O[re]CCHI allaTERRA HTRAE e h t T rae CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA “G. ROSSINI” Sound-art, Video-art, Musica, Ecologia Pesaro e Urbino 25 - 26 - 27 Giugno 2010 O[re]CCHIO alla TERRA MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA “G. ROSSINI” Festival di sound-art e video-art, musica ed ecologia PESARO E URBINO 25 - 26 - 27 GIUGNO 2010 in collaborazione con: primo appuntamento Europeo del Festival newyorkese Ear to the Earth Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro EMF Electronic Music Foundation - New York Grazie a: Assessorato all’Ambiente e alle Politiche Comunitarie Assessorato alle Politiche culturali e valorizzazione beni storici ed artistici della Provincia di Pesaro e Urbino Assessorato alla Cultura del Comune di Pesaro Prefettura di Pesaro e Urbino Associazione ZOE' e ATS 1 Asur Zona 1 - Pesaro Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” prodotto dal Conservatorio Statale di Musica “G.Rossini” in collaborazione con Electronic Music Foundation - New York Mostra Internazionale del Nuovo Cinema - Pesaro a cura di LEMS (Laboratorio Elettronico per la Musica Sperimentale del Conservatorio Rossini) Eugenio Giordani - David Monacchi per la componente video Quatermass(X) Collettivo di Ricerca e Produzione Roberto Vecchiarelli immagine e grafica coordinata Valentina Alario PROGRAMMA Pesaro e Urbino 25. 26. 27. Giugno 2010 Ingresso libero SUONI concerti conferenze ascolti Venerdì 25. Conservatorio Statale “G.Rossini” Piazza Olivieri 5. Pesaro ore 17.30 - CONFERENZA Presentazione del Festival Sabato 26. ore 18.00 - CONFERENZA Relatori Hildegard Westerkamp Membro storico del World Soudscape Project - Vancouver Saluto delle autorità - Intervengono il Direttore della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema Acoustic Ecology and soundscape composition, where is the link? Giovanni Spagnoletti, l’Assessore Provinciale all’Ambiente Tarcisio Porto, l’Assessore alla Cultura del Comune di Pesaro Gloriana Gambini, il Presidente e il Direttore del Conservatorio Statale “G. Rossini” Giorgio Girelli e Maurizio Tarsetti Relatori Giardino segreto, Loggia del Genga, Palazzo Ducale, Piazza del Popolo. Pesaro Walter Branchi Compositore/Giardiniere - Orvieto Dall’oggetto alla situazione Joel Chadabe Almo Farina Presidente Electronic Music Foundation e ideatore di Ear to the Earth - New York Professore Ordinario di Ecologia - Università di Urbino Perché la natura fa musica Il network e festival Ear to the Earth Francisco Lopez Sound-artist e biologo - Amsterdam The worldwide underground network and the ‘real world’ as environments for sound creation Giuseppe Onufrio La Video-Installazione Sonora “CO2” Eugenio Giordani Compositore/ responsabile del LEMS Roberto Vecchiarelli Video artist/ QuatermassX - Accademia di Belle Arti di Urbino Christian Cassar Greenpeace - Accademia di Belle Arti di Urbino Modera Joel Chadabe Direttore Greenpeace Italia An Energy Revolution for the Climate David Monacchi Sound-artist e compositore - Conservatorio Statale Rossini Il progetto “Fragments of Extinction” - report di viaggio, Africa 2008 ore 21.00 - CONCERTO Programma H. Westerkamp - Fuer Dich, For You (2005) - 21:00 N. Barrett - Microclimates III-VI (2007) - 23:32 H. Westerkamp - Attending to Sacred Matters (2002) - 26:24 Modera Eugenio Giordani ore 22.00 - CONCERTO Auditorium Pedrotti del Conservatorio Programma J. Chadabe - New York Big Fritz: Times Square at Midnight (2008) -20:00 D. Monacchi - Integrated Ecosystem (2009) - 19:00 F. Lopez - Trilogy of the Americas (1995-2005) - 35:00 Domenica 27. Orto Botanico, via Bramante 28. Urbino Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” ore 18.30 - ASCOLTO W. Branchi - Quattro pezzi da intero (2007-2010) Esercizio sull'Ineffabile - Concorde - Farsi Respiro - Sensibile La programmazione delle conferenze e dei concerti è stata curata da David Monacchi PROIEZIONI VISIONI video e video-installazioni sonore Venerdì 25. Sabato Domenica 26. 27. Palazzo Gradari. Cantina 075 via Rossini. Pesaro ore 10.30 - 13.00 / 16.30 - 22.00 - MOSTRA Venerdì 25. Piazza del Popolo. Pesaro ore 21.45 - CINEMA IN PIAZZA CO2 MARE NOSTRUM - C500T studio per una video-installazione riduzione in video da video-installazione con audio multicanale da un’idea di David Monacchi di Quatermass(X)/ Mom, 2010 concept Roberto Vecchiarelli, realizzazione Roberto Vecchiarelli, Luca Vagni, Mariangela Malvaso suono elettronico Eugenio Giordani (LEMS.Conservatorio Statale Rossini) video-installazione editing e progetto video-installativo Roberto Vecchiarelli, Luca Vagni, Mariangela Malvaso, Quatermass(X) interludio e materiale filmato originale Greenpeace (grazie a Christian Cassar) suono elettronico: Eugenio Giordani, David Monacchi (LEMS. Conservatorio Statale Rossini) formato DVD durata 17' anno Italia 2009 GHIACCIO appunti per un viaggio verso la notte di Quatermass(X), 2010 realizzazione Roberto Vecchiarelli ottimizzazione Simone Lunghi suono elettronico Thomas Spada(LEMS.Conservatorio Statale Rossini) , ascolto in cuffia video OSSERVAZIONI SULLO SPAZIO URBANO/NATURALE ovvero percorrere e passeggiare per re-immaginare la città attraverso punti di vista differenti Registrazioni sul campo, elaborazioni e sonorizzazioni applicate a cura di Thomas Spada e Tommaso Vecchiarelli, con la collaborazione di Angelo Ciavarella e Rossano Capriotti LEMS (Conservatorio Statale Rossini) - Corso di Laurea in Musica e Nuove Tecnologie; ideazione e coordinamento: David Monacchi, nell' ambito del progetto ex Ospedale Psichiatrico San Benedetto, curato da Quatermass(X) SOUNDWALK Sabato 26. Percorso urbano naturalistico con partenza dal Conservatorio arrivo Villa Miralfiore ore 11.00 - ASCOLTO GUIDATO A cura di H. Westerkamp La durata dell’ascolto, lungo un percorso urbano-naturalistico, con traduttore, è di circa 45’ - Archivio sonoro del San Benedetto, 2007 ideazione ed elaborazione di Thomas Spada (LEMS.Conservatorio Statale Rossini) riprese video-fotografiche di Roberto Vecchiarelli, editing video di Stefano Salimbeni, video, ascolto in cuffia FORME PLASTICHE - ex Ospedale psichiatrico San Benedetto/ ex Barchetto ducale, 2010 Sequenze fotografiche Roberto Vecchiarelli, suono elettronico di Thomas Spada (LEMS. Conservatorio Statale Rossini), ascolto in cuffia, video ARCHIVIO NATURA: la natura vista dai cineasti di Massimiliano de Simone, 2010 found footage, suono elettronico di Carmine Emanuele Cella (LEMS. Conservatorio Statale Rossini), ascolto in cuffia, video PRESENTE CONTINUO di Valentina Olivi, 2010 video-installazione La programmazione dei video e delle video- installazioni è stata curata da Quatermass(X), colletivo di ricerca e produzione naturali Venerdì 25. Sabato Domenica 26. 