Epatite C: epidemia antica o moderna? Luigi Tagliaferro Lab. “Dr. Pignatelli” Lecce Taranto, 25 Ottobre 2004 Epatite C Storia delle Epatiti Virali Virus Epatopatici HCV Quasispecie Struttura/Biologia Molecolare Epidemiologia Sintomi Fattori di Rischio Diagnosi Le Epatiti "Epatite virale" è un termine spesso adoperato per indicare una serie di patologie epatiche provocate da virus diversi (virus A-G, CMV, EBV, ecc.). Anche se hanno nomi simili, i virus delle epatiti A-G hanno strutture diverse e sono classificati in diverse famiglie. Molte infezioni sono tanto lievi da poter essere trascurate, mentre altre evolvono verso un'epatite fulminante che può rivelarsi fatale. Le Pietre Miliari nella ricerca sui virus delle epatiti (1) EVENTI ANNO Prima descrizione di ittero epidemico (Ippocrate) 460 AC Isolamento di pazienti itterici (Papa Zaccaria) Possibile origine dei diversi genotipi di HCV 751 1000 (Smith et al., 1997) Possibile origine dei diversi sottotipi 2 di HCV in Africa (Simmonds, 2004) 1750 Epidemia di epatite nell’esercito di Napoleone in Egitto 1799 Casi di epatite associati con la vaccinazione del vaiolo 1883 Primo uso del termine “Epatite” 1900 Associazione fra epatite e infezione gastrointestinale 1916 Epatite da siero immunoglobuline associata con somministrazione di 1945 Comparsa dell’epatite di “Nuova Delhi”, poi identificata come HEV 1955 Le Pietre Miliari nella ricerca sui virus delle epatiti (2) EVENTI ANNO Identificazione antigene Australia (HBsAg) 1963 Identificazione virus epatite B 1965 Identificazione virus epatite A 1973 Proposta dell'esistenza di un virus dell'epatite non A e non B 1975 Identificazione virus epatite D 1980 Identificazione virus epatite C 1988 Identificazione virus epatite E 1989 Introduzione dei test sierologici per l'epatite C 1990 Identificazione virus HGV/GBV-C 1995 Identificazione virus TTV 1997 Fonte: Christopher L. et al “Viral hepatitis” Epatiti Virali “infettiva” Epatite virale “da siero” trasmissione E enterica A NANB trasmissione C parenterale B D F, G, ? altro Epatiti Virali - Quadro Biologico A Vettore biologico Via di trasmissione Infezione cronica Prevenzione Tipologia delle Epatiti B C D feci sangue/ emoderivati fluidi corporei sangue/ emoderivati fluidi corporei sangue/ emoderivati fluidi corporei oro-fecale percutanea permucosale percutanea permucosale percutanea permucosale no sì sì sì E feci oro-fecale no pre/postpre/postscreening delle pre/post- igiene ambientale; esposizione; esposizione esposizione donazioni; potabilità immunizzazione immunizzazione valutazione Immunizzazione, idrica Valutazione del rischio comportamentale del rischio comportamentale Epatite C (HCV) L’HCV, un piccolo virus appartenente alla famiglia delle Flaviviridae, è stato identificato nel 1988 mediante clonazione molecolare da un campione di sangue di paziente infetto E’ ritenuto il principale responsabile delle epatiti che venivano precedentemente definite non-A non-B. Il virus non può essere coltivato in vitro in maniera riproducibile e ciò ha ostacolato le ricerche Virioni di HCV Fonte: EASL Consensus Statement (J. Hepatol. 1999, 30, 956-961) The Flaviviridae Phylogenetic tree of the NS3 helicase sequences GBV-C/HGV GBV-A 100 GBV-B 100 70 Flaviviruses 100 Pestiviruses Hepaciviruses (Hepatitis C viruses) Fonte: EASL Consensus Statement (J. Hepatol. 