CITY BUMPER
UN VEICOLO INNOVATIVO, SICURO, ECONOMICO ED
ECOLOGICO
Il «City Bumper» è un innovativo quadriciclo a due posti a
motore elettrico, specificamente studiato per l’utilizzazione in
città. L’originalità della vetturetta consiste nel fatto che si tratta
della prima city-car invulnerabile, in grado cioè di uscire
completamente intatta da un incidente a velocità moderata, il
genere di incidente statisticamente più probabile in ambito
urbano. In che cosa consiste il segreto del «City Bumper»?
Semplice, il trucco (se così lo si può chiamare) sta nel
proteggere i lati della vettura con
dei tubolari di gomma rigonfi d’aria che, senza scomporsi,
assorbono perfettamente gli urti a bassissima velocità. In caso di
urti a velocità superiori (dell’ordine dei 20 Km/h), gli «shockabsorbers» si sgonfiano grazie a delle valvole di sicurezza poste
alla loro estremità, eludendo così i pericolosi effetti del rimbalzo
e lasciando totalmente illesi tanto i passeggeri che il telaio della
vettura. In pratica, lo stesso concetto dell’airbag, ma rivolto
all’esterno anziché all’interno del veicolo. Dopo l’incidente, sarà
sufficiente fare un salto da un gommista, rigonfiare gli «shockabsorbers» e… voilà, la vettura tornerà come nuova in pochi secondi, senza le snervanti e
costosissime soste dal carrozziere, vero incubo metropolitano di tutti gli automobilisti. Anche i
danni nei confronti delle altre vetture o dei pedoni si ridurrebbero enormemente, sempre
grazie all’impatto «morbido» garantito dagli «shock-absorbers». Il che rappresenterà un
notevole risparmio anche nei confronti delle assicurazioni, altro tasto dolente degli
automobilisti di tutto il mondo.
Il «City Bumper» in pratica inaugura un concetto di vettura totalmente nuovo e rivoluzionario:
un mezzo estremamente economico nei costi d’acquisto e di gestione, a inquinamento zero e
che può fare tranquillamente a meno dei carrozzieri, perlomeno in caso di incidenti a velocità
moderata. Un vero sogno per la maggior parte degli automobilisti, (e, perché no, anche degli
scooteristi) che utilizzano il proprio mezzo per recarsi al lavoro in città. Per la cronaca, la
vettura è di pochi cm più lunga di una Smart, quindi facilissima da parcheggiare.
L’ideatore del «City Bumper», nonché titolare del brevetto, è Leonardo Bacchi, un professore di
musica di Bologna con l’hobby della meccanica, tuttavia il
progetto qui presentato è stato messo a punto da un’équipe di
ingegneri della Facoltà di Ingegneria Meccanica dell’Università di
Bologna, coordinati dal Prof. Dario Croccolo e dall’Ing. Cristiano
Fragassa.
Originariamente concepito (sono parole dello stesso inventore)
«come un ibrido tra un gommone nautico ed un’automobile», il
«City Bumper» è stato via via perfezionato nei dettagli con
rigore e passione dagli ingegneri
Gianluca Galeotti, Fabio Cordella e Giulio Santantonio, fino ad
arrivare al progetto qui visibile e che è già stato presentato in
anteprima a Firenze, in occasione del festival ecologico
«APRE/RUOTATI 2003». Una quarta tesi di laurea, dedicata al
design della vettura, è in fase di realizzazione, curata dal
laureando Leonardo Frizziero.
Qualche dettaglio tecnico sul «City Bumper»: il motore elettrico
è un collaudato ed economico General Electric Stock, Model D
298 BC48JB1062, mentre l’energia viene fornita da quattro tradizionali batterie al piombo GTek serie XCL, che consentono alla vettura una notevole autonomia. Particolare interessante,
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le quattro batterie sono collocate a “T” (tre longitudinali ed una trasversale) in un contenitore
che separa i sedili dei passeggeri, contribuendo così a dare alla vettura una stabilità ed una
solidità notevoli anche in caso di incidenti a velocità abbastanza elevata. Ipotesi del resto assai
remota, dato che la vettura è stata progettata per consentire una velocità codice di 45 – 50
Km orari, rendendo così possibile la guida ai quattordicenni e ai non patentati. Per quanto
riguarda gli adolescenti il «City Bumper» rappresenta dunque
un’intelligente alternativa ai motorini e agli scooter, che tanti
patemi d’animo creano ai genitori.
Va specificato che l’adozione di un sistema a propulsione
elettrica non pregiudicherà al «City Bumper» di adottare in
futuro anche sistemi di propulsione a motore termico
tradizionale.
Quanto al telaio, si tratta di un originale traliccio in alluminio,
leggerissimo ma estremamente robusto e sicuro: è stato infatti
progettato con l’ausilio di rigorose simulazioni al computer, che gli consentono di assorbire
efficacemente quegli urti troppo violenti anche per gli «shock absorbers» in gomma rigonfia.
Dunque un progetto innovativo, destinato probabilmente a dire qualcosa di nuovo nel
panorama automobilistico attuale, dominato da mezzi sempre più tecnologici e raffinati, ma
sostanzialmente poco originali nei contenuti.
DATI TECNICI
Motore
Tipo: General Electric GE Stock D298BC48JB1062
Tensione di alimentazione: 48 V
Posizione: trasversale posteriore
Potenza max (Kw) a N° giri/min: 3/4400
Coppia max (Nm) a N° giri/min: 32/2750
Trasmissione
Ad un rapporto (gruppo differenziale)
Trazione posteriore
Sterzo
Tipo: a cremagliera
Raggio di sterzata: 3,5 m
Freni anteriori: a disco
Freni posteriori: a tamburo
Sospensioni anteriori: MacPherson
Sospensioni posteriori: indipendenti a bracci oscillanti
Pneumatici: 145/70 R13
Carrozzeria:
Struttura portante: tubi d'alluminio
Pannelli
Neoprene, SBR, ABS
Numero posti: 2
Prestazioni
Velocità massima: 45 Km/h (autolimitata)
Pendenza superabile >20%
Dimensioni
Lunghezza: 2600 mm
Larghezza: 1700 mm
Altezza: 1658 mm
Passo: 1724
Carreggiata anteriore: 1410
Carreggiata posteriore: 1443
Autonomia: Circa 70 Km
Documentazione su internet
http://www.citybumper.ing.unibo.it
[testo e immagini: ©2005 Leonardo Bacchi e
DIEM - ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna]
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