Politecnico di Torino CeTeM Fondamenti di Meccanica Applicata 1 Esercizi Esercizio 2 Nel meccanismo a glifo raffigurato, il perno A è solidale col braccio 2 ed è costretto a scorrere lungo una scanalatura longitudinale presente sul braccio 1. Sono note le dimensioni a = 500 mm e l = 250 mm. Nell’istante in cui il meccanismo ha la configurazione rappresentata (ϑ = 30°, braccio 2 orizzontale), il braccio 1 ha una velocità angolare di verso antiorario e di valore costante ω1 = 5 rad/s. Determinare in tale condizione: 1. la velocità del perno A relativa al braccio 1; 2. la velocità angolare del braccio 2; 3. l’accelerazione di A relativa al braccio 1; 4. l’accelerazione angolare del braccio 2. r r r r [ vrA =4.33 λ m/s; ω2=20 rad/s (oraria); arA =287.5 λ m/s2; r 2 ω& 2 =1039.2 rad/s (oraria); λ =versore direzione O1→A] Si considerino i corpi 1 e 2 separati come in figura 2.1. Il punto A appartiene al corpo 2, quindi il suo moto assoluto, cioè rispetto a un sistema di riferimento solidale con il piano del foglio, è una rotazione intorno ad O2. Il corpo 1 si muove rispetto al piano del foglio ruotando intorno ad O1. Il punto A si muove rispetto al corpo 1 (moto relativo rispetto ad 1) traslando lungo l’asse della scanalatura. Il moto di trascinamento si ottiene immaginando il punto A solidale al corpo 1 nella posizione indicata in figura, cioè supponendo di annullare il moto relativo; tale moto è una rotazione del punto A intorno al centro O1 per effetto del trascinamento da parte del corpo 1. Il legame tra i vettori velocità dei tre moti è espresso dalla relazione: © Politecnico di Torino Data ultima revisione 20/03/01 Pagina 9 di 61 Autore: Stefano Pastorelli Politecnico di Torino CeTeM Fondamenti di Meccanica Applicata 1 Esercizi v A = v rA + v t A ω 2 AO2 ? ⊥AO2 ? ? ω 1 AO1 // AO1 ? ⊥AO1 " M D V L’equazione vettoriale è rappresentata dal disegno di figura 2.2 Dalla figura si ricavano i versi di v A e v rA e si calcolano i moduli di tali vettori: vt ωOA vrA = A = 1 1 = 4.33 m s tan ϑ tan ϑ vA = vt A sin ϑ essendo: O1 A = = ω1O1 A =5 m s sin ϑ a −l = 0.5 m sin ϑ Quindi segue: v rA = 4.33λ m s vA = 20 rad oraria (verso dedotto dal verso di v A ) s AO2 L’accelerazione del punto A può essere espressa pensando A appartenente al corpo 2 (moto assoluto) o considerando il moto di A rispetto al corpo 1: a A = a rA + a t A + a c A ω2 = © Politecnico di Torino Data ultima revisione 20/03/01 Pagina 10 di 61 Autore: Stefano Pastorelli Politecnico di Torino CeTeM Fondamenti di Meccanica Applicata 1 Esercizi L’accelerazione di Coriolis si calcola: a C A = 2ω 1 ∧ v rA Scomponendo i vettori a A e a t A nelle due componenti, normali e tangenziali, dei moti di rotazione intorno ad O2 e O1 rispettivamente, si ottiene la seguente relazione vettoriale: a AO 1 n ω 2 AO2 // AO2 A → O2 2 + a AO 2 t = a rA + a t A O ω& 2 AO2 ? ? ⊥AO2 ? // AO1 ? 1 n ω 1 AO1 // AO1 A → O1 2 + a tA O + a CA 1t ω& 1 AO1 = 0 - 2ω1vrA M ⊥AO1 D V " La relazione tra i vettori è rappresentata in figura 2.3 Dalla figura 2.3 si ricavano i versi dei vettori a rA e a A O e si calcolano i loro moduli. 2t Proiettando il poligono di vettori della figura 2.3 su una retta orizzontale (parallela a AO2) si © Politecnico di Torino Data ultima revisione 20/03/01 Pagina 11 di 61 Autore: Stefano Pastorelli Fondamenti di Meccanica Applicata Politecnico di Torino CeTeM 1 Esercizi ottiene: arA sin ϑ = aC A cosϑ + at A sin ϑ + a A O1 n O2 n 2ω v cosϑ + ω1 AO1 sin ϑ + ω 2 AO2 arA = 1 r A = 287.5 m 2 s sin ϑ a rA = 287.5λ m 2 s Proiettando il poligono di vettori della figura 2.3 su una retta verticale (perpendicolare a AO2) si ottiene: 2 arA cosϑ + ac A sin ϑ = a A ω& 2 = aA 2 O2 t + at A cosϑ O1 n a rA cosϑ + 2ω1vrA sin ϑ − ω1 AO1 2 O2 t AO2 = AO2 = 1039.2 rad s oraria (verso dedotto dal verso di a A O ) 2t © Politecnico di Torino Data ultima revisione 20/03/01 Pagina 12 di 61 Autore: Stefano Pastorelli