1 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - BICOCCA SCUOLA DI SCIENZE CORSI DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI e LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZA DEI MATERIALI Anno Accademico 2014 - 2015 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 2 INDICE Parte A: Laurea in Scienza dei Materiali pag. 5 Parte B: Laurea Magistrale in Scienza dei Materiali pag. 38 SEDE La sede dei corsi di laurea in Scienza dei Materiali è situata in: Via Cozzi 55 Dipartimento di Scienza dei Materiali - Ed. U5 20125 Milano ALTRE INFORMAZIONI NON CONTENUTE NELLA GUIDA Lo studente potrà ricevere informazioni presso: Segreteria didattica del corso di laurea Orario di ricevimento studenti: lunedi, mercoledì e venerdì ore 9.00-12.30 martedì e giovedì ore 14.00-16.00 Telefono: Fax: e-mail: 02 6448 5102, 5170, 5158 02 6448 5400 [email protected] sito web: http://www.mater.unimib.it AVVERTENZE I dati riportati in questa edizione sono aggiornati a Luglio 2014. Eventuali variazioni successive a quanto riportato verranno comunicate con avvisi affissi nelle bacheche della Segreteria Didattica, al piano terra del Dipartimento di Scienza dei Materiali, Ed. U5, e pubblicate sul sito del CdL: http://www.mater.unimib.it CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI CONSIGLIO DI COORDINAMENTO DIDATTICO IN SCIENZA DEI MATERIALI CONSIGLIO DI PRESIDENZA DEL CCD Presidente: Alberto Paleari - Dipartimento di Scienza dei Materiali, Via Cozzi 55 - Milano tel. 0264485164 e-mail: [email protected] Referente per il CdL in Ottica e Optometria: Antonio Papagni - Dipartimento di Scienza dei Materiali, Via Cozzi 55 - Milano tel. 0264485234 e-mail: [email protected] SEGRETERIA DIDATTICA DEL CCD Dipartimento di Scienza dei Materiali, Via Cozzi 55 – Milano Tel. 0264485102,5170, e-mail: [email protected] Orario Segreteria: Lunedì, Mercoledì e Venerdì: 9.00 - 12.30, Martedì e Giovedì 14.30-16.00 RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI NEL CCD Diego Nava e-mail: [email protected] Commissione Laboratori SdM Emiliano Bonera OeO Antonio Papagni I Docenti degli insegnamenti di Laboratorio Commissione Orari SdM Sergio Brovelli OeO Antonio Papagni Commissione Piani di Studio e Trasferimento SdM Marco Bernasconi Luca Beverina OeO Antonio Papagni Commissione Accesso alla Laurea Magistrale SdM Alberto Paleari Marco Bernasconi Dario Narducci Angiolina Comotti Commissione Tesi di Laurea SdM Anna Vedda Dario Narducci Angiolina Comotti Emanuela Sibilia OeO Silvia Tavazzi Marzia Lecchi 3 4 Commissione Orientamento SdM Francesco Montalenti Angiolina Comotti Riccardo Ruffo Luca Beverina Roberto Simonutti OeO Silvia Tavazzi Commissione Erasmus SdM Piero Sozzani Francesco Meinardi OeO Livia Giordano Antonio Papagni CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 5 Parte A CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI Informazioni generali INIZIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Le lezioni dell’Anno Accademico 2014/2015 hanno inizio il giorno 1 Ottobre 2014. L'orario delle lezioni, con indicazione delle aule e dei laboratori in cui queste verranno tenute, sarà affisso nella bacheca della Segreteria Didattica collocata nell'atrio del Dipartimento di Scienza dei Materiali (piano terra), Via Cozzi 55, Milano e sarà reperibile all’indirizzo http://www.mater.unimib.it/cdl/. NORME RELATIVE ALL’ACCESSO Per l’Anno Accademico 2014/2015 la Scuola di Scienze ha stabilito di organizzare, per gli studenti immatricolati, attività di supporto relative alle conoscenze scientifiche di base, per favorire l’inserimento nel percorso didattico scelto. A tal fine gli studenti dovranno obbligatoriamente sostenere una prova di valutazione volta ad individuare il loro livello di preparazione, detta Valutazione della Preparazione Iniziale (VPI). La prova serve a valutare se la preparazione acquisita dallo studente durante il percorso scolastico sia adeguata ai prerequisiti di base di tutti i Corsi di Laurea della Scuola di Scienze. La prova consiste quindi in 25 domande di contenuto matematico – logico a risposta multipla e si intende superata se lo studente risponde correttamente ad almeno 12 domande. Le date del test, le modalità di accesso e tutte le informazioni relative alla prova di Valutazione della Preparazione Iniziale (VPI) saranno disponibili sulle seguenti pagine web: http://www.scienze.unimib.it http://www.unimib.it/go/6992173695953370277/Home/Italiano/Studenti/Per-chi-si-vuoleiscrivere/Immatricolazione-ai-corsi-di-studio/Informarsi-sui-corsi-di-studio/Test-VPI-Scienze Tutte le informazioni relative alle immatricolazioni saranno disponibili sulla pagina web: http://www.unimib.it/go/46242/Home/Italiano/Studenti/Per-chi-si-vuole-iscrivere/Immatricolazione-aicorsi-di-studio Le attività didattiche di supporto fornite agli studenti dalla Scuola di Scienze dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca sono le seguenti: - materiale didattico on line: Al seguente indirizzo http://wims2.matapp.unimib.it/precorsi.php è reperibile del materiale didattico creato nell'ambito del Piano Nazionale Lauree Scientifiche e del Progetto “Sapere Minimo” di Ateneo. L'accesso è libero, ma necessita di una registrazione. Al seguente indirizzo http://matematica.elearning.unimib.it/è possibile accedere alla versione estiva, esclusivamente on-line, del Corso di Richiami di Matematica (vedi paragrafo “Corso di Richiami di Matematica”). Il corso di Richiami di Matematica prevede, tra le varie attività, anche l’assistenza online per chiarire dubbi in merito agli esercizi presenti sul sito. L'assistenza on-line sarà disponibile a partire dal 1 agosto 2014 fino al 30 settembre 2014. Gli studenti interessati si possono iscrivere e utilizzare il materiale fin da subito per esercitarsi al VPI di settembre/ottobre. - Precorsi di matematica La Scuola di Scienze organizza, dal 17 al 30 settembre 2014, dei corsi intensivi di Matematica rivolti a tutti coloro che sentissero il bisogno di consolidare la loro preparazione matematica. Poiché questa CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 6 attività viene svolta prima dell'inizio delle lezioni, tutti coloro che necessitano di un buon ripasso sono caldamente invitati a prendervi parte, sia in vista del test di ottobre, ma soprattutto per poter affrontare meglio i contenuti dei corsi di Matematica. Maggiori informazioni saranno disponibili a inizio settembre sul sito della Scuola di Scienze http://www.scienze.unimib.it/ - Corso di metodologia dello studio universitario In collaborazione con la Fondazione RUI, la Scuola di Scienze offre agli studenti immatricolati ai corsi di studio di area scientifica, un corso di metodologia dell’apprendimento che si svolge nel mese di settembre, con lo scopo di rafforzare capacità e tecniche di studio, di programmazione e di preparazione degli esami. E’ necessaria l’iscrizione. Le date dell'edizione 2014 saranno pubblicate sul sito http://www.scienze.unimib.it/ - Corso di richiami di matematica (a ottobre-dicembre 2014-gennaio 2015) La Scuola offrirà, nel primo semestre, un corso di “Richiami di Matematica” consigliato sia a coloro che non hanno superato il test di VPI, sia a coloro che non hanno superato la parte di Matematica dei Test di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato. Tale corso ha la duplice finalità di fornire un aiuto nel campo specifico della Matematica e di servire come cerniera di raccordo tra la metodologia di apprendimento liceale e quella a livello universitario. Esso è rivolto sia agli studenti che non hanno superato le prove di valutazione, sia a coloro che sentono la necessità di consolidare le basi matematiche acquisite nella scuola superiore. Per questo corso sono previste sia attività in aula, in presenza di un tutor, sia attività individuali in modalità e-learning. A differenza della versione estiva, accessibile a tutti, le attività in e-learning del corso saranno reperibili sulla piattaforma di ateneo: http://elearning.unimib.it. Per accedere a tale piattaforma bisogna aver perfezionato l'iscrizione ed essere in possesso di un indirizzo @campus.unimib.it Il corso di Richiami di Matematica partirà a metà ottobre e si concluderà a gennaio 2015 con una prova finale che, se superata, sanerà il debito di matematica previsto per coloro che non hanno superato il VPI oppure per coloro che non hanno superato la parte di Matematica dei Test di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato. Per motivi organizzativi l'iscrizione a questo corso è obbligatoria. Maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione saranno disponibili a fine settembre sul sito http://home.matapp.unimib.it/ e http://www.scienze.unimib.it/ ISCRIZIONE AI LABORATORI Per essere ammessi a frequentare i laboratori, gli studenti devono iscriversi all’inizio del relativo semestre seguendo le disposizioni fornite dai docenti negli avvisi esposti nella bacheca del corso di laurea. ESAMI DI PROFITTO: APPELLI E ISCRIZIONE Le date degli appelli d’esame di tutti gli insegnamenti sono pubblicate periodicamente via web su www.unimib.it area Studenti, Segreterie online e Segreterie Studenti, e presso le postazioni self-service situate nell’atrio di tutti gli edifici dell’Ateneo. Gli studenti sono ammessi a sostenere l’esame di un insegnamento in un appello solo se precedentemente iscritti dai terminali Segreterie online per quell’appello. Le date degli appelli d'esame sono stabilite periodicamente dai docenti e comunicate alla Segreteria Didattica per il loro inserimento sulle Segreterie online con un anticipo di almeno 30 giorni rispetto all’inizio delle sessioni. Le date fissate per gli appelli d'esame non devono interferire con l'attività didattica di altri insegnamenti. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 7 ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI ll corso di laurea in Scienza dei Materiali partecipa alle giornate di orientamento promosse dall'Ateneo e dalla Scuola di Scienze. Durante tali giornate è possibile visitare i laboratori del Dipartimento di Scienza dei Materiali e parlare con docenti e studenti del corso di laurea in Scienza dei Materiali. Tali incontri vengono adeguatamente pubblicizzati con avvisi esposti nelle bacheche della Segreteria Didattica e sul sito internet della Scuola di Scienze http://www.scienze.unimib.it. Il corpo docente del corso di laurea si rende disponibile a intervenire presso le scuole medie superiori per iniziative di orientamento e/o di divulgazione scientifica nel campo della Scienza dei Materiali e delle Nanotecnologie. Informazioni dettagliate sono reperibili sul sito internet http://www.mater.unimib.it alla voce orientamento o all'indirizzo e-mail: [email protected]. Per ulteriori informazioni contattare il Presidente della Commissione Orientamento, Francesco Montalenti, allo 0264485226, e-mail [email protected] . PROVA FINALE Obiettivo di lavoro di preparazione alla prova finale è addestrare il laureando ad analizzare e padroneggiare un argomento pertinente alla Scienza dei Materiali, a presentarne gli aspetti salienti in un elaborato scritto, eventualmente in lingua inglese, a esporlo e discuterlo pubblicamente con chiarezza, padronanza e senso critico. La preparazione della prova finale per il corso di laurea in Scienza dei Materiali è regolata come segue: a) se lo studente ha seguito un percorso professionalizzante, la prova finale consiste nella presentazione e discussione pubblica di una succinta relazione scritta concernente l’esperienza portata a termine durante uno stage esterno. Lo studente viene ammesso alla preparazione della prova finale non prima di aver conseguito 135 CFU. La domanda di ammissione deve essere presentata alla Segreteria Didattica almeno 7 giorni prima della seduta del CCD, con l’indicazione dell’argomento su cui si svolgerà l’attività e la proposta del tutor interno e del tutor esterno. La Commissione Tesi esamina la domanda e, ove nulla si opponga, ne propone l’approvazione al Consiglio di Coordinamento Didattico. Alla durata dello stage concorrono anche i due insegnamenti di Laboratorio di tecnologia dei materiali I e II, ognuno di 8 cfu; la frequenza di tali insegnamenti comporta la necessità di sostenere uno specifico esame. Inoltre lo studente può inserire nell’attività di stage anche 8 oppure 12 cfu delle Attività formative a scelta dello studente (di cui al DM 270/04, art. 10, comma 5 lettera a). b) se lo studente ha seguito un percorso metodologico, la prova finale consiste nella presentazione e discussione pubblica di una succinta relazione scritta di approfondimento personale di un argomento da lui scelto tra quelli affrontati nel triennio. Lo studente viene ammesso alla preparazione della prova finale non prima di aver conseguito 135 CFU. Previo accordo con un docente che funge da relatore, lo studente presenta il titolo della relazione alla Segreteria Didattica almeno 7 giorni prima del CCD. La Commissione Tesi esamina la domanda e, ove nulla si opponga, ne propone l’approvazione al Consiglio di Coordinamento Didattico. Si rimanda al sito del corso di laurea www.mater.unimib.it/cdl per la consultazione dei possibili argomenti per la preparazione della prova finale; nello stesso sito è riportato il calendario delle sessioni di laurea. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 8 Università degli Studi di Milano-Bicocca Scuola di Scienze Corso di laurea in Scienza dei Materiali, Classe L-27 Materials Science ESTRATTO DEL REGOLAMENTO DIDATTICO – ANNO ACCADEMICO 2014/2015 Presentazione Il Corso di Laurea in Scienza dei Materiali appartiene alla Classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie Chimiche (classe L-27), ha una durata normale di tre anni, è articolato su un percorso formativo che prevede 20 esami e l’acquisizione di 180 CFU e rilascia la Laurea in Scienza dei Materiali. Il laureato in Scienza dei Materiali può accedere ai corsi di studio di livello superiore, come la laurea magistrale, di carattere più formativo, o ad un Master di I livello (si veda in seguito la voce Profili professionali e sbocchi occupazionali). Obiettivi formativi specifici e descrizione del percorso formativo Il Corso di Laurea in Scienza dei Materiali ha l’obiettivo di assicurare allo studente frequentante l’acquisizione di conoscenze di base delle proprietà chimiche e fisiche dei materiali, di capacità sperimentali per la loro caratterizzazione e di competenze tecnico-professionali per il loro utilizzo a scopo applicativo. Il piano degli insegnamenti permette di acquisire: - un’approfondita conoscenza di base della chimica e della fisica nei loro aspetti sperimentali e teorici; - adeguate competenze matematiche; - una solida metodologia di lavoro e un’impostazione interdisciplinare orientata alla risoluzione dei problemi; - competenze specifiche di laboratorio, attraverso una pluralità di tecniche nei campi dell’analisi, della caratterizzazione e della sintesi di materiali; - capacità di comunicazione scientifica e di lavoro coordinato all’interno di gruppi. Il Corso di Laurea offre agli studenti del terzo anno la possibilità di scelta tra insegnamenti che favoriscono una formazione di base aperta a successivi approfondimenti e insegnamenti maggiormente orientati verso un inserimento lavorativo immediato. Nel concreto, il processo formativo prevede le attività qui sotto specificate, ripartite secondo tre differenti Aree di Formazione. 1) L’area di Formazione di Base comprende insegnamenti di base di Chimica (tre insegnamenti o moduli : Chimica Generale e Inorganica, Chimica Organica e Chimica Fisica per un totale di 18 CFU) e di Fisica (quattro insegnamenti o moduli : Fisica I, Fisica II, Struttura della Materia I e Struttura della Materia II per un totale di 30 CFU) in quantità bilanciata; a questi si affiancano tre insegnamenti di Matematica, particolarmente rivolti alla risoluzione di problemi (Matematica I, Matematica II e Matematica III) per un totale di 24 CFU. 2) Frequenza obbligatoria ai numerosi insegnamenti dell’area di Laboratorio comprende 6 insegnamenti o moduli (Laboratorio di Chimica Generale e Inorganica, Laboratorio di Chimica Organica, Laboratorio di Fisica I, Laboratorio di Fisica II, Laboratorio di Chimica Analitica Strumentale e Laboratorio di Fisica dei Materiali) per un totale di 36 CFU. 3) L’area di Chimica e Fisica dei Materiali comprende svariati insegnamenti specifici di Scienza dei Materiali tramite i quali gli studenti vedono via via integrarsi i due diversi approcci, chimico e fisico, allo studio dei materiali: 4 insegnamenti o moduli (Chimica Macromolecolare con Laboratorio, Chimica Fisica dei Materiali, Chimica dei Materiali CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 9 Ceramici e Laboratorio di Fisica dei Materiali) per un totale di 32 CFU. Questi insegnamenti sono affidati ad un nutrito corpo docente composto da studiosi di estrazione diversa, quali chimici, fisici e scienziati dei materiali, da tempo impegnati su questo progetto didattico, che collaborano su comuni temi di ricerca in Scienza dei Materiali. Il Corso di Laurea offre agli studenti del terzo anno la possibilità di scelta tra insegnamenti che favoriscono una formazione di base aperta a successivi approfondimenti e insegnamenti maggiormente orientati verso un inserimento lavorativo immediato. Per gli studenti orientati verso un inserimento lavorativo immediato sono inoltre previsti due insegnamenti specifici di Tecnologia dei Materiali dell’area di Laboratorio (Laboratorio di Tecnologia dei Materiali I e Laboratorio di Tecnologia dei Materiali per un totale 16 CFU) che prevedono periodi di tirocinio presso aziende operanti nel settore dei materiali. Per gli studenti che prevedono di proseguire gli studi, invece, sono previsti due insegnamenti dell’area di Chimica e Fisica dei Materiali (Chimica dei Materiali Polimerici e Complementi di Struttura della Materia) per un totale di 16 CFU. Inoltre, è stato previsto un programma di introduzione al mondo del lavoro e consistente in incontri con rappresentanti del mondo delle professioni e delle industrie, per un impegno pari a 1 CFU. Il percorso di formazione si conclude con la prova finale per un impegno pari a 3 CFU. Profili professionali e sbocchi occupazionali Il Corso di Laurea in Scienza dei Materiali, fornendo solide basi scientifiche e conoscenze relative a processi e tecnologie innovativi, intende formare laureati in grado di inserirsi in realtà produttive o di ricerca nelle quali vengono affrontate problematiche inerenti il miglioramento delle prestazioni dei materiali esistenti (polimeri, ceramici, vetri, metalli, compositi, semiconduttori) e lo sviluppo di nuovi materiali. I laureati in Scienza dei Materiali possono acquisire, a seconda degli esami scelti al terzo anno, una formazione maggiormente orientata agli aspetti conoscitivi di base o una maggiormente orientata agli aspetti tecnicoprofessionalizzanti. Tutti gli studenti possono comunque decidere se proseguire negli studi o se rivolgersi subito al mercato del lavoro. A) Ulteriore formazione. Il laureato può accedere ai corsi di studio di livello superiore, come la Laurea Magistrale, di carattere più formativo, o ad un Master di I livello. Il Corso di Laurea Magistrale particolarmente consigliato è la Laurea Magistrale in Scienza dei Materiali attivata presso Milano-Bicocca e presso altre Università italiane. Volendo proseguire ulteriormente negli studi, il possesso di una Laurea Magistrale è condizione necessaria per accedere all'ultimo livello formativo universitario, quello del Dottorato di Ricerca o, per un'ulteriore professionalizzazione, a un Master di II livello. B) Tempi di inserimento e sbocchi lavorativi. Un data-base continuamente aggiornato sugli esiti lavorativi dei laureati in Scienza dei Materiali di questo Ateneo ha messo in luce l’ottimo e veloce inserimento del laureato in piccole e medie imprese, in grandi industrie, e in Enti pubblici che operano nel settore dei materiali. In particolare, il laureato triennale si trova ben collocato nell’area di sviluppo prodotti di aziende anche piccole, in svariati settori merceologici, quali il settore dei materiali per l’edilizia e dei compositi strutturali, dei trasporti, delle vernici e pittura, dell’elettricità, dell’elettronica, dei vetri, della trasformazione dei polimeri, della componentistica e della strumentazione scientifica. C) Ruoli professionali. Il laureato in Scienza dei Materiali trova impiego nel settore industriale come ricercatore junior e/o responsabile del controllo di processo e qualità o nell’assistenza tecnica di aziende di medie e grandi dimensioni. Nel settore commerciale trova impiego in strutture di vendita di società piccole, medie e grandi che richiedano requisiti tecnici con competenze nell’area dei materiali e in altre aree affini. La base scientifica in un campo interdisciplinare quale la Scienza dei Materiali mette infatti il laureato triennale in grado di gestire problemi complessi con adeguate competenze tecniche, caratteristica che permette di interfacciarsi al meglio con fornitori e clienti. Il corso prepara alle seguenti professioni ISTAT: CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 10 · 2.1.1.1.1 - Fisici · 2.1.1.2.1 - Chimici ricercatori · 2.1.1.2.2 - Chimici informatori e divulgatori Norme relative all’accesso Prima dell’inizio dell’anno accademico nei corsi di studio di area scientifica delle università italiane viene effettuata una prova di valutazione nazionale delle conoscenze scientifiche di base. Tale prova è finalizzata a favorire l'inserimento nel percorso didattico e permette di organizzare specifiche attività di supporto da offrire alle matricole per le quali si evidenziassero eventuali carenze. La prova consiste in domande a risposta multipla di carattere matematico-logico e sarà effettuata nelle date che saranno pubblicate alla pagina web www.scienze.unimib.it. Le attività di supporto agli studenti per i quali siano state accertate carenze di conoscenze saranno costituite da corsi intensivi di recupero. Coloro che, non superando la prova di valutazione delle conoscenze di base, non superassero neanche l’esame di Matematica I, previsto al primo anno del presente Regolamento, non potranno sostenere alcun esame degli anni successivi. Organizzazione del Corso di Laurea II Corso di Laurea è articolato in attività formative di base, in attività formative specifiche caratterizzanti la Scienza dei Materiali, in attività integrative delle precedenti e in attività affini o di contesto e altre attività (lingua straniera, esiti occupazionali e competenze insegnamenti a scelta e prova finale) per un totale di 180 crediti distribuiti in tre anni. Nel corso del primo anno sono previste attività formative obbligatorie su discipline chimiche, fisiche e matematiche di base e caratterizzanti, comprendenti insegnamenti frontali e attività di laboratorio; sono previste anche prove di verifica della conoscenza di una lingua straniera (vedi in seguito il punto specifico). Nei due anni successivi le stesse discipline vengono approfondite e sono previste sistematiche attività di laboratorio di contenuto via via più avanzato e vengono svolti insegnamenti che trattano aspetti relativi alla fenomenologia e alla teoria di svariate classi di materiali. Al terzo anno gli studenti possono scegliere se approfondire maggiormente le conoscenze chimiche e fisiche caratteristiche della Scienza dei Materiali o se acquisire competenze tecnologiche professionalizzanti. Nel primo caso gli studenti possono scegliere Chimica dei materiali polimerici e Complementi di struttura della materia per un totale di 16 CFU complessivi. Nel secondo caso seguire i Laboratori di tecnologia dei materiali I e II, per un totale di 16 CFU complessivi, e svolgere attività di preparazione della prova finale presso laboratori e/o impianti di industrie o enti pubblici, sotto il controllo didattico e organizzativo di uno o più docenti, al fine di acquisire competenze di carattere tecnico professionale utili a un inserimento immediato nel mondo del lavoro. 