DELLE 28 www.corrierecomunicazioni.it [email protected] n°2. 7 febbraio 2011 à È ufficiale: Linkedin si quota in Borsa. L’azienda ha fatto formale richiesta alla Sec. Ma a seguire potrebbero arrivare altre net company. Soprattutto Facebook L’era della convergenza L’ERA DELLA CONVERGENZA Trend. Giro di vite negli Usa alla raccolta di dati personali SENTIERIdelVIDEO Ora il browser è a prova di pubblicità mirata Google, Mozilla e Microsoft lanciano nuove funzionalità filo-privacy ANDREACICCOLINI Privacy. È la nuova parola d’ordine sulla quale i browser stanno concentrando i propri sforzi. L’era della corsa alla velocità è superata, siamo entrati in quella della tutela dei dati personali. Google, Microsoft e Mozilla sono pronte a lanciare nuove funzionalità anti-tracciamento. Una mossa in linea con la nuova tendenza in atto negli Usa dove l’amministrazione Obama punta a mettere un freno alla raccolta selvaggia di dati personali destinati alla behavioral advertising. Anche la Federal Trade Commission, proponendo un sistema di opt-out, si è mobilitata per “garan- stema simile alla lista dei buoni e dei cattivi. Sarà infatti possibile creare due elenchi: la whitelist e la blacklist, e in quest’ultima si potranno inserire i siti con i quali non si vogliono condividere informazioni. Mozilla, per Firefox 4.0, disponibile da febbraio, sta sviluppando “Don’t Track Me”, un sistema basato sull’header http che permetterà agli utenti di inviare la richiesta ai siti commerciali di non essere tracciati. Il problema è che questi dovrebbero prendere atto della volontà espressa e rispettarla, ma, al momento, nessuno ha aderito ufficialmente. Gli sviluppatori di Mozilla hanno lavorato in tandem con la Stanford University (l’università nella Silicon Valley) che è entrata nella partita per fermare la pubblicità mirata con un progetto chiamato “donttrack.us”. La nuova rotta piace a molti addetti ai lavori. Justin Brookman, a capo della privacy dei consumatori del Center for Democracy and Technology: “Mi piace l’idea che le compagnie sperimentino le proprie soluzioni per capire quale funziona e quale no”. à à Consumatori Federal trade commission ha chiesto agli sviluppatori di dare all’utente più controllo sui suoi dati di navigazione L’approvazione delle associazioni: è la direzione giusta Partnership Sky-Fastweb, nasce Home Pack Se Sky non può ancora scendere sul digitale terrestre con offerte pay, può però stringere alleanze per allargare la platea di abbonati. Succede con l’intesa commerciale che la tv satellitare ha siglato con Fastweb e che consente, con “Home Pack”, di combinare l’offerta tv via satellite con i servizi Internet a banda larga e telefonia fissa di Fastweb. Il tutto a un prezzo più accessibile rispetto all’acquisto dei singoli servizi e con un DELLE tire che la crescita e il cambiamento del fiorente mercato delle informazioni sia costruito su una struttura che promuova la privacy, la trasparenza, l’innovazione aziendale e le scelte dei consumatori - ha detto il presidente Jon Leibowitz -. L’autoregolamentazione nella privacy si è rivelata poco efficace. Sarà necessario richiedere una misura legislativa se le aziende non adotteranno nuove misure”. Tentativi temuti dal mondo della pubblicità: “I grandi player dell’advertising stanno disperatamente cercando di evitare una regolamentazione precisa” denunciano dal Center for Digital Democracy, un gruppo a difesa dei diritti dei consumatori. È in questo quadro che si sono mossi i tre grandi del browser - Google, Microsoft e Mozilla - nel mettere a punto sistemi che permettano agli utenti di evitare il tracciamento dei propri movimenti online. Sistemi che, di conseguenza, potrebbero alzare un muro contro la pubblicità mirata. Chrome, Explorer e Firefox viaggiano sulla medesima strada ma usano tre veicoli diversi. Google Chrome ha scelto “Keep My OptOuts”, un add-on open source, già scaricabile, che consente di isolare i cookie per bloccarne la tracciabilità. Microsoft, per la versione finale di Explorer 9, attualmente disponibile in beta, ha messo a punto un si- unico call center dedicato. L’accordo strategico ha l’obiettivo di incrementare il valore dei servizi offerti. Inoltre, la possibilità di fruire in maniera combinata di infrastrutture