Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani Marta Berni AA. 2006-2007 ELEMENTI DI ECONOMIA Versione provvisoria 3 Cosa studia l’Economia L’economia studia, da un particolare punto di vista, le attività che gli uomini svolgono per soddisfare i propri bisogni. Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 4 Campo di indagine “L’economia politica, o economica è uno studio del genere umano negli affari ordinari della vita; essa esamina quella parte dell’azione individuale e sociale che è più strettamente connessa con il conseguimento e con l’uso dei requisiti materiali del benessere.” (Alfred Marshall, Principi di economia) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 5 Economia: scienza sociale L’economia è una scienza sociale, che si interessa cioè del comportamento dell’uomo, o meglio di una parte di questo, in quanto membro di una società e lo fa usando il metodo scientifico per analizzare un insieme di problemi tra loro connessi Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Confronto con le altre scienze Rispetto alle scienze naturali o fisiche non dispone dello strumento dell’esperimento. Rispetto alle altre scienze sociali dispone di uno strumento di misura, la moneta, con la quale può quantificare i moventi che influiscono selle azioni dell’uomo. Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 6 7 Cosa misura la moneta Con la moneta non si pretende di misurare alcun movente dell’animo umano in sé stesso, ma soltanto indirettamente, attraverso gli effetti che produce sul suo comportamento Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 8 Cosa misura la moneta Un ammontare di denaro può misurare: • quanto un individuo è disposto a pagare per assicurarsi una certa soddisfazione • quale è il compenso necessario per indurlo a sopportare una certa fatica Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 9 Economia positiva ed Economia normativa • Economia positiva: descrive i fenomeni economici • Economia normativa: dice che cosa occorre fare per per ottenere determinati risultati Essendo una scienza sociale, le leggi economiche non sono leggi esatte come quelle fisiche, ma indicano tendenze Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 10 Conclusioni L’economia è una scienza sociale, che usa il metodo scientifico, ma non è una scienza esatta. È però una scienza positiva e questo significa che il suo scopo principale è spiegare i processi reali Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 11 Breve excursus storico Mercantilisti Fisiocrati Classici Neoclassici Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Mercantilisti Periodo storico XVII secolo • Forte incremento degli scambi commerciali e delle esportazioni • Commercio era la principale attività economica • Capitalismo commerciale • Oro e argento erano la misura della ricchezza degli individui e delle nazioni • Fonti di ricchezza: miniere commercio • Esportazioni = aumento di ricchezza • Importazioni = perdita di ricchezza Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 12 13 Fisiocrati Periodo storico XVIII secolo • L’unica fonte di ricchezza è l’agricoltura: è l’unica attività il cui prodotto è maggiore di quanto è stato necessario a produrlo • Grandi innovazioni nelle tecniche di produzione agricola • Circolarità del processo economico Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 14 Economisti Classici Periodo storico 1750-1870 • Rivoluzione industriale • Modo di produzione imperniato sulla fabbrica • Grandi innovazioni tecnologiche • Nascita della classe operaia • Oggetto di studio dell’economia: – processo di produzione – processo di consumo finalizzati al consumo • Urbanesimo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 15 Consumo Produttivo È il consumo dei lavoratori che sono capaci non solo di riprodurre il valore dei beni impiegati, ma anche di produrre il SOVRAPPIÙ Il SOVRAPPIÙ è la differenza tra il valore della produzione e il valore dei beni impiegati (compreso il lavoro utilizzato) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 16 Consumo improduttivo È rappresentato dal consumo dei nobili, della servitù, e di tutti coloro che producono beni per i consumatori improduttivi *** A livello sociale, la distinzione tra consumo produttivo e improduttivo corrisponde alla affermazione della borghesia produttiva come classe dominante Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 17 Capitalismo industriale Il sovrappiù era utilizzato quasi interamente per l’accumulazione determinando meccanismi in base ai quali: • i salari venivano mantenuti a livello di sussistenza • i capitalisti erano indotti ad investire tutto il sovrappiù nella espansione della produzione (Profitti ≡ investimenti) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Problema centrale dell’economia classica È l’accumulazione, ossia il processo di continua espansione della produzione che si realizza attraverso la produzione e l'impiego del sovrappiù per aumentare l’occupazione (investimento) Investimenti: • beni prodotti destinati ad espandere nei periodi futuri la produzione • sussistenza per nuovi lavoratori. Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 18 Il problema del valore 19 Se siamo interessati all’accumulazione del sovrappiù dobbiamo poterlo quantificare La produzione di un Paese è costituita da molti beni diversi, e quindi non si può misurarla in quantità fisiche Occorre ricondurre le quantità fisiche a quantità omogenee usando una caratteristica comune a tutti i beni Tale caratteristica è rappresenta dal valore L’unità di misura del valore è la moneta Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 20 Funzioni principali della moneta • Numerario • Riserva di valore • Mezzo di scambio Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Centralità del problema del valore I classici sono interessati al processo di accumulazione del capitale e quindi alla massimizzazione del sovrappiù. Ciò richiede una misura del sovrappiù in termini di valore Il problema del valore è preliminare rispetto a quello dell’accumulazione Valori relativi: Rapporti con i quali i beni si scambiano tra di loro Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 21 22 Accumulazione classica Il sovrappiù si traduce in profitto che a sua volta coincide con l’investimento • Valore dei beni prodotti ≡ Salari (solo i lavoratori consumano) • Valore degli investimenti ≡ Profitti Gli investimenti devono essere adeguati alle esigenze di sviluppo dell’economia che dipendono da: • Progresso tecnico • Crescita della popolazione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 23 Interconnessione dei problemi economici • Problema della produzione • Problema dell’accumulazione • Problema della distribuzione equilibrio = mutua compatibilità tra le grandezze economiche Interdipendenza tra le grandezze economiche datate ⇒ complessità dell’economia Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Scopo dell’economia per i classici 1) Illuminare l’azione dei governi: l’economista deve analizzare le conseguenze che le varie attività dello Stato possono avere su: produzione, distribuzione, espansione dell’economia 2) Individuare le future prospettive del sistema capitalistico: l’economia deve interpretare i fatti. Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 24 25 I Marginalisti o Neoclassici Scopo dell’economia: • Interpretazione dei fatti • Attenzione su comportamenti, ma non su quelli individuali, bensì su quelli tipici, tendenziali Teoria economica neutra, priva di contenuti sociali o politici, simile alle scienze naturali, fondata su pochi concetti e principi generali Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 26 Attenzione sul momento della scelta • Consumatore sceglie tra le diverse combinazioni di beni che può acquistare con il suo reddito • Imprenditore sceglie in quale settore della produzione investire e quale tra le diverse tecniche produttive adottare Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Principio base delle scelte economiche Fine dell’attività economica è la massimizzazione della soddisfazione individuale che può essere perseguita dal: • Consumatore ⇒ massima utilità • Produttore ⇒ massimo profitto Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 27 28 Scelta tra le alternative Viene operata confrontando gli incrementi positivi e negativi di soddisfazione e cioè confrontando le diverse utilità o disutilità marginali Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Ragione del successo della teoria neoclassica Fu dovuto soprattutto al carattere apparentemente neutrale della teoria rispetto ai temi sociali legati all’equità sociale ed allo sviluppo capitalistico Il compito dell’economista è quello di ricercare gli impieghi efficienti delle risorse Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 29 Ruolo della concorrenza per i Classici Assicurare il più rapido sviluppo del sistema Massimizza il surplus consentendo: • il massimo profitto • l’investimento massimo • l’accumulazione massima e quindi lo sviluppo massimo del sistema produttivo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 30 Ruolo della concorrenza per i Marginalisti Assicurare il più efficiente impiego delle risorse Il problema centrale dell’economia non è più l’accumulazione ma la distribuzione delle risorse tra i diversi usi Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 31 La distribuzione del reddito La formazione del capitale passa per il problema della scelta tra: • consumo presente = consumo • consumo futuro = risparmio Risparmio, che si traduce in investimento (incrementi di capitale) La distribuzione del reddito prodotto si riduce al problema della distribuzione delle risorse tra consumo e risparmio Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 32 33 Scelte dei consumatori Decidono come suddividere il reddito tra: • consumo presente • risparmio (= consumo futuro) Le risorse risparmiate (espresse in termini monetari) costituiscono l’offerta di risparmio che aumenta al crescere del suo prezzo (saggio di interesse) che si forma sul mercato dei capitali Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Scelte degli imprenditori Scelgono le tecniche produttive in base all’uso e alla quantità di beni prodotti, in termini di maggiore o minore investimento Le risorse investite costituiscono la domanda di capitale che diminuisce al crescere del suo prezzo Il saggio di interesse, r, deve essere tale da rendere il risparmio pari all’investimento S=I Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 34 Neutralità della distribuzione Nella teoria marginalista il saggio di salario