savigliano
MEDICINA Ne
mercoledì 2 aprile 2014
parliamo con il primario di Ginecologia
Novità al posto del Pap-test
Sono molte le donne che,
periodicamente, si sottopongono al Pap-test, un semplice esame ginecologico che consente
di prevenire il tumore al collo
dell’utero. Presto, però, l’esame
cambierà: secondo nuovi studi
scientifici risulterebbe più efficace una nuova metodica d’esame detta HPV.
Ne abbiamo parlato con il
primario di Ginecologia del SS.
Annunziata, il dottor Luciano
Galletto.
Dottor Galletto, è vero
che presto il Pap-test lascerà il posto ad un nuovo
tipo di esame?
Dovrebbe essere così. Secondo studi recenti sembra che
lo screening per HPV offra
maggiori garanzie di sicurezza,
cioè una protezione maggiore,
pari al 60% in più, rispetto al
Pap-test, nella prevenzione del
tumore al collo dell’utero.
Ma come funziona questo test e cosa cambia per
le donne che si sottopon-
Luciano Galletto
gono all’esame?
Assolutamente niente. Per
le donne non cambia nulla, in
quanto lo screening per HPV
viene effettuato con la stessa
metodica del Pap-test. A cambiare è la modalità di analisi del
campione prelevato.
In che senso?
Innanzitutto cambierà la sede delle analisi, non più il nostro ospedale (Savigliano e
Mondovì erano centri di riferi-
mento a livello provinciale), ma
alle “Molinette” di Torino. E poi
cambierà la modalità di indagine. Attualmente sui campioni
prelevati durante i Pap-test viene effettuato un semplice esame citologico. Invece, con la
nuova metodica si analizza il
Dna. In sostanza l’analisi del
campione prelevato avviene utilizzando una metodica di biologia molecolare. Tale metodica andrebbe ad evidenziare la
presenza o meno del virus ed
eventuali altri ceppi virali.
Ma la causa di questo tipo di tumore sarebbe, dunque, un virus?
Il carcinoma più frequente
al collo dell’utero è indotto da
un virus: il papilloma virus.
Anche con questa nuova modalità si dovrà ripetere periodicamente l’esame?
Certamente. Gli intervalli,
però, rispetto al Pap-test, sono
più lunghi: non più 3, ma 5 anni.
Come per il Pap-test la
positività alla prova non significa essere malati?
No. La positività all’HPV
prevederà una serie di ulteriori indagini per capire se la presenza del virus possa avere effetti dannosi oppure no.
Quando partirà il nuovo esame?
Si sta predisponendo il tutto e si dovrebbe partire con
“Prevenzione Serena” (il progetto di prevenzione dei tumori femminili, ndr) già dalla fine
del 2014. Le donne di età superiore ai 30 anni verranno chiamate per sottoporsi al nuovo
test.
E per le più giovani?
Per loro si continuerà con
il Pap-test. E poi c’è la vaccinazione. Oggi, per le ragazze in
età pre-puberale (e presto anche per i ragazzi loro coetanei),
è possibile sottoporsi ad una
vaccinazione contro il papilloma virus.
Liliana Cimiero
MEDICINA Montù: «Prevenire il tumore al collo dell’utero»
Vaccinarsi contro il Papilloma
La vaccinazione contro il Papilloma virus rappresenta un’arma per prevenire il tumore al
collo dell’utero. Il dottor Domenico Montù, direttore del Servizio igiene e sanità pubblica (Sisp) della nostra Asl, ci spiega il
perché.
Dottor Montù, perché il
vaccino è utile?
La vaccinazione agisce contro i ceppi virali di Papilloma, che
causano circa l’80% dei casi di tumore del collo dell’utero. Lo
screening con il Pap-test (e tra
poco con il nuovo test-HPV) riesce ad individuare un’alta percentuale di forme tumorali iniziali,
ma non il 100% dei casi; solo l’azione sinergica dei due interventi può sconfiggere questa malattia. La vaccinazione tuttavia, intervenendo in un momento precedente ed impedendo la formazione delle lesioni, evita i disagi
ed i rischi degli interventi chirurgici necessari alla loro rimozio-
ne. Per questo migliora anche la
fertilità femminile, che può essere a volte pregiudicata dai citati
interventi.