1 – Attività formative di base Le attività formative di base forniscono un'approfondita conoscenza degli aspetti generali, sia sperimentali che teorici, della chimica e della fisica. Permettono inoltre allo studente di acquisire conoscenze matematiche di base e garantiscono una adeguata conoscenza della strumentazione di laboratorio. 2 – Attività formative caratterizzanti Queste attività forniscono competenze specifiche teoriche e sperimentali sulle proprietà dei materiali, capacità sperimentali per la loro caratterizzazione e competenze tecnico-professionali per il loro utilizzo a scopo applicativo. 3 – Attività affini o integrative CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 11 Le attività affini o integrative hanno l’obiettivo di fornire agli studenti di Scienza dei Materiali una specializzazione superiore nelle aree della Struttura della Materia e dei laboratori di Fisica allo scopo di ampliare le loro competenze negli aspetti più generali della fisica della materia e nei campi dell'analisi, della caratterizzazione e della sintesi di materiali. 4 – Attività formative a scelta dello studente Lo studente potrà scegliere i CFU relativi alle attività formative a sua scelta tra tutti gli insegnamenti attivati nei differenti Corsi di studio dell’Ateneo (di norma nei corsi di Laurea Triennale), per un totale di 12 CFU. I corsi a scelta sono parte integrante del piano degli studi e devono quindi essere sottoposti all’approvazione del Consiglio di Coordinamento Didattico che ne verifica la coerenza con il progetto formativo. 5 – Lingua straniera/sbarramento Per quanto riguarda la conoscenza della lingua straniera, a partire dall'anno accademico 20062007 gli studenti immatricolati a questo corso di studi devono acquisire i 3 CFU relativi alla conoscenza della lingua straniera previsti dal Regolamento Didattico del Corso di Studio prima di poter sostenere gli esami del secondo e del terzo anno. Per le eventuali iscrizione e frequenza ai corsi on-line, forniti gratuitamente dall’Ateneo, e per le modalità di esame si veda il Sito web di riferimento: www.didattica.unimib.it. Inoltre gli studenti di Scienza dei Materiali dovranno superare una prova di verifica della comprensione orale della lingua straniera, con l’acquisizione di ulteriori 3 CFU. 6 – Forme didattiche Le attività didattiche proposte dal Corso di Laurea sono di vario tipo: lezioni frontali, esercitazioni, attività di laboratorio, seminari su tematiche di contesto, laboratorio linguistico di Ateneo per l’apprendimento della lingua straniera (vedi precedente paragrafo), attività per la prova finale ed eventuale attività esterna. Le conoscenze e le competenze via via acquisite dagli studenti in queste attività sono certificate dagli esami sostenuti con esito positivo e vengono commisurate in crediti formativi universitari, denominati anche con l’acronimo CFU. I crediti rappresentano una misura del lavoro di apprendimento dello studente, comprensivo delle attività didattiche di cui sopra e dell'impegno riservato allo studio personale o di altre attività formative di tipo individuale. Un CFU corrisponde a 25 ore di lavoro complessivo tra attività istituzionali e studio individuale, diversamente suddivise a seconda che si tratti di lezioni frontali (7 ore/CFU), esercitazioni (12 ore/CFU), attività di laboratorio (12 ore/CFU), eventuale attività esterna e attività per la prova finale. 7 – Modalità di verifica del profitto Tutte le attività di cui sopra comportano un esame finale, le cui modalità sono comunicate dal docente all’inizio di ogni attività didattica e comunque indicate per ciascun insegnamento nella guida annuale dello studente. Gli insegnamenti suddivisi in due moduli prevedono un singolo esame finale. Di norma gli insegnamenti frontali prevedono un esame orale, preceduto eventualmente da uno scritto. Gli insegnamenti di laboratorio terminano di norma con un esame in cui viene anche discussa una relazione scritta sulle esperienze svolte nelle attività di laboratorio. Per l’attività esterna e la prova finale si rimanda all’apposito paragrafo. L’attività di inserimento nel mondo del lavoro (vedi paragrafo apposito) comporta la presenza certificata a un adeguato numero di ore di attività, da definirsi da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico. 8 – Frequenza La frequenza è obbligatoria per le attività di laboratorio ed è fortemente consigliata per tutte le altre attività (lezioni, esercitazioni e seminari). Per frequenza obbligatoria si intende la partecipazione ad almeno il 75% dell'attività didattica dei suddetti insegnamenti. 9 –Piano di studio Il piano di studio è l’insieme delle attività formative obbligatorie, delle attività previste come opzionali e delle attività formative scelte autonomamente dallo studente in coerenza con il regolamento didattico del corso di studio. Allo studente viene automaticamente attribuito un piano di studio all’atto dell’iscrizione al primo anno, che costituisce il piano di studio statutario. Successivamente lo studente deve presentare un proprio piano di studio con l’indicazione delle 12 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI attività opzionali e di quelle a scelta. Il piano di studio è approvato dal Consiglio di Coordinamento Didattico. Le modalità e le scadenze di presentazione del piano sono definite dall’Ateneo. Il diritto dello studente di sostenere prove di verifica relative a una attività formativa è subordinato alla presenza dell’attività stessa nell’ultimo piano di studio approvato. Per quanto non previsto si rinvia al regolamento d’Ateneo degli studenti. 10 – Regole di Propedeuticità Per poter sostenere gli esami del secondo e del terzo anno, gli studenti devono aver acquisito preventivamente i 3 CFU relativi alla conoscenza della Lingua Straniera. Per iscriversi al secondo anno di corso gli studenti devono aver acquisito almeno 20 CFU. Per iscriversi al terzo anno di corso gli studenti devono aver acquisito almeno ulteriori 30 CFU, per un totale di almeno 50 CFU complessivi. Lo studente è tenuto a rispettare, nell'espletamento degli esami, le propedeuticità indicate di seguito: Per sostenere l’esame di: Matematica II bisogna aver superato Matematica I Matematica III bisogna aver superato Matematica II Fisica II bisogna aver superato Fisica I con Laboratorio Chimica organica bisogna aver superato Chimica Generale e Inorganica con laboratorio Chimica macromolecolare con laboratorio bisogna aver superato Chimica Generale e Inorganica con laboratorio e Laboratorio di Chimica Organica Fisica dei Materiali con laboratorio bisogna aver superato Laboratorio di Fisica II. 11 – Attività di orientamento e tutorato Orientamento per la scelta della prova finale. Gli studenti terminano gli studi discutendo davanti a una Commissione i risultati di un’attività personale, denominata prova finale, (vedi punto apposito in seguito) contenuti in una relazione scritta, presentata nei dovuti tempi alla Segreteria Didattica e da essa inviata alla Commissione. Per indirizzare gli studenti verso una scelta consona alle loro aspettative e alle loro caratteristiche individuali, il Consiglio di Coordinamento Didattico fornisce informazioni sugli argomenti di ricerca entro cui tali temi si collocano e sui laboratori o gruppi di ricerca presso cui si svolge l’attività tramite il sito WEB e presentazioni organizzate a tale scopo. Orientamento relativo al mondo del lavoro. Il Consiglio di Coordinamento Didattico organizza attività di orientamento a frequenza obbligatoria per 1 CFU, finalizzate a trasmettere agli studenti informazioni utili per un proficuo inserimento nel mondo del lavoro ovvero per una ragionata scelta di percorsi di studio e formazione. Tale attività si esplica in seminari, incontri ed esperienze guidate con esponenti del mondo del lavoro, delle professioni e degli ordini su vari temi quali, ad esempio, le competenze richieste nei diversi ambienti di lavoro, i principi di diritto del lavoro, la comunicazione in differenti contesti organizzativi e di lavoro, ecc. Tutorato. Il Consiglio di Coordinamento Didattico potrà organizzare una serie di incontri di studio tra immatricolati e studenti senior, iscritti nei segmenti di alta formazione (Laurea Magistrale, Dottorato, Master) e selezionati in base ai loro curricoli scolastici. Nel corso di tali incontri si svolgono attività di orientamento disciplinare sotto la guida dei docenti ufficiali. Questa specifica attività di tutoraggio riguarda di norma gli insegnamenti disciplinari di base di Chimica e di Fisica del primo anno e di Matematica del primo e secondo anno. 12 – Scansione delle attività formative e appelli d'esame Ogni anno accademico è diviso in due semestri. La maggior parte degli insegnamenti si svolge entro un singolo semestre per permettere agli studenti di sostenere al termine di ogni semestre gli esami degli insegnamenti appena frequentati. Fanno eccezione pochi insegnamenti che hanno cadenza annuale. Il calendario delle lezioni verrà reso disponibile sul sito del corso di laurea con conveniente anticipo rispetto all'inizio del semestre. L’acquisizione dei crediti relativi a ognuno degli insegnamenti previsti nel percorso formativo avviene attraverso il superamento di verifiche di profitto scritte e/o orali. Le verifiche si terranno in periodi specifici dell’anno (appelli d’esame) stabiliti dal Consiglio di Coordinamento CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 13 Didattico. Di Sono previsti appelli d’esame distribuiti in periodi nei quali sono sospese le attività didattiche e in particolare nei mesi di febbraio, giugno, luglio, agosto e settembre. Sono previste inoltre sospensioni delle attività didattiche verso la metà del I semestre (indicativamente fine novembre) e del II semestre (indicativamente inizio maggio) per consentire agli studenti di sostenere esami di anni di corso precedenti a quello che stanno frequentando. Fatta salva la disponibilità dei docenti, ed esclusivamente per gli insegnamenti di laboratorio ovvero per gli studenti iscritti al terzo anno o fuori corso, è possibile sostenere verifiche di profitto anche in periodi diversi da quelli fissati. Gli appelli d'esame sono disponibili sul sito dell'Ateneo alla pagina Bacheca appelli delle Segreterie online. Prova finale Obiettivo del lavoro di preparazione della prova finale è addestrare il laureando ad analizzare e padroneggiare un argomento pertinente alla Scienza dei Materiali, a presentarne gli aspetti salienti in un elaborato scritto, eventualmente in lingua inglese, a esporlo e discuterlo pubblicamente con chiarezza, padronanza e senso critico. La prova finale per il conseguimento del titolo di studio prevede le seguenti alternative: a) se lo studente intende inserirsi immediatamente nel mondo del lavoro e ha svolto la prova finale presso laboratori di industrie o enti pubblici, la prova finale consiste nella presentazione e discussione pubblica di una succinta relazione scritta concernente l’esperienza portata a termine; b) negli altri casi, la prova finale consiste nella presentazione e discussione pubblica di una succinta relazione scritta di approfondimento personale di un argomento da lui scelto tra quelli affrontati nel triennio. Il voto di laurea esprime la valutazione del curriculum dello studente e della preparazione e maturità da lui raggiunte al termine del Corso di Laurea. Riconoscimento CFU e modalità di trasferimento Gli studenti provenienti da altri Corsi di Laurea di questo o di altro Ateneo possono chiedere di essere iscritti a questo Corso di Laurea con riconoscimento dei crediti relativi agli esami precedentemente sostenuti. Per il riconoscimento è necessaria la verifica da parte di una apposita Commissione, con successivo riconoscimento da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico, della coerenza dei programmi degli esami sostenuti con gli obiettivi e con l’Ordinamento di questo Corso di Laurea. In base al DM 270/2004 e alla L.240/2010 le Università possono riconoscere come crediti formativi universitari le conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post secondario, alla cui progettazione e realizzazione l’università abbia concorso, per una massimo di 12 CFU, complessivamente tra corsi di Laurea e Laurea magistrale. Attività di ricerca a supporto delle attività formative che caratterizzano il profilo del corso di studio Gli insegnamenti specifici di Scienza dei Materiali, tramite i quali gli studenti vedono via via integrarsi nello studio dei materiali i diversi approcci (chimico e fisico, macroscopico e microscopico, classico e quantistico) sono affidati a un nutrito corpo docente appartenente al Dipartimento di Scienza dei Materiali. Questi docenti, pur di estrazione diversa, quali chimici, fisici e scienziati dei materiali, da tempo collaborano sia sul versante didattico che su quello scientifico. L’attività di ricerca del Dipartimento è rivolta allo studio di materiali in una varietà di ambiti e applicazioni, riconducibili con estrema stringatezza alle seguenti classi: materiali organici e polimerici, materiali per microelettronica e fotonica, materiali per ambiente e energia, materiali per i beni culturali. Per informazioni dettagliate sui temi di ricerca attivi e sui recenti risultati ottenuti si veda la relazione annuale del Dipartimento, sul sito http://www.mater.unimib.it/. 14 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI Presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali, data la natura interdisciplinare delle ricerche ivi svolte e le ottime competenze dei docenti afferenti in diversi campi della Scienza dei Materiali, è presente un Corso di Dottorato seguito da un congruo numero di dottorandi, con una intensa attività didattica seminariale, cui possono liberamente accedere anche gli studenti della Laurea per un eventuale approfondimento personale e/o a scopo informativo. Sono inoltre presenti in Dipartimento parecchi giovani ricercatori non strutturati, quali post-doc e assegnisti, italiani e stranieri, che svolgono ricerca su argomenti di punta. Una parte delle attività didattiche si svolge utilizzando competenze e attrezzature in laboratori di alta specializzazione presenti nel Dipartimento di Scienza dei Materiali, presso cui si svolge attività di ricerca nei seguenti in ambiti: - deposizione di film sottili per fasci molecolari; - proprietà ottiche ed elettriche dei semiconduttori; - sintesi di materiali molecolari e macromolecolari; - diffrazione di raggi X e risonanze di spin nucleare ed elettronico; - caratterizzazione di isolanti, vetri e materiali per l'accumulo di energia; - calcolo e modellizzazione; - fotofisica di materiali molecolari; - datazione e caratterizzazione di materiali di interesse per i beni culturali. Seguono la tabella delle attività formative distribuite in base a tipologie di attività, ambito e settore scientifico-disciplinare e la tabella delle attività formative suddivise per anno di corso. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 15 Percorso formativo Anno I Insegnamento CHIMICA GENERALE E INORGANICA CON LABORATORIO FISICA I CON LABORATORIO Cfu Tipologia, ambito 12 14 MATEMATICA I 8 CHIMICA ORGANICA 6 MATEMATICA II 8 LINGUA STRANIERA 3 LINGUA STRANIERA II 3 ESITI OCCUPAZIONALI E COMPETENZE RICHIESTE 1 SSD Base Discipline Chimiche Cfu Sem CHIMICA GENERALE E INORGANICA 6 1 LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA 6 1 FISICA I 8 1e2 LABORATORIO DI FISICA I 6 2 MAT/05 MATEMATICA I 8 1 CHIM/06 CHIMICA ORGANICA 6 2 MAT/05 MATEMATICA II 8 2 3 1 3 2 1 2 CHIM/03 Base Discipline Matematiche, informatiche e fisiche FIS/01 Base Discipline Matematiche, informatiche e fisiche Caratterizzanti Discipline chimiche organiche e biochimiche Base Discipline Matematiche, informatiche e fisiche Per la prova finale e la lingua straniera (art.10 comma 5, lettera c) Per la prova finale e la lingua straniera (art.10 comma 5, lettera c) Modulo Anno II CHIMICA MACROMOLECOLARE CON LABORATORIO Base Discipline Matematiche, informatiche e fisiche Caratterizzanti 8 Discipline chimiche industriali e tecnologiche CHIMICA FISICA 8 Base Discipline Chimiche MATEMATICA III 8 CHIMICA FISICA DEI MATERIALI Caratterizzanti 8 Discipline chimiche inorganiche e chimico-fisiche FISICA II 10 Base Discipline Matematiche, informatiche e fisiche FIS/01 FISICA II 10 1e2 CHIM/04 CHIMICA MACROMOLECOLARE CON LABORATORIO 8 2 CHIM/02 CHIMICA FISICA 8 1 MAT/07 8 1 8 2 MATEMATICA III CHIM/02 CHIMICA FISICA DEI MATERIALI Caratterizzanti LABORATORIO DI 6 Discipline chimiche organiche CHIMICA ORGANICA e biochimiche CHIM/06 LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA 6 1 LABORATORIO DI FISICA II 6 FIS/01 LABORATORIO DI FISICA II 6 2 STRUTTURA DELLA MATERIA I Caratterizzanti 6 Discipline chimiche inorganiche e chimico-fisiche FIS/03 STRUTTURA DELLA MATERIA I 6 2 Affini o integrative CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 16 Anno III CHIMICA DEI MATERIALI CERAMICI FISICA DEI MATERIALI CON LABORATORIO STRUTTURA DELLA MATERIA II LABORATORIO DI CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE INSEGNAMENTO A SCELTA PROVA FINALE 8 14 Caratterizzanti Discipline chimiche Inorganiche e chimico-fisiche Base Discipline Matematiche informatiche e fisiche CHIM/03 CHIMICA DEI MATERIALI CERAMICI FIS/03 FIS/01 FISICA DEI MATERIALI LABORATORIO DI FISICA DEI MATERIALI STRUTTURA DELLA MATERIA II 6 Affini o integrative FIS/03 6 Caratterizzanti Discipline chimiche analitiche e ambientali LABORATORIO CHIM/01 DI CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE 12 3 A scelta autonoma dello studente Per la prova finale e la lingua straniera (art. 10, comma 5, lettera c) 8 1 8 1 6 1 6 1 6 1 12 2 3 2 Un insegnamento a scelta fra CHIMICA DEI MATERIALI POLIMERICI 8 Caratterizzanti Discipline Chimiche industriali e tecnologiche CHIM/04 CHIMICA DEI MATERIALI E POLIMERICI 8 2 LABORATORIO DI TECNOLOGIA DEI MATERIALI II 8 Caratterizzanti Discipline Chimiche industriali e tecnologiche CHIM/04 LABORATORIO DI TECNOLOGIA DEI MATERIALI II 8 2 Un insegnamento a scelta fra COMPLEMENTI DI STRUTTURA DELLA MATERIA LABORATORIO DI TECNOLOGIA DEI MATERIALI I 8 8 Affini o integrative FIS/03 Affini o integrative FIS/03 COMPLEMENTI DI STRUTTURA DELLA MATERIA I COMPLEMENTI DI STRUTTURA DELLA MATERIA II LABORATORIO DI TECNOLOGIA DEI MATERIALI I 4 2 4 8 2 17 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI Lo studente potrà scegliere i cfu relativi alle attività formative a sua scelta tra tutte le attività formative offerte nei differenti Corsi di Laurea triennale dell’Ateneo, purchè coerenti con il progetto formativo. Inoltre il CCD, pur nel rispetto della libertà di scelta dello studente, suggerisce per l’acquisizione dei 12 cfu di questa attività formativa la scelta di uno o più degli insegnamenti seguenti tenuti presso la Scuola di Scienze: E3001Q053 LABORATORIO DI ELETTRONICA: 6 cfu (Corso di Laurea in Fisica) E3001Q012 LABORATORIO DI INFORMATICA I: 4 cfu (Corso di Laurea in Fisica) E3002Q029 INTERAZIONE LUCE MATERIA: 6 cfu (Corso di Laurea in Ottica e Optometria) E2702Q044 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE CHIMICHE: 6 cfu (Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche) E2702Q043 CONTROLLO AMBIENTALE E SICUREZZA: 5 cfu (Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche) E2702Q045 ELEMENTI DI BIOCHIMICA: 6 cfu (Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche) 18 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI I ANNO CHIMICA GENERALE E INORGANICA CON LABORATORIO – 12 cfu Programma: Il corso e' diviso in due moduli, con un unico esame finale. Il primo modulo di 6 cfu consiste di lezioni frontali; il secondo modulo di 6 cfu è descritto di seguito separatamente e comprende attività applicative numeriche e di laboratorio. La frequenza è obbligatoria per le attività di laboratorio ed è fortemente consigliata per tutte le altre attività (lezioni, esercitazioni e seminari). Modalità di esame: Prova scritta relativa alle esercitazioni numeriche in applicazione alla chimica generale, prova orale relativa agli argomenti complessivamente trattati ed alle esperienze eseguite in laboratorio, con valutazione dei risultati delle esperienze. Chimica Generale e Inorganica - 6 cfu F. Morazzoni Tel. 02/6448.5123 e-mail: [email protected] Programma: Il corso è costituito da due parti, la prima (4 cfu) contiene gli argomenti di Chimica Generale comuni a tutti gli insegnamenti della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali ed è base propedeutica ai successivi insegnamenti di chimica e di laboratorio di chimica. La seconda parte (2 cfu) contiene i principi e la descrizione della reattività degli elementi ritenuti fondamentali per la comprensione della chimica dei materiali inorganici. Dettaglio degli argomenti: Composizione della materia: elementi, composti, atomi, molecole Unità di ma chimica e mole Numero di ossidazione Nomenclatura dei composti binari e ternari Composizione percentuale e formule chimiche Reazioni chimiche: simbologia, tipologia, bilanciamento Rapporti quantitativi Struttura atomica e periodicità Configurazioni elettroniche, strutture di Lewis, geometria molecolare Legame chimico Proprietà dei gas, dei liquidi, dei solidi e delle soluzioni Acidi e basi Equilibrio chimico: tipologia e risposta dell'equilibrio alle variazioni esterne, equilibri acidobase (idrolisi, soluzioni tampone) Celle elettrochimiche, elettrolisi Idrogeno; elementi del blocco s: metalli alcalini e alcalino terrosi Elementi del blocco p: boro, alluminio, carbonio, silicio, azoto, fosforo, ossigeno,zolfo, alogeni, gas nobili. Elementi del blocco d: andamento delle proprietà e della reattività negli elementi metallici e nelle terre rare. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 19 Testi consigliati: Martin S. Silberberg Chimica, la natura molecolare della materia e delle sue trasformazioni, Mc Graw Hill Laboratorio di chimica generale e inorganica – 6 cfu M. D’Arienzo Tel. 02/6448.5027 e-mail: [email protected] Il corso si propone di avviare gli studenti alla sperimentazione chimica di laboratorio mediante l'esecuzione di esperienze che affianchino l'insegnamento di Chimica Generale ed Inorganica e che introducano lo studente agli aspetti di base dell'analisi chimica e della reattività dei composti inorganici. Programma di esercitazioni di stechiometria: Elementi, atomi e ioni, Massa atomica, Sistema periodico, Numero di ossidazione. Molecole, Massa molecolare, Mole, Formule minime e Formule molecolari, Composizione percentuale dei composti. Bilanciamento delle equazioni chimiche. Calcoli nei processi chimici, Analisi gravimetrica, Equivalenti. Concentrazione delle soluzioni, Miscelazione e diluizione delle soluzioni, Analisi volumetrica. Introduzione all’equilibrio chimico. Costante di equilibrio e la sua derivazione cinetica. Equilibri di dissociazione e di formazione. Acidi e basi, Prodotto ionico dell’acqua, pH e pOH, Acidi e basi forti, Acidi e basi deboli monoprotici. Il pH nelle soluzioni saline (Equilibri di idrolisi). Soluzioni tampone. Equilibri di solubilità, Effetto dello ione comune, Precipitazione e concentrazioni residue, Solubilità in funzione del pH. Esperienze di laboratorio: Sintesi e reattività inorganica, introduzione all’analisi chimica, volumetria e gravimetria, reazioni di precipitazione e composti poco solubili, introduzione all’analisi strumentale (phmetria e analisi di emissione e assorbimento atomico) Testi adottati : P. Michelin Lausarot, G.A.Vaglio, Stechiometria per la Chimica Generale, Piccin Dispense/documenti scaricabili dalla pagina web del docente MATEMATICA I - 8 cfu M. Garavello Tel. 02/6448.5736 e-mail: [email protected] Programma: Funzioni e modelli: Numeri reali, rette, polinomi, funzioni razionali, radici. Esponenziali e logaritmi. Numeri complessi. Limiti e derivate: i problemi della velocita` e della tangente, limiti di funzioni, tassi di variazione. La derivata di una funzione. Regole di derivazione: regola del prodotto e del quoziente, differenziazione della funzione composta. Derivazione delle funzioni implicite. Applicazioni delle derivate: variazioni correlate, valori massimi e minimi. Problemi di ottimizzazione. Grafici di funzioni Integrali: problemi dell'area e della distanza. Integrale definito. Integrale indefinito. Il Teorema fondamentale del Calcolo integrale. Tecniche di integrazione. Applicazioni degli integrali: calcolo di aree, volumi e lunghezze Successioni e serie. Limite di una successione. Convergenza di una serie: criteri di convergenza. Testi consigliati: J. Stewart "Calcolo" vol I, Apogeo, Milano Modalità d’esame: prova orale e prova scritta CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 20 FISICA I CON LABORATORIO – 14 cfu Il corso e' diviso in due moduli di 8 e 6 cfu, con un unico esame finale. Il primo modulo consiste di lezioni frontali con esercitazioni e ha durata annuale; il secondo modulo prevede una parte teorica e una parte sperimentale dove gli studenti, suddivisi in gruppi di tre persone cadauno, svolgono esperienze in laboratorio. La frequenza e' obbligatoria per il II modulo che si terrà interamente nel II semestre. Modalità d’esame: Prova scritta inerente al modulo di Fisica I, prova orale su entrambi i moduli. La preparazione alla prova scritta verrà fatta attraverso esercitazioni svolte durante il corso. La prova orale include la valutazione di una relazione sulle esperienze svolte in laboratorio. Fisica I - 8 cfu A. Vedda Tel. 02/6448.5162 e-mail: [email protected] Programma: INTRODUZIONE Unità di misura - Dimensioni delle grandezze fisiche - Vettori e loro algebra. CINEMATICA Traiettoria - Velocità istantanea - Accelerazione – I vettori spostamento e accelerazione Moto con accelerazione costante - Moto circolare – Moto armonico – Moto parabolico nel piano. DINAMICA Principio d'inerzia - Forza e massa - Leggi di Newton – Reazioni vincolari - Forza peso Forza elastica - Forze di attrito - Impulso e media temporale di una forza. LAVORO ED ENERGIA Lavoro di una forza ed energia cinetica - Energia potenziale - Forze conservative e non conservative - Potenza – Conservazione dell’energia meccanica. MOTI RELATIVI Velocità e accelerazioni relative – Sistemi di riferimento inerziali – Relatività galileiana – Sistemi di riferimento non inerziali – Forza centrifuga e forza di Coriolis. SISTEMI DI PARTICELLE Forze interne ed esterne – Centro di massa - Conservazione della quantità di moto e del momento angolare - Energia di un sistema di particelle e moto del centro di massa - Urti in una e due dimensioni - Sistemi con massa variabile. DINAMICA DEL CORPO RIGIDO Rotazioni rigide intorno ad un asse - Momento d'inerzia - Teorema degli assi paralleli – Moto di puro rotolamento – Equilibrio statico. OSCILLAZIONI Energia dell’oscillatore armonico – Somma di moti armonici - L'oscillatore forzato e smorzato. GRAVITAZIONE Forze centrali - Leggi di Keplero – Forza gravitazionale – Massa inerziale e massa gravitazionale - Campo gravitazionale. MECCANICA DEI FLUIDI Generalità sui fluidi - Pressione - Principio di Archimede – Regime stazionario - Portata Equazione di Bernoulli. MOTO ONDULATORIO Onde trasversali e longitudinali - Onde sinusoidali - Velocità delle onde – Rappresentazione matematica di un’onda viaggiante - Equazione delle onde – Principio di sovrapposizione Onde stazionarie. Testo adottato: P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci, "Elementi di Fisica vol. 1 - Meccanica e Termodinamica" EdiSES CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 21 LABORATORIO DI FISICA – 6 cfu M. Martini Tel. 02/6448.5166 e-mail: [email protected] Programma delle lezioni frontali: DESCRIZIONE PRELIMINARE DELL'ANALISI DELLE INCERTEZZE Errori come incertezze; inevitabilità degli errori; importanza di conoscere gli errori; la stima degli errori nel lettura di scale; la stima degli errori nelle misure ripetibili. Come rappresentare ed utilizzare gli errori. Stima migliore +/- errore; cifre significative; confronto di valori misurati ed accettati; confronto di due misure; verifica della proporzionalità con un grafico; errori relativi; moltiplicazione di due valori numerici di misure. PROPAGAZIONE DEGLI ERRORI Incertezze nelle misure dirette; somme e differenze, prodotti e quozienti; errori indipendenti in una somma; funzioni arbitrarie di una variabile; formula generale per la propagazione degli errori. Analisi statistica degli errori casuali. Errori casuali e sistematici; la media e la deviazione standard; la deviazione standard come incertezza in una singola misura; la deviazione standard della media; errori sistematici. LA DISTRIBUZIONE NORMALE Istogrammi e distribuzioni; distribuzioni limite; la distribuzione normale; la deviazione standard come il limite di confidenza del 68%; giustificazione della media come miglior stima; deviazione standard della media. RIGETTO DEI DATI E MEDIE PESATE Il problema del rigetto dei dati; criterio di Chauvenet. Medie pesate: il problema di combinare misure separate; la media pesata. Metodo dei minimi quadrati. Dati che dovrebbero adattarsi ad una linea retta; adattamento ad altre curve col metodo dei minimi quadrati. LA DISTRIBUZIONE BINOMIALE E LA DISTRIBUZIONE DI POISSON Definizione della distribuzione binomiale; proprietà della distribuzione binomiale. La distribuzione di Poisson. Definizione e proprietà della distribuzione di Poisson. Il test chi quadro per una distribuzione Testi adottati: J.R. Taylor, Introduzione all'analisi degli errori, ed. Zanichelli (1998) Programma delle esperienze di laboratorio: Calori specifici di solidi. Studio di moti oscillatori. Studio di moti rettilinei. Urti, conservazione del momento. Conservazione dell’energia. Elasticità Momenti di inerzia Analisi di distribuzioni normali Statistiche di decadimenti radioattivi. Determinazione della focale di una lente Testo consigliato: E. Acerbi, Esperimentazioni di Fisica, ed. Città Studi. LINGUA STRANIERA I – 3 cfu Per la verifica della conoscenza della lingua straniera, è previsto un esame comune a tutti i corsi di laurea della Facoltà di Scienze MM. FF. NN. I 3 cfu possono essere acquisiti anche a seguito della presentazione da parte dello studente di un Diploma emesso da ente riconosciuto CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 22 e corrispondente al livello B1 (scala Common European Framework of Reference for Languages elaborata dal Consiglio d'Europa, elenco consultabile al sito www.didattica.unimib.it). CHIMICA ORGANICA - 6 cfu A. Abbotto Tel. 02/6448.5227 e-mail: [email protected] Obiettivi L’insegnamento della Chimica Organica viene organizzato nei primi due anni del corso di laurea tra questo insegnamento, al I anno, e l’insegnamento di Laboratorio di Chimica Organica, al II anno. L’obiettivo complessivo dei due insegnamenti è quello di fornire allo studente le basi teoriche e pratiche della Chimica Organica necessarie ad affrontare il successivo studio di materiali a base completamente o parzialmente organica. Programma La struttura elettronica ed il legame covalente. Acidi e basi. Introduzione ai composti organici. Alcheni. Reazioni degli alcheni e degli alchini. Elettroni delocalizzati e loro effetti sulla stabilità, reattività e pKa. Aromaticità - Reazioni del benzene e dei benzeni sostituiti. Isomeri e stereochimica. Reazioni di alcani (cenni). Reazioni di sostituzione ed eliminazione degli alogenuri alchilici. Testo adottato: P. Y. Bruice, Elementi di Chimica Organica, Edises Modalità d'esame: Prova orale. Durante lo svolgimento del corso sono previsti dei test intermedi di verifica scritta dell’apprendimento. MATEMATICA II - 8 cfu P. Lorenzoni Tel. 02/6448.5746 e-mail: [email protected] Obiettivo dell’insegnamento è fornire allo studente un secondo corso di Matematica di base (Algebra Lineare, Geometria e Analisi II) I prerequisiti richiesti sono i contenuti dell’insegnamento di Matematica I. Programma: Vettori e geometria dello spazio Euclideo. Sistemi lineari: regola di Cramer e metodo di Gauss. Matrici e loro diagonalizzazione (cenni). Forme quadratiche in due e tre variabili. Geometria delle curve nello spazio. Funzioni di più variabili. Derivate parziali e direzionali. Gradiente. Punti stazionari e loro classificazione. Funzioni implicite. Moltiplicatori di Lagrange. Campi vettoriali e integrali di linea. Campi conservativi e forme esatte. Equazioni differenziali del primo ordine. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine e di ordine superiore. Metodo di variazioni delle costanti. Sistemi di due equazioni lineari a coefficienti costanti (cenni). Alcuni aspetti qualitatitivi della teoria delle equazioni differenziali ordinarie. Testi consigliati: James Stewart: Calcolo vol II - Funzioni di più variabili, (Apogeo, Milano). Il testo verrà integrato da appunti del docente. Modalita' d'esame: L'esame consiste in una prova scritta ed una orale. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 23 LINGUA STRANIERA II – 3 cfu I 3 cfu vengono acquisiti a seguito del superamento di una prova di verifica della comprensione orale della lingua straniera. Modalità di svolgimento della prova di Comprensione Orale della lingua Inglese e Francese sono reperibili alla pagina www.didattica.unimib.it. ESITI OCCUPAZIONALI E COMPETENZE RICHIESTE – 1 cfu L’acquisizione di questo cfu avviene a seguito della frequenza di seminari e incontri con esponenti del mondo del lavoro, delle professioni e degli ordini su vari temi quali, ad esempio, le competenze richieste nei diversi ambienti di lavoro, i principi di diritto del lavoro, la comunicazione in differenti contesti organizzativi e di lavoro. II ANNO FISICA II – 10 cfu M. Guzzi Tel. 02/64485155 e-mail: [email protected] Programma: 1 - ELETTROSTATICA Carica elettrica. Conduttori e isolanti. Induzione elettrostatica. Legge di Coulomb. Costante dielettrica. Principio di sovrapposizione. Campo elettrostatico. Campo elettrostatico generato da cariche puntiformi e da distribuzioni continue di carica. Linee di campo del campo elettrostatico. Carica puntiforme in moto in un campo elettrostatico. Lavoro della forza elettrica. Campo elettromotore e forza elettromotrice. Conservatività del campo elettrostatico. Energia potenziale elettrostatica e potenziale elettrostatico. Calcolo del potenziale elettrostatico generato da una carica puntiforme, da un insieme di cariche puntiformi e da distribuzioni continue di carica. Superfici equipotenziali. Moto di una carica in un campo elettrostatico e conservazione dell’energia. Energia potenziale elettrostatica. Campo come gradiente del potenziale. Rotore del campo elettrostatico. Il dipolo elettrico : momento di dipolo. Campo di dipolo e potenziale di dipolo. Dipolo in un campo elettrostatico. Flusso di un campo vettoriale. Flusso del campo elettrostatico. Legge di Gauss e sua dimostrazione. Applicazioni della legge di Gauss; calcolo del campo elettrostatico. Divergenza del campo elettrostatico. Conduttori in equilibrio. Conduttore carico isolato. Conduttore cavo. 2 - CONDENSATORI E DIELETTRICI Capacità di un conduttore isolato. Il condensatore. Capacità di un condensatore. Calcolo della capacità di un condensatore. Condensatori in serie e condensatori in parallelo. Energia e densità di energia del campo elettrico. Dielettrici. Polarizzazione dei dielettrici. Costante dielettrica relativa e suscettività dielettrica. Condensatore con dielettrico e sua capacità. Equazioni dell’elettrostatica in presenza di dielettrici. 3 - CORRENTE E RESISTENZA Trasporto di carica in conduttori. Corrente elettrica stazionaria : intensità di corrente e densità di corrente. Modello classico della conduzione elettrica : mobilità, conducibilità e resistività. Legge di Ohm. Resistenza. Resistori in serie e in parallelo. Energia dissipata in una resistenza: effetto Joule. Carica e scarica di in un conduttore: circuiti RC. Corrente di spostamento. 4 - CAMPO MAGNETICO Interazione magnetica e campo magnetico. Forza magnetica su una carica in moto e su un conduttore percorso da corrente; seconda legge di Laplace. Momenti meccanici su circuiti 24 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI piani: spira percorsa da corrente in un campo magnetico. Dipolo magnetico e momento di dipolo magnetico. Particella carica in moto in un campo magnetico uniforme; selettore di velocità; misura del rapporto q/m; spettrometro di massa. Effetto Hall. Campo magnetico generato da un conduttore percorso da corrente: filo rettilineo infinito e spira circolare. Prima legge di Laplace. Linee di campo del campo magnetico. Forza tra conduttori percorsi da corrente. Legge di Ampère e sue applicazioni. Forma locale della legge di Ampère. Campo magnetico generato da un filo rettilineo indefinito, da un solenoide ideale e da un solenoide toroidale. Proprietà magnetiche della materia. Permeabilità magnetica e suscettività magnetica. Materiali diamagnetici, paramagnetici e ferromagnetici. Vettore magnetizzazione. Legge di Gauss per il campo magnetico. Equazioni per i campi magnetici statici in presenza di mezzi magnetizzati. Legge di Faraday dell’induzione elettromagnetica. Campo elettrico indotto. Forza elettromotrice indotta. Applicazioni della legge di Faraday. 5 – INDUTTANZA Induttanza. Induttanza di un solenoide e di un toroide. Energia e densità di energia del campo magnetico. 6 - EQUAZIONI DI MAXWELL Legge di Ampère-Maxwell. Campo magnetico indotto. Equazioni di Maxwell in forma integrale e in forma differenziale. Equazione di continuità della corrente. 7 - ONDE ELETTROMAGNETICHE Onde piane e onde piane armoniche. Onde elettromagnetiche piane e sferiche. Equazione delle onde. Deduzione dell’equazione delle onde dalle equazioni di Maxwell. Velocità della luce. Energia di un’onda elettromagnetica piana. Vettore di Poynting. Spettro delle onde elettromagnetiche. Rappresentazione esponenziale di un’onda piana. Analisi di Fourier. Pacchetti d’onda. 8 - POLARIZZAZIONE Polarizzazione delle onde elettromagnetiche. Polarizzazione della luce per riflessione. Angolo di Brewster. Sfasamento per riflessione. Polarizzazione della luce per assorbimento selettivo. Legge di Malus. Materiali ottici anisotropi : lamine di ritardo. 9– RIFLESSIONE E RIFRAZIONE DELLA LUCE Ottica geometrica e ottica ondulatoria. Principio di Huygens-Fresnel. Onde e raggi. Leggi della riflessione e della rifrazione. Indice di rifrazione e velocità della luce. Riflessione totale e angolo limite. Dispersione. Definizioni e convenzioni; immagini e oggetti reali e virtuali. Specchi piani e specchi sferici. Equazione dello specchio; fuoco; ingrandimento trasversale. Diottri sferici e diottri piani. Equazione del diottro; fuoco anteriore e fuoco posteriore; ingrandimento trasversale. Lenti sottili. Equazioni delle lenti sottili; equazione del costruttore di lenti; fuochi; ingrandimento trasversale. Sistemi ottici. 10 - INTERFERENZA Coerenza della luce e sorgenti coerenti. Interferenza e sorgenti coerenti. Interferenza da doppia fenditura; massimi e minimi di interferenza; intensità della figura di interferenza. Interferenza da lamine sottili. Cuneo sottile e anelli di Newton. Interferometro di Michelson. 11 - DIFFRAZIONE Diffrazione di Fraunhofer e di Fresnel. Diffrazione di Fraunhofer prodotta da fenditura singola: massimi e minimi di diffrazione e intensità della figura di diffrazione. Diffrazione prodotta da un foro circolare. Limite di risoluzione delle lenti e degli strumenti ottici. Testi Adottati P. Mazzoldi, M. Nigro e C. Voci – Elementi di Fisica Vol. 2 – Elettromagnetismo e Onde – Edises CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 25 Modalità di esame: Prova scritta e prova orale. MATEMATICA III – 8 cfu V. Felli Tel. 02/64485741 e-mail: [email protected] Programma: 1. Integrali doppi. Funzioni integrabili secondo Riemann in rettangoli del piano, formule di riduzione per integrali doppi su rettangoli, funzioni integrabili secondo Riemann in domini generici, formule di riduzione per integrali doppi su regioni semplici, additività rispetto al dominio, formula di cambiamento di variabile negli integrali doppi, integrali doppi in coordinate polari. 2. Integrali di superficie. Superfici in R3, parametrizzazione di una superficie, superfici regolari, versore normale ad una superficie, superfici regolari a pezzi, orientabilità di una superficie, integrale di superficie, flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie. 3. Integrali tripli. Funzioni integrabili secondo Riemann in parallelepipedi dello spazio, formule di riduzione per integrali tripli su parallelepipedi, formule di riduzione per integrali su regioni semplici (integrazione per fili e per strati), formula di cambiamento di variabile negli integrali tripli, integrali tripli in coordinate cilindriche, integrali tripli in coordinate sferiche. 4. Calcolo vettoriale. Teorema di Green, domini semplicemente connessi nel piano, esattezza di forme differenziali chiuse in domini piani semplicemente connessi; Teorema del rotore o di Stokes, domini semplicemente connessi nello spazio, esattezza di forme differenziali chiuse in domini tridimensionali semplicemente connessi; Teorema della divergenza o di Gauss. 