DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Corso di laurea in Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione Anno accademico 2016/2017 - 1° anno SOCIOLOGIA GENERALE 9 CFU - 2° semestre Docente titolare dell'insegnamento MARIA CONCETTA SCUDERI Email: [email protected] Edificio / Indirizzo: via vittorio emanuele II, n. 8 - Catania Telefono: 095 70305257 Orario ricevimento: lunedì 9.00-12.00/ giovedì 10.00-12.00. L’orario di ricevimento varierà durante il periodo delle lezioni e sarà comunicato attraverso la pagina web del CdL. OBIETTIVI FORMATIVI CULTURA E SOCIETA' Il corso di Sociologia Generale si propone l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti concettuali, metodologici ed epistemologici necessari ad affrontare l’analisi dei principali temi istituzionali di cui si occupa la sociologia. Si procederà, inoltre, a presentare gli strumenti di ordine teoricoconcettuale e di orientamento empirico attraverso cui sviluppare le competenze necessarie a identificare i problemi che caratterizzano le società contemporanee. ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE Il corso di Sociologia Generale si propone l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti concettuali, metodologici ed epistemologici necessari ad affrontare l’analisi dei principali temi istituzionali di cui si occupa la sociologia. Si procederà, inoltre, a presentare gli strumenti di ordine teoricoconcettuale e di orientamento empirico attraverso cui sviluppare le competenze necessarie a identificare i problemi che caratterizzano le società contemporanee. GRUPPI E ORGANIZZAZIONI Il corso di Sociologia Generale si propone l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti concettuali, metodologici ed epistemologici necessari ad affrontare l’analisi dei principali temi istituzionali di cui si occupa la sociologia. Si presentano gli strumenti di ordine teorico-concettuale e di orientamento empirico riguardanti le principali teorizzazioni sulle strutture burocratiche e al tipo di agire che in queste si realizza. PREREQUISITI RICHIESTI CULTURA E SOCIETA' Non si richiedono prerequisiti specifici, se non quelli normalmente associati alla preparazione acquisita con l’istruzione secondaria di secondo grado. ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE Non si richiedono prerequisiti specifici, se non quelli normalmente associati alla preparazione acquisita con l’istruzione secondaria di secondo grado. GRUPPI E ORGANIZZAZIONI Non si richiedono prerequisiti specifici, se non quelli normalmente associati alla preparazione acquisita con l’istruzione secondaria di secondo grado. FREQUENZA LEZIONI CULTURA E SOCIETA' Secondo quanto previsto dal regolamento di Ateneo, la frequenza alle lezioni non è obbligatoria anche se fortemente consigliata. ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE Secondo quanto previsto dal regolamento di Ateneo, la frequenza alle lezioni non è obbligatoria anche se fortemente consigliata. GRUPPI E ORGANIZZAZIONI Secondo quanto previsto dal regolamento di Ateneo, la frequenza alle lezioni non è obbligatoria anche se fortemente consigliata. CONTENUTI DEL CORSO CULTURA E SOCIETA' Nel primo modulo, l’insegnamento, attraverso il riferimento ai diversi approcci teorici e metodologici, introduce allo studio di alcuni concetti fondamentali dell’analisi sociologica – quali norme, valori, istituzioni, formazione dell’identità - utili ad approfondire lo studio dei comportamenti sociali e dell’azione sociale. ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE Il secondo modulo prende in considerazione le principali istituzioni sociali (famiglia, religione e stratificazione sociale) rendendo evidente il loro legame con la struttura sociale e i mutamenti a cui queste sono andate incontro nel processo di differenziazione tipico della modernità. Si analizzano le trasformazioni sociali, economiche e politiche che hanno portato alla nascita dello stato moderno e le principali teorie sociologiche sull’origine e sullo sviluppo della cultura della modernità. GRUPPI E ORGANIZZAZIONI Nel terzo modulo, partendo dalla teorizzazione di Weber sulla burocrazia, si prende in considerazione il tipo di agire che qui si realizza in relazione all’efficienza, la razionalità organizzativa e i suoi limiti per evidenziare - attraverso le analisi di Merton e Selznick, Blau e Simon, Crozier e Friedberg, Powell e DiMaggio – come si giunga al superamento del modello tipicoideale di burocrazia weberiano. TESTI DI RIFERIMENTO CULTURA E SOCIETA' 1. Bagnasco, Barbagli, Cavalli, ‘Corso di sociologia’, Il Mulino, 2012: Introduzione e capp. I, III, V, VI ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE 1. Bagnasco, Barbagli, Cavalli, ‘Corso di sociologia’, Il Mulino, 2012: capp. II, X, XI, XVI GRUPPI E ORGANIZZAZIONI 1. Bagnasco, Barbagli, Cavalli, ‘Corso di sociologia’, Il Mulino, 2012: cap. IV; 2. M. Scuderi, (dispensa a cura di), Sviluppi post-weberiani degli studi sulla burocrazia; 3. P. DiMaggio e W. Powell, Il neoistituzionalismo nell'analisi organizzativa, ed. Comunità, Torino, 2000; pp. 88-115. Letture integrative consigliate: Ph. Selznick, La leadership nelle organizzazioni, Franco Angeli, Milano, 1984; pp. 128-145. P. Blau, M. Meyer, La burocrazia nella società moderna, Armando editore, Roma, 1973, pp. 65-89. H. A. Simon, Il comportamento amministrativo, Il Mulino, Bologna, 2001; pp. 99 108, 119-140 M. Crozier, ‘La burocrazia come sistema d’organizzazione’, in F. Ferraresi, A. Spreafico, La burocrazia, Il Mulino, Bologna, 1975, pag.350-363. PROGRAMMAZIONE DEL CORSO CULTURA E SOCIETA' Argomenti Riferimenti testi 1 Oggetto della sociologia; Principali paradigmi; Teorie sociologiche e ricerca empirica Testo 1: Introduzione 2 Valori: definizione e mutamento Testo 1: Cap. V 3 Dai valori alle norme; Classificazione e tipi di norme Testo 1: Cap. V 4 Istituzioni e differenza con le organizzazioni; Dai movimenti alle istituzioni; Processo di istituzionalizzazione Testo 1: Cap. V 5 Istituzioni come modelli di comportamento; Parsons e lo schema LIGA Testo 1: Cap. V 6 Processo di socializzazione; La socializzazione primaria e le fasi che la caratterizzano Testo 1: Cap. VI 7 Costruzione dell’identità; Socializzazione secondaria Testo 1: Cap. VI 8 Fasi della socializzazione secondaria; Agenzie della socializzazione secondaria Testo 1: Cap. VI 9 Interazione sociale e relazioni sociali; Definizione di azione sociale; Weber: tipologia di azione sociale Testo 1: Cap. III 10 Gruppi sociali; Dimensione, criteri di appartenenza, grado di completezza e proprietà strutturali dei gruppi sociali Testo 1: Cap. III 11 Interazione e relazione sociale: potere e conflitto; Comportamento collettivo: panico, folla e pubblico; Differenze tra i diversi comportamenti sulla base della relazione sociale Testo 1: Cap. III 12 Individui in azione: la Network analysis e le carriere morali; Goffman: ribalta e retroscena; Capitale sociale Testo 1: Cap. III ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE Argomenti Riferimenti testi 1 Definizione del concetto di ‘famiglia’. Parentela, discendenza. Tipologie di famiglia elaborate da Le Play e da Laslett Testo 1: cap. XVI 2 Trasformazioni e mutamenti nella struttura della famiglia in relazione a rapporti di autorità e modi di formazione. La famiglia coniugale intima Testo 1: cap. XVI 3 Tassi di nuzialità Instabilità matrimoniale. Nuovi tipi di famiglia: unioni libere, convivenza more uxorio, convivenza pre-matrimoniale Testo 1: cap. XVI 4 Religione: la fenomenologia religiosa da un punto di vista sociologico. Sacro e profano. Ordine morale e opacità del reale Testo 1: cap. XVI 5 Classificazione delle religioni e criteri adottati . Organizzazioni religiose: movimenti, chiese, ordini monastici, sette e denominazioni. Religione e struttura sociale Testo 1: cap. X 6 Processo di secolarizzazione. Approcci sociologici nello studio delle fenomenologia religiosa Testo 1: cap. X 7 Stratificazione sociale e definizione sociologica. Forme di diseguaglianza