27. Palazzo Gradari. Cantina 075 via Rossini. Pesaro ore 10.30 - 13.00 / 16.30 - 22.00 - MOSTRA A cura di Stefano Pompucci - ZUCCA Arte e Design - e Alessandro Pitrè Ear to the Earth è un network internazionale che fa capo ad un festival annuale nella città di New York e si connette ad altri eventi nel mondo che trattano tematiche ambientali. PROIEZIONI CO2 -riduzione in video da video-installazione con audio multicanale- Gli obiettivi di Ear to the Earth sono quelli di sostenere iniziative nel campo della musica e dell’arte sonora riguardanti le tematiche ambientali e di stimolare la coscienza all’ambiente attraverso il suono. Proiezione venerdì 25 Giugno Piazza del Popolo ore 21.45 Nonostante le veloci mutazioni del clima che si riversano su tutti gli eco-sistemi, i governi del pianeta non sembrano avere la forza di veicolare una immediata inversione di tendenza. Come contributo a tale istanza generale nasce il festival Orecchio alla Terra, prima edizione italiana ed europea di Ear to the Earth. Il festival affronta, in questo primo anno, il tema dell’ambiente sonoro da diverse prospettive, esplorando innanzitutto la nascita del concetto di “paesaggio sonoro”, inteso come l’insieme di tutti i segnali nel dominio uditivo, e le relazioni che regolano un sistema sonoro naturale o una composizione musicale. All’interno delle riflessioni interdisciplinari sul suono ambientale, due i quesiti di fondo, di natura estetica e sociologica: e’ possibile stimolare l’ascolto dei suoni del mondo attraverso la composizione elettroacustica ed audio-visiva? Può l’arte sonora, dentro i territori sensibili della percezione estetica, fornire un contributo rilevante al dibattito ambientale attuale? CO2 è il risultato dell’elaborazione di filmati inediti provenienti dall’ultimo viaggio nell’artico della nave Arctic Sunrise e di materiale video di repertorio di Greenpeace International, sonorizzati con musiche elettroacustiche originali. I mutamenti del clima, già palesemente in atto, non sono stati sufficienti a destare un allarme altrettanto serio dei governi del pianeta. La CO2 nell’atmosfera, che ha oggi raggiunto le 390 ppm superando la soglia considerata limite di 350 ppm, e l’impressionante deforestazione, tanto che ogni 2 secondi sparisce nel mondo un’area di foresta equivalente alla superficie di un campo di calcio, sono le principali cause che determinano oggi una situazione globale sulla soglia della irreversibilità. La comunità scientifica internazionale è ormai pressochè unanime: siamo all’inizio di una crisi climatica e ambientale che cambierà radicalmente la vita e la percezione del mondo delle future generazioni, e i governi non sembrano aver ricevuto la pressione pubblica necessaria per un’azione congiunta e tempestiva nel definire impegni concreti e vincolanti per la riduzione immediata delle cause del riscaldamento globale. Consapevoli che il difficile processo politico di riconfigurazione energetica verso l’utilizzo di risorse sostenibili passerà anche attraverso una diffusa coscienza e pressione dell’opinione pubblica, Orecchio alla Terra vuole contribuire a mantenere elevata l’attenzione all’ambiente attraverso l’arte sonora in tutte le sue declinazioni, di musica eseguita, documentazione sonora, arte sonora installata, e le relazioni con arte visiva e video-art. Il festival si articola attraverso due conferenze, due concerti, numerose videoinstallazioni sonore, “soundwalks” ed ascolti in vari luoghi delle città di Pesaro e di Urbino, ed ha in programma la partecipazione di ‘pionieri’ degli studi sul paesaggio sonoro e sull’ecologia acustica, di esponenti internazionali della sound-art e della video-art a fianco di scienziati, attivisti ambientali e comunicatori provenienti da Italia, Olanda, Stati Uniti e Canada. da un' idea di David Monacchi editing e progetto video-installativo: Roberto Vecchiarelli, Luca Vagni, Mariangela Malvaso, Quatermass(X) interludio e materiale filmato originale Greenpeace (grazie a Christian Cassar) suono elettronico: Eugenio Giordani, David Monacchi (LEMS. Conservatorio Statale Rossini) formato DVD durata 17' anno Italia 2009 9 10 11 SUONI concerti conferenze ascolti New York Big Fritz: Times Square at Midnight, 2008 Joel Chadabe Integrated Ecosystem. Time-Lapse of a Night in Dzanga-Sangha African rainforest ecosystem, synthetic sounds, and video elements, 2009 David Monacchi venerdì 25 Giugno, ore 22.00 Auditorium Pedrotti del Conservatorio venerdì 25 Giugno, ore 22.00 Auditorium Pedrotti del Conservatorio Taking its name from the psychoacoustic research model of a 'listening head' called Fritz that wears microphones instead of ears, New York Big Fritz is an audio event portraying Times Square around the clock. The project began as a scientific experiment created by Agnieszka Roginska, faculty member at the Music Technology Porgram at NYU. Her idea was to gain knowledge of different urban environments throughout the world by analyzing the sound fields in central locations within the cities. New York was to be the starting point and Times Square was the central location. The primary equatorial rainforest’s acoustic environment reflects its age and the accumulated equilibrium of one of the richest ecosystems on Earth. It soon became apparent that her idea also presented an exceptional opportunity for documenting urban sound. The project then became a collaboration between Electronic Music Foundation and NYU Music Technology faculty members Agnieszka Roginska, Paul Geluso, Tom Beyer, Robert Rowe, myself, and graduate students Izzi Ramkissoon and Sandeep Ravindranath. The entire 3D soundfield was sampled using technology engineered to preserve the spatial information for spherical audio reproduction. Roginska and Geluso worked out the technology for making sound field recordings of Times Square at different times of day. Izzi Ramkissoon and Sandeep Ravindranath made hour-long recordings at midnight, 6am, noon, and 6pm, four recordings in all. The recordings were given to four NYU composers — Robert Rowe, Tom Beyer, Paul Geluso, and myself — to use as basic material for sound-field compositions. Roginska said: "It sounds beautiful. And the spatial effect is absolutely superb ... The audience will hear Times Square. But better than in Times Square, because they'll be hearing it through the ears of artists." This midnight segment from New York Big Fritz is the first of four compositions that I'm planning as spinoffs from the original recordings. The precise mechanism, which links hundreds of sonic languages sharing the same habitat (in this case, vocalizations of dozens of species of frogs, insects, nocturnal birds, gorillas, monkeys and elephants), becomes evident and perceivable when reduced by compressing time. Joel Chadabe, composer, author, is an internationally recognized pioneer in the development of interactive music systems. He has concertized widely since 1969, with Jan Williams, Bruno Sperri, and other musicians, presenting his music at venues and festivals such as Klangprojektionen 4.4 (Vienna), Ear to the Earth (New York City), Computing Music IV (Cologne), HörZeit-SpielRaum 2005 (Berlin), ISCM Festival (Miami), NYU Interactive (NYC), New Mix (Palais de Tokyo, Paris), Chelsea Art Museum (New York), Expanded Instruments Festival (Engine 27, New York City), Centro Cultural Recoleta (Buenos Aires), Venice Biennale, Wellington Festival (New Zealand), Aarhus Festival (Denmark), De Isbreker (Amsterdam), New Music America, Inventionen (Berlin), IRCAM (Paris), Stedelijk Museum (Amsterdam), Ars Electronica (Linz, Austria), Electronic Music Festival (Stockholm), and New Music New York. His music is recorded on EMF Media, Deep Listening, CDCM, Centaur, Lovely Music, Opus One, CP2, and Folkways labels. As president of Intelligent Music from 1983-1994, he was responsible for the development and publication of a wide range of innovative and historically important software, including M and Max, as well as the TouchSurface, an xyz touch-sensitive computer input device. In 1977, with Roger Meyers, he co-authored The PLAY Program, the first software sequencer. In 1967, while director of the Electronic Music Studio at State University of New York at Albany (1965 - 1998), he designed the CEMS (Coordinated Electronic Music Studio) System, an analog-programmable electronic music system, and commissioned Robert Moog to build it. As author, his book 'Electric Sound: The Past and Promise of Electronic Music', published by Prentice Hall in November 1996, is the first comprehensive overview of the history of electronic music. His articles on