il piacere della vita

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IL PIACERE DELLA VITA
COLLANA DI CHIMICA DEGLI ALIMENTI
MONOGRAFIE

Direttore
Lydia F
Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Comitato scientifico
Daniele N
Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Arturo A C
Associazione Italiana Assistenza Svantaggiati
IL PIACERE DELLA VITA
COLLANA DI CHIMICA DEGLI ALIMENTI
MONOGRAFIE
Non c’è uomo che non possa bere o mangiare, ma sono in pochi in
grado di capire che cosa abbia sapore.
C
Una corretta alimentazione è fondamentale per garantire una
buona qualità di vita ed una serena vecchiaia. Il mangiar sano
ed in giuste proporzioni è il segreto per mantenere l’organismo in buona salute senza gravare sul funzionamento degli
organi: dai vari alimenti è possibile, infatti, fornire al corpo
tutti i principi nutrizionali necessari per svolgere le diverse
attività, mantenerlo in buona salute senza ricorso a medici o
farmaci. Un controllo ed un intervento specifico sull’alimentazione sono spesso indispensabili per prevenire o attenuare
alcuni sintomi indotti da molte malattie. Questa collana si
rivolge ad un pubblico vasto, a tutti coloro che vogliono conoscere gli alimenti e migliorare la propria alimentazione,
ai professionisti del settore alimentare e agli studenti. La sezione Monografie ospita opere che hanno come oggetto di
studio un singolo alimento e che sono basate su ricerche originali e vasta documentazione bibliografica, senza trascurare
l’inserimento di lavori scientifici già pubblicati o in fase di
pubblicazione su importanti riviste, a testimonianza di un
continuo studio e di continui progressi nella conoscenza del
campo alimentare.
Lydia Ferrara
Il bergamotto
Copyright © MMXVI
Aracne editrice int.le S.r.l.
www.aracneeditrice.it
[email protected]
via Quarto Negroni, 
 Ariccia (RM)
() 
 ----
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopie
senza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: febbraio 
Indice

Introduzione

. Notizie storiche

. Composizione chimica e usi

. Alimento e nutraceutico

Bibliografia

Introduzione
Il bergamotto, Citrus bergamia Risso, è un piccolo albero
sempreverde, alto al massimo quattro metri, appartenente alla famiglia delle Rutaceae, sottofamiglia Hesperideae,
genere Citrus. Le foglie sono picciolate, inizialmente a tre
lobi di cui solo il mediano si sviluppa mentre i due laterali
si atrofizzano sino a sembrare espansioni alari del picciolo.
La lamina delle foglie è ovale, ad apice acuminato, ristretta
alla base, penninervia, glabra, lucida, ricca di ghiandole
oleifere. Le infiorescenze terminali sono a cima, con fiori
ermafroditi. Il frutto è un esperidio piriforme di circa 
grammi di peso, liscio, da verde a giallo paglierino nei


Introduzione
vari stadi della maturazione, con esocarpo lucido, ricco
di ghiandole oleifere di natura lisigena. La fioritura della
pianta avviene nel mese di aprile e la raccolta dei frutti da
novembre a marzo.
Il suo habitat, nonostante siano stati fatti tentativi di acclimatazione in diverse aree agrumarie del mondo, dagli
Stati Uniti d’America in Florida e California al Sud America, all’Africa del Nord ed in Costa d’Avorio, è costituito
principalmente dalla sottile striscia di terra in provincia
di Reggio Calabria che si estende tra Villa S. Giovanni e
Gioiosa Ionica.
Grazie ad un particolare ed unico microclima, in questa zona, lungo le fiumare e i valloni dell’Aspromonte, si
concentra il % della produzione mondiale del frutto. La
superficie oggi coltivata a bergamotto è di circa  ettari
con una produzione annuale che raggiunge le – tonnellate per ettaro. Viene coltivato in tre cultivar: femminello,
castagnaio e fantastico. Si distinguono in particolare per
i frutti: il femminello è più produttivo, ma presenta frutti
più piccoli delle altre cultivar e lisci; il castagnaro è vigoroso con frutti più grossi e rugosi; il fantastico è simile al
femminello ma con frutti piriformi.
I frutti del bergamotto sono profumatissimi e, dalla buccia, mediante estrazione meccanica è possibile ottenere
un’essenza odorosa, utilizzata prevalentemente nell’industria profumiera e nell’industria farmaceutica per le sue
molteplici proprietà medicamentose.
La resa in olio essenziale non è molto alta: per ottenere
 kg di essenza, occorrono  kg di frutti. Per tutelare
questo prezioso frutto i coltivatori hanno costituito il Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, nel ,
con lo scopo di vigilare che il prodotto venga fatto secondo
le rigorose regole stabilite dal Disciplinare di produzione:
Introduzione

tutelare il prodotto dalle sue imitazioni; promuovere e
diffonderne la conoscenza e il consumo; perfezionare e
migliorare la qualità del prodotto per salvaguardarne la
tipicità e le caratteristiche peculiari. Ai Consorzi sono inoltre affidati gli importanti e delicati incarichi della gestione
dei marchi e contrassegni come segni distintivi della conformità al Disciplinare della Denominazione d’Origine
Protetta (D.O.P.).
La presenza del bergamotto in Calabria si fa risalire tra
il XIV ed il XVI sec ed il primo bergamotteto sarebbe stato
impiantato intorno al . L’origine botanica e geografica del bergamotto è incerta. Diversi botanici ritengono
che esso derivi dallo sviluppo di un ibrido ottenuto dall’incrocio tra arancio amaro ed un altro agrume, forse il
limone o la limetta acida, piccolo agrume coltivato nelle
Indie occidentali; altri ritengono, invece, che la pianta del
bergamotto derivi da una mutazione genetica spontanea
di un’altra specie agrumaria di origine cinese ed è stata
denominata Citrus bergamia Risso.
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