UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica Allegato V - Modello per la Presentazione dei Programmi di Tirocini/Stage[1] Consorzio 21 Edificio Programma 2Master Polaris and Back Loc. Piscina Manna 09010 Pula 1._ Soggetto Proponente (Operante in Sardegna) Ragione Sociale _Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica, Università di Sassari__ Indirizzo_ Via Regina Margherita 15, 07100 Sassari_ Telefono _079-228631__ Fax __079-228665_ E-mail [email protected]_____ Rappresentante Legale __ Prof. Marco Apollonio_ Referente per il Programma __Prof Paolo Francalacci_ Tipologia ⌧ Università Centro di Ricerca Pubblico o Privato Impresa Associazione Imprenditoriale o di Categoria Istituzione Pubblica Agenzia di Sviluppo Economico e/o Territoriale Breve Presentazione del Soggetto Proponente Operante in Sardegna Il Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica dell’Università di Sassari si occupa prevalentemente di studi sulla genetica, filogenesi, ecologia, biogeografia, riproduzione, ed etologia di numerosi taxa animali, uomo compreso. Le ricerche si articolano in prevalenza sui seguenti temi: 1) Analisi della variabilità genetica del DNA mitocondriale e del cromosoma Y in popolazioni umane (Prof. Paolo Francalacci) 2) Etologia, ecologia e genetica di Mammiferi terrestri (responsabile scientifico Prof. Marco Apollonio); 3) Ecologia, riproduzione e genetica di Vertebrati (Teleostei) e Invertebrati (Crostacei Cefalocaridi e Copepodi arpaticoidi) marini (responsabile scientifico Prof. Marcella Carcupino) 4) Sistematica, biogeografia, filogenesi di platelminti mesopsammici; genetica di popolazione di invertebrati marini (Prof. Marco Curini Galletti) UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica 5) Biodiversità, tassonomia, biogeografia delle spugne marine e d'acqua dolce (Dr. Renata Manconi) 6) Filogenesi, ecologia e biogeografia degli invertebrati del suolo e degli ambienti sotterranei (Prof. Achille Casale) L'attività di ricerca viene condotta sia in laboratorio che in campo. Particolare attenzione viene rivolta allo studio dell’evoluzione molecolare e della variabilità genetica di popolazioni animali e umane. A tale scopo, il dipartimento è dotato di laboratori di genetica e biologia molecolare. Sono inoltre presenti laboratori attrezzati per analisi morfometriche, istologiche ed ultrastrutturali. Sono in atto ampie collaborazioni di tipo interdisciplinare con gruppi di ricerca di altri Dipartimenti e di altre Università, sia nazionali che internazionali. La ricaduta conoscitiva e applicativa di queste ricerche è dimostrata dalle numerose pubblicazioni scientifiche, collaborazioni e finanziamenti di ricerca erogati da Enti e Istituzioni pubbliche come Ministeri, Assessorati, Centri di Ricerca. 2. Soggetto Ospitante (Operante Fuori dalla Sardegna) Ragione Sociale _ Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale, Università di Bologna_ Indirizzo _Via Selmi 3, 40126 Bologna, Università degli Studi di Bologna, Telefono_051-2094194_ ___ Fax _051- 2094191_ _ E-mail [email protected]__ Rappresentante Legale ___ Prof. Davide Zannoni___ Referente per il Programma __________ Prof. Donata Luiselli __________________ Tipologia ⌧ Università Centro di Ricerca Pubblico o Privato Impresa Associazione Imprenditoriale o di Categoria Istituzione Pubblica Agenzia di Sviluppo Economico e/o Territoriale Breve Presentazione del Soggetto Ospitante Il Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale (BES) dell’Università di Bologna, è divenuto uno tra i maggiori Dipartimenti dell’Ateneo bolognese. Il BES riceve finanziamenti da diverse fonti locali, nazionali UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica e internazionali, tra cui l’Università di Bologna, alcune Regioni, il MIUR, il MIPAF e l’Unione Europea, nonché da istituzioni pubbliche e private come Telethon e AIRC. Le entrate del BES nell’anno finanziario 2004 sono state di circa 3 milioni di euro (esclusi gli stipendi del personale