w e il saggio di interesse i sono il prezzo del lavoro e del capitale, e si determinano nei rispettivi mercati La distribuzione perde i connotati sociali potendo essere spiegata semplicemente in funzione di: • Tecniche di produzione • Gusti dei consumatori (⇒ risparmio e consumo) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 35 Centro dell’analisi marginalista È la distribuzione di risorse scarse tra usi alternativi Il processo di accumulazione si riduce alla determinazione dei risparmi e degli investimenti individuali Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 36 Studio del sistema capitalistico 37 Forma di mercato: concorrenza Fini dell’analisi economica: 1. Economia: scienza del comportamento razionale: • decisioni individuali • decisioni pubbliche 2. Individuazione di leggi verificabili statisticamente (Econometria) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Concetti e Definizioni Economiche Fondamentali Sistema Economico 39 Si può definire come un sistema aperto, caratterizzato da meccanismi: • Sociali • Giuridici • Tecnico–economici Capaci di: • condizionare l’opera degli agenti economici (elementi del sistema) • determinare le interrelazioni tra gli effetti delle decisioni dei diversi soggetti • modificare il sistema delle interrelazioni Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 40 Soggetti economici Un sistema economico è caratterizzato dal modo in cui possono operare i soggetti economici che ne fanno parte Le diverse teorie economiche classificano i soggetti economici in modi diversi Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 41 Classificazione dei soggetti economici secondo i Classici La distinzione dei soggetti economici era fatta in riferimento alle classi sociali distinguendo: • Capitalisti • Lavoratori • Redditieri Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Classificazione dei soggetti economici secondo i Neoclassici La distinzione dei soggetti economici era fatta in riferimento alla funzione che gli agenti economici svolgono nel processo di produzione e nel mercato distinguendoli tra: • Produttori • Consumatori • Risparmiatori Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 42 43 Classificazione dei soggetti economici Classificazione funzionale operata secondo la visione neoclassica, tenendo però conto della struttura sociale: • Produttori • Lavoratori • Consumatori • Risparmiatori Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 44 Razionalità L’economia è la scienza che studia il comportamento razionale degli uomini nel conseguimento e nell’uso dei requisiti materiali del benessere Parliamo, in generale, di razionalità quando ci troviamo di fronte ad azioni che non provocano danni al soggetto che le compie Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 45 Razionalità economica Parliamo di razionalità economica quando ci troviamo di fronte ad azioni che oltre a non provocare danni producono un vantaggio a chi le compie Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 46 Campo di azione dell’economia Solo azioni economiche, ossia azioni che richiedono decisioni sull’impiego di risorse limitate utilizzabili per usi diversi (risorse scarse) cioè che possono essere usate per soddisfare bisogni molteplici Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 47 Concetto di Bisogno Con bisogno si intende il desiderio di disporre di un certo bene o servizio congiunto alla volontà di soddisfarlo almeno in parte I bisogni sono: • Soggettivi • Saziabili • Molteplici • Illimitati Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 48 Soggettività dei Bisogni I bisogni variano da persona a persona e, per la stessa persona, variano sia in funzione del tempo che delle circostanze Ne consegue che è impossibile un confronto intertemporale e interpersonale dei bisogni Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 49 I bisogni sono saziabili Ogni bisogno può essere soddisfatto, se ne può cioè raggiungere la soglia di sazietà Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 50 Molteplicità dei bisogni I bisogni variano con il tempo e le circostanze I bisogni sono illimitati La soddisfazione di certi bisogni ne fa emergere di nuovi, la cui esistenza era in precedenza ignorata Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Ulteriori caratteristiche dei bisogni I bisogni, oltre che illimitati nel numero, sono anche estremamente vari come genere: • Bisogni legati alla vita fisica • Bisogni di tipo psicologico • Bisogni della sfera affettiva • Bisogni di tipo sociale • Bisogni di tipo intellettuale o puramente estetico • Bisogni che riguardano la politica e l’etica (comprendono il bisogno di libertà, quello di giustizia, ecc.) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 51 Bisogni Quello che si può comunque affermare sui bisogni è che non c’è limite alla loro moltiplicazione, soddisfatto uno ne emerge immediatamente un altro e non è possibile immaginare uno stato nella storia dell’uomo in cui si potrà avere la soddisfazione completa di tutti i bisogni e nella quale quindi l’uomo possa fermare la propria azione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 52 53 Definizione di Bene È un oggetto o un servizio dotato di una qualche utilità e che può essere usato per il consumo o per la produzione di altri mezzi utilizzabili per il consumo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 54 Definizione di Utilità Quantità di soddisfazione che un individuo pensa di ottenere da un bene u = f(xi) xi = quantità del bene i Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 55 Beni liberi I Beni liberi, o non economici, sono i beni la cui domanda è inferiore alla quantità disponibile e il cui prezzo è, di conseguenza, nullo. p=0 Tali beni, in genere, non sono considerati nell’analisi economica Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 56 Beni economici I Beni economici sono beni scarsi, cioè beni che sono al tempo stesso: • Utili, ossia capaci di soddisfare un bisogno • Disponibili in quantità limitata Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 57 Classificazioni dei Beni economici Beni di consumo o diretti Beni di produzione o indiretti Beni ad uso singolo Beni ad uso ripetuto o durevoli Beni naturali Beni prodotti Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 58 Il problema del valore L’esistenza dei sistemi economici richiede una comparazione tra i beni prodotti Occorre uno strumento che ci consenta di stabilire un rapporto tra quantità diverse di beni diversi: il valore Il valore di un bene è rappresentato dall’importanza che tale bene ha per un individuo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Valore d’uso e Valore di scambio Valore d’uso: è la capacità di un bene di soddisfare un bisogno Valore di scambio o valore relativo: si stabilisce quando si determina un rapporto tra la quantità si un bene e la quantità di un altro bene Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 59 60 La misura del valore Per semplificare le comparazioni, nella determinazione dei valori relativi dei vari beni dell’economia, si usa un bene (fittizio) che è assunto come unità di misura del valore, ossia come numerario: la moneta Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Prezzi assoluti e prezzi relativi Il prezzo assoluto è il valore del bene espresso in moneta I prezzi relativi sono le ragioni (cioè i rapporti) di scambio tra i vari beni Nelle moderne economie si assume come numerario la moneta I prezzi regolano gli scambi sui mercati riflettendo le relazioni tra i diversi operatori Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 61 Il concetto di valore Economia classica: Teoria del valore-lavoro Due concetti di valore Valore d’uso: legato all’utilità intrinseca del bene Valore di scambio: Quantità di lavoro diretto e indiretto necessario a produrre un bene Capacità di un bene di essere scambiato con altri beni Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 62 63 Il concetto di valore Economisti Neoclassici Valore di scambio: è determinato dalla scarsità del bene (il riferimento è all’utilità soggettiva) Un bene può essere usato per scopi diversi aventi importanza diversa per l’individuo. Gli individui dispongono di risorse che possono essere destinate ad usi alternativi Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 64 Moneta È un bene fittizio con il quale si misura il valore dei beni Oggi si usa moneta cartacea emessa dallo Stato. Le principali funzioni economiche svolte dalla moneta sono: • mezzo di scambio • riserva di valore • unità di conto = numerario Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 65 Prezzo È l’espressione monetaria del valore di un bene È la quantità di moneta scambiata con una unità di un bene Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 66 Processo produttivo È l’impiego organizzato nel tempo di una serie di input (o fattori della produzione): • Lavoro • Natura • Capitale (astinenza) per l’ottenimento di altri beni detti output (o prodotti) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 67 Tecnica produttiva Modo o metodo per ottenere i prodotti Relazione funzionale tra un dato insieme di fattori produttivi (input) e le quantità che si possono ottenere di un altro insieme di beni prodotti (output) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 68 Attività produttiva Organica attuazione di tecniche appartenenti ad un insieme dato che costituisce la tecnologia Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 69 Tecnologia Insieme di tutte le tecniche che si possono attuare per la produzione di un bene Riflette le conoscenze tecnico–scientifiche e le capacità degli operatori che usano tali conoscenze a scopo produttivo determinando la struttura dell’economia L’attività produttiva si articola in imprese Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 70 Industria Insieme delle attività produttive mediante le quali si ottiene un determinato bene Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 71 Economia Insieme di industrie tra loro connesse facenti parte dello stesso sistema economico Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 72 Funzione di produzione Indica le quantità di input necessari per la produzione di una data quantità di output Per ottenere uno stesso output si possono usate più tecniche di produzione che corrispondono a diverse funzioni di produzione ognuna delle quali è caratterizzata da diverse proporzioni tra i fattori della produzione ⇒ Principio della sostituibilità tra i fattori della produzione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 73 Fattori della produzione Beni e