Capitolato - Opere Elettriche CT03_A0

COMUNE DI FORLI’- NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
PARTE 1 - DESCRIZIONE DELLE LAVORAZIONI
IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Corpi Illuminanti (Cap 1)
Nr. 1
I002a
PROIETTORE DA INCASSO NELLA PAVIMENTAZIONE IP67
a) Proiettore per Interro con 2 Lampade da 7 Watt.
Fornitura e posa in opera di Proiettore per interro, con le seguenti caratteristiche:
CORPO: In policarbonato con cornice in acciaio inox AISI 316.
RIFLETTORE: In alluminio ossidato anodicamente e brillantato.
DIFFUSORE: Vetro di protezione temperato sp. 5 mm resistenti agli shock termici, agli urti ed al carico (max 2000Kg).
PORTALAMPADA: In policarboanto e contatti in bronzo fosforoso. Attacco G23
CABLAGGIO: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto rigido sezione 1 mm2 e guaina di PVC-HT resistente a 90°C secondo
le norme CEI 20-20. Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm2.
DOTAZIONE: Versioni complete di cornice di serraggio. Di serie con scatole per incasso.
EQUIPAGGIAMENTO: Guarnizione di tenuta in gomma siliconica. Due pressacavi in nylon f.v. diam. 1/2 pollice gas.
NORMATIVA: Prodotti in conformità alle norme EN60598 - CEI 34-21. Hanno grado di protezione IP67IK08 secondo le
norme EN60529. In doppio isolamento
LAMPADA: Completi di lampade fluorescenti a risparmio energetico FLC7S - 4000K
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 2
I003a
FARETTO A PLAFONE
a) FARETTO A PLAFONE CON 2 LAMPADE DA 26 WATT
Fornitura e posa in opera di Faretto per montaggio a plafone, con le seguenti caratteristiche:
ILLUMINOTECNICHE;
Rendimento luminoso >53%..Distribuzione diretta.UGR <24 (EN 12464-1).
MECCANICHE;Ottica dodecagonale 2MG ad alto rendimento, con lamine in alluminio a specchio con trattamento
superficiale al titanio e magnesio, assenza di iridescenza, alloggiate su un supporto in policarbonato.Anello in
policarbonato grigio chiaro.Corpo in alluminio verniciato di colore bianco. Dimensioni: diametro 220 mm, altezza 220 mm.
Peso 2,99 kg.Grado di protezione IP20.Montaggio anche su superfici normalmente infiammabili. - F
ELETTRICHE;Cablaggio su staffa asportabile, con alimentatore elettronico EEI A2, 230V-50/60Hz, fusibile, accensione a
caldo della lampada, potenza costante in uscita, classe I.
ENEC - IMQ.DOTAZIONE;Lampade fluorescenti compatte da 26W/840, flusso luminoso 1800 lm, temperatura di colore
4000 K. Resa cromatica Ra >80.Attacco lampada G24q-3.con Vetro stampato decorativo, temprato, spessore 4 mm,
fissato con molle in acciaio in battuta sull'anello.P40 vano ottico. APPLICAZIONI; n ambienti dove è richiesta una luce
confortevole. Sale riunioni. Auditorium. Ambienti di rappresentanza, architettonici. In ambienti con esigenze di protezione
come laboratori o ambienti di servizio.
euro / N.
Nr. 3
I008a
PLAFONIERA A SOSPENSIONE DARK LIGHT
a) CON 2 TUBI DA 58 WATT
Fornitura e posa in opera di modulo fluorescente a sospensione, con le seguenti caratteristiche:
ILLUMINOTECNICHE
Rendimento luminoso >60%.
Distribuzione diretta simmetrica.
Luminanza media <200 cd/mq per angoli >65° radiali.
UGR <19.
Conformità alla EN 12464-1.
MECCANICHE
Ottica parabolica 2MG ad alto rendimento in alluminio a specchio con trattamento superficiale al titanio e magnesio,
assenza di iridescenza, con alette trasversali chiuse superiormente.
Pellicola protettiva alla polvere e alle impronte, adesiva, applicata all'ottica.
Corpo in acciaio verniciato di colore bianco.
Sospensioni escluse.
Dimensioni: 370x1730 mm, altezza 80 mm. Peso 12,68 kg.
Grado di protezione IP20.
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COMUNE DI FORLI’- NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Montaggio anche su superfici normalmente infiammabili. - F ELETTRICHE
Cablaggio elettronico EEI A2, 230V-50/60Hz, fattore di potenza >0,95, fusibile, accensione a caldo della lampada, classe
I.
ENEC - IMQ.
ACCESSORI
0136 - Elemento di chiusura superiore in acciaio verniciato bianco.
APPLICAZIONI
In ambienti dove è richiesta una luce confortevole. Uffici con videoterminali, direzionali e di rappresentanza, sale riunioni.
Compreso cavo 5x1,5 mmq. di collegamento tra le plafoniere in fila continua per 2 accensioni separate per ogni
plafoniera, (Es. Fly 2x58 HF 2MG ditta Filippi).
euro / N.
Nr. 4
I060a
PLAFONIERA A PARETE IP 55
a) CON 2 LAMPADE DA 9 WATT
Fornitura e posa in opera di corpo illuminante da plafone o parete, di tipo stagno con lampade FLC compatte da 2x9W,
con le seguenti caratteristiche:
CORPO: In policarbonato bianco infrangibile ed autoestinguente V2, stabilizzato ai raggi UV.
RIFLETTORE: In policarbonato bianco infrangibile ed autoestinguente V2, stabilizzato ai raggi UV.
DIFFUSORE: in policarbonato satinato antiabbagliamento infrangibile ed autoestinguente V2, stabilizzato ai raggi UV,
liscio esternamente antipolvere.
PORTALAMPADA: In policarbonato bianco e contatti in bronzo fosforoso. Attacco 2G11; G10q; 2G7 per la versione con
gruppo autonomo di emergenza.
CABLAGGIO: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto rigido sezione 0.50 mm² guaina di PVC-HT resistente a 90°C
secondo le norme CEI 20-20. Morsettiera in nylon, con massima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm².
MONTAGGIO: A plafone, a parete.
NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN 60598- CEI 34-21, sono protette con il grado IP65 secondo le
EN 60529. Installabili su superfici normalmente infiammabili. In classe doppio isolamento.
(es. Ditta DISANO mod. SMALL 1289 o equivalente)
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 5
I100d
ARMATURA STRADALE CORPO IN ALLUMINIO, IP 54. D.I.
d) CON LAMPADA AL SODIO A.P. DA 100 WATT.
Fornitura e posa in opera di armatura stradale per montaggio a testa palo o a frusta, con le seguenti caratteristiche:
Corpo: In alluminio pressofuso in un unico pezzo. Con ganci di chiusura in acciaio inox con dispositivo di sicurezza.
Riflettore: OTTICA ANTINQUINAMENTO LUMINOSO. In alluminio 99.85 stampato (99.90 per piste ciclabili), ossidato
anodicamente e brillantato, con recuperatori e di flusso.
Diffusore: Vetro temperato sp. 5 mm resistente agli shock termici e agli urti (prove UNI EN 12150-1: 2001). Coppa in
policarbonato trasparente infrangibile ed autoestinguente V2 stabilizzato ai raggi UV.
Verniciatura: Con polvere poliestere colore argento sabbiato, resistente alla corrosione e alle nebbie saline (supera la
prova delle 1000 h UNI ISO 9227).
Cablaggio: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto flessibile capicordato con puntali in ottone stagnato ad innesto rapido, in
doppio isolamento al silicone sezione 1.0 mm2.
Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm2.
Dotazione: Cablaggio posto su piastra asportabile con connettori rapidi per il collegamento della linea e del portalampada.
Con filtro anticondensa.
Equipaggiamento: Vetro o coppa apribili a cerniera senza l' uso di utensili, rimangono agganciati al corpo dell'
apparecchio con dispositivo di fermo a fine apertura. Attacco a frusta fisso, ø 60.
Normativa: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN 60598. Sono protetti con il grado IP66IK08 secondo le EN60529.
euro / N.
Nr. 6
I100f
ARMATURA STRADALE CORPO IN ALLUMINIO, IP 54. D.I.
f) CON LAMPADA AL SODIO A.P. DA 250 WATT.
idem c.s. ...secondo le EN60529.
euro / N.
Nr. 7
I141d
PALO RASTREMATO PER ARMATURA STRADALE
d) CON ALTEZZA FUORI TERRA DI Mt. 5.
Fornitura e posa in opera di palo in acciaio rastremato, zincato a fuoco, completo di morsettiera, scatola di derivazione
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
con fusibile, bullone di messa a terra. Diametro testa palo mm. 60 o 70. Escluso interro.
euro / N.
Nr. 8
I141g
PALO RASTREMATO PER ARMATURA STRADALE
g) CON ALTEZZA FUORI TERRA DI Mt. 8.
idem c.s. ...70. Escluso interro.
euro / N.
Nr. 9
I141n
PALO RASTREMATO PER ARMATURA STRADALE
n) SBRACCIO DA mt. 0,5
idem c.s. ...70. Escluso interro.
euro / N.
Nr. 10
I141q
PALO RASTREMATO PER ARMATURA STRADALE
q) DOPPIO SBRACCIO DA mt. 0,5
idem c.s. ...70. Escluso interro.
euro / N.
Nr. 11
I180d
PLAFONIERA IN POLICARBONATO IP 66
d) PLAFONIERA 2x36 WATT.
Fornitura e posa in opera di apparecchio illuminante con grado di protezione pari a IP65. Corpo base in
policarbonato autoestinguente, schermo in policarbonato prismatizzato internamente, riflettore in lamiera di acciaio.
Completa di apparecchiature elettriche cablate e rifasate, a cosfi 0,9. Tubi fluorescenti con temperatura di 4000 Kelvin e
accessori di montaggio. Con marchio CE. Conforme alle norme CEI 34-21 EN60598
euro / N.
Nr. 12
I180f
PLAFONIERA IN POLICARBONATO IP 66
f) PLAFONIERA 2x58 WATT.
idem c.s. ...CEI 34-21 EN60598
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 13
I180j
PLAFONIERA IN POLICARBONATO IP 66
j) PLAFONIERA 2x36 WATT ELETTRONICA.
idem c.s. ...CEI 34-21 EN60598
euro / N.
Nr. 14
I180l
PLAFONIERA IN POLICARBONATO IP 66
l) PLAFONIERA 2x58 WATT ELETTRONICA.
idem c.s. ...CEI 34-21 EN60598
euro / N.
Nr. 15
I236a
PLAFONIERA PRISMA TANGO.
a) CON 2 LAMPADE PL DA 13 WATT.
Fornitura e posa in opera di apparecchio illuminante con deflettore in estruso di alluminio, diffusore in vetro satinato,
corpo in tecnopolimero autoestinguente, adatto per luce diretta/indiretta, completo di lampade e accenditore
ELETTRONICO. (es. ditta Prisma tipo Tango), Comprensiva di Lampade accessori di montaggio, con marchio CE.
euro / N.
Nr. 16
I270e
TRAVE LUMINOSA RETTANGOLARE -MODULO FLUORESCENTE-.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
e) PER 2 TUBI DA 28 WATT.
Fornitura e posa in opera di modulo fluorescente per trave luminosa a moduli continui, corpo base in acciaio verniciato,
ottica parabolica, schermo piano opale, installata a sospensione, con colore a scelta della DL, completo di
apparecchiature elettriche cablate e rifasate, tubi fluorescenti, tige di sospensione, accessori di montaggio e cablaggio,
Compreso cavo 5x1,5 mmq. di collegamento tra le plafoniere in fila continua per 2 accensioni separate per ogni
plafoniera, (Es. Travetta ditta Filippi).
euro / N.
Nr. 17
I270f
TRAVE LUMINOSA RETTANGOLARE -MODULO FLUORESCENTE-.
f) PER 2 TUBI DA 35 WATT.
idem c.s. ...Travetta ditta Filippi).
euro / N.
Nr. 18
I432a
FARETTO PER INCASSO 220V.
a) CON 2 LAMPADE DA 18 WATT.
Fornitura e posa in opera di faretto per incasso a controsoffitto, con le seguenti caratteristiche:
ILLUMINOTECNICHE
Rendimento luminoso >39%.
Distribuzione diretta.
UGR <24 (EN 12464-1).
MECCANICHE
Ottica dodecagonale 2MG ad alto rendimento, con lamine in alluminio a specchio con trattamento superficiale al titanio e
magnesio, assenza di iridescenza, alloggiate su un supporto in policarbonato.
Anello in policarbonato grigio chiaro.
Corpo in policarbonato autoestinguente V2 privo di alogenuri.
Staffe di fissaggio in acciaio zincato.
Dimensioni: diametro 222 mm, altezza incasso 158 mm. Peso 2,14 kg.
Grado di protezione IP43 parte in vista.
Montaggio anche su superfici normalmente infiammabili. - F -
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
ELETTRICHE
Unità di cablaggio separata.
Cablaggio elettronico EEI A2, 230V-50/60Hz, fusibile, accensione a caldo della lampada, potenza costante in uscita,
classe I.
ENEC - IMQ.
DOTAZIONE
Lampade fluorescenti compatte da 26W/840, flusso luminoso 1800 lm, temperatura di colore 4000 K. Resa cromatica Ra
>80.
Attacco lampada G24q-3.
ACCESSORI
0196 - Vetro stampato decorativo, temprato, spessore 4 mm, fissato con molle in acciaio in battuta sull'anello.
IP44 nella parte in vista.
euro / N.
Nr. 19
I432t
FARETTO PER INCASSO 220V.
t) CON 2 LAMPADE DA 26 WATT.
idem c.s. ...parte in vista.
euro / N.
Apparecchi di Installazione (Cap 2)
Nr. 20
D001a
PUNTO ALIMENTAZIONE LUCE
a) PUNTO LUCE PER INCASSO, CAVO N07VK.
Fornitura e posa in opera di punto luce derivato da linea principale computata
derivazione posta in ambiente. comprensivo di:
- Quota parte scatola di derivazione
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a parte con origine dalla cassetta di
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo pesante diametro 20 mm.
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione da mmq. 1,5.
Esecuzione rispondente alle norme CEI. Gli apparecchi devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del
marchio CE.
euro / N.
Nr. 21
D001g
PUNTO ALIMENTAZIONE LUCE
g) PUNTO LUCE PER CONTROSOFFITTO, CAVO FG7OM1
Fornitura e posa in opera di punto luce derivato da linea principale computata a parte con origine dalla cassetta di
derivazione posta in ambiente. comprensivo di:
- Quota parte scatola di derivazione
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo pesante diametro 20 mm.
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione da mmq. 1,5
Esecuzione rispondente alle norme CEI. Gli apparecchi devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del
marchio CE.
euro / N.
Nr. 22
D001i
PUNTO ALIMENTAZIONE LUCE
i) PUNTO LUCE A VISTA, IP 55, CAVO N07VK
idem c.s. ...del marchio CE.
euro / N.
Nr. 23
D001m
PUNTO ALIMENTAZIONE LUCE
m) PUNTO LUCE A VISTA, IP 55, CAVO FG7OM1
idem c.s. ...del marchio CE.
euro / N.
Nr. 24
D001o
PUNTO ALIMENTAZIONE LUCE
o) PUNTO ALIMENTAZIONE LUCE PER INTERRO
idem c.s. ...del marchio CE.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 25
D002a
PUNTO ALIMENTAZIONE APPARECCHI AUSILIARI O PRESE
a) FINO A 16A, DA INCASSO, CAVO N07VK 3x2,5 mmq
Fornitura e posa in opera di punto alimentazione con origine dal quadro di settore o da linea principale comprensivo di:
- Quota parte scatola di derivazione
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo pesante del diametro necessario al contenimento dei conduttori sotto
descritti, con un minimo di 20 mm.
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione della sezione sotto precisata.
- Prova Funzionale. Esecuzione rispondente alle norme CEI. Gli apparecchi devono aver superato le prove di tipo per
il conseguimento del marchio CE.
euro / N.
Nr. 26
D002d
PUNTO ALIMENTAZIONE APPARECCHI AUSILIARI O PRESE
d) FINO A 16A, DA INCASSO, CAVO RF31-22 3x2,5 mmq.
idem c.s. ...del marchio CE.
euro / N.
Nr. 27
D005a
PUNTO COMANDO PER INCASSO MOSTRINA METALLICA
a) INTERRUTTORE CON MOSTRINA METALLICA - N07VK
00 XX CT03_A0_4277
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DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Fornitura e posa in opera di punto di comando luce
derivato da linea dorsale, con origine dalla cassetta di derivazione
più vicina all'ambiente e uscita terminale alla cassetta di derivazione in ambiente, è escluso il punto luce (dalla cassetta
di derivazione al corpo illuminante) computato a parte. comprensivo di:
- Quota parte tubo per dorsale e derivazione in PVC autoestinguente tipo pesante, diametro 20 mm.
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione da mmq. 1,5
- Quota parte linea in dorsale da mmq. 2,5
- 1 Frutto componibile con portata 16A come sotto precisato.
- 2 Copriforo tipo componibile se necessari.
- Scatola per frutti componibili a 3 posti.
- Supporto in resina autoestinguente.
- Mostrina in metallo pressofuso di colore standard se non diversamente specificato. Esecuzione rispondente alle norme
CEI. Gli apparecchi devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del marchio CE.
euro / N.
Nr. 28
D005b
PUNTO COMANDO PER INCASSO MOSTRINA METALLICA
b) INTERRUTTORE SENZA SCATOLA/MOSTRINA - N07VK
idem c.s. ...del marchio CE.
euro / N.
Nr. 29
D005e
PUNTO COMANDO PER INCASSO MOSTRINA METALLICA
e) PULSANTE CON MOSTRINA METALLICA - CAVO N07VK
idem c.s. ...del marchio CE.
euro / N.
Nr. 30
D005f
PUNTO COMANDO PER INCASSO MOSTRINA METALLICA
f) PULSANTE SENZA SCATOLA/MOSTRINA - CAVO N07VK
idem c.s. ...del marchio CE.
euro / N.
Nr. 31
D005s
PUNTO COMANDO PER INCASSO MOSTRINA METALLICA
s) RIVELATORE DI PRESENZA E CREPUSCOLARE
idem c.s. ...del marchio CE.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 32
D008a
PUNTO COMANDO A VISTA IP 55
a) INTERRUTTORE
Fornitura e posa in opera di punto di comando luce
derivato da linea dorsale, con origine dalla cassetta di derivazione
più vicina all'ambiente e uscita terminale alla cassetta di derivazione in ambiente, è escluso il punto luce (dalla cassetta
di derivazione al corpo illuminante) computato a parte. comprensivo di:
- Quota parte tubo o canale per dorsale.
- Quota parte tubo in derivazione in PVC autoestinguente tipo pesante, diametro 20 mm.
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione da mmq. 1,5
- Quota parte linea in dorsale da mmq. 2,5
- 1 Frutto componibile con portata 16A come sotto precisato.
- Copriforo tipo componibile se necessari.
- Scatola per frutti componibili.
- Mostrina autoportante.
- Grado di protezione del complesso IP 55.Le linee in dorsale e in derivazione dovranno essere realizzate con cavo
FROR/4 o N07VK in conformità alle prescrizioni di capitolato, se non diversamente precisato. Esecuzione rispondente
alle nor
euro / N.
Nr. 33
D008b
PUNTO COMANDO A VISTA IP 55
00 XX CT03_A0_4277
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
b) INTERRUTTORE SENZA SCATOLA/MOSTRINA
idem c.s. ...rispondente alle nor
euro / N.
Nr. 34
D008c
PUNTO COMANDO A VISTA IP 55
c) DEVIATORE
idem c.s. ...rispondente alle nor
euro / N.
Nr. 35
D008e
PUNTO COMANDO A VISTA IP 55
e) PULSANTE
idem c.s. ...rispondente alle nor
euro / N.
Nr. 36
D008h
PUNTO COMANDO A VISTA IP 55
h) DOPPIO PULSANTE INTERBLOCCATO
idem c.s. ...rispondente alle nor
euro / N.
Nr. 37
D009m
PUNTO ALIMENTAZIONE FINESTRE A VISTA
m) PUNTO ALLACCIO A VISTA, IP 55, CAVO FG7OM1
Fornitura e posa in opera di punto di Alimentazione per finestre motorizzate, derivato da linea dorsale, computato a parte.
comprensivo di:
- Scatola di derivazione
- Quota parte tubo o canale per dorsale.
- Quota parte tubo in derivazione in PVC autoestinguente tipo pesante, diametro 25 mm.
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione da mmq. 1,5
- Quota parte linea in dorsale da mmq. 2,5
- Grado di protezione del complesso IP 55.Le linee in dorsale e in derivazione dovranno essere realizzate col cavo sotto
precisato. Esecuzione rispondente alle norme CEI.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 38
D025a
PUNTO LUCE PER SPECCHIERA BAGNO (A).
a) MOSTRINA METALLICA PER INCASSO, CAVO N07VK.
Fornitura e posa in opera di punto luce
interrotto e presa di corrente derivata da linea principale computata a parte in
partenza dalla cassetta di derivazione più vicina all'ambiente, comprensivo di:
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo
pesante diametro 20 mm.
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione da mmq.1,5
- Interruttore unipolare tipo componibile.
- Presa 2x10 Ampere + T tipo componibile.
- Copriforo di tipo componibile.
- Scatola per frutti componibili a 3 posti.
- Supporto in resina autoestinguente.
- Mostrina in metallo pressofuso di colore standard se non diversamente specificato
- Uscita alla specchiera per punto luce.
Esecuzione rispondente alle norme CEI. Gli apparecchi devono aver superato
le prove di tipo per il conseguimento del marchio IMQ o
equivalente CEE.
euro / N.
Nr. 39
D032a
PUNTO PRESA 2X10-16A+T PER INCASSO (A).
a) MOSTRINA METALLICA PER INCASSO, CAVO N07VK.
Fornitura e posa in opera di punto Presa derivata da linea principale computata a parte in partenza dalla cassetta di
derivazione posta all'interno dell'ambiente. comprensiva di:
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo
pesante diametro 20 mm.
00 XX CT03_A0_4277
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DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione da mmq.2,5
- Presa bipasso 2x10-16 Ampere + Terra tipo
componibile con alveoli schermati, grado di
protezione meccanica IP
22.
- Scatola per frutti componibili a 3 posti.
- Supporto in resina autoestinguente.
- 2 Copriforo tipo componibile.
- Mostrina in metallo pressofuso di colore
standard se non diversamente specificato.
Esecuzione rispondente
alle norme CEI.
Le apparecchiature devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del marchio IMQ o
equivalente CEE.
euro / N.
Nr. 40
D032i
PUNTO PRESA 2X10-16A+T PER INCASSO (A).
i) 1 PRESA TIPO UNEL IN AGGIUNTA.
idem c.s. ...o equivalente CEE.
euro / N.
Nr. 41
D035a
POSTO LAVORO A PAVIMENTO
a) COMPLETO DI 4 PRESE SCHUKO E 3 PRESE RJ45.
Fornitura e posa in opera di punto posto lavoro da inserirsi nel pavimento tradizionale in ceramica, composto da:
- 2 Torrette sopraelevate 2 per FM, 1 per dati, complete di supporti in resina, placche in metallo, accessori di fissaggio e
montaggio
- 2 Prese FM schuko con alimentazione normale, colore nero, in partenza dalla scatola dorsale più vicina con cavo
FG7OM1 - 3x2,5 mmq.
- 2 Prese FM Bivalenti, in partenza dalla scatola dorsale più vicina con cavo FG7OM1 - 3x2,5 mmq.
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo
pesante diametro 25 mm.
Esecuzione rispondente alle norme CEI.
Le apparecchiature devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del marchio IMQ o equivalente CE.
Completano l'opera le misure e i rapporti necessari alla verifica di rispondenza
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 42
D036a
PUNTO PRESA TRASMISSIONE DATI PER INCASSO (A).
a) MOSTRINA METALLICA PER INCASSO 1 PRESA RJ45.
Fornitura e posa in opera di punto Presa trasmissione Dati e/o Telefonica per incasso, con origine dal Rack di
permutazione più vicino, comprensiva di: - Quota parte tubo flessibile in PVC autoestinguente tipo pesante diametro 20
mm.
- Quota Parte Linee in cavo antifiamma per impianti telefonici e trasmissione dati, adatto per impianti in categoria 6,
isolato in PVC, conforme alle norme CEI 46-4, tipo Belden twistato.
- Prese RJ45 per custodie componibili come sotto precisato
- Scatola per frutti componibili a 3 posti.
- Supporto in resina autoestinguente.
- 2 Copriforo tipo componibile.
- Mostrina in alluminio pressofuso di colore standard se non diversamente specificato. Esecuzione rispondente alle
norme CEI.
Le apparecchiature devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del marchio IMQ o
equivalente CE. Completano l'opera le misure e i rapporti necessari alla verifica di rispondenza alla categoria 6.
euro / N.
Nr. 43
D036b
PUNTO PRESA TRASMISSIONE DATI PER INCASSO (A).
b) MOSTRINA METALLICA PER INCASSO 2 PRESE RJ45.
idem c.s. ...alla categoria 6.
euro / N.
Nr. 44
D062c
PUNTO PRESA 2X10-16A+T PER INCASSO/ESTERNO (B).
c) PER ESTERNO CON GRADO DI PROTEZIONE IP 55.
Fornitura e posa in opera di punto Presa derivata da linea principale computata a parte in partenza dalla cassetta di
derivazione posta all'interno dell'ambiente. comprensiva di:
00 XX CT03_A0_4277
8
COMUNE DI FORLI’- NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo pesante diametro 20 mm.
- Scatola di derivazione
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione da mmq.1,5 tipo N07VK
- BiPresa 2x10/16 Ampere + Terra tipo componibile con alveoli schermati, grado di protezione meccanica IP 22.
- Scatola per frutti componibili a 3 posti.
- Supporto in resina autoestinguente.
- 2 Copriforo tipo componibile(se necessari).
- Mostrina in alluminio anodizzato se non diversamente specificato per punti ad incasso. Esecuzione rispondente alle
norme CEI. Le apparecchiature devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del marchio IMQ o
equivalente CE.
euro / N.
Nr. 45
D062f
PUNTO PRESA 2X10-16A+T PER INCASSO/ESTERNO (B).
f) SOVRAPPREZZO PER SEZIONATORE 2x16A
Fornitura e posa in opera di punto Presa derivata da linea principale computata a parte in partenza dalla cassetta di
derivazione posta all'interno dell'ambiente. comprensiva di:
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo pesante diametro 20 mm.
- Scatola di derivazione
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione da mmq.1,5 Tipo N07VK
- BiPresa 2x10/16 Ampere + Terra tipo componibile con alveoli schermati, grado di protezione meccanica IP 22.
- Scatola per frutti componibili a 3 posti.
- Supporto in resina autoestinguente.
- 2 Copriforo tipo componibile(se necessari).
- Mostrina in alluminio anodizzato se non diversamente specificato per punti ad incasso. Esecuzione rispondente alle
norme CEI.
Le apparecchiature devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del marchio IMQ o
equivalente CE.
euro / N.
Nr. 46
D062i
PUNTO PRESA 2X10-16A+T PER INCASSO/ESTERNO (B).
i) SOVRAPPREZZO PER 1 PRESA TIPO UNEL IN PIU.
idem c.s. ...o equivalente CE.
euro / N.
Nr. 47
D062m
PUNTO PRESA 2X10-16A+T PER INCASSO/ESTERNO (B).
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
m) 2 PRESE UNEL CON GRADO DI PROT. IP55
idem c.s. ...o equivalente CE.
euro / N.
Nr. 48
D064b
PUNTO PRESA TRASMISSIONE DATI PER ESTERNO (B).
b) MOSTRINA RESINA PER ESTERNO 2 PRESE RJ45.
Fornitura e posa in opera di punto Presa Trasmissione Dati e/o Telefonica Per posa a vista, con origine dal Rack di
permutazione più vicino, comprensiva di: - Quota parte tubo PVC rigido autoestinguente tipo pesante diametro 20 mm.
completo di accessori (curve manicotti ecc.)
- Quota Parte Linee in cavo antifiamma per impianti telefonici e trasmissione dati, adatto per impianti in categoria 6,
isolato in PVC, conforme alle norme CEI 46-4, tipo Belden twistato.
- Prese RJ45 per custodie componibili come sotto precisato
- Scatola per frutti componibili a 3 posti.
- Supporto in resina autoestinguente.
- 2 Copriforo tipo componibile.
- Mostrina in alluminio pressofuso di colore standard se non diversamente specificato. Esecuzione rispondente alle
norme CEI.
Le apparecchiature devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del marchio IMQ o
equivalente CE. Completano l'opera le misure e i rapporti necessari alla verifica di rispondenza alla categoria 6.
euro / N.
Nr. 49
D065c
PUNTO PRESA TELEFONICA PER INCASSO/ESTERNO (B).
00 XX CT03_A0_4277
9
COMUNE DI FORLI’- NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
c) PER ESTERNO IP 55, PRESA RJ11.
Fornitura e posa in opera di punto Presa Telefonica con origine dalla scatola di derivazione posta al piano, comprensiva
di:
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo
pesante diametro 20 mm.
- Morsetti volanti o per guida Din (se necessari).
- Quota parte linea in derivazione costituita da coppiola telefonica.
- Presa RJ.. adatta per custodie componibili
- Scatola per frutti componibili a 3 posti.
- Supporto in resina autoestinguente.
- 2 Copriforo tipo componibile.
- Mostrina in alluminio anodizzato per punti da incasso, se non diversamente specificato. Esecuzione rispondente alle
norme CEI.
Le apparecchiature devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del marchio IMQ o
equivalente CEE.
euro / N.
Nr. 50
D110b
PRESA INTERBLOCCATA E PROTETTA IN PVC IP 55.
b) PRESA 2F+T 16 AMPERE 230 Vca.
Fornitura e posa in opera di presa interbloccata e protetta a fusibili, tipo CEE, In custodia isolante autoestinguente.
Blocco meccanico che impedisce l'introduzione e l'estrazione della spina con l'interruttore inserito. Contatto di terra in
posizione oraria differenziata per tensioni nominali diverse. Grado di protezione IP 55. Rispondente alle norme CEI 2312. Completa di fusibili tipo Am di portata adeguata alla presa.
euro / N.
Nr. 51
D110c
PRESA INTERBLOCCATA E PROTETTA IN PVC IP 55.
c) PRESA 3F+T 16 AMPERE, 400 Vca.
idem c.s. ...adeguata alla presa.
euro / N.
Nr. 52
D110g
PRESA INTERBLOCCATA E PROTETTA IN PVC IP 55.
g) PRESA 3F+N+T 32 AMPERE, 380 Vca.
idem c.s. ...adeguata alla presa.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 53
D123e
CASSETTA DI DERIVAZIONE ISOLANTE IP 56.
e) DELLE DIMENSIONI DI 150x110x70 mm.
Fornitura e posa in opera di cassetta di derivazione per esterno, corpo in materiale termoplastico autoestinguente,
con buona
resistenza agli agenti chimici ed atmosferici lati lisci non preforati. Con caratteristiche di
doppio
isolamento. Grado di protezione IP 56. Completa di guida DIN, morsetti componibili, o volanti, pressacavi con
alloggiamento per tubi rigidi e accessori di montaggio.
euro / N.
Nr. 54
D123f
CASSETTA DI DERIVAZIONE ISOLANTE IP 56.
f) DELLE DIMENSIONI DI 190x140x70 mm.
idem c.s. ...accessori di montaggio.
euro / N.
Nr. 55
D123g
CASSETTA DI DERIVAZIONE ISOLANTE IP 56.
g) DELLE DIMENSIONI DI 240x190x90 mm.
idem c.s. ...accessori di montaggio.
euro / N.
Nr. 56
D181f
DERIVAZIONE PER PRESA DI CORRENTE IN PVC, IP 55.
f) CON CAVO TIPO FG7OM1, 5x6 mmq.
00 XX CT03_A0_4277
10
COMUNE DI FORLI’- NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Fornitura e posa in opera di derivazione per prese di corrente da linea dorsale computa a parte, comprensiva di:
- Quota parte tubo in PVC pesante, di diametro adeguato a contenere i conduttori previsti, con una riserva del 30%.
Completo di accessori per posa a parete.
- Quota parte cavo in derivazione. Grado di protezione della derivazione IP 56. Esecuzione a norme CEI.
euro / N.
Nr. 57
D181g
DERIVAZIONE PER PRESA DI CORRENTE IN PVC, IP 55.
g) CON CAVO TIPO FG7OM1, 5x10 mmq.
idem c.s. ...a norme CEI.
euro / N.
Nr. 58
D188c
CALATA ALIMENTAZIONE MACCHINA TUBO PVC IP 56.
c) CON CAVO TIPO FG7OM1, 5x2,5 mmq. - 10kW MAX.
Fornitura e posa in opera di derivazione per alimentazione di macchina, derivata da linea dorsale computa a parte,
comprensiva di:
- Quota parte tubo in PVC pesante, di diametro adeguato a contenere i conduttori previsti, con
una riserva del 30%.
Completo di accessori per posa a parete.
- Derivazione terminale in tubo o tubo-guaina
- Pressacavi e/o pressatubi.
- Capicorda e Moresetti se necessari.
- Quota parte cavo in derivazione. Grado di protezione della derivazione IP 56. Esecuzione a norme CEI, compresa
messa a terra e prova funzionale del senso di rotazione dei motori.
euro / N.
Nr. 59
D188m
CALATA ALIMENTAZIONE MACCHINA TUBO PVC IP 56.
m) CON CAVO TIPO FG7OM1 3x6 mmq. - 3KW.
idem c.s. ...rotazione dei motori.
euro / N.
Nr. 60
D242a
INTERRUTTORE CREPUSCOLARE PER ESTERNO.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
a) CON 1 CONTATTO IN SCAMBIO.
Fornitura e posa in opera di interruttore crepuscolare per esterno, con grado di protezione IP 55. Custodia in materiale
isolante trasparente, soglia di intervento regolabile da 5 a 30 Lux, tempo di ritardo alla diseccitazione compreso tra 10s
e 30s. Completo di staffa e accessori per fissaggio a parete.
euro / N.
Nr. 61
D431a
PUNTO ALIMENTAZIONE FINESTRE O TENDE MOTORIZZATE
a) PUNTO PER INCASSO, CAVO N07VK.
Fornitura e posa in opera di punto di allacciamento da incasso per finestre e tende motorizzate, derivato da linea
principale computata a parte con origine dalla cassetta di derivazione posta in ambiente. Comprensivo di:
- Quota parte scatola di derivazione
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo pesante diametro 20 mm.
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione da mmq. 1,5
Esecuzione rispondente alle norme CEI. Gli apparecchi devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del
marchio CE.
euro / N.
Nr. 62
D432a
PUNTO DI COMANDO PER FINESTRE E TENDE MOTORIZZATE DA INCASSO
a) DOPPIO PULSANTE INTERBLOCCATO PER INCASSO, CAVO N07VK.
Fornitura e posa in opera di punto di comando da incasso per finestre e tende motorizzate in partenza dalla cassetta di
derivazione posta all'interno dell'ambiente. Comprensiva di:
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo pesante diametro 20 mm.
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione da mmq.2,5
00 XX CT03_A0_4277
11
COMUNE DI FORLI’- NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
- Pulsante doppio interbloccato, grado di protezione meccanica IP 22.
- Scatola per frutti componibili a 3 posti.
- Supporto in resina autoestinguente.
- 2 Copriforo tipo componibile.
- Mostrina in metallo pressofuso di colore standard se non diversamente specificato. Esecuzione rispondente alle norme
CEI. Le apparecchiature devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del marchio IMQ o equivalente CEE.
euro / N.
Nr. 63
D500a
PREDISPOSIZIONE PER VIDEOPROIETTORE
a) COMPLETO DI CAVI SEGNALI E FM
Fornitura e posa in opera di predisposizione per videoproiettore costituito da:
- quota parte tubazioni in pvc autoestinguenti da incasso o a vista
- quota parte cavi tipo BNC fino alla postazione PC
- quota parte cavi tipo RJ45 fino alla postazione PC
- punto di allacciamento fm costituito da presa bivalente da incasso o da esterno.
Esecuzione dell'opera a norme CEI. Sono comprese le staffe e gli accessori di fissaggio del proiettore.
euro / corpo
Nr. 64
D505c
PUNTO COMANDO PER INCASSO STIPITE PORTA
c) PUNTO COMANDO DA INCASSO CON 1 DEVIATORE
Fornitura e posa in opera di punto di comando luce incassato sul montante della porta, predisposto per l'alloggiamento
del punto di comando, derivato da linea dorsale, con origine dalla cassetta di derivazione più vicina all'ambiente e uscita
terminale alla cassetta di derivazione in ambiente, è escluso il punto luce (dalla cassetta di derivazione al corpo
illuminante) computato a parte. comprensivo di:
- Quota parte tubo per dorsale e derivazione in PVC autoestinguente tipo pesante, diametro 20 mm.
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea in derivazione con cavo FG7OM1 da mmq. 1,5
- Frutti componibili con portata 16A come sotto precisato.
- Copriforo tipo componibile se necessari.
- Scatola per frutti componibili a 1 o 2 posti.
- Supporto in resina autoestinguente.
- Mostrina in metallo pressofuso di colore standard se non diversamente specificato.
Esecuzione rispondente alle norme CEI. Gli apparecchi devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del
marchio CE.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 65
D505h
PUNTO COMANDO PER INCASSO STIPITE PORTA
h) 2 INTERRUTTORI SCATOLA/MOSTRINA - CAVO FG7OM1
idem c.s. ...del marchio CE.
euro / N.
Nr. 66
D505m
PUNTO COMANDO PER INCASSO STIPITE PORTA
m) CON 2 PULSANTI
idem c.s. ...del marchio CE.
euro / N.
Cavi (Cap 3)
Nr. 67
A130h
CAVO UNIPOLARE FLESSIBILE TIPO N07 V-K.
h) CAVO 1x25 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile in rame, con tensione nominale di 450/750 Vac Isolato in PVC di
qualita' R2 (non propagante l'incendio), rispondente alle norme CEI 20-22, con marchio IMQ.
euro / m
Nr. 68
A130i
CAVO UNIPOLARE FLESSIBILE TIPO N07 V-K.
00 XX CT03_A0_4277
12
COMUNE DI FORLI’- NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
i) CAVO 1x35 mmq.
idem c.s. ...con marchio IMQ.
euro / m
Nr. 69
A130o
CAVO UNIPOLARE FLESSIBILE TIPO N07 V-K.
o) CAVO 1x120 mmq.
idem c.s. ...con marchio IMQ.
euro / m
Nr. 70
A130p
CAVO UNIPOLARE FLESSIBILE TIPO N07 V-K.
p) CAVO 1x150 mmq.
idem c.s. ...con marchio IMQ.
euro / m
Nr. 71
A130q
CAVO UNIPOLARE FLESSIBILE TIPO N07 V-K.
q) CAVO 1x185 mmq.
idem c.s. ...con marchio IMQ.
euro / m
Nr. 72
A137c
CAVO PER TRASMISSIONE DATI .
c) 4 COPPIE TIPO AWG 24 CAT. 6
Fornitura e posa in opera di cavo in rame per impianti telefonici e trasmissione dati, isolato in PVC, conforme alle
norme CEI 46-4. Con o senza schermo in calza di rame, come sotto precisato preferibilmente tipo Belden twistato.
euro / m
Nr. 73
A142g
CAVO TELEFONICO A COPPIE NON SCHERMATO.
g) COPPIE 6.
Fornitura e posa in opera di cavo in rame per impianti telefonici o di segnalazione, isolato in PVC, e conforme alle
norme CEI 46-4.
euro / m
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 74
A144b
CAVO VIDEOCITOFONICO.
b) CAVO A 12 CONDUTTORI DA 1 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo videocitofonico in rame, isolato in PVC, sotto guaina di PVC. Conduttori per bassa
tensione di sezione minima 0,75 mmq. Cavo tipo FR2OHH2R 300/500V.
euro / m
Nr. 75
A144c
CAVO VIDEOCITOFONICO.
c) CAVO A 2 CONDUTTORI SEGNALE 1mmq
idem c.s. ...tipo FR2OHH2R 300/500V.
euro / m
Nr. 76
A151b
CAVO UNIPOLARE PER M.T. TIPO RG7H1M 18/30.
b) CAVO 1x50 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo in rame con tensione nominale 18-30 Kvolt ca. isolato in gomma etilpropilenica
(EPR), con schermo interno semiconduttore, schermo esterno in fili di rame, Guaina in SINTENAX (mescola di PVC),
rispondente alle norme CEI 20-11 e 20-13.
euro / m
Nr. 77
CAVO UNIPOLARE PER M.T. TIPO RG7H1M 18/30.
00 XX CT03_A0_4277
13
COMUNE DI FORLI’- NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
A151d
d) CAVO 1x95 mmq.
idem c.s. ...20-11 e 20-13.
euro / m
Nr. 78
A153b
TESTA CAVO PER CAVI DI MEDIA TENSIONE PREFORMATO.
b) PER CAVI ISOLATI A 24 Kvolt.
Fornitura e posa in opera di testa cavo per cavo di media tensione, unipolare, tipo preformato elastico, completo di
guaine termorestringenti, capocorda, messa a terra della calza cavo e accessori di montaggio.
euro / N.
Nr. 79
A165i
CAVO FLESSIBILE UNIPOLARE TIPO FG7M1.
i) CAVO 1x50 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile bipolare, in rame, con tensione nominale di 1000 Vca, isolato in gomma
EPR con guaina esterna in PVC qualita' RZ. Rispondente alle Norme CEI 20-22 e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 80
A165l
CAVO FLESSIBILE UNIPOLARE TIPO FG7M1.
l) CAVO 1x70 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 81
A165o
CAVO FLESSIBILE UNIPOLARE TIPO FG7M1.
o) CAVO 1x150 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 82
A166a
CAVO FLESSIBILE BIPOLARE TIPO FG7OM1.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
a) CAVO 2X1.5 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile bipolare, per energia e segnalamento a bassissima emissione di fumi e gas
tossici (limiti previsti dalla CEI 20-38 con modalità di prova previste dalla CEI 20-37) in rame, con tensione nominale di
1000 Vca, isolato in gomma HEPR con guaina esterna Termoplastica speciale di qualità M1, colore verde (FG7OM1).
Rispondente alle Norme CEI 20-22 e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 83
A167a
CAVO FLESSIBILE TRIPOLARE TIPO FG7OM1.
a) CAVO 3X1.5 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile tripolare, per energia e segnalamento a bassissima emissione di fumi e gas
tossici (limiti previsti dalla CEI 20-38 con modalità di prova previste dalla CEI 20-37) in rame, con tensione nominale di
1000 Vca, isolato in gomma HEPR con guaina esterna Termoplastica speciale di qualità M1, colore verde (FG7OM1).
Rispondente alle Norme CEI 20-22 e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 84
A167b
CAVO FLESSIBILE TRIPOLARE TIPO FG7OM1.
b) CAVO 3X2.5 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 85
A167c
CAVO FLESSIBILE TRIPOLARE TIPO FG7OM1.
c) CAVO 3X4 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
00 XX CT03_A0_4277
14
COMUNE DI FORLI’- NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
euro / m
Nr. 86
A167e
CAVO FLESSIBILE TRIPOLARE TIPO FG7OM1.
e) CAVO 3x10 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 87
A169b
CAVO FLESSIBILE PENTAPOLARE TIPO FG7OM1.
b) CAVO 5X2.5 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile PENTAPOLARE, per energia e segnalamento a bassissima emissione di
fumi e gas tossici (limiti previsti dalla CEI 20-38 con modalità di prova previste dalla CEI 20-37) in rame, con tensione
nominale di 1000 Vca, isolato in gomma HEPR con guaina esterna Termoplastica speciale di qualità M1, colore verde
(FG7OM1). Rispondente alle Norme CEI 20-22 e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 88
A169c
CAVO FLESSIBILE PENTAPOLARE TIPO FG7OM1.
c) CAV0 5X4 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 89
A169d
CAVO FLESSIBILE PENTAPOLARE TIPO FG7OM1.
d) CAVO 5X6 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 90
A169e
CAVO FLESSIBILE PENTAPOLARE TIPO FG7OM1.
e) CAVO 5x10 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 91
A169f
CAVO FLESSIBILE PENTAPOLARE TIPO FG7OM1.
f) CAVO 5x16 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 92
A169g
CAVO FLESSIBILE PENTAPOLARE TIPO FG7OM1.
g) CAVO 5x25 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 93
A185p
CAVO FLESSIBILE UNIPOLARE TIPO FG7OR/4.
p) CAVO 1x185 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile bipolare, in rame, con tensione nominale di 1000 Vca, isolato in gomma
EPR con guaina esterna in PVC qualita' RZ. Rispondente alle Norme CEI 20-22 e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 94
A187a
CAVO FLESSIBILE TRIPOLARE TIPO FG7OR/4.
a) CAVO 3X1.5 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile tripolare, in rame, con tensione nominale di 1000 Vca, isolato in gomma
00 XX CT03_A0_4277
15
COMUNE DI FORLI’- NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
EPR con guaina esterna in PVC qualita' RZ. Rispondente alle Norme CEI 20-22 e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 95
A187b
CAVO FLESSIBILE TRIPOLARE TIPO FG7OR/4.
b) CAVO 3X2.5 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 96
A187c
CAVO FLESSIBILE TRIPOLARE TIPO FG7OR/4.
c) CAVO 3X4 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 97
A187d
CAVO FLESSIBILE TRIPOLARE TIPO FG7OR/4.
d) CAVO 3X6 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 98
A187e
CAVO FLESSIBILE TRIPOLARE TIPO FG7OR/4.
e) CAVO 3x10 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 99
A188a
CAVO FLESSIBILE QUADRIPOLARE TIPO FG7OR/4.
a) CAVO 4X1.5 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile quadripolare, in rame, con tensione nominale di 1000 Vca, isolato in
gomma EPR con guaina esterna in PVC qualita' RZ. Rispondente alle Norme CEI 20-22 e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 100
A188b
CAVO FLESSIBILE QUADRIPOLARE TIPO FG7OR/4.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
b) CAVO 4X2.5 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 101
A188f
CAVO FLESSIBILE QUADRIPOLARE TIPO FG7OR/4.
f) CAVO 4X16 mmq.
idem c.s. ...e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 102
A189c
CAVO FLESSIBILE PENTAPOLARE TIPO FG7OR/4.
c) CAV0 5X4 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile pentapolare, in rame, con tensione nominale di 1000 Vca, isolato in gomma
EPR con guaina esterna in PVC qualita' RZ. Rispondente alle Norme CEI 20-22 e CEI 20-13.
euro / m
Nr. 103
A202h
CAVO FLESSIBILE UNIPOLARE TIPO RF31-22 (FTG10OM1).
h) CAVO 1X35 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile Unipolare, in rame, con tensione nominale di 0,6/1 kVca, isolato in gomma
ELASTOMERICO RETICOLATO di qualità G10 con guaina esterna in PVC qualita' M1 (FTG10OM1). Rispondente alle
00 XX CT03_A0_4277
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DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Norme CEI 20-22 e 20-45.
euro / m
Nr. 104
A203a
CAVO FLESSIBILE BIPOLARE TIPO RF31-22 (FTG10OM1).
a) CAVO 2X1.5 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile bipolare, in rame, con tensione nominale di 0,6/1 kVca, isolato in gomma
ELASTOMERICO RETICOLATO di qualità G10 con guaina esterna in PVC qualita' M1(FTG10OM1). Rispondente alle
Norme CEI 20-22 e 20-45.
euro / m
Nr. 105
A206g
CAVO FLESSIBILE PENTAPOLARE TIPO RF31-22(FTG10OM1)
g) CAV0 5X25 mmq.
Fornitura e posa in opera di cavo flessibile pentapolare, in rame, con tensione nominale di 0,6/1 kVca, isolato in
gomma ELASTOMERICO RETICOLATO di qualità G10 con guaina esterna in PVC qualita' M1(FTG10OM1).
Rispondente alle Norme CEI 20-22 e 20-45.
euro / m
Nr. 106
A400a
CAVO A FIBRA OTTICA MULTIMODALE A 12 FIBRE
a) CAVO A FIBRA OTTICA 12 FIBRE DA INTERNO
Fornitura e posa in opera di cavo a fibra ottica multimodale, cavo tipo Loose 50/125 con guaina esterna in PE. Cavo a 12
fibre.
euro / m
Nr. 107
A951a
CAVO ÖLFLEX SOLAR
a) SEZIONE 4 mmq
Fornitura e posa in opera di cavo per impianti fotovoltaici con le seguenti Caratteristiche principali:
- Posa diretta sul tetto, all’esterno senza protezione
- Estremamente resistente agli sbalzi di temperatura: -50 +120°C
- Resistenza agli agenti atmosferici, UV, all’ozono
- Resistenza agli acidi e composti organici, all’idrolisi, ammoniaca.
- Resistenza al corto circuito -> Copolimero reticolato
- Rame stagnato -> senza ossidazione -> la resistenza conduttore rimane
inalterata nel tempo, della seguente sezione;
euro / m
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 108
A952a
CONNETTRI MP III PER CAVO ÖLFLEX
a) SEZIONE DA 4 A 6 mmq
Fornitura e posa in opera di connettori per collegamento moduli fotovoltaici / Inverter, tipo MC III, con collegamento
saldato o a vite.
euro / N.
Tubi e Canali (Cap 4)
Nr. 109
E099b
PASSERELLA PORTACAVI IN FILO D'ACCIAIO.
b) DELLE DIMENSIONI DI 100x50 mm.
Fornitura e posa in opera di passerella portacavi in lamiera di acciaio zincata a caldo (processo Sendzmir), dello
spessore minimo di 12/10. Completa di giunti, curve, staffe, pezzi speciali e accessori di staffaggio. Compresi gli
accessori necessari al fissaggio dei conduttori. (Es. Sati S5 o equivalente)
euro / m
Nr. 110
E099e
PASSERELLA PORTACAVI IN FILO D'ACCIAIO.
e) DELLE DIMENSIONI DI 300x50 mm.
idem c.s. ...S5 o equivalente)
00 XX CT03_A0_4277
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
euro / m
Nr. 111
E099h
PASSERELLA PORTACAVI IN FILO D'ACCIAIO.
h) SOVRAPPREZZO PER 1 SETTO SEPARATORE.
idem c.s. ...S5 o equivalente)
euro / m
Nr. 112
E111f
CANALE PORTACAVI IN PVC AUTOESTINGUENTE.
f) DELLE DIMENSIONI DI 200x80 mm.
