origine ed evoluzione dell’universo antonio pagliaro IASF/CNR formato per il web della conferenza tenuta il giorno 24 marzo 2004 nell'ambito del ciclo per le scuole secondarie “Vita e morte nell'universo” organizzato in occasione della XIV settimana della scienza. La conferenza originaria conteneva diversi elementi multimediali che qui non è stato possibile riprodurre. Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza... Dante, Inferno, XVII Le domande Le domande che gli scienziati e si pongono e alle quali cercano di rispondere sono: Qual è l’origine dell’universo? Come il nostro universo è diventato ciò che è oggi? Qual è la sua età? Come galassie e ammassi sono emersi dall’inferno della creazione? Qual è il destino ultimo dell’universo? L’Edda prosastica L’origine dell’universo è spiegata in dettaglio nell’Edda prosastica, raccolta di miti norvegesi compilata intorno al 1220 dal capo islandese Snorri Sturluson. Cosa c’era in origine? Nulla, solo un abisso In principio non c’era nulla, solo un abisso L’abisso, il Ginnungagap, abisso degli abissi, era composto di: • • una Casa della Nebbia, o Niflheim una Casa dei Distruttori, o Muspellheim Le case erano contrapposte: la prim a era gelida, l’altra era infuocata e fiamm eggiava lanciando scintille intorno. Dalle case, il primo Gigante Il calore di Muspellheim fuse parte dei ghiacci di Niflheim . Dalle gocce del liquido si formò Ymir, il capostipite della razza dei Giganti di Ghiaccio. Gli altri Giganti furono da lui stesso generati per partenogenesi. Ma cosa mangiava Ymir? Ma se non c’era nulla, cosa mangiava Ymir? Ymir era nutrito da Audhumla, una vacca sacra, E cosa mangiava Audhumla? La brina sulle rocce . Un giorno, poi, dalla brina spuntarono dei fili d’erba che a poco a poco, mentre Audhumla si cibava del ghiaccio soprastante, si rivelarono essere i capelli di un uomo, il primo uomo, Buri E dopo Buri? Buri si accoppiò (non si sa con chi) e generò Bor, che a sua volta sposò una gigantessa e generò tre figli: Odino, Vili e Ve. Essi uccisero Ymir colpendolo alla testa; Ymir morendo cadde e perse tanto sangue da annegare tutta la progenie dei Giganti di Ghiaccio, con la sola eccezione di uno, Bergelmir, che si salvò su di una arca. Il cadavere di Ymir servì ai tre fratelli suoi uccisori per creare il mondo: la sua carne formò la terra, le sue ossa le rocce, il suo sangue i mari e i laghi. Infine i tre figli di Bor “presero il fuoco di Muspellheim e le sue faville e li lanciarono in cielo a formare il Sole, la Luna e le stelle, alcune delle quali fisse ed altre in moto rispetto alle prime…” Tutto chiaro? Mica tanto… I problemi che questo racconto pone sono certo più numerosi delle risposte che dà. Ogni risposta introduce una complicazione nuova nelle condizioni iniziali Tuttavia, l’impulso a ricostruire la storia dell’universo è irresistibile, per noi come per i vichinghi. La testa in cielo… Il poeta cerca solo di mettere la testa in cielo. E’ il logico che cerca di mettere il cielo dentro la propria testa. Ed è la sua testa che si spacca. G.K. Chesterton Si spacca davvero? O forse c’è un m ezzo per tentare di m ettere il cielo dentro la nostra testa? Alm eno tentare… Io non pretendo di capire l’universo. E’ molto più grande di me T. Carlyle Il mondo è matematico! La filosofia è scritta in questo grandissim o libro che continuam ente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), m a non si può intendere se prim a non s’im para a intender la lingua, e conoscer i caratteri ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua m atem atica, e i caratteri son triangoli, cerchi e altre figure geom etriche, senza i quali m ezzi è im possibile a intenderne um anam ente parola: senza questi è un aggirarsi vanam ente per un oscuro laberinto. GALILEI Uno dei più grandi