Mod.cosmologico standard:relativita’ generale 1. spazio-tempo • Greene propone il seguente quesito: si prende un secchio d'acqua e lo si appende ad una corda, lo si fa girare su se stesso attorcigliando la corda e si lascia la presa. Il secchio si mette a ruotare ma l'acqua all'interno all'inizio quasi non si muove e la sua superficie rimane piatta. Quando il secchio acquista velocita' il suo movimento viene trasmesso gradualmente all'acqua per attrito e anch'essa comincia a ruotare ; la superficie assume una forma concava. Mentre il secchio continua a girare, la corda si arrotola di nuovo nell'altra direzione rallentando il secchio fino a fermarlo, mentre l'acqua all'interno continua a ruotare. • Secondo Newton l'esistenza di un moto relativo tra acqua e secchio non e' in grado di spiegare la forma della superficie mentre si spiega con il moto relativo tra l'acqua e lo spazio assoluto . Un corpo e' in stato di quiete o di moto solo in relazione allo spazio assoluto. Lo spazio e' un' entita', il moto accelerato non e' relativo, si ha una posizione assolutista • Secondo Mach il moto e l'accelerazione hanno senso solo in presenza di un riferimento. In un universo vuoto restare immobili o ruotare uniformemente sono la stessa cosa. Si percepisce l'accelerazione solo quando si accelera rispetto alla distribuzione media del resto della materia presente nel cosmo. Lo spazio non e' un 'entita', il moto accelerato e' relativo, si ha una posizione relativista. • Secondo Einstein spazio e tempo considerati singolarmente sono relativi e lo spaziotempo e' un'entita' assoluta. La luce che e' un' onda elettromagnetica viaggia attraverso un mezzo che prima erroneamente veniva chiamato etere. Secondo la relativita' ristretta la velocita' combinata del moto di un corpo nello spazio e nel tempo e' sempre uguale alla velocita' della luce. Quando un oggetto si allontana , parte del moto complessivo viene sottratto al moto nel tempo a favore del moto nello spazio e questo implica che il moto nel tempo rallenta. Se si osserva il tempo di un oggetto in movimento si puo' constatare che tale tempo diminuisce. Secondo la relativita' ristretta si puo' avvertire la spinta verso l'esterno di un oggetto in rotazione anche in un universo vuoto. • Ogni osservatore divide lo spaziotempo in fette parallele che rappresentano l'intero spazio in momenti successivi di tempo. Se un osservatore accelera rispetto all'altro causa variazioni istante per istante dell'angolo e dell'orientamento delle fette spaziotemporali. Relativita generale cap-pag 1-1/31 Relativita generale cap-pag 1-2/31 Figura: evoluzione dell’Universo temporale. Fonte: La trama del cosmo. Brian Greene Relativita generale cap-pag 1-3/31 Figura: evoluzione dell’Universo temporale. Fonte: La trama del cosmo. Brian Greene • Se guardiamo le galassie che si avvicinano alla Via Lattea come erano in un’epoca lontana, poiche’ la luce viaggia a una velocita’ finita, la luce che ci raggiunge nel vertice avra’ viaggiato lungo un cono Figura: Il cono di luce del passato . Relativita generale cap-pag 1-4/31 Fonte: L’universo in un guscio di noce: Stephen Hawking Relativita generale cap-pag 1-5/31 2. forza gravitazionale • La gravita' esercita la sua influenza in maniera piu' rapida della luce ma in realta' secondo il principo di equivalenza la gravita' e l'accelerazione sono la stessa cosa. Questo implica che la forza di gravita' puo' essere descritta da una serie di distorsioni e curve nel tessuto spaziotemporale. La terra pertanto resta in orbita attorno al sole perche' segue le curve nello spaziotempo causate dalla presenza della stella (e naturalmente si ha una distorsione del tempo). La variazione nel tempo della forma dello spazio viaggia alla velocita' della luce. La forza gravitazionale cioe’ la curvatura dello spaziotempo ha origine dalla materia e dall'energia diffuse nel cosmo cioe' dalla somma di tutta la materia presente nello spazio. Se un corpo accelera lo fa rispetto ad osservatori determinati dalla materia diffusa nell'universo. In un universo vuoto la relativita' generale si riduce alla relativita' ristretta non essendoci la gravita'. Un secchio nel vuoto presenta una massa tanto piccola da non distorcere lo spazio ma in tale universo esiste ancora il moto accelerato. Nella relativita' generale la natura dello spaziotempo e' pero' relazionale rispetto alla gravita'! • Se si fa cadere un bicchiere a terra si puo' pensare che cio' accade in tre modi: il campo gravitazionale attira a se' il bicchiere, oppure il bicchiere sta scivolando lungo un avvallamento dello spaziotempo causato dalla massa terrestre oppure i gravitoni rimbalzano freneticamente tra terra e bicchiere e dicono a quest'ultimo di cadere. Oltre ai gravitoni, esistono i fotoni mediatori della forza eletromagnetica, esistono i gluoni responsabili dell'interazione nucleare forte e le particelle W ,Z (bosoni di gauge) responsabili della forza debole. • Tutte le leggi fisiche obbediscono a due proprieta': la simmetria traslazionale secondo la quale valgono le stesse leggi in qualsiasi localita' (cioe' nessun luogo dello spazio e' privilegiato) e la simmetria rotazionale secondo la quale nello spazio tutte le direzioni sono equivalenti. La relativita' ristretta sancisce la simmetria tra tutti gli osservatori che si muovono con velocita' costante l'uno rispetto all'altro mentre la generale estende la simmetria a tutti i possibili osservatori a anche a quelli la cui velocita' relativa non e' costante. Secondo il principo di equivalenza la forza percepita da un osservatore in modo accelerato e' indistinguibile da quella di un campo gravitazionale di intensita' adeguata pertanto le leggi della fisica non cambiano anche se stiamo accelerando a patto di introdurre un opportuno campo gravitazionale nella descrizione dell'ambiente in cui ci troviamo. Tutti gli osservatori possono sostenere di essere in quiete e attribuire le forze che percepiscono agli effetti dei campi gravitazionali. • L'esistenza del tempo si basa invece sulla mancanza di simmetria: gli oggetti devono essere diversi istanti dopo istante per rendere concepibile l'idea di istante. Lo spaziotempo infatti non e' uniforme rispetto all'asse temporale ma si evolve e cambia. Se si esegue a ritroso il cono di luce del passato si scopre che e’ incurvato dalla materia dell’universo primordiale. L’intero universo che osserviamo e’ contenuto in una regione il cui confine diventa zero al momento del Big Bang