ordine: corsi ecm 2015 alitosi, nausea e acidità: le tante facce del

Anno IV – Numero 581
BACHECA
Ordine
1. Crisi occupazionale:
Istituito un fondo di
solidarietà per i colleghi
iscritti all’ albo in stato
di disoccupazione
2. Corsi ECM 2015
3. Ordine: Esami del
sangue
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Oggi siamo tutti un po’
smemorati: troppe le
informazioni da
ricordare
5. Agopuntura, funziona
se il paziente ci crede
Martedì 17 Febbraio 2015, S. Donato, Marianna, Patrizia
Proverbio di oggi………..
Parle comm' 'a 'nu libbro stracciato (Non ti capisco quando parli)
ORDINE: CORSI ECM 2015
in Bacheca a pag. 6 l’Elenco dei Corsi
ALITOSI, NAUSEA E ACIDITÀ:
LE TANTE FACCE DEL MAL DI STOMACO
Qualche informazione per saperne di più su questo
disturbo tanto diffuso quanto fastidioso
Alitosi, acidità, bruciore, nausea, vomito, gonfiore addominale,
eruttazioni. Oltre, ovviamente, al "classico" dolore localizzato nella
parte superiore dell'addome e al di sotto dello sterno, ovvero
all'altezza dello stomaco: sono questi i sintomi che caratterizzano il
mal di stomaco, disturbo tanto diffuso e frequente quanto fastidioso.
La maggior parte delle volte questo disturbo è connesso a una cattiva digestione.
La digestione un insieme coordinato di complesse operazioni meccaniche e
Prevenzione e
biochimiche esercitate dall’apparato digerente mediante le quali le sostanze
Salute
contenute negli alimenti introdotti nell’organismo vengono modificate per essere
6. Alitosi, nausea e
acidità:
assorbite e utilizzate dall'organismo stesso. In alcuni casi la digestione può non
le tante facce del mal di svolgersi nel migliore dei modi per diversi motivi - può capitare infatti di aver
stomaco
mangiato troppo e/o troppo velocemente e/o di aver consumato cibi troppo
7. Esami del sangue:
Sideremia
pesanti, o di aver preso freddo durante la digestione: è in questi casi che si parla
8. Bere troppa acqua fa
di "cattiva digestione".
male alla salute
Spesso il mal di stomaco è un disturbo passeggero che regredisce
autonomamente o mediante pochi e semplici interventi comportamentali come evitare il consumo di determinati cibi che possono peggiorare la condizione
- e farmacologici - come assumere, esclusivamente dietro consiglio medico,
antiacidi (contro il bruciore), procinetici (medicinali in grado di favorire lo
svuotamento dello stomaco), antibiotici (esclusivamente nel caso di infezioni
batteriche), analgesici (per lenire il dolore). In alcuni casi, però, il mal di stomaco
può essere indicatore di condizioni mediche più serie, tra cui allergie e
intolleranze alimentari, ulcera gastrica, morbo di Crohn, ernia iatale: è per questo
che, in caso di dolore allo stomaco, è sempre consigliabile farsi visitare dal proprio
medico di fiducia. (Salute, Sole 24 ore)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 581
Ordine: ESAMI DEL SANGUE
Una sintetica «biblioteca» dei principali valori che si possono trovare sul referto
Capire e interpretare gli esami di laboratorio è compito del medico.
Il ruolo del Farmacista è quello di fornire informazioni è quindi di evitare una lettura «fai da te»
(inutile e persino potenzialmente pericolosa) dei parametri che si possono trovare sul referto del
laboratorio, nonché di fornire una base culturale per far si che il paziente possa capirsi meglio col
medico, e prepararsi, eventualmente, a fargli le domande giuste.
Gli esami per il Ferro
La carenza di ferro nel sangue viene di solito associata all'anemia. Ma non è sempre così, e , soprattutto,
gli esami per valutare il metabolismo del ferro sono diversi, e vanno valutati nel loro insieme.
Gli esami per il ferro sono: Ferritina, Sideremia e Transferrina serica.
Nell’edizione odierna parliamo della Sideremia
Sideremia
170-190 microgrammi/dl
Che cosa si misura: Il test misura la sideremia, cioè la 2-3 mesi
50-70 microgrammi/dl
100 microgrammi/dl
75-160 microgrammi/dl
60-150 microgrammi/dl
40-80 microgrammi/dl
concentrazione di ferro nel sangue. Il ferro è un elemento Infanzia
molto importante per l’organismo, perché è indispensabile Uomo adulto
per il trasporto dell’ossigeno ai tessuti e per la formazione di Donna adulta
alcuni enzimi. In un individuo adulto sano sono presenti circa Vecchiaia
3-5 g di ferro totale: di questo, una parte si trova nei globuli
rossi (ferro legato all’emoglobina), una parte costituisce le riserve dell’organismo (ferro legato a ferritina
ed emosiderina) e una parte rappresenta il cosiddetto «ferro di trasporto» (ferro legato alla transferrina),
che, attraverso il sangue, è veicolato dal fegato e dall’intestino ai tessuti che ne hanno bisogno. Essendo la
quota di ferro libero nel sangue trascurabile, la sideremia di fatto misura il ferro legato alla transferrina.
Quando e perché il test è indicato: Il test della sideremia serve a controllare se i livelli di ferro sono
nella norma. Se i valori di emoglobina ed ematocrito sono anomali, il test può essere utile per determinare
le cause di un’eventuale anemia. L’esame viene anche usato nei pazienti in trattamento per una carenza di
ferro, per valutare se il ferro assunto venga assorbito correttamente. Nei bambini che abbiano ingoiato
accidentalmente tavolette di ferro, la misurazione della sideremia è l’unico metodo per determinare la
gravità dell’avvelenamento.
La sideremia può essere usata, insieme alla capacità ferro-legante totale (transferrina sierica), come esame
di screening per una malattia genetica, l’emocromatosi. Intorno all’utilità di questo tipo di screening si è
acceso un grosso dibattito: secondo alcuni esperti esso dovrebbe essere esteso a tutti i soggetti sopra i 20
anni; altri, non lo ritengono utile, data impossibilità di distinguere tra i casi sintomatici e asintomatici.
Come si fa il test. Per effettuare il test è sufficiente prelevare un campione di sangue dalla vena di un
braccio. Il prelievo dovrebbe essere eseguito di mattina, a digiuno. Inoltre, è bene evitare l’assunzione di
tavolette o pastiglie di ferro nelle 24 h che precedono il prelievo.
Quali sono i valori anomali e come interpretare i risultati dell’esame:
Bassi livelli di ferro possono essere dovuti a: aumento delle richieste, durante infanzia, gravidanza e
allattamento, ridotto assorbimento (malattie del tratto gastrointestinale), emorragie, abbondanti perdite
mestruali, anemia sideropenica (cioè dovuta a carenza di ferro), diabete, età avanzata, insufficienza renale,
malattie infettive (tubercolosi, ascesso polmonare, endocardite batterica), malattie croniche (morbo di
Chron), tumori (del seno, del polmone, linfoma di Hodgkin), infarto cardiaco, una dieta povera di ferro,
assunzione di alcune sostanze (ACTH, testosterone) e di alcuni farmaci (colchicina, meticillina).
Alti livelli di sideremia possono essere dovuti a:
malattie genetiche (talassemie, emocromatosi), eccessive trasfusioni di sangue, emosiderosi (eccessivo
accumulo di ferro), epatite virale acuta, leucemie, terapie con ferro, overdose accidentale di ferro,
assunzione di alcune sostanze (estrogeni, pillola contraccettiva) e di alcuni farmaci
(metildopa,cloramfenicolo). (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 581
OGGI SIAMO TUTTI UN PO’ SMEMORATI:
TROPPE LE INFORMAZIONI DA RICORDARE
Sempre più comune avvertire uno scarto tra le capacità mnemoniche ideali e quelle
reali. Ma le piccole lacune non devono preoccupare. Anzi,
l’ansia è controproducente
La memoria di cui sono dotati gli esseri umani, in un mondo in cui ci
sarebbero sempre più cose da ricordare, tende ad apparire ogni giorno
meno adeguata. Sono tanti i ricordi e le informazioni che possono
mancare all’appello nel momento in cui servirebbero: il nome di una
persona già incontrata, il numero dell’ennesimo PIN, la password di quel sito internet al quale ci si era
iscritti alcuni mesi prima, e così via. Quando le dimenticanze iniziano a ripetersi, subentra la
preoccupazione, specie quando si avanza con l’età. Sarà normale una memoria tanto lacunosa?
