C`era una volta il punk - Compagnia della Rancia

SPETTACOLI
• «Il giorno della tartaruga», una delle commedie
musicali di Garinei e Giovannini di maggior successo, approda stasera (ore 21) e domani (pomeridiana, ore 18.30) al Teatroteam di Bari, dove chiuderà la rassegna «Nonsoloprosa» (info
080.521.08.77). Nata nel 1964 e portata al successo daDelia Scala eRenato Rascel (chene scrisse anche le musiche), in questa nuova edizione è
direttada SaverioMarconiperla Compagniadella
Rancia con Chiara Noschese e Christian Ginepro.
«Il giorno della tartaruga» è stato a suo tempo il
primo musical che ha affrontato il problema della
coppia, protagonisti un marito ed una moglie che
simpaticamente litigano dalla prima all’ultima
scena, caratteristica che ha permesso al copione di
trovare una diffusione internazionale, ad esempio
STASERA E DOMANI A BARI
Arriva al Team
«La tartaruga»
cavallo di battaglia
Rascel-Delia Scala
Sabato 12 Aprile 2008
inFrancia perl’interpretazionediAnnie Girardote
Philippe Nicaud, un successo coronato da centinaia di repliche. La tartaruga che dà il titolo alla
storia è un animaletto domestico, una sorta di alter
ego, al quale i due coniugi confidano volta per volta
i propri crucci e le proprie angosce, simbolo di un
guscio coriaceo che, nonostante tutto, finisce con
il riflettersi sulla solidità della vita matrimoniale.
Un esilarante e scatenato contenitore in cui riappaiono pezzi di vita, ricordi, sensazioni, discorsi.
Uncopione che34anni dopoconservatutta lasua
vitalità, un testo più che mai credibile di usi e costumi che non cessano di essere divertenti. E’ il
primo omaggio fra l’altro che il Teatro Sistina dedica ai suoi due grandi patron, Sandro Giovannini e
Pietro Garinei.
25
LOCOROTONDO Stasera in concerto al Mavù
Nate James, il soul
non è mai stato
così «British» e «stylish»
NICOLA MORISCO
MEZZOGIORNO | Un film in uscita, due in lavorazione. Parla la nostra attrice più internazionale
«L’amore va difeso»
Giovanna fa l’hostess, l’amante del duce, la musa di Wenders
Giovanna Mezzogiorno ieri a Roma
l Fedele al titolo del suo nuovo film,
L’amore non basta di Stefano Chiantini,
in uscita il 18 aprile in 80-100 sale distribuito da Mediafilm, Giovanna Mezzogiorno ha parlato a lungo di sentimenti, ieri a Roma in conferenza stampa,
oltre ad accennare ai suoi nuovi progetti:
Vincere di Marco Bellocchio, di cui sta
per iniziare le riprese, e The Palermo
Shooting di Wim Wenders, in lizza per
Cannes.
«Bisogna difendere strenuamente una
storia d’amore perché ha un altissimo
valore fare un pezzo di vita insieme. E io
lo faccio. Fino all’ultimo sto aggrappata
al cornicione – ha detto l’attrice, 33 anni -.
È vero però che l’amore non è sinonimo di
felicità, certe volte non basta, per salvare
un rapporto. Io tante volte ho amato e
sono stata molto infelice. Mi è capitato
quando nella relazione ci sono frustrazione, possessività, incapacità di comunicare, dolore. Quando non c’è rispetto
reciproco e non si dà abbastanza spazio a
ognuno. È anche vero però che bisogna
darsi il tempo per trovarle queste cose».
L’attrice spiega che dopo la megapro-
A SALONICCO | Il grande regista francese
Lirica, prosa, film
il premio Europa
a Patrice Chereau
Radiodervish
a Ceglie Messapica
con Alessia Tondo
l I Radiodervish saranno stasera sabato 12 aprile alle ore 21 Teatro Comunale di Ceglie Messapica, in concerto
con Alessia Tondo in occasione dell’uscita di «Yara», il secondo singolo estratto
dall’ultimo album «L’immagine di te» .
«Yara» è una splendida ballata mediterranea cantata in italiano e in griko.
La Grecìa è il territorio dove ogni estate
si compie il grande rito di massa della
Notte della Taranta, dove la tradizione
musicale popolare rivive confrontandosi con i linguaggi della contemporaneità. E la voce che in questo brano duetta
con Nabil, appartiene ad Alessia Tondo,
giovanissima star della Notte della Taranta a Melpignano.