e finisce quando le stelle e le galassie collassano per la loro stessa gravita’ in buchi neri. Questo momento e’ una singolarita’ in cui la densita’ della materia e’ infinita e la teoria classica della relativita’ generale cessa di valere. Relativita generale cap-pag 2-6/31 Figura: Il tempo a forma di pera . Fonte: L’universo in un guscio di noce: Stephen Hawking Relativita generale cap-pag 2-7/31 3. tempo cosmico • Secondo la relativita' generale lo spazio si e' stirato e allargato e la fuga delle galassie non e' dovuta ad una esplosione ma dall'ingrandirsi dello spazio stesso. In questo modello le galassie sono come delle monetine incollate a distanza regolare sulla superficie di un pallone e questo concorda con il fatto che la vista da ogni galassia dell'universo e' in media la stessa . Se la sfera si espande le distanze tra le monetine aumentano e questo concorda con le prove sperimentali che da qualsiasi punto di vista le galassie piu' lontane sembrano allontanarsi con maggiore velocita'. Nessun punto ha un ruolo privilegiato il che si accorda con il fatto che non esiste un luogo speciale dell'universo da dove l'esplosione ha avuto inizio. In questa espansione dello spazio, orologi solidali con le galassie forniscono il tempo universale cosmico. Sono sincronizzati anche se si allontanano perche' si muovono con lo spazio non nello spazio! Sono diversi dagli orologi di oggetti in movimento che trasferiscono parte del loro moto attraverso il tempo nel loro moto attraverso lo spazio Relativita generale cap-pag 3-8/31 Figura: Il tempo cosmico . Fonte: La trama del cosmo. Brian Greene Relativita generale cap-pag 3-9/31 Relativita generale cap-pag 3-10/31 4. espansione dello spazio • Un osservatore in moto non misura una radiazione omogenea: se si sta viaggiando a grande velocita' nello spazio le onde della radiazione di fondo che si dirigono verso la prua ci sembreranno avere una frequenza piu' alta di quelle che viaggiano verso la poppa (Effetto doppler). Frequenze piu' alte significano temperature piu' elevate e quindi misureremo una temperatura maggiore della radiazione di fondo nella direzione in cui siamo diretti. Anche sulla terra si e' misurata una radiazione un po' piu' calda da una parte e un po' piu' fredda dall'altra perche' la terra si muove intorno al sole e il sole intorno al centro della galassia e la galassia verso la costellazione dell'Idra. • Nel modello dell'espansione sferica si considera la superficie bidimensionale cioe' un modello con una dimensione in meno perche' conserva i concetti essenziali ed e' piu' facile da visualizzare. Nel nostro spazio forse si dovrebbe parlare di una superficie tridimensionale che circonda una superficie a 4 dimensioni. • Se la velocita' di fuga delle galassie aumenta con la distanza ci troviamo con galassie che sembrano sfuggirci con velocita' maggiori della luce Non esiste pero' conflitto con la relativita' ristretta come per gli orologi che rimangono sincronizzati. Infatti nulla puo' muoversi nello spazio a velocita' superiori di quella della luce. Ma il moto delle galassie e' dovuto all'espansione dello spazio stesso. Occorre cioe' sottrarre alla velocita' apparente della galassia la velocita' di espansione dell'universo. La velocita' relativa apparente di due galassie che si allontanano tra loro pero' potrebbero superare la velocita' della luce e impedire a noi stessi di vederle!!! Figura: Espansione dell’universo . Fonte: L’universo in un guscio di noce: Stephen Hawking • Se lo spazio si sta espandendo oltre alle galassie dovrebbero allontanarsi le stelle, i pianeti , gli abitanti dei pianeti , gli atomi e le molecole. Dovrebbero cioe' Relativita generale cap-pag 4-11/31 espandersi le distanze di riferimento. In realta' la forza nucleare che tiene insieme gli atomi, quella elettromagnetica che tiene insieme i pezzi del nostro corpo, quella gravitazionale tra i pianeti e le stelle sono tutte maggiori dell'espansione dell'universo. Solo a scale gigantesche molto piu' grandi di quelle delle galassie l'espansione non incontra resistenze apprezzabili ed e' quindi in grado di separare gli oggetti tra di loro. • L'universo ha una forma che deve essere simmetrica perche' tutte le direzioni sono uguali. La simmetria e' data dalla forma della superficie sferica che in 3 dimensioni si dice 3-sfera. Ma esiste anche una forma piatta che si avvolge su se stessa detta toro bidimensionale che non contiene bordi o confini. Un personaggio quando raggiunge il bordo destro riappare da quello sinistro e quando raggiunge il bordo superiore appare da quello inferiore. La versione tridimensionale e' il toro tridimensionale. Figura: evoluzione dell’Universo temporale. Fonte: La trama del cosmo. Brian Greene • Se fosse infinito il cielo sarebbe bianco invece essendo buio l’universo non esiste da sempre ma arriva dal bigbang a 13miliardi di anni. La radiazione di fondo a 400000 anni dopo bigbang blocca qualsiasi radiazione Se la forma dell’universo limitato puo’ essere quello di un toroide, i bordi non si sono mai visti. Basterebbe vedere la luce che arriva come immagine di noi stessi o della via lattea. La distanza e’ talmente grande che le immagini speculari non si assomiglierebbero in quanto arriverebbero immagini vecchie. Le immagini delle galassie dovrebbero essere sfasate ma non si sono mai trovate. La forma a spirale o altra forma e’ legata alla forma dello spazio che si modella secondo la massa. La radiazione cosmica e’ una vibrazione dell’universo come insieme di tutte le note. Una corda emette vibrazioni a seconda della dimensione ma nella Relativita generale cap-pag 4-12/31 radiazione di fondo mancano lungh onda dei toni bassi…l’universo appare percio’ limitato. La forma perfetta e’ un dodecaedro e la luce dovrebbe arrivare sfasate a 36 gradi. Ma se le facce sono a oltre 13miliardi distanti la radiazione di fondo impedisce di vedere lo sfasamento. Se l’universo osservabile e’ grande da toccare il dodecaedro allora la luce che arriva nel punto di contatto (un cerchio) si dovrebbe vedere anche nelle varie facce. Ma nella radiazione di fondo non si sono visti tali copie pertanto non si ha contatto tra universo e dodecaedro. Si analizzano i dati della rad di fondo con lo schema a dodecaedro. Ma le foto a 1Mpx non sono sufficienti perche’ si ha bisogno di 3Mpx per vedere i cerchi nel cielo. I punti caldi e freddi sono come onde di vibrazione sonore. Sovrapponendo le tracce si possono riconoscere ancora le