di ruolo che ammontano a 7,7 milioni di euro). La competenza dei suoi docenti e ricercatori, e l’esperienza pluriennale in settori chiave della biologia evoluzionistica, funzionale e molecolare fanno del BES uno dei Dipartimenti di punta per la ricerca di base nel settore biologico. Attualmente, i membri del Dipartimento sono supervisori di circa 100 studenti tesisti, 40 dottorandi e 30 tra borsisti post-dottorato e assegnisti. L’attività scientifica del BES è documentata ogni anno da una media di 150 articoli pubblicati su riviste censite dall’ISI oltre ad un centinaio di altre pubblicazioni (atti di convegni, capitoli di libri, articoli di rassegna). Le attività di ricerca del BES sono suddivise in dieci aree disciplinari: Anatomia comparata, Antropologia, Biochimica e Microbiologia, Biologia Marina, Biologia Molecolare, Botanica, Ecologia, Fisiologia, Genetica, Zoologia. Il Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale dell’Università di Bologna ed in particolare le Unità di Biologia ed Ecologia Umana e di Antropologia molecolare, che appartengono all’Area di Antropologia, si pongono tra i centri più avanzati in Italia nello studio della genetica delle popolazioni umane sia per le risorse professionali che per l’utilizzo di strumenti e tecniche innovative, avvalendosi inoltre di collaborazioni con centri altamente tecnologici e specializzati come il Centro unificato di Ricerca Biomedica Applicata (CRBA) dell’Azienza Ospedaliera Universitaria di Bologna- Policlinico S. Orsola-Malpighi e l’Unità di Biocomputing del Centro Interdipartimentale per le Ricerche Biotecnologiche dell’Università di Bologna (CIRB). In particolare l’Unità di Biologia ed ecologia umana studia la storia genetica delle popolazioni analizzando le interazioni tra la struttura genetica, biodemografica ed i fattori ambientali (migrazioni, mescolamento, inbreeding, isolamento etc.). Tali studi sono condotti attraverso i polimorfismi genetici del DNA mitocondriale e del cromosoma Y, associando dati di tipo biodemografico ai dati molecolari. Gli interessi di ricerca di questa unità riguardano inoltre l’adattamento genetico e fisiologico in popolazioni d’alta quota. L’Unità di Antropologia molecolare studia la variabilità genetica nelle popolazioni, al fine di ricostruirne le origini, la storia, le migrazioni attraverso l’analisi dei polimorfismi del cromosoma Y, del DNA mitocondriale e degli autosomi. Si occupa inoltre della variabilità molecolare di regioni genomiche sottoposte a pressione selettiva, in popolazioni umane di differenti aree geografiche ed in particolare dei geni dell’aptoglobina, del recettore della vitamina D e della tolleranza al lattosio. 1. Soggetto Ospitante (Operante Fuori dalla Sardegna) Ragione Sociale _Departament de Ciències Experimentals i de la Salut, Unitat de Biologia Evolutiva, Universitat Pompeu Fabra (UPF) Indirizzo_Doctor Aiguader 80, 08003 Barcellona Telefono_ +34 93 542 28 40 _ ___ Fax _ _ _ E-mail _ [email protected] Rappresentante Legale ___ Prof. Jaume Bertranpetit_ UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica Referente per il Programma _____ Prof. Jaume Bertranpetit_ Breve Presentazione del Soggetto Ospitante Il Departament de Ciències Experimentals i de la Salut è composto da otto gruppi di ricerca dell’Università Pompeu Fabra (UPF): l’Unità di Neurofarmacologia, l’Unità di Biologia dello Sviluppo, l’Unità di Genetica, l’Unità di Immunopatologia Molecolare - Immunologia e Virologia-, l’Unità di Proteomica e Chimica delle Proteine, l’Unità di Medicina del Lavoro, Unitat de Senyalització Cellular -Fisiologia e Biochimica e Biologia Molecolare e l’Unità di Biologia Evolutiva, ai quali si aggiungono sette gruppi di ricerca misti dell’ Universitat Pompeu Fabra e dell’ Institut Municipal d'Investigació Mèdica (UPF-IMIM). I servizi tecnico-scientifici dell'Universitat Pompeu Fabra garantiscono ai gruppi di ricerca l’utilizzo di tecnologie innovative necessarie per sviluppare una ricerca competitiva a