Fornitura e posa in opera di canale portacavi in materiale isolante autoestinguente, completa di:
- Traverse fermacavi (1 al metro).
- Curve, giunti, coperchio, staffe.
- Pezzi speciali e accessori di montaggio. Predisposta per l'inserzione di setti separatori, con grado di protezione IP 40. Il
canale è computato a metro lineare, mentre le curve, TE ecc. sono computate a numero.
euro / m
Nr. 113
E146d
TUBO FLESSIBILE IN PVC PER CAVIDOTTI INTERRATI.
d) DEL DIAMETRO DI 110 mm.
Fornitura e posa in opera di tubo in PVC flessibile, autoestinguente a bassa igroscopicita. Con resistenza allo
schiacciamento di almeno 150 Kg/dm, completo di raccordi, manicotti e accessori per posa interrata. Rispondente alle
norme CEI 23-8.
euro / m
Nr. 114
E146g
TUBO FLESSIBILE IN PVC PER CAVIDOTTI INTERRATI.
g) DEL DIAMETRO DI 160 mm.
idem c.s. ...norme CEI 23-8.
euro / m
Nr. 115
E198e
BARRIERA TAGLIAFUOCO PER CONDOTTE ELETTRICHE.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
e) DELLE DIMENSIONI DI 300x75 mm.
Fornitura e posa in opera di barriera tagliafuoco per condotte elettriche tipo canalizzazioni o similare, costituita da
pasta non autoindurente REI 120, completano la fornitura tutti gli accessori per rendere l'opera funzionale.
euro / N.
Illuminazione di Emergenza (Cap 5)
Nr. 116
L109c
PLAFONIERA EMERGENZA FLUORESCENTI (1SE) IP40/65 AT
c) CON TUBO FLUORESCENTE (PL) DA 24W P.T. IP40.
Fornitura e posa in opera di plafoniera per servizio di emergenza, corpo in materiale plastico autoestinguente,
caricabatterie con dispositivo elettronico per fine carica, batterie in tampone al nikel-cadmio o piombo con autonomia
minima di 1 ora. Completa di circuiti per l'accensione automatica al venir meno della tensione di rete. Con lampade
sempre spente. Ricarica completa in 12 ore. Dotata di sistema di autodiagnosi "AUTOTEST" che effetua test periodici di
funzionamento e di Autonomia (AT). Rendimento della lampada in emergenza non inferiore al 25% del flusso nominale.
Completa di marchio CE e IMQ. Grado di protezione IP40 o IP65 come specificato di seguito nelle voci. (Es. mod. Pratica
Completa, Tuttovetro, Office)
euro / N.
Nr. 117
L109j
PLAFONIERA EMERGENZA FLUORESCENTI (1SE) IP40/65 AT
j) CON TUBO FLUORESCENTE (PL) DA 24W P.C. IP65
idem c.s. ...Completa, Tuttovetro, Office)
euro / N.
00 XX CT03_A0_4277
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Nr. 118
L111b
PLAFONIERA EMERGENZA FLUORESCENTI (1SA) IP40/65 AT
b) CON TUBO FLUORESCENTE (PL) DA 24W P.T. IP40.
Fornitura e posa in opera di plafoniera per servizio continuo e di emergenza, corpo base in materiale plastico
autoestinguente, caricabatterie con dispositivo elettronico per fine carica, batterie in tampone al nikel-cadmio o piombo
con autonomia minima di 1 ora. Completa di:
- Converter, dispositivo di accensione normale.
- Dispositivo di accensione in mancanza di rete.
- Tubo fluorescente.
- Accessori di montaggio.Ricarica completa in 12 ore. Dotata di sistema di autodiagnosi "AUTOTEST" che effetua test
periodici di funzionamento e di Autonomia (AT). Rendimento della lampada in emergenza non inferiore al 25% del flusso
nominale. Completa di marchio CE e IMQ. Grado di protezione IP40 o IP65 come specificato di seguito nelle voci. (Es.
mod. Pratica Completa, Tuttovetro, Office)
euro / N.
Nr. 119
L128a
MODULO CENTRALE CONTROLLO LAMPADE EMERGENZA
a) MODULO CENTRALE + SOFTWARE.
Fornitura e posa in opera di modulo centrale per la gestione di un impianto di illuminazione di sicurezza con dispositivi
CentralTest in grado di gestire e controllare il funzionamento di lampade fino ad un massimo di 16 zone (64 lampade x
zona). Il modulo deve avere una uscita RS232 in grado di comunicare con un PC remoto. Il modulo deve essere
corredato di software di gestione e controllo. Comprensivo degli accessori per rendere l'opera funzionale e conforme alle
Norme CEI
euro / N.
Nr. 120
L139c
GRUPPO SOCCORRITORE, USCITA IN CORRENTE ALTERNATA.
c) CON POTENZA DI 2 KVA.
Fornitura e posa in opera di gruppo soccorritore con 2 uscite, una per servizio continuo e una per servizio di
emergenza. Alimentazione 220 Vca. Tensione di usita 220 Vca. Caricabatterie automatico con dispositivo di fine
carica, batterie in tampone al piombo ermetico, con autonomia di almeno 2 ore a pieno carico. Strumento di
misura sull'uscita in cc. Dispositivo di accensione automatica al mancare della tensione di rete. Completo di accessori
per la messa in opera.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 121
L141a
GRUPPO SOCCORRITORE CON USCITA IN C.A.
a) CON POTENZA DI 1 KVA.
Fornitura e posa in opera di gruppo soccorritore con uscita in corrente alternata, tensione di uscita 220 Vca,
completo di caricabatteria automatico con dispositivo di fine carica, dispositivo elettronico atto a disinserire le
batterie prima della scarica totale. Batterie in tampone al piombo ermetico con capacita' totale atta a garantire
almeno 2 ore di autonomia al gruppo a pieno carico. Dispositivo a elettromeccanico per l'inserzione del
gruppo al mancare della tensione di rete. Voltmetro e Amperometro per la misura della tensione e della corrente
sia sul circuito di batteria che sul circuito di uscita. Forma d'onda in uscita del tipo sinosoidale, con frequenza di
circa 50 Hz. Completo di fusibili di protezione per il circuito di batteria e di accessori di montaggio e collegamento.
euro / N.
Nr. 122
L143b
GRUPPO DI CONTINUITA CON BATTERIE PIOMBO ERMETICO.
b) GRUPPO CON POTENZA DI 1 KVA.
Fornitura e posa in opera di gruppo di continuita (UPS), alimentazione a 230 Vca monofase per potenze inferiori a
5 Kva, 400 Vca trifase per potenze superiori, uscita in corrente alternata, tensione di uscita 220 Vca monofase, o
380 Vca trifase con neutro a scelta della DL. Completo
di caricabatterie automatico con dispositivo di fine
carica. dispositivo elettronico atto a disinserire le batterie prima della scarica totale. Batterie in tampone al Piombo
ermetiche con capacita' totale atta a garantire almeno 30 minuti di autonomia al gruppo a pieno carico. Dispositivo
elettronico per l'inserzione del gruppo al mancare della tensione di rete. Dispositivo di commutazione al verificarsi
di un sovraccarico. By-Pass manuale, comandi e segnalazioni di stato e allarme realiz- zate con contatto pulito per il
rinvio delle principali funzioni, strumenti di misura della tensione, frequenza e corrente sia sul circuito
euro / N.
Nr. 123
L200a
CONTROLLO REMOTO PER LAMPADA DI EMERGENZA
00 XX CT03_A0_4277
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
a) CONTROLLO CENTRALIZZATO PER LAMPADE EM.
Fornitura e posa in opera di quota parte per agiunta di controllo centralizzato per lampada di emergenza autoalimentata.
L'opera è comprensiva di:
- Aggiunta di quota parte per controllo da sistema centralizzato di lampada di emergenza autoalimentata (corpo
illuminante computato a parte)
- Quota parte tubo PVC autoestinguente tipo pesante diametro 20 mm per bus.
- Morsetti volanti o per guida Din.
- Quota parte linea bus in derivazione da mmq. 1,5
Esecuzione rispondente alle norme CEI. Gli apparecchi devono aver superato le prove di tipo per il conseguimento del
marchio CE.
euro / N.
Impianti di Allarme (Cap 6)
Nr. 124
P020a
SIRENA PER INTERNO/ESTERNO
a) LIVELLO SONORO NON INFERIORE A 110 Db. 15W
Fornitura e posa in opera di sirena protetta, con le seguenti caratteristiche:
- Tensione di alimentazione 12/24/230 Vcc o Vca.
euro / N.
Nr. 125
P115a
PANNELLO DI COMANDO E SEGNALAZIONE RINVIATO (Mp).
a) POSA A VISTA.
Fornitura e posa in opera di pannello per
comando e segnalazioni rinviate a distanza,
costituito da display LCD, tastiera di programmazione e accessori di posa,
compresi i programmi d'uso.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 126
P199a
RIVELATORE FUGHE GAS CON SEGNALAZIONI INCORPORATE.
a) SENSORE GAS METANO ALIMENTAZIONE 2A Vca/Vcc.
Fornitura e posa in opera di rivelatore fughe di gas metano, con le seguenti caratteristiche tecniche:
- rivelatore elettronico di gas.
- Diodi di segnalazione rete e allarme.
- Rele' di uscita allarme.
- Alimentazione 24 Volt (ca o cc).
- Valore di fondo scala: 100%L.I.E.
-Tempo di risposta: <10 secondi (al 90% della misura).
-Tempo di ricalibrazione consigliato: max 12 mesi.
-Assorbimento a riposo: - 80mA (@10 Vcc); 50mA (@30 Vcc).
- Assorbimento in allarme: 65mA (27.6 nom.).
- Temperatura di funzionamento: - 10°C ÷ + 40°C.
- Valore analogico: lineare 4÷20 mA verso GND per modello 4÷20mA (BD 110); uscita fissa 10mA pre-allarme/20mA
allarme, per modello a doppia soglia (BDS).
- Regolazioni indipendenti sul sensore: taratura dello ZERO e della sensibilità .
- Collegamento alla centrale: 3 fili (1 sens. +2 x alim.).
Collegamento a vista o per incasso, completo di:
- Quota parte Scatola di derivazione delle dimensioni di 100x100mm
- Quota parte Tubo in PVC pesante di dimensioni adeguate al contenimento del cavo 5x1mmq.
- Cavo resistente al fuoco per almeno 30 minuti, di collegamento all'interfaccia per centrale analogica.
- Modulo a micropocessore di interfaccia per collegamento di un sensore 4-20mA alla centrale analogica.
euro / N.
Nr. 127
P199b
RIVELATORE FUGHE GAS CON SEGNALAZIONI INCORPORATE.
b) SENSORE OSSIGENO ALIMENTAZIONE 2A Vca/Vcc.
Fornitura e posa in opera di rivelatore di deficienza di ossigeno, con le seguenti caratteristiche tecniche:
- rivelatore elettronico di ossigeno.
- Diodi di segnalazione rete e allarme.
- Rele' di uscita allarme.
- Alimentazione 24 Volt (ca o cc).
00 XX CT03_A0_4277
20
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
- Soglia di allarme: 0-30%
-Tempo di risposta: <10 secondi (al 90% della misura).
-Tempo di ricalibrazione consigliato: max 12 mesi.
-Assorbimento a riposo: - 80mA (@10 Vcc);
- 50mA (@30 Vcc).
- Assorbimento in allarme: 65mA (27.6 nom.).
- Temperatura di funzionamento: - 10°C ÷ + 40°C.
- Valore analogico: lineare 4÷20 mA verso GND per modello 4÷20mA;
- Regolazioni indipendenti sul sensore: taratura dello ZERO e della sensibilità .
- Collegamento alla centrale: 3 fili (1 sens. +2 x alim.).
Collegamento a vista o per incasso, completo di:
- Quota parte Scatola di derivazione delle dimensioni di 100x100mm
- Quota parte Tubo in PVC pesante di dimensioni adeguate al contenimento del cavo 5x1mmq.
- Cavo resistente al fuoco per almeno 30 minuti, di collegamento all'interfaccia per centrale analogica.
- Quota parte cavo e tubo per collegamento a elettrovalvola all'interno del locale.
- Modulo a micropocessore di interfaccia per collegamento di un sensore 4-20mA alla centrale analogica
euro / N.
Nr. 128
P200a
RIVELATORE ELETTRONICO DI FUMO AD EFFETTO TYNDALL
a) CON CAMPO DI COPERTURA DI CIRCA 12m
Fornitura e posa in opera di rivelatore elettronico di fumo del tipo ottico (ad effetto Tyndall) per impianti di
allarme incendio, costituito da zoccolo base, rivelatore elettronico in custodia termoplastica antiurto, con le
seguenti caratteristiche:
- Base disconnettibile
- dispositivo di isolamento di corto circuiti sulla linea di rivelazione.
- emettitore a diodo all'arsenuro di gallio.
- Rivelatore a cella fotovoltaica al silicio.
- Sensore termico tarato a 68 Gradi Centigradi.
- Uscita a transistor.
- Tensione di alimentazione 10,5 - 36 Volt cc.
- Assorbimento
medio
80
MicroAmper.
- Tempo
di
lettura
2
secondi.
- Integrazione allarme 3 - 4 letture.
Collegamento a vista o per incasso, completo di:
- Quota parte Scatola di derivazione delle dimensioni di 100x100mm
- Quota parte Tubo in PVC pesante di dimensioni adeguate al contenimento del cavo LOOP.
- Cavo LOOP resistente al fuoco per almeno 30 minuti, con origine dall'apparato più vicino (sensore/attuatore ecc.)
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 129
P221b
SIRENA AUTOALIMENTATA PER ESTERNO.
b) LIVELLO SONORO NON INFERIORE A 130 Db. +FLESH
Fornitura e posa in opera di sirena
autoalimentata e protetta per esterno, con le
seguenti caratteristiche:
- Tensione di alimentazione 12 Vcc.
- Consumo massimo 1 Amper.
- Protezione a microcontatto per la custodia.
- Protezione a vibrazione contro la manomissione.
- Batterie in tampone con autonomia minima di 2
ore ad allarme intervenuto.
- Grado di protezione IP 55.
Completa di:
- Quota parte Scatola di derivazione delle dimensioni di 100x100mm
- Quota parte Tubo in PVC pesante di dimensioni adeguate al contenimento del cavo LOOP.
- Cavo LOOP resistente al fuoco per almeno 30 minuti, con origine dall'apparato più vicino (sensore/attuatore ecc.)
euro / N.
Nr. 130
P225a
PREDISPOSIZIONE PER PUNTO DI ALLARME INTRUSIONE
a) SOLO PREDISPOSIZIONE CON TUBO E SCATOLA INCASSO/VISTA
Fornitura e posa in opera di predisposizione per punto segnale per
caratteristiche:
00 XX CT03_A0_4277
impianti antintrusione, con
le
seguenti
21
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
- quota parte tubazioni da incasso o a vista diam.20mm
- quota parte scatola da incasso o a parete
Esecuzione a norme CEI.
euro / N.
Nr. 131
P240a
SEGNALATORI OTTICI ED ACUSTICI PER INTERNI.
a) AD UN MODULO LUMINOSO.
Fornitura e posa in opera di pannello per segnalazione ottica ed acustica, con controllo della funzionalità da
centrale, rispondente alla norma EN 54-3, con pittogramma, apparecchiatura luminosa/acustica e accessori di cablaggio.
Completo di:
- Quota parte Scatola di derivazione delle dimensioni di 100x100mm
- Quota parte Tubo in PVC pesante di dimensioni adeguate al contenimento del cavo LOOP.
- Cavo LOOP resistente al fuoco per almeno 30 minuti, con origine dall'apparato più vicino (sensore/attuatore ecc.)
euro / N.
Nr. 132
P250e
CENTRALE ANALOGICA PER SISTEMA RIVELAZIONE INCENDI
e) CENTRALE CON 4 LOOP.
Centrale del sistema di rivelazione incendi in grado di collegare sino ad un massimo di 396 elementi di rivelazione
incendio (possibilità di ampliamento sino a 725 punti indirizzabili) su 4 linee di rivelazione analogiche attive di tipo aperto
o chiuso ad anello. La centrale alimentata a 220Vac. Possibilità di collegamento di terminali bus-LON e terminali
CT1142, stampante e sistema di centralizzazione. Completa di funzione memoria eventi, contatore allarmi. Alimentatore
di emergenza con batterie 24Vdc/24Ah e modulo integrato con 16 ingressi/uscite programmabili. Con di armadio per
montaggio a parete. Norme di riferimento: EN54 parte 2 e EN54 parte 4. In questa voce si deve comprendere anche le
necessarie schede di collegamento alla rete dati ed i software necessari, comprese le pagine grafiche di gestione del
sistema.
euro / N.
Nr. 133
P251b
ALIMENTATORE AUSILIARIO RIVELAZIONE INCENDI
a) ALIMENTATORE 24Vcc - 5A.
Alimentatore supplementare in armadio da parete, per alimentazione dispositivi ausiliari quali elettromagneti, sirene
etc., con funzioni di diagnostica. Completo di batterie in tampone. Tensione di alimentazione 24V cc e corrente 5A.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 134
P253a
MODULO DI INGRESSO/USCITA PER IMPIANTI A LOOP
a) 2 INGRESSI e 1 USCITA A CONTATTO PULITO.
Fornitura e posa in opera di Modulo di uscita per l'inserimento/disinserimento dei comandi decentrati della centrale di
rivelazione incendio rispondente alle norme UNI-EN54, con le seguenti caratteristiche:
- contatto di commutazione a potenziale zero
carico max. 30 VCA/1 A
- connessione diretta al LOOP
- controllo e supervisione del modulo dalla centrale
- isolatore integrato di cortocircuito
- indirizzamento automatico
Dati tecnici:
- Tensione d'alimentazione 18 VCC a 28 Vcc(modulato) dal LOOP
- Fattore di connessione 2
- Temperatura d'esercizio -10°C a +60°C
- scatola stagna con grado di protezione IP 44
Esecuzione a norme UNI EN 54 e CEI. Completo di
- Quota parte Tubo in PVC pesante di dimensioni adeguate al contenimento del cavo LOOP.
- Cavo LOOP resistente al fuoco per almeno 30 minuti, con origine dall'apparato più vicino.
- Cavo 2x1,5 mmq di collegamento al dispositivo da comandare.
euro / N.
Nr. 135
P254a
PULSANTE INDIRIZZATO PER ALLARME INCENDIO.
a) CON VETRO FRANGIBILE.
Pulsante di allarme per il sistema di rivelazione incendi analogico attivo AlgoRex:
00 XX CT03_A0_4277
elettronica con circuito ad
22
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DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
autoindirizzamento. Con dispositivo di isolamento di corto circuiti sulla linea di rivelazione. Attivazione mediante
azione su lastra in vetro con punto di rottura. Idoneo al montaggio superficiale in ambienti asciutti. Installazione su linea
di rivelazione a 2 conduttori: con diodo Led rosso per l'indicazione locale dello stato di attivazione.
Morsetti di collegamento: 0,2...1,5 mmq
Temperatura di esercizio: -25...+60 gradi C
Umidita': <=100% relativa. Grado di protezione: IP54.
Completo di:
- Quota parte Scatola di derivazione delle dimensioni di 100x100mm
- Quota parte Tubo in PVC pesante di dimensioni adeguate al contenimento del cavo LOOP.
- Cavo LOOP resistente al fuoco per almeno 30 minuti, con origine dall'apparato più vicino (sensore/attuatore ecc.)
euro / N.
Nr. 136
P258a
BLOCCO MAGNETE PERMANENTE PER PORTA REI
a) PER SISTEMA LOOP INDIRIZZATO.
Fornitura e posa in opera di magnete permanente per fermo porta REI, composto da:
- Magnete fissato a muro Trazione 50 Kg
- Pulsante di sblocco per incasso o a vista, (stesso tipo di apparecchi utilizzato per i punti luce e prese) completo di quota
parte di cavo e tubo di collegamento al magnete
- Cavo resistente al fuoco di collegamento al modulo di comando 2x1,5 mmq.
- Tubo di protezione per cavo sopra descritto
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 137
P266a
RIVELATORE DI FUMO ANALOGICO PER CONDOTTE ARIA.
a) COMPLETO DI TUBI DI ANALISI.
Fornitura e posa in opera di rivelatore elettronico di fumo analogico indirizzato per condotte d'aria, con alimentazione
direttamente dal Loop di centrale, del tipo ottico (ad effetto Tyndall) per impianti di allarme incendio, costituito da zoccolo
base, rivelatore elettronico in custodia termoplastica antiurto, con le seguenti caratteristiche:
- emettitore a diodo all'arsenuro di gallio.
- Rivelatore a fotodiodo al silicio.
- Camera ottica rimovibile,
- doppio Led di segnalazione,
- Assorbimento medio 120 MicroAmper.
- Filtro antidisturbo.
- Integrazione allarme 3 - 4 letture. Completo di programmazione dell'indirizzamento necessario, Kit contenitore per
rivelatori di fumo da utilizzare per il montaggio su condotte d’aria, compresi i tubi di presa, per velocità aria da 2,5 a
30 mt/sec., struttura in acciaio, spessore 1 mm, camera ispezionabile, dimensioni esterne di circa 180x130x160 mm.
Rispondente alle norme CEI EN 54-7. Collegamento a vista, completo di:
- Quota parte Scatola di derivazione delle dimensioni di 100x100mm
- Quota parte Tubo in PVC pesante di dimensioni adeguate al contenimento del cavo LOOP.
- Cavo LOOP resistente al fuoco per almeno 30 minuti, con origine dall'apparato più vicino (sensore/attuatore ecc.)
euro / N.
Nr. 138
P268a
RIPETITORE OTTICO PER RIVELATORI NASCOSTI.
a) TIPO COMPATTO POSA A VISTA.
Fornitura e posa in opera di Ripetitore ottico compatto (50x45x25 mm), Led di grandi dimensioni, luce fissa/lampeggiante,
alimentazione 12-24 V, materiale termoplastico
bianco, visione a 180° di colore rosso, completo di collegamento in cavo Fror/4 2x0,5 mmq. al sensore di incendio e
accesori di posa. Completo di:
- Quota parte Tubo in PVC pesante di dimensioni adeguate al contenimento del cavo LOOP.
- Cavo LOOP resistente al fuoco per almeno 30 minuti, con origine dal RIVELATORE a cui è collegato.
euro / N.
Nr. 139
P298a
ALIMENTAZIONE SERRANDE TAGLIAFUOCO.
a) COMPRESO PROVA FUNZIONALE DEL SISTEMA.
Fornitura e posa in opera dei materiali necessari al collegamento delle serrande tagliafuoco poste ai vari piani dell'edificio,
esclusa la fornitura della serranda che sarà a carico dell'assuntore degli impianti tecnologici, la fornitura comprende:
- Quota parte cavo tipo FG10OM/1 (dorsale e montante)
- Scatola di derivazione delle dimensioni di 100x100 mm.
- guaina terminale per il collegamento diametro 20 mm.Accessori per dare l'opera finita e funzionale a regola d'arte, quali
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
capicorda, pressacavi ecc.
euro / N.
Nr. 140
P299a
ALIMENTAZIONE EVACUATORI DI FUMO E CALORE
a) ALLACCIAMENTO EFC
Fornitura e posa in opera dei materiali necessari al collegamento di evacuatori di fumo e caloere, compreso allacciamento
e comando da sistema di rivelazione incendi. La fornitura comprende:
- Quota parte cavo tipo FTG10OM/1 (dorsale e montante)
- Scatola di derivazione delle dimensioni di 100x100 mm.
- guaina terminale per il collegamento diametro 20 mm.Accessori per dare l'opera finita e funzionale a regola d'arte, quali
capicorda, pressacavi ecc.
Esecuzione a norme CEI, la fornitura comprende la prova funzionale del sistema.
euro / N.
Nr. 141
P555a
PROGRAMMAZIONE DEL SISTEMA DI ALLARME INCENDIO
a) INGEGNERIZZAZIONE, COLLAUDO E SOFTWARE PER IMPIANTO
Fornitura installazione e messa in servizio di software e programmazione per impianto di rivelazione incendi. Completo di:
- ingegnerizzazione del sistema
- fornitura delle licenze software necessarie
- collaudo e prova del sistema.
- ogni altro onere necessario a fornire l'impianto in oggetto funzionante e integrato con gli impianti esistenti.
euro / corpo
Nr. 142
P555b
PROGRAMMAZIONE DEL SISTEMA DI ALLARME INCENDIO
b) SOFTWARE PER INTEGRAZIONE SISTEMA MM8000
idem c.s. ...gli impianti esistenti.
euro / corpo
Nr. 143
P570a
CAVO PER LOOP NON PROPAGANTE L'INCENDIO
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
a) TWISTATO E SCHERMATO FTG10 2x1 mmq
Fornitura e posa in opera di Cavo twistato e schermato resistente al fuoco per 90 minuti. Twistatura: passo 10cm circa.
Conduttori: rame rosso flessibile. Isolamento: gomma G10. Guaina rossa antifiamma. Schermo: alluminio. Diametro
esterno: 5.5 ± 0.20.
euro / N.
Impianti per Tecnologici (Cap 7)
Nr. 144
N101a
IMPIANTO PER CENTRALE TERMICA IN PVC.
a) BRUCIATORE MONOFASE SINO A 3 kW
Fornitura e posa in opera di impianto elettrico
per centrale termica, realizzato a norme CEI 64-2.
Costituito
essenzialmete da tubazioni portacavi in PVC autoestinguente, cavi a doppio isolamento di con tensione di 450/750 Vca,
cassette di derivazione in PVC con morsersetti di derivazione su' guida DIN. Raccordi tra' tubazioni e custodie
realizzate mediante pressatubi di adeguata sezione o pressacavi. Raccordi finali alle apparecchiature relizzate con
tubo guaina flessibile in PVC rinforzato con filo in naylon. Grado di protezione del complesso pari a IP 44. Il
dimensionamento dei conduttori dovra' essere eseguito a norme CEI 64-8, il dimensionamento delle tubazioni
protettive sara' realizzato in funzione del fascio circoscritto dei conduttori ivi contenuti con un margine interno libero del
40%. Si collegheranno le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 145
N101c
IMPIANTO PER CENTRALE TERMICA IN PVC.
c) POMPA MONOFASE SINO A 2kW
idem c.s. ...le seguenti apparecchiature:
euro / N.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Nr. 146
N101d
IMPIANTO PER CENTRALE TERMICA IN PVC.
d) POMPA MONOFASE SINO A 5 kW
idem c.s. ...le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 147
N101e
IMPIANTO PER CENTRALE TERMICA IN PVC.
e) POMPA TRIFASE SINO A 3 kW
idem c.s. ...le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 148
N101f
IMPIANTO PER CENTRALE TERMICA IN PVC.
f) POMPA TRIFASE SINO A 5 kW
idem c.s. ...le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 149
N101g
IMPIANTO PER CENTRALE TERMICA IN PVC.
g) POMPA TRIFASE SINO A 10 kW
idem c.s. ...le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 150
N101m
IMPIANTO PER CENTRALE TERMICA IN PVC.
m) ELETTROVALVOLA.
idem c.s. ...le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 151
N108f
IMPIANTI ELETTRICI A SUPPORTO DEL TECNOLOGICO.
f) ALLACCIAMENTO PER ESTRATTORE 2P 2kW
Fornitura e posa in opera di impianto elettrico a supporto del tecnologico, realizzato a norme CEI 64-8 e 31-33.Costituito
essenzialmete da tubazioni portacavi in PVC autoestinguente corrugato da incasso, cavi tipo FG7OR 750/1000 Vca,
cassette di derivazione in PVC di dimensione 92x92 da incasso con morsetti di derivazione su guida DIN. Complete di
bullone per messa a terra. Grado di protezione del complesso non inferiore a IP 20. Il dimensionamento dei conduttori
dovra' essere eseguito a norme CEI 64-8, il dimensionamento delle tubazioni protettive sara' realizzato in funzione del
fascio circoscritto dei conduttori ivi contenuti con un margine interno libero del 40%. E compreso la messa in funzione e la
prova funzionale delle apparecchiature collegate. Si collegheranno le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 152
N108g
IMPIANTI ELETTRICI A SUPPORTO DEL TECNOLOGICO.
g) UNITA INTERNA PER IMP.DUAL SPLIT
idem c.s. ...le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 153
N108h
IMPIANTI ELETTRICI A SUPPORTO DEL TECNOLOGICO.
h) UNITA ESTERNA PER IMP.DUAL SPLIT
idem c.s. ...le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 154
N108i
IMPIANTI ELETTRICI A SUPPORTO DEL TECNOLOGICO.
i) ALIMENTAZIONE FAN-COIL
idem c.s. ...le seguenti apparecchiature:
euro / N.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Nr. 155
N108l
IMPIANTI ELETTRICI A SUPPORTO DEL TECNOLOGICO.
l) ALLACCIAMENTO QE TERMOVENTILANTE 4P FINO A 5kW
idem c.s. ...le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 156
N108m
IMPIANTI ELETTRICI A SUPPORTO DEL TECNOLOGICO.
m) ALLACCIAMENTO QE TERMOVENTILANTE 4P FINO A 10kW
idem c.s. ...le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 157
N120n
IMPIANTO ELETTRICO PER GRUPPO FRIGO
n) GRUPPO FRIGO TRIFASE SINO A 280kW
Fornitura e posa in opera di impianto elettrico per centrale gruppo frigorifero realizzato in conformità a quanto
prescritto dalle norme CEI 11-1 per impianti in luoghi umidi o bagnati. Costituito essenzialmente da tubazioni
portacavi in PVC filettabile autoestinguente, raccordato mediante giunzioni non ispezionabili, atte a garantire un
grado di protezione meccanica per i conduttori pari a IP 55. Cavi in rame isolati in PVC di qualita' non propagante
l'incendio, tipo FG7R, rispondenti alle norme CEI 20-22. Raccordi tra' tubazioni e custodie realizzate mediante
tubazioni flessibili in PVC con rinforzo in filo di acciaio, fissate mediante pressatubi atti a realizzare un grado di
protezione pari alle tubazioni rigide. Giunzioni e derivazioni realizzate mediante capicorda a schiacciamento ed
eseguite solo all'interno di custodie con grado di protezione pari a IP 55. Completa la fornitura la messa in servizio del
gruppo frigo.
euro / N.
Nr. 158
N120o
IMPIANTO ELETTRICO PER GRUPPO FRIGO
o) LINEA AUSILIARI SINO A 2 KW.
idem c.s. ...del gruppo frigo.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 159
N140a
IMPIANTO PER CENTRALE IDRICA IN PVC.
a) POMPA MONOFASE SINO A 2kW
Fornitura e posa in opera di impianto elettrico
per centrale Idrica, realizzato a norme CEI 64-8.
Costituito
essenzialmete da tubazioni portacavi in PVC autoestinguente, cavi a doppio isolamento di tipo FG7OR (o FTG10OM1 se
resistenti al fuoco) con tensione di 750/1000 Vca, cassette di derivazione in PVC con morsersetti di derivazione su'
guida DIN. Raccordi tra' tubazioni e
custodie realizzate mediante pressatubi di adeguata sezione o pressacavi.
Raccordi finali
alle apparecchiature relizzate con tubo guaina
flessibile in PVC rinforzato con filo in naylon.
Grado
di protezione del complesso pari a IP 44. Il dimensionamento dei conduttori dovra' essere eseguito a norme CEI 64-8,
il dimensionamento
delle tubazioni protettive sara' realizzato in
funzione del fascio circoscritto dei conduttori ivi
contenuti con un margine interno libero del 40%.
euro / N.
Nr. 160
N140c
IMPIANTO PER CENTRALE IDRICA IN PVC.
c) POMPA TRIFASE SINO A 5kW
Fornitura e posa in opera di impianto elettrico
per centrale Idrica, realizzato a norme CEI 64-8.
Costituito
essenzialmete da tubazioni portacavi in PVC autoestinguente, cavi a doppio isolamento di
con tensione di 450/750
Vca, cassette di
derivazione in PVC con morsersetti di derivazione
su' guida DIN. Raccordi tra' tubazioni e
custodie realizzate mediante pressatubi di
adeguata sezione o pressacavi. Raccordi finali
alle apparecchiature
relizzate con tubo guaina
flessibile in PVC rinforzato con filo in naylon.
Grado di protezione del complesso pari a IP
44. Il dimensionamento dei conduttori dovra' essere eseguito a norme CEI 64-8, il dimensionamento delle tubazioni
protettive sara' realizzato in funzione del fascio circoscritto dei conduttori ivi contenuti con un margine interno libero del
40%.Si collegheranno le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 161
IMPIANTO PER CENTRALE IDRICA IN PVC.
00 XX CT03_A0_4277
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
N140e
e) POMPA TRIFASE SINO A 25kW
Fornitura e posa in opera di impianto elettrico
per centrale Idrica, realizzato a norme CEI 64-8.
Costituito
essenzialmete da tubazioni portacavi in PVC autoestinguente, cavi a doppio isolamento di tipo FG7OR (o FTG10OM1 se
resistenti al fuoco) con tensione di 750/1000 Vca, cassette di derivazione in PVC con morsersetti di derivazione su'
guida DIN. Raccordi tra' tubazioni e
custodie realizzate mediante pressatubi di adeguata sezione o pressacavi.
Raccordi finali
alle apparecchiature relizzate con tubo guaina
flessibile in PVC rinforzato con filo in naylon.
Grado
di protezione del complesso pari a IP 44. Il dimensionamento dei conduttori dovra' essere eseguito a norme CEI 64-8,
il dimensionamento
delle tubazioni protettive sara' realizzato in
funzione del fascio circoscritto dei conduttori ivi
contenuti con un margine interno libero del 40%.
euro / N.
Nr. 162
N140h
IMPIANTO PER CENTRALE IDRICA IN PVC.
h) APPARECCHIATURA AUSILIARIA 5 POLI FINO A 5kW
idem c.s. ...libero del 40%.
euro / N.
Nr. 163
N140m
IMPIANTO PER CENTRALE IDRICA IN PVC.
m) ALLACCIAMENTO DI GALEGGIANTE.
Fornitura e posa in opera di impianto elettrico
per centrale Idrica, realizzato a norme CEI 64-8.
Costituito
essenzialmete da tubazioni portacavi in PVC autoestinguente, cavi a doppio isolamento di
con tensione di 450/750
Vca, cassette di
derivazione in PVC con morsersetti di derivazione
su' guida DIN. Raccordi tra' tubazioni e
custodie realizzate mediante pressatubi di
adeguata sezione o pressacavi. Raccordi finali
alle apparecchiature
relizzate con tubo guaina
flessibile in PVC rinforzato con filo in naylon.
Grado di protezione del complesso pari a IP
44. Il dimensionamento dei conduttori dovra' essere eseguito a norme CEI 64-8, il dimensionamento delle tubazioni
protettive sara' realizzato in funzione del fascio circoscritto dei conduttori ivi contenuti con un margine interno libero del
40%.Si collegheranno le seguenti apparecchiature:
euro / N.
Nr. 164
N150a
INTERRUTTORE DI EMERGENZA SOTTO VETRO.
a) CON PULSANTE E LAMPADA SPIA
Fornitura e posa in opera di cassetta in materiale isolante, con vetro frangibile, atta a contenere apparecchiature
modulari o da incasso. Serratura a chiave, con grado di protezione pari a IP 55. Completa di martelletto
frangivetro, delle apparecchiature sotto descritte e degli accessori d'uso.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 165
N150d
INTERRUTTORE DI EMERGENZA SOTTO VETRO.
d) SEZIONATORE 4x63 AMPER.
idem c.s. ...degli accessori d'uso.
euro / N.
Nr. 166
N250a
IMPIANTO PER CANCELLI MOTORIZZATI (E.A.).
a) GRUPPO MOTORE CON FRIZIONE.
Fornitura e posa in opera dei materiali necessari al collegamento delle apparecchiature di controllo, comando e
sicurezza per cancelli carrai motorizzati. La fornitura comprende:
- Conduttori tipo H07-RN-F o FG10-K/3 per segnali e comandi, con sezione minima di 1,5 mmq. In partenza dal
quadro di comando sino a raggiungere le varie apparecchiature.
- Conduttori tipo FG5OR/4 per allacciamento dal quadro al motore, con sezione proporzionata al carico, non inferiore a
1,5 mmq.
- Tubazioni interrate in PVC atte a contenere i conduttori precedentemente descritti, con un margine utile pari al
40%.
- Posa a vista o ad incasso di tutte le apparecchiature di comando, controllo e sicurezza del sistema.
- Eventuali cassette di derivazione e accessori necessari alla realizzazione dell'impianto a regola d'arte.
- Messa a terra a norme CEI 64-8. Le caratteristiche tecniche delle apparecchiature sono decritte nella relaz
euro / N.
00 XX CT03_A0_4277
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Nr. 167
N250c
IMPIANTO PER CANCELLI MOTORIZZATI (E.A.).
c) QUADRO ELETTRICO DI COMANDO IN RESINA.
idem c.s. ...decritte nella relaz
euro / N.
Nr. 168
N250d
IMPIANTO PER CANCELLI MOTORIZZATI (E.A.).
d) SCHEDA ELETTRONICA RICEVITORE RADIOCOMANDO
idem c.s. ...decritte nella relaz
euro / N.
Nr. 169
N250g
IMPIANTO PER CANCELLI MOTORIZZATI (E.A.).
g) FOTOCELLULA.
idem c.s. ...decritte nella relaz
euro / N.
Nr. 170
N250n
IMPIANTO PER CANCELLI MOTORIZZATI (E.A.).
n) SELETTORE A CHIAVE.
idem c.s. ...decritte nella relaz
euro / N.
Nr. 171
N250p
IMPIANTO PER CANCELLI MOTORIZZATI (E.A.).
p) LAMPEGGIANTE.
idem c.s. ...decritte nella relaz
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 172
N266a
IMPIANTO CHIAMATA PER BAGNI DISABILI
a) APPARECCHIATURE PER INCASSO.
Fornitura e posa in opera delle apparecchiature necessarie alla realizzazione di impianto per richiesta di soccorso da
installarsi nei bagni disabili composto da:
- Centralino da esterno o da incasso (come sotto precisato) 12 Moduli, con porta trasparente (Installato fuori portata di
mano) Contenente:
- Trasformatore di sicurezza 220/12-24 V / 30 VA
- 2 Sezionatori a fusibili unipolari con fusibili da 2 Ampere.
- 1 lampada Spia
- 1 Relè Modulare 2 scambi
- 1 Temporizzatore Modulare Multiscala
- 1 Cicalino Elettronico 105 dbL'impianto sarà dotato di Punto di chiamata con Pulsante a tirante disposto a fianco del
Water e Pulsante di annullamento fuori porta. Sono compresi nella fornitura tutti i materiali di collegamento e derivazione,
quali custodie per gli apparecchi di tipo componibile, mostrine, tubi in PVC autoestinguente, conduttori della sezione
minima di 1,5 mmq. tipo N07VK se per incasso, FG7OR se per impianti a vista. Completano la fornitura gli accessori di
cablaggio e minuto consumo
euro / N.
Materiali per Messa a Terra (Cap 8)
Nr. 173
F120c
PALO A CROCE PER DISPERSORE DI TERRA.
c) DI ALTEZZA mt.2.
Fornitura e posa in opera di palo a croce in acciaio zincato, delle dimensioni di 50x50x5 mm. Completo di morsetti
ed accessori di collegamento. Compreso il cartello di segnalazione.
euro / N.
Nr. 174
F150e
CORDA IN RAME NUDO.
00 XX CT03_A0_4277
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
e) DI SEZIONE 35 mmq. (Kg. 0,311 al Mt:)
Fornitura e posa in opera di corda in rame nudo, per
raccordi e collegamenti.
posa in scavo predisposto,
completa di accessori per
euro / m
Nr. 175
F161a
EQUIPOTENZIALE PER BAGNI.
d) REALIZZATO SOTTO PAVIMENTO
Fornitura e posa in opera dei materiali occorrenti per la realizzazione di equalizzazione di potenziale all'interno dei bagni.
Comprensivo di:
- Quota parte cavo in derivazione di almeno 6 mmq.
- Quota parte tubo in PVC autoestinguente di diametro 14 mm.
- Fascette in zama o in acciaio.
- Esecuzione a norme CEI 64-8.
euro / N.
Nr. 176
F163a
EQUIPOTENZIALE PER CENTRALE TERMICA.
a) IN ESECUZIONE A VISTA CON TUBO DI PVC.
Fornitura e posa in opera di tutti i materiali necessari per la realizzazione dell'equipotenziale di tutte le tubazioni
entranti e uscenti dalla centrale termica, delle strutture metalliche e dei collettori di acqua calda e fredda.
Comprensivo della fornitura e posa in opera del collettore di terra, del conduttore di collegamento principale da 16
mmq., dei conduttori derivati da 6 mmq., delle tubazioni rigide e/o flessibili a protezione dei conduttori, delle cassette di
derivazione e di ogni accessorio necessario per dare l'opera finita a regola d'arte. I conduttori, le tubazioni e le scatole
di derivazione dovranno essere identiche a quelle utilizzate per la didtribuzione normale di F.M. e luce all'interno della
centrale termica. L'impianto nel suo complesso dovra' rispondere alle prescrizioni delle norme CEI 64-8 e 64-4.
euro / N.
Nr. 177
F170e
COLLETTORE PER IMPIANTI DI MESSA A TERRA.
e) CON BANDELLA DI DIMENSIONI DI 80x5 MM. (600A)
Fornitura e posa in opera di barra filettata in rame ricotto per la realizzazione di collettore di terra, posta a parete su'
appositi isolatori, 1 ogni 0,5 metri lineari (lunghezza Massima 1 mt.). Completa di capicorda per il collegamento dei
conduttori principali e derivati, delle targhette di identificazione dei conduttori e di tutti gli accessori per rendere l'opera
completa. Esecuzione rispondente alle norme CEI 64-8.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 178
F192c
COLLEGAMENO DI TERRA AI FERRI DI ARMATURA DELLA STRUTTURA
c) CON CORDA FLESSIBILE 35 MMQ.
Fornitura e posa in opera di collegamento ai ferri d'armatura dell'edificio, per equalizzazione di potenziale, realizzato
mediante corda e/o bandella in rame, comprensivo di bulloni in acciaio zincato, saldati o fissati alla struttura, capicorda
a schiacciamento di adeguata sezione, accessori di montaggio.
euro / N.
Nr. 179
F203b
SCARICATORE DI SOVRATENSIONE DA QUADRO.
b) 2 P CLASSE I LIVELLO DI PROTEZIONE Up=<2 Kvolt
Fornitura e posa in opera di scaricatore di sovratensione modulare per installazione entro quadro su barra DIN, con
tensione max. di esercizio fino a 250V c.a. e corrente di scarica impulsiva tipo 8/20.
euro / N.
Nr. 180
F203e
SCARICATORE DI SOVRATENSIONE DA QUADRO.
e) 4P CLASSE II LIVELLO DI PROTEZIONE Up=<1,2 Kv
idem c.s. ...impulsiva tipo 8/20.
euro / N.
Cabine e Impianti MT (Cap 9)
00 XX CT03_A0_4277
29
COMUNE DI FORLI’- NUOVA SEDE DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Nr. 181
O100b
CABINA DI TRASFORMAZIONE MT/BT PER INTERNO.
b) CON SEZIONATORI ROTATIVI 600 AMPER.
Fornitura e posa in opera di cabina prefabbricata per la trasformazione della tensione. Esecuzione per interno,
costituita da elementi modulari in lamiera di acciaio opportunamente trattata e verniciata, di spessore minimo 15/10
mm. Completa di:
- Circuito di terra realizzato in barra di rame e ubicato all'esterno degli scomparti.
- Interblocchi di manovra realizzati mediante blocchi a chiave.
- Interblocchi di sicurezza meccanici per impedire l'accesso agli scomparti in presenza di tensione e senza preventiva
messa a terra.
- Segregazione del condotto barre azionato automaticamente all'apertura della porta di accesso allo scomparto.
- Cartelli segnaletici monitori e indicatori della tensione nominale di esercizio.
- Schema sinottico. CARATTERISTICHE ELETTRICHE
- Tensione nominale 24 Kvolt.
- Tensione di esercizio 15 Kvolt.
- Tensione di prova ad impulso 125 Kvolt.
Costituita da Box di Arrivo e Box di protezione, equipaggiati di:
Unità arrivo A:
- Presenza tensione lato cavi.
- Sezionatore di terra SHS2/ES con:
– 2 chiavi rimovibili con sezionatore di terra in posizione di aperto.
Unità partenza P1/F:
- Presenza tensione lato cavi.
- Interruttore HD4/Unimix-F o VD4/UniMix-F p230 non motorizzato con sganciatore di apertura, sganciatore di chiusura,
contamanovre, contatti ausiliari 2 NA + 2 NC, sganciatore di minima tensione e contatto di segnalazione sganciatore
diseccitato.
- Relè di protezione REF601 senza comunicazione (51, I>; 51, I>>;50, I>>>; 51N, Io>; 50N, Io>>) con 3 sensori a bordo
interruttore e toroide per guasto a terra, conformi alla norma CEI 0-16.
- Sezionatore SHS2/IB con: 1 chiave rimovibile con sezionatore di linea in posizione di chiuso e 1 chiave rimovibile in
posizione di aperto; 1 chiave rimovibile con sezionatore di terra in posizione di chiuso e 1 chiave rimovibile in posizione di
aperto.
euro / N.
Nr. 182
O106f
SCOMPARTO TRASFORMATORE.
f) DELLA POTENZA DI 400 KVA.
Scomparto a protezione trasformatore MT/BT, completo di rete interna imbullonata ai montanti, blocco a chiave,
luce interna con corpo stagno per lampada ad incandescenza. Delle dimensioni atte a contenere il trasformatore sotto
precisato:
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 183
O121f
TRASFORMATORE PER INTERNO MT/BT ISOLATO IN RESINA.
f) DELLA POTENZA DI 400 KVA.
Fornitura e posa in opera di trasformatore per interno, con avvolgimenti MT/BT inglobati in resina additivata con
cariche minerali,con le seguenti caratteristiche:
- Classe di isolamento 24 Kvolt.
- Tensione primaria 15000 Volt.
- Tensione secondaria 400 Volt ± 2x(2,5%).
- Frequenza 50 Hz.
- Gruppo CEI DNY-11 ( triangolo-stella ).
- Perdite a vuoto a Un = 1200 W
- Perdite a carico a 75°C = 4800 W
- Tensione di corto circuito a 75°C = 6%
Accessori:
- Targa caratteristiche
- Piastre per terminali MT e BT
- N° 3 termoresistenze PT100 cablate in cassetta
- Golfari di sollevamento
- Carpenteria Zincata
- Carrello con ruote orientabili - Attacchi per il traino
- Centralina elettronica per controllo temperature a 2 soglie tarabili, una di allarme e una per sgancio.
euro / N.
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30
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Nr. 184
O130a
ACCESSORI PER CABINA DI TRASFORMAZIONE.
a) SCHEMA ELETTRICO SOTTO PLEXSIGLASS
Fornitura e posa in opera di accessori per cabina elettrica, prescritti dal DPR 81, e per il raffrescamento del locale,
comprensivi di:
- accessori di fissaggio (ove necessario);
- quanto necessario per rendere l'opera funzionale.
euro / N.
Nr. 185
O130b
ACCESSORI PER CABINA DI TRASFORMAZIONE.
b) GUANTI ISOLANTI 30 KVOLT.
idem c.s. ...rendere l'opera funzionale.
euro / N.
Nr. 186
O130c
ACCESSORI PER CABINA DI TRASFORMAZIONE.
c) PEDANA ISOLANTE 30 KVOLT.
idem c.s. ...rendere l'opera funzionale.
euro / N.
Nr. 187
O130f
ACCESSORI PER CABINA DI TRASFORMAZIONE.
f) CARTELLI MONITORI E SEGNALETICI.
idem c.s. ...rendere l'opera funzionale.
euro / N.
Nr. 188
O130g
ACCESSORI PER CABINA DI TRASFORMAZIONE.
g) TABELLA PRIMO SOCCORSO PER ELETTROCUZIONE.
idem c.s. ...rendere l'opera funzionale.
euro / N.
Nr. 189
O130l
ACCESSORI PER CABINA DI TRASFORMAZIONE.
l) ESTRATTORE MONOFASE 20 RICAMBI ORA.
idem c.s. ...rendere l'opera funzionale.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
euro / N.
Nr. 190
O130m
ACCESSORI PER CABINA DI TRASFORMAZIONE.
m) TERMOSTATO AMBIENTE.
idem c.s. ...rendere l'opera funzionale.
euro / N.
Quadri e Carpenterie (Cap 10)
Nr. 191
B001o
QUADRO GENERALE BASSA TENSIONE IP 55 (QGBT)
o) DELLE DIMENSIONI DI 2100x1400x400mm.
Fornitura e posa in opera di armadio elettrico in carpenteria metallica per esterno, con struttura portante in lamiera
pressopiegata da 20/10 mm. Zoccolo, tetto, pannelli di tamponamento protetti da trattamento con vernici epossidiche a
forno di colore RAL 7030, previo trattamento di fosfatazione. Predisposto per il montaggio di pannelli per
apparecchi modulari con passo base di 17,5 mm. Completo di:
- porta frontale trasparente incernierata internamente, completa di guarnizioni.
- pannelli interni incernierati,
- pannellature per elementi modulari.
- pannelli laterali di tamponamento.
- pannello posteriore.
- pannello interno portapparecchiature.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
- bulloni di messa a terra.
- golfari di sollevamento.
- grado di protezione pari a IP 55.
euro / corpo
Nr. 192
B002a
QUADRO ELETTRICO GENERALE IZSLER (QG.IZS)
a) COME DA SCHEMA QG.IZS
Fornitura e posa in opera di armadio elettrico in carpenteria metallica per esterno, con struttura portante in lamiera
pressopiegata da 20/10 mm. Zoccolo, tetto, pannelli di tamponamento protetti da trattamento con vernici epossidiche a
forno di colore RAL 7030, previo trattamento di fosfatazione. Predisposto per il montaggio di pannelli per apparecchi
modulari con passo base di 17,5 mm. Completo di:
- porta frontale trasparente incernierata internamente, completa di guarnizioni.
- pannelli interni incernierati,
- pannellature per elementi modulari.