La frustrazione di non poter ricordare tutto : Certo è che la quantità di informazioni da tenere a
mente è aumentata a dismisura negli ultimi decenni, specialmente per chi è impegnato in attività
professionali molto “esigenti” sotto questo profilo. Così, oltre ai veri disturbi della memoria, più o
meno correlati al possibile sviluppo di demenze, gli specialisti stanno iniziando a individuare condizioni
in cui la caratteristica fondamentale è l’insoddisfazione personale per le prestazioni mnemoniche. È
come se chi vive nel complesso mondo contemporaneo stesse prendendo coscienza della differenza
tra una memoria ideale, capace di ricordare tutto quello che servirebbe, e la memoria reale, che non
riesce invece a stare al passo. Una di queste condizioni di memoria normale, ma percepita come
insufficiente, è il cosiddetto disturbo funzionale della memoria.
Cos’è il disturbo funzionale della memoria: È uno stato nel quale ci si lamenta già da alcuni mesi
delle prestazioni della memoria a fronte di un ambiente che richiederebbe di ricordare molte cose
diverse. Non c’è nessuna specifica causa, né fisica né mentale. «É un disturbo più comune tra le
persone che si collocano su un piano elevato dal punto di vista degli studi effettuati e dell’appartenenza
professionale e socio-economica. Persone che hanno un atteggiamento perfezionistico nei confronti
delle prestazioni mnemoniche sono più a rischio di sviluppare una risposta di disadattamento a
mancanze o errori di memoria, ma anche alle variazioni normali a cui questa funzione va incontro in
seguito a cambiamenti dell’umore, allo stress, all’avanzare dell’età».
Il fenomeno può avere un carattere di automantenimento. Infatti, chi nota anche piccole difficoltà
nella propria abilità di ricordare, aumenta il livello di attenzione nei confronti delle prestazioni
cognitive, generando la sensazione che ci sia qualcosa che non va. «In poche parole — si sviluppa un
sintomo cognitivo in seguito a un cattivo abbinamento tra una domanda di memoria molto esigente,
es. per motivi professionali o per la necessità di lavorare in multitasking, e le risorse mnemoniche
disponibili». Più la condizione di stress si prolunga, più la memoria, spremuta, tende a funzionare male.
Il deterioramento cognitivo lieve: Un’altra condizione di memoria insoddisfacente, ma non
necessariamente patologica, è il cosiddetto mild cognitive impairment (“deterioramento cognitivo
lieve”). Chi ne soffre manifesta una reale riduzione delle capacità cognitive, soprattutto quelle
mnemoniche, ma il funzionamento della vita quotidiana è preservato. Può essere dovuta all’età, o
essere la conseguenza di uno stato depressivo prolungato, di un cronico abuso di alcol.
A questa variabilità di cause corrispondono sintomi sfumati e incostanti, e un’incertezza
sull’evoluzione. «L’intenzione originaria di questa diagnosi era di consentire l’individuazione di persone
ad alto rischio di Alzheimer o di altre condizioni neurodegenerative che possono portare alla demenza.
Ma è un obiettivo che non si può considerare raggiunto». Infatti, in molti casi il deterioramento
cognitivo lieve è una condizione transitoria, che consente un pieno recupero, come accade quando si
supera uno stato depressivo protratto. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 581
SCIENZA E SALUTE
BERE TROPPA ACQUA FA MALE ALLA SALUTE
Dall'eccessiva sudorazione al sovraccarico dei reni, all'insonnia: ingerire liquidi
anche quando non si ha sete può avere effetti negativi sull'organismo
Bere tanta acqua è da sempre uno dei "segreti" per godere di buona salute. Eppure una serie di studi
ha svelato che ingerirne troppa può alterare il nostro
benessere, causando disturbi anche gravi tra i quali
eccessiva sudorazione, insonnia e sangue più "diluito".
Uno studio inglese, in particolare, mette in guardia dalla
"dipendenza" cronica da acqua, per la quale un
individuo è portato a fare un sorso anche quando non
ha effettivamente sete.
Il fenomeno dell'aquaholism - Sono anni che gli
esperti ci suggeriscono di bere almeno due litri di acqua
al giorno, con benefici garantiti per tutto il corpo, dalla
disponibilità di energia alla "depurazione" da tossine e
sostanze nocive. C'è però chi ha preso il consiglio troppo alla lettera sviluppando una vera e propria
dipendenza.
Il fenomeno dell'aquaholism, ovvero della dipendenza da acqua, si sta espandendo e comincia a
preoccupare per gli effetti dannosi sulla salute.
I rischi per la salute - Secondo il prof. Mark Whiteley, chirurgo e fondatore della Whiteley Clinic di
Londra, bere acqua in maniera eccessiva e frequente "azzera" la capacità del cervello di avvisarci
quando superiamo il "limite" consentito dal corpo.
L'ossessione da "sorso" può portare quindi a vari disturbi, tra i quali un'eccessiva sudorazione che,
nell'esperienza di Whiteley, ha portato alcuni suoi pazienti a considerare la possibilità di rimuovere
chirurgicamente le loro ghiandole sudoripare.
Un'altra conseguenza per la salute è l'insonnia: quando ci addormentiamo, il nostro cervello rilascia un
ormone antidiuretico, l'ADH, che regola il funzionamento dei reni e ci evita di alzarci per fare pipì nel
cuore della notte.
Se si beve troppa acqua, però, il livello di liquidi nell'organismo supera il limite consentito e rende
"inattivo" l'ormone ADH.
I "bevitori compulsivi" rischiano, inoltre, di alterare l'equilibrio elettrolitico del corpo e "diluire"
eccessivamente il sangue. Con conseguenze serie, che vanno dalla predisposizione a malattie
cardiovascolari alla morte.
Ad alterarsi sarebbe il ciclo sodio-potassio, due minerali fondamentali per la vita umana, e lo stato di
salute delle cellule cerebrali, che sarebbero portato a "gonfiarsi".
Su questa strana forma di dipendenza, insomma, ci sarebbe poco da scherzare perché in medicina
sono noti - seppur rari - casi di morte per overdose d'acqua.
Quanto bisogna bere? - Il consiglio migliore e più indicato è semplice:
"bere soltanto quando si ha sete".
Cercando di non andare oltre gli otto bicchieri di acqua giornalieri e di alternare l'assimilazione anche
di altri liquidi come latte e succhi di frutta.
Senza esagerare, s'intende.
(Salute, Tgcom24)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 581
PREVENZIONE E SALUTE
AGOPUNTURA, FUNZIONA SE IL PAZIENTE CI CREDE
Dimostrata l’efficacia dell’intervento su dolori cronici, nausea, emicrania
depressione. Ma il fattore psicologico e il rapporto che il malato ha con il suo
problema sono determinati
L’agopuntura funziona davvero o è solo un placebo?
Decine di studi clinici hanno tentato di rispondere a questa
domanda senza giungere a una conclusione univoca. Ad
alimentare il dibattito è un’ultima ricerca apparsa sulla
rivista Journal of Clinical Pain che ha tentato di analizzare
l’efficacia dell’agopuntura contro il mal di schiena.
Risultato: secondo lo studio l’agopuntura può essere
un’arma efficace contro il mal di schiena, ma i fattori psicologici influiscono molto sui risultati del
trattamento. In pratica, le persone che hanno fiducia in questa terapia traggono ottimi benefici in
termini di riduzione del dolore, mentre nei più scettici il dolore persiste.
Lo Studio
Alcune ricerche compiute in passato hanno messo in evidenza che alcuni fattori psicologici, come la
fiducia nel trattamento e il rapporto che si instaura tra l’agopuntore e il paziente, possono influenzare
molto sui risultati di un trattamento di agopuntura.
Nello studio attuale, un team di ricercatori inglesi dell’Università di Southampton ha arruolato 485
pazienti in procinto di affidarsi a un agopuntore per alleviare le proprie sofferenze, e li ha sottoposti a
dei questionari prima dell’inizio della terapia e a distanza di 2 settimane, 3 e 6 mesi.
Le domande del questionario riguardavano le caratteristiche cliniche del pazienti e alcuni fattori
psicologici, inclusa la loro fiducia in questa forma di terapia complementare.
“Le analisi hanno mostrato che i fattori psicologici erano associati in maniera consistente alla
disabilità”.
“Le persone che cominciavano l’agopuntura con aspettative molto basse – pensando che
probabilmente non li avrebbe aiutati – era più probabile che riferissero meno benefici con il
proseguire del trattamento” ha chiarito la ricercatrice.