livello internazionale ed il supporto di personale specializzato altamente qualificato. L’Unità di Biologia Evolutiva diretta dal prof. Jaume Bertranpetit, autore di più di 190 pubblicazioni scientifiche, è composta da 25 elementi, tra cui 5 Principal investigators, 4 ricercatori post-doc e 9 dottorandi. Le principali linee di ricerca seguite riguardano la genetica delle popolazioni umane, l’evoluzione molecolare e l’interazione tra la Biologia Evolutiva Umana e le altre discipline. In particolare la sua attività è focalizzata sulla comprensione della diversità genomica nell’Uomo e in altre specie, in particolare negli altri Primati superiori. Le tematiche di indagine riguardano numerosi aspetti della genetica evoluzionistica come la genetica e la storia delle popolazioni umane, la diversità e la dinamica del genoma, le malattie genetiche: architettura genetica e storia naturale, la genetica comparativa tra l’uomo e i primati non- umani, la speciazione, la riorganizzazione cromosomica e la divergenza molecolare. Nello studio della variabilità genetica umana i laboratori dell’Unità di Biologia, utilizzano le tecniche più avanzate per la caratterizzazione di polimorfismi classici, di sequenza, a singolo nucleotide (SNPs), microsatelliti (STRs) e inserzioni Alu (INDELs) autosomici, del cromosoma Y e del DNA mitocondriale. Oltre ad apportare conoscenze sui fenomeni microevolutivi e sulla storia delle popolazioni umane, gli studi condotti sulla diversità genetica hanno dato un contributo applicativo nel campo della genetica forense: a partire dal 1999 il laboratorio dell’Unità di Biologia Evolutiva è stato “validato” per gli studi sulle analisi dei marcatori impiegati in Genetica forense nei controlli di qualità organizzati per il GEP- ISFG (Gruppo Spagnolo e Portoghese della Società Internazionale di Genetica Forense). Il laboratorio ha inoltre superato il controllo di qualità del Gruppo forense del cromosoma Y europeo (The forensic Y-user group) nell’anno 2002. UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica 3.Accordo/Programma di Collaborazione Tipologia dell’Accordo/Programma di Collaborazione ⌧ Sviluppo della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Formazione del Capitale Umano. Cooperazione Economica e Sociale. Descrizione dell’Accordo/Programma di Collaborazione Obiettivi Il programma di collaborazione è finalizzato all’acquisizione di nuove metodiche per l’analisi simultanea di marcatori molecolari multiallelici (STRs) e biallelici (SNPs, INDELs) del cromosoma Y e di sequenza del DNA mitocondriale, attraverso l’impiego di molecole fluorescenti (Primer Extension, mini-sequenziamento, primers marcati). Tale acquisizione è mirata allo studio del popolamento umano delle aree del Mediterraneo occidentale e della Sardegna. Le analisi saranno condotte su un campione di 600 individui provenienti da due regioni dell’Italia continentale, la Toscana e la Liguria, scelte anche considerando il ruolo che possono aver esercitato nel popolamento della Sardegna. Nello studio della Genetica delle popolazioni umane i marcatori molecolari del cromosoma Y (Cr.Y) e del DNA mitocondriale (mtDNA) hanno fornito importanti informazioni sull’evoluzione dell’Uomo e sulla storia demografica delle popolazioni. Entrambi sono trasmessi rispettivamente solo per via paterna e materna, non ricombinano alla meiosi e sono ereditati inalterati dalla progenie, se non per il verificarsi di mutazioni casuali. Lo studio di tali mutazioni ha portato a definire la filogenesi delle linee mitocondriali e del cromosoma Y in modo sempre più dettagliato. Inoltre, lo studio della distribuzione geografica, non casuale, degli aplogruppi e degli aplotipi che le stesse mutazioni individuano, permette di fare delle inferenze sui fenomeni microevolutivi che hanno determinato la variabilità genetica attuale e può rivelare le tracce di colonizzazioni, migrazioni, mescolamenti o isolamento che possono aver caratterizzato la storia delle popolazioni umane. L’analisi