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230 – Non sono state effettuate rettifiche di valore sull’avviamento. Per quanto concerne le relative note metodologiche per l’imparment test si rimanda a quanto riportato nel Bilancio Consolidato. 200* Nota Integrativa Sezione 17 Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 - 17.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione Componente reddit uale/Valori 31.12.2016 A. Immobili - Utili da cessione - Perdite da cessione B. Altre atti vità - Utili da cessione - Perdite da cessione Risultato netto 31.12.2015 20.882 42 20.894 42 ( 12) - ( 89) 1 7 2 ( 96) (1) 20.793 43 Negli utili da cessione è ricompresa la plusvalenza di 20,7 milioni di euro relativa alla cessione dell’immobile situato a Milano in via Moscova 33 (già sede della Banca Popolare Commercio e Industria). 201* Nota Integrativa Sezione 18 Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 260 - 18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione Component i r eddituali/Valori 31.12.2016 1. Imposte correnti (-) 31.12.2015 1 60.057 (4. 699) (106) (27. 461) 3. Riduzione delle imposte correnti dell'eserciz io (+) - - 3. bis Riduzione delle i mposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) - 119. 550 5.596 (1 09. 239) 2. Variazione delle imp oste correnti dei precedenti esercizi (+/-) 4. Variazione delle imp oste anticipate (+ /-) 5. Variazione delle imp oste diff erite (+/-) 6. Imposte di compe tenza dell'esercizio (-) (-1+ /-2+3+3b is+/-4+/-5) 17.848 (245) 183.395 (22.094) Le imposte correnti positive per 160,057 milioni di euro, sono sostanzialmente costituite dalla rilevazione della fiscalità anticipata sulla perdita fiscale IRES accumulata nell’esercizio e dalle componenti positive derivanti dall’adesione al consolidato fiscale, assunte al netto dell’accantonamento dell’imposta sostitutiva relativa all’opzione per il riallineamento della “purchse price allocation” allocata in sede di fusione sul comparto crediti verso la clientela pari a 5,45 milioni di euro. La variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi, pari a 106 mila euro, è costituita dall’aggiustamento della fiscalità corrente dell’anno precedente che ha trovato contropartita nella variazione delle imposte anticipate. La variazione delle imposte anticipate pari a 5,596 milioni di euro è costituita dalla differenza tra il saldo dall’incremento e decremento delle differenze temporanee deducibili. La variazione delle imposte differite, per 17,848 milioni di euro, è costituita dal saldo degli aumenti e diminuzioni di cui alla tabella 13.4 (punti 2.1.c e 3.1.a). 202* Nota Integrativa 18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio IRES Imponibile Onere fiscale IRES teorico IR ES (67 6.821 ) % 186.126 27,50% 26.291 (7.230) -1,07% 8.407 (2.312) -0,34% 13.095 (3.601) -0,53% V ariazioni in aumento per mamenti - interessi passivi non de duc ibili - imposte sugli immobili - altri one ri non deducibili - spe se immobili non strumentali - spe se per mezzi di trasporto non deduc ibili - sopravve nie nze, sv alutazioni e minus valenze non deducibili 373 (102) -0,02% 1.993 (548) -0,08% -9,10% 224.033 (61.609) - spe se tele fonic he 447 (123) -0,02% - erogazioni libe rali 1.055 (290) -0,04% V ariazioni in diminuzione permamenti - div idendi non tassati - aiuto alla Cresc ita Economic a D.L. 201/2 011 art.1 c onv . L.214/2011 (208.296) 57.281 8,46% (27.600) 7.590 1,12% - affrancamento ppa allocata su crediti fusione BRE-BPCI - Onere fiscale IRES effettivo (63 7.023 ) IRAP Imponibile Onere fiscale IRAP teorico 2.043 0,30% 177.225 26,18% IR AP % (67 6.821 ) 37.699 5,57% 512.531 (28.548) -4,22% 818 (46) -0,01% 21.408 (1.193) -0,18% V ariazioni in aumento per mamenti - costi del pe rsonale non deducibili ai fini IRAP - accantonamenti netti a fondo rischi e oneri - ammortamenti inde ducibili - interessi passivi inde duc ibili 29.300 (1.632) -0,24% - 10% spese amministrative 48.504 (2.702) -0,40% - imposte sugli immobili - altri costi indeducibili 9.102 (507) -0,07% 55.290 (3.080) -0,46% - impairment su p artecipazioni 206.726 (11.515) -1,70% - perdita fis cale IRAP n on re cup erabile 268.108 (14.934) -2,21% V ariazioni in diminuzione permamenti - prove nti di ges tione non tassati (28.676) 1.597 0,24% - div idendi (108.664) 6.053 0,89% - deduzioni Cuneo fiscale (421.161) - affrancamento ppa allocata su crediti fusione BRE-BPCI Onere fiscale IRAP effettivo Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP Sezione 19 23.459 3,47% - 1.519 0,22% (8 3.535 ) 6.170 0,91% (67 6.821 ) 183.395 27,10% Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 280 - Non si rilevano utili o perdite su gruppi di attività in via di dismissione. Sezione 20 Altre informazioni Non si rilevano ulteriori informazioni di particolare interesse. 203* Nota Integrativa Sezione 21 Utile per azione 21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito Le previsioni dei principi contabili internazionali, di cui allo IAS 33, forniscono una specifica metodologia di calcolo dell’utile per azione (earning per share - EPS), e prevedono una doppia formulazione: l’utile base per azione e l’utile diluito per azione. L’EPS “base” è stato calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio. 21.2 Altre informazioni Di seguito si riportano i valori dell’EPS “base” e dell’EPS “diluito” relativi al Bilancio Individuale di UBI Banca, mentre per maggiori approfondimenti circa le metodologie di calcolo e per i risultati a livello di Gruppo, si rimanda alla specifica sezione del Bilancio Consolidato. 31.12.2016 EPS base EPS diluito 31.12.2015 Risultato "attribuibile" (migliaia di euro) Media ponderata azi oni ordinarie Risultato per azione -493.425 -493.425 907.428.838 907.428.838 -0,5438 -0,5438 204* Risultato "attribuibile" Media ponderata azi oni (migliai a di euro) ordinarie 119.324 119.324 900.287.051 900.287.051 Risultato per azi one 0,13254 0,13254 Nota Integrativa Parte D – Redditività complessiva Prospetto analitico della redditività complessiva 31. 12.2016 Voci 10. Importo Lor do Impo st a sul re ddito X X Ut ile (Perdita) d'esercizio Import o Ne tto (493.425) Altre componenti r eddituali senza rigiro a conto economico 20 . Attività materiali 30 . Attività immateri ali 40 . Pia ni a benefici definiti 50 . Attività non cor renti in via di d ismissione 60 . Quote delle r iserve da valutaz ione delle par tecip azioni valutate a patrimonio netto (8.326) 2. 290 (6.0 36) Altre componenti r eddituali co n rigiro a c onto e conomico 70. Co pert ura investiment i est eri: a) vari azioni di fair value b ) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Differ enze di cambio: a) vari azioni di valore b ) rigiro a conto economico c) altre variazioni 90. Co pert ura dei flussi finanziari 5 95 a) vari azioni di fair value (1 63) 432 b ) rigiro a conto economico c) altre variazioni 100. Att ività fina nziarie disponib ili per la v endit a: a) vari azioni di fair value (240.194) 79. 608 (16 0.5 86) b ) rigiro a conto economico - r etti fiche da deterioramento - utili/perdi te da rea lizzo (585) 113 (4 72) (201.577) 66. 583 (13 4.9 94) (450.087) 148.431 c) altre variazioni 110. Att ività no n corr ent i in via di dismissio ne: a) vari azioni di fair value b ) rigiro a conto economico c) altre variazioni Quo te delle rise rve da v alutazio ne delle part ecipazioni 120. val ut ate a pat rimo nio net to: a) vari azioni di fair value b ) rigiro a conto economico - r etti fiche da deterioramento - utili e perdite da real izzo c) altre variazioni 130. Tot ale altr e componenti reddit uali 140. Redditività co mple ssiva (Vo ce 10 + 130) (301.656) (795.081) 205* Nota Integrativa Di seguito si fornisce il dettaglio relativo alle principali variazioni di fair value e di rigiro a Conto Economico (rettifiche da deterioramento): a) variazioni di fair value Titoli di Stato Altri Titoli di debito Altri Titoli Variazione di riserva -203.679 -43.382 6.867 -240.194 effetto Variazione fiscale di riserva 67.357 -136.322 14.346 -29.036 -2.095 4.772 79.608 -160.586 La variazione della riserva dei Titoli di Stato e titoli di debito è determinata dalla componente rischio di credito insita nel prezzo di mercato dei titoli, mentre la componente rischio di tasso per i titoli oggetto di copertura viene rilevata a Conto Economico nella voce 90- Risultato netto dell’attività di copertura. b) rigiro a conto economico (rettifiche da deterioramento) Ver Capital Mezz. PAR Ver Capital Mezz. PAR - B Banca Cooperativa Valsabbina Scrl Earchimede Gabetti prop Sol. Variazione di riserva lorda -282 5 19 -302 -25 -585 effetto fiscale 93 -2 -1 21 2 113 Variazione di riserva netta -189 3 18 -281 -23 -472 c) rigiro a conto economico (utile e perdita da cessione) BTP-01MZ22 5,00% BTP-01NV17 3,50% BTP-01MG19 2,50% BTP-01DC18 3,50% BTP-15DC21 2,15% BTP-01GN18 3,50% BTP-01GN17 4,75% BTP-01MG17 4,75% Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr BTP-01FB17 4% BTP-01ST19 4,25% BTP-010818 4,5% REP. ITALY 04/19 TV VISA EUROPE LIMITED BTP-01FB19 4,25% BTP-01AG16 3,75% ALTRI TITOLI Variazione di riserva lorda -39.454 -26.035 -22.668 -20.219 -17.778 -17.448 -11.716 -8.927 -6.945 -6.460 -5.278 -4.774 -3.879 -3.035 -2.507 -2.401 -2.053 -201.577 206* effetto fiscale 13.047 8.610 7.496 6.686 5.879 5.770 3.874 2.952 2.298 2.136 1.745 1.579 1.283 1.004 829 794 601 66.583 Variazione di riserva netta -26.407 -17.425 -15.172 -13.533 -11.899 -11.678 -7.842 -5.975 -4.647 -4.324 -3.533 -3.195 -2.596 -2.031 -1.678 -1.607 -1.452 -134.994 Nota Integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Premessa Nel rispetto delle vigenti previsioni normative, il Gruppo UBI si è dotato di un sistema di controllo dei rischi che regola in modo integrato le linee guida del Sistema dei Controlli Interni, da intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico a cui tutte le Società del Gruppo devono attenersi al fine di consentire alla Capogruppo di poter esercitare, in modo efficace ed economico, le attività d’indirizzo e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo. La Banca collabora pro-attivamente all’individuazione dei rischi cui è soggetta e alla definizione dei relativi criteri di misurazione, gestione e controllo. I principi cardine ai quali fanno riferimento l’analisi e la gestione dei rischi del Gruppo, al fine di perseguire una sempre più consapevole ed efficiente allocazione del capitale economico e regolamentare, sono: rigoroso contenimento dei rischi finanziari e creditizi e forte presidio su tutte le tipologie di rischio; utilizzo di logiche di sostenibile creazione del valore nel processo di definizione della propensione al rischio ed allocazione del capitale; declinazione della propensione al rischio del Gruppo con riferimento alle specifiche fattispecie di rischio e/o specifiche attività in un corpo normativo di policy a livello di Gruppo e di singola entità. Nella presente Parte sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio di seguito indicati, le relative politiche di gestione e copertura messe in atto dalla Banca, l’operatività in strumenti finanziari derivati: a) rischio di credito; b) rischi di mercato: di tasso di interesse, di prezzo, di cambio, c) rischio di liquidità; d) rischi operativi. Per un quadro complessivo dei rischi e delle incertezze che gravano sulla Banca, si rimanda allo specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione, redatto in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 32 del 2 febbraio 2007, di attuazione della direttiva 2003/51/CE. Sezione 1 Rischio di credito Informazioni di natura qualitativa 1. Aspetti generali Le linee strategiche, le policy e gli strumenti per l’assunzione e per la gestione del rischio di credito sono definiti, nell’ambito della Capogruppo, dal Chief Risk Officer di concerto con il Chief Lending Officer e con il supporto e la condivisione delle strutture specialistiche preposte. 207* Nota Integrativa Nell’elaborazione delle politiche a presidio dei rischi creditizi viene posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo rischio/rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con la propensione al rischio definita dall’Alta Direzione e, più in generale, con la mission del Gruppo UBI. Le politiche a presidio dei rischi creditizi sono prioritariamente orientate al sostegno delle economie locali, delle famiglie, degli imprenditori, dei professionisti e delle piccole-medie imprese. La particolare attenzione posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al loro sviluppo nel tempo rappresentano un punto di forza del Gruppo, favorendo l’abbattimento di asimmetrie informative e offrendo continuità di rapporto e supporto alla clientela stessa, in una prospettiva di lungo periodo. Anche nella perdurante e complessa fase congiunturale in atto, la Banca assicura un’adeguata disponibilità di credito all’economia, aderendo fra l’altro agli “Accordi” stipulati fra l’Associazione Bancaria Italiana, il Ministero delle Finanze e le Associazioni di categoria, pur preservando la qualità degli attivi ed in particolare agendo con estrema selettività per quanto riguarda le esposizioni “non core”. Con specifico riferimento alla clientela “imprese” sono declinate e adottate regole creditizie inerenti l’erogazione e la gestione del credito, che si traducono operativamente in interventi che vanno dallo sviluppo al contenimento delle esposizioni. Tali regole si basano su una pluralità di driver rappresentati da: • rating interno della controparte (rating medio ponderato in caso di gruppo economico), abbinato al grado di protezione fornito da eventuali garanzie accessorie; • quota di inserimento del Gruppo UBI sulla controparte / gruppo economico; • settore di attività economica di appartenenza della controparte / gruppo economico in ottica di: − livello di rischiosità del settore; − livello di concentrazione complessivo del Gruppo UBI nel singolo settore economico (con verifica anche della concentrazione a livello di singola Banca31/Società). Infine, viene prestata particolare attenzione alla definizione delle linee di trattamento dei nuovi prodotti, elaborando adeguata informativa ai vertici aziendali circa il rispetto degli obiettivi rischio/rendimento, calcolo dei tassi minimi di erogazione, qualità del prenditore, garanzie ricevute e tassi di recupero attesi in caso di insolvenza. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Nello svolgimento dell’attività tradizionale di intermediazione creditizia, la Banca è esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. Più in dettaglio, il profilo di rischio degli impieghi è sensibile all’andamento dell’economia nel suo complesso, al deteriorarsi delle condizioni finanziarie delle controparti (mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) o al mutamento della loro posizione competitiva, ai cambiamenti strutturali o tecnologici delle imprese debitrici, e ad altri fattori esterni (es. modifiche normative, deterioramento del valore delle garanzie finanziarie ed ipotecarie legato all’andamento dei mercati). Un ulteriore elemento di rischio cui si presta particolare attenzione, è il livello di diversificazione del portafoglio impieghi fra i diversi prenditori e fra i diversi settori in cui essi operano. 31 Con il rilascio (in data 30 agosto 2016) dell’autorizzazione di Banca d’Italia, il Gruppo UBI, secondo quanto previsto dal Piano Industriale ed esplicitato più dettagliatamente nel c.d. Trasformation Plan, ha proseguito l’iter societario per giungere alla creazione della Banca Unica. Il progetto d’integrazione delle Banche Rete sarà attuato in più fasi e si concluderà entro il primo semestre 2017. 208* Nota Integrativa Il modello organizzativo in base al quale sono state strutturate le unità che presiedono all’attività creditizia, presenta la seguente articolazione: • Strutture della Capogruppo di controllo accentrato e coordinamento delle altre Banche/Società Prodotto; • Strutture centrali preposte alla concessione e al Monitoraggio del Credito di UBI Banca; • Direzioni Generali delle Banche32 e delle Società controllate, dalle quali dipendono: Direzioni Crediti, Crediti territoriali, Filiali, Private & Corporate Unity. Nel complesso le caratteristiche di tale modello organizzativo consentono una forte omogeneità tra la struttura Crediti Centrali e le analoghe strutture delle Banche Rete33, con conseguente linearità dei processi ed ottimizzazione dei flussi informativi. La concessione del credito risulta inoltre differenziata, a livello territoriale, per segmento di clientela (Retail/Private/Corporate e Istituzionale) e specializzata per stato dello stesso: “in bonis” (gestito dalle Unità Crediti Retail, Private e Corporate) e a default (gestito dalle Unità di Credito Anomalo). La Capogruppo, attraverso le strutture riferite al Chief Lending Officer, Credit Risk Management, Pianificazione Strategica e all’Audit di Capogruppo e di Gruppo, presiede alla gestione delle politiche, al monitoraggio complessivo del portafoglio, all’affinamento dei sistemi di valutazione, alla gestione del credito problematico ed al rispetto delle norme. Per tutti i soggetti (singoli o gruppi economici) con affidamenti in essere presso le Banche e Società del Gruppo (comprese le attività di rischio riconducibili al rischio emittente ed al rischio derivati) complessivamente superiori ad euro 50 Milioni (25 milioni nel caso di soggetti singoli o gruppi economici classificati a “rischio alto” e 35 milioni nel caso di soggetti singoli o gruppi economici classificati a “rischio medio”), la Capogruppo deve deliberare un Limite Operativo da intendersi come limite massimo di affidabilità della controparte stessa a livello di Gruppo UBI. Le Banche e le Società del Gruppo, inoltre, devono richiedere alla Capogruppo l’espressione di un Parere preventivo consultivo non vincolante a fronte di combinazioni di: a) importi di affidamento e b) determinate classi di rating interno. Le strutture attraverso le quali si articolano le Banche e le Società prodotto assumono competenze di ordine creditizio e commerciale, nonché responsabilità di controllo sull’attività svolta direttamente e su quella posta in essere dalle unità gerarchicamente dipendenti. In particolare la responsabilità della gestione e del monitoraggio del credito in bonis è attribuita, in prima istanza, ai Gestori di Relazione che intrattengono quotidianamente il rapporto con la Clientela e che hanno l’immediata percezione di eventuali segnali di difficoltà o di deterioramento della qualità del credito. Tuttavia, tutti i dipendenti delle Società del Gruppo sono chiamati a segnalare tempestivamente tutte le informazioni che possano consentire il riconoscimento precoce di difficoltà o possano consigliare diverse modalità di gestione dei rapporti, partecipando - di fatto - al processo di monitoraggio. In seconda istanza l’unità organizzativa preposta al monitoraggio del rischio di credito svolge attività di controllo, supervisione ed analisi delle posizioni “in bonis” sia in termini analitici che aggregati, con intensità e profondità graduate in funzione delle fasce di rischio attribuite alle 32 In parallelo con la realizzazione della Banca Unica, è stato avviato un rilevante progetto di evoluzione organizzativa di UBI Banca che prevede: una revisione dell’assetto di presidio territoriale del Gruppo (5 Macroaree Territoriali come evoluzione delle 7 Banche Rete), la creazione di filiere di business specializzate su segmenti di clientela specifici (quali Top Private Banking, Corporate & Investment Banking nonché Associazioni no profit ed Enti), il rafforzamento dei presidi di particolari aree di business (quali Canali Remoti e Global Transaction Banking) ed il mantenimento di Società Prodotto specializzate in specifici ambiti di business. 33 MAT/Filiere di business a conclusione del progetto d’integrazione nella c.d. Banca Unica. 209* Nota Integrativa controparti e della gravità delle anomalie andamentali rilevate avvalendosi della collaborazione delle strutture Crediti Territoriali. La struttura - non coinvolta nell’iter deliberativo degli affidamenti - di propria iniziativa o su proposta, valuta e dispone (o propone agli Organi decisori superiori quando la decisione eccede le proprie competenze) idonea classificazione peggiorativa di controparti “in bonis” chiedendo all’Area Crediti di UBI Banca, nei casi previsti dal Regolamento Fidi, il rilascio di parere preventivo non vincolante. L’Area Politiche e Monitoraggio Crediti di UBI Banca ha compiti di coordinamento e definizione delle linee guida per il monitoraggio del portafoglio crediti, di presidio nello sviluppo degli strumenti di monitoraggio, di controllo delle policies crediti e di predisposizione della reportistica direzionale. La gestione delle posizioni a “sofferenza” di tutte le Banche Rete del Gruppo UBI risulta affidata all’Area Recupero Crediti di UBI Banca, all’interno della struttura riferita al Chief Lending Officer. Tale struttura è stata oggetto, nel corso degli ultimi anni di un importante intervento organizzativo ed è caratterizzata da: – logiche di segmentazione e portafogliazione delle pratiche a sofferenza, in funzione della dimensione e della complessità del credito; – specializzazione dei processi di recupero e delle strutture preposte, coerentemente con i segmenti ed i portafogli individuati; – monitoraggio dei processi di gestione delle pratiche; – assegnazione di obiettivi di recupero ai gestori e la valutazione dei risultati conseguiti; – attivazione di strategie mirate ad ottimizzare il recupero su specifici portafogli, quali, per esempio, il ricorso a operatori immobiliari per la valorizzazione degli immobili a garanzia dei finanziamenti ipotecari. L’Area Recupero Crediti è costituita da servizi specializzati su segmenti specifici: – Servizio Recupero Piccoli Tagli, preposto alla gestione crediti in sofferenza chirografari relativi a privati di importo inferiore ai 25.000 Euro; – Servizio Recupero Crediti Rilevanti, specializzato nella gestione dei crediti in sofferenza sia privati che imprese, di importo superiore a un milione di euro, o con valore netto di bilancio superiore a 500.000 Euro. Sono ricondotte a tale servizio anche specifiche tipologie di pratiche di particolare complessità (es. finanziamenti in pool, ecc.); – Servizio Recupero Crediti Privati e Aziende, preposto alla gestione delle altre tipologie di crediti che non risultano incluse nel perimetro dei due servizi di cui sopra. Tale struttura risulta articolata in 6 Funzioni specializzate con criterio territoriale. Inoltre le controparti in corso di ristrutturazione o classificate ad Inadempienze Probabili Ristrutturate (classificazione gestionale) delle Banche, di UBI Banca e di UBI Leasing sono gestite direttamente dal Servizio Ristrutturazioni ed Esposizioni Rilevanti dell’Area Credito Anomalo di UBI. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo L’Area Credit Risk Management della Capogruppo è responsabile della produzione dell’informativa sui rischi di credito della Banca, volta a monitorare l’andamento della rischiosità degli impieghi. I report - sottoposti trimestralmente all’attenzione del Consiglio di Amministrazione della Banca - illustrano le distribuzioni per portafoglio regolamentare, per classi di rating interno e parametri di rischiosità. Viene inoltre rappresentato l’andamento della rischiosità media del portafoglio crediti, con particolare focus sul Mercato Corporate (portafoglio Core e Large) e sul Mercato Retail (portafoglio Imprese e Privati); l’andamento dei tassi di decadimento degli impieghi 210* Nota Integrativa e una sezione dedicata al monitoraggio trimestrale delle policy di concentrazione e di qualità del credito. Il complesso dei modelli che costituisce il Sistema di Rating Interni del Gruppo è gestito dalla struttura riferita al Chief Risk Officer con il supporto dell’Area Crediti. Allo stato attuale la struttura prevede l’utilizzo di modelli automatici per le imprese mediograndi, per i privati e per le imprese di minori dimensioni Il rating viene calcolato secondo un approccio per controparte ed è rivisto e aggiornato – di norma - almeno una volta l’anno. Per il portafoglio regolamentare “esposizioni verso Imprese”, i modelli di PD sviluppati dal Gruppo UBI esprimono una valutazione complessiva del rischio delle controparti attraverso la combinazione di una componente quantitativa e una componente qualitativa. La componente quantitativa è sviluppata e integrata statisticamente: la tecnica scelta è quella della regressione logistica, tipicamente utilizzata per valutare i casi in cui la variabile dipendente (target) risulta essere di tipo dicotomico default/bonis. La componente qualitativa del modello di rating, basata su informazioni raccolte dal Gestore della relazione o da una struttura centrale34 di UBI Banca per le posizioni Large Corporate, risponde all’esigenza di incorporare nello stesso aspetti qualitativi e informazioni sulla clientela che affianchino e completino le analisi quantitative per meglio intercettare le tendenze evolutive e la solidità creditizia delle controparti. Per le classi di Esposizioni al Dettaglio (per Imprese Retail e Privati), valgono le stesse considerazioni di cui sopra, fatto salvo che non viene considerata la componente qualitativa. La componente quantitativa di monitoraggio ed erogazione valuta il merito creditizio delle imprese di minori dimensioni integrando valutazioni di tipo geosettoriale, economico-finanziarie, andamentali esterne ed interne; la componente quantitativa di monitoraggio dei mutui ai privati valuta il merito creditizio integrando informazioni di tipo anagrafico e andamentale esterne ed interne; la componente quantitativa di erogazione dei mutui ai privati valuta la rischiosità della controparte integrando informazioni di tipo anagrafico e di prodotto. L’output dei modelli è rappresentato da 9 classi di rating a cui corrispondono le relative PD, aggiornate comprendendo i default fino a dicembre 2014. Con riferimento alla LGD i parametri determinanti sono: 1) LGD Sofferenza 2) LGD Downturn 3) Danger Rate. 1) LGD Sofferenza, è calcolata come complemento ad uno del rapporto tra flussi di recupero netti osservati durante la vita della sofferenza ed esposizione al passaggio a sofferenza comprensiva del capitale girato a sofferenza e della quota di interessi capitalizzati. In allineamento alla definizione di LGD economica indicata in normativa, i flussi di recupero sono attualizzati ad un tasso risk-adjusted che riflette il valore monetario del tempo ed un premio al rischio determinato sulla base della volatilità dei recuperi osservata rispetto ad un indice di mercato prescelto. 2) LGD Downturn, è stato adottato un approccio idoneo a dar conto degli effetti di condizioni economiche avverse sulle aspettative di recupero, partendo dall’identificazione del periodo recessivo, considerando lo scenario economico corrente e incorporando dinamiche macroeconomiche storiche e prospettiche. 34 Tale soluzione è stata adottata per garantire un presidio accentrato da parte di specialisti nella valutazione di posizioni di grandi dimensioni, con uniformità di valutazioni all’interno del Gruppo. 211* Nota Integrativa 3) Danger Rate, tale parametro corregge la LGD stimata sulle sole sofferenze in considerazione di alcuni precisi elementi: 1) composizione del default: non tutti i nuovi default attesi sono sofferenze che provengono direttamente dallo stato di bonis; 2) migrazione fra stati di default: non tutti i default diversi dalla sofferenza arriveranno sino allo stato più grave ed assorbente di sofferenza; 3) variazione dell’esposizione: per i default che migrano sino a sofferenza l’esposizione nel tempo può cambiare. All’interno del Gruppo, i processi del credito si articolano sulle informazioni veicolate dal sistema di rating, come sotto dettagliato. Le unità operative coinvolte nel processo di erogazione e rinnovo del credito utilizzano i rating interni, che costituiscono elementi essenziali e imprescindibili delle valutazioni formulate in sede di istruttoria e revisione dei fidi; l’articolazione delle deleghe è definita tenendo conto del profilo di rischio del cliente e della transazione così come rappresentato dal rating e dalla Perdita Attesa, e gestita tramite l’applicativo della Pratica Elettronica di Fido (PEF). I rating sono utilizzati anche nel monitoraggio del credito e nell’ambito sia del sistema di reporting direzionale, sia dei flussi informativi resi disponibili alle strutture coinvolte nel processo del credito. L'attribuzione di una classe di rating diversa da quella calcolata dal Sistema di Rating Interno in base ai modelli adottati avviene attraverso la proposta di un override sul rating. Tali variazioni sono motivate dalla valutazione di informazioni non già considerate dal modello di rating, non adeguatamente pesate dal modello o la cui influenza futura si intende anticipare. Per il processo di calcolo dell’impairment collettivo sui crediti – coerentemente con le determinazioni prese dalla Capogruppo - viene utilizzata una metodologia basata sui rating interni e sulle stime interne di perdita in caso di insolvenza (LGD). Costantemente prosegue inoltre l’attività di revisione, aggiornamento e adozione di policy e di regolamenti per la gestione del rischio di credito. Di seguito vengono elencate le policy35 in essere, con un cenno ai principali contenuti. – Policy a presidio dei Rischi Creditizi, che disciplina in un unico testo, le disposizioni relative al presidio di fattispecie di rischio di credito in precedenza trattate in diverse policy. In questa policy vengono normate le seguenti fattispecie: - clientela ordinaria, che stabilisce norme, principi e limiti per la gestione del credito a clientela ordinaria sulla base della disponibilità dei rating interni. L’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, valori massimi di rischiosità (intesa come perdita attesa massima e target), limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e in presidi qualitativi; - controparti istituzionali e ordinarie residenti in Paesi a rischio, per le quali la policy a presidio dei rischi e i relativi regolamenti attuativi e documenti di declinazione limiti stabiliscono norme e principi per la gestione del credito concesso a clientela istituzionale residente e non residente, nonché a clientela ordinaria residente in Paesi a rischio. Come nel caso della clientela ordinaria, l’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e Paese e in presidi qualitativi; 35 Alla luce del progetto d’integrazione delle Banche Rete nella c.d. Banca Unica e dell’evoluzione organizzativa di UBI Banca, si provvederà, in occasione dell’aggiornamento delle policy per l’anno 2017, alla revisione dei “driver” di monitoraggio (allo stato attuale declinati a livello di Gruppo e per singola Banca Rete e Società). Inoltre con l’aggiornamento del Risk Appetite Framework 2017 si provvederà ad integrare la “Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni” e la “Policy sul rischio residuo” in specifici capitoli all’interno della “Policy a presidio dei rischi creditizi”. 212* Nota Integrativa - rischio di concentrazione single name, che stabilisce limiti massimi di esposizione sulla singola controparte, al fine di limitare i rischi di instabilità che deriverebbero da elevati tassi di concentrazione degli impieghi sui grandi prenditori nel caso di un eventuale default degli stessi; – Policy di offerta di mutui tramite intermediari, che disciplina le modalità di ricorso a reti esterne per l’offerta di mutui a clientela non captive, al fine di contenere potenziali rischi di credito, rischi operativi e rischi reputazionali; – Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui della clientela diretta delle banche reti, che fornisce le linee guida del Gruppo UBI per la realizzazione delle operazioni di portabilità attiva e passiva, di rinegoziazione, di sostituzione e di estinzione anticipata (parziale o totale) dei mutui, nell’ottica di garantire (anche attraverso la definizione di livelli minimi di servizio) la massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi, nonché di dotare il Gruppo degli opportuni processi e strumenti per il presidio dei rischi relativi (di credito, operativi e reputazionali); – Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui intermediati, con riferimento all’operatività sui mutui intermediati sulla base di convenzioni tra le società/ banche del Gruppo e specifiche reti distributive; – Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni, che definisce le linee guida che il Gruppo si pone con riferimento alla gestione del rischio derivante dalle attività di cartolarizzazione; – Policy sul rischio residuo, che definisce gli orientamenti strategici relativi alla gestione del “rischio residuo” definendo il processo di controllo sull’acquisizione e utilizzo delle tecniche di attenuazione del rischio di credito per la mitigazione del rischio in oggetto. – Policy in materia di controlli interni a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, che recepisce le disposizioni emanate da Banca d’Italia. La policy definisce le linee guida e i criteri per l’adozione da parte del Gruppo nel suo complesso e delle singole banche e società del Gruppo di opportuni assetti organizzativi, sistemi di controlli interni e specifiche politiche interne a presidio di tale rischio nei due ambiti definiti dalla normativa: limiti prudenziali e procedure deliberative. – Policy a presidio del rischio partecipativo che definisce opportuni presidi diretti a: contenere il rischio di un eccessivo immobilizzo dell’attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese finanziarie e non finanziarie e, con specifico riferimento alle imprese non finanziarie, promuovere una gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente gestione. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito La Banca impiega tecniche di mitigazione del rischio tipiche dell’attività bancaria acquisendo dalla controparte, per talune tipologie di affidamenti, garanzie reali, immobiliari e finanziarie, e garanzie personali. La determinazione dell’ammontare complessivo degli affidamenti concedibili allo stesso cliente e/o gruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la ponderazione delle diverse categorie di rischio e delle garanzie. In particolare, al valore di stima delle garanzie reali vengono applicati “scarti” prudenziali, differenziati per tipologia di garanzia. Le principali tipologie di garanzie reali accettate dal Gruppo sono rappresentate da: ipoteca reale; pegno. 213* Nota Integrativa Al fine di assicurare la sussistenza dei requisiti generali e specifici richiesti per il riconoscimento a fini prudenziali delle garanzie reali, annoverate fra le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – secondo quanto previsto dalla Normativa di Vigilanza - il Gruppo UBI ha: ridefinito i processi del credito relativi alla raccolta e gestione delle garanzie. Con particolare riferimento alle garanzie ipotecarie, nelle Banche Rete è previsto l’obbligo di inserimento, nell’apposito applicativo informatico a disposizione dei gestori, di tutti i dati relativi all’immobile necessari a rendere la garanzia eligible. Particolare attenzione è stata posta all’obbligatorietà della perizia ed alla tempestività di recupero delle informazioni ad essa inerenti, ivi comprese quelle notarili (estremi di registrazione notarili), elementi determinanti per il perfezionamento della garanzia. recuperato per le garanzie ipotecarie in essere tutte le informazioni necessarie ad assicurarne l’ammissibilità in linea con le disposizioni di Basilea 2 in termini di requisiti specifici. 2.4 Attività finanziarie deteriorate La classificazione del portafoglio problematico coincide con quanto disposto dalla normativa e può essere così sintetizzata: • crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa, • inadempienze probabili, • sofferenze. Tale classificazione è stato oggetto di revisione ad inizio 2015 per disposizione normativa. Oltre alle suddette classi, permane la fattispecie dei crediti problematici relativi al “rischio paese” per esposizioni non garantite verso la clientela, istituzionale ed ordinaria, appartenente a paesi definiti “a rischio” come definito dall’Organo di Vigilanza. Nella categoria delle inadempienze probabili sono confluiti i precedenti stati di classificazione “incagli” e “crediti ristrutturati”. Tali suddivisioni tuttavia permangono a livello gestionale. In particolare, per quanto riguarda le inadempienze probabili (ex-incagli), al fine di ottimizzarne il presidio se ne effettua, ad esclusivo fine gestionale, una suddivisione fra le posizioni in cui la temporanea situazione di obiettiva difficoltà si ritenga risolvibile in brevissimo tempo, e le restanti posizioni, per le quali si ritenga opportuno il disimpegno dalla relazione con un recupero extragiudiziale entro un periodo di tempo superiore. Inoltre i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” sono oggetto di controlli per determinarne, entro un limite massimo gestionale di 180 giorni, il rientro “in bonis” ovvero il passaggio ad altri stati di credito anomalo. La gestione dei crediti problematici è presidiata in funzione del relativo livello di rischiosità ed è in carico alle strutture organizzative preposte alla gestione del Credito Anomalo della Banca. Per quanto riguarda le posizioni a “sofferenza” e le posizioni Ristrutturate/In corso di Ristrutturazione, la gestione è in carico alla Capogruppo. La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste. L’analisi delle esposizioni deteriorate viene costantemente effettuata dalle singole unità operative che ne presidiano i rischi e dalla Capogruppo. La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il rientro delle posizioni ”in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle classificate ad “Inadempienze Probabili”. 214* Nota Integrativa Informazioni di natura quantitativa A. QUALITÀ DEL CREDITO A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) Po rtafogli/q ualit à Esposizioni scadute deteriorat e Inade mpie nze pr obabili Soffere nze Esposizioni scadute non deteriorat e Totale 9.172 .283 9.181.195 - 7.327 .544 7.327.544 101.4 55 12.153 .102 12.254.559 1 .661.2 92 33.000 .446 37.111.384 - - - - - - - - - 1.058.109 1.369.869 30.582 1.762.747 61.653.375 65.874.682 319.461 889.278 23.671 1.412.524 53.412.069 56.057.003 1. Attività finanziarie disponib ili per la vendita - 2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - 3. Crediti ver so banche - 2 - 1 .058.10 9 1. 360.95 5 30 .582 5. Attività finanziarie val utate a l fair value - - 6. Attività finanziarie in corso di d ismissione - To tale 31.12.2016 To tale 31.12.2015 4. Crediti ver so clientela At tiv ità non deteriorat e 8.91 2 - - Nella seguente tabella si presenta un’analisi dell’anzianità dei crediti verso clientela scaduti non deteriorati: Esposizion i oggetto di concession i P ortafogli/Qualit à del credito S cad uti fin o a 3 mesi 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela Totale 3 1.12.20 16 S caduti da olt re 3 m esi fino a 6 mesi Alt re Esposizion i Scadut i da oltre 6 mesi fino a 1 ann o Scadu ti da oltre 1 ann o S cad uti fin o a 3 mesi S cad uti da o ltr e 3 mesi fino a 6 mesi S cad uti da olt re Scadu ti d a oltr e 6 mesi fin o a 1 1 ann o an no To tale (Esp osizione Netta) - - - - 10 1.455 - - - 1 01.45 5 153.852 25.576 7.9 22 - 1.42 4.144 2 9.26 4 2 0.534 - 1 .6 61.29 2 15 3.85 2 25.57 6 7.922 - 1.525 .5 99 29 .2 64 20 .5 34 - 1 .7 62.74 7 215* Nota Integrativa A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) Attività deterior ate Po rtafogli/Qualit à Esposizio ne Lorda 1. Attività finanz iarie disponib ili per la vendita 2. Attività finanz iarie detenute sino alla scad enza Rett ifiche specific he 18 .53 8 3. Crediti ver so b anche 4. Crediti ver so clientela Att ività no n det eriorate Esposizione Net ta (9.6 26) Esposizione Lorda 8 .912 Rettifiche di port afo glio 9 .172.283 Tot ale (Esposizione netta) Esposizione Net ta - 9. 172.283 9.181.195 - - - 7 .327.544 - 7. 327.544 7.327.544 12 9 (1 27) 2 12 .254.557 - 12. 254.557 12.254.559 34 .775.806 (114.0 68) 34. 661.738 37.111.384 3. 927 .47 0 (1 .47 7.8 24) 2.449 .646 5. Attività finanz iarie val utate a l fair value - - - 6. Attività finanz iarie in corso di d ismissione - - - - To tale 31.12.2016 3.946.137 (1.487.577) 2.458.560 To tale 31.12.2015 1.855.939 (623.529) 1.232.410 X X - - - - - 63.530.190 (114.068) 63.416.122 65.874.682 54.872.366 ( 47.773) 54.824.593 56.057.003 Per le cancellazioni operate nel corso dell’esercizio sui diversi portafogli di attività deteriorate si rimanda ai dettagli forniti nella tabella A.1.7. Port afogli/Qualità Attivit à di ev ident e scarsa qualità creditizia Minusvalenze cumula te 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Esposizione nett a Esposizione net ta 2.257 8.177 - - 433.489 2.257 8.177 1.228.193 2. Derivati di copertura Totale 31.12.2016 Alt re at tiv ità 216* 794.704 Nota Integrativa A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di scaduto Esposizione Tipolog ie esposizioni/valori lorda Rett ifiche di valore specifiche Attività deterior ate Rettifiche di valore di por tafoglio Esposizione Netta A ttività non deteriora te Da olt re 3 mesi fino a 6 mesi Da olt re 6 mesi fino a 1 anno - - - - X - X - - - - X - X - 129 - - - X (127) X 2 - - - - X - X - - - - - X - X - - X Fino a 3 mesi Oltr e 1 anno A. Esposizione per c assa a) Sofferenze di c ui: esposizioni oggetto di concessioni b) Inadempi enze probabili di c ui: esposizioni oggetto di concessioni c) Esposizioni scadute deteriorate di c ui: esposizioni oggetto di concessioni - d) Esposizioni scadute non deteriorate - - X X X X di c ui: esposizioni oggetto di concessioni X X X e) Altre esposiz ioni non deteriorate X X X di c ui: esposizioni oggetto di concessioni X Totale A X 129 X - - X 101. 455 X - X - X - X 1 2.478. 111 X - X X - - 12. 579.566 - 101.455 - (127) 12. 478.111 - - - 12.579.568 (42) 13. 431.208 B. Esposizioni fuor i b ilancio a) Deteriorate - - - - b) Non deteriorate X X X X X - 1 3.431. 250 X X - Totale B - - - - 13. 431.250 - (42) 13.431.208 Totale A+B 129 - - - 26. 010.816 (127) (42) 26.010.776 Non si segnalano posizioni verso banche oggetto di concessioni. A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali/Categorie Inadempienze probabili Soffer enze A. Esposizione lorda iniziale Esposizioni scadute dete riorate - - - - - - B. Variazioni in aumento - 129 - B.1 ingr essi da esposizioni in bonis - 129 - B.2 trasfer imenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - - B.3 altre variazioni in aumento - - - C. Variazioni in diminuzione - - - C.1 uscite verso esposizioni in bonis - - - C.2 cancellazioni - - - C.3 incassi - - - C.4 realizz i per cessioni - - - C.5 perdite da cessione - - - C.6 trasfer imenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - - C.7 altre variazioni in diminuzione - - - D. Esposizione lor da finale - 129 - - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate - di cui: esposizioni cedute non cancellate 217* Nota Integrativa A.1.4bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia Non si segnalano esposizioni creditizie per cassa verso banche oggetto di concessione. A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore complessive Soffer enze Di cui: esposizioni ogg etto di concessioni Causali/Cat egorie Di cui: esposizioni ogg etto di concessioni Totale A. Ret tifiche complessive iniziali - d i cui: esposizioni cedute non cancellate Espo sizioni scadute det eriorate Inadempienze prob abili Totale Di cui: espo sizioni ogge tto di co ncessioni Totale - - - - - - - - - - - - B. Variazio ni in aumento - - 127 - - - B. 1 rettif iche di valore - - 127 - - - B. 2 p erd ite d a cessione - - - - - - B. 3 trasferimenti da altre categor ie d i esp osizioni d eter ior ate B. 4 altre variazi oni in aumento - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - C. 1 ri prese di valore d a valutazione - - - - - - C. 2 ri prese di valore d a incasso - - - - - - C. 3 utili da cessione - - - - - - C. 4 cancellazioni - - - - - - C. 5 trasferimenti ad altre categor ie d i esp osizioni d eter ior ate - op er azioni di aggregazione azi endale - - - - - - - - - - - - C. 6 altre variazi oni in diminuzione - - - - - - - - 127 - - - - - - - - - - op er azioni di aggregazione azi endale C. Variazio ni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - d i cui: esposizioni cedute non cancellate 218* Nota Integrativa A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto Esposizione l orda Rettifiche di v alor e specifiche At tiv ità det eriorate Tipologie espo sizioni/valori Ret tifiche di val ore di portafoglio Esposizione Netta Attività no n det eriorate Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da ol tre 6 mesi fino a 1 anno 1 1.714 271 2.947 2 .104.834 X (1. 061.657) X 8.571 10 1.587 215.478 X (82.410) X 1 43.236 63 4.064 71. 507 196.439 891.395 X (423.538) X 1.3 69.867 52 6.761 29. 141 102.620 395.302 X (240.310) X 8 13.514 3.203 12. 386 16.593 655 X (2.255) X 30.582 408 3. 419 6.324 382 X (674) X Fino a 3 mesi Oltre 1 anno A. Esposizione per c assa a) Sofferenze di cui: esposizioni oggetto di concessioni b) Inadempi enze prob abili di cui: esposizioni oggetto di concessioni c) Esp osizioni scadute deteriorate di cui: esposizioni oggetto di concessioni d) Esposizioni scadute non deteriorate X X X X di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X e) Altre esp osizioni non deteriorate X X X X X 648.981 84.164 di cui: esposizioni oggetto di concessioni To tale A X 9. 859 1.675.86 1 X X 191.79 9 X (3.127 ) 1 88.672 X 49.381.69 0 X (99.499 ) 49.2 82.191 X 215.979 1.0 58.109 619.59 1 2.996.884 51.057.551 (14.569 ) X (1. 487.450) 1.6 61.292 (10.012 ) 6 09.579 (114.068) 53. 402.041 B. Esposizioni fuor i b ilancio a) Deteriorate 5 8.249 b) Non deteriorate X - - - X X X X 7.368.86 8 (1.496) X X 56.753 (41.432 ) 7.3 27.436 To tale B 58.249 - - - 7.368.868 (1.496) (41.432) 7. 384.189 Tot ale A+B 707.230 84.164 215.979 2.996.884 58.426.419 (1. 488.946) (155.500) 60. 786.230 219* Nota Integrativa A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali/Cat egorie A. Esposizione lorda iniziale 706.017 1.124.916 25.006 - - - 1.844.543 1.588.966 166.630 - di cui esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento Esposizioni scadute de teriorat e Inadmpienze probab ili Soffer enze B.1 ingressi da esposizioni in boni s B.2 trasferimenti da a ltre categorie di esposizioni deteriorate B.3 Altre variazioni in aumento - altre va riazioni - operazioni di aggregazione a ziendale C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni in bonis 15 .26 5 2 68.324 103.56 7 472 .60 4 1 22.069 96 1.356 .67 4 1.1 98. 573 62.96 7 61 .66 8 1 98.026 5.28 5 1.295 .00 6 1.0 00. 547 57.68 2 ( 430.794) (920.477) (158.799) (99 2) (75.375 ) (18.29 1) C.2 cancellazioni (271 .95 4) (15.609 ) - C.3 incassi (134 .44 5) (3 64.069 ) (18.28 7) (7 .65 6) - - (8 .62 3) - - (7 .12 4) (4 65.424 ) (122.22 1) C.4 realizzi p er cessioni C.5 perdite da cessione C.6 trasferimenti ad a ltre categorie di esposizioni deteriorate C.7 altre variazioni i n diminuzione D. Espo sizio ne lor da finale - - - 2.119.766 1.793.405 32.837 - - - - di cui esposizioni cedute non cancellate A.1.7bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia Esposizioni ogget to di concessioni: non de teriorate Esposizioni ogget to di co ncessio ni: deter ior ate C ausali/Cat egorie A. Esposizione lorda iniziale 503.001 - d i cui: esposizioni cedute non cancellate 227.575 - - 1.105.603 906.455 B. 1 ingressi da esposizioni in bonis non oggetto di concessioni 1 36. 775 334 .949 B. 2 ingressi da esposizioni in bonis oggetto d i concessi oni 1 01. 159 X B. Variazio ni in aumento B. 3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 33 .945 B. 4 altre variazi oni in aumento 8 67. 669 - di cui operazioni di aggregazione aziendale C. Variazio ni in diminuzione C. 1 uscite verso esposizioni in bonis non oggetto di concessioni 6 12. 813 532 .941 (318.601) ( 322.640) X (120 .075) C. 2 uscite verso esposizioni in bonis oggetto di concessioni C. 3 uscite verso esposizioni oggetto d i concessioni deteriorate 537 .561 (33. 945) X X (101 .159) C. 4 cancellazioni (39. 404) - (245. 252 ) (101 .406) C. 6 realizzi p er cessioni - - C. 7 p erdite d a cessione - - C. 8 altre variazi oni in diminuzione - - 1.290.003 811.390 - - C. 5 incassi D. Espo sizio ne lor da finale - d i cui: esposizioni cedute non cancellate 220* Nota Integrativa A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore complessive So fferenze Causali/C ategor ie Di cui: espo sizioni ogget to di concessioni Totale A.Rett ifiche c omplessiv e iniziali - di cui: esposizi oni ced ute non cancellate B. Variazio ni in aumento B.1 rettifiche di valore B.2 perdite da cessione B.3 trasfer imenti da altre categorie di esposizione deteriorate B.4 altre variazioni in aumento - altr e variazioni - oper azioni di aggregazione azi endale C.Variazioni in diminuzione Esposizioni deter iorate Inadempienze probabili Di cui: esposizioni ogget to di concessioni Totale scadut e Di cui: esposizioni ogget to di concessioni Tot ale ( 386.556) (9.317) (235.638) (101.880) (1.335) - - - - - (212) - (1.020.268) (81.575) (331.104) (179.290) (6.114) (1.738) (455.610 ) (34.59 4) (190.217) (112.9 31) (1.962) (526) (8.623 ) - - - - - (77.087 ) (23.20 2) ( 3.483) (1.0 15) (66) - (478.948 ) (23.77 9) (137.404) (65.3 44) (4.086) (1. 212 ) (397.393 ) (34 3) ( 4.513) (2.7 71) (414) (148) (81.555 ) (23.43 6) (132.891) (62.5 73) (3.672) (1. 064 ) 345.167 8.482 143.204 40.860 5.194 1.276 C.1 rip rese di valore da va lutazione 39.571 8.343 12.24 1 12.889 24 21 C.2 rip rese di valore da incasso 24.283 139 39.36 6 4.928 60 0 81 647 - - - - - 271.954 - 15.60 9 - - - 1. 174 C.3 utili da cessione C.4 cancellazioni C.5 trasfer imenti ad altre categorie di esposizione deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizi oni ced ute non cancellate 78 - 75.98 8 23.043 4.57 0 8.634 - - - - - (1.061.657) (82.410) (423.538) (240.310) (2.255) (674) - - - - - - Crediti verso clientela: valori lordi e netti 31.12.2016 Esposizione lorda - Finanziamenti - Titoli Rettifiche di valore specifiche - Finanziamenti - Titoli Rettifiche di valore di portafoglio - Finanziamenti - Titoli Totale Esposizioni scadute deteriorate Inadempienze probabili Sofferenze Cred iti in bonis 2.119.766 2 .119.766 - 1.774.867 1.774.867 - 32.837 32.837 - (1.061.657) (1.061.657) (413.912) (413.912) (2.255) (2.255) - - - X (114.068) (114.068) (114.068) (114.068) 1.058.109 1.360.955 30.582 34.661.738 37.111.384 221* 34.775.806 34.664.466 111.340 Totale X X 38.703.276 38.591.936 111.340 (1.477.824) (1.477.824) Nota Integrativa A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni Cla ssi di rat ing esterni Esposizioni C lasse 1 A. Esposizioni creditizie per cassa B. Der iva ti Classe 2 Classe 3 Senza rating Classe 4 1.579.805 7.919.007 14.573.017 34.657 Classe 5 Totale Classe 6 3 - 42.108.324 66.214.813 - 264.589 - - - - 469.913 734.502 B.1 Derivati finanziari - 264.589 - - - - 469.913 7 34.502 B.2 Derivati creditizi - - - - - - - - C. Garanzie r ilasciate - 400.734 - - - - 5.905.412 6.306.146 D. Impegni a eroga re fondi - 43.262 12.531 - - - 13.718.954 13.774.747 E. Alt re - - - - - - - - 1.579.805 8.627.592 14.585.548 34.657 3 - 62.202.603 87.030.208 Totale Nella seguente legenda si espone la corrispondenza tra le classi di rating esterne indicate in tabella e le classi dalla società di riferimento Moody’s. Classe Rating Moody's 1 Aaa,Aa,Aa1,Aa2,Aa3 2 A,A1,A2,A3 3 Baa,Baa1,Baa2,Baa3 4 5 Ba,Ba1,Ba2,Ba3 B,B1,B2,B3 Caa,Caa1,Caa2,Caa3,C a,C,DDD,DD,D 6 222* Nota Integrativa A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni Classi di r ating interni Esposizioni A. Esposizioni per cassa B. Derivati B.1 Derivati finanziari B.2 Derivati creditizi Senza rating 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 493.198 3.210.413 3.342.658 2.098.403 5.977.877 334.814 2.522.618 1.991.625 459.316 960.096 163 27.157 1.992 15.134 32.392 5.188 121.501 9.646 4.326 10.852 163 27.1 57 1. 992 15. 134 32.39 2 5. 188 121.501 9.646 4 .326 10. 852 11 Totale 12 13 14 535.151 170.200 187.068 118.096 43.580.077 422 30 42 2.349 503.308 734.502 42 2 30 42 2.349 503.308 734.502 65.981.610 - - - - - - - - - - - - - - - - C. Garanzie rilasciat e 49.609 1.112.323 22.827 354.367 548.371 11.140 146.246 57.321 6.838 209.666 4.870 396 697 274 3. 781.201 6.306.146 D. Impegni a ero gare fondi 18.453 308.566 20.044 710.822 412.362 10.865 189.561 44.268 5.679 21.878 926 465 62 513 12.030.283 13.774.747 - - - - - - - - - - - - - - - - 561.423 4.658.459 3.387.521 3.178.726 6.971.002 362.007 2.979.926 2.102.860 476.159 1.202.492 541.369 171.091 187.869 121.232 59.894.869 86.797.005 E. Altre Tot ale 223* Nota Integrativa A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite Garanzie r eali (1) Garanzie per sonali (2) Derivati su crediti Immob ili Valor e esposizione nett a Altre garanzie rea li Titoli Ipoteche Totale ( 1)+ (2) Leasing finanziar io Credit i di firma Altr i derivati C LN Governi e banche cent rali Altri Enti pubblici Banche Gov erni e banche centrali Alt ri soggetti Altri Enti pubblici Banche Altri soggetti 1. Esposizioni cr editizie per cassa gar ant ite 1.088.649 1.1. totalmente gara ntite 1.092.020 12.172 - 1.076.475 - - - - - - - - 2 - - di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - 5 - - - - - - - - - - - 5 - 5 - - - - - - - - - - - - - - - 2.1. totalmente gara ntite 67.515 - - - 67. 515 - - - - - - - - - 67.515 - di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - 60.259 - - - 45. 215 - - - - - - - - - 45.215 - - - - - - - - - - - - - - - 1.2. par zialmente garantite - di cui deteriorate 2. Esposizioni cr editizie "fuori bilancio" garantite 2.2. par zialmente garantite - di cui deteriorate 224* Nota Integrativa A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite Garanzie personali ( 2) Gar anzie rea li (1) Valore esposizione netta Der ivat i su cre diti Immobili Leasing fina nziario Crediti di firma Altr i derivati CLN Altre garanzie reali Titoli Ipoteche Totale ( 1)+ (2) Gov erni e ba nche centrali Altri Ent i pubblici Alt ri soggetti Banche Gov erni e b anche centrali Altri Enti pubblici Banc he Altri sogget ti 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite 1.1. totalmente gara ntite 20.709.313 14.527.115 - 3.052.354 156. 348 - - - - - 42. 101 19.957 151.350 1.806.494 19.755.719 - di cui deteriorate 2.040.122 1.807.190 - 4.289 4. 228 - - - - - 1. 583 4.786 3.125 159.625 1.984.826 1.257.426 12.996 - 116.992 8. 232 - - - - - 51. 520 7.227 159.710 244.537 601.214 46.883 7.134 - 3.361 191 - - - - - 922 1.636 454 13.906 27.604 1.674.058 157.715 - 520.589 187. 019 - - - - - 8. 021 - 47.871 691.717 1.612.932 1.2. par zialmente garantite - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite 2.1. totalmente gara ntite - di cui deteriorate 2.2. par zialmente garantite - di cui deteriorate - 33.383 19.888 - 757 1. 268 - - - - - - - - 5.267 27.180 186.350 - - 10.434 7. 736 - - - - - 55. 409 - 2.396 7.421 83.396 260 - - 38 77 - - - - - - - - 31 146 225* Nota Integrativa B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) Rett ifiche v alor e di portafoglio Rettifiche v alor e specific he Esposizione net ta Al tri soggett i Rettifiche valore di por tafoglio Ret tifiche valore specifiche Esposizione netta Impre se non fina nziarie Ret tific he valore di port afoglio Ret tifiche valore specifiche Rettifiche v alor e di portafoglio Rett ifiche v alor e specifiche Esposizione net ta Società di assicur azione Società finanziarie Esposizione nett a Rettifiche valore di por tafoglio Ret tifiche valore specifiche Esposizione nett a Ret tifiche valore di port afoglio Altr i ent i pub blici Rettifiche va lore specifiche Esposizioni/ Contropart i Esposizione netta Gover ni A. Esposizioni per cassa A.1 Soff erenze - - x - - x di cui: esposizioni oggetto di concessioni A.2 Inadempienze proba bili - - x 3 (4) x di cui: esposizioni oggetto di concessioni A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - x - - x 27.964 (24. 478) 4.561 (4. 696) 25.492 (11. 897) 16.952 (6. 604) 48 (3) x x x - - - - - - x x x di cui: esposizioni oggetto di concessioni A.4 Esposizioni non deter ior ate di cui: esposizioni oggetto di concessioni Tot ale A 15.674.570 x - 147.967 x (150) 12. 981.547 - 147.970 (4) (150) 13. 035.051 72 x (11. 492) (36.378) (11. 492) 128 106.848 x - 619.181 (486.603) 103.346 (51.995) 855.840 (311.059) 543.650 (192.224) 14.935 (1.373) 5.192 (426) x x - (550.575) 35.328 (25.719) 488.531 (100.578) 252.911 (41.482) 15.599 (879) 4.667 (248) (69.741) (8.694) 456.239 - 13.119.305 (799.035) (69.741) 11.318.297 341.813 106.848 410.965 x (5) 11. 629.349 x 10.403.202 x x - x (32. 685) ( 652.032) (32.685) (4. 