Università degli Studi di Milano

annuncio pubblicitario
Università degli Studi di Milano-Bicocca
DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE
PER LA FORMAZIONE “Riccardo Massa”
Corsi di laurea in
Scienze dell’educazione
Comunicazione interculturale
Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in
Scienze della formazione primaria
Corsi di laurea magistrale in
Scienze pedagogiche
Scienze antropologiche ed etnologiche
Formazione e sviluppo delle risorse umane
1
2
INDICE
Introduzione ............................................................................................................. 7
1. Il Dipartimento: informazioni generali ............................................................... 11
2. Docenti e ricercatori ........................................................................................... 19
3. Scienze dell’educazione ...................................................................................... 21
4. Comunicazione interculturale ............................................................................ 37
5. Scienze della formazione primaria ..................................................................... 51
6. Scienze pedagogiche .......................................................................................... 61
7. Scienze antropologiche ed etnologiche.............................................................. 71
8. Formazione e sviluppo delle risorse umane ....................................................... 81
9. Programma LLP-Erasmus .................................................................................... 87
10. Corsi post-laurea............................................................................................... 91
12. Glossario ......................................................................................................... 103
3
Avvertenze
La presente Guida contiene indicazioni valide
solo per gli studenti immatricolati per la prima
volta nell’anno accademico 2013/2014. Gli
studenti immatricolati negli anni precedenti
devono
fare
riferimento
alle
indicazioni
contenute nel sito del Dipartimento:
www.formazione.unimib.it
La lettura della Guida non sostituisce, in ogni caso, la
conoscenza dei Regolamenti didattici di ciascun corso di
laurea, pubblicati per esteso nel sito.
Si comunica, inoltre, che i programmi dei corsi saranno
consultabili online, nel sito sopra indicato, prima dell’inizio
delle lezioni.
Questa guida è in distribuzione gratuita presso le segreterie
del Dipartimento e le seguenti librerie in zona Bicocca:
Franco Angeli, Cortina e Emmedue.
4
Riferimenti e contatti utili
Scienze dell'educazione
Stanza: 4184 – ed.U6 (4° piano)
www.formazione.unimib.it/educazione
e-mail: [email protected]
Comunicazione interculturale
Stanza: 4179 – ed.U6 (4° piano)
www.formazione.unimib.it/comunicazione
e-mail: [email protected]
Scienze antropologiche ed
Stanza 4179 – ed.U6 (4° piano)
etnologiche
www.formazione.unimib.it/scienze-antropologiche
e-mail: [email protected]
Scienze pedagogiche
Stanza 4179 – ed.U6 (4° piano)
www.formazione.unimib.it/scienze-pedagogiche
e-mail: [email protected]
Formazione e sviluppo delle
Stanza 4179 – ed.U6 (4° piano)
risorse umane
www.formazione.unimib.it/risorse-umane
e-mail: [email protected]
Scienze della formazione
Stanza 4170 – ed.U6 (4° piano)
primaria
www.formazione.unimib.it/primaria
e-mail: [email protected]
LPP-Erasmus
Stanza 4179 – ed.U6 (4° piano)
www.formazione.unimib.it
e-mail: [email protected]
5
6
Introduzione
La recente riforma universitaria ha sancito il trasferimento delle
attività didattiche e scientifiche dalle Facoltà ai Dipartimenti,
che sono ora le principali unità organizzative dell'Ateneo.
Il Dipartimento di Scienze Umane per la formazione “Riccardo
Massa” presenta una ricca offerta formativa e culturale per i
futuri insegnanti, formatori, educatori e professionisti nei
settori della comunicazione interculturale, dell’antropologia,
della ricerca e progettazione pedagogica e nel campo della
formazione e sviluppo delle risorse umane. L’attività di ricerca
sulle teorie e i modelli della formazione si avvale dell’apporto e
dell’interazione di diversi saperi, quali la pedagogia, la filosofia,
l’antropologia, la linguistica, la psicologia e la sociologia. Al
centro della proposta didattica sono il confronto tra gli approcci
epistemologici e metodologici delle diverse scienze umane e
l’interscambio tra saperi scientifici e umanistici. Il percorso di
studi si qualifica per l’equilibrio tra i momenti teorici e le
declinazioni operative del sapere, attraverso lezioni, seminari
d’approfondimento, laboratori e tirocini guidati. L’innovativa e
articolata organizzazione in lauree di primo livello, magistrali, e
magistrali a ciclo unico, corsi di perfezionamento, master di I
livello e scuole di dottorato configura un Dipartimento che
risponde adeguatamente sia alle necessità degli studenti che
alle richieste del mondo del lavoro.
7
8
Ateneo di Milano Bicocca
Dipartimento di Scienze Umane per la
formazione “Riccardo Massa”
Corsi di laurea
Scienze dell’educazione
Comunicazione interculturale
Corso di laurea magistrale a ciclo unico
Scienze della formazione primaria
Corsi di laurea magistrali
Scienze pedagogiche
Scienze antropologiche ed etnologiche
Formazione e sviluppo delle risorse umane
Corsi post laurea
Corsi di perfezionamento
Master
Dottorati di ricerca
9
10
1.
Il
Dipartimento:
generali
informazioni
Sede
edificio U6 IV piano
piazza dell’Ateneo nuovo 1
20126 Milano
Direttore
Web
www.formazione.unimib.it
Prof.ssa Silvia
Kanizsa
L'offerta didattica del Dipartimento si compone di due corsi di
laurea di primo livello, Scienze dell’educazione e
Comunicazione interculturale; un corso di laurea magistrale
a ciclo unico (quinquennale), Scienze della formazione
primaria; e tre corsi di laurea magistrale, Scienze
pedagogiche, Scienze antropologiche ed etnologiche,
Formazione e sviluppo delle risorse umane. Il
Dipartimento offre inoltre il corso di Laurea magistrale in
Psicologia dello sviluppo e dei processi educativi, in
collaborazione con il Dipartimento di Psicologia (per
informazioni www.unimib.it).
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
Crediti formativi
11
I corsi universitari prevedono l’acquisizione di crediti formativi
(CFU). Un credito equivale a 25 ore di lavoro, comprensive
delle ore di lezione in aula, delle ore di laboratorio e di
seminario richieste dal corso di insegnamento e delle ore di
studio personale. Il lavoro di un anno di uno studente
universitario corrisponde convenzionalmente a 60 crediti.
Per ottenere i crediti corrispondenti alle attività formative dei
corsi d’insegnamento è necessario superare i relativi esami, la
cui valutazione è espressa in trentesimi.
I crediti vengono acquisiti anche con altre attività formative:
prova finale, laboratori didattici, tirocini, prove di lingua
straniera e di informatica.
Per il conseguimento della laurea triennale di primo livello, lo
studente deve aver acquisito 180 crediti. Per conseguire la
laurea magistrale lo studente deve aver acquisito 120 crediti.
Per il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico, lo
studente deve aver acquisito 300 crediti.
Calendario delle lezioni
I corsi, suddivisi in due semestri, si svolgono nel periodo
ottobre-dicembre (I semestre) o nel periodo marzo-maggio (II
semestre).
Il corso di laurea magistrale in Scienze della formazione
primaria effettua due settimane di sospensione delle lezioni al
fine di consentire lo svolgimento delle attività di tirocinio: 1015 marzo marzo 2014 (per gli studenti del secondo anno di
corso); 24-29 marzo 2014 (per gli studenti del terzo anno di
corso). Le lezioni degli insegnamenti di lingua araba, cinese e
giapponese, gli insegnamenti di Istituzioni di matematica,
Fisica e didattica della fisica con laboratorio, Istituzioni e
didattica della matematica con laboratorio e il Laboratorio di
tecnologie didattiche proseguono per tutto l’anno accademico
da ottobre 2013 a maggio 2014.
Esami di profitto
Gli esami dei corsi di laurea si svolgono nei periodi di gennaiofebbraio, giugno-luglio e settembre, in appelli definiti dai
calendari dei diversi corsi di laurea. Informazioni e
aggiornamenti relativi a date e aule degli appelli sono
disponibili sul sito del Dipartimento.
12
Gli studenti che, dopo essersi iscritti a un appello, decidono di
non sostenere l'esame sono tenuti a cancellare l'iscrizione
tramite Segreterie Online.
Calendario degli esami di laurea
Le sessioni di laurea dell’anno accademico 2013/2014 si
terranno nei mesi di ottobre 2014, novembre 2014, aprile
2014, luglio 2014. Tutte le informazioni relative all’esame di
laurea (documenti, tempistiche, avvisi) sono reperibili sul sito
di Dipartimento www.formazione.unimib alla voce Esami e tesi.
Orientamento
Il Dipartimento ha attivato, per ciascun corso di laurea, uno
sportello di orientamento, con la funzione di fornire
informazioni relativamente al corso di laurea, all’organizzazione
degli studi, ai differenti piani di studio consigliati, ai metodi di
studio, ai sistemi di valutazione. Per ogni corso di laurea sono
designati docenti di riferimento e tutor disponibili per gli
studenti.
Piano di studio
Il piano di studio è l’insieme delle attività formative
obbligatorie, delle attività previste come opzionali e delle
attività formative scelte autonomamente dallo studente in
coerenza con il regolamento didattico del corso di studio.
Allo studente viene automaticamente attribuito un piano di
studio all’atto dell’iscrizione al primo anno, che costituisce il
piano di studio statutario. Successivamente lo studente deve
presentare un proprio piano di studio con l’indicazione delle
attività opzionali e di quelle a scelta.
Il piano di studio è approvato dal Dipartimento. Le modalità e
le scadenze di presentazione del piano sono definite
dall’Ateneo.
Per quanto non previsto si rinvia al regolamento d’Ateneo per
gli studenti.
Verranno previste attività di tutorato finalizzate alla scelta delle
attività formative in opzione, allo svolgimento delle attività di
tirocinio, alla scelta e alla predisposizione dell’elaborato per la
prova finale. Verranno altresì proposte attività didattiche
propedeutiche ai corsi e, nel corso dell’anno, di tutorato e di
13
sostegno.
Prove di informatica e lingua straniera
Gli studenti immatricolati nelle lauree triennali nell’a.a.
2013/14 devono superare le prove di informatica e di lingua
straniera entro il primo anno di iscrizione.
Agli studenti, finché non abbiano superato le prove, seppur in
regola con le tasse universitarie, non verrà consentita
l'acquisizione di crediti formativi del secondo anno di corso. Gli
studenti delle lauree triennali immatricolati negli anni
precedenti devono aver superato tali prove prima di richiedere
la relazione finale.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il portale della
didattica che raccoglie le informazioni relative ai corsi e agli
esami, all’indirizzo http://www.unimib.it/go/262336.
Prova di laurea
Il titolo di studio nei differenti corsi di laurea è conferito previo
superamento di una prova finale. Essa consiste nella
realizzazione da parte dello studente, sotto la guida di un
relatore, di un elaborato scritto o multimediale. La prova finale
dovrà essere concordata dallo studente con il titolare di un
insegnamento del corso di laurea cui afferisce – per i corsi di
laurea triennali non prima di aver accumulato almeno 120
crediti e non prima di aver superato le prove di lingua e di
informatica. La prova finale dei corsi di laurea di primo livello
viene discussa, preliminarmente al conseguimento della laurea,
con il docente relatore e uno o due correlatori. La laurea viene
conferita successivamente in una seduta pubblica di
proclamazione. La prova finale dei corsi di laurea magistrali
consiste nella presentazione e discussione della tesi, in seduta
pubblica, davanti a una commissione di docenti. Per ulteriori
informazioni sulle prove finali si rimanda ai regolamenti
didattici e ai capitoli di questa guida relativi a ciascun corso di
laurea
ATTIVITÀ
DIDATTICHE
DIPARTIMENTO
E
Convegni e Seminari
14
SCIENTIFICHE
DI
Un aspetto caratterizzante della vita nel Dipartimento è
costituito dall’intensa attività convegnistica, sia nell’ambito dei
corsi di Dottorato, sia in relazione ai progetti scientifici dei vari
gruppi di ricerca, con un coinvolgimento di anno in anno
sempre più significativo di studiosi di altre sedi universitarie
italiane e straniere.
Laboratori pedagogico-didattici
Sono rivolti a gruppi mediamente di 30 studenti e richiedono la
frequenza
obbligatoria.
Utilizzano
metodologie
attive,
simulazioni, momenti di riflessione e discussione esperienziale,
nella prospettiva di una costante interazione fra teoria e
pratica. Il calendario dei laboratori e le modalità di iscrizione
verranno pubblicati sul sito web della Dipartimento.
Laboratorio informatico
Nell’edificio U16 ai piani 3 e 4 sono attivi i laboratori informatici
LAB1631 e LAB1641. Essi sono a disposizione degli studenti
(quando non sono occupati per attività didattiche). I laboratori
dispongono di 70 postazioni, utilizzabili secondo le modalità
indicate alla pagina http://lib.didattica.unimib.it/
Per accedere, gli studenti devono presentarsi col tesserino
universitario ed attivare un account. Si consiglia agli studenti di
creare e controllare lo stato del proprio account prima di
partecipare alle lezioni svolte nel laboratorio.
Laboratorio
LISP
–
Laboratorio
Informatico
di
Sperimentazione Pedagogica
Nell’edificio U6 - IV piano - stanza 4112 è attivo il Laboratorio
Informatico di Sperimentazione Pedagogica. È finalizzato alla
conduzione di ricerche nell’ambito delle tecnologie digitali
applicate all’apprendimento e ai diversi ambiti della media
education; è destinato a docenti, dottorandi ed eventualmente
laureandi che partecipano a progetti di ricerca attivati dal
Dipartimento in queste aree disciplinari. Presso il LISP viene
messa in atto la sperimentazione legata agli insegnamenti in
modalità blended ed e-learning del Dipartimento.
Web: www.lisp.formazione.unimib.it
e-mail: [email protected]
15
Coro della Bicocca
Dal 2002 è attivo il Coro dell’Ateneo, diretto da Alessandra
Zinni. Il Coro è aperto a tutte le componenti universitarie. Per
partecipare non occorre saper leggere la musica né aver fatto
parte di altri cori (per maggiori informazioni scrivere a:
[email protected]).
Asilo nido
L’asilo nido “Bambini Bicocca”, nato dalla collaborazione fra
l'Università, il Comune di Milano e alcune aziende della zona,
ha sede nell’edificio U16. Partecipa a progetti internazionali di
formazione e di ricerca. Alcuni studenti del corso di laurea in
Scienze dell’educazione, indirizzo educatori dell’infanzia,
possono svolgere il tirocinio presso il nido. La selezione tra gli
studenti interessati viene condotta dall’Ufficio tirocinio.
e-mail: [email protected]
SERVIZI ON LINE PER GLI STUDENTI
Posta @campus (e-mail di Ateneo)
L'ateneo offre una casella e-mail a tutti gli studenti, compresi
dottorandi e specializzandi. La casella è un canale ufficiale e va
quindi utilizzata per tutte le comunicazioni tra lo studente e
l'Università. Ogni studente è pertanto tenuto a consultarla
spesso e a mantenerla libera per eventuali comunicazioni.
Gli studenti sono liberi, per praticità, di reindirizzare la posta in
ingresso verso una casella di posta già in uso, purché le
comunicazioni all'Ateneo avvengano mediante la casella
ufficiale.
Si consiglia agli studenti che devono comunicare con le
segreterie, i docenti e qualsiasi ufficio dell’ateneo, di fornire il
maggior numero di dati via mail, in modo da potere essere
aiutati più facilmente (specificando sempre matricola, nome,
cognome, corso di laurea a cui si è iscritti e l’anno di corso).
Web: http://webmail.campus.unimib.it/
Piattaforma e-learning Docebo
Alcuni insegnamenti, su iniziativa dei docenti, presentano
attività didattiche on line dedicate sia ai frequentanti che ai non
16
frequentanti. Le attività sono presenti nei relativi “corsi on line”
nell’ambiente per l’apprendimento in rete Docebo. Per accedere
a Docebo è sufficiente utilizzare gli stessi parametri della posta
campus/Segreterie on line. Le matricole che al momento
dell’attivazione dei corsi non possiedono ancora l’account
d’ateneo possono chiederne uno momentaneo per accedere a
Docebo.
Web: http://formazione.elearning.unimib.it/
e-mail: [email protected]
Community on line
Gli studenti dei corsi di laurea in Scienze dell’educazione,
Scienze della formazione primaria, Magistrale in Scienze
pedagogiche e Magistrale in Formazione e sviluppo delle risorse
umane hanno a disposizione uno spazio di discussione e
collaborazione on line dedicato a tutti gli studenti del proprio
corso di laurea (i docenti non possono accedervi). Le
Community sono moderate da e-tutor (generalmente ex
studenti o studenti collaboratori 150 ore) che aiutano i
partecipanti a risolvere i problemi comuni, discutere degli
aspetti della didattica e vita universitaria nonché degli sviluppi
del futuro professionale che li aspetta.
Gli studenti troveranno i link e le indicazioni per accedere alle
community nel menu principale delle pagine dedicate ai corsi di
laurea nel sito del Dipartimento www.formazione.unimib.it
e-mail: [email protected]
SIOL – Sistema Iscrizioni On Line
Per agevolare l’iscrizione alle attività di laboratorio di Scienze
della formazione primaria e Scienze dell’educazione è stato
predisposto un sistema di iscrizioni on line.
Si specifica che il SIOL non viene usato per l’iscrizione agli
esami o a corsi di laurea, ma solo per i laboratori o altre
attività specifiche gestite integralmente dalla Dipartimento di
Scienze della Formazione.
Web: http://www.lisp.formazione.unimib.it/iscrizioni/
e-mail: [email protected]
17
18
2. Docenti e ricercatori
Professori Ordinari
Emanuele BANFI
Mario BARENGHI
Haim BURSTIN
Mario CINGOLI
Ugo FABIETTI
Silvia KANIZSA
Romano MADERA
Roberto MALIGHETTI
Susanna MANTOVANI
Paolo MOTTANA
Raoul NACAMULLI
Elisabetta NIGRIS
Anna REZZARA
Professori Associati
Claudia BARACCHI
Alice BELLAGAMBA
Giorgio BERTOLOTTI
Vermondo BRUGNATELLI
Fulvio CARMAGNOLA
Marinella CAROSSO
Marco CASTIGLIONI
Davide DIAMANTINI
Paolo FERRI
Laura FORMENTI
Annastella GAMBINI
Mariangela GIUSTI
Ilaria GRAZZANI
Gabriele IANNACCARO
Federico LAUDISA
Erica MANNUCCI
Raffaele MANTEGAZZA
Andrea MAURIZI
Mauro NOBILE
Francesco PAOLETTI
Maria Grazia RIVA
Marcella SCHMIDT
Liliana TERUGGI
Sergio TRAMMA
Silvia VIGNATO
Paolo ZUBLENA
19
Ricercatori
Francesca ANTONACCI
Giorgio ARCODIA
Silvia BARBERANI
Leopoldo BARGNA
Pierangelo BARONE
Giovanna BENVENUTI
Matteo BIANCHIN
Elisabetta BIFFI
Barbara BISETTO
Angela BORGHESI
Chiara BOVE
Piera BRAGA
Francesco CAPPA
Francesca CAPUTO
Micaela CASTIGLIONI
Davide COLUSSI
Federica DA MILANO
Massimo DELLA MISERICORDIA
Eleonora FARINA
Emanuele FERRARI
Ivano GAMELLI
Andrea GARAVAGLIA
Roberta GARBO
Cristiano GHIRINGHELLI
Monica GUERRA
Agnese INFANTINO
20
Chiara LETIZIA
Michelantonio LO RUSSO
Emanuela MANCINO
Fabrizia MANTOVANI
Claudia MATTALUCCI
Vittorio MORFINO
Jole ORSENIGO
Cristina PALMIERI
Giulia PASTORI
Anna POLI
Silvia POZZI
Barbara QUACQUARELLI
Andrea SACCOMAN
Gabriella SEVESO
Adriano SOLIDORO
Enrico SQUARCINA
Stefania ULIVIERI
Luigi URRU
Mauro VAN HAKEN
Marco VANZULLI
Mario VERGANI
Guido VERONESE
Francesca ZANINELLI
Luisa ZECCA
Franca ZUCCOLI
Valentino ZURLONI
3. Scienze dell’educazione
Inizio dei corsi
1 ottobre 2013
Segreteria e informazioni
Stanza: 4184 – ed.U6 (4° piano)
Web
www.formazione.unimib.it/educazione
Presidente
prof. Sergio Tramma
e-mail
[email protected]
§.1 Presentazione del Corso di Laurea
Il Corso ha, di norma, durata triennale e prevede l’acquisizione
di 180 crediti formativi universitari (CFU). Nei tre anni sono
previsti: 20 esami, attività laboratoriali, attività di tirocinio e la
prova finale. Il titolo di studio rilasciato è la Laurea in Scienze
dell’Educazione.
