La chiocciola Introduzione La chiocciola è un mollusco molto comune nelle nostre campagne e nei giardini. Questo invertebrato si trascina con un lungo muscolo detto piede e presenta un guscio, a forma di spirale, che utilizza per difendersi dalle condizioni climatiche sfavorevoli e per ripararsi dai pericoli esterni. Anzellotti, Delli Ponti, Lazzari I E LA CHIOCCIOLA 1. Classificazione e descrizione La parola chiocciola deriva dal greco “coclea” e significa girare. Essa è chiamata così per la spirale disegnata sulla sua conchiglia. La chiocciola è formata da tre organi esterni, principali che sarebbero la conchiglia, il piede e le quattro antenne . La conchiglia è a sua volta divisa in due parti che sono l’apice ed il peristoma l’apice sarebbe il punto n cui la spirale diventa sempre pi stretta quindi la punta. Il peristoma e posizionato intorno al buco da dove esce il mollusco; questo peristoma sviluppa quando la chiocciola diventa adulta. Il piede è il lungo muscolo che poggia a terra e che contraendosi da modo al movimento della lumaca. Le 4 antenne sono posizionate due sopra e due sotto, quelle della parte superiore sono gli occhi che muovono in direzione dell’obbiettivo. Quelle sottostanti in vece servono al tatto. Un altro organo importante è la bocca. Per mangiare le sottoscritte la aprono facendo uscire la ruvida lingua appoggiandola sul cibo e ritirandola dentro tutto questo finché non sono sazie. Anzellotti, Delli Ponti, Lazzari I E LA CHIOCCIOLA 2. Habitat e comportamento Essendo molto vorace, in una sola notte può mangiare molte parti della malcapitata pianta. Nutrendosi prevalentemente di tenere parti verdi della pianta, come le foglie, raramente portano direttamente la pianta alla morte, ma se la stessa è già debole di per sé la morte può effettivamente essere una conseguenza: tuttavia, usualmente le piante appaiono mangiucchiate, il che causa soltanto un deperimento estetico. Essendo animali striscianti non amano muoversi su superfici ruvide: per tenerle lontane può essere utile cospargere intorno alla pianta dei gusci di uova grossolanamente triturati al fine di far cambiare idea e salvare la vita al vegetale. Sicuramente dalle chiocciole, che da questa combinazione climatica, caldo ed umido, anzi bagnato, hanno tratto sicuramente un’enorme giovamento, che ha loro consentito un’attività quasi ininterrotta per tutto il periodo. Le chiocciole presenti sul nostro territorio sono di due tipi: la helix aspersa o chiocciola zigrinata e la helix lucorum o chiocciola dei boschi. La più diffusa è sicuramente la prima ( helix aspersa ), che si presenta come una chiocciola di taglia media, Il colore di fondo della conchiglia è grigio giallastro, zigrinato da bande bruno castane, variabili per numero ed ampiezza. Anzellotti, Delli Ponti, Lazzari I E LA CHIOCCIOLA Habitat e comportamento Il mollusco è di colore fulvo bruno ornato da linguette più chiare. Il suo habitat ideale è appunto la pianura o al massimo la collina. Dimora in luoghi umidi: orti, siepi, tronchi d’albero, ecc. Meno diffusa ma comunque di relativamente facile incontro è la sua cugina, la helix lucorum, dal cui nome italiano ovvero chiocciola dei boschi, si può facilmente intuire quale sia il suo ambiente ideale. È comunque anche questo un animale legato alle zone pianeggianti o tutt’al più collinari, ed ai luoghi coltivati. Le sue dimensioni sono maggiori sia rispetto alla cugina zigrinata che a tutte le altre chiocciole. È infatti la specie che raggiunge le dimensioni maggiore. È di forma molto rotondeggiante, il colore di fondo del guscio tende al bianco con bande brune assai evidenti che seguono le spire. La vita ed i costumi di questi animali che possono, a prima vista, apparire insignificanti, sono in realtà assai appassionanti e ricchi di periodi di frenetica attività o di pericolose crisi. Anzellotti, Delli Ponti, Lazzari I E LA CHIOCCIOLA Habitat e comportamento Il primo momento critico, la chiocciola, lo affronta quando, al risveglio