439) 15.674.570 - B.1 Sof ferenze - - x - - x - - x - - x 12.442 (1.289) x 10 (6) x B.2 Inadempienze probabili - - x - - x 6 - x - - x 43.461 (195) x 476 (1) x - x - x B. Esposizioni "fuori b ila ncio" B.3 Altr e a ttività deteriorate B.4 Esposizioni non deteriorate 6.555 x - 624.049 x x (180) 3. 111.203 x (35. 536) 941 x 319 (4) 3. 298.091 (5) x x (4.619) 38 286.597 (1) x x (1. 094) 6.555 - - 624.049 - (180) 3. 111.209 - (35. 536) 941 - ( 4) 3.354.313 (1.489) (4.619) 287.121 (8) (1.094) Total e (A+B) 31.12.2016 15.681.125 - - 772.019 (4) (330) 16. 146.260 (36.378) (47. 028) 107.789 - ( 4) 16.473.618 (800.524) (74.360) 11.605.418 ( 652.040) (33.779) Total e (A+B) 31.12.2015 18.347.788 - - 111.486 - ( 90) 14. 091.122 (24.397) (15. 901) 148.855 - (219.014) (23.296) 5.115.620 ( 381.596) (28.637) Tot ale B 226* (57) 6.807.404 Nota Integrativa B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) ITALIA Espo sizioni/Aree geografiche Esposizione nett a ALTRI PAESI EUROPEI Ret tific he valo re complessiv e Esposizio ne netta AMERICA Rett ifiche valore co mplessive Espo sizione netta ASIA Rett ifiche valo re co mple ssive Esposizio ne nett a RESTO DEL MONDO Rett ifiche valo re complessive Espo sizione netta Rettifiche v alor e co mple ssive A. Esposizioni per cassa A.1 Soff erenz e 1 .056 .83 5 (1. 058.58 4) 1 .275 (3. 073 ) - - - - - - A.2 Inadempienze proba bili 1 .353 .40 6 (407.38 0) 16 .460 (16. 158 ) - - - - 1 - 30 .58 2 (2.25 5) - - - - - - - - A.4 Esposizioni non deter ior ate 47 .005 .85 5 (107.83 2) 2. 042 .506 (6. 212 ) 1. 764.403 (1 6) 9 0.8 29 (8 ) 39.890 - TOTALE A 49.446.678 ( 1.576.051) 2.060.241 (25.443) 1.764.403 (16) 90.829 ( 8) 39.891 - B.1 Sof ferenze 12 .45 3 (1.29 5) - - - - - - - - B.2 Inadempienze probabili 43 .94 3 (19 6) - - - - - - - - A.3 Esposizioni scad ute deteriorate B. Esposizioni "fuori b ila ncio" B.3 Altr e a ttività deteriorate 35 6 ( 5) - - - - - - - - B.4 Esposizioni non deteriorate 7 .067 .75 4 (41.39 2) 236 .463 (40 ) 23 .124 - 94 - - - TOTALE B 7.124.506 (42.888) 236.463 (40) 23.124 - 94 - - - Totale ( A+B) 31.12.2016 56.571.184 ( 1.618.939) 2.296.704 (25.483) 1.787.527 (16) 90.923 ( 8) 39.891 - Totale ( A+B) 31.12.2015 43.510.168 ( 664.548) 884.218 (28.434) 184.373 (5) 27.780 - 15.738 - 227* Nota Integrativa B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio) Esposizioni/Are e geografiche ITALIA ALTRI PAESI E UROPEI Rettifiche va lore complessive Esposizione net ta Esposizione net ta AMERICA Rettifiche v alor e complessive ASIA Rettifiche valore comple ssive Esposizione net ta Esposizione net ta RESTO DEL MONDO Rettifiche va lore complessive Rettifiche valore complessive Esposizione net ta A. Esposizioni per cassa A.1 Soff erenze - - - - - - - - - - A.2 Inadempienze proba bili - - 2 (127) - - - - - - A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - A.4 Esposizioni non deter ior ate 11.707.316 - 788.843 - 25.705 - 45.848 - 11.855 - TOTALE A 11.707.316 - 788.845 (127) 25.705 - 45.848 - 11.855 - B.1 Sof ferenze - - - - - - - - - - B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - - B.3 Altr e a ttività deteriorate - - - - - - - - - - 2.139.579 - 11. 274.883 (33) 1.446 (1) 10.041 (6) 5.258 (3) B. Esposizioni "fuori b ila ncio" B.4 Esposizioni non deteriorate TOTALE B 2.139.579 - 11.274.883 (33) 1.446 (1) 10.041 ( 6) 5.258 (3) Totale ( A+B) 31.12.2016 13.846.895 - 12.063.728 (160) 27.151 (1) 55.889 ( 6) 17.113 (3) Totale ( A+B) 31.12.2015 17.223.227 (57) 12.428.766 (4) 13.960 - 4.338 ( 1) 1.611 - 228* Nota Integrativa B.4 Grandi esposizioni Sulla base delle circolari n.285 del 17 dicembre 2013 e n.286 del 17 dicembre 2013, il numero dei grandi rischi esposto in tabella è stato determinato facendo riferimento alle “esposizioni” non ponderate, incluse quelle verso controparti del Gruppo, di importo nominale pari o superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza, dove per “esposizioni” si intende la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal patrimonio di vigilanza) nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi, senza l’applicazione dei fattori di ponderazione. Tali criteri espositivi portano a ricomprendere nella tabella di Bilancio relativa ai grandi rischi anche soggetti che – pur con ponderazione pari allo 0% - presentano un’esposizione non ponderata pari o superiore al 10% del patrimonio valido ai fini dei grandi rischi. Le singole banche appartenenti a gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del proprio Patrimonio di Vigilanza. Quest’ultimo limite è riferito alla “posizione di rischio” ovvero l’esposizione ponderata secondo le regole previste dalla presente disciplina. 31.12.2016 Numero p osizioni 4 Esposizione 66. 451 .402 di cu i infragrupp o Posizione di rischio 46.7 39.2 81 2 .399 di cu i infragrupp o 1.7 46 Le esposizioni nei confronti di altre società del Gruppo ammontano a 46,739 miliardi (1,7 milioni di euro considerando i fattori di ponderazione). Gli altri “grandi rischi” sono rappresentate da esposizioni verso: il Ministero dell’Economia e delle Finanza per 15,2 miliardi (0,3 milioni di euro considerando i fattori di ponderazione); Cassa di Compensazione e Garanzia per 3 miliardi (0,4 milioni considerando i fattori di ponderazione); United States of America Bureau per 1,5 miliardi di euro (0 considerando i fattori di ponderazione). C. Operazioni di cartolarizzazione Le operazioni di cartolarizzazione con sottostanti portafogli originati da UBI Banca e da banche del Gruppo UBI non sono oggetto di trattazione nella presente sezione, in quanto i titoli cartolarizzati sono stati interamente sottoscritti da ciascun originator all’atto dell’emissione. Come previsto dalla normativa, non vengono pertanto compilate le relative sezioni della Nota integrativa; per completezza d’informazione, si riportano comunque di seguito le principali caratteristiche delle operazioni in essere alla data di redazione della presente nota o estinte nell’esercizio appena concluso. Operazioni di Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012, UBI SPV BPCI 2012 e UBI SPV BBS 2012 Nel corso dell’esercizio 2012 è stata completata la contemporanea strutturazione di tre operazioni di cartolarizzazione, mediante cessione a tre nuove Società Veicolo, denominate UBI SPV BPA 2012 S.r.l., UBI SPV BPCI 2012 S.r.l. e UBI SPV BBS 2012 Srl36, di finanziamenti a piccole medie imprese, classificati in bonis e detenuti rispettivamente da Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio e Industria37 e Banco di Brescia. 36 Le società sono oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti. 37 Per quanto riguarda Banca Popolare Commercio e Industria, come noto tale società è stata incorporata in UBI Banca in data 21 novembre 2016. Per chiarezza espositiva, ed in considerazione del fatto che l’operazione in esame è stata chiusa in data 15 novembre 2016, precedentemente incorporazione, nelle presenti note si farà riferimento al soggetto partecipante originario, Banca Popolare Commercio e Industria, e non al soggetto incorporante UBI Banca. 229* Nota Integrativa Queste cartolarizzazioni sono state strutturate con l’obiettivo di costituire per il Gruppo poste stanziabili presso gli Istituti Centrali; a tal fine i titoli emessi dalle tre SPV sono stati interamente riacquistati dai rispettivi Originator, i quali hanno successivamente messo i titoli classe A a disposizione della Capogruppo - tramite operazioni di pronti contro termine – per essere utilizzati in operazioni di rifinanziamento con le Banche Centrali. Si riportano di seguito, per ciascuna cartolarizzazione, le caratteristiche dei titoli, emessi contestualmente per tutte e tre le operazioni in data 30 ottobre 2012: 1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012 • Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 709.800.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; • Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 307.800.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. 2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012 • Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 575.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; • Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 277.100.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. 3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012 • Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 644.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; • Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 244.400.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. L’ammortamento dei titoli è iniziato alla data di pagamento del 7 luglio 2014; a partire da tale data sono stati progressivamente rimborsati i titoli Classe A. Per quanto riguarda il portafoglio originariamente ceduto, esso ammontava complessivamente a 2,76 miliardi di euro, così ripartiti fra le tre Banche Originator: 1,017 miliardi Banca Popolare di Ancona, 852 milioni Banca Popolare Commercio e Industria e 889 milioni Banco di Brescia. Era inoltre prevista la possibilità, entro 18 mesi dall’emissione, di ulteriori cessioni di mutui da parte delle Banche Originator, da finanziarsi da parte delle Società Veicolo con gli incassi generati da ciascun portafoglio cartolarizzato (c.d. cartolarizzazione “revolving”); pertanto nel primo trimestre del 2014 è stata perfezionata un’ulteriore cessione di attivi per complessivi 647 milioni di euro, così ripartiti fra le tre cartolarizzazioni (in termini di debito residuo capitale): - Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 317 milioni - Banca Popolare Commercio e Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 137 milioni - Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 193 milioni 230* Nota Integrativa All’interno della struttura delle cartolarizzazioni, le tre Banche Originator hanno assunto inoltre il ruolo di Subordinated Loan Provider: al fine di costituire una riserva di cassa per fronteggiare alcuni rischi connessi con le operazioni, sono stati inizialmente erogati da ciascuna Banca Originator (e incrementati nel corso dell’operazione) dei finanziamenti subordinati, del valore complessivo di: - 46,7 milioni di euro da parte di Banca Popolare di Ancona,; - 31,2 milioni di euro da parte di Banca Popolare Commercio e Industria; - 29,30 milioni di euro da parte del Banco di Brescia. Il ruolo di Cash Manager, Paying Agent ed English Account Bank è stato attribuito a The Bank of New York Mellon. UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ha ricoperto il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer, mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono effettuate, sui rispettivi portafogli, dalle tre Banche Originator, in qualità di Sub-Servicer (con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, gestiti dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo). Inoltre, in linea prudenziale, al fine di rispettare i requisiti di eleggibilità anche in scenari di stress di mercato, per queste tre operazioni si è proceduto, ad inizio 2015, alla nomina di un Back up Servicer Facilitator. Gli incassi percepiti nel corso dell’esercizio 2016 sono rappresentati, per ogni singola Banca Originator38, nella tabella seguente: INCASSI (dati in migliaia di euro) incassi esercizio 2016 TOTALE 250.853 UBI-SVP 2012 BPA BANCA POP.ANCONA 101.109 UBI-SVP 2012 BPCI - BANCA POP.COMMERCIO E INDUSTRIA 70.692 UBI-SVP 2012 BBS - BANCO DI BRESCIA 79.052 Il compenso spettante ad UBI Banca per l’esercizio 2016 per le attività di servicing sopra indicate ammonta in totale ad euro 301 mila, oltre a quanto spettante per le attività di sub-servicing alla incorporata Banca Popolare Commercio e Industria, pari a 109 mila euro mentre per gli altri due Sub-Servicer i compensi sono rispettivamente: 156 mila euro per Banca Popolare di Ancona, 116 mila euro per per il Banco di Brescia. Nel corso del quarto trimestre del 2016, in considerazione del ridotto valore residuo dei titoli stanziabili e dei portafogli cartolarizzati a garanzia degli stessi, si è proceduto alla chiusura anticipata delle tre operazioni, secondo l’iter di seguito descritto. In data 12 ottobre 2016 i titoli classe A sono stati ritirati dal pool di garanzie presso la Banca d’Italia, mentre il successivo 17 ottobre è stata sottoscritta dalle varie controparti la documentazione necessaria per procedere al riacquisto dei portafogli da parte dei rispettivi Originator Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio e Industria e Banco di Brescia (il riacquisto è stato perfezionato con efficacia economica e contabile a far data dal 1 ottobre 2016). L’estinzione dei titoli cartolarizzati è stata poi portata a termine il successivo mese di novembre. Alla data di pagamento straordinaria del 15 novembre 2016, quindi, coerentemente con quanto previsto dalla contrattualistica delle operazioni, le tre SPV hanno proceduto, ciascuna per quanto di rispettiva competenza: - all’integrale rimborso dei titoli Senior emessi; - alla restituzione agli Originator Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio e Industria e Banco di Brescia, in qualità di Subordinated Loan Provider, dei finanziamenti a suo tempo erogati, come sopra indicato; - al pagamento dell’ excess spread ed all’integrale rimborso dei titoli Junior. 38 Vedi nota precedente. 231* Nota Integrativa Nella tabella seguente si riporta, per ciascun Originator, l’ammontare rimborsato per le due classi di titoli: Valore Nominale all'emissione ISIN Class A IT0004841141 709.800.000 709.800.000 0 100,0% Class B IT0004841158 307.800.000 307.800.000 0 100,0% 1.017.600.000 1.017.600.000 0 100,0% Total UBI SPV BPCI 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN Class A Class B Valore rimborsato al 31/12/2016 Valore Nominale Residuo al 31/12/2016 UBI SPV BPA 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI % rimborsata Valore Nominale Residuo al 31/12/2016 Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31/12/2016 IT0004840994 575.600.000 575.600.000 0 100,0% IT0004841000 277.100.000 277.100.000 0 100,0% 852.700.000 852.700.000 0 100,0% Total Valore rimborsato al 31/12/2016 Valore Nominale Residuo al 31/12/2016 UBI SPV BBS 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN Class A IT0004841125 644.600.000 644.600.000 0 100,0% Class B IT0004841133 244.400.000 244.400.000 0 100,0% 889.000.000 889.000.000 0 100,0% Total Valore Nominale all'emissione % rimborsata % rimborsata Operazione 24-7 Finance L’operazione di cartolarizzazione 24-7 Finance Srl è stata effettuata nel corso dell’esercizio 2008 con sottostanti attivi detenuti da Banca 24-7 Spa, società come noto incorporata in UBI Banca nell’esercizio 2012. Le tipologie di attivi, a suo tempo cartolarizzati mediante cessione ad una unica Società Veicolo 24-7 Finance Srl, erano rappresentate da tre diversi portafogli: 1) Mutui: crediti in bonis derivanti da Mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia, garantiti da ipoteca di primo grado su beni immobili residenziali situati in Italia ed interamente edificati; 2) Cessioni del Quinto: crediti in bonis derivanti da Cessioni del Quinto dello stipendio a privati residenti in Italia, garantiti da clausola “riscosso per non riscosso” e da assicurazione su perdita di impiego; 3) Prestiti al consumo: crediti in bonis derivanti da Prestiti Personali e Prestiti Finalizzati rilasciati a privati residenti in Italia; Su tali attivi erano state strutturate da parte di 24-7 Finance tre diverse emissioni di titoli cartolarizzati. L’operazione di cartolarizzazione avente per oggetto Finanziamenti contro Cessione del Quinto dello stipendio è stata chiusa anticipatamente nel corso dell’esercizio 2011. Analogamente nel corso dell’esercizio 2012 è stata chiusa anticipatamente anche l’operazione avente per sottostante il portafoglio di Prestiti al consumo. Al 31 dicembre 2016 pertanto risulta in essere soltanto l’operazione Mutui, il cui portafoglio ammonta, a tale data, a 1,2 miliardi di euro (debito residuo capitale). Si ricorda che, in 232* Nota Integrativa ottemperanza ai vigenti principi contabili internazionali, gli attivi cartolarizzati rimangono contabilmente iscritti nei bilanci degli originator. Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31 dicembre 2016 in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”): TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione di bilancio) Valore di bilancio al 31/12/2016 (migliaia di euro) TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione ai fini dell'operazione) Debito residuo capitale al 31/12/2016 (migliaia di euro) Esposizioni non deteriorate 880.440 Performing Loans Esposizioni scadute non deteriorate 115.050 Arrears Loans 45.022 COLLATERAL PORTFOLIO 985.158 Esposizioni scadute deteriorate 1.912 Inadempienze probabili 103.825 Sofferenze Defaulted Loans 214.747 TOTALE PORTAFOGLIO 24-7 FINANCE 76.350 TOTALE Attivi ceduti da UBI BANCA a 24-7 Finance 940.136 1.199.905 1.177.577 Di seguito si riportano le caratteristiche dei titoli emessi: • Titoli di classe A (titoli senior): nominale 2.279.250.000 euro, a tasso variabile, a cui è stato inizialmente attribuito rating Aaa da parte di Moody’s; nel corso dell’esercizio 2011, per ottemperare ai requisiti di stanziabilità, è stato inoltre aggiunto un secondo rating, attribuito da DBRS ed inizialmente pari ad A (high); l’attuale livello di rating è Aa3 per Moody’s e AA(low) per DBRS. • Titoli di classe B (titoli junior): nominale 225.416.196 euro, scadenza 2055, senza rating e con rendimento pari all’additional return del portafoglio sottostante. I titoli cartolarizzati sono interamente posseduti da UBI Banca che utilizza le tranche senior, come per i titoli delle cartolarizzazioni sopra descritte, quale poste stanziabili per il rifinanziamento presso gli Istituti Centrali. L’ammortamento dei titoli Classe A è iniziato a partire dal febbraio 2010; si riporta nella tabella seguente il totale ammortizzato ed il valore residuo dei titoli al 31 dicembre 2016: 24/7 FINANCE SRL TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN Class A IT0004376437 Class B IT0004376445 Total Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31/12/2016 Valore Nominale Residuo al 31/12/2016 2.279.250.000 1.483.670.562 795.579.438 65,1% 225.416.196 0 225.416.196 0,0% 2.504.666.196 1.483.670.562 1.020.995.634 59,2% % rimborsata Nell’ambito dell’operazione, il ruolo di Cash Manager, Calculation Agent e Paying Agent è svolto da Bank of New York Mellon che agisce anche in qualità di Account Bank. Banca 24-7, ricopriva, oltre al ruolo di Originator, anche la funzione di Servicer dell’operazione, ruolo che adesso è svolto da UBI Banca a seguito della intervenuta fusione delle due entità. 233* Nota Integrativa Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio 2016, ammonta complessivamente ad euro 437 mila, mentre gli incassi complessivamente realizzati nell’ambito dell’attività di servicing ammontano, per l’esercizio 2016, a 147,4 milioni di euro. Si segnala per completezza che 24-7 Finance svolgeva anche il ruolo di Subordinated Loan Provider avendo erogato un finanziamento subordinato atto a costituire una riserva iniziale di cassa destinata a fronteggiare eventuali carenze di liquidità dell’operazione; al momento della fusione in UBI Banca nel 2012 era in essere un finanziamento subordinato di 24,4 milioni di euro, incrementato successivamente, nel corso dell’esercizio 2013, di ulteriori 73 milioni di euro. Il supporto finanziario prestato da UBI Banca alla cartolarizzazione, considerato che dal 2012 non sono stati effettuati rimborsi del finanziamento, ammonta a 97,6 milioni di euro. Operazione UBI Lease Finance 5 Nell’ambito del processo di accentramento presso la Capogruppo delle attività amministrative e di controllo delle società del Gruppo, a partire dal 1 novembre 2015 UBI Banca ha assunto anche il ruolo di Servicer nell’operazione di Cartolarizzazione UBI Lease Finance 5, strutturata nel 2008 con attivi di pertinenza della controllata UBI Leasing. Contestualmente UBI Leasing ha assunto il ruolo di Sub-Servicer per la gestione dei portafogli cartolarizzati, ivi incluse le pratiche passate a sofferenza. Nel corso del primo semestre del 2016, in considerazione del ridotto valore residuo dei titoli classe A, l’operazione è stata chiusa anticipatamente: in data 28 aprile è stata sottoscritta dalle varie controparti la documentazione necessaria per procedere al riacquisto del portafoglio da parte dell’Originator UBI Leasing (perfezionato con data economica e contabile il precedente 31 marzo), alla chiusura dei contratti swap ed alla estinzione dei titoli cartolarizzati avvenuta il successivo 29 aprile. Alla data di pagamento straordinaria del 29 aprile, quindi, coerentemente con quanto previsto dalla contrattualistica dell’operazione, UBI Lease Finance 5 ha proceduto: - all’integrale rimborso dei titoli Senior; - al regolamento della chiusura dei contratti di swap; - alla restituzione ad UBI Leasing della somma di 768,6 milioni di euro dovuti a titolo di prezzo di acquisto differito, e di 113,3 milioni di euro precedentemente versati a garanzia del c.d. “rischio di commingling”39;, - al pagamento dell’ excess spread ed all’integrale rimborso dei titoli Junior. Nella tabella seguente si riporta l’ammontare rimborsato per le due classi di titoli: UBI LEASE FINANCE 5 ISIN Class A IT0004433253 Class B IT0004433279 Total Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2016 Valore Nominale Residuo al 31.12.2016 Am.to % 3.440.500.000 3.440.500.000 0 100,0% 583.560.000 583.560.000 0 100,0% 4.024.060.000 4.024.060.000 0 100,0% Per completezza segnaliamo che il compenso spettante ad UBI Banca per l’attività di Servicing svolta nel corso del 2016 fino alla chiusura dell’operazione ammonta a 28 mila euro, mentre gli incassi complessivamente realizzati da parte di Servicer e Sub-Servicer nell’ambito delle attività di rispettiva competenza ammontano, per l’esercizio 2016, a 75,5 milioni di euro. 39 Il rischio di commingling è relativo al ruolo di Account Bank svolto dalla Capogruppo o da Società del Gruppo e rappresenta il rischio che si verifichi, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV dal Gruppo UBI ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate dal Servicer. .40 La società è oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti. 234* Nota Integrativa Operazione UBI SPV Lease 2016 A seguito della chiusura dell’operazione UBI Lease Finance 5, sopra descritta, si è dato immediatamente seguito alla strutturazione di una nuova operazione di cartolarizzazione con sottostanti finanziamenti in leasing erogati da UBI Leasing; anche questa operazione è stata creata con la finalità di costituire dei titoli stanziabili presso gli Istituti Centrali. E’ stata pertanto costituita una nuova SPV40, denominata UBI SPV Lease 2016 Srl, a cui sono stati trasferiti crediti performing e relativi contratti di leasing per 3,065 miliardi di euro (in termini di credito in linea capitale); la cessione è stata perfezionata in data 23 giugno 2016, con data di efficacia contabile ed economica il precedente 31 maggio. Alla data del 31 dicembre 2016 il portafoglio cartolarizzato, che anche in questo caso contabilmente rimane iscritto negli attivi dell’originator, ammonta ed euro 2,810 miliardi di debito residuo capitale. Di seguito si illustra la composizione del portafoglio ceduto ad UBI SPV Lease 2016, in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed in termini di credito in linea capitale, secondo la classificazione adottata nell’operazione: TIPOLOGIA DI CREDITI (Classificazione di bilancio) Crediti in bonis Crediti dubbi Valore al 31/12/2016 (migliaia di euro) 2.776.127 5.969 Inadempienze probabili Sofferenze Totale Attivi ceduti da UBI Leasing a UBI SPV LEASE 2016 Performing Loans Arrears Loans COLLATERAL PORTFOLIO di cui: Esposizioni scadute deteriorate TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione ai fini dell'operazione) 761 4.214 Defaulted Loans TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV LEASE 2016 Debito residuo capitale al 31/12/2016 (migliaia di euro) 2.787.657 21.499 2.809.156 831 2.809.987 995 2.782.097 Contestualmente alla cessione dei finanziamenti è stato sottoscritto anche il Contratto di Servicing in virtù del quale UBI Banca, coerentemente con il modello sopra descritto, assume il ruolo di Servicer ed UBI Leasing quello di Sub-Servicer per la gestione e l’incasso dei finanziamenti cartolarizzati, ivi inclusi i rapporti passati a sofferenza. Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio 2016, ammonta complessivamente ad euro 60 mila, mentre gli incassi complessivamente realizzati da parte di Servicer e Sub-Servicer nell’ambito delle attività di rispettiva competenza ammontano, per l’esercizio 2016, a 311,8 milioni di euro. UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre inoltre il ruolo di Cash Manager, Italian Account Bank e di Calculation Agent, mentre ruolo di Paying Agent ed English Account Bank è svolto da BNP Paribas Securities Services. Inoltre, in linea prudenziale, al fine di rispettare i requisiti di eleggibilità anche in scenari di stress di mercato, è stato individuato un Back up Servicer Facilitator. Tale funzione è ricoperta dalla società Zenith Service Spa, che nell’ambito dell’operazione svolge anche il ruolo di Rappresentante degli Obbligazionisti. 40 La società è oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti. 235* Nota Integrativa L’emissione dei titoli è avvenuta il successivo 28 luglio 2016; riportiamo di seguito le caratteristiche dei titoli emessi: • Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 2.100.000.000, a tasso variabile, scadenza 2050, dotati all’emissione di rating A1 da parte di Moody’s e A (low) da parte di DBRS; • Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 1.000.900.000, scadenza 2050, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. La sottoscrizione del titolo Junior ha inoltre permesso la costituzione, all’interno dell’operazione, di una Riserva di Cassa di 31,5 milioni di euro, ancora interamente disponibile alla data di riferimento della presente Nota. L’ammortamento dei titoli non è ancora iniziato e pertanto la situazione degli stessi al 31 dicembre 2016 è la seguente: UBI SPV LEASE 2016 TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN Class A IT0005204463 2.100.000.000 0 2.100.000.000 0,0% Class B IT0005204471 1.000.900.000 0 1.000.900.000 0,0% 3.100.900.000 0 3.100.900.000 0,0% Total Valore Nominale all'emissione Valore Nominale Residuo al 31/12/2016 Valore rimborsato al 31/12/2016 % rimborsata L’operazione UBI Lease 2016 è un’operazione “revolving”: è stato previsto un periodo “rotativo” esteso al massimo fino al mese di maggio 2018, nel quale l’Originator UBI Leasing ha la possibilità di cedere ulteriori finanziamenti alla Società Veicolo, la quale finanzierà l’acquisto tramite gli incassi generati dal portafoglio precedentemente cartolarizzato. Segnaliamo per completezza di informazione che la prima cessione “revolving” è stata perfezionata nel corso del primo trimestre del 2017 (con data di efficacia giuridica 24 gennaio 2017 e data di efficacia economica e contabile 1 gennaio 2017); la cessione ha interessato un portafoglio di ammontare complessivo pari 260 milioni di euro (in termini di debito residuo capitale). Operazione UBI SPV GROUP 2016 Nel corso del secondo trimestre 2016 è stata inoltre avviata la strutturazione di una nuova operazione di cartolarizzazione, avente ad oggetto mutui residenziali ipotecari classificati “in bonis”, finalizzata anch’essa ad emettere titoli stanziabili presso gli Istituti Centrali, in analogia con le altre operazioni di cartolarizzazione attualmente in essere nel Gruppo UBI e sopra descritte. L’operazione, denominata UBI SPV Group 2016, è una cartolarizzazione multi-originator a cui hanno partecipano, in qualità di cedenti, la Capogruppo UBI Banca e sei banche rete del Gruppo: Banco di Brescia, Banca Popolare di Bergamo, Banca Popolare di Ancona, Banca CARIME, Banca Regionale Europea, Banca Popolare Commercio e Industria (queste ultime in seguito fuse per incorporazione in UBI Banca). La società cessionaria è una nuova Società Veicolo, UBI SPV Group 2016 Srl appositamente costituita41. 41 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti. 236* Nota Integrativa Il perfezionamento dell’operazione è avvenuto in due fasi: 1) cessione dei mutui alla Società Veicolo UBI SPV Group 2016 Srl da parte degli Originator, avvenuta in data 30 giugno 2016 (ma con efficacia economica contabile il precedente 13 giugno), per un controvalore complessivo di circa 2,748 miliardi di euro; questa la ripartizione degli attivi ceduti fra i diversi Originator alla data di efficacia contabile: CESSIONI DI ATTIVI A UBI SPV GROUP 2016 – ANNO 2016 (dati in migliaia di euro) cessione del 13/06/2016 CESSIONE TOTALE 2.747.838 DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCO DI BRESCIA 183.985 344.951 DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI BANCA POP. BERGAMO 226.136 883.736 DI CUI UBI BANCA 1.109.030 (*) Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria Secondo quanto previsto dai vigenti principi contabili, tale portafoglio è rimasto contabilmente iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente. 2) emissione dei titoli da parte di UBI SPV Group 2016 Srl, perfezionatesi in data 11 agosto 2016, e contestuale sottoscrizione degli stessi da parte di ciascun Originator, in proporzione al relativo portafoglio ceduto. Si riporta di seguito l’indicazione dei titoli sottoscritti e le relative caratteristiche: • Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 2.085.600.000, a tasso variabile, scadenza 2070, dotati all’emissione di rating A1 da parte di Moody’s e A (low) da parte di DBRS, e sottoscritti pro quota da tutte le Banche Originator partecipanti all’operazione. I titoli Classe A sottoscritti dalle Banche Rete, sono poi stati messi a disposizione della Capogruppo, mediante operazioni di pronti contro termine, con la finalità di essere utilizzati in operazioni di rifinanziamenti con le Banche Centrali. • Titoli di Classe B (Junior Tranches) con scadenza 2070, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione, così ripartiti fra le sette Banche Originator: - Classe B1 sottoscritto da UBI Banca per nominali 113.800.000 euro; - Classe B2 sottoscritto da Banca Popolare di Ancona per nominali 62.700.000 euro; Classe B3 sottoscritto da Banca Popolare Commercio e Industria per nominali 133.900.000 euro; - Classe B4 sottoscritto da Banco di Brescia per nominali 95.400.000 euro; - Classe B5 sottoscritto da Banca Popolare di Bergamo per nominali 244.400.000 euro; - Classe B6 sottoscritto da Banca CARIME per nominali 51.000.000 euro; - Classe B7 sottoscritto da Banca Regionale Europea per nominali 59.100.000 euro. A seguito della fusione per incorporazione in UBI Banca di Banca Popolare Commercio e Industria e di Banca Regionale Europea, i titoli classe B3 e classe B7 sottoscritti da queste ultime sono adesso detenuti nel portafoglio UBI Banca. La sottoscrizione dei titoli Junior da parte degli Originator ha inoltre permesso la costituzione, di una Riserva di Cassa di 83,4 milioni di euro complessivi; tale somma non è stata finora utilizzata ed è interamente nelle disponibilità dell’operazione alla data di riferimento della presente Nota. 237* Nota Integrativa Nella tabella seguente si riporta la situazione dei titoli emessi alla data del 31 dicembre 2016 (dati in unità di euro): UBI SPV GROUP 2016 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI SOTTOSCRITTI DA ISIN Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31/12/2016 Valore Nominale Residuo al 31/12/2016 % Rimborsata Class A Originator pro quota IT0005209967 2.085.600.000 0 2.085.600.000 0% Class B1 UBI IT0005209983 113.800.000 0 113.800.000 0% Class B2 BPA IT0005209975 62.700.000 0 62.700.000 0% Class B3 UBI (quota ex BPCI ) (*) IT0005209991 133.900.000 0 133.900.000 0% Class B4 BBS IT0005210007 95.400.000 0 95.400.000 0% Class B5 BPB IT0005210015 244.400.000 0 244.400.000 0% Class B6 BRM IT0005210130 51.000.000 0 51.000.000 0% Class B7 UBI (quota ex BRE ) (**) IT0005210148 59.100.000 0 59.100.000 0% 2.845.900.000 0 2.845.900.000 0% TOTALE (*) La classe B3 è riferita ai titoli sottoscritti originariamente da Banca Popolare Commercio e Industria, società incorporata da UBI Banca nel 2016. (**) La classe B7 è riferita ai titoli sottoscritti originariamente da Banca Regionale Europea, società incorporata da UBI Banca nel 2016. Segnaliamo che al 31 dicembre 2016 il rating assegnato ai titoli di classe A è immutato rispetto ai livelli attribuiti alla data di emissione. Contestualmente alla cessione dei mutui sono stati sottoscritti anche il Contratto Quadro di Servicing ed i Contratti di Sub-servicing in virtù dei quali UBI Banca, in qualità di Capogruppo, svolge il ruolo di Master Servicer, mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono state demandate ai diversi Originator in qualità di Sub-Servicer, in relazione al rispettivo portafoglio ceduto. Coerentemente con l’impostazione di Gruppo, anche per questa nuova operazione eventuali rapporti passati a sofferenza saranno presi in carico dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo. Segnaliamo per completezza di informazione che a seguito della fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria in UBI Banca, le attività di sub-servicing sui rispettivi portafogli, inizialmente attribuite a questi due soggetti, sono state prese in carico da UBI Banca, grazie agli accordi modificativi sottoscritti in data 17 novembre 2016. Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, per quanto di competenza dell’esercizio 2016, ammonta a 235 mila euro (incluso quanto relativo alle attività di sub-servicing sui portafogli delle due banche incorporate, 238* Nota Integrativa Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria), mentre i compensi percepiti in qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano a 102 mila euro. Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico. Gli incassi complessivamente realizzati nell’ambito dell’attività di servicing ammontano, per l’esercizio 2016, a 161,6 milioni di euro, così distribuiti fra i portafogli dei diversi originator: INCASSI (dati in migliaia di euro) PORTAFOGLIO COMPLESSIVO incassi esercizio 2016 (*) 161.623 DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCO DI BRESCIA 12.225 20.411 DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI BANCA POP. BERGAMO 16.814 50.427 DI CUI UBI BANCA 61.746 (*) Nota: gli incassi del portafoglio ceduto da UBI Banca includono anche gli incassi sui portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria Al momento dell’emissione dei titoli è stata perfezionata anche la restante contrattualistica dell’operazione, in base alla quale UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre il ruolo di Italian Account Bank e di Calculation Agent, mentre ruolo di Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon. Anche per questa operazione, al fine di rispettare i requisiti di eleggibilità anche in scenari di stress di mercato, è stato attribuito alla società Zenith Service Spa, il ruolo di Back up Servicer Facilitator. Per completezza segnaliamo che Zenith Service Spa ricopre anche il ruolo di Rappresentante degli Obbligazionisti. L’operazione UBI SPV Group 2016 è un’operazione “revolving”: è stato previsto un periodo massimo di 36 mesi successivi alla data di emissione dei titoli, nel quale gli Originator possono cedere alla Società Veicolo ulteriori finanziamenti; la Società Veicolo acquisterà tali crediti e ne finanzierà l’acquisto mediante gli incassi generati dai portafogli precedentemente cartolarizzati. Alla data di redazione del presente bilancio non è ancora stata fatta alcuna cessione di portafogli successivi. Tenuto conto del naturale ammortamento dei finanziamenti, il portafoglio complessivamente ceduto dalle Banche Originator – che come già ricordato rimane contabilmente iscritto nei bilanci degli Originator - si attesta, al 31 dicembre 2016, a 2,617 miliardi di euro di debito residuo capitale. Nella tabella sotto riportata si illustra, alla data del 31 dicembre 2016, la composizione per Banca Originator del portafoglio complessivo ceduto ad UBI SPV Group 2016, per tipologia qualitativa dei crediti in base alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale): TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al 31/12/2016 (Debito residuo capitale - in migliaia di euro) Performing loans Arrears loans Collateral Portfolio Defaulted Loans Totale portafoglio UBI SPV Group 2016 PORTAFOGLIO COMPLESSIVO DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI UBI BANCA 2.585.894 172.572 322.737 209.342 837.070 1.044.173 13.876 461 1.566 1.083 2.376 8.390 2.599.770 173.033 324.303 210.425 839.446 1.052.563 17.290 1.503 4.116 1.789 2.839 7.043 2.617.060 174.536 328.419 212.214 842.285 1.059.606 239* Nota Integrativa e secondo il valore di bilancio esposto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale, distinto per tipologia qualitativa dei crediti in base alla classificazione di bilancio dell’originator: TIPOLOGIA DI CREDITI Valore di bilancio al 31/12/2016 (migliaia di euro) Esposizioni non deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate BANCA POPOLARE DI ANCONA BANCA POPOLARE DI BERGAMO UBI BANCA 166.587 288.970 203.515 808.502 984.667 218.011 9.668 41.551 12.874 44.221 109.697 1.609 231 151 163 313 751 15.953 1.282 3.934 1.777 2.192 6.768 921 60 214 0 274 373 2.688.735 177.828 334.820 218.329 855.502 1.102.256 Sofferenze TOTALE Portafoglio Cartolarizzato UBI SPV Group 2016 BANCO DI BRESCIA 2.452.241 Esposizioni scadute deteriorate Inadempienze probabili BANCA CARIME TOTALE Informazioni di natura quantitativa C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni Non si evidenziano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazioni proprie. C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione Non si rilevano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di “terzi”. C.3 Società veicolo per la cartolarizzazione Si segnala la sola operazione di cartolarizzazione legata alla 24-7 Finance, le cui caratteristiche sono ampiamente descritte in precedenza nella parte relativa alle informazioni di natura qualitativa C.4 Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. C.5 Attività di servicer – cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione Come indicato nella parte C.1, l’operazione è stata chiusa nel corso del mese di aprile del 2013. D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione) Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. 240* Nota Integrativa E. Operazioni di cessione A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente Informazioni di natura quantitativa E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero A B Attività finanziar ie valutat e al fair val ue C - A - B - C A 6. 044.731 6. 044.731 - - - - - - - - - x x x x x x x x x - - 3. O. I.C .R. - - - - - - - - - x x x x x x x x x - - - x x x x x x x x x x x - x - x - 4.172. 446 2. Titoli di capital e - - 4.172.446 - - - C - - - B 3.311.444 - - A - - - C - 801. 744 - B - - - A - - 801.744 C - - - B 59. 258 - - A Tota le 59.258 - 3.311.444 C Cr editi v/cl ientela 1. Titoli di debito B. Strument i derivati - B Crediti v/ banc he A. Att ività per cassa 4. Finanziamenti - Att ività finanziarie detenut e sino alla scadenza Attività finanziarie disponibili per l a ve ndita 31.12.2015 Attivit à finanziarie dete nute per la negoziazione 31.12.2016 Forme te cniche/ Por tafoglio - x x - - - - Tot ale 31.12.2016 59.258 - - - - - 3.311. 444 - - 801.744 - - - - - - - - 4.172.446 x di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - - - x Tot ale 31.12.2015 419.262 - - - - - 3.934. 201 - - 1.691.268 - - - - - - - - x 6. 044.731 di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - - x - Legenda: A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio) B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio) C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore) 241* Nota Integrativa E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio Passivit à/Portafoglio att ività A ttività finanziarie detenute per l a negoziazione Attivit à finanziarie valutate al fa ir value At tiv ità finanziarie disponibili per la v endit a At tiv ità finanziarie detenute sino alla scadenza 37.208 - 1.929.298 503. 879 - - 2. 470.385 37.208 - 1.929. 298 503.879 - - 2. 470.385 - - - - - - - 22.053 - 1.421.405 300. 844 - - 1. 744.302 22.053 - 1.421. 405 300.844 - - 1. 744.302 - - - - - - - 1. Debiti verso client ela a) a fronte di attività rilevate per inter o b) a f ronte di attività r ilevate parzia lmente 2. Debiti verso banche a) a fronte di attività rilevate per inter o b) a f ronte di attività r ilevate parzia lmente Crediti v/ banche Crediti v /clientela Totale Totale 31.12.2016 59.261 - 3.350.703 804. 723 - - 4. 214.687 Totale 31.12.2015 419.320 - 3.941.281 1.743. 109 - - 6. 103.710 242* Nota Integrativa E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value Forme tecniche/Portafoglio Attivit à finanziarie detenut e per la neg oziazione Attivit à finanziarie valutat e al fair value At tiv ità finanziarie disponibili per la ve ndita A B A B A B Attività finanziar ie det enute sino alla scadenza ( fair v alue) A Cr editi verso banche ( fair value) B A B Crediti verso clientela (fair value) Totale A B 31.12.2016 4.179. 073 Totale 31.12.2015 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 59. 258 - - - 3.311.444 - - - - - - 2. Titoli di capitale - - - - - - X X X X X X - - 3. O.I.C.R. - - - - - - X X X X X X - - 4. Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - - B. Strumenti der ivati - - X X X X X X X X X X - 59.258 - - - 3.311.444 - 808.371 - - - - - 4.179.073 1. Debiti verso clientela 37. 208 - - - 1.9 29.298 - 5 03. 879 - - - - - 2.470.385 5. 957.722 2. Debiti verso banche 22. 053 - - - 1.4 21.405 - 3 00. 844 - - - - - 1.744.302 145. 988 59.261 - - - 3.350.703 - 804.723 - - - - - 4.214.687 Totale attività 8 08. 371 6.095. 650 6.095.650 C. P assività associate Totale passività valore netto 31.12.2016 (3) - - - (39.259) - 3.648 - - - - - ( 35.614) valore netto 31.12.2015 (58) - - - ( 7.080) - (922) - - - - - X Legenda: A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio) B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio) B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento Non si rilevano attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento. 243* Nota Integrativa 6.103.710 X (8.060) E.4 Operazioni di covered bond Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 15 miliardi – “Programma Residenziale” Gli Obiettivi Nell’esercizio 2008 il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha deliberato di procedere nella realizzazione di un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite strutturato, finalizzato al beneficio in termini di funding contestualmente al contenimento del costo della raccolta. In particolare, il Consiglio di Gestione ha: • individuato gli obiettivi del programma; • individuato la struttura base di un’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite alla luce della normativa, enucleando ed esaminando i principali elementi, tra cui il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test; • valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti collegati di natura organizzativa, informatica e contabile. Tali adeguamenti sono stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi anche sulle singole banche partecipanti. Nella predisposizione delle relative procedure si è altresì tenuto conto dei requisiti fissati dalla normativa emanata dalla Banca d’Italia; • valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite; • valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo al fine di verificare che i documenti contrattuali dell’operazione contenessero clausole atte ad assicurare un regolare ed efficiente svolgimento delle proprie funzioni da parte della società veicolo stessa; • valutato i profili giuridici, attraverso un’approfondita disamina delle strutture e degli schemi contrattuali impiegati, con particolare attenzione alle caratteristiche della garanzia prestata dalla società veicolo e al complesso dei rapporti intercorrenti tra la banca emittente, le banche cedenti e la società veicolo. Gli obiettivi del programma consistono principalmente: - nella raccolta istituzionale a lungo termine con costi maggiormente competitivi rispetto alla raccolta effettuata con strumenti alternativi quali i programmi EMTN o le operazioni di cartolarizzazione; -nell’accesso, tramite le emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite, a tipologie di investitori specializzati che attualmente non investono negli altri strumenti di raccolta utilizzati e utilizzabili dal Gruppo UBI Banca. La struttura La struttura base dell’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite prevede che vengano realizzate le seguenti attività: • Una banca (la Banca Cedente o Originator) trasferisce un insieme di asset aventi determinate caratteristiche ad un veicolo, formando un patrimonio segregato (cover pool); tale patrimonio, in virtù dei vigenti principi contabili internazionali, non viene però cancellato dal bilancio della banca cedente. • La stessa banca cedente (qui come Banca Finanziatrice) eroga al veicolo un prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento del prezzo di acquisto degli asset da parte del veicolo. • La banca (la Banca Emittente) emette obbligazioni bancarie garantite supportate da una garanzia primaria, non condizionata e irrevocabile emessa dalla società veicolo ad esclusivo 244* Nota Integrativa beneficio degli investitori detentori delle obbligazioni bancarie garantite e delle controparti di hedging coinvolte nella transazione. La garanzia è supportata da tutti gli asset ceduti al veicolo e che fanno parte del cover pool. Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato un programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (di seguito anche OBG o “covered bond”) da dieci miliardi di euro di emissioni, massimale che nell’esercizio 2014 è stato aumentato a quindici miliardi di euro. La struttura che è stata adottata prevede peraltro che i portafogli che costituiscono il patrimonio separato della Società Veicolo siano ceduti da più Banche Originator (le Banche Cedenti) . A tal fine è stata costituita, ai sensi della legge 130/1999, un’apposita Società Veicolo, UBI Finance s.r.l., partecipata al 60% da UBI Banca42, che in qualità di garante delle emissioni fatte da UBI Banca ha assunto un portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduti dalle banche rete del Gruppo, partecipanti al programma sia come Banche Originator, che come Banche Finanziatrici. Ad esse nell’esercizio 2013 si è aggiunta come Banca Cedente e Finanziatrice anche UBI Banca, che in qualità di Capogruppo, riveste inoltre il ruolo di Master Servicer , Calculation Agent e Cash Manager dell’operazione. UBI Banca ha poi delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-Servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator (con esclusione della gestione dei portafogli di propria pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo). Il ruolo di Account Bank e Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon (Luxembourg) S.A., mentre il Rappresentante degli Obbligazionisti è BNY Mellon Corporate Trustee Services Limited. Il ruolo di Asset Monitor, esplicitamente previsto dalla normativa per questo tipo di operazioni, è svolto da BDO Italia S.p.A. Il Programma da 15 miliardi è inoltre valutato da parte di due agenzie di rating: Moody’s, presente fin dalla prima emissione nell’ambito del programma, e DBRS, che ha sostituito Fitch nel corso dell’ultimo trimestre del 2015. Si riporta di seguito una sintesi delle principali caratteristiche della struttura del Programma Covered Bond di UBI Banca: Coupon (fisso) annuale Asset Monitor OBG Accensione Prestito Obbligazionario Interessi Prestito Obbligazionario Investitori OBG Raccolta da Emissione Covered Bonds Garanzia Interessi sul Finanziamento Subordinato UBI Finance SRL Sellers Sellers SPE Euribor + spread variabile LIABILITY SWAPS Coupon (fisso) Accensione Finanziamento Subordinato Portafoglio mutui Interessi sul portafoglio mutui 42 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti. 245* Nota Integrativa A). Obbligazioni Bancarie Garantite. UBI Banca emette obbligazioni bancarie garantite a valere sul Programma; B). Prestito Obbligazionario. Per permettere la retrocessione alle Banche Originator del funding raccolto sui mercati istituzionali con l’emissione dei Covered Bond, è previsto che le Banche Cedenti abbiano la facoltà di emettere, nei limiti della propria quota di partecipazione al Programma, prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca. Tali prestiti obbligazionari avranno la medesima scadenza delle Obbligazioni Bancarie Garantite e remunerazione stabilita secondo le politiche di funding aziendale. C). Finanziamento Subordinato. Le Banche Cedenti, per finanziare l’acquisto dei mutui da parte della Società Veicolo, erogano a quest’ultima dei prestiti subordinati; la remunerazione di tali finanziamenti subordinati è calcolata come “Premium” ovvero “Extra-spread” che sarà dato dall’ammontare degli interessi incassati che rimane nei conti della Società Veicolo una volta dedotti gli importi previsti come prioritari nella cascata dei pagamenti, relativi ad esempio ai costi sostenuti dal veicolo, ai pagamenti alle controparti swap ed agli accantonamenti al “reserve account”. D). Swap a copertura di rischio di tasso. Qualora l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite sia a tasso fisso, UBI Banca può provvedere ad effettuare la copertura del rischio tasso con la stipula di uno swap con controparti di mercato trasformando la sua esposizione a tasso variabile. Tale swap è al di fuori del perimetro del Programma e la sua eventuale stipula viene decisa in ottica di gestione del rischio tasso in sede di ALM della Capogruppo. E). Liability swap: Ad ogni emissione di Covered Bond a tasso fisso inoltre viene stipulato un contratto di liability swap tra UBI Banca e UBI Finance, finalizzato a proteggere dal rischio di tasso, che potrebbe interessare i flussi ricevuti dalla Società Veicolo e quanto dovuto dalla stessa Società Veicolo agli investitori (cedole a tasso fisso sulle obbligazioni bancarie garantite) nel caso in cui si verifichi un evento di default di UBI Banca e la Società Veicolo debba intervenire per pagare le cedole agli investitori. Il notional amount dei liability swap deve essere pari al livello necessario a garantire la copertura del rischio di tasso correlata alla quota di rendimento a tasso variabile dei portafogli sottostanti il patrimonio separato di UBI Finance, tenuto conto che la componente di portafoglio mutui a tasso fisso costituisce di per sé una parziale copertura naturale rispetto alle obbligazioni bancarie garantite a tasso fisso. La percentuale di copertura richiesta dalle Agenzie di Rating tramite il liability swap è pari al 70% dei Covered Bond (a tasso fisso) emessi. La struttura dei liability swap prevede lo scambio di flussi tra UBI Banca e la Società Veicolo solo al verificarsi di un evento di default di UBI Banca oppure al momento dell’assegnazione dello swap da UBI Banca ad altra controparte eligible. Per completezza segnaliamo che il Liability swap, comporta per UBI Banca degli obblighi di marginazione; in un’ottica di diversificazione del rischio di controparte, il ruolo di Account bank per tale marginazione è stato attribuito a BNP Paribas Securities Services. F). Conti correnti. il Programma prevede un’articolata struttura di conti correnti sui quali sono appoggiati i flussi finanziari dell’operazione. Al riguardo sono aperti una serie di conti intestati alla Società Veicolo per ciascuna Banca Cedente ed in particolare: Collection Account presso UBI Banca collegati a ciascuna Banca Cedente sui quali verranno accreditate le somme incassate, per interesse e capitale, sul portafogli di pertinenza di ciascun Originator, e - ove applicabile- degli altri asset ceduti alla Società Veicolo nel contesto del Programma (cd. Eligible Assets e Top-Up Assets); Interest Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente sul quale vengono trasferiti, con cadenza giornaliera, tutti gli importi in linea 246* Nota Integrativa interessi accreditati sui Collection Account, nonché tutti gli importi pagati alla Società Veicolo dalle Controparti dei Contratti di Swap. Principal Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente, sul quale saranno trasferiti giornalmente tutti gli importi in linea capitale accreditati sui Collection Account; un Reserve Fund Account, presso Bank of New York Mellon, London Branch sul quale vengono accreditati mensilmente i ratei di interesse maturati sulle obbligazioni bancarie garantite emesse, a garanzia del pagamento delle cedole in corso. un Expense Account, sul quale vengono versate mensilmente, a valere sui fondi disponibili in linea interessi e proporzionalmente alla quota di partecipazione al Programma di ogni Banca Cedente, le somme necessarie per le spese della Società Veicolo. I Test di Efficacia. Su base mensile vengono eseguiti i Test di Efficacia, sia a livello complessivo che separatamente in relazione ai portafogli ceduti da ciascun Originator, per determinare la tenuta finanziaria del portafoglio di ciascuna banca. Come previsto dalla normativa, essendo il Programma multioriginator, caratterizzato da una cross-collateralization dei portafogli delle Banche Cedenti, l’unico test valido per gli Investitori è il test di tenuta del portafoglio calcolato a livello complessivo, mentre i test calcolati a livello di singolo portafoglio servono per determinare la tenuta del portafoglio di pertinenza di ciascun cedente ai fini della cross-collateralization fra le diverse banche cedenti. In particolare: il Nominal Value Test verifica se il Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto è maggiore del Valore Nominale delle obbligazioni bancarie garantite emesse; al fine di assicurare un adeguato livello di overcollateralization nel portafoglio, è disposto che mentre le obbligazioni sono considerate al loro valore nominale, i crediti in portafoglio sono ponderati con riferimento al valore della relativa garanzia e l’importo complessivo è ulteriormente ridotto di una c.d. Asset Percentage. Il calcolo del Nominal Value Test può inoltre tener conto, a seconda delle situazioni, di potenziali rischi aggiuntivi, quali ad esempio il rischio di compensazione (c.d. “rischio di set-off”) o il “rischio di commingling”.43 il Net Present Value Test verifica se il valore attuale dei crediti rimanenti nel portafoglio è maggiore del valore attuale delle obbligazioni bancarie garantite emesse; l’Interest Cover Test verifica, in un’ottica a 12 mesi, se gli interessi incassati e giacenti sui conti e i flussi di interessi da incassare, al netto dei costi del veicolo, sono maggiori degli interessi da riconoscere ai titolari delle obbligazioni bancarie garantite; l’Amortisation Test (segue logiche analoghe al Nominal Value Test, ma viene fatto soltanto qualora UBI Banca dovesse subire un downgrade da parte delle Agenzie di Rating); il Top-up Assets Test verifica se, prima del default di UBI Banca, l’ammontare complessivo degli attivi integrativi e della liquidità non sia superiore al 15% del Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto, in conformità a quanto previsto dal Decreto MEF e dalle Istruzioni di Banca d’Italia. Qualora tutti i test44 siano contemporaneamente rispettati, la Società Veicolo può procedere al pagamento di tutti gli attori del processo, ivi comprese le Banche Originator in qualità di 43 Il calcolo del rischio di commingling può essere richiesto in determinate situazioni o in base alle metodologie applicate dalle società di Rating che valutano il programma. E’ una fattispecie correlata al ruolo di Account Bank svolto dalla Capogruppo e rappresenta il rischio che si verifichi - in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV dal Gruppo UBI ad una società terza - il mancato trasferimento immediato su tali nuovi conti delle somme incassate dal Servicer. 44 Il calcolo dei primi tre Test sopra indicati è coerente con quanto richiesto dalle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia 285/2013) in tema di parziale ponderazione delle posizioni a garanzia che dovessero superare le soglie di Loan to Value previste (80% mutui residenziali e 60% mutui commerciali). Vedi infra Rischio Garanzie Immobiliare. 