Una nuova prospettiva di pace per l`Europa

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la seconda guerra mondiale
Una nuova prospettiva di pace per l’Europa
Altiero Spinelli
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TESTO ESPOSITIVO
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Altiero Spinelli
(Roma, 1907-1986)
Politico e scrittore, è considerato uno dei fondatori dell’Europa unita, per il suo impegno
in favore della creazione di
una federazione europea.
Scrisse il Manifesto di Ventotene (1941), ritenuto un documento base del futuro federalismo europeo.
1 ultima guerra: cioè la Seconda guerra mondiale.
2 zone di influenza imperialistiche: cioè dipendenti
da superpotenze con mire
espansionistiche.
3 utopia: illusione.
Altiero Spinelli è il fondatore del Movimento Federalista Europeo e
viene considerato, per le sue tesi, uno degli ispiratori della nascita
dell’Unione europea. Confinato dal regime fascista sull’isola di
Ventotene, scrisse saggi in cui auspicava un futuro di pace e di
unione per gli Stati europei, liberi dai regimi totalitari e aperti a una
visone più solidale nei rapporti reciproci. Finita la guerra, nel
seguente discorso del 1946, sostenne la causa di un’Europa
indipendente dalle influenze delle due superpotenze dell’epoca (Stati
Uniti e Unione Sovietica) e invitò i singoli Stati a liberarsi da una
politica nazionalistica, a suo giudizio responsabile, nella storia
passata, di continui sanguinosi conflitti.
I
l piano di politica internazionale su cui gli Stati europei devono
muoversi per contribuire alla creazione di un ordine pacifico e civile nel mondo deve anzitutto fondarsi su due dati che sono nuovi
per la massima parte di essi, ma che ciononostante sono di un’importanza decisiva.
1) Essi devono rendersi conto che per tutti senza eccezione è terminata l’epoca in cui potevano fare una politica di potenza nazionale,
cioè una politica di grandi Stati. Di fronte a formazioni politiche del
tipo dell’Unione Sovietica e degli Stati Uniti d’America sono diventati tutti, senza eccezione, piccoli Stati. [...]
2) Il piccolo nazionalismo dei popoli europei non è sopravvissuto
alla prova dell’ultima guerra1.
La fine della politica di potenza come ispiratrice della condotta degli
Stati e la fine del nazionalismo come animatore dei sentimenti popolari possono divenire la premessa di un nuovo ciclo di civiltà per i
popoli europei. Ma a patto che questi Paesi cessino di essere zone di
influenze imperialistiche2. In tal caso essi perdono ogni possibilità
di libera vita autonoma e, trasformandosi in strumenti della strategia
delle grandi potenze, devono adattare a questa esigenza più forte di
loro anche tutte le manifestazioni della vita pubblica.
Né d’altra parte può esservi garanzia in una isolata neutralità di questo o quel Paese europeo. L’idea della neutralità ha dominato, prima
di quest’ultima guerra e quando essa ha avuto inizio, tutti i minori
Stati europei ed è stata una tragica utopia3, poiché sono stati tutti
travolti nella bufera, salvo pochi che non sono stati salvati dalla neutralità, ma dalla casuale circostanza che il teatro delle operazioni si è
allontanato dai loro confini. Che un piccolo Stato dichiari per suo
conto di voler essere neutrale in una situazione piena di minacce
belliche non ha più assolutamente nessun significato. Nella sua debolezza continuerà a essere oggetto di influenze estere e, in caso di
guerra, la sua neutralità sarà necessariamente calpestata.
ANDREA BARABINO NICOLETTA MARINI, Le pietre bianche © SEI, 2010
di
APPROFONDIAMO IL TEMA
GUERRA
E PACE
Essendo il vero oggetto di rivalità non questo o quel Paese ma tutto
quanto il territorio europeo nella misura in cui esso deve essere trattato come un campo di influenze, i singoli Paesi possono contribuire
a togliergli questo carattere e ad assicurarsi così la possibilità di una
vita libera e civile, solo sviluppando una politica concordata diretta a
fare di una zona sempre più vasta del continente un territorio ordinato e pacifico.
da A. Spinelli, L’Europa tra ovest e est, Il Mulino
attività
LEGGO E COMPRENDO
1 Quale obiettivo auspica il discorso di Spinelli?
Un’Europa libera dal nazi-fascismo
Un ordine pacifico e civile dell’Europa e del
mondo
Stati nazionali più forti
La fine della guerra
2 Secondo Spinelli, in confronto agli Stati Uniti e
all’Unione Sovietica, gli Stati europei sono di-
ANDREA BARABINO NICOLETTA MARINI, Le pietre bianche © SEI, 2010
ventati ......................................................................................... .
3 Inoltre, il piccolo nazionalismo dei popoli europei ...................................................................................................... .
4 Che cosa non devono più avere gli Stati?
Mire nazionalistiche
Governi liberali
Ingiustizie sociali interne
Classi dirigenti corrotte
5 Come valuta Spinelli la pretesa di neutralità dei
singoli Stati?
6
Come deve essere l’Europa nel rapporto con le
superpotenze?
Separata in Stati nazionali
Unita e concorde
Legata agli Stati Uniti
Legata all’Unione Sovietica
COMPRENDO E ANALIZZO
7 Il cardine del discorso di Spinelli è la condanna del nazionalismo: in che modo Spinelli spiega e argomenta questa sua critica?
8 Per quale motivo, secondo Spinelli, deve formarsi un’unione tra gli Stati d’Europa? Quale prospettiva di pace porta?
ORA SCRIVO IO
9 Immagina di essere un giornalista e di dover intervistare Altiero Spinelli. Prepara cinque domande sull’Unione europea da sottoporgli.
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