LA STAMPA/TUTTOSOLDI - 24.04.2006 L'ITALIA AL TERZO POSTO PER INVESTIMENTI «BUONI» Con l'energia alternativa il fondo etico mette il turbo Ind EXchange Investment ha appena lanciato quattro fondi indice sulla Borsa tedesca Gabriele Petrucciani I L caro benzina fa bene ai buoni. Il crescente interesse per le fonti energetiche alternative ha accelerato i rendimenti dei fondi socialmente responsabili, un mercato che in Italia è cresciuto parecchio, adesso al terzo posto in Europa per masse gestite (circa 3 miliardi di euro) dietro Gran Bretagna (7,9 miliardi) e Francia (3,5 miliardi), grazie al successo dei big, vedi Pioneer Investment Management (994,7 milioni) e Sanpaolo Imi Asset Management (737,2 milioni) ma anche per diversi prodotti azionari, come il Bpu Pramerica Azioni Etico, categoria azionari (più 10,58% da inizio anno) mentre tra i bilanciati il migliore è Valori Responsabili Bilanciato di Bipiemme Gestioni, categoria bilanciati (+3,46%) e, tra gli obbligazionari il Bipitalia Etico Roma Caput Mundi di Arca (+0,80%) . «Siamo molto positivi sui comparti legati alle energie rinnovabili - spiega Guerino Guarnieri di E. Capital Partners -. Questo ottimismo deriva dal maggiore interesse di governi e aziende per le fonti alternative». Gli investimenti in Vesta (energia eolica) e nell'etanolo stanno dando già ora buoni frutti. «E non va dimenticato che l'investimento in aziende che superano un test etico, secondo i dati raccolti in questi anni, presenta un rischio default più ridotto del 70% rispetto alla media. Vari studi dimostrano che le aziende che valorizzano gli aspetti socialmente responsabili sono in grado di fornire un ritorno per gli azionisti superiore alla media del mercato». Fin qui il parere del gestore. Ma per chi non vuol sopportare le commissioni legate ai vari prodotti (non inferiori ai fondi normali) c'è oggi l'alternativa degli Etf «buoni». Proprio in questi giorni, infatti, l'IndEXchange Investment, uno dei primi tre gestori di Etf in Europa, ha festeggiato il sesto compleanno del segmento Xtx della Borsa tedesca con il lancio di quattro nuovi fondi indice. Tra le novità più interessanti vi è quella che riguarda una specifica metodica d'investimento, riassunta nel termine «sostenibile». Si tratta dell'IndEXchange Dj Euro Stoxx Sustainability 40 Ex (Isin: DE000A0F5UG3), armonizzato, che mira a replicare l'andamento dell'indice sostenibile Djsi EuroStoxx 40. Il concetto di sostenibilità si basa sulla definizione delle Nazioni Unite, in base alla quale «lo sviluppo sostenibile è quello che consente la soddisfazione dei bisogni economici, ambientali e sociali delle attuali generazioni senza compromettere quelle future». Questo Etf ha un costo totale annuo dello 0,42%, distribuisce un dividendo ogni dodici mesi, un lotto minimo d'investimento di poco superiore a 12 euro. L'indice di riferimento è stato lanciato il 31 gennaio scorso, frutto della collaborazione tra Stoxx Ltd. e Sam Group, società di gestione indipendente con sede a Zurigo, pioniere dell' investimento sostenibile in Europa e tra le principali istituzioni al mondo specializzate nel settore, con oltre 3 miliardi di franchi svizzeri di asset gestiti. L'indice Djsi EuroStoxx 40 deriva dalla più ampia famiglia di indici sostenibili Dow Jones Sustainability, nato con l'intento di selezionare soltanto le 40 azioni di area euro che hanno ottenuto il maggior punteggio da Sam, in termini di solidità e crescita economica. I comparti più rappresentati sono quello bancario (12,5%), le assicurazioni (11,1%) le utility (10,6%), seguite da costruzioni (8%), automobili (7,8%) e chimici (7,5%). In termini geografici, c'è una netta supremazia di aziende con sede in Germania (28,1%), Francia (26,7%) e Olanda (17,7%), cui seguono Spagna (12,6%), Finlandia (8%), Italia (4,2%), presente con Telecom Italia ed Enel, e Irlanda (2,8%). [Bloomberg Borsa & Finanza]