247* Nota Integrativa prestatrici del Finanziamento Subordinato, secondo l’ordine di priorità indicato nella “cascata dei pagamenti”. Diversamente, qualora i test non siano rispettati, la documentazione contrattuale prevede a carico del Gruppo UBI Banca un obbligo di integrazione della collateralization del portafoglio attraverso la cessione di nuovi mutui, ovvero di attivi integrativi. Il mancato rispetto dei test, una volta trascorso il termine concesso al Gruppo per procedere all’integrazione, comporta il verificarsi di un inadempimento dell’emittente (Issuer Event of Default) con conseguente azionamento della garanzia rilasciata da UBI Finance; in tal caso le Banche Originator riceverebbero i pagamenti a valere sul Finanziamento Subordinato solo dopo l’avvenuto rimborso delle obbligazioni bancarie garantite da parte della Società Veicolo, e nei limiti dei fondi residui. Come previsto dalla normativa in materia, l’Asset Monitor verifica con cadenza trimestrale la correttezza ed accuratezza dei calcoli svolti dal Calculation Agent UBI Banca per la determinazione dei Test di efficacia. Gli adeguamenti organizzativi e le procedure di controllo Il sistema organizzativo attualmente adottato nel Gruppo UBI per la strutturazione e gestione dei Programmi di obbligazioni bancarie garantite è il risultato di una generale revisione organizzativa attuata nell’esercizio 2013 come frutto della evoluzione dei processi di emissione e gestione sperimentati nel corso dei primi anni di vita del Programma. Si distinguono, in tale sistema, due ambiti di attività: 1) il primo ambito riguarda le attività necessarie per l’allestimento del Programma, che vengono attuate una tantum nella fase propedeutica all’emissione dei titoli, di cui si fornisce di seguito una descrizione sintetica: le ipotesi di strutturazione di un nuovo Programma vengono valutate dai competenti Comitati interni di UBI Banca ed approvate nelle loro linee di indirizzo dal Consiglio di Gestione; segue l’individuazione dei soggetti esterni che dovranno assistere la Capogruppo nella strutturazione e l’emissione del Programma (Studi Legali, Arranger, Asset Monitor, Agenzie di Rating); la definizione degli asset che dovranno far parte del portafoglio e la definizione della contrattualistica relativa all’operazione da parte di strutture interne ed esterne alla banca. Successivamente si procede a: la costituzione della Società Veicolo e le attività necessarie alla cessione degli attivi al veicolo ed alla corretta segregazione patrimoniale del portafoglio a garanzia; l’attribuzione del Rating al Programma, inclusa la site visit da parte delle Agenzie di Rating; la presentazione della Relazione di Compliance del Programma. 2) il secondo ambito riguarda invece le attività ricorrenti per la gestione, monitoraggio e controllo, che sono organizzate nei quattro macro processi che si descrivono di seguito: A. Pianificazione annuale: la definizione delle emissioni di covered bond da effettuarsi nell’anno viene fatta dalle competenti strutture di UBI Banca nell’ambito della più generale definizione delle modalità di copertura delle esigenze di liquidità, sulla base degli indirizzi strategici e con gli obiettivi di crescita e di rischio espressi dai competenti Organi Aziendali. Alla definizione del planning annuale sulle emissioni segue la fase di analisi annuale volta a definire l’ammontare del collateral che il Gruppo dovrà essere in grado prospetticamente di assicurare per garantire le emissioni in essere e quelle future previste. Il Consiglio di Gestione della Capogruppo, previa verifica da parte dei competenti Comitati interni, è quindi chiamato a deliberare annualmente in merito a: Cessioni di nuovi mutui da parte delle Banche Originator partecipanti al Programma ed eventuali riacquisti; Nuove emissioni di covered bond. B. Cessioni periodiche di attivi alla Società Veicolo: in base alle linee guida definite come da punto precedente, vengono identificati in dettaglio i portafogli di attivi da cedere. Le competenti strutture della Capogruppo, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger ove necessario, predispongono quindi la documentazione contrattuale, effettuano i controlli preventivi e 248* Nota Integrativa procedono agli adempimenti tecnici necessari per la segregazione e corretta gestione dei portafogli da parte dei Servicer e Sub-Servicer. Le Banche Originator inoltre, provvedono ad integrare i Finanziamenti Subordinati per quanto necessario in relazione all’ammontare dei nuovi portafogli ceduti. C. Emissione di nuove obbligazioni bancarie garantite: nell’ambito delle emissioni pianificate secondo quanto descritto ai punti precedenti, le competenti strutture di UBI Banca definiscono le caratteristiche dell’ emissione e costituiscono il Sindacato di Banche dealers partecipanti all’emissione; quindi si dà l’avvio all’emissione con raccolte degli ordini dagli investitori istituzionali al termine della quale vengono formalizzati quantità e prezzo di emissione. A seguire si predispone, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger, la documentazione legale che sarà oggetto di firma fra le parti entro la valuta di decorrenza dell’emissione. D. Gestione on going del Programma di emissione: questo macro processo regola le attività necessarie alla gestione nel quotidiano dei portafogli ceduti alla SPV, al regolamento dei flussi finanziari, all’espletamento dei controlli previsti dalla normativa ed alla produzione dell’informativa obbligatoria e per i mercati45. Questi i principali sottoprocessi, attuati dalle competenti strutture della Capogruppo (che agisce in qualità di Master Servicer, Calculation Agent e Cash Manager del Programma), o delle Banche Rete (in qualità di Sub-Servicer): Regolamento giornaliero dei flussi finanziari rivenienti dal portafoglio a garanzia; Determinazione mensile dei Test di Efficacia; Determinazione della cascata dei pagamenti mensile e gestione della liquidità; Produzione dell’informativa periodica alle varie controparti, agli investitori (nel rispetto dei requisiti di disclosure richiesti dalla normativa di vigilanza ai fini del trattamento prudenziale delle OBG) ed alle Agenzie di Rating; Regolamento delle cedole delle emissioni in essere (con cadenza annuale o infra-annuale a seconda dell’emissione); Determinazione (con cadenza semestrale) dei controlli previsti dalla normativa per monitorare i requisiti atti a garantire la qualità e l’integrità degli attivi ceduti a garanzia e valutazione dell’eventuale riacquisto di attivi non più eligible. I regolamenti e le normative interne di Gruppo disciplinano in dettaglio gli attori e le singole attività dei processi sopra delineati. I rischi connessi con l’operazione: Nel corso degli esercizi 2012 e 2013 la Banca ha provveduto ad una revisione dell’analisi dei rischi individuati in sede di approvazione del Programma nel giugno 2008, e ha elaborato una nuova mappatura degli stessi; con cadenza annuale, successivamente, la Banca procede ad una verifica ed aggiornamento dell’analisi dei rischi, in considerazione anche dell’evoluzione normativa in materia. L’elenco di rischi qui di seguito individuati è derivato dell’attuale framework regolamentare (comunitario ed italiano) e fa riferimento alle attuali metodologie delle agenzie di rating. Le diverse tipologie di rischio sono ricondotte alle 4 seguenti macro categorie: Rischio downgrade di UBI Banca, che comprende il rischio relativo ai contratti swap in cui UBI Banca è controparte ed il rischio relativo alle attività di Account Bank svolte da UBI Banca, in quanto in entrambi i casi un eventuale downgrade potrebbe comportare per UBI Banca la perdita della qualità di controparte “eligible” nei ruoli sopra indicati. In particolare, per quanto riguarda il ruolo di Account Bank, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate 45 In merito, ricordiamo che le recenti modifiche delle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia 285/2013 citata) hanno esteso i compiti di controllo, oltre che alle competenti strutture interne di Controllo Rischi dell’Emittente, anche all’Asset Monitor, in termini di verifica della completezza, veridicità e correttezza delle informazioni messe a disposizione degli investitori e di rispetto dei limiti di Loan to Value alla cessione e all’atto dell’aggiornamento dei valori immobiliari (vedi infra Rischi Garanzie Immobiliari). 249* Nota Integrativa rappresenta il c.d. “commingling risk” di cui si tiene conto, secondo quanto indicato, in sede di calcolo dei Test Normativi. Rischio legato ai mutui sottostanti (Collateral): L’emissione di obbligazioni bancarie garantite poggia le basi del suo rating sul credit enhancement fornito dal portafoglio di mutui ceduto a garanzia alla Società Veicolo. I criteri delle agenzie di rating prevedono infatti che l’ammontare del portafoglio mutui a garanzia si mantenga su livelli più alti rispetto al valore delle obbligazioni emesse (c.d. over collateralization). Una diminuzione del livello di over collateralization porterebbe in primis a un downgrade dell’operazione e, nei casi più gravi, al default dell’emittente, nel caso non fosse garantito il livello minimo previsto contrattualmente e/o non fossero superati i test regolamentari. Per fronteggiare questi rischi sono previsti diversi meccanismi all’interno del Programma, quali: il Nominal Value Test e vari gradi di over-collateralisation, che mirano ad assicurare che la Società Veicolo sia in grado di garantire integralmente le obbligazioni bancarie garantite emesse anche a fronte di alcuni default sugli asset sottostanti; la possibilità di apportare denaro liquido a garanzia delle emissioni (nei limiti del 15% dell’importo complessivo degli attivi detenuti dalla Società Veicolo); la possibilità di inserire nel Portafoglio anche asset con rating più elevato; infine, per quanto riguarda il rimborso del capitale a scadenza da parte della Società Veicolo (in caso di default di UBI Banca), è stata prevista la possibilità di estendere la scadenza delle obbligazioni bancarie garantite di un anno (c.d. soft bullet maturity). In ogni caso è previsto che, con cadenza periodica, le strutture preposte di UBI Banca procedano alla verifica dell’adeguata disponibilità di mutui negli attivi delle banche del Gruppo per garantire la dovuta overcollateralisation a fronte delle obbligazioni bancarie garantite già emesse e di quelle che saranno emesse negli anni a venire. Rischi connessi con la gestione del Programma nel continuo: il Programma coinvolge alcuni soggetti terzi (l’Asset Monitor, i Bank Account Providers, i Trustees, eventuali Swap Providers), per ciascuno dei quali sussiste il rischio che possa divenire inadempiente; al fine di limitare tale rischio sono state previste regole di sostituzione delle controparti al ricorrere di determinati eventi. Il Programma richiede poi una gestione nel continuo di tematiche quali l’attività di servicing, l’attività di investimento, la gestione degli eventuali contratti swap, il calcolo dei test regolamentari e la produzione di reportistica. L’adozione del modello organizzativo di cui si è dato conto nelle pagine precedenti ha permesso un ulteriore miglioramento nella gestione dei processi e dei rischi operativi correlati ed ha incrementato i punti di presidio e controllo grazie ad una più dettagliata attribuzione di responsabilità formalizzate sulle competenti strutture di Capogruppo. Rischi legali, fra i quali si segnala, per la particolare struttura multi-originator del Programma UBI Banca, il Rischio di cross-collateralization: la partecipazione al Programma di più Banche Originator fa sì infatti che tutte le Banche Cedenti concorrano, pari passu tra loro, quali creditori subordinati della Società Veicolo e, soprattutto, assumano l’obbligo di ripristinare il portafoglio ai livelli previsti dai test in caso di violazione degli stessi, anche qualora la violazione non sia dovuta ad asset di propria pertinenza. Per mitigare tale rischio, la documentazione contrattuale prevede che, qualora la Banca Cedente tenuta a reintegrare gli attivi non adempia a tale obbligo, sarà tenuta, in suo luogo, in prima istanza la Capogruppo ad integrare il portafoglio fino al raggiungimento del livello di over-collateralization richiesto, mentre le altre Banche Cedenti si troveranno a dover integrare il portafoglio solo qualora anche la Capogruppo non vi provveda. In sede di Relazione al Programma 2015, tenuto conto anche delle evoluzioni normative intercorse, sono state formalizzate le due ulteriori categorie di rischio di seguito descritte: Rischi Fiscali, a loro volta suddivisi in due sottocategorie: a) impatti fiscali da cessione di asset: la legge istitutiva delle Obbligazioni Bancarie Garantite (L.130/1999, art. 7 bis) sancisce che le cessioni di asset alla Società Veicolo si considerano come non effettuate dal punto di vista fiscale laddove si verifichi, fra le altre, la condizione dell’identità fra il prezzo di cessione e l’ultimo valore di iscrizione degli attivi ceduti nel bilancio della Banca Cedente. Dal momento che le cessioni di attivi hanno luogo generalmente in un momento successivo alla data di riferimento dell’ultimo bilancio approvato delle Banche Cedenti, si è adottata l’interpretazione prevalente secondo cui, per la determinazione del prezzo di cessione, occorre riferirsi al valore di bilancio, ridotto delle quote capitale medio tempore incassate ed 250* Nota Integrativa aumentato dei ratei di interessi maturati alla data di cessione, per tener conto della naturale dinamica finanziaria degli asset ceduti46. b) IVA sulle commissioni di servicing: secondo una prima posizione assunta, in talune occasioni, da parte dell’Agenzia delle Entrate, le commissioni per la gestione e l’incasso dei crediti (diversi dai crediti a sofferenza) corrisposte dalla Società Veicolo alla Banca Cedente che agisce in qualità di Servicer o Sub-Servicer del Programma di Covered Bond, dovrebbero essere assoggettate ad IVA con aliquota ordinaria anziché esenti IVA. Tale interpretazione prendeva le mosse da una sentenza della Corte di Giustizia Europea secondo la quale l’attività di gestione ed incasso crediti si qualificherebbe in generale come “attività di recupero crediti” , e come tale imponibile IVA, a prescindere dal fatto che i crediti gestiti siano a sofferenza o meno, ed ha dato origine ad alcune contestazioni in capo al Gruppo UBI così come ad altri primari gruppi bancari che utilizzano i medesimi strumenti con analoghe strutture. Il Gruppo UBI, nella piena convinzione della correttezza del proprio operato, ha proposto ricorso avverso gli avvisi di accertamento in merito pervenuti. Nelle more dei giudizi pendenti, il 17 novembre 2016 l’Agenzia delle Entrate ha emanato la risoluzione n. 106/E con cui, a fronte di una richiesta di consulenza giuridica presentata dall’ABI, ha riconosciuto come esenti da IVA le commissioni per la gestione e l’incasso dei crediti (diversi dai crediti in sofferenza) corrisposte dalla Società Veicolo alla Banca Cedente che agisce in qualità di Servicer o Sub-Servicer. In virtù di tale documento di prassi, quindi, il Gruppo UBI sta procedendo ad indirizzare, ai competenti rami dell’Agenzia delle Entrate, apposite istanze di annullamento in autotutela dei provvedimenti impositivi oggetto dei contenziosi in essere. Rischio Garanzie Immobiliari: come previsto normativamente, la banca provvede all’aggiornamento su base semestrale del valore dei beni a garanzia degli asset ceduti. Il rischio in esame risiede nel possibile decremento del valore delle garanzie, che può portare ad una esclusione totale o parziale del finanziamento dal calcolo dei Test. Il valore aggiornato delle garanzie determina infatti il calcolo del Loan to Value corrente (debito residuo in essere rapportato al valore corrente della garanzia) e qualora tale indicatore superi la soglia dell’80%, la parte di finanziamento eccedente tale soglia non può essere ammessa nel calcolo dei Test. Inoltre, nel caso in cui il rapporto fra valore aggiornato della garanzia e quello della perizia immobiliare più recente sia inferiore al 70%, il finanziamento deve essere escluso totalmente dal calcolo dei Test, a meno che non venga effettuata una nuova perizia tecnica entro tre mesi. In merito si segnala che, oltre ai controlli periodici attribuiti normativamente all’Asset Monitor, le strutture di Controllo di Rischi del Gruppo UBI procedono ad una verifica con cadenza mensile dei valori di Loan to Value, ed i processi organizzativi prevedono che le situazioni anomale rilevate vengano tempestivamente segnalate alle strutture competenti per attuare i necessari interventi correttivi. Il progetto di fusione “Banca Unica” e le modifiche al Programma. Il progetto di Fusione in “Banca Unica”, più ampiamente rappresentato nelle altre sezioni del presente bilancio, comporterà alcune modifiche alla struttura attualmente in essere del Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite, come sopra descritta. In particolare, si prevede che al termine del processo di Fusione, continueranno a far parte del Programma in qualità di Banche Cedenti e Finanziatori Subordinati, soltanto due soggetti, UBI Banca e IW Bank. Inoltre UBI Banca continuerà a svolgere il ruolo di Master Servicer e IW Bank di Sub-Servicer ai sensi del Contratto Quadro di Servicing. Pertanto UBI Banca continuerà a svolgere l’attività di gestione, amministrazione e riscossione dei Crediti inclusi nel portafoglio UBI Banca (come risultante dall’incorporazione dei portafogli ceduti da ciascuna delle Banche Rete Incorporate in seguito alla relativa fusione) e IW Bank continuerà a svolgere tali attività in virtù della delega conferita dal Master Servicer ai sensi del Contratto Quadro di Servicing in relazione ai portafogli ceduti dalla stessa banca. In data 15 novembre 2016, preventivamente al perfezionamento della prima fase del progetto Banca Unica, sono state sottoscritte le modifiche contrattuali necessarie - per quanto riguarda i portafogli afferenti alle prime due banche oggetto di fusione, Banca Popolare Commercio e Industria e Banca Regionale Europea - a garantire la continuità nella gestione delle attività di Servicing, oltre a quanto necessario per regolare i rapporti ed i flussi finanziari fra le Banche Cedenti (anche nel ruolo di Finanziatori Subordinati) e la Società Veicolo e la produzione dell’informativa periodica obbligatoria. 46 Cfr. Disposizioni di Vigilanza delle Banche – Circ. 285/2013 – Parte Terza – Cap. 3 251* Nota Integrativa Analoghi interventi saranno presi preliminarmente al perfezionamento della seconda fase del progetto di Fusione per le banche interessate. L’evoluzione del Programma Residenziale di Covered Bond UBI Banca Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato il programma da dieci miliardi di emissioni di obbligazioni bancarie garantite nel luglio 2008 effettuando le prime cessioni di mutui da parte di due banche del Gruppo, Banco di Brescia e Banca Regionale Europea, per un valore complessivo, a tale data, di 2 miliardi di euro. Successivamente, nel corso degli esercizi 2008 – 2010, tutte le banche rete del Gruppo sono entrate a far parte del programma cedendo progressivamente quote dei propri attivi; ulteriori cessioni di attivi sono state poi concluse in ciascuno degli esercizi successivi. In particolare, per quanto riguarda l’esercizio 2016, segnaliamo che in data 29 aprile 2016, con efficacia contabile ed economica dal successivo 1 maggio, è stata perfezionata una nuova cessione di attivi, per un ammontare di 1.358 milioni di euro complessivi. . Questa la ripartizione degli attivi ceduti fra le Banche Originator: CESSIONI DI ATTIVI A UBI FINANCE – ANNO 2016 (dati in miglia ia di euro) CESSIONE TOTALE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. DI CUI BANCA POP. BERGAMO ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONI CA DI CUI IW BANK cessione del 01/05/2016 1.358.217 329.746 369.599 149.034 509.838 - - - totale cessioni 2016 1.358.217 329.746 369.599 149.034 509.838 - - - Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogli ceduti dalle società i ncorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Com mercio e Industria per rispettivi 172,5 mil ioni e 337, 3 milioni di euro. Alla data del 31 dicembre 2016 il portafoglio di mutui ceduto a garanzia delle emissioni, che contabilmente è rimasto iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava a 14,069 miliardi di euro complessivi in termini di debito residuo capitale. La tabella seguente espone, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31 dicembre 2016, secondo la classificazione utilizzata nella documentazione dell’operazione OBG: TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al 31/12/2016 (Debito resi duo capital e - in migliaia di euro) PORTAFOGLIO COMPLESSIVO DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA PO P. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK Performing loans 12.292.397 2.241. 389 3.103. 021 1. 155.060 4.701.350 751. 794 184. 616 155.167 Arrears loans 1.148.525 320. 393 144. 616 74.623 497.450 48. 066 27. 892 35.485 Collateral Portfolio 13.440.922 2.561.782 3. 247.637 1.229. 683 5. 198.800 799.860 212.508 190. 652 628.244 116. 369 123. 627 43.649 265.174 54. 086 14. 308 11.031 14.069.166 2.678.151 3. 371.264 1.273. 332 5. 463.974 853.946 226.816 201. 683 Defa ulted Loans Totale portafoglio UBI Finance Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogl i ceduti dalle soci età i ncorporate Banca Regionlae Europea e Banca Popolare Commercio ed Industria 252* Nota Integrativa Nel corso dell’esercizio 2016 tale portafoglio ha generato incassi complessivi per 2,045 miliardi di euro, così ripartiti fra i portafogli dei diversi Originator: INCASSI (dati in migliaia di euro ) PORTAFOGLIO COMPLESSIVO incassi esercizio 2016 2.045.162 DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA DI CUI BANCA POP. POP. ANCONA BERGAMO 368.802 500.597 DI CUI UBI BANCA 215.200 DI CUI BANCA CARIME 742.904 DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA 15 1.868 DI CUI IW BANK 33.823 31.968 Nota: gli incassi del portafogli o ceduto da UBI Banca i ncludono anche gli incassi sui portafogli ceduti dalle società incor porate Banca Regionale Eur opea e Banca Popolare Com mercio ed Industria Nell’ambito del plafond di emissioni previste dal Programma, che come già ricordato è stato innalzato dai dieci miliardi iniziali a quindici miliardi, UBI Banca ha emesso Obbligazioni bancarie garantite per complessivi 11,125 miliardi di euro (titoli in essere al 31 dicembre 2016); nella tabella seguente si riportano le caratteristiche delle singole emissioni: Data di emissione Data di scadenza UBI BANCA 4,000% CB due 16/12/2019 16/12/2009 16 /12/2019 1.000.000 .000 IT0004 599491 UBI BANCA TV CB due 30/04/202 2 30/04/2010 30 /04/2022 125.000 .004 4 IT0004 619109 UBI BANCA 3,375% CB due 15/09/2017 15/09/2010 15 /09/2017 1.000.000 .000 Investitori istituzionali 6 IT0004 682305 UBI BANCA 5,250% CB due 28/01/2021 28/01/2011 28 /01/2021 1.000.000 .000 Investitori istituzionali 12 IT0004 966195 UBI BANCA 3,125% CB due 14/10/2020 14/10/2013 14 /10/2020 1.500.000 .000 Investitori istituzionali 14 IT0004 992878 UBI BANCA 3,125% CB due 05/02/2024 05/02/2014 05 /02/2024 1.000.000 .000 Investitori istituzionali N. serie (*) ISIN 2 IT0004 558794 3 Denominazione Capita le (**) Me rcato Investitori istituzionali privata - BEI 17 IT0005 067076 UBI BANCA 1,25% CB due 0 7/02/2025 07/11/2014 07 /02/2025 1.000.000 .000 Investitori istituzionali 18 IT0005 140030 UBI BANCA 1% CB due 27/0 1/2023 27/10/2015 27 /01/2023 1.250.000 .000 Investitori istituzionali 19 IT0005 155673 UBI BANCA TV CB due 14/12/2022 14/12/2015 14 /12/2022 500.000 .000 20 IT0005 175465 UBI BANCA TV CB due 31/03/2022 31/03/2016 31 /03/2022 1.000.000 .000 Retained 21 IT0005 202343 UBI BANCA TV CB due 23/12/2018 23/06/2016 23 /12/2018 750.000 .000 Retained 22 IT0005 215147 UBI BANCA 0,375% CB due 14/09/2026 14/09/2016 14 /09/2026 1.000.000 .000 Totale emissioni in essere al 31/12/2016 Retained Investitori istituzionali 11.125.000 .004 Note: (*) si espongono solo le em issioni in essere alla data di riferimento del bilancio. Per completez za segnal iam o, in meri to alle serie esti nte, che le emissioni serie n. 9, 10 e 11 (retained) sono state esti nte per naturale scadenza nel febbraio 2014; le emi ssioni n. 13 e 16 (entrambe retained) sono state estinte anticipatam ente nel corso del 2015, m entre l a emissione n.5 (pubblica) è scaduta natur almente nel l'ottobre 2015. Nel corso del 2016 scadute le emissi oni n.1 e n. 7 (pubbliche) , mentre sono state estinte anticipatamente l'emi ssione n.8 (Privata BEI) e la n.15 (retained). (**) per l e obbli gazioni in ammortamento si indica il valore nom inale residuo alla data di riferimento del presente bilancio Tutte le obbligazioni sopra indicate presentavano, alla data del 31 dicembre 2016, rating pari ad Aa2 da parte di Moody’s e ad AA (low) da parte di DBRS. I rapporti con la società veicolo UBI Finance Come già ricordato più sopra, l’impostazione contabile adottata in osservanza dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, comporta la non cancellazione dall’attivo di bilancio delle Banche Originator dei finanziamenti ceduti alla Società Veicolo (c.d. “non derecognition” degli attivi). Parimenti, le componenti economiche e valutative relative ai finanziamenti ceduti ma non cancellati continuano a figurare nelle specifiche voci di costo e ricavo del conto economico, come se l’operazione di cessione non fosse stata effettuata. Coerentemente con tale impostazione contabile, gli altri rapporti attivi/passivi ed economici fra la Banca e la Società Veicolo vengono esposti, per sbilancio, nelle voci “residuali” di Stato Patrimoniale e Conto Economico (“150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale” e “190 Altri 253* Nota Integrativa oneri e proventi” di Conto Economico), ed il relativo saldo va a rappresentare le componenti nette di credito/debito e costo/ricavo che la Banca vanta nei confronti della Società Veicolo, ulteriori rispetto a quanto già rappresentato dai valori relativi ai finanziamenti ceduti e non cancellati, esposti a voce propria. Si fa rimando alle apposite sezioni della Nota Integrativa per l’ammontare delle poste di cui sopra, iscritte fra le Altre Attività e fra gli Altri Oneri e Proventi; nelle pagine seguenti, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa, si riporta l’informativa di dettaglio sulle principali interessenze della Banca con la Società Veicolo UBI Finance in relazione al Programma di Covered Bond da 15 miliardi. Attivi ceduti – valore di bilancio Si riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme delle Banche Originator alla Società Veicolo UBI Finance, secondo il valore di bilancio esposto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale di ciascun originator; la classificazione segue la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio dell’ originator. TIPOLOGIA DI CREDITI Valore di bilancio al 31/12/2016 (migliaia di euro) Esposizioni non deteriorate BANCO DI BRESCIA TOTALE BANCA POPOLARE DI BERGAMO BANCA POPOLARE DI ANCONA UBI BANCA BANCA DI VALLE CAMONICA BANCA CARIME IW BANK 12.527.381 2.270.245 3.133.620 1.179.183 4.839.779 760.078 186.115 158.361 Esposizioni scadute non deteriorate 1.188.174 331.498 147.645 77.620 517.161 49.109 28.131 37.010 Esposizioni scadute deteriorate 13.033 1.779 2.277 1.473 6.351 425 633 95 Inadempienze probabili 319.345 50.716 44.842 28.660 162.834 20.913 6.921 4.459 Sofferenze 198.958 38.527 53.579 9.443 65.662 23.323 4.813 3.611 14.246.891 2.692.765 3.381.963 1.296.379 5.591.787 853.848 226.613 203.536 TOTALE Attività cedute ad UBI Finance Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato nei paragrafi precedenti. Finanziamento Subordinato Come indicato più sopra, ciascuna Banca Cedente – in qualità di Banca Finanziatrice – eroga alla Società Veicolo, in occasione di ogni cessione di attivi, una quota del prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento da parte della stessa SPV del prezzo di acquisto degli asset ceduti in qualità di Banca Originator. Si riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle Banche Originator ad UBI Finance a fronte delle cessioni dell’esercizio 2016: CESSIONE TOTALE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO Finanziamento erogato per cessione del 01/05/2016 1.358.790 329.286 369.759 149.381 510.364 0 0 0 totale erogazioni esercizio 2016 1.358.790 329.286 369.759 149.381 510.364 0 0 0 Finanziamenti Subordinati erogati nell'esercizio 2015 (dati in migliaia di euro) DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK Nota: l'ammontare dei finanziamenti erogati da UBI Banca include i finanziamenti erogati dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria 254* Nota Integrativa per un ammontare dei Finanziamenti Subordinati vantati al 31 dicembre 2016 da ciascun Originator nei confronti di UBI Finance pari a (in termini di Debito Residuo Capitale): Ammontare Finanziamenti subordinati al 31/12/2016 (dati in migliaia di euro) Debito residuo capitale TOTALE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO 2.696.043 3.397.521 14.253.626 DI CUI BANCA POP. ANCONA 1.286.421 DI CUI UBI BANCA 5.573.920 DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA 860.939 230.821 DI CUI IW BANK 207.961 Il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al 31 dicembre 2016 confluisce nel saldo netto delle poste iscritte a voce “150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale, e rappresenta la massima esposizione alla perdita derivante dalla partecipazione delle Banche (Originator e Finanziatrici) al Programma di Covered Bond, nel caso in cui si attivasse la garanzia prestata dalla società veicolo e i flussi finanziari derivanti dai portafogli ceduti a garanzia venissero utilizzati per rimborsare gli investitori, e non fossero quindi disponibili, in tutto o in parte, per la restituzione agli originator dei Finanziamenti Subordinati. La capacità di rimborso di tale finanziamento dipende dall’incasso dei crediti del portafoglio segregato ceduti alla società veicolo da ciascuna banca; coerentemente con l’impostazione contabile adottata, nel bilancio delle banche originator si è proceduto a valutare direttamente il portafoglio sottostante, iscritto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale, come più sopra indicato. Allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei rimborsi da parte dell’emittente UBI Banca non esiste alcun rischio in merito. Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2016, che come indicato, sono ricompresi nel saldo della voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico, ammontano a 281 milioni di euro, complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti al Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi capitale a disposizione della Società Veicolo, ammonta complessivamente a 1,737 miliardi di euro. Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca Originator: Finanziamenti Subordinati somme rimborsate nell'esercizio 2016 (dati in migliaia di euro) totale rimborsi esercizio 2016 (*) Finanziamenti Subordinati interessi pagati e maturati anno 2016 (dati in migliaia di euro) totale interessi esercizio 2016 (*) TOTALE 1.737.000 TOTALE 281.374 DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO 318.800 429.700 DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO 49.101 63.944 DI CUI BANCA POP. ANCONA 178.600 DI CUI BANCA POP. ANCONA 29.649 DI CUI UBI BANCA 629.600 DI CUI UBI BANCA 106.413 DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA 125.100 27.800 DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA 24.279 3.969 DI CUI IW BANK 27.400 DI CUI IW BANK 4.019 (*) i dati al 31/12/2016 di UBI Banca includono le somme pagate separatamente a Banca Popolare Commercio e Industria ed a Banca Regionale Europea fino alla data della loro incorporazione in UBI Banca. Attività di Servicing – Sub-servicing Per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha percepito dalla Società Veicolo UBI Finance, per quanto di competenza dell’esercizio 2016, 255* Nota Integrativa compensi pari a 2,872 milioni di euro complessivi (incluso quanto relativo alle attività di subservicing sui portafogli delle due banche incorporate, Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria), mentre i compensi percepiti in qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano a mila 619 mila euro. Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico. Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 5 miliardi – “Programma Retained” Nel corso del primo semestre 2012 è stata perfezionata la strutturazione di un nuovo programma di obbligazioni bancarie garantite, finalizzato ad emettere nuovi titoli obbligazionari che saranno “retained”, ovvero saranno sottoscritti dalla stessa UBI Banca e saranno utilizzati per la stanziabilità in Banca Centrale Europea andando a rafforzare il pool di attivi rifinanziabili a disposizione del Gruppo. A tal fine è stata appositamente costituita una nuova Società Veicolo denominata UBI Finance CB2 S.r.l., anch’essa partecipata al 60% da UBI Banca47, che riveste la funzione di garante delle emissioni della nuova serie di covered bond. Ad UBI Finance CB2 S.r.l. vengono ceduti dalle banche del Gruppo principalmente mutui commerciali e, in aggiunta, mutui residenziali eleggibili per la normativa nazionale ma non contemplati nelle metodologie delle Agenzie di rating per il primo programma. Infatti, diversamente da quanto effettuato in relazione al Programma Residenziale, il Programma Retained è stato inizialmente strutturato senza prevedere una valutazione da parte delle Agenzie di Rating e pertanto ha beneficiato soltanto dei rating senior della Capogruppo UBI Banca. L’agenzia Fitch ha attribuito, a fine 2013, un rating anche al Programma da 5 miliardi; il rating era pari a BBB+. Nel corso dell’esercizio 2015 si è proceduto alla sostituzione dell’agenzia Fitch con l’agenzia DBRS, la quale ha attribuito un rating pari ad “A (low)”, innalzato poi nel corso del 2016 al valore di “A”. A valere su tale programma, UBI Banca potrà emettere Obbligazioni Bancarie Garantite per un importo complessivo di tempo in tempo in essere non superiore ad Euro 5 miliardi. Anche per questo secondo programma, il Consiglio di Gestione ha: • individuato gli obiettivi del programma e della prima emissione; • individuato la struttura base dell’operazione, esaminando il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test; • valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti di natura organizzativa, informatica, considerando che tali interventi erano già stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi relativi al primo programma; • valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite; • valutato gli assetti organizzativi e gestionali della Società Veicolo; • valutato i profili giuridici del Programma. Si fa rimando a quanto indicato più sopra in merito al Programma Residenziale per quanto riguarda gli aspetti strutturali, organizzativi ed i rischi dell’operazione48, mentre ci si limita a segnalare di seguito i soli punti per i quali il programma da 5 miliardi differisce da quanto indicato in precedenza: A. Liability Swap: al momento non sono state fatte emissioni a tasso fisso e non sono presenti pertanto contratti di liability swap tra la Società Veicolo e controparti terze. B. Conti correnti: per il secondo programma i conti Interest e Principal Collection sono stati inizialmente aperti presso UBI Banca International ed a partire dal mese di agosto 2015 sono stati trasferiti su BNP Paribas Securities Services – London Branch. 47 48 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti. Per completezza si ricorda che il limite di Loan to Value per l’amissibilità delle garanzie è, per i mutui commerciali, pari al 60%. 256* Nota Integrativa C. La liquidità generata dal Programma:_ in considerazione della tipologia di operazione posta in essere dal Gruppo con il Programma Retained, funzionale ad aumentare la quantità di attivi disponibili per operazioni di rifinanziamento con l’Eurosistema, non era stata prevista in questo caso l’emissione di prestiti obbligazionari per la retrocessione del funding alle banche cedenti. Qualora invece si dovesse procedere a delle emissioni “pubbliche”, come indicato più sopra, a ciascuna Banca Originator verrà riconosciuta, nei limiti della propria quota di partecipazione al Programma, la facoltà di emettere prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca, in analogia quanto avviene per il Programma da 15 miliardi. Il progetto di fusione “Banca Unica” e le modifiche al Programma. Anche per il Programma “Retained” il progetto di Fusione in “Banca Unica” comporterà alcune modifiche alla struttura attualmente in essere. Analogamente a quanto già indicato per il Programma da 15 miliardi, si prevede che al termine del processo di Fusione, resteranno come Banche Cedenti e Finanziatori Subordinati soltanto UBI Banca e IW Bank. UBI Banca continuerà a svolgere il ruolo di Master Servicer e IW Bank di SubServicer ai sensi del Contratto Quadro di Servicing, secondo quando già indicato per il Programma da 15 miliardi. Anche in questo caso, in data 15 novembre 2016, in occasione della prima fase del progetto Banca Unica, sono state sottoscritte le modifiche contrattuali necessarie a garantire la continuità nella gestione delle attività di Servicing per le prime due banche interessate alla fusione, Banca Popolare Commercio e Industria e Banca Regionale Europea, oltre a quanto necessario per regolare i rapporti fra le Banche Cedenti / Finanziatori Subordinati) e la Società Veicolo. Analoghi interventi saranno presi per le banche interessate in occasione della seconda fase del progetto di Fusione. L’evoluzione del Programma Retained di Covered Bond UBI Banca Il portafoglio iniziale a garanzia delle emissioni del Programma Retained è stato ceduto in due tranches nel corso del primo semestre 2012, ed ha interessato attivi per complessivi 3 miliardi di euro. Hanno ceduto i propri attivi Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca di Valle Camonica Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banco di San Giorgio (poi incorporato in Banca Regionale Europea) e Banca CARIME, mentre UBI Banca ed IWBank hanno effettuato la prima cessione di propri attivi nel mese di dicembre 2015. Nel corso dell’esercizio 2016 si è dato luogo ad una cessione di nuovi portafogli, perfezionata alla fine del mese di maggio (con efficacia contabile 1 giugno). Tale cessione ha interessato attivi per 350,6 milioni di euro complessivi. Nella tabella seguente si riporta il dettaglio degli importi ceduti nel 2016 da ciascun originator: CESSIONI DI ATTIVITA' UBI FINANCE CB2 – ANNO 201 6 (dati in miglia ia di euro) CESSIONE TOTALE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK cessione del 01/06/2016 350.654 52.321 206.114 36.596 55.623 - - - totale cessioni 2016 350.654 52.321 206.114 36.59 6 55.623 - - - Nota: il portafoglio ceduto da UBI Banca include i portafogli ceduti dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio ed Industria per rispettivi 32,3 e 23,3 milioni d Il portafoglio ceduto, che – come già per il primo programma - è rimasto contabilmente iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava al 31 dicembre 2016 a 3,056miliardi di euro complessivi. 257* Nota Integrativa Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31 dicembre 2016: TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al 31/12/2016 (Debito residuo capitale - in migliaia di euro) PORTAFOGLIO COMPLESSIVO DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA 2.545.361 473.039 699.992 399.350 669.729 199.411 83.980 19.860 219.743 75.467 35.483 24.529 54.487 17.867 10.033 1.877 2.765.104 548.506 735.475 423.879 724.216 217.278 94.013 21.737 291.272 51.787 37.031 73.550 74.534 42.271 12.093 6 3.056.376 600.293 772.506 497.429 798.750 259.549 106.106 21.743 Performing loans Arrears loans Collateral Portfolio Defaulted Loans Totale portafoglio UBI Finance Cb 2 DI CUI IW BANK Anche per il portafoglio ceduto a UBI Finance CB2, il Master Servicer UBI Banca ha delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator, con esclusione dei crediti del portafoglio di propria pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo. Di seguito si riporta l’ammontare delle somme complessivamente incassate su ogni portafoglio nel’esercizio 2016: INCASSI (dati in migliaia di euro) PORTAFOGLIO DI CUI BANCO DI DI CUI BANCA BRESCIA POP. BERGAMO COMPLESSIVO incassi esercizio 2016 535.203 128.749 DI CUI BANCA POP. ANCONA 120.777 70.041 DI CUI UBI BANCA 145.925 DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA 46.436 DI CUI IW BANK 19.485 3.790 Nota: gli i ncassi del portafoglio ceduto da UBI Banca includono anche gli incassi sui portafogli ceduti dalle società incor porate Banca Regionale Eur opea e Banca Popolare Com mercio ed Industria Nell’ambito del Programma sono state fatte due emissioni di Covered Bond nell’esercizio 2012, una nell’esercizio 2014, a cui si è aggiunta una quarta emissione nel secondo semestre del 2015; nel 2016 si è proceduta ad una quinta emissione, perfezionata nel mese di giugno. Alla data di riferimento della presente nota, pertanto, l’ammontare dei titoli complessivamente emessi è pari a 2,190 miliardi di euro (valore nominale residuo al 31 dicembre 2016). Non sono state fatte, fino ad ora, emissioni pubbliche e pertanto tutte le emissioni in essere ad oggi sono “retained” nel portafoglio di UBI Banca. 258* Nota Integrativa Si riportano di seguito le caratteristiche delle singole emissioni: N. serie ISIN Denominazione Data di emissione Data di scadenza 1 IT0004818701 UBI BANCA TV CB2 due 28/05/2018 28/05/2012 28/05/2018 540.000.000 Retained 2 IT0004864663 UBI BANCA TV CB2 due 29/10/2022 29/10/2012 29/10/2022 500.000.000 Retained 3 IT0005002842 UBI BANCA TV CB2 due 05/03/2019 05/03/2014 05/03/2019 200.000.000 Retained 4 IT0005122418 UBI BANCA TV CB2 due 14/07/2021 14/07/2015 14/07/2021 650.000.000 Retained 5 IT0005202400 UBI BANCA TV CB2 due 24/06/2022 24/06/2016 24/06/2022 300.000.000 Retained Totale emissioni in essere al 31/12/2016 2.190.000.000 Capitale (*) Mercato Nota: (*) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio I rapporti con la società veicolo UBI Finance CB2 Attivi ceduti – valore di bilancio Si riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme delle Banche Originator alla società veicolo UBI Finance CB2, secondo il valore di bilancio esposto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale; la classificazione segue la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio di ciascun originator. TIPOLOGIA DI CREDITI Valore di bilancio al 31/12/2016 (migliaia di euro) Esposizioni non deteriorate TOTALE BANCO DI BRESCIA BANCA POPOLARE DI BERGAMO BANCA POPOLARE DI ANCONA UBI BANCA BANCA CARIME BANCA DI VALLE CAMONICA IWBANK 2.565.364 474.206 702.436 411.050 673.120 200.675 83.857 20.020 222.938 76.995 35.681 25.021 55.503 17.854 9.951 1.933 6.548 715 1.112 1.457 2.549 638 71 06 Inadempienze probabili 142.383 25.383 17.129 33.372 39.987 22.079 4.433 00 Sofferenze 102.094 19.635 14.175 27.071 22.824 13.116 5.273 00 3.039.327 596.934 770.533 497.971 793.983 254.362 103.585 21.959 Esposizioni scadute non deteriorate Esposizioni scadute deteriorate TOTALE Portafoglio Cartolarizzato UBI Finance CB2 Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato più sopra. 259* Nota Integrativa Finanziamento Subordinato Si riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle banche originator ad UBI Finance CB 2 a fronte delle cessioni dell’esercizio 2016: CESSIONE TOTALE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO cessione del 01/06/2016 351.880 52.226 207.348 36.635 55.671 0 0 0 totale erogazioni esercizio 2016 351.880 52.226 207.348 36.635 55.671 0 0 0 Finanziamenti Subordinati erogati nell'esercizio 2016 (dati in migliaia di euro) DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK Nota: l'ammontare dei finanziamenti erogati da UBI Banca include i finanziamenti erogati dalle società incorporate Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio e Industria per un ammontare dei finanziamenti subordinati vantati al 31 dicembre 2016 da ciascun originator nei confronti di UBI Finance CB 2 pari a (in termini di Debito Residuo Capitale): Ammontare Finanziamenti subordinati al 31/12/2016 (dati in migliaia di euro) Debito residuo capitale TOTALE 3.141.847 DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO 621.204 787.323 DI CUI BANCA POP. ANCONA 511.740 DI CUI UBI BANCA 824.128 DI CUI BANCA CARIME 263.377 DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA 111.343 DI CUI IW BANK 22.732 Come per il Programma da 15 miliardi, il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al 31 dicembre 2016 confluisce nel saldo netto delle poste iscritte a voce “150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale, e rappresenta la massima esposizione alla perdita derivante dalla partecipazione delle Banche (Originator e Finanziatrici) al Programma di Covered Bond, nel caso in cui si attivasse la garanzia prestata dalla società veicolo e i flussi finanziari derivanti dai portafogli ceduti a garanzia venissero utilizzati per rimborsare gli investitori, e non fossero quindi disponibili, in tutto o in parte, per la restituzione agli originator dei Finanziamenti Subordinati. La capacità di rimborso di tale finanziamento dipende dall’incasso dei crediti del portafoglio segregato ceduti alla società veicolo da ciascuna banca; coerentemente con l’impostazione contabile adottata, nel bilancio delle banche originator]si è proceduto a valutare direttamente il portafoglio sottostante, iscritto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale, come più sopra indicato. Anche per il Programma “retained”, allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei rimborsi da parte dell’emittente UBI Banca, non esiste alcun rischio in merito. Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2016, che come indicato, sono ricompresi nel saldo della voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico, ammontano a 50,1 milioni di euro complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti al Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi capitale a disposizione della società veicolo, ammonta complessivamente a 455,3 milioni di euro. 260* Nota Integrativa Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca Originator: Finanziamenti Subordinati somme rimborsate nell'esercizio 2016 (dati in migliaia di euro) totale rimborsi esercizio 2016 (*) Finanziamenti Subordinati interessi pagati e maturati anno 2016 (dati in migliaia di euro) totale interessi esercizio 2016 (*) TOTALE 455.300 TOTALE 50.128 DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO 114.500 105.000 DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO 9.705 11.323 DI CUI BANCA POP. ANCONA 58.900 DI CUI BANCA POP. ANCONA 8.781 DI CUI UBI BANCA 120.600 DI CUI UBI BANCA 12.138 DI CUI BANCA CARIME 38.100 DI CUI BANCA CARIME 6.256 DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA 15.200 DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA 1.561 DI CUI IW BANK 3.000 DI CUI IW BANK 364 (*) i dati al 31/12/2016 di UBI Banca includono le somme pagate separatamente a Banca Popolare Commercio ed Industria ed a Banca Regionale Europea fino alla data della loro incorporazione in UBI Banca. Attività di Servicing – Sub-servicing Per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha percepito dalla società veicolo UBI Finance CB2, per quanto di competenza dell’esercizio 2016, compensi pari a542 mila euro complessivi (incluso quanto relativo ai portafogli cedute da Banca Regionale Europea ed Banca Popolare Commercio e Industria), mentre i compensi percepiti in qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano 358 mila euro. Contestualmente le Banche Rete (escluse Banca Regionale Europea ed Banca Popolare Commercio e Industria), per le attività di sub-servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi ai rispettivi portafogli ceduti, per quanto di competenza dell’esercizio 2016, hanno percepito dalla società veicolo UBI Finance CB2 compensi pari a complessivi 856 mila di euro. Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico. F. Modelli per la misurazione del rischio di credito In merito alla misurazione del rischio di credito, Il Gruppo UBI ha sviluppato un modello di Portfolio Credit Risk attraverso il motore di calcolo PCRE di Algorithmics: esso considera il rischio complessivo di un portafoglio di crediti modellizzando e catturando la componente derivante dalla correlazione dei default delle controparti, calcolando le perdite creditizie e il capitale a rischio di credito a livello di portafoglio. Il modello annovera, fra i vari input, le variabili di PD e LGD utilizzate per finalità di vigilanza. 261* Nota Integrativa Sezione 2 Rischi di mercato 2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali Per quanto riguarda gli aspetti generali e organizzativi si rimanda alla corrispondente informativa relativa al “rischio di tasso di interesse-portafoglio di negoziazione” presente nel bilancio consolidato. Di seguito si riportano i principali limiti operativi per il 2016 (incluse riallocazioni e eventuali nuovi limiti definiti nel corso del secondo semestre): • • • Massima Perdita Accettabile UBI Trading Book Limite di VaR a 1 giorno UBI Trading Book Early Warning su ES Euro 92,5 milioni Euro 18,5 milioni 80% ES B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Si veda il successivo paragrafo A. “Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse”. 262* Nota Integrativa Informazioni di natura quantitativa 1.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione EURO Tipologia/Durat a residua A vist a Da oltre 3 mesi fino Da oltre 6 mesi fino a 6 mesi a 1 anno Fino a 3 mesi Da olt re 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Durata indetermina ta Oltr e 10 anni 1. Attivit à per cassa 105 105.122 - - 1.684 2 1 1. 1 Titoli di debito 105 105.122 - - 1.684 2 1 - - - - - 1.684 - - - - con opzione rimborso a nticipato - altr i - 105 105.122 - - - 2 1 1. 2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per c assa - 59.261 - - - - - - 2. 1 P.C.T. pa ssivi - 59.261 - - - - - - 2. 2 Altre passività - - - - - - - - (123.544) 599.032 1.042.612 (748.206) 1.469.876 (1.063.803) (622.027) - 3. 1 Con titolo sottostante - 2.672 410 210 2.782 - - - - Opzioni - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - 2.672 410 210 2.782 - - - - Posizioni lunghe - 21.344 7. 348 243 3.683 - - - - Posizioni corte - 18.671 6. 937 33 901 - - - (123.544) 596.360 1.042. 202 (748.415) 1. 467.094 (1.063. 803) (622.027) - - 907.438 66. 303 27.307 (113.530) (237. 020) (596.007) - - 983.857 139. 003 78.620 33.188 11. 289 - - 3. Derivati finanziari - Altr i derivati 3. 2 Senza titolo sottostante - Opzioni - Posizioni lunghe - Posizioni corte - 76.419 72. 700 51.313 146.718 248. 308 596.007 (123.544) (311.078) 975. 899 (775.722) 1. 580.624 (826. 784) (26.019) - - Posizioni lunghe 141.255 12. 171.198 3.831. 436 2.219.145 9. 897.624 9.790. 281 1.742.067 - - Posizioni corte 264.799 12. 482.276 2.855. 537 2.994.867 8. 317.000 10.617. 064 1.768.086 - - Altr i derivati 263* Nota Integrativa 1.2 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE Tipolog ia/Dur ata r esidua A vist a Da oltre 3 mesi fino Da oltr e 6 mesi fino Da oltre 1 a nno fino Da oltr e 5 anni fino a 1 anno a 5 anni a 10 anni a 6 me si Fino a 3 mesi Dur ata indet erminat a Oltr e 10 anni 1. Attivit à per cassa - - - - - - - - 1. 1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimb orso a nticipato - - - - - - - - - altr i - - - - - - - - 1. 2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per c assa - - - - - - - - 2. 1 P.C.T. pa ssivi - - - - - - - - 2. 2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (563.140) 4.499 13.514 (9.337) ( 474) - - 3. 1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - 3. 2 Senza titolo sottostante - (563. 140) 4.499 13.514 (9.337) (474) - - - Opzioni - Altr i derivati - (11. 050) (7.134) (23.372) (17.063) - - - - Posizioni lunghe - 74. 272 64.035 54.255 4. 089 - - - - Posizioni corte - 85. 322 71.169 77.627 21. 152 - - - - (552. 090) 11.633 36.886 7. 726 (474) - - - Posizioni lunghe - 2.122. 833 43.902 48.580 150. 054 - - - - Posizioni corte - 2.674. 923 32.269 11.694 142. 328 474 - - - Altr i derivati 264* Nota Integrativa 2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione Quo tati Non quo tati Tipolo gia operazioni/Indice quotazione ITALIA A. T itoli d i capitale - p osizioni lunghe - p osizioni corte B. Comp ravendite non ancora r egolate su ti toli di capitale - p osizioni lunghe - p osizioni corte GERMANIA STATI UNITI 4.887 32 - 2 4.887 32 - 2 - - - - (2) - - - 56 - - - 58 - - - 420 - - - 420 - - - - - - - - - - - - p osizioni lunghe - - - - - p osizioni corte - - - - C. Altri der ivati su titoli d i capitale - p osizioni lunghe - p osizioni corte D. Derivati su ind ici aziona ri 3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività Il grafico seguente mostra l’andamento dell’Expected Shortfall nel corso del 2016 per i portafogli di Trading di UBI Banca. La linea verticale al 2 febbraio 2016 indica il passaggio dalla misura di rischio del Value at Risk a quella dell’Expected Shorfall. 8,000,000 7,000,000 6,000,000 5,000,000 4,000,000 3,000,000 2,000,000 1,000,000 Si riporta di seguito l’ES distinta per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio di negoziazione totale di UBI Banca al 31 dicembre 2016. 265* Nota Integrativa Portafoglio di Trading di UBI Banca 31.12.2016 Rischio cambio Rischio tasso Rischio azionario Rischio credito Rischio volatilità Effetto diversificazione (1) Totale (2) Media Minimo Massimo 30.6.2016 106,460 2,359,292 310,179 183,196 613,124 (1,040,547) 386,841 1,159,379 1,292,165 1,087,069 340,878 6,812 598,505 72,906 69,962 95,876 1,120,393 2,833,612 4,028,257 3,751,303 769,123 2,531,704 2,857,888 1,025,212 7,167,272 31.12.2015 234,047 896,287 673,096 280,993 118,270 (692,083) 1,510,610 457,013 573,844 909,554 2,736,345 158,995 (1,284,111) 3,551,640 (1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo. (2) L'ES massima è stato rilevata il 30 novembre 2016, l'ES minima il 24 giugno 2016. N.B.: i dati di raffronto relativi a dicembre 2015 sono riferiti al VaR. . Analisi di Backtesting L’analisi di backtesting, finalizzata a verificare la capacità previsionale del modello di ES adottato, utilizza un Profit & Loss effettivo calcolato sulla base dei rendimenti delle posizioni del portafoglio alla giornata precedente. Viene presentata di seguito l’analisi di backtesting sul portafoglio di negoziazione di UBI Banca per il 2016. UBI Banca Trading Book: Backtesting 2016 3 Milioni 2 1 0 -1 -2 -3 -4 -5 -6 04/01 25/01 15/02 07/03 28/03 18/04 09/05 30/05 20/06 11/07 266* 01/08 22/08 12/09 03/10 24/10 14/11 05/12 Nota Integrativa Analisi di Stress Test Il Gruppo dispone di un programma di stress testing, volto ad analizzare la reazione dei portafogli a shock dei fattori di rischio, con l’obiettivo di verificare la capacità del patrimonio di vigilanza di assorbire ingenti perdite potenziali e di individuare le eventuali misure necessarie a ridurre i rischi e a preservare il patrimonio stesso. Le prove di stress basate su shock teorici hanno ad oggetto movimenti estremi creati ad hoc delle curve di tasso (a breve, medio e lungo termine), dei credit spread, dei tassi di cambio, dei prezzi delle azioni e delle volatilità Nella tabella sottostante vengono riportati i risultati degli stress test teorici effettuati sui portafogli di UBI Banca. Effetto degli shock teorici sui portafogli di Trading e Banking Book UBI Banca Dati al 31 dicembre 2016 Risk Factors Shock IR Shock +1bp Risk Factors Shock IR Shock -1bp Risk Factors Shock IR Bear Steepening Risk Factors Shock IR Bull steepening Risk Factors Shock UBI Banca Trading Book Vigilanza 31 dicembre 2016 UBI Banca Banking Book 31 dicembre 2016 TOTALE UBI Banca 31 dicembre Variazione NAV Variazione NAV Variazione NAV 6,757 0.02% -774,041 -0.01% -767,284 -0.01% -145,386 -0.38% 773,752 0.01% 628,367 0.01% 17.90% - 33,590,823 -0.37% -26,756,232 -0.29% 22,213 0.06% 31,792,967 0.35% 31,815,180 0.35% IR Bear Flattening 3,196,163 8.37% -30,524,574 -0.34% -27,328,411 -0.30% Risk Factors Shock IR Bull Flattening -3,738,708 -9.79% 35,425,446 0.39% 31,686,737 0.35% Risk Factors Shock Equity +10% 590,577 1.55% 4,022,669 0.04% 4,613,246 0.05% Risk Factors Shock Credit Spread -259,157 -0.68% -459,517,858 -5.08% -459,777,016 -5.06% 206,004 0.54% -419,100,183 -4.63% -418,894,179 -4.61% Flight to quality scenario 6,834,591 L’analisi evidenzia una spiccata sensibilità dei portafogli di UBI Banca a shock sui credit spread (coerentemente con la presenza di titoli governativi italiani e di titoli corporate) e a shock dei tassi di interesse (coerentemente con la presenza di titoli obbligazionari e derivati su tasso all’interno dei portafogli di UBI). Il sistema dei controlli per i portafogli di Trading Book è ripreso anche per alcuni portafogli appartenenti al Banking Book Il grafico seguente mostra l’andamento dell’ES nel corso del 2016 per i portafogli di Banking di UBI Banca. La linea verticale al 2 febbraio 2016 indica il passaggio dalla misura di rischio del Value at Risk a quella dell’Expected Shorfall. Il calo registrato a dicembre 2016 è legato alla manovra di 267* Nota Integrativa riqualificazione contabile di titoli governativi italiani dal portafoglio Available for Sale al portafoglio Held to Maturity. 