Il conseguimento della laurea in Scienze dell’Educazione
consente l’accesso ai Corsi di laurea magistrale, ai Master di I
livello e ai Corsi di perfezionamento.
§. 2 Obiettivi formativi
Il corso di laurea ha lo scopo di assicurare allo studente
un’adeguata padronanza di contenuti generali a carattere
21
epistemologico, teorico e storico, nonché dei metodi necessari
alla conoscenza delle problematiche educative in diverse
declinazioni operative, fra le quali educatori dell’infanzia,
educatori residenziali e territoriali, educatori degli adulti.
Il corso di laurea prevede lo studio di discipline pedagogiche,
metodologico-didattiche, psicologiche, linguistico-letterarie,
storiche, geografiche e artistiche,
filosofiche, etnoantropologiche,
politiche,
sociologiche,
giuridiche
ed
economiche.
Il Corso di laurea forma alle professioni che svolgono attività
pedagogiche - non attinenti all’insegnamento scolastico rivolte ad ogni età della vita: tanto nell’ambito della normalità,
quanto del disagio, dell’emarginazione, della fragilità
individuale e dell’integrazione culturale, con particolare
attenzione alle differenze di genere.
Tali tematiche esigono che il laureato, oltre a possedere buone
conoscenze in merito alle possibilità educative, sappia
individuare e comprendere queste ultime in una luce
multidisciplinare, cogliendone al contempo le specificità
pedagogiche sul piano dell’intervento operativo in modo
consapevole e maturo.
In considerazione di tali finalità di acquisizione di competenze e
saperi, gli obiettivi formativi specifici del corso di laurea si
configurano pertanto in questo modo:
capacità propedeutiche che consentano al laureato di
gestire momenti di carattere educativo, di sollecitazione di
interessi, di sviluppo del senso della propria corporeità, di
socializzazione di gruppo, di interazione all’interno di
microcomunità sia infantili, adolescenziali e giovanili che
costituite da adulti e anziani.;
capacità di analizzare i problemi emergenti in situazioni
di lavoro educativo ricorrendo ai metodi della discussione, della
riflessività, dell’osservazione e della comunicazione, agli
strumenti artistici e ai nuovi media, con attenzione per la
documentazione orale e scritta dell’esperienza;
Per meglio chiarire agli studenti la loro futura figura
professionale, si reputa indispensabile dedicare nel triennio
particolare attenzione allo svolgimento di attività laboratoriali
22
interdisciplinari, affinché gli studenti possano declinare le
riflessioni teoriche e metodologiche in attività di carattere
pratico e applicativo.
Al termine del triennio, i laureati saranno in grado di leggere e
interpretare, in connessione con condizionamenti e problemi di
più ampia portata, i bisogni specifici delle utenze, nonché di
progettare e di gestire pedagogicamente (coadiuvati da saperi
filosofici, storici, psicologici, antropologici, sociologici, giuridici,
linguistico-letterari, organizzativi) momenti diversi della
relazione educativa. Ciò al fine di:
a) promuovere, facilitare e sostenere, all’interno di strutture
adeguate, i processi di crescita affettiva, cognitiva e di cura,
nonché il soddisfacimento di bisogni quali la socializzazione,
il sostegno e l’aiuto personalizzato e l’arricchimento
culturale;
b) offrire accompagnamento ai destinatari più fragili e
svantaggiati, per condizioni psicologiche e materiali,
nell’eventualità di un loro inserimento in strutture idonee o
domiciliari, in ambienti educativi di cura, di tutela, di più
autentica realizzazione umana e di attenzione da parte delle
comunità di appartenenza.
I laureati potranno inoltre, qualora lo desiderassero, proseguire
gli studi nei corsi di laurea magistrale più consoni alla loro
preparazione e ai loro interessi.
I risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori
europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7),
sono così delineati:
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding)
Alla fine del triennio, i laureati possiedono conoscenze di base e
orientative nell’ambito delle scienze umane e colgono in esse
quelle specificità pedagogiche che possano condurli a
discernere le differenze e le connessioni tra i saperi teorici e i
saperi pratici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding)
I laureati leggono e prefigurano interventi adeguati in rapporto
alla tipologia delle situazioni e delle problematiche educative
23
più ricorrenti, le quali siano state oggetto di analisi durante le
lezioni di tipo caratterizzante e volte a sviluppare abilità
operative.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati, nelle situazioni formative allestite anche al fine di
offrire una preparazione allo sviluppo del pensiero riflessivo e
autoriflessivo (specialmente nelle esercitazioni, nei laboratori,
nei gruppi di studio e di supervisione dei tirocini), sanno
avvalersi di una sufficiente capacità di autonomia dei
comportamenti e sanno prefigurare gli esiti, le conseguenze, i
risultati degli interventi anche sul piano dell’etica e della
deontologia professionale.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati possiedono una buona capacità nella comunicazione,
nell’argomentazione, nella negoziazione delle conoscenze
acquisite, sia in gruppo che dinanzi a richieste espositive
individuali.
Sanno
contestualizzare
le
esperienze
preprofessionali con le quali vengono in contatto, sintetizzando
e documentando i processi avvalendosi anche dei supporti
informatici e massmediali. Fra queste abilità, sono da includersi
quelle che prevedono contatti con altri professionisti, la
redazione di verbali, la stesura di scritture volte alla descrizione
di casi, di protocolli operativi, di incidenti critici.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati dimostrano di aver imparato ad apprendere mediante
ragionamenti e meta-riflessioni sui contenuti e sui metodi di
studio. Inoltre si inseriscono positivamente in diversi contesti
professionali di cui analizzano nel tempo sia gli obiettivi sia le
diverse dimensioni socio-organizzative.
Per ciascuno di questi risultati di apprendimento attesi si
prevedono prove di accertamento mediante colloqui d’esame,
elaborati scritti, osservazioni ridiscusse in aula o realizzate
presso i servizi in cui si presta tirocinio o in seguito a visite, ad
ascolto di testimonianze di operatori, e così via.
24
§. 3 Sbocchi professionali
La figura professionale che si intende formare svolge attività di
tipo promozionale, preventivo e riabilitativo rivolte a diverse
età della vita e condizioni dell'esistenza, al fine di promuovere,
consolidare e recuperare l'autonomia dei soggetti.
Competenze associate alla funzione:
- sapere connettere i saperi teorici e pratici
- sapere analizzare pedagogicamente i contesti professionali
- sapere progettare interventi rivolto all'individuo, ai gruppi e
alle collettività
- sapere prefigurare gli esiti, le conseguenze e i risultati degli
interventi anche sul piano
dell'etica e della deontologia professionale
- sapere utilizzare gli strumenti operativi
- sapere analizzare e documentare la propria attività
Sbocchi professionali:
I laureati del Corso di laurea in Scienze dell’Educazione
operano nei settori del privato sociale, della cooperazione, nei
servizi, negli enti pubblici e nelle aziende. Più in dettaglio, fra
gli altri:
asili nido, servizi educativi per l'infanzia e per le famiglie;
comunità alloggio, sostegno domiciliare, centri di accoglienza
temporanea, istituti di rieducazione, ma anche strutture
residenziali e centri diurni per anziani; spazi e libere attività di
aggregazione e prevenzione del disagio minorile, interventi e
servizi rivolti a soggetti diversamente abili, educativa di strada,
centri di incontro e di impegno sociale per l’età anziana o
favorenti l’inserimento nelle comunità locali dei cittadini di
origine straniera; progetti delle comunità locali volti a
diffondere la domanda di acculturazione individuale e collettiva,
la partecipazione e il senso di appartenenza socioculturale al
proprio territorio; servizi interessati a suscitare e ad aggregare
richieste di educazione permanente, di aggiornamento
professionale, di sviluppo della conoscenza (di sé, del mondo,
dei saperi), di miglioramento delle abilità linguisticocomunicative in qualsiasi ambiente, comprese le organizzazioni
di lavoro, le imprese, i servizi domiciliari a persone in difficoltà.
Secondo la classificazione ISTAT, il corso prepara pertanto alle
25
professioni di: Tecnici del reinserimento e dell'integrazione
sociale - (3.4.5.2.0)
§. 4 Modalità e condizioni d’accesso
L’accesso al Corso di laurea in Scienze dell’Educazione è
programmato e prevede un numero massimo di 690 posti.
Per l’accesso al Corso di laurea sono necessarie le conoscenze
di base normalmente acquisite durante il percorso delle scuole
secondarie superiori. L’iscrizione al primo anno del Corso è
regolata dalle leggi di accesso agli studi universitari. Gli
studenti saranno sottoposti a un test di ingresso che si terrà
nel settembre 2013, come precisato nel bando di cui si leggerà
alla pagina www.unimib.it. La prova sarà costituita da quesiti a
risposta multipla.
La valutazione sarà espressa in centesimi e posta in un ordine
progressivo di graduatoria. Se il risultato della prova non sarà
ritenuto pienamente sufficiente sarà previsto un corso di
recupero a frequenza obbligatoria. In tal caso lo studente potrà
iscriversi al Corso di laurea, sostenere gli esami durante il
primo anno di iscrizione, ma non potrà sostenere gli esami di
profitto negli anni di iscrizione successivi al primo. Lo studente
dovrà pertanto partecipare a un'ulteriore prova al termine del
corso di recupero. Se anche tale prova risultasse insufficiente,
lo studente dovrà partecipare ai successivi corsi di recupero
fino al superamento della prova, superamento che comporterà
immediatamente il diritto di accesso agli esami di profitto.
Tutti gli immatricolati che si siano sottoposti al test d'ingresso
saranno ammessi sin dall'inizio alle prove di lingua straniera e
di informatica.
A seguito di delibera del Senato Accademico anche coloro che
sono in possesso di un titolo di studio di durata quadriennale
possono iscriversi al Corso di laurea triennale in Scienze
dell'educazione ferma restando la necessità di iscriversi e
partecipare alla procedura di selezione (di cui sopra).
§. 5. Riconoscimento di CFU già acquisiti e modalità di
trasferimento
Il trasferimento da altro Corso di laurea, l’iscrizione come
26
seconda laurea e il riconoscimento di crediti derivanti da
carriera universitaria pregressa, svolta in Italia o all’estero,
sono subordinati al superamento del test di ingresso.
Ottenuta l’iscrizione al Corso di laurea gli studenti possono
chiedere il riconoscimento di CFU già acquisiti, presentando
adeguata documentazione che descriva le attività formative
svolte. I crediti saranno valutati, quantificati e attribuiti per
affinità a settori scientifico-disciplinari del Corso di laurea da
un’apposita Commissione. Per essere ammessi al secondo anno
gli studenti dovranno essere in possesso di almeno 24 CFU
relativi ai settori scientifico-disciplinari in cui rientrano le
attività previste nel I anno. Nel conteggio dei 24 CFU non
rientrano i crediti maturati per le abilità linguistiche ed
informatiche. Per essere ammessi al terzo anno devono essere
accreditati 88 CFU relativi ai settori scientifico-disciplinari in cui
rientrano le attività previste nel I e nel II anno, nel rispetto del
vincolo per l'accesso al II anno e dello sbarramento previsto
per le abilità linguistiche e informatiche. Gli studenti ammessi
al primo anno dovranno fare riferimento al presente
regolamento didattico; Gli studenti ammessi al secondo anno al
regolamento didattico 12-13 e gli ammessi al terzo anno al
regolamento didattico 11-12. In base al D.M. 270/2004 e alla
L. 240/2010, le università possono riconoscere come crediti
formativi universitari le conoscenze e abilità professionali
certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in
materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività
formative di livello postsecondario alla cui progettazione e
realizzazione l'università abbia concorso per un massimo di 12
CFU, complessivamente tra corsi di laurea e laurea magistrale.
Il riconoscimento di queste attività in termini di CFU è
subordinato al superamento del test di ingresso e alla
valutazione
di
merito
della
Commissione
preposta.
L’ammissione di questi studenti segue gli stessi criteri adottati
per quelli provenienti da trasferimento oppure in possesso di
prima laurea o carriera pregressa. Le attività già riconosciute ai
fini dell’ attribuzione di crediti formativi universitari nell’ambito
del Corso di laurea non potranno essere nuovamente
riconosciute come crediti formativi nell’ambito di corsi di laurea
magistrali.
27
§. 6. Organizzazione delle attività formative e didattiche
La laurea si consegue con l’acquisizione di 180 crediti, ripartiti
in tre anni, in ciascuno dei quali è prevista l’acquisizione di 60
crediti. Le attività formative prevedono discipline di base,
discipline caratterizzanti, discipline affini e integrative, e altre
attività. La didattica si articola in corsi, attività laboratoriali,
attività di tirocinio.
L’impianto del corso di laurea consta di lezioni frontali, attività
laboratoriali e attività di tirocinio. I corsi non prevedono, di
norma, l’obbligo di frequenza. Il numero di ore necessarie per
l’acquisizione di un CFU, fra didattica assistita e lavoro
individuale, è per legge di 25 ore complessive. Le attività
formative del Corso di laurea prevedono per ciascun CFU 7 ore
di didattica in aula.
La lingua di insegnamento è di norma l’italiano. Il Corso di
laurea può prevedere anche, di anno in anno, l’eventuale
erogazione di corsi in lingua inglese.
I corsi possono essere sdoppiati o triplicati in base al numero
degli studenti previsti. Le divisioni dei cognomi per lettera sono
vincolanti ai fini dell’iscrizione all’esame.
Il profitto viene verificato, in base alle differenti tipologie di
attività, attraverso colloqui orali, elaborati scritti, prove
pratiche e attività online. Ogni insegnamento prevede una
valutazione per esame con voto in trentesimi, mediante prove
orali e/o scritte, prove pratiche e prove online di valutazione in
itinere. Nel caso di insegnamenti con laboratorio, la valutazione
prevede valutazioni intermedie relative all’attività di laboratorio
a essi connesse. Il tirocinio prevede una valutazione per
giudizio per ogni anno di corso, sulla base di relazioni e
materiali documentativi sottoposti
dallo studente al
supervisore pedagogico di riferimento.
6.1. Attività formative a scelta dello studente e attività
soprannumerarie
Al terzo anno sono previsti complessivamente 12 crediti per
attività a libera scelta dello studente. Tali crediti potranno
essere acquisiti seguendo insegnamenti ufficiali dei Corsi di
laurea triennali presenti in Ateneo. Fra le attività a scelta è
possibile ripetere una seconda volta un insegnamento già
28
sostenuto.
Secondo le norme di Ateneo, gli studenti hanno anche la
possibilità
di
inserire
nel
piano
di
studio
attività
soprannumerarie, per non più di 9 CFU, le quali non
sostituiscono ma si sommano ai 180 CFU necessari per il
conseguimento della laurea. Tali attività soprannumerarie
possono essere riconosciute ai fini dell’ammissione a corsi di
laurea magistrale.
6.2. Abilità linguistiche - sbarramento
Gli studenti sono tenuti ad acquisire al primo anno 3 CFU
relativi alla conoscenza di una lingua dell’Unione Europea oltre
all’italiano. Gli studenti in possesso di una certificazione
linguistica di livello B1 non dovranno sostenere alcuna prova,
purché tale competenza sia certificata secondo i criteri indicati
dall’Ateneo nella Guida per le prove di lingua straniera. Gli
studenti che non sono in possesso di una delle certificazioni
linguistiche accreditate dall’Ateneo dovranno superare una
Prova di conoscenza della lingua scelta, di norma al I anno,
preceduta da un accertamento delle conoscenze linguistiche. Le
informazioni relative alle prove di conoscenza e all’eventuale
prova di accertamento preliminare saranno contenute nella
Guida per le prove di lingua straniera e fornite all’atto
dell’iscrizione al corso di Laurea.
In conformità con la delibera del Senato Accademico del 3
luglio 2006, i crediti previsti per la lingua straniera devono
essere acquisiti prima di sostenere gli esami del secondo e del
terzo anno.
6.3. Abilità informatiche - sbarramento
Gli studenti devono acquisire 3 CFU relativi alle competenze
informatiche di base. Chi è già in possesso della patente
informatica ECDL o ECDL start non deve sostenere alcuna
prova e acquisisce direttamente i crediti previsti presentando il
certificato alla segreteria studenti. Chi non è in possesso di una
di queste certificazioni dovrà superare una prova di verifica
delle
competenze
informatiche.
Ulteriori
informazioni
sull’acquisizione dei crediti formativi relativi alle abilità
informatiche
possono
essere
reperite
su
www.didattica.unimib.it.
29
In conformità con la delibera del Senato Accademico del 3
luglio 2006, i crediti previsti per le abilità informatiche devono
essere acquisiti prima di sostenere gli esami del secondo e del
terzo anno.
6.4. Tirocini formativi e laboratori didattici
Gli studenti iscritti al II e al III anno sono tenuti ad acquisire
10 CFU di attività di tirocinio: 4 nel secondo anno per Attività
Propedeutiche e 6 nel terzo anno come Inserimento nelle
Organizzazioni. Per svolgere tale attività gli studenti iscritti al
secondo anno dovranno presentare un’apposita domanda, nei
termini e secondo le modalità che verranno indicate. I tirocini
prevedono la frequenza obbligatoria per almeno il 75% delle
attività. Tale frequenza obbligatoria riguarda sia gli incontri di
gruppo sia l’inserimento nelle organizzazioni
I laboratori didattici, previsti al primo e al terzo anno, sono
rivolti a gruppi di studenti ripartiti di anno in anno e prevedono
la frequenza obbligatoria per almeno il 75% degli incontri. Il
calendario dei laboratori e le modalità d’iscrizione e di
realizzazione vengono resi noti di anno in anno.
Laboratorio teatrale
Nell’ambito delle attività didattiche è previsto un laboratorio
teatrale che
consente, per chi ne fa richiesta, il
riconoscimento dei 6 crediti formativi universitari previsti dal
laboratorio interdisciplinare del terzo anno di Scienze
dell'educazione. Per informazioni e iscrizioni, contattare
[email protected] nel mese di ottobre.
6.5. Propedeuticità
L’insegnamento di Pedagogia generale I (I anno) è
propedeutico a Pedagogia generale II (II anno). Data la
scansione delle attività formative, anche in relazione ai tirocini
e ai laboratori, si consiglia di seguire strettamente la sequenza
degli anni di corso.
6.6. Scansione delle attività formative e degli appelli d'esame
Le attività formative si svolgono nel periodo ottobre-dicembre
(I semestre) e nel periodo marzo-maggio (II semestre). L’anno
accademico avrà inizio il giorno 1 ottobre 2013: il calendario
30
delle attività formative sarà disponibile alla pagina
www.formazione.unimib.it . Gli appelli d’esame sono 7 così
distribuiti: uno a gennaio, due a febbraio, due a giugno, uno a
luglio e uno a settembre.
6.7. Piano di studio
Il piano di studio è l’insieme delle attività formative
obbligatorie, delle attività previste come opzionali e delle
attività formative scelte autonomamente dallo studente in
coerenza con il Regolamento Didattico del Corso di laurea.
Allo studente viene automaticamente attribuito un piano di
studio all’atto dell’iscrizione al primo anno, che costituisce il
piano di studio statutario. Successivamente lo studente deve
presentare un proprio piano di studio con l’indicazione delle
attività opzionali e di quelle a scelta. Il piano di studio è
approvato dalla Dipartimento.
