Profili degli Autori - rivista studi jaspersiani/studi jaspersiani journal

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Profili degli Autori
Stefania Achella è ricercatrice in filosofia morale presso l’Università di Chieti-Pescara. Membro dell’Advisory Board dello «Jahrbuch der Österreichischen Karl Jaspers Gesellschaft», ha curato la traduzione di alcuni scritti di Karl Jaspers, dedicando all’analisi del suo
pensiero la monografia, Rimanere in cammino. Karl Jaspers e la crisi
della filosofia (2011) e diversi saggi in italiano, tedesco, inglese.
Jan Assmann è un egittologo tedesco, studioso della scienza della
religione e delle culture, professore emerito alla Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg. Ha studiato a Lubecca e a Heidelberg, Monaco e Parigi. Come studioso delle culture ha sviluppato la teoria della
memoria culturale, ottenendo numerosi riconoscimenti in tutto il
mondo. La sua fama è legata anche alla sua interpretazione della nascita del monoteismo. Ha insegnato egittologia presso l’università di
Heidelberg e attualmente presso quella di Costanza, oltre a lavorare
come docente esterno alle università di Parigi, Gerusalemme, Chicago
e Houston. È autore di numerosi libri e articoli sulla religione egizia
e sulla storia, letteratura e arte dell’Egitto antico. Tra le sue opere più
famose, tradotte in tutto il mondo: Non avrai altro dio, pubblicato
in Italia nel 2007, Das kulturelle Gedächtnis: Schrift, Erinnerung und
politische Identität in frühen Hochkulturen del 1992 (trad. it. La memoria culturale. Scrittura, ricordo e identità politica nelle grandi civiltà
antiche, 1997). Negli ultimi anni la sua posizione critica rispetto al
concetto di età assiale jaspersiano ha rimesso al centro del dibattito la
discussione sul tema.
Robert N. Bellah (1927-2013) è stato professore di Sociologia
presso l’Università della California a Berkeley. Ha studiato all’Università di Harvard, dove ha insegnato dal 1957 al 1967, e poi successivamente a Berkeley. Tra le sue più famose pubblicazioni: Religion
Beyond Belief, The Broken Covenant, The New Religious Consciousness,
Varieties of Civil Religion, Imagining Japan: The Japanese Tradition and
Its Modern Interpretation, e (2006) The Robert Bellah Reader. Nel 1985
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ha pubblicato Habits of the Heart: Individualism and Commitment in
American Life, in collaborazione con Richard Madsen, William Sullivan, Ann Swidler e Steven Tipton, e nel 1991, con gli stessi collaboratori, The Good Society. Nel 2000 gli è stata assegnata la National
Humanities Medal.
Giuseppe Cantillo è professore emerito di Filosofia presso l’Università di Napoli Federico II. Presidente della Società Italiana Karl Jaspers, i suoi studi si sono rivolti al pensiero hegeliano, allo storicismo,
alla filosofia dell’esistenza, all’etica e alla filosofia italiana. Ha ricoperto prestigiosi incarichi istituzionali, è stato Presidente della Società
italiana di Filosofia Morale (SIFM). Tra i suoi volumi: Introduzione a
Jaspers (Roma-Bari 2006); Introduzione a Troeltsch (Roma-Bari 2004);
Con sé/oltre sé. Ricerche di etica (Napoli 2009). Oltre a numerosi articoli, apparsi in diverse lingue, tra i quali: Die Aufgaben der Philosophie im Zeitalter der Technik: Philosophie und Weltanschauung bei Karl
Jaspers, in G. Abel, R. Cristin, W. Hogrebe, A. Przylebski (Hrsg.),
Lebenswelten und Technologien, (Berlin 2007), pp.151-177; Eine erweiterte Vernunft: Ernesto De Martino und der Gedanke von der Krise,
in Politikos. Vom Element des Persönlichen in der Politik. Festschrift für
Tilo Schabert zum 65. Geburtstag, hrsg. v. K.-H. Nusser, M. Riedl und
Th. Ritter, (Berlin 2008), pp. 313-324; Hegel: Die Kunst als “lebendiges Wissen” in der Jenaer Philosophie des Geistes und in den Vorlesungen
über die Ästhetik, in Zwischen Philosophie und Kunstgeschichte. Beiträge
zur Begründung der Kunstgeschichtesforschung bei Hegel und im Hegelianismus, hrsg. von A. Gethmann-Siefert, B. Collenberg-Plotnikov,
München 2008, pp. 35-50.