servizi utilizzati nel processo di produzione di altri beni e servizi Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 74 Consumo Soddisfazione diretta di un bisogno Distruzione totale o graduale di beni effettuata non allo scopo di ottenere altri beni (diversi dal lavoro) Anche nel consumo c’è sostituibilità tra i beni per soddisfare uno stesso bisogno Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Mercato • È il luogo (ideale) di incontro tra la domanda e l’offerta dei beni • È il meccanismo che consente l’allocazione delle risorse tra le varie utilizzazioni (usi) possibili in base ai prezzi Il prezzo dei beni si forma sul mercato dall’incontro della domanda e dell’offerta Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 75 Consumo individuale e Consumo sociale Consumo individuale: la distruzione dei beni o dei servizi è decisa da un singolo operatore (individuo o famiglia) per soddisfare esigenze individuali Consumo sociale: la distruzione dei beni o dei servizi è decisa dalla collettività allo scopo di soddisfare esigenze individuali o collettive Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 76 Domanda e Offerta Potenziali Nel mercato si confrontano: • offerta potenziale di un bene (rappresentata da tutti coloro che sono disposti ad accettare denaro in cambio della cessione di quel bene) • domanda potenziale di un bene (rappresentata da tutti coloro che sono disposti a cedere denaro in cambio di quel bene) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 77 Domanda e Offerta Effettive • offerta effettiva di un bene è rappresentata dalla quantità del bene che i produttori sono disposti a vendere al prezzo di mercato • domanda effettiva di un bene è rappresentata dalla quantità del bene che i consumatori sono disposti ad acquistare al prezzo di mercato Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 78 79 Merce Ogni bene che ha la caratteristica di essere oggetto di scambio Tutti i beni presenti sul mercato sono merci Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Sistema Economico o Economia Si può definire da 2 punti di vista: a) dal punto di vista dello scambio È l’insieme dei mercati tra loro connessi b) dal punto di vista della produzione È insieme delle industrie tra loro connesse Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 80 81 Il problema della scelta delle combinazioni ottime Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 82 Il problema della scelta delle combinazioni ottime Riguarda tanto i consumatori che i produttori, in quanto le scelte vengono operate da tutti gli agenti economici in base ad un solo principio, quello della massimizzazione della soddisfazione, che garantisce la razionalità economica del comportamento degli agenti Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Il problema della scelta delle combinazioni ottime Gli agenti economici (produttori o consumatori) effettuano le loro scelte in base al principio della massima soddisfazione Tali scelte si compongono sul mercato nell’offerta e nella domanda dei beni. Due problemi: • Scelte del produttore • Scelte del consumatore Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 83 84 Produzione È un qualunque processo che determini la creazione o l’aumento di utilità di un qualche bene Può consistere in: • Trasformazioni chimico–fisiche • Operazioni di montaggio • Trasferimento nello spazio nel tempo • Cambiamento delle modalità in cui un dato bene è disponibile Per produrre si impiegano molti fattori della produzione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 85 Processo di produzione Un processo di produzione è un modo specifico di svolgere una certa attività Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 86 Azienda È l’insieme dei mezzi di produzione cioè i fabbricati, i macchinari, le attrezzature, ecc.. Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 87 Impresa Con impresa si intende: la volontà che gestisce e decide l’uso dei mezzi di produzione. Può essere una persona, una società di persone o una società di capitali Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 88 Imprenditore È colui che, all’interno di un processo di produzione, prende le decisioni e se ne assume la responsabilità economica (ossia sopporta le perdite e prende i guadagni) Scopo dell’imprenditore è il guadagno R – C = G = Profitto L’imprenditore tende a massimizzare il profitto, ovvero a massimizzare il proprio tornaconto. Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 89 Input e Output Input è tutto ciò che viene impiegato nel processo di produzione (lavoro, energia, materie prime, macchinari, edifici, ecc.) Output è il risultato del processo di produzione. In genere, per semplicità, si ipotizza che un processo di produzione dia origine ad un prodotto singolo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Input flusso e Input fondo Input flusso sono input che vengono interamenti inglobati, consumati, nel processo di produzione. La loro grandezza è riferita ad un intervallo di tempo. (Es.: energia elettrica, materie prime, lavoro, ecc. Input fondi sono input che possono partecipare a più processi produttivi successivi. (Es.: Edifici, macchinari, attrezzature, ecc.). Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 90 91 I fattori della produzione I fattori della produzione possono essere distinti in 3 grandi categorie: • Beni naturali • Capitale • Lavoro • (Stato) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 92 Beni Naturali Sono beni non prodotti Sono posseduti dai proprietari terrieri Il reddito che producono è detto rendita Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 93 Capitale Sono beni prodotti e re–impiegati nella produzione Sono posseduti dai capitalisti Il reddito che producono è detto: • profitto (salario di direzione e di organizzazione) • interesse (reddito ottenuto dal capitale finanziario) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 94 Forme di capitale • moneta (se usata in modo produttivo, per il pagamento dei mezzi di produzione) • capitale circolante (entra in un solo processo di produzione) è detto anche capitale a logorio totale • capitale fisso (entra in più processi di produzione) è detto anche capitale a logorio parziale Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 95 Lavoro È un servizio costituito dall’attività dell’uomo usata per produrre È proprietà del lavoratore Il reddito prodotto è detto salario Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 96 Stato Alcuni economisti considerano lo Stato un ulteriore fattore della produzione Funzione: garantisce le condizioni generali della produzione Costo: Imposte Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 97 Imprenditore Puro Caratteristiche: • Non lavora • Non possiede capitale • Sopporta il rischio della produzione • Opera le scelte strategiche • Non fa scelte operative • Sostiene spese certe • Ha entrate incerte Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 98 Imprenditore reale • Possiede una parte del capitale investito • Svolge almeno una parte del lavoro di organizzazione della produzione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 99 Concetto di Costo Per costo si intende tutto ciò a cui si deve rinunciare per ottenere qualcos’altro Si possono avere vari tipi di costo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 100 Costo di produzione È la somma di tutte le spese che deve sostenere l’imprenditore puro per produrre una unità di prodotto, ovvero di output L’impresa, se si comporta in modo razionale, minimizzerà i propri costi di produzione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Elementi del costo di produzione 101 • Salari → costo del lavoro • Interessi → costo del capitale finanziario • Rendite → costo dei beni naturali • Capitale circolante • Imposte • Reintegrazione del capitale fisso • Costi di manutenzione • Costi di assicurazione • Costi generali di produzione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 102 Utile o Tornaconto Ha natura residuale Si ottiene come differenza tra: • Il valore del Prodotto lordo, Y • Costo totale, Ct U = Y – Ct La massimizzazione della soddisfazione dell’imprenditore si ottiene massimizzando l’utile o profitto Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Consumo del capitale fisso (Ammortamento) 103 L’ammortamento è solo una posta contabile, non misura il consumo effettivo degli elementi del capitale fisso. Il capitale fisso è soggetto a due tipi di obsolescenza: tecnica economica Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 104 Il Costo I costi di produzione variano in funzione di: • dimensione della produzione (quantità di output prodotto) • tecnica di produzione impiegata • dimensione dell’azienda (grandezza degli impianti) • abilità e capacità dell’imprenditore Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 105 Economie di scala Sono rappresentate dalla riduzione dei costi a causa dell’ammontare della produzione Sono la causa principale dello sviluppo economico Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Cause delle economie di scala (1) 106 • Il costo degli impianti in molte industrie tende a cresce meno che proporzionalmente rispetto alla dimensione della produzione • Occorrono riserve inferiori di semi– lavorati e di prezzi di ricambio • Migliore utilizzazione degli impianti • I costi fissi ripartiscono su di un numero superiore di beni prodotti Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Cause delle economie di scala (2) 107 • Si possono ottenere sconti sugli acquisti di materie prime e semi–lavorati • Si utilizzano tecniche più sofisticate e più produttive • Viene favorito il fenomeno della divisione del lavoro che consente ai lavoratori di: a) acquisire maggior destrezza b) di ridurre il tempo per passare da un lavoro ad un altro c) stimolare l’invenzione di nuove macchine Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Le scelte dell’imprenditore 108 Riguardano: • Settore produttivo • Dimensione dell’azienda • Dimensione della produzione • Scelta della tecnica Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 109 Vari tipi di costo All’interno del costo totale possiamo avere: • costi costanti • costi proporzionali • costi variabili → non proporzionali al variare della quantità prodotta Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Costi costanti o fissi 110 Sono i costi che non variano al variare della quantità prodotta. Sono costi relativi a fattori della produzione il cui impiego, entro certi limiti, non varia al variare della quantità di output prodotta (affitto o costo di costruzione degli immobili ammortamento degli impianti, stipendio del direttore generale dell’azienda o dell’ufficio acquisti, ecc.). Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Costi Proporzionali 111 Sono i costi che variano proporzionalmente al variare della quantità prodotta Sono costi relativi a fattori della produzione il cui impiego, è proporzionale al variare della quantità di output prodotta (materie prime, energia, semi-lavorati, lavoro diretto, ecc.) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 112 Costi Variabili Sono i costi che variano in modo non proporzionale alla quantità di beni prodotta (in genere sono legati a fattori della produzione che hanno una produttività marginale decrescente) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 113 Costo Totale È la somma dei costi fissi, dei costi proporzionali e dei costi variabili, varia al variare della quantità prodotta e dipende dall’andamento di tali costi. C Costo Totale Q Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 114 Costo medio unitario Il costo medio unitario Cu si ottiene dal rapporto tra il costo totale complessivo, CT, e la quantità prodotta Q. C Cu = CT Q q Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 115 Costo Marginale C’ È il costo sostenuto per produrre l’ultima unità di output. Si può anche definire come il costo addizionale sostenuto per aumentare di una unità la produzione: ∆CT C’= ∆Q Se l’incremento di quantità prodotta è infinitesimo: dCT C’= dQ Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 116 Costo Marginale CT C’1 Cm1 CT2 CT1 P1 P2 ∆Q O Cm2 C’2 Q1 Q2 Marta Berni ∆CT C’ = ∆CT/∆ ∆Q C’ graficamente è pari alla inclinazione del segmento P1P2 Se la variazione è infinitesima: C’ = dCT/dQ C’ graficamente è pari alla inclinazione della tangente in P1 Q PROVVISORIO Elementi di Economia Rappresentazione grafica del costo marginale C C’ CT q’ Marta Berni Q 117 CT = Costo Totale corrispondente alla quantità di prodotto q’ C’ = costo marginale è rappresentato dalla inclinazione della tangente alla curva del costo totale nel punto in corrispondenza alla quantità considerata PROVVISORIO Elementi di Economia Costo Medio e Costo Marginale 118 CT CT P 0 G Q Marta Berni q Il costo medio CM in corrispondenza del punto G è dato dal rapporto tra il segmento GQ e il segmento, OQ ovvero dall’inclinazione del raggio vettore OG PROVVISORIO Elementi di Economia Costo Medio e Marginale 119 In ogni punto della curva dei costi totali i costi medi e i costi marginali variano. C C’ G CUM(P) C’P G P O q Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 120 C Andamento del Costo Medio e del Costo Marginale C’ Cum Marta Berni GRAFICO: La curva del costo marginale, C’, incontra la curva del costo medio unitario, Cum, nel suo punto di minimo PROVVISORIO Elementi di Economia 121 Andamento del Costo Medio e del Costo Marginale L’andamento delle due curve è dovuto al fatto che fino a quando il costo marginale è inferiore al costo medio il costo medio diminuisce al crescere della quantità prodotta, mentre quando il costo marginale è maggiore del costo medio l’aumento della quantità prodotta determina un aumento del costo medio Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Andamento del Costo Medio e del Costo Marginale 122 • Il costo marginale prima decresce (produttività marginale crescente) e poi cresce (produttività marginale decrescente) • Il costo medio continua a decrescere anche dopo che il costo marginale comincia a crescere (finché il costo marginale è ancora minore del costo unitario medio) • Il costo medio inizia a crescere quando il costo marginale supera il costo medio • Il costo medio cresce e decresce con ritmi più attenuati rispetto a quelli del costo marginale Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 123 Concetto di Produttività Si definisce produttività il rapporto tra la quantità di prodotto e le quantità di uno o più fattori della produzione richiesti per la sua produzione La produttività può essere determinata sia in termini fisici (rapporto tra quantità) che in termini di valore (rapporto tra valori) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 124 Curva della produttività Y Produttività: 1 π= x Produttività media Y Π= x X O Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Legge della produttività decrescente 125 Se in un processo di produzione si aumenta l’uso di uno dei fattori produttivi (mantenendo invariata la quantità degli altri) la quantità prodotta aumenta Inizialmente tale aumento è più che proporzionale rispetto all’incremento del fattore, successivamente la produzione cresce meno che proporzionalmente, fino al punto in cui aumentando ulteriormente l’utilizzo del fattore non si ottiene alcun aumento della quantità del prodotto Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 126 Produttività Media Produttività media: è il rapporto tra la quantità totale prodotta e la quantità di fattore produttivo impiegata yi PM = xi Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Produttività Media Y 127 rappresentazione grafica Q O La produttività media è rappresentata dall’inclinazione del segmento OQ X Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 128 Produttività marginale Si definisce produttività marginale di un fattore o di un servizio produttivo l’incremento di prodotto conseguente all’aumento di 1 unità della quantità impiegata di quel fattore o di quel servizio produttivo nel processo di produzione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 129 Produttività Marginale y ∆y O Marta Berni ∆x x Se la variazione è finita la produttività marginale è il rapporto tra la variazione, ∆x, del fattore produttivo x e la variazione ∆y della quantità prodotta y PROVVISORIO Elementi di Economia 130 Produttività Marginale rappresentazione grafica Se la variazione è infinitesima la produttività marginale è rappresentata dall’inclinazione della tangente nel generico punto Q y Q O x Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Legge della Produttività Marginale Y O 131 La produttività marginale prima cresce e poi decresce Per: 0<x<a la produttività π’ marginale è positiva e crescente πu a<x<b la produttività marginale è positiva ma decrescente x>b la produttività marginale è a b x negativa Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 132 Relazioni tra Produttività Totale π, Media π e Marginale π’ m πm π π’ π Graficamente per: 0<x<a la produttività marginale è positiva e crescente a<x<b la produttività marginale è positiva, ma decrescente O a Marta Berni b x x>b la produttività marginale è negativa PROVVISORIO Elementi di Economia Relazioni tra produttività totale π, media π e marginale π’ 133 u • Quando la produttività marginale è crescente anche la produttività media è crescente • Il ritmo a cui cresce la produttività media è inferiore a quello con cui cresce la produttività marginale • La produttività media continua a crescere per un certo tratto dopo che la produttività marginale ha cessato di crescere • Quando la produttività marginale è superiore alla produttività media, la produttività media cresce Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 134 Relazioni tra produttività totale π, media π e marginale π’ u • Quando la produttività marginale è inferiore alla produttività media, la produttività media decresce. La produttività media cessa di aumentare e comincia a diminuire • Nella fase in cui tanto la produttività media che quella marginale sono decrescenti il ritmo al quale decresce la produttività media è inferiore a quello al quale decresce la produttività marginale Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 135 Combinazione dei fattori produttivi È un insieme coordinato di fattori idoneo a realizzare la produzione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Scelta tra le diverse tecniche 136 Se esistono più tecniche di produzione per produrre un bene ci occorre un criterio che ci consenta di: • stabilire l’efficienza di ciascuna tecnica • confrontare le tecniche efficienti e stabilire quale è la più conveniente economicamente • decidere quale è il livello ottimo di attivazione delle tecniche efficienti Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Combinazione ottima dei fattori 137 Sono ottimali tutte le combinazioni di fattori della produzione che realizzano la migliore utilizzazione economica delle risorse Ciò significa che tutte le risorse devono essere distribuite tra tutti gli usi in modo che: nessuna risorsa resti inutilizzata ogni risorsa sia usata al meglio Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 138 Attenzione: Non è detto che l’ottimo economico sia anche l’ottimo sociale o politico Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 139 Il problema delle scelte del produttore Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 140 Regole di comportamento Per i marginalisti le regole di comportamento sono uguali per tutti gli individui, siano essi consumatori o produttori: ciascun individuo cerca di massimizzare il proprio interesse e non è interessato alle conseguenze che il proprio comportamento ha sugli altri Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Il problema delle scelte imprenditoriali 141 La situazione è caratterizzata da: • risorse limitate • soluzioni tecniche limitate che dipendono: a) quantità dei fattori produttivi di cui dispone b) rapporti tra i mezzi di cui dispone Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Combinazione ottima dei fattori 142 Dal punto di vista individuale si ha la combinazione ottima dei fattori della produzione quando, in corrispondenza di un certo livello di produzione prescelto, l’imprenditore realizza i minimi costi Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 143 La combinazione ottima dei fattori Dal punto di vista del singolo imprenditore si ottiene la combinazione ottima dei fattori della produzione quando, in corrispondenza di un dato livello di produzione prescelto, si riesce a minimizzare i costi Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 144 Fattori determinanti • Doti personali dell’imprenditore • Dimensione dell’azienda • Scelta della tecnica (scelta di lungo periodo) • Scelta del livello di produzione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Problema dell’imprenditore 145 • Scegliere la dimensione dell’azienda compatibile con le sue risorse • Organizzare la produzione in modo tale che il costo unitario del prodotto sia minore del prezzo di mercato Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Regole di comportamento degli imprenditori 146 • La produttività marginale ponderata dei fattori della produzione deve essere uguale in tutti