e stratificazione. Approccio funzionalista: Durkheim, Davis e Moore Testo 1: cap. XI 8 Teorici del conflitto nello studio della stratificazione: Marx e Weber. I principali sistemi di stratificazione. Testo 1: cap. XI 9 Sistemi di stratificazione: classi e criteri utilizzati per definirle. Processi di proletarizzazione e de-proletarizzazione. Povertà assoluta e povertà relativa Testo 1: cap. XI 10 Mutamento sociale e le trasformazioni dei modelli di organizzazione sociale. Trasformazioni nella sfera economica Testo 1: cap. I -- cap. II 11 Le trasformazioni nella sfera politica. I mutamenti in ambito culturale: individualismo e razionalismo Testo 1: cap. I - cap. II 12 Teorizzazioni sociologiche più rilevanti in merito al mutamento sociale: Durkheim. Toennies e Parsons Testo 1: cap. II GRUPPI E ORGANIZZAZIONI Argomenti Riferimenti testi 1 Differenze tra gruppi e associazioni. Weber e il modello tipico-ideale di burocrazia Testo 1: cap. IV 2 Superamento del modello weberiano. Approccio funzionalista nello studio delle strutture burocratiche Testo 2 3 Merton: critica ai postulati parsonsiani e definizione sociologica di ‘funzione’. Funzioni latenti e funzioni manifeste. Conseguenze inattese: trasposizione delle mete, ritualismo, incapacità addestrata Testo 2 4 Selznick: organizzazioni e istituzioni. Conseguenze inattese, cooptazione formale e sostanziale Testo 2 5 Selznick: leadership e funzioni della leadership. La teoria dello scambio di Homans e Blau Testo 2 6 Blau: teoria dello scambio applicata allo studio delle strutture burocratiche Testo 2 7 Blau: gruppi informali. Potere informale e autorità Testo 2 8 Simon: scuola comportamentista. Decisioni e premesse decisionali Testo 2 9 Simon: razionalità limitata. La valutazione delle decisioni Testo 2 10 Crozier e Friedberg: approccio strategico e sistemico per lo studio delle strutture burocratiche. Crozier: ‘circolo vizioso’ e mutamento nelle organizzazioni Testo 2 11 Neo-istituzionalismo e Isomorfismo Testo 2 e Testo 3 12 Nuovi modelli burocratici: la ‘direzione per obiettivi’ di Drucker e le 5 configurazioni organizzative di Mintzberg Testo 1: cap. IV PROVA D'ESAME MODALITÀ D'ESAME CULTURA E SOCIETA' La verifica intermedia e l'esame finale sarà SCRITTO ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE La verifica intermedia e l'esame finale sarà SCRITTO GRUPPI E ORGANIZZAZIONI La verifica intermedia e l'esame finale sarà SCRITTO DATE D'ESAME CULTURA E SOCIETA' 07 febbraio -- 28 febbraio //15 giugno -- 30 giugno -- 17 luglio // 11 settembre -- 02 ottobre 2016 appelli riservati: 10 novembre 2016 //15 dicembre 2016// 09 gennaio 2017 ---- 06 aprile 2017 // 04 maggio 2017 ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE 07 febbraio -- 28 febbraio //15 giugno -- 30 giugno -- 17 luglio // 11 settembre -- 02 ottobre 2016 appelli riservati: 10 novembre 2016 //15 dicembre 2016// 09 gennaio 2017 ---- 06 aprile 2017 // 04 maggio 2017 GRUPPI E ORGANIZZAZIONI 07 febbraio -- 28 febbraio //15 giugno -- 30 giugno -- 17 luglio // 11 settembre -- 02 ottobre 2016 appelli riservati: 10 novembre 2016 //15 dicembre 2016// 09 gennaio 2017 ---- 06 aprile 2017 // 04 maggio 2017 PROVE IN ITINERE CULTURA E SOCIETA' Una prova di valutazione intermedia sarà effettuata alla fine dello svolgimento dei primi due moduli del corso. La prova intermedia consisterà in una prova scritta con 7 domande aperte (tre per il primo modulo e quattro per il secondo) alle quali si dovrà rispondere nell’arco di 1 ora e 30 minuti. Condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento della prova sarà quello di rispondere ad almeno 5 delle sette domande. ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE Una prova di valutazione intermedia sarà effettuata alla fine dello svolgimento dei primi due moduli del corso. La prova intermedia consisterà in una prova scritta con 7 domande aperte (tre per il primo modulo e quattro per il secondo) alle quali si dovrà rispondere nell’arco di 1 ora e 30 minuti. Condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento della prova sarà quello di rispondere ad almeno 5 delle sette domande. GRUPPI E ORGANIZZAZIONI Una prova di valutazione intermedia sarà effettuata alla fine dello svolgimento dei primi due moduli del corso. La prova intermedia consisterà in una prova scritta con 7 domande aperte (tre per il primo modulo e quattro per il secondo) alle quali si dovrà rispondere nell’arco di 1 ora e 30 minuti. Condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento della prova sarà quello di rispondere ad almeno 5 delle sette domande. PROVE DI FINE CORSO CULTURA E SOCIETA' La prova finale consisterà nella valutazione della verifica intermedia svolta sui primi due moduli a cui si aggiungerà la valutazione della prova scritta contenete tre domande aperte relative al terzo modulo (da svolgere nell’arco di un’ora). Condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento della verifica sul terzo modulo sarà quella di rispondere ad almeno 2 delle tre domande. L’esame finale si intenderà superato se saranno state superate enrambe le verifiche; il voto finale sarà dato dalla valutazione complessiva della votazione conseguita nelle due prove. ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE La prova finale consisterà nella valutazione della verifica intermedia svolta sui primi due moduli a cui si aggiungerà la valutazione della prova scritta contenete tre domande aperte relative al terzo modulo (da svolgere nell’arco di un’ora). Condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento della verifica sul terzo modulo sarà quella di rispondere ad almeno 2 delle tre domande. L’esame finale si intenderà superato se saranno state superate enrambe le verifiche; il voto finale sarà dato dalla valutazione complessiva della votazione conseguita nelle due prove. GRUPPI E ORGANIZZAZIONI La prova finale consisterà nella valutazione della verifica intermedia svolta sui primi due moduli a cui si aggiungerà la valutazione della prova scritta contenete tre domande aperte relative al terzo modulo (da svolgere nell’arco di un’ora). Condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento della verifica sul terzo modulo sarà quella di rispondere ad almeno 2 delle tre domande. L’esame finale si intenderà superato se saranno state superate enrambe le verifiche; il voto finale sarà dato dalla valutazione complessiva della votazione conseguita nelle due prove. ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI CULTURA E SOCIETA' 1. La sociologia e le altre scienze sociali 2. Il fondamento dell’ordine sociale e del mutamento: i modelli organicistici e funzionalistici 3. Azione e struttura sociale: olismo e individualismo 4. Legami tra teoria e ricerca empirica 5. Il concetto di valore dal punto di vista sociologico 6. Il processo di interiorizzazione dei valori e orientamento all’azione 7. Dai valori alle norme: norme sociali, sanzioni e controllo sociale 8. Problematiche collegate alla pluralità di norme 9. Istituzioni e processo di istituzionalizzazione 10. Schema LIGA elaborato da Parsons con particolare attenzione ai quadranti che lo compongono. 11. Movimenti e Istituzioni 12. Mutamento delle Istituzioni 13. Processo di socializzazione primaria e processo di socializzazione secondaria e relative agenzie 14. Fasi che caratterizzano la socializzazione primaria e fasi che caratterizzano quella secondaria 15. In merito alla trasmissione del patrimonio culturale, cosa si intende per trasmissione delle competenze sociali di base e trasmissione delle competenze sociali specifiche 16. In che modo il processo di socializzazione incide e determina la costruzione dell’identità personale e attraverso quali fasi l’identità personale diventa ‘differenziata’ e ‘specifica’ 17. Nel processo di formazione dell’identità definire la distinzione tra la componente di ‘identificazione’ e la componente di ‘individuazione’ 18. In riferimento alla continuità che caratterizza il processo di socializzazione soffermarsi sulla natura cumulativa