155,000,000 145,000,000 135,000,000 125,000,000 115,000,000 105,000,000 95,000,000 85,000,000 Il market ES non comprende l’ES sui titoli classificati nella categoria contabile Held to Maturity e il VaR sugli Hedge Fund. . Si riporta di seguito l’ES distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio bancario totale di UBI Banca al 31 dicembre 2016. Portafoglio di Banking di UBI Banca 31.12.2016 Rischio cambio Rischio tasso Rischio azi onario Rischio credito Rischio vol atilità Effetto diversificazione (1) Totale (2) 21.231 7.754.723 2.010.191 87.580.613 137.132 (8.225.043) 89.278.847 Media Minimo Massimo 30.6.2016 50.75 2 8.049.50 8 1.318.65 8 133.315.81 8 134.64 0 12.693 5.796.596 441.235 87.580.613 6 183.916 12.310.641 2.010.191 150.054.475 237.277 136.640.85 9 89.278.847 152.848.642 50.492 7.747.717 1.239.709 142.676.600 125.923 (5.704.244) 146.136.197 31.12.2015 4 5.701 5.80 2.975 44 4.914 108.65 6.152 14 1.049 115.34 7.417 (1) L'effetto di diversi ficazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio de l Gruppo. (2) L'ES massima è stato rilevato il 14 marzo 2016, l'ES minimo il 30 dicembre 2016. N.B.: i dati di raffronto relativi a dicembre 2015 sono riferiti al VaR. 2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - Portafoglio bancario Il portafoglio bancario è costituito da tutti gli strumenti finanziari attivi e passivi non compresi nel portafoglio di negoziazione di cui alla sezione 2.1. Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono: • sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk); • sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flows futuri (fair value risk). 268* Nota Integrativa Il controllo e la gestione del rischio di tasso di interesse strutturale - da fair value e da cash flow - vengono effettuati in modo accentrato dalla Capogruppo, all’interno del framework definito annualmente della Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca che individua metodologie e modelli di misurazione, limiti o soglie di attenzione riguardo al margine di interesse e alla sensitivity del valore economico del Gruppo. La misurazione, il monitoraggio ed il reporting dell’esposizione al rischio tasso di interesse sono effettuati a livello consolidato ed individuale dall’Area Capital & Liquidity Risk Management della Capogruppo, che provvede su base mensile: • ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del valore del patrimonio sulla base di shock paralleli dei livelli dei tassi su tutti i bucket temporali della curva; • ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni siano costanti nel corso del periodo), una simulazione di impatto sul margine di interesse dell’esercizio in corso, considerando l’effetto derivante dall’elasticità delle poste a vista; Sulla base dell’informativa periodicamente prodotta, il servizio ALM della Capogruppo provvede a porre in essere le opportune manovre al fine di evitare lo sconfinamento dei limiti ed eventualmente delle soglie di early warning. L’esposizione al rischio di tasso viene misurata, attraverso modelli di Gap analysis e Sensitivity analysis, su tutti gli strumenti finanziari, attivi e passivi, non inclusi nel portafoglio di negoziazione ai sensi della normativa di vigilanza. L’analisi di sensitivity del valore economico include una stima degli impatti derivanti dal fenomeno di estinzione anticipata di mutui e prestiti, indipendentemente dalla presenza di opzioni di rimborso anticipato definite contrattualmente. Ad essa è affiancata una stima della variazione del margine di interesse. L’analisi di impatto sul margine di interesse viene sviluppata su un orizzonte temporale di 12 mesi, tenendo in considerazione sia la variazione del margine sulle poste a vista (comprensiva del fenomeno della vischiosità), sia quella sulle poste a scadenza. In tale analisi viene inoltre inclusa una stima dell’effetto reinvestimento/rifinanziamento dei flussi in scadenza. La Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca 2016 stabilisce, per la Sensitivity delle poste a scadenza e delle poste a vista rappresentate mediante il modello comportamentale, un livello Target pari al 7,5% del totale Fondi Propri individuali ed un Early Warning pari all’10%. Il valore da confrontare con la soglia di attenzione è dato dal valore assoluto della Sensitivity negativa che deriva dalla applicazione di due scenari distinti di tasso (shock parallelo di +/-100 b.p. della curva dei tassi). Nello scenario di riduzione dei tassi di interesse, è stato posto un vincolo alla negatività degli stessi pari a -75 bps. Nella medesima Policy, inoltre, è stato previsto un limite all’esposizione complessiva, valutata nello scenario standard pro-tempore vigente definito dalla normativa prudenziale. L’attuale scenario di riferimento è dato da uno shock istantaneo e parallelo di +/- 200 bps sull’intero perimetro delle poste di banking book, ipotizzando un vincolo di non negatività sul livello dei tassi di interesse. Nel caso in cui si determini una riduzione del valore economico della banca superiore al 20% dei fondi propri, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Italia approfondiscono i risultati, riservandosi di adottare opportuni interventi. Il rispetto dei limiti individuali è perseguito dalle Società del Gruppo tramite contratti derivati di copertura conclusi con la Capogruppo. UBI Banca procede eventualmente alla chiusura delle posizioni con controparti esterne al Gruppo, operando coerentemente con gli indirizzi strategici e nell’ambito dei limiti consolidati definiti dagli Organi di Governo societario. Per ulteriori dettagli, si rimanda al corrispondente paragrafo presente nella Nota Informativa del Bilancio consolidato. 269* Nota Integrativa B. Attività di copertura del fair value Al fine di ridurre l’esposizione a variazioni avverse di fair value (fair value hedge) dovute al rischio di tasso di interesse, al 31 dicembre 2016 sono in essere coperture tramite strumenti finanziari derivati. Nello specifico sono in essere: • coperture specifiche su titoli available for sale a tasso fisso per circa 7,43 miliardi di euro di nominale; • coperture specifiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 11 milioni di euro di nominale; • macro coperture generiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 346 milioni di euro di nominale; • macro coperture generiche sui finanziamenti prefix per circa 259 milioni di euro di nominale; • coperture specifiche su titoli obbligazionari per circa 11,64 miliardi di euro di nozionale; • coperture specifiche su 3,26 miliardi di euro di finanziamento passivo con Banca Centrale Europea (programma TLTRO). I contratti derivati utilizzati sono del tipo Interest Rate Swap e CAP. L’attività di verifica dell’efficacia delle coperture è svolta dall’Area Capital & Liquidity Risk Management della Capogruppo. Nel dettaglio, le verifiche di efficacia vengono effettuate secondo quanto previsto dai Principi contabili internazionali attraverso test prospettici all’attivazione della copertura, cui seguono test prospettici e retrospettivi svolti con cadenza mensile. C. Attività di copertura dei flussi finanziari Per UBI Banca al 31 dicembre 2016 è in essere una relazione di copertura di flussi finanziari (Cash Flow Hedge) per un ammontare nominale di circa 29 mln di euro. 270* Nota Integrativa Informazioni di natura quantitativa 1.1 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione EURO Tipologia/ Durata residua 1. Attivit à per cassa 1. 1 Titoli di debito - con opzione r imborso anti cipa to - altri 1. 2 Finanziamenti a banche 1. 3 Finanziamenti a clientela A vist a Fino a 3 mesi Da oltr e 3 mesi fino a 6 mesi Da oltr e 6 mesi fino a 1 anno Da oltr e 1 anno fino Da oltre 5 anni fino a a 5 anni 10 anni Dur ata indet erminata Oltr e 10 anni 7.467.562 24.572.096 6.200.375 787.034 11.162.080 9.736.669 2.875.608 - 242.367 3.133.172 1.666.292 232. 029 4.949. 328 7.513.087 1.725.633 - 1.369 163.367 - - 50. 477 61.640 - - 240.998 2.969.805 1.666.292 232. 029 4.898. 851 7.451.447 1.725.633 - 729.902 2.147.492 144.180 59. 644 3.909. 461 - - - 6. 495.293 19.291.432 4.389.903 495. 361 2.303. 292 2.223.581 1.149.975 - - c/c 3. 235.256 - - - - 157.071 - - - altri finanzia menti 3. 260.037 19.291.432 4.389.903 495. 361 2.303. 292 2.066.511 1.149.975 - - con opzione di ri mborso anticipato - altr i 2. Passività per c assa 2. 1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti - con opzione di ri mborso anticipato - altr i 2. 2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2. 3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. 4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altri 3. Derivati finanziari 352.770 10.928.510 790.576 444. 049 1.918. 348 825.179 1.130.857 - 2. 907.266 8.362.922 3.599.327 51. 313 384. 944 1.241.332 19.119 - 16.938.032 8.696.204 6.851.320 5.916.683 22.475.924 4.371.011 4.088 - 13. 232.087 2.457.148 39.597 2. 247 551 350 1.316 - 12. 964.659 - - - - - - - 267.428 2.457.148 39.597 2. 247 551 350 1.316 - - - - - - - - - 267.428 2.457.148 39.597 2. 247 551 350 1.316 - 3. 332.478 986.607 1.337.745 3.483. 351 10.097. 826 3.426 2.758 - 2. 879.689 - - - - - - - 452.789 986.607 1.337.745 3.483. 351 10.097. 826 3.426 2.758 - 373.277 5.252.449 5.473.978 2.431. 085 12.377. 547 4.367.235 13 - 21.239 1.607.872 747.470 55 2. 929 1.036 13 - 352.038 3.644.577 4.726.508 2.431. 031 12.374. 618 4.366.199 - - 190 - - - - - - - - - - - - - - - 190 - - - - - - - (33.609) (14.155.255) 3.715.244 441.253 11.833.068 ( 718.310) (1.356.956) - 3. 1 Con titolo sottostante - - - 1. 294 (114. 865) (161.011) 17 - - Opzioni - - - 1. 294 (114. 865) (161.011) 17 - + Posizioni lunghe - - - 1. 294 85. 618 - 18 - + Posizioni corte - - - - 200. 483 161.011 1 - - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3. 2 Senza titolo sottostante (33.609) (14.155.255) 3.715.244 439. 959 11.947. 933 (557.299) (1.356.973) - - Opzioni (15.534) 55.482 (1.522) (10.958) (27. 469) 0 0 - 2.466 55.797 629 190. 597 215. 090 0 0 - - Altr i derivati + Posizioni lunghe + Posizioni corte - Altr i derivati + Posizioni lunghe + Posizioni corte 4. Altre operazioni fuori bilancio 17.999 315 2.151 201. 554 242. 559 - - - (18.075) (14.210.736) 3.716.766 450. 917 11.975. 402 (557.299) (1.356.973) - - 1.458.790 3.718.095 451. 881 14.188. 651 2.000.000 - - 18.075 15.669.526 1.329 964 2.213. 249 2.557.299 1.356.973 - ( 1.009.110) 572.110 54.587 3.419 250.872 - 59 - + Posizioni lunghe 1. 595.045 572.110 54.587 3. 419 250. 872 - 59 - + Posizioni corte 2. 604.154 - - - - - - - 271* Nota Integrativa 1.2 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione ALTRE VALUTE Tipologia/Durata r esidua 1. Attivit à per cassa 1. 1 Titoli di debito - con opzione r imborso anti cipa to A vist a Fino a 3 mesi Da o ltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 a nno Da oltr e 1 anno fino Da oltre 5 anni fino a a 5 anni 10 anni Durat a indete rminata Oltr e 10 anni 169.971 1.031.853 99.370 31.977 1.571.237 167.248 44 - 11.550 - - 29.311 1.565. 705 167 .180 - - 581 - - 29.311 - 5 .795 - - 10.969 - - - 1.565. 705 161 .385 - - 1. 2 Finanziamenti a banche 61.711 567.295 15.784 2.386 1. 129 - - - 1. 3 Finanziamenti a clientela 96.710 464.558 83.585 280 4. 403 68 44 - - altri - c/c 65.353 - - - - - - - - altri finanzia menti 31.358 464.558 83.585 280 4. 403 68 44 - - con opzione di ri mborso anticipato - altr i 2. Passività per c assa 2. 1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti - con opzione di ri mborso anticipato - altr i 2. 2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2. 3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. 4 Altre passività - 11.335 - - - - - - 31.358 453.223 83.585 280 4. 403 68 44 - 356.241 2.126.741 98.813 73 43 - - - 130.913 295.413 - 73 43 - - - 130.186 - - 73 43 - - - 727 295.413 - - - - - - - - - - - - - - 727 295.413 - - - - - - 225.213 1. 831.328 98.813 - - - - - 222.467 - - - - - - - 2.746 1. 831.328 98.813 - - - - - 116 - - - - - - - - - - - - - - - 116 - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - 597.666 142.301 777.915 (1.576.516) - - - 3. 1 Con titolo sottostante - - - - (1. 212 ) - - - - Opzioni - - - - (1. 212 ) - - - - Posiz ioni lunghe - - - - - - - - - Posiz ioni corte - - - - 1. 212 - - - - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3. 2 Senza titolo sottostante - 597.666 142.301 777.915 (1.5 75. 304 ) - - - - Opzioni - Altr i derivati - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - 597.666 142.301 777.915 (1.5 75. 304 ) - - - + Posizioni lunghe - 597.666 142.301 806.375 - - - - + Posizioni corte - - - 28.460 1.575. 304 - - - 47.434 (47.434) - - - - - - - Altr i derivati 4. Altre operazioni fuori bilancio + Posizioni lunghe + Posizioni corte 47.484 - - - - - - - 50 47.434 - - - - - - 272* Nota Integrativa 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Per UBI Banca, al 31 dicembre 2016 sono stati rilevati i seguenti livelli di sensitivity: • nello scenario di variazione positiva della curva dei tassi (+100 bp), l’esposizione registrata in termini di sensitivity risulta pari a -16,35 milioni. • nello scenario di variazione negativa della curva dei tassi (-100 bp), invece, si evidenzia un livello di sensitivity pari a +143,32 milioni di euro. Entrambi i livelli presentati includono, coerentemente con quanto previsto dai documenti di Policy, la modellizzazione del profilo comportamentale delle poste a vista secondo il modello interno stimato. Gli indicatori risentono dell’incorporazione della Banca Popolare Commercio Industria e Banca Regionale Europea in UBI Banca. La tabella sottostante riporta le misure di rischio rilevate per UBI Banca nello scenario di riferimento, che al 31 dicembre 2016 risulta essere lo scenario di variazione parallela dei tassi di riferimento pari a +200 bp, rapportate al totale Fondi Propri. Indicatori di rischiosità - valori puntuali 31/12/2016 31/12/2015 shift parallelo di + 200 bp 1.58% Riduzione del valore economico / Fondi Propri 1.41% Al 31 dicembre 2016, l’impatto sul margine di interesse, in ipotesi di shift della curva dei tassi di riferimento pari a +100 basis point, è pari a -22,14 milioni di euro, mentre in ipotesi di riduzione degli stessi (-100 bp) l’impatto sul margine di interesse è stimato in +5,05 milioni di euro. Di seguito è riportato il profilo dei capitali per data di repricing in input al modello interno per il calcolo dell’esposizione al rischio tasso di interesse. Profilo del GAP di Periodo Sbilancio Attivo/Passivo Derivati di copertura Estinzioni Anticipate Gap Complessivo Milioni 15000 10000 5000 0 -5000 -10000 Sbilancio Attivo/Passivo Derivati di copertura Estinzioni Anticipate Gap Complessivo 1M 3M 6M 1Y 3Y 5Y 7Y 10Y 15Y 20Y Oltre -5 020.86 VISTA 1 142.32 11 221.96 1 321.02 -4 855.27 -7 158.08 -5 539.89 4 301.29 -2 109.95 793.46 260.80 1 011.08 - -4 457.82 -7 513.34 997.40 169.15 6 448.26 2 675.55 -55.10 1 926.06 -86.80 -56.45 -46.92 - 9.20 15.49 23.62 40.77 81.06 44.37 25.46 0.84 -52.80 -86.75 -101.25 -5 020.86 -3 315.50 3 708.62 2 318.42 -4 686.12 -709.81 -2 864.34 4 246.19 -183.89 706.66 204.36 964.17 273* Nota Integrativa 2.3 Rischio di cambio Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio Il rischio di cambio è determinato sulla base della metodologia proposta da Banca Italia ed è quantificata nell’8% della posizione netta in cambi. Quest’ultima è determinata come la componente più elevata (in valore assoluto) fra la sommatoria delle posizioni nette lunghe e la sommatoria delle posizioni nette corte (posizione per singola valuta), cui si aggiunge l’esposizione al rischio cambio implicita negli investimenti in OICR. B. Attività di copertura del rischio di cambio Per quanto attiene l’analisi della copertura del rischio di cambio si rimanda a quanto esposto nel paragrafo relativo all’analisi del rischio di tasso di interesse. Informazioni di natura quantitativa L’assorbimento per il rischio cambio di fine esercizio è nullo. 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati Valute Voci DOLLARI USA A. Attività finanziarie A.1 Titoli di debito A.2 Titoli di capitale STERLINE DOLLARI CANADESI YEN TOTAL E FRANCHI SVIZZ ERI AL TRE VALUTE 2.319.612 1.773.746 3.552 13.720 - 3.437 - 6.746 - 618.599 - 113.146 - 3.075.260 1.773.746 3.552 183.534 358.780 - 12.339 1.381 - 2.867 570 - 6.591 155 - 42 9.767 18 8.832 - 13.206 99.940 - 648.304 649.658 - 8.764 2.486.135 2.088.397 397.622 3.234 22.594 20.167 2.427 353 4.799 4.595 204 575 7.048 6.461 587 3.764 31.294 2 2.629 8.665 1.186 30.041 13.105 16.936 17.876 2.581.795 2.155.354 426.441 116 - - - - - - 116 - D. Altre pass ività E. Derivati finanziari - Opzioni + Pos izioni Lunghe 5 85.606 (60.165) 188.081 2 5.182 4.893 7.204 1.049 (2.525) 82 21 - (592.342) 5 621 40.396 (83.159) (826) 701 40.403 (583.643) (58.618) 196.689 + Pos izioni Corte - Altri de rivati 248.246 145.771 2.311 289 2.607 3.574 21 616 (592.347) 1.527 (82.333) 255.307 (525.025) 1.463.145 1.317.374 206.172 205.883 291.017 287.443 4.353 4.332 1 0.002 60 2.349 76.732 159.065 2.051.421 2.576.446 3.979.602 4.051.760 (72.158) 230.330 230.790 (460) 294.889 294.849 40 11.674 11.380 294 632.986 634.259 (1.273) 191.765 231.029 (39.264) 5.341.246 5.454.067 (112.821) A.3 Finanziamenti a banche A.4 Finanziamenti a cliente la A.5 Altre attività finanziarie B. Altre attività C. Passività finanziarie C.1 Debiti verso banche C.2 Debiti verso cliente la C.3 Titoli di d ebito C.4 Altre passività finanziarie + Pos izioni Lunghe + Pos izioni Corte Totale attività Totale pass ività Sbilancio (+/-) 2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse e di prezzo” (sezione 2.1- 2.2). 274* Nota Integrativa 2.4 Gli strumenti derivati A. DERIVATI FINANZIARI A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo Attività sott ostanti/ Tipolog ie derivati 31.12.2016 Over the counter 1. Titoli di debito e tassi d'interesse 31.12.2015 Contr opa rti Centrali Ov er t he count er C ontroparti Ce ntr ali 43. 381.684 - 41.344.443 109.777 5. 781.611 - 6.381.672 4 37. 183.326 - 34.962.771 - c) Forward - - - - d) Futur es 416.747 - - 109.773 - - - - a) Opzioni b) Swap e) Altri 2. Titoli di capital e e indici azionari 2 - - 60.270 a) Opzioni 2 - - 5 b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futur es - - - 60.265 e) Altri - - - - 5. 233.962 - 5.952.132 - 863.762 - 2.231.840 - - - - - c) Forward 4. 370.200 - 3.720.292 - d) Futur es - - - - e) Altri - - - - 53.567 - 45.391 - 3. Valute e oro a) Opzioni b) Swap 4. Merci 5. Altri sottosta nti Tot ale - - - - 48.669.215 - 47.341.966 170.047 275* Nota Integrativa A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo A.2.1 Di copertura Attività sott ostanti/ Tipolog ie derivati 31.12.2016 Over the counter 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Op zioni b) Swap 31.12.2015 Contr opa rti Centrali Ov er t he count er C ontroparti Ce ntr ali 23. 823.021 - 33.727.051 - 459.262 - 4.086.274 - 23. 363.759 - 29.640.777 - c) Forward - - - - d) Futur es - - - - e) Altri - - - - - - - - a) Op zioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futur es - - - - e) Altri - - - - 28.711 - 27.674 - 2. Titoli di capital e e indici azionari 3. Valute e oro a) Op zioni - - - - 28.711 - 27.674 - c) Forward - - - - d) Futur es - - - - e) Altri - - - - 4. Merci - - - - 5. Altri sottosta nti - - - - 23.851.732 - 33.754.725 - b) Swap Tot ale Nella tabella vengono riportati i valori nozionali dei contratti derivati distinti per tipologia contrattuale. I contratti swap si riferiscono a operazioni derivate per lo scambio di tasso di interesse effettuate essenzialmente per le coperture di attività disponibili per la vendita e prestiti obbligazionari di propria emissione. 276* Nota Integrativa A.2.2 Altri derivati Attività sott ostanti/ Tipo log ie derivati 31. 12.2016 Over the co unter 1. Titoli di debito e tassi d'interesse 31.12.2015 Co ntr opa rti Centrali Ov er t he count er C ontroparti Ce ntr ali - - - - a) Opzioni - - - - b ) Swap - - - - c) Forward - - - - d ) Futur es - - - - e) Altri - - - - 562.26 4 - 589.018 - 2. Titoli di capital e e indici azionari a) Opzioni 562.26 4 - 589.018 - b ) Swap - - - - c) Forward - - - - d ) Futur es - - - - e) Altri - - - - 3. Valute e oro - - - - a) Opzioni - - - - b ) Swap - - - - c) Forward - - - - d ) Futur es - - - - e) Altri - - - - 4. Merci - - - - 5. Altri sottosta nti - - - - 562.264 - 589.018 - Tot ale 277* Nota Integrativa A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti Port afo gli/Tipologie der ivat i Fair value posit ivo Fair value positivo 31. 12.2016 31.12.2015 Over the co unter A. P or taf oglio di negoziazi one di vigilanza a) Opzioni b ) Interest ra te swap Co ntr opa rti Centrali Ov er t he count er C ontroparti Ce ntr ali 725.54 9 - 616.579 64 7 19.82 8 - 28.654 45 4 678.49 2 - 548.218 - c) Cr oss currency swap - - - - d ) Equity swap - - - - 23.73 8 - 34.995 19 3 e) Forward f ) Futures g) Altri B. Portafoglio bancar io - di copertura a) Opzioni 31 - - 3.46 0 - 4.712 - 441.04 2 - 592.409 - - - - - 441.04 2 - 592.046 - c) Cr oss currency swap - - 363 - d ) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f ) Futures - - - - g) Altri - - - - - - - - a) Opzioni - - - - b ) Interest ra te swap - - - - c) Cr oss currency swap - - - - d ) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f ) Futures - - - - g) Altri - - - - 1. 166.591 - 1.208.988 647 b ) Interest ra te swap C. Portafoglio bancar io - altr i derivati Tot ale 278* Nota Integrativa A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti Port afo gli/Tipologie der ivat i Fair value negat ivo Fair va lue negativo 31.12.2016 31.12.2015 Over the counter A. P or tafoglio di negoziazi one di vigilanza Contr opa rti Centrali Ov er t he count er C ontroparti Ce ntr ali 890.931 - 60 8.593 15.209 - 2 3.369 - 844.782 - 54 6.067 - c) Cr oss currency swap - - - - d) Equity swap - - - - 27.471 - 3 4.445 7 a) Opzioni b) Interest ra te swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancar io - di copertura a) Opzioni b) Interest ra te swap c) Cr oss currency swap 7 32 - - 3.437 - 4.712 - 206.398 - 70 0.871 - - - - - 206.111 - 70 0.871 - 287 - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - - - - - - a) Opzioni - - - - b) Interest ra te swap - - - - c) Cr oss currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - - 1.097.329 - 1.309.464 7 C. Portafoglio bancar io - altr i derivati Tot ale 279* Nota Integrativa A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Contr atti non rientranti in accordi di compensazione Gover ni e Banche Centrali Altr i ent i pubblici B anche Società di assic urazione Società finanziarie Imprese non fina nziarie Altr i sog getti 1) Titoli di de bit o e tassi di interesse - valore noz ionale - - 10.56 8.102 6.435.447 - 2.704.806 133.96 2 - f air value positivo - - 14 1.404 5.342 - 238.495 2.36 5 - f air value negativo - - 2 3.928 18 7 - 1.008 17 - esposizione futura - - 7 1.791 58.97 1 - 18.558 19 0 - valore noz ionale - - - - - - 2 - f air value positivo - - - - - - 94 5 - f air value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - - valore noz ionale - - 73 6.464 1.570.434 - 168.688 19.34 3 - f air value positivo - - 6.232 7.058 - 874 51 0 - f air value negativo - - 9.546 11.06 3 - 3.023 24 - esposizione futura - - 5.546 15.70 4 - 1.238 19 3 - valore noz ionale - - 4 4.576 - - 8.991 - - f air value positivo - - 3.074 - - 421 - - f air value negativo - - 3.215 - - 258 - - esposizione futura - - 4.346 - - 706 - 2) Titoli di capitale e indici aziona ri 3) Va lut e e oro 4) Altri va lori 280* Nota Integrativa A.6 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione Contr atti rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Cent rali Altri enti pubb lici - valore nozionale - - 17. 038.312 6.501.055 - - - - f air value positivo - - 176.778 123.318 - - - - f air value negativo - - 672.002 150.943 - - - Banc he Societ à finanziarie Società di assicura zione Impr ese non finanziar ie Altr i sogg etti 1) Titoli di de bit o e tassi di interesse 2) Titoli di capitale e indici aziona ri - valore nozionale - - - - - - - - f air value positivo - - - - - - - - f air value negativo - - - - - - - 3) Va lut e e oro - valore nozionale - - 2. 522.517 216.518 - - - f air value positivo - - 16.832 1.902 - - - - f air value negativo - - 14.882 835 - - - - valore nozionale - - - - - - - - f air value positivo - - - - - - - - f air valure negativo - - - - - - - 4) Altri va lori 281* Nota Integrativa A.7 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Co ntr atti non rientranti in accor di di co mpensazione Go verni e Banche Centr ali Altri enti pubblici Banche Società di assicur azione Societ à finanziarie Imprese non finanziarie Altri soggett i 1) Titoli di de bit o e tassi di interesse - valore nozionale - - 38.656 - - - - - f air value positivo - - 13.122 - - - - - f air value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - 193 - - - - - valore nozionale - - - 2 33.110 25 3.01 9 67 .847 8. 288 - f air value positivo - - - - - - - - f air value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - 19.371 2 0.242 58 601 - valore nozionale - - 28.711 - - - - - f air value positivo - - - - - - - - f air value negativo - - 287 - - - - - esposizione futura - - 1.436 - - - - - valore nozionale - - - - - - - - f air value positivo - - - - - - - - f air value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - 2) Titoli di capitale e indici aziona ri 3) Va lute e oro 4) Altri va lori 282* Nota Integrativa A.8 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione Contr atti rientranti in accordi di compensazione Gover ni e Banc he Centrali Altri enti pubblici Ba nche Società finanziarie Società di assic urazione Imprese non finanziarie Altri soggett i 1) Titoli di de bit o e tassi di interesse - valore nozionale - - 10.91 3.934 12. 870 .431 - - - - f air value positivo - - 245.914 182 .006 - - - - f air value negativo - - 128.797 77 .314 - - - - valore nozionale - - - - - - - - f air value positivo - - - - - - - - f air value negativo - - - - - - - - valore nozionale - - - - - - - - f air value positivo - - - - - - - - f air value negativo - - - - - - - - valore nozionale - - - - - - - - f air value positivo - - - - - - - - f air value negativo - - - - - - - 2) Titoli di capitale e indici aziona ri 3) Va lut e e oro 4) Altri va lori 283* Nota Integrativa A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali Sot tostanti/Vit a residua Olt re 1 anno e fino a 5 anni Fino a 1 anno A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indi ci a zionar i A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro A.4 Derivati finanziari su altri valori B) Portafoglio bancario Olt re 5 anni Totale 10.539.497 14.590.746 23.538.973 48.669.216 5.309.671 14.533.039 23. 538.973 43.381.683 2 1 - 3 5.180.371 53.592 - 5.233.963 49.453 4.114 - 53.567 1.646.528 16.659.185 6.108.284 24.413.997 B. 1 Der ivati f inanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 1.643.465 16.265.284 5. 914.273 23.823.022 B. 2 Der ivati f inanziari su titoli di capi tale e indici azionari 3.063 365.190 194.011 562.264 B. 3 Der ivati f inanziari su tassi di cambio e oro - 28.711 - 28.711 B. 4 Der ivati f inanziari su altri valori - - - - Totale 31.12.2016 12.186.025 31.249.931 29.647.257 73.083.213 Totale 31.12.2015 22.219.242 30.170.061 29.296.406 81.685.709 284* Nota Integrativa A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte / rischio finanziario – Modelli interni UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario di controparte dei derivati finanziari OTC. B. DERIVATI CREDITIZI B.1 Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo In UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi. B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti Non si segnalano derivati creditizi OTC con fair value lordo positivo. B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti Non si segnalano Derivati creditizi OTC con fair value lordo negativo. B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti non rientranti in accordi di compensazione. B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione. B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali In UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi. B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario – Modelli interni UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario e di controparte dei derivati creditizi. 285* Nota Integrativa C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti Gover ni e Banche Cen tr ali Altr i ent i pu bblici S ociet à fin anziarie - fair value positivo - - 118.321 213.804 - - - - fair value negativo - - 494.476 135.671 - - - - espo sizio ne futura - - 131.078 89.270 - - - - rischio di controparte netto - - 136.189 87.443 - - - Ban che S ociet à di assicu razione I mprese n on finanziarie Altri soggett i 1) Accordi bi laterali Derivati Finanziari 2) Accordi bi laterali Derivati Creditizi - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - espo sizio ne futura - - - - - - - - rischio di controparte netto - - - - - - - 3) Accordi "Cross product" - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - espo sizio ne futura - - - - - - - - rischio di controparte netto - - - - - - - Sezione 3 Rischio di liquidità Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Il rischio di liquidità si riferisce alla capacità o meno della Banca di far fronte alle proprie obbligazioni di pagamento e/o di raccogliere sul mercato fondi addizionali (funding liquidity risk), oppure alla possibilità che il valore di una eventuale liquidazione di alcune attività differisca significativamente dai correnti valori di mercato (asset liquidity risk). A livello consolidato ed individuale il rischio di liquidità è regolato nell’ambito della Policy a presidio dei Rischi Finanziari che, oltre alla definizione dei limiti di esposizione e delle relative soglie di early warning, declina anche le regole volte al perseguimento ed al mantenimento, mediante politiche di raccolta e impiego coordinate ed efficienti, dell’equilibrio strutturale per le Banche Rete e le Società Prodotto. La Policy ha infine l’obiettivo di rendere omogenee, per tutte le società del Gruppo, sia le modalità di intervento che i criteri di identificazione delle condizioni economiche, individuando eventualmente a priori le specifiche eccezioni. I presidi del rischio di liquidità per conto delle Banche Rete sono accentrati presso la Capogruppo e competono: • all’Area Finanza (presidio di 1° livello) che provvede al monitoraggio giornaliero della liquidità e alla gestione del rischio nell’ambito dei limiti definiti; • all’Area Capital & Liquidity Risk Management (presidio di 2° livello), cui compete la misurazione degli indicatori sintetici di rischio e la verifica periodica del rispetto dei limiti Con particolare riferimento alla posizione in termini di equilibrio strutturale, il rischio di liquidità è monitorato principalmente attraverso un modello di liquidity gap in cui viene determinata l’evoluzione temporale dei flussi di cassa netti, allo scopo di evidenziare eventuali criticità nelle condizioni di liquidità attesa. A livello individuale è stabilito un livello target di 286* Nota Integrativa sostanziale equilibrio tra raccolta, valutata in base al grado di stabilità, e impieghi, valutati in base al grado di liquidabilità. Ulteriori informazioni, relative all’attività del Gruppo sul mercato interbancario, sono riportate nella Relazione sulla Gestione, cui si rimanda. Operazioni di auto cartolarizzazione Per quanto riguarda le operazioni di “auto cartolarizzazione” nella quali la Banca, in qualità di Originator, sottoscrive all’atto dell’emissione il complesso delle passività emesse dalla società veicolo, si rimanda a quanto indicato nella Sezione 1, capitolo 1 – Rischio di Credito, paragrafo C. Operazioni di cartolarizzazione della presente Nota. 287* Nota Integrativa Informazioni di natura quantitativa 1.1 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: EURO Voci/Sc aglioni temporali Att ività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di deb ito A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti - B anche Da o ltr e 1 gior no a 7 giorni A vist a Da oltre 7 gio rno a 15 gior ni Da oltre 15 g ior ni a 1 mese Da olt re 1 Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da ol tre 1 a nno mese fino a 3 fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5 anni mesi Ol tre 5 anni Dur ata indet erminata 676.056 6.986.214 2.003.757 1.298.148 855.676 1.054.462 2.792.586 4.973.732 22.867.489 18. 004.526 2 - 5.0 02 - 113.243 34. 543 49 1.7 02 4. 155.000 7. 410.000 - 131.1 77 - - - 14.586 24. 022 1.89 8.307 2. 779.233 800.212 8.9 12 233.2 03 - - - - - - - - - 6.621.833 2.00 3.757 1.2 93.1 46 8 55. 676 926.633 2.7 34. 022 2.58 3.723 15. 933.257 9. 794.313 6 67.1 44 6 67.1 44 729.5 23 316 1.0 31.7 39 5. 079 45.842 90. 997 21 7.4 29 4. 206.287 - 5.892.310 2.00 3.441 2 61.4 07 8 50. 597 880.792 2.6 43. 025 2.36 6.294 11. 726.970 9. 794.313 - Passività per cassa 16.882.894 2.478.919 6.292 718.284 1.095.356 2.942.336 7.097.057 28.908.585 5. 195.532 - B.1 Depositi e conti correnti 1 6.391.291 4 0.000 - 1 31. 261 393.635 9 35. 935 3.45 7.492 1.085 - - 3.283.868 4 0.000 - 1 30. 029 392.006 9 30. 313 3.45 5.315 - - - 1 3.107.423 - - 1. 232 1.630 5. 622 2.1 77 1.085 - - - C lientela - B anche - C lientela B.2 Titoli di debito 272.0 82 399 2 18 4 45. 523 670.663 1.8 93. 028 3.51 7.076 18. 423.215 5. 012.946 - B.3 Altr e passività 219.5 20 2.43 8.521 6.0 74 1 41. 500 31.058 1 13. 373 12 2.4 88 10. 484.284 182.585 - (2.493.750) 725.018 177.471 (82.968) 225.278 75.513 291.261 1.229.367 (21.404) - - 302.521 1 77.4 59 (1 07. 665) 178.679 24. 580 (1 2.2 61) (102 .844) (160 .998) - - 38 4.019 1 78.9 28 1.6 90. 373 330.318 1 05. 021 8 4.9 69 110.232 18 - Opera zioni "fuori b ila ncio" C.1 Derivati finanziari con scambio di cap ita le - Posiz ioni lunghe - Posiz ioni corte - 8 1.498 1.4 69 1.7 98. 038 151.639 80. 440 9 7.2 30 213.076 161.017 (159.137) 1.665 (0) (663) 26.169 16. 813 6 7.8 38 - - - - Posiz ioni lunghe 686.2 11 1.869 - 6. 999 33.932 36. 657 9 8.8 64 - - - - Posiz ioni corte 845.3 48 204 0 7. 661 7.762 19. 844 3 1.0 26 - - - - - - - - - - - - - - Posiz ioni lunghe - - - - - - - - - - - Posiz ioni corte - - - - - - - - - - ( 2.336.153) 42 0.832 13 25. 359 20.430 34. 120 23 5.6 34 1. 332.108 139.595 - C.2 Derivati finanziari senza scambio d i capitale C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere C.4 Impegni irrevocabili ad erogar e f ondi - Posiz ioni lunghe 268.0 02 42 0.832 13 25. 359 20.430 34. 120 23 5.6 34 1. 332.108 139.595 2.604.154 - - - - - - - - - 1.540 - - - - - 51 103 - - C.6 Garanzie finanz iarie ricevute - - - - - - - - - - C.7 Derivati cred itiz i con scambio di capitale - - - - - - - - - - - Posiz ioni lunghe - - - - - - - - - - - Posiz ioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Posiz ioni lunghe - - - - - - - - - - - Posiz ioni corte - - - - - - - - - - - Posiz ioni corte C.5 Garanzie finanz iarie rilasciate C.8 Derivati cred itiz i senza scamb io di capitale 288* Nota Integrativa 1.2 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie – Altre valute Voci/Scaglioni temporali Att ività per cassa Da oltre 1 g iorno Da olt re 7 giorno Da oltre 15 Da oltre 1 me se a 7 giorni a 15 giorni giorni a 1 mese fino a 3 mesi A vista Da olt re 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata indeterminata 129.908 243.472 15.870 151.868 398.204 42.702 66.671 1.699.317 317.843 - 266 - - - 1.767 6.179 18.865 1. 555.592 152.026 - A.2 Altri titoli di debito - - - - 844 - 29.304 - 0 - A.3 Quote OICR - - - - - - - - - - 129.642 243.472 15.870 151.868 395.593 36.523 18.502 143.724 165.817 - - B anche 61.709 159.402 4.399 23.564 354.756 20.559 2.417 22 .059 - - - C lientela 67.933 84.070 11.471 128.305 40.837 15.964 16.084 121.665 165.817 - 355.112 350.938 597.682 970.221 209.073 98.813 102 43 - - 352.159 251.944 68.861 96.229 94.984 - 102 43 - - - B anche 222.860 251.447 68.861 95.868 94.984 - - - - - - C lientela 129.299 497 - 360 - - 102 43 - - B.2 Titoli di debito 116 0 - - - - - - - - B.3 Altr e passività 2.837 98.994 528.820 873.992 114.089 98.813 - - - - 46.200 (310.081) ( 178.503) 108.179 (221.282) (25.902) 11.345 (39.260) - - - (310. 081) (178.503) 108.179 (172.838) (25.782) 13.292 (39.260) - - - 68.954 6.100 1.797.862 153.242 77.272 101.382 11.841 - - A.1 Titoli di Stato A.4 Finanziamenti Passività per cassa B.1 Depositi e conti correnti Opera zioni "fuori b ila ncio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capita le - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte - 379.035 184.603 1.689.683 326.080 103.055 88.090 51.101 - (1.233) - - - (1.011) (120) (1.947) - - - 5.298 - - - - 76 - - - - 6.532 - - - 1.011 196 1.947 - - - 47.434 - - - (47.434) - - - - - 47.434 - - - - - - - - - - - - - 47.434 - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe 50 - - - - - - - - - - Posizioni corte 50 - - - - - - - - - C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - - C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili ad erogar e f ondi C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale 289* Nota Integrativa Sezione 4 Rischi operativi Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di processi, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Vi rientrano ad esempio le perdite derivanti da frodi49, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Con riferimento alla loro manifestazione monetaria, tale definizione include il rischio legale50, il rischio modello51, le perdite operative in sovrapposizione con il rischio di mercato52 e le perdite operative in sovrapposizione con il rischio di credito53. Dalla definizione di rischio operativo sono esclusi il rischio reputazionale54 ed il rischio strategico55. Con il fine di garantire un profilo di rischio coerente con la propensione definita dall’Organo di supervisione strategica, il Gruppo ha definito un Modello Organizzativo basato sulla combinazione di diverse componenti individuate in funzione del ruolo ricoperto e della responsabilità assegnata dall’organigramma aziendale. Le diverse componenti sono individuate centralmente, presso la Capogruppo, e localmente, presso le singole entità giuridiche. Il modello prevede l’accentramento presso la Capogruppo delle funzioni di indirizzo e del sistema dei controlli di secondo e terzo livello. In ciascuna entità giuridica sono stati individuati più livelli di responsabilità, di seguito elencati, attribuiti in funzione dell’ambito di operatività: Referente Rischi Operativi (RRO): presso la Capogruppo è individuato nella figura del Consigliere Delegato. Nelle altre entità giuridiche è individuato nella figura dell’Amministratore Delegato o del Direttore Generale o nella figura aziendale equivalente secondo il proprio regolamento aziendale. Il Referente Rischi Operativi è il responsabile, nell’ambito della propria entità giuridica, dell’intero sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo; Supporto Rischi Operativi Locale (SROL): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile della struttura preposta al controllo rischi o nella figura aziendale equivalente secondo proprio regolamento aziendale. Nell’ambito della propria entità giuridica supporta il Referente Rischi Operativi nella realizzazione e nel coordinamento del sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo. Tenendo conto della sua complessità organizzativa, per la sola Capogruppo, tale ruolo è suddiviso in due figure: 49 In fase di accertamento dei fatti e delle responsabilità le presunte frodi devono essere equiparate alle frodi accertate. Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa di violazioni normative, procedimenti legali o azioni volontarie assunte per evitare il manifestarsi di un rischio legale (la definizione di rischio legale include anche le perdite derivanti da rischi di riciclaggio, misconduct events ed i rischi di non conformità). 51 Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa dei modelli utilizzati nei processi decisionali (ad esempio, modelli di pricing, modelli per la valutazione degli strumenti finanziari e/o di copertura, modelli utilizzati per il monitoraggio del controllo dei limiti dei rischi, ecc.). Sono escluse dalla definizione di rischio modello le perdite sostenute a causa di sottovalutazioni dei requisiti patrimoniali calcolati utilizzando modelli interni sottoposti all’approvazione delle Autorità di Vigilanza. 52 Definite come le perdite e/o i costi aggiuntivi legati alle transazioni finanziarie, incluse quelle relative alla gestione del rischio di mercato, causate da inadeguatezza e/o disfunzioni delle procedure, da errori operativi e/o di data entry, carenze dei sistemi di controllo interno, inadeguatezza dei processi di Data Quality, indisponibilità dei sistemi ICT, comportamenti non autorizzati, colposi e/o dolosi delle persone e/o da altri eventi esterni. 53 Definite come perdite economiche generatesi in fase di collocamento di un prodotto creditizio e/o nell’ambito del processo del credito, causate prevalentemente da un rischio operativo. 54 Definito come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della Banca/Società da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza. 55 Definito come il rischio connesso ad errate decisioni in materia di strategie di business o ad intempestività nel processo decisionale di adeguamento al mercato. 290* Nota Integrativa 50 • Supporto Rischi Operativi Territoriale (SROT): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile del Servizio Supporto e Controlli in staff al Responsabile Macroarea Territoriale e al Responsabile della Direzione Coordinamento Commerciale in staff al Responsabile Top Private Banking e Corporate & Investment Banking • Supporto Rischi Operativi Centrale (SROC): tale ruolo è individuato nella figura del Responsabile delle strutture a riporto dei Chief Lending Officer, Chief Commercial Officer, Chief Wealth and Welfare and Officer e Chief Operating Officer e al Responsabile delle strutture a cui sono demandate attività specialistiche56 Risk Champion (RC): per la Capogruppo tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture a diretto riporto dei Responsabili Macroarea Territoriale, Top Private Banking e Corporate & Investment Banking, ai Responsabili delle Direzioni e ai Responsabili delle strutture a diretto riporto del Supporto Rischi Operativi Centrale; per le altre società, ai Responsabili delle strutture a diretto riporto del Consigliere Delegato, della Direzione Generale, ai Responsabili delle Direzioni57. Il ruolo di Risk Champion è altresì attribuito, anche in assenza di specifica struttura organizzativa, ai soggetti cui spettano le responsabilità di attività specialistiche58. I Risk Champion riferiscono direttamente al Referente Rischi Operativi (RRO) tramite il Supporto Rischi Operativi Locale (SROL), il Supporto Rischi Operativi Territoriale (SROT) o il Supporto Rischi Operativi Centrale (SROC). Ad essi è demandata la responsabilità di presidiare operativamente il corretto svolgimento del processo di gestione dei rischi operativi in relazione all’attività di competenza e del coordinamento dei Risk Owner di riferimento; Risk Owner (RO): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture con riporto gerarchico a un Risk Champion. Ad essi è demandato il compito di riconoscere e segnalare gli eventi di perdita e/o potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo che si manifestano nel corso delle attività quotidiane; Addetto Contabile: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di contabilità operativa. Ad essi è demandata la responsabilità di assicurare la corretta e completa contabilizzazione delle perdite operative; Funzione Assicurazioni: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di gestione dei sinistri per i quali è prevista una copertura assicurativa. Ad essi è demandata la responsabilità del corretto e completo censimento dei rimborsi assicurativi e di tutte le informazioni di supporto. Il sistema di misurazione Il sistema di misurazione tiene conto dei dati di perdita operativa interni, esterni, dei fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli interni, in modo da cogliere le principali determinanti di rischio (in particolar modo quelle che influiscono sulla coda delle distribuzioni) e da incorporare i cambiamenti intervenuti nel profilo di rischio. 56 A titolo esemplificativo e non esaustivo, attività per la gestione di: prevenzione e protezione sul lavoro come definita dalla normativa 81/2008, attività di antiriciclaggio e antiterrorismo, controlli contabili come definiti dalla normativa 262/2005, pratiche legali e fiscali, ecc. 57 In considerazione della complessità operativa sottostante agli ambiti di attività da essi presidiati, con il fine di agevolare l'attività di rilevazione ed aggiornamento del sistema di Loss Data Collection, sono esclusi dall’attribuzione del ruolo di Risk Champion i Chief e i Condirettori Generali (ove previsti), i quali saranno periodicamente informati dai Risk Champion a proprio riporto gerarchico. 58 A titolo esemplificativo e non esaustivo, attività per la gestione di: reclami, ’intermediazione titoli, sicurezza logica e fisica, disaster recovery e della continuità operativa ecc. 291* Nota Integrativa Per ulteriori dettagli sul funzionamento del modello di calcolo si rimanda al paragrafo dedicato al requisito patrimoniale. Il sistema di reporting Il monitoraggio dei rischi operativi assunti è realizzato mediante un sistema di reporting standard articolato sui medesimi livelli di responsabilità previsti dal modello organizzativo. L’attività di reporting direzionale è svolta in service dalla funzione di controllo dei rischi operativi della Capogruppo che periodicamente predispone: – l’analisi andamentale delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data Collection e dei relativi recuperi realizzati; – le analisi di benchmark con i dati di Sistema; – la sintesi delle valutazioni dell’esposizione ai rischi potenziali; – il dettaglio delle aree di vulnerabilità individuate e degli interventi di mitigazione intrapresi. In virtù delle funzioni attribuite dal Regolamento Generale Aziendale, il monitoraggio del profilo di rischio assunto da ciascuna società del Gruppo, la sua coerenza con gli obiettivi di rischio, nonché il rispetto dei limiti operativi sono demandati alla struttura di controllo dei rischi della Capogruppo. A conclusione dell’attività di monitoraggio del profilo di rischio, sono identificati i più opportuni interventi correttivi, che confluiranno nel Portafoglio Progetti annuale. Come ulteriore forma di mitigazione, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Rischio legale La Banca è coinvolta in una pluralità di procedimenti legali originati dall’ordinario svolgimento della propria attività. A fronte delle richieste ricevute, la Banca ha ritenuto di appostare congrui accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a rischio, alla valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di “probabilità” e/o “possibilità” così come definiti dai Principi Contabili-IAS 37 e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne con certezza l’esito finale, si ritiene che l’eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della Banca. I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio probabile da parte della Banca sono: • azione di revocatoria fallimentare, rinveniente dalla ex Banca Popolare Commercio e Industria, esercitata dalla FDG Spa; • un contenzioso per una richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso da un contratto avente ad oggetto la realizzazione di un software. I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio possibile (o una passività potenziale) da parte della Banca sono: • azione di risarcimento, in fase di cassazione, dopo le sentenze favorevoli alla Banca in primo e secondo grado, riveniente dalla ex Centrobanca, intentata dal liquidatore di una società, per un 292* Nota Integrativa presunto danno generato dal contenuto di dichiarazioni rilasciate dalla ex Centrobanca a terzi circa la disponibilità di titoli depositati dalla società presso la Banca; • una causa promossa da un soggetto beneficiario di contribuzioni pubbliche in relazione alle quali UBI Banca (subentrata alla ex Centrobanca nelle convenzioni da quest’ultima a suo tempo sottoscritte con gli Enti Agevolanti per la gestione degli adempimenti connessi all’istruttoria delle pratiche agevolative) è stata citata in solido con l’Ente Agevolante interessato in qualità di Banca Concessionaria mandataria del medesimo. In particolare trattasi di un giudizio pendente avanti il Tribunale Civile di Roma in cui la controparte chiede l’annullamento di un provvedimento ministeriale di revoca delle agevolazioni (disposto per morosità protratta nel rimborso di un finanziamento concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, in conformità a quanto espressamente previsto dalla normativa di riferimento) e il conseguente avvio del recupero coattivo delle medesime, per 4,3 milioni di euro, oltre al risarcimento di asseriti danni da ciò derivanti, quantificati in 24 milioni di euro, causati dalla revoca di presunti affidamenti bancari concessi alla società; la pratica agevolativa oggetto di contestazione è stata istruita dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, aderente a Raggruppamento Temporaneo di Imprese di cui UBI Banca è capofila, che dovrà tenere indenne la Banca da ogni spesa e rischio causa; • contestazioni inerenti all’operatività in titoli di una controparte corporate, rinvenienti dalla ex Banca Popolare Commercio e Industria. Causa vinta dalla Banca in primo grado nel corso del 2011; in data 2 aprile 2015, a seguito del ricorso avanzato dalla controparte, la Corte d’Appello ha disposto il respingimento delle istanze della parte attrice; nel luglio del 2015 la controparte ha presentato ricorso in Cassazione; si resta in attesa della fissazione dell’udienza; • atto di citazione, notificato ad UBI Banca da parte di due fondi, azionisti della Banca, (all’origine gli attori erano tre ma il maggiore di essi ha rinunciato all’azione) contenente richieste di risarcimento in relazione all’ammontare del rimborso delle azioni oggetto di recesso a seguito della trasformazione di UBI Banca in società per azioni, avvenuta nel contesto della c.d. “riforma delle banche popolari” [di cui all’art. 28, comma 2 ter del Testo Unico Bancario – introdotto con il D.L. 3/2015, convertito con Legge 33/2015 2015 - il quale stabilisce che “nelle banche popolari (…) il diritto di rimborso alle azioni nel caso di recesso, anche a seguito di trasformazione (…), è limitato secondo quanto previsto dalla Banca d’Italia, anche in deroga a norme di legge, laddove ciò sia necessario ad assicurare la computabilità delle azioni nel patrimonio di vigilanza di qualità primaria della banca”]. La Banca ritiene che la posizione assunta in tema di rimborso delle azioni degli azionisti receduti sia solida anche alla luce dei pareri dei legali che l’assistono e si ècostituita in giudizio chiedendo il rigetto delle domande proposte. Il Consiglio di Stato, in sede di appello contro sentenze del TAR che avevano rigettato i ricorsi presentati da alcune associazioni di consumatori e soci di alcune banche popolari, ha successivamente ritenuto non manifestamente infondati alcuni dubbi di costituzionalità inerenti alla predetta normativa, in particolare sui seguenti motivi (1) presupposti di necessità ed urgenza legittimanti l’emanazione di un decreto legge; (2) possibilità che il rimborso dei soci recedenti possa essere limitato/escluso e non invece solo differito nel tempo, con riconoscimento di un interesse; (3) attribuzione alla Banca d’Italia di un potere normativo anche in deroga alla legge. Non sono noti i tempi in cui sarà pronunciata la decisione della Corte Costituzionale; peraltro si registra la sentenza 21 dicembre 2016 della Corte Costituzionale (emessa nell’ambito di un diverso giudizio promosso dalla Regione Lombardia) di rigetto, tra l’altro, del primo motivo. Sono in corso approfondimenti funzionali a valutare se e quale possa essere l’eventuale impatto economico–patrimoniale su UBI Banca delle decisioni del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale, anche tenuto conto della normativa comunitaria applicabile. In particolare, non è possibile stabilire se e di che ammontare potrebbe essere l’eventuale esborso in capo a UBI, né gli effetti negativi che ne potrebbero derivare sulla situazione economica e patrimoniale della stessa, sia perché occorre attendere che sia emessa la pronuncia della Corte Costituzionale e conoscere le relative motivazioni, sia perché la questione di diritto relativa agli effetti sulla situazione di UBI di un’eventuale sentenza che dichiarasse l’incostituzionalità della normativa de qua è complessa e non vi sono precedenti. In tale contesto, 293* Nota Integrativa verranno altresì considerati gli eventuali interventi normativi che dovessero essere adottati in proposito; • provvedimento del 21 gennaio 2016, con il quale l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM”) ha avviato, nei confronti dell’Associazione Bancaria Italiana (“ABI”), un’istruttoria ipotizzando che l’accordo interbancario relativo al servizio SEDA, così come delineato dalla stessa ABI nel 2013, possa costituire una delibera di associazione di imprese restrittiva della concorrenza (59). In particolare, l’AGCM – benché la documentazione relativa al servizio SEDA fosse stata precedentemente presentata dall’ABI all’AGCM stessa – si è concentrata sul modello di remunerazione delineato dall’ABI che prevede, in luogo dell’applicazione di multilateral interchange fees (cd. “MIF”, utilizzate prima dell’introduzione di SEDA), il pagamento, da parte del creditore in favore della banca del debitore, di commissioni negoziate tra questi due soggetti (nei limiti di importi massimi pubblicizzati). Il 13 aprile 2016 l’AGCM ha ampliato l’istruttoria ad 11 banche (tra cui UBI). In parallelo al procedimento si è svolto un “tavolo di confronto” tra le parti coinvolte e l’AGCM volto a declinare un diverso sistema di remunerazione di SEDA. Il 26 gennaio 2017 l’AGCM ha notificato ad UBI Banca la comunicazione delle risultanze istruttorie (“CRI”), secondo la quale, tra l’altro, la presunta intesa coinvolgerebbe anche il servizio SEPA DD. Il 13 aprile 2017 si terrà l’audizione finale, prima della quale UBI Banca presenterà proprie memorie difensive. UBI Banca intende contestare la CRI producendo evidenze ed argomentazioni difensive volte a smentire le relative accuse, riservandosi di farle valere anche in sede giurisdizionale di fronte al TAR Lazio di Roma e al Consiglio di Stato. Rispetto a quanto commentato nella Nota integrativa al Bilancio al 31 dicembre 2015, si registrano, quali contenziosi rilevanti conclusi: • tre procedimenti avviati nei confronti di UBI Banca (in qualità di incorporante di Centrobanca) dai Fallimenti delle Società del Gruppo Burani, Burani Designer Holding NV (“BDH”) e Mariella Burani Family Holding Spa (“MBFH”), tutti instaurati presso il Tribunale di Milano. In connessione a questi ultimi, si precisa che la Banca ha ricevuto una lettera per conto del fallimento della Società Mariella Burani Fashion Group con la quale si chiede un risarcimento dei danni sulla base sostanzialmente di argomentazioni già affrontate nei predetti procedimenti; • l’impugnativa assembleare; con sentenza depositata in cancelleria il 20 febbraio 2016, il Tribunale di Brescia, Sezione Specializzata in materia di Impresa, definitivamente decidendo, ha respinto l'azione promossa dal Deputato Giorgio Jannone e da altri otto Soci volta all'annullamento della delibera del 20 aprile 2013 con cui l'Assemblea dei Soci di UBI Banca aveva nominato il Consiglio di Sorveglianza per il triennio 2013-2014-2015. Con la medesima sentenza il Tribunale di Brescia ha rigettato la domanda di risarcimento del danno formulata dagli attori e li ha condannati alla refusione delle spese di lite a favore di UBI Banca; • una causa promossa da soggetti beneficiari di contribuzioni pubbliche in relazione alle quali UBI Banca (subentrata alla ex Centrobanca), in qualità di Banca Concessionaria, è stata citata in solido con gli Enti Agevolanti interessati, di cui è mandataria, per una posizione agevolativa istruita da banca terza aderente a proprio RTI. Rispetto a quanto riportato nell’informativa al 31 dicembre 2015, sono state riclassificate come rischio remoto le seguenti cause: • una causa promossa da soggetti beneficiari di contribuzioni pubbliche in relazione alle quali UBI Banca (subentrata alla ex Centrobanca), in qualità di Banca Concessionaria, è stata citata in solido con gli Enti Agevolanti interessati mandataria dei medesimi (categorizzata come rischio possibile al 31 dicembre 2015); • una causa di lavoro avviata nei confronti della ex Centrobanca, vinta in primo e in secondo grado da UBI Banca (categorizzata come rischio probabile al 31 Dicembre 2015 già riclassificata come rischio possibile a Settembre 2016). (59) Il SEDA è un servizio aggiuntivo, offerto facoltativamente alla clientela per colmare alcune limitazioni dei nuovi schemi di addebito diretto SEPA DD, imposti nell’area SEPA dal febbraio 2014, rispetto al precedente servizio nazionale RID. 294* Nota Integrativa Per quanto attiene al contenzioso societario, non direttamente riconducibile allo svolgimento dell’ordinaria attività, e al contenzioso fiscale si rimanda agli specifici paragrafi. 