Installazioni multimediali
Requisiti strutturali edilizi per
edifici unifamiliari e multifamiliari
Verlag
Editore:
Electrosuisse
Autore:
Con il coordinamento del Comitato elettrotecnico svizzero CES, che
rappresenta il comitato nazionale svizzero di normalizzazione elettrotecnica delle organizzazioni IEC e CENELEC, hanno partecipato
alla realizzazione di questo opuscolo le seguenti aziende:
Swisscom Schweiz; Swisscable, Bern; VSEI, Zürich; Elektrizitätswerk
der Stadt Zürich; Amt für Hochbauten der Stadt Zürich; Dätwyler
Cables, Altdorf; Diamond SA, Losone; EMSS GmbH, Arbon;
Hager AG, Rümlang; Huber + Suhner AG, Herisau; Leoni Studer
AG, Däniken; Reichle & De-Massari AG, Wetzikon; ZidaTech AG,
­Hägendorf; WISI Wilhelm Sihn AG, Mägenwil
Questo opuscolo è disponibile anche in francese (ISBN 3-905214-68-7) e in tedesco
(ISBN 3-905214-67-9).
© Electrosuisse 2011
Electrosuisse
Luppmenstrasse 1
CH-8320 Fehraltorf
www.electrosuisse.ch
[email protected]
È vietata la copia, la riproduzione e la traduzione, anche parziale.
Foto di copertina: www.fotolia.de
2
ISBN 3-905214-69-5
Premessa – Perché questo opuscolo?
ces
Schweizerisches Elektrotechnisches Komitee
Comité Electrotechnique Suisse
Comitato Elettrotecnico Svizzero
Swiss Electrotechnical Committee
Collegamenti multimediali, Fiber to the
Home, rete a banda larga, Internet ad
alta velocità e molti altri sono i termini
delle nuove tecnologie che sono ormai
alla portata di tutti sotto forma di prodotti a prezzi convenienti. Queste nuove
conquiste tecnologiche possono essere
proposte da diversi offerenti, e pertanto
sia i fornitori, sia i prodotti sono divenuti
interscambiabili. In questa situazione, per
molti utenti delle nuove tecnologie compiere la scelta giusta rappresenta oggi
una grossa sfida.
A risentirne in modo particolare è il settore edilizio nel suo complesso. Nella co­
struzione e nella ristrutturazione di edifici
a scopi abitativi devono essere prese decisioni che vincoleranno in modo determinante e per lungo tempo le possibilità
di utilizzo dell'immobile. Committenti,
architetti, progettisti e installatori si trovano a dover affrontare molte questioni
importanti. Occorre avere una visione
complessiva delle possibilità che derivano dalle nuove tecnologie, tenere i costi
sotto controllo, scegliere i fornitori giusti
e, non da ultimo, è necessario individuare
e valutare correttamente anche gli sviluppi futuri, e tenerli in considerazione in
qualsiasi decisione si prenda.
L'attenzione è tutta sulle tecnologie
multimediali e Internet. Ciò che, nemmeno troppo tempo fa, era iniziato con
la navigazione del World Wide Web e la
posta elettronica, si è andato evolvendo
in quelli che oggi sono chiamati «eventi
multimediali». Radio, televisione, telefonia e altri servizi sono offerti attraverso
Internet, e molte altre opportunità si
aggiungeranno in futuro. I requisiti in
termini di capacità dei mezzi trasmissivi
che ne conseguono accelerano la loro
evoluzione a tutta velocità. Attualmente
sono impiegate diverse generazioni di
tecnologie: alle linee telefoniche e ai cavi
coassiali e in fibra ottica si aggiungono
collegamenti satellitari, tecnologie di radiocomunicazione come Wireless LAN e i
prodotti Powerline, questi ultimi nel caso
in cui le installazioni siano quasi impossibili da realizzare per motivi costruttivi
oppure il loro costo sia troppo elevato.
In tale contesto, scegliere le tecnologie
giuste e i prodotti adeguati per ogni applicazione e prevedere le misure edilizie
necessarie non è facile.
Questo manuale intende offrire a tutte
le figure interessate in questo processo,
dai committenti agli investitori, dagli
architetti ai progettisti elettrici e fino
agli installatori, una base comune per
confronti chiarificatori e per poter prendere le decisioni giuste. Esso contiene
infatti un'ampia scelta di proposte di soluzioni per l'impiego delle moderne tecnologie di comunicazione e indica anche
le misure edilizie che occorre prevedere.
In tal senso, rappresenta un'opportuna
integrazione ai documenti esistenti delle
normative nazionali, europee e internazionali. Il contenuto dell'opuscolo è stato
redatto da un gruppo di lavoro trasversale a varie aziende del settore elettrotecnico svizzero e offre pertanto la garanzia
di proporre soluzioni che siano funzionali
nell'applicazione pratica.
3
Sommario
1
Scopo del documento – Finalità
2Il valore aggiunto dell'installazione multimediale per il committente
2.1 Un periodo di transizione
2.2 Edifici multifamiliari con l­ocatari e proprietari
2.3 Costi dell'allacciamento fino all'edificio e al suo interno 2.4 Valore aggiunto dell'edificio 8
8
8
10
10
3Quali tipi di trasmissione/cavo vengono utilizzati negli edifici multifamiliari?
11
4
Modelli di riferimento
4.1 UFCOM – FTTH
4.2 Rete via cavo a banda larga
4.3 modello di rete combinata
4.4 Definizioni degli ambiti di i­nstallazione
13
13
13
14
15
5
Sicurezza sul lavoro
5.1 Norma per le installazioni a bassa tensione NIBT [38]
5.2 Infortuni
5.3 Sicurezza laser
5.4Sicurezza nell'esecuzione di giunzioni e protezione durante e
dopo la giunzione
16
16
16
16
6Obbligo di autorizzazione per i lavori di installazione su impianti a
bassa tensione
6.1Chi può eseguire i lavori sulle infrastrutture di comunicazione
descritte nel presente manuale?
16
17
17
7
Area di accesso
7.1 Tubo di introduzione
7.2 Distributore d’allacciamento 18
18
18
8
Colonna montante – Tracciato dei tubi/canali contenenti cavi 8.1 Principi
8.2 Cablaggio coassiale a banda larga dal PACE al piano
8.3Cablaggio SAT in edifici di nuova costruzione,
soluzione con multiswitch
21
21
23
Zona abitativa con cablaggio domestico – Cablaggio multimediale
9.1 Edifici di nuova costruzione
9.2 Edifici esistenti
9.3 Ristrutturazioni
9.4 Caso speciale degli edifici unifamiliari
25
25
32
36
37
9
10 Requisiti dei cavi di installazione
10.1Cavi in fibra ottica
10.2Requisiti dei cavi di comunicazione
4
7
24
38
38
39
11 Avvertenze per l'applicazione pratica
11.1Rilievi di collaudo per le fibre ottiche
11.2Rilievi di collaudo sul cablaggio domestico 11.3Rilievi di collaudo sul cablaggio della rete via cavo a banda larga 11.4Allacciamento delle fibre nella presa OTO
11.5Etichettatura dell'OTO
11.6Etichettatura del BEP
11.7Immagini della colonna montante in un edificio esistente
40
40
40
40
40
41
41
41
12 Qualità dei collegamenti ottici nell'area delle zone ascendenti
43
13 Abbreviazioni – Glossario
43
14 Prospetto dei simboli grafici utilizzati
50
15 Link in Internet
52
16 Riferimenti bibliografici
16.1Normative e riferimenti generali
16.2Direttive dei fornitori di a­ ccesso alla rete
52
52
54
5
6
1 Scopo del documento – Finalità
Questo documento intende offrire un
aiuto a diverse categorie professionali in
Svizzera (architetti, investitori, committenti, installatori e progettisti di impianti
elettrici) nella pianificazione delle condizioni costruttive necessarie per le applicazioni multimediali negli edifici unifamiliari
e multifamiliari.
In tale contesto, occorre operare una
distinzione tra edifici di nuova costruzione, ristrutturazioni ed edifici di vecchia
costruzione. Con le soluzioni proposte in
questo opuscolo è possibile realizzare un
impianto multimediale «neutro», ossia
non vincolato a un determinato operatore e a una determinata tipologia d'uso.
I fornitori di servizi Internet, di telefonia fissa e di banda larga che operano a
livello nazionale svizzero e a livello locale
si sono accordati, e con la direttiva tecnica UFCOM hanno elaborato la «Scheda
tecnica relativa al livello 1 degli impianti
FTTH interni agli edifici» [27], con il risultato di riuscire a evitare allacciamenti paralleli in fibra ottica all'interno degli edifici. In futuro sarà pertanto disponibile un
cablaggio in fibra ottica con un punto di
giunzione centralizzato (precedentemente denominato punto di separazione),
per es. nel seminterrato dell'edificio unifamiliare o multifamiliare. Inoltre, occorre
tener conto anche delle tecnologie consolidate (cavo coassiale, cavo in rame), in
modo che l'infrastruttura di accesso alla
rete, così come i servizi trasmessi grazie
a essa, possano essere offerti da diversi
gestori dell'accesso alla rete con tecnologie diverse.
Sostanzialmente, a livello organizzativo
esistono tre ambiti rilevanti: l'allacciamento dal gestore dell'accesso alla rete fino
all'interno dell'edificio, le linee ascenden-
ti fino a una zona neutra nell'abitazione
compresa e il cablaggio multimediale
all'interno dell'abitazione stessa. In caso
di allacciamento con fibra ottica, oltre al
cavo coassiale esistente dal punto di entrata nell'edificio (BEP) fino al punto di
separazione ottico nell'abitazione (OTO)
vengono posate quattro fibre, che potranno essere utilizzate a seconda delle
esigenze. Le fibre terminano in una presa
ottica con quattro possibili slot situata nel
distributore domestico nel caso degli edifici di nuova costruzione o per lo più nel
soggiorno nelle abitazioni esistenti.
Questo documento descrive in linea di
massima le condizioni necessarie all'entrata nell'edificio, le zone ascendenti e gli
impianti interni alle abitazioni. L'allacciamento da parte del gestore della rete non
è oggetto di questo documento e verrà
trattato solo per quanto riguarda le interfacce necessarie.
Nei lavori pratici di esecuzione, per
i dettagli riguardanti le installazioni di
fibre ottiche è necessario utilizzare anche la scheda tecnica UFCOM «Scheda
tecnica relativa al livello 1 degli impianti
FTTH interni agli edifici» [27]. Per le reti
via cavo a banda larga (CATV) valgono le
direttive «Richtlinien für Planung und Installation hausinterner Verteilanlagen für
Breitbandkommunikation in Kabelfernsehnetzen» (Direttive per la progettazione
e la costruzione di installazioni interne
di distribuzione per la comunicazione a
banda larga nelle reti televisive via cavo)
[31]. Alla fine del presente documento è
riportato un elenco di riferimenti.
Se tra le varie versioni linguistiche di
questo documento vi fossero discrepanze, si prega di fare sempre riferimento alla
versione tedesca.
Contatto
Per suggerimenti o domande riguardanti il presente opuscolo è possibile contattare gli autori al seguente indirizzo:
Electrosuisse, Verband, Luppmenstrasse 1, CH-8320 Fehraltorf, Svizzera
Telefono: +41 44 956 11 21, e-mail: [email protected]
7
2Il valore aggiunto dell'installazione
multimediale per il committente
In Svizzera il cablaggio in fibra ottica su
larga scala degli edifici multifamiliari da
parte di diversi fornitori di acceso alla rete
si protrarrà per anni. Come di consueto
saranno soprattutto le regioni più densamente popolate a beneficiare della nuova
tecnica, per la quale attualmente esistono
ancora pochi servizi, destinati però a crescere gradualmente.
2.1 Un periodo di transizione
Ogni volta che nuove tecnologie raggiungono il cliente finale, si tratta di particolarità di cui in genere non si riesce quasi
ad approfittare, perché, mentre l'ultima
evoluzione tecnologica si va profilando
all'orizzonte, il cliente dispone di una
tecnologia che è ancora attuale. Le cose
non sono diverse per il progetto Fiber to
the Home. In questo caso si tratta della
porzione di impianto che va dal punto di
allacciamento di un fornitore nel seminterrato dell'edificio, attraversa la colonna
montante e giunge nell'abitazione, per la
precisione nel distributore domestico: qui,
se il possessore dell'immobile e il fornitore dell'accesso alla rete sono d'accordo,
la tecnica del cavo in rame a 2 fili viene
gradualmente sostituita dalla tecnica con
cavo in fibra ottica. A breve termine è pertanto immaginabile che le linee in rame a
2 fili oggi esistenti non saranno più necessarie.
8
In futuro potranno infatti essere utilizzate le fibre ottiche, purché esse siano state
tirate fino al distributore domestico. Per
quanto riguarda il cablaggio interno alle
abitazioni sono utilizzati come di consueto cavi coassiali e a doppini in rame. Chi
oggi dispone di una rete locale con corrispondente cablaggio, potrà continuare a
utilizzarla anche in futuro. La stragrande
maggioranza di chi affitta un'abitazione,
però, non ne dispone ancora, e per loro
nell'immediato futuro non cambierà molto. Il cablaggio esistente con collegamento coassiale e linea in rame consente infatti già ora l'accesso a programmi radio
e HDTV, Internet a banda larga e servizi di
telefonia e trasmissione dati.
Nei prossimi anni saranno offerti sempre più servizi Internet e di altro tipo. La
trasmissione di immagini, video HD e documenti in alta definizione comporterà la
necessità di una maggiore larghezza di
banda per quanto riguarda l'accesso alla
rete. I servizi IPTV e le corrispondenti varianti HD aumenteranno. In breve, mentre il cablaggio coassiale dispone ancora
di riserve, il cablaggio con cavo in rame a
2 fili sinora utilizzato diventerà lentamente sempre più tecnicamente obsoleto nella rete di accesso, e si aprirà così la strada a un nuovo mezzo ad alta velocità, la
fibra ottica fino al piano. Nell'abitazione
saranno quindi necessari cavi a doppini in
rame di altissima qualità idonei a Gigabit
Ethernet, e cavi coassiali per le applicazioni a banda larga. Negli edifici di nuova
costruzione questi cavi sono facili da tirare, mentre negli edifici esistenti per motivi
tecnici costruttivi, e spesso anche per via
dell'elevato onere finanziario, si deve ripiegare su soluzioni situazionali.
