Università degli Studi di Catania

DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI
Corso di laurea in Scienze dell'amministrazione e
dell'organizzazione
Anno accademico 2016/2017 - 1° anno
SOCIOLOGIA GENERALE
9 CFU - 2° semestre
Docente titolare dell'insegnamento
MARIA CONCETTA SCUDERI
Email: [email protected]
Edificio / Indirizzo: via vittorio emanuele II, n. 8 - Catania
Telefono: 095 70305257
Orario ricevimento: lunedì 9.00-12.00/ giovedì 10.00-12.00. L’orario di ricevimento varierà durante
il periodo delle lezioni e sarà comunicato attraverso la pagina web del CdL.
OBIETTIVI FORMATIVI
CULTURA E SOCIETA'
Il corso di Sociologia Generale si propone l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti concettuali,
metodologici ed epistemologici necessari ad affrontare l’analisi dei principali temi istituzionali di cui
si occupa la sociologia. Si procederà, inoltre, a presentare gli strumenti di ordine teoricoconcettuale e di orientamento empirico attraverso cui sviluppare le competenze necessarie a
identificare i problemi che caratterizzano le società contemporanee.
ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE
Il corso di Sociologia Generale si propone l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti concettuali,
metodologici ed epistemologici necessari ad affrontare l’analisi dei principali temi istituzionali di cui
si occupa la sociologia. Si procederà, inoltre, a presentare gli strumenti di ordine teoricoconcettuale e di orientamento empirico attraverso cui sviluppare le competenze necessarie a
identificare i problemi che caratterizzano le società contemporanee.
GRUPPI E ORGANIZZAZIONI
Il corso di Sociologia Generale si propone l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti concettuali,
metodologici ed epistemologici necessari ad affrontare l’analisi dei principali temi istituzionali di cui
si occupa la sociologia. Si presentano gli strumenti di ordine teorico-concettuale e di orientamento
empirico riguardanti le principali teorizzazioni sulle strutture burocratiche e al tipo di agire che in
queste si realizza.
PREREQUISITI RICHIESTI
CULTURA E SOCIETA'
Non si richiedono prerequisiti specifici, se non quelli normalmente associati alla preparazione
acquisita con l’istruzione secondaria di secondo grado.
ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE
Non si richiedono prerequisiti specifici, se non quelli normalmente associati alla preparazione
acquisita con l’istruzione secondaria di secondo grado.
GRUPPI E ORGANIZZAZIONI
Non si richiedono prerequisiti specifici, se non quelli normalmente associati alla preparazione
acquisita con l’istruzione secondaria di secondo grado.
FREQUENZA LEZIONI
CULTURA E SOCIETA'
Secondo quanto previsto dal regolamento di Ateneo, la frequenza alle lezioni non è obbligatoria
anche se fortemente consigliata.
ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE
Secondo quanto previsto dal regolamento di Ateneo, la frequenza alle lezioni non è obbligatoria
anche se fortemente consigliata.
GRUPPI E ORGANIZZAZIONI
Secondo quanto previsto dal regolamento di Ateneo, la frequenza alle lezioni non è obbligatoria
anche se fortemente consigliata.
CONTENUTI DEL CORSO
CULTURA E SOCIETA'
Nel primo modulo, l’insegnamento, attraverso il riferimento ai diversi approcci teorici e
metodologici, introduce allo studio di alcuni concetti fondamentali dell’analisi sociologica – quali
norme, valori, istituzioni, formazione dell’identità - utili ad approfondire lo studio dei
comportamenti sociali e dell’azione sociale.
ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE
Il secondo modulo prende in considerazione le principali istituzioni sociali (famiglia, religione e
stratificazione sociale) rendendo evidente il loro legame con la struttura sociale e i mutamenti a cui
queste sono andate incontro nel processo di differenziazione tipico della modernità. Si analizzano le
trasformazioni sociali, economiche e politiche che hanno portato alla nascita dello stato moderno e
le principali teorie sociologiche sull’origine e sullo sviluppo della cultura della modernità.
GRUPPI E ORGANIZZAZIONI
Nel terzo modulo, partendo dalla teorizzazione di Weber sulla burocrazia, si prende in
considerazione il tipo di agire che qui si realizza in relazione all’efficienza, la razionalità
organizzativa e i suoi limiti per evidenziare - attraverso le analisi di Merton e Selznick, Blau e
Simon, Crozier e Friedberg, Powell e DiMaggio – come si giunga al superamento del modello tipicoideale di burocrazia weberiano.