Le modalità e le scadenze di presentazione del piano sono
definite dall’Ateneo.
Il diritto dello studente di sostenere prove di verifica relative a
una attività formativa è subordinato alla presenza dell’attività
stessa nell’ultimo piano di studio approvato. Per quanto non
previsto si rinvia al regolamento d’Ateneo per gli studenti.
6.8. Attività di orientamento e di tutorato
Vengono proposte ogni anno molteplici attività di orientamento
e di tutorato.
Orientamento
Le iniziative di orientamento in ingresso per gli studenti delle
scuole superiori e per chiunque sia interessato ad iscriversi al
corso di laurea in Scienze dell'educazione sono articolate in:
Open Day annuali, incontri di orientamento, gruppi
“Parliamone”, gruppo di orientamento in Facebook.
Tutorato
Tutor del corso di laurea
Docenti tutor del corso di laurea che mettono a disposizione le
proprie ore del ricevimento studenti per ascoltare e orientare
gli iscritti che chiedono un supporto per procedere al meglio
negli studi. Nella pagine dei docenti tutor del corso di laurea
31
trovate giorno, orario e indicazioni per il ricevimento degli
studenti.
Community on line degli studenti:
La community è dedicata esclusivamente agli studenti iscritti
ed è moderata da due tutor. Con questo strumento si intende
costruire un rapporto maggiormente orizzontale nonché di
comprendere con maggiore precisione le problematiche,
fornendo un supporto fondamentale soprattutto agli studenti
non frequentanti, che hanno meno occasioni di entrare in
contatto col contesto universitario.
Segreteria didattica:
La segreteria didattica è a disposizione degli studenti
principalmente per risolvere problematiche di carattere
amministrativo, nonché chiarire i dubbi sulla propria carriera
universitaria e le modalità e i vincoli per la costruzione di un
piano di studi tecnicamente corretto.
Ufficio Orientamento tesi:
L'ufficio orientamento tesi è a disposizione degli studenti che
intendono intraprendere il percorso di tesi e focalizza gli
incontri sulla scelta delle tematiche e dei docenti relatori
Per ulteriori informazioni sui servizi di orientamento e tutorato
consultare la pagine web del Dipartimento.
Per le procedure e i termini di scadenza di Ateneo
relativamente
alle
immatricolazioni,
alle
iscrizioni,
ai
trasferimenti, alle presentazioni dei piani di studio, e per ogni
altra informazione di carattere amministrativo, consultare il sito
web: www.formazione.unimib.it
§. 7. Conseguimento del titolo e prova finale
Il titolo di studio rilasciato è la Laurea in Scienze
dell’educazione. Le attività relative alla preparazione della
prova finale per il conseguimento della laurea in Scienze
dell’Educazione sono svolte dallo studente sotto la supervisione
di un docente relatore, con modalità quali la ricerca,
l’osservazione e interventi in situazioni di laboratorio o sul
campo. La prova finale consiste nella presentazione di un
elaborato individuale o riconducibile a tali attività, ovvero a
carattere teorico o metodologico. L’elaborato viene esaminato
32
da una Commissione durante un colloquio finale.
Il conferimento della Laurea avverrà in seduta pubblica davanti
a una Commissione di docenti a ciò preposta, che esprimerà in
centodecimi la valutazione complessiva.
L’argomento potrà essere assegnato dal relatore agli studenti
che abbiano acquisito 120 crediti, comprensivi dei crediti
previsti per le abilità linguistiche e informatiche.
Le attività relative alla prova finale comportano
l’acquisizione di 8 CFU.
33
PRIMO ANNO
-
Pedagogia generale I con Laboratorio M-PED/01 (10 CFU)
Filosofia dell’educazione M-PED/01 (8 CFU)
Psicologia dell’educazione M-PSI/04 (8 CFU)
Letteratura italiana contemporanea L-FIL-LETT/11 (8 CFU)
Sociologia generale SPS/07 (6 CFU)
Politiche sociali SPS/07 (6 CFU)
- Un esame a scelta fra:
Filosofia Teoretica M-FIL/01 (8 CFU)
Filosofia Morale M-FIL/03 (8 CFU)
Storia della Filosofia M-FIL/06 (8 CFU)
- Conoscenze informatiche (3 CFU)
- Lingua straniera (3 CFU)
34
SECONDO ANNO
-
Pedagogia generale II M-PED/01 (8 CFU)*.
Pedagogia interculturale M-PED/01 (8 CFU)
Antropologia culturale M-DEA/01 (8 CFU)
Organizzazione aziendale e dei servizi SECS-P/10 (8 CFU)
Istituzioni di linguistica L-LIN/01 (8 CFU)
- Un esame a scelta fra:
Storia medioevale M-STO/01 (8 CFU)
Storia moderna M-STO/02 (8 CFU)
Storia contemporanea M-STO/04 (8 CFU)
- Un insegnamento pedagogico (8 CFU) a scelta* fra:
Pedagogia dell’infanzia M-PED/01;
Pedagogia sociale M-PED/01;
Metodologia della formazione M-PED/01.
- Tirocinio – Attività propedeutiche F (4 CFU)
* I tutor del corso di laurea sono a disposizione per suggerire
percorsi formativi sulla base degli interessi degli studenti.
35
TERZO ANNO
Didattica e pedagogia dell’inclusione M-PED/03 (8 CFU)
Pedagogia del corpo M-PED/01 (8 CFU)
Due insegnamenti a scelta, da 6 CFU ciascuno, , per i quali il
Corso di laurea offre agli studenti una gamma ponderata di
scelte* (totale 12 CFU):
Pedagogia del gioco M-PED/01 (6 CFU)
Psicologia dello sviluppo M-PSI/04 (6 CFU)
Psicologia della disabilità e dell’integrazione M-PSI/04 (6 CFU)
Psicologia della cultura M-PSI/01 (6 CFU)
Musica L-ART/07 (6 CFU)
Cinema e arti visive L-ART/06 (6 CFU)
Metodi e tecniche della formazione mediale M-PED/03 (6 CFU)
Metodologia della ricerca pedagogica M-PED/01 (6 CFU)
Pedagogia dell’adolescenza M-PED/01 (6 CFU)
Psicologia clinica di comunità M-PSI/08 (6 CFU)
Estetica M-FIL/04 (6 CFU)
Geografia culturale M-GGR/01 (6 CFU)
Psicologia clinica M-PSI/08 (6 CFU)
Storia della filosofia contemporanea M-FIL/06 (6 CFU)
Gestione delle risorse umane SECS-P/10 (6 CFU)
Insegnamenti a libera scelta dello studente (12 CFU): si
consiglia la scelta di due insegnamenti da 6 CFU fra quelli
previsti nel Corso di studi.
Laboratorio Interdisciplinare M-PED/01 (6 CFU)
Tirocinio – Inserimento nelle organizzazioni F (6 CFU)
Attività relative alla prova finale (8 CFU)
* I tutor del corso di laurea sono a disposizione per suggerire
percorsi formativi sulla base degli interessi degli studenti.
36
4. Comunicazione interculturale
Inizio dei corsi
1 ottobre 2013
Segreteria e informazioni
stanza 4179 – ed.U6
www.formazione.unimib.it/comunicazione
Presidente
prof. Andrea Maurizi
e-mail [email protected]
§.1 Presentazione del Corso di Laurea
Il corso ha, di norma, durata triennale e prevede l’acquisizione
di 180 crediti formativi universitari (CFU). Nei tre anni sono
previsti: 19 esami, altre attività formative e la prova finale. Il
titolo di studio rilasciato è la Laurea in Comunicazione
interculturale. Nell’anno accademico 2013-2014 è attivato il I
anno.
Il conseguimento della laurea in Comunicazione interculturale
consente l’accesso ai Corsi di laurea magistrale, ai Master di I
livello e ai Corsi di perfezionamento.
37
§. 2 Obiettivi formativi
Il Corso di laurea ha l’obiettivo di assicurare agli studenti
un’adeguata padronanza di contenuti generali a carattere
teorico e metodologico nell’ambito della comunicazione.
In accordo con la più recente normativa europea in materia di
valutazione sia dei percorsi formativi sia dei risultati attesi, il
corso di laurea consente agli studenti di conseguire
un’approfondita conoscenza dei principali aspetti della
comunicazione e della loro applicazione, di sviluppare
un’autonoma capacità di giudizio nonché di acquisire adeguate
capacità di trasmettere e applicare efficacemente tale
conoscenza. Sono previste discipline delle seguenti macro aree:
1) linguistico-letteraria; 2) storico-geografico-antropologica; 3)
della comunicazione. Il carattere multidisciplinare del corso e la
varietà degli approcci teorico-metodologici sono motivati dal
riconoscimento della centralità e complessità dei processi
comunicativi nella società contemporanea, legati allo sviluppo
delle nuove tecnologie, all’intensificarsi dei processi di
globalizzazione e al carattere sempre più multiculturale della
nostra società.
Il corso di laurea, conforme al quadro di riferimento
rappresentato dalla Classe di laurea in Scienze della
comunicazione (Classe 20), forma alle professioni che svolgono
attività di comunicazione: addetti stampa, comunicatori
pubblici, operatori editoriali, esperti multimediali e della
comunicazione, pubblicitari e ruoli affini, esperti nella
comunicazione interculturale. Tali professioni esigono che il
laureato, oltre a possedere conoscenze relative alle dinamiche
della comunicazione, dei diversi modelli comunicativi e
dell’interazione sociale, le sappia comprendere in prospettiva
multidisciplinare e applicare nei diversi contesti organizzativi. Si
individuano in particolare i seguenti obiettivi specifici:
inquadrare la comunicazione nell’ambito dei processi
cognitivi che ne sono alla base, attraverso lo studio dei diversi
aspetti psicologici della comunicazione dal punto di vista sia
teorico sia applicativo, acquisendo competenze sulle basi
linguistiche della comunicazione, nonché sulle sue dinamiche
sociali, culturali, economiche e giuridiche;
affinare strumenti che consentano di intervenire con
competenza nella gestione di situazioni ed eventi connessi con
38
la comunicazione in generale e con i suoi aspetti
psicopedagogici, interculturali e multietnici, fornendo il
necessario inquadramento teorico di natura antropologica,
linguistica, semiologica, letteraria ed epistemologico-filosofica.
All’interno di tale quadro sarà dato particolare spazio alle
conoscenze di base di una grande lingua extra-europea e delle
linee fondanti il quadro storico-culturale in cui essa è diffusa e
parlata;
acquisire competenze specifiche nell’uso delle varie
metodologie di raccolta ed elaborazione dati e sviluppare le
capacità logiche e inferenziali di analisi, strutturazione e
interpretazione dei dati stessi, al fine di consentire allo
studente di raggiungere una posizione di autonomia di giudizio
e di espressione nel futuro ambito lavorativo;
acquisire la capacità di affrontare una molteplicità di
specializzazioni successive, integrando lo studio di discipline
formative fondamentali con l’apprendimento di metodologie
applicative di avanguardia nel campo della comunicazione, e
configurando la possibilità di approfondimenti successivi tanto
nel campo
della
formazione
e
della
comunicazione
interculturale quanto nel campo dell’antropologia e degli studi
linguistici connessi.
Abilità linguistiche
Per conseguire la Laurea in Comunicazione interculturale, lo
studente deve aver acquisito 3 CFU relativi alla verifica della
conoscenza obbligatoria di una lingua dell’Unione Europea oltre
all’italiano, come disposto dalla riforma universitaria.
Gli studenti che sono in possesso di una delle certificazioni
linguistiche di livello “B1” o superiore in una lingua straniera
dell’Unione europea non dovranno sostenere alcuna prova.
Copia in originale della certificazione comprovante la
competenza richiesta dovrà essere consegnata alla Segreteria
studenti. Gli studenti che non sono in possesso di una delle
certificazioni linguistiche accreditate dall’Ateneo dovranno
superare una “Prova di conoscenza” della lingua straniera
scelta, preceduta da un “Accertamento delle conoscenze
linguistiche”. Le informazioni relative alle prove di conoscenza
e all'eventuale prova di accertamento preliminare saranno
fornite all'atto dell'iscrizione al corso di Laurea.
39
In conformità con la delibera del Senato Accademico del 3
luglio 2006, i crediti previsti per la lingua straniera devono
essere acquisiti prima di sostenere gli esami del secondo e del
terzo anno.
Abilità informatiche
Gli studenti devono acquisire 3 CFU relativi alle competenze
informatiche di base. Chi è già in possesso della patente
informatica ECDL o ECDL start non deve sostenere alcuna
prova e acquisisce direttamente i crediti previsti presentando il
certificato alla segreteria studenti. Chi non è in possesso di una
di queste certificazioni dovrà superare una prova di verifica
delle
competenze
informatiche.
Ulteriori
informazioni
sull’acquisizione dei crediti formativi relativi alle abilità
informatiche
possono
essere
reperite
su
www.didattica.unimib.it.
In conformità con la delibera del Senato Accademico del 3
luglio 2006, i crediti previsti per le abilità informatiche devono
essere acquisiti prima di sostenere gli esami del secondo e del
terzo anno.
§. 3 Sbocchi professionali
La laurea in Comunicazione interculturale può offrire molteplici
sbocchi occupazionali in un’ampia varietà di ambiti
professionali:
addetti
stampa,
operatori
editoriali,
esperti
di
comunicazione anche multimediale, pubblicitari, comunicatori
pubblici, addetti ai settori della comunicazione di azienda;
operatori con competenze specifiche nell’ambito delle
nuove tecnologie della comunicazione (da quelle relative alla
carta stampata a quelle d’ambito informatico e telematico);
operatori nel settore della formazione nel mondo del
lavoro, con particolare riferimento ai processi comunicativi
nelle organizzazioni pubbliche e nelle strutture aziendali;
operatori in grado di fornire la necessaria mediazione in
situazioni
comunicative
caratterizzate
da
dinamiche
interculturali e interetniche;
operatori in grado di costruire strumenti di rilevazione
efficaci (test, interviste, questionari) e di gestire l’analisi
quantitativa e qualitativa di dati rilevanti per i processi di
40
comunicazione nell’impresa e nelle istituzioni pubbliche.
La laurea in Comunicazione interculturale prepara inoltre alle
professioni di tecnico del trasferimento e del trattamento delle
informazioni, corrispondente in lingue estere, tecnico del
marketing, tecnico della pubblicità e delle pubbliche relazioni,
tecnico delle attività ricettive, tecnico dell’organizzazione di
fiere e convegni.
§. 4 Modalità e condizioni d’accesso
L'accesso al Corso di laurea in Comunicazione Interculturale è
programmato e prevede un numero massimo di 300 posti.
Per l'accesso al Corso di laurea sono necessarie le conoscenze
di base normalmente acquisite durante il percorso delle scuole
secondarie superiori. L'iscrizione al primo anno del Corso è
regolata dalle leggi di accesso agli studi universitari. Gli
studenti saranno sottoposti a un test di ingresso che si terrà
nel settembre 2013, come precisato nel bando di cui si leggerà
alla pagina www.unimib.it.
La prova sarà costituita da quesiti a risposta multipla. La
valutazione sarà espressa in centesimi. Se il risultato della
prova non sarà ritenuto pienamente sufficiente, sarà previsto
un corso di recupero a frequenza obbligatoria. In tal caso lo
studente potrà iscriversi al Corso di laurea, sostenere gli esami
durante il primo anno di iscrizione, ma non potrà sostenere gli
esami di profitto negli anni di iscrizione successivi al primo. Lo
studente dovrà pertanto partecipare a un'ulteriore prova. Se
anche tale prova risultasse insufficiente, lo studente dovrà
partecipare alle successive edizioni dei corsi di recupero fino al
superamento della prova.
Riconoscimento CFU e modalità di trasferimento
Per l’a.a. 2013-2014 è prevista la possibilità di trasferimento al
I, al II o al III anno per coloro che provengono da altro corso di
laurea ex D.M. 270/2004.
Coloro che provengono dalla Classe delle Lauree in Scienze
della Comunicazione L-20 avranno diritto alla prosecuzione
della carriera.
Per essere ammessi al I, al II o al III anno gli studenti
provenienti da altro corso di laurea ex D.M.270/2004 dovranno
aver sostenuto il test di ingresso; in particolare per essere
41
ammessi al II anno è necessario il possesso di almeno 24 CFU
relativi ai settori scientifico-disciplinari previsti dal corso di
laurea di cui 8 CFU obbligatoriamente tra Lingua araba, Lingua
cinese o Lingua giapponese. Nel conteggio dei 24 CFU non
rientrano i crediti maturati per le abilità linguistiche ed
informatiche. Per essere ammessi al III anno è necessario il
possesso di almeno 64 CFU relativi ai settori scientificodisciplinari previsti dal corso di laurea di cui 16 CFU
obbligatoriamente tra Lingua araba, Lingua cinese o Lingua
giapponese. Nel conteggio dei 64 CFU non rientrano i crediti
maturati per le abilità linguistiche ed informatiche.
Coloro che sono in possesso di Laurea ex D.M. 270/2004 e
precedenti potranno essere ammessi al I, al II o al III anno
senza sostenere il test di ingresso. In particolare: per essere
ammessi al II anno è necessario il possesso di almeno 24 CFU
relativi ai settori scientifico-disciplinari previsti dal corso di
laurea di cui 8 CFU obbligatoriamente tra Lingua araba, Lingua
cinese o Lingua giapponese; per essere ammessi al III anno è
necessario il possesso di almeno 64 CFU relativi ai settori
scientifico-disciplinari previsti dal corso di laurea di cui 16 CFU
obbligatoriamente tra Lingua araba, Lingua cinese o Lingua
giapponese.
Coloro
che
abbiano
comunque
crediti
maturati
precedentemente nei settori scientifico disciplinari previsti dal
corso di laurea potranno essere ammessi al I o al II anno dopo
aver sostenuto il test di ingresso. In particolare: per essere
ammessi al II anno è necessario il possesso di almeno 24 CFU
relativi ai settori scientifico-disciplinari previsti dal corso di
laurea di cui 8 CFU obbligatoriamente tra Lingua araba, Lingua
cinese o Lingua giapponese; per essere ammessi al III anno è
necessario il possesso di almeno 64 CFU relativi ai settori
scientifico-disciplinari previsti dal corso di laurea di cui 16 CFU
obbligatoriamente tra Lingua araba, Lingua cinese o Lingua
giapponese.
Tutti costoro potranno presentare istanza di riconoscimento dei
crediti maturati. Gli studenti ammessi al primo anno dovranno
fare riferimento al presente regolamento didattico. Gli studenti
ammessi al secondo anno al regolamento didattico 2012-13 e
gli ammessi al terzo anno al regolamento didattico 2011-12.
In base al D.M. 270/2004 e alla L. 240/2010, le università
42
possono riconoscere come crediti formativi universitari le
conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai
sensi della normativa vigente in materia, nonché altre
conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello
postsecondario
alla
cui progettazione
e
realizzazione
l'università abbia concorso per un massimo di 12 CFU,
complessivamente tra corsi di laurea e laurea magistrale.
Il riconoscimento di queste attività in termini di CFU è
subordinato al superamento del test di ingresso e alla
valutazione di merito della Commissione preposta. Anche in
questo caso gli studenti saranno iscritti al primo anno di corso
e potranno proseguire gli studi integrando i crediti mancanti,
fermo restando il vincolo della propedeuticità prevista per le
abilità linguistiche e informatiche.
Le attività già riconosciute ai fini dell’attribuzione di crediti
formativi universitari nell’ambito del Corso di laurea non
potranno essere nuovamente riconosciute come crediti
formativi nell’ambito di corsi di laurea magistrali.
§. 5. Attività didattiche
Le attività formative prevedono discipline di base, discipline
caratterizzanti e discipline affini e integrative.
La didattica si articola in corsi, esercitazioni, applicazioni
formative.
Nell’ambito della sperimentazione e-learning di Ateneo
FORTECH, finalizzata all’introduzione di metodologie di blended
learning nell’offerta formativa dell’Università, potranno essere
attivati alcuni corsi on-line ad integrazione e/o in alternativa
alla didattica.