5. Algebra lineare. Spazi vettoriali reali e complessi, dipendenza e indipendenza lineare, sistemi di generatori e basi di uno spazio vettoriale, dimensione di uno spazio vettoriale, Teorema del completamento della base, sottospazi vettoriali, applicazioni lineari, nucleo e immagine di un'applicazione lineare, Teorema nullità + rango, matrice associata ad un'applicazione lineare tra spazi vettoriali di dimensione finita, cambiamento di base, applicazioni lineari invertibili, determinante, formula di Laplace, formula di Binet, calcolo della matrice inversa, autovalori ed autovettori, endomorfismi diagonalizzabili, prodotti scalari, prodotti hermitiani, disuguaglianza di Cauchy-Schwarz, norma, ortogonalità, basi ortogonali e ortonormali, esistenza di basi ortogonali e processo di ortogonalizzazione di Gram-Schmidt, trasposto di un endomorfismo, endomorfismi simmetrici, aggiunto di un endomorfismo, endomorfismi hermitiani (o auto-aggiunti), aggiunta di una matrice, matrice auto-aggiunta (o hermitiana), autovalori e autovettori di endomorfismi hermitiani, Teorema Spettrale per endomorfismi hermitiani, diagonalizzazione simultanea di endomorfismi hermitiani commutanti. Testi consigliati: M. Abate, Algebra lineare, McGraw-Hill. V. Barutello, M. Conti, D. Ferrario, S. Terracini, G. Verzini, Analisi Matematica Vol. 2., Apogeo. Modalità d’esame: L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale riservata a chi abbia superato la prova scrtta. CHIMICA FISICA – 8 cfu D. Narducci Tel. 02/64485137 e-mail: [email protected] L’insegnamento introduce i fondamenti della termodinamica classica e ne sviluppa l’applicazione all’analisi del comportamento di sistemi solidi, liquidi e gassosi eventualmente reattivi in seguito a variazioni di temperatura, volume e pressione. L’insegnamento prevede 26 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI esercitazioni numeriche al fine di abituare lo studente ad applicare i concetti termodinamici alla risoluzione di problemi di rilievo nella scienza dei materiali. Programma: RICHIAMI DI MATEMATICA Differenziale esatto, derivate parziali, forme differenziali. Notazione. PRINCIPIO ZERESIMO, PRIMO E SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA Sistemi e variabili termodinamiche. La temperatura e il principio zeresimo. Il lavoro. Energia interna e primo principio. Concetto di funzione di stato. Processi adiabaticamente possibili, naturali e reversibili. Entropia e secondo principio. Prima formulazione di un criterio di equilibrio. FUNZIONI DI STATO AUSILIARIE Entalpia, energie libere di Helmholtz e di Gibbs. Proprietà e utilità delle funzioni di stato ausiliarie. Equazioni fondamentali per un sistema chiuso. Il potenziale chimico. Criterio di equilibrio. Grandezze termodinamiche ausiliarie. Determinazione delle variazioni delle funzioni termodinamiche al variare della pressione e della temperatura. Grandezze molari e grandezze molari parziali. TERMODINAMICA DEI GAS ED EQUILIBRI DI REAZIONE IN FASE GASSOSA Gas perfetto: forma del potenziale chimico ed equazione di stato. Gas reali: concetto di fugacità. Esempi numerici di determinazione delle variazioni delle funzioni termodinamiche al variare di pressione, volume e temperatura. Miscele perfette di gas. Costante di equilibrio per reazioni in fase gassosa e sua dipendenza da temperatura e pressione. Grado di avanzamento di una reazione chimica. STATI DI AGGREGAZIONE E FASI La regola delle fasi per componenti che non reagiscono o che reagiscono. Equazione di Clausius-Clapeyron. Calore latente. Diagrammi di stato ed equilibri di fase per sistemi ad un solo componente. Polimorfismo. Transizioni di fase. PROPRIETÀ DELLE SOLUZIONI L’equazione di Gibbs-Duhem. Relazioni pressione−temperatura e tensione di vapore parziale−composizione. Diagrammi di fase semplici per sistemi a due componenti. Azeotropi, eutettici, lacune di miscibilità. Definizione di soluzione ideale. Le leggi di Raoult e di Henry. Proprietà di mescolamento delle soluzioni ideali. Variazioni del punto di congelamento e di ebollizione. Solubilità ideale. Cenni alle soluzioni non ideali. ELEMENTI DI TERMODINAMICA ELETTROCHIMICA Lavoro elettrico. Equazione di Nernst. Potenziale d’elettrodo. Celle galvaniche ed elettrolitiche. Determinazione delle grandezze termodinamiche con l’impiego di celle galvaniche ELEMENTI DI CINETICA CHIMICA Ordine e molecolarità di una reazione. Studio sperimentale dei processi cinetici. Legge di Arrhenius e dipendenza della velocità di reazione dalla temperatura. Testo di riferimento: K. Denbigh, I principi dell’equilibrio chimico, Casa Editrice Ambrosiana. Modalità di esame: Prova scritta e prova orale. LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA – 6 cfu A. Papagni Tel. 0264485234 e-mail: [email protected] Il corso si propone di fornire allo studente le conoscenze di base per una corretta conduzione di un esperimento di chimica organica (inclusive delle elementari norme di sicurezza relative alla manipolazione di sostanze organiche); fornire una adeguata conoscenza delle tecniche fondamentali di purificazione e di caratterizzazione fisica e spettroscopica (IR, UV, NMR) dei composti organici. Il Corso conterrà anche la seconda parte del corso di chimica organica successiva alla prima parte svolta nel I anno. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 27 Programma: Il corso si articola in tre parti distinte. La prima parte è il complemento della chimica organica di base iniziata al I anno. In questo corso le lezioni verteranno soprattutto sulla chimica dei composti carbonilici e carbossilici. Nella seconda parte saranno discusse le principali tecniche di analisi e purificazione (cristallizzazione, distillazione, cromatografia, estrazione selettiva con solventi) di sostanze organiche. Nella terza parte si condurranno esperienze specifiche atta inizialmente ad addestrare lo studente con le tecniche esposte nella prima parte in laboratorio (estrazione selettiva di composti acidi o basici da loro miscele con composti neutri, tecniche di analisi cromatografiche: analisi per strato sottile); reazioni condotte in laboratorio e connesse con i contenuti del corso teorico di chimica organica (preparazione di sali di diazonio e reazioni di copulazione; reazioni di ossidoriduzione organiche e loro bilancio; sintesi e caratterizzazione di materiali fotocromatici organici a base eteroaromatica). Testi adottati: P. Y. Bruice, Elementi di Chimica Organica, Edises Dispense del docente. Altri testi consigliati: D. L. Pavia, G . M. Lampman e G. S. Kriz, Il Laboratorio di Chimica Organica, Edizioni Sorbona - Milano. CHIMICA MACROMOLECOLARI CON LABORATORIO - 8 cfu P. Sozzani Tel. 02/64485124 e-mail: [email protected] Il corso è costituito da due parti, con un unico esame finale. La prima parte consiste di lezioni frontali, la seconda è di laboratorio. La frequenza è obbligatoria per le attività di laboratorio ed è fortemente consigliata per tutte le altre attività (lezioni, esercitazioni e seminari). Modalità d’esame: Valutazione di una relazione riguardante l’esperienze svolte a scelta dallo studente, da consegnarsi almeno 15 giorni prima dell’appello d’esame; Prova orale su tutte le esperienze e la corrispondente teoria. Obiettivi dell’insegnamento: Il corso fornirà le conoscenze di base sulla struttura e sulla sintesi di molecole polimeriche ad alta massa molecolare. Programma: STRUTTURA DELLE MACROMOLECOLE Costituzione, stereochimica e topologia delle macromolecole. Analisi statistica e distribuzione delle unità monomeriche e delle masse molecolari. PREPARAZIONE DELLE PRINCIPALI CLASSI DI POLIMERI Polimerizzazioni a stadi Grado di polimerizzazione in funzione della stechiometria e del grado di avanzamento della reazione. Distribuzione delle masse molecolari secondo la teoria di Flory. Polimeri lineari, ramificati e reticolati. Polimerizzazioni a catena Polimerizzazione radicalica: Inizio propagazione, trasferimento e termine. Grado di polimerizzazione e relazione di Mayo Lewis. Equazione di copolimerizzazione. Polimerizzazione anionica: Polimerizzazione ‘vivente’ e polimeri a distribuzione ristretta delle masse molecolari. 28 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI Polimerizzazione per coordinazione: Meccanismo della polimerizzazione Ziegler-Natta eterogenea e catalizzatori di generazioni successive. Polimerizzazione omogenea promossa da metalloceni. Testi adottati: Fondamenti di Scienza dei Polimeri, AIM, Pacini Editore, Pisa. Textbook of Polymer Science (III edition) F.W.Billmeyer, Wiley. Obiettivi del laboratorio: La parte di laboratorio permetterà di acquisire le tecniche principali per la preparazione dei polimeri, la caratterizzazione delle masse molecolari e le proprietà termomeccaniche. Programma del laboratorio: Il corso riguarda la preparazione, la caratterizzazione delle masse molecolari, lo studio delle transizioni termiche e termomeccaniche di materiali polimerici rappresentativi. Saranno affrontati i principali aspetti sperimentali inerenti la purificazione dei monomeri e l’esecuzione delle polimerizzazioni in ambiente inerte. Saranno preparati materiali polimerici con i seguenti processi: Polimerizzazione a stadi: preparazione del Nylon con metodo interfacciale ed, in particolare, di Nylon-6,6 e del Nylon-10,6 Esempi di polimerizzazione a catena con processo radicalico per l’ottenimento di polimeri, quali polistirene o polimetilmetacrilato con massa molecolare controllata dal trasferitore Ottenimento di polistirene con distribuzione ristretta di masse molecolari per polimerizzazione anionica. I materiali così ottenuti verranno caratterizzati con tecniche viscosimetriche per la determinazione della massa molecolare mediante la relazione di Mark Houwink. La distribuzione delle masse molecolari sarà evidenziata mediante cromatografia ad esclusione sterica. Saranno poi determinate sui materiali ottenuti le proprietà termiche e le principali transizioni, come la transizione vetrosa e la fusione, in funzione delle masse molecolari e della storia termica. Inoltre, i materiali saranno caratterizzati secondo le loro proprietà dinamico-meccaniche per stabilire il modulo, i fenomeni dissipativi e il regime plastico. Testi adottati: Fondamenti di Scienza dei Polimeri, AIM, Pacini Editore, Pisa E.M. Mc Caffery, Laboratory Preparation for Macromolecular Chemistry, Mc Graw-Hill. CHIMICA FISICA DEI MATERIALI - 8 cfu M. Catti Tel. 02/64485139 e-mail: [email protected] Programma: STRUTTURA CRISTALLINA DEI SOLIDI IDEALI E METODI SPERIMENTALI DI DIFFRAZIONE. Solidi cristallini: struttura atomica e simmetria traslazionale. Cella elementare. Reticolo diretto e reticolo reciproco, e loro proprietà geometriche. Operazioni ed elementi di simmetria. Gruppi di simmetria puntuali. Simmetria di molecole e solidi. Reticoli di Bravais. Gruppi di simmetria spaziali. Diffrazione di raggi X, elettroni e neutroni da parte dei cristalli. Legge di Von Laue e legge di Bragg. Sfera di Ewald. Fattore di diffusione atomico e fattore di struttura. Densità elettronica. Effetto del moto termico degli atomi. Simmetria strutturale ed estinzioni sistematiche. Metodi sperimentali di diffrazione. Tecniche per monocristallo e per campioni policristallini (metodo delle polveri). Diffrattometro di Bragg-Brentano. Affinamento strutturale con il metodo dei minimi quadrati. Metodo di Rietveld. Cenni sul metodo di Patterson per la risoluzione della struttura. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 29 Tipi strutturali più importanti derivati dall'esagonale compatto e dal cubico compatto. DIFETTI PUNTUALI ED ESTESI NEI SOLIDI. Natura dei difetti di punto (vacanze, interstiziali, coppie di Frenkel e coppie di Schottky) e termodinamica del loro processo di formazione. Mobilità ionica e conducibilità ionica nei solidi. Legge di Nernst-Einstein. Difetti estesi: difetti di sequenza, dislocazioni, bordi di grano. Proprietà principali delle dislocazioni. COMPLEMENTI SUI DIAGRAMMI DI FASE. Richiami sui principi dell’equilibrio termodinamico e sulla regola delle fasi. Diagrammi di fase binari di complessità varia. Composti intermedi. Eutettici ed eutettoidi. Fusione con decomposizione peritettica. Cenni sui diagrammi ternari. Testi di riferimento: Dispense del docente. Modalità d'esame: prova orale. LABORATORIO DI FISICA II - 6 cfu S. Brovelli Tel. 02/64485181 e-mail: [email protected] Obiettivi dell’insegnamento. Il corso si propone di far acquisire un’adeguata sensibilità agli aspetti sperimentali legati alla misura delle principali grandezze coinvolte nei fenomeni elettromagnetici. Particolare attenzione viene posta nello stimolare la capacità di elaborazione autonoma della configurazione sperimentale e della analisi ed illustrazione dei risultati. Prerequisiti: Padronanza delle tecniche di base dell’analisi degli errori, e dei fondamenti teorici dell’elettromagnetismo. Programma: Il corso consta di una parte di lezioni frontali seguite da una serie di esperienze di laboratorio. Nelle lezioni frontali sono illustrate le proprietà dei principali elementi circuitali, il funzionamento di semplici circuiti elettici operanti sia in corrente continua che alternata, e le caratteristiche e le modalità di impiego della strumentazione di base impiegata in laboratorio. Le esperienze di laboratorio riguardano in particolare: 1. Resistenza e resistività: misure di resistività di conduttori metallici e dipendenza termica della resistenza. 2. Capacità e costante dielettrica: processo di carica e scarica di un condensatore in un circuito RC, condensatori in serie e parallelo, misura della costante dielettrica del vuoto. 3. Impedenza: misura dell’impedenza di elementi circuitali elementari in funzione della frequenza di alimentazione di un circuito in corrente alternata. 4. Circuiti elettrici oscillanti: transiente e risposta di un circuito RLC. 5. Induzione elettromagnetica: misura di campi magnetici con metodi induttivi e caratterizzazione di trasformatori 6. Trasporto ionico e fasci di elettroni: cella elettrolitica e misura della carica dell’elettrone; caratterizzazione di una valvola termoionica. 7. Propagazione di onde: interferometria con radiazione elettromagnetica. Testi consigliati: J. R. Taylor, Introduzione all’analisi degli errori. D. Halliday, R. Resnick, K. S. Krane, Fisica 2 (alternativamente è possible utilizzare il libro consigliato per il corso di Fisica 2). Dispense del docente 30 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI Modalità dell’esame: Valutazione delle relazioni di laboratorio ed esame orale. STRUTTURA DELLA MATERIA I - 6 cfu A. Sassella Tel. 02/64485160 e-mail: [email protected] Programma. Richiami. Elementi di meccanica analitica: coordinate e velocità generalizzate; momemnti coniugati; definizione e significato di funzione lagrangiana e hamiltoniana. Equazioni di Lagrange ed esempi. Formalismo hamiltoniano e spazio delle fasi; equazioni di Hamilton. Discussione: oscillatore armonico 1D, particella in campo centrale. Richiami su onde armoniche e onde piane; onde stazionarie e battimenti; velocità di fase e velocità di gruppo. Notazione complessa. Gruppo e pacchetto d’onde; trasformata di Fourier. Pacchetto gaussiano e sue proprietà. Radiazione termica: grandezze fisiche e leggi note. La crisi della fisica classica. Radiazione di corpo nero e interpretazione classica. Corpo nero: ipotesi di Planck e sue conseguenze. Effetto fotoelettrico: aspetti sperimentali. Effetto fotoelettrico: interpretazione di Einstein. Effetto Compton. Effetto Compton: conclusioni ed esempi. Produzione e annichilazione di coppie di particelle. Manifestazioni della natura corpuscolare della luce; sezione d’urto. L’atomo. I modelli atomici e conoscenze spettroscopiche all’inizio del ‘900; modelli di Thomson e di Rutherford. Postulati di Bohr. L’atomo di Bohr: quantizzazione di energie e orbite. Conseguenze: effetto isotopi, stati fondamentale ed eccitati, transizioni; stati ed energie per l’atomo H. Principio di corrispondenza. Regola di Sommerfeld e il quanto d’azione; conseguenze sull’atomo di Bohr. Emissione e assorbimento di radiazione, coefficienti di Einstein. Esperimento di Franck e Hertz. Le onde di materia. Ipotesi di De Broglie ed esperimenti di diffrazione di elettroni. Principio di complementarietà. Onde di materia: funzione d’onda e pacchetto d’onda; relazioni di indeterminazione. Interpretazione probabilistica di Born. Principio d’indeterminazione di Heisenberg: esperimenti ideali. Conseguenze del principio: localizzazione, energia di punto zero, stati eccitati e tempo di vita. L’equazione di Schrödinger. Derivazione dell’equazione di Schrödinger. Interpretazione probabilistica di ψ e equazione di Schrödinger. Particella libera e particella legata nel caso 1D. Densità di corrente di probabilità. Valori di aspettazione e misura; operatori e regole di rappresentazione. Equazione agli stati stazionari. Autofunzioni e autovalori. Stati stazionari e non stazionari; distribuzione di probabilità e di carica. Problemi 1D. Buca di potenziale infinita, stati stazionari e soluzione generale. Valori di energia discreti. Esempi di buca di potenziale infinita; buca di potenziale finita. Buca di potenziale finita: particella con E>0. Stati legati e stati del continuo; gradino e barriera di potenziale. Effetto tunnel ed esempi. Oscillatore armonico; transizioni radiative e probabilità di transizione. Problemi 3D. Buca di potenziale e degenerazione degli stati. Particella in campo centrale. Equazione di Schrödinger in coordinate sferiche, separazione delle variabili. Soluzione delle equazioni radiale e angolare; numeri quantici orbitale e magnetico. Elettrone nel potenziale coulombiano del protone: l’atomo di idrogeno. Stati legati dell’atomo di idrogeno, numero quantico principale; quantizzazione degli stati e dell’energia; confronto con l’atomo di Bohr. Momento angolare e sua quantizzazione; numeri quantici orbitale e magnetico. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 31 Testi consigliati: F. Ciccacci, Fondamenti di fisica atomica e quantistica, EdiSES (Napoli,2012). R. Eisberg and R. Resnick, Quantum Physicsof Atoms, Molecules, Solids, Nuclei, and Particles, Wiley (1985). J.J. Brehm and W.J. Mullin, Introduction to the Structure of Matter, Wiley (NJ, 1989). W. Demtröder, Atoms, Molecules, and Photons, Springer (2006). Modalità d'esame: prova orale. III ANNO CHIMICA DEI MATERIALI CERAMICI - 8 cfu G. Pacchioni Tel. 02/64485219 e-mail: [email protected] Obiettivi dell’insegnamento: Introdurre lo studente alla sintesi e alle proprietà chimico-fisiche dei materiali ceramici (ossidi, solfuri, carburi, ecc.), alla teoria del campo cristallino e alla struttura elettronica degli ossidi dei metalli di transizione. Prerequisiti: Conoscenze di base della chimica generale inorganica; strutture cristalline Programma: Il corso descrive la classe dei materiali ceramici (ossidi, solfuri, carburi, ecc.). Vengono richiamate nozioni di struttura cristallina e fornite informazioni sulla sintesi dei materiali ceramici in forma di cristalli singoli, policristalli, strutture amorfe, film sottili, fibre, materiali microporosi. Vengono descritte tecniche di sintesi diretta allo stato solido, sintesi in soluzione (sol-gel, precipitazione, sintesi idrotermale), sintesi da precursori gassosi (deposizione da vapore chimico, ecc. ). La seconda parte è dedicata agli ossidi dei metalli di transizione. Dopo una analisi del legame ionico, il corso introduce la teoria del campo cristallino. Vengono poi descritte le teorie avanzate del legame negli ossidi dei metalli di transizione (modello di Mott-Hubbard, isolanti magnetici, ossidi metallici, ecc.) La natura del gap negli ossidi dei metalli di transizione viene analizzata con l’utilizzo di dati spettroscopici. Vengono descritte situazioni di difettività e non-stechiometria negli ossidi. La terza parte è dedicata alle proprietà dei materiali ceramici: proprietà termiche e meccaniche, comportamento elettrico, proprietà magnetiche e ottiche. Vengono infine descritte alcune importanti classi di materiali inorganici: materiali a bassa dimensionalità (fenomeni di intercalazione), zeoliti e materiali porosi, ossidi e solfuri per applicazioni catalitiche, vetri, cementi, ceramici biocompatibili. Libro di testo: G. Pacchioni “Lezioni di chimica dello stato solido”, fornite dal docente; P. A. Cox “Transition metal oxides”, Oxford. Modalità d’esame: prova orale FISICA DEI MATERIALI CON LABORATORIO – 14 cfu Il corso e' diviso in due moduli, con un unico esame finale. Il primo modulo di 8 cfu è collocato consiste di lezioni frontali; il secondo modulo di 6 cfu consiste di attività di laboratorio. La frequenza è obbligatoria per le attività di laboratorio ed è fortemente consigliata per tutte le altre attività (lezioni, esercitazioni e seminari). 32 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI Modalità di esame: Prova orale relativa agli argomenti complessivamente trattati ed alle esperienze eseguite in laboratorio, con valutazione dei risultati delle esperienze. Fisica dei Materiali - 8 cfu S. Sanguinetti Tel. 02/64485156 e-mail: [email protected] Obiettivi dell’insegnamento: Fornire allo studente le basi per la comprensione delle proprietà fisiche dei materiali e la loro misura. Prerequisiti: Buone conoscenze di Fisica Generale e tecniche di calcolo integrale e differenziale. Conoscenze di base di Fisica Quantistica. Programma: Legami nei solidi: solidi monoatomici; solidi poliatomici; energie di coesione; dalle proprietà atomiche alle proprietà dei solidi. Ordine e disordine nei solidi: solidi ordinati; disordinati e amorfi; difetti nei solidi, cluster, materiali nano-strutturati. Proprietà meccaniche dei solidi: sforzi, deformazioni e costanti elastiche; proprietà elastiche dei materiali; proprietà anelastiche dei materiali; proprietà plastiche; frattura. Vibrazioni meccaniche nei materiali: onde elastiche nei solidi; dinamica reticolare. Fononi e proprietà termiche dei materiali. Elettroni nei solidi: proprietà elettriche e termiche; elementi di teoria quantistica dei solidi. Proprietà magnetiche dei materiali. Materiali magnetici: struttura e proprietà. Testo di riferimento: Joel I. Gersten & Frederick W. Smith, The Physics and Chemistry of Materials (John Wiley & Sons, 2001) Laboratorio di Fisica dei materiali – 6 cfu E. Bonera Tel. 02/64485033 e-mail: [email protected] Obiettivi dell’insegnamento: Attraverso alcune esperienze guidate gli studenti vengono introdotti alla strumentazione di un tipico laboratorio di fisica dedicato alla caratterizzazione e crescita di materiali. Prerequisiti: Buone conoscenze di Fisica Generale. Conoscenza dei temi trattati nei laboratori di fisica degli anni precedenti. Programma: Questo modulo introduce le proprietà ottiche dei materiali e i materiali ottici. Vengono inoltre presentati i materiali semiconduttori e i dispositivi a semiconduttore. Il modulo intende inotre introdurre gli studenti alle tecniche (tecnologia del vuoto, criogenia, campi magnetici, ...) e ai primi strumenti di una certa complessità (monocromatore, banco di misure elettriche, microscopio, ...) che si incontrano in un tipico laboratorio di fisica dei materiali. Il laboratorio è articolato in una serie di esperienze in cui ogni gruppo deve seguire una traccia, ma è anche libero di proporre variazioni sul tema. Testi consigliati: Mario Guzzi: “Principi di Fisica dei Semiconduttori” Hoepli Ed. 2004 Materiale predisposto dal docente per le singole esperienze. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 33 STRUTTURA DELLA MATERIA II – 6 cfu F. M. C. Monatlenti Tel. 02/64485231 e-mail: [email protected] Obiettivi dell’insegnamento: Fine principale del Corso è fornire allo studente gli strumenti adatti a comprendere la struttura elettronica di atomi e molecole biatomiche semplici, e i moti rotovibrazionali di queste ultime. Prerequisiti: Si daranno per apprese le nozioni introdotte nel Corso di Struttura della Materia I Programma: Teoria generale L’equazione di Schrödinger in più dimensioni, separazione delle variabili. Meccanica classica in coordinate sferiche. Quantizzazione del momento angolare. L’atomo d’idrogeno, con soluzione del problema a due corpi in meccanica classica e quantistica. Effetto Zeeman. Lo spin. Struttura fine dell’atomo d’idrogeno. Particelle identiche e principio di esclusione di Pauli. Atomo di elio. Atomi a molti elettroni. Sistema periodico. Regole di Hund. Moti nucleari della molecola biatomica. Approssimazione di Born-Oppenheimer. Rotazioni. Spettri rotovibrazionali. Stati elettronici della molecola biatomica: il metodo di legame di valenza e il metodo LCAO. Esercitazioni Verranno illustrate la soluzione di diversi problemi al livello richiesto nella prova scritta. Testi consigliati: J.J. Brehm and W.J. Mullin, Introduction to the structure of matter, Wiley (NJ, 1989). P.W. Atkins, Chimica Fisica, Zanichelli (Bologna) . Per le proprietà delle molecole biatomiche. Modalità d'esame: prova scritta e orale. LABORATORIO DI CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE - 6 cfu A. Comotti Tel. 02/64485140 e-mail: [email protected] Il corso comprende un inquadramento generale sulle metodologie più appropriate per l'analisi delle differenti classi di materiali e cenni sui metodi di raccolta dei dati sperimentali, seguito dallo svolgimento di esperienze in laboratorio mediante l’utilizzo di alcune tecniche analitiche e di riconoscimento strutturale. L’attività di laboratorio sarà preceduta da un ciclo di lezioni per richiamare i principi generali su cui si basa ciascuna tecnica, la descrizione di metodologie strumentali, di raccolta e di interpretazione dei dati specifici, e lo svolgimento di analisi qualitative e quantitative. Gli studenti svilupperanno la capacità di elaborazione anche mediante l’uso di opportuni software. Verranno presi in considerazione alcune categorie di materiali ed esplorate le tecniche più opportune per la caratterizzazione e l’analisi quantitativa. In particolare, sono previste le seguenti esercitazioni: - Diffrazione di raggi-X su sistemi policristallini. Raccolta e interpretazione dei diffrattogrammi (per esempio quarzo), identificazione della cella cristallina, e affinamento dei parametri reticolari con il metodo dei minimi quadrati. Quantificazione delle fasi cristalline in sistemi a più componenti o contenenti più polimorfi. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 34 - - - - - - Diffrazione di raggi-X su monocristallo. Raccolta dati, risoluzione e affinamento strutturale, determinazione della struttura cristallina. Analisi del diffrattogramma da cristallo singolo (reticolo reciproco) e determinazione di relazioni con la simmetria presente nel cristallo. NMR in soluzione. Preparazione del campione, raccolta degli spettri, trasformazione del segnale dal dominio dei tempi al dominio delle frequenze e interpretazione degli spettri con particolare riguardo al nucleo 1H. Durante l’esperienza in laboratorio gli studenti apprenderanno la metodologia per acquisire gli esperimenti che permettono di identificare la struttura molecolare. NMR stato solido. Tecniche di ottenimento dello spettro per rotazione all’angolo magico, cross polarization e disaccoppiamento ad alta potenza sui nuclei di carbonio-13 e silicio29. Interpretazione della molteplicità dei segnali e simmetria. I segnali acquisiti su questi nuclei permetteranno di identificare le microfasi organiche ed inorganiche e la loro evoluzione in un sistema reattivo prescelto. Spettroscopia Infrarossa. Applicazioni allo studio di materiali organici e riconoscimento dei principali gruppi funzionali. Saranno utilizzate le stesse sostanze di cui è stata determinata precedentemente la struttura cristallina. Analisi termogravimetrica abbinata alla spettrometria di massa. Rilascio ed identificazione di specie volatili adsorbite su materiali, studio di processi reattivi e riconoscimento delle specie emesse. Spettroscopia di Risonanza di Spin Elettronico. Identificazione dei radicali che si formano per irraggiamento come i centri di trappola nel biossido di titanio. Modalità di verifica: relazione scritta. Un insegnamento a scelta tra CHIMICA DEI MATERIALI POLIMERICI - 8 cfu R. Simonutti Tel. 02/64485132 e-mail: [email protected] Obiettivi dell’insegnamento: il corso permetterà di acquisire il significato della relazione proprietà macroscopiche – struttura microscopica dei polimeri. Programma: Termodinamica delle soluzioni polimeriche. Teoria di Flory-Huggings ed il parametro c1. Conformazione delle catene in soluzione: polimeri flessibili e rigidi. Concetto di random coil e raggio di girazione. Diffusione della luce da parte di soluzioni polimeriche e suo utilizzo per la determinazione del peso molecolare: Zimm plot. Miscele polimeriche e diagrammi di fase. Caratterizzazione delle miscele polimeriche. Diffusione e permeabilità. Lo stato amorfo dei polimeri: modello di Rouse, teoria della reptazione di de Gennes. Transizione vetrosa. Lo stato cristallino dei polimeri: lamelle, sferuliti, fibre. Polimeri semicristallini: polietilene, polipropilene iso- e sindiotattico. Polimeri liquido cristallini. Polimeri reticolati ed elasticità della gomma: punti di cross-link e reticolo, termodinamica del processo di stiro, lunghezza del segmento di Kuhn. Comportamento meccanico dei polimeri. Viscoelasticità e reologia dei polimeri: misure di creep, tempi di rilassamento, principio di sovrapposizione tempo temperatura (TTS). Superfici polimeriche ed interfacce: adesione all’interfaccia. Copolimeri a blocchi: transizione ordine disordine, auto-organizzazione di copolimeri a due e tre blocchi in massa ed in soluzione. Testi adottati: “Polymer Chemistry” (Second Edition) P.C. Hiemenz, T.P. Lodge, CRC Press. “Introduction to Physical Polymer Science” (Fourth Edition), L.H. Sperling, Wiley” Modalità d’esame: prova orale CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 35 LABORATORIO DI TECNOLOGIA DEI MATERIALI II – 8 cfu A. Comotti Tel. 02/64485140 e-mail: [email protected] Obiettivo dell’insegnamento: Obiettivo dell’insegnamento è quello di preparare gli studenti dell’indirizzo applicativo al Tirocinio presso Aziende o Enti. A tale scopo, saranno ripresi e approfonditi i concetti più importanti concernenti le tecnologie chimiche relative alla preparazione, caratterizzazione e modificazione dei materiali, ponendo particolare enfasi sugli aspetti salienti della loro integrazione in ambiti produttivi. Verranno inoltre fornite agli studenti informazioni preliminari sulla normativa di sicurezza negli ambienti di lavoro e sulle modalità di lavoro in team multidisciplinari. Testi di riferimento: materiale fornito dal docente Prova d’esame: relazione scritta + prova orale Un insegnamento a scelta tra COMPLEMENTI DI STRUTTURA DELLA MATERIA - 8 cfu Il corso è diviso in due modulo di 4 cfu ciascuno, con un unico esame finale. Modalità d’esame: prova scritta e orale. Complementi di struttura della materia I – 4 cfu Marco Bernasconi Tel. 02/64485231 e-mail: [email protected] Programma: Particella in campo elettromagnetico. Potenziali elettromagnetici. Effetto Aharanov-Bohm. Paramagnetismo e diamagnetismo atomico. Teoria delle perturbazioni dipendenti dal tempo. Interazione luce-materia. Approssimazione di dipolo e regole di selezione. Teoria della diffusione nell’approssimazione di Born. Meccanica statistica classica e quantistica: entropia e temperatura, distribuzione di Boltzmann, potenziale chimico e distribuzione di Gibbs, gas degeneri di Fermi e di Bose, proprietà termiche dei gas. Fenomeni collettivi: superfluidità e ferromagnetismo. Libro di testo: P.W. Atkins and R.S. Friedman, “Meccanica Quantistica molecolare” Zanichelli, 2000 D. J. Griffiths, “Introduzione alla Meccanica Quantistica”, Casa Editrice Ambrosiana, 2005 C. Kittel e H. Kroemer, “Termodinamica Statistica”, Boringhieri, 1985 o l’equivalente edizione Inglese (W. Freeman, 1980) Complementi di struttura della materia II – 4 cfu R. Tubino Tel. 02/64485221 e-mail: [email protected] Programma: Cenni di teoria dei gruppi puntuali. Stati elettronici molecolari. Orbitali molecolari di molecole bi- e poli-atomiche:il metodo LCAO. Componenti assiali del momento angolare e di spin e loro accoppiamento. Classificazione degli stati elettronici molecolari. Sistemi coniugati e metodo di Hueckel. Dalla molecola al solido. 36 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI Interazione luce materia: momento di transizione e regole di selezione. Tempi di vita radiativi. Allargamento omogeneo e non omogeneo Moti nucleari. Rotazioni molecolari. Spettroscopia a microonde. Oscillatore armonico Vibrazioni Molecolari. Approssimazione armonica. Coordinate normali. Simmetria dei modi normali e regole di selezione. Anarmonicità. Spettroscopia di assorbimento IR e spettroscopia Raman Transizioni elettroniche molecolari. Principio di Franck-Condon. Interazione elettronevibrazioni. Spettri elettronici di molecole bi- e poli-atomiche. Molecole coniugate. Cromofori. Singoletti e Tripletti. Decadimenti radiativi e non radiativi. Luminescenza e fosforescenza. Accoppiamento vibronico. Proprieta’ elettriche delle molecole. Polarizzabilita’. Forze di Van der Waals. Effetto Raman. Molecole complesse. Loro significato in fisica, chimica e biologia. I laser. Assorbimento, emissione stimolata ed emissione spontanea. Confinamento di fotoni una cavità. Caratteristiche della luce laser. Equazioni di bilancio del laser. Tipi di laser e loro applicazioni Testo adottato: P.W. Atkins and R.S. Friedman “Meccanica Quantistica molecolare”, Zanichelli, 2000 Testi integrativi di consultazione: W. Demtroeder “Molecular Physics”, Wiley, 2005 H. Haken, H.C. Wolf “Molecular Physics” Springer, 1994 LABORATORIO DI TECNOLOGIA DEI MATERIALI I – 8 cfu E. Sibilia Tel. 02/64485165 e-mail: [email protected] Il corso, riservato agli studenti che scelgono l’indirizzo applicativo, è integrato all’attività di tirocinio allo scopo di consentire una formazione efficace e proficua presso le aziende. Il corso comprende quindi, oltre a lezioni frontali di carattere propedeutico generale all’attività di laboratorio e di ricerca presso un’azienda, anche un’opera di tutoring nella fase di indirizzamento e scelta dell’attività di tirocinio. Programma: 1. Sicurezza e prevenzione in situazioni di rischio da impianti elettrici, sorgenti di radiazione ionizzante, sorgenti laser, campi magnetici; 2. complementi di teoria degli errori; 3. fondamenti sulla certificazione di processo; 4. trasferimento tecnologico della ricerca, proprietà intellettuale, brevettazione; 5. utilizzo di banche dati, strategie di ricerca. Prova d’esame: relazione scritta + prova orale Testi di riferimento: materiale fornito dal docente PROVA FINALE - 3 cfu Obiettivo del lavoro di preparazione della prova finale è addestrare il laureando ad analizzare e padroneggiare un argomento pertinente alla Scienza dei Materiali, a presentarne gli aspetti salienti in un elaborato scritto, eventualmente in lingua inglese, a esporlo e discuterlo pubblicamente con chiarezza, padronanza e senso critico. La prova finale per il conseguimento del titolo di studio prevede le seguenti alternative: a) se lo studente intende inserirsi immediatamente nel mondo del lavoro e ha svolto la prova finale presso laboratori di industrie o enti pubblici, la prova finale consiste nella presentazione e discussione pubblica di una succinta relazione scritta concernente l’esperienza portata a termine; CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 37 b) negli altri casi, la prova finale consiste nella presentazione e discussione pubblica di una succinta relazione scritta di approfondimento personale di un argomento da lui scelto tra quelli affrontati nel triennio. Il voto di laurea esprime la valutazione del curriculum dello studente e della preparazione e maturità da lui raggiunte al termine del Corso di Laurea. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 38 Parte B CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZA DEI MATERIALI Informazioni generali INIZIO DELLLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Le lezioni dell’ Anno Accademico 2014/2015 hanno inizio il giorno 3 Novembre 2014 per il I anno di corso e il giorno 1 ottobre 2014 per il II anno di corso. L'orario delle lezioni, con indicazione delle aule e dei laboratori in cui queste verranno tenute, sarà affisso nella bacheca della Segreteria Didattica collocata nell'atrio del Dipartimento di Scienza dei Materiali (piano terra), Via Cozzi 55, Milano e sarà reperibile all’indirizzo http://www.mater.unimib.it. NORME RELATIVE ALL’ACCESSO Per accedere alla laurea magistrale occorre essere in possesso di a) titolo adeguato: diploma di laurea di durata triennale in una delle classi delle discipline scientifiche e tecnico-scientifiche; altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo; b) preparazione personale adeguata, consistente in: • solide conoscenze di base della chimica e della fisica dei materiali e capacità di applicarle in contesti concreti; • conoscenza, anche operativa, della più diffusa strumentazione moderna di laboratorio e delle tecniche di acquisizione, elaborazione ed analisi quantitativa e qualitativa di dati sperimentali; • sufficiente conoscenza e comprensione della matematica come strumento generale di modellizzazione e di analisi di sistemi. Il possesso delle conoscenze e l’adeguatezza della preparazione personale vengono verificati da un’apposita commissione, tramite un colloquio di valutazione che si terrà prima dell’inizio delle attività didattiche. Le date e le modalità di svolgimento dei colloqui saranno diffuse con appositi avvisi e rese pubbliche sul sito del corso di Laurea Magistrale www.mater.unimib.it/cdl. ESAMI DI PROFITTO: APPELLI E ISCRIZIONE Le date degli appelli d’esame di tutti gli insegnamenti sono pubblicate periodicamente via web su www.unimib.it area Studenti, Segreterie online e Segreterie Studenti e presso le postazioni self-service situate nell’atrio di tutti gli edifici dell’Ateneo. Gli studenti sono ammessi a sostenere l’esame di un insegnamento in un appello solo se precedentemente iscritti dai terminali delle Segreterie online per quell’appello. Le date degli appelli d'esame sono stabilite periodicamente dai docenti e comunicate alla Segreteria Didattica per il loro inserimento sulle Segreterie online con un anticipo di almeno 30 giorni rispetto all’inizio delle sessioni. Le date fissate per gli appelli d'esame non devono interferire con l'attività didattica di altri insegnamenti. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 39 ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO PER I LAUREANDI Al fine di rendere noti agli studenti possibili argomenti sui quali svolgere il lavoro di tesi, il Consiglio di Coordinamento Didattico (CCD) in Scienza dei Materiali organizza una volta all’anno un incontro tra studenti e docenti, durante il quale vengono illustrati i temi di ricerca entro cui tali argomenti si collocano e vengono presentati i gruppi di ricerca e i laboratori presso cui tale attività si svolge. Notizia dell’incontro viene data nella pagina del CCD www.mater.unimib.it/cdl e comunicata con avviso posto nelle bacheche del Dipartimento di Scienza dei Materiali. ESAME DI LAUREA MAGISTRALE: PROCEDURE (DOMANDA DI AMMISSIONE, ISCRIZIONE E DOCUMENTI) La tesi di laurea magistrale consiste in un lavoro di ricerca originale di carattere sperimentale o teorico nel campo della Scienza dei Materiali. Essa ha la finalità di completare il percorso formativo dello studente consentendogli di partecipare attivamente allo sviluppo di materiali innovativi e/o allo studio delle loro proprietà all’interno di un gruppo di ricerca. La durata della tesi è fissata dal regolamento didattico del Corso di Laurea ed è attualmente pari a 43 CFU. Di norma gli studenti possono entrare in tesi solo dopo aver conseguito almeno 48 CFU nel corso di Laurea Magistrale. Lo studente concorda preventivamente l’attività di tesi con un docente che svolge la funzione di Relatore. Il Relatore, eventualmente affiancato da un Correlatore, assume il ruolo di referente scientifico della tesi e si impegna a seguire lo studente in ogni fase della ricerca. Lo studente presenta domanda di assegnazione della tesi alla Segreteria Didattica almeno 7 giorni prima della seduta del CCD. Lo studente compila l’apposito modulo reperibile sul sito del Corso di Laurea controfirmato dal Relatore ed eventualmente dal Correlatore. Nel modulo lo studente dovrà indicare, oltre alle sue generalità e al numero di CFU acquisiti, il tipo di tesi (sperimentale o teorica, interna o esterna), l’argomento proposto, nonché i nominativi del Relatore e dell’eventuale Correlatore. La domanda passa quindi al vaglio della Commissione Tesi. La Commissione Tesi nomina un Controrelatore, di norma un docente o ricercatore del Dipartimento di Scienza dei Materiali di un gruppo di ricerca diverso da quello del Relatore, che si impegna esplicitamente a leggere l’elaborato finale e a darne un giudizio critico durante la seduta di laurea. Per le tesi esterne al Dipartimento di Scienza dei Materiali, infine, è previsto anche un Relatore interno al Dipartimento che, in caso di necessità, viene proposto dalla Commissione Tesi. La domanda, licenziata dalla Commissione Tesi, viene presentata al Consiglio di Coordinamento Didattico per l’approvazione. Il lavoro di tesi si conclude con la stesura di un elaborato finale, tesi di Laurea Magistrale; l’elaborato può essere redatto in lingua Inglese. Copia della tesi su CD, deve essere consegnata alla Segreteria Didattica almeno una settimana prima dell'appello di laurea, pena esclusione dalla prova finale. Si rimanda al sito del corso di laurea www.mater.unimib.it/cdl per la consultazione dei possibili argomenti per la preparazione della prova finale; nello stesso sito è riportato il calendario delle sessioni di laurea. 40 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI Università degli Studi di Milano-Bicocca Scuola di Scienze Corso di Laurea Magistrale in Scienza dei Materiali (Classe LM-53) Materials Science REGOLAMENTO DIDATTICO – ANNO ACCADEMICO 2014/2015 Presentazione Il Corso di Laurea Magistrale in Scienza dei Materiali appartiene alla Classe delle Lauree Magistrali in Scienza e Ingegneria dei Materiali (classe LM-53), ha una durata normale di due anni, è articolato su un percorso formativo che prevede 12 esami e l’acquisizione di 120 CFU e rilascia la Laurea Magistrale in Scienza dei Materiali. Il laureato magistrale in Scienza dei Materiali può accedere a corsi di studio di livello superiore, come il dottorato, o a un Master di II livello (si veda in seguito il paragrafo Profili professionali e sbocchi occupazionali). Obiettivi formativi specifici e descrizione del percorso formativo Il Corso di Laurea Magistrale in Scienza dei Materiali si colloca nel quadro di riferimento europeo per i Corsi di Studio di secondo ciclo nell’area della Scienza dei Materiali. Il corso fornisce allo studente approfondimenti disciplinari che estendono e rafforzano le conoscenze acquisite durante il primo ciclo di studi. In particolare, vengono approfondite le conoscenze delle proprietà più propriamente fisiche e chimiche dei materiali oltre a elementi connessi ad aspetti ingegneristici. Il percorso formativo prevede una pluralità di attività didattiche: dagli insegnamenti frontali, alle attività seminariali, alle ricerche proprie su temi specifici e, soprattutto, alla frequenza di laboratori, utilizzando anche competenze e attrezzature dei laboratori dell’Ateneo presso cui si svolge ricerca scientifica su tematiche di Scienza dei Materiali. Nel concreto, il processo formativo prevede le attività qui sotto specificate, ripartite secondo quattro differenti Aree di Formazione. 1. L’Area della Formazione di Base prevede due insegnamenti di Chimica Fisica per un totale di 14 CFU (Termodinamica e cinetica dei materiali e Chimica fisica applicata con laboratorio), due insegnamenti di Fisica per un totale di 16 CFU (Fisica dello Stato Solido e Caratterizzazione fisica dei materiali con laboratorio) e un insegnamento di Matematica da 4 CFU (Analisi funzionale) 2. L’area Materiali prevede sette insegnamenti dedicati allo studio di Materiali organici e polimerici (Chimica dei materiali molecolari ed Elettronica e fotonica molecolare) di Materiali Dielettrici (Fisica dei dielettrici e Chimica dei Materiali Inorganici) di Materiali Semiconduttori (Fisica dei Semiconduttori e Chimica fisica dello stato solido e delle superfici) e di Nanomateriali (Nanotecnologie). Ogni studente deve acquisire almeno 30 CFU tra i 42 offerti nell’area. 3. L’Area Materiali e Applicazioni permette agli studenti di scegliere fino a 12 CFU tra 32 offerti in otto insegnamenti (Termodinamica statistica dei materiali, Interazione radiazione ionizzante-materia, Superfici e interfacce, Chimica e tecnologia dei polimeri, Dispositivi elettronici, Sintesi e tecniche speciali di materiali organici, Materiali e dispositivi per l’energia e Scienza dei metalli). 4. La quarta Area prevista è dedicata al Lavoro di tesi e prova finale per un totale di 43 CFU. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 41 La sistematica frequenza di laboratori nei quali gli studenti sotto la guida di docenti vengono addestrati a progettare, pianificare, attuare esperimenti, raccogliere dati, inquadrare criticamente i risultati e le misure e infine a redigere una tesi originale da sottoporre a pubblica discussione, assicura che al termine degli studi i laureati abbiano acquisito solide conoscenze disciplinari e strumenti per un aggiornamento autonomo. Assicura anche l’acquisizione di competenze quali la capacità di gestire contemporaneamente studio e lavoro e la capacità di lavorare in gruppo e di comunicare a più livelli le proprie conoscenze scientifiche e tecnologiche. I ruoli che potranno essere loro affidati nel mondo del lavoro saranno collocati negli ambiti della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione industriale dei materiali, sia direttamente sia nel management, anche in relazione alla comunicazione, al finanziamento e alla consulenza industriale. Infine, dato il carattere interdisciplinare del corso di studi, gli studenti che frequentano con assiduità apprendono a comunicare e a interagire con una varietà di interlocutori specialisti. Profili professionali e sbocchi occupazionali Il profilo lavorativo e professionale che i laureati magistrali acquisiscono durante questo Corso di Studi li rende qualificati a occuparsi, anche con ruoli di responsabilità, della innovazione e dello sviluppo dei materiali, della loro progettazione avanzata, della qualificazione e diagnostica di una varietà di materiali, dell’impostazione di un progetto scientifico di medio respiro e della gestione di sistemi complessi. Tale profilo si é via via sviluppato anche grazie a un’intensa interazione con ambienti del mondo del lavoro, che hanno spesso fornito utili indicazioni. Un data-base continuamente aggiornato sugli esiti lavorativi dei laureati in Scienza dei Materiali di questo Ateneo ha messo in luce l’ottimo e veloce inserimento dei laureati magistrali, specialistici (ex 509) e del vecchio ordinamento quinquennale in piccole e medie imprese, in grandi industrie, in Enti pubblici attivi nel settore dei materiali. In particolare il laureato magistrale in Scienza dei Materiali trova occupazione in aziende per la produzione, la trasformazione e lo sviluppo dei materiali metallici, polimerici, ceramici, semiconduttori, vetrosi, compositi e molecolari per applicazioni nei campi chimico, meccanico, elettronico, microelettronico, dell'optoelettronica e fotonica, delle telecomunicazioni, dell'energia, ambientale e dei beni culturali nonché in laboratori industriali di aziende ed enti pubblici e privati, specialmente nella media e grande industria. Per quanto riguarda la prosecuzione degli studi per l’alta formazione, il laureato magistrale in Scienza dei Materiali avrà le basi sufficienti per concorrere con successo a corsi di Dottorato della Scuola di Scienze, potendo quindi avviarsi verso una carriera di ricerca tecnico-scientifica nel mondo accademico o industriale. Il corso prepara alle professioni ISTAT di: Fisici 2.1.1.1.1 Chimici e professioni assimilate 2.1.1.2.1 Norme relative all’accesso Per accedere alla Laurea Magistrale occorre essere in possesso di a) un titolo adeguato: diploma di laurea di durata triennale in una delle classi delle discipline scientifiche e tecnico-scientifiche, altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo; b) preparazione personale adeguata, consistente in: § solide conoscenze di base della Chimica e della Fisica dei materiali e capacità di applicarle in contesti concreti; § conoscenza, anche operativa, della più diffusa strumentazione moderna di laboratorio e delle tecniche di acquisizione, elaborazione e analisi quantitativa e qualitativa di dati sperimentali; § sufficiente conoscenza e comprensione della matematica come strumento generale di modellizzazione e di analisi di sistemi. Il possesso delle conoscenze e l’adeguatezza della preparazione personale vengono verificati da un’apposita Commissione, tramite un colloquio di valutazione. Le date e le modalità di svolgimento dei colloqui saranno diffuse con appositi avvisi e rese pubbliche sul sito del Corso di Laurea Magistrale www.mater.unimib.it. 42 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI Organizzazione del Corso di Laurea Magistrale Il percorso formativo della Laurea Magistrale prevede come attività didattiche sia insegnamenti svolti in aula sia 2 insegnamenti che prevedono la frequenza obbligatoria ad attività di laboratorio; il percorso formativo si conclude con una tesi di laurea finale. Nel corso del I anno vengono proposti 5 insegnamenti comuni a tutti gli studenti: · Analisi funzionale · Fisica dello stato solido · Caratterizzazione fisica dei materiali con laboratorio · Termodinamica e cinetica dei materiali · Chimica fisica applicata con laboratorio Questi insegnamenti sono tenuti prevalentemente nel I semestre. Il II semestre è invece dedicato all’analisi di proprietà di base e interdisciplinari di specifiche classi di materiali; vengono quindi proposti agli studenti due insegnamenti a scelta tra: · Fisica dei semiconduttori · Fisica dei dielettrici · Elettronica e fotonica molecolare e due insegnamenti a scelta tra · Chimica fisica dello stato solido e delle superfici · Chimica dei materiali inorganici · Chimica dei materiali molecolari Infine, un insegnamento da 4 CFU a scelta tra otto proposti al I o al II anno permette agli studenti di approfondire un settore di loro specifico interesse. Gli insegnamenti a scelta proposti al I anno sono: · Interazione radiazione ionizzante-materia · Superfici e interfacce · Chimica e tecnologia dei polimeri · Dispositivi elettronici Gli insegnamenti a scelta proposti al II anno sono: · Sintesi e tecniche speciali di materiali organici · Materiali e dispositivi per l'energia · Scienza dei metalli · Termodinamica statistica dei materiali Al II anno si ha solamente un insegnamento comune a tutti gli studenti: · Nanotecnologie e insegnamenti a scelta dello studente per 8 CFU per lasciare ampio spazio al lavoro di tesi di Laurea (vedi in seguito apposito paragrafo). È prevista inoltre l’acquisizione di 1 CFU per “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro”. 1 – Attività formative caratterizzanti Queste attività forniscono agli studenti della Laurea Magistrale in Scienza dei Materiali competenze specifiche teoriche e sperimentali sulle proprietà dei materiali e capacità sperimentali per la preparazione e caratterizzazione dei materiali e competenze per il loro utilizzo a scopo applicativo. 2 – Attività affini o integrative Gli insegnamenti affini e integrativi offrono un’ampia e articolata scelta di argomenti, che rispondono all'esigenza di offrire la formazione interdisciplinare avanzata caratteristica della Scienza dei Materiali, disciplina con straordinarie sfaccettature (dalla modellizzazione alla caratterizzazione e sintesi di ogni varietà di materiali, inorganici-organici-misti, nano-micromacro), in via di veloce sviluppo e con contorni non facilmente prevedibili. Le attività affini e integrative permettono quindi agli studenti di ottenere una formazione aggiornata e adeguatamente approfondita nella Scienza dei Materiali e di scegliersi un cammino di formazione personale che permetta solidità nella preparazione, coerenza degli obiettivi formativi e formazione/informazione su nuovi materiali. 3 – Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 43 Gli studenti hanno a disposizione 8 CFU per insegnamenti che potranno scegliere tra tutti gli insegnamenti attivati dall’Ateneo nei differenti Corsi di studio (di norma i corsi di Laurea Magistrale), naturalmente compresi quelli attivati dal Consiglio di Coordinamento Didattico. I corsi a scelta sono parte integrante del piano degli studi e devono quindi essere sottoposti all’approvazione dal Consiglio di Coordinamento Didattico che ne verifica la coerenza con il progetto formativo. 4 – Forme didattiche Le attività didattiche proposte dal Corso di Laurea sono di vario tipo: lezioni frontali, esercitazioni, attività di laboratorio, seminari su argomenti di ricerca avanzata, lavoro di tesi. Le conoscenze e le competenze via via acquisite dagli studenti in queste attività sono certificate dagli esami sostenuti con esito positivo e vengono commisurate in crediti formativi universitari, denominati anche con l’acronimo CFU. I crediti rappresentano una misura del lavoro di apprendimento dello studente, comprensivo delle attività didattiche di cui sopra e dell'impegno riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale. Un CFU corrisponde a 25 ore di lavoro complessivo tra attività istituzionali e studio individuale, diversamente suddivise a seconda che si tratti di lezioni frontali (7 ore/CFU), esercitazioni (12 ore/CFU), attività di laboratorio (12 ore/CFU), lavoro di tesi. 5 – Modalità di verifica del profitto Tutte le attività di cui sopra comportano un esame finale, le cui modalità, approvate dal Consiglio di Coordinamento Didattico, sono comunicate dal docente all’inizio di ogni attività didattica e comunque indicate per ciascun insegnamento nella guida annuale dello studente. Di norma gli insegnamenti frontali prevedono un esame orale, preceduto eventualmente da uno scritto. Gli insegnamenti con attività di laboratorio terminano di norma con un esame orale in cui viene anche discussa una relazione scritta sulle esperienze svolte in laboratorio. Per il lavoro di tesi, si veda l’apposito paragrafo. L’attività di inserimento nel mondo del lavoro (vedi paragrafo apposito), comporta la presenza certificata a un adeguato numero di ore di attività, da definirsi da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico. 6 – Frequenza La frequenza è obbligatoria per le attività di laboratorio ed è fortemente consigliata per tutte le altre attività (lezioni, esercitazioni e seminari). Per frequenza obbligatoria si intende la partecipazione ad almeno il 75% dell'attività didattica dei suddetti insegnamenti. 7 – Piano di studio Il piano di studio è l’insieme delle attività formative obbligatorie, delle attività previste come opzionali e delle attività formative scelte autonomamente dallo studente in coerenza con il regolamento didattico del corso di studio. Allo studente viene automaticamente attribuito un piano di studio all’atto dell’iscrizione al primo anno, che costituisce il piano di studio statutario. Successivamente lo studente deve presentare un proprio piano di studio con l’indicazione delle attività opzionali e di quelle a scelta. Il piano di studio è approvato dal Consiglio di Coordinamento Didattico. Le modalità e le scadenze di presentazione del piano sono definite dall’Ateneo. Il diritto dello studente di sostenere prove di verifica relative a una attività formativa è subordinato alla presenza dell’attività stessa nell’ultimo piano di studio approvato. Per quanto non previsto si rinvia al Regolamento d’Ateneo degli studenti. 8 – Propedeuticità Non esistono sbarramenti tra gli insegnamenti del Corso di Studio. 9 – Attività di orientamento e tutorato Orientamento per la scelta della prova finale. Gli studenti terminano il Corso di Laurea Magistrale discutendo, davanti a una Commissione, i risultati di un’attività personale, la Tesi di Laurea (vedi punto apposito poi), contenuti in una relazione scritta presentata nei dovuti tempi alla Segreteria didattica e da essa inviata alla Commissione. Per indirizzare gli studenti verso una scelta consona alle loro aspettative e alle 44 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI loro caratteristiche individuali, il Consiglio di Coordinamento Didattico organizza una volta all’anno una presentazione degli argomenti di ricerca entro cui tali temi si collocano dei laboratori o gruppi di ricerca presso cui si svolge l’attività. Orientamento relativo al mondo del lavoro. Nell’ultimo anno il Consiglio di Coordinamento Didattico organizza attività di orientamento a frequenza obbligatoria per 1 CFU, finalizzata a trasmettere ai laureandi informazioni utili per un proficuo inserimento nel mondo del lavoro ovvero per una ragionata scelta di ulteriori percorsi di studio e formazione. Tale attività si esplica in seminari, incontri ed esperienze guidate con esponenti del mondo del lavoro, delle professioni e degli ordini su vari temi qualificanti. 10 – Scansione delle attività formative e appelli d'esame Ogni anno accademico è diviso in due semestri. La maggior parte degli insegnamenti si svolge entro un singolo semestre per permettere agli studenti di sostenere al termine di ogni semestre gli esami degli insegnamenti appena frequentati. Fanno eccezione alcuni pochi insegnamenti che hanno una cadenza annuale. L’acquisizione dei crediti relativi a ognuno degli insegnamenti previsti nel percorso formativo avviene attraverso il superamento di verifiche di profitto scritte e/o orali, secondo quanto esposto sopra. Le verifiche si terranno in periodi specifici dell’anno (appelli d’esame) stabiliti dal Consiglio di Coordinamento Didattico. Sono previsti appelli d’esame distribuiti in periodi nei quali sono sospese le attività didattiche, in particolare nei mesi di febbraio, giugno, luglio, agosto e settembre. Sono previste inoltre sospensioni delle attività didattiche verso la metà del I semestre (indicativamente fine novembre) e del II semestre (indicativamente inizio maggio) per consentire agli studenti di sostenere esami di anni di corso precedenti a quello che stanno frequentando. Prova finale Il biennio si conclude con un impegnativo lavoro di tesi della durata di parecchi mesi la cui funzione formativa consiste nell’addestrare il laureando a utilizzare il complesso delle competenze acquisite, mettendo alla prova e sviluppando le sue capacità di lavoro autonomo, di giudizio critico e di capacità di elaborare soluzioni originali. Nei fatti ciò consiste nel chiedergli di individuare e mettere in atto, sotto la guida di un docente relatore, le metodologie opportune (sperimentali, teoriche o computazionali) per risolvere un problema complesso su un tema di sua scelta; egli dovrà infine redigere un elaborato scritto originale, eventualmente in lingua inglese, la tesi di Laurea Magistrale, che dovrà essere discussa pubblicamente davanti ad una Commissione di docenti, che valuterà la capacità del candidato di svolgere un lavoro originale e di presentarlo criticamente. Il voto di Laurea, espresso in centodecimi, tiene conto del lavoro di tesi e della qualità del cammino formativo complessivamente percorso, valutata in base alla media pesata dei voti degli esami sostenuti con esito positivo. Riconoscimento CFU e modalità di trasferimento Gli studenti provenienti da altri Corsi di Laurea Specialistica o Magistrale di questo o di altro Ateneo possono chiedere di essere iscritti a questo Corso di Laurea magistrale con riconoscimento dei crediti relativi agli esami precedentemente sostenuti, previo a) verifica di un'apposita Commissione della coerenza dei programmi degli esami sostenuti con gli obiettivi e l’Ordinamento di questo Corso di Laurea magistrale, b) colloquio, che ne accerti l’adeguata preparazione (vedi paragrafo precedente: Norme relative all’accesso) e c) successivo riconoscimento da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico. In base al DM 270/2004 e alla L.240/2010 le università possono riconoscere come crediti formativi universitari le conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post secondario, alla cui progettazione e realizzazione l’università abbia concorso, per una massimo di 12 CFU complessivamente tra corsi di Laurea e Laurea magistrale. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 45 Attività di ricerca a supporto delle attività formative che caratterizzano il profilo del corso di studio Gli insegnamenti specifici di Scienza dei Materiali, tramite i quali gli studenti vedono via via integrarsi nello studio dei materiali diversi approcci interdisciplinari (chimico e fisico, macroscopico e microscopico, classico e quantistico, sperimentale e teorico-simulativo) sono affidati a un nutrito corpo docente appartenente al Dipartimento di Scienza dei Materiali. Questi docenti, pur di estrazione diversa, quali chimici, fisici e scienziati dei materiali, da tempo collaborano sia sul versante didattico che su quello scientifico. L’attività di ricerca del Dipartimento è rivolta allo studio di materiali in una varietà di ambiti ed applicazioni, riconducibili con estrema stringatezza alle seguenti classi di materiali: materiali organici e polimerici, materiali per microelettronica e fotonica, materiali per l’ambiente ed energia, materiali per i beni culturali. Per informazioni dettagliate sui temi di ricerca attivi e sui recenti risultati ottenuti si veda la relazione annuale del Dipartimento, sul sito http:// www.mater.unimib.it/ Presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali, data la natura interdisciplinare delle ricerche ivi svolte e le ottime competenze in diversi campi della Scienza dei Materiali dei docenti afferenti, è presente un Corso di dottorato seguito da un congruo numero di dottorandi, con una intensa attività didattica seminariale, cui possono liberamente accedere anche gli studenti della Laurea Magistrale per un eventuale approfondimento personale e/o a scopo informativo. Sono inoltre presenti in Dipartimento parecchi giovani ricercatori non strutturati, quali post-doc e assegnisti, italiani e stranieri, che svolgono ricerca su argomenti di punta relativi ai temi sopra elencati. Una parte delle attività didattiche si svolge utilizzando competenze e attrezzature dei laboratori di alta specializzazione presenti nel Dipartimento di Scienza dei Materiali, presso cui si svolge attività di ricerca nei seguenti in ambiti: - deposizione film sottili per fasci molecolari; - proprietà ottiche ed elettriche dei semiconduttori; - sintesi materiali molecolari e macromolecolari; - diffrazione raggi X e risonanze di spin nucleare ed elettronico; - caratterizzazione di isolanti, vetri e materiali per l'accumulo di energia; - calcolo e modellizzazione; - fotofisica di materiali molecolari; - datazione e caratterizzazione di materiali di interesse per i beni culturali. Seguono la tabella delle attività formative distribuite in base a tipologie di attività, ambito e settore scientifico-disciplinare e la tabella delle attività formative suddivise per anno di corso. CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 46 Percorso formativo Anno I Insegnamento Tipologia-Ambito SSD CFU sem Analisi Funzionale Affini o integrative MAT/05 4 I° FIS/03 8 I° e II° FIS/01 8 I° CHIM/02 6 I° CHIM/02 8 Ie II° e FIS/03 6 II° e FIS/03 6 II° e FIS/03 6 II° Fisica dello Stato Solido Caratterizzazione Fisica dei Materiali con Laboratorio Termodinamica e Cinetica dei Materiali Chimica Fisica Applicata con Laboratorio Caratterizzanti Discipline fisiche e chimiche Caratterizzanti Discipline fisiche e chimiche Caratterizzanti Discipline fisiche e chimiche Caratterizzanti Discipline fisiche e chimiche Due insegnamenti a scelta tra i tre seguenti: Fisica dei Semiconduttori Fisica dei Dielettrici Elettronica e Fotonica Molecolare Caratterizzanti Discipline fisiche chimiche Caratterizzanti Discipline fisiche chimiche Caratterizzanti Discipline fisiche chimiche Due insegnamenti a scelta tra i tre seguenti: Chimica Fisica dello Stato Solido e delle Superfici Affini o integrative CHIM/02 6 II° Chimica dei Materiali Inorganici Affini o integrative CHIM/03 6 II° Chimica dei Materiali Molecolari Affini o integrative CHIM/06 6 II° CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 47 Un insegnamento fra i seguenti: Insegnamento Tipologia-Ambito SSD CFU sem Interazione radiazione ionizzantemateria Affini o integrative FIS/07 4 II° Superfici e interfacce Affini o integrative FIS/03 4 II° Chimica e tecnologia dei polimeri Affini o integrative CHIM/04 4 II° Dispositivi elettronici Affini o integrative FIS/03 4 I° Sintesi e tecniche speciali di materiali organici Affini o integrative CHIM/06 4 I° Termodinamica statistica dei materiali Affini o integrative FIS/03 4 I° Materiali e dispositivi per l'energia Affini o integrative INGINF/01 4 I° Scienza dei metalli Affini o integrative FIS/03 4 I° Anno II Insegnamento Tipologia-Ambito Caratterizzanti Discipline dell’Ingegneria Ulteriori attività Altre conoscenze utili per formative (art. 10, l’inserimento nel mondo del lavoro comma5, lettera d) A scelta dello studente Corsi a scelta (art.10, comma 5, lettera a) Per la prova finale e la Prova finale lingua straniera (art. 10, comma5, lettera c) Nanotecnologie SSD CFU sem INGIND/22 6 I° 1 8 43 48 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZA DEI MATERIALI I ANNO FISICA DELLO STATO SOLIDO – 8 cfu L. Miglio Tel. 02/64485217 e-mail: [email protected] Programma Il Corso si pone come obiettivo l’apprendimento di concetti e di modelli per la fisica dei solidi cristallini, perfetti ed infiniti, e di stimolare l’analisi critica di quali variazioni nelle proprietà comportino delle condizioni meno ideali, quali si possono trovare nei materiali reali. A tal fine, una prima parte del Corso è dedicata alla trattazione di quei fenomeni più semplicemente descrivibili in termini di particelle non interagenti, con particolare attenzione alle tecniche di calcolo delle grandezze macroscopiche, sulla base di variabili microscopiche. Un cfu di esercitazioni, anche con simulazioni numeriche, correda questa parte. La seconda analizza invece quei fenomeni più complessi, originati dalla interazione tra particelle, che danno luogo a rilevanti proprietà macroscopiche dei solidi perfetti ed infiniti. In questa fase viene posta l’attenzione sulla comprensione di concetti poco intuitivi e sulla linea ideale del ragionamento, privilegiando - anche qui - il carattere metodologico rispetto a quello antologico. Nell’ ultimo segmento del Corso vengono considerati gli effetti della presenza di difetti, disordine e superfici sulle principali proprietà dei solidi, sia quelle di stato fondamentale, che quelle spettrali. La complementazione di un Testo principale con diversi altri, a seconda dell’argomento, costituisce parte importante dell’insegnamento metodologico, che questo non facile Corso della Laurea Magistrale intende dispensare. Argomenti: STRUTTURE CRISTALLINE E DIFFRAZIONE ESERCITAZIONE: costruzione di reticolo reciproco e zona di Brillouin di un fcc e di un bcc; calcolo della distanza tra Γ e W in silicio. DINAMICA RETICOLARE _ Matrice delle costanti di forza e sue simmetrie _ Matrice dinamica ed equazioni di moto ESERCITAZIONE: Costruzione e diagonalizzazione matrice dinamica per fcc monoatomico: autovalori e displacement patterns _ Catena lineare biatomica _ Curve di dispersione di cristalli reali _ Scattering inelastico di radiazione _ Fattore di attenuazione di Debye Waller PROPRIETÀ TERMICHE _ Dai modi normali ai fononi come quasiparticelle _ Energia media oscillatore _ Densità di stati vibrazionali _ Calore specifico di Debye e di Einstein _ Potenziali anarmonici _ Equazione di stato di un solido _ Espansione termica e parametro di Gruneisen _ Conducibilità termica GAS DI ELETTRONI LIBERI _ Richiami sul gas elettronico a T = 0, repulsione sterica _ Densità di stati in 1, 2 e 3 dimensioni _ Andamento del potenziale chimico in T CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 49 _ Contributo elettronico al calore specifico e i Fermioni pesanti _ La funzione lavoro e l’emissione termica di elettroni BANDE ELETTRONICHE _ Espansione in onde piane ed equazione centrale _ Onde di Bloch e nuovo significato del momento p _ Costruzione dello schema a bande in reticolo vuoto _ Apertura del gap a bordo zona e sua interpretazione _ Espansione dell'onda di Bloch in orbitali atomici: tight binding ESERCITAZIONE: Energia di banda in funzione di parametri TB e dei vicini. Costruzione e diagonalizzazione matrice tight binding a primi vicini per silicio. _ Interpretazione di bande reali e loro densità di stati TRASPORTO DI CARICA _ Il modello semiclassico dei pacchetti di onde di Bloch _ Il tensore di massa efficace e il concetto di buca positiva _ L'equazione di Boltzman: bilancio tra processi di drift e quelli di scattering _ L'approssimazione del tempo di rilassamento per i processi di scattering _ Meccanismi microscopici che presiedono allo scattering di cariche _ Il modello classico del trasporto di Drude e i suoi limiti _ La conducibilità elettrica come integrale della superficie di Fermi _ Dipendenza della resistività dalla temperatura nei solidi metallici _ Trasporto di calore da elettroni _ Effetti termoelettrici (Peltier e Seebeck) OLTRE L'ELETTRONE SINGOLO _ Dal sistema a più elettroni all'equazione di campo medio: Hartree _ L'equazione di Hartree-Fock