Bologna 10 Novembre 2010 Agli Organi di Stampa e d ‘Informazione COMUNICATO STAMPA DALL’ESTERO UNA CONFERMA PER LA NOSTRA RICERCA: LA FONDAZIONE BILL E MELINDA GATES FINANZIA 100,000 DOLLARI PER UN PROGETTO DELLA MICROBIOLOGIA DEL S. ORSOLA DI BOLOGNA. Dal 2008 nell’ambito dei “Grand Challenges Explorations” la Fondazione Bill e Melinda Gates, premia le idee più audaci e maggiormente innovative in tema di Sanità globale. Per l’ultima tornata sono stati selezionati 65 progetti tra gli oltre 2400 che hanno partecipato alla sfida. Uno di questi, l’ unico Italiano, è stato presentato dal Dott. Alessandro Ripalti dell’ Unità Operativa di Microbiologia del Policlinico S. Orsola–Malpighi di Bologna, diretta dalla Prof. Maria Paola Landini. La ricerca ha come titolo: “UN CAVALLO DI TROIA CONTRO L’AIDS” e sarà condotta in collaborazione con i Professori Maria Carla Re e Davide Gibellini del settore Retrovirus della stessa U.O. di Microbiologia del S.Orsola. Alessandro Ripalti è un brillante ricercatore ospedaliero che da anni conduce attività di ricerca sui meccanismi coi quali i virus causano patologie umane. Laureato in Chimica e tecnologie farmaceutiche, ha lavorato a lungo presso l’Università di Stanford, CA, USA ma da molti anni è rientrato a Bologna. In questi anni ha pubblicato articoli nelle più prestigiose riviste scientifiche internazionali mettendo a punto anche 10 Brevetti. Nel 2007 ha fondato l’Associazione italiana per la ricerca sui Virus (AIRV) di cui è presidente. Il premio di 100.000 dollari a supporto del progetto permetterà di verificare la realizzabilità dell’eradicazione del virus AIDS mediante terapia genica. Si tenterà, infatti, d’invertire l’attività di un enzima responsabile dell’ integrazione del virus all’interno delle cellule. L’enzima sarà modificato in modo che non favorisca più l’integrazione del virus nelle cellule, ma la sua dis-integrazione. L’approccio si configura come una vera e propria cura risolutiva dell’ AIDS mentre al momento si dispone solo di farmaci che tengono a bada il virus, ma non lo eradicano. Se i risultati preliminari saranno promettenti il progetto potrà ricevere fino a 1 milione di dollari perché venga portato a termine. Grand Challenges Explorations è un’iniziativa quinquennale che prevede oltre 100 milioni di dollari di finanziamenti agli scienziati che esprimono idee audaci, altamente competitive e con un approccio non convenzionale per portare significativi progressi alla salute nel mondo e, in particolare, ai Paesi in via di sviluppo. Le proposte sono esaminate e selezionate molto severamente da un Comitato presieduto dal premio nobel Harold Varmus e composto da membri della Fondazione e da esperti esterni, tutti scienziati di fama internazionale. Il processo di assegnazione utilizza uno snello sistema di assegnazione dei finanziamenti che vengono garantiti entro quattro mesi dalla chiusura dei termini di presentazione delle idee. Ad oggi i premi sono stati riconosciuti a scienziati in oltre 40 Paesi su 5 Continenti. “Queste idee perspicaci che derivano dai pensatori sono esattamente quello di cui abbiamo bisogno nell’ambito della ricerca medica a livello mondiale” ha spiegato il Dr. Tachi Yamada, presidente del Global Health Program della Fondazione Gates “ Letizia Maini Responsabile Ufficio Stampa Policlinico S.Orsola -Malpighi