GAZZETTA CULTURA E SOCIETA’ Prova dell’Orchestra dei bambini e dei ragazzi del conservatorio di Mantova Suoni a quattro zampe sono un disco «Buona fortuna! Sicuramente serve a tutti un po’ di buona fortuna», declama a gran voce la voce recitante che apre il disco “Suoni a quattro zampe. L’orchestra racconta”, suonato interamente dall’Orchestra dei bambini e dei ragazzi del Conservatorio di Mantova. E di fortuna ne avranno ancora bisogno dato che anche quest’anno, con l’avvio dei corsi di propedeutica, dovranno cimentarsi nella difficile arte del suonare insieme, a tempo e con precisione. Con il disco presentato lo scorso aprile all’Ariston, per la giornata conclusiva dell’iniziativa Musicascuola, hanno già dato prova di non aver paura di affrontare un palco o una sessione di registrazione, quest’ultima interamente realizzata dal Laboratorio discografico del Campiani a cura di Maurizio Carrettin. E nemmeno di cimentarsi in semplici ma efficaci idee per comporre i brani Sabato Il direttore Giordano Fermi originali dello spettacolo. È vero anche che i musicisti in erba mantovani sono sempre affiancati dalla capacità didattica e organizzativa di chi cura i corsi di propedeutica e ha ideato lo spettacolo “Suoni a quattro zampe”. «Si deve pensare che l’iniziativa così organizzata, con circa quaranta piccoli strumen- tisti che vanno dagli otto ai quindici anni, che suonano senza nessun supporto da parte di musicisti più grandi, è davvero rara nel panorama italiano». Sono le parole di Ilaria Gionfra, curatrice dei corsi di propedeutica e del progetto Musicascuola insieme a Isabella Placchi e Beatrice Pallone, nonché direttrice dell’Orchestra dei bambini e dei ragazzi. «L’idea è nata nel 2006 - continua Gionfra - in seguito alle fortunate esperienze delle classi di musica d’insieme. L’aumento di alunni e giovanissimi allievi del Conservatorio significava avere più possibilità strumentali. Dopo il disco prodotto quest’anno posso dire che abbiamo intrapreso il viaggio nella direzione giusta. Abbiamo avuto grandi soddisfazioni anche all’Auditorium di Suzzara, dove i ragazzi si sono esibiti in un convegno sul ruolo della musica d’insieme». Micol Ferretti 11 ottobre 2008 Il “Campiani” inaugura i corsi di propedeutica. Le iscrizioni sono ancora aperte Imparare la musica giocando? Si può Imparare la musica giocando. Una strategia ben collaudata, per iniziare gli alunni della scuola primaria al mondo dei suoni, privilegiando la dimensione di gruppo e la musica d’insieme. Anche quest’anno il Conservatorio di Musica Lucio Campiani inaugura i corsi di propedeutica musicale. La scadenza per le iscrizioni è stata prorogata dal 2 ottobre alla fine della settimana. Giovedì 25 settembre, nell’Auditorium Monteverdi del conservatorio, ha già avuto luogo un incontro per i genitori in cui sono stati presentati nel dettaglio i corsi e la loro organizzazione. Questi si svolgeranno in aule appositamente attrezzate, nella nuova sede in via Conciliazione 33/b, a partire dal mese di ottobre fino alla fine del mese di maggio. I percorsi di formazione musicale prevedono tre cicli di lezioni, pertinenti a tre diverse fasce d’età. L’auditorium Monteverdi I bambini iscritti al primo anno della scuola primaria frequenteranno la lezione il lunedì, dalle 17 alle 18 (in caso di esubero di domande, questo vale anche per gli altri corsi, saranno considerate altre fasce orarie). I giochi musicali proposti saranno mirati allo sviluppo della percezione uditiva, del- Enrico, chitarrista di Sermide dai Terzo