1999, 30, 956-961) Epatite C (HCV) VARIABILITA’ La caratteristica forse più importante dell’HCV è la grande variabilità della sequenza genomica. Sulla base di questa eterogeneità genetica, gli isolati virali che maggiormente differiscono nella sequenza genomica sono stati suddivisi in sei genotipi (1 - 6). All’interno di ogni genotipo sono stati successivamente raggruppati in numerosi “sottotipi”, più di 90. Recentemente (Mitchell et al, 2002) è stato proposto di aggiornare la classificazione, aggiungendo i genotipi 7, 8, 9 (Vietnam e Thailandia, dapprima classificati come “non 1-4”) e 10 (molto simile al 3a) Albero filogenetico degli HCV 4d 4a(E) 4c 4g 4a(B) 4e 4h 4f 2(I) 5a 6a 6b 7c/NGII/VII a b f e c b f 7b d c d 7d 7a e 11a 5 4 a g 6 n NGI 2 m 1 l 3 8a k 8b 1b h i 1c(E) 9a 1(I) 1c(O) 1(II) j 9c 9b 3c 1(a) 3e 3d 3f 3b 3(VI) 3a 3(III) TD3 10a (Simmonds, 1999; mod.) Epatite C: quasispecie La natura di quasispecie dell’HCV costituisce un fattore di grande importanza nella storia naturale dell’infezione da HCV. La quasispecie è definita come una popolazione eterogenea di virioni ciascuno dei quali può differire dall’altro anche solo per una mutazione puntiforme del genoma. Solitamente, in un singolo soggetto con infezione primaria predomina una popolazione di virus omogenea dal punto di vista genetico. Sotto la pressione della risposta immunitaria dell’ospite essa può modificarsi nel corso del tempo, portando all’emergenza di una o più popolazioni virali che, a seguito della modificazione genetica, abbiano ottenuto un "vantaggio" in termini di sopravvivenza della specie. Origine della quasispecie di HCV Il genoma di HCV è costituito da un filamento di RNA a polarità positiva Il filamento intermedio replicativo, a polarità negativa, è sintetizzato da un enzima (RNA polimerasi-RNA dipendente) privo dell‟attività di correzione della sintesi Questo difetto causa la formazione di una popolazione di HCV, simile ma distinta: una quasispecie singolo O.E. Varnier (Microbiology upgrade) Varianti dell‟HCV E‟ importante sottolineare che la quasispecie nasce prima ancora che il virus venga sottoposto a stress dovuti alla pressione selettiva del sistema immunitario o dei farmaci antivirali. La quasispecie di HCV può avere conseguenze biologiche importanti, fra cui : incapacità dell‟individuo di reagire al virus aumento delle resistenze all‟interferone ed agli antivirali difficoltà di approntare un vaccino Recenti evidenze suggeriscono che esista un diverso tropismo da individuo a individuo correlato alla quasispecie [fegato, midollo osseo, reni, monociti/macrofagi (CD14), linfociti B (CD19) e granulociti (CD15)] O.E. Varnier (Microbiology upgrade) Elementi Strutturali di HCV Envelope gp70 (E2) gp31 (E1) Proteine del Capside Core (p21) RNA Struttura Genomica della frazione UTR di HCV Regione Ipervariabile 5’ UTR Strutturale C E1 E2 Proteina del Core Non strutturale NS2 NS3 NS4 Metallo-proteasi Glicoproteine dell‟Envelope NS5A NS5B Cofattori 3’ UTR Replicasi Proteasi / Elicasi omologia: % dei nucleotidi tra differenti isolati 92 81 55 65 57 70 65 66 26 Prevalenza Pandemica di HCV 5 mio 8,9 mio 17,9 mio 28,0 mio 32,2 mio 59,4 mio 7,6 mio Fonte: World Health Organization Genotipi HCV: nomenclatura Simmonds 1a 1b 2a 2b Okamoto I II III IV Mori I II III Cha GI GI GII GII Nakao Pt Pt Prototipo Isolati 3a 3b IV V VI GIII GIII GIII GIV K1 K1 K2a K2a K2b K3 HCV-1 HCV-J HCV-J6 HCV-J8 E-b1 HCV-H HCV-BK 4 5 6 GV Tb Z6 SA3 HK1 Ta EG-1 SA4 HK2 HCV-T BR36 to SA1 HK3 HCV-JK1 BR33 EG-33 SA7 HK4 HCV-J1 HD10 BU79 BU74 SA11 HCV-J4 GB80 GB116 GB549 GB809 Fonte: OPTION/BIO (1994): 121,1. PC Distribuzione Geografica dei Genotipi HCV 2,3,1 1,3,2 1,2,3,4,5 1 1,2 1,2,3 1,6,2 4 1,2 1,3,2,5 