L`EMILIA SOGNA - rockemilia.it

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MARTEDÌ
7 FEBBRAIO 2006
Da oggi con il Giornale di Reggio
a solo 1 euro il cd con le cover
di Vasco Rossi, Ligabue e Nomadi
I
SCRITTORE DI MUSICHE
GIORGIO Gambini ha una doppia vita: di
giorno insegnante, di sera appassionato rocker
e scrittore. Anche lui partecipa al primo volume di “Rockemilia”, in uscita oggi.
Hai scelto di interpretare “Ho messo via”
di Ligabue: com’è andata?
Ho cercato di non stravolgerla, rispettando
gli arrangiamenti ma aggiungendo qualcosa di
mio, cambiando un po’ la partitura.
Come mai in Emilia abbiamo sempre
avuto così tanti musicisti di grande livello?
Qui c’è una grande propensione per il rock,
e c’è un grande legame con la musica anglosassone, anche Zucchero ha collaborato con
artisti stranieri. C’è un legame tra noi e la
miglior musica del mondo.
I tuoi prossimi progetti?
Un disco a cui sto lavorando già da quattro
anni: autoprodotto, si chiamerà “Il ruggito del
Maelstrom” e sarà abbinato a un libro. (d. p.)
L GIORNO di RockEmilia. Da
oggi in edicola con il Giornale
di Reggio il cd, a solo un euro,
con le cover dei migliori rocker
emiliani e brani inediti della band
emergenti di casa nostra.
La canzone del grande Vasco
“Ogni volta” apre la tracklist dei
brani. Anonimo Emiliano, autore
della cover, racconta il perché di
questa scelta, senso di una canzone
che per tanti giovani ha rappresentato un grido di libertà, il sogno
raggiunto e raggiungibile attraverso
“solo” sette note.
Ecco il racconto di Anonimo
Emiliano.
Erano gli anni 80 e mi trovavo in
uno dei periodi più belli della vita,
almeno per me: quelli in cui alle
due del pomeriggio mi dimenticavo
dei libri scolastici, delle seccature,
dei doveri e mi precipitavo davanti
ad un microfono, in una radio libera locale, per divertir (mi) ed ascoltare musica. Ci passavo spesso
anche la domenica pomeriggio, per
tenere compagnia a tutti coloro che
non erano interessati ai risultati
delle partite ma, come me, preferivano la musica...
Non ho mai fatto il calcolo, ma
immagino, viste le premesse, che
saranno stati in quattro o cinque ad
essere sintonizzati.
Non importava: fare radio non era
un lavoro, era un piacere.
E fare musica, non da
musicista perché non ho
mai imparato a suonare
neppure l'ocarina, ma da
"produttore", è stata un'altra grande esperienza di
quegli anni: non ero ancora
maggiorenne e frequentavo
l'Istituto tecnico industriale,
ma al sabato e alla domenica
sera mi davo da fare come
cameriere in un ristorante pizzeria di Reggio per mettere da
parte qualche soldo. I miei
hanno sempre lavorato sodo e
non mi hanno mai fatto mancare
nulla, ma i miei "sogni" volevo
pagarli da me, senza che
influissero sul bilancio familiare.
Così, appena mi è stato possibile, mi sono chiuso in sala
d'incisione con “Flebo”,
nome d’arte di un amico che
lavorava in una radio “concorrente”, e alcuni professionisti con cui abbiamo
partorito un disco mix
(erano i dischi in vinile
che suonavano a 45 giri
ma avevano il classico
formato di un album, utilizzati prevalentemente
dai Dj e per questo studiati appositamente per esse-
re suonanti in discoteca). Un vero
“successo”: forse 100 copie vendute, di cui la maggior parte ad
amici... e a noi stessi. Ma quanta
passione: ricordo i viaggi a Milano,
che mi sembrava New York, per
trovare lo stampatore e un distributore per il mercato italiano e per
quello estero, e ricordo anche di
avere portato per motivi “professionali” la fidanzata di allora fino a
Montecarlo: la scusa era un week
end romantico, la realtà dei fatti era
la necessità di consegnare personalmente una copia del discomix a
Radio Monte Carlo!
Ma cosa c’entra tutto questo con
Rockemilia e con Vasco?