- pannelli laterali di tamponamento.
- pannello posteriore.
- pannello interno portapparecchiature.
- bulloni di messa a terra.
- golfari di sollevamento.
- grado di protezione pari a IP 55.
Dimensioni 2100x3000x400mm
euro / corpo
Nr. 193
B003a
QUADRO ACCETTAZIONE (Q.IZS-1.1)
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
a) COME DA SCHEMA Q.IZS-1.1
Fornitura e posa in opera di armadio elettrico in carpenteria metallica per esterno, con struttura portante in lamiera
pressopiegata da 20/10 mm. Zoccolo, tetto, pannelli di tamponamento protetti da trattamento con vernici epossidiche a
forno di colore RAL 7030, previo trattamento di fosfatazione. Predisposto per il montaggio di pannelli per
apparecchi modulari con passo base di 17,5 mm. Completo di:
- porta frontale trasparente incernierata internamente, completa di guarnizioni.
- pannelli interni incernierati,
- pannellature per elementi modulari.
- pannelli laterali di tamponamento.
- pannello posteriore.
- pannello interno portapparecchiature.
- bulloni di messa a terra.
- golfari di sollevamento.
- grado di protezione pari a IP 55.
euro / corpo
Nr. 194
B004a
QUADRO ORDINE DEI VETERINARI (QG.OV)
a) COME DA SCHEMA QG.OV
Fornitura e posa in opera di armadio elettrico in carpenteria metallica per esterno, con struttura portante in lamiera
pressopiegata da 20/10 mm. Zoccolo, tetto, pannelli di tamponamento protetti da trattamento con vernici epossidiche a
forno di colore RAL 7030, previo trattamento di fosfatazione.
Predisposto per il montaggio di pannelli per apparecchi modulari con passo base di 17,5 mm. Completo di:
- porta frontale trasparente incernierata internamente, completa di guarnizioni.
- pannelli interni incernierati,
- pannellature per elementi modulari.
- pannelli laterali di tamponamento.
- pannello posteriore.
- pannello interno portapparecchiature.
- bulloni di messa a terra.
- golfari di sollevamento.
- grado di protezione pari a IP 55.
euro / corpo
Nr. 195
B005a
QUADRO AREA SALA CONFERENZE (QG.CONF)
a) COME DA SCHEMA QG.CONF
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
idem c.s. ...a IP 55.
euro / corpo
Nr. 196
B006a
QUADRO CENTRALE IDRICA ANTINCENDIO (Q.CIA)
a) COME DA SCHEMA Q.CIA
idem c.s. ...a IP 55.
euro / corpo
Nr. 197
B007a
QUADRO PIANO INTERRATO (Q.IZS.0)
a) COME DA SCHEMA Q.IZS.0
idem c.s. ...a IP 55.
euro / corpo
Nr. 198
B008a
QUADRO CENTRALE TERMICA (Q.CT)
a) COME DA SCHEMA Q.CT
Fornitura e posa in opera di armadio elettrico in carpenteria metallica per esterno, con struttura portante in lamiera
pressopiegata da 20/10 mm. Zoccolo, tetto, pannelli di tamponamento protetti da trattamento con vernici epossidiche a
forno di colore RAL 7030, previo trattamento di fosfatazione.
Predisposto per il montaggio di pannelli per apparecchi modulari con passo base di 17,5 mm. Completo di:
- porta frontale trasparente incernierata internamente, completa di guarnizioni.
- pannelli interni incernierati,
- pannellature per elementi modulari.
- pannelli laterali di tamponamento.
- pannello posteriore.
- pannello interno portapparecchiature.
- bulloni di messa a terra.
- golfari di sollevamento.
- grado di protezione pari a IP 55.
euro / corpo
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 199
B009a
QUADRO LOCALE GEOTERMIA (Q.GEO)
a) COME DA SCHEMA Q.GEO
Fornitura e posa in opera di armadio elettrico in carpenteria metallica per esterno, con struttura portante in lamiera
pressopiegata da 20/10 mm. Zoccolo, tetto, pannelli di tamponamento protetti da trattamento con vernici epossidiche a
forno di colore RAL 7030, previo trattamento di fosfatazione.
Predisposto per il montaggio di pannelli per apparecchi modulari con passo base di 17,5 mm. Completo di:
- porta frontale trasparente incernierata internamente, completa di guarnizioni.
- pannelli interni incernierati,
- pannellature per elementi modulari.
- pannelli laterali di tamponamento.
- pannello posteriore.
- pannello interno portapparecchiature.
- bulloni di messa a terra.
- golfari di sollevamento.
- grado di protezione pari a IP 55.
euro / corpo
Nr. 200
B010a
QUADRO CENTRALE IDRICA (Q.IDR)
a) COME DA SCHEMA Q.IDR
idem c.s. ...a IP 55.
euro / corpo
Nr. 201
B011a
QUADRO GENERALE STABULARI (QG.STAB)
a) COME DA SCHEMA QG.STAB
idem c.s. ...a IP 55.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
euro / corpo
Nr. 202
B012a
QUADRO TIPICO NECROSCOPIA (Q.NEC)
a) COME DA SCHEMA Q.NEC
idem c.s. ...a IP 55.
euro / corpo
Nr. 203
B013a
QUADRO TIPICO STABULARIO 1-2 (Q.STAB1)
a) COME DA SCHEMA Q.STAB1
idem c.s. ...a IP 55.
euro / corpo
Nr. 204
B014a
QUADRO TIPICO STABULARIO 3-4 (Q.STAB2)
a) COME DA SCHEMA Q.STAB2
idem c.s. ...a IP 55.
euro / corpo
Nr. 205
B016a
QUADRO PIANO PRIMO
a) COME DA SCHEMA Q.IZS-2.1
Fornitura e posa in opera di armadio elettrico in carpenteria metallica per esterno, con struttura portante in lamiera
pressopiegata da 20/10 mm. Zoccolo, tetto, pannelli di tamponamento protetti da trattamento con vernici epossidiche a
forno di colore RAL 7030, previo trattamento di fosfatazione. Predisposto per il montaggio di pannelli per
apparecchi modulari con passo base di 17,5 mm. Completo di:
- porta frontale trasparente incernierata internamente, completa di guarnizioni.
- pannelli interni incernierati,
- pannellature per elementi modulari.
- pannelli laterali di tamponamento.
- pannello posteriore.
- pannello interno portapparecchiature.
- bulloni di messa a terra.
- golfari di sollevamento.
- grado di protezione pari a IP 55.
euro / corpo
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 206
B017a
QUADRO PIANO SECONDO (Q.IZS-3.1)
a) COME DA SCHEMA Q.IZS-3.1
Fornitura e posa in opera di armadio elettrico in carpenteria metallica per esterno, con struttura portante in lamiera
pressopiegata da 20/10 mm. Zoccolo, tetto, pannelli di tamponamento protetti da trattamento con vernici epossidiche a
forno di colore RAL 7030, previo trattamento di fosfatazione.
Predisposto per il montaggio di pannelli per apparecchi modulari con passo base di 17,5 mm. Completo di:
- porta frontale trasparente incernierata internamente, completa di guarnizioni.
- pannelli interni incernierati,
- pannellature per elementi modulari.
- pannelli laterali di tamponamento.
- pannello posteriore.
- pannello interno portapparecchiature.
- bulloni di messa a terra.
- golfari di sollevamento.
- grado di protezione pari a IP 55.
euro / corpo
Nr. 207
B018a
QUADRO TIPICO LABORATORIO - 1 MODULO
a) COME DA SCHEMA Q.LAB1
Fornitura e posa in opera di armadio elettrico in carpenteria metallica per esterno, con struttura portante in lamiera
pressopiegata da 20/10 mm. Zoccolo, tetto, pannelli di tamponamento protetti da trattamento con vernici epossidiche a
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DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
forno di colore RAL 7030, previo trattamento di fosfatazione.
Predisposto per il montaggio di pannelli per apparecchi modulari con passo base di 17,5 mm. Completo di:
- porta frontale trasparente incernierata internamente, completa di guarnizioni.
- pannelli interni incernierati,
- pannellature per elementi modulari.
- pannelli laterali di tamponamento.
- pannello posteriore.
- pannello interno portapparecchiature.
- bulloni di messa a terra.
- golfari di sollevamento.
- grado di protezione pari a IP 55.
euro / corpo
Nr. 208
B019a
QUADRO TIPICO LABORATORIO - 2 MODULI
a) COME DA SCHEMA Q.LAB2
idem c.s. ...a IP 55.
euro / corpo
Nr. 209
B020a
QUADRO TIPICO LABORATORIO CON LINEA UPS
a) COME DA SCHEMA Q.LAB3
idem c.s. ...a IP 55.
euro / corpo
Nr. 210
B021a
QUADRO SOTTOCENTRALE POMPAGGIO (Q.PMP)
a) COME DA SCHEMA Q.PMP
idem c.s. ...a IP 55.
euro / corpo
Nr. 211
B102f
QUADRO IN POLIESTERE PER ESTERNO IP 65 (PP).
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
f) DELLE DIMENSIONI DI 800x1060x350 mm. (180M)
Fornitura e posa in opera di quadro elettrico in poliestere rinforzato, con pannello interno portapparecchi in materiale
isolante, porta piena incernierata internamente munita di
guarnizione in gomma antinvecchiante, serratura stagna a
doppia barra in PVC. Grado di protezione pari a IP 65. Completo di pannello interno portapparecchi, pannelli preforati o
ciechi con feritoie per moduli DIN. Messa a terra a norme CEI.
euro / N.
Nr. 212
B123c
CENTRALINO MODULARE IN POLICARBONATO IP 55.
c) PER 12 MODULI.
Fornitura e posa in opera di quadro elettrico per esterno, tipo modulare in policarbonato autoestinguente classe V1,
completo di guide DIN per il montaggio di apparecchi modulari con passo 17,5 mm. Completo di portella trasparente
con guarnizione in gomma antinvecchiante. Barre di parallelo per terra e neutro. Con marchio CE. Grado di protezione
meccanica IP 55.
euro / N.
Nr. 213
B200a
ARMADIO DATI PER CABLAGGIO STRUTTURATO
a) DELLE DIMENSIONI DI 2025x600x600 MM (42UR)
Fornitura e posa in opera di quadro di permutazione per sistemi in categoria 6 o superiore, in carpenteria metallica per
esterno, con struttura portante in lamiera pressopiegata da 20/10 mm. Zoccolo, tetto, pannelli di tamponamento protetti
da trattamento con vernici epossidiche a forno di colore RAL 7035, previo trattamento di fosfatazione. Predisposto per il
montaggio di pannelli Rack da 19 pollici. Completo di:
- Porta frontale trasparente incernierata internamente, completa di guarnizioni.
- Pannelli interni incernierati.
- Pannelli laterali di tamponamento.
- Pannello posteriore.
- Pannelli ciechi.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
- Testata asportabile.
- Messa a terra globale.
- Identificatori di circuito (sia sulle singole porte che sui cavi in arrivo/partenza).
- Accoppiatori per cassetti di permutazione se necessari.
- Pannelli passacavi.
- Piani di appoggio.
- Barre prese shuko di alimentazione con scaricatore di sovratensione classe III°.
Con cablate le seguenti apparecchiature:
- cassetto di permutazione per fibre ottiche
- 10 pannelli da 19'' per 24 prese RJ45 cat.6
- 4 mensole estraibili
Completo di patch cord, cordoni permutatori per fibre ottiche, pannelli ciechi per completamento unità rack vuote e
accessori. Sono esclusi dalla fornitura gli apparati attivi (modem, router, switch, ecc.)
euro / N.
Apparecchi per Quadri Elettrici (Cap 11)
Nr. 214
C102g
INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO MODULARE 6KA CURVA-C.
g) 4 POLI CON PORTATA DA 8 - 32 AMPERE.
Fornitura e posa in opera di interruttore magnetotermico modulare, con passo base di 17,5 mm. Fissaggio a scatto su'
guida DIN, con tensione nominale di 220/380 Vca. Curva di intervento tipo C, potere di interruzzione simmetrico (ics) pari
a 6000 Ampere. Rispondente alle norme CEI 23-3. Grado di protezione IP 20. Con le caratteristiche sotto specificate:
euro / N.
Nr. 215
C102h
INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO MODULARE 6KA CURVA-C.
h) 4 POLI CON PORTATA DA 38 - 63 AMPERE.
idem c.s. ...caratteristiche sotto specificate:
euro / N.
Nr. 216
C132b
APPARECCHI MODULARI DI COMANDO PORTATA 32 AMPER.
b) INTERRUTTORE BIPOLARE.
Fornitura e posa in opera di apparecchio modulare con passo base di 17,5 mm. Fissaggio a scatto su' guida DIN.
Custodia isolante con tensione di isolamento minima di 3 KA. Tensione di esercizio 380 Vca. Portata nominale 32
amper. Grado di protezione IP 20.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 217
C135c
SEZIONATORE MODULARE CON FUSIBILE.
c) INTERRUTTORE BIPOLARE CON PORTATA 16 A.
Fornitura e posa in opera di interruttore modulare con fusibile di protezione. Passo base di 17,5 mm. Fissaggio a
scatto su' guida DIN. Tensione nominale 380 Vca. Con interblocco tra' manovra e tappi portafusibili. Completo di
fusibili nelle taglie sotto specificate. Grado di protezione IP 20.
euro / N.
Nr. 218
C171f
CONTATTORE TRIPOLARE DI POTENZA.
f) CON PORTATA DI 22 KWATT.
Fornitura e posa in opera di contattore tripolare accessoriabile, con tensione nominale sui contatti di 660 Vca. Tensione
di comando della bobina 24, 48, 110 o 220 Vca. Con fissaggio a scatto su' guida DIN sino alla potenza di 11 KWatt.
Fissaggio a vite per tutte le altre potenze. Portata dei contatti in categoria AC 3. Grado di protezione IP 20.
Rispondente alle norme CEI 17-3.
euro / N.
Nr. 219
C171q
CONTATTORE TRIPOLARE DI POTENZA.
q) AGGIUNTA DI 4° POLO DI POTENZA
idem c.s. ...norme CEI 17-3.
euro / N.
00 XX CT03_A0_4277
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Nr. 220
C190o
TRASFORMATORI DI ISOLAMENTO
o) CON POTENZA DI 25 KVA A BASSISSIME PERDITE
Fornitura e posa in opera di trasformatore per di isolamento per impianti fotovoltaici a bassissime perdite, trifase+N,
completo di cassa di contenimento per esterni e ventilatore di raffreddamento, tensioni nominali 400/400 Vca.
euro / N.
Nr. 221
C191c
CONDENSATORI DI RIFASAMENTO.
c) DELLA POTENZA DI 10 KVA, 400 Vca.
Fornitura e posa in opera di condensatore per rifasamento trifase, con tensione nominale di 400 Vca. Contenitore in
metallo antiscoppio, completo di dispositivo antiscoppio,
induttanza di limitazione, resistenze di scarica e
accessori di montaggio.
euro / N.
Nr. 222
C195g
QUADRO AUTOMATICO DI RIFASAMENTO.
g) DELLA POTENZA DI 100 KVAR.
Fornitura e posa in opera di quadro automatico di rifasamento, carpenteria in acciaio dello spessore minimo di
20/10, verniciata con resine epossidiche, comprensivo di:
- Regolatore elettronico automatico del fattore di potenza. Campo di regolazione tarabile da 0,7 a 0,99. Tempo di
inserzione delle batterie compreso tra' 30 e 40 swcondi. Sensibilita' tarabile. Completo di trasformatore di corrente e
accessori di montaggio a retroquadro.
- Condensatori statici di rifasamento, costruzione con tecnologia FILM SPESSO, completi di induttanza di limitazione e
fusibile di protezione, custodia in lamiera di acciaio. Tensione nominale 400 Volt.
- Teleruttori di comando, della potenza adeguata alle batterie da pilotare, considerata in categoria AC3.
- Interruttore generale con protezione termica e magnetica.
- Fusibili di protezione per ogni singola batteria
- Trasformatore amperometrico di adeguata portata.
- Conduttori di cablaggio e allacciamento alla
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 223
C242a
DISPOSITIVO DI INTERFACCIA DI RETE
a) CENTRALINA ELETTRONICA MODULARE
Fornitura e posa in opera di dispositivo di pilotaggio per organo di interruzione, per il controllo e comando dell'accesso
alla rete di distribuzione in bassa tensione monofase o trifase, per il collegamento in parallelo di generatori autoproduttori
di energia elettrica, in particolare inverter ad immissione in rete alimentati da un campo fotovoltaico. Questi impianti,
anche se dotati di inverter aventi un proprio sistema di interfaccia verso la rete, necessitano di un unico dispositivo anti
isola, secondo le indicazioni della norma CEI 11-20;V1. L'interfaccia abbinata a un contattore omologato e di potenza
adeguata, assolve a questo scopo. Essa comanda la bobina del contattore il quale parallela il generatore alla rete di
distribuzione, costituendo un sistema a sicurezza intrinseca. In presenza di rete disturbata in tensione o frequenza, nei
limiti di ampiezza e tempi indicati dalle prescrizioni ENEL DK5940 Ed. 2.2, o per la mancanza di una o più fasi,
l'interfaccia GP3 va in allarme e interviene diseccitando la bobina del contattore che provvede a isolare il generatore dalla
rete di distribuzione.
Il tipo di allarme che ha determinato l'intervento dell'interfaccia viene acquisito nella memoria del microcontrollore e
visualizzato dal display,
euro / N.
Nr. 224
C616a
INVERTER PER IMPIANTO FOTOVOLTAICO
a) TRIFASE+N CON POTENZA NOMINALE 10 Kw
Fornitura e posa in opera di inverter per conversione tensione/corrente continua prodotta dai moduli fotovoltaici in
tensione/corrente alternata a frequenza di rete, con le seguenti caratteristiche principali:
- grado di rendimento >(96 %)
- Range di tensione di ingresso per inseguitore Mpp adatto ai pannelli installati
- Inverter elettronico Senza trasformatore,
- Dispositivo automatico di disinserzione al mancare della tensione di rete, conforme alle disposizioni del DK 5940
- Diagnosi e comunicazione tramite la rete oppure via radio e via cavo (RS232 o RS485)
- Per montaggio esterno (grado di protezione IP 66)
- Temperatura di funzionamento da –25 °C a +60 °C
00 XX CT03_A0_4277
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DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA "BRUNO UBERTINI"
PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
- Protezione integrata sul lato CA e CC con controllo d'isolamento
- Interruttore automatico di protezione in uscita sul lato CA
- Sezionatore sula lato CC di ingresso.
Sezionatore CC integrato
- Display integrato
- Completo di Electronic Solar Switch, interfaccia di rete, con programmi di monitoraggio accessibili da Internet. Le
caratteristiche tecniche ed i data sheed sono riportati nella relazione di progetto.
euro / N.
Nr. 225
C617a
CENTRALE CONTROLLO IMPIANTO FOTOVOLTAICO
a) CON INTERFACCIA RS485+SENSORI
Fornitura e posa in opera di centrale per controllo e monitoraggio del sistema fotovoltaico, con le seguenti funzioni:
• Monitoraggio radio o a cavo RS 485 di impianti
solari
• Riconoscimento tempestivo di guasti di funzionamento
• Rilevamento del rendimento energetico
• Salvataggio dello storico con possibilità di analisi con MS Excel
• Diagnosi e configurazione dell'impianto con qualsiasi PC (Windows, Linux, Mac OS) mediante l'impiego di browser
standard, con accesso anche da Internet
• Trasmissione automatica dei dati a intervalli selezionabili
• Preparazione dei dati e rappresentazione grafica in Internet Completo di licenza, personalizzazione e
programmazione del sistema.
Si intendono comprese le sonde di irragiamento e temperatura installate sui campi fotovoltaici
euro / N.
Apparecchi Audio e Video (Cap 12)
Nr. 226
G110c
POSTO INTERNO VIDEOCITOFONICO.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
c) KIT TRASFORMAZIONE DA TAVOLO.
Fornitura e posa in opera di posto interno videocitofonico in bianco e nero,se non diversamente specificato, in custodia
plastica, per incasso o da parete. Con le seguenti caratteristiche:
- Custodia in materiale plastico antiurto.
- Citofono incorporato.
- Monitor.
- Ronzatore.
- 2 Pulsanti e apriporta.
- Regolazione del contrasto e luminosità del monitor.
- quota parte tubo in pvc per incasso diam. 32 mm e Cavo videocitofonico 9x0,5 mmq+COAX. con origine
dall'alimentatore.
euro / N.
Nr. 227
G110d
POSTO INTERNO VIDEOCITOFONICO.
d) CON MONITOR A COLORI DA 4 POLLICI LCD.
Fornitura e posa in opera di posto interno videocitofonico con sistema a 2 fili, in custodia plastica, per incasso o da parete.
Con le seguenti caratteristiche:
- Custodia in materiale plastico antiurto.
- Citofono incorporato.
- Monitor.
- Ronzatore.
- 2 Pulsanti e apriporta.
- Regolazione del contrasto e luminosità del monitor.
- quota parte tubo in pvc per incasso diam. 32 mm e Cavo videocitofonico 10x1 mmq con origine dall'alimentatore.
euro / N.
Nr. 228
G111d
POSTO ESTERNO VIDEOCITOFONICO.
c) A COLORI CON 4 PULSANTI DI CHIAMATA.
Fornitura e posa in opera di posto esterno videocitofonico, costituito da:
- Custodia in lamiera di acciaio verniciata a fuoco.
- Placca frontale in alluminio anodizzato.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
- Gruppo fonico per parla-ascolta.
- Telecamera con ripresa a colori, con obiettivo grandangolare.
- Lampada per illuminazione soggetto normale o all'infrarosso.
- Pulsanti luminosi.
- Tettuccio parapioggia.
- quota parte tubo in pvc per incasso diam. 32 mm con origine dal pozzetto più vicino
- Cavo videocitofonico 10x0,5 mmq+COAX. con origine dall'alimentatore.
euro / N.
Nr. 229
G112a
ALIMENTATORE VIDEOCITOFONICO.
a) PER IMPIANTI CONDOMINIALI A 2 FILI
Fornitura e posa in opera di alimentatore videocitofonico da parete, in custodia di robusta lamiera
finemente verniciata, comprensivo di:
- Alimentatore stabilizzato per telecamera.
- Alimentatore per videocitofoni.
- Temporizzatore regolabile per la regolazione del tempo di accensione della telecamera.
- Amplificatore video.
- Dispositivo per segreto di conversazione.
- Uscita a bassa tensione per comando della serratura elettrica.
- Rele' di comando per lampade dei posti esterni.
- Distributore video per interni videocitofonici
Per sistema di comunicazione citofonica a 2 fili con audio e video.
di
acciaio
euro / N.
Nr. 230
G113a
RELE' DI SCAMBIO PER VIDEOCITOFONI.
a) PER 2 POSTI ESTERNI.
Fornitura e posa in opera di rele' elettronico di scambio automatico per posti esterni videocitofonici, completo di circuito
per il segreto di conversazione.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 231
G115a
PUNTO DI COMANDO PER PORTE O CANCELLI.
a) PER PORTA PRINCIPALE DI INGRESSO
Fornitura e posa in opera dei materiali necessari alla realizzazione di comando apriporta, alimentato a bassa tensione
dall'alimentatore citofonico, comprensivo di:
- Quota parte tubo diam. 20 per incasso
- Quota parte filo N07VK 1x1,5 mmq.
- Scatola per incasso tipo componibile
- Pulsante unipolare tipo componibile.
- Cavo 3x1 mmq. posto all'interno dei montanti della porta, e quant'altro necessita per la realizzazione a regola d'arte.
euro / N.
Nr. 232
G115b
PUNTO DI COMANDO PER PORTE O CANCELLI.
b) PER CANCELLO PASSO D'UOMO.
idem c.s. ...a regola d'arte.
euro / N.
Nr. 233
G116a
PUNTO DI CHIAMATA CON TARGA PORTANOME
a) COLLEGATO ALL'IMPIANTO CITOFONICO.
Fornitura e posa in opera dei materiali necessari alla realizzazione di chiamata a pulsante, alimentato a bassa tensione e
collegato all'impianto citofonico dell'appartamento, comprensivo di:
- Quota parte tubo diam. 16 per incasso
- Quota parte filo N07VK 1x1 mmq.
- Scatola per incasso tipo componibile
- Targa Portanome Luminosa con pulsante, di tipo componibile.
- Suoneria supplementare da inserire nel citofono.e quant'altro necessita per la realizzazione a regola d'arte.
euro / N.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Nr. 234
G137a
AMPLIFICATORE PER IMPIANTI DI SONORIZZAZIONE.
a) POTENZA NOMINALE RMS 80W
Fornitura e posa in opera di amplificatore e unita' di potenza per impianti di diffusione sonora. Completo di protezione
degli stadi finali d'uscita contro il corto-circuito e il sovraccarico, alimentazione sia da tensione di rete che da
tensione continua, uscite per impianti a tensione costante e/o a impedenza costante, Possibilita' di installazione in
centralini a Rack o con custodia in acciaio per installazione a vista. Con le seguenti caratteristiche:
- Distorsione massima 2% alla potenza nominale.
- Risposta in frequenza 40-20000 Hz.
- Sensibilita' di ingresso 775 MilliVolt.
- Controllo del volume d'uscita.
- Uscite a tensione costante 50-100 Volt.
euro / N.
Nr. 235
G140a
DIFFUSORE SONORO A PLAFONIERA.
a) PER MONTAGGIO AD INCASSO.
Fornitura e posa in opera di diffusore sonoro per impianti di sonorizzazione ambiente, in materiale plastico, completo di
trasformatore per impianti a tensione costante, con altoparlante di potenza 4-6 Watt. Completo di quota parte cassette di
derivazione, tubazione da incasso o a vista e cavo 2x1mmq.
euro / N.
Nr. 236
G150a
MICROFONO CARDIOIDE.
a) CON BASE DI APPOGGIO E FLESSIBILE COLL.
Fornitura e posa in opera di microfono per impianti di sonorizzazione ambiente, con le seguenti caratteristiche:
- Direttivita' cardioide.
- Impedenza 200 Ohm.
- Sensibilita' 0,12 milliVolt/mBar.
- Risposta in frequenza 30-15000 Hz.
- Cavo di connessione da mt. 5.
euro / N.
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 237
G170a
CENTRALE PER SISTEMI INTERFONICI
a) PER IMPIANTI FINO A 30 UNITA.
Fornitura e posa in opera di Centralino Interfonico digitale con interfaccia IP per montaggio a parete, con le seguenti
caratteristiche:
- Porta Ethernet per connessione e interfacciamento in rete
- collegamento e gestione di 16 stazioni interfoniche (espandibili a max 3072)
- Incluso software di programmazione, gestione e monitoraggio da PC
- Ingombro 1 unità rack da 19â€
- armadio a parete per unità rack da 19''
- Quota parte per programmazione e messa in servizio del sistema.
Completa di quota parte cavi e tubazioni da incasso o esterno. (es. Marca: TOA, Modello: N-8010EX o equivalente)
euro / N.
Nr. 238
G171b
TERMINALE INTERFONICO PRINCIPALE
b) PER MONTAGGIO DA TAVOLO.
Fornitura e posa in opera di terminale di comunicazione interfonico principale, per posa a tavolo o a parete. Il terminale
è equipaggiato da:
- Stazione Interfonica Master Full Duplex, costituita da un contenitore in ABS anti urto, installabile a tavolo o appesa a
muro tramite
staffa.
- Collegamento alla centrale con un cavo telefonico ad una coppia standard non polarizzato tramite il quale la stazione
viene alimentata, utilizzando un sistema di trasmissione a 160 Kbps con cancellazione di eco.
- altoparlante a cono da 0,6 Watt 8 ohm;
- microfono electret a condensatore omnidirezionale.
- completa di una tastiera a 12 tasti tipo telefonica, e 7 pulsanti di funzione un altoparlante, un microfono.
- Quota parte per programmazione e messa in servizio del sistema.
Completa di quota parte cavi e tubazioni da incasso o esterno. (es. Marca: TOA Modello: N-8010MS o equivalente)
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
euro / N.
Nr. 239
G172a
TERMINALE INTERFONICO SECONDARIO DA INCASSO
a) IN ESECUZIONE PER INCASSO.
Fornitura e posa in opera di terminale di comunicazione interfonico, per comunicazione con postazione pricipale
interfonica master. Completa di:
- Stazione Interfonica da Incasso a parete monotasto Full Duplex; costituita da un unico contenitore con frontale in acciaio
zincato e scatola metallica per
montaggio a parete.
- collegamento alla centrale con un cavo telefonico ad una coppia standard non polarizzato tramite il quale la stazione
viene alimentata, utilizzando un sistema di trasmissione a 160 Kbps con cancellazione di eco.
- resistente ad eventuali tentativi di rottura con corpi contundenti, smontaggio dalla sede, sabotaggio dell'altoparlante,
sabotaggio del pulsante di chiamata, ed un funzionamento da -10°C a +50°C.
- viti utilizzate per il montaggio del tipo Tork che necessitano di uno speciale cacciavite per essere smontate.
- La stazione contiene un altoparlante da 1 Watt, grado di protezione IP44, microfono electret a condensatore
omnidirezionale.
- Quota parte per programmazione e messa in servizio del sistema.
Completa di quota parte cavi e tubazioni da incasso o esterno. (es. Marca: TOA Modello: N-8050DS o equivalente)
euro / N.
Nr. 240
G300a
SUONERIA SUPPLEMENTARE PER IMPIANTO CITOFONICO
a) POSA A PARETE IP55.
Fornitura e posa in opera dei materiali necessari alla realizzazione di suoneria supplementare, alimentato a bassa
tensione e collegato all'impianto citofonico, comprensivo di:
- Quota parte tubo diam. 16 per incasso
- Quota parte cavo 2x1 mmq.
- Scatola per posa a parete IP55
- Suoneria supplementare alimentata a 230/24V dall'impianto citofonico.
Completa di accessori di per cablaggio e fissaggio.
euro / N.
Opere Provvisionali (Cap 13)
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Nr. 241
Z005a
ASSISTENZA TECNICA PER IMPIANTO FOTOVOLTAICO
a) SINO ALL'OTTENIMENTO DEL CONTRIBUTO GSE
Fornitura dell'assistenza tecnica necessaria ad ottenere il contributo del GSE e del CONTRATTO DI SCAMBIO per
l'impianto fotovoltaico in oggetto, comprensivo della redazione dei progetti as-bild, della compilazione dei moduli
necessari e della loro trasmissione agli enti preposti, (ENIA, TERNA e GSE), sino alla stipula del contratto finale relativo
al contributo e allo scambio sul posto.
euro / corpo
Nr. 242
Z133z
COLLEGAMENTO DI APPARECCHIATURE ESISTENTI.
z) UPS DA 20kVA
Fornitura della mano d'opera e degli accessori, quali; capicorda, tasselli, morsetti, cavi, guaine ecc. necessari al
collegamento di apparecchiature esistenti, sono escluse le linee di adduzione in derivazione dalle dorsali principali,
sono comprese le quote parti di cavi e tubi terminali ed accesorie per la realizzazione dell'opera a regola d'arte e mano
d'opera per la messa in servizio dell'apparechiatura.
euro / corpo
Nr. 243
Z199a
PREDISPOSIZIONE PER LABORATORI BL3
a) PER OGNI LABORATORIO BL3
Fornitura dei materiali e della mano d'opera necessaria alla realizzazione di predisposizione per futura realizzazione di
impianto di interblocchi di emergenza per porte, controllo di pressione nella zona filtro, e segnalazioni luminose con
targhe ottiche acustiche per laboratorio ad atmosfera controllata tipo BL3. La fornitura comprende la realizzazione di
tubazioni da icasso o a vista edelle scatole di derivazione per la realizzazione delle seguenti dotazioni:
- segnalazione targhe ottiche-acustiche negli ambienti filtro.
- predisposizione per allacciamento di pressostato differenziale su ogni porta di accasso
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
- predisposizione per allaccimento di elettroserratura porte laboratorio e filtro
- predisposizione per allaccimento di contatti magnetici porte laboratorio e filtro
- predisposizione per lettore di badge o apparato per controllo accessi.
euro / corpo
Nr. 244
Z211a
ADDUZIONE ENEL.
a) CON 3 TUBI DIAMETRO 160mm
Fornitura e posa in opera dei materiali necessari per realizzare il collegamento dal primo pozzetto esterno, al quadro di
cabina lato ENEL, secondo quanto stabilito dall'ente erogatore di energia elettrica e alle prescrizioni delle tavole di
progetto.
euro / corpo
Nr. 245
Z212a
ADDUZIONE TELEFONIA.
a) CON 1 TUBO DIAMETRO 125mm
Fornitura e posa in opera dei materiali necessari per realizzare il collegamento dal primo pozzetto esterno, alla prima
cassetta di derivazione o al centralino telefonico, in conformita' a quanto stabilito dalla S.I.P. e alle prescrizioni delle
tavole di progetto.
euro / corpo
Nr. 246
Z213a
ASSISTENZE MURARIE.
a) PER IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Fornitura della mano d'opera necessaria alle assistenze di tipo edile per il montaggio degli impianti elettrici
precedentemente descritti, compresi i mezzi d'opera e le apparecchiature necessarie, nelle opere e assistenze
murarie si comprendono:
- I fori passanti.
- Le tracce e i cavedi nei solai e nelle murature
- I ripristini nelle murature e i ritocchi nelle colorazioni delle pareti
- I trasporti e l'aqquartieramento dei materiali in cantiere.
- I trasporti dei materiali di risulta in discarica autorizzata, compresi oneri di discar- rica.
- Incasso delle scatole di derivazione e delle custodie.
- Smontaggio dei pavimenti, perimetralmente alle stanze, formazione di idonee tracce, con asporto dei materiali di risulta,
per l'inserimento delle tubazioni.
- Montaggio del pavimento compresa la fornitura delle mattonelle eventualmente rotte in fase di smontaggio, di tipo
identico a quelle esistenti.
euro / corpo
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
Apparecchi Vari (Cap 14)
Nr. 247
R100a
PANNELLO FOTOVOLTAICO.
a) CON POTENZA DI PICCO PARI A 245 Wp
Fornitura e posa in opera di pannello fotovoltaico con speciale rivestimento antiriflesso, protette da vetro temperato in
grado di resistere alla grandine (Norma CEI/EN 161215), montate con cornice di supporto in alluminio anodizzato, con le
caratteristiche minime definite dalle specifiche tecniche, completo di struttura di sostegno in alluminio con elementi di
fissaggio in acciaio inox, fissaggio al tetto piano dell'edificio, per l'ottimizzazione dell'irraggiamento, con configurazione
rivolta a sud ad angolo di 30°. In questa voce si i ntendono compensati anche gli oneri per il ripristino delle guaine di
impermeabilizzazione.
euro / N.
Opere Civili (Cap 15)
Nr. 248
X100a
SCAVI E PLINTI DI FONDAZIONE PER PALI H.9m
a) PER PALI H.9m
Realizzazione di plinto di fondazione per pali di illuminazione stradale di altezza fino a 9m. Plinto realizzato in cls con
dimensioni 1x1x1xm, Comprensivo di oneri per scavo e reinterro.
euro / corpo
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Nr. 249
X400a
POZZETTI IN CLS CON CHIUSINO IN GHISA.
a) DELLA DIMENSIONE DI 40x40x40 cm.
Fornitura e posa in opera di pozzetti in calcestruzzo realizzati in opera, completi di coperchio con chiusino in ghisa,
compreso calcestruzzo di sottofondo, scavo ed interro. Dimensioni 60x60cm.
euro / N.
Nr. 250
X420a
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER TUBAZIONI INTERRATE
Procedura PQ 04.06 - Allegato PQ1 - 04.06/E - Rev.4
a) DI DIM. 100x50x100cm COMPRESO REINTERRO
Fornitura di manodopera e materiali per esecuzione di scavi a sezione obbligata per polifere per impianti elettrici e
speciali (tubi elettrici computati a parte), nell'opera è compreso lo scavo, massetto continuo, rinfianco e protezione totale
in calcestruzzo spessore minimo cm. 10, sigillatura, reinterro, compresi acessori e pezzi speciali.
euro / m
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
PARTE 2 – SPECIFICA PRESTAZIONI TECNICHE
IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
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INDICE
1. PRESCRIZIONI GENERALI TECNICHE E CONTRATTUALI.
5
1.1. NORME, DECRETI, DISPOSIZIONI DI LEGGE, REGOLAMENTI.
5
1.2. CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEI MATERIALI.
6
1.3. APPROVAZIONE MATERIALI DA PARTE DELLA DIREZIONE LAVORI.
8
1.4. PRESENTAZIONE DEGLI ELABORATI COSTRUTTIVI.
9
1.4.1. Planimetrie
10
1.4.2. Schemi funzionali.
12
1.4.3. Elaborati grafici per quadri elettrici – contenuti.
13
1.5. PROVE VERIFICHE E COLLAUDI.
19
1.5.1. Prove Eseguite Direttamente Dall’impresa.
19
1.5.2. Verifiche In Corso D’opera Da Parte Della Direzione Lavori.
22
1.5.3. Collaudi.
23
1.6. CAMPIONATURE A PIE' D'OPERA ED IN OPERA.
24
1.7. ONERI A CARICO DELL’IMPRESA APPALTATRICE IN PRESENZA DI LAVORAZIONI SU
IMPIANTI ESISTENTI.
25
1.8. PROGRAMMAZIONI INIZIALI DEGLI IMPIANTI.
27
1.9. INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FORNITI DA TERZI O DA SUBAPPALTATORI DIFFERENTI. 28
1.10. ONERI A CARICO DELL’IMPRESA APPALTATRICE.
29
1.10.1. Assistenza All’aggiornamento Del Piano Di Manutenzione.
30
1.10.2. Documentazione Fotografica.
30
1.10.3. Manuali D’uso E Istruzione Del Personale.
31
1.11. DOCUMENTAZIONE FINALE.
31
1.12. PASSAGGIO DI CONSEGNA DEGLI IMPIANTI DALL’IMPRESA APPALTATRICE AL
COMMITTENTE.
34
1.12.1. Condizioni Necessarie Per Poter Procedere Alla Presa In Consegna Degli Impianti.
34
1.12.2. Formazione Del Personale.
35
1.13. ALLEGATI.
37
2. PARTE II – SPECIFICHE TECNICHE PRESTAZIONALI DEI MATERIALI.
47
2.1. PREMESSA (INDICAZIONI TIPOLOGICHE DEI MATERIALI).
47
2.2. CAVI E CONDUTTORI.
47
2.2.1. Posa cavi in cunicolo o interrati.
49
2.2.2. Posa cavi su passerelle e/o canalette.
50
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2.2.3. Posa cavi in tubazioni.
50
2.2.4. Posa cavi a vista.
51
2.3. TUBI PORTACAVI.
51
2.4. PASSERELLE E CANALETTE PORTACAVI.
52
2.5. SCATOLE E CASSETTE DI DERIVAZIONE.
53
2.6. BARRIERE PER PREVENIRE LA PROPAGAZIONE DEGLI INCENDI.
55
2.7. QUADRI ELETTRICI.
56
2.7.1. Quadri in Metallo.
56
2.7.2. Prescrizioni particolari per i quadri tipo POWER CENTER.
77
2.7.3. Centralini da Incasso.
80
2.8. QUADRI E DISTRIBUZIONE M.T.
80
2.9. TRASFORMATORE MT/BT
84
2.10. RIFASAMENTO.
85
2.11. IMPIANTO DI TERRA.
86
2.11.1. Collegamenti di terra.
86
2.11.2. Collettore di terra.
87
2.11.3. Dispersore a picchetto verticale.
88
2.11.4. Dispersore lineare orizzontale.
88
2.12. IMPIANTO DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE.
89
2.12.1. Classificazione Dell'edificio E Calcolo Di Probabilità.
89
2.12.2. Scaricatori di Sovratensione Criteri di Scelta ed Installazione.
90
2.12.3. Scaricatori di Sovratensione Classe I.
91
2.13. APPARECCHIATURE DI COMANDO E PRESE.
92
2.13.1. Apparecchiature di comando.
92
2.13.2. Prese Civili.
93
2.13.3. Prese Industriali.
94
2.14. APPARECCHI ILLUMINANTI.
96
2.14.1. Caratteristiche generali degli apparecchi Illuminanti.
96
2.14.2. Apparecchi illuminanti stagni per locali tecnici e interrato.
98
2.14.3. Apparecchi illuminanti per uffici e sale riunioni.
99
2.14.4. Apparecchi illuminanti per atri, corridoi, mensa e spogliatoi.
100
2.14.5. Apparecchi illuminanti per Hall di ingresso e sala conferenze.
101
2.14.6. Apparecchi illuminanti per Scale.
102
2.14.7. Apparecchi illuminanti per Laboratori.
103
2.15. APPARECCHI ILLUMINANTI PER ILLUMINAZIONE DEGLI ESTERNI.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
2.15.1. Apparecchi per Illuminazione Stradale su palo.
104
2.15.2. Apparecchi segnapasso pedonali.
105
2.15.3. Palo rastremato per armature stradali da esterno.
105
2.16. APPARECCHI ILLUMINANTI PER LUCE DI SICUREZZA.
106
2.16.1. Apparecchi illuminanti Sempre Accesi (SA).
106
2.16.2. Apparecchi illuminanti solo in emergenza (SE).
106
2.16.3. Sistema di Gestione e Controllo Apparecchi di emergenza.
107
2.17. IMPIANTO RIVELAZIONE INCENDIO.
108
2.17.1. Centrale Allarme Incendi.
108
2.17.2. Pannello Remoto.
111
2.17.3. Rilevatore di fumo fotoelettrico.
111
2.17.4. Rilevatore di GAS METANO.
113
2.17.5. Rilevatore di OSSIGENO.
114
2.17.6. Pulsante manuale di allarme incendio.
115
2.17.7. Modulo di Ingresso/Uscita.
115
2.17.8. Pannello di segnalazione rinviato.
116
2.17.9. Ripetitore ottico per Rivelatori nascosti.
116
2.17.10. Rilevatore di fumo a campionamento.
117
2.17.11. Elettromagneti.
118
2.17.12. Alimentatori Supplementari.
118
2.17.13. Cavo di collegamento per Loop.
118
2.17.14. Combinatore Telefonico.
118
2.18. IMPIANTO INTERFONICO DI EMERGENZA.
121
2.18.1. Centralino Interfonico digitale con interfaccia IP.
121
2.18.2. Stazione Interfonica Master Full Duplex
123
2.18.3. Stazione Interfonica da Incasso a parete monotasto Full Duplex
124
2.19. IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA
126
2.19.1. Amplificatore
126
2.19.2. Diffusori sonori.
128
2.19.3. Microfono.
129
2.20. IMPIANTI TELEFONIA E TRASMISSIONE DATI.
130
2.20.1. Descrizione generale del sistema.
130
2.20.2. Prese utente.
131
2.20.3. Connettori e pannelli di permutazione.
131
2.20.4. Contenitori rack.
132
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
2.20.5. Cavo tipo UTP non schermato per traffico dati.
2.21. VIDEOCITOFONIA
132
133
2.21.1. Descrizione Generale Impianto Videocitofonico
133
2.21.2. Postazioni esterne videocitofoniche.
134
2.21.3. Postazioni interne videocitofoniche.
135
2.21.4. Alimentatori.
135
3. ELENCO DELLE CASE COSTRUTTRICI APPROVATE.
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1.
PRESCRIZIONI GENERALI TECNICHE E CONTRATTUALI.
1.1.
NORME, DECRETI, DISPOSIZIONI DI LEGGE, REGOLAMENTI.
Tutti gli impianti dovranno essere realizzati a regola d’arte, non solo per quanto riguarda le
modalità di installazione, ma anche per la qualità e le caratteristiche delle apparecchiature e dei
materiali.
In particolare dovranno essere osservate:
-
D.M. Ministero sviluppo economico 22-01-2008, n. 37
-
la Legge sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro DL 81 del 9/04/2008 ed aggiornamenti
successivi;
-
la Legge n° 186 del 3.1.1968 sull’esecuzione degli impianti elettrici;
-
la Legge nº248 del 02.12.2005 e relativi regolamenti (DECRETO nº 37 del 22.01.2008);
-
le vigenti Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI);
-
CEI 0-16 regole tecniche di connessione (RTC) alle reti MT/AT.
-
eventuali progetti Norme CEI se citati nella presente specifica;
-
le prescrizioni del locale Comando dei Vigili del Fuoco;
-
le prescrizioni della Società Telefonica;
-
le normative e raccomandazioni dell’Ispettorato del lavoro e dell’USL;
-
le prescrizioni delle Autorità Comunali e/o Regionali;
-
le prescrizioni UTIF e le Norme riguardanti l’energia elettrica;
-
le prescrizioni della Società di assicurazioni in generale;
-
le Norme e tabelle UNI e UNEL per i materiali già unificati, gli impianti ed i loro componenti,
i criteri di progetto, le modalità di esecuzione e collaudo;
-
le raccomandazioni AIDI;
-
ogni altra prescrizione, regolamentazione e raccomandazione emanata da eventuali Enti ed
applicabile agli impianti oggetto della presente specifica tecnica;
Il rispetto delle norme sopra indicate è inteso nel senso più restrittivo, in pratica non solo la
realizzazione dell’impianto sarà rispondente alle norme, ma altresì ogni singolo componente
dell’impianto stesso.
In caso di emissione di nuove normative l’Appaltatore è tenuto a comunicarlo immediatamente alla
Committente, dovrà adeguarsi, ed il costo supplementare verrà riconosciuto se la data di
emissione della norma risulterà posteriore alla data della gara.
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Dovranno essere pure rispettate le prescrizioni esposte nel capitolato, anche se sono previsti dei
dimensionamenti in lieve misura eccedenti i limiti minimi consentiti dalle norme.
Si precisa che l’Impresa dovrà in ogni caso seguire le norme UNI relative all’impianto o parte di
esso che andrà a mettere in opera, anche qualora sia chiamata a eseguire lavorazioni parziali
rispetto a quanto previsto dalle normative; ossia dovrà rispettare la normativa UNI, ISO, EN, EIA,
DIN, o altra normativa, garanzia di regola dell’arte in Italia o all’estero, anche per le singole parti di
impianto. In questo senso, anche se ad esempio l’impianto di rivelazione fumi, di evacuazione
fumi, sprinkler, di diffusione sonora, di antintrusione, di cablaggio strutturato, o qualsiasi altro
impianto non sono progettati interamente ed esplicitamente nel rispetto della normativa specifica,
l’installatore si impegna, con l’accettazione e la stipula del contratto, a rispettare le norme di
impianto per la sola parte di impianto che andrà a realizzare. Di conseguenza non potrà in alcun
modo esimersi dal rilasciare la dichiarazione di conformità relativa alle opere da lui eseguite in
conformità alle norme relative.
La difformità alle normative potrà quindi essere nei confronti delle quantità di apparecchiature
messe in opera (conformi quindi al progetto), ma non alla qualità o alle caratteristiche di posa delle
stesse, che dovranno essere in accordo con le normative specifiche di impianto.
In caso di comprovata ed oggettiva ambiguità rispetto a quale normativa debba essere presa in
considerazione come garanzia della regola dell’arte, l’Impresa Appaltatrice è tenuta a sollevare
formalmente il quesito alla Stazione Appaltante durante il periodo di presentazione delle offerte
1.2.
CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEI MATERIALI.
Prima della formulazione dell’offerta, l’appaltatore è tenuto a verificare attentamente l’intero
progetto, in tutte le sue parti ed in tutti i documenti di cui si compone.
Le caratteristiche prestazionali e qualitative dei materiali da mettere in opera sono descritte
all’interno degli elaborati di progetto, nessuno escluso; non esistono elaborati prevalenti circa la
definizione delle caratteristiche dei materiali. In ogni caso, a insindacabile giudizio della Direzioni
Lavori e della Committenza, saranno da considerarsi applicabili le prestazioni più restrittive ed i
livelli qualitativi più elevati richiesti all'interno degli elaborati di cui sopra. Non potrà costituire
motivo di contestazione da parte dell’Impresa Appaltatrice, l’eventuale presenza all’interno degli
elaborati di progetto di discordanze circa le caratteristiche dei materiali; eventuali refusi presenti
all’interno dei documenti di progetto dovranno essere considerati come tali e si dovrà in ogni caso
riferirsi alle prestazioni migliori ed alle caratteristiche più restrittive presenti nelle descrizioni dei
materiali.
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Eventuali obiezioni o richieste di chiarimenti relative alle caratteristiche dei materiali dovranno
essere avanzate prima della presentazione dell’offerta; in caso contrario si assume che
l’appaltatore abbia preso atto delle caratteristiche prestazionali e qualitative richieste ai materiali,
abbia verificato la presenza di eventuali refusi all’interno dei documenti, abbia formulato l’offerta
coerentemente con quanto dovrà essere messo in opera.
A semplice titolo di esempio, da considerarsi estendibili per similitudine a casi analoghi, si riportano
le seguenti assunzioni:
-
Gli apparecchi illuminanti si intendo sempre comprensivi di lampade in numero e potenza
indicata e di eventuali fusibili e accessori di montaggio nonché estetici;
-
Le prese di forza motrice del tipo civile si intendono sempre complete di placca di finitura;
-
I quadri elettrici si intendono sempre completi di basamenti in cemento o metallo e dei
necessari pannelli di chiusura laterali, di fondo e superiori;
-
Le tubazioni all’interno dei controsoffitti si intendo sempre del tipo rigido (ad eccezione del
tratto terminale di max 30cm);
-
I punti di allacciamento alle utenze si intendo sempre coerenti con il numero delle fasi
dell’utenza elettrica alimentata e con la presenza o meno di organi di comando locali;
-
L’allacciamento delle motorizzazioni di infissi, tende e similari devono essere sempre
realizzate conformemente allo schema elettrico allegato al motore stesso (indipendentemente che
questo sia acquistato dall’Impresa Generale o dall’Impresa sub-appaltatrice). Qualora il tipo di
motorizzazione fornito con l’infisso non permetta il collegamento in parallelo, l’Impresa dovrà
fornire e mettere in opera (senza nessun compenso aggiuntivo) i necessari moduli per il comando
multiplo dei motori. Tali moduli sono solitamente realizzati dallo stesso produttore dei motori e
costituiscono un accessorio obbligatorio e non opzionale; per tale ragione all’Impresa non potrà
essere riconosciuto nessun onere aggiuntivo in quanto per il corretto funzionamento dei motori tali
moduli sono obbligatori e quindi compresi ad ogni titolo nell’offerta economica dell’impresa
(ancorché non esplicitamente descritto o disegnato in progetto).