Info 0831.37.78.63
duzione internazionale L’amore ai tempi
del colera di Mike Newell, tornare a un
film italiano, L’amore non basta, propostole dall’amico Rocco Papaleo (cointerprete e cosceneggiatore) le ha dato «molta
più libertà di quella che si ha su un grande set, dove ci sono più mezzi e più tempo.
Non dico una cosa sia meglio dell’altra.
Per me, più delle storie, sono importanti
le persone che le vogliono raccontare».
Nella pellicola, girata in Abruzzo, regione natale del regista, si racconta la
storia d’amore tormentata fra Martina
(Mezzogiorno) hostess sempre di corsa,
per cui è difficile conciliare lavoro, hobby
e gli studi, e Angelo (Alessandro Tiberi),
scrittore in erba che si mantiene con lavoretti saltuari. Nel cast, anche Rocco
Papaleo, Ivan Franek, Marit Nissen e
Alessandro Haber. «Anch’io come il
mio personaggio tante cose non riesco a
portarle a termine – ha detto candidamente l’attrice -. Ad esempio non sono
andata all’università, e mi dispiace, ho la
maturità linguistica e penso sia poco. Per
me è difficile anche iscrivermi a un corso
qualunque visto che poi, dopo qualche
l SALONICCO (GRECIA). Se c’è un regista che
merita un riconoscimento internazionale come è
il Premio Europa, che sotto l’egida dell’Unione
Europea, viene assegnato domani sera a Salonicco, questi è il francese Patrice Chereau, che si
trova a suo agio sui palcoscenici della prosa e
della lirica e sui set cinematografici; che non si
nega il piacere di recitare lui stesso, ma rifugge
dal titolo di intellettuale. Il suo nome nel medagliere del Premio Europa segue illustri premiati che vanno da Giorgio Strehler a Harold Pinter.
In vista della solenne premiazione, ieri ha incontrato un piccolo gruppo di giornalisti, conversando in quasi tutte le lingue che conosce e che pratica con precisione; inglese, francese, tedesco e un
Caparezza a Bari
in concerto
le dimensioni
del suo Kaos
eccellente italiano, che ricorda il suo periodo milanese, quando, a 25, nel 1969, il pugliese Paolo
Grassi lo chiamò a rimpiazzare addirittura Giorgio Strehler, che si era appena dimesso.
«Sono contento di questo premio importante,
anche se sorprendentemente mi arriva in un tempo della mia vita in cui faccio soprattutto lirica e
cinema» dice il regista, che a denti stretti confessa che sta scrivendo un nuovo film (dopo aver
vinto a Berlino 2001 l’Orso d’oro per lo scandaloso
Intimacy), ma non fornisce alcun particolare. Per
i cento e piu critici europei riuniti a Salonicco in
questi giorni Chereau oggi reciterà La Douleur di
Marguerite Duras, e domani Coma, un testo autobiografico dello scrittore Pierre Guyotat. [m. gi.]
CONCERTO A BARI | Il chitarrista con Guido Di Leone
DOMANI A LECCE |Lo storico leader dei Television, collaboratore di Patti Smith
Profumo di Brasile
con De Paula è festa
C’era una volta il punk
UGO SBISÀ
Caparezza sarà stasera, sabato, in
concerto al New Demodè di Bari (info
080.522.72.96 - Box Office
080.524.04.64). Il suo nuovo album si
intitola «Le dimensioni del mio kaos»
AGENDA SPETTACOLI
I POLACCHI 3 CHANNELS STASERA ALLO ZENZERO - Prosegue l'appuntamento con
«Plug-in-Wasabi», il progetto di musica
elettronica realizzato dallo Zenzero club di
Bari (traversa Colletta 12, info:
347.843.24.69), con una serata dedicata
all'Est. Stasera, sabato, dalle 23 sarà di
scena il duo polacco 3 Channels. In apertura e in chiusura, spazio riservato ai dj
Lillo e Valentino, mentre le selezioni visuali
sono come sempre affidate a Okaoko Lab.
PATTY PRAVO VENERDÌ A MARTINA FRANCA Partirà venerdì 18 aprile dal teatro Nuovo
di Martina Franca il nuovo tour di Patty
Pravo. Biglietti a 45,00, 30,00 euro. Info:
099.452.57.81.
