1 DISEGNO dell’ ARCHITETTURA II Comunicazione visiva del progetto: impaginazione del disegno architettonico Le diapositive costituiscono unicamente una base per lo sviluppo della lezione e, come tali, non sostituiscono in alcun modo i testi consigliati. on gi el lo 2 Presentazione Progettuale g_ m Qualsiasi prodotto si debba realizzare, viene prima schematizzato su carta, per materializzare l’idea; quindi si passa alla fase di dettaglio e realizzazione materiale, per poi presentare il progetto (diventato prodotto) a chi deve utilizzarlo. L’evolversi del progetto con il passaggio da una fase alla successiva varia a seconda del prodotto che si deve realizzare. di s_ ar ch _I Ip ol ib a I prodotti più diversi, nascono dallo studio di schizzi eseguiti a mano, questi per alcuni, potrebbero sembrare degli schizzi leggeri ma necessariamente sono alla portata di tutti per comunicare qual è l’idea in fase di sviluppo. F. O. Ghery, Studio per abitazione a Santa Clara. Ca. Renzo Piano. Auditorium Roma on gi el lo 3 Presentazione Progettuale di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m Nel nostro caso, il prodotto è l’architettura, la sua progettazione architettonica. La prima fase, indubbiamente, è la materializzazione dell’idea sulla carta, schematizzando quello che si immagina per rendersi conto della sua fattibilità. La schematizzazione a matita è stata sempre utilizzata, in passato come ai giorni nostri, in tutte le fasi della realizzazione del prodotto. Si pensi agli schemi di Le Corbusier, Renzo Piano ed altri grandi architetti, che prima ancora di mettere mano alla realizzazione di un’opera, ne delineano chiaramente i suoi volumi e caratteristiche “scarabocchiando” sulla carta quanto immaginato. Frank O. Gary. Studio per un ponte Le Corbusier (1951) schizzo preparatorio al progetto per la cappella di Ronchamp (Francia) on gi el lo 4 Presentazione Progettuale Il disegno a matita “insegue” l’ingegnere come l’architetto in tutte le fasi di realizzazione dell’opera. Durante la progettazione si deve comunicare con il bozzetto al disegnatore cosa si vuole realizzare. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m Sui cantieri, si schematizzano alle manovalanze i dettagli per il montaggio di un certo elemento o studiare soluzioni “al volo” per risolvere problemi costruttivi; questi schizzi sono realizzati sul posto e a mano libera! Per fare questo, prima ancora di conoscere come sia fatto quanto si vuole descrivere, è necessario avere la padronanza del mezzo grafico. Renzo Piano. Sede di rappresentanza per Luna Rossa on gi el lo 5 Presentazione Progettuale di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m Lo step successivo allo schizzo dell’idea è il disegno tecnico per realizzare l’opera secondo le normative vigenti. In questa fase il CAD aiuta molto il progettista che effettua un’opera di affinamento di quanto elaborato nelle precedenti sessioni di lavoro. Renzo Piano. Roma, centro polifunzionale. 6 on gi el lo Presentazione Progettuale di s_ ar a ch _I Ip Per la fase esecutiva disegni costruttivi di officina: 1.500 disegni costruttivi in formato A0; 15.000 schemi di lavorazione su formato A3; 150 programmi per il taglio dei tubi; 350 disegni di montaggio in cantiere; 50 schemi dimensionali per il trasporto (via terra-mare-terra); totale di 17.954 elaborati grafici. ol ib Per la fase di progetto 600 disegni di progetto; 3 modelli strutturali globali informatici; un modello per il montaggio; 30 relazioni di calcolo; 20 modelli per l'analisi dei dettagli; 250 disegni di progetto per il montaggio; g_ m Con i sistemi CAD si realizzano gli elaborati tecnici da utilizzare sul cantiere, nella fase costruttiva. Questi elaborati variano per numero a seconda della complessità dell’opera. Per dare solo un’idea del numero di elaborati necessari, la sola struttura metallica che copre lo stadio olimpico di Atene, con due falde di larghezza variabile dai 60 ai 90 metri, portate da due arcate tubolari di 304 metri di lunghezza (altezza massima di 80 metri, diametro dei tubi superiore ai 3 metri e spessore di 9 cm), con soli 2 appoggi sul terreno per ogni arcata, costituita da ben 500 nodi strutturali per i quali sono stati realizzati un numero imponente di tavole. Copertura dello stadio di Atene, per le Olimpiadi del 2004 progetto di Santiago Calatrava on gi el lo 7 Presentazione Progettuale di s_ ar a ol ib ch _I Ip Le figure a cui far visionare il progetto possono essere varie; il committente privato, l’ente pubblico, la commissione giudicatrice di un concorso di idee, ecc. In questa fase, occorre comunicare il frutto del nostro lavoro. Questa fase è molto importante e determina la soddisfazione della committenza o il buon piazzamento in graduatoria per un concorso di idee per una progettazioone. Un buon progetto, con soluzioni innovative può risultare incomprensibile se presentato male in questa fase. g_ m Sviluppata l’idea del progetto, prima della sua esecuzione materiale, questo deve essere presentato. In questo caso, il termine “presentato” non riguarda il deposito degli elaborati presso gli uffici competenti, una mera fase burocratica, ma raffigura il momento in cui il tecnico