1 ESERCIZI DA SVOLGERSI IN PREVISIONE DELLA PROVA DI

ESERCIZI DA SVOLGERSI IN PREVISIONE DELLA PROVA DI GEOLOGIA APPLICATA
Prof. Budetta
a.a. 2016 – 2017
N.B.: Contenere le risposte in un numero limitato di righe (al massimo 6 – 7 righe)
1.
Isotropia, anisotropia, stato cristallino e stato vetroso nei minerali: dare le più idonee definizioni.
2.
Descrivere le modalità di formazione del gruppo tetraedrico (SiO4)4- e la struttura delle diverse famiglie di silicati.
3.
Descrivere le principali proprietà fisiche dei minerali quali: il peso specifico, la durezza, la sfaldatura, la frattura, il
colore.
4.
Cosa sono i minerali sialici, quali sono i loro principali costituenti, come si riconoscono nelle rocce.
5.
Cosa sono i minerali femici, quali sono i loro principali costituenti, come si riconoscono nelle rocce.
6.
Descrivere la struttura olocristallina delle rocce e i meccanismi petrografici che la originano.
7.
Descrivere la struttura vetrosa delle rocce e i meccanismi petrografici che la originano.
8.
Rocce acide e rocce basiche: caratteristiche, composizione chimico-petrografica, modalità di riconoscimento.
9.
Descrivere la struttura e la composizione mineralogica della sienite.
10. Descrivere la struttura e la composizione mineralogica delle dioriti.
11. Descrivere la struttura e la composizione mineralogica delle granodioriti.
12. Descrivere la struttura e la composizione mineralogica delle trachiti e delle tefriti.
13. Descrivere la struttura e la composizione mineralogica dei basalti.
14. Quali sono i processi genetici che portano alla formazione delle rocce sedimentarie detritiche.
15. In cosa consiste la diagenesi.
16. Differenze tra rocce “sciolte” e rocce “lapidee”.
17. Descrivere la struttura e la granulometria delle principali rocce sedimentarie detritiche.
18. Descrivere la struttura ed i meccanismi di formazione delle principali rocce sedimentarie chimiche
19. Clasti, matrice e cemento: definizioni, tipologie e processi diagenetici che presiedono alla formazione delle rocce
sedimentarie detritiche.
20. Descrivere la struttura dei fillosilicati, quali le forze che tengono uniti i piani dei tetraedri e quali i meccanismi che
consentono alle molecole dell’acqua di inserirsi nel reticolo cristallino.
21. Descrivere i processi di alterazione chimico – fisica delle rocce.
22. Cosa è il carsismo e descrivi la reazione chimica di trasformazione dal CaCO3 al Ca(HCO3)2 .
23. Immersione ed azimuth d’immersione di una discontinuità: dai le più corrette definizioni e spiega come si
misurano.
24. Cosa rappresentano la direzione e l’immersione di una discontinuità.
25. Discontinuità primarie e secondarie: definizioni; descrivere i meccanismi genetici responsabili della formazione dei
piani di stratificazione
1
26. Mediante un rilevamento aereofotogeologico è stato possibile evidenziare che l’andamento delle tracce delle
discontinuità ricadenti nei diversi settori, assumono i seguenti valori percentuali:
Direzioni
0 – 30°
31° - 60°
61°-90°
NE
7%
12 %
15 %
NW
10 %
0%
13 %
Ricostruire il relativo diagramma a rosa della fratturazione.
27. Descrivi il meccanismo di formazione delle faglie e indica come sono orientate le sollecitazioni principali massime
(1, 2, 3 ) nei 3 tipi di faglie diretta, inversa e trascorrente.
28. Descrivi il meccanismo di formazione dei sovrascorrimenti.
29. Descrivi i fattori del metamorfismo agenti nella tripartizione usuale della crosta terrestre.
30. Finestre tettoniche e klippen: descrivere sinteticamente i meccanismi che presiedono alla loro formazione
31. Rappresentare opportunamente sull’allegata proiezione polare le seguenti coppie di valori di azimuth d’immersione
/ immersione delle discontinuità: (015/80; 030/30; 055/70; 080/60; 120/50; 125/55; 125/65; 125/80; 235/40;
245/60; 250/90; 355/70)
32. Meccanismi di formazione delle conoidi alluvionali e differenze tra conoidi attive e inattive.
33. Cosa sono e come si definiscono l’ “indice di Melton” e la “pendenza del conoide”. Quali rapporti ci sono tra questi
parametri e i processi di trasporto fluviale
34. Come si definisce un bacino idrografico e dai la definizione più corretta di spartiacque superficiale.
2
35. Come si misura la pendenza longitudinale di un corso d’acqua e quali sono i rapporti tra di essa e la capacità
erosiva delle acque incanalate.
36. Cosa sono e come si definiscono il “rapporto di biforcazione”, il “numero di anomalia gerarchica” e la “densità di
drenaggio”.
37. Cosa sono i restringimenti d’alveo e quali sono le principali cause dei fenomeni d’ostruzione dei corsi d’acqua.
38. Descrivi sinteticamente il processo geomorfologico responsabile della formazione dei terrazzi alluvionali.
39. Principali forme assunte dai reticoli idrografici ed influenza esercitata dall’assetto litologico e strutturale dei terreni
affioranti.
40. Cosa sono gli alvei “pensili” e come si formano.
41. Descrivi i meccanismi di rottura per “sifonamento” e per ” tracimazione” degli argini fluviali.
42. Cosa sono e come si definiscono l’”altezza d’onda” e la “lunghezza d’onda”. Quale rapporto c’è tra la profondità
del fondale ed il fenomeno di frangimento di un’onda marina.
43. Che cosa è l’indice di punzonamento nella prova Franklin e come si definisce.
44. Che cosa sono e come si definiscono il “modulo di elasticità” e il “coefficiente di Poisson”.
45. Che differenze ci sono tra rocce “quasi elastiche”, “semielastiche” e “non elastiche”.
46. Che cosa sono e come si definiscono la “durevolezza” e la “gelività” di una roccia.
47. Quali sono le rocce più comuni utilizzate per la confezione delle calci e dei cementi. Cosa è e come si definisce una
malta “aerea”.
48. Quali caratteristiche hanno i tufi gialli e grigi in relazione al loro impiego come materiali naturali da costruzione.
49. Con riferimento allo stralcio cartografico successivo, ricostruire le sezioni topografiche lungo le tracce A e B
tenendo conto della scala grafica inserita nel disegno. Poi, calcolare la pendenza media del versante lungo la
sezione A, nel tratto compreso tra le isoipse 500 m e 700 m s.l.m., esprimendola sia in percentuale che in gradi
sessagesimali.
3
50. E’ stata effettuata un’analisi granulometrica su un campione di terreno del peso secco di 457 g. I dati essenziali
(diametri e pesi relativi trattenuti) sono riportati nella successiva tabella. Tracciare la curva granulometrica e calcolare i
valori delle percentuali delle frazioni (ghiaia, sabbia, limo, argilla) costituenti il campione.
4
N
1
2
3
4
5
6
7
8
-
Ghiaia
Sabbia
Limo
Argilla
Diametri
(mm)
0,3
0,1
0,06
0,03
0,02
0,006
0,002
0,0005
<0,0005
trattenuto
(g)
0
55
65
39
42
36
62
58
100
%
%
%
%