Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 1 1.1 PREMESSA Il presente documento si riferisce al progetto degli impianti elettrici relativi alle opere risistemazione della caserma CEMM in uso all’ufficio circondariale marittimo di Golfo Aranci. Questa relazione descrive pertanto le caratteristiche generali degli impianti elettrici in oggetto, dei sottosistemi e delle sezioni di impianto. Caratteristiche generali. Il progetto interessa la realizzazione di un impianto elettrico utilizzatore, appartenente alla categoria dei sistemi TT, trifase e neutro avente tensione nominale 230/400 V e potenza installata di circa 15 kW trifase. Le soluzioni tecniche adottate consentono la realizzazione dell'impianto elettrico nel rispetto di quanto disposto dal DM 22 gennaio 2008 n° 37 e ss.mm. e ii.. Le caratteristiche degli impianti, sono corrispondenti alle norme di legge e dei regolamenti in vigore alla data della stesura del progetto ed in particolare sono conformi alle Norme CEI 64 - 8. Linee di distribuzione e quadri di zona. L'impianto è stato studiato per conseguire i requisiti di affidabilità, flessibilità, rispondenza alle diverse normative di legge e di buona tecnica, al fine di soddisfare le molteplici esigenze che il tipo di attività richiede. Il quadro generale piano primo della caserma, così come gli altri quadri derivati, saranno alimentati dalla sola rete. L’alimentazione di rete è prevista in arrivo dalla cabina di trasformazione MT/BT più prossima. Il numero delle linee in progetto è tale da consentire la massima continuità di servizio in caso di avaria, manutenzione o modifiche su una linea. Linee singole alimentano i quadri di zona al fine di suddividere l’edificio in zone strutturalmente e funzionalmente separate. Da ciascun quadro di zona partiranno le linee di alimentazione alle varie utenze. Tutte le linee saranno realizzate in cavo non propagante l’incendio e a bassa emissione di fumi e gas tossici, e correranno su apposite canalizzazioni autoestinguenti posate prevalentemente sottopavimento. Ogni linea sarà protetta da un interruttore automatico in partenza dal quadro generale e si attesterà sul quadro di zona mediante interruttore generale di manovra. Tutte le linee di distribuzione correranno su apposite canalizzazioni e da queste, mediante scatole di derivazione, raggiungeranno i terminali. Protezione contro i contatti indiretti e diretti. E' stata assicurata la protezione totale contro i contatti diretti e indiretti con parti dell'impianto o con utilizzatori, nonché la protezione dell'impianto stesso da sovracorrenti di sovraccarico o di corto circuito. Protezione contro i contatti indiretti. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 2 La protezione contro i contatti indiretti viene realizzata con il collegamento a terra tramite un apposito conduttore di protezione delle masse accessibili. Tale impianto risulta costituito dai conduttori equipotenziali e dai conduttori di protezione che verranno collegati con il collettore di terra in progetto. Conduttori di protezione. Ciascuna massa dell'impianto verrà collegata al collettore di terra mediante conduttori di protezione in rame per i quali saranno utilizzate sezioni uguali alle sezioni dei conduttori di fase. Conduttori equipotenziali principali e supplementari. Tutti i sistemi di tubazioni metalliche accessibili destinati ad adduzione, distribuzione e scarico delle acque, nonché tutte le masse metalliche accessibili esistenti nell'area dell'impianto elettrico utilizzatore, saranno collegate all'impianto di terra mediante conduttori equipotenziali. I conduttori equipotenziali principali avranno sezione non inferiore alla metà di quella del conduttore di protezione principale dell'impianto con un minimo di 6 mmq. I conduttori equipotenziali supplementari avranno sezione minima: non inferiore a quella del conduttore di protezione di sezione minore se connettono due masse; non inferiore alla metà della sezione del corrispondente conduttore di protezione se connettono una massa a masse estranee; non inferiore a 2.5 mmq se è prevista la protezione meccanica, o 4 mmq se non prevista, se connettono due masse estranee tra loro oppure una massa estranea all'impianto di terra. La protezione contro i contatti indiretti sarà completata dall'installazione di interruttori differenziali a alta sensibilità. Protezione contro i contatti diretti. La protezione contro i contatti diretti dovrà essere totale e verrà realizzata, secondo quanto indicato nelle norme CEI 64 - 8, mediante: involucri o barriere; isolamento delle parti attive; protezione addizionale mediante interruttori differenziali. Protezione degli impianti elettrici. La protezione dell'impianto elettrico da sovracorrenti di sovraccarico e di cortocircuito sarà assicurato da più dispositivi che interrompono automaticamente il circuito quando si produce un sovraccarico pericoloso. Protezione contro i sovraccarichi. Tutti i circuiti dell'impianto elettrico soddisfano quanto indicato dalle norme CEI 64 - 8 e in particolare IB < IN < IZ I f < 1.45 IZ IB corrente di impiego IN corrente nominale del dispositivo di protezione IZ portata nominale a regime del cavo If corrente convenzionale di intervento della protezione Il valore di IZ è infatti sempre superiore alla corrente di impiego del circuito IB e alla corrente nominale del dispositivo di protezione corrispondente. Protezione dai corto circuiti. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 3 Per ottenere questa protezione si è verificato che il potere di interruzione di ciascuno degli interruttori magnetotermici sia maggiore della corrente presunta di cortocircuito nel punto iniziale della conduttura da proteggere. Si è inoltre verificato che il valore dell'integrale di Joule ( I2t ), deducibile dalla curva caratteristica dell'interruttore in corrispondenza della corrente di cortocircuito nel punto iniziale della conduttura da proteggere, sia inferiore alla resistenza termica del conduttore in condizione di corto circuito. Conduttori. Le linee saranno del tipo in cavi non propaganti l’incendio, adatti a tensione nominale verso terra e nominale non inferiori a 450/750 V, installati incassati in canalizzazioni conformi alle specifiche norme CEI. Le modalità di posa in opera dovranno rispettare le indicazioni delle norme CEI 64 - 8. I cavi dovranno essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle tabelle di unificazione CEI - UNEL 00722. Le sezioni adottate nell'impianto sono state verificate in funzione della portata e in funzione della potenza impegnata e della lunghezza dei conduttori affinché la caduta di tensione non superi il 4% della tensione a vuoto. Le opere oggetto dell’intervento comprendono i seguenti capitoli impiantistici: - realizzazione dei quadri di distribuzione e sezionamento principali e delle linee di alimentazione principali e derivate; realizzazione di quadri di zona; impianto di forza motrice; impianto di illuminazione; sistema di luce di emergenza e sicurezza; impianto telefonico; realizzazione di quadri e linee elettriche relative agli impianti meccanici. 