e il significato del termine di scambio _ Energia del gas di elettroni liberi e interagenti come funzionale di densità _ Il teorema di Hohenberg e Kohn e l'equazione di Kohn-Sham _ Il metodo del funzionale di densità nella approssimazione locale DFT-LDA _ Il calcolo autoconsistente delle funzioni di particella indipendente _ Il metodo cellulare, il potenziale muffin-tin e lo sviluppo in onde piane aumentate _ L'ortogonalizzazione sugli stati di core: onde piane ortogonalizzate e pseudopotenziale LO SCHERMO DL GAS DI ELETTRONI _ Dalle equazioni di Poisson alle relazioni tra ε e χ: modello classico _ Il modello di schermo elettrostatico di Thomas-Fermi (suscettività costante) _ Il modello di schermo elettrostatico di Linhard (suscettività dipende da q) _ La interpretazione quantistica della inefficacia dello schermo per q > 2kF e le onde di densità di carica _ Dal modello a Jellium al metallo reale: calcolo perturbativo di Vee e Vie _ Energia di coesione per diverse strutture nei metalli semplici: il potenziale a due corpi efficace. PROPRIETÀ MAGNETICHE DEI SOLIDI _ Definizione di M e χ; introduzione alla Hamiltoniana con potenziale vettore _ Diamagnetismo e paramagnetismo di isolanti, valori trascurabili ESERCITAZIONE: Paramagnetismo di Pauli, derivazione stati di Landau e diamagnetismo del gas di elettroni liberi _ Modello di Stoner del ferromagnetismo itinerante per solidi metallici _ Effetto della temperatura nel modello di Stoner, temperatura di Curie _ Origine delle interazioni ferromagnetiche nei solidi e modello di Heisemberg _ Ferromagnetismo di isolanti, temperatura di Curie e suscettibilità vs T _ Antiferromagnetismo di isolanti, temperatura di Neel e suscettibilità vs T ESERCITAZIONE: Stati eccitati magnetici: onde di spin. Altre eccitazioni collettive nei solidi 50 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI LA SUPERCONDUTIVITÀ _ Esperienza di Onnes e introduzione alla superconduttività _ Effetto Meissner Ochsenfeld: espulsione del campo magnetico _ Termodinamica della transizione a superconduttore: entropia e calore specifico _ Equazioni di London e London : spessore di penetrazione di correnti e di campo _ Origine attrazione nella coppia di Cooper; instabilità del mare di Fermi _ Derivazione dello stato fondamentale BCS da metodo variazionale _ Esistenza del gap, sua natura e definizione di stati eccitati _ Dipendenza di gap da T, relazione tra Tc e gap a T = 0; effetto isotopico _ La supercorrente come stato stazionario e valore critico di corrente e campo OLTRE IL RETICOLO PERFETTO _ Proprietà vibrazionali di solidi disordinati, densità di stati attivata e stati localizzati; transizione metallo-isolante di Anderson. _ Proprietà elettroniche di solidi disordinati: derivazione gap Si amorfo con LCAO diretto di orbitali ibridi. ESERCITAZIONE: Energia di formazione di una vacanza in un metallo a legame insaturo; stati elettronici shallow da impurezze _ La superficie del Jellium e le oscillazioni di carica; rilassamento strutturale _ Formazione degli stati elettronici di superficie e localizzazione spettrale-spaziale BIBLIOGRAFIA _ H. IBACH AND H. LUTH, Solids State Physics, Springer Verlag (TESTO BASE) _ N.W ASHCROFT AND N.D. MERMIN, Solid State Physics, Saunders College Publishing _ F. BASSANI E U. GRASSANO, Fisica dello Stato Solido, Casa Editrice Boringhieri _ G. GROSSO AND G. PASTORI PARRAVICINI, Solid state Physics, Academic Press _ A.P. SUTTON, Electronic Structure of Materials, Oxford University Press _ J.R. HOOK and H.E. Hall, Solid State Physics, John Wiley & Sons _ S. BLUNDELL, Magnetism in Condensed Matter, Oxford University Press. Modalità esame: prova orale ANALISI FUNZIONALE – 4 cfu B. Di Blasio Tel. 02/64485740 e-mail: [email protected] Il corso di propone di fornire quegli strumenti di base di Analisi Matematica (teoria delle funzioni ed analisi funzionale) necessari allo studio delle equazioni differenziali della Meccanica (classica e quantistica) e della Fisica in generale. Programma: ELEMENTI DI ANALISI COMPLESSA Funzioni olomorfe e funzioni armoniche. Teorema di Cauchy. Serie di Laurent. Teorema dei residui. Lemma di Jordan. Calcolo di integrali applicando il teorema dei residui. SERIE DI FOURIER Sviluppo in serie rispetto ad un sistema ortonormale completo. Formula di Parseval e formula di inversione. Serie di Fourier in forma reale e complessa. TRASFORMATA DI FOURIER ED APPLICAZIONI Formula di Parseval e formula di inversione. Convoluzione di funzioni. Applicazioni alla risoluzione dell'equazione del calore e dell'equazione delle onde. Calcolo delle trasformate di Fourier con il teorema dei residui. Funzione Gaussiana. Funzione lorentziana. Funzione di Voigt. Trasformata di Fourier di distribuzioni. Approssimazione della delta di Dirac. FUNZIONI SPECIALI Funzioni di Laguerre, Legendre, Bessel. Armoniche sferiche. Testi consigliati: CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 51 K. F. Riley, M. P. Hobson and S. J. Bence. Mathematical Methods for Physics and Engineering, Cambridge University Press. Modalità d’esame: Esame scritto con integrazione orale. CARATTERIZZAZIONE FISICA DI MATERIALI CON LABORATORIO – 8 cfu A. Vedda Tel. 02/64485162 e-mail: [email protected] Il corso è diviso in due parti, con un unico esame finale. La prima parte consiste in lezioni frontali, mirate alla descrizione dei principi fisici di base della spettroscopia ottica e vibrazionale in un solido, e alla descrizione di alcune tecniche sperimentali; la seconda consiste in un’attività sperimentale. La frequenza è obbligatoria per le attività di laboratorio ed è fortemente consigliata per le lezioni frontali. Programma: Lezioni frontali (4 CFU) Richiami alle equazioni di Maxwell; analisi di densità di carica e di corrente in un solido; interazione della luce con un mezzo materiale; polarizzazione e suscettività; funzione dielettrica complessa e indice di rifrazione; tensore dielettrico; modelli di Lorentz e di Drude; dispersione, assorbimento, riflettività; il campo locale; funzioni di risposta lineari e relazioni di Kramers-Kronig; cenni alla risposta non lineare. Fondamenti di spettroscopia neutronica e di fotoemissione. Fenomeni di diffusione della luce: scattering elastico (Mie, Rayleigh) ed anelastico (Brillouin, Raman); assorbimento ottico; fenomeni di luminescenza; foto-luminescenza risolta in tempo; tecniche sperimentali di spettroscopia ottica e vibrazionale. Interazione degli elettroni con i solidi; tecniche di microscopia elettronica: la microscopia elettronica a scansione (SEM) e in trasmissione (TEM). Microscopia a stilo: caratteristiche di tecniche e strumentazioni. Microscopia a forza atomica (AFM). Laboratorio (4 CFU) Esecuzione di un’attività sperimentale con stesura di relazione finale, fra i seguenti argomenti: spettroscopia di semiconduttori scattering micro-Raman analisi di elementi in traccia tramite ICP-Massa termoluminescenza applicata alla datazione di reperti fittili o allo studio di difetti microscopia a forza atomica diffrazione di raggi X spettroscopia con risonanza paramagnetica di spin spettroscopia con luminescenza di ossidi isolanti fluorescenza di raggi X. Modalità di esame: Prova orale relativa agli argomenti trattati nel programma ed all’esperienza eseguita in laboratorio. Principali testi consigliati: F. Wooten, “Optical properties of solids”, Academic Press J. G. Solé, L.E. Bausà, D. Jaque, “Optical spectroscopy of Inorganic Solids”, Wiley H. Kuzmany, “Solid State Spectroscopy”, Springer TERMODINAMICA E CINETICA DEI MATERIALI – 6 cfu M. Catti CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 52 Tel. 02/64485139 e-mail: [email protected] Programma: Termodinamica e cinetica delle trasformazioni di fase - Transizioni di fase del primo e secondo ordine nei solidi a un solo componente. Elementi della teoria di Landau: parametro d'ordine, ruolo della simmetria strutturale, polinomi di Landau, esponenti critici. Transizioni distorsive e ordine-disordine. Proprietà ferroiche legate alle transizioni di fase: esempi sui ferroelettrici. - Formazione di soluzioni solide e processi di smescolamento: i sistemi multicomponente non reattivi. Soluzioni binarie regolari. Curva spinodale e decomposizione spinodale. Interpretazione dei digrammi di fase mediante i diagrammi dell’energia libera. - Tensione superficiale, energia libera di superficie e d’interfaccia. Formazione di bordi di grano; sistemi policristallini. Nucleazione omogenea e eterogenea nei processi di solidificazione, e nelle trasformazioni solido-solido. - Cinetica delle trasformazioni in fase condensata. Fenomeni di trasporto calorico e di materia; equazioni di continuità. Elementi di termodinamica dei processi irreversibili: postulati e relazioni di Onsager. Diffusione: leggi di Fick. Equazione della diffusione e sue soluzioni. Meccanismi atomici di diffusione; diffusione di interstiziali e di vacanze; autodiffusione; interdiffusione. Diagrammi TTT, equazione di Avrami. Applicazioni alle trasformazioni diffusive nelle leghe ferro-carbonio. Processi non diffusivi. Aspetti strutturali delle trasformazioni di fase nei solidi, e metodi sperimentali relativi - Ordine a lungo e a corto raggio. Diffrazione di raggi X e di neutroni da cristalli ideali e difettivi. Funzione di Patterson. Funzione d'interferenza reticolare. Misura della dimensione dei grani e delle deformazioni reticolari dall'allargamento dei picchi di Bragg. Equazione di Scherrer. Funzioni profilo e loro convoluzioni. - Radiazione diffusa e disordine strutturale nelle soluzioni solide. Radiazione X e di neutroni diffusa da fasi non cristalline: la funzione di distribuzione radiale e la formula di Debye. Disordine orientazionale e ordine-disordine radiale. Determinazione della struttura di liquidi, amorfi e vetri. Testi di riferimento: dispense del docente. Modalità esame: prova orale. CHIMICA FISICA APPLICATA CON LABORATORIO – cfu 8 C. M. Mari e-mail: [email protected] Tel. 02/64485122 Obiettivi: Fornire le conoscenze termodinamiche e cinetiche di base dell’elettrochimica e illustrarne l’applicazione in corrosione. Il laboratorio si propone d’addestrare lo studente ad alcune tecniche preparative e di caratterizzazione di materiali d’interesse applicativo Prerequisiti: Conoscenze di termodinamica Programma: Lezioni frontali: I conduttori ionici liquidi, solidi e polimerici: descrizione e meccanismi dei processi di trasporto. Il potenziale elettrochimico, il potenziale d’elettrodo, l’equazione di Nernst, l’utilizzo di celle galvaniche per la determinazione sperimentale di grandezze termodinamiche. La sovratensione, l’equazione di Boutler-Volmer e di Tafel. Termodinamica e cinetica dei processi di corrosione in ambiente acquoso. Applicazione dell’elettrochimica all’analisi chimica. Laboratorio: Gli studenti, suddivisi in gruppi, eseguiranno alcune delle seguenti esperienze: CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 53 Preparazione e caratterizzazione spettro-elettrochimica di polimeri conduttori per applicazioni elettro-cromiche. Preparazione ed caratterizzazione morfologica e funzionale di sensori a base di ossido di stagno. Studio degli effetti di trattamenti termici sulla concentrazione dell’ossigeno in Si Czochralski e sulle proprietà elettriche. Determinazione di caratteristiche cristallografico-strutturali in materiali sottoposti a trattamenti termici o meccanici mediante misure di diffrazione di raggi X. Misura delle energie di formazione di ossidi con misure di forza elettromotrice. Testi: Materiale fornito dai docenti Modalità esame: prova orale Due insegnamenti a scelta tra i tre: FISICA DEI SEMICONDUTTORI – 6 cfu Marco. Fanciulli Tel. 02/6448 5034 e-mail: [email protected] Programma: STRUTTURA ELETTRONICA Richiami sulla struttura a bande, massa efficace e sua determinazione sperimentale Approssimazione k×p Difetti reticolari: proprietà strutturali ed elettroniche Difetti di punto; droganti; difetti intrinseci; impurezze; complessi. Difetti “shallow”: teoria della massa efficace. Difetti “deep”: funzioni di Green. Cenni ad alcune tecniche sperimentali per lo studio dei difetti DISTRIBUZIONI IN EQUILIBRIO Statistica; termodinamica; densita' di stati; distribuzione di buche ed elettroni; semiconduttori intrinseci ed estrinseci, potenziale chimico e livello di Fermi. PROPRIETA' OTTICHE Interazione fotone-elettrone; assorbimento banda-banda; assorbimento eccitonico; assorbimento di portatori liberi; riflettivita'; assorbimento del reticolo; impurezze. Spettroscopia ottica di impurezze e droganti (Raman, Fotoluminescenza, Fotoionizzazione). PROPRIETA' DI TRASPORTO Grandezze macroscopiche caratterizzanti il trasporto. Equazione di Boltzmann; funzione di distribuzione; trasporto di carica; processi di scattering, tempi di rilassamento; effetto Hall, magnetoresistenza, effetti di elevato campo elettrico (portatori caldi), resistenza differenziale negativa, effetto Gunn. Semiconduttori in condizioni di equilibrio e di non equilibrio. Ricombinazione di cariche, deriva e diffusione. NANOSTRUTTURE Strutture bi-, mono-, zero dimensionali e relative proprietà elettroniche: effetto Hall quantistico, oscillazioni Aharonov-Bohm. APPLICAZIONI Diodo (giunzion pn), transistor a singolo elettrone SET), giunzione tunnel magnetiche (MTJ) Testi: - M. Balkanski and R.F. Wallis, Semiconductor Physics and Applications (Oxford) [Capitoli: 1, 2, 3(1,4,5,6,7), 4, 5, 6, 8, 10(1,2,3,4,8), 12(1,2), 18] - Note del docente CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 54 - Testi integrativi e di approfondimento su temi specifici Modalità esame: prova orale FISICA DEI DIELETTRICI – 6 cfu A. Paleari Tel. 02/64485164 e-mail: [email protected] Programma: il corso si propone di fornire le basi per comprendere l’origine delle proprietà funzionali che si manifestano quando la risposta del materiale ai campi elettromagnetici non coinvolge in maniera determinante fenomeni di conduzione di portatori di carica liberi. Si intende pertanto introdurre gli elementi necessari per analizzare quei fenomeni di polarizzazione che, a seconda dell’intervallo di frequenze considerato e con modalità legate strettamente alla struttura di aggregazione del materiale, danno luogo alla vasta gamma di funzionalità dei dielettrici utilizzate nei campi delle comunicazioni in fibra ottica, della microelettronica, dell’ottica integrata, della sensoristica, dell’optoelettronica e dei dispositivi ottici non lineari. Gli argomenti trattati si inseriscono nelle seguenti tematiche: RICHIAMI Risposta dielettrica in assenza di eccitazioni polarizzazione, conduzione ac, conduzione per hopping Eccitazioni elementari nei dielettrici in funzione della frequenza risposta complessa, lineare e non lineare VETRI E CRISTALLI: IL RUOLO DELLA STRUTTURA NELLA RISPOSTA DIELETTRICA Materiali amorfi Descrizione del disordine e regole di ordinamento ordine spaziale e disordine cellulare, ordine chimico e disordine topologico Commenti sulla relazione tra disordine e entropia nei materiali Quantificazione del disordine tramite parametri d’ordine a lungo e a corto raggio Altri esempi di descrizioni del disordine: modello di Bernal, i poliedri di Voronoi Il modello di Continuous Random Network per amorfi a bassa coordinazione La statistica degli anelli di coordinazione – la funzione di distribuzione radiale Effetti del disordine sulla risposta dielettrica caratteristiche di universalità in assenza di eccitazioni ruolo dei fenomeni percolativi nei processi di hopping Effetti del disordine sulle proprietà ottiche Analisi della coda di Urbach – contributi statici e dinamici al gap ottico Effetti sulle transizioni tra stati localizzati Transizioni ottiche in difetti di punto e ioni otticamente attivi Effetti spettroscopici della distribuzione disomogenea dei parametri Accoppiamento elettrone-fonone - fattore di Huang-Rhys Effetti di campo cristallino - diagrammi di Tanabe-Sugano - L’approccio di Judd-Ofelt Materiali cristallini Ruolo della simmetria nei fenomeni di polarizzazione Noncentrosimmetricità:cristalli piezoelettrici, piroelettrici e ferroelettrici Modello anarmonico della risposta di polarizzazione in un dielettrico Nonlinearità del secondo ordine – generazione di seconda armonica - Maker fringes Nonlinearità del terzo ordine – dispersione e dissipazione non lineare DIELETTRICI NANOSTRUTTURATI Nanocristalli in vetri – processi di energy transfer e fenomeni di trasporto Processi di funzionalizzazione: fotorefrattività in vetroceramici Nonlinearità in dielettrici non cristallini – thermal e laser poling APPLICAZIONI OTTICHE DEI DIELETTRICI Fibre ottiche e guide d’onda passive e attive CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 55 Dispositivi emettitori di luce - strategie di ottimizzazione Optolettronica: modulatori e interruttori ottici Materiali per laser e per generazione d’armoniche Libri di testo: - J. Garcia Solé, L.E. Bausà e D. Jaque, "Optical spectroscopy of Inorganic Solids", Wiley - materiale bibliografico fornito dal docente Modalità esame: prova orale ELETTRONICA E FOTONICA MOLECOLARE – 6 cfu F. Meinardi Tel. 02/64485181 e-mail: [email protected] Programma: GENERALITA’ Semiconduttori molecolari. Cristalli molecolari e origine quantomeccanica delle forze intermolecolari. Sistemi policoniugati a base di carbonio: anisotropia, bassa dimensionalita’ delle proprieta’. Semiconduttori polimerici. STATI ELETTRONICI DI MOLECOLE E POLIMERI POLICONIUGATI Modello dell’elettrone libero, modello di Hueckel. Struttura a bande di polimeri coniugati. Approssimazione monoelettronica: hamiltoniano Su, Shrieffer e Heeger. Interazione elettrone-fonone e gap di Peierls. Solitoni, polaroni, bipolaroni. Correlazione elettronica: hamiltoniano di Hubbard. PROPRIETA’ OTTICHE LINEARI Assorbimento ed emissione di molecole coniugate. Coefficienti di Einstein e formula di Strickler-Berg. Singoletti e tripletti. Calcolo degli spettri ottici con il metodo “tight binding”. Suscettivita’ elettrica degli elettroni π. Calcolo degli elementi di matrice di transizione. Regola di Kasha. Processi non-radiativi. Tempi di vita. Efficienza quantica di fotoluminescenza e sua misura. STATI ECCITATI DI CRISTALLI MOLECOLARI Stati Eccitati in Aggregati Molecolari : classificazione degli eccitoni (Frenkel, ChargeTransfer, Wannier). Delocalizzazione e binding energy: confronto tra i materiali organici e inorganici. Calcolo dell’energia dell’eccitone. Splitting di Davydov. Meccanismi di generazione degli eccitoni. Mobilità dell’eccitone. Processi di trasferimento di energia coerenti e incoerenti. Trasferimenti di Foerster e Dexter. Antenne fotoniche. ELETTROLUMINESCENZA E DISPOSITIVI LED Architettura di di un dispositivo tipo e schema dei livelli energetici Iniezione e trasporto di carica. Creazione di eccitoni e loro ricombinazione.. Microcavità. Laser a semiconduttore organico. CELLE FOTOVOLTAICHE ORGANICHE Celle foto-elettrochimiche a colorante organico (Graetzel): raccolta di luce, separazione di carica e trasporto. Efficienza di una cella foto-elettrochimica. Celle a semiconduttori organici e polimerici e loro architettura. Separazione di carica: donatori e accettori. Eterogiunzioni planari e “bulk”. Efficienza. Ottimizzazione della raccolta della luce solare: processi di “upconversion” e “downconversion” ELETTRONICA E FOTONICA MOLECOLARE utilizzo di strutture a scala molecolare(nm) quali interruttori, trasduttori, elementi logici, memorie. Macromolecole, biomolecole e supermolecolee loro significato in fisica, chimica e biologia. Molecole per fotoreazioni in biologia. Testi consigliati: Lucidi distribuiti dal docente, basati sui seguenti testi: M. Pope and C.E. Swenberg Electronic processes in organic crystals II edition, Oxford Science Publications,1999 , Parte I cap. 1 J. Andre, J. Delhalle and J-L Bredas Quantum chemistry aided design of organic polymers, World Scientific 1991, Cap. 1 e 3 56 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI L. Salem The Molecular orbital Theory of Conjugated systems, Benjamin 1966 (Cap. 1 p. 147; Cap. 7 e 8 Modalità di esame: Orale Due insegnamenti a scelta tra i tre: CHIMICA FISICA DELLO STATO SOLIDO E DELLE SUPERFICI - 6 cfu S. Binetti Tel. 02/64485177 e-mail: [email protected] Obiettivi: Il corso si pone l’obiettivo di approfondire e consolidare concetti di base della chimica-fisica dei solidi e delle loro superfici con problematiche applicative nelle scienza e tecnologia dei semiconduttori. Programma: DIFETTI NEI MATERIALI E SUPERFICI Difetti di punto e difetti estesi: loro interazioni nei sistemi reali. Dinamica dei difetti di punto: aspetti energetici e meccanismi di diffusione. Superfici ideali e reali. Rilassamento e ricostruzione di superfici ideali e reali. Difetti di superficie. Fenomeni di adsorbimento: fisisorbimento e chemisorbimento. Principali metodi sperimentali di analisi delle superfici (Tecniche XPS, AUGER, SIMS). TECNICHE DI CRESCITA DI MATERIALI E DI DEPOSIZIONE DI FILM SOTTILI Tecniche di crescita di materiali massivi (monocristallini e policristallini), difettualità e condizioni di crescita; Tecniche di deposizione di film sottili (deposizione per evaporazione, processi di sputtering, crescite per Chemical or Physical Vapor Deposition). Crescite epitattiche. PRE- E POST-TRATTAMENTO DI MATERIALI Impiantazione ionica: principi e applicazioni dell'impiantazione ionica; danno da impiantazione. Litografia: tecniche di fotoincisione selettiva; litografia a fascio elettronico, a fascio ionico e a raggi X. Libri di testo: Dispense del docente CHIMICA DEI MATERIALI INORGANICI – 6 cfu R. Scotti Tel. 02/6448.5133 Obiettivi: Il corso si propone di approfondire la conoscenza dei metodi di sintesi e trasformazione delle principali classi di materiali inorganici o ibridi organici-inorganici, con particolare attenzione agli aspetti riguardanti la selezione dei precursori e lo sviluppo delle corrette condizioni di processo per ottenere materiali con composizione, proprietà chimico-fisiche e struttura determinate. Programma: Sintesi di materiali: cristallo singolo, polveri policristalline, film sottili e film spessi, fibre, materiali amorfi e porosi. Sintesi allo stato solido: metodo ceramico (reazioni di combinazione diretta, soluzioni solide), riduzione carbotermica, sintesi per combustione, sinterizzazione, reazioni solido-gas (reazioni di evaporazione, di decomposizione, di ossidazione). Reazioni di intercalazione. Sintesi da fuso e da soluzione: metodo Verneuil, metodo Czochralski, metodo Floating zone, metodo Skull melting, metodo Bridgman, metodo a scambio di calore. Metodo