gli impieghi • Il costo marginale deve essere uguale al prezzo di mercato del bene Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Prezzo, costo marginale e costo medio 147 Se è vero che in ogni impresa la produzione viene spinta fino al punto in cui il costo marginale C’ è uguale al prezzo di mercato p* p*=C’ ciò non significa che in tutte le aziende siano uguali i costi medi Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 148 Situazioni possibili • Impresa marginale • Impresa infra–marginale • Impresa extra–marginale Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Impresa marginale C P*= C’ = CU CU C’ P* O Q Marta Berni 149 L’imprenditore ottiene solo il profitto normale (remunerazione del capitale, del rischio e salario di direzione) non c’è alcun profitto aggiuntivo PROVVISORIO Elementi di Economia Impresa infra–marginale C 150 CU P*= C’ > CU C’ P* L’imprenditore, oltre al profitto normale, ottiene un sovrapprofitto q O Marta Berni Q PROVVISORIO Elementi di Economia Impresa extra–marginale C P*= C’ < CU CU C’ P* O q Marta Berni 151 Q L’imprenditore non ottiene alcun profitto, è in perdita: il costo unitario medio è superiore al prezzo di mercato PROVVISORIO Elementi di Economia C Effetto di un aumento del prezzo CU p2 p1 q1 q2 O Marta Berni 152 Se il prezzo di mercato passa da p1 a p2, il produttore (marginale) aumenta la quantità prodotta da q1 a q2, alla quale corrisponde un costo marginale uguale al nuovo Q prezzo di mercato PROVVISORIO Elementi di Economia Interdipendenza tra fattori economici 153 La quantità prodotta di un bene è funzione di: • prezzo di mercato del bene stesso • prezzi dei fattori produttivi • tecniche produttive disponibili • prezzo di mercato degli altri beni prodotti nel sistema economico Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 154 Scelta della tecnica Il comportamento dell’impresa concorrenziale è basato sul criterio del massimo profitto Quale profitto? Quello corrente? Quello futuro? Si ipotizza che in un sistema in sviluppo costante massimizzare i profitti oggi ⇒ massimizzare i profitti futuri Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Combinazione ottima dei fattori nel b. p. 155 Supponiamo di avere un processo di produzione che impiega 2 soli fattori della produzione: x1 e x2 e che produce un solo output: y y = f(x1, x2) Esisteranno molte funzioni di produzione fi che consentono (con combinazioni diverse dei due fattori) di produrre il bene y Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Combinazione ottima dei fattori nel b. p. 156 Siano inoltre: p il prezzo del bene finale y e p1, p2 i prezzi rispettivamente del fattore x1 e del fattore x2 (stabiliti dal mercato). Il costo totale di produzione sarà: CT = p1 x1 + p2 x2 Al quale si può aggiungere una quota prefissata di spese relative al funzionamento dell’impianto pari a K: CT = p1 x1 + p2 x2 + K Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Condizione di massimo profitto 157 p y – CT = max Poiché per l’imprenditore i prezzi sono un dato su cui non può intervenire, può agire solo sui propri costi di produzione minimizzandoli, cioè scegliendo, per ogni livello di produzione, la tecnica economicamente più conveniente Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Rappresentazione di una tecnica di produzione x1 T (q =1) O Marta Berni 158 Ogni tecnica può essere rappresentata graficamente come una combinazione di input. x2 PROVVISORIO Elementi di Economia Tecniche efficienti e inefficienti 159 Una tecnica sarà scartata perché inefficiente se esiste una diversa tecnica con la quale si può ottenere lo stesso output usando una quantità minore di uno dei due input e una quantità non maggiore dell’altro (o degli altri) input Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 160 Tecniche efficienti e inefficienti Rappresentazione grafica x1 T2 è inefficiente T2 (q =1) T1 (q =1) O Marta Berni x2 PROVVISORIO Elementi di Economia Tecniche Efficienti 161 Le tecniche efficienti sono tutte quelle che non possono essere scartate sulla base di questo criterio. x1 T1, T2, T3 T1 (q = 1) sono tre diverse tecniche T2 (q = 1) individuate da tre T3 (q = 1) diverse combinazioni dei fattori x1 e x2 O x2 Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Processo 162 Se è possibile attivare più volte 1 tecnica, chiameremo processo l’insieme di tutte le tecniche x1 caratterizzate dallo stesso T1 rapporto di impiego degli T2 input. Il processo è rappresentato come un raggio uscente O dall’origine x2 Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 163 Problema La scelta della tecnica ottima non è fatta una volta per sempre Al crescere della dimensione della produzione una tecnica può non essere più efficiente ed una tecnica precedentemente inefficiente può diventare tale Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 164 Scelta della tecnica Ipotesi di partenza: C’è sostituibilità tra gli input della produzione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 165 Isoquanto L’insieme di tutte le tecniche efficienti che consentono di ottenere un dato livello di produzione è detto isoquanto L’isoquanto ha sempre una inclinazione negativa e ha convessità verso l’origine Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Spostamenti lungo un isoquanto 166 Per passare da una tecnica ad un’altra sullo stesso isoquanto (cioè a parità di quantità prodotta) si ha sempre: • un minor impiego di un input • un maggior impiego dell’altro Si dice che l’input 1 sostituisce l’input 2 o viceversa. Ovvero che i 2 input sono sostituibili Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Rappresentazione grafica dell’isoquanto x1 O Marta Berni x2 167 In genere rappresenta con una curva: ciò significa che esistono infinite tecniche di produzione PROVVISORIO Elementi di Economia Rappresentazione grafica dell’isoquanto x1 168 In realtà le tecniche sono finite e quindi è più corretto usare una spezzata O x2 Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 169 Rapporto di sostituzione Supponiamo di muoverci su di un isoquanto e di passare dalla tecnica T1 alla tecnica T2 ciò richiede che si sostituisca l’input x2 con una certa quantità di input x1 secondo una proporzione ben definita detta rapporto di sostituzione Il rapporto di sostituzione è sempre negativo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Rapporto di Sostituzione di x1 per x2 x2 RS1,2 = T1 ∆x2 O Marta Berni 170 ∆x1 ∆x2 T2 ∆x1 x1 PROVVISORIO Elementi di Economia 171 Rapporto di Sostituzione di x1 per x2 Possiamo notare che la sostituzione di un input con un altro input è tanto più “difficile” quanto minore è la proporzione con cui quell’input entra nella combinazione produttiva (ossia nella tecnica) adottata Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 172 Scelta della tecnica economicamente efficiente Supponiamo di avere un processo di produzione che richiede l’impiego di due soli input x1 e x2 e di conoscere i loro prezzi p1 e p2 Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 173 Isocosti È possibile individuare per ciascun livello di costo la retta che rappresenta tutte le combinazioni dei due input aventi il medesimo costo Tali rette sono dette ISOCOSTI La loro pendenza è costantane (⇒ le rette sono tutte parallele) e dipende dal rapporto tra i prezzi dati. Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 174 Isocosto Rappresentazione grafica Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Scelta della tecnica più vantaggiosa 175 Noto l’isoquanto relativo alla quantità di output che si vuole produrre, la tecnica più vantaggiosa è individuata da punto di tangenza tra la curva (o la spezzata) degli isoquanti e la più bassa retta di isocosto Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 176 Scelta della tecnica più vantaggiosa x2 Rappresentazione grafica T1 T2 La tecnica economicamente più conveniente è la T3 T3 T4 O Marta Berni x1 PROVVISORIO Elementi di Economia Scelta della tecnica più vantaggiosa x2 T1 T2 Rappresentazione grafica Le tecniche economicamente più convenienti sono T2 o la tecnica T3 o una loro combinazione T3 O Marta Berni 177 T1 x1 PROVVISORIO Elementi di Economia Scelta della tecnica più vantaggiosa 178 Si può avere anche il problema opposto, ovvero aver un dato costo massimo dover individuare la tecnica economicamente più vantaggiosa, ossia quella che massimizza la quantità prodotta Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 179 Scelta della tecnica più vantaggiosa x2 Rappresentazione grafica O Marta Berni x1 PROVVISORIO Elementi di Economia 180 Isoquanto continuo Se esistono infinite tecniche, di modo che si possa passare da una all’altra con variazioni infinitesime nell’impiego degli input, allora l’isoquanto non è più una spezzata, ma una curva continua, convessa verso l’origine degli assi. In questo caso il rapporto di sostituzione è la tangente all’isocosto in un punto Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 181 Isoquanto continuo x1 Rappresentazione grafica O Marta Berni x2 PROVVISORIO Elementi di Economia Significato del Saggio Marginale di Sostituzione (SMS) 182 Il saggio marginale di sostituzione ci dà il valore dell’inclinazione dell’isoquanto in ogni suo punto Tale inclinazione decresce (in valore assoluto) con continuità se ci muoviamo lungo la linea dell’isoquanto da sinistra verso destra. RS2,1 Marta Berni ∆x2 =∆xlim = SMS 2,1 →0 ∆x 1 1 PROVVISORIO Elementi di Economia Saggio Marginale di Sostituzione con isoquanti continui 183 Nel caso di isoquanti continui la tecnica economicamente ottima è sempre unica In corrispondenza della tecnica ottima l’inclinazione dell’isoquanto è sempre uguale all’inclinazione dell’isocosto Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 184 Isoquanto e Isocosto ∆x2 p1 = lim = ∆x1→ →0 p2 dx2 ∆x2 p1 = dx1 Marta Berni p2 PROVVISORIO Elementi di Economia Scelta del livello di produzione 185 L’imprenditore decide la quantità da produrre, cioè quella che gli consente di massimizzare il suo profitto spingendo la produzione fino al limite in cui c’è uguaglianza tra prezzo e costo marginale Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Scelta del livello di produzione 186 Se per ottenere un determinato prodotto si utilizzano solo due fattori produttivi e se è possibile quantificarne l’impiego con unità aventi lo stesso costo, per sapere se è conveniente sostituire un fattore produttivo all’altro basta confrontare le produttività marginali fisiche dei due fattori Se i prezzi dei due beni sono diversi non è sufficiente confrontare le produttività marginali, ma si devono calcolare le produttività marginali