-
Tutte i punti di allacciamento ai motori elettrici, non visibili dal punto di sezionamento sul
quadro elettrico, devono prevedere un sezionatore locale di adeguata corrente nominale, a meno
che il quadro non sia dotato di propria porta chiudibile a chiave;
-
I rivelatori di fumo posti nei controsoffitti devono sempre prevedere il ripetitore ottico in
ambiente;
-
Le apparecchiature dell’impianto di rivelazione fumo dovranno essere sempre posate nel
rispetto della norma UNI 9795, ancorché l’impianto nel suo complesso non sia progettato nel pieno
rispetto della suddetta norma;
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-
Negli impianti speciali, quali ad esempio rivelazione fumo, antintrusione, diffusione sonora,
tvcc, supervisione, si intendono sempre compresi della fornitura e della posa in opera tutti gli
eventuali alimentatori locali a 230V o 24V, trasformatori, attenuatori, moduli isolamento, e qualsiasi
altra apparecchiatura o apprestamento necessario al corretto funzionamento dell’impianto ed al
rispetto della normativa specifica;
-
Le lunghezze delle linee elettriche riportate sugli schemi unifilari dei quadri elettrici, sono da
considerarsi indicative e dovranno essere verificate sulla base del reale posizionamento dei quadri
elettrici e delle utenze stesse;
-
Se non diversamente specificato negli apparecchi illuminanti si intende sempre compreso
anche il punto luce da esterno o da incasso fino a punto di comando, o alla scatola di derivazione
principale o all'apparecchio precedente;
-
Se non diversamente specificato nelle prese FM si intende sempre compreso il punto presa
fino a scatola di derivazione;
-
Se non diversamente specificato nei rivelatori di fumo, antintrusione, telecamere, diffusori
sonori, etc si intende sempre compresa anche, quota parte di cavi, scatole di derivazione,
tubazioni da incasso o da esterno fino alla scatola di derivazione, oppure fino all'apparecchio
precedente, oppure fino alla centrale;
-
Apparecchi alimentati mediante presa a spina - si intende sempre compresa la spina ed il
cavo;
-
Nelle tubazioni in pvc si intendono sempre comprese le scatole rompitratta, ripristini REI di
idonea classe nel caso di attraversamenti di compartimenti diversi;
-
Nelle canalette in acciaio o a battiscopa sono sempre compresi pezzi speciali quali curve,
coperchi nei tratti verticali, setti separatori, derivazioni, ripristini REI di idonea classe nel caso di
attraversamenti di compartimenti diversi, etc.
1.3.
APPROVAZIONE MATERIALI DA PARTE DELLA DIREZIONE LAVORI.
I materiali installati dovranno essere tutti conformi alle presenti specifiche tecniche, alle descrizioni
riportate nell'elenco prezzi e a quanto indicato su tutti gli elaborati di progetto (sia grafici che
dattiloscritti); in particolare si intendono descrittivi delle caratteristiche prestazionali delle
apparecchiature, in aggiunta al presente documento:
-
Relazione tecnica descrittiva;
-
Relazione di calcolo;
-
Elenco prezzi Unitari;
-
Particolari costruttivi
-
Elaborati grafici di progetto (nessuno escluso).
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L'appaltatore prima di procedere all'installazione delle apparecchiature dovrà presentare le schede
di sottomissione dei materiali composte indicativamente da:
-
Scheda contenente riferimento al cod. di Elenco Prezzi Unitari ed al codice della specifica
tecnica;
-
Fotocopia del catalogo tecnico con chiara indicazione delle prestazioni e delle
caratteristiche tecniche del materiale proposto;
-
Indicazione della marca e dello specifico modello proposto;
-
Non saranno presi in considerazione semplici cataloghi o depliant pubblicitari privi di
riferimenti alle caratteristiche prestazionali del materiale e delle apparecchiature;
-
La scheda dovrà contenere almeno n°3 proposte alte rnative di altrettante case costruttrici;
-
La scheda dovrà riportare in originale il timbro dell'Impresa Appaltatrice con la firma di un
suo legale rappresentante;
-
Le schede dovranno essere trasmesse alla Direzione Lavori in forma ufficiale;
-
La Direzione Lavori si riserva la facoltà di approvare le schede ricevute entro 30 giorni dalla
data di ricevimento delle stesse;
-
La Direzione Lavori si riserva inoltre la facoltà di richiedere chiarimenti sul materiale
proposto ed in tal caso i 30 giorni decorrono al ricevimento delle integrazioni;
-
La Direzione Lavori si riserva la facoltà, in accordo con la Committenza, di richiedere lo
smontaggio di apparecchiature installate prima delle necessarie approvazioni da parte della D.L.,
senza che per questo debba essere riconosciuto alcun onere aggiuntivo all'Appaltatore né alcuna
proroga nella data di ultimazione dei lavori;
-
Qualora le schede di sottomissione materiale non vengano approvate dalla Direzione
Lavori, l'Appaltatore si impegna a ritrasmetterle nella stesse modalità, proponendo chiaramente
materiali e apparecchiature differenti da quelli non approvati;
-
La Direzioni Lavori, al fine di agevolare quanto più possibile la fase di approvazione dei
materiali, si riserva la facoltà di indicare sulle schede ricevute eventuali osservazioni e richieste di
chiarimenti;
Le schede di sottomissione, una volta approvate dalla D.L. si intendono vincolanti per l’Impresa.
1.4.
PRESENTAZIONE DEGLI ELABORATI COSTRUTTIVI.
L'appaltatore si impegna a produrre gli elaborati costruttivi contenenti le marche ed i modelli di
apparecchiature proposti. In particolare l'appaltatore si impegna a fornire i seguenti elaborati
costruttivi completi di marca e modello delle apparecchiature che intende mettere in opera:
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-
Planimetrie impiantistiche con apparecchiature proposte;
-
Schemi unifilari dei quadri elettrici con le apparecchiature proposte;
-
Schemi funzionali degli impianti speciali realizzati con le apparecchiature proposte;
-
Schemi funzionali degli impianti elettrici realizzati con le apparecchiature proposte;
-
Tipico di allacciamento e comando delle motorizzazioni degli infissi/tende, specifico per il
motore o i motori che saranno effettivamente installati;
-
Tabella di causa effetto dell'impianto di rivelazione fumi, rivelazione gas o vapori di benzina,
etc, coerente con le apparecchiature proposte;
-
Tabella causa effetto del sistema di telecontrollo degli impianti elettrici (ove previsto);
-
Calcoli illuminotecnici realizzati con gli apparecchi illuminanti proposti da presentare alla
D.L. prima della approvazione dei materiali;
-
Calcoli elettrici realizzati con le apparecchiature di comando e protezione proposte;
-
Tabelle di coordinamento delle protezioni elettriche realizzate con le apparecchiature
proposte.
La trasmissione degli elaborati costruttivi dell'Impresa Appaltatrice alla Direzione Lavori, potrà
essere sia successiva che contemporanea alla trasmissione delle schede di sottomissione
materiale di cui il punto precedente; non potranno tuttavia risultare incongruenze tra quanto
riportato sugli elaborati grafici e quanto indicato sulle schede di sottomissione materiale.
L'iter di approvazione degli elaborati costruttivi dell'Impresa Appaltatrice sarà in tutto uguale a
quello descritto nel precedente punto. In particolare la Direzione Lavori si riserva la facoltà di
interrompere le attività di installazione da parte dell'Impresa ed ordinare la rimozione delle opere
realizzate, in assenza degli elaborati costruttivi dell'Impresa approvati dalla Direzione Lavori
stessa; in tal caso non verrà riconosciuto all'Impresa Appaltatrice alcun onere aggiuntivo né alcuna
proroga nella data di ultimazione dei lavori.
Relativamente agli apparecchi illuminanti, l’Impresa Installatrice dovrà anche proporre le sorgenti
luminose che dovranno essere installate. La tabella dovrà contenere:
-
Ambiente;
-
Lampada utilizzata – codice;
-
Potenza;
-
Ra;
-
Tonalità;
-
Marca.
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1.4.1. Planimetrie
Gli elaborati elencati nell’elenco elaborati per ogni impianto previsto devono contenere almeno:
-
Cartiglio di definizione dell’elaborato, come da fac-simile di progetto;
-
Pianta chiave di riferimento con l’indicazione delle aree specifiche coinvolte rispetto a tutta
l’area dell’intervento;
-
Legenda di tutti e soli i simboli elencati in tale elaborato, con indicazione del codice del
simbolo (lo stesso indicato nella corrispondente specifica tecnica se presente e nell’elenco prezzi).
-
Planimetria in scala 1:100, o di superiore dettaglio (1:50, 1:20, 1:10). Non sono ammesse
per il progetto costruttivo planimetrie di dettaglio inferiore salvo per le piante chiave di riferimento.
-
Simboli dei macchinari e dei dispositivi in campo, dotati di codice di famiglia di
appartenenza e di numero progressivo all’interno di tale famiglia, identico all’etichetta da apporre
fisicamente sul corrispondente dispositivo installato in campo;
-
Rappresentazione delle condutture di contenimento dell’impianto, con disegno del loro
percorso, dimensioni e cambi di quota verticali: canalizzazioni, e tubazioni;
-
Rappresentazione di dettaglio di punti critici per passaggi strutturali, interferenze con altri
impianti, installazioni particolari, sezioni e prospetti.
In particolare per gli impianti elettrici deve essere indicato accanto alla sigla alfanumerica di ogni
simbolo il circuito elettrico di appartenenza. Per i punti luce e i comandi luce deve essere indicata
una sigla di accensione per consentirne l’associazione funzionale. Per le canalizzazioni e le
tubazioni devono essere riportate le dimensioni di sezione.
Per gli impianti di rivelazione incendio deve essere indicato accanto alla sigla alfanumerica di ogni
dispositivo collegabile ad un loop, la sigla del loop di appartenenza e la centrale, se vi sono più
centrali, identiche a quelle da riportare nello schema a blocchi dell’impianto. Per i dispositivi
alimentati da linee a 24V, deve essere indicata la sigla del cavo di alimentazione.
Per gli impianti di diffusione sonora deve essere indicata accanto alla sigla alfanumerica di ogni
dispositivo la sigla del cavo di collegamento, identica a quella da riportare nello schema a blocchi
dell’impianto.
Per gli impianti di antintrusione e controllo accessi deve essere indicata accanto alla sigla
alfanumerica di ogni dispositivo la sigla del cavo di collegamento, identica a quella da riportare
nello schema a blocchi dell’impianto.
Per gli impianti di TV e TVCC deve essere indicata accanto alla sigla alfanumerica di ogni
dispositivo la sigla del cavo di collegamento, identica a quella da riportare nello schema a blocchi
dell’impianto.
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Per gli impianti di trasmissione dati, telefonia e cablaggio strutturato dev’essere indicata accanto
alla sigla alfanumerica di ogni presa la sigla del cavo di collegamento, se diversa dalla sigla della
presa, identica a quella da riportare nello schema a blocchi dell’impianto e all’interno dell’armadio
di permutazione.
Per gli impianti di supervisione dev’essere indicata accanto alla sigla alfanumerica di ogni
dispositivo in campo la sigla del cavo di collegamento, identica a quella da riportare nello schema
a blocchi dell’impianto.
1.4.2. Schemi funzionali.
Gli elaborati grafici per schemi a blocchi funzionali hanno lo scopo di
- Consentire il controllo e la verifica preventiva e successiva degli impianti da parte della Direzione
Lavori e del Committente in subordine alla normativa vigente ed alle specifiche del progetto di
gara.
- Rappresentare compiutamente l’impianto dal punto di vista funzionale e come costruito per i
successivi usi e manutenzioni.
Gli elaborati devono essere prodotti per ogni tipo di impianto distinto e devono contenere:
Cartiglio di definizione dell’elaborato, come da fac-simile di appalto;
Legenda di tutti e soli i simboli elencati in tale elaborato, con indicazione del codice del
simbolo (lo stesso indicato nella corrispondente specifica tecnica se presente e nell’elenco prezzi);
Simboli di tutti i principali componenti dell’impianto, ordinati non per ubicazione ma per
funzione all’interno dell’impianto (ad. es., centrale o quadro, sensore o utenza, collegamento
principale o secondario;
Descrizione sintetica del luogo di ubicazione dei simboli riportati nello schema.
In particolare per gli impianti elettrici devono essere riportati gli schemi funzionali unifilari di media
tensione, dei collegamenti fra tutti i quadri elettrici principali e secondari, dei gruppi elettrogeni,
degli sganci di emergenza, con l’indicazione della lunghezza dei collegamenti e della sezione dei
cavi. Le sigle riportate negli schemi devono corrispondere a quanto indicato nelle planimetrie
relative. Devono essere inoltre indicati i punti e i dispositivi di interazione con altri impianti.
Per gli impianti di rivelazione incendio deve essere riportata la centrale con l’indicazione dei loop di
collegamento e dei relativi gruppi funzionali di collegamento ai dispositivi in campo. Le sigle
riportate negli schemi devono corrispondere a quanto indicato nelle planimetrie relative. Devono
essere inoltre indicati i punti e i dispositivi di interazione con altri impianti.
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Per gli impianti di diffusione sonora deve essere riportata la centrale con l’indicazione delle dorsali
e dei relativi gruppi funzionali di collegamento ai dispositivi in campo. Le sigle riportate negli
schemi devono corrispondere a quanto indicato nelle planimetrie relative. Devono essere inoltre
indicati i punti e i dispositivi di interazione con altri impianti.
Per gli impianti di antintrusione e controllo accessi deve essere riportata la centrale con
l’indicazione delle dorsali e dei relativi gruppi funzionali di collegamento ai dispositivi in campo. Le
sigle riportate negli schemi devono corrispondere a quanto indicato nelle planimetrie relative.
Devono essere inoltre indicati i punti e i dispositivi di interazione con altri impianti.
Per gli impianti di TV e TVCC deve essere riportata la centrale video, con l’indicazione delle linee
di collegamento a tutte le telecamere o prese TV. Le sigle riportate negli schemi devono
corrispondere a quanto indicato nelle planimetrie relative. Devono essere inoltre indicati i punti e i
dispositivi di interazione con altri impianti.
Per gli impianti di trasmissione dati, telefonia e cablaggio strutturato devono essere riportati gli
armadi permutatori, i centralini telefonici con l’indicazione dei collegamenti fra armadi e fra
centralini. Le sigle riportate negli schemi devono corrispondere a quanto indicato nelle planimetrie
relative. Devono essere inoltre indicati i punti e i dispositivi di interazione con altri impianti.
Per gli impianti di supervisione devono essere riportate le centrali di supervisione, le sottocentrali
ed i nodi in campo, i collegamenti fra centrali, sottocentrali e nodi in campo.
Le sigle riportate negli schemi devono corrispondere a quanto indicato nelle planimetrie relative.
Devono essere inoltre indicati i punti e i dispositivi di interazione con altri impianti.
1.4.3. Elaborati grafici per quadri elettrici – contenuti.
Gli elaborati grafici per quadri elettrici hanno lo scopo di:
•
Consentire il controllo e la verifica preventiva e successiva dei quadri da parte della
Direzione Lavori e del Committente in subordine alla normativa vigente ed alle specifiche del
progetto di gara.
•
Rappresentare compiutamente il quadro come costruito per i successivi usi e manutenzioni.
L’elaborato deve essere redatto secondo la seguente struttura o comunque deve contenere tutte le
informazioni di dettaglio esplicitate per ogni paragrafo che segue:
1.
copertina;
2.
riepilogo dati generali;
3.
lista fogli;
4.
legenda simboli grafici, colori conduttori e sezioni minime di cablaggio;
5.
disegno del fronte quadro e vista laterale;
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6.
schema unifilare di potenza;
7.
schema multifilare per circuiti ausiliari;
8.
lista morsettiere;
9.
lista parti di scorta e ricambio.
1 - Copertina: deve riportare i seguenti dati:
•
denominazione del quadro;
•
denominazione dell’impianto;
•
cliente;
•
Committente intermedio e finale;
•
Direttore Lavori;
•
spazio per le revisioni con data e modifiche;
•
numero di commessa dell’Impresa;
•
numero del disegno;
•
data;
•
nome del file;
•
disegnatore;
•
responsabile per l’approvazione;
•
nome e l’indirizzo del costruttore;
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2 - Riepilogo dati generali:
segue tabella facsimile con tutte le informazioni da fornire e da compilare in tutte le sue parti a
carico dell’Impresa o del costruttore
QUADRO ELETTRICO DENOMINATO: _________
FREQUENZA _______
TN
FASI ______
TT
IT
TENSIONE DI FUNZIONAMENTO _______ FREQUENZA NOMINALE
[V]
_______________
[Hz]
TENSIONE DI ISOLAMENTO
_______ CORRENTE NOMINALE
[V]
_______________
[A]
TENSIONE DI PROVA 50Hz 1mm _______ CORRENTE
[V]
BREVE
DURATA
1sec.
_______________ [Ka]
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
INSTALLAZIONE:
all’interno
all’esterno ……………
ACCESSIBILITA’:
dal fronte
dal retro
DISPOSIZIONE:
semplice fronte
doppio fronte
FISSAGGIO: con tasselli
……………
con ferri di base
DIMENSIONI MASSIME DEL QUADRO
……………
……………
alt________[mm]
lung________ [mm]
DIMENSIONI MASSIME MOVIMENTABILI alt________[mm]
lung________ [mm]
prof________ [mm]
prof________ [mm]
GRADO DI PROTEZIONE: esterno IP____
interno IP____
verso
il
basso/alto
IP____
1
PRINCIPALI
SBARRE
SUDDIVISIONE INTERNA IN FORMA
4
Sbarre principali: ______________
rame
Derivazioni:
alluminio
In interruttore
…………
In del carico
in aria
GIUNZIONI: ravvivate
TERRA
3
CORRENTE NOMINALE [A]:
MATERIALE:
ISOLAMENTO:
2
con guaina con resina ………….
nichelate
argentate
DIMENSIONI: collettore: _____________________
………….
derivazioni:
_____________________
INDICAZIONI: con simbolo
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verniciate ……………………………..
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ARRIVI:
con sbarre con cavo
USCITE:
……………..
dall’alto
con cavo
dal basso
dall’alto
dal basso
DATI GENERALI
NORME E DOCUMENTAZIONE
DI RIFERIMENTO
EVENTUALE SISTEMA QUALITA’
CEI 17-13/1
_______________________________
UNI EN 29001
UNI EN 29002
UNI EN 29003
normali
speciali:
CONDIZIONI DI
Altit.______
SERVIZIO
Temperatura ambiente _____ [°C]
clima
_____,
Umidità
relativa ______
TRASPORTO E
normali
IMMAGAZZINAMENTO
imballo tipo ____________________________
PROVE, CONTROLLI
E COLLAUDI
accettazione di tipo ________________
DATTILOSCRITTA
secondo
Piano
Controllo
Qualità
(PCQ)
________________
DOCUMENTAZIONE
speciale ___________
a
specifica
__________
lingua:
TECNICA ________________ copie n________
Piano
Controllo
Qualità
(PCQ)
________________
ANNOTAZIONI:
3 - lista fogli: indica il numero di fogli di cui si compone il fascicolo del quadro, riportandone per
ciascuno la descrizione sintetica del contenuto.
4 - legenda simboli grafici, colori conduttori e sezioni minime di cablaggio: riporta la legenda
grafica di tutti i simboli utilizzati all’interno del fascicolo negli schemi unifilari e multifilari e indica i
colori dei cavi per il cablaggio interno a seconda delle sue funzioni (fase, neutro, PE, comandi,
tensione e tipo di corrente) e delle relative sezioni minime in mmq.
5 – fronte quadro: riporta il disegno del fronte del quadro e deve indicare in particolare:
•
Disegni d’insieme e dimensioni d’ingombro finali, pesi, forature solette e profilati
d’appoggio, spazi necessari per l’accessibilità’ ordinaria e per manutenzione
•
il disegno della carpenteria del quadro con il il disegno stilizzato dei dispositivi a fronte
quadro
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•
la sigla di ogni dispositivo a fronte quadro come viene indicata all’interno degli schemi
unifilari e multifilari
•
i vani di potenza, delle morsettiere, della risalita cavi
•
le asole riportate in carpenteria per il passaggio dei cavi
•
il disegno degli spazi interni con il posizionamento dei dispositivi ausiliari non visibili
dall’esterno, le sbarre interne, le morsettiere.
•
il peso del quadro finito
6 – schema unifilare di potenza: riporta lo schema grafico del collegamento di tutti i dispositivi di
potenza disegnati e ordinati entro una griglia cartesiana identificabili da numero e lettere. Deve
contenere almeno:
•
simboli grafici dei dispositivi
•
sigla di ogni dispositivo con numerazione progressiva per ogni famiglia di dispositivo (la
stessa che deve comparire nel disegno a fronte quadro).
•
Numero di fasi della linea
•
Numerazione dei morsetti di terminazione (stessi codici da riportare nel disegno delle
morsettiere).
•
Conduttore di terra.
•
Collegamenti e riferimenti agli altri fogli del fascicolo o di altri fascicoli.
La sottostante tabella per ogni dispositivo o linea graficizzato deve contenere almeno:
•
Descrizione del circuito: Sigla del cavo in partenza, Denominazione del dispositivo (la
stessa riportata sulla targhetta del dispositivo del quadro costruito), Potenza in W e corrente
nominale in A del carico
•
Descrizione della protezione: Marca,tipo, poli x In, curva, potere di interruzione, esecuzione
dell’interruttore; Marca,tipo ritardo, soglia Id, classe del differenziale, Marca tipo poli x In, tensione
classe del contattore; tipo, soglia, Irth del relè termico; tipo, poli, taglia del fusibile
•
Descrizione del collegamento: formazione, sezione e isolante del cavo in arrivo, sezione del
cablaggio interno al quadro, tipo e sezione morsetto
•
Descrizione di Note a discrezione del costruttore
•
Dati di cartiglio: Nome, indirizzo, telefono del costruttore, Cliente, Committente,
Denominazione quadro, Denominazione impianto, numero disegno, nome file, data, Ordine,
disegnatore, numero foglio sul totale dei fogli.
7 – schema multifilare per ausiliari: riporta lo schema grafico del collegamento di tutti i dispositivi
ausiliari disegnati e ordinati entro una griglia cartesiana identificabile da numero e lettere. Deve
contenere almeno:
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•
tipo e valore della tensione ausiliaria
•
indicazione sintetica della funzione dello schema ausiliario (accensioni, automatismi, ecc.)
•
simboli di tutti i dispositivi ausiliari montati e di tutti i collegamenti in cavo e in morsettiera
•
numerazione indipendente e progressiva all’interno della stessa famiglia di appartenenza di
dispositivi (k1,k2,k3…, S1,S2…), dei collegamenti in cavo, dei morsetti ausiliari e di potenza. Tali
sigle devono corrispondere a quelle effettivamente riportate sugli omologhi componenti del quadro
costruito.
•
Abaco per i contatti dei relè disegnati, con l’indicazione dello stato dei contatti, foglio e
coordinate cartesiane di riferimento incrociato per i contatti all’interno degli schemi multifilari
8 – lista morsettiere: riporta la tabella con l’identificazione alfanumerica di tutte le morsettiere
ausiliarie e di potenza (che deve essere identica a quella riportata sul quadro costruito), con
l’indicazione alfanumerica del morsetto, della sigla del cavo collegato in ingresso ed in uscita, della
descrizione sintetica del cavo di potenza collegato, del foglio di riferimento in cui appare tale
morsetto.
9 – lista scorte e ricambi: riporta la lista delle parti di ricambio e di scorta necessarie per l’esercizio
del quadro (fusibili, interruttori, ponticelli, spie, ecc.)
Formato e copie.
Il documento deve essere redatto interamente in lingua italiana a mezzo informatico utilizzando la
simbologia e le metodologie CEI ed UNI previste. I files consegnati alla Direzione Lavori ed alla
Committenza dovranno essere in formato dwg o dxf.
Il documento deve essere redatto per formato carta:
UNI A3 su una sola facciata per i quadri elettrici di media tensione e per i quadri elettrici di
bassa tensione in forma superiore alla 1.
UNI A4 su una sola facciata per i quadri elettrici di bassa tensione in forma 1.
e deve presentare il cartiglio debitamente compilato in conformità con il fac-simile di gara.
Il documento deve essere stampato su carta bianca in tre copie rilegate da depositarsi presso:
Committente,
Direttore Lavori
Ufficio di cantiere dell’Impresa, dove deve essere sempre a disposizione del personale
autorizzato da Committente e Direttore Lavori alla consultazione.
Il documento deve essere salvato su supporto informatico “Compact Disc”” di tipo riscrivibile e
consegnato in duplice copia a:
Committente
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Direttore Lavori.
1.5.
PROVE VERIFICHE E COLLAUDI.
1.5.1. Prove Eseguite Direttamente Dall’impresa.
Durante la realizzazione degli impianti e comunque prima dei collaudi della Direzione Lavori e di
eventuali collaudatori terzi nominati dalla Committenza, l’Impresa Appaltatrice è tenuta ad eseguire
le prove funzionali degli impianti realizzati. L’Impresa Appaltatrice dovrà fornire entro massimo 60
giorni dall’inizio dei lavori (e comunque non oltre 30 giorni prima della loro conclusione), il
calendario delle prove funzionali che andrà ad eseguire; l’Impresa Appaltatrice è inoltre tenuta a
dare comunicazione alla Direzione Lavori della data di realizzazione delle prove con almeno 10
giorni di anticipo (mediante lettera raccomandata).
Le prove eseguite dall’Impresa Appaltatrice dovranno accertare la rispondenza degli impianti alle
disposizioni di legge, alle Norme CEI ed a tutto quanto espresso nelle prescrizioni generali e nelle
descrizioni (tenuto conto di eventuali modifiche concordate in corso d’opera), sia nei confronti
dell’efficienza delle singole parti che della loro installazione.
L’Impresa Appaltatrice, indipendentemente dalla presenza o meno della Direzione Lavori durante
l’esecuzione delle prove, è tenuta a fornire le risultanze delle prove, mediante documenti che
dovranno contenere almeno i seguenti dati:
PROVA DEGLI INTERRUTTORI DIFFERENZIALI E MISURA DELL’ANELLO DI GUASTO
(tutti gli interruttori di tutti i quadri)
-
Timbro dell’Impresa;
-
Nome del quadro;
-
Nome della partenza;
-
Taratura interruttore differenziale;
-
Corrente nominale interruttore;
-
Corrente di intervento differenziale;
-
Tempo di intervento a Idn;
-
Tempo di intervento a 5Idn;
-
Impedenza dell’anello di guasto.
VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE NORMALI ED IN EMERGENZA
(tutti gli ambienti)
-
Timbro dell’Impresa;
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-
Codice locale e ubicazione;
-
Lux medi in illuminazione normale (notturna);
-
Lux massimi e minimi in illuminazione normale (notturna);
-
Lux medi in illuminazione di emergenza (notturna);
-
Lux medi sulle vie di esodo e U.S. in emergenza (notturna).
VERIFICA DELLA CONTINUITA’ DEL CONDUTTORE DI PROTEZIONE E DELLA RESISTENZA
DI TERRA
(80% delle masse presenti)
-
Timbro dell’Impresa;
-
Ubicazione masse o poli di terra verificati;
-
Resistenza misurata dal collettore principale (eliminata la resistenza dei cavi di misura);
-
Resistenza di terra misurata.
PROVA DI FUNZIONAMENTO DEI RIVELATORI DI FUMO
(tutti i rivelatori, pulsanti, targhe e moduli di comando)
-
Timbro dell’Impresa;
-
Ubicazione rivelatore e codice su elaborato costruttivo;
-
Esito;
PROVA
DI
FUNZIONAMENTO
DELL’IMPIANTO
DI
RIVELAZIONE
FUMO
NEL
SUO
COMPLESSO
Dichiarazione timbrata e firmata da parte del tecnico che ha eseguito le prove finali, nella
quale si dichiari che “Sono state eseguite tutte le verifiche sull’impianto di cui la norma UNI
9795 edizione aprile 2005 capitolo 8”. Il verbale deve richiamare con chiarezza il luogo dove
è installato l’impianto, la data di esecuzione delle prove, la strumentazione utilizzata, le
prove eseguite, i riferimenti agli elaborati grafici e dattiloscritti dell’impianto realizzato
(planimetria dell’impianto di rivelazione fumi, tabella dei rivelatori e attuatori, etc).
PROVA DI FUNZIONAMENTO DEGLI UPS
(tutti gli UPS)
-
Timbro dell’Impresa;
-
Carico installato a valle dell’UPS;
-
Temperatura ambiente;
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-
Autonomia in minuti.
VERIFICA DELLA INACCESSIBILITÀ DI PARTI SOTTO TENSIONE SALVO L’IMPIEGO DI
UTENSILI
-
Timbro dell’Impresa;
-
Esito;
VERIFICA DEI PERCORSI, DELLA SFILABILITÀ E DEL COEFFICIENTE DI RIEMPIMENTO,
DELLE PORTATE E DELLE CADUTE DI TENSIONE
(80% delle linee)
-
Timbro dell’Impresa;
-
Ubicazione dei percorsi;
-
Identificazione linea elettrica;
-
Esito;
PROVA DI ISOLAMENTO DEI CAVI FRA FASE E FASE E TRA FASE E TERRA
(tutte le linee)
-
Timbro dell’Impresa;
-
Identificazione linea elettrica;
-
Esito;
PROVA DI ISOLAMENTO QUADRI ELETTRICI PRIMA DELLA MESSA IN ESERCIZIO;
(tutti i quadri elettrici)
-
Timbro dell’Impresa;
-
Identificazione quadro elettrico;
-
Esito;
PROVA DI FUNZIONAMENTO DEGLI INTERBLOCCHI E DEGLI AUTOMATISMI DEI QUADRI
MT E BT).
(tutti i quadri elettrici di media e bassa tensione)
-
Timbro dell’Impresa;
-
Identificazione interblocco o automatismo provato;
-
Esito;
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L’Impresa Appaltatrice sarà inoltre tenuta ad eseguire le prove delle apparecchiature indicate nelle
specifiche tecniche dei materiali nella parte II del presente documento (alla voce “Prove e
collaudi”).
Le prove di cui sopra eseguite direttamente dall’Impresa dovranno essere realizzate sull’intero
impianto.
Entro 10 giorni dalla realizzazione delle prove da parte dell’Impresa Appaltatrice, quest’ultima è
tenuta a trasmettere ufficialmente (mediante raccomandata) le risultanze di tali prove contenenti le
informazioni di cui sopra. La mancata trasmissione alla Direzione lavori delle risultanze nella forma
sopra descritta, dà diritto alla Direzioni Lavori stessa di chiedere nuovamente l’esecuzione delle
prove, senza che questo possa costituire motivo per maggiori richieste economiche da parte
dell’Impresa Appaltatrice né proroghe alla ultimazione dei lavori.
In allegato 3 sono riportati alcuni fac-simile di tabelle per l’indicazione dei risultati delle prove, con
le seguenti avvertenze:
-
Le tabelle non sono esaustive delle prove da eseguire – le prove non previste in tabella
dovranno disporre di adeguato rapporto di prova redatto da parte dell’impresa;
-
Il numero delle righe delle tabelle è assolutamente indicativo – l’impresa dovrà adeguarlo in
funzione delle prove eseguite
-
La data, il timbro e la firma del legale rappresentante dell’impresa sono obbligatori – le
prove non saranno ritenute valide in assenza di rapporti debitamente firmati.
1.5.2. Verifiche In Corso D’opera Da Parte Della Direzione Lavori.
Durante l’esecuzione delle opere dovranno essere eseguite tutte le verifiche quantitative,
qualitative e funzionali, in modo che esse risultino complete prima della dichiarazione di
ultimazione dei lavori.
Tutte le verifiche e prove dovranno essere programmate ed eseguite nei giorni concordati con il
Direttore dei Lavori ed alla presenza dei rappresentanti dell’Appaltatore.
Il materiale, le apparecchiature ed il personale per tutte le prove sotto elencate sono a carico
dell’Appaltatore.
L’Impresa Appaltatrice è inoltre tenuta a mettere a disposizione della Direzione Lavori la
strumentazione necessaria alla effettuazione delle prove sugli impianti quali: luxmetro, multimetro
digitale, apparecchio per prova dei differenziali, delle resistenze di isolamento, delle resistenze di
terra, delle impedenza dell’anello di guasto, della continuità di terra, apparecchio per la misura
della potenza e della pressione sonora, apparecchi per la verifica dei rivelatori di fumo mediante
fumo sintetico, resistenze aggiuntive per la prova a carico di linee e UPS, etc. La strumentazione
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dovrà essere accompagnata da certificato di calibrazione rilasciato da Organismo accreditato SIT,
con data non anteriore a 12 mesi.
La Direzione dei Lavori comunicherà, con un anticipo minimo di 10 giorni, le date di esecuzioni
delle verifiche in corso d’opera (mediante lettera raccomandata o fax); per tali date l’Impresa
Appaltatrice sarà tenuta a mettere a disposizione gli strumenti necessari ed il personale per
accedere agli impianti.
Le verifiche che possono essere richieste in corso d’opera sono:
-
Verifica della sezione dei conduttori;
-
Prove illuminotecniche normali ed in emergenza;
-
Verifiche quantitative materiale messo in opera;
-
Esame a vista degli impianti realizzati;
-
Prova di funzionamento degli interruttori differenziali;
-
Misura dell’impedenza dell’anello di guasto;
-
Misura della rumorosità dei trasformatori;
-
Misura della funzionalità e dell’autonomia degli UPS;
-
Verifica del corretto funzionamento dei rivelatori di fumo;
Tutte le prove indicate nelle specifiche tecniche dei materiali alla voce “Prove e collaudi”.
1.5.3. Collaudi.
La Stazione Appaltante potrà richiedere eventuali prove da eseguire in fabbrica o presso laboratori
specializzati da precisarsi, su materiali da impiegarsi negli impianti oggetto dell’appalto.
Le spese inerenti a tali prove non saranno a carico della Stazione Appaltante, la quale si assumerà
le sole spese per fare assistere alle prove, eventualmente, propri incaricati.
a)
Collaudi tecnici in officina:
Verranno effettuati alla presenza degli Ispettori della Committente e pertanto detti Ispettori avranno
libero accesso nelle officine dell’Appaltatore e di subfornitori dello stesso.
I collaudi in officina del costruttore interesseranno principalmente le macchine, i quadri elettrici BT
ed MT, i trasformatori e le parti di impianto prefabbricate.
Dei collaudi eseguiti in officina dovranno essere redatti verbali contenenti complete indicazioni
delle modalità di esecuzione, dei risultati ottenuti e della rispondenza alle prescrizioni del
capitolato. I verbali dovranno essere consegnati con gli impianti al collaudo definitivo.
Per i materiali e le apparecchiature sottoposti a collaudo da parte di Enti ufficiali saranno pure
forniti i certificati. Di questo tipo saranno i bollettini di taratura dei contatori di energia ed i certificati
di collaudo dei materiali antideflagranti.
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L’Appaltatore dovrà in ogni caso avvertire la Committente con preavviso di almeno 10 giorni
(mediante lettera raccomandata) al fine di poter presenziare ai collaudi suddetti.
b)
Collaudi in cantiere
In caso collaudo da parte di enti terzi o della Direzione Lavori stessa, l’Impresa è tenuta alla
ripetizione delle prove descritte ai punti precedenti, senza alcuna pretesa economica ed alla
presenza del collaudatore. E’ tenuta altresì a mettere a disposizione per tutta la durata dei collaudi
il proprio personale e le strumentazioni necessarie.
1.6.
CAMPIONATURE A PIE' D'OPERA ED IN OPERA.
In generale l'Impresa Appaltatrice deve predisporre almeno un campione di ogni materiale che
dovrà essere messo in opera, affinché se ne possa valutare, oltre che la qualità, anche l'aspetto
estetico. Restano esclusi da queste campionature i cavi elettrici, le scatole incassate, le tubazioni
incassate.
Particolare attenzione dovrà essere prestata alla campionatura degli apparecchi illuminanti, per i
quali viene richiesto sempre:
-
Campionatura a piè d'opera;
-
Campionatura in opera con più sorgenti luminose (con temperature di colore differente);
-
Campionatura in opera ad altezze di installazione ed inclinazioni differenti;
-
Campionatura in opera funzionante notturna, per gli apparecchi in esterno;
-
Misura del livello di illuminamento notturno (ovvero senza apporto di luce esterna);
-
Disponibilità di personale dell'Impresa Appaltatrice per posizionamenti provvisori degli
apparecchi.
Dovranno essere inoltre campionate con particolare attenzione e predisponendo sempre almeno 3
modelli in colorazioni differenti, le placche dei punti di comando e delle prese FM, per i diffusori
sonori, le telecamere, ed in genere per tutte le apparecchiature in vista.
Tutti gli oneri conseguenti alle campionature si intendono compresi nei prezzi unitari e non
possono costituire motivo per ulteriori richieste economiche da parte dell'Impresa Appaltatrice.
L’Impresa Appaltatrice è tenuta a dare comunicazione almeno 10 giorni prima della realizzazione
delle campionature (mediante lettera raccomandata).
Ciascuna campionatura dovrà essere accompagnata da:
-
Scheda di sottomissione materiale approvata dalla Direzione Lavori;
-
Apparecchio completo in tutte le sue parti ed accessori di fissaggio ed estetici;
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-
Colorazione dell’apparecchio che si intende mettere in opera;
-
Fotografia in formato digitale (jpeg, tiff) dell’apparecchio campionato presso il cantiere;
-
Scheda di approvazione campionatura contenente timbro dell’Impresa, codice di EPU,
riferimento alla scheda di sottomissione materiale approvata, indicazioni specifiche al montaggio
(altezza di installazione, rotazione, posizione esatta in pianta, etc) fotografia della campionatura,
visto di approvazione della Direzione lavori.
1.7.
ONERI
A CARICO
DELL’IMPRESA APPALTATRICE
IN
PRESENZA DI
LAVORAZIONI SU IMPIANTI ESISTENTI.
Qualora all’interno dell’appalto siano previste lavorazioni in presenza o su impianti esistenti,
l’Impresa Appaltatrice, nella formulazione dell’offerta dovrà tenere in considerazione i maggiori
costi che derivano da tali lavorazioni, anche se non direttamente esplicitati sottoforma di voce di
elenco prezzi unitari. In particolare l’Impresa Appaltatrice dovrà formulare l’offerta tenendo
presente che si intendono compresi nell’appalto le seguenti attività:
1.
In presenza di quadri elettrici esistenti da revisionare e modificare:
-
onere per la certificazione finale del quadro a norma CEI 17-13
indipendentemente dall’entità della modifica apportata al quadro stesso;
-
redazione della dichiarazione di conformità del quadro elettrico ai sensi della
legge 46/90, anche in assenza della dichiarazione di conformità del quadro
esistente;
-
onere per la verifica del funzionamento degli interruttori differenziali, delle
sezioni di cablaggio, delle tarature degli interruttori in relazione alle sezioni delle
linee elettriche attestate;
-
le apparecchiature da sostituire in quanto difettose o non rispondenti alla
normativa, dovranno essere segnalate dall’Impresa Installatrice alla Direzione
Lavori e saranno oggetto di compensi aggiuntivi regolati a norma di capitolato di
appalto;
-
Adeguamento degli schemi unifilari dei quadri elettrici, anche in assenza totale
degli schemi originali.
2.
In presenza di quadri elettrici esistenti cui allacciarsi:
-
Verifica della funzionalità degli interruttori esistenti dove andranno allacciate le
nuove linee elettriche;
-
Verifica del corretto coordinamento tra interruttori esistenti e sezioni dei cavi di
nuova realizzazione;
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-
Adeguamento degli schemi unifilari dei quadri elettrici con l’inserimento delle
nuove linee elettriche.
3.
In presenza di impianto di rivelazione fumo, rivelazione gas, antintrusione esistenti:
-
Oneri per l’interruzione il collegamento dei nuovi sensori e la rimessa in funzione
dell’impianto (comprensivo di costi per l’eventuale intervento di personale
specializzato della ditta costruttrice dell’impianto);
4.
-
Oneri per la programmazione dei sensori inseriti, delle zone di intervento;
-
Oneri per l’aggiornamento degli schemi o tabelle relative all’impianto.
In presenza di impianto di supervisione o telecontrollo esistente (building automation,
sistemi di dimmerazione della luce, sistemi di gestione della climatizzazione, etc):
-
Oneri per l’interruzione il collegamento dei nuovi sensori/attuatori in campo e la
rimessa in funzione dell’impianto (comprensivo di costi per l’eventuale intervento
di personale specializzato della ditta costruttrice dell’impianto);
-
Oneri per l’interruzione il collegamento dei nuovi moduli ingresso/uscita nei
quadri elettrici e la rimessa in funzione dell’impianto (comprensivo di costi per
l’eventuale intervento di personale specializzato della ditta costruttrice
dell’impianto);
-
Oneri per la programmazione del sistema;
-
Oneri per l’aggiornamento degli schemi o tabelle relative all’impianto.
L’Impresa Appaltatrice, in fase di formulazione dell’offerta dovrà valutare gli oneri di cui sopra e
non potrà in alcun modo chiedere compensi aggiuntivi per le attività sopra elencate.
1.8.
PROGRAMMAZIONI INIZIALI DEGLI IMPIANTI.
Per gli impianti nei quali è prevista una programmazione iniziale manuale, quali a solo titolo di
esempio:
-
Impianti di rivelazione incendio
-
Impianti di allarme sonoro
-
Impianti di rivelazione intrusione
-
Orologi programmatori su quadri elettrici
-
Termostati
-
Sistemi di supervisione a BUS
-
Centraline termometriche trasformatori
-
Tempi di ritardo e procedure impianto di rivelazione fumi
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-
Tempi di ritardo e procedure impianto di antintrusione
-
Impianto di TVCC
-
Impianto citofonico
l’impresa ha l’onere di:
-
Sottoporre in forma scritta alla Direzione lavori o alla Stazione appaltante le proposte di
programmazione
-
Ricevere approvazione ed indicazioni eventuali
-
Effettuare la programmazione iniziale
-
Effettuare una seconda programmazione sulla base delle indicazioni ricevute dalla Stazione
appaltante o dalla Direzione Lavori.
Le programmazioni di cui sopra si riferiscono ad operazioni eseguibili manualmente sulle
apparecchiature, senza la necessità di realizzare nuovo software.
In linea del tutto generale si riportano le linee per la programmazioni di base, da utilizzare solo in
assenza di ulteriori indicazioni:
-
Accensione illuminazione mattina
ore 7.30
-
Spegnimento illuminazione sera
ore 20.30
-
Accensione illuminazione esterna
da crepuscolare o alle ore 19.00
-
Spegnimento illuminazione esterna
ore 6.00
-
Soglie delle centraline termometriche dei trasformatori MT/T
vedere le schede tecniche del
trasformatore fornito
-
Prima soglia Termostati locale trasformatori
30°C
-
Seconda soglia termostati locale tr.
36°C
-
Ritardo sulla attivazione dei pannelli ottico acustici di allarme incendio
120 secondi
-
Ritardo sull’invio dei messaggi di diffusione sonora 30 secondi
-
Ritardo sulla chiusura delle porte REI e arresto ventilazione
0 secondi
-
Ritardo sulla attivazione delle sirene in caso di attivazione impianto antintrusione
0 secondi
1.9.
INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FORNITI DA TERZI O DA SUBAPPALTATORI
DIFFERENTI.
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In presenza di apparecchiature fornite da terzi (es. Stazione Appaltante, Impresa installatrice
impianti meccanici, utilizzatore finale, altri), per la quale l’Impresa abbia in contratto l’onere della
messa in opera, quali a solo titolo di esempio:
-
Inverter
-
Apparecchiature di supervisione
-
Programmatori PLC
-
Pannelli remoti di comando Roof-top
-
Apparecchi illuminanti
-
altro
l’impresa ha l’obbligo di:
-
coordinare con il soggetto fornitore dei materiali (Stazione Appaltante, Impresa installatrice
impianti meccanici, utilizzatore finale, altri) i tempi e le modalità di fornitura dei materiali, le
posizioni di stoccaggio
-
assumersi la responsabilità del materiale ricevuto (dopo averne verificato lo stato al
momento del ricevimento)
-
smaltire le confezioni
-
posare gli accessori a corredo (sorgenti luminose, fusibili, schede elettroniche, etc)
conformemente ai manuali o schede tecniche allegate al prodotto
-
verificare la presenza delle necessarie istruzioni tecniche di montaggio e collegamento
-
verificare la presenza delle necessarie marcature obbligatorie
-
verificare la perfetta compatibilità tra l’apparecchiatura da installare e le restanti parti di
impianto
-
procedere alla corretta posa in opera
-
effettuare tutti i necessari collegamenti elettrici e di segnale
-
conservare copia del libretto di istruzioni e schede tecniche all’interno della
documentazione finale degli impianti elettrici
-
allegare le schede tecniche delle apparecchiature installate nella documentazione finale
In caso di problemi individuati sulle apparecchiature da installare, l’impresa installatrice dovrà:
-
non procedere alla installazione
-
richiedere formalmente al soggetto fornitore della apparecchiatura, la documentazione
mancante o comunicare l’incompatibilità con le restanti parti di impianto
-
concordare con la Direzione Lavori o la Stazione Appaltante le azioni successive.
1.10. ONERI A CARICO DELL’IMPRESA APPALTATRICE.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
I prezzi per la fornitura in opera degli impianti, oggetto della presente specifica tecnica, oltre agli
oneri derivanti dalle prescrizioni tecniche, si intendono comprensivi anche dei seguenti oneri:
-
La programmazione degli apparati come descritta al paragrafo 1.8;
-
le verifiche finali degli impianti e le relative pratiche e denunce;
-
realizzazione delle prove sopra descritte;
-
assistenza alla realizzazione delle verifiche da parte della Direzione Lavori;
-
assistenza ai collaudi sopra descritti;
-
misura della resistenza impianto di terra, compreso relazioni e documentazioni da allegare
alla dichiarazione di conformità dell’impianto di terra;
-
le assistenze murarie necessarie alla realizzazione degli impianti (qualora non
diversamente ed espressamente indicato).
Tali assistenze comprenderanno, a semplice titolo di esempio:
-
formazione di tracce e successive chiusure per posa di canalizzazioni, tubazioni ecc.;
-
realizzazione di fori e asole per il passaggio impianti;
-
fissaggio di tubazioni sotto pavimento e posa primo ricoprimento in malta cementizia;
-
inghisaggio di mensole e staffe;
-
realizzazione dei plinti per la posa in opera dei corpi illuminanti incassati da esterno;
-
realizzazione di basamenti per quadri e trasformatori.
L’appaltatore dovrà coordinarsi per l’esecuzione di queste opere con l’Impresa
esecutrice delle opere murarie al fine di intervenire nei tempi e modi confacenti
all’andamento del cantiere.
-
Le opere provvisionali e i mezzi d’opera necessari quali:
scarico e carico dei materiali;
sgombero e pulizia del cantiere e trasporto a discarica dei materiali di risulta;
ponteggi, mezzi d’opera e di sollevamento;
tiri in alto;
magazzini e depositi per attrezzature e materiali.
1.10.1.
Assistenza All’aggiornamento Del Piano Di Manutenzione.
L’appaltatore è tenuto a fornire alla Direzioni Lavori tutta la documentazione necessaria
all’aggiornamento del Piano di Manutenzione. In particolare dovrà fornire:
-
Manuali d’uso delle apparecchiature effettivamente messe in opera;
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-
Manuali di manutenzione delle apparecchiature effettivamente messe in opera, riportante le
anomalie riscontabili e le operazioni di manutenzione ordinaria;
-
Programmi di manutenzione delle apparecchiature effettivamente messe in opera, con
indicazione delle frequenze dei controlli da effettuare e degli interventi da eseguire.
La documentazione da trasmettere dovrà essere tutta quella riguardante gli elementi manutenibili
desunto dall’elenco prezzi unitari o oggetto di variante in corso d’opera.
L’appaltatore è tenuto a consegnare il materiale di cui sopra congiuntamente alle dichiarazioni di
conformità. Per tale attività all’appaltatore non sarà riconosciuto nessun corrispettivo aggiuntivo ne
nessuna proroga sui tempi contrattuali.
1.10.2.
Documentazione Fotografica.
L’impresa appaltatrice è tenuta a predisporre una fascicolo contenente le fotografie delle fasi di
lavorazione delle opere, ed in particolare di:
-
Impianti sottotraccia – n°1 fotografia formato 10 x15cm o formato digitale jpg per ogni parete
in cui siano presenti impianti sottotraccia – le fotografie devono essere scattate prima della
copertura con malta delle tracce, in modo che sia possibile vedere i percorsi – ciascuna fotografia
deve essere identificata dal codice del locale e dalla parete interessata (es. locale PT28 parete
nord). Per gli ambienti uguali tra loro è sufficiente una foto per ogni tipologia – n°1 fotografia per
ogni pavimentazione con presenza di tubi incassati a pavimento, con le stesse modalità di cui
sopra.
-
Plinti di pali e torrifaro – n°1 fotografia per o gni tipologia di plinto di palo e n°2 fotografia pe r
ogni plinto di torrefaro; le fotografie dei plinti per torrefaro vanno eseguite dopo l’armatura e dopo il
getto. Formati e modalità le stesse di cui sopra.
-
N°1 fotografia per ogni tratto di controsoffitto non ispezionabile – le fotografie vanno
eseguite prima della chiusura dei controsoffitti
-
N°1 fotografia per ogni tratto di pavimento con c unicoli ispezionabili.
L’impresa è tenuta a preparare la documentazione fotografica durante il normale svolgimento delle
lavorazioni, a far visionare le fotografie alla Direzione Lavori anche prima del temine dei lavori per
verificarne i contenuti e la leggibilità delle stesse.
Al termine dei lavori, l’intera documentazione fotografica deve essere raccolta in un faldone con le
chiare indicazioni dei luoghi i cui le foto sono state scattate. Dovranno altresì essere consegnati i
negativi o i files informatici. In caso di mancata redazione della documentazione fotografica potrà
essere chiesto all’impresa, senza che per questo gli venga riconosciuto nessun compenso
aggiuntivo, di:
-
Aprire alcune tracce per verificare i percorsi delle tubazioni sottotraccia;
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-
Aprire alcuni scavi in corrispondenza di plinti per verificarne le esatte dimensioni;
-
Aprire i controsoffitti non ispezionabili;
-
Aprire i pavimenti con cunicoli ispezionabili;
-
Ripristinare perfettamente le opere edili pre-esistenti.
