COMUNICATO STAMPA DAVID RIONDINO (11 e 12 febbraio, Teatro Forma) Con preghiera di pubblicazione in agenda. Venerdì 11 e sabato 12 febbraio, al Teatro Forma di Bari (via Fanelli 206/1), alle 21,30, in scena ci sarà David Riondino con “Fermata provvisoria”, recital concepito con la formula essenziale di una chitarra, una sedia e un leggio sotto una luce bianca. Il nuovo lavoro comico dell'attore toscano trova applausi e ilarità sulla base di una ricerca storica e letteraria, in una continua attività di reinvenzione e riscrittura, ispirandosi alla radice popolare di ogni letteratura per raccontare storie che si intrecciano tra loro così come tra luoghi e tempi diversi. Biglietti in vendita al Box Office di Feltrinelli (info: 080.524.04.64), al Teatro Forma (info: 080.501.02.77) e su bookingshow.com. Ufficio stampa: Livio Costarella (339.42.67.627) DAVID RIONDINO “FERMATA PROVVISORIA” Un nuovo recital per David Riondino, ancora una volta con una formula essenziale: una chitarra, una sedia, un leggio sotto una luce bianca dove il menestrello di oggi, come quelli del passato, si ispira alla radice popolare di ogni letteratura per raccontare storie che si intrecciano tra loro così come tra luoghi e tempi diversi. Un lavoro comico che trova applausi e l'ilarità sulla base di una ricerca storica e letteraria, in una continua attività di reinvenzione e riscrittura. Lo guardi e ti sembra un comico per caso. Anzi neanche un comico, perché ti appare troppo colto per la sua categoria, perche non si lascia scappare neanche una parolaccia e perché non accenna mai a quelle parti anatomiche che molti suoi colleghi considerano indispensabili allo scatenamento dell’applauso. Lo spettacolo “Fermata Provvisoria” è uno show preciso ed impreciso, «dato che ci siamo e non ci siamo». Con chitarra, sedia e leggio l’attore toscano procede all’incontro con se stesso, scende al nocciolo popolare di ogni letteratura, lascia scorgere il proprio lavoro di reinvenzione e riscrittura. David Riondino è una forma formalizzata in acido toscano. Ed è qui il suo segreto. David Riondino – Biografia David Riondino (Firenze, 10 giugno 1952), cantautore, attore, regista, scrittore e comico, ha lavorato per dieci anni come bibliotecario alla Nazionale di Firenze. Nell'ambiente musicale fiorente degli anni settanta, Riondino inizia a sperimentarsi come cantautore. Nel 1979, pubblica con l'etichetta “Ultima Spiaggia” il primo album, David Riondino. Tra il dicembre 1978 e il gennaio 1979 ha l'occasione unica di aprire i concerti nella tournée di Fabrizio De André con la Premiata Forneria Marconi (Patrick Djivas e Franz Di Cioccio avevano suonato nell'album d'esordio appena uscito). L'anno successivo esce il secondo disco Boulevard. Accanto alla passione per la musica, emerge un talento notevole per l'improvvisazione di ogni genere di spettacolo (aiutato dalla parlantina) che lo porta al debutto come comico al teatro Zelig di Milano a soli 22 anni. Ancora poco più che ventenne è tra i fondatori, con la sorella Chiara, del Collettivo Victor Jara, eclettica cooperativa di teatro-musica-animazione. Come verseggiatore satirico collabora con numerose riviste storiche di satira e controcultura, più o meno goliardiche: "Tango", "Il Male", "Cuore", "Comix", "Boxer". Indimenticabili i suoi interventi sul quotidiano "Il manifesto". In un'intervista definisce l'intellettuale: "una persona fisica, che comunica, che partecipa, che sa trasformare la sua esperienza in qualcosa che serva anche agli altri, che non trasforma il sapere in potere, che ha un'idea sentimentale del comunicare ed è alla ricerca di un nuovo linguaggio". Ed è in quest'ottica che Riondino trasforma e fa evolvere la propria attività, senza lasciare intentata nessuna via, né, per quanto possibile, ripeterla. È negli anni ottanta l'incontro con il cinema, dalla breve apparizione in Maledetti vi amerò, film d'esordio di Marco Tullio Giordana, in cui si esibisce cantando la sua Ci ho un rapporto, all'interpretazione del guru dei fattorini nel secondo film di Gabriele Salvatores Kamikazen ultima notte a Milano. Nel 1975 scrive insieme a Lu Colombo la canzone Maracaibo, che diventerà la colonna sonora dell'estate 1981 e un pezzo di culto della musica italiana di quegli anni. Debutta poi in televisione nel 1987, collaborando dapprima con Lupo solitario e poi negli anni successivi con Zanzibar, Fuori orario, Aperto per ferie, L'araba fenice, fino ai più recenti Maurizio Costanzo Show (brillanti improvvisazioni di canzoni e storie come João Mesquinho, cantautore brasiliano), Quelli