La distribuzione geografica dei genotipi predominanti nella popolazione (donatori di sangue) in differenti contesti geografici, viene segnalata in ordine di decrescente prevalenza Fonte: C. L. van der Poel et al. (1994): Lancet 344, 1475, modif. Sintomatologia da Epatite C Principali evidenze asintomatiche o subcliniche Periodo di Incubazione: 4-8 settimane di media (intervallo compreso da 2 a 26 settimane) Sintomi: affaticamento, letargia, nausea epatosplenomegalia, “malessere epatico” ittero Malattia epatica scompensata: edema tissutale (es. ascite) sanguinamento gastrointestinale setticemia Malattia cronica epatica: fibrosi cirrosi carcinoma epatocellulare Categorie di Rischio per Infezione da HCV RISCHIO • Tossicodipendenti da droghe iniettabili • Pazienti dializzati • Emofilici • Emotrasfusi Categorie a basso rischio: • Operatori del settore sanitario esposti al contatto con materiali biologici infetti • Neonati provenienti da madri sieropositive (rischio più elevato se la madre è sieropositiva da HIV) • Partner sessualmente attivi (rischio più elevato se il partner è sieropositivo da HIV) • Persone a stretto contatto con pazienti con infezione in fase acuta Efficiency of HBV and HCV Transmission Exposure Transfusion Injecting drug use Perinatal Needlestick Sexual Mucous membrane Non-intact skin Intact skin HBV ++++ HCV ++++ ++++ ++++ +++ +++ ++ + - ++++ ++ + + +/+/- Protocolli Diagnostici per HCV Screening: Conferma: ALT EIA o altro LIA (Line Immune Assay) RIBA (Recombinant ImmunoBlot Assay) PCR Qualitativa Paziente / Monitoraggio della Terapia: PCR Quantitativa ALT Procedure Diagnostiche Test Specifici (indiretti) Indagini sierologiche di rilevazione anticorpale anti-HCV Test di screening anticorpali anti-HCV (EIA, PA, ecc...) Test di sierologia supplementare/conferma (LIA, RIBA) Procedure Diagnostiche Test Specifici (diretti) Indagini molecolari che rilevano, stimano e/o caratterizzano il genoma di HCV RNA presente nel campione in esame a) Test qualitativi per ricerca di HCV RNA b) Saggi quantitativi per quantificazione dei livelli di HCV c) Determinazione del genotipo virale Procedure Diagnostiche Test Para-Specifici Enzimi Epatici, ALT o AST (alanina o aspartato transaminasi) presenti a titoli elevati in caso di danno agli epatociti, forniscono indicazioni di sofferenza epatica (non necessariamente associata ad infezione virale) solitamente fluttuanti in corso di infezione da HCV normalmente espressi con valori compresi tra 0 e 45 U/ml circa metà dei pazienti con epatite cronica da HCV, istologicamente confermata, presentano livelli di ALT nella norma o prossimi ad essa HCV: diagnostica indiretta Supplementare (LIA, RIBA 3a generaz.) Test Evidenzia: anticorpi “ “ “ “ anti-core (c22) anti-E/NS1 (envelope) anti-NS3 (c33c) anti-NS4 (c100-3, 5-1-1) anti-NS5 (RNA polimerasi) NS 5 NS 4 NS 3 NS 2 E2 E1 Core Test Specifici HCV - RIBA Control 5-1-1 C100-3 C33-C C22-C SOD POS NEG POS IND IND Andamento dei marcatori dell‟HCV ALT Anti-c100 Anti-c33 Anti-c22 HCV-RNA INFEZIONE MALATTIA GUARIGIONE HCV: diagnostica indiretta GIUDIZI DIAGNOSTICI 1) Screening positivo / Test Supplem. negativo “Infezione da HCV improbabile: si consiglia un controllo fra 4-6 mesi” 2) Screening positivo / Test Supplem. indeterminato “Possibile infezione da HCV: si consiglia la ricerca del genoma virale (HCV-RNA)” 3) Screening positivo / Test Supplem. positivo “Infezione da HCV pregressa o in atto: si consiglia la ricerca del genoma virale (HCV-RNA)” Procedure Diagnostiche: Test Specifici Diretti