1.2 LINEE PRINCIPALI DI DISTRIBUZIONE Le linee di alimentazione, sia le montanti che le dorsali, saranno realizzate con conduttori, multipolari o unipolari a seconda dei casi, a bassa emissione di fumi e gas tossici 1.3 QUADRI DI DI ZONA I quadri di distribuzione e sezionamento saranno realizzati in modo tale da garantire la protezione contro i contatti diretti e la selettività dell’intervento in caso di guasto; lo schema elettrico revisionato di ciascun quadro è rappresentato negli elaborati grafici. La carpenteria di contenimento di ciascun quadro sarà tale da garantire le condizioni di sicurezza in caso di interventi manutentivi da effettuarsi nei quadri stessi, e il corretto smaltimento del calore prodotto. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 4 1.4 SISTEMI DI LUCI DI EMERGENZA Viene previsto un sistema di luci di emergenza, conformemente a quanto richiesto dalla normativa vigente in materia, in modo da garantire un deflusso ordinato e corretto nei percorsi di uscita e nelle vie di fuga, in caso di mancanza di tensione da parte della rete di alimentazione dell’energia elettrica. Gli apparecchi illuminanti adottati saranno i seguenti: - di tipo “sola emergenza” cioè normalmente spenti e accesi in caso di black-out nei percorsi e nelle zone comuni; Le lampade saranno di tipo autoalimentato con batteria ermetica in tampone e ricarica tramite linea dedicata. 1.5 IMPIANTO CITOFONICO È prevista la realizzazione di un impianto citofonico bifamiliare costituito dai seguenti elementi: 2 Citofoni elettronici da parete con 1 pulsante di servizio 1 Posto esterno amplificato 1 Trasformatore 230Vca-12 Vac montaggio su barra 3 moduli DIN 1 Modulo predisposto per P. E. con tasto luce ed un pulsante di chiamata 1 Modulo apriporta 1 Telaio portamoduli con scatola incasso. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 5 PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI E PARTICOLARI 2.1 DISEGNI COSTRUTTIVI DI CANTIERE Gli elaborati grafici di progetto sono parte integrante della presente specifica tecnica. Ai tracciati delle tubazioni dovranno essere apportate le necessarie modifiche per evitare strutture, travi, ecc. senza ulteriore addebito alla Stazione Appaltante. I disegni esecutivi di progetto dovranno essere sempre integrati e/o sostituiti, quando necessario, dai disegni costruttivi di cantiere. Prima dell'inizio lavori i disegni costruttivi dovranno essere approvati dalla Stazione Appaltante. 2.2 AUTORIZZAZIONE ALL’ESECUZIONE Premesso che tutti gli allegati sono parte integrante della presente specifica, per cui tutto ciò che in essi è contenuto deve essere comunque realizzato, l'Appaltatore prima di eseguire qualunque lavoro dovrà sottoporre alla Stazione Appaltante, per ottenere dalla stessa il benestare all'esecuzione, i disegni costruttivi completi di tutti i dettagli di installazione con le soluzioni che si intendono adottare nelle diverse situazioni e la relazione comprensiva di tutti i calcoli che possono servire per poter verificare la validità delle soluzioni e dei dimensionamenti previsti. In ogni caso il benestare o l'approvazione da parte della Stazione Appaltante non solleva l'Appaltatore da alcuna responsabilità o altre lacune che in sede di collaudo venissero riscontrate. 2.3 NORME, DECRETI, DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTI L'impianto elettrico nel suo complesso e nei singoli componenti sarà realizzato in conformità a tutte le Norme di Legge vigenti; in particolare saranno rispettate: - la legge n. 186 del 1/3/1968; - la legge. 791 del 18/10/1977 - il DPR. n. 447 del 06/12/1991; - il DM n. 37 del 22/01/2008 - il D.Lgs. n. 81 del 2008; - le prescrizioni della Società distributrice dell'energia elettrica competente della zona; relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 6 - le prescrizioni del locale Comando dei Vigili del Fuoco; - le prescrizioni della Società telefonica Telecom; - le normative e raccomandazioni dell'Ispettorato del lavoro e dell'USL (Presidio Multizonale di Prevenzione P.M.P.); - le prescrizioni delle Autorità Comunali e/o Regionali; - le prescrizioni UTIF e le Norme riguardanti l'energia elettrica, - le prescrizioni della Società di assicurazioni in generale; - le norme CEI vigenti alla data odierna: CEI 0-2:2002 – Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici. CEI 2-3:2006 e successive varianti - Macchine elettriche rotanti - Parte 1°: Caratteristiche nominali e di funzionamento (IEC 34-1; HD 53.1S2); CEI 2-5:2009 - Macchine sincrone trifasi - Determinazione sperimentale delle grandezze (IEC 34-4; HD 53.4S2); CEI 2-6:1999 - Macchine elettriche rotanti - Metodi di determinazione, mediante prove, delle perdite e del rendimento (IEC 34-2; HD 53.2); CEI 2-7:1997 - Macchine elettriche rotanti - Metodi di raffreddamento (IEC 34-6; HD 53.6) CEI 2-8:2008 - Macchine rotanti - Marcatura dei terminali e senso di rotazione (IEC 34.8; HD53.8 S2); CEI 2-14:1997 - Macchine elettriche rotanti - Sigle di designazione delle forme costruttive e dei tipi di installazione (IEC 34-7; HD 53.7); CEI 2-16:2001 e successive varianti - Classificazione dei gradi di protezione degli involucri delle macchine elettriche rotanti (IEC 34-5); CEI 2-21:1997 - Macchine elettriche rotanti - Parte 16: sistemi di eccitazione per macchine sincrone - Capitolo 1: definizioni (IEC 34.16.1; HD 53.16.1 S1); CEI 3-26:2005 - Segni grafici per schemi - Parte 12°: Elementi logici binari (IEC 617-12); CEI 3-35:2004 - Preparazione dei diagrammi funzionali per sistemi di comando e controllo (IEC 848); CEI 3.36:2007 - Preparazione di documenti utilizzati in elettrotecnica - Parte 1°: prescrizioni generali (IEC 1082-1); CEI 8-6:1998 - Tensione nominale per i sistemi di distribuzione pubblica dell’energia elettrica a bassa tensione. CEI 11-1:1999 - Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica - Norme generali; CEI 11-17:2006 – Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione d’energia elettrica – Linee in cavo. CEI 11-20:2000 - Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria; CEI 16-6:1997 - Codice di designazione dei colori; CEI 16-7:1997 - Elementi per identificare i morsetti e la terminazione dei cavi; CEI 11-27:2005 - Esecuzione dei lavori su impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c. CEI 11-28:1998 - Guida d’applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radicali a bassa tensione. CEI 11-32:2000 – Impianti di produzione di energia elettrica connessi a sistemi di III categoria. CEI 11-35:2004 Guida all’esecuzione delle cabine elettriche; CEI 11-37:2003 – Guida per l’esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria. CEI 11-49:1998 – Esercizio degli impianti elettrici. CEI 17-82:2002 – Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 7 CEI 17-70:1999 – Guida all’applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione. CEI 14-4:1998 - Trasformatori di potenza e successive varianti; CEI 14-7:1997 - Trasformatori di potenza - Marcatura dei terminali; CEI 14-12:1998 - Trasformatori trifase di