SERGIO CAMMARIERE A TARANTO E A LECCE 18 E
19 APRILE - Due date in Puglia del tour
«Cantautore piccolino» di Sergio Cammariere: il 18 aprile al teatro Orfeo di Taranto
(info: 099.453.35.90) e 19 aprile al Politeama di Lecce (info: 0832.24.14.68). In
entrambe le date il cantautore calabrese
sarà accompagnato dall’Orchestra Sinfonica della Magna Grecia, diretta da Paolo
Silvestri. Cammariere sarà al solito accompagnato da Amedeo Ariano alla bat-
mese, devo lasciarlo per andare su un set.
Dovrei rallentare per dedicarmi a me
stessa».
Tornando al lavoro, la Mezzogiorno
non va oltre brevi accenni sui nuovi progetti, Vincere di Bellocchio, in cui interpreterà l’amante di Mussolini (Filippo
Timi), Ida Dalser, e The Palermo shooting di Wenders. «Per Vincere ho firmato
un accordo di riservatezza e posso dire
poco. Però sono onoratissima che Marco
mi abbia scelta» spiega sorridendo. Solo
parole entusiastiche anche per Wenders:
«È una persona straordinaria. Sto per
andare a Berlino dove il film è in fase di
missaggio». L’attrice si rabbuia per un
attimo solo quando le chiedono del Premio Vittorio Mezzogiorno, di cui quest’anno si sarebbe dovuta svolgere a Napoli la quarta edizione: «È tutto fermo. Ci
avevano promesso delle risorse che alla
fine non sono arrivate. Sono molto delusa
e arrabbiata».
Quanto ad Haber, ha polemizzato in
conferenza stampa con il regista Chiantini, per una scena tagliata.
[r. cin.]
teria, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Bruno Marcozzi alle percussioni, Olen Cesari
al violino e Fabrizio Bosso alla tromba.
I POOH SABATO 19 APRILE A BARLETTA - Tappa
pugliese a Barletta, sabato 19 aprile, per i
Pooh, con il nuovo «Beat ReGeneration
Tour 2008», incentrato sul nuovo album
dedicato ai successi degli anni ‘60 e ‘70.
Biglietti nelle prevendite del circuito Bookingshow. Info 899.130.383 - www.deltaconcerti.it - www.bookingshow.it.
ARTURO BRACHETTI DAL 16 AL 20 APRILE A BARI
AL TEATROTEAM - Arturo Brachetti - il più
grande trasformista del mondo - proporrà
a Bari al Teatroteam, dal 16 al 20 aprile, il
suo ultimo travolgente spettacolo «L’uomo
dai mille volti». Lo spettacolo è diretto da
Serge Denoncourt, musica originale di Simon Carpentier del Cirque du Soleil. Info
080.521.08.77.
I BALLERINI DI «AMICI» DAL 2 AL 4 MAGGIO AL
TEATROTEAM - Sono già in vendita i biglietti
per lo spettacolo «Io ballo», con i professionisti della trasmissione televisiva
«Amici» di Maria De Filippis, in programma al Teatroteam dal 2 al 4 maggio. Info e
biglietti 080.521.08.77.
l Molti gridano già a un nuovo miracolo britannico, identificando
Nate James icona del soul e del r&b contemporaneo. C'è chi, invece, lo
accosta a “mostri sacri” come Marvin Gaye, Prince e Stevie Wonder o
Jamiroquai. Di sicuro sappiamo che tutti gli appassionati di black
music potranno vedere e ascoltare James all’opera stasera sabato 12
alle 22, al Mavù di Locorotondo (info 393.021.38.50).
Il ventinovenne cantautore inglese non fatica a mettere in mostra la
sua voce vibrante e una personalità spiccata soprattutto nelle performance live, con il viso ben nascosto da un’immensa capigliatura
afro. E’ il singolo Set The Tone a porlo all’attenzione del mondo della
black music, poi le nomination ai MOBO awards (contest inglese
riservato agli artisti black). Con The Message raggiunge i vertici delle
classifiche europee e ottimi consensi anche in Italia, dove Nate diventa
quasi di casa grazie alle aperture dei concerti italiani dei Simply Red,
la partecipazione al Festivalbar 2006 (anno in cui arriva anche il
riconoscimento Best International Act) e il duetto con Paolo Meneguzzi a Sanremo 2007, brano
che inserisce nel suo ultimo album Kingdom Falls.