La vaccinazione contro il
Papilloma virus è così importante?
È un’altra delle conquiste dell’umanità, come quelle che in passato hanno consentito di sconfiggere altre gravi malattie infettive. Lo scopritore del virus e della sua responsabilità nel causare il
tumore è stato insignito del Premio Nobel per la Medicina e la
comunità scientifica internazionale è concorde nel raccomandare questa vaccinazione.
E per quanto riguarda
l’efficacia?
Il vaccino ha dimostrato di favorire una ottima risposta anticorpale nelle ragazze vaccinate.
A circa 10 anni dall’introduzione
della vaccinazione, le vaccinate
dimostrano di possedere ancora
anticorpi a livello elevato.
Sono tante le ragazze in
età pre-puberale ad aderire
a questa campagna di vaccinazione?
Dall’introduzione della vaccinazione in Italia nel 2007 si è partiti con una adesione media di
circa il 60%. Nella nostra Asl, attualmente siamo sopra al 70%.
Siamo certi che per questa vaccinazione ci siano ampi margini
di recupero, se si riesce a diffondere nella popolazione una informazione corretta.
È vero che presto il vaccino potrebbe essere proposto anche ai ragazzi?
La vaccinazione previene i tumori causati dal Papilloma virus
che, com’è noto, non si limita a
causare il tumore del collo dell’utero, ma interessa anche altri
distretti dell’organismo, sia femminile che maschile, anche se con
frequenza meno elevata rispetto
al primo. La vaccinazione può essere praticata anche ai ragazzi e
11
BREVI DALLA CITTÀ
Torna la raccolta “Alimentiamoci”
Sabato e domenica dopo le messe
Sabato 5 e domenica 6 aprile ritorna la raccolta “AlimentiAMOci” presso le parrocchie in occasione delle funzioni cittadine. Grazie alla generosità potranno arrivare al Banco distribuiAMO di corso Nazario Sauro le provviste che mancano. In
questo momento sarebbero necessari: pasta, passata o polpa
di pomodoro, latte a lunga conservazione e omogeneizzati alla frutta. «Siamo grati sinceramente a tutti coloro che vorranno accogliere l’appello – ha detto Tiziana Allasia, referente del
progetto –. Ricordiamo la possibilità di portare i prodotti anche presso gli uffici parrocchiali, il banco distribuiAMO (martedì
pomeriggio e giovedì mattina) ed il Centro di ascolto di via
Danna (martedì mattina e venerdì pomeriggio). Secondo quanto previsto dal progetto, la scorsa settimana si è tenuta la raccolta di alimenti presso gli Istituti superiori cittadini, con il coinvolgimento diretto dei giovani studenti. Si darà continuità nei
prossimi mesi all’iniziativa che è stata colta davvero come una
semplice ma efficace occasione di crescita e di condivisione».
Uova di Pasqua
contro le leucemie
Vestite di nuovi e brillanti colori ritornano, sabato 5 e domenica 6 aprile, in piazza Santarosa, le Uova di Pasqua dell’AIL, l’Associazione Italiana
contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma. Così, anche quest’anno, avremo
la possibilità di rendere più buona la
Pasqua, sostenendo la ricerca e portando a casa uno squisito uovo di
cioccolato. Il ricavato sarà devoluto
alla Sezione AIL di Cuneo “Paolo Rubino”.
Ritrovato un mazzo di chiavi
È stato portato ai Vigili
Lunedì mattina, in via Savio (angolo via Novellis), è stato trovato un paio di chiavi con portachiavi in pelle nera. Chi l’avesse smarrito può rivolgersi presso l’ufficio della Polizia
municipale.
Domenico Montù
presenta la medesima efficacia,
ma la decisione in tal senso spetta al Ministero della Salute di
concerto con la Conferenza Stato-Regioni ed in armonia con le
altre Nazioni Europee.
elle.ci.
Preghiera di Padre Pio
Nella chiesa di San Filippo
L’incontro di preghiera mensile di Padre Pio presso la chiesa
di S. Filippo si terrà venerdì 4 aprile: si inizierà alle ore 8.30 con
il S. Rosario e l’Adorazione ed alle ore 9 seguirà la S. Messa.