di questo processo e sul ‘controllo’ esercitato dall’attore 19. L’importanza delle sanzioni e del tipo di sanzioni nel processo di socializzazione 20. Mutamento, adattamento e ridefinizione dei ruoli adulti 21. Definizione e aspetti distintivi del gruppo sociale: primari/secondari, formali/informali 22. Definizione del gruppo sociale in relazione alla sua dimensione e al suo grado di completezza 23. In riferimento al ‘ruolo’ esporre le differenze tra gruppi totalitari e gruppi segmentali 24. Con riferimento ai gruppi sociali, evidenziare le conseguenze del conflitto nel rapporto con altri gruppi 25. Con riferimento alla relazione sociale, definire il concetto di potere con particolare attenzione alle definizioni datane da Weber e da Marx 26. Definizione e presupposti dell’interazione sociale 27. Definizione e presupposti della relazione sociale 28. I comportamenti collettivi: definizione e individuazione delle differenze tra quelli più rilevanti 29. Il concetto di azione sociale secondo la definizione di M. Weber. In riferimento al ‘senso’ che, secondo Weber, l’attore attribuisce alle proprie azioni specificare l’agire razionale rispetto allo scopo, al valore, l’agire tradizionale e determinato affettivamente 30. La rilevanza della ‘situazione’ e della sua definizione per la comprensione della razionalità sottesa all’azione sociale 31. Il potere legittimo o Autorità 32. La Network Analysis e carriere morali 33. Goffman: ribalta e retroscena 34. Capitale sociale ISTITUZIONI E MUTAMENTO SOCIALE 1. I principali tipi di famiglia descritti da Le Play e da Laslett 2. Distinzione tra famiglia patriarcale e famiglia coniugale intima 3. I sistemi di formazione della famiglia in Italia 4. Famiglia nucleare e processo di industrializzazione 5. I mutamenti avvenuti nei rapporti di coppia 6. Declino della nuzialità e nascita di nuovi tipi di famiglia 7. Le caratteristiche della convivenza pre-matrimoniale e caratteristiche delle famiglie di fatto o unioni libere 8. La relazione tra instabilità coniugale e mutamento del diritto di famiglia; tra instabilità coniugale e tasso di attività della popolazione femminile 9. Religione e approccio sociologico 10. In riferimento alla definizione di religione, specificare il concetto di ‘credenze’ e di ‘trascendenza’ 11. Il rapporto tra sacro e profano nella religione e nella magia 12. L’“esperienza del limite” e l’“esperienza del caso” come tratti fondamentali dell’esperienza religiosa 13. Il problema dell’ordine morale come aspetto collegato all’esperienza religiosa 14. La nascita dei movimenti religiosi: ruolo del capo carismatico, della profezia e dell’esperienza della conversione 15. Processo di istituzionalizzazione dei movimenti religiosi 16. Differenze tra sette, movimenti religiosi e Chiesa 17. Il processo di secolarizzazione e mutamenti sociali e politici 18. Criteri utilizzati per classificare da un punto di vista sociologico le religioni, con particolare attenzione a quelli adottati da Weber 19. Principali interpretazioni sociologiche della religione (evoluzionista, marxista, funzionalistica e quella che vede la religione come fattore di mutamento 20. Definizione di stratificazione sociale e di ‘strato’ 21. L’approccio funzionalista allo studio della stratificazione sociale: Davis e Moore 22. Le teorie del conflitto per lo studio della stratificazione sociale: K. Marx e M. Weber e differenze nell’identificazione dei criteri utilizzati per definirla 23. Il passaggio della classe ‘in sé’ a quella ‘per sé’ secondo l’orientamento marxista e fattori che ne favoriscono il passaggio. 