Mas Fest 2016, pronti a partire

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UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE
Mas Fest 2016, pronti a partire:
oltre le “frontiere” verso nuove forme di integrazione
Venerdì 24 e Sabato 25 giugno, Parco Santo Spirito
Torna il Mas Fest, Musica, Ambiente e Sociale per la città di Avellino, uno dei
festival più importanti e longevi del panorama campano, organizzato
dall’associazione culturale Koinè Art Lab e con il Patrocinio morale del Comune di
Avellino, che quest’anno arriva alla XII edizione. E lo fa con un viaggio in musica
che dalle sponde del Mediterraneo arriva fino alla splendida location di Parco Santo
Spirito, declinato attraverso le sonorità di sette band fuori dall’ordinario.
Si è tenuta nella Sala stampa di Palazzo di Città la conferenza di presentazione della XII
edizione Mas Fest 2016 che si terrà il 24 e il 25 giugno a Parco Manganelli-Santo Spirito
con l’Assessore alla Cultura Teresa Mele, Carlo Iandolo di Koinè Art Lab, Lello Viliam
Pulzone direttore artistico, Letizia Monaco dell’Associazione Comunità Accogliente,
Stefano Iandiorio dell’ Associazione Don Tonino Bello.
Arrivano dal Burkina Faso e da Roma, da Firenze ed Oristano, da Milano e dalle sponde del
Mediterraneo. Sono i musicisti che venerdì 24 e sabato 25 giugno animeranno il Parco
Santo Spirito per la XII edizione del MasFest.
Venerdì 24 giugno si alterneranno sul palco gli avellinesi «The Exploders Duo».
«Stregoni», il progetto di Johnny Mox e Above The Tree - realizzato grazie al contributo dei
migranti dell’Associazione Comunità Accogliente e in partnership con l’Associazione Don
Tonino Bello di Avellino - e «Baba Commandat & The Mandingo Band» dal Burkina Faso.
Sabato 25 giugno si passeranno il testimone musicale tutte band italiane come Undisco Kidd
da Oristano, La Batteria da Roma, Go!Zilla da Firenze e Go Dugong de Milano.
La XII edizione del Mas Fest, avrà come concept quello legato al tema tanto drammatico
quanto attuale delle “Frontiere” e sarà affrontato e interpretato sia dal punto vista artistico,
con precise scelte musicali, sia dal punto di vista sociale, alimentando una riflessione sulla
paura della diversità, sui muri e le barriere da oltrepassare e le nuove politiche di
accoglienza e di integrazione da mettere in campo.
In quest’ottica, si inserisce il progetto «Stregoni. Il nostro punto di vista sull’integrazione»,
un vero e proprio laboratorio musicale dal vivo, ideato da Johnny Mox e Above the Tree, e
reso possibile grazie alla partecipazione di alcuni dei migranti ospitati nel centro di
accoglienza di Mercogliano. Tutti insieme daranno vita a un concerto unico, che muoverà i
propri passi partendo proprio al di là del Mediterrano, dove nascono le storie e le musiche
degli uomini, delle donne e dei ragazzi che giungono nel nostro Paese, oltrepassando
frontiere e barriere in cerca di rifugio.
Per maggiori informazioni sulla XII edizione del Mas Fest basterà collegarsi sulla pagina
Facebook della due giorni di musica, ambiente e sociale, oppure scrivere via email a
[email protected].
Inoltre, tutti i giorni, nei pressi della Villa comunale di Avellino, (ingresso su corso Vittorio
Emanuele) sarà aperta “Casa Mas Fest”, infopoint e area per il tesseramento per permettere
a tutti coloro che lo vorranno di evitare la fila nei giorni del Festival e tesserarsi in anticipo
per partecipare al Mas Fest 2016.