distribuzione a secco 50 Hz, da 100 a 2500 kVA, con una tensione massima per componente non superiore a 36 kV. Prescrizioni generali e prescrizioni per trasformatori con una tensione massima per componente non superiore a 24 kV CEI 16-6:1997 - Codice di designazione dei colori; CEI 16-7:1997 - Elementi per identificare i morsetti e la terminazione dei cavi; CEI 17-1:2005 - Apparecchiatura ad alta tensione CEI 17-5:2007 - “Apparecchiatura a bassa tensione – Parte 2: Interruttori automatici” CEI 17-6:2005 - fascicolo 388/1976 “Apparecchiature prefabbricate con involucro metallico per tensione da 1 a 52 kV”. CEI 17-9:2000 - Interruttori di manovra ed interruttori di manovrasezionatori per corrente alternata e per tensioni superiori a 1000 V e successive varianti; CEI 17-11:2000 - Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 3: Interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovrasezionatori e unità combinate con fusibili. CEI 17-13/1:2000 - Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e non di serie (ANS); CEI 17-13/2:2000 - Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre; CEI 17-13/3:1997 - Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di distribuzione (ASD); CEI 17-17:1998 - Apparecchiatura industriale a tensione non superiore a 1000V in corrente alternata e 1200V in corrente continua. Individuazione dei morsetti. CEI 17-41:1998 Contattori elettromeccanici per usi domestici e similari.CEI 17-43:2000 - Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS). CEI 17-44:2008 - Apparecchiature a bassa tensione.Parte 1: Regole generali. CEI 17-50:2002 - Apparecchiature a bassa tensione – Parte 4: contattori e avviatori” CEI 17-51:2005 - Apparecchiatura a bassa tensione.Parte 6: Apparecchiatura a funzioni multiple. Sezione 2: Apparecchi integrati di manovra e protezione (ACP). CEI 17-52:1997 - Metodo per la determinazione della tenuta al cortocircuito delle apparecchiature assiemate non di serie (ANS). CEI 20-11:2006 - Caratteristiche tecniche e requisiti di prova delle mescole per isolanti e guaine dei cavi per energia; CEI 20-13:1999 - Cavi isolati in gomma butilica con grado di isolamento superiore a 3 e successive varianti; CEI 20-14:1997 - Cavi isolati in PVC con grado di isolamento superiore a 3; CEI 20-19:2003 - Cavi isolati in gomma con tensione nominale non superiore a 450/750V; relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 8 CEI 20-20:2003 - Cavi isolati in PVC con tensione nominale non superiore a 450/750 V, e successive varianti; CEI 20-22:2006 - Prova dei cavi non propaganti l’incendio. CEI 20-34:2001 - Metodi di prova per isolamenti e guaine dei cavi elettrici rigidi e flessibili (mescole elastometriche e termoplastiche). CEI 20-35:2006 - Prova sui cavi elettrici sottoposti al fuoco” CEI 20-40:1998 - Guida per l’uso di cavi a bassa tensione. CEI 23-3:2004 - Interruttori automatici di sovracorrente per gli usi domestici o similari. CEI 23-50:2007 - Prese a spina per usi domestici e similari. CEI 23-8:2009 - Tubi protettivi rigidi in polivinilcloruro (PVC) e accessori. CEI 23-9:2000 - Apparecchi di comando non automatici (interruttori) per installazione fissa per uso domestico e similare. CEI 23-12:2000 e varianti successive: - Presa a spina per usi industriali CEI 23-19:1983 - Canali portacavi in materiale plastico e loro accessori ad uso battiscopa”; CEI 23-20:2005 - Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per uso domestico e similare. Parte 1: Prescrizioni generali” CEI 23-21:2005 - Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per uso domestico e similare. Parte 2.1: Prescrizioni particolari per dispositivi di connessione come parti separate con unità di serraggio di tipo a vite” CEI 23-26:2008 - Diametri esterni dei tubi per installazioni elettriche e filettature per tubi e accessori. CEI 23-39:1997 - Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche.Parte 1: Prescrizioni generali. CEI 23-40:2005 - Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi domestici e similari. Parte 2-2: Prescrizioni particolari per dispositivi di connessione come parti separate con unità di serraggio senza vite. CEI 23-41:2000 - Dispositivi di connessione. Prescrizioni di sicurezza per unità di serraggio a vite e senza vite per conduttori elettrici in rame. CEI 23-42:2005 - Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 1: Prescrizioni generali; CEI 23-44:2006 - Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 1: Prescrizioni generali; CEI 23-45:1997 - Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 2-1: Applicabilità delle prescrizioni generali agli interruttori differenziali con funzionamento indipendente dalla tensione di rete. CEI 23-46:1997 - Sistemi di tubi accessori per installazioni elettriche - Parte 2-4: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati. CEI 23-48:1998 - Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generali; CEI 23-49: 1996 - Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile; CEI 23-50:2007 - Prese a spina per usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generali; CEI 23-51:2004 – Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare. CEI 31-30:2004 - Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas; relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 9 CEI 31-33:2001 – Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con periodo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere). CEI 31-34 – Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con periodo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere). CEI 31-35:2007 – Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Guida alla classificazione dei luoghi pericolosi. CEI 33-8:1997 Condensatori statici di rifasamento di tipo non autorigenerabile per impianti di energia a corrente alternata con tensione nominale inferiore o uguale a 1000V. Parte 1: Generalità. Prestazioni, prove e valori nominale. Prescrizioni di sicurezza. Guida per l’installazione e l’esercizio. CEI 34-21:1999 Apparecchi di illuminazione. Parte 1: Prescrizioni generali prove; CEI 34-22:2004 - Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Requisiti particolari. Apparecchi per illuminazione d’emergenza; CEI 44-5:1993 - Sicurezza del macchinario. Equipaggiamento elettrico delle macchine. Parte 1: Regole generali. CEI 64-8:2007 - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V c.a. e a 1500 V c.c.; CEI 64-12:2009 – Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale o terziario. CEI 64-14:2007 – Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori. CEI 64-15:1998 – Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica. CEI 64-50:2007 – Edilizia residenziale Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici. CEI 64-51:2007 – Guida all’esecuzione degli impianti elettrici nei centri commerciali. CEI 70-1:1997 - Classificazione dei gradi di protezione degli involucri; CEI 79-1:1997 - Impianti d’antieffrazione, antiintrusione, antifurto e antiaggressione - Norme particolari per gli impianti antieffrazione e antiintrusione - Fogli d’interpretazione da F.1 a F.19; CEI 79-3:1998 - Impianti d’antieffrazione, antiintrusione, antifurto e antiaggressione - Norme particolari per gli impianti antieffrazione e antiintrusione e successive varianti; CEI 79-4:1997 - Impianti d’antieffrazione, antiintrusione, antifurto e antiaggressione - Norme particolari per il controllo accessi; CEI 81-10/1 (EN 62305-1): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali" CEI 81-10/2 (EN 62305-2): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" CEI 81-10/3 (EN 62305-3): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" CEI 81-10/4 (EN 62305-4): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" CEI 81-3 : "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico." CEI 103-1/1:1999 – Impianti telefonici interni Parte 1: Generalità. CEI 103-1/2:1997 – Impianti elettrici interni Parte 2: Dimensionamento degli impianti telefonici interni. CEI 103-1/3:1997 – Impianti telefonici interni Parte 3: Caratteristiche funzionali. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 10 CEI 103-1/4:1997 – Impianti telefonici interni Parte 4: Procedure per i servizi di tipo telefonico. CEI 103-1/5:1997 – Impianti telefonici interni Parte 5: Organi di comando. CEI 103-1/6:1997 – Impianti telefonici interni Parte 6: Rete di connessione. CEI 103-1/7:1997 – Impianti telefonici interni Parte 7: Segnalazioni. CEI 103-1/8:1999 – Impianti telefonici interni Parte 8: Terminazione. CEI 103-1/9:1998 – Impianti telefonici interni Parte 9: Qualità di trasmissione. CEI 103-1/10:2001 – Impianti telefonici interni Parte 10: Caratteristiche strutturali. CEI 103-1/11:2001 – Impianti telefonici interni Parte 11: Alimentazione. CEI 103-1/12:2001 – Impianti telefonici interni Parte 12: Protezione degli impianti telefonici interni. CEI 103-1/13:1999 – Impianti telefonici interni Parte 13: Criteri di installazione e reti. CEI 103-1/14:1999 – Impianti telefonici interni Parte 14: Collegamento alla rete in servizio pubblico. CEI 103-1/15:1997 – Impianti telefonici interni Parte 15: Obiettivi di progetto per le prestazioni degli impianti a commutazione automatica. CEI 103-1/16:1999 - Impianti telefonici interni Parte 16: Esercizio e manutenzione degli impianti interni. ALTRE DISPOSIZIONI RELATIVE GLI IMPIANTI ELETTRICI Dovranno inoltre essere rispettate le ultime edizioni delle norme e prescrizioni di seguito riportate: UNI 9795:2005 – Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione manuale d’incendio; UNI EN 12464-1:2004 – Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni UNI 11248:2007 – Illuminazione stradale - Selezione delle categorie illuminotecniche; UNI EN 13032-1:2005 – Luce e illuminazione - Misurazione e presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi di illuminazione - Parte 1: Misurazione e formato di file UNI 10819:1999 – Impianti d’illuminazione esterna – Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso; Tabelle UNEL per il dimensionamento dei cavi elettrici. Dati tecnici rilasciati dai costruttori delle apparecchiature, qualora siano indicate marca e modello dei dispositivi. In generale tutti gli impianti elettrici saranno realizzati, montati, posati in opera e collegati a perfetta regola d'arte e completamente funzionanti. Nella scelta dei materiali non univocamente specificati si precisa che: - tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici sono adattati all'ambiente in cui saranno installati e sono tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità, alle quali possono essere esposti durante l'esercizio; - tutti i materiali hanno caratteristiche e dimensioni tali da rispondere alle relative Norme CEI ed alle tabelle CEI - UNEL attualmente in vigore inerenti la loro costruzione, le prove di qualità e le loro prestazioni intrinseche; - in particolare, i materiali e gli apparecchi per i quali è prevista la concessione del Marchio Italiano di Qualità sono muniti del contrassegno IMQ. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 11 PRESCRIZIONI PARTICOLARI Il rispetto delle norme sopra indicate è inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la realizzazione dell'impianto, ma altresì ogni singolo componente dell'impianto stesso sarà rispondente alle norme richiamate nella presente specifica ed alla normativa specifica di ogni settore merceologico. Per quanto concerne le prescrizioni riposte nella presente specifica, esse dovranno essere rispettate anche qualora siano previsti dei dimensionamenti in misura eccedenti i limiti minimi consentiti dalle norme. PRIORITÀ DEI DOCUMENTI TECNICI In caso di conflitto tra le prescrizioni contenute nei diversi documenti tecnici facente parte o citati nella presente specifica, l'ordine di priorità sarà il seguente: 1°) le NORME 2°) la presente specifica e gli elaborati grafici di progetto. DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO E APPROVAZIONI Documentazione di progetto della stazione appaltante Essa è costituita da tutte le documentazioni di progetto; l'Appaltatore dovrà controllarla in tutte le sue parti verificandone la congruità e la completezza, assumendone la completa responsabilità. Documentazione di progetto dell'appaltatore L'Appaltatore dovrà fornire tutta la documentazione già fornita dalla Stazione Appaltante, opportunamente revisionata secondo le esigenze esecutive, i complementi, le integrazioni e gli aggiornamenti necessari. L'Appaltatore dovrà produrre una relazione comprensiva di tutti i calcoli che possono servire per poter verificare la validità delle soluzioni e dei dimensionamenti previsti. Inoltre è fatto obbligo all'Appaltatore di produrre tutta quella documentazione che si renderà necessaria per l'esecuzione degli impianti oggetto della presente specifica od alla definizione delle interfaccia e/o interferenze con altri impianti o opere eseguite da altri Appaltatori. Documentazione finale Alla fine dei lavori e comunque prima del collaudo provvisorio, l'Appaltatore dovrà consegnare tutta la documentazione di progetto aggiornata sulla base di quanto effettivamente installato come di seguito precisato. Tutta la documentazione deve essere raccolta in un manuale di istruzione, per permettere al personale che non conosce gli impianti di operare correttamente su di essi ed eseguirne la manutenzione. Il manuale deve presentarsi come segue: a) Descrizione degli impianti nella quale devono essere illustrate le caratteristiche tecniche ed i vari componenti, accompagnata da tutti i documenti di progetto; b) Modalità di utilizzazione degli impianti facendo riferimento agli schemi ed ai disegni planimetrici; c) Procedure per eseguire le prove e la taratura dei componenti sia durante l'esercizio degli impianti, sia durante i controlli periodici; d) Elenco dei costruttori delle apparecchiature principali e dei componenti più significativi; e) Istruzioni di manutenzione suddivise in: e1) Istruzione di manutenzione preventive, nelle quali devono essere indicati i programmi, le ispezioni periodiche richieste; relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 12 e2) Istruzioni di riparazione o messa a punto, nelle quali devono essere indicate le istruzioni per la localizzazione dei guasti e le procedure per rimuovere e sostituire i componenti. Il "Manuale d'istruzione", eventualmente suddiviso in diversi fascicoli, deve avere copertine robuste e di tipo che consenta l'inserzione e l'asportazione dei documenti senza dover disfare i fascicoli stessi. Ogni fascicolo deve indicare in copertina quanto segue: il nome del Cliente; la località dell'impianto; il nome dell'impianto; il titolo dell'argomento a cui si riferisce il manuale ed il fascicolo in particolare; il numero d'ordine del contratto d'appalto; Il nome dell'Appaltatore. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 13 CONDIZIONI E PROCEDURE 3.1 OGGETTO Questo Capitolato Tecnico si riferisce alle caratteristiche tecniche e funzionali, nonché alle prestazioni dei seguenti componenti degli impianti in oggetto: IMPIANTO DI POTENZA - quadri allaccio ENEL quadri generali b.t. quadri di distribuzione derivati di zona linee di alimentazione impianto di distribuzione luce - FM apparecchi illuminanti impianto luce di emergenza e sicurezza impianto di terra e collegamenti equipotenziali IMPIANTO TELEFONIA cavi utente di telefonia connettori telefonia prese telefoniche RJ11 relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 14 DATI TECNICI DI PROGETTO. 4.1 CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO. La configurazione generale e la specifica dei materiali costituenti l'impianto elettrico è dettagliatamente descritta ai paragrafi successivi dove sono anche riportate le specifiche dei singoli sottosistemi, delle reti di distribuzione costituenti gli impianti elettrici e speciali. Nella presente parte si intende altresì fornire una sintetica descrizione delle principali scelte di progetto, in relazione ai criteri generali di sicurezza e di affidabilità richiesti al sistema. 4.2 QUALITÀ E LIMITE DELLA FORNITURA. La fornitura da parte dell'Ente erogatore ENEL avrà le seguenti caratteristiche: - potenza contrattuale 15 kW a 400V - corrente di cto/cto sul quadro generale 6kA a 400V - tipo di distribuzione TT secondo le norme CEI 64-8. Si considera limite di fornitura il punto in corrispondenza dei morsetti di uscita del gruppo di misura installato dall'Ente erogatore. 4.3 CADUTE DI TENSIONE Linee di distribuzione Le linee di distribuzione sono dimensionate per contenere entro i limiti sotto esposti le cadute di tensione percentuale DV %: a) b) relazione impianto elettrico.doc linee principali di distribuzione dal quadro generale ai singoli quadri derivati: DV % max = 2,5%; linee luce - FM: DV % max = 4% fra quadro generale e utilizzatore periferico. Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 15 4.4 RIEMPIMENTO DELLE CANALIZZAZIONI. Il coefficiente di riempimento delle canalizzazioni, inteso come rapporto fra la sezione totale teorica esterna dei conduttori e la sezione interna netta della canalizzazione, dovrà comunque avere i valori massimi di seguito specificati. - Tubazione interrata: 0,40 - Canaletta: 0,25 - Tubazione con scatola rompitratta almeno ogni 3 mt di sviluppo della linea: 0,40 - Tubazione con percorso non lineare e/o senza interposizione di scatole rompitratta: 0,30 4.5 SCELTA E DIMENSIONAMENTO DEI CAVI E DEI CONDUTTORI. Conformemente e/o in aggiunta a quanto imposto dalle norme di riferimento, dal Costruttore, dalla buona tecnica impiantistica, i cavi e conduttori sono scelti e/o dimensionati sulla base di: - tensione di esercizio; corrente continuativa massima prevista; eventuale corrente di sovraccarico momentaneo; corrente di guasto a terra; temperatura dell'aria e/o del terreno; resistività termica del terreno; condizioni di posa ed esercizio; vicinanza con altri cavi attivi. Per tensioni fino a 500V i cavi e conduttori avranno una tensione nominale Uo/U non inferiore a 450/750V. I cavi posati in vista, aerei, volanti, condotti interrati o su passerella, saranno provvisti di guaina esterna di protezione. Se non diversamente indicato i cavi o conduttori avranno le seguenti sezioni minime: mmq; mmq. relazione impianto elettrico.doc cavi per dorsali di distribuzione luce: cavi per dorsali di distribuzione prese: cavi per derivazioni utenze luce: 2,5 mmq; 4 mmq; 1,5 cavi per derivazioni utenze prese: 2,5 mmq; conduttore di protezione (PE) separato da conduttore di fase: 16 mmq; conduttore di protezione per collegamenti equipotenziali: 6 Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 16 4.6 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI. Saranno prese tutte le cautele necessarie a proteggere le persone contro i pericoli di un contatto con le parti attive dell'impianto elettrico. Le morsettiere, gli organi di interruzione, protezione e manovra saranno racchiusi in cassette o scatole resistenti alle sollecitazioni di qualsiasi natura alle quali possono essere sottoposti. I quadri elettrici saranno predisposti con tutti gli interruttori corredati di copri morsetti isolanti e cosi anche le morsettiere di ingresso ed uscite cavi. 4.7 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI Tutte le parti metalliche accessibili degli apparecchi, dei quadri e delle altre parti dell'impianto elettrico, non appartenenti a circuiti a bassissima tensione di sicurezza saranno protette contro le tensioni di contatto. La protezione sarà attuata mediante messa a terra delle parti metalliche accessibili o con isolamento speciale. Il collegamento all'impianto di terra sarà realizzato mediante appositi conduttori di protezione (PE). Il conduttore di protezione sarà separato dal conduttore di neutro. Le protezioni elettriche saranno coordinate in modo tale da assicurare la tempestiva interruzione del circuito guasto se la tensione di contatto assume valori pericolosi, superiori a quelli previsti nelle norme di riferimento. Quando necessario la protezione con messa a terra sarà integrata da dispositivi differenziali di terra di opportuna sensibilità e ad intervento istantaneo installati sui singoli circuiti mentre sugli interruttori generali saranno previsti relè a soglie regolabili. 4.8 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE L'impianto di illuminazione interna ai singoli locali ed alle zone comuni sarà tale da garantire: a. il massimo confort visivo dal punto di vista delle sensazioni visive in rapporto all'attività lavorativa svolta nel locale; b. buona qualità dell'illuminazione ottenuta dalla considerazione dei seguenti parametri: - elevato rendimento del flusso luminoso da ottenersi con l'adozione di lampade ad alta efficienza, rifasamenti etc.; - ottime caratteristiche nei confronti della gestione e della relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 17 manutenzione (vita media delle lampade, rendimento del corpo illuminante etc.). relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 18 4.9 SELETTIVITÀ DELLE PROTEZIONI Data la configurazione dell’impianto e la conseguente serie di linee di distribuzione, particolare importanza riveste la problematica della selettività delle protezioni. Come è ben noto la selettività delle protezioni sui singoli utilizzatori consente l’intervento, in caso di guasto in un settore d'utenza, solo su quel settore lasciando funzionante la rimanente configurazione d'impianto; questa necessità implica strettamente una accurata analisi del sistema di protezione dei cavi e degli utilizzatori per impedire il fenomeno dell'intervento in cascata di tutte le protezioni a monte del punto dove si verifica il guasto. Un corretto coordinamento delle protezioni consentirà quindi contemporaneamente l'individuazione e l'intervento sul singolo guasto senza pregiudicare l’affidabilità totale di tutto il sistema di distribuzione dell'energia. Nel caso specifico sono stati previsti schemi di selettività che consentono il raggiungimento degli scopi definiti. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 19 REQUISITI E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI E DELLE APPARECCHIATURE. 5.1 QUADRI ELETTRICI DI DISTRIBUZIONE La carpenteria dei quadri elettrici sarà di tipo prefabbricato, costruita in accordo con la normativa vigente. In generale l'ingombro interno netto del quadro sarà atto a contenere tutte le apparecchiature specificate, rendendo inoltre agevole l'accesso a tutte le apparecchiature in esso contenute ed a tutte le operazioni di normale manutenzione. Le apparecchiature elettriche saranno contenute in armadio realizzato in materiale plastico. L'armadio sarà chiuso da portella anteriore incernierata, apribile con serratura a chiave. Saranno anche forniti i supporti necessari per il montaggio e il fissaggio di tutte le apparecchiature elettriche completi di bulloneria ed accessori metallici trattati galvanicamente. L'esecuzione sarà tale da assicurare le protezioni contro contatti con oggetti metallici e piccoli oggetti estranei (gradi di protezione almeno IP30 secondo le norme IEC). Per i quadri ubicati nei locali tecnologici e locali umidi l'esecuzione sarà tale da assicurare il grado di protezione IP55 secondo le norme CEI. Saranno forniti inoltre i seguenti materiali accessori del quadro: - terminali dei cavi in ingresso ed uscita corredati di capicorda preisolati o rivestiti di isolante autorestringente, amarraggi, bulloneria zincocadmiata e quanto altro necessario; - barratura di distribuzione in barre di rame di adeguata sezione, corredate di supporti isolanti e attacchi per il collegamento degli interruttori e sezionatori generali a quelli di distribuzione; - cavo di sezione adeguata per lo stesso tipo di collegamento di cui al precedente punto, isolati in materiale termoplastico tipo NO7V-K; - barra di terra in rame di adeguata sezione, completa di sezionatori e di bulloni di collegamento con l'anello generale di terra, opportunamente contraddistinta da verniciatura gialla; - cavi di sezione adeguata per cablaggio interno del quadro, isolati in materiale termoplastico, tipo NO7V-K; - morsettiera in materiale plastico termoindurente ad alta rigidità dielettrica e resistenza meccanica; - capicorda preisolati e coprimorsetti; - cartellini segnafili numerati; - targhette pantografate per l'indicazione delle singole sezioni e dei vari circuiti in partenza; - schema elettrico di potenza e funzionale aggiornato con le eventuali varianti concordate in corso d'opera. - cartelli monitori da applicare sulle portelle del quadro. I quadri elettrici saranno costruiti in conformità alle norme CEI e corredati ciascuno di certificato di collaudo in fabbrica. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 20 5.2 INTERRUTTORI. Interruttori automatici modulari Gli interruttori automatici modulari saranno del tipo adatto per montaggio a scatto su profilato DIN 46.277/3 e avranno le seguenti caratteristiche: - dimensioni normalizzate (modulo 17,5); potere di interruzione sufficiente a garantire il corretto coordinamento delle protezioni e comunque non inferiore a 6kA a 400V; nel caso che gli interruttori siano corredati di relè differenziale esso sarà pure modulare per montaggio su profilato DIN e solidale al corpo dell'interruttore. 5.3 CAVI E CONDUTTORI Per tutti gli impianti alimentati direttamente dalla rete a bassa tensione, la tensione nominale di riferimento minima, ove non diversamente specificato, è Uo/U = 450/750V (ex grado di isolamento 3) conformemente alle norme CEI 20-27. La sezione minima adottata per i conduttori, qualora non specificato chiaramente negli elaborati, è: - cavi per dorsali di distribuzione luce: 2,5 mmq cavi per dorsali di distribuzione prese: 4 mmq cavi per derivazioni utenze luce: 1,5 mmq cavi per derivazione utenze prese: 2,5 mmq conduttore di protezione (PE) separato da conduttore di fase: 16 mmq conduttore di protezione per collegamenti equipotenziali: 6 mmq La sezione dei conduttori di cablaggio all'interno del quadro sarà tale da portare la corrente massima dell'interruttore rispettivo. Le sezioni dei conduttori di protezione, cioè dei conduttori che collegano all'impianto di terra le parti da proteggere contro le tensioni di contatto, sarà uguale a quelle dei rispettivi conduttori di fase. Quando i conduttori di fase hanno sezione superiore a 16 mmq, la sezione del conduttore di protezione sarà ridotta sino alla metà di quello dei conduttori di fase, con un minimo di 16 mmq. Se il conduttore di protezione non fa parte dello stesso cavo e non è contenuto nello stesso tubo o canaletta protettivi dei conduttori di fase, vale quanto detto al punto precedente ma in ogni caso la sezione del conduttore di protezione non avrà sezione inferiore a: - 2,5 mmq se il conduttore stesso installato in tubi protettivi o comunque meccanicamente protetto; 6 mmq se il conduttore stesso non è meccanicamente protetto. L'identificazione dei conduttori sarà effettuata secondo le prescrizioni contenute nelle tabelle di unificazione CEI - UNEL. In particolare i conduttori di neutro e di protezione verranno identificati rispettivamente ed esclusivamente con il colore blu e con il bicolore giallo-verde. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 21 Nelle cassette ove convergono i conduttori saranno usati tutti gli accorgimenti per l'identificazione dei medesimi; ove pervengono diversi circuiti, ogni circuito sarà riunito ed identificabile mediante fascette con numerazioni convenzionali. Saranno utilizzati in particolare i seguenti cavi e conduttori: Conduttori isolati a ridotta emissione di gas corrosivi a bassissima emissione di fumi e gas tossici Conduttori uni-multipolari costituiti in corda flessibile di rame rosso stagnato, tipo flessibile isolato in PVC di qualità R2; tensione nominale riferimento Vo/V 450/750V, tipo non propagante la fiamma, non propagante l'incendio e bassissima emissione di fumi e gas tossici e ridotta emissione di gas corrosivi, secondo le norme CEI 20-22 II, CEI 20-35, CEI 20-37/2; sigla NO7V-K e N1VVK. 5.4 TUBAZIONI DI CONTENIMENTO CAVI Per tutti gli impianti, compresi quelli a tensione ridotta, saranno utilizzate solo tubazioni contemplate dalle vigenti tabelle UNEL e provviste di IMQ, cioè tubazioni di materiale plastico o tubazioni in acciaio zincato (in tal caso le tubazioni