Binario ai Modà D a Sermide ai palchi rock di tutta Italia. Può sembrare un sogno ad occhi aperti, in realtà è quello che sta succedendo ad Enrico Zapparoli, musicista sermidese da poco divenuto chitarrista dei Modà, band emersa a Sanremo nel 2005 e divenuta celebre col singolo “Quello che non ti ho detto (Scusami)”. Dopo quattro cd ora è in uscita il nuovo “Sala d’attesa con Enrico alla chitarra”. In questi giorni gira per le radio il singolo “Me- schina”. Nato il 12 marzo 1980, a sei anni il sermidese Enrico Zapparoli inizia studiando pianoforte; a 13 anni papà Adalberto (ex batterista) e zio Giovanni lo crescono a pane e Deep Purple, Led Zeppelin, Pink Floyd. Un giorno lo zio gli fa provare la chitarra elettrica e si accende la passione, poi alimentata e perfezionata alla scuola di musica di Sermide - diretta da Daniele Pisa - al corso del grande jazzista ferrarese Lorenzo Pieragnoli. Al Virgilio gli affreschi di Ambrogio Lorenzetti Buono e cattivo governo Gli effetti in mostra Dal 13 al 20 ottobre il Liceo Virgilio ospiterà una mostra fotografica dedicata al celebre ciclo “Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo sulla città e sulla campagna” di Ambrogio Lorenzetti, affrescati tra il 1337 e il 1340 nel Palazzo Pubblico di Siena. Organizzata da Idis Sicilia, Regione Siciliana ed Iref Lombardia, la mostra è intinerante e raggiungerà il Liceo Virgilio per primo nella provincia di Mantova, allo scopo di promuovere la sensibilità del bene comune — come argomentano dall’istituto — e avviare una riflessione sulla formazione di una coscienza civica e sui doveri del cittadino, che sono la sostanza della democrazia. Dettaglio dell’affresco Ascoltando anche De Andrè, Pfm, Timoria e agli Area, Enrico è tra gli animatori dell’articolata galassia che anima le giovani compagnie locali negli anni ’90: caleidoscopio di band che si formano, si mescolano, si contaminano. Tra queste i Terzo Binario, in cui Enrico matura come interprete affinando lo stile esecutivo. Intanto prosegue l’intensa attività di insegnante e al tempo stesso studente per ottimizzare la tecnica: a Ferrara con Ricky Portera (chitarrista storico degli Stadio e Dalla) e alla Lizard a Fiesole con Giacomo Castellano (Irene Grandi, Grignani). Oltre che con i Terzo Binario, Enrico si esibisce con i Leff, cover band di Ceneselli e Fabio Supernova, cantante centese con cui realizza concerti in tutta Italia; poi Adriano Molinari (musicista di Zucchero), Raffaele Chiatto (Tozzi, Celentano, Ruggiero, Oxa), Gianluca Tagliavini (PFM, Ian Paice), Max Corona (Dalla, Morandi), Ricky Roma (Tozzi, Masini) e Sara Grimaldi (Zucchero). Qualche mese fa, proprio nel giorno del compleanno, Enrico viene convocato per un provino dal manager dei Modà. Basta un’audizione per convincere tutti. Ora eccolo in tour col gruppo. Ma Sermide rimane la patria ideale, il buen retiro. «Da qui non me ne vado - dice - dopotutto è pure comodo partire e raggiungere le varie tappe. Qui c’è la mia gente, la famiglia. Qui ho le mie dodici chitarre: Fender e Gibson, acustiche, semiacustiche, elettriche. Una piccola collezione in cui spicca la più importante: quella che mi regalò nonno Attilio a 14 anni, una Yamaha Pacifica. A Sermide mi diverto ancora ad esibirmi con gli amici di sempre, a coltivare i passatempi: sedermi a tavola e gustare la buona cucina; poi i tatuaggi, i film visti sul Sessi, la favola vera di don Milani narrata ai nipoti Al Palabam c’è High School Un fenomeno planetario, con musiche originali dal vivo e scenografie da