1.10.3.
Manuali D’uso E Istruzione Del Personale.
Tutti gli impianti e le apparecchiature elettriche ed elettroniche oggetto della presente specifica
tecnica, dovranno essere consegnati alla stazione appaltante dotati di manuali tecnici operativi e di
manutenzione, inoltre per le apparecchiature che necessitano di interfacciamenti ad altri apparati
e/o a sistemi operativi si dovranno fornire i Driver necessari al loro interfacciamento su supporto
CD. Al termine dei lavori il personale messo a disposizione della stazione appaltante dovrà essere
adeguatamente
istruito
sulle
modalità
d’uso
e
di
manutenzione
di
ogni
singolo
impianto/apparecchio sino al raggiungimento di una sufficiente padronanza dei normali sistemi Di
utilizzo degli impianti e dei componenti.
1.11. DOCUMENTAZIONE FINALE.
Al termine dei lavori l’Impresa esecutrice dovrà quindi consegnare le documentazioni di seguito
elencate:
-
dichiarazione di conformità alla legge nº 46 del 5 marzo 1990 e successivo regolamento di
attuazione DPR 447 del 6 dicembre 1991, con gli allegati in esso elencati (progetto aggiornato,
relazioni con tipologia dei materiali utilizzati, schema di impianto realizzato, copia del certificato di
riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali) che dovranno essere rispondenti agli impianti
realizzati;
-
schemi quadri elettrici principali e secondari (siano essi di nuova fornitura oppure
revisionati/modificati), completi di schemi ausiliari e funzionali;
-
piante aggiornate rispondenti allo stato finale riportanti gli impianti elettrici realizzati
(contenenti le informazioni di cui gli elaborati costruttivi);
-
planimetrie ad uso della pratica di richiesta del Certificato di Prevenzione Incendi, con
l’indicazione del posizionamento e delle caratteristiche delle barriere REI sulle canalizzazioni e
tubazioni;
-
relazione indicante le caratteristiche dei materiali utilizzati;
-
certificati di collaudo trasformatori;
-
certificati di collaudo cabine prefabbricate MT;
-
libretti di istruzioni e/o di garanzia delle apparecchiature speciali installate (gruppi
soccorritori, UPS ecc.);
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-
cataloghi tecnici di tutte le apparecchiature utilizzate;
-
certificati di conformità delle protezioni di media tensione e dei riduttori di media tensione
alle prescrizioni tecniche della società distributrice e comunque sempre anche alle DK5600
edizione marzo 2004 edite da ENEL DISTRIBUZIONE S.p.A.;
-
dichiarazione di conformità dell’UPS a quanto riportato nella DK 5600 edizione Enel marzo
2004, art. 5.3 ed a quanto prescritto dalla norma CEI 22-26 fascicolo 7112 – CEI EN 62040 11:2003-11;
-
Dichiarazione di adeguatezza della cabina di ricevimento di media tensione di cui la
delibera AEEG n.247/04 del 28-12-04 di cui il Testo Integrato della Qualità dei Servizi Elettrici all. A
alla delibera n. 4/04 del 30-01-04;
-
Relazione sugli accorgimenti per i collegamenti delle masse e delle masse estranee;
-
Verbale di collaudo impianto di rivelazione fumi comprendente:
Dichiarazione di conformità dell'impianto alla norma UNI 9795 o alla norma di
prodotto;
Compilazione della modulistica specifica dei VVF relativa all’impianto in oggetto
propedeutica al rilascio del CPI;
Verbale di verifica timbrato firmato da un tecnico abilitato alla revisione periodica
degli impianti di rivelazione fumi (o da un tecnico dell’impresa costruttrice delle
apparecchiature), con la dichiarazione della esecuzione delle verifiche di cui la
norma UNI 9795 edizione aprile 2005 cap. 8;
Planimetria con suddivisione delle aree;
Calcolo della autonomia così come indicato dalle norme UNI 9795 e UNI EN54;
Manuale con la descrizione dell'impianto realizzato, funzionamento, utilizzo,
manuale di programmazione della centrale, cataloghi materiali, certificazione dei
materiali;
-
Certificazione delle barriere tagliafuoco;
-
Dichiarazione dell'installatore relativa alla posa delle barriere tagliafuoco realizzata a regola
d'arte;
-
Certificati di collaudo e taratura dei TA e TV;
-
Dichiarazioni di conformità dei quadri elettrici, comprendente:
Dichiarazione di conformità alle norme CEI 17-13;
Collaudo tipo;
Collaudo di accettazione;
Dichiarazione di conformità CE;
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Calcolo delle sovratemperature;
Calcolo delle portate delle sbarre.
-
Curve fotometriche, rendimenti, ecc., di tutti gli apparecchi illuminanti;
-
Calcoli illuminotecnici (sia per illuminazione normale che di sicurezza);
-
Calcolo della portata dei cavi, caduta di tensione, corrente di corto circuito, ecc.;
-
Relazione della misura delle tensioni di passo e contatto, ove previsto;
-
Tabelle di coordinamento per la selettività differenziale;
-
Tabelle di coordinamento per la selettività amperometrica:
-
Elenco dei materiali di scorta;
-
Cataloghi dei materiali utilizzati per i quadri elettrici;
-
Certificazione delle prese TD complete di modulo di uscita dallo strumento
-
Documentazione fotografica
Le misura e le prova necessarie per le compilazioni dei modelli di denuncia sono completamente a
carico dell’Impresa Installatrice.
La documentazione di cui sopra dovrà essere raccolta per argomenti, nei seguenti faldoni:
1.
Dichiarazioni di conformità e allegati obbligatori;
2.
Disegni finali degli impianti e schemi funzionali;
3.
Dichiarazioni di corretta posa in opera, collaudi e certificazioni dei materiali e degli impianti,
denunce;
4.
Manuali d’uso, manuali di manutenzione, programmi di manutenzione.
La documentazione dovrà essere trasmessa integralmente (non sono ammesse consegne
differite) ed ufficialmente alla Direzione Lavori in semplice copia; entro 30 giorni dal ricevimento
della documentazione la D.L. trasmetterà l’approvazione della documentazione ricevuta e le
eventuali osservazioni ed integrazioni necessarie.
Ad approvazioni ed integrazioni ultimate (sempre eseguite con la medesima procedura di cui
sopra), l’Impresa Appaltatrice fornirà l’intera documentazione in triplice copia di cui una
riproducibile, inoltre tutti gli schemi e le piante dovranno essere redatti con sistema grafico
compatibile con Autocad e ne dovranno essere consegnati tutti i supporti informatici.
Anche le relazioni dovranno essere redatte su Word processing e restituite oltre che in carta anche
sul supporto magnetico.
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1.12. PASSAGGIO DI CONSEGNA DEGLI IMPIANTI DALL’IMPRESA APPALTATRICE
AL COMMITTENTE.
Gli impianti dovranno essere formalmente passati di consegna dall’Impresa Appaltatrice alla
stazione appaltante (o sue emanazioni tecniche, quali ufficio manutenzioni interno, società di
gestione esterna, etc). Il passaggio di consegne degli impianti potrà essere contestuale con la fine
lavori e la presa in consegna dell’edificio o non contestuale; la tempistica e la data di presa in
consegna degli impianti sarà definita durante il corso dei lavori, in funzione dei tempi con i quali le
opera sono ultimate.
In ogni caso, indipendentemente dai tempi di presa in consegna dell’intero edificio, il passaggio di
consegne degli impianti dall’Impresa al committente deve avvenire rispettando le modalità di
seguito riportate. L’Impresa Appaltatrice, con la stipula del contratto, accetta di fatto tali modalità,
per le quali quindi non può chiedere nessun compenso aggiuntivo.
1.12.1.
Condizioni Necessarie Per Poter Procedere Alla Presa In Consegna
Degli Impianti.
-
Gli impianti devono essere finiti rispetto a quanto previsto in progetto ed eventuali varianti in
corso d’opera;
-
Gli impianti devono essere funzionanti e accesi;
-
Devono essere presenti le dichiarazioni di conformità complete di allegati obbligatori;
-
Devono essere presenti le dichiarazioni di rispondenza alla norma ed alla regola dell’arte
per gli impianti eventualmente esclusi dalla legge 46/90;
-
Devono essere stati completati i faldoni degli as-built e manuali di cui il precedente capitolo
“DOCUMENTAZIONE FINALE”, da parte dell’Impresa Appaltatrice;
-
Deve essere stato aggiornato il piano di manutenzione da parte dell’Impresa Appaltatrice;
1.12.2.
Formazione Del Personale.
L’Impresa Appaltatrice (anche attraverso eventuali tecnici specialisti dei vari impianti messi in
opera) deve fornire una formazione minima al personale messo a disposizione dalla Stazione
Appaltante e che prenderà in consegna gli impianti. A tale scopo l’Impresa Appaltatrice, una volta
reso ottemperato al punto precedente, relativo alle condizioni necessarie, provvede a inoltrare
richiesta scritta alla Stazione Appaltante e per conoscenza alla Direzione Lavori, che intende
procedere alla consegna degli impianti. Entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento di tale richiesta,
la Stazione Appaltante comunica la/le persone incaricate della presa in consegna degli impianti e
concorda con l’Impresa Appaltatrice le date di esecuzione della formazione.
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In particolare l’Impresa Appaltatrice dovrà prevedere non meno di n.4 giornate, dalle ore 9.00 alle
ore 18.00 con pausa dalle ore 12.30 alle ore 13.30, durante le quali i suoi tecnici saranno a
disposizione per illustrare l’architettura degli impianti, le modalità di funzionamento, le modalità di
programmazione delle centrale, le modalità di accesso agli impianti, le modalità di manutenzione.
In particolare le 4 giornate saranno di massima così articolate:
Giorno 1
-
Illustrazione della posizione dei quadri elettrici con sopralluogo fisico presso i quadri stessi;
-
Illustrazione dei percorsi di distribuzione con sopralluogo fisico lungo i percorsi, e
individuazione delle botole di accesso agli impianti;
-
Illustrazione delle modalità di accensione degli impianti da quadro elettrico e da quadri
remoti di telecontrollo;
-
Illustrazione delle manovre di apertura/chiusura/messa in sicurezza dei quadri MT, con
effettuazione delle manovre sul campo;
-
Illustrazione delle manovre di accesso al trasformatore e del criterio di interblocchi a chiave
dei quadri MT e del box trasformatore, con effettuazione delle manovre sul campo;
-
Illustrazione degli interblocchi elettrici e trascinamenti del quadro generale BT, con
effettuazione delle manovre sul campo.
Giorno 2
-
Illustrazione operatività del gruppo elettrogeno, con effettuazione delle manovre sul campo
;
-
Illustrazione manutenzioni e verifiche gruppo elettrogeno, con effettuazione delle manovre
sul campo;
-
Illustrazione programmazione PLC gruppo di scambio, con effettuazione delle manovre sul
campo;
-
Illustrazione operatività UPS, con effettuazione delle manovre sul campo ;
-
Illustrazione manutenzioni e verifiche UPS, con effettuazione delle manovre sul campo;
Giorno 3
-
Illustrazione operatività impianto rivelazione fumo, con visita dell’impianto e operazioni sulla
centrale;
-
Illustrazione programmazione, tacitazione eventi, visualizzazione eventi dell’impianto di
rivelazione fumi, con manovre effettuate sul campo;
-
Illustrazione operatività impianto antintrusione, con visita dell’impianto e operazioni sulla
centrale;
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-
Illustrazione programmazione, tacitazione eventi, visualizzazione eventi dell’impianto
antintrusione, con manovre effettuate sul campo;
-
Illustrazione operatività impianto di diffusione sonora, con visita dell’impianto e operazioni
sulla centrale;
-
Illustrazione programmazione dell’impianto di diffusione sonora, con manovre effettuate sul
campo;
-
Illustrazione operatività impianto di building-automation, con visita dell’impianto e
operazioni sulla centrale;
-
Illustrazione programmazione, tacitazione eventi, visualizzazione eventi dell’impianto di
building-automation, con manovre effettuate sul campo;
-
Illustrazione operatività, programmazione e gestione impianto citofonico e video-citofonico,
impianto TV-SAT, TVCC, impianti di chiamata bagni/aule/camere, con manovre effettuate sul
campo.
Giorno 4
-
Illustrazione operatività impianto di supervisione di edificio (compresa climatizzazione), con
visita dell’impianto e operazioni sulla centrale;
-
Illustrazione programmazione, tacitazione eventi, visualizzazione eventi dell’impianto di
supervisione di edificio (compresa climatizzazione), con manovre effettuate sul campo.
Al termine di ciascun giornata sarà cura dell’impresa appaltatrice raccogliere i visti di presenza e
partecipazione da parte del personale presente alla formazione.
Eventuali giornate di formazione ulteriori, in aggiunta a quanto sopra riportato, saranno oggetto di
accordi specifici sulla base delle effettive esigenze.
Si chiarisce come, sulla base di eventuali accordi e disponibilità delle parti, saranno possibili prese
in consegna parziali durante il corso dell’appalto. Tali passaggi di consegna, saranno oggetto di
accordi separati ma dovranno comunque prevedere la documentazione e la formazione di cui
sopra.
1.13. ALLEGATI.
Di seguito si riportano i moduli relativi a:
-
Scheda sottomissione materiali – allegato 1;
-
Scheda approvazione campionature – allegato 2;
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-
Rapporti di prova – allegato 3.
ALLEGATO 1
SCHEDA DI SOTTOMISSIONE MATERIALE
LAVORO -
COMMITTENTE-
IMPRESA -
SCHEDA N°
REVISIONE
SOSTITUISCE LA SCHEDA N°
DATA
DESCRIZIONE MATERIALE
CODICE EPU
RIFERIMENTO A CODICE DI SPECIFICA TECNICA
CAMPIONE A
MARCA
MODELLO
COLORE
DESCRIZIONE E DIMENSIONI CARATTERISTCHE (se necessarie)
CAMPIONE B
MARCA
MODELLO
COLORE
DESCRIZIONE E DIMENSIONI CARATTERISTCHE (se necessarie)
CAMPIONE C
MARCA
MODELLO
COLORE
DESCRIZIONE E DIMENSIONI CARATTERISTCHE (se necessarie)
PER IMPRESA APPALTATRICE
DATA TRASMISSIONE
TIMBRO E FIRMA
PER DIREZIONE LAVORI
DATA RICEVIMENTO
APPROVATO CAMPIONE
A
B
C
RISERVE ALLA APPROVAZIONE:
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……
NON APPROVATI CAMPIONI
A
B
C
COMMENTI:
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………..………………………………………………………………………………………………………………
TIMBRO E FIRMA D.L.
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ALLEGATO 2
SCHEDA APPROVAZIONE CAMPIONATURE
LAVORO -
COMMITTENTE-
IMPRESA -
SCHEDA N°
REVISIONE
SOSTITUISCE LA SCHEDA N°
DATA
RIFERIMENTO A SCHEDA DI SOTTOMISSIONE APPROVATA (se differenti) N°
DESCRIZIONE MATERIALE
CODICE EPU
ALTEZZA DI INSTALLAZIONE
DEFINZIONE ULTERIORI MODALITA’ DI INSTALLAZIONE
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
SPAZIO PER EVENTUALI FOTOGRAFIE
PER IMPRESA APPALTATRICE
DATA TRASMISSIONE
TIMBRO E FIRMA
PER DIREZIONE LAVORI
DATA CAMPIONATURA
APPROVATO
SI
NO
SI CON RISERVE
RISERVE ALLA APPROVAZIONE:
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
TIMBRO E FIRMA D.L.
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ALLEGATO 3 – RAPPORTI DI PROVA
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1) PROVA INTERRUTTORI DIFFERENZIALI E MISURA DELL’ANELLO DI GUASTO
Quadro
Partenza
In
Taratura Ith
Idn
Taratura Id
Tempo
Tempo di
Misura
interve
Intervento
anello di
nto a
a 5Idn
guasto - kA
Idn
Data
Timbro e firma dell’impresa
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2) MISURE ILLUMINOTECNICHE
Locale
Ubicazione
Lux medi
Lux minimi
Lux massimi
Lux minimi
Normale
Normale
Normale
Emergenza
Note
Data
Timbro e firma dell’impresa
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3 CONTINUITA’ DEL CONDUTTORE DI PROTEZIONE
Locale
Ubicazione
Massa
Resistenza
note
ohm
Data
Timbro e firma dell’impresa
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4 – PROVA DI FUNZIONAMENTO IMPIANTO DI RIVELAZIONE FUMO/GAS/VAPORI
Locale
Ubicazione
Cod.
Risultato
Sensore/apparecchiatura
Pos./neg.
Note
Data
Timbro e firma dell’impresa
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5 – MISURA DELLA RESISTENZA DI ISOLAMENTO
Quadro
Partenza
Resistenza isolamento ohm
Note
Data
Timbro e firma dell’impresa
00XXCT03_4277_A0
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6 – VERIFICA DELLE PORTATE, DELLE CADUTE DI TENSIONE E DEI COORDINAMENTI CAVO INTERRUTTORE
Quadro
In – If
(corrente
nominale e
Partenza
Iz - ai sensi della
Ib – da schema
Iz / Ib
Caduta di
CEI 64-8
elettrico
(arrotondare a
tensione a
n. 2 decimali)
fondo linea
corrente di
– con
funzionamento
corrente Ib
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
Data
Timbro e firma dell’impresa
2.
PARTE II – SPECIFICHE TECNICHE PRESTAZIONALI DEI MATERIALI.
2.1.
PREMESSA (INDICAZIONI TIPOLOGICHE DEI MATERIALI).
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Ove presenti, le marche riportate non sono in alcun modo vincolanti per l’impresa
installatrice,.la quale potrà proporre materiali prodotti da altre case costruttrici, purchè rispondenti
alle caratteristiche prestazionali individuate all’interno del progetto a base di contratto; le marche
costituiscono unicamente una indicazione per l’impresa relativamente al livello qualitativo atteso ed
una semplificazione per l’impresa nella fase di offerta per appalto, essendo già riportati alcuni
riferimenti di case costruttrici e prodotti che possono essere rispondenti alle caratteristiche di
progetto. Si ritiene che tale indicazione possa essere di aiuto alle imprese in fase di individuazione
dei singoli prezzi e quindi formulazione dei prezzi di offerta ovvero del ribasso totale. L’impresa ha
piena facoltà di fornire materiali differenti (sia come marca che come modello) da quelli riportati nel
presente elaborato, qualora rispondenti alle caratteristiche di qualità e di prestazioni.
2.2.
CAVI E CONDUTTORI.
Tutti i cavi impiegati nella realizzazione degli impianti descritti nelle presenti specifiche dovranno
essere rispondenti all'unificazione UNEL ed alle norme costruttive stabilite dal Comitato
Elettrotecnico Italiano, inoltre dovranno essere marcati CE e ove possibile disporre del marchio
IMQ. In particolare saranno impiegati:
conduttori flessibili unipolari isolati in PVC autoestinguente, a ridotta emissione di gas corrosivi,
con tensione normale di esercizio 450/750 V tipo N07V-K, Temperatura massima di esercizio:
+70°C, Temperatura massima di cto cto: +160°C, Temp eratura minima di posa: +5°C. Sforzo al
tiro: 50N /mm2 per posa entro tubazioni incassate sui circuiti di energia con tensione fino a 220/380
V (punti terminali luce e prese) e per correnti deboli, esclusi i circuiti telefonici, tipo non propaganti
l'incendio (Norma CEI 20-22 II / CEI 20-35 / CEI 20-52);
•
cavi flessibili unipolari o multipolari FG7(O)M1 isolati in gomma HEPR ad alto modulo, a
bassissima emissione di fumi e gas tossici (CEI 20-38) non propaganti l'incendio per tensione di
esercizio fino a 1000 V, Temperatura massima di esercizio: +70°C, Temperatura massima di cto
cto: +220°C, Temperatura minima di posa: -10°C. Sfo rzo al tiro: 50N /mm2 (Norma CEI 20-22 III /
CEI 20-35 / CEI 20-37 / CEI 20-13). Impiego nei circuiti di energia fino alla tensione di 220/380 V
per dorsali principali (nei corridoi), posa su passerelle in tubazioni interrate esterne o in
controsoffitto;
•
cavi flessibili unipolari o multipolari FG7 isolati in gomma butilica, non propaganti l'incendio
per tensione di esercizio fino a 1000 V, Temperatura massima di esercizio: +90°C, Temperatura
massima di ctocto: +220°C, Temperatura minima di po sa: 0°C, Sforzo al tiro: 50N /mm 2 (Norma
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CEI 20-13 / CEI 20-22 II / CEI 20-29 / CEI 20-34 / CEI 20-35 / CEI 20-37 / CEI 20-52). Impiego nei
circuiti di energia fino alla tensione di 220/380 V per Montante principali per posa su passerelle e
per posa in tubazioni interrate esterne o posa in controsoffitto;
•
cavi flessibili unipolari o multipolari FTG10(O)M1 o RF31-22, in rame, con tensione
nominale di 0,6/1 kVca, Temperatura massima di esercizio: +90°C, Temperatura massima di
ctocto: +250°C, Temperatura minima di posa: 0°C, Sf orzo al tiro: 50N /mm2, isolato in gomma
ELASTOMERICO RETICOLATO di qualità G10 con guaina esterna in PVC qualita' M1.
Rispondente alle Norma CEI 20-22 III / CEI 20-35 / CEI 20-36 / CEI 20-37 / CEI 20-38 / CEI 20-45.
Per tutti i servizi di sicurezza ed emergenza, ad esempio altoparlanti, allarmi ottici/acustici ecc..
•
cavi telefonici per interno ed esterno rispettivamente normali e schermati del tipo come
sopra descritto, isolati in materiale termoplastico non propaganti l'incendio per tensione di esercizio
fino a 1000 V (CEI 20-37, CEI 20-35 e 20-22V2);
La sezione dei cavi di potenza che è indicata nei disegni allegati e che fanno parte della
presente specifica, non esime l'Appaltatore da un controllo della stessa, in funzione dei
seguenti parametri:
•
carico installato;
•
portata del cavo uguale all'80% del valore ammesso dalla tabella UNEL 35024;
•
temperatura ambiente di 30°C (per installazione al l'interno), 40°C (per posa nei percorsi
all'esterno su canaletta);
•
coefficiente di riduzione relativo alle condizioni di posa nella situazione più restrittiva nello
sviluppo della linea;
•
caduta di tensione che non deve superare il 4% sia per circuiti di F.M. e luce fra il
trasformatore e l'utilizzatore più lontano.
La sezione non deve comunque essere inferiore a:
1
mm² per i circuiti di segnalazione
1,5 mm² per i circuiti luce
2,5 mm² per i circuiti F.M.
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I cavi saranno contrassegnati in modo da individuare prontamente il servizio a cui appartengono;
avranno la seguente colorazione delle guaine:
Cavi multipolari
I cavi multipolari avranno la colorazione della guaina prevista dalle tabelle CEI UNEL 00721-69.
I cavi multipolari di tipo S, senza conduttore di protezione, avranno la colorazione delle anime
conforme alle tabelle CEI UNEL 00722-78.
I cavi multipolari di tipo T, avranno il conduttore di protezione con anima giallo - verde.
I cavi multipolari di tipo telefonico, avranno guaina con colorazione conforme alla tabella CEI UNEL
00724-73 e anima con colorazione conforme alla tabella stessa.
Cavi unipolari
•
conduttori di terra
•
conduttori di neutro
•
conduttori in c.c.
•
conduttori per le fasi : altri colori a scelta purché contraddistinti in R-S-T per distribuzione
: giallo rigato di verde
: blu chiaro
: rosso/nero
tra le fasi e neutro. Dello stesso colore tra le fasi per distribuzione trifasi senza neutro.
Oltre la sezione di 50 mm² i cavi dovranno essere di tipo unipolare.
Non verranno ammessi giunti sui cavi che per i tratti di lunghezza maggiori alle pezzature standard
in commercio.
2.2.1. Posa cavi in cunicolo o interrati.
Nei cunicoli i cavi saranno posati ordinatamente ed affiancati cercando di evitare il più possibile
accavallamenti e più strati di conduttori.
Nei punti di passaggio dei cunicoli da un locale all'altro dovranno essere previsti diaframmi tagliafuoco come descritto al punto 3.5.
I cavi esterni saranno generalmente in polifore nei tratti interrati si farà impiego di tubo p.v.c.
underground, con rinfianco di cls posti a una profondità non inferiore a 60 cm dal piano di calpestio
per le linee BT e di telecomunicazione e 100 cm per le linee MT.
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2.2.2. Posa cavi su passerelle e/o canalette.
I cavi dovranno essere posati affiancati ordinatamente su un semplice strato; altrimenti si farà
ricorso a più piani di passerelle con interdistanza minima di 30 cm.
I cavi unipolari dovranno essere posati a trifoglio al fine di evitare pericolosi surriscaldamenti e/o
aumenti di impedenza dovuti a campi magnetici.
I cavi dovranno essere contrassegnati ogni 20 m con targhetta in p.v.c. fissata con collare plastico,
indicante il tipo di impianto o di servizio.
Nei tratti verticali ed inclinati i cavi dovranno essere fissati alle canaline mediante legatura (nel
caso di uso di canalette chiuse si dovranno prevedere appositi sistemi di fissaggio all'interno delle
canalette stesse).
Le canaline dovranno avere un coefficiente di riempimento di 0,5.
Come per i cunicoli, nel passaggio da un locale all'altro, dovranno essere previsti diaframmi
tagliafuoco come descritti al punto 3.5.
2.2.3. Posa cavi in tubazioni.
Ogni servizio ed ogni impianto, anche se a pari tensione, usufruirà di una rete di tubazioni
completamente indipendente e con proprie cassette di derivazione.
Il diametro interno dei tubi, mai inferiore a 13 mm, sarà scelto in modo che il coefficiente di
riempimento sia sempre minore di 0,4 (fattore di riempimento = rapporto tra sezione complessiva
dei cavi e sezione interna del tubo), il diametro comunque sarà sempre maggiore o uguale a 1,4
volte il diametro del cerchio circoscritto dei cavi contenuti.
I tubi dovranno seguire un andamento parallelo agli assi delle strutture evitando percorsi diagonali
e accavallamenti.
Tutte le curve saranno eseguite a largo raggio, non sono ammesse le curve stampate e le
derivazioni a T.
In ogni caso dovrà essere garantita un'agevole sfilabilità dei conduttori.
Nei tratti in vista i tubi (metallici o plastici) saranno fissati con appositi sostegni in materiale plastico
o metallico tramite tasselli ad espansione con interdistanza massima di 150 cm, mantenendo un
distanziamento dalle strutture in modo che possano essere effettuate agevolmente le operazioni di
riverniciatura per manutenzione e consentita la libera circolazione di aria.
In corrispondenza dei giunti di dilatazione delle costruzioni dovranno essere usati particolari
accorgimenti come tubi flessibili o doppi manicotti.
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È fatto divieto di transitare con tubazioni in prossimità di condutture di fluidi ad elevata temperatura
o di distribuzione del gas, e di ammarrarsi a tubazioni, canali o comunque altre installazioni
impiantistiche meccaniche.
I tubi previsti vuoti dovranno comunque essere infilati con opportuni fili pilota in materiale non
soggetto a ruggine.
In tutti i casi in cui vengono impiegati tubi metallici dovrà essere garantita la continuità elettrica
degli stessi, la continuità tra tubazioni e cassette metalliche e qualora quest'ultime fossero in
materiale plastico dovrà essere realizzato un collegamento equipotenziale tra le tubazioni ed il
morsetto interno di terra.
Nel caso di impiego di tubi metallici filettati dovranno essere verniciate al minio tutte le filettature.
2.2.4. Posa cavi a vista.
Non si prevede l'uso di cavi a vista.
2.3.
TUBI PORTACAVI.
Per la realizzazione degli impianti saranno impiegati i seguenti tipi di tubi a seconda delle
prescrizioni indicate nei disegni e nelle descrizioni dei singoli impianti:
in materiale plastico corrugato di tipo pesante, per la distribuzione nei tratti incassati nelle pareti,
nei pavimenti, nei soffitti od ove espressamente richiesto, con Resistenza alla compressione e
all’urto di grado 4, Temperature di applicazione permanente e installazione: -5°C / +60°C,
Resistenza di isolamento: > 100 Mohm a 500V per 1 minuto, Resistenza alla propagazione della
fiamma: autoestinguente, Marcato CE e con contrassegno del Marchio Italiano di Qualità, Tabelle
CEI - UNEL 37118, Norma CEI EN 50086-1 (CEI23-39) CEI EN 50086-2-2 (CEI23-55).
In polietilene ad alta densità per la formazione di Cavidotti interrati, a doppia parete liscio all’interno
corrugato all’esterno, con resistenza allo schiacciamento di 750N, Resistenza all’urto: 60kgcm a –
25°C, Temperature di applicazione permanente e inst allazione: -30°C / +60°C, Resistenza di
isolamento: > 100 Mohm, Rigidità dielettrica superiore a 800 kV/cm. Marcato CE e con
contrassegno del Marchio Italiano di Qualità, rispondente alla Norma CEI EN 50086-1 (CEI23-39)
CEI EN 50086-2-4 (CEI23-46).
in materiale plastico rigido di tipo pesante a bassissima emissione d'alogeni e resistente alla prova
del filo incandescente a 850°C, con resistenza alla compressione di 750N, Resistenza all’urto: 2kg
da 100 mm per posa a parete, temperature di applicazione permanente e installazione: -5°C /
+60°C, Resistenza di isolamento: > 100 Mohm a 500V per 1 minuto, di colore grigio RAL 7035,
rispondente alla tabella CEI - UNEL 37118, Norma CEI EN 50086-1 (CEI23-39) CEI EN 50086-2-1
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(CEI23-54), con contrassegno del marchio italiano di qualità per i percorsi in vista, dove
specificato, con raccorderia a tenuta stagna;
I tubi saranno raccordati a eventuali parti e/o apparecchiature soggette a vibrazioni con raccordi
flessibili in Materiale di PVC autoestinguente secondo CEI EN 50086, con classificazione dalla
EN50086: 2311, resistenza alla compressione di 320 N, Resistenza all’urto di almeno 2kg da
100mm, Temperatura di applicazione permanente: +5°C / +60°C, Resistenza di isolamento: > 100
MΩ a 500V per 1 min., Rigidità dielettrica: > 2000V 50Hz per 15min di colore grigio RAL 7035.
2.4.
PASSERELLE E CANALETTE PORTACAVI.
Le passerelle e le canalette impiegate dovranno essere in lamiera di acciaio protetta con zincatura
a fuoco sendzimir (tab. UNI 5753. DIN 17162, quantità ≥ 200g/m2), con Marcatura CE, marchio
IMQ e rispondenti alla Norma CEI 23-31.
Le giunzioni dovranno essere eseguite in modo da evitare il pericolo di abrasione della guaina dei
cavi durante la posa.
Nel contempo dovrà essere garantita la continuità elettrica delle canaline e dovrà essere prevista
una presa di terra in caso di transito nelle stesse del collettore di terra con interdistanza massima
di 8 m.
Le canaline dovranno essere fissate alle strutture a mezzo di mensole di sostegno;
l'interasse di dette mensole sarà in funzione del carico e tale da non superare una Freccia
d'inflessione tra due punti di ancoraggio di 5 mm. Per eseguire cambiamenti di direzione,
variazioni di quota, di larghezza, ecc., dovranno essere impiegati gli accessori allo scopo
previsti dal costruttore in modo da ridurre al minimo, e per dimostrata necessità, gli
interventi quali tagli, piegature, etc, In ogni caso gli spigoli che possono danneggiare i cavi
dovranno essere protetti con piastre terminali coprifilo. Per il collegamento delle varie parti
dovranno essere impiegati non meno di quattro bulloni in acciaio zincato o cadmiato di tipo
con testa tonda e larga posta all'interno della canaletta e muniti di rondella. L’apertura del
coperchi sarà possibile a installazione eseguita soltanto mediante l’utilizzo di un attrezzo.
Le mensole dovranno avere lo stesso trattamento superficiale delle canaline o passerelle.
Sarà riportato ogni 5m sulla conduttura la tipologia degli impianti posati in essa con la
seguante sigla (se presenti):
Energia ordinaria
Energia di sicurezza
Rilevazione incendio
Dati
Antintrusione
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Diffusione sonora
TVCC
Supervisione e controllo
Videocitofono e controllo accessi
La siglatura dovrà essere fatta impiegando etichette con caratteri di almeno 10 mm di
altezza ed impiegando inchiostro di tipo indelebile. Non sono ammesse giunzioni di
collegamento all’interno della conduttura.
Gli eventuali setti separatori impiegati dovranno essere dello stesso materiale e con lo stesso
trattamento di zincatura delle canaline, permanentemente fissati alla struttura mediante viti o
bulloni.
In genere si utilizzeranno passerelle forate per le distribuzioni principali e canaline chiuse per le
distribuzioni secondarie o i percorsi “a portata di mano “, il grado di protezione complessivo della
conduttura dovrà essere:
IP00 (senza coperchio),
IP20 (asolati con coperchio)
IP40 (Chiusa senza particolari accessori)
IP44 (Chiusa provvista di accessori specifici di tenuta)
2.5.
SCATOLE E CASSETTE DI DERIVAZIONE.
Tutte le giunzioni o le derivazioni devono essere realizzate esclusivamente mediante l'impiego di
scatole o cassette di derivazione aventi gradi normali di protezione meccanica non inferiori, IP2X
negli uffici, aule e affini, IP44 nei depositi se con impianti eseguiti a vista, IP55 nei locali doccia se
sono previsti l’uso di getti d’acqua per le operazioni di pulizia, IP55 per impianti posti all’esterno e
nei locali tecnici. Le scatole impiegate dovranno essere marcate CE e ove possibile disporre del
marchio IMQ.
Di norma le scatole o cassette verranno altresì impiegate ad ogni brusca deviazione del percorso
delle tubazioni, ogni due curve, ogni 15 m nei tratti rettilinei, all'ingresso di ogni locale alimentato,
in corrispondenza di ogni corpo illuminante.
Non è ammesso far transitare nella stessa cassetta conduttori appartenenti ad impianti o servizi
diversi ad eccezione delle cassette con appositi setti separatori.
Le tubazioni devono essere posate a filo delle cassette con la cura di lisciare gli spigoli onde
evitare il danneggiamento delle guaine dei conduttori nelle operazioni di infilaggio e sfilaggio.
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Nel caso di impianto a vista i raccordi con le tubazioni devono essere esclusivamente eseguiti
tramite imbocchi pressatubo filettati in pressofusione o plastici, secondo quanto prescritto.
Le derivazioni saranno effettuate mediante morsettiere fisse oppure di tipo componibile
montate su guida di tipo unificato. Il serraggio dei conduttori dovrà essere a vite con
l'interposizione di una piastrina metallica, i morsetti saranno di tipo a mantello in materiale
isolante e adeguati alla sezione dei conduttori derivati.
I conduttori saranno disposti ordinatamente nelle cassette con un minimo di ricchezza.
Le cassette per posa a vista saranno fissate esclusivamente alle strutture murarie tramite tasselli
di espansione.
Nel caso di impianti incassati le cassette saranno montate a filo del rivestimento esterno e saranno
munite di coperchio "a perdere" i coperchi definitivi saranno montati ad ultimazione degli interventi
murari di finitura.
Nel caso di cassette di tipo stagno, murate in pareti rivestite in maiolicato, dovrà essere prevista
una cornice plastica od in materiale non ossidabile che consenta una battuta perimetrale.
Tutte le scatole saranno contrassegnate sul coperchio in modo che possa essere individuato il tipo
di servizio di appartenenza e la tipologia degli impianti in essa contenuti, con la seguante sigla.
Energia
Rilevazione incendio
Dati
Antintrusione
Diffusione sonora
TVCC
Supervisione e controllo
Video citofono e controllo accessi
La siglatura dovrà essere fatta impiegando etichette con caratteri di almeno 10 mm di
altezza ed impiegando inchiostro di tipo indelebile
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Tutte le scatole o cassette di qualsiasi materiale saranno provviste di morsetto di terra; quelle in
materiale metallico avranno il morsetto di messa a terra del corpo scatola. In questo impianto si
utilizzeranno 2 tipologie di scatole:
Cassette di derivazione in PVC autoestinguente da incasso con Resistenza alla
compressione di 750N, Resistenza all’urto: 2kg da 100 mm posa a parete, Temperature di
applicazione permanente e installazione: -5°C / +60 °C, Resistenza di isolamento: > 100
Mohm a 500V per 1 minuto, con coperchio di colore bianco, fissato con viti o con in sistema
a 1/4 di giro o equivalente, se richiesto Accessorio per piombare la chiusura dei coperchi, le
Viti dovranno essere del tipo imperdibile, in acciaio inossidabile o in ottone o comunque
con trattamento superficiale contro la corrosione (cadmiatura, zincocromatura etc.),
rispondenti alla Norma CEI 23-48; IEC 60670.
Cassette di derivazione in PVC autoestinguente per posa a vista con Resistenza alla
compressione di 750N, Resistenza all’urto: 2kg da 100 mm posa a parete, Temperature di
applicazione permanente e installazione: -5°C / +60 °C, Resistenza di isolamento: > 100
Mohm a 500V per 1 minuto, Dotate di coperchio fissato con viti o con in sistema a 1/4 di giro
o equivalente, Viti imperdibili, in acciaio inossidabile o in ottone o comunque con
trattamento superficiale contro la corrosione (cadmiatura, zincocromatura etc.), Fissaggio a
parete o soffitto con non meno di due viti.
2.6.
BARRIERE PER PREVENIRE LA PROPAGAZIONE DEGLI INCENDI.
Sui percorsi principali dei cavi raggruppati in passerelle, canaline aperte o chiuse e cunicoli non
riempiti, saranno adottati i seguenti provvedimenti per prevenire la propagazione degli incendi in
senso longitudinale:
saranno poste barriere tagliafiamma in tutti i passaggi di pareti verticali e solette (compreso
ingressi e uscite dal locale cabina elettrica);
Le barriere tagliafiamma saranno preferibilmente di tipo facilmente asportabile, avranno tenuta al
fuoco equivalente a quella delle strutture che attraversano e saranno comunque corredati di
certificato di omologazione CESI o equivalenti. Esse saranno Configurate per resistenza REI: di
180 minuti, costituite da sacchetti in tessuto minerale incombustibile, riempito con una miscela di
fibre inorganiche e barre termoespandenti, l’espansione delle barre intumescenti se sottoposte al
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fuoco deve garantire una perfetta sigillatura del varco e delle eventuali fessurazioni conseguenti
alla fusione dei cavi elettrici e alla loro riduzione di volume.
2.7.
QUADRI ELETTRICI.
I quadri elettrici saranno del tipo autoportante ad armadio oppure per appoggio a parete e saranno
adatti per il montaggio sporgente od incassato.
2.7.1. Quadri in Metallo.
Il quadro deve essere di tipo AS o ANS
Dati di Targa da apporre sul fronte quadro:
nome del costruttore
riferimento a normative seguite per la costruzione
tipologia di quadro
n. di matricola
natura corrente nominale
frequenza, tensione nominale e d'isolamento
tensione ausiliaria
corrente di c.to-c.to max
grado di protezione
condizioni di servizio e sistema di collegamento a terra
data commessa ed eventuale riferimento a schema elettrico.
Carpenteria
La struttura dei quadri sarà sempre realizzata con una intelaiatura in profilati di acciaio e pannelli in
lamiera ribordata a doppia piega di spessore non inferiore ai 20/10 mm.
Per l’installazione di apparecchiature pesanti dovrà essere impiegata lamiera di spessore
maggiore od opportuni rinforzi.
I quadri dovranno essere chiusi su ogni lato e posteriormente. Per un adeguato smaltimento del
calore saranno praticate delle feritoie del tipo antipolvere e complete di retina antinsetti.
I quadri o elementi di quadro che possono costituire unità a sé (lunghezza max 2,5 m) devono
essere muniti di golfari di sollevamento avvitati.
I quadri saranno ancorati alle opere murarie o alle carpenterie di sostegno.
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I quadri risulteranno composti da uno o più scomparti previsti per un facile assemblaggio fianco a
fianco in esecuzione modulare ed interconnessi con bulloneria non ossidabile, trattata in bagno
galvanico o zincata a fuoco.
Il fissaggio delle lamiere interne e delle apparecchiature dovrà essere realizzato con viti su fori o
bussole filettate impiegando ranelle grower contro l’allentamento.
Vengono tollerate le viti autofilettanti con diametro non superiore a 3 mm per il fissaggio di piccole
apparecchiature, comunque è fatto divieto di impiegare dadi liberi.
Tutti i pannelli frontali (accesso alle apparecchiature e morsettiere) saranno apribili a cerniera
invisibile dall’esterno e saranno muniti di guarnizione perimetrale in gomma antinvecchiamento.
Ogni portella sarà corredata di serratura tipo “Yale”.
Le serrature di tutti i quadri devono essere uguali tra loro, saranno comunque consegnate chiavi in
numero pari alle serrature.
Anche se a volte sarà prevista l’ispezione del retro, tutte le apparecchiature saranno accessibili
solamente dal fronte (ad esclusione dei quadri tipo Power Center); sul pannello anteriore saranno
praticate le feritoie per consentire il passaggio delle manovre frontali.
Tutte le apparecchiature saranno fissate su guide o su pannelli fissati sul fondo del quadro. Solo in
casi particolari, previa autorizzazione, sarà consentito montare strumenti e lampade di
segnalazione sui pannelli frontali, in tale caso le interconnessioni alle morsettiere fissate saranno
realizzate con conduttori flessibilissimi.
Non sono accettate le targhette di tipo adesivo.
Saranno ciechi se destinati a chiudere settori non utilizzati del quadro, o settori contenenti
morsettiere o altri apparecchi su cui non sia normalmente necessario agire, oppure dotati di
finestrature che consentano di affacciare la parte anteriore degli apparecchi fissati sulle guide o sul
pannello di fondo
Porte anteriori (se indicate sugli elaborati di progetto specifici) in lamiera di acciaio saldata
ribordata ed irrigidita e protetta con lo stesso trattamento superficiale sopra descritto
A seconda di quanto indicato sui disegni, le porte saranno di tipo cieco o con vetro temperato
Esse dovranno comunque essere dotate di guarnizioni in gomma antinvecchiante, di maniglie in
materiale isolante e di serrature con chiave.
Scomparti
Il quadro dovrà prevedere differenti scomparti, ciascuno predisposto per una specifica funzione
(porta strumenti, vano morsettiere, vano barrature, vano interruttori, etc.) e ciascuno ampliabile a
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più moduli base per adattarsi alle esigenze di apparecchiature di taglie differenti. I moduli base
destinati agli interruttori modulari passo 17,5 mm. andranno sfruttati all’80% massimo.
Il quadro dovrà avere all'interno una tasca per il contenimento dello schema elettrico quotato.
Caratteristiche particolari per quadri tipo Power Center
Per convenzione nel presente documento si intende Power Center il quadro generale di bassa
tensione alimentato dal o dai trasformatori, il quadro generale di edificio, alimentato da ente
erogatore, un qualsiasi quadro elettrico o quadro comando motori con corrente nominale maggiore
o uguale a 400A. Eventuali richieste di modifica delle prescrizioni che seguono dovranno essere
preventivamente approvate dalla Direzione Lavori.
La struttura portante dei quadri sarà eseguita con profilati di lamiera presso-piegata; lo spessore
delle lamiere non sarà inferiore a:
30\10 per i profilati autoportanti
20\10 per le lamiere, i pannelli di chiusura, per le portelle frontali.
Sia per i POWER CENTER che per gli MCC i quadri saranno del tipo ad elementi verticali
normalizzati, affiancati e tra loro necessariamente collegati. Saranno del tipo per fissaggio a
pavimento mediante ferri di base (inclusi nella fornitura e da fornire separatamente) da annegare
nel pavimento stesso, oppure mediante tasselli ad espansione, oppure saranno equipaggiati con
carpenteria di supporto adatta al loro sostegno in presenza di pavimento galleggiante (come
descritto in E.P.U.)
Ogni unità dovrà essere realizzata col fondo chiuso e per le linee in cavo in arrivo e\o partenza
verso l’esterno dovranno essere adottati opportuni diaframmi, comunque sempre asportabili
dall’interno del quadro, atti a mantenere le necessarie aperture per la fuoriuscita dei cavi, senza
nulla togliere alla chiusura del fondo.
Inoltre le chiusure del fondo dovranno possedere particolare resistenza alle ossidazioni (lamiere di
acciaio zincata a caldo, lamiere di alluminio, ecc.).
Accessibilità e segregazioni per quadri Power Center
Il grado di protezione dei quadri dovrà essere:
Protezione all’esterno dell’involucro:
IP 31 minimo
Protezione all’interno delle celle:
IP 20 minimo
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Le singole unità costituenti i quadri saranno suddivise in uno o più cubicoli (celle) ognuno dotato di
propria portella di chiusura incernierata.
Nella stessa cella potrà essere montato più di un interruttore se di portata inferiore a 400 A
compreso, mentre per interruttori di portata superiore, dovranno essere usate celle singole.
La strumentazione ed i circuiti ausiliari dovranno essere montati in celle a se stanti.
Le singole unità si divideranno in tre zone principali tra loro segregate (tripla segregazione): quella
anteriore (fronte) conterrà gli interruttori, gli strumenti di misura, le apparecchiature di comando;
quella intermedia conterrà il sistema di sbarre principali, le connessioni, le derivazioni, i
trasformatori di corrente, i terminali degli interruttori di ingresso; quella posteriore conterrà i
terminali, le morsetterie di potenza e quelle degli ausiliari, la sbarra di terra.
La segregazione tra zona posteriore e zona intermedia dovrà essere realizzata in modo da potere
consentire l’accessibilità alla zona intermedia, o tramite segregazioni parziali, o tramite semplici
rimozioni delle barriere interposte.
Le morsetterie di potenza e i terminali dovranno comunque essere separate completamente dalle
morsetterie degli ausiliari in modo da poter accedere a queste ultime senza possibilità di contatto
accidentale con le prime.
La segregazione tra zona anteriore e zona intermedia dovrà essere realizzata in modo da
garantire, con porta della cella aperta, il grado minimo di protezione IP 20.
Detto grado di protezione e’ da intendersi esteso verso qualsiasi parte che possa trovarsi sotto
tensione pertanto, se nella parte anteriore dovessero trovarsi dei punti in tensione, come ad
esempio con l’uso di interruttori con attacchi anteriori, dovranno essere usati diaframmi suppletivi
rimovibili solo con l’uso di appositi attrezzi e che garantiscano il grado di protezione richiesto.
Nel caso che le segregazioni suppletive vengano realizzate con materiale isolante, questo
materiale dovrà essere autoestinguente, come ad esempio il policarbonato.
Circuiti ausiliari quadri Power Center
I circuiti ausiliari, per i quadri tipo POWER CENTER, dovranno essere concentrati in celle a se
stanti.
I collegamenti ausiliari in generale dovranno essere realizzati con cavi non propaganti l’incendio a
norme CEI 20-22 e tabelle CEI-UNEL 35752-35754-35755 con sezione minima 1,5 mm2.
Tutti i cavi saranno protetti e contenuti in canalette in PVC, autoestinguente e munite di coperchio.
Nei collegamenti tra i trasformatori amperometrici e i relativi strumenti si dovranno prevedere
opportuni morsetti cortocircuitabili ed i conduttori usati per il collegamento non dovranno avere
sezione inferiore a 2,5 mm2; inoltre il collegamento a terra deve essere realizzato direttamente
sulla barra collettrice di terra.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
I collegamenti dei voltmetri dovranno essere protetti tramite fusibili sezionabili a coltello con fusibili
di tipo cilindrico 10,3 x 38 o similare e con potere di interruzione non inferiore a 100 kA.
I conduttori che derivano direttamente dalle sbarre (conduttori voltmetrici e simili) lungo il tratto non
protetto dai fusibili dovranno avere un percorso completamente separato, ed essere contenuti in
ulteriore guaina di protezione.
I conduttori ausiliari, appartenenti a sistemi di categoria diversa, dovranno essere fisicamente
separati o su percorsi diversi o tramite interposizione di diaframmi.
Anche le morsetterie, a cui fanno capo questi conduttori, dovranno essere o separate fisicamente
o tramite opportuni diaframmi.
Qualora sulla stessa morsetteria dovessero far capo conduttori a tensione diversa, dovranno
essere separati in zone distinte e contrassegnate da apposita targhetta indicatrice.
I circuiti ausiliari, facenti parte di uno stesso interruttore, dovranno far capo ad una morsetteria e\o
connettore posizionato nella stessa segregazione in cui e’ situato l’interruttore (questo per i quadri
POWER CENTER).
I circuiti ausiliari dovranno essere opportunamente protetti sia contro il sovraccarico, che contro i
corto circuiti.
I relè ausiliari saranno del tipo ad innesto, con basetta provvista di attacchi anteriori a vite ed
inoltre dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti atti ad evitare che i relè si possano estrarre
dalla loro base per cause accidentali.
Resta chiaramente inteso che la portata dei contatti, in funzione della vita elettrica, dovrà sempre
essere correttamente verificata in funzione della tensione di alimentazione e della natura del carico
da alimentare.
Poiché il sistema potrà essere completato con un apparato di telecontrollo, tutte le apparecchiature
di controllo e di allarme dovranno avere 2 contatti ausiliari (1 NA + 1 NC) “puliti” in morsettiera.
Strumenti di misura
Gli strumenti saranno sistemati sulle portine del quadro insieme agli eventuali pulsanti, lampade
spia e selettori di comando.
Saranno del tipo digitale a cristalli liquidi.
Nei collegamenti tra riduttori di misura, TA e TV e relativi strumenti, si dovranno prevedere
opportuni morsetti amperometrici, cortocircuitabili e sezionabili, e voltmetrici, sezionabili.
I conduttori, che collegano i TA alla relativa strumentazione, avranno sezione non inferiore a 2,5
mm2, comunque per la determinazione esatta della sezione del conduttore, dovrà essere eseguito
il calcolo, a piena portata nominale, in base al consumo proprio dello strumento, alla lunghezza
della linea e alla prestazione del TA.