diversita’ cosi’ mediante un analizzatore si spettro si possono isolare le varie radiazioni. • Riguardo alle curvature possibili che rispettano i requisiti di simmetria si possono avere solo superfici positive (sfera), nulle, negative (sella). Se l'energia e la materia hanno una densita' superiore alla densita' critica di 10-23 gr/m3 cioe' circa 5 atomi di idrogeno/m3 allora la forma dell'universo ' positiva, se minore la forma dell'universo e' negativa, se uguale la forma e' piana. Attualmente sembra che l'universo sia piano ma non si sa se ha una forma toroidale cioe' finita • Se l'universo e' piano e finito, ogni galassia a dx, spunta a sx etc. Riguardo all'evoluzione dell'universo nel tempo si disegna la sezione temporale in cui la dimensione complessiva dello spazio e la distanza tra le galassie diminuisce man mano che si va indietro nel tempo. Ma se si considera che l'universo e' piano e infinito la dimensione complessiva dello spazio resta uguale!! Se la materia si fa densa l'universo resta sempre infinito. In genere si pensa che l'universo abbia avuto inizio da un punto al di fuori del quale non c'e' spazio ne' tempo e dopo l'esplosione lo spaziotempo si e' "srotolato". In realta' se l'universo e' infinito doveva esserci un'estensione infinita di spazio gia' al momento del big bang e in quel momento iniziale densita' e temperatura hanno raggiunto valori inimmaginabili ovunque e non in un singolo punto cioe' il big bang e' avvenuto dappertutto e l'espansione non e' nelle dimensioni ma nella distanza tra gli oggetti che lo compongono cioe' le galassie!!! Ogni osservatore su una galassia vede cosi' lo spazio sfuggirgli via secondo Hubble • Come gli oggetti dotati di massa incurvano lo spaziotempo cosi' gli oggetti in rotazione trascinano lo spaziotempo come ad esempio accade ad un corpo che gira in un liquido viscoso. Questo effetto e' detto "trascinamento del sistema di riferimento". Si manifesta ad es. quando un asteroide in caduta libera verso una stella di neutroni in rapida rotazione o un buco nero viene preso in un vortice spaziale e viene spostato dalla sua traiettoria durante la caduta compiendo delle piccole rotazioni o meglio il sistema di coordinate si torce rispetto alla linea retta. Relativita generale cap-pag 4-13/31 5. onda gravitazionale • Un'onda gravitazionale e' un'onda che al suo passaggio incurva lo spazio ma mentre le onde elettromagnetiche e sonore sono perturbazioni che viaggiano nello spazio, le onde gravitazionali sono perturbazioni dello spazio. Al passaggio della cresta e del ventre di un'onda gravitazionale lo spazio viene prima dilatato in una direzione e poi in quella perpendicolare. Ci si potrebbe accorgere del passaggio di un'onda misurando in modo continuo le distanze tra i punti e verificando il cambiamento. Ma gli effetti di queste perturbazioni sono talmente deboli che esistono difficolta' tecniche enormi a misurarle. La bomba atomica del 1945 ha prodotto onde gravitazionali che deformava le dimensioni di un corpo pari a un minuscola frazione di un diametro atomico. Se si considera una stella che diventa supernova, distante 104 anni luce, la corrispondente onda gravitazionale deformerebbe una barra lunga 1m di 10-15cm. Relativita generale cap-pag 5-14/31 Figura: Forza gravitazionale e onde gravitazionali . Fonte: La trama del cosmo. Brian Greene Relativita generale cap-pag 5-15/31 • In riferimento al capitolo sui modelli cosmologici, riportiamo la fase standard e inflazionarla deSitter. Nella transizione della fase accelerata (prebigbang o inflazione) a quella decelerata vengono prodotte molti campi: i gravitoni (nella cosmologia standard), i campi magnetici primordiali, i dilatoni, gli assioni (nella cosmologia di stringa). Qui analizziamo i gravitoni. Le oscillazioni della geometria si propagano da un punto all’altro con una velocita’ che nel vuoto eguaglia quella della luce, le onde gravitazionali trasmettono tale informazione e sono le masse e la loro quantita’ di moto a generare il campo. Sara’ l’accelerazione delle masse a generare onde in tutto lo spazio-tempo circostante. Le onde gravitazionali vengono emesse se nella sorgente si ha un momento quadrupolo diverso da zero. Un sistema simmetrico sferico non emette alcuna radiazione gravitazionale perche’ il momento=0. L’onda gravitazionale si propaga sia all’interno che all’esterno di ciascun materiale. Non esistono masse gravitazionali di segno opposto per cui la radiazione gravitazionale non puo’ essere riflessa o schermata. Le onde sono tensoriali cioe’ trasportano un momento angolare doppio rispetto alle onde e.m. di pari intensita’ quindi le particelle che accompagnano l’onda hanno massa nulla. Grazie a tale proprieta’ due masse dello stesso segno si attirano anziche’ respingersi. L‘intensita’ e’ piu’ debole di quella e.m. -36 Fgravitaz/Fcoulomb=10 e per avere onde piu’ intense occorre considerare le oscillazioni per la rotazione di stelle che ruotano o che esplodono come supernove. Nei sistemi binari associati ad una pulsar l’orbita si restringe perche’ il sistema emettendo onde gravitazionali perde energia e le due stelle tendono a cadere l’una sull’altra. La sorgente piu’ intensa di onde gravitazionali e’ l’universo stesso. La decelerazione da una fase inflazionarla alla fase evolutiva nel modello standard sono associate alla produzione di onde gravitazionali come tracce fisiche delle ere preistoriche. L’ emissione di radiazioni gravitazionali non e’ associabile ad un moto di masse accelerate (l’universo primordiale potrebbe essere vuoto) bensi’ ad una accelerazione dello spazio-tempo stesso secondo un meccanismo denominato amplificazione parametrica delle fluttuazioni del vuoto. Mentre a livello classico la geometria dello spazio-tempo e’ fissata dalla distribuzione delle masse e delle energie presenti, a livello microscopico a livello della meccanica quantistica i campi e quindi anche il campo gravitazionale puo’ fluttuare con delle piccole oscillazioni locali che li portano a discostarsi dal valore classico e in media hanno valori nulli. Tali quanti gravitazionali sono i gravitoni che continuamente si producono per poi essere immediatamente distrutti. Nello spazio vuoto di Minkowski le coppie di gravitoni si formano e si distruggono in maniera caotica ma il numero medio di gravitoni rimane zero. Se la geometria si espande in maniera veloce come durante la fase inflazionarla i gravitoni di una coppia dopo essere stati prodotti sono stati