Forse poco, ma la vita ti riserva
percorsi che a sedici anni non
immagini: ti vedevi a trent’anni su
un palco, o dietro i microfoni di una
qualche emittente e ti ritrovi da
tutt’altra parte.
Per quanto sia il successo che
puoi trovare dietro l'angolo in un
altro settore, la musica non ti molla
mai... E’una malattia inguaribile. E
Vasco è stato il denominatore
comune di quegli anni, la coda dell’era del punk e la soglia di una piccola rivoluzione del linguaggio
nella canzone italiana, a cui ho
attinto forte ispirazione negli anni
a seguire, pur occupandomi di altro.
Vasco lo adoravo, eppure “fuori”
eravamo profondamente diversi: lui
beveva e fumava, io ritenevo che
alcool e sigarette fossero porcherie,
lui aveva i capelli lunghi e
io un pò meno, lui camminava in modo strano e
parlava impastato, io ci
tenevo ad essere in
forma, a parlare chiaro...
e mai toccato un grammo
di erba!
Eppure Vasco, come
diversi miei coetanei
(ma allora non eravamo così in tanti), ce l’avevo dentro. Sentivo
che rappresentava
quella parte di me
che probabilmente non
avrei mai
mostrato
in
giro,
ma
che
La realtà dei gruppi locali, suonare per divertirsi ma con un grande sogno nel cassetto
RockEmilia, la musica made in Reggio
QUANTI artisti e gruppi musicali suonano nelle "cantine"?
Quanti dedicano anima e corpo
alla musica, si trovano la sera
dopo il lavoro, il sabato, la
domenica? Quanti percorrono
centinaia di chilometri per pochi
euro e passano ore a montare e
smontare gli strumenti sul
palco, a provare i suoni, i livelli
audio, ad accordare gli strumenti.... Per regalarci e regalarsi un
paio d’ore di musica?
Sono centinaia, solo in provincia di Reggio. Ma quanti
hanno o avranno la possibilità di
fare arrivare la loro musica nelle
case delle famiglie o negli scaffali dei negozi di dischi? Sicuramente pochi, anzi pochissimi.
Malgrado il mercato della
musica italiana sia perennemente in crisi, costretto anche dai
limiti di una esportazione che
funziona prevalentemente verso
il Sudamerica e i paesi di lingua
e cultura latina, l'Emilia Romagna da sempre è la mamma dei
più grandi successi artistici e
commerciali:
Zanicchi,
Morandi, Dalla, I Nomadi,
Tra gli 11 brani anche cinque inediti
delle band musicali di casa nostra:
da Dago Bluse agli Sdroncocobus
L’EMILIA SOGNA
LA TRADIZIONE E’ ROCK
DAL 1998 i Dago Bluse mantengono in vita
una tradizione di rock sanguigno che collega
gli Usa alle nostre terre: ne parliamo al telefono con il cantante Riccardo Croci.
Come avete scelto la cover da interpretare (“Lunedì” di Vasco Rossi, NdI)?
Dato che noi siamo legati a un rock piuttosto classico, abbiamo scelto qualcosa che
fosse nelle nostre corde: di solito dal vivo facciamo pezzi di Springsteen o degli Stones,
ma questa volta abbiamo scelto Vasco.
Come mai secondo te l’Emilia è sempre
stata ai vertici del rock italiano?
Sicuramente c’è una tradizione innegabile.
Tutta la zona è piena di musicisti eccellenti
che, anche se non sono diventati famosi,
hanno collaborato con artisti importanti.
Progetti per il futuro?
Stiamo componendo le canzoni del nuovo
album, e i testi saranno in inglese. (d. p.)
Rock
E milia
31
Vasco, Zucchero, Ligabue,
Nek... solo per gustare un flash
sul percorso storico di alcuni
numeri uno nelle Hit italiane ed
estere.
Il Giornale di Reggio, a due
passi dal Festival di Sanremo,
ha deciso di premiare la Via
Emilia con un'iniziativa discografica che intende dare una
mano ai gruppi musicali e agli
artisti reggiani, farli arrivare a
migliaia di lettori e promuovere
la loro musica ben oltre i confini della provincia: da oggi, al
costo di un euro, il nostro quotidiano offrirà ai propri lettori la
possibilità di ascoltare 11 brani
musicali prodotti e incisi a Reggio Emilia e confezionati in un
cd da collezionare, il primo di
una collana che nasce non a
caso in concomitanza con il
Festival della canzone italiana.