tecnologicamente all’avanguardia permette in prospettiva di cogliere le opportunità offerte dalla banda larga e di avviare lo sviluppo di servizi che prevedono una sempre maggiore integrazione tra televisione e Internet. Caro Huffington Post, come faresti senza i giornalisti d’assalto? Nel delirio di cloni di WikiLeaks brilla il caso del free lance Mike Elk T utti noi conosciamo l’Huffington Post (www. www.huffingtonpost.com/) e le sue grandi capacità di mettere a soqquadro il cortile ben chiuso (più pulito del nostro, ma ben chiuso) dell’informazione americana. È molto curioso vedere l’Huff (come viene affettuosamente chiamato) congedare un suo giornalista di “sindacale”: parliamo di “congedo” e non di licenziamento perché ovviamente Mike Elk, l’interessato, era un “free lance”. Che colpa ha commesso Mike Elk? Ha usato il suo accredito stampa per far entrare 200 operai dell’edilizia in una sala dove stava per svolgersi l’assemblea di un’associazione bancaria (quelle convention un po’ stucchevoli diffuse anche da noi) con striscioni contro una grande impresa di costruzioni (Pulte Group), accusata di intascare 900 milioni di dollari di fondi pubblici senza creare occupazione. Nulla di nuovo sotto il sole: con gli accrediti stampa bisogna sempre andarci piano. Ma è interessante l’argomento usato da Elk a sua difesa: solo provocando quella grande confusione (abbondantemente ripresa da telecamere e fotografi) lui ha trasformato in notizia una circostanza ignorata dai media, come i 900 milioni di dollari andati in fumo. Insomma, ha creato la notizia per far bene il suo mestiere; forzando il proprio accredito stampa, ha fatto trovare le parti, inaspettatamente, l’una di fronte all’altra violando la privacy della convention bancaria. Una trovata da reality show, con il prevedibile contorno di striscioni, elmetti gialli, clamori, scandalo. La brusca reazione dell’Huff manca dell’ironia che generalmente abbonda nel sito. Senza informazioni ottenute in modo irrituale l’Huff non esisterebbe, non ci sarebbero i blog, e tutto sarebbe un po’ peggio di come è. Nell’era di WikiLeaks, forse ci si poteva attendere una risposta migliore. Fra parentesi, adesso tutti si mettono a copiare WikiLeaks. Come OpenLeaks, come il Guardian e Al Jazeera (AJTU, Al-Jazeera Transparency Unit) che si “mettono in proprio” a cercare e divulgare dossier senza passare da Julien Assange, come Localeaks, sistema per inviare anonimamente a uno degli oltre 1.400 giornali locali Usa documenti più o meno segreti inventato da Cuny, università di New York. Si intensificherà ancora il fenomeno del whistleblowing, cioè delle soffiate? È lecito dubitarne: chiunque possiede qualche segreto sarà intento - mentre noi dibattiamo - a studiare contromisure e avvertimenti ai propri dipendenti e collaboratori. Proprio per questo ci sarà un po’ di spazio per quei “giornalisti d’assalto” che, prevalentemente online, cercano e “fanno” le notizie senza aspettare pacchi di documenti forniti dalla gola profonda di turno. Come il neolicenziato Elm. Luca Migliorati DIRETTORE RESPONSABILE [email protected] +39.0668412221 Gian Carlo Lanzetti, Piero Laporta, Patrizia Licata, Davide Lombardi, Paolo Lombardi, Alessandro Longo, Enrico Menduni [email protected] +39.066841221 REDAZIONE Federica Meta SEGRETERIA DI REDAZIONE [email protected] [email protected] +39.066841221 Margherita Amore ABBONAMENTI +39.066841221 [email protected] COLLABORATORI PUBBLICITÀ Daniela Costamagna [email protected] +39 348.22.30.514 QUINDICINALE Gildo Campesato CAPOREDATTORE Mila Fiordalisi [email protected] +39.0668412223 CAPOSERVIZIO Roberta Chiti [email protected] +39.0668412222 ART DIRECTOR: [email protected] +39.0668412225 [email protected] +39.0668412224 Paolo Barbieri, Elisabetta Bevilacqua, Matteo Buffolo, Federico Ferrazza di Enrico Menduni Professore di Media e Comunicazione all’Università Roma Tre EDITORE: CORPO 10 SOC. COOP. a r.l. Largo di Torre Argentina, 11 - 00186 Roma tel. +39. 066841221 fax +39. 0668804132 P.Iva C.F. 08650251005 STAMPA: Centro Stampa Editoriale s.r.l. Registrazione e Autorizzazione Trib. di Roma n.188/2005 del 12/5/2005. Arretrati 6,00 euro. Abbonamento annuo 60,00 euro (22 numeri) Estero 120,00 euro www.corrierecomunicazioni.it