Andreas Cesana, direttore dello Studium Generale dell’Università
di Mainz e presidente della “International Association of Karl Jaspers
Societies”. Studioso di Jakob Bachofen e di Jacob Burckhardt, dirige
la Kritischen Gesamtausgabe der Werke Jacob Burckhardts ed è coeditore
dal 1988 delle Gesammelte Werke di Johann Jakob Bachofen. I suoi
studi si sono concentrati intorno ai temi della filosofia dell’esistenza,
della filosofia della storia e delle questioni interculturali e interdisciplinari. Tra le sue pubblicazioni: Geschichte als Entwicklung – Zur Kritik
des geschichtsphilosophischen Entwicklungsdenkens, De Gruyter, Berlin/
New York 1988; Kulturkonflikte und Kommunikation. Zur Aktualität
von Jaspers Philosophie/Cross-Cultural Conflicts and Communication.
Rethinking Jaspers’ Philosophy Today (a cura di), Würzburg 2014; Karl
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Jaspers: Geschichtliche Wirklichkeit mit Blick auf die Grundfragen der
Menschheit/Karl Jaspers: Historic Actuality in View of Fundamental Problems of Mankind (a cura di A. Cesana e Gregory J. Walters), Würzburg 2008. I suoi studi jaspersiani sono pubblicati in diverse lingue, e
hanno trovato ampia diffusione in particolare in Asia.
Virgilio Cesarone è ricercatore e docente di filosofia della politica e di antropologia filosofica presso l’Università “D’Annunzio” di
Chieti-Pescara. Le sue pubblicazioni e i suoi interessi scientifici vertono sull’intreccio tra antropologia e politica secondo una chiave di lettura di matrice ermeneutico-fenomenologica. Tra i suoi lavori: Mondo
e mito. L’analisi dell’esistenza mitica in Martin Heidegger, Bari 2001;
Per una fenomenologia dell’abitare. Il pensiero di Martin Heidegger come
oikosophia, Genova-Milano 2008; Nel labirinto del mondo. L’antropologia cosmologica di Eugen Fink, Pisa 2014.
Roberto Garaventa è professore ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Chieti-Pescara. Si è occupato di Hegel,
Schopenhauer, Kierkegaard, Troeltsch, Jaspers, Weischedel, nonché
di tematiche esistenziali (suicidio, morte, noia, angoscia, religione).
Ha tradotto opere di Hegel, Kierkegaard, Troeltsch, Weischedel,
Gollwitzer, Küng e di Karl Jaspers, La fede filosofica a confronto con
la rivelazione cristiana (Napoli-Salerno 2014). Tra i suoi lavori più
recenti: Religiosità senza dogmi. Ambiguità e prospetticità delle religioni
storiche (Napoli-Salerno 2012); Per una riforma radicale della chiesa.
Con Hans Küng oltre Joseph Ratzinger (Napoli-Salerno 2013).
Lars Lambrecht, ha studiato filosofia, storia e scienze politiche a
Basel e Marburg/L. Dal 1971 ha insegnato storia politica e sociologia
e teoria sociale presso la facoltà di Economia e politica dell’Università
di Amburgo (HWP). Nel 1992 abilitato in filosofia presso l’Università
di Bremen, dove ha insegnato dal 1993 come Privatdozent. Dal 1995
è diventato professore teoria sociale, filosofia sociale e sociologia politica alla HWP e dal 1998 Presidente del Promotionsausschusses. Dal
2003 ha insegnato nella sezione tedesca «Wissenskulturen, Transkulturalität, Menschenrechte» della cattedra europea dell’UNESCO (Parigi) presso l’Università di Brema. Dal 2006 è direttore del Zentrum
für Ökonomische und Soziologische Studien (ZÖSS- Centro per gli
studi economici e sociologici) dell’Università di Amburgo – Facoltà di
Scienze economiche e sociali.