James, aveva previsto questo successo internazionale?
«Non mi aspettavo questo incredibile successo. Ero solo sicuro della qualità dei miei album
e speravo che anche altri li avrebbero apprezzati. Amo il mio lavoro e credo che il successo derivi
dal grande impegno e da un pizzico di fortuna».
Il suo talento è accostato a
Stevie Wonder, Jamiroquai,
Marvin Gaye. Qual è la sua
vera identità musicale?
«Mi fa piacere essere paragonato a delle grandi celebrità delle
musica, ma credo che ogni artista
voglia essere apprezzato per quello che è, magari per la sua originalità. Per creare il mio sound,
cerco di mescolare il vecchio
soul, con dance, drum’n’ bass e
Nate James, stella del «new soul» inglese
R&B».
A quali dei grandi della musica soul si ispira?
«A quelli che definisco gli innovatori della musica e dei generi:
Marvin Gaye, Stevie Wonder, Prince, Michael Jackson. Artisti che si
spingono ai confini del loro fare musica, senza paragoni possibili».
Cosa pensa dell’Italia e degli italiani?
«Adoro lo “stile italiano”: ottimo cibo, eccellente vino e senso della
vita. Gli italiani hanno un senso del piacere della vita che mi trova
assolutamente d’accordo. Per questo mi sento un po’ italiano anch’io,
totalmente a mio agio».
Cosa conosce della musica italiana?
”Conosco abbastanza bene alcuni classici e amo molto la taranta e le
tarantelle, che mi è capitato di scoprire in occasioni dei matrimoni di
amici di origine italiana, meridionale».
Cosa propone per il concerto al Mavù?
«Un set acustico dolce per poi passare ad alcuni brani da suonare
con la mia band. Con me ci saranno i miei lunghi capelli, la musica e le
mie canzoni. Spero si balli tantissimo».
l Bisogna tornare indietro con la memoria agli Anni ’70 per trovare il primo concerto barese di Irio De
Paula. Auspice l’indimenticato maestro Sasso, il chitarrista afrobrasiliano suonò al Piccinni in trio con
Alessio Urso e Alfonso Vieira, ottenendo un successo
così generoso da indurre il Coretto a reinvitarlo nella
stagione successiva, stavolta al Petruzzelli, per una
“festa brasiliana” che registrò, manco a dirsi, il tutto
esaurito. Anni eroici, senza dubbio, nei quali anche a
Bari qualunque proposta che avesse più o meno a che
fare col jazz attirava grandi folle. Oggi, passata la buriana, di quell’epoca resta il ricordo di quanti l’hanno
vissuta e lo sguardo stupito di chi, invece, essendo “arrivato” dopo (e magari avendo un ricordo ormai vago
del Petruzzelli), stenta a credere a quelle serate da
“tutto esaurito”. Ma per fortuna, se i tempi cambiano,
la musica di qualità resta la stessa, appunto come quella più cara a De Paula che tra l’altro ha lasciato il natìo
Brasile per stabilire la propria residenza in Italia.
Irio De Paula è stato ospite di «Jazz & More», la bella
rassegna organizzata dal chitarrista Guido Di Leone al
Cafè del Mar di Bari e l’occasione è stata propizia sia
per riapprezzarne le note qualità solistiche, sia per
seguirlo in un inedito duo con il collega barese. Privo
di qualunque accompagnamento, De Paula si è mosso
sul terreno della bossanova, il genere a lui più congeniale, proponendo un’ampia carrellata di autori, da
Jobim a De Moraes e Bonfa, ma soprattutto di temi
cari alla memoria di tutti, da «Girl from Ipanema» a
«Samba de Orpheu» e «Manha de Carnaval» o «Felicidade». Una selezione efficacissima, arricchita da un
solismo dal respiro “orchestrale” nel quale il virtuosismo non è mai fine a se stesso.