MAS FEST XII – LE BAND DEL 24/25 GIUGNO 2016
THE EXPLODERS DUO (24 giugno)
The Exploders Duo nascono nel 2012 dallo strano incontro fra un pianista e un ingegnere
chimico nel buio di un garage di Aiello del Sabato, in provincia di Avellino, richiamati
dall’amore in comune per il Rock’n’Roll e per il celebre duo «The White Stripes». Sarà
proprio il titolo della prima traccia (“Jimmy The Exploder”) dell'album d'esordio del duo di
Detroit a dare il nome alla band irpina che in quattro anni si è fatta conoscere nel panorama
musicale italiano. Dopo le prime performance nei principali festival della provincia di
Avellino (Castellarte e Playground Zone) vengono selezionati dalla rivista «Rolling Stone
Italia» e da «Dr Martens Italy» come vincitori del concorso «Ti Facciamo L'EP» nel corso
della manifestazione #STANDFORSOMETHING. Ed è così che registrano il loro primo EP
live negli studi del SAE Institute di Milano.
STREGONI (24 giugno)
Stregoni, al secolo Johnny Mox e Above the Tree, raccontano storie e suoni dei migranti. Il
loro è un progetto che ha come obiettivo quello di comprendere, attraverso il linguaggio
della musica, quello che sta accadendo dentro e fuori dai confini di un continente segnato
dalla più grande crisi politica dalla nascita dell’Unione. Un vero e proprio laboratorio
musicale dal vivo che, attraverso una serie di concerti-workshop organizzati sia nei centri
profughi che nei club della Penisola, cerca di raccontare quello che accade ogni giorno non
in mare, non ai confini del deserto, ma nelle nostre città. Partendo dalle note ascoltate da
ogni rifugiato o richiedente asilo politico, e custodite nei loro smartphone, Stregoni
realizzano dei loop in tempo reale che costituiscono un punto di partenza, un frammento
sonoro, da cui partire per creare composizioni originali. I cellulari, così, si trasformano da
oggetto di consumo alla moda in oggetto narrativo, bussola di questo nomadismo digitale
che è capace di abbattere le barriere e superare i confini. E così Electro-tribalismo, hip hop,
psichedelia, afro e gospel si fondono con la musica che risuona nella cuffie dei migranti
respinti alla frontiera. Sul palco assieme a Mox e Above the Tree ci saranno di volta in volta
musicisti di ogni estrazione e provenienza in un vero e proprio laboratorio-live di
Stregoneria.
BABA COMMANDANT & THE MANDINGO BAND (24 giugno)
Baba Commandant e la sua Mandingo Band arrivano ad Avellino direttamente da BoboDioulasso, nel Burkina Faso. Il loro primo Lp, «Juguya», è uscito nel febbraio 2015 per
Sublime Frequencies, etichetta di Alan Bishop e Hisham Mayet da anni impegnata nel
pubblicare artisti provenienti dagli angoli più remoti del pianeta e già protagonista dei lanci
di artisti come Bombino e Omar Souleyman e della riscoperta di classici locali come Omar
Khorshid. La sua miscela, radicata già dal nome nella tradizione Mandingo, porta
quest’ultima a confrontarsi e contaminarsi con una vasta gamma di sonorità: dall’afrobeat
dell’età d’oro nigeriana di nomi come Fela Kuti e King Sunny Adé alla leggendaria growler
Maliana Moussa Doumbia. Il tutto con un’attitudine post-moderna, ribelle, spontanea ed
estranea a compromessi, da più parti definita “punk” – termine non a caso squisitamente
occidentale. Negli otto brani di “Juguya” è raccolta l’essenza del sound di Baba
Commandant & The Mandingo Band, filtrata attraverso un percorso ormai quasi trentennale
e portata ad una sintesi in grado di raggiungere il palcoscenico europeo.
UNDISCO KIDD (25 giugno)
La band psychedelic rock di Oristano nasce nel 2007 con il nome Raw Rave Groove,
suonando al fianco di diverse band importanti come Black Lips, Jack Of Heart, Demon's
Claws, Movie Star Junkies. Nel 2009 vengono notati dagli Afterhours, che decidono di
sceglierli come band di apertura per alcuni dei loro concerti nel nord Italia. In seguito
stampano un singolo dal titolo "Ride/like a virgin in a chapel". Nel 2011 cambiano batterista
e fondano i “Dead Hipsters”, un progetto più disordinato e sperimentale con cui stampano
l'EP omonimo. Nel 2013 il nucleo originale della band si ricompone definitivamente, e
senza perdere la propria attitudine Punk/Rock, torna con il nome “Undisco Kidd”, esaltando
la propria componente psichedelica e melodica, che viene contaminata continuamente dalle
caratteristiche e dalle influenze dei singoli componenti. Nel 2014 hanno pubblicato l'EP S/T
per Hopetone Records e a giugno 2016 uscirà il loro primo LP per Annibale Records.