trascinati lontano l’uno dall’altro in maniera cosi’ rapida da non riuscire piu’ a ricongiungersi per annichilarsi a vicenda e rimangono molti gravitoni spaiati direttamente nello spazio-tempo stesso. E’ l’orizzonte di Hubble creato dal processo di espansione accelerato che separa le coppie virtuali e non si ha bisogno di sorgenti ma solo di fluttuazioni quantistiche. Anche la radiazione dei buchi neri si puo’ pensare come generata dalle fluttuazioni quantistiche che creano coppie virtuali di particelle vicino all’orizzonte del buco nero infatti se una delle due particelle viene assorbita dal buco nero, l’altra non ha piu’ il partner gemello con cui Relativita generale cap-pag 5-16/31 ricongiungersi per autodistruggersi e l’effetto risultante e’ un flusso di radiazione che sembra emergere dall’orizzonte stesso del buco nero. • Una proprieta’ della radiazione e’ lo spettro cioe’ l’intensita’ in funzione dell’energia ma siccome l’energia di una particella e’ proporzionale alla frequenza dell’onda con la costante di Planck si puo’ determinare l’intensita’ in funzione della frequenza. Le onde gravitazionali sono fluttuazioni quantistiche della geometria e quindi onde quantistiche in cui l’ampiezza e’ proporzionale alla loro frequenza ν e dunque inversamente proporzionale alla loro lunghezza d’onda λ. • Espansione->diminuzione ampiezza, diminuzione ν, aumento λ -> raggio orizzonte Hubble 1/H costante provoca congelamento onde al valore λ=1/H -> sgelamento alla fine inflazione quando 1/H cresce -> riprendono oscillazioni e la diminuzione ampiezza • Le onde con diversa frequenza si congelano ad istanti diversi. Per tutti i campi e in particolare per i gravitoni lo spettro delle particelle prodotte ha un andamento in frequenza che tende a seguire l’andamento del tempo della curvatura. Durante una fase inflazionaria lo spettro delle frequenze tende a decrescere mentre durante una fase di stringa tende a crescere . • La produzione piu’ elevata di tali particelle porta alla formazione di un fondo cosmico di particelle fossili piu’ intenso nelle alte frequenze in cui e’ piu’ facile l’osservazione diretta. A causa di questa produzione piu’ abbondante risulta anche possibile che tutta la materia e la radiazione presenti attualmente nell’universo siano il risultato diretto della transizione dal pre-bigbang al postbigbang ovvero il risultato del decadimento dallo stato iniziale il vuoto perturbativo. • Le origini della radiazione di fondo esistente e’ cosi’ spiegabile: Nel modello cosmologico standard la radiazione viene introdotta come ipotesi alla base del modello Nel modello inflazionarlo la radiazione viene prodotta alla fine dell’inflazione sulla base di meccanismi come la transizione di fase, il decadimento dell’inflatone etc… che convertono in radiazione l’energia potenziale della fase inflazionarla Nel modello di stringa e’ l’energia del vuoto perturbativo che si trasforma in radiazione e tutta l’entropia che osserviamo oggi potrebbe essere ottenuta dalle fluttuazioni quantistiche dello stato iniziale amplificate dall’evoluzione accelerata dell’universo. Relativita generale cap-pag 5-17/31 Figura: Al tempo attuale t0 l’universo che osserviamo e’ tutto contenuto nell’orizzonte di Hubble. In passato ad un tempo t1<t0 il raggio spaziale era piu’ grande dell’orizzonte di Hubble Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini Figura: Evoluzione universo attuale e prima bigbang fase inflazionarla di de Sitter da t2 a t1 con curvatura spazio-tempo costante ed orizzonte degli eventi costante Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini Relativita generale cap-pag 5-18/31 Figura: Evoluzione universo in cosmologia di stringa con fase superinflazionaria corrispondente al pre-bigbang con curvatura spazio-tempo crescente ed orizzonte degli eventi che si contrae Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini • Esistono dei limiti alla produzione di particelle in quanto tale energia potrebbe diventare cosi’ elevata da cambiare l’evoluzione cosmologica e rendere impossibile l’inizio della fase standard anche se non e’ mai stato rilevato un fondo cosmico di onde gravitazionali Limiti di stringhe: nelle stringhe Ms=1/Ls ->Es=Ms*c2=1018 Gev . Eplanck=1019 Gev e’ l’energia max attribuibile alla geometria secondo la meccanica quantistica oltre la quale la nozione di spaziotempo diventa incerta. La densita’ d’energia della particelle prodotte e’ determinata da Ms e non puo’ superare l’energia determinata da Mp Limiti sperimentali :. Si introduce Ωg la densita' energia dei gravitoni nel fondo e Ωc la densita' energia critica cioe’ la densita’ che avrebbe l’universo se la parte spaziale avesse una curvatura nulla. La curvatura spaziale oggi e’ abbastanza piccola per cui Ωc e’ una buona stima della densita’ d’energia totale dell’universo attuale. Le onde gravitazionali si possono rappresentare come perturbazione geometrica dello spazio-tempo che si propagano a velocita’ c e si accoppiano a tutte le forme di energia producendo un rumore di fondo. L’esistenza di onde gravitazionali distorcendo la geometria distorcerebbero anche l’isotropia della radiazione di corpo nero esistente!! Se ci fossero dei gravitoni con λ=1/H=1028cm cioe’ pari al raggio dell’universo attuale, si dovrebbe avere Ωg<10-10Ωc cioe’ una densita’ piccolissima!! Il raggio 1/H corrisponde alla distanza che andando alla c si potrebbe percorrere in 1010 anni. Relativita generale cap-pag 5-19/31 Limiti pulsar: un fondo di onde gravitazionali distorcerebbe la geometria dello spazio-tempo nelle stelle pulsar che risultano regolari con λ=108cm (1 a.l.) quindi Ωg<10-8Ωc Limiti nucleosintesi: i processi nucleosintesi che hanno portato alla formazione di nuclei atomici sono avvenuti indisturbati dalla presenza di onde gravitazionali e si puo’ trovare un limite Ωg<10-5Ωc Lo spettro gravitonico di intensita’ max permessa si puo’ rappresentare nel seguente grafico dove viene espressa la densita’ di energia Ωg in funzione della frequenza ω(Hz). A sinistra compare lo spettro della cosmologia deSitter costante perche’ la curvatura e’ costante (il gradino e’ dovuto a una ulteriore produzione di gravitoni in fase standard associata alla transizione tra la radiazione e la materia). A destra compare lo spettro della cosmologia di stringa in fase pre-bigbang crescente (proporzionale al cubo per le frequenze piu’ basse). Il picco corrisponde al rapporto tra l’energia max di stringa e l’energia di Planck. Tale