electronic music have appeared in Organized Sound, Leonardo, Computer Music Journal, Contemporary Music Review, Leonardo, Journal of New Music Research, Leonardo Music Journal, Electronic Musician, Perspectives of New Music, Electronic Music Review, Melos, Musique en Jeu, and many other journals and magazines, and several of his articles have been anthologized in books by MIT Press, Routledge, Feltrinelli, and other publishers. Mr. Chadabe has a B.A. degree from the University of North Carolina at Chapel Hill and an M.M. degree from Yale University, where he studied composition with Elliott Carter. He is currently Professor Emeritus at State University of New York at Albany; Director of the Computer Music Studio at Manhattan School of Music; Visiting Faculty at New York University; and Founder and President of Electronic Music Foundation, a not-for-profit organization that organizes concerts and other events and disseminates information and materials relating to the history and current practice of electronic music 14 These new field recordings were conducted in a remote corner of African rainforest, the Dzanga-Sangha Dense Forest Reserve (a small protected area at the border of the Central African Republic, Congo and Cameroon), as part of the multi-annual project Fragments of Extinction. In Integrated Ecosystem, the biodiversity of the ‘saline’ habitat shows an extreme variance of typological, temporal and frequency ‘bio-acoustic niches.’ This idea involves a process that, by its nature, is critical and paradoxical. The ecosystem expresses its dynamic revolution along a timeline that we do not directly perceive. For this work, a continuous 9-hour recording of the Bai Hokou2 (a natural clearing surrounded by primary forest) was carefully analyzed, divided into temporal sectors, and finally extrapolated into 12 parts (one minute sample for every 40 minutes). The sections were sequenced through simple cross-fades without multi-track arrangements. What we hear throughout the first half of the composition is the original spectrum in its complexity, which transforms and accelerates, but respects the sounds’ chronological order, original articulation and density of languages. The second part of the composition is an exploration of the audible and inaudible spectrum. These recordings were made at a high sample rate, allowing the recording of species (mostly bats and insects) whose sonic languages occur at a frequency twice what is audible to human ears. We hear their frequency shifts and the full spectrum scanned through powerful filters to focus our listening on a single species at a time. The overall second part is punctuated with live electronic synthesis strictly performed within the available frequency and temporal eco-acoustic niches. Finally, a philosophical question: is it possible to bridge such complex, balanced and fragile soundscapes with electroacoustic composition/performance? Does it make sense to interact with an eco-acoustic system that has created its own rules throughout a slow evolutionary process – the interchange between acoustic function and survival of each species? The answer seems to be certainly negative, but bringing the sound of these biomes into concert halls and perhaps revealing and interacting with its hidden aesthetic helps to create an ecological awareness for repositioning our species within nature. Registrazioni sul campo di David Monacchi Software di sintesi originale di Eugenio Giordani Esecutori elettroacustici: Thomas Spada, Tommaso Vecchiarelli 15 Trilogy of the Americas, 1995 - 2005 Francisco Lopez venerdì 25 Giugno, ore 22.00 Auditorium Pedrotti del Conservatorio David Monacchi. Performer, sound-artist, his work documents natural sonic environments and untouched ecosystems throughout the world with cutting-edge field recording techniques. Combining detailed lab analysis and eco-acoustic composition, he creates original music for sound installations, museums, and experimental and new music concerts. Over the past two decades, He has conducted recordings throughout Europe, Africa, North and South America. During recent travels to the Brazilian Amazon in collaboration with Greenpeace (2002) and the African equatorial area of Dzanga-Sangha (2008), he began collecting high definition 'sound portraits' of primary equatorial rainforest ecosystems for his major international project “Fragments of Extinction”. His music has been broadcast internationally and performed in hundreds of concerts and installations since 1989, including at Kryptonale (Berlin), Teatro Groggia (Venice), Nuova Consonanza, Tevereterno and Notte Bianca (Rome), La Via Lattea (Lugano), Community Art Council (Vancouver), Nuit Blanche (Paris), Ear to the Earth (New York), Dangerous Curve (Los Angeles), CNMAT (Berkeley), IEM (Graz), IMEB (Bourges), R. Solomon Guggenheim Museum and the River to River Festival (New York). In 2005, his Un Teatro Bio-Acustico on the Foreste Casentinesi National Park - Italy was adopted into the Italian World Heritage proposal to UNESCO. A live immersive performance in the dark, with a multi-channel surround sound system and blindfolds provided for the audience. This virtual sonic journey is a special live version created from original environmental sound recordings done in the tropical rainforests of Costa Rica, in large buildings in New York City, and in the vast expanses of Patagonia, over a period of ten years (1995-2005). Francisco López’s concerts are immersive sonic experiences in the dark, with multi-channel surround systems and blindfolds provided for the public. Created from a myriad original sound environments (both natural and artificial) collected all over the world, they however don’t present “soundscapes” but rather virtual worlds of sound where the listener develops his/her own experience in an environment where the rules and the parameters are defined by the sounds themselves, felt as space and as a physical dynamic force. Reknown for the intensity, richness and complexity of these virtual worlds, this is one of kind experience not to be missed! His research and music have been published by Italian and American labels. Francisco López is internationally recognized as one of the major figures of the sound art and experimental music scene. Over the past 30 years he has developed an astonishing sonic universe, absolutely personal and iconoclastic, based on a profound listening of the world. Destroying boundaries between industrial sounds and wilderness sound environments, shifting with passion from the limits of perception to the most dreadful abyss of sonic power, proposing a blind, profound and transcendental listening, freed from the imperatives of knowledge and open to sensory and spiritual expansion. Publications (2004-2009) include: CD Canto Sospeso (Domani Musica – Rome, Italy), CD Paesaggi di Libero Ascolto (ANTS Records – Rome, Italy), CD Prima Amazonia (Wild Sanctuary – San Francisco, CA), CD After the Untuned Sky (Coclearia – Urbino, Italy), CD Eco-Acoustic Compositions (EMF Media – New York, NY). Honors include the Erato Farnesina Fellowship from the Italian Ministry of Foreign Affairs for the World Soundscape Project of Vancouver (Canada, 1998), the Fulbright Research Scholarship to work at CNMAT – University of Berkeley (California, 2007), and prizes from the Multiple Sound Festival (Holland, 1993), Russolo-Pratella Competition (Italy, 1996), Locarno Film Festival (Switzerland, 1996), and selection at ISEA (Singapore, 2008). His music was also twice recognized at the Bourges International Grand Prix of Electroacoustic Music (France, 2007 and 2008). Monacchi is Professor of Electronic Music at the Conservatory of Music of Pesaro and Acting Chair of Multimedia Acoustics at the University of Macerata. He is based in Italy and travels widely pursuing his research and concert activities. He has realized hundreds of concerts, projects with field recording, workshops and sound installations in 60 countries of the five continents. His extensive catalog of sound pieces (with live and studio collaborations with over 130 international artists) has been released by more than 200 record labels worldwide. He has been awarded three times with honorary mentions at the competition of Ars Electronica Festival and is the recipient of the Qwartz Award 2010 for best sound anthology. 