2.2
Edifici multifamiliari con
­locatari e proprietari
I locatari si distinguono dai proprietari
per i diversi rapporti di proprietà. Comune a entrambi è tuttavia la necessità, in
futuro, di utilizzare i locali in modo più
universale. Ciò rende necessario, in ogni
locale dell'abitazione, almeno un collegamento di comunicazione con la possibilità per rete via cavo a banda larga, LAN/
Ethernet e telefonia. Come già accennato, l'attuazione è relativamente semplice per gli edifici multifamiliari nuovi da
costruire, ed è quindi realizzabile a costi
convenienti. Negli edifici più vecchi, per
via della mancanza di tracciati di installazione, ciò può invece comportare una
certa spesa. Per questa ragione, anche
se nella fase costruttiva non tutti i locali
vengono ristrutturati per rispondere a esigenze tecniche di comunicazione, è consigliabile prevedere almeno alcuni tubi
vuoti a tale scopo.
Cosa occorre considerare, nella progettazione degli impianti di comunicazione nelle abitazioni?
Per le abitazioni di nuova costruzione
saranno necessari distributori domestici di dimensioni sufficienti, nella forma,
per es., di distributori combinati per la
rete elettrica e di comunicazione o di una
parete tecnica, collocati in un'ubicazione
centrale. Eventualmente il luogo di installazione può essere combinato ad altri
mezzi, per es. i sistemi di distribuzione
degli impianti termosanitari.
Nelle abitazioni esistenti è necessario
definire un luogo di installazione adatto
per il distributore domestico centrale a
Riequipaggiamento semplice
Zona
abitativa
OTO
seconda dei tubi esistenti e della fattibilità
di un riequipaggiamento dell'infrastruttura di comunicazione. Se il tiro di nuovi
cavi nei sistemi di tubi esistenti non è più
possibile, l'infrastruttura può essere ampliata anche con canaline sopra intonaco
e/o sotto ai battiscopa.
Esiste un punto critico?
Sì, perché negli immobili più vecchi
dall'entrata nell'edificio fino al distributore domestico WV eventualmente da
progettare (in caso di ristrutturazione) o
fino alla presa ottica (nel caso di un edificio di nuova costruzione) lo spazio disponibile varia abbastanza a seconda dell'età
Ristrutturazione
Presa di derivazione
WV
Zona
abitativa
WV
AE 3 x 230/400V~ con
fibra ottica suppl.
WV
Canale di
BEP
riequipaggiamento
PACE
HAK
Rete via cavo a
banda larga
Figura 1: Colonna montante in un edificio di vecchia costruzione
Area colonne
ascendente
WV con OTO
Zona abitativa
Piano mansardato
Zona abitativa
do
Piano superiore
do
do
Piano terra
do
Seminterrato
BEP
Cavo rete di distribuzione
PACE
HAK
Antenna
satellitare
AE 3 x 230/400V~ con
fibra ottica suppl.
Cavo in fibra ottica
Rete via cavo a
banda larga
La zona di accesso per tutti i fornitori dell’accesso
alla rete è di norma situata nel seminterrato
Figura 2: Zona ascendente in un edificio di nuova costruzione
9
dell'edificio. Inoltre negli edifici di vecchia
costruzione (Fig. 1) i tubi già posati della
colonna montante telefonica spesso non
consentono ulteriori installazioni, quindi
devono essere cercate nuove vie di accesso ai piani, ricorrendo a installazione
sopra intonaco. Negli edifici di nuova
costruzione (Fig. 2) i tracciati degli allacciamenti possono invece essere presi in
considerazione già nella fase di progettazione. La colonna montante deve essere dotata di sufficiente capacità, perché
il cablaggio a base di cavi in rame, per
lo più per la telefonia, servizi TV e xDSL,
deve rimanere operativo ancora per qualche tempo.
Se nella progettazione vengono presi
in considerazione sin dall'inizio la colonna montante e il distributore domestico,
essi possono essere integrati abilmente e
in modo invisibile nell'architettura complessiva dell'immobile. Questo, insieme al
cablaggio strutturato, dà vita a una soluzione semplice e conveniente in termini
di costi. Questa soluzione rappresenta
inoltre un'importante tutela dell'investimento e consente di disporre di un immobile al passo con i tempi. Gli insignificanti
costi supplementari sostenuti all'inizio
risparmieranno costosi rinnovamenti e
riequipaggiamenti. Con la realizzazione
di un cablaggio non vincolato a un determinato operatore e a una tipologia d'uso,
l'immobile subisce un aumento di valore,
visto che può adattarsi anche alle future
esigenze del mercato e degli inquilini e
giustifica il sovrapprezzo.
2.3
10
Costi dell'allacciamento fino
all'edificio e al suo interno
I costi dell'allacciamento dipendono dai
seguenti fattori:
– condizioni costruttive (tracciati di linee
esistenti o oneri per gli ampliamenti
fino all'interno dell'edificio, alla colonna montante e alla distribuzione domestica)
– accordo tra il gestore dell'accesso alla
rete e i proprietari dell'edificio.
2.4 Valore aggiunto dell'edificio
Tutto sommato si può constatare che il
passaggio a un'installazione multimediale
aumenta sostanzialmente la capacità attrattiva e il valore di un edificio. Grazie
alla rete via cavo a banda larga e alla fibra
ottica come modalità di accesso, l'edificio
è pronto per le esigenze attuali e future
della società dell'informazione.
– Il supporto ai futuri requisiti in termini
di larghezza di banda per TV/radio digitale, Internet, telefonia e applicazioni
multimediali è garantito per il futuro.
– Ogni inquilino o ogni proprietario per
piani può scegliere liberamente e facilmente il fornitore della rete di accesso e
dei servizi per le prestazioni desiderate.
– Con gli ampliamenti l'edificio diventa
nel complesso più attraente per la locazione e la vendita di un appartamento.
– Un'interessante offerta in termini di
rapporto qualità/prezzo può essere garantita da fornitori di servizi innovativi
nel campo della TV/radio digitale, Internet, telefonia e servizi multimediali.
– Tubi vuoti nella zona abitativa possono
essere utilizzati per diversi cablaggi,
come per es. allacciamenti alla rete,
allacciamenti di banda larga con cavi
coassiali ed eventualmente allacciamenti in fibra ottica in tutti i locali abitabili.
– Maggiore flessibilità per il futuro con
costi supplementari chiaramente valutabili. L'installazione strutturata di tubi
fornisce la base e la possibilità per anni
a venire di ampliamenti futuri semplici
ed economicamente convenienti.
– Per il proprietario di un edificio multifamiliare vi è un chiaro vantaggio di mercato grazie alla differenziazione rispetto
ai concorrenti sul mercato immobiliare.
– Soprattutto per i locatari o i proprietari
per piani è vantaggiosa l'installazione
di un cablaggio multimediale non vincolato a un determinato operatore e
a una determinata tipologia d'uso nel
caso in cui esso non sia ancora stato
definito nella ristrutturazione base.
3Quali tipi di trasmissione/cavo vengono
utilizzati negli edifici multifamiliari?
3a) Cavi con coppie in rame ritorte (doppini) per la telefonia analogica e digitale e servizi xDSL
3b) Cavi coassiali 75 Ohm per servizi TV Internet idonei alla via di ritorno (HF-Broadcast fino a
862 MHz, idoneo alla via di ritorno)
3c) Cavi coassiali 75 Ohm per la ricezione satellitare (HF Broadcast da 1 a 3 GHz, tecnica satellitare)
3d) Cavi a doppini intrecciati. Categoria 5, conformi a EN 50173-3 (2007), per Ethernet
10/100/1000 Mbit/s
3e) Cavi in fibra ottica (Single mode) ITU-T G.657 A, G.652 D
3f) Plastic-Optical-Fiber, POF
Mezzo
Servizi
Linea ab
(PSTN)
HFC
(CATV)
FTTH
DTH
(SAT)
Area di
a­ ccesso
Linea in
rame a 2 fili
Cavo
­coassiale3
Fibra ottica
Aria
Colonna
montante
Linea in
rame a 2 fili
Cavo
­coassiale3
Fibra ottica
Cavo
­coassiale4
Interno
dell'abitazione
Linea in
rame a 2 fili
Cavo
­coassiale3
Twisted Pair1
Cavo
­coassiale4
Twisted Pair1
Twisted Pair1
Cavo
­coassiale2
POF
Radio
­analogica
no
sì
(sì)2
no
TV analogica
no
sì
(sì)2
no5
TV digitale
sì6
sì7
(sì)8
sì
Telefonia
digitale
sì
sì9
(sì)10
sì, con
­limitazioni!
Dati (IP)
sì
sì
sì
no
Tabella 1: Prospetto delle tecniche di trasmissione: tipi di cavo/mezzi e servizi
1
Opzionale per la rete domestica
In caso di RfoG, RF Overlay
3
5–862 MHz (bidirezionale) RF Overlay
4
950–2150 MHz (SAT-ZF)
5
Analogica: switch-over già avvenuto
6
IP attraverso DSL, limitazioni in caso di lunghezze di linea maggiori
7
DVB e/o IPTV attraverso DOCSIS
8
IPTV, DVB solo con RfoG, RF Overlay
9
VoIP attraverso DOCSIS
10
VoIP
2
11
VK
VK
Figura 3: Varie aree di accesso dei diversi fornitori
Strada
PACE HAK
BEP
Pozz.
Zona abitativa
OTO
Antenna
satellitare
BEP
WV con
OTO
Cavo coassiale
Antenna
satellitare
Strada
Pozz.
Point of
Presence
Fornitore J
Strada
Fornitore I
Fornitore H
VK
Fornitore F
Fornitore E
Fornitore G
Azienda elettrica
Fornitore C
PACE HAK
WV con
OTO
Edificio multifamiliare (nuova costruzione)
Cavo di
distribuzione
Zona abitativa
OTO
Edificio multifamiliare
(dopo la ristrutturazione)
Strada
Fornitore D
Cavo principale
Nodo di distribuzione
Point of Presence
Operatore telecom
Fornitore A
Cavo rete di distribuzione
per es. Palt n x 4
12
Legenda
VK Cabinet
Pozz. Pozzetto
Fibra ottica
Cavo in rame a 2 fili (n x 4 o n x 2)
WV Distributore domestico
OTO Punto terminale ottico della rete
Nodo di distribuzione
Point of Presence
Cavo a banda larga
Fornitore B
4 Modelli di riferimento
4.1
UFCOM – FTTH
POP
Point of
Presence
Nodo di
distribuzione
Cabinet /
Pozzetto
distributore
Cablaggio d’ingresso
(feeder)
Cavo principale
BEP
FD
OTO
ONT/CPE
Punto di
entrata
nell’
edificio
Distributore
di piano
Presa ottica
telecomunicazione
Terminazione
di rete
ottica lato
utente
Cablaggio esterno
(drop)
Cavo di distribuzione
Cordone di
apparecchiatura
Cablaggio dell’edificio
Colonna montante
Apparecchiatura
utente
Cablaggio
dell’abitazione
Figura 4: Modello di riferimento UFCOM (FTTH)
POP
Point of Presence (nodo di distribuzione)
BEP
Building Entry Point (punto di entrata nell'edificio)
FD
Floor Distributor (distributore di piano)
OTO
Optical Telecommunications Outlet (presa ottica)
ONT/CPEOptical Network Termination/Customer Premises Equipment
(terminazione di rete ottica lato utente)
Nota: il modello di riferimento UFCOM è valido solo per la struttura di una rete in fibra
ottica FTTH. La struttura POP-OTO è tuttavia molto simile alla struttura della rete di cavi
in rame (telefonia) esistente.
4.2
Rete via cavo a banda larga
Distributore domestico
Stazione
di testa
Nodo HFC
(Cabinet/
pozzetto)
O/E
C
Accesso (Access)
Punto di
allacciamento Cavo
Amplificatore/
cavo
coassiale
ev. presa di
dell’edificio
derivazione
PACE
Colonna montante
CPE
Cablemodem/
router
TP
Presa
multimediale
Cavo coassiale
Apparecchiatura
terminale
Cablaggio dell’abitazione
Figura 5: Modello di riferimento rete via cavo a banda larga (CATV)
PACE MMS
WV
HFC TP
C
Punto di allacciamento cavo dell'edificio
Presa multimediale
Distributore domestico
Hybrid Fiber Coaxial (rete ibrida fibra ottica-cavo coassiale)
Twisted Pair (cavo a doppini)
Cavo coassiale
Fibra ottica
13
4.3
POP
Modello di rete combinata
Distributore d’allacciamento
BEP
Point of
Presence
Cavo in rame a 2 fili
Cavo coassiale
NTS
PACE
Accesso (Access)
Distributore domestico
OTO
CPE
Cavo in rame a 2 fili
Presa
multimediale
Apparecchiatura
utente
Cavo coassiale
Cablaggio dell’edificio
Colonna montante
Cablaggio dell’abitazione
Figura 6: Modello di rete combinata
Terminologia
Il POP (nodo di distribuzione) è il
dispositivo del gestore della rete per la
realizzazione dei collegamenti necessari.
La linea di allacciamento, composta
dal cablaggio di ingresso e dal cablaggio drop, va dal POP (nodo di distribuzione) del gestore della rete fino al
distributore d’allacciamento (BEP/PACE/
NTS). Le dimensioni e le modalità di installazione sono determinate dal gestore
della rete.
Il nodo HFC è il punto in cui i segnali
ottici della rete HFC vengono convertiti in
segnali elettrici ad alta frequenza, e attualmente si trova di norma nelle cabine
di distribuzione di quartiere. In base alla
struttura o all'ampliamento della rete
HFC, il nodo HFC può anche essere situato nella stazione di testa o nel PACE.
Nel secondo caso si parla anche di FTTB
(Fiber to the Building)
14
Punto di separazione della rete NTS,
punto di separazione delle linee in rame
a 2 fili dell'operatore telecom in arrivo in
corrispondenza dell'entrata nell'edificio.
Punto di allacciamento cavo
dell'edificio PACE, interfaccia del fornitore della rete via cavo a banda larga per
servizi Internet, televisivi e radiofonici in
corrispondenza dell'entrata nell'edificio.
La colonna montante comprende l'allacciamento di un edificio a partire dal
punto di entrata nell'edificio (BEP) fino
alla presa ottica. Il distributore di piano
(FD) è opzionale.