valore si determina dalla curvatura max permessa nella teoria delle stringhe (Ms/Mp)2 . Il valore della Ms non e’ determinato ma si determina essere Ms=10-1Mp per poter realizzare tutte le interazioni fondamentali quindi (Ms/Mp)2=10-2. La Ωrad=10-4Ωc . Dato che il rapporto tra Eg/Erad=costante si puo’ considerare Ωg=10-6Ωc. Lo spettro e’ poi caratterizzato da pendenza e lunghezza diversa • Figura: Possibili spettri per un fondo di gravitoni cosmici prodotti secondo diversi modelli inflazionari. Il grafico mostra il logaritmo della densita’ d’energia in funzione del logaritmo della frequenza. La figura mostra anche i limiti imposti da COBE dalle pulsar e dalla nucleosintesi. A sinistra compare lo spettro della cosmologia deSitter costante perche’ la curvatura e’ costante A destra compare lo spettro della cosmologia di stringa in fase pre-bigbang crescente Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini Relativita generale cap-pag 5-20/31 Viste le molte incertezze nei modelli teorici dello spettro gravitonico precedente al bigbang sembra opportuno determinare la “regione permessa” ossia la regione che contiene al suo interno lo spettro dei gravitoni di fondo. Si confronta la regione permessa per un fondo di gravitoni cosmici nel prebigbang di stringa (max =(Ms/Mp)2=10-2) con la regione nello scenario dell’inflazione standard (maxCOBE =(H/Mp)2=10-10). In figura esistono gli spettri di altri possibili fondi gravitazionali ottenibili nell’inflazione standard non basati sulle fluttuazioni del vuoto. Tale fondo potrebbe essere prodotto: dalla radiazione gravitazionale dei difetti topologici (monopoli,stringhe cosmiche a simmetria cilindirica, membrane etc.). dalla transizione di fase che segna la fine dell’inflazione cioe’ nei modelli di inflazione estesa che producono delle bolle dipendente fortemente dalla temperatura. dalle oscillazioni dell’inflatone che innesca e mantiene l’inflazione nei modelli convenzionali. dai modelli basati sulla quintessenza dove il campo scalare non si congela cioe’ non perde ogni proprieta’ alla fine dell’inflazione ma rimane anche ai giorni nostri ad influenzare l’espansione dallo spettro di corpo nero con temperatura di 1K. Figura: Regione permessa per il fondo dei gravitoni fossili in cosmologia di stringa e nell’inflazione standard. La figura mostra anche alcuni tipi di spettri localizzati ad alta frequenza e non vincolati dalle osservazioni del COBE. Fonte: L’universo prima del Big Bang. Maurizio Gasperini Non e’ possibile osservare questi fondi primordiali perche’ la sensibilita’ dei rilevatori non lo permette. I rilevatori sono di due tipi: le barre risonanti e gli interferometri. Le barre sono cilindri di metallo che rispondono al passaggio di onde gravitazionali mettendosi a vibrare con frequenza di risonanza tipica di 103Hz. Le oscillazioni indotte dall’onda sono trasformate in segnali amplificati. Tali barre vengono racchiuse in un contenitore ermetico nel quale viene fatto il vuoto e raffreddate a T=1K per eliminare le oscillazioni Relativita generale cap-pag 5-21/31 intrinseche di natura termica. Sono detti rivelatori criogenici. Il Ligo (laser interferometer gravitational wave observer) e' costituito da tubi vuoti lunghi 4km e larghi 1m disposti a formare una gigantesca L. Ciascun tubo e' percorso da un raggio laser che viene riflesso da uno specchio e se un'onda gravitazionale passasse da quelle parti, uno dei tubi verrebbe deformato di una quantita' rilvabile con gli strumento. Gli effetti di deformazione sono proporzionali alla lunghezza e un'onda puo' causare uno spostamento di 1017 m in un oggetto lungo 4km. Facendo rimbalzare il fascio molte volte internamente e' come se la lunghezza aumentasse e lo strumento puo' rilevare spostamenti di 10-12m. Il Virgo e’ invece a Cascina. Il LISA e’ costituito da tre navicelle spaziali in modo da costituire i vertici di un triangolo con circa 5milioni di km di lato e i laser possono raggiungere una sensibilita’ di intono ai 10-3Hz. La sensibilita’ attuale e’ di Ωg=60Ωc , Ωg=104 Ωc ben distante da Ωg=10-6Ωc!!! Si sono inoltre calcolate con grande precisione le frequenze teoriche delle onde attese per un certo numero di eventi cosmici come l'esplosione di una supernova,la rotazione di una stella a neutroni o la collisione tra buchi neri. In tal modo i rilevatori sono tarati per misurare una certa frequenza. Certe onde gravitazionali hanno una frequenza bassa e se fossero sonore sarebbero udibili dall'orecchio umano: il cosmo e' una sinfonia di suoni prodotti dalle deformazioni spaziotemporali. 100 anni dopo la pubblicazione della sua Teoria della Relatività Generale, ecco che l'ultima grande previsione di Albert Einstein viene verificata da un'osservazione sperimentale diretta: le onde gravitazionali esistono, sono rivelabili e possiamo inaugurare una nuova era dell'astrofisica! Cosa sono le onde gravitazionali? Sono delle increspature dello spaziotempo stesso, che come dice il nome si propagano come un moto ondoso. Immaginate la nostra realtà come un foglio elastico: lo potete scuotere, facendolo oscillare, oppure lo potete schiacciare e tirare, causandone l'accorciamento e l'allungamento. Questo è quello che fanno le onde gravitazionali: allungano e accorciano lo spazio al loro passaggio, come un'onda sonora nell'aria si propaga comprimendo ed espandendo le molecole del gas Significa che quando un'onda gravitazionale passa attraverso il vostro corpo, vi allunga e vi accorcia! Ma il bello è che non lo fa spostando fisicamente i vostri atomi, ma aumentando o riducendo la distanza stessa che li separa! Spesso viene fatto l'esempio del palloncino: prendete un palloncino sgonfio, fateci dei puntini e gonfiatelo. I puntini si allontaneranno, ma non si stanno fisicamente muovendo sulla sua superficie! Ecco cosa vuol dire dilatazione dello spaziotempo Come nascono le onde gravitazionali? Per produrre una perturbazione serve un perturbatore. E questo è la massa stessa! Ogni massa "siede" nello spaziotempo come una palla su un telo elastico: se spostiamo la palla, la fossetta da essa generata si sposterà con lei. Cioè produce una perturbazione che si muove sul telo, è un po' come tirare una pietra in uno stagno, o muovere bruscamente un oggetto sottacqua: nascono delle onde che si propagano per tutto lo specchio d'acqua. Similmente, quando muoviamo o acceleriamo bruscamente una massa, ecco che questa produrrà delle onde nello spazio tempo, appunto dette onde