LA BATTERIA (25 giugno)
Uniti dal comune amore per le colonne sonore e le sonorizzazioni italiane degli anni ’60 e
’70, i quattro componenti de La Batteria sono veterani della scena musicale romana più
trasversale, con esperienze che vanno dal post-rock progressivo (Fonderia), al pop (Otto
Ohm, Angela Baraldi), al jazz sperimentale (I.H.C.), al hip hop (La Comitiva, Colle Der
Fomento) fino alla world music (Orchestra di Piazza Vittorio). La band propone brani
originali ispirati a quel suono e a quella scrittura così particolare che dominava la musica
per immagini nel nostro paese negli anni che vanno dal 1968 al 1980, periodo caratterizzato
dalla creatività e vocazione sperimentale di compositori come Ennio Morricone, Stelvio
Cipriani, Alessandro Alessandroni, Bruno Nicolai e di gruppi come i Goblin e I Marc 4. Fra
le pieghe del loro prog-funk cinematico si possono ritrovare anche influenze che spaziano
dal afrobeat, al hip hop, alla musica elettronica e al rock alternativo degli anni 80 e 90, tutte
filtrate però attraverso una sensibilità ed un modo di scrivere e di suonare tipicamente
italiani.
GO!ZILLA (25 giugno)
Go!Zilla si formano a Firenze nel gennaio 2012 e sono Luca Landi (1986) e Fabio Ricciolo
(1989) rispettivamente chitarra/voce e batteria/seconda voce. A Gennaio 2014 entra a far
parte del gruppo un terzo elemento, Mattia Biagiotti (1986), con il ruolo di seconda chitarra.
La band si affaccia sulle scene nel giugno 2012 dopo l’incisione dell’EP Go!Zilla (Santa
Valvola records) a cui segue il 7” di I’m Bleeding e un anno dopo “Grabbing a Crocodile”
LP, infine “Magic Weird Jack” EP, ultima release datata Agosto 2014 per l’etichetta
francese Beast Rds.
In meno di due anni con più di 200 concerti all’attivo, di cui più della metà fuori dai confini
nazionali, i Go!Zilla hanno condiviso il palco più volte con The Night Beats, Thee oh Sees,
The Sonics, Crocodiles, Daniel Johnson. Tra le varie partecipazioni estere da segnalare la
presentazione ufficiale al Primavera Sound Festival 2013 di Barcellona, al Marvin Festival
in Messico, al Paris Psychedelic Festival, al SXSW 2016 di Austin in Texas e all’Eurosonic
2016 di Utrecht.
GO DUGONG (25 giugno)
Go Dugong è il progetto solista di Giulio Fonseca, musicista milanese, abilissimo ad
utilizzare i sample. I suoi lavori spaziano tra i generi, passando senza soluzione di continuità
dall’Hip Hop al Funk, dallo Psych Funk all’Afro, dal Raggae al Dub, alla Psychedelia, la
Salsa, la Rumba e il Samba. L’anno scorso ha pubblicato il suo secondo album, “90”, un
frullato di suoni, ritmi e voci provenienti da tutte le parti del mondo, nel quale è
estremamente forte l’influenza del mondo hip hop. L’album è stato pubblicato dalla Fresh
Yo! Label, etichetta fondata nel 2010 tra le più apprezzate del panorama musicale italiano.
Giulio Fonseca chiuderà la dodicesima edizione del MAS FEST attraverso un viaggio
nostalgico nel rap italiano degli anni ’90 da Neffa a Kaos, passando per i Colle Der
Fomento, i Sottotono e altre chicche del genere.