TESTI DI RIFERIMENTO
CULTURA E SOCIETA'
1. Bagnasco, Barbagli, Cavalli, ‘Corso di sociologia’, Il Mulino, 2012: Introduzione e capp. I, III, V, VI
ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE
1. Bagnasco, Barbagli, Cavalli, ‘Corso di sociologia’, Il Mulino, 2012: capp. II, X, XI, XVI
GRUPPI E ORGANIZZAZIONI
1. Bagnasco, Barbagli, Cavalli, ‘Corso di sociologia’, Il Mulino, 2012: cap. IV;
2. M. Scuderi, (dispensa a cura di), Sviluppi post-weberiani degli studi sulla burocrazia;
3. P. DiMaggio e W. Powell, Il neoistituzionalismo nell'analisi organizzativa, ed. Comunità, Torino,
2000; pp. 88-115.
Letture integrative consigliate:
Ph. Selznick, La leadership nelle organizzazioni, Franco Angeli, Milano, 1984; pp. 128-145.
P. Blau, M. Meyer, La burocrazia nella società moderna, Armando editore, Roma, 1973, pp. 65-89.
H. A. Simon, Il comportamento amministrativo, Il Mulino, Bologna, 2001; pp. 99 108, 119-140
M. Crozier, ‘La burocrazia come sistema d’organizzazione’, in F. Ferraresi, A. Spreafico, La
burocrazia, Il Mulino, Bologna, 1975, pag.350-363.
PROGRAMMAZIONE DEL CORSO
CULTURA E SOCIETA'
Argomenti
Riferimenti testi
1
Oggetto della sociologia; Principali paradigmi; Teorie sociologiche e
ricerca empirica
Testo 1: Introduzione
2
Valori: definizione e mutamento
Testo 1: Cap. V
3
Dai valori alle norme; Classificazione e tipi di norme
Testo 1: Cap. V
4
Istituzioni e differenza con le organizzazioni; Dai movimenti alle
istituzioni; Processo di istituzionalizzazione
Testo 1: Cap. V
5
Istituzioni come modelli di comportamento; Parsons e lo schema LIGA
Testo 1: Cap. V
6
Processo di socializzazione; La socializzazione primaria e le fasi che la
caratterizzano
Testo 1: Cap. VI
7
Costruzione dell’identità; Socializzazione secondaria
Testo 1: Cap. VI
8
Fasi della socializzazione secondaria; Agenzie della socializzazione
secondaria
Testo 1: Cap. VI
9
Interazione sociale e relazioni sociali; Definizione di azione sociale;
Weber: tipologia di azione sociale
Testo 1: Cap. III
10 Gruppi sociali; Dimensione, criteri di appartenenza, grado di completezza
e proprietà strutturali dei gruppi sociali
Testo 1: Cap. III
11 Interazione e relazione sociale: potere e conflitto; Comportamento
collettivo: panico, folla e pubblico; Differenze tra i diversi comportamenti
sulla base della relazione sociale
Testo 1: Cap. III
12 Individui in azione: la Network analysis e le carriere morali; Goffman:
ribalta e retroscena; Capitale sociale
Testo 1: Cap. III
ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE
Argomenti
Riferimenti testi
1
Definizione del concetto di ‘famiglia’. Parentela, discendenza. Tipologie di
famiglia elaborate da Le Play e da Laslett
Testo 1: cap. XVI
2
Trasformazioni e mutamenti nella struttura della famiglia in relazione a
rapporti di autorità e modi di formazione. La famiglia coniugale intima
Testo 1: cap. XVI
3
Tassi di nuzialità Instabilità matrimoniale. Nuovi tipi di famiglia: unioni
libere, convivenza more uxorio, convivenza pre-matrimoniale
Testo 1: cap. XVI
4
Religione: la fenomenologia religiosa da un punto di vista sociologico.