Allo stesso modo, lo studio ha dimostrato che i pazienti che tendevano ad avere una visione differente
del proprio mal di schiena nel tempo – ad es. giudicandolo meno impattante sulla qualità di vita e più
controllabile – tendevano ad ottenere benefici migliori. A dimostrazione, secondo i ricercatori, che
l’efficacia dell’agopuntura risente anche della visione che il paziente ha del proprio dolore, oltre che
alla fiducia che ha nella terapia.
Efficacia dimostrata
Emicrania, nausea, depressione e dolore cronico sono soltanto alcuni dei disturbi contro cui
l’agopuntura ha dimostrato la sua efficacia.
Un recente documento del National Center for Complementary and Alternative Medicine statunitense
ha sottolineato che l’agopuntura può essere un rimedio efficace contro il mal di schiena cronico, anche
se non è possibile sapere se si tratta di un effetto specifico contro il mal di schiena o contro il dolore in
generale. Il suo meccanismo d’azione è ancora ignoto, tuttavia, un gruppo di ricercatori ha
recentemente dimostrato che la chiave dell’effetto benefico dell’agopuntura potrebbe risiedere
nell’adenosina, una molecola che funziona come un “antidolorifico naturale”, la cui produzione da
parte dell’organismo sarebbe stimolata dall’inserimento degli aghi. Rimane tuttavia ancora da chiarire
se i punti specifici di inserimento degli aghi siano davvero così rilevanti oppure se l’agopuntura
garantisca i suoi benefici anche oltre il “flusso” dei suoi meridiani . (Salute, La Stampa)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 581
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Ordine: Corsi ECM 2015–SESSIONE PRIMAVERILE
Sessione Primavera – Si informa che da Mercoledì 18 Febbraio è possibile
prenotare sul sito istituzionale dell’ordine i Corsi ECM Gratuiti 2015.
DATA
TITOLO DEL CORSO
Domenica 22 Febbraio
ore 9.30
Sabato 28 Febbraio
ore 9.30
Sabato 07 Marzo
ore 9.30
Domenica 15 Marzo
Ore 9.30
Sabato 21 Marzo
ore 9.30
Domenica 29 Marzo
Ore 9.30
Sabato 18 Aprile
ore 9.30
Domenica 19 Aprile
ore 9.30
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (III parte)
La medicina naturale nelle epatopatie virali e croniche
Sabato 09 Maggio
ore 9.30
Sabato 16 Maggio
ore 9.30
Sabato 23 Maggio
ore 9.30
Sabato 30 Maggio
ore 9.30
Sabato 06 Giugno
ore 9.30
La malattia psoriasica: una condizione su cui riflettere
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (IV parte)
Deficit neurocognitivi
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (V parte)
La medicina naturale nelle steatosi e steato-epatiti
Low Dose Medicine Omeopatia, Omotossicologia e Nutraceutica
Basate sull’Evidenza (VI parte)
Corso ECM:“XI ed. I° PARTE:
“Corso teorico-pratico di rianimazione Cardio-Polmonare e
defibrillazione cardiaca precoce SE (BLS-D)
Corso ECM:“XI ed. II° PARTE:
“Corso teorico-pratico di rianimazione Cardio-Polmonare e
defibrillazione cardiaca precoce SE (BLS-D)
Osteoporosi in Farmacia
CREDITI
Formativi
24 (totali)
5+
10 FAD
5+
10 FAD
24 (totali)
5+
10 FAD
24 (totali)
5+
10 FAD
24 (totali)
I Contraccettivi
Il ruolo del farmacista:
Responsabilità Civili, Penali e Amministrative
10 +
10 FAD
5+
10 FAD
5+
10 FAD
5+
FAD 10
FAD: Ogni Partecipante al Corso Residenziale può Iscriversi al Corso FAD
gratuito di 10 crediti
Lunedì 16 Marzo
ore 21.00
Lunedì 20 Aprile
ore 21.00
SERATE MONOTEMATICHE
Le possibilità terapeutiche nella malattia emorroidaria.
(prof. Gennaro Rispoli)
Nuovi Anticoagulanti orali (NAO): vantaggi e limiti.
(prof. Maurizio Santomauro)
COME PRENOTARSI: da Mercoledì 18 Febbraio è possibile prenotare i Corsi ECM 2015
1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it
2- home page del sito dell’Ordine/sezione ECM
3- Prenotazioni
4- Accesso all’area riservata mediante username e password
5- Scegliere i corsi da prenotare