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CENTO ANNI DI VITA, DI APOSTOLATO E DI AMORE
DELLE APOSTOLE DEL SACRO CUORE DI GESU’ ,
A ROMA, NEL CUORE DELLA CHIESA.
1913/14 – 2013/14
1. Correva l’anno 1913.
L’Italia, nel suo faticoso cammino dopo l’unità, non aveva ancora trovato uno
stabile equilibrio sociale e politico. I contadini e le masse operaie cercavano
nell’emigrazione una speranza di sopravvivenza.
Le Suore dell’Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù, fondato a
Viareggio nel 1894 da Madre Clelia Merloni, fin dagli inizi del 1900 seguivano gli
emigranti per prestare loro soccorso e solidarietà nelle lontane Americhe e per
accudire all’assistenza e all’educazione dei loro figli.
Madre Clelia custodiva nel cuore il desiderio profondo di portare l’AMORE di
Cristo, come gli Apostoli, fino agli estremi confini del la terra, di aprire il cuore di
tutti alla speranza della Fede, di lenire, con la carità delle sue Figlie le sofferenze di
quanti erano stati fiaccati e umiliati dalle sventure e dalla povertà della vita.
Ma la sua meta più ambita era ROMA, il cuore della Cristianità, ancora
tormentata tra povertà e laicismo e lotte sociali: è qui, nel cuore della Chiesa che
ella vorrebbe radicare l’opera delle sue Figlie.
Risale al 1901 un primo tentativo di aprire una Scuola a Roma, ma i tempi
erano prematuri e la sua istanza non ebbe risposta, ma … il sogno di Madre Clelia
era già nei piani della PROVVIDENZA!.
Si preparavano tempi burrascosi per lei e per la Congregazione, ma proprio
quando Madre Clelia si trovò nell’impotenza di realizzare il suo sogno, giunse da
Roma la risposta del Vicariato che invitava le Apostole ad aprire una casa nella
Parrocchia “così popolata ed importante – dice il testo - di Santa Croce in
Gerusalemme, per l’educazione cristiana della gioventù”.
La lettera porta la data del 14 novembre 1913 ed era inviata alla Superiora
Generale Madre Marcellina Viganò, nella casa Generalizia di Alessandria
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(Piemonte), che dal 1911 aveva sostituito Madre Clelia nella guida dell’Istituto. La
Fondatrice, nell’oblio e nella sofferenza di una vita nascosta, vedeva coronato il suo
sogno, quasi a conferma delle parole del Maestro: “Se il chicco di grano, caduto
nella terra non muore non porta frutto, se invece muore produce molto frutto”. E’ la
realtà dei Santi e, quindi, anche di Madre Clelia.
Le Apostole raggiunsero Roma il 23 novembre 1913.
Furono accolte con gioia dai Padri Cistercensi di Santa Croce in Gerusalemme,
che offrirono loro generosa ospitalità e collaborazione. Il Parroco, Don Eugenio
Torrieri provvide a una sistemazione provvisoria delle Suore in Piazza Santa Croce n.
30. In seguito la loro abitazione sarà in Via Carlo Felice, 95.
Nel quartiere Esquilino erano sorti, tra gli orti Lamiani, i primi caseggiati voluti
dai Savoia, ma i lavori dell’attigua ferrovia che si snodava dalla stazione Termini,
popolava la zona di baracche, abitate da tanti bambini, figli per lo più di operai
immigrati che, dalle campagne, cercavano un avvenire più sicuro nella città eterna.
Le Apostole si dedicarono a loro nell’educazione cristiana e nell’assistenza
caritativa: aprirono un centro di accoglienza per bambini e una cucina - baracca
anche per gli operari, con sede nella zona di Via Piatti.
Nel loro cuore risuonavano le parole di Gesù: “Tutto quello che fate al più
piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me”.
(Pausa musicale - Canto: E fiorirà)
2. Ma era necessario offrire una cultura a questi ragazzi e solo dopo due mesi,
nel gennaio del 1914, per interessamento di due Collaboratrici: le Signore Olga
Mingazzini ed Enrichetta Tenerari, iniziò il primo nucleo scolastico con un Asilo
infantile, un laboratorio e una minuscola Scuola Elementare, che già nel settembre
del 1914, divenne numerosa fino completare il ciclo elementare.
Da questa Scuola Elementare, negli anni trenta sboccerà un Fiore, che presto
sarà trapiantato in Cielo, la serva di Dio ANTONIETTA MEO, chiamata familiarmente
NENNOLINA, le cui spoglie riposano in questa stessa Basilica. La sua vita e la sua
presenza ancora viva tra noi e nella nostra Scuola è anche oggi, per tanti bambini
del quartiere e del mondo ispirazione di bontà e di bene. Attendiamo per lei la
gloria degli altari.
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(Pausa Violino)
3. L’opera prometteva bene. L’asilo infantile, la Scuola Elementare, il
laboratorio erano affiancate dall’instancabile servizio nella parrocchia.
La cucina economica rimase aperta a quanti chiedevano ristoro durante tutto
il periodo della prima guerra mondiale…. Alcune Suore erano addette agli ospedali
militari e alla colonia dei bambini gracili di Villa Borghese.