295* Nota Integrativa Informazioni di natura quantitativa Dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 le principali fonti di manifestazione del rischio operativo per il Gruppo sono state “Processi” (66% delle frequenze e 77% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (33% delle frequenze e 19% del totale impatti rilevati). Il risk driver “Processi”, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei processi e la non corretta applicazione della normativa. Il risk driver “Cause esterne”, tra le altre cose, include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla banca. Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2012 - 31 dicembre 2016) Numerosità degli eventi Impatto economico 0% Cause esterne (Contesto Esterno) 33% 0% 19% 4% Persone (Fattore Umano) 66% 1% Processi 77% Sistemi Le tipologie di evento60 che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore concentrazione delle perdite operative sono “Esecuzione, consegna e gestione dei processi (13% delle frequenze e 44% del totale impatti rilevati), “Clientela, prodotti e prassi professionali” (53% delle frequenze e 33% del totale impatti rilevati) e “Frode esterna” (26% delle frequenze e 16% del totale impatti rilevati). 60 Ci si riferisce alle tipologie di evento regolamentari previste dal Regolamento UE n 575/2013 di seguito riepilogate: Frode interna: perdite dovute ad atti di frode, appropriazione indebita, aggiramento di statuti, leggi, regolamenti o politiche aziendali (esclusi gli episodi di discriminazione o mancata applicazione di condizioni paritarie), che coinvolgono almeno un membro interno dell’azienda; Frode esterna: perdite dovute ad atti di frode, appropriazione indebita, aggiramento di statuti, leggi o politiche aziendali (esclusi gli episodi di discriminazione) perpetrati da parte di terzi; Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite dovute ad azioni in contrasto con le leggi o i contratti in materia di lavoro, salute e sicurezza sul posto di lavoro, e al risarcimento per infortunio, per episodi di discriminazione o per mancata applicazione di condizioni paritarie; Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite dovute all’incapacità di realizzare gli impegni professionali con specifici clienti (compresi i requisiti fiduciari e di adeguata informazione sugli investimenti), oppure alla natura o alle caratteristiche tecniche del prodotto; Danni da eventi esterni: perdite dovute al danneggiamento, distruzione o smarrimento di beni materiali, perdite umane ed altre perdite dovute a disastri naturali o altri eventi; Interruzioni dell’operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute ad avarie e guasti nei sistemi e/o conseguenti interruzioni dell’operatività; Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a problemi nel perfezionamento delle transazioni o nella gestione del processo, e nelle relazioni con controparti commerciali e fornitori. 296* Nota Integrativa Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2012 – 31 dicembre 2016) Numerosità degli eventi 0% Impatto economico Clientela, prodotti e prassi professionali Danni da eventi esterni 1% 2% 0% 4% 5% 26% 53% Esecuzione,consegna e gestione dei processi Frode esterna 16% 33% Frode interna 13% 44% Interruzioni dell'operatività e disfunzioni deisistemi Rapporto di impiegoe sicurezza sul lavoro 2% 1% Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrate nei fattori di rischio “Processi (93% delle frequenze e 76% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (7% delle frequenze e 23% del totale impatti rilevati). Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2016 – 31 dicembre 2016) Numerosità degli eventi 0% 7% Impatto economico 1% 0% Cause esterne (Contesto Esterno) Persone (Fattore Umano) Processi 23% 0% 93% 76% Sistemi Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano prevalentemente concentrate nelle tipologie di evento “Clientela, prodotti e prassi professionali” (86% delle frequenze e 40% del totale impatti rilevati), “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (6% delle frequenze e 36% del totale impatti rilevati) e “Frode esterna” (4% delle frequenze e 20% del totale impatti rilevati). Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2016 - 31 dicembre 2016) Numerosità degli eventi Impatto economico Clientela, prodotti e prassi professionali Danni da eventi esterni 0% 3% 4% 6% 1% Esecuzione,consegna e gestione dei processi Frode esterna 86% 0% 1% 3% 20% 40% 36% Frode interna Interruzioni dell'operatività e disfunzioni deisistemi 297* 0% Nota Integrativa Requisito patrimoniale Con provvedimento di Banca d’Italia la Banca è stata autorizzata, a far data dalla segnalazione su dati al 30 giugno 2012, all’utilizzo del modello interno di tipo Avanzato (AMA). La misurazione del rischio è effettuata con un approccio di tipo Extreme Value Theory (EVT) in funzione delle perdite operative rilevate internamente (LDC - “Loss Data Collection”), delle evidenze empiriche rilevate esternamente al Gruppo (DIPO - “Database Italiano delle Perdite Operative”) e delle perdite potenziali valutate tramite scenari di self risk assessment (SRA - “Self Risk Assessment”). Le prime due fonti informative rappresentano la componente quantitativa del modello di misurazione e forniscono una prospettiva storica del profilo di rischio interno e del sistema bancario italiano. Le analisi di scenario sono invece una componente informativa di tipo quali-quantitativa, poiché derivano dalle valutazioni di rischiosità fornite nell’ambito del processo interno di Self Risk Assessment, e hanno lo scopo di fornire una visione prospettica del profilo di rischio interno, dei fattori di contesto operativo e del sistema dei controlli interni. Il modello sviluppato è di tipo Loss Distribution Approach e prevede che per ciascuna classe di rischio la stima delle distribuzioni di severity sia eseguita secondo due componenti distinte: una Generalized Pareto Distribution (GPD) per la coda e una distribuzione empirica per il corpo. Le stime di severity ottenute sulle code sono successivamente integrate con le informazioni di rischiosità valutate dal processo di Self Risk Assessment (SRA). Le probabilità di accadimento degli eventi sono descritte utilizzando curve Poissoniane. La stima del capitale a rischio è determinata al 99.9-esimo percentile della curva delle perdite annue risultante dal processo di convoluzione tra le probabilità di accadimento degli eventi e la curva di severity integrata. Il requisito patrimoniale consolidato è determinato come somma del capitale a rischio stimato su ciascuna classe di rischio. La robustezza del modello, e delle ipotesi sottostanti, è verificata mediante un processo di stress testing che fornisce una stima degli impatti sulle misure di perdita attesa e di VaR al verificarsi di particolari condizioni di stress. Il Capitale a Rischio calcolato su base consolidata per ciascuna classe di rischio è allocato alle diverse entità giuridiche in funzione di un indicatore di sintesi determinato dalla rischiosità storica e prospettica rilevata e dal valore del requisito patrimoniale determinato tramite metodologia Standardizzata. Come forma di mitigazione del rischio, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Si precisa che il Gruppo UBI non si avvale delle facoltà, previste dalla normativa vigente, di detrarre dal requisito patrimoniale gli effetti delle polizze assicurative e di altri meccanismi di trasferimento del rischio. Il requisito patrimoniale al netto delle perdite attese coperte da accantonamenti a Fondo Rischi e Oneri è pari a 88,0 milioni/€ (+2,6% rispetto ai 85,8 milioni/€ del semestre precedente). 298* Nota Integrativa Parte F - Informazioni sul patrimonio Sezione 1 Il Patrimonio dell’Impresa A - Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio netto è definito dai principi contabili internazionali in via residuale “ciò che resta delle attività dell’impresa dopo aver dedotto tutte le passività”. In una logica finanziaria il patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati dall’impresa. Le leve gestionali si sviluppano su un aggregato più ampio, coerente con l’aggregato di vigilanza, caratterizzato non solo da mezzi propri in senso stretto, ma anche da aggregati intermedi quali strumenti innovativi, strumenti ibridi e passività subordinate. In qualità di Capogruppo, UBI Banca esercita un’attività di indirizzo e coordinamento delle Società appartenenti al Gruppo ed a tal fine, ferma restando l’autonomia statutaria ed imprenditoriale di ciascuna di esse, impartisce alle stesse opportune linee guida. Sulla base del piano di sviluppo del Gruppo, dei profili di rischio correlati, e non ultimo, nel rispetto dei vincoli patrimoniali di vigilanza, la Capogruppo analizza e coordina le esigenze di patrimonializzazione, prestandosi come controparte privilegiata nell’accesso ai mercati dei capitali, in un’ ottica integrata di dimensionamento ottimale del patrimonio. B - Informazioni di natura quantitativa B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione Voci / Valori 31.12.2016 31.12.2015 1. Capi tale 2.440.751 2 .254.371 2. Sovrap prezzi di emissione 3.798.430 3 .798.430 3. Riserve 2.621.570 2 .283.488 - di utili 1.621.159 1 .606.028 a) legale 586.254 573.912 b) statutaria - - 9.869 5.155 d) altre 1.025.036 1 .026.961 - altre 1.000.411 677.460 c) azioni proprie 4. Strumenti di capitale - - (9. 869) (5.155) (27. 803) 304.389 (27. 530) 281.294 - Attività materiali - - - Attività immater iali - - - Copertura di investimenti esteri - - 330 (101) (243) (243) 5. (Azioni proprie) 6. Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Copertura dei f lussi finanziari - Differenze cambio - Attività non correnti in via di dismissione - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici defi niti - Quote delle riserve da valutazione relative all e partecipate val utate a l patrimonio netto - Leggi speciali di rivalutazione 7. Utile (perdita) d'esercizio Tot ale 299* - - (33. 749) (7.554) - - 33.389 30.993 (493. 425) 8.329.654 123.423 8.758.946 Nota Integrativa B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione 31.12.2016 At tiv ità/ Valor i Riserva positiv a 31.12.2015 Riserv a negativa Riserva posit iva Riserva ne gativ a 1. Titol i di debito 62. 280 (152.275) 228. 218 (13.000) 2. Titoli di capital e 52. 645 (506) 53. 727 (18) 3. Quote di O.I. C.R. 10. 457 (131) 12. 370 (3) 125.382 (152.912) 294.315 (13.021) 4. Finanziamenti Tota le B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di d ebito 1. Esistenze iniziali Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 2 15.21 8 53.7 09 1 2.367 - 7.21 0 1 .3 77 4.659 - 6 .173 1.071 4.653 - 2.2 Rigiro a conto ec onomico di rise rve ne gative da deteriorame nto 499 - 18 18 3 3 - da realizzo 2.3 Altre variazioni 499 538 288 3 - 2. Variazioni positive 2.1 Inc remen ti d i fair value di cui operazioni di aggregazione aziendale 3. Variazioni negative 3.1 Riduzioni di fair value 538 288 3 - (31 2.423) (171.531) (2.947) (334) (6.700) (619) - 3.2 Rettifiche da de terioramen to 3.3 Rigiro a conto ec onomico da ris erv e positive : da re alizzo 3.4 Altre variazioni 4. Rimanenze finali - (304) (188) - (127.290) (13.602) (2.309) - (5.893) - - (8 9.995) 52.1 39 1 0.326 - Le variazioni di fair value sono indicate al netto del relativo effetto fiscale. Per quanto concerne le informazioni di dettaglio al lordo della fiscalità si rimanda alle note riportate in calce al prospetto analitico della Redditività Complessiva. 300* Nota Integrativa B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue 31.12.2016 Importi in migliaia di euro 1. Esistenze iniziali 2. Variazioni positive 2.1 In crementi di fair value Actuarial (Gains)/Losses 2.2 Rig iro a conto economico di riserve negative 2.3 Altre va riazioni 3. Variazioni negative 3.1 Rid uzione di fair value Actuarial (Gains)/Losses 3.3 Rig iro a conto economico da riserve positive 3.4 Altre va riazioni 3.5 Operazio ni di aggregazion e aziendale 4. Rimanenze finali (7.554) (26.195) (6.036) (20.159) (33.749) 31.12.2015 (8.844) 1.290 1.290 (7.554) Le voci Incrementi/Riduzione di fair value includono l’effetto fiscale conteggiato sulla variazione della Riserva attuariale. 301* Nota Integrativa Sezione 2 I fondi propri e i coefficienti di vigilanza 2.1 FONDI PROPRI A - Informazioni di natura qualitativa Relativamente alla metodologia di determinazione, sulla base della normativa in vigore, del Patrimonio di Vigilanza, si rimanda alla corrispondente sezione del Bilancio Consolidato. Nelle tabelle che seguono viene fornita una sintetica descrizione delle principali caratteristiche contrattuali degli strumenti di debito che compongono il patrimonio di base, il patrimonio supplementare e il patrimonio di terzo livello. Si segnala che la colonna Valore Nominale esprime il valore nominale degli stessi al netto dei riacquisti avvenuti nel corso del tempo. 1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1) Il capitale primario di classe 1 è composto come segue: 31.12.2016 2.440.751 3.798.430 1.621.159 -493.425 -27.803 1.000.411 8.339.523 Capitale versato Sovrapprezzo di emissione Riserve di utili Risultato d'esercizio Altre componenti di conto economico accumulate Riserve - altre Totale 2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) Non si segnala in UBI Banca Capitale aggiuntivo di classe 1. 302* Nota Integrativa 3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2) Tipo Emissione Prestiti subordinati ordinari (Lower Tier II) Cedola Data Scadenza Clausola Rimborso Anticipato Valore Nominale Valore IAS 31.12.2016 2010/2017 - tasso variabile ISIN IT0004572860 Valuta euro Semestrale tasso variabile Euribor 6 mes i +0,40% 23.02.2017 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 23.02.2013 30.517 30.518 2010/2017 - tasso fisso ISIN IT0004572878 Valuta euro Semestrale tasso fisso al 3,10% 23.02.2017 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 23.02.2013 60.000 60.807 2010/2017 - tasso fisso ISIN IT0004645963 Valuta euro Semestrale tasso fisso al 4,30% 05.11.2017 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 05.11.2013 80.000 81.035 2011/2018 - tasso fisso ISIN IT0004723489 Valuta euro Semestrale tasso fisso al 5,40% 30.06.2018 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 30.06.2014 160.000 162.883 2009/2019 - tasso misto ISIN IT0004457070 Valuta euro Semestrale 13.03.2019 tasso fisso 4,15% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 6M +1,85% Dal 13.03.2014 370.000 369.627 2009/2019 - tasso misto ISIN IT0004497050 Valuta euro 30.06.2019 Semestrale tasso fisso 4% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 6M +1,85% Dal 30.06.2014 365.000 362.551 2011/2018 - tasso fisso ISIN IT0004718489 Valuta euro Semestrale tasso fisso al 5,50% Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 16.06.2014 160.000 163.020 2011/2018 - tasso misto ISIN IT0004767742 Valuta euro Trimestrale 18.11.2018 tasso fisso 6,25% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 3M +1% 222.339 220.855 2016/2026 - tasso misto ISIN XS1404902535 Valuta euro Annuale tasso fisso 4,25% fino al 2021 e successivamente variabile Mid-Swap Rate 5Y +4,182% 750.000 768.415 2012/2019 - tasso misto ISIN IT0004841778 Valuta euro Trimestrale 08.10.2019 tasso fisso 7,25% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 3M +5% 200.000 201.259 2.397.856 2.420.970 16.06.2018 05.05.2026 Totale Dal 05.05.2021 Tra i Prestiti obbligazionari subordinati di UBI Banca è presente anche il titolo IT0004842370 per un nominale di 582,3 milioni di euro e un valore di bilancio pari a 590,6 milioni non computabile nel Patrimonio di Vigilanza a seguito delle caratteristiche contrattuali del titolo stesso. 303* Nota Integrativa B - Informazioni di natura quantitativa A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B) D. Elementi da dedurre dal CET1 E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-) F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E) G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie H. Elementi da dedurre dall'AT1 I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I) M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie N. Elementi da dedurre dal T2 O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O) Q. Totale fondi propri (F+L+P) 31.12.2016 8.232.462 -7.847 8.224.615 984.627 330.650 7.570.638 31.12.2015 8.663.518 -3.281 8.660.237 150.901 -236.881 8.272.455 211.713 211.713 1.644.659 15.017 8.067 1.637.709 9.208.347 3.555 3.555 1.443.464 15.026 24.422 1.452.860 9.725.315 2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE A. Informazioni di natura qualitativa I parametri di adeguatezza patrimoniale sono coerenti con la tipologia di attività effettuata dalla Banca in qualità di Capogruppo, intrattenendo rapporti in gran parte con controparti appartenenti al Gruppo stesso. Nella seguente tabella viene indicato l’assorbimento di patrimonio di vigilanza in funzione del requisito di adeguatezza patrimoniale complessivo. A fine anno il rispetto di tale requisito comportava un assorbimento di patrimonio pari a 2.692 milioni di euro. 304* Nota Integrativa B. Informazioni di natura quantitativa Importi non ponderati 31.12.2016 31.12.2015 Importi ponderati 31.12.2016 31.12.2015 A. ATTIVITA' DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di c ontroparte 1. Metodologia standardizzata 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Bas e 2.2 Avanzata 64.929.442 65.566.219 18.421.371 15.670.524 27.058.399 11.302.512 12.577.867 5.831.530 27.058.399 11.302.512 12.577.867 5.831.530 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA Requisiti B.1 Rischio di credito e di c ontroparte B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del c redito B.3 Rischio di regolamento B.4 Rischi di mercato 1. Metodologia standard 2.479.939 1.720.164 11.823 15.364 112.257 78.625 88.023 31.071 2.692.042 1.845.225 33.650.531 22,50% 23.065.310 35,87% 22,50% 27,36% 35,87% 42,16% 2. Modelli interni 3. Risc hio di concentrazione B.5 Rischio operativo 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.6 Altri elementi del c alcolo B.7 Totale requisiti prudenziali C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) Per le banche che adottano la metodologia standardizzata l’importo non ponderato rappresenta l’esposizione che tiene conto dei filtri prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito. Si segnala che le attività di rischio ponderate sono rappresentate quale reciproco del requisito minimo previsto pari all’8%. 305* Nota Integrativa Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Sezione 1 Operazioni realizzate durante l’esercizio Le operazioni di aggregazione aziendale realizzate con controparti esterne al Gruppo sono rilevate in base al “purchase method” secondo quanto richiesto dal principio contabile IFRS 3 “Business Combination”, come più ampiamente illustrato nella Parte A.2 della presente Nota Integrativa. Nel corso dell’esercizio non è stata posta in essere alcuna operazione di aggregazione aziendale con controparti esterne. Per quanto riguarda invece le operazioni di riorganizzazione aziendale fra società appartenenti allo stesso Gruppo, come descritto nella Relazione sulla Gestione, cui si rimanda per i relativi dettagli, in data 21 novembre 2016 si è perfezionata la fusione per incorporazione di Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria nella capogruppo UBI Banca, la cui data di efficacia contabile è stata stabilita nel 1° gennaio 2016. Inoltre, nella seconda parte dell’esercizio sono state effettuate le operazioni di fusione per incorporazione di SBIM Spa e UBI Fiduciaria Spa. Da un punto di vista contabile l’operazione in parola ricade, ai sensi delle previsioni dei principi contabili internazionali, tra le c.d. operazioni di “business combination of entities under common control”, ovvero aggregazioni che coinvolgono società che sono controllate dallo stesso soggetto sia prima sia dopo l’aggregazione aziendale. Tali operazioni sono, di norma, attuate con finalità di mera riorganizzazione societaria all’interno di un gruppo e non rientrano, pertanto, nell’ambito di applicazione del principio contabile IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”. Nelle more del completamento, da parte dello IASB, del progetto relativo alla definizione delle regole contabili da applicarsi alle “business combination of entities under common control” e in ossequio alla prassi del Gruppo UBI per la contabilizzazione delle operazioni della specie, la rilevazione contabile di tali operazioni nel bilancio separato della capogruppo è avvenuta in base al principio della continuità dei valori, richiamato anche dalle previsioni degli Orientamenti Preliminari Interpretativi (OPI)61 emessi da Assirevi62. Per le fusioni in parola, l’applicazione del sopra richiamato principio della continuità dei valori ha determinato l’inclusione nel bilancio separato della capogruppo di tutti i saldi dei conti patrimoniali, economici e di patrimonio netto delle banche incorporate, a far tempo dalla data di efficacia contabile delle fusioni stesse (1° gennaio 2016). Ulteriormente si è proceduto a eliminare: i crediti e debiti reciproci; i costi e i ricavi scaturenti dalle operazioni compiute, dall’1 gennaio al 21 novembre 2016, tra l’incorporante UBI Banca e le incorporate Banca Regionale Europea e di Banca Popolare Commercio e Industria; il valore delle partecipazioni nel bilancio separato della capogruppo63; i saldi dei conti di patrimonio netto delle incorporate; i dividendi infragruppo distribuiti e rilevati nel corso dell’esercizio. Tali documenti non hanno l’obiettivo di definire principi contabili, né interpretazioni degli stessi, in quanto tale ruolo non compete ad Assirevi, ma prendono in esame le tematiche applicative più rilevanti e urgenti, ne riassumono gli aspetti principali e propongono, a beneficio dei revisori che si trovano ad affrontarle in pratica, le soluzioni che al momento riscuotono il maggior consenso, con l’obiettivo quindi di individuare quale sia il trattamento contabile appropriato secondo gli IFRS. 62 Nel caso di specie il riferimento è, più in dettaglio, all’ OPI n. 2 “Trattamento contabile delle fusioni nel bilancio d’esercizio”. 63 Con effetto dalla data di efficacia delle fusioni, le azioni Banca Regionale Europea e Banca Popolare Commercio Industria detenute da UBI Banca sono state annullate; diversamente tutte le azioni detenute da soci diversi dalla capogruppo sono state annullate e concambiate con nuove azioni UBI Banca.. 306* Nota Integrativa 61 La differenza fra il valore delle partecipazioni nel bilancio di UBI Banca e il patrimonio netto delle società incorporate ha generato una riserva di OPI iscritta fra le riserve di patrimonio netto per l’importo di 132,3 milioni di euro. Inoltre, in maniera analoga, sono state iscritte a riserva di patrimonio netto le differenze di valore rivenienti dal bilancio consolidato (PPA) che per effetto della fusione devono essere rilevate nel bilancio della società incorporante, relative agli attivi di bilancio (avviamento, immobilizzazioni immateriali, immobili, crediti) per l’importo residuo al 31 dicembre 2016 di 218,3 milioni di euro. Sezione 2 Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate dopo la chiusura dell’esercizio. Sezione 3 Rettifiche retrospettive Non si segnalano rettifiche retrospettive. 307* Nota Integrativa Parte H - Operazioni con parti correlate 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica Compensi a Consiglieri e Dirigenti Ben efici a breve termine 13.0 25 - di cui dirigenti con respo nsabilità strategiche 6.9 52 Ben efici successivi alla cessazion e d el rapporto di lavoro 7 50 - di cui dirigenti con respo nsabilità strategiche 7 50 Altri benefici a lu ngo termine 2 05 - di cui dirigenti con respo nsabilità strategiche 2 05 Inden nità per la cess az ione del rapporto di lavoro - - di cui dirigenti con respo nsabilità strategiche - Pagamenti in Azioni 4 52 - di cui dirigenti con respo nsabilità strategiche 4 52 In ordine ai compensi erogati nel corso dell’esercizio 2016 a Dirigenti con responsabilità strategiche, compreso il Direttore Generale, si precisa che, in aggiunta alla componente fissa della retribuzione definita tramite accordi individuali, è presente una componente variabile legata al raggiungimento di obiettivi strategici di Gruppo. Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta erogazione in forma monetaria, di benefit a completamento del pacchetto remunerativo quali il fondo di previdenza integrativa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni e l’eventuale attribuzione di autovettura aziendale ad uso promiscuo. In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia all’apposito principio contabile): a) Benefici a breve termine Nei benefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità sostitutive per ex festività non godute, assenze per malattia, permessi retribuiti, benefici quali assistenza medica ed abitazione. b) Benefici successivi al rapporto di lavoro Nei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici, assicurativi nonché il trattamento di fine rapporto. Nei confronti dei dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenza complementare con orizzonte temporale anche successivo alla cessazione del rapporto di lavoro dipendente. 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate Conformemente a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si precisa che tutte le operazioni svolte dalla Capogruppo con le proprie parti correlate sono state effettuate nel rispetto di criteri di correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti. Ai sensi dello IAS 24, di seguito vengono riportate le informazioni sui rapporti patrimoniali ed economici che le parti correlate a UBI Banca intrattengono con le Società del Gruppo, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del bilancio. 308* Nota Integrativa Secondo il principio contabile internazionale IAS 24, una parte correlata è una persona o un’entità che è correlata all’entità che redige il bilancio. (a) Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un’entità che redige il bilancio se tale persona: (i) ha il controllo o il controllo congiunto dell’entità che redige il bilancio; (ii) ha un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio; o (iii) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità che redige il bilancio o di una sua controllante. (b) Un’entità è correlata a un’entità che redige il bilancio se si applica una qualsiasi delle seguenti condizioni: (i) l’entità e l’entità che redige il bilancio fanno parte dello stesso gruppo (il che significa che ciascuna controllante, controllata e società del gruppo è correlata alle altre); (ii) un’entità è una collegata o una joint venture dell’altra entità (o una collegata o una joint venture facente parte di un gruppo di cui fa parte l’altra entità); (iii) entrambe le entità sono joint venture di una stessa terza controparte; (iv) un’entità è una joint venture di una terza entità e l’altra entità è una collegata della terza entità; (v) l’entità è rappresentata da un piano per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti dell’entità che redige il bilancio o di un’entità ad essa correlata. Se l’entità che redige il bilancio è essa stessa un piano di questo tipo, anche i datori di lavoro che la sponsorizzano sono correlati all’entità che redige il bilancio; (vi) l’entità è controllata o controllata congiuntamente da una persona identificata al punto (a); (vii) una persona identificata al punto (a)(i) ha un’influenza significativa sull’entità o è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità (o di una sua controllante). (viii) l'entità, o un qualsiasi membro di un gruppo a cui essa appartiene, presta servizi di direzione con responsabilità strategiche all'entità che redige il bilancio o alla controllante dell'entità che redige il bilancio. Per quanto concerne l’effetto prodotto dall’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, così come previsto dall’art. 2497 bis del Codice Civile, si segnala che, coerentemente con il modello organizzativo adottato che prevede l’accentramento presso UBI Banca delle attività di indirizzo strategico e gestionale, e presso UBI Sistemi e Servizi Scpa delle attività di tipo tecnicooperativo, la Capogruppo e la sua controllata forniscono alle diverse Società del Gruppo una serie di servizi, regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base dei criteri di congruità, trasparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti per i servizi resi a norma di tali contratti sono stati determinati in conformità a condizioni di mercato o, laddove non siano rinvenibili sul mercato idonei parametri di riferimento anche in relazione alle caratteristiche peculiari dei servizi resi, sulla base del costo sostenuto. Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura dell’anno si segnalano quelli che attuano l’accentramento presso la Capogruppo delle attività nelle Aree di Governo, di Business e che coinvolgono la Capogruppo e le principali banche del Gruppo come pure i contratti attuativi del c.d. consolidato fiscale nazionale (di cui gli articoli da 117 a 129 del D.P.R. n 917/1986 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) conclusi dalla Capogruppo. Sono inoltre da segnalarsi tutti i contratti infragruppo che attuano l’accentramento presso UBI Sistemi e Servizi delle attività di supporto di tutte le principali Società del Gruppo UBI. Ulteriori informazioni in merito alle operazioni con parti correlate sono riportate nelle successive tabelle. 309* Nota Integrativa Sintesi dei principali rapporti patrimoniali con parti correlate Parte correlata Controllate dirette Collegate Dirigenti Altre parti correlate T OTALE Attività Attività finanziarie finanziarie Crediti verso deten ute per la dispo nibili per la banche negoziazione vendita Crediti verso clientela Altre attività Debiti verso banche Debiti verso clientela T itoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Altre passività Garanzie rilasciate 101.356 850 10.446.424 10.137.153 27.230 8.657.799 712.083 2.654.106 21.958 265.959 2.085.713 - 15.186 - - 15.018 1.443 - - 53.043 2.477 685 - - - - - - 26.389 - - 139.570 2.252 - - - 101.356 16.036 10.446.424 10.180.003 27.230 8.657.799 907.173 2.657.043 21.958 265.959 2.085.713 Altre passività Garanzie rilasciate Incidenza percentuale dei rapporti patrimoniali con parti correlate nei confronti delle voci di bilancio di UBI Banca Parte correlata Con parti correlate (a) Totale (b) Incidenza % (a/b*100) Attività Attività finanziarie finanziarie dete nute per la disponibili per la negoziazione vendita 101.356 808.081 12,54% 16.036 9.447.492 0,17% Crediti verso banche 10.446.424 12.254.559 85,25% Crediti verso clientela 10.180.003 37.111.384 27,43% 310* Altre attività 27.230 851.605 3,20% Debiti verso banche 8.657.799 21.415.235 40,43% Debiti verso clientela 907.173 16.247.370 5,58% Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione 2.657.043 30.567.375 8,69% Nota Integrativa 21.958 881.981 2,49% 265.959 1.304.129 20,39% 2.085.713 6.501.819 32,08% Sintesi dei principali rapporti economici con parti correlate Parte correlata Interessi netti Controllate dirette Collegate Dirigenti Altre parti correlate TOTALE Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attivita' di negoziazione Altri oneri e proventi di gestione Spese per il personale Altre spese amministrative 21.879 81 93.805 26.046 180.179 32.619 - 87.735 62 68.387 - (160.964) (921) (9) 647 49 181 - - 1 (13.980) - (3) 22.598 120.081 212.798 - 87.798 54.407 (161.888) Incidenza percentuale dei rapporti economici con parti correlate nei confronti delle voci di bilancio di UBI Banca Parte correlata Con parti correlate (a) T otale (b) Incidenza % (a/b*100) Interessi netti Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attivita' di negoziazio ne Altri oneri e proventi di gestione Spese per il personale 22.598 321.073 7,04% 120.081 333.417 36,02% 212.798 221.676 96,00% 47.303 0,00% 87.798 167.582 52,39% 54.407 (512.531) -10,62% 311* Altre spese amministrative (161.888) (485.037) 33,38% Nota Integrativa Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole So cietà consolid ate con il metodo integrale A ttiv ita f inanziarie detenute per la Attivita fina nzia rie dis ponibile pe r la negoziazione v endita Cre diti v ers o a ltr e ba nc he Cr editi ver so c lientela A ltr e attività Debiti ve rso banche Debiti ve rso clie nt ela Pa ssività fina nzia rie di Titoli in c ir cola zione Altre pas sività negoziazione Ga ranzie rilas ciate 101.356 850 10.446.424 10.137.153 27.230 8.657.799 712.083 2.654.106 21.958 265.959 2.085.713 10.301 - 318.020 - - 1.862.476 - 1.051.558 3.230 23.615 4.315 Banca di Valle Camonica Spa 5.217 - 585.804 - 1 11.374 - - 1.016 4.457 2.223 IW BANK SPA 1.068 - 61.961 - - 783.198 - 1.602.548 - 2.475 3.402 43.530 - 2.138.807 - 14 291.469 - - 9.036 52.948 13.354 Banca Carime Spa Banca Popolare di Ancona Spa Banca Popolare di Bergamo Spa 664 - 4.274.282 - - 3.839.221 - - 740 60.579 1.677.006 37.982 - 3.051.764 - 2 717.392 - - 7.936 65.173 220.699 BPB Immobiliare Srl - - - 32 621 - - - - 656 40 UBI Banca International Sa - - 15.786 - - 1.152.669 - - - - 100.144 Banco di Brescia Spa UBI Leasing Spa 2.594 - - 6.128.655 2.062 - 25.391 - - 32.750 64.507 UBI Factor Spa Centrobanca Sviluppo Impr esa SGR Spa - - - 2.372.802 589 - 62.094 - - 2.387 - - 850 - 18 12 - - - - - - UBI SPV lease 2016 Srl - - - - - - 321.120 - - - - 24- 7 F inance Srl - - - - - - 379 - - - - UBI SPV Group 2016 Srl - - - - - - 144.882 - - - - Ubi Lease Finance 5 Srl - - - - - - - - - - - UBI Management Company Sa - - - - 39 - - - - - - Ubi Finance 2 Srl in liquidazione - - - - - - - - - - - Prestitalia Spa - - - 1.101.259 1.180 - 1.028 - - 5.789 - KEDOMUS Srl - - - 1.623 54 - - - - 260 - UBI Finance CB2 - - - - - - - - - 10 - UBI SPV BBS 2012 Srl - - - - - - - - - - - UBI SPV BPCI 2012 Srl - - - - - - 67 - - - - UBI SPV BPA 2012 Srl - - - - - - - - - - - UBI Tr ustee SA - - - - 53 - 35 - - 30 - UBI Finance Srl - - - 455.300 - - - - - 10 - UBI Finance 3 Srl - - - - - - - - - - - UBI Academy Scrl - - - 54 409 - - - - 69 - UBI Pramerica SGR Spa - - - 27.368 632 - 157.087 - - 341 - UBI Sistemi e Servizi Scpa - - - 50.042 21.562 - - - - 14.410 23 312* Nota Integrativa (segue) A ttiv ita f inanziarie detenute per la negoziazione Attivita fina nzia rie dis ponibile pe r la v endita Cre diti v ers o a ltr e ba nc he Cr editi ver so c lientela A ltr e attività Debiti ve rso banche Debiti ve rso clie nt ela Pa ssività fina nzia rie di negoziazione Titoli in c ir cola zione Altre pas sività Ga ranzie rilas ciate Soc ie tà cons olidate con il m etodo del pa trimonio netto - 15.186 - 15.018 - - 53.043 - - - - Aviva Vita SpA - - - 15.018 - - 52.387 - - - - Zh ong Ou Fun d Mana gemen t C o. - - - - - - - - - - - SF Co nsul ti ng Srl - - - - - - - - - - - Poli s Fo ndi SGR Spa - 15.186 - - - - - - - - - Lomba rda Vi ta SPA - - - - - - 656 - - - - UFI Servi zi Srl - - - - - - - - - - - 313* Nota Integrativa Principali rapporti economici con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole Int eres si ne tti Soc ie tà cons olidate con il m etodo inte gr ale Banca Carime Spa Banca di Valle Camonica Spa IW BANK SPA Banca Popolare di Ancona Spa Banca Popolare di Bergamo Spa Banco di Brescia Spa BPB Immobiliare Srl Commiss ioni nette Ris ulta to netto de ll'a ttivita di negoziazione Dividendi A ltr i proventi /oner i di ges tione Spe se per il pe rsonale A lt re spes e amm inistra tiv e 21.87 9 93 .8 05 180 .1 79 - 8 7.73 5 6 8.38 7 (16 0.96 4) (25.71 1) (8 16) - - 6.52 4 (2.13 0) (23 4) 4.16 5 1 13 2 .8 09 - 1.89 8 86 7 (9) (17.40 7) (2 .5 78) - - 5.62 2 3.15 9 (28 1) 11.73 1 (8 69) 15 .2 51 - 7.28 2 (2.28 6) (21 5) (74 3) (59) 118 .3 59 - 3 0.77 7 (3.09 1) (22 7) 20.19 1 6 85 - - 1 0.74 6 (1.25 1) (34 1) (1.00 0) - - - 17 0 15 8 UBI Banca International Sa (3.32 1) 5 94 - - 89 13 3 5 UBI Leasing Spa 11.83 4 1 .8 28 - - 2.72 8 (24 7) (5) UBI Factor Spa 4 6 .3 41 2 .4 86 - 2.12 5 1.47 1 1 Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa - - - - 63 53 - UBI SPV lease 2016 Srl 39 5 - - - 61 - - 24-7 Finance Srl (3 1) - - - 1 - - UBI SPV Group 2016 Srl 17 5 - - - 23 3 - - Ubi Lease Finance 5 Srl - - - - 28 - - UBI Management Company Sa - - - - - 17 3 - Ubi Finance 2 Srl in liquidazione - - - - - - - Prestitalia Spa 20.63 8 1 .1 42 - - 5.87 1 5.04 0 KEDOMUS Srl 3 - - - 18 4 10 5 - UBI Finance CB2 - - - - 90 2 - - UBI SPV BBS 2012 Srl - - - - 10 6 - - UBI SPV BPCI 2012 Srl - - - - 20 8 - - UBI SPV BPA 2012 Srl - - - - 10 1 - UBI Trustee SA - - - - - 20 8 UBI Finance Srl - - - - 3.49 3 - UBI Finance 3 Srl - - - - 43 7 - UBI Academy Scrl - - - - 28 4 1.14 7 87 .4 24 41 .2 74 - 1.31 0 2.66 0 (88 2) - - - 6.49 2 6 2.21 8 (15 6.06 1) UBI Pramerica SGR Spa UBI Sistemi e Servizi SCpA (4 4) - 314* (72 5) (7 3) (91 7) Nota Integrativa (segue) Int eres si ne tti Commiss ioni nette Ris ulta to netto de ll'a ttivita di negoziazione Dividendi A ltr i proventi /oner i di ges tione Spe se per il pe rsonale A lt re spes e amm inistra tiv e Soc ie tà cons olidate con il m etodo del patr im onio netto 81 26 .0 46 32 .6 19 - 62 - Aviva Vita SpA 81 13 .0 19 11 .0 00 - 19 - - Zh ong Ou Fun d Mana gemen t C o. - - 9 .0 19 - - - - SF Co nsul ti ng Srl - 2 09 - - 19 - - Poli s Fo ndi SGR Spa - - - - - - Lomba rda Vi ta SPA - 12 .8 18 12 .6 00 - 24 - UFI Servi zi Srl - - - - - - 315* (92 1) (92 1) Nota Integrativa - Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali A. Informazioni di natura qualitativa In attuazione delle Disposizioni di Vigilanza per le Banche, dal 2011 l’Assemblea degli Azionisti di UBI Banca ha approvato, per le risorse legate da rapporto di lavoro dipendente ricomprese nel perimetro del ”Personale più rilevante”, l’erogazione di quote di premio maturate nell’ambito dei sistemi di incentivazione di breve e lungo termine in strumenti finanziari, nello specifico azioni ordinarie UBI Banca. I sistemi di incentivazione, descritti di volta in volta nella Relazione sulla Remunerazione, sono sottoposti a condizioni di attivazione (“gate”) fissati a livello di Gruppo, che garantiscano il rispetto degli indici di stabilità patrimoniale e di liquidità definiti nell’ambito della “RAF - Propensione al rischio” e della “RAF - Policy a presidio dei rischi finanziari”, in particolare, gli indicatori individuati per il 2016 sono: • il Common Equity Tier 1 (“CET 1”); • il Net Stable Funding Ratio (“NSFR”); • il Liquidity Coverage Ratio (“LCR”); • il Leverage Ratio (“LR”). I valori di tali indicatori sono verificati alla fine del periodo di misurazione di riferimento, al 31.12 di ogni anno per il sistema incentivante di breve termine, e fine periodo per i sistemi incentivanti di lungo termine. Oltre a quanto sopra, a partire dal 2015, l’Assemblea dei Soci di UBI Banca ha autorizzato l’attribuzione di azioni ordinarie UBI Banca nell’ambito del Premio di produttività (cd. Premio aziendale). Sistema Incentivante di breve termine In funzione della performance rispetto al budget annualmente approvato dai Consigli di Gestione e di Sorveglianza - calcolata a livello di Gruppo sull’indicatore di RORAC e a livello di singola entità legale sull’indicatore di Utile Netto rettificato per il delta tra il costo del capitale allocato e del capitale assorbito64 - lo stanziamento economico (cd. “bonus pool”) al servizio dei sistemi incentivanti potrà incrementarsi, senza pregiudicare la corretta remunerazione del capitale e della liquidità, fino ad un massimo prestabilito o ridursi fino all’azzeramento (cd. “malus”), sia a livello complessivo che di singola entità legale, secondo soglie prestabilite. In caso di superamento dello stanziamento disponibile, è previsto un criterio di ri-proporzionamento dei premi, sino a capienza dello stanziamento medesimo. In linea con i principi espressi nelle regolamentazioni normative, la struttura della corresponsione dei premi (cd “pay-out”) nell’ambito del “Personale più rilevante” prevede che65: • una quota pari al 50% del premio é commutata in azioni ordinarie UBI Banca e viene assoggettata a clausole di retention che allineino gli incentivi con gli interessi di lungo termine della Banca; • una quota pari al 50%/40% del premio è differita a tre anni (per il Consigliere Delegato di UBI Banca viene differito il 60% per cinque anni a partire dal 2015). In conseguenza di quanto precede, la prima quota di premio commutato in azioni verrebbe assegnata nel corso del terzo anno successivo a quello di riferimento, mentre la seconda quota verrebbe assegnata nel corso del quinto anno successivo a quello di riferimento, ad eccezione del Consigliere Delegato per il quale la seconda quota, a partire da quest’anno, verrà percepita nel corso del settimo anno successivo a quello di riferimento. Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale, la liquidità e la capacità di generare redditività corretta per il rischio, coerentemente con gli obiettivi strategici di lungo termine della Banca/Società, la quota differita viene erogata a condizione che siano rispettati a livello di Gruppo 64 Per un ristretto numero di Società a basso assorbimento di capitale l’indicatore utilizzato è l’Utile Netto Normalizzato. 65 Per il sistema incentivante 2015 le risorse appartenenti al perimetro “Altro Personale più Rilevante” le regole di pagamento prevedevano il differimento di una quota pari al 30% del premio per due anni ad escludendo l’utilizzo di strumenti finanziari 316* Nota Integrativa adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”), di liquidità (“Net Stable Funding Ratio”) e di redditività corretta per il rischio (“RORAC”), come definito nei regolamenti attuativi aziendali approvati dal Consiglio di Sorveglianza. Il mancato soddisfacimento di dette condizioni comporta l’azzeramento della quota di premio differita (cd. “malus”). A partire dal 2015, in caso di maturazione di premi inferiori a 50.000 euro lordi e qualora il premio maturato individualmente sia inferiore al 15% della retribuzione fissa, la corresponsione avviene in modalità esclusivamente “up-front”, di cui il 50% “cash” al momento della maturazione e il restante 50% in azioni ordinarie UBI con una “retention” di 2 anni. Negli anni precedenti il trattamento precedentemente descritto veniva applicato non considerando l’incidenza sulla retribuzione, ma qualora il premio maturato fosse stato inferiore ai 50 mila euro. Sistemi di incentivazione di lungo termine (2015 – 2017) A partire dal 2015, è stato attivato un sistema di incentivazione a lungo termine su base triennale, con l’obiettivo di allineare sempre più gli interessi del management con quelli dell’azionista, oltre che nel breve, in una prospettiva di creazione di valore a lungo termine, in coerenza con quanto previsto dalle normative vigenti e dalle migliori prassi di mercato. Ferme restando le condizioni preliminari di accesso (“gate”), sono definiti obiettivi di creazione di valore che tengono conto delle criticità dell’attuale contesto e valutati sulla base di una matrice di performance a 2 indicatori: • “RORAC” di Gruppo, calcolato a fine triennio e rapportato al rendimento medio del BTP a 3 anni nel periodo di riferimento; • Rendimento Complessivo dell’Azionista (“RCA”), che misura l’andamento del titolo azionario UBI Banca, confrontato in termini di posizionamento sui quartili rispetto alle Banche quotate del “peer group” di riferimento. La struttura della corresponsione dei premi (cd “pay-out”) prevede che l’erogazione avvenga: • una quota pari al 60% in azioni “up-front”, al termine del periodo triennale di misurazione della performance (“accrual”), con una retention di due anni; • una quota pari al 40% in azioni, differita di due anni e con una retention di 1 anno. In ottica di adeguatezza alla normativa vigente, la quota è maturata prima del termine del periodo di differimento, ma sottoposta ad un ulteriore anno di retention per verificarne le effettive condizioni per il pagamento. Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale e la liquidità, coerentemente con gli obiettivi strategici di lungo termine, la quota differita viene erogata qualora siano rispettati adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”) e di liquidità (“Net Stable Funding Ratio”) al termine del periodo di differimento, come definito nei regolamenti attuativi aziendali. Il mancato soddisfacimento di dette condizioni comporta l’azzeramento della quota di premio differita (cd. “malus”). Tempistiche assegnazione delle quote di premio da erogare in strumenti finanziari relative ai sistemi di incentivazione Per quanto sopra, di seguito si riportano le tempistiche con le quali verranno erogate le quote di premio da erogare in strumenti finanziari: ● nell’anno 2016 è stata assegnata la prima quota di azioni riferita al sistema incentivante di breve termine del 2013 ela seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2011; ● nell’anno 2017 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2012 e della prima quota di azioni riferita al sistema incentivante di breve termine del 2014; ● nell’anno 2018 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2013 e della prima quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2015; ● nell’anno 2019 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2014 e della prima quota di azioni riferita al sistema incentivante di breve termine del 2016; 317* Nota Integrativa ● nell’anno 2020 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2015 e della prima quota di azioni riferita ai premi maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine 2015-2017; ● nell’anno 2021 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine 2015-2017 e per il sistema incentivante di breve termine del 2016; ● nell’anno 2022 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati dal Consigliere Delegato per il sistema incentivante di breve termine del 2015. B. Informazioni di natura quantitativa Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” i piani in parola configurano un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel conto economico, sotto forma di spese per il Personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nei piani, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il Personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un’apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata dalla Capogruppo. Con particolare riguardo alla quantificazione del costo dei piani si specifica che, in ossequio alle previsioni dell’IFRS 2, nell’impossibilità di quantificare con precisione il valore dei servizi offerti dai dipendenti, il medesimo è calcolato in funzione del fair value dell’azione UBI alla data di assegnazione moltiplicato per il numero di azioni che si stima matureranno. Nel dettaglio, il fair value degli strumenti di patrimonio netto assegnati, è determinato tenendo in considerazione che la consegna dei medesimi é prevista, in un arco temporale dal 2014 e sino al 2022; tali stime muovono dal prezzo di mercato delle azioni, dedotto il valore attuale dei dividendi distribuibili dal Gruppo UBI nel periodo immediatamente antecedente l’assegnazione delle azioni, e, in generale, ponderano adeguatamente i termini e le condizioni in base ai quali gli strumenti sono assegnati. Il costo complessivo stimato dei sistemi incentivanti di breve termine relativo alle azioni che verranno assegnate dal 2016 è pari a 2.628 migliaia di euro, e risulta così ripartito: ● quote up-front, valorizzate in: n. 39.777 azioni assegnate nel 2016, equivalente a 185 migliaia di euro; n. 113.135 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 631 migliaia di euro; n. 107.343 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 753 migliaia di euro; ● quote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in: n. 45.554 azioni assegnate nel 2016, equivalente a 119 migliaia di euro; n. 5.569 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 18 migliaia di euro; n. 4.902 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 21 migliaia di euro; n. 73.271 azioni da assegnare nel 2019, equivalente a 382 migliaia di euro; n. 60.738 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 403 migliaia di euro; n. 18.400 azioni da assegnare nel 2022, equivalente a 116 migliaia di euro. In funzione delle condizioni di maturazione ipotizzate, il predetto costo del piano è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota parte di competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 598 migliaia di euro. Si segnala inoltre che l’eventuale variazione del costo avverrà solamente in funzione della non maturazione dei requisiti e conseguente mancata consegna di azioni, per non soddisfacimento delle condizioni di risultato previste dal piano o in caso di non permanenza in servizio, e non anche in funzione delle variazioni di fair value delle azioni UBI. Il costo complessivo stimato dei sistemi di incentivazione di lungo termine attivato nel 2015 è pari a 2.551 migliaia di euro e, come per il breve termine, è ripartito lungo tutto il periodo di 318* Nota Integrativa maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota parte di competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 436 migliaia di euro, in particolare risulta così ripartito: ● n. 233.365 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 1.547 migliaia di euro; ● n. 155.576 azioni da assegnare nel 2021, equivalente a 1.004 migliaia di euro. Premio di produttività (cd. Premio aziendale) Nel 2016 è stato erogato il Premio Aziendale riferito all’esercizio 2015, i cui importi sono stati definiti in coerenza con gli andamenti economici di ciascuna Società di appartenenza e tra le modalità di corresponsione del premio, tenuto conto delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016, è stata prevista l’assegnazione di azioni UBI Banca. Per quanto sopra nel corso del 2016 sono state assegnate n. 109.037 azioni per un costo complessivo equivalente a circa 274 migliaia di euro, sostanzialmente già rilevato per competenza nel bilancio al 31 dicembre 2015. Compensi da accordare in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro Per una risorsa appartenente al perimetro del “Personale più rilevante” e legata da rapporto di lavoro dipendente in una Banca Rete del Gruppo, , a fronte della cessazione della carica ricoperta e conseguente cessazione anticipata del rapporto di lavoro, a seguito dell’integrazione delle Banche Rete in UBI Banca avvenuta a febbraio 2017, è stato definito di assegnare alla stessa il controvalore di 6 mensilità in azioni UBI Banca in applicazione a quanto previsto dal patto di stabilità in essere e nel rispetto delle Disposizioni di Vigilanza vigenti in materia. Il costo complessivo stimato e accantonato nel 2016 è pari a 171 migliaia di euro. 319* Nota Integrativa Parte L – Informativa di settore Per l’informativa di settore si rimanda a quanto riportato sull’argomento nella sezione relativa del Bilancio Consolidato. 