di entrambe le molecole non-ricombinanti (mtDNA e Cr.Y) può risultare particolarmente informativa in quanto può evidenziare aspetti differenti della storia demografica delle popolazioni studiate. Questi studi possono inoltre essere correlati con quelli compiuti in ambito di altre discipline come la genetica forense, la genetica medica, la farmacogenomica, con le quali è possibile sviluppare linee di ricerca comuni Numerose metodiche permettono di tipizzare i marcatori molecolari del Cr.Y e del mtDNA, ma attualmente si tende a prediligere quei metodi che prevedono il sequenziamento diretto di porzioni genomiche più o meno estese. Gli studi più recenti hanno infatti dimostrato che si evita in questo modo la perdita di importanti informazioni e si favorisce la scoperta di nuove mutazioni. È stata inoltre evidenziata l’utilità di analizzare un numero elevato di campioni e di marcatori al fine di ottenere una maggiore accuratezza nelle elaborazioni statistiche e nella costruzione di modelli popolazionistici. UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica Tra i marcatori molecolari del cromosoma Y rivestono particolare, importanza per questo tipo di studi, i marcatori biallelici che, determinati da eventi mutazionali rari, permettono di raggruppare gli aplotipi in aplogruppi e i marcatori multiallelici, come i microsatelliti (Short Tandem Repeats, STRs), che hanno un tasso di mutazione molto elevato. I microsatelliti risultano particolarmente utili per analizzare la variabilità all’interno degli aplogruppi, per datare l’espansione degli aplogruppi ed indagare aspetti della storia più recente. Per i marcatori del DNA mitocondriale il sequenziamento parziale (regioni ipervariabili) e la tipizzazione di specifici siti variabili (regione codificante), eseguita mediante analisi di restrizione, consentono di determinare gli aplogruppi, tuttavia il sequenziamento dell’intera molecola permette di ottenere una risoluzione più elevata dei rapporti filogenetici tra le linee mitocondriali e consente, attraverso la dissezione degli aplogruppi nei diversi sub-cladi, di mettere in luce pattern geografici che possono indicare aree di origine e di espansione, dunque possibili vie di migrazione delle popolazioni. Lo sviluppo di tecniche di co-amplificazione (multiplex-PCR) e l’applicazione di metodiche che prevedono l’impiego di molecole fluorescenti (primer extension, minisequenziamento, primers marcati) consentono di analizzare in modo rapido ed efficiente un numero elevato di campioni e di frammenti di DNA. Oltre a ridurre i tempi di indagine queste tecniche garantiscono un notevole risparmio di DNA: si tratta di reazioni ad alto rendimento, anche in presenza di pochi nanogrammi di DNA stampo. Associata alla tecnica del minisequenziamento, la metodica della multiplex-PCR, ha trovato valide applicazioni nello studio dei polimorfismi biallelici e multiallelici del cromosoma Y e del mtDNA, sia in campo medico legale che negli studi di tipo evoluzionistico. Attività Realizzate e/o Previste Si prevede di realizzare la raccolta di 600 campioni in Toscana e in Liguria (300 per ciascuna regione) di sangue e/o di mucosa buccale di individui di entrambi i sessi, sani e non imparentati, accertando l’origine autoctona di ciascuno per almeno tre generazioni. All’estrazione del DNA totale, seguiranno analisi mirate all’attribuzione degli aplogruppi di entrambi i sistemi genetici (mtDNA e Cr. Y), attraverso l’analisi simultanea di marcatori biallelici (SNPs), a basso tasso di mutazione. Per il cromosoma Y si procederà inoltre all’analisi in blocco di marcatori multiallelici (STRs), ad alto tasso di mutazione, per studiare la variabilità all’interno degli aplogruppi e datarne, attraverso l’uso di software adeguati, i tempi di espansione. Risultati Attesi Con il presente programma di collaborazione si prevede di ottenere i seguenti risultati: 1. attribuzione dei cromosomi Y e del DNA mitocondriale nelle popolazioni indagate ai rispettivi aplogruppi