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Verniciature
Il fornitore dovrà proporre una propria specifica di verniciatura del quadro che dovrà includere
come minimo:
sgrassatura;
fosfatazione;
essicazione;
fondo sintetico per essiccazione in aria a base di cromato di zinco;
doppia mano a finire con smalto sintetico per essicazione a forno, oppure vernici epossidiche
polimerizzate per essiccazione in aria. Spessori minimi a fine ciclo 100 micron.
Dispositivi di protezione comando e controllo
Le caratteristiche tecniche dovranno rispondere alle vigenti norme di prodotto e potranno essere
scelte esclusivamente all’interno delle marche indicate a riferimento.
Le caratteristiche fondamentali di vari pannelli o scomparti dovranno essere identiche anche se
necessariamente saranno impiegate apparecchiature di costruzione o provenienza diverse.
Si dovrà aggiungere un buon effetto estetico all’esterno, unito ad una facile individuazione delle
manovre da compiere. All’interno dovrà essere possibile una agevole ispezionabilità ad una facile
manutenzione in modo particolare per le parti di più frequente controllo, quali fusibili e relè.
Le distanze tra le singole apparecchiature e le eventuali diaframmature dovranno impedire che
interruzioni di elevate correnti di corto circuito od anche avarie notevoli possano interessare le
apparecchiature vicine.
Tutte le apparecchiature interne devono essere contraddistinte con targhette intercambiabili.
I quadri saranno equipaggiati con maniglie di estrazione dei fusibili.
Dovrà essere lasciato libero lo spazio per un’aggiunta di apparecchiature pari al 20% dell’ingombro
totale.
Relativamente ai componenti si precisa che:
i segnali luminosi dovranno essere ben visibili, realizzati con lampade di voltaggio leggermente
superiore alla tensione di alimentazione della lampada al fine di una lunga durata;
selettori e lampade spia dovranno essere di diametro non inferiore a 22 mm. e dotati di ghiera di
tenuta in modo da mantenere il grado di protezione del quadro;
la potenza dei trasformatori per ausiliari deve essere almeno del 100% superiore allo strettamente
necessario per le apparecchiature.
I trasformatori da impiegare per alimentazioni ausiliarie, o per qualsiasi altro impiego a tensione di
categoria 0, dovranno essere del tipo a “sicurezza”.
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in nessun caso e’ ammesso l’uso di autotrasformatori; dovranno quindi essere adottati
trasformatori in cui, anche in caso di guasto, sia impossibile il contatto tra avvolgimento primario e
secondario.
i trasformatori dovranno essere impregnati in autoclave con vernici isolanti, o essere incapsulati in
resina.
le perdite nel ferro dovranno essere bassissime, in modo da contenere la sovratemperatura anche
con funzionamento a vuoto.
l segnali luminosi dovranno essere sempre, indipendentemente dal tipo di interruttore installato nel
Power Center, almeno, per ogni utenza, uno per lo scatto termico di colore giallo, uno per il
funzionamento di colore verde, uno per lo stato di aperto di colore rosso, nonché uno per eventuali
allarmi particolari (es. livelli, soglie di sicurezza ecc..). Le spie luminose dovranno essere
posizionate immediatamente a lato dell’interruttore o salvamotore relativo. Le lampade di
segnalazione dovranno essere sostituite dal retro, e saranno su portalampada a spina. Dovrà
essere sempre previsto il circuito e pulsante di prova lampade, anche se non espressamente
indicato negli schemi unifilari.
I fusibili dovranno essere di prima qualità di tipo gG se rapidi e aM per avviamento motori (secondo
norme CEI 32-1 e 32-4 o equivalenti normative europee); su ogni fusibile dovrà essere scritta la
corrente nominale e la caratteristica: i fusibili dovranno essere del tipo cilindrico fino a 32 A, oltre
32 A del tipo a coltello;
la potenza dei teleruttori indicata in schema si riferisce alla categoria AC3 (con 0,1% di AC4) per
un numero minimo di manovre di 1.000.000; detta potenza dovrà essere sempre almeno maggiore
del 15% della potenza nominale del motore, ove non diversamente specificato;
i relè termici devono essere del tipo protetto contro la mancanza di fase, la taratura deve essere
minore uguale 1,1 Im (corrente assorbita dal motore) ma comunque sempre minore uguale In
(corrente nominale motore); si dovrà verificare in funzione dei materiali scelti il coordinamento fra
fusibili, teleruttore, relè termico in modo da evitare in caso di guasto un qualsiasi incollamento dei
contatti;
i protettori interni dei motori (dove previsti) dovranno essere collegati ed avere circuito per
mantenere il blocco e permettere il ripristino manuale.
In particolare i quadri contenenti le apparecchiature di protezione e comando dei motori (MCC)
dovranno essere realizzati mediante unità modulari a cassetto , in modo tale che risulti possibile
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operare sulla singola unità senza dover mettere fuori tensione l'intero quadro; sarà necessario
realizzare la segregazione dei singoli cassetti dalla zona sbarre e cavi.
I materiali impiegati dovranno essere il più possibile unificati sia come casa costruttrice che come
tensione di alimentazione.
Sicurezza del personale preposto alle manovre
Ogni sezione del quadro con alimentazione propria e indipendente dovrà essere completamente
separata dalle altre mediante separatori interni in lamiera e munita di portella di accesso; per
impedire che persone vengano accidentalmente in contatto con parti in tensione saranno usati
sezionatori generali del tipo che impediscano l’apertura delle portelle in posizione di “chiuso” e
diaframmi di protezione sui morsetti di entrata del sezionatore.
Dovranno essere pure segregate le morsettiere e gli attraversamenti di cavi di altre sezioni.
Tutte le parti metalliche dovranno essere collegate a terra; le portelle o pannelli asportabili, anche
se non montano componenti elettrici, saranno collegati a terra con corda da 16 mm2.
I pezzi metallici sovrapposti ed uniti con bulloni non saranno considerati elettricamente collegati tra
di loro.
Su ogni quadro sarà prevista una sbarra di terra in rame nudo della sezione minima di 100 mm2,
continua quanto la lunghezza del quadro.
Le messe a terra delle lamiere e degli chassis dovranno essere realizzate con conduttori flessibili
in rame di sezione non inferiore a 6 mm2, allacciati a collettori primari di dimensione adeguata,
comunque non inferiore a 16 mm2, derivati dalla sbarra principale.
Dovrà essere sempre realizzato il trascinamento tra interruttore di media tensione ed interruttore di
bassa tensione, anche se non espressamente indicato nei disegni ausiliari.
Collegamenti di potenza
Le sbarre conduttrici dovranno essere dimensionate per i valori della corrente nominale (CEI 7.4
fasc. 211) e per i valori delle correnti di corto circuito.
Le sbarre inoltre saranno fissate con ammaraggi isolati atti a sopportare gli sforzi elettrodinamici
dovuti al corto circuito.
Le sbarre saranno in rame elettrolitico a spigoli arrotondati, con giunzioni a imbullonatura contro
l’allentamento.
Le sbarre principali dovranno essere predisposte per essere suddivise pari agli elementi di
scomposizione del quadro, e ciò vale anche per tutti i collegamenti di potenza ed ausiliari.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Le derivazioni fino a 100 A saranno realizzate in corda di rame flessibile con isolamento non
inferiore a 3 kV e provviste di capicorda a pressione applicati esclusivamente con pinze
oleodinamiche.
Le corde saranno dimensionate per la corrente nominale o massima del tipo di interruttore a
prescindere dalla sua taratura ed alimenteranno singolarmente ogni interruttore a partire
partir dal
sistema di sbarre sopra indicato od in caso di piccoli quadri, da un piccolo sistema di sbarre
ubicato a valle dell’interruttore generale.
Ogni derivazione sarà munita singolarmente di capicorda mentre non sono ammessi cavallotti sulle
apparecchiature.
Per correnti superiori a 100 A tali collegamenti saranno in sbarre. Gli interruttori saranno sempre
alimentati dalla parte superiore.
Dovrà essere studiato altresì lo spazio, la possibilità di ammaraggio e collegamento elettrico di tutti
i cavi entranti od uscenti dal quadro senza interposizione di morsettiera di derivazione.
A tale riguardo di norma i cavi di alimentazione si attesteranno direttamente ai morsetti
dell’interruttore generale (eventualmente provvisto di codoli autocostruiti ed adeguati alla
all sezione
del cavo) mentre non transiteranno in morsettiera i cavi uscenti con sezione superiore a 50 mm2.
Tutti i conduttori sia ausiliari che di potenza saranno numerati e (salvo la prescrizione s.d.) si
attesteranno a delle morsettiere componibili su guida,
guida, con diaframmi dove necessario, che
saranno adatte, ove non esistono indicazioni, ad una sezione di cavo non inferiore a 6 mm2 e
saranno opportunamente numerati (numerazione richiesta sia per i morsetti che per i conduttori). I
cavi di cablaggio saranno
o di colore uniforme (nero) per i circuiti di potenza.
Attestazione e siglatura dei cavi in morsettiera
Collegamenti ausiliari
Saranno in conduttore flessibile con isolamento per 3 kV con le seguenti sezioni minime:
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
4 mm2 per i T.A.
2,5 mm2 per i circuiti comandi
1,5 mm2 per i circuiti di segnalazione e TV
Ogni apparecchiatura sarà alimentata singolarmente da un sistema di sbarre dei circuiti ausiliari.
Non sono ammessi capicorda che raggruppino più conduttori e cavallotti tra le apparecchiature.
Dovranno essere identificati i conduttori per i diversi servizi (ausiliari in alternata, corrente continua,
circuiti di allarme, circuiti comando, circuiti segnalazione, ecc.) impiegando conduttori con guaine
colorate differenziate oppure ponendo alle estremità anellini colorati.
I morsetti saranno in numero da garantire una scorta del 20% suddivisi per tipologia impiegata.
Collegamenti alle linee esterne
Se la linea è blindoconduttore o contenuta in canalina dovranno essere previste delle piastre a due
pezzi in materiale isolante per evitare l’ingresso di polvere.
Se le linee fuoriescono dalla parte superiore o inferiore (quadro a parete non appoggiato a terra)
dovranno essere previsti raccordi pressacavi in pressofusione per il serraggio delle tubazioni.
Se le linee sono entro tubazioni incassate potrà essere praticata un’asolatura sigillabile ma in
modo che possano essere effettuate in ogni momento e agevolmente le operazioni di infilaggio e
sfilaggio.
In ogni caso le linee dovranno attestarsi alla morsettiera con una buona ricchezza ed
ordinatamente.
Le morsettiere non devono sostenere il peso dei conduttori ma gli stessi devono essere ancorati
ove necessario, a dei profilati di fissaggio.
Le corde relative ad ogni singola fase non possono essere ancorate con morsetti induttivi (spira
chiusa).
Tutti i conduttori con doppia guaina (es. interna in resina butilica ed esterna in gomma), devono
essere protetti con terminale o per lo meno deve essere praticata una nastratura sulla parte
rimasta con unica guaina.
Dimensionamento termico del quadro
Conformemente a quanto previsto dalla normativa EN60439, il dimensionamento termico del
quadro potrà essere realizzato considerando opportuni coefficienti di contemporaneità sui circuiti di
uscita. In ogni caso il coefficiente di contemporaneità da applicare non potrà essere inferiore a 0.8.
Il costruttore del quadro dovrà inoltre verificare il coordinamento delle protezioni delle linee in
funzione del declassamento delle caratteristiche per la temperatura interna al quadro; i
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dimensionamenti delle protezioni e dei cavi dovranno essere verificati alla luce della temperatura a
regime raggiunta all'interno del quadro, e dovranno essere tali da evitare interventi intempestivi.
Interruttori
Interruttori automatici magnetotermici e differenziali fino a 50 kA
Gli interruttori automatici magnetotermici e differenziali con potere d'interruzione fino a 50 kA
dovranno avere le seguenti caratteristiche:
riferimenti normativi: CEI 17-5;
Icus=100% Icu
-
parte differenziale IEC 755 - CEI EN61008-1, CEI EN61009-1;
-
struttura metallica o scatolata in materiale isolante.
Gli interruttori scatolati all’interno dei quadri Power Center (o assimilabili) dovranno avere sempre
sganciatori elettronici, anche se non specificatamente indicato negli schemi unifilari del quadro.
Eventuali variazioni a quanto sopra dovranno essere preventivamente approvate dalla Direzione
Lavori.
Interruttori fino a 1600 A
Gli interruttori fino a 1600 A dovranno avere le seguenti caratteristiche:
-
tensione nominale: 660 V-c.a. (50 - 60 Hz) 250V;
-
corrente nominale: fino a 1600A;
-
potere di interruzione: maggiore della Icc simmetrica del punto di installazione;
-
poli: bipolare - multipolare;
-
installazione: da quadro e con opportuni accessori da parete
-
versioni:
fissa con attacchi anteriori o posteriori;
estraibile su carrello con attacchi anteriori o posteriori;
sezionabile ad innesto con attacchi anteriori o posteriori;
Gli interruttori estraibili devono poter assumere le seguenti posizioni rispetto alle parti fisse:
-
INSERITO – circuiti di potenza e asuliari collegati
-
SEZIONATO IN PROVA – circuiti principali sezionati , circuiti ausiliari inseriti
-
SEZIONATO – circuiti principali e ausiliari sezionati
-
ESTRATTO - circuiti principali e ausiliari sezionati, interruttore fuori cella
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Gli interruttori sezionabili devono poter assumere le seguenti posizioni rispetto alle parti fisse:
-
INSERITO – circuiti di potenza e asuliari collegati
-
ESTRATTO - circuiti principali e ausiliari sezionati, interruttore fuori cella
In ogni caso il sistema di inesto dei contatti di potenza deve essere autolivellante, e quindi
assicurare il perfetto accoppiamento tra contatti fissi e mobili anche in in caso di non preciso
allineamento dell’interruttore durante la manovra di inserimento.
-
- sganciatori:
protezione contro sovraccarico;
protezione contro il corto circuito;
protezione differenziale
-
- accessori interni:
sganciatori di apertura;
sganciatori di minima tensione;
contatti ausiliari;
contatti di allarme;
-
- accessori esterni:
comando a maniglia rotante su interruttore o su portella;
comando motore o solenoide;
copriterminali isolanti sigillabili;
-
- possibilità di disporre per tutta la gamma anche dell'interruttore di manovra senza
sganciatori magnetotermici, con possibilità di applicazione degli accessori interni (sganciatore di
apertura, sganciatore di minima tensione, contatti ausiliari e di allarme).
Interruttore differenziale con sganciatore automatico
-
La serie dovrà prevedere anche interruttori differenziali dello stesso tipo scatolato, fino alla
corrente nominale di almeno 400A, con gli stessi accessori della gamma.
-
Esecuzione con attacchi anteriori e posteriori, n° poli: 4.
-
Interruttori differenziali a corrente d'intervento ld fissa o regolabile su più valori (esempio
0,03-2,5A) intervento istantaneo o ritardato (ritardo esempio fino a 2s).
-
I relè sono da prevedere del tipo elettronico
-
Per portate superiori a 250A il dispositivo differenziale deve agire sullo sganciatore di
apertura o di minima tensione dell’interruttore cui risulta accoppiato
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Interruttori di tipo APERTO
Per portate maggiori o uguali a 1250A, sono da prevedere interruttori di tipo aperto, nella versione
estraibile su carrello.
Il comando di apertura e chiusura deve essere di tipo manuale, con dispositivo di precarica molle
di chiusura a sgancio libero (trip free), assicurando l’apertura dei contatti di potenza, anche se
l’ordine di apertura viene dato dopo l’inizio di una manovra di chiusura.
Le manovre di sezionamento ed inserimento devono essere rese possibili, solo con interruttore
aperto; apposite sicurezze devono aprire l’interruttore che si trovasse chiuso all’inizio della
manovra.
La manovra di sezionamento deve essere possibile anche con porta chiusa, per garantire
all’operatore un grado di sicurezza più elevato.
Gli interruttori aperti di tipo estraibile, devono essere equipaggiati con otturatori sulle parti fisse,
azionati automaticamente dal movimento dell’interruttore durante la manovra di sezionamento, per
garantire il grado di protezione 2X con interruttore estratto e sezionato.
I circuiti ausiliari devono inserirsi automaticamente nelle parti fisse con l’introduzione
dell’interruttore nelle celle. Non sono accettate prese a spina da movimentarsi a mano da parte
dell’operatore.
Interruttori modulari magnetotermici e differenziali
Interruttori automatici magnetotermici e differenziali fino a 50 KA Modulo DIN 17,5 mm
Gli interruttori automatici magnetotermici e differenziali con potere d'interruzione fino a 50 kA
dovranno avere le seguenti caratteristiche:
-
riferimenti normativi: CEI 23-3, CEI 23-18, CEI 17-5, IEC 755
-
tensione nominale 400V - 50-60 Hz;
-
corrente nominale fino a 63A;
-
potere d'interruzione fino a 50 kA;
-
taratura fissa;
-
n° poli 1-4;
-
montaggio a scatto su profilato;
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-
possibilità di avere per la gamma anche l'interruttore automatico magnetotermico con
protezione differenziale ld su diversi valori (0,03-0,3-0,5A);
-
sensibilità alla forma d'onda: tipo AC per l'utilizzazione con corrente alternata, tipo A per
l'utilizzazione con apparecchi di classe I con circuiti elettronici che danno luogo a correnti pulsanti
e/o correnti continue
-
dovrà essere garantita la possibilità di inserire sul fianco di ciascun apparecchio, un
elemento ausiliario di larghezza 1/2 o 1 modulo, contenente uno o più contatti ausiliari di scattato
relè o sganciatori di apertura
-
dovrà essere garantita la possibilità di ampia scelta di apparecchi complementari da
installare sullo stesso profilato, quali:
interruttori di manovra sezionatori;
interruttori differenziali;
relè di priorità;
trasformatori;
pulsanti e lampade di segnalazione, suonerie e ronzatori;
contaore, prese UNEL, deviatori;
interruttori orari;
relè passo-passo;
relè ritardati;
rele monostabili;
temporizzatori.
Interruttori automatici differenziali senza sganciatori magnetotermici Modulo DIN 17,5 mm
Nei circuiti per i quali sono previsti dal progetto interruttori automatici differenziali puri dovranno
essere impiegati interruttori modulari componibili a completamento della gamma degli interruttori
automatici magnetotermici e differenziali aventi le seguenti caratteristiche:
-
riferimenti normativi: CEI 23-18;
-
corrente nominale fino a 63A;
-
n° poli 1-4;
-
montaggio a scatto su profilato DIN;
-
n° poli 2-4;
-
ld 30-300-500 mA;
-
protezione da sovraccorrente: assicurata da altro dispositivo;
-
sensibilità alla forma d'onda:
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-
tipo AC per l'utilizzazione con corrente alternata;tipo A per l'utilizzazione con apparecchi di
classe 1 con circuiti elettronici che danno luogo a correnti pulsanti e/o correnti continue.
Interruttori di manovra - Sezionatori con o senza fusibili
Nei circuiti particolari ove sia necessario prevedere interruttori di manovra - sezionatori con o
senza fusibili dovranno essere impiegati apparecchi modulari componibili a completamento della
gamma degli interruttori automatici magnetotermici e differenziali aventi le seguenti caratteristiche:
-
riferimenti normativi: CEI 17-11;
-
tensione 400V;
-
n° poli 1-4;
-
corrente nominale fino a 20A per l'esecuzione con fusibili, fino a 100A per l'esecuzione
senza fusibili;
-
possibilità di scelta negli accessori quali:
-
coprimorsetti;
-
calotte;
-
mostrine
-
Protezione almeno IP20 durante la sostituzione della cartuccia
-
Scatole protette almeno IP44
Salvamotori
Per i circuiti o gli apparecchi utilizzatori per i quali è prevista la protezione mediante salvamotori
questi dovranno essere delle seguenti caratteristiche:
-
riferimenti normativi: CEI 17-7; CEI 70-1
-
caratteristica d'intervento tipo K (VDE-0660);
-
ampia scelta di possibili applicazioni quali:
-
sganciatori termici sulle tre fasi a regolazione simultanea;
-
posizione di montaggio qualsiasi;
-
possibilità di installazione e gradi di protezione:
-
in batteria su profilato guida EN 50022 (DIN 35) (almeno IP30);
-
a parete con custodia (almeno IP44);
-
da incasso in pannelli (almeno IP 44);
-
possibilità di lucchettare in posizione di aperto;
-
possibilità di applicare sganciatori di apertura e di minima tensione.
Inverter
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Gli inverter impiegati per l’azionamento a velocità variabile, saranno alloggiati dentro i quadri
elettrici di distribuzione delle rispettive utenze regolate (salvo differenti soluzioni progettuali), negli
appositi scomparti.
Gli inverter sarno del tipo a codifica PWM vettoriale, con controllo del vettore tensione regolabile in
uscita da 5 a 60Hz come minimo.
Devono essere sempre dotati di tastiera di regolazione e programmazione, display a cristalli liquidi,
in grado di riportare i parametri ed i codici di allarme. La lingua deve essere italiana o con acronimi
e tabella di conversione in italiano.
L’inverter deve essere dotato di filtri antidistrurbo in ingresso ed uscita (con adeguata dichiarazione
di conformità EMC).
Devono essre disponibili contatti puliti per la segnalazione di:
-
anomalia generale
-
intervenyo protezione I2t
L’inverter deve essere dotato di morsetti per il collegamento con sonde di tipo PTC e per il
collegamento del comando e della regolazione da unità di controllo. La regolazione sarà effettuata
mediante segnali in corrente (0-20mA, 4-20mA) o in tensione (0-10V, 2-10V).
Contattori
Per i circuiti o gli apparecchi utilizzatori per i quali è prevista la protezione mediante contattori
questi devono essere delle seguenti caratteristiche:
-
riferimenti normativi (contattori di potenza): CEI 17-3, CEI 17-7, CEI 17-8;
-
tensioni di impiego 660V;
-
gamma fino a ca.: 250 kW (AC3) a 380V, contattori ausiliari fino a 4 kW ca. 400V - (AC11)
-
montaggio: a scatto su profilato guida EN 50022 (DIN 35) per contattori fino a 15 kW ca. di
potenza;
-
i contattori nel campo della potenza da 4 a 8 kW ca. 400V - (AC3) devono poter essere
corredabili, indifferentemente da contatti ausiliari, contatti ausiliari ritardati, aggancio meccanico.
-
I contattori devono poter essere corredati anche successivamente di blocchi aggiuntivi
-
manovre meccaniche 10 x 10^ 6;
-
manovre elettriche 1 x 10^ 6 (AC3) fino a 250 kW;
-
accessori installabili a cura dell'utente;
-
relè termici sensibili a mancanza fase disponibili per tutta la gamma.
Basi portafusibili - Fusibili
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A protezione dei contattori o circuiti ausiliari devono essere previste basi portafusibili e fusibili
aventi le seguenti caratteristiche:
-
riferimenti normativi: CEI 32-1, CEI 32-4, CEI 32-5;
-
tensione nominale 400V;
-
basi portafusibili per fusibili a cartuccia;
-
(i fusibili per applicazioni domestiche e similari devono corrispondere alla tabella CEI-UNEL
06716);
-
corpo ceramico o similare;
-
n° poli 1-3;
-
per installazione da quadro:
-
fusibili a cartuccia;
-
corpo in porcellana o similari
-
corrente nominale fino a 100 A
-
potere di interruzione 100 kA
-
basi portafusibili per fusibili NH grandezze 00-0-1-2-3-4.
I fusibili per applicazioni industriali dovranno corrispondere alla tabella CEI-UNEL 06711
-
corpo in steatite o similare;
-
n° poli 1-3;
-
per installazione da parete;
-
fusibili NH:
-
corpo in steatite o similare;
-
corrente nominale fino a 1250A;
-
potere di interruzione 100 kA.
Norme di riferimento, marcature e marchi
-
DPR 547/55 del 27/4/1955
-
CEI 17/13
-
Marcatura CE
-
Marchio IMQ per i dispositivi interni
Prove e collaudi
Oltre alle prove e ai collaudi in fabbrica a carico del costruttore, sono richieste al personale
installatore, prima della consegna dell’impianto:
Prove di tutti gli automatismi presenti e/o previsti sul quadro per quanto riguarda i dispositivi di
potenza e gli ausiliari (scatti interruttori, teleruttori, spie, selettori, orologi, ecc…)
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Verifica della corretta programmazione di tutti gli strumenti ausiliari programmabili
Verifica della corretta taratura di tutti i dispositivi di potenza regolabili (interruttori scatolati,
differenziali, protezioni termiche ecc…) e successiva piombatura dei medesimi. Non sono
accettate le tarature di fabbrica di tali dispositivi se non espressamente verificate ed avallate
dall’impresa installatrice nel contesto dell’impianto effettivamente realizzato. In alternativa alla
piombatura delle regolazioni l’impresa deve allegare alla documentazione un verbale dattiloscritto
e sottoscritto riportante le regolazioni e tarature effettuate sul quadro. In assenza della piombatura
o di tale verbale il quadro non si considera consegnato, ne’ consegnabile.
Documentazione allegata al prodotto
Il quadro dovrà avere all'interno una tasca per il contenimento di tutta la documentazione a
corredo. Tale documentazione deve essere redatta secondo la seguente struttura o
comunque deve contenere tutte le informazioni di dettaglio esplicitate per ogni paragrafo
che segue:
-
copertina
-
riepilogo dati generali
-
lista fogli
-
legenda simboli grafici, colori conduttori e sezioni minime di cablaggio
-
disegno del fronte quadro e vista laterale
-
schema unifilare di potenza
-
schema multifilare per circuiti ausiliari
-
lista morsettiere
-
lista parti di scorta e ricambio
1) Copertina: deve riportare i seguenti dati:
-
denominazione del quadro
-
denominazione dell’impianto
-
cliente
-
Committente intermedio e finale
-
Direttore Lavori
-
spazio per le revisioni con data e modifiche
-
numero di commessa dell’impresa
-
numero del disegno,
-
data
-
nome del file
-
disegnatore
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-
responsabile per l’approvazione
-
nome e l’indirizzo del costruttore
2) Riepilogo dati generali: segue tabella facsimile con tutte le informazioni da fornire e da
compilare in tutte le sue parti a carico dell’impresa o del costruttore. Il facsimile ha carattere
indicativo per la forma: le informazioni contenute sono invece tassativamente da fornire.
QUADRO ELETTRICO DENOMINATO: _________
FREQUENZA _______
TN
FASI ______
TT
IT
TENSIONE DI FUNZIONAMENTO _______ FREQUENZA NOMINALE
[V]
_______________
[Hz]
_______ CORRENTE NOMINALE
TENSIONE DI ISOLAMENTO
[V]
_______________
[A]
TENSIONE DI PROVA 50Hz 1mm _______ CORRENTE
[V]
BREVE
DURATA
1sec.
________ [Ka]
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
INSTALLAZIONE:
all’interno
all’esterno ……………
ACCESSIBILITA’:
dal fronte
dal retro
DISPOSIZIONE:
semplice fronte
doppio fronte
FISSAGGIO: con tasselli
……………
con ferri di base
DIMENSIONI MASSIME DEL QUADRO
……………
……………
alt______[mm]
lung_____[mm]
prof____[mm] DIMENSIONI MASSIME MOVIMENTABILI alt______[mm]
lung_____[mm]
prof____[mm]
GRADO DI PROTEZIONE: esterno IP____
interno IP____
verso
il
basso/alto
IP____
1
PRINCIPALI
SBARRE
SUDDIVISIONE INTERNA IN FORMA
4
Sbarre principali: ______________
rame
Derivazioni:
alluminio
corrente nominale dell’interruttore
…………
corrente nominale del carico
in aria
GIUNZIONI: ravvivate
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3
CORRENTE NOMINALE [A]:
MATERIALE:
ISOLAMENTO:
2
con guaina con resina ………….
nichelate
argentate
………….
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TERRA
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DIMENSIONI: collettore: _____________________
derivazioni:
_____________________
INDICAZIONI: con simbolo
ARRIVI:
con sbarre con cavo
USCITE:
……………..
verniciate ……………………………..
dall’alto
con cavo
dal basso
dall’alto
dal basso
DATI GENERALI
NORME E DOCUMENTAZIONE
DI RIFERIMENTO
EVENTUALE SISTEMA QUALITA’
CEI 17-13/1
_______________________________
UNI EN 29001
UNI EN 29002
UNI EN 29003
normali
speciali:
clima
CONDIZIONI DI
Altit______
SERVIZIO
Temperatura ambiente _____ [°C]
_____,
Umidità relativa
______
TRASPORTO E
normali
IMMAGAZZINAMENTO
imballo tipo ____________________________
PROVE, CONTROLLI
E COLLAUDI
speciale ___________
accettazione di tipo ________________
secondo
Piano
Controllo
Qualità
(PCQ)
________________
a specifica ________ lingua: ___________ copie
DOCUMENTAZIONE
DATTILOSCRITTA
TECNICA n________
Piano
Controllo
Qualità
(PCQ)
________________
ANNOTAZIONI:
3) Lista fogli: indica il numero di fogli di cui si compone il fascicolo del quadro, riportandone per
ciascuno la descrizione sintetica del contenuto.
4) Legenda simboli grafici, colori conduttori e sezioni minime di cablaggio: riporta la legenda
grafica di tutti i simboli utilizzati all’interno del fascicolo negli schemi unifilari e multifilari e indica i
colori dei cavi per il cablaggio interno a seconda delle sue funzioni (fase, neutro, PE, comandi,
tensione e tipo di corrente) e delle relative sezioni minime in mmq.
5) Fronte quadro: riporta il disegno del fronte del quadro e deve indicare in particolare:
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-
Disegni d’insieme e dimensioni d’ingombro finali, pesi, forature solette e profilati
d’appoggio, spazi necessari per l’accessibilità’ ordinaria e per manutenzione.
-
il disegno della carpenteria del quadro con il il disegno stilizzato dei dispositivi a fronte
quadro
-
la sigla di ogni dispositivo a fronte quadro come viene indicata all’interno degli schemi
unifilari e multifilari
-
i vani di potenza, delle morsettiere, della risalita cavi
-
le asole riportate in carpenteria per il passaggio dei cavi
-
il disegno degli spazi interni con il posizionamento dei dispositivi ausiliari non visibili
dall’esterno, le sbarre interne, le morsettiere.
-
il peso del quadro finito
6) Schema unifilare di potenza: riporta lo schema grafico del collegamento di tutti i dispositivi di
potenza disegnati e ordinati entro una griglia cartesiana identificabilie da numero e lettere. Deve
contenere almeno:
-
simboli grafici dei dispositivi
-
sigla di ogni dispositivo con numerazione progressiva per ogni famiglia di dispositivo (la
stessa che deve comparire nel disegno a fronte quadro).
-
Numero di fasi della linea
-
Numerazione dei morsetti di terminazione (stessi codici da riportare nel disegno delle
morsettiere).
-
Conduttore di terra.
-
Collegamenti e riferimenti agli altri fogli del fascicolo o di altri fascicoli.
-
La sottostante tabella per ogni dispositivo o linea graficizzato deve contenere almeno:
-
Descrizione del circuito: Sigla del cavo in partenza, Denominazione del dispositivo (la
stessa riportata sulla targhetta del dispositivo del quadro costruito), Potenza in W e corrente
nominale in A del carico
-
Descrizione della protezione: Marca,tipo, poli x In, curva, potere di interruzione, esecuzione
dell’interruttore; Marca, tipo ritardo, soglia Id, classe del differenziale, Marca tipo poli x In, tensione
classe del contattore; tipo, soglia, Irth del rele termico; tipo, poli, taglia del fusibile
-
Descrizione del collegamento: formazione, sezione e isolante del cavo in arrivo, sezione del
cablaggio interno al quadro, tipo e sezione morsetto
-
Descrizione di Note a discrezione del costruttore
-
Dati di cartiglio: Nome, indirizzo, telefono del costruttore, Cliente, Committente,
Denominazione quadro, Denominazione impianto, numero disegno, nome file, data, Ordine,
disegnatore, numero foglio sul totale dei fogli.
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7) Schema multifilare per ausiliari: riporta lo schema grafico del collegamento di tutti i dispositivi
ausiliari disegnati e ordinati entro una griglia cartesiana identificabilie da numero e lettere. Deve
contenere almeno:
-
tipo e valore della tensione ausiliaria
-
indicazione sintetica della funzione dello schema ausiliario (accensioni, automatismi, ecc.)
-
simboli di tutti i dispositivi ausiliari montati e di tutti i collegamenti in cavo e in morsettiera
-
numerazione indipendente e progressiva all’interno della stessa famiglia di appartenenza di
dispositivi (k1,k2,k3…, S1,S2…), dei collegamenti in cavo, dei morsetti ausiliari e di potenza. Tali
sigle devono corrispondere a quelle effettivamente riportate sugli omologhi componenti del quadro
costruito.
-
Abaco per i contatti dei relè disegnati, con l’indicazione dello stato dei contatti, foglio e
coordinate cartesiane di riferimento incrociato per i contatti all’interno degli schemi multifilari
8) lista morsettiere: riporta la tabella con l’identificazione alfanumerica di tutte le morsettiere
ausiliarie e di potenza (che dev’essere identica a quella riportata sul quadro costruito), con
l’indicazione alfanumerica del morsetto, della sigla del cavo collegato in ingresso ed in uscita, della
descrizione sintetica del cavo di potenza collegato, del foglio di riferimento in cui appare tale
morsetto.
9) lista scorte e ricambi: riporta la lista delle parti di ricambio e di scorta necessarie per l’esercizio
del quadro (fusibili, interruttori, ponticelli, spie, ecc)
2.7.2. Prescrizioni particolari per i quadri tipo POWER CENTER.
•
In aggiunta a quanto indicato in precedenza per i quadri generali di cabina e comunque ove
richiesto un quadro tipo POWER CENTER dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni.
a.
Carpenteria
•
La struttura portante dei quadri sarà eseguita con profilati di lamiera pressopiegata; lo
spessore delle lamiere non sarà inferiore a:
•
30\10 per i profilati autoportanti
•
20\10 per le lamiere, i pannelli di chiusura, per le portelle frontali.
Sia per i POWER CENTER che per gli eventuali MCC i quadri saranno del tipo ad elementi
verticali normalizzati, affiancati e tra loro necessariamente collegati. Saranno del tipo per fissaggio
a pavimento mediante ferri di base (inclusi nella fornitura e da fornire separatamente) da annegare
nel pavimento stesso, oppure mediante tasselli ad espansione.
Ogni unità dovrà essere realizzata col fondo chiuso e per le linee in cavo in arrivo e/o partenza
verso l’esterno dovranno essere adottati opportuni diaframmi, comunque sempre asportabili
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dall’interno del quadro, atti a mantenere le necessarie aperture per la fuoriuscita dei cavi, senza
nulla togliere alla chiusura del fondo.
Inoltre le chiusure del fondo dovranno possedere particolare resistenza alle ossidazioni (lamiere di
acciaio zincata a caldo, lamiere di alluminio, ecc...).
b.
Accessibilità e segregazioni Power Center
Il grado di protezione dei quadri dovrà essere:
Protezione all’esterno dell’involucro:
IP 40 minimo
Protezione all’interno delle celle:
IP 20 minimo
•
Le singole unità costituenti i quadri saranno suddivise in uno o più cubicoli (celle) ognuno
dotato di propria portella di chiusura incernierata.
Nella stessa cella potrà essere montato più di un interruttore se di portata inferiore a 400A
compreso, mentre per interruttori di portata superiore, dovranno essere usate celle singole.
La strumentazione ed i circuiti ausiliari dovranno essere montati in celle a se stanti e
preferibilmente situate sulla parte alta dei quadri.
Le singole unità si divideranno in tre zone principali tra loro segregate (tripla segregazione): quella
anteriore (fronte) conterrà gli interruttori, gli strumenti di misura, le apparecchiature di comando;
quella intermedia conterrà il sistema di sbarre principali, le connessioni, le derivazioni, i
trasformatori di corrente, i terminali degli interruttori di ingresso; quella posteriore conterrà i
terminali, le morsetterie di potenza e quelle degli ausiliari, la sbarra di terra.
La segregazione tra zona posteriore e zona intermedia dovrà essere realizzata in modo da potere
consentire l’accessibilità alla zona intermedia, o tramite segregazioni parziali, o tramite semplici
rimozioni delle barriere interposte.
Le morsetterie di potenza e i terminali dovranno comunque essere separate completamente dalle
morsetterie degli ausiliari in modo da poter accedere a queste ultime senza possibilità di contatto
accidentale con le prime.
La segregazione tra zona anteriore e zona intermedia dovrà essere realizzata in modo da
garantire, con porta della cella aperta, il grado minimo di protezione IP 20.
Detto grado di protezione è da intendersi esteso verso qualsiasi parte che possa trovarsi sotto
tensione pertanto, se nella parte anteriore dovessero trovarsi dei punti in tensione, come ad
esempio con l’uso di interruttori con attacchi anteriori, dovranno essere usati diaframmi suppletivi
rimovibili solo con l’uso di appositi attrezzi e che garantiscano il grado di protezione richiesto.
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Nel caso che le segregazioni suppletive vengano realizzate con materiale isolante, questo
materiale dovrà essere autoestinguente, come ad esempio il policarbonato.
c.
Circuiti ausiliari
I circuiti ausiliari, per i quadri tipo POWER CENTER, dovranno essere concentrati in celle a se
stanti, possibilmente sulla parte alta del quadro.
I collegamenti ausiliari in generale dovranno essere realizzati con cavi non propaganti l’incendio a
norme CEI 20-22V1/V2 e tabelle CEI-UNEL 35752-35754-35755 con sezione minima 1,5 mm².
I cavi saranno protetti e contenuti in canalette in PVC, autoestinguente e munite di coperchio.
Nei collegamenti tra i trasformatori amperometrici e i relativi strumenti si dovranno prevedere
opportuni morsetti cortocircuitabili ed i conduttori usati per il collegamento non dovranno avere
sezione inferiore a 2,5 mm²; inoltre il collegamento a terra deve essere realizzato direttamente
sulla barra collettrice di terra.
I collegamenti dei voltmetri ( o delle voltmetriche di strumenti analizzatori di rete tipo multimetri)
dovranno essere protetti tramite fusibili sezionabili a coltello con fusibili di tipo cilindrico 10,3 x 38
o similare e con potere di interruzione non inferiore a 100 kA.
I conduttori che derivano direttamente dalle sbarre (conduttori voltmetrici e simili) lungo il tratto non
protetto dai fusibili dovranno avere un percorso completamente separato, ed essere contenuti in
ulteriore guaina di protezione.
I conduttori ausiliari, appartenenti a sistemi di categoria diversa, dovranno essere fisicamente separati o su percorsi diversi o tramite interposizione di diaframmi.
Anche le morsetterie, a cui fanno capo questi conduttori, dovranno essere o separate fisicamente
o tramite opportuni diaframmi.
Qualora sulla stessa morsetteria dovessero far capo conduttori a tensione diversa, dovranno
essere separati in zone distinte e contrassegnate da apposita targhetta indicatrice.
I circuiti ausiliari, facenti parte di uno stesso interruttore, dovranno far capo ad una morsetteria e/o
connettore posizionato nella stessa segregazione in cui è situato l’interruttore.
I circuiti ausiliari dovranno essere opportunamente protetti sia contro il sovraccarico, che contro i
corto circuiti.
I relè ausiliari saranno del tipo ad innesto, con basetta provvista di attacchi anteriori a vite ed
inoltre dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti atti ad evitare che i relè si possano estrarre
dalla loro base per cause accidentali.
Resta chiaramente inteso che la portata dei contatti, in funzione della vita elettrica, dovrà sempre
essere correttamente verificata in funzione della tensione di alimentazione e della natura del carico
da alimentare.
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Poiché il sistema sarà completato con un apparato di telecontrollo e gestione di tipo “bus”, tutte le
apparecchiature di controllo e di allarme dovranno avere 2 contatti ausiliari (1 NA + 1 NC) “puliti” in
morsetteria.
d.
Strumenti di misura
Gli strumenti saranno sistemati sulle portine del quadro insieme agli eventuali pulsanti, lampade
spia e selettori di comando.
Nei collegamenti tra riduttori di misura, TA e TV e relativi strumenti, si dovranno prevedere
opportuni morsetti amperometrici - cortocircuitabili e sezionabili, voltmetrici - sezionabili.
I conduttori, che collegano i TA alla relativa strumentazione, avranno sezione non inferiore a 2,5
mm², comunque per la determinazione esatta della sezione del conduttore, dovrà essere eseguito
il calcolo, a piena portata nominale, in base al consumo proprio dello strumento, alla lunghezza
della linea e alla prestazione del TA.
2.7.3. Centralini da Incasso.
Per quanto applicabile si dovranno rispettare le specifiche sopra descritte, in particolare per quanto
concerne le apparecchiature interne ai quadri, relativamente alle carpenterie si utilizzeranno quadri
in PVC autoestinguente o in resina con portella trasparente e serratura a chiave.
2.8.
QUADRI E DISTRIBUZIONE M.T.
La cabina elettrica di arrivo del complesso sarà costruita in una locale prefabbricato posto al
confine di proprietà, essa dovrà avere le seguenti caratteristiche elettriche principali:
•
Tensione nominale 24kV.
•
Tensione di esercizio 20kV.
•
Tensione di prova ad impulso 125kV.
•
Corrente nominale 400A.
•
Corrente di c.to-c.to 16kA.
•
Corrente limite dinamica 31,5kA.
a.
Generalità
I quadri si svilupperanno secondo un sistema modulare e normalizzato di unità, le dimensioni di
ogni unità potranno essere:
• altezza
=
1950 mm oppure 2225mm
• profondità
=
1150 mm
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• larghezza
=
500 mm per unità risalita sbarre
=
700 mm per unità con sezionatori
=
900 mm per unità con interruttori
Avranno inoltre le seguenti caratteristiche:
•
I quadri saranno del tipo chiuso, protetto contro l’ingresso di polvere, corpi estranei e
animali.
•
Ciascuna unità costituente il quadro sarà realizzata con struttura metallica autoportante in
profilati di lamiera pressopiegata e saldata e da lamiere di chiusura.
•
Lo spessore delle lamiere non sarà inferiore a 30/10 mm per i profilati autoportanti e 20/10
mm per le lamiere di chiusura.
•
Tutti gli elementi di carpenteria saranno francamente collegati tra di loro per mezzo di
bulloni zincati o cadmiati autograffianti o con rosetta dentata in modo da assicurare la continuità
elettrica di messa a terra.
•
I quadri saranno del tipo per fissaggio a pavimento mediante appositi ferri di base, inclusi
nella fornitura e da fornire separatamente, da annegare nel pavimento stesso, oppure mediante
tasselli ad espansione.
•
Ogni unità dovrà essere realizzata col fondo chiuso con pannelli a rete o simili e per le linee
in cavo in arrivo e/o partenza verso l’esterno dovranno essere adottati opportuni diaframmi,
comunque sempre asportabili dall’interno del quadro, atti a mantenere le necessarie aperture per
la fuoriuscita dei cavi, senza nulla togliere alla chiusura del fondo. Tale chiusura dovrà essere
comunque di tipo a rete per permettere lo sfogo di una eventuale sovra-pressione interna (arco
elettrico).
•
Inoltre le chiusure del fondo dovranno possedere particolare resistenza alle ossidazioni
(lamiere di acciaio zincate a caldo, lamiere di alluminio, ecc.). Ogni cella dovrà essere dotato di
luce interna allo scomparto, inoltre le celle di arrivo linea dovranno essere dotate di Isolatori
Capacitivi e lampade di segnalazione presenza tensione.
b.
Accessibilità e segregazioni
•
Ogni unità costituente il quadro dovrà essere suddivisa al suo interno in celle elementari fra
loro segregate mediante sezionatori rotativi e lamiere di metallo.
Le unità tipo dovranno essere suddivise in:
•
Cella sezionatore sottocarico di arrivo.
•
Cella Protezione con interruttore in esafluoruro.
•
Cella Trasformatore MT/BT.
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Le segregazioni saranno tali da permettere:
•
Accesso alla cella sezionatore o interruttore escludendo ogni possibilità di contatto
con le sbarre o con altre parti fisse in tensione (mediante chiusura automatica del pannello
di segregazione orizzontale all’apertura dell’interruttore sotto carico di manovra).
•
Accesso alla cella Trasformatore MT/BT escludendo ogni possibilità di contatto
accidentale con altre parti in tensione.
Il grado di protezione dovrà essere:
•
All’interno minimo IP 20
•
All’esterno, con porta chiusa, minimo IP 30
Per il box trasformatore è consentito la costruzione in opera di carpenteria di protezione con rete,
purchè rinforzata con struttura metallica autoportante, la maglia della rete dovrà avere un passo
massimo di 2x2 cm. Il quadro dovrà essere addossabile a parete con accessibilità dal fronte
mediante portelle incernierate con maniglia e serratura a chiave asportabile.
Il grado di protezione è da intendersi esteso verso qualsiasi parte che possa trovarsi in tensione
con valore superiore a 50 V alternati verso terra pertanto, nella cella BT dove possono essere
allacciate utenze con tensione superiore, dovranno essere usati tutti gli accorgimenti, come
diaframmi suppletivi rimovibili solo con l’uso di appositi attrezzi, atti a garantire il grado di
protezione richiesto.
c.
Sicurezza e blocchi
•
Ai fini antinfortunistici dovrà essere previsto i seguenti blocchi meccanici atti ad impedire:
Per le unità con interruttore (arrivo e protezione), l’apertura del sezionatore rotativo
controsbarre o del sezionatore di linea, se non si è prima aperto l’interruttore automatico.
La chiusura del sezionatore di terra se non è aperto il sezionatore rotativo a monte.
L’apertura della portella della cella sezionatore o interruttore se non è chiuso il sezionatore
di terra a valle del sezionatore di linea.
Per le unità di arrivo linea principale di distribuzione dovrà essere previsto un interblocco a
chiave con lucchetto che impedisca la manovra del sezionatore di terra a monte se prima
non è stato aperto il sezionatore della cella di alimentazione a monte.
Per Box previsti per il contenimento trasformatori, sia a rete che in carpenteria metallica
dovrà essere previsto un interblocco a chiave che impedisca l’accesso allo scomparto se
prima non è stato chiuso il sezionatore di terra del corrispondente scomparto protezione,
inoltre si dovrà permettere l’accesso solo mediante l’uso di apposito attrezzo.
I sezionatori di linea e a vuoto di macchina dovranno essere dotati delle lame di terra lavoro ed il
loro comando dovrà essere rinviato al di fuori delle singole celle, non sarà più ammesso il
comando a fioretto manuale.
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Particolare attenzione dovrà essere fatta in merito ai blocchi a chiave, essi dovranno essere
presenti, oltre a quelli sopra descritti anche:
•
Tra gli interruttori M.T. e relativi B.T. con funzione di generali di macchina;
•
in ogni altro punto qualora si rendano necessari ai fini della sicurezza operativa del sistema.
c.
Sbarre
•
Le sbarre principali saranno in piatto di rame elettrolitico a spigoli arrotondati, con le zone di
giunzione protette con grasso grafitato.
•
Le sbarre saranno dimensionate per la corrente nominale del quadro (con un minimo di 630
Ampere) e saranno atte a sopportare le sollecitazioni termiche e dinamiche dovute rispettivamente
alle correnti di breve durata e alle correnti di picco del corto circuito (per i dettagli specifici far
riferimento agli schemi elettrici dei quadri allegati al presente capitolato).
d.
Messa a terra
Tutte le strutture metalliche dei box sono collegate all’impianto di terra della cabina, la continuità
tra i vari scomparti sarà realizzata mediante piatto di rame esterno da collegare con il piatto di
rame del locale, dovrà essere verificata l’efficienza di tali collegamenti.
e.
Protezione di Macchina
La protezione del trasformatore sarà realizzata con interruttore automatico tripolare per media
tensione ad interruzione d'arco in gas SF6 (esafluoruro).Con le seguenti caratteristiche:
•
Corrente nominale 630 Ampere.
•
Tensione nominale 24kV.
•
Potere di Interruzione 16kA.
•
Manovra frontale.
•
Contatti ausiliari di segnalazione.
•
3 relè di massima corrente a 2 soglie indipendente (51) in classe di precisione minima 10P,
taratura adeguata al trasformatore da proteggere, conforme a quanto prescritto dalla norma CEI 016.
•
relè Omopolare di Terra (51N) con toroide, taratura regolabile sino a 10 Ampere.
•
Bobina di sgancio azionata in ca o cc, con tensioni a scelta tra le seguenti: 24, 110,
220V.
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•
Manovra frontale.
Lo Scomparto a protezione del trasformatore, dovrà contenente anche:
- Sezionatore ROTATIVO controsbarre con Lame di terra (azionabile solo dopo aver aperto
l’interruttore automatico in SF6).
- Sezionatore di Terra a valle dell’interruttore SF6 Interbloccato meccanicamente al sezionatore
controsbarre (la chiusura può avvenire solo dopo aver aperto il sezionatore controsbarre)
- Segregazione del condotto barre.
- Blocco a chiave sulla manovra del sezionatore - Interblocco porta sul sezionatore di terra a
valle dell’SF6.
2.9.
TRASFORMATORE MT/BT
I trasformatori saranno di primaria ditta costruttrice, essi saranno per interno, in resina isolati a
secco, livello di isolamento 24kV, conformi alle Norme CEI 14-4, CEI 14-8 e successive varianti,
tensione primaria fino a 20kV, regolazione +/-2,5 %, tensione secondaria 400 V, f. 50Hz, gruppo
DYN 11, tensione di c.c. 6 % a 75 °C, Classe F, IP0 0, tensione nominale di tenuta ad impulso
atmosferico 95 kV di picco, livello di scariche parziali inferiore a 20 pC, classi ambientali, climatiche
e di comportamento al fuoco determinate in accordo con CEI 14-8 e CEI 14-8/V1. Ogni macchina
dovrà essere completa di carrello con ruote orientabili, golfari di sollevamento, attacchi per il traino,
morsetto di terra, piastre di connessione per cavi MT e BT, n. 3 termosonde PT100 una per ogni
avvolgimento BT, scatola per i collegamenti ausiliari, accessori per l'allacciamento mediante cavi
e/o condotti sbarra, n. 2 profilati a pavimento completi di viti e bulloni che impediscano lo
spostamento del trasformatore, compresi inoltre accessori di completamento ed il certificato di
conformità con le prove di tipo previste dalle Norme CEI 14-8. Classi E1-C1-F1
2.10. RIFASAMENTO.
L'impianto di rifasamento deve garantire le seguenti prestazioni:
• l'energia reattiva assorbita dall'impianto non deve superare il 48% dell'energia attiva;
• il fattore di potenza istantaneo deve essere sempre compreso tra 0,8 e 1.