Sacro e profano. Ordine morale e opacità del reale
Testo 1: cap. XVI
5
Classificazione delle religioni e criteri adottati . Organizzazioni religiose:
movimenti, chiese, ordini monastici, sette e denominazioni. Religione e
struttura sociale
Testo 1: cap. X
6
Processo di secolarizzazione. Approcci sociologici nello studio delle
fenomenologia religiosa
Testo 1: cap. X
7
Stratificazione sociale e definizione sociologica. Forme di diseguaglianza e
stratificazione. Approccio funzionalista: Durkheim, Davis e Moore
Testo 1: cap. XI
8
Teorici del conflitto nello studio della stratificazione: Marx e Weber. I
principali sistemi di stratificazione.
Testo 1: cap. XI
9
Sistemi di stratificazione: classi e criteri utilizzati per definirle. Processi di
proletarizzazione e de-proletarizzazione. Povertà assoluta e povertà
relativa
Testo 1: cap. XI
10 Mutamento sociale e le trasformazioni dei modelli di organizzazione
sociale. Trasformazioni nella sfera economica
Testo 1: cap. I -- cap.
II
11 Le trasformazioni nella sfera politica. I mutamenti in ambito culturale:
individualismo e razionalismo
Testo 1: cap. I - cap. II
12 Teorizzazioni sociologiche più rilevanti in merito al mutamento sociale:
Durkheim. Toennies e Parsons
Testo 1: cap. II
GRUPPI E ORGANIZZAZIONI
Argomenti
Riferimenti testi
1
Differenze tra gruppi e associazioni. Weber e il modello tipico-ideale di
burocrazia
Testo 1: cap. IV
2
Superamento del modello weberiano. Approccio funzionalista nello studio
delle strutture burocratiche
Testo 2
3
Merton: critica ai postulati parsonsiani e definizione sociologica di
‘funzione’. Funzioni latenti e funzioni manifeste. Conseguenze inattese:
trasposizione delle mete, ritualismo, incapacità addestrata
Testo 2
4
Selznick: organizzazioni e istituzioni. Conseguenze inattese, cooptazione
formale e sostanziale
Testo 2
5
Selznick: leadership e funzioni della leadership. La teoria dello scambio di
Homans e Blau
Testo 2
6
Blau: teoria dello scambio applicata allo studio delle strutture
burocratiche
Testo 2
7
Blau: gruppi informali. Potere informale e autorità
Testo 2
8
Simon: scuola comportamentista. Decisioni e premesse decisionali
Testo 2
9
Simon: razionalità limitata. La valutazione delle decisioni
Testo 2
10 Crozier e Friedberg: approccio strategico e sistemico per lo studio delle
strutture burocratiche. Crozier: ‘circolo vizioso’ e mutamento nelle
organizzazioni
Testo 2
11 Neo-istituzionalismo e Isomorfismo
Testo 2 e Testo 3
12 Nuovi modelli burocratici: la ‘direzione per obiettivi’ di Drucker e le 5
configurazioni organizzative di Mintzberg
Testo 1: cap. IV
PROVA D'ESAME
MODALITÀ D'ESAME
CULTURA E SOCIETA'
La verifica intermedia e l'esame finale sarà SCRITTO
ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE
La verifica intermedia e l'esame finale sarà SCRITTO
GRUPPI E ORGANIZZAZIONI
La verifica intermedia e l'esame finale sarà SCRITTO
DATE D'ESAME
CULTURA E SOCIETA'
07 febbraio -- 28 febbraio //15 giugno -- 30 giugno -- 17 luglio // 11 settembre -- 02 ottobre 2016
appelli riservati:
10 novembre 2016 //15 dicembre 2016// 09 gennaio 2017 ---- 06 aprile 2017 // 04 maggio 2017
ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE
07 febbraio -- 28 febbraio //15 giugno -- 30 giugno -- 17 luglio // 11 settembre -- 02 ottobre 2016
appelli riservati:
10 novembre 2016 //15 dicembre 2016// 09 gennaio 2017 ---- 06 aprile 2017 // 04 maggio 2017
GRUPPI E ORGANIZZAZIONI
07 febbraio -- 28 febbraio //15 giugno -- 30 giugno -- 17 luglio // 11 settembre -- 02 ottobre 2016
appelli riservati:
10 novembre 2016 //15 dicembre 2016// 09 gennaio 2017 ---- 06 aprile 2017 // 04 maggio 2017
PROVE IN ITINERE
CULTURA E SOCIETA'
Una prova di valutazione intermedia sarà effettuata alla fine dello svolgimento dei primi
due moduli del corso.
La prova intermedia consisterà in una prova scritta con 7 domande aperte (tre per il primo modulo
e quattro per il secondo) alle quali si dovrà rispondere nell’arco di 1 ora e 30 minuti. Condizione
necessaria ma non sufficiente per il superamento della prova sarà quello di rispondere ad almeno 5
delle sette domande.
ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE
Una prova di valutazione intermedia sarà effettuata alla fine dello svolgimento dei primi
due moduli del corso.
La prova intermedia consisterà in una prova scritta con 7 domande aperte (tre per il primo modulo
e quattro per il secondo) alle quali si dovrà rispondere nell’arco di 1 ora e 30 minuti. Condizione
necessaria ma non sufficiente per il superamento della prova sarà quello di rispondere ad almeno 5
delle sette domande.
GRUPPI E ORGANIZZAZIONI
Una prova di valutazione intermedia sarà effettuata alla fine dello svolgimento dei primi
due moduli del corso.
La prova intermedia consisterà in una prova scritta con 7 domande aperte (tre per il primo modulo
e quattro per il secondo) alle quali si dovrà rispondere nell’arco di 1 ora e 30 minuti. Condizione
necessaria ma non sufficiente per il superamento della prova sarà quello di rispondere ad almeno 5
delle sette domande.
PROVE DI FINE CORSO
CULTURA E SOCIETA'
La prova finale consisterà nella valutazione della verifica intermedia svolta sui primi due moduli a
cui si aggiungerà la valutazione della prova scritta contenete tre domande aperte relative al terzo
modulo (da svolgere nell’arco di un’ora).
Condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento della verifica sul terzo modulo sarà
quella di rispondere ad almeno 2 delle tre domande.
L’esame finale si intenderà superato se saranno state superate enrambe le verifiche; il voto finale
sarà dato dalla valutazione complessiva della votazione conseguita nelle due prove.
ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE
La prova finale consisterà nella valutazione della verifica intermedia svolta sui primi due moduli a
cui si aggiungerà la valutazione della prova scritta contenete tre domande aperte relative al terzo
modulo (da svolgere nell’arco di un’ora).
Condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento della verifica sul terzo modulo sarà
quella di rispondere ad almeno 2 delle tre domande.
L’esame finale si intenderà superato se saranno state superate enrambe le verifiche; il voto finale
sarà dato dalla valutazione complessiva della votazione conseguita nelle due prove.
GRUPPI E ORGANIZZAZIONI
La prova finale consisterà nella valutazione della verifica intermedia svolta sui primi due moduli a
cui si aggiungerà la valutazione della prova scritta contenete tre domande aperte relative al terzo
modulo (da svolgere nell’arco di un’ora).
Condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento della verifica sul terzo modulo sarà
quella di rispondere ad almeno 2 delle tre domande.
L’esame finale si intenderà superato se saranno state superate enrambe le verifiche; il voto finale
sarà dato dalla valutazione complessiva della votazione conseguita nelle due prove.
ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI
CULTURA E SOCIETA'
1. La sociologia e le altre scienze sociali
2. Il fondamento dell’ordine sociale e del mutamento: i modelli organicistici e funzionalistici
3. Azione e struttura sociale: olismo e individualismo
4. Legami tra teoria e ricerca empirica
5. Il concetto di valore dal punto di vista sociologico
6. Il processo di interiorizzazione dei valori e orientamento all’azione
7. Dai valori alle norme: norme sociali, sanzioni e controllo sociale
8. Problematiche collegate alla pluralità di norme
9. Istituzioni e processo di istituzionalizzazione
10. Schema LIGA elaborato da Parsons con particolare attenzione ai quadranti che lo
compongono.