Come punto di separazione ottico OTO
si consiglia un connettore LC o compatibile con lo standard LC con lucidatura
APC conformemente alla Scheda tecnica
dell'UFCOM «Scheda tecnica relativa al
livello 1 degli impianti FTTH interni agli
edifici» [27].
Il distributore d’allacciamento DA
rappresenta l'interfaccia tra le linee di allacciamento e le linee ascendenti e, come
termine generico, comprende le interfacce BEP, PACE e NTS.
Il WV (distributore domestico) rappresenta il punto di distribuzione a stella
per i diversi mezzi trasmissivi all'interno di
un'abitazione.
Il BEP (punto di entrata nell'edificio)
rappresenta in FTTH il collegamento ottico tra la linea di allacciamento (cablaggio drop e cablaggio di ingresso) e la colonna montante.
Il cablaggio dell'abitazione comprende l'allacciamento dell'unità abitativa a partire dal distributore domestico
(VW) fino alla presa multimediale (MMS),
alla quale possono essere collegati i più
svariati apparecchi. Come mezzi trasmissivi sono utilizzati cavi di comunicazione
in rame di categoria 5 per i servizi di
trasmissione dati, cavi coassiali per i servizi della rete via cavo a banda larga ed
eventualmente cavi ottici (principalmente
POF).
La presa multimediale MMS può essere realizzata come presa multimediale
combinata (per es. 2 x RJ45 più IEC-CATV)
o con prese di collegamento separate
IEC-CATV e RJ-45 montate adiacenti.
Altre interfacce utilizzate nell'ambito
della comunicazione negli edifici devono
essere considerate separatamente.
4.4
Definizioni degli ambiti di
­installazione
Gli ambiti di installazione (Fig. 7) comprendono le zone seguenti:
–area di accesso
–area delle zone ascendenti
–zona abitativa
Area delle
zone ascendenti
Zona abitativa
Piano mansardato
Zona abitativa
do
Piano superiore
do
do
Piano terra
do
Seminterrato
BEP
HÜP
HAK
Antenna
satellitare
AE 3 x 230/400V~ con
fibra ottica suppl.
Cavo in fibra ottica HAK Armadietto di fine cavo
Cavo rete di distribuzione
Zona di accesso
Rete via cavo a
banda larga
Figura 7: Prospetto degli ambiti di installazione in un edificio multifamiliare
15
5 Sicurezza sul lavoro
5.1
Norma per le installazioni a
bassa tensione NIBT [38]
Gli impianti di comunicazione che implicano interventi sugli impianti a bassa
tensione devono essere realizzati conformemente alle regole riconosciute della
tecnica. È necessario assicurarsi che il
funzionamento degli impianti menzionati
non comprometta la sicurezza di persone
o cose e che non si verifichino interferenze reciproche con altri impianti (NIBT
2010, 5.1.5).
Estratto dalla NIBT 2010
Gli impianti di comunicazione devono
essere realizzati in modo da garantire la
protezione delle persone (contro le scosse
elettriche ai sensi della NIBT 2010, 4.1)
dai contatti sia diretti che indiretti.
Gli impianti di comunicazione devono
essere realizzati in modo tale da non poter provocare incendi o esplosioni, soprattutto anche in caso di sovratensioni
atmosferiche (SchV (Ordinanza concernente gli impianti a corrente debole),
art. 13 [39]).
Gli impianti di comunicazione devono essere realizzati in modo tale da non
disturbare altri impianti e da non essere
disturbati da essi (SchV (Ordinanza concernente gli impianti a corrente debole),
art. 5 [39]). Nei lavori condotti sulle installazioni a bassa tensione deve essere obbligatoriamente rispettata la NIBT 2010,
SEV 1000:2010 (Norma per le installazioni a bassa tensione NIBT [38]).
Tutti gli interventi sulle installazioni a
bassa tensione devono essere effettuati
unicamente da personale specializzato.
16
5.2 Infortuni
Rispettare obbligatoriamente la legge
sull'assicurazione contro gli infortuni e le
relative ordinanze sulla prevenzione degli
infortuni (Direttiva della Commissione federale di coordinamento per la sicurezza
sul lavoro CFSL 6508).
5.3 Sicurezza laser
Informazioni generali
I requisiti riguardanti la sicurezza del
laser sono regolamentati nei documenti
IEC 60825 [19] e SUVA [20] nella rispettiva versione valida.
Dettagli
Nel caso in cui le implementazioni
FTTH non superino il grado di pericolosità 1 (hazard level 1) nella zona abitativa/
nell’edificio del cliente, non è necessario
rispettare alcun requisito speciale riguardo a indicazioni di avvertimento o misure
di sicurezza laser tra l'entrata nell'edificio
e il convertitore ottico/elettrico, BEP e
CPE inclusi.
5.4
Sicurezza nell'esecuzione di
giunzioni e protezione durante
e dopo la giunzione
Durante la giunzione di fibre ottiche,
raccogliere in un contenitore i finissimi
residui derivanti dallo spezzare le fibre.
Questi minuscoli frammenti di fibre ottiche non solo possono essere molto
dolorosi, ma possono anche provocare
infiammazioni.
6Obbligo di autorizzazione per i lavori di
installazione su impianti a bassa tensione
Chi esegue, modifica o ripara impianti
elettrici e chi collega in modo stabile prodotti elettrici a impianti elettrici oppure
interrompe, modifica o ripara tali collegamenti necessita, ai sensi dell'Ordinanza
sugli impianti a bassa tensione OIBT [40]
(versione 1° gennaio 2010), di un'autorizzazione di installazione dell'Ispettorato
federale degli impianti a corrente forte.
6.1Chi può eseguire i lavori sulle
infrastrutture di comunicazione descritte nel presente
manuale?
Spetta al rispettivo fornitore dell'accesso alla rete scegliere, secondo criteri
propri, le aziende incaricate dell'installazione, a condizione che esse rispettino la
qualità richiesta dalle corrispondenti direttive del fornitore dell'accesso alla rete.
Autorizzazioni generali di installazione possono essere acquisite, se le
condizioni ai sensi della OIBT [40] sono
soddisfatte, da persone fisiche o imprese (OIBT, 2° capitolo). In base all'attività, è anche possibile fare richiesta di
un'autorizzazione di installazione limitata. Le condizioni sono descritte nel
3° capitolo della OIBT.
Informazioni generali possono essere
reperite in Internet all'indirizzo www.
esti.admin.ch. I corrispondenti formulari
di domanda, per esempio per le autorizzazioni di installazione, sono reperibili in
Documentazione, Formulari OIBT.
17
7 Area di accesso
L'accesso dall'esterno può essere suddiviso nei seguenti componenti:
–tubo (tubi) di introduzione
–distributore d’allacciamento
7.1 Tubo di introduzione
L'accesso dall'esterno può essere realizzato mediante un tubo d’introduzione.
Normalmente ciascun gestore dell'accesso
alla rete definisce un'introduzione di tubo
separata. L'introduzione con tubo deve
essere impermeabile al gas e all'acqua.
Esistono diverse tecniche di introduzione,
e ogni fornitore sceglie i componenti che
preferisce.
7.2 Distributore d’allacciamento
Per l'allacciamento con fibre ottiche vale
in genere il modello di rete conforme alla
Verso le abitazioni
Per lo più
situato nel
seminterrato
Distributore d’allacciamento
Cavo in
fibra ottica
N
T
S
BEP
Cavo rete di distribuzione
Fornitore
della rete
via cavo a
banda larga
PACE
Cavo in fibra ottica
Azienda di
approvvigionamento
energetico, AE
Figura 8: Distributore d’allacciamento con BEP, PACE e NTS
Cavo in uscita verso le abitazioni
Cavo in fibra
ottica in entrata
Rete via cavo
a banda larga
(CATV)
Cavo rete di
distribuzione
Giunzione
BEP
PACE
NTS
Involucro per montaggio sopra intonaco con diversi scomparti.
Gli involucri per il distributore d’allacciamento devono essere almeno di grado
di protezione IP 20.
18
Figura 9: Esempio di un distributore d’allacciamento combinato
raccomandazione tecnica «Scheda tecnica relativa al livello 1 degli impianti FTTH
interni agli edifici», edizione 2.0. [27].
Per l'allacciamento con cavi coassiali
valgono in genere le direttive Swisscable
sulle installazioni interne di distribuzione
[31] nonché le direttive del gestore locale
della rete via cavo.
Il distributore d’allacciamento (Fig. 8,
Fig. 9) consente la gestione centrale di più
(a volte tutti i) servizi multimediali e specifici per gli edifici (servizi su base FTTH,
rete via cavo a banda larga, sistema di allarme dell'edificio, telelettura di contatori
di energia elettrica, ecc.). Ciò comporta
il vantaggio che tutti i componenti sono
organizzati in un unico alloggiamento o
cassetta.
La cassetta del distributore d’allacciamento, se contiene elementi conduttori,
deve essere collegata alla protezione equipotenziale. L'accesso da parte di persone
non autorizzate deve essere impedito con
misure adeguate (serrature o simili).
I diversi mezzi trasmissivi vengono organizzati in scomparti diversi del distributore
d’allacciamento.
1.Le linee FTTH passive vengono posate
mediante un sistema di gestione delle
fibre.
2.I segnali ottici FTTH possono essere
distribuiti mediante splitter/combiner
(PON, WDM PON) o trasformati attraverso un convertitore o un router.
3.Le linee coassiali per impianti via cavo
a banda larga e impianti SAT possono
essere organizzati in uno scomparto
separato. A seconda della soluzione
adottata, esse possono essere passive
o attive.
4.Anche per i servizi speciali riguardanti
la gestione dell’edificio, come sistemi
di allarme, telelettura di contatori di
energia elettrica, sorveglianza video,
ecc., può essere utilizzato uno scomparto dedicato.
L'accesso dall'esterno definisce il punto
di consegna tra il cavo esterno e la colonna montante. Punti di consegna definiti
sono il BEP (fibra ottica), il PACE (rete a
banda larga) e il punto di separazione della rete NTS dell'operatore telecom (cavo in
rame a 2 fili).
Il distributore d’allacciamento viene
opportunamente posizionato nel seminterrato nelle vicinanze della colonna montante e deve essere generalmente accessibile. Devono inoltre essere calcolati spazi
di riserva.
La Figura 9 illustra un distributore d’allacciamento combinato che contiene,
tra l'altro, il BEP, il PACE e l'NTS del gestore dell'accesso alla rete. Questo tipo
è adatto, per es. per gli edifici di nuova
costruzione.
Se un edificio esistente viene dotato di
allacciamento in fibra ottica per FTTH, per
lo più viene utilizzato solo un singolo BEP.
Cavi in
uscita
Cavi in fibra
ottica in entrata
BEP
Giunzione
Involucro per montaggio sopra intonaco
Figura 10: BEP Building Entry Point
BEP Building Entry Point
Il Building Entry Point (Fig. 10) specifica
l'interfaccia tra l'area esterna e l'area interna. Nel BEP il cavo esterno viene collegato al cavo interno mediante un apparecchio di giunzione a fusione.
I tipi di cavo, i requisiti di qualità delle
giunzioni e l'installazione o il posizionamento del BEP sono specificati nel documento UFCOM [27].
Il BEP (Fig. 11), diversamente dal PACE
(Fig. 12), deve garantire la gestione dei
cavi di più gestori di rete/servizi.
–Nel BEP le fibre del cavo esterno sono
unite alle fibre del cavo interno me-
diante un apparecchio di giunzione a
fusione.
–Viene impiegato un adeguato sistema
di gestione delle fibre per consentire di
posare scorte di fibre e protezioni delle
giunzioni e di effettuare interventi in un
momento successivo.
–Questo BEP è in genere adatto solo alle
applicazioni FTTH.
–Presenta il vantaggio di poter essere
installato separatamente dalle infrastrutture di cavi esistenti (linee coassiali,
Figura 11: BEP con cavo in fibra ottica in entrata
Figura 12: PACE-PFS passivo nell'applicazione
pratica
19
PIE
PACE
PFS n
PFS 3
PFS 2
PFS 1
Linea di
allacciamento
Limite di
proprietà e
documentazione
230 VAC
Figura 13: Punto di allacciamento cavo dell'edificio PACE con
punti di fornitura del segnale PFS
linee elettriche, vecchie linee telefoniche, ecc.) con un minimo dispendio
di risorse.
Requisiti del punto di allacciamento
cavo dell'edificio PACE della rete via
cavo a banda larga
Il punto di allacciamento cavo dell'edificio (PACE) rappresenta il limite di proprietà e di documentazione tra la rete via
cavo a banda larga e l'installazione interna di distribuzione IID. Contiene uno o
più punti di fornitura del segnale (PFS) e,
in base alla situazione, può essere realizzato in versione attiva o passiva. L'uscita
verso le abitazioni a valle del punto di
allacciamento cavo dell'edificio viene denominata PFS (Fig. 13). A seconda del
principio utilizzato dal fornitore della rete
via cavo a banda larga, nei PFS possono
trovare applicazione diversi tipi di livelli
(si veda la direttiva Swisscable, Appendici
A1, A2 e Fig. 6 per i dettagli [31].)
Dettagli costruttivi dell'introduzione del
cavo a banda larga:
–Il collegamento dell'edificio è effettuato dal gestore della rete via cavo.
–Il gestore della rete via cavo determina
l'introduzione nell'edificio PIE (punto di
introduzione nell'edificio) d'intesa con
il proprietario dell'immobile o un suo
rappresentante.
–Posizione, dimensioni ed eventuale cassetta del punto di allacciamento cavo
dell'edificio (PACE) sono definite per
ogni proprietà dal gestore della rete via
cavo insieme ai progettisti responsabili.
–I tracciati di installazione tra PIE e PACE
devono essere realizzati dal proprietario dell'edificio (in caso di tubi di installazione, devono essere previsti tubi
di diametro M32 min). Il PACE deve essere dotato di un allacciamento di rete
a 230V~, ossia di una presa T-13. La
presa di alimentazione deve essere collegata al contatore generale di energia
elettrica.
A seconda delle prescrizioni del gestore
della rete via cavo, il PACE può essere integrato in un un distributore d’allacciamento come descritto nel presente documento.
20
8 Colonna montante – Tracciato dei
tubi/Canali contenenti cavi
Per colonna montante si intende la
zona che serve all'installazione delle linee
tra il distributore d’allacciamento (DA) e il
distributore domestico (WV).