Per ottenere quanto sopra si farà ricorso in genere ad un sistema fisso. Tali sistemi saranno
collegati a valle del quadro generale BT.
Per le caratteristiche GENERALI del complesso si rimanda alle caratteristiche dei quadri elettrici
BT precedentemente descritti.
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Il quadro di rifasamento avrà una frequenza nominale 50Hz e un intervallo di temperatura di
funzionamento –10/+40 °C. La Carpenteria esterna de l quadro avrà un grado di protezione IP30 e
la ventilazione sarà di tipo naturale per potenze inferiori a 120kVAR altrimenti sarà di tipo forzata. Il
sistema di barratura del quadro avrà una tenuta al corto circuito 10kA 1 sec, se fissato sulle sbarre
di potenza dell’impianto avrà una tenuta di 50 kA; Il quadro di rifasamento sarà equipaggiato con
sezionatore sotto carico con interblocco porta.
Ogni batteria di condensatori sarà controllata da un contattore tripolare dimensionato in modo
ottimale per avere un’elevata affidabilità . Le batterie saranno dotate di induttanze in aria di idoneo
valore (o di resistenze di precarica) per limitare i picchi di corrente determinati dall'inserzione delle
batterie stesse. Inoltre saranno protette da terne di fusibili opportunamente dimensionate sia per il
circuiti di potenza che quelli ausiliari.
I condensatori saranno di tipo monofase dimensionati per tensioni di 440Vca, in film di
polipropilene metallizzato, impregnati in olio biodegradabile esente da PCB e saranno collegati a
TRIANGOLO. Inoltre saranno dotati di dispositivo antiscoppio e resistenza di scarica.
Accessori:
Regolatore a microprocessore se necessario:
Campo di regolazione cos ϕ +0.9 induttivo ; -0.9 Capacitivo
Grandezze visualizzate: alimentazione , n di steps, fattore di potenza, allarmi
Funzionamento automatico/manuale
Circuito amperometrico 0,5-5 A
Batterie controllabili 6 /12
Temperatura di funzionamento –5/+40 °C
Trasformatore T. A.
Trasformatore con In secondaria 5 A e In primaria superiore alla massima assorbibile dai carichi.
Classe di precisione I e di potenza adeguata per garantire precisione nelle misure del regolatore
Norme di riferimento, marcature e marchi
Il complesso dovrà disporre della Marcatura CE, se possibile anche del marchio IMQ
Le norme alle quali dovranno rispondere i singoli componenti sono:
Condensatori CEI EN 60831-1/2, IEC831-1/2, UL810
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Apparecchiature: CEI EN 60439-1, IEC439-1
Armadio CEI 17-13/1 e EN60439-1
2.11. IMPIANTO DI TERRA.
2.11.1.
Collegamenti di terra.
I collegamenti a terra delle parti metalliche saranno normalmente eseguiti in rame, in corda o
barra, isolati o nudi, di sezione atta a convogliare la corrente di guasto secondo quanto prescritto
dal CEI, ed in particolare per i conduttori di protezione:
•
uguale alla sezione di fase per sezioni di fase <= 16mm².
•
16 mmq. per sezione di fase > 16mmq. e < 35mm².
•
½ sezione di fase per sezioni di fase > 35mm².
I conduttori di terra e protezione saranno costruiti con lo stesso materiale dei conduttori di fase,
inoltre, saranno posati all’interno dello stesso tubo o sono parte integrale del cavo. Per i conduttori
di protezione che non rispettano la condizione precedentemente descritta la sezione non sarà
inferiore ai seguenti valori:
•
2,5 mmq. se è prevista una protezione meccanica.
•
4 mmq. se non è prevista una protezione meccanica.
Per i conduttori di equipotenziale, le sezioni minime utilizzate saranno:
•
conduttori principali metà del conduttore di protezione, con un minimo di 6mm².
•
per i conduttori supplementari è valido quanto sopra descritto per i conduttori di protezione
non posti nello stesso tubo del conduttore di fase.
A titolo esemplificativo verrà portato il conduttore di terra e collegato ai seguenti componenti:
•
Il centro stella dei trasformatori MT/BT
•
i nodi equipotenziali
•
i poli di terra di tutte le prese
•
gli apparecchi illuminanti
•
le scatole o cassette di derivazione metalliche
•
le tubazioni metalliche relative all'impianto elettrico
•
le carpenterie contenenti apparecchiature elettriche
•
le lamiere di copertura dei cunicoli elettrici
•
le canaline e ferri relativi di sostegno
•
le guaine o schermi elettrici dei cavi (alle estremità)
•
i pali di illuminazione esterna
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•
le orditure principali dei controsoffitti dove sono montati corpi illuminanti o comunque
mascheranti transiti di conduttori elettrici
•
i montanti metallici di pareti mobili prefabbricate contenenti
contenenti comandi ed apparecchiature
elettriche
•
le tubazioni di adduzione di fluidi uscenti o entranti dalle centrali tecnologiche
•
le tubazioni di gas e/o benzina
•
i motori
•
i mobiletti fan - coils
•
le strutture edili dei fabbricati
I conduttori di terra in barra saranno verniciati in giallo, in cavo isolato avranno la guaina gialla con
rigatura verde.
Le corde posate direttamente interrate saranno esclusivamente di tipo stagnato.
Le derivazioni dei connettori principali che si dipartono dal quadro generale verranno
v
realizzate
tramite saldatura forte o imbullonatura tramite capocorda e ranella elastica contro l'allentamento.
Il connettore principale sarà collegato almeno in un altro punto (diametralmente opposto al quadro
generale) alla rete di dispersione e dovrà
dovrà esserne curata particolarmente la continuità elettrica.
Nelle cassette di derivazione o dove il conduttore di protezione presenta un andamento a rimbalzo
deve essere impiegato un unico morsetto o capocorda a pressione (sono esclusi i morsetti con
serraggio
aggio a vite) che raggruppi tutti i conduttori derivati.
2.11.2.
Collettore di terra.
Il collettore di terra sarà realizzato mediante barretta di
rame preforata, accessibile e protetta meccanicamente a
cui faranno capo tutti i conduttori di protezione, il
conduttore
duttore di terra e i conduttori equipotenziali principali
collegati
ad
esso
mediante
fissaggi
con
buone
caratteristiche di conducibilità elettrica ed apribili solo
mediante l’uso di attrezzo, le dimensioni minime utilizzabili
sono quelle definite dalle CEI 11-8 e CEI 64-8.
2.11.3.
Dispersore a picchetto verticale.
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Realizzato in acciaio zincato delle dimensioni trasversali di 50x50x5
mm, di altezza pari a 2,5 m installato in apposito pozzetto
ispezionabile. Ogni spandente deve essere dotato di cartello segnaletico installato a muro. La
zincatura di protezione deve essere eseguita come prescritto dalle specifiche norme CEI-UNEL
CEI
(CEI 11-1; CEI 68-8; CEI 7-6).
6).
Materiale e dimensioni minime dei dispersori per garantirne la resistenza meccanica ed alla
corrosione
Dimensione minima
Tipo
Materiale
di
Corpo
dispersore Diametro
(mm)
Rivestimento/guaina
Sezione
trasversale
(mm2)
Spessore
(mm)
Valori
Valori
singoli (m medi
m)
m)
3 (5)
63
70
2
47
55
63
70
(m
Profilato
(inclusi
Zincato
caldo
a
i
90 (250)
piatti)
Tubo
25
Barra
tonda
Acciaio
per 16 (20)
picchetto
Con guaina Barra
di
rame tonda
estrusa
per 15
2000 (500)
picchetto
Con guaina Barra
di
rame tonda
per 14.2 (15)
90
100
elettrolitico picchetto
2.11.4.
Dispersore lineare orizzontale.
Costituito da corda in rame della sezione di 35 mm2, posto ad intimo contatto col terreno a una
profondità minima di 0,5 m, rispondente alle CEI 11-1;
11
CEI 68-8; CEI 7--6, a titolo esemplificativo
nella sottostante tabella si riportano i Materiali e dimensioni minime dei dispersori per garantirne la
resistenza meccanica ed alla corrosione
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Dimensione minima
Tipo
Materiale
di
Corpo
dispersore Diametro
(mm)
Piattina(2)
Zincato
caldo
Acciaio
Rivestimento/guaina
Sezione
trasversale
(mm2)
90
Spessore
(mm)
3
Valori
singoli
Valori
(
medi
m)
m)
63
70
(
a Tondo per
dispersore 10
50
orizzontale
Con guaina Tondo per
di
dispersore 8
piombo(1)
orizzontale
Piattina
1000
50
2
Tondo per
Nudo
dispersore
25(3)
orizzontale
Rame
Corda
1,8(*)
25
Stagnato
Corda
1,8(*)
25
Zincato
Piattina
Con guaina Corda
di
piombo(1)
50
1,8(*)
Filo tondo
2
1
5
20
40
25
1000
25
1000
(*) Per cavetti singoli.
(1)Non idoneo per posa diretta in calcestruzzo.
(2) Piattina, arrotondata o tagliata con angoli arrotondati.
(3) In condizioni eccezionali, dove l'esperienza mostra che il rischio di corrosione e di danno
meccanico è estremamente basso, si può usare 16 mmq. Nota: I valori riportati tra parentesi sono
comunemente utilizzati in Italia.
2.12. IMPIANTO DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE.
2.12.1.
Classificazione Dell'edificio E Calcolo Di Probabilità.
Come risulta dal calcolo probabilistico, riportato nella relazione di calcolo, il fabbricato è
autoprotetto, pertanto non necessita di ulteriori misure di protezione per ridurre il rischio a valori
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tollerabili, secondo quanto previsto dalla norma di riferimento CEI EN62305-1/4 (CEI 81-10).
Comunque a favore della maggior sicurezza delle persone contro pericoli dovuti a sovratensioni
(elettrocuzione, incendi ecc.) si provvederà ad installare opportuni scaricatori di Classe 1 nel
quadro generale.
2.12.2.
Scaricatori di Sovratensione Criteri di Scelta ed Installazione.
Gli scaricatori di sovratensione dovranno essere scelti e dimensionati in base ai seguenti
documenti nazionali e internazionali che costituiscono un preciso punto di riferimento per le
applicazioni della “regola dell’arte”; IEC 61463-1, IEC 61463-2, CEI 81-4, CEI 81-8. Le loro
caratteristiche costruttive dovranno rispondere alle norme CEI EN 60099-4; 4/A1; 5. Il
coordinamento tra SPD deve essere particolarmente curato, in modo tale che le correnti impulsive
e le energie in gioco abbiano a distribuirsi equamente senza danneggiare le apparecchiature, il
coordinamento tra scaricatori di classe I, II, e III deve essere sempre realizzato seguendo
scrupolosamente quanto indicato dalle ditte costruttrici degli apparecchi stessi. Gli SPD dovranno
essere coordinati con la tenuta degli isolamenti delle apparecchiature che proteggono, in
particolare si dovranno installare SPD con le seguenti caratteristiche in funzione dell’isolamento
degli apparecchi;
•
Categoria d’istallazione IV: 6 kV per apparecchi installati a monte del quadro di
distribuzione (ad esempio, contatori, dispositivi principali di protezione…).
•
Categoria d’istallazione III: 4 kV per apparecchi facenti parte dell’impianto fisso (ad
esempio quadri di distribuzione, interruttori, prese a spina…).
•
Categoria d’istallazione II: 2,5 kV per apparecchi “utilizzatori” dalla tenuta ad impulso
“normale” (ad esempio, apparecchi elettrodomestici ed utensili portatili).
•
Categoria d’istallazione I: 1,5 kV per apparecchi particolarmente sensibili (ad esempio
alimentazione di apparecchiature elettroniche).
Particolare importanza riveste il luogo di installazione degli scaricatori di sovratensione, In base
alle norme sopra citate l’impiego tipico degli SPD secondo il grado di prova negli edifici risulta
essere:
Classe di prova I: Per corrente o frazione di corrente provenienti dalla fulminazione diretta
Classe di prova II: per correnti indotte dalla fulminazione indiretta
Classe di prova III: per correnti indotte sugli apparati e sui circuiti elettrici interni per fulminazione
indiretta
Di norma gli SPD dovranno quindi essere Installati:
•
Classe di prova I: nel punto di ingresso delle linee elettriche entranti sia di energia che di
segnale. Questi dispositivi si devono installare nel quadro elettrico di distribuzione principale o di
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trasmissione segnali nelle strutture soggette alla fulminazione diretta, o nei quadri secondari se
non risultano sufficienti gli SPD di classe II.
•
Classe di prova II: nel punto di ingresso delle linee elettriche entranti sia di energia che di
segnale non direttamente soggette a fulminazione diretta. Questi dispositivi si devono installare nei
quadri elettrici di distribuzione secondaria se la protezione offerta alle linee di distribuzione risulta
sufficiente..
•
Classe di prova III: da installare per la protezione di utilizzatori terminali soggetti alla sola
fulminazione indiretta e in combinazione coi tipi precedentemente descritti.
L’installazione degli SPD con Classe di prova I e II senza protezione contro i corti-circuiti è
ammessa solo se il costruttore garantisce la tenuta del dispositivo al valore effettivo della corrente
di corto-circuito nel punto di installazione, mai comunque se il valore di cresta supera i 25 Ka. La
protezione delle persone contro i contatti indiretti per guasto di uno degli SPD deve essere
assicurata mediante interruttore e/o fusibile di protezione posto a monte dell’SPD stesso, in un
sistema TN-S o TN-C è inoltre necessario verificare che la taratura delle protezioni sia
correttamente coordinata con i valori dell’impedenza dell’anello di guasto, misurata nei morsetti di
ingresso dell’SPD, considerandolo come apparecchiatura fissa terminale.
Nei sistemi TT è possibile installare il dispositivo scaricatore di sovratensioni sia a monte che a
valle dell’interruttore generale differenziale, ma è necessario scegliere correttamente l’SPD idoneo.
A monte si possono utilizzare solamente limitatori di tipo spinterometrico 3Poli + NPE, mentre a
valle del differenziale, se selettivo, si possono installare anche SPD tradizionali siano essi con
tecnologia spinterometrica oppure varistori tipo M.O.V. Nell’ipotesi che il differenziale generale sia
di tipo istantaneo. Si dovrà impiegare degli SPD spinterometrici di tipo NPE.
Particolare cura dovrà essere dedicata nella realizzazione del collegamento tra gli SPD e il
collettore equipotenziale, detto collegamento dovrà essere il più breve e lineare possibile, inoltre
non dovrà mai essere inferiore a quanto previsto dalle Norme CEI e più in particolare;
•
6 mm2 Per Classe di prova I
•
4 mm2 Classe di prova II
•
1,5 mm2 Classe di prova III
2.12.3.
Scaricatori di Sovratensione Classe I.
Gli scaricatori da installarsi nel quadro generale dovranno avere le seguenti Caratteristiche
tecniche:
Unipolari o multipolare
tensione d’esercizio max. : 255 V AC / 50 Hz
livello di protezione: < 4 kV
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tempo d’intervento: < 100 ns
fusibile: 160 A gL/gG
dimensione: 2 moduli (per polo),
montaggio su guida 35 mm secondo EN 50022
1polo: 50 kA (10/350)
tripolare: 100 kA (10/350)
Accessori
morsetti plurifunzionali per conduttori e pettini
Norme di riferimento, marcature e marchi
Marcatura CE
classe I secondo IEC 61643-1: 1998-2 e classe B secondo E DIN VDE 0675-6: 1989-11, 06756/A1: 1996-03, 0675-6/A2: 1996-10
Prove e collaudi
prova di corrente di fulmine secondo IEC 61024-1: 1990,DIN V ENV 61024-1 (VDE 0185, parte
100)
2.13. APPARECCHIATURE DI COMANDO E PRESE.
2.13.1.
Apparecchiature di comando.
Le caratteristiche riportate nel presente paragrafo si applicano a tutti gli organi di comando a frutto
componibile modulare, fra cui si citano a titolo esemplificativo ma non esaustivo:
•
Interruttore di comando
•
Deviatore
•
Invertitore
•
Pulsante
•
Pulsante a chiave
•
Relè
•
Pulsante apri/chiudi (mono e bistabile)
•
Interruttore automatico
Questi apparati saranno di tipo civile, stagno o no, a seconda della classificazione del luogo di
installazione previsto.
Saranno sempre complete di scatola o contenitore che protegga i morsetti in tensione.
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Dovrà essere previsto il montaggio di protezioni a perdere ed il fissaggio delle mostrine dopo le
operazioni murarie di finitura (tinteggiature, rivestimenti, ecc.).
Sia per i comandi che per le prese il montaggio dei frutti in caso di pareti rivestite in maiolicato
deve essere effettuato rispettando i fili della piastrellatura in modo che le apparecchiature risultino
perfettamente simmetriche agli stessi.
Nei locali dove è specificatamente richiesta un’esecuzione stagna a vista, (locali tecnici, ecc.) le
apparecchiature di comando saranno installate in scatole portafrutti munite di apposite guarnizioni
e coperchio di chiusura con membrana in gomma trasparente, l’ingresso delle condutture nei
contenitori da esterno verrà mediante appositi pressacavi o raccordi tubo – scatola, il tutto atto a
garantire un grado di protezione minimo IP≥55.
Per quanto riguarda le esecuzioni stagne da incasso, le apparecchiature saranno montate su
apposito supporto autoportante con guarnizioni e coperchio di chiusura con membrana in gomma
trasparente a protezione dei frutti, il tutto atto a garantire un grado di protezione IP≥44.
Gli apparecchi dovranno avere almeno:
•
Tensione nominale max: 250V c.a.
•
Frequenza nominale: 50/60 Hz
•
Corrente nominale: 16 A
•
Grado di protezione:
•
IP2X in condizione di posa ordinaria
•
IP55 per esecuzioni stagne quando richiesto
•
Materiale: plastico in base PVC
Norme di riferimento, marcature e marchi
•
Marcatura CE;
•
Marchio IMQ
•
Norme CEI 23-3; EN 60898 (interruttori magnetotermici)
•
Norme CEI 23-44; 23-42; EN 61008-1; EN 61009-1 (interruttori differenziali)
•
Norme CEI 23-9; EN 60669-1 (supporti e placche)
•
Norme CEI 23-48; IEC 60670 (contenitori modulari a parete)
2.13.2.
Prese Civili.
Per le prese di tipo civile, stagno o no, le modalità di installazione sono le stesse descritte nel
paragrafo precedente, si utilizzeranno 2 tipologie, come indicato negli elaborati grafici (10/16A
P11/17, 10/16A (P30/17) UNEL) a seconda del tipo di impianto previsto ed avranno imbocchi
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differenziati a seconda del tipo di servizio o di tensione, questo tipo di apparecchi devono essere
sempre dotate di alveoli schermati.
Nei locali dove è specificatamente richiesta un’esecuzione stagna, le prese di tipo civile saranno
installate in scatole portafrutti munite di apposite guarnizioni e coperchio di chiusura con
membrana in gomma trasparente, l’ingresso delle condutture nei contenitori da esterno verrà
mediante appositi pressacavi o raccordi tubo – scatola, il tutto atto a garantire un grado di
protezione minimo IP≥55.
Caratteristiche tecniche di qualità vincolanti
Tensione nominale max: 250V c.a.
Frequenza nominale: 50/60 Hz
Corrente nominale max: 16 A
Materiale: plastico in base PVC
Configurazioni: 2P+T; 2P
Norme di riferimento, marcature e marchi
Marchio IMQ
Norme CEI 23-5; CEI 23-50; CEI 23-16; IEC 60884-1 (prese)
Norme CEI 23-9; EN 60669-1 (supporti e placche)
2.13.3.
Prese Industriali.
Caratteristiche dimensionali variabili
Grado di protezione (IP44, IP55, IP66)
Numeri di poli e corrente nominale
Accessori (fusibili, interblocchi, interruttori)
Caratteristiche tecniche di qualità vincolanti
Tipo CEE17
Tensione nominale max: 750V c.a.
Frequenza nominale: 50/60 Hz
Corrente nominale max: 125 A
Grado di protezione: IP44 o IP55 o IP66/7
Materiale: plastico in base PVC
Norme di riferimento, marcature e marchi
Marcatura CE
Marchio IMQ
Norme CEI 23.12/71 EC/75 - V1/83 e successive varianti
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Installazione in cucine, laboratori e simili – impianto di alimentazione da incasso
2.14. APPARECCHI ILLUMINANTI.
2.14.1.
Caratteristiche generali degli apparecchi Illuminanti.
Per la fornitura di apparecchi illuminanti oggetto delle presenti specifiche tecniche si dovranno
preferire, generalmente, tipi di normale costruzione, inseriti nei normali cataloghi commerciali delle
Case Costruttrici.
La lamiera impiegata dovrà essere in acciaio di qualità, spessore minimo 8/10 adatta a tutti i cicli di
lavorazione come stampaggio, piegatura, di spessore adeguato e tale da assicurare agli
apparecchi illuminanti la necessaria robustezza e rigidità.
Le lamiere dovranno essere fosfatate e verniciate con trattamento antiruggine ed essiccate al forno
a 180°C.
La verniciatura dovrà permanere nel tempo e dovrà sopportare gli urti che potranno essere prodotti
in fase di trasporto, montaggio e manutenzione.
Le eventuali parabole potranno essere in alluminio con purezza superiore al 99,8% con
trattamento di ossidazione e brillantatura.
La foggia e la struttura degli apparecchi illuminanti dovrà essere tale da garantire lo smaltimento
del calore sviluppato all'interno
ll'interno senza che si raggiungano temperature pregiudizievoli per le
apparecchiature contenute. Particolare cura dovrà essere posta allo smaltimento del calore negli
apparecchi illuminanti contenenti alimentatori di tipo elettronico o elettromeccanico posizionati
po
in
prossimità dei solai o posti nei controsoffitti.
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Le armature tipo ADPE dovranno corrispondere alle norme di riferimento CENELEC e ai certificati
del CESI.
Dove saranno previsti apparecchi illuminanti con schermi, gli stessi saranno realizzati in
policarbonato e/o in vetro relativamente alla zona di installazione od alle tipologie costruttive
presenti sul mercato.
Quelli in policarbonato dovranno mantenersi nel tempo senza ingiallire: il materiale impiegato
dovrà essere di tipo autoestinguente secondo norme CEI in vigore.
Saranno stampate ad iniezione (senza traccia residua di rigatura) a superficie prismatizzata con
trasparenza non inferiore a 92%.
Dovrà essere garantita la facile rimozione e la pulizia.
Gli schermi non devono lasciare intravedere la lampada e devono essere appoggiati all'armatura
tramite guarnizione realizzata in modo che sia garantito il grado di protezione richiesto.
L'accessibilità degli apparecchi illuminanti dovrà essere tale per cui negli stessi si avrà
l'equipaggiamento elettrico costituito da portafusibile volante, morsetti e conduttori di collegamento
montati su unica basetta in lamiera.
In tutti i tipi di apparecchi sono richieste, per esigenze di manutenzione, le seguenti possibilità:
rimozione dello schermo nel modo più agevole con possibilità di sospensione;
accessibilità all'equipaggio elettrico previa rimozione o meno delle lampade e delle parabole
riflettenti,
sbloccaggio
con
galletto
o
sistema
equivalente,
ancoraggio
della
piastra
portacomponenti a mezzo pendinatura in plastica anticaduta (eventuali viti impiegate non saranno
di tipo asportabile);
eventuale rimozione della basetta, dopo avere sganciato un eventuale moschettone;
pressacavo PG 11 inserito sul fondo dell'apparecchio, con diametro adatto al tipo di sezione di
cavo indicato per ogni apparecchio;
per gli apparecchi in ADPE sul fondo sarà inserito un pressacavo con diametro adatto al tipo di
sezione di cavo indicato per ogni apparecchio.
Gli apparecchi illuminanti dovranno risultare collegati alla rete di terra dell'edificio.
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A tale scopo devono essere dotati di bullone saldato alla lamiera, dado, conduttore isolato colore
giallo da 1,5 mm², collegato al bullone e alla morsettiera della basetta. Alla morsettiera della
basetta sarà portato il conduttore di terra con lo stesso cavo di alimentazione dell'apparecchio.
Gli apparecchi illuminanti dovranno essere realizzati nel rispetto delle vigenti norme CEI, ISPESL e
CENELEC.
In particolare dovrà essere rispettata la legge Decreto Ministeriale 9.10.1980, Gazzetta Ufficiale n°
296 e le direttive CEE 76-890 del 4.11.1976. Se non sono raggiunte le prestazioni stabilite nelle
direttive citate, dovranno essere inseriti all'interno degli apparecchi gli opportuni filtri.
Gli apparecchi illuminanti offerti dovranno avere il Marchio CE e possibilmente quello Italiano di
Qualità oppure essere dotati di certificato che ne attesti il grado di protezione dichiarato e la
rispondenza alle norme vigenti.
Gli alimentatori per lampade tubolari fluorescenti saranno del tipo elettromeccanico o elettronico
come precisato negli elaborati grafici e nel computo metrico. Saranno del tipo monolampada,
bilampada o a 4 lampade in funzione del locale di installazione, a 230V 50Hz con portafusibile a
baionetta completo di fusibile rapido in tubo di vetro, per quelli a 4 lampade il cablaggio dovrà
prevedere sempre la possibilità della doppia accensione indipendente.
Avranno alimentatori del tipo ad accensione a starter con catodi ad alta resistenza a 230 V 50 Hz,
rifasato con portafusibile e baionetta completo di fusibile rapido in tubo di vetro, tutti quegli
apparecchi installati esternamente per l’illuminazione di zone di servizio magazzini ecc.
Saranno utilizzate lampade fluorescenti di tipo tubolare ∅ 26mm per tutti quei locali di tipo
“ordinario” cioè dove non sono richieste esigenze di illuminazione particolari. Per la scelta del tipo
di tubo e della tonalità di colore della luce emessa si dovrà far riferimento sia a quanto espresso in
queste specifiche, nelle tavole di progetto allegate e dalle norme UNI.
Nei locali con presenza di video terminali dovranno essere installate plafoniere con ottica dark light
ad alveoli a doppi parbolicità in alluminio speculare placcato, antiriflesso
ed antiridescente a
bassissima luminanza 60°. Il corpo di tali apparecc hi sarà in acciaio e dovrà rispondere ai requisiti
descritti precedentemente.
2.14.2.
Apparecchi illuminanti stagni per locali tecnici e interrato.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Nei locali tecnici ed in genere ove siano necessari apparecchi con
grado di protezione elevato, si installeranno apparecchi illuminanti
grado
per interni a vista con grado di protezione pari a IP65, con le seguenti
caratteristiche:
CORPO: Stampato ad iniezione, in policarbonato grigio RAL7035,
infrangibile ed autoestinguente V2, di elevata resistenza meccanica
grazie alla struttura rinforzata da nervature interne.
DIFFUSORE:
Stampato ad iniezione in policarbonato trasparente
prismatizzato internamente per un maggior controllo luminoso, autoestinguente V2, stabilizzato ai
raggii UV. La finitura liscia esterna facilita l'operazione di pulizia, necessaria per avere sempre la
massima efficienza luminosa.
RIFLETTORE: In acciaio laminato a freddo, zincato a caldo antifessurazione, rivestimento con
fondo di primer epossidico 7/8 micron,
micron, verniciatura stabilizzata ai raggi UV antingiallimento in
poliestere lucido colore bianco, spessore 20 micron.
PORTALAMPADA: In policarbonato bianco e contatti in bronzo fosforoso. Attacco G13.
CABLAGGIO: Alimentazione 230V/50Hz, con reattore convenzionale.
convenzionale. Cavetto rigido sezione 0.50
mm² rivestito con PVC-HT
HT resistente a 90°C, secondo le norme CEI 20 -20.
20. Morsettiera 2P+T con
portafusibile, massima sezione ammessa dei conduttori 2.5 mm².
EQUIPAGGIAMENTO: Fusibile di protezione 3.15A. Pressacavo in nylon f.v. diam 1/2 pollice gas.
Guarnizione in materiale ecologico di poliuretano espanso. Ganci di bloccaggio in nylon f.v.
Predisposizione al serraggio con viti in acciaio.
NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN 60598-1
60598 1 CEI 34-21,
34
grado di protezione
IP66IK08 secondo le EN 60529. Installabile su superfici normalmente infiammabili. Ha ottenuto la
certificazione di conformità europea ENEC.
Resistente alla prova del filo incandescente per
850°C.
POTENZA LAMPADE: FL2x36; FL2x58.
2.14.3.
Apparecchi illuminanti
illum
per uffici e sale riunioni.
Negli uffici, nelle aule, nei laboratori leggeri e locali assimilabili si
impiegheranno sistemi luminosi a sospensione, con schermo Dark-light,
Dark
adatti per l’uso di videoterminali, con
lampade fluorescenti lineari T8
2x58W
8W o 2x36W (a seconda degli ambienti) e reattore elettronico, con le
seguenti caratteristiche:
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
LLUMINOTECNICHE
Rendimento luminoso >84% (inferiore >40%, superiore >44%).
Distribuzione diretta-indiretta
indiretta simmetrica.
Luminanza media <200 cd/mq per angoli >65°
>
radiali.
UGR <15.
Conformità alla EN 12464-1.
MECCANICHE
Ottica parabolica 2S in alluminio semispeculare, antiriflesso, con alette
trasversali chiuse superiormente.
Pellicola protettiva alla polvere e alle impronte, adesiva, applicata all'ottica.
Corpo in acciaio verniciato di colore bianco.
Sospensioni escluse.
Dimensioni: 370x1730 mm, altezza 80 mm. Peso 11,25 kg.
Grado di protezione IP20.
Montaggio anche su superfici normalmente infiammabili. - F ELETTRICHE
Cablaggio elettronico EEI A2, 230V-50/60Hz,
50/60Hz, fattore di potenza >0,95, fusibile, accensione a caldo
della lampada, potenza costante in uscita,
classe I.
ENEC - IMQ.
APPLICAZIONI
Ambienti dove è richiesta una luce confortevole. Uffici con videoterminali, direzionali e di
rappresentanza, sale riunioni.
2.14.4.
Apparecchi illuminanti per atri, corridoi, mensa e spogliatoi.
Nei corridoi e nei locali di servizio in genere ove non sono necessari
apparecchi illuminanti da incasso con schermo decorativo opaco, si
installeranno
apparecchi illuminanti
per
interni da incasso in
controsoffitti, in conformità alla natura del soffitto stesso, equipaggiati
con lampade fluorescenti compatte ad alta efficienza da 2x18W o
2x26W con reattore elettronico non dimmerabile. I corpi illuminanti
avranno le seguenti caratteristiche:
LLUMINOTECNICHE
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Rendimento luminoso >42%.
Distribuzione diretta.
UGR <23 (EN 12464-1).
MECCANICHE
Ottica dodecagonale 2MG ad alto rendimento, con lamine in alluminio a specchio con trattamento
superficiale al titanio e magnesio,
magnesio, assenza di iridescenza, alloggiate su un supporto in
policarbonato.
Anello in policarbonato grigio chiaro.
Corpo in policarbonato autoestinguente V2 privo di alogenuri.
Staffe di fissaggio in acciaio zincato.
Dimensioni: diametro 222 mm, altezza incasso 158 mm. Peso 1,99 kg.
Grado di protezione IP43 parte in vista.
Montaggio anche su superfici normalmente infiammabili.
ELETTRICHE
Unità di cablaggio separata.
Cablaggio elettronico EEI A2, 230V-50/60Hz,
230V 50/60Hz, fusibile, accensione a caldo della lampada, potenza
costante
ostante in uscita, classe I. ENEC - IMQ.
DOTAZIONE
Lampade fluorescenti compatte da 18W/840, flusso luminoso 1200 lm, temperatura di colore
4000K.
Resa cromatica Ra >80.
Attacco lampada G24q-2.
ACCESSORI
0196 - Vetro stampato decorativo, temprato, spessore 4 mm, fissato con molle in acciaio in battuta
sull'anello. IP44 nella parte in vista.
APPLICAZIONI
In ambienti dove è richiesta una luce confortevole. Sale riunioni. Auditorium. Ambienti di
rappresentanza, architettonici. In ambienti con esigenze di protezione
protezione come laboratori o ambienti
di servizio.
2.14.5.
Apparecchi illuminanti per Hall di ingresso e sala conferenze.
Nella hall di ingresso, nel foyer e nella sala conferenze ed in generale
ovunque siano previsti apparecchi illuminanti per posa a sospensione,
cilindrici
lindrici e con schermo decorativo, si sono previsti corpi illuminanti per
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
posa a sospensione con schermo in Lastra piana di plexiglas opale e dotati di
lampade
fluorescenti compatte con reattore elettronico non dimmerabile, con le seguenti caratteristiche:
CORPO e TELAIO: In lamiera d'acciaio con bordo stretto e con la predisposizione di fori per il
fissaggio dello scuretto.
LLUMINOTECNICHE
Rendimento luminoso >53%.
Distribuzione diretta.
UGR <24 (EN 12464-1).
MECCANICHE
Ottica dodecagonale 2MG ad alto rendimento, con lamine in alluminio a specchio con trattamento
superficiale al titanio e magnesio, assenza di iridescenza, alloggiate su un supporto in
policarbonato.
Anello in policarbonato grigio chiaro.
Corpo in alluminio verniciato di colore bianco.
Dimensioni: diametro 220 mm, altezza 220 mm. Peso 2,99 kg.
Grado di protezione IP20.
Montaggio anche su superfici normalmente infiammabili.
ELETTRICHE
Cablaggio su staffa asportabile, con alimentatore elettronico EEI A2, 230V-50/60Hz, fusibile,
accensione a caldo della lampada, potenza costante in uscita, classe I. ENEC - IMQ.
DOTAZIONE
Lampade fluorescenti compatte da 26W/840, flusso luminoso 1800 lm, temperatura di colore 4000
K. Resa cromatica Ra >80.
Attacco lampada G24q-3.
ACCESSORI
0196 - Vetro stampato decorativo, temprato, spessore 4 mm, fissato con molle in acciaio in battuta
sull'anello.
IP40 vano ottico.
APPLICAZIONI
In ambienti dove è richiesta una luce confortevole. Sale riunioni. Auditorium. Ambienti di
rappresentanza, architettonici. In ambienti con esigenze di protezione come laboratori o ambienti
di servizio.
2.14.6.
Apparecchi illuminanti per Scale.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Nelle scale verranno utilizzati corpi illuminanti del tipo ad applique per
luce diretta ed indiretta, grado di protezione IP20, Serie di apparecchi da
parete
rete e da tavolo costituiti da:
- deflettore in alluminio estruso
- diffusore in vetro satinato
- corpo in tecnopolimero autoestinguente V-2,
V 2, filo incandescente 850°
- viti di chiusura in acciaio inox
- i reattori magnetici delle versioni fluorescenti sono dotati di
termoprotezione secondo EN 60598-1:2004
60598
2.14.7.
Apparecchi illuminanti per Laboratori.
All'interno dei laboratori si utilizzeranno corpi illuminanti
sospensione con schermo in Lastra piana dotati di
per posa a
lampade
fluorescenti compatte con reattore
reattore elettronico non dimmerabile, predo di
protezione IP4X e adatti alla posa in fila continua, con le seguenti
caratteristiche:
Illuminotecniche
Nuovo apparecchio per sorgenti T5 dotato di ottiche paraboliche 2MG ad alto rendimento, 2S e di
schermo piano
o OP. Le ottiche hanno una luminanza < 1000 cd/m² per angoli >65° radiali.
Forniscono una distribuzione diretta media e ampia con ottica 2MG per ottimizzare l'uniformità
d'illuminazione in ambienti bassi con ampi passi di installazione fra gli apparecchi.
Distribuzione simmetrica, asimmetrica ottenibile nelle versioni monolampada disassando la
lampada.
Meccaniche
Corpo di forma squadrata in acciaio verniciato bianco o grigio RAL 9006 (GR), con superficie
antiriflesso. Versioni 2MG, 2MG AMPIA e 2S con ottica parabolica con alette trasversali chiuse
superiormente. Pellicola protettiva alla polvere e alle impronte, adesiva, applicata all'ottica.
Versione OP con schermo piano opale e recuperatore.
Elettriche
Cablaggio
elettronico
EEI
A2,
230V
230V-50/60Hz,
accensione
a
caldo
della
lampada.
Cablaggio elettronico Multiwatt EEIA2, 230V-50/60Hz,
230V 50/60Hz, accensione a caldo della lampada.
Morsettiera a 5 poli 2x2,5 mm² per allacciamento linea in cascata.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Dotazione
Lampade fluorescenti T5, montate, temperatura di colore 4000°K -840,
840, resa cromatica Ra>80.
Conformità alla norma EN 12464-1.
12464
Applicazioni
Ambienti in cui è richiesta una luce confortevole; ambienti con videoterminali, uffici direzionali e di
rappresentanza.
Ambienti espositivi, hall, saloni e negozi.
Accessori
Cablaggio elettronico
ttronico Multiwatt, elettronico dimmerabile, doppia accensione, emergenza,
inibizione, potenze diverse, corpo e accessori in colore RAL.
Schermo piano trasparente prismatizzato.
2.15. APPARECCHI ILLUMINANTI PER ILLUMINAZIONE DEGLI ESTERNI.
Per le caratteristiche generali di installazione si faccia riferimento al paragrafo precedente.
2.15.1.
Apparecchi per Illuminazione Stradale su palo.
Per l'illuminazione esterna dell'edificio ed in particolare dei percorsi
carrabili si installeranno delle armature stradali
stradali stagne, per posa su
palo rastremato in acciaio zincato (con altezza da 5 a 8m fuori terra),
dotate di ottica anti-inquinamento
anti inquinamento luminoso e dotate di lampada al
sodio a bassa pressione da 100 a 250W. Le linee saranno suddivise
su più accensioni per permettere
permettere una riduzione dell'illuminazione
durante le fasce notturne. Con le seguenti caratteristiche:
Corpo:: In alluminio pressofuso in un unico pezzo. Con ganci di chiusura in
acciaio inox con dispositivo di sicurezza.
Riflettore:: OTTICA ANTINQUINAMENTO LUMINOSO. In alluminio 99.85 stampato (99.90 per
piste ciclabili), ossidato anodicamente e brillantato, con recuperatori e di flusso.
Diffusore:: Vetro temperato sp. 5 mm resistente agli shock termici e agli urti (prove UNI EN 1215012150
1: 2001). Coppa in policarbonato
arbonato trasparente infrangibile ed autoestinguente V2 stabilizzato ai
raggi UV.
Verniciatura:: Con polvere poliestere colore argento sabbiato, resistente alla corrosione e alle
nebbie saline (supera la prova delle 1000 h UNI ISO 9227).
Cablaggio: Alimentazione
zione 230V/50Hz. Cavetto flessibile capicordato con puntali in ottone stagnato
ad innesto rapido, in doppio isolamento al silicone sezione 1.0 mm2. Morsettiera 2P con massima
sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm2.
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Dotazione:: Cablaggio posto su piastra asportabile
asportabile con connettori rapidi per il collegamento della
linea e del portalampada. Con filtro anticondensa.
Equipaggiamento:: Vetro o coppa apribili a cerniera senza l' uso di utensili, rimangono agganciati
al corpo dell' apparecchio con dispositivo di fermo
fermo a fine apertura. Attacco a frusta fisso, ø 60.
Normativa:: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN 60598. Sono protetti con il grado IP66IK08
secondo le EN60529.
2.15.2.
Apparecchi segnapasso pedonali.
Per l'illuminazione dei percorsi pedonali si installeranno
install
dei corpi
illuminanti per incasso nella pavimentazione, di tipo stagni con vetro
carrabile e con lampade fluorescenti compatte da 2x7W. Con le
seguenti caratteristiche:
CORPO: In policarbonato con cornice in acciaio inox AISI 316.
RIFLETTORE: In alluminio
alluminio ossidato anodicamente e brillantato.
DIFFUSORE: Vetro di protezione temperato sp. 5 mm resistenti agli shock termici, agli urti ed al
carico (max 2000Kg).
PORTALAMPADA: In policarboanto e contatti in bronzo fosforoso. Attacco G23
CABLAGGIO: Alimentazione
azione 230V/50Hz. Cavetto rigido sezione 1 mm2 e guaina di PVC-HT
PVC
resistente a 90°C secondo le norme CEI 20 -20.
20. Morsettiera 2P con massima sezione dei
conduttori ammessa 2.5 mm2.
DOTAZIONE: Versioni complete di cornice di serraggio. Di serie con scatole per
pe incasso.
EQUIPAGGIAMENTO: Guarnizione di tenuta in gomma siliconica. Due pressacavi in nylon f.v.
diam. 1/2 pollice gas.
NORMATIVA: Prodotti in conformità alle norme EN60598 - CEI 34-21.
Hanno grado di protezione IP67IK08 secondo le norme EN60529. In doppio
doppio isolamento
LAMPADA: Completi di lampade fluorescenti a risparmio energetico FLC7S - 4000K
2.15.3.
Palo rastremato per armature stradali da esterno.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Per il supporto delle armature stradali da esterno si installeranno dei
pali stradali, per installazione interrata con plinto di fondazione in CLS
delle dimensioni di 1x1x1m, con le seguenti caratteristiche:
•
Pali in acciaio laminato a caldo e privo di saldature
•
Predisposto con foro per ingresso cavo di alimentazione, con
attacco testa palo ø60.
•
Dimensioni finestra
estra di ispezione 38x132 (h 3 000) - 45x186 (h
4000-5000-6000),
6000), completo di un portafusibile di protezione, 2 fusibili da 16A, morsettiera
asportabile 4 poli/3 vie = 10mmq e derivazione 2,5mmq.
•
Di serie in classe di isolamento II; quando si utilizzano apparecchi
apparecchi in classe di isolamento I
prevede le connessioni per la messa a terra.
2.16. APPARECCHI ILLUMINANTI PER LUCE DI SICUREZZA.
Per le caratteristiche generali di installazione si faccia riferimento al paragrafo precedente.
2.16.1.
Apparecchi illuminanti Sempre Accesi (SA).
Per l’individuazione delle uscite di sicurezza si installeranno
apparecchi autoalimentati in versione permanente (SA) a Doppio
isolamento, Installabile anche su superficie infiammabile, con corpo
base in materiale plastico autoestinguente 94V-2
94V (UL 94) provato al
Filo incandescente 850°C (IEC 695 -2-1/CEI
1/CEI 50-11)
50
con Temperatura di
funzionamento 0-40°
0 40°C. Grado di protezione IP 65. con le seguenti
caratteristiche:
• Dispositivo per autodiagnosi con supervisione centralizzata a onde convogliate
• Costruiti
ostruiti secondo la Norma CEI EN 60598-2-22
60598
• Inibizione a distanza dell’emergenza con modo di riposo tramite centralina
• Alimentazione 230V 50 Hz
• Ricarica completa in 12 (h)
• Batteria al Ni-Cd
Cd per alta temperatura atta a garantire un’autonomia di 1 ore.
• Lampada FLC da 24 Watt
2.16.2.
Apparecchi illuminanti solo in emergenza (SE).
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Per l’individuazione delle uscite di sicurezza si installeranno
apparecchi autoalimentati in versione non permanente (SE) a
Doppio isolamento, Installabile anche su superficie infiammabile,
i
con
corpo base in materiale plastico autoestinguente 94V-2
94V (UL 94)
provato al Filo incandescente 850°C (IEC 695 -2-1/CEI 50-11) con
Temperatura di funzionamento 0-40°
40°C. Grado di protezione IP 65.
con le seguenti caratteristiche:
• Dispositivo per
er autodiagnosi con supervisione centralizzata a onde convogliate
• Costruiti secondo la Norma CEI EN 60598-2-22
60598
• Inibizione a distanza dell’emergenza con modo di riposo tramite centralina
• Alimentazione 230V 50 Hz
• Ricarica completa in 12 (h)
• Batteria al Ni-Cd
Cd per alta temperatura atta a garantire un’autonomia di 1 ore.
• Lampada FLC da 24 Watt.
2.16.3.
Sistema di Gestione e Controllo Apparecchi di emergenza.
1.1.1.1.
Funzionalità del Sistema
Il sistema per l’illuminazione di sicurezza sarà dotato di
centrale
e di controllo con autodiagnosi
centralizzata che svolge le funzioni di:
•
test di funzionamento e di autonomia degli
apparecchi e delle linee di collegamento
•
abilitazione e disabilitazione della
funzione di
emergenza
•
comando
di
accensione
incondizionata
de
degli
apparecchi.
Il sistema in progetto dovrà poter controllare fino a 1024 apparecchi di tipo non permanente
(SE), o permanente (SA). Per Ogni 64 apparecchi deve essere inserita una interfaccia con la
funzione di amplificare i segnali di comunicazione dati.
dati. L’interscambio di informazioni dalla centrale
alle interfacce e da queste alle apparecchiature autonome per l’illuminazione di sicurezza sarà
realizzata mediante linea dati dedicata, i cavi di collegamento dovranno essere di tipo schermato.
Eventuali guasti
asti ai cavi o alla centrale di controllo non dovranno pregiudicare il funzionamento
automatico in emergenza dei corpi illuminanti.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
1.1.1.2.
Centrale di controllo.
La centrale di controllo dovrà essere dotata di microprocessore e software in grado di controllare
glili apparecchi di illuminazione di emergenza autoalimentati con funzionamento a onde
convogliate, essa deve essere in grado di abilitare e disabilatare la funzione d'emergenza, con
l'esecuzione dei test periodici sia automaticamente che manualmente completa di interfaccia per
collegamento ad un PC, adatta per il controllo fino a 500 apparecchi. Oltre alle funzioni generali il
sistema dovrà poter essere controllato a distanza, mediante modem e linea telefonica commutata.
La programmazione delle varie funzionalità
funzionalità dell'impianto dovrà potersi effettuare in modo semplice
ed immediato, il riconoscimento del tipo di lampade installato dovrà essere automatico in modo da
rendere immediata l’individuazione dell’apparecchio e/o apparecchi in guasto
1.1.1.3.
Modulo d’interfaccia
d’interfacci per PC.
La Centrale dovrà essere dotata di un modulo d’interfaccia in grado di interagire con un personal
computer per poter controllare tutti gli apparecchi del sistema, su cui dovrà essere installato
l'apposito software fornito assieme al Modulo Centrale.
Centra
1.1.1.4.
Test di Funzionamento e Autonomia.
Autonomia
I test di funzionamento e di autonomia devono essere eseguiti dalla centrale in maniera automatica
o su specifica richiesta dell'operatore e avrà lo scopo di verificare il funzionamento delle lampade.
L'intervallo di tempo fra due test automatici e l'ora in cui questi vengono effettuati saranno
parametri impostabili sulla centrale dall'utilizzatore dell'impianto. Le eventuali anomalie riscontrate
dovranno essere segnalate dalla centrale all'operatore sia sul display che
c
mediante stampa su
carta. Il report prodotto dalla centrale dovrà riportare giorno e ora in cui il test è stato eseguito e la
tipologia dei guasti; l'identificazione della lampada guasta sarà facilitata dall'accensione di un LED
tosso lampeggiante posto sulla parabola dell'apparecchio
2.17. IMPIANTO RIVELAZIONE INCENDIO.
2.17.1.
Centrale Allarme Incendi.
La centrale di rivelazione incendio sarà di tipo
intelligente e sviluppata in conformità con le
normative EN54-2 e 4.
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Dotata di 2 linee, la centrale supporterà fino a 198 rivelatori e 198 moduli di ingresso/uscita per
linea per un totale di 396 dispositivi intelligenti.
La gestione intelligente di tipo analogico permetterà una costante supervisione dell’impianto
relativamente alla manutenzione, agli eventuali allarmi intempestivi, ai test automatici verso il
campo, al controllo della sensibilità dei rivelatori ed alla loro necessità di pulizia, ecc. Tutte queste
operazioni potranno essere effettuate direttamente sull’installazione e quindi in modo
estremamente flessibile.
La centrale dovrà inoltre permettere la gestione separata della rivelazione gas con segnalazioni su
tre livelli grazie ad apposito modulo di interfaccia.
Tutte queste operazioni potranno essere configurate direttamente dalla tastiera della centrale o da
pc tramite l’uscita seriale RS 232 che non dovrà avere chiave di protezione hardware.
Caratteristiche tecniche:
- Due linee con possibilità di collegare sino a 396 dispositivi intelligenti (198 rivelatori e 198 moduli
d’ingresso/uscita) su due fili per una lunghezza massima di 3.000 metri, le linee potranno essere
collegate a stella o ad anello chiuso
- 1 uscita seriale RS232 per programmazione esterna o stampante ed 1 uscita seriale RS485 per
terminali remoti
- con scheda opzionale 1 uscita RS232 per collegamento a sistema di supervisione ed 1 uscita
RS485 per ripetitori o comandi per sinottico
- display retroilluminato a 160 caratteri (4 x 40)
- possibilità di collegare sino a 32 terminali remoti e ripetitori o comandi per sinottico
- software standard in 2 lingue (italiano e inglese) selezionabili dall'utente
- altre lingue disponibili su eprom (3 lingue per chip)
- 3 livelli di Password (Operatore, Manutenzione, Configurazione)
- scritte programmabili: descrizione punto a 32 caratteri e descrizione zona a 20 caratteri
- 150 zone fisiche e 400 gruppi logici diretti ed inversi
- equazioni di controllo (CBE) per attivazioni con operatori logici (AND-OR-DEL-ecc.)