Nel cd i nostri lettori troveranno grandi successi di artisti emiliani, riarrangiati e riproposti dai
gruppi locali, dei quali il CD
contiene anche brani originali e
inediti.
E' un'occasione importante
per riascoltare “Ogni Volta”,
portata al successo da Vasco
Rossi, “Ho messo via”, portata
al successo da Ligabue, “Ala
Bianca” e altre cover in cui giovani emergenti interpretano la
musica che hanno nel cuore,
regalandoci anche cinque brani
inediti di loro composizione.
L'iniziativa non ha fini di lucro e
si mette a disposizione dei tanti
autori di fare conoscere i propri
brani originali. Le registrazioni
sono state effettuate negli Studi
Joy Recording e Alamode di
Reggio Emilia, a cura dei singoli artisti e gruppi. Il nostro quotidiano darà la massima promozione ai gruppi che hanno partecipato attivamente a questa iniziativa, attraverso i CD, le pagine del giornale, i siti internet e i
contatti con le emittenti radiofoniche italiane.
Invitiamo tutti i musicisti ed i
gruppi musicali reggiani, ad
inviare le loro composizioni su
CD o cassetta, per le selezioni
che effettueremo, già dai prossimi giorni, relative alle prossime
uscite di Rockemilia.
La
copertina
del cd da
oggi in
allegato
con il
Giornale di
Reggio a
solo un euro
dentro ruggiva forte. Vasco mi trasmetteva emozioni vere.
Così lo portai all’esame di Stato:
lo presentai alla commissione come
poeta contemporaneo e ne sottoposi i testi alle orecchie allibite dei
miei scrutinanti, sostenendo che
anche i versi di Leopardi, al tempo,
venivano musicati. L'esito, dopo
avere ricostruito un clima favorevole nei miei interlocutori, inizialmente sbiancati, fu positivo e così
posso affermare senza tema di
smentita che Vasco aiuta anche
negli studi!
Recentemente, ad una convegno
con oltre 200 professionisti tra i 30
e i 50 anni, un filmato aziendale si
è concluso con un'insolita sigla:
una versione solo strumentale di
Albachiara, che ben presto ha raccolto il coro di quasi tutti i presenti, messisi a cantare sulle note finali del pezzo. Ho capito che con
Vasco non c'è età e non c'è situazione in cui le emozioni possano essere
tenute
segregate
in cantina.
Tra tutti i suoi brani, “Ogni
Volta” è il motivo trainante della
colonna sonora della mia vita, e
come ogni colonna sonora è quella
che ha la capacità di regalare forti
emozioni, trasferendo un valore
aggiunto ineguagliabile alle immagini dei ricordi. Per questo ho pensato di interpretarlo per Rockemilia, da intruso, non figurando tra i
gruppi musicali locali.
L’ho fatto utilizzando una voce
che non è esattamente la mia, ma
che alberga in me assieme alla
“Vaschitudine” (o Vaschezza?) che
tengo sempre dietro al sipario, perché non è consona all’attività che
svolgo e all’immagine che esteriormente mi rappresenta.
L’interpretazione, mi hanno
detto, ricorda vagamente l’originale. Credetemi, non è per scimmiottare il rocker emiliano, ma è l'unica
interpretazione che mi era possibile, perché io Ogni Volta la sento e la
vivo così.
Ringrazio Rockemilia per l’occasione che ho avuto, sulla soglia dei
40 anni, di stare ancora una volta
dietro ad un microfono e di
vivere ancor più da protagonista le emozioni che regala la
musica di Vasco.
Il nome da interprete che
mi sono scelto, come nella
migliore tradizione artistica, non è casuale: lo dedico
a tutti noi che viviamo nel
mondo in cui bisogna essere
quello che si deve essere, in cui bisogna fare
quello che si deve
fare e in cui i veri
sogni, di solito,
rimangono sogni.
«Ma non ti preoccupare, che tanto domani sarà... Tutto
uguale»
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