concerto. È High School Musical, lo spettacolo prodotto dalla Compagnia della Rancia che ha rispettato la versione originale Disney. Lo spettacolo arriverà oggi al Palabam con due repliche: alle 17 e alle 21. Tra mille difficoltà, Troy Bolton (Jacopo Sarno), popolare capitano della squadra di basket scolastica, e Gabriella Montez (Denise Faro), studentessa ‘genio’ nelle materie scientifiche inseguono un sogno: diventare protagonisti del musical della scuola. Info: 0376/224599. Nell’incessante rinnovarsi dei tentativi di riforma dell’istruzione in Italia, la storia ci consegna anche queste proposte: “Perché il sogno dell’eguaglianza non resti un sogno, vi proponiamo tre riforme: I - Non bocciare; II - A quelli che sembrano cretini dargli la scuola a tempo pieno; III - Agli svogliati basta dargli uno scopo”. Bisogna andarsele a cercare dentro “Lettere a una professoressa” e alla Scuola di Barbiana, straordinaria esperienza legata alla figura di uno dei preti scomodi del ’900 (accanto a don Mazzolari), quel don Lorenzo Milani, che anche a 41 anni dalla morte, continua ad alimentare le biografie e la saggistica, oltre ad altri contributi di ricerca. Nella compagine milaniana entra ora anche Frediano Sessi, scrittore impegnato dalle tematiche storiche e civili ma che riserva la sua sensibilità ai ragazzi. E questa ultima prova, “Il segreto di Barbiana. La storia di don Lorenzo Milani, sacerdote e maestro” si stacca dalla normalità della bibliografia Lo scrittore Frediano Sessi La copertina del libro su Milani tradizionale, per la struttura epistolare e per il ruolo dell’autore-nonno: racconta ai nipoti una favola, che più vera non c’è. “Oggi la voce di don Lorenzo Milani ha raggiunto il mio cuore e così ho sentito il bisogno urgente di salire a Barbiana” è l’incipit del percorso lungo l’avventura del prete, prima a Calenzano e poi nel borgo appenninico del Mugello, al quale si arriva per la strada che lui stesso fece costruire, appena entrato come parroco. Sede delle più disagevoli ed isolate, perché la la coordinazione motoria, del senso ritmico e della creatività. Per quanto riguarda invece gli alunni iscritti alle classi seconda e terza, apprenderanno elementi fondamentali del linguaggio musicale il giovedì dalle 17 alle 18, oppure dalle 18 alle 19. A partire dalla classe 3ª, i partecipanti avranno la possibilità di far parte del coro di voci bianche, mentre già dal secondo anno di propedeutica potranno iniziare un corso di strumento, e far parte dell’orchestra dei bambini del conservatorio. Infine, le classi 4ª e 5ª frequenteranno le lezioni il martedì, dalle 17 alle 18. ci si avvarrà del flauto dolce, e dell’intero strumentario Orff (xilofoni, metallofoni,...). Per informazioni e iscrizioni contattare la segreteria del Conservatorio, tel:0376 324636. Sarà aperta dal 24 al 29 settembre dalle 11.30 alle 13.30. (f.m) Lunedì la poetessa Pinotti Fondazione Bam Nuovo ciclo di conferenze Il chitarrista Enrico Zapporoli di Sermide ora suona con i Modà lanciati al festival di Sanremo IL SEGRETO DI BARBIANA MUSICAL 41 divano e il vintage». Della nuova esperienza Enrico sottolinea la carica che scaturisce dal contatto col pubblico: «La forza dei Modà sono i fan - dice - come quelli che animavano i primi concerti dei Timoria; me li ricordo bene perchè là in mezzo c’ero anch’io. Ora invece sto dall’altra parte del palco e faccio ancora fatica a crederci: firmo autografi, mi metto in posa per le foto e noto gli striscioni a me dedicati. una cosa strana che quasi non so spiegarmi; fa