Attività formative di base
Le attività formative di base sono suddivise in due ambiti
disciplinari: l’Ambito delle Discipline semiotiche, linguistiche e
informatiche, a cui sono attribuiti 34 crediti, e l'Ambito delle
Discipline sociali e mediologiche, a cui sono attribuiti 8 crediti.
In totale, alle attività formative di base sono attribuiti 42
crediti. Nell’Ambito delle Discipline semiotiche, linguistiche e
informatiche sono attivati i seguenti insegnamenti: Linguistica
generale (L-LIN/01), Etnolinguistica (L-LIN/01), Linguistica
43
italiana (L-FIL- LET/12), Letteratura italiana contemporanea (LFIL-LET/11) per 34 CFU; Nell’Ambito delle Discipline sociali e
mediologiche è attivato l'insegnamento di Sociologia della
comunicazione (SPS/07), per 8 CFU.
Attività formative caratterizzanti
Le attività formative caratterizzanti sono suddivise in 3 ambiti
disciplinari: l’Ambito delle Metodologie, analisi e tecniche della
comunicazione, a cui sono attribuiti 8 crediti; l’Ambito delle
Scienze umane ed economico-sociali, a cui sono attribuiti 32
crediti; l’Ambito delle Discipline giuridiche, storico-politiche e
filosofiche, a cui sono attribuiti 14 crediti. In totale, alle attività
formative caratterizzanti sono attribuiti 54 crediti. Nell’Ambito
delle Metodologie, analisi e tecniche della comunicazione è
attivato l'insegnamento di Estetica (M-FIL/04) per 8 CFU;
nell’Ambito delle Scienze umane ed economico-sociali sono
attivati i seguenti insegnamenti: Antropologia culturale (MDEA/01) per 8 CFU; Psicologia della comunicazione (M-PSI/01)
per 8 CFU; Pedagogia interculturale (M-PED/01) per 8 CFU;
Organizzazione aziendale (SECS-P/10) per 8 CFU. Nell’Ambito
delle Discipline giuridiche, storico-politiche e filosofiche sono
attivati i seguenti insegnamenti: Filosofia della scienza
(MFIL/02)
per
8
CFU
e
Istituzioni
di
cultura
araba/cinese/giapponese (SPS/11) per 6 CFU.
Attività affini e integrative
Sono assegnati 24 CFU ad un ambito che comprende, a scelta
libera ma con un sistema di propedeuticità, i settori L-OR
12/21/22 – Lingua araba/cinese/giapponese. All'interno di
questi corsi saranno previste ore di esercitazione in aula, che
assegnano 1 CFU per 25 ore di presenza. Si assegnano inoltre
8 CFU per l'insegnamento di Teoria e tecnica dei nuovi media
(SPS/08) ed 8 CFU per l'insegnamento di Geografia culturale
(M-GGR 01). Infine 8 CFU a scelta dello studente fra gli
insegnamenti di Metodologia della ricerca pedagogica(M-PED
01), Storia dell’antropologia (M-DEA 01), Antropologia della
contemporaneità (M-DEA 01), Linguistica Applicata (L-LIN 01),
Antropologia dei media (M-DEA 01). In totale alle attività affini
e integrative sono assegnati 48 crediti.
44
Attività a scelta
Sono previsti 12 crediti per attività a scelta dello studente. Tali
crediti potranno essere acquisiti seguendo insegnamenti
ufficiali e applicazioni formative dei Corsi di laurea triennali
attivati nell’Ateneo.
Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro
Nel corso del triennio, gli studenti devono obbligatoriamente
acquisire 12 CFU nelle applicazioni formative relative alla lingua
da loro scelta tra cinese, giapponese e arabo (4 CFU per ogni
anno di corso).
Scansione insegnamenti e date appelli d’esame
Le attività formative si svolgono nel periodo ottobre-dicembre
(I semestre) e nel periodo marzo-maggio (II semestre). L’anno
accademico avrà inizio il 1 ottobre 2013: il calendario delle
attività
formative
sarà
disponibile
alla
pagina
www.formazione.unimib.it. Gli appelli d’esame, in numero non
inferiore a 5, sono distribuiti come segue: uno a gennaio, uno a
febbraio, uno a giugno, uno a luglio, uno a settembre.
Modalità di verifica del profitto
Gli esami di profitto consistono in una prova orale e/o scritta,
secondo modalità decise dai docenti e in accordo con la
struttura degli insegnamenti indicati nell’apposita sezione.
Frequenza
La frequenza ai corsi non è obbligatoria, ma è altamente
consigliata ai fini di un corretto ed efficace apprendimento. E’
richiesta invece la frequenza di almeno l’80% delle ore previste
per le applicazioni formative relative alla lingua scelta dallo
studente tra cinese, giapponese e arabo.
Piano di studio
Il piano di studio è l’insieme delle attività formative
obbligatorie, delle attività previste come opzionali e delle
attività formative scelte autonomamente dallo studente in
coerenza con il regolamento didattico del corso di studio. Allo
studente viene automaticamente attribuito un piano di studio
45
all’atto dell’iscrizione al primo anno, che costituisce il piano di
studio statutario. Successivamente lo studente deve presentare
un proprio piano di studio con l’indicazione delle attività
opzionali e di quelle a scelta. Il piano di studio è approvato dal
Dipartimento. Le modalità e le scadenze di presentazione del
piano sono definite dall’Ateneo. Il diritto dello studente di
sostenere prove di verifica relative a una attività formativa è
subordinato alla presenza dell’attività stessa nell’ultimo piano
di studio approvato. Per quanto non previsto si rinvia al
regolamento d’Ateneo per gli studenti.
Regole di scelta:
I anno
Lo studente deve scegliere la lingua orientale (arabo, cinese o
giapponese), le istituzioni di cultura (araba, cinese o
giapponese) e l’applicazione formativa corrispondente alla
lingua prescelta.
II anno
Lo studente deve scegliere la lingua orientale (arabo, cinese o
giapponese) e l’applicazione formativa corrispondente alla
lingua prescelta; in più, acquisisce 12 crediti liberi.
III anno
Lo studente deve scegliere la lingua orientale (arabo, cinese o
giapponese), l’applicazione formativa corrispondente alla lingua
prescelta e un corso tra Metodologia della ricerca pedagogica,
Storia dell’antropologia, Antropologia della contemporaneità,
Antropologia dei media, Linguistica Applicata.
Propedeuticità
Il superamento dell’esame di Lingua cinese I / Lingua araba I /
Lingua giapponese I è propedeutico al superamento dell’esame
di Lingua cinese II / Lingua araba II / Lingua giapponese II.
Il superamento dell’esame di Lingua cinese II / Lingua araba II
/ Lingua giapponese II è propedeutico al superamento
dell’esame di Lingua cinese III / Lingua araba III / Lingua
giapponese III.
La scelta della lingua determina la scelta delle Istituzioni di
cultura corrispondenti.
46
§. 6. Conseguimento titolo e prova finale
Il titolo di studio rilasciato è la Laurea in Comunicazione
interculturale.
Le attività relative alla preparazione della prova finale per il
conseguimento della laurea in Comunicazione interculturale
sono svolte dallo studente sotto la supervisione di un docente
relatore, con modalità quali l’osservazione, la ricerca e
interventi in situazioni di laboratorio o sul campo. La prova
finale consiste nella presentazione di un elaborato individuale
relativo a tali attività di fronte a una Commissione. Il
conferimento della Laurea avverrà in seduta pubblica davanti
ad una Commissione di docenti a ciò preposta. L’argomento
potrà essere assegnato dal relatore agli studenti che abbiano
acquisito 120 crediti comprensivi dei crediti previsti per le
abilità linguistiche e informatiche. Le attività relative alla prova
finale comportano l’acquisizione di 6 CFU.
Percorsi
Il Corso di Laurea in Comunicazione interculturale è a
orientamento unico. Tuttavia gli studenti che fossero in
prospettiva interessati al Corso di Laurea Magistrale in Scienze
antropologiche ed etnologiche, troveranno nel piano di studi la
possibilità
di configurare
un
percorso
specificamente
antropologico, in grado di fornire un'adeguata formazione di
base.
47
48
PRIMO ANNO
-
Linguistica generale L-LIN/01 (10 CFU)
Antropologia culturale M-DEA/01 (8 CFU)
Pedagogia interculturale M-PED/01 (8 CFU)
Psicologia della comunicazione M-PSI/01 (8 CFU)
Un insegnamento da 8 CFU a scelta tra:
•
Lingua araba I L-OR/12 (8 CFU)
•
Lingua cinese I L-OR/21 (8 CFU)
•
Lingua giapponese I L-OR/22 (8 CFU)
- Un insegnamento da 6 CFU in relazione alla lingua scelta:
•
Istituz. cultura araba SPS/11 (6 CFU)
•
Istituz. cultura cinese SPS/11 (6 CFU)
•
Istituz. cultura giapponese SPS/11 (6 CFU)
- Lingua straniera (3 CFU)
- Informatica (3 CFU)
- Applicazioni formative (4 CFU)
SECONDO ANNO
-
Logica e filosofia della scienza M-FIL/02 (8 CFU)
Etnolinguistica L-LIN/01 (8 CFU)
Estetica M-FIL/04 (8 CFU)
Organizzazione aziendale SECS –P/10 (8 CFU)
Teoria e tecnica dei nuovi media SPS 08 (8 CFU)
- Un insegnamento da 8 CFU a scelta tra:
•
Lingua araba II L-OR/12 (8 CFU)
•
Lingua cinese II L-OR/21 (8 CFU)
•
Lingua giapponese II L-OR/22 (8 CFU)
- Applicazioni formative (4 CFU)
- A scelta dello studente (12 CFU)
49
TERZO ANNO
-
Letteratura ital. cont. L-FIL-LET/11 (8 CFU)
Linguistica Italiana L-FIL-LET/12 (8 CFU)
Sociologia della comunicazione SPS/07 (8 CFU)
Geografia culturale M-GGR/01 (8 CFU)
- Un insegnamento da 8 CFU a scelta tra:
•
Lingua araba III L-OR/12 (8 CFU)
•
Lingua cinese III L-OR/21 (8 CFU)
•
Lingua giapponese III L-OR/22 (8 CFU)
- Un insegnamento da 8 CFU a scelta tra:
•
Met. della ricerca pedagogica M-PED/01 (8 CFU)
•
Linguistica applicata L-LIN/01 (8 CFU)
•
Storia dell’antropologia M-DEA/01 (8 CFU)
•
Antropol. della contemporaneità M-DEA/01 (8
CFU)
•
Antropologia dei media M-DEA/01 (8 CFU)
- Applicazioni formative (4 CFU)
- Prova finale (6 CFU)
50
5. Scienze della formazione primaria
Inizio dei corsi
1 ottobre 2013
Segreteria Didattica e informazioni
Edificio u6 – IV piano – stanza 4170
Web
www.formazione.unimib.it/primaria
Presidente
prof.ssa Elisabetta Nigris
e-mail
[email protected]
§.1 Presentazione del Corso di Laurea
É istituito presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca il
Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della
formazione primaria, della classe delle lauree magistrali in
Scienze della formazione primaria (LM-85bis) in conformità con
il relativo Ordinamento Didattico disciplinato nel Regolamento
didattico d’Ateneo.
Il corso ha durata quinquennale e prevede l’acquisizione di 300
crediti formativi universitari (CFU). Nei cinque anni sono
previsti: 30 esami, attività laboratoriali, attività di tirocinio e la
prova finale.
Il titolo di studio rilasciato è la Laurea Magistrale in Scienze
51
della formazione primaria (LM-85 bis) con valore abilitante
all'insegnamento nella Scuola primaria e nella Scuola
dell'infanzia.
Nell’anno accademico 2013-2014 sono istituiti il I, il II, il III, il
IV e il V anno ed è attivato il I, II e III anno, secondo il nuovo
Regolamento Didattico qui descritto. Si potranno in seguito
perfezionare e approfondire gli studi in Master di II livello e in
Dottorati di ricerca.
§. 2 Obiettivi formativi
Il corso di laurea magistrale in Scienze della formazione
primaria promuove un'avanzata formazione teorico-pratica
nell'ambito delle discipline psicopedagogiche, metodologicodidattiche, tecnologiche e della ricerca che caratterizzano il
profilo professionale di un/a insegnante della scuola
dell'infanzia e primaria. Il curricolo è finalizzato inoltre a
sviluppare una formazione teorica e didattica sugli ambiti
disciplinari oggetto degli insegnamenti previsti dalle Indicazioni
programmatiche per gli ordini di scuola considerati. Delinea
inoltre una formazione specifica per l'accoglienza e l'inclusione
degli allievi con disabilità.
Il corso di laurea magistrale a ciclo unico di 5 anni in Scienze
della formazione primaria intende favorire lo sviluppo di
insegnanti polivalenti che sappiano promuovere la motivazione,
la creatività e lo sviluppo dell'identità dei bambini; al tempo
stesso, costruire percorsi flessibili e articolati di apprendimento
nelle diverse aree disciplinari, con una particolare attenzione
agli obbiettivi trasversali.
Al termine del corso di laurea magistrale a ciclo unico il futuro
insegnante avrà acquisito inoltre competenze rispetto
all'accoglienza di ogni bambino, al fine di saper meglio
accogliere e integrare le diversità e le caratteristiche individuali
di ciascun allievo, così come le specificità delle diverse culture
di cui è portatore, stabilendo una proficua collaborazione tra i
diversi insegnanti e gli specialisti della classe. La formazione
include l'approfondimento e l'appropriazione delle diverse
strategie e metodologie didattiche al fine di favorire un
apprendimento autentico, duraturo e significativo.
La formazione professionale riguarda la gestione sia degli
52
aspetti cognitivi dell'apprendimento sia di quelli affettivi e
socio-relazionali, affinché l'insegnante possa contribuire alla
formazione globale del bambino, in un clima di classe positivo
che promuova il benessere individuale e collettivo. Il corso
persegue inoltre come obbiettivo trasversale l'acquisizione di
competenze relazionali, e delle teorie ad esse connesse, e di
abilità comunicative correlate alla gestione della relazione
adulto-bambino, del gruppo, della comunicazione all'interno
della comunità scolastica e con le famiglie, nonché del rapporto
con le altre agenzie educative formali e informali del territorio.
Il percorso formativo si articola in:
"attività formative di base" per l'acquisizione di
competenze
psico-pedagogiche,
metodologico-didattiche,
sociologiche e digitali;
"attività
formative
caratterizzanti"
dedicate
all'approfondimento dei contenuti che saranno oggetto
dell'insegnamento nei due ordini scolastici considerati ("i saperi
della scuola"), delle didattiche ad essi legate, all'acquisizione
delle competenze di lingua inglese, e delle competenze relative
alle tecnologie didattiche;
una terza area riguardante l'accoglienza e l'inclusione
degli alunni con disabilità.
Le attività formative proposte prevedono:
i corsi accademici sia nell'ambito delle attività formative
di base (psicopedagogiche e metodologiche didattiche), sia
nell'ambito delle attività formative caratterizzanti;
le esercitazioni;
i laboratori didattici;
il tirocinio diretto e indiretto.
I corsi sono diretti a fornire le conoscenze teoriche relative ai
diversi ambiti formativi (di base e caratterizzanti), offrendo ai
futuri insegnanti l'opportunità di confrontare criticamente
modelli teorici e metodologici diversificati. I corsi sono divisi nei
cinque anni secondo i criteri della gradualità e della
propedeuticità e in modo da integrare i diversi saperi
disciplinari. I crediti relativi alla lingua inglese sono distribuiti in
modo uniforme per ciascun anno di corso.
I laboratori didattici sono sempre caratterizzati da un approccio
laboratoriale, allo scopo di immergere i futuri insegnanti in
esperienze formative coerenti coi modelli e con gli approcci
53
proposti nei corsi stessi.
Nel nuovo corso di laurea magistrale in Scienze della
formazione primaria i laboratori sono collegati e integrati ai
singoli corsi accademici, secondo criteri di continuità e
coerenza.
Il tirocinio, infine, verrà suddiviso nei singoli anni secondo un
numero di crediti progressivamente crescente. Il tirocinio
diretto viene svolto all'interno delle scuole dell'infanzia e
primaria, mentre il tirocinio indiretto prevede attività in piccoli
gruppi, di analisi e riflessione relativa all'esperienza nella
scuola, con la supervisione dei tutor.
§. 3 Sbocchi professionali
I laureati in Scienze della formazione primaria potranno
operare come insegnanti nella scuola dell'infanzia e nella scuola
primaria. Per quanto riguarda la classificazione degli sbocchi
professionali, così come codificati dall'ISTAT, il laureato in
Scienze della formazione primaria può sviluppare la propria
attività lavorativa nelle seguenti categorie:
professori di scuola primaria (2.6.4.1.0)
professori di scuola dell’infanzia (2.6.4.2.0)
La Laurea magistrale, ai sensi della normativa vigente in
materia (D.M. 10 settembre 2010, n. 249), ha valore di esame
di stato e abilita all’insegnamento nella scuola primaria e nella
scuola dell’infanzia.
§. 4 Modalità e condizioni d’accesso
Per l’iscrizione al corso di laurea magistrale in Scienze della
formazione primaria occorre essere in possesso delle
conoscenze previste da un diploma di scuola secondaria di
secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero
riconosciuto idoneo.
L'ammissione è subordinata al superamento di un test
d'ingresso ad accesso programmato sulla base di criteri stabiliti
di anno in anno dal Ministero.
L’iscrizione al primo anno del corso di laurea magistrale in
54
Scienze della formazione primaria è regolata dalle leggi
nazionali di accesso agli studi universitari. Per l’anno
accademico 2013/2014 il numero dei posti è stabilito dalle
disposizioni ministeriali. La prova di selezione sarà stabilita
secondo le indicazioni ministeriali che verranno pubblicate, in
seguito, su apposito bando, nel quale saranno indicati la data, i
termini e le modalità di iscrizione e di partecipazione alla prova
selettiva di ammissione.
Per essere ammessi al corso di laurea magistrale, dovranno
superare il test di ammissione anche coloro che:
desiderano trasferirsi da altri corsi di laurea diversi da
Scienze della formazione primaria;
siano già in possesso di altra laurea.
Tutti coloro che supereranno il test di ingresso verranno iscritti
al 1° anno di corso e successivamente potranno chiedere il
riconoscimento dei CFU precedentemente maturati.
I docenti della scuola dell’infanzia (o materna) e primaria (o
elementare) con incarico a tempo indeterminato all’entrata in
vigore della Legge n. 370 del 19/10/1999, anche se provvisti di
titolo di scuola secondaria quadriennale (Art. 8, comma 11, L.
19/10/1999, n. 370), possono essere iscritti al corso di laurea,
senza fare la prova e anche in soprannumero.
A seguito di delibera del Senato Accademico anche coloro che
sono in possesso di un titolo di studio di durata quadriennale
possono iscriversi al corso di laurea magistrale in Scienze della
formazione primaria ferma restando la necessità di iscriversi e
partecipare alla procedura di selezione di cui sopra.
Trasferimenti e seconde lauree
Il trasferimento da altro corso di laurea, l’iscrizione come
seconda laurea e il riconoscimento di crediti derivanti da
carriera universitaria pregressa o da altre conoscenze e abilità
professionali, svolta in Italia o all’estero, sono subordinati al
superamento del test di ingresso.
Riconoscimento esami
Gli studenti iscritti al corso di laurea magistrale in Scienze della
Formazione Primaria possono chiedere il riconoscimento di CFU
già acquisiti. I crediti saranno valutati, quantificati e attribuiti
55
per affinità a settori scientifico-disciplinari del corso di laurea
da un’apposita Commissione. Il riconoscimento dei CFU per gli
anni successivi al primo verrà attribuito di anno in anno, su
richiesta dello studente. Tale riconoscimento non determinerà
comunque l’abbreviazione del Corso degli Studi; perciò l’anno
di iscrizione resterà comunque il primo. Per le caratteristiche
specifiche del corso di laurea magistrale non potranno essere
riconosciuti crediti relativi alle attività di tirocinio e di
laboratorio.