e sub-aplogruppi; 2. definizione degli aplotipi STRs del cromosoma Y associati agli aplogruppi; UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica 3. datazione degli aplogruppi del cromosoma Y attraverso i marcatori multiallelici (STRs); 4. elaborazione dei dati ottenuti e confronto con quelli riguardanti la popolazione sarda. Piano di Lavoro La prima fase del piano di lavoro prevede lo svolgimento delle seguenti attività: 1. Raccolta dei campioni in Toscana e Liguria ed estrazione del DNA totale, con tecniche di estrazione diverse a seconda del tessuto disponibile (sangue intero o mucosa buccale); 2. Applicazione di protocolli per la reazione a catena della polimerasi (singola- PCR ), che consente di riprodurre in vitro il processo di duplicazione del DNA e di ottenere un numero molto elevato di copie specifiche del frammento bersaglio (amplificazione). I frammenti amplificati delle regioni ipervariabili (HVSI,HVSII) del mtDNA purificati saranno utilizzati come stampo per la reazione di sequenza. I frammenti della regione codificante del mtDNA ed i frammenti amplificati della regione non ricombinante del cromosoma Y, saranno sottoposti ad analisi di restrizione condotta con specifiche endonucleasi di origine batterica, per tipizzare i siti variabili come polimorfismi di lunghezza dei frammenti di restrizione (RFLPs). 3. elaborazione dei dati preliminari mediante la ricostruzione della combinazione degli stati allelici rilevati con l’analisi dei marcatori molecolari, per l’attribuzione degli aplogruppi principali. Lo screening preliminare, previsto nella prima fase del piano di lavoro, permetterà di indirizzare la tipizzazione successiva, mirata all’attribuzione dei sub-aplogruppi attraverso l’applicazione delle seguenti metodiche : 4. co-amplificazione di numerosi frammenti del cromosoma Y (tecniche di multiplex- PCR); 5. mini-sequenziamento simultaneo dei frammenti purificati del cromosoma Y, amplificati in multiplex, dopo reazione di estensione di una singola base dei Primers specifici per ogni marcatore con molecole fluorescenti (Single Base Extension o Primer Extension); 6. co-amplificazione di numerosi frammenti del cromosoma Y per l’analisi degli STRs, utilizzando primers marcati con molecole fluorescenti ed elettroforesi capillare, e co-amplificazione e sequenziamento completo del DNA mitocondriale, degli aplotipi ritenuti più informativi, in relazione al popolamento dell’area mediterranea e della Sardegna. 7. lettura elettroferogrammi mediante confronto tra l’emissione di fluorescenza (picchi di emissione) dei campioni e dei marcatori di riferimento; 8. elaborazione dei dati (calcolo di parametri di diversità, matrici di distanza genetica, alberi fiologenetici etc.), per ricostruzioni di tipo filogenetico e di modelli popolazionistici. Particolare attenzione sarà rivolta ai metodi bioinformatici di datazione degli aplogruppi (stima dell’antenato recente più comune, tasso di mutazione singoli marcatori, modelli demografici etc.). UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica Risorse Professionali Impegnate • Prof. Paolo Francalacci (docente di Genetica dell’Università di Sassari) • Dr.ssa Laura Morelli (assegnista presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari) • Dr.ssa Domenica Obinu (collaboratrice presso il Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica dell’Università di Sassari) • Prof.Renato Robledo (docente di Biologia Applicata dell’Università di Cagliari) • Prof. Davide Pettener (docente di Antropologia dell’Università di Bologna) • Prof.ssa Donata Luiselli (docente di Antropologia dell’Università di Bologna) • Dr.ssa Loredana Castrì (assegnista presso il Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale dell’Università di Bologna) • Prof. Rita Casadio (docente di biofisica dell’Università di Bologna) • Prof. Jaume Bertranpetit (docente di Biologia dell’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona) Risorse Finanziarie Impegnate Per la realizzazione