gravitazionali, che si propagheranno per tutto l'universo. La teoria Relativita generale cap-pag 5-22/31 prevede che la loro velocità sia proprio quella della luce. Qualunque massa produce onde gravitazionali quando è in moto! Quale oggetto può produrre fisicamente un'onda gravitazionale percepibile? qualcosa di MOLTO grosso, con un campo gravitazionale immenso e che si muove a una velocità indecente. Qualcosa come uno scontro tra due buchi neri o stelle di neutroni! Tuttavia tali scontri non erano mai stati osservati, e dei buchi neri abbiamo solo evidenze indirette... Come possiamo costringerle a farsi vedere?: misurando la variazione di distanza tra due punti di cui conosciamo le posizioni iniziali! Il problema è che, persino le onde più potenti nate nei cataclismi più inenarrabili, producono dei segnali ridicolmente piccoli: 10-21, quando va bene. In prospettiva, è un atomo a confronto della distanza TerraSole (150.000.000 di km) o un capello a confronto della distanza SoleStella più vicina (31 mila miliardi di km). Per farlo si usa uno strumento il cui principio è tra i più antichi della fisica: l'interferometro! Anche questo è molto semplice: si prende una sorgente di luce e la si sdoppia. I due fasci vengono mandati in direzioni perpendicolari, rimbalzano su uno specchio e tornano verso la sorgente. Qui viene posto uno schermo, sul quale i due raggi luminosi si sovrappongono, facendo appunto "interferenza". L'immagine che si forma sullo schermo, detta figura d'interferenza, dipende dalla lunghezza dei due percorsi, e una qualunque variazione della distanza percorsa causerà delle variazioni nella figura d'interferenza. La prima applicazione di questo strumento, l'interferometro di Michelson-Morley, fu la pietra tombale sull'idea di "etere luminifero", e aprì la strada alla relatività di Einstein. Negli anni il desing è diventato sempre più preciso, e gli strumenti sempre più grandi. LIGO e Virgo sono in grado di riconoscere ed elimiare le vibrazioni prodotte dal traffico locale e lontano, o persino quelle prodotte dai boscaioli quando abbattono alberi. Ci siamo riusciti.. La collaborazione americana LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), in possesso di due interferometri distanti circa 3000 km e ciascuno con un cammino ottico di qualche centinaio di km, ha annunciato di aver rivelato per la prima volta le onde gravitazionali. Il segnale è quello riportato nell'immagine allegata Il 14 settembre 2015, alle 10:50:45 CET, mentre si stavano prendendo dati di calibrazione, i due interferometri hanno misurato a distanza di 6.9 millisecondi (il tempo di volo di 3000 km) il passaggio di un'onda gravitazionale. Il segnale è cominciato con una frequenza di 35 Hz, è rapidamente cresciuto fino a 250 Hz come in un grido, è diventato caotico e si è rapidamente spento. Con un rapporto segnale-rumore di 24 e un tasso di falso allarme di uno ogni 203.000 anni, è stato subito chiaro che la probabilità di aver rivelato un evento casuale è di una su 20 milioni: cioè in gergo 5.1 sigma di significatività. Ricostruendo la forma dell'onda siamo riusciti a capire che avevamo assistito alla fusione di due buchi neri, la prima volta nella storia. I due oggetti, di 36±5 e 29±4 masse solari, si sono avvicinati per milioni di anni, a causa della perdita di energia orbitale sottoforma di onde gravitazionali, e più si avvicinavano più tale perdita aumentava. Esponenzialmente. Nel giro di un quarto di secondo i due buchi neri si sono avvicinati sempre di più, hanno raggiunto velocità pari a metà di quella della luce e si sono Relativita generale cap-pag 5-23/31 scontrati, prendendo ad emettere incredibili quantità di energia sottoforma di onde gravitazionali. Pensate la potenza irradiata in onde ha raggiunto valori 50 volte superiori all'intera potenza luminosa dell'universo! Il risultato è stato un buco nero di 62±4 masse solari. E le altre 3 mancanti? Convertite in pura energia! Ecco perché siamo riusciti a rivelare queste onde! Ok, l'effetto è stato di un atomo sulla distanza Terra-Sole. Ma i calcoli mostrano che questo evento è avvenuto a 1.3±0.6 miliardi di anni luce di distanza. Vuol dire che alla sorgente, la perturbazione dello spazio deve essere stata di svariati km. "Come se Pisa e Livorno si fondessero" ha scherzato il presidente dell'INFN Fernando Ferroni. Una prima triangolazione mostra che l'evento è avvenuto da qualche parte nella volta celeste meridionale, dietro alle Nubi di Magellano La detection è stata fortuita: stavano facendo un run di prova, e in meno di 3 minuti avevano identificato un segnale! Sono seguiti mesi di raccolta dati di rumore di fondo e di pettegolezzi sui social media, e oggi finalmente l'annuncio della scoperta. Ma c'è chi dice che dopo questo segnale, altri sono stati catturati, e devono solo essere pubblicati! il suono della collisione dei buchi neri: e' possibile sentire la collisione di due buchi neri! E ciò che fa capire ancora di più quanto sia incredibile, epocale e straordinaria la scoperta, è che questo suono proviene da due mostri ciascuno 30 volte la massa del nostro Sole che si sono fusi ad una distanza pari a oltre 1.3±0.6 miliardi di anni luce. Nel farlo hanno liberato, sottoforma di onde gravitazionali, una energia pari a 50 volte quella liberata da TUTTE le stelle dell'Universo osservabile in MENO di un secondo!! Praticamente, il suono è partito quando sulla Terra probabilmente prolifravano le prime forme di vita microscopiche, ha viaggiato per oltre 1 miliardo di anni nello spazio e si è mostrato a noi in questo modo. Se si associa alla frequenza delle onde il suono corrispondente si ottiene il suono della storia: la voce dell'universo che comunica con noi. Per i più curiosi: la frequenza finale dell'evento (circa 260 Hz) è MOLTO vicina a quella del Do centrale di un pianoforte! L'universo ci ha parlato per tutto questo tempo, ha suonato per noi, e ora noi abbiamo finalmente le orecchie per udire! Credits: https://www.ligo.caltech.edu/video/ligo20160211v2 Perché è una scoperta importante?Al di là del fatto che OGNI scoperta è importante, perché aumenta la nostra comprensione del cosmo Questa scoperta suggella definitivamente la teoria della Relatività Generale, una delle più eleganti e complete mai scritte, e ci dice molto sul nostro universo. Questa scoperta apre una nuova era: perché dopo l'astronomia che usa la luce, cioè le onde elettromagnetiche, e l'astronomia che usa i neutrini, indefessi e inarrestabili