che il calcio e Bulldozer. Come cantautore gli anni ottanta vedono Riondino autore del rarissimo Tango dei miracoli, disco dalla lunghissima gestazione (scritto nel 1982, registrato nel 1984 e pubblicato nel 1987) uscito solo in edicola, con le illustrazioni di Milo Manara e dei Racconti Picareschi, tra i quali spiccano alcuni tra i pezzi più divertenti e originali della sua produzione. Proprio Romanzo picaresco è il titolo dell' opera del suo debutto a teatro, nel 1989, cui seguono a ruota Chiamatemi Kowalski e La commedia da due lire, entrambe realizzate con Paolo Rossi. L'attività a teatro diventa sempre più centrale nel corso degli anni novanta. Nella stagione teatrale '93/'94 è in scena con O patria mia, diretto da Giuseppe Bertolucci, accanto a Sabina Guzzanti, Paolo Bessegato e Antonio Catania. Nel 1996 debutta Solo con un piazzato bianco, recital di e con David Riondino. L'anno seguente fonda con Sabina Guzzanti, Antonio Catania e Lelia Serra la Giano s.r.l., società di produzione. Sempre nel 1997 inizia il sodalizio con Dario Vergassola, con cui porteranno sui teatri di tutta Italia dapprima I cavalieri del Tornio - Recital per due e poi Todos Caballeros, gioco intorno al Don Chisciotte della Mancia di Cervantes che gira dal 2001. L'attività di cantautore continua parallelamente, raggiungendo un apice nel 1995, quando esce l'album Quando vengono le ballerine? e, con la compagna Sabina Guzzanti, Riondino presenta a Sanremo la canzone Troppo sole, scritta l'anno precedente, durante la stesura della sceneggiatura del film omonimo per la regia di Giuseppe Bertolucci. Debutta alla regia cinematografica nel 1997 con Cuba libre - Velocipedi ai tropici, di cui è anche sceneggiatore. La sua attività a teatro come al cinema e in televisione continua a integrare e miscelare generi e forme di espressione, dalla poesia alla satira, dalla musica alla letteratura, arti visive e tradizionali, in un linguaggio che chiama "la perfetta commistione tra musica, scrittura e disegno". Sviluppa così allo stesso tempo la sua attività di direttore e consulente artistico. Dalla stagione 1999-2000 é consulente artistico del Teatro degli Illuminati di Città di Castello. Attività Musica 1974 - Collettivo Victor Jara - con il Collettivo Victor Jara (testi e musiche: Chiara e David Riondino) 1979 - Non vi mettete a spingere - con il Collettivo Victor Jara (testi e musiche: David Riondino, Da- niele Trambusti, Collettivo) 1979 - David Riondino 1980 - Boulevard 1987 - Tango dei miracoli allegato a Tango de L'Unità 1989 - Racconti picareschi 1991 - Non svegliate l'amore 1994 - Temporale 1995 - Quando vengono le ballerine? 2004 - Cantata dei pastori immobili - con Stefano Bollani 2004 - Lo Gnegno Cinema 1980 - Maledetti vi amerò, regia di Marco Tullio Giordana 1982 - La notte di San Lorenzo, regia di Paolo e Vittorio Taviani 1987 - Kamikazen ultima notte a Milano, regia di Gabriele Salvatores 1988 - Cavalli si nasce, regia di Sergio Staino 1991 - La cattedra, regia di Michele Sordillo 1996 - Ilona viene con la pioggia (Ilona llega con la lluvia), regia di Sergio Cabrera 1997 - Cuba Libre - Velocipedi ai tropici, regia di David Riondino 1998 - Donna selvaggia, regia di Sabina Guzzanti 1998 - Vado e torno, regia (tv) di Vittorio Sindoni Teatro 1989 - Romanzo picaresco 1989 - Chiamatemi Kowalski, di Paolo Rossi 1989 - La commedia da due lire, di Paolo Rossi 1990 - Paesaggi dopo la battaglia 1992 - Seminario sulla verità 1993 - O patria mia, di Giuseppe Bertolucci 1996 - Solo con un piazzato bianco 1997 - I cavalieri del Tornio - Recital per due 2001 - Todos caballeros 2002 - Dante. Inferno, di Federico Tiezzi 2003 - Presepe vivente 2003 - Peter Uncino, di Marco Tutino, adattamento da Michele Serra 2004 - Il trombettiere Libri 1993 - Rombi e milonghe, ed. Feltrinelli 1997 - intervento in Ridono di noi, compilation comica, a cura di Rodolfo Di Giammarco, ed. Monda- dori 1998 - Epos 92-97. L'Italia in terzine da Tangentopoli all'Ulivo, ed. I quaderni di Ad Ovest di Paperino 1999 - annotazioni in RAGAZZE, NON FATE VERSI!, di A.Berardi e D.Rossi, ed. Zona 2001 - Rumba. Itinerari cubani al ritmo della capitale, con R. Perini, ed. Lizard 2004 - Cantata dei pastori immobili, disegni di Sergio Staino, Narrativa Donzelli 2007 - con Claudio Nobbio, John Martin, Il trombettiere di Apricale. Da Garibaldi a Custer, Fratelli Frilli Editori, Genova Radio 2006 - 2010 - Il Dottor Djembe, in onda su Radio3, condotta con Stefano Bollani e Mirko Guerrini 2007 - Vasco De Gama, in onda su Radio2, condotta con Dario Vergassola