del programma di tirocinio il Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica dell’Università di Sassari, Il Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale dell’Università di Bologna ed il Departament de Ciències Experimentals i de la Salut dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona si impegnano a garantire, mediante i fondi di ricerca, la copertura delle spese di laboratorio (reagenti, materiali di supporto e di consumo), l’impiego degli strumenti di laboratorio (micropipette automatiche, thermal cyclers, centrifughe, transilluminatore a lampade UV, autoclave, celle elettroforetiche etc.) e l’utilizzo dei supporti informatici necessari (PC, software). Sarà inoltre garantito l’utilizzo dei sequenziatori automatici: ABI PRISM 3100 Applied Biosystem del Centro di Eccellenza di Sassari, il CEQ 8000 XI Beckmann Coulter del Centro unificato di Ricerca Biomedica Applicata (CRBA) dell’Azienza Ospedaliera Universitaria di BolognaPoliclinico S. Orsola-Malpighi e del Thermal cyclers T-gradient Biometra del Laboratorio di Antropologia Molecolare di Bologna. L’Unità di Biologia Evolutiva garantirà l’utilizzo degli strumenti ad alta tecnologia del Servei de Genòmica (Unitat de Seqüenciació i Anàlisi de Fragments, Unitat de PCR Quantitativa, Unitat d'Extracció d'Àcids Nucleiche) del Departament de Ciències Experimentals i de la Salut. UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica Modalità di Formalizzazione dell’Accordo/Programma di Collaborazione Collaborazione scientifica Piano del Tirocinio/Stage[2] 4. Obiettivi Formativi Gli obiettivi formativi riguardano l’acquisizione di un alto livello competenze tecniche per l’analisi di marcatori molecolari biallelici e multiallelici del cromosoma Y e di sequenza del DNA mitocondriale, promuovendo, in particolare, l’acquisizione delle metodiche di laboratorio più innovative per l’analisi simultanea di numerosi campioni e marcatori di interesse genetico-popolazionistico (PCR-multiplex, SBE-minisequenziamento, uso di primers marcati con molecole fluorescenti, sequenziamento). Ci si prefigge inoltre che il percorso formativo del tirocinante comprenda l’applicazione delle metodologie biostatistiche e dei software più aggiornati per l’elaborazione dei dati molecolari. Obiettivi Professionali Gli obiettivi professionali che si intende raggiungere prevedono l’applicazione delle metodiche acquisite per l’analisi dei marcatori molecolari, in studi riguardanti la genetica di popolazione, condotti dal Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica dell’Università di Sassari in collaborazioni di interesse geneticopopolazionistico, biomedico e forense. Piano Analitico delle Attività Formative e Professionali Il piano delle attività formative e professionali prevede l’acquisizione di competenze nei seguenti ambiti: Metodologie di co-amplificazione (multiplex-PCR) per l’analisi simultanea di numerosi frammenti del DNA mitocondriale e del cromosoma Y; Applicazione di tecniche di sequenziamento che prevedono l’uso di molecole fluorescenti (SBE, mini-sequenziamento, primers marcati) per la ricerca di marcatori biallelici e multiallelici; Analisi di sequenza (lettura elettroferogrammi, allineamento) Metodologie bioinformatiche per la costruzione di specifici databases e di algoritmi per la datazione degli aplogruppi. UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica Requisiti Professionali Richiesti[3] Criteri di valutazione dei curriculum da parte del soggetto proponente da effettuare mediante colloquio - Tesi di laurea con argomento non attinente allo studio dei marcatori 5 uniparentali in genetica umana - Tesi di laurea con argomento attinente allo studio dei marcatori uniparentali in genetica umana - Pubblicazioni scientifiche non riguardanti marcatori genetici 10 5 uniparentali (1 punto per pubblicazione fino ad un massimo di 5) - Pubblicazioni scientifiche riguardanti marcatori genetici uniparentali (2 punti per pubblicazione fino ad un massimo