17 Attending to Sacred Matters, For Two Digital Soundtracks, 2002 Hildegard Westerkamp Für Dich - For You, For Eight Digital Soundtracks, 2005 Hildegard Westerkamp Sabato 26 Giugno, ore 21.00 Giardino Segreto ‘Loggia del Genga’ - Palazzo Ducale Piazza del Popolo - Pesaro What do we consider to be sacred in our lives and how do we attend to it? This question, my travels in India and my long-standing environmental concerns formed the impetus for this composition and are somehow brought together here. The sacred is deeply meaningful in Indian culture and, on a daily basis, people visit temples or other holy places of the many different religions. The piece is working on two levels: on the one hand it tries to grapple with the almost chaotic multitude of religions in this country and on the other hand it wants to create a place of inner stillness, a sacred place of energy, attention and creativity, of deeper listening. Regular religious practice is very much a part of people’s lives in India and exists on a much wider scale than in North America and Europe. Consequently, the sounds of religion are also abundantly present in the Indian soundscape - from their most prominent and raucous form of distorted loudspeakers broadcasting religious chants into the environment for hours at a time, to their more intimate, quiet form of a group of people, for example, participating in a dawn ritual in a local park. Attending to Sacred Matters is based on the sounds of the many religious and spiritual practices that I encountered and recorded in India - such as the chanting from the Sikh Golden Temple in Amritsar, bells and ritual sounds from various Hindu temples, sounds from an Ashram in Rishikesh and the voice of Swami Brahmananda, Muezzins calling for prayer from various mosques, chanting at dusk on the Ganges in Rishikesh, voices of people naming Hindu Gods and Godesses, bells from a Jain temple, the chanting of OM, and so on. In addition, there are the sounds of water and the voice of environmental activist Vandana Shiva. People in India often speak proudly about the fact that many religions can co-exist peacefully in their country. And then deep disappointment is expressed when one violent incident, such as the destruction of the mosque in Ayodhya in 1992 by politically extreme Hindus, causes once again the eruption of hate between religious groups. When I started to work on this piece, it was precisely with the idea of celebrating, through the “language” of sound, the peaceful co-existence of different religious and spiritual belief systems. Now, in the face of the many voices of hate, violence, aggression, war and sensational journalism, I have felt an urgency to create a listening experience, a “tone”, a place of listening, that allows the more hidden voices in us of peace and human compassion to emerge and to speak out with conviction. Attending to Sacred Matters is dedicated to my friend Veena Sharma who took me to many holy places in India, including the Ganges in Rishikesh. Poetry by Rainer Maria Rilke English Translation by Norbert Ruebsaat Für Dich - For You is based on the poem Liebes-Lied by Rainer Maria Rilke and its newest translation into English, Love Song, by Canadian poet and writer Norbert Ruebsaat. The compositional process of Für Dich – For You was an intense encounter with Rilke’s words, not unlike an encounter with the experience of love itself and all its unsettling, complex emotional states. Love, like birth or death, tears us out of the routine of daily life, wakes us up, alerts us to what is, creates moments of truth, often stirs us to make changes, to take new risks. The poem speaks of one person’s love to another, but also and perhaps more importantly about love as an inner state towards life and the world as a whole. In the face of ecological disasters and global economic imbalances, as well as widespread practices of terror, war, and hate, it suddenly seemed to me to be a matter of survival to learn more about love and about how to act from the heart. Composing this piece was part of this process of learning. On another level the composition explores a sense of place and belonging, of home and love. To underscore this context, the sound sources for the piece consist of specific sounds from two places that have created a sense of belonging in me: North Germany where I was born and grew up and Vancouver and the westcoast of Canada where I have lived for over thirty years as an immigrant. These sounds form the sonic/musical language of the piece together with the recorded voices (male and female) of people close to me, speaking the poem, both in German and English. To open oneself to one’s original language and culture again, after having lived as an immigrant in the country of one’s choice for a long time, is like opening oneself to an almost forgotten deep love and connection to that past place. At the same time, one has lived and functioned in the country of one’s choice for many years, one has established one’s very own home, one’s family, one feels at home here, it is the right place to be. It also is a place of belonging and love. Thus, the piece is an exploration of the heart, an exploration of where the heart is located in connection to culture, language and people. In a globalized world where millions of us are on the move, whether as refugees, immigrants or just as travelers, this has emerged as a wide-spread and relevant theme, as we are all in some way searching for home and connectedness. All sounds and voices were recorded by myself. Many thanks to all who spent valuable hours with me exploring and reading the poem. Readers of the poem are: Wendelin Bartley, Susan Benson, Anne Bourne, Louie Ettling, Peter Grant, Andra McCartney, Norbert Ruebsaat, Sonja Ruebsaat, Susanna Ruebsaat, R. Murray Schafer, Agnes Westerkamp and Hildegard Westerkamp. Für Dich – For You was commissioned by the ZKM, Karlsruhe, Germany. The composition was started during a residency at the ZKM, and was continued and completed in the Sonic Studio at Simon Fraser University and in the composer’s own studio in Vancouver. Hildegard Westerkamp, January 2005 SOUND SOURCES Voices: Swami Brahmananda, Rishikesh , Pracharya Padmanabha Sharma, Delhi,Veena Sharma, Delhi, Vandana Shiva, speaking at the International Water Conference in Vancouver, Canada, July 2001, Situ Singh-Bühler, Delhi, Hindu chanting in Rishikesh and Pushkar, Muezzins in Nizamuddin, Delhi and Kollam, Kerala, OM singer during morning ceremony in Janakpuri District Park, Delhi, Sikh chant: Golden Temple, Amritsar, Single child at the Ganges in Rishikesh, Women chanting in Brahma Temple in Pushkar, Bells: Temple bells in Delhi, Pushkar and Rishikesh Water: River in South Goa, The Ganges in Rishikesh 18 Microclimates III-VI, 2007 LOVE SONG** Natasha Barrett Rainer Maria Rilke Translated by Norbert Ruebsaat How shall I hold my soul so that it does not touch yours? How shall I lift it up over you so it reaches