Famiglia e Mondo del Lavoro

annuncio pubblicitario
“Scuola Diocesana di Formazione all’Impegno Sociale e Politico”
Programma 2007
“Famiglia e Mondo del Lavoro”
Coordinatore Alessandro Alberani – Cisl
Introduzione
Nel messaggio per la celebrazione della giornata mondiale per la Pace, il 1°
gennaio 2007 sua Santità Benedetto XVI, ha enunciato che la persona
umana e la difesa della sua dignità, sono al cuore della pace.
Quando si parla di lavoro, bisogna proprio partire dal concetto di dignità della
persona, senza dimenticare che il lavoro è una delle parti più importanti della
nostra vita.
Mettere insieme i temi "famiglia" e "lavoro", significa riflettere sul nostro
modello di vita, sui valori che ci accompagnano nella quotidianità.
Il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa che dedica l’intero Capitolo V al tema della famiglia, vuole proprio dare a questo nucleo primario della
società importanza e centralità.
La Chiesa considera la famiglia come la prima società naturale, titolare dei
diritti propri e originali e la pone al centro della vita sociale: relegare la
famiglia ad un ruolo subalterno e secondario, escludendola dalla posizione
che le spetta nella società, significa recare un grave danno alla autentica
crescita dell’intero corpo sociale.
La famiglia contribuisce in modo unico e insostituibile al bene della società, e
il rapporto con la vita economica è particolarmente significativo.
Un rapporto del tutto particolare lega la famiglia e il lavoro: la famiglia
costituisce uno dei più importanti termini di riferimento secondo i quali deve
essere formato l’ordine-socio-etico del lavoro umano.
Il lavoro è essenziale in quanto rappresenta la condizione che rende
possibile la fondazione di una famiglia, i cui mezzi di sussistenza si
acquistano mediante il lavoro.
1
Giovani, donne, immigrati, disabili:
quattro priorità nel mondo del lavoro
Il mondo del lavoro è attraversato da grandi cambiamenti, che hanno effetti
diretti sulle persone e sulla famiglia.
La globalizzazione dell’economia con la liberalizzazione dei mercati e
l’accentuarsi della concorrenza richiede maggiore flessibilità nel mercato del
lavoro, nell’organizzazione e gestione dei processi produttivi.
La transizione in atto segna il passaggio dal lavoro a tempo indeterminato,
inteso come posto fisso, ad un percorso lavorativo caratterizzato da una
pluralità di attività lavorative; da un mondo del lavoro compatto, definito e
riconosciuto a un universo di lavori, variegato, fluido, ricco di promesse, ma
anche carico di interrogativi preoccupanti, specie di fronte alla crescente
incertezza circa le prospettive occupazionali.
L’insicurezza e la precarietà spesso portano i nostri giovani ad un futuro
incerto e di conseguenza alla difficoltà di costruire una famiglia.
Bisogna per questo riflettere sulla legislazione vigente e cercare di trovare
modalità nuove per coniugare flessibilità e diritti sul lavoro.
Il fenomeno dell’immigrazione è sempre più crescente nella nostra società
ed è molto legato al tema del lavoro.
Nel mondo attuale in cui si aggrava lo squilibrio fra Paese ricchi e Paesi
poveri, crescono le migrazioni di persone in cerca di migliori condizioni di
vita.
Gli immigrati rispondono ad una domanda di lavoro che spesso resterebbe
insoddisfatta, in settori e territori nei quali la manodopera locale è
insufficiente o non disposta a fornire il proprio contributo lavorativo.
Le Istituzioni, il Sindacato devono vigilare affinché non si diffonda la
tentazione di sfruttare la manodopera straniera, privandola dei diritti garantiti
agli altri lavoratori senza che avvengano discriminazioni.
Bisogna quindi studiare il fenomeno, partendo da una accurata analisi delle
normative, attuando politiche di integrazione, anche attraverso lo strumento
della formazione.
Il genio femminile è necessario in tutte le espressioni della vita sociale, perciò
va garantita la presenza delle donne anche in ambito lavorativo.
Il riconoscimento e la tutela dei diritti delle donne nel contesto lavorativo
dipendono, in generale dall’organizzazione del lavoro che deve tener conto
della dignità e della vocazione della donna, la cui vera promozione esige che
il lavoro sia strutturato in modo che nel caso sia madre possa svolgere un
ruolo pieno ed insostituibile.