Indagini molecolari che rilevano, stimano e/o caratterizzano il genoma di HCV RNA presente nel campione in esame a) Test qualitativi per ricerca di HCV RNA b) Saggi quantitativi per quantificazione dei livelli di HCV c) Determinazione del genotipo virale Test per la Ricerca di HCV RNA Qualitativo LightCycler con Hybr. probes COBAS AMPLICOR™ HCV National Genetics Institute SUPERQUANT assay (NGI) “home-brew” RT-PCR Quantitativo LightCycler con Hybr. Probes (range: 5.3 x 101 – 1 x 1010 UI/ml) COBAS AMPLICOR HCV MONITOR™ (range: 6 x 102 – 8 x 105 UI/ml) Bayer/Chiron QUANTIPLEX bDNA assay National Genetics Institute SUPERQUANT assay (NGI) “home-brew” RT-PCR Genotipizzazione dell‟HCV tramite sequenziamento degli acidi nucleici (reazione di Sanger) 5 ’NC Amplicon Roche AMPLICOR HCV MONITORTM Sample preparation Purification Sequencing reaction CLIP™ Sequencing / TRUGENE™ HCV 5’NC Sequencing detection Long-ReadTower™ GeneObjects™ Sequencing analysis 5 ’NC Amplicon LightCycler Gene Objects™ / HCV 5’NC GeneLibrarian™ TRUGENE™ HCV 5’NC report (Type/Subtype/Isolate/accession number) La PCR 5’ 3’ 3’ 5’ DNA Target Primer down 5’ 3’ 3’ 5’ Primer up 5’ 3’ 3’ 5’ Taq Polymerase 5’ 3’ 3’ 5’ Amplicon 5’ 3’ 3’ 5’ [amplicon] La PCR cresce esponenzialmente 5’ 3’ 3’ 5’ Numero di cicli Perchè nasce la PCR quantitativa? [ amplicon ] Perchè la PCR NON cresce esponenzialmente! Vari fattori limitano la crescita esponenziale Numero di cicli [ amplicon ] Quantità diverse di Target all’inizio della PCR generano curve parallele ma traslate in numero di cicli Numero di cicli [ amplicon ] In una PCR con misurazione “end-point” (Amplicor, DEIA, gel di agarosio) la quantità di amplicon rilevato non è proporzionale alla quantità di target iniziale Numero di cicli [ amplicon ] In una PCR con misurazione “Real Time” il numero di cicli necessario per raggiungere un certa quantità di amplicon è proporzionale alla quantità di target iniziale Soglia di rilevamento Numero di cicli FRET Fluorescence Resonance Energy Transfer LC-640 495nm FLU La distanza fra le due sonde è cruciale! LC-705 Maccanismo di azione delle Hyb. Probe Meccanismo di azione delle Hyb. Probe LigthCycler Capillare Caricatore Ventola Ottica Obiettivi Messa a punto di un sistema di quantificazione di HCV RNA: – – – – accurato rapido in grado di identificare tutte le specie di HCV dotato di una buona riproducibilità Tipizzazione diretta degli ampliconi di HCV prodotti con la real time PCR Studio 2.470 campioni di plasma di pazienti HCV positivi in “follow up” (periodo: Ott 2002 - Set 2004) – HCV quantitativa: single step real time RT-PCR con LightCycler (LC) e tecnologia FRET – tipizzazione: sequenziamento di ampliconi purificati HCV quantitativa: caratteristiche Elaborazione e memorizzazione di una curva di calibrazione standard mediante diluizioni scalari 1:10 di plasma umani di riferimento certificati dall‟OMS: HCV Accurun 305 (170.000 UI/ml) o Accurun 405 (910.000 UI/ml), BBI Dosaggio quantitativo di HCV RNA in campioni clinici basato sull‟amplificazione di un singolo standard di riferimento (170.000 or 910.000 UI/ml), interpolato con la curva standard memorizzata Soglia teorica: 53 UI/ml Primer e sonde utilizzate per HCV Tipo di sonda KY80s KY78s HCV 3FL HCV 5LC Sequenza nucleotidica AgCgTCTAgCCATggCgT CAAgCACCCTATCAggCAgT gCAgCCTCCAggACCCCCC X LC640-CCCgggAgAgCCATAgTggTCTg p Posizione 74-91 308-288 107-125 128-150 Temp. di melting 59.1°C 57.2°C 67.5°C 66.9°C Curva di calibrazione per LightCycler con lo standard 170.000 UI/ml (1) Curva