Giovanni Jona-Lasinio Breve curriculum scientifico Giovanni Jona

Giovanni Jona-Lasinio
Breve curriculum scientifico
Giovanni Jona-Lasinio, nato a Firenze nel 1932, laureato in Fisica a Roma nel 1955, e' stato
Professore ordinario di Metodi Matematici della Fisica presso l'Universita' di Roma La Sapienza
dal 1972 fino al 31.10 2007, ed è attualmente Professore Emerito presso la medesimo istituzione.
In precedenza aveva ricoperto la cattedra di Elettrodinamica quantistica presso l'Universita' di
Padova, dove era stato nominato Professore straordinario dal 1.11.1969.
Negli anni 1959-1961 e' stato Postoctorall Research associate presso la University of Chicago. In
seguito e' stato Professore visitatore presso altre prestigiosissime istituzioni estere (Parigi Vi,
Politecnico Federale di Zurigo, Massachusetts Institute of Technology (Boston) , ecc.).
E' Socio Nazionale dell'Accademia dei Lincei. Ha ricevuto la Medaglia Boltzmann della
International Union of Pure and Applied Physics e il premio Heinemann per la Fisica matematica
della American Mathematical Society. Ha tenuto la lezione Nobel in occasione del conferimento
del premio Nobel per la fisica del 2003
Il Prof. Jona-Lasinio e' uno fra i massimi studiosi, di fama mondiale, sia di fisica teorica che di
fisica matematica. I suoi contributi fanno ora parte del programma di studi di fisica teorica e
matematica in tutte le principali scuole di dottorato del mondo.
1. Fisica teorica Qui, in collaborazione con Yoichiro Nambu, ha individuato il celebre meccanismo
di rottura spontanea della simmetria nella fisica delle particelle elementati. Questo risultato ha
rappresentato una svolta fondamentale nella comprensione del meccanismo di rinormalizzazione,
che ha avuto come conseguenza finale la costruzione del modello standard delle particelle
elementari.
2. Fisica matematica. Assieme al suo allievo Carlo Di Castro ha intorodotto il gruppo delle
rinormalizzazioni in meccanica statistica. Il gruppo delle rinormalizazione rappresenta la tecnica
principale che ha permesso di determinare gli indici critici nelle transizioni di fase.