viaggiatori del cosmo, ecco che abbiamo l'astronomia che usa le onde gravitazionali e il loro spettro, per indagare una quantità enorme di nuovi fenomeni. È solo l'inizio: LIGO non è nemmeno a un terzo della sua sensibilità progettata, e Virgo verrà acceso a breve. LIGO e Virgo inoltre fanno parte di una collaborazione strettissima: ecco perché l'annuncio è stato fatto contemporaneamente dai due team, anche se il "nostro" interferometro (situato a Cascina, Pisa) non è ancora acceso Questa non è solo la prima misurazione DIRETTA di un'onda gravitazionale (erano Relativita generale cap-pag 5-24/31 già state viste indirettamente grazie al decadimento orbitale di un sistema binario di stelle di neutroni, valso il premio Nobel per la fisica del 1982). È anche la prima osservazione della fusione di due buchi neri, ed è anche la prima prova direttissima dell'esistenza di questi oggetti! Questi mostri strani ed esotici si sono finalmente materializzati davanti ai nostri occhi! Qualcuno pagherà con il Nobel per questo Stephen Hawking ha già dichiarato che i conti furono svolti per la prima volta da lui, e Kip Thorne è l'ideatore di LIGO stesso. raggio di Schwarzschild: è il raggio di un corpo per il quale la velocità di fuga da esso è pari alla velocità della luce. Nulla potrà sfuggire ad esso. È l'orizzonte degli eventi, la fine del nostro universo. Qualunque oggetto possiede tale proprietà: più ci si avvicina a un corpo più è potente la sua attrazione gravitazionale, intuitivo no? Se comprimiamo abbastanza l'oggetto a un certo punto la velocità richiesta per sfuggire alla sua gravità sarà superiore a quella della luce. Tale raggio è direttamente proporzionale alla massa del corpo: per il Sole è di 3 km, per la Terra di 8 millimetri. Il raggio di Schwarzschild coincide, in certi casi, con il concetto di "orizzonte degli eventi". Questa definizione ci dice come qualsiasi cosa che attraversi tale distanza non possa più Relativita generale cap-pag 5-25/31 tornare indietro. Mai. Nemmeno la luce ce la fa. Ciò ha contribuito a generare l'immagine dei buchi neri come "immensi aspirapolveri spaziali". In realtà ci si può orbitare attorno senza nessuna conseguenza. Se il Sole diventasse un buco nero per la Terra e gli altri corpi del sistema solare non cambierebbe assolutamente nulla. Solo diventerebbe tutto un po' più buio Futura sorgente di onde gravitazionali sono due buchi neri all'interno di una galassia distante 400 milioni di anni luce Per la prima volta siamo riusciti a distinguere e separare due buchi neri nel centro di una stessa galassia e a misurarne la loro radiazione X Ancora nel novembre del 2015, infatti, gli astronomi hanno scoperto che nel nucleo di una stessa galassia, NGC 6240 si annidano due buchi neri supermassicci, in orbita l'uno attorno all'altro e che potrebbero fondersi tra qualche centinaio di milione di anni. Questo significa, alla luce anche della recentissima sensazionale scoperta, che oltre a fondersi per formare un solo enorme buco nero, rilasceranno immense quantità di energia sotto forma proprio di onde gravitazionali!!E le osservazioni del Chandra Xray Observatory della NASA sembrano anche essere in perfetto accordo con le simulazioni, come si vede dal video. Gli scienziati hanno infatti individuato i due super buchi neri ovviamente non direttamente, ma grazie al materiale in orbita ed in caduta attorno ai due buchi neri, il cosiddetto disco di accrescimento, talmente caldo da emettere raggi X, quelli osservati dal Chandra. Questa galassia forma stelle ad un tasso eccezionalmente alto. Si tratta infatti di una galassia nata dalla fusione di due galassie più piccole, e l'immensa quantità di gas così presente, futura fucina di nuovi astri, oscura talmente tanto ciò che sta Relativita generale cap-pag 5-26/31 dietro che è necessario usare strumenti nelle bande radio per esplorare il nucleo galattico. https://www.facebook.com/NextSolarStorm/videos/794740477296589/ 6. flusso del tempo Il tempo ha una sola direzione nel senso che gli eventi si verificano in una sequenza temporale. Tutte le leggi fisiche rispettano invece la simmetria per inversione temporale in base alla quale se una sequenza di eventi puo' svolgersi in ordine temporale, puo' verificarsi anche in quello contrario. Per rappresentare questo si puo' usare come regione spaziotemporale un insieme di fette ciascuna che rappresenta lo spazio in un preciso momento di tempo. Se si immagina che ogni fetta costituisca l'intero spazio in un dato momento e se consideriamo tutte le fette possibili, il filone comprendera' l'intero universo in tutto il tempo ossia l'intero spaziotempo. Due individui in stato di quiete l'uno rispetto all'altro hanno concezioni identiche di adesso e quindi fette temporali identiche. Se un osservatore si allontana dall'altro le loro fette temporali ruotano l'uno rispetto all'altra. Una maggiore separazione tra gli osservatori causa una deviazione piu' marcata tra le fette e quindi nella loro concezione di adesso. La teoria quantistica concepisce il tempo immaginario misurato con numeri immaginari cioe’ numeri disposti in modo perpendicolare ai numeri reali con effetti misurati o non misurati. Mentre il tempo reale aumenta sempre in quello immaginario nella teoria quantistica e’ una quarta dimensione spaziale la cui coordinata puo’ aumentare o diminuire Relativita generale cap-pag 6-27/31 Figura: Direzione del tempo. Fonte: L’universo in un guscio di noce Stephen Hawking Relativita generale cap-pag 6-28/31 Figura: Storia nel tempo immaginario e reale. Fonte: L’universo in un guscio di noce Stephen Hawking Il flusso del tempo e' determinato dall'entropia cioe' il numero di modi coerenti con le leggi fisiche in cui una determinata situazione fisica si puo' verificare. Se l'entropia e' elevata significa che i modi sono molti cioe' il sistema e' disordinato, se e' bassa significa che i modi sono pochi cioe' il sistema e' ordinato. I sistemi fisici tendono ad evolvere verso stati di maggiore entropia! (seconda legge della termodinamica). Ad esempio quando un gas racchiuso in un bottiglia si diffonde in una stanza dove il volume e' maggiore, si possono verificare piu' cambiamenti di configurazione delle molecole. Si raggiunge cosi' uno stato di diffusione uniforme in tutta la stanza e la configurazione iniziale di minima entropia in una piccola regione, evolve in una configurazione di entropia elevata. Dato che la seconda legge afferma che l'aumento