sol-gel. Sintesi in microemulsione. Processi idrotermali e solvo termali. Precipitazione. Epitassia da fase liquida CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 57 Sintesi da fase gas: Chemical Vapor Transport - CVT, Chemical Vapor Deposition - CVD, processi aereosol, Physical Vapor Deposition –PVD (sputtering, evaporazione termica in vuoto, impiantazione ionica, epitassia da fascio molecolare) Polimeri Inorganici: polisilossani, polisilani, policarbosilani. Polisequiossani (POSS). Polifosfazeni, poliossotiazeni, polimeri contenenti fosforo, zolfo, metalli di transizione Polimeri preceramici per BN. Materiali porosi: materiali micro, meso e macroporosi. Materiali a porosità ordinata. Materiali micro e nano porosi da soft building blocks. Materiali porosi ibridi organicoinorganici. Metal organic frameworks (MOFs) Materiali inorganici a bassa dimensionalità: Materiali 1D e 2D. Composti a catena. Nano fili, nano tubi e nanorod. Nano tubi di carbonio e strutture correlate. Grafene. Composti lamellari Composti di intercalazione: dicalcogenuri metallici. Ossoalogenuri metallici. Ossidi di metalli di transizione. Ossidi AMO2. Materiali per batterie. Materiali compositi: compositi rinforzati con fibre e con particelle. Nanocompositi ceramici. Compositi polimero/particelle inorganiche. Nano compositi ibridi organico-inorganici Testi consigliati e di consultazione: Synthesis of Inorganic Materials, U.Schubert, N. Hüsing, Wiley-VCH, 2005 Chemical Approach to Nanomaterials, G.A. Ozin and A.C. Arsenault, RCS Publishing, 2006 Hybrid Materials: Synthesis, Characterization,applications, G. Kickelbick Ed., Wiley-VCH, 2007 Functional Hybrid Materials, P. Gomez-Romero, C.Sanchez, Ed., Wiley-VCH, 2004 Nanocomposite Science and technology, P.M.Ajayan, L.S.Schadler, P.V.Braun, Wiley-VCH, 2003 Solid State Chemistry. Compounds, Eds. A.K.Cheetham, P.Day, Oxford Science Publications, 1992 The Inorganic Chemistry of Materials, P.J. van der Put, Plenum Press, 1998 Inorganic materials, Eds. D.W.Bruce, D.O’Hare, J.Wiley & Sons, 1992 Inorganic Chemistry, G.L.Miessler, D.A.Tarr, Prentice Hall Modalità d’esame: esame orale. CHIMICA DEI MATERIALI MOLECOLARI – 6 cfu L. Beverina Tel. 02/6448.5109 e-mail: [email protected] Obiettivi dell’insegnamento: Sintesi del programma: I materiali molecolari stanno attraversando una fase di rapidissimo sviluppo sia scientifico sia tecnologico. Obiettivo di questo corso è di fornire allo studente una approfondita conoscenza della chimica di questi materiali, con particolare riferimento al loro utilizzo in dispositivi per fotonica, optoelettronica ed elettronica su scala molecolare. Programma: INTRODUZIONE ALLE FORZE INTERMOLECOLARI E AI SOLIDI MOLECOLARI Interazioni deboli in materiali organici (interazioni dipolo-dipolo, ione-dipolo, legame a idrogeno, legame ad alogeno, legame coordinativo, interazioni forze di Van Der Walls) Esempi di materiali molecolari in soluzione: sistemi host-guest (coronandi, criptandi, podandi), calixareni, rotaxani e catenani. MATERIALI PER OTTICA NON LINEARE Origine della Risposta ottica nonlineare in materiali organici molecolari. Materiali per elettroottica. Sistemi Push-Pull e modello della Bond Lenght Alternation. Polimeri polati, vetri sol-gel. Multistrati auto assemblati. Strategie di design strutturale e relazioni struttura-proprietà (modelli BLA e MIX). Materiali molecolari quadrupolari e ramificati. Materiali riconducibili a strutture cianiniche. Applicazioni dell’assorbimento a due fotoni (limitatori ottici, foto polimerizzazione 3D, imaging e bioimaging, up-convertion lasing) MATERIALI PER DISPLAY E ILLUMINAZIONE Materiali emettitori di luce per OLED CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 58 Principi di funzionamento e tipologie di dispositivi. Materiali molecolari. Materiali polimerici. MATERIALI ELETTROCROMICI. Principi di funzionamento. Criteri di design di materiali elettrocromici polimerici e molecolari. Celle fotovoltaiche organiche ed ibride. Materiali per celle fotovoltaiche. Geometria ad heterojunction. Geometria a bulk heterojunction. Celle dye Sensitized e celle elettrochimiche (di Grätzel) SINTESI E CARATTERIZZAZIONE DI SOLIDI ORGANICI SEMICONDUTTORI Generalità sui semiconduttori organici. Complessi a trasferimento di carica. I polimeri conduttori. Il poliacetilene. Poliparafenilene e poliparafenilenevinilene (PPV). Polieterocicli. Polimerizzazioni elettrochimiche e caratterizzazione di materiali organici conduttori. MONO E MULTI STRATI ORGANICI AUTOASSEMBLATI Clorosilani su superfici ossidrilate, tioli su oro e funzionalizzazioni dirette di Silicio e altri materiali semiconduttori. Testi consigliati: Jonathan W. Steed, David R. Turner, Karl J. Wallace, Core Concepts in Supramolecular Chemistry and Nanochemistry, John Wiley&Son Dispense e lucidi del docente Modalità di esame: Prova orale. Un insegnamento a scelta tra i seguenti: INTERAZIONE RADIAZIONE IONIZZANTE - MATERIA - 4 cfu M. Martini Tel. 02/64485166 e-mail: [email protected] Programma: Sorgenti di radiazioni. Radioattività naturale e artificiale. Equilibri radioattivi. Effetti di ionizzazione e trasferimento di energia da parte di radiazione elettromagnetica. Interazione della radiazione direttamente ionizzante con i materiali. Effetti delle radiazioni sui materiali. Difetti indotti dalle radiazioni negli isolanti. Danneggiamento da radiazione. Resistenza alle radiazioni. Rivelatori di radiazioni. Radioluminescenza, termoluminescenza, luminescenza stimolata otticamente (OSL). Analisi con fasci di particelle, IBA (Ion Beam Analysis) XRF (X-Ray Fluorescence) Cenni di dosimetria, materiali dosimetrici. Applicazioni alla dosimetria da contaminazione nucleare e alla datazione. Testi consigliati per la consultazione: U. Amaldi: Fisica delle radiazioni, Boringhieri G. Knoll: Radiation Detection and Measurement, J. Wiley and Sons F. Agullo Lopez, C.R. Catlow and P.D. Townsend. Point Defects in Materials, J. Wiley and Sons Dispense del corso. Modalità d'esame: prova orale SUPERFICI ED INTERFACCE - 4 CFU Marco Fanciulli, Alessandro Molle Tel. 02/6448 5034 e-mail: [email protected] Programma: CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 59 Superfici ed interfacce: concetti introduttivi Preparazione di superfici ed interfacce, crescita e nucleazione Morfologia e Struttura delle superfici e delle interfacce Adsorbimento su superfici solide Diffusione su superfici Proprietà vibrazionali di superficie Proprietà elettroniche di superfici ed interfacce Interfacce semiconduttore/ossido; metallo/semiconduttore; eterostrutture Grafene e materiali 2D Modalità d’esame: Prova orale Testi: Ibach, “Physics of Surfacee and Interfaces”, Springer; Note integrative dei docenti DISPOSITIVI ELETTRONICI - 4 cfu M. Fanciulli Tel. 02/6448 5034 e-mail: [email protected] Programma: 1. Semiconduttori fuori equilibrio termico: Bassa iniezione.Equazione di continuità. Tempo di vita. Lunghezza di diffusione. Ricombinazione superficiale. Processi di ricombinazione. 2. Giunzione p-n: Giunzione non polarizzata e polarizzata. Caratteristica corrente tensione in giunzioni ideali e reali. Capacità della giunzione. Breakdown. Modelli. Celle solari. Diodi PiN. 3. Contatto metallo–semiconduttore: Diodo Schottky. Caratteristica I-V. Stati di interfaccia. Contatti Ohmici. 4. Transitor bipolare a giunzione: Correnti. Funzionamento in modo attivo. Guadagno. 5. Metallo Ossido Semiconduttore: Struttura a bande. Capacitore MOS. Accumulazione, svuotamento e inversione. Capacità. Effetto degli stati di interfaccia. Il MOSFET. 6. Evoluzione del MOSFET: SOI MOSFET, substrati ad alta mobilità, high-k, effetti quantistici nel canale di inversione, correnti di perdita. 7. Dispositivi elettronici a eterogiunzione: HBT, HEMT. 8. Dispositivi elettronici basati su effetti quantistici: diodi tunnel, Tunneling-FET, dispositivi a bassa dimensionalità, Fin-FET, transitor a singolo elettrone (SET), transistors a siongolo atomo (SAT), Coulomb blockade, Spin blockade. 9. Dispositivi di memoria non volatile: memorie FLASH, dispositivi emergenti ed innovativi (nanocristalli, PCM, ReRAM). 10. Dispositivi elettronici e spintronici emergenti: spin, valvole e transistor di spin, giunzioni tunnel magnetiche. 11. Dispositivi per neuroelettronica: EOS ed EOSFET, Memeristor 12. Dispositivi a stato solido per computazione quantistica: cenni alla computazione quantistica, qubit, spin in semiconduttori: manipolazione, entanglement, rivelazione. Testi: R.F. Pierret, Semiconductor Device Fundamentals, Addison Wesley; M.S. Sze, Dispositivi a semiconduttore, Hoepli; Note integrative del docente. Modalità d’esame: Prova orale. CHIMICA E TECNOLOGIA DEI POLIMERI – 4 cfu P. Sozzani Tel. 02/64485124 e-mail: [email protected] Obiettivi dell’insegnamento: Il corso ha lo scopo di illustrare i processi tecnologici di preparazione e trasformazione dei materiali polimerici. Programma: saranno illustrati i processi tecnologici più in uso nella trasformazione dei polimeri, nell’ottica del miglioramento delle proprietà funzionali dei materiali polimerici. Sarà 60 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI trattato l’ottenimento di interfacce estese e nano compositi. Queste tecnologie saranno viste a partire dall’interazione fra i componenti, i processi termici, reologici e meccanici di trasformazione. Parte integrante del corso è costituita da seminari di rappresentanti dell’industria e da visite a laboratori di ricerca ed impianti di trasformazione di materiali polimerici (film per alimenti, fibre di carbonio, polimeri biodegradabili e polimeri per l’edilizia). Gli studenti avranno l’opzione di approfondire una tematica di loro interesse, che diventerà parte integrante dell’esame. Testi adottati: AIM, Fondamenti di Scienza dei Polimeri, Pacini Editore, Pisa (a cura di M. Guaita et al.). Dispense. Modalità dell’esame: prova orale SINTESI E TECNICHE SPECIALI DEI MATERIALI ORGANICI – 4 cfu A. Papagni Tel. 02/64485234 e-mail: [email protected] Il Corso si propone di fornire complementi di sintesi e di caratterizzazione dei composti organici e organometallici quali intermedi o reattivi coinvolti nella preparazione dei materiali a base organica. Particolare cura verrà data alla definizione delle norme di buona sperimentazione relativa al trattamento e alla sicurezza delle sostanza organiche e organometalliche. Programma: Nel dettaglio si tratteranno di complementi di sintesi organica indirizzata alla preparazione di strutture molecolari con proprietà ottiche non lineari del secondo ordine. In particolare verrà esaminata la sintesi di strutture molecolari di tipo “Push-Pull” contenenti spaziatori insaturi a base polienica, poliininca, oligoarilica o etreroarilica e misti arilica e/o eteroarilica-enica e/o inica recanti agli estremi gruppi elettronaccettori ed elettrondonatori sia di natura organica che organometallica. Parte del corso tratterà anche della sintesi di strutture molecolari con proprietà ottiche non lineari del III ordine e di materiali con proprietà semiconduttrici o impiegati in dispositivi elettrolumicnescenti. In particolare si prenderanno in considerazione strutture poliinsature coniugate del tipo: polieni, poliareni, polieteroarenie polivinilfenileni. Sussidi didattici consigliati : Articoli ed appunti delle lezioni del docente. Modalità d'esame: prova orale MATERIALI E DISPOSITIVI PER L’ENERGIA - 4 cfu S. Binetti Tel. 0264485177 [email protected] Programma: Fonti di energia e fonti rinnovabili: uno sguardo d’insieme. Effetto fotovoltaico Dispositivi fotovoltaici: funzionamento e parametri fotovoltaici, limiti teorici della conversione fotovoltaica Tecniche di misure e relativa metodologia di analisi di dispositivi fotovoltaici (curve I/V sotto illuminazione; risposte spettrali) Classi di materiali e dispositivi fotovoltaici: - Celle solari a silicio mono- e multi cristallino (processi di crescita e di realizzazione del dispositivo) - Celle solari inorganiche a film sottile (silicio amorfo, CdTe e CIGS): metodi di deposizione e proprietà - Celle solari organiche e ibride a film sottile (dye-sensitized solar cells e celle organicopolimeriche) CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI 61 - Celle solari ad alta efficienza: celle a concentrazione, multi giunzione e sistemi a concentrazione -Celle solari di concezione avanzata (quantum dots, intermediate band, processi di light harvesting) Modalità d'esame: prova orale Testo consigliato : “ Handbook of Photovoltaic Science and Engineering” a cura di Antonio Luque,Steven Hegedus, 2nd edition 2011 John and Wiley & Sons; N. Armaroli, V. Balzani “Energy for a Sustainable World”, Wiley-VCH 2011. K. Kalyanasundaram “Dye-Sensitized Solar Cells”, EPFL Press- CRC Press, 2010 SCIENZA DEI METALLI - 4 cfu Docente da definire Obiettivi dell’insegnamento: Il corso si propone di trattare alcuni degli argomenti di base riguardanti le proprietà dei metalli e delle leghe metalliche. Partendo dalla microstruttura del materiale, saranno indagate le proprietà che hanno origine dalle varie trasformazioni di fase allo stato solido. Programma: Assetto atomico cristallino e difetti nei metalli La diffusione Solidificazione Trasformazioni allo stato solido con diffusione La trasformazione martensitica senza diffusione Esempi d’interesse commerciale: leghe Al, sistema Fe-C, leghe per elevate temperature Caratterizzazione meccanica dei materiali Proprietà elastiche Deformazioni plastiche Meccanismi di rinforzo dei materiali Cenni sui principali processi industriali di lavorazione plastica Modalità d’esame: prova orale. Testi di riferimento: D.A. Porter, K.E. Easterling, Phase Transformations in Metals and Alloys, Charpman & Hall, 1992 TERMODINAMICA STATISTICA DEI MATERIALI - 4 cfu F. Montalenti [email protected] Obiettivi: Fornire agli studenti gli strumenti di base necessari alla comprensione di codici scientifici complessi o alla scrittura completa di semplici codici di simulazione, nell’ambito della Fisica dello Stato Solido. Programma: Medie d’ensemble e medie temporali; Temperatura e temperatura cinetica; Approssimazione adiabatica, ed equazioni del moto per i nuclei; Potenziali semiclassici; Ripasso di programmazione scientifica; Configurazioni di equilibrio: Metodo di Monte Carlo Scrittura di un programma basato sull’algoritmo di Metropolis e sua applicazione a un problema di Fisica dello Stato Solido Dinamica molecolare classica: algoritmo di Verlet Modalità d’esame: Orale, con presentazione di una relazione (in forma di presentazione a slides in stile conferenza) su un’esercitazione tenuta durante il corso. 62 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI Testi di riferimento: D. Frenkel, B. Smit, Understanding Molecular Simulations (Academic Press). Slides del docente. II ANNO NANOTECNOLOGIE – 6 cfu L. Miglio Tel. 02/64485217 e-mail: [email protected] Obiettivi dell’insegnamento: L’argomento di questo Corso sono le Nanotecnologie come scienza multidisciplinare, che si è recentemente sviluppata a partire dai diversi contributi della fisica, della chimica dell’ingegneria e della biologia. Si sono quindi privilegiati gli aspetti concettuali, di sintesi e di manipolazione trasversali a diversi materiali, sottintendendo che la caratteristica del controllo a scala nanometrica accomuna tutte le procedure nanotecnologiche. Non saranno analizzate sistematicamente nanostrutture particolari, o per specifiche applicazioni, perché molte di queste sono trattate all’interno degli insegnamenti dedicati alle diverse classi di materiali, ma un cfu di esercitazioni completa con maggior dettaglio preparativo alcuni esempi notevoli. L’indicazione di diverse fonti bibliografiche per approfondimento, in aggiunta ad un paio di testi principali (spesso troppo sintetici, disuniformi o superficiali) è purtroppo una necessità ineluttabile, dovuta al fatto che le Nanotecnologie rappresentano una scienza giovane, tutt’altro che consolidata. Allo studente si lascia quindi il compito di approfondire a piacimento quelle tematiche, che possono essere più interessanti per la propria formazione o per il proprio lavoro di Tesi. Il corso non richiede particolari conoscenze chimiche, perché quanto necessario sarà fornito consistentemente. Testi di principale riferimento: 1) Nanoscale Science and Technology, R.Kelsal, I.Hamley, M.Geoghegan. John Wiley and Sons, Chichester, 2005. (Avanzato) 2) Introduction to Nanotechnology, C.P.Poole Jr, F.J. Owens. John Wiley and Sons, Hoboken NJ, 2003 (Introduttivo) Modalità di esame: Prova orale. Programma: INTRODUZIONE ALLE NANOTECNOLOGIE ED ELEMENTI DI NANOSCIENZA: 3 CREDITI - Introduzione al concetto di Nanotecnologia. La visione di Feyneman, la visione di Drexler; un po’ di zoologia: nanoparticelle, materiali nanostrutturati e nanoporosi, nanodispositivi e molecular electronics, nanomotori e nanosensori. Reff. (1) §1.1; (3) §1; (5) §7. - Effetti della ridotta dimensionalità sulle proprietà di stato fondamentale: cenni di stabilità strutturale di wires e clusters; nuovo significato delle variabili termodinamiche; proprietà reologiche e meccaniche determinate dal rapporto superficie/volume; dalla microfluidica alla nanofluidica., Ref. (2) §4; articoli di magazine. - Effetti della ridotta dimensionalità sulle proprietà di stato eccitato: generalità sul confinamento elettronico e fononico ed effetti sulle proprietà ottiche; principi del trasporto mesoscopico e dei fenomeni di tunneling con effetti sulle proprietà di trasporto elettrico e termico. Reff. (4) §18; (6) §11 - Generalità sui metodi di fabbricazione, in relazione alle tipologie dei materiali e alla morfologia dei prodotti. Ref. (1) §1.4 - Richiami sulle tecniche di analisi, con enfasi sulle tecniche di microscopia a risoluzione nanometrica: AFM e STM, TEM e SEM. Dip pen nanolithography e tecniche di nano posizionamento basato su strumenti a scansione di sonda. Reff. (1) §2.2-2.5; (2) §3; (4) §18 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI - 63 Principali settori industriali di applicazione, con alcuni esempi, e cenni sui rischi ambientali e di salute. Ref. (3) §2. Testi ausiliari: (3) Nanotechnology Applications and Markets, L. Gasman. Artech House, Boston, 2006; (4) Introduzione alla Fisica dello Stato Solido, C.Kittel. Editrice Ambrosiana, Milano, 2008; Altre fonti: (5) Feyneman and Computation, A.J.G. Hey Editor. Perseus Books, Reading, Mass., 1999; (6) Nanomaterials from Research to Applications, H. Hosono et al. Editors. Elsevier, Oxford, 2006. NANOSTRUTTURE INORGANICHE PER ICT E SENSORISTICA: 2 CREDITI - Elementi di deposizione ed etching selettivi: processi di litografia a livello micrometrico. Nanolitografie per electron beam e per focussed ion beam; softprinting. - Crescita di nanostrutture epitassiali autoassemblate: etroepitassia con misfit reticolare, droplet epitaxy e quantum wires da catalizzatore metallico. - Arrays di nanostrutture: ordinamento spontaneo bidimensionale tridimensionale da interazione elastica, ordinamento da patterning del substrato. Precipitati epitassiali in matrice solida: dots e platlets. - Confinamento e band offset in strutture bidimensionali, mono-dimensionali e zerodimensionali. Superreticoli. - Processi di trasporto elettrico in nanostrutture: tunneling, trasporto balistico, Coulomb blockade. - Processi optoelettronici e caratterizzazione ottica di nanostrutture. - Processi magnetici, cenni di spintronica e magnetotrasporto in nanostrutture. - Nanowires di semiconduttori. - Nanoparticelle a base carbonio: grafene, fullereni e CNT Ref. (1) §3; §4; (2) §9; §10.1 Altre fonti: Low-dimensional semiconductor structures, K. Barnham and D. Vveddesky Eds., Cambridge University Press, Cambridge 2001. Nanophysics and Nanotechnology, E.W. Wolf. Johm Wiley and Sons, Weinheim 2006, second edition. ESERCITAZIONI: 1 CREDITO PREPARAZIONE DI NANOPARTICELLE INORGANICHE E LORO DISPERSIONE - Sintesi di nanoparticelle inorganiche (ossidi, metalli). Sintesi per combustione di precursori (fumed silica, carbon black, titania,…). Sintesi per via sol-gel di ossidi inorganici, utilizzo di microemulsioni, metodi idrotermali e solvotermali. - Sintesi di graphene, fullereni e CNT: laser ablation, scarica d’arco, e chemical vapor deposition. Purificazione. - Sintesi di quantum –dots e particelle core-shell di semiconduttori con metodi colloidali e loro funzionalizzazione superficiale (place Exchange reactions). Tecniche di preparazione meccanica di materiali nanostrutturati: ball milling, mechanical alloying, mechanofusion. Dispersione e stabilizzazione di nanopolveri in matrice polimerica: disgregazione degli aggregati, funzionalizzazione delle nanoparticelle, dispersione nel momonero e successiva polimerizzazione, dispersione nel fuso polimerico o in soluzione polimerica. - Ref. (1) §5; § 6.1, 6.3; (2) §4-6; §10.2 Altre fonti: 64 CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DEI MATERIALI Nanoparticle Technology Handbook, M.Hosokawa et al Eds. Elsevier, Oxford 2007. NANOSTRUTTURE ORGANICHE, BIO-ISPIRATE E BIOLOGICHE - Materiali molecolari autoassemblati. Principi alla base dei fenomeni di autoassemblaggio di materiali organici e ibridi organico-inorganico. Natura e ruolo delle interazioni non covalenti. - Esempi di film nanostrutturati funzionali. Nanodielettrici auto assemblati, superfici fotoed elettro-responsive, macchine ed interruttori molecolari ancorati su superficie. - Film mesoporosi nanostrutturati. Tecniche di sintesi e caratterizzazione di materiali nano e mesoporosi basate su auto-organizzazione dei precursori (sintesi template). - Applicazioni dei Copolimeri a blocchi in nanotecnologie: sintesi di nano particelle polimeriche (polimersomi) e di film nanoporosi orientati e ordinati. - Dendrimeri, membrane, vescicole, liposomi, copolimeri a blocchi e nano strutture ibride in nano medicina: approcci nanotecnologici all’imaging selettivo e drug delivery - Nanofabbricazione basata su auto assemblaggio programmato di DNA denaturato (DNA nanofabrication) Ref. (1) §7-9; (2) §11-13 Altre fonti: Nanochemistry, G.A Ozin and A.C. Arsenault. Royal Society of Chemistry Publishing, Cambridge 2006. paragrafi 1,2,3,4, 10. ESITI OCCUPAZIONALI E COMPETENZE RICHIESTE – 1 cfu L’acquisizione di questo cfu avviene a seguito della frequenza di seminari e incontri con esponenti del mondo del lavoro, delle professioni e degli ordini su vari temi quali, ad esempio, le competenze richieste nei diversi ambienti di lavoro, i principi di diritto del lavoro, la comunicazione in differenti contesti organizzativi e di lavoro.