24. La multidimensionalità dell’approccio weberiano nello studio della stratificazione sociale 25. Status ascritti e status acquisiti in relazione alla posizione che l’individuo ricopre nelle diverse gerarchie (istruzione, classe, ecc.). Lenski: equilibrio e squilibrio di status 26. Caratteristiche principali della ‘schiavitù’, della ‘casta’, dei ceti e delle classi 27. Lo schema di classificazione delle classi basato sul reddito, sulla situazione di lavoro, situazione di mercato 28. L’incidenza del processo di industrializzazione nella strutturazione delle classi 29. Il processo di proletarizzazione e di de-proletarizzazione 30. Lo sviluppo del terziario e la proletarizzazione di questo settore 31. Gli approcci culturalisti e strutturalisti in riferimento alla ‘sottoclasse’ o proletariato 32. Povertà assoluta e povertà relativa: criteri utilizzati per misurarle 33. Cosa si intende per mutamento sociale 34. Trasformazioni che nei diversi settori dell’economia (agricoltura, commercio, artigianato) hanno determinato il passaggio da uno stato feudale ad uno moderno 35. Quali sono gli aspetti che hanno favorito e determinato la nascita dell’imprenditorialità. Le origini del capitalismo secondo M. Weber 36. Il concetto di sovranità, i diritti di cittadinanza, e la separazione dei poteri come presupposti per la nascita dello stato di diritto 37. Il razionalismo come prospettiva culturale che ha consentito il mutamento sociale 38. L’individualismo come prospettiva culturale che ha consentito il mutamento sociale 39. L’individualismo e rapporto individuo-religione 40. I valori di eguaglianza e libertà come presupposti dell’individualismo 41. Il processo di razionalizzazione secondo Weber 42. La concezione materialista, idealista nella spiegazione del mutamento sociale 43. Il modello evoluzionistico nella spiegazione del mutamento sociale 44. L’uso dei modelli dicotomici nella spiegazione del mutamento sociale: Durkheim, Töennies e Parsons GRUPPI E ORGANIZZAZIONI 1. La critica per “linee interne” effettuata da Merton al modello tipico-ideale weberiano di burocrazia 2. L’approccio di Merton allo studio della burocrazia ed il processo attraverso cui si ‘generarno’ le conseguenze inattese 3. Merton: definizione sociologica di funzione e distinzione tra funzioni latenti e funzioni manifeste 4. La cooptazione formale: gli obiettivi che si propone e quando, secondo Selznick, è necessario farvi ricorso 5. La cooptazione informale o sostanziale: gli obiettivi che si propone e quando, secondo Selznick, è necessario farvi ricorso 6. Selznick: elementi che differenziano le organizzazioni dalle istituzioni 7. Selznick: leadership e funzioni ad essa collegate 8. Blau: potere formale e potere informale all’interno delle strutture burocratiche 9. Perché, secondo Blau, lo studio delle strutture burocratiche consente di comprendere i sistemi sociali complessi 10. Critica di Simon al funzionalismo con riferimento al ‘ruolo’ 11. Simon: le premesse decisionali come elemento costitutivo del processo decisionale in ambito amministrativo 12. Differenza tra uomo “amministrativo” e uomo “economico” 13. La razionalità limitata secondo la teorizzazione di Simon 14. In che senso Simon parla di un continuum mezzi-fini in riferimento alla razionalità di una strategia d’azione 15. La valutazione delle decisioni nella teorizzazione di Simon 16. Crozier e Friedberg: in che senso e perché le strutture burocratiche sono soggette a continue strutturazione e destrutturazione 17. Crozier: agire soggettivo, gioco e potere all’interno delle strutture burocratiche 18. Crozier: concettualizzazione del potere informale all’interno delle strutture burocratiche 19. Crozier: concettualizzazione di ‘circolo vizioso’ in riferimento alle strutture burocratiche 20. Concettualizzazione di ‘potere’ in Weber, Crozier e Blau 21. Il concetto di mutamento nelle organizzazioni secondo la prospettiva adottata da Crozier e secondo la prospettiva funzionalista 22. Le conseguenze inattese secondo Merton, Selznick e Crozier 23. Nell’ambito dell’approccio neo-istituzionalista, indicare perché, secondo Luhmann, bisogna passare dalle teorie fattoriali alle teorie sistemiche 24. Il neo-istituzionalismo e i riferimenti all’istituzionalismo di Selznick 25. Il processo di crescente isomorfismo in ambito organizzativo 26. Isomorfismo istituzionale: caratteristiche e tratti distintivi rispetto a quello enunciato dalla Scuola Ecologica