illustra alla committenza il frutto del suo lavoro. Osvald Mathias Ungers. Berlino, concorso Postdamer Platz.. on gi el lo 8 Presentazione Progettuale di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m Per tale motivo, non si può presentarsi a questo “appuntamento” solo con delle tavole tecniche, che pur descrivendo l’aspetto tecnico del progetto, non rendono realmente la sua forma materica. Per tale motivo, occorre “rappresentare” il proprio progetto al meglio, con grafica opportuna, illustrandone i punti salienti, le soluzioni tecniche adottate, i desideri della committenza, le prescrizioni o vincoli del bando di gara, ecc. Le classiche tavole, piante, prospetti e sezioni, saranno graficizzate opportunamente, eventualmente con l’uso del colore, in armonia con i colori scelti per la presentazione. Si dovrà approfondire l’aspetto “scenografico” del progetto, studiando opportune tavole dove venga illustrato al meglio il frutto del nostro lavoro. Josef Paul Kleihues. Berlino, concorso Postdamer Platz, area Daimler Benz 1992. on gi el lo 9 di s_ ar ch _I Ip a ol ib Al momento della nostra presentazione, non abbiamo la possibilità di far visitare la nostra creazione alla committenza, essendo questa non realizzata, ma si deve far comprendere al proprio interlocutore cosa si vuole realizzare. La computer grafica, oggi, aiuta molto il tecnico, consentendo di realizzare delle “passeggiate virtuali” all’interno delle strutture progettate. Raffigurare il costruito “posizionato” dell’ambiente dove sarà realizzato, elaborare delle immagini fotorealistiche dei prospetti per comunicare l’aspetto globale, simulando l’impatto visuale che questi avranno con l’osservatore. Applicare i materiali alle superfici per simularne la resa cromatica nelle varie fasi di illuminazione, simulando l’illuminazione reale del luogo (tecnica dell’HDRI). Possiamo quindi affermare che l’unico limite è la fantasia e l’immaginazione del progettista che deve presentare la sua opera. g_ m Presentazione Progettuale J. Nouvel – E. Cattani. Berlino, edificio per uffici e negozzi. Redering fotorealistico del prospetto. La tecnica di riprodurre le condizioni della luminosità ambientale nelle raffigurazioni, ha origine molto 10 antica. Nel 1600 Rubens nei suoi dipinti, prestava molta attenzione nel raffigurare l’ambiente circostante a quelli che erano gli elementi ritratti nel dipinto, riproducendo meticolosamente quanto veniva riflesso negli oggetti. In questa natura morta, si può leggere chiaramente riflesso nella coppa in vetro l’artista vicino la tela intento a dipingere. Così come si leggono sulla coppa argentata gli altri oggetti presenti sul tavolo ma fuori della scena. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m on gi el lo Presentazione Progettuale. Tecnica HDRI 11 di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m La tecnica dell’HDRI, elaborata da P. Bevedeck, www.pauldebevec.com, consente di “catturare” le condizioni di illuminazione di un determinato luogo per riprodurle in ambientazioni virtuali. Questa tecnica consente di collocare qualsiasi oggetto in un ambiente virtuale riproducendo fedelmente le condizioni luminose circostanti, la rifrazione dei materiali e la resa delle texture. La tecnica ha aperto nuove frontiere per il virtuale, permettendo di catturare e riprodurre l’illuminazione, cosa impossibile da riprodurre con i normali software esistenti in precedenza. La tecnica è stata resa alla portata di tutti, per essere stata inserita anche in alcuni cellulari, che consentono di scattare immagini ed elaborarle in tempo reali con la tecnica dell’HDRI. I vantaggi portati sono numerosi, basti pensare alla possibilità di ambientare un modello edilizio digitale nell’ambiente dove dovrà essere realizzato riproducendo fedelmente le condizioni luminose e le texture dei materiali che lo ricoprono restituendo una fedeltà della “ricostruzione” molto realistica. on gi el lo Presentazione Progettuale. Tecnica HDRI In alto. Riflessi dell’ambiente circostante su sfere con diverso indice di riflessione. Sulla sfera sono chiaramente visibili i riflessi delle finestre e degli arredi presenti nell’ambiente. Sotto. Rendering fotorealiztico con illuminazione ambiente. Entrambe le ricostruzioni sono completamente digitali. 12 ch _I Ip ol ib a g_ m on gi el lo Presentazione Progettuale. Tecnica HDRI di s_ ar Modelli digitali per lo studio dell’illuminazione ambientale con HDRI. Si fa notare nella foto in alto il riflesso del cubo e dell’ambiente circostante sulla sfera 13 di s_ ar ch _I Ip La tecnica dell’HDRI ha aperto nuove frontiere anche nel mondo del cinema e della pubblicità. A tale scopo vengono fornite immagini di ambienti reali, con i relativi parametri di illuminazione. In post produzione viene inserito il modello digitale del prodotto (in questo caso una macchina) che, renderizzato con i valori dell’illuminazione ambientale, produce un effetto altamente realistico. (HDRI-Locations.com) ol ib a g_ m on gi el lo Presentazione Progettuale. Tecnica HDRI 14 di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m on gi el lo Presentazione Progettuale. Tecnica HDRI Nella rappresentazione dell’architettura, l’HDRI trova la sua massima espressione con la simulazione ambientale. Nell’immagine, l’unica cosa reale, sono i dati relativi alle condizioni luminose. 