Per le installazioni multimediali è da
prevedere un sistema comune di tubi. Il
sistema di tubi deve essere posato, ove
possibile, a forma di stella. Per le linee
ascendenti devono essere scelti tubi con
diametro M25 min. Se la distanza tra il
distributore d’allacciamento e il distributore domestico (WV) è superiore a 30 m,
le dimensioni dei tubi devono essere
adattate conseguentemente oppure è
necessario prevedere prese di derivazione
nella tromba delle scale. Nella posa a incasso dei tubi rispettare i raggi minimi di
curvatura in modo da consentire il successivo tiro dei cavi senza che essi vengano danneggiati.
Le Figure 14 e 15 illustrano la situazione per edifici di nuova costruzione
e presentano una colonna montante per
cavi in fibra ottica per un futuro utilizzo.
Vi sono inoltre servizi multimediali di diversi operatori, cavi in rame a 2 fili per
l'allacciamento telefonico e xDSL, ancora
necessario, e il cablaggio coassiale per TV
e Internet. In un'esecuzione professionale, per i diversi mezzi sono necessari
solo pochi tubi posati tra i diversi piani.
Questa proposta di soluzione consente
di allacciare anche edifici con un numero
maggiore di piani. Aumentando le sezioni
Piano mansardato
Zona abitativa
Pr. der.
dei tubi è anche possibile inserire mezzi
diversi nello stesso tubo. Spesso, però,
dal punto di vista tecnico dell'installazione è meglio tirare tutti i cavi coassiali
in un tubo e tutti i cavi in fibra ottica in
un altro tubo.
8.1 Principi
Sono validi i seguenti principi:
–Le linee ascendenti devono essere accessibili in qualsiasi momento.
–I tubi/canali devono essere possibilmente posati in verticale lungo il percorso più breve.
–I tubi a partire dal distributore d’allacciamento devono essere posati, per
quanto possibile, a forma di stella.
–Scegliere diametri di condotti/sezioni
di canali di dimensioni sufficienti, in
ogni caso almeno con diametro M25.
Se la distanza tra il distributore d’allacciamento e il distributore domestico è
superiore a ca. 30 m, occorre utilizzare
tubi di dimensione M40.
–La posa delle linee ascendenti non è
consentita attraverso locali contenenti
macchinari e pulegge di rinvio di impianti di ascensori né attraverso i vani
di corsa per essi previsti (Ordinanza sugli ascensori, RS 819.13, Art. 4, cap. 1,
lett. c).
–I passaggi di linee e tubi attraverso
pavimenti, pareti, soffitti, ecc. devono
essere isolati a valle del passaggio in
modo da essere conformi alla durata
M25
WV con OTO
Zona abitativa
M32
Piano superiore
do
M32
Piano terra
M32
Seminterrato
Cavo rete di
distribuzione
BEP
Distributore
d’allacciamento con
BEP, NTS e PACE
PACE
Pr. der. Presa di
derivazione al piano
HAK
AE 3 x 230/400V~ con
fibra ottica suppl.
M32 per rete via
cavo a banda larga
Figura 14: Edificio multifamiliare a più piani, di nuova costruzione, variante 1
21
Piano mansardato
WV con OTO
M25
Zona abitativa
Zona abitativa
Piano superiore
do
do
Piano terra
Seminterrato
Cavo rete di
distribuzione
BEP
HAK
PACE
AE 3 x 230/400V~ con
fibra ottica suppl.
M32 per rete via
cavo a banda larga
Distributore d’allacciamento con BEP, NTS e PACE
Figura 15: Edificio multifamiliare fino a tre piani, di nuova costruzione, variante 2
della resistenza al fuoco prevista per
la corrispondente porzione di edificio (NIBT 5.2.7.2). È inoltre necessario­
verificare il rispetto delle norme SIA
181 sulla protezione dal rumore. L'installazione di tubazioni non deve poter
provocare trasmissioni indesiderate di
rumori. È pertanto necessario prevedere misure adeguate di insonorizzazione.
–Tutti i necessari passaggi e risparmi devono essere pianificati anticipatamente.
–È da evitare il passaggio di linee ascendenti attraverso appartamenti, pozzi di
ventilazione e cortili a lucernario.
–La linea ascendente ha inizio dal distributore d’allacciamento, normalmente
situato nel seminterrato e contenente
Presa di
derivazione
Zona
abitativa
BEP, PACE e NTS. Il distributore domestico WV di ciascun piano costituisce la
terminazione della colonna montante,
nello specifico della linea ascendente.
La Figura 14 illustra una possibile
i­nstallazione della colonna montante per
edifici con un elevato numero di piani.
Sono inoltre rappresentate tutte le in­
troduzioni necessarie dei diversi mezzi, da una parte il cavo in fibra ottica e
coassiale per le applicazioni Internet e
dall'altra il cavo per l'alimentazione di
energia elettrica. È consigliabile posare
un tubo ascendente per ogni mezzo in
quanto ciò facilita i lavori di tiro dei cavi.
L'esempio illustra un edificio di nuova costruzione.
Tubazione
esistente
per telecom
Zona
abitativa
Cablaggio
TV esistente
Seminterrato
BEP
PACE
HAK
AE 3 x 230/400V~ con
fibra ottica suppl.
Cavo rete di distribuzione
22
Figura 16: Edificio di vecchia costruzione nello stato originario
Rete via cavo
a banda larga
Presa di
derivazione
Zona abitativa
OTO
Zona abitativa
Tubo esistente
OTO
Canale per riequipaggiamento BEP
PACE HAK
AE 3 x 230/400V~ con
fibra ottica suppl.
Rete via cavo a
banda larga
Cavo rete di distribuzione
Figura 17: Edificio di vecchia costruzione con zona ascendente riequipaggiata
Per la realizzazione di edifici nuovi con
pochi piani, la Figura 15 illustra una possibile soluzione. La posa dei tubi dal distributore d’allacciamento al distributore
domestico è realizzata a stella. In questo
esempio tre cavi, un cavo in fibra ottica,
un cavo coassiale e un cavo telefonico,
sono per lo più tirati nello stesso tubo
fino al distributore domestico.
Le Figure 16 e 17 illustrano invece la
situazione di un edificio già esistente.
Spesso la linea ascendente telefonica
esistente può essere utilizzata per la posa
dei cavi in fibra ottica fino ai piani.
A volte, invece, le sezioni dei tubi e dei
canali esistenti negli edifici più vecchi non
sono sufficienti a soddisfare le nuove esigenze. Viene quindi presa in considerazio-
ne l'installazione di una linea ascendente
sopra intonaco. Parallelamente alla linea
ascendente telefonica già esistente occorre
così montare sopra intonaco un sistema di
canali. I cavi in fibra ottica possono quindi
essere tirati insieme con la linea telefonica
in rame a 2 fili esistente fino alla presa ottica (OTO) nel soggiorno attraverso i canali
di derivazione già presenti.
In alternativa, e in genere non senza
risultare maggiormente oneroso, i cavi in
fibra ottica privati della guaina protettiva
metallica possono essere tirati nelle linee
ascendenti delle abitazioni dell'impianto
a bassa tensione. Ovviamente per raggiungere i vari piani possono essere utilizzati anche altri percorsi diversi, eventualmente migliori.
Colonna montante
Piano mansardato
WV
Zona abitativa
Zona abitativa
Piano superiore
do
do
Piano terra
do
do
Seminterrato
BEP
Cavo rete di distribuzione
HÜP
PACE
HAK
Cavo in fibra ottica
AE 3 x 230/400V~ con
fibra ottica suppl.
Rete via cavo a
banda larga
Figura 18: Colonna montante della rete cavo a banda larga in un edificio nuovo
23
8.2
Cablaggio coassiale a banda
larga dal PACE al piano
Anche la distribuzione coassiale dal
PACE al punto di distribuzione a stella
nel distributore domestico deve essere
realizzata a stella. I dettagli sono illustrati
nella Figura 18.
8.3
Cablaggio SAT in edifici di
nuova costruzione, soluzione
con multiswitch
In determinate situazioni può essere
impiegato un collegamento satellitare.
La Figura 19 illustra come un edificio
multifamiliare può essere allacciato a segnali SAT-TV. Dalla stessa figura appare
evidente che ai vari piani è necessario un
multiswitch MS per portare il segnale nei
singoli locali abitativi.
Occorre realizzare un collegamento con
un tubo di dimensioni sufficienti tra l'antenna satellitare e la colonna montante
(almeno M32 con multiswitch e almeno
2 M32 con gli impianti DiSEqC).
A cosa occorre prestare attenzione?
1.Quali servizi devono essere disponibili?
2.Quanti utenti devono essere collegati?
3.Influssi esterni
4.Costi di investimento
Colonna montante
Piano mansardato
Zona abitativa
Piano superiore
do
do
Piano terra
do
do
Seminterrato
per es. per ev.
BEP
riequipaggiamento
Cavo rete di distribuzione
24
Zona abitativa
HAK
Antenna
satellitare
Utilizzare tubi
sufficientemente grandi
AE
MS multiswitch
Figura 19: Colonna montante in un edificio di nuova costruzione per impianti satellitari con multiswitch
9 Zona abitativa con cablaggio
­domestico – Cablaggio multimediale
Nella fase di pianificazione occorre definire quali possibilità dovranno essere disponibili in futuro. Ciò che finora era importante solo per gli edifici adibiti a uffici,
sta rapidamente acquistando importanza
anche nel settore privato. I locali degli
edifici multifamiliari devono poter essere
utilizzati in modo più universale. Le situazioni familiari cambiano. In questo caso,
una buona collaborazione tra architetti
ed elettroprogettisti offre solo vantaggi.
9.1 Edifici di nuova costruzione
Come abbiamo già spiegato, per gli
edifici di nuova costruzione si consiglia,
ai sensi della EN 50173-4 [2], un distributore domestico WV, che rappresenta
l'interfaccia tra l'impianto della colonna
montante e il cablaggio dell'abitazione.
Le linee in rame a 2 fili dell'operatore telecom, i cavi coassiali della rete a banda
larga e i cavi in fibra ottica provenienti
dall'esterno terminano nel distributore
domestico. Dal distributore domestico
si diramano a stella nelle singole stanze
tubi di tipo M25 che da un lato conterranno i cavi per la comunicazione, per es.
per LAN, e dall'altro i cavi coassiali per i
servizi a banda larga. Nel soggiorno sono
da prevedere almeno due tubi in pun-
Equipaggiamento multimediale
Variante 1
Zona abitativa M25
TV | T/NW
WV
Equipaggiamento multimediale
Variante 2
WV Piano mansardato
Genitori
Bambini Sogg.
Piano superiore
TV | T/NW
Cavo rete di
distribuzione
ti diversi. I cavi terminano nel punto di
installazione della presa multimediale. È
consigliabile tirare almeno un tubo vuoto
per ogni locale abitabile in una posizione
adeguata.
Esistono diverse varianti di equipaggiamento delle abitazioni con prese multimediali. Le prese multimediali possono
essere di diverso tipo, e l'assortimento
dei fornitori è corrispondentemente differenziato. Una presa che sia multimediale può per es. contenere 2 x connettori RJ45 più IEC-CATV. Questa situazione è
evidenziata nella Figura 20 come Variante 1 e può essere definita un'installazione
ibrida.
In alternativa alla soluzione combinata
è anche possibile montare prese IEC-CATV e RJ45 una a fianco dell'altra. Inoltre,
invece della presa coassiale IEC-CATV
possono essere montate anche 2 x RJ45,
come illustrato nella Variante 2 (soggiorno). Nella stanza dei genitori e in quella dei bambini è possibile utilizzare, per
brevi distanze, soluzioni solo con doppini, le quali, grazie all'aggiunta di trasformatori (balun) e amplificatori di adattamento supplementari, sono in grado di
trasmettere anche i segnali ad alta frequenza per le applicazioni della rete via
BEP
PACE
Piano terra
Seminterrato
Rete via cavo a
banda larga
Collegamento TV a banda larga
T/NW, allacciamento telefonico e di rete
WV Distributore domestico
Figura 20: Cablaggio domestico in edificio di nuova costruzione
25
Studio
Genitori
TV
MMS
TV
MMS
TV
MMS
Bambini
Colonna montante
T+T, TV,
230 V / 400V
Ripostiglio
Ascensore
Distributore
domestico Quadro
elettr.
WV
Ingresso
Bagno
MMS
TV
Tutti i tubi almeno M25
Soggiorno / Sala da pranzo
Cucina
MMS
TV
Figura 21: Esempio di edificio di nuova costruzione, variante 1. Cablaggio/tubazioni
separate per la rete via cavo a banda larga e le applicazioni IT nella zona soggiorno/
sala da pranzo, cablaggio/tubazioni combinati nella zona bambini/studio/genitori.
26
cavo a banda larga. Prestare particolare
attenzione a soddisfare i requisiti in termini di qualità di segnale, bidirezionalità
e schermatura (EN 50173-4 incl. Appendice D [2]). Le Figure 21 e 22 illustrano
come realizzare un cablaggio dell'abitazione/cablaggio o sistema di tubi multimediale moderno perché sia in grado di
soddisfare le esigenze future.
La Figura 23 illustra la modalità originaria di posa di un sistema di tubazioni.
Attenzione!
L'installazione di tubazioni non deve
poter provocare trasmissioni indesiderate
di rumori. È pertanto necessario prevedere misure adeguate di insonorizzazione.
Bambini
Studio
Genitori
TV
MMS
Colonna montante
T+T, TV,
230 V / 400V
Ingresso
Ripostiglio
Ascensore
Linea di alimentazione
Bagno
Quadro
elett.
WV
Armadietto
tecnico combinato
Soggiorno / Sala da pranzo
Cucina
Figura 22: Esempio di edificio di nuova costruzione, variante 2. Rete via cavo a banda larga e rete IT combinate nel distributore domestico e nei locali.
27
Equipaggiamento di abitazioni esistenti
Bambini
Studio
Genitori
Tubi da 11/M20
Colonna montante
T+T, TV,
230 V / 400 V
TV
T+T
83
Tubi da 16/M25
Scatola di
derivazione T+T
Ingresso
Ascensore
Ripostiglio
Bagno
Quadro
elettr.
Tubi da 11/M20
Soggiorno / Sala da pranzo
Cucina
Tubi da 16/M25
T+ T 83
TV
28
Figura 23: Rappresentazione in pianta delle modalità di equipaggiamento delle abitazioni sinora adottate.