misteri dell’universo è il fatto che non sia più un oscuro mistero! Siamo in grado di comprendere e prevedere il suo funzionamento a tal punto che se un uomo del Medio Evo si trovasse fra noi ci considererebbe dei maghi. L’universo matematico Il motivo per cui siamo stati così bravi a sciogliere molto enigmi è che abbiamo scoperto la lingua nella quale il libro della natura sembra essere scritto. Questo linguaggio è quello della matematica. Si adatta meravigliosamente bene alla natura del mondo ed al suo funzionamento. Nessun fenomeno che sfugga al suo potere descrittivo è stato mai scoperto. Eppure… Eppure fino agli anni ‘50 lo studio delle origini dell’universo non era fra i temi a cui uno scienziato degno di questo nome avrebbe dovuto dedicare il suo tempo. Era un giudizio sensato: non esisteva una base di osservazioni e di teoria adeguata sulla quale costruire una storia dell’universo! La situazione è radicalmente mutata negli anni sessanta: la cosmologia è diventata “scienza” Il big bang Una teoria sull’origine è stata accettata così diffusamente da essere chiamata “modello standard” All’inizio, l’universo è una palla di fuoco infinitamente densa. Una particolare forma di energia che può dare origine allo spazio e al tempo Un fatto fondamentale L’universo che noi osserviamo non è l’universo che esiste oggi! I telescopi sono macchine del tempo! Gli astronom i che guardano il cielo a distanze di m iliardi di anni luce stanno in realtà guardando indietro nel tem po. La luce, o altra em issione, che noi vediam o oggi im piega m iliardi di anni per giungere a noi. Così noi vediamo il cielo com e era allora, non com e è oggi! I telescopi sono dunque com e m acchine del tem po che ci aiutano ad im parare di più sulle origini e sulla storia dell’universo. La cosmologia è l’archeologia dell’universo Il principio centrale! Il principio centrale della cosmologia moderna è che l’universo è in espansione, e che questo implichi che in qualche tempo nel passato lontano era incredibilmente denso e caldo. Indietro nel tempo (rewind!)... Questa espansione da uno stato iniziale denso e caldo è detta big bang. I pilastri del big bang Espansione dell’ universo Origine della CMB Il modello del big bang produce delle ipotesi accurate e dimostrabili in ciascuna di queste aree e l’accordo notevole tra la teoria e le osservazioni ci dà una considerevole confidenza in questo modello. Nucleosintesi degli elementi leggeri Formazione delle galassie e delle strutture su grande scala Uno sguardo alla storia In principio, un’esplosione Non un’esplosione com e quelle che conosciam o. Cioè: non un’esplosione che partendo da un punto preciso si diffonde inghiottendo l’aria circostante. Una esplosione che avviene simultaneamente ovunque formando lo spazio e il tempo e nella quale ogni particella cominciò ad allontanarsi da ogni altra particella Chi c’è? (ripasso!) La materia è fatta di atomi Chi c’era? Il primo istante di cui possiamo parlare con una certa confidenza è un centesimo di secondo dopo il big bang. La temperatura era di circa 100 miliardi di gradi. Nessun elemento della materia comune sopravvive coeso a tale temperatura Chi c’era allora? C’erano quark, elettroni, positroni, vari tipi di neutrini e luce (fotoni) Comincia l’espansione All’inizio l’espansione è molto rapida (periodo inflazionario). Più l’universo si espande, più si raffredda. Quando diminuisce la temperatura, le particelle possono aggregarsi. Si formano protoni e neutroni (adroni) Dopo circa 3 secondi, si formano i primi nuclei di atomi. Protoni e neutroni si associano a formare nuclei di idrogeno, elio e litio. Saranno necessari altri 300.000 anni perché gli elettroni siano catturati nelle orbite per formare atomi stabili. Un attimo… Ma come sappiamo che l’universo si espande? Uno sguardo