11. Movimenti e Istituzioni
12. Mutamento delle Istituzioni
13. Processo di socializzazione primaria e processo di socializzazione secondaria e relative
agenzie
14. Fasi che caratterizzano la socializzazione primaria e fasi che caratterizzano quella secondaria
15. In merito alla trasmissione del patrimonio culturale, cosa si intende per trasmissione delle
competenze sociali di base e trasmissione delle competenze sociali specifiche
16. In che modo il processo di socializzazione incide e determina la costruzione dell’identità
personale e attraverso quali fasi l’identità personale diventa ‘differenziata’ e ‘specifica’
17. Nel processo di formazione dell’identità definire la distinzione tra la componente di
‘identificazione’ e la componente di ‘individuazione’
18. In riferimento alla continuità che caratterizza il processo di socializzazione soffermarsi sulla
natura cumulativa di questo processo e sul ‘controllo’ esercitato dall’attore
19. L’importanza delle sanzioni e del tipo di sanzioni nel processo di socializzazione
20. Mutamento, adattamento e ridefinizione dei ruoli adulti
21. Definizione e aspetti distintivi del gruppo sociale: primari/secondari, formali/informali
22. Definizione del gruppo sociale in relazione alla sua dimensione e al suo grado di completezza
23. In riferimento al ‘ruolo’ esporre le differenze tra gruppi totalitari e gruppi segmentali
24. Con riferimento ai gruppi sociali, evidenziare le conseguenze del conflitto nel rapporto con
altri gruppi
25. Con riferimento alla relazione sociale, definire il concetto di potere con particolare attenzione
alle definizioni datane da Weber e da Marx
26. Definizione e presupposti dell’interazione sociale
27. Definizione e presupposti della relazione sociale
28. I comportamenti collettivi: definizione e individuazione delle differenze tra quelli più rilevanti
29. Il concetto di azione sociale secondo la definizione di M. Weber. In riferimento al ‘senso’ che,
secondo Weber, l’attore attribuisce alle proprie azioni specificare l’agire razionale rispetto
allo scopo, al valore, l’agire tradizionale e determinato affettivamente
30. La rilevanza della ‘situazione’ e della sua definizione per la comprensione della razionalità
sottesa all’azione sociale
31. Il potere legittimo o Autorità
32. La Network Analysis e carriere morali
33. Goffman: ribalta e retroscena
34. Capitale sociale
ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE
1. I principali tipi di famiglia descritti da Le Play e da Laslett
2. Distinzione tra famiglia patriarcale e famiglia coniugale intima
3. I sistemi di formazione della famiglia in Italia
4. Famiglia nucleare e processo di industrializzazione
5. I mutamenti avvenuti nei rapporti di coppia
6. Declino della nuzialità e nascita di nuovi tipi di famiglia
7. Le caratteristiche della convivenza pre-matrimoniale e caratteristiche delle famiglie di
fatto o unioni libere
8. La relazione tra instabilità coniugale e mutamento del diritto di famiglia; tra instabilità
coniugale e tasso di attività della popolazione femminile
9. Religione e approccio sociologico
10. In riferimento alla definizione di religione, specificare il concetto di ‘credenze’ e di
‘trascendenza’
11. Il rapporto tra sacro e profano nella religione e nella magia
12. L’“esperienza del limite” e l’“esperienza del caso” come tratti fondamentali
dell’esperienza religiosa
13. Il problema dell’ordine morale come aspetto collegato all’esperienza religiosa
14. La nascita dei movimenti religiosi: ruolo del capo carismatico, della profezia e
dell’esperienza della conversione
15. Processo di istituzionalizzazione dei movimenti religiosi
16. Differenze tra sette, movimenti religiosi e Chiesa
17. Il processo di secolarizzazione e mutamenti sociali e politici
18. Criteri utilizzati per classificare da un punto di vista sociologico le religioni, con particolare
attenzione a quelli adottati da Weber
19. Principali interpretazioni sociologiche della religione (evoluzionista, marxista,
funzionalistica e quella che vede la religione come fattore di mutamento
20. Definizione di stratificazione sociale e di ‘strato’
21. L’approccio funzionalista allo studio della stratificazione sociale: Davis e Moore
22. Le teorie del conflitto per lo studio della stratificazione sociale: K. Marx e M. Weber e
differenze nell’identificazione dei criteri utilizzati per definirla
23. Il passaggio della classe ‘in sé’ a quella ‘per sé’ secondo l’orientamento marxista e fattori
che ne favoriscono il passaggio.