other things? Oh, how I long to store my soul with something dark and lost in a foreign becalmed place that does not vibrate when your depths vibrate. But all that touches you and touches me contracts us like a bow that from two strings draws forth a single voice. Upon which instrument are we two strung? And who, pray, is the fiddler who holds us in his hand? Oh sweetful song. Sabato 26 Giugno, ore 21.00 Giardino Segreto ‘Loggia del Genga’ - Palazzo Ducale Piazza del Popolo - Pesaro Microclimates III-VI was originally four sound installations spatialised in 3rd-order ambisonics and later remixed for concert performance. Each movement attempts to capture the total-senses experience of four Western Norway locations during a field trip in April 2007. Microclimates III-VI was realized in 2007 in the composer’s studio and premiered on the 1 September 2007 during the Sleppet project in Bergen (Norway). The work was commissioned by the organisation Grieg-07 to celebrate the 100th anniversary of Grieg’s death. The work was first released in 2009 on the disc Sleppet, +3DB (3DB 006). III - Glacial Loop Hildegard Westerkamp lectures on topics of listening, environmental sound and acoustic ecology and she conducts soundscape workshops internationally. By focusing the ears’ attention to details in the acoustic environment, her compositional work draws attention to the act of listening itself and to the inner, hidden spaces of the environment we inhabit. For details check her website: http://www.sfu.ca/~westerka. Her music has been commissioned by CBC Radio, Canada Pavilion at Expo '86, Ars Electronica (Linz), Österreichischer Rundfunk, Zentrum für Kunst und Medien in Germany.... She received Honorable Mentions in competitions such as Prix Ars Electronica in Austria, Prix Italia, and the International Competition for Electroacoustic Music in Bourges, as well as a Recommendation for Broadcast from the International Music Council's 4th International Rostrum of Electroacoustic Music... Her articles have been published in Radio Rethink, Kunstforum, Musicworks, MusikTexte... For an extensive exploration into her compositional work see Andra McCartney’s Sounding Places: Situated Conversations through the Soundscape Work of Hildegard Westerkamp, York University, Toronto, 1999, and in the internet at: www.sfu.ca/~westerka/compositions.html. As part of Vancouver New Music’s yearly season she has coordinated and led Soundwalks for the last seven years, which in turn has led to the creation of The Vancouver Soundwalk Collective. A founding member of the World Forum for Acoustic Ecology (WFAE, see: www.wfae.net), and co-editor of its journal Soundscape, Westerkamp was a researcher for R. Murray Schafer's World Soundscape Project, and she has taught acoustic communication at Simon Fraser University with colleague Barry Truax. 20 On my first attempt to record sound at the foot of the Briksdalsbreen (Briksdal glacier) in Stryn (Norway) I arrived when the wind was so strong that it forced rain horizontally. For brief milliseconds I could open my eyes to glimpse a blue ice monolith through the turmoil. Some days later, on my second attempt, the scene was completely different. Although grey and drizzling, there was not a breath of wind and the forms in the ice were revealed: an enormous wall of blue twists and gashes, suspended vertically an unknown distance away across a lake. I jumped into the small rowing boat and slowly lowered two hydrophones (underwater microphones) into the water. The guide rowed so close to the face of the glacier that as my microphones recorded its electrical sparking, sucking, squeaking, whistling, burning and clicking sounds, I could at the same time run my hands over the smooth curves of its close-up form. To this constant singing and talking was added a single underwater ice fall. Gracefully the boat glided away from the face. Glacial Loop (Microclimate III) is an evocation of this boat journey. IV - Wet Face Wet Face (Microclimate IV) takes sound from marsh birds, dripping water, squelching mud, tearing moss and rotten tree-wood in the Sandane area in Gloppen (Norway). Initially the forces appear gentle. Later, when the microphones are subjected to what for our normal ears is a gentle ‘pitter-patter’, we hear a bombardment. The rhythmic performance of incessant dripping had begun when I arrived. Its millisecond timing was mechanically perfect. I expect it will be the same year after year. Maybe the rhythm will change as the rock is eroded. V - Water Fall For Water Fall (Microclimate V) I threw two hydrophones off a bridge into white rapids in Holvik (Norway) while two normal microphones captured the air-born soundscape. Turbulence and eddies dragged the hydrophones, tossed them suddenly into the air or further down stream, smacked them into eddies or plunged them into imploding air cavities. After a while I attempted to anticipate where the microphones would end up and what type of sound they would capture — or to ‘play’ the waterfall. 21 Quattro pezzi da Intero, 2007 - 2010 Walter Branchi VI - Remote Gale The timing of my trip meant that an excursion to Utvær island - the most westerly point of Norway would not enable entrance into the main attraction of the lighthouse, nor to overnight on the island. Instead the idea was to overnight at Hardbakke - a westerly point on the mainland - and daytrip by boat to the island. When I arrived a full storm brewed in the distance. Later that evening I received an SMS from an old sailor friend reading “full storm, 40 knots south westerly. This is no weather for sailing in the open ocean. Stay on land.” The next morning a call came from the captain saying he needed more time to get hold of a “bigger boat”… The driving rain and wind had clearly not deterred him. Out at sea my stomach continually leapt into my mouth. At Solund the wind and rain drove horizontally (an experience I would once again have at the glacier). The wind sung around every rock, every corner, through every gap. The island was scattered with small houses. At one end rose the lighthouse. Open porches offered some rest from the raw weather. The lighthouse’s locked door hid a tower of still air. The wind knocked me over and my equipment became entangled in a thorny bush. The wind buffeted both bush and microphone as one. domenica 27 giugno ore 18.30 Orto Botanico ‘HORTVS BOTANICVS’ fondato nel 1809 da Joannes de Brignoli Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” via Bramante,28 - Urbino La Musica dell’appartenenza È una musica che supera la concezione del mondo imperniata esclusivamente su valori antropocentrici e pone come suo fondamento valori ecocentrici (basati sulla Terra). Non usa necessariamente luoghi appositamente costruiti, riservati, protetti, per manifestarsi, e non si serve di spazi altri, sostitutivi di quelli per esistere, come aeroporti, stadi o chiese. E’ una musica tessuta in una rete di rapporti di interdipendenza con tutto il suo esterno e pertanto può accadere ovunque e nel rivelarsi non privilegia il rapporto unico e solitario con l’uomo. Scrivo musica per stupire le rose Una musica che non usa, che non si serve, che non privilegia, ma che rapportandosi alle cose Natasha Barrett works fore-mostly with composition and creative uses of sound. Her output spans concert composition through to sound-art, large sound-architectural installations, collaboration with experimental designers and scientists, acousmatic performance interpretation and more recently live electroacoustic improvisation. le rispetta, dona e riceve vita, si accorda e ne accetta pienamente la convivenza perché è parte di esse e attraverso esse si rivela. Anche l’uomo è parte di questa complessità; partecipa ad un evento insieme, e trae piacere nell’ascoltare ascoltando. Lui non è il centro, ma è compreso; ascolta una musica, ascoltando l’ambiente. Whether writing for live performers or electroacoustic forces, the focus of this work stems from an acousmatic approach to sound, the aural images it can evoke and an interest in techniques that reveal detail the ear will normally miss. The spatio-musical potential of acousmatic sound features strongly in her work. Barrett studied with Jonty Harrison (University of Birmingham, England, UK) and Denis Smalley (City University, London, England, UK) for masters and doctoral degrees in composition. Both degrees were funded by the humanities section of the British Academy. Since 1999 Norway has been her compositional and research base for an international platform. Natasha Barrett works are performed and commissioned throughout the world. Her installations have been set-up in Norway, Sweden, Denmark, Finland, and Australia. As a performer of acousmatic works she travels over the world to collaborate with loudspeaker orchestras, smaller diverse solutions, and sound-art projects. Her composition has received numerous recognitions, most notably the Giga-Hertz-Preis (Karlsruhe, Germany, 2008), Nordic Council Music Prize (Scandinavia, 2006), Bourges International Electroacoustic Music Awards (France, 1995, ’98, 2001, ’06), Edvard Prize (Norway, 2004), Noroit-Léonce Petitot (Arras, France, 1998, 2002), 9th IREM (2002), Musica Nova (Prague, Czech Republic, 2001), Concurso Internacional de Música Eletroacústica de São Paulo (IV CIMESP, Brazil, 2001), Concours SCRIME (France, 2000), Festival Internacional de Nuevas Tecnologías, Arte y Comunicación Ciber@RT (Ciber@RT International Festival of New Technologies, Art and Communicaton) (Spain, 2000), Prix Ars Electronica (Linz, Austria, 1998), and Luigi Russolo Competition (Italy, 1995, ’98). Her work is available on numerous recording labels, including Albedo, Aurora, Centaur, Elektron, empreintes DIGITALes, Euridice, Mnémosyne Musique Média, and +3dB. 22 Esercizio sull’ineffabile É una nuova composizione , parte del ciclo di “Intero”. Realizzata con soli suoni di sintesi. É un esercizio sul dire ciò che con le parole non si può dire: uno studio sul non “affermare” musicalmente. Il suo profilo di flusso è formato da suoni che si intrecciano, sfumano l’uno nell’altro, sfilacciandosi e componendosi di nuovo in situazioni continuamente mutevoli. Suoni le cui componenti parziali, in relazioni complesse, li avvicinano ai rumori, al soffio. Suoni morbidi, a basso volume, irriconoscibili e scorrevoli che si complimentano e si completano con i rumori naturali e artificiali dell’ambiente. Concorde Il titolo di questo lavoro ha un analogo storico importante: la “Piano Sonata No. 2 “ detta “Concord, Mass.” di Charles Ives. “Concord” è il nome di una città del Massachusetts divenuta ormai simbolo del trascendentalismo americano. (Ralph Waldo Emerson, Henry David Thoreau, Nathaniel Hawthorne). Ma “Concorde”, etimologicamente parlando, vuol dire “con cuore”. E’ un termine che esprime armonia, accordo, voleri e affetti comuni con gli altri; e questo è lo spirito che anima anche il mio lavoro. Si tratta di trasformazioni di una struttura sonora flessibile che a fasi alterne passa dal “suono” al “rumore” e viceversa, o se si preferisce, da situazioni armonicamente a fuoco ad altre sfocate. Pur trascendendo qualsiasi concatenamento di tipo tonale, è interessante notare come intervalli “forti”, quali ottave, quinte e anche unisoni, trattati in modo “sospeso” nella tessitura sonora, siano comunque in grado di polarizzare, ovunque si presentino, qualsiasi altro materiale. 23 Mare Nostrum - C500T, video-installazione sonora, 2010 Eugenio Giordani Farsi respiro Farsi respiro è una composizione venuta alla luce tra il settembre e l’ottobre del 2007. É il lavoro più evanescente e indistinto che io abbia mai scritto. Il suo corpo sfumato lo rende etereo, lontano. Esso si mescola perfettamente con il rumore di fondo ambientale: da questo, emerge lentamente per poi, verso la fine, riunirvisi di nuovo lasciando l’ascoltatore nel dubbio della sua presenza. É un’esplorazione all’interno di un solo suono “sol”, ed è dedicato a Mario Bertoncini, Maestro delle sottili gradazioni sonore. Sensibile Sensibile è chiunque si dimostri accessibile a determinati stimoli, e questo lavoro lo è particolarmente nei confronti dei suoni e rumori dell’ambiente con cui entra in relazione. 25, 26, 27 Giugno, ore 10.30-13.00 / 16.30-22.00 Palazzo Gradari, Cantina 075 “Forse, sarebbe più opportuno vedere queste immagini senza alcun commento sonoro poiché il silenzio ha una carica di drammaticità che spesso supera tutti i suoni immaginabili. In questo caso ho solo provato ad esprimere questa situazione con un fondo sonoro sintetico che in qualche modo può essere immaginato come metafora ridotta del silenzio. Il resto è riminiscenza e trasfigurazione dei suoni che le immagini possono naturalmente evocare. Ho cercato determinatamente di non creare sincroni con le immagini, ma inevitabilmente questi due mondi, a volte incongruenti e lontani, sono in grado di mostrare incredibili e straordinarie suggestioni di simultaneità...” Eugenio Giordani, 2010 Walter Branchi is a gardener and composer. He taught Electronic Music Composition at the Conservatory of Santa Cecilia in Rome and at the Conservatory G. Rossini in Pesaro as well as both the United States and in Canada. In 1979 Branchi won a Fulbright fellowship to Princeton University where he first began his major work on the composition of “Intero”. In 1983 he was invited by Stanford University as visiting composer at the CCRMA (Computer Centre Research Music and Acoustics) where he composed “Le ali di Angelico”; another part of “Intero”. In 1984 he was composer in residence at Simon Fraser University in Vancouver (British Columbia, Canada), where he also taught composition. Walter Branchi was member and of the “Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza” from 1966 until 1975. He founded and directed one of the state of the art electronic music studios in Italy LEMS (Electronic Studio for Experimental Music). He is the author of the first text book in Italy on the technology of Electronic Music: “Tecnologia della musica elettronica”. He worked with Unesco in Italy publishing theoretical and technical articles and books on contemporary music theory, including “Intervalli e sistemi di intonazione” (“Intervals and Tuning Systems”) and “Verso-l’uno”. Mr. Branchi is also one of the most renowned expert in the world of roses especially Tea, China and Noisettes. 24 Eugenio Giordani. Compositore, e sound-designer. Ha studiato pianoforte, musica elettronica al Conservatorio Rossini di Pesaro e ingegneria all’Università di Ancona. Ha esplorato molte aree musicali, passando per la musica classica attraverso la musica popolare e il jazz. Dal 1980 si occupa di musica elettroacustica e di computer music. Ha ottenuto importanti riconoscimenti e premi in campo internazionale con composizioni acusmatiche. Parallelamente ha svolto e continua ancora a svolgere attività di studio e ricerca nel campo delle tecnologie dei sistemi digitali per la sintesi ed elaborazione del suono. Ha svolto attività di sound-design per importanti aziende italiane ed estere nel settore musicale elettronico. Da circa otto anni lavora e collabora stabilmente con Roberto Vecchiarelli e Quatermass(X) come co-autore di eventi multimediali componendo e progettando i panorami sonori di video e video-installazioni sonore ed il relativo software di rendering audio tra i quali si possono ricordare “Well[e]s eXperiment – La Guerra dei Mondi” e “Anticipation of the Night” sui film dipinti manualmente da Stan Brackage. Alcune sue composizioni sono state eseguite in contesti installativi di grande rilevanza internazionale come ad esempio Non Spazio Non Tempo “L’ombra del Lupercale” – (Tevere Eterno) e “She Wolves” con le animazioni di Kristin Jones al festival newyorkese River to River. Dal 1982 è docente di ruolo in Musica Elettronica al Conservatorio Rossini di Pesaro e responsabile del LEMS (Laboratorio Elettronico per la Musica Sperimentale) fondato nel 1970 da Walter Branchi, suo illustre maestro. 25 VISIONI Mare nostrum è la formula che indica la certezza da parte dell' élite dirigente romana, di aver ridotto tutto il Mediterraneo a un 'lago' romano, controllato dai romani. L' uso moderno, da parte dell' Italia fascista, della definizione di mare nostrum, indica il programma della rivendicazione della politica estera mussoliniana, dopo il consolidarsi del suo disegno. Ghiaccio .MARE NOSTRUM - C500T di Quatermass(X)/ Mom [studio per una video-installazione] E' l' esempio della calzante, e non retorica, riutilizzazione della realtà di Roma antica da parte della macchina politicopropagandistica del fascismo. Mare nostro indica l' aspirazione italiana al predominio sul mare e alla estensione della sua area geopolitica innanzitutto sul versante dell' Adriatico: diritto di sovranità territoriale di Roma sul mare Mediterraneo. Ma in questo mare, cosa ereditiamo dai deliri di potenza del governo fascista? Una grande quantità di bombe che, sommerse, continuano da sessant' anni a disperdere lentamente il loro carico di morte. Gas Iprite, in milioni di litri. Tante bombe scaricate in mare, dai tedeschi in ritirata, per non lasciarle nelle mani degli Alleati. Queste sono le prime tracce di un lavoro che prenderà forma attraverso la rielaborazione di Dido & Aeneas di H. Purcell. concept Roberto Vecchiarelli realizzazione Roberto Vecchiarelli, Luca Vagni, Mariangela Malvaso suono elettronico Eugenio Giordani (LEMS) caratteristiche tecniche video-installazione anno 2010 loop 28 [ Appunti per un viaggio verso la notte ___________________________ ____ realizzazione Roberto Vecchiarelli ottimizzazione di Quatermass(X) Simone Lunghi genere video Per affrontare un lavoro sull' epopea delle spedizioni polari, o meglio ancora dei grandi naufragi, abbiamo deciso di conoscere più da vicino la luce e il suono del ghiaccio. E Ghiaccio è una prima raccolta di immagini, di idee, di sensazioni e di rapporto diretto con un' area geografica. È così che comincia il viaggio: dalle Dolomiti alla Norvegia, dal Canada all’ Islanda. Raccogliendo appunti, leggendo diari (Payer, Shackleton, Nobile). Attraverso l’esempio di alcuni uomini - che hanno vissuto la condizione del naufragio, e che attraverso di esso hanno acceso un lume nella tenebra della disperazione - vogliamo contribuire a riaccendere un lume e forare anche noi la tenebra. suono elettronico Thomas Spada supporto DVD anno 2010 ascolto in cuffia Quella tenebra che le popolazioni indigene delle regioni polari si trovano a vivere lottando per la propria sopravvivenza a causa dei cambiamenti climatici. Il cambio climatico irrompe in ogni settore della loro vita. I popoli indigeni hanno una precisa coscienza dei problemi e, pur sapendo di avere poca voce in capitolo, lottano per il diritto al freddo. L’avventura, l’epica e certe implicazioni di carattere esistenziale diventeranno il pretesto per trattare le tematiche ambientali e quelle delle popolazioni artiche, ma anche il pretesto per riflettere sulla perdita di aura che questi luoghi subiranno come conseguenza dello sfruttamento petrolifero, minerario, commerciale (inteso come luogo di attraversamento del traffico marittimo) e turistico. A questo naufragio, a questa aggressione da parte dell' uomo 'economico' vogliamo contrapporre: la 'poesia', che è propria dei viaggiatori, degli scienziati e degli uomini sensibili; e il valore dato alle azioni umane, con il quale l' uomo ha il coraggio di fermarsi, di rinunciare, di essere attento e rispettoso della vita altrui. Desideriamo sondare lo spirito che aleggia attorno ai luoghi e alle cose che, toccati dall' uomo, riflettono sì la disperazione del naufragio ma anche un amore incontrastato per quella natura percorsa con le proprie uniche forze. Quello spirito, che nonostante le difficoltà è amore incontrastato, e mantiene negli occhi quella luce vivida che si ravviva ogni volta di fronte ai paesaggi estremi. 29 OSSERVAZIONI SULLO SPAZIO URBANO/NATURALE ovvero percorrere e passeggiare per re-immaginare la città attraverso punti di vista differenti Registrazioni sul campo, elaborazioni e sonorizzazioni applicate a cura di Thomas Spada e Tommaso Vecchiarelli, con la collaborazione di Angelo Ciavarella e Rossano Capriotti – LEMS (Conservatorio Statale “G.Rossini”) - Corso di Laurea in Musica e Nuove Tecnologie; ideazione e coordinamento: David Monacchi, nell' ambito del progetto ex Ospedale Psichiatrico San Benedetto, curato da Quatermass(X). - Archivio sonoro del San Benedetto: ideazione ed elaborazione di Thomas Spada (LEMS. Conservatorio Statale “G.Rossini”) riprese video-fotografiche di Roberto Vecchiarelli editing video di Stefano Salimbeni genere video supporto DVD anno 2007 ascolto in cuffia Un' indagine sul paesaggio sonoro e sulle emergenze acustiche proprie dell' ex ospedale psichiatrico di Pesaro. Camminare è l'atto creativo primario. Camminare è come narrare. Il percorso è narrazione. Camminare diventa una mappatura dello spazio a cui vengono attribuiti dei valori. Percorrere e peregrinare compiendo una traiettoria ciclica diventa gesto rituale. Il percorso diventa 'sacro'. Questo percorso-narrazione dentro il San Benedetto è l'opportunità per conservarne la memoria attraverso uno sguardo che trasforma in abitare lo spazio. - ex Ospedale psichiatrico San Benedetto/Barchetto ducale: Sequenze fotografiche Roberto Vecchiarelli suono elettronico di Thomas Spada (LEMS. Conservatorio Statale “G.Rossini”) genere video, supporto DVD anno 2010 ascolto in cuffia È negli ambienti urbani , suburbani e industriali che si verifica il maggiore scollamento tra uomo e natura. Ci sono luoghi urbani però, anche altamente antropizzati, dove la flora e la fauna -autoctone e non - riescono a ritagliarsi il proprio habitat. Spazi dove il tessuto urbano sembra collassare perché è rimasto fuori, per lungo tempo, da ogni forma di pianificazione. Spazi caduti nella dimenticanza. Spazi vuoti. Territori dell'oblio che la natura si riconquista. ARCHIVIO NATURA: la natura vista dai cineasti di Massimiliano de Simone tecnica found footage, suono ellettronico di Carmine Emanuele Cella (LEMS. Conservatorio Statale “G.Rossini”), ascolto in cuffia, genere video, supporto DVD, anno 2010 In equilibrio tra due elementi in contrasto, il cinema di Renoir si esprime attraverso una scissione che vede la natura come esplosione della vitalità e della riconciliazione e al tempo stesso come luogo dell'allontanamento. La cinepresa di Renoir penetra nell'erba, tra gli alberi e scivolando sull' acqua scende in profondità: alla gioia della vita, alla sottomissione dell' uomo alle leggi della natura e dei sensi, si contrappone il tormento de “la bête humaine”, e sulle acque scorrono le ossessioni, il tormento e la malinconia. Le immagini della natura dove l’invisibile diventa visibile diventa perturbante. Il luogo apparentemente conosciuto è pervaso da una sensualità misteriosa e allusiva che invade anche i corpi. 