IL COMUNE DI CAIANELLO
Lo stemma
la chiesa di
S. Michele
Panorami
La via Latina
Caianello, comune dell’Alto Casertano, comprende le frazioni di: Aorivola, Caianello Vecchio ,
Cittadella , Gaudisciano , Judea , Lompari, Montano, Poza e Santa Lucia ed ha 1775 abitanti , di
cui circa il 2,3% di cittadini stranieri residenti. Il territorio comunale è situato in pianura alle
estreme propaggini orientali del massiccio vulcanico di Roccamonfina e la parte alta è molto ricca
di boschi. Attualmente la zona pianeggiante, sede di una uscita dell’autostrada A1 e della
superstrada Telesina, è attraversata dalla strada provinciale che raccorda le due uscite con la S.S. n.
6 Casilina ed è ricca di attività commerciali e di servizio . Nella zona pianeggiante verso il comune
di Teano sorgono aziende agricole, di queste 36 sono aziende vinicole, altre producono mele
annurche ed allevano il maiale nero casertano. Le attività lavorative prevalenti sono il commercio,
l’industria, i trasporti e l’agricoltura.
Le origini di Caianello risalgono al I secolo A. C. , secondo alcuni autori, quando Caio , vincitore
della battaglia di Modena ( 43 A. C.) insediò una colonia romana nelle vicinanze della Via Latina,
che collegava Teanum Sidicimun a Flexum ( S. Pietro Infine). La colonia si trasformò in borgo
prendendo il nome di Caianum; con il passaggio dal Latino al Volgare il nome si trasformò in
Caiano e poi in Caianello. Caianello fu abitato nel Medioevo e in questa epoca fu costruito il
castello, i cui ruderi sono visibili accanto alla chiesa di s. Michele a Caianello Vecchio . Dal 1345
Caianello appartenne a vari feudatari, tra i quali si ricordano : Francesco Del Balzo, gli Abenavoli,
Consalvo De Cordoba (1514), Cesare De Capua ( 1637) , Salvatore Del Pezzo (1745) e gli eredi
della famiglia Del Pezzo fino a pochi anni orsono erano ancora proprietari del castello. Il comune di
Caianello nacque nel 1860 dopo l’unificazione dell’Italia.
Monumenti da visitare: i resti del castello limitrofi alla chiesa di S. Michele e della Madonna delle
Grazie a Caianello Vecchio;la Via Latina ; la grotta di S. Donato ed Isidoro , la fontana di Giove
Giano.
IL COMUNE DI VAIRANO PATENORA
Lo stemma
La collegiata
di S. Bartolomeo
L’Abbazia
della Ferrara
Panorama
Vairano Patenora comune dell'Alto Casertano, comprende le frazioni di Marzanello e Vairano
Scalo ha 6470 abitanti . Il territorio comunale si estende nella pianura di Patenara, attraversata dal
fiume Volturno con ruscelli e laghetti di origine vulcanica, tra il gruppo vulcanico di Roccamonfina
e il massiccio del Matese ed è ricoperto da colline che raggiungono i 600 metri, con boschi
rigogliosi . Il comprensorio vairanese è molto ben collegato alla rete stradale( la S. S. n. 6 Casilina
attraversa Vairano Scalo) e autostradale e alla rete ferroviaria. Le attività lavorative prevalenti sono
di servizio ( commercio e settore terziario);poi le attività amministrative, quelle industriali e in
minima parte l’agricoltura.
La composizione degli abitanti consta di un nucleo di ‘vairanesi’ doc, orgogliosi della loro storia e
delle tradizioni locali, cui si è aggiunto nel corso degli anni un numero crescente di famiglie che
hanno scelto di vivere in questa località sia per l’amenità del luogo, straordinariamente bello per il
suo caratteristico borgo e per le colline circostanti, sia perché molto accessibile e vantaggioso nei
collegamenti. Negli anni 2000 si va connotando di una crescente immigrazione di cittadini stranieri
di origine rumena, albanese, polacca, russa e marocchina ben integrati nel tessuto sociale ed
economico, e nel 2009 erano il 2,8% della popolazione .
Questo territorio era abitato già nel Neolitico. I primi ad insediarsi in questo luogo furono gli Opici.
Successivamente furono i Sanniti ad impadronirsi della zona. Nel 290 a.C., durante la III Guerra
Sannitica, i Romani tolsero ai Sanniti questi luoghi e li posero sotto il controllo sidicino. Con la fine
dell'egemonia romana, Vairano passò sotto il controllo longobardo e vi rimase per quasi quattro
secoli. Durante l'XI secolo, sotto il dominio normanno venne eretta la prima fortezza. Il 20 maggio
1191 l'imperatore Enrico VI di Svevia donò il castello di Vairano a Roffredo dell'Isola abate di
Montecassino. Nel 1437 la città fu saccheggiata dal Patriarca Vitellesco. Nel 1461 il castello fu
quasi totalmente distrutto da Marino Marzano, oppositore degli Aragonesi. Il castello attuale venne
costruito tra il 1491 e il 1503 dal barone Innico II d'Avalos. Nel 1500 viene eretto il borgo di
Marzanello come avamposto di quello vairanese. Nel 1590 Vairano fu acquistata dal barone
Antonio Mormile di Frignano e nelle mani della sua famiglia rimase fino alla caduta del
feudalesimo avvenuta nel 1806. L'ultimo barone di Vairano fu Michele Mormile morto il 3 maggio
1820. Lo storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II avvenuto il 26 ottobre 1860
che suggellò l'Unità Italiana dopo le imprese garibaldine, ha una controversia, di cui si è sempre
discusso molto: alcune fonti riportano che il famoso incontro, passato alla storia come "incontro di
Teano", si è invece svolto a Vairano Scalo presso la località di Taverna della Catena. Monumenti da
visitare:a Vairano Patenora Il Borgo e il Castello medioevale, l’Abbazia della Ferrara ( sec. XII), il
ponte romano delle Frattelle, chiesa di S. Bartolomeo, chiesa della Madonna di Loreto, chiesa di S.
Tommaso; a Vairano Scalo la Taverna della Catena e la chiesa della Madonna del Carmine ed a
Marzanello: il borgo e la chiesa di S. Maria sul Monte e il Palazzone
LE RISORSE DEL TERRITORIO
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Enti locali
Azienda sanitaria locale n°
Banca Popolare di Ancona
Parrocchia S. Stefano a Caianello
Parrocchia Santi Vincenzo e Anastasio a Caianello Gaudisciano
Parrocchia S. Bartolomeo Apostolo a Vairano Patenora
Parrocchia S. Maria Del Monte a Marzanello
Parrocchia Santi Cosma e Damiano a Vairano Scalo
Oratori
Pro Loco
Associazioni culturali : “ Agorà”, “Cittadinanza Attiva”, Caianellum”, “ Over 51” ,
“Associazione ex carabinieri Salvo D’Acquisto” ed altre
Agenzie che forniscono tecnici funzionali alla realizzazione di progetti extracurricolari