La prospettiva La prospettiva lineare: fondamenti, variabili e

Liceo Artistico “B. Munari”
di Cremona sede associata di Crema
Anno scolastico
2015/2016
Disciplina:
DISCIPLINE PROGETTUALI ARCHITETTURA E AMBIENTE
Prof.ssa Emanuela Dallacasagrande
PROGRAMMA SVOLTO
Classe 3^ - Sez. A - Indirizzo Architettura
La prospettiva
La prospettiva lineare: fondamenti, variabili e accorgimenti operativi
Prospettiva frontale: Metodo dei punti di distanza.
• Determinazione del metro e delle altezze prospettiche.
• Prospettiva frontale di figure piane, solidi e di gruppi di solidi
• Prospettiva frontale di un gruppo di solidi di media complessità
• Prospettiva di una stanza vuota con porte e finestre delineate come semplici bucature.
• Prospettiva con archi a tutto sesto frontali e in scorcio disegnata a matita definita a colori con
tecnica a piacere e successiva lucidatura a china.
• Verifica di prospettiva frontale.
La prospettiva accidentale: Metodo dei punti di fuga e delle perpendicolari al quadro;
• Prospettiva accidentale di figure piane, solidi, composizione di solidi;
• Utilizzo della terza e della quarta fuga e applicazione del metodo specifico nella prospettiva
di coperture a falde, di rampe di scale e di solidi composti da elementi inclinati in genere.
• Verifica di prospettiva accidentale.
Il disegno strumentale:
Norme, convenzioni, simbologie, quotatura, scale dimensionali e scale grafiche;
Gli elaborati tecnici del disegno architettonico: piante, sezioni, prospetti, planimetrie;
Proposta operativa:
Analisi di un progetto dato allo scopo di acquisire competenza nella lettura degli elaborati, nel
loro complesso e nelle singole parti. Restituzione grafica del progetto, per valutare la qualità
nell’esecuzione tecnico-grafica: gerarchizzazione del segno secondo le norme, grado di
precisione, scritturazione chiara e ordinata, ordine e logica nell’impaginazione.
• Esecuzione di elaborati su formato 50x70 quotati e definiti a china comprensivi di: pianta,
prospetti principali e una sezione trasversale in scala 1:50, planimetria in scala 1:500.
• Esercitazione di verifica: restituzione, in scala 1:200, o 1:100, di prospetti e planimetria di un
edificio esemplificativo a scelta tra quelli proposti (diversi per complessità volumetrica).
• Verifica scritto-grafica (Disegno strumentale: Norme, convenzioni, quotatura, scale
dimensionali e scale grafiche, orientamento, e nomenclatura degli elaborati di progetto);
Arredo e spazio d’uso:
Le funzioni e gli ingombri degli arredi, le relative simbologie, gli spazi di utilizzo;
Le misure antropometriche e l’ergonomia;
Proposta operativa:
Arredare un’unità spaziale (abitazione privata: zona giorno). Partendo da uno spazio dato
pensare una distribuzione funzionale dell’arredo tenendo conto delle misure antropometriche e
degli spazi di utilizzo. Elaborati prodotti:
• una pianta e una sezioni dell’ambiente arredato in scala 1:20 su formato 50x70 (esecuzione
a matita).
3^A - Discipline Progettuali Architettura e Ambiente - Prof. E. Dallacasagrande
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Liceo Artistico “B. Munari”
di Cremona sede associata di Crema
Anno scolastico
2015/2016
• Spaccato assonometrico dello spazio arredato su formato 50x70 definito a china e a pantoni.
• Prospettiva d’interno arredato. Elaborazione di una prospettiva frontale dell’ambiente
progettato eseguita applicando gli accorgimenti necessari al fine di ottenere una vista non
statica e priva di aberrazioni (esecuzione della tavola a colori con tecnica grafica a piacere).
Teoria delle ombre: ripasso e approfondimento
• Le ombre applicate al disegno architettonico.
• Applicazione delle ombre all’elaborato assonometrico dell’ambiente progettato (arredo unità
spaziale).
Laboratorio di informatica:
Avvio all’uso di AutoCAD 2000 LT. Interfaccia grafica, uso del mouse e della tastiera,
preparazione del foglio da disegno, gestione e visualizzazione dei disegni, formato e
salvataggio dei files. Comandi di disegno e di snap, disegnare con la tastiera e con il mouse.
Comandi di editazione, costruzione e modifica. Utilizzo dei layer.
• Esercitazioni propedeutiche ed esemplificative.
• Restituzione di una pianta d’alloggio da scheda allegata (da utilizzare per il successivo tema
progettuale).
Evoluzione dell'edificio ad uso privato
Studio e analisi delle tipologie abitative antiche e moderne: case unifamiliari e plurifamiliari.
La cellula abitativa: modelli di aggregazione, schemi distributivi, compositivi e funzionali,
orientamento, standard abitativi, barriere architettoniche, vincoli.
Introduzione alla metodologia progettuale
Il disegno come strumento di comunicazione e di elaborazione personale;
Il programma e l’iter progettuale: definizione problema, raccolta e analisi dei dati, ricerca,
fase creativa, soluzione proposta e fase esecutiva.
Proposta operativa:
Ristrutturazione di un alloggio di circa 50 mq (progettazione di una distribuzione più razionale
degli ambienti e dell’arredo di un alloggio dato, tenendo conto dei vincoli costituiti da pilastri,
muri perimetrali, finestre e scarichi).
Esecuzione di una o più tavole di presentazione del progetto contenenti i seguenti schemi e
disegni, correlati da appunti scritti significativi:
• Studio dell’orientamento e del rapporto aeroilluminante, dei percorsi e dei collegamenti,
calcolo degli spazi minimi, indice di affollamento e standard abitativo.
• Distribuzioni degli ambienti e studio degli arredi comunicati in modo efficace attraverso viste
prospettiche intuitive e/o assonometriche.
• Restituzione in scala di piante e alzati.
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Cremona, 04/06/2016
Emanuela Dallacasagrande
(firma del DOCENTE)
3^A - Discipline Progettuali Architettura e Ambiente - Prof. E. Dallacasagrande
(firma dei rappresentanti di classe)
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