56
PRIMO ANNO (attivato)
- Pedagogia generale con Laboratorio M-PED/01 (9 CFU)
- Storia della pedagogia e delle istit. educative M-PED/02 (8
CFU)
- Sociologia dell’educazione SPS/08 (8 CFU)
- Istituzioni di matematiche MAT/02 (8 CFU)
- Linguistica italiana L-FIL-LET/12 (8 CFU)
- Storia e didattica della storia 1 M-STO/04 (8 CFU)
- Psicologia dello sviluppo con Laboratorio M-PSI/04 (9 CFU)
- Laboratorio di Lingua inglese L-LIN/12 (2 CFU)
SECONDO ANNO (attivato)
- Didattica generale con Laboratorio M-PED/03 (9 CFU)
- Mediazione didattica e strategie di gruppo con Laboratorio e
Legislazione scolastica M-PED/03 e IUS/09 (9 CFU)
- Istituzioni e didattica della matematica con Laboratorio
MAT/02 (9 CFU)
- Letteratura italiana con Laboratorio L-FIL-LET/10 (9 CFU)
- Pedagogia del corpo con Laboratorio M-EDF/01 (9 CFU)
- Geografia e didattica della geografia con Laboratorio MGGR/01 (9 CFU)
- Laboratorio di Lingua inglese L-LIN/12 (2 CFU)
- Tirocinio formativo (4 CFU)
57
TERZO ANNO (attivato)
- Didattica della lettura e della scrittura con Laboratori e
Metodologia della ricerca pedagogica M-PED/03 e M-PED/04
(10 CFU)
- Progettazione didattica e valutazione con Laboratorio MPED/04 (9 CFU)
- Fisica e didattica della fisica con Laboratorio FIS/08 (9 CFU)
- Biologia: fondamenti e didattica con Laboratorio BIO/03 (9
CFU)
- Tecnologie per la didattica M-PED/03 (4 CFU)
- Educazione all’immagine con Laboratorio ICAR/17 (9 CFU)
- Laboratorio di tecnologie didattiche M-PED/03 (3 CFU)
- Laboratorio di Lingua inglese L-LIN/12 (2 CFU)
- Tirocinio formativo (5 CFU)
QUARTO ANNO
- Chimica e Didattica della biologia CHIM/06 e BIO/03 (8 CFU)
- Pedagogia speciale con Laboratori M-PED/03 (10 CFU)
- Letteratura per l’infanzia con Laboratorio e Ambienti digitali
per la formazione M-PED/02 (9 CFU)
- Didattica della matematica con Laboratorio MAT/04 (5 CFU)
- Pedagogia interculturale M-PED/01 (8 CFU)
- Didattica della letteratura e Didattica della lingua italiana
come L2 con laboratorio L-FIL-LET/10 e L-FIL-LET/12 (9 CFU)
- Laboratorio di Lingua inglese L-LIN/12 (2 CFU)
- Prova/Idoneità di lingua inglese di livello B2 L-LIN/12 (2 CFU)
- Tirocinio formativo (7 CFU)
58
QUINTO ANNO
- Storia e didattica della storia 2 M-STO/02 (8 CFU)
- Musica e didattica della musica con Laboratorio L-ART/07 (9
CFU)
- Psicologia delle disabilità e dell’integrazione M-PSI/04 (8 CFU)
- Psicopatologia dello sviluppo M-PSI/08 (8 CFU)
- Laboratorio di Lingua inglese L-LIN/12 (2 CFU)
- Tirocinio formativo (8 CFU)
- Attività a scelta dello studente (8 CFU)
- Attività formative per la Prova Finale (9 CFU)
PROPEDEUTICITÀ
Per le discipline sviluppate in più esami nell’arco dei cinque
anni del corso di laurea magistrale, le propedeuticità sono
dettate dalla sequenzialità degli insegnamenti.
59
60
6. Scienze pedagogiche
Inizio dei corsi
1 ottobre 2013
Segreteria e informazioni
stanza 4179 – ed.U6, 4° piano
Web
Presidente
prof.ssa Maria
Grazia Riva
www.formazione.unimib.it/scienze-pedagogiche
e-mail
[email protected]
§.1 Presentazione del Corso di Laurea
Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze pedagogiche (Classe
delle Lauree Magistrali in Scienze Pedagogiche LM-85) ha, di
norma, durata biennale e prevede l’acquisizione di 120 crediti
formativi universitari (CFU). Nei due anni sono previsti: 12
esami, 3 Laboratori, Attività di ricerca sul campo e la prova
finale. Nell’anno accademico 2013-2014 sono istituiti il I e il II
anno e sono attivati il I e il II anno, secondo il Regolamento
Didattico qui descritto.
La Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche permette di
perfezionare
e
approfondire
gli
studi
accedendo
successivamente a Master di II livello e a Dottorati di ricerca.
Il Corso di laurea vuole consentire agli studenti di approfondire
scientificamente
e
operativamente
importanti
ambiti
61
pedagogici, con una preparazione volta all’acquisizione di
competenze nella consulenza pedagogica e nella progettazione
educativa, nel coordinamento e nell’organizzazione dei servizi,
nella consulenza e nelle pratiche filosofiche.
§. 2 Obiettivi formativi
Il corso di laurea intende formare professionisti nell'ambito dei
settori dell'educazione e della formazione, con una buona
conoscenza generale delle teorie e dei problemi pedagogici e
con conoscenze e competenze specifiche negli ambiti di
applicazione di tali conoscenze generali, con particolare
riferimento alla “consulenza pedagogica e alla progettazione
educativa”, al “coordinamento e organizzazione dei servizi”,
alla “consulenza e alle pratiche filosofiche”. La preparazione
offerta dal corso sarà volta a:
approfondire le conoscenze e le capacità di comprensione
nell'ambito delle scienze pedagogiche e dei loro rapporti con le
altre scienze sociali;
acquisire conoscenze, competenze e capacità applicative
nel campo della progettazione e della valutazione dei servizi e
degli interventi educativi rispetto a problemi, situazioni,
contesti concreti;
sviluppare capacità di analisi, autonomia di giudizio e
capacità di leggere e interpretare i problemi presenti nei
processi educativi e formativi;
sviluppare conoscenze e competenze nell'ambito delle
metodologie e degli strumenti per poter fornire consulenze e
gestire contesti organizzativi;
sviluppare
capacità
di apprendimento
e
abilità
comunicative nell'ambito educativo e formativo sia in rapporto
a partner professionali (colleghi, dirigenti, committenti,
amministratori, enti di vario tipo) sia in rapporto a singoli
utenti, famiglie, società diffusa.
§. 3 Sbocchi professionali
Gli aree di lavoro per i laureati in Scienze Pedagogiche
riguardano la consulenza pedagogica a livello individuale, di
gruppo, di comunità, nella sfera pubblica o nelle agenzie
62
educative private; il coordinamento dei servizi educativi o la
formazione e la ricerca educativa; la consulenza nella
progettazione e gestione di interventi nelle istituzioni
scolastiche e in altri contesti educativi e formativi; la
consulenza a orientamento filosofico. I laureati in Scienze
pedagogiche possono operare negli ambiti seguenti: scuola,
servizi educativi per l'infanzia, servizi di prevenzione del
disagio, dell'insuccesso educativo, della dispersione scolastica;
servizi riabilitativi, comunità, nel campo della cooperazione e
nei luoghi in cui è necessaria una formazione interculturale.
Possono inoltre operare nel campo dell'aggiornamento degli
insegnanti e degli operatori dei servizi educativi e socioeducativi, nel sostegno e accompagnamento alla genitorialità.
Il loro impiego può anche estendersi a settori del mondo della
produzione e della comunicazione, in cui siano presenti
esigenze di orientamento etico, filosofico, sociale e di
formazione.
§. 4 Modalità e condizioni d’accesso
Per accedere al Corso di Laurea Magistrale occorre essere in
possesso di una Laurea o di Diploma universitario triennale o
altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.
Inoltre, per essere ammesso al Corso di laurea, lo studente
dovrà (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2):
− possedere la conoscenza degli elementi fondamentali del
sapere pedagogico e delle sue connessioni con il sapere
delle altre scienze umane e sociali - con particolare
attenzione alla filosofia, alla psicologia, alla sociologia,
all’antropologia -, e le conoscenze relative alle principali
metodologie educative e alle caratteristiche dei contesti
educativi e formativi;
− saper tradurre tali conoscenze in capacità di individuare le
caratteristiche delle problematiche educative, individuare
metodologie e strumenti adatti ad affrontarli;
− saper collegare fra loro i saperi pedagogici, filosofici,
psicologici, sociologici, antropologici.
Lo studente dovrà essere consapevole che il Corso di Laurea
Magistrale intende proporre percorsi di studio, ricerca, analisi
63
avanzata. Per questo può essere d’aiuto l’avere maturato
un’esperienza nell’ambito delle professioni educative.
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. È tuttavia
consigliata a chi proviene da Corsi di laurea non attinenti alle
Scienze dell’educazione e della formazione, ma non solo, vista
la molteplicità dei modelli epistemologici e teorici, dei codici,
dei linguaggi e delle metodologie presenti nella ricerca
pedagogica.
L’ammissione al corso di laurea prevede:
− Il possesso di almeno 50 crediti, acquisiti nelle aree (tutti i
settori
scientifico-disciplinari)
di
seguito
indicate:
pedagogica,
filosofica,
psicologica,
sociologica,
antropologica, organizzativa.
− l’ avere acquisito almeno 16 crediti, dei 50 complessivi
richiesti al punto 1., nell’area pedagogica (SSD MPED01/02/03/04).
− la presentazione di uno scritto, basato su risposte a
domande guidate di tipo qualitativo, al fine di condurre lo
studente a riflettere sugli aspetti motivazionali, le
aspettative, le conoscenze pedagogiche, il tipo di impegno
che intende perseguire. Questo elaborato ha finalità
conoscitive e non dà luogo ad una graduatoria. Lo schema
di esso verrà inserito sul sito insieme ai format della
domanda di ammissione.
Per i candidati in possesso dei requisiti richiesti e di un voto di
laurea inferiore a 95/110 l’ammissione al corso è condizionata
alla valutazione dell’adeguatezza della personale preparazione,
mediante colloquio davanti alla Commissione.
Un’apposita commissione procederà alla valutazione dei
curricoli presentati dagli studenti, che avranno fatto domanda
secondo le modalità e le scadenze indicate dall’Ateneo.
Riconoscimento di CFU e modalità di trasferimento
Per l’a.a. 2013-2014 è prevista la possibilità di trasferimento al
II anno per coloro che provengono da altro Corso di Laurea
64
Magistrale (ex D.M.270). Per essere ammessi al II anno gli
studenti dovranno essere in possesso di almeno 40 crediti, di
cui 24 nell’area pedagogica (SSD M-PED/01/02/03/04), e 16
crediti nei settori sociologico, filosofico, psicologico. Coloro che
provengono dalla Classe di Laurea LM-85 avranno diritto alla
prosecuzione della carriera.
Potranno essere ammessi al II anno di corso coloro che
abbiano maturato, nell’ambito di una Laurea Specialistica (ex
D.M. 509), almeno 40 crediti, di cui 24 nell’area pedagogica
(SSD M-PED/01/02/03/04), e 16 crediti nei settori sociologico,
filosofico, psicologico.
Tutti gli studenti possono presentare istanza di riconoscimento,
a discrezione della commissione di valutazione, di crediti,
maturati precedentemente, nei seguenti settori: pedagogico,
filosofico, psicologico, sociologico, storico.
Secondo quanto previsto dall'articolo 5, comma 7 del decreto
ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, possono essere poi
riconosciute, a discrezione della commissione, le conoscenze e
le abilità professionali certificate individualmente ai sensi della
normativa vigente in materia, nonché le altre conoscenze e
abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia
concorso, fino a un massimo di 32 CFU. Le attività, già
riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi
universitari nell’ambito di corsi di laurea, non possono essere
nuovamente riconosciute come crediti formativi nell’ambito di
corsi di Laurea Magistrale.
§. 5. Attività
L'impianto generale del corso prevede attività di lezione
frontale, di esercitazioni in aula, laboratori, stage, tirocini e
percorsi di ricerca sul campo o altre attività (project work o
affiancamenti in situazioni significative), necessarie per
sperimentare, in contesti specifici, quanto approfondito
attraverso lo studio teorico. Sono previste prove di
accertamento mediante colloqui orali, elaborati scritti relativi
alle nuove conoscenze acquisite, alla discussione di casi ed
esempi. I laboratori, gli stage, i tirocini e le ricerche sul campo
prevedono la predisposizione di specifiche prove, adeguate a
65
documentare il percorso svolto dallo studente, e la valutazione
del docente di riferimento. Non è previsto l'obbligo di frequenza
ai corsi, tranne che per i laboratori.
Le attività formative si svolgono nel periodo ottobre-dicembre
(I semestre) e nel periodo marzo-maggio (II semestre). L’anno
accademico avrà inizio il 3 ottobre 2013 e il calendario delle
lezioni sarà disponibile alla pagina www.formazione.unimib.it.
La scansione e il numero degli appelli per gli esami di profitto,
non inferiore a 5, saranno indicati sul manifesto degli studi.
5.1. Attività formative opzionali, a scelta dello studente e
attività soprannumerarie
Oltre ai 64 crediti prefissati dall’offerta formativa, nei due anni
sono previsti complessivamente 24 crediti per attività opzionali
a scelta dello studente, di cui 16 crediti al I anno e 8 crediti al
II anno, che possono permettere allo studente di articolare e
perfezionare il proprio percorso verso l’approfondimento
culturale e la declinazione operativa desiderata. Per questo il
corso di laurea magistrale offre agli studenti una gamma di
scelte ponderate in modo che possano approfondire le
tematiche proprie delle professioni cui il corso prepara e, in
particolare: nella “Consulenza pedagogica e progettazione
educativa”, che prepara a leggere, comprendere, trattare i
problemi che emergono nei contesti educativi, a svolgere
funzioni di supporto, di supervisione individuale e di gruppo nei
confronti di tutti i soggetti impegnati in azioni educative, a
livello istituzionale e non, nei contesti organizzati e nell’ambito
del privato; nel “Coordinamento e organizzazione dei servizi”,
che
prepara
alla
responsabilità
di
progettazione,
organizzazione, gestione e coordinamento di servizi educativi e
socio-educativi (asili nido, scuole dell’infanzia, servizi
integrativi extrascolastici, comunità); nella “Consulenza e
pratiche filosofiche”, che forma un professionista capace di
rispondere alla richiesta di cura che nasce da un diffuso disagio
esistenziale, non contrassegnato da specifiche patologie ma,
piuttosto, dalle difficoltà ad affrontare passaggi di vita per i
quali si richiede un aiuto in termini di comprensione affettiva e
cognitiva.
Sono inoltre previsti 8 crediti a scelta libera dello studente. Tali
crediti potranno essere acquisiti seguendo insegnamenti
66
ufficiali dei Corsi di Laurea Magistrali e dei Corsi di Laurea
Quadriennali a esaurimento presenti in Ateneo. Fra le attività a
scelta, è possibile ripetere una seconda volta un insegnamento
già sostenuto.
§. 6. Piano di studio
Il Piano di studio è l’insieme delle attività formative
obbligatorie, delle attività previste come opzionali e delle
attività formative scelte autonomamente dallo studente in
coerenza con il Regolamento didattico del corso di studio. Allo
studente viene automaticamente attribuito un piano di studio
all’atto dell’iscrizione al primo anno, che costituisce il piano di
studio statutario. Successivamente, lo studente deve
presentare un proprio piano di studio con l’indicazione delle
attività opzionali e di quelle a scelta. Il Piano di studio è
approvato dal Consiglio di coordinamento didattico. Le modalità
e le scadenze di presentazione del piano sono definite dall’
Ateneo. Il diritto dello studente di sostenere prove di verifica
relative a una attività formativa è subordinato alla presenza
dell’attività stessa nell’ultimo piano di studio approvato. Per
quanto non previsto si rinvia al Regolamento d’Ateneo per gli
studenti.
§. 7. Conseguimento titolo e prova finale
Per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze
Pedagogiche è prevista una prova finale, che consiste nella
stesura da parte dello studente, sotto la guida di un relatore, di
un elaborato che potrà essere:
o una rielaborazione e puntualizzazione individuale delle
riflessioni teoriche sull’argomento;
o una riflessione empirica, saldamente ancorata alle
teorie di riferimento, che nasca dalle attività svolte dal
candidato in situazioni di laboratorio o sul campo.
Le attività relative alla prova finale comportano l’acquisizione di
12 crediti formativi. La prova finale consiste nella
presentazione e discussione della tesi, in seduta pubblica,
davanti ad una commissione di docenti.
67
PRIMO ANNO
- Fondamenti della consulenza pedagogica M-PED/01 (8 CFU)
- Progettazione e valutazione dei servizi e degli interventi
educativi con laboratorio “Metodologie e strumenti della
progettazione e della valutazione dei servizi” M-PED/03 (10
CFU)
- Consulenza familiare: teorie e pratiche M-PED/01 (8 CFU)
- Metodologia della ricerca pedagogica II con laboratorio MPED/01 (10 CFU)
- Pratiche filosofiche M-FIL/03 (8 CFU)
Due insegnamenti a scelta, da 8 CFU ciascuno, per i quali il
Corso di laurea offre agli studenti una gamma ponderata di
scelte che articolano le problematiche pedagogiche in diverse
declinazioni operative, fra le quali Consulenza pedagogica e
progettazione educativa, Coordinamento e organizzazione dei
servizi e Consulenza e pratiche filosofiche, (totale 16 CFU).
In particolare:
Per gli studenti interessati alla “Consulenza pedagogica e alla
progettazione educativa”, sono consigliati:
- Teorie e pratiche della narrazione M-PED/01 (8 CFU)
- Ermeneutica della formazione e pratiche immaginali MPED/01
(8 CFU)
Per
gli
studenti
interessati
al
“Coordinamento
all’organizzazione dei servizi”, sono consigliati:
- Organizzazione e coordinamento dei servizi educativi MPED/03 (8 CFU)
- Pedagogia dell’integrazione M-PED/03 (8 CFU)
e
Per gli studenti interessati alla “Consulenza e alle pratiche
filosofiche”, sono consigliati:
- Filosofia della mente e teoria degli affetti M-FIL/01 (8 CFU)
- Filosofia della relazione e del dialogo M-FIL/03 (8 CFU)
68
SECONDO ANNO
- Consulenza clinica nella formazione: teorie e pratiche con
laboratorio M-PED/01 (10 CFU)
- Consulenza nel disagio educativo: teorie e pratiche M-PED/01
(8 CFU)
- Politiche sociali II S-PS/07 (8 CFU)
Un insegnamento a scelta, da 8 CFU, per il quale il Corso di laurea
offre agli studenti una gamma ponderata di scelte che articolano
le problematiche pedagogiche in diverse declinazioni operative,
fra le quali Consulenza pedagogica e progettazione educativa,
Coordinamento e organizzazione dei servizi e Consulenza e
pratiche filosofiche. In particolare:
Per gli studenti interessati alla “Consulenza pedagogica e alla
progettazione educativa”, è consigliato un insegnamento tra:
- Pedagogia della devianza e della marginalità M-PED/01 (8 CFU)
- Psicologia clinica II M-PSI/08 (8CFU)
- Teorie e pratiche della comunicazione educativa M-PED/01
(8 CFU)
- Etica della relazione: teorie e pratiche M-FIL/01 (8 CFU)
Per gli studenti interessati al “Coordinamento e all’organizzazione
dei servizi”, è consigliato un insegnamento tra:
- Teorie e pratiche della comunicazione educativa M-PED/01
(8 CFU)
- Psicologia della comunicazione e delle organizzazioni M-PSI/01
(8 CFU)
- Etica della relazione: teorie e pratiche M-FIL/01 (8 CFU)
- Organizzaz. e gestione delle risorse umane SECS-P/10 (8 CFU)
Per gli studenti interessati alla “Consulenza e alle pratiche
filosofiche”, è consigliato un insegnamento tra:
- Pratiche filosofiche, consulenza e analisi M-FIL/03 (8 CFU)
- Epistemologia M-FIL/02 (8 CFU)
- Identità e persona M-FIL/01 (8CFU)
- A scelta dello studente (8 CFU)
- Tirocini formativi e di orientamento (6 CFU)
- Prova finale (12 CFU)
69
70
7.