Dalla scatola di derivazione T+T veniva condotto un tubo in ogni locale. Spesso questi allacciamenti dei
locali venivano ulteriormente collegati tra loro.
ca. 0,8 m
Pavimento
Presa multipla 230 V~
Figura 24: Dettaglio del distributore domestico per un'abitazione a 3,5 vani e 4,5 vani
0,3 m
ca. 0,8 m
Distributore CATV
Event. amplificatore
dom. a banda larga
Distributore
domestico
ca. 1,9 m
Switch
5 slot
Convertitore
ottico/elettrico
Modem a cavo/
xDSL/Router
Collegamenti
verso i locali
Event. presa CATV
Quadro elettr.
Soffitto
Profondità di montaggio ca. 11 cm
Figura 25: Uno sotto l'altro
Soffitto
max. 1,9 m
ca. 1,0 m
Quadro Distributore
elettr. domestico
ca. 1,5 m
Pavimento
Profondità di montaggio ca. 11 cm
Figura 26: Affiancati
Soffitto
Quadro elettr.
Distributore
domestico
ca. 1,7 m
Distributore domestico – Varianti di
esecuzione
I distributori domestici devono adattarsi
alle situazioni costruttive delle abitazioni.
Le loro dimensioni sono definite in base al
numero di allacciamenti di comunicazione
che devono essere realizzati. L'esperienza
insegna che i distributori vengono per lo
più progettati di dimensioni troppo piccole; gli impianti IT tendono infatti a diventare sempre più grandi, nonostante le
apparecchiature attive in se stesse diven-
ca. 0,8 m
ca. 0,8 m
Zona
sanitari
ca. 0,9 m
Distributore domestico
Per gli edifici di nuova costruzione
occorre prevedere l'installazione di un distributore domestico WV (Fig. 24) per la
comunicazione in una posizione adeguata,
se possibile centrale. Spazio richiesto: ca.
80 x 80 cm. Il distributore domestico può
alloggiare non solo cavi e sistemi di connessione, ma anche apparecchi attivi,
che contengono componenti elettronici
e pertanto emettono calore. Idealmente
è da posizionare a fianco del distributore
domestico della rete elettrica. Da qui si
dirama in ogni locale almeno un tubo
vuoto di tipo M25, il quale conduce,
per es., a una presa di rete o a una presa
TV in un punto del locale. Per il soggiorno
devono essere posati almeno due tubi
vuoti in due diversi punti della stanza.
Zona
riscaldamento
Soffitto
Profondità di montaggio ca. 11 cm
Figura 27: Parete tecnica, necessita di
una buon coordinamento tecnico-costruttivo tra architetto, elettroprogettista
e installatore
29
tino sempre più piccole. È quindi consigliabile, nella fase di pianificazione di una
nuova costruzione, concordare con precisione i requisiti di ingombro del distributore insieme agli architetti e ai gestori
delle reti nell'ambito del progetto preliminare, in modo che tutte le infrastrutture
di base presenti (tubazioni dell'impianto
di riscaldamento, dei sanitari e dell'impianto elettrico) possano trovare una collocazione le une sopra alle altre o accanto
alle altre. La soluzione ideale sarebbe la
progettazione di una parete tecnica in cui
riunire le varie esigenze in termini impiantistici. Consiglio: in base allo stadio di
progettazione dell'edificio è per es. possibile prevedere all'interno di un ripostiglio
un distributore installato sopra intonaco,
le cui dimensioni potranno essere adattate molto meglio. Le dimensioni indicative restano in ogni caso invariate.
Quali varianti sono realizzabili?
–Distributore di comunicazione al di
sotto della distribuzione elettrica,
Fig. 25, Fig. 28
–Distributore di comunicazione a fianco
della distribuzione elettrica, Fig. 26,
Fig. 29
30
Figura 28: Distributore multimediale,
rete elettrica e rete di comunicazione
una sotto all'altra
–Parete tecnica per tutti i mezzi; implica
un maggiore impegno in termini di pianificazione e attuazione, Fig. 27
–Distributore di comunicazione in zona/
parete separata (non raffigurato)
Per la disposizione dei distributori sono
immaginabili anche altre soluzioni che
non sono qui rappresentate.
Tipicamente, come deve essere equipaggiato un distributore domestico?
Gli esempi di distributori domestici
combinati raffigurano un appartamento di 4,5 vani con locali a uso abitativo
equipaggiati. Se i distributori domestici
sono installati sotto intonaco è necessario garantire una sufficiente dissipazione
del calore, in quanto le apparecchiature
attive emanano un calore non trascurabile. È consigliabile installare distributori
multimediali di dimensioni sufficienti e
utilizzare sportelli con apposite fessure di
aerazione.
Osservazioni sull'impianto wireless
(radio)
Se sono utilizzati apparecchi con collegamento WLAN, l'armadietto del distributore domestico, per via della sua posi-
Figura 29: Distributore multimediale,
rete elettrica e rete di comunicazione
affiancate
Colonna
montante
da
PFS
Cablaggio
dell’abitazione
4)
c
2)
1)
c
3)
HF
LAN
Tel.
Prese
IEC
RJ45
TP
IEC
RJ45
TP
TP
C Cavo coassiale 75 Ohm
TP Cavo Twisted Pair
5)
IEC
RJ45
1) All’occorrenza, amplificatore domestico idoneo alla via di ritorno
2) Derivatore 1x o presa di collegamento abbonati della rete a banda larga
3) Modem via cavo (idoneo alla telefonia)
4) Pannello di distribuzione per allacciamenti di comunicazione e a banda
larga, event. apparecchi attivi incl.
5) Presa multimediale (banda larga, più diverse RJ 45 a scelta nella
medesima scatola da incasso)
Figura 32: Presa della rete via cavo a
banda larga a 3 fori
Figura 30: Schema generale dell'allacciamento via cavo a
banda larga
zione per lo più centrale, si presta come
ubicazione ideale per alloggiare i modem
xDSL o via cavo con collegamento antenna WLAN. Gli armadi di distribuzione
oggi disponibili nell'applicazione pratica
presentano però per lo più strutture metalliche e non sono quindi adatti al posizionamento dei collegamenti WLAN
perché la caratteristica di antenna varia,
vale a dire, il segnale viene attenuato in
modo diverso, e pertanto non prevedibile, in diverse direzioni. Pertanto è preferibile posizionare gli apparecchi WLAN
nelle vicinanze delle prese multimediali.
Figura 33: Elemento HF di una presa
combinata CATV/RJ45 a 3 fori
Figura 34: Presa della rete via cavo a
banda larga a 2 fori
Combinazione a 3, montaggio orizzontale
Figura 31: Esempio di combinazione di connessioni con presa
TV a 2 fori
Figura 35: Elemento HF di una presa
combinata CATV/RJ45 a 2 fori
31
Presa di
derivazione
Zona
abitativa
Tubazione
Zona
esistente
per telecom abitativa
Cablaggio
TV esistente
Seminterrato
Scatola da incasso
esistente
BEP
PACE
Cavo rete di distribuzione
HAK
AE 3 x 230/400V~ con
fibra ottica suppl.
Rete via cavo a
banda larga
Figura 36: Il disegno illustra le strutture solitamente presenti in un edificio esistente.
Sono visibili tutte le tubazioni sia della colonna montante sia dell'abitazione.
Osservazioni sull'impianto via cavo a
banda larga
In base alle condizioni del livello
(di norma nel caso di più di 2–3 prese
di collegamento per abitazione) occorre
prevedere un amplificatore domestico nel
punto di distribuzione a stella dell'abitazione (distributore multimediale) (si veda
Appendice B2 della direttiva sulle installazioni interne di distribuzione [31]). In presenza di cablaggio LAN anche il modem
via cavo può essere posizionato nel distributore multimediale (Fig. 30).
32
Requisiti e disposizione delle prese
multimediali nei locali
I tubi contenenti il cablaggio dell'abitazione si diramano a stella dal distributore
domestico fino ai vari locali dell'abitazione. A seconda del tipo dei due cavi,
per il collegamento in un locale si diramano da un lato un cavo almeno di
categoria 5 conforme allo standard EN
50173-1 [1] e dall'altro un cavo coassiale
75 Ohm. È ragionevole combinare i due
collegamenti eventualmente con la presa
a 230 V (Fig. 31). Ovviamente è possibile anche qualsiasi altra combinazione.
I collegamenti vengono solitamente incassati nella parete a ca. 20–30 cm da
terra. Nota: lo slot in grigio non è equipaggiato.
Avvertenza: Per i collegamenti dei
servizi della rete via cavo a banda larga
(CATV) valgono i requisiti minimi ai sensi
delle direttive Swisscable sulle installazioni interne di distribuzione [31]. Le prese
devono essere realizzate secondo le prescrizioni del gestore locale della rete via
cavo come prese dati a «3 fori» (IEC m/f/
WICLIC) o come prese dati a «2 fori» (IEC
m/f). Sono consentite prese combinate
con RJ45 o simili, purché la componente
ad alta frequenza soddisfi i corrispondenti
requisiti secondo [31].
Le Figure 32 e 35 mostrano possibili
versioni di prese a banda larga.
9.2 Edifici esistenti
Negli edifici esistenti il margine di azione per quanto riguarda la struttura del
cablaggio dell'abitazione è decisamente
molto più limitato. Spesso il punto centrale (analogo al distributore domestico)
è situato nel soggiorno presso il collegamento telefonico o CATV esistente
(Fig. 36). Da qui i cavi sono poi condotti
nei locali adiacenti. A seconda del tipo di
edificio, ciò può avvenire più facilmente:
in alcuni casi, per esempio, i cavi possono essere sistemati relativamente bene
dietro ai battiscopa.
La Figura 37 mostra due aspetti. Da un
lato l'ampliamento della struttura della
Numerosi allacciamenti supplementari, per es.
nella stanza genitori e bambini
Zona abitativa
Zona abitativa
OTO
supplementare
necessario
nuovo
Nuova linea AP
Cavo rete di
distribuzione
BEP
PACE
Antenna
satellitare
Rete via cavo a
banda larga
Linea sotto intonaco
Figura 37: Ampliamenti degli allacciamenti dell'abitazione
colonna montante eventualmente necessario, e dall'altro il posizionamento della
presa OTO nel soggiorno. In una fase
transitoria, due cavi saranno così tirati
attraverso la tubazione esistente nel soggiorno: da un lato il cavo in fibra ottica, e
dall'altro la linea a 2 fili ancora necessaria
per qualche tempo per il collegamento
telefonico. Per un ulteriore collegamento
multimediale in un locale adiacente di
solito il cavo supplementare deve essere
installato sopra intonaco o nascosto sotto
al battiscopa. In questo esempio il cablaggio CATV viene lasciato nello stato originario; per l'ampliamento del cablaggio
CATV si veda il capitolo 9.3.
Consiglio pratico 1
Poiché le sezioni dei tubi esistenti negli edifici di vecchia costruzione sono
spesso limitate, può rendersi necessario
ricorrere a una soluzione di Cable Sharing. Cable Sharing significa che un cavo
di comunicazione a quattro doppini deve
essere diviso in due doppini: due doppini
sono utilizzati per la telefonia e due per
la trasmissione dati, consentendo in tal
modo l'utilizzo di due applicazioni mediante un solo cavo. Poiché per i servizi
di trasmissione dati risultano disponibili
solo due doppini, Gigabit Ethernet non
può più essere supportata. È pertanto
possibile solo una rete Ethernet a 100
Mbit/s, oggi considerata ancora sufficiente dalla stragrande maggioranza degli utenti.
Consiglio pratico 2
Spesso accade che si desideri avere uno
o più collegamenti multimediali in locali
diversi, nei quali non sono disponibili
tubi. In tale circostanza, è possibile tirare
i cavi di comunicazione nei tubi utilizzati
dall'impianto a bassa tensione purché
essi siano sufficientemente robusti da un
punto di vista meccanico e presentino la
necessaria resistenza di isolamento. Nelle
norme di installazione della NIBT 2010,
5.2.8.1, sono definite le corrispondenti
condizioni. Tali condizioni si riferiscono
unicamente alla sicurezza delle persone.
Problema: sicurezza in caso di adiacenza di cavi dell'impianto a bassa tensione (230/400 V) e di cavi di comunicazione (Tabella 2).
Al momento della stampa del presente
documento i cavi dati attualmente normati nelle IEC e CENELEC per le installazioni negli edifici non sono conformi
alle indicazioni qui di seguito riportate, in quanto la norma IEC 611565 al punto 6.2.3 o la norma EN 50288
33
Art.
Vicinanza ad altri impianti elettrici in base a ragioni tecniche di
5.2.8.1 sicurezza
.1
I circuiti elettrici dei campi di tensione I e II non devono essere posati nella
stessa conduttura, tranne nel caso in cui si applichi una delle seguenti
misure:
a) Ogni cavo/ogni conduttore è isolato contro la tensione più elevata
presente
→ In tal caso: ­resistenza di isolamento: 2 kV, 50 Hz, 1 min
Applicazione: tubazione con fili e cavi di comunicazione
B) Ogni conduttore di una linea multipolare deve essere dimensionato
per la tensione massima che può attraversare la linea.
→ In tal caso: resistenza di isolamento: 2 kV, 50 Hz, 1 min
Applicazione: fili nel cavo
Tabella 2: Estratto dalla NIBT 2010 [38]
prevedono valori inferiori a 2 kV per la
resistenza di isolamento. In Svizzera, essi
non devono pertanto essere posati nelle
immediate vicinanze di un cavo a bassa
tensione o in un tubo comune contenente cavi a bassa tensione.
Come ovviare a questo problema:
nell'ambito del lavoro svolto per la realizzazione di questo opuscolo sono stati
contattati i produttori di cavi. Il rispetto
della tensione di prova sopra menzionata
per i cavi di comunicazione da fornire per
l'applicazione precedentemente descritta
deve essere dichiarato nella scheda tecnica.
Prima di utilizzare un cavo si prega quindi di
richiedere le necessarie informazioni.
Nota: La posa parallela di cavi per dati
schermati e non schermati con cavi a
bassa tensione o fili nello stesso tubo o
per lunghi tratti a stretta vicinanza non
Quadro elettr.
Locale
Cavo a bassa tensione
Terra BT
WV
34
Cavo di comunicazione
schermato (s)
Figura 38: Installazione schermata
Posa parallela di cavi a bassa tensione
e cavi di comunicazione
La posa parallela di cavi a bassa tensione e cavi di comunicazione deve avvenire con separazione spaziale o con tiro in
un canale metallico.
