© La riproduzione e la utilizzazione degli articoli e degli altri materiali pubblicati nel presente giornale sono espressamente riservate tecnologia piccoleegrandi curiositàdel settore GameStick, controller Ouya, la console adesso con Usb in palmo di mano diventa personalizzabile ... Lunedì 15 Aprile 2013 PAGINA12 GameStick è in dirittura d'arrivo. Il lancio della console basata su Android che fa concorrenza al progetto Ouya è previsto entro giugno. La miniaturizzazione è la componente che ha reso incentivante questa scelta. GameStick si compone infatti di un gamepad con una chiavetta Usb inserita al suo interno che una volta estratta va collegata al televisore per comin- ciare a giocare. Il sistema avrà il supporto di XBMC, premiato media center, nato per la console Xbox ed oggi disponibile per Android, compatibile con i nuovi formati Dolby TrueHD e DTS HD. Il cuore di Gamestick prevede un processore Amlogic 8726-MX, 1 Gb di ram, 8 Gb Nand flash, connessione HDMI a 1080p, wi-fi, bluetooth. Il controller è wireless con due stick analogici. o. es. ... L'era delle piattaforme di gioco open source è cominciata. Debutterà a giugno Ouya, un progetto basato sul sistema operativo Android, che ha ottenuto oltre 6 milioni di dollari con le donazioni degli appassionati on line. La console ha una caratteristica che rispetta i requisiti open source. Infatti è facilmente smontabile con un cacciavite ed è stata realizzata con una versione modi- ficata di Android "Jelly Bean", facile da sviluppare e modificabile da tutti gli utenti. Ouya prevede un processore quad core Tegra 3, 1 Gb di ram, memoria interna da 8 Gb, connessione HDMI a 1080p, wi-fi, porta ethernet, bluetooth, Usb 2.0. Sarà dotata di controller wireless con due stick analogici, d-pad, otto pulsanti azione, un pulsante di sistema, un touchpad da 3". o. es. videogame. Esce «Omertà-City of Gangster», dove un immigrato è pronto a tutto pur di salire sul trono fra proibizionismo, affari illeciti e sangue Dalla Sicilia agli Usa degli anni ’20 WatchDogs, novità dall’estero La scalata al potere è un gioco Ambientato nell’America dei tempi dei boss mafiosi Al Capone e Lucky Luciano Distribuito in Italia dalla Fx, è creato per Pc, Mac e Xbox360 da Haemimont e Kalypso dai lettori La realtà in console P er quanto mi riguarda non hanno concorrenti i moderni video games per pc e consolle. Raggiungono un livello di veridicità e rappresentazione della realtà molto alto (commento all’articolo «In rete l’erede del Tamagotchi: tutti pazzi per il cucciolo Pou» del 4 febbraio). Due immagini prese da «Omertà-City of Gangster», il videogame che racconta la storia di un immigrato pronto a tutto per conquistare il potere Barbara su www.gds.it Gerardo Marrone CATANIA C resciuto in un piccolo paesino della Sicilia, l'aspirante boss ognuno lo chiami come vuole, anche «Iaffio» se volete … - parte alla conquista di Atlantic City e degli States, dopo una turbolenta storia di amore e «onore» all' età di 16 anni. Comincia così, inevitabilmente «cullato» nell' Isola, il nuovissimo videogioco di conflitti e strategia «Omertà-City of Gangster». Distribuito in Italia dalla Fx (www.fxinteractive.com), è stato creato per Pc, Mac e Xbox360 da Haemimont e Kalypso. Ambientato negli anni Venti, sotto la «stella» di Al Capone e quella di Lucky Luciano, «Omertà» propone con buona risoluzione grafica una scalata al potere criminale fatta di affari illeciti - innanzitutto, birra e liquori nella stagione del proibizionismo a Stelle e Strisce - e corruzione, denaro sporco e riciclato, ritrovi e aziende sotto controllo. Ma soprattutto di scontri per la conquista di spazi che la sempre più numerosa e agguerrita gang di "Iaffio" fa propri a raffiche di mitra, pistolettate, colpi di mazza (da base- ball, s'intende) e affondi di coltello. Di quartiere in quartiere, col sottofondo di note swing e jazz, il ragazzo di Trinacria conquista fama e potere riuscendo persino a influenzare le elezioni politiche: ma questo succedeva solo negli anni Venti in America …. Vita difficile, comunque, quella del «rampante capomafia» perché deve conti- nuamente misurarsi con gli «indici di gradimento e temibilità» che devono costantemente salire, ma anche con la «pressione poliziesca» che va tenuta sempre sotto i livelli di guardia. Il genere gestionale, comunque, lascia puntualmente il campo all' azione e alle più suggestive ambientazioni concepite dai creatori del nuovo titolo Fx Interactive. Quando le parole non bastano, infatti, si entra in modalità «lotta»: un gioco nel gioco, non sempre di immediata soluzione da risolvere perché i rapporti di forza sono a volte impari. Per nulla facile, oltreoceano, fare fortuna. hackerphone allaconquista diChicago ... Dopo tanti rumors sembra che Ubisoft abbia trovato terreno fertile per il lancio della sua nuova creazione che certamente bisserà il successo planetario di Assassin's Creed. Sarà presto disponibile infatti la versione multipiattaforma di Watch Dogs. Aiden Pearce è il protagonista di uno scenario ambientato a Chicago dove spie, terroristi ed ogni genere di criminali sono sempre nascosti dietro l'angolo. Pearce ha però un'abilità futuristica o quasi: è un hacker phone. Con il suo cellulare riesce a controllare il CtOS (The Central Operating System), sistema informatico centralizzato che gestisce tutta la tecnologia urbana. Una rete che contiene anche le informazioni personali degli abitanti: dove vivono, che auto hanno, quali sono le loro abitudini. Tramite questi dati e la gestione delle tecnologie cittadine il sistema può influenzare o manipolare le scelte di chiunque. Il giocatore può indagare su ogni persona schedata nel sistema, ascoltare le conversazioni telefoniche, visualizzare le immagini delle telecamere a circuito chiuso; e grazie al controllo del CtOS riesce a gestire le strumentazioni elettroniche della città a proprio vantaggio. Naturalmente si può anche interagire con gli amici coinvolti nel gioco, guardare il log delle loro missioni e da perfetti hacker monitorarne le scelte tattiche. Osvaldo Esposito