O[re]CCHI
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CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA “G. ROSSINI”
Sound-art, Video-art, Musica, Ecologia
Pesaro e Urbino 25 - 26 - 27 Giugno 2010
O[re]CCHIO alla TERRA
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA “G. ROSSINI”
Festival di sound-art e video-art, musica ed ecologia
PESARO E URBINO 25 - 26 - 27 GIUGNO 2010
in collaborazione con:
primo appuntamento Europeo del Festival newyorkese Ear to the Earth
Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro
EMF
Electronic Music Foundation - New York
Grazie a:
Assessorato all’Ambiente e alle Politiche Comunitarie
Assessorato alle Politiche culturali e
valorizzazione beni storici ed artistici
della Provincia di Pesaro e Urbino
Assessorato alla Cultura
del Comune di Pesaro
Prefettura di Pesaro e Urbino
Associazione ZOE' e ATS 1
Asur Zona 1 - Pesaro
Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
prodotto dal
Conservatorio Statale di Musica “G.Rossini”
in collaborazione con
Electronic Music Foundation - New York
Mostra Internazionale del Nuovo Cinema - Pesaro
a cura di
LEMS (Laboratorio Elettronico per la Musica Sperimentale del Conservatorio Rossini)
Eugenio Giordani - David Monacchi
per la componente video
Quatermass(X) Collettivo di Ricerca e Produzione
Roberto Vecchiarelli
immagine e grafica coordinata
Valentina Alario
PROGRAMMA
Pesaro e Urbino
25. 26. 27. Giugno 2010
Ingresso libero
SUONI
concerti conferenze ascolti
Venerdì
25.
Conservatorio Statale “G.Rossini”
Piazza Olivieri 5. Pesaro
ore 17.30 - CONFERENZA
Presentazione del Festival
Sabato
26.
ore 18.00 - CONFERENZA
Relatori
Hildegard Westerkamp
Membro storico del World Soudscape Project - Vancouver
Saluto delle autorità - Intervengono il Direttore della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema
Acoustic Ecology and soundscape composition, where is the link?
Giovanni Spagnoletti, l’Assessore Provinciale all’Ambiente Tarcisio Porto, l’Assessore alla Cultura del
Comune di Pesaro Gloriana Gambini, il Presidente e il Direttore del Conservatorio Statale “G. Rossini”
Giorgio Girelli e Maurizio Tarsetti
Relatori
Giardino segreto, Loggia del Genga,
Palazzo Ducale, Piazza del Popolo. Pesaro
Walter Branchi
Compositore/Giardiniere - Orvieto
Dall’oggetto alla situazione
Joel Chadabe
Almo Farina
Presidente Electronic Music Foundation e ideatore di
Ear to the Earth - New York
Professore Ordinario di Ecologia - Università di Urbino
Perché la natura fa musica
Il network e festival Ear to the Earth
Francisco Lopez
Sound-artist e biologo - Amsterdam
The worldwide underground network and the ‘real world’ as
environments for sound creation
Giuseppe Onufrio
La Video-Installazione Sonora “CO2”
Eugenio Giordani Compositore/ responsabile del LEMS
Roberto Vecchiarelli Video artist/ QuatermassX - Accademia di Belle Arti di Urbino
Christian Cassar Greenpeace - Accademia di Belle Arti di Urbino
Modera Joel Chadabe
Direttore Greenpeace Italia
An Energy Revolution for the Climate
David Monacchi
Sound-artist e compositore - Conservatorio Statale Rossini
Il progetto “Fragments of Extinction” - report di viaggio,
Africa 2008
ore 21.00 - CONCERTO
Programma
H. Westerkamp - Fuer Dich, For You (2005) - 21:00
N. Barrett - Microclimates III-VI (2007) - 23:32
H. Westerkamp - Attending to Sacred Matters (2002) - 26:24
Modera Eugenio Giordani
ore 22.00 - CONCERTO
Auditorium Pedrotti del Conservatorio
Programma
J. Chadabe - New York Big Fritz: Times Square at Midnight (2008) -20:00
D. Monacchi - Integrated Ecosystem (2009) - 19:00
F. Lopez - Trilogy of the Americas (1995-2005) - 35:00
Domenica
27.
Orto Botanico, via Bramante 28. Urbino
Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
ore 18.30 - ASCOLTO
W. Branchi - Quattro pezzi da intero (2007-2010)
Esercizio sull'Ineffabile - Concorde - Farsi Respiro - Sensibile
La programmazione delle conferenze e dei concerti è stata curata da David Monacchi
PROIEZIONI
VISIONI
video e video-installazioni sonore
Venerdì
25.
Sabato Domenica
26.
27.
Palazzo Gradari. Cantina 075
via Rossini. Pesaro
ore 10.30 - 13.00 / 16.30 - 22.00 - MOSTRA
Venerdì
25.
Piazza del Popolo. Pesaro
ore 21.45 - CINEMA IN PIAZZA
CO2
MARE NOSTRUM - C500T studio per una video-installazione
riduzione in video da video-installazione con audio multicanale
da un’idea di David Monacchi
di Quatermass(X)/ Mom, 2010
concept Roberto Vecchiarelli,
realizzazione Roberto Vecchiarelli, Luca Vagni, Mariangela Malvaso
suono elettronico Eugenio Giordani (LEMS.Conservatorio Statale Rossini)
video-installazione
editing e progetto video-installativo Roberto Vecchiarelli, Luca Vagni, Mariangela Malvaso,
Quatermass(X)
interludio e materiale filmato originale Greenpeace (grazie a Christian Cassar)
suono elettronico: Eugenio Giordani, David Monacchi (LEMS. Conservatorio Statale Rossini)
formato DVD
durata 17'
anno Italia 2009
GHIACCIO appunti per un viaggio verso la notte
di Quatermass(X), 2010
realizzazione Roberto Vecchiarelli
ottimizzazione Simone Lunghi
suono elettronico Thomas Spada(LEMS.Conservatorio Statale Rossini) , ascolto in cuffia
video
OSSERVAZIONI SULLO SPAZIO URBANO/NATURALE
ovvero percorrere e passeggiare per re-immaginare la città
attraverso punti di vista differenti
Registrazioni sul campo, elaborazioni e sonorizzazioni applicate a cura di Thomas Spada e Tommaso
Vecchiarelli, con la collaborazione di Angelo Ciavarella e Rossano Capriotti LEMS (Conservatorio Statale Rossini) - Corso di Laurea in Musica e Nuove Tecnologie; ideazione e coordinamento: David Monacchi, nell' ambito del progetto ex Ospedale Psichiatrico San Benedetto, curato da
Quatermass(X)
SOUNDWALK
Sabato
26.
Percorso urbano naturalistico
con partenza dal Conservatorio
arrivo Villa Miralfiore
ore 11.00 - ASCOLTO GUIDATO
A cura di H. Westerkamp
La durata dell’ascolto, lungo un percorso urbano-naturalistico, con traduttore,
è di circa 45’
- Archivio sonoro del San Benedetto, 2007
ideazione ed elaborazione di Thomas Spada (LEMS.Conservatorio Statale Rossini)
riprese video-fotografiche di Roberto Vecchiarelli, editing video di Stefano Salimbeni, video, ascolto in
cuffia
FORME PLASTICHE
- ex Ospedale psichiatrico San Benedetto/ ex Barchetto ducale, 2010
Sequenze fotografiche Roberto Vecchiarelli, suono elettronico di Thomas Spada (LEMS. Conservatorio
Statale Rossini), ascolto in cuffia, video
ARCHIVIO NATURA: la natura vista dai cineasti
di Massimiliano de Simone, 2010
found footage, suono elettronico di Carmine Emanuele Cella (LEMS. Conservatorio Statale Rossini), ascolto
in cuffia, video
PRESENTE CONTINUO
di Valentina Olivi, 2010
video-installazione
La programmazione dei video e delle video- installazioni è stata curata da Quatermass(X), colletivo di ricerca e produzione
naturali
Venerdì
25.