ponderate Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Produttività marginale ponderata 187 La produttività marginale ponderata si ottiene dividendo la produttività del fattore per il prezzo del fattore stesso Indica la produttività marginale di una unità di reddito (1 €) investita in un dato fattore produttivo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Calcolo della produttività marginale ponderata 188 Se x1 ha produttività marginale π1 = 15 e prezzo p1 = 100 la sua produttività marginale ponderata sarà: π1/p1=15/100= 15% Se x2 ha produttività marginale π2 = 20 e prezzo p1 = 200 la sua produttività marginale ponderata sarà: π2/p2=20/200= 10% Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Produttività marginale ponderata 189 Se per entrambi i fattori siamo nella fase in cui hanno produttività marginale decrescente, allora passare da una tecnica efficiente ad un’altra comporta necessariamente: • l’aumento della produttività marginale ponderata del fattore di cui si riduce l’impiego • la riduzione della produttività marginale ponderata del fattore di cui si aumenta l’impiego Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 190 Combinazione economicamente più efficiente È quindi possibile arrivare ad una tecnica in cui le produttività marginali ponderate dei due fattori sono uguali In tale caso non è più possibile, a parità di risultato, effettuare economie di spesa variando le proporzioni di impiego dei fattori La combinazione dei fattori produttivi economicamente più efficiente sarà quindi quella che, usando una tecnica efficiente, è caratterizzata da una uguale produttività marginale ponderata dei due fattori Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Determinazione della combinazione ottima dei fattori produttivi π1 π2 = ⇒ p1 p2 191 p2 π2 = p1 π1 Questa condizione è esattamente uguale a quella che abbiamo individuato utilizzando le curve di isoquanto Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Equivalenza delle condizioni individuate 192 dy p2 p1 = π2 π1 = dx2 dy = dx1 dx2 = SMS12 dx1 Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Dimensione ottima della produzione nel b. p. 193 Breve periodo significa che l’impianto è dato, cioè che non si può adattare la dotazione di capitale fisso alle variazioni del mercato La minimizzazione del costo è quindi ottenibile solo agendo sul costo variabile, mentre quello fisso non è modificabile Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Quantità di bene da produrre 194 Dipende dal prezzo dell’output Il prezzo non è influenzato dall’imprenditore (è determinato sul mercato dall’incontro tra la domanda e l’offerta del bene) per lui è un dato Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Rappresentazione grafica di una impresa p q1 Marta Berni q2 195 Ci domandiamo se, dato il prezzo di mercato, p, del bene ci merita aumentare la quantità del bene prodotto (fino a q2). La risposta è sì PROVVISORIO Elementi di Economia 196 Spiegazione Per tutte le unità di bene comprese tra q1 e q2 il costo marginale è inferiore al prezzo che se ne ricava Quando si produce la quantità q2 il costo marginale è esattamente uguale al prezzo e quindi non merita aumentare ulteriormente la produzione perché in tal caso si dovrebbe sostenere un costo marginale superiore al prezzo ottenibile sul mercato Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia C Quantità ottima e prezzo di mercato p* Cu min p1 O Marta Berni q1 q* 197 Se il prezzo di mercato p1 è inferiore al costo unitario medio minimo, Cu min, non merita attivare la produzione. Per i prezzi superiori a Cu min la quantità da produrre è stabilita dalla Q Curva di Offerta PROVVISORIO Elementi di Economia 198 Curva di offerta C p* Cumin O Marta Berni È una parte della curva del costo marginale. Dati i prezzi dei fattori della produzione, la quantità offerta è funzione del prezzo del prodotto Q PROVVISORIO Elementi di Economia 199 Curva di offerta aggregata Si ottiene sommando, per ogni livello di prezzo, le quantità offerte dai diversi i produttori Ogni produttore offre una quantità diversa, ma la forma della curva di offerta è la stessa per tutti, quindi anche la curva di offerta aggregata avrà la stessa forma e sarà una funzione crescente del prezzo Al crescere del prezzo sempre più produttori troveranno conveniente produrre il bene Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 200 Il problema delle scelte del consumatore Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 201 Regole di comportamento Per i marginalisti le regole di comportamento sono uguali per tutti gli individui, siano essi consumatori o produttori: ciascun individuo cerca di massimizzare il proprio interesse e non è interessato alle conseguenze che il proprio comportamento ha sugli altri Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Il comportamento del consumatore 202 Postulati: 1. Ogni consumatore ha gusti predeterminati 2. Ogni consumatore usa le proprie risorse in modo da ottenere la combinazione di beni preferita Il secondo postulato può essere accettato specialmente quando siamo di fronte a situazioni e decisioni di routine, il primo è invece molto limitante Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Predeterminazione dei gusti del consumatore 203 Comporta due obiezioni: • I gusti dei consumatori in realtà si modificano in funzione del reddito, cioè in funzione del processo economico che essi stessi concorrono a spiegare • C’è interdipendenza tra i gusti dei consumatori (meno grave) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Esogeneità dei gusti dei consumatori 204 È un punto fondamentale della teoria marginalista che così riesce a valutare l’efficienza del sistema Questa ipotesi è vera solo nel breve periodo Il breve periodo del consumatore è quello durante il quale le variabili che caratterizzano il processo di sviluppo non hanno effetti apprezzabili sulle sue preferenze Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 205 Il problema del consumatore nel b.p. (gusti predeterminati) Ipotesi: 1. i prezzi dei beni sono un dato 2. ogni consumatore dispone di un certo reddito monetario, che può avere diversa natura (salari, interessi, profitti, rendite) Il consumatore stabilisce quale quota del suo reddito destinare al consumo e quale al risparmio Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 206 Gusti dei consumatori Sono determinati dall’insieme dei fattori che (oltre ai prezzi e al reddito) influiscono sulle decisioni del consumatore, ad es.: • numerosità della famiglia • età • livello di educazione • professione • ambiente sociale e fisico • caratteristiche personali • ecc. Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 207 Scelta della quantità dei beni da consumare Dobbiamo ora stabilire come il consumatore decide le quantità dei beni da consumare Ogni individuo sceglie la combinazione delle quantità dei beni che dà l’utilità massima Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 208 Paniere del consumatore Per ogni consumatore si possono individuare infinite combinazioni di beni, dette paniere del consumatore Lo si può rappresentare: Σi xi pi = C ≤ Y x1 p1+x2 p2+ … +xn-1 pn-1+xn pn = C ≤ Y Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 209 Scelta del paniere Si segue una regola semplice: Ognuno sceglie la combinazione più utile ossia quella che gli fornisce la massima utilità Similmente al caso del produttore, la condizione di ottimo del consumatore si ha quando: l’utilità marginale ponderata è uguale per tutti i beni Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Funzione di utilità di un bene 210 L’utilità di un bene non è una caratteristica oggettiva del bene, essa varia in funzione: • dei gusti del consumatore • quantità disponibile del bene L’utilità totale cresce all’aumentare della quantità consumata, mentre l’utilità marginale diminuisce al crescere della quantità consumata Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Rappresentazione grafica dell’utilità totale U 211 UT utilità totale Q O Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 212 Legge dell’Utilità Marginale decrescente U Dosi successive di un dato bene hanno, per uno stesso individuo, utilità decrescente q* soglia di saturazione indica il livello di sazietà del bisogno O q* Marta Berni Q PROVVISORIO Elementi di Economia U Rappresentazione grafica dell’utilità U’ 213 U’ utilità marginale UT utilità totale: area sotto la curva q* soglia di sazietà O q* Marta Berni Q PROVVISORIO Elementi di Economia Costruzione della funzione di utilità 214 Supponiamo di avere 2 soli beni, ad esempio: Tipo di bene Abiti pane Quantità x y Il consumatore, avendo gusti predeterminati, può dire se preferisce una combinazione di pane e di abiti ad un’altra, ossia può dire se: U(x1; y1) ≥ U(x2; y2) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 215 Combinazioni di beni Combinazioni non preferibili a P a priori Combinazioni preferite a P P Combinazioni non preferite aP Marta Berni Combinazioni non preferibili a P a priori Postulato di non sazietà: Entro certi limiti, una combinazione di beni è preferita ad un’altra se essa comporta una maggiore quantità di almeno 1 dei due beni e non minori quantità degli altri beni PROVVISORIO Elementi di Economia 216 Combinazioni indifferenti Supponiamo di avere una combinazione dei beni x, y, che dà al consumatore un certo livello di soddisfazione Supponiamo di diminuire il consumo del bene x di una quantità ∆x = x1-x2 Dobbiamo ora stabilire di quanto aumentare il consumo dell’altro bene, y, perché la perdita di x sia compensata Supponiamo che l’incremento necessario a mantenere il consumatore allo stesso livello di soddisfazione sia ∆y = y2-y1 Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 217 Rappresentazione grafica Y ∆x= x1-x2 y2 P y1 O Marta Berni ∆y(= y2-y1) P’ x2 x1 SMSxy= ∆x ∆y X PROVVISORIO Elementi di Economia 218 Curva di indifferenza Zona delle combinazioni non preferite aP Marta Berni Zona delle combinazioni preferite a P P Se le preferenze sono ordinate e i gusti dei consumatori sono dati, le curve di indifferenza sono tutte parallele tra di loro PROVVISORIO Elementi di Economia 219 Curve di indifferenza Le curve di indifferenza sono funzione dell’utilità delle quantità dei due beni Ad ogni curva d’indifferenza si può attribuire un indice crescente Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 220 Utilità totale È l’utilità che si trae dal consumo di una certa quantità di bene. È crescente al crescere della quantità consumata. Corrisponde all’area sotto la curva dell’utilità marginale del bene Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 