LEGGI DELLA PROBABILITA’ E TEST DEL CHI QUADRO (2) P = casi favorevoli casi possibili P compreso tra 0 e 1 Lancio della moneta: ½ probabilità testa ½ probabilità croce Una carta da un mazzo: 1/52 per ciascuna carta Lancio di un dado: 1/6 per ciascuna faccia Tutti questi esempi rappresentano eventi indipendenti, che non si escludono a vicenda. Lancio di due monete contemporaneamente: che probabilità ho di ottenere due testa? Si tratta di eventi indipendenti, perché la probabilità che esca testa in una moneta non influisce sull’altra moneta. Possibilità: TT = ¼ CC = ¼ TC = ¼ CT = ¼ La probabilità di avere testa in ciascuna moneta era ½, quella di avere testa in entrambe è ¼, poiché vale la legge del prodotto : ½ x ½ = ¼ La legge del prodotto vale solo quando si parla di eventi indipendenti. Se invece i due eventi si influenzano a vicenda, si usa la legge della somma. Lanciando un dado solo, che probabilità ho che esca 1 oppure 2? La probabilità che esca 1 è di 1/6 , ma anche quella che esca 2 è di 1/6, e i due eventi si escludono a vicenda, perché se esce 1 non esce 2 sommo le due probabilità e ottengo 1/3. Queste leggi servono per prevedere i risultati nei casi di incroci più complessi (es. triibridi). Se ho tre coppie di alleli Aa Bb Cc e faccio un incrocio tra due individui eterozigoti per tutti e tre gli alleli, cioè AaBbCc x AaBbCc, che probabilità ho di ottenere un individuo omozigote recessivo per tutti gli alleli, cioè aabbcc? Per rispondere a questa domanda dovrei costruire un quadrato di Punnett particolarmente grande, perché ogni individuo può produrre ben 8 gameti diversi, e il quadrato sarebbe allora di 64 caselle. Ma siccome si tratta di eventi indipendenti, perché la segregazione degli alleli delle tre coppie avviene indipendentemente per la III legge di Mendel , allora potrò applicare la legge del prodotto: Aa x Aa probabilità di avere aa = ¼ Bb x Bb probabilità di avere bb = ¼ Cc x Cc probabilità di avere cc = ¼ Allora ¼ x ¼ x ¼ = 1/64 Il test del 2 serve per verificare l’attendibilità di un’ipotesi formulata per spiegare i risultati degli incroci. La formula che si applica è la seguente: 2 = ( O – T)2 T O= valori osservati T= valori teorici previsti con le leggi di Mendel GL = gradi di libertà = numero dei fenotipi possibili – 1 Esempio Incrociando un moscerino con ali lunghe (L) con un altro moscerino con ali lunghe, si sono ottenuti in F1 160 moscerini con ali lunghe e 48 con ali corte. Proporre un meccanismo genetico per spiegare i risultati e verificare l’ipotesi. Dal momento che nella F1 si sono ottenuti moscerini omozigoti recessivi (ali corte ll), ciò significa che i due genitori erano eterozigoti Ll x Ll = ¾ ali lunghe e ¼ ali corte previsti in base alle leggi di Mendel I moscerini in totale sono 208, quindi la previsione era 52 con ali corte e 156 con ali lunghe. Ali lunghe O = 160 T= 156 (160 – 156) 2 / 156 = 16 / 156 = 0,0625 Ali corte O = 48 T = 52 (48 – 52 )2 / 52 = 16 / 52 = 0, 3077 Sommando i due valori si ottiene 0,3702 Questo valore va adesso cercato nella tabella del chi quadro, e poiché i fenotipi possibili sono 2, i gradi di libertà sono pari a 1, quindi cerchiamo nella prima riga il valore che più si avvicina al nostro: 0,3702 si trova tra 0,15 e 0,46, quindi la probabilità che l’ipotesi formulata sia corretta è circa del 60%. Tabella GL 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 95% 0,004 0,10 0,35 0,71 1,14 1,63 2.17 2,73 3,32 3,94 90% 0,02 0,21 0,58 1,06 1,61 2,20 2,83 3,49 4,17 4,86 80% 0,06 0,45 1,01 1,65 3,34 3,07 3,82 4,59 5,38 6,18 70% 0,15 0,71 1,42 2,20 3,00 3,83 4,67 5,53 6,39 7,27 50% 0,46 1,39 2,37 3,36 4,35 5,35 6,35 7,34 8,34 9,34 30% 1,07 2,41 3,66 4,88 6,06 7,23 8,38 9,52 10,66 11,78 20% 1,64 3,22 4,64 5,99 7,29 8,56 9,80 11,03 12,24 13,44 10% 2,71 4,60 6,25 7,78 9,24 10,64 12,02 13,36 14,68 15,99 5% 3,84 5,99 7,82 9,49 11,07 12,59 14,07 15,51 16,92 18,31 1% 6,64 9,21 11,34 13,28 15,09 16,81 18,48 20,09 21,67 23,21