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Francesco Miano è professore ordinario di filosofia morale presso
l’Università degli studi di Roma “Torvergata”. Membro della Consulta
nazionale universitaria per gli studi filosofici, di cui è stato anche segretario, dal 2015 è presidente dell’AIFR (Associazione italiana di filosofia
della religione) e vicepresidente dell’Istituto internazionale Jacques Maritain. Si occupa di filosofia contemporanea (in particolare del pensiero di Karl Jaspers, Martin Buber, Maurice Merleau-Ponty, Emmanuel
Mounier, Günther Anders) e, in special modo, di problematiche antropologiche, etiche e politiche con particolare attenzione alla nozione di
responsabilità, ma anche al rapporto esistenza-trascendenza, al significato oggi della virtù, al tema della cura, al rapporto tra dialogo e verità.
Su Jaspers ha pubblicato numerosi volumi e saggi, tra cui: Etica e storia
nel pensiero di Karl Jaspers, (Napoli 1993); Appropriazione e dialogo. La
storia della filosofia in Karl Jaspers, (Napoli-Roma 1999); Phänomenologie des Gewissens. Zur Existenzerhellung bei Karl Jaspers, in Glaube und
Wissen, Schwabe, Basel 2008, pp.95-108, Responsabilità e colpa della
Germania, in «Filosofia e teologia», 2/2009, pp.339-351;; Das Scheitern
der Existenz und die Suche nach Transzendenz, in «Jahrbuch der Österreichischen Karl Jaspers Gesellschaft», 26/2013, pp. 135-146.
Bruno Moroncini insegna Filosofia morale presso l’Università degli studi di Salerno. Si è occupato di filosofia moderna e contemporanea, in particolare dell’opera di Walter Benjamin, e dei rapporti fra filosofia e psicoanalisi. Fra le sue ultime pubblicazioni si possono segnalare:
Il lavoro del lutto. Materialismo, politica e rivoluzione in Walter Benjamin,
Milano 2012; Sur l’amour. Jacques Lacan et le Banquet de Platon, tr. fr.
de L. Peduto, Fernelemont 2013; Lacan politico, Napoli 2014.
Csaba Olay è professore di filosofia moderna e contemporanea presso l’Istituto di Filosofia dell’Università Loránd Eötvös di Budapest. Suoi
temi di ricerca e di insegnamento sono: la filosofia tedesca del XIX e XX
secolo; l’ermeneutica, la filosofia della vita, la filosofia politica; ha scritto
in particolare su: Heidegger, Gadamer, Arendt e la Scuola di Francoforte. Tra le sue pubblicazioni: Hans-Georg Gadamer: Phänomenologie der
ungegenständlichen Zusammenhänge, Würzburg 2007; (con T. Ullmann)
Kontinentale Philosophie im 20. Jahrhundert (in ungherese), Budapest
2011; J.-Cl. Gens – C. Olay (a cura di), Charles Taylor – Interpretation,
modernity, and identity. Charles Taylor – Interprétation, modernité et identité, Argenteuil 2014; R. Dottori – I.M. Fehér – C. Olay (a cura di),
Constellations herméneutiques: interprétation et liberté, Würzburg 2014.
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Anna Pia Ruoppo ha studiato filosofia presso l’Università di
Napoli Federico II e presso le Università di Heidelberg, Tübingen e
Freiburg in Germania; ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Filosofiche e in Etica e filosofia politico-giuridica. È stata borsista
post-dottorato presso l’Università di Salerno e di Siegen in Germania.