di 10) 10 Dottorato di Ricerca 5 Dottorato di Ricerca in Scienze Antropologiche o in Genetica 10 - Livello di conoscenze ed utilizzo di attrezzature e tecniche per laboratori di biologia molecolare (celle elettroforetiche, thermal cycler, sequenziatore automatico, DHPLC, PCR, enzimi di restrizione) e competenze statistiche di analisi di sequenze e microsatelliti BASSO MEDIO ALTO 1 5 10 Costi del Tirocinio/Stage[5] I costi del tirocinio saranno quelli necessari alla permanenza del tirocinante presso le sedi ospitanti di Bologna (9 mesi) e di Barcellona (3 mesi), ai quali si aggiungeranno le spese di viaggio necessarie per il raggiungimento delle città sede degli enti ospitanti. Saranno perciò necessari un importo per un’indennità forfetaria pari a 1.000,00€/mese per i costi di vitto e alloggio del tirocinante in Italia ed un’indennità forfetaria pari a 1.200,00€/mese per i costi di vitto e alloggio del tirocinante all’estero, ai quali si aggiungeranno 1.000,00€ annui per i costi di viaggio tra la sede di residenza e le località ove hanno sede i soggetti ospitanti. UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica Partecipazione Finanziaria degli Organismi Proponenti[6] Non è prevista alcuna partecipazione finanziaria da parte degli organismi proponenti. Piano di Valorizzazione Professionale del Tirocinante/Stagista[7] Le competenze acquisite durante l’esperienza di tirocinio potranno essere impiegate presso il Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica di Sassari, nei dodici mesi successivi, per proseguire la collaborazione instaurata, al fine di rilevare fenomeni microevolutivi che possano fornire indicazioni sul popolamento della Sardegna e delle aree del Mediterraneo occidentale, con particolare riferimento alla Liguria ed alla Toscana. Data di Presentazione delle Candidature per il Tirocinio/Stage 22 gennaio2007 Data di Inizio del Tirocinio/Stage 27-2-2007 Data di Conclusione del Tirocinio Stage 27-2-2008 Durata del Tirocinio/Stage (mesi) 12 Data,_19-12-2006__ ___Prof. Marco Apollonio___________________________________ (Direttore del Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica) Si autorizza la Regione Autonoma della Sardegna, anche attraverso i Soggetti Attuatori del Programma Master and Back a: ⌧ pubblicizzare sul sito internet del Programma Master and Back e su altra documentazione specifica la presente scheda relativa al Programma di Tirocinio/Stage per il quale si richiede l’erogazione del voucher; UNIVERSITÀ DI SASSARI Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica ⌧ fornire i propri riferimenti di posta elettronica ai Soggetti interessati a partecipare al Programma di Tirocini/Stage presentato nella presente scheda. Data,__ __ ____ ______________ (Firma Legale Rappresentante del Soggetto Proponente) [1] Da compilare a cura del Soggetto Proponente il Programma di Tirocini/Stage su carta intestata. La scheda deve essere inviata al Consorzio 21 anche via mail all’indirizzo: mailto:[email protected]:[email protected] . [2] Sezione da compilare per ciascun Tirocinio/Stage previsto dal Programma [3] Questi requisiti dovranno essere utilizzati per la valutazione dei Soggetti interessati ai tiocini/stage e quindi devono essere esplicitati in maniera puntuale sotto forma di griglia di valutazione [4] Gli Organismi richiedenti possono proporre per i tirocini/stage candidati con i requisiti professionali richiesti. Il curriculum di ciascun candidato deve essere allegato alla presente domanda e deve essere redatto utilizzando i modelli di cui agli Allegati II.a e II.b. [5] Vedasi Paragrafo 3.4.1 della presente Guida. [6] Indicare l’importo e le modalità di erogazione. [7] Indicare le modalità attraverso le quali gli Organismi proponenti intendono valorizzare, nei 12 mesi successivi alla conclusione del tirocinio/stage, le competenze e le esperienze acquisite dal Tirocinante/Stagista. La realizzazione del Piano di Valorizzazione costituisce un impegno formale per gli Organismi proponenti.