320* Nota Integrativa Allegati al Bilancio d’Esercizio Elenco degli immobili Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile (Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies) 321* Nota Integrativa Elenco degli immobili (Importi al centesimo di euro) Prop./ Leasing Ubicazion e In vestimenti Rivalutazioni di legge Rivalut azioni da Fusioni 1.348.370,66 - 840.408,49 657.285,58 6.139,29 478.842,28 - - 484.981,57 26.488,70 - 210.064,22 301.406,05 3 ALBA-CN -CORSO PIAVE, 74 P 43.151,79 1.263.994,93 - - 1.307.146,72 863,26 - 514.311,58 793.698,40 4 ALBA-CN -VIA TEOBALD O CALISSANO, 9 P 2.592.112,78 3.809.185,67 - - 6.401.298,45 1.254.934,67 - 3.024.611,36 4.631.621,76 5 ALBA-CN -VIALE GIOVANNI VICO, 5 P 351.791,98 2.769.268,06 - - 3.121.060,04 4.469,80 - 1.404.297,52 1.721.232,32 6 ALBANO SANT ALESSANDR O-BG- VIA CAVOUR, 2 P 517.017,94 540.939,12 - 125.049,29 1.183.006,35 - - 528.382,97 654.623,38 7 ALBINO-BG-VIA MAZZINI, 181 P 912.764,12 671.708,52 - 188.602,42 1.773.075,06 - - 623.108,90 1.149.966,16 8 ALBISOLA SU PERIORE-SV- CORSO GIUSEPPE MAZZINI, 189 P 1.123.730,60 33.554,73 - - 1.157.285,33 60.726,04 - 317.019,61 900.991,76 9 ALBUZZANO-PV-VIA GIUSEPPE MAZZINI, 66 P 434.083,85 328.231,29 - - 762.315,14 63.187,52 - 562.681,95 262.820,71 955.591,35 24.093,90 - 549.587,59 549.177,01 12 ALMENNO SAN SALVAT ORE-BG-VIA MARCONI, 3 P 459.148,82 13 ALZANO LOMBARDO-BG-P.ZZA GARIBALDI, 3 P 1.080.468,91 - Valori in bilancio P P 1.497.694,07 F ondi Ammo rt . P P 149.323,41 Altre Movimen tazion i 1 ABBIATEGRASSO-MI- P.ZZ A CAVOUR, 11 11 ALMENNO SAN BART OLOMEO-BG-VIA FALCONE, 2 - Valori Lordi 2 ALBA-CN -CORSO LANGHE, 8/D 10 ALME-BG- VIA TORRE D' ORO, 2 - Rivalutazio ni in sede di F.T.A. - 147.706,44 1.652.885,38 - 594.941,90 1.033.849,58 - 142.545,15 691.722,16 - - 243.115,38 448.606,78 524.901,58 - 89.960,32 1.074.010,72 - - 944.714,17 129.296,55 780.530,73 - 264.470,20 3.034,78 - 906.071,22 1.216.363,84 281.932,63 - 2.125.469,84 - 14 ALZANO LOMBARDO-BG-VIA EUROPA, 67 P 20.382,05 - - 15 ANDORA-SV-PIAZZ A SANTA MARIA, 7 P 574.302,17 - - 16 ANGERA-VA- VIA M. GREPPI, 33 P 166.386,85 444.930,52 - 175.948,70 787.266,07 - - 389.079,12 398.186,95 17 ARCENE-BG-CORSO EUROPA, 7 P 544.716,17 507.105,34 - 86.447,03 1.138.268,54 - - 1.033.020,07 105.248,47 18 ARCORE-MI-VIA CASAT I, 45 P 977.807,23 242.785,55 - 176.942,62 1.397.535,40 - - 821.127,05 576.408,35 19 ARDESIO-BG-VIA LOCAT ELLI, 8 P 145.284,01 633.300,47 - 126.889,62 905.474,10 - - 776.142,85 129.331,25 20 ARLUNO-MI-VIA PIAVE, 5 P 1.260.946,93 781.604,26 - - 234.396,67 547.207,59 - - 4.523.658,79 3.594.897,07 39.489,67 - 454.054,84 1.081.051,81 - - - - 479.342,67 - 2.169.504,33 21 ASSAGO-MI-VIALE MILANOFIORI P 9.917.653,29 370.406,90 - 22 ASTI-AT-C.SO VITTORIO ALF IERI, 137 P 1.027.441,42 468.175,56 - 23 ASTI-AT-CORSO SAVONA, 100/104 P 711.809,35 43.853,31 - 24 AZZANO SAN PAOLO-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 4 P 383.348,91 720.230,46 - 25 AZZATE-VA-VIA V.VENETO, 23 P 950.916,00 181.771,24 26 BAGNASCO-CN- VIA ROMA, 3 P 6.199,21 311.662,31 27 BAGNOLO SAN VIT O-CN -VIA DI VITT ORIO, 35 P 131.968,60 372.581,85 28 BEIN ETT E- CN-VIA VITTORIO VENETO, 4 P 136.531,02 238.687,72 - 495.054,37 - 755.662,66 1.241.488,00 201.911,04 1.829.652,65 82.796,84 - 8.118.555,86 1.495.616,98 137.908,63 - 121.159,50 302.314,68 574.302,17 - 317.861,52 708.506,79 375.218,74 - 124.359,56 177.955,12 100.850,07 - - 156.458,38 518.693,86 74.832,10 - 293.855,49 386.975,07 1.080.742,04 160.745,96 - 908.126,87 921.525,78 34.729,18 - 188.651,83 163.938,87 - - - - - 592.368,44 116.138,35 41.836,51 - 191.130,98 225.924,27 29 BELGIOIOSO- PV-VIA UGO DOZZIO, 15 P 408.020,29 - - - 408.020,29 64.923,04 - 158.171,40 314.771,93 30 BERBENNO-BG-VIA ANTONIO STOPPANI, 102 P 756.979,09 - - - 756.979,09 - 56.054,95 - 129.561,19 571.362,95 2.495.210,02 - 0,15 - 1.191.278,56 1.303.931,31 31 BERGAMO-BG-BORGO PALAZZ O, 51 P 1.121.597,00 1.191.955,96 - 181.657,06 32 BERGAMO-BG-P.LE R ISORGIMENTO, 15 P 1.053.420,36 574.958,09 - 16.438,02 1.644.816,47 - - 837.116,72 807.699,75 33 BERGAMO-BG-P.ZZA PONTIDA, 36/42 P 2.259.854,24 789.282,49 - 75.595,51 3.124.732,24 - - 1.520.786,42 1.603.945,82 34 BERGAMO-BG-PIAZZA VITT ORIO - VENETO, 8 P 35.524.038,54 85.664.910,69 2.511.566,91 123.994.905,02 - - 55.404.944,29 68.589.960,73 35 BERGAMO-BG-VIA BORGO PALAZZ O, 135 P 1.901.500,15 871.879,13 - 93.137,24 2.866.516,52 - - 1.793.084,53 1.073.431,99 36 BERGAMO-BG-VIA BORGO S.CATERIN A, 6 P 921.346,04 693.858,54 - 86.848,23 1.702.052,81 - - 647.433,80 1.054.619,01 37 BERGAMO-BG-VIA D.L.PALAZZ OLO 71 P 22.108.728,11 24.996.012,57 38 BERGAMO-BG-VIA F.LLI CALVI, 9 P 16.163.671,59 4.232.571,42 39 BERGAMO-BG-VIA GOMBIT O, 2/C P 137.366,80 1.059.591,45 40 BERGAMO-BG-VIA LEONE XIII, 2 P 28.537,26 448.491,84 41 BERGAMO-BG-VIA LOCAT ELLI, 37 P 5.640,00 42 BERGAMO-BG-VIA MATTIOLI, 69 P 608.963,45 628.076,80 1.221.161,76 43 BERGAMO-BG-VIA SAN BERNARDINO,96 P 1.955.066,74 44 BERGAMO-BG-VIA TIRABOSCHI, 57 P 4.560,00 45 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 77 P 513.204,39 294.388,88 701.397,15 - 49.513.976,85 - - 32.594.518,90 16.919.457,95 1.061.498,67 19.357.819,67 - - 7.554.757,34 11.803.062,33 - 89.643,09 1.286.601,34 - - 720.699,38 565.901,96 - 43.188,08 520.217,18 - - 372.431,53 147.785,65 0,06 - 806,52 4.833,42 - 521.638,05 773.096,01 1.178.064,68 - 349.551,60 1.707.839,02 23.075,33 - - - 57.693,81 1.294.734,06 - 30.955,49 3.207.183,99 - - 2.029.119,31 4.560,00 - - 601,92 3.958,08 111.233,86 1.298.313,86 - - 1.154.366,25 143.947,61 189.245,32 1.188.387,85 - - 577.826,48 610.561,37 78.995,63 508.563,81 - - 226.696,13 281.867,68 175.892,65 686.122,09 - - 192.665,53 493.456,56 - - 324.324,01 46 BIELLA-BI-VIA SAURO, 2 P 652.786,99 662.729,30 47 BISU SCHIO-VA-VIA MAZZINI, 28 P 171.346,39 258.221,79 62.116,88 - 48 BOLOGNA-BO-VIA REPUBBLICA, 29 P 840.896,42 21.118,32 - 49 BOLT IERE-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 14 P 287.605,68 158.268,69 - 50 BORGO SAN DALMAZ ZO-CN- PIAZZA LIBERAZIONE, 8- 10 P 23.211,07 593.442,25 - 51 BORZ ONASCA-GE- VIA ANGELO GRILLI, 15 P 363.977,59 533.954,56 52 BOSSOLASCO-CN-CORSO DELLAVALLE, 29 P 9.296,22 103.282,99 72.499,19 - 53 BREMBILLA-BG-VIA LIBERTA', 25 P 648.972,22 361.575,07 - 54 BRESCIA-BS-VIA BREDINA, 2 P 2.685,58 463.764,42 55 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA P 7.315.461,00 32.789.671,20 - 82.590,04 - 528.464,41 616.653,32 404.611,47 69.436,31 61.142,89 - 976.083,94 92.727,60 124.374,24 - 87.504,11 58.264,25 1.068.811,54 466.450,00 - 13.406.697,93 - - - 58 BRESCIA-BS-VIA CIPRO, 54 P 6.760.711,43 - - 600.663,37 34.843,50 17.999,99 - 7.315.461,00 - 55.671.696,66 348.382,69 489.992,38 970.431,34 - P 179.022,45 228.264,98 112.579,21 - P 1.059,27 101.604,04 - - - 56 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA, 62 - - - 57 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA, 74/76 322* 5.640,00 - 8.176.000,00 - 46.196.369,13 63.847.696,66 6.760.711,43 - - 434.961,00 - 10.951.720,75 - 254.571,65 6.880.500,00 19.108.931,41 38.039.158,47 - 10.882.372,60 52.965.324,06 5.456,94 - 3.119.537,19 3.635.717,30 - Nota Integrativa (segue) Prop./ Leasing Ubicazion e Rivalutazioni di legge In vestimenti Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazio ni in sede di F.T.A. Altre Movim en tazion i Fondi Ammo rt . Valori in bilancio P 3.885.969,63 - - 60 BRESCIA-BS-VIA CROCIFISSA ROSA, 1 P 7.117,05 - - 61 BRESCIA-BS-VIA FARFENGO, 65 P 2.369,50 - - 62 BRESCIA-BS-VIA GABRIELE ROSA, 71 P 154,94 468.576,65 63 BRESCIA-BS-VIA GRAMSCI, 39 P 3.063.806,23 11.030.406,06 64 BRESCIA-BS-VIA SOLDINI, 25 P 41.987,95 1.401.996,05 - - 1.443.984,00 855.912,55 - 974.120,51 1.325.776,04 65 BRESCIA-BS-VIA TRENTO, 5/7 P 797.240,86 6.950.467,87 - - 7.747.708,73 - 193.239,03 - 3.156.766,34 4.397.703,36 66 BRESCIA-BS-VIA VITTORIO EMANUELE, 60 P 1.370.137,16 91.200,25 - 35.262,39 1.496.599,80 - - 523.326,60 973.273,20 67 BRIGNANO GERA D'ADDA-BG-PIAZZA MONSIGNOR DONINI, 1 P 621.767,52 604.977,47 - 220.865,61 1.447.610,60 - - 936.429,68 511.180,92 68 BRONI- PV-P.ZZA V.VENET O, 2 L 874.494,51 874.494,51 - - 148.324,99 726.169,52 69 BULCIAGO-LC-VIA DON DAVIDE CANALI, 33/35 P 63.891,84 590.992,54 - - 275.264,64 315.727,90 - P 416.062,03 604.939,68 71 BUSTO ARSIZIO-VA-P.Z ZA S.GIOVANNI, 3/A P 3.364.165,32 5.333.880,25 72 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA FOSCOLO , 10 P 2.116.377,81 703.886,44 73 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA MAGENT A, 64 P 640.220,64 321.366,12 74 BUSTO ARSIZIO-VA-VIALE CADORNA, 4 P 2.228.244,91 775.192,51 75 CABELLA LIGURE-AL-PIAZZA DELLA VITT ORIA, 7 P 81.036,86 48.941,20 76 CAIRATE-VA-VIA MAZZINI, 13 P 142.562,37 244.680,85 - - 529.561,96 187.376,66 - 353.193,48 - - - 545.239,23 1.034.056,62 710.185,73 712.555,23 - - 304.927,73 407.627,50 209.903,95 - 185.654,69 492.980,85 10.529.208,71 4.228.052,04 14.757.260,75 1.021.001,71 10.870.603,99 - - 97.690,12 - 654.461,25 464.230,58 - 5.723.422,43 5.147.181,56 273.859,89 - 1.389.134,45 1.382.977,07 - 3.045.971,41 - 143.461,10 856.854,40 - - 508.712,13 348.142,27 196.879,35 3.200.316,77 - - 1.909.623,96 1.290.692,81 102.490,01 - 468.731,59 225.707,16 - 316.367,18 1.127.737,41 1.579.295,85 - - P 2.178.000,71 1.572.178,80 808.210,12 38.728,74 - P 1.707.968,92 70.450,65 1.364.348,30 77 CALCIO-BG- VIA P. GIOVANNI XXIII, 153 - - - 78 CALOLZIOC ORTE-LC-P.ZZA V.VENETO, 18/A - 92.247,11 - 456.650,05 3.885.969,63 - 570.801,35 - 70 BUSCA-CN-PIAZZ A SAVOIA, 9 - Valori Lordi 59 BRESCIA-BS-VIA CODIGNOLE 129.978,06 4.237,05 - 58.014,87 76.200,24 806.100,41 - 659.638,54 146.461,87 - 80.100,81 797.039,43 - - 425.923,51 371.115,92 309.382,40 1.171.548,49 - - 477.222,56 694.325,93 1.037.420,65 - - 465.413,95 572.006,70 148.121,53 - 355.667,73 498.439,29 - 391.648,55 353.812,57 79 CALUSCO D ADDA- BG -VIA V. EMANUELE, 35 P 584.456,68 452.869,26 - 94,71 80 CANALE- CN-VIA ROMA, 72/76 P 94.891,89 611.093,60 - - 81 CANNOBIO-VB-VIA UMBERT O I, 2 P 112.620,89 241.425,16 - 391.415,07 745.461,12 82 CANTELLO-VA-VIA TUR CONI, 1 P 789.611,84 272.664,26 - 95.806,50 1.158.082,60 - 275.425,14 - 531.988,17 350.669,29 83 CARAGLIO-CN -PIAZZA MADRE TERESA, 8 P 492.838,40 86.368,57 - 579.206,97 75.636,83 - 309.908,28 344.935,52 84 CARAVAGGIO-BG-PIAZZA GARIBALDI, 1 P 672.002,20 1.093.316,87 - 85 CARDANO AL CAMPO-VA-VIA G. DA CARDANO, 19 P 498.905,46 118.232,07 248.746,12 86 CARONN O PERT USELLA-VA-VIA ROMA, 190 P 1.094.866,17 87 CARPANETO PIACENTINO-PC-VIA G. ROSSI, 42 P 359.739,21 88 CARUGATE-MI-VIA TOSCANA, 10 P 512.462,59 89 CARVICO-BG- VIA EUROPA UNITA , 3 P 90 CASAZ ZA- BG-STR.NAZ.DEL T ONALE,92 - 705.985,49 - 178.274,08 1.943.593,15 - - 1.727.731,11 215.862,04 684.246,62 177.995,50 1.479.379,65 - - 710.544,36 768.835,29 495.118,52 273.819,79 2.112.550,60 - - 930.327,84 1.182.222,76 - - 359.739,21 84.387,34 - 161.657,40 282.469,15 946.983,87 - - 1.459.446,46 19.159,15 - 627.277,41 851.328,20 1.108.279,50 521.112,70 - 115.687,56 1.745.079,76 - - 1.322.458,14 422.621,62 P 235.154,76 666.007,04 - 112.689,37 1.013.851,17 - - 914.851,60 98.999,57 91 CASORATE SEMPIONE-VA-VIA MILANO, 17 P 619.750,32 150.867,79 123.011,05 960.317,37 - - 543.803,38 416.513,99 92 CASSANO D ADDA-MI-VIA MILANO, 14 P 1.259.734,57 1.083.226,98 - 398.243,13 2.741.204,68 - - 2.344.924,33 396.280,35 93 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA CARDU CCI, 74 P 3.873,43 6.774,52 - 3.397,03 14.044,98 - - 11.796,71 2.248,27 94 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA MATT EOTTI, 2/4 P 799.800,49 587.516,32 - 5.038,89 1.392.355,70 - - 612.620,77 779.734,93 95 CASTEL MELLA-BS-VIA QUINZ ANO, 80/A P 660.764,26 - 172.730,44 - - 322.633,93 510.860,77 96 CASTELLETT O STURA-CN-VIA GUGLIELMO MARCONI, 6 P 98.965,83 4.118,27 - 119.480,67 189.997,72 - 66.688,21 214.630,83 - - 97 CASTIGLIONE TINELLA-CN-VIA CIRCONVALLAZIONE, 12 P 6.740,76 75.066,94 - 98 CASTIONE DELLA PRESOLANA-BG-VIA MANZONI, 20 P 79.418,46 365.664,10 - 67.983,08 99 CASTRONN O-VA-VIA ROMA, 51 P 614.570,96 801.314,36 - 334.085,29 1.749.970,61 - - 1.245.006,26 504.964,35 P 231.970,33 737.520,91 - 159.197,12 1.128.688,36 - - 950.431,25 178.257,11 312.228,24 2.933.217,15 - - 1.944.595,33 988.621,82 294.942,43 610.623,33 - - 192.149,85 418.473,48 100 CENE-BG-VIA V.VENETO, 9 101 CERMENATE-CO-VIA MAT TEOT TI, 28 P 1.482.116,60 1.138.872,31 - 102 CESANO MADERNO- MI-VIA CONCILIAZIONE, 28 P 813.616,21 91.949,55 - - 833.494,70 313.596,66 - - 81.807,70 513.065,64 - 14.943,15 - 48.830,80 47.920,05 53,10 - 457.757,00 55.255,54 103 CHERASCO-CN- VIA MONTE DI PIET A' P - 2.000,00 - - 2.000,00 1.666,91 - 66,91 3.600,00 104 CHERASCO-CN- VIA MONTE DI PIET A, 43 P - 309.259,65 - - 309.259,65 152.669,86 - 187.815,28 274.114,23 105 CHIARI-BS-VIA BETTOLINI, 6 P 1.266.771,26 1.885.202,58 - 490.849,50 3.642.823,34 106 CHIUDUNO-BG-VIA C.BATTISTI, 1 P 360.882,78 519.549,12 - 175.302,89 1.055.734,79 - 107 CHIUSA D I PESIO-CN-VIA ROMA, 5 P 177.003,87 231.834,98 - 108 CINISELLO BALSAMO-MI-VIA LIBERTA', 68 P 445.533,64 35.806,58 - 109 CINISELLO BALSAMO-MI-VIALE UMBRIA, 4 P 347.932,42 1.311.364,34 - 110 CISANO BERGAMASCO-BG-VIA PASC OLI, 1 P 200.764,42 1.124.656,71 - 111 CISLAGO-VA-VIA IV NOVEMBRE, 250 P 794.801,88 28.545,63 112 CITT IGLIO-VA-VIA VALCUVIA, 19 P 175.448,37 501.776,79 - 119.189,29 113 CLUSONE-BG- VIA VERDI, 3 P 812.026,26 1.271.882,54 - 256.029,95 114 CODOGNO-LO-VIA VIT TORIO EMANUELE, 35 P 603.971,83 1.514.031,18 - 479.316,49 2.597.319,50 500.822,70 - 33.290,05 - - 1.635.449,61 2.007.373,73 137.242,00 - 373.409,78 545.083,01 408.838,85 4.536,22 - 251.705,68 161.669,39 514.630,27 - - 168.361,63 346.268,64 141.799,38 - 749.777,60 767.719,78 1.659.296,76 - - 192.632,03 1.518.053,16 - - 1.318.823,36 199.229,80 187.600,37 1.136.569,84 - - 463.717,94 672.851,90 796.414,45 - - 549.003,86 247.410,59 2.339.938,75 - - 2.039.717,92 300.220,83 - - 2.159.455,98 437.863,52 115 COLERE-BG-VIA GIOVANNI XXIII, 33 P 23.218,93 210.357,59 - 40.918,81 274.495,33 - - 240.484,05 34.011,28 116 COMERIO- VA-VIA AL LAGO, 2 P 1.243.671,64 675.712,57 - 229.671,70 2.149.055,91 - - 1.763.181,70 385.874,21 323* Nota Integrativa (segue) Prop./ Leasing Ubicazione Rivalut azioni di legge Investimenti Rivalutazion i da Fusio ni - Rivalutazioni in sede di F.T .A. - Valori Lordi Altre Movimentazioni 117 COMO-CO-VIA ALDO MORO, 46/48 P 758.223,64 118 COMO-CO-VIA CATTANEO, 3 P 465.143,48 2.441.785,01 119 COMO-CO-VIA GIOVIO, 4 P 2.259.909,73 5.116.802,76 120 COMUN NUOVO- BG-VIA C.BATTISTI, 3 P 182.746,11 47.517,62 - 36.807,08 267.070,81 - 121 CONCESIO-BS- VIALE EUROPA, 183 P 1.995.092,87 582.587,76 - 289.026,46 2.866.707,09 - 122 CORNAREDO-MI-PIAZZA LIBERTA', 62 P 856.302,43 17.667,41 - - 375.797,67 498.172,17 - 123 CORNATE D ADDA-MI-VIA CIRCONVALLAZIONE, 12 P 362.726,51 109.589,60 - - 9.234,77 463.081,34 - 124 CORNELIANO D ALBA- CN-PIAZZA COTTOLENGO, 42 P 247.770,59 223.653,62 - 125 CORSICO-MI-VIA LIBERAZIONE, 26/28 P 959.229,16 73.217,47 - 126 CORTEMILIA-CN- LOC. CASTELLO P 239,69 3.007,18 - - 127 CORTEMILIA-CN- PIAZZA CASTELLO, 1 P 95.788,70 389.859,03 - - 128 COSSATO-BI-VIA PAJETTA P 58.454,65 179.362,97 - 53.640,83 291.458,45 - 129 COSTA VOLPINO-BG-VIA NAZIONALE, 150 P 266.835,41 997.084,61 - 191.717,85 1.455.637,87 - 130 CREMA-CR-PIAZZA ALDO MORO P - 258.000,00 - - 131 CREMONA-CR -PIAZZA ROMA, 31 P - 486.290,31 - 132 CREMONA-CR -VIA FERRANTE APORTI, 8 P 6.972,17 127.643,90 - 133 CREMONA-CR -VIA GIOR DANO, 9/21 P 715.645,83 33.603,51 - 234.382,24 983.631,58 - 134 CUNARD O-VA-VIA LUINESE, 1 P 1.019.742,55 376.413,10 - 299.283,76 1.695.439,41 - 135 CUNEO-CN-C .SO ANTONIO GRAMSCI, 1 P 33.072,16 346.880,80 - - 136 CUNEO-CN-PIAZZA EUROPA, 1 P 475.402,07 6.320.506,82 - 137 CUNEO-CN-PIAZZA EUROPA, 11 P 155.468,09 570.822,61 138 CUNEO-CN-VIA DELLA BATTAGLIA, 15 P 197.076,42 756.196,12 139 CUNEO-CN-VIA LUIGI GALLO, 1 P 1.779.079,25 140 CUNEO-CN-VIA ROMA, 13/B P 141 CUNEO-CN-VIA TEATRO TOSELLI P 142 CURNO-BG-LARGO VITTORIA, 31 Fondi Am mort. Valo ri in bilancio 320.220,71 1.078.444,35 - - 395.035,25 247.088,45 2.659.840,04 - - 1.791.009,92 868.830,12 863.028,37 9.015.039,51 - 2.562,29 - 5.787.131,45 3.225.345,77 - 117.416,52 149.654,29 3.959,24 - 2.141.521,84 721.226,01 - 161.493,99 336.678,18 - 250.885,67 212.195,67 45.198,84 - 215.041,34 211.184,03 - 456.705,57 673.371,31 672,91 - 310,69 2.263,27 75.774,79 - 304.409,16 257.013,36 - 114.637,21 176.821,24 - 1.176.963,95 278.673,92 258.000,00 744.347,71 - 269.509,86 732.837,85 - 486.290,31 68.808,40 - 180.580,02 374.518,69 - 134.616,07 42.319,81 - 38.667,54 138.268,34 - 389.023,52 594.608,06 - 1.151.187,57 544.251,84 379.952,96 83.499,85 - 98.032,22 365.420,59 - 6.795.908,89 563.049,32 - 2.404.800,38 4.954.157,83 - - 726.290,70 216.559,99 - 309.106,07 633.744,62 - - 953.272,54 185.614,27 - 564.863,24 574.023,57 4.335.926,05 - - 6.115.005,30 161.780,12 - 2.798.854,13 3.477.931,29 1.422.639,84 16.746.451,08 - - 18.169.090,92 1.223.479,50 - 5.455.087,54 13.937.482,88 600.454,11 7.068.180,86 - - 7.668.634,97 656.723,66 - 3.744.636,88 4.580.721,75 P 797.649,45 85.343,51 - 25.923,20 - 387.650,55 532.742,42 143 CUVEGLIO-VA-VIA BATTAGLIA SAN MARTINO, 50 P 1.025.757,29 618.677,66 - 456.487,89 144 CUVIO-VA-VIA MAGGI, 20 P 342.956,37 18.785,28 145 DALMINE- BG-VIA BUTTARO N .2 P 2.398.327,05 1.211.238,38 146 DARF O BOARIO TERME-BS-PIAZZA LOR ENZINI, 6 P 626.383,13 147 DEMONTE- CN-VIA MAR TIRI E CADUTI DELLA LIBERTA, 1 P 70.406,09 148 DESIO- MI-VIA MATTEOTTI, 10 P 149 DRONERO- CN-PIAZZA SAN SEBASTIANO, 7 150 ENTRACQUE-CN-VIA DELLA RESISTENZA, 5 - - 775.298,65 97.630,25 63.323,21 - 471.424,21 1.130.076,88 3.246,87 485.647,73 946.316,17 - - 683.409,10 191.881,54 1.452.553,41 - - 996.065,52 43.584,53 654.753,41 - - 311.060,37 343.693,04 - 252.983,38 3.862.548,81 - - 1.835.281,70 2.027.267,11 1.038.400,90 - 169.024,72 1.833.808,75 - 202.867,65 382.170,47 - 3.950.832,89 408.994,01 - P 342.093,07 461.908,20 - - P 14.342,21 119.227,28 - - 151 ERBA-CO- VIA LEOPARDI, 7/E P 1.483.898,86 186.267,51 - 152 FAGNANO OLONA-VA-PIAZZA CAVOUR, 11 P 129.505,30 222.872,16 153 FARIGLIANO-CN-PIAZZA SAN GIOVAN NI, 7 P 37.101,91 337.336,66 154 FERNO-VA-PIAZZA DANTE, 7 P 1.756.904,10 230.927,71 155 FONT ANELLA- BG-VIA CAVOUR, 156 P 2.101,90 - - 156 FORMIGINE-MO-VIA GIARDINI SUD, 22 P 1.874.321,37 - - 157 FRUGAROLO-AL- LOC. MOTTA P 12.911,42 17.088,58 158 GALLARATE-VA-VIA MANZONI N. 12 P 2.619.953,52 1.645.212,28 159 GALLARATE-VA-VIA MARSALA, 34 P 422.744,00 59.140,47 160 GALLARATE-VA-VIA VARESE, 7A P 342.012,52 97.202,49 161 GANDINO-BG- VIA BATTISTI, 5 P 821.455,12 885.805,14 - 162 GARBAGNA- AL-VIA ROMA, 21 P 23.845,64 169.960,59 - - 163 GARBAGNATE MILANESE-MI-VIA J. F. KENNEDY, 3 P 1.369.074,76 - - 164 GAVIRATE-VA-P.Z ZA LIBERTA' P 300.612,42 1.411.845,75 989.682,45 165 GAZZADA SCHIANNO-VA-VIA ROMA, 47/B P 832.764,66 719.147,70 178.009,15 166 GAZZANIGA-BG-VIA MARCONI, 14 P 820.947,13 451.394,50 435.364,90 167 GENOVA-GE-VIA C.R. CECCARDI, 1-13-17 P 3.056.961,38 1.305.351,91 5.037.040,48 168 GENOVA-GE-VIA FIESCHI, 11 P 1.994.025,48 4.261.950,88 169 GENOVA-GE-VIA GABRIELE D'ANNUNZIO, 31 P 348.567,40 170 GENOVA-GE-VIA MERANO, 1/A NERO P 204.642,60 341.265,06 - 171 GIUSSAGO-PV- VIA ROMA, 38 P 625.818,61 442.174,92 - - 172 GOR GONZOLA- MI-PIAZZA CAGNOLA -VICOLO CORRIDONI P 1.453.314,91 - - - 173 GOR LA MAGGIORE-VA-VIA G.VERDI, 2 P 1.537.138,82 - - 174 GOR LAGO-BG-PIAZZA GREGIS, 12 P 303.550,52 249.427,23 409.845,70 757.263,46 - - 239.106,54 354.606,38 3.379,06 - 2.511.078,71 2.255.214,83 804.001,27 160.251,62 - 404.256,14 559.996,75 133.569,49 40.845,69 - 84.551,88 89.863,30 4.769.672,60 - 1.889.959,20 121.805,53 1.231.446,45 - - 1.047.253,00 842.706,20 - - 1.057.994,40 173.452,05 374.438,57 24.353,84 - 218.729,55 180.062,86 67.171,24 2.147.523,51 - 760.879,63 - 1.071.808,65 314.835,23 502.170,54 504.272,44 - 42,90 - 234.875,92 269.353,62 1.874.321,37 - 379.546,31 - 242.571,65 1.252.203,41 - 1.342.766,34 1.630.941,10 219.792,83 - 92.520,46 - 141.136,36 - 452.576,56 30.000,00 - 12.285,00 - 17.715,00 528.620,53 6.136.552,67 - - 2.865.211,77 3.271.340,90 19.507,33 86.736,48 588.128,28 - - 357.139,99 230.988,29 298.506,02 115.441,18 853.162,21 - - 360.207,42 492.954,79 242.201,51 1.949.461,77 - - 1.593.172,59 356.289,18 193.806,23 31.611,13 - 103.564,65 121.852,71 1.369.074,76 - 43.257,09 - 245.954,65 1.079.863,02 293.983,71 2.996.124,33 - 7.545,52 - 1.698.156,82 1.290.421,99 309.902,21 2.039.823,72 - - 1.387.371,65 652.452,07 156.404,94 1.864.111,47 - - 1.733.795,10 130.316,37 730.811,62 - 3.617.238,84 6.512.926,55 - - - - - 456.798,52 - 324* 423.268,23 97.097,39 - 309.773,26 114.232,45 9.399.353,77 5.832.708,13 - 3.194.593,17 2.638.114,96 348.567,40 15.269,56 - 36.789,36 327.047,60 643.005,05 - 11.855,68 - 203.812,94 427.336,43 1.067.993,53 134.240,00 - 533.166,83 669.066,70 1.453.314,91 - 166.994,33 - 264.532,46 1.021.788,12 - 489.945,20 737.420,36 5.552,53 - 400.815,86 468.213,10 1.227.365,56 874.581,49 - - - Nota Integrativa (segue) Prop./ Leasing Ub icazione Rivalutazioni di legge Investimenti Rivalutazioni da Fu sio ni 175 GOVO NE- CN-PIAZZA VITTORIO EMANUELE II, 9 P 22.540,41 163.694,70 - 176 GRASSOBBIO-BG- VIALE EUROPA, 8/B P 40.681,09 281.919,10 - 177 GRINZANE CAVOUR- CN-C.NA GUSTAVA P 23.154,03 898.694,62 - 178 GRUMELLO DEL MONTE-BG- VIA MARTIRI D. LIB.14 P 261.723,81 923.153,28 - 179 IN DUNO OLONA-VA-VIA PORRO, 46 P 275.273,42 672.530,58 180 ISOLA SANT ANT ONIO- AL-VIA G. MAZZINI, 29 P 1.492,51 30.260,86 181 ISPRA-VA-VIA MAZZINI, 5 P 595.811,07 185.352,30 182 JERAGO CON ORAGO-VA-VIA MATTEOTTI, 15 P 1.806.065,06 183 LAINATE-MI-VIA GARZOLI, 17/19 P 213.013,71 729.733,26 - 184 LANDRIANO-PV-VIA MILANO, 40 P 172.072,95 515.484,25 - 185 LAVENA PONT E T RESA-VA- PIAZZA GRAMSCI, 8 P 479.992,49 686.229,36 - 186 LAVENO-MOMBELLO-VA-VIA LABIENA, 51/53 P 503.572,34 359.912,42 187 LECCO-LC-CORSO MATT EOTTI, 3 P 6.206.082,91 4.274.614,11 - - Rivalutazioni in sede di F.T .A. 69.128,64 - 99.900,50 - - - 335.418,52 - 101.142,83 224.934,82 - 166.794,01 921.848,65 4.039,04 - 23.848,65 902.039,04 - - 724.037,83 655.982,70 - - 610.004,91 541.201,05 4.324,08 - 19.002,45 17.075,00 - 1.122.564,36 142.113,59 1.806.065,06 - 204.056,83 - 213.115,85 1.388.892,38 1.036.125,43 - 1.712,17 - 550.126,02 484.287,24 189.775,58 - 344.237,63 533.095,15 184.041,24 1.151.205,96 - Valo ri in bilancio 111.650,01 - 103.501,46 93.378,46 Fond i Am mort. 26.557,73 - 391.728,83 1.380.020,53 89.054,07 Altre Movimentazioni 186.235,11 195.143,44 - 394.460,51 Valori L ordi 31.753,37 1.264.677,95 687.557,20 - 243.450,02 1.409.671,87 - - 1.225.630,63 116.849,91 1.315.753,19 - - 991.714,69 324.038,50 2.777.915,51 7.702.781,51 - - 4.202.709,69 3.500.071,82 188 LEFF E-BG-VIA G. MOSCONI, 1 P 842.808,10 1.218.140,03 - 229.772,41 2.290.720,54 - - 1.167.422,75 1.123.297,79 189 LEGGIUNO- VA-VIA BERNARDONI, 9 P 113.091,98 382.146,88 - 144.671,95 639.910,81 - - 574.260,75 65.650,06 190 LEGNANO-MI-VIA TO SELLI, 68 P 49.184,24 6.097,36 - 9.805,63 65.087,23 - - 29.167,08 35.920,15 191 LEGNANO-MI-VIA TO SELLI, 74 P 1.547.863,61 10.289,21 - 936.041,00 867.694,61 192 LIMONE PIEMONT E-C N-VIA ROMA, 62 P 722.354,98 318.121,64 - - 1.040.476,62 318.932,20 - 375.267,14 984.141,68 193 LINAROLO-PV- VIA FELICE CAVALLOTT I, 5 P 21.130,85 277.268,20 - - 298.399,05 55.586,65 - 158.120,42 195.865,28 194 LODI-LO-VIA DALMAZ IA P 14.107,33 11.551,50 - 195 LODI-LO-VIA INCORONATA, 12 P 657.248,12 2.503.863,52 - 196 LONATE POZZOLO-VA- PIAZZA MAZZINI, 2 P 580.176,48 102.307,16 197 LOVERE-BG- VIA TADINI, 30 P 703.360,10 873.401,42 198 LUGANO PIAZZ A RIFORMA, 2 / 3 P 26.103.661,84 199 LUINO -VA-VIA PIERO CHIARA, 7/9 P 806.712,56 6.827.496,32 200 LUINO -VA-VIA V.VENET O, 6/A-B P 694.194,68 1.561.186,53 201 LURAT E CACCIVIO-CO-VIA VARESINA, 88 P 354.367,67 427.340,22 202 MADONE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 44 P 517.290,07 203 MAGHERNO-PV-VIA GIACOMO LEOPARDI, 2 P 204 MAGLIANO ALPI-CN-VIA LANGHE, 148 P 205 MALNATE-VA-P.ZZA REPUBBLIC A / ANG. VIA GARIBALDI P 2.097.965,27 - 92.504,76 173.656,45 2.658,05 23.000,78 - - 8.820,58 14.180,20 704.483,27 3.865.594,91 - - 1.463.159,39 2.402.435,52 122.877,00 1.136.814,32 - 520.181,26 599.549,92 269.282,57 1.846.044,09 - - 1.244.785,86 601.258,23 26.103.661,84 - - 1.586.256,64 24.517.405,20 699.267,74 8.333.476,62 - - 7.176.153,97 1.157.322,65 132.928,82 2.597.835,91 - - 1.348.652,12 1.249.183,79 - 169.535,24 951.243,13 - - 455.351,25 495.891,88 782.374,32 - 133.981,12 1.433.645,51 - - 1.257.318,29 176.327,22 269.971,33 215.358,73 - - 485.330,06 56.121,21 - 194.700,09 346.751,18 64.555,51 226.791,15 - - 291.346,66 28.596,16 - 221.514,23 98.428,59 - - 2.097.965,27 - 254.000,70 - 359.039,39 1.484.925,18 - - - 1.814.024,82 - 331.453,68 - - 209.525,88 17.083,14 - 206 MANERBIO -BS-VIA D.ALIGHIERI, 5 P 922.839,19 1.258.583,13 - 276.298,29 2.457.720,61 - - 1.962.074,84 495.645,77 207 MARCHIROLO-VA-PIAZZA BORASIO, 12 P 189.792,52 155.883,17 - 52.498,93 398.174,62 - - 234.156,16 164.018,46 208 MARCIGNAGO-PV-VIA UMBERTO I, 46 P 40.167,65 260.735,99 50.674,96 - 138.222,99 213.355,61 209 MARIANO COMENSE-CO-CORSO BRIANZA, 20 P 343.167,69 168.668,17 94.789,87 109.942,77 716.568,50 - - 365.584,61 350.983,89 210 MARNATE-VA- VIA DIAZ ANGOLO VIA GENOVA P 541.275,04 481.053,04 476.251,61 231.863,71 1.730.443,40 - - 801.577,16 928.866,24 211 MARTINENGO-BG-VIA PINETTI, 20 P 757.998,73 409.405,14 - 221.210,88 1.388.614,75 - - 542.195,41 846.419,34 212 MELEGNANO-MI-VIA CESARE BATT IST I, 37/A P 1.001.352,02 91.134,70 - - 1.092.486,72 143.731,38 - 502.779,78 733.438,32 213 MILANO - P.ZZA TOMMASEO P 70.128,45 - - - 70.128,45 - - 38.186,44 31.942,01 214 MILANO-MI-C.SO LODI,111 P 1.925.773,26 - - - 1.925.773,26 - - 323.373,10 1.602.400,16 215 MILANO-MI-COR SO EUROPA 16 P 4.131.655,19 7.638.500,83 - 20.342.420,20 32.112.576,22 - - 8.518.016,68 23.594.559,54 216 MILANO-MI-COR SO EUROPA 20 P 2.249.835,90 26.254.884,08 - 22.223.555,42 50.728.275,40 - - 22.293.799,73 28.434.475,67 217 MILANO-MI-COR SO IT ALIA, 17 P 17.513,79 1.130.221,87 - 228.350,18 - 385.936,09 990.149,75 218 MILANO-MI-COR SO IT ALIA, 20-22 P 4.359.275,73 9.549.009,54 3.586.368,67 7.589.359,25 219 MILANO-MI-COR SO LODI, 78 P 244.576,67 1.016.168,02 - - 1.260.744,69 210.862,88 - 563.906,83 907.700,74 220 MILANO-MI-COR SO XXII MARZO, 22 P 1.044.940,10 1.473.979,76 - - 2.518.919,86 443.742,15 - 1.353.631,83 1.609.030,18 221 MILANO-MI-P.LE ZAVAT TARI, 12 L 30.257.244,87 - 30.257.244,87 - - 3.982.051,21 26.275.193,66 222 MILANO-MI-P.ZZA 5 GIORNATE, 1 P 1.831.351,82 2.752.151,53 - 3.529.112,77 - - 1.194.026,62 2.335.086,15 223 MILANO-MI-P.ZZA SANTA FRANCESCA ROMANA, 3 P 168.690,47 97.306,15 - 41.791,46 - 121.764,84 186.023,24 224 MILANO-MI-P.ZZA TOMMASEO P 225 MILANO-MI-PIAZZA GASPARRI, 4 P 463.530,21 226 MILANO-MI-PIAZZA PIOLA, 8 P 822.473,03 227 MILANO-MI-VIA AMPERE, 15 P 470.194,68 603.067,98 228 MILANO-MI-VIA BIONDI, 1 P 513.505,96 306.102,04 229 MILANO-MI-VIA BOCCACCIO, 2 P 3.676.015,70 10.309.603,00 - 230 MILANO-MI-VIA BOCCHETT O, 13/15 P 865.679,05 5.932.491,44 - 231 MILANO-MI-VIA BORGOGNA, 2/4 P 1.207.723,22 5.160.001,56 232 MILANO-MI-VIA BUONARROT I, 22 P 2.732.186,32 7.621.838,92 233 MILANO-MI-VIA CIRO MENOTT I, 21 P 345.373,51 1.260.180,31 - - 310.929,33 - - - - 24.273,47 - - 1.054.390,58 - - 57.699,20 - 2.756.830,82 - 1.147.735,66 11.175.727,92 265.996,62 57.699,20 774.459,54 - - - 11.382,52 46.316,68 160.430,21 - 338.003,30 596.886,45 469.850,88 - 133.316,38 180.108,10 - 516.386,48 736.984,28 117.038,27 2.148.948,46 82.710,40 - 682.593,13 1.549.065,73 6.443.734,30 20.429.353,00 - - 3.712.698,68 16.716.654,32 2.206.788,22 4.591.382,27 - - 889.492,66 3.701.889,61 - 1.139.105,37 7.506.830,15 - - 2.165.522,34 5.341.307,81 - 23.105,47 10.377.130,71 - - 4.822.798,50 5.554.332,21 649.000,47 2.205.382,12 - - 750.693,16 1.454.688,96 - 1.446.378,73 - - 1.248.828,77 - 325* 603.167,26 - 1.073.262,66 - 219.305,77 300.903,64 - Nota Integrativa (segue) Prop./ Leasing Ubicazion e In vestimenti Rivalutazioni di legge 773.378,70 Rivalutazioni da Fusioni Altre Movimentazion i F ondi Ammort . Valori in bilancio P 814,79 235 MILANO-MI-VIA DELLA MOSC OVA, 40/1 P 744.949,97 236 MILANO-MI-VIA F. LONDONIO, 29 P 498,26 22.897,12 - - 23.395,38 22.340,95 - 6.711,43 39.024,90 237 MILANO-MI-VIA FABIO F ILZI, 23 P 1.487.170,54 1.351.070,11 - - 2.838.240,65 356.809,80 - 1.154.871,85 2.040.178,60 238 MILANO-MI-VIA G.B. GRASSI, 89 P 1.335.715,77 1.003.435,40 - - 1.499.869,87 1.197.118,90 239 MILANO-MI-VIA LOMELLINA, 50 P 794.563,07 942.344,65 - 210.616,71 - 874.726,42 1.072.798,01 240 MILANO-MI-VIA LOVANIO, 5/A P 1.041.947,88 1.104.882,62 - 241 MILANO-MI-VIA MANZONI, 7 P 18.244.046,86 7.663.576,59 242 MILANO-MI-VIA MASCAGNI P 358.038,13 243 MILANO-MI-VIA MEDA P 1.991.817,52 51.060,05 - 244 MILANO-MI-VIA MONTE DI PIETA, 5/7/9 P 20.664.706,67 105.939.089,80 - 245 MILANO-MI-VIA MONTE SANTO, 2 P 433.495,98 1.348.271,97 - 246 MILANO-MI-VIA PADOVA, 175 P 486.398,29 799.146,73 - 247 MILANO-MI-VIA PADOVA, 97 P 1.475.906,60 248 MILANO-MI-VIA PANIZZI, 15 P 188.270,23 749.193,75 - 249 MILANO-MI-VIA PISANELLO, 2 P 334.535,89 764.412,91 - 250 MILANO-MI-VIA ROSELLINI, 2 P 1.125.877,95 1.457.082,17 - - - - P 5.245.633,96 94.749,53 - 2.524.472,54 166.836,60 - 253 MILANO-MI-VIA SOLFERINO, 23 P 1.601.524,88 254 MILANO-MI-VIA ST ARO, 1 P 130.223,14 255 MILANO-MI-VIALE CERTOSA, 94 P 256 MILANO-MI-ZURETTI, 1 257 MONCALIERI-TO-STRADA VILLAST ELLONE, 2 - - 144.455,74 465.133,24 446.501,39 1.191.451,36 - - 190.439,77 1.001.011,59 1.736.907,72 - 2.172.194,78 - - 355.110,99 1.817.083,79 2.768.353,06 45.084.102,49 - - 6.953.675,23 38.130.427,26 - - 208.240,40 581.627,74 - 2.042.877,57 610.511,11 - 1.016.912,28 1.636.476,40 - 126.603.796,47 28.094.999,36 - 789.868,14 37.186.784,50 117.512.011,33 - 262.696,41 1.674.973,90 1.285.545,02 246.916,56 - 526.700,79 1.005.760,79 1.476.643,87 - 211.219,65 - 387.245,95 878.178,27 - 937.463,98 144.758,48 - 488.378,70 593.843,76 - 1.098.948,80 166.391,52 - 581.167,82 684.172,50 155.902,36 737,27 - 2.696.988,77 25.364,28 431.830,01 - P 609.588,98 - - 251 MILANO-MI-VIA SAFF I, 6/5 ANG. VIA MONTI 164.604,51 357.837,60 16.408.125,98 252 MILANO-MI-VIA SECCHI, 2 - - Valori Lordi 234 MILANO-MI-VIA DELLA MOSC OVA, 38 - - Rivalutazio ni in sede di F.T.A. 1.937.670,31 - 577.230,31 3.160.190,43 - - 1.067.948,60 2.092.241,83 44.947,36 5.295.436,13 - - 1.063.533,99 4.231.902,14 750.318,11 3.441.627,25 - - 826.114,28 2.615.512,97 - - 1.601.524,88 - 3.945,68 - 50.102,11 1.547.477,09 325.338,70 - - 455.561,84 78.550,03 - 204.970,04 329.141,83 230.898,58 455.736,08 - - 686.634,66 125.983,25 - 291.623,28 520.994,63 P 5.637,45 100.385,65 - - 106.023,10 35.143,69 - 40.503,40 100.663,39 P 727.294,60 55.323,18 467.040,39 390.377,71 226.056,58 - 151.256,26 857.418,10 - - 258 MONDOVI-CN-PIAZZA G. MELLANO, 6 P 134.388,18 644.494,96 - - 778.883,14 110.116,72 - 358.403,26 530.596,60 259 MONDOVI-CN-PIAZZALE ELLERO, 20 P 850.304,95 2.609.138,93 - - 3.459.443,88 1.452.114,87 - 1.795.759,51 3.115.799,24 260 MONESIGLIO-CN-VIA ROMA, 4 P 62.177,36 137.860,54 - - 200.037,90 28.437,49 - 158.063,63 70.411,76 261 MONFORTE D ALBA-CN-VIA GIUSEPPE GARIBALDI, 4 P 42.133,17 146.585,55 - - 188.718,72 69.952,16 - 117.220,96 141.449,92 245.449,59 - 252.131,49 45.622,38 - 262 MONLEALE-AL-CORSO ROMA, 41/43 P 6.681,90 263 MONZA-MI-PIAZ ZA GIUSEPPE CAMBIAGHI, 1 P 3.001.925,00 264 MONZA-MI-VIA BORGAZZI, 83 P 4.882.395,79 3.588.165,85 265 MORNAGO-VA-VIA CELLINI - ANGOLO VIA CAR UGO P 126.637,16 192.786,22 266 MORTARA-PV-PIAZZ A SILVABELLA, 33 P 368.093,56 267 MURAZZANO-C N-VIA L. BRUNO, 6 P 5.503,55 268 NAPOLI-NA-VIA SANT A BRIGIDA, 62/63 P 1.864.197,10 - 62.024,38 - 434.080,23 - 269 NEIVE-CN -PIAZZA DELLA LIBERTA, 2 P 22.359,25 209.741,22 - P 2.134.739,10 4.450,27 - 271 NIZZ A-F RANCIA-BOULEVARD VICTOR HUGO 7 P 1.930.000,00 272 NOVA MILANESE-MI-VIA BRODOLINI, 1 P 966.654,63 500.577,80 P 2.216.624,18 688.842,81 - P 2.170.299,84 16.259,58 - 275 NOVARA-NO-LARGO DON MINZONI, 1 P 3.194.684,75 93.250,95 276 NOVARA-NO-VIA SOLFERINO P 173.529,51 23.971,12 277 NOVI LIGURE-AL-CORSO MARENCO, 141 P 181.048,02 6.583,40 8.691.006,07 - 99.704,06 853.207,67 331.939,46 - - - 497.777,26 206.371,83 - 65.961,35 - 5.276.994,60 3.348.050,12 101.647,07 40.782,01 - 140.152,22 268.723,35 67.527,93 12.326,88 - 1.933.299,36 232.100,47 2.471.128,83 - 2.610.211,45 - 1.536.030,10 368.093,56 295.255,54 66.836,42 174.758,68 541.227,73 751.560,60 2.725.632,41 - 203.461,37 122.995,19 - - - 527.419,10 - 152.046,45 - 220.444,43 - - 273 NOVARA-NO-CORSO DELLA VITTORIA, 1 2.077.257,83 69.102,26 730.980,88 274 NOVARA-NO-LARGO DON LUIGI MINZONI, 5 924.667,17 - - 270 NEMBRO-BG-PIAZZA DELLA LIBERTA' - - 2.186.559,42 3.236.520,78 130.664,21 685.408,68 - - - 56.476,41 - 37.283,36 42.571,45 370.553,53 1.562.745,83 127.275,34 161.301,54 1.380.026,31 1.091.102,52 - - - - 57.900,97 1.872.099,03 46.900,36 - 1.032.935,81 1.645.796,24 - 1.263.874,85 1.346.336,60 18.582,33 - 1.049.381,12 1.155.760,63 1.235.736,85 2.000.783,93 - - - - - 60.079,07 70.585,14 150.637,09 - 293.857,72 542.188,05 597.253,87 278 OLGIAT E OLONA-VA- VIA MAZZINI, 54/56 P 557.367,95 236.897,41 69.769,81 930.867,38 - - 333.613,51 279 ORIGGIO-VA-VIA REPUBBLICA 10 P 494.816,12 47.520,35 - 71.405,65 613.742,12 - - 290.459,16 323.282,96 280 ORZINUOVI-BS- P.ZA V.EMANUELE, 31/33 P 681.328,53 307.827,14 - 111.612,08 1.100.767,75 - - 439.802,69 660.965,06 - 281 OSIO SOTTO-BG-VIA CAVOUR, 2 P 788.885,09 755.038,69 - 266.698,76 1.810.622,54 - 861.158,71 949.463,83 282 OSPITALETTO- BS-VIA M.D.LIBERTA', 27 P 2.085.732,69 768.771,35 - 326.047,27 3.180.551,31 - 1.450,89 - 2.237.117,94 941.982,48 283 PALADINA-BG-VIA IV NOVEMBRE, 13 P 331.135,18 408.403,74 - 73.903,02 813.441,94 - - 752.335,21 61.106,73 284 PALAZZ OLO SULL OGLIO- BS-PIAZ ZA ROMA, 1 P 350.073,67 1.388.091,49 - 180.356,07 1.918.521,23 - - 1.057.551,97 860.969,26 285 PAVIA-PV- CORSO ALESSAND RO MANZONI, 17 P 1.495.098,19 759.631,04 - - 2.254.729,23 218.453,11 - 1.253.544,12 1.219.638,22 286 PAVIA-PV- CORSO STRADA NUOVA, 61/C P 3.341.414,74 14.312.490,75 - - 17.653.905,49 2.085.437,78 - 4.685.703,41 15.053.639,86 287 PAVIA-PV- PIAZZA DUOMO, 1 P 446.217,06 588.387,60 - - 689.585,48 898.312,58 288 PAVIA-PV- PIAZZALE GAFFURIO, 9 P 350.262,66 476.476,31 - - 826.738,97 139.225,25 - 433.106,17 532.858,05 289 PAVIA-PV- VIA DEI MILLE, 7 P 301.176,79 286.205,58 - - 587.382,37 111.649,78 - 263.704,95 435.327,20 290 PAVIA-PV- VIA FERRINI, 77 P 1.210,30 43.594,68 - - 44.804,98 6.507,15 - 16.680,66 34.631,47 291 PAVIA-PV- VIA LAZ ZARO SPALLANZANI, 22 P 20.756,84 761.750,85 - - 782.507,69 182.579,69 - 249.455,68 715.631,70 326* 553.293,40 1.587.898,06 - Nota Integrativa (segue) Prop./ Leasing Ubicazion e Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni 292 PAVIA-PV-VIA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA, 2 P 444.869,33 955.931,86 - 293 PAVIA-PV-VIA PAVESI, 2 P 135.847,52 402.763,33 - Rivalutazio ni in sede di F.T.A. 1.038.088,80 - Valori Lordi 2.438.889,99 538.610,85 Altre Movim en tazioni - Fondi Ammort. Valori in bilancio - 1.738.550,45 700.339,54 70.392,90 - 319.684,76 289.318,99 294 PAVIA-PV-VIA SAN PIETRO IN VERZOLO, 4 P 243.133,79 246.598,60 - - 489.732,39 61.599,88 - 322.178,45 229.153,82 295 PAVIA-PV-VIALE LUDOVICO IL MORO, 51/B P 738.129,27 167.719,77 - - 905.849,04 237.062,78 - 472.502,32 670.409,50 296 PERUGIA-PG-VIA DEI FILOSOFI, 36 P 151.589,80 148.860,67 - 297 PEVERAGNO-CN-VIA PIAVE, 1 P 125.368,03 419.791,20 - 6.965,21 - 298 PIAC ENZA-PC-VIA CR ISTOFORO COLOMBO, 19 P 1.689.394,46 42.718,89 - 299 PIAC ENZA-PC-VIA VERDI, 48 P 3.550.621,14 1.730.724,78 - 649.858,93 75.771,40 300 PIAZ ZA BREMBANA-BG-VIA BELOTTI, 10 P 333.259,42 241.400,70 - 301 PINAROLO PO-PV-VIA AGOSTINO DEPRETIS, 84 P 374.366,52 107.174,45 - - - 1.070.389,61 37.716,72 - 81.548,92 188.150,04 545.159,23 307.415,68 - 119.377,80 - 280.767,73 383.769,30 1.732.113,35 222.866,73 - 5.931.204,85 650.431,52 - - - 739.769,28 1.215.210,80 3.438.102,45 2.493.102,40 - 493.208,34 157.223,18 481.540,97 12.520,40 - 221.146,18 272.915,19 6.863,42 - 2.389.119,42 2.145.226,41 302 POGGIO RUSCO- MN-VIA TRENTO E TRIESTE, 9 P 1.772.102,39 1.314.622,43 384.094,82 4.541.209,25 - 303 PONTE NOSSA-BG-VIA G. FRUA, 24 P 680.063,69 393.984,57 - 132.516,89 1.206.565,15 - - 938.120,88 268.444,27 304 PONTE SAN PIETRO-BG-P.ZZA SS.PIET RO E PAOLO, 19 P 1.405.541,59 1.561.117,33 - 345.879,38 3.312.538,30 - - 2.066.733,17 1.245.805,13 305 PONTECUR ONE-AL-PIAZZA GIACOMO MATTEOTTI, 5 P 83.419,53 555.454,49 - 306 PONTERANICA-BG-VIA PON TESECCO, 32 P 371.625,71 317.125,98 - 307 PONTIDA-BG-VIA LEGA LOMBARDA, 161 P 701.416,00 308 PORTO CERESIO-VA-VIA ROMA, 2 P 809.151,79 128.785,36 - 99.863,59 - - - 144.061,52 638.874,02 788.615,28 701.416,00 1.081.998,67 - 88.882,25 - - - 280.713,01 447.043,26 325.247,69 463.367,59 - 135.053,64 566.362,36 482.929,57 - 193.598,63 405.470,47 185.000,00 309 POZ ZOLO FORMIGAR O-AL-VIA ROMA, 31 P 326.724,26 - - 326.724,26 84.775,00 - 226.499,26 310 PRADLEVES-CN-VIA IV NOVEMBR E, 108 P 9.501,63 94.418,26 - - 103.919,89 15.788,45 - 66.962,63 52.745,71 311 RANICA-BG-PIAZ ZA EUROPA, 2 P 79.928,46 726.162,49 - 756.520,76 176.270,21 126.700,02 932.790,97 - - 312 RAPALLO-GE-VIA DIAZ, 6 P 45.351,56 522.555,39 - 135.054,40 702.961,35 - - 214.921,76 488.039,59 313 REZZATO-BS-VIA EU ROPA, 5 P 58.757,17 572.633,99 - 139.925,69 771.316,85 - - 329.522,61 441.794,24 179.079,16 314 ROBBIO-PV-PIAZ ZA LIBERTA, 8 P 233.077,00 4.884,54 - - 237.961,54 55.374,92 - 114.257,30 315 ROBILANTE-CN-VIA U MBERTO I, 22 P 166.804,01 3.216,57 - - 170.020,58 5.189,20 - 82.316,87 92.892,91 316 ROCCAVIONE-CN-PIAZZA BIAGIONI, 27 P 49.860,84 517.780,46 - - 567.641,30 19.207,63 - 241.949,08 344.899,85 180.485,51 317 ROCCHETTA LIGURE-AL-PIAZZA REGINA MARGHERITA P 103.895,01 76.590,50 - 318 ROMA-RM-CORSO VIT TORIO EMANUELE, 25/27 P 1.542.739,99 1.914.853,11 - 18.111.353,67 - 319 ROMA-RM-VIA DEI CROCIFERI, 44 P 12.160.249,72 320 ROMA-RM-VIALE DELLE PROVINC IE, 34/36 P 1.391.883,25 321 ROMANO DI LOMBARDIA-BG-VIA TADIN I, 2 P 666.927,28 573.922,63 322 ROSASCO-PV-VIA ROMA, 4 P 42.352,68 293.806,91 323 ROVELLASCA-CO-VIA VOLTA, 1 P 2.207,70 324 ROVETT A-BG-VIA TOSI, 13 P 828.169,69 325 ROZZANO-MI-P.ZZA BERLINGUER, 6 P 874.314,34 - 443.574,39 - 3.862.345,24 34.133.948,63 - - 3.919.628,48 30.214.320,15 356.529,88 1.035.353,37 - - 139.034,41 896.318,96 192.184,07 1.433.033,98 - - 626.937,55 806.096,43 - - 682.815,93 120.641,29 - - 307.909,62 332.656,28 91,89 - - 76.516,13 - 281.840,27 - 328 SAN GIOVANNI BIANCO-BG-V MARTIRI DI CANTIGLIO, 19 P 356.940,74 541.085,49 - - 2.180.296,63 803.457,22 129.697,00 711.924,65 899.232,91 640.565,90 9.657,74 112.239,27 - 467.297,63 851.954,35 1.078.461,33 64.431,64 - 638.358,20 P P 126.000,33 3.079.529,54 - P P 9.946,46 - 378.063,56 - 326 ROZZANO-MI-VIALE LOMBARDIA, 17 329 SAN LAZZARO DI SAVENA-BO-VIA EMILIA, 208 - - 327 SALICETO-CN-PIAZZA C. GIUST A, 1 330 SAN MARTINO SICCOMARIO-PV-VIA ROMA, 23 - - - - - - 334.236,66 125.156,92 - - 218.375,97 - 1.348.260,21 1.156.154,61 517.717,69 139.354,74 1.023.183,15 860.085,36 824.163,92 331 SAN MICHELE MONDOVI-CN-VIA NIELLI, 15/A P 14.047,61 189.318,66 - 332 SAN PAOLO-BS-VIA MAZZINI, 60 P 731.503,50 208.477,41 - 40.835,71 203.366,27 333 SAN PELLEGRINO TERME-BG-VIA SAN CARLO, 3 P 306.129,17 310.504,84 - 107.525,92 724.159,93 980.816,62 - 1.220.704,56 127.463,76 - - 406.026,42 750.128,19 - - 152.512,42 365.205,27 22.673,06 - 83.313,57 78.714,23 441.312,22 581.870,93 - - - - 267.752,03 592.333,33 82.636,31 - 340.418,15 566.382,08 34.307,71 - 109.673,98 128.000,00 295.448,06 - 654.955,09 30.413,47 - 313.389,25 410.770,68 - 334 SAN ZEN O NAVIGLIO- BS-VIA T ITO SPERI, 1 P 579.452,17 1.020.222,11 - 259.859,00 1.859.533,28 - - 1.565.546,95 293.986,33 335 SANT OMOBONO TERME-BG-VIA ALLE FONT I, 8 P 281.498,71 405.402,75 - 83.480,52 770.381,98 - - 607.881,97 162.500,01 27.222,83 936.879,67 - 336 SANTENA-TO-VIA CAVOUR, 43 P 605.388,24 194.215,54 337 SANTO STEFANO BELBO-CN-CORSO PIAVE, 82 P 267.407,92 367.694,42 110.053,06 - 338 SANTO STEFANO D AVET O-GE-VIA RAZ ZET TI, 11 P 67.722,67 176.904,71 339 SAREZZANO-AL-PIAZZ A L. SARZANO, 4 P 2.778,00 98.559,61 - 340 SARNICO-BG-PIAZZA UMBERTO I, 1 P 1.734.688,03 1.600.442,38 - - 174.270,73 341 SARONNO-VA-VIA PIETRO MICCA, 10 P 3.080.462,42 1.991.266,58 342 SARONNO-VA-VICOLO DEL CALDO, 30 P 85.747,78 28.842,22 1.614.741,58 - 343 SAVIGLIANO-CN-PIAZZA SCHIAPPARELLI N. 10 P 836.740,57 433.971,09 - - 635.102,34 - 418.933,39 517.946,28 93.333,33 - 344.444,98 383.990,69 203.806,08 - 418.898,11 - 5.130,50 - 209.961,53 - 101.337,61 20.531,27 - 50.603,76 71.265,12 265.926,35 3.069.204,06 - 1.370,15 - 1.232.945,79 1.834.888,12 628.253,71 7.314.724,29 - - 3.721.519,16 3.593.205,13 19.484,48 134.074,48 - - 58.870,09 75.204,39 1.270.711,66 29.036,36 - 449.068,39 850.679,63 19.069,20 - 538.363,19 942.177,18 - 344 SCANZOROSCIATE-BG-VIA ROMA, 27 P 797.137,29 448.290,73 - 254.181,55 1.499.609,57 - 345 SCHILPARIO-BG-VIA TORRI, 8 P 138.116,82 208.828,19 - 46.931,33 393.876,34 - - 298.172,44 95.703,90 346 SERIATE-BG-VIALE ITALIA, 24 P 1.177.828,79 821.983,40 - 267.309,26 2.267.121,45 - - 1.002.357,41 1.264.764,04 108.172,50 1.548.072,94 - 347 SESTO CALENDE-VA-V. XX SETTEMBRE,35/37 P 748.816,95 270.516,58 - 963.182,24 584.890,70 348 SESTRI LEVANTE-GE-VIA FASCIE, 70 P 676.291,57 251.740,28 420.566,91 - - 928.031,85 103.850,00 - 309.394,77 722.487,08 349 SIZIANO-PV-VIA ROMA, 22 P 473.599,77 687.342,42 - - 1.160.942,19 215.689,77 - 696.731,64 679.900,32 327* Nota Integrativa (segue) Prop./ Leasing Ubicazione In vestimenti Rivalutazioni di legge - Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazio ni in sede di F.T.A. 350 SOLARO-MI-VIA MAZZINI, 66 P 54.878,25 351 SOLBIAT E ARNO-VA-VIA A.AGNELLI, 7 P 683.021,85 528.794,06 352 SONCINO-CR-VIA IV NOVEMBRE, 25 P 736.252,57 588.843,73 353 SOVERE-BG-VIA BARONI, 5 P 71.367,17 249.196,76 354 SPIR ANO-BG-VIA DANTE ALIGHIERI P 755.239,07 716.704,44 355 STAZZANO-AL-VIA FOSSAT I, 2/A P 250.067,18 356 STEZZANO-BG-VIA BERGAMO, 1 P 24.087,68 1.008.464,25 - 357 STRADELLA-PV-VIA TRENTO, 85 P 376.734,95 1.422.523,05 - 358 SUISIO-BG-VIA CARABELLO POMA, 31 P 406.362,37 359 T ALEGGIO-BG-VIA ROMA, 63 P 112.461,72 64.696,88 - 360 T ARANTASCA-CN-VIA CARLET TO MICHELIS, 3 P 19.733,26 229.195,80 - 361 T AVERNOLA BERGAMASCA-BG-VIA ROMA, 12 P 157.047,45 253.070,33 362 T ELGAT E-BG-VIA MORENGHI, 17/ANG. VIA ARICI P 4.364,00 363 T ORINO-TO-C.SO FRANC IA, 57 ANG. C.SO INGHILT ERRA P 518.564,04 364 T ORINO-TO-P.ZZ A GRAN MADRE DI DIO, 12/A P 1.178.105,85 365 T ORINO-TO-VIA LOMBROSO, 10 P 3.054.254,60 366 T ORINO-TO-VIA SANTA TERESA, 9 P 38.234.210,88 367 T ORINO-TO-VIA VITT ORIO ALFIER I, 17 P 3.633.729,18 2.588.920,46 368 T ORREVECCHIA PIA-PV-VIA MOLINO, 9 P 100.297,94 89.849,31 369 T ORTONA-AL-CORSO MONTEBELLO, 62 P 509.771,46 370 T ORTONA-AL-PIAZZA DUOMO, 13 P 441.164,07 5.582.712,48 371 T RADATE-VA-VIA XXV APRILE, 1 P 2.192.198,25 762.038,01 372 T RAVACO SICCOMARIO-PV-PZ CADUTI COMBATTENTI IT, 1 P 667.330,25 4.908,65 - 373 T RAVEDONA-MONATE-VA-VIA ROMA, 1 P 507.774,94 356.284,64 - 117.739,77 374 T RESCORE BALNEARIO-BG-VIA LOCATELLI, 45 P 1.407.196,75 467.598,45 - 95.299,34 375 T REVIGLIO-BG-VIA ALC IDE DE GASPERI, 3 ANG VIA ZARA P 609.454,26 376 T REVIGLIO-BG-VIALE FILAGNO, 11 P 1.469.373,83 - - 839.334,40 73.245,04 - - 2.522.977,97 - - Valori Lordi Altre Movim entazion i F ondi Ammo rt. Valori in bilancio 712.670,75 767.549,00 - - 263.622,52 503.926,48 227.093,53 190.498,99 1.629.408,43 - - 902.230,23 727.178,20 33.053,24 246.146,92 1.604.296,46 - 557,76 - 914.632,40 689.106,30 - 49.531,64 370.095,57 - - 175.013,01 195.082,56 - 212.846,87 1.684.790,38 - 673,83 - 1.113.235,46 570.881,09 37.325,00 - 141.027,73 146.364,45 - - 159.854,99 - 250.067,18 1.192.406,92 1.799.258,00 - - 629.847,41 562.559,51 39.494,04 - 750.064,70 1.088.687,34 182.083,46 102.674,03 303.688,34 - - 121.604,88 33.085,92 210.244,52 - - 135.537,07 74.707,45 18.086,05 - 130.861,11 136.154,00 - 248.929,06 - 70.647,08 480.764,86 - - 247.841,86 232.923,00 - 637.617,50 641.981,50 - - 289.817,48 352.164,02 306.978,99 - 408.738,43 1.256.139,00 167.214,92 1.131.012,86 - 33.252,54 1.357.898,44 1.312.068,23 - 3.127.499,64 - 38.234.210,88 954.050,68 6.399.611,82 - 61.796,04 251.943,29 - - 375.610,44 936.457,79 885.880,63 - 1.822.543,27 2.190.837,00 - 4.947.067,84 33.287.143,04 197.030,99 - 1.777.319,63 4.425.261,20 - 113.661,78 138.281,51 - - - - 509.771,46 112.274,96 - 239.046,42 383.000,00 - - 6.023.876,55 1.379.268,45 - 3.042.707,14 4.360.437,86 797.883,38 - 283.164,96 - 466.849,13 4.035.284,60 672.238,90 981.799,35 1.970.094,54 609.454,26 - 1.809.749,56 2.225.535,04 38.632,12 - - 367.248,38 343.622,64 130.584,00 - 371.627,49 479.587,86 - 1.060.965,80 909.128,74 113.583,23 - 201.697,24 521.340,25 2.497.998,79 - 4.459.200,93 - - 1.961.202,14 377 T REZ ZANO ROSA-MI-VIA RAF FAELLO SANZ IO, 13/S P 256.033,85 378 T REZ ZO SULL' ADDA-MI-VIA A.SALA, 11 P 934.031,88 874.765,54 379 UBOLDO-VA-VIA R.SANZIO, 46 P 700.119,32 536.698,70 380 URGNAN O-BG-VIA MATT EOTTI, 157 P 22.637,86 372.725,77 - 381 VALDIERI-CN-C .SO CADUT I IN GUERRA, 13 P 57.574,95 304.657,50 - - 382 VALGRANA-CN-VIA CARAGLIO, 9 P 140.716,92 234.738,91 - - 383 VARANO BORGHI-VA-VIA V.VENETO, 6 P 853.088,44 91.169,61 384 VARAZ ZE-SV-VIA GIUSEPPE GARIBALDI P 2.210.182,07 1.087.500,78 385 VARESE-VA-P.ZZ A IV NOVEMBRE, 1 P 672.607,28 178.911,63 386 VARESE-VA-PIAZZA BATT IST ERO, 2 P 3.240.677,41 6.202.412,32 387 VARESE-VA-VIA SAN MIC HELE, 6A P 170.613,65 29.531,55 31.849,23 6.314,07 238.308,50 388 VARESE-VA-VIA V.VENET O, 2 P 10.548.887,36 9.982.212,99 7.526.419,21 657.192,43 28.714.711,99 389 VARESE-VA-VIA VIRGILIO, 27 P 243.494,88 27.727,21 288.933,92 44.529,15 604.685,16 - 390 VARESE-VA-VIALE BORRI, 155 P 613.259,07 13.123,48 513.063,75 57.651,89 1.197.098,19 - 391 VENEGONO INF ERIOR E-VA-VIA MAU CERI, 16 P 197.216,47 109.441,44 370.764,64 87.417,85 764.840,40 - - 677.772,33 87.068,07 392 VENEZ IA-VE-VIA CAPPUCCINA, 181 P 11.478,75 232.598,49 - 393 VERCELLI-VC-PIAZ ZA CAVOUR, 23 P 1.975.749,67 33.209,31 - 394 VERDELLO-BG-VIA CASTELLO, 31 P 918.201,39 238.867,12 - 37.285,63 1.194.354,14 - - 503.844,94 690.509,20 395 VERONA-VR-VIA CITT A' DI NIMES, 4/8 P 1.732.852,18 - 205.281,93 1.938.134,11 - - 552.711,78 1.385.422,33 396 VERTOVA-BG-VIA S.ROCCO, 37 P 309.206,19 592.575,77 - 106.370,89 1.008.152,85 - - 920.715,98 87.436,87 397 VERZUOLO-CN-PIAZ ZA MARTIRI DELLA LIBERTA, 13 P 32.941,03 485.988,36 - - 16.111,25 - 154.555,30 380.485,34 398 VEST ONE-BS-VIA PERLASCA P 0,02 - - 0,02 399 VICOFORTE-CN-VIA DI GARIBOGGIO, 43 P 45.893,29 105.243,60 - - 151.136,89 24.067,30 - 88.489,87 86.714,32 400 VIGEVANO-PV-PIAZZA ALESSANDRO VOLT A, 7 P 423.155,60 19.317,74 - - 442.473,34 - 11.336,70 - 176.361,52 254.775,12 401 VIGEVANO-PV-VIA DANT E, 39 P 546.572,16 3.767.489,65 - 1.301.707,94 5.615.769,75 - - 3.236.868,64 2.378.901,11 402 VIGEVANO-PV-VIA DE AMICIS, 5 P 85.401,89 547.550,89 - 156.823,93 789.776,71 - - 527.589,78 262.186,93 403 VIGEVANO-PV-VIA MADONNA DEGLI ANGELI, 2 P 17.991,11 417.889,31 - 27.743,58 463.624,00 - - 248.042,81 215.581,19 404 VIGEVANO-PV-VICOLO BARBAVARA, 5/7 P 1.127,43 108.977,93 - 47.002,63 157.107,99 - - 130.879,74 26.228,25 405 VIGGIU-VA-VIA CASTAGNA, 1 P 190.312,69 102.838,76 64.093,53 674.724,18 - - 600.140,82 74.583,36 406 VIGNOLE BORBERA-AL-VIA ALESSANDRO MANZ ONI, 8 P 188.399,83 208.278,35 - 28.955,67 - 213.090,30 212.543,55 407 VILLA D ADDA-BG-VIA FOSSA, 8 P 347.286,88 113.881,51 - 272.055,81 259.427,25 - - - 76.426,67 332.460,52 - - 155.725,24 176.735,28 - 261.005,50 2.069.802,92 - - 982.162,62 1.087.640,30 19.028,67 1.322.625,83 - - 832.593,23 490.032,60 85.864,76 481.228,39 - - 157.236,81 323.991,58 362.232,45 24.122,94 - 208.464,52 177.890,87 375.455,83 3.612,33 - 224.023,91 155.044,25 169.070,71 - 563.722,88 681.287,95 91.607,09 - 947.418,76 2.441.871,18 66.779,14 372.728,08 512.895,22 - 317.479,20 328* 97.095,41 86.340,01 2.683.802,46 1.414.081,54 3.297.682,85 1.450.754,14 - - 734.441,52 716.312,62 12.126.892,19 - 2.250,09 - 5.816.299,24 6.308.342,86 - 124.270,03 114.038,47 26.972,25 - - 12.113.740,66 16.627.943,58 - 263.454,24 341.230,92 3.337,83 - 506.606,24 687.154,12 - 244.077,24 20.405,27 - 86.336,37 178.146,14 - 2.008.958,98 195.997,92 - 1.192.864,25 1.012.092,65 70.314,67 518.929,39 396.678,18 531.483,06 83.549,99 - - - 83.550,01 Nota Integrativa (segue) Prop./ Leasing Ubicazione Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni - - Rivalutazioni in sede di F.T.A. - 62.406,01 Valori Lordi 528.125,44 - Altre Movim entazioni F ondi Ammort. Valori in bilancio 408 VILLA POMA-MN-PIAZZA MAZZALI, 7 P 590.531,45 1.584,54 - 167.219,39 409 VILLAFALLETTO-CN-VIA VITTORIO VENETO, 24 P 424.547,12 431.624,20 - - 856.171,32 45.778,32 - 345.917,00 359.321,51 556.032,64 410 VILLALVERNIA-AL-VIA CARBONE, 69 P 198.785,32 203.501,82 - - 402.287,14 81.238,67 - 203.765,77 279.760,04 277.744,35 411 VILLANOVA MONDOVI-CN-VIA ROMA, 33/A P 213.368,11 227.246,49 - - 440.614,60 14.304,92 - 177.175,17 412 VILLAROMAGNANO-AL-VIA DELLA CHIESA, 1 P 9.521,48 130.069,15 - - 139.590,63 25.055,01 - 75.990,44 88.655,20 413 VILLONGO -BG-VIA BELLINI, 20 P 733.939,16 443.868,55 - 575.614,02 775.637,10 173.443,41 1.351.251,12 - - 414 VILMINOR E DI SCALVE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 2 P 13.236,10 237.793,28 - 43.752,95 294.782,33 - - 258.916,24 35.866,09 415 VIMERCATE-MI-VIA B. CR EMAGNANI, 20/A P 1.593.586,57 746.313,12 - 233.728,54 2.573.628,23 - - 1.408.207,35 1.165.420,88 - - 153.034,09 233.005,02 122,36 - 198.073,47 357.840,03 416 VIMERCATE-MI-VIA GARIBALDI, 12 P 383.936,62 - - 2.102,49 417 VIMERCATE-MI-VIA TORRI BIANCHE, 3 P 518.431,86 - - 37.604,00 418 VINADIO-CN-VIA ROMA, 11 P 42.435,16 419 VITERBO-VT-P.ZZA MART IRI D'UNGHERIA P 12.116.947,46 249.944,98 - 386.039,11 556.035,86 - - - 292.380,14 54.846,81 - 195.227,04 151.999,91 - - 12.116.947,46 207.894,43 - 6.770.959,91 5.553.881,98 420 VITERBO-VT-VIA BUSSI, 19-21 P 22.915,22 181.605,46 - - 204.520,68 29.783,35 - 140.738,07 93.565,96 421 VITTUONE-MI-VIA VILLORESI, 67 P 753.055,32 1.088.044,59 - - 1.841.099,91 - 310.944,28 - 616.513,88 913.641,75 422 ZOGNO-BG-VIA M.D.LIBERTA', 1 P 798.757,32 1.288.500,95 642.656.179,99 649.730.405,00 55.462.941,12 329* 219.247,85 2.306.506,12 94.196.321,19 1.440.115.847,30 - 1.026.942,46 1.279.563,66 56.615.143,46 - - 572.445.641,01 926.215.349,75 Nota Integrativa Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies. Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nella tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione Deloitte & Touche SPA ed alle società appartenenti alla stessa rete per i seguenti servizi: 1) Servizi di revisione che comprendono: l'attività di controllo dei conti annuali, finalizzata all'espressione di un giudizio professionale; l'attività di controllo dei conti infrannuali. 2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento, la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di affidabilità in relazione a tale specifico elemento. 3) Servizi di consulenza fiscale. 4) Altri servizi. I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2016, sono quelli contrattualizzati, comprensivi di eventuali indicizzazioni (ma non anche di spese vive, dell’eventuale contributo di vigilanza ed IVA). Compensi (€/migliai a) Tipologia di servizio Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario del servizio Revisione contabile Deloitte & Touche Spa (*) 1.637 Servizi di attestazione Deloitte & Touche Spa (**) 1.399 Servizi di consulenza fiscale Altri servizi: Attività di supporto per le attività di aggiornamento del sistema di rating interno per la misurazione del rischio di credito Attività di due diligence svolta nell'ambito della procedura di cessione di Nuova Banca Marche Spa, Nuova Banca Etruria Spa e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa Attività di supporto metodologico in ambito Direttiva Recovery & Resolution Plan Altri servizi 1.235 Deloitte Consulting Srl UBI Banca Spa 493 Deloitte & Touche Spa UBI Banca Spa 410 UBI Banca Spa 319 (***) 13 Deloitte Consulting Srl, Deloitte Financial Advisory Srl Deloitte & Touche Spa, Deloitte ERS Srl Totale 4.271 330* Nota Integrativa (*) UBI Banca Spa, Banca Popolare Commercio e Industria Spa, UBI Fiduciaria Spa, SBIM Spa. (**) UBI Banca Spa, Banca Popolare Commercio e Industria Spa, SBIM Spa. (***)UBI Banca Spa, Banca Popolare Commercio e Industria Spa, Banca Regionale Europea Spa. 331* Nota Integrativa GLOSSARIO ABF (Arbitro Bancario Finanziario) L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un organismo per la risoluzione stragiudiziale delle controversie (ADR dall’inglese: Alternative Dispute Resolution – cfr. definizione) previsto dall’art. 128-bis del TUB (Testo Unico Bancario), introdotto dalla Legge sul risparmio (Legge n. 262/2005). L’organizzazione ed il funzionamento dell’ABF sono disciplinati dalle “Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari” emanate dalla Banca d’Italia il 18 giugno 2009 e successive modifiche ed integrazioni. L’adesione è obbligatoria da parte di tutte le banche e degli altri intermediari finanziari. All’ABF, operativo dal 15 ottobre 2009, possono essere sottoposte tutte le controversie, relative a operazioni o comportamenti non anteriori al 1° gennaio 2009, aventi ad oggetto l’accertamento di diritti, obblighi e facoltà, indipendentemente dal valore del rapporto al quale si riferiscono. Se la richiesta del ricorrente ha ad oggetto la corresponsione di una somma di denaro a qualunque titolo, la controversia rientra nella cognizione dell’ABF a condizione che l’importo richiesto non sia superiore a 100.000 euro. Sono escluse le controversie attinenti a servizi/attività di investimento e al collocamento di prodotti finanziari nonché alle operazioni e servizi che siano componenti di prodotti finanziari. Il ricorso all’ABF soddisfa la condizione di procedibilità per un’eventuale successiva domanda giudiziale, a norma dell’art. 5, comma 1-bis del D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni (cfr. definizione di Mediazione). Ad eccezione dei casi in cui la procedura di ricorso all’ABF è avviata dal Prefetto1, l’espletamento della fase di reclamo presso l’intermediario costituisce condizione preliminare e necessaria per adire l’ABF2, al quale si può ricorrere nei casi di esito insoddisfacente del reclamo ovvero di mancato esito del reclamo nel termine dei trenta giorni dalla ricezione da parte della banca. Il ricorso è gratuito per il cliente, salvo il versamento di un importo pari a 20 euro per contributo alle spese della procedura che deve essere rimborsato dalla banca al ricorrente qualora il collegio accolga il ricorso in tutto o in parte. Tale contributo non è dovuto se la procedura è stata attivata dal Prefetto. A differenza dello strumento della conciliazione, che mira a favorire il raggiungimento di un accordo fra le parti, l’ABF esprime una decisione sui ricorsi ricevuti attraverso un apposito collegio giudicante, ferma restando la facoltà delle parti di ricorrere all’Autorità Giudiziaria o ad ogni altro mezzo previsto dall’ordinamento a tutela dei propri interessi. L’ABF è costituito da un organo decidente articolato in sette collegi (Milano, Torino, Bologna, Roma, Bari, Napoli e Palermo) e da una segreteria tecnica svolta dalla Banca d’Italia. In ciascun collegio l’organo decidente è composto da cinque membri, tre dei quali (compreso il presidente) designati dalla Banca d’Italia, uno dalle associazioni degli intermediari e uno dalle associazioni che rappresentano i clienti. ABS (Asset Backed Securities) Strumenti finanziari emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione (cfr. definizione) il cui rendimento e rimborso sono garantiti da attivi (crediti) di proprietà della società veicolo ai sensi della Legge n. 130/99 (SPV – cfr. definizione), destinate in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi. Tecnicamente i titoli di debito vengono emessi dalla SPV. Il portafoglio sottostante l'operazione di cartolarizzazione può essere costituito da mutui ipotecari, prestiti, crediti commerciali, crediti derivanti da carte di credito o altro ancora. In funzione della tipologia di attivo sottostante, gli ABS possono essere classificati in: - Credit Loan Obligation CLO (il portafoglio è costituito da prestiti bancari); - Collateralized Bond Obligation CBO (il portafoglio è costituito da titoli obbligazionari); - Collateralized Debt Obligation CDO (il portafoglio è costituito da obbligazioni, strumenti di debito e titoli in generale); - Residential Mortgage Backed Security RMBS (il portafoglio è costituito da mutui ipotecari su immobili residenziali); - Commercial Mortgage Backed Security CMBS (il portafoglio è costituito da mutui ipotecari su immobili commerciali). ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie) L’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) è un organismo per la risoluzione stragiudiziale delle controversie (ADR dall’inglese: Alternative Dispute Resolution – cfr. definizione) istituito in forza della Delibera Consob n. 19602 del 4 maggio 2016, nell’ambito della quale la Consob ha adottato anche il relativo Regolamento concernente i criteri di svolgimento delle procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie presso l’ACF. L’adesione è obbligatoria da parte di tutti gli intermediari, comprese le banche italiane. All’ACF, operativo dal 9 gennaio 2017, possono essere sottoposte tutte le controversie fra investitori e intermediari, relative alla violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza cui gli intermediari sono tenuti nei loro rapporti con gli investitori nell’esercizio delle attività disciplinate nella parte II del TUF, incluse le controversie transfrontaliere e le controversie oggetto del Regolamento (UE) n. 524/2013. Sono esclusi dalla competenza dell’ACF i danni che non sono conseguenza immediata e diretta dell’inadempimento o della violazione da parte dell’intermediario degli obblighi di cui sopra e quelli che non hanno natura patrimoniale. L’ACF è tenuto a collaborare con gli altri organismi di risoluzione stragiudiziale delle controversie, anche al fine di delimitare le reciproche competenze. Non rientrano nell’ambito di operatività dell’ACF le controversie che implicano la richiesta di somme di denaro per un importo superiore a 500.000 euro. Il ricorso all’ACF soddisfa la condizione di procedibilità per un’eventuale successiva domanda giudiziale, a norma dell’art. 5, comma 1-bis del D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni (cfr. definizione di Mediazione). 1 Con Provvedimento del 13 novembre 2012, Banca d’Italia – in attuazione di quanto previsto dall’art. 27-bis, comma 1 – quinquies, del D.L. n.1/2012, convertito con modificazioni dalla Legge n. 27/2012 – ha previsto che la procedura di ricorso all’ABF possa essere avviata, su istanza del cliente, dai Prefetti, in relazione a contestazioni inerenti alla mancata erogazione, al mancato incremento o alla revoca di un finanziamento, all’inasprimento delle condizioni applicate ad un contratto di finanziamento o ad altri comportamenti della banca conseguenti alla valutazione del merito creditizio. 2 A norma delle “Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari” (Sez. VI, par. 1, nota 1) sono tuttavia ammissibili i ricorsi proposti in assenza di reclamo all’intermediario relativi alle controversie pendenti davanti all’autorità giudiziaria per le quali il giudice abbia rilevato il mancato esperimento della condizione di procedibilità di cui all’art. 5, comma 1, del D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni. 2** Glossario La previa presentazione di un reclamo all’intermediario sui medesimi fatti oggetto del ricorso all’ACF costituisce condizione preliminare e necessaria per adire l’ACF, al quale si può ricorrere nei casi di esito insoddisfacente del reclamo ovvero di mancato esito del reclamo nel termine dei sessanta giorni dalla sua presentazione, senza che l’intermediario abbia comunicato all’investitore le proprie determinazioni. Il ricorso all’ACF non può essere proposto quando, sui medesimi fatti oggetto dello stesso, sono pendenti, anche su iniziativa dell’intermediario a cui l’investitore ha aderito, altre procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie. Il ricorso all’ACF può essere proposto esclusivamente dall’investitore, personalmente o per il tramite di un’associazione rappresentativa degli interessi dei consumatori ovvero di un procuratore. Il ricorso è gratuito per il cliente. Le spese per l’avvio del procedimento sono poste a carico del fondo di cui all’articolo 8 del Decreto Legislativo n. 179 dell’8 ottobre 2007 e successive modificazioni, nei limiti di capienza del medesimo. L’ACF è costituito da un collegio decidente e da una segreteria tecnica. Il collegio è composto da cinque membri, tre dei quali (compreso il presidente) designati dalla Consob, uno dalle associazioni degli intermediari e uno dalle associazioni che rappresentano i consumatori. Acquisition finance Finanziamenti al servizio di operazioni di acquisizione aziendale. Additional Tier 1 – AT1 (Capitale aggiuntivo di classe 1) Si veda in proposito la Sezione 2 della Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato contenuta nella Nota Integrativa Consolidata. ADR (Alternative Dispute Resolution) In italiano, “risoluzione alternativa delle controversie”. La sigla indica l’insieme dei metodi, strumenti, tecniche stragiudiziali di risoluzione delle controversie: una o entrambe le parti si affidano a un terzo imparziale per porre fine a una lite, senza rivolgersi all’autorità giudiziaria. Le procedure più diffuse sono la conciliazione e l’arbitrato. ALM (Asset & Liability Management) Gestione integrata dell’attivo e del passivo finalizzata ad allocare le risorse in un’ottica di ottimizzazione del rapporto rischio-rendimento. Alternative Investment Gamma di forme di investimento che comprende, tra l’altro, gli investimenti di Private Equity (cfr. definizione) e gli investimenti in hedge fund (cfr. definizione). Asset Management Attività di gestione e amministrazione degli investimenti finanziari di terzi. Ateco Versione nazionale, sviluppata dall’Istat, della classificazione delle attività economiche definita in ambito europeo e approvata con Regolamento comunitario. L’ultima classificazione è Ateco 2007, che ha sostituito la precedente Ateco 2002. ATM (Automated Teller Machine) Apparecchiatura automatica per l’effettuazione da parte della clientela di operazioni quali ad esempio il prelievo di contante, il versamento di contante o assegni, la richiesta di informazioni sul conto, il pagamento di utenze, le ricariche telefoniche, ecc.. Il cliente attiva il terminale introducendo una carta e digitando il codice personale di identificazione. Attività intangibile o immateriale Attività non monetaria identificabile priva di consistenza fisica. Attività di rischio ponderate (Risk Weighted Assets – RWA) Attività per cassa e fuori bilancio classificate e ponderate in base a diversi coefficienti legati ai rischi, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli Organi di Vigilanza per il calcolo dei coefficienti patrimoniali. Audit Processo di controllo sull’attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit – cfr. definizione) che da società terze (external audit). Backtesting Analisi retrospettiva volta a verificare l’affidabilità delle misurazioni di rischio associate alle posizioni di portafogli di attività. Bancassurance Espressione che indica l’offerta di prodotti tipicamente assicurativi attraverso la rete operativa delle aziende di credito. Banking book Solitamente identifica la parte di un portafoglio titoli, o comunque di strumenti finanziari in genere, destinata all’attività “proprietaria”. 