Attualmente è docente a contratto presso la Technische Universität di
Darmstadt. Oltre a numerosi articoli su riviste nazionali e internazionali dedicate a esistenzialismo, fenomenologia ed etica, ha pubblicato
due monografie: Vita e Metodo nelle prime lezioni friburghesi di Martin
Heidegger (Firenze, 2008), L´attimo della decisione. Su possibilità e limiti di un’etica in Essere e Tempo (Genova, 2011) e ha curato la traduzione
del Natorp-Bericht (Napoli, 2005).
Kurt Salamun, Professore presso l’Institut für Philosophie der
Universität Graz fino al 2005. Fondatore e presidente della Österreichischen Karl Jaspers-Gesellschaft, Vice-presidente der Österreichischen Karl Popper-Forschungsgemeinschaft. Coeditore della collana
Jahrbuch der Österreichischen Karl-Jaspers-Gesellschaft, Innsbruck/
Wien: Bd. I (1988) – Bd. XXVII (2014), coeditore della Schriftenreihe zur Philosophie Karl R. Poppers und des Kritischen Rationalismus, Amsterdam/Atlanta: Bd. I (1991) – Bd. XIX (2012). I suoi
ambiti di interesse riguardano la teoria delle ideologie, l’antropologia
filosofica,la storia della filosofia del XIX e XX secolo, in particolare
in pensiero di Karl Jaspers e Karl Popper. Tra le sue numerose pubblicazioni, in diverse lingue, Wie soll der Mensch sein? Philosophische
Ideale vom “wahren” Menschsein von Karl Marx bis Karl Popper, Mohr
Siebeck, Tübingen 2012; Karl Jaspers’ Philosophy: Expositions and Interpretations, a cura di Kurt Salamun e Gregory J. Walters, Humanity
Press, Amherst/New York 2008; Was ist Philosophie? a cura di, Mohr
Siebeck, Tübingen 1980; Karl Jaspers, München 1985 (tradotto in
spagnolo, giapponese e coreano), Karl Jaspers – Zur Aktualität seines
Denkens, a cura di, München/Zürich 1991, Philosophie – Erziehung –
Universität. Studien zur Erziehungs- und Bildungsphilosophie von Karl
Jaspers, a cura di, Frankfurt 1995.
Michael Schefczyk è professore di filosofia presso il Karlsruhe
Institute of Technology (http://www.philosophie.kit.edu/mitarbeiter_512.php). Co-fondatore e caporedattore di Moral Philosophy and
Politics. Tra le sue pubblicazion: Verantwortung für historisches Unrecht
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(Berlin 2012); Background Justice over Time: Property-Owning Democracy versus a Realistically Utopian Welfare State, in Analyse & Kritik 35
(1), 193-212; The Financial Crisis, the Exemption View and the Problem of the Harmless Torturer, in Philosophy of Management, Special Issue “Philosophical Lessons from the Global Financial Crisis”, Volume 11 (1), 25-38; Neutralism, Perfectionism and Respect for Persons,
in: Ethical Perspectives 19 (3), 535-546.
Domenico Venturelli, allievo di Alberto Caracciolo, è professore ordinario di Filosofia morale presso la Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Genova. I suoi principali centri di
interesse sono il criticismo kantiano e l’idealismo trascendentale; l’ermeneutica, la fenomenologia e le filosofie della vita e dell’esistenza tra
Otto e Novecento; lo studio dei rapporti etica/metafisica, etica/politica, etica/religione in autori moderni e contemporanei. Sue pubblicazioni principali: L’antropologia filosofica di Marx, Firenze 1976; Scepsi
e nichilismo. Studio su Adolfo Levi, Casale Monferrato 1984; Etica e
fede filosofica. Studi sulla filosofia di Kant, Napoli 1989; Etica e tempo,
Brescia 1999. Con l’editore “il melangolo” ha avviato la Serie di Testi
e Studi di filosofia “Ethos e Poiesis” raccolti ed editi in memoria di Alberto Caracciolo e ha pubblicato i volumi: Nobiltà e sofferenza. Musica, religione, filosofia in F. Nietzsche, Genova 2006 e Alberto Caracciolo.
Sentieri del suo filosofare, Genova 2011.
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