Scienze
etnologiche
antropologiche
ed
Inizio dei corsi
1 ottobre 2013
Segreteria e informazioni
stanza 4179 – ed.U6, 4° piano
Presidente
prof. ssa Alice
Bellagamba
Web
www.formazione.unimib.it/scienze-antropologiche
e-mail
[email protected]
§.1 Presentazione del Corso di Laurea
La laurea magistrale in Scienze antropologiche ed etnologiche
fornisce una solida preparazione nel campo dell'antropologia
culturale e sociale, un ambito di studi che affronta l'essere
umano nella pluralità, ricchezza e diversità delle sue
manifestazioni culturali e sociali. Con un'attenzione costante
all'universo della teoria e all'applicazione delle conoscenze
antropologiche, il corso di studi forma figure professionali in
grado di operare con funzioni di responsabilità in strutture e
contesti in cui si affrontino aspetti centrali del mondo
contemporaneo: convivenza interculturale, migrazioni e
processi d'integrazione, cittadinanza e diritti, cooperazione e
sviluppo, salvaguardia e valorizzazione dei patrimoni culturali,
risorse e ambiente, forme di famiglia e trasformazione sociale,
dialogo interreligioso, rapporti imprenditoriali con i mercati
emergenti di regioni del mondo fino a pochi anni fa considerate
marginali e che oggi sono motori dell’economia mondiale (Cina,
71
Giappone, India, mondo arabo, Africa meridionale, Africa
Occidentale, America Latina). Punti di forza sono: il numero e
la
varietà
d'insegnamenti
antropologici;
il
contributo
interdisciplinare della filosofia, della pedagogia, delle lingue
orientali, della geografia e della sociologia; il profilo
internazionale del corpo docenti e la presenza di insegnamenti
che introducono alla specificità delle diverse regioni del mondo.
Gli studenti sono incoraggiati a trascorrere periodi di studio
all'estero, compiere stage presso enti, associazioni, aziende che
prevedano attività attinenti al percorso formativo, condurre
ricerche etnografiche. Si potranno approfondire gli studi grazie
a corsi di perfezionamento, Master di II livello e dottorati di
ricerca. Il Corso ha di norma durata biennale e prevede
l’acquisizione di 120 crediti formativi universitari (CFU). Nei
due anni sono previsti 12 esami, attività utili per il mondo del
lavoro e la prova finale.
§. 2 Obiettivi formativi
Il Corso di Studio in Scienze antropologiche ed etnologiche
prepara figure professionali in grado di operare con funzioni di
responsabilità in strutture e contesti in cui si affrontino aspetti
centrali del mondo contemporaneo: convivenza interculturale,
migrazioni e processi d’integrazione, cittadinanza e diritti,
cooperazione e sviluppo, salvaguardia e valorizzazione dei
patrimoni culturali, risorse e ambiente, forme di famiglia e
trasformazione
sociale,
dialogo
interreligioso,
rapporti
economici con i mercati emergenti di regioni del mondo fino a
pochi anni fa considerate marginali e che oggi sono diventate
motori dell’economia mondiale (Cina, Giappone, India, mondo
arabo, Africa meridionale, Africa Occidentale, America Latina).
Il percorso formativo è articolato in un’area di attività
“caratterizzanti” (AREA 1: formazione di base), seguiti da
un’area di attività “a scelta” (AREA 2: percorsi di
approfondimento). Una parte dei crediti è dedicata allo
svolgimento di attività utili per il mondo del lavoro e un’altra
alla prova finale.
Area 1 – formazione di base
Gli insegnamenti dell’AREA 1 costituiscono la parte comune a
72
tutti gli studenti del corso di studi e hanno carattere
obbligatorio in quanto forniscono i fondamenti teoricometodologici e il linguaggio disciplinare condiviso che
conferiscono unitarietà, solidità e riconoscibilità al profilo
professionale dell’antropologo. Essi includono le discipline
demo-etnoantropologiche
(Metodologia
della
ricerca
antropologica, Modelli teorici dell’antropologia, Antropologia
della parentela e di genere, Antropologia delle religioni,
Antropologia politica, Antropologia economica e dello sviluppo)
quelle sociologiche, statistiche e pedagogiche (Pedagogia e
culture dell’educazione) e quelle storiche, geografiche e
filosofiche (Sistemi di pensiero e storia delle mentalità). Grazie
alla filosofia si coltiveranno le capacità di sintesi logica e analisi
concettuale anche attraverso la riflessione su questioni di teoria
ed epistemologia delle scienze umane e sociali mentre con la
pedagogia si apprenderanno i modelli e le problematiche della
formazione e trasmissione del sapere in prospettiva
interculturale.
Gli obiettivi generali consistono:
1) nello
sviluppare
la
capacità
tipica
delle
scienze
antropologiche ed etnologiche di leggere i problemi e le
situazioni calandosi, grazie al metodo etnografico, nel punto
di vista dei soggetti coinvolti;
2) nell’incrementare la capacità di individuazione e analisi
contestualizzata delle differenze sociali e culturali;
3) nel coltivare uno sguardo comparativo e trasversale in
grado di cogliere connessioni dialettiche fra ambiti sociali e
culturali
differenti
ed
eventualmente
in
conflitto
valorizzando i punti di contatto;
4) nell’acquisire una robusta conoscenza della ricchezza di
soluzioni che le culture e società umane hanno adottato e
adottano per far fronte a una serie di problemi ricorrenti nei
campi della vita familiare, dell’esperienza religiosa,
dell’organizzazione politica, della convivenza interculturale,
della gestione delle risorse e dello sviluppo produttivo.
Area 2 – percorsi di approfondimento
L’antropologia è un sapere concreto, in cui l’elaborazione
73
teorica si radica nello studio e nell’analisi di specifici contesti
culturali e sociali, con particolare attenzione alla comprensione
del punto di vista che le società e le culture umane hanno
elaborato ed elaborano su stesse e in relazione l’una all’altra.
Gli insegnamenti dell’area 2 mettono in relazione le questioni
generali poste dall’antropologia con aspetti cruciali delle società
contemporanee
che
domandano
la
professionalità
dell’antropologo: le migrazioni, il mondo dell’arte, la salute e la
malattia, il patrimonio culturale, l’universo dello sviluppo, delle
organizzazioni non governative e delle agenzie internazionali
(per esempio ONU, UNESCO, FAO). Privilegiano un approccio
pratico che insiste sull’analisi di casi concreti favorendo il
dialogo fra quanto gli studenti apprendono in aula e le
dinamiche sociali e culturali che possono osservare nei loro
contesti di vita e di lavoro quotidiani.
Gli insegnamenti di quest’area sono organizzati in modo da
consentire allo studente una possibilità di scelta (3 esami per
un totale di 24 CFU) a partire da un ventaglio d’insegnamenti
distribuiti fra primo e secondo anno, che consentono di
articolare un percorso professionalizzante e di approfondimento
sulla base di specifici interessi. Oltre alle discipline demo-etnoantropologiche, l’AREA 2 comprende altre scienze umane e
sociali (per gli studenti che vogliano arricchire la propria
formazione in senso interdisciplinare), importanti lingue extraeuropee (cinese, giapponese) e un gruppo di insegnamenti
focalizzato sulle culture e società di particolari aree del mondo
e le loro problematiche contemporanee (Medio Oriente, Europa
e Mediterraneo, Africa, Americhe, Asia, Pacifico).
Lo studente potrà inoltre integrare liberamente il proprio
percorso formativo con un insegnamento scelto fra tutti
insegnamenti di laurea magistrale offerti dall’università di
Milano-Bicocca. Completano il percorso altre attività formative
utili al mondo del lavoro (4 CFU) – che possono essere
conseguite attraverso la frequenza di un Laboratorio di
Antropologia visuale oppure, previo accordo con i tutor del
corso di laurea, con stage presso enti, associazioni, aziende che
prevedano attività attinenti al percorso di studi – e una prova
finale.
74
§. 3 Sbocchi professionali
L’antropologo culturale, oltre che dotato di competenze
specialistiche e settoriali relative al carattere culturale e
interculturale delle relazioni sociali, alla valorizzazione della
diversità culturale ma anche delle difficoltà comunicative che
ne possono derivare, della loro applicazione in contesti sociali
specifici (ambito educativo, delle politiche sociali, sanitarie,
culturali e dello sviluppo, imprese), ha una preparazione
metodologica di base, una capacità di apprendere ad
apprendere, che gli consente di operare in ambiti lavorativi e
professionali molto diversi. Combinando riflessione teorica e
autoriflessività, capacità di decentramento del proprio punto di
vista e di valorizzazione di quelli altrui, visione olistica e
aderenza a situazioni particolari e concrete, che sono tipiche
del metodo etnografico, è figura dotata di quella versatilità,
flessibilità e spirito critico, che un mondo del lavoro sempre più
globalizzato e in rapido cambiamento richiede. In quest’ottica
la Laurea in Scienze antropologiche ed etnologiche può
costituire una solida base formativa su cui innestare i
successivi percorsi professionalizzanti in relazione a contesti
lavorativi specifici e multiformi. Fra le professioni, cui il corso di
studi prepara, sono da includere: Antropologi, Professori di
scuola secondaria superiore, Ricercatori, tecnici laureati e
assimilati, Professori di scuola secondaria inferiore, Curatori e
conservatori
di
musei,
Tecnici
del
reinserimento
e
dell’integrazione
sociale,
Guide
ed
accompagnatori
specializzati, Giornalisti.
§. 4 Modalità e condizioni d’accesso
Per accedere al Corso di laurea magistrale occorre essere in
possesso di una Laurea o di Diploma universitario triennale o
altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.
Inoltre, per essere ammesso al Corso di laurea, lo studente
dovrà essere in possesso di almeno 50 crediti complessivi nei
seguenti ambiti disciplinari: discipline demoetnoantropologiche;
discipline sociologiche, statistiche, pedagogiche e psicologiche;
discipline storiche, geografiche e filosofiche; lingue e civiltà.
Una commissione apposita procederà alla valutazione della
75
lettera di motivazione e del curriculum vitae presentato dagli
studenti che avranno fatto domanda secondo le modalità e le
scadenze indicate dall’Ateneo. La lettera di motivazione
conterrà indicazioni sulle ragioni che hanno portato il candidato
a presentare domanda, le sue esperienze (anche lavorative) a
contatto con la diversità culturale, la formazione nel settore
demo-etno-antropologico (anche attraverso la coltivazione di
interessi personali), e le sue aspettative future. Per i candidati
in possesso dei requisiti richiesti e di un voto di laurea inferiore
a 95/110 l’ammissione al Corso è condizionata alla valutazione
dell’adeguatezza della personale preparazione mediante
colloquio davanti alla Commissione. I laureati con elevata
preparazione, provenienti da percorsi non perfettamente
coerenti con i requisiti richiesti, potranno essere ammessi
previo colloquio di valutazione con la commissione.
Riconoscimento CFU e modalità di trasferimento
Tutti gli studenti che provengono da altro Corso di Laurea
Magistrale (ex D.M.270) o Laurea Specialistica (ex D.M. 509) o
da Lauree vecchio ordinamento possono presentare istanza di
riconoscimento di crediti, maturati precedentemente, nei
seguenti
settori:
demoetnoantropologico
sociologico,
pedagogico, psicologico, storico, geografico, filosofico, lingue e
civiltà.
Potranno essere ammessi al II anno di corso coloro che
abbiano maturato almeno 40 crediti, di cui 24 nell’area
antropologica (M-DEA/01), e 16 crediti nei settori sociologico,
pedagogico, psicologico, storico, geografico, filosofico, lingue e
civiltà.
In base al D.M. 270/2004 e alla L. 240/2010, le università
possono riconoscere come crediti formativi universitari le
conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai
sensi della normativa vigente in materia, nonché altre
conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello
postsecondario
alla
cui progettazione
e
realizzazione
l'università abbia concorso per un massimo di 12 CFU,
complessivamente tra corsi di laurea e laurea magistrale.
Le attività già riconosciute ai fini della attribuzione di crediti
formativi universitari nell’ambito di corsi di laurea non possono
essere nuovamente riconosciute come crediti formativi
76
nell’ambito di corsi di laurea magistrale.
§. 5. Attività
L’impianto del corso prevede lezioni frontali ed esercitazioni.
Sono previste prove di accertamento mediante colloqui orali ed
elaborati scritti, relativi alle conoscenze acquisite e alla
discussione di casi. Non è previsto obbligo di frequenza. Le
attività formative si svolgono nel periodo ottobre-dicembre (I
semestre) e nel periodo marzo-maggio (II semestre). Gli
appelli d’esame, in numero non inferiore a 5, sono distribuiti
come segue: uno a gennaio, uno a febbraio, uno a giugno, uno
a luglio, uno a settembre. Le attività di insegnamento e di
ricerca si avvalgono delle strutture del CREAM (Centro di
Ricerche Etno-Antropologiche Milano), un’istituzione che
afferisce al Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione
“Riccardo Massa” dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Queste attività sono finalizzate prevalentemente all’analisi
comparativa delle realtà sociali e culturali del mondo
contemporaneo, in collaborazione con ricercatori italiani e
stranieri e promuovono la realizzazione di seminari,
conferenze, incontri e dibattiti finalizzati a facilitare il dialogo e
l’integrazione interculturale.
§. 6. Conseguimento titolo e prova finale
Il titolo di studio rilasciato è la Laurea magistrale in Scienze
antropologiche ed etnologiche. Per il conseguimento della
Laurea Magistrale in Scienze antropologiche ed etnologiche è
obbligatorio lo svolgimento di una tesi sotto la guida di un
relatore su tematiche congruenti con gli obiettivi del Corso.
Questo elaborato potrà essere una rielaborazione e
puntualizzazione
individuale
delle
riflessioni
teoriche
sull’argomento o una riflessione empirica, comunque
saldamente ancorata al dialogo con le teorie di riferimento, che
nasca dalle attività svolte sul campo. La prova finale consiste
nella presentazione e discussione della tesi, in seduta pubblica,
davanti ad una commissione di docenti, che esprimerà in
centodecimi la valutazione complessiva. Le attività relative alla
prova finale comportano l'acquisizione di 20 CFU.
77
PRIMO ANNO
Discipline Demo-Etno-Antropologiche (32 CFU)
•
•
•
CFU)
•
Antropol. della parentela e del genere M-DEA/01 (8 CFU)
Antropologia delle religioni M-DEA/01 (8 CFU)
Metodologia della ricerca antropologica M-DEA/01 (8
Modelli teorici dell’Antropologia M-DEA/01 (8 CFU)
Discipline sociologiche, statistiche e pedagogiche (8 CFU)
•
Pedagogia e culture dell'educazione M-PED/01 (8 CFU)
Discipline storiche, geografiche e filosofiche (8 CFU)
•
Sistemi di pensiero e storia della mentalità M-FIL/01 (8
CFU)
- 8 CFU a scelta tra:
• Antropologia dei processi migratori M-DEA/01 (8 CFU)
• Antropologia medica M-DEA/01 (8 CFU)
• Antropologia estetica M-DEA/01 (8 CFU)
• Cultura materiale e museologica M-DEA/01 (8 CFU)
• Lingua e letteratura cinese I L-OR/21 (8 CFU)
• Lingua e letteratura giapponese I L-OR/22 (8 CFU)
78
SECONDO ANNO
• Antropologia politica M-DEA/01 (8 CFU)
• Antropologia economica e sviluppo M-DEA/01 (8 CFU)
8 CFU a scelta tra
•
Culture e società delle Americhe M-DEA/01 (8
CFU)
•
Culture e società dell’Asia M-DEA/01 (8 CFU)
•
Culture e società del Pacifico M-DEA/01 (8 CFU)
•
Geografia M-GGR/01 (8 CFU)
•
Lingua e letteratura cinese II L-OR/21 (8 CFU)
•
Lingua e letter. giapponese II L-OR/22 (8 CFU)
8 CFU a scelta tra
•
Culture e società del Medio Oriente M-DEA/01 (8
CFU)
•
Culture e società dell’Africa M-DEA/01 (8 CFU)
•
Culture e società dell'Europa e del Mediterraneo
MDEA/01 (8 CFU)
•
Linguistica storica, tipologica e sociale L-LIN/01 (8
CFU)
•
Sociologia processi culturali e comunicativi SPS/08
(8 CFU)
- Esame a scelta (8 CFU)
- Altre conoscenze utili per il mondo del lavoro (4 CFU)
- Prova finale (20 CFU)
79
80
8. Formazione e sviluppo delle risorse
umane
Inizio dei corsi
1 ottobre 2013
Segreteria e informazioni
stanza 4179 – ed. U6, IV piano
Presidente
prof. Francesco G.
Paoletti
Web
www.formazione.unimib.it/risorse-umane
e-mail
[email protected]
§.1 Presentazione del Corso di Laurea
Il Corso di Laurea Magistrale in Formazione e Sviluppo delle
Risorse Umane è un percorso formativo avanzato a forte
caratterizzazione professionalizzante. Prevede l’acquisizione di
120 CFU e di norma ha durata biennale. Nei due anni sono
previsti 12 esami, 10 CFU per ulteriori attività formative
(conoscenze linguistiche, tirocini formativi e di orientamento),
14 CFU per la discussione della tesi. Il titolo di studio rilasciato
è la Laurea Magistrale in Formazione e Sviluppo delle Risorse
Umane.
L’iter formativo unisce competenze teoriche e metodologiche
nel campo della formazione con competenze da un lato di
analisi organizzativa, dall’altro relative alle Information and
Communication Technologies (ICT).
81
§. 2 Obiettivi formativi
Il Corso di Laurea Magistrale in Formazione e Sviluppo delle
Risorse Umane si propone di formare esperti in grado di
padroneggiare i principali modelli teorici, gli strumenti e le
tecnologie
della
formazione,
nonché
di
promuovere
l’acquisizione di una significativa conoscenza delle imprese,
delle organizzazioni pubbliche e private e delle organizzazioni
non-profit.
Più in particolare, il Corso di Laurea Magistrale in Formazione e
Sviluppo delle Risorse Umane è finalizzato a formare figure
professionali ad elevata specializzazione in grado di:
a) promuovere, progettare e gestire processi di sviluppo delle
risorse umane coerenti sia con le esigenze individuali, sia con
le dinamiche di sviluppo e con le logiche di funzionamento del
contesto organizzativo, e più in generale socio-economico, in
cui tali risorse sono inserite;
b) interfacciarsi e coordinarsi con altri ruoli organizzativi
chiave, a prescindere dall’unità organizzativa di appartenenza;
c) tenere conto di diverse declinazioni culturali, anche relative
alle differenze di genere;
d)
operare
in
scenari
ad
elevato
livello
di
internazionalizzazione.
§. 3 Sbocchi professionali
Il percorso formativo si propone di preparare:
a) formatori, in grado di intervenire in prima persona
nell’erogazione di attività formative;
b) progettisti e coordinatori di progetti formativi, in grado di
curare l’analisi dei fabbisogni, la definizione dei programmi e di
presidiare il rapporto con i fornitori di servizi;
c) esperti di risorse umane, in grado di integrare la leva
formativa con gli altri sistemi di sviluppo organizzativo;
d) esperti della comunicazione mediata dalle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (ICT), in grado di
curare la messa a punto di progetti di e-learning e di portali
della formazione.
Gli sbocchi occupazionali e le attività professionali riguardano
prevalentemente aziende, istituzioni ed enti sia pubblici sia
82
privati che erogano azioni, interventi e servizi di formazione
continua (formazione professionale, educazione degli adulti e
via dicendo), oltre che aziende private, agenzie ed enti di
formazione professionale, servizi alle imprese, servizi per
l'impiego, servizi socio-educativi e culturali, organismi del
Terzo Settore, nonché servizi formativi della Pubblica
Amministrazione.