La norma EN 50174-2 [42] al capitolo
6.2 definisce i requisiti della posa parallela di linee a bassa tensione e di linee di
Quadro elettr.
230 V~
RJ45/s
è totalmente aproblematica, poiché sono
possibili interferenze elettromagnetiche
da parte del cavo a bassa tensione sul
cavo dati, indipendentemente dal fatto
che la resistenza di isolamento soddisfi i
requisiti precedenti o meno; non è pertanto possibile escludere completamente
il verificarsi di perturbazioni. Le Figure 38
e 39 qui in basso raffigurano come si presenta nella pratica un'installazione schermata e un'installazione non schermata.
Terra BT
WV
Locale
Cavo a bassa tensione
230 V~
Cavo di comunicazione
non schermato (u)
RJ45
Figura 39: Installazione non schermata
1/u
1/u
Bambini
Studio
Installazione del canale
in un secondo tempo
Genitori
TV 2/u
Tubi da 16/M25
Tubi da 11/M20
Colonna montante
T+T, TV,
230 V / 400 V
Scatola di
derivazione T+T
Ingresso
Ascensore
Ripostiglio
Bagno
Quadro elettr.
Tubi da 11/M20
Soggiorno / Sala da pranzo
Cucina
Tubi da 16/M25
OTO
OTO
MMS
TV
Figura 40: Il disegno illustra dove può essere posizionata la presa OTO negli edifici di vecchia costruzione o
in caso di ristrutturazioni; di solito nel soggiorno.
35
comunicazione. I cavi di classe 6 o 7 corrispondono alla classe di segregazione c
o d. La Tabella 4 definisce le distanze di
separazione minime da rispettare. Si distinguono quattro diverse classi di segregazione, da semplice a complessa. Per
questi cablaggi utilizzati in edifici a uso
abitativo è per es. prevista una distanza di 10 mm tra linee posate adiacenti,
qualora non siano stati adottati provvedimenti speciali. Se – caso raro negli
edifici a uso abitativo – è disponibile una
canalizzazione metallica con parete divisoria, entrambi i cavi possono essere
posati senza rispettare alcuna distanza
negli appositi scomparti della canalizzazione.
9.3 Ristrutturazioni
Nell'ambito di un intervento di risanamento più consistente, per es. con la
sostituzione di impianti di riscaldamento,
il rinnovamento dell'isolamento delle facciate e altro, è opportuno adattare l'infrastruttura delle zone ascendenti alle nuove
circostanze. Anche all'interno delle abitazioni è così possibile realizzare alcuni riequipaggiamenti. I cavi di comunicazione,
per esempio, possono essere condotti
senza ostacoli in altri locali al di sotto dei
Prima
dell’ampliamento
battiscopa. Il punto centrale delle installazioni rimane tuttavia l'uscita delle prese
nel soggiorno, dove può essere posizionata anche la presa ottica OTO.
Ampliamento semplice di impianti
coassiali di distribuzione interni agli
edifici
Oltre alle ristrutturazioni complete che
interessano edifici interi, il sistema di ampliamento semplice dell'impianto coassiale di distribuzione interno all'edificio
(IID) qui di seguito descritto consente
l'accesso a servizi multimediali in più locali all'interno di un'abitazione in modo
relativamente meno oneroso.
–Negli ampliamenti tutti i locali a uso
abitativo devono essere muniti di collegamenti CATV. Tendere il più possibile
alla realizzazione di un cablaggio a stella. Ridurre al minimo il numero di prese
di derivazione.
–Il derivatore 1x utilizzato non deve
superare il valore di attenuazione di
passaggio della presa originaria. L'amplificatore domestico impiegato deve
essere idoneo alla via di ritorno e deve
soddisfare i requisiti minimi ai sensi
delle direttive Swisscable sulle instal-
Ampliamento
1)
2)
3)
4)
5)
1) Derivatore 1x (sostituisce la precedente presa di derivazione)
2) Amplificatore domestico idoneo alla via di ritorno
3) Distributore multiplo
4) Presa passante
5) Presa terminale
36
Figura 41: Esempio di ampliamento dell'impianto di distribuzione interna nell'abitazione
lazioni interne di distribuzione [31]
(Fig. 41).
9.4 Caso speciale degli edifici unifamiliari
I proprietari di case unifamiliari sono al
corrente della problematica già da tempo:
ciò che non viene contemplato nella fase
di progettazione della casa, potrà essere
realizzato successivamente solo a costi relativamente elevati. L'ubicazione del distributore per un futuro cablaggio è di preferenza progettata nel seminterrato, per lo
più accanto al quadro elettrico. Se l'edificio
ha più piani o i locali sono disposti in modo
non lineare è consigliabile, nell'ambito del
cablaggio multimediale, collegare i piani
superiori con l'ubicazione del distributore
mediante prese di derivazione. I tubi del
piano terra possono essere tirati direttamente fino all'ubicazione del distributore.
Poiché il distributore è situato nel seminterrato, vi sono diversi vantaggi. Lo spazio
in questo caso ha infatti un ruolo secondario. Nel caso in cui debba essere introdotta
nell'edificio una linea in fibra ottica di un
fornitore di accesso alla rete, esistono in
genere svariate possibilità. Nel caso in cui
si utilizzino server o altri apparecchi rumorosi, il seminterrato è l'ubicazione ideale.
Impianti satellitari in edifici unifamiliari
Soprattutto nelle regioni rurali, la ricezione satellitare televisiva rappresenta un
modo relativamente semplice di sentirsi
partecipi di ciò che accade nel mondo.
Qualora siano necessarie due o più posizioni di ricezione satellitare e vengano richiesti fino a quattro allacciamenti dei
locali appare opportuno, dal punto di vista dei costi, prendere in considerazione
una soluzione con relè DiSEqC. In uscita
da ogni relè DiSEqC sulla parabola satellitare è necessario un solo cavo coassiale SAT fino al locale corrispondente. Per
poter garantire il collegamento al mondo
satellitare, è tuttavia necessario progettare e realizzare l'installazione di tubi sufficientemente dimensionati a partire dalla
parabola di ricezione. È preferibile montare le parabole satellitari su una parete
della casa, possibilmente rivolta a sud. Rispetto alla variante di montaggio sul tetto, il vento e il peso della neve possono
spostare la parabola dalla sua posizione
di ricezione in modo decisamente inferiore, riducendo il costo dell'assistenza per
il riorientamento della parabola. La Figura 42 illustra il contesto di questo tipo di
installazione.
Piano mansardato
verso i
T/NW TV Presa di derivazione locali
Relè
DiSEqC
Antenna
parabolica
Piano terra
WV
Seminterrato
BEP
Cavo rete di distribuzione
PACE
HAK
Cavo in fibra ottica
Rete via cavo a
banda larga
AE 3 x 230/400V~ con
fibra ottica suppl.
Figura 42: Allacciamento multimediale e allacciamento satellitare nell'esempio di un
edificio unifamiliare
37
10 Requisiti dei cavi di installazione
Per l'installazione interna alle abitazioni
e nelle linee ascendenti sono disponibili
sul mercato tipi sufficienti di cavi di diversi produttori. Attualmente per gli edifici
a uso abitativo non esistono prescrizioni
per quanto riguarda la resistenza al fuoco
dei cavi. In futuro si vedrà se nella direttiva sui prodotti da costruzione CPD [46]
della UE verranno definiti requisiti per
questo ambito. È consigliabile che i cavi
di installazione siano conformi alle norme IEC 60332 [42], IEC 60754 [45] e IEC
61034 [44].
10.1 Cavi in fibra ottica
Nella colonna montante fino al distributore domestico devono essere installati
cavi in fibra ottica molto sottili e flessibili
contenenti quattro fibre monomodali secondo la specifica G.657.A [4] (Fig. 43).
I cavi devono possedere una sufficiente
resistenza alla trazione, in modo da potere essere tirati anche nei sistemi di tubi
esistenti. Rispettare un raggio minimo dei
cavi e delle fibre di 15 mm.
Cavi FTTH a fasci di fibre (loose buffered)
Questi cavi in fibra ottica facili da montare possono avere un diametro esterno
molto ridotto, pari a ca. 2,2 mm. I cavi
possono avere un rivestimento non propagante la fiamma e quindi il loro apporto al carico d'incendio dell'edificio
è ridotto. Per il tiro nei tubi esistenti si
consiglia di utilizzare un cavo munito di
guaina robusta.
Cavi in fibra ottica FTTH tipo «tight
buffered»
Il cavo in fibra ottica tipo «tight buffered», di facile montaggio, ha un diametro esterno molto ridotto, pari a 2,8 mm.
È composto da fibre rigide cordate di
0,6 mm e consente il montaggio diretto
con connettore nella presa OTO (Fig. 44).
Presenta inoltre un rivestimento non propagante la fiamma con basso carico d'incendio e una guaina robusta per il tiro
nei tubi esistenti. Il tiro può anche essere
effettuato in tubi già occupati.
Low Smoke Zero Halogene è una descrizione complementare per i cavi di
telecomunicazione elettrici e ottici non
propaganti la fiamma e al contempo privi di alogeni, i quali in caso di incendio
non provocano emissioni di acidi corrosivi
(Fig. 43, Fig. 44).
Sistema di soffiaggio
Oltre ai cavi in fibra ottica convenzionali esiste la possibilità di soffiare i fasci
di fibre nei tubetti prefabbricati di un
sistema di tubi multipli vuoti (multitubi),
che possono contenere fino a 24 tubetti.
Questa tecnica è interessante soprattutto
per l'area di accesso quando non si sa
ancora esattamente quando le fibre ottiche dovranno essere introdotte (Fig. 45,
Fig. 46).
Figura 43: Questo tipo di cavo può essere utilizzato dal BEP fino al distributore domestico
38
Figura 44: Questo cavo è adatto al montaggio diretto con connettore
Figura 45: Sistema di tubi multipli senza fibre
Figura 46: Fasci di fibre soffiati nei tubetti
Figura 47: Cavo ibrido (doppini e coassiale, preferibilmente utilizzato negli edifici di nuova costruzione)
Figura 48: Esempio 2, cavo coassiale con schermatura doppia
Figura 49: Esempio 2, cavo coassiale con schermatura tripla
Combinazioni di cavi (cavi ibridi)
Cavi di questo tipo possono per es.
comprendere:
–cavo in rame a 4 doppini
–cavo coassiale 75 Ohm
–tubo di soffiaggio
–fibre ottiche
(Fig. 47)
Requisiti dei cavi coassiali a banda
larga (cavi 75 Ohm)
Valgono i requisiti ai sensi delle direttive
Swisscable sulle installazioni interne di
distribuzione [31], capitoli 10 e 11.
Cavi coassiali 75 Ohm per installazione interna alle abitazioni e nelle
linee ascendenti
I cavi coassiali 75 Ohm a schermatura
multipla con efficienza di schermatura
> 85 dB (classe A secondo EN 501172-x [32], [33]) sono tipicamente utilizzati
nelle zone ascendenti e nelle installazioni
interne alle abitazioni. Il diametro dei cavi
è solitamente di 5–7 mm. Cavi dello stesso tipo possono essere utilizzati anche per
installazioni SAT (Fig. 48, Fig. 49).
10.2 Requisiti dei cavi di comunicazione
I cavi di comunicazione devono come
minimo soddisfare i requisiti della stessa
categoria dei cavi di collegamento (in
questo caso la categoria 5) per potere
almeno essere conformi alla classe D ai
sensi della EN 50173-1 [1]. Qualora tramite questi cavi debbano essere trasmessi anche segnali ad alta frequenza (per es.
CATV) è necessario impiegare cavi schermati di maggiore qualità di classe 5:2002
o superiore.
39
11 Avvertenze per l'applicazione pratica
11.1 Rilievi di collaudo per le fibre
ottiche
I rilievi di collaudo delle linee in fibra ottica dal BEP fino alla presa OTO devono
essere effettuati conformemente alla IEC
61280-4-2 [17].
I valori esatti dei singoli componenti
passivi (connettori, giunzioni) e degli
eventi locali di attenuazione (raggi minimi
di curvatura inferiori ai limiti, difetti locali
delle fibre) possono essere rilevati solo
mediante misurazioni ODTR bidirezionali.
Nella pratica le misurazioni bidirezionali sono difficili da eseguire (per es.
accesso difficoltoso ai locali in cui sono
collocati i POP). Per queste ragioni
è consigliabile eseguire misurazioni
OTDR unidirezionali.
Benché in una misurazione OTDR unidirezionale non si riesca ad analizzare
correttamente i singoli componenti, mediante i metodi di misurazione impiegati
è comunque possibile valutare relativamente bene la qualità dei tragitti di linea
installati.
Cassetto di
giunzione
BEP
verso
POP
Cavo esterno in fibra
ottica a elevato numero di fibre
40
11.2 Rilievi di collaudo sul cablaggio domestico
Il rilievo di collaudo del cablaggio
dell'abitazione a base di cavi in rame deve
essere effettuato secondo il metodo Permanent Link conformemente alle diverse
classi della corrispondente categoria. Fa
eccezione il caso in cui i doppini vengono
divisi, come nel cosiddetto Cable Sharing.
11.3 Rilievi di collaudo sul cablaggio
della rete via cavo a banda
larga
Il rilievo di collaudo è effettuato conformemente alle direttive del gestore locale
della rete via cavo. Di norma si misura e si
protocolla il livello del canale HF occupato
più alto e di quello più basso nelle prese
dei locali a uso abitativo. Sono validi i valori limite conformemente a [31].
11.4 Allacciamento delle fibre nella
presa OTO
Con il corretto posizionamento dei
marker dell'apparecchio OTDR è possibile confrontare il valore totale dell'attenuazione del collegamento con il valore
orientativo (da OTO a BEP) di 1,6 dB.
Maggiori dettagli sono forniti nel documento UFCOM [27] (Fig. 50). Pertanto,
tra OTO e PEP deve essere obbligatoriamente misurata l'attenuazione dei cavi.