saranno messe a terra). Le tubazioni avranno sezione tale da consentire un facile infilaggio e sfilaggio dei conduttori; in particolare il loro diametro sarà, in rapporto alla sezione e al numero dei conduttori, superiore di almeno il 40% alle dimensioni d'ingombro dei conduttori stessi. Saranno previsti raggi di curvatura delle tubazioni tali da evitare abrasioni e trazioni meccaniche nei cavi durante le operazioni di infilaggio e sfilaggio. Le tubazioni degli impianti esterni saranno adeguatamente fissate alla parete, a travi o traverse con le apposite graffette ferma tubo o con sostegni appositi, con frequenza tale da garantire indeformabilità e rigidità delle tubazioni medesime. Le tubazioni adottate avranno le seguenti caratteristiche: Tubo isolante rigido Tubo isolante rigido in materiale plastico, del tipo pesante con carico di prova allo schiacciamento non inferiore a 75Kg., secondo le Norme CEI 238 fasc. 335 e tabelle UNEL 37118/72; a IMQ; diametro nominale minimo 16mm corredata di tutti gli accessori di fissaggio e posa quali staffette, almeno ogni 0,70m curve, manicotti, raccordi scatole etc. Tubo isolante flessibile Tubo isolante flessibile FK15 di PVC autoestinguente nero serie corrugata pesante, per impianti elettrici incassati; a IMQ; diametro nominale minimo 16mm. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 22 5.5 GUAINE Guaina flessibile in PVC plastificato con spirale interna in PVC rigido, resistente all'invecchiamento; resistente allo schiacciamento e autoestinguente secondo le tabelle UNEL; temperatura di esercizio -10°C / 70°C; diametro interno minimo 15mm, completa di raccordi, pressacavi, etc. in PVC o nylon. 5.6 SCATOLE E CASSETTE DI DERIVAZIONE Generalità Per tutti gli impianti, sia sotto traccia che in vista, compresi quelli a tensione ridotta, non saranno adottati scatole o cassette i cui coperchi non coprano abbondantemente lo spazio impegnato dai componenti elettrici; non sono neppure adottati coperchi fissati a semplice pressione, ma soltanto quelli fissati con viti. Le dimensioni minime per le scatole e le cassette sono 80mm di diametro 70mm di lato. La profondità delle cassette, negli impianti incassati, sarà tale da essere contenuta nei muri divisori sufficienti al contenimento agevole di tutti i conduttori in arrivo e partenza. Non sono usate cassette di legno né di materiale plastico, ma solo di materiale termoplastico di tipo autoestinguente. Le cassette a tenuta (grado di protezione minima IP44 secondo CEI) saranno metalliche ovvero in materiale plastico di tipo infrangibile, antiurto ed autoestinguente complete di coni, bocchettoni di ingresso. Scatole di derivazione isolante da esterno stagne Cassette di contenimento da esterno con coperchio a vite; grado di protezione IP55; autoestinguente secondo le IEC 695-2-1 ad elevata resistenza meccanica; corredate, ove richiesto, dei seguenti accessori: - morsettiere su guida DIN con fissaggio sul fondo; staffe di fissaggio; raccordi per unione in batterie; pressacavi, raccordi filettati, passacavi etc. Scatole di derivazione isolante da esterno per canaletta cassetta di contenimento per canaletta con coperchio a vite, in materiale termoplastico autoestinguente, con finestre sfondabili per raccordi con canaletta. Scatole di derivazione da incasso Cassette di contenimento da incasso autoestinguenti secondo le IEC 695-21 con finestre coperchio a vite; dimensioni esterne normalizzate ai fini della componibilità, corredate, ove occorre, di separatore. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 23 5.7 COMANDI, PRESE E RELATIVE SCATOLE DI CONTENIMENTO. Generalità Saranno adottati esclusivamente i vari tipi di comandi (interruttori, deviatori etc.) e le prese con le parti in tensione montate su supporti di materiale avente adeguate caratteristiche dielettriche. Le prese saranno fissate alla scatola di contenimento a mezzo di viti o altri sistemi, escluso quello ad espansione di graffe. Per i comandi e le prese a tenuta si adotterà il tipo in scatola metallica di fusione o con custodia di materiale infrangibile, antiurto e autoestinguente, con imbocco a pressacavo e contatti su materiali ceramici o di analoghe caratteristiche. Le scatole di contenimento dei comandi e delle prese di corrente saranno di robusto materiale isolante e presentare caratteristiche meccaniche tali da resistere alle sollecitazioni dell'uso normale. Scatole di contenimento componenti civili A seconda del tipo di installazione le scatole di contenimento dei comandi e prese saranno: - da esterno, grado di protezione IP55 completo di coperchietto a molla e membrana isolante; - da incasso, come descritte precedentemente di dimensioni normalizzate (minima 104x64x48mm); - da esterno per canaletta cornice/battiscopa. Tipi di componenti civili Saranno previsti i seguenti tipi di componenti elettrici, di tipo civile in materiale termoplastico, componibile e modulare per inserimento nelle scatole di contenimento sopra descritte: - interruttore unipolare 16A, 220V; deviatore c.s., pulsanti c.s.; pulsanti luminosi c.s.; interruttore bipolare 16A, 220V; portalampada di segnalazione; portafusibili per fusibili a cartuccia; presa 2p+T 10A, interasse 19, diametro 4mm ad alveoli schermati; presa 2p+T 16A, interasse 26, diametro 5mm ad alveoli schermati; presa bipasso 10/16A, ad alveoli schermati; presa 2p+T 10/16A tipo UNEL con contatti laterali di terra, con alveoli schermati. 5.8 MORSETTERIA DI GIUNZIONE Le giunzioni di conduttori elettrici di sezione superiore a 6mmq saranno di norma effettuate su morsetteria con base di adeguate caratteristiche dielettriche alloggiate ed opportunamente fissate in apposite scatole di derivazione; per sezioni inferiori saranno impiegati morsetti autostringenti a cappellotto isolato in materiale autoestinguente. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 24 Non sono in alcun caso adottate giunzioni e derivazioni fra conduttori elettrici realizzate con nastrature, né con morsetti a vite o a mantello. 5.9 APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE Nei vari locali oggetto della presente installazione saranno adottati i seguenti apparecchi di illuminazione: relazione impianto elettrico.doc - plafoniera fluorescente: cassonetto in colore bianco ad alta riflessione; sistema ottico in grado di garantire elevato confort, alta efficienza e ottima uniformità; rispondente alle DIN 50351 e alle CISBE LG3 cat. 2; adatta per uffici con terminali; completa di reattore, condensatore, accessori di cablaggio etc.; - plafoniera fluorescente stagna grado di protezione IP65; cablata e rifasata completa di lampada fluorescente e reattore a basse perdite; versione da soffitto o da parete; - lampada autonoma di emergenza con accumulatori ermetici al Ni -Cd incorporati, equipaggiata con lampade fluorescenti compatte, autonomia 1 ora, a funzionamento non permanente, adatta per il fissaggio a parete completa di targhette adesive e sistema di controllo automatico di funzionamento con segnalazione di avaria tramite led. Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 25 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI. 6.1 CONFIGURAZIONE GENERALE DELL’IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA. La configurazione dell'impianto di distribuzione dell' energia elettrica, dal punto di consegna ai singoli punti di prelievo (utilizzatori) è la seguente: a) fornitura dell'energia dalla rete pubblica di distribuzione dell'Ente fornitore (ENEL) del tipo in b.t. 400V 50Hz o 230V 50Hz con protezione di utente a fianco dei gruppi di misura; b) il quadro generale di distribuzione b.t. che sovrintende al comando, protezione e smistamento dei flussi di energia a tutte le utenze; c) le linee di distribuzione dal quadro generale e dai quadri derivati alle utenze appartenenti ad una zona determinata; queste linee scorrono in tubazioni o canale fino alle scatole di derivazione locali e da queste fino alle singole utenze. Questa distribuzione così marcatamente di tipo radiale consente la massima flessibilità dell'impianto ed una grande affidabilità; quest'ultima è dovuta, oltre che alla ridondanza del sistema, in massima parte alla selettività e al coordinamento delle protezioni in cascata. 6.2 IMPIANTO LUCE - FM All' interno dei singoli locali saranno eseguiti gli interventi sull'impianto luce ed F.M. come indicato nelle planimetrie di progetto seguendo la filosofia installativa di seguito indicata: Punto luce a semplice interruzione E' costituito dai seguenti componenti: - - - relazione impianto elettrico.doc derivazione dalle scatole principali con linea 2x1,5mmq+T tipo NO7V-K in tubo PVC rigido pesante diametro minimo 16mm posato in controsoffitto e fissato con apposite staffette, almeno ogni 0,70m, completo di curve, manicotti, raccordi etc.; questa derivazione raggiunge il centro luce attestandosi a scatole isolanti fissate a vista; derivazione dalle scatole principali con linea 2x1,5mmq+T tipo NO7V-K in tubo isolante flessibile FK15 di PVC autoestinguente nero serie corrugata pesante, per impianti elettrici incassati; questa derivazione raggiunge gli apparecchi di comando attestandosi a scatole isolanti per impianti elettrici incassati; apparecchiatura di comando unipolare 16A 250V del tipo modulare, per uso domestico o similare conforme alla norma CEI 23-9, per montaggio da incasso completa di scatole rettangolari, supporti in resina autoestinguente, placche specifiche, etc. Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 26 Punto luce deviato È costituito dagli stessi componenti del punto luce a semplice interruzione ma con comando del centro luce da due punti. Punto luce invertito È costituito dagli stessi componenti del punto luce a semplice interruzione ma con comando del centro luce da tre punti. Punto luce aggiunto Si intende per punto luce aggiunto la derivazione c.s.d. da apposita scatola per alimentare i centri luce successivi al primo. Presa bipasso o UNEL 10/16A 2P+T È costituita dai seguenti componenti: - - derivazione dalle scatole principali con linea 2x2,5 mmq + T tipo NO7VK entro tubo isolante FK15 diametro 20mm posato sottotraccia; questa derivazione raggiunge l'apparecchiatura di prelievo attestandosi a scatole isolanti; apparecchiatura di prelievo del tipo modulare, per uso domestico o similare conforme alla norma CEI 23-5 e CEI 23-16 del tipo bipasso 10/16A 230V o UNEL 16A 230V, per montaggio da incasso completa di scatole rettangolari, supporti in resina autoestinguente, placche specifiche, etc. Presa aggiunta bipasso 10/16A2P+T Si intende per presa aggiunta bipasso 10/16A 2P+T la derivazione c.s.d. da apposita scatola per alimentare le apparecchiatura di prelievo successive alla prima. Suoneria con tirante per bagno. E' costituito dai seguenti componenti: - - derivazione dalle scatole principali con linea 2x1,5mmq+T tipo NO7V-K in tubo isolante flessibile FK15 di PVC autoestinguente nero serie corrugata pesante, per impianti elettrici incassati; questa derivazione raggiunge la suoneria e gli apparecchi di comando attestandosi a scatole isolanti per impianti elettrici sottotraccia; apparecchiatura di comando unipolare a tirante 16A 250V del tipo modulare, per uso domestico o similare conforme alla norma CEI 23-9, per montaggio da incasso completa di scatole rettangolari, supporti in resina autoestinguente, placche specifiche, etc. 6.3 IMPIANTO LUCE DI EMERGENZA L'impianto per l'illuminazione di emergenza sarà realizzato mediante apparecchiature corredate di batterie ermetiche al Ni - Cd. Esse saranno posizionate all'interno di tutte le stanze da letto e nel soggiorno. Le plafoniere saranno corredate di circuito elettronico interno per l'autocontrollo dello stato delle batterie e della lampada, con segnalazione ottica dello stato e/o allarme per guasto. relazione impianto elettrico.doc Porto di Golfo Aranci Lavori di risistemazione della caserma CEMM In uso all’ufficio circondariale marittimo Relazione tecnica - impianti elettrici Pagina 27 6.4 IMPIANTO DI TERRA E COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI Tutto l'impianto sarà protetto contro il pericolo delle tensioni di contatto indirette mediante un sistema di dispersione a terra delle tensioni pericolose. Questo sistema sarà in dettaglio costituito come di seguito specificato. Rete generale di terra Il sistema complessivo di dispersione verso terra sarà costituito da una rete di conduttori di rame nudo direttamente interrati collegati ai dispersori di terra, di tipo a croce interrati ed alloggiati in pozzetti senza fondo con chiusino carrabile. Dalla rete di dispersione esterna saranno collegate le barre di terra dei quadri elettrici. Distribuzione secondaria del conduttore di protezione Questa distribuzione costituisce il collegamento tra il quadro di distribuzione di zona e tutte le apparecchiature elettriche e gli utilizzatori dell'impianto comprese tutte le masse metalliche normalmente non in tensione, che per difetto di isolamento o per altre cause accidentali, potrebbero trovarsi sotto tensione. In generale il conduttore di protezione scorrerà insieme al rispettivo conduttore di potenza, dal morsetto di partenza del quadro fino alle utenze o direttamente alla carcassa metallica di tutti gli apparecchi da proteggere. La sezione del conduttore di terra sarà non inferiore a quella del conduttore di fase corrispondente ed inoltre sarà facilmente identificabile lungo il percorso e dentro le scatole di derivazione. Tutto l'impianto di distribuzione garantirà una sicura continuità elettrica di tutte le parti che possono accidentalmente trovarsi sotto tensione. Collegamenti equipotenziali Dalla barra di terra del quadro di zona, ove necessario, si distribuirà un conduttore equipotenziale dorsale tipo NO7V-K giallo-verde di sezione 16 mmq posato parallelamente alla distribuzione principale/dorsale di potenza. Alla dorsale equipotenziale saranno collegate con conduttore NO7V-K giallo verde sezione 6 mmq, tutte le masse metalliche presenti quali le tubazioni degli impianti tecnologici, le tubazioni di adduzione e scarico delle acque, gli infissi metallici, i macchinari etc. relazione impianto elettrico.doc