IL PRIMO PRINCIPIO DELLA DINAMICA T R AT TO D A : I P r o b l e m i D e l l a F i s i c a - C u t n e l l , J o h n s o n , Yo u n g , S t a d l e r – Z a n i c h e l l i e d i t o r e F o n d a m e n t i d i f i s i c a 1 – H a l l i d a y, R e s n i c , Wa l ke r – Z a n i c h e l l i e d i t o r e Integrazioni e LO a cura del docente CONCETTO DI FORZA INTERAZIONI IL VETTORE FORZA Le forze sono grandezze vettoriali, caratterizzate da modulo, direzione e verso. CONCETTO DI MASSA La massa è una proprietà fondamentale della materia. Il termine massa è spesso assimilato alla quantità di materia. In realtà, la massa è definita come segue. La massa è la misura dell’inerzia di un corpo, cioè la misura della resistenza che il corpo oppone alla variazione del suo stato di quiete o di moto. Il concetto di massa è spesso confuso, nel linguaggio comune, con il peso. La massa di un oggetto è completamente descritta dalla sua misura, quindi la massa è una grandezza scalare. Il peso, essendo una forza, è una grandezza vettoriale. MASSA E PESO La massa si misura per mezzo di una bilancia a due piatti e due bracci uguali: sul primo piatto si pone l’oggetto di cui si vuole determinare la massa; sull’altro lo si «bilancia» con masse note. L’unità di massa prescelta dal SI è il kilogrammo, kg. MASSA E PESO Mentre la massa è una proprietà caratteristica di ciascun corpo, il peso cambia da un luogo all’altro della superficie terrestre, e da un pianeta all’altro, poiché varia l’accelerazione di gravità. IL PRIMO PRINCIPIO DELLA DINAMICA Un oggetto rimane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme fino a quando non agisce su di esso una forza risultante non nulla. L’applicazione di una forza non serve per mantenere costante la velocità di un oggetto ma per cambiarla. FORZA RISULTANTE Nell’enunciato del primo principio sono fondamentali le parole «forza risultante». Spesso infatti su un oggetto agiscono contemporaneamente diverse forze, ma per valutare gli effetti che esse hanno sullo stato di moto dell’oggetto bisogna considerare la loro somma vettoriale, ovvero la forza risultante. MOTO RETTILINEO UNIFORME E QUIETE SONO EQUIVALENTI Il primo principio indica che lo stato di moto di un oggetto che si muove di moto rettilineo uniforme e lo stato di quiete sono equivalenti, perché nessuno di essi richiede una forza per essere mantenuto. L’applicazione di una forza non serve per mantenere costante la velocità di un oggetto ma per cambiarla. DEFINIZIONI DI INERZIA E DI MASSA L’inerzia è la tendenza naturale di un oggetto a rimanere nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme. La massa di un oggetto esprime quantitativamente l’inerzia dell’oggetto. Unità di misura: kilogrammo (kg). INERZIA APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI INERZIA LE TRASFORMAZIONI DI GALILEO Sistema B si muove orizzontalmente con velocità v rispetto al Sistema A Sistemi di riferimento inerziale LE NUOVE POSIZIONI Per effetto del moto relativo dei due sistemi, l’origine di B si allontana con velocità costante v da OA e all’istante t dista da questa della quantità vt. Vale dunque la relazione π₯π΄ = π₯π΅ + π π΅ dove π π΅ indica lo spazio descritto orizzontalmente dal sistema, e dato che π π΅ = π£ β π‘, π₯π΄ = π₯π΅ + π£ β π‘ Esplicitando xB in termini di xA, si ottiene la coordinata nel sistema B rispetto a quella del sistema A: π₯π΅ = π₯π΄ − π£ β π‘ Naturalmente le coordinate relative agli altri due assi rimangono inalterate nei due sistemi. TRASFORMAZIONI DI GALILEO Siano A e B due sistemi di riferimento inerziali, aventi gli assi corrispondenti paralleli. Il sistema B sia in moto lungo l’asse x con velocità costante v misurata da A. Posto t = 0 s nell’istante in cui le origini di A e B coincidono (sistemi sovrapposti), le coordinate di un punto P misurate in A e in B sono legate dalle relazioni seguenti: π₯π΅ = π₯π΄ − π£ β π‘ π¦π΅ = π¦π΄ π§π΅ = π§π΄ GENERALIZZAZIONE Se il Sistema B è in moto relativo rispetto al Sistema A di un vettore generico π£Τ¦ = (π£π₯ , π£π¦ , π£π§ ), i vettori posizione π π΅ ed π π΄ dei due sistemi all’istante t, si esprimono in coordinate: OSSERVAZIONE DA DUE PUNTI DI VISTA OSSERVATORE FERMO SUL MOLO COMPOSIZIONE DELLE VELOCITÀ Il passeggero vede l’osservatore muoversi alla velocità di -2 m/s. Il passeggero vede l’osservatore fermo. L’osservatore vede il passeggero muoversi alla velocità di 2 m/s. L’osservatore vede il passeggero fermo. LEGGE DI COMPOSIZIONE DELLE VELOCITÀ GENERALIZZAZIONE Se il Sistema B è in moto relativo rispetto al Sistema A di un vettore generico π£Τ¦ = (π£π₯ , π£π¦ , π£π§ ), i vettori velocità π£π΅ ed π£π΄ , si esprimono in coordinate: