Applicazioni del concetto di derivata Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 1 / 28 A: Significato geometrico di derivata Dato il grafico di f , utilizzare il significato geometrico di derivata per: I determinare il dominio della derivata f 0 ; I riconoscere i punti di non derivabilità di f ; I valutare la derivata di f in un punto, quando esiste; I confrontare tra loro le derivate in diversi punti del dominio di f e ordinare tali valori numerici. Disegnare il grafico di una funzione che soddisfi condizioni che coinvolgono il concetto di derivata; Noto il grafico di f , disegnare il grafico della funzione derivata f 0 ; Noto il grafico di f 0 , ricavare informazioni sul grafico di f . Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 2 / 28 A: Significato geometrico di derivata Dato il grafico di f , utilizzare il significato geometrico di derivata per: I determinare il dominio della derivata f 0 ; I riconoscere i punti di non derivabilità di f ; I valutare la derivata di f in un punto, quando esiste; I confrontare tra loro le derivate in diversi punti del dominio di f e ordinare tali valori numerici. Disegnare il grafico di una funzione che soddisfi condizioni che coinvolgono il concetto di derivata; Noto il grafico di f , disegnare il grafico della funzione derivata f 0 ; Noto il grafico di f 0 , ricavare informazioni sul grafico di f . Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 2 / 28 A: Significato geometrico di derivata Dato il grafico di f , utilizzare il significato geometrico di derivata per: I determinare il dominio della derivata f 0 ; I riconoscere i punti di non derivabilità di f ; I valutare la derivata di f in un punto, quando esiste; I confrontare tra loro le derivate in diversi punti del dominio di f e ordinare tali valori numerici. Disegnare il grafico di una funzione che soddisfi condizioni che coinvolgono il concetto di derivata; Noto il grafico di f , disegnare il grafico della funzione derivata f 0 ; Noto il grafico di f 0 , ricavare informazioni sul grafico di f . Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 2 / 28 A: Significato geometrico di derivata Dato il grafico di f , utilizzare il significato geometrico di derivata per: I determinare il dominio della derivata f 0 ; I riconoscere i punti di non derivabilità di f ; I valutare la derivata di f in un punto, quando esiste; I confrontare tra loro le derivate in diversi punti del dominio di f e ordinare tali valori numerici. Disegnare il grafico di una funzione che soddisfi condizioni che coinvolgono il concetto di derivata; Noto il grafico di f , disegnare il grafico della funzione derivata f 0 ; Noto il grafico di f 0 , ricavare informazioni sul grafico di f . Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 2 / 28 A: Significato geometrico di derivata Dato il grafico di f , utilizzare il significato geometrico di derivata per: I determinare il dominio della derivata f 0 ; I riconoscere i punti di non derivabilità di f ; I valutare la derivata di f in un punto, quando esiste; I confrontare tra loro le derivate in diversi punti del dominio di f e ordinare tali valori numerici. Disegnare il grafico di una funzione che soddisfi condizioni che coinvolgono il concetto di derivata; Noto il grafico di f , disegnare il grafico della funzione derivata f 0 ; Noto il grafico di f 0 , ricavare informazioni sul grafico di f . Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 2 / 28 A: Significato geometrico di derivata Dato il grafico di f , utilizzare il significato geometrico di derivata per: I determinare il dominio della derivata f 0 ; I riconoscere i punti di non derivabilità di f ; I valutare la derivata di f in un punto, quando esiste; I confrontare tra loro le derivate in diversi punti del dominio di f e ordinare tali valori numerici. Disegnare il grafico di una funzione che soddisfi condizioni che coinvolgono il concetto di derivata; Noto il grafico di f , disegnare il grafico della funzione derivata f 0 ; Noto il grafico di f 0 , ricavare informazioni sul grafico di f . Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 2 / 28 A: Significato geometrico di derivata Dato il grafico di f , utilizzare il significato geometrico di derivata per: I determinare il dominio della derivata f 0 ; I riconoscere i punti di non derivabilità di f ; I valutare la derivata di f in un punto, quando esiste; I confrontare tra loro le derivate in diversi punti del dominio di f e ordinare tali valori numerici. Disegnare il grafico di una funzione che soddisfi condizioni che coinvolgono il concetto di derivata; Noto il grafico di f , disegnare il grafico della funzione derivata f 0 ; Noto il grafico di f 0 , ricavare informazioni sul grafico di f . Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 2 / 28 A: Significato geometrico di derivata Dato il grafico di f , utilizzare il significato geometrico di derivata per: I determinare il dominio della derivata f 0 ; I riconoscere i punti di non derivabilità di f ; I valutare la derivata di f in un punto, quando esiste; I confrontare tra loro le derivate in diversi punti del dominio di f e ordinare tali valori numerici. Disegnare il grafico di una funzione che soddisfi condizioni che coinvolgono il concetto di derivata; Noto il grafico di f , disegnare il grafico della funzione derivata f 0 ; Noto il grafico di f 0 , ricavare informazioni sul grafico di f . Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 2 / 28 B: Calcolo della derivata 1 Data una funzione f ed un punto x0 del suo dominio, scrivere il rapporto incrementale della funzione e la derivata in x0 come limite di tale rapporto; 2 Data una funzione f espressa attraverso una formula matematica, determinare la formula matematica della funzione derivata f 0 , usando la tabella delle derivate fondamentali e le regole di derivazione. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 3 / 28 B: Calcolo della derivata 1 Data una funzione f ed un punto x0 del suo dominio, scrivere il rapporto incrementale della funzione e la derivata in x0 come limite di tale rapporto; 2 Data una funzione f espressa attraverso una formula matematica, determinare la formula matematica della funzione derivata f 0 , usando la tabella delle derivate fondamentali e le regole di derivazione. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 3 / 28 C: Applicazioni del concetto di derivata 1 Interpretazione, in vari contesti, della derivata in un punto come rapidità di variazione della funzione in un punto e del rapporto incrementale come rapidità di variazione media della funzione in un intervallo; 2 A partire dalla formula che definisce una funzione f , determinare l’equazione della retta tangente alla curva, grafico di f , in un suo punto; 3 Risoluzione di semplici problemi di ottimizzazione; 4 Studio di funzione: disegnare con buona approssimazione il grafico di una funzione a partire dalla formula matematica che la definisce, in particolare studio di funzioni che nascono dalla modellizzazione matematica di un certo fenomeno. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 4 / 28 C: Applicazioni del concetto di derivata 1 Interpretazione, in vari contesti, della derivata in un punto come rapidità di variazione della funzione in un punto e del rapporto incrementale come rapidità di variazione media della funzione in un intervallo; 2 A partire dalla formula che definisce una funzione f , determinare l’equazione della retta tangente alla curva, grafico di f , in un suo punto; 3 Risoluzione di semplici problemi di ottimizzazione; 4 Studio di funzione: disegnare con buona approssimazione il grafico di una funzione a partire dalla formula matematica che la definisce, in particolare studio di funzioni che nascono dalla modellizzazione matematica di un certo fenomeno. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 4 / 28 C: Applicazioni del concetto di derivata 1 Interpretazione, in vari contesti, della derivata in un punto come rapidità di variazione della funzione in un punto e del rapporto incrementale come rapidità di variazione media della funzione in un intervallo; 2 A partire dalla formula che definisce una funzione f , determinare l’equazione della retta tangente alla curva, grafico di f , in un suo punto; 3 Risoluzione di semplici problemi di ottimizzazione; 4 Studio di funzione: disegnare con buona approssimazione il grafico di una funzione a partire dalla formula matematica che la definisce, in particolare studio di funzioni che nascono dalla modellizzazione matematica di un certo fenomeno. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 4 / 28 C: Applicazioni del concetto di derivata 1 Interpretazione, in vari contesti, della derivata in un punto come rapidità di variazione della funzione in un punto e del rapporto incrementale come rapidità di variazione media della funzione in un intervallo; 2 A partire dalla formula che definisce una funzione f , determinare l’equazione della retta tangente alla curva, grafico di f , in un suo punto; 3 Risoluzione di semplici problemi di ottimizzazione; 4 Studio di funzione: disegnare con buona approssimazione il grafico di una funzione a partire dalla formula matematica che la definisce, in particolare studio di funzioni che nascono dalla modellizzazione matematica di un certo fenomeno. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 4 / 28 Lettura delle derivate in grafici di funzioni Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 5 / 28 Esempio La funzione f è derivabile in (−∞, −2) ∪ (−2, 0) ∪ (0, 2) ∪ (2, +∞), poiché dove f non è continua allora f non è derivabile, perché dalla teoria si sa che derivabiltà implica continuità, ma non viceversa. Oltre i punti di discontinuità dal dominio della derivata prima, a volte indicato Dom f 0 , vanno tolti anche i punti angolosi, punti di cuspide e punti di flessi a tangente verticale che qui non troviamo. f 0 (x) > 0 in (−∞, −2) ∪ (−2, 0), in quanto la funzione f è crescente; Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 6 / 28 Esempio La funzione f è derivabile in (−∞, −2) ∪ (−2, 0) ∪ (0, 2) ∪ (2, +∞), poiché dove f non è continua allora f non è derivabile, perché dalla teoria si sa che derivabiltà implica continuità, ma non viceversa. Oltre i punti di discontinuità dal dominio della derivata prima, a volte indicato Dom f 0 , vanno tolti anche i punti angolosi, punti di cuspide e punti di flessi a tangente verticale che qui non troviamo. f 0 (x) > 0 in (−∞, −2) ∪ (−2, 0), in quanto la funzione f è crescente; Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 6 / 28 Esempio La funzione f è derivabile in (−∞, −2) ∪ (−2, 0) ∪ (0, 2) ∪ (2, +∞), poiché dove f non è continua allora f non è derivabile, perché dalla teoria si sa che derivabiltà implica continuità, ma non viceversa. Oltre i punti di discontinuità dal dominio della derivata prima, a volte indicato Dom f 0 , vanno tolti anche i punti angolosi, punti di cuspide e punti di flessi a tangente verticale che qui non troviamo. f 0 (x) > 0 in (−∞, −2) ∪ (−2, 0), in quanto la funzione f è crescente; Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 6 / 28 Esempio f 0 (x) < 0 in (0, 2) ∪ (2, +∞), in quanto la funzione f è decresente; f 00 (x) > 0 in (−∞, −2) ∪ (2, +∞), in quanto la funzione f è convessa; f 00 (x) < 0 in (−2, 0) ∪ (0, 2), in quanto la funzione f è concava; Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 7 / 28 Esempio f 0 (x) < 0 in (0, 2) ∪ (2, +∞), in quanto la funzione f è decresente; f 00 (x) > 0 in (−∞, −2) ∪ (2, +∞), in quanto la funzione f è convessa; f 00 (x) < 0 in (−2, 0) ∪ (0, 2), in quanto la funzione f è concava; Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 7 / 28 Esempio f 0 (x) < 0 in (0, 2) ∪ (2, +∞), in quanto la funzione f è decresente; f 00 (x) > 0 in (−∞, −2) ∪ (2, +∞), in quanto la funzione f è convessa; f 00 (x) < 0 in (−2, 0) ∪ (0, 2), in quanto la funzione f è concava; Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 7 / 28 Esempio f è continua in (−∞, 3) ∪ (3, +∞), x = 3 discontinuità di salto; Dom f 0 = (−∞, 0) ∪ (0, 2) ∪ (2, 3) ∪ (3, +∞), in quanto in x = 3 la funzione non è continua e in x = 0 e x = 2 la funzione presenta punto angoloso; f 0 (x) < 0 in (0, 2); Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 8 / 28 Esempio f è continua in (−∞, 3) ∪ (3, +∞), x = 3 discontinuità di salto; Dom f 0 = (−∞, 0) ∪ (0, 2) ∪ (2, 3) ∪ (3, +∞), in quanto in x = 3 la funzione non è continua e in x = 0 e x = 2 la funzione presenta punto angoloso; f 0 (x) < 0 in (0, 2); Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 8 / 28 Esempio f è continua in (−∞, 3) ∪ (3, +∞), x = 3 discontinuità di salto; Dom f 0 = (−∞, 0) ∪ (0, 2) ∪ (2, 3) ∪ (3, +∞), in quanto in x = 3 la funzione non è continua e in x = 0 e x = 2 la funzione presenta punto angoloso; f 0 (x) < 0 in (0, 2); Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 8 / 28 Esempio f 0 (x) = 0 in (3, +∞); f 0 (x) > 0 in (−∞, 0) ∪ (2, 3); f 0 (x) = k in (0, 2), in (2, 3) e in (3, +∞). La costante k nei tre intervalli non è la stessa. f 00 (x) < 0 in (−∞, 0) e f 00 (x) = 0 in (0, 2) ∪ (2, 3) ∪ (3, +∞). Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 9 / 28 Esempio f 0 (x) = 0 in (3, +∞); f 0 (x) > 0 in (−∞, 0) ∪ (2, 3); f 0 (x) = k in (0, 2), in (2, 3) e in (3, +∞). La costante k nei tre intervalli non è la stessa. f 00 (x) < 0 in (−∞, 0) e f 00 (x) = 0 in (0, 2) ∪ (2, 3) ∪ (3, +∞). Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 9 / 28 Esempio f 0 (x) = 0 in (3, +∞); f 0 (x) > 0 in (−∞, 0) ∪ (2, 3); f 0 (x) = k in (0, 2), in (2, 3) e in (3, +∞). La costante k nei tre intervalli non è la stessa. f 00 (x) < 0 in (−∞, 0) e f 00 (x) = 0 in (0, 2) ∪ (2, 3) ∪ (3, +∞). Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 9 / 28 Esempio Dom f 0 (x) = (−∞, −2) ∪ (−2, −1) ∪ (−1, 1) ∪ (1, +∞); f 0 (x) > 0 in (−2, −1) ∪ (−1, 0) ∪ (0, 1); f 0 (x) < 0 in (−∞, −2) ∪ (1, +∞); Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 10 / 28 Esempio Dom f 0 (x) = (−∞, −2) ∪ (−2, −1) ∪ (−1, 1) ∪ (1, +∞); f 0 (x) > 0 in (−2, −1) ∪ (−1, 0) ∪ (0, 1); f 0 (x) < 0 in (−∞, −2) ∪ (1, +∞); Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 10 / 28 Esempio Dom f 0 (x) = (−∞, −2) ∪ (−2, −1) ∪ (−1, 1) ∪ (1, +∞); f 0 (x) > 0 in (−2, −1) ∪ (−1, 0) ∪ (0, 1); f 0 (x) < 0 in (−∞, −2) ∪ (1, +∞); Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 10 / 28 Esempio f 0 (x) = 0 in x = 0 in quanto flesso a tangente orizzontale; f 00 (x) < 0 in (−∞, −2) ∪ (−2, −1) ∪ (−1, 0) ∪ (1, +∞); f 00 (x) > 0 in (0, 1); f 00 (x) = 0 in x = 0 in quanto punto di flesso a tangente orizzontale e non a tangente verticale. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 11 / 28 Esempio f 0 (x) = 0 in x = 0 in quanto flesso a tangente orizzontale; f 00 (x) < 0 in (−∞, −2) ∪ (−2, −1) ∪ (−1, 0) ∪ (1, +∞); f 00 (x) > 0 in (0, 1); f 00 (x) = 0 in x = 0 in quanto punto di flesso a tangente orizzontale e non a tangente verticale. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 11 / 28 Esempio f 0 (x) = 0 in x = 0 in quanto flesso a tangente orizzontale; f 00 (x) < 0 in (−∞, −2) ∪ (−2, −1) ∪ (−1, 0) ∪ (1, +∞); f 00 (x) > 0 in (0, 1); f 00 (x) = 0 in x = 0 in quanto punto di flesso a tangente orizzontale e non a tangente verticale. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 11 / 28 Esempio f 0 (x) = 0 in x = 0 in quanto flesso a tangente orizzontale; f 00 (x) < 0 in (−∞, −2) ∪ (−2, −1) ∪ (−1, 0) ∪ (1, +∞); f 00 (x) > 0 in (0, 1); f 00 (x) = 0 in x = 0 in quanto punto di flesso a tangente orizzontale e non a tangente verticale. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 11 / 28 Dal grafico di una funzione a quella della sua derivata Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 12 / 28 Esempio Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 13 / 28 Esempio Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 14 / 28 Esempio Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 15 / 28 Esempio Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 16 / 28 Esempio Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 17 / 28 Esempio Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 18 / 28 Funzioni che modellizzano fenomeni reali Esempio Ipotesi biologiche sulla crescita di una popolazione di batteri suggeriscono che il numero N(t) di individui nella popolazione al tempo t segua un andamento dato dalla seguente legge: N(t) = 2et . t +1 Studiare la funzione N (anche per t < 0) e disegnarne il grafico. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 19 / 28 Funzioni che modellizzano fenomeni reali Esempio Ipotesi biologiche sulla crescita di una popolazione di batteri suggeriscono che il numero N(t) di individui nella popolazione al tempo t segua un andamento dato dalla seguente legge: N(t) = 2et . t +1 Studiare la funzione N (anche per t < 0) e disegnarne il grafico. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 19 / 28 Funzioni che modellizzano fenomeni reali Esempio Ipotesi biologiche sulla crescita di una popolazione di batteri suggeriscono che il numero N(t) di individui nella popolazione al tempo t segua un andamento dato dalla seguente legge: N(t) = 2et . t +1 Studiare la funzione N (anche per t < 0) e disegnarne il grafico. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 19 / 28 Esempio Una popolazione di laboratorio di Drosophila varia nel tempo, misurato in giorni, secondo la seguente legge: N(t) = 3000 . 1 + e−2t Studiare la funzione e disegnarne il grafico in modo approssimato. In particolare rispondere alle seguenti richieste: a) calcolare la numerosità iniziale, cioè per t = 0, della popolazione e mostrare che la funzione N è crescente; b) determinare lim N(t); t→+∞ c) è possibile che la numerosità della popolazione diventi tre volte quella iniziale? Perché? Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 20 / 28 Esempio Una popolazione di laboratorio di Drosophila varia nel tempo, misurato in giorni, secondo la seguente legge: N(t) = 3000 . 1 + e−2t Studiare la funzione e disegnarne il grafico in modo approssimato. In particolare rispondere alle seguenti richieste: a) calcolare la numerosità iniziale, cioè per t = 0, della popolazione e mostrare che la funzione N è crescente; b) determinare lim N(t); t→+∞ c) è possibile che la numerosità della popolazione diventi tre volte quella iniziale? Perché? Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 20 / 28 Esempio Una popolazione di laboratorio di Drosophila varia nel tempo, misurato in giorni, secondo la seguente legge: N(t) = 3000 . 1 + e−2t Studiare la funzione e disegnarne il grafico in modo approssimato. In particolare rispondere alle seguenti richieste: a) calcolare la numerosità iniziale, cioè per t = 0, della popolazione e mostrare che la funzione N è crescente; b) determinare lim N(t); t→+∞ c) è possibile che la numerosità della popolazione diventi tre volte quella iniziale? Perché? Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 20 / 28 Esempio Una popolazione di laboratorio di Drosophila varia nel tempo, misurato in giorni, secondo la seguente legge: N(t) = 3000 . 1 + e−2t Studiare la funzione e disegnarne il grafico in modo approssimato. In particolare rispondere alle seguenti richieste: a) calcolare la numerosità iniziale, cioè per t = 0, della popolazione e mostrare che la funzione N è crescente; b) determinare lim N(t); t→+∞ c) è possibile che la numerosità della popolazione diventi tre volte quella iniziale? Perché? Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 20 / 28 Esempio Una popolazione di laboratorio di Drosophila varia nel tempo, misurato in giorni, secondo la seguente legge: N(t) = 3000 . 1 + e−2t Studiare la funzione e disegnarne il grafico in modo approssimato. In particolare rispondere alle seguenti richieste: a) calcolare la numerosità iniziale, cioè per t = 0, della popolazione e mostrare che la funzione N è crescente; b) determinare lim N(t); t→+∞ c) è possibile che la numerosità della popolazione diventi tre volte quella iniziale? Perché? Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 20 / 28 Esempio Una popolazione di laboratorio di Drosophila varia nel tempo, misurato in giorni, secondo la seguente legge: N(t) = 3000 . 1 + e−2t Studiare la funzione e disegnarne il grafico in modo approssimato. In particolare rispondere alle seguenti richieste: a) calcolare la numerosità iniziale, cioè per t = 0, della popolazione e mostrare che la funzione N è crescente; b) determinare lim N(t); t→+∞ c) è possibile che la numerosità della popolazione diventi tre volte quella iniziale? Perché? Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 20 / 28 Determinazione della retta tangente Equazione della curva a un punto x0 . Definizione Data una funzione di variabile reale f , consideriamo un punto (x0 , f (x0 )) del suo grafico. Se f è derivabile in x0 la retta tangente al grafico di f in (x0 , y0 ) dove y0 = f (x0 ) è la retta che passa per tale punto con coefficiente angolare f 0 (x0 ). Quindi la retta tangente è y − f (x0 ) = f 0 (x0 )(x − x0 ). Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 21 / 28 Determinazione della retta tangente Equazione della curva a un punto x0 . Definizione Data una funzione di variabile reale f , consideriamo un punto (x0 , f (x0 )) del suo grafico. Se f è derivabile in x0 la retta tangente al grafico di f in (x0 , y0 ) dove y0 = f (x0 ) è la retta che passa per tale punto con coefficiente angolare f 0 (x0 ). Quindi la retta tangente è y − f (x0 ) = f 0 (x0 )(x − x0 ). Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 21 / 28 Esempio Trovare l’equazione della retta tangente alla parabola f (x) = x 2 − 2x nel punto di ascissa x0 = 1. Si applica la formula precedente e si ha y − f (1) = f 0 (1)(x − 1). Si calcola f (1) = 12 − 2 · 1 = −1. Per calcolare f 0 (1) si calcola prima la derivata f 0 (x); f 0 (x) = 2x − 2. Quindi f 0 (1) = 0. Quindi l’equazione della retta tangente è y − (−1) = 0(x − 1) ovvero y = −1. Quindi la retta tangente è una retta orizzontale e quindi x0 = 1 è un punto stazionario. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 22 / 28 Esempio Trovare l’equazione della retta tangente alla parabola f (x) = x 2 − 2x nel punto di ascissa x0 = 1. Si applica la formula precedente e si ha y − f (1) = f 0 (1)(x − 1). Si calcola f (1) = 12 − 2 · 1 = −1. Per calcolare f 0 (1) si calcola prima la derivata f 0 (x); f 0 (x) = 2x − 2. Quindi f 0 (1) = 0. Quindi l’equazione della retta tangente è y − (−1) = 0(x − 1) ovvero y = −1. Quindi la retta tangente è una retta orizzontale e quindi x0 = 1 è un punto stazionario. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 22 / 28 Esempio Trovare l’equazione della retta tangente alla parabola f (x) = x 2 − 2x nel punto di ascissa x0 = 1. Si applica la formula precedente e si ha y − f (1) = f 0 (1)(x − 1). Si calcola f (1) = 12 − 2 · 1 = −1. Per calcolare f 0 (1) si calcola prima la derivata f 0 (x); f 0 (x) = 2x − 2. Quindi f 0 (1) = 0. Quindi l’equazione della retta tangente è y − (−1) = 0(x − 1) ovvero y = −1. Quindi la retta tangente è una retta orizzontale e quindi x0 = 1 è un punto stazionario. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 22 / 28 Esempio Trovare l’equazione della retta tangente alla parabola f (x) = x 2 − 2x nel punto di ascissa x0 = 1. Si applica la formula precedente e si ha y − f (1) = f 0 (1)(x − 1). Si calcola f (1) = 12 − 2 · 1 = −1. Per calcolare f 0 (1) si calcola prima la derivata f 0 (x); f 0 (x) = 2x − 2. Quindi f 0 (1) = 0. Quindi l’equazione della retta tangente è y − (−1) = 0(x − 1) ovvero y = −1. Quindi la retta tangente è una retta orizzontale e quindi x0 = 1 è un punto stazionario. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 22 / 28 Esempio Trovare l’equazione della retta tangente alla parabola f (x) = x 2 − 2x nel punto di ascissa x0 = 1. Si applica la formula precedente e si ha y − f (1) = f 0 (1)(x − 1). Si calcola f (1) = 12 − 2 · 1 = −1. Per calcolare f 0 (1) si calcola prima la derivata f 0 (x); f 0 (x) = 2x − 2. Quindi f 0 (1) = 0. Quindi l’equazione della retta tangente è y − (−1) = 0(x − 1) ovvero y = −1. Quindi la retta tangente è una retta orizzontale e quindi x0 = 1 è un punto stazionario. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 22 / 28 Esempio Trovare l’equazione della retta tangente alla parabola f (x) = x 2 − 2x nel punto di ascissa x0 = 1. Si applica la formula precedente e si ha y − f (1) = f 0 (1)(x − 1). Si calcola f (1) = 12 − 2 · 1 = −1. Per calcolare f 0 (1) si calcola prima la derivata f 0 (x); f 0 (x) = 2x − 2. Quindi f 0 (1) = 0. Quindi l’equazione della retta tangente è y − (−1) = 0(x − 1) ovvero y = −1. Quindi la retta tangente è una retta orizzontale e quindi x0 = 1 è un punto stazionario. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 22 / 28 Esempio Trovare se esiste un punto x0 ∈ R, nel quale la funzione f (x) = ex + x abbia tangente parallela alla bisettrice del primo e del terzo quadrante. Il coefficiente angolare della retta tangente alla funzione f nel punto di ascissa x0 è f 0 (x0 ); due rette parallele hanno lo stesso coefficiente angolare. Esiste un punto x0 ∈ R tale che f 0 (x0 ) = ex0 + 1 = 1, dove m = 1 è il coefficiente angolare della bisettrice del primo e terzo quadrante? La risposta è no; poiché ex > 0. Il punto in qustione non esiste. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 23 / 28 Esempio Trovare se esiste un punto x0 ∈ R, nel quale la funzione f (x) = ex + x abbia tangente parallela alla bisettrice del primo e del terzo quadrante. Il coefficiente angolare della retta tangente alla funzione f nel punto di ascissa x0 è f 0 (x0 ); due rette parallele hanno lo stesso coefficiente angolare. Esiste un punto x0 ∈ R tale che f 0 (x0 ) = ex0 + 1 = 1, dove m = 1 è il coefficiente angolare della bisettrice del primo e terzo quadrante? La risposta è no; poiché ex > 0. Il punto in qustione non esiste. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 23 / 28 Esempio Trovare se esiste un punto x0 ∈ R, nel quale la funzione f (x) = ex + x abbia tangente parallela alla bisettrice del primo e del terzo quadrante. Il coefficiente angolare della retta tangente alla funzione f nel punto di ascissa x0 è f 0 (x0 ); due rette parallele hanno lo stesso coefficiente angolare. Esiste un punto x0 ∈ R tale che f 0 (x0 ) = ex0 + 1 = 1, dove m = 1 è il coefficiente angolare della bisettrice del primo e terzo quadrante? La risposta è no; poiché ex > 0. Il punto in qustione non esiste. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 23 / 28 Esempio Trovare se esiste un punto x0 ∈ R, nel quale la funzione f (x) = ex + x abbia tangente parallela alla bisettrice del primo e del terzo quadrante. Il coefficiente angolare della retta tangente alla funzione f nel punto di ascissa x0 è f 0 (x0 ); due rette parallele hanno lo stesso coefficiente angolare. Esiste un punto x0 ∈ R tale che f 0 (x0 ) = ex0 + 1 = 1, dove m = 1 è il coefficiente angolare della bisettrice del primo e terzo quadrante? La risposta è no; poiché ex > 0. Il punto in qustione non esiste. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 23 / 28 Esempio Trovare se esiste un punto x0 ∈ R, nel quale la funzione f (x) = ex + x abbia tangente parallela alla bisettrice del primo e del terzo quadrante. Il coefficiente angolare della retta tangente alla funzione f nel punto di ascissa x0 è f 0 (x0 ); due rette parallele hanno lo stesso coefficiente angolare. Esiste un punto x0 ∈ R tale che f 0 (x0 ) = ex0 + 1 = 1, dove m = 1 è il coefficiente angolare della bisettrice del primo e terzo quadrante? La risposta è no; poiché ex > 0. Il punto in qustione non esiste. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 23 / 28 Esempio 3 Sia f (x) = x3 − x. Dire se esiste un punto x0 ∈ R nel quale la tangente a f è perpendicolare alla bisettrice del primo e terzo quadrante. In caso affermativo trovare l’equazione di tale retta tangente. Due rette sono perpendiclari quando il prodotto dei loro coefficienti angolari è −1; poiché il coefficiente angolare della bisettrice del primo e terzo quadrante è m = 1; Allora il coefficiente angolare della retta tangente deve essere m0 = −1; quindi bisogna rislovere l’equazione: f 0 (x) = x 2 − 1 = −1; Per cui x = 0. Il punto esiste e l’equazione della retta tangente è: y − f (0) = −1(x − 0), cioè y = −x, che è la bisettrice del secondo e quarto quadrante. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 24 / 28 Esempio 3 Sia f (x) = x3 − x. Dire se esiste un punto x0 ∈ R nel quale la tangente a f è perpendicolare alla bisettrice del primo e terzo quadrante. In caso affermativo trovare l’equazione di tale retta tangente. Due rette sono perpendiclari quando il prodotto dei loro coefficienti angolari è −1; poiché il coefficiente angolare della bisettrice del primo e terzo quadrante è m = 1; Allora il coefficiente angolare della retta tangente deve essere m0 = −1; quindi bisogna rislovere l’equazione: f 0 (x) = x 2 − 1 = −1; Per cui x = 0. Il punto esiste e l’equazione della retta tangente è: y − f (0) = −1(x − 0), cioè y = −x, che è la bisettrice del secondo e quarto quadrante. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 24 / 28 Esempio 3 Sia f (x) = x3 − x. Dire se esiste un punto x0 ∈ R nel quale la tangente a f è perpendicolare alla bisettrice del primo e terzo quadrante. In caso affermativo trovare l’equazione di tale retta tangente. Due rette sono perpendiclari quando il prodotto dei loro coefficienti angolari è −1; poiché il coefficiente angolare della bisettrice del primo e terzo quadrante è m = 1; Allora il coefficiente angolare della retta tangente deve essere m0 = −1; quindi bisogna rislovere l’equazione: f 0 (x) = x 2 − 1 = −1; Per cui x = 0. Il punto esiste e l’equazione della retta tangente è: y − f (0) = −1(x − 0), cioè y = −x, che è la bisettrice del secondo e quarto quadrante. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 24 / 28 Esempio 3 Sia f (x) = x3 − x. Dire se esiste un punto x0 ∈ R nel quale la tangente a f è perpendicolare alla bisettrice del primo e terzo quadrante. In caso affermativo trovare l’equazione di tale retta tangente. Due rette sono perpendiclari quando il prodotto dei loro coefficienti angolari è −1; poiché il coefficiente angolare della bisettrice del primo e terzo quadrante è m = 1; Allora il coefficiente angolare della retta tangente deve essere m0 = −1; quindi bisogna rislovere l’equazione: f 0 (x) = x 2 − 1 = −1; Per cui x = 0. Il punto esiste e l’equazione della retta tangente è: y − f (0) = −1(x − 0), cioè y = −x, che è la bisettrice del secondo e quarto quadrante. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 24 / 28 Esercizi 1 2 La funzione f : R → R data da f (x) = 10x 5 − x è crescente? Giustificare la risposta. Trascurando l’attrito dell’aria, la distanza d percorsa da un corpo lasciato cadere al tempo t = 0 è legata al tempo t di caduta dalla formula d(t) = − 12 gt 2 dove g è l’accelerazione di gravità. Calcolare: I I I la velocità media di caduta tra t0 = 2s e t1 = 6s; la velocità media di caduta tra t0 = 2s e t1 = 1s; la velocità istantanea di caduta a t0 = 2s, trovata come limite del rapporto incrementale. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 25 / 28 Esercizi 1 2 La funzione f : R → R data da f (x) = 10x 5 − x è crescente? Giustificare la risposta. Trascurando l’attrito dell’aria, la distanza d percorsa da un corpo lasciato cadere al tempo t = 0 è legata al tempo t di caduta dalla formula d(t) = − 12 gt 2 dove g è l’accelerazione di gravità. Calcolare: I I I la velocità media di caduta tra t0 = 2s e t1 = 6s; la velocità media di caduta tra t0 = 2s e t1 = 1s; la velocità istantanea di caduta a t0 = 2s, trovata come limite del rapporto incrementale. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 25 / 28 Esercizi 1 2 La funzione f : R → R data da f (x) = 10x 5 − x è crescente? Giustificare la risposta. Trascurando l’attrito dell’aria, la distanza d percorsa da un corpo lasciato cadere al tempo t = 0 è legata al tempo t di caduta dalla formula d(t) = − 12 gt 2 dove g è l’accelerazione di gravità. Calcolare: I I I la velocità media di caduta tra t0 = 2s e t1 = 6s; la velocità media di caduta tra t0 = 2s e t1 = 1s; la velocità istantanea di caduta a t0 = 2s, trovata come limite del rapporto incrementale. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 25 / 28 Esercizi 1 2 La funzione f : R → R data da f (x) = 10x 5 − x è crescente? Giustificare la risposta. Trascurando l’attrito dell’aria, la distanza d percorsa da un corpo lasciato cadere al tempo t = 0 è legata al tempo t di caduta dalla formula d(t) = − 12 gt 2 dove g è l’accelerazione di gravità. Calcolare: I I I la velocità media di caduta tra t0 = 2s e t1 = 6s; la velocità media di caduta tra t0 = 2s e t1 = 1s; la velocità istantanea di caduta a t0 = 2s, trovata come limite del rapporto incrementale. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 25 / 28 Esercizi 1 2 La funzione f : R → R data da f (x) = 10x 5 − x è crescente? Giustificare la risposta. Trascurando l’attrito dell’aria, la distanza d percorsa da un corpo lasciato cadere al tempo t = 0 è legata al tempo t di caduta dalla formula d(t) = − 12 gt 2 dove g è l’accelerazione di gravità. Calcolare: I I I la velocità media di caduta tra t0 = 2s e t1 = 6s; la velocità media di caduta tra t0 = 2s e t1 = 1s; la velocità istantanea di caduta a t0 = 2s, trovata come limite del rapporto incrementale. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 25 / 28 Esercizi 1 Studiare la crescenza e decrescenza e trovare gli eventuali punti di massimo e minimo locali delle seguenti funzioni: f (x) = x 2 + 125x −1 , 2 g(x) = x 2 ln x 2 . La percentuale p di mortalità dei batteri di una colonia a seconda della concentrazione c dell’antibiotico somministrato è espressa dalla seguente funzione: p(c) = 100 . 1 + 20, 1e−0,2c Determinare a quale concentrazione l’antibiotico è più efficace, cioè p0 è massima. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 26 / 28 Esercizi 1 Studiare la crescenza e decrescenza e trovare gli eventuali punti di massimo e minimo locali delle seguenti funzioni: f (x) = x 2 + 125x −1 , 2 g(x) = x 2 ln x 2 . La percentuale p di mortalità dei batteri di una colonia a seconda della concentrazione c dell’antibiotico somministrato è espressa dalla seguente funzione: p(c) = 100 . 