al cielo notturno suscita l’impressione di un universo immutabile! La nostra conoscenza dell’espansione si fonda sul fatto che siamo in grado di misurare la velocità di un corpo luminoso nella direzione del raggio visuale. La tecnica utilizzata si basa sul cosiddetto effetto Doppler Effetto Doppler Un ambulanza che si avvicina suona più acuta! (lunghezza d’onda minore) La storia dell’astronomia è una storia di orizzonti che si allontanano Hubble Legge di Hubble Lo spostamento verso il rosso della luce delle galassie aumenta in proporzione alla loro distanza. Questo è il risultato naturale predetto per un universo in espansione! Non solo… Se tutte le galassie si allontanano l’una dall’altra in passato erano vicine. Se la loro velocità è proporzionale alla distanza attuale, il tempo trascorso è identico per ogni coppia di galassie scelte a piacere. Allora l’universo si espande davvero… torniamo al big bang Formazione degli adroni Quark di tre differenti colori si combinano per formare un adrone. Un tipo di combinazione dà un barione stabile (un protone) con carica positiva +1. Un’altra un barione neutro, il neutrone. E’ tutto opaco! Per 300.000 anni nuclei e protoni continuano a vagare in un mare opaco di fotoni, elettroni e neutrini. Opaco perché i fotoni non possono viaggiare senza essere immediatamente colpiti da un’altra particella. La materia e la radiazione sono intimamente legate. Ma circa 300.000 anni dopo il big bang, questo mare opaco comincia a rischiararsi. La temperatura scende a 3.000 K. L’energia dei fotoni non è più sufficiente a liberare gli elettroni dai nuclei. I fotoni diventano liberi di viaggiare. Quest’era dura circa 1 milione di anni e si chiama ricombinazione. Ricombinazione Formazione della materia atomica stabile. L’universo si è raffreddato a sufficienza: i fotoni non hanno più abbastanza energia per dissociare gli elettroni dai nuclei a cui sono legati. Una volta disaccoppiati dalla materia, i fotoni sono liberi di viaggiare. Il cosmo, prima di adesso caldo, denso e opaco, diventa trasparente alla radiazione elettromagnetica. L’universo diviene trasparente La cattura degli elettroni e la formazione di atomi neutri (~300.000 anni dopo il big bang) ha reso l’universo trasparente alla radiazione. I fotoni inizialmente in equilibrio con la materia possono d’ora in poi viaggiare liberamente nell’universo in espansione. Se le galassie non esistessero… …non avremmo alcun problema a spiegare il fatto! Perché oggi l’universo è così pieno di strutture (galassie, ammassi, superammassi)? Un messaggio nel cielo La radiazione cosmica di fondo è un messaggio lasciato (300.000 anni dopo il big bang) in ogni luogo dell’universo. La temperatura della CMB è una prova diretta dell’espansione cosmica La CMB porta con sé la testimonianza delle deviazioni primordiali dalla uniformita’: Tutte le strutture dell’universo si sono evolute dalle fluttuazioni primordiali di densità sotto l’azione della gravità. CMB: il mare di fotoni Il m are di fotoni creato durante le epoche precedenti la ricom binazione persiste fino a oggi, nella form a del fondo cosmico a microonde che pervade l’intero universo. Non più tanto energetica, perché stirata dall’espansione per circa 20 m iliardi di anni, la radiazione si è raffreddata fino a –270,43 gradi centigradi. Questa radiazione è considerata un indizio m olto forte a favore della teoria del Big Bang. La sua uniform ità (poche parti su 100.000) indica che l’universo era m olto uniforme al tem po della ricom binazione. Minuscole variazioni sono state trovate in tem pi recenti. Indicano fluttuazioni nella densità di m ateria alla ricom binazione. Queste variazioni, am plificate dalla gravità, sono alla base della form azione degli oggetti che com pongono il nostro universo gerarchico: stelle, galassie, am m assi di galassie e superam m assi. Fluttuazioni naturali… Luoghi in cui la densità di materia era più alta della media venivano formati a causa dell’attrazione gravitazionale, a spese delle aree circostanti, e poi, avendo assunto una massa ancora maggiore, avrebbero attratto altro gas fino ad assemblarne a sufficienza per creare una stella o, forse, un’intera galassia. Gravità! La forza di gravità amplifica le piccole fluttuazioni che crescono sempre più Gravità e … amore Nascono le galassie Dalle minime fluttuazioni di materia (barionica, principalmente gas di idrogeno e elio), con l’aiuto dell’attrazione gravitazionale fra gli atomi, si formano nubi di gas. La gravità interna di queste cresce piuttosto rapidamente. Prima lentamente, poi sempre più velocemente, le nubi di gas catturano sempre più materiale dal mezzo che le avvolge. Alla fine, le nubi iniziano a collassare sotto l’effetto della loro stessa gravità ed evolvono nelle prime galassie. Circa 1 miliardo di anni dopo il big bang, nascono la prima galassia e le stelle al suo interno. L’origine delle strutture cosmicheLa rete cosmica Tutte le strutture (galassie, ammassi di galassie, …) dell’universo si sono originate da fluttuazioni di densità infinitesime impresse nell’universo all’origine del tempo. La causa ultima della possibilità di formare strutture nell’universo risiede nel suo stato di forte disequilibrio globale. La formazione delle strutture Nel nostro universo dominato da materia oscura “fredda” e da energia oscura (energia del vuoto primordiale) le strutture cosmiche si formano nei punti piu’ densi della “rete cosmica”. La rete cosmica Le protostrutture proto galassie galassie L’universo moderno • Quanta materia contiene? • Che tipo di materia lo riempie? • Qual è la forma del cosmo? Per rispondere a queste domande i cosmologi usano un gran numero di strumenti. Computer superpotenti, telescopi a terra e su satelliti. Osservazione, nuove teorie e calcolo sono le chiavi che ci consentono di provare a rispondere. Archeologia o astronomia? L’universo moderno non è davvero moderno… I telescopi sono macchine del tempo! Gli astronom i che guardano il cielo a distanze di m iliardi di anni luce stanno in realtà guardando indietro nel tem po. La luce, o altra em issione, che noi vediam o oggi im piega m iliardi di anni per giungere a noi. Così noi vediamo il cielo com e era allora, non com e è oggi! I telescopi sono dunque com e m acchine del tem po che ci aiutano ad im parare di più sulle origini e sulla storia dell’universo. La cosmologia è l’archeologia dell’universo L’universo gerarchico L’universo visibile è un universo gerarchico. I pianeti si muovono intorno alle stelle, le stelle si raggruppano insieme e danzano attorno al centro delle galassie. Le galassie formano ammassi di galassie. E gli ammassi si riuniscono in superammassi, ciascuno contenente migliaia di galassie e dalle dimensioni di molte centinaia di milioni di anni luce. Questi superammassi sono organizzati in strutture filamentari o piane, fra le quali si trovano giganteschi vuoti (o spazio apparentemente vuoto) Le strutture cosmiche Vuoti (d=10-30 Mpc) Ammassi di galassie (d=1-3 Mpc) Filamenti (l=20-100 Mpc) Galassie (d=10 kpc) Il futuro Universo aperto o chiuso? Il Rubicone cosmico Il modello del big bang predice un’espansione vicina al limite critico fra espansione perpetua e contrazione finale, ma non indica su quale sponda di questo Rubicone cosmico ci troviamo La separazione fra gli universi destinati a espandersi per sempre e quelli destinati al big crunch è piccolissima. L’inflazione ci dice che ci troviamo vicino al limite critico per una parte su 10.000. Qual è la densità dell’universo? è dunque la domanda chiave Densità e destino La quantità di materia che osserviamo, direttamente