2
Sempre più le famiglie hanno necessità economiche che portano la donna ad
avere il duplice ruolo di lavoratrice e di gestrice delle attività quotidiane ed
educative per la famiglia.
Esistono poi forme di discriminazione in caso di maternità, cura dei figli o di
necessità per la famiglia, come la cura per gli anziani.
Bisogna trovare quindi modalità che cerchino di coniugare i diversi aspetti e
le diverse responsabilità, utilizzando forme di flessibilità, tutelando i diritti
fondamentali quali la retribuzione e la professionalità, anche con forme
concrete di accesso alla formazione professionale.
E’ necessario inoltre dividere le responsabilità tra i genitori guardando
principalmente al bene della famiglia e all’educazione dei figli.
Le persone disabili sono soggetti titolari di diritti e doveri: pur con le
limitazioni e le sofferenze, pongono in maggior rilievo la dignità e la
grandezza dell’uomo. Poiché la persona portatrice di handicap è un soggetto
con tutti i suoi diritti deve essere aiutata a partecipare alla vita sociale in tutte
le dimensioni.
Il lavoro è uno dei diritti fondamentali, che dà possibilità di integrazione e
dignità sociale oltre che di sussistenza, cioè dà anche possibilità di relazioni
funzionali alla motivazione di vita.
Purtroppo spesso l’organizzazione del lavoro non va in aiuto alle persone
disabili, mentre le tecnologie oggi potrebbero fortemente agevolare gli
inserimenti lavorativi.
E’ importante studiare le leggi esistenti, anzitutto quelle sul collocamento
obbligatorio e lavorativo, introdurre forme di conoscenza per le imprese
perché possano diventare opportunità per il lavoro, come gli ausili
tecnologici, l’informatica e la formazione professionale.
Metodo di Lavoro
Il laboratorio si svolgerà da febbraio a maggio attraverso quattro workshop
il sabato mattina dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e un workshop finale con
tavola rotonda. Ai partecipanti verrà chiesto di sviluppare riflessioni
attraverso il contributo portato volta per volta da docenti e testimoni che
introdurranno il lavoro del gruppo.
A supporto sarà consegnato materiale di approfondimento; ogni modulo di
lavoro avrà una sintesi finale che sarà portata come progetto di lavoro nella
conclusiva Tavola Rotonda.
Gli iscritti al seminario sono tenuti alla presenza di tutti i workshops.
3
Workshop
Primo workshop:
Sabato 10 febbraio 2007- ore 10,00/12,00
“Giovani tra flessibilità e precarietà: legislazione e diritti”
Questo workshop vuole analizzare i problemi dei giovani nell’approccio al
mondo del lavoro e la legislazione vigente (dalla Legge Biagi alle nuove
proposte normative). Inoltre si prende in visione il tema della domanda e
dell’offerta di lavoro e gli strumenti utili per l’orientamento.
Secondo workshop:
Sabato 10 marzo 2007- ore 10,00/12,00
“Le donne nel mondo del lavoro”
Questo workshop prende in esame i problemi delle donne nel mondo del
lavoro in particolare le discriminazioni di genere. Si vuole analizzare il
fenomeno della maternità, della cura dei figli e dei familiari nel contesto
lavorativo.
Terzo workshop
Sabato 31 marzo 2007 - ore 10,00/12,00
“ Il fenomeno della immigrazione nel mercato del lavoro”
In questo workshop si affronta il tema dell’immigrazione nel mondo del
lavoro con particolare riferimento alle difficoltà relative all’integrazione
lavorativa. Si vuole inoltre analizzare la legge sull’immigrazione e i recenti
strumenti normativi introdotti.
Quarto workshop
Sabato 12 maggio 2007 – ore 10,00/12,00
“Lavoro e disabilità”
Il workshop intende approfondire le problematiche dei disabili nel mondo
del lavoro e nella ricerca di lavoro. Si vogliono inoltre analizzare le varie
opportunità per gli inserimenti mirati lavorativi, quali la tecnologia,
l’informativa, la formazione e l’organizzazione del lavoro.
Quinto workshop
Sabato 9 giugno 2007 – ore 17,00/19,00
Tavola rotonda
“Famiglia e mondo del lavoro”
Questa sessione di lavoro vuole presentare ai responsabili delle Istituzioni
locali il frutto delle nostre analisi realizzate nei primi quattro workshop.
4
Scarica