In chiusura il duo con Di Leone, una sorta di confronto-dialogo fra scuole e stili diversi, ma senza mai
alcun tentativo di sopravvaricazione, che si è incanalato su brani dal blasone più squisitamente jazzistico,
come il bel «The Days of Wine and Roses» di Harry
Mancini, il delicatissimo «Nuages», doveroso omaggio
a un grande chitarrista del passato, Django Reinhardt,
e i conclusivi «Scrapple from the Apple» di Charlie
Parker e «Cherockee» di Ray Noble, i cui ritmi vivaci
hanno definitivamente acceso l’entusiasmo del pubblico. Successo meritatissimo per una rassegna che, il
prossimo 17 aprile, andrà a concludersi con un omaggio a Duke Ellington allestito da Roberto Ottaviano
con Fabrizio Bosso alla tromba, Guido Di Leone alla
chitarra e Giuseppe Bassi al contrabbasso.
E non vibra più nelle corde notturne di Tom Verlaine
FLAVIA SERRAVEZZA
l LECCE. C’era una volta
il punk. Erano gli anni ’70 e
tra i protagonisti assoluti
della scena newyorkese figuravano i Television: l’americano Tom Verlaine, cantante e chitarrista selvaggio,
musicista trasversale, autentico fuoriclasse, era il leader della storica band. Artista di culto della «Golden
Age of Rock», collaboratore
storico di Patti Smith, autore degli assoli di chitarra
più metafisici della storia del
rock, Verlaine (all’anagrafe
Thomas Miller) è in Italia dal
5 aprile per una breve tournée che domani domenica 13
aprile farà tappa a Lecce, al
teatro «DB d’essai» (ore
21.30, ingresso 20 euro, ridotto 15), dove si chiuderà la
quarta edizione della rassegna KeepCool. Ad accompagnarlo sul palco per un imperdibile best-live della sua
carriera da solista, l’eclettico chitarrista Jimmy Rip.
«Non sarà una performance urlata ma molto intimista,
niente rock’n’roll: chitarre e
voce creeranno atmosfere
molto calme, a tratti silenziose, ma non posso anticipare dove ci porterà l’improvvisazione», spiega al telefono il maestro Verlaine
che insieme al collega Rip,
nel 2007, ha pubblicato il dvd
Music for Experimental Films, costato nove anni di lavoro.
E allora sì che questo concerto sarà una novità per i
fan dell’ex leader dei Television, abituati alla voce stridula e alienante della sua
chitarra, quel suono che Pat-
Tom Verlaine
Marquee Moon, autentico
manifesto generazionale degli anni ’70: un disco capolavoro assoluto dell’allora
nascente scena New Wave.
Mister Verlaine, in 30
anni di carriera pensa di
aver realizzato il suo sogno musicale?
«Non credo. Non sono mai
pienamente soddisfatto delle
mie creazioni. Ci sono volte
in cui cambierei le produzioni, altre in cui dopo aver
registrato vorrei stravolgere
tutti gli arrangiamenti».
Cosa pensa del punk di
oggi?
«Credo che il punk sia
quello di sempre. Un genere
leggermente più aggressivo
della bubblegum music che
utilizza testi molto più “arrabbiati”».
Qual è il suo rapporto
con i Television?
«Con il gruppo continuiamo a esibirci ogni tanto. Ma
non so se ci sarà mai una
reunion definitiva. Ci divertiamo sempre a suonare. Un
nuovo album insieme? Chi
può dire se non succederà».
Sta lavorando a nuovi
progetti?
«Ci sono alcune registrazioni in cantiere ma non so
ancora come andrà a finire.
Continuo a comporre, soprattutto dopo mezzanotte.
Mi piace il sapore che la notte dà alla mia musica».
ti Smith ha paragonato
all’«urlo di cento uccelli».
Quella del tardo Verlaine
sembra una veste cantautorale decisamente lontana dal
suo fare «psichedelico». Fuori dai confini dei Television band che ha avuto vita brevissima, con due album tra il
1977 e il 1978 e una transitoria reunion nel 1992 - ha
registrato sette dischi tra il
1979 e il 1992, per poi allontanarsi dalla ribalta e dedicarsi alla musica strumentale e alle colonne sonore per
film muti. Poi il «grande ritorno», nel 2006, come membro della band della Smith e con due nuovi album, Songs and Other
Things e Around.
TEATRO DELL’ANONIMA
Pur con eccellenti cala BANDA degli onesti riapre
pitoli a proprio nome, resta insuperata la fasciOGGI ORE 21 - DOMENICA ORE 19
nazione dei Television e
080.5614875 - 329.6222056
di un folgorante debutto