24. La multidimensionalità dell’approccio weberiano nello studio della stratificazione sociale
25. Status ascritti e status acquisiti in relazione alla posizione che l’individuo ricopre nelle
diverse gerarchie (istruzione, classe, ecc.). Lenski: equilibrio e squilibrio di status
26. Caratteristiche principali della ‘schiavitù’, della ‘casta’, dei ceti e delle classi
27. Lo schema di classificazione delle classi basato sul reddito, sulla situazione di lavoro,
situazione di mercato
28. L’incidenza del processo di industrializzazione nella strutturazione delle classi
29. Il processo di proletarizzazione e di de-proletarizzazione
30. Lo sviluppo del terziario e la proletarizzazione di questo settore
31. Gli approcci culturalisti e strutturalisti in riferimento alla ‘sottoclasse’ o proletariato
32. Povertà assoluta e povertà relativa: criteri utilizzati per misurarle
33. Cosa si intende per mutamento sociale
34. Trasformazioni che nei diversi settori dell’economia (agricoltura, commercio, artigianato)
hanno determinato il passaggio da uno stato feudale ad uno moderno
35. Quali sono gli aspetti che hanno favorito e determinato la nascita dell’imprenditorialità.
Le origini del capitalismo secondo M. Weber
36. Il concetto di sovranità, i diritti di cittadinanza, e la separazione dei poteri come
presupposti per la nascita dello stato di diritto
37. Il razionalismo come prospettiva culturale che ha consentito il mutamento sociale
38. L’individualismo come prospettiva culturale che ha consentito il mutamento sociale
39. L’individualismo e rapporto individuo-religione
40. I valori di eguaglianza e libertà come presupposti dell’individualismo
41. Il processo di razionalizzazione secondo Weber
42. La concezione materialista, idealista nella spiegazione del mutamento sociale
43. Il modello evoluzionistico nella spiegazione del mutamento sociale
44. L’uso dei modelli dicotomici nella spiegazione del mutamento sociale: Durkheim,
Töennies e Parsons
GRUPPI E ORGANIZZAZIONI
1. La critica per “linee interne” effettuata da Merton al modello tipico-ideale weberiano di
burocrazia
2. L’approccio di Merton allo studio della burocrazia ed il processo attraverso cui si
‘generarno’ le conseguenze inattese
3. Merton: definizione sociologica di funzione e distinzione tra funzioni latenti e funzioni
manifeste
4. La cooptazione formale: gli obiettivi che si propone e quando, secondo Selznick, è
necessario farvi ricorso
5. La cooptazione informale o sostanziale: gli obiettivi che si propone e quando, secondo
Selznick, è necessario farvi ricorso
6. Selznick: elementi che differenziano le organizzazioni dalle istituzioni
7. Selznick: leadership e funzioni ad essa collegate
8. Blau: potere formale e potere informale all’interno delle strutture burocratiche
9. Perché, secondo Blau, lo studio delle strutture burocratiche consente di comprendere i
sistemi sociali complessi
10. Critica di Simon al funzionalismo con riferimento al ‘ruolo’
11. Simon: le premesse decisionali come elemento costitutivo del processo decisionale in
ambito amministrativo
12. Differenza tra uomo “amministrativo” e uomo “economico”
13. La razionalità limitata secondo la teorizzazione di Simon
14. In che senso Simon parla di un continuum mezzi-fini in riferimento alla razionalità di una
strategia d’azione
15. La valutazione delle decisioni nella teorizzazione di Simon
16. Crozier e Friedberg: in che senso e perché le strutture burocratiche sono soggette a
continue strutturazione e destrutturazione
17. Crozier: agire soggettivo, gioco e potere all’interno delle strutture burocratiche
18. Crozier: concettualizzazione del potere informale all’interno delle strutture burocratiche
19. Crozier: concettualizzazione di ‘circolo vizioso’ in riferimento alle strutture burocratiche
20. Concettualizzazione di ‘potere’ in Weber, Crozier e Blau
21. Il concetto di mutamento nelle organizzazioni secondo la prospettiva adottata da Crozier e
secondo la prospettiva funzionalista
22. Le conseguenze inattese secondo Merton, Selznick e Crozier
23. Nell’ambito dell’approccio neo-istituzionalista, indicare perché, secondo Luhmann,
bisogna passare dalle teorie fattoriali alle teorie sistemiche
24. Il neo-istituzionalismo e i riferimenti all’istituzionalismo di Selznick
25. Il processo di crescente isomorfismo in ambito organizzativo
26. Isomorfismo istituzionale: caratteristiche e tratti distintivi rispetto a quello enunciato dalla
Scuola Ecologica