30 31 PRESENTE CONTINUO di Valentina Olivi caratteristiche tecniche video-installazione anno 2010 loop Un corpo in attesa della luce, nella notte diventa lo strumento per conoscersi. Il corpo si perde nelle ombre, trascende sè stesso, diviene la superficie malleabile che una luce modella. Le ombre lo fanno divenire non-corpo. La carne diventa ombra, si dissolve nell'oscurità più profonda ma riappare nella luce in piccole, morbide forme geometriche. L'ombra creata dal corpo diventa carne, si distingue dal suo fondo fatto di forme di luce, per diventare corpo che si automodifica, e si sintetizza in una linea sinuosa, identitaria. La sensazione che si vive in questo 'luogo della stasi', apparentemente infinito e senza tempo, ci offre la sensazione di un presente continuo. Gli istanti si ripetono. C' è un senso di chiusura dato dalla ripetitività martellante. Il suono scandisce il tempo ciclico che è proprio della natura. I suoni, la loro scansione, ci risvegliano dalla opprimente stasi fisica. Una nuova comprensione si fa strada. E' il tempo ciclico che sempre si ripete. Un moto statico. Ma ora la sensazione opprimente della stasi, la nuova della ciclicità naturale, si trasforma in processo creativo. FORME PLASTICHE naturali A cura di Stefano Pompucci - ZUCCA Arte e design opere di: Pawel Grunert, Zbigniew Salaj, Marek Wagner, Werter Turroni, Ingo Maurer, Wiganowska. e di Alessandro Pitrè opere di: Nadia Trotta ZUCCA, spazio dedicato all' Arte e al Design, propone una preziosa selezione di opere internazionali che, attraverso la sperimentazione innovativa di forme, tecniche e materiali, esplorano le forme della natura attuando interessanti processi di trasformazione, recupero e metamorfosi. www.zuccadesign.it Ragnatele. Forme pure. Magiche invenzioni dettate dalla sopravvivenza. ''Ho inizato a tessere (dentro me) cercando ovunque ragnatele, sulle pietre, sui tessuti, nelle nuvole. Ho abituato il mio sguardo e la mia mente al riflesso di un filo teso nel vento. Da allora ho trovato quasi sempre, intorno, una qualsiasi traccia del passaggio di un ragno.'' Nadia Trotta 32 I luoghi del Festival Pesaro Urbino Conservatorio Statale “G.Rossini” Auditorium Pedrotti Orto Botanico Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” via Bramante, 28 Piazza Oliveri, 5 Palazzo Ducale Giardino Segreto ‘Loggia del Genga’ Piazza del Popolo Palazzo Gradari Cantine dell’ Enoteca 075 Via Rossini Piazza del Popolo Info: 0721 33671 / 34151 Ear to the Earth Europa: www.eartotheearth.eu USA: www.eartotheearth.org 35 MINISTERO ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA “G. ROSSINI” Istituto Superiore di Studi Musicali Fondato nel 1869 È Istituto statale di alta cultura con compiti didattici, di ricerca e di produzione. Nel testamento del 1858 Gioachino Rossini aveva disposto: «Quale erede della proprietà nomino il comune di Pesaro, mia patria, per fondare e dotare un Liceo Musicale in quella città». Sorto quale «corpo morale» nel 1869, il Liceo dà avvio ai corsi di musica nel 1882. Nel 1939, con la legge n. 1968, viene trasferito allo Stato. L’anno successivo un regio decreto recepisce l’apposita convenzione, previ¬sta dalla legge, intervenuta tra Stato ed enti locali e bancari di Pesaro con la quale si fissarono le condizioni per tale trasferimento. Nel 1978 viene attivata la sede staccata di Fermo, poi riconosciuta conser¬vatorio autonomo nel 1998. Nel 1994 il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzio¬ne conferma che i rapporti conseguenti alla statizzazione del Conservatorio di Pesaro «sono definiti dalla convenzione» adottata nel 1940 in attuazione della legge del 1939. La legge 21 dicembre 1999, n. 508, ha elevato il Conservatorio ad “Istituto Superiore di Studi Musicali”. Con D.P.R. 28 febbraio 2003, n. 132 è stato adottato il regolamento sui criteri per l’autonomia statutaria delle istituzioni artistiche e musicali. Conseguentemente, nella seduta del 6 settembre 2003, il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto ha deliberato lo “Statuto del Conservatorio” (il precedente Statuto risaliva al 1906) che, dopo l’approvazione ministeriale (26.1.2005) è stato emanato con Decreto del presidente dell’Istituto 27 gennaio 2005, n. 2. Precedentemente, sempre in attuazione della riforma, con decreti del presidente dell’Istituto erano stati emanati regolamenti per i corsi sperimentali triennali e biennali nonché per la disciplina dei professori a contratto. Il processo di autonomia si è ulteriormente consolidato con la entrata in funzione del Consiglio Accademico (2005) e con la emanazione da parte del presidente dei regolamenti sul protocollo informatico (2005), sul trattamento dei dati sensibili e giudiziari (2007) nonché sulla amministrazione finanza e contabilità dell’Istituto (2008). Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 4 marzo 2008 ha effettuato una visita al Conservatorio attestando così sensibile attenzione alla istruzione musicale ed ai suoi problemi. Il 30 maggio 2008 l’Orchestra di Fiati del Conservatorio è stata invitata al Quirinale per la esecuzione di un concerto in occasione della Festa di Primavera promossa dalla Presidenza della Repubblica, in raccordo con l’O.N.U. per l’Anno Internazionale del Pianeta Terra. Presidente: Giorgio Girelli Direttore: Maurizio Tarsetti Le nazionalità degli studenti nell’anno accademico 2009-2010 Albania 9 Armenia 2 Bielorussia 1 Bulgaria 2 Cina 5 Colombia 1 Corea del Sud 3 Costa Rica 1 Georgia 4 Germania 1 Giappone 3 Iran 1 Italia 821 Libano 1 Kazakistan 1 Macedonia 1 Messico 1 Moldavia 1 Nepal 1 Perù 1 Polonia 1 Rep. Ceca 1 Rep. di San Marino 1 Romania 3 Russia 4 Serbia 1 Ucraina 4 Info: P.zza Olivieri, 5 – I 61121 Pesaro Tel. +39.0721.34151 - Fax +39.0721.35295 [email protected] - www.conservatoriorossini.it Il LEMS -Laboratorio Elettronico per la Musica Sperimentale- nasce all’interno del Conservatorio Statale Rossini (Pesaro) nel 1971 ponendosi di fatto come una delle prime realtà di studio e ricerca in Italia nell’ambito delle tematiche inerenti la storia e lo sviluppo della musica contemporanea del ‘900. Grazie ad importanti contributi intellettuali di compositori del panorama dell’avanguardia musicale di tale periodo e alla disponibilità di strumentazioni adeguate, ha costantemente svolto un ruolo di guida nazionale sul fronte della produzione e della didattica. Oggi il LEMS, oltre ad essere sede del corso di laurea triennale in ‘Musica e Nuove Tecnologie’, collabora con molte istituzioni tra cui Quatermass(X), Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (Pesaro), Electronic Music Foundation (New York) per la produzione di opere elettroacustiche ed eventi installativi e performativi, realizzando software originale e regia del suono di eventi musicali e multimediali. Le attività e la gestione del LEMS sono affidate ad Eugenio Giordani e David Monacchi, docenti ordinari di musica elettronica del Conservatorio Statale “G. Rossini”. Il Collettivo di Ricerca Quatermass(X) e Produzione , unisce la ricerca storica e lo studio alla produzione e creazione di eventi installativi, performance teatrali e videodanza. Da alcun anni collabora con il LEMS del Conservatorio Statale Rossini e cura la componente visiva della sezione Video dal LEMS nell’ambito della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. Video e videoinstallazioni sono state presentate alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (Pesaro), a Invideo (Milano, San Gimignano), Segnali Luminosi (Pesaro), Videominuto (Prato, Museo Pecci), Metafore della visione (Catanzaro). Il collettivo si avvale di diverse collaborazioni collegate a Roberto Vecchiarelli, nonchè a Mom (Mariangela Malvaso e Luca Vagni) e del contributo per la comunicazione di Valentina Alario.