221 Utilità marginale È l’utilità dell’ultima unità disponibile del bene. È il coefficiente angolare della retta tangente alla curva di utilità È funzione della quantità consumata del bene e tende a diminuire al crescere di questa. ∆U dU U’= U’= dq ∆q Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 222 Utilità ponderata È pari all’utilità di una unità di reddito usata per acquistare un certo bene È l’utilità ottenibile dal consumo di una quantità di bene pari a quella acquistabile con una unità di reddito Y Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Utilità marginale ponderata 223 È l’utilità dell’ultima unità di reddito (moneta) impiegata nell’acquisto del bene È l’utilità ottenibile dall’ultima unità di reddito utilizzata nell’acquisto di un dato bene Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 224 Beni indipendenti Due beni sono detti indipendenti se l’utilità della somma dei due beni è uguale alla somma delle utilità dei singoli beni, cioè: u(A+B) = u(A)+u(B) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 225 Beni succedanei Due beni sono detti succedanei se l’utilità della somma dei due beni è minore della somma delle utilità dei singoli beni, cioè: u(A+B) < u(A)+u(B) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 226 Beni complementari Due beni sono detti complementari se l’utilità della somma dei due beni è maggiore della somma delle utilità dei singoli beni, cioè: u(A+B) < u(A)+u(B) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 227 Formulazione del problema del consumatore Supponiamo di avere: • 2 beni (ad es. abiti e cibo) a, c • Reddito Y<Y* reddito necessario a saturare entrambi i bisogni Il reddito Y può essere speso in infiniti modi che corrispondono a infinite combinazioni dei 2 beni a e c Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 228 Opzione 1 Saturare il consumo di cibo, C, ed essere vestito in modo insoddisfacente. c* a = consumo di abiti c*= soglia di saturazione a*= soglia di saturazione a O Marta Berni a* A PROVVISORIO Elementi di Economia 229 Opzione 2 C c* Saturare il consumo di abiti, A, e mangiare in modo insufficiente c = consumo di cibo c*= soglia di saturazione a*= soglia di saturazione c O Marta Berni a* A PROVVISORIO Elementi di Economia 230 Opzione 3 Soddisfare in modo incompleto entrambi i bisogni C c* P O Marta Berni a* A PROVVISORIO Elementi di Economia Scelta della combinazione ottima 231 Se il consumatore è razionale sceglierà una combinazione dei due beni che non satura nessuno dei due bisogni Se venisse saturato il bisogno di cibo, l’utilità marginale del reddito speso in il cibo sarebbe nulla u c’ = 0 mentre l’utilità marginale del reddito usato per acquistare abiti sarebbe alta Al consumatore merita spostare reddito dall’acquisto di cibo all’acquisto di abiti Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Condizione di ottimo del consumatore 232 Il consumatore ottiene l’utilità massima quando si realizzano 2 condizioni: • Il consumatore spende tutto il suo reddito R = pxx + pyy • Il saggio marginale di sostituzione del bene y con il bene x è pari al rapporto tra il prezzo del bene x e del bene y ∆ y ∆ Ux p x = SMSyx = = ∆ x ∆ Uy p y Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 233 Prima condizione Il consumatore spende tutto il suo reddito Se ciò non avvenisse, per il principio di non sazietà, la soddisfazione del consumatore potrebbe essere aumentata semplicemente aumentando la sua spesa per il consumo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Seconda condizione 234 Dimostrazione per assurdo Supponiamo di avere: • un reddito R • 2 beni, P (pane) e V (vino) Supponiamo inoltre che: • il saggio marginale di sostituzione del pane per il vino sia 2, cioè che occorrano 2 unità di pane per sostituirne 1 di vino • il prezzo del pane sia Pp (= € 1) e il prezzo del vino sia Pv (= € 1,5) • il loro rapporto è quindi 1,5 ≠ 2 Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Seconda condizione 235 Poiché 1 unità di vino dà al consumatore la stessa utilità di 2 unità di pane egli rinuncerà a 2 unità di pane che gli costano (2x1€=) 2€ e consumerà 2 € in più di vino pari a (2:1,5=) 1,33 unità di vino Questa nuova combinazione, con più pane e meno vino gli dà maggiore soddisfazione ⇒ appartiene ad una curva di indifferenza più alta Si continua a sostituire pane con vino finché il SMS tra il pane e il vino non diventerà pari a 1,5 Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 236 Rappresentazione grafica P Linea di bilancio: rappresenta Tutte le combinazioni di p e v per l’acquisto delle quali si spende interamente R R Pp O R Pv Marta Berni V PROVVISORIO Elementi di Economia Condizione di equilibrio del consumatore SMSyx = ∆y ∆x = ∆ Ux ∆ Uy = 237 px py È l’inclinazione della curva in un punto Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Condizione di equilibrio del consumatore 238 Il consumatore, tra tutte le combinazioni dei 2 beni, sceglie quella che corrisponde al punto di tangenza tra la linea di bilancio e la curva di indifferenza più alta In tale punto la tangente alla curva (SMS) e la retta di bilancio hanno la stessa inclinazione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Soluzione del problema del consumatore 239 Le quantità dei beni che il consumatore chiede per massimizzare la sua soddisfazione dipende da: • Gusti (ui) • Prezzo dei beni determinati sul mercato • Reddito Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 240 Equilibrio del consumatore Un consumatore ottiene l’utilità massima se riesce a distribuire le proprie risorse tra tutti gli usi possibili in modo da raggiungere la soddisfazione massima il che si ottiene quando l’utilità marginale è pari al costo che deve sopportare per acquistare quell’unità, cioè è pari al prezzo che viene pagato Inoltre l’utilità marginale del reddito consumato deve essere la stessa in tutti i settori di consumo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Quantità domandata di un bene 241 La quantità di un bene domandata da un consumatore varia al variare di: • Prezzo del bene stesso • Prezzo degli altri beni • Reddito Funzione di domanda xi = fi(p1; p2; … pn; R) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 242 Come varia la domanda In genere al variare del reddito la domanda di un bene aumenta Esistono però dei beni, detti inferiori, La cui quantità aumenta meno che proporzionalmente o addirittura diminuisce al crescere del reddito Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 243 Definizione di domanda La domanda di un bene è la quantità di quel bene che un individuo è disposto ad acquistare in determinate condizioni In generale la domanda è la quantità di beni che un insieme di individui è disposto ad acquistare in determinate condizioni Condizioni sono rappresentate da: • Reddito degli individui • Capacità produttiva del sistema Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 244 Scheda di domanda Se ad un individuo domandiamo quale è la quantità di un bene che è disposto ad acquistare in corrispondenza dei vari prezzi avremo una “scheda di domanda” Se le variazioni della quantità del bene sono finite possiamo rappresentarla con una spezzata, se sono infinitesime può essere rappresentata con una curva continua Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 245 Curva di domanda È la rappresentazione grafica della relazione tra quantità domandata, q, e prezzo, p A= prezzo massimo al quale l’individuo è disposto ad acquistare il bene B= quantità massima del bene che l’individuo è disposto ad acquistare = soglia di saturazione p A O B Marta Berni q PROVVISORIO Elementi di Economia Domanda collettiva di un bene 246 È la somma delle domande individuali di un dato bene Domanda aggregata di una economia È un concetto macroeconomico È la somma di tutte le domande collettive di tutti i beni È espressa solo in moneta Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Curva della domanda aggregata 247 P Rappresentazione grafica O Q Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Relazione tra domanda e prezzo 248 Se varia il prezzo di un bene (mentre tutto il resto resta invariato) la domanda decresce perché l’individuo, per massimizzare la propria utilità, deve ripristinare l’uguaglianza tra le utilità marginali di ogni Euro usato nell’acquisto dei vari beni L’utilità marginale varia se si modifica la composizione dei consumi Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 249 Il mercato Si definisce mercato un qualunque meccanismo che consente l’incontro della domanda con l’offerta di un bene La quantità domandata di un bene da un individuo (consumatore) confluisce in un luogo ideale detto mercato La quantità offerta di un bene da un individuo (produttore) confluisce nel medesimo luogo: il mercato Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 250 Legge del mercato Beni identici, nello stesso mercato e nello stesso momento, hanno lo stesso prezzo Chi non accetta il prezzo di mercato è escluso dal mercato stesso, cioè nessuno può vendere o acquistare la merce ad un prezzo diverso da quello di mercato Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 251 Prezzo di mercato P O Marta Berni Il prezzo di mercato è: unico di equilibrio si stabilisce dall’incontro della domanda e dell’offerta Q PROVVISORIO Elementi di Economia Prezzo di equilibrio In corrispondenza del prezzo di equilibrio di mercato si ha l’eguaglianza tra la quantità offerta e la quantità domandata Sarebbe più corretto dire che il prezzo tende al prezzo di equilibrio P p* O 252 q* Marta Berni Q PROVVISORIO Elementi di Economia 253 Funzioni svolte dal prezzo • Equilibra le quantità effettivamente offerte ed effettivamente domandate • È espressione delle preferenze e delle capacità di acquisto dei consumatori • Trasmette i desideri dei consumatori ai produttori • Consente l’allocazione efficiente delle risorse tra gli usi possibili Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 254 Ruoli svolti dal prezzo • Trasmette i benefici del progresso tecnologico dall’attività in cui si verifica a tutto il sistema, 2 casi: – Se il prezzo resta costante il vantaggio resta limitato all’impresa interessata – Se il prezzo diminuisce il vantaggio si trasmette ai consumatori e al sistema • Stimola l’impiego delle risorse nei vari settori produttivi in funzione delle esigenze della società Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 255 Attributi del mercato Aperto: qualunque individuo può vendere o acquistare i beni Trasparente: i prezzi sono noti istantaneamente a tutti Completo: chiunque è disposto a pagare il prezzo di mercato può soddisfare