Cavo interno
in fibra ottica
a 4 fibre
Presa ottica
OTO
1– 2– 3–4
Allacciamento delle fibre su
connettore LC/APC o compatibile con LC/APC
1 – rosso
2 – verde
3 – giallo
4 – blu
Figura 50: Allacciamento delle fibre in BEP e OTO con indicazione dei colori delle
fibre
11.5 Etichettatura dell'OTO
Numero di porta del CPE
(Final definition done by the
BAKOM Layer 2 Group)
Checksum
1 carattere: 0…9, X
Conforme all’algoritmo MOD11
basato sul numero dell’operatore
e di identificazione
Numero di identificazione
6 caratteri: 0…9
Esempi:
000.001
000.456
Numero dell’operatore
3 caratteri: 0…9
Esempi:
100 = Sierre Energie
101 = EWZ
Versione
1 carattere: A…Z, 0…9
Identifica la versione dell’OTO ID
Numero del connettore di fibra
a livello dell’OTO:
1, 2, 3, 4
ID di servizio
(per info)
OTO ID (codice di installazione)
Figura 51: Etichettatura dell'OTO come da documento UFCOM [27]
11.6 Etichettatura del BEP
Le modalità di etichettatura all'interno
del BEP non sono state definite in modo
unitario. Una possibilità in tal senso dovrebbe però essere prevista. L'etichettatura è effettuata in base alle indicazioni
del gestore dell'accesso alla rete.
11.7 Immagini della colonna montante in un edificio esistente
Le immagini che seguono illustrano il
tiro dei cavi nell'applicazione pratica.
Figura 52: Linea ascendente telefonica
esistente, presa di derivazione nella
tromba delle scale. Raggi di curvatura
molto stretti e spazio limitato nei tubi
sono le condizioni generali nell'installazione di fibre ottiche.
Figura 53: Scatola incassata esistente,
utilizzata per la derivazione. Per contenere il più possibile la perdita di potenza
negli ultimi metri, le fibre ottiche di
ultima generazione a raggio di curvatura
ottimizzato sono la migliore tutela del
proprio investimento.
41
Figura 54: In soggiorno: vecchi cavi in
rame, per es. U72, e fili di installazione
I83 possono essere utilizzati come ausili
per il tiro dei nuovi cavi in fibra ottica.
Attenzione, però: insieme al cavo in
fibra ottica deve essere tirato anche
almeno un cavo di comunicazione. Nel
tiro di cavi in fibra ottica nelle tubazioni
esistenti occorre considerare che esse
possono essere in parte molto vecchie,
tanto da rendere problematico il tiro.
Figura 56: Distributore domestico combinato. L'immagine mostra un distributore domestico relativamente grande.
Qui le numerose apparecchiature, come
per es. il modem XDSL o via cavo, devono trovare una collocazione accanto a
uno switch. Prevedere, in una posizione
adeguata, una presa multipla, preferibilmente con uscite ben distanziate tra
loro.
42
Figura 55: In soggiorno, dietro allo scaffale della libreria o dietro al televisore nei
pressi di una parete soggiorno. Questo
è «Fiber to the Home» in una situazione
reale. Il posizionamento della presa dati
FTTH è determinato dallo spazio disponibile in ogni singola abitazione. Occorre
comunque verificare che tale posizionamento non crei disagi.
12 Qualità dei collegamenti ottici
nell'area delle zone ascendenti
La qualità del collegamento ottico e dei
componenti ottici passivi è determinata
dall'attenuazione. Altri criteri sono meno
significativi.
13 Abbreviazioni – Glossario
In ordine alfabetico
da 11, da 16, da 21, ecc.
Denominazione di un tipo di tubo per installazioni elettriche, basata
sul tipo di filettatura PG (filettatura per tubi corazzati), un tempo utilizzato in Svizzera per apparecchi e scatole di derivazione installati
sopra intonaco e tubi di protezione. Dal 2003 sono utilizzati unicamente tubi con denominazione M 20, M 25 ecc. (si veda Tubi M25).
AE
Abbreviazione usata in Svizzera per «azienda elettrica».
AP, montaggio o installazione sopra intonaco o apparente
Tubi di installazione, interruttori e prese sono montati su pareti, soffitti, ecc. Questo tipo di installazione è solitamente adottato negli
edifici esistenti. Nelle costruzioni funzionali di dimensioni più grandi
l’impianto elettrico è solitamente montato sopra intonaco.
BCT
Broadcast and Communications Technologies. Inglese per ReC (radiodiffusione e comunicazione), si veda anche Sistemi di cavi per la
comunicazione.
BEP
Building Entry Point. Il BEP (punto di entrata nell’edificio) rappresenta
in FTTH il collegamento ottico tra la linea di allacciamento (cablaggio
di ingresso e cablaggio drop) e la colonna montante.
Cablaggio dell’abitazione
Il cablaggio dell’abitazione comprende l’allacciamento dell’unità abitativa a partire dal distributore domestico (VW) fino alla presa multimediale (MMS), alla quale possono essere collegati i più svariati apparecchi. Come mezzi trasmissivi sono utilizzati cavi di comunicazione in
rame di categoria 5 per i servizi di trasmissione dati, cavi coassiali per
i servizi della rete via cavo a banda larga ed eventualmente cavi ottici
(principalmente POF).
43
Cablaggio per la comunicazione
Prima del 2007 questa espressione veniva usata nelle norme EN,
per es. EN 50173-X e EN 50174-X. Con questo tipo di cablaggio venivano supportate solo le applicazioni di rete informatiche non vincolate a un uso specifico, per es. Ethernet e altre tecnologie di collegamento in rete. Nei documenti EN più recenti ha fatto ingresso
una nuovo termine, dal significato più ampio: sistemi di cavi per la
comunicazione (per i dettagli, ved. la voce corrispondente).
CATV
Community Antenna Television, termine inglese per la televisione via
cavo.
Cavo rete di distribuzione
Con questo termine si definisce in Svizzera il cavo di ingresso degli
operatori telecom. Originariamente la definizione veniva utilizzata nei
documenti tecnici di Telecom PTT, per cui il termine è diventato di uso
comune nel settore.
Collegamento equipotenziale principale
Punto collettore di tutti i conduttori di terra della rete a bassa tensione, per lo più situato nel seminterrato di un edificio. All’equipotenzialità di protezione viene collegato il conduttore di terra della rete di
alimentazione a bassa tensione dell’azienda elettrica
Conduttore di onde luminose LWL
Altra denominazione di fibra ottica e POF.
44
CPD
Construction Products Directive, Direttiva della UE sui prodotti da costruzione [46]. Con l’introduzione della direttiva sui prodotti da costruzione «Direttiva 89/106/CEE sui prodotti da costruzione» si tenta di
armonizzare a livello europeo i requisiti dei prodotti da costruzione al
fine di abbattere le barriere commerciali e consentire la libera circolazione delle merci. I requisiti armonizzati dei prodotti da costruzione
sono definiti in specifiche tecniche (Norme Europee armonizzate hEN
o Omologazione tecnica europea ETA).
CPE Customer Premises Equipment – dispositivo elettronico per le telecomunicazioni utilizzato come terminale lato utente.
DiSEqC
Standard industriale aperto e senza licenza per il comando degli LBN
dei ricevitori satellitari. Solitamente i relè DiSEqC (sostanzialmente
commutatori multipli per il pilotaggio di un’antenna parabolica SAT)
sono posizionati nei pressi del LNB. Ne esistono diverse versioni: 1.0,
1.1, 1.2, 2.0, 2.1 e 3.0. A partire dalla versione 1.2 un comando a
rotore può effettuare l’orientamento della parabola SAT. I relè DiSEqC
sono solitamente impiegati per la commutazione dei satelliti. DiSEqC
significa «Digital Satellite Equipment Control».
DTH
Direct to Home – ricezione satellitare diretta.
ESTI
Ispettorato federale degli impianti a corrente forte con sede a Fehlaltorf.
Fibre multimodali, o multimode
I nuclei fotoconduttori hanno un diametro di 50 o 62,5 µm. Vengono
utilizzate per impianti di estensione fino a qualche chilometro.
Fibre monomodali, o single mode
Rispetto alle fibre multimodali, le fibre monomodali hanno un nucleo
fotoconduttore molto sottile di µm. Sono utilizzate per WAN.
Fornitore di accesso alla rete
Termine italiano per «Access Provider». Per fornitore di accesso alla
rete si intende un fornitore che offre il livello 1 (Layer 1) del modello
OSI. Questi fornitori possono offrire segnali in forma diversa, per es.
mediante cavi in fibra ottica, cavi coassiali o cavi in rame a doppini
intrecciati. A differenza di questi, esistono i fornitori di livello 2, che
dipendono quindi da un mezzo (Livello 1), come quello precedentemente descritto.
HAK
Armadietto di fine cavo, punto di separazione e di transizione dalla
rete dell’azienda elettrica alla rete interna all’edificio. Contiene i di­
spositivi di interruzione della sovracorrente di allacciamento (fusibili).
HDTV
High Definition Television – televisione ad alta definizione.
HFC
Reti Hybrid Fibre Coax/CATV.
Internet veloce via satellite con VoIP
Internet veloce con la possibilità di utilizzare la telefonia VoIP è già
possibile, e in futuro esisteranno diversi sistemi. Se un iLNB (un LNB
interattivo) viene collegato a un modem IP tramite due cavi coassiali è
possibile non solo scaricare i dati, ma anche caricarli.
IP-XY
L’indice di protezione indica l’idoneità delle apparecchiature elettriche
(per es. interruttori, prese, lampade, involucri di distributori) alle diverse condizioni ambientali. La prima cifra, «X», definisce la protezione dai contatti accidentali, mentre la seconda cifra, «Y», descrive
la protezione dalla penetrazione di corpi estranei.
LAN
Local Area Network, rete di trasmissione dati in area privata.
Linea ab
Presupposto per i servizi telefonici analogici e digitali, come telefono,
fax. Attraverso la medesima linea in rame a due fili è possibile gestire,
invece che servizi analogici, anche servizi ISDN.
LNB
Low Noise Block Feed, convertitore di segnale collocato nel punto
focale di un’antenna parabolica. Converte i segnali in arrivo a 10,7–
12,75 GHz a una frequenza di 950–2150 MHz. Da poco, esistono
45
anche «iLNB» interattivi, adatti sia alla ricezione sia alla trasmissione
di segnali. Se questa tecnologia è presente è possibile condurre una
conversazione telefonica VoIP attraverso un allacciamento SAT.
Mezzo
Si veda Mezzo trasmissivo.
Mezzo trasmissivo
Come mezzo trasmissivo è possibile utilizzare: cavi in rame a 2 fili,
cavi Twisted Pair, cavi coassiali, fibre ottiche e l’aria.
Modem IP (router IP)
Apparecchiature che vengono collegate da un lato con il mezzo del
fornitore di accesso alla rete (cavo coassiale per rete a banda larga,
XDSL con tecnica a 2 fili del fornitore di FTTH o cavo coassiale del
fornitore di servizi satellitari) e dall’altro con la rete LAN.
Modello OSI
Modello di riferimento a 7 livelli di ISO-OSI, elaborato come base per
la progettazione dei protocolli di comunicazione. Con il livello 1 viene
rappresentato il mezzo fisico di trasmissione, processi di collegamento
e di adattamento incl., come per es. il cavo coassiale, il cavo Twisted
Pair oppure, nel caso di trasmissioni radio, l‘aria.
Multiswitch MS
Interruttore multiplo, con numerosi collegamenti a LNB e, all’estremità opposta, alle prese nei locali delle abitazioni. I multiswitch possono
essere installati in cascata, ossia possono essere collegati in serie uno
dopo l‘altro – per es. quando devono essere equipaggiati più piani.
ONT/CPE
Optical Network Termination/Customer Premises Equipment, apparecchio di allacciamento sul lato utente per la fibra ottica.
Operatore telecom
Fornitore di servizi di telecomunicazione.
46
OTO
Per OTO si intende il punto di separazione ottico sotto forma di una
presa all’interno dell’abitazione.
OTO ID
Codice di identificazione dell’OTO.
P2P
Comunicazione punto-a-punto, in contrapposizione alla comunicazione broadcast.
PACE
Punto di allacciamento cavo dell’edificio della rete via cavo a banda
larga.
PFS
Punto di fornitura del segnale nella rete via cavo a banda larga.
POF
Plastic Optical Fiber – Conduttore di onde luminose in plastica.
POP
Point of Presence – Nodo di distribuzione.
Possessore
POTS
Il possessore di un bene può essere una persona di vario tipo.
a) Nella locazione l‘uso di un bene viene concesso a qualcuno per un
tempo determinato dietro remunerazione: possessore = locatario.
b) Nel comodato d‘uso un telefono cellulare, per es., viene messo a
disposizione di un collega gratuitamente per un giorno: possessore
= persona che prende il bene in comodato d‘uso.
Plain Old Telefony Service: telefonia analogica. La telefonia analogica
è totalmente basata su linee (switched), con linee duplex per il traffico voce da 0,3 a 3,4 kHz (in contrapposizione a Internet, basata su
pacchetti).
Presa multimediale
Alla presa multimediale vengono allacciati diversi apparecchi per la
comunicazione (una presa per tutti i mezzi, come Ethernet-LAN, rete
via cavo a banda larga e rete analogica e collegamenti telefonici VoIP).
Proprietario
Ai sensi della legge il proprietario può modificare, vendere o distruggere un bene senza chiedere l’autorizzazione a terzi. A ogni proprietario per piani di un’abitazione di un condominio è assegnata una determinata quota di valore in rapporto agli altri proprietari, sulla quale
può decidere egli stesso. Per quanto riguarda le superfici e gli impianti
comuni, la struttura delle facciate e per es. i garage sotterranei, i proprietari per piani sono coinvolti in qualità di comproprietari e possono
far valere i propri diritti in base a un criterio di ripartizione definito.
Quadruple Play
Termine di marketing per descrivere l’offerta in pacchetto di quattro
servizi: TV, telefonia fissa, Internet e telefonia mobile.
RA
Sigla del collegamento radio per apparecchi radio e TV, nonché per
Internet a banda larga.
Rete via cavo a banda larga
La rete via cavo a banda larga (detta anche CATV) trasmette segnali
radiofonici analogici e digitali, segnali televisivi analogici e digitali,
segnali per Internet a banda larga, servizi telefonici e di trasmissione
dati e si basa di norma sul cablaggio coassiale interno agli edifici.
Sempre più spesso vengono allacciati canali TV ad alta definizione
(HDTV).
RF-Broadcast Radio Frequency – Alta frequenza. Diffusione ad ad alta frequenza.
RFoG Radio Frequency over Glass. Trasmissione di segnali di diffusione ad
altra frequenza attraverso linee in fibra ottica.
RF Overlay
Radio Frequency, trasmissione di segnali di diffusione ad alta frequenza tramite linee in fibra ottica con impiego supplementare del canale
di ritorno.