15 di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m on gi el lo Presentazione Progettuale. Tecnica HDRI Un’ambientazione completamente virtuale della Farmsworth House (Plano, Illinois, USA) di Miels van der RoheNella realizzata sul modello digitale per lo studio dell’illuminazione. 16 P. Dvedec. Ricostruzione digitale del Partenone e del suo interno. Illuminazione HDRI. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m on gi el lo Presentazione Progettuale. Tecnica HDRI Il Light Probe per le riprese della luce per i parametri HDRI. 17 on gi el lo Presentazione Progettuale. Tecnica HDRI di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m P. Debevec. Video “Il Campanile” presentato al SIGGRSAPH 1997. Modelli digitali e rendering del campanile con illuminazione HDRI. Altro materiale è reperibile al link: www.pauldebevec.com/Campanile/ on gi el lo 18 Presentazione Progettuale Di seguito sono raccolte alcune tavole, presentate in concorsi di progettazione. g_ m Quello che si vuole stimolare, è un’analisi critica della grafica utilizzata per la loro realizzazione. L’attenzione, oltre che al segno grafico utilizzato per la rappresentazione, deve essere posta alla forma illustrativa, all’impaginazione del prodotto, all’abbinamento dei colori e degli effetti cromatici, alla disposizione dei testi. Lo studio della grafica diviene molto importante, le prospettive realizzate sono le visuali che un ipotetico visitatore ha del luogo. ol ib a Nei concorsi di progettazione, viene fissata la dimensione della tavola, i progettisti studiano la grafica più opportuna per la sua presentazione, che diviene anche questa uno progetto nel progetto. di s_ ar ch _I Ip In questa fase ogni dettaglio non è un dettaglio ma un altro disegno studiato opportunamente. Walter Stepp. Berlino, Block 109 Si fanno notare le sagome degli edifici esistenti comunicano chiaramente il rapporto costruttivo esistente al contorno. on gi el lo 19 Presentazione Progettuale Berlino. Concorso Museumsinsel, 1993. Progetto per l’ampliamento del Pergamon Museum. Sezione per lo studio dell’illuminazione naturale. l’accuratezza per lo studio delle visuali ai vari livelli. La sezione le riva del fiume per dera maggiore chiarezza al disegno. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m In questa rappresentazione, si fa notare non si “ferma” al costruito ma prosegue oltre on gi el lo 20 ch _I Ip ol ib a g_ m Presentazione Progettuale di s_ ar Berlino. J. P. Kleihues, edificio per uffici e appartamenti, Zimmerstrasse 20-25. In questo fotomontaggio non fotorealistico, si comprende chiaramente l’oggetto della nuova progettazione e come questo si rapporta con il contorno. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m on gi el lo andriani 21 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Pianta quota +11,00 m e particolare costruttivo. Si noti l’impaginazione dei grafici e lo studio della destata descrittiva. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m on gi el lo andriani 22 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. In questa tavola delle piante a varie quote, si ritrova la planimetria generale e le piante dei diversi livelli. Tutta la tavola è uniformata sui toni del colore blu/viola. Non mancano le quote altimetriche di riferimento e la scala metrica. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m on gi el lo andriani 23 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Dettagli costruttivi prospetto interno e pianta quota +7,5 m. La pianta è realizzata in negativo con il colore di fondo che richiama la grafica delle tavole. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m on gi el lo andriani 24 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Sezioni. Dettaglio costruttivo del vetro strutturale realizzata in negativo con colore di fondo che richiama la grafica delle tavole. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m arlotti on gi el lo 25 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Pianta. Tutte le tavole hanno il tratto e la grafica di colore vinaccio. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m arlotti on gi el lo 26 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Pianta. Tutte le tavole hanno il tratto e la grafica di colore vinaccio. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m arlotti on gi el lo 27 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Sezioni. In alto a destra la pianta con le indicazioni delle sezioni rappresentate. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m arlotti on gi el lo 28 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Visuali prospettiche realizzate nello stesso colore del tratto grafico. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m arlotti on gi el lo 29 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Prospetti. In alto a destra la pianta generale con l’indicazione dei prospetti rappresentati. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m arlotti on gi el lo 30 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Prospetti. In alto a destra la pianta generale con l’indicazione dei prospetti rappresentati. di s_ ar ch _I Ip ol ib a g_ m arlotti on gi el lo 31 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Prospetti. In alto a destra la pianta generale con l’indicazione del prospetto rappresentato. casamonti 32 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Elaborato preliminare. Planimetria generale e fronte dei prospetti. Realizzazione con effetto matita a mano libera. casamonti 33 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Elaborato preliminare. Realizzazione con effetto matita a mano libera. Sono rappresentate la planimetria generale e i prospetti ribaltati direttamente sulla planimetria (in alto) e sul fronte del canale (in basso). casamonti 34 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Realizzazione con effetto matita a mano libera. Planimetrie e prospetti casamonti 35 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Pianta Realizzazione con effetto matita a mano libera. casamonti 36 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Prospettive e sezioni. Realizzazione con effetto matita a mano libera. casamonti 37 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Prospettiva con punto di vista sul lato opposto del canale. Realizzazione con effetto matita a mano libera. Il cielo di colore rosso, unico colore nel disegno, rende l’effetto del tramonto. La combinazione del cielo rosso e del riflesso nell’acqua inganna l’occhio facendo pensare ad una fotografia . casamonti 38 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Realizzazione con effetto matita a mano libera. Prospettiva con punto di vista sulla banchina. Come nella tavola precedente, il cielo di colore rosso, rende l’effetto del tramonto. casamonti 39 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Realizzazione con effetto matita a mano libera. Sezioni. Nella parte bassa sono ribaltate le piante dove è stato effettuato il taglio. casamonti 40 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Realizzazione con effetto matita a mano libera. Sezioni. Nella parte bassa sono ribaltate le piante dove è stato effettuato il taglio. dell’aira 41 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Piante e dettagli in scala maggiore dei prospetti. Sempre presente la pianta di riferimento ad indicare il prospetto o la sezione rappresentata. dell’aira 42 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Piante delle coperture e dettaglio del prospetto. Miniature dei modelli 3D. Sempre presente la scala grafica di rappresentazione. Il fondo scuro e le ombre portate consentono di leggere perfettamente l’andamento volumetrico della struttura dell’aira 43 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Piante. Miniature dei modelli 3D in trasparenza con le centine che compongono la copertura. dell’aira 44 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Prospetto e sezione. Sempre presente la pianta con i riferimenti. Anche qui il fondo scuro fa risaltare i colori del materiali rappresentati. In alto la miniatura dei prospetti rappresentati. dell’aira 45 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Prospetto e sezione. Sempre presente la pianta con i riferimenti. Anche qui il fondo scuro fa risaltare i colori dei materiali. magnini 46 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Pianta a quota +1,5 m. Sulla sinistra, in negativo, spaccato assonometrico dei vari livelli. magnini 47 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Prospetti. Da notare il colore utilizzato per indicare il terreno sotto la struttura, uguale anche per l’edificio adiacente (in basso a destra). Sul fondo si legge in trasparenza l’edificato esistente. magnini 48 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Prospetti. Da notare il colore utilizzato per indicare il terreno sotto la struttura, uguale anche per l’edificio adiacente (in alto a destra). Sul fondo si legge in trasparenza l’edificato esistente. parisse 49 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Piante. Rappresentazione con largo uso dell’effetto negativo. parisse 50 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Prospetto e la sezione in primo piano sono posizionati rispetto alla pianta lì dove sono state eseguite. In rosso le parti sezionate. Particolari costruttivi in negativo. Sulla parte bassa immagini del plastico. parisse 51 Venezia. Concorso di progettazione per la nuova sede I.U.A.V nell’area dei magazzini frigoriferi. Prospetto e la sezione in primo piano sono posizionati rispetto alla pianta lì dove sono state eseguite. Particolari costruttivi e prospettiva a filo di ferro su fondo nero. In rosso le parti sezionate. 52 Presentazione Progettuale Ci possono essere casi di progetti di riqualificazione di elementi edilizi o interi quartieri. In questa situazione può essere utile rappresentare l’evolversi dello studio nelle varie fasi del processo. Di seguito si riporta il caso della riqualificazione del quartiere URRA CASAS di Trinitapoli (Fg). 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 Sul blog del docente, sono presenti alcune esercitazioni realizzate dagli studenti dei corsi precedenti.