Sabato Domenica
26.
27.
Palazzo Gradari. Cantina 075
via Rossini. Pesaro
ore 10.30 - 13.00 / 16.30 - 22.00 - MOSTRA
A cura di Stefano Pompucci - ZUCCA Arte e Design - e Alessandro Pitrè
Ear to the Earth
è un network
internazionale che fa capo ad un festival annuale nella città di New York e si
connette ad altri eventi nel mondo che trattano tematiche ambientali.
PROIEZIONI
CO2
-riduzione in video da video-installazione con audio multicanale-
Gli obiettivi di Ear to the Earth sono quelli di sostenere iniziative nel campo della
musica e dell’arte sonora riguardanti le tematiche ambientali e di stimolare la
coscienza all’ambiente attraverso il suono.
Proiezione venerdì 25 Giugno
Piazza del Popolo
ore 21.45
Nonostante le veloci mutazioni del clima che si riversano su tutti gli eco-sistemi, i
governi del pianeta non sembrano avere la forza di veicolare una immediata
inversione di tendenza. Come contributo a tale istanza generale nasce il festival
Orecchio alla Terra, prima edizione italiana ed europea di Ear to the Earth.
Il festival affronta, in questo primo anno, il tema dell’ambiente sonoro da diverse
prospettive, esplorando innanzitutto la nascita del concetto di “paesaggio sonoro”,
inteso come l’insieme di tutti i segnali nel dominio uditivo, e le relazioni che regolano un sistema sonoro naturale o una composizione musicale.
All’interno delle riflessioni interdisciplinari sul suono ambientale, due i quesiti di
fondo, di natura estetica e sociologica: e’ possibile stimolare l’ascolto dei suoni del
mondo attraverso la composizione elettroacustica ed audio-visiva? Può l’arte
sonora, dentro i territori sensibili della percezione estetica, fornire un contributo
rilevante al dibattito ambientale attuale?
CO2 è il risultato dell’elaborazione di filmati inediti provenienti dall’ultimo viaggio nell’artico
della nave Arctic Sunrise e di materiale video di repertorio di Greenpeace International, sonorizzati con musiche elettroacustiche originali. I mutamenti del clima, già palesemente in atto, non
sono stati sufficienti a destare un allarme altrettanto serio dei governi del pianeta.
La CO2 nell’atmosfera, che ha oggi raggiunto le 390 ppm superando la soglia considerata
limite di 350 ppm, e l’impressionante deforestazione, tanto che ogni 2 secondi sparisce nel
mondo un’area di foresta equivalente alla superficie di un campo di calcio, sono le principali
cause che determinano oggi una situazione globale sulla soglia della irreversibilità.
La comunità scientifica internazionale è ormai pressochè unanime: siamo all’inizio di una crisi
climatica e ambientale che cambierà radicalmente la vita e la percezione del mondo delle future
generazioni, e i governi non sembrano aver ricevuto la pressione pubblica necessaria per
un’azione congiunta e tempestiva nel definire impegni concreti e vincolanti per la riduzione
immediata delle cause del riscaldamento globale.
Consapevoli che il difficile processo politico di riconfigurazione energetica verso
l’utilizzo di risorse sostenibili passerà anche attraverso una diffusa coscienza e
pressione dell’opinione pubblica, Orecchio alla Terra vuole contribuire a
mantenere elevata l’attenzione all’ambiente attraverso l’arte sonora in tutte le sue
declinazioni, di musica eseguita, documentazione sonora, arte sonora installata, e
le relazioni con arte visiva e video-art.
Il festival si articola attraverso due conferenze, due concerti, numerose videoinstallazioni sonore, “soundwalks” ed ascolti in vari luoghi delle città di Pesaro e
di Urbino, ed ha in programma la partecipazione di ‘pionieri’ degli studi sul
paesaggio sonoro e sull’ecologia acustica, di esponenti internazionali della
sound-art e della video-art a fianco di scienziati, attivisti ambientali e comunicatori
provenienti da Italia, Olanda, Stati Uniti e Canada.
da un' idea di David Monacchi
editing e progetto video-installativo:
Roberto Vecchiarelli, Luca Vagni, Mariangela Malvaso, Quatermass(X)
interludio e materiale filmato originale Greenpeace (grazie a Christian Cassar)
suono elettronico:
Eugenio Giordani, David Monacchi (LEMS. Conservatorio Statale Rossini)
formato DVD
durata 17'
anno Italia 2009
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SUONI
concerti conferenze ascolti
New York Big Fritz: Times Square at Midnight, 2008
Joel Chadabe
Integrated Ecosystem. Time-Lapse of a Night in Dzanga-Sangha
African rainforest ecosystem, synthetic sounds, and video elements, 2009
David Monacchi
venerdì 25 Giugno, ore 22.00
Auditorium Pedrotti del Conservatorio
venerdì 25 Giugno, ore 22.00
Auditorium Pedrotti del Conservatorio
Taking its name from the psychoacoustic research model of a 'listening head' called Fritz that
wears microphones instead of ears, New York Big Fritz is an audio event portraying Times
Square around the clock. The project began as a scientific experiment created by Agnieszka
Roginska, faculty member at the Music Technology Porgram at NYU. Her idea was to gain
knowledge of different urban environments throughout the world by analyzing the sound
fields in central locations within the cities. New York was to be the starting point and Times
Square was the central location.
The primary equatorial rainforest’s acoustic environment reflects its age and the accumulated
equilibrium of one of the richest ecosystems on Earth.
It soon became apparent that her idea also presented an exceptional opportunity for
documenting urban sound. The project then became a collaboration between Electronic
Music Foundation and NYU Music Technology faculty members Agnieszka Roginska, Paul
Geluso, Tom Beyer, Robert Rowe, myself, and graduate students Izzi Ramkissoon and
Sandeep Ravindranath.
The entire 3D soundfield was sampled using technology engineered to preserve the spatial
information for spherical audio reproduction.
Roginska and Geluso worked out the technology for making sound field recordings of Times
Square at different times of day. Izzi Ramkissoon and Sandeep Ravindranath made hour-long
recordings at midnight, 6am, noon, and 6pm, four recordings in all. The recordings were given
to four NYU composers — Robert Rowe, Tom Beyer, Paul Geluso, and myself — to use as
basic material for sound-field compositions. Roginska said: "It sounds beautiful. And the
spatial effect is absolutely superb ... The audience will hear Times Square. But better than in
Times Square, because they'll be hearing it through the ears of artists."
This midnight segment from New York Big Fritz is the first of four compositions that I'm
planning as spinoffs from the original recordings.
The precise mechanism, which links hundreds of sonic languages sharing the same habitat (in
this case, vocalizations of dozens of species of frogs, insects, nocturnal birds, gorillas,
monkeys and elephants), becomes evident and perceivable when reduced by compressing
time.
Joel Chadabe, composer, author, is an internationally recognized pioneer in the
development of interactive music systems. He has concertized widely since 1969, with Jan
Williams, Bruno Sperri, and other musicians, presenting his music at venues and festivals such
as Klangprojektionen 4.4 (Vienna), Ear to the Earth (New York City), Computing Music IV
(Cologne), HörZeit-SpielRaum 2005 (Berlin), ISCM Festival (Miami), NYU Interactive (NYC), New
Mix (Palais de Tokyo, Paris), Chelsea Art Museum (New York), Expanded Instruments Festival
(Engine 27, New York City), Centro Cultural Recoleta (Buenos Aires), Venice Biennale,
Wellington Festival (New Zealand), Aarhus Festival (Denmark), De Isbreker (Amsterdam), New
Music America, Inventionen (Berlin), IRCAM (Paris), Stedelijk Museum (Amsterdam), Ars Electronica (Linz, Austria),
Electronic Music Festival (Stockholm), and New Music New York. His music is recorded on EMF Media, Deep Listening,
CDCM, Centaur, Lovely Music, Opus One, CP2, and Folkways labels.
As president of Intelligent Music from 1983-1994, he was responsible for the development and publication of a wide
range of innovative and historically important software, including M and Max, as well as the TouchSurface, an xyz
touch-sensitive computer input device. In 1977, with Roger Meyers, he co-authored The PLAY Program, the first software
sequencer. In 1967, while director of the Electronic Music Studio at State University of New York at Albany (1965 - 1998),
he designed the CEMS (Coordinated Electronic Music Studio) System, an analog-programmable electronic music
system, and commissioned Robert Moog to build it.
As author, his book 'Electric Sound: The Past and Promise of Electronic Music', published by Prentice Hall in November
1996, is the first comprehensive overview of the history of electronic music. His articles on electronic music have
appeared in Organized Sound, Leonardo, Computer Music Journal, Contemporary Music Review, Leonardo, Journal of
New Music Research, Leonardo Music Journal, Electronic Musician, Perspectives of New Music, Electronic Music
Review, Melos, Musique en Jeu, and many other journals and magazines, and several of his articles have been
anthologized in books by MIT Press, Routledge, Feltrinelli, and other publishers.
Mr. Chadabe has a B.A. degree from the University of North Carolina at Chapel Hill and an M.M. degree from Yale
University, where he studied composition with Elliott Carter. He is currently Professor Emeritus at State University of New
York at Albany; Director of the Computer Music Studio at Manhattan School of Music; Visiting Faculty at New York
University; and Founder and President of Electronic Music Foundation, a not-for-profit organization that organizes
concerts and other events and disseminates information and materials relating to the history and current practice of
electronic music
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These new field recordings were conducted in a remote corner of African rainforest, the
Dzanga-Sangha Dense Forest Reserve (a small protected area at the border of the Central
African Republic, Congo and Cameroon), as part of the multi-annual project Fragments of
Extinction.
In Integrated Ecosystem, the biodiversity of the ‘saline’ habitat shows an extreme variance of
typological, temporal and frequency ‘bio-acoustic niches.’
This idea involves a process that, by its nature, is critical and paradoxical. The ecosystem
expresses its dynamic revolution along a timeline that we do not directly perceive. For this
work, a continuous 9-hour recording of the Bai Hokou2 (a natural clearing surrounded by
primary forest) was carefully analyzed, divided into temporal sectors, and finally extrapolated
into 12 parts (one minute sample for every 40 minutes).
The sections were sequenced through simple cross-fades without multi-track arrangements.
What we hear throughout the first half of the composition is the original spectrum in its
complexity, which transforms and accelerates, but respects the sounds’ chronological order,
original articulation and density of languages. The second part of the composition is an
exploration of the audible and inaudible spectrum. These recordings were made at a high
sample rate, allowing the recording of species (mostly bats and insects) whose sonic
languages occur at a frequency twice what is audible to human ears. We hear their frequency
shifts and the full spectrum scanned through powerful filters to focus our listening on a single
species at a time.
The overall second part is punctuated with live electronic synthesis strictly performed within
the available frequency and temporal eco-acoustic niches.
Finally, a philosophical question: is it possible to bridge such complex, balanced and fragile
soundscapes with electroacoustic composition/performance? Does it make sense to interact
with an eco-acoustic system that has created its own rules throughout a slow evolutionary
process – the interchange between acoustic function and survival of each species? The
answer seems to be certainly negative, but bringing the sound of these biomes into concert
halls and perhaps revealing and interacting with its hidden aesthetic helps to create an
ecological awareness for repositioning our species within nature.
Registrazioni sul campo di David Monacchi
Software di sintesi originale di Eugenio Giordani
Esecutori elettroacustici: Thomas Spada, Tommaso Vecchiarelli
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Trilogy of the Americas, 1995 - 2005
Francisco Lopez
venerdì 25 Giugno, ore 22.00
Auditorium Pedrotti del Conservatorio
David Monacchi. Performer, sound-artist, his work documents
natural sonic environments and untouched ecosystems throughout the
world with cutting-edge field recording techniques.
Combining detailed lab analysis and eco-acoustic composition, he creates
original music for sound installations, museums, and experimental and new music concerts.
Over the past two decades, He has conducted recordings throughout Europe, Africa, North and South
America. During recent travels to the Brazilian Amazon in collaboration with Greenpeace (2002) and the
African equatorial area of Dzanga-Sangha (2008), he began collecting high definition 'sound portraits' of
primary equatorial rainforest ecosystems for his major international project “Fragments of Extinction”.
His music has been broadcast internationally and performed in hundreds of concerts and installations
since 1989, including at Kryptonale (Berlin), Teatro Groggia (Venice), Nuova Consonanza, Tevereterno and
Notte Bianca (Rome), La Via Lattea (Lugano), Community Art Council (Vancouver), Nuit Blanche (Paris),
Ear to the Earth (New York), Dangerous Curve (Los Angeles), CNMAT (Berkeley), IEM (Graz), IMEB
(Bourges), R. Solomon Guggenheim Museum and the River to River Festival (New York). In 2005, his Un
Teatro Bio-Acustico on the Foreste Casentinesi National Park - Italy was adopted into the Italian World
Heritage proposal to UNESCO.
A live immersive performance in the dark, with a multi-channel surround sound system and
blindfolds provided for the audience. This virtual sonic journey is a special live version created
from original environmental sound recordings done in the tropical rainforests of Costa Rica, in
large buildings in New York City, and in the vast expanses of Patagonia, over a period of ten
years (1995-2005).
Francisco López’s concerts are immersive sonic experiences in the dark, with multi-channel
surround systems and blindfolds provided for the public. Created from a myriad original
sound environments (both natural and artificial) collected all over the world, they however
don’t present “soundscapes” but rather virtual worlds of sound where the listener develops
his/her own experience in an environment where the rules and the parameters are defined by
the sounds themselves, felt as space and as a physical dynamic force. Reknown for the
intensity, richness and complexity of these virtual worlds, this is one of kind experience not to
be missed!
His research and music have been published by Italian and American labels.
Francisco López
is internationally
recognized as one of the major figures of
the sound art and experimental music
scene. Over the past 30 years he has
developed an astonishing sonic universe,
absolutely personal and iconoclastic,
based on a profound listening of the
world. Destroying boundaries between
industrial sounds and wilderness sound
environments, shifting with passion from
the limits of perception to the most
dreadful abyss of sonic power, proposing
a blind, profound and transcendental
listening, freed from the imperatives of
knowledge and open to sensory and
spiritual expansion.
Publications (2004-2009) include: CD Canto Sospeso (Domani Musica – Rome, Italy), CD Paesaggi di
Libero Ascolto (ANTS Records – Rome, Italy), CD Prima Amazonia (Wild Sanctuary – San Francisco, CA),
CD After the Untuned Sky (Coclearia – Urbino, Italy), CD Eco-Acoustic Compositions (EMF Media – New
York, NY). Honors include the Erato Farnesina Fellowship from the Italian Ministry of Foreign Affairs for the
World Soundscape Project of Vancouver (Canada, 1998), the Fulbright Research Scholarship to work at
CNMAT – University of Berkeley (California, 2007), and prizes from the Multiple Sound Festival (Holland,
1993), Russolo-Pratella Competition (Italy, 1996), Locarno Film Festival (Switzerland, 1996), and selection
at ISEA (Singapore, 2008).
His music was also twice recognized at the Bourges International Grand Prix of Electroacoustic Music
(France, 2007 and 2008). Monacchi is Professor of Electronic Music at the Conservatory of Music of Pesaro
and Acting Chair of Multimedia Acoustics at the University of Macerata. He is based in Italy and travels
widely pursuing his research and concert activities.
He has realized hundreds of concerts,
projects with field recording, workshops
and sound installations in 60 countries of
the five continents.
His extensive catalog of sound pieces
(with live and studio collaborations with
over 130 international artists) has been
released by more than 200 record labels
worldwide.
He has been awarded three times with
honorary mentions at the competition of
Ars Electronica Festival and is the
recipient of the Qwartz Award 2010 for
best sound anthology.
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Attending to Sacred Matters, For Two Digital Soundtracks, 2002
Hildegard Westerkamp
Für Dich - For You, For Eight Digital Soundtracks, 2005
Hildegard Westerkamp
Sabato 26 Giugno, ore 21.00
Giardino Segreto ‘Loggia del Genga’ - Palazzo Ducale
Piazza del Popolo - Pesaro
What do we consider to be sacred in our lives and how do we attend to it? This question, my
travels in India and my long-standing environmental concerns formed the impetus for this
composition and are somehow brought together here. The sacred is deeply meaningful in
Indian culture and, on a daily basis, people visit temples or other holy places of the many
different religions. The piece is working on two levels: on the one hand it tries to grapple with
the almost chaotic multitude of religions in this country and on the other hand it wants to
create a place of inner stillness, a sacred place of energy, attention and creativity, of deeper
listening. Regular religious practice is very much a part of people’s lives in India and exists on
a much wider scale than in North America and Europe. Consequently, the sounds of religion
are also abundantly present in the Indian soundscape - from their most prominent and raucous
form of distorted loudspeakers broadcasting religious chants into the environment for hours
at a time, to their more intimate, quiet form of a group of people, for example, participating in
a dawn ritual in a local park. Attending to Sacred Matters is based on the sounds of the many
religious and spiritual practices that I encountered and recorded in India - such as the chanting
from the Sikh Golden Temple in Amritsar, bells and ritual sounds from various Hindu temples,
sounds from an Ashram in Rishikesh and the voice of Swami Brahmananda, Muezzins calling
for prayer from various mosques, chanting at dusk on the Ganges in Rishikesh, voices of
people naming Hindu Gods and Godesses, bells from a Jain temple, the chanting of OM, and
so on. In addition, there are the sounds of water and the voice of environmental activist
Vandana Shiva. People in India often speak proudly about the fact that many religions can
co-exist peacefully in their country. And then deep disappointment is expressed when one
violent incident, such as the destruction of the mosque in Ayodhya in 1992 by politically
extreme Hindus, causes once again the eruption of hate between religious groups. When I
started to work on this piece, it was precisely with the idea of celebrating, through the
“language” of sound, the peaceful co-existence of different religious and spiritual belief
systems. Now, in the face of the many voices of hate, violence, aggression, war and
sensational journalism, I have felt an urgency to create a listening experience, a “tone”, a place
of listening, that allows the more hidden voices in us of peace and human compassion to
emerge and to speak out with conviction.
Attending to Sacred Matters is dedicated to my friend Veena Sharma who took me to many
holy places in India, including the Ganges in Rishikesh.
Poetry by Rainer Maria Rilke
English Translation by Norbert Ruebsaat
Für Dich - For You is based on the poem Liebes-Lied by Rainer Maria Rilke and its newest
translation into English, Love Song, by Canadian poet and writer Norbert Ruebsaat. The
compositional process of Für Dich – For You was an intense encounter with Rilke’s words, not
unlike an encounter with the experience of love itself and all its unsettling, complex emotional
states. Love, like birth or death, tears us out of the routine of daily life, wakes us up, alerts us
to what is, creates moments of truth, often stirs us to make changes, to take new risks. The
poem speaks of one person’s love to another, but also and perhaps more importantly about
love as an inner state towards life and the world as a whole. In the face of ecological disasters
and global economic imbalances, as well as widespread practices of terror, war, and hate, it
suddenly seemed to me to be a matter of survival to learn more about love and about how to
act from the heart. Composing this piece was part of this process of learning.
On another level the composition explores a sense of place and belonging, of home and love.
To underscore this context, the sound sources for the piece consist of specific sounds from
two places that have created a sense of belonging in me: North Germany where I was born
and grew up and Vancouver and the westcoast of Canada where I have lived for over thirty
years as an immigrant. These sounds form the sonic/musical language of the piece together
with the recorded voices (male and female) of people close to me, speaking the poem, both in
German and English. To open oneself to one’s original language and culture again, after
having lived as an immigrant in the country of one’s choice for a long time, is like opening
oneself to an almost forgotten deep love and connection to that past place. At the same time,
one has lived and functioned in the country of one’s choice for many years, one has
established one’s very own home, one’s family, one feels at home here, it is the right place to
be. It also is a place of belonging and love. Thus, the piece is an exploration of the heart, an
exploration of where the heart is located in connection to culture, language and people. In a
globalized world where millions of us are on the move, whether as refugees, immigrants or
just as travelers, this has emerged as a wide-spread and relevant theme, as we are all in some
way searching for home and connectedness. All sounds and voices were recorded by myself.
Many thanks to all who spent valuable hours with me exploring and reading the poem.
Readers of the poem are: Wendelin Bartley, Susan Benson, Anne Bourne, Louie Ettling, Peter
Grant, Andra McCartney, Norbert Ruebsaat, Sonja Ruebsaat, Susanna Ruebsaat, R. Murray
Schafer, Agnes Westerkamp and Hildegard Westerkamp. Für Dich – For You was
commissioned by the ZKM, Karlsruhe, Germany. The composition was started during a
residency at the ZKM, and was continued and completed in the Sonic Studio at Simon Fraser
University and in the composer’s own studio in Vancouver.
Hildegard Westerkamp, January 2005
SOUND SOURCES
Voices: Swami Brahmananda, Rishikesh , Pracharya Padmanabha Sharma, Delhi,Veena Sharma, Delhi,
Vandana Shiva, speaking at the International Water Conference in Vancouver, Canada, July 2001, Situ
Singh-Bühler, Delhi, Hindu chanting in Rishikesh and Pushkar, Muezzins in Nizamuddin, Delhi and
Kollam, Kerala, OM singer during morning ceremony in Janakpuri District Park, Delhi, Sikh chant:
Golden Temple, Amritsar, Single child at the Ganges in Rishikesh, Women chanting in Brahma Temple in
Pushkar,
Bells: Temple bells in Delhi, Pushkar and Rishikesh
Water: River in South Goa, The Ganges in Rishikesh
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Microclimates III-VI, 2007
LOVE SONG**
Natasha Barrett
Rainer Maria Rilke
Translated by Norbert Ruebsaat
How shall I hold my soul so that it
does not touch yours? How shall I lift it
up over you so it reaches other things?
Oh, how I long to store my soul
with something dark and lost
in a foreign becalmed place that does not
vibrate when your depths vibrate.
But all that touches you and touches me
contracts us like a bow
that from two strings draws forth a single voice.
Upon which instrument are we two strung?
And who, pray, is the fiddler who holds us in his hand?
Oh sweetful song.
Sabato 26 Giugno, ore 21.00
Giardino Segreto ‘Loggia del Genga’ - Palazzo Ducale
Piazza del Popolo - Pesaro
Microclimates III-VI was originally four sound installations spatialised in 3rd-order ambisonics
and later remixed for concert performance. Each movement attempts to capture the
total-senses experience of four Western Norway locations during a field trip in April 2007.
Microclimates III-VI was realized in 2007 in the composer’s studio and premiered on the 1
September 2007 during the Sleppet project in Bergen (Norway). The work was commissioned
by the organisation Grieg-07 to celebrate the 100th anniversary of Grieg’s death. The work was
first released in 2009 on the disc Sleppet, +3DB (3DB 006).
III - Glacial Loop
Hildegard Westerkamp lectures on topics of listening, environmental
sound and acoustic ecology and she conducts soundscape workshops
internationally.
By focusing the ears’ attention to details in the acoustic environment, her
compositional work draws attention to the act of listening itself and to the
inner, hidden spaces of the environment we inhabit. For details check her
website: http://www.sfu.ca/~westerka.
Her music has been commissioned by CBC Radio, Canada Pavilion at Expo '86, Ars Electronica
(Linz), Österreichischer Rundfunk, Zentrum für Kunst und Medien in Germany....
She received Honorable Mentions in competitions such as Prix Ars Electronica in Austria, Prix
Italia, and the International Competition for Electroacoustic Music in Bourges, as well as a
Recommendation for Broadcast from the International Music Council's 4th International
Rostrum of Electroacoustic Music...
Her articles have been published in Radio Rethink, Kunstforum, Musicworks, MusikTexte...
For an extensive exploration into her compositional work see Andra McCartney’s Sounding
Places: Situated Conversations through the Soundscape Work of Hildegard Westerkamp, York
University, Toronto, 1999, and in the internet at: www.sfu.ca/~westerka/compositions.html.
As part of Vancouver New Music’s yearly season she has coordinated and led Soundwalks for
the last seven years, which in turn has led to the creation of The Vancouver Soundwalk
Collective.
A founding member of the World Forum for Acoustic Ecology (WFAE, see: www.wfae.net),
and co-editor of its journal Soundscape, Westerkamp was a researcher for R. Murray Schafer's
World Soundscape Project, and she has taught acoustic communication at Simon Fraser
University with colleague Barry Truax.
20
On my first attempt to record sound at the foot of the Briksdalsbreen (Briksdal glacier) in Stryn
(Norway) I arrived when the wind was so strong that it forced rain horizontally. For brief
milliseconds I could open my eyes to glimpse a blue ice monolith through the turmoil. Some
days later, on my second attempt, the scene was completely different. Although grey and
drizzling, there was not a breath of wind and the forms in the ice were revealed: an enormous
wall of blue twists and gashes, suspended vertically an unknown distance away across a lake.
I jumped into the small rowing boat and slowly lowered two hydrophones (underwater
microphones) into the water. The guide rowed so close to the face of the glacier that as my
microphones recorded its electrical sparking, sucking, squeaking, whistling, burning and
clicking sounds, I could at the same time run my hands over the smooth curves of its close-up
form. To this constant singing and talking was added a single underwater ice fall. Gracefully
the boat glided away from the face. Glacial Loop (Microclimate III) is an evocation of this boat
journey.
IV - Wet Face
Wet Face (Microclimate IV) takes sound from marsh birds, dripping water, squelching mud,
tearing moss and rotten tree-wood in the Sandane area in Gloppen (Norway). Initially the
forces appear gentle. Later, when the microphones are subjected to what for our normal ears
is a gentle ‘pitter-patter’, we hear a bombardment. The rhythmic performance of incessant
dripping had begun when I arrived. Its millisecond timing was mechanically perfect. I expect it
will be the same year after year. Maybe the rhythm will change as the rock is eroded.
V - Water Fall
For Water Fall (Microclimate V) I threw two hydrophones off a bridge into white rapids in
Holvik (Norway) while two normal microphones captured the air-born soundscape.
Turbulence and eddies dragged the hydrophones, tossed them suddenly into the air or further
down stream, smacked them into eddies or plunged them into imploding air cavities. After a
while I attempted to anticipate where the microphones would end up and what type of sound
they would capture — or to ‘play’ the waterfall.
21
Quattro pezzi da Intero, 2007 - 2010
Walter Branchi
VI - Remote Gale
The timing of my trip meant that an excursion to Utvær island - the most westerly point of
Norway would not enable entrance into the main attraction of the lighthouse, nor to overnight
on the island. Instead the idea was to overnight at Hardbakke - a westerly point on the
mainland - and daytrip by boat to the island. When I arrived a full storm brewed in the distance.
Later that evening I received an SMS from an old sailor friend reading “full storm, 40 knots
south westerly. This is no weather for sailing in the open ocean. Stay on land.” The next
morning a call came from the captain saying he needed more time to get hold of a “bigger
boat”…
The driving rain and wind had clearly not deterred him. Out at sea my stomach continually
leapt into my mouth. At Solund the wind and rain drove horizontally (an experience I would
once again have at the glacier). The wind sung around every rock, every corner, through every
gap. The island was scattered with small houses. At one end rose the lighthouse. Open
porches offered some rest from the raw weather. The lighthouse’s locked door hid a tower of
still air. The wind knocked me over and my equipment became entangled in a thorny bush.
The wind buffeted both bush and microphone as one.
domenica 27 giugno ore 18.30
Orto Botanico ‘HORTVS BOTANICVS’
fondato nel 1809 da Joannes de Brignoli
Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
via Bramante,28 - Urbino
La Musica dell’appartenenza
È una musica che supera la concezione del mondo imperniata esclusivamente su valori
antropocentrici e pone come suo fondamento valori ecocentrici (basati sulla Terra). Non usa
necessariamente luoghi appositamente costruiti, riservati, protetti, per manifestarsi, e non si
serve di spazi altri, sostitutivi di quelli per esistere, come aeroporti, stadi o chiese. E’ una
musica tessuta in una rete di rapporti di interdipendenza con tutto il suo esterno e pertanto
può accadere ovunque e nel rivelarsi non privilegia il rapporto unico e solitario con l’uomo.
Scrivo musica per stupire le rose
Una musica che non usa, che non si serve, che non privilegia, ma che rapportandosi alle cose
Natasha Barrett works fore-mostly with composition and creative uses of sound. Her output spans
concert composition through to sound-art, large sound-architectural installations, collaboration with
experimental designers and scientists, acousmatic performance interpretation and more recently live
electroacoustic improvisation.
le rispetta, dona e riceve vita, si accorda e ne accetta pienamente la convivenza perché è parte
di esse e attraverso esse si rivela. Anche l’uomo è parte di questa complessità; partecipa ad
un evento insieme, e trae piacere nell’ascoltare ascoltando. Lui non è il centro, ma è
compreso; ascolta una musica, ascoltando l’ambiente.
Whether writing for live performers or electroacoustic forces, the focus of this work stems from an
acousmatic approach to sound, the aural images it can evoke and an interest in techniques that reveal
detail the ear will normally miss.
The spatio-musical potential of acousmatic sound features strongly in her work.
Barrett studied with Jonty Harrison (University of Birmingham, England, UK) and Denis Smalley (City
University, London, England, UK) for masters and doctoral degrees in composition. Both degrees were
funded by the humanities section of the British Academy.
Since 1999 Norway has been her compositional and research base for an international platform.
Natasha Barrett works are performed and commissioned throughout the world.
Her installations have been set-up in Norway, Sweden, Denmark, Finland, and Australia. As a performer of
acousmatic works she travels over the world to collaborate with loudspeaker orchestras, smaller diverse
solutions, and sound-art projects.
Her composition has received numerous recognitions, most notably the Giga-Hertz-Preis (Karlsruhe,
Germany, 2008), Nordic Council Music Prize (Scandinavia, 2006), Bourges International Electroacoustic
Music Awards (France, 1995, ’98, 2001, ’06), Edvard Prize (Norway, 2004), Noroit-Léonce Petitot (Arras,
France, 1998, 2002), 9th IREM (2002), Musica Nova (Prague, Czech Republic, 2001), Concurso
Internacional de Música Eletroacústica de São Paulo (IV
CIMESP, Brazil, 2001), Concours SCRIME (France, 2000),
Festival Internacional de Nuevas Tecnologías, Arte y
Comunicación Ciber@RT (Ciber@RT International Festival
of New Technologies, Art and Communicaton) (Spain,
2000), Prix Ars Electronica (Linz, Austria, 1998), and Luigi
Russolo Competition (Italy, 1995, ’98).
Her work is available on numerous recording labels,
including Albedo, Aurora, Centaur, Elektron, empreintes
DIGITALes, Euridice, Mnémosyne Musique Média, and
+3dB.
22
Esercizio sull’ineffabile
É una nuova composizione , parte del ciclo di “Intero”. Realizzata con soli suoni di sintesi. É un
esercizio sul dire ciò che con le parole non si può dire: uno studio sul non “affermare”
musicalmente. Il suo profilo di flusso è formato da suoni che si intrecciano, sfumano l’uno
nell’altro, sfilacciandosi e componendosi di nuovo in situazioni continuamente mutevoli.
Suoni le cui componenti parziali, in relazioni complesse, li avvicinano ai rumori, al soffio. Suoni
morbidi, a basso volume, irriconoscibili e scorrevoli che si complimentano e si completano
con i rumori naturali e artificiali dell’ambiente.
Concorde
Il titolo di questo lavoro ha un analogo storico importante: la “Piano Sonata No. 2 “ detta
“Concord, Mass.” di Charles Ives. “Concord” è il nome di una città del Massachusetts divenuta
ormai simbolo del trascendentalismo americano. (Ralph Waldo Emerson, Henry David
Thoreau, Nathaniel Hawthorne). Ma “Concorde”, etimologicamente parlando, vuol dire “con
cuore”. E’ un termine che esprime armonia, accordo, voleri e affetti comuni con gli altri; e
questo è lo spirito che anima anche il mio lavoro. Si tratta di trasformazioni di una struttura
sonora flessibile che a fasi alterne passa dal “suono” al “rumore” e viceversa, o se si
preferisce, da situazioni armonicamente a fuoco ad altre sfocate. Pur trascendendo qualsiasi
concatenamento di tipo tonale, è interessante notare come intervalli “forti”, quali ottave,
quinte e anche unisoni, trattati in modo “sospeso” nella tessitura sonora, siano comunque in
grado di polarizzare, ovunque si presentino, qualsiasi altro materiale.
23
Mare Nostrum - C500T, video-installazione sonora, 2010
Eugenio Giordani
Farsi respiro
Farsi respiro è una composizione venuta alla luce tra il settembre e l’ottobre del 2007. É il
lavoro più evanescente e indistinto che io abbia mai scritto. Il suo corpo sfumato lo rende
etereo, lontano. Esso si mescola perfettamente con il rumore di fondo ambientale: da questo,
emerge lentamente per poi, verso la fine, riunirvisi di nuovo lasciando l’ascoltatore nel dubbio
della sua presenza. É un’esplorazione all’interno di un solo suono “sol”, ed è dedicato a Mario
Bertoncini, Maestro delle sottili gradazioni sonore.
Sensibile
Sensibile è chiunque si dimostri accessibile a determinati stimoli, e questo lavoro lo è
particolarmente nei confronti dei suoni e rumori dell’ambiente con cui entra in relazione.
25, 26, 27 Giugno, ore 10.30-13.00 / 16.30-22.00
Palazzo Gradari, Cantina 075
“Forse, sarebbe più opportuno vedere queste immagini senza alcun commento sonoro poiché
il silenzio ha una carica di drammaticità che spesso supera tutti i suoni immaginabili. In questo
caso ho solo provato ad esprimere questa situazione con un fondo sonoro sintetico che in
qualche modo può essere immaginato come metafora ridotta del silenzio. Il resto è
riminiscenza e trasfigurazione dei suoni che le immagini possono naturalmente evocare. Ho
cercato determinatamente di non creare sincroni con le immagini, ma inevitabilmente questi
due mondi, a volte incongruenti e lontani, sono in grado di mostrare incredibili e straordinarie
suggestioni di simultaneità...”
Eugenio Giordani, 2010
Walter Branchi is a gardener and composer.
He taught Electronic Music Composition at the
Conservatory of Santa Cecilia in Rome and at the
Conservatory G. Rossini in Pesaro as well as both the
United States and in Canada.
In 1979 Branchi won a Fulbright fellowship to
Princeton University where he first began his major
work on the composition of “Intero”.
In 1983 he was invited by Stanford University as
visiting composer at the CCRMA (Computer Centre
Research Music and Acoustics) where he composed
“Le ali di Angelico”; another part of “Intero”.
In 1984 he was composer in residence at Simon
Fraser University in Vancouver (British Columbia,
Canada), where he also taught composition.
Walter Branchi was member and of the “Gruppo di
Improvvisazione Nuova Consonanza” from 1966
until 1975.
He founded and directed one of the state of the art
electronic music studios in Italy LEMS (Electronic
Studio for Experimental Music).
He is the author of the first text book in Italy on the
technology of Electronic Music: “Tecnologia della
musica elettronica”.
He worked with Unesco in Italy publishing theoretical
and technical articles and books on contemporary
music theory, including “Intervalli e sistemi di
intonazione” (“Intervals and Tuning Systems”) and
“Verso-l’uno”.
Mr. Branchi is also one of the most renowned expert
in the world of roses especially Tea, China and
Noisettes.
24
Eugenio
Giordani. Compositore,
e
sound-designer. Ha studiato pianoforte, musica
elettronica al Conservatorio Rossini di Pesaro e
ingegneria all’Università di Ancona. Ha esplorato molte
aree musicali, passando per la musica classica
attraverso la musica popolare e il jazz.
Dal 1980 si occupa di musica elettroacustica e di
computer
music.
Ha
ottenuto
importanti
riconoscimenti e premi in campo internazionale con
composizioni acusmatiche. Parallelamente ha svolto e
continua ancora a svolgere attività di studio e ricerca
nel campo delle tecnologie dei sistemi digitali per la
sintesi ed elaborazione del suono.
Ha svolto attività di sound-design per importanti
aziende italiane ed estere nel settore musicale
elettronico.
Da circa otto anni lavora e collabora stabilmente con
Roberto Vecchiarelli e Quatermass(X) come co-autore
di eventi multimediali componendo e progettando i
panorami sonori di video e video-installazioni sonore
ed il relativo software di rendering audio tra i quali si
possono ricordare “Well[e]s eXperiment – La Guerra
dei Mondi” e “Anticipation of the Night” sui film dipinti
manualmente da Stan Brackage. Alcune sue
composizioni sono state eseguite in contesti installativi
di grande rilevanza internazionale come ad esempio
Non Spazio Non Tempo “L’ombra del Lupercale” –
(Tevere Eterno) e “She Wolves” con le animazioni di
Kristin Jones al festival newyorkese River to River. Dal
1982 è docente di ruolo in Musica Elettronica al
Conservatorio Rossini di Pesaro e responsabile del
LEMS (Laboratorio Elettronico per la Musica
Sperimentale) fondato nel 1970 da Walter Branchi, suo
illustre maestro.
25
VISIONI
Mare nostrum è la formula che
indica la certezza da parte
dell' élite dirigente romana,
di aver ridotto tutto
il Mediterraneo a un
'lago' romano, controllato dai romani.
L' uso moderno, da
parte
dell'
Italia
fascista, della definizione
di mare nostrum, indica il
programma della rivendicazione della politica estera mussoliniana, dopo il consolidarsi del suo disegno.
Ghiaccio
.MARE NOSTRUM - C500T
di Quatermass(X)/ Mom
[studio per una video-installazione]
E' l' esempio della calzante, e non retorica,
riutilizzazione della realtà di Roma antica
da
parte
della
macchina
politicopropagandistica del fascismo.
Mare nostro indica l' aspirazione italiana al
predominio sul mare e alla estensione della
sua area geopolitica innanzitutto sul versante dell' Adriatico: diritto di sovranità territoriale di Roma sul mare Mediterraneo.