la propria domanda Perfetto: è aperto, trasparente e c’è perfetta informazione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Principali Forme di mercato • • • • • • • • 256 Concorrenza perfetta Monopolio Monopsonio Monopolio bilaterale Duopolio Oligopolio Concorrenza imperfetta Concorrenza monopolistica Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 257 Monopolio L’offerta è controllata da un solo produttore / impresa La domanda è atomistica Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 258 Monopsonio La domanda è controllata da un solo consumatore / agente L’offerta è atomistica Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 259 Monopolio bilaterale Domanda e offerta sono controllate entrambe da agenti / operatori unici Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 260 Duopolio L’offerta è controllata da due soli produttori / imprese La domanda è atomistica Si possono avere 2 situazioni: Concorrenza ≈ concorrenza perfetta Comportamento collusivo → accordo per spartirsi i clienti Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 261 Oligopolio L’offerta è controllata dalla presenza di alcuni grandi produttori È una situazione simile al duopolio I produttori si accordano e attuano un comportamento collusivo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Forme di mercato intermedie 262 Concorrenza imperfetta Abbastanza vicina alla concorrenza perfetta Concorrenza monopolistica Abbastanza vicina al monopolio Consiste nella istituzione di brevetti o o di DOC Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Economia di libero mercato 263 Le decisioni sono decentrate Sulla base dei prezzi i singoli consumatori decidono le quantità dei beni da consumare e i singoli produttori stabiliscono le quantità da produrre e il mercato fa sì che le due quantità siano uguali Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 264 Economia pianificata Tutte le decisioni sono centralizzate vengono decise sia le quantità offerte dei beni che i relativi prezzi Il prezzo non ha alcun rapporto con il costo di produzione Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 265 Equilibrio del produttore Un produttore ottiene il massimo rendimento dalle proprie risorse, cioè il profitto massimo, quando spinge la produzione di un certo bene fino al punto in cui il prezzo che riceve è pari al costo marginale, ossia al costo che deve sostenere per produrre un’unità aggiuntiva Così facendo distribuisce le risorse tra gli usi possibili, ossia tra i vari settori di investimento in modo da ottenere in ognuno di essi lo stesso saggio di profitto Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 266 Equilibrio del consumatore Un consumatore ottiene l’utilità massima se riesce a distribuire le proprie risorse tra tutti gli usi possibili in modo da raggiungere la soddisfazione massima il che si ottiene quando l’utilità marginale è pari al costo che deve sopportare per acquistare quell’unità, cioè è pari al prezzo che viene pagato Inoltre l’utilità marginale del reddito consumato deve essere la stessa in tutti i settori di consumo Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Domanda e Offerta di Mercato 267 Le decisioni individuali di consumo e di produzione si combinano rispettivamente ne: • La funzione di domanda aggregata • La funzione di offerta aggregata che si confrontano sul mercato che non è un luogo, ma un meccanismo per la allocazione delle risorse Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 268 Equilibrio di mercato In un mercato di concorrenza perfetta il punto di equilibrio tra domanda e offerta di ciascun bene si stabilisce in corrispondenza della coppia quantità–prezzo che assicura l’uguaglianza del prezzo con: • l’utilità marginale di ogni singolo consumatore • il costo marginale sostenuto da ciascun produttore Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Capacità del sistema concorrenziale 269 Questo significa che un sistema capitalistico di concorrenza perfetta, caratterizzato da un sistema decentrato di decisioni individuali di consumo e di produzione (determinate solo dal reddito e dalle preferenze di ciascun individuo), è capace, tramite il meccanismo del mercato, di massimizzare l’interesse generale Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 270 Funzioni dei Prezzi I prezzi di mercato garantiscono allo stesso tempo: • l’equilibrio tra domanda e offerta aggregate (tutte le quantità prodotte dei vari beni vengono interamente consumate) • il benessere massimo del sistema (allocazione ottima delle risorse ⇒ massimizzazione della produttività del sistema ⇒ produzione totale massima) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 271 I due teoremi fondamentali dell’economia del benessere Dimostrano non solo che in un mercato di concorrenza perfetta, l’equilibrio tra domanda e offerta garantisce anche l’allocazione ottima delle risorse e quindi il massimo benessere, ma anche che qualunque allocazione efficiente delle risorse (date alcune ipotesi sulle funzioni di produzione) può essere raggiunta mediante: • il funzionamento del mercato competitivo • un particolare tipo trasferimenti appropriati (lump-sum transfer) Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 272 Significato dei 2 teoremi dell’economia del benessere Si può sintetizzare come segue: • ogni equilibrio economico generale è efficiente in senso paretiano • ogni stato di efficienza paretiana può essere raggiunto da un’economia di concorrenza perfetta: – redistribuendo opportunamente le risorse – inviando agli operatori tramite il mercato un unico segnale rappresentato da un dato insieme di prezzi Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 273 Conseguenze dei 2 teoremi dell’economia del benessere Ad un primo esame sembra che i 2 teoremi dell’economia del benessere affermino che il sistema di libera concorrenza è in grado di massimizzare il benessere economico della società e che quindi un intervento attivo dello Stato in economia debba essere scoraggiato perché ridurrebbe l’efficienza del sistema Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 274 Conseguenze dei 2 teoremi dell’economia del benessere In realtà i due teoremi rappresentano la giustificazione scientifica dell’intervento dello Stato in economia Infatti se qualcuna delle ipotesi che abbiamo visto non è realizzata il meccanismo concorrenziale non garantisce più che all’equilibrio di mercato corrisponda l’efficienza del sistema economico e quindi la massimizzazione del benessere sociale aprendo così la strada all’intervento pubblico Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Caratteristiche della concorrenza perfetta 275 Nei 2 teoremi dell’economia del benessere un ruolo fondamentale è svolto dal meccanismo della concorrenza perfetta che è caratterizzata da: • numerosità degli operatori • libertà di ingresso • omogeneità del prodotto • perfetta informazione e trasparenza dei mercati • simultaneità delle contrattazioni • completezza dei mercati Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 276 Numerosità degli operatori La domanda e l’offerta devono essere atomistiche, cioè sia i produttori, sia i consumatori, devono essere talmente numerosi da far sì che ognuno di loro consideri i prezzi dei beni e delle risorse come dati esogeni, in quanto non possono modificarli con i propri comportamenti Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 277 Libertà di ingresso Tutti gli operatori economici, sia i consumatori che i produttori devono poter partecipare alle contrattazioni del mercato, in base alla loro convenienza individuale, senza impedimenti (⇒ maggiori costi), ovvero senza barriere all’ingresso NB: In presenza di barriere all’ingresso non c’è più concorrenza perfetta ma concorrenza monopolistica Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 278 Omogeneità del prodotto La qualità del bene prodotto presente sul mercato deve essere uniforme in caso contrario il mercato non è più perfettamente concorrenziale ma diventa un mercato di concorrenza imperfetta Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Perfetta informazione e Trasparenza dei mercati 279 In concorrenza perfetta tutti gli operatori devono essere informati tanto sulla qualità dei beni che, sui prezzi (che devono registrare perfettamente le variazioni della qualità) che si formano nelle contrattazioni In questo modo ciascun operatore può agire nel modo che più gli conviene Nel mercato si forma quindi un prezzo unico Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Simultaneità delle contrattazioni 280 La formazione di un unico prezzo si mercato si ha solo a condizione che le contrattazioni sul mercato avvengono tutte contemporaneamente Le contrattazioni sono precedute da una fase di trattative, mediante le quali gli operatori vengono a conoscenza delle condizioni del mercato Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 281 Completezza dei mercati Per ciascun bene deve esistere un mercato nel quale la domanda del bene sia completamente soddisfatta Ossia tutti coloro che domandano un certo bene e che sono disposti a pagare il prezzo di mercato devono poter acquistare qualunque quantità del bene desiderino Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 282 Economia e comportamento razionale Secondo la visione neoclassica, l’economia è la scienza che studia il comportamento razionale degli uomini nel conseguimento e nell’uso dei requisiti materiali del benessere Dobbiamo quindi affrontare il concetto di “comportamento razionale” e di scelta economica Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia Principio della sovranità del consumatore 283 Alla base di questa definizione della razionalità economica c’è il principio della sovranità del consumatore in base al quale si ritiene che l’individuo sia il miglior giudice del proprio interesse e del proprio benessere Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 284 Scelte economiche L’economia non si occupa di tutta la gamma delle azioni umane, ma solo di quelle che vengono classificate come azioni economiche, ossia tutte quelle azioni che richiedono decisioni sull’impiego di risorse limitate utilizzabili per usi diversi (risorse scarse) cioè che possono essere usate per soddisfare bisogni molteplici Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 285 Prossimi Argomenti Ci occuperemo ora del: • processo decisionale • comportamento razionale Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 286 Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 287 Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia 288 Marta Berni PROVVISORIO Elementi di Economia