di calibrazione per LightCycler con lo standard 170.000 UI/ml (2) 1,00E+06 1,00E+05 1,00E+04 IU/ml log 1,00E+03 1,00E+02 1,00E+01 1,00E+00 calculated IU/ml Accurun HS (BBI) 1 2 3 4 5 0,000E+00 1,681E+02 1,737E+03 1,684E+04 1,698E+05 0,0E+00 1,7E+02 1,7E+03 1,7E+04 1,7E+05 standard dilutions Dosaggio quantitativo di HCV RNA in LC: risultati Carica virale: range dinamico osservato – min 5.7 x 101 UI/ml; max 2.5 x 109 UI/ml Riproducibilità del crossing point dello standard: Accurun – – – – – N° di esperimenti Media inter-assay: Mediana “ “ : DS “ “ : CV “ “ : 170.000 UI/ml 80 (Ott „02 – Ago „03) 30.43 (28.02 – 33.71) 30.48 1.08 3.55 % 910.000 UI/ml 107 (Ago „03 – Set „04) 28.02 (25.27 – 32.38) 28.10 1.34 4.78 % Distribuzione della carica virale nei pazienti in follow up HCV viral loads 500 450 426 n. of samples 400 406 350 300 250 IU/ml log 200 162 150 104 100 70 50 39 12 5 0 1,0E+01 1,0E+02 1,0E+03 1,0E+04 1,0E+05 IU/ml log 1,0E+06 1,0E+07 1,0E+08 2 1,0E+09 HCV: genotipizzazione 266 ampliconi purificati con trattamento termochimico (PCR Purification, DiaTech) Tipizzazione di 35 differenti sottotipi di HCV con un kit commerciale (TruGene HCV genotyping assay) e un sequenziatore automatico (OpenGene DNA, Visible Genetics inc., Bayer) Valutazione della temperatura di melting per ciascun genotipo possibile tipizzazione? Distribuzione dei genotipi di HCV HCV genotypes distribution 50,0 45,0 40,0 36,1 35,0 30,8 30,0 % of sam ples 25,0 20,0 15,0 10,0 8,6 5,3 5,0 4,1 0,8 0,0 1 1a 1b 1c 2 2,3 6,0 3,0 0,4 0,8 0,8 0,4 0,4 0,4 2a 2b 2c 2d 3 3a genotypes % of genotypes 4 4a 4e 5a 1 1a 1b 1c 2 2a 2b 2c 2d 3 3a 4 4a 4e 5a 5,3 8,6 36,1 0,8 30,8 4,1 0,4 0,8 0,8 2,3 6,0 3,0 0,4 0,4 0,4 Temperatura di melting e genotipi di HCV (su n° 112 campioni – periodo Ott 2002 – Mag 2003) Conclusioni Il dosaggio quantitativo di HCV RNA con LightCycler è: – – – – – accurato riproducibile in grado di quantificare tutta la quasispecie di HCV cost/effective rapido Questioni aperte: – – La PCR su LC ha la stessa efficienza per tutti i genotipi di HCV? Potrebbe essere possibile tipizzare direttamente su LC (temp. di melting) usando differenti sonde in differenti posizioni? Decorso diagnostico nella Epatite C Acuta RNA-PCR ALT anti-core/NS3 IgM anti-core anti-NS4 6 settimane 12 sintomatologia Epatite Acuta 18 24 1 anni 4 7 10 13 Decorso diagnostico nella Epatite C Cronica RNA-PCR ALT anti-HCV-EIA // IgM // 6 settimane 12 18 24 1 anni 5 10 15 20 sintomatologia Epatite Acuta CAH CPH CAH Cirrosi /HCC Algoritmo diagnostico per le infezioni da HCV Negativo EIA per AntiHCV (non reattivo) STOP Positivo (ripetizione) oppure RIBA per Anti-HCV Negativo STOP Negativo Indeterminato Ulteriori Indagini di Laboratorio (PCR, ALT) PCR negativa, ALT normale PCR positiva, ALT alterata Fonte: MMWR 1998;47 (No. RR 19) modificato da L. Tagliaferro RT-PCR per HCV RNA Positivo Valutazione Clinica (eventuale genotipo) Positivo Progressione Clinica della Infezione da Epatite C 20-25% Epatite C Acuta (100%) 75-80% Anittericità, spesso asintomaticità clinica 20-30% 70-80% Remissione Totale HCV-Persistenza 40-60% 20-30% Epatite C Cronica Portatore HCV Asintomatico Cirrosi Carcinoma Epatocellulare 20- 30 anni Considerazioni finali Probabilmente il virus dell’Epatite C esiste ed infetta l’Uomo da molto tempo Ciò che conta oggi è che rappresenta una sfida drammaticamente attuale e più diffusa di altre patologie infettive più “blasonate” Le moderne scienze bio-mediche, se ben coordinate, potranno senz’altro raggiungere il traguardo finale