Ma in questo mare, cosa ereditiamo dai deliri
di potenza del governo fascista? Una grande
quantità di bombe che, sommerse, continuano
da sessant' anni a disperdere
lentamente il loro carico di
morte. Gas Iprite, in milioni di
litri. Tante bombe scaricate in
mare, dai tedeschi in ritirata,
per non lasciarle nelle mani
degli Alleati.
Queste sono le prime tracce di un lavoro che prenderà forma attraverso la rielaborazione di Dido &
Aeneas di H. Purcell.
concept Roberto Vecchiarelli
realizzazione
Roberto Vecchiarelli, Luca Vagni, Mariangela Malvaso
suono elettronico Eugenio Giordani (LEMS)
caratteristiche tecniche video-installazione
anno 2010
loop
28
[
Appunti
per un viaggio verso la notte
___________________________
____
realizzazione
Roberto Vecchiarelli
ottimizzazione
di Quatermass(X)
Simone Lunghi
genere video
Per affrontare un lavoro sull' epopea delle spedizioni polari, o meglio ancora dei grandi
naufragi, abbiamo deciso di conoscere più da vicino la luce e il suono del ghiaccio.
E Ghiaccio è una prima raccolta di immagini, di idee, di sensazioni e di rapporto diretto
con un' area geografica. È così che comincia il viaggio: dalle Dolomiti alla Norvegia, dal
Canada all’ Islanda. Raccogliendo appunti,
leggendo diari (Payer, Shackleton,
Nobile).
Attraverso l’esempio di alcuni uomini - che hanno vissuto la condizione del naufragio, e
che attraverso di esso hanno acceso un lume nella tenebra della disperazione - vogliamo
contribuire a riaccendere un lume e forare anche noi la tenebra.
suono elettronico
Thomas Spada
supporto DVD
anno 2010
ascolto in cuffia
Quella tenebra che le popolazioni indigene delle regioni polari si trovano a vivere
lottando per la propria sopravvivenza a causa dei cambiamenti
climatici.
Il cambio climatico irrompe in ogni settore della loro vita.
I popoli indigeni hanno una precisa coscienza dei problemi e,
pur sapendo di avere poca voce in capitolo, lottano per il diritto
al freddo.
L’avventura, l’epica e certe implicazioni di carattere esistenziale diventeranno il pretesto per trattare le
tematiche ambientali e quelle delle popolazioni artiche, ma anche il pretesto per riflettere sulla perdita di
aura che questi luoghi subiranno come conseguenza dello sfruttamento petrolifero, minerario, commerciale (inteso come luogo di attraversamento del traffico marittimo) e turistico.
A questo naufragio, a questa aggressione da
parte dell' uomo 'economico' vogliamo contrapporre: la 'poesia', che è propria dei viaggiatori,
degli scienziati e degli uomini sensibili; e il valore
dato alle azioni umane, con il quale l' uomo ha il
coraggio di fermarsi, di rinunciare, di essere
attento e rispettoso della vita altrui.
Desideriamo sondare lo spirito che aleggia attorno
ai luoghi e alle cose che, toccati dall' uomo,
riflettono sì la disperazione del naufragio ma
anche un amore incontrastato per quella natura
percorsa con le proprie uniche forze.
Quello spirito, che nonostante le difficoltà è amore
incontrastato, e mantiene negli occhi quella luce
vivida che si ravviva ogni volta di fronte ai
paesaggi estremi.
29
OSSERVAZIONI SULLO SPAZIO
URBANO/NATURALE
ovvero percorrere e passeggiare per re-immaginare la città attraverso punti di vista differenti
Registrazioni sul campo, elaborazioni e sonorizzazioni applicate a cura di Thomas Spada e Tommaso
Vecchiarelli, con la collaborazione di Angelo Ciavarella e Rossano Capriotti – LEMS (Conservatorio
Statale “G.Rossini”) - Corso di Laurea in Musica e
Nuove Tecnologie; ideazione e coordinamento:
David Monacchi, nell' ambito del progetto ex Ospedale Psichiatrico San Benedetto, curato da
Quatermass(X).
- Archivio sonoro del San Benedetto:
ideazione ed elaborazione di Thomas Spada (LEMS.
Conservatorio Statale “G.Rossini”)
riprese video-fotografiche di Roberto Vecchiarelli
editing video di Stefano Salimbeni
genere video
supporto DVD
anno 2007
ascolto in cuffia
Un' indagine sul paesaggio sonoro e sulle emergenze
acustiche proprie dell' ex ospedale psichiatrico di
Pesaro.
Camminare è l'atto creativo primario.
Camminare è come narrare. Il percorso è narrazione.
Camminare diventa una mappatura dello spazio a
cui vengono attribuiti dei valori. Percorrere e
peregrinare compiendo una traiettoria ciclica diventa gesto rituale. Il percorso diventa 'sacro'. Questo
percorso-narrazione dentro il San Benedetto è
l'opportunità per conservarne la memoria attraverso
uno sguardo che trasforma in abitare lo spazio.
- ex Ospedale psichiatrico San Benedetto/Barchetto ducale:
Sequenze fotografiche Roberto Vecchiarelli
suono elettronico di Thomas Spada (LEMS. Conservatorio Statale “G.Rossini”)
genere video, supporto DVD
anno 2010
ascolto in cuffia
È negli ambienti urbani , suburbani e industriali che
si verifica il maggiore scollamento tra uomo e
natura. Ci sono luoghi urbani però, anche altamente
antropizzati, dove la flora e la fauna -autoctone e
non - riescono a ritagliarsi il proprio habitat. Spazi
dove il tessuto urbano sembra collassare perché è
rimasto fuori, per lungo tempo, da ogni forma di pianificazione. Spazi caduti nella dimenticanza. Spazi vuoti. Territori dell'oblio che la natura si riconquista.
ARCHIVIO NATURA:
la natura vista dai cineasti
di Massimiliano de Simone
tecnica found footage, suono ellettronico di Carmine Emanuele Cella (LEMS. Conservatorio
Statale “G.Rossini”), ascolto in cuffia, genere video, supporto DVD, anno 2010
In equilibrio tra due elementi in contrasto, il cinema di Renoir si esprime attraverso una scissione che vede la natura come esplosione della vitalità e della riconciliazione e al tempo stesso
come luogo dell'allontanamento. La cinepresa di Renoir penetra
nell'erba, tra gli alberi e scivolando sull' acqua scende in profondità: alla gioia della vita, alla sottomissione dell' uomo alle leggi della
natura e dei sensi, si contrappone il tormento de “la bête humaine”, e sulle acque scorrono le ossessioni, il tormento e la malinconia. Le immagini della natura dove l’invisibile diventa visibile
diventa perturbante. Il luogo apparentemente conosciuto è pervaso da una sensualità misteriosa e allusiva che invade anche i corpi.
30
31
PRESENTE CONTINUO
di Valentina Olivi
caratteristiche tecniche video-installazione
anno 2010
loop
Un corpo in attesa della luce, nella notte diventa
lo strumento per conoscersi. Il corpo si perde
nelle ombre, trascende sè stesso, diviene la
superficie malleabile che una luce modella. Le
ombre lo fanno divenire non-corpo. La carne
diventa ombra, si dissolve nell'oscurità più
profonda ma riappare nella luce in piccole,
morbide forme geometriche. L'ombra creata dal
corpo diventa carne, si distingue dal suo fondo
fatto di forme di luce, per diventare corpo che si
automodifica, e si sintetizza in una linea
sinuosa, identitaria. La sensazione che si vive in
questo 'luogo della stasi', apparentemente
infinito e senza tempo, ci offre la sensazione di
un presente continuo. Gli istanti si ripetono. C' è
un senso di chiusura dato dalla ripetitività
martellante. Il suono scandisce il tempo ciclico
che è proprio della natura. I suoni, la loro
scansione, ci risvegliano dalla opprimente stasi fisica. Una nuova comprensione si fa strada. E'
il tempo ciclico che sempre si ripete.