- archivio storico di 999 eventi in memoria non volatile
- orologio in tempo reale
- autoprogrammazione delle linee con riconoscimento automatico del tipo dei dispositivi collegati
- riconoscimento automatico di punti con lo stesso indirizzo
- algoritmi di decisione per i criteri di allarme e guasto
- cambio automatico sensibilità Giorno/Notte
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- segnalazione di necessità di pulizia dei rivelatori
- segnalazione di scarsa sensibilità sensori
- soglia di Allarme per i sensori programmabile con 9 selezioni
- programmazione di funzioni software predefinite per diversi dispositivi in campo
- funzioni di test automatico dell'impianto e walk test manuale
- gestione rivelatori gas eslosivi e tossici, tramite interfaccia, con distinzione tra preallarme1, 2 ed
allarme
- tastiera con tasti multifunzione
- riattivazione uscite tacitate
- tasti per selezione dei menù operatore
- tastiera multifunzione per la programmazione completa in campo della centrale, comprensivo
del testo utente
- programma opzionale di UPLOAD-DOWNLOAD su PC per la programmazione della centrale
Specifiche tecniche:
Numero di linee
2
Numero di zone
150 zone software
Numero di gruppi
400 gruppi dei quali 100 ad attivazione indiretta
Numero max. punti
198 rivelatori e 198 moduli e 1 uscita sirena
Ingresso rete
220 Vca +/- 15% 50Hz
Tensione nominale del sistema
da 19 a 29 Vcc
Alimentatore
1,8 A 24 Vcc
Corrente di ricarica
0,8 A per accumulatori da 17Ah
Uscite controllate per sirene
1 uscita 30Vcc 1 A
Uscite utenze esterne
1 non resettabile 24Vcc 1A
1 resettabile 24Vcc 1A
Uscita relè di allarme
contatto di scambio 30Vcc 3A
Uscita relè di guasto
contatto di scambio 30Vcc 3A
Uscite seriali
1 x RS232 standard
1 x RS485 standard
1 x RS232 opzionale
1 x RS485 opzionale
Dimensioni
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276 x 365 x 125
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La centrale dovrà essere completa di:
•
2 batterie 24Ah per garantire l’autonomia richiesta di 72 h in stand by.
•
Programmazione di tutti i punti di controllo e degli eventi.
La programmazione della centrale dovrà poter avvenire mediante PC o Attraverso il pannello
rinviato e/o il display incorporato retroilluminato, che evidenzia tutte le funzioni e gli stati, e la
tastiera di comando, è possibile effettuare le varie operazioni e la programmazione con l’aiuto di un
menù guidato.
2.17.2.
Pannello Remoto.
Il terminale remoto è un dispositivo ausiliario utilizzato dai
sistemi analogici per il riporto a distanza dello stato della
centrale o anche dei suoi tasti funzione.
Il terminale utilizza, per il colloquio con la centrale, un’interfaccia
un’interfacci
seriale RS485 e può essere installato sino ad una distanza
massima di 1.500 metri.
Il numero massimo di terminali collegabili è di 12 per la centrale
a due linee e di 16 per la centrale a quattro o sedici.
Caratteristiche tecniche:
- Display lcd grafico
o retroilluminato 320 x 240 punti
- tasti per riconoscimento, tacitazione, ripristino, prova lampade e visualizzazione lista eventi
- ripristino allarmi con codice per rispetto EN54-2
EN54
- led di allarme sistema, guasto sistema, tacitazione sirene
- visualizzazione
zzazione ora/data, allarmi e guasti come ripetizione del display della centrale
- ronzatore locale per la segnalazione di allarme/guasto
- montaggio a parete
- possibile collegamento a linea chiusa o aperta
- alimentazione a 24 Vcc dalla centrale o da alimentatori
ali
remoti
Specifiche tecniche:
Alimentazione
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10
10-30
Vcc
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Corrente a riposo
30 mA
Corrente massima
80 mA con ronzatore attivo
Massimo n° collegabile
12 o 16 a seconda delle centrali
Dimensioni
180 x 168 x 55 mm.
2.17.3.
Rilevatore di fumo fotoelettrico.
Dovrà
essere
di
tipo
analogico
attivo
ad
indirizzamento individuale, installato con apposito
zoccolo, dotato di un sistema di rivelazione
optoelettronico in grado di rilevare sia fumi chiari
che scuri, la camera di analisi dovrà essere
costruita
ruita in modo tale da risultare insensibile ai
flussi d'aria e protetta da un retino in modo da
ridurre la contaminazione da polvere ed insetti. Il
retino dovrà poter essere facilmente asportato per
operazioni di pulizia o per la sostituzione. Il dispositivo
dispositivo dovrà avere le seguenti caratteristiche
principali:
- Isolatore di corto circuito integrato nell’apparecchio.
- selettori rotativi a decade sulla faccia inferiore che consentono di comporre l'indirizzo
d’identificazione direttamente sul dispositivo. In questo modo si consente di programmare in
campo l'indirizzo di ciascun rivelatore e modulo ed è possibile determinare rapidamente la
provenienza di una segnalazione di allarme o guasto. Tale sistema consente inoltre la
manutenzione selettiva dei rivelatori quando il grado di sporcizia della camera ne compromette il
buon funzionamento.
- Algoritmo interno di Drift Compensation che permette di correggere automaticamente gli errori
derivanti dall'accumulo di polvere nel sensore. Tale procedura è disattivabile in fabbrica per
garantire la compatibilità con le centrali già dotate di compensazione. E’ quindi possibile l’invio di
un dato analogico reale e non compensato.
– caratteristiche omogenee di rivelazione per diversi tipi d'incendio
– elevata resistenza contro
ro la sporcizia
- Dispositivo di funzioni e controllo a microprocessore.
- Possibilità di test con magnete.
- Installazione ad innesto con base intercambiabile e priva di elementi elettronici.
- Coppia di LED per visualizzazione allarmi a 360 gradi.
- Calotta
tta asportabile e schermo anti-insetti
anti
per facilitare la pulizia.
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- Possibilità di protezione contro la rimozione della base.
- Sensibilità programmabile e misurabile sul dispositivo.
- Base di Montaggio in materiale antiurto e autoestinguente, completa di Modulo d’isolamento di
corto circuito.
Dati tecnici:
•
Tensione d'alimentazione 18 VCC a 28 VCC (modulato) dal LOOP
•
Fattore di connessione 1
•
Temperatura d'esercizio -10°C a +55°C
•
Categoria di protezione IP 44
Certificato EN54 parte 7 (9).
2.17.4.
Rilevatore di GAS METANO.
l funzionamento di questi rivelatori è basato sull’impiego di un
elemento sensibile catalitico per gas combustibili. Il sensore è
inserito in una custodia antipolvere in plastica autoestinguente con
un grado di protezione IP54.
Il sensore fornito
ito sarà di tipo rivelatore di metano in contenitore
antipolvere, uscita standard 4÷20mA compatibile con le centrali ad
indirizzamento e con interfacce IIG1/IIG4.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
•
Tipo di gas rilevabile: metano.
•
Elemento sensibile: catalitico.
•
Alimentazione:
imentazione: 24 Vcc +/+/ 15% (BDS), 10 - 30 Vcc
CARATTERISTICHE TECNICHE
•
Valore di fondo scala: 100%L.I.E.
•
Tempo di risposta: <10 secondi (al 90% della misura).
•
Tempo di ricalibrazione consigliato: max 12 mesi.
•
Assorbimento a riposo: - 80mA (@10 Vcc); - 50mA (@30 Vcc).
•
Assorbimento in allarme: 65mA (27.6 nom.).
•
Temperatura di funzionamento: - 10°C ÷ + 40°C.
•
Valore analogico: lineare 4÷20 mA verso GND per modello 4÷20mA; uscita fissa 10mA prepre
allarme/20mA allarme, per modello a doppia soglia .
•
Regolazioni indipendenti
ipendenti sul sensore: taratura dello ZERO e della sensibilità.
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•
Collegamento alla centrale: 3 fili (1 sens. +2 x alim.).
SEGNALAZIONI
•
RELÈ ALLARME: un relé interviene al raggiungimento del livello d’allarme.
•
SOGLIA D’INTERVENTO selezionabile tramite selettore
selettore consente di cambiare la soglia
d’intervento del LED ALL e del relè:
2.17.5.
•
LIV. 1 = intervento oltre il 6% del L.I.E.;
•
LIV. 2 = intervento con concentrazioni di gas superiori del 10% L.I.E.
Rilevatore di OSSIGENO.
Rivelatore di deficienza di ossigeno in contenitore antipolvere. Il
sensore a cella elettrochimica garantisce le segnalazioni d’allarme
tramite uscita proporzionale 4-20mA.
20mA. Campo di misurazione da 0 a
30%. Collegabile su centrali indirizzate a mezzo d’apposito modulo.
Possibile utilizzo con scheda
eda relè su centrali a doppia soglia con
preallarme a 10mA ed allarme a 20mA. Tensione di funzionamento
12-24Vcc.
24Vcc. Assorbimento 90mA. Temperatura di funzionamento da 10°C a +55°C. Umidità relativa sino a 90%.
Il sensore fornito sarà di tipo rivelatore di deficienza
deficienza di ossigeno in contenitore antipolvere IP55,
uscita standard 4÷20mA compatibile con le centrali ad indirizzamento e con interfacce IIG1/IIG4.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
•
Elemento sensibile: Cella elettrochimica
•
Testa sensore: Certificata ATEX
•
Campo di misura: 0-30%
30%
•
Analogico lineare 4÷20mA
CARATTERISTICHE TECNICHE
•
Risoluzione: Uscita analogica 0.1 mA
•
Alimentazione: 12- 24 Vdc -20% +15%
•
Assorbimento a 12Vcc: 140 mA (medio); 180 mA (massimo)
•
Unità di controllo: Microprocessore 10 bit
•
Segnalazioni luminose:
inose: Led ad intermittenza
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
•
Uscite a relè con led di indicazione stato (opzionale): N° 3 relè contatti in scambio liberi da
tensione 24V-1A (resistivo)
•
Procedura di autozero: Compensazione delle derive di zero
•
Filtro digitale: medie mobili sui valori acquisiti
acqui
•
Precisione: ± 5% F.S. oppure 10% della lettura
•
Tempo preriscaldamento: 5 minuti
•
Tempo stabilizzazione: < 1 minuto
•
Tempo di risposta: <60 sec. T50; <120 sec.T90 in base al tipo di cella usata
•
Ripetibilità: ±5% del F.S.
•
Temperatura di stoccaggio: -25 / + 60 °C
•
Temperatura operativa: -10 / + 55 °C
•
Umidità relativa: 20-90
90 % (Senza condensa)
•
Pressione di esercizio: 80-110
80
KPa
•
Velocità dell’aria: < 6 Ms
•
Peso: VGS AD 700 gr. - VGS DU 400 gr.
•
Dimensioni: L.105, H. 200, D. 110 mm
•
Orientamento: Installazione verticale con sensore rivolto verso il basso
•
Certificazione ATEX
•
Conformità alle normative: EN50014:1997+A1..A2
EN50014:1997
EN50018: 2000
•
Collegamento alla centrale: 3 fili (1 sens. +2 x alim.).
2.17.6.
Pulsante manuale di allarme incendio.
Pulsante indirizzato manuale a rottura vetro. Provvisto di doppio
led rosso per la segnalazione
locale di allarme e di corto circuito. Indirizzamento
dirizzamento a mezzo di
selettori rotanti con numerazione
da 01 a 99 e provvisto di doppio isolatore per protezione della
linea di comunicazione.
Fornito con chiave di test. Certificato CPD in accordo alla
Normativa EN54 parte 11.
Alimentazione 15-28Vcc. Corrente
orrente a riposo di 560 microA ed in allarme di 5mA con led attivo.
Temperatura di funzionamento da 0°C a +50°C. Umidit à relativa sino a 93%. Grado di protezione
IP44. Dimensioni: 107 x 107 x 50
2.17.7.
Modulo di Ingresso/Uscita.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Modulo a due ingressi ed un’uscita
un’uscit utilizzabile con
centrali analogiche indirizzate. Gli ingressi
controllati saranno su linea sorvegliata. L’uscita ha un
contatto in scambio libero da potenziale.
Il modulo, utilizzando tre indirizzi consecutivi, viene
indirizzato per mezzo di selettori
rotanti con numerazione da 01 a 99. Questi è dotato di
un led verde lampeggiante in condizioni
normali ed acceso fisso in allarme. Il modulo dispone
d’isolatore di corto circuito.
Certificato CPD in accordo alle Normative EN54 parti 17 e 18. Alimentazione 15-30Vcc.
Corrente a riposo di 340 microA e di 600 microA con led attivo. Temperatura di funzionamento
da -20°
20°C a +60°C. Umidità relativa sino a 95%.
2.17.8.
Pannello di segnalazione rinviato.
I pannelli ottico/acustici previsti per la segnalazione rinviata degli allarmi dovranno essere costruiti
con corpo in materiale ABS V0 (termopolimero acrilon butadiene stiroco) autoestinguente e
Schermi frontali in PMMA (Polimetilmetacrilato a infiammabilità lenta). Le diciture di colore rosso
devono particolarmente essere messe
messe in risalto all’attivazione del cassonetto.
Dati Tecnici:
- Lampada allo xeno lampeggiante con frequenza del
lampeggio regolabile da 90 a 180 Flash al
minuto.
- Corredato da avvisatore acustico piezoelettrico con Potenza
di emissione acustica: 100 dB a 1 m con frequenza: 3 Khz
pulsanti
- Alimentazione: 12/24 Vcc.
· Assorbimento:
- 95 mA a 24 Vcc.
- 135 mA a 12 Vcc.
- Conformità : EN54
Il collegamento alla centrale e all’attuatore locale (modulo d’uscita) dovrà essere eseguito con
cavo resistente all’incendio tipo FG10OM1 (RF31-22).
(RF31
2.17.9.
Ripetitore ottico per Rivelatori nascosti.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
Il ripetitore ottico per rivelatori convenzionali e analogici di allarme, dovrà
essere costruito in PVC autoestinguente di ridotte dimensioni e a basso
consumo. Il ripetitore dovrà essere posizionato sopra la porta del locale
protetto, se impiegato per riportare all’esterno del locale lo stato del
rivelatore, o immediatamente sotto al sensore stesso se impiegato per
l’indicazione di un rivelatore posto all’interno di un controsoffitto,
controsoffitto, in modo
da consentire una rapida localizzazione del rivelatore in allarme. Il
Dispositivo dovrà avere le seguenti CARATTERISTICHE GENERALI:
- Luminosità costante.
- Ampio angolo di visuale.
- Protetto contro le inversioni di polarità.
SPECIFICHE TECNICHE:
- Tensione di funzionamento: 5 Vcc.
- Assorbimento: 25 mA @ 5 Vcc.
- Dimensioni: 70 x 35 x 23 mm.
- Conformità : EN54
2.17.10.
Rilevatore di fumo a campionamento.
L’unità
di
rivelazione
fumo
a
campionamento consiste in:
una camera di campionamento;
rivelatore di fumo ad
indirizzamento (con stesse
caratteristiche punto 2.13.2)
La camera di analisi è necessaria per
campionare la corrente d’aria circolante nelle condotte e consente di rilevare tempestivamente il
propagarsi di un incendio nei sistemi di condizionamento.
All’interno della camera di analisi, sarà installato un rivelatore analogico ottico per il monitoraggio
continuo del fumo presente nelle condotte. Quando il rivelatore rileva una quantità sufficiente di
fumo invia un segnale di allarme alla
alla centrale in modo da attuare le misure necessarie per far
fronte all’evento, come ad esempio: arresto della ventilazione, chiusura di serrande, ecc.
prevenendo il propagarsi di fumo e gas tossici nei locali da esso protetto.
CARATTERISTICHE TECNICHE
• All’interno
’interno possono essere montati sia rivelatori di fumo a camera di ionizzazione che ottici.
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• Controllo costante della sensibilità e verifica degli allarmi dalla centrale.
• Semplice sostituzione dell’elemento sensibile.
• LED remoto opzionale.
• Coperchio trasparente in policarbonato per ispezione dei filtri del tubo di campionamento.
• Contenitore in plastica robusta.
• Uscite per postazione di test remota (è necessaria alimentazione esterna 24 Vcc).
• Tensione di alimentazione: 14,5 ÷ 28 Vcc.
• Corrente a riposo (nominale): 150 µA a 24 Vcc.
• Corrente in allarme: 1,5 mA secretary.
• Corrente del LED (nominale): 6 mA a 24 Vcc.
• Temperatura di funzionamento: da 0° a + 49° C
• Umidità relativa: da 10 a 93% senza condensa.
• Velocità dell’aria: da 2 a 20 m./sec.
m./
• Conformità EN54
• Omologato UL 268A
2.17.11.
Elettromagneti.
Elettromagnete per porte tagliafuoco con pulsante manuale di
sgancio. Potere di attrazione di
50 kg. Realizzazione in ferro nichelato. Alimentazione 24Vcc e
consumo di 60 mA.
Dimensioni Fermo: 95 x 70 x 31. Dimensioni controstaffa: 65 x 65
x 50. Questi dispositivi, oltre al pulsante di sgancio a bordo dovranno essere dotati di un secondo
pulsante di sgancio installato ad altezza di 1,1 m in prossimità della porta stessa, con
caratteristiche identiche
tiche alla serie civile installata nell’edificio, questo secondo pulsante dovrà
essere opportunamente segnalato mediante cartello.
2.17.12.
Alimentatori Supplementari.
Alimentatore 24Vcc 4 A + 1A in contenitore per alimentazione ausiliaria
impianti di rivelazione
incendio. Led di segnalazione sul pannello frontale. Uscita di segnalazione
guasto a relè
e uscita a relè per mancanza rete ritardata. Certificato CPD in conformità
alla Normativa EN54
parte 4 (A2). Ricarica di due batterie da 15 Ah. Dimensioni 373 x 310 x 170.
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
2.17.13.
Cavo di collegamento per Loop.
Cavo twistato e schermato di colore rosso, twistatura passo 10
centimetri circa, grado di isolamento 4, schermo con filo di drenaggio,
halogen free, resistente al fuoco per almeno 30
minuti come previsto dalla normativa
normativa EN50200 a bassa emissione di
fumi. Diametro esterno
7,0+/
7,0+/-0.5mm
2.17.14.
Combinatore Telefonico.
Il combinatore telefonico è il dispositivo che serve ad inviare, su linea
telefonica commutata una
segnalazione di allarme. Il combinatore deve possedere delle
caratteristiche
ratteristiche di completamento delle funzioni, come la possibilità di
effettuare le chiamate telefoniche in DTMF e la possibilità di disattivare
il sistema tramite telefono fisso.
Questo apparato deve possedere il RING DETECTOR, funzione
indispensabile ad evitare i tentativi di manomissione esterni, Infatti
prima di impegnare la linea telefonica verifica l’esistenza di una
chiamata telefonica in ingresso. I messaggi, i numeri telefonici e tutti gli altri parametri
del sistema devono essere memorizzati in una
una EPROM (memoria non volatile).
Il combinatore si attiva quando la tensione viene a mancare su uno dei due morsetti per una
durata superiore a 500 msec. In questo caso il combinatore telefonico compone il primo numero
telefonico del canale attivato. Se l’utente
l’utente è occupato oppure non risponde entro otto squilli, il
sistema comporrà il numero successivo.
Al completamento delle chiamate, il sistema richiamerà gli utenti che non hanno risposto, dopo di
che si riporterà in condizioni di stand-by.
stand
Il collegamento alla centrale dovrà essere eseguito con cavo resistente all’incendio tipo FG10OM1
(RF31-22).
CARATTERISTICHE GENERALI:
•
Alimentazione protetta contro le inversioni di polarità e le interferenze.
•
Batteria interna da 1,2Ah.
•
Tastiera a 16 tasti.
•
segmenti
Display a led a 7 segmenti.
•
Altoparlante per ascolto messaggi.
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•
Microfono per la registrazione dei messaggi.
•
Sintesi vocale per la registrazione dei messaggi.
•
Riconoscimento segnali di linea.
•
Ring detector.
•
Memoria non volatile.
•
Codice di accesso programmabile da 1 a 8 cifre.
•
Invio del messaggio solo dopo la risposta del chiamato.
•
Sistema gestito da microprocessore RISC.
•
Riconoscimento telefonata andata a buon fine.
•
Ingresso per blocco chiamate.
•
Uscita per telefoni interni.
•
Alimentazione: 12/24 Vcc.
•
Assorbimento: 10mA a riposo, 35ma in allarme.
•
Conformità: EN54
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2.18. IMPIANTO INTERFONICO DI EMERGENZA.
2.18.1.
Centralino Interfonico digitale con interfaccia IP.
Il centralino intercomunicante su rete IP usa la
tecnologia di intercambio di pacchetti audio per
permettere il collegamento simultaneo di stazioni
intercomunicanti fino ad un massimo di 16
stazioni. È possibile il colloquio simultaneo tra le stazioni intercomunicanti senza la necessità di
utilizzare le mani per mantenere la comunicazione. Inoltre la centrale è equipaggiata
equi
con una
scheda di rete che permette la comunicazione fino ad 80 stazioni intercomunicanti tramite la rete
dati attraverso l'installazione di altre centrali intercomunicanti. La centrale può essere montata
all'interno di un rack da 19' o parete grazie
gra
ai supporti forniti.
Caratteristiche tecniche:
•
Porta Ethernet per connessione e interfacciamento in rete
•
Permette il collegamento e la gestione di 16 stazioni interfoniche (espandibili a max 3072)
•
Incluso software di programmazione, gestione e monitoraggio
monitoraggio da PC
•
Ingombro 1 unità rack da 19”
•
Peso 4,2 Kg
SPECIFICATIONS
Power Source
230V AC, 50/60Hz
Power Consumption
50W (at rated), 75W (max.)
Type of Speech Path
Space sharing/Time Space sharing
Speech Link
Internal: 1/External: 2 (Both Half duplex/Full
duplex use)
Hands-free Speech Method
Simultaneous conversation by way of echo
canceller or Half-duplex
duplex conversation by way of
voice switch
Line Capacity
Up to 16 stations
Wiring Method
Non-polar
polar one pair stranded wire system
Transmission System
2 wire 160kbps echo canceller transmission
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system
Signal Level
Under 0dB*
Transmission Range
Max. 1500m (ø0.65mm. Loop resistance 170
ohms)
Power Supply to Station
48V DC, Max. 70mA
Paging Output
Audio: 2 channels Max. 0dB*, 600Ω, balanced,
detachable terminal block
Control: 2 channels, no-voltage make contact
output (24V DC/0.5A),
Station paging only
detachable terminal block
Connecting Terminal
RJ-11 modular jack
Others
Firmware update function, System registration
data entry hold facility, Time of day hold facility,
Forced air-cooling,
Reset switch (front panel)
Network I/F
10BASE-T/100BASE-TX (Automatic change)
Network Protocol
TCP/IP, UDP, ARP, ICMP, HTTP, RTP, IGMP
Audio Packet
Unicast (Simultaneous paging to up to 16
zones)
Transmission System
Multicast (Simultaneous paging to up to 79
zones)
Connector
RJ45 connector
Voice Sampling Frequency
16kHz, 8kHz (Controllable on the software)
Quantifying Bit Number
16-bit
Voice Encoding Method
Sub-band ADPCM, Cryptosystem
Audio Packet Omission
Silence insertion
Compensation System
Audio Delay Time
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80ms, 320ms (Controllable on the software)
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Indication
Network LINK/ACT indication, Status Lamp,
Power-on
on indication lamp
Setting Method
Rack, Desk, Surface mount
Operating Temperature
0°C to +40°C
Operating Humidity
Under 90% RH (no condensation)
Finish
Pre-coated
coated steel plate, black, 30% gloss
Dimensions
420 (W) × 44.3 (H) × 349 (D)mm
Weight
4.2kg
Accessory
AC power cord (2m) × 1,
CD (for PC setting, maintenance use) × 1,
Detachable terminal plug (4P) × 2,
Detachable terminal plug (2P) × 20,
Plastic foot × 4,
Screw for fitting plastic foot × 4,
Rack mounting bracket × 2,
Screw for rack mounting × 4,
Wall mounting bracket × 2,
Screw for mounting bracket × 8,
Screw for wall mounting × 4
2.18.2.
Stazione Interfonica Master Full Duplex
La stazione Interfonica Master è realizzata per connettersi alla centrale intercomunicante e
permette una conversazione, senza l'uso di mani, con livello sooro di alta qualità. Questa stazione
può essere installata a parete con i supporti opzionali accessori.
Caratteristiche tecniche:
•
Costituita da un contenitore in ABS anti urto ,
installabile a tavolo o appesa a muro tramite
•
staffa.
•
Collegamento alla centrale con un cavo telefonico ad
una coppia standard non polarizzato
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•
tramite il quale la stazione viene alimentata, utilizzando un sistema di trasmissione a 160
Kbps
•
con cancellazione di eco, assicurando una fonia ai massimi livelli.
•
La stazione contiene un altoparlante a cono da 0,6 Watt 8 ; microfono electret a
condensatore
•
omni-direzionale.
•
La stazione è completa di una tastiera a 12 tasti tipo telefonica, e 7 pulsanti di funzione un
•
altoparlante, un microfono.
SPECIFICATIONS
Power Source
48V DC (supplied from the IP network intercom
exchange)
Power Consumption
2.4W
Desk/Surface mounted master station (When
mounting
to
the
wall,
use
the
optional
bracket*1.)
Wiring Method
Non-polar one pair stranded wire system
Transmission System
2 wire 160kbps echo canceller transmission
system
Signal Level
Under 0dB*
Speech Method
Hands-free or handset conversation
Audio Frequency Range
300 – 7,000Hz
Transmission Range
Max. 1500m (ø0.65mm. Loop resistance 170
ohms)
Hands-free
Speaker: 0.6W, 8 ohms, 5.7cm cone-type,
Mic.:
Omni-directional
electret
condenser
microphone
Handset
Receive path: Cone-type,
Send path: Electret condenser microphone
Line Connecting Terminal
RJ-11 modular jack
Setting Method
Desk/Surface mounted master station (When
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mounting
to
the
wall,
use
the
optional
bracket*1.)
Operating Temperature
0°C to +40°C
Operating Humidity
Under 90% RH (no condensation)
Finish
Body, Handset: ABS resin, gray (excluding a
curl cord section)
Dimensions
148 (W) × 208 (H) × 70.5 (D)mm
Weight
700g
Accessory
Connection cord (3m) × 1
Option
Wall mounting bracket: YC-280
YC
2.18.3.
Stazione Interfonica da Incasso a parete monotasto Full Duplex
La stazione interfonica da interno per posa a parete o ad incasso è realizzata per operare
congiuntamente con la stazione intercomunicante IP e permette una conversazione,
convers
senza
l'utilizzo di mani, con livello sonoro di alta qualità. Può essere utilizzato in ambienti con
temperatura variabile da –10°
10°C to +50°C.
Caratteristiche tecniche:
•
Costituita da un unico contenitore con frontale in acciaio zincato e
scatola metallica per
•
montaggio a parete.
•
Collegamento alla centrale con un cavo telefonico ad una coppia
standard non polarizzato
•
tramite il quale la stazione viene alimentata, utilizzando un sistema di trasmissione a 160
Kbps
•
con cancellazione di eco, assicurando
assicurand una fonia ai massimi livelli.
•
La costituzione della stazione la rende resistente ad eventuali tentativi di rottura con corpi
•
contundenti, smontaggio dalla sede, sabotaggio dell'altoparlante, sabotaggio del pulsante
di chiamata, ed un funzionamento da -10° a +50° C
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PROGETTO DEFINITIVO – SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
•
Le viti utilizzate per il montaggio sono del tipo Tork e necessitano di uno speciale cacciavite
per poterle smontare.
•
La stazione contiene un altoparlante da 1 Watt, grado di protezione IP44, microfono
electret a condensatore omni-direzionale.
SPECIFICATIONS
Power Source
48V DC (supplied from the IP network intercom
exchange (option))
Power Consumption
1.8W (rated), 2.4W (max.)
Wiring Method
Non-polar one pair stranded wire system
Transmission System
2 wire 160kbps echo canceller transmission
system
Signal Level
Under 0dB*
Speech Method
Hands-free conversation
Audio Frequency Range
300 – 7,000Hz
Transmission Range
Max. 1500m (ø0.65mm. Loop resistance 170
ohms)
Hands-free
Speaker: 1W, 8 ohms, 3.5cm cone-type,
Mic.:
Omni-directional
electret
condenser
microphone
Contact Output
Open collector output, withstand voltage: Max.
30V DC,
control current: Max. 50mA, one shot: can be
set from
1 to 9 sec, screw terminal (polarized)
Line Connecting Terminal
2 wire, screw terminal (non-polar)
Setting Method
Flush-mount/Surface-mount
Operating Temperature
–10°C to +50°C
Operating Humidity
Under 90% RH (no condensation)
Finish
Panel: Stainless steel (SUS304), hairline
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Call button: Metal
Dimensions
115 (W) × 162 (H) × 52 (D)mm
Weight
840g
Accessory
Box mounting screw (No.6-32UNC
(No.6
× 18) × 4,
Box mounting screw (M4 × 25) × 4
Option
For flush-mount: 3-gang
gang electrical box or Back
Box YC-150,
For wall mount: Wall mount Box YC-13A
YC
2.19. IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA
All'interno della Sala Conferenze si installerà un mpianto di diffusione sonora per conferenze e
diffusione audio generica. Il sistema sarà completo di:
•
Amplificatore di potenza;
•
Microfono per tavolo relatori;
•
Diffusori acustici per posa ad incasso
Il sistema non sarà utilizzabile
le per la diffusione dei messaggi di emergenza in caso di evacuazione.
2.19.1.
Amplificatore
Queste
dotate
apparecchiature
di
scheda
per
dovranno
il
essere
controllo
della
funzionalità che comunicando con la CPU
consenta
la
disattivazione
e
sostituzione
eventuale dell’apparecchio guasto con quello
funzionante.
Gli
amplificatori
di
potenza
dovranno avere le seguenti caratteristiche
tecniche:
Adatto a sistemi per annunci, musica e altro
• L'ingresso 1 dispone di connettore XLR
• Circuito di rilevazione del segnale
segnale (VOX) con funzione di attivazione della priorità
sull'ingresso 1
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• Gli ingressi possono ottenere la priorità tramite un comando esterno
• Lingresso 2 ha un connettore RJ 45 per la rapida connessione di una base microfonica
dedicata BM 3001
• Gli ingressi universali hanno un filtro Passa Alto comune utili per migliorare l'intelligibilità
della voce
• 2 Ingressi ausiliari, inseribili tramite pulsanti frontali con indicatori LED
• Ingressi ausiliari con controlli di tono separati
• Uscite ausiliarie per inviare il segnale delle sorgenti musicali ad amplificatori addizionali
oppure ad una centrale telefonica
• LED's stato dell'apparecchio (ON, PROT), attività del circuito di priorità (PRIOR) e livello del
segnale audio (SIG/PK)
• Uscite per diffusori ad impedenza costante (4 Ω)
• Uscite per diffusori a tensione costante (70 - 100 V)
• Generatore digitale di tono di preavviso (Din-Don) interno
Specifiche Tecniche:
•
Power output: 80 W rms
•
Frequency Response: 50 Hz ÷ 18 kHz
•
Distortion: < 0.3%
•
Signal/noise rate: (MIC) > 60 dB; (AUX) > 80 dB
•
Crosstalk: (MIC) > 60 dB; (AUX) > 80 dB
•
Phantom Power: 30 V dc
•
INPUT SECTION
•
•
Input sensitivity MIC: - 62 dBu
•
Input sensitivity PHANTOM: - 29 dBu
•
Input sensitivity LINE: - 29 ÷ + 11 dBu
•
Input sensitivity AUX: - 18 ÷ + 20 dBu
•
Input impedance MIC: 10 kΩ
•
Input impedance PHANTOM: 10 kΩ
•
Input impedance LINE: 10 kΩ
•
Input impedance AUX: 20 kΩ
•
Bass Tone: (100 Hz) - 9 ÷ + 6 dB
•
Treble Tone: (10 kHz) - 14 ÷ + 8 dB
•
High-pass filter: 150 Hz
OUTPUT SECTION
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2.19.2.
•
Output Level: – 1 dBu
•
Output impedance: 600 Ω
•
Phantom power voltage/current: 30 / 0.018 V/A
•
Output Loudspeaker Low impedance: 4Ω
4
Diffusori sonori.
I diffusori sonori saranno del tipo adatto al montaggio ad incasso a
parete, con corpo base in metallo bianco opaco, completi di
trasformatore per linee
ee a tensione costante, Potenza 6 Watt
attenuabili (12-6-3
3 Watt), SPL 98 dB a 1m, con risposta in frequenza
120-15000Hz,
15000Hz, angolo di dispersione 130° a 2 Khz, gli ap parecchi
dovranno essere completi di morsetti ceramici e fusibili termici.
Il collegamento alla centrale dovrà essere eseguito con cavo resistente all’incendio tipo FG10OM1
(RF31-22)
Caratteristiche tecniche:
• Diffusore da incasso a parete
• Possibilità di pilotare direttamente l'altoparlante interno a 4 Ω
• Mascherina frontale con aggancio rapido con griglia metallica di protezione
• Presa a 25 V per il collegamento di più diffusori in parallelo ad una linea ad impedenza
costante
• Scatola da incasso con materiale fonoassorbente e viti di fissaggio a corredo
• Colore bianco puro RAL 9010
• Altoparlante a gamma
amma estesa diametro 87 mm (3,5") con membrana in fibra di carbonio
Specifiche Tecniche:
•
Type of speaker: Diffusore da incasso a parete
•
Frequency Response: 120 Hz ÷ 16 kHz
•
Max SPL @ 1m: 99 dB
•
Horizontal coverage angle: 160°
•
Power Handling: 6 W RMS
•
Peak Power
er Handling: 12 W PEAK
•
System Sensitivity: 88 dB
•
Impedance: 4Ω
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TRANSDUCERS
•
Speaker: 3.5"
INPUT SECTION
•
Input connector: Cavo a 2 conduttori terminati con faston
•
Constant voltage: 100 V , 70 V , 25 V
•
Power Selection: 6 - 3 - 1 W (100V)
•
CABINET
•
Hardware: Corpo in materiale plastico
•
Colour: Bianco
•
Grille: Metallo
Dimensioni:
•
Height: 110 / 4.33 mm/inch
•
Width: 170 / 6.69 mm/inch
•
Depth: 43 / 1.69 mm/inch
•
Net weight: 0.95 / 2.09 kg/lbs
2.19.3.
Microfono.
Apparecchio microfonico collocabile su qualsiasi superficie piana,
pia
indicato in sale conferenze. Caratterizzato da un'elevatissima
sensibilità e da una riproduzione della voce estremamente chiara e
intelligibile, consente all'oratore la più ampia libertà di movimento.
Caratteristiche tecniche:
•
Corpo in materiale plastico
plastico particolarmente resistente agli urti con retina e base metalliche
•
LED rosso per segnalazione di microfono attivo
•
Filtro elettronico per la soppressione di rumori causati dalle vibrazioni trasmesse dal piano
d'appoggio
•
Alimentazione microfono Phantom da
d 12 a 52 Vcc
•
Cavo microfonico (bilanciato e schermato) 5 m con connettore XLR a 3 poli
Specifiche Tecniche:
•
Type: 50 Hz ÷ 18 kHz
•
Microphone Sensitivity: - 54 dB ± 3
•
Output impedance: 600 Ω
•
Signal/noise ratio: > 70 dB
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•
Phantom power: 12 ÷ 52 V dc
•
Connector: XLR 3
Dimensioni:
•
Height: 27 / 1.06 mm/inch
•
Width: 189 / 7.44 mm/inch
•
Depth: 27 / 1.06 mm/inch
•
Net Weight: 0.13 / 0.29 kg/lbs
2.20. IMPIANTI TELEFONIA E TRASMISSIONE DATI.
2.20.1.
Descrizione generale del sistema.
Si è prevista una rete locale di comunicazione (LAN) per gli edifici di nuova costruzione (per aree
omogenea), in grado di trasmettere, ricevere e condividere informazioni di fonia e dati, tra tutti gli
utenti collegati. La rete in progetto avrà origine dal rack dati esistenti (centro stella) del campus,
da cui mediante cavo a fibra ottica con otto conduttori si alimenteranno i rack dati di nuova
installazione e fornitura (uno per ogni edificio). La rete deve consentire anche la condivisione dei
dispositivi informatici quali calcolatori centrali, personal computer, stampanti, fax, modem, ecc.
La rete locale deve essere di tipo “aperto”, in grado cioè di supportare ogni tipo di segnale sia esso
costituito da voci, dati o immagini. Allo scopo si è quindi previsto un sistema di cablaggio
strutturato, i cui elementi principali, cavi, cordoni e connettori (o prese utente), devono essere
conformi a quanto prescritto della Norma CEI EN 50173 – “Sistemi di cablaggio generico” con
particolare riguardo ai livelli di attenuazione del segnale dei componenti, l’ubicazione degli apparati
e le lunghezze massime dei cavi di connessione e permutazione.
La rete informatica con cablaggio strutturato deve supportare applicazioni per dati ad altissima
velocità (almeno fino a 1000 MHz - categoria 6) e la sua realizzazione deve essere affidata ad
aziende qualificate in grado di testare l’impianto e garantirne la qualità nel tempo.
2.20.2.
Prese utente.
Devono essere installate, per ogni postazione, almeno 2-3-5 prese utente (in conformità a quanto
indicato negli elaborati grafici, dati/telefonia. Le prese utente per il cablaggio con cavo di rame
devono essere a 8 posizioni RJ45 adatte all’intestazione, mediante incisione dell’isolante, del cavo
twistato a 4 coppie. L’intestazione del cavo con il componente deve essere facilitata da codici
colore presenti sul retro dell’apparecchio che consentono di realizzarla secondo i diversi standard
di connessione EIA e TIA.
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Le prese utente per il cablaggio con cavo in fibra ottica (F.O.) devono avere il tipo di connessione a
baionetta (ST) , ad innesto (SC) o a vite (FC).
Tutte le prese utente devono essere esteticamente compatibili con la serie civile componibile
richiesta in modo da utilizzare la stessa tipologia di contenitori prevista per le prese di prelievo
energia di ogni singola postazione di lavoro. La tipologia di connessione deve essere compatibile
coi sistemi esistenti, preferibilmente il tipo “B” In ogni caso prima di procedere al cablaggio è
necessario verificare la compatibilità coi sistemi esistenti.
2.20.3.
Connettori e pannelli di permutazione.
I connettori per la permutazione per il cablaggio con cavo di rame devono essere a 8 posizioni
RJ45 adatti all’intestazione, mediante incisione dell’isolante, del cavo twistato a 4 coppie.
L’intestazione del cavo con il componente deve essere facilitata da codici colore presenti sul
retro dell’apparecchio che consentono di realizzarla secondo i diversi standard di connessione
EIA e TIA.
Tutti i connettori devono poter essere montati su pannelli di permutazione (patch panel) con le
dimensioni standard in larghezza di 19” (48 cm) e altezza di 1 o 2 unità rach (1 unità rach =
1,75” = 4,5 cm. Detti pannelli, di tipo componibile, devono essere installabili singolarmente a
parete in strutture modulari di tipo aperto o chiuso, o insieme in appositi quadri da parete e
armadi modulari in grado di contenere da un minimo di 6 fino a 43 unità rack per elemento.
Per la permutazione del segnale informatico devono essere utilizzati cordoni di permutazione
(patch cord) adatti alle rispettive terminazioni. I cordoni con cavo in rame devono avere
lunghezze standard di 1, 1,5, 3 e 5 m.; quelli per cavi in fibra ottica devono essere lunghi 2 m e
di colore arancio.
Per evitare eccessivi schiacciamenti del fascio dei patch cord nella fase di legatura devono
essere utilizzate apposite fascette con chiusura in velcro.
2.20.4.
Contenitori rack.
Per la gestione delle permutazioni nelle reti informatiche devono essere utilizzati contenitori
rack 19” in grado di consentire il raggruppamento delle apparecchiature necessarie all’interno
di quadri da parete e armadi da pavimento di tipo chiuso. I contenitori devono avere la struttura
in acciaio verniciato con vernice epossidica di colore grigio RAL 7035 e larghezza standard di
600 mm (per pannelli da 19”). I contenitori scelti devono consentire l’inserimento di unità modulari
rack standard da 24 moduli standard.
Tutti i contenitori devono avere uniformità estetica, la porta in vetro temperato fumè conforme
alle norme di sicurezza e i montanti arretrabili con griglie di aerazione sia sulla testata che sul
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fondo complete di vani per ingresso e uscita cavi. Inoltre, per facilitare l’assemblaggio, i contenitori
ad armadio devono avere i pannelli posteriori e laterali completamente asportabili.
I contenitori rack devono disporre di un’ampia gamma di accessori in grado di soddisfare tutte
le esigenze installative come ad esempio:
ripiani di sostegno, a sbalzo, scorrevoli o rinforzati, per componenti attivi (hub, switch, modem,
UPS, ecc);
pannelli passacavi da 1 unità rack e pannelli ciechi da 1, 2 e 3 unità rack;
ruote da applicare agli zoccoli degli armadi per facilitare assemblaggio e permutazione;
gruppi di ventole precablati per aumentare l’areazione interna;
barra per il fissaggio interno di componenti attivi con attaccatura DIN.
I contenitori devono essere esteticamente coordinati con i contenitori dedicati per la
distribuzione dell'energia e rispondere alle normative di riferimento: IEC 297-2, DIN 41491
(parte 1), DIN 41494 (parte 7), EN 60950, VDE 0100.
2.20.5.
Cavo tipo UTP non schermato per traffico dati.
Caratteristiche tecniche di qualità vincolanti
Isolamento in polietilene
Guaina: PVC di qualità R2 o termoplastica
Categoria 6E
Costituito da 4 coppie di conduttori twistati a filo unico o corda flessibile
Impedenza: 100 +/- 15 ohm
Trasmissione 100MBPS
Standard applicativi supportati dalla conduttura:
Gigabit Ethernet (1000 Base-T)
Fast Ethernet (100 Base-TX, Base-T4)
100VG-AnyLAN
TP-PMD
Ethernet (10 Base-T)
4/16 Token-Ring
IBM System 370/3270
IBM 3X-AS/400
IBM 4700 Financial Communication System
EIA-232 / EIA-422
Fonia analogica e digitale
Norme di riferimento, marcature e marchi
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Marcatura CE marchio IMQ
Direttiva EIA/TIA 569, EIA/TIA 568A; EIA/TIA-TSB-67; EIA/TIA-TSB-75
CENELEC EN50173; ISO/IEC IS 11801; ANSI
2.21. VIDEOCITOFONIA
2.21.1.
Descrizione Generale Impianto Videocitofonico
Riferimenti normativi
CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente
alternata e a 1500V in corrente continua
Guida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici
utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati
Descrizione impianto
Per l’impianto Videocitofonico si è prevista la seguente tipologia:
Impianto con portiere elettrico:
- posto esterno con pulsantiera e telecamera per ripresa;
- serratura elettrica;
- apparecchio interno in ciascuna unità (Tecnopolo, Democenter) costituito da monitor per
ricezione visiva e da apparecchio citofonico per ricezione fonica;
- alimentatore d'impianto;
Per
il
posto
videocitofonico
esterno
si
dovranno
usare
componenti
(contenitori
e/o
apparecchiature) con grado di protezione minimo IP 44.
Prescrizioni per l’impianto comune
Devono essere previsti tubazioni, scatole e cassette indipendenti da quelle di altri impianti (in
alternativa le cassette devono avere setti isolanti di separazione).
I cavi da utilizzare per il collegamento di tutte le apparecchiature possono essere di tipo telefonico
o per l’energia, twistati a 2 conduttori (BUS), con sezioni appropriate al carico da alimentare e per
minimizzare la perdita di segnale audio/video, essi possono essere contenuti nelle stesse
condutture se:
- tutti i conduttori sono isolati per la tensione più elevata presente;
- ogni anima di cavo multipolare è isolata per la tensione nominale più elevata presente nel cavo;
- cavi di energia di tipo a doppio isolamento, possono coesistere con i cavi degli impianti ausiliari
isolati per la loro tensione nominale, altrimenti I cavi devono essere isolati per la tensione del loro
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sistema e installati in un compartimento separato di un tubo protettivo o di un canale; oppure si
devono utilizzare tubi protettivi o canali separati.
2.21.2.
Postazioni esterne videocitofoniche.
Le postazioni
ni esterne videocitofoniche devono avere le seguenti caratteristiche principali:
- componibili verticalmente mediante l’utilizzo di moduli audio/video e di chiamata (pulsanti o
rubrica elettronica) e disponibili nelle versioni 1, 2 e 3 moduli con montaggio da incasso o da
parete con tetto antipioggia;
- possibilità di affiancare orizzontalmente più postazioni esterne.
I moduli audio e video dispongono di un’uscita a relè NA - 3A - 12/24V ac/dc libera da potenziale
per attuazioni locali temporizzate o in commutazione e di un’uscita 24V - 4A di picco, per il
comando locale di elettroserrature. Dispongono inoltre di un ingresso per il comando locale
dell’elettroserratura e di un ingresso per rilevare lo stato di apertura del cancello.
Il sistema prevede l’installazione
stallazione sia in scatole da incasso (fornite di passacavi e distanziale per il
montaggio modulare di più scatole da incasso affiancate) sia in scatole da parete con tetto
antipioggia.
2.21.3.
Postazioni interne videocitofoniche.
Le postazioni interne videocitofoniche
videocitofoniche saranno del tipo vivavoce, dotate di
display a colori LCD 3,5”, pulsanti e placca nei colori bianco, titanio o ardesia.
E' possibile il montaggio ad incasso o da parete mediante appositi accessori.
Mediante i tasti frontali è possibile rispondere alla chiamata, comandare
l’apertura dell’elettroserratura del posto esterno chiamante, passare in
rassegna le immagini riprese da telecamere interne o esterne, gestire le funzioni ausiliarie (es.
apertura elettroserratura secondaria, luce scale,
comando attuatori
attuatori aggiuntivi,
etc.) e
l’intercomunicazione tra postazioni interne, attivare la funzione privacy che permette di disattivare
temporaneamente la suoneria del videocitofono per non essere disturbati. Dispone di 5 diversi toni
di chiamata.
Altre funzioni integrate nel videocitofono comprendono: funzione ufficio, mani libere, ascolto (baby
monitor), segreteria videocitofonica, trasferimento di chiamata.
Le postazioni interne videocitofoniche dispongono inoltre di:
- uscita a relè NA - 3A - 12/24V ac/dc libera
libera da potenziale per attuazioni locali;
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- ingresso per pulsante locale di chiamata da pianerottolo.
2.21.4.
Alimentatori.
Riferimenti normativi
73/23/CE – direttiva bassa tensione
Il sistema dovrà disporre di alimentatori che forniscono alimentazione a tutti i dispositivi del
sistema.
Gli alimentatori dovranno essere protetti da sovratensioni e sovracorrenti sulla linea di ingresso e
da cortocircuito sulla linea di uscita.
- alimentatori, a singola e a doppia uscita, adatti per alimentare i dispositivi del sistema
videocitofonico: switch ethernet, postazioni esterne, attuatori ausiliari e selettori video;
3.
ELENCO DELLE CASE COSTRUTTRICI APPROVATE.
Nel presente articolo sono riportate le Case Costruttrici Preferite per le varie apparecchiature da
impiegare per la realizzazione degli impianti in oggetto, le marche riportate sono solo
esemplificative per lo standard di riferimento qualitativo da conseguire.
I materiali indicati come esempio nell'elenco prezzi si intendono sostituibili con altri materiali
equivalenti del presente elenco.
Sarà a carico della Ditta fornire la documentazione ed eventuali calcoli relativi alla sostituzione dei
materiali.
In entrambi i casi, di accettazione o sostituzione dei materiali previsti, la Ditta dovrà garantire il
buon funzionamento e le caratteristiche tecniche dei materiali.
Eventuali proposte di altri materiali non compresi nel presente elenco potranno essere offerte,
corredandole di complete informazioni sulle caratteristiche tecniche dei materiali stessi e della
certificazione della loro rispondenza alla normativa vigente.
La Committente si riserva la possibilità di non accogliere varianti.
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Alla consegna dell'offerta la Ditta dovrà indicare quello fra le marche proposte intende
adottare: tale indicazione sarà impegnativa per l'offerente.
- Quadri B.T.
SIEMENS – ABB - LUME
- Centralini stagni in pvc / poliestere
SIEMENS - GEWISS – ABB - SAREL
- Interruttori B.T. oltre 40 A
SIEMENS - SCHNEIDER - ABB
- Interruttori fino a 40 A
SIEMENS - SCHNEIDER - ABB
- Interruttori orari
SIEMENS - GRASSLIN - SIEMENS – IME –
SCHNEIDER - ABB
- Relè ausiliari e temporizzatori
SIEMENS - OMRON - FINDER
- Relè protezione
SIEMENS - DOSSENA - THYTRONIC - IME
- Fusibili
SIEMENS – LEGRAND - WEBER
- Contattori
SIEMENS – ABB - TELEMACANIQUE
- Batterie al Pb e al Ni-Cd
FIAMM
–
NIFE
–
TUDOR
–
VARTA
-
SONNENSCHEIN
- Strumentazione
SIEMENS-IME - CGS
- Trasf. di misura B.T.
SIEMENS-IME - CGS
- Trasduttori di misura
H & B - IME
- Morsetteria
CABUR - WEIDMULLER - SIEMENS
- Pulsanteria da quadro
SIEMENS-TELEMECANIQUE - CEMA – ABB –
GEWISS
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- Cavi elettrici e telefonici
PIRELLI - CEAT(Altre marche solo con IMQ)
- Passerelle e canalette portacavi
SATI - CARPANETO - GAMMA P - ZAMET GEWISS
- Tubazioni in plastica
DIELECTRIX - INSET e/o altre (con IMQ)
- Tubazioni in acciaio
RTA - COSMEG - TEAFLEX
- Guaine flessibili in acciaio ricop. in PVC
ANACONDA/EF - TEAFLEX - RTA
- Scatole e cassette da incasso
GEWISS - BTICINO
- Scatole e cassette stagne
WÜRTH – GEWISS - BTICINO
- Prese e comandi stagni
GEWISS
- Prese interbloccate
GEWISS
- Prese e comandi incasso civile
GEWISS (Corus)
- Apparecchi per Domotica
GEWISS (Corus)
- Materiali vari per impianti di messa
a terra e scariche atm..
CARPANETO – SATI - DEHN
- Barriere tagliafuoco
PIRELLI - MULTI CABLE -TRANSIT -3 M
- Apparecchi illuminanti civili ed
3F - DISANO – GEWISS – FOSNOVA - PRISMA
industriali peri interno
- Apparecchi illum. autoalimentati
BEGHELLI – OVA
di emergenza
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- Apparecchi illum. per esterno
SIMES - DISANO – IGUZZINI - GEWISS
- Lampade fluor e inc.
PHILIPS - OSRAM
- Soccorritori e gruppi di continuità
SILECTRON – SOCOMEC SICON
- Componentistica Sistema cablato
B.TICINO-QUBIX
- Componentistica Videocitofonia
GEWISS
- Componentistica Allarme Incendio
NOTIFIER
- Componentistica Sonorizzazione
PASO - RCF
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