"Hijab o del Confine" Fondazione Aida, Teatro Stabile di Verona e Letizia Quintavalla presentano, in anteprima nazionale, l'8 e il 9 maggio a Verona al Teatro Filippini la nuova produzione dello spettacolo Hijab o delConfine. Protagonista del progetto è un gruppo di donne residenti a Verona e provenienti da Algeria, Marocco, Siria, Brasile e Italia che, nell'ultimo anno e mezzo hanno partecipato ad un percorso artistico e formativo che, attraverso il teatro, ha offerto loro l'occasione di confronto e d'espressione sul significato dell'utilizzo del hijab (velo in arabo). Questo percorso formativo si è suddiviso in due momenti: il laboratorio di narrazione che si è svolto da marzo a giugno 2008 a Casa di Ramia (VR) condotto da Susanna Bissoli (scrittrice) e il laboratorio teatrale che si è svolto da ottobre a dicembre 2008 presso lo spazio teatrale di Fondazione Aida coordinato da Rosanna Sfragara (attrice). Hanno collaborato le mediatrici linguistico-culturali Jamila Chtioui e Najat Rezki. A questa fase è seguita l'elaborazione drammaturgia, scritta a quattro mani da Letizia Quintavalla (regista), Gabriel Maria Sala (Direttore Master in Mediazione culturale-Università di Verona), Rosanna Sfragara (attrice di Fondazione Aida) Susanna Bissoli (scrittrice) si è svolta da ottobre 2008 ad aprile 2009 ed ha attraversato i temi emersi nei precedenti laboratori. Tra questi si segnala il significato del Velo ovvero i confini del corpo e il rapporto col sacro, Il Qui E La' il lontano e il vicino, il rapporto con quello che si lascia e quello che si trova, La Parola il dire e il raccontarsi, Lo Sguardo che indaga e che giudica. La Mediazione come emergere dei discorsi in tutte le lingue che risuonano dentro ciascuno, come possibilità di ricucire il racconto interrotto dalle lontananze temporali e spaziali, dalle migrazioni, dalle partenze, dalle rotture. Il Teatro come luogo di mediazione in cui l'azione, l'ascolto, le domande sono un mezzo per cambiare il mondo. Lo SPETTACOLO (ALLESTIMENTO PRIMAVERA 2009) con: Susanna Bissoli, Jamila Chtioui, Batul Hanife, Saliha Samar Oukazi, Najat Rezki, Tutti Schieber, Rosanna Sfragara regia: Letizia Quintavalla drammaturgia: Susanna Bissoli, Letizia Quintavalla, Gabriel Maria Sala, Rosanna Sfragara responsabile scientifico: Gabriel Maria Sala ideazione luci: Massimo Consoli tecnico: Mattia Cobbe assistente: Irene Fioravante sartoria creativa: Tiziana Mosna L'allestimento teatrale è affidato a sette donne che si fanno portavoce di tutto il gruppo dei laboratori. E' un esempio di Mediazione culturale che ribadisce come l'Arte può produrre cambiamento e interrogativi sulla natura del confine che ciascuno porta dentro di sé e sulle possibilità di un confine condiviso. Scene da guardare che si fanno carico dello sguardo. Lo sguardo che ospita o allontana, vietato o cercato, lo sguardo sempre presente di chi è lontano dalla casa d'origine, lo sguardo oltre il confine. Lo sguardo sull'altro che obbliga tutti a guardarsi dentro e dove comincia il nostro velo? Una scena che ospita la voce sotto forme diverse: suoni, battaglie poetiche, canto, chiacchiericcio divertito, registrazioni confuse ed evocatrici, racconti e infervorate traduzioni nelle diverse lingue. CALENDARIO REPLICHE: - 8 e 9 maggio, ore 21, Teatro Filippini (vicolo Dietro Campanile Filippini, 1 Verona) - 15 e 16 maggio presso Athinais Cultural Centre, Atene - 19 giugno Prima Nazionale per Arlecchino d'Oro Teatro Festival Europeo del Teatro di Scena ed Urbano, Piazza Leon Battista Alberti, Mantova - 18 e 19 luglio per il Festival delle Orestiadi presso Baglio di Stefano - Gibellina (TP) - 25 settembre Spazio Mil, Sesto San Giovanni (MI) evento organizzato da FILCA Lombardia, CISL Lombardia e ANOLF Lombardia - 24 ottobre in occasione del XV Anniversario dell'Associazione Eva a Concese (BS) (luogo in via di definizione) PARTNERS: Commissione Pari Opportunità della Regione del Veneto, Università di Verona, Direzione Generale Education and Culture Culture della Commissione Europea. FONDAZIONE AIDA nasce a Verona nel 1983 da un gruppo di artisti e professionisti teatrali che decidono di riunirsi per promuovere il teatro per ragazzi e giovani. L'attività di Fondazione Aida, pur trovando la propria motivazione originaria nel teatro per ragazzi, si allarghi in mille direzioni, non produce solo spettacoli, ma promuove la cultura teatrale con le sue rassegne in cui ospita le principali compagnie italiane per ragazzi, nonché alcuni testimoni del teatro contemporaneo. Inoltre, con il progetto ReconcArt e lo spettacolo Hijab o del Confine, si conferma l'obiettivo di Fondazione Aida di ideare progetti teatrali dal forte impatto sociale capaci di coinvolgere attivamente il pubblico e le Istituzioni di riferimento. Si sono infatti presentati spettacoli come Briciole e Blog (per trattare i temi dei disturbi alimentari e del bullismo tra le giovani generazioni) La Compagnia di Mastro Zeppa (con un gruppo di attori diversamente abili).