§. 4 Modalità e condizioni d’accesso
Ai fini dell’accesso al Corso di laurea magistrale Formazione e
Sviluppo delle Risorse Umane occorre essere in possesso di una
Laurea o di Diploma universitario triennale o altro titolo di
studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo. Inoltre, ai
fini dell’ammissione è richiesta una buona conoscenza degli
elementi fondamentali delle scienze umane e sociali in
connessione con il sapere organizzativo, con particolare
attenzione alle dinamiche di sviluppo organizzativo, al ruolo
svolto dalle tecnologie come supporto ai processi organizzativi
e alla formazione e gestione delle risorse umane. Inoltre, è
richiesta la conoscenza delle principali metodologie formative
declinate in relazione alle caratteristiche degli specifici contesti
educativi e formativi, nonché la capacità di applicare tali
conoscenze in modo critico e autonomo al fine di leggere e
analizzare i fabbisogni di formazione e di organizzazione
specifici, individuando gli strumenti e le metodologie più adatti
ad affrontarli in chiave interdisciplinare.
Lo studente dovrà essere in possesso di almeno 50 crediti nei
settori
scientifico-disciplinari
delle
aree
pedagogica,
organizzativa, sociologica, psicologica, economica, filosofica,
linguistico-letteraria, demoentnoantropologica, statistica e
storica. Un’apposita commissione procederà alla valutazione dei
curricula presentati dagli studenti che avranno fatto domanda
secondo le modalità e le scadenze indicate dall’Ateneo.
Per i candidati in possesso dei requisiti richiesti e di un voto di
laurea inferiore a 95/110 l’ammissione al Corso è condizionata
alla valutazione dell’adeguatezza della personale preparazione
mediante colloquio davanti alla Commissione.
I laureati con elevata preparazione, provenienti da percorsi non
perfettamente coerenti con i requisiti richiesti, potranno essere
83
ammessi previo il suddetto colloquio di valutazione.
Riconoscimento CFU e modalità di trasferimento (criteri per il
riconoscimento dei crediti acquisiti tramite altre attività
formative: in altri Corsi di Studio dell'Ateneo, in altri Atenei,
italiani o stranieri, crediti derivanti da periodi di studio
effettuati all'estero, conoscenze e albi professionali).
Tutti gli studenti possono presentare istanza di riconoscimento
di crediti maturati precedentemente nei seguenti settori:
pedagogico, organizzativo, sociologico, psicologico, economico,
filosofico.
Potranno essere ammessi al II anno di corso coloro che
abbiano maturato almeno 40 crediti, di cui 24 nell’area
pedagogica (SSD M-PED-01/03) e 16 crediti nel settore
organizzativo (SECS-P/10).
Possono essere poi riconosciute le conoscenze e le abilità
professionali certificate individualmente ai sensi della
normativa vigente in materia, nonché́ le altre conoscenze e
abilità maturate in attività̀ formative di livello postsecondario,
alla cui progettazione e realizzazione l'Università̀ abbia
concorso, fino a un massimo di 32 CFU. Le attività̀ già̀
riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi
universitari nell’ambito di corsi di laurea non possono essere
nuovamente riconosciute come crediti formativi nell’ambito di
corsi di laurea magistrale.
§. 5. Attività didattiche
L’attività didattica è articolata in corsi a livello specialistico
negli ambiti organizzativo, metodologico/didattico, economico e
politico, psicologico, sociologico e filosofico, in un laboratorio di
formazione linguistica, in attività di tirocinio e stages di
carattere
territoriale
o
residenziale
da
svolgersi
in
organizzazioni di diversa tipologia, nelle quali la formazione
costituisce un processo ad elevata significatività.
Gli studenti sono tenuti a svolgere, al II anno, attività di stage
presso aziende, enti privati e pubblici identificati in coerenza
con gli obiettivi formativi e in relazione alla preparazione della
tesi di laurea. L’attività si propone l’obiettivo di verificare e
mettere in pratica, nella diretta esperienza in contesti di lavoro,
84
le competenze acquisite nel corso degli studi. Gli studenti
dovranno svolgere attività di stage per 6 CFU, per un numero
complessivo di 150 ore. Il requisito fondamentale per
effettuare lo stage è di avere conseguito almeno 60 Crediti
(CFU).
Le attività̀ formative si svolgono nel periodo ottobre-dicembre
(I semestre) e nel periodo marzo-maggio (II semestre). L’anno
accademico avrà̀ inizio il 1 ottobre 2013. Il calendario delle
lezioni sarà̀ disponibile alla pagina www.formazione.unimib.it.
Gli appelli d'esame, in numero non inferiore a 5, sono distribuiti
come segue: uno a gennaio, due a febbraio, due a giugno, uno
a luglio, uno a settembre.
§. 6. Conseguimento titolo e prova finale
Per il conseguimento della Laurea Magistrale in Formazione e
Sviluppo delle Risorse Umane è previsto lo svolgimento di una
tesi elaborata in modo individuale dallo studente. Tale
elaborato potrà essere una rielaborazione e puntualizzazione
individuale delle riflessioni teoriche sull’argomento, oppure una
riflessione empirica, saldamente ancorata alle teorie di
riferimento, che nasca dalle attività svolte dal candidato in
“esperienze situate”.
La discussione dell’elaborato avrà luogo di fronte a una
commissione.
85
PRIMO ANNO
- Metodologia della formazione M-PED/03 (8 CFU)
- Tecnologie della formazione M-PED/03 (8 CFU)
- Organizzazione e gestione delle risorse umane SECS-P/10 (8
CFU)
-8 CFU a scelta tra
• Educazione permanente e degli adulti M-PED/01 (8 CFU)
• Pedagogia interculturale e della cooperazione M-PED/01
(8 CFU)
- Sociologia dell’innovazione d’impresa SPS/09 (8 CFU)
- Organizzazione aziendale avanzato SECS-P/10 (8 CFU)
- 8 CFU a scelta tra:
• Psicologia delle organizzazioni e della comunicazione
M-PSI/01 (8 CFU)
• Storia delle istituzioni politico sociali M-STO/02 (8 CFU)
- Laboratorio di lingua straniera (4 CFU)
SECONDO ANNO
- Organizzazione dell’azienda internazionale SECS-P/10 (8 CFU)
- Cambiamento organizzativo SECS-P/10 (8 CFU)
- Sistemi informativi per la gestione della conoscenza SECSP/10 (8 CFU)
- Teorie e modelli della consulenza pedagogica M-PED/01 (8
CFU)
- Attività a scelta dello studente (8 CFU)
- Tirocini formativi e di orientamento (6 CFU)
- Prova finale (14 CFU)
L’insegnamento “Organizzazione e gestione delle risorse
umane” è propedeutico agli insegnamenti di “Organizzazione
dell’azienda internazionale” e di “Sistemi informativi per la
gestione della conoscenza”.
86
9. Programma LLP-Erasmus
Il programma offre agli studenti universitari dell’Unione
Europea l’opportunità di trascorrere un periodo di studi in un
altro Stato dell’Unione e ottenere il riconoscimento accademico
delle attività effettuate all’estero. Gli studenti Erasmus
beneficeranno di borse di studio erogate dalla Commissione
Europea, nonché di eventuali contributi integrativi assegnati
dall’Università degli Studi di Milano Bicocca o dalla Regione
Lombardia. Tali borse costituiscono un contributo per i costi di
mobilità supplementari, quali spese di viaggio e un più elevato
costo della vita nel paese ospitante; non sono intese a coprire
l’intero costo del soggiorno di studio all’estero.
Possono presentare domanda di partecipazione agli scambi, per
le attività dettagliate nei bandi specifici, gli studenti
dell’Università degli Studi di Milano Bicocca iscritti, al momento
della presentazione della domanda, ad un corso di laurea, alle
scuole di specializzazione e ai dottorati di ricerca. Gli scambi
concordati con le Università partner saranno descritti nei bandi
specifici riguardanti ciascun corso di laurea o Dipartimento. Gli
studenti dovranno presentare domanda secondo le modalità
indicate nei bandi. Le domande saranno valutate da
un’apposita commissione istituita presso la Dipartimento di
Scienze della formazione.
Livello linguistico richiesto
Come da Regolamento di Ateneo per l’attuazione della Mobilità
internazionale degli studenti, lo studente che intende
87
partecipare al Programma LLP/Erasmus deve possedere un
adeguato livello di conoscenza di almeno una lingua straniera
dell’Unione Europea, oltre all’italiano, corrispondente al Livello
Intermedio B1, secondo il Quadro Comune Europeo di
riferimento per le lingue.
Il livello si ritiene raggiunto se:
- lo studente è in possesso di un certificato accreditato
dall’Ateneo attestante il Livello Intermedio B1;
- lo studente ha superato la prova di lingua ovvero
l’esame/idoneità prevista dal proprio corso di studio;
Alcuni Atenei esteri pretendono un livello linguistico almeno di
Livello Intermedio B2, pertanto gli studenti selezionati per tali
destinazioni dovranno acquisire il livello richiesto prima della
partenza
Attività
Le attività di studio da svolgere presso l’Università ospitante
possono riguardare:
–
la frequenza di corsi e il sostenimento dei relativi esami;
–
la preparazione di tesi;
–
lavoro
di ricerca,
laboratorio, tirocinio
richiesti
dall’ordinamento degli studi.
Lo studente che ha accettato la destinazione assegnata dovrà
predisporre, con l’assistenza del coordinatore Erasmus e degli
altri membri della commissione Erasmus di Dipartimento, il
piano di studio (learning agreement) da svolgere presso
l’Università ospitante. La procedura è descritta in dettaglio nel
Regolamento per l’attuazione della mobilità internazionale degli
studenti, consultabile nel sito web dell’Ateneo.
Per informazioni
Rivolgersi all'Ufficio Mobilità Internazionale nelle seguenti
modalità:
- International meeting point dedicato agli studenti Erasmus;
e-mail
riservata
agli
studenti
Erasmus
[email protected] (a questo indirizzo e-mail è
possibile scrivere solamente dalla e-mail di Ateneo in base
all’art n. 26 comma n. 1 del Regolamento degli studenti);
- tel. 02 6448 6063 (il lunedì dalle 14.30 alle 16.00 e il
88
mercoledì dalle 9.30 al 12.00);
Ci si può rivolgere anche
Dipartimento
Prof. ssa Marcella Schmidt
al
Coordinatore
Erasmus
Membri della commissione Erasmus di Dipartimento:
Prof. Gabriele Iannaccaro
Prof. Giorgio Bertolotti
Prof.ssa Liliana Teruggi
Dott. Pierangelo Barone
Dott.ssa Chiara Bove
Dott. Emanuele Ferrari
Dott. Mauro Van Aken
Mobility Assistant di Dipartimento
Stanza 4179 – ed.U6 (4° piano)
Telefono: 02/6448.4855
89
di
90
10. Corsi post-laurea
Il Dipartimento presenta un'offerta formativa post-laurea
articolata in Corsi di perfezionamento, Master di I livello e
Dottorato di ricerca.
Il Dipartimento offre due corsi di Dottorato: Antropologia
Culturale e Sociale
e Scienze della Formazione e della
Comunicazione. Inoltre partecipa al Dottorato di Ricerca
internazionale in Linguistica coordinato dall’Università di Pavia
e al Progetto interdisciplinare Qua_SI (Qualità della vita nella
Società dell’Informazione), che comprende anche un
programma triennale di studi dottorali nel campo delle
tecnologie per la comunicazione applicate ai processi educativi;
al suo interno è stato attivato il progetto Universiscuola, polo di
alta formazione per il mondo della scuola che organizza corsi di
aggiornamento per i docenti di diversi ordini e gradi, e
rappresenta nello stesso tempo un luogo privilegiato per la
ricerca sulla formazione scolastica.
Tre Centri di Ricerca di Ateneo: fanno capo al Dipartimento: il
Centro di Ricerche Etno-Antropologiche – Milano (CREAM), il
Centro Studi per le Scienze della Comunicazione (CESCOM),
che opera nel campo della psicologia della comunicazione, e il
Bicocca Training & Development Centre, che concerne la
formazione e l’organizzazione aziendale.
91
CORSI DI PERFEZIONAMENTO
Il metodo Montessori: prospettive verso il futuro
La proposta montessoriana rappresenta un contributo
fondamentale nell'ambito della riflessione pedagogica e
didattica e delle metodologie della scuola.
Il Master si propone di offrire un percorso di formazione
montessoriana che, favorendo un'approfondita analisi degli
aspetti psicopedagocici e strumentali del Metodo, permetta ai
partecipanti di conoscerne i diversi aspetti e quindi di poterli
portare con competenza nel mondo della scuola.
Obiettivo più specifico del corso è la formazione di docenti
specializzati nella differenziazione didattica Montessori,
secondo i due indirizzi della scuola dell’Infanzia o della scuola
Primaria.
Il Master prevede lezioni, attività esperienziali e stage ed è
strutturato su un totale di 556 ore (pari a 67 CFU) organizzate
in 456 ore di lezione e 100 ore di stage.
Gli incontri si tengono di venerdì pomeriggio, sabato e
domenica presso l’Università di Milano-Bicocca e Villa di Breme
Forno - Centro di Alta Formazione "Universiscuola" a Cinisello.
Sono previsti 40 posti per Indirizzo. È possibile l’accesso come
uditori per laureati o docenti abilitati all'insegnamento. È
prevista una selezione per l’ammissione.
Il bando di ammissione e il programma del corso sono
disponibili sul sito www.unimib.it alla voce “Master”.
Direttore del Master: Dott.ssa Monica Guerra.
Per informazioni: [email protected]
92
Beni culturali antropologici
All'interno della categoria generale Beni culturali o Patrimonio
culturale, i Beni culturali antropologici sono fra gli ultimi nati.
Istituzionalizzati nel 2004 dal Codice dei Beni culturali e del
paesaggio con la dicitura etnoantropologici, sono conosciuti
dagli addetti ai lavori anche come Beni DEA. A seguito del
riconoscimento legislativo, le Soprintendenze per i beni storici,
artistici hanno aggiunto "ed etnoantropologici" alla loro
dicitura. Sempre nel corso del primo decennio del 2000, le
politiche patrimoniali dell'Unesco hanno dato nuovi impulsi ai
Beni etnoantropologici con la nuova categoria del Patrimonio
immateriale. Il Corso di Perfezionamento si dà come obiettivo
di fornire conoscenze aggiornate e dinamiche sull'antropologia
della contemporaneità focalizzate nell'ottica del patrimonio
culturale etnoantropologico e dei processi patrimonializzazione
a diversi livelli regionale, nazionale, internazionale. Integra
all'approccio dei Beni culturali e a questioni di museologia
anche problematiche legate al patrimonio ambientale e allo
sviluppo locale con particolare riferimento al turismo
sostenibile.
Le lezioni aperte ad un massimo di 30 iscritti in possesso di
laurea (vecchio e nuovo ordinamento) di tutte le discipline (il
20% degli iscritti potrà accedere al Corso in qualità di "Uditore"
se in possesso si Diploma di Scuola Superiore), si tengono
presso
l'Università
di
Milano-Bicocca
ed
altre
sedi
convenzionate come il Centre culturel français di Milano, il
Parco Nord Milano, l'Hangar Bicocca e presso musei etnografici
del territorio regionale della Lombardia o di altri regione
italiane nel periodo aprile-luglio di ogni anno accademico.
Il Corso ha ottenuto il patrocinio della direzione cultura della
Regione
Lombardia,dell'Assessorato
all'Istruzione
della
Provincia di Milano e della direzione scientifica del Musée des
Civilisations de l'Europe et de la Méditerranée di Marsiglia.
Il Corso è diretto dalla Prof.ssa Marinella Carosso
e-mail [email protected]
[email protected]
Consultare il bando – pubblicato normalmente in novembre –
sul sito [email protected] nella sezione "Post Laurea:
Corsi di Perfezionamento".
93
Scienze, metodi e poetiche della narrazione
Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano approfondire
nello studio e soprattutto nella pratica, ovvero nell'esperienza,
gli aspetti formativi della narrazione nei suoi risvolti riflessivi,
progettuali e prospettivi ma soprattutto operativi.
In particolare durante gli incontri i partecipanti saranno guidati
attraverso un apprendimento che sempre più si rivela
strategico per il quotidiano di ciascuno e come strumento di
relazione con il mondo, anche e soprattutto su un piano
professionale: ovvero l’ imparare a creare connessioni
narrative.
Il corso si propone di formare esperti in grado di padroneggiare
e progettare il potenziale educativo e multidisciplinare della
narrazione, sia all’interno delle consuete prassi educative e
scolastiche, sia nelle ideazioni, progettazioni e realizzazioni di
percorsi laboratoriali e di formazione che abbiano come
metodologia preferenziale quella di tipo narrativo.
In tal senso, il corso svilupperà il tema della possibilità
narrativa in chiave interdisciplinare, accogliendo al suo interno
esperti di discipline le più diverse, per poter esplorare la
“narrazione” con lenti ora pedagogiche, ora letterarie,
filosofiche,
psicanalitiche,
sociologiche,
biologiche,
terapeutiche, antropologiche, giornalistiche, del marketing, del
cinema, della comunicazione… All’interno dei contesti scolastici
ed educativi, nonché del mondo del lavoro è sempre più forte
l’esigenza di dedicare attenzione alla dimensione creativa del
pensiero, nonché alle modalità di apprendimento che
sostengano con flessibilità il soggetto di fronte al cambiamento.
I partecipanti al corso acquisiranno i codici per leggere il
narrativo, nonché gli strumenti per crearlo, costruendo per sé
una competenza assimilabile al sempre più attuale e cogente
concetto di narratività capitalizzabile.
Il corso si svolgerà il venerdì pomeriggio ed il sabato presso il
Centro di Alta Formazione dell’Università di Milano-Bicocca,
Villa Forno.
Il corso è diretto dalla dott.ssa Emanuela Mancino
Segreteria organizzativa: [email protected]
94
Antropologia delle Migrazioni
Questo corso di perfezionamento mira a integrare le capacità di
lettura e operative di chi lavora a stretto contatto con la
migrazione con gli strumenti della riflessione antropologica. Il
percorso didattico presta attenzione sia ai contesti di origine
dei migranti, alle condizioni economiche, sociali, politiche e
culturali che li caratterizzano, sia ai contesti di arrivo,
esplorando tanto le logiche di esclusione sociale quanto le
pratiche di accoglienza.
Obiettivi specifici sono:
1) promuovere una lettura delle migrazioni come una
combinazione di forze sociali, progetti familiari, motivazioni
individuali. Si affronteranno questi temi: cultura della
migrazione nei paesi di emigrazione; forme di associazionismo;
lavoro; salute e corpo; rifugio politico; reti familiari locali e
transnazionali.
2) affrontare il dibattito sui principali oggetti dell’antropologia:
cultura, etnicità, appartenenza, identità. .
3) elaborare un’analisi dei contesti di approdo e dei processi di
integrazione. Il fine è comprendere i modi con cui i paesi di
accoglienza si rapportano alle migrazioni e, viceversa,
individuare le risorse che immigrati e immigrate usano per
inserirsi nelle società di arrivo.
Il corso offre competenze specifiche e approfondite a chi lavora
o intende lavorare nel campo delle migrazioni, con l’obiettivo di
delineare - o qualificare ulteriormente - figure professionali in
grado di compiere una lettura più approfondita e
multiprospettica delle situazioni in cui si trovano a operare.
Questo tipo di comprensione, insieme alla capacità di lavorare
e di costruire relazioni in contesti transculturali, può influire
notevolmente sul successo degli interventi stessi.
Le lezioni, aperte ad un massimo di 40 iscritti in possesso di
laurea (vecchio e nuovo ordinamento) di tutte le discipline, si
tengono presso l’Università di Milano – Bicocca ogni mercoledi
dalle 16.30 alle 19.30 dal 6/11/2013 al 7/05/2014
Il Corso è diretto dalla Prof.ssa Alice Bellagamba
e-mail: [email protected]
[email protected]
95
Consultare il bando – pubblicato normalmente in giugno - sul
sito
www.unimib.it
nella
sezione
“Dopo
la
laurea:
Perfezionamento e aggiornamento
96
Pratiche di narrazione e scrittura nei contesti di cura,
medico-sanitari ed educativi
Il Corso di Perfezionamento si propone di avvicinare i
partecipanti alla pratica della narrazione e della scrittura nel
lavoro di cura ed educativo. Nella prima parte del corso ci si
soffermerà sul paradigma della narratività problematizzando i
concetti di narrazione e di storia secondo lo sguardo
psicoanalitico,
psicoterapeutico
e
autobiografico.
Progressivamente
si
esplorerà
l'approccio
narrativoautobiografico nella formazione degli operatori della cura e
medico-sanitari, per poi contestualizzare la pratica di
narrazione/scrittura di sè e del sé professionale all'interno della
più ampia cornice teorica, metodologica e procedurale delle
Medical Humanities. Lungo questa direzione, si indagheranno
attraverso esperienze già attivate e/o in corso, alcuni ambiti e
contesti (oncologici, di assistenza domiciliare per pazienti con
SLA, di diabetologia, psichiatrici, ecc.,) in cui viene applicata
tale prospettiva, che mette in gioco una riflessione
approfondita e critica sulla nozione di storia dell'esperienza di
malattia e di cura, secondo anche uno stetto connubio tra
approccio narrativo-autobiografico ed educazione terapeuitica.
Saranno presenti contributi inerenti alle modalità comunicativorelazionali che possono facilitare la costruzione di una relazione
medico-sanitaria ed educativa orientata narrativamente.
Nell'ultima parte
del corso l'attenzione sarà rivolta
prevalentemente all'utilizzo dell'approccio narrativo e delle
storie di vita e professionali nei contesti educativi, con
riferimento anche a metodologie specifiche, quali i laboratori
Bing, e alla questione della documentazione nei servizi. Sempre
in questo modulo si farà oggetto di riflessione l'implicazione
della dimensione corporea nel lavoro e nella relazione
educativa e di cura. Concluderà il corso una tavola rotonda a
cui parteciperanno interlocutori, medici e non, che hanno
vissuto personalmente l'esperienza di malattia, affidandola ad
una scrittura autobiografica , o che fanno pratica, già da
tempo, della scrittura della propria storia di medico. Il corso di
perfezionamento che, inevitabilmente alternerà momenti
frontali a momenti di coinvolgimento diretto dei partecipanti,
prevede la messa a punto e la sperimentazione di un progetto
97
di tipo narrativo presso enti e/o strutture di appartenenza, o
del territorio. Tale esperienza sul campo sarà monitorata
durante il corso stesso.
CFU: 12
Data colloquio di selezione: 26 settembre 2013, dalle 14.00
alle 16.00, Edificio U6, 4 piano, stanza 4161.
Inizio del corso: 7 novembre 2013; fine del corso: giugno
2014.
Giorno di frequenza: il venerdì, giornata intera (9.0013.00/14.00-18.00) o metà giornata (9.00-13.00). (Il
calendario è da definirsi).
I partecipanti possono richiedere l'accreditamento presso le
loro strutture di appartenenza.
Proponente e Direttore del corso: Micaela Castiglioni.
Comitato di Coordinamento: Micaela Castiglioni, Ivano Gamelli,
Lucia Zannini.
Per informazioni: [email protected]
98
MASTER di I livello
Operatore psico-pedagogico per le tecniche espressive
Il Master costituisce un’offerta formativa nata dalla
trasformazione del Corso di Perfezionamento sulla stessa
tematica ed è al suo secondo anno di attivazione.
Il Master ha come obiettivi:
1.
favorire
l’espressione
emotiva
ed
immaginativa
personale attraverso la mediazione non verbale ed espressiva;
2.
sensibilizzare i partecipanti al mondo espressivo e non
verbale;
3.
fornire strumenti per migliorare le proprie competenze di
ascolto ed empatia.
Attraverso lezioni teoriche, partecipazione a laboratori praticoesperienziali e stage formativi presso enti convenzionati, sarà
possibile acquisire conoscenze e competenze sull’utilizzo delle
diverse tecniche espressive proposte, per prevenire e prendere
in carico persone in situazioni di disagio. Le tecniche proposte
saranno: espressività corporea, grafico-pittorica, musicale e
teatrale.
Il Master forma una figura professionale esperta nell’impiego di
tali tecniche espressive e comunicative, per promuovere la
socializzazione ed il benessere della persona all’interno di
contesti specifici quali per esempio la scuola e le strutture
socio-assistenziali.
Il Master, con avvio nel II semestre dell’a.a. 2013-2014 e con
durata 15 mesi, permette l’acquisizione di 60 CFU in area
psico-pedagogica. Le lezioni si svolgeranno il sabato e la
domenica. Bando e regolamento del corso saranno scaricabili
dal sito www.unimib.it alla voce “Master Universitari”.
Responsabile Scientifico: dott.ssa Eleonora Farina.
e-mail:[email protected]
99
DOTTORATO IN ANTROPOLOGIA CULTURALE E SOCIALE
Coordinatore: Prof. Ugo E. M. Fabietti
Il dottorato propone percorsi di formazione e di ricerca che
preparino studiosi e analisti in grado di affrontare le nuove realtà
culturali e sociali che caratterizzano la nostra epoca: i fenomeni
migratori, la trasmissione d’informazioni e la circolazione di
immagini su scala globale; la diffusione di tecnologie e
l’ampliamento dei mercati; la circolazione planetaria di modelli
culturali; la produzione di nuove identità (religiose, etniche,
politiche); le mutazioni nei rapporti di genere; la questione delle
risorse, della loro gestione e della relazione tra cultura e
ambiente; le nuove tecnologie e la globalizzazione degli scambi,
dei modelli di espressione estetica e delle politiche di
patrimonializzazione, senza tralasciare la considerazione della
dimensione
storica
come
elemento
essenziale
per
la
comprensione di tali fenomeni.
Lo sguardo scientifico dell’Antropologia culturale e sociale
valorizza dal basso il punto di vista dei soggetti coinvolti in questi
processi di scala globale, coltivando una prospettiva comparativa
in grado di mettere in relazione culture, società e ambiti
d’interazione umana che fra di loro si considerano distanti e
spesso antagonisti.
Caratteristica importante del Dottorato in Antropologia Culturale e
Sociale è l’interdisciplinarità, grazie alla quale il sapere
antropologico è posto in costante e proficua tensione con altre
scienze umane e sociali, rappresentate dai diversi studiosi che
compongono il collegio docenti.
Il percorso di studio, aperto ai temi classici dell’antropologia,
incoraggia l’analisi teorica attraverso la partecipazione a seminari
mirati e prevede periodi di ricerca sul campo, sia in Europa sia in
contesti extra-europei. Centrale è in ogni caso la riflessione
metodologica e teorica combinata con l’esperienza etnografica.
100
DOTTORATO IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE E DELLA
COMUNICAZIONE
Il Dottorato in Scienze della Formazione e della Comunicazione
XXIX ciclo intende promuovere l’analisi dei processi educativi e
formativi, tanto sul piano della teorizzazione e modellizzazione di
tali processi, quanto su quello degli aspetti operativi e delle
ricadute applicative. Il quadro culturale di riferimento presuppone
una scelta metodologica con prospettiva interdisciplinare,
consapevole della ricchezza implicita nella pluralità di saperi quali
pedagogia, filosofia, psicologia, didattica e lo sviluppo delle
risorse umane, che convivono e interagiscono nel Dipartimento di
Scienze Umane per la Formazione “R. Massa”. Il dottorato è
consorziato con molte università straniere ed è convenzionato con
soggetti pubblici ed Enti di Ricerca non accademici
L’offerta formativa del dottorato, il cui collegio docenti è composto
di professori e ricercatori provenienti da università italiane e
straniere, si articola in cicli di seminari, conferenze e giornate di
studio con esperti italiani e stranieri. Sono previsti un corso di
metodologia della ricerca, un corso di inglese scientifico, un corso
di ricerca bibliografica e un corso di tecnologie per l’informazione
e la comunicazione applicate al campo psicopedagogico.
Ogni dottorando sarà seguito nel suo percorso da un docente con
funzioni di tutor. Alla fine di ogni anno accademico è richiesta a
ciascun dottorando la presentazione e discussione con il collegio
docenti dello stato di avanzamento del proprio progetto di ricerca,
approvato dal tutor. Questa è condizione per l’ammissione
all’anno successivo.
Il dottorato in Scienze della Formazione e della Comunicazione ha
una durata di tre anni, vi si accede per concorso tramite una
prova scritta e un colloquio orale con verifica della conoscenza di
una lingua straniera. I posti disponibili per il corrente anno
accademico sono 14, di cui 7 con borsa. Ulteriori 3 posti sono
disponibili per cittadini extra-comunitari a cui si accede per titoli.
Il dottorato in Scienze della Formazione e della Comunicazione
dispone di una pagina web:
http://www.formazione.unimib.it/Default.asp?idPagine=281&funzi
one=corso&corso=10
Bando e regolamento saranno scaricabili dal sito www.unimib.it
alla voce “Dottorati”.
101
102
12. Glossario
A
Ambito disciplinare
Insieme
di
settori
scientifico-disciplinari
culturalmente
professionalmente affini, definito dai decreti ministeriali.
e
Anno accademico
Periodo di 12 mesi, con inizio ad ottobre, in cui si svolgono le attività
didattiche e di verifica (lezioni, esami, laboratori). All'interno
dell'anno accademico lo svolgimento di lezioni, esercitazioni e attività
di laboratorio ha luogo generalmente da ottobre a giugno secondo il
calendario accademico d'ateneo.
Attività formativa
Per attività formativa si intende ogni attività organizzata o prevista
dalle università al fine di assicurare la formazione culturale e
professionale degli studenti, con riferimento, tra l'altro, ai corsi di
insegnamento, ai seminari, alle esercitazioni pratiche o di
laboratorio, alle attività didattiche a piccoli gruppi, al tutorato,
all'orientamento, ai tirocini, ai progetti, alle tesi, alle attività di studio
individuale e di autoapprendimento.
Attività professionalizzanti
Attività finalizzate a fare acquisire agli studenti specifiche capacità
professionali. Esse possono essere realizzate sia nell'ambito della
docenza accademica, sia attraverso interventi da parte di soggetti
esterni all'ambito strettamente universitario, in insegnamenti
professionalizzanti, seminari, presentazioni di casi aziendali,
testimonianze.
C
Carico didattico
Quantità di lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale
e le lezioni, richiesto ad uno studente in possesso di un'adeguata
preparazione iniziale, per l'acquisizione di conoscenze, capacità e
comportamenti previsti dagli obiettivi di apprendimento del corso di
studio.
103
Carriera universitaria
Percorso formativo seguito da ogni singolo studente. Con questo
termine si comprende non solo la successione degli anni accademici
di iscrizione, ma anche: la sede universitaria e il corso di studio a cui
è stato iscritto per ciascun anno, nonché i crediti maturati per
ciascun anno di iscrizione. La Carriera universitaria si conclude solo
con la rinuncia agli studi o con il conseguimento di un titolo.
Certificazione informatica
Attestazione del livello di conoscenze e capacità informatiche
rilasciata a seguito di verifiche standard.
Certificazione linguistica
Attestazione del livello di conoscenza e comprensione di una lingua
straniera rilasciata, a seguito di verifiche standard, da un Ente
certificatore accreditato a livello internazionale.
Collaborazioni studentesche
Collaborazione retribuita che gli studenti universitari possono
prestare presso le strutture dell'Ateneo, per un monte ore non
superiore a 150 annue. I requisiti e le modalità sono esposti in
appositi bandi di concorso.
Consiglio di Dipartimento
Organo di programmazione costituito da un Direttore, da professori,
ricercatori e da una rappresentanza di personale tecnico
amministrativo, di dottorandi, di assegnisti e di studenti che delibera
su tutte le materie didattiche e di ricerca di competenza del
Dipartimento. In particolare propone l'istituzione e l'attivazione dei
corsi di studio e programma, sulla base delle proposte del Consiglio
di coordinamento didattico, le relative attività didattiche.
Corso a numero programmato
Corso a cui si accede attraverso il superamento di un test. Per alcuni
corsi il numero programmato è stabilito a livello nazionale: Medicina
e chirurgia, lauree triennali delle professioni sanitarie, Odontoiatria e
protesi dentaria e Scienze della formazione primaria. Ciò significa
che i programmi e la data di svolgimento delle prove di ammissione
sono uguali in tutta Italia. Esistono poi corsi per i quali la modalità di
accesso è stabilita dal singolo ateneo: i programmi e la data di
svolgimento delle prove saranno pertanto diversi da ateneo ad
ateneo.
104
Corso di studio
Tutti quei corsi che prevedono il rilascio di un titolo accademico:
corso di laurea triennale di primo livello, di laurea magistrale, di
specializzazione, di dottorato di ricerca e corso per master.
Credito Formativo Universitario (CFU)
È la misura del volume di lavoro di apprendimento, compreso lo
studio individuale, richiesto ad uno studente in possesso di adeguata
preparazione iniziale per l'acquisizione di conoscenze e abilità nelle
attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei corsi di
studio. Al credito formativo universitario corrispondono 25 ore di
lavoro per studente.
D
Disciplina
È una materia di apprendimento e rientra in un settore scientificodisciplinare.
Dottorato di ricerca
Corso di studio e di ricerca non inferiore a tre anni, finalizzato
all'apprendimento dell'indagine scientifica e metodologica di ricerca.
Il titolo è conferito dal Ministero a coloro che hanno conseguito, a
conclusione dell'omonimo corso di studi, risultati di rilevante valore
scientifico documentati da una dissertazione scritta.
Durata normale dei corsi di studio
Convenzionalmente la durata della laurea di primo livello è triennale
e quella della laurea magistrale di ulteriori due anni (da qui la
formula del 3+2). Il conseguimento di un titolo di studio non è però
tanto legato al numero di anni quanto all'acquisizione di crediti: 180
per la laurea triennale e ulteriori 120 per la laurea magistrale.
E
Esame
È una forma di verifica della preparazione acquisita dallo studente in
relazione a un corso di insegnamento. L'esame dà luogo a votazione
e consente di acquisire crediti. Può essere orale e/o scritto e deve
essere sostenuto non prima della conclusione del corso. Esistono
anche altre forme di verifica che non danno luogo a votazione ma
permettono di acquisire crediti.
105
Esame di laurea
Prova finale del corso, alla quale lo studente, in regola con il
versamento delle tasse e dei contributi richiesti, accede dopo aver
conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di
studi e nella quale viene discussa la tesi di laurea. La votazione
minima è 66/110 e quella massima è 110/110; al voto massimo può
essere aggiunta la lode quale speciale distinzione.
Esame di profitto
Verifica di profitto che lo studente deve sostenere e superare per
ogni insegnamento previsto dal piano di studi ufficiale e/o individuale
del proprio corso di studio. La votazione minima è 18/30 e quella
massima è 30/30; al voto massimo può essere aggiunta anche la
lode. Il superamento dell'esame consente l'acquisizione dei crediti
previsti per ciascun insegnamento del corso.
Esercitazioni
Attività pratiche su argomenti trattati a lezione da svolgersi sul
campo, anche presso strutture pubbliche o private, dove lo studente
sarà chiamato ad operare. Possono essere individuali o guidate,
svolte cioè sotto la supervisione di un docente.
I
Immatricolazione
Iscrizione per la prima volta di uno studente ad un corso di studio
universitario. In genere, lo studente è in possesso di un titolo di
studio di scuola superiore e quindi viene immatricolato al primo anno
di corso. L'anno accademico di immatricolazione segna l'inizio di una
nuova carriera universitaria.
L
Laboratorio
Le attività di laboratorio sono attività pratiche, svolte sotto la guida
di docenti, che consentono di sviluppare argomenti trattati in modo
teorico durante le lezioni, anche attraverso l'utilizzo di strumenti
informatici o apparecchiature specifiche.
Lezione
Attività didattica di tipo teorico che si svolge in aula. Alle lezioni è
associato lo studio individuale da parte dello studente.
O
106
Obiettivo formativo
L'insieme di conoscenze e abilità che caratterizzano il profilo culturale
e professionale, al conseguimento delle quali è finalizzato il corso di
studio.
Offerta didattica
Complesso di contenuti ed esperienze formative (esercitazioni,
laboratori, tirocini, etc.) che sono oggetto dei vari insegnamenti e
delle altre attività formative.
Ordinamento didattico di un corso di studio
L'ordinamento didattico di un corso di laurea triennale o di laurea
magistrale è definito nel regolamento didattico di Ateneo. Stabilisce
la denominazione del corso e la classe di appartenenza; gli obiettivi
formativi; il profilo professionale del laureato e gli sbocchi
occupazionali; il quadro generale delle attività formative con
corrispondente numero di crediti, tipologia (attività di base,
caratterizzante), ambito disciplinare e settore scientifico-disciplinare;
le caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo di
studio. Stabilisce inoltre a quali corsi di laurea magistrale lo studente
potrà accedere con il pieno riconoscimento dei crediti acquisiti.
Orientamento
L'attività di orientamento, svolta da un apposito ufficio dell'università
e coordinata da una Commissione d'ateneo, ha lo scopo di assistere
nella scelta universitaria gli studenti degli ultimi anni delle scuole
secondarie superiori che intendono intraprendere un percorso
universitario.
R
Rappresentanze studentesche
Sono i delegati degli studenti eletti ogni due anni in alcuni organi
collegiali dell'Università.
Regolamento didattico del corso di studio
Atto normativo che in conformità con l'ordinamento didattico e nel
rispetto della libertà di insegnamento e dei diritti e doveri dei docenti
e degli studenti specifica i dettagli organizzativi del corso di studio e
in particolare l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività
formative, le modalità didattiche e di esame, gli eventuali obblighi di
frequenza.
107
Relatore
È il docente che aiuta e segue lo studente nella scelta dell'argomento
e nell'elaborazione della tesi di laurea, necessaria per il
conseguimento della laurea.
Ricercatore universitario
Vincitore di concorso pubblico, su base nazionale, appartiene ai ruoli
dell'Università ove svolge attività di ricerca e attività didattica
integrativa.
Rinuncia agli studi
Atto con cui uno studente rinuncia formalmente a proseguire gli
studi. Si tratta di una dichiarazione irrevocabile.
S
Sbocchi professionali
Settori del mercato del lavoro in cui il laureato può trovare impiego.
Seminario
Attività didattica complementare che consente di approfondire
determinati argomenti di un corso di insegnamento.
Settore scientifico-disciplinare
Raggruppamento di discipline in base a criteri di omogeneità
scientifica e didattica legati alle competenze richieste per la materia.
Il settore scientifico-disciplinare di ogni disciplina è stabilito da
decreti ministeriali
Sistema dei crediti
Sistema che consente di misurare e confrontare i risultati accademici
e trasferirli da un percorso formativo a un altro. Riguarda anche la
possibilità di far valere crediti acquisiti nella formazione secondaria
superiore
(patente
ECDL,
certificazione
delle
conoscenze
linguistiche).
Stage (tirocinio)
Attività formativa svolta dagli studenti presso aziende o enti esterni
all'università. Tale attività presuppone la predisposizione di un
progetto formativo; inoltre è importante che vengano identificate le
figure di tutor aziendale e accademico, i quali avranno il compito di
seguire e supportare lo studente nel suo periodo di stage.
108
T
Tesi di laurea
È un elaborato scritto nel quale lo studente sviluppa un progetto o
una ricerca originale, in genere su un argomento relativo a un
insegnamento compreso nel proprio piano di studi. È svolto sotto la
guida di un docente che ha il ruolo di relatore.
Titolo di studio
Titolo accademico conseguito al termine di un corso di studio istituito
dall'università. Ha la stessa validità in tutte le università italiane.
Tutorato
Attività di accompagnamento degli studenti durante il loro percorso
formativo.
U
Università
Istituzione che si articola in Dipartimenti o Scuole cui fanno capo
corsi di laurea, master, corsi di perfezionamento, scuole di
specializzazione, scuole di dottorato. Gli organi direttivi e gestionali
dell'Università sono: il Rettore, il Consiglio di Amministrazione e il
Senato Accademico.
109
Scarica