o indirettamente, ammonta a non più del 30% della densità critica. Vivremmo cioè in un universo aperto. Tuttavia altri solidi indizi dell'astrofisica ci portano ad ipotizzare l'esistenza di quantità di energia oscura tali da portare il valore della densità dell'‘universo vicino a quello critico. In sostanza, quale sarà il destino del nostro universo è un mistero. Così come è un mistero la natura della materia oscura: è formata da neutrini? Da particelle appartenenti ad una fisica ancora poco nota? Da particelle di una fisica del tutto ignota? Il destino dell’universo Il nostro universo continuerà ad espandersi per sempre? La risposta è nascosta nella equazione della densità equazione di (Dio) Friedman-Lemaitre I dati più recenti indicano: universo in espansione continua dominato da materia oscura energia oscura Torniamo all’inizio… o prima dell’inizio L’inizio apparente dell’espansione è l’inizio solo di un periodo di espansione nella storia dell’universo o è il segnale dell’inizio dell’universo nella sua totalità? Nel secondo caso, nascono con esso il tempo, lo spazio e le leggi di natura. Legge di Penrose 2) 3) 4) Roger Penrose ha mostrato che se La gravità è attrattiva e agisce su tutto L’universo è in espansione e contiene una quantità sufficiente di materia Il viaggio nel tempo è impossibile allora la relatività generale richiede che lo spazio e il tempo abbiano fine in un punto del passato! Purtroppo però… Nessuna delle tre condizioni elencate è ovvia! Se ciò non bastasse… Abbiamo fin qui parlato del tempo con fare disinvolto assumendo il suo significato privo di ambiguità. Purtroppo ciò non è così ovvio. Anzi… Nulla richiede che il concetto di tempo proprio si applichi all’universo nella sua totalità. Qual è, se c’è, il tempo cosmico fondamentale? Il tempo cosmico Viaggiamo a ritroso fino al big bang. Come misuriamo il tempo? Un orologio funzionerebbe per poco tem po, il nucleo atom ico a un certo punto si disgrega, ogni cosa si frantum a più ci avviciniam o al big bang. Forse si può m isurare con la curvatura dello spazio, m a questo orologio m isurerebbe un tempo infinito durante un tem po finito del convenzionale tem po proprio. Il rischio è quello di creare un nuovo paradosso di Zenone. Il tempo quantistico Il significato del tempo crea enigmi cosmologici fondamentali. Se poi si cerca di creare una cosmologia quantistica, ne segue che è molto difficile capire come inserirvi il concetto di tempo. In breve, il problema del tempo nella cosmologia quantistica rimane, attualmente, un mistero. Il tempo potrebbe … anche non esistere! Una provocazione? «Per noi, fisici di fede, la separazione tra passato, presente e futuro ha solo il significato di un'illusione, per quanto tenace» (A. Einstein) Secondo Julian Barbour, la fisica deve essere rifondata basandosi sull'idea che il mutamento misura il tempo e non viceversa: il tempo non è una misura del mutamento. A suo parere le equazioni di Einstein non descrivono la geometria di uno spazio-tempo a quattro dimensioni, bensì l'evoluzione di spazi tridimensionali, fissati in una dimensione del tutto atemporale. Dunque, deve esistere qualcosa di statico che ci fornisce costantemente l'illusione del mutamento. Una terra di innumerevoli Adesso, battezzata Platonia, i quali ci forniscono la sensazione illusoria del passato e del futuro, della storia e del mutamento. Persino dell'identità personale. Gli Adesso (simili a monadi leibniziane) non possono essere inseriti nella visione tradizionale di un prima e di un dopo presenti in un tempo oggettivo o assoluto. Oggettivi e reali sono invece proprio gli Adesso. E ancora… Una scienza che si rispetti deve trovare una causa per ogni evento (legge di David Hume) Qual è la causa del big bang? Grazie per la vostra attenzione … e pazienza !