STREGONI - IL NOSTRO PUNTO DI VISTA SULL’INTEGRAZIONE
Oltrepassare le frontiere in favore di un nuovo concetto di accoglienza ed integrazione. Sarà
questo il filo conduttore che partendo dall’Africa e dalle sponde del Mediterraneo approda
in una terra di migranti come l’Irpinia, declinato attraverso il progetto musicale “Stregoni”,
tentativo ambizioso di comprendere attraverso il linguaggio sonoro quello che sta
accadendo al di qua e al di là dei confini di un continente segnato dalla più grande crisi
umanitaria della sua storia.
“Stregoni” è un laboratorio musicale dal vivo che, attraverso una serie di concerti e
workshop, cerca di raccontare quello che accade ogni giorno non in mare, non nelle aree dei
conflitti dell’Africa e del Medio Oriente, ma nelle nostre città, attraverso un percorso reale
che da Lampedusa arriva fino a Stoccolma e che alla fine diventerà un docu-film.
L’idea nasce da Johnny Mox e Above the Tree, al secolo Gianluca Taraborelli e Marco
Bernacchia, musicisti tra i più innovativi e visionari del panorama italiano. Il loro viaggio
verso nord li porterà ad Avellino qualche giorno prima del Festival e insieme ai rifugiati
ospitati dalla Comunità Accogliente di Mercogliano, proveranno ad allestire una vera e
propria esibizione musicale che verrà presentata nel corso della prima serata del Mas Fest
2016.
Partendo dalle musiche ascoltate dai rifugiati e richiedenti asilo e custodite nei loro
smartphone, verranno realizzati dei loop in tempo reale, che andranno a costituire il punto di
partenza sonoro da cui creare composizioni originali. E così, electro-tribalismo, hip hop,
psichedelia, afro e gospel si fonderanno con la musica che risuona nella cuffie dei migranti
in una colonna sonora che raccoglierà tutte le voci e le emozioni di chi si sposta a fatica
lungo i confini del vecchio continente.
22 MANI, 4 ZAMPE PER L’ARTWORK DELLA NUOVA EDIZIONE
Mescolanza, sperimentazione e sinergie per oltrepassare i confini e realizzare qualcosa di
unico. Questo il concept alla base dell’ArtWork del Mas Fest 2016. Il progetto ha coinvolto
11 artisti e un cane per la realizzazione di un Artwork che di fatto si è avvalso del contributo
di 22 mani e 4 zampe.
Ad ogni artista è stato chiesto di illustrare mezza lettera dell’acronimo MAS XII senza
imporre loro alcuna condizione. L'unico vincolo? Non sconfinare la linea di Frontiera, il
punto d'incontro ideale e materiale tra diverse sensibilità artistiche.
Il risultato è un melting pot di stili e di generi, frutto di una cooperazione che ha dato vita ad
un'opera collettiva che ha portato i giovani artisti irpini ad andare oltre i propri limiti,
avventurarsi in mondi nuovi, diversi, allo scopo di raggiungere un risultato universale.
Gli artisti che si sono cimentati nella creazione dell’ArtWork 2016 sono:
M (da sinistra a destra) Mr Otto Tattoo e Marzio Colantuoni;
A (da sinistra a destra) Alberto La Volpe e Gaia Guarino;
S (da sopra a sotto) Michele Capaldo e Ilaria D’Atri.
Per i numeri romani XII, invece, hanno collaborato
Dada, Mario Ebam, Andrea Russo, Michelangelo Di Gisi, Marco Cucciniello e Olio
Le 75 magliette celebrative della XII edizione del Mas Fest avranno un costo di 25€ e
potranno essere acquistate in 4 esercizi commerciali di Avellino.
Lettera “M” è disponibile presso Metrò Concept Store, in Piazzale Amedeo Guarino
(Galleria Ercolino); Lettera “A” può essere acquistata presso Arte'Tika, in Corso Vittorio
Emanuele 177; Lettera “S” è distribuita presso Spritz Industrialy, in Corso Europa 128;
infine, la maglietta con il numero romano “XII” può essere acquistata presso Otto Tattoo
Studio, in Via Pironti 19.
Avellino, 21 giugno 2016
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