1 + 20, 1e−0,2c Determinare a quale concentrazione l’antibiotico è più efficace, cioè p0 è massima. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 26 / 28 Esercizi 1 Studiare la crescenza e decrescenza e trovare gli eventuali punti di massimo e minimo locali delle seguenti funzioni: f (x) = x 2 + 125x −1 , 2 g(x) = x 2 ln x 2 . La percentuale p di mortalità dei batteri di una colonia a seconda della concentrazione c dell’antibiotico somministrato è espressa dalla seguente funzione: p(c) = 100 . 1 + 20, 1e−0,2c Determinare a quale concentrazione l’antibiotico è più efficace, cioè p0 è massima. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 26 / 28 Esercizi 1 Studiare la crescenza e decrescenza e trovare gli eventuali punti di massimo e minimo locali delle seguenti funzioni: f (x) = x 2 + 125x −1 , 2 g(x) = x 2 ln x 2 . La percentuale p di mortalità dei batteri di una colonia a seconda della concentrazione c dell’antibiotico somministrato è espressa dalla seguente funzione: p(c) = 100 . 1 + 20, 1e−0,2c Determinare a quale concentrazione l’antibiotico è più efficace, cioè p0 è massima. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 26 / 28 Esercizi 1 2 Data la funzione f (x) = x 3 − 3x 2 + 5x, determinare, in funzione di x, l’espressone della pendenza della tangente alla curva nel generico punto di ascissa x. Per quale valore di x è minimo il valore di tale pendenza? Sia f (x) = (3 − x) ln x. Determinare: f (3 + h) − f (3), 3[f (2)]2 . Calcolare la derivata prima e seconda della funzione f e poi determinare f 0 (1) e f 00 (2). Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 27 / 28 Esercizi 1 2 Data la funzione f (x) = x 3 − 3x 2 + 5x, determinare, in funzione di x, l’espressone della pendenza della tangente alla curva nel generico punto di ascissa x. Per quale valore di x è minimo il valore di tale pendenza? Sia f (x) = (3 − x) ln x. Determinare: f (3 + h) − f (3), 3[f (2)]2 . Calcolare la derivata prima e seconda della funzione f e poi determinare f 0 (1) e f 00 (2). Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 27 / 28 Esercizi 1 2 Data la funzione f (x) = x 3 − 3x 2 + 5x, determinare, in funzione di x, l’espressone della pendenza della tangente alla curva nel generico punto di ascissa x. Per quale valore di x è minimo il valore di tale pendenza? Sia f (x) = (3 − x) ln x. Determinare: f (3 + h) − f (3), 3[f (2)]2 . Calcolare la derivata prima e seconda della funzione f e poi determinare f 0 (1) e f 00 (2). Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 27 / 28 Esercizi 1 2 Data la funzione f (x) = x 3 − 3x 2 + 5x, determinare, in funzione di x, l’espressone della pendenza della tangente alla curva nel generico punto di ascissa x. Per quale valore di x è minimo il valore di tale pendenza? Sia f (x) = (3 − x) ln x. Determinare: f (3 + h) − f (3), 3[f (2)]2 . Calcolare la derivata prima e seconda della funzione f e poi determinare f 0 (1) e f 00 (2). Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 27 / 28 Esercizi a) Disegnare il grafico di una funzione g, continua per ogni x reale, che soddisfi alle seguenti condizioni: g(2) = 4, g 0 (2) = 0, g 0 (x) < 0 per x < 2 e per x > 2. b) Disegnare il grafico di una funzione h, continua per ogni x reale, che soddisfi alle seguenti condizioni: h(2) = 4, Giulia Simi (Università di Siena) e h0 (x) = 3, per ogni x reale . Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 28 / 28 Esercizi a) Disegnare il grafico di una funzione g, continua per ogni x reale, che soddisfi alle seguenti condizioni: g(2) = 4, g 0 (2) = 0, g 0 (x) < 0 per x < 2 e per x > 2. b) Disegnare il grafico di una funzione h, continua per ogni x reale, che soddisfi alle seguenti condizioni: h(2) = 4, Giulia Simi (Università di Siena) e h0 (x) = 3, per ogni x reale . Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 28 / 28 Esercizi a) Disegnare il grafico di una funzione g, continua per ogni x reale, che soddisfi alle seguenti condizioni: g(2) = 4, g 0 (2) = 0, g 0 (x) < 0 per x < 2 e per x > 2. b) Disegnare il grafico di una funzione h, continua per ogni x reale, che soddisfi alle seguenti condizioni: h(2) = 4, Giulia Simi (Università di Siena) e h0 (x) = 3, per ogni x reale . Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 28 / 28 Esercizi a) Disegnare il grafico di una funzione g, continua per ogni x reale, che soddisfi alle seguenti condizioni: g(2) = 4, g 0 (2) = 0, g 0 (x) < 0 per x < 2 e per x > 2. b) Disegnare il grafico di una funzione h, continua per ogni x reale, che soddisfi alle seguenti condizioni: h(2) = 4, Giulia Simi (Università di Siena) e h0 (x) = 3, per ogni x reale . Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 28 / 28