piacere però a certe cose non ci si abitua mai». I concerti dei Modà riempiono le piazze. Dopo il tour estivo nel sud della penisola, l’inverno schiuderà ad Enrico & C. le porte di parecchi locali. Siro Mantovani LIBRI sua Ditta (così don Lorenzo chiamava la Chiesa come gerarchia e comunità) fece di tutto per isolarlo. E invece il suo modo di essere prete, la scuola che non insegnava religione ma era scuola e basta, imparare e usare le mani, il duro conflitto con la Curia fiorentina, le sue scelte pastorali decisamente di rottura ma dentro la Chiesa, le polemiche di provenienza politica, lo avevano proiettato ad una notorietà nazionale e non solo, non certo attenuata dal tempo. Libro importante per chi voglia conoscere don Milani come per chi approfitti dell’occasione per ritrovare entusiasmi già antichi. Gli ex-allievi della scuola popolare di Calenzano e di Barbiana, sacerdoti, amici vicini a don Lorenzo e l’Università di Firenze hanno costituito la Fondazione, per custodire i luoghi della sua missione e per diffonderne il pensiero. Sessi lo ha già fatto. (rda) F.Sessi, “Il segreto di Barbiana. La storia di don Lorenzo Milani, sacerdote e maestro”, Marsilio, 190 pgg, 14 |. Tornano anche quest’anno gli appuntamenti culturali alla sala Norlenghi a cura della Fondazione Banca Agricola Mantovana. Il ciclo di conferenze, coordinato da Franco Amadei, è dedicato alla letteratura, alla poesia, alle scienze e alla storia. Il primo incontro è previsto per lunedì, alle 18, in corso Vittorio Emanuele 13, con la partecipazione della poetessa Gianna Pinotti introdotta da Alberto Cappi. Nell’occasione sarà presentato, con letture a cura di Raffaele Latagliata, l’ultimo libro dell’autrice mantovana dal titolo «Kairouan». L’appuntamento successivo è in calendario per il 24 ottobre e vedrà la partecipazione di Frediano Sessi. Lo storico parlerà della figura di don Milani, già illustrata nel volume «Il segreto di Barbiana», affiancato da Roberto D’Alessio. Dopo la conversazione sarà proiettato il docufiction «L’ultima lettera di don Milani, 40 anni dopo». Dopo la storia sarà la volta della scienza, il 7 novembre il celebre etologo bolognese Giorgio Celli presenterà il suo libro dal titolo «La mente dell’ape». La settimana successiva, il 14 novembre, si assisterà a un debutto. «Le cose che voi umani» è il primo lavoro letterario di Francesco Tagliabue che sarà presentato da Gianfranco Burchiellaro con letture di alcune pagine a cura dell’attore Nicola De Buono. Sarà ancora Alberto Cappi che venerdì 21 novembre si occuperà della presentazione del volume «Con la mia sete» di Monica Palma, mentre il 28 novembre si passerà dalla poesia alla storia con «Le radici del presente 1792-1960» che avrà come protagonisti gli stessi autori del secondo volume, Erio Castagnoli, Maurizio Bertolotti e Achille Marzio Romani. Chiuderà il ciclo degli incontri culturali della Fondazione Banca Agricola Mantovana il poeta mantovano Angelo Lamberti autore del volume «Teatro instabile». Alcune pagine, accuratamente selezionate, saranno interpretate dall’attrice Barbara De Gabrielis. Per la parte critica interverrà invece Mario Artioli. Tutti gli appuntamenti culturali del ciclo, come nelle passate edizioni, si terranno nella sala Norlenghi della Fondazione Bam, in corso Vittorio Emanuele 13, alle 18. L’ingresso è libero e gratuito. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla segreteria organizzativa della Fondazione telefonando al seguente numero: 0376 311862 oppure 0376 311871. Paola Cortese