3** Glossario Basilea 3 Si veda in proposito la Sezione 2 della Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato contenuta nella Nota Integrativa Consolidata. Basis point (punto base) Corrisponde a un centesimo di punto percentuale (0,01%). Basis swap Contratto che prevede lo scambio, tra due controparti, di pagamenti legati a tassi variabili basati su un diverso indice. Benchmark Parametro di riferimento degli investimenti finanziari: può essere rappresentato dagli indici di mercato più noti ovvero da altri ritenuti meglio rappresentativi del profilo rischio/rendimento. Best practice Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale. CAGR – Compound Annual Growth Rate (tasso di crescita annuo composto) Tasso di crescita annuale applicato ad un investimento o ad altre attività per un periodo pluriennale. La formula per calcolare il CAGR è [(valore attuale/valore base)^(1/n° anni)-1]. Camera di Conciliazione e Arbitrato presso la Consob Con Delibera n. 16763 del 29 dicembre 2008 la Consob ha approvato il Regolamento di attuazione del D.Lgs. 8 ottobre 2007 n. 179, istituendo la Camera di Conciliazione e di Arbitrato presso la Consob e le relative procedure. La Camera di Conciliazione e Arbitrato, che ha avviato la propria attività nel corso del 2010, e la cui organizzazione e relative procedure sono disciplinate dal Regolamento Consob n. 18275 del 18 luglio 2012, amministra i procedimenti di conciliazione e di arbitrato, attivati solamente su iniziativa degli investitori, in presenza di controversie riguardanti la violazione da parte degli intermediari delle regole di informazione, correttezza e trasparenza imposte dalla Consob agli stessi nei rapporti contrattuali con gli investitori in materia di servizi di investimento o di gestione collettiva del risparmio (fondi comuni), senza limiti di importo. La Camera di Conciliazione e Arbitrato offre due possibili strumenti di risoluzione stragiudiziale delle controversie: la Camera di Conciliazione Stragiudiziale e l’Arbitrato ordinario/semplificato. Il ricorso alla Camera di Conciliazione e Arbitrato soddisfa la condizione di procedibilità per un’eventuale successiva domanda giudiziale, a norma dell’art. 5, comma 1-bis del D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni. In forza di quanto previsto dalla Delibera Consob n. 19602 del 4 maggio 2016, la Camera di Conciliazione e Arbitrato presso la Consob resta in carica per le procedure di conciliazione e arbitrato iniziate e non ancora concluse sino alla data di avvio dell’operatività dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), vale a dire il 9 gennaio 2017; tali procedure continueranno a svolgersi secondo le modalità previste dal Regolamento adottato da Consob con Delibera n. 18275 del 18 luglio 2012. Dal 9 gennaio 2017 non è più possibile presentare alcun procedimento innanzi alla Camera di Conciliazione e Arbitrato. Capital allocation Processo che porta alla decisione di come distribuire l’investimento tra le diverse categorie di attività finanziarie (in particolare obbligazioni, azioni e liquidità). Le scelte di capital allocation sono determinate dalla necessità di ottimizzare il rapporto rendimento/rischio in relazione all’orizzonte temporale e alle aspettative dell’investitore. Captive Termine genericamente riferito a “reti” o società che operano esclusivamente con clientela dell’azienda o del gruppo. Cartolarizzazione Operazione di cessione di crediti o di altre attività finanziarie non negoziabili a una società veicolo (SPV – cfr. definizione) che ha per oggetto esclusivo la realizzazione di tale operazione e provvede alla conversione di tali crediti o attività in titoli negoziabili su un mercato secondario. In Italia la materia è regolata principalmente dalla Legge n. 130 del 30 aprile 1999. Novità alla Legge sulla cartolarizzazione sono state introdotte dal Decreto Destinazione Italia (D.L. 145/2013), con riferimento alle macro-aree: (i) attivi cartolarizzabili; (ii) segregazione dei conti correnti; (iii) cessione e opponibilità nel contesto di operazioni di cartolarizzazione; (iv) cessioni di crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione; (v) potenziali sottoscrittori dei titoli della cartolarizzazione; (vi) cartolarizzazioni effettuate da fondi di investimento. Cassa di Compensazione e Garanzia (CCG) Società per azioni che svolge la funzione di controparte centrale sui mercati azionari a pronti e dei derivati gestiti da Borsa Italiana nonché sul Mercato Telematico dei titoli di Stato. Commercial paper Titoli a breve termine emessi per raccogliere fondi di terzi sottoscrittori in alternativa ad altre forme di indebitamento. Common Equity Tier 1 – CET 1 (Capitale Primario di classe 1) Si veda in proposito la Sezione 2 della Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato contenuta nella Nota Integrativa Consolidata. 4** Glossario Conciliatore BancarioFinanziario Il “Conciliatore BancarioFinanziario – Associazione per la soluzione delle controversie bancarie, finanziarie e societarie ADR” è un’iniziativa promossa con il patrocinio dell’ABI dai primi dieci gruppi bancari, fra i quali il Gruppo UBI Banca, per dare alla clientela servizi per la soluzione delle controversie rapidi ed efficienti, alternativi alla procedura giudiziaria (ADR dall’inglese: Alternative Dispute Resolution – cfr. definizione). I servizi offerti sono: Mediazione (cfr. definizione): la procedura di mediazione presso il Conciliatore BancarioFinanziario è disciplinata oltre che dal D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni, dal “Regolamento di procedura per la mediazione” del relativo organismo depositato presso il Ministero della Giustizia. In relazione all’obbligo del preventivo esperimento della procedura di mediazione, quale condizione di procedibilità dell’eventuale domanda giudiziale relativa a controversie in materia di contratti bancari e finanziari, i contratti con la clientela individuano l’organismo di mediazione presso il Conciliatore BancarioFinanziario, quale organismo a cui sottoporre le citate controversie, in quanto specializzato in tali materie e presente con una propria rete di mediatori diffusa sul territorio nazionale; Arbitrato: procedura in cui le parti – sulla base di una specifica clausola contenuta nel contratto oggetto di contestazione o, comunque, di comune accordo – sottopongono una controversia ad un arbitro o ad un collegio di arbitri, esperti in materia bancaria, finanziaria e societaria, riconoscendo loro il potere di decidere in merito; Ombudsman-Giurì Bancario: organismo promosso nel 1993 in sede ABI a cui la clientela, rimasta insoddisfatta delle decisioni dell’ufficio reclami della banca o il cui reclamo non abbia avuto esito nel termine prescritto, può rivolgersi gratuitamente in seconda istanza. La gestione dell’Ombudsman è stata trasferita al Conciliatore BancarioFinanziario dal 1° giugno 2007. All’Ombudsman possono essere sottoposte le controversie in materia di servizi/attività di investimento e altre tipologie di operazioni non assoggettate al Titolo VI del TUB, aventi ad oggetto l’accertamento di diritti, obblighi e facoltà, indipendentemente dal valore del rapporto al quale si riferiscono. Se la richiesta ha ad oggetto la corresponsione di una somma di denaro, la questione rientra nella competenza dell’Ombudsman se l’importo richiesto non è superiore a 100.000 euro; l’Ombudsman decide entro 90 giorni dalla data di ricezione della richiesta di intervento. Il ricorso all’Ombudsman non preclude al cliente la facoltà di rivolgersi in qualsiasi momento all’Autorità giudiziaria, avviare una procedura di mediazione o sottoporre la questione ad un collegio arbitrale, mentre la decisione è vincolante per l’intermediario. Ai sensi della delibera Consob n. 19602 del 4 maggio 2016 istitutiva dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie i procedimenti innanzi all’Ombudsman-Giurì Bancario già avviati e non ancora conclusi alla data di avvio dell’operatività dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) (i.e. 9 gennaio 2017), continueranno a svolgersi secondo le modalità previste dal Regolamento adottato da Consob con delibera n. 18275 del 18 luglio 2012. Dal 9 gennaio 2017 non è più possibile presentare alcun procedimento innanzi all’Ombudsman-Giurì Bancario, che si limiterà a gestire i ricorsi ricevuti fino all’8 gennaio 2017. Una volta conclusa la suddetta attività di gestione a stralcio, l’Ombudsman-Giurì Bancario cesserà la propria attività. Conduit Si veda in proposito la voce SPE/SPV. Consumer finance (credito al consumo) Finanziamenti concessi alle famiglie per fini personali collegati al consumo di beni e di servizi. Corporate Tipologia di clientela riconducibile alle imprese di medie e grandi dimensioni (mid-corporate, large corporate). Corporate governance Attraverso la composizione ed il funzionamento degli organi societari interni ed esterni, la struttura della corporate governance definisce la distribuzione dei diritti e delle responsabilità tra i partecipanti alla vita di una società, in riferimento alla ripartizione dei compiti, all’assunzione di responsabilità e al potere decisionale. Cost Income Ratio Indicatore economico definito dal rapporto tra i costi operativi ed il margine di intermediazione. Covered Bond Speciale obbligazione bancaria che, oltre alla garanzia della banca emittente, può usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari o di altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un’apposita società veicolo. Le banche che intendono emettere Covered Bond devono disporre di Fondi Propri non inferiori a 250 milioni di euro e di un Total Capital ratio a livello consolidato non inferiore al 9%. Degli attivi potenzialmente utilizzabili a garanzia, la quota ceduta non potrà superare i seguenti limiti, graduati in funzione del Tier 1 ratio e del Common Equity Tier 1 ratio a livello consolidato: - 25% nei casi in cui congiuntamente Tier 1 ratio 7% e CET 1 6%; - 60% nei casi in cui congiuntamente Tier 1 ratio 8% e CET 1 7%; - nessun limite nei casi in cui congiuntamente Tier 1 ratio 9% e CET 1 8%. CPI (Credit Protection Insurance) Polizze assicurative di protezione del credito che possono essere sottoscritte dai debitori di prestiti finanziari (prestiti personali, mutui e carte di credito) per garantire loro (in qualità di assicurati) di far fronte al pagamento del debito residuo o di un certo numero di rate nel caso di eventi negativi temporanei o definitivi (perdita involontaria del posto di lavoro, malattia, infortuni, invalidità permanente o morte). Tali polizze possono essere abbinate anche ai finanziamenti alle imprese, con una copertura assicurativa degli eventi che possono colpire i soci, gli amministratori o le figure chiave dell’azienda. 5** Glossario Credit crunch (stretta creditizia) Calo significativo (o inasprimento improvviso delle condizioni) dell’offerta di credito alle imprese al termine di un prolungato periodo espansivo, in grado di accentuare la fase recessiva. Credit Default Swap Contratto col quale un soggetto, dietro pagamento di un premio periodico, trasferisce ad un altro soggetto il rischio creditizio insito in un prestito o in un titolo, al verificarsi di un determinato evento legato al deterioramento del grado di solvibilità del debitore. Credito ristrutturato Si veda in proposito la voce “Inadempienze probabili”. Cross selling Fidelizzazione della clientela tramite la vendita di prodotti e servizi tra loro integrati. Default Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi. Derivati OTC negoziati con la clientela Attività di supporto alla clientela nella gestione dei rischi finanziari, in particolare di quelli derivanti dall’oscillazione dei tassi di cambio, dei tassi d’interesse e del prezzo delle commodity (materie prime). Disaster recovery geografico Insieme di procedure tecniche ed organizzative attivate a fronte di un evento catastrofico che provochi l’indisponibilità completa del sito di elaborazione dati. L’obiettivo è riattivare le applicazioni vitali per l’azienda in un sito secondario (detto di recovery). Il sistema di disaster recovery si definisce “geografico” quando è locato ad almeno 50 km dal sistema di origine. L’obiettivo primario è quello di attenuare i rischi derivanti da eventi disastrosi con possibile impatto su di un’intera area metropolitana (terremoti, inondazioni, eventi bellici, ecc.) come prescritto dagli standard di sicurezza internazionali. Duration Riferita ad un titolo ovvero ad un portafoglio obbligazionario, è un indicatore solitamente calcolato come media ponderata delle scadenze dei pagamenti per interessi e capitale associati al titolo stesso. EAD (Exposure At Default) Stima del valore futuro di un’esposizione al momento del default (cfr. definizione) del relativo debitore. EBA (European Banking Authority) – Autorità bancaria europea Costituita dai rappresentanti delle Autorità di Vigilanza bancaria degli Stati membri dell’Unione Europea, l’EBA ha iniziato la sua operatività il 1° gennaio 2011, subentrando nei compiti e nelle responsabilità del Comitato delle Autorità europee di Vigilanza bancaria (Committee of European Banking Supervisors – CEBS) che è stato contestualmente soppresso. L’EBA tutela la stabilità del sistema bancario, la trasparenza dei mercati e dei prodotti finanziari e la protezione dei depositanti e degli investitori. EFSF (European Financial Stability Facility) Strumento per l’assistenza finanziaria temporanea ai Paesi dell’Area euro in difficoltà istituito in seguito alla decisione del Consiglio della UE del 9 maggio 2010 e giuridicamente costituito in forma di società per azioni con sede legale in Lussemburgo. Da ottobre 2012, con la nascita dell’ESM (cfr. definizione), i nuovi programmi di aiuto sono finanziati direttamente dal meccanismo permanente, mentre l’EFSF dal 1° luglio 2013 ha operato esclusivamente ai fini della gestione dei rimborsi dei prestiti già concessi prima di tale data a Grecia, Portogallo ed Irlanda. L’ultimo programma di assistenza (per la Grecia) è terminato il 30 giugno 2015. Da tale data l’EFSF continua comunque ad operare esclusivamente allo scopo di ricevere i rimborsi dei prestiti dai Paesi beneficiari, rimborsare i detentori delle obbligazioni emesse per finanziarsi e allineare le scadenze tra finanziamenti concessi e titoli emessi. EFSM (European Financial Stabilisation Mechanism) Strumento per l’assistenza finanziaria temporanea ai Paesi dell’Area euro in difficoltà istituito in seguito alla decisione del Consiglio della UE dell’11 maggio 2010. Amministrato dalla Commissione Europea per conto della UE, l’EFSM può erogare prestiti fino a un massimo di 60 miliardi di euro. Le operazioni di provvista sono garantite dal bilancio dell’Unione. L’EFSM sarà operativo finché, nelle valutazioni della Commissione, permarranno le condizioni eccezionali che ne hanno reso necessaria l’istituzione. L’EFSM è stato finora attivato per programmi di sostegno a Irlanda e Portogallo (entrambi conclusi nel 2014) nonché per la Grecia (finanziamento pienamente ripagato nell’agosto 2015). EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority) – Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali Costituita dai rappresentanti delle Autorità di Vigilanza assicurativa e pensionistica degli Stati membri dell’Unione Europea, l’EIOPA è stata istituita il 1° gennaio 2011 subentrando nei compiti e nelle responsabilità del Comitato delle Autorità europee di Vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (Committee of European Insurance and Occupational Pensions Supervisors – CEIOPS) che è stato contestualmente soppresso. L’EIOPA, come previsto nel Regolamento n. 1094/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 novembre 2010, contribuisce a: migliorare il funzionamento del mercato interno, con particolare riguardo a un livello di regolamentazione e di vigilanza valido, efficace e uniforme; garantire l’integrità, la trasparenza, l’efficienza e il regolare funzionamento dei mercati finanziari; rafforzare il coordinamento internazionale in materia di vigilanza; 6** Glossario impedire l’arbitraggio regolamentare e promuovere pari condizioni di concorrenza; assicurare che l’assunzione di rischi in relazione ad attività nel settore delle assicurazioni, riassicurazioni e pensioni aziendali e professionali sia adeguatamente regolamentata e oggetto di opportuna vigilanza; aumentare la protezione dei consumatori. Eligible assets (attività stanziabili o rifinanziabili) Titoli posti a garanzia di operazioni con l'Eurosistema a fronte sia di operazioni di politica monetaria (finalizzate a immettere liquidità sul mercato) che dell'operatività infragiornaliera. Ai sensi dell’articolo 18.1 del Sistema Europeo di Banche Centrali (“SEBC”), tutte le operazioni di credito dell’Eurosistema devono infatti essere effettuate in presenza di adeguate garanzie. Per definire tali garanzie l’Eurosistema ha elaborato un quadro unico (denominato anche “lista unica”) che descrive le singole attività idonee alle operazioni di finanziamento ed i relativi haircut (cfr. definizione). La lista distingue attualmente gli strumenti eligibili fra: attività negoziabili (titoli quotati con adeguati livelli di rating) e attività non negoziabili (prestiti bancari). e-MID (Mercato Interbancario dei Depositi) Mercato per la negoziazione di depositi interbancari attraverso il circuito telematico gestito da e-MID Sim Spa. Eonia (Euro overnight index average) Tasso di interesse calcolato come media ponderata dei tassi overnight applicati su tutte le operazioni di finanziamento non garantite concluse sul mercato interbancario dalle banche di riferimento (reference banks). ESM (European Stability Mechanism) Meccanismo permanente per la gestione delle crisi la cui costituzione è stata decisa dal Consiglio Europeo a fine 2010. Il 2 febbraio 2012 gli Stati membri dell’Unione Europea hanno sottoscritto un trattato intergovernativo che ha istituito l’ESM. Divenuto operativo da ottobre 2012 e ubicato in Lussemburgo, si occupa del finanziamento degli Stati membri (è stato finora attivato per programmi di sostegno a Spagna, Cipro e Grecia) ed ha una capacità di credito massima pari a 500 miliardi di euro. L’8 dicembre 2014 il Consiglio dei Governatori dell’ESM ha adottato lo strumento di ricapitalizzazione diretta per le banche dell’eurozona che consente all’istituzione di ricapitalizzare direttamente una banca a rilevanza sistemica dell’eurozona solo però se si è già provveduto al coinvolgimento degli investitori privati. La dotazione delle risorse dell’ESM per il nuovo strumento ammonta a circa 60 miliardi di euro. ESMA (European Securities and Markets Authority) – Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati Composta dai rappresentanti delle Autorità di Vigilanza dei partecipanti ai mercati finanziari degli Stati membri dell’Unione Europea, l’ESMA ha iniziato la sua operatività il 1° gennaio 2011 subentrando nei compiti e nelle responsabilità del Comitato delle Autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (Committee of European Securities Regulators – CESR) che è stato contestualmente soppresso. L’ESMA tutela la stabilità del sistema finanziario, la trasparenza dei mercati e dei prodotti finanziari e la protezione degli investitori. Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate Vi rientrano le esposizioni per le quali risultano soddisfatte entrambe le seguenti condizioni: - il debitore risulta in ritardo su un’obbligazione creditizia rilevante verso la Banca o il Gruppo Bancario da oltre 90 giorni consecutivi; - la soglia di rilevanza è pari al 5% dell’esposizione, intendendosi per soglia di rilevanza il maggiore fra i due seguenti valori: media delle quote scadute e/o sconfinanti sull’intera esposizione rilevate su base giornaliera nel trimestre precedente; quote scadute e/o sconfinanti sull’intera esposizione riferita alla data della segnalazione. ETC (Exchange Traded Commodity) Strumenti finanziari emessi a fronte dell’investimento dell’emittente o in materie prime fisiche (in questo caso sono definiti ETC physically-backed) o in contratti derivati su materie prime. Il prezzo degli ETC è, pertanto, legato direttamente o indirettamente all’andamento del sottostante. Similarmente agli ETF (cfr. definizione) gli ETC sono negoziati in Borsa come delle azioni, replicando passivamente la performance della materia prima o degli indici di materie prime a cui fanno riferimento. ETF (Exchange Traded Fund) Particolare tipologia di fondo di investimento negoziato in Borsa come un’azione, avente come unico obiettivo d’investimento quello di replicare l’indice al quale si riferisce (benchmark) attraverso una gestione totalmente passiva. L’ETF riassume in sé le caratteristiche proprie di un fondo e di un’azione, consentendo agli investitori di sfruttare i punti di forza di entrambi gli strumenti attraverso la diversificazione e la riduzione del rischio proprie dei fondi, garantendo nel contempo la flessibilità e la trasparenza informativa della negoziazione in tempo reale delle azioni. Euribor (Euro interbank offered rate) Tasso di interesse interbancario al quale banche primarie si scambiano depositi in euro a varie scadenze. Viene calcolato giornalmente come media semplice delle quotazioni rilevate alle ore undici su un campione di banche con elevato merito creditizio selezionato periodicamente dalla European Banking Federation. All’Euribor sono legati vari contratti di prestito a tasso variabile (ad esempio i mutui casa). ES (Expected Shortfall) Misura la massima perdita potenziale, relativa ad uno strumento finanziario ovvero ad un portafoglio, che eccede il VaR (cfr. definizione). 7** Glossario Factoring Contratto di cessione, pro soluto (con rischio di credito a carico del cessionario) o pro solvendo (con rischio di credito a carico del cedente), di crediti commerciali a banche o a società specializzate, ai fini di gestione e di incasso, al quale può essere associato un finanziamento a favore del cedente. Fair value Corrispettivo al quale, in un regime di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e disponibili. Spesso è identico al prezzo di mercato. In base agli IAS (cfr. definizione) le banche applicano il fair value nella valutazione degli strumenti finanziari (attività e passività) di negoziazione e disponibili per la vendita, nonché dei derivati, e possono altresì usarlo per la valorizzazione delle partecipazioni e delle immobilizzazioni materiali e immateriali (con diverse modalità di impatto sul conto economico per le differenti attività considerate). Finanziamenti in pool (prestiti sindacati) Prestiti organizzati e garantiti da un consorzio di banche ed altre istituzioni finanziarie. Fiscal compact Parte del Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell’Unione economica e monetaria, sottoscritto il 2 marzo 2012 da tutti i Paesi della UE con l’eccezione del Regno Unito e della Repubblica Ceca ed entrato in vigore, a partire dal 1° gennaio 2013, per i Paesi della UE che l’avevano alla data ratificato (dodici Paesi dell’Eurozona, tra cui l’Italia che lo ha ratificato con la Legge n. 114 del 23 luglio 2012). Il fiscal compact impegna gli Stati firmatari ad inserire nella legislazione nazionale, preferibilmente a livello costituzionale, una norma che preveda il raggiungimento e mantenimento del pareggio o di un avanzo di bilancio in termini strutturali e un meccanismo automatico di correzione in caso di scostamento, elaborato sulla base di principi comuni proposti dalla Commissione. Il disavanzo in termini strutturali non può essere superiore allo 0,5% del Pil; può raggiungere l’1% solo se il rapporto tra il debito ed il prodotto è ampiamente inferiore al 60% e se i rischi per la sostenibilità di lungo periodo dei conti pubblici sono limitati. Floor Contratto derivato su tasso d’interesse, negoziato al di fuori dei mercati regolamentati, con il quale viene fissato un limite minimo alla diminuzione del tasso creditore. Fondi Propri Si veda in proposito la Sezione 2 della Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato contenuta nella Nota Integrativa Consolidata. Forbearance Termine utilizzato per indicare situazioni in cui il debitore non è considerato in grado di rispettare le scadenze e le condizioni contrattuali a causa di difficoltà finanziarie. Sulla scorta di tali difficoltà il creditore decide di modificare la scadenza e le condizioni del contratto per consentirgli di onorare il debito o di rifinanziarlo, integralmente o parzialmente. FRA (Forward Rate Agreement) Contratto con cui le parti si accordano per ricevere (pagare) alla scadenza la differenza fra il valore calcolato applicando all’ammontare dell’operazione un tasso d’interesse predeterminato e il valore ottenuto sulla base del livello assunto da un tasso di riferimento prescelto dalle parti. Funding Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell’attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie. Future Contratti a termine standardizzati, con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valori mobiliari o merci. Tali contratti di norma sono negoziati su mercati organizzati dove viene garantita la loro esecuzione. A differenza delle opzioni (cfr. definizione) che conferiscono il diritto, ma non l’obbligo di comprare, i future obbligano i due contraenti a vendere o a comprare. Goodwill Identifica l’avviamento pagato per l’acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell’attivo della società acquisita. Haircut (Scarto di garanzia) Misura per il controllo dei rischi applicata alle attività stanziabili utilizzate nelle operazioni temporanee. Tale misura prevede che la banca centrale determini il valore delle attività costituite in garanzia deducendo dal valore di mercato del titolo una certa percentuale (scarto di garanzia). L’Eurosistema applica tali scarti di garanzia sulla base di caratteristiche specifiche delle attività. Hedge fund Fondo comune di investimento che ha la possibilità – negata ai gestori tradizionali – di usare strumenti o strategie di investimento sofisticati quali lo “short selling” (vendita allo scoperto), i derivati (opzioni o future, anche oltre il 100% del patrimonio), l’hedging (copertura del portafoglio dalla volatilità di mercato attraverso vendite allo scoperto ed uso di derivati) e la leva finanziaria (l’indebitamento allo scopo di investire denaro preso a prestito). 8** Glossario IAS/IFRS Principi contabili internazionali (International Accounting Standards – IAS) emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell’aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l’Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l’eredità dell’International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l’armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l’altro, di denominare i nuovi principi contabili “International Financial Reporting Standards” (IFRS). A livello internazionale è in corso uno sforzo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli US Gaap (cfr. definizione). IBAN (International Bank Account Number) Standard internazionale utilizzato per identificare l’utenza bancaria. Dal 1° luglio 2008 l’uso del codice IBAN composto da 27 caratteri - è obbligatorio non solo per i pagamenti esteri, ma anche per quelli fatti in Italia. Identity access management Soluzione tecnico-organizzativa che permette di gestire e controllare l’intero ciclo di vita di assegnazione, gestione e revoca dei privilegi di accesso alle risorse informatiche e quindi alle informazioni aziendali da parte di ciascun utente. Inadempienze probabili Esposizioni creditizie deteriorate per le quali la banca giudichi improbabile che il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle proprie obbligazioni creditizie, senza che vi sia la necessità di porre in essere azioni volte a preservare le ragioni di credito quali, ad esempio, l’escussione delle garanzie. Tale valutazione è effettuata dalla banca indipendentemente dalla presenza di eventuali insoluti laddove sussistano elementi che prefigurano una situazione di potenziale inadempienza del debitore. Nel gennaio 2015, Banca d’Italia ha recepito le novità regolamentari imposte dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) in tema di esposizioni deteriorate, andando a modificare la Circolare n. 272 e n. 217 e facendo altresì confluire nella categoria delle inadempienze probabili i crediti in precedenza qualificati come: crediti ristrutturati: posizioni per la quale la banca ha concordato con il debitore una dilazione di pagamento, rinegoziando l’esposizione a condizioni di tasso inferiori a quelle di mercato; incagli: esposizioni al valore nominale detenute verso soggetti in situazione di obiettiva difficoltà che si ritiene però superabile in un congruo periodo di tempo. Incagli Si veda in proposito la voce “Inadempienze probabili”. Index linked Polizza vita la cui prestazione a scadenza dipende dall’andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore. Indicatori alternativi di performance (IAP) Ai sensi degli orientamenti ESMA del 5 ottobre 2015 (entrati in vigore il 3 luglio 2016), per indicatori alternativi di performance devono intendersi quegli indicatori di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diversi da quelli definiti o specificati nella disciplina applicabile sull’informativa finanziaria. Sono solitamente ricavati o basati sul bilancio redatto conformemente alla disciplina applicabile sull’informativa finanziaria, il più delle volte mediante l’aggiunta o la sottrazione di importi dai dati presenti nel bilancio. Esempi di IAP sono: gli utili operativi, gli utili di cassa, gli utili al lordo degli oneri una tantum, etc.. Indice Tankan Indicatore dell’economia giapponese costruito sulla base dei risultati di un’inchiesta condotta dalla Banca del Giappone l’ultimo mese di ogni trimestre. Oggetto dell’inchiesta sono sia il settore manifatturiero che quello dei servizi, con una segmentazione in funzione della grandezza delle imprese (grandi, medie, piccole imprese). Internal audit Funzione alla quale è istituzionalmente attribuita l’attività interna di audit (cfr. definizione). Investimento immobiliare Immobile detenuto con lo scopo di ricavarne reddito o di beneficiare del relativo incremento di valore. Investitori istituzionali Comprendono: le compagnie di assicurazione, i Fondi pensione, gli OICVM (cfr. definizione) e le Gestioni di patrimoni mobiliari. Investment banking L’investment banking costituisce un segmento altamente specializzato della finanza che si occupa in particolare di assistere società e governi nell’emissione di titoli e più in generale nel reperimento di fondi sul mercato dei capitali. Investment grade Titoli obbligazionari di alta qualità che hanno ricevuto un rating (cfr. definizione) medio-alto (ad esempio non inferiore a BBB- nella scala di Standard & Poor’s). 9** Glossario Investor Soggetto, diverso dall’originator (cfr. definizione) e dallo sponsor (cfr. definizione), che detiene un’esposizione verso una cartolarizzazione (cfr. definizione). IRB (Internal Rating Based) Approach Approccio dei rating (cfr. definizione) interni: prevede che tutte le stime dei parametri di rischio necessari per il calcolo del rischio di credito (PD, LGD, EAD, Maturity – cfr. definizioni) vengano realizzate internamente in via progressiva secondo un piano di roll-out definito con le Autorità di Vigilanza. Joint venture Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni. Junior In un’operazione di cartolarizzazione (cfr. definizione), è la tranche più subordinata dei titoli emessi, che sopporta per prima le perdite che possono verificarsi nel corso del recupero delle attività sottostanti. Leasing Contratto con il quale una parte (locatore) concede all’altra (locatario) per un tempo determinato il godimento di un bene, acquistato o fatto costruire dal locatore su scelta e indicazione del locatario, con facoltà per quest’ultimo di acquistare la proprietà del bene a condizioni prefissate al termine del contratto di locazione. LCR (Liquidity Coverage Ratio) L’indicatore esprime il rapporto fra il valore dello stock di attività liquide di elevata qualità in condizioni di stress e il totale dei deflussi di cassa netti calcolato secondo determinati parametri di scenario. Il valore del rapporto non dovrà essere inferiore al 100%. Esso mira ad assicurare che una banca mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità, non vincolate, che possano essere convertite in contanti per fronteggiare il proprio fabbisogno di liquidità nell’arco di 30 giorni di calendario, in uno scenario di stress. In base all’accordo raggiunto dal Comitato di Basilea per la supervisione bancaria il 6 gennaio 2013, tale indicatore è stato introdotto a partire dal 2015 con un livello minimo richiesto inizialmente pari al 60%, in progressivo incremento fino a raggiungere il 100% il 1° gennaio 2018. LGD (Loss Given Default) Tasso di perdita stimato in caso di default (cfr. definizione) del debitore. Libor (London interbank offered rate) Tasso d’interesse calcolato, per ogni scadenza prevista, come media aritmetica delle rilevazioni comprese fra i due quartili centrali dei tassi ai quali un gruppo di banche aderenti alla British Bankers Association (BBA) sono disposte a concedere depositi nelle principali divise alla clientela primaria. LTV (Loan To Value) Rapporto tra l’ammontare del mutuo ed il valore del bene per il quale viene richiesto il finanziamento o il prezzo pagato dal debitore per acquisire la proprietà. Il ratio LTV misura il peso dei mezzi propri impiegati dal debitore per l’acquisto del bene rispetto al valore del bene posto a garanzia del finanziamento. Maggiore è il valore del ratio LTV, minori sono i mezzi propri del debitore impiegati per l’acquisto del bene, minore conseguentemente è la protezione di cui gode il creditore. Mark to market Valutazione di un portafoglio titoli e di altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dal mercato. Mark down Differenza fra il tasso passivo medio delle forme tecniche di raccolta diretta considerate e l’Euribor. Mark up Differenza fra il tasso attivo medio delle forme tecniche di impiego considerate e l’Euribor. Maturity Vita residua di un’esposizione, calcolata secondo regole prudenziali. Mediazione La procedura di mediazione consiste nel tentativo di risolvere una controversia affidando ad un organismo di mediazione iscritto nell’apposito registro tenuto presso il Ministero della Giustizia il compito di agevolare il raggiungimento di un accordo tra le parti in tempi brevi, al massimo entro 3 mesi. La mediazione è disciplinata dal D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni e richiede per determinate controversie, tra cui quelle in materia bancaria e finanziaria, l’assistenza di un avvocato. L’esperimento del procedimento di mediazione o, in alternativa, il ricorso, nell’ambito delle rispettive competenze, all’Arbitro Bancario Finanziario (cfr. definizione) o, nel rispetto dei relativi limiti temporali di operatività, alla Camera di Conciliazione e Arbitrato/Arbitro per le Controversie Finanziarie costituiti presso la Consob (cfr. definizione) è condizione di procedibilità per un’eventuale successiva domanda giudiziale relativa a controversie in materia di contratti bancari e finanziari, oltre che negli altri casi previsti dal citato decreto. L’eventuale accordo raggiunto tra le parti, se sottoscritto dalle stesse e dai rispettivi avvocati o omologato, su istanza di parte dal presidente del Tribunale, costituisce titolo esecutivo. 10** Glossario Merchant banking Sotto questa accezione sono ricomprese le attività di sottoscrizione di titoli – azionari o di debito – della clientela corporate per il successivo collocamento sul mercato, l’assunzione di partecipazioni azionarie a carattere più permanente ma sempre con l’obiettivo di una successiva cessione, l’attività di consulenza aziendale ai fini di fusioni e acquisizioni o di ristrutturazioni. Mezzanine In un’operazione di cartolarizzazione (cfr. definizione), è la tranche con grado di subordinazione intermedio tra quello della tranche junior (cfr. definizione) e quello della tranche senior (cfr. definizione). Monoline Compagnie di assicurazione la cui unica linea di business è l’assicurazione finanziaria. All’interno delle loro attività è compresa l’assicurazione di obbligazioni (del tipo ABS e MBS) aventi come sottostante debiti di privati e mutui immobiliari. In cambio di una commissione, l’assicurazione garantisce il rimborso dell’obbligazione assumendosi direttamente il rischio di insolvenza del debitore. Mutui subprime Il concetto di subprime non è riferibile all’operazione di mutuo in sé, quanto piuttosto al prenditore (il mutuatario). Tecnicamente per subprime si intende un mutuatario che non dispone di una “credit history” pienamente positiva, in quanto caratterizzata da eventi creditizi negativi quali, ad esempio, la presenza di rate non rimborsate su precedenti prestiti, di assegni impagati e/o protestati e così via. Tali eventi passati sono sintomatici di una maggiore rischiosità intrinseca della controparte, cui corrisponde una maggiore remunerazione richiesta dall’intermediario che concede il mutuo. L’operatività con clientela subprime si è sviluppata nel mercato finanziario americano dove, a fronte della stipulazione di detti prestiti, solitamente faceva riscontro un’attività di cartolarizzazione ed emissione di titoli. Vengono definiti mutui ipotecari Alt-A quelli erogati sulla base di documentazione incompleta o inadeguata. New MIC (Nuovo Mercato Interbancario Collateralizzato) Segmento di mercato della piattaforma e-MID (cfr. definizione) nel quale vengono scambiati depositi interbancari su base anonima e garantiti dai rischi di credito, avviato l’11 ottobre 2010 come evoluzione del MIC (Mercato Interbancario Collateralizzato) che ha contestualmente cessato di operare. Il MIC era stato attivato il 2 febbraio 2009 dalla Banca d’Italia al fine di favorire una ripresa delle contrattazioni sui circuiti interbancari e una più ampia articolazione delle scadenze dei contratti. Rispetto al MIC, il New MIC si caratterizza – oltre che per il passaggio della gestione dello schema di garanzia dalla Banca d’Italia alla Cassa di Compensazione e Garanzia (cfr. definizione) – per un’estensione delle scadenze negoziate, un prolungamento degli orari di contrattazione ed una limitazione dei titoli accettati in garanzia. NFC (Near Field Communication) La tecnologia NFC consente l’accettazione di pagamenti in modalità contactless ossia senza contatto fisico (lettura della banda magnetica o del microchip) tra la carta ed il terminale. Con tale tecnologia i pagamenti possono essere effettuati oltreché con carte contactless, anche con altri strumenti – quali smartphone NFC – e per movimenti di piccolo importo non viene emesso lo scontrino del POS e non è richiesta la digitazione del PIN o l’apposizione di firma a conferma della transazione. NSFR (Net Stable Funding Ratio) L’indicatore esprime il rapporto tra l’ammontare disponibile di provvista stabile e l’ammontare obbligatorio di provvista stabile. Il coefficiente, una volta entrato in vigore, dovrà essere superiore al 100%. L'indicatore stabilisce un ammontare minimo accettabile di raccolta stabile basato sulle caratteristiche di liquidità delle attività e delle operazioni di un’istituzione su un orizzonte temporale di un anno. Non performing Termine generalmente riferito ai crediti aventi un andamento non regolare. NUTS (Nomenclatura delle Unità Territoriali per le Statistiche dell’Italia) Nomenclatura usata per fini statistici a livello europeo (Eurostat), che prevede la seguente suddivisione: Italia settentrionale: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna; Italia centrale: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Italia meridionale: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. Obbligazioni strutturate Obbligazioni i cui interessi e/o valore di rimborso dipendono da un parametro di natura reale (collegato al prezzo di commodity) o dall’andamento di indici. In tali casi l’opzione implicita viene contabilmente scorporata dal contratto ospite. Nel caso di parametrazione a tassi o all’inflazione (ad esempio i Certificati di Credito del Tesoro) l’opzione implicita non viene contabilmente scorporata dal contratto ospite. Option Rappresenta il diritto, ma non l’impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) entro (american option) oppure ad una data futura (european option) determinata. 11** Glossario OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) La voce comprende gli OICVM (cfr. definizione) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi). OICVM (Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari) La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Originator Soggetto che cede il proprio portafoglio di attività a liquidità differita allo SPV (cfr. definizione) affinché venga cartolarizzato. OTC (Over The Counter) Operazioni concluse direttamente fra le parti, senza utilizzare un mercato regolamentato. Outsourcing Ricorso ad attività di supporto operativo effettuate da società esterne. Patto di stabilità e crescita (PSC) Originariamente varato dal Consiglio europeo nel 1997, il Patto è stato modificato dal pacchetto di provvedimenti entrato in vigore il 13 dicembre 2011, noto con il nome di six-pack, volto a rafforzare i meccanismi di sorveglianza multilaterale e aumentare gli incentivi alla disciplina di bilancio rafforzando l’automaticità del meccanismo sanzionatorio. In dettaglio: - i Paesi dell’Unione Europea si impegnano a convergere verso l’obiettivo del pareggio di bilancio con un miglioramento annuale del saldo strutturale di almeno lo 0,5% del Pil; - qualora il rapporto debito/Pil superi il 60%, l’eccedenza deve diminuire di un ventesimo all’anno nei 3 anni che terminano con quello di valutazione. Nel 2013 sono state approvate nuove disposizioni, note come two-pack, atte a potenziare il coordinamento economico tra gli Stati membri e ad introdurre nuovi strumenti di monitoraggio. Nel novembre 2014 un riesame delle norme six-pack e two-pack, previsto dalla normativa, ha stabilito che esse hanno contribuito al progresso del consolidamento di bilancio nell’UE. La Commissione Europea ha emanato all’inizio del 2015 delle linee guida relative alle modalità di applicazione delle norme del PSC, introducendo alcune clausole di flessibilità (in considerazione, ad esempio, delle riforme strutturali e degli investimenti attuati a sostegno dell’occupazione e della crescita). Payout ratio Identifica la percentuale dell’utile netto distribuita dalla società ai propri azionisti. Plain vanilla swap Interest rate swap (cfr. definizione), in cui una controparte riceve un pagamento variabile legato al LIBOR (in genere il tasso LIBOR a sei mesi) e corrisponde all’altra controparte un tasso di interesse fisso, ottenuto aggiungendo uno spread al rendimento di una tipologia definita di titoli di Stato. PD (Probability of Default) Probabilità che il debitore raggiunga la condizione di default (cfr. definizione) nell’ambito di un orizzonte temporale annuale. POS (Point Of Sale) Apparecchiatura automatica mediante la quale è possibile effettuare, con carta di debito, di credito o prepagata, il pagamento di beni o servizi presso il fornitore. PMI (Piccole e Medie Imprese) Secondo la definizione della normativa comunitaria, sono considerate piccole e medie imprese le entità che esercitano un’attività economica, a prescindere dalla forma giuridica, impiegando meno di 250 persone, con fatturato annuo non superiore ai 50 milioni di euro o con totale di bilancio inferiore ai 43 milioni di euro. Premio per il rischio Paese (Country Risk Premium) Rappresenta la componente del costo del capitale destinata a remunerare specificamente il rischio connesso all’instabilità economico-finanziaria, politica e valutaria di uno specifico Paese. Prestiti subordinati Strumenti di finanziamento il cui schema negoziale prevede che i portatori dei documenti rappresentativi del prestito siano soddisfatti successivamente agli altri creditori in caso di liquidazione dell’ente emittente. La Direttiva BRRD, all’art. 34 cita “i creditori dell’ente soggetto a risoluzione sostengono le perdite dopo gli azionisti, secondo l’ordine di priorità delle loro pretese con procedura ordinaria di insolvenza, salvo espresse disposizioni contrarie a norma della presente direttiva”. Gli obbligazionisti subordinati, nell’ordine di priorità (depositor preference) previsto dal bail-in in relazione all’assorbimento delle perdite degli enti creditizi soggetti a piano di risoluzione, ricoprono un ranking di terzo livello, dopo azionisti e detentori di altri strumenti di capitale. Price sensitive Termine che viene riferito generalmente ad informazioni o dati non di pubblico dominio, idonei, se resi pubblici, ad influenzare sensibilmente la quotazione di un titolo. Pricing Si riferisce generalmente alle modalità di determinazione dei rendimenti e/o dei costi dei prodotti e servizi offerti dalla Banca. 12** Glossario Private Equity Attività mirata all’acquisizione di interessenze partecipative ed alla loro successiva cessione a controparti specifiche, senza collocamento pubblico. Procedura per i disavanzi eccessivi In base all’articolo 126 del Trattato di funzionamento dell’Unione Europea, i Paesi dell’Unione Europea devono evitare disavanzi eccessivi. A tal fine sono chiamati a rispettare due regole di bilancio: il disavanzo deve essere inferiore al 3% del Pil e il debito deve risultare inferiore al 60% del Pil o, se superiore, deve ridursi ad una velocità adeguata. Qualora un Paese non rispetti una o entrambe le suddette regole, la Commissione Europea avvia una procedura – denominata Procedura per i disavanzi eccessivi – volta a far riportare i conti pubblici del Paese in esame in una situazione coerente con le regole di bilancio del Trattato. La Procedura, i cui tempi e modalità di applicazione sono precisati dal Patto di stabilità e crescita (cfr. definizione), si articola in varie fasi e prende avvio con un rapporto della Commissione Europea. Project finance Finanziamento di progetti sulla base di una previsione dei flussi di cassa generati dagli stessi. Diversamente da quanto avviene nell’analisi dei rischi creditizi ordinari, la tecnica di project finance prevede, oltre all’analisi dei flussi di cassa attesi, l’esame di specifici elementi quali le caratteristiche tecniche del progetto, l’idoneità degli sponsor a realizzarlo, i mercati di collocamento del prodotto. Rating Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Retail Tipologia di clientela che include principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani. Reti d’impresa Imprese che stipulano un contratto di rete con il quale più imprenditori possono perseguire lo scopo di accrescere la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato (articolo 42, D.L. 78/2010, convertito con modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122). Rischio derivante da cartolarizzazioni Rischio che la sostanza economica dell’operazione di cartolarizzazione non sia pienamente rispecchiata nelle decisioni di valutazione e di gestione del rischio. Rischio di business Rischio di variazioni avverse e inattese degli utili/margini rispetto ai dati previsti, legati a volatilità dei volumi dovuta a pressioni competitive e situazioni di mercato. Rischio di concentrazione Rischio derivante da esposizioni verso controparti, incluse le controparti centrali, gruppi di controparti connesse e controparti operanti nel medesimo settore economico, nella medesima regione geografica o che esercitano la stessa attività o trattano la stessa merce, nonché dall’applicazione di tecniche di attenuazione del rischio di credito, compresi, in particolare, i rischi derivanti da esposizioni indirette, come, ad esempio, nei confronti di singoli fornitori di garanzie. Il rischio di concentrazione può essere distinto in due sottotipi: rischio di concentrazione per singole controparti o gruppi di clienti connessi (single name concentration risk) e rischio di concentrazione settoriale (sector concentration risk). Rischio di credito Rischio di subire perdite derivanti dall’inadempienza di una controparte verso la quale esiste un’esposizione creditizia. Rischio di compliance Rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di regolamenti) ovvero di autoregolamentazione (statuti, codici di condotta, codici di autodisciplina). Rischio immobiliare Rischio di variazione di valore delle immobilizzazioni materiali del Gruppo. Rischio di liquidità Rischio di inadempimento dei propri impegni di pagamento che può essere causato da incapacità di reperire fondi o di reperirli a costi superiori a quelli di mercato (funding liquidity risk) o dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (market liquidity risk) incorrendo in perdite in conto capitale. In particolare, viene definito rischio di liquidità strutturale il rischio derivante da uno squilibrio tra le fonti di finanziamento ed impiego. Rischio di mercato Rischio di variazioni del valore di mercato delle posizioni nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza per variazioni inattese delle condizioni di mercato e del merito creditizio dell’emittente. In esso sono inclusi anche i rischi derivanti da variazioni inattese dei tassi di cambio e dei prezzi delle merci che si riferiscono alle posizioni nell’intero bilancio. 13** Glossario Rischio di reputazione Rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della banca da parte di clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o Autorità di Vigilanza. Rischio di tasso di interesse Rischio attuale o prospettico di una variazione del valore economico e del margine di interesse della società, a seguito di variazioni inattese dei tassi d’interesse che impattano il portafoglio bancario. Rischio operativo Rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. È compreso il rischio legale. Rischio partecipativo Rischio di variazione del valore delle partecipazioni non consolidate integralmente. Rischio residuo Rischio che le tecniche riconosciute per l’attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla banca (es. garanzie) risultino meno efficaci del previsto. Rischio strategico Rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da: - cambiamenti del contesto operativo; - decisioni aziendali errate; - attuazione inadeguata di decisioni; - scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo. ROE (Return On Equity) Esprime la redditività del capitale proprio in termini di utile netto. Unitamente al ROTE (cfr. definizione) rappresenta l’indicatore di maggior interesse per gli azionisti in quanto consente di valutare la redditività del capitale di rischio. ROTE (Return On Tangible Equity) Esprime la redditività del capitale proprio considerato al netto degli attivi immateriali. SCT (SEPA Credit Transfer) Strumento europeo che consente ad un ordinante di trasferire fondi in euro ad un beneficiario nell’ambito dell’Area SEPA (cfr. definizione). Il completamento della migrazione verso l’SCT è divenuto obbligatorio dal 1° febbraio 2014. SDD (SEPA Direct Debit) Strumento europeo che consente ai creditori di disporre addebiti diretti in euro sul conto dei propri debitori presso banche di tutti i Paesi SEPA (cfr. definizione). Il completamento della migrazione verso l’SDD è divenuto obbligatorio dal 1° febbraio 2014. SEBC (Sistema Europeo di Banche Bentrali) Il Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC), istituito dal trattato di Maastricht, è costituito dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dalle Banche Centrali Nazionali (BCN) di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea (UE), indipendentemente dal fatto che abbiano adottato l’euro. Il SEBC comprende quindi anche le banche centrali nazionali degli Stati membri dell’UE che non hanno ancora adottato l’euro perché godono di uno status speciale o in virtù di una deroga. Questi Stati membri continuano a utilizzare le valute nazionali, per le quali gestiscono la politica monetaria, mentre le rispettive banche centrali mantengono per il momento la sovranità in tale ambito. Naturalmente non sono coinvolti nello svolgimento delle attività essenziali dell’unione monetaria, quali la conduzione della politica monetaria per l’area dell’euro. Le BCN dei Paesi non appartenenti all’Area dell’euro si impegnano, tuttavia, a rispettare i principi di una politica monetaria volta alla stabilità dei prezzi. L’adesione al SEBC comporta, inoltre, diversi gradi di collaborazione attiva con l’Eurosistema in vari settori. Senior In un’operazione di cartolarizzazione (cfr. definizione) è la tranche con il maggior grado di privilegio in termini di priorità di remunerazione e rimborso. Sensitivity analysis Sistema di analisi che ha lo scopo di individuare la sensibilità di determinate attività o passività correlate a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento. SEPA (Single European Payments Area) Area Unica dei Pagamenti in Euro entrata in vigore dal gennaio 2008 all’interno della quale dal 1° febbraio 2014 si possono effettuare e ricevere pagamenti in euro con condizioni di base, diritti e obblighi uniformi. Ad essa hanno aderito 34 Paesi europei (oltre ai 28 Paesi dell’Unione Europea anche Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Principato di Monaco, la Repubblica di San Marino e le Dipendenze della Corona Britannica). Il codice unico bancario IBAN (cfr. definizione), l’SCT (cfr. definizione) e l’SDD (cfr. definizione) rientrano tra gli strumenti utilizzati per standardizzare le transazioni bancarie. 