47
SAT
Per la ricezione televisiva satellitare è necessaria un’antenna parabolica con LNB e un ricevitore satellitare. Il tipo di trasmissione utilizzata
è chiamato DVB-S (satellite). Per le reti a banda larga esiste il tipo di
trasmissione DVB-C (cavo).
SchV
Ordinanza della Confederazione concernente gli impianti elettrici a
corrente debole.
Sinonimo
Parola con lo stesso significato di un’altra.
Sistema di cavi per la comunicazione
Il termine «sistema di cavi per la comunicazione» è utilizzato nei documenti EN a partire dal 2007 in EN 50173-X e EN 50174-X. Con
questo termine si possono intendere tre diversi sistemi di cablaggio.
Esiste un sistema di cablaggio IeC (Informatica e Comunicazione – a
doppini Twisted Pair) con la presa informatica TA, adatto alle applicazioni della tecnologia dell’informazione, in passato chiamato cablaggio per la comunicazione. A questo si aggiunge un sistema di cavi
ReC-S (in tecnica coassiale), adatto alle esigenze di radiodiffusione/
TV e comunicazione, con la presa RA. Questi sistemi di cablaggio
possono essere combinati, e si può quindi parlare di un cablaggio
ibrido, vale a dire contenente tecnica Twisted Pair e coassiale. Il termine «TARA» identifica un allacciamento multimediale informatico.
T+T
Termine utilizzato per gli impianti di telecomunicazione nei documenti della ex Telecom PTT prima della liberalizzazione (1992).
TA
Presa per il collegamento informatico.
Terra BT
Allacciamento di messa a terra a bassa tensione nella rete a corrente
alternata 3 x 400/230 V, 50 Hz.
Triple Play
Termine di marketing che descrive l’offerta in pacchetto di tre servizi:
TV, telefonia e Internet.
Tubi M25, M32Tubi di installazione metrici per l’industria delle installazioni elettriche.
Il numero indica il diametro interno dei tubi in mm.
TV digitale
Per TV digitale si intende la trasmissione di contenuti multimediali
(programmi televisivi, archivi video, ecc.) in forma digitalizzata. La TV
digitale può essere offerta via etere (DVB) o via IP (IPTV).
Twisted Pair, TP
Termine inglese che designa i cavi in rame a doppini; i cavi telefonici e di trasmissione dati hanno questa struttura. Esistono inoltre
anche cavi a quarte cordate: il termine inglese per questo tipo di cavi
è Quad.
48
U72 I cavi tipicamente utilizzati dagli operatori telecom in Svizzera sono a
doppini o quarte cordate e si chiamano U72 e U72M. I cavi U72 sono
molto diffusi negli edifici esistenti. Sono stati e sono attualmente utilizzati per la telefonia analogica e digitale.
UFCOM
Ufficio federale delle comunicazioni della Confederazione Svizzera.
UP, montaggio o installazione a incasso o sotto intonaco
Tubi di installazione, interruttori e prese vengono incassati in pareti e
solette. Questo tipo di installazione è diffuso in Svizzera negli edifici
adibiti ad abitazione o a piccoli uffici, indipendentemente dal fatto
che si tratti di costruzioni in muratura o in legno. Nel seminterrato gli
impianti vengono per lo più posati sopra intonaco.
VoIP
Voice over IP. Trasmissione di comunicazioni vocali tramite protocollo
Internet IP (a pacchetti).
WAN
Wide Area Network, rete che si estende a livello mondiale.
WiFi
WiFi Alliance è un'organizzazione fondata nel 1990 che certifica il
funzionamento dei componenti di diversi produttori. Spesso WiFi è
utilizzato come sinonimo di WLAN.
WLAN
Sinonimo di rete senza cavi (rete radio) con la quale apparecchiature
di diversi produttori possono essere collegati in rete su base Ethernet. Esistono diverse velocità, per es. da 11 Mbit/s a 54 Mbit/s. Gli
standard radio corrispondenti sono chiamati per es. IEEE 802.11b,
IEEE 802.11g, IEEE 802.11a e IEEE 802.11n. Velocità più elevate sono
attualmente allo studio.
WV
Distributore domestico, definizione neutra del distributore multimediale.
xDSL
Collegamento digitale per gli abbonati solitamente utilizzato dagli
operatori telecom per l'accesso alle abitazioni nel settore abitativo. Al
posto della «x» può trovarsi un'altra lettera, per es. ADSL: in questo
caso le velocità upstream e downstream non sono identiche. Un altro
servizio conosciuto è VDSL.
49
14 Prospetto dei simboli grafici utilizzati
z.B. M 20
z.B. M
M 20
20
z.B.
perz.B.
es. M
M 20
20
z.B.
M
20
z.B.
M
20
z.B.
20
Tubi diper
installazione
es. M
z.B.
M
20
perz.B.
es. M
M 20
20
perz.B.
es. M
z.B.
M 20
20
Tubo metrico di installazione generico
z.B.
M 20
20
perz.B.
es. M
z.B.
M
20
z.B.
M 20
20
perz.B.
es. M
Tubo di installazione posato a pavimento
z.B.
M 20
20
perz.B.
es. M
z.B.
M
20
z.B.
M
20
z.B.
M 20
20
z.B.
M
20
perz.B.
es. M
z.B.
M
20
Tubo di installazione posato a soffitto
z.B.
M
20
perz.B.
es. M
z.B.
M 20
20
perz.B.
es. M
z.B.
M 20
20
per
es.
z.B.
M
20
Tubo di installazione posato a parete
z.B. M
M 20
20
z.B.
z.B.
M
20
z.B.
M 20
20
perz.B.
es. M
perz.B.
es. M
M 20
20
z.B.
M
20
perz.B.
es. M
20
z.B.
M TP
20
TP
z.B.
M
20
z.B.
20
z.B. M
M TP
20
TP
TP
U72
TP
TP
U72
U72
z.B.
M
20
Tipi di cavi
z.B. utilizzati
M
20
TP
U72
z.B.
M
20
U72
TP
U72
z.B.
M
20
TP
U72
Cavo Twisted Pair (a doppini)
TP
C
U72
U72
U72
C
C
Cavo star quad utilizzato in Svizzera per la
C
TP
U72
TP
CC
SMF
TP
C
TP
Cavo coassiale
SMF
SMF
C
U72
CC
U72
SMF
SMF
U72
SMF
Cavo in fibra ottica single mode
U72
SMF
C
MMF
SMF
MMF
MMF
SMF
Cavo in fibra ottica multimode
SMF
MMF
C
MMF
C
MMF
SMF
POF
C
MMF
C
Cavo in fibra ottica in plastica
POF
MMF
POF
MMF
MMF
POF
SMF
POF
SMF
POF
SMF
MMF
POF
SMF
POF
POF
POF
MMF
MMF
POF
MMF
MMF per il distributore
Simboli utilizzati
TP
POF
POF
TP
TP
POF
POF
TP
TP
TP
Pannello di distribuzione
TP
TP
TP
per… per es. TP
TP
TP
LWL
LWL
LWL
TP
LWL
TP
LWL
LWL
TP
LWL
TP
LWL
LWL
Distributore di transito
LWL
LWL
per… per es. fibre ottiche
telefonia
LWL
LWL
LWL
LWL
AVK
AVK
AVK
AVK
AVK
AVK
Quadro dell'operatore telecom
(il cavo della rete di distribuzione termina qui)
AVK
AVK
AVK
AVK
Quadro centrale di distribuzione dell'operatore telecom
(applicazione > 20 terminali di linea)
AVK
AVK
AVK
AVK
AVK
Simboli utilizzati negli schemi tecnici
50
Amplificatore a banda larga
Amplificatore a banda larga idoneo alla via di ritorno
Presa passante a banda larga
Presa terminale a banda larga con terminazione 75 Ohm
Derivatore 1x
Distributore 3x
Sistemi di connessione semplici RJ45/TV/fibra ottica
1x/u
1x RJ45 non schermati
1x/s
1x RJ45 schermati
2x/u
2x RJ45 non schermati
2x/s
2x RJ45 schermati | massa separata
2x/s
2x RJ45 schermati | massa collegata
Presa R/TV
Presa R/TV con SAT
Presa per fibra ottica con «n» fibre SM/MM
n SMF
Sistemi di connessione combinati RJ45/TV/fibra ottica – in scatola da incasso 1x
1x/u
Presa R/TV con 1x RJ45 non schermati
2x/s
Presa R/TV con 2x RJ45 schermati
2x/u
Presa R/TV con 2x RJ45 non schermati
2x/u
Presa R/TV con SAT e 2x RJ45 non schermati
2x/s
Presa R/TV con SAT e 2x RJ45 schermati
2x/u
Presa per fibra ottica con «n» fibre e 2x RJ45 non schermati
2x/s
Presa per fibra ottica con «n» fibre e 2xRJ45 schermati
51
15 Link in Internet
www.bakom.admin.ch
www.broadcast.ch
www.cablecom.com
www.cenelec.eu
www.digital-fernsehen.ch
www.electrosuisse.ch
www.eutelsat.com
www.iec.ch
www.ieee.org
www.internetfernsehen.ch
www.ses-astra.com
www.swisscable.ch
www.swisscom.com
16 Riferimenti bibliografici
16.1 Normative e riferimenti generali
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IEC 60794-3-11/ 2010 Optical fibre
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Family specification for multi-fibre
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management systems – Part 1: General and guidance
IEC 61754-20/ 2002 Fibre optic
connector interfaces – Part 20: Type
LC connector family
IEC 61755-3-2/ 2006, 2009 Fibre optic connector optical interfaces – Part
3-2: Optical interface, 2,5 mm and
1,25 mm diameter cylindrical full zirconia ferrules for 8 degrees angledPC single mode fibres
IEC 61755-3-6/ 2006 Fibre optic
connector optical interfaces – Part
3-6: Optical interface – 2,5 mm and
1,25 mm diameter cylindrical 8 degrees angled-PC composite ferrule
using Cu-Ni-alloy as fibre surrounding material, single mode fibre
IEC 61755-3-8/ 2009 Fibre optic interconnecting devices and passive
components – Fibre optic connector
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interface, 2,5 mm and 1,25 mm diameter cylindrical 8 degrees angledAPC composite ferrule using titanium
as fibre surrounding material, single
mode fibre
IEC 61755-1/ 2005 Fibre optic
connector optical interfaces – Part
1: Optical interfaces for single mode
non-dispersion shifted fibres – General and guidance
IEC 61753-021-2/ 2007 Fibre optic
interconnecting devices and passive
components performance standard
– Part 021-2: Grade C/3 single-mode
fibre optic connectors for category C
– Controlled environment
IEC 61280-4-2/ 1999 Fibre optic
communication subsystem basic test
procedures – Part 4-2: Fibre optic
cable plant – Single-mode fibre optic
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Kabelnetze für Fernsehsignale, Tonsignale und interaktive Dienste – Teil
10: Rückkanal-Systemanforderungen
HVA 2009: Richtlinien für Planung
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EN 50117-2-1/ 2005, A1:2008
Koaxialkabel.
Rahmenspezifikationen für Kabel für Kabelverteilanlagen
– Hausinstallationskabel im Bereich
5-1 000 MHz
EN 50117-2-4/ 2005, A1:2008
Koaxialkabel.
Rahmenspezifikationen für Kabel für Kabelverteilanlagen
– Hausinstallationskabel im Bereich
5-3 000 MHz
EN 60966-2-x / 2009 Konfektionierte
Koaxial- und Hochfrequenzkabel
EN 61169-24/ 2009 HochfrequenzSteckverbinder – Teil 24: Rahmenspezifikation – Koaxiale HochfrequenzSteckverbinder mit Schraubkupplung,
vorzugsweise für den Einsatz in
75-Ohm-Kabelnetzen (Typ F)
EN 61169-2/ 2007 HochfrequenzSteckverbinder. Teil 2: Rahmenspezifikation – Koaxiale HochfrequenzSteckverbinder Typ 9,52
EN 50494 (2007) Signalverteilung
von Satellitensignalen über ein einziges koaxiales Kabelverteilnetz
NIN 2010, Niederspannungs-Installationsnorm (NIN) SEV 1000:2010, abgeleitet aus HD 60364
53
[39]
SchV Schwachstromverordnung SR
734.1, vom 1. Januar 2010
[40]
Niederspannungs-Installationsverordnung NIV SR 734.27, Ausgabe 1. Januar 2010
[41] SR 819.13/ 2010 Verordnung über die
Sicherheit von Aufzügen (Aufzugsverordnung)
[42] EN
50174-2/
2009
Informationstechnik – Installation von Kommunikationsverkabelung – Teil 2:
Installationsplanung und Installationspraktiken in Gebäuden
[43] EN 60332-1/ 2004 Prüfungen an
Kabeln, isolierten Leitungen und
Glasfaserkabeln im Brandfall – Teil
1-1: Prüfung der vertikalen Flammenausbreitung an einer Ader, einer
isolierten Leitung oder einem KabelPrüfgerät
[44]
EN 61034-1/ 2005 Messung der Rauchdichte von Kabeln und isolierten
Leitungen beim Brennen unter definierten Bedingungen – Teil 1: Prüf­
einrichtung
[45]
IEC 60754/ 1994 Test on gases
evolved during combustion of materials from cables – Part 1: Determination of the amount of halogen acid
gas
[46]
CPD Construction Products Directive,
Bauprodukterichtlinie der EU. Veröffentlicht im Amtsblatt der EU L40
vom 11.2.1989, Seite 12. Richtlinie
des Rates vom 21. Dezember 1988
zur Angleichung der Rechts- und Verwaltungsvorschriften der Mitgliedsstaaten über Bauprodukte (89/106/
EWG)
54
Nota
Per i riferimenti normativi privi di data
di edizione è da considerarsi valida l'ultima versione del documento.
16.2 Direttive dei fornitori di
­accesso alla rete
In linea di massima sono valide le prescrizioni speciali e le direttive dei fornitori
di rete. L'allacciamento di impianti di distribuzione interni agli edifici richiede di
norma l'autorizzazione scritta del gestore
dell'accesso alla rete, rilasciata alle condizioni stabilite dalle sue direttive interne.
Ringraziamo i seguenti partner
per il loro sostegno
Imprese:
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www.ewz.ch
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www.swisscom.ch/infrastruktur
www.zidatech.ch
www.rdm.com
www.wisi.ch
www.hager-tehalit.ch
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Excellence in Connectivity Solutions
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EMSS
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Associazioni:
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Idées branchées
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55
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