dell'entropia e' solo una probabilita' statistica non un fatto immutabile della natura, non proibisce la rara eventualita' che le molecole riuniscano e rientrino nella bottiglia anche se il grado di improbabilita' di tali eventi e' altissimo. Se l'entropia aumenta e le leggi della natura sono invarianti per inversione temporale, l'entropia aumenta sia nel futuro sia nel passato di qualsiasi istante. Nel passato pero' i risultati sono inesatti e ridicoli. In questa ipotesi si puo'anche ammettere che tutto deriva da una fluttuazione casuale di uno stato disordinato di entropia elevata in cui la probabilita' e' piu' alta. Secondo Gasperini nell’universo attuale l’entropia nel fondo cosmico di radiazione e.m. (proporzionale al volume occupato dai fotoni e alla T2 )e’ dell’ordine di 1090. secondo i modelli standard durante la fase cosmologica il volume aumenta ma la T diminuisce e l’entropia si conserva (evoluzione Relativita generale cap-pag 6-29/31 adiabatica) pertanto non spiega l’origine dell’entropia attuale. Tale valore di entropia sebbene sia grande dovrebbe essere ancora superiore se confrontato con le dimensioni rispetto all’epoca di Planck. All’epoca di Planck il raggio dell’universo era piu’ grande del raggio dell’orizzonte di un fattore 1030 cioe’ l’universo conteneva (1030)3 sferette spaziali. Si puo’ assegnare allora un grado di liberta’ ad ogni porzione di orizzonte di area planckiana. Questo equivale ad assegnare ad ogni volume di spazio limitato dall’orizzonte di Hubble l’entropia che avrebbe un buco nero di pari estensione cioe’ l’entropia max. Se si applica l’entropia a epoche successive fino ad arrivare alla nostra in cui l’orizzonte e’ piu’ largo dovrebbe avere un valore di 10122 corrispondente a 1060 raggi di planck. Se l’entropia e’ invece piccola vuol dire che il nostro universo e’ un sistema ben ordinato che contiene ancora numerose informazioni sulla sua storia passata. Se utilizziamo la cosmologia di stringa per spiegare questo, nella fase di pre-bigbang si ha una contrazione che porta ad un collasso ed alla formazione di un buco nero con un’entropia max costante perche’ a basse energie l’evoluzione dell’universo e’ adiabatico. Tale orizzonte di buco nero coincide con l’orizzonte di Hubble cioe’ con una grossa sfera di Hubble. Alla scala di Planck l’entropia sempre uguale perche’ si conserva, si distribuisce su di un numero elevato di sferette di Hubble di raggio Planckiano… Questa entropia e’ di tipo geometrico cioe’ associata all’area dell’orizzonte e quindi alle caratteristiche geometriche dello spazio-tempo. In questa fase l’evoluzione e’ dominata dalla radiazione cioe’ da un’amplificazione delle fluttuazioni quantistiche del vuoto. Nella fase di prebigbang la lungh onda delle oscillazioni diventa piu’ grande del raggio di Hubble e man mano che l’orizzonte si contrae vengono amplificate oscillazioni con lungh onda sempre piu’ piccola (e con frequenza cioe’ energia sempre piu’ alta) cosicche’ l’energia e l’entropia in un dato volume di spazio aumentano in modo continuo. Questo vuol dire che l’entropia della radiazione(Er) dipende in modo inverso dal raggio dell’orizzonte! In particolare nel buco nero iniziale l’entropia della radiazione dipende dal numero di sferette di raggio 1/H che vi sono contenute. L’entropia geometrica(Eg) dipende dal numero di queste sferette moltiplicato per l’area dell’orizzonte in unita’ di planck. Eg/Er=orizzonteunita’planck. Si va da un valore grande a un valore=1 quando l’universo ha l’eta’ di planck. In tale condizione l’universo e’ dominato dalla radiazione perche’ entropia radiazione ha raggiunto entropia max che e’ quella geometrica. L'universo passa gran parte del tempo in uno stato di disordine totale, di entropia elevata e ogni tanto va incontro a fluttuazioni mediante cui acquisisce stati caratteristici da entropia inferiore. Quanto maggiore e' l'avvallamento tanto meno probabile e' la fluttuazione. Avvallamenti significativi a livello di entropia analoghi alla condizione attuale di ordine dell'universo sono molto improbabili e si verificano assai di rado Quando l'universo aveva un paio di minuti di vita era pieno di un gas caldo quasi uniforme composto dal 75% di idrogeno e dal 23% di elio e da piccole quantita' di deuterio e litio. Questo gas presentava un'entropia incredibilmente bassa. Il big bang ha dato vita all'universo da uno stato di entropia bassa. Se consideriamo la gravita' che agisce su una massa gassosa abbastanza grande, a causa della forza che ogni sua parte esercita sulle altre, porta il gas a dividersi in ammassi. Il gas tende ad evolvere verso una presenza di ammassi e non a raggiungere un' uniformita'. Anche se tali ammassi sembrano piu' ordinati rispetto al gas inizialmente diffuso quando valutiamo l'entropia dobbiamo considerare il contributo di tutte le forze cioe' dal calore generato dal gas che si comprime e dalla quantita'enorme di calore e luce liberati Relativita generale cap-pag 6-30/31 dai processi nucleari. Cioe' si e' generato un ordine compensato da una produzione di disordine. La gravita' stimola la formazione di ammassi ordinati ma che emettono luce e quindi tendono a far aumentare l'entropia. Quanto piu'compressi, densi e massicci sono gli ammassi gassosi tanto maggiore e' l'entropia complessiva. I buchi neri la forma piu' estrema di ammasso e di densita' dell'universo portano questo principio al limite. Non puo' sfuggirvi niente nemmeno la luce e trattengono tutta l'entropia che producono: neanche una piccola parte puo' evitarne la forte attrazione gravitazionale. Niente nell'universo presenta piu' disordine piu' entropia di un buco nero. L'universo e' nato dal big bang di bassa entropia (perche' la miscela di gas tiene conto anche della gravita') e tale gas rispetto ai buchi neri (stadio finale) ha sicuramente bassa entropia. L'entropia e' aumentata a poco a poco e dopo circa un miliardo di anni la gravita' ha indotto il gas primordiale ad ammassarsi e dalla formazione dei vari ammassi gassosi hanno avuto origine le stelle e le galassie. Gli ammassi piu' leggeri hanno dato vita ai pianeti. Almeno uno di questi pianeti si trovava nelle vicinanze di una stella che costituiva una fonte energetica di entropia relativamente bassa grazie alla quale diverse forme di vita a bassa entropia si sono potute evolvere. Occorre pero' capire perche' l'universo sia iniziato con tale configurazione tanto improbabile e ordinata!!. Relativita generale cap-pag 6-31/31