Un moto statico. Ma ora la sensazione opprimente della stasi, la nuova della ciclicità naturale,
si trasforma in processo creativo.
FORME PLASTICHE naturali
A cura di Stefano Pompucci - ZUCCA Arte e design opere di: Pawel Grunert, Zbigniew Salaj, Marek Wagner, Werter
Turroni, Ingo Maurer, Wiganowska.
e di Alessandro Pitrè
opere di: Nadia Trotta
ZUCCA, spazio dedicato all' Arte e al Design, propone una preziosa selezione di opere
internazionali che, attraverso la sperimentazione innovativa di forme, tecniche e materiali,
esplorano le forme della natura attuando interessanti processi di trasformazione, recupero e
metamorfosi. www.zuccadesign.it
Ragnatele. Forme pure. Magiche invenzioni dettate dalla
sopravvivenza. ''Ho inizato a tessere (dentro me) cercando
ovunque ragnatele, sulle pietre, sui tessuti, nelle nuvole. Ho
abituato il mio sguardo e la mia mente al riflesso di un filo teso nel
vento. Da allora ho trovato quasi sempre, intorno, una qualsiasi
traccia del passaggio di un ragno.'' Nadia Trotta
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I luoghi del Festival
Pesaro
Urbino
Conservatorio Statale “G.Rossini”
Auditorium Pedrotti
Orto Botanico
Università degli Studi
di Urbino “Carlo Bo”
via Bramante, 28
Piazza Oliveri, 5
Palazzo Ducale
Giardino Segreto
‘Loggia del Genga’
Piazza del Popolo
Palazzo Gradari
Cantine dell’ Enoteca 075
Via Rossini
Piazza del Popolo
Info:
0721 33671 / 34151
Ear to the Earth
Europa:
www.eartotheearth.eu
USA:
www.eartotheearth.org
35
MINISTERO ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA
CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA
“G. ROSSINI”
Istituto Superiore di Studi Musicali
Fondato nel 1869
È Istituto statale di alta cultura con compiti didattici, di ricerca e di produzione.
Nel testamento del 1858 Gioachino Rossini aveva disposto: «Quale erede della proprietà nomino il
comune di Pesaro, mia patria, per fondare e dotare un Liceo Musicale in quella città». Sorto quale
«corpo morale» nel 1869, il Liceo dà avvio ai corsi di musica nel 1882. Nel 1939, con la legge n.
1968, viene trasferito allo Stato.
L’anno successivo un regio decreto recepisce l’apposita convenzione, previ¬sta dalla legge, intervenuta tra Stato ed enti locali e bancari di Pesaro con la quale si fissarono le condizioni per tale trasferimento. Nel 1978 viene attivata la sede staccata di Fermo, poi riconosciuta conser¬vatorio autonomo
nel 1998. Nel 1994 il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzio¬ne conferma
che i rapporti conseguenti alla statizzazione del Conservatorio di Pesaro «sono definiti dalla
convenzione» adottata nel 1940 in attuazione della legge del 1939. La legge 21 dicembre 1999,
n. 508, ha elevato il Conservatorio ad “Istituto Superiore di Studi Musicali”.
Con D.P.R. 28 febbraio 2003, n. 132 è stato adottato il regolamento sui criteri per l’autonomia
statutaria delle istituzioni artistiche e musicali. Conseguentemente, nella seduta del 6 settembre
2003, il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto ha deliberato lo “Statuto del Conservatorio” (il
precedente Statuto risaliva al 1906) che, dopo l’approvazione ministeriale (26.1.2005) è stato
emanato con Decreto del presidente dell’Istituto 27 gennaio 2005, n. 2. Precedentemente, sempre
in attuazione della riforma, con decreti del presidente dell’Istituto erano stati emanati regolamenti per
i corsi sperimentali triennali e biennali nonché per la disciplina dei professori a contratto. Il processo
di autonomia si è ulteriormente consolidato con la entrata in funzione del Consiglio Accademico
(2005) e con la emanazione da parte del presidente dei regolamenti sul protocollo informatico
(2005), sul trattamento dei dati sensibili e giudiziari (2007) nonché sulla amministrazione finanza e
contabilità dell’Istituto (2008).
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 4 marzo 2008 ha effettuato una visita al Conservatorio attestando così sensibile attenzione alla istruzione musicale ed ai suoi problemi. Il 30 maggio
2008 l’Orchestra di Fiati del Conservatorio è stata invitata al Quirinale per la esecuzione di un
concerto in occasione della Festa di Primavera promossa dalla Presidenza della Repubblica, in
raccordo con l’O.N.U. per l’Anno Internazionale del Pianeta Terra.
Presidente: Giorgio Girelli
Direttore: Maurizio Tarsetti
Le nazionalità degli studenti
nell’anno accademico 2009-2010
Albania 9
Armenia 2
Bielorussia 1
Bulgaria 2
Cina 5
Colombia 1
Corea del Sud 3
Costa Rica 1
Georgia 4
Germania 1
Giappone 3
Iran 1
Italia 821
Libano 1
Kazakistan 1
Macedonia 1
Messico 1
Moldavia 1
Nepal 1
Perù 1
Polonia 1
Rep. Ceca 1
Rep. di San Marino 1
Romania 3
Russia 4
Serbia 1
Ucraina 4
Info: P.zza Olivieri, 5 – I 61121 Pesaro
Tel. +39.0721.34151 - Fax +39.0721.35295
[email protected] - www.conservatoriorossini.it
Il LEMS -Laboratorio Elettronico per la
Musica Sperimentale- nasce all’interno del
Conservatorio Statale Rossini (Pesaro) nel 1971
ponendosi di fatto come una delle prime realtà
di studio e ricerca in Italia nell’ambito delle
tematiche inerenti la storia e lo sviluppo della
musica contemporanea del ‘900. Grazie ad
importanti contributi intellettuali di compositori
del panorama dell’avanguardia musicale di tale
periodo e alla disponibilità di strumentazioni
adeguate, ha costantemente svolto un ruolo di
guida nazionale sul fronte della produzione e
della didattica. Oggi il LEMS, oltre ad essere
sede del corso di laurea triennale in ‘Musica e
Nuove Tecnologie’, collabora con molte istituzioni tra cui Quatermass(X), Mostra Internazionale
del Nuovo Cinema (Pesaro), Electronic Music
Foundation (New York) per la produzione di
opere elettroacustiche ed eventi installativi e
performativi, realizzando software originale e
regia del suono di eventi musicali e multimediali.
Le attività e la gestione del LEMS sono affidate
ad Eugenio Giordani e David Monacchi, docenti ordinari di musica elettronica del Conservatorio Statale “G. Rossini”.
Il
Collettivo
di
Ricerca
Quatermass(X)
e
Produzione
, unisce la ricerca
storica e lo studio alla produzione e creazione di
eventi installativi, performance teatrali e videodanza.
Da alcun anni collabora con il LEMS del Conservatorio Statale Rossini e cura la componente
visiva della sezione Video dal LEMS nell’ambito
della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema
di Pesaro.
Video e videoinstallazioni sono state presentate
alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema
(Pesaro), a Invideo (Milano, San Gimignano),
Segnali Luminosi (Pesaro), Videominuto (Prato,
Museo
Pecci),
Metafore
della
visione
(Catanzaro).
Il collettivo si avvale di diverse collaborazioni
collegate a Roberto Vecchiarelli, nonchè a Mom
(Mariangela Malvaso e Luca Vagni) e del contributo per la comunicazione di Valentina Alario.