primaverile dal letargo,deve iniziare un’affannosa ricerca del cibo, per poter restaurare le forze esaurite a causa del lungo digiuno invernale. Succede poi il periodo degli amori, altra fase caratterizzata da irrequietezza, inappetenza e nervosa ricerca della compagna. Quindici giorni dopo l’accoppiamento, ecco la grave fatica della deposizione delle uova, al termine della quale l’animale si troverà dimagrito di circa un terzo del suo peso. Trascorre poi l’estate in un’alternarsi di siccità e di acquazzoni, di sole implacabile e di temporali. Al termine l’ultimo sforzo prima del meritato riposo: la ricerca di un riparo e la costruzione di un robusto opercolo che la proteggerà per tutto l’inverno. Anzellotti, Delli Ponti, Lazzari I E LA CHIOCCIOLA 3. Alimentazione e riproduzione La chiocciola, a seconda della specie, vive in acqua o sulla terra in ambienti umidi. Le chiocciole si nutrono di vegetali, prevalentemente ortaggi, utilizzando la radula (una specie di lingua che funziona come una raspa). Le chiocciole sono ermafrodite (ossia presentano contemporaneamente ghiandole genitali proprie dei due sessi) e depongono le uova nel terreno. L'accoppiamento è guidato dall'olfatto. Quando le lumache si incontrano inizia il corteggiamento. Inizialmente le chiocciole si accarezzano con la radula, poi si posizionano faccia a faccia tenendo in posizione quasi verticale la parte davanti del corpo, dopo di che si accoppiano. Ognuno dei due individui estrae un aculeo calcareo che impianta nel corpo del partner. Si scambiano allora gli spermatozoi e l' accoppiamento è terminato. La chiocciola nasce sotto terra, protetta nel muco. Le uova sono bianche e di piccole dimensioni (5 mm di diametro circa). Quando si schiudono, vengono alla luce le chioccioline, delicate e trasparenti, ma già formate in tutte le loro parti. Anzellotti, Delli Ponti, Lazzari I E LA CHIOCCIOLA 4. Curiosità Le chiocciole sono uscite dal mare e in 500 milioni di anni hanno conquistato la terraferma avanzando con piccoli passi. Con la loro ingombrante conchiglia a spirale e la tipica andatura lenta, le chiocciole hanno attraversato quasi 500 milioni di anni di cambiamenti della terra passando indenni attraverso stravolgimenti climatici, estinzioni di massa, nascita di nuove specie animali. Protette dal loro guscio, la cui forma è rimasta immutata, hanno inventato la bava che fa da sigillante, nutrimento, adesivo ed arma di difesa. La chiocciola ha moltissimi denti, ma non si trovano sulle mascelle. Sono collocati in due file su una specie di lingua, che si muove avanti e indietro per "grattugiare" il cibo: pezzetti di foglie e di frutti. Sul lato destro del corpo, subito dietro i tentacoli, si vede un forellino; sembra un orecchio, ma non lo è: è il foro da cui la chiocciola fa uscire le uova. La chiocciola abita la stessa conchiglia per tutta la vita. Quando esce dall'uovo è piccolissima, ma la porta già sul dorso. Cresce con lei. È una ghiandola del suo corpo che produce la sostanza calcarea per ingrandirla. La chiocciola riesce perfino a fare delle piccole riparazioni, se la sua conchiglia viene forata. Ma quando la chiocciola muore, la conchiglia rimane vuota e non serve più a nessuno. Anzellotti, Delli Ponti, Lazzari I E LA CHIOCCIOLA 4 bis. Curiosità Le chiocciole sono apprezzate quale piatto prelibato sin dall’antichità; dai Greci e dai Romani ed i ricchi del tempo ne mangiavano molte provenienti da allevamenti in cui le bestiole venivano ingrassate con farine di cereali ed erbe aromatiche Scala a chiocciola Nel dialetto romano la chiocciola si chiama CIUMACA. Il diminuitivo, ciumachella. Un altro termine usato è CIAMMARUCO che indica il lumacone o una lumachina. La mia bisnonna (di Tolfa) chiamava affettuosamente mio padre Ciammaruco. Oggi queste parole non sono più usate e si stanno perdendo insieme al dialetto romano. Anzellotti, Delli Ponti, Lazzari I E LA CHIOCCIOLA Anzellotti, Delli Ponti, Lazzari I E Anzellotti, Delli Ponti, Lazzari I E