Sua Maestà, la Regina Elena, si degnò di visitare personalmente le suddette
opere, lodando lo spirito di sacrificio, la qualità della didattica e la pulizia degli
ambienti.
Dal 1916, la sede generalizia delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù si trasferì
da Alessandria a Roma .
Era necessario un edificio più grande per accogliere tutte le richieste di
apostolato.
Fu comprato il terreno in Via Germano Sommeiller e il 23 novembre del 1922
fu posta la prima pietra per il nuovo edificio scolastico , che fu ultimato nell’ottobre
del 1924. Nel 1925 fu completata anche la cappella.
L’Istituto scolastico contava già più di 300 alunni. La Scuola Elementare fu
prolungata con il corso integrativo di sesta, settima e ottava (l’attuale Scuola
Media).
Dal 1933 iniziò anche la Scuola Magistrale intitolata a “GIOVANNI SEMERIA”
sollecitata dall’opera nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, che divenne presto
fiorente e formò, nello spirito del Progetto educativo delle Apostole tante alunne
che si prodigarono nell’educazione dei bambini negli asili infantili di Roma e d’Italia
Nel 1934 fu avviato anche l’ Istituto Magistrale intitolato a “GIOVANNI POLI”,
per la formazione delle Maestre della Scuola Elementare.
L’Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù diventa l’anima del Quartiere
di Santa Croce e accoglie sempre più, non solo le richieste della zona, ma anche dei
quartieri periferici. Ogni giorno è un brulichio di bimbi e di giovani che si affacciano
al Cancello di Via Germano Sommeiller per accogliere con il sorriso delle Suore e dei
Docenti , la parola sicura che li guida nella via della vita. Molti di questi alunni sono
qui presenti oggi, e sono genitori e nonni di alunni che frequentano tuttora la
nostra Scuola
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Tra il 1939 e 1941 tutte le Scuole dell’Istituto di Via Germano Sommeiller:
Asilo Infantile, Elementare, Media, Scuola Magistrale e Istituto Magistrale, sono
riconosciute legalmente e computate nell’elenco delle Scuole Parificate d’Italia.
(Pausa Flauto)
4. Sono gli anni difficili della seconda guerra mondiale. Anche Roma, occupata
dai Tedeschi sperimenta la violenza, la povertà e la fame. I bombardamenti del
vicino quartiere di San Lorenzo diffondono in tutti paura e il senso della precarietà
della vita. Molte famiglie si allontanano da Roma e la Scuola subisce un percorso
non regolare. Anche da Via Germano Sommeiller si fa strada la solidarietà per chi
soffre.
Ma finalmente, terminata la guerra: la libertà e la pace. Si ridesta la fiducia
negli animi e la Scuola riprende i suoi ritmi. Nel 1968 la Scuola Materna, Elementare,
Media e Superiore sono unificate con la denominazione di “COR JESU”.
Nel 1990 l’Istituto Magistrale è trasformato in LICEO SCIENTIFICO COR JESU.
CARITAS CHRISTI URGET NOS: era il motto che ha ispirato Madre Clelia.
Al Cuore di Gesù abbiamo affidato la nostra Scuola. Dal Cuore di Cristo
provengono l’energia del nostro apostolato e la vitalità delle famiglie che lo onorano
con la presenza dei loro figli. Dal Cuore di Gesù si attinge la tenerezza che rende
serena la vita, che aiuta a superare le difficoltà nell’amore reciproco. Dal Cuore di
Gesù proviene la fiducia in un mondo migliore soprattutto per noi alunni.
(Pausa: SEI L’AMORE CHE CREA L’UNIVERSO)
5. Da quel lontano 1913 il mondo è cambiato. La storia, segnata da due guerre
mondiali e dalle alterne vicende del progresso e della secolarizzazione sembra aver
allontanato dagli uomini il pensiero di Dio. Ma no: ce lo ripete Papa Francesco: Dio è
Padre e non abbandona mai i suoi figli, anche quando questi vogliono allontanarsi
da Lui.
In questi tempi sembra rinascere nella Chiesa una nuova Primavera
evangelica. Dio è presente nella fedeltà dei genitori di mandare ancora al COR JESU
i loro figli perché ricevano un’educazione cristiana.
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Vogliamo davvero tutti noi Docenti del COR JESU, che insieme alle Apostole,
condividiamo lo stesso Progetto educativo, essere fedeli al carisma che ha ispirato
Madre Clelia: risvegliare nel cuore dei piccoli, dei giovani e delle famiglie la fiducia
in un Dio che è Padre, che ci ama e non ci abbandona mai. La sua presenza ci aiuta
a superare le difficoltà della vita quotidiana individuale e familiare e a diventare
persone riuscite umanamente e cristianamente; ci aiuta a vivere nella serenità, ad
essere meno egoisti, ad amare tutti, ad aiutare tutti, a diffondere ovunque,
soprattutto nei cuori soli e sofferenti, la tenerezza del Cuore di Gesù.
(Si ripete: E fiorirà…. Entra la processione delle bambine con i fiori)
INIZIA LA SANTA MESSA con la processione dei Ministranti