14** Glossario Servicer Nelle operazioni di cartolarizzazione (cfr. definizione) è il soggetto che – sulla base di un apposito contratto di servicing – continua a gestire i crediti o le attività oggetto di cartolarizzazione dopo che sono state cedute alla società veicolo incaricata dell’emissione dei titoli. SGR (Società di Gestione del Risparmio) Società per azioni alle quali è riservata la possibilità di prestare congiuntamente il servizio di gestione collettiva e individuale di patrimoni. In particolare, tali società sono autorizzate a istituire fondi comuni di investimento, a gestire fondi comuni di propria o altrui istruzione, nonché patrimoni di Sicav, e a prestare il servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento. Shortfall Differenza positiva tra perdita attesa e rettifiche di valore iscritte a bilancio, relativamente alle posizioni che rientrano nel perimetro IRB. Side pocket Si tratta di una misura a tutela di tutti i partecipanti ad un fondo hedge (cfr. definizione), che viene attivata solo in casi eccezionali in cui l’improvvisa riduzione del grado di liquidità delle attività detenute nei portafogli dei fondi, associata a elevate richieste di rimborso delle quote, può avere conseguenze negative per la gestione dei fondi stessi. Per non pregiudicare l’interesse dei partecipanti al fondo hedge, nel caso in cui si renda necessario smobilizzare attività divenute illiquide, in assenza di un mercato che assicuri la formazione di prezzi affidabili, la creazione dei side pocket consente di trasferire tali attività in un fondo comune d’investimento di tipo chiuso appositamente costituito (c.d. fondo chiuso di side pocket). L’operazione si realizza attraverso una scissione parziale del fondo hedge a seguito della quale le attività liquide continuano ad essere detenute nel fondo stesso, mentre quelle illiquide sono trasferite al fondo chiuso di side pocket. Il fondo hedge, ridimensionato ma liquido, continua a svolgere la propria attività secondo la politica d’investimento prevista nel regolamento di gestione, mentre il fondo chiuso di side pocket (che non può emettere nuove quote) è gestito in un’ottica di smobilizzo delle quote detenute, procedendo ai rimborsi delle quote via via che le attività sono liquidate. Sofferenze Crediti nei confronti dei soggetti in stato d’insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca. Sponsor Soggetto, diverso dall’originator (cfr. definizione), che istituisce e gestisce una struttura di conduit (cfr. definizione) nell’ambito di un’operazione di cartolarizzazione (cfr. definizione). Spread Con questo termine di norma si indica: - la differenza tra due tassi di interesse; - lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli; - la maggiorazione che l’emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta a un tasso di riferimento. SPE/SPV Le Special Purpose Entity (SPE) o Special Purpose Vehicle (SPV) – detti anche “conduit” – sono soggetti (società, “trust” o altra entità) che vengono appositamente costituiti per il raggiungimento di un determinato obiettivo, ben definito e delimitato, o per lo svolgimento di una specifica operazione. Le SPE/SPV hanno una struttura giuridica indipendente dagli altri soggetti coinvolti nell’operazione e, generalmente, non hanno strutture operative e gestionali proprie. Stand-Still Accordi volti a consentire alla clientela affidata che si trova in situazione di temporanea difficoltà economico-finanziaria il congelamento transitorio delle linee di credito in essere, nelle more del superamento dell’originaria condizione di difficoltà ovvero in attesa di definire la complessiva ristrutturazione del debito e la predisposizione di un nuovo piano industriale. Stakeholder Individui o gruppi, portatori di interessi specifici nei confronti di un’impresa o perché dipendono da questa per la realizzazione di loro obiettivi o perché subiscono in modo rilevante gli effetti positivi o negativi della sua attività. Stock option Termine utilizzato per indicare le opzioni offerte a manager di una società, che consentono di acquistare azioni della società stessa sulla base di un prezzo di esercizio predeterminato. Stress test Le tecniche quantitative e qualitative con le quali le banche valutano la propria vulnerabilità ad eventi eccezionali ma plausibili; esse consistono nel valutare gli effetti sui rischi della banca di eventi specifici (analisi di sensibilità) o di movimenti congiunti di un insieme di variabili economico-finanziarie in ipotesi di scenari avversi (analisi di scenario). Surroga Procedura mediante la quale il mutuatario (cioè chi ha stipulato un mutuo) contrae con un’altra banca un nuovo mutuo per estinguere il mutuo originario trasferendo alla nuova banca finanziatrice le medesime garanzie (in particolare l’ipoteca) che già assistevano la banca “originaria”. 15** Glossario Swap (interest rate swap e currency swap) Operazione consistente nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo determinate modalità contrattuali. Nel caso di uno swap sui tassi d’interesse (interest rate swap), le controparti si scambiano flussi di pagamento di interessi calcolati su un capitale nozionale di riferimento in base a criteri differenziati (ad es. una controparte corrisponde un flusso a tasso fisso, l’altra a tasso variabile). Nel caso di uno swap sulle valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici ammontari di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che riguardano sia il capitale sia gli interessi. Tax rate Aliquota fiscale effettiva, ottenuta rapportando le imposte sul reddito all’utile ante imposte. Tasso risk free – Risk free rate Tasso di interesse di un’attività priva di rischio. Si usa nella pratica per indicare il tasso dei titoli di Stato a breve termine, che pure non possono essere considerati risk free. Test d’impairment Il test d’impairment consiste nella stima del valore recuperabile (che è il maggiore fra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d’uso) di un’attività o di un gruppo di attività. Ai sensi dello IAS 36, debbono essere sottoposte annualmente ad impairment test: - le attività immateriali a vita utile indefinita; - l’avviamento acquisito in un’operazione di aggregazione aziendale; - qualsiasi attività, se esiste un’indicazione che possa aver subito una riduzione durevole del valore. Texas ratio Indicatore che mette in rapporto i “prestiti non performanti” (i crediti deteriorati considerati al netto delle rettifiche di valore che nel tempo le banche hanno compiuto per tenere conto dei rischi connessi a eventuali insolvenze) al patrimonio netto tangibile di una banca (ossia al capitale netto diminuito delle immobilizzazioni immateriali). L’obiettivo è quello di verificare se il patrimonio ha una consistenza adeguata per permettere alla Banca di far fronte alle eventuali perdite su questi crediti: più basso è il valore di questo indicatore, tanto maggiore sarà il capitale a disposizione. Tier 2 – T2 (Capitale di classe 2) Si veda in proposito la Sezione 2 della Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato contenuta nella Nota Integrativa Consolidata. Trading book Identifica la parte di un portafoglio titoli, o comunque di strumenti finanziari in genere, destinata all’attività di negoziazione. TLTRO “Operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine” (con scadenza quadriennale) volte a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo il processo di erogazione del credito bancario all’economia reale. Dopo una prima serie introdotta dal Consiglio Direttivo della BCE nella riunione del 5 giugno 2014, nel marzo 2016 è stato deciso di lanciare un secondo blocco, TLTRO II, con partenza nel giugno 2016 e scadenza nel 2021. Trading on line Sistema di compravendita di attività finanziarie in borsa, attuato in via telematica. Trigger event Evento contrattualmente predefinito al verificarsi del quale scattano determinate facoltà in capo ai contraenti. Unione Bancaria Disegno europeo integrato per la supervisione, la ristrutturazione e la risoluzione delle crisi degli enti creditizi che si compone di tre pilastri: il Single Supervisory Mechanism (SSM), il Single Resolution Mechanism (SRM) e uno schema integrato di assicurazione dei depositi. Unit-linked Polizze vita con prestazioni collegate al valore di fondi di investimento. US GAAP (Generally Accepted Accounting Principles) Principi contabili emessi dal FASB (Financial Accounting Statement Board), generalmente accettati negli U.S.A.. VaR (Value at Risk) Misura la massima perdita potenziale che uno strumento finanziario ovvero un portafoglio può subire con una probabilità definita (livello di confidenza) in un determinato orizzonte temporale (periodo di riferimento o holding period). Warrant Strumento negoziabile che conferisce al detentore il diritto di acquistare dall’emittente o di vendere a quest’ultimo titoli a reddito fisso o azioni secondo precise modalità. Zero-coupon Obbligazione priva di cedola, il cui rendimento è determinato dalla differenza tra il prezzo di emissione (o di acquisto) ed il valore di rimborso. 16** Glossario Articolazione territoriale del Gruppo UBI Banca Articolazione territoriale del Gruppo UBI Banca (*) www.ubibanca.it Bergamo Via Crispi, 4 Via Stoppani, 15 Brescia Via Cefalonia, 74 Milano Corso Europa, 16 LOMBARDIA Provincia di Milano Milano Via della Moscova - ang. San Marco Via Salasco, 31 Via Bocchetto, 13 Via Borgogna, 2/4 Via Buonarroti, 22 Via Boccaccio, 2 Via Canonica, 54 Viale Coni Zugna, 71 Corso Lodi, 111 Piazzale de Agostini, 8 Piazza Firenze, 14 Largo Gelsomini, 12 Via G.B. Grassi, 89 Via Gian Galeazzo - ang. Via Aurispa Corso Indipendenza, 6 Via La Spezia, 1 Viale Lombardia, 14/16 Corso Magenta, 87 - Porta Vercellina Viale Marche, 40 Via Padova, 21 Corso di Porta Romana, 57 Via del Torchio, 4 Via Eugenio Pellini, 1 - ang. Via Cagliero Via Vitruvio, 38 - Via Settembrini Via Solari, 19 Via Spartaco, 12 Viale Monte Santo, 2 Via F. Faruffini, 40N01 Via Pellegrino Rossi, 26 Via Melchiorre Gioia, 45 Piazzale Susa, 2 Via Biondi, 1 Via Friuli, 16/18 Via C. Menotti, 21 - ang. Via G. Modena Viale L. Sturzo, 33/34 Via A. Trivulzio, 6/8 Via Palestrina, 12 - ang. Viale A. Doria Via Bignami, 1 (c/o C.T.O.) Via Macedonio Melloni, 52 (c/o I.O.P.M.) Via della Commenda, 12 (c/o Istituti Clinici) Corso Porta Nuova, 23 (c/o Ospedale Fatebenefratelli) Via Francesco Sforza, 35 (c/o Osp. Maggiore) Piazza Ospedale Maggiore, 3 (c/o Niguarda) Via Pio II, 3 (c/o Ospedale San Carlo) Via Castelvetro, 32 (c/o Ospedale Buzzi) Corso Italia, 17 Via Lomellina, 50 Via Pisanello, 2 Corso Lodi, 78 Piazza Gasparri, 4 Via dei Missaglia - angolo Via Boifava Via Secchi, 2 Via Meda, angolo Via Brunacci, 13 Corso XXII Marzo, 22 Via Rosellini, 2 Via Padova, 175 Viale Certosa, 138 Via Monte di Pietà, 7 Abbiategrasso Piazza Cavour, 11 Arluno Via Piave, 7 Assago Milanofiori Palazzo Wtc Viale Milanofiori Bellinzago Lombardo Via delle 4 Marie, 8 Binasco Largo Bellini, 16 Bollate Via Giacomo Matteotti, 16 Bresso Via Roma, 16 Carugate Via Toscana, 10 Cassina de’ Pecchi Via Matteotti, 2/4 Cinisello Balsamo Via Casati, 19 Via Massimo Gorki, 50 (c/o Ospedale Bassini) Cologno Monzese Via Indipendenza, 32 - ang. P.zza Castello Corbetta Corso Garibaldi, 14 Cornaredo Piazza Libertà, 62 Via Magenta, 34 Corsico Via Cavour, 45 Viale Liberazione, 26/28 Garbagnate Milanese Via Kennedy, 2 (Fraz. S. M. Rossa) Inveruno Via Magenta, 1 Lainate Via Garzoli, 17 Legnano Corso Sempione, 221 Corso Sempione - angolo Via Toselli Via Novara, 8 Magenta Piazza Vittorio Veneto, 11 Melegnano Via Cesare Battisti, 37/a Melzo Piazza Risorgimento, 2 Novate Milanese Via Amendola, 9 Opera Via Diaz, 2 Paderno Dugnano Via Rotondi, 13/a Parabiago Via S. Maria, 22 Rho Corso Europa, 209 Via Meda, 47 Via Pace, 165 (Fraz. Mazzo Milanese) Rozzano Viale Lombardia, 17 Piazza Berlinguer, 6 (Fraz. Ponte Sesto) S. Giuliano Milanese Via Risorgimento, 3 Via S. Pellico, 9 (Fraz. Sesto Ulteriano) Segrate Piazza della Chiesa, 4 Senago Piazza Matteotti, 10/a Sesto San Giovanni Via Casiraghi, 167 Settimo Milanese Piazza della Resistenza, 8 Solaro Via Mazzini, 66 Trezzano Rosa Via Raffaello Sanzio, 13/s Vittuone Via Villoresi, 67 Provincia di Monza-Brianza Monza Viale G.B. Stucchi, 110 (c/o Roche Boehringer Spa) Provincia di Pavia Pavia Via Montebello della Battaglia, 2 Corso Strada Nuova, 61/c Via dei Mille, 7 Viale Ludovico il Moro, 51/b Via Taramelli, 20 Via Pavesi, 2 Corso Alessandro Manzoni, 17 Piazzale Gaffurio, 9 Via San Pietro in Verzolo, 4 Via Ferrata, 1 (c/o Università) Albuzzano Via Giuseppe Mazzini, 92/94 Belgioioso Via Ugo Dozzio, 15 Broni Piazza Vittorio Veneto, 52 Casteggio Viale Giuseppe Maria Giulietti, 10 Garlasco Corso C. Cavour, 55 Giussago Via Roma, 38 Godiasco Piazza Mercato, 19 Viale delle Terme, 44 (Fraz. Salice Terme) Landriano Via Milano, 40 Linarolo Via Felice Cavallotti, 5 Magherno Via G. Leopardi, 2 Marcignago Via Umberto I, 46 Montebello della Battaglia Piazza Carlo Barbieri “Ciro”, 1 Mortara Piazza Silvabella, 33 Pinarolo Po Via Agostino Depretis, 84 Rosasco Via Roma, 4 San Martino Siccomario Via Roma, 23 Sannazzaro de’ Burgondi Viale Libertà 3/5 Siziano Via Roma, 22 Stradella Via Trento, 85 Torrevecchia Pia Via Molino, 9 Travacò Siccomario P.zza Caduti e Combattenti d’Italia, 1 Valle Lomellina Piazza Corte Granda, 4 Varzi Via Pietro Mazza, 52 Vigevano Via Dante, 39 Via Madonna degli Angeli, 1 Corso Genova, 95 Via de Amicis, 5 Voghera Via Giacomo Matteotti, 33 EMILIA ROMAGNA Provincia di Bologna Bologna Viale della Repubblica, 25/31 Via Murri, 77 Piazza Dè Calderini, 6/a Via Ercolani, 4/e Via Lombardia, 7/a San Lazzaro di Savena Via Emilia, 208/210 Zola Predosa Via Risorgimento, 109 Provincia di Ferrara Cento Via Ferrarese, 3 Provincia di Modena Modena Viale Trento e Trieste - ang. Via Emilia Est (*) La situazione rappresentata fa riferimento alla data di approvazione del progetto di Bilancio e pertanto non tiene conto delle incorporazioni delle Banche Rete perfezionate il 20 febbraio 2017 e delle chiusure effettuate in pari data. Carpi Via Baldassarre Peruzzi, 8/b Sassuolo Viale Crispi, 24 Provincia di Parma Parma Via San Leonardo, 4 Via Emilia est, 17 Via Repubblica, 32 Fidenza Piazza G. Garibaldi, 41 Langhirano Via Roma, 25 - Via Ferrari, 17 Provincia di Piacenza Piacenza Via Verdi, 48 Via Manfredi, 7 Via Cristoforo Colombo, 19 Caorso Via Roma, 6/a Carpaneto Piacentino Via G. Rossi, 42 Gragnano Trebbiense Via Roma, 52 Ponte dell’Olio Via Vittorio Veneto, 75 San Nicolò a Trebbia Via Emilia Est, 48 (Fraz. Rottofreno) Provincia di Reggio Emilia Reggio Emilia V.le dei Mille, 1A Via Emilia all’Angelo, 35 Rubiera Viale della Resistenza, 7/a LAZIO Provincia di Roma Roma Corso Vittorio Emanuele II, 25/27 Via Baldovinetti, 106/110 Via Boccea 51, a/b/c Viale dei Colli Portuensi, 298/302 Via F.S. Nitti, 73/75/77 Via Norcia, 1/3 Via Guidubaldo del Monte, 13/15 Viale delle Provincie, 34/46 Via Nizza, 71 Viale Trastevere, 22 Via Sestio Calvino, 57 Via Tiburtina, 544/546 - ang. Via Galla Placidia Largo Trionfale, 11/12/13/14 Via Cerveteri, 30 Piazza Vescovio, 3 - 3/a - 3/b - ang. Via Poggio Moiano, 1 Via dei Castani,133 Via delle Gondole, 90 (Fraz. Ostia) Via Nomentana, 669/675 TOSCANA Provincia di Firenze Firenze Piazza Cesare Beccaria, 21 PIEMONTE Provincia di Cuneo Cuneo Piazza Europa, 1 Via Roma, 13/b Via della Battaglia, 15 (Fraz. Madonna dell’Olmo) Corso Antonio Gramsci, 1 Via Savona, 8 - ang. Via Bisalta Via A. Carle, 2 (Fraz. Confreria) Via Michele Coppino, 16 (c/o Ospedale) Alba Via Teobaldo Calissano, 9 Viale Giovanni Vico, 5 Corso Piave, 74 Via G. Garibaldi, 180 (Fraz. Gallo d’Alba) Corso Canale, 98/1 (Fraz. Mussotto) Bagnasco Via Roma, 3 Bagnolo Piemonte Via Cavalieri di Vittorio Veneto, 12 Barbaresco Via Torino, 16 Barge Viale Giuseppe Mazzini, 1 Barolo Via Roma, 53 Beinette Via Vittorio Veneto, 4 Borgo San Dalmazzo Piazza Liberazione, 8/10 Bossolasco Corso Della Valle, 29 Boves Piazza dell’Olmo, 2 Bra Piazza Carlo Alberto, 30 Brossasco Via Roma, 11/a Busca Piazza Savoia, 9 Canale Via Roma, 72 Caraglio Piazza Madre Teresa, 8 Carrù P.za V. Veneto, 2 - ang. Via Benevagienna Castelletto Stura Via Guglielmo Marconi, 6 Castellinaldo Via Roma, 56 Castiglione Tinella Via Circonvallazione, 12 Castino Via XX Settembre, 1 Centallo Piazza Vittorio Emanuele II, 17 Ceva Via Roma, 40 Cherasco Via Vittorio Emanuele II, 34 Chiusa di Pesio Via Roma, 5 Corneliano d’Alba Piazza Cottolengo, 42 Cortemilia Piazza Castello, 1 Costigliole Saluzzo Via Vittorio Veneto, 94 Cravanzana Via XX Settembre, 1 Demonte Via Martiri e Caduti della Libertà, 1 Dogliani Via Divisione Cuneense, 1 Dronero Piazza San Sebastiano, 7 Entracque Via della Resistenza, 5 Farigliano Piazza San Giovanni, 7 Fossano Via Roma, 3 Frabosa Soprana Piazza Guglielmo Marconi, 1 Garessio Corso Statuto, 15 Genola Via Roma, 32 Govone Piazza Vittorio Emanuele II, 9 Lagnasco Via Roma, 30 La Morra Via Umberto I, 28 Limone Piemonte Via Roma, 62 Magliano Alfieri Via IV Novembre, 54/a (Fraz. S. Antonio) Magliano Alpi Via Langhe, 158 Mango Piazza XX Settembre, 6 Monchiero Via Borgonuovo, B/15-1 Mondovì Piazza G. Mellano, 6 Piazza Maggiore, 8 Piazzale Ellero, 20 Monesiglio Via Roma, 4 Monforte d’Alba Via Giuseppe Garibaldi, 4 Montà Piazza Vittorio Veneto, 31 Monticello d’Alba Piazza Martiri della Libertà, 2 (Fraz. Borgo) Moretta Via Torino, 73/bis Morozzo Via Guglielmo Marconi, 78 Murazzano Via L. Bruno, 6 Murello Via Caduti Murellesi, 39 Narzole Via Pace, 2 Neive Piazza della Libertà, 2 Niella Belbo Piazza Mercato, 12/b Paesana Via Po, 41 Peveragno Piazza P. Toselli, 1 Piasco Piazza Martiri della Liberazione, 7 Priocca Via Umberto I, 65 Racconigi Piazza Roma, 8 Revello Via Saluzzo, 80 Roccavione Piazza Biagioni, 27 Saliceto Piazza C. Giusta, 1 Saluzzo Via Torino, 38A Sampeyre Via Vittorio Emanuele II, 22 San Damiano Macra Via Roma, 15 San Michele Mondovì Via Nielli, 15/a Sanfront Corso Guglielmo Marconi, 14 Santo Stefano Belbo Corso Piave, 82 Savigliano Piazza Schiapparelli, 10 Scarnafigi Piazza Vittorio Emanuele II, 14 Sommariva del Bosco Via Donatori del Sangue, 11/b Tarantasca Via Carletto Michelis, 3 Valdieri Corso Caduti in Guerra, 13 Valgrana Via Caraglio, 9 Vernante Piazza de l’Ala, 4 Verzuolo Piazza Martiri della Libertà, 13 Vicoforte Via di Gariboggio, 43 Villafalletto Via Vittorio Veneto, 24 Villanova Mondovì Via Roma, 33/a Vinadio Via Roma, 11 Provincia di Alessandria Alessandria Via Dante - ang. Via C. Lamarmora Via Venezia, 16 (c/o Ospedale Santi Antonio e Biagio) Acqui Terme Corso Bagni, 54 Arquata Scrivia Via Libarna, 56 Borghetto Borbera Via San Michele, 2 Cabella Ligure Piazza della Vittoria, 7 Casale Monferrato Viale G. Giolitti, 2 (c/o ASL) Piazza San Francesco, 10 Casalnoceto Piazza Martiri della Libertà, 10 Castelnuovo Scrivia Via Solferino, 11 Garbagna Via Roma, 21 Isola Sant’Antonio Piazza del Peso - ang. Via C. Cavour Monleale Corso Roma, 41/43 Novi Ligure Corso Marenco, 141 Ovada Via Torino, 155 Pontecurone Piazza Giacomo Matteotti, 5 Pozzolo Formigaro Via Roma, 31 Rocchetta Ligure Piazza Regina Margherita Sale Piazza Giuseppe Garibaldi, 8 Sarezzano Piazza L. Sarzano, 4 Stazzano Via Fossati, 2/a Tortona Piazza Duomo, 13 Corso della Repubblica, 2/d P.zza Felice Cavallotti, 1 (c/o ASL) Valenza Via Dante, 68 Vignole Borbera Via Alessandro Manzoni, 8 Villalvernia Via Carbone, 69 Villaromagnano Via della Chiesa Provincia di Asti Asti C.so Vittorio Alfieri, 137 Canelli Corso Libertà, 68 Nizza Monferrato Piazza G. Garibaldi, 70 Provincia di Biella Biella Via Nazario Sauro, 2 Cossato Via Lamarmora, 9 Provincia di Novara Novara Largo Don Luigi Minzoni, 1 Arona Corso Liberazione, 39 Borgomanero Via Garibaldi, 92/94 Oleggio Via Mazzini, 15 Trecate Piazza Dolce, 10 Provincia di Verbania Verbania Piazza Matteotti, 18 (Fraz. Intra) Cannobio Via Umberto I, 2 Provincia di Vercelli Vercelli Piazza Cavour, 23 Borgosesia Via Sesone, 36 Provincia di Torino Torino Corso Dante, 57/b Corso Vittorio Emanuele II, 107 Corso Vercelli, 81/b Corso Unione Sovietica, 503 Via Madama Cristina, 30 - ang. Lombroso Corso Orbassano, 236 Via Santa Teresa, 9 Corso L. Einaudi, 15/17 Piazza Gran Madre di Dio, 12/a C.so Inghilterra, 59/g ang. C.so Francia Corso Francia, 262 Bibiana Via C. Cavour, 25 Bricherasio Piazza Castelvecchio, 17 Chieri Piazza Dante, 10 Chivasso Via Po, 5 Collegno Via XXIV Maggio, 1 Ivrea Via Circonvallazione, 7 Moncalieri Strada Villastellone, 2 Nichelino Via Torino, 172 None Via Roma, 23 Pinerolo Via Savoia - ang. Via Trieste Rivoli Via Rombò, 25/e Santena Via Cavour, 43 Settimo Torinese Via Petrarca, 9 Villar Perosa Via Nazionale, 39/a LIGURIA Provincia di Genova Genova Via C.R. Ceccardi, 13/r Corso Torino, 61/r Via Pastorino, 118 (Loc. Bolzaneto) Via Sestri, 188/190r (Sestri Ponente) Piazza G. Lerda, 10/r (Loc. Voltri) Via Cinque Maggio, 101/r (Priaruggia) Via C. Rolando, 123 (Sampierdarena) Piazza Leopardi, 6 Borzonasca Via Angelo Grilli, 15 Chiavari Corso Dante Alighieri, 36 Cicagna Via Statale, 8 - angolo Via Dante, 1 Lavagna C.so Buenos Aires, 84 (Fraz. Monleone) Mezzanego Via Capitan Gandolfo, 138 Rapallo Via A. Diaz, 6 Santo Stefano d’Aveto Via Razzetti, 11 Sestri Levante Via Fascie, 70 Provincia di Imperia Imperia Viale Giacomo Matteotti, 13 Bordighera Via Treviso,1 - ang. Via V. Emanuele II Sanremo Via Escoffier, 3A Taggia Via Boselli, 62 (Fraz. Arma) Ventimiglia Via Ruffini, 8/a Provincia di La Spezia La Spezia Via G. Pascoli, 22 Via Chiodo, 115 Via San Bartolomeo (c/o ASW Research) Via Fiume, 152 Via del Canaletto, 307 Castelnuovo Magra Via Aurelia, 129 (Fraz. Molicciara) Lerici Calata G. Mazzini, 1 Sarzana Via Muccini, 48 Provincia di Savona Savona Via dei Vegerio 27R Albenga Piazza Petrarca, 6 Albisola Superiore Corso Giuseppe Mazzini, 189 Andora Piazza Santa Maria, 7 Cairo Montenotte Corso Marconi, 240 (Fraz. S. Giuseppe) Loano Via Stella, 34 LOMBARDIA Provincia di Milano Milano Via Fabio Filzi, 23 TOSCANA Provincia di Massa - Carrara Carrara Via Galileo Galilei, 32 VALLE D’AOSTA Aosta Via Xavier de Maistre, 8 FRANCIA Nizza 7, Boulevard Victor Hugo Mentone Avenue de Verdun, 21 Antibes Avenue Robert Soleau, 15 www.bpb.it LOMBARDIA Provincia di Bergamo Bergamo Piazza Vittorio Veneto, 8 Via dei Caniana, 2 (c/o Università) Via Borgo Palazzo, 51 Via Borgo Santa Caterina, 6 Via Gombito, 6 Via Borgo Palazzo, 135 Via Mattioli, 69 Piazza Risorgimento, 15 Piazza Pontida, 39 Via Corridoni, 56 Via San Bernardino, 96 Piazzale della Repubblica, 4 Via Stezzano, 87 (c/o Kilometrorosso) Adrara San Martino Via Madaschi, 103 Adrara San Rocco P.zza Papa Giovanni XXIII, 6 Albano Sant’Alessandro Via Cavour, 2 Albino Via Mazzini, 181 Via Lunga, 1 (Fraz. Fiobbio) Almè Via Torre d’Oro, 2 Almenno San Bartolomeo Via Falcone, 2 Almenno San Salvatore Via Marconi, 3 Alzano Lombardo Piazza Garibaldi, 3 Arcene Corso Europa, 7 Ardesio Via Locatelli, 8 Azzano San Paolo Piazza IV Novembre, 4 Bagnatica Via Marconi, 6 E Bariano Via A. Locatelli, 12 Barzana Via San Rocco Berbenno Via Stoppani, 102 (Fraz. Ponte Giurino) Piazza Roma, 2 Boltiere Piazza IV Novembre, 14 Bonate Sopra Piazza Vittorio Emanuele II, 20 Bossico Via Capitan Rodari, 2 Brignano Gera d’Adda Via Mons. Donini, 2 Calcinate Via Coclino, 8/c Calcio Via Papa Giovanni XXIII, 153 Calusco d’Adda Via Vittorio Emanuele II, 7 Camerata Cornello Via Orbrembo, 23 Capriate San Gervasio Via Trieste, 46 Caprino Bergamasco Via Roma, 10 Caravaggio Piazza G. Garibaldi, 1 Carvico Via Europa Unita, 3 Casazza Via Nazionale del Tonale, 92 Casirate d’Adda Piazza Papa Giovanni XXIII, 1 Castione della Presolana Via Donizetti, 2 (Fraz. Bratto - Dorga) Via A. Manzoni, 20 Cazzano Sant’Andrea Via A. Tacchini, 18 Cenate Sopra Via Giovanni XXIII, 16 Cenate Sotto Via Verdi, 5 Cene Via Vittorio Veneto, 9 Cerete Via Moscheni, 44 (Fraz. Cerete Basso) Chiuduno Via Cesare Battisti, 1 Cisano Bergamasco Via Pascoli, 1 Ciserano Via Borgo San Marco ang. Via Garibaldi, 7 (Fraz. Zingonia) Cividate al Piano Via Papa Giovanni XXIII, 3 Clusone Via Verdi, 3 Colere Via Tortola, 58 Via Papa Giovanni XXIII, 33 (Fraz. Dezzo di Scalve) Comun Nuovo Via Cesare Battisti, 5 Costa Volpino Via Nazionale, 150 Curno Largo Vittoria, 31 Dalmine Via Buttaro, 2 P.zza Caduti 6 luglio 1944 (c/o Tenaris Spa) Dossena Via Carale, 9 Entratico Piazza Aldo Moro, 18 Fontanella Via Cavour, 156 Foresto Sparso Via Tremellini, 63 Gandino Via C. Battisti, 5 Gazzaniga Via Marconi, 14 Gorlago Piazza Gregis, 12 Gorle Piazzetta del Donatore, 5 Grassobbio Viale Europa, 8/b Grumello del Monte Via Martiri della Libertà, 10 Leffe Via Mosconi, 1 Lovere Via Tadini, 30 Lovere-Lovere Sidermeccanica Spa Via Paglia, 45 Madone Via Papa Giovanni XXIII, 44 Mapello Piazza del Dordo, 5 Martinengo Via Pinetti, 20 Monasterolo del Castello Via Monte Grappa, 27 Nembro Piazza della Libertà Onore Via Sant’Antonio, 98 Orio al Serio Via Aeroporto, 13 Osio Sopra Via XXV Aprile, 29 Osio Sotto Via Cavour, 2 Paladina Via IV Novembre, 13 Palosco Piazza A. Manzoni, 16 Parre Via Duca d’Aosta, 20/a Piario Via Mazzini, 1/a Piazza Brembana Via B. Belotti, 10 Ponte Nossa Via Frua, 24 Ponteranica Via Pontesecco, 32 Ponte San Pietro Piazza SS Pietro e Paolo, 19 Pontida Via Lega Lombarda, 161 Presezzo Via Capersegno, 28 Ranica Piazza Europa, 2 Riva di Solto Via Porto, 24 Romano di Lombardia Via Tadini, 2 Roncola Via Roma, 10 Rota Imagna Via Calchera, 1 Rovetta Via Tosi, 13 San Giovanni Bianco Via Martiri di Cantiglio, 19 San Pellegrino Terme Via S. Carlo, 3 Sant’Omobono Terme Viale alle Fonti, 8 Sarnico Piazza Umberto I Scanzorosciate Via Roma, 27 Schilpario Via Torri, 8 Sedrina Via Roma, 14 Selvino Via Monte Rosa - angolo Via Betulle Seriate Viale Italia, 24 Songavazzo Via Vittorio Veneto Sovere Via Roma, 36 Spirano Via Dante, 9/b Stezzano Via Bergamo, 1 Suisio Via Carabello Poma, 31 Taleggio Via Roma, 837 (Fraz. Olda) Tavernola Bergamasca Via Roma, 12 Telgate Via Morenghi, 17 Torre Boldone Via Carducci, 12 Torre de Roveri Piazza Conte Sforza, 3 Trescore Balneario Via Locatelli, 45 Treviglio Viale Filagno, 11 Ubiale Clanezzo Via Papa Giovanni XXIII, 1 Urgnano Via Matteotti, 157 Val Brembilla Via Libertà, 25 Valbrembo Via J.F.Kennedy, 1B Verdello Via Castello, 31 Vertova Via S. Rocco, 45 Viadanica Via Pietra, 4 Vigolo Via Roma, 8 Villa d’Adda Via Fossa, 8 Villa d’Almè Via Roma - ang. Via Locatelli, 1 Villongo Via Bellini, 20 Vilminore di Scalve Piazza Giovanni XXIII, 2 Zandobbio Via G. Verdi, 2 Zogno Viale Martiri della Libertà, 1 Milano Via Manzoni, 7 Piazza Cinque Giornate, 1 Via Foppa, 26 Corso Italia, 22 Assago Via del Mulino, 6 (c/o Nestlè Spa) Cassano d’Adda Via Milano, 14 Cornaredo Via Tolomeo, 1 (c/o St Microelectronics Spa) Grezzago Piazza Aldo Moro Trezzo sull’Adda Via A. Sala, 11 Vaprio d’Adda Piazza Caduti, 2 Provincia di Brescia Provincia di Monza-Brianza Brescia Via Gramsci, 39 Chiari Via Bettolini, 6 Concesio Viale Europa, 183 Darfo Boario Terme Piazza Col. Lorenzini, 6 Desenzano del Garda Viale Andreis, 74 Esine Via Manzoni, 97 Manerbio Via Dante, 5 Orzinuovi Piazza Vittorio Emanuele II, 31/33 Ospitaletto Via Martiri della Libertà, 27 Palazzolo sull’Oglio Piazza Roma, 1 Paratico Via Don G. Moioli, 17 Rezzato Via Europa, 5 San Paolo Via Mazzini, 62 San Zeno Naviglio Via Tito Speri, 1 Provincia di Como Como Via Giovio, 4 Via Badone, 48 (Fraz. Camerlata) Via Gallio - ang. Via Bossi Via Cattaneo, 3 Viale Giulio Cesare, 26/28 Cantù Piazza Marconi, 9 Via Enrico Toti, 1/a (Fraz. Vighizzolo) Casnate con Bernate S.S. dei Giovi, 5 Cermenate Via Matteotti, 28 Erba Via Leopardi, 7/e Via Mazzini, 12 Guanzate Via Roma, 24 Lomazzo Via Monte Generoso, 11 Lurago D'Erba Via Manara, 4 Lurate Caccivio Via Varesina, 88 Olgiate Comasco Via Roma, 75 Oltrona San Mamette Piazza Europa, 6 Mariano Comense Corso Brianza, 20 Rovellasca Via Volta, 1 Provincia di Lecco Lecco Corso Matteotti, 3 Via Amendola, 6 Bulciago Via Don Canali, 33/35 Calco Via Italia, 8 Calolziocorte Piazza Vittorio Veneto, 18/a Carenno Via Roma, 36 Casatenovo Via G. Mameli, 16 Cernusco Lombardone Via Spluga, 43 Costa Masnaga Via Cadorna, 18 Erve Via G. Cabaggio, 42 Merate Via Alessandro Manzoni, 56 Monte Marenzo Piazza Municipale, 2 Olginate Via S. Agnese, 38 Valmadrera Via Fatebenefratelli, 23 Provincia di Milano Monza Via Borgazzi, 83 Piazza Giuseppe Cambiaghi, 1 Via San Rocco, 44 Via Boito, 70 Via Vittor Pisani, 2 Via Manzoni, 22/30 Via Carlo Rota, 50 Piazza Duomo, 5 Agrate Brianza Via C. Olivetti, 2 (c/o St Microelectronics Spa) Via Marco d’Agrate, 61 Arcore Via Casati, 45 Bernareggio Via Prinetti, 43 Biassono Via Libertà, 1 Brugherio Via de Gasperi, 58/62/64 Carate Brianza Via Cusani, 49/51 Carnate Via Don Minzoni Cesano Maderno Via Conciliazione, 29 (Fraz. Binzago) Cornate d’Adda Via Circonvallazione, 10/12/14 Via Silvio Pellico, 10 (Fraz. Colnago) Desio Via Matteotti, 10 Giussano Via IV Novembre, 80 (Fraz. Brugazzo) Limbiate Via dei Mille, 32 Lissone Via San Carlo, 4 Meda Via Indipendenza, 111 Mezzago Via Concordia, 22 Muggiò Via Cavour, 11/15 Nova Milanese Via Brodolini, 1 Seregno Via S. Vitale, 17 Via Medici da Seregno, 29/31 Sulbiate Via Mattavelli, 2 Vedano al Lambro Largo della Repubblica, 7 Villasanta Via Confalonieri, 1 Vimercate Via B. Cremagnani, 20/a Via Garibaldi, 12 Via Energy Park, 14 Provincia di Varese Varese Via Vittorio Veneto, 2 Via Dalmazia, 63 Piazza IV Novembre,1 (Fraz. Biumo Inferiore) Via Valle Venosta, 4 (Fraz. Biumo Inferiore - c/o Ascom Varese) Viale Luigi Borri, 155 Viale Borri, 237 (c/o Bassani Ticino Spa) Via Pasubio, 2 Via Caracciolo, 24 Via Virgilio, 27 Piazza Battistero, 2 Via S. Sanvito, 55 Angera Via M. Greppi, 33 Azzate Via Vittorio Veneto, 23 Besozzo Via XXV Aprile, 77 Biandronno Piazza Cavour, snc Bisuschio Via Mazzini, 28 Bodio Lomnago Via Risorgimento, 23 Busto Arsizio Piazza S. Giovanni, 3/a Corso Italia, 54 Via Magenta, 64 Viale Alfieri, 26 Viale Cadorna, 4 - Via Cattaneo, 9 Via Foscolo, 10 Cairate Via Mazzini, 13 Via Genova, 1 (Fraz. Bolladello) Cantello Via Turconi, 1 Caravate Via XX Settembre, 22 Cardano al Campo Via Gerolamo da Cardano, 19 Caronno Pertusella Via Roma, 190 Casale Litta Via Roma, 4 Casorate Sempione Via Milano, 17 Cassano Magnago Via Aldo Moro, 6 Castellanza Piazza Soldini (c/o Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo) Castelseprio Via San Giuseppe, 14 Castiglione Olona Via Papa Celestino, 22 Via Cesare Battisti, 13 Castronno Via Roma, 51 Cavaria con Premezzo Via Scipione Ronchetti, 1318 Cislago Via IV Novembre, 250 Cittiglio Via Valcuvia, 19 Clivio Via Ermizada, 10 Comerio Via al Lago, 2 Cunardo Via Luinese, 1/a Cuveglio Via Battaglia di S. Martino, 50 Daverio Via Giovanni XXIII, 1 Fagnano Olona Piazza Cavour, 11 Ferno Piazza Dante Alighieri, 7 Gallarate Via A. Manzoni, 12 Via Buonarroti, 20 Via Marsala, 34 Via Varese, 7/a (Fraz. Cascinetta) Via Raffaello Sanzio, 2 Gavirate Piazza della Libertà, 2 Gazzada Schianno Via Roma, 47/b Gerenzano Via G.P. Clerici, 124 Germignaga Piazza XX Settembre, 51 Gorla Maggiore Via Verdi, 2 Gornate Olona Piazza Parrocchetti, 1 Induno Olona Via Porro, 46 Ispra Via Mazzini, 59 Jerago con Orago Via Matteotti, 6 Laveno Mombello Via Labiena, 53 Laveno Ponte Tresa Piazza A. Gramsci, 8 (Fraz. Ponte Tresa) Leggiuno Via Bernardoni, 9 Lonate Ceppino Via Don Albertario, 3 Lonate Pozzolo Piazza Mazzini, 2 Lozza Piazza Roma, 1 Luino Via Piero Chiara, 7 Malnate P.zza Repubblica - ang. Via Garibaldi Maccagno Viale Garibaldi, 13 Marchirolo Strada Statale 233, 27 Marnate Via Diaz, 12 - angolo Via Genova Mercallo Via Prandoni, 1 Mesenzana Via Provinciale, 11 Mornago Via Cellini, 3 - angolo Via Carugo Olgiate Olona Via G. Mazzini, 56 Origgio Via Repubblica, 10 Porto Ceresio Via Roma, 2 Porto Valtravaglia Piazza Imbarcadero, 17 Saltrio Via Cavour, 27 Samarate Via N. Locarno, 19 (Fraz. Verghera) Saronno Via P. Micca, 10 Via Giuseppe Garibaldi, 5 Piazza Borella, 4 Sesto Calende Via XX Settembre, 35 Solbiate Arno Via A. Agnelli, 7 Somma Lombardo Corso della Repubblica - ang. Via Rebaglia Sumirago Via Brioschi, 2 Ternate Piazza Libertà, 14 Tradate Via XXV Aprile, 1 angolo Corso Ing. Bernacchi Via Vittorio Veneto, 77 (Fraz. Abbiate Guazzone) Travedona Monate Via Roma, 1 Uboldo Via R. Sanzio, 46 Varano Borghi Via Vittorio Veneto, 6 Vedano Olona Piazza S. Rocco, 8 Venegono Inferiore Via Mauceri, 16 Venegono Superiore Piazza Monte Grappa, 8 Viggiù Via A. Castagna, 1 LAZIO Provincia di Roma Roma Via dei Crociferi, 44 Corso Vittorio Emanuele II, 295 Via Gregorio VII, 289 Largo Salinari, 24 - ang. Via B. Croce 82/84 Viale Gorizia, 34 Via di Porta Castello, 32 Via Val Maira, 125/131 Via Tiburtina, 604 Via dell’Aeroporto, 14/16 Via Pietro Boccanelli, 30 (c/o Sviluppo Italia Spa - Campo Elba) Via Calabria, 46 (c/o Sviluppo Italia Spa) Via Gattamelata, 109 Via Donna Olimpia, 128 Largo di Vigna Stelluti, 25 Via dello Statuto, 20 Ciampino Via Kennedy, 163 Monterotondo Via Salaria, 204 Pomezia Via dei Castelli Romani, 22 Velletri Via U. Mattoccia, 6 SARDEGNA Provincia di Cagliari Cagliari Via Mameli, 120 www.bancodibrescia.it LOMBARDIA Provincia di Brescia Brescia Piazza della Loggia, 5 Corso Magenta, 73 - ang. Via Tosio Via Lecco, 1 Via San Martino, 2 - ang. Corso Zanardelli Contrada del Carmine, 67 Via Valle Camonica, 6/b Via Santa Maria Crocifissa di Rosa, 67 Piazzale Spedali Civili, 1 Corso Martiri della Libertà, 13 Via Trieste, 8 Via Vittorio Veneto, 73 - ang. Tofane Via Bettole, 1 (Fraz. San Polo) Via Repubblica Argentina, 90 - ang. Via Cremona Via Masaccio, 29 (Fraz. San Polo) Via Bissolati, 57 Corso Martiri della Libertà, 45 Via Milano, 21/b Via Indipendenza, 43 Via Solferino, 30/a Via Trento, 25/27 Viale Duca d’Aosta, 19 Via Ambaraga, 126 Via Chiusure, 333/a Via Cefalonia, 76 Via Orzinuovi, 9/11 Via Lamarmora, 230 (c/o A2A) Via Triumplina, 179/b Acquafredda Via della Repubblica, 52 Adro Via Roma, 1 Bagnolo Mella Via XXVI Aprile, 69/71 Bagolino Via San Giorgio, 66 Bedizzole Via Trento, 3/5 Borgosatollo Via IV Novembre, 140 Botticino Via Valverde, 1 (Fraz. Botticino Sera) Bovegno Via Circonvallazione, 5 Bovezzo Via Dante Alighieri, 8/d Breno Via Giuseppe Mazzini, 72 Calcinato Via Guglielmo Marconi, 51 Calvisano Via Dante Alighieri, 1 Capriano del Colle Via Morari, 26 Carpenedolo Piazza Martiri della Libertà, 1 Castegnato Piazza Dante Alighieri, 1 Castelcovati Via Alcide De Gasperi, 48 Castel Mella Via Caduti del lavoro, 56/a Castenedolo Piazza Martiri della Libertà, 4 Castrezzato Piazza Mons. Zammarchi, 1 Cedegolo Via Nazionale, 105 Cellatica Via Padre Cesare Bertulli, 8 Chiari Piazza Giuseppe Zanardelli, 7 Collio Piazza Giuseppe Zanardelli, 32 Comezzano - Cizzago Via Giuseppe Zanardelli, 31 Concesio Via Europa, 203 Via Europa, 8 (c/o centro comm. Valtrumpino) Darfo Boario Terme Via Roma, 2 Dello Piazza Roma, 36 Desenzano del Garda Via G. Marconi, 18 Via G. Marconi, 97 Via G. Di Vittorio, 17 (Fraz. Rivoltella) Edolo Via G. Marconi, 36/a Fiesse Via Antonio Gramsci, 25 Flero Via XXV aprile, 110 Gardone Riviera Via Roma, 8 Gardone Val Trompia Via G. Matteotti, 212 Gargnano Piazza Feltrinelli, 26 Gavardo Via Suor Rivetta, 1 Ghedi Piazza Roma, 1 Gottolengo Piazza XX Settembre, 16 Gussago Via IV Novembre, 112/a Idro Via Trento, 60 Iseo Via Dante Alighieri, 10 Via Risorgimento, 51/c (Fraz. Clusane) Isorella Via A. Zanaboni, 2 Leno Via Dossi, 2 Limone del Garda Via Don Comboni, 24 Lograto Piazza Roma, 11 Lonato Via Guglielmo Marconi Lumezzane Via Alcide De Gasperi, 91 (Fraz. Pieve) Via M. D’Azeglio, 4 (Fraz. S. Sebastiano) Mairano Piazza Europa, 1 Manerba del Garda Via Vittorio Gassman, 17/19 Manerbio Via XX Settembre, 21 Marone Via Roma, 59 Moniga del Garda Piazza San Martino Monte Isola Via Peschiera Maraglio, 156 Monticelli Brusati Via IV Novembre, 5/a Montichiari Via Trieste, 71 Nave Piazza Santa Maria Ausiliatrice, 19 Nuvolento Via Trento, 17 Nuvolera Via Italia, 3/a Odolo Via Praes, 13/bis Offlaga Via Giuseppe Mazzini, 2 Orzinuovi Piazza Vittorio Emanuele II, 18 Ospitaletto Via Padana Superiore, 56 Paderno Franciacorta Via Roma, 32 Palazzolo sull’Oglio Via XX Settembre, 22 Passirano Via Libertà, 36 Pavone del Mella Piazza Umberto I, 1 Pisogne Piazza Umberto I, 11 Poncarale Via Fiume, 8/a Ponte di Legno Corso Milano, 34 Pontevico Piazza Giuseppe Mazzini, 15 Pralboino Via Martiri Libertà, 52 Prevalle Piazza del Comune, 7 Quinzano d’Oglio Via C. Cavour, 29/31 Remedello Via Roma, 60 Rezzato Via IV Novembre, 98 Via Zanardelli, 5a/b (Fraz. Virle Treponti) Rodengo Saiano Via Ponte Cigoli, 12 Roè Volciano Via San Pietro, 119 Roncadelle Via Martiri della Libertà, 119/a Rovato Corso Bonomelli, 52/54 Sabbio Chiese Via XX Settembre, 83 Sale Marasino Via Roma, 23/ Bis Salò Via Pietro da Salò - Loc. Rive Piazza Vittorio Emanuele II, 20 San Felice del Benaco Viale Italia, 9 San Gervasio Bresciano Piazza Antica Piazzola, 5 San Paolo Piazza Aldo Moro, 9 Sarezzo Via Roma, 8 Via G. Carducci, 2 (Fraz. Ponte Zanano) Seniga Via San Rocco, 15 Sirmione Via Colombare - ang. Via G. Garibaldi Piazza Castello, 58 Sulzano Via Cesare Battisti, 85 Tavernole sul Mella Via IV Novembre, 40/42 Tignale Piazzale Francesco d’Assisi Torbole Casaglia Piazza Caduti, 8 Toscolano Maderno Via Statale Toscolano, 114/a (Fraz. Toscolano) Travagliato Piazza Libertà Verolanuova Piazza Libertà, 1 Vestone Via Perlasca, 5 Villa Carcina Via G. Marconi, 39/c Visano Via Gugliemo Marconi, 11 Vobarno Via Migliorini - ang. Via San Rocco Zone Via Monte Guglielmo, 44 Provincia di Bergamo Bergamo Via Palma il Vecchio, 113 Via Tremana, 13 Via Camozzi, 101 Albano Sant’Alessandro Via Tonale, 29 Alzano Lombardo Via Roma, 31 Brembate Sopra Via B. Locatelli ang. Via Sorte Cologno al Serio Via San Martino, 2 Grumello del Monte Via Roma, 63 Seriate Via Paderno, 25 Trescore Balneario Via Lorenzo Lotto, 6/a Treviolo Piazza Mons. Benedetti, 10 Provincia di Cremona Cremona Viale Po, 33/35 Via Dante, 241 Piazza Stradivari, 19 Via Mantova, 137 Casalmaggiore Via Porzio - ang. Via Nino Bixio Crema Viale Repubblica, 79 Soncino Via IV Novembre, 25 Provincia di Lodi Lodi Via Incoronata, 12 Codogno Via Vittorio Emanuele II, 35 Lodi Vecchio Piazza Vittorio Emanuele, 48 S. Angelo Lodigiano Piazza Libertà, 10 Poggio Rusco Via Trento e Trieste, 9 Quistello Via G. Marconi, 12 Sermide Via Cesare Battisti, 4 Villa Poma Piazza Mazzali, 7 Provincia di Milano Milano Piazza XXIV Maggio, 7 Piazza XXV Aprile, 9 Via Antonio Rosmini, 17 Via Ponchielli, 1 Via Giorgio Washington, 96 Via Monte Rosa, 16 Via Mac Mahon, 19 Via Saffi 5/6 - ang. via Monti Via Silvio Pellico, 10/12 Piazza Sant’Agostino, 7 Via Feltre, 30/32 Via Giovanni da Procida, 8 Piazza Borromeo, 1 Viale Monza, 139/b Via Lomellina, 14 Via Lecco, 22 Corso Indipendenza, 5 Via Porpora, 65 Largo Scalabrini, 1 Via Bertolazzi, 20 (Zona Lambrate) Bresso Via Vittorio Veneto, 57 Cernusco sul Naviglio Via Monza, 15 Cologno Monzese Viale Lombardia, 52 Corsico Via G. Di Vittorio, 10 Legnano C.so Magenta,127 - ang. Via Beccaria Melegnano Viale Predabissi, 12 Melzo Via Antonio Gramsci, 23 Novate Milanese Via G. Di Vittorio, 22 Paderno Dugnano Via Erba, 36/38 Paullo Piazza E. Berlinguer, 14 Pioltello Via Roma, 92 Rho Viale Europa, 190 Trezzano Rosa Piazza San Gottardo, 14 Trezzo sull’Adda Via Bazzoni FRIULI VENEZIA GIULIA Provincia di Pordenone Pordenone Via Santa Caterina, 4 Fiume Veneto Via Piave, 1 (Fraz . Bannia) Provincia di Udine Udine Via F. di Toppo, 87 Ampezzo Piazzale ai Caduti, 3 Majano Piazza Italia, 26 Paularo Piazza Nascimbeni, 5 Prato Carnico Via Pieria, 91/d Sutrio Piazza XXII Luglio 1944, 13 Tolmezzo Piazza XX Settembre, 2 LAZIO Provincia di Latina Provincia di Mantova Latina Via Isonzo, 3 Mantova V.le Risorgimento, 33 - ang. Valsesia Via Madonna dell’orto, 6 Piazza Guglielmo Marconi, 7 Bagnolo San Vito Via Di Vittorio, 35 (Fraz. San Biagio) Borgofranco sul Po Via Martiri della Libertà, 64 Castel Goffredo Via Europa, 27 Castiglione delle Stiviere Via C. Cavour, 36 Marmirolo Via Ferrari, 66/d Moglia Piazza della Libertà, 19 Ostiglia Via Vittorio Veneto, 14 Provincia di Roma Roma Via Ferdinando di Savoia, 8 Via Simone Martini, 5 Piazza Eschilo, 67 Via Bevagna, 58/60 Largo Colli Albani, 28 Via Vittorio Veneto, 108/b - Via Emilia Via Fabio Massimo, 15/17 Via Crescenzio Conte di Sabina, 23 Via Portuense, 718 Via Fucini, 56 Via Boccea, 211/221 Via Camillo Sabatini, 165 Viale Val Padana, 34 Via Ugo Ojetti, 398 Via Aurelia, 701/709 Via A. Pollio, 50 (c/o c.c. Casalbertone) Viale Guglielmo Marconi, 3/5 Via dei Due Macelli, 50 Piazza dei Tribuni, 58 Provincia di Viterbo Viterbo Corso Italia, 36 Via Saragat - ang. Via Polidori Via Monte San Valentino Acquapendente Via del Rivo, 34 Bolsena Via Antonio Gramsci, 28 Bomarzo Piazza B. Buozzi, 5 Canepina Via Giuseppe Mazzini, 61 Capodimonte Via Guglielmo Marconi, 84 Civita Castellana Via della Repubblica Corchiano Via Roma, 45 Fabrica di Roma Viale degli Eroi Gradoli Piazza Vittorio Emanuele II, 10 Marta Via Laertina, 35/39 Montalto di Castro Via Aurelia Tarquinia, 5/7 P.za delle mimose, 13 (Fraz. Pescia Romana) Montefiascone Piazzale Roma Monterosi Via Roma, 36 Orte Via Le Piane Soriano nel Cimino Piazza XX Settembre, 1/2 Tarquinia Piazzale Europa, 4 Tuscania Via Tarquinia Vetralla Via Roma, 21/23 Via Cassia Cura, 223 Vignanello Via Vittorio Olivieri, 1/a Vitorchiano Via Borgo Cavour, 10 VENETO Provincia di Padova Padova Via G. Matteotti, 23 Camposampiero Piazza Castello, 43 Ponte San Nicolò Via Padre M. Kolbe, 1/a Provincia di Venezia Mestre Piazza XXVII Ottobre, 29 Mira Via Nazionale, 193 Provincia di Verona Verona Via Città di Nimes, 6 Via XXIV Maggio, 16 Via Albere, 18 Via Campagnol di Tombetta, 30 Corte Farina, 4 Via Galvani, 7 Bussolengo Via Verona, 43 Caldiero Via Strà, 114-114/a Grezzana Viale Europa, 13 Monteforte d’Alpone Viale Europa, 30 Negrar Via Strada Nuova, 17 (Fraz. S. Maria) Peschiera del Garda Via Venezia, 16 Sant’Ambrogio Valpolicella Via Giacomo Matteotti, 2 Villafranca di Verona Via della Pace, 58 Provincia di Vicenza Vicenza Viale San Lazzaro, 179 Via IV Novembre, 60 Bassano del Grappa Viale San Pio X 85 Schio Via Battaglion Val Leogra, 6 Provincia di Treviso Treviso Piazza Vittoria, 14 Castelfranco Veneto Via Forche, 2 Conegliano Via XI Febbraio, 1 Montebelluna Via Dante Alighieri TRENTINO ALTO ADIGE Provincia di Trento Massa Fermana Via Ada Natali, 5 Montegranaro Via Fermana Nord Monte Urano Via Papa Giovanni XXIII, 37 Petritoli Contrada S. Antonio, 217 (Fraz. Valmir) Porto S. Giorgio Via Tasso Porto Sant’Elpidio Via Mazzini, 115 Sant’Elpidio a Mare Viale Roma, 1 Pieve di Bono Via Roma, 28 Provincia di Macerata www.bpa.it MARCHE Provincia di Ancona Ancona Corso Stamira, 14 Viale C. Colombo, 56 Via Brecce Bianche, 68/i Via Umani Agugliano Contrada Gavone, 2/b (c/o Socopad) Castelfidardo Via C. Battisti, 5 Chiaravalle Via della Repubblica, 83 Cupramontana Piazza Cavour, 11 Fabriano Piazza Miliani, 16 Falconara Via IV Novembre, 8 Filottrano Via Oberdan, 5 Jesi Corso Matteotti, 1 Via San Giuseppe, 38 Piazza Ricci, 4 Piazza Vesalio, 5 Via Leone XIII (c/o New Holland Fiat Spa) Jesi Zipa Via Don Battistoni, 4 Loreto Via Bramante Maiolati Spontini Via Risorgimento, 52 (Fraz. Moie) Montemarciano Piazza Magellano, 15 (Fraz. Marina) Monterado Via 8 Marzo, 7 (Fraz. Ponte Rio) Morro d’Alba Via Morganti, 56 Numana Via Pascoli, 1A Offagna Via dell’Arengo, 38 Osimo Piazza del Comune, 4 Via Ticino, 1 (Fraz. Padiglione) Rosora Via Roma, 132 (Fraz. Angeli) Santa Maria Nuova Via Risorgimento, 68 (Fraz. Collina) Sassoferrato Piazza Bartolo, 17 Senigallia Via Marchetti, 70 Via R. Sanzio, 288 (Fraz. Cesano) Serra de’ Conti Piazza Leopardi, 2 Provincia di Ascoli Piceno Ascoli Piceno Viale Indipendenza, 42 Acquasanta Terme Piazza Terme, 6 Castel di Lama Via Salaria, 356 San Benedetto del Tronto Piazza Matteotti, 6 Piazza Setti Carraro (Fraz. Porto d’Ascoli) Provincia di Fermo Fermo Contrada Campiglione, 20 Via Dante Zeppilli, 56 Falerone Viale della Resistenza, 168 Y (Fraz. Piane) Macerata Viale Don Bosco Corso Cavour, 34 Camerino Piazza Caio Mario, 5 Castelraimondo Piazza della Repubblica, s.n.c. Civitanova Marche Corso Umberto I, 16 Corridonia Piazzale della Vittoria, 1 Loro Piceno Piazzale G. Leopardi, 8 Matelica Viale Martiri della Libertà, 31 Monte San Giusto Via Verdi, 11 Pollenza Via V. Cento, 6 (Casette Verdini) Potenza Picena Piazza Douhet, 23 (Fraz. Porto) Via Marefoschi, 1 Recanati Via Cesare Battisti, 20 San Ginesio Piazza Gentili, 31 San Severino Marche Viale Europa Sarnano Piazza della Libertà, 76 Tolentino Piazza dell’Unità Provincia di Pesaro - Urbino Pesaro Piazzale Garibaldi, 22 Via Antonio Fratti, 23 Urbino Viale Comandino Acqualagna Via Flaminia, 79 Carpegna Via R. Sanzio, 12 Colbordolo Via Nazionale, 143 (Fraz. Morciola) Fano Via dell’Abbazia, s.n.c. Fossombrone Piazza Dante, 24 Lunano Corso Roma, 79 Macerata Feltria Via Antini, 22 Montecopiolo Via Montefeltresca, 37 (Fraz. Villagrande) Sant’Angelo in Vado Piazza Mar del Plata, 6 Sassofeltrio Via Risorgimento, 9 (Frazione Fratte) Urbania Via Roma, 24 ABRUZZO Provincia di Chieti Atessa Via Piazzano, 70 (Fraz. Piazzano) Francavilla al Mare Via della Rinascita, 2 Guardiagrele Via Orientale, 17 Lanciano Viale Rimembranze, 16 San Giovanni Teatino Via Aldo Moro, 8 (Fraz. Sambuceto) San Salvo Strada Istonia, 13/15 Vasto Via Giulio Cesare, 5 Provincia di Pescara Pescara Via Michelangelo, 2 Via Nazionale Adriatica Nord, 126 Viale Marconi, 21 Provincia di Teramo Teramo Piazza Garibaldi, 143 Alba Adriatica Via Mazzini, 124 Giulianova Via Orsini, 28 (Fraz. Spiaggia) Roseto degli Abruzzi Via Nazionale, 286 CAMPANIA Provincia di Avellino Avellino Via Dante Alighieri, 20/24 Montoro Inferiore Via Nazionale, 161/167 Provincia di Benevento Benevento Piazza Risorgimento, 11/12 Buonalbergo Viale Resistenza, 3 San Giorgio la Molara Via S. Ignazio, 7/9 Telese Viale Minieri, 143 Provincia di Caserta Caserta Piazza Vanvitelli, 20 Via Douhet, 2/a (c/o Scuola Aeron. Milit.) Alvignano Corso Umberto I, 287 Aversa Piazza Francesco Crispi Caiazzo Via Attilio Apulo Caiatino, 23 Piedimonte Matese Via Cesare Battisti Pietramelara Piazza S. Rocco, 18 Pietravairano Via Padre Cipriani Caruso, s.n.c. Santa Maria Capua Vetere Via Pezzella Parco Valentino Succivo Via De Nicola - ang. via Tinto Teano Viale Italia Vairano Patenora Via della Libertà, 10 (Fraz. Vairano Scalo) Vitulazio Via Rimembranze, 37 Provincia di Napoli Napoli Corso Amedeo di Savoia, 243 Via Mergellina, 33/34 Via dell’Epomeo, 427/431 Via Cesario Console, 3C Via Crispi, 2 - ang. Piazza Amedeo Piazza Vittoria, 7 Galleria Vanvitelli, 42 Via Santa Brigida, 36 Via Santo Strato, 20/d Piazza Garibaldi, 127 Via Caravaggio, 52 Via Giovanni Manna, 11 Piazza Giovanni Bovio, 6 Afragola Corso Garibaldi, 38 Boscoreale Via Papa Giovanni XXIII, 16 Cardito Piazza S. Croce, 71 Casalnuovo di Napoli Via Arcora Provinciale, 60 Cercola Via Domenico Ricciardi, 284/286 Forio d’Ischia Corso F. Regine, 24/25 Grumo Nevano Via Cirillo, 78 Ischia Porto Via A. de Luca, 113/115 Melito Via Roma, 33/43 Monte di Procida Corso Garibaldi, 20/22 Nola Via Mario de Sena, 201 Piazza Giordano Bruno, 26/27 Pozzuoli Corso Vittorio Emanuele, 60 Via Domiziana (c/o Accademia Aeronautica) Qualiano Via S. Maria a Cubito, 146 Quarto Via Campana, 286 San Giuseppe Vesuviano Via Astalonga, 1 Sant’Antimo Via Cardinale Verde, 31 Torre del Greco Corso Vittorio Emanuele, 77/79 Volla Via Rossi, 94/100 EMILIA ROMAGNA Provincia di Forlì - Cesena Forlì Viale Vittorio Veneto, 7D/7E Cesena Via Piave, 27 Cesenatico Viale Roma, 15 Forlimpopoli Viale Giacomo Matteotti, 37 Provincia di Ravenna Ravenna Piazza Baracca, 22 Cervia Via G. Di Vittorio, 39 Faenza Via Giuliano da Maiano, 34 Provincia di Rimini Rimini Via Flaminia, 175 Via Luigi Poletti, 28 Bellaria - Igea Marina Via Uso, 25/c Cattolica Via Fiume, 37 Novafeltria Piazza Vittorio Emanuele, 1 Riccione Viale Ceccarini, 207 Sant’Agata Feltria Via Vittorio Emanuele II, 1 Santarcangelo di Romagna Via Braschi, 36 Deruta Via Tiberina, 184/186 Foligno Viale Arcamone Giano dell’Umbria Via Roma, 63 (Fraz. Bastardo) Magione Via della Palazzetta (loc. Bacanella) Marsciano Via dei Partigiani, 12 Massa Martana Via Roma, 42 Montecastello di Vibio Piazza Michelotta di Biordo, 10 Todi Piazza del Popolo, 27 Via Tiberina, 64 Via Tiberina, 194 (Fraz. Pantalla) Provincia di Terni Terni Corso del Popolo, 13 Acquasparta Via Cesare Battisti, 5/d Avigliano Umbro Corso Roma - ang. Via S. Maria LAZIO Provincia di Frosinone Frosinone Via Maria, 63 Via Armando Fabi, 192 (c/o Aeronautica Mil.) www.carime.it Provincia di Roma Cosenza Via Caloprese Via XXIV Maggio, 45 Corso Mazzini, 117 Via F. Migliori (c/o Ospedale) Corso Telesio, 1 Acri Via Padula, 95 Amantea Via Elisabetta Noto, 1/3 Aprigliano Via Calvelli, 5 Belvedere Marittimo - Marina Via G. Grossi, 71 Bisignano Via Simone da Bisignano Cariati Via S. Giovanni, 6 Cassano allo Jonio Corso Garibaldi, 30 Castrovillari Corso Garibaldi, 79/83 Cetraro - Marina Via Lucibello, 10/14 Corigliano Calabro - Scalo Via Nazionale, 101/103 Crosia Via Nazionale, 74/80 (Fraz. Mirto) Diamante Via Vittorio Emanuele, 77 Fuscaldo Via Maggiore Vaccari, 14 Lago Via P. Mazzotti, 10/12/14 Lungro Via Skanderberg, 86 Montalto Uffugo Corso Garibaldi, 25 Via Manzoni, 57 (Fraz. Taverna) Morano Calabro Via Porto Alegre, 10 Mormanno Via San Biase, 1 Paola Via del Cannone, 34 Praia a Mare Via Telesio, 2 Rende Via A. Volta, 15 (Fraz. Quattromiglia) Viale Kennedy, 59/e (Fraz. Roges) Roggiano Gravina Via Vittorio Emanuele II, 136 Rogliano Via Guarasci, 31 Rossano Via G. Rizzo, 14 Rossano - Scalo Via Nazionale, 9/15 San Demetrio Corone Via D. Alighieri, 10 San Giovanni in Fiore Via Gramsci Scalea Via M. Bianchi, 2 Spezzano Albanese P.zza della Repubblica, 5/1 Spezzano della Sila Via del Turismo, 77 (Fraz. Camigliatello Silano) Roma Via Nazionale, 256 Viale Buozzi, 78 Via Croce, 10 Via Cipro, 4/a Via Gasperina, 248 Via L. di Breme, 80 Via Prenestina Polense, 145 (Fraz. Castelverde) Albano Laziale Via Marconi, 7 Fonte Nuova Via Nomentana, 68 Guidonia Montecelio Via Nazionale Tiburtina, 122 (Fraz. Villalba) Via Roma, 26 Marcellina Via Regina Elena, 35/c Marino Piazzale degli Eroi, 4 Palombara Sabina Via Ungheria, 7 San Polo dei Cavalieri Via Roma, 12 Tivoli Piazza S. Croce, 15 Via di Villa Adriana MOLISE Provincia di Campobasso Campobasso Via Vittorio Veneto, 86 Bojano Corso Amatuzio, 86 Larino Via Jovine, 12 Termoli Via Abruzzi Provincia di Isernia Isernia Via Dante Alighieri, 25 Venafro Via Campania, 69 UMBRIA Provincia di Perugia Perugia Via Settevalli, 133 Via Deruta (Fraz. San Martino in Campo) Via P. Soriano, 3 (Fraz. Sant’Andrea delle Fratte) Bastia Umbra Via Roma, 25 - angolo Via de Gasperi Città di Castello Via Buozzi, 22 CALABRIA Provincia di Cosenza Torano Castello Strada Provinciale Variante, 4 Trebisacce Via Lutri, 146 Provincia di Catanzaro Catanzaro Piazza Indipendenza, 44 Corso Mazzini, 177/179 Via Nazario Sauro, 17 (Fraz. Lido) Via A. Lombardi - Area Metroquadro Chiaravalle Centrale Piazza Dante, 8 Girifalco Via Milano Lamezia Terme Corso Nicotera, 135 Sersale Via A. Greco Soverato Corso Umberto I, 167/169 Soveria Mannelli Piazza dei Mille, 2 Provincia di Crotone Crotone Via Mario Nicoletta, 32 Cirò Marina Via Mazzini, 17/19 Cotronei Via Laghi Silani, 40 Petilia Policastro Via Arringa, 178 Strongoli Corso Biagio Miraglia, 115 Provincia di Reggio Calabria Reggio Calabria Corso Garibaldi, 144 Viale Calabria, 197/199 Via Argine Destro Annunziata, 81 Bagnara Calabra Corso Vittorio Emanuele II, 167 Bianco Via Vittoria, 52 Bova Marina Via Maggiore Pugliatti, 2 Cinquefrondi Via Roma, 24 Cittanova Via Roma, 44 Gioia Tauro Via Roma, 52 - ang. Via Duomo Laureana di Borrello Via IV Novembre, 9 Locri Via Garibaldi, 71 Melito di Porto Salvo Via Papa Giovanni XXIII Monasterace Marina Via Nazionale Jonica, 113/114 Palmi Via Roma, 44 Polistena Piazza Bellavista, 1 Rizziconi Via Capitolo, 13 Roccella Jonica Via XXV Aprile, 16 Rosarno Corso Garibaldi, 28 Sant’Eufemia d’Aspromonte Via Maggiore Cutrì, 10/a Siderno C.so Garibaldi (Fraz. Marina) Taurianova Piazza Garibaldi, 17 Villa S. Giovanni Viale italia, 30 Provincia di Vibo Valentia Vibo Valentia Viale Matteotti 23/25 Pizzo Calabro Via Nazionale Serra San Bruno Via de Gasperi, 52 Tropea Viale Stazione BASILICATA Provincia di Matera Matera Via del Corso, 66 Via Annunziatella, 64/68 Bernalda Corso Umberto, 260 Montalbano Jonico Piazza Vittoria, 3 Pisticci Via M. Pagano, 25 Policoro Via G. Fortunato, 2 Provincia di Potenza Potenza Via Pretoria, 3 Via Angilla Vecchia, 5 Via del Gallitello Genzano di Lucania Corso Vittorio Emanuele, 180/184 Lagonegro Via Colombo, 25 Lauria Piazza Plebiscito, 72 Marsicovetere Via Nazionale, 53 (Fraz. Villa d’Agri) Melfi Piazza Mancini Abele Rionero in Vulture Via Galliano Rotonda Via dei Rotondesi in Argentina, s.n.c. San Fele Via Costa, 12 Senise Via Amendola, 33/39 Tito Scalo P.zza Nassirya Rione Mancusi, 20 CAMPANIA Monopoli Via Marsala, 2 Noci Largo Garibaldi, 51 Noicattaro Corso Roma, 8/10/12 Polignano a Mare Piazza Aldo Moro, 1 Putignano Via Tripoli, 98 Rutigliano Piazza XX Settembre, 8 Ruvo di Puglia Via Monsignor Bruni, 14 Sannicandro di Bari Piazza IV Novembre, 15 Santeramo in Colle Via S. Lucia, 78 Terlizzi Via Gorizia, 86/d Toritto Piazza Aldo Moro, 48 Triggiano Via Carroccio, 5 Turi Via A. Orlandi, 15 Valenzano Via Aldo Moro Provincia di Salerno Salerno Via S. Margherita, 36 Via G. Cuomo 29 Via Settimio Mobilio, 26 Agropoli Via Risorgimento - ang. Via Bruno Angri Via Papa Giovanni XXIII, 48 Baronissi Corso Garibaldi, 197 Battipaglia Via Salvator Rosa, 98 Campagna Via Quadrivio Basso (Fraz. Quadrivio) Castel San Giorgio Via Guerrasio, 42 Cava dei Tirreni Piazza Duomo, 2 Eboli Via Amendola, 86 Marina di Camerota Via Bolivar, 54 Mercato San Severino Corso Armando Diaz, 130 Minori Via Vittorio Emanuele, 9 Nocera Inferiore Via Barbarulo, 41 Pontecagnano Piazza Risorgimento, 14 Roccapiemonte Piazza Zanardelli, 1 San Cipriano Picentino Via S. Giovanni, 10 (Fraz. Filetta) Sant’Egidio del Monte Albino Via SS. Martiri, 13 (Fraz. San Lorenzo) Teggiano Via Prov. del Corticato (Fraz. Pantano) PUGLIA Provincia di Bari Bari Piazza Umberto I, 85 (Fraz. Carbonara) Via Napoli, 53/55 (Fraz. Santo Spirito) Via Bari, 27/c (Fraz. Torre a Mare) Via Toma, 12 Viale Pio XII, 46-46/a Viale de Blasio, 18 Via Melo, 151 Corso Mazzini, 138/b Via Tridente, 40/42 Via Calefati, 112 Piazza Cesare Battisti,1 (c/o Università) Acquaviva delle Fonti Piazza Garibaldi, 49/52 Adelfia Via G. Marconi, 11/a Altamura Via Maggio 1648, 22/b-22/c Bitonto Piazza della Noce, 14 Capurso Via Torricelli, 23/25 Casamassima Corso Umberto I, 48 Castellana Grotte Piazza della Repubblica, 2 Corato V.le V. Veneto 160/166 - ang. Via Lega Lombarda Gioia del Colle Corso Garibaldi, 55 Giovinazzo Via G. Gentile, 1 Gravina in Puglia Corso Vittorio Emanuele, 30/c Grumo Appula Via G. d’Erasmo, 12 Modugno Piazza Garibaldi, 109 Mola di Bari Piazza degli Eroi, 31 Molfetta Via Tenente Fiorini, 9 Provincia di Barletta-Andria-Trani Andria Piazza Marconi, 6/10 Barletta Piazza Caduti, 21 Trani Corso Italia, 17/b Bisceglie Via Aldo Moro, 5 Canosa di Puglia Via Imbriani, 30/34 Margherita di Savoia Corso V. Emanuele, 23 Provincia di Brindisi Brindisi Corso Roma, 39 Cisternino Via Roma, 57 Erchie Via Grassi, 19 Fasano Via Forcella, 66 Francavilla Fontana Via Roma, 24 Latiano Via Ercole d’Ippolito, 25 Mesagne Via Melissa Bassi, 1 Oria Via Mario Pagano, 151 Ostuni Via L. Tamborrino, 2 San Vito dei Normanni Piazza Vittoria, 13 Torre Santa Susanna Via Roma, 38 Provincia di Foggia Foggia Viale Ofanto, 198/c Via Salvatore Tugini, 70/74 Cerignola Via Di Vittorio, 83 Ischitella Corso Umberto I, 111/113 Lucera Via IV Novembre, 77 Manfredonia Corso Roma, 22/24 San Giovanni Rotondo Piazza Europa San Severo Via Carso, 10 Sant’Agata di Puglia Via XXIV Maggio,119/121 Stornarella Corso Garibaldi, 22 Troia Via Vittorio Emanuele, 1 Vico del Gargano Via S. Filippo Neri, 10 Provincia di Lecce Lecce Viale Lo Re, 48 Campi Salentina Via Garibaldi, 6/8 Casarano Via F. Bottazzi - ang. Via Alto Adige Galatina Via Roma, 26 Maglie Piazza O. de Donno Nardò Via Duca degli Abruzzi, 58 Squinzano Via Nuova, 25 Trepuzzi Corso Umberto I, 114 Tricase Via G. Toma, 30 Veglie Via Parco Rimembranze, 30 Provincia di Taranto Taranto Corso Umberto I, 71 Corso Italia, 202 Castellaneta Piazza Municipio, 7 Fragagnano Via Garibaldi, 14 Ginosa Corso Vittorio Emanuele, 92 Grottaglie Via Matteotti, 72/78 Laterza Piazzale Saragat, 11 Lizzano Via Dante, 78 Manduria Via per Maruggio, 9 Martina Franca Via D’Annunzio, 34 Massafra Corso Italia, 27/29 Palagianello Via Carducci, 11 San Giorgio Jonico Via Cadorna, 11 www.bancavalle.it LOMBARDIA Provincia di Brescia Brescia Via Duca degli Abruzzi, 175 Viale Bornata, 2 Angolo Terme Piazza degli Alpini, 4 Artogne Via Geroni, 12 Berzo Demo Via San Zenone, 9 Berzo inferiore Piazza Umberto I, 35/a Bienno Piazza Liberazione, 2 Borno Piazza Giovanni Paolo II, 13 Breno Piazza della Repubblica, 1/2 Capo di Ponte Viale Stazione, 16 Cazzago S.M. Via del Gallo, 2 (Fraz. Bornato) Cedegolo Via Roma, 26/28 Ceto Loc. Badetto, 23 Cevo Via Roma, 44 Cividate Camuno Via Cortiglione Coccaglio Largo Torre Romana, 4 Corte Franca Via Roma, 78 Corteno Golgi Via Roma, 1 Darfo Boario Terme Via Roma, 12 Viale della Repubblica, 2 Corso Lepetit, 77 (Fraz. Corna) Edolo Via Porro, 51 Esine Piazza Giuseppe Garibaldi, 4/6 Gianico Via XXV Aprile, 7/9 Malegno Via Lanico, 36 Malonno Via G. Ferraglio, 4 Marone Via Cristini, 49 Niardo Piazza Cappellini, 3 Ome Piazza Aldo Moro, 7 Palazzolo sull’Oglio Via XXV Aprile, 23 Piancogno Via Vittorio Veneto, 7 (Fraz. Cogno) Via XI Febbraio, 1 (Fraz. Pianborno) Pian Camuno Piazza Giuseppe Verdi, 8 Pisogne Via Provinciale, 6 (Fraz. Gratacasolo) Ponte di Legno Via Cima Cadi, 5/7/9 Provaglio d’Iseo Via Roma, 12 Via S. Filastro, 18 (Fraz. Provezze) Rodengo Saiano Via Guglielmo Marconi, 11/b Via Moie (c/o Outlet Franciacorta) Rovato Corso Bonomelli, 13/17 Sonico Via Nazionale (c/o c.c. Italmark) Temù Via Roma, 71/73 Torbole Casaglia Piazza Repubblica, 25/26 Travagliato Via Brescia, 44 Vezza d’Oglio Via Nazionale, 65 Provincia di Bergamo Ardesio Piazza Alessandro Volta, 8/9 Casazza Piazza della Pieve, 1 Castione della Presolana P.zza Martiri di Cafalonia, 1 Clusone Viale Gusmini, 47 Costa Volpino Via Cesare Battisti, 34 Lovere Via Gregorini, 43 Rogno Piazza Druso,